3° istituto comprensivo “s. lucia” · l‟itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni,...
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3° ISTITUTO COMPRENSIVO “S. Lucia”
SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Viale Teocrito,63 96100 Siracusa tel. fax 0931/60376 - 0931/461327
E-mail:[email protected] - [email protected]
Sito web -www.3icsr.gov.it
PIANO DELL' OFFERTA FORMATIVA (P.O.F.)
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Dirigente Scolastico Prof.ssa Valentina Grande
www.3icsr.gov.it
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Indice
Piano Offerta Formativa: Presentazione
Identità dell‟Istituzione
La storia della scuola - Contesto socio-ambientale e culturale - Esigenze socio-formative
La scuola e i servizi offerti
Scuola a indirizzo musicale
Insegnamento della doppia lingua straniera
Nuove indicazioni nazionali e curriculo
Organizzazione della scuola
Titolazione dell‟Istituto
Lo staff di direzione
Composizione dell‟Istituto
Risorse umane
Risorsestrutturali
Organizzazione delle attività educative e didattiche: scuola dell‟infanzia, scuola primaria, scuola secondaria
di primo grado
Processo Formativo
Le finalità che l‟Istituto intende perseguire
Gli obiettivi principali che l‟ Istituto intende conseguire
Linee guida per il miglioramento
Scelte formative
Continuità, orientamento, contrasto alla dispersione, coordinamento delle attività di integrazione scolastica
per i soggetti svantaggiati, diversamente abili, DSA e BES
Patto educativo
Codice deontologico dei docenti
Impegno educativo delle famiglie
Patto di corresponsabilità
Rapporti individuali con le famiglie
Scelte organizzative
Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d‟istruzione
Offerta formativa
Progettazione d‟Istituto
Progetti curricolari ed extracurricolari
PON – FSE Piano Integrato d‟ Istituto
Reti e progetti del territorio
Protocolli d‟ intesa
Monitoraggio e valutazione
Verifica dell‟apprendimento e valutazione scolastica
Valutazione ed autovalutazione d‟istituto
Prove e valutazione I.N.V.A.L.S.I.
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Regolamenti
Regolamento d‟Istituto
Patto educativo di corresponsabilità
Regolamento di vigilanza
Regolamento uscite didattiche, visite guidate e viaggi d‟ istruzione
Regolamento acquisti
Regolamento uso locali da parte di terzi
Regolamento minute spese
Regolamento collaboratori scolastici
Sicurezza
Rassegna Stampa
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PRESENTAZIONE
Il III Istituto Comprensivo "Santa Lucia" è una “buona scuola” nel senso qualitativo del termine, dal punto di
vista strutturale, educativo - didattico e dell'offerta formativa curriculare ed extracurriculare .... da quando
sono arrivata ho l'impressione di essere in una grande famiglia ..... anzi è una grande famiglia costruita a
misura di bambino ....la testimonianza di docenti genitori e allievi è la migliore pubblicità .... aiutateci quindi
a pubblicizzarla raccontando all‟esterno la vostra esperienza.
Valentina Grande
Il POF
Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell‟identità progettuale del nostro Istituto ed esplicita il
progetto formativo che la nostra scuola adotta nell‟ambito dell‟Autonomia, anche tenendo conto delle
indicazioni fornite dalle stesse famiglie attraverso le diverse modalità che la scuola adotta per consultarle.
Il nostro Istituto ha elaborato un documento essenziale, il cui obiettivo è quello di illustrare la visione
educativa che caratterizza sia l‟intera istituzione, che ciascuna delle scuole che la compongono.
Lo scopo ultimo del POF è di stabilire un rapporto diretto ed immediato con il territorio rendendo pubblici:
l‟identità delle scuole dell‟Istituto
il progetto educativo e didattico
gli elementi dell‟organizzazione scolastica
gli interventi e i percorsi formativi promossi dai progetti dell‟autonomia
La condivisione di scelte educative, formative, culturali e la cooperazione fra Dirigente, docenti, operatori e
genitori sono essenziali per garantire a tutti gli alunni:
il diritto all‟apprendimento
lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza
la valorizzazione delle diversità
la maturazione personale e lo sviluppo dell‟autonomia
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IDENTITA‟ DELL‟ ISTITUZIONE
La storia della scuola - Il contesto socio-ambientale e culturale- Esigenze socio-formative
Dall‟anno scolastico 2012-13 il III Istituto Comprensivo “Santa Lucia” ha aggregato il I Istituto
Comprensivo “Ortigia” e comprende quattro plessi: plesso “Santa Lucia”, plesso “Leonardo Da Vinci”,
plesso “Ortigia”, plesso “Isola”.
La sede centrale del Terzo Istituto Comprensivo e la scuola “Leonardo Da Vinci”sono collocati nel quartiere
Santa Lucia, sorto nella seconda metà dell‟Ottocento allorquando ebbe inizio l‟espansione dello sviluppo
urbano della città verso Nord.
Il contesto ambientale, in cui operano le scuole S. Lucia e Leonardo da Vinci, offre la possibilità di
accogliere una svariata tipologia di alunni italiani e stranieri. E‟ un‟area popolare eterogenea in cui
coesistono forze lavoro di diverso tipo, locali e straniere, che portano alla scuola lingue e culture diverse,
ideali per un‟educazione interculturale.
La scuola “Ortigia”ésituatain pieno centro storico, l‟isola di Ortigia, in un quartiere che, con la sua ricchezza
di monumenti, biblioteche, istituzioni civili, culturali ed economiche, aree archeologiche di rilievo, offre
l'opportunità di effettuare frequenti uscite didattiche, al fine di promuovere un arricchimento culturale ed un
più agevole inserimento nel contesto sociale. Infine il plesso “Isola”, ubicato in area extra-urbana, ai confini
dell‟”Area Marina Protetta del Plemmirio”, nasce nel settembre 2005 con una sola sezione di scuola dell‟
infanzia ed è in costante crescita. Nel corrente anno scolastico la scuola è frequentata da più di cento alunni
tra scuola dell‟infanzia e scuola primaria.
Nel corso degli anni il bacino di utenza dell‟istituto si è arricchito di alunni provenienti da altri quartieri,
anche per il crescente flusso di famiglie straniere appartenenti a diverse identità culturali che contribuiscono
a rendere la scuola un fervente polo interculturale.
La presenza di una scolaresca molto variegata impone degli interventi mirati all‟integrazione degli alunni
provenienti da classi sociali diverse e distanti socialmente, economicamente e culturalmente.
In tal senso la scuola opera efficacemente mediante l‟attivazione di progetti e percorsi laboratoriali
pomeridiani tesi ad integrare e arricchire l‟offerta formativa. La scuola si è da sempre attivata per alimentare
un clima relazionale positivo e anche le famiglie più disagiate, alle quali sono stati rivolti percorsi specifici
di sostegno alla genitorialità, sono spinte a collaborare con la scuola facendo registrare una positiva ricaduta
sugli alunni e un interesse crescente verso il processo educativo dei propri figli. Le famiglie, dai dati in
nostro possesso, si ritengono soddisfatte dell'offerta formativa che l'Istituto propone ad alunni e genitori
(progetti PON, POR, progetti d‟Istituto) per rispondere in modo sempre più efficace e flessibile ai bisogni di
un'utenza variegata e mutevole.
La scuola e i servizi offerti
Il servizio scolastico comprende lo svolgimento del CICLO PRIMARIO DELL’ISTRUZIONE:
- la scuola dell’infanzia per i bambini dai due anni e mezzo ai cinque anni. Tale servizio, inserito nel
contesto della formazione del ciclo primario dell‟istruzione, ancorché non obbligatorio, è finalizzato
all‟avvio dell‟azione educativa scolastica e tende allo sviluppo di atteggiamenti di sicurezza e di fiducia
nelle proprie capacità, così da ricercare l‟identità personale, l‟autonomia nelle azioni e nelle scelte e le
competenze per accrescere le abilità senso-percettive, linguistiche, intellettive, manipolative e motorie;
-la scuola del primo ciclo d’istruzione che comprende la scuola primaria della durata di cinque anni (dai
cinque anni e mezzo ai 10 anni) e la scuola secondaria di primo grado della durata di tre anni. Il primo ciclo
d‟istruzione ricopre un arco temporale fondamentale per l‟apprendimento e lo sviluppo dell‟ identità degli
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alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo l‟intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l‟acquisizione
delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva
del pieno sviluppo della persona. La scuola primaria si articola su due modelli orario: tempo normale di 30
ore settimanali e tempo pieno di 40 ore settimanali. La scuola secondaria di primo grado offre il modello
orario di 30 ore settimanali.
L‟insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è inserito nell‟area disciplinarestorico- geografica.
I corsi ad indirizzo musicale, ricondotti ad ordinamento dalla legge 3 maggio 1999, n.124, si svolgono oltre
l‟orario obbligatorio delle lezioni di cui al comma 1 del presentearticolo e sono regolati dal D.M. 6 agosto
1999, n. 201 ed assicurano l‟insegnamento diquattro diversi strumenti musicali.
Scuola a indirizzo musicale
Nel nostro Istituto è attivo il Corso ad Indirizzo Musicale rivolto agli alunni della Scuola Secondaria di
Primo Grado che prevede l‟insegnamento aggiuntivo della pratica musicale degli strumenti: pianoforte,
violino, chitarra, flauto con l‟assegnazione di quattro docenti di strumento. Gli alunni che ne fanno richiesta,
dopo una prova orientativo-attitudinale, vengono ripartiti in quattro gruppi per l‟insegnamento dei quattro
strumenti musicali e partecipano a lezioni individuali in orario pomeridiano, per un totale di due ore
settimanali.
L'attività non comporta nessun aggravio di spese per la famiglia poiché gli strumenti sono forniti
direttamente dalla scuola. La scelta della disciplina è facoltativa, ma una volta scelta, diventa obbligatoria la
frequenza. I docenti di strumento partecipano alla valutazione degli esiti intermedi e finali ed il voto viene
registrato nella scheda di valutazione di ciascun alunno.La disciplina “Strumento musicale” è oggetto di
verifica agli Esami di Stato conclusivi del Primo Ciclo. Le lezioni si svolgono nei plessi “Leonardo Da
Vinci” ed “Ortigia”.
Insegnamento della doppia lingua straniera
L‟apprendimento di una seconda lingua comunitaria, accanto alla Lingua Inglese, permette all‟alunno di
sviluppare una competenza plurilingue e pluriculturale e di acquisire i primi strumenti utili ad esercitare la
cittadinanza attiva nel contesto in cui vive, anche oltre i confini del territorio nazionale. Pertanto, nelle
sezioni di scuola secondaria viene offerta la possibilità di scegliere lo studio di una seconda lingua
comunitaria (francese/spagnolo), come occasione per riutilizzare sempre più consapevolmente le strategie di
apprendimento delle lingue. L‟apprendimento della Lingua Straniera è agevolato attraverso l‟utilizzo dei
Laboratori Linguistici e l‟offerta di stage linguistici durante i mesi estivi nei principali paesi della Comunità
Europea, con il rilascio di certificazioni riconosciute a livello europeo (Trinity, Cambridge ecc).
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QUADRO ORARIO SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Monte ore settimanale
1° media 2° media 3° media
Religione 1 1 1
Italiano 5 5 5
Approfondimento italiano 1 1 1
Storia geografia 4 4 4
Matematica scienze 6 6 6
Tecnologia 2 2 2
Inglese 3 3 3
2^lingua comunitaria (spagnolo) 2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Musica 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2
TOTALE ORE
30 30 30
Indicazioni nazionali per il curricolo
della scuola dell‟infanzia e del primo ciclo d‟istruzione
Dalle Indicazioni al curricolo
Nel rispetto e nella valorizzazione dell‟autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni
costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo
aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche
scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti
dal documento nazionale.
Il curricolo di istituto è espressione della libertà d‟insegnamento e dell‟autonomia scolastica e, al tempo
stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l‟identità dell‟istituto. La costruzione del curricolo è il
processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l‟innovazione educativa.
Ogni scuola predispone il curricolo all‟interno del Piano dell‟offerta formativa con riferimento al profilo
dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli
obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.
A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le
scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all‟integrazione fra le discipline e
alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell‟autonomia scolastica, che
affida questo compito alle istituzioni scolastiche.
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Continuità ed unitarietà del curricolo
L‟itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate
ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. La presenza, sempre
più diffusa, degli istituti comprensivi consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il
raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione.
Negli anni dell‟infanzia la scuola accoglie, promuove e arricchisce l‟esperienza vissuta dei bambini in una
prospettiva evolutiva, le attività educative offrono occasioni di crescita all‟interno di un contesto educativo
orientato al benessere, alle domande di senso e al graduale sviluppo di competenze riferibili alle diverse età,
dai tre ai sei anni.
Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica, mentre continua a valorizzare le esperienze con
approcci educativi attivi, è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente o-
rientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Al termine della scuola dell‟infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado,
vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline.
Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da
percorrere e aiutano a finalizzare l‟azione educativa allo sviluppo integrale dell‟allievo.
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e,
nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni
alunno possa conseguirli, a garanzia dell‟unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole
hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l‟itinerario più opportuno per consentire agli
studenti il miglior conseguimento dei risultati.
Obiettivi di apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al
fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai do-
centi nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e
organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l‟intero
triennio della scuola dell‟infanzia, l‟intero quinquennio della scuola primaria, l‟intero triennio della scuola
secondaria di primo grado. Per garantire una più efficace progressione degli apprendimenti nella scuola pri-
maria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e
scienze sono indicati anche al termine della terza classe.
Valutazione
Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la
scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e
le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indica-
zioni e declinati nel curricolo.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola
quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione
formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un‟informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui
risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con
costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.
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Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell‟autovalutazione, che ha la funzione di
introdurre modalità riflessive sull‟intera organizzazione dell‟offerta educativa e didattica della scuola, per
svilupparne l‟efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne.
Il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità dell‟intero sistema scolastico, for-
nendo alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione
essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione. L‟Istituto nazionale di valutazione
rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni,
promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento
finalizzata all‟esclusivo superamento delle prove.
La promozione, insieme, di autovalutazione e valutazione costituisce la condizione decisiva per il
miglioramento delle scuole e del sistema di istruzione poiché unisce il rigore delle procedure di verifica con
la riflessione dei docenti coinvolti nella stessa classe, nella stessa area disciplinare, nella stessa scuola o
operanti in rete con docenti di altre scuole. Nell‟aderire a tale prospettiva, le scuole, al contempo, esercitano
la loro autonomia partecipando alla riflessione e alla ricerca nazionale sui contenuti delle Indicazioni entro
un processo condiviso che potrà continuare nel tempo, secondo le modalità previste al momento della loro
emanazione, nella prospettiva del confronto anche con le scuole e i sistemi di istruzione europei.
Certificazione delle competenze
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al
termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno
oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all‟autonomia didattica delle comunità profes-
sionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare
attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità,
atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone,
in relazione alle proprie potenzialità e attitudini.
Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la
loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i
modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la
padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la
scuola del secondo ciclo.
Una scuola di tutti e di ciascuno
La scuola italiana sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell‟inclusione delle
persone e dell‟integrazione delle culture, considerando l‟accoglienza della diversità un valore irrinunciabile.
La scuola consolida le pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana
promuovendone la piena integrazione. Favorisce inoltre, con specifiche strategie e percorsi personalizzati, la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica e del fallimento formativo precoce; a tal fine attiva
risorse e iniziative mirate anche in collaborazione con gli enti locali e le altre agenzie educative del territo-
rio.
Particolare cura è riservata agli allievi con disabilità o con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate
strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell‟offerta formativa. Per
affrontare difficoltà non risolvibili dai soli insegnanti curricolari, la scuola si avvale dell‟apporto di
professionalità specifiche come quelle dei docenti di sostegno e di altri operatori.
Tali scelte sono bene espresse in alcuni documenti di forte valore strategico per la scuola, quali ”La via
italiana per la scuola interculturale e l‟integrazione degli alunni stranieri” del 2007, “Linee guida per
l‟integrazione scolastica degli alunni con disabilità” del 2009, e “Linee guida per il diritto allo studio degli
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alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento” del 2011, che sintetizzano i criteri che devo-
no ispirare il lavoro quotidiano degli insegnanti.
Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza
Ogni scuola vive e opera come comunità nella quale cooperano studenti, docenti e genitori.
Al suo interno assume particolare rilievo la comunità professionale dei docenti che, valorizzando la libertà,
l‟iniziativa e la collaborazione di tutti, si impegna a riconoscere al proprio interno le differenti capacità,
sensibilità e competenze, a farle agire in sinergia, a negoziare in modo proficuo le diversità e gli eventuali
conflitti per costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali.
Questo processo richiede attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scola-stici
ed in primo luogo da parte dei docenti. Determinante al riguardo risulta il ruolo del dirigente scolastico per la
direzione, il coordinamento e la promozione delle professionalità interne e, nello stesso tempo, per favorire
la collaborazione delle famiglie, degli enti locali, e per la valorizzazione delle risorse sociali, culturali ed
economiche del territorio.
L‟elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono pertanto un processo dinamico e aperto, e
rappresentano per la comunità scolastica un‟occasione di partecipazione e di apprendimento continuo.
La presenza di comunità scolastiche, impegnate nel proprio compito, rappresenta un presidio per la vita
democratica e civile perché fa di ogni scuola un luogo aperto, alle famiglie e ad ogni componente della
società, che promuove la riflessione sui contenuti e sui modi dell‟apprendimento, sulla funzione adulta e le
sfide educative del nostro tempo, sul posto decisivo della conoscenza per lo sviluppo economico, rafforzando
la tenuta etica e la coesione sociale del Paese.
La centralità della persona trova il suo pieno significato nella scuola intesa come comunità educativa, a-perta
anche alla più larga comunità umana e civile, capace di includere le prospettive locale, nazionale, europea e
mondiale.
LA SCUOLA DELL‟INFANZIA
La scuola dell‟infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età
ed è la risposta al loro diritto all‟educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed
istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell‟infanzia e
dell‟adolescenza e nei documenti dell‟Unione Europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell‟identità, dell‟autonomia, della
competenza e li avvia alla cittadinanza.
Consolidare l‟identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene, essere
rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire, sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato,
imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile. Vuol dire sperimentare
diversi ruoli e forme di identità: quelle di figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un
territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e plurale, caratterizzata da
valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.
Sviluppare l‟autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da
sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente
risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni,
imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.
Acquisire competenze significa giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere
sull‟esperienza attraverso l‟esplorazione, l‟osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche,
fatti; significa ascoltare, e comprendere, narrazioni e discorsi, raccontare e rievocare azioni ed esperienze e
tradurle in tracce personali e condivise; essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, “ripetere”,
con simulazioni e giochi di ruolo, situazioni ed eventi con linguaggi diversi.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l‟altro da sé e attribuire progressiva
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importanza agli altri e ai loro bisogni; rendersi sempre meglio conto della necessità di stabilire regole
condivise; implica il primo esercizio del dialogo che è fondato sulla reciprocità dell‟ascolto, l‟attenzione al
punto di vista dell‟altro e alle diversità di genere, il primo riconoscimento di diritti e doveri uguali per tutti;
significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell‟ambiente
e della natura.Tali finalità sono perseguite attraverso l‟organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di
apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità degli operatori e dal dialogo sociale ed educativo
con le famiglie e con la comunità.
I campi di esperienza Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni di apprendimento per favorire l‟organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo.
L‟esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori, permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti. Ogni campo di esperienza offre un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente più sicuri.
Nella scuola dell‟infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all‟insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare piste di lavoro per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale e unitario.
Il sé e l‟altro
Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere
le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell‟identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa
esprimerli in modo sempre più adeguato.
Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le
mette a confronto con altre.
Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia e riconoscere la
reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta.
Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla
giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere
insieme.
Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente
sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e
movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle piccole comunità e della città.
Il corpo e il movimento
Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a
scuola.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche
corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali
e di gruppo, anche con l‟uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali
all‟interno della scuola e all‟aperto.
Controlla l‟esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella
musica, nella danza, nella comunicazione espressiva.
Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.
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Immagini, suoni, colori
Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività
manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte
dalle tecnologie.
Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione …);
sviluppa interesse per l‟ascolto della musica e per la fruizione di opere d‟arte.
Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce,
corpo e oggetti.
Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali.
Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per
codificare i suoni percepiti e riprodurli.
I discorsi e le parole
Traguardi per lo sviluppo della competenza
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa
ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie
tra i suoni e i significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la
scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
La conoscenza del mondo
Traguardi per lo sviluppo della competenza Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune
proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato
e prossimo.
Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell‟operare con i numeri sia con quelle necessarie per
eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi, e altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro,
sopra/sotto, destra/sinistra, ecc; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
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LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
Il primo ciclo d‟istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre
un arco di tempo fondamentale per l‟apprendimento e lo sviluppo dell‟identità degli alunni, nel quale si
pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a
scuola e lungo l‟intero arco della vita.
La finalità del primo ciclo è l‟acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le
competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità
la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l‟accesso
facilitato per gli alunni con disabilità; previene l‟evasione dell‟obbligo scolastico e contrasta la
dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento
della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli
alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell‟elaborare il senso della propria esperienza, promuove la
pratica consapevole della cittadinanza.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L‟allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l‟apprendimento di
un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell‟esposizione orale; acquisisce
un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l‟infanzia, sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell‟ortografia, chiari e coerenti, legati all‟esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell‟uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i
più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all‟organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
L‟allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche
sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno
strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell‟elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
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Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema,
le informazioni e la loro gerarchia, l‟intenzione dell‟emittente.
Espone oralmente all‟insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di
supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio
personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce
sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l‟utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un‟interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)
adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l‟accostamento dei linguaggi verbali con quelli
iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di
alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all‟organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali;
utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per
correggere i propri scritti.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio
personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in
autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la
propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per
comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un‟ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della
società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una
certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse
situazioni. Nell‟incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una
seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell‟uso delle tecnologie dell‟informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della
realtà e di verificare l‟attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un
pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a
spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso; osserva ed interpreta
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e
analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di
15
procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo
autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la
necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione
pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si
trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed
artistici che gli sono congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli
imprevisti.
Competenze chiave di cittadinanza
Si riporta di seguito la definizione ufficiale delle otto competenze-chiave (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)).
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in
forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire
adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e
formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.
La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella
madrelingua. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il
livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo retroterra sociale e culturale, del suo
ambiente e delle sue esigenze ed interessi.
La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in
situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico-matematiche, l’accento è posto sugli aspetti
del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la
capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e spaziale) e di presentazione (formule, modelli,
schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare
l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le
problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata
l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza
in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza
della responsabilità di ciascun cittadino.
La competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa implica abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione (TIC): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni
nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante
una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la
consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la
capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e
l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a
imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e
applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e
la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza.
Le competenze sociali e civiche includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di
comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in
particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza
civica dota le persone degli strumenti per partecipare appieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture
sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica.
Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano
la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere
obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma
anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è
un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono ad
un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo.
Consapevolezza ed espressione culturale riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in
un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive.
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AREA DELL‟ORGANIZZAZIONE
Titolazione dell‟ Istituto:
III ISTITUTO COMPRENSIVO “S. LUCIA”
Viale Teocrito, 63 Siracusa
Telefono Segreteria: Tel./Fax 093160376 – Presidenza: 0931461327
SITO WEB: www.3icsr.gov.it
E-mail: [email protected] : [email protected]
Gruppo Facebook: terzo istituto comprensivo santa lucia
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Valentina Grande
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi: Dott.ssa Lucia Manoli
Orari di ricevimento Segreteria:
Dal Lunedì al Venerdì dalle h. 11.00 alle h.13.00.
Lunedì dalle h.15.00 alle h. 17,00
PRESIDENZA:
Plesso “Santa Lucia”: lunedì mercoledì e venerdì dalle h. 11.30 alle h. 13.30
Plesso “Ortigia”: martedì e giovedì dalle h. 11.30 alle h. 13.30
Plessi:
Plesso Centrale “S. LUCIA” Viale Teocrito, 63 tel. 093160376
Scuola dell‟Infanzia 7 sezioni – tempo normale (40h 8:00 – 16:00)
Scuola Primaria 8 classi – tempo normale (30h 8:00 – 14:00)
2 classi – tempo pieno (40h 8:00 – 16:00)
Plesso “L. da Vinci” Viale Teocrito, 5 tel. 093168162
Scuola Secondaria di 1° Grado 8 classi – tempo normale (ad indirizzo musicale) (30h 8:00 – 14:00)
Plesso “Ortigia” Via dei Mergulensi, 4 tel. 093168143
Scuola dell‟infanzia 2 sezioni- tempo normale (40h 8:00 – 16:00)
Scuola Primaria 5 classi – Tempo pieno (40h 8:00 – 16:00)
Scuola Secondaria di I grado 2 classi – Tempo normale (ad indirizzo musicale) (30h 8:00 – 14:00)
Plesso “Isola” Via Isola – Tel. 0931/721464
Scuola dell‟Infanzia 3 sezioni –Tempo normale (40h 8:00 – 16:00)
Scuola Primaria 1 pluriclasse – Tempo pieno (40h 8:00 – 16:00)
2 classi – Tempo pieno(40h 8:00 – 16:00)
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LO STAFF DI DIREZIONE
Per rendere il più possibile partecipata e funzionale la gestione di una Istituzione scolastica molto complessa
e sovradimensionata rispetto ai limiti massimi previsti dal DPR n°233/1998 (Regolamento per il
dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche), il Dirigente ha ritenuto organizzativamente corretta
la strutturazione di un vero e proprio staff di direzione:
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Valentina
Grande
1) Dirige l‟istituto “ III Istituto Comprensivo Santa
Lucia Siracusa”, assicurandone la gestione unitaria
2) Rappresenta legalmente l‟Istituto
3) E' datore di lavoro
4) E' responsabile della gestione delle risorse
finanziarie e strumentali dell'Istituto
5)Nel rispetto delle competenze degli organi
collegiali, ha autonomi poteri di direzione,
coordinamento e valorizzazione delle risorse umane
6) E' responsabile dei risultati del servizio
7) E' responsabile della sicurezza
8) E' titolare delle relazioni sindacali
9) Instaura e mantiene le relazioni con enti pubblici
e privati a vari livelli territoriali
10) E‟ responsabile della procedura formazione del
personale
11) Predispone la diffusione, la conoscenza e la
applicazione dei Regolamenti di Istituto e del
P.O.F.
12) Controlla e vaglia la documentazione da
presentare all‟esterno
DIRETTORE DEI SERVIZI
GENERALI e AMM.VI
(DSGA)
Dott.ssa Lucia
Manoli
1) E‟ responsabile della procedura gestione della
documentazione
2) E‟ responsabile della procedura servizi
amministrativi e di supporto
3) Organizza l‟attività del personale addetto ai
servizi amministrativi dell‟Istituto
4) Organizza l‟attività dei collaboratori scolastici e
del personale di supporto in base alle direttive del
DS
5) Predispone il Piano Annuale ed i budget di spesa
in collaborazione con il DS
6) Controlla i flussi di spesa dei parametri di
preventivo
7) Predispone il Conto Consuntivo, i libri fiscali e
la relazione finanziaria
8) Gestisce l‟archivio documentale dei collaboratori
esterni
9) Gestisce la modulistica della committenza
pubblica per la apertura, la conduzione e la chiusura
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corsi e per la rendicontazione
10) Gestisce i rapporti con i collaboratori esterni e
con i fornitori
11) Gestisce la contabilità corrente e gli
adempimenti fiscali
12) Sovrintende la segreteria e lo smistamento delle
comunicazioni
14) Presiede la Commissione Acquisti su delega del
DS
15) E‟ di supporto tecnico al DS nella
contrattazione decentrata di Istituto
16) È componente dell‟Ufficio di Dirigenza
DOCENTE
COLLABORATORE
VICARIO
(semiesonero
dall‟insegnamento)
Prof.ssa Lucia
Sorano
1) Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di
assenza
2) Tiene i rapporti con i diversi Plessi dell'Istituto
3) Coordina le attività del personale docente
dell'Istituto avvalendosi dell'ausilio dei referenti di
Plesso e di Ordine
4) Coordina, monitorandole, le sostituzioni, i
permessi, i recuperi, le ore eccedenti e l'accoglienza
dei nuovi docenti avvalendosi dell'ausilio dei
referenti di Plesso e di Ordine
5) Organizza l'attività dei docenti relativamente a
orario, calendario, impegni e progetti avvalendosi
dell'ausilio dei referenti di Plesso e Ordine
6) Coordina le attività del P.O.F. avvalendosi
dell'ausilio delle Funzioni Strumentali al POF
7) Gestisce i permessi di entrata ed uscita degli
alunni, le assemblee studentesche e le varie
manifestazioni in collaborazione con i referenti di
Plesso e di Ordine
8) Coordina l‟attività didattica relativamente a:
esame di stato, simulazione prove d‟esame, esami
integrativi e di idoneità, corsi di recupero, corsi di
consolidamento
9) E‟ responsabile delle comunicazioni scuola -
famiglia in collaborazione con i referenti di Plesso e
di Ordine
10) E‟ responsabile della gestione sorveglianza
degli alunni in collaborazione con i referenti di
Plesso
11) Coordina le attività proposte dagli Enti esterni
12) E‟ componente dell‟Ufficio di Dirigenza
Secondo
COLLABORATORE
Prof.ssa Angela
Pennisi
1) Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di
assenza del docente con funzioni vicarie
19
assumendone i compiti
2) Coordina le attività dei docenti della Scuola
dell'Infanzia
3) Coordina i contatti scuola-famiglia alunni per la
scuola dell'Infanzia
4) Coordina le attività con Enti esterni per la Scuola
dell'infanzia
5) E' responsabile della gestione sorveglianza alunni
della Scuola dell'Infanzia
6) E' responsabile del servizio mensa nella scuola
dell'Infanzia e nelle classi a tempo pieno
7) Coordina l'utilizzo della palestra, dei laboratori e
degli spazi comuni con la collaborazione dei
referenti di Plesso
8) Collabora per la formazione delle classi, per
organici e cattedre docenti comprese quelle di
sostegno
9) Coordina la Commissione per le attività di
orientamento in ingresso e in uscita e per la
dispersione
10) Coordina la procedura per l'elezione dei
rappresentanti dei genitori
11) E‟ componente dell‟Ufficio di Dirigenza
DOCENTI
Referenti DI PLESSO
Plesso “Santa
Lucia”
Prof.ssa Marilena
Mangiafico
Plesso “Leonardo
Da Vinci”
Prof. Tommaso
Tortorici
Plesso “Ortigia”
Prof.ssa Elisa
Leuzzi
Plesso “Isola”
Prof.ssa
Giuseppina Latina
1) Sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di
assenza nel Plesso
2) Si coordina con il vicario e il secondo
collaboratore del Dirigente
3) Coordina le attività del personale docente del
Plesso
4) Gestisce le sostituzioni, permessi, recuperi, ore
eccedenti e l'accoglienza dei nuovi docenti nel
Plesso
5) Organizza l'attività dei docenti relativamente a
orario, calendario, impegni e progetti nel Plessso
6) Gestisce i permessi di entrata ed uscita degli
alunni, le assemblee studentesche e le varie
manifestazioni nel Plesso
7) E' responsabile della gestione sorveglianza alunni
nel Plesso
8) Monitora la frequenza degli allievi, segnalando al
Dirigente casi di assenteismo, al fine di attivare le
opportune procedure di segnalazione alle famiglie
e/o alle autorità competenti.
9) E' responsabile della gestione del servizio mensa
nel Plesso con classi a tempo pieno
10) E‟ responsabile delle comunicazioni scuola
famiglia nel Plesso
11) Cura i rapporti con gli Enti Esterni nel plesso
12) Coordina l'utilizzo della palestra, dei laboratori
e degli spazi comuni nel Plesso
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FUNZIONE
STRUMENTALE 1 POF
Prof.ssa Latina
Giuseppina e
prof.ssa Cocola
Lucia
1) Coordina le attività del piano curricolari ed extra
curricolari
2) Coordina la progettazione curricolare
3) Coordina l‟applicazione delle Nuove Indicazioni
della Scuola dell'Infanzia e del I Ciclo
4) Coordina e collabora alle attività di revisione del
POF
4) Coordina e collabora alla stesura dei criteri di
valutazione e del Regolamento di Disciplina e di
Istituto
5) Collabora con le altre Funzioni Strumentali e con
la Commissione VSQ per migliorare l'Offerta
Formativa
6) Partecipa agli incontri informativi e formativi
fuori sede e aggiorna collegialmente dando
indicazioni operative
7) Raccoglie i bisogni formativi, propone le azioni
corrispondenti e collabora all'autovalutazione di
Istituto per la parte riguardante i risultati conseguiti
con il P.O.F, individuando punti di forza e punti di
debolezza
8) Rendiconta sull‟attività svolta
9) E‟ componente dell‟Ufficio di Dirigenza
FUNZIONE
STRUMENTALE 2
VALUTAZIONE E
QUALITA'
Prof.ssa Greco
Clotilde e Musso
Ivana
1) Coordina e cura il monitoraggio dei processi di
insegnamento-apprendimento in coerenza con il
POF (prove di ingresso, prove comuni di livello,
valutazione del profitto, prove nazionali INVALSI)
2) Coordina i dipartimenti disciplinari
3) Analizza punti di forza e di debolezza
dell'Istituto e predispone e coordina la realizzazione
di piano di miglioramento
4) Valuta le attività del P.O.F.
5) Presiede la Commissione VSQ autovalutazione e
qualità
6) E‟ responsabile della procedura di
autovalutazione interna e dei rapporti con i
valutatori esterni. Redige le relazioni e il rapporto
finale
7) Coordina ed organizza la somministrazione e la
restituzione dei risultati delle prove INVALSI
13) Tiene i rapporti con i diversi uffici della sede
centrale
14) Si coordina con le Funzioni Strumentali per le
attività di orientamento e continuità nel Plesso
15) Organizza l'elezione dei rappresentanti dei
genitori nei Plessi in collaborazione con la
segreteria
16) E‟ componente dell‟Ufficio di Dirigenza
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8) Partecipa agli incontri informativi e formativi
fuori sede e aggiorna collegialmente dando
indicazioni operative
9) Rendiconta sull'attività svolta
10) E' componente dell'Ufficio di Dirigenza
FUNZIONE
STRUMENTALE 3
CONTINUITA' –
ORIENATMENTO -
VIAGGI
Prof.ssa Leuzzi
Elisa per la
continuità e
l'orientamento
Prof.ssa Santuccio
Paola per la
continuità e
l'orientamento
Prof.ssa Lentini
Deborah per i
viaggi di istruzione
Continuità e Orientamento
1) Coordina e gestisce le attività di continuità e
orientamento orizzontale e verticale, con particolare
riguardo al passaggio tra i vari Ordini e Gradi,
curando i rapporti con gli Istituti Secondari
Superiori e gli Enti di Formazione Professionale
2) Coordina i rapporti con enti pubblici, aziende,
associazioni, scuole per attività che rientrino nel
P.O.F. e che possano arricchire l'offerta formativa
3) Partecipa agli incontri informativi e formativi
fuori sede e aggiorna collegialmente dando
indicazioni operative
4) Rendiconta sull'attività svolta
5) E' componente dell'Ufficio di Dirigenza
Visite e Viaggi
1) Presiede la Commissione Viaggi, formata dai
referenti dei vari Plessi ed Ordini, coordina e segue
le fasi di programmazione ed attuazione delle visite
di studio e dei viaggi di istruzione in Italia e
all'Estero secondo la procedura in vigore e
collabora con i servizi di Segreteria
2) Collabora con la Commissione Acquisti per la
valutazione dei preventivi delle agenzie di viaggio o
altri fornitori di servizi interpellati
3) Coordina la Commissione al fine di elaborare i
dati raccolti con le schede finali per il monitoraggio
delle attività
4) Partecipa agli incontri informativi e formativi
fuori sede e aggiorna collegialmente dando
indicazioni operative
5) Rendiconta sull'attività svolta
6) E' componente dell'Ufficio di Dirigenza
FUNZIONE
STRUMENTALE 4
DISABILITA' E BES
Prof.ssa Calafiore
Cettina e Prof.ssa
Santocono Arianna
Promozione di processi di inclusione e supporto alle
molteplici forme di disagio
1) Coordina il GLH e il GLI
2) Gestisce i rapporti con gli Enti territoriali e le
Associazioni che si occupano di prevenzione ed
inclusione
3) Offre supporto agli studenti e alle famiglie in
caso di percorsi scolastici o relazionali difficili
4) Offre supporto ai docenti in caso di classi che
evidenziano bisogni educativi speciali
5) Coordina e organizza le attività afferenti gli
alunni disabili, ai DSA e ai BES, interfacciandosi
22
con gli Enti Istituzionali a ciò preposti
6) Formula progetti per l‟inserimento/integrazione
degli alunni diversamente abili in collaborazione
con i docenti di sostegno, i consigli di classe e le
strutture esterne
7) Contatta le scuole di provenienza dei nuovi
iscritti per garantire la continuità educativa
8) Accoglie e orienta gli insegnanti di sostegno di
nuova nomina
9) Organizza e supervisiona la tenuta del registro
dei verbali delle riunioni dei docenti di sostegno
10) Promuove la divulgazione di proposte di
formazione e di aggiornamento
11) Monitora la situazione degli allievi certificati
coordinando le riunioni degli insegnanti di sostegno
e le riunioni dei coordinatori di classe
12) Coadiuva il Dirigente nella predisposizione
dell'organico di diritto e di fatto, interfacciandosi
con l'USR/USP
13) Promuove e monitora i progetti attivati
nell‟Istituto, inerenti l'inclusione scolastica e il
benessere degli studenti
14) Verifica, autovaluta e rendiconta l‟attività
svolta
15) Partecipa agli incontri informativi e formativi
fuori sede e aggiorna collegialmente dando
indicazioni operative
16) E' componente dell'Ufficio di Dirigenza
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FUNZIONE
STRUMENTALE 5 Sito
WEB Nuove tecnologie
Prof.ssa Cugno
Valentina e Prof.ssa
Mangiafico
Marilena
1) Gestisce il sito e ne definisce le procedure per il
rinnovo e per il suo costante aggiornamento,
interfacciandosi con i tecnici esterni
3) Individua e predispone strumenti e procedure per
migliorare la circolazione delle informazioni per la
loro immediata disponibilità nel sito e all‟interno
dell‟Istituto, curando tra l'altro il funzionamento
della mail list
4) Predispone la manutenzione e aggiornamento di
hardware e software nella scuola, in collaborazione
con i tecnici esterni
5) Supporta i docenti nell'uso del registro
elettronico o delle ICT, organizzando appositi corsi
di formazione
6) Coordina le attività generali di informatizzazione
dell‟Istituto e di impiego delle nuove tecnologie
7) Partecipa ad apposite attività di formazione
8) Rendiconta sull‟attività svolta
9) E‟ componente dell‟Ufficio di Dirigenza
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COORDINATORE di classe
Docente retribuito alla Secondaria
1) Presiede il Consiglio di Classe in assenza del DSe su delega dello stesso
2) Scambia informazioni, pareri, proposte con tutti gli altri docenti della classe
3) Fornisce un quadro attendibile ed aggiornato dell‟andamento delle dinamiche della classe
evidenziando la presenza di gruppi, casi disciplinari, dando informazioni in merito al recupero, sostegno,
approfondimento, al Consiglio di Classe, agli allievi e alle loro famiglie
4) Riferisce ai rappresentanti dei genitori quanto emerso dal resoconto dei colleghi
5) Aiuta e formula analisi delle soluzioni dei problemi della classe e dei singoli allievi
6) Controlla il registro della classe (note, ritardi, assenze, permessi, ecc.) e informa regolarmente il Dirigente Scolastico
o i suoi delegati
7) Monitora la frequenza degli allievi segnalando eventuali anomalie al Dirigente per i provvedimenti del caso
9) Redige il verbale delle riunioni del Consiglio di Classe
10) Cura i rapporti scuola-famiglia. Presiede le assemblee dei genitori in occasione delle elezioni
11) Consegna collegialmente la pagella e la valutazione intermedia trattenendo una copia da consegnare alla segreteria
didattica.
PLESSO CLASSE DOCENTE
LEONARDO DA VINCI 1A PAPA
2A NOCERA
3A FERRARA
1B RICUPERO
2B MONTESANO
3B SCAMPORLINO
1C ALCAMO
3D BRUNO
ORTIGIA 2A LA ROSA
3A D'AMICO
COORDINATORE di classe
Docente prevalente non retribuito della Scuola Primaria
1) Coordina le attività didattico – organizzative all'interno della classe e scambia informazioni, pareri, proposte con tutti
gli altri docenti della classe
2) Fornisce un quadro attendibile ed aggiornato dell‟andamento delle dinamiche della classe
evidenziando la presenza di gruppi, casi disciplinari, dando informazioni in merito al recupero, sostegno,
approfondimento, al Consiglio di Classe, agli allievi e alle loro famiglie
3) Riferisce ai rappresentanti dei genitori quanto emerso dal resoconto dei colleghi
4) Aiuta e formula analisi delle soluzioni dei problemi della classe e dei singoli allievi
5) Controlla il registro della classe (note, ritardi, assenze, permessi, ecc.) e informa regolarmente il Dirigente Scolastico
o i suoi delegati
6) Monitora la frequenza degli allievi segnalando eventuali anomalie al Dirigente per i provvedimenti del caso
7) Cura i rapporti scuola-famiglia. Presiede le assemblee dei genitori in occasione delle elezioni
8) Consegna collegialmente la pagella e la valutazione intermedia trattenendo una copia da consegnare alla segreteria
didattica
PLESSO CLASSE DOCENTE
SANTA LUCIA 1A REALE
1B TINE'
2A TIRALONGO
2B CALATGIRONE
3A RIPA
3B GIACCHI
25
4A MARINO
4B AVOLA
5A LO BIANCO
5B MUSSO
ISOLA 1- 2 A LATINA
3 A MAZZONELLO
4A NUCIFORA
ORTIGIA 1A FLORIS R
2A VALENTI
3A COCOLA
4A SIRINGO
5A CONDORELLI
PRESIDENTE CONSIGLIO DI INTERCLASSE/INTERSEZIONE
Docente Infanzia - Primaria non retribuito
1) Presiede il Consiglio di Interclasse/Intersezione in assenza del DSe su delega dello stesso
2) Scambia informazioni, pareri, proposte con tutti gli altri docenti dell' Interclasse/Intersezione, compresa l'adozione
dei libri di testo
3) Fornisce un quadro attendibile ed aggiornato dell‟andamento didattico - disciplinare dell'interclasse/Intersezione
evidenziando la presenza di gruppi, casi disciplinari, dando informazioni in merito al recupero, sostegno,
approfondimento, al Consiglio di Interclasse, agli allievi e alle loro famiglie
4) Riferisce ai rappresentanti dei genitori quanto emerso dal resoconto dei colleghi
5) Aiuta e formula analisi delle soluzioni dei problemi dell'interclasse/Intersezione e dei singoli allievi
6) Monitora la frequenza degli allievi segnalando eventuali anomalie al Dirigente per i provvedimenti del caso
SEGRETARIO C.d.C.
Docente Scuola Infanzia - Primaria retribuito
1) Redige il verbale delle riunioninella Scuola dell'Infanzia e Primaria
2) Facilita i contatti tra i componenti del Consiglio di Classe ed il coordinatore
INTERCLASSE PRESIDENTE VICEPRESIDENTE SEGRETARIO
1A – B
2A - B
LATINA REALE FLORIS
3° GIACCHI RIPA COCOLA
4° AVOLA MARINO NUCIFORA
5° MUSSO CALAFIORE LO BIANCO
INTERSEZIONE PRESIDENTE VICEPRESIDENTE SEGRETARIO
Tutte FERRAUTO QUADARELLA MOLLICA
COORDINATORE DI DIPARTIMENTO e RESPONSABILE DI ORDINE
1) Presiede le riunioni di Dipartimento e ne coordina le attività, in collaborazione con il responsabile di Ordine
2) Coordina le attività di progettazione, attuazione, monitoraggio e valutazione della programmazione didattico –
educativa, in collaborazione con il responsabile di Ordine
3) Concorda le tipologie di prove e griglie valutative, in collaborazione con il responsabile di Ordine.
26
Dipartimento di linguistico - espressivo
COORDINATORE MUSSO (retribuito con F.S.)
Infanzia Primaria Secondaria
SCALORA LO BIANCO RICUPERO
Dipartimento Matematico - Scientifico
COORDINATORE GRECO (retribuito con F.S.)
Infanzia Primaria Secondaria
VACCARO CONDORELLI ALCAMO
RESPONSABILE SPP
Ing. Marino Giancarlo
1) Svolge la funzione di RSPP in attuazione del D.lgs 81/2008
2) E‟ referente della Rete per la Sicurezza
3) Cura la progettazione e l'attuazione dei progetti strutturali e infrastrutturale FESR applicando le procedure di
sicurezza previste dalla normativa vigente
RESPONSABILE Commissione Elettorale
Blandini Rita
Commissione Elettorale (Responsabili di Plesso): Pennisi; Mangiafico; Tortorici; Leuzzi; Latina
1) Organizza e coordina le attività previste dalla normativa in materia di votazioni scolastiche in collaborazione con la
Commissione Elettorale
2) Ha cura che venga redatto il verbale delle riunioni
3) Provvede alla quantificazione del materiale necessario per lo svolgimento delle votazioni e ne fa richiesta per
l‟approvvigionamento
4) Relaziona sulle attività svolte
REFERENTE Attività sportive
Giacchi Lucia (Infanzia - Primaria) Giliberto Enza (Secondaria) di Caro Tiziana (Infanzia – Primaria Ortigia)
Latina Giuseppina (Isola)
1) Programma e coordina le attività sportive curriculari ed extracurricolari
2) Organizza le attività sportive in coordinamento con i docenti di Educazione Fisicae gli Enti Esterni
3) Partecipa ad eventi e manifestazioni esterne
REFERENTE Attività artistiche
Tiranno RosaMaria (Infanzia – Primaria S. Lucia) Lampo Letizia (Infanzia – Primaria Ortigia) Vasile Mascia
(Infanzia – Primaria Isola) Di Mercurio Sabrina (Secondaria)
1) Programma e coordina le attività artistiche curriculari ed extracurricolari
2) Organizza le attività artistiche in coordinamento con i docenti di Educazione Artisticae gli Enti Esterni
3) Partecipa ad eventi e manifestazioni esterne
REFERENTE Attività musicali
Giardina Olivia – Cappellani Marcello
1) Programma e coordina le attività musicali curriculari ed extracurriculari
2) Organizza le attività musicali in coordinamento con i docenti di Educazione Musicale e Strumento Musicale e gli
Enti Esterni
3) Partecipa ad eventi e manifestazioni esterne
REFERENTE Legalita' e Attività culturali
Marino Rosa (Primaria Santa Lucia) Cocola Lucia (Infanzia Primaria Media Ortigia) Ricupero Marina
(Secondaria Leonardo) Bonarrio Clotilde (Infanzia Primaria Isola) ScaloraAstrid (Santa Lucia)
27
1) Programma le attività di educazione alla legalità e culturali curriculari ed extracurriculari
2) Organizza le attività di educazione alla legalità e culturali in coordinamento con i docenti di Materie Letterarie e gli
Enti Esterni
3) Partecipa ad eventi e manifestazioni esterne
REFERENTE Educazione Ambientale e alla Salute
Sorano Lucia (Secondaria) Argiri Daniela Bonarrio Ilde Gennuso Maria (Infanzia e Primaria Isola) Quadarella
(Infanzia e Primaria Santa Lucia)
1) Programma le attività di educazione ambientale e alla salute curriculari ed extracurriculari
2) Organizza le attività di educazione ambientale e alla salute in coordinamento con i docenti di Matematica e Scienze
ed Educazione Fisica
3) Realizza e cura l'orto e il giardino didattico
3) Cura i contatti con la Guardia Forestale, con i Vigili del Fuoco, con l'AMP e con altri Enti Preposti alla tutela della
Salute e dell'Ambiente, organizzando anche visite didattiche
3) Partecipa ad eventi e manifestazioni esterne
REFERENTE Programma LLP e progetti Comenius
Nucifora Rosaria Ferrara Sebastiana
1) Partecipa ai diversi programmi del LLP, con particolare riguardo al programma Comenius, individuando i partner
transnazionali e predisponendo la progettazione
2) Organizza le attività di gemellaggio, scambio e viaggio, secondo le direttive dell'Agenzia Nazionale
3) Monitora, valuta e diffonde le buone pratiche
3) Partecipa ad eventi e manifestazioni esterne
REFERENTE Stesura orario
Tortorici MangiaficoLeuzzi Latina Pennisi
1) Cura la stesura e la pubblicazione dell‟orario delle attività didattiche
GLH d‟Istituto
Gruppo di lavoro per l‟handicap
1) Dirigente Scolastico
2) Docenti Coordinatori F.S. Calafiore Concetta, Santocono Arianna
3) Docenti Sostegno Scuola dell‟Infanzia
4) Docenti Sostegno Scuola Primaria
5) Docenti Sostegno Scuola Secondaria I Grado
6) Docenti Curriculari
7) Specialisti interni e esterni (Dott. Spatola Medicina Scolastica ASP, Dott.ssa Di Benedetto Neuropsichiatria
Infantile ASP, altri soggetti)
8) Genitori
9)
GLI d‟Istituto - Gruppo di lavoro per l‟inclusione dei BES
1) Dirigente Scolastico
2) Docenti Coordinatori: F.S. Calafiore Concetta, Santocono Arianna
3) N. 3 Funzioni Strumentali (POF Latina; Continuità e Orientamento Leuzzi – Valutazione Greco e Musso)
4) N. 1 Assistente alla Comunicazione
5) N. 1/2 Docenti di Sostegno per Plesso (Leonardo Da Vinci Tortorici Tommaso; Santa Lucia Petrolito
Michelangela, Quadarella Maria Concetta; Ortigia: Di Caro Tiziana; Isola: Nucifora Rosaria)
6) N. 1/2 Docente curriculare per Plesso con esperienze e formazione specifica e/o Coordinatori di classe (Plesso
Leonardo Da Vinci Bruno Clelia, Ricupero Maria; Plesso Santa Lucia De Corrado Domenica e Scalora Astrid;
Plesso Ortigia Floris Rosaria; Plesso Isola Argiri Daniela)
7) N. 1/2 Genitori per Plesso (Plesso Santa Lucia e Leonardo Da Vinci: Bentivegna; Plesso Ortigia: Zito –
Rossitto; Plesso Isola: Midolo - Mosto)
8) N. 1 Esperto istituzionale o Esterno (Prof.ssa Counselor Fiorenza Elena, Associazione maieutica Dott.ssa
Campisi Angela, Associazione Diversamente Dott.ssa D‟Ambra Valeria.
28
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
.
Organigramma è l‟articolazione degli uffici, le attribuzioni e l‟organizzazione di ciascun ufficio (livello
dirigenziale e non), i nomi dei dirigenti responsabili dei singoli uffici, nonchè il settore dell‟ordinamento
giuridico riferibile all‟attività da essi svolta.(Norma di riferimento: art. 54 del Decreto legislativo 7 marzo
2005, n. 82 “Codice Amministrazione Digitale”)
.
29
COMPOSIZIONE DELL‟ISTITUTO – A.S. 2013/14
Plessi
Alunni
Sezioni
Classi
Scuola
dell‟infanzia (SI)
Santa Lucia
Viale Teocrito
158
10
Ortigia
Via Mergulensi
47
2
Isola
Contrada Isola
61
3
Scuola primaria
(SP)
Santa Lucia
Viale Teocrito
219
10
Ortigia
Via Mergulensi
92
5
Isola
Contrada Isola
40
3
Scuola Secondaria
di I grado
(SSI)
Santa Lucia
Viale Teocrito
145
5
Ortigia
Via Mergulensi
30
2
TOTALE
792
15
25
30
Risorse umane
Il personale in servizio all‟Istituto è composto da:
il dirigente scolastico;
104 docenti (28 alla scuola dell‟infanzia, 44 alla scuola primaria, 32 alla scuola secondaria di I G.);
la Direttrice dei Servizi Generali e Amministrativi;
5 assistenti amministrativi;
15 collaboratori scolastici;
Supporti strutturali
L‟Istituto dispone, oltre alle aule ordinarie, di:
Locali per la Dirigenza Scolastica
Locali per l‟attività amministrativa, con attrezzatura informatica
Aule per le attività curriculari, dotate di LIM (Lavagna Interattiva Multimediale)
Laboratori d‟informatica e linguistici
Laboratorio di scienze
Laboratori musicali
Palestre
Aule docenti
Aula magna
Ambulatori
Campo sportivo esterno
Aula giochi
Aule mensa
Giardini piantumati con alberi e corredati di strutture ludiche
Organizzazione delle attività educative e didattiche
Scuola dell‟Infanzia
Il tempo scuola è organizzato in cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle ore 16.00.
Per garantire e migliorare i percorsi formativi, differenziando le attività per gruppi di livello e/o fasce d‟età, i
docenti della scuola dell‟Infanzia operano in compresenza dalle ore 11.00 alle ore 13.00. Le attività
didattiche comprendono la fruizione del servizio mensa, organizzato dall‟Assessorato Comunale alle
Politiche Scolastiche.
Scuola Primaria
L‟orario delle lezioni si articola in 30 ore settimanali nelle classi a tempo normale (8.00/14.00) e in 40 ore
nelle classi a tempo pieno (8.00/16.00), dal lunedì al venerdì. Le discipline sono aggregate tenendo conto sia
delle strutture epistemologiche delle stesse che delle competenze specifiche degli insegnanti, così da
promuovere un processo di insegnamento-apprendimento più funzionale, sulla base di un razionale,
sistematico e coerente utilizzo delle risorse della scuola. Le attività didattiche nelle classi a tempo pieno
comprendono la fruizione del servizio mensa, organizzato da una ditta privata.
Scuola Secondaria di Primo Grado
La scuola secondaria di primo grado propone il Tempo Normale (8.00/14.00). Nel curricolo degli alunni,
così come stabilito dalla Legge n. 53/2003, è inserito lo studio di una seconda lingua straniera comunitaria
(Lingua Francese e Spagnolo per il plesso “L. da Vinci” e Lingua Spagnolo per il plesso “Ortigia”).
31
Processo formativo
Le finalità che l‟Istituto intende perseguire
Consolidare la funzione della scuola come istituzione/organizzazione che concorre allo sviluppo armonico e
integrale della persona;
Articolare un progetto formativo unitario e continuo che inizia nella scuola dell‟infanzia, prosegue nella
scuola primaria e si conclude nella scuola secondaria di primo grado, con l‟obiettivo di orientare i nostri
ragazzi a costruire consapevolmente il loro futuro;
Accrescere l‟offerta di percorsi formativi per armonizzare reciprocamente cultura e tecnologia, valorizzando
il patrimonio della tradizione culturale di cui siamo eredi e considerando il sapere tecnologico come
strumento per tradurre le conoscenze in competenze.
Gli obiettivi principali che l‟istituto intende conseguire
Costruire condizioni favorevoli per ottenere risultati qualitativamente migliori sul piano organizzativo,
amministrativo e didattico attraverso:
valorizzazione della flessibilità orizzontale (interna a ciascun ordine di scuola) e verticale (tra i vari ordini
di scuola) per sviluppare l‟efficacia educativa attraverso la continuità didattica dei curricoli da 3 a 14
anni (esempi/paradigmi: Corsi di insegnamento musicale, Giochi matematici, Certificazioni linguistiche,
Giochi sportivi)
attenzione alla singolarità professionale di ogni docente favorendo e sostenendo la progettazione di percorsi
formativi orientati verso la costruzione di un sapere fondato sull‟utilizzo combinato e finalizzato di linguaggi
diversi (musicali, motori, artistici, tecnologici, ecc.) e tendenzialmente interdisciplinari;
trasparenza dei risultati: rivedere la struttura e l‟articolazione del POF, con particolare attenzione
all‟individuazione ed analisi dei bisogni e alle relative risposte organizzative; ampliare i servizi offerti
all‟utenza attraverso il sito web; restituire agli utenti i risultati delle indagini che li coinvolgono nonché i
risultati ottenuti dall‟Istituto quando le conoscenze/competenze degli allievi sono valutate dall‟INVALSI (es.
Prove nazionali Esami di Stato) o tramite protocolli europei (es. certificazioni linguistiche).
Linee guida per il miglioramento
Il miglioramento continuo dell‟offerta formativa richiede la partecipazione di tutti gli attori del servizio
scolastico. In particolare si dovrà agire nei campi di seguito sintetizzati.
Il coinvolgimento più diffuso e qualificato di tutto il personale che deve essere incoraggiato ad esplicitare
idee e proposte migliorative del servizio.
Il rispetto delle procedure previste dal Sistema di Gestione per la Qualità interpretate come forme per rendere
più efficace il lavoro di ciascuno.
I docenti collaboratori e responsabili di plesso responsabilizzano i colleghi ed il personale ausiliario verso il
miglioramento continuo del servizio.
32
L‟attività di tutto il personale deve essere rivolta a fornire il migliore servizio possibile ai propri utenti,
determinandone la soddisfazione.
Il Dirigente Scolastico, col supporto dello Staff di Direzione, deve definire almeno annualmente un Piano di
miglioramento, specificandone gli obiettivi e le priorità.
Individuazione di un preciso e coerente Piano di Formazione per raggiungere il miglioramento professionale
e culturale del capitale umano di cui l‟Istituto dispone.
Scelte formative
Continuità, orientamento, contrasto alla dispersione, coordinamento delle attività di integrazione
scolastica per i soggetti svantaggiati, diversamente abili, DSA e BES.
Continuità
La continuità nasce dall‟esigenza di garantire il diritto dell‟alunno ad un processo formativo organico e
completo, e oggi, più che mai, è un dovere verso gli alunni e le loro famiglie; richiama, per sua natura, i
principi educativi di integralità, integrazione, armonizzazione, simultaneità e progressività, e il suo valore è
fortemente trasversale perché mette in relazione non solo le scuole tra di loro, ma anche le scuole con il
territorio, sia esso famiglie, enti locali o istituzioni territoriali.
Il principio della continuità educativa esige che siano ben monitorati i momenti di transizione tra le scuole
dei diversi ordini e gradi e che i docenti, nell‟anno precedente e in quello successivo al passaggio,
collaborino, in termini di scambio di informazioni, di progettazione e verifica di attività educative e
didattiche, con la famiglia, con il personale che ha seguito i bambini nella scuola dell‟Infanzia o che riceverà
i fanciulli nella Scuola Secondaria di I grado. Nel contesto scolastico la realizzazione della continuità
educativa e didattica tra i vari ordini di scuola costituisce una risorsa per l'organizzazione e consente di:
migliorare il sistema di insegnamento e apprendimento;
favorire la sperimentazione didattica;
promuovere il confronto sulle competenze degli alunni;
favorire l'integrazione delle competenze dei docenti;
programmare su un arco di tempo più ampio;
fruire di un maggior numero di strutture;
rilevare in modo efficace i bisogni formativi degli alunni;
attivare percorsi di autoanalisi e valutazione.
Finalità
Garantire un percorso formativo unitario e continuo.
Assicurare a tutti gli alunni la sicura acquisizione delle abilità di base.
Valorizzare esperienze, conoscenze, abilità e modi d'apprendimento di ogni alunno.
Orientamento
In un contesto culturale e sociale sempre più caratterizzato dalla complessità, occorre promuovere nei ragazzi
la capacità di operare delle scelte in modo autonomo e consapevole. L'orientamento rappresenta, infatti,
un'esigenza profonda e continua. Saranno effettuati, pertanto, laboratori comuni, finalizzati ad evidenziare e
valorizzare le diverse potenzialità dei ragazzi. Si opererà, quindi, in modo che gli alunni, in ordine alla
realizzazione dei propri fini ed ideali, possano sperimentare l‟importanza sia dell‟impegno personale, sia del
lavoro di gruppo attivo e solidale, attraverso i quali accettare e rispettare l‟altro, dialogare e partecipare in
maniera costruttiva alla realizzazione di obiettivi comuni. I collegamenti con la scuola secondaria di secondo
33
grado saranno realizzati mediante incontri con gli insegnanti e attività di laboratorio, per favorire
l'inserimento e le scelte consapevoli dei ragazzi.
Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica
La costituzione di un ecosistema formativo è un atto prezioso per tutti gli alunni, in particolar modo per
quelli in difficoltà, che vivono in condizione di svantaggio socio-culturale e a rischio di abbandono e
dispersione che non possiedono ancora gli strumenti per orientarsi efficacemente nel sistema scuola. Per
l‟anno scolastico in corso si individuano nelle Nuove Indicazioni Nazionali della riforma precise strategie
contro la dispersione, nell‟elaborazione di interventi personalizzati e nelle attività laboratoriali che sono
finalizzati essenzialmente al recupero di capacità e inclinazioni che spesso rimangono latenti se non
adeguatamente stimolati.
I docenti intendono pervenire la dispersione scolastica degli alunni con le seguenti azioni:
migliorare la qualità della frequenza fin dalla scuola dell‟infanzia;
rafforzare la continuità nei vari gradi di scuola;
costruire un clima di condivisione;
privilegiare il dialogo scuola-famiglia,
ottimizzare la qualità dell‟azione didattica;
partecipare ad iniziative specifiche di formazione.
Coordinamento delle attività di integrazione scolastica per i soggetti svantaggiati, disabili, DSA e
BES.
L‟Istituto opera con grande attenzione nei riguardi di ogni singolo alunno con l‟obiettivo di favorire
l‟integrazione, in coerenza on la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali diritti costituzionali di
tutti i cittadini , con particolare riferimento al diritto all‟educazione e all‟istruzione.
Per l‟anno scolastico 2013-14, l‟Istituto ha istituito il Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione (GLI) e ha
elaborato il seguente PIANO DI INCLUSIVITA:
La direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012 "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica ridefinisce e completa il
tradizionale approccio all'integrazione scolastica, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di
tutta la comunità scolastica all'intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).
Tale area comprende, pertanto: "svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento
e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua
italiana perché appartenenti a culture diverse."
La direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell‟apprendimento,
richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla legge 53/2003.
Fermo restando l‟obbligo di presentazione delle certificazioni in presenza di DSA e Disabilità, è compito
doveroso dei Consigli di Classe o dei Team dei docenti della scuola primaria indicare in quali altri casi sia
opportuna e necessaria l‟adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure
compensative o dispensative.
Strumento privilegiato è il PDP che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di
intervento più idonee non più e solamente per gli alunni con DSA. In questa nuova e più ampia ottica il PDP
rappresenta lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli
minimi attesi per le competenze in uscita degli alunni con BES.
L‟attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per un alunno con BES deve essere deliberato
in Consiglio di Classe ovvero nelle scuole primarie da tutti i componenti del team docenti dando così luogo
al PDP, che sarà firmato dal DS dai Docenti e dalla famiglia.
Per perseguire la politica dell‟inclusione la direttiva ministeriale fornisce indicazioni in merito alla
34
costituzione del gruppo di lavoro dei singoli Istituti. Il Gruppo di lavoro per L‟Inclusione (GLI) è costituito
dalle figure di seguito elencate:
N° 3 Funzioni Strumentali (POF – Sostegno - Valutazione)
N° 1Assistenti alla comunicazione
Insegnanti per il sostegno (N° 2 per ordine di scuola)
N° 2 Docenti curriculari con esperienze e formazione specifica e/o Coordinatori di classe (N° 2 per
Plesso)
N° 1Genitore
N° 1 Esperto istituzionale o esterno.
Per quanto possibile il gruppo dovrà svolgere la propria attività almeno mensile, in orario di servizio ovvero
in orario aggiuntivo e funzionale.
Le funzioni del GLI sono:
a) rilevazione dei BES presenti nella scuola;
b) raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere anche in funzione di azioni
di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche
dell‟Amministrazione;
c) focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle
classi;
d) rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
e) raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive
esigenze;
F) elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l‟Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).
All‟inizio di ogni anno scolastico il GLI propone al Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi da
perseguire e delle attività da porre in essere che confluisce nel piano annuale dell‟inclusività, che si inserisce
a pieno titolo nel POF della scuola. Al termine dell‟anno scolastico il collegio procede alla verifica dei
risultati raggiunti.
Un‟ipotesi di documento contenente gli obiettivi essenziali e le strategie metodologiche da utilizzare in
presenza di Bes nei diversi ordini di scuola viene presentato in allegato.
Le probabili proposte che il gruppo di lavoro potrebbe avanzare sono di seguito elencate:
Orario disciplinare coincidente per classi parallele, per almeno due ore settimanali nelle discipline di
italiano, matematica e L2, tale da poter operare a classi aperte per il recupero/potenziamento;
attività di recupero/potenziamento in determinati mesi dell‟anno scolastico (es: novembre/dicembre;
marzo/aprile) da espletare in orario curriculare a classi aperte;
sportello disciplinare per recupero/potenziamento in orario extracurriculare su richiesta degli alunni
o genitori e su indicazione dei docenti;
lettura funzionale Italiano – L 2
protocollo di intesa con istituzioni scolastiche o enti esterni per avviare forme di sostegno a favore
degli alunni e delle loro famiglie (psicopedagogista, mediatore culturale, counselor, attività di
supporto didattico);
progetto accoglienza/inclusività.
RISORSE UMANE
Gli insegnanti curriculari, di sostegno, funzioni strumentale ed eventuali genitori e figure professionali da
inserire dopo aver stipulato protocolli di intesa
RISORSE MATERIALI
35
Aule di informatica, laboratorio linguistico, musicale e artistico, LIM.
PUNTI DI CRITICITA‟
Mancanza di figure specializzate (psicologo, mediatore culturale)
PUNTI DI FORZA
Spiccate capacità organizzative e relazionali del team scolastico che assicurano la centralità dell‟alunno nel
processo di apprendimento;
Stretta collaborazione Scuola-Famiglia.
Tutte le attività svolte all‟interno dell‟istituzione scolastica saranno monitorate ex-ante, in itinere e ex-post,
infine saranno pubblicate sul sito web.
36
PATTO EDUCATIVO
Il Patto Educativo tra scuola e famiglia evidenzia una forte necessità di alleanza tra le due istituzioni sociali a
cui è affidato il compito non solo di istruire e formare, ma anche di aiutare a crescere serenamente le giovani
generazioni.
Questa forma di collaborazione impone una profonda condivisione di valori che sono alla base di una sana
convivenza civile e democratica.
Migliorare costantemente la propria formazione
professionale
Preparare in anticipo l’attività didattica, ma essere aperti all’imprevisto
Rapportarsi agli alunni con atteggiamenti che ne rispettino la dignità personale e l'integrità anche psichica
Coinvolgere tutti gli alunni in attività significative
Apprezzare il lavoro degli alunni, valorizzandone i successi Proporre attività in modo graduale e tenendo conto di
eventuali difficoltà e dei diversi ritmi di apprendimento degli alunni
Valutare il rendimento degli alunni in modo frequente,
rapido, chiaro, ma non ossessivo Manifestare esplicitamente aspettative positive orientate
verso il successo degli alunni Non rivolgere frequentemente richiami disciplinari ai singoli
alunni
Responsabilizzare gli alunni rendendoli consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri
Impegnarsi a costruire relazioni interpersonali positive sia con gli alunni che con i docenti
Essere disponibili a parlare con gli alunni ascoltandone anche i problemi
Contribuire alla realizzazione e alla gestione di un percorso
didattico condiviso anche dagli alunni Considerare la collegialità un valore professionale:
collaborare costantemente con i docenti anche di diversi ordini di scuola
Impegnarsi per offrire agli alunni le migliori condizioni
possibili dilavoro Rapportarsi con i genitori con atteggiamento corretto che
ne rispetti il ruolo Indurre gli alunni alla riflessione sui comportamenti
negativi o scorretti
Conoscere, rispettare e far rispettare il regolamento
d’Istituto
CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI
37
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ (DPR n° 235/2007)
È auspicabile condividere e rispettare precise norme che possano rappresentare per il bambino/ragazzo punti
di riferimento. Ed è proprio sull‟individuazione e definizione di queste linee comuni che devono confrontarsi
scuola e famiglia, utilizzando in modo appropriato anche le assemblee di classe e i consigli di
interclasse/classe.
Il frutto di tale confronto si manifesta nell‟impegno comune che i genitori, i docenti e gli alunni stessi della
Scuola Secondaria di primo grado hanno sottoscritto nel Patto di Corresponsabilità: un documento che,
coinvolgendo tutte le componenti educative, traccia le linee guida dell‟azione pedagogica dell‟Istituto.
Da quest‟anno, tale documento sarà condiviso dalle classi quarte e quinte della Scuola Primaria.
IMPEGNO EDUCATIVO DELLE FAMIGLIE Conoscere e rispettare il Regolamento
d’Istituto.
Rapportarsi agli insegnanti con atteggiamenti
corretti che ne rispettino la professionalità.
Non partire dal presupposto che i propri figli abbiano sempre ragione.
Guidare i propri figli ad accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé, comprendendo le ragioni dei loro
comportamenti. Apprezzare e/o gratificare il lavoro dei propri
figli. Essere puntuali: è una forma di rispetto.
Le assenze devono essere giustificate. In caso di assenza informarsi sul lavoro
svolto in classe e su eventuali comunicazioni degli insegnanti.
Le uscite anticipate, come i ritardi, devono
essere motivati e rappresentano comunque l’eccezione e non la regola.
L’alunno potrà uscire, in orario scolastico, dalla scuola se accompagnato dal genitore o da persona maggiorenne munita di delega.
Controllare ogni giorno il quaderno degli avvisi o il diario, potrebbero esserci
comunicazioni importanti o urgenti. Utilizzare il diario o il libretto dello studente
per richiedere colloqui con i docenti.
Fare in modo che l’alunno abbia sempre con sé il materiale scolastico.
Controllare che l’abbigliamento sia adeguato
all’ambiente e alle attività scolastiche.
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RAPPORTI INDIVIDUALI CON LE FAMIGLIE
Ogni insegnante è a disposizione per colloqui individuali con le famiglie secondo un preciso calendario.
Tuttavia, gli insegnanti potranno convocare i genitori anche in giorni diversi da quelli prestabiliti e gli stessi
genitori - in caso di particolare urgenza- potranno chiedere un colloquio straordinario ai docenti.
Per qualsiasi informazione, è possibile consultare il sito dell‟Istituto: www.3icsr.gov.it
SCELTE ORGANIZZATIVE
Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d‟istruzione
Nel corso dell‟anno vengono organizzate “uscite didattiche”, visite guidate, escursioni, ricerche sul territorio,
viaggi d‟istruzione finalizzati a rendere concrete, visibili ed esperienziali le proposte culturali e disciplinari,
nell'ottica di potenziare negli alunni la capacità all'attitudine e alla ricerca, per acquisire autonomia nel
rispetto delle regole e della vita associativa. A tal fine il Collegio dei Docenti è concorde nel programmare
tali attività all'interno dei vari organi collegiali.
All‟inizio dell‟anno i genitori compileranno una scheda di autorizzazione per le uscite didattiche che si
svolgeranno nell‟arco della giornata scolastica. Durante l‟anno scolastico i docenti presenteranno al
Dirigente Scolastico una richiesta di autorizzazione alle visite guidate e viaggi d‟istruzione, includendo
l‟elenco nominativo degli alunni partecipanti. Ogni docente referente di plesso predisporrà una tabella di
proposte delle visite guidate o dei viaggi d‟istruzione. Modulistica relativa alle visite didattiche e viaggi
d‟istruzione:
E:\a.s. 2013-14\viaggi\modulistica visite guidate 2013-14.zip
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Offerta formativa
Progettazione d‟Istituto
Progetti FIS extracurriculari
Al fine di favorire ampliamenti dell‟offerta formativa, migliorare la qualità del servizio scolastico e una
piena fruizione degli ambienti e delle attrezzature scolastiche, vengono attuati i seguenti progetti
extracurriculari:
Scuola dell‟ Infanzia
Plesso “Santa Lucia”
Plesso “Isola”
Plesso “Ortigia”
“Educazione alimentare”
“ La natura dai mille colori”
Scuola primaria
Plesso “Santa Lucia”
Plesso “Isola”
Plesso “Ortigia”
“ Paroliamo”
“Io musico”
“Su il sipario: i piccoli vanno in scena”
La LIM in classe
“Progetto Trinity” “Star bene a scuola”
“Tutti in coro”
“Recupero e potenziamento”
“Io musico”
Scuola secondaria di primo grado
Plesso “Santa Lucia”
Plesso “Ortigia”
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Percorsi di recupero per BES
“ Avvio allo studio del latino”
“Recupero di matematica”
“Orchestra giovane”
Gruppo Sportivo
La LIM in classe
Gruppo sportivo
Progetti PON FSE“Competenze per lo sviluppo” e PON FESR “Ambienti per l‟apprendimento
2007/2013
PON – FSE Piano Integrato di Istituto
PON FSE “Piano Integrato di Istituto” – a.s. 2013/2014, Codice C-1-FSE-2013-2575, autorizzato con
nota MIUR – Dipartimento per la Programmazione – Direzione Generale per gli Affari Internazionali –
ufficio IV Programmazione e Gestione dei Fondi Strutturali Europei – prot. n. AOODGAI – 11920 del
19/11/2013 per un ammontare complessivo di € 69.142,87.
I criteri per l‟individuazione del personale della scuola e degli esperti sono stati stabiliti dagli Organi
Collegiali. A seguito di emanazione di circolare interna e/o bando pubblico di reclutamento, la selezione si
baserà sulla valutazione dei titoli culturali e professionali e delle competenze professionali possedute,
coerenti con le finalità e gli obiettivi del progetto, dichiarati nel curriculum vitae, ed eventuale colloquio con
la Commissione di Valutazione.
Le proposte realizzate relative al PON, finanziato con il FSE, riguardano in particolare il potenziamento
dello studio dell‟ italiano e matematica, l‟avviamento alla pratica sportiva, il potenziamento delle lingue
straniere, le attività artistico – culturali, l‟educazione scientifico ambientale e alla legalità.
Nel corrente anno scolastico sarà attivato un modulo teatrale che permetterà agli allievi di partecipare alle
rappresentazione classiche del “Teatro classico dei giovani”, che si terranno nel mese di Maggio a Palazzolo
Acreide, organizzate dall‟INDA di Siracusa.
Grazie ai finanziamenti dell‟Unione Europea e ai FESR è stato possibile negli ultimi anni realizzare
nell‟istituto i seguenti laboratori: laboratorio informatico, laboratorio scientifico, laboratorio musicale,
laboratorio linguistico multimediale, aula conferenze e seminari.
PON FESR 2007/2013
La scuola ha avuto autorizzato dal M.P.I - Dipartimento per l'Istruzione - Direzione Generale per gli Affari
Internazionali - Ufficio IV, con nota Prot. n° AOODGAI/9412 del 24 settembre 2013, il ProgettoA-1-
FESR06_POR_SICILIA-2012-1265 di € 74.998,00, relativo al Bando Circolare AOODGAI/10621 del
05/07/2012 Programmazione dei Fondi Strutturali europei2007/2013 PON FESR "Ambienti per
l'apprendimento" relativo all‟Asse I “Società dell‟Informazione e della conoscenza”, Obiettivo A)
“Incrementare le dotazioni tecnologiche e le reti delle istituzioni scolastiche”, Obiettivo B) “Laboratori per
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migliorare l‟apprendimento delle competenze chiave”, a carico del Programma Operativo Regionale - FESR
2007IT161PO011 della Regione Siciliana. Annualità 2013 e 2014, attuazione dell‟Agenda digitale".
Con i finanziamenti del progetto si dovranno realizzare i seguenti laboratori:
- Nuove tecnologie a scuola € 25.900,00
- In classe con il PC € 17.432,00
- Il nuovo laboratorio € 31.666,00
Il MIUR ha sollecitato la scuola in merito ai progetti relativi al Programmazione 2007-2013 – Fondo
Europeo di Sviluppo Regionale – Avviso congiunto MIUR – MATTM “Piani di interventi finalizzati alla
riqualificazione degli edifici scolastici pubblici in relazione all‟efficienza energetica, alla messa a norma
degli impianti, all‟abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione di impianti sportivi e
almiglioramento dell‟attrattività degli spazi scolastici. Triennio 2010-2013. PON “Ambienti per
l‟apprendimento” - POIN “Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico” - Circ. prot. n. 7667 del 15 giugno
2010 e Linee guida.
La scuola infatti risulta avere dei progetti in fase di autorizzazione. I progetti in questione sono:
Plesso S. Lucia:
C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-1028 INFISSI ESTERNI,
C-2-FESR06_POR_SICILIA-2010-650 PORTA TAGLIAFUOCO LOCALE ARCHIVIO,
C-2-FESR06_POR_SICILIA-2010-650 IMPIANTO DI RIVELAZIONE INCENDIO,
C-3-FESR06_POR_SICILIA-2010-859 SPAZI ESTERNI DA ADIBIRE A VERDE,
C-4-FESR06_POR_SICILIA-2010-784 SERVIZI IGIENICI PER DISABILI,
C-5-FESR06_POR_SICILIA-2010-697 RISTRUTTURAZIONE DELLA PALESTRA,
C-5-FESR06_POR_SICILIA-2010-697 ATTREZZI SPORTIVI PER LA PALESTRA.
Plesso Ortigia:
C-1-FESR06_POR_SICILIA-2010-1001 ISOLAMENTO TERMICO,
C-3-FESR06_POR SICILIA-2010-834 CONTROSOFFITTO PER IMPIANTO DI
CONDIZIONAMENTO ESISTENTE,
C-3-FESR06_POR_SICILIA-2010-834 SEGNALETICA FUNZIONALE INTERNA ED
ESTERNA E VIVIBITA‟,
C-3-FESR06_POR_SICILIA-2010-834 TRATTAMENTO DI SUPERFICI VERTICALI E
ORIZZONTALI,
C-3-FESR06_POR_ SICILIA-2010-834 SPAZI DI RACCORDO E ALTRI,
C-4-FESR06_POR_SICILIA-2010-763 PORTE,
C-4-FESR06_POR_SICILIA_2010-763 SERVIZI IGIENICI.
Il MIUR chiede l‟inserimento in piattaforma dei protocolli d‟intesa con l‟ente locale e l‟inserimento dei
progetti definitivi. Pertanto il Consiglio d‟Istituto autorizza il Dirigente Scolastico pro tempore, Prof.ssa
Valentina Grande, alla sottoscrizione del Protocollo d‟intesa con il Comune di Siracusa per i progetti relativi
all‟Istituto S. Lucia e il Protocollo d‟intesa per i progetti relativi al Plesso di Ortigia.
Misure Incentivanti “Zone a rischio di dispersione e a forte processo immigratorio” (cfr. art. 9 CCNL
29/11/2007)
Per il corrente anno scolastico non è ancora pervenuta alcuna comunicazione specifica, anche se la Direzione
Generale si riserva di disporre eventuali integrazioni alle risorse finanziarie di cui all‟art. 14. Sono state però
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attuate, entro il mese di novembre 2013, le attività progettuali autorizzate nel precedente anno scolastico.
L‟importo finanziato (lordo dipendente) nell‟anno scolastico precedente risulta di
€ 13.824,00.
Tale importo, già in fase di presentazione del progetto, era così articolato:
- € 11.059,20 per attività didattiche;
- € 1658,88 per attività di servizio collaboratori scolastici;
- € 1.105,92 per attività amministrative.
I criteri per l‟individuazione del personale scolastico sono stati stabiliti dagli Organi Collegiali. A seguito di
emanazione di circolare interna, la selezione si è basata sulla disponibilità dichiarata e sulla valutazione dei
titoli culturali e professionali e delle competenze professionali possedute, coerenti con le finalità e gli
obiettivi del progetto.
Reti e progetti del territorio
Il Dirigente Scolastico presenta i seguenti progetti, come potenziamento dell‟offerta formativa, che vedono
coinvolti partner esterni e che sono stati già approvati dal Collegio dei Docenti nella seduta del 08 Ottobre
2013:
-"L'Atletica fa scuola" proposto dall'Associazione dilettantistica “Siracusatletica” rivolto agli alunni
di Scuola Secondaria, gratuito. L 'attività prevede all'interno dell'orario curricolare un intervento
mirato ad individuare i soggetti più capaci ed interessati alla disciplina. Gli alunni selezionati
parteciperanno ad appuntamenti pomeridiani programmati con la docente di Educazione Fisica
prof.ssa Enza Giliberto da effettuare al Campo Scuola "Pippo Di Natale".
-"Handball a scuola", rivolto agli alunni della Scuola Secondaria, gratuito, per l'avviamento al gioco
della pallamano, da svolgersi in orario extrascolastico.
-Un progetto rivolto a 40 bambini di 5/6 anni, a 40 bambini di 7/8 anni della Scuola Primaria
proposto dall‟ 'A.D. Polispotiva “Aretusa” di Siracusa. L'Associazione chiede ad ogni genitore 35
euro annuali e utilizzerà la palestra del nostro istituto in orario extracurriculare.
-Progetto di educazione motoria e giocosport “Easybasket Junior” per la scuola Primaria, gratuito,
con la possibilità di ricevere materiale sportivo relativo alla disciplina.
Progetto di twirling per la scuola Primaria, curriculare e gratuito.
Progetto Prof.ssa Enza Giliberto per avviamento alle attività sportive (Gruppo Sportivo).
-Progetto di prevenzione sui DSA “Strada facendo”, proposto dall‟ASP di Siracusa.
-Progetto “Andiamo a teatro”, proposto dalla Piccola Accademia Teatro Giovani di Siracusa, che
prevede tre rappresentazioni teatrali rivolte agli alunni di ogni ordine nella loro sede, al costo totale
di € 10,00/bambino.
-Concorso “Dalla favola alla tavola”, proposto dall‟UNICEF di Siracusa tramite USR/USP di
Siracusa.
-Evento “Arrivo dell‟Urna di don Bosco”, proposto dall‟Opera Regina di Fatima di Siracusa, con
uscita al Santuario delle Lacrime.
L‟Istituto inoltre ha aderito alle seguenti reti:
-L‟adesione ad un progetto in rete con il XIV Istituto Comprensivo "Chindemi" di Siracusa, il II
istituto comprensivo "L. Radice" di Siracusa e il II Istituto Comprensivo "Danilo Dolci" di Priolo
Gargallo (SR) per l'attuazione di un percorso sulla legalità in base alla Circolare Regionale n 18 del
4/10/2013.
-La stipula di un accordo di rete tra il III I.C "S.Lucia" (SR), I.I.S.S. "Corbino" (SR), I.C. "Mazzini"
(SR), IC "P.Orsi" (SR), I.C. "L.Radice" (SR), I.C."Archia"(SR). L'I.I.S."Corbino" assume il ruolo di
Scuola Capofila della Rete Scolastica "Polimnia"ed il Dirigente Scolastico prof.ssa Carmela Fronte
ne assume il ruolo di coordinatore. Fini e obiettivi della rete sono: 1) raccordarsi per la
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individuazione e la progressiva definizione dei compiti specifici dell'insegnamento, con particolare
riguardo alla didattica delle discipline e alla costituzione dei curricoli; 2) attuare scambio ed utilizzo
di personale specializzato e strutture ; 3) didattica dello strumento musicale.
La stipula di un accordo di rete tra il XII I.C (SR)., il III I.C (SR), il VI I.C. (SR), XI I.C. (SR), il
XIV I.C. (SR) ). Il XII I.C. assume il ruolo di Scuola Capofila della Rete Scolastica ed il Dirigente
Scolastico ne assume il ruolo di coordinatore. Fini ed obiettivi della rete sono l‟attuazione di un
progetto di ricerca – azione in classe con l‟utilizzo della LIM.
-La costituzione del Gruppo Operativo di supporto Psico-Pedagogico quale organismo di micro-
sistema interattivo psico-socio-educativo, che opererà in sinergia con l'USR Sicilia, l'Osservatorio
Provinciale per la Dispersione Scolastica e gli osservatori d'Area al fine di prevenire la dispersione
scolastica e promuovere il successo formativo degli allievi.
--Convenzione con l‟Istituto di Scienze Religiose per tirocinio studenti.
-Convenzione con l‟IGM Ambiente Srl, per progetto RAEE proposto dall‟Assessorato alla P.I.
Per il futuro, il Dirigente aderirà a progetti, partenariati, accordi, protocolli di intesa, convenzioni con
Istituzioni, Enti, Associazioni, Aziende del territorio al fine di arricchire l‟offerta formativa curriculare ed
extracurriculare dell‟istituto e potenziare i legami con il contesto territoriale, in accordo con il P.O.F. di
Istituto.
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VALUTAZIONE
Valutazione degli alunni
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica (quadrimestrale) e una
valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento.Per quanto riguarda
gli apprendimenti nelle varie discipline di studio, per gli alunni del primo ciclo (scuola primaria e scuola
secondaria di I grado) la valutazione, in base alle disposizioni apportate dalla legge 169/2008, viene espressa
con voto in decimi anziché con giudizio sintetico. Per gli studenti degli istituti superiori sono confermate le
norme precedenti che già prevedevano la valutazione con voto in decimi. Per quanto riguarda invece il
comportamento, in base alla legge 169/2008, è prevista la valutazione con voto in decimi per gli studenti
della secondaria di I e di II grado. Per gli alunni della scuola primaria la valutazione viene espressa invece
con giudizio, non con voto in decimi. La valutazione nelle classi intermedie avviene per scrutinio, mentre per
le classi terminali (terzo anno di scuola secondaria di I grado, ultimo anno delle superiori) avviene per esame
di Stato. Una disposizione che, per il momento, si applica solamente agli alunni della scuola secondaria di I
grado (ex-scuola media), prevede che l'anno scolastico non sia considerato valido, indipendentemente dalla
valutazione degli apprendimenti, se l'alunno ha frequentato meno di tre quarti delle ore di lezione previste.
Valutazione nella scuola primaria
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative
alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe.La valutazione viene
registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme
che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio
esplicativo. Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3 legge
169/2008), l'eventuale non ammissione deve avere carattere eccezionale ed essere motivata. La decisione di
non ammissione deve comunque essere assunta all'unanimità.Criteri e modalità della valutazione sono
definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009). Nella
scuola primaria non è previsto un esame finale di licenza.
Valutazione nella scuola secondaria di I grado
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni relative
alla promozione alla classe successiva vengono adottate per scrutinio dai docenti della classe.
La valutazione viene registrata su un apposito documento (scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle
forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio
esplicativo. Per quanto riguarda la promozione alla classe successiva o all'esame (art. 3 legge 169/2008), gli
alunni devono conseguire la sufficienza in ogni disciplina, nonché nel comportamento (art. 2 legge
169/2008).
L‟eventuale decisione di non ammissione alla classe successiva o all'esame è, comunque, assunta a
maggioranza da parte dei componenti del consiglio di classe.
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Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario
annuale personalizzato di ciascun alunno. Per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono
autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite.
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l'iscrizione agli
istituti del 2° ciclo.L'ammissione all'esame comporta un giudizio di idoneità, accompagnato da un voto in
decimi, riferito agli esiti dell'intero percorso compiuto dall'alunno nella scuola secondaria. Tra le prove
d‟esame è prevista una prova scritta nazionale predisposta dall‟Invalsi, l‟Istituto nazionale per la valutazione
del sistema scolastico. La valutazione finale dell'esame è espressa con un voto in decimi.Criteri e modalità
della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla valutazione degli alunni
(dpr 122/2009).
Valutazione degli alunni disabili
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni
differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente
differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).
L‟individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l‟alunno con disabilità può incidere, a
seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo
di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.
L‟articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (dpr 122/2009) prevede che, in sede di esame
conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove sono adattate in relazione agli obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell‟esame e del
conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai
programmi ministeriali, il percorso formativo consente l‟acquisizione di un attestato di credito formativo
valido anche per l‟accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art. 9 dpr 122/2009).
Per le prove di esame (art. 318 del Testo Unico - D.lvo 297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite
prove, mentre, per il 2° ciclo, sono predisposte prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle
prove scritte.
Cosa sono le prove INVALSI?
Sono lo strumento utilizzato per rilevare e misurare periodicamente il livello di apprendimento degli studenti
italiani. Gli standard delle prove sono definiti a partire dalle Indicazioni per il curricolo del Ministero.
Attualmente si prevede la somministrazione di prove oggettive di italiano e matematica, discipline scelte
anche per la loro valenza trasversale. È, inoltre, prevista la somministrazione di un questionario anonimo.
Le prove INVALSI sono rivolte a tutti gli studenti che frequentano le seguenti classi:
- II e V primaria;
- I e III secondaria di I grado (solo per laclasse terza è prevista la valutazione);
- II secondaria di II grado.
A cosa e a chi servono?
Servono per monitorare il Sistema nazionale d‟Istruzione e confrontarlo con le altre realtà comunitarie ed
europee. In particolare servono:
- a ciascuno studente – perché è un diritto conoscere il livello di competenze raggiuntole singole istituzioni;
- alle scolastiche – per l‟analisi della situazione al fine di mettere a punto eventuali strategie di
miglioramento;
- al Ministero dell‟Istruzione - per operare investimenti e scelte politiche.
Chi prepara le prove?
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Le domande delle prove, i cui contenuti rispettano un preciso quadro di riferimento sia per l‟italiano sia per
la matematica, sono predisposte da insegnanti dei diversi livelli scolastici opportunamente formati. Queste
domande sono prima testate su un campione ristretto di studenti per verificarne l‟affidabilità e la validità e,
successivamente, solo quelle valide vengono scelte collegialmente da un team di esperti.
Perché sono importanti?
Le prove, che per ciascun livello di classe si svolgono sul territorio nazionale nella stessa giornata, sono
importanti perché permettono di confrontare ciascuna classe e ciascuna scuola con:
- l‟intero Paese ;
- le macro aree geografiche;
- le singole regioni/province;
- le scuole della stessa tipologia.
Le prove servono a confrontarsi col sistema nel suo complesso e rappresentano uno strumento in più ma non
sostituiscono la valutazione dell‟insegnante.
E‟ necessaria una preparazione?
Per affrontare le prove non è richiesta alcuna specifica forma di preparazione. Se tu, però, volessi vedere
come sono fatte e provare a farle, ricorda che le prove degli anni precedenti sono scaricabili dal sito
dell‟INVALSI.Per la secondaria di II grado, le prove sono uguali per tutti i tipi di scuola (licei, istituti
tecnici, istituti professionali) e quindi non vogliono rilevare le specifiche nozioni apprese in ciascuna di esse
ma le competenze di base acquisite durante l‟intero percorso formativo.
A cosa serve il questionario?
Il questionario, anonimo, serve a raccogliere preziose informazioni sulle caratteristiche degli studenti di una
scuola e sul loro contesto familiare. Gli studenti più grandi possono esprimere, sempre in forma anonima,
opinioni sulle attività della scuola ed esplicitare le loro esigenze. Le informazioni raccolte con i questionari
offrono un‟ulteriore chiave di lettura dei dati e permettono di confrontare, in maniera più equa, i risultati di
scuole diverse e di fornire maggiori supporti a quelle scuole che operano in un contesto difficile.
In che forma vengono restituiti i risultati? E a cosa servono?
I risultati delle prove sono restituiti alle singole scuole in forma privata e anonima. Ciascuna scuola potrà
analizzare dunque i risultati dell‟apprendimento dei propri studenti confrontandoli al proprio interno (classi
della stessa scuola) e con altre scuole. Questa comparazione consentirà a ogni Istituto scolastico di valutare
la propria efficacia educativa e di riflettere sulla propria organizzazione didattico-metodologica al fine di
promuoverne il miglioramento.
Cosa si intende per classi “campione” ?
Affinché le scuole possano confrontare i loro dati con l‟esterno, l‟INVALSI individua, per ciascun livello
scolare, alcune classi campione, rappresentative di tutte le realtà scolastiche italiane, i cui risultati fanno da
standard di riferimento.TUTTE le scuole devono effettuare le proveperché obbligatorie per legge.
VSQ – Valutazione Sistema qualità
Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto
Legislativo n.150/2009 e con quanto previsto dalla legge n. 10 del 26 febbraio 2011 riguardo alla
riorganizzazione della funzione ispettiva relativamente alla valutazione esterna delle scuole, particolare
rilievo riveste l'introduzione di sistemi di misurazione dei livelli degli apprendimenti e delle performances
delle scuole, in linea con le migliori esperienze europee ed internazionali.
Nello specifico, il progetto VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole - adottato con D.M.
del 29 marzo 2011 ed attuato nel precedente biennio, ha mirato a sperimentare procedure e strumenti che
potranno essere utilizzati nella valutazione di sistema.
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Pertanto, in quanto sperimentazione di una ipotesi di valutazione esterna delle scuole, ha previsto il pieno
coinvolgimento di INDIRE e INVALSI, i due enti che, insieme al Corpo degli Ispettori, compongono la
struttura dell'istituendo Sistema Nazionale di Valutazione
Attraverso la sperimentazione la scuola ha acquisito i principi cardine della qualità, che continua ad adottare
anche nel corrente anno scolastico, attraverso l‟analisi dei punti di forza e didebolezza e la predisposizione di
piani di miglioramento continuo.
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REGOLAMENTI
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Premessa
Finalità generali della scuola
L‟Istituto, attraverso l‟opera delle suecomponenti professionali e degli Organi Collegiali, persegue le
finalitàistituzionali insite nell‟ordinamento scolastico e, in particolare, si impegna a realizzare i seguenti obiettivi:
_ Creare una scuola di qualità secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità, nel rispetto dell‟integrità e
trasparenza dell‟azione amministrativa;
_ Promuovere l'accoglienza, l'inclusione e la consapevolezza da parte degli alunni, delle famiglie e della cittadinanza in
genere di appartenere ad una Istituzione aperta e sensibile aiproblemi dei bambini e dei giovani, che interagisce per i
suoi fini educativi e formativi conEnti, Associazioni ed Istituzioni operanti sul territorio;
_ Ricercare e sviluppare relazioni con l‟ambiente socio-economico eculturale di riferimento, con la comunità del
quartiere, con le famiglie degli alunni, con le Amministrazioni Locali, con l‟Amministrazione centrale e periferica e le
altreIstituzioni educative presenti nel territorio, per migliorare la qualità del servizio ed intraprendereun'azione più
coerente con i bisogni e le aspettative dell'utenza;
_ Promuovere le possibili iniziative per favorire la sperimentazione, la ricerca e lo sviluppo sulpiano metodologico
didattico, organizzativo, dei contenuti e deicurricoli, allo scopo di tenere la scuola al passo con i tempi e coniugare
tradizione e innovazione;
_ Sviluppare nei bambini e nei giovani l‟autonomia personale, l‟assunzione responsabile deicompiti, la condivisione dei
principi di altruismo, solidarietà e rispetto dellapersona, l‟accettazione di sé e dell‟altro, del diverso da sé. Promuovere
lo sviluppodell‟orientamento per le future scelte nell‟ambito scolastico e personale;
_ Offrire agli alunni occasioni di incontro e di dialogo, di impegnoextrascolastico e di arricchimento culturale mediante
iniziative volte adoccupare il tempo libero, per prevenire la dispersione e il disagio giovanile;
_ Valorizzare le diversità offrendo a tutti gli alunni pari opportunità di crescita,valorizzando da un lato l‟eccellenza,
sostenendo dall‟altro lesituazioni di ritardo, di difficoltà di apprendimento, mediante interventiindividualizzati o
personalizzati da attuarsi in classe o in contesti diversi;
_ Migliorare l'efficienza e l'efficacia del servizio scolastico mediante iniziativedi aggiornamento e formazione in
servizio degli operatori;
_ Promuovere la cultura della sicurezza e garantire l'incolumità delle personee la salvaguardia dei beni materiali con
azioni ricorrenti di formazione degliaddetti, di esercitazioni, di monitoraggio e verifica degli impianti e delleattrezzature
di emergenza;.
_ Monitorare, verificare, valutare tutte le attività curriculari ed extracurriculari messe in attonella scuola, attraverso
questionari e strumenti di rilevazione predisposti dal Gruppo di autovalutazione dell‟Istituto.
OBIETTIVI DEL REGOLAMENTO
Scopo del Regolamento di Istituto è di consentire un ordinato ed organicosvolgimento della vita della scuola secondo i
principi generali e le finalitàindicate dalla premessa.Il Regolamento di Istituto definisce le regole del funzionamento
dell‟Istituto edegli Organi Collegiali, secondo le norme vigenti. Inoltre definisce, secondo quanto prevede la Legge
241/1990 per quanto riguarda le norme sul procedimento amministrativo, il RD 1927 del 1928 per la Scuola Primaria e
il DPR 249/1998, il DPR 235/207 e la Direttiva Ministeriale prot. n.16 del 05/02/2007 per la Scuola Secondaria, i
criteriapplicativi del regolamento disciplinare degli alunni, in linea con lo Statuto degli studenti e delle studentesse, in
maniera da consentire l‟applicazione di unavariegata gamma di misure educative e sanzionatorie, secondo il principio
della proporzionalitàe gradualità tra sanzione e infrazione. Esso èdeliberato dal Consiglio di Istituto.
Parte I
Organi Collegiali
Consiglio di Istituto
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art.1. Attribuzioni
Le attribuzioni del Consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva sono quellerisultanti dalla normativa vigente.
art.2. Costituzione dell'organo e validità delle deliberazione
Il Consiglio di Istituto è validamente costituito anche nel caso in cui non tuttele componenti abbiano espresso la propria
rappresentanza.Per la validità dell'adunanza del Consiglio, nonché della Giunta, è richiesta lapresenza di almeno la metà
più uno dei componenti in carica.Qualora non si raggiunga il numero legale, il Consiglio sarà riunito in unaseconda
convocazione entro sette giorni successivi con il medesimo ordine delgiorno e con avviso scritto da far pervenire a tutti
i consiglieri.Della seduta valida va preso comunque atto con la stesura di relativo verbale.
Le deliberazioni sono adottate, con votazione palese, a maggioranza assolutadei voti validamente espressi. In caso di
parità prevale il voto del Presidente.
La votazione è segreta solo quando si faccia questione di persone.
art.3. Decadenza
I membri eletti i quali non intervengono, senza giustificati motivi, a tre seduteconsecutive del Consiglio o della Giunta
decadono dalla carica e vengonosurrogati con le modalità previste dall'art. 4 del presente Regolamento.
art.4. Surroga membri cessati
Per la sostituzione dei membri del Consiglio, venuti a cessare per qualsiasicausa, o che abbiano perso i requisiti di
eleggibilità, si procede alla nomina dicoloro che, in possesso di detti requisiti, risultano i primi fra i non eletti dalle
rispettive liste. In caso di esaurimento delle liste si procede ad elezionisupplettive.
art.5. Presidenza della riunione
Il Consiglio di Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto a maggioranzaassoluta dei suoi componenti, tra i
rappresentanti dei Genitori degli alunni.Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, ilPresidente
è eletto a maggioranza relativa dei votanti.
Può essere eletto anche un Vice presidente che sostituisce il Presidente in casodi sua temporanea assenza o
impedimento.Nel caso di assenza del Presidente e del vice Presidente, la funzione diPresidente viene assunta dal
consigliere più anziano di età della componenteGenitori.
art.6. Funzione del Presidente
Il Presidente, o chi ne fa le veci:
-Regola il dibattito nonché la facoltà d'intervento, pone all'esame gli argomentiall'Ordine del giorno; propone le
votazioni e ne rende noti i risultati.
-Designa il segretario del Consiglio tra i membri dello stesso con l‟incarico diredigere il verbale della seduta.
-Può sospendere momentaneamente o aggiornare la seduta per causemotivate e messe a verbale,sentito il parere
vincolante dalla maggioranza del Consiglio.
-Può richiamare all'ordine il Consigliere che eventualmente turba il regolaresvolgimento dei lavori. Prima della
discussione dell'Ordine del giorno, puòprendere o concedere la parola per brevi comunicazioni che non richiedano
deliberazioni, nonché per la presentazione di mozione d'ordine.
art.7. Cadenza delle riunioni
Il Consiglio di Istituto si riunisce statisticamente n.6 volte nel corso dell‟annoscolastico. Qualora se ne ravvisi la
necessità si riunisce in seduta straordinaria. In casi di seduta straordinaria d'urgenza, l'avviso di convocazione da parte
del Dirigente Scolastico può essere effettuato anche telefonicamente otelegraficamente.
art.8. Modalità di Convocazione
La convocazione deve essere effettuata dal Presidente con regolare letterascritta ai singoli membri non meno di cinque
giorni prima della data fissata perlo svolgimento della riunione. La convocazione dovrà contenere la data, l'ora,la sede e
l'ordine del giorno. Il Presidente del Consiglio di Istituto è tenuto adisporne la convocazione su richiesta del Presidente
della Giunta Esecutiva odella maggioranza dei componenti del Consiglio. La prima convocazione delConsiglio di
Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativimembri, è disposta dal Dirigente Scolastico nei termini
stabiliti dalla normativavigente.
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art.9. Luogo orario e modalità di riunione
Il Consiglio di Istituto si riunisce nei locali della sede centrale della Scuola.
L'orario delle riunioni deve essere compatibile con gli impegni di lavoro deiConsiglieri genitori.
art.10. Funzioni dell' Ordine del Giorno
L'Ordine del Giorno viene redatto dal Presidente, dal Dirigente Scolastico edalla Giunta Esecutiva. Possono essere
effettuate aggiunte all'Ordine delGiorno previa approvazione,all'inizio della seduta, della maggioranza deipresenti. Le
aggiunte eventualmente approvate costituiscono parte integrantedell'Ordine del Giorno e le deliberazioni ivi assunte
hanno piena validità.
art.11. Pubblicità delle sedute
Le sedute del Consiglio di Istituto sono aperte (salvo quando sono indiscussione argomenti concernenti persone) agli
elettori delle componenti inesso rappresentate, previo riconoscimento di aventi titolo di elettore ma senzapossibilità
d'intervento, tramite avviso affisso all‟albo di ogni plesso.Il Consiglio si riserva di invitare comunque alla riunione,
qualora lo ritenganecessario, esperti al fine di approfondire l'esame di argomenti all‟Ordine delGiorno a mezzo invito
scritto dal Presidente per il tramite dell'Istituzionescolastica. I soggetti presenti ai sensi del comma precedente hanno
facoltà diintervenire senza diritto di voto.
art.12. Processo verbale e pubblicità degli atti
Di ogni riunione del Consiglio di Istituto viene redatto processo verbale a curadel segretario del Consiglio nell'apposito
registro conservato presso la sededella Dirigenza. Il verbale viene letto e approvato nella sedutaimmediatamente
successiva. Le delibere del Consiglio dovranno esserenumerate progressivamente a partire dalla prima riunione di ogni
annoscolastico. Nelle delibere dovranno essere riportati i nominativi dei consigliericontrari e astenuti. Le sole delibere
sono pubblicate sul sito della scuola.
art.13. Accesso agli atti e documenti del Consiglio
L'accesso agli atti e ai documenti del Consiglio è consentito a chiunque vi abbiainteresse per la tutela di situazione
giuridicamente rilevanti nei limiti e secondole modalità stabilite dalla legge n. 241 del 7/8/1990.
art.14. Giunta Esecutiva
Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta daun docente, da un rappresentante del
personale A.T.A. e da due Genitori.Della Giunta Esecutiva fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede
ed hala rappresentanza dell'Istituto e il Direttore dei Servizi amministrativi chesvolge anche le funzioni di Segretario
della Giunta stessa.
La Giunta Esecutiva si riunisce di norma prima di ogni seduta del Consiglio diIstituto stesso per formulare l‟Ordine del
Giorno e preparare il lavori. La convocazione scritta, conespressi gli argomenti dell'Ordine del Giorno, sarà diramata a
cura delPresidente della Giunta Esecutiva ed inviata per conoscenza al Presidente delConsiglio di Istituto che può
prendere parte alla riunione di Giunta, senzadiritto di voto. Le sedute della Giunta Esecutiva possono essere allargate
adesterni con scopi consultivi.
art.15. Commissione Consiliari
Il Consiglio di Istituto può costituire tra i propri membri Commissioni di Studioalle quali affidare l'esame di particolari
argomenti e l'elaborazione delle relativeproposte di attuazione, da presentare al Consiglio stesso.
Parte II
Collegio dei Docenti
art.16. Composizione
Il Collegio dei Docenti della Scuola dell‟Infanzia, della Scuola Secondaria e della Scuola Secondaria di primo grado è
composto daiDocenti in servizio.
art.17. Presidenza
I Collegi dei Docenti sono presieduti dal Dirigente Scolastico o in caso di suaassenza o impedimento dal Vicario.
Le delibere sono adottate a maggioranza assoluta dei presenti; in caso diparità prevale il voto del Presidente. La
votazione è segreta quando si facciaquestione di persone.
art.18. Attribuzione
Le attribuzioni del Collegio dei docenti sono quelle definite dai CCNNL e dallealtre disposizioni risultanti dalla
normativa vigente.
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art.19. Convocazione
Le riunioni dei Collegi dei Docenti, o delle sue articolazioni (Dipartimenti)sono convocate per iscritto dal Dirigente
Scolastico con un preavviso di almeno cinque giorni, salvi casi straordinari di urgenza. Esse si sviluppano, di norma:dal
1° settembre (senon festivo) fino all‟inizio delle attività didattiche, per la programmazioned‟inizio d‟anno; ad ottobre
per una prima verifica del POF e dell‟organizzazionescolastica e per la designazione delle Funzioni Strumentali;a
maggio per lascelta dei libri di testo; a giugno, dopo il termine delle lezioni e prima dell‟iniziodegli esami di licenza
media, per il monitoraggio delle attività svolte, leverifiche finali e le ipotesi di lavoro del successivo anno scolastico.
E‟ data facoltà al Dirigente Scolastico, autonomamente, o ai due terzi deicomponenti del Collegio, o ad entrambi gli
Organi di comune accordo, di indireuna riunione straordinaria del Collegio, comunque all‟interno delle quaranta ore
annuali, in un qualsiasi periodo dell‟anno scolastico, per motivi contingenti edurgenti di natura didattica, disciplinare,
organizzativa ecc. La partecipazione alle riunione è un obbligo di servizio e l‟assenza deve essere opportunamente
giustificata.
Parte III
Consigli di classe
art.20. Composizione
I Consigli di Intersezione, Interclasse e Classe sono composti dagli Insegnanti di tutte le aree disciplinari e ne fanno
anche parte uno o due rappresentanti eletti dai Genitori deglialunni. Nei casi previsti dalla normativa vigente, i consigli
di classe siriuniscono con la sola presenza dei Docenti.
art.21. Presidenza
I Consigli di classe sono presieduti dal Dirigente Scolastico o dal Coordinatoredelegato.
art.22. Convocazioni
La convocazione spetta al Dirigente Scolastico che fissa gli argomenti all'Ordinedel giorno. Il calendario delle riunioni
con gli argomenti all'Ordine del giornoviene deliberato dal Collegio dei Docenti unitario nella seduta iniziale
dell‟annoscolastico e comunicato alle varie componenti con nota scritta. Di ogni sedutaviene redatto apposito verbale
contenente la sintesi degli argomenti trattati ele proposte finali.
art.23. Modalità di elezione dei rappresentanti dei genitori
Le elezioni dei rappresentanti dei genitori nei Consigli hanno luogo di normaall'inizio dell'anno scolastico in giornate
stabilite dal Consiglio di Istituto aseguito di assemblee di classe secondo le procedura semplificata stabilita
dallanormativa vigente.
Art. 23 bis. Riunione dei docenti della Primaria per attività di programmazione settimanale
I docenti della Scuola Primaria si riuniscono per due ore settimanali, in orario pomeridiano, al fine di programmare e
monitorare le attività didattico – educative. I docenti sono tenuti a sottoscrivere la presenza apponendo la firma su un
apposito documento nominativo, con indicata la data della riunione e l‟oggetto. Al fine di consentire un adeguato
processo di programmazione, attuazione, revisione, monitoraggio e valutazione delle attività didattico – educative, che
interessi il medio e non il breve termine, di tali riunioni verrà stilato mensilmente un unico verbale su apposito registro,
ove verranno indicati analiticamente gli argomenti trattati nel corso delle riunioni settimanali del mese e le soluzioni
adottate.
Parte IV
Modalità di comunicazione della Scuola con i Genitori degli alunni
Assemblee dei Genitori
Art.24. Diritto di Assemblea
I Genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in Assemblea, su richiesta deigenitori eletti Rappresentanti nei Consigli
di classe, nei locali della Scuola.Le Assemblee si svolgono fuori dell'orario delle lezioni.
Art.25. Convocazione
Le Assemblee dei Genitori sono convocate dal Rappresentante dei Genitori neiConsigli di Classe.
Art.26. Autorizzazione
Il Dirigente Scolastico autorizza la convocazione delle Assemblee, regolarmente richiesta con un preavviso di almeno
cinque giorni, e iRappresentanti dei Genitori richiedenti ne danno comunicazione agli interessati.
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Art.27. Funzionamento delle Assemblee
Alle Assemblee dei Genitori possono partecipare, se invitati con diritto di parola,il Dirigente Scolastico e i Docenti
rispettivamente delle classi interessate.
Art.28. Assemblee dei Genitori convocate dagli Insegnanti
Gli insegnanti possono convocare Assemblee di classe dei Genitori ogniqualvolta se ne ravvisi la necessità. La
convocazione dovrà pervenire aiGenitori degli alunni di norma cinque giorni prima dello svolgimento delleAssemblee,
salvo casi di particolare necessità e urgenza.
Art.29. Convocazione delle assemblee da parte del Dirigente Scolastico
E' facoltà del Dirigente Scolastico convocare Assemblee dei Genitori qualora neravvisi l'opportunità.
Art.30. Proposte delle assemblee
Le eventuali proposte scaturite dalle Assemblee dei Genitori sono portate aconoscenza del Coordinatore del Consiglio
di classe o del Dirigente Scolastico edel Presidente del Consiglio di Istituto.
Parte V
Colloqui dei Docenti con i Genitori degli alunni
Art.31. Colloqui generali con i Genitori degli alunni
I colloqui generali con le famiglie si sviluppano, di norma, in quattro periodidell‟anno scolastico:
a) ad ottobre i docenti curano l‟elezione dei rappresentanti dei genitori neiConsigli di classe, l‟illustrazione e la
consegna dell‟estratto del POF, lacomunicazione del profilo delle classi;
b) a dicembre informano sulla verifica degli obiettivi intermedi esull‟andamento della classe e dei singoli alunni;
c) a febbraio provvedono alla comunicazione degli esiti della valutazionequadrimestrale intermedia e alla restituzione
da parte delle famiglie delle schede personali divalutazione;
e) a maggio informano sulla verifica degli obiettivi intermedi esull‟andamento della classe e dei singoli alunni;
d) a giugno tutti i docenti liberi da impegni d‟esame provvedonoall‟informazione sull‟esito della valutazione finale e
curano la restituzione delleschede personali degli alunni.
Art.32. Modalità di comunicazione dei colloqui
Gli avvisi dei Colloqui sono comunicati per il tramite degli alunni e attraverso Avviso Pubblico.
Art.33. Ricevimento antimeridiano dei docenti
I docenti all‟inizio dell‟anno fissano un giorno ed un orario di ricevimentosettimanale Gli incontri antimeridiani
iniziano il mese di ottobre e si concludono nel mese di Aprile. Le ore di ricevimento non devono essere collocate alla
1°e alla 6° ora di lezione. In nessun caso sono concessi colloqui durante le ore di lezione.
Parte VI
Alunni (Integrato dal Regolamento di Vigilanza)
Il presente regolamento recepisce i principi di fondo della Legge 241/1990 per quanto riguarda le norme sul
procedimento amministrativo, il RD 1927 del 1928 per la Scuola Primaria e il DPR 249/1998, il DPR 235/207 e la
Direttiva Ministeriale prot. n.16 del 05/02/2007 per la Scuola Secondaria, relativamente ai criteriapplicativi del
regolamento disciplinare degli alunni, in linea con lo Statuto degli studenti e delle studentesse” e ne accoglie le
affermazioni di principio basilari.
Il regolamento si uniforma inoltre alle Linee generali per la prevenzione e la lotta al bullismo, di cui alla nota
ministeriale prot. n. 16 del 5/572007. Essotiene conto altresì della nota ministeriale del 31/7/2008 che fa riferimento
allemodifiche introdotte allo Statuto degli studenti e delle studentesse. Ilregolamento di disciplina fa parte integrante del
Regolamento d‟Istituto.
1.Principi generali
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,l‟acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della
coscienza critica. Essa ècomunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale volta alla crescita dellapersona in tutte le
sue dimensioni.La vita della comunità scolastica si basa sul rispetto di regole chiare econdivise, da parte di tutte le
persone che la compongono e sul senso diresponsabilità reciproco.
Gli alunni, uniformandosi alle direttive impartite dai diversi Organismiscolastici, devono tendere ad acquisire
comportamenti sempre più positivi inordine ai valori fondamentali della crescita personale nella convivenza sociale.
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2.Diritti degli alunni
Tutti gli alunni hanno prioritariamente il diritto ad essere rispettati comepersone e, come tali, hanno diritto
all'istruzione, alla fruizione dei servizi offertidalla scuola senza distinzione di alcun genere.Le inevitabili differenze che
gli alunni presentano sono soltanto stimoli perl'individualizzazione del servizio scolastico.
L‟eventuale inosservanza di tali doveri comporta l‟applicazione delle sanzionidisciplinari commisurate alla gravità della
mancanza, secondo le norme vigenti.
Gli alunni hanno altresì il diritto di conoscere:
_ gli obiettivi didattici ed educativi del curricolo;
_ il percorso per raggiungerli;
_ le fasi del curricolo;
_ la valutazione espressa dai docenti circa la propria situazione scolasticain ordine agli obiettivi didattici ed educativi.
_ Tale diritto si esercita nell'ambito dei rapporti scuola-famiglia e tramite lascheda personale dell'alunno.
3.Doveri degli alunni
Gli alunni hanno il dovere di:
_ Adempiere al diritto dovere all‟istruzione fino a 18 anni;
_ Frequentare assiduamente e con puntualità le lezioni, forniti di tutto ilmateriale occorrente;
_ Attendere allo studio con diligenza e profitto;
_ Partecipare alla vita e alle attività della scuola;
_ Rispettare le persone, gli ambienti e gli strumenti messi a lorodisposizione;
_ Tenere dentro e fuori la scuola un comportamento corretto eresponsabile;
_ Vestire in modo adeguato all‟ambiente;
_ Portare quotidianamente il libretto personale delle assenze,strumento indispensabile per le comunicazioni scuola-
famiglia.
Art.34. Ingresso a scuola
E‟ consentito:
_ al suono della campana della I°ora di lezione antimeridiana (ore 8,00).
_ Le entrate degli alunni a scuola in ritardo o in ore successive alla primadevono essere giustificate dal genitore per
iscritto o in presenza.
Art.35. Prelievo da scuola degli alunni da parte delle famiglie
“E‟ fatto obbligo ai genitori di prelevare i propri figli da scuola al termine dellelezioni, in relazione al tempo-scuola
prescelto”.
Art.36. Assenze
Ogni assenza dell‟alunno deve essere giustificata dal genitore il giornosuccessivo. Detta giustificazione deve essere
redatta sull'apposito librettoscolastico e firmata esclusivamente dalla persona che ha depositato insegreteria la propria
firma.Ogni cinque assenze il genitore sottoporrà personalmente, anchetelefonicamente, al visto del preside la relativa
giustificazione.Le assenze arbitrarie dalle lezioni costituiscono grave mancanza al dovere dellafrequenza e comportano
l'adozione di provvedimenti disciplinari nei confrontidegli alunni responsabili.
L'alunno che sia rimasto assente per malattia dalla scuola per più di cinquegiorni può essere riammesso alle lezioni
soltanto previa presentazione delrelativo certificato medico.
Art.37. Ritardi
Il rispetto dovuto al lavoro dei docenti e degli alunni esige che la lezione unavolta iniziata non possa essere in alcun
modo disturbata o interrotta. I soli alunni ritardatari della scuola Secondaria, pertanto, potranno entrare in classe solo
alla seconda ora previa autorizzazione.In caso di ritardi ripetuti sarà compito della scuola contattare tempestivamentei
genitori.
Art.38. Uscite anticipate
Gli alunni che, per indisposizione o per esigenze di carattere familiare, dadocumentare con richiesta scritta al Capo
d'istituto, si trovino nella necessità diuscire dalla scuola prima del termine delle lezioni, devono essere
prelevatidirettamente dal genitore o, esibendo delega scritta e il documento di identità,da un parente o da persona di
fiducia.
Per il rispetto dovuto al lavoro scolastico è bene che tali uscite avvengano altermine delle ore di lezione.
Art.39. Ricreazione
Durante la ricreazione glialunni devono restare nella propria aula, sotto la diretta sorveglianza deidocenti ed a turno si
recano ai servizi igienici, vigilati dai collaboratoriscolastici. Rientrano rapidamente in classe per dare anche ai
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compagni lapossibilità dl fruire dei servizi stessi. E‟ vietato accedere sui terrazzi adiacenti leaule e l‟uscita nei giardini e
nella aree aperte è possibile solo sotto la sorveglianza dei docenti.
Art.40. Cambi dell‟ora
Agli alunni non è consentito lasciare il proprio posto o uscire dall‟aula per alcunmotivo. I docenti devono essere pronti
a subentrare al collega uscente, senza attardarsi in classe o nei corridoi e senza lasciare scoperta la classe. In caso di
impossibilità a raggiungere prontamente la classe, la vigilanza degli alunni sarà affidata al docente uscente, se libero dal
servizio, o ai collaboratori scolastici del piano.
Art.41. Telefoni cellulari
E‟ assolutamente vietato portare a scuola telefoni cellulari provvisti di video fotocamera e fare riprese o registrazioni a
terzi. E‟ comunque vietato l‟uso di telefoni cellulari durante lapermanenza in tutti gli ambienti scolastici. Agli alunni
che non rispetteranno ildivieto sarà sequestrato il telefono. Nei casi reiterati, l‟alunno inadempientesarà soggetto a
provvedimento disciplinare o saranno contatti i genitori. In caso di malessere o per serimotivi, è disponibile il telefono
della scuola.
Art.42. Materiale scolastico
E‟ vietato farsi portare il materiale didattico e/o colazioni dimenticate.
Art.43. Viaggi di istruzione e altre attività
E‟ prerogativa del Consiglio di Classe escludere dalla partecipazione a taliprogetti gli alunni che si dimostrino non
rispettosi delle norme e che costituiscano un pericolo per sé e per gli altri.
Art.44. Regolamento di disciplina alunni
Alle mancanze disciplinari si interviene di norma con l‟educazione adatteggiamenti pro-sociali. Tali mancanze si
correggono in primo luogo coninterventi educativi e costruttivi o, nei casi che ricorrono, con provvedimenti disciplinari,
secondo il principio della proporzionalità e gradualità delle sanzioni e nella logica di un confronto continuo con la
famiglia. Lemancanze disciplinari incidono sul voto di condotta. Qualora, comunque, ilConsiglio di Classe rilevi un
serio miglioramento nel comportamento ed unamodifica nell‟atteggiamento errato, l‟alunno può recuperare il voto di
condotta. La sanzione della sospensione dalle lezioni può anche essere con obbligo di frequenza di attività didattiche ed
integrative.
In base al tipo di comportamento inadeguato variano i provvedimentidisciplinari:
Sanzioni per comportamenti non gravi. I comportamenti ”non gravi” siconfigurano come mancanze occasionali
relative a scarsa diligenza epuntualità, disturbo occasionale durante le lezioni, atteggiamenti poco correttinei confronti
dei compagni. Per questi comportamenti la sanzione è il richiamoverbale che diventa sanzione scritta quando la stessa
mancanza viene ripetuta;nel caso di comportamento reiterato scatta il provvedimento disciplinare confinalità educative
(si veda la successiva tabella A).
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Tabella A – Sanzioni per comportamenti non gravi. In pagella verranno tolti dal 10 in condotta da 0,10 a 0,50
punti per ogni infrazione
Comportamento Sanzione Organo competente Procedure Primo ritardo
ingiustificato
Richiamo orale Docente Segnalazione
scritta del ritardo
sul registro di
classe
Secondo ritardo
ingiustificato
Richiamo scritto Docente
Segnalazione
scritta del ritardo
sul registro di
classe +
annotazione sul
diario
con firma dei
genitori ppv
Terzo ritardo
ingiustificato
Convocazione dei
genitori
Docente/dirigente Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Disturbo occasionale
durante le lezioni
Richiamo orale
Docente
Disturbo occasionale
reiterato durante le
lezioni
Richiamo scritto Docente
Annotazione sul registro di
classe e sul
diario
con firma dei
genitori ppv
Disturbo persistente
anche dopo
l‟annotazione scritta
Convocazione dei
genitori
Docente/dirigente
Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Dimentica
occasionalmente il
materiale didattico
Richiamo orale Docente
Dimentica spesso il
materiale didattico
Richiamo scritto Docente
Annotazione sul registro e
sul
diario
con firma dei
genitori ppv
Dimentica
continuamente il
materiale didattico
Convocazione dei
genitori
Docente/dirigente
Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Usa il cellulare
durante le ore di
lezione
Sequestro del
cellulare e
convocazione dei
genitori
Docente/dirigente
Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
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Sanzioni per comportamenti gravi. I comportamenti ”gravi” sono quelli che offendono ladignità della persona in genere, che recano grave turbativa in
classe e menomano il dirittoall‟istruzione degli alunni, che recano danni materiali a cose di proprietà della scuola e/o
degli alunni. (si veda la tab. B)
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Tabella B– Sanzioni per comportamenti gravi. In pagella verranno tolti dadal 10 in condotta da 0,50 a 1 punto
per ogni infrazione
Comportamento Sanzione Organo competente Procedure Assenza arbitraria
dalla scuola
Convocazione dei
genitori
Docente/dirigente Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Falsificazione della
firma dei genitori
Convocazione dei
genitori
Docente/dirigente Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Quarto ritardo
ingiustificato
Convocazione dei
genitori
Docente/dirigente Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Fumare nei locali
scolastici
Convocazione dei
genitori
Docente/dirigente Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Turpiloquio e/o offese
verbali al personale
della scuola
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 1 a
3 giorni)
Consiglio di Classe
Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Turbativa grave
dell‟ordine della
classe
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 1 a
3 giorni)
Consiglio di Classe
Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Scritte offensive sul
banco, sui muri, nei
bagni, negli spogliatoi
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 1 a
3 giorni e risarcimento
danni)
Consiglio di Classe
Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Danneggiamenti a
oggetti, strumenti,
materiali didattici
della scuola
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 1 a
5 giorni e risarcimento
danni)
Consiglio di Classe
Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Sottrazione o distruzione di
oggetti
e cose di proprietà
altrui di modesto
valore
Convocazione dei
Genitori
Docente/dirigente Segnalazione sul
registro con nota che i
genitori sono stati
convocati
Sottrazione di oggetti
e cose di proprietà
altrui di un certo valore
valore
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 1 a
5 giorni e risarcimento
danni)
Consiglio di Classe
Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
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Sanzioni per comportamenti gravissimi.
I comportamenti ”gravissimi” sono quelli che tendonoad offendere gravemente e ripetutamente la dignità della persona
in genere (ad es. gli atti dibullismo); sono da considerare gravissimi anche i danneggiamenti a oggetti, dispositivi, mezzi
atti agarantire la sicurezza delle persone e dell‟edificio scolastico.
Tabella C– Sanzioni per comportamenti gravissimi.In pagella verranno tolti dadal 10 in condotta da 1 a 3 punti
per ogni infrazione. Esclusione dello studente dallo scrutinio finale e non ammissione agli Esami di Stato.
Comportamento Sanzione Organo competente Procedure Comportamenti
antisociali e devianti
(minacce pesanti,
lesioni, molestie,
abusi, furti di
oggetti molto
costosi)
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 5
a 15 giorni)
Consiglio di Classe Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Azioni tese ad
intimidire,
minacciare,
offendere
ripetutamente un
compagno più
debole e indifeso
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 5
a 15 giorni)
Consiglio di Classe Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Danneggiamenti agli
impianti, ai sistemi
di controllo e di
sicurezza,
asportazione di
dispositivi
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione da 5
a 15 giorni)
Consiglio di Classe Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
Classe e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Reiterazione dei precedenti
comportamenti o messa a
grave rischio della salute e
sicurezza delle componenti
scolastiche e delle strutture
scolastiche
Denuncia alle Autorità di
Pubblica Sicurezza
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(sospensione superiore a 15
giorni)
Consiglio di Istituto Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
istituto e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Adozione di
comportamenti che
provocano gravi effetti
sulla salute e sicurezza
delle componenti
scolastiche e delle strutture
scolastiche
(Bullismo – Vandalismo)
Denuncia alle Autorità di
Pubblica Sicurezza
Convocazione dei
genitori e
provvedimento
disciplinare
(allontanamento dalla
scuola fino al termine
dell‟a.s.)
Nei casi più gravi
(esclusione dello studente
dallo scrutinio finale e non
ammissione agli Esami di
Stato)
Consiglio di Istituto Verbalizzazione nel
registro di classe e nel
verbale del Consiglio di
istituto e contestazione
scritta ai genitori del
provvedimento
Si ricorda che, per Legge, a carico dei docenti può configurarsi la responsabilità civile per “culpa in vigilando” (art.
2047 e 2048 del Codice Civile), mentre per i genitori può configurarsi la responsabilità civile per “culpa in educando”,
soprattutto in presenza di gravi atti di bullismo e/o vandalismo, infatti i doveri di educazione dei figli non vengono
meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza degli altri (art. 2048 del Codice Civile).
Il procedimento deve concludersi entro 30 giorni dalla data dell‟avvio. Le sanzioni sono subito esecutive pur in
pendenza del procedimento di impugnazione.
Contro tutte le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori,entro quindici giorni dalla comunicazione
del provvedimento disciplinare, ad unapposito Organo di Garanzia interno alla scuola, presieduto dal Dirigente
59
Scolastico e costituito da un insegnantedesignato dal Consiglio di Istituto e da due rappresentanti eletti dai genitori, che
si esprimerà nei successivi 10 giorni.
Per quanto non espressamente citato nel presente regolamento di disciplinadegli alunni si fa riferimento alle norme
ministeriali vigenti in materia.
Tali norme valgono, in quanto compatibili, anche per gli allievi della Scuola Primaria, per i quali si rimanda all‟art. 412
del RD 1927/1928:
Art. 412.-
Verso gli alunni che manchino ai loro doveri si possono usare, secondo la gravità delle mancanze, i seguenti mezzi
disciplinari:
I ammonizione;
II censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata;
III sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione;
IV esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione;
V espulsione dalla scuola con la perdita dell'anno scolastico.
E' vietata qualsiasi forma di punizione diversa da quelle indicate in questo articolo.
Parte VII
DOCENTI
Art.45. Orario di ingresso
-I Docenti sono tenuti a trovarsi in Istituto alle ore 7,55.
-I Docenti, che prendono servizio dopo la prima ora, sono tenuti a trovarsi insede 5 minuti prima del suono della
campana d‟inizio ora.
Art.46. Orario di uscita
-I Docenti dell‟ultima ora di lezione accompagnano gli alunni alla porta dell‟edificio e controllano che siano presi in
consegna dai genitori o dai loro delegati.
Art.47. Ritardi
Eventuali ritardi dei Docenti vanno prontamente segnalati al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori, tramite la
segreteria.
Art.48. Doveri dei docenti
Il docente della prima ora, dopo aver effettuato l‟appello, segna sul registro diclasse il nome degli assenti e gli eventuali
ritardi degli alunni.Se ciò non viene fatto la prima ora (in caso di divisione della classe),provvederà il primo docente che
entra in classe.
Il docente della prima ora dovrà raccogliere le giustificazioni e controfirmarle,controllando che siano state
correttamente compilate e che la firmacorrisponda a quella apposta dai genitori all‟inizio dell‟anno; segnerà poi nel
registro di classe il nome degli alunni giustificati e metterà bene in evidenzaquello degli alunni che non hanno portato la
giustificazione; controllerà inoltreche la quinta assenza e quelle secondo multipli di cinque vengano giustificate
personalmente da un genitore.
I docenti possono utilizzare il diario o il quaderno delle comunicazioni percomunicare con le famiglie.
I docenti sono tenuti a prendere visionequotidianamente delle comunicazioni poste, in sala insegnanti,nei raccoglitori, e
a controllare la posta elettronica per la notifica delle comunicazioni della scuola.
Il Docente annota sul registro di classe l‟ora di uscitadell‟alunno.
Il Docente annota sul registro di classe l‟avvenuta dettatura dellecomunicazioni.
Il Docente,in caso di uscita anticipata, trascrive il/i nominativo/i degli alunnisenza firma del genitore e li affida al
personale ATA.
I docenti che si avvicendano nelle lezioni avranno cura di controllare lapresenza di tutti gli allievi.
Per ripetuti ritardi nelle giustificazioni o mancanza delle stesse, il docente,direttamente, o, tramite il coordinatore,
provvederà a sollecitare la famiglia e acomunicare al Dirigente la situazione.
In caso di ripetute assenze o di dubbi sui motivi delle stesse il docente, tramitela Segreteria , contatterà telefonicamente
la famiglia per accertarsi che sia aconoscenza delle assenze.
Nel caso di assenze ripetute, senza validi motivi, e giustificate dalla famiglia,qualora gli interventi della scuola presso la
famiglia non sortiscano effetti, sisegnalerà il caso di mancanza di frequenza scolastica al Dirigente che prenderà
i dovuti provvedimenti.
Art.49. Vigilanza
Se il docente deve assentarsi dalla classe momentaneamente, la vigilanza deglialunni sarà affidata ad un Collaboratore
Scolastico. La vigilanza spetta altresì agli Insegnanti in occasione di visite guidate, viaggi'istruzione e comunque di
qualsiasi attività organizzata e autorizzata dallaScuola al di fuori dell'edificio che si protragga anche in orario
extrascolastico.
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Art.50. Assistenza a mensa
I docenti addetti alla vigilanza durante l‟ora di mensa accompagnano gli alunninel luogo adibito tenendoli in consegna
per tutta il tempo mensa, assistiti e coadiuvati dei collaboratori scolastici.
Art.51. Assenze e Permessi
I Docenti che si assentono per malattia sono tenuti a :
-comunicarlo alla segreteria prima dell‟inizio della I ora di lezione (7,45) delgiorno in cui l‟assenza si verifica, anche se
prendono servizio in ore successive;
-a far spedire telematicamente il relativo certificato medicoentro i 5 giorni successivi l‟inizio della malattia o alla
eventuale prosecuzionedella stessa
-a confermare o meno il loro domicilio abituale durante il periodo di assenza.
I Docenti che richiedono un permesso breve in orario di servizio sono tenuti a :
Farne richiesta, sull‟apposito modulo, al Dirigente scolastico, specificando ilgiorno e l‟ora dell‟assenza.
Il numero di ore per le quali ci si può assentare ,in ungiorno,non deve superare il 50% del totale della giornata.Le ore di
permesso saranno recuperate a seconda delle esigenze della scuola.
I Docenti che richiedono un permesso per motivi di famiglia e personali sonotenuti a farne richiesta, sull‟apposito
modulo, al Dirigente scolastico,specificando il giorno dell‟assenza ed allegando autocertificazione o altra
documentazione.
I Docenti che richiedono un permesso per ferie (dei 6 giorni consentiti, ma nonconsecutivi) devono concordare le
sostituzioni con gli altri docenti senza oneriper l‟istituzione scolastica.
Scioperi e assemblee sindacali
I Docenti dovranno apporre la propria firma, di fianco al comunicato riguardantel‟indizione dello sciopero, è facoltativo
esprimere la propria adesione., ma è necessario avvertire telefonicamente la scuola della propria assenza la mattina
dello sciopero, prima dell‟inizio delle lezioni.
I Docenti dovranno apporre, di fianco alla firma del comunicatodell‟assemblea sindacale, la loro intenzione a
parteciparvi.
Attività pomeridiane extracurricolari e di arricchimento dell‟offerta
formativa
I docenti che organizzano corsi extracurricolari devono :
-compilare apposito modulo per l‟approvazione del Collegio Docenti e seguire le procedure che vengono indicate dalla
Dirigenza.
Comunicazioni con la Segreteria e la Dirigenza
I docenti , per comunicazioni scritte, devono recarsi personalmente in sede centrale o utilizzare i moderni sistemi di
comunicazioni. E‟possibile, inoltre comunicare con la linea telefonica e la posta certificata.Eventuali comunicazioni
riservate vanno messe in busta chiusa. Percomunicazioni con il DS o il DSGA ci si fa annunciare dal personale ATA.
Per comunicazioni con la Segreteria, si riceve solo nei giorni e negli orari concordati.
Uso della modulistica
Il docente che necessita di un modulo, chiede in Segreteria o ai Referenti di Plesso o lo riceve nella posta elettronica o
lo scarica dal sito web della scuola.
Chi utilizza l‟ultimo modulo rimasto deve chiedere al collaboratore scolasticoaddetto di produrre immediatamente altre
copie.
Comunicazione di note disciplinari a carico degli alunni
I docenti devono comunicare alle famiglie i rapporti disciplinari sul registro di classe dell‟alunno in occasione degli
incontri istituzionali tra scuola – famiglia o di appositi incontri.
Visite guidate e viaggi di istruzione (Si veda apposito Regolamento)
I Docenti
-devono compilare l‟apposito modulo per la richiesta e redigere in dettaglio l‟itinerario della gita con gli orari e le
informazioni utili;
-acquisiscono l‟autorizzazione dalle famiglie;
-consegnano agli alunni e ritirano controfirmati i moduli di richiesta e le quote e leconsegnano alla segreteria con le
autorizzazioni;
-presentano una breve relazione finale.
I Docenti accompagnatori dovranno essere in genere nel rapporto di 1 a 15 rispetto alnumero degli alunni.
Nel caso di presenza nella classe di un alunno in situazione di handicap èindispensabile la presenza dell‟insegnante di
sostegno e dell‟eventualepersonale assistenziale.
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Laboratorio di Informatica (Responsabili i referenti di plesso e le FF.SS Area Informatica)
I Docenti :
-per accedere ai laboratori devono prenotarsi negli appositi calendari;
-ritireranno le chiavi presso i collaboratori scolastici a cui verrannoriconsegnate, al termine della lezione, dopo aver
richiuso a chiave;
-devono firmare il registro dell‟aula, annotando la classe e l‟attività svolta;
- non dovranno mai lasciare da soli gli alunni in laboratorio;
- devono prestare la massima attenzione e cura del materiale presente;
- non devono intervenire modificando impostazioni del computer;
- potranno utilizzare o installare un nuovo software dopo averlo concordato conil responsabile, e comunque senza che
ciò rechi danno al sistema;
- al termine della lezione verificare l‟avvenuto spegnimento dei PC e devonosegnalare eventuali problemi al
responsabile e nel registro dell‟aula.
Art.52. Uso della biblioteca
Il servizio di Biblioteca è affidato al docente incaricato, che garantisce l‟apertura del servizio oltre a curarne la corretta
organizzazione.
_ Durante l‟orario di apertura presterà assistenza il docente incaricato,
che guiderà gli alunni e le insegnanti alla corretta utilizzazione dellabiblioteca;
_ Le classi possono visitare la biblioteca sotto la guida dell‟insegnante,possibilmente, previa prenotazione
_ Postazione Internet: è possibile, su prenotazione, avere accesso allapostazione internet, solo in presenza dei docenti
incaricati, per un max di30 minuti per ciascun utente.
Sala video – ascolto, Aula giochi, Palestra (Responsabili referenti di Plesso)
Nel caso in cui non sia stato già fissato un calendario, per la prenotazione è esposto in sala professori un registro-
prenotazioni; ledocenti incaricate assisteranno, per quanto è possibile, l‟utenza nell‟uso deglistrumenti e delle risorse
della sala.
Servizi Igienici
Essi possono essere fruiti durante l‟intera giornata dagli allievi, dai docenti e dagli ATA, secondo le necessità. E‟
dovere del collaboratore scolastico vigilare sugli alunni durante la permanenza in bagno e garantire l‟igiene dei locali,
che durante la giornata dovranno essere puliti ad intervalli regolari.
Parte IX
Accesso agli edifici scolastici
Art.53. Accesso agli edifici da parte degli esterni
E' vietato l'accesso agli edifici scolastici da parte di estranei non autorizzati o non opportunamente identificati. Di
qualunque infrazione al presente articolo risponderà il collaboratore scolastico di turno.
Art.54. Porte di accesso
Le porte di accesso degli edifici scolastici, per motivi di sicurezza interna edesterna, devono essere rigorosamente
chiuse e sorvegliate dai collaboratori scolasticidurante tutto l'orario di funzionamento.
Parte X
Visite e viaggi d'istruzione (Si veda apposito regolamento)
Art.55. Visite e viaggi d'istruzione.
Le visite guidate ed i viaggi d'istruzione devono avere per fondamentoun'adeguata programmazione didattica
predisposta dalla Scuola nel P.O.F. Per il resto si rimanda ad apposito Regolamento.
Parte XI
Uso degli spazi scolastici e conservazione delle strutture e delledotazioni
Uso degli spazi dei laboratori e delle biblioteche
Art.56. Uso degli spazi
L'uso degli spazi interni a ciascun edificio scolastico deve essere volto al pienoutilizzo per attività di carattere didattico-
educativo, stabilito dal personaledocente interessato in accordo con il Dirigente Scolastico.
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Il Consiglio di Istituto valuterà di volta in volta e con la massima disponibilità laconcessione del proprio assenso all'uso
degli spazi scolastici disponibili da parte diEnti o Associazioni esterne alla Scuola, per attività che realizzano la
funzionedella Scuola come centro di produzione culturale, sociale e civile.
AULA DI INFORMATICA
Gli alunni possono usufruire del laboratorio solo se è presente un insegnante. Ogni postazione alunno è numerata e ogni
alunno ha un posto fisso .Ogni alunno deve segnalare all‟insegnante eventuali guasti alle postazionisenza cercare di
manomettere le apparecchiature.Dopo la lezione l‟insegnante deve controllare che tutto sia lasciato in ordine. Prima di
chiudere l'aula, assicurarsi che la spina sia staccata, la luce spenta ele finestre chiuse.
E‟ vietato qualunque uso delle attrezzature informatiche difforme da quanto previsto dalla legge. Le violazioni saranno
oggetto di sanzioni disciplinari.
Parte XII
Approvazione e modifica del Regolamento
Art.57. Approvazione e modifica del Regolamento.
Il presente Regolamento deve essere approvato con la maggioranza dei 2/3 deivoti validamente espressi nelle prime due
sedute del Consiglio di Istituto e amaggioranza dei voti validamente espressi nella terza seduta.
Eventuali modifiche e iscrizioni devono essere proposte e motivate per iscrittoal Presidente del Consiglio di Istituto su
richiesta del Dirigente Scolastico, dellaGiunta Esecutiva o di 1/3 dei componenti il Consiglio.
Per l'approvazione e tali modifiche o integrazioni è richiesta la maggioranza di2/3 dei voti validamenteespressi.
Procedura dei reclami
Art. 58.Procedura dei reclami
I reclami possono essere espressi al Dirigente Scolastico in forma scritta edevono contenere generalità indirizzo e
responsabilità del proponente.Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito,risponde in
forma scritta, attivandosi per rimuovere le cause che hannoprovocato il reclamo.
Parte XII
Regolamento di disciplina del Personale dell‟Istituto
Art.59. Alpersonale scolastico si applicano le seguenti norme:
ATA DLGS 165/2001; DLGS 150/2009; CCNL Scuola 24.07.2003 e 7.10.2007; C.M 88/2010; DPR 62/2013
Docenti DLGS 297/1994;DLGS 165/2001; DLGS 150/2009; CCNL Scuola 7.10.2007; C.M 88/2010; DPR 62/2013
Dirigenti: DLGS 165/2001; DLGS 150/2009; CCNL Area V 11.04.2006 e 15/07/2010; C.M 88/2010; DPR 62/2013
Per le norme relative ai doveri e al comportamento dei dipendenti della scuola, per le infrazioni e relative
sanzioni e procedure. si rimanda a tali normative e al Codice Disciplinare e di comportamento nella
scuolapubblicato nel sito web della Scuola e trasmesso telematicamente ai docenti e al personale ATA.
Parte XII
Disposizioni finali
Art. 60 AVVERTIMENTI FINALI
Qualunque grave difformità al presente regolamento o che metta a rischio la salute e la sicurezza degli allievi e del
personale della scuola dovrà essere tempestivamente segnalata al Dirigente Scolastico.
Art. 61 Validità del presente documento
Il presente Regolamento entra in vigore il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio d‟Istituto e scade al
termine dell‟anno scolastico.
Dopo tale data è prorogato tacitamente fino all‟approvazione di un nuovo Regolamento.
Il presente regolamento, approvato in via definitiva dal C.d.I. nella seduta del 25/01/2013 all„unanimità è affidato al
Dirigente Scolastico perché vigili sulla sua applicazione.
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Il presente Regolamento sarà pubblicato sul sito web dell‟Istituto.
Regolamento di vigilanza
PREMESSA
Il seguente regolamento è finalizzato a garantire il diritto allo studio degli allievi, la qualità del servizio di
istruzione, a tutelare la sicurezza degli allievi durante le attività curriculari ed extracurriculari dell'Istituto e a
preservare il personale della scuola da eventuali responsabilità per “culpa in vigilando”.
Art. 1 CAMPO DI APPLICAZIONE / DESTINATARI
Il presente regolamento si applica a tutti gli alunni della scuola dell‟Infanzia, Primaria, Secondaria di primo
grado appartenenti all‟Istituto Comprensivo e sarà reso noto e diffuso agli alunni, ai genitori, al personale
docente e non docente.
Art. 2 ENTRATA
Le lezioni hanno inizio alle 8.00. I docenti sono tenuti a trovarsi in Istituto cinque minuti prima dell'inizio
delle lezioni.
Al suono della campana, gli alunni della Scuola Primaria verranno accolti dai docenti all‟ingresso
dell‟edificio e avviati nelle loro aule.
Al suono della campana, gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado verranno accolti dai collaboratori
all'ingresso dell'edificio e avviati nelle loro aule, dove troveranno ad accoglierli gli insegnanti della prima
ora.
Eventuali deroghe per motivi legati alla sicurezza e a problemi inerenti i diversi plessi dovranno essere
deliberate dagli Organi Collegiali.
Eventuali richieste di permessi di ingresso posticipato per tutto o parte dell'anno scolastico, inoltrate dai
genitori con indicazione delle motivazioni oggettive, dovranno essere autorizzate dal Dirigente Scolastico e
l'autorizzazione verrà verbalizzata nel registro di classe.
La gestione dei ritardi occasionali, che devono comunque costituire un evento eccezionale e sempre
giustificato in presenza dal genitore, è demandata ai collaboratori del Dirigente Scolastico nella persona del
vicario Prof.ssa Lucia Sorano e del secondo collaboratore Prof.ssa Angela Pennisi o ai Responsabili di
Plesso.
In nessun caso è consentito l'ingresso dei genitori nelle aule dopo l'inizio delle lezioni. I rapporti scuola –
famiglia sono gestiti in appositi incontri collegiali e durante il ricevimento individuale, di cui verrà data
apposita comunicazione. I colloqui con il Dirigente Scolastico o con i suoi collaboratori possono avvenire
solo durante gli orari di ricevimento o se opportunamente autorizzati.
Per la Scuola dell'Infanzia l‟orario d‟ingresso è fissato dalle ore 8.00 alle 9.00. Il cancello d‟ingresso verrà
chiuso tassativamente dopo tale ora e i genitori dovranno essere autorizzati dal Dirigente Scolastico o da un
suo delegato per l‟ingresso in ritardo. Considerata l‟età particolare, i bambini della Scuola dell‟Infanzia
dovranno essere consegnati dal genitore o da un suo delegato all‟insegnante in classe. In nessun caso è
consentito trattenersi in classe con il personale docente.
I genitori sono responsabili dei loro figli prima dell‟orario d‟ingresso e dopo l‟orario d‟uscita.
Art. 3 USCITA
Al termine delle lezioni gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I Grado vengono
accompagnati in maniera ordinata dai docenti dell'ultima ora al portone principale e riconsegnati ai genitori o
ai loro delegati.
Nella Scuola dell‟Infanzia, l‟orario di uscita è flessibile dalle ore 12:30 alle ore 14:00, sino all‟avvio del
tempo pieno, connesso all‟erogazione del servizio mensa da parte del Comune, quando l‟ora di uscita verrà
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spostata alle 16:00. I genitori che per comprovati motivi non volessero usufruire del tempo pieno dovranno
chiedere apposita autorizzazione al Dirigente Scolastico.
Nella Scuola Primaria, nelle classi a tempo normale, l‟orario di uscita è alle ore 14:00. Onde consentire il
regolare e sicuro deflusso degli allievi, la campana suonerà con lo scarto di due minuti: al primo suono
usciranno le classi prime e seconde; al secondo suono usciranno le classi terze, quarte e quinte. Nelle classi a
tempo pieno, una volta avviato il servizio mensa, l‟orario di uscita è alle ore 16:00.
Nella Scuola Secondaria, l‟orario di uscita è alle ore 14:00. Sono previsti rientri pomeridiani in relazione alle
lezioni di strumento musicale, alle attività sportive e alle altre attività curriculari deliberate dagli Organi
Collegiali ed inserite nel POF.
L'androne/cortile è considerato luogo d‟attesa per gli alunni, in modo da evitare la permanenza nella strada
prima dell‟inizio delle lezioni e dopo la conclusione di esse; le famiglie sono responsabili della vigilanza
in tale spazio quando la scuola non lo utilizza in orario scolastico.
Per la Scuola dell'Infanzia, gli alunni saranno prelevati dai genitori o dai loro delegati in classe.
E' compito del docente della classe procurarsi o verificare che vi sia copia delle deleghe autorizzate in
segreteria e sua responsabilità consegnare l'allievo solo ed esclusivamente ai genitori o agli esercenti la patria
potestà o ai loro delegati. In nessun caso un allievo di età inferiore ai 14 anni o disabile può essere
consegnato a persona minorenne o essere autorizzato a lasciare l'Istituto da solo.
Eventuali richieste di permessi di uscita anticipata per tutto o parte dell'anno scolastico, inoltrate dai genitori
con indicazione delle motivazioni oggettive, dovranno essere autorizzate dal Dirigente Scolastico e
l'autorizzazione verrà verbalizzata nel registro di classe.
Solo in casi eccezionali e opportunamente motivati è ammesso il ritardo dei genitori o loro delegati nel
prelevare gli allievi.
La gestione delle uscite anticipate occasionali, che devono comunque costituire un evento eccezionale e
sempre giustificato in presenza dal genitore, è demandata, in caso di assenza del Dirigente Scolastico, ai suoi
collaboratori nella persona del Vicario Prof.ssa Lucia Sorano e del secondo collaboratore Prof.ssa Angela
Pennisi o ai Responsabili di Plesso.
Nel corso dell‟anno scolastico, per tutelare il diritto allo studio di tutti gli allievi, i genitori avranno a
disposizione tre permessi di entrata in ritardo e/o uscita anticipata per quadrimestre. Le successive
richieste, soprattutto di uscita anticipata, dovranno essere avanzate in presenza al Dirigente Scolastico o ai
suoi delegati e saranno concesse solo per gravi e comprovati motivi.
In nessun caso, se non per gravi e comprovati motivi, saranno concessi permessi di uscita anticipata dalle ore
13:30 alle ore 14:00.
Per le eventuali entrate posticipate o uscite anticipate dovute ad eventi istituzionali o sindacali o a ragioni di
sicurezza, gli insegnanti informeranno i genitori il giorno prima, mediante comunicazione scritta sul diario
degli alunni e con comunicazione pubblica , che dovrà essere sottoscritta dai genitori. In caso di imprevisti,
qualora sia coinvolta tutta la scuola si può fare ricorso ad avviso pubblico; in ogni caso va garantita la
sorveglianza dei minori presenti a scuola.
L‟affidamento degli alunni ai collaboratori scolastici può essere disposto quando ricorrono le condizioni
previste nel C.C.N.L della scuola.
Al fine di regolamentare l‟uscita degli alunni dall‟edificio scolastico al termine di ogni turno di attività,
antimeridiano o pomeridiano, si dispone che, presso ciascuna porta di uscita dell‟edificio, sia presente un
collaboratore scolastico con il compito di prestare la dovuta vigilanza nel passaggio degli alunni.
Gli altri collaboratori scolastici, in servizio nel turno, vigileranno il transito degli alunni nei rispettivi piani di
servizio. Per assicurare la vigilanza, gli insegnanti sono tenuti ad assistere gli alunni sino alla porta di uscita
dell‟edificio, posizionandosi davanti alla scolaresca.
In caso in cui il genitore o persona con dovuta delega non si presenti a ritirare l‟alunno dopo 15 minuti dalla
fine delle lezioni, senza dovuto preavviso, gli insegnanti comunicheranno ai collaboratori della portineria il
numero di telefono dei familiari e, nell‟impossibilità di reperire chicchessia, l‟alunno verrà ritenuto in
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evidente stato di abbandono, quindi si contatteranno gli organi competenti (Vigili o Carabinieri); solo dopo
aver affidato l‟alunno ai genitori e/o alle Forze dell‟Ordine, gli insegnanti potranno ritenersi dispensati
dall‟obbligo dell‟assistenza/vigilanza. Nel caso in cui il docente sia oggettivamente impossibilitato ad
assistere/vigilare sull‟allievo, lo stesso potrà essere affidato al collaboratore scolastico di turno, che ne
informerà tempestivamente il Dirigente Scolastico o i suoi collaboratori. Gli insegnanti avranno cura di
informare il Dirigente Scolastico o i suoi collaboratori dell‟accaduto affinché vengano presi i provvedimenti
del caso.
NOTA BENE: Il contenuto del dovere di sorveglianza deve essere adeguato alle condizioni psico – fisiche e
al grado di maturazione del minore affidato alla scuola e ciò con una valutazione da effettuarsi in concreto,
tenendo conto dei fattori anagrafici e ambientali.
Nel ribadire che l‟incolumità dei minori è un bene giuridicamente indisponibile, si osserva che elementi
persuasivi a favore della scuola e dei suoi operatori in un eventuale giudizio potranno essere rappresentati da
una serie di interventi che si vengono di seguito a indicare:
1. L‟attivazione di corsi di formazione di educazione stradale.
2. La richiesta alle autorità municipali di assicurare la presenza di vigili urbani durante l‟orario di ingresso e
di uscita dall‟istituto.
3. La richiesta di attivazione di servizi scuolabus.
4. L‟acquisizione di una domanda di autorizzazione all‟uscita del minore senza accompagnatori, sottoscritta
dagli esercenti la potestà genitoriale, con la quale i medesimi:
a. dichiarano di essere a conoscenza delle disposizioni organizzative previste dalla scuola e di condividere e
accettare le modalità e i criteri da questa previsti in merito alla vigilanza effettiva e potenziale sui minori;
b. dichiarano di essere consapevoli che, al di fuori dell‟orario scolastico, la vigilanza ricade interamente sulla
famiglia;
c. dichiarano di essere impossibilitati di garantire all‟uscita da scuola la presenza di un genitore o di un altro
soggetto maggiorenne;
d. descrivono il tragitto casa – scuola e dichiarano che il minore lo conosce e lo ha già percorso
autonomamente, senza accompagnatori;
e. si impegnano a dare chiare istruzioni affinché il minore rientri direttamente al domicilio eletto, senza
divagazioni;
f. assicurano che il minore troverà qualcuno ad accoglierlo al ritorno presso la propria abitazione;
g. si impegnano ad informare tempestivamente la scuola qualora le condizioni di sicurezza abbiano a
modificarsi.
Tale richiesta e contestuale nota d‟impegno, che potrà essere predisposta direttamente dall‟istituto scolastico,
dovrà essere acquisita agli atti ed essere oggetto di valutazione circa l‟assenza di elementi ostativi al suo
accoglimento.
La discrezionale valutazione della scuola sarà effettuata con riferimento ai fattori individuali e a quelli
ambientali. Sotto il primo profilo dovrà aversi riguardo all‟autonomia personale (capacità di gestirsi e di
gestire il contesto ambientale, conoscenza dei corretti comportamenti e delle principali norme della
circolazione stradale) nonché alle note caratteriali (eccessiva vivacità, aggressività, senso del pericolo,
distrazione) di ogni singolo alunno. Quanto alla valutazione dei fattori ambientali, si dovrà tenere conto della
collocazione della scuola in relazione alla viabilità e al traffico cittadino, al controllo del territorio da parte
della forza pubblica e al luogo di residenza dell‟allievo.
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Il conseguente provvedimento autorizzativo, adottato dal dirigente scolastico, potrà essere revocato
unilateralmente, con atto motivato, qualora vengano meno le condizioni che ne costituiscono il presupposto.
Quanto indicato al punto 4 (richiesta di autorizzazione e formula d‟impegno dei genitori) costituisce un
ragionevole tentativo di dare concretezza al nebuloso concetto di “vigilanza potenziale” cui ha spesso fatto
riferimento la giurisprudenza della Corte di Cassazione..
Art. 4 TEMPO PIENO PRIMARIA
La frequenza del tempo pieno, nelle classi della Primaria in cui esso è stato autorizzato dal MIUR, è
obbligatoria, con orario di ingresso alle ore 8:00 ed uscita alle ore 16:00, e tempo mensa dalle ore 14:00 alle
15:00. Esso si conforma a tutti gli obblighi di frequenza e vigilanza degli allievi.
Art. 5 STRUMENTO MUSICALE SECONDARIA
Le lezioni di strumento musicale, nelle classi della Scuola Secondaria di I grado, sono obbligatorie per gli
allievi che le hanno scelte e rientrano nelle discipline oggetto di valutazione intermedia e finale. L‟assenza,
pertanto, andrà opportunamente giustificata. Esse si conformano a tutti gli obblighi di frequenza e vigilanza
degli allievi.
Art. 6 ATTIVITA‟ EXTRACURRICULARI
Le attività extracurriculari, una volta deliberate dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto ed inserite
nel POF, sono obbligatorie e si conformano a tutti gli obblighi di frequenza e vigilanza degli allievi.
Art. 7 USCITE VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
(Vedasi apposito Regolamento)
Tutti i partecipanti (alunni e docenti accompagnatori) alle uscite, sono garantiti da polizza assicurativa
contro gli infortuni. Connesso con lo svolgimento delle uscite è il regime delle responsabilità, soprattutto
riferite alla cosiddetta culpa in vigilando. In sostanza il docente, che accompagna gli alunni nel corso delle
uscite didattiche, deve tener conto che continuano a gravare su di esso, pur nel diverso contesto in cui si
svolge l‟attività scolastica, le medesime responsabilità che ha nel normale svolgimento delle lezioni.
In concreto esse riguardano l‟incolumità degli alunni affidati alla sorveglianza e i danni eventualmente
provocati a terzi a causa dei comportamenti dei medesimi alunni.
In entrambi i casi il comportamento degli accompagnatori deve ispirarsi alla cautela legata alla tutela di un
soggetto: l‟alunno di minore età, giuridicamente incapace.
Art. 8 ASSENZE
Le entrate in ritardo e le uscite anticipate contribuiscono a formare il cumulo annuale di ore di assenza, che
possono influire sulle valutazioni intermedie e finali degli allievi. Si ricorda, in particolare, che per una
positiva valutazione dell‟anno scolastico, è richiesta dalla normativa vigente (DPR 122/2009) la frequenza di
almeno tre quarti del monte ore curriculare annuale.
Saranno defalcate dal monte ore di assenza, le assenze dovute a malattie continuative opportunamente
certificate dal medico curante o dalle strutture ospedaliere e la partecipazione ad eventi agonistici certificati
dalle Società Sportive.
Nel caso in cui le assenze degli allievi siano ripetute e tali da compromettere la regolare frequenza delle
lezioni o l‟allievo non abbia mai frequentato le lezioni, sarà responsabilità del docente prevalente o
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coordinatore informare tempestivamente il Dirigente Scolastico o i suoi delegati affinché sia
immediatamente avvertita la famiglia e siano trasmesse le dovute comunicazioni alle Autorità competenti in
tema di evasione dell‟obbligo scolastico.
Le assenze vanno sempre giustificate dai genitori con loro sottoscrizione in apposito libretto. La quinta
assenza dovrà essere giustificata in presenza dal genitore o da chi ne fa le veci. Dopo cinque giorni di
assenza continuativa, l‟allievo potrà essere ammesso in classe solo dietro presentazione di certificazione
medica; per assenze continuative non dovute a motivi di salute i genitori dovranno presentare apposita
dichiarazione.
I genitori sono invitati a collaborare con la scuola per garantire la regolare frequenza delle lezioni da parte
dei loro figli.
Art. 9 RICREAZIONE
I docenti in servizio durante la pausa ricreativa sono tenuti a vigilare sugli allievi, che dovranno permanere in
classe a consumare la merenda e saranno autorizzati a gruppi di due a recarsi ai servizi igienici. E' consentita
l'uscita dalla classe di tutti gli allievi per recarsi nei cortili della scuola solo sotto la diretta sorveglianza dei
docenti.
In nessun caso è consentito agli allievi sostare nei corridoi o nei bagni oltre lo stretto necessario.
Nella Scuola Secondaria sono previste due pause ricreative: la prima dalle ore 9:55 alle ore 10:05, con
vigilanza rispettivamente da parte dei docenti della seconda e terza ora, e la seconda dalle ore 11:55 alle ore
12:05, con vigilanza rispettivamente da parte dei docenti della quarta e quinta ora.
I docenti dovranno autorizzare le uscite dalla classe durante le ore di lezioni solo in casi di urgenza.
I Collaboratori Scolastici vigileranno negli spazi ad essi assegnati e segnaleranno eventuali anomalie al
docente della classe o ai Responsabili di Plesso.
Art. 10 DELEGHE
Soltanto i genitori o gli esercenti la patria potestà sono autorizzati per legge al ritiro degli allievi e alla
sottoscrizione di tutti i documenti afferenti il percorso scolastico degli allievi.
I genitori possono delegare al ritiro degli allievi terze persone tramite la compilazione di apposita
documentazione in segreteria didattica, allegando il proprio documento di riconoscimento e quello della
persona delegata. In nessun caso saranno consegnati gli allievi a terze persone non appositamente delegate
dai genitori.
Art. 11 NULLA OSTA
Il nulla osta per iscrizione ad altra scuola in corso di anno scolastico deve essere richiesto a firma di entrambi
i genitori. In nessun caso esso potrà essere rilasciato su richiesta di un solo genitore in caso di separazione
con affido congiunto del figlio.
Art. 12 SOSTEGNO
La richiesta di sostegno dovrà essere avanzata da entrambi i genitori all‟ASP di Siracusa. La scuola si
attiverà per segnalare tempestivamente ai genitori i casi sospetti di disabilità, DSA e BES affinché vengano
presi i provvedimenti del caso.
Art. 13 AVVERTIMENTI FINALI
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Qualunque grave difformità al presente regolamento o che metta a rischio la sicurezza degli allievi dovrà
essere tempestivamente segnalata al Dirigente Scolastico.
Art. 14 – VALIDITÀ DEL PRESENTE DOCUMENTO
Il presente Regolamento entra in vigore il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio d‟Istituto e
scade al termine dell‟anno scolastico.
Dopo tale data è prorogato tacitamente fino all‟approvazione di un nuovo Regolamento.
Il presente regolamento, approvato in via definitiva dal C.d.I. nella seduta del 25/11/2013 all„unanimità è
affidato al Dirigente Scolastico perché vigili sulla sua applicazione.
Il presente Regolamento sarà pubblicato sul sito web dell‟Istituto.
Regolamento uscite didattiche, visite guidate, viaggi d‟istruzione
ART. 1 – PRINCIPI GENERALI
In coerenza con la Circolare Ministeriale n. 623 del 02.10.1996 e successive integrazioni, la scuola considera
le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d‟istruzione parte integrante e qualificante dell‟offerta
formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d‟istruzione collegano l‟esperienza scolastica all‟ambiente
esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi in forma di:
lezioni all‟aperto o presso musei, gallerie, monumenti e siti d‟interesse storico – archeologico,
artistico e paesaggistico - naturalistico;
partecipazione ad attività teatrali e/o coreutico/musicali;
partecipazione ad attività o gare sportive;
partecipazione ad attività collegate con l‟educazione ambientale e alla legalità;
partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali;
partecipazione a progetti transnazionali nell‟ambito del programma LLP;
partecipazione a manifestazioni culturali o didattiche.
ART. 2 – DEFINIZIONI
Si intendono per:
a) USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO : le uscite che si effettuano nell‟arco di una sola giornata,
per una durata non superiore all‟orario scolastico giornaliero, nell‟ambito del territorio del comune di
Siracusa.
b) VISITE GUIDATE : le uscite che si effettuano nell‟arco di una sola giornata, per una durata uguale o
superiore all‟orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune di Siracusa.
c) VIAGGI D‟ISTRUZIONE : le uscite che si effettuano in più di una giornata e comprensive di almeno
un pernottamento, fino ad un massimo di 5 giorni (4 notti) .
ART. 3 – CAMPO DI APPLICAZIONE / DESTINATARI
Il presente regolamento si applica a tutti gli alunni della scuola dell‟Infanzia, Primaria, Secondaria di primo
grado appartenenti all‟Istituto Comprensivo e sarà reso noto e diffuso agli alunni, ai genitori, al personale
docente e non docente.
ART. 4 – ORGANI COMPETENTI
a) Consiglio di Classe/Interclasse
Elabora annualmente le proposte di visite guidate e di viaggi di istruzione e, periodicamente, le
proposte di uscite didattiche sul territorio sulla base delle specifiche esigenze didattiche e educative
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della classe/interclasse e di un‟adeguata e puntuale programmazione seguendo le modalità previste
al paragrafo 6.
b) Collegio dei Docenti
Elabora ed esamina annualmente il Piano delle Uscite, che raccoglie le proposte di visite guidate e di
viaggi di istruzione presentati dai Consigli di Classe/Interclasse, approva il Piano delle Uscite dopo
averne verificata la coerenza con il Piano dell‟OffertaFormativa (POF).
c) Famiglie
Vengono informate tempestivamente.
Esprimono il consenso e l‟autorizzazione in forma scritta alla partecipazione del figlio (specifica per
ogni visita guidata e viaggio di istruzione; annuale cumulativa per l‟insieme delle uscite didattiche
sul territorio.
Sostengono economicamente il costo delle uscite, delle visite e dei viaggi di istruzione.
d) Consiglio d‟Istituto
Verifica l‟applicabilità e l‟efficacia del presente regolamento che determina i criteri e le linee
generali per la programmazione e attuazione delle iniziative proposte.
Propone e decide eventuali variazioni al presente Regolamento
Delibera annualmente il Piano delle Uscite, presentato e approvato dal Collegio dei Docenti,
verificandone la congruenza con il presente Regolamento
e) Dirigente Scolastico
Controlla le condizioni di effettuazione delle singole uscite (particolarmente per quanto riguarda le
garanzie formali, le condizioni della sicurezza delle persone, l‟affidamento delle responsabilità, il
rispetto delle norme, le compatibilità finanziarie) nonché la coerenza con il presente Regolamento;
Dispone gli atti amministrativi necessari alla effettuazione delle uscite contenute nel Piano delle
uscite, in particolare l‟inoltro dei preventivi che va effettuato solo dopo formale richiestadella visita
o del viaggio da parte dei Consigli di Classe attraverso il modello predisposto
Autorizza autonomamente le singole uscite didattiche sul territorio.
ART. 5 – DURATA DELLE “USCITE” E PERIODI DI EFFETTUAZIONE
Il periodo massimo in un anno utilizzabile per le visite guidate e i viaggi di istruzione è di 10 giorni per
ciascuna classe, salvo eventuali deroghe motivate e deliberate dal Consiglio di Istituto.
Al tempo stesso, in considerazione della rilevanza didattica ed educativa che la caratterizza, deve
essere garantita a tutte le classi e a tutti gli alunni pari opportunità di accesso all‟esperienza
dell‟uscita in ogni sua forma.
A tal fine il Dirigente Scolastico monitorerà annualmente e presenterà al C.d.I. il quadro delle uscite
didattiche e delle visite effettuate dalle singole classi.
Al fine di garantire la massima sicurezza sono da evitare le “uscite” in coincidenza di attività
istituzionali (elezioni) o in periodi di alta stagione turistica.
È fatto divieto di effettuare visite guidate e viaggi di istruzione nell‟ultimo mese delle lezioni, fatta
eccezione per le attività sportive, per quelle collegate con l‟educazione ambientale e alla legalità e
partecipazione a concorsi e/o manifestazioni e per quelle oltre il termine suddetto, che siano
autorizzate dal Consiglio d‟Istituto .
ART. 6 – MODALITÀ E ASPETTI FINANZIARI
Il Piano delle Uscite deve essere redatto e completato in ogni sua parte ed approvato dal Collegio dei
Docenti e successivamente sottoposto all‟approvazione del Consiglio di Istituto.
Tutte le uscite devono essere sempre programmate nel rispetto delle modalità espresse dal presente
regolamento.
Il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto concedono eventuali deroghe solo in casi eccezionali e sostenuti
da particolari e valide motivazioni.
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Tutti gli alunni partecipanti alle uscite devono essere identificabili attraverso apposite magliette e cappellini
e di essi i docenti accompagnatori dovranno avere apposito elenco con tutti i dati anagrafici e i recapiti dei
genitori.
In caso di Viaggio d‟Istruzione ogni alunno dovrà possedere un documento d‟Identità valido.
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione, essendo esperienze integranti la proposta
formativa della scuola, hanno la stessa valenza delle altre attività scolastiche; la non partecipazione è
un‟eventualità eccezionale e obbliga gli alunni a frequentare regolarmente la scuola.
Un‟uscita programmata potrà non essere autorizzata dal Dirigente Scolastico, se almeno il 50% + 1 degli
alunni per classe non vi partecipa.
Per ogni singola visita guidata o viaggio d’istruzione va acquisito uno specifico consenso scritto dei genitori
(o di chi esercita la patria potestà familiare). Per le uscite didattiche a piedi nel comprensorio verrà acquisito
un consenso annuale. Sarà cura dei docenti informare preventivamente le famiglie, oltre che sul piano
complessivo delle uscite programmate annualmente, sullo svolgimento di ciascuna uscita didattica sul
territorio.
Aspetti finanziari
Le spese di realizzazione di visite didattiche e viaggi di istruzione sono a carico dei partecipanti.
Le quote di partecipazione dei viaggi di istruzione dovranno essere versate dai genitori degli alunni
sul conto corrente postale intestato alla Scuola e si dovrà consegnare in segreteria l‟attestazione
dell‟avvenuto pagamento.
Per le visite guidate e uscite didattiche il rappresentante di sezione per la Scuola dell‟ Infanzia o
rappresentante di classe per la Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado, avrà cura di
raccogliere le quote dagli alunni, versare l‟importo del budget da pagare (es. nolo bus) a cura della
scuola, in unica soluzione, nel conto corrente postale o bancario dell‟Istituto e si dovrà consegnare in
segreteria l‟attestazione dell‟avvenuto pagamento.
Il docente referente provvede a trattenere le somme necessarie per pagamento di ingressi nei musei,
guide o quant‟altro da versare in loco.
I pagamenti dei costi dei viaggi e delle visite guidate saranno effettuati dagli Uffici di Segreteria,
dietro presentazione di fattura o altro documento giustificativo di spesa.
All‟alunno che non possa partecipare per sopravvenuti, seri e documentati motivi, verrà rimborsata
la quota- parte relativa ai pagamenti diretti quali biglietti di ingresso, pasti ecc.; non saranno invece
rimborsati tutti i costi (pullman, guide….) che vengono ripartiti tra tutti gli alunni partecipanti. Nel
caso di agenzie viaggi e/o alberghi, per i pagamenti/rimborsi ci si atterrà alle clausole previste dal
contrato.
Per le Uscite didattiche sul territoriosi devono rispettare le seguenti condizioni:
a) è necessario che gli insegnanti acquisiscano il consenso scritto delle famiglie per tutte le uscite che si
prevede di effettuare nell‟anno scolastico; l‟autorizzazione va consegnata in Segreteria.
b) l‟uscita viene decisa dagli insegnanti di classe e può essere effettuata anche nell‟arco di una sola
giornata, per una durata non superiore all‟orario scolastico giornaliero, nell‟ambito del territorio del comune
di Siracusa e dei comuni territorialmente contigui;
c) gli insegnanti devono compilare l‟apposito modulo e consegnarlo almeno 2 settimane prima al
Dirigente Scolastico, che lo visterà e lo inoltrerà alla segreteria la quale provvederà alla eventuale
prenotazione del trasporto. Il Dirigente Scolastico provvederà a predisporre apposita disposizione di servizio
per i docenti accompagnatori.
d) nel modulo vanno specificati meta, orario e programma;
e) gli insegnanti adotteranno tutte le misure di sicurezza e vigilanza.
Per le proposte di uscita, presentate con l‟apposito modulo, si devono rispettare le seguenti condizioni:
1. N° alunni partecipanti, divisi per classe di appartenenza.
2. Elenco nominativo degli accompagnatori e relativo orario curriculare e non.
3. Programma analitico dell‟uscita e preventivo di spesa.
71
4. Sintetica illustrazione degli obiettivi culturali e didattici posti a fondamento del progetto di uscita.
5. Tutta la documentazione prodotta deve essere sottoscritta dai docenti organizzatori e/o
accompagnatori.
6. Indicare sul registro di classe l‟uscita didattica;
7. La mattina dell‟uscita chiamare l‟appello, consegnare ai responsabili di plesso l‟elenco degli alunni
presenti e le autorizzazioni delle famiglie. I responsabili di plesso faranno pervenire detta
documentazione al Dirigente Scolastico, che, dopo averla vistata, la consegnerà in segreteria per il
protocollo e l‟archiviazione. Sul registro didattico andranno segnati gli allievi in uscita e quelli
assenti.
ART. 7 – DOCENTI ACCOMPAGNATORI
La partecipazione alle uscite rimane limitata agli alunni e al relativo personale. Solo eccezionalmente è
consentita la partecipazione dei genitori, dietro apposita richiesta indirizzata al Dirigente Scolastico, secondo
modello allegato.
Gli accompagnatori degli alunni durante le uscite vanno prioritariamente individuati tra i docenti
appartenenti alle classi degli alunni che partecipano all‟uscita.
Nel caso non vi siano docenti di classe disponibili in numero sufficiente, altro accompagnatore può essere un
docente di altra classe.
Gli accompagnatori devono essere non meno di uno ogni 15 alunni effettivamente partecipanti, fermo
restando che può essere autorizzata dal D.S. l‟eventuale elevazione di una unità degli accompagnatori, fino
ad un massimo di tre unità complessivamente per classe, sempre che ricorrano effettive esigenze. In sede di
programmazione dovranno essere individuati anche eventuali docenti supplenti (almeno uno per classe).
Nel caso di partecipazione degli alunni diversamente abili, è compito del Dirigente Scolastico provvedere
alla designazione di un qualificato accompagnatore, individuato prioritariamente nell‟insegnante di sostegno
specifico, nonché predisporre ogni altra misura di sostegno commisurata alla gravità del disagio.
Può essere altresì utilizzato il personale non docente (AEC), a supporto dei docenti accompagnatori.
Per le uscite a carattere sportivo, è richiesta la presenza di un docente di educazione fisica.
I docenti accompagnatori firmano la dichiarazione di assunzione di responsabilità, mediante la quale
dichiarano di essere a conoscenza dell‟obbligo di sorveglianza di loro competenza
Prima della partenza, in caso di viaggi di istruzione, i docenti accompagnatori richiedono alla Segreteria
Didattica il modello per la denuncia di eventuali infortuni.
ART. 8 – TRASPORTI
Per le uscite didattiche sul territorio nell‟ambito del comune di Siracusa o dei comuni limitrofi va
privilegiato, ove possibile, l‟uso degli autobus di linea o, in caso di distanze maggiori, dei pullman a
noleggio. In alternativa, si possono invitare i genitori ad accompagnare e riprendere gli allievi in orari e
luoghi stabiliti.
Nel caso ci si avvalga di agenzie di viaggio è necessario rivolgersi a strutture in possesso di licenza di
categoria A-B e di una Ditta di autotrasporto che produca documentazione attestante tutti i requisiti prescritti
dalla C.M. 291 prot. n. 1261 comma 9.8 del 14/10/1992 e s.m.i. in relazione all‟automezzo usato.
Il numero dei partecipanti all‟uscita (alunni e accompagnatori) nel caso questa si effettui a mezzo pullman,
deve rigorosamente corrispondere al numero dei posti indicati dalla carta di circolazione dell‟automezzo.
Ove non previsto nella polizza assicurativa generale, si ritiene opportuno verificare se l‟agenzia di viaggio o
la ditta di autotrasporto prescelta preveda una clausola assicurativa per eventuali rinunce a causa di eventi
straordinari (per esempio. eventi atmosferici, ecc.) che rendano impossibile l‟uscita stessa con conseguente
perdita delle somme già versate all‟agenzia o alla ditta di trasporti.
ART. 9 – ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI
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Tutti i partecipanti (alunni e docenti accompagnatori) alle uscite, devono essere garantiti da polizza
assicurativa contro gli infortuni. Connesso con lo svolgimento delle uscite è il regime delle responsabilità,
soprattutto riferite alla cosiddetta culpa in vigilando. In sostanza il docente, che accompagna gli alunni nel
corso delle uscite didattiche, deve tener conto che continuano a gravare su di esso, pur nel diverso contesto
in cui si svolge l‟attività scolastica, le medesime responsabilità che ha nel normale svolgimento delle lezioni.
In concreto esse riguardano l‟incolumità degli alunni affidati alla sorveglianza e i danni eventualmente
provocati a terzi a causa dei comportamenti dei medesimi alunni.
In entrambi i casi il comportamento degli accompagnatori deve ispirarsi alla cautela legata alla tutela di un
soggetto: l‟alunno di minore età, giuridicamente incapace.
ART. 10 – VALIDITÀ DEL PRESENTE DOCUMENTO
Il presente Regolamento entra in vigore il giorno della sua approvazione da parte del Consiglio d‟Istituto e
scade al termine dell‟anno scolastico.
Dopo tale data è prorogato tacitamente fino all‟approvazione di un nuovo Regolamento.
Il presente regolamento, approvato in via definitiva dal C.d.I. nella seduta del 25/11/2013 all„unanimità è
affidato al Dirigente Scolastico perché vigili sulla sua applicazione.
ART. 11 – MODULISTICA
All. 1 Autorizzazione dei genitori
All. 2 Autorizzazione dei genitori per intero anno scolastico
All. 3 Richiesta visita guidata
All. 4 Richiesta partecipazione genitori
All. 5 Elenco alunni
All. 6 Elenco docenti accompagnatori
All. 7 Elenco alunni con quota
All. 8 Obbligo vigilanza
All. 9 Scheda riepilogativa delle uscite
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA‟
AI GENITORI DEGLI ALUNNI Ordine Primaria e I grado
La formazione e l‟educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione, oltre che dell‟alunno,
della scuola, della famiglia e dell‟intera comunità scolastica. Difatti la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza il
processo di insegnamento/apprendimento, ma una comunità organizzata, dotata di risorse umane, materiali ed
immateriali, tempi, organismi che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione, partecipazione e
rispetto dei regolamenti.
Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui si sostiene l‟impegno della comunità scolastica-
Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori, alunni ed operatori scolastici sono tenuti a dedicare
impegno particolare, nel rispetto di quanto previsto dal DPR 249/98 “Statuto degli studenti e delle studentesse”,
come modificato dal DPR 235/2007 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al DPR 249/98”.
Si tratta di uno dei documenti più significativi degli ultimi anni sul piano dell‟impegno comune tra scuola e famiglia
alla costruzione di una solida alleanza educativa e formativa, attraverso la ricerca di sinergie interistituzionali, nella
prospettiva della condivisione e della partecipazione responsabile al consolidamento di stili comportamentali delle
nuove generazioni ispirati al senso autentico di cittadinanza e di convivenza civile e democratica.
Pertanto questa istituzione scolastica, con delibera del Collegio dei Docenti, ha redatto il proprio Patto di
corresponsabilità educativa, che viene posto all‟attenzione delle famiglie degli alunni iscritti in questa scuola alla
classe prima dell‟ordine di Scuola Primaria e dell‟ordine I grado.
Il Patto viene fornito in duplice copia, contestualmente alla presente nota, con consegna diretta agli alunni. I genitori
sono cortesemente pregati di farne pervenire in tempi brevi una copia agli Uffici Amm.vi, debitamente sottoscritta dal
genitore affidatario/tutore dell‟alunno e dall‟alunno stesso.
Cordiali saluti
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Valentina Grande
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TERZO ISTITUTO COMPRENSIVO “SANTA LUCIA” SIRACUSA
Patto educativo di corresponsabilità – Scuola - Alunno - Famiglia
Anno scolastico 2013/2014
Alunno ______________________________________ Classe _____________ Plesso ___________________
_
D.P.R. 235 del 21/11/07 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica
24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della scuola secondaria.
"Art. 5-bis Patto educativo di corresponsabilità. - 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è
richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a
definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e
famiglie.
L‟Istituto Comprensivo “Santa Lucia”, in piena condivisione con il comma 2 dell‟art. 1 dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti, propone il presente patto formativo che è uno strumento finalizzato a rendere espliciti i
comportamenti di tutti i protagonisti della scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale ATA ai collaboratori e alle
famiglie. Esso comporta da parte dei contraenti un impegno di corresponsabilità finalizzato alla realizzazione
dell‟obiettivo comune di accrescere la qualità e l‟efficacia del servizio scolastico, per un‟armonica e proficua
formazione e crescita dell‟alunno.
Il rispetto di tale patto rappresenta un punto importante per costruire un rapporto di fiducia reciproca e consentire di
innalzare la qualità dell‟Offerta formativa e guidare gli alunni al successo scolastico.
All‟interno del patto ciascun alunno si impegna a:
rispettare il regolamento d‟Istituto
rispettare l‟orario scolastico
frequentare regolarmente la scuola e assolvere gli impegni di studio
rispettare l‟orario delle lezioni
rispettare gli altri : le idee, i comportamenti, le differenze
comportarsi con disponibilità e collaborazione nei confronti degli insegnanti e dei compagni
adeguarsi alle richieste degli insegnanti senza spirito polemico
essere responsabili dei libri e degli oggetti personali
tenere e lasciare in ordine gli ambienti scolastici
contribuire a instaurare un clima sereno e di collaborazione nella classe
adeguarsi alle forme di lavoro in classe, di gruppo, individuali
svolgere accuratamente e nei tempi stabiliti i compiti assegnati a scuola e a casa
comunicare agli insegnanti difficoltà proprie e del gruppo per ricercare le soluzioni
accettare costruttivamente le proposte dei docenti finalizzate a motivare, a superare gli ostacoli e a rendere
produttivo l‟errore
utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola, senza danneggiarli
limitare le entrate posticipate e le uscite anticipate ad effettivi ed urgenti problemi di salute e/o familiari
Il genitore si impegna a:
rispettare il regolamento d‟Istituto
rispettare l‟orario scolastico
rispettare gli impegni di frequenza e l‟orario delle lezioni
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conoscere la proposta formativa della scuola
collaborare con i docenti per migliorare gli obiettivi formativi ed educativi dei propri figli
seguire le iniziative della scuola
seguire l‟andamento scolastico controllando periodicamente libretto personale e diario
accettare eventuali insuccessi senza spirito polemico ma con atteggiamento collaborativo verso gli
insegnanti per ottimizzarne il superamento
Gli insegnanti provvederanno a :
rispettare il regolamento d‟Istituto
illustrare le programmazioni disciplinari per rendere gli alunni consapevoli del percorso da compiere nella
sostanza della proposta scolastica
chiarire alle famiglie e agli studenti l‟arco delle valutazioni usate e il livello di sufficienza affinché gli
alunni siano avviati a corrette modalità di autovalutazione
far rispettare i tempi di consegna dei compiti
rendere noti gli strumenti di verifica adottati
garantire la massima trasparenza nei voti orali e scritti: facilitare dunque la visione dei compiti o dei test
validi per l‟orale che saranno anch‟essi archiviati;
informare i genitori delle difficoltà o del disagio che gli alunni eventualmente dimostrino nella vita
scolastica, sia negli aspetti comportamentali che di apprendimento
creare un positivo clima di classe, inducendo gli alunni a mantenere comportamenti coerenti con gli
obiettivi formativi fissati dal Consiglio di classe.
I Collaboratori scolastici sono tenuti a :
effettuare la sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori, negli spazi comuni in caso di momentanea
assenza dei docenti
accompagnare gli alunni in occasione di trasferimenti dai locali della scuola ad altre sedi anche non
scolastiche, secondo le disposizioni ricevute
sorvegliare gli ingressi della scuola con apertura e chiusura degli stessi
garantire la pulizia dei locali scolastici e delle relative pertinenze
garantire ausilio materiale agli alunni diversamente abili nell‟accesso a scuola e alle aree interne/esterne
alle strutture scolastiche e nell‟uscita da esse
collaborare con genitori e docenti nel processo formativo
Il personale di segreteria si impegna a :
fornire servizio efficiente e qualitativamente valido nel rispetto delle esigenze dell‟utenza
IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Valentina Grande ___________________________
IL GENITORE O TUTORE: __________________________ L‟ALUNNO: __________________________
76
Una scuola sicura
Il III Istituto Comprensivo “Santa Lucia” sviluppa la cultura della sicurezza attraverso la formazione del
personale, la formazione degli alunni alle procedure di evacuazione e al rispetto delle regole di prevenzione
infortunistica, l‟attenzione vigile e costante alle segnalazioni di eventuali situazioni di pericolo.
Il Dirigente Scolastico, coadiuvato dall‟RSPP, ha predisposto, ai sensi del D.Lgs 81/2008, il Documento di
Valutazione dei Rischi e il Piano di Emergenza per ogni singolo plesso dell‟istituto. Ha inoltre conferito
incarichi formali ai preposti alla sicurezza e ai componenti le squadre di emergenza: squadra di primo
soccorso, squadra di evacuazione, squadra di prevenzione e lotta agli incendi. Si rimanda alla apposita
documentazione per tutte le specifiche del caso.
NORME DI COMPORTAMENTO INCASO DI EMERGENZA
L‟utilizzo delle aule e dei laboratori deve avvenire nella piena osservanza delle norme di comportamento
e nel rispetto delle condizioni di sicurezza.
All‟interno delle aule e dei laboratori è severamente vietato.
Fumare;
Ingombrare in qualsiasi maniera le uscite di sicurezza, che dovranno essere sempre e comunque
accessibili;
Sostare lungo le vie di esodo;
Occultare o spostare le attrezzature antincendio e la segnaletica indicante le vie di esodo;
Consumare bevande e alimenti (tranne nei momenti indicati dal regolamento),
Mettere in atto comportamenti che comportino un pericolo per la sicurezza propria ed altrui.
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SISTEMA DI GESTIONE DELLE EMERGENZE
PER LA SICUREZZA E PER LA SALUTE DEI LAVORATORI SUL LUOGO DI LAVORO
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Art. 31 D. Lgs. N. 81 del 09 Aprile 2008 ( GU n. 101 del 30-04-2008 - Suppl. Ordin. N. 108
DATORE DI LAVORO
Art.2 comma 1 lett. B del D. Lgs. N.81 del 09-04-2008
Dirigente Scolastico
Prof.ssa VALENTINA GRANDE
RESPONSABILE del S.P.P.
Aer. 2 comma 1 lett. F ed art. 32 comma 8 lett.
A
del D. Lgs. N. 81 del 09 Aprile 2008
Dott: Ing. GIANCARLO MARINO
DIRIGENTI PER LA SICUREZZA
RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI
DOCENTE VICARIO:
PER LA SICUREZZA
Prof. LUCIA SORANO
Prof.ssa CONCETTA CALAFIORE
DSGA: Dr.ssa LUCIA MANOLI
LAVORATORI
DOCENTI - PERSONALE ATA
PERSONALE COOPERATIVA
SQUADRA DI PRONTO SOCCORSO
PREPOSTI PER LA
SICUREZZA
SQUADRA PER LE EMERGENZE
ED EVACUAZIONE
RESPONSABILI DEGLI UFFICI
I DOCENTI NEI LABORATORI
DI INFORMATICA
DOCENTI DI
SCIENZE MOTORIE
DSGA
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Rassegna stampa
Si riporta di seguito un articolo apparso sulla “Sicilia” e su quotidiani o siti tematici on line
Oggetto: arte cultura professionalità e bellezza al Terzo istituto comprensivo Santa Lucia
Giovedì 19 dicembre 2013 il Terzo Istituto Comprensivo “Santa Lucia” ha festeggiato il Natale con una
raffinata serata all‟insegna dell‟arte, della cultura, della bellezza e dello spettacolo dedicata al personale della
scuola e ai rappresentanti dei genitori e delle Istituzioni, nella splendida cornice dello storico edificio
ospitante la scuola “Ortigia”, in via dei Mergulensi, 4. La serata, presentata dalla docente AstridScalora, è
stata animata dalle splendide interpretazioni musicali dei maestri di strumento della scuola: Marcello
Cappellani alla chitarra, Alessandro Strano e le sorelle Olivia ed Elpidia Giardina al pianoforte, dalla
performance dell‟attrice Deborah Lentini dell‟INDA e dei cantanti Carmelo Gerbaro e Sara Cilea, giovani
talenti scoperti dall‟impresario e regista Sebastiano Rabbito della “Piccola Accademia Teatro Giovani di
Siracusa” ed attualmente impegnati in spettacoli di portata nazionale. In questo contesto di arte e cultura, non
poteva mancare il teatro, con i giovani allievi della Piccola Accademia, che hanno aperto la serata con
interpretazioni itineranti lungo l‟ampio atrio e la scenografica scalinata, sino alla sala dell‟evento,
appositamente restaurata e riportata al suo antico splendore. In questa atmosfera storica, tipica di altri tempi,
i giovani attori Anastasia Patania, Salvatore Canto, Roberto Bucello, Antonio Calvo e Stefano Gibilisco
hanno rappresentato temi di grande attualità, legati a Rita Adria e alle altre vittime della mafia, il cui
messaggio invita a riflettere sull‟importanza della cultura della legalità nella scuola e nella società civile.
Commuovente l‟interpretazione di Deborah Lentini delle poesie tratte dall‟ultimo libro di Gaetano Barlotta,
uomo di profonda sensibilità e cultura, che ha lasciato il segno di sé anche come Dirigente Scolastico del I
Istituto Comprensivo “Ortigia” e del “Paolo Orsi”.
L‟evento è stato voluto ed organizzato dalla Dirigente dell‟Istituto Valentina Grande, che ha inteso con esso
inaugurare una stagione dedicata all‟arte, alla cultura e alla bellezza in tutti i suoi aspetti, con il
coinvolgimenti degli Enti e delle Istituzioni e naturalmente del personale della scuola e dei piccoli allievi.
L‟arte e la cultura fanno già istituzionalmente parte dell‟Istituto, che si annovera tra gli istituti storici ad
indirizzo musicale, con una nuova attenzione dedicata anche al canto e al teatro, classico e moderno. Ma non
solo musica canto e teatro …. nella nuova offerta formativa rivolta agli allievi vi sarà anche spazio per
attività di archeologia, storia dell‟arte, educazione ambientale, educazione alla legalità, educazione sportiva e
motoria, in partenariato con le Associazioni di settore, con le quali l‟istituto si sta accingendo a sottoscrivere
Protocolli di Intesa o lavora in partenariato da molti anni.
Ortigia sarà lo scenario storico degli eventi artistico – culturali, anche con il patrocinio dell‟Assessorato alla
Pubblica Istruzione rappresentato dall‟Assessore Alessio Lo Giudice. Realizzeremo così quel collegamento
con il territorio e le sue peculiarità storico - culturali che caratterizza ormai le migliori scuole italiane e
straniere.
Possiamo fare e dare di più perché al Santa Lucia il mare e il cielo è sempre più blù…..
Il Dirigente Scolastico
Valentina Grande
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Il Dirigente Valentina Grande e il suo Staff
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La docente Deborah Lentini interpreta le poesie della Merini
Il Maestro di strumento musicale Alessandro Strano al pianoforte
Il Maestro di strumento musicale Marcello Cappellani alla chitarra
Approvato con delibera del Collegio dei Docenti n. 4 del 20/11/2013
Adottato dal Consiglio di Istituto con Delibera n. 3 del 25/11/2013