4. quadriche dello spazio reale 4.1 iperquadricheverardi/quadriche ed esercizi.pdf · quadrica è...
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Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
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4. QUADRICHE DELLO SPAZIO REALE
4.1 Iperquadriche
Le nozioni viste nei capitoli sulle coniche si possono generalizzare in varie
direzioni. Una di esse è considerare piani proiettivi su campi diversi da R.
L’ambiente più naturale è infatti il campo complesso, nel quale le classificazioni
delle coniche proiettive ed affini sono più semplici, e le altre proprietà
continuano a valere. In alternativa, si può cercare di dare un senso alla nozione
di conica in un piano proiettivo su un campo finito: si veda in proposito il testo
di Hughes –Piper citato in bibliografia.
Un’altra generalizzazione consiste nel considerare uno spazio proiettivo (reale)
di dimensione qualsiasi. L’equazione
!
Xt"A " X = 0, dove A è una matrice
simmetrica d’ordine n+1, corrisponde ad una iperquadrica di
!
"n
R( ) , che
potremmo chiamare n-quadrica. Essa è detta degenere se det(A) = 0. Il rango e la
segnatura della forma quadratica
!
Xt"A " X = 0 determinano la classificazione
dell’iperquadrica nel campo reale, mentre nel campo complesso basta solo il
rango.
Molte delle nozioni viste per le coniche continuano a valere per le n-quadriche
non degeneri. In particolare, poiché la matrice simmetrica A d’ordine n+1
possiede al massimo
!
n +2
2
"
# $
%
& ' termini distinti, l’iperquadrica è individuata da
!
n +2
2
"
# $
%
& ' (1=
n ) n +3( )2
punti distinti.
Le nozioni di tangente e polare ad una n-quadrica non degenere
!
Xt" A " X = 0 si
generalizzano in modo naturale: sia P un punto, rappresentato in coordinate
omogenee da una matrice colonna. L’iperpiano polare è
!
Pt"A " X = 0 e, se P
appartiene alla n−quadrica, allora esso è l’iperpiano tangente in P. Esso potrà
avere in comune con la n-quadrica un solo punto reale o, più generalmente, una
n-1-quadrica degenere. Come per le coniche, presi due punti distinti P, P’ sulla
n−quadrica, esiste una proiettività che trasforma la n-quadrica in sé e in
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particolare porta P in P’. In altre parole, il gruppo delle proiettività che
trasformano in sé la n−quadrica agisce transitivamente sui suoi punti. Ne segue
che se un iperpiano tangente ha in comune con la n−quadrica un dato tipo di
n−1-quadrica degenere, lo stesso accade per ogni altro iperpiano tangente.
In particolare, nel caso di n = 3, un piano ed una quadrica hanno in comune una
conica. Nel caso della tangenza, tale conica come detto è degenere. Se la
quadrica è non degenere, il piano tangente in un punto P può avere in comune
con la quadrica o il solo punto P, e avremo una quadrica a punti ellittici, oppure
una coppia di rette distinte che si incontrano in P, nei casi delle quadriche rigate
o a punti iperbolici. Una retta doppia si può avere solo se la quadrica è un cono,
ossia se r(A) = 3, cioè in qualche caso degenere.
Continua a valere il teorema di reciprocità: se l’iperpiano polare di P passa per
Q, l’iperpiano polare di Q passa per P. Vale anche la proprietà della quaterna
armonica su ogni retta secante la n-quadrica.
Dal punto di vista affine, le n−quadriche non degeneri di
!
Rn si ripartiscono in
numerose sottoclassi, a seconda della n-1-quadrica che hanno in comune con
l’iperpiano improprio. Si possono distinguere le n-quadriche a centro, in cui il
polo dell’iperpiano improprio è un punto proprio, e quelle in cui tale polo è un
punto improprio. Gli iperpiani diametrali sono gli iperpiani polari dei punti
impropri, e passano tutti per il centro. Vediamo alcuni dettagli sulle forme
canoniche. (Si faccia attenzione al mutare di significato dei simboli precedenti).
Siano X il vettore colonna generico di
!
Rn , A una matrice simmetrica non nulla
d’ordine n, B un vettore colonna di
!
Rn , c un numero reale. In coordinate non
omogenee, posto cioè
!
x0 = 1, l’equazione di una n-quadrica affine è:
!
Xt" A " X + 2 #B
t" X + c = 0 (1)
Cerchiamo di ridurla a una forma canonica di tipo metrico, ossia con
trasformazioni isometriche dello spazio euclideo
!
Rn . Incominciamo cercando
una traslazione
!
X = " X + L che elimini se possibile i termini di I grado. Sostituendo
in (1), con qualche passaggio si ha:
!
" X t # A # " X + 2 $ L
t # A + Bt%
& '
(
) * # " X + L
t # A # L + 2 $Bt # L + c%
& '
(
) * = 0
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Affinché siano nulli i termini di I grado occorre che
!
Lt " A + B
t#
$ %
&
' ( sia il vettore riga
nullo, ossia che risulti
!
A " L + B = 0 (vettore-colonna nullo).
Poniamo
!
" = det A( ) e distinguiamo due casi:
A)
!
" # 0. Allora il sistema
!
A " L + B = 0 ha soluzione unica, ossia esiste il vettore L
tale che la traslazione
!
X = " X + L azzera i termini di I grado. Si verifica facilmente
che L è il polo dell’iperpiano improprio, ossia è il centro della n-quadrica.
Fissiamo l’origine delle coordinate in tale punto L: allora l’equazione
dell’iperquadrica diventa:
!
" X t # A # " X + L
t # A # L + 2 $Bt # L + c%
& '
(
) * = 0
Calcoliamo il termine noto. Poiché
!
Lt" A + B
t= 0, segue:
!
Lt " A " L + 2 #Bt " L + c = L
t " A + Bt$
% &
'
( ) " L + B
t " L + c = Bt " L + c
Ora, la matrice della n-quadrica proiettiva è esprimibile a blocchi così:
!
c Bt
B A
"
#
$ $
%
&
' ' .
Mostriamo che il suo determinante Δ è uguale a
!
" # Bt $ L + c
%
& '
(
) * . Per la regola di
Cramer, posto
!
" i il determinante ottenuto sostituendo l’i-esima colonna di δ con
la colonna –B, la i-esima componente di L è
!
" i/δ. Se ora sviluppiamo Δ secondo la
prima riga, si ha proprio:
!
" = c # $ + bi # $ i
i=1
n
% = c # $ + Bt & L # $ = c + B
t & L'
( )
*
+ , # $ .
Allora, l’equazione della n-quadrica dopo la traslazione è diventata:
!
" X t# A # " X +
$
%= 0 (2)
Scegliamo ora una base ortonormale di autovettori della matrice simmetrica A,
relativi agli autovalori
!
" i, 1 # i # n , tutti ovviamente non nulli avendo δ come
prodotto. Detta P la matrice che ha per colonne le coordinate dei vettori della
nuova base, si ha
!
P"1
= Pt e
!
Pt " A " P =
#1 K 0
K K K
0 K #n
$
%
& & &
'
(
) ) ) .
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Posto
!
" X = P # Y , ne segue l’equazione canonica metrica
!
" i # yi2
i=1
n
$ +%
&= 0 ,
ottenuta in definitiva con l’isometria
!
X = P " Y + L .
Di qui, con la stessa tecnica vista per le coniche, se
!
" # 0 si arriva all’equazione
canonica
!
±yi2
i=1
n
" +1 = 0 di una n-quadrica affine a centro e non degenere.
Osservazioni 4.1.1 a) Se
!
" = 0, la n-quadrica è un iper-cono col vertice nel
punto L. L’equazione canonica affine è
!
±yi2
i=1
n
" = 0 e, in questa forma, è costituito
da rette uscenti dall’origine.
b) Posto
!
f X( ) = Xt" A " X + 2 #B
t" X + c , un punto L è il centro della n−quadrica
f(X) = 0 se e solo se
!
"f( ) L( ) = 0.
B) Il caso
!
" = 0. Procediamo in senso opposto al caso precedente, partendo da
una base ortonormale
!
V1, V2,K, Vn{ } di autovettori di A, relativi agli autovalori
!
" i, 1 # i # n , dove però stavolta siano non nulli i primi r, mentre i restanti siano
nulli. Sia come prima P la matrice ortogonale di passaggio. Posto
!
X = P " # X e
!
" A = Pt# A # P , A’ è la matrice che ha sulla diagonale gli autovalori di A e per il
resto tutti zeri. Per la n-quadrica si ha allora l’equazione:
!
f " X ( ) = " X t # " A # " X + 2 $ B
t # P%
& '
(
) * # " X + c = 0. (3)
Sia ora
!
V =
x 1
K
x n
"
#
$ $ $
%
&
' ' ' un vettore di
!
Rn . Cerchiamo di determinare V in modo che con
la traslazione
!
" X = Y + V si possano eliminare i termini di I grado contenenti
!
" x i, 1 # i # r ed il termine noto. Sostituiamo in (3) ed eseguiamo alcuni
raccoglimenti, ottenendo:
!
Yt " # A " Y + 2 $ V
t " # A + Bt " P
%
& '
(
) * " Y + V
t " # A " V + 2 $Bt " P " V + c%
& '
(
) * = 0 (4)
Notiamo che il termine noto è
!
f V( ) . Poniamo ora
!
V0 = " A # V . Le sue coordinate
sono nulle dalla r+1-esima in poi, mentre le prime r sono del tipo
!
" i # x i . Ciò
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posto, i coefficienti dei termini di I grado sono le coordinate di
!
V0 + Pt" B.
Azzeriamo se possibile le prime r coordinate di questo vettore. Avremo il sistema
!
" i # x i + Vit$ B = 0, 1 % i % r , da cui ricaviamo subito
!
x i = "Vi
t# B
$ i
, 1 % i % r .
Pertanto, scelto V in modo che le sue prime r coordinate soddisfino la
condizione appena trovata, nell’equazione (4) i termini di I grado in
!
y1,K, yr
hanno i coefficienti nulli.
Ora valutiamo il termine noto, che è come detto
!
f V( ) . E’ nullo se e solo se V
appartiene alla n-quadrica.
Se ci limitiamo al caso delle n-quadriche non degeneri, la matrice A deve avere
rango almeno n-1, quindi al più un autovalore nullo. Nel caso attuale, dunque, si
ha r = n-1. Abbiamo allora solo un termine di I grado,
!
2 " Bt # Vn$
% &
'
( ) " yn , il cui
coefficiente è necessariamente non nullo altrimenti la quadrica sarabbe
degenere. L’equazione è quindi:
!
" i # yi2
i=1
n$1
% + 2 # Bt & Vn'
( )
*
+ , # yn + f V( ) = 0
Ma ora l’unica coordinata libera di V è
!
x n . Poiché A’ ha l’ultima riga e l’ultima
colonna nulle, l’equazione
!
Vt" # A " V + 2 $B
t" P " V + c = 0 contiene l’incognita
!
x n
solo di I grado, con coefficiente
!
2 "Bt# Vn $ 0 , quindi è possibile ricavarla ed
ottenere in definitiva l’equazione canonica metrica:
!
" i # yi2
i=1
n$1
% + 2 # Bt & Vn'
( )
*
+ , # yn = 0.
Una n-quadrica di questo tipo è tangente all’iperpiano improprio, nel punto di
coordinate proiettive omogenee
!
0,0,K, 0,1[ ]n+1
1 2 4 4 3 4 4 , e potremmo chiamarla
iper−paraboloide. Il punto V è il suo vertice. Di qui, con trasformazioni diagonali
è possibile ottenerne l’equazione canonica affine
!
±yi2
i=1
n"1
# " yn = 0.
Osservazione. Se la matrice A ha rango n-1 e la matrice della n-quadrica
proiettiva ha determinante nullo, allora la n-quadrica si chiama iper-ciclindro.
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4.2 Quadriche
Vediamo ora nel caso n = 3 la classificazione delle quadriche non degeneri.
Come nel caso delle coniche, dati due punti P, P’ esiste sempre una proiettività
che muta la quadrica in se stessa e porta P in P’, quindi muta il piano tangente in
P in quello in P’. Ne segue che in ogni punto P il piano tangente interseca la
quadrica solo nel punto P (punto ellittico) oppure in due rette distinte (punto
iperbolico). In quest’ultimo caso, la quadrica si dice rigata. Abbiamo almeno i
casi seguenti:
tipo classificazione prototipo punti figura
a centro ellissoide
immaginario
!
x2
a2+
y2
b2+
z2
c2+1 = 0
ø ø
a centro ellissoide reale
!
x2
a2+
y2
b2+
z2
c2= 1
ellittici
a centro iperboloide a due
falde
!
x2
a2"
y2
b2"
z2
c2= 1
ellittici
a centro iperboloide a una
falda
!
x2
a2+
y2
b2"
z2
c2= 1
iperbolici
Non a
centro paraboloide ellittico
!
z =x2
a2+
y2
b2
ellittici
Non a
centro paraboloide
iperbolico
!
z =x2
a2"
y2
b2
iperbolici
Infatti, dal punto di vista metrico, come accade per n = 2, ogni quadrica non
degenere a centro è isometrica ad una di equazione
!
" i # xi
2
i=1
3
$ +%
&= 0. Avremo
così varie combinazioni di segni e coefficienti, fino alla forma canonica metrica
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!
±xi
2
ai
2i=1
3
" = ±1, dove i numeri positivi
!
ai sono detti semiassi. Nel caso dei
paraboloidi, si ha l’equazione canonica metrica
!
±xi
2
ai
2i=1
2
" + x3 = 0.
Nel caso delle quadriche a centro, la classificazione può avvenire calcolando i 4
coefficienti dell’equazione canonica. Nel caso dei paraboloidi, conviene spesso
studiare la conica all’infinito, per vedere se si hanno punti ellittici o iperbolici.
Esercizio 4.2.1. Sia data la quadrica di equazione
!
5x2+ 2xy " xz "7x "2y + 2 = 0.
a) Si classifichi la quadrica.
b) Si dimostri che è il luogo delle rette incidenti le due rette
!
x = 0
y = 1
" # $
e
!
x = 1
z = 0
" # $
e
parallele al piano
!
5x + 2y " z = 0.
c) Si trovino l’equazione del piano tangente e della retta normale in un suo
punto.
d) Si classifichi la conica intersezione della quadrica col piano z+2y = 0.
Svolgimento. Si identifichino x, y, z con
!
x1,
!
x2 e
!
x3, mentre
!
x0 indichi la
coordinata impropria. Conviene moltiplicare per 2 i coefficienti, per comodità.
Allora:
!
A =
4 "7 "2 0
"7 10 2 "1
"2 2 0 0
0 "1 0 0
#
$
% % % %
&
'
( ( ( (
, det(A) = 4;
!
A00 =
10 2 "1
2 0 0
"1 0 0
= 0. Si tratta allora di un
paraboloide. Poiché la conica intersezione col piano improprio è
!
5x2+ 2xy " xz = 0 e si spezza nelle due rette improprie reali
!
x = 0 e
!
5x + 2y " z = 0,
si tratta di un paraboloide iperbolico.
b) I punti delle due rette hanno coordinate
!
R = 0,1,u( ) ed
!
S = 1, v,0( ) . La retta RS
ha equazione
!
x = 0 + t "(1# 0)
y = 1+ t "(v #1)
z = u + t "(0 #u)
$
% &
' &
, ossia
x = t
y = 1+ t "(v #1)
z = u # t "u
$
% &
' &
, ed ha vettore direttore
!
U = 1, v "1,"u( ) . Il piano
!
5x + 2y " z = 0 ha vettore normale
!
N = 5,2,"1( ) . La retta RS
è parallela al piano se e solo se U è perpendicolare ad N, ossia se e solo se
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!
5 "1+ 2 " v #1( ) + #1( ) " #u( ) = 0 , da cui segue
!
u + 2v + 3 = 0 . Eliminiamo ora i
parametri t e v, avendo posto
!
u = "2v "3. Si ottiene:
!
5x2+ 2xy " xz "7x "2y + 2 = 0,
ossia la quadrica data.
c) Un punto della quadrica è per esempio
!
P = 0,1,0( ) , ossia, in coordinate
omogeneee,
!
P = 1,0,1,0[ ]. Il piano tangente ha coefficienti dati da
!
P " A , ossia
!
2,"5,"2,0[ ] , quindi ha equazione -5x-2y+2 = 0. La normale in P (ossia la
perpendicolare al piano tangente) ha equazione:
!
x = 0 "5t
y = 1"2t
z = 0 + 0t
#
$ %
& %
, ossia
!
y = 1+ 2x/5
z = 0
" # $
.
d) Il piano z+2y = 0 interseca la conica all’infinito della quadrica nei due punti
distinti
!
0,0,1,"2[ ] e
!
0,4,"5,10[ ] , quindi la conica intersezione del piano con la
quadrica è un’iperbole o una coppia di rette incidenti. Il polo P del piano si
ottiene col prodotto
!
0,0,2,1[ ] " A#1 = 1,1
2,1
4,#
3
2
$
% &
'
( ) =
1
2,1
4,#
3
2
*
+ , ,
-
. / / , e non appartiene al
piano, perciò il piano non è tangente alla quadrica. Allora, la conica intersezione
non è degenere e quindi è un’iperbole.
Esercizio 4.2.2. Si classifichi la quadrica di equazione:
!
x2+ 2y "z #2y #2 = 0 .
Svolgimento: la sua matrice è
!
"2 0 "1 0
0 1 0 0
"1 0 0 1
0 0 1 0
#
$
% % % %
&
'
( ( ( (
, ed ha determinante
!
" = 2 # 0,
mentre la sottomatrice dei termini di II grado
!
1 0 0
0 0 1
0 1 0
"
#
$ $ $
%
&
' ' ' ha determinante -1 ed
autovalori 1, 1, -1. Si tratta quindi di un iperboloide ad una falda, la cui
equazione canonica è
!
x2
2+
y2
2"
z2
2= 1. Poiché i primi due autovalori sono
uguali, l’iperboloide è di rotazione intorno all’asse z
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5. ESERCIZI FINALI
5.1 Testo degli esercizi
5.1.A - Piani e spazi proiettivi e collineazioni
A.1 - Si trovi l’espressione algebrica della prospettività di centro
!
O = 1,0,0[ ] , asse
la retta di coefficienti
!
1,1,1[ ] e che porta il punto
!
P = 0,0,1[ ] nel punto
!
" P = 1,0,1[ ] .
A.2 – Se si compongono due prospettività, di centri O, O’ ed assi s, s’, che cosa si
ottiene?
A.3 – Se esistesse un piano affine di ordine 12, quanti punti e quante rette
avrebbe? Potrebbe valere in un tale piano il teorema di Desargues?
A.4 - Si enunci il duale del teorema di Desargues.
A.5 - Siano dati i seguenti sei punti sul piano reale:
!
O = 0,0( ) ,
!
A = 1,0( ) ,
!
B = 0,1( ) ,
!
" O = 1,1( ) ,
!
" A = 2,4( ) ,
!
" B = 4,0( ) .
a) Determinare l’equazione dell’affinità f del piano, che trasforma O in O’, A
in A’, B in B’.
b) Dimostrare che f è una similitudine e calcolarne il rapporto.
c) Trovare gli eventuali punti uniti di f.
A.6 – a) Siano date nel piano proiettivo due rette distinte r, r’ e su di esse due
terne di punti distinti A, B, C ed A’, B’, C’. Si costruisca graficamente una
proiettività tra r ed r’, che porti A in A’, B in B’, C in C’ (si usi il teorema di
Pappo).
b) Siano date nel piano proiettivo due punti distinti O, O’ e per essi due terne di
rette distinte a, b, c ed a’, b’, c’. Si costruisca graficamente una proiettività tra O
ed O’, che porti a in a’, b in b’, c in c’ (si usi il duale del teorema di Pappo).
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106
5.1.B - Coniche
B.1 – Sia data la conica proiettiva
!
x02 "2 #x0 #x1 +2 #x1
2 " x22 = 0, il suo punto
!
P = 1,1,1[ ] ed il punto
!
O = 1,1,0[ ] . Dopo avere verificato che la conica è non
degenere, si trovino: la polare d di O; il punto P’ in cui la retta OP interseca
ulteriormante la conica; la prospettività α di centro O ed asse d, che porta P in P’.
Si verifichi che
!
"2
= id e che α trasforma la conica in sé.
B.2 - Sia data la conica proiettiva di equazione
!
x0
2" 4x0x1 + 4x1
2" x2
2= 0. Se è
degenere, si trovino le rette in cui si spezza. Se non è degenere, se ne trovi una
forma canonica.
B.3 - Per ogni t∈R sia data la conica di equazione:
!
t2 +1"
# $
%
& ' ( x
2+ t2 + 2t"
# $
%
& ' ( y
2 )5 ( t2 +1"
# $
%
& ' ( x )5 ( t2 + 2t
"
# $
%
& ' ( y = 0 .
Si trovino, al variare di t:
a) Le coniche degeneri.
b) Le circonferenze.
c) Le parabole.
B.4 - Sia data la conica di equazione
!
2x2" y2
+ 4x " y + 3 = 0 . Se ne diano la
classificazione e le forme canoniche rispettivamente proiettiva, affine, simile e
metrica.
B.5 - Sia data la conica proiettiva di equazione:
!
2x12 +2x1 "x2 + x2
2 + 6x0 "x1 #2x0 "x2 + x02 = 0 .
a) Si verifichi che non è degenere.
b) Si costruiscano i piani affini relativi alle rette
!
x0 = 0,
!
x1 = 0,
!
x2 = 0,
!
x0 + x1 + x2 = 0 e per ciascuno si classifichi la conica affine ottenuta dalla
conica proiettiva data.
B.6 – Data la parabola di equazione
!
y = x2" 6x + 5, si trovi l’equazione di
un’affinità che la trasformi in sé, ma ne muti il vertice V nel punto in cui essa
interseca l’asse y.
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B.7 - Sia data la conica
!
2x2" y2
+ 4x " y + 3 = 0 , che sappiamo essere un’iperbole.
Si trovino:
a) Il suo centro
b) I suoi assi
c) I suoi asintoti
d) La sua eccentricità
e) La polare del punto
!
P = 1,0( )
f) Se P è esterno, si trovino le tangenti condotte da P alla conica.
B.8 - Sia dato il fascio di coniche proiettive:
!
m " x1
2#2n " x0 " x1 #n " x0 " x2 + 3n #m( ) " x0
2= 0 , m,n∈R.
a) Se ne trovino i punti base.
b) Nel piano affine rispetto alla retta
!
x0 = 0, al variare di m, n non nulli si
ottengono delle parabole: si verifichi che i loro vertici, al variare dei
parametri, appartengono alla conica C di equazione
!
x2+ x " y #3x +1 = 0.
c) Si classifichi la conica C dal punto di vista metrico e se ne trovino le
caratteristiche principali.
B.9 - Sia data l’iperbole di equazione
!
x2
25"
y2
16= 1.
a) Se ne calcolino l’eccentricità e l’angolo fra gli asintoti.
b) Si determini il luogo dei punti medi delle corde dell’iperbole parallele alla
retta di equazione
!
y = x + 7.
B.10 - Si dimostri quanto affermato nella costruzione 14.18.
B.11 - Scrivere in forma canonica metrica la conica di equazione
!
3y2" 4xy +10x "10y = 0, classificarla e, se non è degenere, trovarne
l’eccentricità. Condurre infine dal punto P = (-2, 0) le tangenti alla conica, se
possibile.
B.12 - Quali coniche del piano cartesiano possono essere grafici di funzioni?
Fornire esempi nei vari casi.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
108
B.13 - Si enunci il duale del teorema di Steiner.
B.14 – a) Sia data un’ellisse di equazione canonica metrica
!
x2
a2+
y2
b2= 1.
Mediante un’omotetia, è possibile esprimerla nella forma canonica “simile”
!
h " # x 2 + # y 2 = 1, con h > 0 opportuno. Si spieghi come si fa e che relazione c’è tra
il coefficiente h e l’eccentricità. Si concluda che due ellissi sono simili ⇔ …
b) Sia data un’iperbole di equazione canonica metrica
!
x2
a2"
y2
b2= 1. Mediante
un’omotetia, è possibile esprimerla nella forma canonica “simile”
!
h " # x 2 $ # y 2 = 1,
con h > 0 opportuno. Si spieghi come si può fare e che relazione c’è tra il
coefficiente h, l’eccentricità e l’angolo fra gli asintoti. Si concluda che due
iperboli sono simili ⇔ … ⇔ …
B.15 – Si determini il gruppo G delle isometrie che trasformano in sé l’ellisse di
equazione
!
x2
a2+
y2
b2= 1. Al variare di a e b si ottengono sempre gruppi isomorfi, o
ci sono casi particolari?
B.16 – Date le due coniche
!
x2" y2
+ 2y "1 = 0 ,
!
x2"7y +19 = 0 , si consideri il
fascio da esse generato e, in questo fascio si trovino:
a) i punti base
b) le coniche degeneri
c) le parabole
d) le iperboli e le ellissi, ed il luogo dei centri di queste ultime.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
109
5.1.C - Quadriche
C.1 - Si classifichi la quadrica di equazione
!
5y2+12yz + 2x + 4 = 0 e se ne trovino
il centro, i vertici, gli assi. Si dimostri poi che è il luogo delle rette parallele al
piano di equazione
!
5y +12z = 0 ed incidenti alle rette
!
y = 0
x = "2
# $ %
e
!
y = 1
2x +12z + 9 = 0
" # $
.
C.2 - Classificare la quadrica proiettiva di equazione
!
x0 " x1 # x2 " x3 = 0. Trovare
poi il polo del piano
!
x1 + x2 = 0.
C.3 - Si classifichi la quadrica di equazione:
!
x2"2xy + 2y2
+ 2yz + z2"2y + 2 = 0 .
Si classifichi poi la conica intersezione della quadrica col piano
!
x " y = 0
C.4 – Sia data la quadrica di equazione
!
3x2+ 7y2
+ 5z2+ 4 2y "z # 9 = 0.
a) Classificarla e trovarne l’equazione canonica metrica
b) Trovarne il centro ed i piani principali
c) L’espressione algebrica della isometria che la porta a forma canonica.
d) Trovare il piano tangente in un suo punto.
C.5 – Sia data la quadrica di equazione
!
x2+ a " y2
+ z2+ 2b " x " y # 4 = 0 , a,b∈R.
a) Per quali a, b è una sfera? Trovarne centro e raggio.
b) Per quali a, b è un ellissoide di rotazione?
c) Per quali a, b è degenere e che cos’è?
d) Posto a = -4, b = 0, classificare la conica che si ottiene intersecando la
quadrica col piano z = 1.
NOTA. Nella sezione seguente si fornisce una possibile soluzione dei quesiti precedenti.
Tale soluzione non è necessariamente la migliore o l’unica. Si suggerisce pertanto di
cercare ove possibile soluzioni più eleganti, più brevi o comunque diverse da quelle
proposte.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
110
5.2. Risposte agli esercizi di geometria proiettiva
5.2.A - Piani e spazi proiettivi e collineazioni
A.1 - Si trovi l’espressione algebrica della prospettività di centro
!
O = 1,0,0[ ] , asse
la retta di coefficienti
!
1,1,1[ ] e che porta il punto
!
P = 0,0,1[ ] nel punto
!
" P = 1,0,1[ ] .
Soluzione. Una proiettività ha la forma
!
"Y = A # X , A quadrata d’ordine 3, non
singolare, λ ≠ 0. Per esteso:
!
"y0 = a00 # x0 + a01 # x1 + a02 # x2
"y1 = a10 # x0 + a11 # x1 + a12 # x2
"y2 = a20 # x0 + a21 # x1 + a22 # x2
,
a00 a01 a02
a10 a11 a12
a20 a21 a22
$
% &
' &
( 0, " ( 0
Scriviamo i punti come matrici-colonna di
!
R3. Nella prospettività il punto O è
unito; la condizione
!
"O = A #O implica
!
a10 = a20 = 0. La condizione
!
" # P = A $ P
implica
!
a02 = a22 e
!
a12 = 0 . La matrice è ora:
!
a00 a01 a22
0 a11 0
0 a21 a22
"
#
$ $ $
%
&
' ' '
Il generico punto X dell’asse ha coordinate proiettive
!
h,k,"h " k[ ] e deve
corrispondere a se stesso, ossia
!
"X = A # X . Se ne ricava subito
!
" = a11 e, di
conseguenza, si ottiene il sistema
!
h " a00 # a11 # a22( ) + k " a01 # a22( ) = 0
h " a11 # a22( ) + k " a11 + a21 # a22( ) = 0
$
% &
' & , che deve
avere per soluzione ogni possibile coppia di valori di h e k. Allora i coefficienti
devono essere nulli. Posto poi
!
a22 = 1, si ottiene la matrice
!
A =
2 1 1
0 1 0
0 0 1
"
#
$ $ $
%
&
' ' ' .
A.2 – Se si compongono due prospettività, di centri O, O’ ed assi s, s’, che cosa si
ottiene?
Soluzione. Siano f, f’ le due prospettività. Distinguiamo alcuni casi.
I) O = O’, s = s’. La composta è ancora una prospettività di centro O ed asse s, a
meno che non sia l’identità.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
111
II) O ≠ O’, s = s’. La retta OO’ è trasformata in se
stessa, e così ogni punto di s. Siano P un punto,
!
Q = " f P( ) ,
!
R = f Q( ) = f o " f P( ) ,
!
L = O " O #PR . Allora L è
un punto unito per
!
f o " f . Infatti, il suo
corrispondente in f’ è il punto K intersezione della
retta O’L con la corrispondente HQ della retta LP.
Il corrispondente di K in f è l’intersezione di OK con la corrispondente HR della
retta KQ, ossia è proprio L. Pertanto, la composta è una prospettività di centro L
ed asse s.
III) O = O’, ma s ≠ s’. Si tratta del caso duale del precedente: si ottiene una
prospettività di centro O ed asse passante per il punto comune ai due assi.
IV) O ≠ O’, s ≠ s’. La retta a = OO’ e il punto A = s∩s’ sono uniti per
!
f o " f . In
generale, però,
!
f o " f non è una prospettività. Per esserlo, una proiettività deve
possedere in
!
R3 due autospazi di dimensione 1 e 2 rispettivamente, cui
corrispondono un punto unito ed una retta di punti uniti. Ora, siano A la
matrice dell’esercizio A.1 e B la matrice della prospettività di centro
!
O = 0,0,1[ ] ,
asse la retta di coefficienti
!
2,0,1[ ] e che porta il punto
!
P = 1,0,0[ ] nel punto
!
" P = 1,0,1[ ] , ossia
!
A =
2 1 1
0 1 0
0 0 1
"
#
$ $ $
%
&
' ' ' ,
!
B =
1 0 0
0 1 0
1 0 3
"
#
$ $ $
%
&
' ' ' . Il prodotto
!
A " B =
3 1 3
0 1 0
1 0 3
#
$
% % %
&
'
( ( ( ha però
tre autovalori distinti e non può essere la matrice di una prospettività.
A.3 – Se esistesse un piano affine di ordine 12, quanti punti e quante rette
avrebbe? Potrebbe valere in un tale piano il teorema di Desargues?
Soluzione. Il piano avrebbe
!
122
+12+1 = 157 punti ed altrettante rette. In un tale
piano il teorema di Desargues non potrebbe valere, poiché esso vale solo nei
piani costruiti sui campi e non esiste un campo d’ordine 12.
A.4 - Si enunci il duale del teorema di Desargues.
Risposta. “Dati nel piano proiettivo reale due terne di rette, a, b, c ed a’, b’, c’, in
entrambi i casi non passanti per uno stesso punto, ma tali che i punti a∩a’, b∩b’,
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
112
c∩c’ siano su una stessa retta, le tre rette l, m, n congiungenti rispettivamente
a∩b con a’∩b’, a∩c con a’∩c’ e b∩c con b’∩c’passano per uno stesso punto D.”
A.5 - Siano dati i seguenti sei punti sul piano reale:
!
O = 0,0( ) ,
!
A = 1,0( ) ,
!
B = 0,1( ) ,
!
" O = 1,1( ) ,
!
" A = 2,4( ) ,
!
" B = 4,0( ) .
d) Determinare l’equazione dell’affinità f del piano, che trasforma O in O’, A
in A’, B in B’.
e) Dimostrare che f è una similitudine e calcolarne il rapporto.
f) Trovare gli eventuali punti uniti di f.
Soluzione. Un’affinità f ha equazione
!
Y = f X( ) = M " X + X0, con M matrice
d’ordine 2 non singolare. Si ha
!
X0 = f O( ) = " O . Le altre due condizioni danno
luogo ad un sistema nelle 4 incognite
!
mij. In definitiva, si ottiene
!
y1 = x1 + 3x2 +1
y2 = 3x1 " x2 +1
# $ %
. La matrice
!
M =1 3
3 "1
#
$ %
&
' ( ha le righe ortogonali, ed entrambe
hanno norma
!
10 , dunque
!
M = 10 "P, P =1 10 3 10
3 10 #1 10
$
%
& &
'
(
) ) ortogonale. Si tratta
quindi di una similitudine di rapporto
!
10 . Per trovarne i punti uniti possiamo
risolvere il sistema f(X)-X = 0, che ci dà il solo punto
!
"5
9,"
1
3
#
$ % %
&
' ( ( .
A.6 – a) Siano date nel piano
proiettivo due rette distinte
r, r’ e su di esse due terne di
punti distinti A, B, C ed A’, B’,
C’. Si costruisca graficamente
una proiettività tra r ed r’,
che porti A in A’, B in B’, C in
C’ (si usi il teorema di
Pappo).
Soluzione: si trovi prima la retta GH. La
proiettività porta P in P’.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
113
b) Siano date nel piano proiettivo
due punti distinti O, O’ e per essi
due terne di rette distinte a, b, c
ed a’, b’, c’. Si costruisca
graficamente una proiettività tra
O ed O’, che porti a in a’, b in b’, c
in c’ (si usi il duale del teorema di
Pappo).
Soluzione: si trovi prima il punto J. la
proiettività porta r in r’.
5.2.B - Coniche
B.1 – Sia data la conica proiettiva
!
x02 "2 #x0 #x1 +2 #x1
2 " x22 = 0, il suo punto
!
P = 1,1,1[ ] ed il punto
!
O = 1,1,0[ ] . Dopo avere verificato che la conica è non
degenere, si trovino: la polare d di O; il punto P’ in cui la retta OP interseca
ulteriormante la conica; la prospettività α di centro O ed asse d, che porta P in P’.
Si verifichi che
!
"2
= id e che α trasforma la conica in sé.
Soluzione. La matrice della conica è
!
A =
1 "1 0
"1 2 0
0 0 "1
#
$
% % %
&
'
( ( ( , ed ha determinante -1,
perciò la conica è non degenere. Al solito, identifichiamo i punti proiettivi con
matrici-colonna di
!
R3. La polare di O ha equazione
!
Ot" A " X = 0, ossia
!
x1 = 0. La
retta OP ha equazione
!
x0 " x1 = 0. Allora,
!
" P = 1,1,#1[ ] . Sia M la matrice della
prospettività cercata. La condizione
!
M "O = # $O e
!
M " P = # $ % P implicano:
!
m00 = "m01 + m10 + m11
m20 = "m21
# $ %
,
!
m12 = m02
m22 = "m10 "m11 "m02
# $ %
. Imponiamo ora che il
generico punto H della polare di O corrisponda a se stesso. Si ha
!
H = h,0,k[ ] . La
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
114
condizione
!
M "H = # $H per ogni h, k implica infine
!
m01 = 2 "m11
m21 = 0
# $ %
,
!
m02 = 0
m10 = 0
" # $
da
cui, posto
!
m11 = 1, segue
!
M =
"1 2 0
0 1 0
0 0 "1
#
$
% % %
&
'
( ( ( . Si ha ora
!
Mt" A "M = A , quindi la
proiettività di matrice M trasforma la conica in se stessa.
B.2 - Sia data la conica proiettiva di equazione
!
x0
2" 4x0x1 + 4x1
2" x2
2= 0. Se è
degenere, si trovino le rette in cui si spezza. Se non è degenere, se ne trovi una
forma canonica.
Soluzione. Si ha subito:
!
0 = x0
2" 4x0x1 + 4x1
2" x2
2= x0 "2x1( )
2" x2
2
!
= x0 "2x1 " x2( ) # x0 "2x1 + x2( ) ,
quindi la conica è degenere ed è costituita da due rette distinte.
B.3 - Per ogni t∈R sia data la conica di equazione:
!
t2 +1"
# $
%
& ' ( x
2+ t2 + 2t"
# $
%
& ' ( y
2 )5 ( t2 +1"
# $
%
& ' ( x )5 ( t2 + 2t
"
# $
%
& ' ( y = 0 .
Si trovino, al variare di t:
d) Le coniche degeneri.
e) Le circonferenze.
f) Le parabole.
Soluzione. a) La matrice dei coefficienti ha determinante
!
"25
4t # t + 2( ) # t
2 +1$
% &
'
( ) # 2t
2 + 2t +1$
% &
'
( )
quindi la conica è degenere solo per t = 0 oppure t = -2. In entrambi i casi, si
ottiene la coppia di parallele di equazione
!
x2"5x = 0 .
b) Si ha una circonferenza solo se
!
t2
+1 = t2
+ 2t " t =1
2. Si ottiene l’equazione
!
x2+ y2
"5x "5y = 0 di una circonferenza di centro
!
5
2,5
2
"
# $ $
%
& ' ' e passante per l’origine,
quindi di raggio
!
5
22 .
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
115
c) La forma quadratica
!
t2 +1"
# $
%
& ' ( x
2+ t2 + 2t"
# $
%
& ' ( y
2 deve essere un quadrato, e ciò è
possibile solo se il coefficiente di
!
x2 o quello di
!
y2 sono nulli. Ciò implica in
definitiva t = 0 oppure t = -2, ma in entrambi i casi la conica è degenere.
Pertanto, non ci sono parabole in questa famiglia.
B.4 - Sia data la conica di equazione
!
2x2" y2
+ 4x " y + 3 = 0 . Se ne diano la
classificazione e le forme canoniche rispettivamente proiettiva, affine, simile e
metrica.
Soluzione. Dal punto di vista proiettivo, la conica è non degenere, in quanto il
suo determinante vale
!
"5
2, ed inoltre è reale, perché per esempio passa per il
punto proiettivo
!
0,1, 2" # $
% & ' . Pertanto, una possibile equazione canonica è
!
x0
2" x1
2" x2
2= 0. Dal punto di vista affine, la forma quadratica
!
2x2" y2 ha
determinante -2, ed autovalori 2 e -1, quindi si tratta di un’iperbole, la cui
equazione canonica affine è
!
x2" y2
"1 = 0. Dal punto di vista metrico, ci si
riconduce con isometrie all’equazione
!
2x2" y2
+
"5
2"2
= 0 # 2x2" y2
= "5
4. Allora,
dividiamo per il termine noto e, a meno di uno scambio tra gli assi, otteniamo la
classica forma canonica metrica:
!
x2
5 4"
y2
5 8= 1. La omotetia
!
x =" x
5 4
y =" y
5 4
#
$
% %
&
% %
trasforma
l’equazione nella forma
!
" x 2 #2 " y 2 = 1, equazione canonica “simile”.
B.5 - Sia data la conica proiettiva di equazione:
!
2x1
2+ 2x1 " x2 + x2
2+ 6x0 " x1 #2x0 " x2 + x0
2= 0 .
c) Si verifichi che non è degenere.
d) Si costruiscano i piani affini relativi alle rette
!
x0 = 0,
!
x1 = 0,
!
x2 = 0,
!
x0 + x1 + x2 = 0 e per ciascuno si classifichi la conica affine ottenuta dalla
conica proiettiva data.
Soluzione. a) La conica è non degenere, perché ha determinante -16.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
116
b) Rispetto alla retta impropria
!
x0 = 0, l’equazione della conica diventa, con le
solite convenzioni:
!
2x2+ 2x " y + y2
+ 6x #2y +1 = 0 . La forma quadratica
!
2x2+ 2x " y + y2 ha discriminante negativo, pertanto si tratta di un’ellisse. Posto
!
x = 0, si ottiene
!
y = 1, quindi si tratta di una ellisse reale.
Rispetto alla retta impropria
!
x1 = 0, la forma quadratica
!
x22 "2 #x0 #x2 + x0
2 ha
discriminante nullo, e quindi si tratta di una parabola.
Rispetto alla retta impropria
!
x2 = 0, la forma quadratica
!
2x1
2+ 6x0 " x1 + x0
2 ha
discriminante 28, quindi si tratta di un’iperbole.
Infine, rispetto alla retta impropria
!
x0 = "x1 " x2, la forma quadratica è
!
"3x1
2+ 4x2
2 e ciò dice che si tratta nuovamente di un’iperbole.
B.6 – Data la parabola di equazione
!
y = x2" 6x + 5, si trovi l’equazione di
un’affinità che la trasformi in sé, ma ne muti il vertice V nel punto in cui essa
interseca l’asse y.
Soluzione. La parabola in oggetto è il grafico di un polinomio p(x) di II grado.
L’ascissa del vertice V si trova uguagliando a 0 la derivata del polinomio, ossia
!
2x " 6 = 0 # x = 3# y = p 3( ) = "4 . Il punto in cui la parabola taglia l’asse y è
!
Q = 0,5( ) . Sia
!
x = m11 " # x + m12 " # y + b1
y = m21 " # x + m22 " # y + b2
$ % &
l’affinità inversa. La condizione
!
Q " V
implica
!
b1 = 3"5m12
b2 = "4 "5m22
# $ %
. Sostituiamo nell’espressione dell’affinità, poi
sostituiamo nell’equazione della parabola:
!
m112" # x 2 + 2m11m12 " # x " # y $10m11m12 " # x + m12
2" # y 2 $10m12
2" # y +
!
+ 25m122"m21 # $ x "m22 # $ y + 5m22 = 0.
ed imponiamo che l’equazione abbia i coefficienti proporzionali a quelli
dell’equazione data, poiché le soluzioni devono essere le stesse. Segue subito che
devono essere nulli i coefficienti di x’y’ e di
!
" y 2, quindi
!
m12 = 0.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
117
Così sfoltita, l’equazione diventa:
!
m112" # x 2 $m21 " # x $m22 " # y + 5m22 = 0 , ed
allora si deve avere:
!
" = m11
2
6" = m21
5" = 5m22
" = m22
#
$
% %
&
% %
, e quindi
!
m22 = m11
2
m21 = 6m11
2
"
# $
% $
. Posto
!
m11 = k , ne
risulta
!
x = k " # x + 3
y = 6k2 " # x + k2 " # y $5k2 $ 4
% & '
, k ≠ 0. Questa è in realtà l’equazione
dell’affinità inversa, ma basta risolvere rispetto ad x’ e y’. Abbiamo così trovato
infinite affinità che soddisfano le condizioni poste.
B.7 - Sia data la conica
!
2x2" y2
+ 4x " y + 3 = 0 , che sappiamo essere un’iperbole.
Si trovino:
g) Il suo centro
h) I suoi assi
i) I suoi asintoti
j) La sua eccentricità
k) La polare del punto
!
P = 1,0( )
l) Se P è esterno, si trovino le tangenti condotte da P alla conica.
Soluzione. a) Si possono usare varie
tecniche per trovare il centro: o come
polo della retta impropria, o come
punto che annulla le due derivate
parziali, oppure mediante il
completamento dei quadrati. La più
rapida sembra l’usare le derivate
parziali:
!
4x + 4 = 0
"2y "1 = 0# C = "1,"
1
2
$
% & &
'
( ) )
* + ,
- , .
Col completamento dei quadrati si avrebbe:
!
2 x +1( )2" y +
1
2
#
$ % %
&
' ( (
2
+ 3"2+1
4
#
$ % %
&
' ( ( = 0
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
118
b) Poiché manca il termine in xy, gli assi di simmetria sono paralleli agli assi
coordinati, e passano per il centro. Dunque, gli assi sono le rette
!
x +1 = 0 e
!
2y +1 = 0.
b) Per trovare gli asintoti, si potrebbe considerare il fascio di rette per C e
cercare la condizione di tangenza. Oppure, trovare i due punti impropri
!
L = 0,1, 2" # $
% & ' ,
!
M = 0,1," 2# $ %
& ' ( e congiungerli col centro
!
C = 2,"2,"1[ ] . Le rette CL e
CM hanno equazioni
!
1"2 2# $ %
& ' ( x0 "2 2x1 + 2x2 = 0 e
!
1+ 2 2" # $
% & ' x0 + 2 2x1 + 2x2 = 0 .
Riportate in coordinate cartesiane e in forma esplicita, forniscono:
!
y = 2x + 2 "1
2
#
$ % %
&
' ( ( e
!
y = " 2x " 2 +1
2
#
$ % %
&
' ( (
c) L’eccentricità si calcola trovando dapprima l’equazione canonica, già calcolata
nell’esercizio B4 . Si ha
!
x2
5 4"
y2
5 8= 1, quindi i semiassi sono
!
a = 5 2
b = 5 8
"
# $
% $ , quindi
!
c = a2
+ b2
=30
4" e =
c
a=
30
4
5
2=
6
2
d) Posto
!
P = 1,1,0[ ] , poiché la matrice della conica è
!
A =
3 2 "1 2
2 2 0
"1 2 0 "1
#
$
% % %
&
'
( ( ( , allora
l’equazione della polare è
!
P " A " X = 0, dunque risulta
!
5+ 4x "1
2y = 0 , o anche
!
y = 8x +10 .
e) Poniamo, nella conica,
!
y = 8x +10 , ed otteniamo
!
"62x2"164x "107 = 0 . Il
discriminante è positivo, quindi il punto P è esterno, e le tangenti da P
all’iperbole esistono. Si possono trovare mediante il fascio di rette per P, oppure
trovando i punti intersezione tra la polare di P e la conica, e poi congiungendoli
con P. Con la prima tecnica,
!
y = m " x #1( ) , sostituito nella conica e posto uguale a
zero il discriminante dell’equazione ottenuta, si trova
!
37m2"16m "8 = 0 .
Trovate le due soluzioni, si hanno le tangenti per P.
Ecco le equazioni calcolate da Geogebra, in forma approssimata:
-0.64x - 2.17y = -0.64
1.8x - 2.48y = 1.8
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
119
B.8 - Sia dato il fascio di coniche proiettive:
!
m " x1
2#2n " x0 " x1 #n " x0 " x2 + 3n #m( ) " x0
2= 0 , m,n∈R.
d) Se ne trovino i punti base.
e) Nel piano affine rispetto alla retta
!
x0 = 0, al variare di m, n non nulli si
ottengono delle parabole: si verifichi che i loro vertici, al variare dei
parametri, appartengono alla conica C di equazione
!
x2+ x " y #3x +1 = 0.
f) Si classifichi la conica C dal punto di vista metrico e se ne trovino le
caratteristiche principali.
Soluzione. a) si può scrivere il fascio nella forma:
!
m " x1
2# x0
2$
% &
'
( ) + n " 3 " x0
2#2 " x0 " x1 # x0 " x2
$
% &
'
( ) = 0
Di qui, basta risolvere il sistema:
!
x12 " x0
2 = 0
3 #x02 "2 #x0 #x1 " x0 #x2 = 0
$ % &
' & . Dalla seconda
equazione si ricava dapprima
!
x0 = 0 " x1 = 0, quindi si ha il punto
!
P = 0,0,1[ ] ,
da contare due volte; oppure,
!
3x0 "2x1 " x2 = 0 # x2 = 3x0 "2x1; dalla prima
equazione si ha poi
!
x1 = ±x0 " x2 = x0 # x2 = 5x0 . Abbiamo allora i due punti
proiettivi
!
Q = 1,1,1[ ] e
!
R = 1,"1,5[ ] .
b) Con la consueta convenzione, si ha
!
y =m
n" x2
#2x #m
n+ 3, che è appunto una
famiglia di parabole. Il vertice V si ricava con i consueti metodi analitici, quindi:
!
V =n
m,"
m
n"
n
m+3
#
$ %
&
' ( )
x =n
m
y = "m
n"
n
m+3
*
+ ,
- ,
) y = "x "1
x+3) x2
+ x .y"3x +1= 0
c) Si tratta di un’iperbole, infatti, ricavando la y,
si ottiene
!
y = "x "1
x+ 3. Un asintoto è la retta
!
x = 0, l’altro è la retta
!
y = "x + 3. Il centro è
quindi
!
A = 0,3( ) . Gli assi sono le bisettrici degli
asintoti, e formano quindi angoli di π/8 e 5π/8
con l’asse x. Ne segue che hanno equazioni:
!
y = tan"
8
#
$ % %
&
' ( ( ) x + 3* y = 2 +1
# $ %
& ' ( ) x + 3,
!
y = tan5"
8
#
$ % %
&
' ( ( ) x + 3* y = + 2 +1
# $ %
& ' ( ) x + 3.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
120
B.9 - Sia data l’iperbole di equazione
!
x2
25"
y2
16= 1.
c) Se ne calcolino l’eccentricità e l’angolo fra gli asintoti.
d) Si determini il luogo dei punti medi delle corde dell’iperbole, parallele
alla retta di equazione
!
y = x + 7.
Soluzione. a) I semiassi sono a = 5 e b = 4, pertanto la semidistanza tra i fuochi è
!
c = a2
+ b2
= 41 . Ne segue che l’eccentricità è
!
e =c
a=
41
5. Gli asintoti hanno
equazioni
!
y = ±b
ax " y = ±
4
5x . L’angolo (acuto) fra gli asintoti si può calcolare
per esempio come
!
2 "A ˆ O P =
!
2 " tan#14
5
$
% & &
'
( ) ) * 1,35r
b) Si può procedere
dapprima per via analitica,
considerando il sistema tra
il fascio di rette di
equazione
!
y = x + k , k∈R, e
la conica. Di qui si ottiene
l’equazione:
!
9x2
+ 50k " x + 25 k2
+16#
$ %
&
' ( = 0
Il punto medio delle radici è
!
x = "25
9k
y = "25
9k + k = "
16
9k
#
$
% %
&
% %
, quindi, eliminando k, si
ricava l’equazione
!
y =16
25x . Un altro approccio è il ricordare che il luogo cercato
è il diametro coniugato della direzione y = x+7, ossia è la polare del punto
improprio
!
0,1,1[ ] della retta y = x+7. Allora, l’equazione si ricava anche così:
!
0 = 0,1,1[ ] "#1 0 0
0 1 25 0
0 0 #1 16
$
%
& & &
'
(
) ) ) "
1
x
y
$
%
& & &
'
(
) ) )
=x
25#
y
16
$
% &
'
( ) * y =
16
25x
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
121
B.10 - Si dimostri quanto affermato nella costruzione 14.18:
“Una costruzione di ellisse ed iperbole dati una circonferenza ed un punto. Siano F e G due
punti ed H un punto di FG. Si tracci la circonferenza di centro F e raggio FH, e si prenda su di
essa un punto M. La retta FM incontri l’asse di MG in un punto P. Se G sta tra F ed H, P
descrive un’ellisse, se H sta tra F e G, P descrive un’iperbole. In entrambi i casi, F e G sono i
fuochi.”
Soluzione. Fissiamo gli assi prendendo come asse x la retta FG e come asse y la
perpendicolare per F ad FG. Possiamo anche assumere come unità di misura
!
FG,
perciò avremo
!
F = 0,0( ) ,
!
G = 1,0( ) ed
!
H = h,0( ) . Allora G sta fra F ed H se h >1,
mentre H sta fra F e G se 0 < h < 1. La circonferenza di centro F e raggio FH è
allora
!
x2+ y2
= h2. Un suo punto M ha coordinate
!
M = h "cos #( ),h " sin #( )( ) . La
retta FH ha equazione
!
y = tan "( ) # x . L’asse di MG ha equazione ottenuta
imponendo l’equidistanza del punto generico
!
x, y( ) da M e da G, ossia
!
x "1( )2
+ y2 = x "h #cos $( )( )2
+ y "h # sin $( )( )2, da cui segue:
!
2 " 1#h "cos $( )( ) " x #2 "h " sin $( ) " y + h2#1 = 0
Il sistema tra le due equazioni dà il punto P di coordinate:
!
x =
h2 "1#
$ %
&
' ( )cos *( )
2 ) h " cos *( )( )y = tan *( ) ) x
+
,
- -
.
- -
.
Ora eliminiamo θ. Sappiamo che
!
1
cos2"( )
= 1+ tan2"( ) , quindi ricaviamo il coseno
dalla prima equazione e sostituiamo nella seconda:
!
cos x( ) =2h " x
2 " x + h2#1
, quindi
!
2 " x + h2 #1$
% &
'
( ) 2
4h2 " x2#1 = tan *( )( )
2=
y2
x2+
!
" 4 h2 #1$
% &
'
( ) * x
2+ 8h2 * y2 # 4 h2 #1
$
% &
'
( ) * x # h2 #1
$
% &
'
( ) 2
= 0
Questa è l’equazione di una conica. Avendo supposto h ≠ 1, possiamo dividere
tutto per
!
4 " h2 #1
$
% &
'
( ) e sommare
!
h2
4 ai due membri, ottenendo:
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
122
!
x "1
2
#
$ % %
&
' ( (
2
+2h2
h2 "1#
$ %
&
' (
y2=
h2
4,
che con una traslazione diventa
!
" x 2 +2h2
h2 #1$
% &
'
( )
" y 2 =h2
4 e che è un’ellisse se
!
2h2
h2 "1
#
$ %
&
' (
> 0 , ossia h > 1, mentre è un’iperbole se 0 < h < 1.
B.11 - Scrivere in forma canonica metrica la conica di equazione
!
3y2" 4xy +10x "10y = 0, classificarla e, se non è degenere, trovarne
l’eccentricità. Condurre infine dal punto P = (-2, 0) le tangenti alla conica, se
possibile.
Soluzione. La conica è palesemente
un’iperbole. Infatti la matrice è
!
A =
0 5 "5
5 0 "2
"5 "2 3
#
$
% % %
&
'
( ( ( , di determinante 25,
mentre il minore
!
A00 =0 "2
"2 3 vale -4
ed ha autovalori 4 e -1. Allora, con
un’isometria si ricava l’equazione
!
4x2" y2
"25
4= 0.
La forma canonica metrica allora è:
!
x2
25 16"
y2
25 4= 1. Si ha così
!
a =5
4, b =
5
2" c = a2
+ b2=
5 5
4" e =
c
a= 5 . Per trovare le tangenti da P si
considera il “fascio”
!
y = m " x + 2( ) di rette per P, si interseca con l’iperbole e si
uguaglia a zero il discriminante, ricavandone m. L’equazione finale è:
!
61 "m2# 90 "m + 25 = 0 $ m =
45±10 " 5
61
e quindi il punto è esterno.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
123
B.12 - Quali coniche del piano cartesiano possono essere grafici di funzioni?
Fornire esempi nei vari casi.
Soluzione. Consideriamo solo le coniche non degeneri. Affinché sia il grafico di
una funzione, di dominio opportuno, occorre che ogni retta parallela all’asse y
intersechi la conica solo in un punto. Ciò è possibile solo se la conica passa per il
punto improprio
!
0,0,1[ ] dell’asse y. Si tratta quindi o di una parabola avente
l’asse parallelo all’asse y, che è appunto il grafico di una funzione polinomiale di
II grado
!
y = a " x2+ b " x + c, a # 0 , oppure di un’iperbole avente un asintoto
parallelo all’asse y, ed in tal caso, l’equazione è del tipo
!
y =a " x2 + b " x + c
m " x + q, m # 0, a, b, c( ) # 0,0,0( ), q, c( ) # 0,0( ), che è il grafico di una
funzione
!
f : R \ "q
m
# $ %
& ' ( ) R. Ecco tre esempi:
B.13 - Si enunci il duale del teorema di Steiner.
Soluzione. “Siano date due
rette distinte o ed u sul piano
proiettivo reale e sia data una
collineazione
!
" che porti o in
u. Ad ogni punto R
appartenente ad u essa
associa un punto
!
" R( )
appartenente ad o. Se il punto
!
A = o"u non corrisponde a
se stesso, allora, al variare di
R, la retta congiungente R con
!
" R( ) inviluppa una conica non
degenere”.
Nota: in figura, la collineazione α tra le due rette è ottenuta
mediante il metodo di A.6-a).
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
124
B.14 – a) Sia data un’ellisse di equazione canonica metrica
!
x2
a2+
y2
b2= 1.
Mediante un’omotetia, è possibile esprimerla nella forma canonica “simile”
!
h " # x 2 + # y 2 = 1, con h > 0 opportuno. Si spieghi come si fa e che relazione c’è tra
il coefficiente h e l’eccentricità. Si concluda che due ellissi sono simili ⇔ …
b) Sia data un’iperbole di equazione canonica metrica
!
x2
a2"
y2
b2= 1. Mediante
un’omotetia, è possibile esprimerla nella forma canonica “simile”
!
h " # x 2 $ # y 2 = 1,
con h > 0 opportuno. Si spieghi come si può fare e che relazione c’è tra il
coefficiente h, l’eccentricità e l’angolo fra gli asintoti. Si concluda che due
iperboli sono simili ⇔ … ⇔ …
Soluzione. In entrambi i casi si pone:
!
" x = x b
" y = y b
# $ %
, che è un’omotetia, Si ha allora
!
h = b a e, rispettivamente,
!
h " # x 2 + # y 2 = 1 e
!
h " # x 2 $ # y 2 = 1. Nel caso dell’ellisse, si
ha
!
c = a2" b
2= a # 1"h
2$ e =
c
a= 1"h
2 . Inversamente, data l’eccentricità e,
si ricava
!
h = 1" e2 , quindi due ellissi sono simili se e solo se hanno la stessa
eccentricità. Nel caso dell’iperbole, si ha analogamente:
!
c = a2
+ b2
= a " 1+ h2# e =
c
a= 1+ h
2# h = e
2$1
In questo caso, il numero h uguaglia il coefficiente angolare di uno dei due
asintoti. L’angolo tra gli asintoti è allora
!
" = 2 # tan$1
h( ) ; inversamente,
!
h = tan"
2
#
$ % %
&
' ( ( . Pertanto, due iperboli sono simili se e solo se hanno la stessa
eccentricità, se e solo se hanno lo stesso angolo fra gli asintoti.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
125
B.15 – Si determini il gruppo G delle isometrie che trasformano in sé l’ellisse di
equazione
!
x2
a2+
y2
b2= 1. Al variare di a e b si ottengono sempre gruppi isomorfi, o
ci sono casi particolari?
Soluzione. Un’isometria che muti in sé l’ellisse, muta in sé anche il centro O e
quindi anche il rombo costituito dai vertici, che sono i punti rispettivamente più
lontani e più vicini dal centro. Inversamente, se un’isometria muta in sé il rombo
dei 4 vertici, muta in sé le loro distanze a e b da O, quindi muta l’ellisse in sé. Il
gruppo è quindi lo stesso del rombo, ha 4 elementi, ossia le due riflessioni x, y
rispetto agli assi, l’identità e la simmetria centrale s. Tutto ciò vale per ogni
ellisse purché sia a ≠ b. Se a = b si ha una circonferenza, ed il gruppo contiene
tutte le infinite rotazioni intorno al centro e tutte le infinite riflessioni rispetto ai
diametri. Ecco la tavola del gruppo nel caso generale:
!
o id x y s
id id x y s
x x id s y
y y s id x
s s y x id
, dove :
x = simmetria di asse y = 0
y = simmetria di asse x = 0
s = simmetria centrale
rispetto all'origine
B.16 – Date le due coniche
!
x2" y2
+ 2y "1 = 0 ,
!
x2"7y +19 = 0 , si consideri il
fascio da esse generato e, in questo fascio si trovino:
a) i punti base
b) le coniche degeneri
c) le parabole
d) le iperboli e le ellissi, ed il luogo dei centri di queste ultime.
Soluzione. Il fascio ha equazione
!
" # x2 $ y2 + 2y $1%
& '
(
) * + µ # x2 $7y +19
%
& '
(
) * = 0, ossia
!
(" + µ) # x2$ " # y2 + 2" $7µ( ) # y $ " +19 #µ = 0
a) I punti base si trovano risolvendo il sistema:
!
x2 " y2+ 2y "1 = 0
x2 "7y +19 = 0
#
$ %
& % . Si sottrae
membro a membro e si ricava:
!
y2" 9 # y + 20 = 0, da cui
!
y = 4 o
!
y = 5. Sostituendo
nella II equazione si ricavano i 4 punti:
!
±4,5( ) ,
!
±3,4( )
b) Il determinante della matrice della conica generica del fascio è:
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
126
!
" # + µ( ) $ 48# + 49µ( ) $µ4
Perciò sono degeneri le coniche:
!
µ = 0 " x2# y2 + 2y #1 = 0 " x + y #1( ) $ x # y +1( ) = 0
!
µ = "# $ "y2 + 9y "20 = 0 $ y "5( ) % y " 4( ) = 0
!
µ = "48
49# $
x2
49" y2 +
62
7y "
961
49= 0 $ x + 7y "31( ) % x "7y + 31( ) = 0
e, naturalmente, si tratta delle tre coppie di rette per i 4 punti base del fascio.
c) Affinché la conica sia una parabola è necessario che abbia un solo punto
improprio, doppio. Ciò è possibile solo se uno dei due termini di II grado
sparisce, ovvero solo se
!
" + µ = 0 oppure
!
" = 0. Nel primo caso, però si ha una
conica degenere. Nel secondo, si ha l’unica parabola
!
x2"7y +19 = 0 .
d) Si ottengono ellissi se e solo se i coefficienti dei due termini di II grado hanno
lo stesso segno, ossia se
!
"# $ # + µ( ) > 0 . In caso di prodotto negativo si ottengono
iperboli o coniche degeneri. Il centro della conica generica
!
(" + µ) # x2$ " # y2 + 2" $7µ( ) # y $ " +19 #µ = 0 si ottiene uguagliando a zero le
derivate parziali rispetto ad x e y. Tenendo conto che
!
" + µ # 0 e
!
" # 0, allora si
ottiene:
!
2x " # + µ( ) = 0
$2y " # + 2# $7µ = 0%
x = 0
y =2# $7µ
2#
&
' (
) (
&
' (
) (
% x = 0, dunque il luogo è l’asse y.
Legenda:
coniche base
coniche degeneri
A, B, C, D punti base
coniche non dege-
neri.
F, H centri di coniche
del fascio, tutti
sull’asse y.
E, G quinti punti di
coniche del fascio.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
127
5.2.C - Quadriche
C.1 - Si classifichi la quadrica di equazione
!
5y2+12yz + 2x + 4 = 0 e se ne trovino
il centro, i vertici, gli assi. Si dimostri poi che è il luogo delle rette parallele al
piano di equazione
!
5y +12z = 0 ed incidenti alle rette
!
y = 0
x = "2
# $ %
,
!
y = 1
2x +12z + 9 = 0
" # $
.
Soluzione. La matrice dei coefficienti
!
A =
4 1 0 0
1 0 0 0
0 0 5 6
0 0 6 0
"
#
$ $ $ $
%
&
' ' ' '
ha determinante 36,
quindi la quadrica è non degenere. Il minore
!
A00 è nullo, quindi si tratta di un
paraboloide. Il piano improprio la interseca nella coppia di rette reali
!
y " 5y +12z( ) = 0 , quindi si tratta di un paraboloide iperbolico. Allora il suo centro
è il punto improprio
!
0,1,0,0[ ] , intersezione delle due rette e punto di tangenza
del paraboloide col piano improprio. C’è quindi un unico vertice e di
conseguenza un unico asse, che è la congiungente del vertice col punto
improprio. Per trovarli, consideriamo un piano perpendicolare all’asse, quindi di
equazione
!
x = k , intersechiamo con la quadrica ed otteniamo, su tale piano, la
conica
!
5y2+12yz + 2k + 4 = 0, la cui matrice è
!
2k + 4 0 0
0 5 6
0 6 0
"
#
$ $ $
%
&
' ' ' , e che è degenere se e
solo se k = -2. Allora, il piano x+2 = 0 è tangente alla quadrica nel vertice. Le due
rette su tale piano hanno in comune il punto y = z = 0, quindi il vertice è il
punto
!
"2,0,0( ) e l’asse è l’asse x.
Siano ora
!
R = "2,0, r( ) ,
!
S ="12s " 9
2,1, s
#
$ % %
&
' ( ( . La retta ST ha equazione parametrica:
!
x = "2+ t # "6s "5 2( )y = t
z = r + t # s " r( )
$
%
& &
'
& &
, ed è parallela al piano
!
5y +12z = 0 se il suo vettore
direttore è perpendicolare al vettore normale al piano, ossia se
!
12r "12s "5 = 0.
Dalla seconda equazione si ricava t = y, dalla quarta
!
r = s + 5 12. Sostituendo
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
128
nella terza si ottiene
!
s =5y +12z "5
12, che sostituito nella prima restituisce
l’equazione della quadrica.
Inversamente, il generico punto
!
P =
" 5u2+12u # v + 4
$
% &
'
( )
2,u, v
$
%
& & & &
'
(
) ) ) )
ha come piano tangente
!
x =5u2 + 2u " 6v #5y # 6z( ) # 4 3v " y +1( )
2. La sua intersezione con la quadrica fornisce una
conica degenere formata dalle due rette:
!
x =5u2 + 2u " 6v #5y # 6z( ) # 4 3v " y +1( )
2y = u
$
% &
' &
e
!
x =5u2 + 2u " 6v #5y # 6z( ) # 4 3v " y +1( )
2
y =5u +12v #12z
5
$
%
& &
'
& &
e notiamo che la seconda retta giace sul piano
!
y =5u +12v "12z
5, parallelo al piano
!
5y +12z = 0. Essa poi interseca entrambe le rette date, come si vede sostituendole i punti R
ed S ed ottenendo in ogni caso valori di r ed s che annullano le equazioni.
C.2 - Classificare la quadrica di equazione
!
x0 " x1 # x2 " x3 = 0. Trovare poi il polo
del piano
!
x1 + x2 = 0.
Soluzione. Moltiplichiamo per 2 l’equazione, per comodità, ottenendo la matrice
!
A =
0 1 0 0
1 0 0 0
0 0 0 "1
0 0 "1 0
#
$
% % % %
&
'
( ( ( (
, di determinante 1. Il determinante del minore
!
A00 è nullo e,
posto
!
x0 = 0, la conica all’infinito si spezza in due rette reali distinte. Si tratta
quindi di un paraboloide iperbolico. Il polo del piano
!
x1 + x2 = 0 si può trovare
in due modi: detto
!
N = 0,1,1,0[ ] il vettore dei suoi coefficienti, il polo P è dato da
!
N "A#1 = 1,0,0,#1[ ] e dunque
!
P = 0,0,"1( ) . Oppure, posto
!
P = p0,p1,p2,p3[ ] , si
calcola la quaterna dei coefficienti della polare,
!
P "A = p1,p0,#p3,#p2[ ] e si
uguaglia ad N, ossia: p1 = p2 = 0, p0 = -p3. Quindi, si ritrova
!
P = 1,0,0,"1[ ] = 0,0,"1( ) .
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
129
C.3 - Si classifichi la quadrica di equazione:
!
x2"2xy + 2y2
+ 2yz + z2"2y + 2 = 0 .
Si classifichi poi la conica intersezione della quadrica col piano
!
x " y = 0.
Soluzione. La matrice della quadrica è
!
A =
2 0 "1 0
0 1 "1 0
"1 "1 2 1
0 0 1 1
#
$
% % % %
&
'
( ( ( (
ed ha determinante -1.
Il determinante del minore
!
A00 è nullo e, posto
!
x0 = 0, la conica all’infinito si
scrive nella forma
!
x2"2xy +2y2 +2yz + z2 = x " y( )
2+ y + z( )
2, che si spezza in due
rette complesse coniugate, col solo punto (improprio) reale
!
0,1,1,"1[ ]. Si tratta
quindi di un paraboloide ellittico. La conica intersezione col piano
!
x " y = 0 si
riscrive nella forma
!
y = x
x + z( )2"2x +2= 0
# $ %
. Ad essa appartiene il punto improprio
!
0,1,1,"1[ ], quindi è una parabola, dato che non può trattarsi di due rette
parallele.
C.4 – Sia data la quadrica di equazione
!
3x2+ 7y2
+ 5z2+ 4 2y "z # 9 = 0.
a) Classificarla e trovarne l’equazione canonica metrica
b) Trovarne il centro ed i piani principali
c) L’espressione algebrica della isometria che la porta a forma canonica.
d) Trovare il piano tangente in un suo punto.
Soluzione. a) La matrice della quadrica è
!
A =
"9 0 0 0
0 3 0 0
0 0 7 2 2
0 0 2 2 5
#
$
% % % %
&
'
( ( ( (
ed ha
determinante -729. Il determinante del minore
!
A00 è 81, mentre i suoi
autovalori sono 9, 3, 3. Si ha allora l’equazione canonica:
!
9x2+3y2
+3z2"
729
81= 0# x2
+y2
3+
z2
3=1.
Si tratta di un’ellissoide reale di rotazione.
b) Poiché i termini di I grado sono nulli, il centro è l’origine. Un piano di
simmetria (o principale) è x = 0, perché x è solo di II grado. Ogni piano
contenente l’asse di rotazione, ossia l’asse x, è piano di simmetria.
c) Consideriamo una base di autovettori di
!
A00.
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
130
Per t = 9 si ha
!
x = 0
y = 2 "z
# $ %
& v1 = 0, 2,1( ) & w1 =v1
v1= 0,
6
3,
3
3
'
( ) )
*
+ , ,
Per t = 3 si ha
!
z = " 2 #y$v2 = 1,0,0( )v3 = 0,1," 2( )% & '
( ' $
w2 = 1,0,0( )
w3 =v2
v2= 0,
3
3,"
6
3
)
* + +
,
- . .
%
& '
( '
Avremo così la matrice di passaggio
!
P =
0 1 0
6 3 0 3 3
3 3 0 " 6 3
#
$
% % %
&
'
( ( (
, con determinante 1 e
ortogonale. La rotazione è quindi:
!
X = P " Y , o meglio,
!
Y = Pt" X .
d) Un punto della quadrica è per esempio
!
P = 3,0,0( ) . Il piano tangente in P si
trova come piano polare:
!
1, 3,0,0[ ] "
#9 0 0 0
0 3 0 0
0 0 7 2 2
0 0 2 2 5
$
%
& & & &
'
(
) ) ) )
"
1
x
y
z
$
%
& & & &
'
(
) ) ) )
= 0* x # 3 = 0 .
C.5 – Sia data la quadrica di equazione
!
x2+ a " y2
+ z2+ 2b " x " y # 4 = 0 , a,b∈R.
a) Per quali a, b è una sfera? Trovarne centro e raggio.
b) Per quali a, b è un ellissoide di rotazione?
c) Per quali a, b è degenere e che cos’è?
d) Posto a = -4, b = 0, classificare la conica che si ottiene intersecando la
quadrica col piano z = 1.
Soluzione. a) E’ una sfera solo se a = 1 e b = 0. In tal caso, il centro è l’origine e il
raggio è 2.
b) Si ha un’ellissoide di rotazione se i tre autovalori sono positivi e ce ne sono
almeno due uguali. Gli autovalori di
!
A00 =
1 b 0
b a 0
0 0 1
"
#
$ $ $
%
&
' ' '
sono le radici di:
!
det A00 " t( ) = 1" t( ) # t2 " a +1( ) # t + a " b
2$
% &
'
( )
Una radice è 1. Se anche un’altra radice è 1, si ha b = 0 e dunque si ha
un’ellissoide di rotazione per ogni a > 0.
L’altra possibilità è che le radici del polinomio
!
t2" a +1( ) # t + a " b
2 siano uguali e
positive. Sono uguali se e solo se
!
0 = " = a +1( )2# 4 a # b2$
% &
'
( ) = a #1( )
2+ 4b2 * a = 1, b = 0
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
131
ma in tal caso ricadiamo nel caso precedente, anzi, abbiamo la sfera.
c) La matrice della quadrica è
!
A =
"4 0 0 0
0 1 b 0
0 b a 0
0 0 0 1
#
$
% % % %
&
'
( ( ( (
, ed ha determinante
!
"4 # a " b2$
% &
'
( ) .
La quadrica è degenere se e solo se
!
a = b2. In tal caso, il rango è 3. Si ottiene:
!
x + b " y( )2
+ z2# 4 = 0. La conica all’infinito è una coppia di rette complesse
coniugate, col solo punto improprio reale
!
0,"b,1,0[ ] , quindi si tratta di un
cilindro, con le generatrici parallele alla direzione di questo punto improprio.
Verifica. Intersechiamolo con il piano
!
y = b " x, ortogonale a tale direzione. Si ottiene la conica
!
y = b " x
b2+1
#
$ %
&
' ( 2" x2
+ z2 ) 4 = 0
*
+ ,
- ,
. Sia
!
P =2 "cos #( )
b2 +1,2b "cos #( )
b2 +1,2 " sin #( )
$
%
& &
'
(
) ) , 0 * # < 2+ , il generico
punto di tale conica. Le rette per P di direzione
!
0,"b,1,0[ ] hanno equazioni parametriche:
!
x =2 "cos #( )
b2 +1$ b " t
y =2b "cos #( )
b2 +1+ t
z = 2 " sin #( )
%
&
' ' '
(
' ' '
, 0 ) # < 2*
t + R. Eliminando i parametri t, θ, si ottiene
!
cos "( ) = x + b # y( ) 2
sin "( ) = z 2
$
% &
' & , da cui, quadrando e sommando, si ricava infine l’equazione di partenza
!
x + b " y( )2
+ z2# 4 = 0, il che dimostra che si tratta appunto di un cilindro.
d) Per a = -4 e b = 0 si ottiene l’iperboloide
!
x2" 4y2
+ z2" 4 = 0, a due falde, di
rotazione rispetto all’asse y. Posto
!
z = 1, si ha l’iperbole
!
x2" 4y2
"3 = 0 .
paraboloide
iperbolico
paraboloide
ellittico
--- F I N E ---
Geometria proiettiva – modulo prof. Verardi – Le quadriche
132
Indice
Sez. 1 Piani proiettivi p. 1
1.1 Premessa: coni e coniche p. 1
1.2 Piani proiettivi astratti p. 4
1.3 Piani proiettivi finiti p. 9
1.4 I teoremi di Desargues e Pappo p. 13
1.5 Complementi di Algebra p. 19
1.6 Collineazioni nei piani proiettivi sui campi p. 27
1.7 Coordinate p. 30
1.8 Piani affini e affinità p. 36
Sez. 2 Coniche
2.1 Coni quadrici e forme quadratiche p. 41
2.2 Le coniche proiettive a coefficienti reali p. 43
2.3 Proprietà delle coniche proiettive p. 48
2.4 Coniche affini p. 64
Sez. 3 Le coniche nel piano cartesiano
3.1 Il programma di Erlangen p. 71
3.2 Le coniche nel piano cartesiano p. 74
3.3 Alcune costruzioni sulle coniche p. 87
3.4 Sezioni coniche p. 94
Sez. 4 Quadriche
4.1 Iperquadriche p. 97
4.2 Quadriche reali non degeneri p. 102
Sez. 5 Esercizi
5.1 Esercizi su piani proiettivi, coniche e quadriche p. 105
5.2 Risposte agli esercizi p. 110
Bibliografia
P. DEMBOWSKI, Finite Geometries, Springer 1968
D. HUGHES, F. PIPER, Projective Planes, Springer 1973.
E. SERNESI, Geometria 1, Bollati-Boringhieri 1989.
M. VILLA, Lezioni di Geometria, 2 vol. , CEDAM, 1970-72