9 10 presentazione ante pegoraro zito (2) · elaborati da un gruppo di lavoro della filiale...
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Infermieri……..
Contenuti originaliElaborati da un gruppo di lavoro
della Filiale Italiana
Pubblicazione prossimaDistribuito ai soci Italiani in aggiunta alle
pubblicazioni Europee
INTRODUZIONE
• Nel 2011-12 coinvolgimento della Federazione
e dei Collegi IPASVI provinciali alla
discussione politica - richiesta dai sindacati
medici – sulle definizione delle competenze medici – sulle definizione delle competenze
dell’infermiere .
• see & treat
treage
utilizzo di strumenti diagnostici (a fini assistenziali)
domicililarizzazione
gestione risorse (linea dei costi assistenziali)
………………
INTRODUZIONE
La discussione ESCE dall’ambito infermieristico
per entrare formalmente in quello sanitario.
Iniziale frattura nella base decentrata (collegi): Iniziale frattura nella base decentrata (collegi):
.- perché definire quello che facciamo se
siamo professionisti, dunque autodefinibili?
-nuovo elenco : nuovo mansionario!
INTRODUZIONE
Scelta di definire le competenze per area di
PROFILO
infermiere generalista in area chirurgica
infermiere generalista di area medicainfermiere generalista di area medica
infermiere di salute mentale
infermiere pediatrico & età evolutiva
infermiere di are critica
I LAVORI SONO ANCORA IN CORSO
INTRODUZIONE
QUESTO APPROCCIO NON SI ADDICE ALLE AREE SPECIALISTICHE
L’INFEMIERISTICA NEFROLOGICA ATTRAVERSA
tutte le aree citate
medica (prevenzione, trattamenti conservativi)medica (prevenzione, trattamenti conservativi)
chirurgica (accessi vascolari /dialitici, tx)
salute mentale (adattamento, cronicità, depressione)
pediatrica (patologie congenite/neonatali, età evolutiva )(patologie congenite/neonatali, età evolutiva )
area critica area critica (trattamenti intesivi, continui, per acuti & acuzie)(trattamenti intesivi, continui, per acuti & acuzie)
•
“is a professional practitioner who possesses sufficient knowledge in delivering health care to individuals with renal knowledge in delivering health care to individuals with renal
failure who may be at any stage of the therapeuticcontinuum”
(Baer, 1979 – EDTNA/ERCA Nephrology Nurse Profile)
da EDTNA/ERCA Nephrology Nurse Profile
Be committed to providing the highest possible quality care to patients and their families. Special emphasis is placed on support, education, prevention of complications andrehabilitation to encourage patients towards independence and self-care. The EDTNA/ERCA provides a framework within which such care can be achieved.
Ø Be a member of the multidisciplinary team and act as patient’s advocate within that team.Be a clinical expert in Nephrology Nursing Care, contributing positively to meeting the needs ofcommunities as a skilled, accountable member of the health care team whose main concern isto ensure the patients’ dignity, beliefs, values and cultural background.
Ø Intervene as consultant, researcher, change agent and teacher in such a way that, by integrating his/her clinical skills, knowledge in research, management and teaching, will promote improvement in quality both in the life of the individuals with Renal Failure and care delivery ofhealth services.
Sviluppare competenze
Ogni unità operativa
deve possedere il
proprio
Dal confronto tra quelle
necessarie e quelle necessarie e quelle
esistenti si effettua la
diagnosi, l’intervento
formativo ad hoc e si
valutano i cambiamenti a
tempi programmati.
Sviluppare competenze
Mappa delle
competenze
Istituto per lo
Sviluppo della
FOrmazione dei
Lavoratori
• ASSISTENZA
• * accertare *diagnosticare
• *pianificare *attuare
• *valutare
• EDUCAZIONE TERAPEUTICA
COMPETENZE
TECNICO
PROFESSIONALI • EDUCAZIONE TERAPEUTICA• * realizzare interventi di educazione
terapeutica
• PREVENZIONE • * educare agli stili di vita
• * attuare programmi di prevenzione
PROFESSIONALI
TRASVERSALI
DELL'INFERMIERE
LAUREATO
• GESTIONE• * effettuare diagnosi organizzative *
promuovere la cultura della qualità
• * pianificare il lavoro * gestire la
privacy * gestire il rischio clinico
• * analizzare il contesto socio sanitario
COMPETENZE
TECNICO
PROFESSIONALI
• FORMAZIONE• * progettare, erogare e gestire l’evento
formativo
• * gestire l’ambito di apprendimento
• RICERCA • * sviluppare un progetto di ricerca
PROFESSIONALI
TRASVERSALI
DELL'INFERMIERE
LAUREATO
COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI
Aree di interesse assistenziale specifico:
COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI
Aree di interesse assistenziale specifico:
DEGENZADIALISI
DEGENZA EMODIALISIDIALISI
PERITONEALE
AMBULATORIO TRAPIANTO AREA CRITICA
• Gestire lo stress
• Gestire le proprie emozioni
• Utilizzare tecniche per prevenire il burn-out
GESTIONE DEL SE’
• Attuare progetti di ricerca in area nefrologica
• Conoscere e attuare protocolli di ricerca, studio e terapeutici
• Raccogliere e gestire dati riguardanti studi e protocolli
• Raccogliere, gestire ed inviare materiale biologico
RICERCA
• Eroga consulenza in qualità di esperto
CONSULENZA
• Promuovere stili di vita sani
• Gestire la prevenzione delle malattie renali
• Utilizzare tecniche di counselling per sostenere la persona assistita
nel cambiare comportamenti nello stile di vita
PREVENZ IONE
nel cambiare comportamenti nello stile di vita
• Educare il paziente, la famiglia e il caregiver ad adottare uno stile di
vita sano, al fine di prevenire e ridurre i fattori di rischio
• Gestire la tutela dei diritti della persona affetta da MRC, Nefropatia ,
Trapianto
• Rapportarsi con le assiciazioni di pazienti
TUTELA DEI DIRITTI
• Progettare, erogare e monitorare programmi di formazione
• Formulare gli obiettivi generali e specifici di apprendimento
FORMAZIONE
• Formulare gli obiettivi generali e specifici di apprendimento
• Identificare i contenuti in base agli obiettivi definiti
• Trasmettere le informazioni pertinenti agli obiettivi dichiarati
• Utilizzare un linguaggio adeguato ai destinatari della formazione
• Valutare l’appropriatezza dell’intervento formativo
• Supervisionare il tirocinio
DEGENZADIALISI
PERITONEALEAMBULATORIO
EMODIALISITRAPIANTO AREA CRITICA
ASSISTENZA
EDUCAZIONE TERAPEUTICA
GESTIONE DEL SE’
RICERCA
CONSULENZA
PREVENZIONE
TUTELA DEI DIRITTI
FORMAZIONE
Capacità di prendere in carico la persona che manifesti problemi nefrologici nei vari stadi ed espressioni della progressione MRC:– Definire una diagnosi infermieristica clinica assistenziale
– Implementare i percorsi clinico assistenziali del nefropaticoImplementare i percorsi clinico assistenziali del nefropatico
– Pianificare interventi assistenziali al personale di supporto ( OS, OSS, etc)
– Controllare i parametri vitali e riconoscere i segni di peggioramento della funzionalità renale,
– Preservare il letto vascolare del paziente con malattia renale ( valutazione per incannulare la vena, per i prelievi etc)
– Concorrere all’assunzione della dieta corretta
– Somministrare i farmaci nei tempi e modalità specifici
Capacità di gestire il paziente portatore di sistemi di
monitoraggio e/o somministrazione di trattamenti
terapeutici o diagnostici
– Misurazione di alcuni parametri vitali in modalità invasiva ( PVC)
– Somministrazione di farmaci in device multilume e /o cvc da Dialisi – Somministrazione di farmaci in device multilume e /o cvc da Dialisi
sia temporaneo che permanente
– Gestione drenaggio addominale( post intervento di TX renale)
– Gestione assistenziale di cateteri venosi periferici (PICC, midline etc)
e centrali e prevenzione delle infezioni correlate
– Gestione di FAV e Cateteri peritoneali
– Assistenza al paziente in trattamento di Aferesi terapeutica
– Conoscenza e attuazione di protocollo di cura specifici (Biopsie, ATG)
Capacità di gestire la relazione di aiuto con la persona assistita e la famiglia
– Relazionarsi con la persona assistita in nefrologia– Relazionarsi con la persona assistita in nefrologia
– Educare i caregivers a gestire le cure nefrologiche
– Educare i caregivers a gestire la sopravvivenza della persona con malattia cronica
– Supportare le famiglie e la persona assistita nell’elaborazione del lutto
– Educare all’autocura la persona con problemi nefrologici
– Prevenire la malnutrizione nel paziente nefropatico
Capacità di relazionarsi con gli altri operatori/ servizi/processi coinvolti nei vari percorsi diagnostico-terapeutici relativi:
– Alla continuità assistenziale (dimissioni protette)
Ai sistemi informativi sui processi assistenziali – Ai sistemi informativi sui processi assistenziali
(cartelle informatizzate)
– Alle cure delle malattie rare (protocolli specifici)
– Gestione del dolore nella persona con malattia renale
– supporto nella prevenzione di eventi acuti e cronici
(Iperkaliemia, Iperfosforemia, iperidratazione,
aritimie) e reazioni avverse a farmaci
Conoscere i percorsi diagnostico-terapeutici ed protocolli
di ricerca in corso, di studio e terapie , sentendosi
parte attiva dell’equipe multidisciplinare, stimolando
aggiornamento e formazione aggiornamento e formazione
– Gestire il paziente in early e late referral
– Saper effettuare diagnosi infermieristiche
– Raccogliere e gestire dati e materiale biologico,
– Gestire terapie infusionali
– Valutare la persona assistita e l’ambito familiare, al fine di cogliere
possibilità di intervento mirato nella scelta della terapia sostitutiva.
– Conoscere i percorsi di individuazione e formazione del Care Giver
Conoscere i cardini dei trattamenti conservativi e sostitutivi per
informare il paziente sull’ eventuale scelta terapeutica
nell’ambito di un precorso strutturato e proceduralizzato
– Informare sugli effetti positivi e collaterali dei farmaci di più comune uso – Informare sugli effetti positivi e collaterali dei farmaci di più comune uso
(EPO, Chelanti del P, ipotensivi)
– perseguire, i principi di pratica e teoria, suggerimenti e modelli alimentari
e dietetico nutrizionali validi nel trattamento dietetico nella IRC
– Controllare i referti ematochimici e strumentali e allertare il medico su
eventuali azioni da compiere per ulteriori approfondimenti.
– Conoscere le tecniche di comunicazione
• Collaborare con le UOC aziendali e creare corsie privilegiate, o
la creazione di Percorsi Ambulatoriali Complessi (PAC), che
favoriscano i processi diagnostici, curativi e assistenziali del
paziente cronico e della donazione d’organi
– Gestire le cartelle cartacea e informatizzata se esiste, e
l’archivio.
– Saper gestire la privacy
– Creare e divulgare materiale informativo dedicato al paziente
e alla famiglia
Conoscere i percorsi diagnostico-terapeutici e i
protocolli di ricerca, di studio e terapeutici in
corso, conoscere e gestire i trials
• Saper effettuare diagnosi infermieristiche
• Raccogliere e gestire dati e materiale biologico
• Gestire terapie infusionali
• Conoscere la farmacocinetica della terapia in uso
• Applicare i protocolli di follow-up riconosciuti a livello
internazionale
• Contattare direttamente i laboratori sul territorio nazionale
per la spedizione dei materiali biologici e il ritiro del referto
• Conoscere il percorso trapiantologico, le Linee guida del CNT e i
protocolli dei Centri Trapianto relative alla messa in lista per
trapianto da cadavere e da vivente
– Conoscere e attuare e le linee guida riguardanti il trapianto da vivente e
da cadavere
– Individuare informare ed educare l’eventuale donatore;
– Utilizzare i percorsi ambulatoriali complessi o le corsie preferenziali per lo – Utilizzare i percorsi ambulatoriali complessi o le corsie preferenziali per lo
studio e per l’inserimento in lista tx
– Gestisre gli esami ematochimici e strumentali e,le visite di controllo
nefrologiche e presso il centro trapianti;
– Assemblare ed inviare nei tempi richiesti, ai centri trapianto, la scheda per
inserimento in lista e le fotocopie di tutte le indagini effettuate dal paziente
– Coordinare la raccolta e l’invio dei sieri per il mantenimento in lista ogni tre
mesi
• Conoscere le tecniche di comunicazione e educazione
terapeutica e gestione delle emozioni relative al
trapianto da vivente e da cadavere
– Monitoraggio delle emozioni/sensazioni del donatore e successivo
supporto;
– Saper individuare eventuali momenti di panico, dubbio, sconforto nel – Saper individuare eventuali momenti di panico, dubbio, sconforto nel
donatore
– Capire se la donazione è spontanea o se dovuta a eventuali forzature e
comportarsi secondo procedure;
– Prevedere incontri di supervisione e formazione
– Creare ed utilizzare materiale informativo e visivo specifico, da visionare
con il paziente e la famiglia
– Informare e supportare il paziente che non può effettuare il trapianto e
invio all’equipe di riferimento;
Accogliere il paziente nel post trapianto e seguire le
direttive del Centro trapianto di riferimento
– Monitorare l’aderenza terapeutica del paziente ai trattamenti e allo stile di
vita
– Controllare i referti ematochimici e strumentali e allertare il medico su
eventuali azioni da compiere per ulteriori approfondimenti.eventuali azioni da compiere per ulteriori approfondimenti.
– Prevedere incontri di supervisione e formazione
– Supportare il paziente nella fase di esaurimento dell’organo trapiantato e
di transizione alla dialisi
– Sentirsi sempre parte di un’equipe in ogni evenienza descritta in
precedenza
Capacità di applicare correttamente tutte le tecniche di dialisi
peritoneale manuale ed automatizzata; gestione corretta del
catetere peritoneale
– Effettuare correttamente la “valutazione iniziale” della persona assistita
– Conoscere le varie tipologie di trattamento dialitico e tipologie di sacche e Conoscere le varie tipologie di trattamento dialitico e tipologie di sacche e
applicare le prescrizioni del medico in modo critico in base alla situazione
del paziente.
– Effettuare correttamente la valutazione e medicazione dell’exit site e
segnala tempestivamente eventuali alterazioni.
– Riconoscere e gestire le complicanze infettive e non infettive legate alla
gestione del catetere peritoneale
– Effettuare la verifica visiva ed il monitoraggio della persona assistita
durante la seduta dialitica peritoneale.
Conoscenza teorica delle modalità di sostituzione della funzione renale;
conoscenza tecnica delle apparecchiature dialitiche automatizzate
per la dialisi peritoneale e loro funzionamento; conoscenza delle
complicanze legate alla dialisi peritoneale
– Impostare in autonomia il profilo dialitico prescritto
– Condurre le sedute dialitiche nelle diverse modalità terapeutiche– Condurre le sedute dialitiche nelle diverse modalità terapeutiche
– Risolve prontamente i principali allarmi relativi alle diverse apparecchiature
– Applicare i protocolli in uso per la gestione del catetere peritoneale e la
conduzione delle sedute dialitiche peritoneali
– Riconoscere l’infezione peritoneale attraverso l’osservazione delle
caratteristiche del liquido drenato e le complicanze non infettive che alterano
la funzionalità del catetere peritoneale e applicare i protocolli in uso
Capacità di pianificare, attuare, e valutare interventi di
educazione terapeutica il percorso di training della persona
assistita
– Educare la persona assistita e/o il partner dialitico alla gestione autonoma
del trattamento dialitico domiciliare, manuale e/o automatizzato in
condizioni di completa autonomia e sicurezza e verifica l’efficacia
dell’intervento educativodell’intervento educativo
– Educare la persona assistita al corretto riconoscimento e gestione delle
complicanze tecnico/infettive legate al trattamento e verifica l’ efficacia
dell’ intervento educativo
– Educare la persona assistita al controllo del peso corporeo, idratazione e
dieta e verifica l’ efficacia dell’ intervento educativo
– Intervenire tempestivamente ed in autonomia pianificando interventi
educativi mirati in relazione a specifici bisogni
Capacità di pianificare ed attuare interventi organizzativi miranti
a soddisfare i bisogni del malato cronico in trattamento
dialitico domiciliare
– Organizzare le richieste e la consegna del materiale del trattamento al
domicilio del paziente
– Coordinare l’eventuale messa in lista trapianto in collaborazione con – Coordinare l’eventuale messa in lista trapianto in collaborazione con
l’ambulatorio/centro trapianti ed i percorsi diagnostico-terapeutici
correlati
– Riconoscere le problematiche individuali del paziente e le possibili cause
di non compliance al programma dialitico previsto.
– Organizzare ed attuare visite a domicilio periodiche.
– Organizzare momenti di re training periodici, o su necessità
• Capacità di valutare, durante la seduta i parametri vitali dell’assistito e di monitorarne l’andamento al fine di cogliere le possibili variazioni.
• Gestione accurata degli accessi vascolari
– Effettuare correttamente la “valutazione iniziale” della persona assistita – Effettuare correttamente la “valutazione iniziale” della persona assistita
– Effettuare correttamente la medicazione del catetere venoso centrale
– Praticare la puntura della fav applicando il protocollo di puntura scelto
– Effettuare la verifica visiva ed il monitoraggio della persona assistita durante la seduta dialitica
– Eseguire correttamente l’ emostasi e la medicazione della fistola artero venosa
– Osservare e segnalare tempestivamente eventuali alterazioni dell’ accesso vascolare (infezioni, trombosi)
• Conoscenza teorica delle modalità di sostituzione della funzione renale; conoscenza tecnica delle apparecchiature dialitiche e loro funzionamento. Conoscenza dell’impianto per la depurazione delle acque di dialisi.
– Impostare in autonomia il profilo dialitico– Impostare in autonomia il profilo dialitico
– Condurre le sedute dialitiche nelle diverse modalità terapeutiche
– Risolvere prontamente i principali allarmi relativi alle diverse apparecchiature
– Eseguire correttamente la disinfezione dei monitor
– Applicare la procedura di disinfezione e controllo dell’ impianto di osmosi inversa
•
• Capacità di pianificare ed attuare interventi di educazione terapeutica miranti a soddisfare i bisogni del malato cronico in trattamento dialitico
•
– Educare la persona assistita alla cura del proprio accesso vascolare e verifica l’ efficacia dell’ intervento educativovascolare e verifica l’ efficacia dell’ intervento educativo
– Educare la persona assistita al controllo del peso corporeo, idratazione e dieta e verifica l’ efficacia dell’ intervento educativo
– Intervenire tempestivamente e in autonomia pianificando interventi educativi mirati in relazione a specifici bisogni (dieta, farmaci..)
– Collaborare alle procedure relative alla messa in lista tx
•
• Capacità di gestire le situazioni d’urgenza richieste dall’ U.O. identificandone prontamente la tipologia e attivando i primi interventi appropriati
•
– Applicare prontamente e correttamente il protocollo per la gestione dell’ipotensione intradialiticagestione dell’ipotensione intradialitica
– Identificare immediatamente situazioni di grave emergenza attivando correttamente le chiamate ai collaboratori in sala dialisi e agli specialisti
– Conoscere ed applicare le procedure B.L.S.
– Utilizza correttamente il carrello delle urgenze e i relativi presidi
– Conoscere l’istruzione operativa relativa alla procedura di stacco del paziente dal circuito ematico in caso di eventi avversi
Capacità di organizzare e attuare trattamenti dialitici intermittenti, continui o in pazienti in condizioni critiche, in contesti clinici diversi
– Gestire la seduta dialitica secondo le indicazioni terapeutiche
– Monitorare ed i parametri vitali dell’assistito, segnalando le – Monitorare ed i parametri vitali dell’assistito, segnalando le variazioni meritevoli di altri interventi
– Gestire in modo accurato gli accessi vascolari disponibili
– Comunicare con il paziente in relazione alle condizioni clinico-cognitive di quest‘ultimo
• Conoscenza teorica delle patologie sottostanti il trattamento dialitico richiesto.– Post- intervento, post trauma, post infezione
– CVVH, CAVH, aferesi …
• Conoscenza tecnica delle apparecchiature dialitiche in • Conoscenza tecnica delle apparecchiature dialitiche in uso e loro funzionamento. – Monitor, cycler, filtri
• Conoscenza dell’impianto per la depurazione dell’ acqua utilizzato/disponibile nelle diverse aree cliniche– Scambio ionico, osmosi inversa, preparati in sacche
• Le competenze citate nelle singole aree possono/devono essere riallocate in base alle varie realtà organizzative ed operative
• Le competenze citate sono state sintetizzate & • Le competenze citate sono state sintetizzate & compresse, meritevoli di espansione & dettaglio, in fasi e contesti di implementazione successiva
• Livelli di competenza ed indicatori di efficacia saranno oggetto di successiva e comparata analisi
In ciascuna delle aree citate sono prevedibili, ed a volte già effettivi, ruoli di
avanzata competenza.
Figure come:
- il“professional” presente in Toscana,
- o del “Case Manager” presente in Emilia Romagna,
- l’infermiere dedicate nella DP,
- il Referente degli accessi vascolari,
- il referente delle piaghe difficili,
- il Coordinatore di trapianto presente in alcune strutture ICRSS.- il Coordinatore di trapianto presente in alcune strutture ICRSS.
Per non parlare di altre potenziali aree già occupate dall’infermieristica oltre
alpe come:
- l’Infermiere referente per l’anemia,
- le pratictioner con possibilità di prescrizione di farmaci già in trattamento.
Il campo operativo è ampio, variegato sia nelle potenzialità di
collaborazione strutturata ed intelligente, che di autonomie organizzative e
relazionali.
. Questo intervento da parte dell'EDTNA/ERCA vuole essere un
iniziale contributo ad un percorso di competenze infermieristiche
nell’area nefrologica, nella consapevolezza che
-l’azione infermieristica è discriminante rispetto l’efficienza e
l’efficacia dei percorsi diagnostici, terapeutici ed assistenziali in tutte
le aree citate.
-che essere professione comporta un salto di qualità sia nella -che essere professione comporta un salto di qualità sia nella
gestione delle conoscenze che delle relazioni.
-che i benefici che una professione infermieristica liberata dalla
“ausiliarità” medica sono molti e tangibili sia in termini economici -
per Servizio Sanitario Nazionale –, sia al cittadino in termini di
umanizzazione/ personalizzazione del servizio, della relazione di
cura e dell’educazione alla salute.
La sanità è una impresa di gruppo.
Bibliografia
•Nephrology management models. M., Del Vecchio. G Ital Nefrol. 2012
Nov-Dec;29(6):721-7 -PMID: 23229670.Nov-Dec;29(6):721-7 -PMID: 23229670.
•Isfol – Ministero del Lavoro. Certificazione delle competenze. 2004
•Speciale competenze/la valutazione. Perché l'analisi delle competenze,
L'infermiere 4/200
•Il tutor clinico manuale per lo sviluppo delle competenze. C. Bottio, C
Guerrieri,
Franco Angeli Editore- 2011
1.Infermieristica Nefrologica : Competenze Assistenziali Generali e
Specifiche. M.Pegoraro et coll. G.di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche,
1/2014, Witchig Editore.
www.edtna-erca.it www.edtnaerca.org