allegat0 vii · 2020-07-07 · edma reti gas s.r.i. ha aderito, con riferimento al servizio di...
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ALLEGAT0 VII
DICHIARAZIONE DEL VERIFICATORE AMBIENTALE SULLE ATTIVITA DI VERIFICA E CONVALIDA
La sottoscritta lcIM S.p.A. Piazza Don Enrico Mapelli, 75 20099 Sesto San Giovanni (MI)
numero di registrazione come verificatore ambientale EMAS IT V 0008
accreditato o abilitato per l'ambito 35.22 e 42.21 (codice NACE)
dichiara di aver verificato l'intera organizzazione indicata nella dichiarazione ambientale aggiornata
dell'organizzazione
EDMA RETI GAS SRL Via del Commercio, 29 601127 Ancona (AN)
numero di registrazione ....
risponde a tutte le prescrizioni del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema
comunitario di ecogestione e audit (EMAS).
Con la presente dichiarazione il/Ia sottoscritto/a dichiara che:
• Ia verifica e la convalida si sono svolte nel pieno rispetto delle prescrizioni del regolamento (CE) n.
1221/2009,
l'esito della verifica e della convalida conferma che non risultano elementi che attestino
l'inosservanza degli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente,
i dati e le informazionj contenuti nella dichiarazione ambientale aggiornata dell'organjzzazione
forniscono un'immagine affidabile, credibile e corretta di tutte le attivita dell'organizzazjone svolte nel
campo d'applicazione indicato nella dichiarazione ambientale.
11 presente documento non e equivalente alla registrazione EMAS. La registrazione EMAS pud
essere rilasciata unicamente da un organismo Gompetente ai sensi del regolamento (GE) n.
1221/2009. 11 presente documento non e utilizzato come comunicazione a se stante destinata al
pubblico.
Sesto San Giovanni il 29/11/2019
Firma
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A
DA Rev. 4} Ambi®ntale
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Sistema Gestione Amb
DICHIARAZIONE AMB
DICHIARAZIONEAMBIENTALE
PREPARATO VERIFICATO APPROVATO
Servizlo QSA Servizio QSA Amm.re Delegato
Roberta Pelagagge Paolo Patrizio
Simone Scanzanj Pauri Ciottir\
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REVISIONE CORRENTE
REV. Data Descrizione
4 20/1 1 /201 9 Revisione paragrafo "7.2.2 Rifiuti"
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EMALS6ESTIONE
AMBIEI.TALE
VERIFICATA
IT"1943
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•A.)
Z 9 NOV, 2019
GiESTMA
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REVISIONI PRECEDENTl
REV. Data Desci.izione
3 31/08/2019 Agg ornamento annuale del documento
2 31/08/2018
Agg ornamento dei dati dichiarati come rilasci ambientali al 30.06.2018 (§ 7).
Agg ornamento dati caratterizzanti il contesto organizzativo (§ 1) ed il SGA (§3).
I ntroduzione di un quadro di riferimento per favorire la comprensione della
Dich iarazione Ambientale (§ 0).
Aggiornamento obiettivi ambientali (§ 8) ed obblighi applicabili in materia di ambiente
(§ 10)
1 06/03/201 8 Prima emissione
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Sommario
0. PREMESSA
0.1. QUADRODI RIFERIMENTO
0.1.1. SuSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS
0.1.2. INDICATORI STATISTIcl lN ITALIA
0.2. OBIETTIVI AMBIENTALI DECLINATI CON IL SDGS
0.2.1. GOAL 12 GARANTIRE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E DI CONSUMO
6
6
6
6
6
6
0.2.2. GOAL 13 ADOTTARE MISURE URGENTI PER COMBAITERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LE SuE CONSEGUENZE
8
1. INDIV[DUAZIONE DEL CONTESTO ORGANIZZATIVO
1.1. DATI GENERALI SUI SITl
1.1.1. LOCALIZZAZIONE DEI SITl
1.1.2. DESCRIZIONE DEL SITO E DELLE ATTIVITA ORIGINE E SVILUPPO
1.1.3. ATTIVITA
10
10
10
12
14
1.2. PRIORITA EMERGENTI DALLAANALISI DELLE CARATTERISTICHE AMBIENTALI DEL TERRITORIO ................... 14
1.3. AUTORIZZAZIONl
2. POLITICA PER LA QUALITA, PER L'AMBIENTE E PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL
LUOGO DI LAVORO
3. SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE DI EDMA RETI GAS SRL
3.1. ORGANIZZAZIONE EDMA RETI GAS S.R.L
3.2. SISTEMA DI GESTloNEAMBIENTALE
4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA SVOLTE E DEI RELATIVI ASPETTI AMBIENTALI ............. 23
4.1. DESCRIZIONE SINTETICA DELLE ATTIVITA PRINCIPALI DI EROGAzloNE DEL SERVIzlo E RELATIVI ASPETTl
AMBIENTALl
4.1.1. DISTRIBuZIONE GAS
4.1.2. GESTIONE GENERATORI TERMIcl
4.1.3. AITIVITA DI CANTIERE
4.1.4. ATTIVITA LEGATE ALLA GESTIONE DELLA SEDE AZIENDALE
4.2. ALTRI ASPETTI AMBIENTALl lNDIRETTl
4.3. QUADRO RIASSUNTIVO DEGLI ASPEITI AMBIENTALl
5. ASPETTI AMBIENTALI CHE DETERMINANO IMPATTI SIGNIFICATIvl
5.1. INDIVIDUAZIONE ASPETTI AMBIENTALI ED ANALISI DI SIGNIFICATIVITA
5.1.1. ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIvl
23
23
27
28
28
29
30
31
31
31
6. ANALISI POTENZIALI SITUAZIONI DI EMERGENZA 0 DI INCIDENTE AMBIENTALE .......... 34
6.1. SITUAIIONI POTENZIALI DI EMERGENZA O INCIDENTE AMBIENTALE
6.2. STORICO DEGLI INCIDENTI AMBIENTALl
7. RILASCI NELL'AMBIENTE ED EFFETTl lNDIVIDUATI
7.1. VOLUMI DELLEATTIVITA
7.2. LIVELLO DEGLI EFFETTI AMBIENTALI
7.2.1. EMISSIONl lN ATMOSFERA (EFFETT0 SERRA)
34
34
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE
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7.2.2. RIFIUTl
7.2.3. EFFICIENZA DEI MATERIALl
7.2.4. USO DI RISORSE NATURALl
7 2.5. AloouA
7.2.6. USO DI SOSTANZE PERICOLOSE
7.2.7. MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
7`2.8. CONTAMINAZIONE DEL SUOLO
7.2.9. RUMORE
7.2.10. EFFETTI SULIA BIODIVERSITA
8. OBIETTIVI AMBIENTALl
9. GLOSSARIO...".."...............60
10. PRINCIPALI OBBLIGHI APPLICABILl lN MATERIA DI AMBIENTE ALLA DATA DELLA
CONVALIDA
10.1. REQUISITI COGENTl
10.2. ALTRI REQUISITI VOLONTARI APPLICABILl
11. CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALl
11.1.1. PRoCESsl
11.1.2. MODELLO DI VALUTAZI0NE SITUAZIONI NORMALI EDANOMALE
11.1.3. MODELLO DI VALUTAZIONE PER LE CONDIZIONI DI EMERGENZA
11.1.4. RISULTATI DELL'ANALISI DI SIGNIFICATIVITA E MANTENIMENTO IN AGGloRNAMENTO
12. MODALITA DI DIFFUSIONE DELLA DICHIARAZIONE AMBIENTALE
13. VALIDAZIONE DELLA DICHIARAzloNE AMBIENTALE
14. PRESENTAZIONE SUCCESSIVA DICHIARAZIONE AMBIENTALE
15. AVOSTRA DISPOSIZIONE
totale)
Figura 1 Rifiuti urbani oggetto di raccolta differenzjata Anni 20042017 (a) (tonnellate e percentuale sul
Figura 2
Anno 2016 (tonnellate)
Edma Reti GasFigura 3 Emissioni atmosferiche di gas serra delle famiglie e delle attivita
Figura 4 Distribuzione gas ed emissloniFigura 5 Posizione della sede legale di Edma Reti.Gas s.r.I. Ancona,
co2 equivalente
produttive secondo la NACE, ltalia
Via Trieste, 2Figura 6 Posizione della sede operativa di Ancona, Via del Commercio, 29
Figura 7 Posizione della sede operativa di Senigallia, Via dell'Artigianato, 34
Figura 8 Posizione del deposito/magazzino di Ancona, Frazione Aspio, s'nc
Figura 9 Sede legale di Edma Reti Gas Srl ingresso
Figura 10 Sede Operativa Principale di Edma Reti Gas Srl Ancona
Figura 11 Sede Operativa di Edma Reti Gas Srl Senigallia
Figura 12 Deposito/magazzino di Edma Reti Gas Aspio di Ancona
Figura 13 Territorio di Edma Reti Gas srl
Figura 14 Rappresentazione della rete di distribuzione gas Regione Marche
Figura 15 Organigramma Aziendale
Figura 16 Attivita di scavo
Figura 17 lndividuazione aree stoccaggio rifiuti sito di Ancona
Figura 18 lndividuazione aree stoccaggio rifiuti sito di Senjgallia
Fjgura 19 lndividuazione aree stoccaggio rifiuti sito di Senigallia
!c!M Sp.Ae
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DICHIARAZIONE ANIBIENTALENovembre 2019
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Tabella 1 Organico Edma Reti Gas al 30/06/2019
Tabella 2 Elenco certificati prevenzione incendi relativi agli impianti REMl
Tabella 3 Elenco cabine REMl con indicazione di quelle allacciate al servizio idrico pubblico ........... 1523
24
25
2627
28
28
29
30
33
33
35
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36
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66
Tabella 5 Dati caratterizzanti il volume delle attivita nel servizio distribuzione gas
Tabella 4 Consistenza impianti
Tabella 6 Elenco cabine REMl con indicazione delle superfici edificate
Tabella 7 Aspetti ambientali individuati per le attivita del servizio distribuzione gas
Tabella 8 E16nco impianti termici a servizio cabine di decompressione gas
Tabella 9 Aspetti ambientali individuati per le attivita di gestione impianti termici di supporto al servizio .... 27^^Tabella 10 A'spetti ambientali individuati per le attivita di cantiere
Tabella 11 Asbetti ambientali comuni con le infrastrutture in gestione
Tabella 12 Aspetti ambientali indiretti previsti dal regolamento Emas
Tabella 13 Quadro riassuntivo Aspetti Ambientali
Tabella 14 Risultati analisi di significativita sugli aspetti ambientali
Tabella 15 Criteri per classificazione grado di influenza
Tabella 16 Volumi vettoriati
Tabella 17 Coefficienti di conversione da GJ a t di C02 (fonti: * lspRA 2018 ** lpcc 2006) .......
Tabella 18 Coefficienti di conversione da kg di metano a kg di C02 (Fonte: lpcc Guidelines 2006)
Tabella 19 Prospetto di classificazione dei rifiuti
Tabella 20 Prospetto consumi odorizzante
Tabella 21 Elenco fabbricati con tetto contenenti amianto
Tabella 22 Stato di conservazione D.M. 06/09/1994
Tabella 23 Stato di conservazione ARPA Piemonte
Tabella 24 Riepilogo valutazioni dj impatto acustico
Tabella 25 Dettaglio componenti indici di biodiversita
Tabella 26 Evoluzione indice di biodiversita
Tabella 27 Obiettivo ambientale diretto 1
Tabella 28 Objettivo ambientale diretto 2
Tabella 29 Obiettivo ambjentale diretto 3
Tabella 30 Obiettivo ambientale diretto 4
Tabella 31 Obiettivo ambientale diretto 5
Tabella 32 Obiettivo ambientale diretto 6
Tabella 33 Obiettivo ambientale diretto 7
Tabella 34 Obiettivo ambientale diretto 8
Tabella 35 Elenco principali leggi applicabili
Tabella 36 Classificazione della reversibilita del rischio in condizioni normali ed
Tabella 37 Valutazione di significativita
Tabella 38 Classificazione della revers
Tabella 39 Valutazione di significativita
ice dei
Grafico 2 Volume rifiuti prodotti
anomale.............68
del rischio in condizioni di emergenza
Grafico 1 Emissioni di C02 riferite al volume delle attivita di Edma Reti Gas srl
Grafico 3 Volume rifiuti prodotti suddivisi per tipo e per destinazione
Grafico 4 Consumi di energia per fonte utilizzata
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE
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Ladistribuzionegas,checostituisceilcampodiattivitadiEDMARetiGas,ecaratterizzatadaaspettiambientall
che non determinano, come rendicontato nello specifico capitolo 7, impatti ambientali di per s6 rilevanti.
Le note che seguono vogliono, dunque, indirizzare n lettore verso la comprensione degli orientamenti adottati
dalla struttura direzionale di EDMA RetiGas nella definizione delle proprie strategie ambientali.
In quest'ottica, assume rilevanza comprendere da un lato l'entita relativa degli impatti ambientali di EDMA
RetiGas, dall'altro la significativita complessiva dei programmi e degli obiettivi perseguiti.
In particolare, tenendo conto che l'attivita di distribuzione gas comporta impatti ambientaH in generale non
tanto concentrati in un sito rna piuttosto diffusi nel territorio di riferimento (Ia provincia di Ancona), Ie strategie
ambientali di EDMA RetiGas sono state definite e messe in relazione con le strategie adottate dagli enti di
governo del territorio.
Gli orientamenti ambientali di EDMA RetiGas sono stati, dunque, messi in relazione con le risultanze emerse
dai pitl importanti studi a disposizione per caratterizzare il territorio (rif. § 1.4):
• Rapporto BES (Benessere Equo Sostenibile) pubblicato dalla Regione Marche nel 2013
• Agenda 21 locale della provincia di Ancona:
• Rapporto SDGs 2018
• lnformazioni statistiche per l'agenda 2030 in ltalia
0.1. QUADRO DI RIFERIMENT0
0.1,1. SuSTAINABLE DEVELOPMENT GOALS
1125 settembre 2015 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l'Agenda 2030 per lo sviluppo
sostenibile nella quale si declinano gli obiettivi globali per porre fine alla poverta, proteggere il .pianeta ed
assicurare prosperita a tutti entro il 2030, denominati "Susfa/.r]ab/e Deve/apmenf Goa/s" (Obiettivi di sviluppo
sostenibili) (SDGs).
L'Agenda 2030 e costituita da 17 obiettivi che fanno riferimento a diversi domini dello sviluppo sociale ed
economico, a loro volta declinati in 169 sotto obiettivi e lt) "Unt.fed rvafi'ons /nfer Agency Expert Group or}
SOGs" (UNlAEGSDGs) ha proposto una lista di oltre 230 indicatori necessari per il loro monitoraggio, che
costituiscono il quadro di riferimento a livello mondiale.
0.1.2` INDICATORI STATISTICI IN ITALIA
L'lstat ha presentato, attraverso un primo Rapporto annuale, un aggiornamento ed un ampliamento degli
indicatori gia diffusi (in tre diverse occasioni, a cadenza semestrale, a partire da dicembre 2016), insieme ad
un'analisi del loro andamento tendenziale, fornendo un quadro informativo per il monitoraggio dei progressi
verso il modello di sviluppo sostenibile stabilito dalla comunita globale.
11 Rapporto propone un ulteriore ampliamento del panorama degli indicatori arrivando a fornire un setaggiornato di 117 indicatori UNlAEGSDGs e, per questi, 235 misure nazionali, tutte disponibili sul sito
www.istat. it .
0.2. OBIETTIVI AMBIENTALI DECLINATI CON IL SDGS
0.2,1. GOAL 12 GARANTIRE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODuZ.IONE E DI CONSulvIO
Condizioni di sostenibilita di produzione e consumo possono essere raggiunte attraverso la transizione verso
un modello di economia circolare, che "chiuda il ciclo" di produzione dei beni attraverso il riutilizzo e il riciclo,
assicurando una crescita economica piu coerente con la tutela dell'ambiente.
11 Goa/ 12 e declinato in undici target, tra i quali si evjdenziano:
• Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione,
il riciclaggio e il riutilizzo.
• lncoraggiare le imprese, soprattutto le aziende di grandi dimensioni e le multinazionali, ad adottare
pratiche sostenibili e integrare le informazioni sulla sostenibilita nella loro rendicontazione periodica.• Promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici, in conformita alle politiche e alle priorita
nazionali.
Ic!M Sop®A
2 9 pe`ov, 2oig
GiESTYA
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• Entro il 2030, garantire che in tutto il mondo le persone ricevano le informazioni necessarie e
a¢quistino eoneapevole2za in tema di sviluppo sostenibile e still di vita in armonia Con la natura.
0.2.1.1. PRODuZI0NE DI RIFIUTI
Nel 2017, la produzione di rifiuti urbani a diminuita, sia rispetto al numero di abitanti (1,6%), sia rispetto al PIL
e alla spesa per consumi finali delle famiglie
Segna" positivi vengono anche dall'andamento degH indicatori relativi alla gestione dei rifiuti, considerando in
particolare il rapporto tra quantita di rifiuti urbani conferiti in discarica e totale dei rifiuti urbani (indicatore di
utilizzo delle discariche come canale residuale di gestione dei rifiuti).
La percentuale di rifiuti urbani conferiti in discarica e diminuita dal 60% del 2004 al 23% del 2017.
_I_ __nth.dun ~`~i romu" :,:amggi#ro;:td°e::i::I,i ,%b::i{iv;pporedse:,nat:acc:oTt:
differenziata.
Nel 2017, sono stati raccolte in modo
differenziato quasi 16,5 milioni di tonnellate di
rifiuti, un volume pin che raddoppiato rispetto al
2004, quando si attestava a poco pin di 7 milioni.
Nello stesso periodo, il rapporto percentuale tra
quantita di rifiuti oggetto di raccolta differenziatae produzione nazionale di rifiuti e cresciuto di oltre
30 punti percentuali, dal 22,7% al 55,5%8 (+3
punti percentuali rispetto allo scorso anno)
Figura 1 Rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata Anni 20042017 (a) (tonnellate e percentuale sul totale)
L'attivita di EDMA RetiGas e fortemente orientata
sia alla raccolta differenziata che al recupero di
tutte le tipologie di rifiuto prodotte, tanto che il
riciclaggio, dagli anni 20162017 (rjf. §7.2.2, grafico
4) e risultato sempre superiore al 97°/o.
I dati relativi al Riciclaggio in ltalia sono resi
disponibili nel sito Internet di lspra, fino all'anno
2017 al momento della emissione del presente
documento
100,0%
80,00/o
60,00/o
40,0%
20'00/o
0,0%
Riciclaggio Rifiuti
2016 2017 2018 2019(Isem)
ERiciclaggio [°/o] ERG .Riciclaggio [O/o] Italia
Figura 2 Riciclaggio rifiuti in Edma Reti Gas
e confronto con il dato nazionale
iG,M SP.A'2 9 pe.8v, 2cig
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0.2.1.2. INCoRAGGIARE LE IMPF€ESE, SOPRATTUTTO I.E AZIENDE DI GRANDI DINIENSIoy_I_5_L5.
NluLTINAZIONALI,ADADOTTAREPRATICHESOSTENIBILIEINTE_GRARELE_I.N_F.ORMAZ!?.N_I_S_u::.A_
SisTENIBILITA ivELLA LORO RENDICONTAZIONE PERIODICA ENTRO IL 2030, GARANTl_RE CHE IN
TUTTO IL MONDO LE PERSONE RICEVANO LE INFORMAZIONI NECESSARIE E ACQUISTlyp
CONSAPEVOLEZZA IN TEMA DI SVILuPPO SOSTENIBILE E STILI DI VITA IN ARMONIA CON LA
NATURA.
Numero di societa che pubblicano rapporti di sostenibilita: Numero di organizzazioni/imprese registrate
EMAS (lspra, 2017, n): 982.
EDMA RetiGas, prendendo in carico questa sollecitazione, ha intrapreso la strada di comunicare le
informazioni ambientali che la riguardano redigendo una Dichiarazione Ambientale da sottoporre a
registrazione EMAS.
Fra gli obiettivi di tale comunicazione quello di fornire adeguata informazione alle proprie
in particolare, al cittadino utente della propria attivita di distribuzione gas promuovendone
in termini di stili di vita ambientalmente sostenibili.
parti interessate e,la consapevolezza
0.2.1.3. PROMuOVERE PRATICHE SOSTENIBILI IN MATERIA DI APPALTI PuBBLIcl, IN CONFORMITA ALLE
POLITICHE E ALLE PRI0RITA NAZIONALI.
Questo obiettivo e stato preso in carico da EDMA Reti Gas s.r.I. con riferimento alle situazioni nelle quali opera
come stazione appaltante e nelle quali sono da considerare applicabili i Criteri Ambientali Minimi adottati con
Decreto del Ministro dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del mare per le varie fasi del processo di
acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodcitto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale
lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilita di mercato (rif. § 1.4).
0.2`2. GOAL 13 ADOTTARE NNSuRE URGENTI PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIIVIATICO E LE SuE
CONSEGUENZE
11 Goal 13 si propone di adottare misure urgenti e di impatto sostanzjale per combattere il cambiamento
climatico e le sue conseguenze.
11 Goal 13 e declinato in cinque target, tra i qualj sj evidenzia, al fine di definire il contributo che EDMA RetiGas
pud mettere in campo, il seguente target:
• Rafforzare la resilienza e la capacita di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali.
0.2.2.1. EMISSIONI DI GAS AD EFFETTO SERRA
Nel periodo 19952016 Ie emissioni di gas serra in ltalia sono diminuite di circa 20 punti percentuali; Ia
riduzione si e verificata a partire dal 2004, in coincidenza anche con i minori consumi conseguenti alla crisi
economica (fonte ISTAT Rapporto SDGs 2019 Informazioni statistiche per l'agenda 2030 Italia).
767
i iiiiiiiiii_
:::::::`::::::=::::i:I:i==i==
Fonle tslal
ln particolare, le emissioni di gas serra
totali nel 2016 sono risultate pari a
427.861.993 t di C02 equivalenti
corrispondenti ad una emissione di 7,2
t/pro capite. Nel 2004 questo indicatore
era stimato in 10,2 tonnellate di C02
equivalente per abitante.
L'ltalia con un valore di 7,2 tonnellate
pro capite si posiziona al di sotto dellamedia europea per le emissioni di gas
serra, pari a 8,7.
Le emissioni di gas serra sono
generate per la gran parte dalle attivita
produttive. Nel 2016, in ltalia, il 75,7%
delle emissioni deriva dalle attivita
produttive e il 24,3% dalla componentericonducibile alle famiglie.
Figura 3 Emissioni atmosferiche di gas serra delle famiglie e delle attivita produttive secondo la NACE, ltalia Anno
2016 (tonnellate)
lc,M S.p®#4.,2 9 NOW, 2C19
Gi:STMA
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE
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A fronte di questi dati globali, di seguito si riporta una stima delle emissioni di gas ad effetto serra dovuti.
• Al consumo di gas naturale da parte dei clienti di EDMA RetiGas;
• Alle attivita di distribuzione di gas metano da parte di EDMA RetiGas
La stima e stata ottenuta considerando:
• il gas vettoriato dalla rete di distribuzione
di EDMA RetiGas (rif. § 4.1 tabella 5),
il potere calorifico del gas metano ed il
fattore di conversione in C02 equivalente
(rifl § 7.2.1 tabella 17)
• Ia popolazione servita (stimata tenendo
conto del numero di utenze allacciate
rif. § 4.1, tabella 5 e la composizione
media di un nucleo familiare nella
provincia di Ancona: 2,29 nel 2017 fonte lsTAT).
In base a tale stima, il contributo alle emissioni
di gas ad effetto serra dovuto alle attivita di
distribuzione eseguite da EDMA RetiGas (rif. §
7.2.1, grafico 1 : 409 t) risulta, nel 2019, pari a
0,0035 t/pro capite, mentre quello dovuto al
consumo di gas metano da parte dell'utenza
servita risulta pari a 1,39 t/pro capite.
Figura 4 Distribuzione gas ed emissioni di C02
equivalente
lcIM SpA.
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DICHIARAZIONE ANIBIENTALE
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1.1. DATI GENERALI SUISITl
1.1.1. LOCALIZZAZIONE DEI SITI
La sede legale di Edma Reti Gas Srl si trova ad Ancona in Via Trieste, 2.
LaprincipalesedeoperativaeubicataadAncona,inViadelCommercio,29,dovesonopresentiladirezione
e tutte le aree organizzative.
La struttura e completata:
• da una sede operativa, presidiata stabilmente con personaleHbicata a senigallia, Via dell'Artigianato
34.
• da infrastrutture operative collocate nel territorio dei comuni serviti.
dal mese di settembre 2018, e operativo lo stabile (ex cabina ReMi) ubicata in Frazione Aspio di
Ancona, destinato a deposito/magazzino e deposito temporaneo per rifiuti speciali non pericolosi.
Figura 5 Posizione della sede legale di Edma Reti Gas
s.r.I. Ancona, Via Trieste, 2
Figura 7 Posizione della sede operativa di Senigallia, Via
dell'Artigianato, 34
Figura 6 Posizione della sede operative di Ancona, Via del
Commercio, 29
Figure 8 Posizione del deposito/magazzino di Anc;one,
Frazione Aspio, snc
!c,M S.POJ\d
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DICHIARAZIONE AMBIENTALENovembre 2019
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Figura 9 Sede legale di Edma Reti Gas Srl ingresso
Figura 11 Sede Operatjva di Edma Reti Gas Srl
Senigallia
Figura 10 Sede Operativa Principale di Edma Reti Gas
Srl Ancona
Figura 12 Deposito/magazzino di Edma Reti Gas
Aspio di Ancona
Figura 13 Territorio di Edma Reti Gas srl
!C!M SpeA"2 9 N8V, 2019
giESTMAl
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1.1.2. DESCRIZIONE DEL SITO E DELLE ATTIVITA ORIGINE E S\lILuPPO
EDMA Reti Gas s.r.I. e operativa dal 1 luglio 2014 e gestisce, contando su 51 dipendenti, il servizio di
distribuzione gas metano in 15 Comuni situati nella regione Marche per complessivi 117.267 punti gas (pdr) e
1.298 kin di rete.
In particolare, Edma Reti Gas s.r.I. distribuisce il gas metano e tiene sotto controllo la rete fino al contatore nei
seguenti comuni della regione Marche: Agugliano; Ancona; Belvedere Ostrense; Camerano; Camerata
Picena; Castelfidardo; Chiaravalle; Falconara Marittima; Offagna; Monsano; Monte San Vito; Montemarciano;
Morro d'Alba; San Marcello; Senigallia.
L'obiettivo principale di EDMA Reti Gas s.r.I. e innanzitutto quello di garantire ai cittadini la continuita e la
qualita del servizio. In questa prospettiva persegue la strategia di caratterizzare la propria struttura in terminidi efficacia e di competenza tecnica ed amministrativa, ritenendo tale caratterizzazione un requisito essenziale
sia per la erogazione del servizio di distribuzione del gas che per la partecipazione alle gare di affidamento
del servizio stesso.
Inquestaprospettiva,fortementeorientataacomprendereesoddisfarebisogniedaspettativedeipropriclienti,
EDMA Reti Gas s.r.I. ha sviluppato una forte identita di azienda radicata nel territorio, attenta alle esigenze
delle comunita prefiggendosi di:
• valorizzare il patrimonio di impianti e di esperienza acquisita nella gestione del servizio di distribuzione
del gas metano,
• mantenere un costante rapporto con i territori di riferimento,
• rispondere positivamente alle aspettative delle comunita Locali incentivando lo sviluppo sostenibile,
• migljorare la soddisfazione degli utenti rispondendo alle loro esigenze e legittime aspettative con la
qualita, Ia continuita e la sicurezza dei servizi.
Tali valori costituiscono i principi cardine della missione aziendale e sono stati confermati con l'adozione, nel
dicembre del 2015, aggiornato nel settembre 2017, del codice etico aziendale, dove sono stati fissatj i principi
generali e le regole comportamentali di guida per amministratori, dipendenti e collaboratori dell'azienda.
11 servizio di distribuzione gestisce:
• una rete primaria di distribuzione gas metano, alimentata ad alta pressione da diversi punti di
consegna ai quali corrispondono cabine di "primo salto" che riducono la pressione del gas; in queste
cabine il gas viene fjltrato per eliminare eventuali impurita ed odorizzato, come prescritto dalle norme
UNI CIG, per consentire un'immediata rilevazione delle eventuali dispersioni.
• una rete di trasporto, alimentata dalle cabine di primo salto e che a sua volta serve un complesso di
cabine di decompressione ("secondo salto") che rifornisce la rete di distribuzione capillare all'utenza.
Per garantire sicurezza e continuita, gli impianti sono monitorati tramite un sistema di telecontrollo.
L'organico aziendale e costituito da 51 dipendenti, cosi ripartiti:
Tabella 1 Organico Edma Reti Gas al 30/06/2019
BC,M S.p.A
2 9 N8V. 2019
©i:STYA
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
DICHIARAZIONE ANIBIENTALE
Novembre 2019
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Figura 14 Rappresentazione della rete di distribuzione gas Regione Marche
ICIM Sp.A2 9 NCV. 2019
DMAlETlGAS Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
DICHIARAZIONE ANIBIENTALENovembre 2019
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1.1.3. A777v/rA
L'attivita di Edma Reti Gas Srl e la Gestione di impianti e reti di distribuzione gas (NACE 35.22) e Progettazione
e realizzazione di reti di distribuzione gas (NACE 45.21).
Tutte le attivita sono coordinate e gestite direttamente da Edma Reti Gas Srl che opera con proprio personale
e che si avvale per alcuni servizi della societa ESTRA Spa, quale socio di Edma Reti Gas, e per alcune
specifiche attivita di fornitori esterni,
La tabella di cui al "Registro di correlazione tra processi, responsabilita e fattori ambientali" (rif. Allegato 7)
riporta nel dettaglio le responsabilita circa aspetti ambientali rilevati.
1.2. PRIORITA EMERGENTI DALLA ANALISI DELLE CARATTERISTICHE AMBIENTALI DEL TERRITORIO
L'analisi delle caratteristiche ambientali del temtorio ha portato ad individuare le seguenti indicazioni di
riferimento per il Sistema di Gestfone Ambientale di EDMA Fteti Gas s.r.I.:
1) Agenda 21 locale della provincia di Ancona:
• Potenziare la raccoha differerraiata "spinta" che vada al di la degli obiettivi prefissati,
programmando traguardi di almeno il 50% entro il 2007 e 70% entro il 2010;• lstituire un fondo unico regionale per acquistare mezzi pubblici sostenibili su gomma e rotaia
funzionanti con sistemi di energie alternative (metano, biodiesel e idrogeno).
2) Rapporto BES Regione Marche:
• Preoccupazione per la biodiversita
• Energia da fonti rinnovabili
• Emissioni di C02 e di altri gas alteranti
lnoltre, quando EDMA Reti Gas s.r.I. opera come stazione appaltante sono da considerare applicabili i Criteri
Ambientali Minimi adottati con Decreto del Ministro dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del mare per le
varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la solueione progettuale, il prodotto o il servieio migliore
sotto jl profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponjbilita di mercato.
In ltalia, l'efflcacia dei CAM e stata assicurata grazie all'art.18 della L. 221/2015 e, successivamente, all'art.
34 recante "Criteri di sostenjbilita energetica e ambientale" del D.Icrs. 50/2016"Codice degli appalti" (modificato
dal D.lps 6€/2017), che ne hanno reso obbligatoria I'applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.
Questo obbligo garantisce che la politjca nazionale in materia di appalti pubblicj verdi sia incisiva nor solo
nell'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, rna nell'obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo
piu sostenibili, "ciroolari" e nel diffondere l'occupazione "verde".
Ad ora sono stati adottati CAM Der 17 cateciorie di fomiture ed affldamentj.
1.3. AUTORIZZAZION[
Gli ufflci di Edma Reti Gas sono ubicati all'intemo di immobili sulla base di specifici contratti di servizio che
comprendono la possibilita di usufruire delle infrastrutture necessarie.
Tut{e le principali autorizzazioni, previste dalle leggi vigenti, sono direttamente in capo a:
• VIVASERVIZI S.p.A. per quanto riguerda la sede operativa di Ancona in via del Commercio, 29 che
quella di Senigallia.
Tutte le cabine di decompressione sono soggette a Certificato di Prevenzione lncendi per l'attivita 2 come
definita dal DPR 151rao11 avendo una potenzialita superiore a 50Nm3th. La situazione e quella di seguito
descritta in dettaglio (rif. Tabella 3).
'C!M S.p.A.2 9 «01/, 2019
gi:sTMAl
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DICHIARAZIONE AMBIENTALENovembre 2019
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Cd
Tipoloia
Comune I)enominazloneNO Comando Data Data
0.Ro,Mi. 9impiantoPratica WFF llac¢io e¢adonza
34647101 RE.Ml AnconaG 01 Ancona 1° PresaTorrette/Bompiano 36758 WFF Ancona 18/03/2015 18/03/2020
11
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10979 FFAnCona 12/04/2017 12/04/202234647002 RE.Ml Agugliano
G 081 M'MoliIsura e Riduzioneno/Aaualiano
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34648301 RE .Ml ChiaravalleG 145 RidChiuzione e Misuraaravalle
9631 WFF Ancona 29/09/2014 29/09/2024
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34651401 RE .Ml
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31146 WFF An4651403 enigallia
G i93 SenRoncitelli allSc Cona 29/09/2014 29/09/2024
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70 MisurFalca€Ri oho )
NFFA con,a ``2,3/1,1
2o 23/11/2023`Fa`lconara tM,rna onafa
34647601 RE .MI Camerata Picena G 300 Camerata Picena 11811 WFF Ancona 29/09/2014 29/09/2024
46 6ole 90MM S`u`nte eRiarcl ne'
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cona 29/09/2024R temarciano
34647103 RE .Ml
. . . ,Offagna
G 02 Ancona 3a Presa ValloneOffagnaND WFF Ancona
ln fase di ottenimentoC.P.I.sameprogettoapprovato*
Tabella 2 Elenco cerfificati prevenzione incendi relativi agli impianti REMI
Si specifica, inoltre, che alcune cabine di decompressione gas metano sono allacciate al servizio idrico
pubblico (rif. Tabella 4); in questi casi l'acqua e utmzzata esclusivamente per il reintegro degli impianti di preriscaldo del gas metano nel processo di riduzione pressione e, pertanto non da luogo a scarico.
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34651403 RE.Ml SenigalliaSTRADA COMUNALE G 193 Senigallia 3a Presa Roncitelli
SISCAPEZZANO RONC TELLl Scapezzano
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3464700234649401 ` RE.Ml Agugliano CONTRADA MOLINOG 081 Misura e RiduzioneMolino/Aaualiano
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Chiaravalle L0 SANZ
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34648701 RE.M Falconara M.rna VIA PONTE MURATO G 270 Misura e Riduzione Falconara Sl
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34651402 RE.Ml Senigallia STRADA DELLA ROMANAG 191 Senigallia 2a Presa SanSilvestro
Sl
3;46514J01'` I,RM eniga,,ia _ + STRADA DE cHlur
G•s 1,9anid €nigaama` 1.,apresa vallojieS I
34647901 RE.Ml Castelfidardo CONTRADA MONTICELLIG 160 Riduzione e MisuraCastelfidardo
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4647101 RE.,M A`ncona\
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34647103 RE.Ml Offagna VIA ASPIOG 02 Ancona 3a Presa ValloneOffaqna
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Tabella 3 Elenco cabine REMI con indicazione di quelle allacciate al servizio jdrico pubblico
ICIM Sp.A.
2 9 lwv, 2019
©i:STYA
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Novembre 2019
pag.16 di 71
1. FIRALITA' DELIA poLrmcA PER in QUALITA, PER L'AMBIERTE E PER LA
SALUTE E Lfu S]CUREZZA SuL LUCCO " LAVORO
1! pre§ente dceumaito defiwisce i malori e gli indirizzi the EDMA FletiGas s.r.I. intende
perseguire Trella gestiene del servieio distritNIzione gas the crmprende:• la gestiene di fropianti e rate distribuzione gas metang
• !a relatha progedazione e rea[LEzzazjone
• F.erogazjone di sewizj di misur= e \flettairiamento per la distribiEiDne del gas
mefano
ln paTticofare laaREenda indende:• assicurare La continuita e affidabilife del servizio,
• peTseguire la soddisfazione del clients migli8rando con continuita I]efflcacra Ou
sistelma di gestione per la quadrti del seTvizio Offerfe,• consolidae l[immagine istituzjonaJe su[ teqitDrici gesffio tenendo canto de]le esigenze
Lei clients, deg!i entiistituziema!i , de]la cB»etLi\rfu, dei dipendenti e dei fomitori,I Cittirfuzzare l'a»ocazione intema de«e risorse,
• gaTantire u,n impiegD Citti[male del!e nsuse uTn5ine atiFeverso la peaponsabilizzaziene
ed il coinvolgimento ind.nduale e fa vatorizzEzione e lo svituppo delle singole capactfa.
a. pRiiN€8pl FONDArmERTAu
L]Azierida gestisce il sendzio distribtlzrfue gas rispettando i seguenti princjpi.PRI NCIpto M.1 : EGUAGLIAhEZA E ]MPAF{Z]ALITA` DI TFtAITAMENTO
L'Azienda opera:• seconds i princdy di egLiaglianza dei dirit[j per futti i clienti e di nan discrimjnazione
deg[i stessi;• garantedo perifa di hattamento ai ctienti a parita di condizioni impiantisticofunzionali
e dj catngorie omogenee di fomitLma, nellfartoito di tutto i! tenitcho di competenza.
PRINicIplo RI. 2: coNTrmulTitfastituisee impegro priorifario dell.Azienda garantire l'erogazione Continua e regctare del
gas ed evitare evenfualj disservizi.Cfuatora questj si dovessero verificare per quasti o manutenzioni neeessarie al correife
funzionamento degli impjand gestiti, !'Azienda ardotta i prowedimem necessari perriduFre al minjmo !a ailrata dell]interTLEione.
pF±[NCBp8o en. 3: pAiREcprAZRENE
1! clieute ha dirife di richiedere ed otienere daJrAzienda le intormazioni the 1o riguardano
e pud avanzare proposte, suggerimenti e ineltrare reclami.1! dirife di aceesso ai documenti azaendati viene regolato dalla noTTmativa vigente.
PRINCIP!O RE. 4: CoRTE§lA
L]Azienda assicura un tTatfamento rispettoso e cortese dei Cifenti.1] persona!e a disponiBile ad apeirolare i! clients nell.esencizio dej dimtj e
nellEadempimento dells procedure richieste.
A tale scope i] personale aziendale viene opportunamente formato.
PRINCDPBO hi.5: EFFICACIA ED EFFICIEBIZA
C,M SpA.
2 9 Rf c`/I 2819
GiESTYAi
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POLIT[CA PER LA QUALITA, PER L'ARABIERTE
E PEFt
LA SALUTE E LA SICUREZZA SuL LUOGO DI LAVORO
L.Azjenda garantisoe l'effictenza dei servizi ed il miglicmameuto conthuo dell]efficacia del
sistema di gestiome per la qualita:• efiethando il rfesame sisterTratico dei reqL]isiti no[Tmativi, dei processi e de[Ie esigenze
dei cEienti. anche mediante la vatufazione del]a soddisfazione,I gestend8 un sistema di corfrollo dei proesssi "rientato a[Ia prevenzione dei problerfu
ed al tempestiviD rilevamento e soluzione degli stessi, anche mediame
l'identificazione di appesiti indicatDri ,• effetfuando interventi sani processi aziendali mediarte l]adozione di so[uzioni
teenofogichee organEzzative e procec]urali sicure, gfficienti e funzionali al
soddisfacimento dei requ isiti,• assiourando la formaziDne del personale onde igarantire la crescifa professrmale ed
i livelli di competenza neesssari, in particolare per le persons cne ricoprono incaFichiriievandi per la qualita del §ervizio viene femito i! neeessario addestramemo teorfco
prafico
3. IL sERvlzlo DlsTF±eBuz8oNE Girs
11 servizio aLstribuziane gas e gestjto in base:
• al DecfiEto Legislamro 23 maggie 2000, n. 164: PAttuazione delta direttiva n.
98/sO/CE recants norme comuni per it mercato intemo del gas naturaJe, a
norma de[Fartjcolo 41 del,fa legge 17 maggie 1999. n.144`',I al fa Delibera 138/D4 dell]Autorifa per l`energia elettrica e it gas, di segirfu
Authority: 4`Adozione di garaRzje per il libero actesso a] servizio di di§thL)uzioneide! gas naturale E di norms per la predisposizione dei oodici di pcte",
• alla DeliBera 40/14 de«' Authority: uDisposizieni in mateha dj acceTfamenti delfa
si€urezza degli inpianti di utenza a gas",• AIla Delibera 11J07 de{['Autfrority: Bormlighi di separaziene arministrativa e
contabile {unbundling} per le imprese operanti nei settori de[['energia elettrjcae del gas=
• alla Deljbera 574/13 dell'Authorty: "F2egofazjone della qualita dei sewiza di
distrjbuzione e misilra del gas",• al codice di rcte tipe per la distribuzione ldeJ gas rratura[e.
Per tale rvemativa] i ctienti finali, vale a diTie i consLmatori che acquistaro gas per use
proprio, fieLf'ambto del mercato Gel gas possono auenE due intefrocLfrori:• [1 venditore, definife come il snggetto eke eser[ita rattivita di vedita,
• i[ di§tribLrfere, dednha come i! soggetto che eserctta rattivita di distribuzione del
L'atma¥aldifadelgasnafuralecomprendeleoperazienidiappmu\+igienamentodigasall]intemo Gel ierritorio naziomaJe, di marfeeting opREtiro, di gestone cemmerciale e di
helletfazione, finalizzate a]]a vendita al dcttaglio ai c!iend finali.L]affivita distribiizirme c!el gas matLLraie, attivita di seTvizie purmljco. comprende le
operazieni di vettoriafTrento di gas natura]e attraverso reti di gasdotti lcmali per la
consegna aj c[ienti finali, in affidarmento dagli entj tocari.
tn questo afroito, EDmA F2etiGas s.r.I. gestisoe I]attivita di disthbuzione Gel gas ed il
preerfe clocunento definisce il qiladro di tutele IIe!]a clientela, garantenddi`e prime ditutto Lin servizio pumlico oonforme ai principi descma at capitolo 2.
11 Decreto Legi§Iativo 23 maggie 2rm, n. 1G4 e fa Derifeera 138/\D4 definiscorro la struttL]ra
del mercato de! gas natura[e in terfunj di soggetti e attwita.
IG!M SpA.Z 9 N.0\`,I. Z819
DMAETlGAS Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
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gi!5T¥A
POLITICA PER LA QUAHTA, PER L'AREBIENIEEPER
IA SALUTE E LA SICUREZZA §UL LUOGO DI LAVORO
La Belibema 40/14 dell'Authorityr amplia il ruo[o del distribL]tne a.a accertatore in via
esdusivamente documemale e neu'amuto dj prestazioni specificanente definite (es.a###:mdes]#tofodT;qucura#±:jnm#E£##LeELej€EfieprEN£]j¥i:c:#u#°esja
La Delifeera 11/ur fisse le regoie di separazione fumziona!e per ]e impress whicalmerfeintegrate nct['ambito Gel memato intemo Gel gas maturale.
La Delibera 574/13 delrAunorty sfabilisce gli standard qualifativi che debbono essererispettati nei confrouti dei clienti finali.
1[edicedirctetipee]osrfuTTrentoced"]a!echeregofairappordhaildistribLdereedi
vendtori iche immettono e prelevano il gas naturale nelle reti di gasdrm lceali deldisdrbutore.
4. oB8IEFTrm DEbLA poLrmcA pEFt LA QUAt.iTA, L'AREBOERTE E LA SAL.UTE ESICUREZZA SUEL LuOGO DI ELAVORO
E pal.mica di EDmA RetiGas S.r.I. tomire un seTwizio di qualita che soddisfi i bisogni e le
aifese iniziali e successive des propri C[ierm e deg[i Literfu Gel seTvizjo] the sis ri§pett8so
di tutLj gli impegni derivanti dalla app[icazione di dispo§izioni legi5fanre jn amrm di
siourezza e salute dej la\roratori.
Si ficonesce the un continue mjgljoramento de[la qua!ifa ed afidabilita dej sewizj e della
gestione dei riscnj per la salute e la sicLmezza sul liuego di lavero sj ottiene piti facilmenteattrauerso il coinvelgimento e rlmpegrm Gel per§ana[e di ogni liueL!o, con conseguenfemaggiore soddisfazirme sia del Clieirfe the dei la!veratori stessj e con uma contestua!eeresdita drinmagine e di reddjrfuife azjendale.11 contribde dei djpendenti al ragginngimento di ha[i objettivi e determinants. E penantoimpegno della direzi,one instaurare, mantenere, peffezienare un rapportD di assolulatrasparenza e di piena oompren§ione delle pro"ematithe tecnicne ed ong@nizzatjveIEgate aJla gestione Lei processi aziendali.
E attTesi necessafro, in cDncomfanza con « p€rfezirmamento de[[a organizzazigne
E:eEi9#gEieffi,ELphi¥F|eeeri¥oett:#egreu:tiapeqrupaEffiEapal%unui#|E?di:fi#inreeaLg¥g#+:la salute e la siourezza dej IEueratori progressivamerTte cre§centi.La verifica de[ continue seddisfacimento dei requnsfti di gestiene per la qua[ita, definiti
dalla nofrma UN! EN !SO 9001, di quelli per I'ambiente, definiti dalla norma UNI EN ISO14001 e dj que«j di gestione per la s6ourezza e sa[LJte oul Iuogo cfi laroro, ciefinitj c(aJlanorma OHSAS 18001, a demandata alla fumaione Se"izio QSA. cui compete il iruolo di
rappresentante delta direzlone.Ladedizjonediognipersonaalmiglfaramentoaellaqualitaedel[agestieneperlambiente
F per fa sicultRE e la salute sul luogo di laroma viene richiesta in un'ottica di forfeimpegrro del!a Djrt¥ione Azjenda!e all.applicazione di sistend manageria!i mjTanti al
rfug[i8rarrmto prngressfro.11 m©lioramento continiio pud essere Oftenuto nel mode pid efficace athaverso la
prevenzjone. piuttosto che dal controllo a pestericwi de«e attivitia e dalfa [oro contione;
pemarito, tutte le arse aziendali soho inceritivate @tl utilEzzare e§perierme e crmscenzeper risofvere i problemi anticipandone le soluzioni.La Direzione Aziendale si impegna:
IC!M Sp.A.2 9 AIgi,. 20ig
®[ESTMAl
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8[FApoLm€A PER LA QUANTA, PER L'ARABiEhiTE
E F'ER
LA SALUTE E LA §lcuREZ:IA SuL LuOGO DI LAVORO
I ad assiourare il Tispetto de[le norse tecniche e legislatjtye app[icabHi al settore.
perseguende il mig[.roramento deTie presfaziolti. Ia protezione de[r'afroiente efa whela delta salute e della sicurez2B dei lavelatori:
I a cunLinicare i contenuti dena palrmca per la quama, l'amhiente e La siourezza
all]intrmo della propria organizzazione, in mode da assicurarne faoorxprensione da parfe di tutto il personale che laIVora per la EDMA RetiGas
S.pA o per coma di essa, ed a rendena disporibilE al pubblico, in particofarealle printipali perti inteiessate esteme;
• a mettere a dispesiziene le risorse umane ed ifrfuastruthran maessarie per il
perseguimento delta pomca per la quama, I'ambiente e la siourean:• a riesanirrare i comenuti detfa pofitica per fa qunlita, per ]'ambiente le la
siourezza per acceutame la continua idoneife:• ad identificare gli obiettivi strategiti delta pomica per la quatita. I'amb\iente e la
siourezza ed i relath/i programmi di attuazioTre.
Obigttinri primari per la realizzazione delta palItica per la QuaJita sonD:I Ottenere la sod,disfazione dei clienti:
I Riapettare i teFTTwhi contrattuali sid per gli aspetti tecnici che econoniici:
I ldentjficare, valihare e rfugliorare glj indici di tiua[ita del servizie.
Obiettivi pwhari per la realizzazicme delta politics per f'/unbiente sono:• app]icare, rrelie proprie atmfa di rea[izzazioii€ dei pmeessi, prassi ambienfa{i
the garantjscano la pTutezjone de]I]ambientE;• mig[iorare le prestazjanj ambientali in particelare con rferimento alla
produzione di rifiutj, al!a emissione di gas ad igivetle sera, al]'uti[izzD di risorsenaturalj;
• gestire le attwifa di canifere, aperate sis een personate intrmo che attra\rmso
dite esteme, indjviduando glj aspettj ambientali coinvelti e le misLire dairthaprendere per teneme sotto contral!o g!i rfuputi® operando jn confarmha con
le disFusiz].oni legislative applicabili;• valufare in anticipos prevenire e ridilITe i possibili rischi per I`ambiente
consegilenti alle nuoue attivita ed a situazieni dj emergenza]• ot[enere il coirmlgirmento direttD ed indjretto clei laueratori belle prchiematide
arfuienta!i e Tuel perseguinento deg[i obieunri aTrtyientali;• fourmare i lavoratori per s`;oLgere le arttivit± nel rfspetto de[Ie prassj ambienfali
pidr idonee per fa pmateziene de»'ambiente ed i! colifrollo deglj impattianbienta!i:
• monitorare I'eroluzione legi§latira e normativa, intTeducendo i necessari
adeguarnend net Sisterma dj GEstiene.Cftyiettivi primari per la peatzzazjone della po[maca per la SjcuTexa e la Sa]ule sul Luogo
di Lavero sorro:• Operare. ne[fa proprie at[wita di proget[aziiene impiantistica, in mode da
valufare gl5 obieffivi di prestazione per la tutefa de[Ia salute e sicun'ezza dei
fav8ratori da perseguire in rrrerito sia alle attima di lea€Ezzazione de«e operethe alla successiva condLEione e manutenzione in condizionj di siowezza;
• Gestire [e Ettwita di cantieiie, opeTrfe sia eon personale intemo cne attravefso
ditte esieme, indwiduande i rischi per la salute e §icilrezza clei faveratori diciascuna attivifa e le misue da intraprendere, in mode da operare in siourezzain conformita con le dispesizioni legislative apialicahili:
lc!h49ffiv.E3i.9A.
GiESTYAi
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
DICHIARAZIONE AMBIENTALENovembre 2019
pag. 20 di 71
gi!sTprA
POLITICA PER LA QUAHTA, PER L'"BIENITEEPER
LA SALUTE E LA SICUREZZIA SuL LUOGO DI LAVORO
• Operare uma riduziene dei rischi derhanti da]I.use di sostanze pericofose;
• individune e iTrmitorare sistematicamente i rischi per la sioureRE e salute dei
favoratori, secondo quarto messo in ewidenz=i dal Doou[nendo di Valutazione
dei Rischi, assiourantfa un adeguntD mangine di contrullo altraverso idonee
misure di prerenzione e protezione:• valufare in antiEipe] pevenire e ridume i pas§ihili rischi per la sicLJrezza e 1@
salute dei favoratori conseguenti alie nueve attrma ed a situazioni diemergerma,
• ottenere il cofrolgimento direttD ed indiretto dei laveratori nelle problematicife
relative alfa Salute e Sicurezza. promuouendo la consultazione dei !averatori,
anche athaverso i lore rappresentand per ta siourezza:• formare i lavREtori per svelgere i propri comprti in siourezza e per aesunere ]e
praprie respensabima in materia di siourezza e saliite dei laveratori:I mow,itorare F'evolurione ]egislatma e rromutira, in[roducendo i neceseri
adeguamerm net Sistelma di Gestione:• rendeLre confrontabili i risurmi registrati ne[fa EDMA F2etiGas s.r.I. con quelli
desunti da banche dati nazjonali ed intema7_ionali di seifere (in particolare
relativamente a tipologia. gravifa e nunerosita deg[i incidenti):I mantenere ad un elevate livello di efflctenza l'operativfa clef Servizjo di
PreveTTzione e Proteziene rfei Laveraton.
La presents pdiitica di Qualita, Ambiente e Sjoupezza e Salute sul Lunge di Lavero esottapo§ta a revisione con frequenza annuaie ed in occasione del Ftiesame de«aDirezione, per garantire the rimanga attuale ed appmapriafa.La Direzione dednisce con le ares aziendalj objettw di n"glioramerTto cne concretizzano
la politica descma e uengone riaasunti in un quadro stnrmraie degli obiettivi dirfuglierarrmto.
Ancoma, i 5 maggjo 20i9
ICIM Sp.A.
Z 9 Agfc!/, Z0jg
©iESTYAl
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3.1. ORGANIZZAzloNE EDMA RETI GAS S.R.L.
L'organizzazione generale di Edma Reti Gas Srl fa capo all'Amministratore Delegato Patrizio Ciotti,
rappresentante legale della societa. L'Amministratore Delegato, coordina attraverso una struttura in staff, le
attivita afferenti i rapporti con l'ARERA, l'allocazione e il vettoriamento del gas distribuito.
Inoltre ha individuato responsabilita, riferibili al Rappresentante della Direzione per il sistema gestionale QSA,
ai Sistemi Funzionali e al Servizio Prevenzione e Protezione. Per il governo del sistema gestionale QSA e
stato nominato un Servizio.
La conduzione tecnica e l'esercizio sono affidati ai Responsabili di Area, che coordinano le strutture che
comprendono i servizi per la gestione degli approwigionamenti e del magazzino, della cartografia e sistema
informativo territoriale, della progettazione, programmazione e realizzazione dei lavori, delle normative
tecniche, della segnalazione e ispezione reti, dei servizi al punto di riconsegna richiesti dai clienti.
Si riporta, di seguito l'organigramma aziendale.
Servizio
Prevenzione e
Protezione
Acquisti contratti
gare e polizzeassicurative
Area Tarlffe,UnbundJlng.
hera, VetL e ST
Tariffe, ciclo
passivo e
gestione creditoI ,+l_|J ,H. Ill
SegreteriaTecnica
Area Servlzl
Qualifa SicurezzaAmbiente
Figura 15 Organigramma Aziendale
ha Operatlva
Repti;:%B!:::e
Catodica
Protezione
Catodica
I
L=_
!C|M S.peAe2 9 NOW, Z019
©iFASistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
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3.2. SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
11 Sistema di Gestione Ambientale e stato impostato in conformita con i requisiti espressi dalla norma UNI EN
ISO 14001, secondo quanto richiesto dal regolamento EMAS sulla adesione volontaria delle organizzazioni al
sistema comunitario di ecogestione ed audit.
Tale Sistema prevede, pertanto, a partire da quanto pianificato redigendo e diffondendo la Politica per
I'Ambiente, l'attuazione delle seguenti fasi:
a) Pianificazione del sistema di Gestione Ambientale:
• Analisi del contesto dell'organizzazione e delle esigenze ed aspettative delle parti interessate
rilevanti
• lndividuazione ed analisi di rischi ed opportunita correlati con i risultati dell'analisi di contesto e con
gli aspetti ambientali e gli obblighi di conformita applicabili;
• Individuazione degli aspetti ambientali correlati con le attivita di Edma Reti Gas Srl e valutazione
della relativa significativita;
• lndividuazione ed aggiornamento delle prescrizioni legali applicabili e degli altri obblighi di
conformita;
• Definizione degli obiettivi e dei traguardi ambientali;
• Definizione di programmi ambientali per il raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi fissati;
b) Attuazione del Sistema di Gestione Ambientale Attivifa di supporto ed operative..
• Definizione della Struttura necessaria per la Gestione Ambientale ed assegnazione delle relative
responsabilita;
• Formazione e la sensibilizzazione del personale;
• Comunicazione con le parti interessate interne ed esterne riguardanti il Sistema di Gestione
Ambientale con diffusione, in particolare, della Politica per l'Ambiente e dei principali risultati
programmati ed ottenuti;• Definizione documentata del Sistema di Gestione Ambientale con emissione di un Manuale di
Gestione Ambientale, integrato all'interno del Manuale di Gestione per la Qualita e la Sjcurezza, e
di tutte le procedure, gestionali ed operative, necessarie per I'implementazione del Sistema;
• Controllo operativo delle principali attivita associate ad aspetti ambientali significativi:
Relazioni con i clienti;
Progettazione;
Approwigjonamenti;
Processi di erogazione del servizio;
Esercizio jmpianti in gestione;
Manutenzione ordinaria e straordinaria impianti in gestione;
lndMduazione possibili situazionj dj emergenza e definizione di piani dj preparazione e dj
risposta;
c) Valutazione delle prestazioni del Sistema
• Definizione ed attuazione di un piano di sorveglianza sulle principali caratteristiche delle attivita e
delle operazioni che possono avere un impatto significativo sull'ambiente, comprensivo di una
valutazione periodica dello stato di conformita legislativa;
• Definizione delle registrazioni ambientali necessarie per I'applicazione del Sistema di gestione
Ambientale e gestione dei relativi archivi ai fini della conservazione;
• Pianificazione e conduzione di cicli di audit ambientale;
• Riesame periodico del Sistema da parte della Direzione, con verifica ed eventuale aggiornamento
della politica ambientale e degli obiettivi ambientali fissati, nell'ottica del miglioramento continuo
del Sistema di Gestione Ambientale e delle sue prestazioni ambientali.
d) Miglioramento
• lndividuazione, trattamento e risoluzione di eventuali non conformita, con conseguente
individuazione delle azioni correttive necessarie per il miglioramento del Sistema.
\C'M a.F>.A®
2 9 NOW. 2019
8[BSTMAl
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4.1. DESCRIZIONE SINTETICA DELLE ATTIVITA PRINCIPALI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO E RELATIVI
ASPETTI AMBIENTALI
Gli aspetti ambientali sono stati correlati alle seguenti attivita:
• Distribuzione gas;
• Gestione generatori termici;
• Attivita di cantiere;
• Attivita legate alla gestione della sede aziendale.
4.1.4. DISTRIBuZIONE GAS
11 servizio di distribuzione gas a realizzato:
a) utilizzando una rete di distribuzione di tipo prevalentemente magliato, con conseguente
minimizzazione delle interruzioni di servizio nel caso di interventi di manutenzione ordinaria e
straordinaria ;
b) adottando un sistema di telecontrollo, che consente di monitorare con continuita lo stato degli impianti
principali di ricevimento, di riduzione e misura gas onde poter rendere tempestivo ogni intervento incaso di guasti ;
c) utilizzando cabine di decompressione fornite di dispositivi di sicurezza e di soccorso che prowedono :
a mantenere il deflusso del gas regolare anche nel caso intervengano anomalie ;
ad interrompere il flusso del gas nel caso si rilevino, a valle delle apparecchiature, valori di pressione
superiori a quelli di sicurezza ;
d) predisponendo ed attuando un piano di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti;
e) rendendo disponibile un servizio di pronto interventc>.
La rete di distribuzjone, in particolare, comprende:
una rete di distribuzione a media pressione;
una rete di distribuzionea bassa pressione;
gli allacciamenti verso l'utenza.
In particolare, risulta gestione di:
Tabella 4 Consistenza impianti
Tutte le cabine di primo salto sono soggette alla direttiva ATEX e, pertanto, per esse sono state adottate
misure di protezione e prevenzione, come richiesto dal D.Lgs. n. 81/08 e sono esercite applicando un piano
di manutenzione ispettiva e programmata redatto in conformita con le norme UNI applicabili.
Le attivita di manutenzione e di pronto intervento comportano una sorveglianza degli impianti sul territorio che
richiede l'utilizzo di un parco di autoveicoli.
La gestione della rete di distribuzione comporta, in particolare, l'attuazione di un controllo sistematico di
eventuali fughe lungo I'intera rete di distribuzione nonch6 la realizzazione di interventi sul territorio con attivita
di cantiere, anche con il supporto di ditte esterne (ad es. attivita di scavo).
ic!M S.p.A.2 9 Nay. 20?9
GiE5TMAi
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Figura 16 Attivita di scavo
11 servizio comprende, in fine, una attivita di relazione con il pubblico per la gestione dei contratti di
allacciamento e resa in disponibilita dei Punti Di Riconsegna (PDR), sui quali possono essere stipulati contratti
di fornitura da parte dei clientj delle varie societa di vendita.
I principali dati caratterizzanti il volume delle attivita sono i seguenti:
Tabella 5 ~ Datl caratterlzzantl 11 volume delle at[Ivita nel Servizio CIIstribuzione gas
ICIM Sp.A
2 9 A.'Oy. 2019
GiESTYA
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:.,..rd,.:.' : ,
i,.``,,,
;,5 `, , . , , `\`\ ` `,'.1.`. { ,`
34651403 RE.Ml SenigalliaStrada Comunale
Ili
G1 gallia 3a Presa6.125 97
Scapezzano Roncite Roncit i Scapezzano
\,3,464g̀6ol,; RE.M Mo ferin'atc`
` `,`` viaGabel!a i
G90 i§ urai ,e 'Riduziope~nte.marciafi6, I .5.®06
; 5.8 ,ano:I •M.
34647002 RE.Ml Agugliano Contrada MolinoG081M isura e Riduzioneno/Agugliano
1.300 33
'34649401' RE.Ml, , Je§i. Via De!la` Barehetta
nsan® ,• 5.70,0 83
34648301 RE.Ml Chiaravalle Via Raffaello SanzioG 145 R iduzione e MisuraChiaravalle
5.700 62
• ,` 1
3464 `L ,ameran`®`` tI 74',,
II
34648701 RE.MI Falconara M.rna Via Ponte MuratoG 270 M isura e RiduzioneFalconara
14.000 189
•RE;MI; erata p via, plane . • 1,.09o 3934647601 Cam 'cen,a, 1 G ,,30 amerata ficena`
34651402 RE.Ml Senigallia Strada Della RomanaG 191 SG1`91S allia 2a Presa Sanilvestro
7.000 98
346 14ol, , Stfada Pella ChiusaJ'
!§aliia~2a Pre.sa San ,SHvestro17.5oo 89
RE.Ml34647901 Castelfidardo Contrada MonticelliG 160 Riduzione e MisuraCastelfidardo
15.000 79
3464L7101 I M,\ =® a . a
` G, ,01Ancona 1,a 'Presa \
25, oco 26,2.,,I I;®mette/Bompiano . ,`J.
34647103 RE.MI Offagna Via AspioG 02 Ancona 3a Presa ValloneOffagna
55.000 33
Senigal' ia`'Vla
Castellaro aro•0ZZO ,a§e ,
SenigalliaStrada MorroCastracane
Pozzo Cassiano
• ,po a CASA TIBERl ' I,
Senigallia Viale Giordano Bruno Sottostazione 12
S•eniga,,ia+ I stfad a',d,ella, Pass\era ottostazione` 1o
Ancona Frazione Aspio ExCabina "Aspio" 252
•1' ,y .,_,11 252
TOTALI 164.015 1.722
Tabella 6 Elenco cabine REMl con indicazione delle superfici edificate
ICIM s.p.A.Z 9 i{CV. 20j9
©iESTMA
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DICHIARAZIONE AIVIBIENTALE
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Sono stati individuati gli aspetti ambientali di seguito descritti:
Respon#bi[ita delI ` Dettaglio fattore ambientale
I Prodessouoricilz,I.uiii ui t:>t;I,uifiu , I
I.
Indiretto(EMAS) I Normale/EmergenzaComportamenti ambientali deiconsumatori
Comportamenti ambientali dei fornitoridicomonenti lndiretto (EMAS) Normale/Emergenza
Comportamenti ambientali ditte estemeoeranticomeaaltatoriEmissionedirumore(cabinedT~decomressione lndiretto (EMAS) Normale/Emergenza
Diretto Normale/Emergenza/Anomala
Emissioni in atmosferaEmissioniodoroseGT6Tstione,utilizzoeconT5riTmFdj Diretto I Normale/Emergenza/Anomala
Diretto/Indiretto
r____Normale/Emergenza
Diretto/lndiretto EMAS Normale/Emergenza/Anomala
sostanze per[co oseOccupazionesuolo, sottosuolo ebiodiversita
Diretto Normale/Emergenza
Occupazione suo[o, sottosuolo ebiodiversitaimattovisivo Diretto +I Normale/Emergenza
Perdite di inquinanti verso suT6lIFesottosuolo
D|r=aITeTo~ETA=sLI :::::::;::::::±
Prevenzione incendi Diretto
Produzione di rifiuti pericolosi Diretto/lndi retto EMAS Normale/Emergenza_
Produzione di rifiuti non pericolosiLDiretto/In;jrettoEMAs
Normale/Emergenza
Rottura di altri sottoservizi
utilizzo di risorse naturali: energia
(elettrica, carburanti autotrazione e gasmetano
Diretto/lndiretto
Diretto
Normale/Emergenza/Anomala
Tabella 7 Aspetti ambientali individuati per le attivita del servizio distribuzione gas
fc,M Sp.A.
2 9 N!3\/, 2019
gi:STYA
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE
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4.1.2. GESTIONE GENERATORI TERMICI
Sono presentl generatori termici, tutti alimentati a gas metano, utilizzati per esigenze di processo, per
riscaldamento gas nelle cabine di decompressione REMl, che danno luogo ad emissioni in atmosfera.,, t ocosi nificativo
CodbeComoaerfucoNA\, LOcedd / vb Oonominaz]ona ab[na
M8,CeModelk, matTlcda4rfu¢,1ac36mvt:`_givoovi ,V;
contoLErdblle
potlmzthn±nowhleMI\Ocomzloce
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Vakne dlmndbnodtoDelta`_?,a:_es Ii6.71 confomma```st`'`,.,
R®ntl6eneratoroI8giv`givA`NRE ieoNG[ovANtti\
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^OuGLJAtio CctrT" ao81 Mfurue'IllJrfu • aousasRE.IaaNasffltlr ,
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RACAMERAT•AnegivA MURATOv,APwi€ Fatonae.6300tgmen
uphanar .ofroov"N,TERMcquMATERMOCLIMAIBotlGlo„ANql+80NcOVANW1B0NGlovANNlBONGIOVANNl`BomaoVANNI I.ENisNE , ` 7ap529, Menno 3g,3 53,353j co`g9, 9o87.I5 2?/o6ctas+z:]lcenflro2:]N6nbA9'rylasizde.B,.'. 9094 2,,a.3,, 0̀,a:65 sl,SlS'ffi,
MON"ArmNO)SENunVIA GAB[lLA
G 90 Mist(ra e RiduzioneMootemarclaro Z81Z81 S26525I?g®230Z722514D Meterromane,Mchoohtetne
1009Z0cO`
87.S9ys, 94•`93 6J3,:2;2.2,8
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Ii sl
Tabella 8 Elenco jmpjanti termici a servizio cabine di decompressione gas
Sono stati individuati gli aspetti ambientali di seguito descritti:
i' \Dett`adlio,fa{toreambientale ` Respp:prdb€
biless[ita delSOCondizioni di `esercizig
Emissioni di C02 Direttoi Normale/Emergenza
Emissioni di polveri e fumi in atmosfera
iI
Diretto Normale/Emergenza
Emi§sioni di rumore DirettoI Normale/Emergenza/Anomala
Produzione di rifiuti pericolosi (adsorbenti,Diretto Normale/Emergenza
Utilizzo di risorse naturali (combustibili,Diretto Normale/Emergenza/Anomala
ener ia elettrica)
Utilizzo di risorse naturali: acqua Diretto Normale/Emergenza/Anomala
Tabella 9 Aspetti ambientali individuati per le attivita di gestione impjanti termici di supporto al servizio
IC!M spA.Z 9 NCV. 2019
©i:STYA
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
DICHIAF?AZIONE ANIBIENTALE
Novembre 2019
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4.1.3. ATTIVITA DI CANTIERE
Leattivitadicantieresonolegateallaerogazionedelserviziodidistribuzionegaseconsistonoessenzialmente
in una combinazione di lavorazioni di scavo, posa tubazioni, rinterro, ripristino pavimentazione stradale.
Leattivitapossonocomportareanchelapreparazioneel'assemblaggiopreventivodipartidiimpiantoche,di
norma, vengono effettuate nel posto, all'interno dell'area cantiere utilizzando le attrezzature in dotazione nel
mezzo.
In particolare, le lavorazioni di scavo e rinterro e parte dei lavori idraulici sono affidate a ditte esterne che
operano secondo specifiche istruzioni impartite da Edma Reti Gas s.r.I.
Sono stati individuati gli aspetti ambientali di seguito descritti:,I
FTTT=TTt `,,. I.: ^..,`+i:an+i,a; `.L`,:,_i,..Respo)hsabilita del \ `Condizjonidiesercizio I
`. , ``:. Dettag|io fattore.ambientale``` _, _';,.:. I rpifecesso
Emissione di C02 (gas serra carburanteautotrazione DirettEO#&dsretto I Normale/Emergenza/A1
Emissione di rumoreDiretto/Indiretto Normale/Emergenza noma a
EMAS
Normale/Emergenza iEmissione di rumore (Iavorazioni Diretto/lndiretto
g::::=c#esuo,o,sottosuo,oeTiFTOEiveTSTEMAS _....._`.__Diretto
LJO=ale/Emergenza
im atto visivo
Perdite di inquinanti verso suolo e Diretto/lndiretto I Normale/Emergenza
sottosuo[oPolvere(interazione con I'ambiente)I EMAS
Dire{to/lndirettoI :::::::;::::::::: _]
Produzione di rifiuti pericolosii Dire(:o#Ad5retto
I Produzione di rifiuti non pericolosi non Diretto/lndiretto Normale/EmergenzaI
recu erabili EMAS
Traffico indottoL=tto/lndiretto
Normale/Emergenza/Anomala
Utilizzo di risorse naturali (inertilDire€to/lndiretto Normale/Emergenza
Tabella 10 Aspetti ambientali individuati per le attivita di cantiere
4.1.4, ATTIVITA LEGATE ALLA GESTIONE DELLA SEDE AZIENDALE
Gli aspetti ambientali legati all'utilizzo delle sedi operative aziendali sono gestiti direttamente da VIVASERVIZI
S.p.A., in quanto proprietaria di tali infrastrutture.
Pertanto la presente Dichiarazione Ambientale non pud prendere in esame gli impatti ambientali in termini di
consumi di acqua e di energia, in quanto le forniture sono centralizzate in capo a VIVASERVIZI S.p.A..
E stata identificata la seguente situazione:
a) Coperture in cemento amianto utilizzate nelle cabine di decompressione gas;
Sono stati individuati gli aspetti ambientali di seguito descritti:
Tabella 11 Aspetti ambientali comuni con le infrastrutture in gestione.
!Cf M S.p.Ae
? 9 W6!/, 2319
GiESTYA
Sistema Gestione Ambienta]e DA Rev. 4
DICHIARAZIONE AMBIENTALENovembre 2019
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4.2. ALTRI ASPETTI AMBIENTALl lNDIRETTI
A completamento/integrazione dell'analisi impostata sulle attivita principali e su quelle di servizio tecnico
logistico, per l'individuazione degli aspetti ambientali indiretti, si sono considerate:
a) L'analisi del ciclo di vita degli aspetti materiali correlati con l'erogazione del servizio;
Aspetti legati al servizio (informazioni verso fornitori e utenti; aspetti legati ad utilizzo, recupero ed
eliminazione di materiali e componenti che entrano a far parte della impiantistica in gestione; uso
razionale e sicuro del servizio);
b) l'analisi dei comportamenti ambientali dei fornitori;
Politica ambientale e prestazioni ambientali;
Comportamenti ambientali.
Tenendo conto degli aspetti ambientali evidenziati dalla Agenda 21 locale delle province dei territori gestiti,
sono stati individuati, i seguenti ulteriori aspetti ambientali indiretti, di cui si riporta correlazione con le
indicazioni proposte dal regolamento EMAS:
Aspettl ambienfati. tndir±¥_I
previsti daL regolamento EMAS
prodotti e dei servizi sui qualil'organizzazione pub e`sercitare
un'influenza (acquisizlone di
materie prime, progettazione,
acquisto e approwigionamento,
produzione, trasporto, utilizzo,trattamento di fine vita e
smaltime
lnvestim
concessione di prestiti e servizl
assicurativi
Nuovi mercati
scelta e composizione dei servizi
(ad esempio trasporto o servizi diristorazione)
programmazi
comb6sizidh
prodotti
presfazioni e pratiche degappaltatori, subaDpaltatori e
subfornitori in materia ambientale
Parfe interessafa
£t?,:tis; g:,":eLaj=jjodj Fomitori di componenti
Consumatori
Analisi dei
comportamenti
ambientali dei
fornitori
Analisi dei
comportamenti
ambientali dei
fornitori
che ope ra noall'intemo o per conto di Edina
Reti' Gas Srl:
• ditte' esterne
uti lizzate pe r
operazioni di scavo
e lavori idraulici;
• manutenzioni
centrali termiche
Produzione di rifiuti non
recuperabili/riciclabili (fine
vita del componente)
Emissione di gas serra
correlata al comportamento
ambientale
Emissione di rumore
Produzione di rifiuti
Consumo di risorse naturali
Contaminazione suolo e
sottosuolo
Tabella 12 Aspetti ambientali indiretti previsti dal regolamento Emas
IC,M SpA2 9 l\`!C\J. 2019
8[FTA
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
Novembre 2019
pag. 30 di 71
4.3. QUADRO RIASSUNTIVO DEGLI ASPETTI AMBIENTALl
lc!M Sp.A.2 9 NCV, 2019
Tabella 13 Quadro riassuntivo Aspetti Ambientali
giESTYA
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5.1. INDIVIDUAzloNE ASPETTI AIVIBIENTALI ED ANALISI DI SIGNIFICATIVITA
Le attMta ed i processi produttivi di Edma Reti Gas sono stati sottoposti ad una analisi che ha portato da un
lato ad individuare tutti gH aspetti ambientali connessi, dall'altro a valutarne la significativita dell'impatto. A
questoscopovienemantenutoaggiomatounregistrodegliaspettiambientalisignificatividicui,nelseguito,siriporta gli estratti nella tabella 14.
La valutazione di significativita e stata condotta sulla base di criteri, procedurati (riportati nel successivo
paragrafo 11 ).
5.1.A. ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI
Si ri ortano di seguito i risultati de ['analisi di s ignificativita condotta sugli aspettl amDiema 11.
P,Attlvlta
Aspetto ambiontale
!iii=
lmpatto
Signiflcativlta(Condizlonidio8orciz[o)
Criterl di valutazione
!8i'§
DIRETTO lNDIRETTO
Distribuzione Gas
Utilizzo di risorse naturali:
DirettoConsumo nsorse
Normale/EmL, all
energla (elettnca,carburantiautotrazione egasmetano)nan rinnovabili
ergenza/Anomala( enert'ita,(
Distribuzione GasProduzione di rifiuti non Diretto/Indirett Smaltimento in Normale/Emergenza
ElevatoTecupera vufe da paffi,pericolosi o EMAS discarlca • §\malng nteregsato ,
Djstribuzione Gas
Gestl.one, utillzzo e
Diretto
Emissione di un Normale/Em
N. di perdito N/Aconsumo di sostanze inquinante in ergenza/Ano
pericolose atmosfera mala
Distribuzione GasPerdite di inquinanti verso Diretto/lndirett Inqujnamento suolo Normale/Em
N di segti,a,
Elevate
i§egn azioni
suolo e sottosuolo a EMAS e sottosuolo ergenza ` `ifitere:s`§ate J=. = = 3
Distribuzione Gas
Emissione di rumore(cabinedi
Direttolnquinamento
Normale/Em `Emissfonidj I
decompressione) acusticoergenza/Anomala
rum&6'da
Distribuzione Gas Prevenzione incendi Diretto
Verifica adempimontiamminlstrativiNormale/Em
Ven.fica presenzapresidiantincendio
N/Atecnici e gestionali
ergenza indlcatl nel CP]negliimpiantisoqaetti
Distribuzione Gas Emissioni odoroseDiretto/lndirett
Coinvolgimento dellapopolazioneas'td'
Normale/EmN. di perdite
N. di segnalazjoni
Elevato0 egu'O Isversamenti diGas/odorizzanteergenza ncevute da partiinteressate
Distribuzione GasComportamenti ambientaliditteesterneoperanti
lndirettoProduzione di rifiuti
Normale/EmN/A
Controllo dellacarl.ettagestione
E'evatocome appaltatori (EMAS) ergenza rifiuti da parte delle
Distribuzione GasComportamenti ambientaliditteesterneoperanti
lndiretto Consumo di risorse Normale/EmN/A
dN. itte appaltatricidisognalazioni
Bassocome appaltatori (EMAS) naturali ergenza ncevute da partiinteressate
Distribuzione Gas
Comportamenti ambientaliditteestemeoerantilndiretto
ContaminazioneNormale/Em
N/A
N. di segnalazioni
BassoPcomeappaltatori
(EMAS)suolo e sottosuolo(areedilavoro)
ergenza ncevute da pertiinteressate
Distribuzione Gas
Comportamenti ambientaliditteesterneoperanti'ndiretto
Emissione di rumoreNormale/Em
N/A
N. di segnalazioni
Bassocome appaltatori (EMAS) ergenza r[cevute da partiinteressate
!C!M S.p.A.
2 q !<!,q!, 23?g
Gi:STYA
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Attivlta Aspetto amblontale
iiiilmpatto
Slgnif]catlvita(Condizlonldl®8®rclzio)
Criteri di valutazione
!ii'E
DIRETTO INDIRETTO
Distribuzione GasComportamenti ambientali lndiretto
Produzione dl nfiutlnon
Normale/EmN.diN/Aricevin I Basso
dei forniton di componenti (EMAS) recuperabili/nciclabili(finevitaprodotto) ergenza
Distribuzione GasComportamenti ambientali lndiretto Emissione di gas Normale/Em N/A
N.diricovuintosegnalaziontedapartiressate I Basso
dei consumatori (EMAS)Serra ergenza
t 't rm`ci Utilizzo di risorse naturali
Diretto
Normale/EmGeneraon e I(cabinedecompressione)Generatoritermici
(combustibili, energlaelettrica)Emissionidipolveriefumi
Consumo nsorsenonrinnovabiliergenza/Anomala
• . I , Tg'
Diretto
Emissioni diNormale/Em
alazionidaparti N/Asate
(cabinedecompressione) in atmosferaInquLnantl Inatmosfera ergenza
Generatori termiciEmissioni di C02 Diretto
Emissione di gas Normale/Em
, ''.\`' 1,
®="' i^: ,
(cabinedecompressione) Serra ergenza sa,. ,
Generatori termlci Produzione di rifiuti
DirettoSmaltimento indiscanca Normale/Em
•ai.i., `, `.`)i: i .. ;
(cabinedecompressione) pericolosi (adsorbenti,reflui) ergenza
Generatori termici(cabine
Emissioni di rumore Djrettolnquinamento
Normale/Emergenza/AnooTh. di ,
NIA+
decompressione)acustlco
mala
Generatori termiciUtilizzo di risorse naturali.
DirettoConsumo di risorse
Normale/Em •anmualry `
(cabinedecompressione) acqua natura'iergenza/Anomala
' ,,di`6ndr
eia (G,j) .. . 1`.
Attivifa di cantiere
ni• Bassox®.3
Perdite di mquinanti versosuoloesottosuolo Diretto/lndirettoEMAS lnquinamento suoloesottosuolo Normale/EmergenzadairpSrfi, `ric5ecatoir,
+eroida,,parHseato
Attivita di cantiereProduzione di rifiutj non Diretto/lndlrett Smaltimen{o in Normale/Em
• ,``J ,J
nLi, ElevateOd:n&uam±[:n(£uj3"I,,riT#
#6sdsaat¥rtpericolosi non recuperabili o EMAS discarica ergenza
Attivita di cantiereProduzione di rifiuti Diretto/lndirett Smaltimento in Normale/Em
I,i_i,,ir`.
ni,i' ElevatoI
pericolosi a EMAS discarica ergenzalh+fi,,.,,.,tjutdos;safe ' L
Attivita di cantiere Emissione di rumoreDiretto/lndirett0EMAS lnquinamentoacustico
Normale/Emergenza/Anomalaorii`di ` 1
zton'i ., Basso
a
ie
Attivita di cantiere
Emissione di C02 (gasDiretto/IndirettoEMAS Emissione di gasSerra Normale/Emergenza
zJont+ Bassoserra carburanteautotrazione) •(I), \." ' detnt da partiesafe
Attjvita di cantiere
Occupazione suolo,sottosuoloebiodiversita
Diretto
Alterazionedell'aspettovisivo del
Normale/EmN. di segnalazioniricevutedaperti N/Ainteressate
(impatto visivo)
terntono per lapresenzadicantieri ergenza
Attivita di cantiereUtilizzo di risorse naturali(inerti) Diretto/lndirettoEMAS Sfruttamento dinsorsenaturali Normale/Emergenza
. ' `` , ` `;\ ` ,'L 'N. di''edhaiezioni
: E I evatoutb\ da partiera (QJ), ,,`Jr' ` ressate
Attivita di cantierePerdite di inquinanti versosuoloesottosuolo Diretto/lndjrettoEMAS lnquinamento suoloesottosuolo Nomale/Emergenza
' N. di sognalazloni, N. dlricevutedaiparri4Ifice' •na,azjoedapartinl Basso
esae,i, + ,` irite`seate ~
Attivita di cantiereEmissione di rumore Djretto/lndirett lnquinamento Normale/Em
` i,ir, ,
egpe,azionili, Basso
(lavorazioni meccaniche) o EMAS acustico ergenza dB(A) ,' .aJpa
`i:,;S¥i?;:i;i;3J;§ftlngT...,},!:!%;,,f..,,£,;i;i,i),,,,,
'Cf M SpA2 9 fe!cv, 20ig
lmpatto
Significativita(Condizlonidio8®rclzlo}
Criteri di valutazlone
!ii'EAttMta As potto amblentale
:ii DIRETTO lNDIJ`J` RETTO
lnfrastrutture Amianto (Goperturc di11b'nedl Rllasclo di fibreNormale/Em
Direttoergenza/Ano
fibre rse,\`( I 1\\ I
a99unte in cemento ne e ca Idomressione) amlanto mala
gestlonelnfrastruttureassuntein ecPAmianto(coperture dicementonellecabinedi
Diretto/lndirettaEMAS Produzione nfiutipericolosi Normale/Emergenza df`centraz n'Oere
` '!e',
cO
a'e#6,,a` 'dioTie,rfeddle
E'evatoaerod utrq
ditte` ltatict ,gestionelnfrastrutture
decompressioneObblighinomativi
DirettoControllo stato di
Normale/Emergenza/Ano N.dricei sognalazioniyuledapartiN/A
assunte ingestione conservazione mala interessate
fiiiiE
OBIETTIVI FISSATI NEL
BREVE PERIODO
OBIETTIVI NON INTRODOTTI PER
ASSENZA DI DATO STOH:leo
STRUTTURATO
Tabella 14 Risultati analisi di significativita sugli aspetti ambientali
11 grado di influenza, relativo agli aspetti indiretti, e stato classificato sulla base dei seguenti criteri:
Nullo. Nessuna possibilifa di influire
Basso. Possibiljta dj effettuare azjoni di sensjbilizzazione
Medio. Possibilita di proporre un ritorno economico
Elevato, Possibiljta di emettere istruzioni di compcirtamento prescrittive
Totale: Comportamento coordinato in tutte le fasi
Tabella 15 Criteri per classificazione grado di influenza
!e!fvI S.pA.Z 9 A'OV, 20j9
8!ESTMA
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6.1. SITUAZIONI POTENZIALI DI EIVIERGENZA O INCIDENTE AMBIENTALE
Sono state individuate le seguenti situazioni potenziali di emergenza o incidente ambientale:
a) lncidenti da gas combustibile (rilascio in atmosfera di emissioni inquinanti)
b) lncendi su impianti termici / caldaie
c) Esplosioni/incendi su impianto di prima riduzione gas
d) Esplosioni / incendi su rete di distribuzione gas
e) Contaminazione del suolo causato da spandimento di liquidi pericolosi (odorizzante)
La gestione degli incidenti e delle emergenze da gas combustibile adottata da Edma Reti Gas Srl tiene conto
delle norme di settore stabilite dalla ATIGCIG:
• "La gestione degli incidenti da gas combustibile clistribuito a mezzo di reti e comunicazione delle
emissioni di gas in atmosfera" Linea guida CIG N,15 (febbraio 2017).
• "La gestione delle emergenze da gas combustibile" Linea guida CIG N. 4 (febbraio 2017),
• "Riforniture di emergenza di gas naturale mediante carro bombolaio e/o veicolo cisterna" Linea guida
CIG N.17 (luglio 2017)
6.2. STORICO DEGLl lNCIDENTI AMBIENTALI
L'analisi storica degli incidenti ambientali intercorsi ha evidenziato come unico effetto la sola dispersione di
gas dovuta a danneggiamenti causati da terzi, da eventi franosi oppure dall'ammaloramento di condotte.
Questo tipo di incidente ha un impatto sia come consumo di una risorsa naturale che come emissione di gas
ad effetto serra.
In particolare, viene mantenuta registrazione degli eventi: quelli causati da terzi su reti ed jmpianti con
conseguente dispersione di gas sono stati 6 nel 2016 e 9 nel 2017. Dal 2018, oltre al conteggio degli eventj
che causano le dispersioni a state attivato un sistema di raccolta dati in campo che consentono, attraverso
algoritmi di calcolo basati sul metodo SNAM, di stimare la quantita di gas disperso; nel corso del 2018 si sono
stati registrati 7 eventi che hanno causato, complessivamente, dispersioni per 131.212 mc di gas metano.
Nel primo semestre del 2019 non si sono regjstrati eventi accidentali significativi..
Piccole fughe sono altresi rilevate nel tempo con I'attivita dj ricerca fughe pianificata su tutta la rete di
distribuzjonegasingestioneeconl'attMtadiprontointerventoelaconseguenteindividuazionedidispersioni.
Perquest'ultimacasisticanonessendopossibilestimareilquantitativodjgasdisperso,saracomunquetenuto
sotto controllo jl numero delle stesse e la tipologia dell'impianto di distribuzione gas.
IC!M S.pA2 9 NCE/. 2019
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7.1. VOLUMI BELLE ATTIVITA
I livelli degli effetti ambientali sono in correlazione con il volume delle attivita di Edma Reti Gas Srl nel suo
settore, cioe la distribuzione gas (fattore caratterizzante il volume delle attivita: metri cubi di gas vettoriato).
Si ottiene il prospetto seguente, aggiornato al 30 giugno 2019:
Tabella 16 Volumi vettoriati
(Fonte dati SNAM rete gas; volumi espressi in condizioni standard a 15°C e 1,01325 bar)
Nel seguito sono perfanto stati introdotti degli indicatori, denominati "specifici", che riconducono, ove ritenuto
opportuno, il dato assoluto, comunque rapportato, al volume delle attivita considerando che l'efflcienza dei
materialj non e ritenuta dj impatto per i rilasci nell'ambiente.
Gli indicatori di prestazione ambientale di seguito valutati comprendono quelli definiti chiave dal Regolamento
EMAS 1221/09 aggiornato dal Regolamento (UE) 2017/1505 del 28/08/2017 e dal Regolamento (UE)
2018/2026 del 20/12/2018:
IC!M spA.
2 9 #OV, 20'9
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Per tali indicatori sono fornite sia la valutazione assoluta che quella specifica.
7.2. LIVELLO DEGLI EFFETTI AMBIENTALl
7.2.1. ENIISsloNI IN ATNIOSFERA (EFFETTO SERRA)
Le emissioni in atmosfera sono dovute alle seguenti attivita:
/ Gestione centrali termiche a servizio cabine di primo salto (REM[) per la decompressione di gas
metano
v' Gestione parco autoveicoli.
Le disposizioni legislative vigenti, non richiedono autorizzazione alle emissioni, ricadendo le stesse nell'ambito
delle emissioni poco significative. Non risultano, inoltre, nella Regione Marche, disposizjoni locali che
richiedano una comunicazione relativa a tali emissioni.
11 principale effetto di ta[i emissioni a costituito dalla produzione di gas serra (C02) valutato in t di C02 emessa.
Le valutazioni sono state condotte appljcando i seguenti coefflcienti di conversione da GJ a t di C02.
ConversioneDa GJ a tc02)87` annQ 20'16
0,086 anna 2017
2018 ***
anno 2019 ***
(*** valore prowisorio)
0,056
0,069
Tabella17CoefficientidiconverslonedaGJatdlC02(fontl*lspRA2018**lpcc2006)
A tali emissioni
da:
• spurghi
perdjtefughe;
sonoaggiunteapartiredall'anno2018quelledeterminatedarilascidigasmetanooriginate
programmatjsutrattidellaretedidistribuzioneinoccasionedellapuliziadellatubazione;dellaretedidistribuzionesegnalatedaclientiorilevatenelpi.anodiricercasistematicadelle
• rottura suHa rete di distribuzione in occasione d"ncidenti o emergenze ambientali.
Irllascl,stlmaticomevolumedigasmetano,sonoconverfltldakgdigasemessoakgdiC02applicandon
seguente coefficiente di conversjone:
Conversione
da kg di emissione a kg C02
21
Tabella18CoefficientidiconverslonedakgdimetanoakgdiC02(Fonte.IPCCGuidelines2006)
lcIM speA.
2 9 j,i'S',/. 2319
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Emissioni C02 (tco2)
500,0
450,0
400,0
350,0
300,0
EE
8 250,0E=
11°sem.2016 1°sem.2017 11°sem.2017 1°sem.2018 11°sem.2018 1°sem.2019
ANNO
Perdite di metano
_ Carburante autotrazione
Energja elettrica
± Autoconsumo metano
~ Emissionj C02 specifiche (tc02/Stmc x 1.000.00())
•......EmlssionlC02speclfichealnettodelleperdlted]retecausatedadanneggiamenti(tc02/Stmcx
1.000.000)
Graflco 1 Emissionl di C02 riferlte al volume delle attivlta di Edma Reti Gas srl
0,00
!CIM SpA.2 9 ft']3V. 2019
©i,:STMA
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i.2.2. RIFIUTI
La produzione di rifiuti 6 stata distinta in tre tipologie:
• Rifiuti non pericolosi awiati al recupero;
• Rifiuti nan pericolosi a\;\/iati allc> smaltimento;
• Rifiuti pericolosi.
Edma Reti Gas in conformita all'istruzione operativa IODGER220010 "Gestione Rifiuti" effettua secondo le
tempistiche indicate, prima di procedere al corretto abbinamento del codice CER con il rifiuto stesso, la
caratterizzazione di tutti i rifiuti.
Di seguito si riporta il dettaglio della tipologia di rifiuti prodotti completo di indicazione dei quantitativi prodotti
a partire dal 2016:
, , . .,.
i[cER
I,1'IH' r` ,I ':
,;I:i2:;il,.9`..
NONPERICOLOslPERICOLOSI
Toner per stampa esauriti, diversidaquellidicuiallavoce08.03.17o8.o3.18 I
Llo10L 00,040
I"10Assorbenti, materialifiltranti, stracci
1
I
e indumenti protettivi, diversi da 15.02.03 0 0,110i 0,090
) 0,020quelli d i cui alla voce 15.02.02 !J
Apparecchiature fuori uso, diversedaquelledicuiallevocjda16.02.09a16.02.03
16.02.14J 0,010 0
I o,45o
i o,olo
Altre batterje ed accumulatoriI6T66.o5
0,040 0,010 0,090rTOFT4FTI
Plastica 17.02.03 I 0,350 0,660 1,48o 11 0,o20
Ferro e acciaio 17.04.05 TIT; 2,o4o 14,290 ) 1,990
Metalli mistiCavidiversidaquelli di aui allaTVoce17.o4.io 17.04.07 9,110 1,490 39,200 L2o,85o ,,
1,7.04.11 00 o,05o 11 oIIerre e rcuiRifiutimitocce diverse da quelle dlallavoce17.05.03•d..`.
17.05.04 oL 21,12010,
e demo,,:;;8:aeoai#:v:;:7,:E;ci;troug,8T,T7 og.o4 o__ol
. .. .. 9,74o,)oI86,55022,940,
TOTALI 11lmballa.1,060 4J,a (
matrici soContenAssorbent91 metalllc'epericolosoriaressint'l'ficontenentie,compresi ijonevuoti
15.01,11* 0 0 0,080I0,020II0,0101!
aerlaedjndumentiprotedasostanze
Ve
rantl, straccicontaminatiOlose
15.02.02* 0 0 0,010
Veicoli fuori uso==`_,MaterialidacostruzioneconteneTFtTamianto16.01.04* 0 0 _ 1,925 ,Tho|17.06.05* 0 0 0,107 0000 ,_.__TOTALI I o
=1iTOTALl 1
I1,060a4,310
828',`62722 i°2#Tabella 19 Prospetto di classificazione dei rifiuti
ICIM Sp.A.2 a fu'3\/, 2019
gi:sTYAl
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Ancona,wi,adelcommerci.pr.2b+'. ..fv~ ,,..,``\ £,,
I ,~+.
_1. Stabilimento in''`vso a..ty)ultisqr`rizi §E2A
ed Edm±`.'Ra'ti Gas gri
~
E=\
,, `
.,A \`
€".i,_ .....,, `,,, \
.,, + .., t ., `, `. \
•,, ;,
I:,
``
;,..ke`[LI':_u,.`'.
i.,`.J
T_
E=r=
`i
_i__. __ _
',J|
^`;,i___+`\
A Area bidoni per rifiuti di tipo urbano (carta/cartone, plastica, indifferenziato)
8 Area deposito temporaneo rifiuti speciali
Figura 17 lndividuazione aree stocc;aggio rifiuti sito di Ancona
Figura 18 lndividuazione aree stoccaggio rifiuti silo di Senigallia
€ee!M Sp.A.
2 9 '€'CV. 2019
©iESTYAl
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Figura 19 lndividuazione aree stoccaggio rifiuti sito di Senigallia
Rifiuti totali prctdotti (t)0,60
0,53
Aspio
0,50 Sede di senigallia
20.0
2016 2017 2018 20191° sem
Anno
Grafico 2 Volume rifiuti prodotti
Sede di Ancona
Volume specifico
rifiuti prodotti
(t/Stmc x 1.000.000)
•..... Volume specifico
rifiuti al netto
ristrutturazione
Aspio (t/Stmc x
1.000.000)
lG,M s.p.A.
2 9 js!3V, 20?9
©iESTMAl
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VOLUME RIFIUTI PRODOTTI SUDDIVISI PER TIP0 E PER
DESTINAZIONE (T)
86,46
00,00 iife60,00 0,t]O,00 =Om 0,090,201,93 o,020,03
Smaltimento Recupero Smaltimento Recupero Smaltimento Recupero Smaltimento Recupero
2016 2017 2018 2019 I sem
EENON PERICOLOSI HPERICOLOSI
Grafico 3 Volume rifiuti prodotti suddivisi per tipo e per destinazione
Nei grafici sono riportati i quantitativi di rifiuti prodotti negli anni a partire dal 2016. I dati consuntivati
evidenziano una piccola produzione di rifiuti pericolosi registrata nell'ultimo biennio. Nel corso del 2018, la
maggior parte di tali rifiuti e stata conseguenza di una attivita di cantiere per manutenzione straordinaria ad
uno stabile ora utilizzato come deposito, Tale ristrutturazione, effettuata nel primo semestre 2018, ha
comportato anche la produzione di oltre 42 tonnellate di rifiuti non pericolosi che sono stati evidenziati nei
grafici in quanto dovuti ad una attivita straordinaria.
La differenza del volume dei rifiuti non pericolosi prodotti che si riscontra fra I'anno 2016 e l'anno 2017 e
riconducibile ad un cambiamento introdotto nella responsabilita di gestione dello smaltimento dei contatori gas
rimossi nelle attivita di sostituzione massiva.
Per la gestione dei contatori rimossi, considerata la movimentazione grandi quantita di materiale nei brevi
periodi in cui le campagne di sostituzione sono attive, e stato appositamente predisposto il depositotemporaneo ubicato presso il deposito/magazzino di Frazione Aspio di Ancona.
Fino al 31.12.2018, la Societa Edma Reti Gas srl e risultata regolarmente registrata al Sistri con codice pratica
WEB AN 370210.
i.2.3. EFFICIENZA DEI MATERIALI
Dato non valutabile in quanto l'attivita non comporta l'impiego di materie prime o materiali ausiljari.
I.2A. USO DI RISORSE NATURALI
7.2.4.1. ENERGIA
Si riportano, di seguito, i dati relativi all'andamento dei consumi di energia.
I vettori energetici sono i seguenti:
• metano, per preriscaldo cabine Re.Mi.;
• energia elettrica, per alimentazioni Re.Mi. ed apparati protezione catodica;
• carburanti vari per autotrazione;
• metano, perperdite nella rete.
Le quantita sono espresse in valori assoluti rapportate alla stessa unita di misura (GJ), ed in valori specifici
rapportati ai corrispondenti volumi di attivita (rif. Grafico 4).
Dal 2018 e stato attivato un sistema di raccolta dati in campo che consentono di stimare la quantita di gas
disperso attraverso algoritmi di calcolo basati sulla metodologia SNAM.
In questi primi 18 mesi di analisi degli eventi accidenta]i si e potuto rilevare come la frequenza e l'intensita
delle perdite di gas a seguito di danni o guasti risulti sostanzialmente indipendente dalla condotta aziendale
8C!M SpeA.
2 9 fe!{!'i!j, 2019
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pag. 42 di 71
nel periodo. D'altro canto, i valori calcolati possono influire pesantemente nel conteggio dei consumi energetici:
si veda, ad esempio, il contributo fornito nel primo semestre del 2018 dal ripetersi di alcuni eventi franosi.
Per questo motivo, al fine di disporre di uno strumento utile a valutare in termini di consumo energetico la
condotta aziendale attuata nel periodo, si e deciso di individuare un indice di consumo "volontario" di energia,
escludendo il contributo fornito dalle perdite accidentali (rif. Grafico 5).
I consumi di energia sono consuntivati in funzione del tipo di fonte utilizzata.
Consumi di energia per tipo di fonte (GJ)
_IA°usoecTghs2u°mlo6mle°t££om. 2017 Ilo Sem. 2017 1° Sfurpnle8rg{Ial:fe?iFLb?018 1° Sem. 2019
LCarburant:e autotrazione EPerdite di metano
Consumi specifici di energia [GJ/Stmc x 1.000.000)
Grafico 4 Consumi di energia per fonte utilizzata
Consumi di energia per tipo di fonte (GJ)
90,000000
80,000000
70,000000
60,000000
i=
50,000000
40,000000
30,000000
20,00000
10,000000
HiH[A°uioecngfis2uoml9mle°t8fom. 2017 Ilo Sem. 2017 1° S£|]|ipnle8rgjlal:fe€iF,t2018 1° Sem. 2019
Carburante autotrazione ... Consumi specifici di energia (G]/Stmc x 1.000.000)
Grafico 5 Consumi volontari di energia per fonte utilizzata (senza contributo perdite metano)
lc!M S.p.A.
Z 9 A,iSV. 20j9
giESTYAl
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7.2.4.2. ENERGIA RINNOVABILE
Le attivita di Edma Reti Gas non prevedono n6 produzione n6 consumi di energia rinnovabile, pertanto tali
indicatori non sono applicabili.
7.2.5. ACQUA
Relativamente ai consumi idrici presso le cabine REMl, nan si sono quantificati i dati in quanto ritenuti poco
significativi, essendo gli impianti limitati al riabbocco dei circuiti chiusi a vaso aperto con utilizzo limitato al solo
preriscaldo del gas.Per quanto riguarda i consumi idrici delle sedi operative, limitati ai soli consumi per i servizi igienico sanitari,
questi non sono riconducibili ad EDMA Reti Gas S.r.I., essendo di competenza di VIVASERVIZI S.p.A.
proprietaria degli immobili.
7.2.6. USO DI SOSTANZE PERICOLOSE.
Nel settore distribuzione gas, risulta l'utilizzo di fefratrydrothi.aphene (THT) che, dal 2016 ha sostituito il
ferfbuf/./meroapfano (TBM), quale gas odorizzante addizionato al gas metano prima della distribuzione
all'utenza con lo scopo di mettere in evidenza eventuali fughe.
La manipolazione dell'odorizzante e affidata a fomitori estemi qualificati, che prowedono ai riempimenti
direttamente a mezzo di speciali attacchi ad innesto rapido. 11 fornitore a sempre accompagnato da personale
di Edma Reti Gas munito di idoneo patentino per la manipolazione del THT.
Si riporta il prospetto relativo ai consumi registrati dal secondo semestre 2016.
Consumi odorizzante (litri)
RIFEFZINIENTO ODORIZZANTE
THT
THT
THT
THT
THT
THT
11® SEMESTRE
2016
|o SEMESTRE
2017
Ilo SEMESTRE
2011
|o SEMESTRE
2018
Ilo SEMESTRE
2018
1® SEMESTRE
2019
Tabella 20 Prospetto consumi odorizzante
3.683
5.073
3.308
4.767
2.889
4.494
11 controllo della odorizzazione e attuato prevedendo n.105 punti di verifica nella rete di distribuzione, di cui
92 punti distribuiti in rete e 13 dislocati immediatamente a valle dei punti di odorizzazione, La concentrazione
di odorizzante nel gas a monitorata con un piano di controllo sistematico.
I.2]. MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
L'amianto, sostanza dichiarata non commerciabile dal 1992 rna sino a quel momento largamente usata in
molteplici campi, presenta una pericolosita legata alla possibilita che tale materiale, deteriorandosi, possa
liberare delle fibre cancerogene se inalate.
Con riferimento al servizio distribuzione gas, sono state individuate situazjoni nelle quali Edma Reti Gas Srl
prowede alla manutenzione di infrastrutture ove sono presenti materiali contenenti amianto.
A tale proposito Edma Reti Gas, nel mese di febbraio 2018, si e avvalsa della collaborazione di un fomitore
qualificato per l'analisi di tutti i manufatti per i quali si sospettava la presenza di amianto. E stato, inoltre,effettuato il conteggio delle fibre areo disperse sia in ambiente interno che in ambiente esterno. I metodi di
campionamento e di analisi utilizzati sono rigorosamente aderenti al D.M. 6 settembre 1994 preferendo le
tecniche proprie della microscopia elettronica SEM/ESD, in ,grado di fornjre il massimo valore di accuratezza.
gc!M S.p.A.2 9 lw.7, 2C13
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Edma Reti Gas ha, inoltre, individuato un referente interno con compiti di gestione di tutte le attivita che
possono interessare i materiali contenenti amianto.
COPERTURE
Dall'analisi sopra indicata, risultano presenti coperture contenenti amianto (precisamente in cementoamianto,
il cosiddetto eternit) nelle cabine di primo sa]to della rete di distribuzione gas ed in altri edifici inclusi nella
consistenza di EDMA Reti Gas (rif. Tabella n. 21 ).
Dall'analisi emerge che in tutte le valutazioni effettuate i valori di concentrazione delle fibre di amianto aereo
disperse sono al di sotto del valore di riferimento stabilito dalla vigente normativa, precisamente 2 fibre/litro
(valore limite per condizioni di inquinamento in atto) D.M. 06/09/1994.
11 totale della supefflcie complessiva di tetti contenenti amianto e pari a mq. 650 di cui mq, 639 relativi agli
immobili di proprieta dell'Ente concedente e mq. 39 re[ativi agli immobili di proprieta di Edma Reti Gas.
Nelle tabelle si evidenziano i risultati delle analisi effettuate riferite allo stato di conservazione delle coperture
con doppio criterio di riferimento D.M. 06/09/1994 e Linea Guida ARPA Piemonte.
Edma Reti Gas garantisce annualmente il controllo visivo dello stato delle coperture in amianto attraverso
personale qualificato.
Per l'anno 2019, Edma Reti Gas ha previsto la rimozione delle coperture in cemento amianto con altri materiali
presso n. 4 siti, per un totale di 76 mq. circa di coperture (pari al 11,7% del totale attualmente presente).
Per i restanti siti, in caso di ammaloramento importante delle coperture safe valutato un programma per la
bonifica delle coperture interessate.
lc!M Sp®A.
2 9 lt`!{iv, 2819
GiESTYAi
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in..'`Ill
sllnN,1
• .i .
i, I I , I ,,, ,,I,
ahhr Crimiine ` ll 111,
I.,..,",,,.
,;,i;:,;i,:,.i;.,,;,, ,. , , . , .cato '. ,,;1
1* I I I I I ,I,I,(mq.) 11,I,,I,)bile
G 01 Ancona 1° Presa Torrette/Bompiano 1970 i ANCONACopertura:Cementoamianto
i++262con:nee_it_e_J
GRF 214 SOTTOSTAZIONE 1974 I SENIGALLIACopertura:Cementoamianto Ente IconcedenteI
Edlficioal[oggjamentovalvoladi rote (I 1975 ,
SENIGALLIACopertura:Cementoamianto
13 i 1976Entconcedeen,e l
G 300 CAMERATA PICENA 1981CAMERATA Copertura:
i 39 i 1977i295I1987
Edm
PICENA Cemento amianto GasS •r.I.
Edjficio excabina ReMi "Aspio"Ora
1984 ANCONAICopertura:
dlsmessa Cemento amianto
Edificio excabina ReMi "Montevarino"1985 ANCONA
Copertiira:295
11 1987i
con::;eente I.ora dismessa Cemento amianto
Annosso G 190 SENIG.1° PRESASENIGALLIA
Copertura:8 1976
Ente i
VALLONE SENIGALL[A Cemento amianto concedente I
TOTALE SuPERFICIE COPERTURA di pioprieta ENTE CONCEDENTETOTALESUPERFICIECOPERTUFIAdiproprlotaEDMARETIGASS.R.L. 611
_._`_1I
391I
TOTALE SUP. COPERTURA 6501 _____I
Tabella 21 Elenco fabbricati con tetto contenenti amianto
TipologiaStruttura None Fobbri¢oto
RISuLTATI DELLO STATO DI CONSEfwAZIONE
DM 06cO91 994
CoperfuraAncona Frazione GallignanoLocalitaMontevarino
Discreto
Coperfura Camerata Picena via Piane Discrete
Coperfura Ancona Localifa Torrette Discreto
Copertura Ancona Localifa Aspio Discrete
Copertura Senigallia Strada della Passera Discreto
Copertura Senigallia Viale Giordano Bruno Discreto
Tabella 22 Stato di conservazione D.M. 06/09/1994
IC,M Sp.A.2 9 i.!§\.''. 2C19
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. . . , IStrut'unN®rne Faibbricde
__ _____ ` ________._;=:i::i:_ _ ___ __
RISuLTATI DELLO STATO 81 CONSERVAZIONE
Proeedura Junk PIERE0urE
Inclice didegrado Indi'ce diespestetoneAt=ioni da iutraprendere Tempisttca di intervento
Copertura
Ancona FrazioneDiscreto Media
ln atto, nessun Ogni anno necessaria la
Gallignano Localifa intervento di bonifica rivalutazione de]lo state
Montevarino previsto di copertura
Copertura Camerafa Picena Discrete Media
ln atto, nessun Ogni anno necessaria la
intervento di bonifica iivalutazione dello state
previsto di coperfura
CoperturaAncona Localita
Discreto Medio
ln atto, nessun Ogni anno necessaria la
intervento di bonifica rivalutazione dello statoTorTette
previsto di coperfura
CoperturaAncona Localita
Discreto Medio
ln atto, nessun Ogni anna necessaria la
intervento di bonifica ri`ralutazione dello stateAspio
previsto di copertura
CoperturaSenigallia Strada
Discreto Medio
ln atto, nessi.in Ogni anno necessaria la
intervento di bonifica rivaliitazione del!o statodella Passera
previsto di copeTtura
CoperfuraSenigallia Viale
Discreto Medio
ln atto, nessun Ogni anno necessaria la
intervento di bonifica rivalutazione dello stateGiordano Brurro
previsto di coperfura
Tabella 23 Stato di conservazione ARPA Piemonte
I.2..8. CONTAMINAZIONE DEL SuOLO
L'aspetto ambientale contaminazione del suolo a sotto il diretto controllo di Edma Reti Gas Srl per i siti ospitanti
le cabine di decompressione REMl,
Con riferimento alle sedj operative, nel caso si dovessero verificare incidenti ambientali con sversamenti e
potenziale contaminazione del suolo, ne verrebbe data immediata comunicazione alla societa titolaredell'immobile.
i.2.9. RulvloRE
Le emissioni di rumore sono legate alle seguenti attivita:
a) Cabine di primo e secondo salto per la decompressione gas (emissioni dovute alla laminazione del
gas);b) Attivita di cantiere (in particolare di scavo);
c) Utilizzo del parco autoveicoli.
7.2.9.1. CABINE DI PRIIVIO E SECONDO SALTO PER LA DECOMPRESSIONE GAS
Con riferimento alle emissioni acustiche determinate dagli impianti tecnologici e stata attivata una sorveglianza
annuale nel mese di gennaio (periodo di maggior consumo): per l'anno 2018 l'indagine ha coinvolto tutte le
cabine REMl e 20 GRF, per l'anno 2019 sono stati indagati 16 GRF.
Di seguito si riporta il riepilogo delle misurazioni effettuate nel corso del 2019:
ID SorgcntePunto di
TR LA LCLivello Valore ]imite Valore limite di
Esitoosservazione emissione emissione TR immissione TR1 GRF 28 VIABAINSIZZA c/o sorgente Diumo 63,2 63,2 <54,7 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conform ifa sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 60,7 60,7 a3,8 45 (classe Ill) 50 (classe lil) Conform ita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diumo 62,2 62,2 <55,0 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conform ith sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 56,5 56,6 <42,I 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
!e€M S.p.A`
2 9 A`!9V. 2C13
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ID SorgentePunto di
TR LA LCLivello Valore limite Valore limite di
Esitoosservazione ¢nds§ion¢ ¢missione TR immissione TR
2 GRF 31 VIA ISONZO c/o sorgente Diumo 66,5 66,5 <49,8 55 (classe ILL) 60 (classe LIL) Conform ita sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 54 54 <37,4 45 (classe Ill) 50 (classe 111) Confom ith sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diurno 66,5 66,5 <49,8 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conformita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 58 58 <37,6 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
3 GRF 26 VIAROVERETO / VIAVENETO c/o sorgente Diumo 63,4 63,4 <56 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Confom ith sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 51,5 51,5 <40,4 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) C onform ita sorgente accertata
c/o pellinenzericettore Diumo 61,6 61,6 <56,5 50 (classe 11) 55 (classe 11) Conformita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 50,7 50,7 <39,5 40 (classe 11) 45 (classe 11) Conform ita sorgente accertata
4 GRF 35 VIAMANZONI c/o sorgente Diumo 61,8 61,8 <55,3 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 53,4 53,4 <37,6 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ith sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diumo 56,3 56,3 <49,9 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) C onform ifa sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 49,5 49,5 <35,9 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Colrformifa sorgente accertata
5 GRF 21 VIA c/o sorgente Diumo 74,3 74,3 <70,4 60 (classe IV) 65 (classe IV) Superamento limiti c/o
PEZZOTTI sorgente
c/o sorgente Nottumo 56,7 56,7 <54,5 50 (classe IV) 55 (classe IV) Superamento limiti c/osorqente
c/o pertinenzericettore Diumo 60,2 60,2 <52 60 (classe IV) 65 (classe IV) Conform ita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 47,1 47,1 <37,8 50 (classe IV) 55 (classe IV) Conform ith sorgente accertata
6 GRF 15 PIAZZALECAMERINO c/o sorgente Diumo 60,9 60,9 <48,2 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) C onform ita sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 49,5 49,5 <38,1 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diumo 58,5 58,5 <48,8 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 47,2 47,2 <38,7 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
7 GRF 14 MONTISIBILLINI c/o sorgente Diumo 57,5 57,5 <46,6 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conform ith sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 41,6 41,6 <38,9 45 (classe Ill) 50 (classe in) Conform ltd sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diumo 61,7 61,7 <47,2 50 (classe 11) 55 (classe 11) Conformita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 41,8 41,8 <36,2 40 (classe H) 45 (classe 11) Confom ita sorgente accertata
8 GRF I 3 VIA ASO /VIAESINOTORRETTE c/o sorgente Diumo 72 72 <69,5 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Superanento limiti
c/o sorgente Nottumo 55 55 <39,1 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diumo 64,4 64,4 <56,I 55 (classe Ill) 60 (c]asse Ill) Superamento ljmite diemissione
c/o pcrtincnzcricettore Nottumo 54,S S4'5 <42,4 4S (classc Ill) 50 (classe Ill) Con form ita sorgente accertata
9 GRF 08 REDI 2COLLEMARINO c/o sorgente Diumo 59,6 59,6 46,9 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) C onform ita sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 47,9 47,9 <36,5 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conformita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diumo 55,7 55,7 <46.J 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conform ith sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 44,4 44,4 <36 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conformita sorgente accertata
10 GRF 278 VIAFLAMINIA c/o sorgente Diumo 7`.J 72,7 <53,3 60 (classe IV) 65 (classe IV) Conform ith sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 61,4 61,4 <40,6 50 (classe IV) 55 (classe IV) Conform ita sorgente accertata
c/o pertjnenzericettore Diurno 69,4 69,4 <5 1 ,7 60 (classe IV) 65 (classe IV) Conform ifa sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 58,3 58,3 <4 I ,9 50 (classe IV) 55 (classe IV) Conform ita sorgente accertata
11 GRF 276 VIAMARcONlrvlASTADIO c/o sorgente Diumo 66,7 66,7 <54,7 60 (classe IV) 65 (classe IV) Conform ifa sorgente accertata
c/o sorgente Nottumo 56,9 56,9 <39,4 50 (classe IV) 55 (classe IV) Conform ifa sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Diumo 63,7 63,7 <52,5 60 (classe IV) 65 (classe IV) Conform ita sorgente accertata
c/o pertinenzericettore Nottumo 52 52 <39,1 50 (classe IV) 55 (classe IV) C onform i ta sorgente accertata
!C!M SpA2 9 ¢`!#V, 2019
Gi:STYA
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D SorgentePunto di
TR LA LCLivello Valore limite Valore limite di
EsitoSuperamentolimiti c/o
osservazione emissione emissione TR immissione TR65(classeIV)
12 GRF 272 VIA c/o sorgente Diumo 72,6 75,6 <6 1 , 1 60 (classe IV)
GIORDANO BRUNO(FALC.)sorgenteConformitasorgente accertataConformithsorgenteaccertataConformitasorgenteaccertatata
c/o sorgente Nottumo 64,3 64,3 a8 50 (classe IV) 55 (classe IV)
c/o pertinenzericettore Diumo 70,8 70,8 <55,I 60 (classe IV) 65 (classe IV)
c/o pertinenzericettore Nottumo 62,7 62,7 =39,2 50 (classe IV) 55 (classe IV)
13 GRF 153 VIALEDELLAVITTORIA c/o sorgente Diumo 70,3 70,3 <SJ`,_ 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conform ita sorgente accertaConformithsorgenteaccertataConformithsorgenteaccertata
c/o sorgente Nottumo 47,8 47,8 <36,7 45 (classe Ill) 50 (classe Ill)
c/o pertinenzericettore Diurno 72,0 72,0 <SJ .S 55 (classe Ill) 60 (classe Ill)
c/o pertinenzericettore Nottumo 48,7 48,7 <37,4 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ith sorgente accertataConformitasorgenteaccertataSuperamentolimitic/osorgenteConformitasorgenteaccertata
14 GRF 149 VIAMARCONI c/o sorgente Diumo 73,9 73,9 <62,2 55 (classe Ill) 60 (classe Ill)
c/o sorgente Nottumo 53,i 53,1 <52 45 (classe Ill) 50 (classe Ill)
c/o pertinenzericettore Diumo 63,3 63,3 <52,8 55 (classe Ill) 60 (classe Ill)
c/o pertinenzericettore Nottumo 44,1 44,1 <37 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) C on form ita sorgente accertata
15 GRF 93 VIA ROMA/VIAVERGA c/o sorgente Dlumo 65,3 65,3 <53,1 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) C onform ith sorgente accertataConformitasorgenteaccertataConformitasorgenteaccertata
c/o sorgente Nottumo 52,5 52,5 <40,3 45 (classe Ill) 50 (classe Ill)
c/o pertinenzericettore Diumo 70 70 <54,8 60 (classe IV) 65 (classe IV)
c/o pertinenzericettore Nottumo 55,9 55,9 <39,9 50 (classe IV) 55 (classe IV) Conform ita sorgente accertata
16 GRF 106 VIADELLEQUERCE c/o sorgente Diurno 59,9 59,9 <46,I 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) Conformita sorgente accertataConformitasorgenteaccertata
c/o sorgente Nottumo 41,2 41,2 <35,9 45 (classe Ill) 50 (classe Ill)
c/o pertinenzericettore Diumo 60,2 60,2 a4.8 55 (classe Ill) 60 (classe Ill) C onform ita sorgente accertata
c/o peltinenzericettore Nottumo 40,8 40,8 <32,2 45 (classe Ill) 50 (classe Ill) Conform ita sorgente accertata
Tabella 24 Riepilogo valutazioni di impatto acustico
Le misurazioni ripetute presso il GRF106, che nel corso del 2018 presentava criticita relative al superamento
di alcunj limjti, hanno confermato la bonta delle azioni correl:tive intraprese.
Edma Reti Gas nel corso dell'anno 2019 e 2020 valutefa un idoneo piano di miglioramento per la mitigazione
del rumore, valutando come prioritari gli interventi sugli impjanti dove sono statj riscontrati valori di
superamento della soglia presso il ricettore.
7.2.9.1. ATTIVITA DI CANTIERE
Con riferimento alle attivita di cantiere, le stesse vengono svolte nel rispetto dei regolamenti di polizia urbana,
utilizzando attrezzature conformi con le norme tecniche applicabili e richiedendo eventuali deroghe alle autorita
comunali interessate, ove necessario.
Non risultano ne segnalazioni ne lamentele ricevute da parti interessate sulle emissioni di rumore.
7.2.9.2. GESTIONE PAF{CO AUTOVEICOLI
11 parco autoveicoli e sottoposto a controlli di manutenzione programmati, affidati ad officine esterne, nei quali
viene valutato anche lo stato di efficacia dei componenti che possono provocare emissione acustica.
lc!M a.p.A.2 9 fai9vo 2C19
G!:STYA
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7 .2.10. EFFETTI SuLLA BIODIVERSITA
Si riporta di seguito l'evoluzione della utilizzazione di terreno come superficie edificata da parte di Edma Reti
Gas srl in funzione dei successivi ampliamenti, rapportando tale dato a quello del gas vettoriato.
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MOGOMoll+G1nema81MiRiduzino/Aa rot.SuraeOneuolianc,
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E.Ml u§i'. , aDdi,a, , =rcheto,i
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34648301 RE.Ml Chiaravaluzione earavallemeranoi
5.700ante2015,,ante
62 61936S,8 54 00,,le
Via RaffaelloSanzio G 145 RidMisuraChi
` 346'4750,1`34648701•, Ri,Ml+J,RE.Ml
CameranoiaPonteMurato• G o4, C
aMiuziOn 56oo 7,489 112,4•Oslm.a , /iFalconaraM.rna VraV
G27oRidFal urgenera
14.000
20!€,ante2015
5.250 189 0
1IRE.Ml ieena a ,plane
6, 3o\o piI
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I625 0 + . *` ;1., 2463464',760 C.amerata, P
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34651402 RE.Ml SenigalliaStrada DellaRomana
G 191 Senigallia2aPresaSanSilvestro
7.000ante2015
98 792 141,6 0
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34647901 RE.Ml CastelfidardoContradaMonticelli
G 160 Riduzione eMisuraCastelfidardo
15.000ante2015
79 479 119 0
34647 1 a • ,BE.M ` Aincon`ainplan,a; , I
G,
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ante201534647103 RE.Ml Offagna Via Aspio
G 02 Ancona 3aPresaValloneOffaana
55.000 33 1.247 682 0
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Tabella 25 Dettaglio componen`ti indici di biodiversita
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GiESTYA
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 4
DICHIARAZIONE AMBIENTALENovembre 2019
pag. 50 di 71
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Tabella 26 Evoluzic>ne indice di biodl.versita
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Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 2
DICHIARAZIONE ANIBIENTALEAgosto 2018
pag. 60 di 71
A.R.E.R.A. Autorita di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e un'autorita indipendente istituita con la
legge 14 novembre 1995, n. 481 con il compito di tutelare gli interessi dei consumatori e di promuovere la
concorrenza, l'efficienza e la diffusione di servizi con adeguati livelli di qualita, attraverso I'attivita di regolazione
e di controllo,
Agenda 21 locale strumento di gestione sostenibile del territorio rappresentato dal processo tramite il quale,
sulla base delle emergenze e criticita locali, devono essere elaborati e realizzati interventi integrativi e
coordinati di miglioramento economico, sociale e ambientale da parte dei governi locali, generando
cambiamenti concreti nell'organizzazione del territorio e della vita quotidiana di chi produce e consuma.
Ambiente contesto nel quale una organizzazione opera, comprendente l'aria, l'acqua, il terreno, le risorse
naturali, la flora la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni
Aspetto ambientale elemento di un'attivita, prodotto o servizio di un'organizzazione che pud interagire con
l'ambiente
Aspetto ambientale djretto aspetti ambientali correlati con attivita di un'organizzazione che ricadono sotto
il suo controllo gestionale
Aspetto ambientale indiretto aspetti ambientali correlati con attivita, prodotti, servjzi di un'organizzazione
e sui quali essa non pud avere un controllo gestionale totale
ATIG Associazione Tecnica ltaliana Gas
Ciclo di vita Fasi consecutive e interconnesse di un sistema di prodotti, a partire dall'acquisizione delle
materie prime o dalla generazione delle risorse naturali, fino allo smaltimento finale.
CIG Servizio ltaliano Gas
Classe Tjpologja di area definita nel[a zonizzazione comunale ai fini dell'impatto acustico, ai sensi de[la L.
447/95 e del DPCM 14/11/97
C02 equivalente unita che permette dj misurare insieme emissioni di gas serra diversi
Concentrazione Misura di inquinante presente per unita di volume di aria espulsa da un camino di emissione
(massa di inquinante per ogni metro cubo di aria emessa mg/Nm3 i volumi vengono misurati in condizioni
normali, owero standard, di temperatura e di pressione)
dB(A) il decibel e l'unita di misura convenzionale con la quale in acustica si indica il livello di un fenomeno
acustico
Flusso di massa Mjsura di portata di inquinante effettuata al camino di emissione (chilogrammi massa di
inquinante emessj ogni ora)
Gas Serra gas tra§Parenti alla radiazione §olare che nan consentono la dispersione del Galore proveniente
dalla terra e che quindi producono il surriscaldamento dell'atmosfera.
Gruppo Riduzione Finale riduttore di pressione riferito ad una rete gas cit{adina
Gruppo Riduzione lndustriale riduttore di pressione riferito ad una utenza industriale
lmpatto ambientale: Qualunque modificazione dell'ambiente, negativa o benefica, totale o parziale,
conseguente ad attivita prodotti o servizi di un'organizzazione
Leq Livello equivalente di rumore misurato in dB(A)
Magliato tipologia di impianto di riduzione integrato con altri, nella stessa rete di distribuzione del gas
Mercaptano Tetrabutilmercaptano (TBM). Gas non tossico utilizzato nel settore gas per evidenziare,
all'olfatto, la presenza di fughe La sua soglia di olfattivita e inferiore rispetto a quella del THT
OdorizzanteCompostogassosoorganicosolforatoomisceladicompostiche,addizionatointraccealgas
metano, conferisce il caratteristico odore alto a segnalare eventuali fuoriuscite, garantendo la sicurezza della
distribuzione e dell'utilizzazione.
Prestazione specifica Prestazione ambientale riferita al volume di produzione
Protezione catodica protezione elettrica da corrosione su tubazioni in acciaio al carbonjo
!ee!M S.p.A.2 9 irsvo 2oig
giESTMA
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 2
DICHIARAZIONE ANIBIENTALEAgosto 2018
pag. 61 di 71
R.E.M,I. lmpianto di 1 °riduzione e misura gas
Rifiuto pericoloso rifiuti che recano le caratteristiche di cui all'allegato I della parte quarta del D.Lgs
152/2006(D. Lgs.152/06 art.184, c.4); indicati, con apposito asterisco, nell'elenco di cui all'Allegato D della
parte lv del D.Lgs. 152/06, sulla base degli allegati G, H ed I alla medesima parte quarta
Rischio Grado di esposizione rispetto al verificarsi di impatti ambientali significativi.
Silo tutto il terreno, in una zona geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un'organizzazione che
comprende attivita, prodotti e servizi. Esso include qualsiasi infrastruttura, impianto e materiali.
Sorgenti sonore fisse gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili, anche in via
transitoria, il cui uso produca emissioni sonore
Sviluppo sostenibile lo sviluppo sostenibile si prefigge di soddisfare i bisogni attuali senza compromettere
quelli delle generazioni future.
THT Tetraidrotiofene. Gas tossico utilizzato nel settore gas per evidenziare, all'olfatto, la presenza di fughe;
la concentrazione di THT nel gas metano, quando perviene nelle abitazioni, e molto inferiore alle soglie di
pericolosita.
Valore limite di emissione il valore massimo di rumore che pud essere emesso da una sorgente sonora,
misurato in prossimita della sorgente stessa
Valore [jmite di immissjone il valore massimo di rumore che pud essere immesso da una o pid sorgenti
sonore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno, misurato in prossimita dei ricettori
Zonizzazjone acustica strumento di controllo e bonifica dell'inquinamento acustico, necessarjo per poter
stabilire le priorita delle situazioni critiche e la tipologia degli interventi da effettuare.
10.1. REQUISITI COGENTl
g!ESTMA
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 2
DICHIARAZIONE AMBIENTALEAgosto 2018
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lcIM Sep.A.2 9 N8V, 2019
DMAlETlGASSjstema Gestione Ambienta[e DA Rev. 2
DICHIARAZIONE AMBIENTALEAgosto 2018
pag. 63 di 71
Ambito ldentifjcativo norma Data
Norms in materia ambjentale
Disposizioni in materia di risorse idriche e di servizio idrico
Piano di tutela delle acque D.Lgs. 3 aprile 2006 n.152 art. 121
8C,M S.p.A.
2 9 h!€V, Z019
©iESTYAl
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 2
DICHIARAZIONE AMBIENTALEAgosto 2018
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L.R. Marche n.13 25.05.1999
lnquinamento
del suoloD.M. n. 392 1996
Disciplina regionale della difesa del suolo
zi6neBeliediretiiv675/439toiEa8771o1
Regolamento recante norme tecniche relative
deali oli usati
L.R. Marche n.10 24.07.2002
Regolamento UE
Sostanze ad 51714
effetto serra
16.04.2014
/cee, relative alla
alla eliminazione
]ateria ai risparmio energetico e contenimento
dell'inquinamento luminoso
Direttiva i999z§2feEdi sicurezza per il miglioramento delle condi2ioni dei lavoratorj
relativa alle prescrizioni minime
esposti al rischio di esplosjone
Regolamento (UE) n.
Consigljo, del 16 aprile 2014 , sui gas fluorurati a effeito ssr;ae
che
517/2014 del Parlamento europeo e del
il regolamento (CE) n. 842/2006
regolamento (UE)
n. 842/2006.
n 517/2014
eerra e the abroga il regolament
'G,M S.p.A.2 9 N€V. 2C19
DMAETlGAS Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 2
DICHIARAZIONE AMBIENTALEAgosto 2018
pag. 65 di 71
D.M. 06.09.1994
D.L. n.10 09.01.1991
Amianto
Energia
Prevenzione
incendi
Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio,
il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti
amianto presenti nelle strutture edilizie.
Norma per
materia di uso razionale del]'energia, di risparmio energetico e
di sviluppo delle fonti rinnovabili di energja.
Regolamento recante modifiche al D.P.R. 26.08.1993 n. 412, in
materia di progettazione, installazione, esercizio manutenzione
degli impianti termici degli edifici, ai fini del contenimento dei
consumi di energia
mamen
D.P.R. n. 551 21.12.1999
D.Lgs. n.192 19.08.2005
D.M. 10.03`1998
D.M. 07.08.2012
Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento
energetico nell'edilizia
1 92 de'
2002/91 /C
ell'edilizia.
Valutazione dei rischi antincendio
: delra disciplina dei
relativi alla prevenzjone degli incendi, a norma
comma 4quater, del decreto=Iegge 31 maggio
0, n. 78, convertito,con modjficazj dalla legge 30 luglio
Disposizioni relative alle modalita di presentazione delle istanze
concementi i procedimenti di prevenzione incendi e alla
documentazione da allegare, ai sensi dell'articolo 2, comma 7, del
decreto del Presjdentedella Repubblica 1° agosto 2011, n.151.
D.M. Interno 08.06.2016
L. n. 36 22.02.2001
D.P.C.M. 08.07.2003
L n. 68 22.05.2015
Campi
elettromagneti
ci
p\revenziorie incendj, ai sensi2006, n.139
Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le
attivita di ufflcio, ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 8
marzo 2006, n.139.
bern.o~difardeiv6i6o[i a in6tore eloro \rimorchi
Legge ciuadro sulla protezione dalle esposizioni a campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici
rd6frval6ridi atl6hzione` e '
generati dagJi ele
obiettivi di a popolazione dalle
a frequenza di rete
Otti.
Fissazione dei limiti di esposizione, dej valori di attenzione e
degli obiettivi di qualita per la protezione della popolazione dalle
esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici
generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz
in tema di delitti contro l'ambiente
norme comuni per !
norma dell'articolo 41 della
delle disposizioni della regolazione della qualita eTesto
delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del ga's per il
periodo di regolazione 20142019
lc,M S.p.A.2 9 }!3V. 2$19
©i:sTYAl
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 2
DICHIARAZIONE AMBIENTALEAgosto 2018
pag. 66 di 71
Tabella 35 Elenco principali leggi applicabili
10.2. ALTRI REQUISITI VOLONTARI APPLICABILI
Edma Reti Gas s.r.I. ha aderito, con riferimento al servizio di distribuzione gas, al codice di rete tipo approvato
con delibera n. 108 del 06.06.2006 dall'ARERA (prima AEEGSI). Tale documento non contiene impegni
specifici correlati con il proprio sistema di gestione ambientale.
Edma Reti Gas s.r.I. ha, inoltre, aderito al Regolamento (CE) n.1221/2009 EMAS aggiornato dal Regolamento
(UE) 2017/1505 del 28/08/2017 e dal Regolamento (UE) 2018/2026 del 20/12/2018.
I`C=,M S.p.A.
Z 9 l{!3i/. 2019
©i:STYA
Sistema Gestione Ambienta[e DA Rev. 2
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
Agosto 2018
pag. 67 di 71
11.1.1. PROCESS/
I processi sono analizzati individuandone gH effetti reaH o potenziali (durante il funzionamento normale e in
caso di guasto o incidente, oppure in caso di comportamento anomalo ragionevolmente prevedibile). Sono
stati presi in considerazione anche i funzionamenti in caso di awio o fermata, rna quest'ultima situazione non
risulta applicabile ai nostri processi. Ai fini dell'analisi vengono considerati, per quanto possibile, anche i
risultati di attivita passate e le attivita esterne su cui Edma Reti Gas Srl pu6 avere un'influenza.
Per ciascuna fase di un processo, sono stati presi in considerazione i seguenti fattori:
• Emissioni in atmosfera (attivita di processo e di trasporto di beni e persone);
• Scarichi nell'acqua;
• Produzione di scarti e/o rifiuti;
• Uso econtaminazione del suolo;
• Uso di energia, risorse naturali e materie prime;
• Altri aspetti particolari (odori, rumore, polveri, impatto visivo, uso di sostanze pericolose quali amianto,
etc.).
Con riferimento specifico ai prodotti utilizzati nella realizzazione dei servizi (ad es. nella realizzazione della
rete di distribuzione gas o nella manutenzione impianti), vengono considerati gli elementi che possono essere
tenuti sotto controllo e che producono effetti ambientali (materiali utilizzati, risorse energetiche, tipi di imballo,
smaltimento a fine vita).
Ai fini della valutazione di significativita degli aspetti ambientali, vengono considerati seguenti fattori di
significatjvita.
11.1.2. NIODELLO DI VALUTAZIONE SITUAZIONI NORMALI ED ANOMALE
11.1.2.1. INDICE DEI RISCHI
Si adotta un modello di valutazione a tre parametri in cui la significativita di un aspetto ambientale si ottiene
come combinazione di piti parametri rispettivamente collegati a:
• Legislazione: L;
• F3ischjo: F3;
• Coinvolgimento delle parti interessate: lpi.
11.1.2.2. LEGISLAZI0NE
Si valuta se l'aspetto/impatto considerato e regolamentato da legislazjone apposita, owero da vincoli,
prescrizioni legislative, regolamenti (a livello UE, nazionale, regionale, provinciale, comunale) e si procede adun confronto fra i vincoli legislativi applicabili e le registrazioni relative alle prestazioni riscontrate nella Edma
Reti Gas Srl .
L'esistenza di vincoli legislatM comporta la diretta significativita dell'impatto, a prescindere dalle valutazioni
concernenti gli altri due parametri.
Esito valutazione:
Sl: Aspetto/lmpatto regolamentato; le prestazioni del sistema sono vicine o superiori rispetto ai vincoli
legislativi applicabili (owero almeno pari all'80°/o del valore prescritto come limite);
NO: Aspetto/lmpatto non regolamentato; Aspetto/impatto regolamentato rna con prestazioni del sistema
abbastanza inferiori rispetto ai vincoli legislativi applicabili (rif. precedente punto).
11.1.2.3. RISCHlo
L'entita del rischio R = m*f viene valutata in funzione di due parametri:
• in:magnitudo;
• f:frequenza.
La magnjtudo in viene valutata utilizzando la formula in = q + p + e, dove:
® q=quantita
I piccola se aspetti/impatti sono riconducibili ad attivita di laboratorio od equivalenti (punti 1 );
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Gi:sTMAl
Sistema Gestione Ambientale DA Rev. 2
DICHIARAZIONE AMBIENTALEAgosto 2018
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H media se aspetti/impatti sono riconducibili ad attivita di produzione/stoccaggio che prevedono
l'impiego di modesti quantitativi di materia prima/fluidi ausiliari (punti 2);
I elevata se aspetti/impatti sono riconducibili ad attivita di produzione/stoccaggio che prevedono
l'impiego di ingenti quantitativi di materie prime/fluidi ausiliari (punti 3);
• p= pericolosita
E bassa se aspetti/impatti sono provocati da situazioni riconducibili ad attivita che prevedono l'utilizzo o
generano:> sostanze o preparati non classificati pericolosi e quindi non soggetti ad etichettatura;
> rifiuti classificati speciali non pericolosi assimilabili agli urbani (punti 1);
n media se aspetti/impatti sono provocati da situazioni riconducibili ad attivita che prevedono l'utilizzo o
generano:> sostanze o preparati classificati pericolosi e pertanto soggetti ad etichettatura;
> rifiuti classificati speciali non pericolosi;
> identificazione di danni o vantaggi potenzjali per l'ambiente (punti 2);
I elevata se aspetti/impatti sono provocati da situazioni riconducibili ad attivita che prevedono I'utilizzo
o generano:
> sostanze o preparati classificati pericolosi e quindi soggetti ad etichettatura che appartengono alle
classi di pericolo: cancerogeni, teratogeni, mutageni, molto tossici, nocivi per l'Ambiente;
> rifiuti classificati speciali pericolosi;
+ danni o vantaggi potenziali significativi per l'ambiente (punti 3);
• er = estensione/reversibilita dell'Aspetto/Impatto
I estensione: definisce l'area interessata dall'aspetto/impatto;
I reversibilita: prende in considerazione la possibilita che l'aspetto/impatto possa regredire pin o meno
completamente ed in tempi pith o meno lunghi.
®
_ _ _________ __ _ _ _ ._ _.__ . . 1
111111111111111111111111111111111
(comune)
Tabella 36 Classificazione della reversibilita del rischio in condizioni normali ed anomale
La frequenza viene definita e quantificata come segue:
bassa: aspetti/impatti che si ripropongono con cadenza da mensile ad annuale (punti 1);
media: aspetti/impatti che si ripropongono con cadenza da settimanale a mensile (punti 2);
alta: aspetti/impatti che si ripropongono con cadenza da costante a settimanale (punti 3).
Si assumono i seguenti criteri di classificazione:
R = 27: aspetto/impatto ad alto rischio;
R 218: aspetto/impatto a rischio;
R < 18: aspetto/impatto non a rischio.
Interesse delle parti interessate.
La valutazione dell'interesse delle parti interessate lpi e funzione della sussistenza delle seguenti condizioni:
L'aspetto/impatto e considerato importante dalla cittadinanza, dalle associazioni ambientaliste o dagH
Enti Pubblici (esistono specifici documenti al riguardo);
L'aspetto/impatto e stato oggetto di lamentele;
L'aspetto/impatto e stato oggetto di attenzione da parte degli organi di informazione locali e/o
nazionali.
L'ambiente locale, regionale o mondiale presenta una fragilita rispetto all'aspetto/impatto.
Esito valutazione:
• s|: a|meno una delletre situazioni sopra indicatesi everificata; 8c|M S.PA.
2 9 N3V. 2819
©iESTYA
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• NO: nessuna delle tre situazioni sopra indicate si e verificata.
11.1.2.4. VALUTAZIONE DI SIGNIFICATIVITA
La valutazione di significativita risulta dalla combinazione delle valutazioni espresse sui tre parametri sopra
descritti.
R
R218
R218
R<18
R<18
S
Significativo
Significativo
Non significativo
Non significativo
Non significativo
Tabella 37 Valutazione di signjficativita
11.1.3. MODELLO DI VALUTAZI0NE PER LE CONDIZI0NI DI EMEF€GENZA
11.1.3.1. INDICE DI RISCHIO
Per le condizioni di emergenza si assume un indice di rischio R ottenuto dalla combinazione di pith parametri
collegati a:
• Legislazione: L;
• Rischio:R.
11.1.3.2. LEGISLAZI0NE
Si valuta se l'aspetto/impatto considerato e regolamentato da legislazione apposita owero da vincoli,
prescrizioni legislative e regolamenti (a livello uE, nazionale, regionale, provinciale e comunale) e si procedead un confronto fra i vincoli legislativi applicabili e le registrazioni relative alle prestazioni riscontrate/prevedibili
in Edma Reti Gas in condizioni di emergenza,
L'esjstenza di vincoli legislativi comporta la diretta significativita dell'impatto, a prescindere dalle valutazioni
concernenti gli altri due parametri.
Esito valutazione:
• SI: Aspetto/lmpatto regolamentato; Ie prestazioni del sistema, in condizioni di emergenza, sono vicine
o superiori rispetto ai vincoli legislativi applicabili (owero almeno pari all'80°/o del valore prescritto
come ljmite);
• NO: Aspetto/lmpatto non regolamentato; Aspetto/jmpatto regolamentato rna con prestazionj del
sistema, in condizioni di emergenza, abbastanza inferiori rispetto ai vincoli legislativi applicabili (rif.
precedente punto).
11.1.3.3. RlscHlo
L'entita del rischio R = in * a viene valutata in funzione di due parametri:
in:magnitudo;
a: probabilita di accadimento.
La magnitudo in viene valutata utilizzando la formula in = q + p + er dove:
q=quantitaI piccola : aspetti/impatti provocati da situazioni di emergenza riconducibili ad attivita di laboratorio od
equivalenti (punti 1);
I media : aspetti/impatti provocati da situazioni di emergenza riconducibili ad attivita di
produzione/stoccaggio che prevedono l'impiego di modesti quantitativi di materia prima/fluidi ausiliari
(punti 2);
I elevata : aspetti/impatti aspetti/impatti provocati da situazioni di emergenza riconducibili ad attivita di
produzione/stoccaggio che prevedono l'impiego di ingenti quantitativi di materie prime/fluidi ausiliari
(punti 3);
• p= pericolosita
8CIM S.p®A.2 9 ri3\7, zu.ig
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I bassa (punti 1) se aspetti/impatti sono provocati d situazioni riconducibili ad attivita che prevedono
l'utilizzo o generano:
> sostanze o preparati non classificati pericolosi e quindi non soggetti ad etichettatura;
> rifiuti classificati speciali non pericolosi assimilabili agli urbani
I media (punti 2) se aspetti/impatti sono provocati da situazioni riconducibili ad attivita che prevedono
l'utilizzo o generano:
> sostanze o preparati classificati pericolosi e pertanto soggetti ad etichettatura;
> rifiuti classificati speciali non pericolosi;
> identificazione di danni o vantaggi potenziali per ['ambiente;
I elevata (punti 3) se aspetti/impatti sono provocati da situazioni riconducibili ad attivita che prevedono
l'utilizzo o generano:
> sostanze o preparati classificati pericolosi e quindi soggetti ad etichettatura che appartengono alle
classi di pericolo: cancerogeni, teratogeni, mutageni, molto tossici, nocivi per l'Ambiente;
> rifiuti classificati speciali pericolosj;
> danni o vantaggi potenziali significativi per l'ambiente;
• er = estensione/reversibilita dell]Aspetto/lmpatto
I estensione: definisce l'area interessata dall'aspetto/impatto;
I reversibilita: prende in considerazione la possibilita che I'aspetto/impatto possa regredire pith o meno
completamente ed in tempi pith o meno lunghi.
Tabella 38 Classificazione della reversibilita clel riscnio in condIzioni di emergenza
La probabiljta di accadimento a viene definita e quantificata tramite la formula a = f + c, dove:
• Ia frequenzaf a definita
I bassa: aspetti/impatti frutto di situazioni di emergenza che si verificano meno di una volta ogni 10 anni
(punti 1);
H media: aspetti/impatti frutto di situazioni di emergenza che si verificano jn un periodo compreso fra 1
e 10 anni (punti 2);
D alta: aspetti/impatti frutto di situazioni di emergenza che si verificano pitl dj una volta l'anno (punti 3);
• il grado di controllo c e definito in funzione della presenza dei seguenti requisiti:
presenza dj istruzionj/procedure specifiche per sjtuazioni di emergenza;
esecuzione di simulazioni di situazioni di emergenza;
esistenza di sistemi di segnalazione e allarme;
presenza di protezioni e/o barriere;
presenza di sostanze utili alla riduzione immediata degli lmpatti generati;
gli aspetti generati sono da ricondursi ad un sistema che pud essere considerato chiuso.
In particolare, la quantificazione e ottenuta applicando il seguente criterio:
I basso: il numero di requisiti presenti e s2 (punti 3);
I medjo: il numerodi requisiti presentie>2es4(punti 2);
I alto: il numerodi requisiti presenti e>4 (punti 1).
Sj assumono i seguenti criteri di classificazione:
• R2 35: aspetto/impatto a rischio;
• R < 35: aspetto/impatto non a rischio.
11.1.3.4. VALUTAZI0NE DI SIGNIFICATIVITA
La valutazione di significativita risulta dalla combinazione delle valutazioni espresse sui tre parametri sopra
descritti.
!C=IM S.p.A.2 9 h!3V, 201g
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Tabella 39 Valutazione di significativita
11.1 A. RISuLTATI DELL'ANALISI DI SIGNIFICATIVITA E MANTENIMENTO IN AGGIORNANIENTO
I risultati della analisi quantitativa della significativita degli aspetti ambientali individuati, vengono riportati su
specifico "Registro degli aspetti ambientali" (MDDIER150.08 Allegato 1 ) e mantenuti aggiornati rispetto:
• alla introduzione di nuove attivita e/o servizi;
• ad eventuali variazioni introdotte nei processi di realizzazione del servizio e/o nei processi a servizio
delle infrastrutture in gestione:
• ad eventuali variazioni intervenute nella legislazione vigente;
• ai risultati degli audit ed, eventualmente, a variazioni introdotte nella politica ambientale.
La Dichiarazione Ambientale e diffusa alle parti interessate interne ed esterne tramite pubblicazione sul sito
internet www.edmaretiga§j± della versione convalidata.
In ogni caso, copia della Dichiarazione Ambientale pud essere richiesta al Responsabile del Sistema di
Gestione Ambientale Sig. Paolo Pauri.
La presente Dichiarazione Ambientale e stata convalidata secondo il Reg. EMAS 1221/2009 aggiornato dal
Regolamento (UE) 2017/1505 del 28/08/2017 e dal Regolamento (UE) 2018/2026 del 20/12/2018, dal
verificatore accreditato lcIM con codifica lTV0008.
EDMA Reti Gas S.r.I. prevede di aggiornare annualmente e sottoporre a convalida i dati contenuti nella
Dichiarazione Ambientale evidenziando le principali variazicini rispetto alla dichiarazione precedente.
La prossima dichiarazione sara presentata entro un anno.
per qualsiasi informazione ed approfondimento riguardante questa Dichiarazione Ambientale e Possibile
contattare il Rappresentante della Direzione, Responsabile del Sistema di Gestione Qualita, Sicurezza e
Ambiente, Sig. Pao/o Pawnal numero +39 071 2893 309 durante gli orari di ufficio, oppure all'indirizzo email:
p]2aqu_i_@edmaretigLa_a__=fi.
11 Legale Rappresentante di EDMA Reti Gas S.r.I. e il Si.g. Parry.z;.o C;.o#y. nella sua qualita di Amministratore
Delegato.
ICIM SpA.2 9 N3\/. 284,9