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1

Modalità di Modalità di sostegno psicoterapeuticosostegno psicoterapeutico

a.a. 2007/2008a.a. 2007/2008

Prof.ssa Fiorella Montifiorella.monti@unibo.it

Testo di Riferimento:Garland, C. (a cura di) (2001). Comprendere il trauma, un approccio psicoanalitico. Milano: Paravia Bruno Mondadori Editore.

2

ContenutiParte I Introduzione al pensiero psicoanalitico sul trauma Causalità e significato inconscio degli eventi apparentemente accidentaliParte IIValutazione e consulenza Evento traumatico cambiamento perdita Guarigione capacità di convivere con il trauma, in uno stato d’animo ragionevolmente buonoParte IIITrattamento Terapia Psicoanalitica Lavoro del lutto Associazione tra trauma e alcuni tratti della storia iniziale dell’individuo Danno alla capacità di simbolizzazioneParte IV e Parte V Trattamento Analisi Lavoro con gruppi di persone che hanno subito eventi traumatici

3

TRAUMA

“τιτρώσκω” =

“perforare”

“danneggiare”

“ledere”

“rovinare”

“colpire”

4

Il termine “trauma”:

1) ferita con lacerazione

2) shock violento

3) conseguenze sull'insieme dell’organismo di una lesione risultante da una violenza esterna

5

Il trauma psichico nella concezione classica è un evento improvviso ed

inatteso che per la particolare intensità oltrepassa la capacità di elaborazione psichica dell’Io ed ha

effetti patogeni durevoli nell’organizzazione psichica.

6

Alla fine del secolo scorso, dal dibattito scientifico nasce la nozione di trauma principalmente intorno a tre ambiti (Herman, 1992):

• i traumi da ferrovia e lo shock da bombardamento o la nevrosi da combattimento

• l’isteria

• la violenza sessuale e domestica

7

Quesiti

Natura organica o psicologica?

Debolezza, suggestionabilità o simulazione?

8

Dibattito scientifico sulla «spina Dibattito scientifico sulla «spina dorsale da ferrovia»dorsale da ferrovia»

Page (1885) propose che i sintomi della «spina dorsale del

ferroviere» avessero un'origine di natura

psicologica “Il terrore è sufficiente”

9

Dibattito scientifico sulla «spina dorsale da ferrovia»

• Herman Oppenheim (1889) con “nevrosi traumatica” avanzò

la proposta che i problemi funzionali

fossero il risultato di sottili modificazioni

molecolari che hanno luogo nel sistema nervoso

centrale.

10

Dibattito scientifico sulle «nevrosi cardiache» (traumi bellici)

• «cuore irritabile»• «cuore di soldato» (Myers, 1870;

Da Costa, 1871) • «azione disordinata del cuore»• «astenia neurocircolatoria»

11

Dibattito scientifico sullo «shock da granata»

• Charles Samuel Myers (1915) psichiatra militare britannico fu il primo a utilizzare il termine «shock da granata» nella letteratura medica.

• Lo «shock da granata» veniva riscontrato anche in soldati che non erano mai stati esposti direttamente al fuoco.

• Myers rifiutava l'idea di una relazione tra nevrosi belliche e fattori organici (la «commozione molecolare nel cervello»).

• Dichiarava che il solo disturbo emotivo era una spiegazione sufficiente.

• Sottolineava la forte somiglianza tra nevrosi di guerra e isteria (Myers, 1940).

12

Dibattito scientifico sullo «shock da granata»

• La diagnosi di shock da granata fu accettata ma i medici faticavano non poco per distinguerla dalla vigliaccheria.

• Durante la seconda guerra mondiale più di duecento soldati britannici sono stati giustiziati per codardia, anche se soltanto l'11% dei soldati condannati a morte per diserzione è stato effettivamente passato per le armi.

13

Nevrosi traumatiche in ambienti civili

• Il neurologo americano James J. Putnam:

la traumatizzazione psichica è considerata una regressione funzionale verso modalità

di funzionamento precedenti, semplici, riflessive, automatiche (1898).

14

Dibattito scientifico sulla relazione tra trauma psicologico

e isteria

• Briquet, psichiatra francese, nel 1859 stabilì le prime connessioni tra i sintomi dell'isteria (compresa la somatizzazione) ed episodi traumatici durante l'infanzia descrivendo 501 pazienti.

15

• Tardieu (1862), professore di medicina forense: tematica del trauma sessuale nei bambini.

• Alfred Fournier (1879): tematica dei falsi ricordi (pseudologica phantastica) di bambini che venivano sospettati di aver

accusato ingiustamente di incesto i propri genitori.

16

• L’ipnosi consentiva di combattere tale

intenzione estranea con l’immettere nel

malato una equivalente opposta

intenzione anch’essa estranea

capace di neutralizzare la

prima.

• Per Charcot (1825-1893) le manifestazioni isteriche erano

disturbi simulati prodotti intenzionalmente dal malato nonostante la sanità fisica;

• La simulazione non era consapevolmente voluta: una intenzione estranea

alla personalità cosciente del malato avrebbe agito in lui così da tradursi in quelle manifestazioni.

17

• Joseph Babinski dedicò i propri sforzi allo studio della

suggestionabilità isterica. • Quando subentrò in qualità di

direttore alla Salpetrière, nel 1905, i precetti di Charcot sulle origini traumatiche

dell'isteria furono respinti.• Al loro posto le

caratteristiche che venivano ormai considerate centrali

nell'entità neurologica detta “isteria” erano la simulazione

e la suggestionabilità (Babinski, 1901, 1909).

18

Per molti neurologi e psichiatri francesi e

tedeschi la cura delle sindromi di

guerra assunse i connotati di una lotta

contro la simulazione.

19

• Lo psichiatra svizzero Edouard Stierlin (1909, 1911) pubblicò due lavori sul terremoto di Messina del 1907 e un disastro minerario nel 1906.

• Studiò la tematica della capacita di ripresa.

• Concordò con i suoi predecessori della Salpetrière sul fatto che le emozioni violente siano i fattori eziologici principali delle «nevrosi da terrore».

• Per primo si occupò di popolazioni non cliniche.

• Rilevò che una proporzione sostanziale delle vittime sviluppava sintomi da stress post-traumatico duraturi.

• Osservò che la nevrosi traumatica è l'unico complesso di sintomi psicogenici per il quale non è necessaria alcuna predisposizione psicopatologica.

20

• Bonhoeffer (1870-1930) e coll. ritenevano che il vero motivo della nevrosi traumatica in questi pazienti fosse la disponibilità o meno di un risarcimento («La legge è la causa delle nevrosi traumatiche»).

• Il disturbo sarebbe provocato dalla possibilità di un beneficio secondario.

• “La nevrosi traumatica è una «nevrosi da risarcimento»”.

21

• Descrisse 591 pazienti e riscontrò una psicopatologia di origine traumatica in 257 casi.

Pierre Janet(1859-1947)

22

• Secondo Janet, i pazienti isterici non sono in grado di avvalersi dei propri processi interni come riferimenti per l'adattamento.

• L'essere in contatto con il proprio passato insieme all'avere percezioni

precise delle situazioni attuali determina se la persona è in grado di rispondere in maniera adeguata alle

sollecitazioni dell’ambiente.

23

• Per Janet «subconscio» si riferisce all'insieme dei ricordi che formano gli schemi mentali che guidano l'interazione tra persona e ambiente.

• Categorizzazione e assimilazione adeguate dei ricordi delle esperienze passate consentono a una persona di sviluppare schemi di significato che la preparano a far fronte ai problemi del

futuro.

24

• Quando una persona prova «emozioni veementi» la sua mente può non riuscire ad abbinare alle esperienze terrorizzanti schemi cognitivi preesistenti.

• Ne consegue l'impossibilità che i ricordi dell'esperienza vengano integrati nella consapevolezza personale.

• Così vengono separati (dissociati) dallo stato cosciente e dal controllo volontario.

25

• La stimolazione emotiva estrema produce un'incapacità di assimilare i ricordi traumatici.

• Coloro che hanno subito un trauma sono “incapaci di fornire il resoconto

che chiamiamo memoria narrativa, eppure continuano a dover fare fronte alla situazione difficile” (Janet, 1919).

26

• Ne consegue una “fobia della memoria” .

• Le tracce mnestiche del trauma rimangono latenti sotto forma di “idee fisse” inconsce che non possono essere “liquidate” fintanto che non vengono trasformate in una narrazione personale.

• Continuano ad interferire sotto forma di percezioni terrificanti, preoccupazioni

ossessive e riesperienze somatiche come le reazioni da ansia (Janet, 1889, 1930).

27

• Janet osservò che i pazienti che avevano riportato un trauma reagivano a elementi che lo ricordavano rispondendo in maniera adeguata alla minaccia originale ma priva di valore adattivo rispetto alla situazione attuale.

• Quando i pazienti non riescono a integrare l'esperienza traumatica nella totalità della consapevolezza personale si «affezionano» al trauma.

28

• «Incapaci di integrare i ricordi traumatici, sembra che abbiano smarrito anche la

capacità di assimilare nuove esperienze. È come se la loro personalità si sia arrestata

definitivamente a un certo punto, senza potersi più espandere, aggiungendo o

assimilando elementi nuovi» (Janet, 1911).

• «Sembra che l'evoluzione della vita di tutti i pazienti traumatizzati sia bloccata; rimangono

legati a un ostacolo insuperabile»

(Janet, 1919).

29

• Janet ipotizzò che gli sforzi per mantenere i ricordi traumatici frammentati fuori dalla coscienza attiva prosciugassero l'energia

psichica di questi pazienti.

• Questo interferisce con la capacità di impegnarsi in azioni che richiedono

concentrazione e creatività e di imparare dall’esperienza.

• Se gli elementi dissociati del trauma non vengono integrati nella coscienza personale è probabile che il paziente subisca un lento

declino delle sue capacità personali e professionali.

30

• Conseguenza psicologica del trauma è il crollo dei processi mentali adattivi che

portano al mantenimento di un senso di Sé integrato.

• Conseguenza psicologica del trauma è che la memoria dell’evento traumatico assume uno status “subconscio” perché non raggiunge

mai una piena rappresentazione nella coscienza.

• Il divenire pienamente cosciente di un

avvenimento è sinonimo dell’essere in grado di "raccontare la storia" di

quell’avvenimento.

31

• Vi sono analogie tra il punto di vista di Janet sul livello di coscienza più elevato possibile

(fonction du réel) e

• la teoria della coscienza formulata da Edelman (1989) secondo la quale un più

elevato livello di coscienza implica l’integrazione mediata dal linguaggio di

ricordi del sé sociale e del non sé sociale.

Raccontare la storia di un avvenimento in modo coerente corrisponde al maggiore successo possibile di sintesi

personale, che è esattamente il meccanismo con il quale il

trauma interferisce.

32

Il concetto di Janet di fallimento nella sintesi personale può essere applicato

• a processi mentali dissociati nei pazienti adulti.

• al comportamento disorganizzato del bambino nella Strange Situation.

• alle pause nel monitoraggio metacognitivo del ragionamento e del discorso durante l’Adult Attachment Interview.

33

• In Freud il concetto di trauma psichico evolve a mano a mano che viene elaborato e modificato l'edificio teorico della psicoanalisi.

• Freud, 1893, Meccanismo psichico dei fenomeni isterici:

“Ogni esperienza che risvegli sentimenti dolorosi, quali la paura,

l’angoscia, la vergogna o la sofferenza fisica, può operare come

un trauma psichico”

↓Realtà effettiva + Realtà psichica

Freud

34

Freud, 1920, Al di là del principio del piacere

↓Mente racchiusa da uno scudo

protettivo sensibilità selettiva agli stimoli

esterni strategie difensive

Freud, 1923, Nevrosi e Psicosi

↓Formazioni deliranti come “una specie di rammendo laddove in

origine si era prodotta una lacerazione nel rapporto dell’Io con il

mondo esterno”

Freud

35

• Freud, 1925, Inibizione, sintomo e angoscia

automatica

angoscia

segnale

L’Io, una volta traumatizzato, non può permettersi di credere al segnale di

angoscia nelle situazioni che assomigliano al trauma che ha minacciato la sua esistenza e

annientato le sue difese dall’angoscia: si comporta sempre come se fosse invaso dall’angoscia automatica.

Freud

36

TraumaTrauma

evento che rompe lo scudo protettivo evento che rompe lo scudo protettivo

annulla il tamponamento temporaneo del danno annulla il tamponamento temporaneo del danno

provoca crollo della fiducia nella prevedibilità del provoca crollo della fiducia nella prevedibilità del mondo esternomondo esterno

provoca crollo della fiducia nella funzione provoca crollo della fiducia nella funzione protettiva degli oggetti buoni interniprotettiva degli oggetti buoni interni

Freud

37

• Non si può parlare di eventi traumatici in modo assoluto senza considerare la “suscettibilità” (Empfanglichkeit) propria del soggetto.

• A differenza di quanto accade per le malattie del corpo stabilire cosa sia patologico per la

psiche comporta valutare la soggettività delle risposte: non si può parlare di eventi

traumatici in senso assoluto.• Perché vi sia un trauma in senso stretto, una

mancata abreazione dell'esperienza che rimane nello psichismo come un “corpo estraneo”, devono essere presenti delle

condizioni oggettive.

38

• Inoltre, il valore traumatico è attribuito all'evento da circostanze specifiche:

le condizioni psicologiche particolari in cui si trova il soggetto al momento dell'evento,

la situazione di fatto, circostanze sociali, esigenze del compito da eseguire che

impedisce od ostacola una reazione adeguata (« ritenzione »)

il conflitto psichico che impedisce al soggetto di integrare nella sua personalità cosciente l'esperienza che gli giunge dall'esterno (difesa).

39

Vi sono eventi che escludono per la loro stessa natura la possibilità di una

completa abreazione.

Eventi, ciascuno dei quali da solo non agirebbe come trauma, possono

addizionare i loro effetti.

“Sommazione” (Breuer e Freud)

40

• La concezione freudiana della Nachtraglichkeit (posteriorità):

• 1) Non è il vissuto in generale che è rielaborato posteriormente, ma soprattutto ciò che, al

momento in cui è stato vissuto, non ha potuto integrarsi pienamente in un contesto

significativo. Il modello di tale vissuto è l'evento traumatizzante.

• 2) La rielaborazione posteriore viene precipitata dal sopraggiungere di eventi e situazioni o da una maturazione organica che permettono al

soggetto di accedere a un nuovo tipo di significati e di rielaborare le sue esperienze

precedenti.

41

• La posteriorità non è una scarica ritardata.• Si tratta di una vera elaborazione, di un

“lavoro della memoria”.• Non è la semplice scarica di una tensione

accumulata, ma un insieme complesso di operazioni psicologiche.

• “Il tempo che è trascorso tra l'incidente e il primo manifestarsi dei sintomi è chiamato "periodo di incubazione," con una chiara

allusione alla patologia delle malattie infettive.”

42

• La prima guerra mondiale pose sotto gli occhi di tutto il mondo la realtà degli effetti del trauma.

• Freud riprende il principio di Janet delle “emozioni veementi” come radice delle nevrosi traumatiche:

• L'intensità opprimente dell’evento, I'assenza di canali verbali o motori abreativi e l'impreparazione dell'individuo provocano l'insuccesso della barriera dello stimolo.

• L'organismo non riesce a gestire l'eccitazione, inondando l'apparato mentale, provocandone la paralisi e suscitando tempeste affettive intense (Freud, 1920).

43

• Accezione classica del trauma: per definizione acuto.

• effetto di un urto che colpisce l'organismo in modo violento e istantaneo.

• Significato più ampio assunto negli ultimi decenni:

Comprende sia le esperienze traumatiche maggiori, sia l'insieme di eventi traumatici minori e fallimenti relazionali precoci che

espongono il soggetto a sentimenti primitivi e caotici e a vissuti prolungati d'impotenza.

44

Winnicott

• « Il trauma è una stimolazione, da parte dell'ambiente e della

reazione dell'individuo all'ambiente, che

interviene prima che l'individuo abbia

sviluppato i meccanismi che rendono

l'imprevedibile prevedibile »

45

• Winnicott: “urti” come l'incapacità della madre di dosare e regolare nella prima

infanzia gli stimoli sia interni sia esterni.

Questi urti ostacolano un'integrazione autentica dell'Io e conducono a

un'organizzazione e a un modo di operare prematuri d'ordine difensivo, che invertono il processo maturativo.

46

• Il concetto di trauma psichico rimanda a una condizione d'impotenza davanti a

un'esperienza sconvolgente e incontrollabile che provoca un flusso di sensazioni

incontenibili, travolge le normali difese dell'individuo imponendo la messa in atto di difese patologiche sfugge a ogni tentativo di

categorizzazione e di significazione dell'esperienza e che si configura come un

«terrore indicibile».

47

• “Il trauma cumulativo è il risultato delle brecce nella

barriera protettiva che possono verificarsi lungo tutto il corso dello sviluppo del bambino,

dalla prima infanzia all'adolescenza, e cioè in tutte quelle zone di esperienza in cui il bambino continua ad avere bisogno della madre come Io

ausiliario per sostenere le funzioni del suo lo immaturo e

instabile.”

• La trappola nascosta dal trauma cumulativo è che esso opera e si costruisce silenziosamente nel

corso di tutta l'infanzia fino all'adolescenza.

Masud Khan

48

• Queste brecce nella barriera protettiva materna prese separatamente non sono traumatiche.

• Hanno il carattere di una "pressione" • Queste brecce si accumulano

silenziosamente e invisibilmente nel corso del tempo e attraverso il processo dello sviluppo

• Esse assumono il valore di trauma solo cumulativamente e retrospettivamente.

• Esse si fissano gradualmente nei tratti specifici di una data struttura caratteriale.

49

Modell• La vitalità del Sé privato è strettamente correlata alla capacità

di generare significati e dove questa manchi si verificano catastrofi psichiche.

• L'inconscio è "un processo neurofisiologico che possiede la potenzialità di generare significato"

• “Io credo che la coerenza e la continuità del Sé vengano aumentate quando il Sé estende il senso di essere soggetto agente attraverso la creazione di un nuovo significato. L'individuo crea nuovi significati attraverso la sperimentazione della natura ciclica del tempo: il presente trasforma il passato e il passato informa il presente. Come risultato del trauma, sotto l'influenza dominante di questi ricordi può esserci una costrizione del senso del Sé di essere soggetto agente e una risultante costrizione nella creazione di nuovo significato.” (The Privat Self, 1993).

50

MODELLO PSICODINAMICOMODELLO PSICODINAMICOAttenzione a:

INFANZIA e STORIA DELLO SVILUPPO

↓ ↓

Primissimi Rapporti

Modellano la struttura mentale

(e il carattere)

Esercitano influenza attiva

sul mondo interno

51

L’evento traumaticoL’evento traumatico risveglia le sofferenze risveglia le sofferenze e i conflitti irrisolti dell’infanziae i conflitti irrisolti dell’infanzia

ConnessioneConnessione di passato e presente di passato e presente più più difficile elaborare il traumadifficile elaborare il trauma

CollisioneCollisione traumatica traumatica

52

Il trauma tocca e sconvolge il cuore dell’identità

La conoscenza e il ricordo degli eventi sofferti devono diventare parte integrante dell’esistenza conscia attraverso

l’elaborazione.Occorre afferrare il significato che gli eventi

traumatici hanno per l’individuo: gli eventi devono essere ricordati non dimenticati o

cancellati.

Edelman: “Le percezioni presenti, che sono libere da valore, diventano significative attraverso un passato dotato di valore”.

53

Trauma Psicologico

manifestazione psichica

di un’esperienza particolarmente

negativa

(in una circostanza, ambito o relazione)

DISORGANIZZAZIONE e DISREGOLAZIONE del sistema psicobiologico della persona

54

Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma

L’esistenza del soggetto è sottoposta a L’esistenza del soggetto è sottoposta a

una serie di perdite che richiedono di una serie di perdite che richiedono di

essere elaborate e significate.essere elaborate e significate.

Tra ciò che necessita di ritrascrizione ci Tra ciò che necessita di ritrascrizione ci

sono tutti gli sono tutti gli avvenimenti traumaticiavvenimenti traumatici..

55

Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma Nel trauma Nel trauma

posteriorità elaborativaposteriorità elaborativa

Il momento del Il momento del vissutovissuto e il momento e il momento

della della significazionesignificazione non coincidononon coincidono

Il primo resta in sospeso Il primo resta in sospeso

in attesa di un sensoin attesa di un senso

56

Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma Per la PsicoanalisiPer la Psicoanalisi

La storia del trauma La storia del trauma

è una storia a due tempiè una storia a due tempi::

1)1) Il trauma vissuto Il trauma vissuto non è capito.non è capito.

2)2) Viene Viene potenziatopotenziato nel suo valore traumatico nel suo valore traumatico

dall’incontro con un elemento esterno dall’incontro con un elemento esterno

pesante che si associa a quello interno.pesante che si associa a quello interno.

57

Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma

Non sempre vi può essere Non sempre vi può essere posteriorità posteriorità

elaborativa.elaborativa.

Ciò che non riesce ad entrare nel circuito Ciò che non riesce ad entrare nel circuito

rappresentativo resta come rappresentativo resta come nucleo di nucleo di

inelaborabilitàinelaborabilità..

Il trauma dunque si genera non tanto per Il trauma dunque si genera non tanto per

l’eventi in sé ma perché non è l’eventi in sé ma perché non è

elaborabile.elaborabile.

58

Ritrascrizioni e traumaRitrascrizioni e trauma

EPISODIO TRAUMATICOEPISODIO TRAUMATICO rimane come rimane come

traccia di esperienza traccia di esperienza slegataslegata da un da un

contesto rappresentativocontesto rappresentativo

ESITOESITO funzionamento psichico di tipo funzionamento psichico di tipo

psicosomaticopsicosomatico

59

Ritrascrizioni e Ritrascrizioni e traumatrauma

In termini In termini cognitivicognitivi

Se l’eventoSe l’evento rimane depositato in memoria rimane depositato in memoria

procedurale e procedurale e non passa attraverso non passa attraverso

semanticizzazione, ritrascrizione e semanticizzazione, ritrascrizione e

attribuzione di significatoattribuzione di significato, non può accedere , non può accedere

alla memoria di tipo semantico.alla memoria di tipo semantico.

60

Ritrascrizioni e Ritrascrizioni e traumatrauma

Evento traumaticoEvento traumatico residuato di tipo residuato di tipo

proceduraleprocedurale

Viene a mancare il secondo momento Viene a mancare il secondo momento

del trauma: il passaggio dal del trauma: il passaggio dal

procedurale al semantico.procedurale al semantico.

61

Eventi traumaticiEventi traumatici

Stress molto precociStress molto precoci

SeparazioneSeparazione traumatica del bambino traumatica del bambino

dalla madredalla madre

Relazioni non soddisfacentiRelazioni non soddisfacenti con con

l’oggetto primariol’oggetto primario

62

Eventi traumaticiEventi traumatici

In età precoceIn età precoce questi stress causano questi stress causano

reazioni che vengono depositate nel reazioni che vengono depositate nel

sistema di memoria procedurale.sistema di memoria procedurale.

In età più maturaIn età più matura stress ripetuti stress ripetuti

eccessiva messa in circolo di eccessiva messa in circolo di

glucocorticoidi (dannosi per l’ippocampo) glucocorticoidi (dannosi per l’ippocampo)

sofferenza sistema memoria dichiarativa sofferenza sistema memoria dichiarativa

63

Eventi traumaticiEventi traumatici

Studi neurobiologiciStudi neurobiologici sui soggetti con sui soggetti con

Disturbo Post Traumatico da Stress Disturbo Post Traumatico da Stress

per abusi e violenze ripetute o per abusi e violenze ripetute o

prolungate o per traumi molto intensi:prolungate o per traumi molto intensi:

Atrofia dei nueroni dell’ippocampo Atrofia dei nueroni dell’ippocampo

(perdita della memoria esplicita)(perdita della memoria esplicita)

64

Eventi traumaticiEventi traumatici

In questi soggetti con DPTSIn questi soggetti con DPTS

No ricordo esplicitoNo ricordo esplicito dell’evento dell’evento

Si ricordano solo:Si ricordano solo:

Stati fisici ed emozionaliStati fisici ed emozionali

ad esso associatiad esso associati

A volte A volte flash backflash back

65

Eventi traumaticiEventi traumatici

PallyPally (1997), (1997),

psicoanalista e neurobiologapsicoanalista e neurobiologa::

I I flash backflash back sono sono manifestazioni manifestazioni

somatichesomatiche senza ricordo conscio. senza ricordo conscio.

Le Le difese dissociativedifese dissociative nel trauma nel trauma

recidono l’anello di collegamento tra i recidono l’anello di collegamento tra i

diversi sistemi di memoria.diversi sistemi di memoria.

66

Eventi traumaticiEventi traumatici

BlumBlum (1999): (1999):

““Al ricordo manca una Al ricordo manca una

contestualizzazione, ogni possibilità di contestualizzazione, ogni possibilità di

contatto con un significato”contatto con un significato”

l’evento traumatico resta l’evento traumatico resta non non

significatosignificato..

67

Eventi traumatici - Eventi traumatici - RiepilogoRiepilogo

Producono un iperafflusso di Producono un iperafflusso di

eccitamenti;eccitamenti;

L’apparato psichico non può farvi L’apparato psichico non può farvi

fronte;fronte;

Schiacciano l’Io;Schiacciano l’Io;

Interrompono la continuità Interrompono la continuità

dell’esperienza;dell’esperienza;

68

Eventi traumatici - Eventi traumatici - RiepilogoRiepilogo

Si costituiscono come nuclei di Si costituiscono come nuclei di

inelaborabilità;inelaborabilità;

Il passato doloroso rimane Il passato doloroso rimane

congelato;congelato;

Il trauma ritorna solo attraverso Il trauma ritorna solo attraverso

incubi, sofferenze, acting out e incubi, sofferenze, acting out e

relazioni difficoltose.relazioni difficoltose.

69

Consistenza e grado del trauma

Dipendono da:

- VULNERABILITA’

- RESILIENZA

Reazione psichica

prevalentemente soggettiva

70

TRAUMATRAUMA = ferita causata da un fattore = ferita causata da un fattore traumatico (traumatico (STRESSORSTRESSOR))

Si è sopraffatti da Si è sopraffatti da emozioniemozioni molto molto dolorosedolorose e e intollerabiliintollerabili

Coinvolgimento della Coinvolgimento della totalitàtotalità della della personapersona

71

SCENARI DEL DISAGIO TRAUMATICOSCENARI DEL DISAGIO TRAUMATICO

DisorientamentoDisorientamento

Perdita del controlloPerdita del controllo

Comportamenti di fugaComportamenti di fuga

72

QUALI CONSEGUENZE?QUALI CONSEGUENZE?Tre possibili conseguenze:Tre possibili conseguenze:

1. Elaborazione1. Elaborazione adattamento, identità, mentalizzazione al adattamento, identità, mentalizzazione al

servizio del Sé e delle relazioni servizio del Sé e delle relazioni interpersonali;interpersonali;

2.2. Risoluzione apparente Risoluzione apparente conseguenze psicopatologicheconseguenze psicopatologiche nel nel

comportamento o nella personalità;comportamento o nella personalità;3.3. Danno Permanente Danno Permanente

nella nella sofferenzasofferenza dei sintomi (DISTURBO dei sintomi (DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS e POST-TRAUMATICO DA STRESS e DISTURBO ACUTO DA STRESS).DISTURBO ACUTO DA STRESS).

73

LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI STATI POST-TRAUMATICISTATI POST-TRAUMATICI

Colloqui di valutazioneColloqui di valutazione

1.1. Diagnosi clinica Diagnosi clinica ++

2.2. Tecnica psicodinamicaTecnica psicodinamica

74

LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI STATI POST-TRAUMATICISTATI POST-TRAUMATICI

1.1. Diagnosi clinicaDiagnosi clinica

studio dello sviluppo in relazione studio dello sviluppo in relazione all’ambiente:all’ambiente:

- accurata comprensione del paziente- accurata comprensione del paziente

- contesto ambientale e sociale- contesto ambientale e sociale

- storia dello sviluppo- storia dello sviluppo

- formazione personalità- formazione personalità

- punti di forza e di debolezza- punti di forza e di debolezza

- velocità sviluppo malattia- velocità sviluppo malattia

75

LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA LA VALUTAZIONE PSICODINAMICA DEGLI STATI POST-TRAUMATICIDEGLI STATI POST-TRAUMATICI

2.2. Comprensione esperienza soggettivaComprensione esperienza soggettiva ripercussioni degli effetti sull’Io e ripercussioni degli effetti sull’Io e sul mondo interno di chi soffresul mondo interno di chi soffre

VALUTAZIONE PSICODINAMICA VALUTAZIONE PSICODINAMICA

CONCENTRAZIONE SU UN PUNTO DI CONCENTRAZIONE SU UN PUNTO DI CONTATTO SIGNIFICATIVOCONTATTO SIGNIFICATIVO

76

Disturbo Disturbo trauma traumaoppureoppure

Trauma Trauma disturbo disturbo

l’individuo traumatizzato non sempre si considera l’individuo traumatizzato non sempre si considera pazientepaziente

Un effetto di un trauma grave sull’Io è la perdita Un effetto di un trauma grave sull’Io è la perdita delle capacità di elaborare eventi significatividelle capacità di elaborare eventi significativi

Comorbilità:Comorbilità:- depressione- depressione- stati d’ansia- stati d’ansia- disturbi della condotta- disturbi della condotta- abuso di sostanze- abuso di sostanze- abuso di alcol- abuso di alcol

77

““A mio parere, uno dei fattori più A mio parere, uno dei fattori più importanti da tenere presente circa importanti da tenere presente circa

l’esperienza traumatical’esperienza traumatica è è che il paziente che il paziente ha dovuto affrontare tutto da soloha dovuto affrontare tutto da solo, ,

talvolta per un talvolta per un tempo considerevoletempo considerevole” ” RosenfeldRosenfeld, 1987, 1987

““Quando le cose vanno male, la temporalità Quando le cose vanno male, la temporalità non riesce a diventare una delle non riesce a diventare una delle

dimensioni dell’esisteredimensioni dell’esistere””

FerroFerro, 2002, 2002

78

Meccanismi di difesaMeccanismi di difesa

Le Le esperienze emotiveesperienze emotive che non hanno che non hanno trovato modo di essere rappresentate e trovato modo di essere rappresentate e trasformate diventano trasformate diventano mine inesplose mine inesplose

FerroFerro, 2002, 2002

79

La specificità del discorso La specificità del discorso psicoanalitico è quella di vedere la psicoanalitico è quella di vedere la

complessità della storia in una dinamica complessità della storia in una dinamica che tenga conto insieme della che tenga conto insieme della realtà realtà

esternaesterna e della e della realtà internarealtà interna, che , che consideri cioè anche quali sono i consideri cioè anche quali sono i

riscontri emotiviriscontri emotivi, quali i vissuti che si , quali i vissuti che si determinano in occasione di determinano in occasione di eventi eventi

dolorosidolorosi..

CancriniCancrini, 2002, 2002

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