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1 Aprile 2011 Azione Cattolica Italiana - Diocesi di Alba 150 o unità Buon compleanno Italia! speciale XIV Assemblea Diocesana tutti gli appuntamenti e le informazioni per i campi estivi Aprile 2011 Periodico a cura della Presidenza dell’Azione Cattolica Italiana - Diocesi di Alba: Via Mandelli, 9 - Tel. 0173/290243 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L 353/2003 (conv. In L 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 2, DCB/CN AUT. 615 /D.C./D.C.I./CN DELL’11/10/00 nr. 2 / anno XL - Periodico religioso Dir. Resp. Piero Reggio - Aut. Trib. Alba n. 423 del 29.12.84

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1Aprile 2011

Azione Cattolica Italiana - Diocesi di Alba

150o unitàBuon compleanno Italia!

speciale XIV Assemblea Diocesana

tutti gli appuntamenti e le informazioni per i campi estivi

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2 Ricerca & Dialogo 3Aprile 2011

NOI

Questo numero di Ricerca & Dialogo è dedicato alla nostra bellissima Italia, il paese che amiamo, la terra che portiamo nel cuore. In questa solenne ricorrenza il nostro pensiero riconoscente va a tutti i padri della Patria: da Cavour a Mazzini, da Vittorio Emanuele a Garibaldi, come anche ai famosi 1.089 garibaldini o ai

tanti giovani e sconosciuti eroi morti per donarci questa nazione unita, libera e democratica. Viva l’Italia!

Noi ci impegniamo!

Ci impegniamo noi, e non gli altri;unicamente noi, e non gli altri;

né chi sta in alto, né chi sta in basso;né chi crede, né chi non crede.

Ci impegniamo,senza pretendere che gli altri si impegnino,

con noi o per conto loro,con noi o in altro modo.

Ci impegniamosenza giudicare chi non s’impegna,senza accusare chi non s’impegna,

senza condannare chi non s’impegna,senza cercare perché non s’impegna.

Il mondo si muove se noi ci muoviamo,si muta se noi mutiamo,

si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura.La primavera incomincia con il primo fiore,

la notte con la prima stella,il fiume con la prima goccia d’acqua

l’amore col primo pegno.Ci impegniamo

perché noi crediamo nell’amore,la sola certezza che non teme confronti,

la sola che bastaa impegnarci perpetuamente.

Don Primo Mazzolari

Presidente Diocesano: Wilma Berbotto 347 8732237 - [email protected]: Anna Maria Bellis 333 3737712 - [email protected]: Sandra Tortore 339 5911323 - [email protected] dei Conti: Daniele Promio 340 2384245 - [email protected] Adulti: Patrizia Ferrero 335 6226641 - [email protected] Adulti: Massimo Rossi 339 6622113 - [email protected] Giovani: Michael Isnardi 339 2248882 - [email protected] Giovani: Monica Fontana 349 0682443 - [email protected] ACR: Massimiliano Costa 389 8151424 - [email protected] ACR: Maurizio Tibaldi 338 2026946 - [email protected]

Centro DiocesanoVia Mandelli, 9 - 12051 ALBA CNaperto il sabato dalle 11 alle [email protected] - www.acalba.it

Tel: 0173-290243

Sacerdoti assistentiUnitario e Adulti: don Gianpietro Ravagnolo 380 3183283Giovani: don Massimo Scotto 333 355340Acr: don Antonello Pellisseri 339 5774522

Azione Cattolica Italiana - Presidenza Diocesana di Alba

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In copertina. Federica Muò al seggio elettorale dell’Assemblea diocesana di domenica 27 febbraio

2010: quest’immagine vuole rappresentare la tensione costante e convinta alla democrazia, alla partecipazione

ed alla popolarità che contraddistingue la nostra associazione;

In ultima pagina. Giorgio Prato: è un fermo immagine che rende molto bene la fatica del confronto, del dialogo, della pazienza che richiede l’ascolto e la

mediazione ma che sono il carattere peculiare che fa unica la nostra associazione

vita associativaSandro Toppino 20Famiglia, è tempo per noi 21Diario di una straordinaria domenica 22Dalle parrocchie 23Sampeyre suona la campana 24Quel treno per Diano d’Alba 25

tempo liberoL’angolo dei libri 26

la pagina del lettoreLettere alla R&Edazione 27

lo sportelloCampi estivi - Informazioni 28Campi estivi - Regolamento 29Campi estivi - Iscrizioni 30Calendario 31

speciale assembleaVivere la Fede e amare la vita 4Sintesi dell’Assemblea 6La gioia della famiglia 8Un occhio alle cifre 9

prima paginaNoi ci impegniamo 3 oltre la diocesi

Senza Alba non c’è sole 16I giovani chiedono giustizia 18Per la vita buona del Vangelo 19

un occhio di riguardoPasqua, risurrezione di Gesù e nostra 10Non temete, io sono con voi 12Buon compleanno Italia! 13

campiscuolaPiù libertà per tutti! 14E se non fosse un sogno? 14Bene comune, la parola ai giovani 15

Proprio in questi giorni mi è venuto sottomano questo scritto e proprio in questi giorni il Vescovo mi ha riconfer-mato Presidente dell’Azione Cattolica

Albese. Esprimo la mia gratitudine per la fiducia e sento di poter dire a nome della Presidenza e di tutti i nuovi responsabili parrocchiali che “Noi ci impegniamo!”

L’AC s’impegna, appunto, con profonda convinzione nel servizio alla Chiesa ed è con-sapevole che il vissuto e le scelte fondamentali dell’associazione possono dar vita a un tessuto, ecclesiale e civile, rinnovato; per questo voglia-mo continuare a offrire il nostro contributo su entrambi i versanti.

Questa Chiesa, cui l’Azione Cattolica si dedica, è in primo luogo quella diocesana e vi si dedica in maniera stabile, con la capacità di riconoscerne le opere buone e di portarne le fatiche. La partecipazione attiva alla vita della Chiesa è la prima caratteristica dell’esercizio di responsabilità ecclesiale, cioè del prendersi carico e cura dei bisogni delle comunità di ap-partenenza.

Ci proviamo! L’Azione Cattolica vuole esse-re scuola di santità e maturità cristiana, affin-ché tutti possano sentirsi “pietre vive” all’interno della comunità, abbracciando innanzitutto la vita semplice. È in questa ferialità che cresce la comunione che trova radici preziose nel saper leggere la vita alla luce del Vangelo.

Buon cammino!

prim

a pa

gina

Wilma Berbotto,presidente diocesano

impegniamo …noi ci iMPegniaMo!

Mons. Vescovo conferma per il triennio 2011-2014 Wilma Berbotto Presidente diocesano

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4 Ricerca & Dialogo 5Aprile 2011

educazione

ordinarietàeducazione

interioritàbene comuneresponsabilità

responsabilità

ordinarietà

bene comuneinterioritàte persone dedicano quotidianamente tempo e sforzi alla comunità di cui fanno parte, prestan-do il proprio servizio come educatori, catechisti, organizzatori delle iniziative più diverse. […] Po-tremo dire di aver perseguito realmente la no-stra missione educativa soltanto se l’esperienza che ci proponiamo sarà un punto di partenza, la palestra nella quale allenare i talenti di cia-scuno, e far maturare autentiche vocazioni al servizio, non soltanto in ambito ecclesiale, ma anche sociale e civile.

3. ConclusioneLe prospettive, i sogni, le proposte che con

speranza e amore ho provato a raccogliere, sono una scelta impegnativa: un cammino che non vogliamo percorrere da soli, ma offrire e condividere con la nostra Chiesa, il nostro Ve-scovo e con il territorio e con le persone che il Signore ci ha chiamato a incontrare. Avremo molto bisogno di sale e di luce, che sono anche un dono, una conseguenza delle Beatitudini: di quella gioia che viene dal Padre e che dà sa-pore alla vita, e di quella luce che è frutto dello Spirito e che illumina i nostri cammini sulle vie del mondo. Grazie…

za responsabile è fondamentale e peculiare per la vita dell’AC e della Chiesa stessa, e poi per-ché coinvolge il loro impegno educativo verso le giovani generazioni.

La presenza degli adultissimi mostra solidità e radicamento sul territorio e dà la mi-sura di quanto l’Associazione ha fatto e fa per rendere partecipi e corresponsabili molti laici cristiani rispetto alla comunità. […]

Tempi scelte e condizioni attuali ci chiedono certamente di consolidare quanto finora opera-to, ma anche di compiere un passo ulteriore, capace di tenere insieme la complessità eccle-siale, sociale e associativa.

[…] Per raggiungere questo obiettivo due in particolare saranno le vie da percorrere: il radicamento in ogni parrocchia della nostra diocesi, e la costruzione di un’esperienza associativa capace di formare non soltanto cristiani, ma cittadini consapevoli, pronti a farsi carico con atteggiamento responsabile della realtà in cui vivono.

Affrontiamo quest’avventura forti della con-sapevolezza di non partire da zero: tante e tan-

per la giustizia, per la pace, la solidarietà. […] L’Ac non ha niente di proprio da difen-

dere. Ciò che più di tutto e prima di tutto ci in-teressa è sostenere la comunione, la fraternità e l’evangelizzazione della Chiesa. […] È questo il senso profondamente ecclesiale della nostra associazione: rendere nella Chiesa il servizio che è chiesto per tutti i fratelli.

2. Tra passato e…futuroUn’AC popolare è anche un’AC popolata: i

numeri di quanti vivono e passano per l’espe-rienza associativa indicano la capacità di farsi carico delle necessità di annuncio ed evangeliz-zazione, proprie di tutta la Chiesa.

[…] Non possiamo però non sottolineare che sono tante le nostre associazioni parroc-chiali che mancano dei settori ACR e giovani. […] In diocesi, d’altra parte, i settori ACR e Gio-vani sono il luogo più naturale per un impegno educativo di molti giovani e anche di un numero consistente di adulti. […] Se da un lato i giova-ni e l’ACR continueranno a richiedere energie e attenzioni, dall’altro, in questo momento, essi sono il vero motore dell’AC e restituiscono pas-sione e tensione missionaria non solo all’interno della nostra associazione, ma alla Chiesa dio-cesana tutta! Grazie!

Il settore degli adulti richiede un’attenzione particolare: si sente veramente l’esigenza di avere un nuovo slancio per essere in grado di fare proprie le scelte assunte dai Vescovi italia-ni. Oggi più di ieri, gli adulti sono valutati soprat-tutto come prestatori di servizio, e molto meno per il loro essere soggetti capaci di un’identità spirituale da coltivare. Prima di tutto è impor-tante amare l’età adulta per essere veramente adulti. La questione degli adulti per noi è una questione unitaria, primo perché la loro presen-

1. Vivere la fede e amare la vita

“Voi siete la luce del mondo” (Mt.5,13-14). La Parola che accompagna quest’assemblea e quest’anno associativo è cer-

tamente un orizzonte prezioso e impegnativo. […] Essere luce non è qualcosa che dipende da noi, ma una realtà che ci viene rivelata e che richiede un supplemento di responsabilità. Se siamo luce, non lo siamo per noi stessi, lo siamo per gli altri.

[…] Grazie di cuore a chi in questo triennio ha avuto un incarico di responsabilità nella pro-pria parrocchia, grazie a chi ha lasciato ad altri il testimone, ma continua a esserci. Grazie a chi mi ha aiutato a vedere là dove anche con gli occhiali io non avrei visto! Grazie a chi mi ha regalato un suggerimento, grazie per le vostre telefonate, grazie per le e-mail. Permettete ora un grazie al Vescovo che fin da subito ha voluto conoscere la nostra associazione, ha cordial-mente incontrato i rappresentanti della Presi-denza in carica ed è intervenuto in alcuni nostri incontri. Grazie anche alla presidenza, grazie al consiglio, grazie alle equipe.

“Vivere la fede, amare la vita” è il titolo del documento assembleare. […] Io penso di poter dire che l’Ac di Alba sente di raccogliere queste sfide perché riguardano la vita di ciascuno e di tutti. La nostra associazione è a servizio della crescita delle nostre comunità cristiane fondate sulla Parola del Vangelo e sull’Eucaristia, e sa di dover aderire a un impegno educativo che coinvolge le nuove generazioni, ma soprattutto gli adulti, le famiglie, gli anziani […] per far ma-turare in essi una fede incarnata, che cambia la vita, che fa opinione che ci porta a spenderci

Triennio 2011-2014L’Assemblea del 27 febbraio 2011 elegge per il Consiglio diocesano:

Settore adulti: Wilma Berbotto, Patrizia Ferrero, Pierangela Occhetti, Giancarlo Borsa, Ezio Boasso, Madì Drello, Lidia Boccardo, Massimo Rossi, Ivo Taricco, Elena Mollo;

Settore giovani: Michael Isnardi, Mattia Foglia, Monica Fontana, Cristina Bertolusso, Daniele Promio, Arianna Molinaro, Chiara Papurello;

Azione Cattolica dei Ragazzi: Maurizio Tibaldi, Massimiliano Costa, Samuele Mo, Simeone Taricco, Maddalena Binello, Paolo Galvagno, Alessandro Spina.

Con il primo Consiglio del 5 marzo 2011 viene eletta la nuova Presidenza diocesana così composta (foto a sinistra):

Presidente: Wilma Berbotto

Vicepresidenti Adulti: Patrizia Ferrero e Massimo RossiVicepresidenti Giovani: Monica Fontana e Michael Isnardi

Responsabili ACR: Massimiliano Costa e Maurizio Tibaldi

Segretario: Annamaria BellisAmministratore: Sandra Tortore

Revisore dei conti: Daniele Promio

Assistenti: don Giampietro Ravagnolo (unitario e adulti), don Massimo Scotto (giovani), don Antonello Pelisseri (ACR)

“Vivere la fedee amare la vita”

Sintesi della relazione del Presidente Wilma Berbotto alla XiV assemblea Diocesana

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6 Ricerca & Dialogo 7Aprile 2011

Buone notizie eSinTeSi DegLi inTerVenTi Dei SeTTori all’ aSSeMBLea DioceSana del 27 FeBBraio 2011

>> BUONE NOTIZIE DAL TRIENNIO… […] È stato straordinario il cammino intrapreso con i giovani dai 18 ai 30 anni, un percorso completamente nuovo, ma già da reinventare. L’esordio non era stato incoraggiante, ma poi è arrivato un primo campo estivo che è stato rampa di lancio per il magico campo della scorsa estate e per il campo invernale di un mese fa.

>> DA DOVE RIPARTIRE?Il primo punto che meriterà estrema attenzione sarà il passaggio dal settore giovani al settore adulti; […] riteniamo di fondamentale importanza collaborare con un settore adulti intraprendente e pronto alle sfide per trasformare la nostra associazione da una catena di anelli più o meno forti, a un’unica solida fune intrecciata. Il secondo punto riguarda l’attività di tutoraggio che abbiamo intrapreso per aiutare e accompagnare gli animatori di gruppi parrocchiali. I primi risultati sono stati incoraggianti, ma forse […] non abbiamo ancora saputo intercettare le esigenze delle diverse realtà. Il terzo e ultimo punto concerne la dimensione spirituale e cristiana che c’è in tutte le nostre proposte; è importante che non passi mai in secondo piano e che rimanga sempre una solida e condivisa priorità.

giovani

>> BUONE NOTIZIE DAL TRIENNIO… L’aspetto sul quale vorremmo soffermarci evidenziando il buon riscontro in questo triennio è la formazione

degli educatori […] Un risultato positivo che ci ha piacevolmente sorpresi, mostrandoci che un’esperienza

come questa può essere molto di più di un semplice corso, offrendo la possibilità di tessere quelle relazioni

nuove e significative che lasciano il segno nella vita di ciascuno. Una ricchezza che si è tradotta, peraltro, in un forte senso di appartenenza all’associazione, luogo di

relazione, di crescita personale e di maturazione di responsabilità.Il significativo aumento della partecipazione ci ha permesso inoltre di aumentare la disponibilità dei cam-

piscuola estivi.

>> DA DOVE RIPARTIRE?Se a livello diocesano la situazione è incoraggiante, sarà necessario elaborare soluzioni nuove per quanto

riguarda l’impegno degli educatori e dell’associazione nelle proprie comunità! […] Dovremo curare mag-

giormente la comunicazione con i parroci e gli educatori di ciascuna realtà; […] e ripensare la formazione

degli educatori […] guardando alle esigenze di tutti coloro che prestano il proprio servizio in parrocchia.

Ci sembra necessario, infine, far conoscere di più e meglio la proposta ACR in ciascuna comunità […].

aCR

>> BUONE NOTIZIE DAL TRIENNIO… Alla fine di questo percorso ci si è chiesti: qual è la proposta e la risorsa dell’Azione Cattolica per gli adulti? Il gruppo, il camminare insieme, quindi i Gruppi Adulti e Famiglie. L’Azione Cattolica esiste e continuerà ad esistere nelle parrocchie dove i soci s’incontrano, dove trovano spazi di formazione e di crescita, ma soprattutto di amicizia e di fraternità. Credo sia importante [in questo senso] ricordare che è nato, l’anno scorso, un gruppo diocesano di giovani famiglie, che s’incontra regolarmente e che ha dato anche la di-sponibilità a preparare il Campo Scuola delle Famiglie della prossima estate.

>> DA DOVE RIPARTIRE?Dobbiamo trovare il modo di essere più vicini alle associazioni parrocchiali, sostenerle, accompagnarle, incoraggiarle, ma anche imparare da loro, dalle persone che ne fanno parte, che come dice il Progetto formativo, “si sentono parte viva della Chiesa e che vi si dedicano con spirito di servizio e di correspon-sabilità, perché possa parlare con sempre maggiore efficacia alle persone del nostro tempo”. (Progetto Formativo 4.1)

adulti

spuntiper il nuovo triennio

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8 Ricerca & Dialogo 9Aprile 2011

Un occhio alle cifre…

tra PASSAto e fUtURo

votato in assemblea chiede a tutti e ad ognuno di vivere nell’ordinarietà l’impegno per il bene comune in modo corresponsabile e condiviso. Alla luce dell’invito dei nostri vescovi a lavorare sul grande e fondamentale tema dell’educa-zione, proprio noi adulti dobbiamo giocare da protagonisti aprendoci agli altri partendo dalla preghiera e dalla Parola che è forza.Infine la ricchezza dell’esperienza degli adultis-simi fatta di ricordi, di esperienze da non perde-re e di preghiera senza la quale nulla di ciò che cerchiamo di realizzare ha senso.La festa è continuata con l’attesissima por-chetta…sempre deliziosa! Eravamo davvero tanti, attenti e partecipi all’assemblea e allegri e chiassosi ad affollare il refettorio in un bel mo-mento di amicizia e di chiesa.Il grande legame parrocchiale che si apre nell’esperienza diocesana ci esorta a non sco-raggiarci perché è con i piccoli passi che realiz-ziamo grandi viaggi in compagnia di un amico grande che troviamo nel volto dell’acierrino, del giovanissimo, del giovane, dell’adulto e dell’adultissimo.

Partecipare all’assemblea diocesana è un momento sempre atteso (almeno personalmente) perché è l’occasione di ritrovarsi fra amici a condividere

non solo la voglia di stare insieme ma anche quella di fare famiglia.Ci sono i ragazzi dell’ACR che nella loro voglia di giocare portano la gioia pura dell’essere i pie-di della nostra associazione: guardando i loro occhi attenti a ciò che accade, si scorge una cu-riosità verso i loro educatori che con energie fre-sche li accompagnano. In questa curiosità c’è il desiderio di diventare grandi e fare come loro: dedicare tempo ed energie per servire Gesù nei ragazzi.Con gli educatori ci sono anche tanti giovani e giovanissimi disposti a mettersi in gioco con fantasia portando il dinamismo come carburan-te alla nostra AC. E poi ci siamo noi adulti, con le nostre settimane cariche di responsabilità famigliari, lavorative, sociali... siamo qui per riflettere sul significato profondo dell’essere cristiani, non solo festivi, ma feriali là dove viviamo e lavoria-mo. Il documento assembleare letto, discusso e

Assemblea diocesana:

la gioia della fAmiGLiA

Patrizia Ferrero,vicepresidente adulti

Se stiamo alle cifre, il bilancio complessivo è positivo: gli aderenti sono aumentati. Sono passati, dai 1411 del 2005 ai 1713 dello scorso trenta settembre. La suddivisione tra i settori at-tualmente è la seguente (DATI AL 30/09/2010):Anche se rappresentano comunque la maggio-ranza dei soci, negli ultimi tre anni, si è registra-to un lieve calo delle adesioni degli adulti, (da 844 a 836) quindi la crescita che abbiamo otte-nuto è dovuta soprattutto all’aumento nel setto-re giovani e ACR. (Giovani + 30% e Acr + 25%). All’interno del settore giovani, la fascia maggior-mente rappresentata è quella dei giovanissimi (56%): questo è un dato che rivela la buona te-nuta nel passaggio dall’Acr al settore Giovani. Purtroppo man mano che l’età s’innalza, calano gli iscritti: emerge dalle cifre la difficoltà di porta-re avanti un impegno associativo soprattutto da parte dei cosiddetti “giovani adulti” ovvero nella fascia d’età tra i 26-30 anni. All’interno dell’ACR la situazione dimostra una suddivisione abba-

L’occasione del passaggio da un trien-nio associativo a un altro ci porta da un lato a gettare uno sguardo sul passato, per vedere come la fotogra-

fia dell’AC sia cambiata nel corso degli ultimi anni, e dall’altro a guardare avanti con passione e speranza per intravedere nuove prospettive di lavoro.

Sandra Tortore,amministratore diocesano

stanza “a pari merito” tra i 9-11 ed i 12-14 anni.Se spostiamo lo sguardo alle parrocchie, ve-diamo che in questi anni sono “risorte” due associazioni: quella di Serralunga e quella di Rodello. Dobbiamo segnalare purtroppo, però, la scomparsa rispetto a qualche anno fa di un discreto numero di piccole associazioni, che erano importanti, al dì la di un punto di vista

numerico, come presenza sul territorio. Per essere luce e sale non è importante solo essere sempre di più, ma essere, anche pochi, in più luoghi possibile! Molte asso-ciazioni piccole si sono estinte anche per cause “naturali”, venendo meno, poco per volta, i soci più anziani. Da qui l’importanza di creare associazioni in cui siano presenti tutti e tre i settori e in cui si possa fare un “passaggio del testimone” alle giovani ge-

nerazioni. Non vogliamo però fermarci soltanto ad ana-lizzare dei numeri: i numeri di quanti vivono e passano per l’esperienza associativa indicano la capacità concreta delle persone di farsi carico delle necessità di annuncio ed evangeliz-zazione, proprie di tutta la Chiesa. E se ogni tanto ci prende la voglia di contarci non sia per affermare con or-goglio un nostro qualche primato, ma per gioire insieme di qualche frutto buono che raccogliamo dal lavoro di altri che ci hanno preceduto o per scorgere nel presente dei semi di bene che possiamo contribuire a far crescere con il nostro impegno, consapevoli che solo il nostro rimanere nel Signore ci farà portare frutto.

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10 Ricerca & Dialogo 11Aprile 2011

+ Giacomo Lanzetti, vescovo di alba

È con molta cordialità che porgo a tutti gli auguri di una serena Pasqua.Per noi cristiani è un evento, atteso e preparato da una quaresima vissuta

intensamente, che tuttavia ci riempie di mera-viglia, serenità e speranza.Ne abbiamo bisogno perché, non possiamo negarlo, ci capita di condividere, con molti no-stri contemporanei, un’impressione che David Maria Turoldo ha scolpito con poche, ma ef-ficacissime parole: “E compatta / ancora sale sul mondo / la Notte”. La “Notte” (con la “n” maiuscola) è il male che a volte pare avvolge-re la terra; addirittura comprimerla e stritolarla. Su molte esistenze – individuali e collettive – il male sembra prevalere sul bene, le tenebre sulla luce, la disperazione sulla speranza. An-che la nostra esperienza ci induce a scontrarci

con difficoltà e pro-blemi nei cui confronti ci sentiamo ìmpari. In noi pesano forse ma-cigni che, come quel-lo del sepolcro, sem-brano chiudere ogni possibilità di nuovo inizio, persino di speranza. Sappiamo – perché lo verifichia-mo quotidianamente – che i nostri progetti sono racchiusi in vasi d’argilla.Ma su tutto questo panorama si schiude, ancora una volta, la mattina della Pasqua; la storia del mondo e le nostre piccole vi-

cende sono inondate dalla notizia straordinaria che il male non ha l’ultima parola, che la dispe-razione, la solitudine, la morte – la cui forza talora appare invincibile – sono state sconfitte una volta e lo saranno ancora molte altre. Da quel mattino - nonostante tutte gli ostacoli e le sconfitte – i cristiani credono che la vita di cia-scuno cammina verso la pienezza e la storia verso il suo compimento. Di qui la meraviglia, per una notizia che squar-cia potentemente il velo di oscurità e di paura che a volte ci avvolge ed opprime, e ci riempie di serenità, perché la fede ci assicura che la

risurrezione di Gesù non è un evento singola-re che appartiene al passato o che interessa una singola persona. Come ha scritto il Papa nel suo ultimo libro, “il mistero della croce (e della risurrezione) non sta semplicemente di fronte a noi, ma ci coinvolge e dà alla nostra vita un nuovo valore”. È un evento che “ha inaugurato una nuova dimensione di essere uomini”. In quanto tale non riguarda soltanto il suo protagonista, ma ha ricadute su tutti: “Nel-la risurrezione di Gesù è stata raggiunta una nuova possibilità di essere uomo, una possibi-lità che interessa tutti e che apre un futuro, un nuovo genere di futuro per gli uomini” (id.). La risurrezione di Gesù ci interessa, ci riguarda, ci cambia. Il nostro fardello di paure non è più un enigma indecifrabile. Non siamo nelle mani del cieco destino, ma di un amore sconfinato

Pasqua,risurrezione di gesù

e provvidente. Dio non ci abbandona in balia del peccato e della morte. Per questo la fede pasquale si declina in speranza, che è fidu-cia nella presenza del Signore risorto in noi e nell’umanità, riconoscimento della sua azione, reale anche se discreta, e disponibilità a colla-borare con lui.La grande scelta di fronte a cui la Pasqua ci pone è se lasciarci paralizzare dal male che incombe e ci abita, dalle tenebre che ci av-volgono ed accecano, o se – bisognosi come siamo di senso per la nostra vita, di amore, di perdono - volgerci finalmente con convinzione al Risorto, affidare le nostre stanchezze alla sua nuova vita, vivere nella sua luce. “Se la pianta non si orienta verso la luce, appassisce. Se il cristiano rifiuta di guardare la luce, si osti-na a guardare solo le tenebre, cammina verso la morte lenta” (frère Roger di Taizé).Faccio mia la riflessione di don Mazzolari, che

traduco in un augurio: “La vita del cristiano è

un’attesa. Il presente non basta a nessuno. In un primo momento pare che ci manchi qualco-sa, più tardi ci accorgiamo che ci manca Qual-cuno. E lo attendiamo”. Questo Qualcuno – Gesù risorto e vivo, il sempre “veniente” - non è lontano da noi. La Maddalena l’ha incontrato alle prime luci di quel giorno che ha cambiato il mondo. Da allora quell’incontro ha dato senso alla sua e a molte vite. Che Maria ci renda “capaci di attendere con speranza quell’aurora pasquale che asciuga le lacrime di chi è nella prova” e ci guidi all’ap-puntamento con “il Risorto, che è via, verità e vita” (Educare alla vita buona del Vangelo).Che ogni mattina sia per noi alba di risurre-zione.E che la Pasqua di Gesù cambi anche la no-stra vita.

Da quel mattino - nonostante tutte gli ostacoli e le sconfitte – i cristiani

credono che la vita di ciascuno cammina verso la pienezza e la storia verso il suo compimento.

e NoStRA

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12 Ricerca & Dialogo 13Aprile 2011

don Massimo Scotto,assistente acg

popolo pagarono i soldati per dire che il corpo era stato rubato), ma diviene la base per una nuova umanità dai caratteri missionari: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi» (Gv 20,21). Nel mandato affidato dal Risorto ai suoi coesistono fede e incredulità: «Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono» (Mt 28,17).

«Fate discepoli» (Mt 28,19) è la proposta messa in primo piano dal Signore per una re-lazione di sequela e di condivisione con il suo progetto di vita. Il discepolo, quindi, non inse-gna qualcosa di proprio, ma ciò che gli è stato trasmesso dal Signore tramite gli apostoli, cioè la tradizione che con la Parola guida, accompa-gna, illumina il cammino per una speranza viva. Così egli vive di tutto ciò che il Signore Risorto gli ha donato e del suo permanere con gli uo-mini che Dio ama, promessa già presente dal suo incarnarsi e ora manifestata apertamente alle genti.

Tra queste due affermazioni si svolge l’evento della Risurrezione di Gesù se-condo l’evangelista Matteo. Esse sono utili per orientare e vivere il nostro oggi,

senza chiusure in sterili egoismi o reticenze nell’accogliere il diverso e l’altro da noi. Un primo punto messo in risalto dal testo è quello dovuto al fatto che direttamente il Risor-to affida alle donne e ai discepoli l’annuncio della sua vittoria sulla morte e la nascita di una nuova comunità, la Chiesa, tesa a pro-muovere una dinamica di amore e di comunione al suo interno e verso il mondo, ponendosi così a servizio di Dio e di ogni uomo.

Quindi la narrazione prose-gue asserendo che la novità di Gesù non può essere falsifica-

ta o annullata dall’inganno umano (i capi del

“perché”, sul senso della vita, un presente che è impoverito se perde le radici originarie.

E poi parlare di patria può sembrare specie per i giovani un concetto superato; così non è se lo intendiamo come una comunità di perso-ne, una storia fatta di tante storie personali in cui affondano le nostre radici, un tessuto di fa-miglie che giorno per giorno costruiscono una nazione.

E poi ancora maturare il senso di far parte di un popolo e di una storia, una storia che ha por-tato alla Costituzione, a tutt’oggi tra le più attuali ed avanzate.

L’augurio è che l’Italia sia all’altezza dei suo i padri fon-datori e degli ideali democratici e repubblicani che essi vollero alla base della Costituzione. Al-lora si era saputo integrare ma-gistralmente le diverse culture che avevano animato la lotta di liberazione: le culture dei liberali, dei marxisti, dei socialisti e dei cattolici.

I Cattolici portarono in dote i principi della dottrina sociale della Chiesa: persona umana, comunità, solidarietà, autonomie municipali e sociali, sussidiarietà, stato sociale, risoluzione pacifica dei conflitti sono le tante parole che meriterebbero un rinnovato ed accurato appro-fondimento.

Passata la festa, i pensieri tornano ai pro-blemi di ogni giorno, al piccolo grigiore, ma il senso della festa è anche quello di fermarsi per ricaricare le pile, … anche come nazione: buon com-pleanno Italia!

17 marzo 2011, 150 anni dell’unità d’Italia: prima una grande con-fusione nella classe politica, poi un inaspettato entusiasmo da

parte dei cittadini comuni. Chi si sarebbe aspet-tato tante bandiere tricolori e una così nutrita partecipazione alle manifestazioni?

Qualcuno non voleva perdere la giornata la-vorativa, molti temevano la solita scusa per un giorno di vacanza in più, altri pretendevano di far saltare i festeggiamenti per rigurgiti seces-sionisti.

Invece è stata una bellissima sorpresa for-tissimamente voluta dal Presidente Giorgio Napolitano, una bella festa di compleanno in famiglia: sentita, semplice, vera!

Gli italiani hanno dimostrato affetto alla no-stra patria, dimostrando un bisogno di unità e di riferimenti comuni.

In un tempo in cui le televisioni ci rovescia-no addosso litigi, cronaca nera, anzi nerissima, pettegolezzi e veleni vari, magicamente ricom-pare un sentimento unitario, un’attenzione a ciò che unisce, in piena controtendenza.

Al di là delle emozioni del momento è bello ripensare a un’unità basata sulla storia che ci accomuna, frutto di un cammino che ha integra-to le diverse culture regionali, valorizzando le differenze. È bello tramandare i ricordi, rendere la storia viva, maturare la consapevolezza delle radici per pensare al futuro tanto a livello fami-liare quanto a livello nazionale.

Tutti insieme apparteniamo a una storia che ci è chiesto di portare avanti, ciò che facciamo oggi è la base su cui viene costruito il futuro; il nostro oggi sarà il passato di domani!

Il ritmo frenetico da cui siamo spesso travolti ci induce a vivere come in un eterno presente, giorno dopo giorno, senza fermarsi sui grandi

Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Magdala e l’altra Maria andarono a visitare la tomba. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete;

andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e,

dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni

preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.

Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me

è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

“Non temete…io sono con voi”

Dal Vangelo secondo Matteo (28,1.9-20)

BUON COMPLEANNO ITALIA!

In un tempo in cui le televisioni ci rovesciano addosso litigi, cronaca nera, anzi nerissima, pettegolezzi e veleni vari, magicamente ricompare un sentimento unitario, un’attenzione a ciò che unisce, in piena controtendenza.

Luciano Marengo,già presidentediocesano

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14 Ricerca & Dialogo 15Aprile 2011

te, immancabili battaglie a palle di neve, gare sui pattini da ghiaccio e con le slitte (in realtà erano semplici camere d’aria…i mezzi sono quelli che sono, ma la fantasia non manca!) e serate con improbabili travestimenti. Il gruppo di ragazzi si è dimostrato decisamente interessa-to alle discussioni, partecipe agli innumerevoli canti e ai balli di gruppo e – devo dirlo – anche

un po’ chiassoso, ma assolutamente nei limiti del normale. Al termine della celebrazione finale è stato affidato a ognuno un bulbo come ricordo del campo e come invito e impegno nella colti-vazione dei propri sogni: chissà se questi bulbi (e perché no, anche qualche sogno…) sono stati effettivamente piantati e se qualcuno ma-gari è già anche fiorito?

Marcello Delmondo,equipe acr

Fabiana Marocco,equipe acg

gli occhi attenti dei ragazzi, i loro scherzi simpati-ci (prima di andare a dormire controllerò sempre le gambe del letto!), le serate musicali di gioco, ballo, canto e genuino divertimento, le strategie per evitare di essere colpiti dalle palle di neve in passeggiata, la preghiera tutti insieme…tutti ingredienti che creano i presupposti per “par-lare la stessa lingua”, per provare a riflettere sull’importanza di scoprire sé stessi affermando la propria essenza personale aldilà di schiavitù dalle leggi del gruppo o delle mode, per provare a riflettere sul legame libertà-responsabilità su cui si basa la stessa relazione uomo-Dio, oltre a tutte le relazioni tra persone. La morte del Cristo sulla croce ci libera dalla schiavitù del peccato e crea lo spazio in cui l’umanità acquista la pro-pria essenza nell’esercizio della responsabilità, che diviene lo strumento essenziale per fare la differenza nelle relazioni umane. Un’esperienza niente affatto qualunque!

confronto, con preparatissimi e agguerriti avvo-cati dell’accusa (i cosiddetti “pragmatici”) e della difesa (si facevano chiamare “sognatori”), con una giuria seria e competente e con testimoni d’eccellenza…siamo arrivati persino a scomo-dare Mons. Vescovo che ha parlato della sua personale esperienza. Nel verdetto la giuria ha assolto i sognatori ma ha messo in guardia en-trambe le parti dal “rischio di sognare sopra le nuvole” precisando che “sta a noi dare forma concreta, vivibile, realizzabile ai nostri sogni che d’ora in poi vorremmo far coincidere con i nostri desideri più veri”. Nei tre giorni non ci sono state ovviamente solo attività, ma anche passeggia-

custodirli?Per quanto riguarda il tema del bene comune – in continuità col campo scuola estivo – è stato signi-ficativo l’intervento-aperitivo di Marco Del Brocco (banchiere, fiduciario Slow Food, rappresentante sindacale di categoria FISAC CGIL) in merito all’ac-ceso dibattito seguito al varo del nuovo piano FIAT e al referendum tra gli operai di Mirafiori nello scorso mese di gennaio. Si è parlato di lavoro, di politica, di diritti…impegnativo…In quanto cattolici e aderenti all’AC non possiamo non interrogarci su un tema importante come quello del lavoro. Il lavoro è lo “strumento” che permette a ciascuno di vivere, realizzarsi, essere felice, essere utile e importante per qualcuno o qualcosa. Il lavoro è il terreno di un confronto continuo sui doveri e i di-ritti che lo regolano. Doveri e diritti sanciti per legge, frutto di sacrifici e lotte portate avanti da tante perso-ne nel corso degli anni; e non di un “regalo” elargito da qualcuno (il datore di lavoro, lo Stato,…). Un bene prezioso del quale abbiamo il dovere di prenderci cura. Si tratta di questioni fondamentali, che sono state dibattute in modo acceso e democratico: un bell’esercizio di politica.Che cosa portare quindi a casa? Una grossa dose di convivialità e amicizia, tanti interrogativi su cui riflettere e da cui ripartire nell’ordinario delle nostre relazioni e delle nostre occupazioni.

Parlare di originalità, responsabilità e libertà ai ragazzi di terza media può sembrare inutile utopia. In fondo i messaggi provenienti dalla società

con martellanti campagne commerciali che tra-sformano la moda in legge, con il “fuggi fuggi” generale da qualsiasi tipo di responsabilità e con la parola libertà che figura in due partiti sì e tre anche (Realtà concreta? Spot politico?) sembrano confermare la dimensione utopica del campo scuola invernale.

Nel momento in cui inizia la condivisione sull’attività proposta ci si sente alieni che par-lano un linguaggio completamente diverso da quello dei ragazzi, i quali – non sempre per colpe loro – sono sprovvisti degli strumenti di codifica di tale linguaggio.

In fondo è proprio questa la “magia” del campo scuola. Il calore accogliente della casa di Sampeyre, la neve che uniforma il paesaggio,

Dopo una serie di campi come giova-nissima sono passata dall’altra parte e ho partecipato, come animatrice, al campo invernale giovanissimi dal

3 al 5 gennaio a Sampeyre. Come avete capi-to sono una delle “ultime arrivate” nell’equipe giovani e, senza retorica e ipocrisia, mi sono trovata davvero molto bene in un gruppo che già da tempo lavora insieme e per questo vo-glio ringraziare tutti! Il tema con cui i ragazzi si sono confrontati, a partire dal film “Il diavolo veste Prada”, è stato quello del sogno. Sono stati proprio i loro sogni a subire un processo in piena regola con un giudice che ha moderato il

Vi racconterò ciò che è successo a un cam-po scuola dedicato ai giovani dell’Azione Cattolica, svoltosi presso Prea di Mondovì il 22 e 23 gennaio scorsi.

Non mi dilungherò sullo svolgimento delizioso e ami-chevole delle giornate, né sugli sfiziosi manicaretti di Sandra e Anna Maria, nemmeno sulla gioia del condividere un cammino, né sulle piacevoli passeg-giate, giochi, palle di neve e ghiaccio, né ai momenti personali di riflessione e preghiera, e infine neppure decantando il bello delle discussioni democratiche e avvincenti dei molti momenti di confronto, gruppo, dibattito, … Ciò non vuol dire che siano stati di minor rilievo (tutt’altro!), ma chi più o meno “mastica l’AC” sa di cosa sto parlando.Vorrei soffermarmi piuttosto sui temi principali del campo scuola: la qualità delle relazioni, l’amicizia e il bene comune (approfondendo il caso FIAT-Mirafiori).Don Enrico, sacerdote e psicoterapeuta, ci ha ac-compagnati nella riflessione in merito ai primi due temi. Interessante ragionare su ciò che siamo in re-lazione a ciò che abbiamo vissuto, alla nostra storia e alle persone che “ci hanno toccato” nel nostro per-corso. Questo non per giustificarsi dietro ad un “sono fatto così” e nemmeno recriminare, ma per prendere coscienza e andare oltre… guardando, per esempio, a ciò che siamo e a ciò che stiamo costruendo, a noi stessi e al nostro essere in relazione agli altri (in particolare soffermandoci con attenzione all’amici-zia). Tutti viviamo un legame amicale o un amore, ma quanti di noi riflettono sull’impegno necessario a

27-29 Dicembre 2010: un campo niente affatto qualunque!

Le riflessioni del campo invernale per i giovani di ac

originaLMenTe, reSPonSaBiLMenTe…

più LIBERTà per tutti!

…e se non fosse un sogno?

Bene COMUNE, la parola ai giovani!

Sara Conterno,giovane di ac

3a media

Giovani

-issimi

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16 Ricerca & Dialogo 17Aprile 2011

gruppi infiniti, camminavano uniti in un’unica direzione. In alto, retto dal capofila, un cartello indicava il nome della diocesi di provenienza. Tamburi, sonagli, chitarre risuonavano tutt’intor-no. Potevamo noi essere da meno? Certo che no! Così, armati di tromboni e fisarmoniche ci siamo lasciati coinvolgere da quel fiume di gen-te.Piazza San Pietro. Centomila. Centomila fazzo-letti che si agitavano in aria, centomila voci che unite cantavano “c’è di più”, centomila persone accorse da tutti gli angoli del nostro Paese per essere lì, quel giorno, a testimoniare la “gran-dezza semplice” dell’Azione Cattolica la quale, come il Santo Padre ha ricordato durante il suo atteso saluto, “insegna le strade per imparare

e giovanissimi: anche questi sono numeri gran-di, numeri importanti!La destinazione è stata raggiunta in anticipo, benché, durante il viaggio, siano state concesse alcune soste dovute a “improvviso appetito” da parte di Don Antonello. Scesi dal pullman, si è srotolato davanti a noi un panorama quantome-no sorprendente. Sciami di ragazzi e ragazze,

Google Maps, noto strumento di ri-cerca online, informa che da Alba alla Capitale ci sono 678 km, o, più precisamente, 6 ore e 23 minuti di

viaggio. Numeri grandi: un viaggetto non indif-ferente.Tuttavia, la notte del 29 ottobre scorso, tre pullman carichi all’inverosimile di buonumore, aspettative e trepidazione, si sono divorati uno dopo l’altro quei seicentosettantotto chilometri, senza forse e senza ma. Meta? Roma. Piazza San Pietro. Incontro Nazionale dell’Azione Cat-tolica.Siccome “senza Alba non c’è sole” (questo è stato il nostro motto per tutto l’incontro) Alba è partita con una schiera di 208 intrepidi acierrini

Fabrizio Viberti,equipe acg

senza non c’è

Piazza San Pietro. Centomila. Centomila fazzoletti che si agitavano in aria, centomila voci che unite cantavano “c’è di più”, centomila persone accorse da tutti gli angoli del nostro Paese per essere lì, quel giorno, a testimoniare la “grandezza semplice” dell’Azione

Cattolica

l’amore autentico”.A una mattinata carica di emozioni non poteva che seguire un pomeriggio spettacolare, orga-nizzato nel minimo dettaglio. Le strade di acier-rini e giovanissimi si sono divise: i primi, nel par-co di Villa Borghese, sono stati intrattenuti con giochi, attività e gemellaggi con amici di altre diocesi. L’appuntamento per i secondi, invece,

era a Piazza del Popolo, dove ospiti importanti (il cantautore Roberto Vecchioni, la ballerina Si-mona Atzori, l’attore Luca Zingaretti, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il CT della nazionale calcio Cesare Prandelli...) hanno raccontato il “di+” della loro vita rispondendo alle domande dei ragazzi. Così arriviamo a sera, momento in cui adrena-lina ed emozioni devono fare i conti con una brutta bestia: la stanchezza. Cercando di non far caso a occhi pesanti e gambe affaticate, abbiamo speso le ultime energie per trasferirci nella casa delle suore Pie Discepole del Divin Maestro, che ci hanno gentilmente ospitato per cena e pernottamento.Abbiamo srotolato i sacchi a pelo e ci siamo co-ricati per terra, ma credo nessuno di noi abbia patito la durezza del pavimento: forse perché troppo stanchi, o forse perché ancora aggrap-pati alle immagini irripetibili e ai sentimenti vis-suti insieme durante quella giornata appena trascorsa.Il mattino ci ha colti di sorpresa con qualche nu-vola di troppo. Dopo la messa, comunque, i de-

stini di ACR e ACG si sono nuovamente divisi: mentre i primi, “girato il carro”, facevano rotta verso casa, i giovanissi-mi, temerari, hanno puntato dritti dritti al centro di Roma, lanciandosi in una visita sfrenata della città durata tutto il giorno.

Google Maps informa che da Alba alla ca-pitale ci sono 678 km. Noi sottoscriviamo che ne è davvero valsa la pena. E’ stata un’esperienza unica, testimone di quel “di+” che coinvolge tutti noi, che ci distingue, che ci chiama a vivere in prima persona. Che ci fa “diventare grandi insieme”.

alBa

in alto:foto di gruppo dei 208 avventurosi

albesi all’incontro nazionale

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18 Ricerca & Dialogo 19Aprile 2011

E in un’ideale continuità con l’invito di Miano, la delegata regionale Anna Maria Tibaldi, si è con-centrata, all’interno della propria relazione, proprio sull’importanza di riscoprire il carattere missiona-rio dell’operato dell’Azione Cattolica. Una missio-narietà che riporti ciascuno là dove vive e lavora, per offrire una testimonianza cristiana e un’assun-zione di responsabilità, che ricevono la propria linfa da una fede matura e incarnata.Le parole di Monsignor Sebastiano Dho - Vesco-vo emerito di Alba e delegato per la giornata da Mons. Mana incaricato della Conferenza Episco-pale Piemontese per le aggregazioni laicali – han-no aggiunto un tassello ulteriore alla riflessione, mostrando come l’impegno alla corresponsabilità si collochi in modo coerente nel solco del mandato conciliare, che chiede ai laici di sostenere la Chie-sa nella testimonianza quotidiana, con uno stile fatto di disponibilità e collaborazione. Una sfida sempre nuova e avvincente, che necessita di es-sere affrontata – ha concluso Dho – con coraggio e speranza.

ALBA - Dopo l’Assemblea diocesana del 27 febbraio, la casa di Altavilla ha ospita-to, il 3 aprile scorso, anche l’Assemblea regionale dell’Azione Cattolica. L’appun-

tamento regionale, non è che una delle tappe di un percorso lungo, fatto di coinvolgimento e par-tecipazione, partito dalle nostre parrocchie e dal-le parrocchie d’Italia, e che si concluderà il 7 e 8 maggio con l’assemblea nazionale.Il titolo scelto dalla Delegazione Regionale Pie-monte-Valle d’Aosta per la giornata - “Per la vita buona del Vangelo. Responsabilità condivise” – dice molto del dibattito ricco di spunti che ha ar-ricchito la giornata del 3 aprile. Molti sono stati i volti e le voci ad alternarsi, con lo sguardo rivolto a un tema decisivo per il tempo che viviamo: la capacità da parte di ciascuno di assumere su di sé e, condividere con la comunità in cui vive, la responsabilità di un cammino di crescita personale e collettiva imperniato sulla testimonianza cristia-na. Un cammino che ponga al centro il momento educativo, così come anche i vescovi invitano a fare negli Orientamenti Pastorali per il decennio 2010-2020, “Educare alla vita buona del Vangelo”. È intervenuto sul tema il Presidente nazionale dell’Azione Cattolica, Franco Miano, che Piemonte e Valle d’Aosta hanno avuto il privilegio di ospitare in questa occasione. “Per essere autenticamente vissuta ed efficace la responsabilità deve essere diffusa – ha osservato Miano in un passo del suo intervento -, portata avanti nel quotidiano attraver-so la cura attenta delle persone che abbiamo intor-no, e delle relazioni con ciascuna di loro. Questa è la più grande eredità che la storia della nostra Chiesa e della nostra associazione ci consegna, chiedendoci di farne tesoro”.

dell’oratorio, a suonare in chiesa, a fare nume-ro nelle attività per far vedere che “noi abbiamo tanti giovani”. Le nostre parrocchie – continua mons. Sigalini – non devono “accusare” i gio-vani “perché non ci sono”, ma devono rivedere le loro scelte pastorali. Urge una conversione pastorale all’interno delle nostre comunità: da una pastorale di “conservazione dell’esi-stente” impegnata soprattutto con i bambini e gli anziani, a una pastorale missionaria aperta ad ascoltare le domande e le proposte dei gio-vani e capace di creare feeling con loro, nella speranza che i giovani accolti oggi diventeranno gli adulti e le famiglie di domani.Il vicepresidente nazionale giovani di AC, Mar-co Iasevoli, giornalista trentenne di Napoli, ha infine presentato la proposta dell’AC ai giovani. Alle loro domande di giustizia, l’AC risponde rendendo i giovani protagonisti; all’interno dell’AC i giovani possono sperimentare il prota-gonismo nella Chiesa; significa assumersi delle responsabilità, dietro un invito esplicito, pro-posto anche attraverso elezioni democratiche, ma germogliato nella coscienza di un percorso personale di fede, aiutato da una guida spiritua-le, dal don di tutti i giorni e dagli altri adulti re-sponsabili con cui c’è amicizia, stima, confronto. Con questa battuta mons. Sigalini ha concluso il convegno (una battuta rivolta ai preti, ma che va bene per tutti gli adulti) “Aprite le porte ai giovani”, ma non “per farli entrare in chiesa”. È chi sta dietro le porte delle chiese e delle ca-noniche che deve uscire, per vivere in mezzo ai giovani e così capirne le ragioni. È necessario aprirsi, andare incontro ai giovani, non restare racchiusi nelle proprie certezze, essere dispo-nibili a cambiare. Non sono i giovani a dover tornare nella Chiesa; è piuttosto la Chiesa che deve ritornare tra i giovani.

Chi sono i giovani 19-30enni di que-sto secondo decennio del Duemila? Sono i “surfisti edonisti” o i “sempli-ficatori pragmatici”, gli “sperimenta-

tori della globalità” o i “semplificatori radicali”? Da queste domande è partito il Convegno na-zionale dei sacerdoti assistenti di AC, che si è svolto a Roma, alla Domus Mariae, dal 13 al 17 febbraio, che in questa edizione ha focalizzato l’attenzione sui giovani, cioè sulla generazione dai 20 ai 30 anni. I sociologi l’hanno definita la generazione segmentata perché purtroppo vive in “segmenti” separati tra loro: un corso di studi lungo (almeno il diploma, o la laurea o la

specialistica) è separato da un ingresso veloce nel mondo del lavoro; il lavoro è separato da uno stipendio adeguato al costo della vita attuale; lo stipendio in-sufficiente impedisce di vivere in modo autonomo, che a sua volta impedisce di staccarsi dalla casa dei genitori; tan-ti contatti sono separati però da legami d’affettivi “a lunga scadenza” (molti ami-ci, ma difficoltà a sposarsi e creare una nuova famiglia) ecc. In questa situazione di precari a lunga scadenza, i venten-ni rispondono con una generale sfiducia verso tutte le istituzioni tradizionali, com-presa la Chiesa.Questi giovani precari e segmentati, che cosa chiedono alle nostre comuni-tà cristiane? Mons. Sigalini, assistente generale di AC, afferma che i giovani chiedono al mondo adulto in generale, e alle nostre comunità cristiane in parti-colare, di essere accolti, non “ospitati”

come in una riserva, con iniziative dedicate a loro, ma decise e organizzate da noi adulti, o cercati solo quando servono a fare gli animatori

don Antonello Pelisseri,assistente acr

In alto:La copertina del Convegno Nazionale Assistenti di AC

a sinistra:La delegazione regionale durante le

relazioni di fine triennio.in basso a sinistra:

Mons. Dho durante il suo intervento in qualità di delegato di Mons. Mana

sotto:Franco Miano, presidente nazionale,

con Annamaria Tibaldi, delegata regionale di AC per Piemonte e Valle

d’Aosta.

“i Giovani chiedono Giustizia”flash da Roma sul Convegno Nazionale degli Assistenti diocesani di AC

Maurizio Tibaldi,viceresponsabile acr

“Per la vita buona del Vangelo.

ReSPoNSAbiLitá condivise”Bilanci, riflessioni e progetti per l’azione cattolica di Piemonte e Valle d’aosta

lo sguardo rivolto a un tema decisivo per il tempo che viviamo: la capacità da parte di ciascuno di assumere su di sé e, condividere con la comunità in cui vive, la responsabilità di un cammino di crescita personale e collettivo imperniato sulla

testimonianza cristiana.

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20 Ricerca & Dialogo 21Aprile 2011

SANDRO TOPPINO (1910 – 1951):

la SANTITà in terra ALBESE. FaMigLia: è TeMPo Per noi

Letizia Coraglia,commissione giovani copie

te del dialogo, curare prontamente ogni minimo ‘malessere’ dell’amore e presentare ogni giorno la nostra vita a Dio, mettendolo al centro della nostra vita famigliare. Non sono mancati i con-fronti, gli scambi d’idee e il sostegno da parte di chi ha già vissuto determinate situazioni prima di noi. Vado a casa contenta, con una rinnovata voglia di affrontare bene e a pieno il quotidiano, felice di aver incontrato e condiviso un pezzo di strada con altre famiglie. Un grazie a Tista e Lidia che ci hanno aiutato a riflettere. Un grazie doppio a tutti gli educatori che hanno regalato un po’ del loro tempo ai nostri bimbi!

“Nella vita esistono momenti di passaggio che sono fondamen-tali per la crescita. Crescere si-gnifica proprio imparare a vivere

le trasformazioni della vita, accogliere in posi-tivo le diversità dentro e fuori di noi. Da que-ste trasformazioni possiamo uscire rafforzati o distrutti, come singoli o come coppia” Ascolto queste parole pronunciate da Lidia e Tista in occasione dell’incontro per famiglie ad Altavilla e rimango colpita perché sembrano pronunciate apposta per me alla fine di una settimana par-ticolarmente impegnativa. Mi guardo intorno e vedo volti conosciuti che sorridono e an-nuiscono. Mi rendo conto di non essere la sola a provare e a vivere determinati si-tuazioni e stati d’ani-mo: è questo il bello di incontrarsi con altre persone, di aprirsi al dialogo e al confronto, perché rendono più forti e ricchi. Per affrontare questi passaggi a livello personale e di coppia, occorre un atteggiamen-to di ascolto delle emozioni, per non lasciarsi dominare dal sentimento prevalente e caratteri-stico dei momenti di crisi. Occorre imparare l’ar-

tro, ne sono gli organizzatori e i registi ed hanno lavorato parecchio. C’è il Sindaco di Alba a testimoniare la gratitudine della Città a una persona che ha saputo educare, che ha cresciuto una schiera di ragazzi all’impe-gno e alla generosità, che è stata, insieme al suo Vescovo mons. Luigi Maria Grassi, l’altra “voce”, quella alternativa e autentica nel periodo del con-formismo e del buio della dittatura fascista.Ci sono gli storici di professione, docenti univer-sitari, che aiutano a situare la vita di Sandro nel più ampio contesto delle vicende nazionali, civili, politiche ed ecclesiali. Emerge che né Sandro, né l’AC albese erano dei provinciali, chiusi in un mondo piccolo e autoreferenziale. C’è, soprattutto, tanta gente e di tutte le età. C’è chi trova una conferma alle convinzioni che già aveva su Sandro. Chi percorre con emozione 50 anni di storia e di vita della terra albese. Chi sco-pre per la prima volta la vicenda bella e fascinosa di un giovane brillante e santo.Sandro morì sessanta anni fa. Era il 23 marzo 1951. Un venerdì santo e proprio alle tre del po-meriggio. La sua vicenda ha tante affinità con quella di Piergiorgio Frassati. Così anche i suoi funerali sono un’apoteosi, soprattutto di giovani. Quella croce di cemento che c’è ad Altavilla l’an-no voluta loro in ricordo di Sandro. L’abbraccio di fede del più caro amico alla Città, alle montagne, al cielo. Da un mese, in Duomo, al limitare della cappel-la del SS. Sacramento, nel posto dove Sandro sostava con frequenza quotidiana a pregare, c’é una piccola targa che indica come e dove lui avesse radicato la sua vita. È un segno modesto, quasi non si nota, ma è davanti a Gesù e a Gesù rimanda. Forse, Sandro lo gradirebbe, perché in questo rimando c’è tutta la sua vita. C’è la sua santità.

piettante di cui pare sentire il suono mentre sta brindando con Sandro e alcuni amici.C’è quello a cui Sandro ha passato la guida della San Vincenzo giovanile. Poi è diven-tato sindaco di Alba, poi assessore regio-nale, poi ancora deputato. Confessa che da sindaco della Città ha fatto un tiro man-cino a Sandro. Ha dedicato a lui, così schi-vo e modesto, la via davanti alla sua casa. Ma è la via più corta di Alba, così Sandro non dovrebbe arrabbiarsi più di tanto.C’è l’Azione Cattolica Albese con la sua Presidente e i suoi giovani, che stanno co-statando, grati e meravigliati, quanto gran-de sia l’eredità di Sandro e di cui ancora si raccolgono i frutti. Sono stati proprio i gio-vani dell’AC ad avere voluto questo incon-

Nel salone di via Mandelli, sabato 13 novembre, siamo in tanti a ricorda-re i 100 anni della nascita di Sandro Toppino. Ci sono i suoi familiari, so-

prattutto quelli di oggi che stanno scoprendo la santità discreta e nitida di uno zio che non hanno conosciuto se non nel racconto dei genitori o dei nonni. Ci sono i suoi ragazzi di allora, che ora sono tutti uomini riusciti e affermati. C’è quel suo Delegato Aspiranti (oggi diremmo responsabile ACR), che poi, entrato in seminario, si è fatto pre-te, e oggi è cardinale.Fa una certa impressione riconoscerlo nelle foto del tempo. Un ragazzino con la giacchetta e i pantaloni corti, una testata di capelli e un bel ciuf-fo sbarazzino, la bocca aperta in una risata scop-

Piero Reggio,già presidente diocesano

sandRo toppino (1910 – 1951)

Fa una certa impressione riconoscerlo nelle foto del tempo. Un ragazzino con la giacchetta e i pantaloni corti, una testata di capelli e un bel ciuffo sbarazzino, la bocca aperta in una risata scoppiettante di cui pare sentire il suono mentre sta brindando con Sandro e alcuni amici.

Occorre imparare l’arte del dialogo, curare prontamente ogni minimo ‘malessere’ dell’amore e presentare ogni giorno la nostra vita a Dio, mettendolo al centro della nostra vita

famigliare.

convegno del 13 novembre 2010: La Santità in terra albese che ancora attrae

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22 Ricerca & Dialogo 23Aprile 2011

Venerdì 11 Marzo presso la Casa del Giovane di Sommariva Perno si è svolto il primo incontro del neonato gruppo adulti di AC in presenza anche di alcuni giovani dell’associazione parroc-chiale. Tema della serata è stato il bene comune aiutati da un filmato-intervista a Oscar Luigi

Scalfaro e dall’intervento di Sergio Coraglia, ex sindaco di Baldissero d’Alba. Nel dibattito gli adulti presenti hanno sottolineato il minore interesse, riguardo a questo argomento, rispetto alle generazioni passate, mentre i giovani hanno ribadito con forza il loro impegno verso il prossimo e richiesto una maggiore attenzione da parte degli adulti. Speriamo che possa essere un’ispirazione anche per le associazioni parrocchiali della diocesi.

Simone Muò,presidente parrocchiale di Sommariva Perno

Mi piace pensare a come la nostra associazione parrocchiale sia nata dai giovani: l’impulso è arrivato da Stefano e Davide (16 e 17 anni) nel momento in cui, subito dopo il loro primo campo scuola a Sampeyre, mi dissero di volersi tesserare. Da quella piccola fiammella (alimenta-

ta anche dal Centro Diocesano) è partito un allegro fuoco che in breve ha portato altri amici a unirsi per ridare vita dopo molti anni all’Azione Cattolica nel nostro paese. Ora mi ritrovo a esserne il presidente e so di poter contare sulla collabora-zione di molti altri futuri soci per portare “sale e luce” nella nostra comunità!

Edoardo Secco,presidente parrocchiale di rodello

MONTICELLO D’ALBA

Tutto esaurito domeni-ca 6 marzo presso il Salone Parrocchiale in occasione della secon-

da rappresentazione di “Maria e Maddalena”, il nuovo spettacolo di Oscar Barile. La compagnia “Il

nostro teatro” di Sinio ha infatti devoluto l’intero incasso all’Azione Cattolica di Alba. Come consuetudine il Consiglio Diocesano ha soppresso anche per quest’anno la quota che ogni associazione parrocchiale dovrebbe versare come sostentamento delle attività diocesane e l’evento proposto aveva lo scopo di sostituire questa entrata e di aiutare le missioni in Africa che l’AC di Alba supporta da alcuni anni.

Daniele Promio,consigliere diocesano acg

FIOCCO ROSA: RODELLO

osCaR BaRile PER L’aC

PER IL BENE COMUNE CHe Cosa fai?

Sapevo bene che dal lunedì sarei tornato al tran tran di tutti i giorni, alla fatica del quotidiano della mia parrocchia, sapevo bene che anche a Mango la settimana successiva noi non ci saremo stati a dare una mano, ad animare, a preparare l’attività. Ma di certo anche a Mango il sangue si è ossige-nato bene, i polmoni si sono rinfrescati e il calore di questo pomeriggio non rimarrà solo un ricordo.È l’ora dei saluti. Il parroco don Luciano, che non conoscevo, mi lascia di stucco: non è certamen-te un sacerdote giovane, ma la lucidità e la te-nacia con cui incoraggia a rilanciare un gruppo e un’esperienza di Azione Cattolica mi lasciano im-pressionato. Mi stringe la mano, ringraziandomi, e mi dice di non mollare, contraccambio con un sor-riso e con una mano sulla spalla gli dico scherzo-samente di non perdere l’entusiasmo. Lui si avvi-cina e mi chiede di indovinare l’età: ha 82 anni ed è lui che dice a me di non perdere l’entusiasmo. I suoi occhi mi trasmettono una luce particolare che ho ancora impressa nella mente. Spero di averne donata un pochino anch’io, anche solo per essere stato a condividere con lui alcuni passi del nostro cammino. Questa per me è l’Azione Cattolica.Poi tutti a casa, ognuno per la sua strada… anzi no prima una pizza, tante risate e qualche di-scussione impegnata, poi colleghiamo i cavi della batteria per una macchina che non riparte (“ma non è la batteria” sentenziava qualche provetto meccanico) e via ognuno per proprio conto. An-che questa è AC.

Era una normalissima domenica d’autun-no. Dopo l’immancabile pranzo a casa dei nonni tra nipoti, zii e cugini, eccomi in partenza direzione Mango.

Non è che mi fossi preparato in maniera partico-lare, confidavo nel lavoro di altri (vero Mattia e Maurizio?): sapevo soltanto che si voleva ripartire con una nuova Associazione Parrocchiale di AC. Scendo le scale e subito vengo abbracciato da una sensazione positiva: Lorenzo e Chiara stava-no provando i bans per i ragazzi e i giovani, Mau-rizio e Max l’attività, Wilma e Sandra il momento con gli adulti. Dopo qualche sorriso, qualche bat-tuta e due risate tutto è pronto. Arrivano i primi ragazzi, poi qualche famiglia, mamme spavalde e papà più intimoriti, “Pronti? Via!”, si parte.Respiro a pieni polmoni quest’ossigeno, quest’aria fresca e giovane di una comunità che vive le gioie e le fatiche dell’ordinario. M’immergo completa-mente in questa sensazione di non essere solo, di essere parte di un qualcosa di grande che vor-remmo trasmettere anche agli amici di Mango. Sfodero il sorriso sicuro di chi è coinvolto in un qualcosa di bello, dove tutti condividono il meglio che possono donare.

Il mio pensiero si sposta per un istante ad Altavilla, dove altri educatori dell’AC si stanno impegnando per una giornata diocesana, e a un’altra parrocchia che sta vivendo la festa dell’adesione. Non siamo soli. Penso non sia altro che que-sto l’Azione Cattolica.

Michael Isnardi,vicepresidente giovani

a Mango per una nuova associazione Parrocchiale ac

Diario di una straordinaria

normale domenica di ottobre.

In FAMIGlIA

Complimenti vivissimi a Daniele Promio ex vice presidente del settore giovani (dal ritorno dalla Danimarca per la sua tesi è diventato revisore dei conti) che l’8 aprile ha conseguito la Laurea Magistrale in ingegneria civile per la gestione delle acque con 110 e lode! In bocca al lupo per una carriera professionale allagata di successi!

La Presidenza Diocesana

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24 Ricerca & Dialogo 25Aprile 2011

-issimi(i-iv suPeRioRe)Quel tReno peR...

diano d’alba

28 novembre 2010: finalmente la prima giornata giovanissimi in Langa!È tutto pronto e Diano ci attende

a braccia aperte. Al mattino però solo neve. Tanta neve. La prima nevicata della stagione. Un po’ di panico e di sconforto, ma poi le prime telefonate, gli sms, gli incoraggiamenti, il sostegno reciproco e la neve che a poco a poco smette di scendere lasciando spazio a un flebile sole. Sono più di cento i giovanissimi che non si fanno intimorire dal maltempo e arrivano a Diano carichi di entusiasmo e vitalità, molti accompagnati dai loro educatori, altri dai sacerdoti.Il salone parrocchiale spalanca le sue porte e gli educatori ci accolgono con amicizia e allegria. Subito la musica rende l’ambiente caldo, acco-gliente e gioioso e l’attività/gioco preparata aiuta a meditare sul viaggio e sul sogno.L’immagine del treno e della stazione è il filo con-duttore della giornata: un treno da prendere per realizzare i propri sogni senza però mai dimen-ticare da dove si è partiti, le proprie radici e la propria storia. Poi una fermata indispensabile e per nulla scon-tata: la Chiesa. Con il Vescovo si canta, si prega,

Monica Fontana,vicepresidente giovani

si medita. “Sognate, innamoratevi, siate amici! Scegliete le stazioni fondamentali del treno del-la vostra vita” con queste parole Mons. Lanzetti stimola la riflessione personale. E poi ancora la pizza insieme e la consegna del premio alla par-rocchia con la torta migliore! Infine il ritorno a casa con il cuore colmo di gioia e speranza. Noi siamo la luce del mondo!

“Sognate, innamoratevi, siate amici! Scegliete le stazioni fondamentali del

treno della vostra vita”

Proprio mentre andiamo in stampa, stanno giungendo in reda-zione le prime immagini ed impressioni della giornata giovanis-simi del 10 aprile a Cissone. Volo IT18.61/20.11 è il titolo scelto: un viaggio all’interno della nostra storia personale e della storia dell’Italia... pullman dai quattro angoli della diocesi, musica dal vivo con i Miss London e gli Ahimsa Revolt e numerose sorpre-se. Se volete sapere com’è andata visitate il sito www.acalba.it nella sezione “Giovani”.

M.f.

uLtim’oRa

Don Toni Tarabra,responsabile casa Sampeyre

Tutti conosciamo le “cure” necessarie all’edificio (camere, saloni, vetrate); tutti sappiamo le esi-genze dell’area verde circostante (prato, pian-te…). Ogni persona, uomo o donna, giovane o adulto è capace di questi interventi e sa di quali strumenti adatti dotarsi.C’è una tappa regolare per rifare il look di tutta la casa nella imminenza dei campi scuola, ogni anno nella seconda domenica di giugno: per il 2011 domenica 12 giugno.Considerata la dimensione degli spazi ci si au-gura:• uno scatto di quella generosità che non è mai mancata…occorrono tante mani;• un ingresso di forze giovani per dare entusia-smo, gioia, continuità;• un festoso vivere questo servizio gratuito con forti motivazioni di fede…è meglio dare che ri-cevere!N.B. Entro mercoledì 8 giugno segnalare la pro-pria presenza per provvedere al pranzo (Don Toni 349/4936774).

Altre opportunitàSe Sampeyre è casa nostra, luogo per crescere nella amicizia e nella fede perché non condivi-dere la fatica di chi ci vive dentro per servirci? Ci sono dei momenti in cui una “mano” aiuta. Ai cambi di turno del sabato, se un uomo, una don-na, un giovane, una giovane volessero/potesse-ro donare qualche ora… come cambierebbe il fine settimana!Se in qualunque giorno del periodo estivo qual-cuno avesse il bel pensiero di dedicare un gior-no o più… per riordinare l’area verde (uomo, giovane) o per ridare lucentezza a qualche am-biente (donna, ragazza…)!In ogni caso basta una telefonata: sapendo di essere graditi! (0175/977493).

Dietro il suono di una campana c’è una chiamata, un messaggio, un bisogno.La campana di Sampeyre sente l’ar-rivo dell’estate e inizia a chiamare a

raccolta e a trasmettere messaggi: campi scuo-la in vista, amici da ritrovare.Sampeyre rimanda a un progetto preciso, ad alcune parole chiave che dicono il contenuto di una proposta collaudata dall’esperienza di Chiesa: verifica personale, dialogo, “Ascolto”, preghiera. Tutto questo affinché fede e appar-tenenza di Chiesa raggiungano la maturità che ogni età (ragazzi, giovani e adulti) esige.Ogni esperienza ha bisogno di un suo spazio. Per noi uno degli spazi diocesani è la casa di Sampeyre (a 1200 m s.l.m.), che ha bisogno della solidarietà di tutti per accogliere in modo dignitoso le persone.

“non sono in grado di salvare il mondo con le mie mani, ma so lavare i piatti” (rachel corrie)

L’AC albese ha recentemente deciso di informatizzare la parte ammi-nistrativa. Una decisione necessaria ma presa a malincuore perché ha voluto dire rinunciare al prezioso servizio che per tanti anni ha pre-stato la signora Teresa Barbero. Di lei possiamo dire che è la compe-tenza e la precisione fatte persona… Ha saputo trasmetterci non solo il registro su cui segnare entrate e uscite, ma l’amore per la chiarez-za, la precisione, la passione per un lavoro ben fatto, di qualsiasi tipo esso sia... anche tra le “aride cifre”. A te, cara Teresa un affettuoso grazie per tutto quel che hai saputo fare in questi anni, senza appari-re troppo “sotto i riflettori”, ma con la dedizione e la capacità che ti sono proprie…. Tieni comunque pronta la caffettiera… non si sa mai! Vogliamo ricordare, in questo spazio, anche il papà di Maria Grazia Ti-baldi, che si è spento la sera del 14 marzo scorso. Una presenza semplice e discreta in molti nostri incontri, da ultimo forse l’assemblea dioce-sana di febbraio ad Altavilla. Siamo vicini ai familiari e in particolare a Maria Grazia, impegnata da molti anni ormai a livello nazionale, prima come vicepresidente dei giovani, poi come segretaria nazionale e at-tualmente come responsabile del FIAC (Forum Internazionale dell’AC).

La presidenza diocesana

in FaMigLia

saMpeYRe suona la campana

Quasi in 200 per la giornata diocesana giovanissimi

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26 Ricerca & Dialogo 27Aprile 2011

“l’ anGoLo dei LiBRi”Mastrocola “Togliamo il disturbo”, saggio sulla libertà di non studiare. L’autrice, insegnante d’italiano da anni, riflette sulla scuola italiana e sugli studenti di oggi e propone una sua teoria. Non una scuola, ma tre scuole. Una scuola per il lavoro pratico per chi subito vuole imparare un mestiere; una scuola della comunicazione per chi vuole studiare cose subito utili e in uno stile visivo-esperienziale e una scuola dello studio astratto. (Guanda, 17 euro).

Nell’ambito ancora più prolifico dell’editoria per ragazzi troviamo novità di ogni tipo.Cominciamo con l’ultimo libro di Timothée de Fombelle che i più giovani ricorderanno per i libri di Tobia, il ragazzino alto un millimetro e mezzo e che vive su di una quercia. L’avventura questa volta si svolge tra cielo e terra e nei primi decenni del novecento. Vango è russo o francese, ma ha trascorso l’infanzia alle isole Eolie, ha molti amici e molti nemici che lo cercano. Scoprite la sua storia in “Vango”, edizioni San Paolo 18 euro.Avete in casa qualche ragazzino di quelli curiosi di tutto? Allora sappiate che la casa editrice L’ippocampo ha fatto uscire “I cartelli del mondo spiegati ai ragazzi” (euro 15) e scoprite con loro come sono diversi e divertenti, a volte, i segnali stradali di tutto il mondo e, se vi piace la geografia, la stessa casa editrice vi propone “Le bandiere del mondo spiegate ai ragazzi” dove le bandiere non solo si vedono, ma di ognuna è narrata la storia, assieme a delle curiosità sui vari paesi.Per tutte le altre novità, vi aspettiamo in libreria e buona lettura a tutti!

Un saluto a tutti gli amici lettori!La primavera sta portando un

mucchio di novità in libreria.È uscita la seconda parte della vita di Gesù spiegata da Benedetto XVI (ev, 20 euro), dall’ingresso trionfale a Gerusalemme sino alla risurrezione, un modo per approfondire la nostra conoscenza del mistero pasquale.

Di Enzo Bianchi, dopo il successo di ”Ogni cosa alla sua stagione” (Einaudi 17 euro) è arrivato “Una lotta per la vita” delle edizioni San Paolo (16 euro) sul tema, ritornato di attualità, dei peccati capitali che qui scopriamo non essere sette, per gli antichi, bensì otto, comprendendo anche la tristezza, peccato nel rapporto con il tempo. Queste pagine sono state scritte come aiuto contro le tentazioni, che assalgono sempre, in ogni periodo della vita. La lotta, anche se dura, ci porta a una felicità non effimera ed è la condizione per sentire che nella nostra lotta è il Signore stesso a lottare. Vale la pena lottare perché quella spirituale è una lotta per la vita piena, una lotta il cui scopo è l’amore: saper amare meglio ed essere amati meglio.

Ci piace anche segnalare un libro di un autore locale: Mauro Aimassi, residente a Magliano Alfieri, il quale ha pubblicato per le edizioni San Paolo (11 euro) “Vite trasformate”, racconti di conversione di personaggi famosi che negli ultimi anni hanno abbracciato il cristianesimo.

E’ interessante da leggere, anche se si ride parecchio, ma è un riso amaro, il seguito di “La scuola raccontata al mio cane “ di Paola

Cara Redazione di R&D, sono una giovanissima di AC e una Futura Educatrice che, per la prima volta, vivrà l’esperienza dell’aiuto educatrice ai campi-scuola. Sono contentissima di tutte le avventure che ho vissuto in AC, prima in ACR e ora da giovanissima Futura Educatrice. Penso che quello in AC sia un bel cammino da percorrere con gli amici. Posso solo chiedere una cosa? Potete, per favore, togliere il prosciutto dagli occhi degli educatori che non si accorgono mai di nulla?

Xxx Giovanissima ’94

Lettere allaDopo l’ultima Assemblea Diocesana, sono arrivate numerose lettere ed e-mail all’indirizzo della redazione. Ne pubblichiamo alcune per ringraziare tutti gli ammiratori, i soci e le persone che con calore ci esprimono la loro vicinanza.

Cari voi tutti di R&D, sono stata molto contenta di essere stata salutata con così tanto affetto alla scorsa

Assemblea Diocesana, ritrovando l’immutata allegria di sempre nonostante l’evento formale

che stavamo vivendo. Sono lieta di far parte della famiglia di AC, una famiglia in cui ogni

opinione è importante, sia dei vecchi soci, sia dei nuovi arrivati, come quella dei bambini,

fino ai più attempati. Vi ringrazio di cuore anche per la bella rivista che è R&D, tutta colorata

e vivace, con articoli intelligenti e profondi. Spero che pubblicherete la mia lettera. Con

affetto, l’86a tessera

Cara redazione di R&D, sono la mamma di tre ragazzi. Il più grande è un giovane educatore di AC, il secondo è un giovanissimo e la terza è ancora un’Acierrina. […] Con questa lettera voglio mandare un incoraggiamento al settore Adulti: sono convinta che la formazione degli adulti sia fondamentale, soprattutto in questo momento nel quale tutti gli adulti della società vivono fragilità e debolezze. Vi voglio suggerire alcuni argomenti interessanti che mi piacerebbe affrontare con voi: il lavoro (precarietà, disuguaglianze, lotte sindacali); la società multiculturale (come avvengono i cambiamenti, come affrontare la situazione, come comportarci cristianamente con l’altro); l’ambiente (le crisi ambientali, il nucleare, il cristiano e il creato). Buon lavoro!

Un’Amica

Ringraziamo di cuore gli amici che hanno scritto. Vorrei solo rispondere a qualcuno. Cara

Amica del settore Adulti, sottoporrò le tue idee alla nuova equipe e credo che potrà lavorare

parecchio (a proposito, tu e tutti gli adulti che hanno qualcosa da dare sono invitati a

lavorare con l’equipe!) grazie. Grazie al Presidente e all’86° tessera per l’incoraggiamento e

l’affetto. A proposito di affetto e affettati… cara Giovanissima ’94, per anni abbiamo cercato

di togliere il prosciutto dagli occhi degli educatori… speranza vana! Continuate a scrivere

alla R&Dazione, saremo lieti di rispondervi.

Volete anche voi scrivere alla redazione di Ricerca e Dialogo…anzi…alla R&Dazione? Inviate una mail a [email protected]! Pubblicheremo i contributi più originali!

Cara R&D, sono un presidente parrocchiale di AC e mi voglio rallegrare con tutta la scorsa presidenza per l’entusiasmo con cui avete lavorato e per la vostra capacità di coinvolgere così tanta gente. Alla nuova presidenza, rinnovata solo in parte, auguro di continuare a operare così.

Un presidente

Elisa Occhietti,responsabile confidenze e cronaca rosa

a cura dellaCooperativa Culturale L’incontro

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AZIONE CATTOLICA ITALIANA via Mandelli, 9 – 12051 Alba CN – 0173.290243 – www.acalba.it – [email protected]

D I O C E S I D I A L B A MODULO A – “INFORMAZIONI”

CAMPI SCUOLA DIOCESANI

ESTATE 2011 VALDIERI SAMPEYRE 18 – 25 Giugno I – II MEDIA * 25 Giugno – 2 Luglio I – II MEDIA * IV – V ELEMENTARE * 2 Luglio – 9 Luglio I – II MEDIA * IV – V ELEMENTARE * 9 – 16 Luglio IV – V ELEMENTARE * III MEDIA * 16 – 23 Luglio Terza età – Gli Adultissimi ** 23 Luglio – 30 Luglio I-IV SUPERIORE (Giovanissimi: 14-17 anni) * 30 Luglio – 6 Agosto Settimana biblica/culturale ** 6 – 13 Agosto ADULTI E FAMIGLIE 13 – 20 Agosto Vacanza per Adulti/Sposi/Famiglie ** 26 – 28 Agosto GIOVANI (18-30 anni) – Varazze… campo scuola sul mare della Liguria!

INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI

Le iscrizioni ai campi scuola diocesani per ADULTI, GIOVANI e RAGAZZI avverranno esclusivamente presso la sede dell’Azione Cattolica in via Mandelli 9, ad Alba, secondo il seguente calendario:

Giorno PRIMO GIORNO ISCRIZIONI Sabato 14 maggio

Giovedì 19 maggio

Sabato 21 maggio

Giovedì 26 maggio

Orario 9.00 - 12.00 (apertura via Mandelli ore 8.30) 16.30 -18.00 11.00 - 12.00 16.30 - 18.00

IN SEGUITO: il sabato dalle 11 alle 12

0173/290273 – [email protected]

Chiediamo di iscrivere i giovani ed i ragazzi tramite le parrocchie, che sono al centro della proposta dell’Azione Cattolica. Ai don e ai responsabili chiediamo cortesemente di fare particolare attenzione al:

! MODULO DI ISCRIZIONE: (modulo C) è assolutamente obbligatorio, va compilato in ogni sua parte e consegnato all’atto dell’iscrizione; senza il modulo di iscrizione la stessa non potrà essere accettata;

! NUMERO ISCRIZIONI: il tetto massimo è di 15 ragazzi della stessa parrocchia nello stesso campo; in caso contrario le iscrizioni eccedenti verranno messe in coda. Questo per evitare di “riempire” il campo con pochi e grandi gruppi che snaturerebbero lo spirito diocesano dell’esperienza;

! ALTERNATIVA: consigliamo per le iscrizioni ACR di segnalare un campo alternativo alla scelta preferenziale in modo tale che se il campo preferito fosse completo si possa trovare una soluzione alternativa;

! ACCONTO: è previsto l’importo di 50 euro cadauno da versare all’atto dell’iscrizione. L’acconto NON verrà restituito a differenza del saldo che può essere rimborsato in caso di presentazione del certificato medico;

! SALDO QUOTA: andrà obbligatoriamente versato ENTRO IL SABATO PRECEDENTE alla partenza del proprio campo scuola il sabato mattina dalle 11 alle 12 presso il Centro Diocesano di via Mandelli, 9 ad Alba! In caso di ritardo l’iscrizione si riterrà decaduta;

! Nel primo giorno, le iscrizioni verranno accettate secondo questo ordine di Vicaria ed in ordine alfabetico inverso di parrocchia (dalla Z alla A): Cortemilia, Langhe, Valli Belbo e Tinella, Valle Tanaro, Alba, Sinistra Tanaro, Cherasco, Roero (orario di apertura del Centro diocesano ore 8.30/12 - iscrizioni dalle ore 9.00);

La novità introdotta lo scorso anno è stata un successo unanimemente riconosciuto che il nuovo Consiglio diocesano ha deciso di confermare per evitare lunghe attese e soprattutto per aiutare le parrocchie più piccole e lontane nello spirito cristiano e fraterno che deve animare le nostre decisioni;

QUOTE: NON TESSERATI TESSERATI MAIL INFO

ACR 170 !* 155 !* [email protected] MAURIZIO Tibaldi: 338/20.26.946 MASSIMILIANO Costa: 389/81.51.424

GIOVANISSIMI 170 !* 155 !*

GIOVANI 95 ! 85 ! [email protected]

MICHAEL Isnardi: 339/22.48.882 MONICA Fontana: 348/06.82.443

DON MASSIMO Scotto: 333/35.55.340

ADULTI 40 !/giorno 35 !/giorno [email protected] PATRIZIA Ferrero: 335/62.26.641 MASSIMO Rossi: 339/66.22.113

*In caso di gita interna sarà richiesto durante il soggiorno un supplemento di 10 euro scontato del 50% per i tesserati;

**LE ISCRIZIONI PER LE ALTRE SETTIMANE presso la Casa Diocesana di Sampeyre saranno effettate presso la “Libreria L’Incontro” di piazza Falcone (vicino a via Mandelli) ad Alba, a partire da Sabato 7 maggio;

AZIONE CATTOLICA ITALIANA via Mandelli, 9 – 12051 Alba CN – 0173.290243 – www.acalba.it – [email protected]

D I O C E S I D I A L B A MODULO B – “AVVERTENZE PER L’USO”

REGOLAMENTO – Estate 2011 I campi scuola diocesani per adulti, giovani e ragazzi a Sampeyre e Valdieri, sono stati organizzati allo scopo di offrire un momento di crescita cristiana, di aggregazione, di riflessione e ci teniamo a sottolineare che non sono giorni di semplice vacanza o di solo divertimento. Vogliamo proporre dei campi che siano davvero formativi e, quindi, chiediamo a chi vi parteciperà, il desiderio e la capacità di impegnarsi perché questo avvenga. Riteniamo fondamentali, tra gli altri, i momenti di preghiera, di confronto con la Parola di Dio, i lavori di gruppo, uno stile sobrio ed educato e il rispetto di alcune regole basilari. Ci preme già sottolineare che la notte esigeremo il silenzio e il riposo, per poter affrontare adeguatamente le attività dei giorni a seguire. Approfitteremo del fatto di essere in montagna per fare passeggiate ed escursioni che richiederanno un po’ di sforzo e fatica da parte di tutti. Informiamo i partecipanti che in base alla legge ed ai regolamenti interni:

! non sarà possibile fumare nei locali delle case diocesane; ! non sarà consentito, nei campi fino alla III media, fumare e bere vino ai pasti; ! dai campi giovanissimi sarà consentito bere vino con moderazione ad ogni pasto; ! nei campi giovani e giovanissimi sarà consentito fumare solo in determinati momenti liberi; ! ogni altro tipo di alcolico é categoricamente vietato e sarà ritirato e consegnato ai genitori al rientro;

COSA PORTARE:

Documento d’identità, tessera dell’AC relativa all’anno 2010-2011, lenzuola e federa o sacco a pelo (la casa dispone di coperte e cuscini), asciugamani, maglione, k-way, effetti personali, berretto, scarponi, quaderno per appunti, biro e se suoni uno strumento… portalo! Può essere utile portare il Vangelo.

COSA NON PORTARE:

! Somme di denaro spropositate (rischierebbero di essere spese per cose inutili); ! Roba da mangiare o da bere (anche acquistata successivamente), che verrà ritirata e usufruita,

da parte di tutti, nella festa dell’ultima sera; gli alcolici saranno ritirati e restituiti ai genitori; ! Stereo, radio, walk-man, lettore mp3, torcia, sveglie o simili (ci divertiremo anche senza); ! Per quanto riguarda il telefonino siamo convinti che possa essere elemento di disturbo per i

ragazzi in qualsiasi momento della giornata. Nei campi dalla I-II media, l’uso del cellulare, sarà dunque consentito solo ed esclusivamente in determinati e brevi momenti liberi della giornata (salvo casi particolari). Nei campi di IV-V elementare, invece, preghiamo i genitori di non lasciarlo ai propri figli (le case sono provviste di telefono);

L’iscrizione comporta l’accettazione consapevole a questa idea di campi scuola che vogliono essere esperienza di fede autentica, viva ed arricchente per la vita!

Le case dispongono di telefono (Sampeyre: 0175.977493 – Valdieri: 0171.97370) ed i ragazzi possono chiamare

e ricevere, tendenzialmente, durante l’ora dei pasti. Invitiamo i genitori a chiamare in casi di sola necessità. Per quanto possibile, chiediamo di non ricevere visite che potrebbero disturbare l’andamento del campo.

PARTENZA ARRIVO

ACR GIOVANISSIMI

ore 15.30 del sabato da Alba, presso piazza Medford dietro al Tribunale;

nello stesso luogo verso le ore 9.30 del sabato successivo;

GIOVANI ore 8.00 del venerdì da Alba, presso piazza Medford dietro al Tribunale;

nello stesso luogo verso le ore 23.00 della domenica;

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31Aprile 2011

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dicembre ’09

febbraiogennaio2010

“ ”Se ’l giovo savèisa e se ’l vej podèisa Tel . 0172 495350 - Fax 0172 243359

info@stampatel lo.net

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AZIONE CATTOLICA ITALIANA via Mandelli, 9 – 12051 Alba CN – 0173.290243 – www.acalba.it – [email protected]

D I O C E S I D I A L B A MODULO C – “ISCRIZIONE”

MODULO OBBLIGATORIO DI ISCRIZIONE

NOME: ! MASCHIO ! FEMMINA

COGNOME: Suono uno strumento:

NATO/A IL: CITTA’: PARROCCHIA DI: CAP VIA: N° TELEFONO casa: E-MAIL: CELL. ragazzo: CELL. genitore: (se minorenne)

CAMPI SCUOLA DIOCESANI – ESTATE 2011 (indicare una singola scelta)

! IV-V ELEMENTARE – Sampeyre (25 giu-2 lug)

! IV-V ELEMENTARE – Sampeyre (2-9 luglio)

! IV-V ELEMENTARE – Valdieri (9-16 luglio)

! I-II MEDIA – Valdieri (18-25 giugno)

! I-II MEDIA – Valdieri (25 giugno-2 luglio)

! I-II MEDIA – Valdieri (2-9 luglio)

! III MEDIA – Sampeyre (9-16 luglio) ! ADULTI E FAMIGLIE** – Sampeyre (6-13 agosto) arrivo il _____________ partenza ___________

! GIOVANISSIMI I-IV superiore (14-17 anni) – Sampeyre (23 luglio-30 luglio) ! GIOVANI* (18-30 anni) – Varazze, sul mare della Liguria! (26-28 agosto)

ASPETTI SANITARI (indicare eventuali problemi di salute)

MALATTIE PREGRESSE:

! Epilessia ! Asma bronchiale

! Allergie alimentari ! Allergie ai farmaci

! Enuresi notturna ! Problemi cardiaci

ALTRE INDICAZIONI:

In caso di malattie croniche, particolari allergie o terapie mediche da proseguirsi durante il soggiorno occorre allegare la certificazione medica con le indicazioni del caso

PAGAMENTO (indicare una singola scelta) ! 170 ! (di cui 50 ! come acconto all’atto dell’iscrizione). Nella quota è compresa la copertura assicurativa.

L’eventuale uscita interna al campo scuola (10 euro) è a parte e non sarà scontata;

! 155 ! (di cui 50 ! come acconto all’atto dell’iscrizione) in quanto mio figlio/a ha aderito all’AC ed é possessore della tessera n°_________________________ la quale contribuisce a sostenere i costi e da diritto alla copertura assicurativa. L’eventuale uscita interna (10 euro) sarà scontata del 50%;

! *GIOVANI: 95 ! (di cui 50 ! come acconto all’atto dell’iscrizione) compresa la copertura assicurativa; ! *GIOVANI: 85 ! (di cui 50 ! come acconto all’atto dell’iscrizione) in quanto ho aderito all’AC e sono

possessore della tessera n°_________________________ la quale contribuisce a sostenere i costi e da diritto alla copertura assicurativa;

! **ADULTI E FAMIGLIE: 50 ! come acconto all’atto dell’iscrizione. La quota sarà di 35 ! al giorno per i tesserati e 40 ! al giorno per i non tesserati all’Azione Cattolica da versare a Sampeyre;

È possibile aderire all’AC presso il vostro Presidente Parrocchiale o al Centro Diocesano; quote 2010-2011: 10 ! ACR, 15 ! GIOVANISSIMI (14-17 anni) e 20 ! GIOVANI ed ADULTI (18-30 anni) più ulteriori sconti famiglia!

DATI SENSIBILI Autorizzo l'Azione Cattolica Italiana e l’AC Albese al trattamento dei dati personali oggetto dell’iscrizione per fini di gestione ed amministrazione. Autorizzo altresì l'uso di eventuali foto e video per scopi di promozione e pubblicazione sui periodici, volantini, mail o sul sito internet dell’AC. Tutti questi dati verranno inoltre diffusi in modo discreto e attento all’interno degli iscritti al campo scuola per promuovere i contatti e le amicizie nate durante il soggiorno. Come da D.Lgs. n°196 del 2003 potrò in qualsiasi momento chiederne la cancellazione.

Dichiaro di aver preso attentamente visione e di accettare in ogni sua parte e senza eccezioni il MODULO B – “Avvertenze per l’uso”, contenente le raccomandazioni, i consigli e alcune regole essenziali per poter partecipare e vivere al meglio, in modo sereno e costruttivo il campo, perché credo che siano essenziali per la crescita personale e il buon esito del campo scuola.

FIRMA del ragazzo/a___________________ e FIRMA del genitore___________________

(se ragazzo/a minorenne)

NUMERO ISCRIZIONE

ACCONTO adultiSabato 30 Aprile – Domenica 1 Maggio:

Esercizi spirituali per adulti e famiglie a Sampeyre. Costo 75 €, prenotazioni alla libreria L’Incontro entro il 23 aprile.

Venerdì 13 Maggio, ore 9.15-16.30: Pellegrinaggio Adulti e Adultissimi al Santuario

N.S. della Moretta, Alba. Riflessioni proposte dal nostro Vescovo, Mons. Lanzetti e intrattenimento a cura di Oscar Barile e la compagnia “Il nostro teatro” di Sinio. Prenotazioni

per il pranzo (15 €) presso la parrocchia (tel. 0173.44.03.40)

Sabato 28 Maggio, Casa Diocesana di Altavilla, ore 9.30-18.00: Seminario di studio “Riflessioni e idee per una vita buona nei

nostri territori”organizzato dalla Delegazione Regionale di AC per Piemonte-Valle d’Aosta.

Giovedì 16 Giugno

Pellegrinaggio Regionale a Cussanio.

Per tutte le informazioni è possibile visitare il sito www.acalba.it, scrivere una mail a [email protected] oppure telefonare allo 0173 290243Gadget

Il contributo destinato all’AC è raccolto dalla Fonda-zione Apostolicam Actuositatem - Ave che, al fianco dell’Azione Cattolica Italiana, supporta con libri e ri-viste il suo progetto formativo e la sostiene concreta-mente nelle attività, nelle iniziative e nel perseguimen-to dei principali obiettivi

Firma il 5x1000 nella dichiarazione dei redditi (CUD, 730, UNICO) a favore della FAA-AVE: oltre a sostenere l’annuncio del Vangelo agli uomini del nostro tempo contribuirai in modo concreto al restauro del Conven-to di San Girolamo a Spello, dove Carlo Carretto ha vissuto e pregato negli ultimi anni della sua vita.

Non ti costa nulla ma vale un tesoro:nel riquadro riservato al sostegno del volontariato inserisci il codice 96306220581

5x1000 all’azione Cattolica

5x1000la scelta del 5x1000 all’aC è compatibile con l’8x1000, che ti invitiamo a firmare a favore della Chiesa cattolica

Page 17: Alba: Via Mandelli, 9 - Tel. 0173/290243 Poste Italiane s ... · Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi mutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura. La primavera

32 Ricerca & Dialogo

nuovo slancio per il settore adulti adulti al centro

Ricominciamo da: Sabato 30 Aprile - Domenica 1 Maggio

“Esercizi spirituali per adulti e famiglie a Sampeyre”

6 - 13 Agosto - SampeyreCampo adulti e famiglie

30 Luglio - 6 AgostoCampo adulti

Settimana biblica/culturale

Il gruppo degli adulti di AC è il cuore di una vita associativa che educa all’unità e all’apertura; attraverso un equilibrio tra il prendersi cura di sé e il realizzarsi nella dedizione ad altro da sé sulla vita di ciascuno e la nostra adesione ad esso.In AC la proposta associativa è orientata a far emergere l’essenziale e a sostenere nell’adulto la fiducia, contro la tentazione dell’indifferenza facile a chi ha dovuto ridimensionare alcune idealità giovanili o ha fatto i conti con quella parte di delusione di sé e degli altri che inevitabilmente il vivere comporta; la fedeltà, contro la tentazione del dimettersi dalle responsabilità già assunte, diventate dure da portare avanti nella ferialità dell’esistenza, per sceglierle di nuovo con realismo e rinnovare anche il “sì” della fede in quel passaggio decisivo che i maestri spirituali chiamano “seconda conversione”; il dono di sé contro la tentazione del ripiegamento su se stessi e sulle proprie sicurezze da difendere.

dal Progetto Formativo dell’ac