3.digestione monogastrici ruminanti2014

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Apparato digerente e Fisiologia della Digestione nei monogastrici e nei poligastrici Studiare dal libro di Bittante et al. 1999 Fondamenti di Zootecnica Capitolo 18 Zootecnica_Anna Nudda

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  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    Apparato digerente eFisiologia della Digestione

    nei monogastrici e nei poligastrici

    Studiare dal libro di Bittante et al. 1999

    Fondamenti di Zootecnica

    Capitolo 18

    Zootecnica_Anna Nudda

  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    Digestione

    complesso di fenomeni fisici di sminuzzamento dellalimento e di scissione

    chimicaper cui

    sostanze orgaiche complesse (proteine, glucidi, lipidi) contenute neglialimenti

    vengono scisse in sostanze semplici (AA, glucosio, acidi grassi) che

    assorbite dalla mucosa dellintestino vengono utilizzate nei processimetabolici

    Metabolismo: Insieme di reazioni chimiche che avvengono allinterno delle cellule

    Anabolismoreazioni che a partire da molecole semplici (es. AA) portano alla sintesidi macromolecole(es. proteine)reazioni endoergoniche: avvengono con dispendio energetico

    CatabolismoReazioni di degradazioneche a partire da molecole complesse (es. proteine) portano asostanze pi semplici

    Reazioni esoergoniche: liberano energia sotto forma di ATP e NADPHZootecnica_Anna Nudda

  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    La parola Enzima, proviene dal greco: en = dentro + zym = fermento; sostanza dinatura proteica capace di catalizzare unareazione biochimica

    Fasi della digestione

    meccanicamasticazione e movimento del tubo digerente (peristalsi) confunzione di triturare, unumidire e ammorbidire lalimento.(ptialina solo nella saliva di alcune specie uomo, maiale; azione amilasica)

    chimicaidrolisi da parte degli enzimi secreti dalle ghiandole e dallemucose del tubo digerente degli animali e di enzimi prodotti daimicrorganismi (batteri e protozoi) del digerente.

    Batteri e protozoi interessano particolarmente i ruminanti mentre neimonogastrici sono attivi (in misura limitata) in alcune specie erbivore

    solo nel colon e nel cieco (coniglio, cavallo)

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    reticolo omaso

    abomaso

    tenue

    crasso

    Intestino

    stomaco

    tenue

    crasso

    Anatomia dellapparato digerente nei ruminanti e nei monogastrici

    BOVINO SUINO

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    Stomaco dei monogastrici

    Lo stomaco dei monogastrici un

    serbatoio semplice

    in diretta comunicazione con lesofago

    attraverso uno sfintere (CARDIA),dallaltro con lintestino tenue

    (duodeno) mediante il PILORO.

    di conformazione diversa a seconda

    della specie considerata

    ha la forma di C aperta

    presenta una grande curvatura ed una piccola curvatura

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  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    La superficie della mucosa ghiandolare contiene leghiandole gastriche che sono di 3 tipi:

    1. Gh. Gastriche propriamente dette (nel fondo e nel

    corpo)2. Gh. Piloriche

    3. Gh. Cardiali

    Le ghiandole gastriche sonotubulari semplici e si trovano nellalamina propria della mucosa;

    presentano due tipi di cellule:

    cellule principali che elaboranogli enzimi pepsinogeno erennina,

    cellule parietali che produconoHCl

    Fig. di Costanzo, EdiSES, 1998Zootecnica_Anna Nudda

  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    Le ghiandole gastriche producono

    Acido cloridrico (HCl; pH ~ 2)

    Azione battericida Attivazione degli enzimi digestivi

    Denatura le proteine

    Pepsinogeno

    Enzima proteolitico inattivo

    La conversione inpepsinarichiede HCl (pepsina demolisce i legamipeptidici)

    Inizia la digestione delle proteine

    Rennina

    Solo nello stomaco dei giovani ruminanti

    Enzima proteolitico Coagulazione del latte

    Le ghiandole cardiali e piloricheproducono MUCOche protegge le pareti dello stomaco

    dallacido e dalla pepsina ed ha azione lubrificanteZootecnica_Anna Nudda

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    Succo gastricoContiene

    elevate quantit di HCl e varia per composizione in rapporto conlattivit secretiva, risultando acquoso e spiccatamente acido (pH 1)quando questa intensa, pi ricco di mucine ed ad acidit pi blanda

    durante il digiuno (pH 3).

    produzione giornaliera elevata nel cavallo anche 30 litri (uomo1,5-3 litri).

    La forte acidit presente nello stomaco (pH da 1 a 3) rendepossibile la trasformazione del pepsinogeno in pepsina, che delresto in ambiente acido esplica al meglio i suoi compiti.

    La secrezione del pepsinogeno in forma inattiva serve a impedireche l'enzima attacchi le cellule che l'hanno prodotto.

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    intestino

    Intestino tenue

    Intestino crasso

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    INTESTINO TENUEE' il segmento pi lungo dell'apparato digerente e collega lostomaco all'intestino crasso. Nellintestino tenue i processi

    digestivi si completano e hanno luogo i principali meccanismi diassorbimento.

    L'intestino tenue si divide in:

    Duodeno (prevalentemente digestione)

    Digiuno (digestione e assorbimento)Ileo (prevalentemente assorbimento)

    Lunghezza circa 40 metri nel bovino (uomo 7,5-9 m)Il duodeno prende contatto con fegato e pancreas da cui

    riceve i secreti (bile e succo pancreatico)Il digiuno sottile, allungato e avvolto a spiraleLileo lineare e comunica con il cieco

    Superficie ricoperta di villi (aumentano la superficie

    assorbente) Zootecnica_Anna Nudda

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    I villi intestinaliOrgani specifici per lassorbimentoNel centro del villo esiste un vaso linfatico chiamato vaso chilifero

    Attorno al vaso chilifero esistono fasci di cellule muscolari che decorronodalla base allapice del villoLa contrazione delle cellule muscolari comporta lo svuotamento del vasochilifero centraleIl vaso chilifero vuoto pu riassorbire nuovamente il chilo

    Altri componenti del villo:Arteria da cui origina unarete capillare

    Tra i villi sboccano le gh.

    intestinali

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    INTESTINO CRASSOL'intestino crasso la parte terminale dell'apparato digerente.

    Pi corto e di maggior calibro dellintestino tenue

    si divide in: cieco,colon e retto

    il colon(suddiviso in ascendente, trasverso e discendente), assorbe lH2O.

    In esso si completa anche lassorbimento di alcune vitamine e mineraliNel retto, la sezione pi corta, si depositano i prodotti di rifiuto, prima diessere espulsi come feci

    Nel ciecosi svolge anche attivit fermentativa

    - poco importante nel suino e nei carnivori- molto importante nelle specie erbivore monogastriche (cavallo e coniglio)Fermentazione cecale nel cavallo simile alla fermentazione ruminale

    Nellintestino crasso le fermentazioni portano alla sintesi di numerose vitaminesoprattutto del complesso B (ma lassorbimento in genere scarso)

    Assenti i villiZootecnica_Anna Nudda

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    Ghiandole accessorie

    Nel lume intestinale riversano i secreti:

    ghiandole della parete intestinale Ghiandole duodenali(prima porzione

    dellintestino) producono mucine protettive

    Ghiandole intestinali propriamente dette,

    diffuse in tutto il tenue, producono il succoenterico (ricco di enzimi digestivi)

    Ghiandole extraparietali: fegato e pancreas

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    Posto caudalmente al fegatoil pancreas esocrino comprendenumerosi acini che producono SUCCOPANCREATICOche viene convogliato

    nel dotto pancreatico che sbocca nelduodeno

    Componenti del succo pancreatico:

    bicarbonato per neutralizzare gli

    acidi (pH > 8 nei bovini) e perconsentire lattivit degli enzimi

    muco per lubrificare il chilo

    enzimi amilasi pancreatica(amidi)

    lipasi pancreatiche(lipidi)

    proteasi (es. trisinogeno) enucleasiper la demolizione diproteine e acidi nucleici

    pancreas

    coledoco

    Sbocco del dotto

    pancreatico

    gli enzimisono immagazzinati in forma inattiva (zimogeni)negli acini per

    evitare la lisi del pancreas Zootecnica_Anna Nudda

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    La pi grossa ghiandola dellorganismo.

    Nei ruminanti collocato immediatamente sotto il diaframma (muscololaminare che separa la cavit toracica da quella addominale) sul lato destro

    nei bovini adulti pu pesare 5-6 kg

    Il fegato svolge numerose funzioni nel metabolismo:

    la gluconeogenesi, ovvero la sintesi del glucosioa partire da alcuni

    amminoacidi, dall'acido lattico o dal glicerolo;la glicogenolisi, ovvero la formazione del glucosio dal glicogeno (avvieneanche all'interno dei muscoli);

    la glicogenesi, ovvero la sintesi del glicogenoa partire dal glucosio;

    sintesi di proteine plasmatiche

    rimozione dei globuli rossi vecchi con riutilizzo del Fe ed eliminazione nellefeci di bilirubina

    demolizione ed eliminazione nelle feci di farmaci e tossine;

    conversione dellammoniaca in urea, ecc..

    sintesi del colesterolo e dei trigliceridi..

    fegato

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    fegatoPRODUCE LA BILEBile: La bile un liquido di colore giallo-verde

    contieneacquapigmenti biliari (bilirubina & biliverdina)acidi biliari (sodio taurocolico)colesterolo - lecitina (un fosfolipide)sali inorganici (bicarbonati, NaCl, KCl),

    la bile emulsiona i grassi (scinde in goccioleil grasso) e aumenta la superficie espostaalla azione degli enzimi lipasici,.

    Parte della bile viene riversata direttamente nelduodeno attraverso il dotto COLEDOCOParte della bile viene accumulata nellacistifellea.

    Sul fegato alloggia lacistifellea (detta anchecolecisti o vescicolabiliare)

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    http://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Leber_Schaf.jpghttp://it.wikipedia.org/wiki/Immagine:Leber_Schaf.jpg
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    Digestione dei carboidrati: enzimi

    Nutrienti Enzimi Origine Prodotti

    Amido, glicogeno

    Maltosio

    Lattosio

    Saccarosio

    Amilasi

    Maltasi

    Lattasi

    Invertasi

    pancreas

    saliva

    Intestino T

    Intestino T

    Intestino T

    Maltosio e

    Glucosio

    Glucosio

    Glucosio &

    galattosio

    Glucosio &

    fruttosio

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    Digestione delle proteine: enzimi

    Nutrienti Enzimi Origine Prodotti

    Proteine del

    latte

    Proteine

    Polipeptidi

    Peptidi

    Rennina o

    chimosina

    Pepsina

    Tripsina

    Chimotripsina

    (succo pancreatico)

    Carbossipeptidasi

    Aminopeptidasi

    mucosa gastrica

    mucosa gastrica

    Pancreas

    Pancreas

    Pancreas

    Intestino tenue

    coagulo

    Polipeptidi

    Peptidi

    Peptidi

    Peptidi &

    amino acidi

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    Digestione dei lipidi: enzimi

    Lipasi gastricamodesta azione (nello stomaco la digestione deigrassi modesta)

    La vera digestione inizia nel duodeno:bile ha azione emulsionante sui grassi aumentandone la

    superficie di attacco

    lipasi pancreaticaidrolizza i trigliceridi producendo mono

    e digliceridi e ac. grassi + glicerolo

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    Nellintestino crasso

    Nel crasso si verifica lassorbimento di acqua elalimento indigerito (colon e cieco) assumeprogressivamente la consistenza di feci (retto)

    Si svolge anche attivit fermentativa(CIECO e

    COLON)- poco importante nel suino e nei carnivori- molto importante nelle specie erbivore monogastriche(cavallo e coniglio)

    Nellintestino crasso le fermentazioni portano allasintesi di numerose vitaminesoprattutto del complessoB ma lassorbimento in genere scarso

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    Digestione nei poligastrici

    Nei ruminanti la digestione che inizia nello stomaco

    (ABOMASO) e prosegue nellintestino tenue

    La digestione gastrica preceduta da

    FERMENTAZIONE MICROBICA che avviene nei

    PRESTOMACI (rumine-reticolo-omaso)

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    rumine

    omaso

    rumine

    esofagointestino

    Apparato digerente nei ruminanti

    solco longitudinale

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    Disposizione dei prestomaci

    Rumine: occupa parte sinistra della cavit addominale

    reticolo

    abomaso

    Disposizione: rumine a sx nella cavit addominale; cranialmente al rumine posto il reticolo e alla sua dx situato lomaso; labomaso si trovaventralmente al rumine e allomaso e caudalmente al reticoloZootecnica_Anna Nudda

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    Il rumine un voluminoso sacco (capacit 90-200 litri checorrisponde a circa 80% del volume dei prestomaci)

    Occupa pi della met sx della cavit addominale Un profondo solco longitudinale divide il rumine in sacco dorsale e

    sacco ventrale

    In corrispondenza dei solchi si trova un ispessimento della

    muscolatura della parete chiamati pilastridel rumine Caudalmente presenta due fondi ciechi

    Comunica con il reticolo mediante una apertura denominata ostiorumino-reticolare

    La mucosa del rumine nellanimale adulto di colore marrone scuro

    ad eccezione dei pilatri dove biancastra

    RUMINE

    ruminerumine

    omasoomaso

    retic

    olo

    retic

    olo

    abom

    aso

    abom

    aso

    ruminerumine

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    Mucosa delrumine

    Mucosa del rumine: unepitelio pavimentoso

    stratificato cheratinizzato con numerose

    papille di forma e dimensioni variabili (le

    papille mancano nei pilastri)

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    RETICOLO

    Localizzato cranialmente al rumine (tra rumine e

    diaframma)

    Nel bovino il pi piccolo dei prestomaci (7-12 litri nel

    bovino e 1-2 litri nella pecoracirca 5% dei prestomaci)

    Presenta 2 aperture: ostio rumino-reticolare e ostio

    reticolo-omasico

    La superficie interna mostra numerose creste di forma

    poligonale formano un reticolo simile a un alveolare

    ruminerumine

    omasoomaso

    retic

    olo

    retic

    olo

    abom

    aso

    abomaso

    ruminerumine

    Zootecnica_Anna Nudda

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    RETICOLO

    Sulla superficie del reticolo presente la doccia

    esofagea, un sorta di canale che si estende dal

    cardias, raggiunge lostio rumino reticolare per

    terminare nellostio reticolo-omasico

    Negli animali giovani molto sviluppata e serve

    per convogliare i liquidi direttamente

    nellabomaso. La mucosa che riveste la doccia

    esofagea liscia.

    ruminerumine

    omasoomaso

    retic

    olo

    retic

    olo

    abom

    aso

    abomaso

    ruminerumine

    Zootecnica_Anna Nudda

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    OMASO

    Forma ovoidale (capacit 8% del volume

    degli stomaci)

    Localizzato a destra al rumine

    Comunica con il reticolo tramite l ostio

    reticolo-omasico e con labomaso

    mediante lostio omaso-abomasico La superficie interna caratterizzato dalla

    presenza nella mucosa di lamine di

    lunghezza molto variabile

    superficie interna dellomaso

    struttura composta da pieghelongitudinali o fogli chericordano le pagine di un libro

    ruminerumine

    omasoomaso

    retic

    olo

    retic

    olo

    abom

    aso

    abom

    aso

    ruminerumine

    Zootecnica_Anna Nudda

  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    OMASO

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    duodeno

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    stomaco ghiandolare dei ruminanti in cui avviene la digestione gastrica

    Comunica con lomaso mediante lostio omaso-abomasico e con ilduodeno attraverso il PILORO

    Nello stomaco del bovino si riconoscono 4 tonache sovrapposte (simili almonogastrico):

    sierosa (formata dal peritoneo)

    muscolare costituita da elementi muscolari lisci

    sottomucosa formata da tessuto connetivo lasso+

    mucosa gastrica

    ruminerumine

    omasoomaso

    retic

    olo

    retic

    olo

    abom

    aso

    abom

    aso

    ruminerumine

    ABOMASO

    duodeno

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    Fi i l i d ll i i

  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    gas

    alimenti fibrosi

    alimenti concentrati e granelle

    Prima fase della digestione ruminale

    meccanica: lorgano presenta continui movimenti di rimescolamento della massadegli alimenti per cui gli alimenti si distribuiscono nel rumine in diversi strati a secondadel loro peso specifico

    gli alimenti pi leggeri (quelli fibrosi) si dispongono in superficiequelli pi pesanti al di sotto

    il rimescolamento ha la funzione di portare la massa verso lesofago per il rigurgito delbolo mericico alla bocca - rimasticazione - nuova deglutizione RUMINAZIONE

    il bolo pi denso si deposita nel sacco del rumine

    Fisiologia della ruminazione

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  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    RUMINAZIONELa ruminazione avviene prevalentemente quando gli animali sono in riposo e nonquando mangiano

    il rigurgito delle ingesta dal reticolo, seguito da una rimasticazione(masticazione mericica) e rideglutizione. Consente una migliore digestionemeccanica della fibra aumentando la superficie esposta allattacco batterico.

    Il rigurgito inizia con la contrazione del reticolo ed il concomitante rilasciodello sfintere esofageo che permette al bolo di raggiungere lesofago.

    Il bolo trasportato nella bocca attraverso movimenti peristaltici inversi.

    Il fluido del bolo viene spremuto con la lingua e reinghiottito, mentre il boloviene rimasticato e poi deglutito.

    La motilit del rumine fondamentale:per consentire il ritorno in bocca dellalimento

    per rimescolare il contenuto ruminale

    Per fravorire leruttazione dei gas di fermentazione

    per spingere gli alimenti pi sminuzzati verso labomasoZootecnica_Anna Nudda

  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    RUMINAZIONE

    Attivita ruminatoria:

    11-12 ore per giorno

    40.000 atti ruminatori per giorno

    Produzione di saliva: 180 l/d nei bovini, 15-18 nei piccoli ruminanti

    Cresce al crescere del contenuto di fibra della dieta

    effetto di lubrificazione; effetto tampone nel rumine (stabilizza il pHruminale)

    La ruminazione avviene prevalentementequando gli animali sono in riposo e non quando

    mangiano.Nel grafico mostra il tempo speso nelpascolamento e nella ruminazione da bovini(Lofgreen et al., J Animal Sci 16:773, 1957).

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  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    gli alimenti pi densi, presenti nella parte craniale del sacco delrumine, vengono spinti nel reticolo e da qui passano nellomaso.

    La funzione dellomaso ancora non del tutto chiara,

    In genere gli alimenti vengono trattenuti nellomaso per unperiodo limitato.

    Dallomaso gli alimenti passano nellabomaso(vero stomaco

    ghiandolare)

    Fisiologia della ruminazione

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  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    ABOMASO

    digestione gastrica simile a quella dei monogastrici

    (secreti acidi con funzione molto simile a quella dei monogastrici)

    avviene anche la digestione della massa batterica

    proveniente dal rumine grazie alla presenza del

    lisozima(enzima non secreto nello stomaco dei

    monogastrici).

    Il lisozima un gruppo di enzimi che catalizzanolidrolisi di specifici legami glicosidici nei

    mucopolissacaridi che costituiscono la parete cellulare

    dei batteri

    Zootecnica_Anna Nudda

  • 5/26/2018 3.Digestione Monogastrici Ruminanti2014

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    condizioni di anaerobiosi

    microflora ruminale

    batteri:

    cellulosolitici

    emicellulosolitici

    amiloliticiproteolitici

    protozoi:100.000-1.000.000/ml

    (ruolo non ben conosciuto - intensa attivit proteolitica)

    funghi

    temperatura nel rumine: 38-40C

    pH: 6.2-6.5

    10-100 mld/ml

    Nel rumine avviene la fermentazione ruminale

    Zootecnica_Anna Nudda

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    Prodotti principalidelle fermentazioni ruminali

    Acidi Grassi Volatili (AGV)acido acetico (C2) CH3COOHacido propionico (C3) CH3CH2COOHacido butirrico (C4) CH3CH2CH2COOH

    sono assorbiti dalle mucose del rumine

    in media il 60 - 80 % dellenergiache i ruminanti ricavano dagli alimentideriva dagli AGV

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    Di ti d i CARBOIDRATI i i ti

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    Digestione dei CARBOIDRATI nei ruminanti

    cellulosa, emicellulosa, amido

    Acidi Grassi Volatili (AGV)

    Acido acetico (C2) Acido propionico (C3)

    Acido butirrico (C4)

    CH3-CH2-COOH.CH3COOH.

    CH3CH2CH2-COOH

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    Prodotti principalidelle fermentazioni ruminali

    Gas: CO2+ CH4La fermentazione nel rumine genera anidride carbonica [CO2] e metano[CH4] )gas che vengono eliminati con leruttazione

    gas prodotti: circa 50 litri/ora nel bovino (500-700 l/die)

    e 5 l/h negli ovini e capriniperdita energetica sotto forma di CH4: 5 -10 % dell Energia Lorda della

    dieta

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    i componenti nutritivi alimentari vengano in parte degradati nel rumine perfermentazione ed in parte sfuggano indegradati (sostanze by-pass) verso ladigestione gastro-intestinale.

    Dalla fermentazione ruminale dei carboidrati, sono prodotti i cosidetti acidigrassi volatili (AGV): acetico, propionico e butirrico.

    Nel rumine i le proteine e la quota di azoto non proteico (NPN)sono utilizzatidai microrganismi ruminali per la sintesi di proteine microbiche (proteine di altovalore biologico).

    Nel rumine i grassinon vengono utilizzati come subtrati fermentativi.

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    Con razioni ricche in foraggiA. acetico: 65-75% degli AGV prodotti

    A. propionico: 15-20%A. butirrico: 10%

    Con razioni ricche in concentratiA. acetico: 55-60% degli AGV prodottiA. propionico: 30-35%

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    amidi

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    Differenza nella digestione fra carboidrati di riserva e strutturali

    amidofermentazione molto rapida

    cellulose ed amicellulosefermentazione lenta

    lignina inattacabile dai batteri e protegge le pareti cellulari dalla

    fermentazione

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    Rapporto Foraggi:Concentrati nella dieta

    Landamento dei processi fermentativi ruminali fortemente condizionato dal

    rapporto Foraggi (ricchi di fibra lentamente fermentata) e Concentrati (ricche di

    amido rapidamente fermentato)

    Razione ad alto contenuto in Foraggi

    - lunghi tempi di ruminazione per cui produzione lenta di AGV

    - elevata produzione di saliva

    - netta prevalenza di acetico su propionico

    per cui il pH ruminale rimane costante su valori di 6,2-6,5.

    Razione ad alto contenuto in concentrati

    - brevi tempi di ruminazione per cui produzione rapida di AGV

    - bassa produzione di saliva

    - netta prevalenza di propionico su acetico

    - il pH ruminale scende a valori

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    Conseguenze per basso pH ruminale

    Con la riduzione del pH diminuisce la digestione dei foraggi della dietadovuta al fatto che i batteri cellulosolitici riducono la loro attivit (fino acessarla con pH

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    Conseguenze per basso pH ruminale

    acidosi acutapu manifestarsi in seguito a eccessiva e rapidaingestione di concentrati che nel rumine provocano improvvisa edelevata produzione di AGV e quindi improvviso crollo del pH

    Se il pH scende a valori

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    METEORISMO

    Alterazione ruminale che si verifica quando lanimale

    non riesce ad eliminare i gas tramite eruttazione

    i gas si accumulano nel rumine creando gonfioripericolosi per la vita dellanimale

    causa pi frequente: eccessiva ingestione di erbamedica giovane o trifoglio che contengono saponineresponsabili della formazione di schiuma cheintrappola i gas

    meteorismo anche in animali allingrasso alimentaticon diete molto ricche di amido e povere di foraggio

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    A differenza dei monogastrici la scissione delle

    proteine nel rumine non si ferma alla produzionedi AMINOACIDI ma prosegue con reazioni dideaminazioneche portano al distacco del gruppoaminico (-NH2) che viene trasformato inammoniaca (NH3)

    Digestione delle proteine nei ruminanti

    circa il 60-70% delle proteine di origine alimentare viene degradato ad NH3nel rumine e solo il 30-40% attraversa il rumine e passa allabomaso(proteine by-pass)

    LNH3 viene incorporata dai batteri per sintetizzare proteine necessarieper laccrescimento e la loro moltiplicazione

    Lutilizzazione dellNH3 da parte dei batteri ruminali dipende dalla capacitdei batteri di moltiplicarsi. La capacit di moltiplicarsi in relazione con ladisponibilit di energia

    aminoacido

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    se la produzione di NH3 non accompagnata dalla utilizzazione deibatteri (capacit di utilizzazione legata alla disponibilit di energia)

    la NH3 in eccesso si accumula nel rumine, passa dal rumine al sangue,dal sangue al fegato dove viene detossificata in urea.

    Lurearientra nel circolo sanguigno e viene eliminata con le urine

    Gruppo amminico

    Gruppo carbossilicoZootecnica_Anna Nudda

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    Questo comporta spreco di proteine alimentari che vengonodegradate senza poter essere utilizzate n dai batteri n dairuminanti

    causa uno stato di affaticamento epatico e talvolta di intossicazioneallanimale

    al contrario.carenza di proteine alimentari con buona disponibilitdi energia comporta mobilizzazione delle proteine corporee eriduzione della moltiplicazione batterica

    In buone condizioni passano nellabomaso 100-120 g di proteine/kgdi S.O. fermentata nel rumine + la proteina by-pass

    il 75% della PG che esce dal rumine proteina batterica

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    Digestione dei lipidi

    Nel rumine

    limitata degradazione da parte di lipasi di origine microbica

    elevata idrogenazione degli AG insaturi da parte dei batteri(la maggior parte degli AG che arrivano allintestino sono saturi)

    Le diete dei ruminanti contengono bassa quantit di lipidi (2-3% sulla SS) chenon esercitano nessun effetto di rilievo sulle fermentazioni ruminali

    grassi >6-8% manifestano azione depressiva sullattivit batterica conconseguente peggioramento della digestione e della ingestione di foraggi

    in bovine altamente produttive per aumentare la concentrazione energeticadella razione (senza aumentare la dose di concentrato che porterebbe afenomeni di acidosi) si ricorre allimpiego di grassi protetti o by-pass

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    Di i li i li i i

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    Digestione negli animali giovani

    Nei ruminanti in fase di allattamento la digestione prevalentemente abomasale (rennina, pepsina, HCl) - Il rumine non sviluppato

    il passaggio dal sistema monogastrico al sistema poligastricointeramente sviluppato si completa soltanto verso i 4-5 mesi det

    alimentazione lattea o con sostitutivi del latte

    necessari AA essenziali e quindi proteine di alto valore biologico

    digerita facilmente la caseina che viene coagulata dalla rennina

    per i glucidi solo il lattosio digerito facilmente mentre ilsaccarosio e gli altri polissacaridi sono difficilmente digeriti

    lipasi poco attive - difficolt di emulsionare bene i grassiZootecnica_Anna Nudda

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    erbivori MONOGASTRICI

    Altri mammiferi erbivori sfruttano la

    cellulosa con lo stesso meccanismo dei

    ruminanti:CAVALLO

    CONIGLIO

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    EQUIDI

    sfruttano la cellulosa con lo stessomeccanismo dei ruminanti, ma il

    processo avviene in diverticoli

    dellintestino chiamati ciechi

    intestinali

    CIECO: sacco allungato (1m x

    25cm,capacit 35 litri)

    Non presente la cistifellea

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    IN VERDE E INDICATO IL CIECO

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    Mammiferi lagomorfi: comprendente le due

    famiglie dei Leporidae (lepri e conigli)

    Sono erbivori monogastrici.

    Le fermentazioni della fibra avvengono nel

    cieco.

    Ha la capacit di aumentare lefficienza di

    utilizzazione proteica e lingestione di vitamineattraverso la ciecotrofia.

    l'animale, dopo aver ingerito il cibo lo espelle

    sotto forma difeci molli, di colore verdastro e

    consistenza gelatinosa (ciecotrofi)), che vengono

    nuovamente ingerite e ridigerite, per poi venire

    espulse comefeci dure, di colore scuro.

    Il ciecotrofo viene reingerito dalla lepre ,che lo

    preleva direttamente dall'ano; quindi difficile

    trovarne traccia.

    La ciecotrofia avviene generalmente al mattino.

    Acido acetico: 70-85 %

    Acido butirrico: 8-20 %

    Acido propionico: 3-10 %

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    Apparato digerente DEGLI AVICOLI

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    Dipartimento di Scienze Zootecniche

    - Universit di Sassari

    Permanenza alimenti nel gozzo:

    tipo (60 g frumento, orzo o avena: 14 e 18-19 h)

    quantit (15 g: 4 e 5,5-6 h)

    Cavit orale

    esofago

    stomaco

    intestino

    Stomaco ghiandolare e muscolare

    duodeno

    ileo e digiuno

    mancano i denti

    o ingluvie

    Scienze Zootecniche - UNISS - Anna Nudda

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    Lapparato digerente- Si suddivide in cavit orale, esofago, stomaco ed intestino e nel pollo ha

    una lunghezza di circa 2,5 metri. Gli uccelli sono privi di denti per cui il cibo non subisce alcunamasticazione.Lesofago notevolmente lungo in quanto percorre tutto il collo fin dentro il

    torace; a livello del torace si allarga a formare il gozzo o ingluvie. Il gozzo, nel quale il cibo

    viene trattenuto per un certo periodo di tempo, tappezzato da una mucosa, che secerne unliquido con funzione di rammollire il cibo, e da una tonaca muscolare molto robusta chedetermina le contrazioni della parete e quindi la discesa degli alimenti. La permanenza degli

    alimenti nel gozzo varia a seconda della loro quantit e qualit: ad esempio 60 g di frumento, diorzo o di avena restano nel gozzo del pollo rispettivamente 14, 18 e 19 ore; 15 g degli stessi

    alimenti permangono 4h e 15, 5h e 30 e 6 ore. La permanenza degli alimenti nel gozzo risulta

    prolungata da un precedente digiuno e in modo eccezionale quando i polli sono privatidellacqua. Allesofago segue lo stomacoche, negli uccelli, diviso in due parti: ilproventricolo o stomaco ghiandolare ed il ventriglio o stomaco muscolare. Nel proventricolo

    sono presenti numerose ghiandole tubolari semplici che secernono il succo gastrico. Ilventriglio ha forma rotondeggiante, leggermente schiacciata in cui molto sviluppata la parte

    muscolare; la parte interna, nella quale sono presenti numerose pieghe, molto resistente ecorneificata e permette la triturazione degli alimenti. La triturazione consentita oltrech dalla

    particolare struttura di questorgano anche dalla presenza di pietruzze o altro materiale, che gliuccelli in genere ingoiano per istinto. La presenza di pietruzze e di piccoli corpi solidi serve a

    compiere una sorta di digestione meccanica degli alimenti; in questa parte del digerente non haluogo alcuna secrezione enzimatica ma soltato la triturazione meccanica degli alimenti.

    Scienze Zootecniche - UNISS - Anna

    Nudda

    Digerente dello struzzo: 20 m di lunghezza

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    Digerente dello struzzo: 20 m di lunghezza.

    Molto sviluppati i cechi. La permanenza degli alimenti nei chiechi(circa 36 ore) paragonabile a qualla nei prestomaci dei ruminanti.Qui ad opera della microflora intestinale avvengono quelle

    fermentazioni della fibra che permettono allo struzzo di trarre lamaggior parte del suo fabbisogno energetico dall'utilizzo di unalimento altrimenti inutilizzabile.Lo struzzo adulto pu ricavare il 70% dell'energiadall'assorbimento e metabolismo degli acidi grassi volatili prodotti da

    queste fermentazioni.Lo struzzo come il cavallo non provvisto di cistifellea per cuidigerisce male i grassi (del resto poco presenti nella normale dieta diun erbivoro).La mancanza del gozzo e di un organo per l'accumulo della bile,

    rileva che l'ingestione di cibo per uno struzzo dovrebbe esseremodica e continua.E' profondamente sbagliato quindi, sia dal punto di vista fisiologicoche pratico, alimentare gli struzzi saltuariamente in quanto possonoandare incontro a pericolose indigestioni.

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