affettività e rischio psicopatologico delle disabilità intellettive
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Daniele Fedeli
Professore Associato di
Pedagogia Speciale Università degli Studi di Udine
AFFETTIVITÀ ERISCHIO
PSICOPATOLOGICODELLE DISABILITÀ
INTELLETTIVE
Condizione morbosaPrevalenza
(Emerson, 2003)
Diagnosi psichiatriche 23%-39%
Disturbi neurologici 21%
Altri segni comportamentali inappropriati
(Ritiro e chiusura, comportamenti oppositivi
/ iperattivi, compulsioni/ossessioni,
aggressività / auto-lesionismo)
18-53%
Assenza di differenze di genere statisticamente o risultati
contraddittori (Hemmings et al.t, 2008; Cooper et al., 2007).
Alcune differenze su problematiche ansioso-depressive sub-
cliniche(Tsakanikos et al., 2006; Lunsky, 2003).
Maggiore stabilità nel tempo: limitate abilità comunicative,
maggior numero di stressors, ecc. (de Ruiter et al, 2007).
Condizione morbosaPrevalenza
(Emerson, 2003)
Diagnosi psichiatriche 23%-39%
Disturbi neurologici 21%
Altri segni comportamentali inappropriati
(Ritiro e chiusura, comportamenti oppositivi
/ iperattivi, compulsioni/ossessioni,
aggressività / auto-lesionismo)
18-53%
Dimensioni di labilità emotiva:
alterazioni emozionali improvvise,
bassa tolleranza della frustrazione,
disforia,
iper- o ipo-reattività emozionale,
ridotta consapevolezza emotiva,
deficit di riconoscimento emotivo.
Severità del deficit intellettivo
Comorbilità affettiva e comportamentale
Limitato repertorio di abilità adattive (sociali, ludiche, ecc.)
Limitata integrazione sociale, isolamento sociale e iperprotettività familiare
1. Eccessiva importanza attribuita alla sfera cognitiva
2. Ristrettezza delle esperienze di vita comunitarie
3. Estrema variabilità intra- e inter-sindromica
4. Ipotesi dell’immaturità cognitiva
5. Ridotto effetto disturbante dei disturbi emozionali
6. Ritardo mentale come fattore esplicativo di qualsiasi
condotta alterata
Fonte di bias Conseguenze
Carenti abilità
comunicative � Sottodiagnosi
Ridotte abilità
d’adattamento � Eccessiva inclusività
Difficoltà di coping � Eccessiva inclusività
Baseline inusuale � Sottodiagnosi
Slittamento di fasi
evolutive � Diagnosi erronee
Ridotta affidabilità del DSM IV e dell’ ICD 10
nel caso di soggetti con RM moderato o grave.
Individuazione di equivalenti comportamentali,
definibili come una presentazione atipica di un
sintomo o di un disturbo.
Elaborazione di sistemi nosografici adattati,
come ad esempio il Diagnostic Criteria for
Psychiatric Disorders with Adults with
Learning Disabilities/Mental Retardation.
Fattori che alterano le modalità di presentazione di un
disturbo psicopatologico nel RM:
1. la gravità del ritardo mentale e dei disturbi
comunicativi associati;
2. le ridotte esperienze sociali e la contrazione dei
repertori di abilità;
3. la maggiore vulnerabilità e l’elevato rischio di
disintegrazione cognitiva di fronte a condizioni di vita
avverse;
4. il deterioramento di comportamenti pre-esistenti
(come ad esempio l’evoluzione verso forme di
demenza nel soggetto con sindrome di Down).
ICD-10
DSM-IV-tr
DC-LD
Giudizio clinico
10,9%10,9%
11,4%11,4%
45,1%45,1%
52,2%52,2%
Tassi di prevalenza di
disturbi psicopatologici in
persone con disabilità
intellettiva
Journal of Intellectual & Developmental Disability
Journal of Intellectual Disability Research
American Journal on Intellectual and Developmental Disabilities
Journal of Applied Research in Intellectual Disabilities
Meta-analisi1996-2008 (Wilson et al. 2010, JIDD)
M: problematiche
comportamentali
connesse alla sessualità
F: promozione della
salute e prevenzione
delle malattie
Atteggiamento positivo degli
operatori verso la sessualità
delle persone con DI
Per gli uomini con DI viene
avvertito soprattutto il problema
del ridotto auto-controllo.
Per le donne con DI viene
avvertito invece il problema
dei margini di autonomia e
di libertà.
Being
Becoming
BelongingC
en
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Co
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Co
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ollo
Il modello 3B di
Renwick & Brown (1996)
Il modello 3C di
Fedeli & Cottini (2008)
Quale autodeterminazione
per la sessualità della
persona con D.I.?
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