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PRESENTAZIONE
Mai come oggi l'internazionalizzazione delle imprese rappresenta uno strumento
fondamentale nella crescita e nello sviluppo di un territorio. In quest'ambito il sistema
industriale modenese ha fatto della propria capacità di presenza sui mercati internazionali uno
dei principali fattori di crescita e di sviluppo della propria economia.
La sfida che ci attende è quindi quella di mantenere ed implementare quanto di buono le
imprese sono riuscite a fare. Ma non è una sfida facile, soprattutto nei mutevoli scenari
internazionali che hanno caratterizzato gli ultimi anni.
I principali protagonisti dell'economia mondiale sono ormai da diversi anni i Paesi
caratterizzati da un acronimo ormai noto: BRIC. Il primo di essi è il Brasile, realtà
caratterizzata da forti tassi di crescita trainati dalla domanda interna e grazie all'enorme
ricchezza di materie prime, agricole ed energetiche. Un Paese ricchissimo di opportunità, che
le PMI esportatrici della nostra provincia ben conoscono e che vanta una popolazione di oltre
180 milioni di persone di cui 25 milioni di origine italiana.
Il Paese più dinamico dell'America Latina sta oggi investendo e scommettendo sulla propria
crescita, preparandosi ad ospitare i più grandi eventi sportivi a livello mondiale dei prossimi
anni ovvero il Campionato Mondiale di Calcio nel 2014 e le Olimpiadi del 2016. Le enormi
opportunità offerte dal Brasile non si fermano però qui: sono molteplici e variegate, tutte alla
portata delle PMI del nostro territorio interessate ad intraprendere o implementare rapporti di
partnership con imprese brasiliane.
La ragione che ha spinto Confindustria Modena a realizzare il presente volume è la volontà di
approfondire le strategie, i modelli e le regole per affrontare questo mercato, impostando il
manuale con un taglio pratico e direttamente fruibile per l'imprenditore interessato ad
approfondire ogni aspetto del "fare business" in Brasile. La sfida che ci presenta la realtà
brasiliana non è comunque semplice vista la distanza, non soltanto geografica, che separa i
due paesi, è un mercato particolare, in crescita tumultuosa, che come tutte le economie
emergenti presenta alcune complessità. Ciò rappresenta a maggior ragione una sfida da cui
sappiamo che le nostre imprese possono uscire con successo.
Auspico dunque che questo strumento possa essere utile alle imprese intenzionate ad avviare
o consolidare le proprie attività sul mercato, cogliendo gli aspetti peculiari che il Brasile,
continuando a competere in modo vincente sui mercati internazionali.
Colgo infine l'occasione per ringraziare gli autori del Volume, unitamente agli imprenditori
che hanno fornito le loro testimonianze inerenti le esperienze dirette intraprese sul mercato:
l'esperienza diretta delle imprese e degli imprenditori rimane sempre la nostra principale
bussola di riferimento.
Pietro Ferrari
Presidente Confindustria Modena
5
Manuale operativo per il
commercio e l’investimento
diretto in Brasile
Realizzazione
Avv. Stefano Salardi
Coordinamento
Confindustria Modena – Area Internazionalizzazione
7
INTRODUZIONE
Fino a non molti anni fa, i mercati esteri erano tipicamente appannaggio della grande impresa.
L‟avanzata inarrestabile del mercato globale, l‟affacciarsi di competitors internazionali
sempre più aggressivi, l‟alto livello della tecnologia informatica e gli accadimenti economici
degli ultimi anni, hanno tuttavia messo in discussione le logiche produttive e distributive che
pensavamo essere consolidate e immutevoli.
Il vento del cambiamento soffia con forza e spetta a noi, imprenditori e professionisti,
ricercare nuove soluzioni e metterci al passo con i tempi.
È un passaggio realmente epocale. È il momento in cui è necessario riflettere sul nostro
modello di business, su nuove strategie produttive e distributive, sull‟opportunità di ricercare
alleanze e partenariati. I mercati esteri non saranno quindi una decisione emotiva, ma il
naturale contesto in cui misurarci.
Il Brasile è sicuramente un mercato di estremo interesse per l‟imprenditoria italiana. Che sia
un mercato in forte espansione è un fatto noto. Ma a mio parere è anche quello, tra i BRICS,
che maggiormente si avvicina alla nostra cultura e che guarda con estremo interesse ai tratti
tipici del Made in Italy.
Questa guida è stata redatta sulla base dell‟esperienza professionale prestata alle aziende nel
loro percorso di crescita all‟estero.
Il taglio della guida è essenzialmente pratico e vuole offrire un supporto agli imprenditori che
desiderano affacciarsi al mercato Brasile. La guida privilegia quindi le informazioni e i
consigli, che auspico possano risultare utili, relative alle tematiche ed alle problematiche che
più frequentemente ho affrontato nell‟ambito di operazioni societarie e commerciali sul suolo
brasiliano.
Avv. Stefano Salardi
Studio Legale Salardi
8
Indice
1. IL BRASILE --------------------------------------------------------------------------------------- 10
1.1. IL BRASILE DI OGGI ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 11 1.2. IL BRASILE IN CIFRE --------------------------------------------------------------------------------------------------- 13 1.3. MOTIVAZIONI PER PUNTARE AL BRASILE ------------------------------------------------------------------ 14
2. PRINCIPALI FORME DI PRESENZA ----------------------------------------------------- 16
2.1. IMPORT / EXPORT ------------------------------------------------------------------------------------------------------- 17 2.2. INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI ---------------------------------------------------------------------------------- 32 2.3. DISTRIBUZIONE – LA STRATEGIA DI VENDITA “ENTRY LEVEL” --------------------------------- 38 2.4. COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ COMMERCIALE – LA STRATEGIA DI VENDITA
INTERMEDIA -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 42 2.5. COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ PRODUTTIVA – LA STRATEGIA AVANZATA ------------ 45 2.6. LA JOINT VENTURE CON UN PRODUTTORE LOCALE – L‟ALTERNATIVA --------------------- 46 2.7. COSTITUIRE UNA SOCIETÀ IN BRASILE ---------------------------------------------------------------------- 47
3. FOCUS PER SETTORI ------------------------------------------------------------------------- 58
3.1. CERAMICA ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 60 3.2. MECCANICA --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 66 3.3. AGROALIMENTARE ---------------------------------------------------------------------------------------------------- 74 3.4. MODA ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 81 3.5. IMMOBILIARE ------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 86
4. TESTIMONIANZE AZIENDALI ------------------------------------------------------------- 88
4.1. IL CASO EMILCERAMICA -------------------------------------------------------------------------------------------- 88 4.2. IL CASO SO.CA.GE. ------------------------------------------------------------------------------------------------------ 89 4.3. IL CASO VALUEPART -------------------------------------------------------------------------------------------------- 91
5. IL CONTESTO GIURIDICO ------------------------------------------------------------------ 93
5.1. SISTEMA GIUDIZIARIO ----------------------------------------------------------------------------------------------- 93 5.2. ASPETTI TRIBUTARI E FISCALI ----------------------------------------------------------------------------------- 99 5.3. DIRITTO DEL LAVORO ---------------------------------------------------------------------------------------------- 106
6. PROPRIETÀ INDUSTRIALE --------------------------------------------------------------- 114
6.1. I MARCHI ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 116 6.2. I BREVETTI --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 120 6.3. IL DIRITTO D‟AUTORE ---------------------------------------------------------------------------------------------- 124 6.4. I DISEGNI INDUSTRIALI -------------------------------------------------------------------------------------------- 126 6.5. LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE ------------------------------------------------------------------------------- 128 6.6. IL CONTRATTO DI TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIA ---------------------------------------------- 129
7. SISTEMA BANCARIO E VALUTARIO -------------------------------------------------- 131
8. PUNTI DI ATTENZIONE E F.A.Q. -------------------------------------------------------- 136
8.1. I PUNTI DI ATTENZIONE-------------------------------------------------------------------------------------------- 136 8.2. ANDARE IN BRASILE E PIANIFICARE UN PROGETTO ------------------------------------------------- 139 8.3. INVESTIRE IN BRASILE PER LA PROMOZIONE DEI PROPRI PRODOTTI ----------------------- 140 8.4. DISTRIBUIRE IL PROPRIO PRODOTTO IN BRASILE ---------------------------------------------------- 140 8.5. SCEGLIERE LA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ COMMERCIALE O PRODUTTIVA ---- 141
9
8.6. SCEGLIERE IL MODELLO SOCIETARIO ---------------------------------------------------------------------- 141 8.7. INVESTIRE IN BRASILE --------------------------------------------------------------------------------------------- 144 8.8. REGISTRARE UN MARCHIO IN BRASILE -------------------------------------------------------------------- 144 8.9. APRIRE UN CONTO CORRENTE IN BRASILE -------------------------------------------------------------- 145 8.10. CONOSCERE LA NORMATIVA FISCALE IN BRASILE -------------------------------------------------- 146 8.11. RECARSI IN BRASILE ------------------------------------------------------------------------------------------------ 147
9. CONTESTO DI RIFERIMENTO ----------------------------------------------------------- 150
9.1. INFORMAZIONI ECONOMICHE---------------------------------------------------------------------------------- 150 9.2. COMMERCIO ESTERO ----------------------------------------------------------------------------------------------- 155 9.3. POLITICHE GOVERNATIVE - IL PIANO ACCELERAZIONE CRESCITA “PAC”---------------- 160 9.4. CENNI STORICI --------------------------------------------------------------------------------------------------------- 166 9.5. IL TERRITORIO --------------------------------------------------------------------------------------------------------- 171 9.6. CONSIGLI UTILI -------------------------------------------------------------------------------------------------------- 179
10. APPENDICE ------------------------------------------------------------------------------------- 182
10.1. ELENCO ACCORDI SOTTOSCRITTI TRA ITALIA E BRASILE ---------------------------------------- 182 10.2. ELENCO DELLE AZIENDE ITALIANE IN BRASILE PER SETTORE OPERATIVO ------------- 184 10.3. ELENCO DELLE PRINCIPALI SOCIETA‟ DI SELEZIONE DEL PERSONALE IN BRASILE - 192 10.4. CONTRATO DE REPRESENTAÇÃO COMERCIAL / CONTRATTO DI RAPPRESENTANZA
COMMERCIALE -------------------------------------------------------------------------------------------------------- 196 10.5. INSTRUMENTO PARTICULAR DE CONSTITUIÇÃO DE SOCIEDADE LIMITADA / ATTO
PRIVATO DI COSTITUZIONE DI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA ------------------ 201 10.6. PROCURAÇÃO ESPECIAL / PROCURA SPECIALE -------------------------------------------------------- 208 10.7. TABELLA PER LA STIMA DEI COSTI DI IMPORTAZIONE -------------------------------------------- 210
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1.1. IL BRASILE DI OGGI
Le ragioni di un cambiamento profondo e radicale
Il Brasile, un paese enorme e ricco di materie prime, per lungo tempo non è riuscito ad
esprimere la sua forza economica tanto che, ancora negli anni ‟90, soffriva di un debito
pubblico pesante e di un‟enorme inflazione. Da allora il Brasile è profondamente cambiato.
Comprenderne le ragioni è importante, per inquadrare l‟attuale contesto socio-politico e
valutare correttamente le prospettive di crescita economica del Paese.
Le ragioni sono sostanzialmente storiche. In realtà, mentre il mondo occidentale viveva con
entusiasmo il boom economico degli anni ‟60, il Brasile era in regime militare, che terminò
alla fine degli anni ‟80. Gli anni successivi furono drammaticamente segnati da iperinflazione,
da ripetute svalutazioni della moneta nazionale, dal disequilibrio dei conti pubblici. È
possibile affermare che soltanto nel 1995, con il Piano Cardoso, sono state gettate le
fondamenta dell‟attuale successo dell‟economia brasiliana. Il Presidente Luiz Inàcio “Lula”
da Silva, sindacalista, leader del Partido dos Trabalhadores (PT), eletto nell‟ottobre del 2002,
nonostante i timori, anche della comunità internazionale, ha dato prova di un sano
pragmatismo e ha avuto il merito di proseguire nell‟opera di ammodernamento iniziata da
Cardoso. Il flusso degli investimenti esteri è ripreso a ritmi intensi, l‟economia brasiliana è
cresciuta del 3-3,5% annuo, il debito estero è stato ridotto. L‟aumento della ricchezza prodotta
ha permesso una politica distributiva attraverso il programma “Fame Zero” ed altre misure di
carattere sociale che hanno abbassato la soglia della povertà e incentivato i consumi.
Il positivo doppio mandato del Presidente Lula si è chiuso nel 2010 con l‟elezione di Dilma
Vana Rousseff Linhare, anch‟essa membro del Partido dos Trabalhadores, in carica dal
gennaio 2011. La sfida più grande che il nuovo governo brasiliano affronta dall‟inizio del
mandato riguarda l‟economia. Ora il Brasile deve trovare un criterio di sviluppo sostenibile,
bilanciando l‟effetto inflazionistico e il ritmo di crescita. Non è tutto facile: l‟apprezzamento
del real sta pregiudicando le esportazioni e rallenta il prodotto interno lordo, la crescita
vertiginosa dei consumi sta provocando un‟alta inflazione. L‟effetto “entusiasmo” induce la
popolazione brasiliana all‟acquisto, ma con forte ricorso all‟indebitamento bancario e a tassi
di interesse elevati. Come qualche economista sostiene, l‟effetto “bolla” è in agguato nel
medio lungo periodo, a meno che un‟accorta politica di governo riesca ad evitare gli errori
che il mondo occidentale ha vissuto e sta ancora vivendo in modo così drammatico.
Il Rapporto sulla competitività del World Economic Forum colloca il Brasile nel ranking
mondiale al 58° posto (Italia al 48°) per il 2010-2011 con un punteggio di 4,28 (Italia 4,37;
Svizzera – che è al 1° posto – 5,63), confermando la posizione occupata nel ranking 2009-
2010.
I punteggi migliori assegnati ai vari parametri che compongono l‟indice sono:
• ampiezza del mercato;
• mondo degli affari e mercato finanziario sofisticati;
• attitudine all‟innovazione;
• prontezza all‟adeguamento tecnologico;
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• buon livello dell‟alta formazione, mentre la formazione di base è più carente.
I fattori che offuscano il business climate e quindi sono considerati negativi (in base a
interviste a manager e operatori economici) sono, nell‟ordine:
• la regolamentazione fiscale e le imposte, considerate complessivamente alte;
• l‟eccessiva regolamentazione del mercato del lavoro;
• l‟inefficienza della burocrazia pubblica;
• le difficoltà di accesso al credito per le imprese e i consumatori;
• l‟inadeguatezza delle infrastrutture;
• la corruzione.
La stabilità macroeconomica, così come la stabilità politica, sono ormai un dato di fatto. La
presenza del crimine e l‟insicurezza cittadina, che pure è un dato di fatto, non viene valutata
dai manager intervistati come una minaccia molto sentita.
Il Brasile è quindi una grande opportunità di sbocco dell‟imprenditoria estera in generale e di
quella italiana in particolare, che tuttavia dovrà operare con accortezza e lungimiranza nei
propri piani di investimento.
Il Brasile e l’America Latina
L‟imprenditore italiano avrà un secondo ottimo motivo per pensare al Brasile, come rampa di
lancio per i paesi limitrofi del Sud America. Se è vero che tali paesi sono in parte
caratterizzati da sistemi politici non ancora estremamente affidabili e da economie deboli, è
anche vero che alcuni di essi sono già estremamente interessanti. È il caso ad esempio del
Cile, che possiede un basso indice di rischio paese e un alto grado di specializzazione della
propria forza lavoro, il cui tessuto economico è composto di piccole e medie aziende che
possono trovare nelle PMI, naturali controparti per il loro sviluppo sui mercati esteri.
Pertanto il Brasile, anche attraverso l‟accordo di libera circolazione dei beni dei paesi aderenti
al Mercosur, potrà rappresentare la piattaforma ideale per la conoscenza e lo sviluppo dei
mercati limitrofi.
Il centro brasiliano degli affari
Atterrare per la prima volta a San Paolo è un‟esperienza particolare. La prima sensazione è
quella di un enorme agglomerato urbano, tanto è il tempo di sorvolo della città prima
dell‟atterraggio. Arrivati a Guarulhos (che ancora oggi è l‟aeroporto internazionale, in effetti
abbastanza obsoleto) ci si imbatte nel traffico congestionato tra grattacieli e baracche.
San Paolo è una città fortemente caratterizzata da oriundi italiani. Lo si nota immediatamente
nel contatto con le persone, al check-in degli hotel, ai ristoranti. San Paolo è in continua
trasformazione. Qualche anno fa il Sindaco ha avuto il grande merito di eliminare i cartelloni
pubblicitari dalla città, che ora è pulita e anche bella, nei suoi grattacieli, ristoranti luminosi,
locali di ogni tipo aperti 24 ore al giorno.
L‟orgoglio locale paragona San Paolo a New York, il Parco Ibirapuera al Central Park.
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1.2. IL BRASILE IN CIFRE
Superficie 8,5 milioni di Kmq
Popolazione Oltre 193 milioni
Tasso di crescita della
popolazione 1,01%
Densità di popolazione 22,2 ab./Kmq
Struttura etaria 0-14 anni = 25,3%; 15-64 anni = 68,4%; + 65 anni = 6,3%
Speranza di vita 72,24 anni
Lingua Portoghese (ufficiale), idiomi amerindi
Religione Cattolici (73,6%), protestanti (15,4%), altri (11%)
Capitale Brasilia
Forma istituzionale Repubblica federale (26 stati e 1 distretto federale)
Sistema di governo Bicamerale (513 deputati e 81 senatori)
Relazioni internazionali Membro di Mercosur, OAS e ONU
Unità monetaria Real (R$)
Andamento PIL +7.5% nel 2010; +3,0% nel 2011; + 4% nel 2012 (previsione)
Tasso di disoccupazione 6.7% nel 2010; 6% nel 2011
Principali risorse naturali
Bauxite, oro, minerale di ferro, nichel, fosfati, platino, stagno,
rame, zinco, manganese, diamanti, uranio, petrolio, energia
idroelettrica, legname
Agricoltura e allevamento
(principali prodotti)
Caffè, succo d'arancia concentrato, soia, riso, mais, canna da
zucchero, cacao, banane, carne di manzo e pollame
Industria (principali
prodotti)
Tessuti, scarpe, prodotti chimici, cemento, legname, minerale
di ferro, stagno, acciaio; aerei, autoveicoli, componentistica e
assemblaggio di veicoli a motore, altri macchinari e
attrezzature
Elettricità Produzione = 546 mld Kw-ora; Consumo = 416 mld Kw-ora
Petrolio Produzione = 1,6 mln barili/giorno
Consumo = 2,1 mln barili/giorno
Giacimenti = 26,2 mld barili
Ferrovie 29.252 Km
Autostrade 1.751.868 Km
Idrovie 50.000 Km
Fonte: Rielaborazione dati Studio Salardi su dati ICE 2011
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1.3. MOTIVAZIONI PER PUNTARE AL BRASILE
È la sesta economia mondiale per PIL
Il report finanziario del Fondo Monetario Internazionale „World Economic Outlook Database‟
aggiornato a settembre 2011, indica una crescita ulteriore del PIL nominale brasiliano nel
2010 (US$ 2.090 miliardi, +7.5% rispetto al 2009) e stime di aumento costante fino al 2016.
A gennaio 2012, il ministro delle finanze brasiliano Guido Mantega ha annunciato che il
Brasile ha raggiunto la posizione di sesta economia mondiale, concludendo il 2011 con un
PIL pari a US$ 2.440 miliardi, in incremento di oltre il 3%. Per il 2012 Mantega ha
annunciato una stima di crescita del 4,7%, superiore alla precedente previsione di +4% del
Fondo Monetario Internazionale „World Economic Outlook Database‟ aggiornato a settembre
2011. Mantega ha ulteriormente precisato che la crisi internazionale ha avuto un impatto tra
0,5 e 1 punto percentuale sul PIL brasiliano, prevalentemente a causa del calo della domanda
esterna.
È il quinto maggior paese al Mondo per estensione
È il quinto paese del mondo per estensione. 8,5 milioni di Kmq, più di 28 volte l'Italia
301.318 Kmq e due volte e mezzo l'Unione Europea.
È ricco di materie prime e risorse naturali
Le risorse naturali del Brasile sono inestimabili. Oltre al legname pregiato delle foreste il
paese dispone di savane erbose adatte al pascolo e di suoli fertilissimi. Ma il settore più
redditizio è quello delle risorse energetiche e minerarie. Il Brasile è infatti il secondo
produttore mondiale di ferro, il quarto di bauxite e stagno e possiede notevoli riserve di zinco,
nichel oro e pietre preziose. Tra le materie prime energetiche vi è carenza solo di carbone,
mentre è rilevante la produzione di petrolio. Il potenziale idroelettrico è enorme, anche se non
ancora molto sfruttato.
È un paese democratico, pacifico e multirazziale
È considerato a basso rischio paese
Nel rapporto di Agosto 2011 , SACE1
colloca il Brasile nella bassa fascia di rischio: Low 3
con outlook stabile. Il report è il risultato di un‟analisi approfondita della situazione politica,
economica, finanziaria ed operativa complessiva, il cui risultato premia la stabilità del sistema
bancario e del mercato finanziario brasiliano, così come le manovre politiche sia interne che
internazionali.
Ha un grande fabbisogno di infrastrutture
Per elevarsi ad essere una vera potenza economica, il Brasile ha grande necessità di
ammodernamento. Ha bisogno di strade, rete ferroviaria, porti, aeroporti e infrastrutture in
genere, costruzioni civili e industriali. Non a caso il Governo federale sta destinando fondi
1 www.sace.it
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ingenti allo sviluppo infrastrutturale (PAC – Programma di Accelerazione della Crescita). In
tale ambito, l‟innovazione, la tecnologia, l‟automazione industriale e il know how in genere
del tessuto imprenditoriale italiano possono essere di grande aiuto.
È il paese leader del Mercosur
Sono suoi i 3/5 della produzione industriale dell‟economica sudamericana. È la piattaforma
ideale per servire i mercati dei paesi limitrofi.
È uno dei maggiori produttori mondiali di generi alimentari
Il Brasile possiede il 22% delle terre coltivabili del mondo ed è il maggiore paese del mondo
con area coltivabile. È uno dei principali produttori mondiali di caffè, zucchero di canna,
frutta e succo d'arancia, soia, carne bovina, pollame e granoturco. La produttività del suolo è
elevata e ciò grazie alle ore di luce e al clima favorevole.
È culturalmente vicino all’Italia
Il Brasile è meno lontano da quello che sembra. Non in termini chilometrici, si intende, ma
per affinità culturale e simpatia verso l‟italianità, frutto dell‟attenzione alla nostra millenaria
cultura e del forte flusso migratorio italiano degli inizi del „900. Si stima che circa 25 milioni
di brasiliani siano oriundi italiani. Le relazioni di amicizia e cooperazione tra il Brasile e
l‟Italia affondano le proprie radici nella storia e nella cultura dei rispettivi paesi, che
presentano una marcata affinità di carattere e temperamento, e si proiettano in un futuro ricco
di prospettive e possibilità.
E inoltre ………..
È il 1° esportatore mondiale di carne bovina e pollame;
È il 1° produttore mondiale di caffè;
È il 1° esportatore mondiale di zucchero e succo di arancia;
È il 1° mercato e 6° produttore mondiale di veicoli;
È il 1° esportatore e 2° maggior produttore di etanolo;
È il 1° produttore di cellulosa;
È uno dei maggiori produttori mondiali di bio-combustibile;
È il 2° esportatore mondiale di soia e derivati;
È il 2° produttore mondiale di ferro e il 2° maggior produttore di bauxite;
È il 3° mercato consumatore di cosmetici nel mondo;
È il 3° produttore mondiale di frutta;
È il 4° maggior esportatore di carne suina;
È il 5° mercato consumatore del mondo;
È il 5° mercato dei cellulari e computer del mondo;
È la 7° industria chimica del mondo;
È l‟8° produttore mondiale di acciaio;
È il 17° paese per riserve petrolifere e l‟11° nella produzione di petrolio;
Riceve più di 5 milioni di turisti stranieri ogni anno.
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2. PRINCIPALI FORME DI PRESENZA
Prepararsi all’internazionalizzazione
La crisi economica iniziata nel 2008 ha portato le aziende dei Paesi maturi a ripensare i propri
modelli di business. L‟imprenditoria occidentale si è trovata a doversi rimboccare le maniche
e a comprendere che i nuovi mercati non sono più un‟opportunità di crescita ma una necessità,
talvolta di sopravvivenza. Lo stesso concetto di investimento è in discussione, laddove la
capacità produttiva, nel mondo, è molto spesso superiore alla domanda. E quindi, il
ripensamento passa anche, e necessariamente, attraverso opzioni di alleanze, aggregazioni,
sinergie.
Significa mettersi in discussione, profondamente, e non è facile. Ma questa è la condizione
essenziale. Anche gli italiani, oggi, sono emigranti. Ma a differenza dei propri avi gli italiani
oggi sono emigranti qualificati, tecnicamente preparati, con prodotti e marchi universalmente
riconosciuti ed apprezzati. Questa è la forza delle imprese italiane ed è la leva vincente che
deve essere utilizzata all‟estero.
L‟approccio al mercato brasiliano, così come a qualsiasi altro mercato estero, parte anzitutto
dalla concezione di un nuovo “business plan” della propria azienda, dalla progettazione cioè
del proprio futuro. Se si volesse andare in Brasile “per vendere”, delegando a terzi la
promozione dei prodotti sul territorio brasiliano, probabilmente si rimarrebbe delusi.
Il Brasile non è una terra di conquista e non si accontenta di un catalogo. Richiede serietà,
professionalità, competenza, prodotti di qualità, puntualità di consegna, servizio post vendita.
Molto spesso, le aziende italiane che hanno affidato la vendita dei propri prodotti ad un
distributore brasiliano non hanno raggiunto risultati significativi.
Al contrario, coloro che decidono di scommettere e radicarsi in Brasile raggiungono
normalmente risultati brillanti e guardano con interesse al futuro delle proprie iniziative.
In questo senso, l‟imprenditore “curioso” deve diventare un imprenditore “consapevole”.
Il primo passo è programmare un viaggio in Brasile, guardarsi intorno, visitare il mercato, le
fiere di settore, conoscere i concorrenti, i clienti. Dalla conoscenza del mercato si capirà
quante e quali sono le chances di competere sul mercato brasiliano e se varrà la pena di
investire energie e denaro in un progetto Brasile. Probabilmente, ci si accorgerà che le
chances di competere sul mercato brasiliano sono direttamente proporzionali agli elementi di
novità, know how, tecnologia, qualità dei prodotti che l‟investitore italiano intende esportare.
Dovranno essere considerati i tempi e i costi di un lungo trasporto, dazi salati di importazione
e onerosi carichi di imposta di importazione. E quindi i prodotti italiani dovranno
necessariamente essere caratterizzati da un “plus” che il mercato sia in grado di riconoscere e
di compensare.
Se, come probabile, si rimarrà colpiti dalla forza del mercato brasiliano e se si capirà il “plus”
dei prodotti spendibili in quel mercato, allora si sarà pronti.
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Brasile: PRINCIPALI FORME DI PRESENZA
INDIRETTA
• Import / Export
• IDE Investimenti Diretti Esteri
• Strategia 'Entry Level': La distribuzione: Contratto di Agenzia
Accordo di Distribuzione
Contratto di Rappresentanza Commerciale
Accordo di Franchising
Contratto di Vendita Internazionale
DIRETTA
• Strategia 'Intermedia': Costituzione di una Società Commerciale
• Strategia 'Avanzata': Costituzione di una Società Produttiva
• Strategia 'Alternativa': Joint Venture
2.1. IMPORT / EXPORT
Importazioni di merce in Brasile
Il Brasile fa parte del WTO (World Trade Organization). Secondo il WTO in media, nel 2009,
l'incidenza dei dazi sulle importazioni è stata del 10,3% per i prodotti agricoli e del 14,2% per
i prodotti non agricoli. Il Brasile, nel tempo, ha modificato la propria normativa doganale, al
fine di renderla coerente con le regole del WTO, nonché con le consuetudini internazionali:
• applica il SA - Sistema Armonizzato (HS - Harmonized System) di classificazione e di
denominazione delle merci. Tale sistema viene attualmente utilizzato da oltre 200 Paesi del
mondo e riguarda oltre il 98% delle merci oggetto di scambi internazionali.
Le prime 6 cifre della voce doganale delle singole merci sono comuni a tutti i Paesi che
hanno adottato il sistema armonizzato di classificazione e di denominazione delle merci.
Le cifre successive costituiscono, invece, delle aggiunte attuate dai singoli Paesi.
• è membro del WCO - World Custom Organization.
• applica le regole WTO in tema di determinazione del valore in dogana delle merci e in
tema di origine delle merci.
• è membro della United National Conference on Trade & Development (UNCTAD2).
Il Mercosur
Il Mercosur è il Mercato Comune dell‟America Latina, composto, quali Stati Membri, da
Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay e quali Stati Associati da Bolivia, Cile, Colombia,
Ecuador e Perù. Il Venezuela si appresta a divenire Stato Membro, ma il relativo
procedimento è tuttora in corso. Questo organismo fu istituito con il Trattato di Asunciòn del
2 www.unctad.org
18
26 marzo 1991, con l‟obiettivo di un mercato comune tra gli Stati aderenti fondato sulla libera
circolazione dei beni, dei servizi e dei fattori della produzione, sulla comunanza della politica
commerciale e della tariffa estera, sulla coordinazione delle politiche macroeconomiche e
settoriali e sulla armonizzazione delle legislazioni degli Stati firmatari, allo scopo di
rafforzare il processo di integrazione. Nel 1995 sono stati aboliti i dazi doganali tra i quattro
paesi fondatori e istituita una tariffa doganale comune verso i paesi terzi. Nel 1995 il
Mercosur ha firmato un accordo-quadro con l'UE, che prevede l'accrescimento della
cooperazione in molti settori e la tendenziale liberalizzazione degli scambi. Il Mercosur è oggi
una realtà economica importante, con un PIL aggregato pari a € 1.300 miliardi e un tasso
annuo di crescita che nel 2010 ha raggiunto il 7%.
Negoziazioni Mercosur - Unione Europea
L‟Unione Europea, accanto ai rapporti economici e politici bilaterali con i singoli Paesi che
aderiscono al Mercosur, punta da tempo a promuovere un accordo „integrato‟ con questa
organizzazione. I primi negoziati in questa direzione risalgono al 1995, non portarono però a
grandi risultati e furono sospesi nel 2004. Nel maggio 2010, sotto la presidenza spagnola del
Consiglio Europeo sono stati rilanciati e hanno dato luogo a tre successivi incontri delle
rispettive delegazioni. Dal punto di vista procedurale, questa politica europea di supporto e
avvicinamento al Mercosur è definita da un Documento di Strategia Regionale (DSR) che
definisce gli obiettivi e le priorità della cooperazione tra l‟Unione Europea e l‟organizzazione
Mercosur per il periodo 2007-2013 con lo scopo di rafforzarla. In particolare l‟UE ritiene che
accanto agli aspetti tecnico-commerciali, sia importante sviluppare anche il consolidamento di
un ruolo e una dimensione politica di questa Organizzazione, con il perseguimento di obiettivi
di tipo politico e sociale, quali la crescita economica, la giustizia sociale e la dignità umana.
La convinzione sottostante è che questi obiettivi possono essere raggiunti più efficacemente in
un contesto di collaborazione tra i singoli Stati aderenti. C‟è però ancora molto da fare sul
piano tariffario. Il dazio medio pagato in dogana per le esportazioni nel Mercosur, infatti, è
tuttora elevato (13%) con punte ancora maggiori (30%) per prodotti „sensibili‟ che, nel caso
delle auto raggiungono il 35%. La riduzione delle tariffe è uno dei principali temi del
negoziato che Bruxelles ha aperto con il Mercosur in vista di un rapporto più stretti di
integrazione economica. In aggiunta l‟UE punta a raggiungere un accordo per quanto riguarda
gli acquisti e le gare di appalto indette dalle Pubbliche Amministrazioni, l‟esportazione di
servizi, la legislazione sugli investimenti esteri, le politiche di tutela della concorrenza, gli
standard tecnici, la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, le normative fitosanitarie.
Le autorità preposte alle operazioni di commercio estero in Brasile
Le autorità governative preposte alle operazioni di commercio estero sono:
• il Ministero delle Finanze (Ministerio da Fazenda), con l'Agenzia delle Entrate (Segreteria
de la Receita federal);
• la Segreteria del Commercio Estero (SECEX);
• la Banca Centrale (BACEN - Banco Central do Brasil);
• il Ministero dello Sviluppo, dell‟Industria e del Commercio.
19
Per ottenere controlli più sicuri sui flussi delle merci e snellire i procedimenti d‟importazione
ed esportazione è stata realizzata una procedura informatizzata denominata SISCOMEX
(Sistema Integrato di Commercio Estero).
Il SISCOMEX è uno strumento amministrativo, telematico ed elettronico che integra le
funzioni di registro, accompagnamento e controllo delle operazioni di commercio estero.
L'iscrizione al Registro degli Esportatori ed Importatori (REI) del SECEX avviene
automaticamente dopo la prima operazione di importazione registrata presso il SISCOMEX.
Questo sistema è stato attivato nel 1992 allo scopo di sveltire e modernizzare le operazioni del
commercio brasiliano con l‟estero attraverso l‟informatizzazione di tutti i flussi
d‟informazioni, garantendo l‟accesso a tutti gli esportatori ed importatori.
Licenza d’Importazione per il Brasile – RADAR
Il sistema doganale brasiliano prevede che le imprese importatrici/esportatrici debbano dotarsi
della Licenza d‟importazione-esportazione, denominata RADAR.
Il Radar viene rilasciato a società di diritto brasiliano che siano regolarmente iscritte, vigenti e
accreditate presso gli organi competenti e che siano capitalizzate in modo sufficiente e
compatibile con il volume delle importazioni previste.
Per l`ottenimento della licenza di importazione, l`importatore, salvo eccezioni, è tenuto a
presentare una fattura pro forma rilasciata dal fornitore.
Documenti necessari per l’importazione
Le spedizioni destinate al Brasile devono essere accompagnate dai documenti di seguito
riportati:
Dichiarazione doganale di esportazione (DAU/DAE)
È usualmente richiesta per tutte le spedizioni (salvo all‟interno dell‟Unione europea).
Certificato di origine
Non è obbligatorio ma può essere richiesto per alcuni prodotti (es. vini, alcolici ed i tessili).
Fattura commerciale
La fattura commerciale (in due o tre esemplari) deve essere redatta preferibilmente, in
portoghese (in mancanza, in francese, in inglese o spagnolo). Deve riportare, in particolare, la
descrizione dettagliata della merce, il paese di acquisizione, di origine e di provenienza, il
prezzo unitario e totale di ciascun prodotto, gli sconti, i ribassi e le commissioni, così come
l`ammontare delle spese di spedizione. Sebbene non esista alcun testo ufficiale che confermi
questo obbligo, è necessario apporre, sulla fattura e sulla polizza di carico, del numero di
registrazione presso l`albo delle camere di commercio dell`importatore brasiliano così come
quello delle merci della nomenclatura brasiliana dei prodotti importati. Non è ammessa alcuna
cancellatura. Il documento non è soggetto ad alcun visto. E` importante sottolineare le pesanti
penali inflitte dalle dogane brasiliane in caso di infrazione, ed in particolare nel caso di
differenze riscontrate tra le indicazioni del peso e di valore riportate sulle fatture e quelle
riportate sulla licenza di importazione; è ammessa una variazione non superiore al 5%.
Certificato di non contaminazione radioattiva
E` necessario per il latte e le carni di pollame originarie dell`Unione Europea.
20
Dichiarazione consolare
Necessaria per le bevande alcoliche ad eccezione dei vini e dei derivati del vino. Dovrà essere
firmata dall`impresa produttrice, dall`importatore e successivamente legalizzata dal
Consolato. Il documento è necessario per ogni importatore con cui l`impresa lavora. Inoltre
per ciascuna importazione è necessario fornire una lista, la più completa possibile, dei
prodotti così come un certificato di analisi e un certificato di origine.
Spedizioni destinate a Manaus
È raccomandato inserire sulle fatture di accompagnamento della spedizione con destinazione
zona franca di Manaus, la seguente dicitura: "Para zona franca Manaus. Consumo interno".
Certificato sanitario
Necessario per le carni, ed i prodotti di origine animale (latte, uova, alimenti a base di carne,
ecc.) viene rilasciato dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Certificato o attestato di libera vendita dei cosmetici
Redatto sulla base delle informazioni fornite dall`esportatore, attesta che i prodotti spediti
sono conformi alla normativa italiana e liberamente venduti in Italia. Dovrà essere vistato
dalla Camera di Commercio di competenza.
Certificato fitosanitario
Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali, è rilasciato dal servizio
fitosanitario della Regione di appartenenza.
Certificato di non contaminazione da diossina
Il certificato può essere richiesto per i prodotti avicoli.
Imballaggi in legno
Il Brasile ha adottato la normativa NIMP n. 15: gli imballaggi in legno devono essere
fumigati. Se gli imballaggi in legno sono trattati ma non riportano il marchio IPPC/FAO,
devono essere accompagnati da un certificato fitosanitario o da un certificato di trattamento
emesso o sottoscritto dal NPPO (National Plant Protection Organization - in Italia Servizio
fitosanitario) del Paese esportatore.
Documenti di trasporto
Lista dei colli
Assicurazione trasporto
Secondo la normativa brasiliana, le spedizioni devono essere assicurate presso una compagnia
con sede nel paese.
Importazione definitiva o temporanea
La merce introdotta nel territorio brasiliano in importazione definitiva o in importazione
temporanea, forma oggetto di dichiarazione di importazione (DI - Declaração de Importação),
mediante caricamento della stessa nel sistema informativo delle dogane (Sistema Integrado de
Comércio Exterior - Siscomex).
L'operatore brasiliano prima di presentare la dichiarazione in dogana, deve verificare se tale
merce è destinata a essere immessa in consumo oppure se la stessa deve essere dichiarata per
l'importazione temporanea o per l'ammissione temporanea o per il transito essendo destinata a
uscire ("allo stato estero") dal territorio doganale brasiliano. In funzione della destinazione
21
che l'operatore economico intende imprimere alla merce, egli dovrà presentare la specifica
dichiarazione prevista per tale destinazione.
Il Brasile non ha aderito alla convenzione ATA. Il Carnet ATA è un documento doganale
internazionale che consente l‟introduzione temporanea delle merci destinate a fiere, mostre
ecc. (contemplate dai tre allegati alla Convenzione Doganale di Bruxelles), nonché dei
campioni commerciali (Convenzione Internazionale di Ginevra), senza dover prestare alle
dogane alcuna garanzia per l‟ammontare dei diritti relativi alle merci medesime.
Nel caso di beni introdotti in Brasile per essere esposti in fiere, congressi e in altre
manifestazioni di carattere scientifico, tecnico, commerciale o industriale, è prevista la
presentazione di una dichiarazione di importazione semplificata (DSI - Declaração
Simplificada de Importação), che deve essere presentata dalla persona fisica o giuridica
responsabile dell'organizzazione dell'evento in Brasile, con la prestazione di una garanzia per
i diritti sospesi. La garanzia sarà svincolata all'atto della riesportazione dei beni.
Importazione finalizzata all’esportazione - Drawback
Il regime del drawback, creato per Decreto Legge n. 37/66, è l‟esenzione o la sospensione
delle imposte di importazione, per materie prime o prodotti vincolati ad un obbligo di
esportazione.
I beni che sono compresi in questo regime sono le materie prime, i prodotti destinati
all‟imballaggio, gli animali destinati alla macellazione, i prodotti semi-lavorati, i componenti
di macchinari e veicoli. Il monitoraggio della regolarità delle operazioni di drawback è
effettuato elettronicamente attraverso la segreteria del commercio estero (SECEX3) e il
Sistema integrato di commercio estero (SISCOMEX4).
Le operazioni consentite per usufruire dell‟agevolazione Drawback sono le seguenti:
Trasformazione della materia prima per l‟ottenimento di un prodotto;
Lavorazione che modifichino un semi-lavorato in prodotto o un prodotto in prodotto di altra
utilità;
Assemblaggio di componenti con altri componenti che definiscano un nuovo prodotto;
Confezionamento o riconfezionamento del bene quando l‟imballaggio altera la presentazione
del prodotto e non sia destinato soltanto al trasporto.
Importazione di macchinari produttivi
Secondo la legislazione brasiliana, per regola generale, l‟importazione di macchinari e
attrezzature usate non è consentita se non in caso di mancanza di produzione nazionale.
Sempre per ragioni di protezione della produzione interna, il dazio doganale per
l‟importazione di macchinari produttivi nuovi passa, per regola generale, attraverso la verifica
di similarità rispetto alla produzione nazionale. L‟esame di similarità della produzione
nazionale è di competenza del Dipartimento delle Operazioni di Commercio Estero (DECEX)
che svolge la sua attività di verifica attraverso consultazioni pubbliche disponibili sul sito del
Ministero del Commercio Sviluppo, Industria e esteri (MDIC). Lo scopo di questa verifica è
3 www.secexbr.com
4 www.siscomex.com.br
22
concedere protezione all‟industria brasiliana. La verifica di similarità viene effettuata anche
tramite confronto tra le proposte dei produttori nazionali e del produttore estero, rivedendo i
criteri di prezzo, tempo e caratteristiche tecniche. Quando è comprovata l‟esistenza della
produzione nazionale, la licenza di importazione è rifiutata e DECEX fornisce i dati del
produttore nazionale. La decisione del DECEX può essere impugnata dall‟importatore. Gli
strumenti giuridici che disciplinano la materia sono il Decreto n. 6.759/09, l‟Ordinanza
SECEX N. 10/2010 e il Decreto DECEX n. 08/91.
L’importazione di macchinari usati
L‟importazione di beni usati è soggetta alla concessione della licenza non automatica di
importazione da ottenersi prima dell‟imbarco. I casi previsti all‟art. 36 dell‟Ordinanza
SECEX. 10/2010, Capo I (importazioni), sono soggetti alle procedure descritte nel DECEX
ordinanza n. 8 del 1991, con cambiamenti MDIC ordinanze n. 235 del 07 dicembre 2006 e n.
77, aggiornati al 17 agosto 2010. Come detto, l‟importazione di macchinari usati non è
consentita laddove macchinari similari siano prodotti nel Paese. Il concetto di similarità è in
verità esteso anche a quei macchinari prodotti internamente che, pur non essendo destinati
esclusivamente alla produzione per cui sono preposti, possano comunque assolvere al risultato
finale del prodotto richiesto.
Il procedimento di similarità
La richiesta di importazione, una volta inoltrata, sarà resa pubblica dalla Secretaria de
Comércio Exterior e l‟industria nazionale potrà pronunciarsi circa l‟esistenza di macchinari
similari nazionali nel termine di 30 (trenta) giorni. Tale procedimento non si applica:
• per i beni palesemente assenti nella produzione nazionale;
• per i beni corredati da attestati di inesistenza di produzione nazionale, rilasciati da entità
rappresentative dell‟industria nazionale brasiliana;
• per i beni usati identici a nuovi con ex-tarifário, stabilito in conformità alla Risoluzione
CAMEX Nº 35, del 22 novembre 2006.
La Circolare n. 77/2009 ha agevolato l‟importazione dei macchinari usati eliminando la
necessità di corredare la domanda con l‟attestazione relativa alla vita utile del macchinario e
la relazione tecnica del macchinario stesso. Ai sensi dell‟art. 39 del Decreto Legge n. 10 del
24 maggio 2010, l‟analisi della produzione nazionale relativa alle richieste di importazione è
effettuata periodicamente sul sito web MDIC5.
Esenzioni per i Mondiali di Calcio 2014
Il governo brasiliano ha recentemente creato il Regime Speciale di Tassazione “RECOM”,
che prevede alcuni sgravi fiscali, di competenza del governo federale, legati alla costruzione e
all‟attrezzamento degli stadi in vista dei Mondiali di Calcio 2014. Le società che possiedano
un progetto approvato per la costruzione, espansione, riforma o modernizzazione degli stadi
di calcio in conformità al Decreto Legge citato, potranno beneficiare della sospensione dei
contributi e tributi PIS/PASEP, COFINS, IPI, nel caso di acquisto o importazione di
macchine, apparecchiature, strumenti ed attrezzature nuovi destinati alla costruzione degli
5 www.desenvolvimento.gov.br
23
stadi di calcio. Secondo la regola generale, l‟esenzione d‟imposta sarà possibile soltanto
nell'ipotesi in cui il prodotto che si intenda importare non abbia similare nazionale in Brasile.
I benefici tributari concessi dal Decreto Legge si applicheranno ad acquisizioni ed
importazioni realizzate entro il 30 giugno 2014. Le imprese eventualmente interessate
dovranno essere abilitate al RECOM entro 31 dicembre 2012.6
Barriere tariffarie
La legislazione brasiliana non prevede particolari misure restrittive alle importazioni di
prodotti italiani, fatta eccezione per alcuni generi alimentari. I dazi di importazione possono
però essere molto pesanti e sono ovviamente in stretta correlazione con le misure che il
governo locale intende adottare per proteggere il mercato interno.
Classificazione delle merci in ingresso
In base alla normativa doganale brasiliana, le merci in arrivo in Brasile, in funzione del paese
di origine, vengono classificate in 4 distinte categorie, con il loro conseguente
assoggettamento a diversi livelli tariffari:
1. merci provenienti da altri Paesi del Mercosur (e che rientrano nell'ambito degli accordi
di unione doganale): non vengono assoggettate a dazio;
2. merci che beneficiano della clausola della "nazione più favorita" (MFN - Most
Favoured Nation): la tariffa MFN si applica alle merci originarie (in base alla nozione di
"origine comune" o "origine non preferenziale") di un Paese appartenente al WTO o di un
Paese che abbia stipulato con il Brasile un accordo bilaterale che contenga la clausola in
argomento (*);
3. merci che beneficiano di un trattamento preferenziale: la tariffa preferenziale (più
bassa della tariffa MFN) si applica alle merci originarie (secondo la nozione di "origine
preferenziale") di un Paese con il quale il Brasile ha stipulato un accordo daziario
preferenziale: Paesi GSTP, Paesi LAIA, Paesi PTN, etc.;
4. merci diverse dalle precedenti: la tariffa ordinaria ("general rate") si applica alle merci
(comprese le merci di origine non determinata) che non beneficiano dei trattamenti
agevolati sopra indicati.
(*) Per le merci originarie dai paesi appartenenti alla UE (come attestato dal certificato di
origine comune o non preferenziale), il Brasile applica la clausola della nazione più favorita
(“MFN – Most Favoured Nation”).
Al fine di poter beneficiare delle riduzioni daziarie, l'importatore brasiliano deve esibire in
dogana il certificato di origine o altro certificato previsto dall'accordo, rilasciato dalle
competenti autorità del paese esportatore.
In caso di dubbi sulla corretta classificazione della merce (e sulla conseguente individuazione
del regime tariffario), l'importatore può chiedere una decisione ("ruling") preventiva alla
dogana.
6 www.copa2014.questionpro.com
24
Le principali imposte che gravano sulle importazioni in Brasile di merce includono:
1. il Dazio (I.I. = Imposto de Importação)
Imposta che incide su tutti i prodotti importati provenienti da paesi con i quali il Brasile non
ha un accordo di collaborazione che preveda la sua esenzione totale o parziale. Tra detti paesi,
possono essere citati quelli appartenenti al Mercosur, oltre a Cile, Bolivia, Venezuela,
Messico ecc. Detta imposta viene calcolata direttamente sul valore CIF della merce e la
relativa aliquota varia da prodotto a prodotto.
2. l’IPI (Imposto sobre Produtos Industrializados, ovvero Imposta sui Beni Lavorati)
Imposta che incide anche sui prodotti fabbricati in Brasile, ma con una diversa base di
calcolo. Nel caso di un prodotto importato, l‟IPI viene calcolata sul valore CIF + Dazio. Come
succede con il dazio, l‟aliquota dell‟IPI varia da prodotto a prodotto e gode di esenzioni in
alcuni casi e per alcune origini.
3. l’ICMS (Imposto sobre a Circulação de Mercadorias e Serviços, ovvero Imposta sulla
Circolazione delle Merci e dei Servizi)
Calcolata sul valore CIF + Dazio + IPI + Altre Spese di Sdoganamento/Imposte e sull‟ICMS
stessa (detto calcolo “sotto cento”). È un‟imposta statale (ovvero dello Stato membro della
Federazione), che incide su tutti i livelli dell‟operazione di vendita, dal produttore fino al
consumatore finale. L‟ICMS, imposta equivalente all‟IVA, è dovuta/pagata dal fabbricante
e/o commerciante. L‟aliquota ICMS è territoriale, nel senso che varia da uno Stato all‟altro
della Federazione brasiliana, con oscillazioni dal 7% al 18% in conformità con la legislazione
interna dello Stato dove transita la merce. A San Paolo, per la maggior parte dei prodotti, le
aliquote variano dall‟8,8% al 18%.
4. l’AFRMM (Adicional de Frete para Renovação da Marinha Mercantil, ovvero
Addizionale sul Nolo Marittimo)
È un‟imposta che è stata creata alfine di generare un fondo per favorire il rinnovo della
Marina Mercantile Brasiliana e quindi, del 25% sul valore del nolo marittimo. In base ad una
recente disposizione doganale, l‟aliquota del 25% viene applicata non solo al puro nolo
marittimo, ma anche a tutte le spese in qualche modo collegate al trasporto marittimo,
incidendo quindi anche sul trasporto terrestre o ferroviario all‟origine, sui costi di messa a
bordo e magazzinaggio all‟origine ecc. (è quindi molto importante consultare
preventivamente uno spedizioniere con base in Brasile per sapere cosa menzionare nei
documenti di imbarco).
5. PIS (Programma de Integração Social) e COFINS (Contribuição para o
Financiamento da Seguridade).
Il calcolo di tali imposte nell‟importazione (la metodologia di calcolo è diversa per i prodotti
fabbricati in Brasile) è piuttosto complesso e dipende da un grande numero di variabili che
includono, oltre al valore CIF della merce, il dazio, l‟IPI, l‟ICMS e altre tasse inerenti allo
sdoganamento.
25
Si sottolinea che l'ICMS regolato nelle operazioni di importazioni va a credito di imposta,
ovvero potrà essere dedotto dalla ICMS inerente all‟attività aziendale da essere versata
mensilmente. Vale la stessa regola per l'IPI. Nel caso di tale imposta, però, attivo fisso o no, il
credito fatto può essere utilizzato immediatamente e non in varie rate. PIS e COFINS
nell'importazione sono nella quasi totalità dei casi un costo per l'azienda.
Altre tasse/spese inerenti allo sdoganamento includono:
Magazzinaggio presso il Magazzino Doganale:
ufficialmente può arrivare allo 0,65% sul valore CIF, ma con un buon spedizioniere si
possono contrattare condizioni migliori, sia come costi che come criterio di addebito;
Tassa di Desconsolidação (una sorta di sdoganamento dei documenti di imbarco):
può variare da US$ 50 a US$ 100 per polizza di carico o container;
Liberazione della polizza di carico c/o l’armatore (B/L free):
intorno a US$ 50;
Capatazia (THC di sbarco):
per un container da 20‟ = R$ 340;
per un container da 40‟ = R$ 460;
Onorario del dichiarante doganale:
in media dello 0,8% sul valore CIF (ammontare minimo di R$ 450 e massimo di R$ 1.500). È
consigliabile contrattare un valore fisso per l‟operazione doganale;
SDA (una sorta di minimo sindacale per gli spedizionieri doganali):
2% sul valore CIF (ammontare minimo di R$ 292 e massimo di R$ 584).
Da contrattare assolutamente assieme al valore dell‟onorario;
Spese Varie (fotocopie, trasporto ecc): circa R$ 150.
La struttura del calcolo del prezzo all’ingresso7:
( ( (CIF) x II) x IPI ) x ICMS x PIS/COFINS = LOCAL PRICE
CIF: Costo, Assicurazione e trasporto
II: Imposta d‟Importazione definita dal codice NCM (= Dazio)
IPI: Imposta sul Prodotto Industrializzato definito dal codice NCM
ICMS: Imposta sul valore aggiunto (=IVA)
18% nello Stato di San Paolo
12% nello Stato di Espirito Santo
17% nello Stato di Santa Catarina
PIS/COFINS: tasse e contribuzioni con finalità sociali
7 Si veda la tabella per la stima dei costi di importazione in “Appendice”.
26
Agevolazioni fiscali
In Brasile esistono tre eccezioni, sempre di carattere temporaneo, al regime ordinario daziale
dettato dalla Tariffa Esterna Comune (Tarifa Externa Comum - TEC) e precisamente il
regime “Ex-Tarifàrio”, il regime della Carenza (“Desabastecimento”) e il regime della Lista
delle Eccezioni alla Tariffa Esterna Comune TEC (“Lista de Exceções à Tarifa Externa
Comum – TEC”).
Regime “Ex-Tarifàrio”
Per ridurre i costi di investimento e modernizzare il parco industriale nazionale, così come per
migliorare l‟infrastruttura dei servizi interni, attraverso l‟acquisizione di beni di capitale non
prodotti in Brasile, può essere sollecitata la riduzione temporanea della Imposta di
Importazione al 2% (anziché del normale 14%) per un periodo di due anni, attraverso il
meccanismo Ex-Tarifàrio.
Questa riduzione temporanea di aliquota può essere concessa unicamente sui Beni di Capitale
(BK) e sui Beni di Informatica e Telecomunicazione (BIT), così come per i loro componenti,
rientranti nella definizione di BK e BIT della TEC, a condizione che sia comprovata
l‟inesistenza di produzione nazionale per tali beni o componenti. La concessione di tale
regime è fornita attraverso una risoluzione della Camera di Commercio Esteriore (CAMEX)8
previo parere del Comitato di Analisi dell‟Ex Tarifario (CAEX)9, costituito all‟interno del
Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero (MDIC)10
.
I beni per i quali è concessa l‟agevolazione Ex-Tarifàrio godono di un codice temporaneo
“Ex” creato ad hoc nell‟ambito dei codici doganali brasiliani (NCM), con una numerazione
propria e descrizione dei macchinari o componenti. La risoluzione CAMEX n. 35 del 22
novembre 2006, determina il procedimento di richiesta dell‟agevolazione Ex-Tarifàrio. Le
domande vanno indirizzate alla Segreteria del MDIC in due copie, di cui una indirizzata alla
Segreteria della Receita Federal del Brasile.
Ai sensi della Decisione CMC n. 56/2010, il Brasile è autorizzato fino al 31 Dicembre 2012,
in carattere eccezionale e transitorio, a mantenere l‟attuale regime di importazione dei Beni di
Capitale (BK). Per quanto riguarda i Beni di Informatica e Telecomunicazione (BIT), il
Brasile è autorizzato fino al 31 Dicembre 2015 ad applicare aliquote di importazione
differenti rispetto a quelle ordinarie TEC, inclusa l‟aliquota 0 (zero)11
.
Il regime della Carenza (“Desabastecimento”)
Per attenuare il disequilibrio dell‟offerta e della domanda data da carenza di prodotti nel
Mercosur, la Risoluzione 08/08 del Gruppo Mercato Comune (GMC), permette che uno Stato
Parte applichi riduzioni temporanee di aliquota di importazione dei codici tariffari inseriti
nella TEC, per un periodo determinato e limitato a quote predeterminate.
Questo meccanismo, di carattere eccezionale, viene applicato ai beni che si inquadrino in una
delle seguenti situazioni:
8
www.mdic.gov.br/sitio/interna/interna.php?area=1&menu=1920
9 www.mdic.gov.br/sitio/interna/interna.php?area=2&menu=1171&refr=338
10 www. mdic.gov.br
11 Tutte le decisioni del CMC relative ai beni per i quali è concessa l‟agevolazione Ex-Tarifàrio, possono essere
consultate nel sito del Mercosul all‟indirizzo www.mercosul.gov.br/normativa/decisoes
27
1. Impossibilità di un normale flusso di beni, in ragione dello squilibrio tra domanda ed
offerta.
2. Esistenza di produzione locale ma assenza di giustificazione economica per
ampliamento della produzione, in ragione delle caratteristiche del processo di
produzione e/o della quantità di prodotti richiesta.
3. Esistenza di produzione locale ma esuberanza della domanda di prodotto per
esportazione.
4. Esistenza di produzione locale di beni similari, ma non rispondenti alla caratteristiche
specifiche richieste nel processo di produzione dello Stato Parte.
5. Carenza di produzione regionale di una materia prima per un determinato utilizzo,
anche nel caso della presenza locale di una materia prima che consenta un utilizzo
similare mediante un processo di produzione alternativo.
La risoluzione CAMEX n. 10 del 14 marzo 2011 ha definito il procedimento per le domande
di riduzione temporanea ed ha creato il Gruppo Tecnico di Attuazione della Risoluzione
GMC 08/08.
Le domande vanno rivolte a:
Ministério da Fazenda - Secretaria de Acompanhamento Econômico SEAE12
Esplanada dos Ministérios, Bloco "P" Edifício-Sede, 3º andar, sala 301 –
Brasília – DF - CEP 70048-900 - Tel: (61) 3412-2355 - Fax (61) 3412-1752
Nell‟ambito del SECEX, ogni altra informazione può essere ottenuta presso:
Departamento de Negociações Internacionais – DEINT
Coordenação Geral de ALADI e MERCOSUR
Esplanada dos Ministérios, Bloco J, sala 714 - Brasília DF - CEP 70053-900
Tel. (61) 2027-8287 - Fax. (61) 2027-7385 - e-mail: deint@mdic.gov.br
Il regime della Lista delle Eccezioni alla Tariffa Esterna Comune - TEC
Gli Stati Parte del Mercosur, al momento della costituzione della TEC, sono stati autorizzati
ad adottare meccanismi di aggiustamento delle tariffe di importazione nazionali, attraverso la
Lista delle Eccezioni, per periodi definiti.
Attualmente, con Decisione CMC n. 58/10, il Brasile è autorizzato a mantenere, fino al 31
dicembre 2015, una lista di 100 codici NCM, quali eccezione al TEC. Queste eccezioni
temporanee possono contemplare aliquote inferiori o superiori al TEC.
Ogni domanda volta ad ottenere l‟inclusione di un codice nel regime delle eccezioni, per il
primo semestre del 2012, dovrà essere presentata alla Segreteria Esecutiva del CAMEX entro
il giorno 10 febbraio 2012.
Le domande vanno rivolte a:
Ministério do Desenvolvimento, Indústria e Comércio Exterior
Esplanada dos Ministérios, Bloco J, sala 702 - Brasília DF, CEP 70053-900
Tel. (61) 2027-7050/ 2027-7090 - e-mail: camex@mdic.gov.br
12
Per ogni altra informazione è possibile consultare la pagina web della SEAE – reduções tarifárias:
www.seae.fazenda.gov.br/servicos_main/reducao
28
Barriere non tariffarie
Diverse sono le barriere non tariffarie che regolano ed in alcuni casi limitano l‟importazione
in Brasile di alcune categorie di prodotto. In particolare è opportuno sottolineare che:
• Un aspetto molto importante in materia è l‟assenza di una normativa che regoli
l‟importazione in Brasile di campioni di prodotto, che si traduce in complessità
amministrative decisamente anomale e prive di trasparenza, dove l‟applicazione della
normativa doganale viene spesso effettuata in maniera piuttosto arbitraria. Infatti, è
praticamente impossibile, per le aziende intenzionate a saggiare il mercato locale, introdurre
campionature di prodotto senza prima aver ottenuto la preventiva autorizzazione del Ministero
dell‟Agricoltura, che deve essere tra l‟altro necessariamente richiesta per il tramite di un
importatore locale.
• Anche il mancato allineamento con le pratiche OECD (Organization for Economic Co-
operation and Development) in materia di prezzi di trasferimenti, profitti e regole fiscali intra-
gruppo, combinato con il complesso sistema tributario interno (che include molteplici
imposte a cascata), crea una serie di difficoltà alle imprese europee che intendono operare in
Brasile.
• Oltre alla presenza di barriere non tariffarie che riduce la competitività dei prodotti italiani,
esiste la concorrenza di prodotti locali che, sotto bandiera italiana, presentano la dicitura “tipo
italiano”. Tutto ciò trae in inganno il consumatore brasiliano il quale pensa di acquistare un
prodotto italiano che effettivamente è brasiliano, il quale comunque soddisfa i gusti del
consumatore medio. Se consideriamo che i prodotti italiani si collocano già ad un livello alto
di qualità/prezzo, non trovando spazio nelle classi medie, vengono automaticamente spinti
fuori dal mercato. Il mercato è conteso da grandi gruppi nazionali ed esteri oltre che da una
serie di cooperative di produttori. Il consumo di questi prodotti avviene maggiormente nel
Sudest e Sud del Paese, dovuto alla forte presenza di colonie italiane e tedesche ed al clima
più adatto, se paragonato a quello delle altre regioni del Paese.
Seguono alcune regolamentazioni attuali in base al settore di riferimento:
PRODOTTI AGROALIMENTARI
• L‟Italia ha ottenuto a fine 2008 la prerogativa del “Pre-listing”, in base alla quale le autorità
italiane possono indicare le aziende autorizzate ad esportare in Brasile senza attendere lo
svolgimento di controlli individuali. Tale procedura si applica sia ai prodotti di carne suina
che a quelli a base di latte.
• L‟importazione in Brasile di tutti gli insaccati con maturazione inferiore ai dodici mesi,
come i salami e le mortadelle, permane tuttora interdetta. In quest‟ultimo caso, la cottura oltre
i 120 gradi per lungo tempo non è stata considerata dalle autorità sanitarie pubbliche
brasiliane un elemento di assicurazione circa l‟eliminazione del rischio di diffusione di
malattie infettive.
• Il Brasile ha varato una nuova regolamentazione, in vigore dal 1 gennaio 2011, per le
etichettature dei prodotti di origine animale importati, che appesantisce in maniera esagerata
le procedure per i nostri esportatori. L‟Unione Europea ne ha chiesto la modifica e si è tuttora
29
in attesa delle decisioni del Ministero dell‟Agricoltura brasiliano.
• Per quanto concerne i vini, è stata modificata in senso meno restrittivo la legislazione
brasiliana laddove prevedeva che un prodotto per essere considerato vino non potesse
eccedere i 13 gradi alcolici (oltre i quali il prodotto veniva considerato “vino liquoroso” e
pertanto veniva applicata un‟imposta del 40% contro il 27% dei vini comuni). In base ad una
nuova normativa adottata a giugno 2011, le bottiglie di vino dovranno avere un‟etichetta anti-
contraffazione della “Receita Federal”, la cui apposizione rischia di ritardare ulteriormente le
procedure di sdoganamento dei vini importati.
MACCHINARI INDUSTRIALI E COMPONENTI MECCANICI
• Analoghe difficoltà sono state riscontrate anche nel comparto dei macchinari industriali;
nonostante l‟importatore locale possa ufficialmente adottare una procedura più semplificata
per importare i macchinari esteri di cui necessita, le associazioni produttrici brasiliane del
settore possono opporsi adducendo l‟esistenza di un prodotto nazionale simile avente le stesse
caratteristiche del prodotto importato, rendendo quindi quanto mai complesse le procedure per
l‟importazione.
• Recentemente il governo brasiliano ha deciso di varare una legge che pone delle barriere
non tariffarie sull'import di automobili e di componenti al fine di proteggere le aziende
manifatturiere del Paese, in seguito alla rivalutazione del Real che ha raggiunto il massimo da
10 anni a questa parte, rendendo meno competitivi i prodotti fabbricati in loco. Si prevede che
questa misura colpirà soprattutto gli acquisti da Giappone, Corea del sud, Messico e Stati
Uniti. Le licenze per importare veicoli avranno tempi più lunghi per il rilascio - si parla di un
periodo di circa 2 mesi - mentre prima era concessa in maniera quasi automatica.
COSMETICI
• Per quanto riguarda i cosmetici, è stato riscontrato un allungamento delle procedure per la
certificazione sanitaria dei suddetti prodotti da parte dell‟ente governativo ANVISA. Si tratta
di forme protettive delle aziende locali e di quelle straniere ormai stabilmente insediate nel
paese, come ad esempio le aziende francesi qui operanti con propri impianti produttivi. Il
Brasile, in questo settore è il terzo mercato mondiale dopo gli USA e il Giappone, per le
aziende italiane quindi il potenziale di mercato è estremamente alto e giustificherebbe un
investimento produttivo nel paese.
ALTRI SETTORI
• Nel settore medico esistono ostacoli burocratici dovuti all‟eccessiva regolamentazione
prevista dall‟ANVISA (Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria) a cui si aggiungono
complicati processi di concessione (a seguito di visita ispettiva di ogni singola azienda
esportatrice) del certificato GMP – Good Manufacturing Practice, necessario per
commercializzare apparecchiature mediche e farmaci in Brasile.
• Il settore del trasporto marittimo mantiene varie restrizioni tra cui imposte discriminatorie
e l‟impossibilità per gli operatori marittimi dell‟UE di essere attivi.
30
• Esistono restrizioni anche nel settore delle riassicurazioni. Infatti, dal 2007, anno in cui è
stato smantellato il monopolio brasiliano di riassicurazione, le autorità brasiliane continuano a
rifiutare l‟offerta internazionale di servizi di riassicurazione.
Esportazione di merci dal Brasile
Coloro che intendo esportare merce dal Brasile devono registrarsi nel “Registro de Exportador
e Importador” (REI) ed ottenere una specifica licenza d‟esportazione. La merce inviata fuori
del territorio brasiliano in via definitiva, compresa quella oggetto di riesportazione a seguito
di temporanea importazione, forma oggetto di dichiarazione di esportazione (DE - Declaração
de Exportação), mediante caricamento della stessa nel sistema informativo delle dogane
(Sistema Integrado de Comércio Exterior - Siscomex).
La dichiarazione di esportazione deve essere supportata dalla seguente documentazione:
fattura commerciale di vendita ("Nota Fiscal");
documenti di trasporto (per esempio: manifesto internazionale di carico);
altri documenti richiesti dalla natura della merce esportata e dalla sua destinazione (per
esempio: certificato d'origine, certificato fitosanitario, etc.).
Il sistema elabora le informazioni e classifica l'operazione in una delle seguenti categorie:
canale verde ("canais verde"): la merce non viene sottoposta a controllo;
canale arancione ("canais laranja"): viene eseguito il controllo documentale della merce in
partenza;
canale rosso ("canais vermelho"): viene eseguito il controllo fisico e documentale della
merce in partenza.
Importazione in Italia di merce proveniente dal Brasile
Per importare merce proveniente dal Brasile occorrono i seguenti documenti:
la fattura commerciale;
il packing list;
i documenti di trasporto.
Il Brasile viene considerato un paese in via di sviluppo. In virtù di tale qualifica, in sede di
importazione nel territorio UE, i prodotti dal medesimo originari godono del Sistema di
Preferenze Generalizzate (S.P.G.), istituito dall'Unione Europea nel 1971. Tale regime di
favore è attualmente disciplinato dal Regolamento (CE) n. 732/2008 del Consiglio, del
22 luglio 2008, relativo all‟applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate
per il periodo dal 1° gennaio 2009 al 31 dicembre 2011. L'esportatore brasiliano, al fine di
consentire all'importatore italiano di eseguire lo sdoganamento dei beni con pagamento di un
dazio ridotto o a dazio zero, deve inviare allo stesso l'apposito modello FORM A. Questo
31
modello viene emesso dall'autorità doganale brasiliana su richiesta dell'esportatore, la quale
deve essere supportata dalla documentazione atta a dimostrare la spettanza del beneficio.
Zona Franca Manaus (ZFM)
L'unica zona franca del paese è quella di Manaus, creata con Legge n. 3.173 del 6 giugno
1957 e ratificata con Decreto Legge n. 288 del 28 febbraio 1967. La sua vigenza è prevista
fino al 2033 e l'amministrazione è coordinata da un'agenzia di sviluppo regionale, la
SUFRAMA. Manaus è un'area di libero commercio ed è stata creata con l'obiettivo di favorire
lo sviluppo di una regione penalizzata dalle grandi distanze nei confronti dei principali centri
commerciali. Per poter installare un'attività produttiva nella zona franca di Manaus è
necessario presentare apposita domanda alla SUFRAMA, la quale in caso di parere
favorevole richiederà il progetto industriale completo. Le aziende che si trovano nella zona
franca godono di esenzioni fiscali e doganali; inoltre le società che ottengono l'approvazione
del SUFRAMA per i propri progetti ricevono gratuitamente i terreni per la loro installazione e
le infrastrutture necessarie. La ZFM comprende tre poli economici: commerciale, industriale
ed agricolo. Il polo industriale, con circa 600 aziende e 500.000 dipendenti, è considerato la
base di sostentazione della zona franca. Attualmente a Manaus sono presenti 500 aziende
industriali, 6 mila commerciali ed un distretto agricolo e della pastorizia che occupa un'area di
589.334 ettari, per complessivi 140.000 posti di lavoro. Le aziende principali ivi insediate
operano nei segmenti elettrici, elettronici, chimico e delle due ruote. La produzione principale
è rivolta ai telefoni cellulari, apparecchi audio-video, televisori, ciclomotori e motocicli.
Incentivi per la ZFM13
Incentivi Federali
Imposta di Importazione (II) – Riduzione dell‟88%. In caso di beni a carattere informatico,
la riduzione è proporzionale al valore aggiunto nazionale.
Imposta sui Prodotti Industrializzati (IPI) – Esenzione totale.
Imposta sul Reddito (IR) – Riduzione del 75% ma a condizione che l‟utile sia re-investito.
Contributi Sociali (PIS e COFINS) – Aliquota zero per i ricavi e per le vendite interne
all‟Amazzonia. Riduzione al 3,65% (con eccezioni) per prodotti finite venduti nel resto del
paese.
Incentivi Statali
ICMS (equivalente dell’IVA) – Credito incentive dal 55% al 100% ma con obbligo di
contribuzione per supportare l‟educazione, il turismo, la ricerca e sviluppo.
Incentivi sugli investimenti
Nel parco industriale di Manaus l‟investitore ha a disposizione il terreno a prezzo simbolico.
L‟area destinata all‟attività industriale è di 3,9 milioni di ettari, di cui 1,7 milioni già insediati.
13
www.suframa.gov.br
32
2.2. INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI
I flussi di capitali esteri nel mercato brasiliano hanno registrato un trend positivo nel 2010 e
nel 2011 (oltre US$ 30.000 miliardi) e si prevede che la buona performance possa continuare
anche nei prossimi quattro anni.
Provenienza geografica degli IDE in entrata
INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI - IDE
Valori in milioni di dollari US $
Paese 2004 2005 2006 2007 2008 2009
1 Paesi Bassi 7.704,9 3.207,9 3.494,9 8.116,1 4.623,7 5.721,8
2 Stati Uniti 3.977,8 4.644,2 4.433,7 6.039,2 6.918,0 4.878,3
3 Spagna 1.054,9 1.220,4 1.513,8 2.163,5 3.787,5 3.415,2
4 Germania 794,7 1.269,3 848,3 1.756,8 1.036,6 2.549,2
5 Francia 485,9 1.458,4 744,6 1.214,4 2.856,1 2.136,5
6 Giappone 243,2 779,1 647,5 463,6 4.098,8 1.672,6
7 Canada 592,5 1.435,3 1.285,5 818,4 1.438,0 1.371,4
8 Isole Cayman 1.521,8 1.078,2 1.974,4 1.604,5 1.554,7 1.092,0
9 Cile 21,8 102,7 26,7 715,8 263,4 1.026,7
10 Regno Unito 275,4 153,3 395,2 1.003,5 641,0 1.025,2
11 Australia 5,9 926,0 117,0 493,8 1.153,4 706,6
12 Norvegia 26,6 43,2 339,1 255,5 176,0 667,4
13 Lussemburgo 746,9 139,1 745,1 2.855,3 5.937,3 536,8
14 Isole Vergini 245,4 254,5 280,2 371,5 1.046,6 403,2
15 Portogallo 570,2 334,6 300,3 468,1 1.025,9 377,0
16 Svizzera 364,6 341,5 1.631,0 858,6 772,9 369,1
17 Bermuda 210,9 38,9 514,7 1.497,6 1.038,1 359,9
18 Italia 429,2 345,7 200,7 259,0 326,3 214,7
19 Svezia 89,9 32,9 19,3 57,9 52,5 213,5
20 Uruguay 160,6 169,2 229,5 212,5 422,0 195,0
21 Messico 60,3 1.661,2 781,7 408,8 220,2 166,4
22 Colombia 0,4 1,6 232,0 167,1 54,2 151,1
23 Panama 150,5 165,6 139,3 143,9 96,0 132,2
24 Rep. di Corea 23,7 168,0 109,5 265,1 631,0 131,9
25 Belgio 8,1 685,6 271,5 83,1 72,6 91,7
26 Singapore 1,3 42,3 78,7 24,6 91,2 91,2
27 Cina 4,4 7,6 6,7 24,3 38,4 82,0
28 Argentina 80,5 112,2 125,0 71,1 125,6 80,1
29 Cipro 0,0 0,1 0,3 5,0 45,7 70,3
30 Ungheria 0,1 - 10,2 0,5 106,4 61,3
31 Altri 412,9 596,3 735,0 1.285,5 3.236,3 453,8
Totale 20.265,3 21.414,9 22.231,3 33.704,6 43.886,3 30.444,0
Fonte: Banco do Brasil disponibili a tutto il 31 dicembre 2009
33
Il dato sulle fusioni e sulle acquisizioni all'estero, che rappresenta il fattore propulsore per
l'aumento significativo nel flusso di IDE, ha raggiunto in Brasile i US$ 9,4 miliardi nel 2010.
Nel 2011, il Brasile ha attratto US$ 65 miliardi di investimenti diretti esteri, con un
incremento del 168% rispetto al 201014
. Rispetto all‟entità di tali investimenti, la maggior
parte sono superiori a US$ 1 miliardo (29,3% del totale, pari a US$ 7.758 miliardi), seguiti da
investimenti che si collocano nella fascia compresa tra il miliardo e i US$ 500 milioni
(17,2%).
L‟Italia è solo al 18esimo posto tra i paesi investitori in Brasile. Nel 2009 l‟Italia ha investito
US$ 214,7 milioni, contro i US$ 5,7 miliardi investiti dai Paesi Bassi, la capolista, i US$ 4,9
miliardi degli Stati Uniti, e i US$ 3,4 miliardi della Spagna. Anche Germania e Francia hanno
forti interessi in Brasile, insieme al Giappone e al Canada.
Il radicamento delle iniziative imprenditoriali italiane in Brasile riflette, sostanzialmente il
flusso migratorio dei secoli scorsi. E difatti il 57 % delle imprese italiane è ubicato nello Stato
di San Paolo, il 10% in Minas Gerais, il 9% in Rio de Janeiro, il 7% in Paraná, il 4% in Rio
Grande do Sul (4 %), un ulteriore 4% nello Stato di Espirito Santo e il 3% in Santa Catarina.
Altro dato importante riguarda le motivazioni che hanno indotto le imprese italiane a
costituire una presenza stabile in Brasile. Se queste, infatti, sono state per molti anni
principalmente da ricondursi al basso costo della manodopera e di altri fattori produttivi e
quindi di natura “labour seeking” o “resources seeking”, ora molto spesso le motivazioni sono
di natura “market seeking”, considerando la natura di mercato parzialmente “protetto” del
Brasile e l‟aumento della domanda interna, nonché più in generale legate al fatto che il paese
rappresenta una porta di ingresso per il Mercosur.
Tuttavia, ancora alla data odierna, molte aziende italiane puntano prevalentemente ad
esportare i propri prodotti in Brasile, con ciò limitando notevolmente le potenzialità di un cost
saving derivante dalla produzione locale e dai maggior benefici e ritorni economici del
servizio just in time con presenza in loco. La partecipazione italiana agli IDE (Investimenti
Diretti Esteri) non riflette il reale potenziale che l‟imprenditoria italiana potrebbe apportare in
Brasile, come generalmente riconosciuto da economisti e dalla classe dirigente dei due paesi.
Tradizionalmente, gli investimenti sono effettuati dalle grandi imprese, (Fiat, Iveco, CNH,
Campari, Ferrero, Magneti Marelli, Telecom, Generali Assicurazioni, Barilla, per citarne
alcune) ma negli ultimi anni anche le PMI stanno investendo in Brasile, con iniziative di
minor impatto ma potenzialmente interessanti, in quanto portatrici del substrato di esperienza,
tecnologia, innovazione e know how, tipico della nostra impresa. La motivazione relativa agli
investimenti è radicalmente cambiata negli ultimi anni e nasce dalla volontà di servire il
mercato locale in un‟ottica di lungo periodo.
La Legge
La disciplina normativa degli investimenti in Brasile è basata sulle Leggi del Capitale
Straniero n. 4.131 del 3 settembre 1962 e n. 4.390 del 29 agosto 1964, regolate dal Decreto n.
55.762 del 17 febbraio 1965 e successive modifiche.
14
Fonte Ubi Banca
34
Concetto di capitale straniero
Secondo la Legge n. 4.131/62, i capitali stranieri sono “i beni, le macchine e le attrezzature
entrati in Brasile senza spesa iniziale di divise, destinati alla produzione di beni o servizi,
cosi come le risorse finanziarie o monetarie portate nel Paese per l’applicazione in attività
economiche, sempre che, in entrambe le ipotesi, appartengano a persone fisiche o giuridiche
residenti, domiciliate o con sede all’estero”.
Restrizioni
È vietata la partecipazione di capitale estero nello sviluppo di attività:
• nel settore dell'energia nucleare;
• nella prestazione di servizi postali e telegrafici;
• nella prestazione di servizi sanitari e
• nell‟industria aerospaziale.
Esistono restrizioni alla partecipazione di capitale estero in:
• istituzioni finanziarie;
• società o enti assicurativi e
• società prestatrici di servizi di trasporto aereo.
L‟investimento estero nel mercato interno di titoli e beni mobiliari è limitato per:
• le società di investimento;
• i fondi di investimento e
• per i portafogli di beni immobiliari di persone fisiche e giuridiche residenti all‟estero.
Regolamentazione degli investimenti di portafoglio
La legge brasiliana non impedisce né limita gli investimenti di portafoglio nel paese ai non
residenti. Occorre registrarsi nel registro rilasciato dalla CVM (Commissione per i Valori
Mobiliari), avvalendosi di un‟istituzione finanziaria e di un rappresentante legale, oltre ai
normali adempimenti quali l‟ottenimento del codice fiscale brasiliano: CPF (Cadastro de
Pessoas Físicas) oppure CNPJ (Cadastro Nacional de Pessoas Jurídicas).
Gli investitori non residenti in Brasile sono esenti dall‟imposta sul reddito inerente ai
guadagni di capitale sulle operazioni realizzate in Borsa.
Gli utili, però, ottenibili sugli investimenti in titoli a reddito fisso o variabile sono soggetti a
tassazione pari al 10% quando provengano da investimenti in fondi a reddito variabile,
operazioni di swap e operazioni realizzate sui mercati di liquidazione futura, fuori borsa,
oppure del 15% negli altri casi, compresi gli investimenti finanziari a reddito fisso e gli
interessi sul capitale proprio. Gli investitori esteri provenienti dai cosiddetti paradisi fiscali
sono soggetti alle stesse regole stabilite per i residenti e domiciliati in Brasile.
Oltre all'Imposta sul Reddito, gli investimenti dei non residenti sono soggetti alla
Contribuzione Provvisoria sul Movimento Finanziario (CPMF) pari allo 0,38%, salvo quegli
investimenti realizzati in Borsa oppure nel mercato "over the counter". Inoltre, sono soggetti
all'Imposta sulle Operazioni Finanziarie (IOF) calcolata sul controvalore in R$
dell‟investimento al tasso di cambio in vigore alla data d‟ingresso del capitale, la cui aliquota
attualmente è dello 0%, potendo tuttavia essere aumentata fino al 25%, se ritenuto opportuno
dal Ministero delle Finanze. È in corso di approvazione una normativa che esenta dal
pagamento di imposte l‟acquisto di titoli pubblici da parte di investitori stranieri.
35
Rimessa di utili
Di regola, non esistono restrizioni alla distribuzione e all‟invio degli utili all‟estero.
Doppie imposizioni
Per evitare le doppie imposizioni e prevenire le evasioni fiscali in materia di imposte sul
reddito, l‟Italia ed il Brasile hanno sottoscritto un trattato il 3 ottobre 1978, entrato in vigore il
1º gennaio 1982, che si applica alle persone fisiche e/o giuridiche residenti in ciascuno degli
Stati contraenti nelle sue suddivisioni politiche o amministrative o dei suoi enti locali,
qualunque sia il sistema di prelievo.
Le imposte attuali su cui si applica la Convenzione sono:
• Brasile: l‟imposta federale sul reddito, esclusa l‟imposta sulle rimesse eccedenti e sulle
attività di minore importanza;
• Italia: l‟imposta sul reddito delle persone fisiche, l‟imposta sul reddito delle persone
giuridiche e l‟imposta locale sui redditi ancorché riscosse mediante ritenuta alla fonte15
.
Reinvestimento di utili
In conformità alla Legge del Capital Straniero, i reinvestimenti sono utili ottenuti da imprese
con sede in Brasile ed attribuiti a residenti e domiciliati all‟estero, ma reinvestiti nella stessa
impresa in cui provengono o in un altro settore dell‟economia nazionale.
Rimpatrio del capitale
Il capitale straniero registrato presso la Banca Centrale potrà essere in qualsiasi momento
rimpatriato, senza previa autorizzazione.
Le rimesse che vengono ad eccedere la quantità registrata saranno considerate come guadagni
di capitale in beneficio dell‟investitore straniero, essendo pertanto soggette alla detrazione del
15% a titolo di imposta sui redditi.
Registrazione del capitale straniero
La società ricevente l‟investimento straniero deve registrarsi nel Dipartimento di Informatica
del Banco Centrale del Brasile e all‟esito positivo, effettuare la registrazione del capitale.
Ottenuto un numero di identificazione potrà effettuare il cambio del capitale investito in una
delle sedi del Banco Central do Brasil.
Finanziamenti disponibili dall’Italia per iniziative imprenditoriali in Brasile16
• Crediti all'Esportazione contributi agli interessi su finanziamenti bancari per esportazioni
di beni di investimento Decreto Legge n. 143/98, Capo II, ex Legge n. 227/77;
• Finanziamenti agevolati per programmi di inserimento sui mercati esteri (Legge n. 133/08,
art. 6, comma 2, lett. a);
15
Il trattato può essere consultato on line in versione portoghese (www.receita.fazenda.gov.br) e italiana
(www.finanze.it/export) 16
Per approfondimenti si veda www.simest.it oppure www.mincomes.it
36
• Finanziamenti agevolati per la patrimonializzazione delle PMI esportatrici (Legge n.
133/08, art. 6, comma 2, lett. c - delibera CIPE n. 112/09);
• Costituzione di Imprese all'estero - partecipazione della Simest al capitale di imprese estere
(Legge n. 100/90 e successive modifiche);
• Costituzione di Imprese all'estero in paesi extra-UE - contributi agli interessi sul
finanziamento della quota di partecipazione dell'impresa italiana (Legge n. 100/90, art.4);
• Fondo di Venture Capital per supportare gli investimenti in aree quali: Cina, Federazione
Russa, Mediterraneo, Africa, Medio Oriente, Balcani e America Centrale e Meridionale;
• Fondo di Venture Capital per imprese start up;
• Finanziamenti agevolati per studi di prefattibilità, fattibilità e programmi di assistenza
tecnica, collegati a investimenti italiani all'estero (Legge n. 133/08, art. 6, comma 2, lett.
b);
• Servizi di assistenza e consulenza professionale alle imprese - Ricerca Partner/opportunità
d'investimento - Parchi industriali - Advisory - Procurement;
Finanziamenti disponibili dall’Italia per l’interscambio commerciale con il Brasile17
Il Banco do Brasil ha posto in essere degli strumenti di finanziamento finalizzati al sostegno
della collaborazione commerciale tra Italia e Brasile.
Tra questi:
• Finanziamento import, finanziamento diretto all‟importatore brasiliano, sia a breve che a
medio-lungo termine, a tassi internazionali;
• IC a termine (Import Credit);
• Forfait (Sconto pro-soluto), strumento per lo smobilizzo dei crediti export;
• Capitale di Giro in Italia (working capital);
• Capitale di Giro in Brasile (working capital) per le aziende start-up;
• Prestazioni di garanzie (commerciali - bid / advance / performance bond);
• Incasso di documentate;
• Conferma e Sconto di LC (Lettera di credito).
Incentivi e Finanziamenti dal Brasile ad aziende brasiliane
Gli incentivi possono essere sotto forma di agevolazioni fiscali o tributarie o relative ad
acquisto di terreni o altro, in funzione del progetto che viene proposto. Di norma questi
17
Per approfondimenti si veda: www.bb.com.br
37
incentivi sono a carattere statuale e possono essere oggetto di specifica trattazione in relazione
al progetto stesso.
Esistono inoltre diversi finanziamenti incentivanti per lo sviluppo e la crescita dell‟attività di
impresa, i più noti sono:
1. Il BNDES Automatico (Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale)
Finanziamenti per progetti di espansione, ampliamento, modernizzazione e l‟acquisto di
impianti e attrezzature nuove da fornitori nazionali iscritti al BNDES. Possono accedere le
micro, piccole e medie imprese localizzate nello Stato e con sede nel Paese. Nel caso che la
sede sia all‟estero deve essere fatta una valutazione specifica. Il finanziamento arriva al 75%
del valore dell‟investimento con un tasso agevolato. Il tempo massimo del finanziamento è di
60 mesi compresi i 18 mesi di utilizzo e i 6 mesi di pre-ammortamento. Le garanzie devono
essere reali per un minimo del 130% del valore finanziato.
2. Il FINAME
Finanziamento per l‟acquisto isolato di macchine ed attrezzature nuove da produttori
nazionali iscritti al BNDES. Possono accedere le micro, piccole e medie imprese localizzate
nello Stato e con sede nel Paese. Nel caso che la sede sia all‟estero deve essere fatta una
valutazione specifica. Il finanziamento copre fino al 75% del valore dell‟investimento con un
tasso di interesse agevolato. Il tempo massimo del finanziamento è di 60 mesi compresi i 18
mesi di utilizzo e i 6 mesi di pre-ammortamento. Le garanzie devono essere reali per un
minimo del 130% del valore finanziato.
38
2.3. DISTRIBUZIONE – LA STRATEGIA DI VENDITA “ENTRY
LEVEL”
La decisione di affidarsi ad agenti o distributori locali che promuovano la vendita di prodotti
esteri può essere definita come strategia di ingresso a basso rischio e senza necessità di
investimento. Ovviamente la decisione e il successo di una simile iniziativa dipendono dalla
tipicità del prodotto e dalla capacità degli agenti/distributori selezionati di intervenire nel
mercato locale. Non tutti i prodotti sono concettualmente idonei ad essere venduti all‟estero
per il tramite di agenti o distributori. Un conto è vendere un bene di consumo, un altro è
promuovere un componente meccanico o materiale tecnico in genere. In quest‟ultimo caso la
vendita tramite distribuzione locale sarà più difficile e comunque meno performante,
soprattutto se il prodotto proposto richiedesse assistenza tecnica e servizio post-vendita. Un
conto è vendere agli OEM, che tipicamente consentono una programmazione di produzione e
di consegna, un altro è rivolgersi all‟After Market, che richiede il prodotto in loco “pronta
consegna”. Se il prodotto destinato al mercato fosse un bene di consumo a catalogo (i prodotti
del settore agroalimentare per citare un esempio), la scelta di un
importatore/distributore/agente potrà essere quella corretta, a condizione che
l‟importatore/distributore sia qualificato, di comprovata esperienza e con un portafoglio
clienti adatto alle peculiarità del prodotto stesso. Se invece si trattasse un componente
meccanico, oppure una soluzione tecnica che si innesca in impianti più complessi, oppure un
prodotto che necessita di personalizzazioni, di progettazione e di servizio post vendita, allora
la scelta di affidarsi ad agenti o distributori, tipicamente pluri-marca, potrà risultare
insoddisfacente. Ma, in ogni caso, la scelta di affidarsi ad agenti o distributori locali non
consentirà di “comandare” il mercato, di promuovere il brand, di imporre la propria strategia
di vendita. Ancora una volta, la decisione dipende dalla visione relativa al mercato e di quanto
si sia disponibili ad investire in quel mercato. Il mercato brasiliano è in forte crescita e, pure
con le preoccupazioni della spinta inflazionistica, si stima che la crescita sia duratura nel
medio-lungo periodo. Pensando al programma federale di investimenti nelle infrastrutture
PAC, iniziato nel 2007, è difficile pensare a battute di arresto del processo di
ammodernamento della rete stradale, ferroviaria, dei porti e della logistica in genere. È un
paese che fonda la crescita principalmente sulla domanda interna di consumo, in tutti i settori,
su un territorio di 8,5 milioni di Kmq e 190 milioni di persone. È quindi un paese su cui
pensare di scommettere con una presenza diretta, con una società propria, con una propria
organizzazione.
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Basso rischio d‟impresa
Nessun costo di investimento
Svantaggi
Costi elevati di importazione
Incapacità di dettare le proprie regole e
strategie commerciali
39
Strategia “Entry Level”: I PRINCIPALI CONTRATTI
• Contratto di Agenzia e Contratto di Distribuzione
• Contratto di Rappresentanza Commerciale
• Contratto di Franchising
• Contratto di Vendita Internazionale
Contratto di Agenzia e Contratto di Distribuzione
Il contratto di agenzia è definito dall‟art. 710 del codice civile brasiliano come “l’accordo tra
proponente ed agente secondo il quale l’agente si obbliga a promuovere la vendita di beni o
servizi del preponente, senza vincolo di subordinazione e contro corrispettivo.”
Lo stesso articolo definisce anche il contratto di distribuzione come sottospecie del contratto
di agenzia. Trattasi di un contratto di agenzia nel quale i beni del preponente da
commercializzare rimangono in possesso ed a disposizione dell‟agente/distributore.
In tale ambito, il preponente si obbliga a vendere continuativamente e a condizioni di favore i
suoi prodotti al distributore, che rivenderà gli stessi in una zona determinata. È quindi
possibile affermare che il contratto di distribuzione è fattispecie analoga, per similitudine, al
contratto di concessione di vendita di diritto italiano.
Condizioni del contratto
Analogamente al diritto italiano, gli elementi caratteristici del contratto di agenzia e/o di
distruzione sono l‟indicazione delle parti, l‟oggetto, la zona, l‟eventuale esclusiva,
l‟ammontare della provvigione, la durata, l‟indennità.
Forma
L‟ordinamento brasiliano non richiede la forma scritta ma evidentemente sarà necessario
stipulare l‟accordo per iscritto, con indicazione chiara e specifica di ogni pattuizione.
Durata
Il contratto potrà essere stipulato per un tempo determinato o indeterminato fatto salvo, in
quest‟ultima ipotesi, il diritto di recesso in ogni momento, con indicazione di un congruo
termine di preavviso.
Provvigioni e spese
La provvigione spettante all‟agente potrà essere determinata in misura fissa o su base
percentuale. Generalmente le provvigioni sono dovute per tutte le vendite effettuate nella zona
di esclusiva, comprese quelle dirette del preponente.
Il diritto alla provvigione matura alla conclusione del contratto e anche se il contratto non
abbia trovato esecuzione per fatto imputabile al preponente.
Il diritto alla provvigione è assoluto. La provvigione dovrà essere corrisposta per tutti gli
affari promossi dall‟agente, indipendentemente dalle cause di risoluzione del rapporto.
40
Contratto di Rappresentanza Commerciale18
La Legge Federale n. 4.886/65 prevede una particolare figura di agente e precisamente quella
del Rappresentante Commerciale.
Il Contrato de Representação Comercial si differenzia dal contratto di agenzia per la natura
tipicamente commerciale dell‟attività trattata. È quindi utilizzabile per ogni iniziativa
commerciale. Il rappresentante commerciale è una figura professionale iscritta in un albo
specifico. Possono essere iscritte tanto le persone fisiche quanto le persone giuridiche che non
siano inibite all‟esercizio di attività commerciale. Dal punto di vista giuridico, il rapporto che
si instaura con un rappresentare commerciale iscritto all‟albo tutela significativamente il
preponente, che evita ogni rischio di rivendicazione da parte dell‟agente di un rapporto
subordinato. Al rappresentante commerciale può essere attribuito il potere di concludere affari
in nome e per conto del preponente. In tal caso sarà opportuno fissare i limiti di prezzo,
termini e condizioni.
Contratto di Franchising
Il contratto di franchising (Franquia Empresarial) è disciplinato dalla Legge Federale n. 8.955
del 15 dicembre 1994. È definito come la distribuzione esclusiva o semi-esclusiva di prodotti
del franchisor, unitamente ai segni distintivi e know how di quest‟ultimo. Il franchisee
beneficerà del know how e dei prodotti del franchisor contro pagamento di un‟entry fee e/o di
royalties. Per accordare protezione al franchisee, l‟ordinamento brasiliano richiede che
l‟affiliante, prima della sottoscrizione del contratto, consegni all‟affiliato una circolare di
offerta contenente i dati più rappresentativi relativi alla propria azienda e ai propri prodotti, il
profilo richiesto, le informazioni di dettaglio relative all‟investimento iniziale, ai minimi di
scorta e ai requisiti di carattere commerciale, all‟entry fee e alle royalties, ai nominativi degli
altri affiliati, al territorio che viene assegnato con o senza esclusiva, agli obblighi di acquisto.
La circolare di offerta dovrà inoltre contenere la bozza di contratto proposto.
Il contratto deve essere redatto in forma scritta e, qualora comporti un trasferimento di
tecnologia, dovrà essere registrato presso l‟Istituto Nazionale di Proprietà Industriale (INPI).
Contratto di Vendita Internazionale
Il Brasile non ha ratificato la Convenzione di Vienna sulla vendita internazionale di merce. La
relativa disciplina non è quindi applicabile con forza cogente nei rapporti commerciali tra
Italia e Brasile. Fermo restando che l‟ordinamento brasiliano, come quello italiano, lascia
ampia discrezionalità alle parti per la definizione dei propri accordi commerciali che non
siano contrari a leggi imperative o a norme di ordine pubblico, resta quindi il problema della
scelta della legge applicabile e del foro competente.
In realtà questo tema è generalmente considerato come uno dei maggiori ostacoli per la
definizione di accordi di carattere internazionale poiché ciascuna delle parti tenderà a
richiedere l‟applicazione della legge e del foro nazionale. Molto spesso la parte
contrattualmente più forte “spunta” la condizione ritenuta più favorevole. A ben vedere però,
si tratta di un problema sopravalutato, spesso animato dal principio di non conoscenza delle
leggi e del sistema giudiziario di controparte piuttosto che da una reale esigenza di tutela.
18
Per un modello di Contrato de Representação Comercial si veda il capitolo 10, “Appendice”.
41
Nella disamina dei costi/benefici difatti, potrà in realtà essere più conveniente adire il giudice
del luogo di controparte secondo le leggi locali, piuttosto che rischiare un‟eccezione di
incompetenza, oppure ottenere un tiolo esecutivo in patria per poi sottoporlo al giudizio di
delibazione dell‟autorità estera e comunque avere necessità di un supporto legale estero per
l‟esecuzione della stessa. Oppure risulterà più semplice, come tante volte accade nella pratica
degli affari, rimettere la controversia ad uno strumento di risoluzione amichevole (Alternative
Dispute Resolution) e, in caso di protrarsi della lite, ad un arbitrato internazionale. A tale
proposito, l‟ordinamento brasiliano consente l‟arbitrato come mezzo di risoluzione delle
controversie alternativo a quello giudiziale19
.
19
Si veda il capitolo “Contesto Giuridico” paragrafo “Arbitrato” nella presente guida.
42
2.4. COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ COMMERCIALE – LA
STRATEGIA DI VENDITA INTERMEDIA
L‟imprenditore che ha visitato, conosciuto e capito l‟attuale situazione economica, sociale e
politica del Brasile, si sarà probabilmente reso conto delle opportunità che offre il mercato in
ogni suo settore merceologico. Ciò nonostante, il Brasile non è per tutti. I costi di trasporto, i
dazi di importazione e il meccanismo impositivo dei beni importati rendono indubbiamente
più costoso il prodotto importato rispetto a quello nazionale. Requisito fondamentale per
un‟iniziativa commerciale di successo è quindi che il prodotto che si intende esportare possa
competere nel mercato brasiliano.
Diversi sono i fattori che possono rendere competitivo un prodotto nel mercato brasiliano: il
“Made in Italy”, il design, l‟assenza o un ristretto numero di comparables per livello tecnico o
qualitativo. In tutti questi casi, probabilmente, si potrà intraprendere un‟iniziativa di successo,
pur dovendo competere con prezzi più onerosi. Si dovrà quindi puntare all‟alta gamma,
oppure a quei prodotti peculiari che per tecnologia, qualità e grado di innovazione, li rendono
appetibili ad operatori specializzati. Ma se questi fattori rendono peculiare il prodotto italiano,
a maggior ragione si dovrà pensare di radicare in loco una struttura propria e una propria
organizzazione. La scelta di costituire una società commerciale è un passaggio intermedio,
probabilmente di transizione, un trampolino di lancio che consentirà di valutare, se l‟iniziativa
commerciale troverà un riscontro positivo nel mercato, l‟opportunità di effettuare maggiori
investimenti in ambito produttivo, attraverso la creazione di una società produttiva o
l‟acquisizione di una partecipazione in una società locale. Gli investimenti necessari per la
costituzione di una società commerciale e per la creazione di una propria organizzazione di
vendita verranno valutati a priori attraverso la costituzione di un accurato business plan.
Il primo passo è quindi la ricerca e l‟individuazione del proprio referente locale.
Il dato di esperienza porta ad affermare che gli incarichi a società specifiche di ricerche di
mercato non portano spesso a risultati soddisfacenti. È molto più proficuo conoscere il
mercato, i competitors, la comparazione dei prodotti similari, attraverso la selezione di
personale specifico, che per esperienza diffusa deve essere locale. Affermare che le
esperienze di successo degli imprenditori si fondano sulla loro capacità di circondarsi di
collaboratori capaci e preparati è dire una banalità. Eppure questo aspetto non è sempre
valutato con la giusta attenzione. E questo elemento è doppiamente rilevante per le iniziative
imprenditoriali all‟estero.
Un buon metodo per selezionare il “corretto partner” all‟estero è quello di redigere il profilo
del candidato ideale e di affidarne la ricerca tra gli operatori già attivi nel settore. Attraverso
le interviste dei candidati si potrà ottenere un duplice risultato. Quello di capire se il candidato
risponde alle aspettative e quello di ottenere tutte le informazioni rilevanti relative al settore di
riferimento. Si potrà scegliere una figura più commerciale oppure quella più gestionale. Un
mix tra le due è quella ideale. Il candidato ideale deve conoscere ed operare nel proprio
mercato ma deve anche essere in grado di costruire il business plan, di organizzare l‟azienda,
di dirigere la rete distributiva, di governare le logiche di import-export, di fornire
tempestivamente un sistema di reportistica adeguato ed efficiente. Una risorsa che risponda a
queste caratteristiche è costosa nel mercato brasiliano, ma sicuramente è un ottimo
43
investimento. Un consiglio: si predisponga da subito un sistema di controllo periodico sui
conti, attraverso il responsabile italiano oppure attraverso un commercialista o revisore
indipendente locale.
Assieme alla nuova risorsa si dovrà quindi selezionare e decidere il catalogo dei prodotti
destinati al mercato brasiliano. Ci si dovrà concentrare sulla scelta sulle linee di prodotto
specifiche rispetto al mercato e ai clienti che si intende servire, limitandosi, per ragioni di
costo e di scorte, a quelle che potranno rappresentare il maggiore volume del fatturato.
Si dovrà quindi decidere dove allocare la sede della società, gli uffici e il magazzino. Questa
scelta dipende da molteplici fattori: vicinanza ai clienti, logistica, opportunità fiscali e/o di
incentivazione di singoli Stati, costo della locazione e della manodopera. In ogni caso, la
scelta cadrà probabilmente su uno Stato del sud-est o del sud e, tra questi, Minas Gerais,
Espìrito Santo, Sao Paulo, Paranà, Santa Catarina e Rio Grande do Sul, considerando che
l‟insieme di questi Stati raggruppa il 75% del mercato totale.
Lo Stato di San Paolo è quello maggiormente appetibile. In esso si concentrano istituzioni
finanziarie, le associazioni di ogni natura, le principali sedi degli OEM, gli eventi fieristici, gli
scambi commerciali. San Paolo è l‟aeroporto di arrivo per ogni viaggiatore estero, Santos è il
principale porto commerciale. San Paolo è lo Stato che produce maggiore ricchezza e che
consuma i beni maggiormente costosi, concentra uno dei due poli ceramici del paese (l‟altro è
in Santa Catarina), raggruppa aziende distributive in ambito meccanico, anche di origine
italiana, in particolare sull‟asse verso Campinas.
44
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Presenza diretta sul territorio
Conoscenza del mercato e gestione diretta
delle proprie politiche commerciali
Investimenti contenuti
Svantaggi
Costi elevati di importazione
Maggiori esigenze logistiche e tempi lunghi
di trasporto
45
2.5. COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ PRODUTTIVA –
LA STRATEGIA AVANZATA
Per gli imprenditori che hanno già avviato con successo un‟iniziativa commerciale in Brasile,
lo sbocco naturale è quello di avviare un‟attività di assemblaggio e/o produzione locale.
Questa decisione si fonda sulla consapevolezza che il nuovo mercato è oramai “il corretto”
mercato, su cui poter contare per un‟attività proficua e durevole. È un passaggio importante,
in termini di investimenti, organizzazione e risorse. Ma ci consentirà di diventare oltremodo
competitivi, abbassando il costo del prodotto di oltre il 20%, per effetto dell‟eliminazione del
dazio di importazione e della semplificazione della base di calcolo delle imposte sul prodotto.
Infatti, come dettagliato nel capitolo “Barriere Tariffarie”, il costo del prodotto importato in
Brasile è frutto di un calcolo su valore cumulato, mentre le imposte relative al prodotto
nazionale sono sempre calcolate sul costo del prodotto.
Una particolare attenzione andrà posta all‟acquisto dei macchinari di produzione. Anche in tal
caso, le barriere non tariffarie dei macchinari importati impongono regole severe.
Tendenzialmente, in Brasile non è ammessa l‟importazione di macchinari usati se macchinari
similari vengono prodotti sul territorio federale. È ammessa invece l‟importazione di
macchinari nuovi, che tuttavia scontano il dazio di importazione con una tariffa inversamente
proporzionale al grado di produzione di prodotti similari sul territorio. La scelta di macchinari
di produzione locale, se possibile, risulterà quindi la più economica.
Anche la dotazione delle risorse finanziarie necessarie per l‟investimento dovrà essere
valutata attentamente. Sono sconsigliati i prestiti della casa madre, soggetti a oscillazioni di
cambio difficilmente prevedibili, ma molto spesso rilevanti. Sono possibili fonti di
investimento su progetti di produzione da parte del BNDES (Banco Nacional de
Desenvolvimento) e relative linee di credito per acquisto di macchinari e attrezzature di
produzione nazionale, registrato nell‟Agenzia Speciale di Finanziamento Industriale
(FINAME).
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Maggiore competitività sul mercato
Abbattimento delle barriere tariffarie di
importazione
Autonomia gestionale
Svantaggi
Investimenti elevati
Costituzione, direzione e monitoraggio della
organizzazione della società estera
46
2.6. LA JOINT VENTURE CON UN PRODUTTORE LOCALE –
L’ALTERNATIVA
Una strada alternativa alla creazione di una società e di un‟organizzazione propria, è quella di
acquisire una quota di partecipazione in una società locale, oppure di costituire una new
company con l‟apporto in capitale dell‟impresa italiana e di quella locale.
È una strategia di ingresso molto diversa dalle precedenti. I vantaggi sono quelli di
beneficiare da subito di un‟organizzazione produttiva e commerciale già radicata nel mercato,
limitando gli investimenti. Gli svantaggi sono principalmente quelli di subire le logiche di
produzione e di mercato proprie dell‟imprenditore con cui ci alleiamo. Le linee di pensiero
sull‟ammontare della partecipazione nel capitale della società estera, se di maggioranza, di
minoranza o paritetica, sono tante e variegate ma, normalmente, dipendono dalle aspettative e
dalla natura stessa dell‟imprenditore italiano. Le logiche che stanno alla base della scelta
sull‟ammontare della partecipazione dipendono principalmente dai rapporti di forza tra le due
società e dall‟obiettivo che ci si pone.
Tipicamente, se si intende approvvigionarsi dalla società estera, ci si potrà accontentare di una
quota di partecipazione minoritaria. Non ci sarà interesse nella direzione della società ed anzi
potrà essere opportuno rimanerne estranei. L‟interesse sarà unicamente il prodotto, con la
migliore qualità e il minor prezzo.
Se invece si intende produrre e vendere nel mercato locale, si pretenderà di discutere e
decidere la propria visione e la propria strategia. Tendenzialmente si sarà quindi più propensi
a richiedere una partecipazione di maggioranza.
Quanto alla partecipazione societaria paritetica, normalmente le joint venture di lunga vita
sono veramente poche. Il principio, seppur nobile, di essere paritetici nella discussione e nella
decisione, molto spesso naufraga a fronte dei risultati aziendali e nelle relative scelte e
strategie.
Per quanto riguarda il mercato brasiliano, l‟imprenditore italiano dovrà probabilmente
aspirare a detenere una quota di maggioranza. Se si apporta tecnologia, innovazione, prodotto,
si richiederà di poter contare sulla propria società e sulla certezza che l‟attività di impresa sia
improntata allo sviluppo compatibile con la propria filosofia aziendale.
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Facilità d‟ingresso e sinergie derivanti dalla
presenza ed esperienza del partner locale
Facilità di accesso al mercato e agli strumenti
finanziari ed operativi
Svantaggi
Autonomia parziale: necessità di assorbire e/o
adeguarsi alle logiche del partner locale
Attenzione al controllo e al rapporto
fiduciario col partner
47
2.7. COSTITUIRE UNA SOCIETÀ IN BRASILE
Le succursali o filiali di società straniere in Brasile
La costituzione di succursali di società straniere in Brasile è disciplinata dalle disposizioni del
Decreto Legge n. 2.627 del 26 settembre 1940 (artt. dal 64 al 73) e della Normativa DNRC n.
81 del 5 gennaio 1999. La procedura di autorizzazione di una succursale o filiale di società
straniera è onerosa e sconta un iter burocratico molto complesso e farraginoso. Per tale
ragione è preferibile optare per la costituzione di società di diritto brasiliano.
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Costi di struttura limitati
Assenza di personale
Svantaggi
Procedura complessa ed onerosa
Lunghi tempi di approvazione
La Società Semplice
È una società di persone, disciplinata dagli artt. 997 a 1038 della Legge n. 10.406/2002 –
NCC. La società semplice prevede l‟unanimità dei voti per la modifica dello statuto, il diritto
di veto di ciascun socio per l‟ingresso di nuovi soci, il diritto di recesso anche senza giusta
causa. Inoltre la responsabilità dei soci è illimitata.
È generalmente utilizzata per le attività diverse da quelle d‟impresa, quali ad esempio di
natura scientifica, letterale o artistica. È adatta alla costituzione di holding, società di servizi
(consulenza, assistenza tecnica, studi professionali, trasferimento know-how) ma inidonea
all‟attività d‟impresa. Non gode di vantaggi fiscali rispetto alle società di capitali, che
pertanto vengono normalmente preferite dagli operatori stranieri.
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Idonea alla costituzione di holding o di
società di servizi
Maggior controllo gestionale ed operativo
delle attività
Svantaggi
Non idonea a svolgere attività commerciale o
produttiva
Responsabilità illimitata dei soci
Rigidità del sistema decisionale societario
48
La Società a Responsabilità Limitata (Ltda)
La “Sociedade Limitada - Ltda”, è regolata dal Nuovo Codice Civile brasiliano (Legge n.
10.406 del 10 gennaio 2002) ed è affine alle società a responsabilità limitata di diritto italiano.
La legge brasiliana accorda all‟atto costitutivo (il “Contrato Social”) un‟ampia libertà di
contenuto. I soci potranno quindi decidere di regolamentare i propri accordi nel modo che
riterranno più opportuno, evitando unicamente le disposizioni contrarie a norme imperative
del diritto brasiliano.
Soci: la legge brasiliana ammette la partecipazione di soci stranieri in società brasiliane, a
condizione che la società di nuova costituzione ("NewCo") venga costituita da almeno due
soci (brasiliani o esteri), persone fisiche o giuridiche. La Legge n. 12.441/2011, con
decorrenza gennaio 2012, ha introdotto la società a responsabilità limitata (LTDA) a socio
unico che, allo stato attuale, sembra consentita soltanto per il socio unico persona fisica.
Procuratore del socio straniero: la legge brasiliana richiede che i soggetti stranieri debbano
necessariamente nominare un procuratore brasiliano o straniero, ma residente in Brasile
conferendo il potere di rappresentanza legale dinanzi a terzi, nonché il potere di ricevere
citazioni giudiziali e notifiche in nome della mandante. Uno schema della procura potrebbe
essere quello riportato in Appendice20
.
Codice fiscale: affinché un investitore (persona fisica o giuridica) non residente in Brasile
possa validamente sottoscrivere, versare o acquisire quote di capitale di una società brasiliana
é necessario il codice fiscale, se persona fisica il CPF, se persona giuridica il CNPJ.
L‟ottenimento del codice fiscale è condizione necessaria per ogni attività quali, ad esempio,
invio del capitale sociale, apertura di c/c, stipula di contratti, assunzione di personale, etc.
Documenti: la documentazione necessaria per la costituzione di una Ltda include:
Se soci persone fisiche:
• certificato di nascita
• certificato di residenza
• certificato di Stato di famiglia
• certificato di Stato civile
• certificato Penale Generale
• certificato di carichi pendenti
• copia del passaporto
• CPF (codice fiscale brasiliano)21
Se soci persone giuridiche:
• atto costituivo
• statuto
• certificato camerale aggiornato
20
Vedi in Appendice: Procuração especial 21
È possibile richiederlo ed ottenerlo compilando il formulario on line al link:
www.receita.fazenda.gov.br/Aplicacoes/ATCTA/CpfEstrangeiro/fcpf.asp selezionando il paese ITALIA e
cliccando su FICHA.
49
• certificato Penale Generale
• certificato di carichi pendenti
• documento di identità del legale rappresentante
• verbale del CdA che conferisci i poteri per assumere la partecipazione estera.
Tutti i documenti devono essere legalizzati dalla struttura emittente, o tramite autentica
notarile. Tutti i documenti rilasciati dal Tribunale devono essere legalizzati in Procura.
I documenti dovranno poi essere legalizzati presso il Consolato del Brasile in Italia.
Socio Unico: il diritto brasiliano non ammette la società uni personale, se non per l‟ipotesi
residuale delle Società Sussidiarie Integrali. Tuttavia, la Legge n. 12.441/2011, con
decorrenza gennaio 2012, ha introdotto la società a responsabilità limitata a socio unico. La
legge prevede che anche una sola persona, col beneficio della responsabilità limitata al
capitale sottoscritto e versato, possa detenere la totalità del capitale sociale, che non dovrà
essere inferiore a 100 salari minimi, somma attualmente pari a R$ 54.500. Si discute se la
legge, indicando le “persone”, intenda persone fisiche o anche persone giuridiche. Il
chiarimento è atteso nel breve periodo.
Contrato Social: il “Contrato Social” è l‟atto costitutivo e statuto della società. La legge
brasiliana per le società a responsabilità limitata, come nel nostro ordinamento attuale,
prevede un contenuto molto ampio e ampia facoltà discrezionale dei soci. Uno schema di
Contrato Social (contenente limitazioni di potere per l‟amministratore) potrebbe essere quello
riportato in Appendice22
. Il Contrato Social deve essere registrato nella Junta Comercial
competente rispetto alla sede sociale. La responsabilità dei soci è perfetta, cioè limitata alle
quote sociali sottoscritte. I soci rispondono solidalmente per il versamento dell‟intero capitale
sociale. Come in Italia, le quote di capitale della Ltda non sono rappresentate da certificati
azionari. Non esiste tuttavia un libro soci; la qualifica di socio discende direttamente dal
Contrato Social.
Capitale sociale: la legge non richiede un capitale minimo, che potrà essere stabilito a
discrezione dei soci, soprattutto in considerazione dei flussi di cassa stimati per lo start-up.
L‟entità del capitale sociale assume tuttavia notevole rilievo nei requisiti di meritevolezza
valutati dal sistema bancario, qualora la società intenda fare ricorso a finanziamenti.
Il capitale sociale potrà essere aumentato in qualsiasi momento con semplice delibera
dell'Assemblea dei Soci, nuova redazione e iscrizione del Contrato Social. I versamenti di
capitale disposti dai soci non residenti in Brasile dovranno essere registrati presso la Banca
Centrale del Brasile. Investimenti di capitale e conseguenti rimesse (rimpatrio di capitale) al
socio straniero non sono soggetti a tassazione, a condizione del fatto che vengano registrati
presso la Banca Centrale.
Amministratori: la Sociedade Limitada è rappresentata e gestita da uno o più amministratori
(il “Direttore” o la “Diretoria”), che hanno compiti, responsabilità e finalità analoghe a quelle
22
Vedi “Instrumento particular de constituicao de sociedade limitada”
50
previste dal diritto italiano per l‟amministratore unico o per il consiglio di amministrazione.
La legge brasiliana prevede che gli amministratori siano persone fisiche residenti in Brasile
(l‟amministratore persona giuridica non è ammesso). Il Contrato Social può prevedere
limitazioni di potere in capo agli amministratori. La registrazione del Contrato Social presso
la competente Junta Comercial ne assicura efficacia erga omnes. Al termine di ogni esercizio
sociale, l‟assemblea ordinaria dei soci deve approvare il bilancio relativo all‟esercizio
precedente. Tuttavia non v‟è obbligo di deposito del bilancio, che quindi, a differenza di
quanto accade in Italia, non è pubblico. L‟attuale normativa prevede la possibilità, anche per
le società a responsabilità limitata, di nominare un consiglio fiscale (collegio sindacale),
composto di 3 o più membri residenti e domiciliati in Brasile, che non possono essere gli
amministratori o i responsabili di altri organi della società, il coniuge o i loro parenti fino al
terzo grado.
Quorum deliberativi nell’assemblea dei soci:
Maggioranza Delibera
51%
Revoca e nomina dell‟amministratore non nominato nell‟atto costitutivo
(CC, art. 1076 e art. 1071, II e III);
Remunerazione dell‟amministratore nelle ipotesi di non indicazione nell‟atto
costitutivo (CC, art. 1076 c/c art. 1071, IV);
Richiesta di concordato preventivo (CC, art. 1076 c/c art. 1071, VIII);
Esclusione di un socio per giusta causa, ove previsto nel contratto sociale
(CC, art. 1085).
67% Revoca dell‟amministratore indicato nell‟atto costitutivo.
75,1% Qualsiasi delibera.
Limitazione dei poteri agli amministratori: la legge brasiliana consente che le decisioni di
maggiore rilevanza vengano previamente autorizzate dall‟assemblea dei soci.
Sarà opportuno redigere una lista di tali decisioni, inserirla nel Contrato Social e registrare
quest‟ultimo nella Junta Comercial.
Operatività aziendale: l‟operatività aziendale di società che abbiano ad oggetto la
fabbricazione e/o importazione/esportazione e/o compravendita di beni, è subordinata alla
licenza industriale (Licença Operacionar), commerciale (Inscriçao Estaduar) e di
importazione (RADAR).
51
Procedimento di Costituzione: Fasi e Termini
Fasi Tempi
• Ottenimento da parte dei soci della Partita IVA/
codice fiscale (CNPJ/CPF) Da 1 a 4 settimane dall'ultima formalità sui documenti dei soci
• Registrazione presso la Junta Comercial Da 1 a 2 settimane dall‟ottenimento del
codice fiscale
• Iscrizione a partita IVA presso il Fisco Federale
(CNPJ) 20 giorni
dalla registrazione in Junta Comercial
• Registrazione dei soci e della NewCo presso la
Banca Centrale del Brasile (BACEN) 1 settimana dall'iscrizione nel CNPJ
• Iscrizione presso le Autorità fiscali comunali
(CCM) 1 settimana dall'iscrizione nel CNPJ
• Registrazione presso le Istituzioni di
Previdenza Sociale (INSS e CEF) 1 settimana dall'iscrizione nel CNPJ
• Registrazione di modifica statutaria
(trasformazione dell'oggetto) presso la Camera
di Commercio
5 giorni
dal deposito in Camera di Commercio
• Richiesta di emissione di "Inscriçao Estadual"
presso il Fisco dello Stato di Sao Paulo 60/90 giorni dalla data della richiesta
• Aggiornamenti dei dati presso le Autorità
fiscali comunali (CCM) e Previdenziarie
(INSS/CEF)
Entro 30 giorni dal rilascio dell'lnscriçao Estadual
Attività Commerciali: nel caso di attività commerciali (compravendita di beni) l'iter di
costituzione è maggiormente complesso in quanto l'emissione del CNPJ (di competenza
Federale) avverrà contemporaneamente al rilascio della c.d. "Inscriçao Estadual", da parte
dell‟Autorità fiscale statale (necessaria per lo svolgimento di attività commerciali e per il
pagamento dell'IVA - ICMS, di esazione statale), con tempi maggiori dovuti alla necessità di
effettuare un‟ispezione in loco presso il magazzino della NewCo, da parte dell'Autorità
Federale Statale. Pertanto, l'ottenimento della piena capacita di agire della NewCo viene
differito al momento dell'emissione della Inscriçao Estadual, con termini dilatati e con
l'inconveniente di ritardare, di conseguenza, l'inizio delle attività dell'impresa. In tal caso, per
l'emissione dell'lnscriçao Estadual l'impresa dovrà eleggere domicilio presso una sede con
magazzino adeguato allo stoccaggio delle merci da importare o stipulare un contratto con un
magazzino di logistica terziarizzato, che metterà a disposizione della NewCo uno spazio
adibito. Ottenuta l'lnscriçao Estadual, sarà possibile richiedere la licenza di import-export
(c.d. "RADAR simplificado"), nei limiti di US$ 150mila per semestre (che sarà emesso entro
30 giorni dal deposito della richiesta, a condizione che gli incartamenti siano completi ed in
assenza di richiesta di chiarimenti da parte delle autorità).
Successivamente all'emissione del "RADAR simplificado" (dopo almeno 6 mesi di
funzionamento per dimostrare uno storico di turnover), sarà richiesto il c.d. RADAR
Ordinario, che autorizzerà l'importazione per importi superiori al minimo semestrale di cui
sopra.
52
Attività industriali: nel caso di attività industriali (produzione o assemblaggio di prodotti), il
sito produttivo sarà oggetto di ispezioni da parte delle Autorità competenti, al fine di ottenere
la licenza previa di installazione ("LP/LI") e la licenza definitiva di fabbricazione ("LO").
Ove si intenda delegare la fabbricazione a terzisti, la legge postula ugualmente che l'impresa
che delega la fabbricazione a terzi sia titolare delle licenze di fabbricazione. A condizione che
venga individuato un terzista adeguato (vincolato da contratto di confidenzialità e senza
ingenti debiti di lavoro, al fine di evitare la successione nelle obbligazioni dello stesso, con i
propri dipendenti, dedicati alle linee), sarà possibile estendere le licenze detenute dal terzista
alla NewCo. Altrimenti sarà necessario procedere con affitto diretto. L'indicazione di attività
industriali nello statuto della NewCo, è pertanto condizionata al fatto di individuare
previamente un terzista o un capannone adeguato alle attività che si dovranno svolgere.
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Responsabilità limitata al capitale
Ampia libertà di contenuto statutario
Assenza di limite minimo di capitale sociale
Assenza dell‟obbligo di pubblicazione del
bilancio
Il diritto di recesso è esercitabile per qualsiasi
modificazione dello statuto
Svantaggi
Quorum deliberativi qualificati per
determinate materie
Responsabilità solidale dei soci per il
versamento del capitale sociale
Il capitale sociale deve essere integralmente
versato nel termine indicato in statuto.
53
La Società per Azioni o Società Anonima (S.A.)
La Società per Azioni o Società Anonima (S.A.) è disciplinata dalla Legge n. 6.404 del 15
dicembre 1976, e successive modifiche (l'ultima è quella della Legge n. 10.303 del 31 ottobre
2001). La legislazione brasiliana è analoga a quella italiana per le Società per Azioni.
Capitale Sociale: il capitale sociale deve essere composto da almeno due soci, la cui
responsabilità è limitata al capitale sottoscritto, anche se non integralmente versato. La legge
dispone l'obbligo di depositare in un apposito conto corrente almeno il 10% del capitale
sottoscritto, che sarà svincolato all‟avvenuta registrazione.
Costituzione e Registrazione: la registrazione delle S.A. avviene nella Junta Comercial e
sarà poi oggetto di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale o su altro organo di informazione
autorizzato. Le S.A. possono costituirsi per sottoscrizione pubblica o privata. La costituzione
mediante sottoscrizione privata richiede la formalità dell'atto pubblico notarile. È ammesso il
conferimento di beni in natura, previa perizia di valore dei beni conferiti. Tuttavia almeno il
10% del capitale dovrà essere sottoscritto in denaro.
Statuto: il capitale sociale può essere sottoscritto o autorizzato. Lo statuto delle società con
capitale sociale autorizzato deve stabilire il limite entro il quale il capitale può essere
aumentato senza necessità di ulteriore autorizzazione.
Azioni: il capitale è rappresentato da azioni che possono avere diversa natura, in funzione dei
vantaggi, dei diritti e delle restrizioni previste dallo statuto. Lo statuto può autorizzare
l'emissione di diverse classi di azioni: ordinarie, privilegiate o con partecipazione agli utili o
al voto.
Altri titoli: oltre alle azioni, le S.A. possono emettere altri titoli: "partes beneficiarias",
"bonus de subscriçao" e "debentures". Le regole relative alla titolarità ed alla circolazione
delle azioni si estendono parimenti a questi titoli, sebbene gli stessi non siano rappresentativi
del capitale sociale.
I "partes beneficiarias" sono i titoli senza valore nominale che conferiscono ai titolari il diritto
di partecipare nella misura del 10% agli utili di esercizio. Tali titoli non possono offrire
nessun altro dei diritti attribuiti invece agli azionisti, ad eccezione di quello relativo al
controllo dell'attività degli amministratori della società. Lo statuto può disciplinare il riscatto
delle "partes beneficiarias" mediante capitalizzazione delle riserve appositamente create.
Le società con capitale autorizzato possono emettere titoli negoziabili, denominati “bonus de
subscriçao”. Questi titoli conferiscono ai loro titolari il diritto di sottoscrivere azioni in
occasione degli aumenti di capitale ed alle condizioni stabilite negli stessi certificati.
I “debentures” sono titoli che attribuiscono ai titolari diritti di credito nei confronti della
società emittente. Il valore nominale, le condizioni principali, i diritti e le garanzie dei titolari
e la data di scadenza dovranno risultare dai certificati di emissione. I "debentures" possono
convertirsi in azioni. In principio il valore complessivo dei "debentures" non può superare il
valore del capitale sociale.
54
Le azioni della stessa specie conferiscono ai loro titolari gli stessi diritti. Ad ogni azione
ordinaria corrisponde un voto nelle assemblee.
Patti Parasociali: i patti parasociali sono ammessi dalla legge ed hanno, generalmente, lo
scopo di stabilire le regole per il trasferimento delle azioni, per l'esercizio del diritto di
preferenza o di voto. L‟efficacia obbligatoria dei patti parasociali è tuttavia subordinata alla
loro registrazione presso la sede della società.
Assemblea degli azionisti: gli azionisti hanno il diritto di partecipare alle Assemblee, anche
tramite delegati e procuratori. Le stesse sono convocate secondo le disposizioni previste dallo
Statuto e, in subordine, dalla legge e possono deliberare su tutti gli affari della società. È di
competenza dell'Assemblea Ordinaria l'approvazione dei bilanci e dei conti economici,
l'elezione degli amministratori e del Collegio Sindacale, nonché le delibere relative alla
destinazione dell'utile netto di ogni esercizio fiscale e la distribuzione dei dividendi. Le
restanti materie sono devolute all'Assemblea Straordinaria.
Consiglio di Amministrazione e Diretoria: ai sensi di legge, gli azionisti possono, ove lo
Statuto lo autorizzi, ripartire l'Amministrazione della società tra due diversi organi: il
Consiglio di Amministrazione e la Diretoria. Se non viene nominato il Consiglio di
Amministrazione, la Diretoria sarà preposta alla rappresentanza e alla gestione della società,
conformemente alla legge e allo Statuto. Il Consiglio di Amministrazione, se nominato, funge
da legame tra l'Assemblea dei Soci e la Diretoria. Ha pieni poteri e determina l'orientamento
degli affari sociali e finanziari. Il Consiglio ha la funzione di controllare l'operato dei
Consiglieri. I Consiglieri sono eletti e revocati dall'Assemblea Ordinaria. Lo statuto sociale
determina il numero dei Consiglieri (minimo 3), le modalità di sostituzione, la scadenza del
loro mandato e le modalità di riunioni, delle convocazioni e di funzionamento. Almeno 2/3
dei Consiglieri devono avere la residenza permanente in Brasile. La Diretoria è composta da
due o più Direttori, eletti e revocati in qualsiasi momento dal Consiglio di Amministrazione. I
direttori sono sottoposti alle direttive del Consiglio di Amministrazione ovvero
dell'Assemblea dei Soci qualora la società non abbia nominato un Consiglio di
Amministrazione. La principale funzione dei Direttori è la rappresentanza della società nei
confronti di terzi. Lo statuto stabilisce il numero di Direttori, le modalità di sostituzione, la
durata del mandato e l'attribuzione dei poteri.
Collegio Sindacale: il Collegio Sindacale può avere natura permanente o transitoria, in
quest'ultima ipotesi l'attività sarà esercitata nel periodo di chiusura degli esercizi fiscali.
Spetta al Collegio Sindacale occuparsi degli aspetti fiscali dell'amministrazione della società e
fornire tutte le informazioni necessarie agli azionisti in sede di Assemblea dei Soci. Le
attribuzioni del Collegio Sindacale non possono delegarsi né attribuirsi ad altri organi della
Società. I membri del Consiglio di Amministrazione, della Diretoria e del Collegio Sindacale
sono responsabili nei confronti della società per i danni causati nell'esercizio delle loro
funzioni, a titolo di azione, omissione, negligenza, nonché per gli atti compiuti in violazione
della legge o dello Statuto.
55
È prevista la possibilità di trasformare una società da una tipologia in un'altra, senza la
necessità di avviare procedure di liquidazione o di scioglimento. Le procedure di
trasformazione di una società "Limitada" in Società per azioni e viceversa non presentano
particolari complicazioni.
Vantaggi / Svantaggi
Vantaggi
Responsabilità limitata al capitale
Quorum deliberativo a maggioranza assoluta
del capitale
Parziarietà dell‟obbligo di versamento del
capitale
Maggiore tutela delle minoranze, maggiore
controllo
Maggiore facilità di trasferimento delle azioni
Svantaggi
Quorum deliberativi qualificati per
determinate materie
Il diritto di recesso è esercitabile unicamente
nei casi previsti dalla legge
Maggiore formalismo
Costi superiori di costituzione rispetto alla
società limitata
Obbligo di pubblicazione del bilancio
Le società unipersonali
In via generale, il sistema giuridico brasiliano non consente la formazione di società il cui
capitale sia detenuto da un unico socio. La sola ipotesi di società unipersonale fino ad oggi
riconosciuta dalla legge brasiliana è la c.d. Sussidiaria Integrale, il cui capitale è detenuto per
intero da un‟altra società, ma unicamente di diritto brasiliano, e si costituisce per atto
pubblico. La Legge n. 12.441/2011, in vigore da gennaio 2012, ha recentemente introdotto
una nuova forma di società: la società a responsabilità limitata a socio unico. La legge
prevede che anche una sola persona possa detenere la totalità del capitale sociale, che non
dovrà essere inferiore a 100 salari minimi, somma attualmente pari a R$ 54.500, che
rappresenta circa US$ 34.000. In questa forma di società la responsabilità dell'investitore è
limitata alle quote sottoscritte. Il beneficio della responsabilità limitata era prima d‟ora
riservato alle società per azioni (SA) e alle società a responsabilità limitata con due o più soci.
Le associazioni
Le associazioni non sono specificamente definite dalla legislazione brasiliana. Nell'attività
imprenditoriale brasiliana, l'associazione è l'accordo fra due o più parti per svolgere
congiuntamente un‟attività economica. Nell‟ambito di dette forme associative le parti
assumono singolarmente i diritti e gli obblighi a beneficio comune del gruppo ma
l‟ordinamento non ne riconosce autonomia giuridica. Pertanto i contratti associativi quali joint
ventures o consorzi sono in realtà strumenti contrattuali contenenti le pattuizioni delle parti e
finalizzati normalmente alla formazione di una nuova società o con la sottoscrizione o
acquisto di azioni o quote di una società già esistente.
56
I costi di costituzione e start up di una New Company in Brasile
La tabella che segue mostra un esempio dei costi necessari per la costituzione di una società
di diritto brasiliano, unitamente ai costi tipici per la dotazione di strutture fisse e risorse
necessarie per lo start up.
I costi di costituzione sono sostanzialmente analoghi indipendentemente dalla scelta del
modello societario, mentre potranno variare, anche sensibilmente, in ragione della
complessità relativa al contenuto dello statuto che si intende adottare. I costi di costituzione
non variano da Stato a Stato.
A seconda dello Stato di appartenenza potranno invece variare, anche sensibilmente, i costi di
locazione degli immobili (uffici e capannone), e i costi della manodopera.
L‟esempio contenuto nella tabella suppone che la società sia di natura commerciale, sia
costituita nello Stato di Santa Catarina, un immobile di 600 mq di cui 100 mq di magazzino,
con 1 amministratore, 2 responsabili commerciali, 1 funzione di segreteria e amministrazione
e 1 addetto al magazzino.
COSTI DI COSTITUZIONE
R$ EUR
Consulenza legale generica Discussioni e strategie di ingresso 20.000 8.333
Consulenza fiscale generica Discussioni e pianificazione fiscale 5.000 2.083
Costituzione societaria Atto costitutivo, statuto, registrazioni 10.000 4.166
Ricerca del personale 80% del salario del candidato
INVESTIMENTI
Ipotesi: uffici di 100 mq e magazzino di 500 mq
R$ EUR
Investimenti Uffici Laptop / computer 10.000 4.166
Telefoni 2.500 1.041
Arredi 15.000 6.250
Aria condizionata 9.000 3.750
Impianti 9.000 3.750
Sistema operativo 4.500 1.875
Antifurto 3.500 1.458
Fonte tabelle: Rielaborazione dati Studio Salardi, cambio €/R$ = 2,40 - novembre 2011
57
COSTI DI STRUTTURA E GENERALI
Costo
mensile
Contributi
sociali
Costo
annuale
Costo
annuale
in R$ in R$ in R$ in EUR
STAFF Sales Manager 8.500 4.695 158.340 65.975
Sales Executive (2) 8.500 4.695 158.340 65.975
Segretaria 1.300 718 24.217 10.091
Gestore magazzino 1.200 663 22.355 9.314
Assistente
commerciale 2.300 1.271 42.846 17.853
Amministratore 15.000 - 180.000 75.000
SPESE
GENERALI Telefoniche 400 - 4.800 2.000
Piani assicurativi del
personale 1.300 - 15.600 6.500
Spese generali 1.500 - 18.000 7.500
Affitto carrello
elevatore 2.500 - 30.000 12.500
Locazione immobile 6.600 - 79.200 33.000
Manutenzione
generale 1.500 - 18.000 7.500
SPESE
COMMERCIALI Fiera - - - -
Costi di
rappresentanza 10.000 - 120.000 50.000
Costi viaggio 3.500 - 42.000 17.500
Costi di marketing 2.000 - 24.000 10.000
SERVIZI Traduzioni 1.000 - 12.000 5.000
Assistenza legale 1.000 - 12.000 5.000
Assistenza fiscale 1.500 - 18.000 7.500
TOTALE (12 mesi) 69.600 12.042 979.698 408.208
Fonte: Rielaborazione dati Studio Salardi, cambio €/R$ = 2,40 - novembre 2011
58
3. FOCUS PER SETTORI
I settori merceologici di esportazione italiana – anno 2010
SETTORI 2010 VARIAZIONE %
2010/09
INCIDENZA
%
Valori in miliardi di €
Macchinari e apparecchi (Federmeccanica) 63,8 9,2 18,9
Metalli e prodotti in metallo (escl.
macchine) (Federmetalli) 37,5 21,8 11,1
Mezzi di trasporto (Anfia) 34,1 16,6 10,1
Prodotti tessili, abbigl. (Federtessile) 25,3 13 7,5
Industria alimentare (Federalimentare) 21 10,5 6,2
Sostanze e prodotti chimici (Federchimica) 20,6 26,2 6,1
Articoli farmaceutici (Farmindustria) 14,2 15,3 4,2
Pelli e accessori (Anci) 13 18,1 3,9
Articoli in gomma e materie plastiche
(Assoplast) 12,1 17,1 3,6
Legno e prodotti in legno, carta e stampa
(Federlegno) 7,1 16 2,1
Agro-zootecnico-ittico fresco 6,8 20,9 2
Totale Export (compresi altri comparti) 337,6 11,6 100
Fonte: ICE rielaborazione dati Istat 2011
I settori merceologici maggiormente attrattivi in Brasile per le imprese italiane
L‟imprenditoria italiana è universalmente riconosciuta come centro di eccellenza nel campo
della meccanica, della ceramica, della moda, dell‟agroalimentare.
Trattasi a ben vedere dei medesimi settori in espansione nel mercato brasiliano:
• Nella meccanica, potrà essere portata l‟esperienza e la tecnologia relative a varie tipologie
di attrezzature e macchinari per l‟industria manifatturiera leggera, dalle macchine tessili, a
quelle per la lavorazione dei metalli, della ceramica, del legno, della pietra.
• Nella ceramica potranno essere esportati i prodotti di alta gamma e a tecnologia avanzata,
unitamente al brand italiano, fortemente riconosciuto.
• Nella moda si potrà puntare al mercato del lusso in forte crescita posto l‟aumento della
popolazione in fascia A e B.
• Quanto all‟agroalimentare, unitamente ai prodotti tradizionalmente riconosciuti come
Made in Italy, si potranno indirizzare le attrezzature collegate alla filiera dell‟agro-
industria, dell‟alimentare e dell‟imballaggio.
• Alcuni settori specifici stanno emergendo, come ad esempio quello delle energie
alternative, delle telecomunicazioni, della nautica, delle infrastrutture in genere, della
59
sicurezza. Secondo uno studio realizzato dal Global Wind Energy Council (GWEC) la
potenza eolica installata nel Paese attirerà oltre 12 miliardi di dollari di investimenti e
raggiungerà i 7.200 MW entro il 2014. Enel Green Power si è aggiudicata una commessa
per tre nuovi parchi eolici in Brasile. I parchi eolici verranno realizzati negli Stati di Bahia,
Pernambuco e Rio Grande do Norte, nel Nordest del Paese e si prevede potranno entrare in
funzione nel 2014.
• Significativo è anche il caso Ferretti (yacht di lusso) le cui vendite in territorio brasiliano
nel 2007 rappresentavano solamente il 5% del reddito complessivo, mentre le attese per la
chiusura del 2011 sono stimate per circa 290 milioni di dollari, il 40% dei profitti totali
della casa produttrice.
Non è affatto raro, peraltro, che l‟azienda italiana stabilmente insediata in Brasile raggiunga
posizioni di rilievo. I casi più eclatanti sono quelli di Tim Brasil, controllata di Telecom Italia,
che in luglio 2011 ha raggiunto i 56,8 milioni di clienti, conquistando così il secondo posto
per quota di mercato, attestandosi al 25,78%. Oppure di Fiat, che ha consolidato il primo
posto tra le marche nel consuntivo dei primi 8 mesi del 2011.
60
3.1. CERAMICA
Sedi delle principali imprese ceramiche brasiliane
Così come il polo ceramico italiano è concentrato a Sassuolo e quello spagnolo a Castellòn,
anche il Brasile ha poli caratteristici di produzione ceramica.
L‟area di Criciùma, nello Sato di Santa Catarina, concentra le maggiori imprese ceramiche
brasiliane caratterizzate dalla produzione “via umido”. Nello Stato di San Paolo i poli
ceramici sono ubicati a Mogi Guaçú e a Santa Gertrude, la prima anch‟essa votata alla
produzione “via umida” e la seconda maggiormente dedicata alla produzione “via secca”.
Anche il nordest brasiliano potrà divenire un polo ceramico nel prossimo futuro, in virtù di
condizioni favorevoli quali materia prima, energia e un mercato di consumatori in crescita.
Il settore ceramico è rappresentato da 93 imprese maggiormente concentrate in San Paolo e
Santa Catarina, ma con una tendenza espansiva nel Nord Est del Paese.
I lavoratori diretti sono circa 25.000, l‟indotto occupa circa 200.000 addetti.
Stato di SAN PAOLO:aree di Mogi Guaçú e Santa Gertrude
Stato di SANTA CATARINA:area di Ciriciùma
Principali produttori locali:
Portobello, Eliane,Itagres, Pisoforte,Cejatel, Elizabeth,Ceusa, Angelgres,Portinari, Gabriela
61
Il Brasile – secondo produttore di rivestimenti in ceramica nel mondo – è un partner
commerciale importante per i costruttori italiani di macchine e accessori per il segmento, ed è
responsabile dell‟80% del fatturato italiano del settore in America Latina.
Oltre € 132 milioni sono acquistati in tecnologia per la ceramica dal Paese sudamericano nel
2010: cifre che testimoniano l‟importanza crescente del settore, considerato il livello di
attività nelle costruzioni nel Paese, con conseguente aumento della capacità produttiva di tutti
i fornitori, in particolare per le piastrelle di ceramica, che stanno già lavorando a piena
capacità.
Principali produttori mondiali
Fonte: ANFACER - Associação Nacional de Fabricantes de Cerâmica para Revestimento
L'industria brasiliana della ceramica
Il Brasile è uno dei principali protagonisti nel mercato mondiale della ceramica, occupando il
secondo posto nella produzione e consumo.
Come mostra il grafico, in Brasile nel 2010 sono stati prodotti 753,5 milioni di metri quadri,
le vendite totali ammontano a 756,8 milioni di metri quadri, di cui 699,6 milioni venduti nel
mercato interno e 57,2 milioni esportati.
62
Produzione e Commercio nel mercato brasiliano
Tipologie di prodotto
/
Fonte tabelle: ANFACER - Associação Nacional de Fabricantes de Cerâmica para Revestimento
63
Processo di fabbricazione
Evoluzione della capacità produttiva
Fonte tabelle: ANFACER - Associação Nacional de Fabricantes de Cerâmica para Revestimento
64
Strategia di ingresso per produttori italiani
Il mercato delle costruzioni in Brasile è in forte crescita. La domanda di piastrelle è elevata,
come attestato dall‟incremento della produzione nazionale, quasi interamente dedicata al
consumo interno.
La strategia “entry level”: l’esportazione di piastrelle italiane in Brasile
È altamente improbabile che un produttore estero (escludendo quelli cinesi), possa competere
nel mercato brasiliano con piastrelle importate “basiche” o comunque di largo consumo,
simili a quelle prodotte internamente. Il trasporto, il dazio di importazione e le tasse
metterebbero fuori mercato la piastrella importata.
Ma il comprensorio ceramico sassolese si caratterizza per la continua ricerca, i prodotti ad alta
tecnologia, formati, pezzi speciali. Queste caratteristiche rendono esclusivo il brand ceramico
italiano. Questi sono i prodotti che le ceramiche italiane possono pensare di esportare con
successo, sfruttando quel gap qualitativo che il Brasile non ha ancora colmato.
Occorrerà selezionare le serie e i formati più adatti al mercato, dovranno essere individuati
canali distributivi rivolti a consumatori di media alta gamma (tipicamente le lojas, gli
architetti, gli ingegneri, escludendo gli home center) e dovrà essere impostata una‟attenta
campagna di marketing (probabilmente non solo fiere ma eventi dedicati). Una strategia di
vendita, insomma, rivolta ad un pubblico selezionato, al margine piuttosto che alla quantità.
La strategia “advanced”: produrre in Brasile
Se il mercato darà ragione alla strategia intrapresa “entry level”, si potrà pensare di abbassare
il livello di costo del prodotto, nazionalizzandolo. Si dovrà quindi pianificare un investimento
in proprio, oppure acquisendo o alleandosi con un produttore locale, portando tecnologia e
brand. Le opportunità ci sono. Il risparmio nel costo è stimabile nel 30% (trasporto, dazio,
imposta cumulata sul costo CIF), forse non sarà possibile recuperare tutto il valore dal
mercato, ma mantenendo la giusta filosofia di vendita (brand, tecnologia, alta gamma) si potrà
avere soddisfazione.
La società di diritto brasiliano23
Se si pensasse di affidare la vendita dei propri prodotti a dei distributori locali, probabilmente
non si avrebbero grandi soddisfazioni. Una penetrazione commerciale efficace richiede
un‟adeguata politica di marketing, personale dedicato, canali distributivi selezionati.
Insomma, occorre comandare il mercato.
Qualunque sia la strategia, sia essa “entry level” oppure “advanced”, si dovrà costituire o
comunque detenere una società propria in Brasile. L‟allocazione della sede non è indifferente.
Taluni Stati, come ad esempio Santa Catarina ed Espirido Santo, consentono agevolazioni
fiscali per i prodotti sdoganati nei loro porti di appartenenza.
23
Approfondimenti nel capitolo “Principali forme di presenza”
65
Exhibitions e Associazioni di categoria brasiliane
SETTORE CERAMICO: Brasile
FIERE DI SETTORE
EXPO REVESTIR
Salone internazionale dei Rivestimenti
www.exporevestir.com.br
Transamerica Expo Center – San Paolo
prossima edizione: marzo 2013
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
ABCERAM - Associação Brasileira de Cerâmica
Associazione Brasiliana della ceramica
www.abceram.org.br
ANFACER - Associação Nacional dos Fabricantes de Cerâmica para Revestimentos
Associazione Brasiliana dei produttori della piastrella ceramica
www.anfacer.org.br
66
3.2. MECCANICA
Scenario dell’industria mondiale e italiana
Gli equilibri dell‟industria mondiale sono profondamente mutati nell‟ultimo decennio. La
crisi del mondo occidentale e l‟emergere di nuovi paesi hanno, di fatto, mutato radicalmente
la geografia e la strategia produttiva dell‟industria internazionale. Basta osservare il quadro
macroeconomico internazionale per rendersi conto dell‟attuale peso e ruolo dei cosiddetti
paesi emergenti, rispetto a quelli dei paesi occidentali.
Le imprese del mondo occidentale, in particolare, non possono più accontentarsi di ricercare
fornitori a basso costo nei paesi emergenti ma, in virtù della crescita di quegli stessi paesi e
della stagnazione interna, devono decidere di dislocarsi.
Principali distrettiindustriali del settoreMeccanico
67
La produzione italiana si è orientata sulla produzione dei beni strumentali, di investimento e
intermedi, che sommano il 53,4% delle esportazioni italiane di manufatti. Mentre l‟insieme
delle esportazioni delle tre filiere tessile-abbigliamento, concia-calzature e legno-arredamento
ormai supera appena il 15 %.
Lo sforzo delle imprese italiane nel proporsi comunque come una robusta potenza industriale,
fa necessariamente i conti con la produzione dei paesi emergenti e sconta pertanto un calo
significativo di redditività, calato di 15 punti, ma anche per effetto della crisi, dall‟anno 2000.
Da cui la necessità di ripensamento dei modelli produttivi italiani oppure la necessità di
dislocazione.
Il momento attuale è senza dubbio particolarmente critico per l‟industria italiana che, da un
lato, ha bisogno di ridurre la struttura dei costi per compensare la perdita di redditività e,
dall‟altro, ha necessità d investire per insediarsi nei paesi a maggior mercato.
In questo scenario, la strategia dell‟alleanza tra imprese nazionali e/o estere assume
particolare rilevanza e, seppure tradizionalmente le imprese italiane siano restie a joint
venture o partnership, sempre più piccole o medie aziende si muovono in questa direzione.
Il mercato della meccanica strumentale
Secondo il Rapporto Export 2010-2014 di SACE presentato a dicembre 2010, se le previsioni
di crescita dell‟export italiano nei prossimi quattro anni prospettano un +8,4%, le vendite in
Brasile, soprattutto quelle relative al settore della meccanica strumentale, raggiungeranno il
+16,9%.
La voce principale dell‟export italiano in Brasile è costituita dai macchinari e macchine
utensili, che copre il 36% dell‟export complessivo, seguito dal comparto automotive (auto,
veicoli commerciali e loro componenti) con l‟11% e dalle macchine e apparecchi elettrici con
il 10 %. Le esportazioni hanno raggiunto il valore di 22,9 miliardi (+16,2% sull‟anno
precedente), avvicinandosi ai livelli del 2005. Le consegne interne hanno recuperato solo
l‟8,2%: anche se hanno superato gli € 11 miliardi, restano ai minimi del decennio.
L‟occupazione rappresenta il 4% del totale degli addetti nell‟industria italiana in senso stretto.
Più in generale, l‟America Latina ha importato macchinari per oltre € 1.700 milioni, il 54,6%
in più rispetto al 2009 ed il Brasile contribuisce per 746 milioni (+65%), seguono Argentina
(212 milioni, +69%), Venezuela (137 milioni, +13,4%) e Cile (133 milioni, +34%).
Il mercato automobilistico
Secondo Anfavea, l‟associazione brasiliana dei costruttori automobilistici, il mercato
brasiliano automotive è cresciuto dell‟11,9% nel 2010, con vendite complessive di 3,51
milioni di veicoli. La crescita riflette l‟andamento già in essere dal 2005; in cinque anni, il
mercato è cresciuto del 105% e del 43% nella produzione.
Il dato preoccupante per il governo brasiliano è che il numero dei veicoli importati nel 2010 è
cresciuto del 31% rispetto al 2005, la cui quota era pari a solo il 5,1%. Questa è la ragione per
cui il Brasile, a settembre 2011, intende proteggere la produzione nazionale di automobili
alzando del 30% la tassa applicata sulle importazioni di auto straniere o comunque sulle
vetture che non siano state prodotte per almeno il 65% nell'area economica del Mercosur.
68
Società produttrici di autoveicoli in Brasile
Società Automobili Commerciali Camion N°
fabbriche
N°
concessionari Dipendenti
Agrale * * 4 71 1.634
Fiat * * 3 530 15.930
Ford * * * 4 449 10.637
General Motors * * 4 377 22.909
Honda * 1 123 3.425
Hyundai * * 1 159 1.738
International * Inclusi in
Agrale 8 23
Iveco * * 1 63 2.489
Karmann-Ghia 1 - 642
Mahindra * * 1 25 ND
Mann * 1 110 949
Mercedes Benz 3 191 13.324
Mitsubishi * 1 153 2.271
Nissan * * Inclusi in
Renault 90
Inclusa in
Renault
Peugeot Citroen * * 2 271 4.771
Renault * * 3 154 5.226
Scania * 1 83 3.254
Toyota * 2 136 3.493
Volkswagen * * 4 418 25.354
Volvo * 1 79 3.007
ND: Non Disponibile
Fonte: Elaborazione dati Anfavea (Associação Nacional dos Fabricantes de Veículos Automotores)24
.
La concentrazione delle fabbriche di autoveicoli e macchine agricole è negli Stati di Rio
Grande do Sul, Paranà, Goìas, San Paolo, Minas Gerais e Rio de Janeiro.
La produzione totale di veicoli nel 2010 è di circa 3,6 milioni, di cui 2,8 milioni di automobili
(con un‟incidenza di 1 auto per 6,5 abitanti), 0,6 milioni di commerciali, 0,2 milioni di
autocarri.
Fiat è leader nel mercato dell‟auto. Il mercato di Fiat è cresciuto del 9,5% nel primo semestre
del 2011, con una quota del 22,4%.
Per il 2011, Anfavea (l'Associazione brasiliana dei costruttori automobilistici) stima per il
Brasile un mercato di auto e veicoli commerciali di 3 milioni 690 mila veicoli, con un
incremento del 5% sul 2010.
24
www.anfavea.com.br
69
Il mercato delle macchine movimento terra ed agricole
Il mercato mondiale
Tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 la situazione congiunturale internazionale ha mostrato
segni di miglioramento superiori alle attese. Nonostante ciò, le prospettive a breve termine
vedono una decelerazione del PIL e del commercio mondiali.
Il mercato mondiale delle macchine movimento terra nel 2010 è cresciuto del 63%, con oltre
600 mila macchine vendute - Cina ed India in forte espansione, mercati tradizionali in crescita
contenuta, in aumento il peso dell'America Latina.
In questo panorama di crescita globale, il mercato italiano ha segnato, nel 2010, ancora un
calo.
Il settore edilizio e delle costruzioni
Si stima che nel triennio 2011-2013, il 60% della crescita della domanda mondiale di
macchine movimento terra sarà trainata dalle economie emergenti e, tra queste, da Cina, India
e Brasile.
Il settore delle costruzioni in Brasile ha registrato una crescita a due cifre, guidata dagli
investimenti in infrastrutture previsti dalla prima fase del piano pluriennale di accelerazione
della crescita (PAC). Nei prossimi anni la spesa per le infrastrutture continuerà ad alimentare
gli investimenti in costruzioni. Il settore edilizio ha registrato in Brasile un fatturato di € 45
miliardi (+16% sul 2009) e si prevede possa raggiungere i € 75 miliardi nel 2013, con
un‟ulteriore crescita di circa il 70%.
Gli interventi di maggior rilievo quantitativo saranno quelli relativi all‟edilizia privata e
pubblica, sia residenziale che commerciale. Notevole impulso sarà relativo alle infrastrutture,
anche incentivate dal PAC25
che, dal 2007, ha ottenuto investimenti governativi per un totale
di circa € 220 miliardi, con previsione di ulteriori investimenti ammontanti a € 680 miliardi
per il triennio 2011-2014 e oltre.
Il Brasile ha un‟enorme domanda di materiale da costruzione. Si pensi solo alle abitazioni,
che ammontano a 45 milioni e rappresentano un fatturato di R$ 76 miliardi. Il settore
rappresenta il 13% del PIL e consta di 138 mila distributori, 15 milioni di persone impiegate
nelle costruzioni civili, di cui 4 milioni diretti. Il fatturato del settore è cresciuto del 7,8% su
base annua (marzo 2011 su marzo 2010) con incremento di manodopera del 7,09%.
Il settore delle macchine agricole
Il territorio brasiliano destinato all‟agricoltura è quantificato in 388 milioni di ettari circa,
un‟area pari a circa 10 volte l‟Italia.
Nell‟ultimo trentennio il Brasile ha incrementato la produzione di cereali di circa il 300% (dai
50 milioni di tonnellate del 1980 agli oltre 140 milioni del 2008), passando da circa 30
milioni di ettari coltivabili nel 1980 agli oltre 40 milioni del 2008.
25
Approfondimenti nel capitolo “Politiche governative per la crescita - Il Piano Accelerazione Crescita - PAC”
70
La Cina ha quasi raddoppiato i suoi acquisti di derrate agricole dal Brasile nel 2010, con un
aumento del 94,3%. Lo stesso dicasi per paesi africani ed europei. L‟Italia ha incrementato i
suoi acquisti di prodotti agricoli dal Brasile del 42,2%.
Tra i prodotti agricoli brasiliani più richiesti all'estero figurano il caffè e la soia. Quest'ultima
commodity ha fatto segnare aumenti da record: +89,3% in fatturato e +67,7% relativamente ai
volumi. Ma il prodotto che si ritiene possa crescere nel prossimo futuro è la canna da
zucchero per la produzione di biocarburanti. Attualmente la coltivazione della canna da
zucchero occupa l‟1% della superficie coltivata, tuttavia dovrebbe più che raddoppiare nei
prossimi dieci anni, superando il miliardo di tonnellate (contro i 487 milioni di tonn del
2008).
L‟incremento di produzione dell‟agricoltura brasiliana è strettamente connesso con la
meccanizzazione agricola. Il Governo federale brasiliano, nella prospettiva di incrementare i
volumi di produzione dei prodotti agricoli, sta destinando maggiori risorse al settore
innalzando i limiti per la concessione di crediti alle aziende propense ad investire in nuove
tecnologie. Nello specifico, sono già stati destinati € 339 milioni ai programmi d‟investimento
rivolti ad incrementare la produzione agricola.
Le imprese operanti nel settore delle macchine agricole possono contare su un progressivo
aumento del fatturato dai US$ 1,3 miliardi del 2000 ai US$ 3,02 miliardi del 2007. Secondo le
stime Abimaq (Associazione Brasiliana dell‟Industria delle Macchine ed Equipaggiamenti),
sono stati venduti in Brasile circa 33 mila trattori all‟anno negli ultimi 35 anni. La progressiva
modernizzazione del parco macchine e delle attrezzature agricole brasiliane ha permesso,
negli ultimi quattro anni, di incrementare di 18 milioni di tonnellate la produzione di cereali,
una quota pari al 5% della produzione annuale.
Società produttrici di macchine agricole in Brasile
Società Trattori Cingolati Raccoglitrici N° fabbriche N°
concessionari Dipendenti
Agco * * 4 217 2.371
Agrale * Integrato in
Agrale veicoli 93
Integrato in
Agrale veicoli
Caterpillar * 2 64 5.427
CNH * * * 4 314 3.985
John Deere * 3 207 3.150
Komatsu * * 2 36 793
Valtra * * Inclusi in
Agco 158 1.110
Fonte: Elaborazione dati Anfavea (Associação Nacional dos Fabricantes de Veículos Automotores)
71
La produzione totale di macchine agricole nel 2010 è di circa 90.000 unità, di cui 74.000
trattori, 8.000 cingolati, 7.000 raccoglitrici.
La cartina di tornasole dell‟andamento dell‟agricoltura in Brasile è rappresentata dalla fiera
Agrishow, che si tiene annualmente nella città di Ribeirao Preto. È la più importante
manifestazione fieristica di settore dell‟America Latina, che nell‟edizione 2011 ha visto la
partecipazione di 765 marchi provenienti da 45 paesi.
Secondo le stime del Presidente di Abimaq, Aubert Neto, il giro d‟affari della rassegna 2011
si sarebbe aggirato a R$ 1,4 miliardi, pari ad oltre € 600 milioni (+15% rispetto al 2010),
mentre Celso Casale, Presidente della Camera settoriale macchine agricole di Abimaq,
prevede nel 2011 un aumento del fatturato totale del settore di riferimento a R$ 8,7 miliardi
(circa € 3,8 miliardi), con una crescita del 25% rispetto al 2010.
Exhibitions e Associazioni di categoria brasiliane
SETTORE MECCANICA: Brasile
FIERE DI SETTORE
Salão Internacional do Automóvel
Salone Internazionale dell‟automobile
www.salaodoautomovel.com.br
Anhembi – San Paolo
prossima edizione: 17 – 28 ottobre 2012
Feicon Batimat - Salão Internacional da Construção
Salone Internazionale della costruzione
www.feicon.com.br
Anhembi – San Paolo
prossima edizione: 27 – 31 marzo 2012
M&T Expo - Feira Internacional de Equipamentos para Construçao e Mineraçao
Fiera del settore macchine per costruzioni civili e per minerazione
www.mtexpo.com.br
Centro delle Esposizioni Imigrantes – San Paolo
prossima edizione: 29 maggio – 2 giugno 2012
Agrishow - Feira Internacional de Tecnologia Agrícola em Ação
19° fiera internazionale di tecnologia agricola
www.agrishow.com.br
Riberao Preto - SP
prossima edizione: 30 aprile – 4 maggio 2012
72
Mecanica - Feira Internacional da Mecânica
Fiera Internazionale della meccanica
www.mecanica.com.br
Anhembi - San Paolo
prossima edizione: 22 – 26 maggio 2012
Feimafe - Feira Internacional de Máquinas-Ferramenta e Sistemas Integrados de
Manufatura
Fiera Internazionale settore Macchine Utensili e Sistemi di Produzione Integrati
www.feimafe.com.br
Anhembi - San Paolo
prossima edizione: date non ancora comunicate
CeMat South America
Fiera Internazionale di Movimentazione dei Materiali e Logistica
www.cemat-southamerica.com
Centro delle Esposizioni Imigrantes – San Paolo
prossima edizione: 19 - 22 marzo 2013
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
FIESP - Federação das Indústrias do Estado de São Paulo
Federazione dell‟Industria dello Stato di San Paolo
www.fiesp.com.br
ANFAVEA - Associação Nacional dos Fabricantes de Veículos Automotores
Associazione Nazionale dei Produttori di Veicoli a Motore (automobili e macchine agricole)
www.anfavea.com.br
ANAMACO
Associazione brasiliana dei commercianti di materiale per costruzione
www.anamaco.com.br
ABIMAQ - Associação brasileira da indústria de máquinas e equipamentos
Associazione Brasiliana dell'Industria Meccanica e delle Macchine Utensili
www.abimaq.org.br
ABAL - Associação Brasileira do Alumínio
Associazione Brasiliana dell'Alluminio
www.abal.org.br
ABIFA - Associação Brasileira de Fundição
73
Associazione brasiliana della fonderia
www.abifa.com.br
ABITAM - Associação Brasileira da Indústria de Tubos e Acessórios de Metal
Associazione brasiliana dell'Industria dei tubi e degli accessori del metallo
www.abitam.com.br
ABM - Associação Brasileira de Metalurgia, Materiais e Mineração
Associazione brasiliana dei metalli e di metallurgia
www.abmbrasil.com.br
ABRAFE - Associação Brasileira de Produtores de Ferroligas e de Silício Metálico
Associazione brasiliana dei Produttori di ferroleghe e silicio
www.abrafe.ind.br
Instituto Aço Brasil / IBS- Instituto Brasileiro de Siderurgia
Istituto brasiliano di Siderurgia
www.acobrasil.org.br
74
3.3. AGROALIMENTARE
Scenario internazionale del settore agroalimentare
Il settore alimentare è profondamente mutato negli ultimi vent‟anni. Da un lato è aumentato il
divario tra il valore della produzione agricola rispetto al valore del prodotto finale,
quest‟ultimo accresciuto da moltiplicatori di una filiera intermedia di trasformazione e
distribuzione, dall‟altro il settore si è dovuto adeguare alle tendenze alimentari che
maggiormente richiedono prodotti sempre più lavorati, confezionati e pronti all‟uso. Non da
ultima la tendenza dell‟alimentazione fuori porta, rivolta ai ristoranti tradizionali ma anche e
maggiormente ai fast food e self service, nonché l‟attenzione a prodotti naturali e biologici.
Nei paesi sviluppati, l‟incidenza della spesa destinata all‟alimentazione, rispetto al reddito,
varia dal 10% al 13%. Nei paesi in via di sviluppo, invece, la spesa media raggiunge quasi il
20%, raggiungendo livelli molto più alti nelle classi con minor reddito.
Stati dellaregione Sud-Est
Stati della regione Sud
75
Per catturare le tendenze alimentari dei consumatori e adeguare i prodotti alla richiesta, si
sono affinati nel corso degli anni sistemi sempre più sofisticati in grado di combinare l‟effetto
marchio, qualità, confezione, canale distributivo. La proposizione sul mercato del prodotto
stesso è oggetto di investimenti massicci nel marketing e nella pubblicità.
Sotto il profilo dell‟import/export, la regolamentazione normativa relativa agli standard
qualitativi ed alle norme igieniche funge spesso da barriere non tariffarie all‟ingresso.
Viceversa, i gusti del consumatore, spesso radicati sui prodotti locali, non sembrano creare
ostacoli per l‟affermazione sul mercato di prodotti esteri, o prodotti nuovi o diversi, sia per
effetto della forza persuasiva pubblicitaria, sia per la curiosità dei prodotti nuovi e diversi.
Il peso della marca, la razionalizzazione distribuzione e i processi automatizzati atti a
garantire qualità e rispetto delle diverse normative, favoriscono le grandi imprese nel processo
di internazionalizzazione dei prodotti alimentari. Fanno eccezione i cosiddetti prodotti locali,
come spesso sono qualificati quelli delle diverse regioni italiane, che per loro tipicità e qualità
sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
Il mercato agroalimentare italiano
La produzione alimentare italiana del 2010 ha raggiunto il +1,8%. Il dato è particolarmente
significativo se rapportato alla forte stagnazione dei consumi interni, pari a circa dieci punti
percentuali nell‟ultimo quinquennio. E difatti l‟export dell‟industria alimentare italiana ha
chiuso il 2010 attestandosi sui € 21 miliardi, con una crescita del +10,5% sull‟anno
precedente. Questo risultato recupera ampiamente il -4,2% del 2009 e posiziona l‟Italia come
uno dei maggiori paesi europei ed internazionali per l‟export alimentare.
In realtà i dati assoluti in termine di valore non possono essere considerati soddisfacenti e,
infatti, le parti interessate sottolineano il divario tra il riconoscimento internazionale dei
prodotti italiani e la presenza degli stessi sui mercati esteri. Le ragioni sono diverse ma
principalmente da ricercarsi nella scarsa vocazione all‟export delle imprese locali, spesso di
piccole dimensioni, alle barriere tariffarie e non tariffarie, spesso di natura protezionistica, che
ostacolano gli scambi con i paesi esteri.
Nello scenario attuale, tuttavia, l‟export sembra essere oggi il vero canale di vendita da
perseguire. Peraltro l‟export alimentare ha mostrato un andamento premiante sul lungo
periodo. Nel confronto 2000-2010, l‟export dell‟industria alimentare italiana ha registrato una
crescita del +66,9%, con quasi 40 punti di vantaggio rispetto al +28,5% registrato in parallelo
dall‟export totale del Paese. Occorre potenziare gli sforzi promozionali, soprattutto sui
mercati lontani, promuovere iniziative di conoscenza e degustazione del Made in Italy,
allearsi e potenziare la conoscenza all‟estero dei prodotti a marchi d‟origine.
Il IV Rapporto Federalimentare-Ismea evidenzia che il Made in Italy alimentare non riesce ad
imporsi sui mercati esteri come invece meriterebbe. L‟analisi dell'evoluzione delle quote di
mercato verso l'estero, comparando l'andamento degli ultimi cinque anni rispetto al
quinquennio precedente, evidenzia che i prodotti di maggior successo per l‟esportazione sono
stati il vino, i formaggi e l‟olio d'oliva, mentre la frutta fresca, succhi di frutta e riso hanno
perso terreno. Registrano una tenuta i prodotti tradizionali quali pasta, salumi e insaccati,
prodotti da forno e ortaggi in scatola. Il Rapporto evidenzia altresì che i mercati internazionali
sono particolarmente ricettivi dei prodotti italiani ad elevato contenuto di tradizione, con
maggiore valore aggiunto, in grado di evocare meglio il legame con l'Italia.
76
Il mercato agroalimentare italiano in Brasile
Il Brasile è ritenuto come un paese ad alto potenziale per il consumo di alimenti, soprattutto in
ragione dei consumi attuali pro capite molto inferiori a quelli dei paesi sviluppati. Il
potenziale del Made in Italy alimentare in Brasile è amplificato dalla diffusa comunità oriunda
italiana (oltre 30 milioni di persone) nelle regioni del Sud e del Sud Est e dalla concentrazione
del potere di spesa del paese in due stati, San Paolo e Rio de Janeiro. San Paolo, eletta
capitale gastronomica del mondo 2010, conta 18.000 ristoranti di cui 4.000 italiani. L‟export
in Brasile dei prodotti alimentari e del beverage Made in Italy, tra il 2007 e il 2010, ha
registrato un trend positivo, rispetto all‟andamento globale del settore, con l‟eccezione delle
ripercussioni negative della crisi nel 2009.
Prodotti ALIMENTARI E BEVERAGE Made in Italy
EXPORT IN BRASILE
Valori in migliaia di €
2007 2008 2009 2010
Prodotti
Alimentari 37.568 49.525 48.084 59.015
Variazione % 31,8% -2,9% 22,7%
Prodotti Beverage 22.121 24.080 18.961 29.381
Variazione % 8,9% -21,3% 55,0%
Fonte: ICE rielaborazione dati Istat 2011
L'industria agroalimentare italiana possiede alcuni dei marchi più radicati nel mercato
brasiliano. In molti casi i consumatori brasiliani neanche si rendono conto che alcuni dei
prodotti più presenti sulla loro tavola sono di origine italiana. Importanti aziende italiane
hanno da tempo radicato la loro presenza sul territorio. È il caso ad esempio di Parmalat,
Barilla, Visconti, Campari e Martini & Rossi. Le potenzialità per le aziende italiane in questo
settore sono realmente grandi, seppure generalmente ostacolate da pesanti dazi di
importazione e da barriere non tariffarie. Dopo diversi casi di blocchi di importazione di
generi alimentari italiani, si sta attualmente assistendo alla graduale normalizzazione delle
procedure burocratiche. L‟avanzamento delle negoziazioni in ambito UE-Mercosur ha
contribuito alla progressiva normalizzazione delle procedure imposte dalle autorità
sanitarie/doganali brasiliane in materia d‟importazione e sdoganamento. Numerosi prodotti
hanno sofferto limiti di accesso negli ultimi anni:
• il prosciutto crudo, anche qualità San Daniele e Parma (recentemente è stato accettato il
principio che una stagionatura superiore ai dodici mesi rende il prodotto immune da rischi
di diffusione delle malattie infettive);
• gli insaccati con maturazione inferiore ai dodici mesi, in particolare, salame e mortadella
(in quest‟ultimo caso, la cottura oltre i 120 gradi per lungo tempo non è stata considerata
localmente un elemento di assicurazione circa l‟eliminazione del rischio di diffusione di
malattie infettive);
77
• problemi simili sono stati riscontrati anche per l‟accesso al mercato per i prodotti a base di
latte, in particolare per il Parmigiano Reggiano.
Il vino in Brasile
Nel 2010, seguendo un orientamento rivolto al consumo di vino, sempre più diffuso nel
mercato brasiliano, il paese ha registrato un +25% delle importazioni complessive rispetto
all‟anno precedente.
Importazione brasiliana di VINI e SPUMANTI
Valori in milioni di litri
Anno Vini tipo
champagne
Spumanti e
frizzanti
Altri vini da mosto
d’uva fermentato Totale
2004 1,49 1,6 35,22 39,14
2005 1,61 1,84 36,94 40,94
2006 2,35 2,22 46,23 50,95
2007 1,12 2,13 57,41 60,88
2008 1,34 1,83 55,76 57,94
2009 1,37 1,83 55,76 59,13
2010 1,77 2,55 70,74 75,32
Fonte: IBRAVIN (Instituto Brasileiro do Vinho)26
L‟Italia è il terzo esportatore di vino in Brasile, dopo Cile, Argentina e prima di Portogallo.
Nel 2010, l‟Italia ha esportato in Brasile 13 milioni di litri di vino.
Importazione brasiliana di VINI e SPUMANTI: PAESI di ORIGINE
Valori in milioni di litri
ANNO Cile Argentina Italia Francia Portogallo Altri Totale
2004 11,16 11,21 7,22 2,84 4,18 2,54 39,14
2005 11,69 11,98 7,1 2,6 5,19 2,37 40,94
2006 15,22 13,65 9,39 3,66 5,97 3,05 50,95
2007 18,89 16,18 10,41 3,82 6,85 4,72 60,88
2008 18,75 15,43 10,79 3,46 6,28 3,24 57,94
2009 22,52 14,8 9,08 3,5 5,92 3,31 59,13
2010 26,51 18,05 13 4,26 8,07 5,43 75,32
Fonte: IBRAVIN (Instituto Brasileiro do Vinho)
Al primo posto dei vini italiani importati in Brasile si trova il Lambrusco, con una quota del
73% rispetto al totale, seguono il Valpolicella, il Montepulciano d‟Abruzzo, il Chianti, il
Frascati, il Corvo e il Bardolino.
26
www.ibravin.com.br
78
Le criticità che ostacolano una maggior penetrazione commerciale del vino sono
principalmente rappresentate dalle barriere tariffarie (pesanti dazi doganali che raggiungono il
27%) e non tariffarie (limitazioni sulla gradazione alcolica massima del 13%). Ma secondo
l‟istituto Market Analysis, entro il 2020-2030 il consumo pro capite raddoppierà.
Secondo i dati contenuti in un sondaggio di Ibravin (Instituto Brasileiro do Vinho), il settore
più promettente è quello degli spumanti. È significativo che nello Stato di Rio Grande do Sul,
produttore del 90% del vino brasiliano, siano stati commercializzati nel 2010 12,5 milioni di
litri di vino frizzante a produzione locale.
I canali distributivi del vino sono principalmente la GDO (70%), seguita da ristoranti e
alberghi (20%) e dai negozi (10%). Le tendenze attuali prediligono il rosso al bianco, fatta
eccezione per il prosecco.
Il mercato brasiliano del vino rappresenta un business molto importante e in rapida crescita:
considerando che la popolazione che consuma bevande alcoliche è di 20,8 milioni di persone
e la classe media è in rapida espansione, il mercato offre ancora ottime opportunità.
Anche la presenza dell‟aceto balsamico è forte ed apprezzata. Alcune aziende locali stanno
esportando con successo aceto balsamico in Brasile, anche promuovendolo con iniziative
gastronomiche finalizzate alla conoscenza delle nostre tendenze alimentari.
Exhibitions e Associazioni di categoria brasiliane
SETTORE AGROALIMENTARE: Brasile
FIERE DI SETTORE
Semana Mesa SP
Salone della gastronomia di San Paolo, con eventi e workshop per addetti ai lavori
www.semanamesasp.com.br
Centro Gastronômico do Centro Universitário Senac (Campus Santo Amaro) - San Paolo
prossima edizione: 5 – 9 novembre 2012
Expo Vinis Brasil - Salão Internacional do Vinho
Salone Internazionale del vino
www.expovinis.com.br
Expo Center Norte - Pavilhão Azul - San Paolo
prossima edizione: 24 – 26 aprile 2012
SIAL Brazil - The Latin American Food Marketplace
Fiera internazionale del settore alimentare e beverage
www.sialbrazil.com
Expo Center Norte – San Paolo
prossima edizione: 25 – 28 giugno 2012
79
Equipe Food & Drinks - Salão de Fornecedores de Alimentos e Bebidas
Salone food&beverage per il settore alberghiero e alimentare
www.equipotel.com.br
Anhembi – San Paolo
prossima edizione: 10 - 13 settembre 2012
Associazioni di categoria
ABIA - Associação Brasileira das Indústrias da Alimentação
Associazione brasiliana dell'Industria Alimentare
www.abia.org.br
ABIPECS - Associação Brasileira da Indústria Produtora e Exportadora de Carne
Suína
Associazione Brasiliana dell'Industria Produttrice ed Esportatrice di Carne Suina
http://www.abipecs.org.br
ABEF - Associação Brasileira dos Produtores e Exportadores de Frangos
Associazione brasiliana dei produttori e degli esportatori del pollo
www.abef.com.br
ABICAB - Associação Brasileira da Indústria de Chocolate , Cacau, Amendoim, Balas e
Derivados
Associazione brasiliana di industria del cacao, del cioccolato, delle caramelle e dei
sottoprodotti
www.abicab.org.br
ABIEC - Associação Brasileira das Indústrias Exportadoras de Carnes
Associazione brasiliana dell'Industria esportatrice di Carne
www.abiec.com.br
ABIMA - Associação Brasileira das Indústrias de Massas Alimentícias
Associazione brasiliana dell'Industria della Pasta
www.abima.com.br
ABIP - Associação Brasileira da Indústria de Panificação e Confeitaria
Associazione brasiliana dell'Industria della Panetteria e Pasticceria
www.abip.org.br
80
ABITRIGO - Associação Brasileira da Indústria do Trigo
Associazione brasiliana dell'Industria del frumento
www.abitrigo.com.br
ABRAS - Associação Brasileira de Supermercados
Associazione Brasiliana Supermercati
www.abrasnet.com.br
ABRASEL - Associação Brasileira de Bares e Restaurantes
Associazione Brasiliana dei Bar e Ristoranti
www.abrasel.com.br
IBRAVIN - Instituto Brasileiro do Vinho
Istituto Brasiliano del Vino
www.ibravin.org.br
81
3.4. MODA
La situazione internazionale della moda
La Camera Nazionale della Moda, in un recente rapporto27
, ha affermato che "l'evoluzione tra
luglio ed agosto dello scenario macroeconomico internazionale ha comportato una generale
revisione verso il basso di tutte le previsioni sul 2011. La revisione è consistente anche per la
moda italiana. Le previsioni di crescita del fatturato 2011 sono dimezzate dal +8% al +4%
rispetto a quelle elaborate a giugno".
Il dato più evidente che caratterizza la situazione economica, come sottolineato dalla Camera
Nazionale della Moda è una totale incertezza sul futuro, con la consapevolezza che la
direzione delle politiche economiche sarà fortemente restrittiva in tutta Europa e negli Usa.
27
“Fashion Economic Trends” - settembre 2011
Stato di Santa Catarina
Stato di San Paolo
Distrito Federal
Stato di Ceará
82
È peraltro evidente che la crisi economica che ancora affligge il mondo occidentale e le
contromisure adottate dai relativi governi per arginare i conti pubblici, destano
preoccupazione e incidono negativamente sulla propensione al consumo.
Come noto, il mercato europeo resta debole nel comparto e i negozi al dettaglio, della moda e
dell‟abbigliamento in particolare, assistono scoraggiati a cali di vendite e all‟inefficacia delle
campagne promozionali.
In questo contesto, le aziende produttrici e distributrici della moda puntano necessariamente,
ancora più che in passato, alla crescita dei paesi emergenti. Sono quindi di conforto – come
indicato dalla Camera della Moda, i dati sulla crescita dei consumi di moda in Cina nel primo
semestre del 2011 e il fatto che le previsioni di crescita 2011-2012 per i Paesi BRIC
continuino ad essere positive con tassi di crescita tra il 4% e il 9%.
La Moda Made in Italy
Il sistema moda nel suo complesso (tessile, abbigliamento, calzature, pelletteria e accessori), è
da sempre uno dei settori principali dell‟industria Made in Italy. L‟industria della moda
italiana, così come, in realtà, l‟industria italiana in genere, ha caratteristiche peculiari che la
rendono unica, vincente e difficilmente imitabile. Tradizionalmente infatti, la nascita
dell‟imprenditoria italiana è di origine familiare, fortemente radicata nel proprio territorio, che
ha dato vita a veri e propri distretti. Il modello distrettuale sviluppatosi nel tempo e la
tendenza alla valorizzazione del brand e all‟esportazione del segmento abbigliamento Made in
Italy, ha consentito l‟affermazione nel mondo di marchi italiani nei più diversi ambiti della
moda, dal tessuto all‟abbigliamento, dalle scarpe all‟occhialeria e agli accessori in genere.
Oggi l‟Italia, grazie ad una quota di esportazioni sul fatturato complessivo pari a circa il 50%,
rappresenta uno dei principali protagonisti del mercato globale.
L‟avanzata nel campo del tessile e dell‟abbigliamento dei concorrenti emergenti, soprattutto
di quelli asiatici e cinesi in particolare, ha contribuito a indirizzare le imprese italiane al
mercato del lusso. In tale comparto, l‟Italia è leader mondiale con una quota del 40% del
commercio internazionale. È un esempio significativo della capacità delle aziende italiane di
trasformarsi in funzione del mutamento del contesto economico. I dati Istat di luglio 2011
hanno confermato che il Made in Italy, anche in un contesto interno ed internazionale così
delicato come quello attuale, è riuscito ad aumentare le esportazioni verso i paesi extra-UE,
unico paese tra i sei maggiori esportatori dell‟UE. Secondo le previsioni, le esportazioni
italiane nei paesi extra-UE segneranno una crescita del 16,7% nel 2011, totalizzando un
importo di vicino ai € 100 miliardi. Le opportunità e le speranze della ripresa economica
italiana risiedono dunque principalmente nell‟export e, in particolare verso quei Paesi, come il
Brasile, maggiormente recettivi. Anche l‟ultimo rapporto economico della regione Emilia
Romagna conferma questa impostazione.
Le esportazioni regionali verso i nuovi mercati sono cresciute del 27%.
Al primo posto spicca proprio il Brasile, dove le vendite distrettuali sono aumentate del 114%
circa rispetto ai primi tre mesi del 2010, ma anche la Cina (+80%), la Russia (+18%), la
Turchia (+81%), Hong Kong (+26%), Messico (+55,4%).
83
Il mercato dei beni di lusso in Brasile
Seppure ancora lontano dai ricavi degli Stati Uniti e il Giappone, il Brasile sta cominciando
ad avere un peso considerevole nel mercato generale del lusso. Si stima che il paese abbia
raggiunto nel 2010 una spesa per i beni di lusso pari a € 9 miliardi, corrispondente a un + 20%
rispetto all‟anno precedente.
Nel mondo moda il mercato mondiale del lusso è stimato in € 172 miliardi, di cui il Brasile
detiene una quota di circa 1,8 miliardi, concentrati per la maggior parte nella città di San
Paolo. La prospettiva di crescita compresa tra il 2011 e il 2013 va dal 10% al 15%.
Leggendo l‟ultima classifica di Forbes sugli uomini più ricchi del mondo, si evince che dei
214 nuovi miliardari più della metà (108) arrivano dai cosiddetti Paesi BRIC. Secondo una
ricerca di Boston Consulting Group, su un totale di oltre 193 milioni di brasiliani, la
percentuale di milionari è aumentata del 19% nel 2009, per raggiungere il numero di 126.882
persone. Ogni ora, festeggiano, in Brasile, sei nuovi milionari.
Se i nuovi ricchi aumentano, anche la fascia più povera diminuisce e la classe media si
incrementa. Secondo la Fundação Getulio Vargas, la fascia più povera della popolazione si è
ridotta del 12% tra il 2009 ed il 2010, mentre nello stesso periodo le fasce medie e benestanti
sono cresciute del 13%. Con percentuali a due cifre, pertanto, nuovi consumatori in cerca di
status approdano al mercato dei beni di consumo.
Secondo Confindustria, la classe benestante brasiliana, nel 2030 registrerà un incremento
medio di 28,1 milioni di individui con una capacità di spesa superiore a US$ 30.000.
INCREMENTO CLASSE BENESTANTE
nel 2030 nei PAESI in VIA di SVILUPPO
Valori in milioni di individui
PAESE MINIMO MASSIMO Incremento MEDIO
1° CINA 143,6 290,4 217
2° INDIA - 90,5 45,2
3° BRASILE 25,5 30,7 28,1
4° RUSSIA 12,4 22,3 17,3
5° MESSICO 2,5 17,4 9,9
6° TURCHIA 9,2 9,4 9,3
7° SUDAFRICA 5,6 11,7 8,6
8° INDONESIA - 14 7
9° ARGENTINA 4,8 7,2 6
10° MALESIA 3,5 5 4,5
Fonte: Centro Studi Confindustria, 2009
Le griffe internazionali in Brasile
Negli ultimi due anni, le principali griffe internazionali sono sbarcate massicciamente in
Brasile e, in particolare, a San Paolo. Hermès, Marc Jacobs e Louboutin sono “atterrati” nel
2009, altri marchi prestigiosi come Missoni, Carolina Herrera e Diane Von Furstenberg hanno
inaugurato le loro maison nel 2010, mentre Giorgio Armani e Louis Vuitton, presenti fin dalla
fine degli anni ‟90, hanno deciso di accelerare i loro piani di espansione. Louis Vuitton aprirà
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il suo quinto negozio, a Brasília. Dior, Bulgari e Givenchy prevedono anch‟essi la creazione
di nuovi punti vendita.
Il 70% degli articoli di lusso è venduto nella città di San Paolo e particolarmente nei quartieri
Pinheiros, Jardins, Vila Olimpia. Qui si concentrano i principali centri commerciali di San
Paolo quali Shopping Iguatemi, Villa Daslu, Shopping Vila Olimpia che, da soli, riuniscono
oltre 150 marchi.
Barriere tariffarie del settore moda
Il vero problema degli investitori esteri nel settore del lusso è il carico impositivo sulla merce
in ingresso.
Infatti sul valore CIF della merce importata in Brasile è necessario aggiungere:
• Tassa di Importazione (II): 35%
• IPI: 10% su valore merce+II
• ICSM: 18% sul valore merce CIF + II + IPI
• PIS: 2,65% sul valore merce CIF + II + IPI+ ICSM (include incidenza Confins)
• COFINS: 27,25% sul valore merce CIF + II + IPI+ ICSM (include incidenza Pis)
• Tassa della Marina Mercantile: 25% del valore merce
Il gap rispetto ai prodotti locali, sommando i dazi di importazione e l‟incremento impositivo
conseguente alla base di calcolo cumulata delle tasse aggiuntive, può raggiungere anche il
60%. Questo dato, in realtà, raffredda le aspettative di vendita degli operatori esteri e rende
praticabile il mercato unicamente, allo stato attuale, alle griffe più note e famose, per le quali
è possibile vendere anche con un divario del 30% rispetto agli stessi prodotti venduti in
Europa e Stati Uniti.
La moda brasiliana nel mondo
A ben guardare, gli operatori italiani del settore possono essere attratti dal Brasile non
soltanto come mercato di sbocco, ma anche quale fonte per la ricerca di stilisti e prodotti
brasiliani, ancora non noti nei mercati esteri ma sicuramente vitali e interessanti nel mercato
interno, da esportare in Italia e nel mondo. Non v‟è dubbio di fatti che il Brasile oggi faccia
tendenza e possa essere attrattivo come prodotto di moda. Non ci sono solo i colossi come
Havaianas, che a Roma ha inaugurato il suo primo store italiano, ma anche marchi di
calzatura come Melissa, oppure testimonial famosi come Gisele Bündchen, con la sua linea di
infradito e molti altri designer brasiliani che si stanno affermando anche in Italia.
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Exhibitions e Associazioni di categoria brasiliane
SETTORE MODA E LUSSO: Brasile
FIERE DI SETTORE
São Paulo Fashion Week
Settimana della Moda di San Paolo
http://ffw.com.br/spfw
Fundação Bienal / Parque do Ibirapuera - San Paolo
prossima edizione: giugno 2012
São Paulo Prêt-à-Porter - Feira Internacional de Negócios para Indústria de Moda,
Confecções e Acessórios
Salone Internazionale dell'Industria della Moda, confezione e accessori
www.saopaulopretaporter.com.br
Expo Center Norte - San Paolo
prossima edizione: 13-16 gennaio 2013
Couromoda - Feira Internacional de Calçados, Artigos Esportivos e Artefatos de Couro
Fiera Internazionale di calzature, articoli sportivi e dei prodotti artigianali in cuoio
www.couromoda.com.br
Anhembi – San Paolo
prossima edizione: gennaio 2013
Expo Luxo - Salão Internacional do Luxo
Fiera internazionale del lusso
www.expoluxo.com.br
Anhembi Convention Palace - San Paolo
prima edizione: 20 - 22 novembre 2012
Associazioni di categoria
ABIT – Associação Brasileira da Indústria Têxtil e de Confecção
Associazione brasiliana dell'Industria Tessile e della Confezione
www.abit.org.br
ABRAVEST - Associação Brasileira do Vestuário
Associazione Brasiliana di Abbigliamento
www.abravest.org.br
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3.5. IMMOBILIARE
Investimenti immobiliari in Brasile
La stabilità economica e le buone prospettive per il futuro trainano la domanda interna del
settore immobiliare. Anche il Piano Federale di Accelerazione della Crescita “PAC”,
finalizzato ad incentivare l‟ammodernamento del paese nelle infrastrutture e nei servizi,
contribuisce in modo significativo alla crescita del comparto. È inoltre significativo il
programma "Minha Casa, Minha Vida" istituito dal Governo per garantire accesso abitativo
alle famiglie con basso reddito. Gli investimenti immobiliari in Brasile stanno quindi
attraversando un‟ottima stagione, con un incremento notevole della domanda, aumento dei
prezzi alla vendita e notevoli ritorni dell‟investimento. I ritorni dell‟investimento, infatti, sono
attualmente alti, nella misura del 40 - 50% al lordo del carico fiscale che, tipicamente, è pari
al 15%. I rischi legati ad una bolla speculativa difficilmente troveranno riscontro nel breve
periodo, in virtù della crescente ricchezza della popolazione brasiliana e del fabbisogno
immobiliare, sia residenziale che commerciale.
Come investire nel mercato immobiliare brasiliano
La tendenza attuale è quella di acquistare sulla carta cercando così di ottenere una maggiore
rivalutazione del proprio immobile. In effetti, è in questo modo che si possono trovare
migliori prezzi e migliori condizioni di pagamento. I costruttori, che spesso si finanziano
con le proprie vendite, cercano di attirare il maggior numero di compratori all'inizio del
progetto. Non c'è da stupirsi quindi se una società brasiliana adegua il prezzo di vendita
durante l'avanzamento dei lavori. Ovviamente questo calcolo risulta in modo esplicito nelle
condizioni di vendita.
Le rendite da locazione
La rendita da affitto sul residenziale è generalmente bassa in Brasile. L'affitto annuale medio
varia dal 5% al 7% del valore della proprietà. La rendita da affitto sul commerciale è invece
più alta e la costruzione di immobili artigianali o commerciali per uso locazione è pratica
molto diffusa. In genere gli affitti possono variare dallo 0.7 % all'1% dell'investimento al
mese ed è in uso adeguare i contratti ogni anno per tenere conto del tasso d'inflazione.
I costi di costruzione in Brasile
I costi di costruzione sono generalmente abbastanza bassi, e sul mercato c'è una grossa offerta
di case economiche, ma è anche in crescita l'offerta di case con uno standard elevato tale da
soddisfare una clientela internazionale e/o nazionale abbiente. Le ultime statistiche ufficiali in
variazione mensile del mese di aprile 2009 della Camera Brasiliana dell'Industria delle
Costruzioni - CBIC, danno un prezzo medio CUB di R$/mq. 860 a livello nazionale con
variazioni che vanno da un minimo di R$/mq. 777 della macroregione Nordest sino a R$/mq.
893 della macroregione Sudest sempre dello stesso periodo. L'incidenza di questi prezzi, può
essere variata dalla tipologia di rifiniture e strutture che si usano elevando l'incremento di
anche il 25%.
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Brasile: settore IMMOBILIARE - PREZZI MEDI (anno 2009)
REGIONE Valori in R$/mq. Valori in € equivalenti*/mq.
Centro Occidentale 840,08 352,83
Nord Est 777,68 326,63
Nord 880,08 369,63
Sud Est 893,84 375,41
Sud 883,07 370,89
*tasso di cambio R$/€ 0,42 (novembre 2011)
Fonte: CBIC (Câmara Brasileira da Indústria da Construção)28
L’influenza dei tassi di interesse nel mercato immobiliare
I tassi di interesse in Brasile sono ancora alti, in parte a causa dell'eredità dell'inflazione che
è stata per molto tempo elevata. Il credito al consumo, per esempio, può costare più dell'80%
l'anno. Infatti, gli interessi sono spesso espressi su base mensile. D'altro canto, un semplice
deposito di risparmio o titolo di stato garantisce spesso un interesse che varia dal 9% all‟11%
annuo. Questi alti costi spiegano molto dei tratti caratteristici del mercato brasiliano. Ecco
perché i costruttori applicano grossi sconti a chi acquista sulla carta, poiché il compratore, di
fatto, finanzia il loro progetto. Il finanziamento, quando è disponibile, viene offerto dai
venditori e non è economico. Il finanziamento offerto dai costruttori per i nuovi progetti è di
solito mediamente dell'1%, oscillando dallo 0,50% circa per il periodo della costruzione
dell'immobile stesso fino a giungere anche all'1,5%, mediamente al mese, a costruzione
finita, oltre chiaramente il tasso di inflazione.
Requisiti legali per l’acquisto di immobili da parte di stranieri
La legge brasiliana non distingue tra brasiliani e stranieri per quanto attiene alla proprietà
dell'immobile e ai diritti acquisiti su di esso con l'acquisto. Solo i governi stranieri non
possono possedere immobili o terreni se non quelli atti a ospitare la propria rappresentanza
diplomatica in Brasile. Anche se non sono residenti, gli stranieri, in linea generale, hanno
gli stessi diritti e gli stessi doveri dei brasiliani.
28
www.cbic.org.br
88
4. TESTIMONIANZE AZIENDALI
4.1. IL CASO EMILCERAMICA
Nata nel 1961, Emilceramica è un gruppo industriale de comprensorio “Sassolese” attivo nel
settore ceramico, con produzione e commercializzazione di pavimenti e rivestimenti. Lo
sviluppo industriale ha generato un progressivo aumento della capacità produttiva con
l'acquisizione e/o la compartecipazione di varie aziende ceramiche in Italia e all'estero. Lo
sviluppo in settori complementari ha permesso all‟azienda di raggiungere più elevate
conoscenze tecnologiche e di affrontare nuove sfide industriali e commerciali in diverse aree
di mercato.
Intervista al Dott. Sassi Sergio, CEO e Vice Presidente di Emil Group nonché Membro di
Giunta Nazionale di Confindustria:
Dott. Sassi, perché il Brasile?
Nell‟ambito del mio ruolo istituzionale con Confindustria ho partecipato a diverse missioni in
Brasile e ho seguito con estremo interesse l‟evoluzione politica, sociale ed economica degli
ultimi anni. Ritengo che il Brasile abbia grandi potenzialità ancora inespresse. È quindi un
mercato estremamente interessante.
Quali sono a suo giudizio i presupposti imprescindibili per un’iniziativa imprenditoriale
in Brasile?
Un prodotto che per tipologia, qualità e caratteristiche tecniche si differenzi dalla generalità
dei prodotti similari nazionali o importati. E poi la vocazione internazionale, un tempo
appannaggio della grande impresa ma oggi una necessità anche per le PMI.
Qual è stata la vostra strategia di ingresso nel mercato brasiliano?
Abbiamo optato per la costituzione di una NewCo commerciale, previa attenta selezione di un
managing director locale e l‟attenta analisi di un business plan di dettaglio.
Quali prodotti distribuite in Brasile?
Prodotti di alta gamma e tecnologicamente avanzati. Sposiamo una filosofia di qualità
piuttosto che di quantità, sfruttando il forte appeal del marchio italiano in Brasile.
Progetti per il futuro?
La nostra iniziativa è appena partita. Se i fatti ci daranno ragione, potremo pensare ad una
produzione locale a tecnologia italiana ma a costo ridotto.
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4.2. IL CASO SO.CA.GE.
SO.CA.GE. "Società di Carpenteria Generale" nasce nel 1974 come azienda dedicata alla
produzione e realizzazione di particolari metallici, per poi specializzarsi nel settore delle
piattaforme aeree. So.ca.ge., con sede a Bastiglia (MO) è classificata come PMI, con un
fatturato di circa € 30 milioni. Ciò nonostante, soprattutto con l‟avvento dell‟attuale
compagine societaria, è fortemente dedicata all‟innovazione ed alla ricerca di nuovi mercati,
tra cui il Brasile, nel quale ha recentemente concluso una joint venture con un produttore
locale, costituendo una new company di produzione e vendita finalizzata al mercato brasiliano
e sud americano in genere.
Fiorenzo Flisi ne è l‟amministratore delegato.
Sig. Flisi, come può una piccola o media azienda approcciare i mercati esteri?
Non credo sia un problema di dimensioni ma di mentalità. Dobbiamo prendere atto che
l‟Italia e l‟Europa in genere stanno attraversando una crisi senza precedenti nell‟economia
moderna e che quindi è necessario ricercare mercati maggiormente recettivi.
Ma il Brasile è lontano!
È vero, ma culturalmente molto più vicino a noi di altri paesi, anche collocati a distanza
inferiore. Aggiungo che le attuali tecnologie informatiche consentono un interscambio
informativo in tempo reale e che è quindi molto più facile dialogare, programmare e risolvere
i problemi.
Perché il Brasile?
Perché è un mercato enorme e in crescita, oggi alla ricerca di prodotti tecnologicamente
avanzati. Proprio per questo siamo stati contattati da un produttore locale, desideroso di
crescere e di allargare il proprio giro di affari.
Non è rischioso costituire una società in joint venture con un concorrente?
In realtà il nostro partner brasiliano GUITON è specializzato in piattaforme isolate, che noi
non produciamo perché superate nel sistema impiantistico europeo di utilizzo. Dopodiché
abbiamo assunto adeguate protezioni legali, come la maggioranza societaria, le limitazioni dei
poteri dell‟amministratore locale, il sistema di controllo.
Quali sono le caratteristiche fondamentali per un’iniziativa imprenditoriale all’estero?
Il fattore umano. Va ricercato un partner affidabile, in sintonia con la propria visione, con cui
dialogare alla pari.
Ma le persone si conoscono solo quando nascono i problemi….
Fa parte del rischio di impresa. Nel nostro caso abbiamo visitato le rispettive aziende,
abbiamo respirato l‟attività di officina, abbiamo inviato un nostro tecnico per un dato periodo
che verificasse l‟attività quotidiana, il modo di lavorare, il feeling con il personale. Ci siamo
piaciuti e abbiamo iniziato questo nuovo percorso.
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Come si sviluppa il vostro progetto dal punto di vista produttivo?
Inizialmente invieremo i componenti per l‟assemblaggio per poi servirci di fornitori locali,
quando possibile. L‟obiettivo è nazionalizzare il prodotto ed abbassare i costi di produzione.
A chi venderete?
Le piattaforme aeree sono destinate al mercato delle costruzioni, delle manutenzioni e ad altri
settori. La potenzialità è quindi grande.
Solo al Brasile o anche ad altri mercati?
La nostra società brasiliana sarà utilizzata per tutto il mercato sud-americano. Ci sono paesi
limitrofi, come il Cile ad esempio, molto interessanti.
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4.3. IL CASO VALUEPART
Valuepart è un gruppo di riferimento nel settore dei componenti per le macchine movimento
terra. Distribuisce in tutto il mondo e possiede filiali proprie in Europa e in Nord America. Ha
sede a Castelvetro (MO). Lo spiccato carattere internazionale del Gruppo è frutto della
trentennale esperienza del suo fondatore, il Cav. Ivano Passini, Presidente ed Amministratore
Delegato.
Cav. Passini, cosa significa essere internazionali?
Significa essere vicini al cliente, capirne le logiche e le necessità. Per un gruppo come il
nostro che lavora prevalentemente nell‟after market, è poi un‟esigenza imprescindibile.
Perché il Brasile?
Ho sempre creduto nelle potenzialità economiche di questo paese. Già nel 1998, nella mia
precedente esperienza in Italtractor, ho costituito una società in joint venture con un
produttore locale e abbiamo realizzato un‟importante fabbrica di produzione e vendita
totalmente verticalizzata.
Quel’è il suo impegno attuale in Brasile?
Abbiamo selezionato un distributore che, in via esclusiva, distribuisce i prodotti Valuepart su
tutto il territorio brasiliano e sud americano.
Come mai la scelta di un distributore e non di una società propria?
Non avevamo necessità di una società propria. Conosciamo il nostro distributore da lunga
data, il rapporto ottimo e consolidato ci ha fatto condividere il progetto di sviluppo e
distribuzione in via esclusiva dei prodotti a nostro marchio VTrack.
Intende produrre in Brasile?
Una parte rilevante dei nostri prodotti è in esenzione doganale. Non abbiamo necessità al
momento di una produzione locale.
Quali sono le maggiori difficoltà che ha incontrato nella sua lunga esperienza in Brasile?
Burocrazia complicata, tempi lunghi, complesse regole fiscali e doganali. È importante
affidarsi ad operatori professionisti e specializzati. C‟è poi un problema sui tassi,
estremamente alti nelle normali operazioni finanziarie, e un‟attenzione particolare che deve
essere riposta al rischio cambio.
Perché i vostri prodotti sono competitivi in Brasile?
Soprattutto per l‟alta qualità degli stessi e per il servizio just in time che offriamo. Da sempre
noi siamo dov‟è il cliente.
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Viaggia spesso in Brasile?
Mio figlio Andrea è il responsabile commerciale dell‟America Latina. Io o lui siamo a San
Paolo ogni circa due mesi.
Cosa nota oggi rispetto al passato?
L‟entusiasmo nelle persone, la voglia di crescere, la progressiva consapevolezza dei propri
mezzi.
Il Brasile ha ancora tanto da offrire e i paesi limitrofi saranno la nuova scoperta.
Com’è il suo rapporto con i brasiliani?
Ottimo, siamo culturalmente vicini, gli oriundi italiani sono una moltitudine. C‟è un grande
rispetto per l‟italianità.
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5. IL CONTESTO GIURIDICO
5.1. SISTEMA GIUDIZIARIO
Il sistema giudiziario brasiliano è composto dai Tribunali Federali e dai Tribunali Statali.
I TRIBUNALI FEDERALI
I Tribunali Federali decidono su specifiche materie loro delegate dalla Costituzione e
particolarmente sulle controversie aventi ad oggetto le questioni di diritto del lavoro, diritto
elettorale e diritto militare federale; i reati finanziari, diritti umani, diritto elettorale, reati
commessi all‟estero o a bordo di navi, aeromobili o violazione della normativa
sull‟immigrazione; i diritti delle popolazioni indigene.
I Tribunali Federali sono:
Il Conselho Nacional de Justiça (CNJ)
è l‟organo di controllo amministrativo e finanziario del sistema giudiziario nonché
l‟istituzione deputata al controllo dell‟operato dei giudici. Non svolge, né interferisce, con
l‟attività giudiziaria dei Tribunali.
Il Supremo Tribunal Federal (STF)
è l‟equivalente della Corte Costituzionale italiana. All‟STF è attribuito il giudizio di
costituzionalità delle leggi federali e statali e, a differenza di quanto avviene in Italia, è altresì
attribuita la competenza in determinate materie internazionali, quali l‟estradizione
controversie con Stati esteri o stati interni brasiliani. L‟STF giudica infine in via esclusiva
sulle cause in cui sono parte le principali autorità politiche del governo federale.
Fatta eccezione per le materie non riservate alla propria competenza esclusiva, l‟STF pratica
unicamente un giudizio di legittimità e non di merito.
Il controllo di costituzionalità delle norme di legge non è riservato in via esclusiva all‟STF.
Anche i tribunali ordinari, ma esclusivamente nell‟ambito delle materie riservata alla propria
competenza, possono pronunciarsi sulla costituzionalità di una norma invocata nel
procedimento giudiziale, ma l‟efficacia di tale pronuncia sarà limitata alla causa e non avrà
efficacia erga omnes.
Il Superior Tribunal de Justiça (STJ)
è un organo composto da almeno 33 giudici scelti dal Presidente della Repubblica tra i giudici
federali e statali e tra avvocati e membri della pubblica accusa. La loro nomina è preceduta
dall‟approvazione del Senato.
La principale funzione dell‟STJ, analogamente a quella della Corte di Cassazione italiana, è
quella di garantire la corretta ed uniforme interpretazione delle norme federali.
L‟STJ è inoltre funzionalmente competente a conoscere i reati o gli abusi di potere delle alte
cariche statali o delle forze armate, nonché a risolvere i conflitti di competenza fra i tribunali
ordinari oppure fra autorità amministrative o giudiziarie.
L‟STJ infine, giudica in materia di riconoscimento ed esecuzione delle sentenze straniere.
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GLI ORGANI DI GIUSTIZIA FEDERALE SPECIALIZZATI
I tribunali federali specializzati sono:
La Justiça do Trabalho
La Giustizia del Lavoro è competente a giudicare le questioni relative i) ai rapporti di lavoro,
anche con enti pubblici; ii) all‟esercizio del diritto di sciopero; iii) alle organizzazioni
sindacali e alle controversie tra sindacati, lavoratori e datori di lavoro; iv) ai danni
patrimoniali e morali derivanti dal rapporto di lavoro e v) alle sanzioni amministrative erogate
dalle autorità competenti e inerenti al rapporto di lavoro.
A differenza della giustizia federale ordinaria, la Giustizia del Lavoro è strutturata in tre gradi
di giudizio, governati dai giudici del lavoro in primo grado, dal Tribunal Regional do
Trabalho (TRT) e dal Tribunal Superior do Trabalho (TST).
Le norme di procedura civile del lavoro, come in Italia, sono improntate da caratteristiche
peculiari, in parte più rigide e in parte più snelle rispetto a quelle ordinarie.
La Justiça Eleitoral
La Giustizia Elettorale, costituita dal Tribunale Superiore Elettorale e dai Tribunali Regionali
Elettorali, è competente in merito alla risoluzione delle problematiche e controversie
elettorali, ma ha anche funzioni organizzative e di controllo delle elezioni e delle procedure di
voto.
La Justiça Militar Federal
La Giustizia Militare Federale è competente a giudicare i reati militari e le questioni
disciplinari degli appartenenti alle Forze Armate.
I TRIBUNALI STATALI
La competenza dei Tribunali Statali è residuale rispetto alle materie riservate per legge ai
Tribunali Federali. Data la specificità delle materie riservate alla competenza dei Tribunali
Federale, i Tribunali Statali decidono quindi sulla generalità delle controversie aventi ad
oggetto materie civili e commerciali.
Come in Italia, anche in Brasile è riconosciuto il doppio grado di giudizio di merito, mentre il
Superior Tribunal de Justiça, come la Corte di Cassazione italiana, può essere adito
unicamente per questioni di legittimità.
In primo grado, il giudice è investito della causa in veste monocratica, mentre il Tribunal de
Justiça, competente in secondo grado, è organo collegiale corrispondente alla Corte d‟Appello
italiana.
I TRIBUNALI SPECIALI - I Juizados Especiais
I Tribunali Speciali sono stati istituiti per dirimere le controversie di modesto valore e
complessità. In tal senso, sono equiparabili ai Giudici di Pace istituiti nell‟ordinamento
italiano.
La competenza delle corti speciali è limitata:
(i) per valore, che non può essere superiore a 40 volte l‟ammontare del salario minimo
vigente;
(ii) per la capacità giuridica delle parti, nel senso che l‟incapace, il condannato, il fallimento e
la società in stato di insolvenza non possono essere parte attiva e passiva del processo;
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(iii) per materia, con esclusione quindi di tutto ciò che concerne il diritto fallimentare, gli
interessi patrimoniali della Pubblica Amministrazione, gli incidenti sul lavoro, lo stato e alla
capacità delle persone fisiche e le materie di competenza della Giustizia Militare;
(iv) per natura, nel senso che i Tribunali Speciali possono giudicare soltanto reati minori, per i
quali la legge stabilisce una pena inferiore ai due anni di reclusione.
La competenza dei Juizados Especiais è comunque facoltativa e concorrente rispetto a quella
dei tribunali ordinari con facoltà discrezionale lasciata all‟attore del giudizio.
Arbitrato
La Legge n. 9.307 del 23 settembre 1996, ha disciplinato compiutamente l‟istituto
dell‟arbitrato, modificando il sistema previgente previsto dal codice di procedura civile,
scarsamente efficace e poco applicato. In realtà tale istituto ha trovato applicazione soltanto
dal 2001, a seguito di una pronuncia del Supremo Tribunale Federale che ha eliminato ogni
dubbio di costituzionalità della Legge n. 9.307/96.
L‟arbitrato di diritto brasiliano, analogamente al medesimo istituto previsto nell‟ordinamento
italiano, si configura come strumento alternativo di risoluzione delle controversie, rispetto a
quello giudiziario. È in realtà uno strumento molto utile nella pratica degli affari, rispondendo
maggiormente alle esigenze di celerità del giudizio, non sempre garantite dal percorso
giudiziario. Le parti potranno ricorrere allo strumento arbitrale per la decisione di ogni diritto
patrimoniale disponibile. In pratica, tutte le questioni di carattere economico. Come in Italia,
anche in Brasile la decisione relativa alla disciplina del procedimento arbitrale (clausola
compromissoria), è ampiamente rimessa alla discrezionalità delle parti, le quali potranno
decidere i criteri di nomina degli arbitri, il foro arbitrale, le regole di decisione secondo diritto
o secondo equità.
La clausola compromissoria dovrà contenere, a pena di invalidità, (i) il nome, la professione,
lo stato civile e il domicilio delle parti; (ii) il nome, la professione, lo stato civile, il domicilio
dell‟arbitro o degli arbitri, oppure della persona o ente deputato alla nomina dell‟arbitro; (iii)
l‟oggetto delle controversie che le parti intendono sottoporre ad arbitrato; (iv) il luogo dove si
emetterà il lodo arbitrale. Sono, invece, ritenuti elementi accessori della clausola
compromissoria, (i) l‟indicazione del luogo dove la procedura arbitrale avrà luogo; (ii) il
termine massimo concesso agli arbitri per l‟emissione del lodo; (iii) l‟indicazione delle norme
applicabili all‟arbitrato; (iv) la disciplina delle spese arbitrali e l‟indicazione degli onorari
degli arbitri.
La lacuna della clausola compromissoria non ne determina automaticamente la nullità. Le
parti, in assenza di accordo, potranno rivolgersi all‟autorità giudiziaria ordinaria per integrare
gli aspetti mancanti o lacunosi e per ottenere le regole di attivazione e funzionamento della
procedura arbitrale. L‟unico requisito legale per assumere la qualità di arbitro è la capacità di
agire e l‟imparzialità (l‟assenza cioè di vincoli di parentela o interessi presenti o passati con
una delle parti). Deve cioè trattarsi di una persona verso la quale le parti possano riporre la
loro fiducia.
Il lodo arbitrale, cioè la decisione degli arbitri che conclude il giudizio arbitrale, è vincolante
per le parti e non impugnabile, fatta eccezione per motivi attinenti la validità del lodo per
insussistenza dei requisiti legali. Il lodo arbitrale è titolo esecutivo e non necessita di alcuna
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omologazione giudiziaria. Fanno eccezione i lodi arbitrali resi al di fuori dell‟ordinamento
federale, per i quali è necessaria la delibazione del Tribunale Superiore di Giustizia.
Per quanto riguarda, invece, l‟impugnazione del lodo arbitrale, questa è ammessa ai fini di
accertarne la nullità o invalidità per difetto dei requisiti legali previsti. Il lodo arbitrale ha la
stessa efficacia di una sentenza pronunciata dall‟Autorità Giudiziaria, costituendo così titolo
esecutivo che può essere fatto valere senza la necessità di una previa omologazione o
riconoscimento giudiziale.
In data 7 giugno 2002 il Brasile ha ratificato la Convenzione di New York del 1958 per cui il
lodo arbitrale straniero potrà trovare esecuzione in Brasile, previa omologazione del Superior
Tribunale de Justiça.
Regole generali di procedura civile
In materia di diritti disponibili, le parti potranno liberamente disporre che le eventuali
controversie siano risolte dal giudice ordinario o straniero. Le parti contrattuali, fatta
eccezione nel caso in cui una parte del contratto sia un ente pubblico brasiliano, potranno
quindi concordare che a quel determinato contratto si applichi la legge brasiliana oppure la
legge dello stato della controparte o di uno stato terzo a condizione che la legge prescelta non
contrasti con le norme brasiliane imperative o di ordine pubblico o del buoncostume.
Sono invece rimesse alla giurisdizione esclusiva brasiliana le questioni attinenti i beni
immobili situati in Brasile, la materia successoria che riguardi beni situati in Brasile, le
controversie derivanti da contratti internazionali, in cui siano parti del processo enti
governativi federali.
Il Brasile è firmatario del Protocolo de Buenos Aires sobre la Jurisdicción Internacional en
materia contractual (Protocollo concernente la competenza giurisdizionale in materia
contrattuale), che riprende parzialmente quanto contenuto nella Convenzione di Roma del
1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali. Il giudice brasiliano, quindi, potrà
giudicare la controversia a lui rimessa anche applicando una legge straniera.
Nelle controversie che coinvolgano una parte brasiliana e una parte terza, in assenza di una
disciplina pattizia sulla giurisdizione, il giudice brasiliano dovrà determinare la legge
applicabile secondo i principi stabiliti dalla legge brasiliana sul diritto internazionale privato
contenuti nel Decreto Legge n. 4.657 del 4 settembre 1942. In base a tali principi, la legge
applicabile in materia di obbligazioni contrattuali è quella del Paese in cui il contratto deve
avere esecuzione; in materia di stato civile e capacità delle persone, è quella di residenza della
persona; in materia di beni immobili, è quella in cui si trova la cosa.
Competenza
L‟ordinamento giuridico brasiliano lascia alle parti il criterio di determinazione del foro
competente. In assenza di previsione specifica o di specifico accordo, vale generalmente la
regola del foro del convenuto, cioè il luogo di residenza della persona fisica o il luogo dove è
posta la sede legale della società convenuta.
Onere della prova e principio del contraddittorio
Analogamente all‟Italia, l‟onere della prova è a carico dell‟attore, mentre il convenuto ha
l‟onere di provare i fatti e le eccezioni che costituiscono la propria difesa.
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L‟ordinamento brasiliano, al pari di quello italiano, è improntato ad un‟ampia facoltà di
prova. Sono ammesse le prove scritte ed orali, nonché apposite perizie tecniche di parte o
giudiziali, i cui elaborati sono comunque sempre rimessi al libero apprezzamento del giudice.
La causa è improntata al principio del contraddittorio, per cui parte convenuta deve essere
messa nella facoltà di intervenire in giudizio, mediante notifica dell‟atto di citazione e degli
atti processuali più rilevanti.
Spese processuali
All‟iscrizione della causa a ruolo, parte attrice dovrà versare un anticipo sulle spese giudiziali,
normalmente calcolato in percentuale sul valore di causa.
Vige il principio della soccombenza, per cui parte vittoriosa ha diritto di essere risarcita dalle
spese sostenute per il giudizio.
Recupero giudiziale del credito
In assenza di un titolo esecutivo già ottenuto, (sostanzialmente una sentenza, un lodo arbitrale
o un titolo di credito), il creditore che intenda agire per il recupero di un proprio credito
rimasto insoluto, potrà avvalersi dell‟Ação Monitória, equivalente all‟azione monitoria,
ovvero al ricorso per decreto ingiuntivo, di diritto italiano.
Il ricorrente dovrà provare documentalmente le proprie ragioni di credito e, su tal base, il
giudice emetterà un‟ordinanza contenente l‟intimazione di pagamento entro un termine
predeterminato, fatto salvo il diritto di opposizione del debitore nel medesimo termine.
Trascorso infruttuosamente il termine senza che intervenga opposizione o pagamento,
l‟ordinanza diverrà esecutiva e diverrà titolo esecutivo a beneficio del creditore.
Il procedimento di esecuzione
A fronte di un titolo esecutivo, in assenza di pagamento spontaneo del debitore, il creditore
potrà instaurare un procedimento di esecuzione, che inizia con il pignoramento e si conclude
con la distribuzione del ricavato dalla vendita dei beni pignorati al debitore.
Durante il procedimento, il debitore ha facoltà di riconoscere il debito, nel qual caso, ai sensi
dell‟art. 745-A del codice di procedura civile, potrà essere autorizzato al pagamento iniziale
pari al 30% dell‟importo totale (includendo le spese processuali e legali) e ad una dilazione di
pagamento del restante 70% in 6 rate mensili di uguale importo, aumentate di un tasso
d‟interesse mensile dell‟1%. Il mancato pagamento delle rate mensili comporterà un aumento
del restante importo del debito di una penale, con perdita del beneficio di sospensione del
procedimento di vendita dei beni pignorati.
Esecuzione di una sentenza straniera in Brasile
L‟esecutività di una sentenza straniera, o di un lodo arbitrale straniero, è rimessa al processo
di delibazione del Tribunale Superiore di Giustizia, con sede a Brasilia.
L‟omologazione della sentenza straniera o del lodo straniero prescinde dall‟esistenza di
accordi di reciprocità o di trattati internazionali stipulati tra il Paese in cui la sentenza è stata
emessa e il Brasile.
In virtù del trattato relativo all‟assistenza giudiziaria e al riconoscimento ed esecuzione delle
sentenze in materia civile, firmato a Roma il 17 ottobre 1989 e vigente tra Italia e Brasile, il
98
Tribunale Superiore di Giustizia si limiterà, ad un giudizio di legittimità e non di merito. In
particolare, il giudizio di delibazione avrà ad oggetto il rispetto dei principi fissati per la
giurisdizione e la competenza, il rispetto del principio del contraddittorio, la definitività della
sentenza e quindi il passaggio in giudicato della stessa, la legalizzazione della sentenza presso
il Consolato brasiliano competente e l‟esistenza di una traduzione giurata in brasiliano da
parte di un traduttore ufficiale.
Una volta ottenuta l‟omologazione, si potrà procedere all‟esecuzione della sentenza straniera
avanti al tribunale di prima istanza territorialmente competente. Ove, poi, si tratti di sentenza
di condanna al pagamento di una somma calcolata in valuta straniera, si applicherà il tasso di
cambio vigente al momento del pagamento. Il pagamento delle somme all‟estero potrà essere
effettuato soltanto dopo l‟approvazione del Banco Central.
99
5.2. ASPETTI TRIBUTARI E FISCALI
Fonti normative e principali imposte
Il Codice Fiscale del 1966 e la Costituzione Federale del 1988 prevedono che il sistema
fiscale brasiliano si componga di tributi federali, statali e municipali.
I tributi si dividono in imposte, tasse, contributi di miglioramento e contributi sociali.
Imposte federali
A livello federale, le principali imposte previste dall‟ordinamento fiscale brasiliano sono:
• imposta sulle importazioni (II);
applicabile alle merci in ingresso da territorio estero;
• imposta sulle esportazioni (IE);
applicabile alle merci nazionali o nazionalizzate esportate dal territorio brasiliano;
• imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPF);
grava sulle persone fisiche domiciliate o residenti in Brasile che hanno la disponibilità
giuridica od economica di redditi o proventi di qualsiasi natura, comprese le rendite e i
guadagni di capitale, nonché i frutti di beni comprese le pertinenze.
Le imposte dovute annualmente sono calcolate secondo scaglioni progressivi che prevedono
le seguenti aliquote per il 2011:
fino a R$ 17.989,80 esente
da R$ 17.989,81 a 26.961,00 7.5%
da R$ 26.961,00 a 35.948,40 15.0%
da R$ 35.948,41 a 44.918,28 22.5%
oltre R$ 44.918,28 27.5%
• imposta sul reddito delle persone giuridiche (IRPJ);
grava sulle persone giuridiche e sugli imprenditori individuali. Sono considerate persone
giuridiche: le persone giuridiche di diritto privato che hanno il domicilio nel territorio dello
Stato, qualunque siano i loro fini, la nazionalità o la partecipazione al capitale; le filiali, le
succursali, le agenzie o le rappresentanze in Brasile di persone giuridiche residenti all‟estero; i
committenti domiciliati all‟estero, relativamente ai risultati delle operazioni compiute dai suoi
mandatari o commissionari in Brasile.
L‟accertamento dell‟imposta si effettua su base reale, presunta o d‟ufficio, alla fine di ogni
trimestre dell‟anno solare, a legislazione vigente. È prevista l‟aliquota ordinaria del 15% e
un‟addizionale del 10% per i redditi che superano R$ 240.000,00, rapportati al periodo di
accertamento considerato. La regola generale di determinazione del reddito fa corrispondere
l‟imponibile fiscale con l‟utile liquido contabile rettificato dai costi deducibili e dalle
variazioni in aumento previste.
100
Una società può optare per la determinazione dell‟imposta su base mensile, che viene
calcolata su una base imponibile presunta. Possono, invece, determinare il reddito in via
presuntiva quei contribuenti che nell‟anno precedente hanno conseguito un reddito lordo non
superiore a R$ 48milioni. Il reddito presunto (forfetario) viene determinato applicando le
percentuali previste dalla legge e sommando i guadagni di capitale, le rendite e gli altri
proventi stabiliti dalla legge. Infine, il reddito potrà essere determinato dall‟Amministrazione
finanziaria (qualora la persona giuridica non abbia adempiuto ai propri obblighi strumentali),
o dal contribuente nel caso in cui il reddito lordo sia conosciuto ma la persona giuridica non
abbia tenuto la contabilità.
• imposta sui prodotti industriali (IPI)
applicabile ai prodotti importati ed alla produzione locale. L‟IPI pagata per le materie prime,
prodotti semilavorati e materiali d'imballaggio può essere utilizzato come credito fiscale.
L'aliquota dell'IPI varia in funzione della natura del prodotto, con aliquota crescente in modo
inversamente proporzionale all‟essenzialità del prodotto;
• imposta sulla proprietà rurale (ITR);
• imposta sulle operazioni di credito, cambio e assicurazione e sui titoli e valori
mobiliari (IOF).
Imposte statali
A livello statale, le principali imposte previste dall‟ordinamento fiscale brasiliano sono:
• imposta sulla circolazione di merci e servizi di trasporto interstatale e
intermunicipale e di comunicazione (ICMS)
assimilabile all‟IVA del sistema fiscale italiano. L‟ICMS può essere compensata con quella
addebitata con la vendita dei prodotti;
L‟aliquota varia da Stato a Stato, in un range che va dal 7 al 25% (ad esempio: nello Stato di
San Paolo è del 18%, in quello di Rio Grande do Sul è del 17%).
• imposta sulle successioni e donazioni (LTD);
• imposta sulla proprietà di automobili (IPVA).
Imposte comunali
A livello comunale, le principali imposte previste dall‟ordinamento fiscale brasiliano sono:
• imposta sulla proprietà urbana (IPTU);
• imposta sulla trasmissione "inter vivos" di immobili (ITBI);
• imposta sui servizi (ISS)
applicabile ai servizi forniti da società o liberi professionisti.
L‟imposta varia da comune a comune, con aliquota dal 2 al 5% (ad esempio nel Comune di
San Paolo è del 5%).
101
Contributi
I principali contributi previsti dall‟ordinamento fiscale brasiliano sono:
• contributo sugli utili netti (CSLL)
calcolato sulla base dell‟imposta sul reddito delle persone giuridiche (Irpg). Aliquota del 9%.
• contributo destinato al finanziamento della sicurezza sociale (COFINS)
calcolato sull‟utile lordo della società. L‟aliquota generale è del 3%.
• contributo destinato all’integrazione sociale (PIS)
calcolato sull‟utile lordo mensile della società. L‟aliquota è dell‟1,65%.
• contributo sulla movimentazione e trasferimento di valori, di crediti e di diritti di
natura finanziaria (CPMF)
calcolato su ogni movimentazione finanziaria, soprattutto quella dei conti correnti. Aliquota
dello 0,38%.
• contributo sull’intervento nel dominio economico (CIDE)
calcolato sulle somme inviate dall‟impresa brasiliana per contratti di trasferimento di
tecnologia. Tale contributo grava su ogni forma di pagamento all'estero. Aliquota 10%.
• contributo per l’Istituto Nazionale dell’Assicurazione Sociale (INSS)
calcolato sulla remunerazione mensile relativa alle prestazioni di servizio rese dai lavoratori
dipendenti ed autonomi.
Fonte: Fisco Oggi, Ministero delle Finanze e Amministrazione finanziaria29
Il Simples
Il Simples è un trattamento impositivo differenziato per le piccole e medie imprese che
consente un pagamento mensile unificato della Irpg, Pis/Pasep, Csll, Cofins, Ipi, Inss. Le
imprese che intendono avvalersi di tale regime non devono conseguire utili lordi annui
superiori a R$ 120mila, se trattasi di piccole imprese, oppure utili lordi annui compresi tra
120mila e 1milione e 200mila se trattasi di medie imprese. Altro dato rilevante è che le
imprese che aderiscono al Simples non sono obbligate a tenere la contabilità.
Principi di tassazione diretta
L‟imposta è improntata dal principio della disponibilità economica o giuridica del reddito
come prodotto del capitale o del lavoro, oppure come combinazione di entrambi i fattori. I
redditi prodotti in Brasile sono tassati da qualsiasi fonte provengano. Le imprese a
partecipazione estera di diritto brasiliano sono equiparate, ai fini fiscali, a quelle a
partecipazione brasiliana. Le holding sono soggette al medesimo regime d‟imposta
applicabile alle persone giuridiche. L‟imposta è dovuta unicamente sul reddito prodotto dalla
holding e non anche su quello delle sue controllate. I non residenti sono tassati sui redditi
prodotti in Brasile o redditi direttamente connessi come tali, prodotti quindi anche da filiali,
uffici di rappresentanza e agenti, se operanti in Brasile. Nel caso di applicazione della
normativa Controlled Foreign Companies (CFC) le società brasiliane sono tassate sui redditi
prodotti all‟estero da controllate e collegate estere con partecipazione della casa madre al
29
www.nuovofiscooggi.it, www.fazenda.gov.br, www.receita.fazenda.gov.br.
102
capitale superiore al 10%. Il reddito viene dichiarato in Brasile proporzionalmente alla quota
di partecipazione.
Tassazione dei redditi delle società
imposta sui redditi delle persone giuridiche (IRPJ)
si applica ai redditi prodotti dalle imprese e dagli imprenditori individuali.
In via generale, l‟imposta sul reddito delle persone giuridiche è pari al 15% sugli utili, oltre
un‟addizionale del 10% sugli utili mensili superiori ai R$ 20,000.
L‟accertamento dell‟imposta si effettua su base reale, presunta o d‟ufficio:
il metodo reale consiste nel determinare l‟imponibile fiscale con l‟utile liquido contabile
rettificato dai costi e spese deducibili.
Il metodo presunto, consentito alle imprese con ricavi lordi annui uguali o inferiori a R$ 48
milioni. Gli utili imponibili sono stimati trimestralmente in quota percentuale sul fatturato
lordo, variabile dall‟1,6% al 32%, in base al tipo di attività esercitata (ad esempio l‟aliquota è
dell‟8% per l‟attività industriale o attività commerciale).
Il metodo stimato, che prevede il pagamento di imposta su base presunta in corso di
esercizio, con conguaglio annuale su base reale al bilancio di esercizio.
Transfer pricing
Le normative relative al transfer pricing sono state introdotte in Brasile dalla Legge n.
9.430/96, con i criteri interpretativi determinati dalle Istruzioni 243/02. Con l‟introduzione di
questo principio, il Brasile intende disciplinare le operazioni in entrata e in uscita delle società
estere appartenenti al medesimo gruppo, siano esse collegate o correlate. Si considerano tali,
in via generale, la società controllante domiciliata all'estero, una filiale residente all'estero,
una persona fisica o giuridica, residente o domiciliata all'estero, la cui partecipazione al
capitale sociale ne determina lo status come controllata o collegata.
PAESI A REGIME FISCALE PRIVILEGIATO
Istruzione Normativa RFB n. 1.037
Lussemburgo, con riferimento alle persone giuridiche costituite sotto forma di holding
company;
Danimarca, con riferimento alle persone giuridiche costituite sotto forma di holding
company che non esercitano un'attività economica effettiva;
Paesi Bassi, con riferimento alle persone giuridiche costituire sotto forma di holding
company che non esercitano un'attività economica effettiva;
Islanda, con riferimento alle persone giuridiche costituite sotto forma di International Trading
Company (ITC);
Ungheria, con riferimento alle persone giuridiche costituite sotto forma di offshore KFT;
Stati Uniti, con riferimento alle persone giuridiche costituite sotto forma di Limited Liability
Company (LLC) le cui partecipazioni siano detenute da soggetti non residenti che non
corrispondono le relative imposte;
Spagna, con riferimento alle persone giuridiche costituite sotto forma di Entitad de Tenencia
103
de Valores Extranjieros (E.T.V.Es);
Malta, con riferimento alle persone giuridiche costituite sotto forma di International Trading
Company (ITC) e di International Holding Company (IHC).
Stati minori: Andorra, Anguilla, Antigua e Barbuda, Antille Olandesi, Aruba, Isola
dell'Ascensione, Bahamas, Bahrein, Barbados, Belize, Bermuda, Brunei, Campione d'Italia,
Isole del Canale (Alderney, Guernsey, Jersey e Sark), Isole Cayman, Cipro, Singapore, Isole
Cook, Costa Rica, Gibuti, Dominica, Emirati Arabi Uniti, Gibilterra, Granada, Hong Kong,
Kiribati, Lebuan, Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Madeira, Maldive, Isola di Man,
Isole Marshall, Mauritius, Principato di Monaco, Isole Montserrat, Nauru, Isola Niue, Isola
Norfolk, Panama, Isole Pitcairn, Polinesia francese, Isola Qeshm, Samoa, Samoa Occidentale,
San Marino, Isola di Sant'Elena, Santa Lucia, Saint Kitts e Nevis, Saint Pierre e Miquelon,
Saint Vincent e Granadine, Seychelles, Isole Salomon, Swaziland, Svizzera, Oman, Tonga,
Tristão de Cuhna, Isole Turks e Caicos, Vanuatu, Isole Vergini Britanniche, Isole Vergini
Americane.
Thin Capitalization
Con la Medida Provisoria 472/09, in vigore dal 1° gennaio 2010, il Brasile ha introdotto nel
proprio sistema fiscale la thin capitalization. È previsto un differente trattamento fiscale degli
interessi passivi corrisposti a soggetti residenti all'estero a seconda che il finanziatore sia
un‟impresa associata residente in un paese considerato a fiscalità ordinaria oppure residente in
un cosiddetto paradiso fiscale. In particolare, saranno deducibili dal reddito d‟impresa della
società brasiliana, gli interessi passivi corrisposti al finanziatore estero a condizione che
l‟avente diritto (i) non sia residente in un paradiso fiscale; (ii) il finanziamento ottenuto sia
destinato a spese necessarie all‟attività di impresa; (iii) l‟ammontare del finanziamento
ricevuto non ecceda il rapporto di due ad uno sulla quota di patrimonio netto detenuto dal
finanziatore estero e (iv) il valore complessivo dei finanziamenti erogati da parti correlate
all'estero non sia superiore al doppio della quota di patrimonio netto da queste ultime
complessivamente posseduta.
Interessi sul capitale proprio
La Legge n. 9.249 del 26 dicembre 1995 consente al socio di società di capitali brasiliana la
remunerazione con interessi del capitale proprio investito nella società. Tale remunerazione
non può eccedere il 50% del reddito netto della società, è deducibile dal reddito imponibile
della società ai fini dell'imposta societaria e dei contributi sociali ed è soggetta ad una ritenuta
alla fonte del 15%.
Deducibilità
Di regola (ma con alcune eccezioni) sono deducibili tutte le spese sostenute nell‟esercizio
corrente (per esempio, costi di produzione, costi del personale, ammortamenti ecc.) per il
conseguimento di redditi imponibili, purché debitamente documentate e inerenti al settore
nonché sostenute nell‟esercizio fiscale di riferimento. Le deduzioni relative ai pagamenti di
royalty su marchi, brevetti e canoni per assistenza scientifica tecnica e amministrativa sono
deducibili dall‟1% al 5% a seconda del tipo di attività, calcolati sul reddito netto di
104
riferimento. Il totale di tali deduzioni, comunque, non può eccedere il 5% del reddito relativo
a vendite e servizi.
Magazzino
Il magazzino è generalmente valutato al minore tra il costo di acquisto e il valore di mercato,
mentre i prodotti in corso di lavorazione al costo di produzione. Sono riconosciuti metodi di
valutazione come il costo medio ponderato, ma il LIFO, per esempio, non è autorizzato ai fini
fiscali. I prodotti finiti vengono invece valutati al 70% del prezzo più alto praticato nel
periodo fiscale, come pure i lavori in corso al 150% del costo più alto delle materie prime
comprate o al 56% delle vendite più alte di prodotti finiti.
Ammortamenti
L‟ammortamento viene calcolato sulla base della vita utile del bene al quale si riferisce su
base lineare. Le spese di costituzione si ammortizzano per un periodo minimo di 5 anni. Le
immobilizzazioni immateriali, i diritti contrattuali limitati e le concessioni relative all‟attività
di impresa possono essere ammortizzati per il periodo in cui relativo diritto è esercitato. Se il
bene viene dismesso perché inutilizzabile prima della fine dell‟ammortamento, può essere
portato a costo nell‟esercizio nel quale si manifesta la perdita. Le spese sostenute per i brevetti
sono considerate immobilizzazioni immateriali e ammortizzate in base alla vita del brevetto
stesso. Ciò può valere anche per i marchi, i software e i copyright, i cui costi possono essere
dedotti dai risultati operativi se sono relativi all‟attività della società.
Dividendi, capital gain e perdite
La distribuzione dei dividendi a soci esteri non è soggetta a tassazione, in virtù del trattato di
doppia imposizione vigente tra Brasile e Italia. Conseguentemente, l‟imposta sul reddito
pagata in Brasile, può essere utilizzata come un credito d‟imposta sul reddito soggetto a
tassazione in Italia. Il capital gain (l‟utile derivante dalla vendita di assets) prodotto da
soggetti residenti è tassato secondo aliquota ordinaria (34%), a differenza di quello dei non
residenti, che è tassato al 15% salvo eccezioni sulla base dei trattati internazionali. Le perdite
fiscali sono sempre utilizzabili per gli utili futuri, ma il reddito annuale tassabile può essere
ridotto dalle perdite fiscali per un massimo del 30%. In caso di acquisizione di una società
con perdite pregresse le stesse non sono riportabili nel reddito della società acquirente di
nuova costituzione o fusa, se è stata modificata la compagine sociale e l‟attività.
Ritenute su dividendi, interessi e royalty
I pagamenti a non residenti per interessi, royalty, servizi tecnici e canoni di leasing e di
noleggio, scontano una ritenuta del 15%. I pagamenti di royalty sono inoltre soggetti anche
all‟aliquota ulteriore del 10%.
Doppie imposizioni
In materia di doppie imposizioni, l‟Italia ed il Brasile hanno sottoscritto un trattato il 3 ottobre
1978, entrato in vigore il 1º gennaio 1982, allo scopo di prevenire le evasioni fiscali in
materia di imposte sul reddito.
105
Si applica alle persone fisiche e/o giuridiche residenti in ciascuno degli Stati contraenti nelle
sue suddivisioni politiche o amministrative o dei suoi enti locali, qualunque sia il sistema di
prelievo. Le imposte attuali su cui si applica la Convenzione sono:
• Brasile: l‟imposta federale sul reddito, esclusa l‟imposta sulle rimesse eccedenti e sulle
attività di minore importanza;
• Italia: l‟imposta sul reddito delle persone fisiche, l‟imposta sul reddito delle persone
giuridiche e l‟imposta locale sui redditi ancorché riscosse mediante ritenuta alla fonte30
.
30
Il trattato può essere consultato on line in versione Portoghese (www.receita.fazenda.gov.br) e Italiana
(www.finanze.it/export)
106
5.3. DIRITTO DEL LAVORO
Il mercato del lavoro in Brasile
Il mercato del lavoro in Brasile è in forte crescita, trainato dall‟andamento economico e
congiunturale del Paese. Il Ministero del Lavoro brasiliano ha comunicato che il tasso di
disoccupazione brasiliano si è stabilizzato nel 2010 e nel 2011 intorno al 6%. Dato che,
confrontato con quello italiano dello stesso periodo (8,7%), risulta inferiore.
L’incremento del livello occupazionale in Brasile
Nell'anno 2010 sono stati creati 2.544.457 nuovi posti di lavoro. I settori che hanno
contribuito maggiormente sono stati i servizi (939.448), l'industria di trasformazione
(638.006) ed il commercio (505.202). Le piccole e medie imprese hanno assorbito il 72,4%
dei nuovi posti di lavoro.
Fonte: Ministério do Trabalho e Emprego – CAGED
31
Fonti normative
La Costituzione
La Costituzione Brasiliana contiene negli artt. 6 e 7 la normativa relativa ai diritti sociali e ai
diritti dei lavoratori. In particolare vengono trattate in dettaglio le tematiche relative al salario
e alla retribuzione, al licenziamento e alla disoccupazione, all‟assistenza e alla protezione dei
lavoratori, alle associazioni professionali e ai sindacati.
Legge sul consolidamento del lavoro
La Consolidação das Leis do Trabalho (CLT) n. 5.452 del 1943 è la principale norma
legislativa brasiliana in materia di diritto del lavoro e di diritto processuale del lavoro. Il suo
31
www.mte.gov.br
107
obiettivo principale è regolamentare le relazioni individuali e collettive di lavoro. La CLT
stabilisce i diritti fondamentali dei lavoratori, garantendo i diritti del lavoro prestato, la
retribuzione mensile, il salario minimo, le ferie pagate, il riposo settimanale retribuito
(D.S.R.), la durata della giornata lavorativa per un massimo di otto ore e di quarantaquattro
settimanali, l‟addizionale di un terzo delle ferie, la tredicesima mensilità, l‟indennità di
preavviso, l‟addizionale di pericolosità e di insalubrità, il fondo di garanzia per il tempo di
servizio (F.G.T.S.), la previdenza sociale, il congedo di maternità o di paternità, il diritto di
sciopero, la compensazione con il lavoro straordinario, la maggior retribuzione per il lavoro
notturno e per la trasferta, l‟assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ma anche diritti
ulteriori come il trasporto gratuito, gli alimenti, un piano sanitario, l‟indennità per l‟ istruzione
dei figli, una liquidazione in caso di ingiusto licenziamento erogata dallo Stato. La CLT
regolamenta il lavoro dipendente di tutti i lavoratori, fatta eccezione di talune categorie, come
quella degli impiegati statali e dei lavoratori rurali, ai quali viene applicata una disciplina
specifica.
Il fondo di garanzia
La Legge n. 5.107 del 1966 ha istituito il fondo di garanzia per il tempo di servizio (F.G.T.S.)
al quale il datore di lavoro dovrà versare mensilmente la somma pari all‟8,5% della
retribuzione mensile di ogni lavoratore. Il lavoratore licenziato senza giusta causa ha diritto di
ritirare le somme accantonate a suo favore oltre gli accessori di legge (interessi legali e
rivalutazione monetaria) e un‟indennità del 40% calcolata sul totale e il 10% del contributo
speciale.
L’Istituto Nazionale del Servizio Sociale
Il Decreto n. 89.312 del 23 gennaio 1984 disciplina tutte le prestazioni di sicurezza sociale
stabilendo le tipologie pensionistiche, dalla pensione di invalidità a quella di anzianità e di
anzianità di servizio.
L‟Istituto Nazionale del Servizio Sociale (I.N.S.S.), il cui scopo è la promozione dei servizi
sociali a favore dei lavoratori dipendenti, è finanziato dai datori di lavoro, dal Governo e dai
lavoratori. Gli oneri sociali sono destinati al finanziamento della Sicurezza Sociale e di enti il
cui obiettivo è la promozione di servizio e di azioni sociali, la formazione professionale e
l‟assistenza ai lavoratori. Ogni impresa deve contribuire a tale fine, a seconda dei loro rami di
attività (industriale, commerciale o servizi).
Le contribuzioni sono raccolte dall'Istituto Nazionale di Sicurezza Sociale che ridistribuirà i
proventi agli enti di promozione sociale e precisamente ai seguenti:
• Istituto Nazionale della Sicurezza Sociale (INSS);
• Servizio Sociale dell'Industria (SESI);
• Servizio Sociale del Trasporto (SEST);
• Servizio Nazionale d'Apprendimento Industriale (SENAI) o Servizio Sociale del
Commercio (SESC);
• Servizio Nazionale d'Apprendimento Commerciale (SENAC);
• Servizio Nazionale di Trasporto (SENAT);
• Istituto Nazionale di Colonizzazione e Riforma Agraria (INCRA);
• Servizio Brasiliano di Appoggio alle Micro e Piccole Società (SEBRAE);
108
• Contributo per l'Istruzione;
• Assicurazione Incidente di Lavoro (SAT).
Concetto di lavoratore dipendente
Per la legge brasiliana è lavoratore dipendente colui che presta regolarmente servizi lavorativi
a un datore di lavoro, sotto il suo potere direttivo e contro corrispettivo. La subordinazione è il
requisito essenziale per la caratterizzazione del lavoratore dipendente, e di conseguenza, del
vincolo da dipendente. Per la legislazione sul lavoro, il datore di lavoro è un‟impresa,
individuale o collettiva, che, assumendo i rischi dell'attività economica, ammette, paga e
dirige la prestazione personale del lavoratore. Ai fini dell‟applicazione della normativa del
lavoro ai dipendenti, sono equiparati al datore di lavoro i liberi professionisti, gli enti e le
associazioni e in genere tutti coloro che assumano al proprio servizio dei lavoratori
dipendenti.
Contratti di lavoro
Il contratto di lavoro è l‟accordo tra il datore di lavoro e il lavoratore dipendente per la
prestazione di servizi a favore del primo. Il contratto di lavoro non richiede la forma scritta,
ma necessita della registrazione sulla "Carteira de Trabalho e Previdencia Social- CTPS"
(Libretto di Lavoro) del dipendente. Il contratto di lavoro può essere a tempo indeterminato o
determinato, in questo ultimo caso nelle sole ipotesi previste dalla legge.
Il contratto a tempo determinato
Il contratto a tempo determinato è possibile unicamente quando (i) la natura dei servizi
giustifica la determinazione di un periodo temporaneo e predeterminato, oppure (ii) se si tratta
di un contratto a prova, nel qual caso il termine non può superare i 90 giorni. I contratti a
tempo determinato non possono avere una durata superiore a due anni. Al termine del
contratto di lavoro a tempo determinato, nessun indennizzo sarà dovuto al lavoratore, tranne
la tredicesima mensilità proporzionale, le ferie, l'addizionale di 1/3 delle ferie e il FGTS. Se,
però, il lavoratore viene dimesso senza giusta causa dal datore di lavoro, durante la vigenza
del contratto, avrà diritto a un indennizzo corrispondente alla metà del salario che gli sarebbe
dovuto per il tempo rimanente del contratto. Nel caso che sia il lavoratore a recedere
anticipatamente dal contratto, dovrà indennizzare il datore di lavoro per qualsiasi perdita
risultante dalla violazione contrattuale.
Apprendistato
Una particolare forma di contratto a tempo determinato è il contratto di apprendistato. Con
tale contratto il datore di lavoro si impegna a garantire al giovane dai quattordici anni ai
ventiquattro anni di età, la formazione tecnica, professionale e metodologica, tenendo conto
delle sue condizioni fisiche, morali e psicologiche. L‟apprendistato non deve impedire o
distogliere il minore dalla formazione scolastica, fisica, morale e salutistica, imponendo ai
genitori o tutori, di allontanare i lavoratori minorenni dal posto di lavoro, se questo limita
eccessivamente il tempo necessario per l‟educazione. Il contratto può essere rinnovato per un
massimo di due anni e cessa con il raggiungimento del ventiquattresimo anno di età, salvo che
109
il lavoratore sia diversamente abile. All‟apprendista è garantito il salario minimo, salvo
condizioni più favorevoli. È vietato lo straordinario e la compensazione “Banca di Ore”.
Il contratto part time
Nel 1999 è stato istituito il contratto di lavoro part time, secondo il quale un lavoratore può
essere assunto per svolgere mansioni che non superino, nella settimane, le 25 ore lavorate.
La remunerazione è proporzionale a quella percepita dai lavoratori a tempo pieno e i diritti
spettanti al lavoratore part time sono gli stessi spettanti a tutti i lavoratori, fatta eccezione per
quanto riguarda le ore straordinarie, che, in linea di massima, non possono essere realizzate, e
il periodo di ferie, che può raggiungere il tetto massimo di 18 giorni.
I livelli salariali in Brasile
I LIVELLI SALARIALI IN BRASILE
TIPOLOGIA inquadramento SALARIO R$/mese SALARIO €
equivalente/mese*
manodopera:
operaio 1.000 420
operaio specializzato 2.500 1050
impiegati:
ingegnere junior 7.000 2.940
senior 15.000 6.300
ragioniere/amministrazione junior 12.000 5.040
senior 21.000 8.820
area/country manager junior 7.000 2.940
senior 15.000 6.300
commerciale e marketing junior 6.000 2.520
senior 12.000 5.040
agente-business
development junior 4.500 1.890
senior 9.000 3.780
*tasso di cambio R$/€ 0,42 (11/2011)
Fonte: Rielaborazione informazioni dello Studio Salardi da personale intervistato in Brasile nei settori
meccanica e ceramica.
Modifiche contrattuali
Sono possibili solo per mutuo consenso, ma sono considerate nulle se prevedono condizioni
più sfavorevoli a carico del lavoratore. Il trasferimento del lavoratore ad altra sede aziendale,
così come il comando e distacco, è possibile soltanto da comprovate e reali necessità
aziendali, ma danno titolo al lavoratore di percepire un incremento retributivo pari ad almeno
il 25%.
110
Durata del lavoro
La giornata lavorativa è di otto ore al giorno e di 44 ore settimanali, con un'ora al giorno
d'intervallo per pasto e riposo. Tra una giornata lavorativa e quella successiva devono
intercorrere almeno 11 ore.
Lavoro straordinario
Il lavoro effettuato oltre ai limiti legali è considerato straordinario e darà diritto ad un
incremento retributivo pari almeno al 50% a quella pattuita per il normale orario di lavoro.
Lo straordinario non deve essere superiore alle due ore giornaliere, per un massimo di dodici
settimanali, e deve essere indicato nell‟accordo scritto tra le parti, ovvero nel contratto
collettivo. Il concetto di straordinario non si applica ai dipendenti preposti ad attività esterne e
ai dirigenti. La "Banca di Ore" è un meccanismo compensativo in base al quale, per accordo
collettivo le ore di straordinario non danno diritto ad aumento retributivo se vengono
compensate con altrettante ore non lavorate, a condizione che il saldo non ecceda, nel periodo
massimo di un anno, la somma delle giornate lavorative settimanali legalmente previste
oppure oltrepassi il limite massimo di dieci ore giornaliere.
Lavoro notturno
Il lavoro notturno è quello prestato fra le dieci di notte e le cinque del mattino e dà diritto di
percepire un incremento retributivo pari almeno al 20% di quello previsto per il lavoro diurno.
Ogni ora di lavoro notturno è pari a 52 minuti e 30 secondi.
Lavoro minorile
Il lavoro minorile è vietato per i minori di sedici anni, salvo l‟apprendistato a decorrere dal
quattordicesimo anno di età. Il lavoro del minore dovrà essere organizzato in luoghi e località
che valorizzino la loro formazione, lo sviluppo fisico, mentale, morale e sociale, e che
consentono la prosecuzione dell‟attività scolastica. Ai minori di diciotto anni è vietato il
lavoro notturno, e per i lavori nelle strade, piazze e altri luoghi pubblici è richiesta
l‟autorizzazione del Giudice dei minori, che valuterà se tali lavori possano compromettere la
formazione morale e l‟educazione.
Riposo
Il riposo lavorativo è fissato in undici ore consecutive ogni due giorni di lavoro e a
ventiquattro ore consecutive coincidenti con la domenica, salvo straordinari ma, in tal caso,
previa autorizzazione delle competenti autorità in materia di lavoro. Ogni attività lavorativa
superiore alle sei ore dà diritto ad un‟ora di pausa, o due se concordato dalle parti o se
previsto dal contratto collettivo. Se il lavoro supera le quattro ore ed è inferiore alle sei ore, il
lavoratore ha diritto a una pausa di quindici minuti, non conteggiata nelle ore lavorative.
Se il datore di lavoro non concede il diritto alla pausa, dovrà corrispondere un indennizzo pari
al 50% della retribuzione ordinaria.
Ferie annuali
Ogni lavoratore, alle ferie annuali retribuite. Il lavoratore a tempo pieno, al decorrere di un
periodo lavorativo di dodici mesi, ha diritto a trenta giorni di ferie retribuite, salvo riduzioni
111
in caso di assenze ingiustificate. Il lavoratore a tempo determinato, al decorrere di un periodo
lavorativo di dodici mesi, ha diritto a diciotto giorni di ferie retribuite, salvo riduzioni in caso
di assenze ingiustificate. Il mancato godimento delle ferie darà diritto al pagamento del salario
e di un‟indennità pari ad un terzo di tale valore.
Remunerazione
Ogni lavoratore ha diritto di essere retribuito per l‟attività effettuata. Il pagamento può
intervenire mensilmente, ogni quindici giorni, settimanalmente, o al termine di una specifica
attività, secondo gli accordi contrattuali. La retribuzione non può essere inferiore al salario
minimo, definito dal Ministero del Lavoro, dell‟Industria e del commercio, sentito l‟Ufficio
Statistica del Welfare e del Lavoro. Con decorrenza 1° gennaio 2012 il livello del salario
minimo passa da R$ 545 (circa € 237) a R$ 622 (circa € 270), con un aumento di R$ 77, in
parte dovuto all‟inflazione del 2010 del 6,65%. Il nuovo salario minimo corrisponde a R$
20,73 giornalieri, con un costo orario di R$ 2,83. Il calcolo utilizzato per la definizione del
salario minimo è stato approvato nel febbraio 2011 dal Congresso Federale con durata a tutto
il 2015..
È prevista la tredicesima mensilità, pagabile nel mese di dicembre con facoltà del lavoratore
di chiedere il pagamento anticipato della metà.
Nel caso che un‟impresa eserciti un‟attività classificata come insalubre, il datore di lavoro
dovrà corrispondere un‟addizionale mensile compensativa del sacrificio patito dal lavoratore.
Tale indennità sarà pari al 10%, 20% o 40% del salario minimo, in funzione del grado di stato
insalubre. In caso di attività pericolose (esplosivi, materiali infiammabili o altro), il datore di
lavoro dovrà corrispondere al lavoratore un‟addizionale pari al 30% del salario ordinario.
Licenziamento
Il contratto di lavoro a tempo indeterminato può essere risolto in qualsiasi momento e senza
giusta causa, mediante un preavviso di almeno 30 giorni. Durante il periodo di preavviso, il
dipendente avrà diritto alla riduzione di due ore dalla giornata lavorativa, oppure dovrà essere
dispensato dal lavoro per sette giorni consecutivi, senza alcuna diminuzione del corrispettivo.
Il datore di lavoro ha facoltà di rifiutare la prosecuzione dell‟attività lavorativa del
dipendente, ma, in tal caso, dovrà corrispondergli il salario pieno per tutta la durata del
preavviso non lavorato. Oltre al preavviso, il dipendente licenziato senza giusta causa avrà
diritto al pagamento proporzionale della tredicesima mensilità, delle ferie non godute ed alla
liberazione delle somme versate nel fondo di garanzia, con una penale del 50% sul totale
dell‟ammontare liberato. Se invece il licenziamento avviene per giusta causa, il lavoratore
avrà unicamente diritto al salario e alle ferie non godute.
Dimissioni
Il dipendente dimesso ha diritto a percepire la retribuzione maturate, le ferie non godute (a
condizione che il rapporto sia proseguito per oltre un anno), ma non il preavviso e gli importi
depositati nel fondo di garanzia.
112
Omologa
La risoluzione del contratto da parte del lavoratore che abbia effettuato almeno un anno di
attività, per una delle ipotesi sopra citate, deve essere omologata presso il sindacato
competente, oppure presso la Delegazione Regionale del Lavoro.
Contenzioso
Le controversie di lavoro sono rimesse alla competenza funzionale del Giudice del Lavoro,
mentre gli infortuni sul lavoro sono di competenza del Tribunale civile. Gli organi giudiziari
competenti sono, nell‟ordine, la Commissione di Conciliazione e di Arbitrato, il Tribunale
Regionale del Lavoro e il Tribunale Superiore del Lavoro.
Personale straniero
Il Brasile adotta misure protezionistiche a favore della forza lavoro brasiliana. Ogni impresa
industriale o commerciale con più di tre dipendenti deve garantire che la sua forza lavoro sia
composta, almeno per due terzi, da brasiliani. Se poi, per ragioni aziendali, debba essere
soppresso un ufficio o ridotta la forza lavoro, il licenziamento dovrà essere indirizzato, a
parità di condizioni, verso il lavoratore straniero. Il permesso di lavoro per i cittadini stranieri
viene rilasciato dal Ministero del Lavoro, attraverso il Coordinamento Generale di
Immigrazione32
.
Partecipazione agli utili d’impresa
La Legge n. 10.101 del 20 dicembre 2000 disciplina la partecipazione dei lavoratori agli utili
d‟impresa, come fonte incentivante della produzione. I termini e le condizioni di tale istituto
potranno essere concordati tra datore di lavoro e sindacati. Le somme corrisposte ai lavoratori
a tale titolo saranno in ogni caso aggiuntive rispetto alle altre voci di retribuzione ma potranno
essere detratte dalle imposte sul reddito d‟impresa.
Sindacato
Le organizzazioni sindacali sono suddivise in categorie professionali, rappresentative dei
lavoratori, e categorie economiche, rappresentative dei datori di lavoro. La competenza
sindacale è su base territoriale municipale, statuale o nazionale. All‟interno di ogni base
territoriale è competente soltanto un sindacato per categoria.
L'inquadramento sindacale è obbligatorio ed è definito dall'attività economica del datore di
lavoro. Compito principale dei sindacati è quello di determinare le convenzioni collettive di
lavoro che saranno applicate all‟azienda ed ai suoi lavoratori. Le convenzioni collettive
vincolano la società e tutti i suoi dipendenti, indipendentemente dall‟iscrizione dei dipendenti
al sindacato. In caso di impossibilità al raggiungimento di accordi collettivi, la Giustizia del
Lavoro fisserà le condizioni applicabili alle categorie coinvolte, mediante procedimenti
giudiziali conosciuti come dissidi collettivi.
32
Per la regolamentazione dei visti di lavoro fare riferimento al capitolo “Punti di attenzione e FAQ”, sezione
“Recarsi in Brasile”.
113
Commissione Interna di Prevenzione degli Infortuni (CIPA)
La Commissione Interna di Prevenzione degli Infortuni è obbligatoria per tutte le imprese con
più di cinquanta dipendenti ed ha come scopo e funzione quella di prevenire gli incidenti e
malattie sul lavoro, mediante analisi dei rischi ambientali e dell‟organizzazione d‟impresa.
La CIPA è composta da rappresentanti del datore di lavoro e dei dipendenti. Un
rappresentante dei dipendenti eletto come membro della CIPA non può essere licenziato per il
periodo minimo di un anno dalla fine del suo mandato.
Lavoratore italiano “distaccato” in Brasile
Gli accordi internazionali di sicurezza sociale definiscono e regolano la posizione del
lavoratore “distaccato” (in senso ampio) considerando tale il lavoratore, occupato presso
un‟impresa italiana che viene inviato per un determinato periodo di tempo (cosiddetto periodo
di distacco) a lavorare in Brasile.
L‟Italia ha stipulato una convenzione bilaterale con il Brasile con validità giuridica
internazionale, entrata in vigore il 5 agosto 1977, in virtù della quale gli Stati contraenti si
assumono l‟obbligo di instaurare e coordinare un regime di assicurazioni sociali che abbia
carattere di reciprocità e che garantisca la libera circolazione della manodopera sancendo:
• l‟eguaglianza di trattamento in materia di sicurezza sociale tra tutti i cittadini degli Stati
contraenti;
• l‟assimilazione del territorio nel senso che le prestazioni previdenziali non possono subire
modifiche per il fatto che il beneficiario risieda in uno Stato diverso da quello
dell‟istituzione debitrice;
• la totalizzazione dei periodi assicurativi ai fini del diritto a prestazione.
La Convenzione bilaterale con il Brasile permette al lavoratore di acquisire il diritto a
pensione sommando i periodi di assicurazione versati in Italia e in ciascuno Stato
convenzionato (totalizzazione dei periodi assicurativi) e di conservare il diritto alle prestazioni
previdenziali anche in caso di trasferimento da o verso uno Stato estero convenzionato. La
normativa delle Convenzioni non si estende ai pubblici dipendenti. Inoltre, per quanto
riguarda gli aspetti fiscali delle pensioni, l‟Italia ha stipulato con il Brasile una convenzione
per evitare la doppia imposizione fiscale, che prevede la detassazione della pensione nel Paese
di erogazione e la tassazione nel solo Paese di residenza. Per regolarizzare la posizione,
l‟azienda deve rivolgersi all‟ufficio INPS33
di competenza.
33
www.inps.it
114
6. PROPRIETÀ INDUSTRIALE
Premessa introduttiva
Il Brasile vanta tra le più moderne normative e politiche di controllo per la lotta alla
contraffazione e agli abusi, avendo sottoscritto numerosi e significativi accordi internazionali
in materia di proprietà intellettuale. Nel maggio 1996 il Brasile emanò un corpo normativo
strutturato denominato Lei da Propriedade Industrial (LPI) del 14 maggio 1996, nº 9.279/96,
in vigore dal 15 maggio 1997. Nel 1998 furono inoltre promulgate le leggi sulla tutela del
software e sul diritto d‟autore (rispettivamente Legge 9.609/98 e Legge 9.610/98),
quest‟ultima avente lo scopo precipuo della tutela delle opere letterarie, artistiche, scientifiche
nonché i diritti di Proprietà Industriale derivanti dall‟impiego industriale e commerciale delle
invenzioni, marchi, brevetti e disegni industriali. L‟INPI (Instituto Nacional de la Propriedade
Industrial)34
, organo avente sede a Rio de Janeiro e con funzioni di analisi e rilascio delle
omologazioni, è stato oggetto di una recente e vasta opera di ristrutturazione e
modernizzazione. Al fine di attuare maggiori controlli come anche auspicato dalla comunità
internazionale, il Governo brasiliano ha recentemente varato una serie di provvedimenti
finalizzati ad aumentare ed inasprire i controlli doganali. Significativa in tal senso la
creazione del Conselho Nacional de Combate à Pirataria e Delitos contra a Propriedade
Intelectual (CNCP)35
, organo appartenente al Ministero della Giustizia, con il preciso incarico
di elaborare una strategia risolutiva di tali problematiche. Negli ultimi anni, ed in particolare
dal 2005, l‟opera svolta dal CNCP è divenuta sempre più rilevante ed il suo funzionamento è
via via migliorato, anche grazie all‟inserimento di circa un centinaio di direttrici suddivise in
tre versanti d‟azione (repressivo, educativo, economico); basti pensare all‟introduzione della
possibilità di sporgere denuncia anche tramite internet sul sito web del Ministero della
Giustizia.
Caratteri generali
Il Brasile, così come l‟Italia, è firmatario di vari trattati internazionali, tra i quali:
• la Convenzione di Berna, per la protezione delle opere letterarie ed artistiche;
• l‟Accordo TRIPS, sui diritti di Proprietà Intellettuale relativi al commercio;
• la Convenzione di Parigi, a tutela della Proprietà Intellettuale e Industriale;
• la Convenzione di Roma che regola l‟applicazione degli obblighi contrattuali.
Allo stesso modo, grazie alla sottoscrizione di tali accordi da parte del nostro paese, e quindi
al principio di reciprocità, gli italiani godono in Brasile degli stessi diritti di tutela del proprio
paese di origine quanto alla protezione dei propri beni intellettuali. Logica conseguenza è che
al cittadino italiano viene riservato lo stesso trattamento concesso al cittadino brasiliano nel
suo paese di origine, purché siano rispettate determinate condizioni legali. La conseguenza del
mancato adeguamento ai requisiti legali stabiliti dalla legislazione brasiliana per ottenerne
riconoscimento, può essere la perdita del diritto di priorità della registrazione di tali beni
intellettuali presso l‟INPI, autarchia federale brasiliana responsabile per la registrazione e per
34
www.inpi.gov.br 35
www.mj.gov.br/combatepirataria
115
la concessione di brevetti, diritto d‟uso di marchi, indicazioni geografiche, protezione di
disegni industriali, ecc.).
Il Brasile si è ritirato nel 1934 dall‟Accordo di Madrid sulla registrazione internazionale dei
marchi che sottoscrisse nel 1896. In un‟ottica di maggiore apertura nei confronti del
commercio internazionale i vertici brasiliani stanno attualmente rivalutando la propria
posizione in materia. Per quanto poi concerne i beni intellettuali che fanno capo al diritto
d‟autore, questi non necessitano di registrazione in Brasile (solo facoltativa) per godere di
protezione, bastando appena la sua creazione e pubblicazione, con qualsiasi mezzo, per
ottenere un‟adeguata tutela. A titolo esemplificativo, nel caso si abbia interesse a registrare
un‟opera letteraria, l‟organo responsabile per la registrazione sarà la Biblioteca Nazionale a
Rio de Janeiro.
L’Istituto Nazionale per la Proprietà Industriale – INPI
L‟ INPI è un organo autonomo federale controllato dal Ministero dello Sviluppo, Industria e
Commercio Estero, istituito l‟11 dicembre del 1970 dalla Legge n. 5.648 durante il processo
di industrializzazione del paese.
La sede principale dell‟INPI si trova nello Stato di Rio de Janeiro:
Rua Mayrink Veiga, 9 - Centro. CEP 20.090-910
Praça Mauá, 7 - Centro. CEP 20.081-240 (sportello per il pubblico)
Tel.: (21) 2139-3000.
Sito internet: www.inpi.gov.br
Ci sono, inoltre, rappresentanze negli altri Stati brasiliani, tra cui nello Stato di San Paolo:
Rua Tabapuã, 41 - 4º andar - Itaim-Bibi
São Paulo/SP - CEP: 04533-010
Tel.: (11) 3071-3434 / 3433
Tale organo svolge importanti compiti tra i quali:
• la registrazione dei marchi
• la concessione dei brevetti
• la verbalizzazione dei contratti di trasferimento di tecnologia e di franchigia
imprenditoriale, e delle registrazioni di software, disegno industriale e delle indicazioni
geografiche, in base al testo della Legge della Proprietà Industriale (n. 9.279/96) e la Legge
del Software (n. 9.609/98).
Dopo essere stato per anni solo un ufficio di burocrazia, con compiti limitati alla concessione
di marchi e brevetti e al controllo dell‟importazione di nuova tecnologia dal 2004, l‟INPI ha
subito una vasta opera di ristrutturazione e modernizzazione, al fine di garantire un‟aumentata
competitività in un settore di rilevante importanza quali i marchi e brevetti. Tale vasta opera
ha riguardato in particolare il processo di informatizzazione. Nel 2008, con la creazione degli
emarchi è stata introdotta la possibilità di richiedere la registrazione di marchi anche
attraverso internet.
116
Brasile: Strumenti a tutela della PROPRIETA' INTELLETTUALE
MARCHI
• Marchio di Prodotto o Servizio
• Marchio di Certificazione
• Marchio Collettivo
BREVETTI
• Brevetto d'Invenzione
• Brevetto per Modello di Utilità
DIRITTI DI AUTORE
DISEGNI INDUSTRIALI
INDICAZIONI GEOGRAFICHE
CONTRATTO DI TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIA
6.1. I MARCHI
Definizione di marchio
Il marchio è lo strumento col quale le imprese tutelano giuridicamente il proprio segnale
distintivo, ovvero l‟insieme dei segni che vengono utilizzati per caratterizzare i singoli
prodotti o servizi e distinguerli dagli altri.
La registrazione
Lo strumento a disposizione dell‟imprenditore per tutelare il marchio è la registrazione,
procedimento che in Brasile ha una durata media tra i 2 anni e i 2 anni e mezzo, che
decorrono dalla data di deposito della richiesta di registrazione fino al riconoscimento vero e
proprio. Con la registrazione l‟imprenditore acquisisce la proprietà del marchio ed il diritto di
utilizzarlo in via esclusiva su tutto il territorio nazionale. La registrazione ha validità 10 anni
ed è rinnovabile di volta in volta per eguale periodo, senza termine. L‟organo preposto per la
richiesta di registrazione è l‟INPI. Nel 2008 le imprese italiane hanno effettuato 957 richieste
di registrazione di marchio in Brasile, collocando l‟Italia al settimo posto delle richieste di
registrazione. Si evidenzia un trend in crescita rispetto agli anni precedenti, specialmente per
quanto riguarda le richieste provenienti da Paesi europei, Cina e Giappone36
.
Le tipologie di marchi
I marchi si differiscono a seconda che vengano utilizzati per distinguere prodotti o servizi da
altri prodotti o servizi affini o analoghi (marchio di prodotto o servizio) oppure siano utilizzati
per certificare la conformità di un servizio o prodotto avente specifiche tecniche (marchio di
certificazione) ovvero infine se vengano usati per l‟identificazione di prodotti o servizi facenti
parte di una specifica entità (marchio collettivo).
Un‟ulteriore distinzione è quella tra:
36
www.inpi.gov.br
117
Marchio famoso: il quale se opportunamente registrato in Brasile, avrà la protezione speciale
garantita in tutti i rami di attività.
Marchio conosciuto: il marchio di conoscenza notoria nel suo ramo di attività, nei termini
dell‟art. 6º bis (I) della Convenzione di Parigi, godrà di protezione speciale,
indipendentemente se è registrata o depositata in Brasile, estendendone la protezione ai
marchi destinati a differenziare servizi.
Diverse sono le denominazioni di marchio:
Marchio nominativo (è quello costituito da una o più parole nel senso ampio dell‟alfabeto
romano, comprendendo i neologismi, le combinazioni di lettere e/o cifre romane e/o arabici).
Marchio figurativo (costituito da un disegno, simbolo, figura o qualsiasi lettera o numero
stilizzati).
Marchio misto (costituito da elementi letterali o nominativi e figurativi di forma stilizzata).
Marchio tridimensionale (costituito dalla forma plastica di un prodotto o di un imballaggio,
possedendo un carattere distintivo in se stesso e che sia dissociato da qualsiasi effetto
tecnico).
Soggetti autorizzati alla registrazione e cessione del marchio
Ai sensi dell‟art. 128 della legge della Proprietà Industriale possono richiedere la
registrazione “le persone fisiche o giuridiche di diritto pubblico o privato”. La richiesta dovrà
provenire da persone giuridiche di diritto privato purché relativamente all‟attività che
esercitano in maniera effettiva e lecita, di modo diretto o per mezzo di imprese che
controllano direttamente o indirettamente. Per quanto concerne la registrazione di marchio
collettivo potrà essere richiesta solamente da persona giuridica che rappresenta la collettività
mentre la registrazione di marchio di certificazione potrà essere richiesta da persona senza
interesse commerciale o industriale direttamente nel prodotto o nel servizio certificato. La
richiesta e la registrazione possono essere oggetto di cessione, purché questa comprenda tutte
le registrazioni e tutte le richieste a nome del cedente, di marchi uguali o somiglianti, relative
al prodotto o servizio identico, somigliante o affine.
I marchi non registrabili
L‟art. 124 della legge della Proprietà Industriale fornisce una precisa definizione di tutto
quello che non può essere registrato come marchio, quali a titolo esemplificativo i marchi già
esistenti o per i quali è già stata effettuata una richiesta, i marchi di carattere generico,
comune, necessario o semplicemente descrittivo; marchi con l‟utilizzazione di sigle o di
insegne di governo, monumenti o bandiere ufficiali, ecc..
La registrazione di priorità di marchio straniera
Nell‟ipotesi in cui vengano effettuate registrazioni in Paesi o organizzazioni internazionali che
mantengono accordi con il Brasile, queste hanno effetti di deposito nazionale e viene loro
assicurato il diritto di priorità. La rivendicazione della priorità sarà effettuata all‟atto del
deposito e sarà comprovata attraverso la documentazione idonea di origine, contenendo il
numero, la data e la riproduzione della richiesta o della registrazione, accompagnata dalla
traduzione semplice. Nel caso in cui la richiesta di priorità non sia effettuata al momento del
118
deposito, la conferma dovrà data entro i 4 (quattro) mesi, a partire dalla data del deposito,
sotto la pena della perdita di priorità.
La licenza d’uso
Il titolare della registrazione o il depositante della richiesta di registrazione potrà concludere il
contratto di licenza per l‟uso del marchio, senza danno per il suo diritto di esercitare il
controllo sulle specificazioni, natura e qualità dei rispettivi prodotti o servizi. Il contratto di
licenza dovrà essere protocollato presso l‟INPI perché possa produrre effetti nei confronti di
terzi.
Ipotesi di perdita dei diritti sul marchio
Ai sensi dell‟art. 143 della legge della Proprietà Industriale, la registrazione del marchio si
estingue nei seguenti casi:
• scadenza del termine di validità;
• rinuncia, totale o parziale, ai prodotti o servizi rappresentati dal marchio;
• decadenza della registrazione;
• mancato rispetto dell‟art. 217 della legge della Proprietà Industriale (costituzione di un
procuratore in Brasile per i residenti all‟estero).
La decadenza del marchio si avrà mediante la richiesta di qualsiasi persona interessata
quando, decorsi 5 (cinque) anni dalla concessione:
• l‟uso del marchio non è stato iniziato in Brasile;
• l‟uso del marchio è cessato per più di 5 (cinque) anni consecutivi, o se nello stesso termine,
è stato usato con una modifica che implica alterazione del suo carattere distintivo originale.
La nullità della registrazione
Come statuito dall‟art. 165 della legge della Proprietà Industriale, la registrazione sarà nulla
quando è concessa in violazione della legge. La nullità potrà essere totale o parziale in
conformità alla parte esistente che può essere registrata. Il titolare di un marchio registrato in
un paese firmatario della Convenzione di Parigi, potrà, come forma alternativa, rivendicare
attraverso l‟azione giudiziale l‟aggiudicazione (atto giudiziale che dà a qualcuno il possesso e
la proprietà di determinati beni) della registrazione, come previsto dall‟art. 6 della suddetta
Convenzione.
L’azione giudiziaria di nullità
Il tempo di prescrizione dell‟azione giudiziaria di nullità è di 5 (cinque) anni, decorrenti dalla
data della concessione della registrazione. L‟azione di nullità si propone nel foro della
Giustizia Federale, con intervento obbligatorio dell‟INPI in causa. Tale azione può essere
instaurata sia dall‟INPI che da coloro i quali abbiano un interesse legittimo. Col passaggio in
giudicato della sentenza, l‟INPI pubblicherà la nota per la conoscenza verso terzi.
Il procedimento amministrativo di nullità
Il procedimento amministrativo di nullità, disciplinato dall‟art. 168 della legge della Proprietà
Industriale ed istituibile d‟ufficio o tramite apposita istanza, si attua nel caso in cui la
registrazione sia stata concessa in violazione della legge. Il richiedente la nullità avrà tempo
119
fino a 180 (centottanta) giorni, a partire dalla data di emissione del certificato del marchio per
effettuare l‟istanza. Il titolare del marchio, a propria volta, avrà un periodo di 60 (sessanta)
giorni per prendere posizione in merito alla richiesta di nullità avanzata, decorsi i quali il
processo amministrativo sarà deciso dal Presidente dell‟INPI.
La tutela penale del marchio
In base agli artt. 189 e 190 della legge della Proprietà Industriale, chi riproduce, altera o imita
un marchio registrato, è punito con la pena detentiva da 1 a 3 anni o con una sanzione
pecuniaria. Colui il quale importa, esporta, vende, occulta o immagazzina un prodotto segnato
con marchio riprodotto in maniera illecita o un prodotto della sua industria contenuto in
imballaggi recanti marchi legittimi di altri viene punito con la pena detentiva da 1 a 3 mesi o
con una multa. Infine chi altera un marchio registrato dal altri e già utilizzato sul mercato
incorre in una pena detentiva da 1 a 3 anni o sanzione pecuniaria.
Richieste di registrazione di marchio in Brasile da soggetti non residenti
I dati ufficiali più recenti disponibili forniti dall‟INPI indicano che l‟Italia nel 2008 si colloca
al settimo posto nella graduatoria delle richieste di registrazione marchi in Brasile provenienti
da soggetti non residenti. Gli Stati Uniti guidano questa classifica, sebbene l‟INPI segnali un
trend positivo delle richieste provenienti dagli stati europei, dalla Cina e dal Giappone.
RICHIESTE DI REGISTRAZIONE MARCHI DA
SOGGETTI NON RESIDENTI (anno 2008)
PAESE NR. RICHIESTE
1. Stati Uniti 5.875
2. Germania 2.526
3. Francia 1.586
4. Svizzera 1.395
5. Regno Unito 1.113
6. Giappone 971
7. Italia 957
8. Paesi Bassi 805
9. Spagna 761
10. Cina 507
Altri paesi 5.481
Totale 21.977
Fonte: INPI (Instituto Nacional de la Propriedade Industrial)
120
6.2. I BREVETTI
Definizione
L‟INPI definisce il brevetto come “il titolo di proprietà temporaneo, concesso dallo Stato, su
un’invenzione o un modello di utilità, dal quale il creatore (autore/inventore), che sia una
persona fisica o giuridica, o anche una persona che riceve questo diritto da questi, può
usufruire esclusivamente della fabbricazione, commercializzazione, importazione, uso,
vendita,ecc.”.
L‟ottenimento del brevetto può riguardare sia un‟invenzione che un modello di utilità; per
questo motivo, i due concetti vanno dunque tenuti distinti. I requisiti necessari per ottenere la
registrazione come brevetto sono:
• per l‟invenzione o privilegio di invenzione (PI): la novità, l‟attività inventiva e la
possibilità di sfruttamento industriale;
• per il modello di utilità (MU): la nuova forma o disposizione, a patto che derivi da un atto
creativo e che consenta un miglioramento funzionale dell‟oggetto.
La durata media dell‟iter per la registrazione di un brevetto, piuttosto complesso e di durata
considerevole, va dai 6 ai 7 anni, che decorrono dalla data della richiesta di registrazione fino
alla concessione del brevetto. La protezione conferita ai brevetti, che impedisce che terzi,
senza il consenso del titolare, utilizzino o vendano l‟oggetto del brevetto stesso, è di 20 anni
per le invenzioni e di 15 anni per i modelli di utilità, decorrenti dalla data del deposito della
richiesta. Nel 2007 le imprese italiane hanno effettuato 110 richieste di registrazione di
brevetti in Brasile, l‟Italia si colloca al sesto posto delle richieste di registrazione. I paesi
prevalenti in fatto di richieste sono i Paesi europei, gli Stati Uniti ed il Giappone37
.
Soggetti autorizzati alla richiesta di registrazione
Ai sensi degli artt. 6 e 7 della legge della Proprietà Industriale, la richiesta di registrazione
può provenire dall‟inventore o suoi eredi o successori, oppure dal cessionario o dal titolare
per effetto di un contratto di lavoro o di prestazione di servizi. Nel caso in cui due o più
persone siano autrici della stessa invenzione o modello di utilità, in forma indipendente tra
loro, il diritto di richiedere il brevetto di questa invenzione sarà di chi proverà la registrazione
più antica.
Divieto di brevetto
Ai sensi degli artt. 10 e 18 della legge della Proprietà Industriale, non può essere presentata
richiesta di brevetto per: “le scoperte, le teorie scientifiche e metodi matematici; concezioni
puramente astratte; schemi, piani, principi o metodi commerciali, contabili, finanziari,
educativi, pubblicitari, di sorteggio e di fiscalizzazione; le opere letterarie, architettoniche,
artistiche e scientifiche o qualsiasi creazione estetica; programmi di computer (software);
presentazioni di informazioni; regole di gioco; tecniche e metodi di operazione o chirurgici,
come anche metodi terapeutici e di diagnosi per l’applicazione nel corpo umano o animale; e
nella totalità o in parte degli esseri viventi naturali e materiali biologici incontrati nella
natura, o ancora, da questa isolati, incluso il genoma o il germoplasma di qualsiasi essere
37
www.inpi.gov.br
121
vivente naturale e i processi biologici naturali”. “tutto ciò che è contrario alla morale, al
buon costume e alla sicurezza, all’ordine e alla salute pubblica; alle sostanze, materie,
miscele, elementi o prodotti di qualsiasi specie, come anche la modificazione delle sue
proprietà fisico-chimiche e i rispettivi processi di ottenimento o modificazione, quando
risultanti dalla trasformazione del nucleo atomico; nella totalità o in parte degli esseri
viventi, eccetto i microrganismi transgenici che rispondono ai tre requisiti richiesti per la
registrazione, previsti nell’art. 8°, e che non siano una semplice scoperta”.
La registrazione del brevetto
Sedi di deposito della richiesta di brevetto sono:
• la sede dell‟INPI nella Praça Mauá, 7, Rio de Janeiro, RJ, CEP 20083-900, (tramite l‟invio
postale con avviso di consegna indirizzato alla Diretoria de Brevettos DIRPA/CADPAT,
con indicazione del codice DPV o negli Uffici o Enti Regionali negli altri Stati).
• a San Paolo (presso l‟Ufficio Regionale in Rua Tabapuã, 41, 4º andar, Itaim Bibi).
La richiesta di brevetto deve essere depositata in 4 copie (delle quali solo una verrà lasciata al
richiedente, mentre le altre tre resteranno all‟INPI) e deve contenere:
• la richiesta dell‟invenzione;
• la relazione descrittiva;
• le rivendicazioni;
• i disegni (obbligatorio nel caso di modelli di utilità);
• la sintesi (obbligatorio in caso di brevetti)
• la ricevuta di pagamento della tassa relativa al deposito.
Preliminarmente al deposito dei documenti sopra elencati, occorrerà procedere alla
compilazione di un formulario specifico “Depósito de Pedido de Brevetto” o “Depósito de
Registro de Desenho Industrial”, e alla consegna della ricevuta di pagamento della tassa.
La richiesta del brevetto di invenzione, dovrà riferirsi unicamente ad una o a più invenzioni,
purché siano relative ad un solo concetto di invenzione o siano in qualche modo collegabili
tra loro (art. 22 della legge della Proprietà Industriale), mentre la richiesta di brevetto per il
modello di utilità dovrà riferirsi ad un unico modello principale, potendo includere vari
elementi distinti, addizionali o varianti costruttive o configurative, purché sia configurabile
l‟unità tecnica-funzionale e corporale dell‟oggetto. Una volta effettuato il deposito viene
effettuato un esame preliminare per verificare se vi siano elementi da integrare, in questo caso
verrà emanata una richiesta provvisoria e dato termine di 30 giorni per sanare la situazione, in
caso ciò non avvenisse la richiesta non sarà accettata e la documentazione sarà restituita.
Relazione descrittiva
Il rapporto descrittivo dovrà fornire una relazione esaustiva e chiara dell‟oggetto ed indicare il
modo migliore per eseguirlo nonché citare l‟esistenza di richieste anteriori (brasiliane e non).
Occorre in particolare che la relazione descrittiva venga raffrontata con richieste precedenti e
che si possa fornire prova che l‟invenzione presenti elementi di innovazione tecnologica
maggiore rispetto alle altre richieste. Il titolo della relazione descrittiva è obbligatorio ma non
può essere rappresentato né da un nome astratto né da un marchio. L‟art. 24 della legge della
Proprietà Industriale, stabilisce che, nel caso in cui si abbia materiale biologico essenziale alla
realizzazione pratica della richiesta e questo, a sua volta sia impossibile da descrivere come
122
specificato nel paragrafo su citato ed, infine, non sia accessibile al pubblico, il rapporto dovrà
essere accresciuto dal deposito del materiale nell‟istituzione autorizzata dall‟INPI o indicata
in accordo internazionale.
Rivendicazioni
Le rivendicazioni, da inserirsi nel rapporto descrittivo, hanno il compito di definire in maniera
completa l‟ambito di tutela, fornendo una descrizione puntuale dell‟oggetto. Non sarà quindi
sufficiente una mera elencazione e catalogazione di tutte le componenti dell‟oggetto, essendo
richiesto un collegamento tra le medesime.
Disegni
I disegni dei brevetti non possono contenere testi descrittivi, salvo “fig. 01”, “fig. 02”, oltre ai
numeri indicativi di tutti i suoi elementi. Allo stesso modo, tutto quello che deve essere detto
sul disegno, deve essere inserito nel rapporto descrittivo, ricordando che ogni elemento deve
possedere un nome. Quando si tratta di circuiti elettrici, diagrammi in blocco, flussogrammi o
grafici, l‟INPI accetta solamente testi indicativi o con parole chiave.
Sintesi
La sintesi deve dare una descrizione precisa dell‟oggetto nel limite massimo di parole
ricompreso tra 50 a 500 .
La richiesta di priorità per la registrazione di un brevetto straniero
Il diritto di priorità, ai sensi dell‟art. 16 della legge della Proprietà Industriale, viene
assicurato alla richiesta di brevetto depositato nel Paese che abbia un accordo internazionale
con il Brasile. Al fine di dare prova della rivendicazione di priorità occorrerà fornire un
documento che contenga numero, data, titolo, rapporto descrittivo, e nel caso, rivendicazioni e
disegni, accompagnati da traduzione semplice del certificato di deposito o da un documento
equivalente, e dati identificativi della richiesta. Nel caso che la richiesta di priorità non sia
realizzata all‟atto del deposito, la conferma dovrà essere eseguita fino ad un massimo di 180
giorni a partire dal deposito. Nell‟ipotesi di priorità ottenuta tramite cessione, il documento
corrispondente dovrà essere presentato entro 180 giorni a partire dalla data del deposito, o
fino a 60 giorni dalla data di inizio nel processo nazionale. In caso di mancato rispetto delle
suddette tempistiche vi sarà come conseguenza la perdita di priorità.
Il procedimento amministrativo per la richiesta del brevetto
La richiesta di brevetto può essere depositata purché contenga gli elementi già sopra descritti,
ovvero richiesta, rapporto descrittivo, rivendicazioni, disegni, sintesi e ricevuta di pagamento.
La richiesta di brevetto verrà tenuta segretata per 18 mesi decorrenti dal deposito e decorso
tale periodo avverrà la pubblicazione ufficiale. Entro il termine dei 36 mesi successivi alla
data di deposito l‟inventore dovrà chiedere l‟esame, in caso ciò non avvenga si procederà
all‟archiviazione. A richiesta dell‟interessato e col pagamento di una tassa specifica, la pratica
potrà essere riattivata. Richiesto l‟esame, i documenti necessari, da presentarsi entro il termine
di 60, pena l‟archiviazione della richiesta sono i seguenti:
123
• obiezioni, ricerche di precedenti e risultati di esami per la concessione di richieste
corrispondenti in altri Paesi, quando esiste una rivendicazione di priorità;
• documenti necessari alla regolarizzazione del processo e esame della richiesta;
• traduzione semplice del documento idoneo già citato, quando è della richiesta di priorità.
Nell‟ipotesi in cui non sia concesso il brevetto, o per il negativo inquadramento della richiesta
nella specie rivendicata, o per richiedere esigenze, il depositante dovrà sarà chiamato a
presentarsi nel termine di 90 giorni, pena l‟archiviazione definitiva.
Ipotesi di nullità
Il brevetto sarà dichiarato nullo nei seguenti casi:
• mancato rispetto dei requisiti legali;
• mancato rispetto delle formalità richieste per la concessione;
• mancata rispondenza del rapporto e delle rivendicazioni alle esigenze disposte nella legge
di Proprietà Industriale.
La domanda di nullità può essere instaurata in via giudiziale o in via amministrativa. La
fondamentale differenza tra le due azioni risiede nel fatto che, mentre la prima azione non è
soggetta a termini, la seconda instaurabile anche d‟ufficio, è soggetta ad un termine di 6 (sei)
mesi dalla sua concessione.
Estinzione del brevetto
Il brevetto si estinguerà per rinuncia del titolare, scadenza del termine di validità, decadenza,
mancato pagamento della tassa annuale all‟INPI oppure assenza, per l‟ipotesi di società
straniera, di un procuratore in Brasile debitamente autorizzato.
Tutela penale
Gli artt. dal 183 al 186 della legge della Proprietà Industriale assicurano la tutela penale
contro i reati relativi ai brevetti ed in particolare puniscono:
• chi fabbrica il prodotto che sia oggetto di brevetto di invenzione o di modello di utilità
senza autorizzazione del titolare, punendolo con la pena di detentiva da 3 mesi ad un anno;
• chi usa un mezzo o un processo che sia oggetto di brevetto di invenzione, senza
autorizzazione del titolare, punendolo con una pena detentiva da 3 mesi ad un anno;
• chi esporta, vende o offre in vendita, immagazzina scorte, nasconde o riceve per
l‟utilizzazione per fini economici, un prodotto che è stato fabbricato con violazione di
brevetto o di modello di utilità, o per un processo registrato nel Paese, punendolo con una
pena detentiva da 3 mesi ad un anno o una sanzione pecuniaria;
• chi fornisce un componente di un prodotto registrato, o di un materiale o di un
equipaggiamento per realizzare un processo registrato, purché l‟applicazione finale del
componente, del materiale o dell‟equipaggiamento induca necessariamente all‟uso
dell‟oggetto del brevetto, punendolo con una pena detentiva da tre mesi ad un anno o una
sanzione pecuniaria.
124
Richieste di registrazione di brevetto in Brasile da soggetti non residenti
I dati ufficiali più recenti disponibili forniti dall‟INPI indicano che l‟Italia nel 2007 si colloca
al sesto posto nella classifica delle richieste di registrazione brevetti in Brasile provenienti da
soggetti non residenti.
RICHIESTE DI REGISTRAZIONE BREVETTI DA
SOGGETTI NON RESIDENTI (anno 2007)
PAESE NR. RICHIESTE
1. Stati Uniti 951
2. Germania 256
3. Giappone 242
4. Francia 191
5. Svizzera 154
6. Italia 110
7. Repubblica della Corea 68
8. Taiwan 63
9. Paesi Bassi 39
10. Canada 38
Altri paesi 329
Totale 2.441
Fonte: INPI (Instituto Nacional de la Propriedade Industrial)
6.3. IL DIRITTO D’AUTORE
Definizione
L‟autore è la persona fisica creatrice dell‟opera letteraria, artistica o scientifica ma la tutela è
estensibile anche alle persone giuridiche nei casi previsti nella Legge n. 9.610/98. All‟autore
spettano i diritti patrimoniali e morali sull‟opera di sua creazione, diritti che possono essere
trasferiti a soggetti terzi mediante concessioni o cessioni. L‟art. 7º della Legge n. 9.610/98
contiene l‟elencazione delle opere protette dal Diritto d‟Autore:
• i testi di opere letterarie, artistiche o scientifiche;
• le conferenze, i discorsi, i sermoni e altre opere della stessa natura;
• le opere drammatiche e drammatico-musicali;
• le opere coreografiche e di mimica, la cui eccezione scenica si fissa in forma scritta o in
qualsiasi altra forma;
• le composizioni musicali, che hanno o no un testo;
• le opere audiovisuali, sonorizzate o no, incluso le cinematografie;
• le opere fotografiche e quelle prodotte con qualsiasi processo analogo alla fotografia;
• le opere di disegno, pittura, copia, scultura, litografia e arte cinetica;
• le illustrazioni, carte geografiche e altre opere della stessa natura;
• i progetti, le bozze e le opere plastiche concernenti alla geografia, ingegneria, topografia,
architettura, paesaggismo, scenografia e scienza;
125
• gli adattamenti, le traduzioni e altre trasformazioni di opere originali, presentate come
creazione intellettuale nuova;
• i programmi di computer;
• le collezioni o compilazioni, antologie, enciclopedie, dizionari, basi di dati e altre opere,
che per la sua selezione, organizzazione o disposizione del suo contenuto, costituiscono
una creazione intellettuale.
In Brasile vige il principio della reciprocità, ovvero l‟opera straniera in Brasile gode dello
stesso tipo di protezione e tutela dell‟opera nazionale a patto che il paese d‟origine riservi lo
stesso trattamento all‟opera brasiliana. La durata della protezione per i diritti patrimoniali
dell‟autore si estende per tutta la durata della sua vita e per i 70 anni successivi alla sua morte.
Facoltà di registrazione
La protezione e la tutela del Diritto d‟Autore non sono collegate e dipendenti dalla
registrazione, trattandosi di una facoltà dell‟autore, attuabile mediante il pagamento di una
tassa che viene fissata dall‟organo competente.
Esclusione dall’ambito di tutela
L‟art. 8 della legge del Diritto d‟Autore contiene l‟elencazione di ciò che non gode della
tutela, ovvero:
• le idee, procedimenti normativi, sistemi, metodi, progetti o concetti matematici come tali;
• gli schemi, piani o regole per realizzare atti mentali, giochi o affari;
• i formulari in bianco per essere compilati da qualsiasi tipo di informazione, scientifica o
no, e le sue istruzioni;
• i testi di trattati o convenzioni, leggi, decreti, regolamenti, decisioni giudiziali ed altri atti
ufficiali;
• le informazioni di uso comune come calendari, agende, registrazioni o sottotitoli;
• i nomi e i titoli isolati;
• lo sfruttamento industriale o commerciale delle idee contenute nelle opere.
Tutela penale accordata al Diritto d’Autore
Gli artt. 184 e 186 del Codice Penale brasiliano prevedono che chi commette una violazione
del Diritto d‟Autore sia punito con una pena detentiva da tre mesi ad un anno o una sanzione
pecuniaria38
. La più severa pena detentiva ricompresa tra due e quattro anni è invece prevista
per l‟ipotesi di riproduzione totale o parziale, in assenza di autorizzazione dell‟autore,
dell‟esecutore, del produttore o di chi li rappresenta, di opera intellettuale, interpretazione,
esecuzione o audio. Analoga pena è riservata a colui che, sempre in assenza di idonea
autorizzazione da parte dei titolari, a scopo di lucro diretto o indiretto, distribuisce, vende,
espone in vendita, noleggia l‟originale o la copia di opera intellettuale o audio, senza
l‟espressa autorizzazione dei titolari o di chi li rappresenta. La medesima pena è applicata
anche nel caso in cui la violazione si realizzi, sempre senza autorizzazione dell‟autore,
dell‟esecutore, del produttore o di chi li rappresenta, nell‟offerta al pubblico, via cavo, fibra
38
Il codice penale brasiliano è stato emanato con Decreto Legge n. 2848 del 7 Dicembre 1940, in vigore dal 1°
gennaio 1942.
126
ottica, satellite, onde o qualsiasi altro sistema che permette all‟utente di realizzare la selezione
dell‟opera o la produzione per riceverla in un tempo e luogo precedentemente determinato
poiché formuli la domanda, con il fine di lucro. Ai sensi dell‟art. 186 del Codice Penale
brasiliano, l‟azione penale si attua tramite denuncia per l‟ipotesi di violazione del Diritto
d‟Autore e in forma pubblica incondizionata (dallo Stato), nelle ipotesi delle due prime voci
sopra citate; sarà anche pubblica e incondizionata l‟azione penale dei crimini contro le entità
di diritto pubblico, e penale pubblica e condizionata la rappresentazione, nelle ipotesi della
terza voce sopra elencata.
6.4. I DISEGNI INDUSTRIALI
Definizione
Disegno Industriale è la “forma plastica ornamentale di un oggetto o un complesso
ornamentale di linee e di colori che possa essere applicato in un prodotto, proporzionando
una visuale nuova e originale nella sua configurazione esterna e che possa essere adoperato
come un tipo di fabbricazione industriale”.
Registrazione
Gli organi competenti per la registrazione dei Disegni Industriali sono i medesimi competenti
per la registrazione dei brevetti. La richiesta di registrazione deve essere depositata presso gli
stessi indirizzi indicati per i brevetti. L‟iter per la registrazione ha una durata media compresa
tra i 6 mesi e un anno. La tutela conferita ai Disegni Industriali avviene soltanto in presenza
dei seguenti requisiti:
a) novità;
b) originalità;
c) applicazione industriale,
La protezione concessa rimane limitata ai confini di un determinato paese, secondo il
principio territoriale. Ai sensi dell‟art. 108 della legge della Proprietà Industriale il Disegno
Industriale è valido per un periodo di dieci anni a partire dalla data del deposito, prorogabile
per 3 periodi successivi, ognuno di 5 anni, fino ad un massimo di 25 anni, mediante il
pagamento della rispettiva tassa. La richiesta di proroga dovrà essere effettuata nell‟ultimo
anno della validità della registrazione, e nel caso non sia avvenuta in questo periodo, ai sensi
del comma 2 di cui all‟art 108, potrà essere fatta entro i 180 giorni successivi alla scadenza
della validità, mediante il pagamento della rispettiva tassa.
Fattispecie non registrabili
Come statuito dall‟art. 100 della legge della Proprietà Industriale, non è registrabile come
Disegno Industriale:
• ciò che sia contrario alla morale o al buon costume o che comunque offenda l‟onore o
l‟immagine delle persone o sia contrario alla libertà di coscienza, fede, culto religioso o
idea e sentimenti degni di rispetto;
• qualsiasi opera di carattere puramente artistico;
127
• la forma necessaria o comune di un oggetto, o ancora, quella determinata essenzialmente
da motivi tecnici o funzionali.
Documentazione occorrente per la registrazione
La richiesta di registrazione deve contenere la descrizione puntuale del disegno, le
rivendicazioni, se necessarie, il disegno o le fotografie, il campo di applicazione dell‟oggetto,
la ricevuta di pagamento della tassa governativa.
L’iter di registrazione del Disegno Industriale
Il procedimento per la registrazione del Disegno Industriale si compone di diversi passaggi:
1. compilazione di un formulario di deposito del Disegno Industriale;
2. presentazione dei disegni;
4. pagamento delle tasse per il deposito;
5. rapporto descrittivo, di regola opzionale ma obbligatorio quando esistono delle variazioni
con forme figurative.
Una volta effettuato il deposito e verificata la presenza dei requisiti necessari, la registrazione
avviene simultaneamente. Colui che ha effettuato il deposito potrà richiedere che sia
mantenuta in segreto la richiesta, entro i 180 giorni a partire dalla data del deposito; la
richiesta potrà eventualmente essere oggetto di rettifica pretese entro il termine di 60 giorni, a
pena di archiviazione.
La richiesta di esame
La verifica circa la novità e originalità del Disegno Industriale, contrariamente ai brevetti e
modelli di utilità, non viene compiuta obbligatoriamente prima della concessione della
registrazione, ma è richiedibile dal depositante all‟INPI, che fornirà il proprio parere, in
qualsiasi momento.
La tassa quinquennale
Il titolare del Disegno Industriale pagamento deve pagare, dal secondo quinquennio dalla data
del deposito, una tassa quinquennale. Il pagamento del secondo quinquennio sarà realizzato
nel 5° anno di validità della registrazione. I pagamenti degli altri quinquenni saranno effettuati
congiuntamente alla richiesta di proroga, la quale dovrà essere eseguita nell‟ultimo anno di
validità della registrazione.
L’azione di nullità del Disegno Industriale
Così come per i brevetti, due sono le tipologie di azioni di nullità:
• l‟azione giudiziale, avviabile in qualsiasi momento, e
• l‟azione amministrativa, soggetta al termine di 5 anni decorrenti dalla registrazione.
L‟azione di nullità sarà proponibile nel caso in cui il Disegno Industriale sia contra legem così
come nel caso non presenti i necessari requisiti di novità e originalità.
Casi di estinzione della registrazione
La registrazione del Disegno Industriale si estingue per rinuncia, scadenza del termine di
validità, mancato pagamento della tassa governativa oppure assenza di un procuratore
autorizzato in Brasile, quando necessario.
128
6.5. LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE
Definizione
L‟Indicazione Geografica identifica un prodotto come originario di una determinata zona
territoriale e certifica il legame tra determinate peculiarità del prodotto e la sua origine
geografica. Le Indicazioni Geografiche sono particolarmente utili per creare un legame più
stretto tra il consumatore ed il prodotto, aumentandone il valore e dando maggiori garanzie di
qualità, per incentivare investimenti in determinati luoghi, promuovendo il turismo nonché
aumentando la competitività di quel determinato prodotto. L‟uso dell‟Indicazione Geografica
è riservato ai produttori e ai prestatori di servizio di una determinata regione. Due sono le
tipologie di Indicazioni Geografiche:
1. l‟Indicazione di Origine: indica l‟origine del prodotto mediante il nome del luogo o del
paese;
2. la Denominazione di Origine: tutela il nome geografico che indica il prodotto originario di
un determinato luogo, le cui caratteristiche devono essere esclusivamente dovute ad un
determinato ambiente.
Termini
La registrazione delle Indicazioni Geografiche è regolamentata oltre che dalla legge della
Proprietà Industriale, anche dalla specifica risoluzione INPI 75/2000. L‟Indicazione
Geografica non è soggetta a termini di validità ma per opinione prevalente la medesima
permarrà fino al momento in cui vi siano le condizioni.
La registrazione delle Indicazioni Geografiche e i divieti di registrazione
Per ottenere efficacia erga omnes l‟indicazione geografica deve essere registrata. Non può
essere soggetto a registrazione un nome qualora sia diventato di uso comune per indicare un
determinato prodotto o un servizio.
Tutela penale
La legge della Proprietà Industriale agli artt. 192-194 punisce colui che:
• fabbrica, importa, esporta, vende, espone o offre per la vendita o immagazzina un prodotto
che presenta falsa indicazione geografica, mediante pena detentiva da 1 a 3 mesi, o pena
pecuniaria;
• usa in un prodotto, recipiente, involucro, cinta, rotolo, fattura, circolare manifesto o in un
altro mezzo di divulgazione o propaganda, termini additivi, come “tipo”, “specie”,
“genere”, “sistema”, “somigliante”, “succedaneo”, “identico”, o equivalente, non
sottolineando la vera origine del prodotto, con applicazione di pena detentiva da 1 a 3 mesi
o sanzione pecuniaria;
• usa un marchio, nome commerciale, titolo di stabilimento, insegna, espressione o un segno
di propaganda o qualsiasi altra forma che indica l‟origine non è vera, o vende o espone per
la vendita prodotti con queste indicazioni sempre mediante pena di detenzione da 1 a 3
mesi o sanzione pecuniaria.
129
6.6. IL CONTRATTO DI TRASFERIMENTO DI TECNOLOGIA
Il contratto di trasferimento di tecnologia è l‟accordo tra due o più parti avente ad oggetto, in
generale, il trasferimento di know how da una parte all‟altra, con specificazione delle
rispettive obbligazioni e delle modalità pratiche effettive del trasferimento, con la
quantificazione del pagamento di royalties e della durata. In base alla tecnologia che si
intende trasferire, l‟accordo assume tipicamente la forma del contratto di licenza, avente ad
oggetto marchi, brevetti e/o know how, oppure la forma del contratto di assistenza tecnica o
scientifica, o del contratto di franchising.
La normativa
Il contratto di trasferimento di tecnologia è regolato dalla normativa INPI n. 135 del 15
maggio 1997. Per quanto riguarda i contratti di franchising, la legge di riferimento è la n.
8.955 del 15 dicembre 1994.
Il protocollo
Il contratto di tecnologia dovrà essere protocollato per assumere efficacia erga omens. In
particolare, sono registrabili i contratti aventi ad oggetto l‟uso di marchi, l‟uso di brevetti,
l‟uso di disegni industriali, l‟approvvigionamento di tecnologia e i contratti di prestazione di
servizi di assistenza tecnica e scientifica. L‟organo preposto alla registrazione è l‟INPI39
.
Gli effetti del protocollo
Il contratto di trasferimento di tecnologia, debitamente protocollato, assume efficacia verso i
terzi, legittima il pagamento del corrispettivo previsto contrattualmente (previa registrazione
del contratto presso il Banco Centrale del Brasile) e autorizza la deducibilità fiscale
proveniente dai pagamenti delle royalties.
Eccezioni all’obbligo di registrazione
Determinate categorie di servizi non necessitano di registrazione del relativo contratto. In
particolare non sono soggetti a registrazione i contratti di:
• servizi ausiliari nell‟area acquisti e logistica;
• di consulenza nell‟area finanziaria, commerciale e giuridica;
• servizi di marketing;
• servizi di manutenzione di software o licenza di software.
Durata
Il contratto di trasferimento di tecnologia avente ad oggetto marchi o brevetti registrati può
essere stipulato per la durata di validità dei diritti licenziati. Qualora invece abbia ad oggetto
know how o, in genere, tecnologia non brevettata, può essere stipulato per una durata non
superiore a cinque anni, salvo proroga ottenibile a condizione che si dimostri e giustifichi che
gli effetti del trasferimento non sono ancora conclusi.
39
Si veda il capitolo “La Proprietà Industriale” nella presente guida.
131
7. SISTEMA BANCARIO E VALUTARIO
Introduzione
Il sistema bancario brasiliano è stato caratterizzato da importanti e profondi mutamenti
strutturali nel corso degli anni. Ancora alla fine degli anni ‟80 il sistema bancario era
prettamente a partecipazione pubblica, con scarsa concorrenza e limitata presenza di banche
estere, ma già agli inizi del nuovo millennio la situazione è profondamente mutata e le
banche, nazionali od estere, presenti in territorio brasiliano, sono maggiormente private ed
operano in regime di concorrenza. Il sistema bancario sta dando segni di progressivo
adattamento e conformazione ai principi internazionali. I livelli di capitalizzazione stanno
aumentando e l‟offerta dei prodotti finanziari si sta gradualmente adattando alle sempre più
pressanti richieste dell‟impresa. Ma il sistema bancario brasiliano presenta ancora oggi
anomalie che lo caratterizzano e lo discostano dalla prassi commerciale bancaria
internazionale. In particolare, i differenziali tra tassi attivi e passivi sono ancora elevati con
pesanti conseguenze sull‟accumulazione del capitale. Questo sistema è favorito dalla
concentrazione dell‟offerta in capo a pochi, principali, istituti, basti pensare che i primi
quattro istituti bancari brasiliani possiedono oltre il 60% degli sportelli presenti sul territorio
federale.
Le principali banche brasiliane
Banco do Brasil www.bc.gov.br
è la prima banca del Brasile e dell‟America latina ed è controllata al 53,65% dal Ministero del
Tesoro brasiliano. Il Banco do Brasil è impegnato nello sviluppo dell‟economia brasiliana con
una forte presenza nel settore agricolo, a sostegno di imprese nazionali ed estere. La sua
presenza è anche internazionale, compresa l‟Italia.
Itaú Unibanco Holding www.itau.com.br
nata nel 2008 dalla fusione di Banco Itaú e Unibanco, è la seconda più grande banca del
Brasile. La banca si caratterizza per un‟elevata diversificazione del business che va dal retail
banking (20% delle filiali di tutto lo stato brasiliano) all‟attività di investiment banking. Itaú
Unibanco ha registrato negli ultimi anni una forte crescita, sia organica che esterna, in tutto il
Sudamerica, attingendo in egual misura alla clientela sia corporate che retail.
Banco Bradesco www.bradesco.com.br
è la terza banca del Brasile, la più grande banca privata prima della fusione tra Unibanco e
Banco Itaù. Bradesco è in continua espansione ed ha recentemente acquisito il Banco do
Estado do Maranhão, il Banco Mercantil de São Paulo, il Banco Ibi S.A. Banco.
Banco Santander Brasil www.santander.com.br
controllato dall‟omonima banca spagnola e quotata nel 2009 alla Borsa di San Paolo, è la
quarta banca del Brasile dal 2007, quando è avvenuta l‟acquisizione del Banco Real da Abn
Ambro. L‟appartenenza al gruppo Santander permette inoltre di avere un costo del capitale
meno elevato rispetto ai competitor.
132
Banco Nacional do Desenvolvimiento Econômico e Social - BNDES www.bnds.gov.br
è la banca nazionale di sviluppo economico sociale. Si tratta di un'azienda pubblica federale
collegata al Ministero dello sviluppo, dell'industria e del commercio estero. Ha finanziato e
sostiene, fin dagli anni „50, le attività industriali e delle infrastrutture, gli investimenti
nell'agricoltura, nel commercio e nel servizio alle micro, piccole ed imprese medio grandi.
Le banche brasiliane in Italia
Banco do Brasil
Milano
Piazza Castello, 1 – 20121 Milano
Tel:02-88.251 – fax:02-890.0265
e-mail: milao@bb.com.br
Roma
Via Barberini, 29 – 4º piano – 00187 Roma
Tel:06-488.0707 – fax:06-488.2984
e-mail: roma@bb.com.br
L’organizzazione del sistema bancario
La Legge n. 4.595 del 31 dicembre 1964 disciplina la struttura del sistema bancario e
finanziario brasiliano. In base a tale normativa, il sistema bancario brasiliano è regolato dal
Consiglio Monetario Nazionale (CMN) che detta le politiche monetarie e di credito mirate
allo sviluppo economico e sociale del paese, dalla Banca Centrale, deputata alla verifica e
controllo del rispetto delle norme sancite dal CMN, dalla Banca Nazionale per lo Sviluppo
Economico e Sociale (BNDES), finalizzata ad implementare le politiche di investimento del
Governo Federale e dalle istituzioni finanziarie pubbliche e private.
Restrizioni
La normativa valutaria brasiliana non consente a un non residente di aprire conti correnti
ordinari in valuta estera, con l‟eccezione di un conto speciale denominato “CC5” sottoposto a
rigorosi controlli e con scarsa applicazione pratica. Sotto il profilo valutario la Banca Centrale
controlla le operazioni in divisa estera e stabilisce le banche abilitate alle operazioni di
cambio. Le operazioni finanziarie con l‟estero devono essere registrate presso la Banca
Centrale e spesso scontano tempi anomali di autorizzazione, soprattutto se inoltrate da canali
non competenti e professionali.
Il sistema bancario italiano in Brasile
Il supporto bancario italiano in Brasile è sicuramente inadeguato per le aziende italiane
presenti sul territorio. Attualmente non esistono filiali operative italiane in Brasile ma solo
uffici di rappresentanza per cui l‟imprenditore italiano che intende operare in Brasile dovrà
necessariamente utilizzare una banca locale, sia essa brasiliana o internazionale.
133
Le banche italiane in Brasile
UNICREDIT BANCA www.unicreditgroup.eu
Av. Paulista, 925 - Cj. 141
01311-100 San Paolo
Tel.: (+55.11) 3287.9933 - Fax: (+55.11) 3287.9280
Unicredit ha creato presso l'ufficio di rappresentanza di San Paolo una nuova struttura a
sostegno delle aziende italiane attive in Brasile e degli imprenditori che vogliono investire nel
Paese sudamericano. La struttura, denominata «Italian Company Business Development
Unit», offre consulenza, servizi e prodotti per semplificare il lavoro delle società italiane che
operano o vogliono entrare nel mercato brasiliano, favorendo così l'internazionalizzazione
delle nostre imprese. In particolare:
prodotti di funding in valuta locale sia a breve che a medio/lungo termine, messi a
disposizione da banche brasiliane contro garanzia Unicredit;
prodotti di funding in hard currency tramite la succursale Unicredit di New York;
servizi bancari generali tramite il recente accordo di cooperazione siglato a livello di gruppo
con Banco Bradesco.
Gruppo Unione di Banche Italiane Scpa – UBI Banca www.ubibanca.com
Al. Min. Rocha Azevedo, 456 – Ed. Jaú 4° Andar
402 - 01410- 000 San Paolo
Tel.: (+55.11) 3063.0454 - Fax: (+55.11) 3063.3785
e-mail: saopaulo@ubibanca.com
UBI Banca offre servizi di:
Ricerca di partner e controparti commerciali
Consulenza strategica e supporto sul mercato locale (ad esempio immobili e risorse umane)
Presentazione alle istituzioni finanziarie locali
Introduzione a studi professionali di fiducia sul posto
Gestione in loco delle relazioni con istituzioni finanziarie locali e sviluppo dei rapporti di
corrispondenza
Sviluppo relazioni con Clienti o potenziali tali per fidelizzazione e/o apertura di nuovi
rapporti
Supporto alle strutture locali della nostra Clientela
Acquisizione di informazioni commerciali presso banche locali su potenziali partner per la
Clientela del Gruppo
Supporto ed assistenza per attività di trade finance
Partecipazione ad eventi fieristici
BANCA INTESA SAN PAOLO www.banchestere.intesasanpaolo.com
Edificio Cetenco Plaza - Torre Norte CJ 26 - Avenida Paulista 1842
01310 San Paolo
Telefono: +55 11 32884109 - Fax: +55 11 32830829
e-mail: saopaulo.repoffice@intesasanpaolo.com
Intesa Sanpaolo offre servizi di rappresentanza.
134
POPOLARE DI VICENZA ASSESSORIA E CONSULTORIA LTDA
www.gruppopopolarevicenza.it
Avenida Paulista n. 1.754, 16° andar, conjuntos 166 a 169,
CEP 01310-200, Cerqueira Cesar, San Paolo
Popolare di Vicenza Assessoria e Consultoria Ltda è un ufficio di rappresentanza che offre
servizi di:
Promozione commerciale di prodotti italiani
Ricerche di opportunità commerciali e potenziali clienti
Partecipazione a fiere, esibizioni ed altri eventi
Ricerca di nuove fonti di approvvigionamento per società italiane
Informazioni commerciali su società locali
Attività di correspondent banking allo scopo di canalizzare i pagamenti e/o risolvere problemi
bancari generici
Risoluzione di generali problemi di tipo logistico (ricerca di locali e uffici, organizzazione di
meeting, ricerca di interpreti, avvocati etc.)
SACE BRASILE www.sace.it
Al. Min. Rocha Azevedo, 456 - cjto 101
01410-000 San Paolo
Tel.: (+55 11) 3171.2138 - Fax (+55 11) 3266.4051
e-mail: saopaulo@sace.it
SACE è un gruppo assicurativo-finanziario attivo nell‟export CREDIT, nell‟assicurazione del
credito, nella protezione degli investimenti, nelle garanzie finanziarie, nelle cauzioni e nel
factoring. SACE è impegnata a rafforzare il posizionamento competitivo del Made in Italy nel
mercato brasiliano. SACE è in grado di operare in Brasile anche in valuta locale.
L’accesso al credito
Nell‟anno 2010, il mercato bancario brasiliano, trainato dalla forte performance economica,
ha raggiunto risultati molto positivi sul fronte del credito e della progressiva riduzione dei
tassi a debito. Il fenomeno è particolarmente evidente nelle banche a partecipazione pubblica,
mentre le banche private sono particolarmente attente alla capitalizzazione dell‟impresa
richiedente. Generalmente non è affatto semplice per le imprese operanti in Brasile ottenere
finanziamenti dalle banche locali, soprattutto in fase di start up. Le normali operazioni di
sconto o di anticipo fatture scontano tassi di interesse elevati e in molti casi richiedono la
controgaranzia personale degli amministratori. Ovviamente il grado di apertura della banca al
finanziamento sarà strettamente connesso alle dimensioni dell‟impresa, al suo grado di
capitalizzazione ed alla capacità di offrire garanzie soddisfacenti. Ma non v‟è dubbio che
l‟attuale tendenza sia quella di una rigorosa selezione e di un limitato accesso al credito.
Non è così per il credito concesso ai privati. La preoccupazione della Banca Centrale su
questo fenomeno ha di recente portato all‟emanazione di un criterio restrittivo del rapporto di
rischio, innalzato dal 75% al 150%.
135
Il BNDES
Tra le fonti di finanziamento locale accessibili all‟impresa anche a partecipazione estera (ma
con partecipazione brasiliana obbligatoria), gli strumenti finanziari a medio-lungo termini
offerti dal BNDES (Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social) sono i più
efficaci e forse gli unici strumenti di credito a tassi accettabili. Il BNDES è un‟agenzia del
Governo Federale per finanziamenti a lungo termine che ha come scopo quello di incentivare
lo sviluppo del Paese. Tramite il BNDES sarà possibile presentare progetti di investimento e
di sviluppo aziendale di medio-lungo periodo, contrattando e definendo il supporto finanziario
richiesto. Normalmente sono richieste garanzie sugli assets aziendali.
Pagamenti internazionali
I mezzi di pagamento impiegati in Brasile sono in linea con quelli abitualmente utilizzati in
tutto il mondo. Il bonifico bancario via swift è la forma più diffusa, ma anche un mezzo
rischioso per il creditore estero, soprattutto laddove il rapporto commerciale non sia certo e
consolidato. Il credito documentario è poco utilizzato, in ragione delle garanzie richieste
all'importatore brasiliano che lo rendono costoso e di difficile ottenimento. Tale forma di
pagamento rappresenta tuttavia uno strumento sicuro per il fornitore estero e confermabile
dalle banche italiane laddove le controparti brasiliane siano ricomprese tra le banche di primo
livello. Il forfaiting é utilizzato e consiste nello sconto bancario di titoli di credito
internazionali, che consente al fornitore estero di essere pagato a vista e all‟importatore di
pagare in modo dilazionato.
Operazioni in valuta estera
Le transazioni commerciali in Brasile non possono essere regolate in divisa estera. Il Real non
è convertibile e conseguentemente i pagamenti internazionali da e verso il paese devono
essere regolati in valuta estera.
136
8. PUNTI DI ATTENZIONE E F.A.Q.
8.1. I PUNTI DI ATTENZIONE
Le barriere tariffarie
Nella sezione “Import/Export” sono stati esaminati i meccanismi e i costi di importazione dei
prodotti dall‟estero. Sarà un punto di estrema attenzione nell‟analisi complessiva relativa alla
capacità dei propri prodotti di competere nel mercato brasiliano.
Èimportante considerare che il prezzo finale è dato da:
( ( (CIF) x II) x IPI ) x ICMS x PIS/COFINS = LOCAL PRICE
• CIF: Costo, Assicurazione e trasporto
• II: Imposta d‟Importazione definita dal codice NCM
• IPI: Imposta sul Prodotto Industrializzato definito dal codice NCM
• ICMS: Imposta sul valore aggiunto (=IVA) - 18% nello Stato di San Paolo, 12% nello
Stato di Espirito Santo, 17% nello Stato di Santa Catarina
• PIS/COFINS: tasse e contribuzioni con finalità sociali
Le barriere non tariffarie
Si devono valutare sempre con attenzione le tipologie dei prodotti che si vogliono esportare
dall‟Italia in Brasile, verificandone classe merceologica ed eventuali barriere non tariffarie
tipiche, ad esempio, per alcuni generi alimentari. Anche in tal caso l‟incidenza di eventuali
barriere all‟ingresso si ripercuoterà sui costi del prodotto nel mercato locale e dovrà essere
considerata per verificare la competitività e commerciabilità dei propri prodotti.
L’importazione dei macchinari
Se il business plan contemplasse l‟importazione in Brasile di macchinari nuovi od usati, si
dovrà prestare estrema attenzione alla normativa brasiliana relativa alla “similarità”. Da
sottolineare che in via generale l‟importazione di macchinari usati non è consentita in Brasile
e che, per risparmiare costi in ingresso, è opportuno rivolgersi, quando possibile, al mercato
locale.
I rischi di cambio
È fondamentale prestare attenzione ai finanziamenti da controllante italiana alla controllata
brasiliana, ma anche ai termini di pagamento della merce spedita alla nostra controllata. Le
oscillazioni di cambio possono rappresentare un‟incognita spesso sgradevole nei bilanci e le
coperture possono non risultare agevoli od economiche. In via generale, se si intende
costituire una controllata in Brasile, è meglio valutare la dotazione di capitale sufficiente a
supportare il cash flow dell‟azienda nella fase di start up.
I tassi di interesse
I finanziamenti concessi dalle banche locali per le normali operazioni commerciali (sconto o
anticipo fattura, scoperti di conto e altro), comportano normalmente alti tassi di interesse. Il
137
ricorso a tali operazioni relative alla propria controllata deve essere valutato attentamente.
Sarà possibile ricercare banche internazionali presenti localmente che supportino la società
brasiliana contro garanzia della controllante estera, a tassi estremamente più contenuti.
L’inflazione e il tasso di crescita
Analisti dei mercati finanziari ed economisti hanno rivisto al rialzo le previsioni di inflazione
per il 2011 e 2012. La previsione per il tasso di inflazione del Brasile a fine 2011 va al 5,79%.
La stima e' di molto superiore all'obiettivo di inflazione della Banca Centrale che ammonta al
4,5% per l'anno 2011. Gli analisti e gli economisti hanno anche aumentato la loro stima media
per il 2012 con un tasso di inflazione previsto al 4,78% dal 4,70%. Nel 2010 il tasso di
inflazione del Paese è ammontato al 5,91% - il più alto dal 2004, quando l'inflazione aveva
toccato il 7,6%. Mentre il 2011 ha chiuso con una crescita del PIL di oltre 3%, la stima media
per il PIL del 2012 si e' mantenuta al +4,5%. Ma non manca chi vede al ribasso le stime del
PIL. Fitch ha abbassato le stime di crescita del Brasile a causa del declino della produzione
industriale, causato a sua volta dal peggioramento della domanda estera e da politiche
macroeconomiche restrittive. L'agenzia di rating statunitense ha comunque precisato che il
giudizio "BBB" (due notch sopra il livello junk - "spazzatura") relativo al debito sovrano
brasiliano resta ben ancorato. L‟aumento dell‟inflazione, provocato dall‟aumento dei prezzi
dei generi alimentari e dalle tariffe pubbliche, in particolar modo dei trasporti, ha già
indebolito l‟impeto consumista delle classi emergenti della popolazione brasiliana. Per la
prima volta dal 2005, vi è stata una diminuzione della quantità di consumo dei prodotti di
base (-2%) delle classi D e E, formate da famiglie appartenenti agli strati sociali più bassi. Per
gli articoli non di base, l‟aumento degli acquisti, che stava crescendo a un ritmo del 19%
annuo, è sceso al 10% nel primo trimestre dell‟anno. La diminuzione del 2% si riferisce a beni
di consumo frequente nei segmenti alimenti, bevande, igiene, pulizia e cura personale40
.
Nella classe C (classe media), che riunisce la grande massa dei nuovi consumatori, si è
registrata una certa stabilità nel volume degli acquisti dei prodotti di base nel primo trimestre
dell‟anno, mentre nello stesso periodo dello scorso anno si è registrato un aumento compreso
tra il 10% e il 12% rispetto allo stesso periodo dell‟anno precedente. Nelle fasce A e B della
popolazione (le più agiate), meno sensibili all‟aumento dei prezzi dei generi alimentari e delle
tariffe pubbliche, vi è stato un aumento del 3% del volume dei beni di base acquistati. Una
constatazione curiosa della ricerca è stata la stabilità del consumo di beni superflui, in
aumento anche nelle classi D e E. Secondo gli autori della ricerca, si tratta di una caratteristica
del nuovo comportamento della classe media emergente. Quando lo scenario economico
mostra segnali di lieve peggioramento, questo tipo di consumatore non tende a tagliare
necessariamente quello che è superfluo. La diminuzione del consumo dei prodotti di base, ad
ogni modo, è motivo di preoccupazione secondo gli analisti, poiché gli investimenti di breve
termine delle imprese che operano nel settore hanno sempre tenuto conto del ritmo del
consumo. L‟andamento dell‟inflazione e del PIL è quindi un dato che l‟imprenditore
potenziale investitore in Brasile dovrà valutare con attenzione, in particolare se intende
rivolgersi a prodotti di consumo.
40
Studio della società di consulenza Worldpanel, 2011.
138
Il costo del personale e il costo della vita
Si tende a pensare che il costo del personale in Brasile sia inferiore, e di molto, rispetto a
quello italiano. Non è esattamente così. Se è vero che la manodopera non qualificata riceve
mediamente un salario certamente più basso rispetto agli standard italiani, il gap si colma man
mano che il livello qualitativo delle risorse che richiediamo si alza. Non è affatto raro anzi che
gli stipendi di mercato applicati al personale con funzioni direttive siano equivalenti e talvolta
superiori alla media di quelli italiani. Peraltro l‟attuale tendenza all‟aumento del livello
salariale in Brasile è ampiamente giustificata dal rapido incremento del costo della vita.
Una ricerca divulgata recentemente mostra che San Paolo e Rio de Janeiro sono fra le città più
care al mondo. Secondo la società di consulenza Mercer, San Paolo sta in decima posizione e
Rio de Janeiro nella dodicesima. Entrambe sono davanti a Londra, Milano o Parigi. Non
esiste nessuna città nelle Americhe dove i conti giornalieri sono superiori a quelli che pagano
gli abitanti delle due metropoli brasiliane. New York, la più cara degli USA, è appena in
32esima posizione. Il totale dei salari mensili è cresciuto quindi a un ritmo dell'8% annuo. La
disoccupazione non ha mai avuto dei livelli così bassi.
Rischio indebitamento
Se è vero che il ritmo di crescita dell‟economia brasiliana genera ottimismo e propensione al
consumo, è anche vero che la popolazione brasiliana è propensa ad indebitarsi. Mai in passato
sono stati finanziati tante auto e tanti immobili come negli ultimi anni. I prestiti bancari per i
finanziamenti immobiliari hanno avuto un aumento del 48% negli ultimi dodici mesi. C‟è chi
già preavvisa una bolla finanziaria, sul modello delle crisi finanziarie in Europa e negli USA.
È sicuramente prematuro arrivare a tali conclusioni, ma la pianificazione dei nostri
investimenti dovrà tenere conto del rischio nel medio-lungo periodo.
Il sistema fiscale
Come già rilevato nella presente guida, il sistema fiscale brasiliano è estremamente
complesso. Il peso tributario brasiliano è uno dei più alti del pianeta. Oltre ciò, il modo in cui
sono ripartite le tasse, contribuisce affinché la merce risulti più cara. In Europa le aliquote
delle imposte sul reddito sono alte, ma i tributi sul consumo sono più bassi. Nel Brasile, al
contrario, l'imposta sul reddito è inferiore, mentre i tributi caricati nel prezzo finale dei
prodotti sono elevatissimi. La pianificazione del nostro progetto dovrà necessariamente
valutare gli effetti fiscali conseguenti all‟importazione di beni o prodotti, i prezzi applicati, la
politica di transfer pricing, la tassazione diretta e indiretta locale, i ritorni dell‟investimento.
139
8.2. ANDARE IN BRASILE E PIANIFICARE UN PROGETTO
Quali sono i primi passi che si dovrebbero intraprendere per valutare il Brasile come
paese di sbocco dei propri prodotti?
1°) UN VIAGGIO IN BRASILE
Per chi non è mai stato in Brasile è sicuramente necessario un viaggio conoscitivo, anche solo
per guardarsi intorno, respirare l‟aria, parlare con le persone. Si acquisiranno sensazioni e
informazioni utilissime per avvicinarsi al paese in cui progetta di lavorare. L‟ideale sarebbe
organizzare un viaggio in occasione di una vostra fiera di settore, nella quale acquisire
conoscenza dei prodotti richiesti, contatti, scambiare informazioni e opinioni.
2°) ANALISI DEL PRODOTTO
• Capire la dimensione del proprio mercato ed i potenziali clienti
• Capire chi sono i concorrenti locali, la tipologia di prodotto fabbricato, il grado di qualità, di
tecnologia
• Verificare chi sono i concorrenti esteri presenti sul territorio, che tipo di prodotto
propongono, il grado di qualità, di tecnologia
• Verificare di conseguenza se il proprio prodotto o quali tra i propri prodotti possiedono
peculiarità tecniche o tecnologiche spendibili sul mercato brasiliano
3°) ANALISI DEI PREZZI
• Analizzare i prezzi della concorrenza locale ed estera e raffrontarla con i propri
• Calcolare il prezzo dei propri prodotti secondo la struttura locale dei costi di trasporto e di
sdoganamento
• Verificare conseguentemente se il prezzo dei propri prodotti è concorrenziale rispetto a
quello dei prodotti similari già presenti sul territorio
4°) SCELTA DI UN PROFESSIONISTA CHE ASSISTA L‟INIZIATIVA
• Cercare un professionista che abbia esperienza lavorativa in Brasile, su progetti similari a
quelli che si vogliono intraprendere.
• L‟ideale è un professionista italiano, che si serva di una rete di professionisti in loco
esperienziali e testati
• Definire un contratto di collaborazione chiaro e ad importi pre-definiti per step e/o obiettivi
5°) DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
• Con l‟ausilio del professionista prescelto, definire il progetto e gli obiettivi
• Redigere un business plan comprensivo di budget e piano degli investimenti, con analisi di
dettaglio di ogni variabile
Qual è il metodo più efficace per raggiungere un livello conoscitivo adeguato del proprio
settore di riferimento e della relativa capacità di servire il mercato brasiliano?
Una prima sommaria verifica potrà essere effettuata anche internamente, mediante l‟utilizzo
dei normali canali informatici, attraverso cui si possono facilmente reperire i nominativi di
imprese per classe merceologica, il mercato per settori, fiere, indicatori economici e altro41
.
41
cfr.: www.brasilglobalnet.gov.br
140
Uno strumento sicuramente efficace per ottenere informazioni di dettaglio è quello di affidare
la ricerca di un potenziale candidato ad una società di recruiting. Il processo di selezione
consentirà di raggiungere un doppio fondamentale risultato: la conoscenza del mercato e la
conoscenza del possibile collaboratore locale.
Qual è il corretto processo di selezione del personale da utilizzare in loco?
Definire il profilo del candidato ideale e fornire alla società di recruiting una lista di
concorrenti da cui attingere per la ricerca.
8.3. INVESTIRE IN BRASILE PER LA PROMOZIONE DEI PROPRI
PRODOTTI
Come verificare in prima battuta se esistono opportunità o manifestazioni di interesse
nel mercato brasiliano42
?
È possibile accedere al SIPRI (Sistema de Promoção de Investimentos e Transferência de
Tecnologia para Empresas), una rete di operatori nazionali ed esteri gestita dal Ministero delle
Relazioni Estere (MRE). Il SIPRI è finalizzato a stimolare l‟attrazione di investimenti esteri
così come forme di cooperazione tra imprese nazionali ed estere per l‟attrazione di tecnologia
a servizio del paese. Le imprese estere interessate ad investire in Brasile potranno registrarsi
al sito Brazil Global Net nella sezione riservata SECOM (Setores de Promoção Comercial)
per ottenere eventuali altre informazioni e per contatti con le imprese locali.
Qual è la migliore strategia di ingresso nel mercato brasiliano?
Dipende certamente dagli obiettivi, ma anche dalle caratteristiche del prodotto di riferimento.
Se per esempio si producono generi alimentari destinati al retail ci si dovrà rivolgere ad un
importatore/distributore locale specializzato e strutturato. Se invece si produce
componentistica meccanica destinata all‟OEM potrà essere sufficiente una rete di agenzia.
Nel caso di impiantistica che necessita di un servizio di progettazione e assistenza post
vendita, difficilmente sarà possibile prescindere da una propria organizzazione locale.
8.4. DISTRIBUIRE IL PROPRIO PRODOTTO IN BRASILE
Quali sono i principali contratti che si possono stipulare per distribuire i propri prodotti
in Brasile?
Contratto di rappresentanza commerciale che opera similarmente al contratto di
agenzia con rappresentanza disciplinato dall‟ordinamento giuridico italiano.
Contratto di concessione di vendita che, come conosciuto nel sistema giuridico
italiano, è previsto in Brasile come contratto di distribuzione, a sua volta disciplinato
nel codice civile brasiliano come sottospecie del contratto di agenzia43
.
42
Attraverso il sito www.brasilglobalnet.gov.br 43
Vedere il capitolo dedicato “Distribuzione – La strategia di vendita entry level”
141
8.5. SCEGLIERE LA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ
COMMERCIALE O PRODUTTIVA
Quali sono le motivazioni per scegliere di creare una società commerciale piuttosto che
un’unità produttiva?
L‟unità produttiva locale può rappresentare un‟ottima opportunità competitiva, abbassando il
costo del prodotto attraverso l‟eliminazione dei dazi doganali. Generalmente però la creazione
di un‟unità produttiva rappresenta un secondo step, conseguente ad una conoscenza acquisita
del mercato, dei fornitori, dei clienti, della logistica distributiva etc.
È più vantaggiosa un’unità produttiva ex novo o per effetto di acquisizioni/joint
venture?
Non esiste una regola assoluta. Dipende da una serie di fattori variabili, da opportunità
eventualmente presentatesi, dalla propria esperienza nel frattempo maturata. Certamente
esistono ancora oggi in Brasile opportunità di partecipazione in capitale di aziende esistenti,
eventualmente di piccole dimensioni, in grado di crescere e approfittare della tecnologia ed
esperienza dell‟imprenditore italiano.
Nel caso si scegliesse una joint venture, sarebbe più vantaggioso essere un socio di
maggioranza, di minoranza o paritetico?
Si consiglia di escludere la partecipazione paritetica, dove tensioni e divergenze sono sempre
in agguato. Se l‟aspirazione imprenditoriale fosse quella di servire il mercato locale con la
propria tecnologia e la gamma prodotti, sarebbe più vantaggiosa la maggioranza societaria.
Ovviamente dipenderà anche dal peso economico, patrimoniale ed organizzativo delle due
entità che aspirano ad essere socie.
La creazione di un’unità produttiva è l’unico strumento disponibile per evitare i dazi
doganali?
Non necessariamente. Si possono eliminare i dazi doganali nazionalizzando il prodotto,
importando cioè componenti destinati all‟assemblaggio, a condizione che il prodotto finito,
per essere considerato Made in Brasil, soddisfi un indice di nazionalizzazione del 60%
calcolato sul prezzo finale. In tale ambito si dovrà verificare l‟incidenza dei componenti
importati rispetto ai componenti aggiuntivi locali e alla manodopera.
8.6. SCEGLIERE IL MODELLO SOCIETARIO
Qual è il tipo di società più utilizzato e maggiormente adatto alle esigenze di un’impresa
italiana?
In assoluto è la società a responsabilità limitata, detta LTDA44
.
44
Vedere il capitolo dedicato “Costituire una società in Brasile – La società a Responsabilità Limitata (Ltda)”
142
È ammessa la società a socio unico pur mantenendo la responsabilità limitata al capitale
sociale?
A tutto il 2011 era ammessa soltanto per le SA, Società Anonima e per la Sussidiaria
Integrale, il cui capitale è detenuto per intero da un‟altra società e si costituisce per atto
pubblico. La Legge n. 12.441/2011, con decorrenza gennaio 2012, ha introdotto la società a
responsabilità limitata (LTDA) a socio unico
I soci stranieri possono detenere l’intero capitale sociale?
Sì, ma occorre che i soci stranieri nominino un procuratore speciale di residenza brasiliana,
che sia destinatario degli effetti giuridici e idoneo a ricevere le notifiche degli atti
amministrativi e giudiziali (molto spesso un avvocato locale).
Quali sono gli adempimenti richiesti per costituire una società limitada con soci
stranieri?
Se soci persone fisiche:
• certificato di nascita,
• certificato di residenza,
• certificato di Stato di famiglia,
• certificato di Stato civile,
• certificato Penale Generale,
• certificato di carichi pendenti,
• copia del passaporto,
• CPF (codice fiscale brasiliano)45
.
Se soci persone giuridiche:
• atto costituivo,
• statuto,
• visura camerale aggiornata,
• certificato Penale Generale,
• certificato di carichi pendenti,
• documento di identità del legale rappresentante.
Tutti i documenti devono essere legalizzati dalla struttura emittente, o tramite autentica
notarile. Tutti i documenti rilasciati dal Tribunale devono essere legalizzati in Procura.
I documenti dovranno poi essere legalizzati presso il Consolato del Brasile in Italia:
• Roma Consolato Generale del Brasile
Via S.M. dell‟Anima, 32 – 00186 Roma Tel:06-688.9661 – Fax:06-6880.2883
e-mail: cgbroma@tin.it
• Milano Consolato Generale del Brasile
Corso Europa, 12 – 20122 Milano Tel:02-777.1071 – Fax:02-7601.5628
e-mail: informa@consbrasmilao.it
45
È possibile fare richiesta del CPF via internet al seguente link:
www.receita.fazenda.gov.br/Aplicacoes/ATCTA/CpfEstrangeiro/fcpf.asp selezionando il paese ITALIA e
cliccando su FICHA.
143
Come si costituisce una società limitada?
“CONTRATO SOCIAL”: Deve essere redatto un “Contrato Social” (sostanzialmente
l‟atto costitutivo), tramite un professionista locale, che provvederà alla sua registrazione. Il
“Contrato Social” contiene le disposizioni tipiche dell‟atto costituivo e dello statuto italiano.
La legge brasiliana lascia ampia autonomia alle parti per decidere il contenuto dell‟atto.
REGISTRAZIONE: Il “Contrato Social” deve essere registrato presso la “Junta
Comercial” del luogo dove è posta la sede dell‟impresa. I tempi medi per predisporre e
registrare il contrato social sono di circa tre mesi.
COSTI: I costi sono paragonabili a quelli relativi alla costituzione di una Srl italiana.
CAPITALE SOCIALE: Non è prevista la necessità di un capitale minimo (salvo per
alcuni tipi di società come le trading company e le società di import-export), il capitale
sociale della limitada è determinato dalle parti contraenti.
ADEMPIMENTI: Per poter operare, inoltre, si devono richiedere le seguenti
iscrizioni, allegando agli appositi formulari la copia autenticata del contratto omologato e dei
documenti di identità dei soci persone fisiche e degli amministratori:
• Iscrizioni municipali (CCM – Registro Contribuenti Immobiliari) - necessario
normalmente per le imprese che prestano servizi, al fine di poter adempiere al versamento
dei tributi comunali gravanti sugli stessi (ISS);
• Iscrizione statale – equivalente alla partita IVA italiana, necessaria alle imprese industriali
e commerciali (import/export) per l‟emissione di fatture fiscali di acquisto e vendita;
• Iscrizione all‟Albo degli Importatori/Esportatori – necessaria per poter operare in qualsiasi
attività d‟importazione ed esportazione.
• Dovrà inoltre essere presentata la documentazione probatoria dell‟acquisto o dell‟affitto
dell‟immobile ove ha sede la società, nel cui indirizzo, in linea di principio, non potrà
esistere un‟altra impresa.
• Per l‟apertura di conti correnti bancari dovranno essere presentati, agli Istituti di Credito,
una copia dei documenti societari e la documentazione relativa agli amministratori ed agli
eventuali procuratori.
RESPONSABILITÀ DEI SOCI: La responsabilità limitata dei soci è perfetta, tuttavia
i soci possono essere ritenuti illimitatamente responsabili:
• a seguito di accertamento in sede giudiziale, per atti propri compiuti in frode alla legge e
per sottrazione dei beni sociali alle ragioni dei creditori;
• per il versamento del capitale sociale deliberato.
“DIRETORIA”: La società è rappresentata da uno o più “direttori”. Se i direttori sono
più di uno, essi formano la “Diretoria”, che è un organo collegiale sostanzialmente analogo al
consiglio di amministrazione italiano. Le eventuali limitazioni di potere dei direttori per
essere efficaci verso i terzi devono:
• essere contenute nel contrato social
• il contrato social deve essere registrato.
144
8.7. INVESTIRE IN BRASILE
Quali sono i settori in cui è escluso l’investimento straniero?
I settori inibiti all‟investimento di capitale straniero sono:
• attività relative ad energia atomica ed elettrica;
• proprietà di aree rurali ed attività commerciali in zone di frontiera;
• trasporto aereo interno;
• industria aerospaziale;
• industria di pesca;
• poste e telegrafi.
Qual è l’autorità preposta alla registrazione del capitale straniero?
È il Banco Central Do Brasil. Il capitale straniero deve essere registrato utilizzando il Registro
Declatório Eletrônico del Banco Central do Brasil.
8.8. REGISTRARE UN MARCHIO IN BRASILE
Com’è tutelata la proprietà industriale?
Il Brasile ha sottoscritto i principali trattati internazionali in materia di proprietà industriale,
tra cui la Convenzione di Parigi del 14 luglio 1967, promulgata l‟8 aprile 1975 con il Decreto
n. 75.572. Non fa parte, invece, della Convenzione di Madrid sul marchio internazionale.
Qual è l’organo competente per la registrazione?
L‟Istituto Nacional da Propriedade Industrial (INPI) è l‟organo del Governo Brasiliano
responsabile per i diritti di proprietà industriale e l‟esame formale delle richieste di
concessione di brevetti d‟invenzioni e della titolarità dei marchi. La titolarità è concessa sulla
base dell‟anteriorità della richiesta.
Come è possibile estendere la protezione di un marchio già registrato in Italia?
I marchi detenuti o richiesti in Italia dovranno essere depositati per la registrazione in Brasile.
Se la richiesta di registrazione viene effettuata entro 6 mesi dalla registrazione nel paese
d‟origine, verrà attribuita al marchio la stessa vigenza del marchio del paese di origine.
Si applicano ritenute sulle royalties di licenza del marchio?
Si applicano ritenute alla fonte del 15% se a carico dell‟impresa straniera, o del 17,5%, se a
carico dell„impresa brasiliana, la cui ricuperabilità è disciplinata dalle norme del trattato
contro la doppia imposizione vigente tra Italia e Brasile. Si applica inoltre uno specifico
contributo (CIDE - Contribuição de Intervenção no Domínio Econômico) del 10%.
145
8.9. APRIRE UN CONTO CORRENTE IN BRASILE
È possibile aprire un conto bancario se non si è residenti in Brasile?
In Brasile non sono ammessi, per legge, conti correnti intestati a non residenti. Il RMCCI -
Regolamento del Mercato di Cambio e Capitali, prevede che le persone fisiche o giuridiche
residenti, domiciliate od aventi sede all'estero possono essere titolari di conti di deposito in
moneta nazionale in Brasile, esclusivamente presso agenzie bancarie che possano
effettuare operazioni di cambio, nell'osservanza di quanto previsto del succitato
regolamento. Trattasi di conti di deposito (e non correnti) che hanno specifiche caratteristiche
e peculiarità. Gli stessi, difatti, sono registrati presso il sistema di Informazioni della Banca
Centrale (Sisbacem). Altra opzione, invece, è data dalla possibilità attribuita a cittadini
stranieri temporaneamente residenti in Brasile, mediante visto concesso dalle autorità locali,
di essere titolari di conti correnti in moneta straniera. Anche in tal caso, tali conti sono
subordinati ad una serie di regole e peculiarità e possono essere aperti soltanto presso agenzie
autorizzate ad operare nel mercato di cambio. Nel caso in cui si costituisca una società in
Brasile (composta anche con capitale di maggioranza straniero) invece, si può e si deve aprire
un conto corrente.
A chi ci si può rivolgere per aprire un conto corrente in Brasile?
Dall‟Italia, è possibile contattare gli uffici del Banco Do Brasil che potranno fornire
informazioni dettagliate per il trasferimento e la gestione dei capitali necessari per la
realizzazione dei progetti d‟investimento.
Come trasferire denaro in Brasile?
Trasferire soldi in Brasile è facile ma se il trasferimento non avviene in modo corretto, può
comportare un'attesa di giorni o addirittura settimane. Si possono spedire dollari, euro o
altre valute. È importante che il ricevente abbia tutti gli elementi necessari per assicurarsi
l'accredito sul proprio conto. Le pratiche di chiusura del cambio possono richiedere anche due
o tre giorni o più. Il maggior inconveniente di queste operazioni è costituito dal rischio legato
alla chiusura del tasso di cambio. Infatti, la chiusura del cambio avviene in Brasile e non può
essere prevista in modo preciso, poiché dal momento in cui viene inviato il denaro al
momento in cui viene ricevuto, ci possono essere variazioni sul tasso di cambio utilizzato.
Data la forte variabilità delle commissioni applicate per il trasferimento bancario, è
consigliabile, consultare più istituti bancari sia dal ricevente in Brasile che dal mandante
estero. È quindi buona norma contrattare la transazione prima di effettuarla.
146
8.10. CONOSCERE LA NORMATIVA FISCALE IN BRASILE
Quali sono le imposte principali previste dal sistema fiscale brasiliano?
La normativa fiscale brasiliana prevede l‟applicazione di tributi a livello federale, statale e
municipale46
.
Le principali imposte federali sono:
• le imposte sul reddito (IRPJ);
• i contributi sociali d‟impresa sul reddito netto (CSLL);
• la ritenuta sul reddito (IRRF);
• l‟accisa (IPI);
• la tassa sulle importazioni (II);
• la tassa sul programma di integrazione sociale (PIS);
• i contributi sociali sul reddito (COFINS);
• la tassa sulle operazioni finanziarie (IOF);
• i contributi alla proprietà terriera (CIDE);
• la tassa all‟esportazione (IE);
• la tassa sulla proprietà rurale (ITR).
Le principali imposte statali sono:
• l‟imposta sul valore aggiunto di beni e servizi (ICMS);
• l‟imposta sulle successioni e donazioni (ITCMS);
• la tassa di proprietà sulle automobili (IPVA).
Le principali imposte municipali sono:
• la tassa sui servizi (ISS);
• le tasse sulla proprietà (IPTU e ITBI).
Esistono restrizioni per il rimpatriare del capitale investito?
Non esistono restrizioni, assoggettamento a tributi o necessità di autorizzazione per il
rimpatrio totale del capitale investito e registrato presso il Banco Central do Brasil. Potrà
essere rimpatriato soltanto il valore della partecipazione equivalente al patrimonio netto della
società, se lo stesso è uguale od inferiore all‟investimento iniziale. In caso, invece, di cessione
della partecipazione a terzi, residenti o meno in Brasile, saranno considerati utili di capitale i
valori eccedenti a quelli corrispondenti al patrimonio netto, e saranno conseguentemente
tributati con aliquota del 15%. L‟investimento diretto in Brasile da parte di stranieri registrato
presso la Banca Centrale, permette l‟invio di dividendi al socio straniero, esente da imposta
sulla base del trattato sulle doppie imposizioni.
Esiste un trattato sulle doppie imposizioni?
Esiste un Accordo per la Politica sulle Doppie Imposizioni tra Italia e Brasile definito dalla
Legge n. 844 del 29 novembre 1980 entrato in vigore il 24 aprile 198147
.
46
Per maggiori informazioni, visitare il sito dell‟amministrazione finanziaria centrale:
www.receita.fazenda.gov.br
147
8.11. RECARSI IN BRASILE
VISTO TEMPORANEO PER TURISMO O VIAGGIO D’AFFARI
Non necessario per i cittadini italiani
Documenti necessari
Alla polizia di frontiera in Brasile dovrà essere presentato:
• il proprio passaporto con una validità minima di 6 mesi
• il biglietto di andata e ritorno dal Brasile
• la Visa (che vi verrà consegnata durante il volo)
Durata
Con una recente disposizione interna, il Brasile ha limitato a 90 giorni “improrogabili” la
permanenza ai cittadini italiani. Generalmente, la permanenza massima consentita per i
cittadini europei è di 90 giorni raddoppiabile a 180 giorni con semplice richiesta.
In data 3 ottobre 2011 il Ministero delle Relazioni Esteriori (MRE) ha ripristinato il sistema
dei 90 + 90 giorni per il visto turistico degli italiani in Brasile, ma in data 24 ottobre 2011 il
MRE ha ulteriormente modificato il quadro regolamentare, disponendo che il visto turistico è
di 90 giorni per ogni semestre.
Pertanto il turista italiano, decorsi 90 giorni dal suo ingresso in Brasile, non potrà ritornarci se
non dopo 180 giorni dal suo ingresso.
VISTO TEMPORANEO DI LAVORO CON VINCOLO CONTRATTUALE CON
SOCIETÀ BRASILIANA
Risoluzione Normativa n. 64/05 del Consiglio Nazionale d'Immigrazione
Lo straniero che abbia contratto di lavoro con società brasiliana dovrà attestare la sua
qualifica ed esperienza professionale compatibili con l‟attività per la quale è stato designato.
Requisiti necessari
La domanda di manodopera straniera dovrà essere giustificata dalla Società brasiliana al
momento della richiesta di visto inoltrata al Ministero del Lavoro brasiliano tramite la
presentazione di diplomi, certificati o attestazioni rilasciate da enti o società presso cui lo
straniero abbia svolto la sua attività, che soddisfino uno dei seguenti requisiti:
1. esperienza biennale nello svolgimento di professione di medio livello, con almeno 9 anni di
scuola; oppure
2. esperienza di 1 anno nello svolgimento di una professione di livello superiore, a partire
dalla data di conclusione degli studi universitari che lo abbiano abilitato all‟esercizio di tale
professione; oppure
3. conclusione di master o corso universitario compatibile con le attività che andrebbe a
svolgere; oppure
4. esperienza triennale nell‟esercizio della professione che comporti attività artistica o
47
L‟accordo è consultabile on line sia in versione Portoghese
(www.receita.fazenda.gov.br/Legislacao/AcordosInternacionais/Italia/Dec8598581.htm) che Italiana
(www.finanze.it/export/download/dipartimento_pol_fisc/Brasile.pdf).
148
culturale indipendente dal curriculum scolastico.
I documenti redatti in lingua estera dovranno essere legalizzati presso gli Uffici Consolari
brasiliani, ed in seguito tradotti in Brasile da traduttore giurato.
Organo competente
Ministero del Lavoro brasiliano - Ministério do Trabalho e Emprego
Secretaria de Relações do Trabalho - Coordenação Geral de Imigração
Esplanada dos Ministérios, Bloco F - CEP 70059-900 Brasília – DF
Tel: 0055 61-3176463 - Fax: 0055 61-3210652
www.mte.gov.br
VISTO TEMPORANEO DI LAVORO PER PRESTAZIONE DI ASSISTENZA
TECNICA
Risoluzione Normativa n. 61/2004 del Consiglio Nazionale d'Immigrazione
1) Visto temporaneo per Assistenza Tecnica fino a 90 giorni.
2) Visto temporaneo per Assistenza Tecnica fino a 2 anni
Visto consigliato qualora siano previsti invii sistemaci dei dipendenti, o periodi di soggiorno
più lunghi.
Organo competente
Per l‟ottenimento di questo visto il cliente brasiliano dovrà presentare domanda presso
qualunque distaccamento del Ministero del Lavoro brasiliano (“Delegacia” o “Sub-Delegacia
Regional do Trabalho”), facendo riferimento alla Risoluzione Normativa n. 61/2004 del
Consiglio Nazionale d‟Immigrazione.
Il Ministero del Lavoro brasiliano emetterà l‟autorizzazione del visto e la trasmetterà alla
Rappresentanza Consolare brasiliana scelta dall‟interessato. A quel punto, l‟interessato potrà
presentarsi personalmente per richiedere l‟emissione del visto.
VISTO TEMPORANEO PER DIRETTORI, AMMINISTRATORI O GERENTI
D’IMPRESA
Risoluzione Normativa n. 62/2004 del Consiglio Nazionale d'Immigrazione
Requisiti necessari
La concessione di visto e la sua durata saranno subordinati all‟esercizio della carica conferita
al cittadino straniero mediante documento debitamente registrato presso gli organi competenti
La Società Civile o Commerciale che intenda nominare uno straniero alla carica di
Amministratore, Gerente o Direttore dovrà soddisfare i requisiti stabiliti dal Ministero del
Lavoro brasiliano per quanto concerne l‟aspetto legale relativo alla sua costituzione e
comprovare:
l‟investimento di capitale, trasferimento di tecnologia o di altri beni per un valore minimo di
R$ 150.000 per ogni straniero mediante presentazione, presso il Banco Central, del
SISBACEN – Registro declaratório eletrônico de investimento externo direto no Brasil
(registro del capitale estero). Inoltre la Società dovrà generare almeno 10 nuovi posti di lavoro
durante i due anni seguenti all‟istallazione dell‟impresa o all‟entrata dell‟Amministratore,
Gerente, Direttore.
149
Oppure: investimento di almeno R$ 600.000 per ogni straniero mediante presentazione del
contratto di cambio emesso dalla Banca che ha ricevuto l‟investimento o alterazione,
registrata presso l‟organo competente, del contratto o dello statuto che comprovi il
versamento dell‟investimento a favore dell‟impresa brasiliana.
VISTO PERMANENTE PER INVESTIMENTO
Risoluzione Normativa n. 84/2009 del Consiglio Nazionale d'Immigrazione
Requisiti necessari
Il Consiglio Nazionale d‟Immigrazione potrà autorizzare la concessione di visto permanente
allo straniero che intenda stabilirsi in Brasile al fine di investire risorse di provenienza estera
in attività produttive e fornire mano d‟opera specializzata ai vari settori dell‟Economia
nazionale, favorendo la politica nazionale di sviluppo in tutti i suoi aspetti, mirando
all‟aumento della produttività e al trasferimento di tecnologia. L‟interessato dovrà
comprovare un investimento minimo in valuta straniera equivalente a R$ 150.000 a favore di
una società nuova o già esistente.
Eccezionalmente il Consiglio Nazionale di Immigrazione potrà autorizzare la concessione di
visto permanente per lo straniero che investa una somma inferiore a R$ 150.000 purché il
progetto di investimento contempli la creazione di 10 nuovi posti di lavoro attraverso un
piano quinquennale di assorbimento di mano d‟opera locale.
150
9. CONTESTO DI RIFERIMENTO
9.1. INFORMAZIONI ECONOMICHE
Il ciclo internazionale
Nel primo trimestre del 2011 l‟economia mondiale ha rallentato, nonostante un‟espansione
ancora robusta nei paesi emergenti; la decelerazione riflette l‟indebolimento in alcuni dei
principali paesi avanzati. Fra questi, la contrazione dell‟attività in Giappone e il rallentamento
negli Stati Uniti. È proseguita l‟accelerazione dei prezzi, sospinta dai rincari delle materie
prime, soprattutto nei paesi emergenti dove più elevato è il peso dei beni alimentari ed
energetici nei panieri di consumo e dove i livelli di utilizzo della capacità produttiva sono
prossimi al potenziale. Il ritmo di espansione dei principali paesi emergenti ha mostrato
segnali di lieve riduzione. In base alle proiezioni più aggiornate del Fondo monetario
internazionale (FMI), il prodotto mondiale rallenterebbe al 4,3% nella media stimata per il
2011, accelerando leggermente nel 2012. Nei paesi emergenti i timori sono legati ai rischi di
surriscaldamento dell‟economia e al possibile innesco di spirali inflazionistiche.
2010 2011* 2012*
PIL
Mondo 5,1 4,0 4,0
Paesi avanzati 3,1 1,6 1,9
Area dell‟euro 1,8 1,6 1,1
Giappone 4 -0,5 2,3
Regno Unito 1,4 1,1 1,6
Stati Uniti 3,0 1,5 1,8
Paesi emergenti 7,3 6,4 6,1
Brasile 7,5 3,0 4,0
Cina 10,3 9,5 9,0
India 10,1 7,8 7,5
Russia 4 4,3 4,1
Commercio mondiale 12,8 7,5 5,8
Fonte: Fondo monetario internazionale (FMI)
*stime settembre 201148
48
www.imf.org
151
Andamento congiunturale Brasile
Principali indicatori macroeconomici
INDICATORE 2007 2008 2009 2010 2011*
Variazione del PIL 5,40% 5,10% -0,20% 7,5% 3%
PIL crescita:
- Settore Primario % 4,8 6,1 -4,6 6,5 ---
- Settore secondario % 5,3 4,1 -6,4 10,1 ---
- Settore terziario % 6,1 4,9 2,2 5,4 ---
- Investimenti fissi lordi % 13,9 13,6 -10,3 21,8 ---
- Investimenti totali % 18,3 20,7 16,5 19,2 ---
Tasso di inflazione - IPCA % 4,5 5,9 4,3 5,9 4,7
Indice Generale Prezzi di Mercato
IPG-M% 7,8 9,8 -1,7 11,32 4,9
Tasso ufficiale di sconto 11,25% 13,75% 8,75% 10,75% 12,25%
Produzione industriale % 6 3,1 -7,4 10,5 3,9
Tasso di disoccupazione % 9,3 7,9 8,1 6,7 6
Cambio (R$/US$) - (Fine del
periodo) 1,77 2,34 1,74 1,66 1,95
Esportazioni (mld US$) 160,6 197,9 153 201,9 240,5
Importazioni (mld US$) 120,6 173 127,6 181,6 220,3
Saldo bilancia commerciale (mld
US$) 40 24,9 25,3 20,3 20,2
Saldo delle transazioni correnti (mld
US$) 1,5 -28,2 -24,3 -47,5 -55,5
Saldo delle transazioni correnti (%
del PIL) 0,10% -1,70% -1,60% -2,30% -2,80%
Riserve internazionali (mld US$) 180,3 206,8 239,1 288,5 279,3
Investimenti Diretti Esteri (mld
US$) 34,6 45,1 30,4 48,5 40
Petrolio (WTI US$/b) – Media 72,3 99,7 61,8 80,6 100,7
Deficit nominale (% PIB) 2,30% 1,50% 3,20% 2,60% 2,00%
Debito netto (% PIB) 42,7 36 42,9 40,4 39,4
Fonte: Elaborazione ICE su dati IBGE (Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica), BCB (Banco
Central do Brasil), Depec (Departamento de Pesquisa e Estudos Economicos) Bradesco. *stime
settembre 2011
152
Il Brasile ha mostrato in questi anni una capacità di crescita decisamente significativa.
Rispetto al 2006 la sua dimensione economica risulta accresciuta in termini reali di quasi un
25%, meno di quanto realizzato da Cina e India ma largamente meglio del dato medio
mondiale (+18%) e ancor più dell‟area euro (meno del 3%).
Dall‟analisi dei dati del 2010 emerge la brillante performance dell‟industria (+10%), grazie al
forte recupero nella prima parte dell‟anno rispetto ai minimi toccati durante la crisi finanziaria
(-6% nel 2009). Anche il settore agricolo, che ha beneficiato della ripresa della domanda
internazionale e dei raccolti record dei principali prodotti (soia, grano, e caffè), ha registrato
un forte rimbalzo (+6% nel 2010, da -4%). Il settore dei servizi registra invece le oscillazioni
meno contenute avendo continuato ad espandersi anche nel 2010 (+5%, da +2% nel 2009),
grazie soprattutto al settore dell‟intermediazione finanziaria e al commercio. Dal lato della
domanda risalta la dinamica degli investimenti (+22%), che nel 2009 avevano pesantemente
risentito degli effetti della crisi finanziaria (-10%); essi sono stati trainati dall‟importazione e
dalla produzione di macchinari, oltre che dal positivo risultato della costruzione civile. I
consumi hanno accelerato (+7%, da +4%) mentre è rimasta pressoché costante la dinamica
della spesa pubblica (+3%, da +4%). Le esportazioni sono aumentate del 12% (da -10%)
surclassate comunque dal ritmo crescente delle importazioni (+36%, da -12%).
L‟attuale congiuntura tuttavia va analizzata con attenzione. Nel suo ultimo aggiornamento
previsionale (settembre 2011) il FMI ipotizza un rallentamento della crescita di questo Paese
dal 7,5% nel 2010 al 3,8% nell‟anno in corso, al 3,6% nel 2012. L‟indice che misura
l‟andamento dell‟attività economica brasiliana preparato dalla Banca centrale a giugno 2011
ha registrato un calo congiunturale dello 0,26%. Il dato precedente aveva evidenziato un
+0,17%. Il rallentamento è confermato anche dal dato di crescita tendenziale, rispetto allo
stesso periodo del 2009, in diminuzione al 5%, dal 6,8% nel terzo trimestre.
La forte crescita della domanda interna, soprattutto per consumi, e i ritardi nell‟adeguamento
dal lato dell‟offerta si sono riflessi in crescenti tensioni inflazionistiche a partire dalla scorsa
estate. Per contrastare un risveglio dell‟inflazione, nel 2011 le autorità brasiliane hanno
aumentato per quattro volte il tasso di riferimento (Selic) facendo del Brasile uno dei paesi nel
mondo con i più elevati tassi d‟interesse (nominali e reali). L‟elevato livello dei tassi
d‟interesse attira crescenti flussi di capitale, con un impatto sulla domanda interna solo in
parte neutralizzato. Per comprendere perché un tasso d‟inflazione prossimo al 7% abbia
indotto le autorità a varare una severa stretta di politica monetaria è necessario ricordare che
lo sviluppo economico e la stabilità politica del Brasile sono stati per oltre un decennio
compromessi da una dinamica dei prezzi assolutamente fuori controllo: tra il 1992 e il 2002 il
tasso annuo d‟inflazione del Brasile ha toccato in alcuni casi il 100% e la discesa al di sotto
delle due cifre risale solo al 2004. Si deve poi aggiungere che, come spesso avviene, il tasso
di inflazione ufficiale è sintesi di andamenti dei prezzi molto diversi.
Nel caso del Brasile, la crescita dei prezzi dei beni soggetti a regolazione è molto contenuta
(poco al di sopra del 3%) mentre quella dei beni soggetti alle dinamiche di mercato è da
tempo al di sopra del 7%, con quelli dei beni alimentari ben al di sopra di questo livello.
Considerato che una quota elevata della popolazione (tra un quarto ed un quinto) vive ancora
in condizione di povertà, si comprende come il raffreddamento del processo inflazionistico sia
un‟assoluta priorità politica.
153
Malgrado questi provvedimenti disincentivanti, l‟afflusso di capitali prosegue intenso: le
riserve ufficiali, pari a US$ 194 miliardi all‟inizio del 2009, sono salite a US$ 239 miliardi a
inizio 2010 e a US$ 317 miliardi alla fine dell‟aprile 2011; il real, da parte sua ha subito un
intenso processo di rivalutazione (tra l‟inizio del 2009 e il maggio 2011 il tasso di cambio
effettivo si è apprezzato di oltre il 35% rispetto al dollaro americano).
Riprendere rapidamente il controllo di questa dinamica congiunturale è per il Brasile
decisamente importante. Senza la rottura della sequenza “crescita dell‟inflazione → crescita
dei tassi d‟interesse → afflussi di capitali dall‟estero → ulteriore stimolo per la domanda
interna → nuovo aumento dell‟inflazione” il Brasile rischia di compromettere seriamente,
nelle quantità e nella qualità, il processo di sviluppo in corso. Conscio di queste
problematiche, il Governo ha adottato nel corso del 2011 diversi interventi correttivi che
tuttavia non hanno impedito, secondo i dati forniti dal Banco Central do Brasil, un aumento
del tasso di inflazione superiore al 6%, mentre le stime relative al 2012 si attestano ad un
tasso inferiore al 5%. Secondo il presidente della Banca Centrale Brasiliana Alexandre
Tombini, l‟inflazione del Brasile nel mese di settembre dovrebbe iniziare a rallentare, mentre
nel 2012 dovrebbe scendere al 4,5%.
Nel corso dell‟ultimo anno, il governo brasiliano si è impegnato per tenere a freno la crescita
dell‟inflazione. Nel mese di luglio l‟indice dei prezzi al consumo del Brasile è salito del
6,87% contro il +6,71% di giugno.
Il Fondo monetario internazionale ha invitato il Governo a monitorare attentamente i “segnali
di surriscaldamento”, intervenendo con misure anti-inflazionistiche e di controllo all'eccesso
di credito. Il Ministro delle Finanze Guido Mantega ha recentemente annunciato che il Brasile
ha concluso il 2011 con il sesto Pil del mondo, US$ 2,4 milioni di miliardi, superando l'Italia
e prevedendo, per il 2012 una crescita di circa il 4,7%. Puntando ad un aumento del PIL, il
Presidente Dilma Rousseff ha previsto per il 2012 un piano di US$ 33 miliardi in opere
pubbliche. Il Brasile punta quindi a rafforzare le proprie previsioni di crescita, fondate
sull‟incentivazione delle opere infrastrutturali e sul consumo interno.
Le misure economiche varate sembrano trovare il gradimento delle agenzie di rating. Tutte le
principali compagnie di rating mondiali hanno promosso il Brasile alla fascia bassa di rischio
paese. In aprile 2011 l‟Agenzia Fitch ha promosso il Brasile da BBB- a BBB. Nel giugno
2011 l‟Agenzia Moody ha elevato la nota del Brasile da Baa3 a Baa2, mantenendo una
prospettiva positiva. L‟agenzia ha giustificato questa decisione spiegando che il Brasile gode
di una buona solidità dell‟economia che deriva, principalmente, da una serie di fattori, quali:
il livello di diversificazione economica e delle esportazioni, la continuità politica, il rischio
creditizio contenuto, grazie alla solidità del sistema bancario, la capacità del governo di far
fronte all‟inflazione e al surriscaldamento dell‟economia e, infine, la prospettiva di crescita
costante nei prossimi anni. Il Brasile prevede, inoltre, di realizzare un piano di investimenti
infrastrutturali nei prossimi anni, in occasione dei mondiali di calcio e delle Olimpiadi e può
vantare un aumento della domanda interna dovuta, principalmente, dall‟ascesa della classe
media; tale prospettiva lascia pensare a un ulteriore rialzo tra 12-18 mesi, nel caso in cui la
crescita economica resti costante. “C’è ancora molto che deve essere fatto sul lato fiscale.
Vorremmo vedere migliori risultati durante i periodi di piena espansione. […] Se ciò dovesse
accadere, permetterebbe al Brasile di andare più in alto nella categoria Baa e possibilmente
ottenere un rating più elevato” ha precisato Mauro Leo, analista di Moody‟s Brasile.
154
Il Ministro brasiliano Guido Mantega, ha, inoltre, aggiunto che “l’economia brasiliana ha
cominciato l’anno con un adeguamento per rallentare un po’, mentre altri Paesi stanno
cercando di accelerare, e oggi l’economia brasiliana sta già crescendo a un tasso del 4,5%”.
Nell‟agosto 2011 Standard & Poor‟s ha affermato il paese al grado di BBB+ con outlook
positivo: “the positive outlook reflects the growing likelihood that the factors supporting
Brazil’s macroeconomic stability will continue to strengthen in coming years”.
155
9.2. COMMERCIO ESTERO
Orientamento Geografico
Principali mercati di approvvigionamento
Brasile: Mercati di approvvigionamento - IMPORTAZIONI
Valori in milioni di dollari USD Var.
PAESE 2008 2009 2010 2011 2011 / 2010
Mondo 172.985 127.647 181.768 226.243 24%
1 Stati Uniti 25.628 20.028 27.044 33.962 26%
2 Cina 20.044 15.911 25.595 32.788 28%
3 Argentina 13.258 11.281 14.435 16.906 17%
4 Germania 12.027 9.866 12.554 15.213 21%
5 Corea del Sud 5.413 4.818 8.422 10.097 20%
6 Nigeria 6.704 4.760 5.920 8.386 42%
7 Giappone 6.807 5.368 6.986 7.872 13%
8 Italia 4.613 3.664 4.838 6.222 29%
9 India 3.564 2.191 4.242 6.081 43%
10 Francia 4.678 3.615 4.801 5.462 14%
Altri 60.647 38.116 66.931 83.253 24%
Principali mercati di destinazione
Brasile: Mercati di destinazione - ESPORTAZIONI
Valori in milioni di dollari USD Var.
PAESE 2008 2009 2010 2011 2011 / 2010
Mondo 197.942 152.994 201.915 256.040 27%
1 Cina 16.403 20.191 30.786 44.315 44%
2 Stati Uniti 27.423 15.602 19.307 25.805 34%
3 Argentina 17.606 12.785 18.522 22.709 23%
4 Paesi Bassi 10.483 8.150 10.228 13.640 33%
5 Giappone 6.115 4.270 7.141 9.473 33%
6 Germania 8.851 6.175 8.138 9.039 11%
7 Italia 4.765 3.016 4.235 5.441 28%
8 Cile --- 4.258 4.258 5.418 27%
9 Regno Unito 3.792 3.727 4.635 5.230 13%
10 Spagna --- 3.894 3.894 4.706 21%
Altri 92.701 64.447 82.765 110.265 33%
Fonte tabelle: Elaborazioni Studio Salardi su dati del Ministero brasiliano dell‟Industria e del
Commercio, gennaio 2012.
156
Nel corso del 2010 l‟interscambio commerciale tra il Brasile e il resto del Mondo è cresciuto
del 36%, a oltre US$ 380 miliardi, superando così i livelli raggiunti prima della crisi
finanziaria (370 miliardi nel 2008). Il surplus commerciale si è ulteriormente ridotto a US$
20,3 miliardi, tornando al di sotto dei livelli del 2003, a causa della dinamica particolarmente
vivace delle importazioni (+42,3% a US$ 181,6 miliardi). Le esportazioni sono cresciute del
32% a US$ 201,9 miliardi, grazie soprattutto all‟incremento dei prezzi delle materie prime:
l‟indice di prezzo delle “commodities” esportate dal Brasile (l‟indice IC-Br, calcolato dal
Banco Central do Brasil) è aumentato infatti del 35,4% nel 2010.
Il Ministero di Sviluppo Industria e Commercio con l‟Estero (MDIC) ha comunicato in data 2
gennaio 2012 che il saldo della bilancia commerciale brasiliana nel 2011 ha chiuso a US$
29,7 miliardi che rappresenta una crescita del 47,8% rispetto al 2010, il miglior risultato degli
ultimi quattro anni. Le esportazioni brasiliane ammontano nel 2011 a US$ 256,041 miliardi,
con un aumento del 26,8% rispetto al 2010, contro importazioni di US$ 226,251 miliardi.
Il Ministro Alessandro Teixera, nella presentazione dei dati, ha precisato che la crescita delle
vendite brasiliane nel 2011 sono state superate unicamente da India (45%), Russia (32%) e
Australia (32%). Il dato rappresenta un market share dell‟1,3% del mercato mondiale, con un
obiettivo di crescita all‟1,4% nell‟anno 2012. La segretaria del Commercio con l‟Estero del
MDIC, Tatiana Lacerda Prazeres, ha spiegato che la crescita delle esportazioni riguarda tutte
le categorie di prodotto, da quelli basici (36,1%), semifabbricati (27,7%) e fabbricati (16%),
con un aumento del 19% dei prodotti industrializzati (semifabbricati e fabbricati). Questo
risultato è migliore di quello dei paesi più industrializzati, come gli Stati Uniti (12%) e
Germania (10%).
Orientamento settoriale
Il 28% circa del totale delle esportazioni è relativo a tre a tre tipologie di prodotti:
• minerali di ferro (14,3% del totale delle esportazioni),
• derivati del petrolio (8%),
• soia (5,5%).
Nel totale delle esportazioni, i beni manufatti sono scesi dal 60% al 40% negli ultimi dieci
anni, pur aumentando in valore assoluto da 32,6 a 80,1 miliardi. I principali prodotti esportati
in questa categoria sono:
• automobili e pezzi di ricambio per auto e trattori (3,9% del totale delle esportazioni),
• aerei (2%),
• zucchero raffinato (1,7%).
Relativamente alle importazioni, la quota di prodotti manufatti è rimasta stabile all‟83% del
totale negli ultimi dieci anni, aumentando in valore da 46,4 a 150,7 miliardi di dollari.
Nel primo semestre del 2011 tendenzialmente si conferma l'andamento del 2010, l'unica
novità è la diminuzione del ritmo di importazione dei beni intermedi e dei beni di capitale, in
coerenza con la diminuzione del ritmo della crescita.
157
Brasile: Orientamento Settoriale delle Importazioni e delle Esportazioni
Valori in milioni di dollari USD
2007 2008 2009 2010 2011 Var.
2011/2010
IMPORT 120.617 172.985 127.647 181.768 226.243 24%
Beni Intermedi 59.381 83.056 59.754 83.992 102.091 22%
Beni di Capitale 25.125 35.933 29.690 41.008 47.894 17%
Petrolio e
Combustibili 20.085 31.469 16.745 25.344 36.174 43%
Beni di Consumo 16.027 22.527 21.523 31.428 40.084 28%
EXPORT 160.649 197.942 152.995 201.915 256.040 27%
Manufatti 83.943 92.683 67.349 79.099 93.901 19%
Prodotti di Base 54.906 78.186 65.147 95.599 129.411 35%
Semilavorati 21.800 27.073 20.499 27.217 32.728 20%
SALDO 40.032 24.957 25.348 20.147 29.797 48% Fonte tabelle: Elaborazioni Studio Salardi su dati del Ministero brasiliano dell‟Industria e del
Commercio, gennaio 2012.
Andamento dell'interscambio commerciale con l’Italia
L‟America centromeridionale è l‟area che ha fatto registrare il maggiore incremento delle
esportazioni italiane nel 2010 (+23%). La crescita più sostenuta delle importazioni (+36%) ha
determinato una flessione dell‟attivo commerciale che tuttavia, resta superiore a un miliardo
di euro. L‟ampliamento del surplus col Messico, il maggiore avanzo dell‟Italia nell‟area, è
stato più che compensato dal raddoppio del deficit con il Cile.
Nel 2010 inoltre, ha trovato conferma e si è anzi rafforzata la trasformazione, registrata già
nel 2009, del deficit con il Brasile in un surplus; l‟ampliamento di questo avanzo lascia
individuare l‟apertura di nuovi spazi per l‟Italia come fornitore di una delle economie più
promettenti in termini di crescita della domanda.
Il significativo aumento delle importazioni italiane nel 2010, è imputabile principalmente alla
crescita degli acquisti dal Cile e dal Perù (in entrambi i casi si tratta essenzialmente di
importazioni di metalli) che hanno scalato posizioni nella graduatoria dei principali fornitori
dell‟Italia nell‟area a scapito dell‟Argentina. Il peso del Cile sugli acquisti italiani totali dal
Sudamerica, in particolare, è ormai prossimo ai 20 punti percentuali. Tutti i paesi dell‟area, ad
eccezione del Venezuela (-9,2%) hanno contribuito alla crescita dei valori importati nel 2010.
Le esportazioni sono cresciute a ritmi superiori al 40% in tutti i principali paesi dell‟area: nel
caso del Brasile e dell‟Argentina, una crescita rispettivamente, del 40 e del 60%, ha
determinato il sorpasso dei livelli del 2008. Anche dal punto di vista dell‟export il Venezuela
è l‟unico paese che ha fatto registrare una caduta dei flussi anche nel 2010 (-5,5%), insieme a
partner minori quali Panama e Cuba. La quota di mercato dell‟Italia nell‟America centro –
meridionale ha subito un lieve calo nel 2010: per quanto riguarda i principali partner infatti, la
contrazione della quota in Brasile è stata in parte compensata dall‟aumento di quella in
Argentina e Messico.
158
Le quote dei principali paesi europei si sono mantenute pressoché stabili rispetto al 2009,
mentre quella di Regno Unito e Stati Uniti hanno riportato una moderata flessione; la Cina ha
rafforzato ulteriormente il proprio ruolo negli scambi commerciali con l‟area.
Interscambio Commerciale ITALIA - BRASILE
Valori FOB in milioni di dollari USD
2007 2008 2009 2010 2011 Var. (%)
2011/2010
INTERSCAMBIO 7.811 9.377 6.679 9.073 11.663 29%
Export Italia in Brasile 3.348 4.612 3.663 4.838 6.222 29%
Import Italia dal Brasile 4.464 4.765 3.016 4.235 5.441 28%
SALDO -1.116 -153 647 603 781 30%
QUOTA DI MERCATO
ITALIA in BRASILE 2,8% 2,7% 2,9% 2,7% 2,7%
Fonte tabelle: Elaborazioni Studio Salardi su dati del Ministero brasiliano dell‟Industria e del
Commercio, gennaio 2012.
Anche nel primo quadrimestre del 2011 l‟interscambio con l‟America centro-meridionale si è
caratterizzato per una crescita sostenuta che ha riguardato entrambi i flussi; l‟aumento delle
importazioni, in particolare, è stato superiore ai 40 punti percentuali determinando la
contrazione dell‟attivo commerciale. L‟America centro-meridionale incide per poco più del
3% sugli scambi di servizi da e verso l‟Italia. Il deficit con l‟area si è lievemente contratto
grazie alla notevole crescita delle esportazioni italiane verso il Brasile (16,4%), il paese che
pesa di più sulle nostre vendite nell‟area. L‟incremento del 50% delle importazioni
dall‟Argentina invece, ha avuto scarsi effetti sul saldo data la modesta entità dei flussi dal
paese. Le esportazioni italiane in Brasile relative al primo semestre 2011 ammontano a US$
2,8 miliardi, con un aumento del 30% rispetto al primo semestre del 2010, contro
importazioni di merci per US$ 2,7 miliardi, anch‟esso in crescita del 45,5%. Nello stesso
periodo, l'interscambio commerciale tra Italia e Brasile è aumentato del 37% rispetto ai primi
sei mesi del 2010.
L‟Italia è l‟ottavo paese esportatore in Brasile, secondo tra i paesi europei, con una quota di
mercato del 2,7%, in linea rispetto al dato del primo semestre 2010. L‟Italia importa
principalmente materie prime e semilavorati dal Brasile e in via residuale prodotti finiti.
Viceversa le esportazioni dell‟Italia verso il Brasile riguardano essenzialmente prodotti e
ricambi della meccanica strumentale, accessori per autoveicoli, olii lubrificanti, valvole a
sfera, macchine per imballaggi, barche ed elicotteri. L‟aumento dei qualità del mercato
brasiliano offre oggi ulteriore possibilità ai produttori italiani di medio-alta gamma nei settori
della meccanica, ceramica, industriale, moda e agroalimentare, che tuttavia dovranno
confrontarsi con barriere tariffarie e non tariffarie certamente non incentivanti.
I principali stati brasiliani destinatari dell‟export italiano sono quelli del centro sud- sud,
primo fra tutti lo Stato di San Paolo, che, rispetto al primo semestre del 2010, ha aumentato le
159
importazioni di prodotti italiani del 31,3% raggiungendo il valore di US$ 1,7 miliardi. Tra gli
altri Stati, il Minas Gerais ha importato merci dall'Italia per oltre US$ 700 milioni (+23,7%
rispetto ai primi sei mesi del 2010), Rio de Janeiro ha aumentato l‟import del 61,4% rispetto
ai primi otto mesi del 2010, superando i US$ 350 milioni, Rio Grande do Sul e Santa
Caterina hanno aumentato di oltre il 50% le proprie importazioni dall'Italia. Si segnala infine
lo Stato di Espirito Santo, che ha raddoppiato le proprie importazioni dall'Italia passando da
US$ 122 milioni dei primi otto mesi del 2010 a 240 milioni di dollari nello stesso periodo del
2011 (+97%).
Principali paesi investitori e distribuzione settoriale
Nei primi cinque mesi del 2011, il Brasile ha attratto US$ 26.499 miliardi di investimenti
diretti esteri. Il settore dei servizi ha assorbito, nel periodo di riferimento, ben il 60% degli
investimenti diretti esteri, con le telecomunicazioni in testa (22,5% del totale), seguito
dall‟industria che ha ricevuto il 27% degli ingressi e dai settori agricolo, dell‟allevamento e
minerario con il 12,7%. L'Unctad (United Nations Conference on Trade and Development) ha
pubblicato il Global Investments Trends Monitor, un'indagine relativa ai flussi di investimenti
diretti esteri nel mondo. Nella classifica dell'Unctad, il Brasile si colloca al decimo posto,
preceduto soltanto da Stati Uniti (US$ 186,1 miliardi), Cina (101), Hong Kong (62,6), Francia
(57,4), Belgio (50,5), Regno Unito (46,2), Russia (39,7), Singapore (37,4) e Germania (34,4).
Altro fattore da considerare è il dato sulle fusioni e le acquisizioni all'estero, che rappresenta il
fattore propulsore per l'aumento significativo nel flusso di Ide, specialmente in America
Latina e nei Carabi. Nel solo Brasile le fusioni e le acquisizioni hanno raggiunto i US$ 9,4
miliardi nel 2010. James Zhan, direttore del dipartimento investimenti del congresso Unctad,
ha specificato che il trend positivo del Brasile "nasce dalla volontà delle aziende straniere di
ottenere benefici legati a un'economia in enorme espansione e di sfruttare le opportunità
offerte da determinati settori, come quelli degli idrocarburi, delle comunicazioni e agricolo".
Il flusso di investimenti destinati al Brasile ha registrato un tasso di crescita del 16% nel 2010
rispetto all‟anno precedente e si prevede che la buona performance possa continuare anche nei
prossimi quattro anni.
Nel 2010, l‟Italia ha scalato tre posizioni nella classifica IDE. Pur scendendo da US$ 326
milioni di investimenti nel 2008 a US$ 215 milioni nel 2009, è passata dal ventunesimo al
diciottesimo posto. Al di là del dato contabile, si registra un sostenuto interesse degli
imprenditori italiani ad investire in Brasile. La quota di investimenti italiani se confrontata
con quella di altri paesi può sembrare modesta. Però alla luce dei limiti strutturali del sistema
produttivo italiano, la cui dimensione aziendale rappresenta un grosso ostacolo per generare
processi consistenti e diffusi nel tempo di investimenti esteri, dimostra un rinnovato interesse
verso il Brasile e, soprattutto una modifica di atteggiamento nei confronti dei mercati esteri.
Le imprese italiane, anche quelle di dimensioni medio piccole, stanno lentamente percependo
ed assimilando il concetto secondo cui un approccio “mordi e fuggi” verso i mercati
internazionali non è più redditizio. È necessario cominciare a strutturarsi, concepire piani di
sviluppo di medio/lungo periodo per essere presenti sui mercati esteri e fronteggiare la
concorrenza internazionale.
160
9.3. POLITICHE GOVERNATIVE - IL PIANO ACCELERAZIONE
CRESCITA “PAC”
Nel 2008 il governo brasiliano ha lanciato una Politica di Sviluppo Produttivo (PDP). Il PDP
è il piano rivolto a stimolare l‟export, gli investimenti, la ricerca e l‟innovazione attraverso il
raggiungimento di quattro obiettivi: aumento dell‟offerta di prodotti per affrontare una
domanda in espansione evitando spirali inflazionistiche; preservazione dell‟equilibrio della
bilancia dei pagamenti con aumento dell‟export e maggiore attrazione di investimenti diretti
esteri; aumento della capacità di innovazione delle imprese brasiliane; ampliamento delle
condizioni di accesso ai mercati da parte di piccole e medie imprese. Il Governo, in
particolare, ha lanciato il Programma di Accelerazione della Crescita (PAC), finalizzato a
rilanciare l‟economia del Paese. Il PAC, dal 2007, ha stanziato investimenti per un totale di
circa R$ 504 miliardi (circa € 170 miliardi) ed è stato ampliato con ulteriori R$ 141,5 miliardi
(circa € 50 miliardi) per il 2009-2010 per mitigare gli effetti negativi della crisi. Le fonti
governative indicano che in tre anni sono stati realizzati il 63,3% dei progetti previsti,
includendo investimenti del settore privato. Il 40,3% delle opere pubbliche è stato terminato.
Il settore con maggior avanzamento dei progetti risulta l‟edilizia, con il 66,4% delle opere
concluse, mentre nell‟energia e nella logistica è stato concluso appena il 27,6% delle opere.
A fine marzo 2010, il governo federale ha lanciato il PAC 2. Sono previste due fasi per
effettuare gli investimenti, la prima tra il 2011-2014 e la seconda dopo il 2014, per un valore
complessivo di R$ 1.590 miliardi (circa € 680 miliardi). I progetti di infrastrutture sono divisi
in sei blocchi così denominati dal governo:
• Energia,
• Acqua e luce per tutti,
• Comunità cittadina (aumento della copertura dei servizi nelle città),
• Minha Casa Minha Vida (Casa mia, Vita mia),
• Trasporti
• Città Migliore.
Programma di Accelerazione della Crescita (PAC)
INVESTIMENTI PER AREA
Valori espressi in miliardi di R$
AREA 2007-2010 2009-2010
LOGISTICA 58,3 37,1
ENERGIA 274,8 20,2
SOCIALE E URBANO 170,8 84,2
TOTALE ACCUMULATO 645,4
Fonte: Portale del Governo Brasiliano49
49
www.brasil.gov.br
161
La previsione è che verranno spesi R$ 958,9 miliardi (circa € 410 miliardi) entro il 2014. La
maggior parte degli investimenti sarà destinata ai progetti di energia per un valore totale di R$
1.092 miliardi (circa € 470 miliardi). Subito dopo viene l‟edilizia con R$ 278,2 miliardi (circa
€ 120 miliardi) per il programma Minha Casa Minha Vida. Nel 2007 il governo Lula ha
lanciato il PAC (Piano Accelerazione Crescita), un piano, come definito dal Governo federale,
che è più di un programma di espansione della crescita e che si traduce in un nuovo concetto
di investimento in infrastrutture che stimola i settori produttivi e, contemporaneamente,
suscita benefici sociali per tutti gli stati del paese. I principali settori interessati dal PAC sono
stati: infrastruttura logistica (autostrade, ferrovie, porti, idrovie, aeroporti), infrastruttura
energetica (settore elettrico, trasmissione elettrica, petrolio, gas naturale e combustibili
rinnovabili) e infrastruttura sociale ed urbana (abitazione, illuminazione, trasporto
metropolitano, igiene pubblica e risorse idriche).
Gli effetti della politica di investimenti da parte del Governo federale ha generato un circolo
virtuoso composto da attrazione degli investimenti esteri, sviluppo dell‟economia locale,
innalzamento della soglia di povertà e delle classi medie e ricche del paese, forte propensione
al consumo. La classe media brasiliana è cresciuta di 20 milioni di persone in cinque anni. 45
milioni di brasiliani hanno un potere di acquisto pari a quello europeo. Il debito pubblico si è
ridotto al 40% del PIL con prospettive stabili, facendo trasformare il paese da debitore a
creditore nel fondo monetario internazionale.
Il PAC 2 si svilupperà quindi nell‟ambito edilizio, della salute, energetico, del trasporto e
logistico. Spiega il ministro della Pianificazione e Bilancio Paulo Bernardo:
“La seconda fase del Programma apre una nuova gamma di possibilità agli investimenti
esteri in Brasile. Questo nuovo ciclo di sviluppo fornisce al settore privato la prevedibilità
necessaria per valutare le opportunità di business nella Nazione nei prossimi quattro anni”.
2° fase del Programma di Accelerazione della Crescita (PAC 2)
BLOCCHI 2011-2014
DOPO IL
2014 TOTALE
Valori espressi in miliardi di R$
PAC CITTÀ MIGLIORE 57,1 - 57,1
PAC COMUNITÀ CITTADINA 23,0 - 23,0
PAC MINHA CASA, MINHA VIDA 278,2 - 278,2
PAC AQUA E LUCE PER TUTTI 30,6 - 30,6
PAC TRASPORTI 104,5 4,5 109,0
PAC ENERGIA 461,6 626,9 1.088,5
TOTALE 955,0 631,4 1.586,4
Fonte: Portale del Governo Brasiliano50
Nella sua nuova versione, inerente al periodo dal 2011-2014, una particolare attenzione è
riposta ai progetti nel campo dell‟energia per cui si prevede un totale di 36,2 miliardi dollari
collegati a 54 impianti idroelettrici, per una potenza complessiva di 47.000 MW, di cui 10
saranno di tipo a piattaforma (simile alle strutture petrolifere) caratterizzati da cantieri
50
www.brasil.gov.br
162
fisicamente limitati e realizzati in zone non occupate dall‟uomo, e 44 saranno centrali
convenzionali. Il Programma include anche la costruzione di 71 impianti eolici localizzati
soprattutto nel nord-est e sud del Brasile per una capacità totale di oltre 1,8 GW e tre centrali
biomasse di potenza complessiva pari a 224 MW. Previsti anche gli investimenti dedicati ad
un uso più razionale dell‟elettricità, compresa l‟installazione di impianti solare termici per due
milioni di famiglie parte del programma federale di edilizia sociale “Minha Casa, Minha
Vida”. Tra le linee guida previste per il PAC 2 vi sono anche la sostituzione dei sistemi di
raccolta e trattamento delle acque reflue, nonché l‟espansione del trattamento dei rifiuti solidi,
con nuove discariche e l‟ammodernamento tecnologico. Il PAC 2, che dovrà entrare in
sinergia e complementarietà ai progetti del PAC, ha anche l‟obiettivo di migliorare i sistemi
di gestione attraverso:
• la ristrutturazione delle aree di formulazione dei progetti;
• la semplificazione dei procedimenti di offerta pubblica, affidamento e pagamento con
controllo di trasparenza;
• la strutturazione di una rete di assistenza tecnica ai municipi, in particolar modo ai più
piccoli;
• il perfezionamento dei modelli settoriali, quali concessioni di strade e ferrovie, idrovie,
navigazione di cabotaggio, aeroporti e irrigazione.
È finalizzato ad incrementare la qualità della vita negli agglomerati cittadini, attraverso opere
di bonifica per la raccolta e il trattamento delle reti fognarie ed il trattamento dei residui
solidi, potenziamento delle barriere contro i rischi di inondazione, pavimentazione delle
strade e implementazione dei trasporti pubblici.
PAC 2 – BLOCCO CITTÀ MIGLIORE
Valori espressi in miliardi di R$
AREA 2011-2014
BONIFICA 22,1
PREVENZIONE IN AREE DI RISCHIO 11,0
MOBILITÀ URBANA 18,0
PAVIMENTAZIONE 6,0
TOTALE 57,1
PAC2 – BLOCCO COMUNITÀ CITTADINA
Valori espressi in miliardi di R$
AREA 2011-2014
UPA – UNITÀ DI PRONTO SOCCORSO 2,6
UBS – UNITÀ DI SALUTE DI BASE 5,5
ASILI NIDO E ASILI 7,6
STRUTTURE SPORTIVE NELLE SCUOLE 4,1
PIAZZE DEL PAC 1,6
COMMISSARIATI DI POLIZIA 1,6
TOTALE 23,0
163
Il blocco del PAC 2 Comunità cittadina si propone di aumentare la presenza dello Stato nei
quartieri popolari attraverso la copertura dei servizi. Sono previste unità di primo soccorso e
salute in genere, servizi sociali, asili, scuole, infrastrutture sportive, cinema, biblioteche, sale
ricreative, commissariati di quartiere.
PAC 2 - BLOCCO MINHA CASA, MINHA VIDA
Valori espressi in miliardi di R$
AREA 2011-2014
MINHA CASA, MINHA VIDA 71,7
FINANZIAMENTO SBPE (Sistema Brasiliano
di Risparmio e Prestito) 176,0
URBANIZZAZIONE DI AREE PRECARIE 30,5
TOTALE 278,2
Il blocco PAC 2 Minha Casa, Minha Vida ha come finalità la dotazione di alloggi popolari
alle famiglie a basso reddito. Le agevolazioni previste stanno favorendo il settore delle
costruzioni, creando un effetto virtuoso di maggiore consapevolezza, nuova occupazione,
eliminazione progressiva dei quartieri poveri e precari.
PAC 2 - BLOCCO ACQUA E LUCE PER TUTTI
Valori espressi in miliardi di R$
AREA 2011-2014
LUCE PER TUTTI 5,5
ACQUE IN AREE URBANE 13,0
RISORSE IDRICHE 12,1
TOTALE 30,6
Il blocco PAC 2 “Acqua e luce per tutti” intende, oltre a rendere universale l‟accesso
all‟acqua e all‟energia elettrica, realizzare l‟ampliamento di infrastrutture di
immagazzinamento di acqua per facilitare lo sviluppo dell‟agricoltura. La maggioranza dei
progetti interessa il Nord Est del Paese. Tra i più importanti, vale la pena citare quello del
bacino di São Francisco.
PAC 2 - BLOCCO TRASPORTI
Valori espressi in miliardi di R$
AREA 2011-2014 DOPO 2014 TOTALE
AUTOSTRADE 48,4 2,0 50,4
FERROVIE 43,9 2,1 46,0
PORTI 4,8 0,3 5,1
IDROVIE 2,6 0,1 2,7
AEROPORTI 3,0 - 3,0
STRUTTURE PER STRADE STATALI 1,8 - 1,8
TOTALE 104,5 4,5 109,0
164
Il blocco 2 Trasporti intende sviluppare la rete logistica del paese attraverso un sistema
integrato dei vari mezzi di trasporto, garantendo qualità e sicurezza. La logistica presenta
ancora non pochi problemi che devono essere risolti per favorire il processo di sviluppo, tanto
su strada che su ferrovia. I progetti prevedono nuove autostrade, reti ferroviarie per trasporto
veloce persone e trasporto merci, connessioni e nodi di scambio. Per l‟espansione del sistema
degli aeroporti, sono già previsti 22 interventi in 14 aeroporti, mentre per ampliare, recuperare
e modernizzare i porti gli interventi previsti sono 48 ed i porti interessati 21.
PAC 2 - BLOCCO ENERGIA
Valori espressi in miliardi di R$
AREA 2011-2014 DOPO 2014 TOTALE
GENERAZIONE DI ENERGIA ELETTRICA 113,7 22,9 136,6
TRASMISSIONE DI ENERGIA ELETTRICA 26,6 10,8 37,4
PETROLIO E GAS NATURALE 281,9 593,2 875,1
INDUSTRIA NAVALE 36,7 - 36,7
COMBUSTIBILI RINNOVABILI 1,0 - 1,0
EFFICIENZA ENERGETICA 1,1 - 1,1
RICERCA MINERALI 0,6 - 0,6
TOTALE 461,6 626,9 1.088,5
Il PAC 2 “Energia” è il blocco a cui sono state destinate la maggior parte delle risorse
economiche per soddisfare il fabbisogno energetico del Paese. L‟elemento di estremo
interesse nel blocco energia è l‟attenzione e l‟interesse nelle energie rinnovabili pur nella
consapevolezza che, nel medio periodo, quelle tradizionali sono irrinunciabili.
Un‟attenzione particolare è anche riposta nelle infrastrutture, decisive per l‟ammodernamento
del paese e per la riuscita dei prossimi mondiali di calcio e giochi olimpici. Da cui la necessità
di agevolare la mobilità urbana, adeguare il sistema aeroportuale e i collegamenti aerei,
implementare le strutture fisse e recettizi.
Opportunità per le aziende italiane - Mondiali 2014 e Olimpiade 2016
I progetti per le infrastrutture continueranno a ricevere investimenti, in vista dei Mondiali di
calcio del 2014 e dei Giochi Olimpici del 2016. La carenza di infrastrutture è infatti un freno
sociale ed economico per il paese, che è spesso esposto a blackout elettrici non solo nel nord-
est del paese, economicamente più svantaggiato, ma anche nelle megalopoli San Paolo e Rio
de Janeiro. A ben guardare, questo crescente bisogno energetico denota un‟economia in piena
espansione ed è sintomatico di una dinamica e radicale trasformazione della società brasiliana,
dove la classe media si sta allargando rapidamente. Fino a venti anni fa, il problema
dell‟insufficienza energetica atteneva alla carenza di investimenti e di denaro; oggi il Brasile
dispone di un budget considerevole e i ritardi sono per lo più imputabili ad aspetti di
pianificazione e logistica. Al momento, il più importante progetto di infrastrutture energetiche
è la diga idroelettrica di Belo Monte, che una volta ultimata sarà la terza diga più grande al
mondo dopo quella delle Tre Gole in Cina e quella di Itaipú al confine tra Brasile e Paraguay.
165
In vista dei Mondiali di calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016 il Brasile ha in programma
investimenti per oltre € 20 miliardi nell‟ammodernamento delle infrastrutture nelle principali
città attraverso interventi di riqualificazione urbana quali:
• il miglioramento del sistema dei trasporti pubblici e della viabilità,
• la costruzione di nuove strutture alberghiere,
• il risanamento di interi quartieri,
• la ristrutturazione degli aeroporti,
• la costruzione di linee ferroviarie ad alta velocità.
Secondo le stime del BNDES, la Banca Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale, gli
investimenti in vista dei Giochi Olimpici raggiungeranno € 13 miliardi nella sola città di Rio
de Janeiro ed ulteriori € 60 miliardi per il settore del turismo e delle comunicazioni.
Più in dettaglio, il complesso piano di investimenti prevede il rifacimento degli stadi e degli
impianti sportivi esistenti, il potenziamento dei servizi, la ristrutturazione delle strutture
ricettive, l'area logistica e organizzativa e, di primaria importanza, il miglioramento della rete
infrastrutturale. Per quanto riguarda i progetti di manutenzione degli stadi, questi saranno
gestiti dall'Associazione brasiliana dell'infrastruttura e dell'industria di base (Abdib) e
potranno beneficiare di agevolazioni fiscali, visti di lavoro temporanei per i professionisti
stranieri e di norme specifiche per la tutela dei marchi.
L'Italia é il paese europeo che ha il maggior numero di imprese iscritte nel registro istituito ad
hoc dal governo brasiliano per aziende internazionali interessate alla realizzazione delle opere
necessarie all'organizzazione dei due grandi eventi sportivi. Opere che non riguardano solo
l'impiantistica sportiva ma anche la mobilità, la tecnologia, le infrastrutture portuali e
aeroportuali, l'ospitalità e le opere d'ingegneria. In questo registro, in cui sono presenti già
oltre 150 imprese straniere, l'Italia non solo è il primo Paese Ue con il 19% di iscrizioni - più
di Germania (11%) e Spagna (7%) - ma è anche il secondo nel mondo dietro solo all'Australia
(30%). La percentuale di nostre imprese che si sono candidate per realizzare le infrastrutture è
perfino superiore a quella degli Usa (15 %).
166
9.4. CENNI STORICI
Le scoperte Portoghesi (1487-1497)
Nel quindicesimo e sedicesimo secolo, il Regno del Portogallo, che contava appena un
milione di abitanti, si trovava stretto fra l'ostile Regno di Castiglia e l'Oceano Atlantico. Dopo
anni di lotte contro i mori invasori, i portoghesi volsero la loro attenzione al mare; ma, mentre
gli spagnoli partirono alla ricerca di una rotta per l'oriente, navigando verso ovest, essi
preferirono il cosiddetto Periplo Meridionale, spingendosi lungo le coste dell'Africa.
Raggiunto nel 1487 il Capo di Buona Speranza, sotto la guida di Vasco de Gama
attraversarono l'Oceano Indiano sino a scoprire, nel 1497, la rotta per l'Estremo Oriente.
Essi già sapevano dell'esistenza di terre al di là dell'Oceano Atlantico, poiché avevano
organizzato alcune spedizioni verso ovest ancor prima che Cristoforo Colombo scoprisse le
Antille nel 1492. Ma non avevano divulgato la notizia per non favorire le ambizioni
espansionistiche di Spagna, Inghilterra e Francia. Per un piccolo paese come il Portogallo,
quello era il solo modo per difendere i risultati di coraggiose e riuscite spedizioni dalla
concorrenza delle più forti e agguerrite rivali marinare.
Il Trattato di Tordesillas del 1494 definì la questione relativa alla spartizione delle nuove terre
tra Spagna e Portogallo. Fu concordato, infatti, che il meridiano che correva a 370 leghe ad
ovest delle Isole di Capo Verde avrebbe diviso i territori portoghesi, ad est, da quelli spagnoli,
ad ovest. Questa linea immaginaria, che andava da polo a polo, lasciava ad est la maggior
parte del Continente sudamericano, stabilendo così la prima frontiera del Brasile, anche se la
scoperta vera e propria da parte di Pedro Alvares Cabral non avrebbe avuto luogo che sei anni
più tardi, nel 1500.
I primi insediamenti (1530-1549)
Nel corso delle spedizioni che fecero seguito a quella di Cabral, i portoghesi si resero conto
che la ricchezza più facilmente sfruttabile era costituita da un tipo di legno, dal quale si
ricavava una sostanza colorante rosso porpora, il pau-brasil, da cui derivò poi il nome di
Brasile. Ma l'occupazione vera e propria non incominciò che nel 1530, allorché il Portogallo
inviò i primi coloni con bestiame, piante e semi per dare vita ad un insediamento stabile e
furono riunite le piccole comunità esistenti nella parte nord orientale del Paese. Nel 1532, fu
fondata San Vicente, sulla costa dell'attuale stato di San Paolo, e successivamente, nel 1549,
la città di Salvador, che divenne poi la sede dei Governatori Generali.
Delle tribù indigene che abitavano il territorio alcune erano pacifiche, mentre altre,
specialmente quelle dell'interno, erano feroci ed aggressive. Con l'espandersi
dell‟insediamento si rese necessaria la creazione di un sistema amministrativo, e, a tal fine,
come primo provvedimento, la Corona portoghese istituì un certo numero di feudi o
capitaniati.
Quattordici di questi, alcuni più grandi dello stesso Portogallo, furono creati a metà del
sedicesimo secolo, ed i loro titolari, chiamati donatários, furono incaricati della difesa e dello
sviluppo del proprio territorio. Il sistema delle capitanie durò abbastanza a lungo da
influenzare quello che sarà poi l'assetto fondamentale, sia territoriale che politico, del
moderno Brasile.
167
L’indipendenza del Brasile dal Portogallo
L‟indipendenza del Brasile dal Portogallo è legata all‟invasione della penisola iberica da parte
delle truppe napoleoniche nel 1807. Il re del Portogallo Dom João VI fuggì in Brasile, allora
colonia portoghese e aprì i porti al commercio con altri Paesi. In quel periodo l‟immenso
territorio brasiliano contava meno di un milione di abitanti, concentrati in pochi centri lungo
la costa.
A partire dal 1860 venne introdotta la coltivazione del caffè, che si affiancò alle coltivazioni
della canna da zucchero tipiche degli Stati di Bahia e Pernambuco. Le piantagioni di caffè
trovarono terreno fertile negli Stati del Centro-Sud e del Sud (San Paolo, Santa Catarina, Rio
Grande do Sul) e il ricorso alla manodopera di immigrati europei innescò la disputa
sull‟abolizione della schiavitù che venne definitivamente abolita nel 1888.
Nel 1889 fu proclamata la Repubblica ed iniziò la storia moderna del gigante sudamericano,
contraddistinta da un‟alternarsi di fasi politiche.
La “Repubblica Velha” (1890 – 1930)
Fu caratterizzata dall‟economia di esportazione agricola. Venne definita la “fase politica del
caffelatte”, perché caratterizzata da uomini politici di San Paolo (caffè) e di Minas Gerais
(latte). Il relativo sviluppo e la prosperità assicurata dalle esportazioni di caffè garantirono una
stabilità politica e sociale che cessò nel 1930, quando il crollo dei prezzi del caffè comportò
una depressione economica e agitazioni sociali.
L’“Estrado Novo” di Vargas (1930 – 1945)
Nel 1930 la “rivoluzione dei tenenti” portò al potere Getùlio Vargas, un politico proveniente
da Rio Grande do Sul. In quegli anni il Brasile conobbe un altro boom economico, quello del
caucciù utilizzato per la gomma dei pneumatici.
Vargas varò la legge sui sindacati, creò il Ministero del Lavoro e quelli dell‟Educazione e
della Salute. Nel luglio del 1934 fu approvata la nuova Costituzione e il Congresso nazionale
proclamò Vargas presidente della Repubblica. Le vicende europee degli anni Trenta ebbero
riflessi anche in Brasile con l‟insorgere di movimenti estremisti, ispirati al fascismo e al
comunismo, che si affrontavano pubblicamente in scontri e tentativi insurrezionali.
Nel 1937 Vargas proclamò l‟Estado Novo, che durò fino al 1945. Il Congresso nazionale fu
sciolto, i partiti aboliti e fu varata una nuova Costituzione che conferiva tutti i poteri al
presidente. Di fatto, era una dittatura.
Vargas promulgò il codice penale e il codice di procedura, ancora oggi in vigore.
Regolamentò il lavoro garantendone stabilità e turnazione ma, di contro, represse i movimenti
di opposizione, rafforzò le forze armate e censurò i messi di comunicazione.
Il periodo democratico (1946 – 1964)
Terminato l‟”Estrado Novo” e promulgata una nuova Costituzione federale nel 1946, il
Brasile visse un ventennio di relativa stabilità, in cui si succedettero governi democratici che
operarono per l‟apertura del mercato a capitali e tecnologia straniere. L‟inizio dell‟industria
automobilistica brasiliana risale a quegli anni.
168
Alla fine degli anni ‟50 la situazione finanziaria peggiorò, comportando un‟alta inflazione e il
raddoppio del debito estero. João Goulart, noto per le sue idee radicali, lanciò un piano
economico fondato sull‟espropriazione delle terre e la distribuzione ai contadini, una
tassazione degli utili delle imprese multinazionali ed altre riforme definite improponibili dalle
classi proprietarie del Brasile.
Il clima socio-politico si arroventò e gettò le basi per l‟intervento delle forze armate.
Il regime militare (1964 – 1984)
Grazie a una congiuntura internazionale favorevole, il regime militare che si instaurò nel 1964
riuscì a frenare l‟inflazione, ridurre il deficit pubblico a proseguire la modernizzazione del
paese nelle telecomunicazioni e nel settore finanziario.
Ma lo shock petrolifero del 1973 (da cui l‟avvio all‟utilizzo dei biocarburanti ricavati dalla
canna da zucchero) comportò un periodo di forte crisi economica che diedero forza alle spinte
democratiche del paese, alimentate dalle più forti organizzazioni tra cui la FIESP (la potente
Federazione degli Imprenditori di San Paolo).
Il periodo democratico transitorio (1985 – 2002) – Il Piano Cardoso
Il ritorno del potere politico è datato ottobre 1984 con la nomina di Tancredo Neves a
Presidente del Brasile da parte del Congresso nazionale.
Ma la vera svolta economica avvenne con la nomina del sociologo Fernando Henrique
Cardoso, leader del Partito della socialdemocrazia brasiliana (PSDB), che divenne Presidente
del Brasile nel 1995.
In quegli anni l‟economia brasiliana era affetta da iperinflazione, che raggiunse l‟815% nel
1994, da ripetute svalutazioni della moneta nazionale (il cruzeiro), sintomo di un‟alta
vulnerabilità esterna del paese, del disequilibrio dei conti pubblici, con un deficit di bilancio
del 7-8% annuo.
Cardoso adottò forti misure di reazione, quali la disindicizzazione dei salari agli aumenti dei
prezzi, la moneta (real) agganciata al dollaro e la sua parità fissa, il riequilibrio dei conti
pubblici con tagli alle spese e aumento di entrate.
Il Piano Cardoso prevedeva inoltre la privatizzazione di imprese pubbliche, la riduzione
graduale dei dazi sulle importazioni, ma anche una politica monetaria restrittiva con un
aumento del tasso di sconto e conseguente aumento dei tassi di interesse.
A lungo termine, il Piano Cardoso (anche detto Plan Real), ha determinato la stabilizzazione
dell‟economia e il maggior controllo dell‟inflazione.
La svolta economica – la presidenza di Lula (2002 – 2010)
Nell‟ottobre del 2002 venne eletto presidente Luiz Inàcio “Lula” da Silva, sindacalista, leader
del Partido dos Trabalhadores (PT). Nonostante i timori anche della comunità internazionale
relativi a tale nomina, Lula ha dato prova di un sano pragmatismo e ha avuto il merito di
proseguire nell‟opera di ammodernamento iniziata da Cardoso.
Il flusso degli investimenti esteri è ripreso a ritmi intensi, l‟economia brasiliana è cresciuta del
3-3,5% annuo, il debito estero è stato ridotto. L‟aumento della ricchezza prodotta ha permesso
una politica distributiva attraverso il programma “Fame Zero” ed altre misure di carattere
sociale che hanno abbassato la soglia della povertà e incentivato i consumi.
169
Il Governo Lula, che si è concluso il 31 dicembre del 2010, si è caratterizzato da bassa
inflazione, dalla riduzione della disoccupazione e da costanti record della bilancia
commerciale. Ha incentivato le esportazioni, ha diversificato gli investimenti fatti dal BNDES
(Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale), ha stimolato il micro-credito ed ha
ampliato gli investimenti nell‟ambito dell‟agricoltura a carattere familiare attraverso il
PRONAF (Programma Nazionale dell‟Agricoltura Familiare).
Si è assistito alla produzione record dell‟industria automobilistica nel 2005 e alla maggiore
crescita reale del salario minimo, che ha favorito il recupero del potere d‟acquisto di questa
parte di popolazione.
Vi è stato un rafforzamento della Petrobras culminato con la rinascita dell‟industria navale
brasiliana. La classe media è aumentata notevolmente, tanto che tra il 2009 e il 2010 la
domanda interna è aumentata dell‟8%.
Durante la crisi economica mondiale il Brasile ha mostrato risultati migliori rispetto alla
maggior parte delle grandi economie mondiali e grazie ai programmi di incentivi del Governo
Lula del 2010 il paese è uscito definitivamente dalla crisi mondiale, aspirando a posizionarsi
entro le prime sei economie mondiali entro il 2016.
Il dopo Lula - la presidenza di Dilma Rousseff (2011 - oggi)
Dilma Vana Rousseff Linhares (Belo Horizonte, 14 dicembre 1947) è una politica ed
economista brasiliana, membro del Partido dos Trabalhadores, attuale Presidente del Brasile
eletta al secondo scrutinio delle elezioni del 2010 e in carica dal gennaio 2011.
Eletta nel solco politico tracciato dall‟ex Presidente Lula, Dilma Rousseff si è insediata al
Palácio do Planalto lo scorso 1 gennaio 2011. Dopo alcune tensioni relative all‟attribuzione
delle cariche di governo all‟interno della coalizione, i cui partiti principali sono il Partido dos
Trabalhadores (PT) e il Partido do Movimento Democrático Brasileiro (PMDB), il nuovo
Esecutivo è in una fase di assestamento tra continuità e cambiamento nella politica interna ed
estera.
La sfida più grande che il nuovo governo brasiliano affronta dall‟inizio del mandato riguarda
l‟economia. L‟intervento del Direttore del Fondo Monetario Internazionale in visita a Brasilia
da Dilma Rousseff, ha sancito l‟importanza del risultato ottenuto dalla settima economia del
mondo. Nell‟incontro sono emersi apprezzamenti per il programma Bolsa Família, riferimenti
all‟importanza dei paesi emergenti sulla scena internazionale e in particolare nel G-20, inviti a
non ricorrere a misure protezionistiche.
Tuttavia, secondo il direttore, ora il Brasile dovrebbe trovare un ritmo di sviluppo sostenibile.
L‟alto tasso di crescita del PIL brasiliano nel 2010 è stato anzitutto sostenuto dalla spesa
pubblica degli ultimi due anni e dalla crescita di crediti e interessi derivanti da investimenti
stranieri. Gli analisti temono però gli effetti che forti spinte inflazionistiche possono causare
all‟economia e in particolare alle fasce più povere. Il tasso di inflazione registrato nel 2010 si
è infatti attestato al 5,9%, al di sopra del target del governo che era stato fissato al 4,5%.
Per questo motivo, nel gennaio 2011, la Banca Centrale ha alzato di mezzo punto percentuale
il tasso di riferimento Selic, e le recenti stime del tasso di inflazione hanno persuaso i
responsabili della politica monetaria ad aumentarlo ulteriormente di mezzo punto, portandolo
così a quota 11,75%, livello più alto dal marzo 2009.
170
Un tasso troppo alto potrebbe causare rallentamento economico, ulteriore apprezzamento del
real che, dal 2008 a oggi, si è già rivalutato del 38%, e quindi perdita di competitività delle
esportazioni brasiliane.
Per questo, secondo il Ministro delle Finanze Guido Mantega, l‟obiettivo di crescita
sostenibile per il 2011 è stato ridimensionato, anche in realtà per effetto della crisi
internazionale. Tuttavia, secondo il Ministro, l'economia brasiliana continuerà a crescere a
ritmi elevati anche nel 2012, prevedendo un rialzo del 4,5%, contro una crescita intorno al 3%
del 2011.
171
9.5. IL TERRITORIO
Superficie e indicazioni geografiche
L'America Meridionale occupa una superficie di 17,8 milioni di Km quadrati, di cui quasi la
metà, 8,5 milioni, sono coperti dal Brasile. Per estensione, il Brasile è al quinto posto tra i
paesi più grandi del mondo, dopo la Federazione Russa, il Canada, la Cina e gli Stati Uniti
d‟America.
È situato tra l'equatore e il tropico del Capricorno, lungo 4.394 Km e largo 4.319, è bagnato a
est dall'Oceano Atlantico, con una fascia costiera di 7.367 Km, confina a nord con Venezuela,
Guyana, Suriname e Guayana Francese; a ovest con Colombia, Perú e Bolivia; a sud con
Paraguay, Argentina, Uruguay. Appartengono al Brasile le isole Fernando de Noronha,
l‟atollo Das Rocas, gli scogli di São Pedro e São Paolo, l‟isola di Trindade e gli isolotti
Martin Vaz. L'Ecuador e il Cile sono gli unici paesi del continente sudamericano che non
confinano con il Brasile.
172
Il Territorio
Il territorio del Brasile è formato da due vaste regioni naturali, il bassopiano amazzonico,
collocato verso nord e corrispondente al bacino del Rio delle Amazzoni di 7 milioni di Km
quadrati di cui 4 milioni in pianura e le Alte Terre, un altopiano che s' innalza dal Rio delle
Amazzoni verso sud e dove si trova la montagna più alta del Brasile, vicino al confine del
Venezuela, il Pico da Neblina (3.014 metri).
Nella zona centrale si trova il vasto altopiano del Mato Grosso, costituito da vaste praterie e
da grandi aree boschive. A occidente del Mato Grosso si trova il Pantanal, la più grande zona
umida del mondo, che si estende per 150.000 Kmq ai confini tra Brasile, Bolivia e Paraguay.
Il Clima
La vasta estensione del territorio brasiliano dà origine a quattro regioni climatiche:
equatoriale, tropicale, semiarida e subtropicale.
Il clima equatoriale, coincidente con la regione amazzonica, è caldo umido. Le piogge, di tipo
torrenziale, sono concentrate nei mesi tra dicembre e maggio. Ma comunque diffuse anche
negli altri periodi dell'anno.
Il clima tropicale caratterizza la fascia costiera settentrionale, con temperature miti ma umide,
portate dai venti oceanici.
Il clima subtropicale caratterizza il restante 90% del territorio brasiliano.
Le stagioni in Brasile sono esattamente opposte a quelle dell‟Europa.
La parte più calda del Brasile è quella nord orientale. Durante la stagione secca, la
temperatura supera spesso i 38°. Nella parte nord-est la temperatura presenta variazioni
stagionali molto più ampie di quelle della regione amazzonica. Lungo la costa atlantica, da
Recife a Rio de Janeiro, la temperatura media oscilla tra i 23°e i 27°, mentre nell'interno,
sull'altopiano, varia tra i 18° e i 21º. A sud di Rio, le stagioni sono più differenziate con una
più ampia gamma di temperature nell'arco dell'anno. La temperatura media in questa parte del
Paese varia tra i 17º e i 19º. Il clima Brasile presenta raramente delle temperature rigide, fatta
eccezione per alcune città del sud in cui nevica nei mesi invernali.
I Fiumi
La rete fluviale del Brasile è una dell più estese al mondo I bacini del Rio delle Amazzoni e
del Tocantins Araguaia, al nord, rappresentano da soli circa il 56 % dell‟intero sistema
idrografico del Brasile. Il fiume più importante è il Rio delle Amazzoni, lungo 6 400 Km e
secondo al mondo dopo il Nilo, scorre da ovest a est e sfocia nell'Oceano Atlantico, dopo aver
attraversato la foresta amazzonica. Il suo bacino idrografico (7 050 000 Kmq) è il maggiore al
mondo, e si estende sul territorio di cinque stati: Brasile, Perù, Bolivia, Colombia e Ecuador,
dando origine ad affluenti imponenti come il il Rio Negro, il Japurá, il Putumayo, il Purus, il
Madeira, il Tapajós, lo Xingu e il Tocantins.
I due stati più a sud del Brasile sono bagnati dal fiume Uruguay, che pure si getta nel Rio
della Plata.
Il San Francisco scorre in territorio brasiliano per oltre 1.600 Km. Nasce nelle Terre Alte e si
dirige prima verso nord e poi ad est, dove sfocia nell'oceano Atlantico.
173
Lungo il confine con l'Argentina si trovano le cascate di Iguaçu, considerate le più imponenti
cascate del mondo. Sono oltre 270 cascate che scendono da varie altezze, l'altezza massima è
90 metri, su un fronte di circa 3 Km.
Risorse Naturali
Il Brasile è dotato di enormi risorse naturali che consentono una florida e vastissima pratica di
allevamento, cultura ed agricoltura, dal caffè al cacao, tabacco, cotone, banane, patate, fagioli,
pomodori, frumento, orzo, canna da zucchero, soia, arance, mais, arachidi, riso, frutta
tropicale, uva, legumi, manioca.
È tra i primi produttori al mondo di minerali, tra cui:
• riserve di ferro stimate intorno ai 48 miliardi di tonnellate, sufficienti a garantire il
fabbisogno mondiale per i prossimi 500 anni;
• depositi di manganese per oltre 208 milioni di tonnellate;
• 2 miliardi di tonnellate di bauxite;
• 53 milioni di tonnellate di nickel, ai quali, con la scoperta di un nuovo giacimento nello
stato di Goiás, potrebbero aggiungersi altri 400 milioni di tonnellate;
• vaste riserve di uranio negli stati di Minas Gerais e Goiás;
• riserve di potassio, fosfati, tungsteno, cassiterite, piombo, grafite, cromo, oro, alluminio,
caulino, litio, niobio, quarzo, titanio e rocce ornamentali (marmo e granito), zirconio e il
thorium, un raro elemento radioattivo.
• detiene le maggiori provincie gemmologiche mondiali ed è uno dei più importanti
produttori mondiali di gemme preziose, come diamanti, acquemarine, topazi, ametiste,
tormaline e smeraldi.
Le risorse forestali sono enormi e collocano il Brasile tra i primi produttori di legname al
mondo, tra cui legname pregiato quale cedro, palissandro e il pino del Paraná.
Data l‟importanza dei bacini e dei fiumi che bagnano il suolo brasiliano, la produzione di
energia idroelettrica fa del Brasile il terzo produttore al mondo, dopo la Cina e il Canada. La
di Itaipú, sul fiume Paraná, produce 14GW ed è la più grande centrale idroelettrica del
mondo.
Le cinque regioni
Da un punto di vista geografico il paese è diviso in cinque regioni, così distribuite:
il Nord o Amazzonia, composto da: Acre, Amapá, Amazonas, Pará, Rondônia,
Roraima, Tocantins;
il Nordest, composto da: Alagoas, Bahia, Ceará, Maranhão, Paraíba, Pernambuco,
Piauí, Rio Grande do Norte, Sergipe;
il Centroccidentale, composto da: Goiás, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Distrito
Federal do Brasil.
Il Sudest, composto da: Espírito Santo, Minas Gerais, Rio de Janeiro, São Paulo;
Il Sud , composto da: Paraná, Santa Catarina, Rio Grande do Sul;
174
La Regione Nord
Gli Stati di Acre, Amapá, Amazonas, Pará, Rondônia, Roraim e Tocantins
Il territorio è di 3 851.560. km quadrati e popolato da circa 14 milioni di persone. Il clima è
caldo, la media oscilla tutto l‟anno tra 30°c. e 33°c. Il periodo secco va da Agosto a Ottobre e
le piogge da Dicembre a Maggio. Le principali città di questa regione sono Manaus
(1.612.475 abitanti), Belém (1.408.847 abitanti), Ananindeua (484.600 abitanti), Porto Velho
(380.988 abitanti) e Macapà (368.397 abitanti). La regione, del sostanzialmente coincidente
con il bacino delle Amazzoni, è in gran parte ricoperta da una lussureggiante foresta tropicale.
Il Rio delle Amazzoni, prima di gettarsi nell'oceano Atlantico, lo attraversa da ovest ad est.
Quest‟area, bagnata anche da molti altri fiumi, costituisce la più alta concentrazione di acqua
dolce del mondo, circa un quinto delle riserve della terra.
Anche a seguito di incentivi federali posti in essere tra gli anni '60 e '70 per promuovere lo
sfruttamento agricolo della regione, la regione Amazzonica ridusse il proprio polmone verde
di oltre 400.000 chilometri quadrati. Il problema degli incendi delle foreste divenne una
preoccupazione a livello mondiale e il Governo brasiliano adottò una serie di misure legname
finalizzate alla salvaguardia della Regione. Dal 1989, il ritmo di deforestazione si è ridotto del
50%, lasciando così intatto il 91,5% della foresta tropicale.
La Regione del Nordest
Gli Stati di Alagoas, Bahia, Ceará, Maranhão, Paraíba, Pernambuco, Piauí, Rio Grande do
Norte e Sergipe
Roraima
Acre
Rondônia
Amapá
Pará Maranhão
Piauí
Ceará Rio Grandedo NorteParaíba
PernambucoAlagoas
SergipeBahia
Tocantins
Mato Grosso
GoiásManas Gerais
Espírito Santo
Rio de JaneiroRegione Nord
Regione Nordest
Regione Centroccidentale
Regione Sudest
Regione Sud
São Paulo
Paraná
Santa Catarina
Rio Grandedo Sul
FederalDistrito
Amazonas
175
Il territorio è di 1.556.001 km quadrati e popolato da circa 50 milioni di persone. Il clima è
caldo, la media annuale oscilla da 27°c a 30°c. Il periodo di maggiore umidità va da Maggio a
Luglio. Le principali città di questa regione sono: Salvador (2.892.625 abitanti), Fortaleza
(2.431.415 abitanti); Recife (1.533.580 abitanti), São Luis (1.021.385 abitanti); Maceiò
(922.458 abitanti), Teresina (893.246 abitanti), Natal (778.000 abitanti), João Pessoa (674.971
abitanti) e Aracaju (499.000 abitanti).
La regione del Nordest è un insieme di tesori naturali e culturali. È l‟approdo privilegiato del
turismo europeo, sia per le sue spiagge meravigliose che per le testimonianze dell‟epoca
coloniale, che trovano il loro fulcro nelle città di Salvador, Olinda e Sao Luis. La maggior
parte di ciò che è considerato tipico del Brasile in fatto di musica, folclore, cucina e abitudini
proviene da questa regione.
Ampie zone di questa regione sono afflitte dalla siccità. La regione presenta però notevoli
potenzialità economiche, compresi importanti giacimenti di petrolio.
La Regione Centroccidentale
Gli Stati della Goiás, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul, Distrito Federal do Brasil
Questa parte del Brasile, coperta di savane e di praterie tropicali è ancora scarsamente
popolata. Il territorio è di 1.604.852 km quadrati e popolato da circa 12 milioni di persone. Il
clima è caldo, la media oscilla tutto l‟anno tra 29°c. e 35°c. Il periodo secco va da Agosto a
Ottobre e le piogge da Dicembre a Maggio. Le principali città di questa regione sono:
Brasilia (2.562.963 abitanti), Goiânia (1.244.645 abitanti), Campo Grande (724.638 abitanti)
e Cuiabà (527.113 abitanti).
Di recente ha registrato una rapida crescita dell'economia agricola ed il sorgere di una serie di
nuove industrie. Il governo federale ha destinato vaste aree a riserva per le tribù indiane, che
originariamente vivevano in queste zone. Sempre in questa regione si trova il paradiso
naturale delle paludi del Mato Grosso (Pantanal Matogrossense).
La Regione del Sudest
Gli Stati di Espírito Santo, Minas Gerais, Rio de Janeiro e São Paulo.
Il territorio è di 927.286 km quadrati e popolato da circa 77 milioni di persone. Il clima è
temperato, la media oscilla da Maggio a Settembre da 21°c. a 23°c. e da Ottobre ad Aprile da
25°c. a 28°c. Le principali città di questa regione sono: São Paulo (10.886.534 abitanti), Rio
de Janiero (6.136.652 abitanti), Belo Horizonte(2.412.937 abitanti), Vitòria (1.685.384
abitanti), Guarulhos (1.283.253 abitanti), Campinas (1.059.420 abitanti), São Bernardo do
Campo (803.906 abitanti) e Osasco (714.950 abitanti).
Le zone intensamente industrializzate intorno alle città di San Paolo, Rio de Janeiro e Belo
Horizonte costituiscono il fulcro dell'economia del Brasile. La zona è ricca di risorse
minerarie e la sua agricoltura, la più avanzata del paese, produce caffè e cereali per
l'esportazione, nonché alimenti freschi e lavorati, latte e carne per il mercato interno.
La Regione del Sud
Gli Stati di Paraná, Santa Catarina, Rio Grande do Sul
Il territorio è di 575.316 km quadrati e popolato da circa 26 milioni di persone. Il clima è
fresco, la media oscilla da Maggio a Ottobre da 7°c. a 18°c. e da Novembre ad Aprile da 24°c.
176
a 30°c.Le principali città di questa regione sono: Curitiba (1.828.092 abitanti), Porto Alegre
(1.441.554 abitanti), Londrina (505.184 abitanti), Joinville (487.003 abitanti).
È una regione molto sviluppata sia in campo agricolo che manifatturiero. La regione
settentrionale del Paraná è considerato il granaio del Brasile, avendo la maggiore produzione
di cereali del paese e la terza più grande al mondo. In ambito industriale, da segnalare il
comprensorio ceramico di Criciuma, punto di riferimento per la produzione ceramica del
paese.
Le città principali
Brasília
È la capitale del Brasile voluta dal Presidente Juscelino Kubitschek, nel 1956. Fu inaugurata
nel 1960 in sostituzione di Rio De Janeiro, che era ritenuta vulnerabile in quanto affacciata sul
mare. Il piano urbanistico realizzato da Lúcio Costa prevede la suddivisione razionale delle
aree destinate alla residenza, al commercio, agli affari ed alla produzione. Per la sua bellezza
architettonica, Brasília è stata dichiarata Patrimonio Storico e Culturale dell‟Umanità nel
1987, unica città del XX secolo ad ottenere questo titolo. È caratterizzata da manifestazioni
politiche, concerti e festival cinematografici, che ne fanno una città cosmopolita, con circa 90
ambasciate, numerosi ristoranti e un‟enorme struttura per ospitare eventi di ogni tipo.
San Paolo
È la capitale dello Stato di San Paolo. La città copre un'area di 1.523 chilometri quadrati, ha
una popolazione di poco superiore agli 11 milioni di abitanti ed è la più vasta e popolosa città
dell'Emisfero australe. Nella Regione Metropolitana di San Paolo vivono 20 milioni di
persone, che ne fanno la terza area metropolitana per numero di abitanti del globo.
San Paolo fu fondata dai Gesuiti nel 1554, su un altopiano a 760 metri sul livello del mare,
ma a soli 72 chilometri dalla costa. Iniziò a svilupparsi solo intorno al 1850, grazie alle
piantagioni di caffè esistenti nello stato. Immigrati da ogni parte d'Europa arrivarono a San
Paolo soprattutto tra la fine dell'800 e l'inizio del '900. La comunità italiana è molto numerosa,
si stima che circa 6 milioni di paulisti abbiano almeno un ascendente italiano. San Paolo è il
centro finanziario e industriale dell'America Latina. La borsa di San Paolo è la Bovespa,
mentre la borsa futures è la BM&F. Il Pil di San Paolo è pari a circa 76 miliardi di dollari,
mentre il Pil dell'area metropolitana è di 260 miliardi. A San Paolo sono insediate circa 2.000
filiali di banche e numerosi distretti industriali. Negli ultimi anni, San Paolo ha acquisito
importanza come centro di fiere e congressi di ogni tipo, da quelli scientifici a quelli artistici,
da quelli commerciali a quelli imprenditoriali, attirando persone dal Brasile e dall'estero.
Rio de Janeiro
È la capitale dello Stato di Rio de Janeiro. La città copre un‟area di 1.256 km quadrati e ha
una popolazione di circa 6 milioni di abitanti. Nella Regione Metropolitana di Rio de Janeiro
vivono 12 milioni di persone, che ne fanno la seconda città del Brasile dopo San Paolo. Rio
De Janeiro fu la capitale del Brasile fino al 1960.
La città è una famosa meta turistica, apprezzata per le sue spiagge di Copacabana e Ipanema,
per la statua di Cristo Redentor e per il suo carnevale. Rio è la seconda più grande città del
177
Brasile ed il secondo centro economico del paese. A pochi chilometri dalla città si
concentrano alcune tra le maggiori riserve di petrolio del paese, e la città è specializzata nei
settori della metallurgia, dell'acciaio, della meccanica, della chimica, degli alimentari, della
carta, dell'estrazione dei minerali e della cantieristica. Rio de Janeiro è inoltre la principale
destinazione turistica del paese.
Salvador
È la capitale dello Stato di Bahia. È la terza città più popolosa del Brasile, dopo San Paolo e
Rio de Janeiro e la maggiore della regione del Nord-Est. Fu capitale del Brasile fino al 1763,
quando succedette Rio De Janeiro e, dopo di essa Brasilia, nel 1960.
Tra il 1500 e il 1815, Salvador fu il più importante porto del Brasile, attraverso il quale
passava una notevole quota dello zucchero proveniente dalle regioni del Nordest e di oro e
diamanti provenienti dalle miniere del sud.
La più grande risorsa di Salvador è sicuramente il turismo culturale. I principali prodotti sono
grano, barbabietola da zucchero. Recentemente sono stati scoperti giacimenti petrolchimici e
si sono insediate numerose industrie nel settore della metallurgia ma anche manifatturiere ed
industrie legate ai mezzi di trasporto. Nel settore terziario oltre al turismo sono molto
avanzate le conoscenze aerospaziali e i mezzi di trasporto pubblico sono piuttosto efficienti.
Belo Horizonte
È la capitale dello Stato di Minas Gerais. Ha una popolazione di 2,5 milioni di abitanti. Nella
Regione Metropolitana di Belo Horizonte vivono oltre 5 milioni di persone.
La sua economia è incentrata nella distribuzione e lavorazione dei prodotti agricoli e minerari,
costituendo al tempo stesso il nucleo centrale di una fiorente area industriale, dove si
producono acciaio e prodotti derivati, automobili e tessili. È sede di prestigiose società e
multinazionali quali Google e Denso, Fiat, Iveco, CNH e Marelli.
Curitiba
È la capitale del Paranà. La città copre un‟area di 15.447 Km quadrati e ha una popolazione di
1,7 milioni di persone che ne fanno l‟ottava città più popolosa del Brasile. Nella Regione
Metropolitana di Curitiba vivono oltre 3 milioni di persone. È la capitale ecologica del Brasile
grazie ai suoi 55 metri quadrati di area verde per persona. È una metropoli fortemente
cosmopolita ed è considerata la capitale con la migliore qualità della vita di tutto il Brasile,
con un polo industriale talmente diversificato da raggiungere il quarto posto tra le città più
economicamente avanzate dell'America Latina
Recife
È la capitale dello Stato di Pernambuco, che si trova nella parte nord orientale del Paese. E
una città portuale costruita lungo bianchissime spiagge tropicali ornate di palme, che ne fanno
una privilegiata meta turistica. È anche chiamata la "Venezia del Brasile" per i suoi numerosi
canali, ponti e monumenti storici che la caratterizzano.
Recife esporta grandi quantità di prodotti dell'entroterra, tra i quali zucchero, cotone e caffè.
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Porto Alegre
È la capitale dello Stato di Rio Grande do Sul ed è la più grande città del sud del Brasile.
Fondata nel 1742 da emigranti provenienti dalle Azzorre, a partire dal diciannovesimo secolo
ha accolto numerosi coloni tedeschi e italiani. È caratterizzata da una notevole vivacità
commerciale e industriale, con particolare riferimento agli stabilimenti chimici, metallurgici,
tessili, alimentari, meccanici, di materiale da costruzione, del legno e del caucciù. Dal suo
porto vengono inoltre esportati in tutto il mondo i prodotti del ricco entroterra agricolo e
pastorizio, come il cuoio, la carne in scatola e il riso.
179
9.6. CONSIGLI UTILI
Come confrontarsi con il Brasile e con i Brasiliani
Nel capitolo “Le criticità e i Punti di Attenzione” sono evidenziate le difficoltà di approccio
dell‟investitore estero al mercato brasiliano, tra cui una burocrazia farraginosa, complessità
doganali, pesanti costi di importazione, alti tassi di interesse. Occorrerà quindi una
pianificazione attenta che esamini ogni possibile dettaglio e che inquadri correttamente la
tempistica, i flussi di cassa, il ricorso al capitale proprio piuttosto che a finanziamenti locali.
La popolazione brasiliana è un derivato di molteplici razze e culture, cresciute pacificamente
nel corso degli anni. La convivenza è naturale, così come il rispetto per la diversità.
Il brasiliano è affascinato dalla cultura europea, dalla storia millenaria che la accompagna e
dalla sua evoluzione sociale ed economica. L‟aspettativa dei brasiliani verso gli italiani è
quella di trovare imprenditori più esperti e preparati, in grado di fornire loro nuove idee,
progetti e indicazioni utili per una buona gestione d‟impresa. Forse il Brasile non è ancora
pienamente cosciente dei suoi mezzi e delle sue potenzialità. Una corretta chiave relazionale è
quella di porsi in modo estremamente rispettoso ed attento verso l‟interlocutore estero. Se
questa è un‟ovvia regola generale, verso i brasiliani assume particolare rilevanza essendo
generalmente orgogliosi e sensibili. Sarà positivo coinvolgere i collaboratori locali sul
progetto, rendendoli propositivi sull‟iniziativa da intraprendere, analizzando le loro idee e
punti di vista, per poi cercare un punto di sintesi che sia conforme alla nostra visione.
Occorrerà pazienza. Il concetto temporale brasiliano non è uguale a quello italiano. Non si
tratta di disinteresse o di poca attenzione verso le nostre istanze, ma di tempi di reazione che,
a tutti i livelli, sono comunque differenti. Capita di sentire imprenditori italiani che sono
rimasti delusi dai loro fiduciari brasiliani, per infedeltà, scarsa professionalità o anche
disonestà. Non è una prerogativa dei brasiliani che invece sono considerati affidabili, onesti e
fedeli, con un alto senso del rispetto e dell‟amicizia. Certamente occorrerà un‟analisi attenta
nella selezione dei propri collaboratori i quali tuttavia, se capiranno di essere apprezzati e
responsabilizzati, difficilmente tradiranno la fiducia accordata.
Il viaggio e i mezzi di trasporto
Andando in Brasile si atterrerà generalmente a San Paolo. È la destinazione praticamente
obbligata (escludendo alcuni voli diretti a scopo turistico) di tutte le compagnie aeree. Il
mezzo migliore per raggiungere la città dall‟aeroporto internazionale è il taxi, all‟uscita
dell‟aeroporto è situata la stazione che rilascerà il biglietto di prenotazione con il prezzo di
destino, un viaggio di andata al centro città costa circa 120/150 R$, circa 50/70 €. Per i voli
interni sarà invece più comodo l‟aeroporto di Congonhas, situato nella parte più centrale. I
voli sono economici e caratterizzati da snellezza burocratica.
Entrambi gli aeroporti, quello internazionale di Guarulhos e quello interno di Congonhas,
sono attrezzati con servizio di autobus privati che offrono collegamenti comodi ed economici
con le città limitrofe. Il mezzo più facile e semplice per spostarsi in città è sicuramente il taxi.
Non c‟è difficoltà a reperirli o a fermarli lungo la strada. Il costo non è eccessivo.
Se invece si sceglie un‟auto a noleggio, non si potrà fare a meno di un navigatore satellitare. È
impensabile guidare a San Paolo senza il navigatore. Per i viaggi turistici o brevi d‟affari non
180
è richiesto il visto, dovrà unicamente essere compilata la Visa che sarà consegnata durante il
volo.
Gli hotel e i ristoranti
Il Brasile in generale e San Paolo in particolare è attrezzato e ben servito da una rete capillare
di hotel, dai più lussuosi ai più economici. San Paolo sta diventando sempre più cara. Gli
hotel a cinque stelle sono ormai molto costosi, quelli a quattro stelle sono invece ottimi per un
viaggio di affari. Discorso diverso se si dovrà soggiornare in altre città di piccole dimensioni.
Difficilmente si troveranno hotel di lusso, ma comunque sistemazioni generalmente decorose
ed accoglienti. San Paolo è ricchissima di ristoranti, la scelta è veramente vasta.
Il ristorante tipico per antonomasia è la churrascheria, che offre diversi tipi di carne alla brace
nel tipico spadone. Anche i prezzi dei ristoranti, in particolare quelli ubicati nei centri delle
grandi città, stanno aumentando a livelli decisamente europei.
Se si desidera uscire dal circuito dei ristoranti più famosi e alla moda, si potranno trovare
comunque locali con un ottimo servizio, buon cibo e prezzi decisamente più abbordabili. È
abbastanza usuale imbattersi in ristoranti a buffet che assolveranno egregiamente al pranzo di
lavoro.
Denaro contante e carte di credito
Il mezzo più comodo per ottenere denaro contante è effettuare operazioni di cambio in R$
presso gli sportelli abilitati al vostro arrivo in aeroporto. Il contante servirà per i taxi e per le
piccole spese. Diversamente potranno essere utilizzate le carte di credito, accettate quasi
universalmente.
Telefonia
Il Brasile possiede ormai una copertura abbastanza completa di telefonia mobile. Basta un tri-
band per avere accesso al vostro telefono cellulare. I costi però sono salati. L‟unico mezzo per
mitigare le tariffe è attivare i servizi roaming internazionali disponibili presso i vostri
operatori, oppure acquistare una sim internazionali. Non è invece possibile acquistare sim
brasiliane, se non previo ottenimento del CPF (il codice fiscale brasiliano).
Se non si vuole incorrere in spiacevoli sorprese, occorre evitare l‟utilizzo della scheda dati e
assicurarsi che i computer utilizzino la rete wi-fi o connessioni da rete fissa (alberghi o uffici).
Prefissi internazionali
+ 55 prefisso per il Paese;
21 Rio de Janeiro;
11 San Paolo;
61 Brasilia;
51 Porto Alegre;
41 Curitiba;
31 Horizonte;
81 Recife
Fuso orario
Il paese è diviso in tre fusi orari: Tempo Coordinato Universale UTC -2, UTC-3 e UTC-4.
181
GRUPPO A: arcipelago di Fernando de Noronha, isole Trinidade e Martin Vaz, Penedos di
San Pietro e San Paolo
GRUPPO B: Rio Grande do Sul, Santa Catarina, Paranà, San Paolo, Rio de Janeiro, Minas
Gerais, Espirito Santo, Goias, Brasilia (DF), Tocantins, Piauí, Maranhão,
Bahia, Sergipe, Alagoas, Pernambuco, Paraiba, Rio Grande do Norte,
Pernambuco, Ceará e Pará.
GRUPPO C: Amazonas, Rondônia, Roraima, Mato Grosso e Mato Grosso do Sul, Acre.
Il Fuso Orario con l‟Italia varia secondo l'andamento dell'ora legale nei due Paesi.
GRUPPO A GRUPPO B GRUPPO C
da ottobre a febbraio - 2 ore - 3 ore - 4 ore
da marzo a maggio - 3 ore - 4 ore - 5 ore
da giugno a settembre - 4 ore - 5 ore - 6 ore
Vaccini
Il viaggio in Brasile non richiede particolari vaccinazioni. È tuttavia consigliabile il vaccino
contro la febbre gialla (da inocularsi almeno dieci giorni prima della partenza) a coloro che
intendono recarsi nelle regioni di Acre, Amapà, Amazonas, Goias, Maranhao, Mato Grosso
do Sul, Minas Gerais, Parà, Rondonia, Roraima e Tocantins.
Al vaccino contro la febbre gialla dovrà essere aggiunta la profilassi antimalarica per chi
desidera recarsi in Amazzonia, Pantanal o Mato Grosso.
Altri rischi eventuali sono dati dalla febbre di Dengue e le Encefaliti virali, la Leishmaniosi
cutanea e viscerale, la Tripanosomiasi americana (malattia di Chagas), l'Oncocercosi da
puntura della mosca nera, la Filariosi
-1 h diBrasília
+1 h diBrasília
-4 h -3 h -2 h
Limite teorico
Limite pratico
. Sono rischi più frequenti in zone rurali, legati a punture
di insetti ed altri parassiti, la cui prevenzione va effettuata evitando le punture mediante
repellenti cutanei ed insetticidi.
182
10. APPENDICE
10.1. ELENCO ACCORDI SOTTOSCRITTI TRA ITALIA E
BRASILE
1. Accordo per evitare la doppia imposizione dei redditi: firmato il 3 ottobre 1978, validità
illimitata;
2. Accordo sulla cooperazione nel campo del turismo: ratificato nel 1995;
3. Accordo per la promozione e protezione degli investimenti: Firmato nell‟aprile 1995,
riguarda il riconoscimento dell‟indennizzo in caso di esproprio o nazionalizzazione; ha
validità di 10 anni, con proroga tacita per successivi periodi di cinque anni. In attesa di ratifica
da parte brasiliana per problematiche legate all‟arbitraggio internazionale;
4. Accordo di cooperazione scientifica e tecnologica: firmato il 12 febbraio 1997;
5. Accordo di collaborazione culturale, firmato il 12 febbraio 1997;
6. Accordo quadro di cooperazione economica, industriale ed allo sviluppo: Firmato il 12
febbraio 1997, è diretto a promuovere le relazioni economiche e di sviluppo industriale. Tale
accordo ha istituito il Consiglio italo-brasiliano per la cooperazione economica, industriale,
finanziaria e per lo sviluppo, presieduto, per la parte italiana, dal MAE. Nel suo ambito sono
stati attivati 3 Gruppi di lavoro: attività economiche, commerciali e finanziarie; scienza e
tecnologia; cooperazione allo sviluppo;
7. Memorandum d‟Intesa sulla collaborazione industriale, commerciale e di servizi tra il
Ministero delle Attività Produttive della Repubblica Italiana ed il Ministero dell‟Industria e
del Commercio della Repubblica Federativa del Brasile: firmato il 1° aprile 2005 e non ancora
attuato;
8. Accordo SIMEST-BNDES (Banco do Brasil): firmato nel 2006 allo scopo di snellire le
procedure per l‟ottenimento di crediti da parte di aziende italiane che intendano operare in
Brasile;
9. Accordo tra la Camera di Commercio italiana a San Paolo e la FIESP (Federazione delle
industrie di San Paolo), per il rilancio ed il rafforzamento dell‟interscambio commerciale e
d‟investimento fra Italia e Brasile, firmato il 29 marzo 2007;
10. Accordo SACE-BNDES: firmato nel 2007 e finalizzato alla ripartizione del rischio di
credito delle PMI brasiliane. In tale contesto è stata sviluppata anche una linea di credito di
100 milioni di dollari, messa a disposizione da SACE;
11. Accordo CNR-CNPQ (omologo brasiliano del CNR): firmato nel 2008;
12. Accordo ASI-AEB (Agenzia Espacial Brasileira): firmato nel novembre 2008;
13. Accordo in materia di difesa: firmato nel novembre 2008; il 24 giugno 2010 sono stati
firmati gli accordi di secondo e terzo livello a seguito dei quali possono iniziare i negoziati
per concludere i contratti per la fornitura di unità navali;
14. Protocollo di intenti tra il Ministero dello Sviluppo economico della Repubblica Italiana
ed il Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero della Repubblica Federativa del
Brasile, firmato l‟11 novembre 2008, al fine di sviluppare la collaborazione tre la micro e
piccole imprese tra i due paesi;
183
15. Memorandum d‟Intesa sulla sicurezza sanitaria, firmato il 9 novembre 2009 nel quadro
del Consiglio di Cooperazione Italia-Brasile, tra il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche
Sociali della Repubblica Italiana ed il Ministero dell‟Agricoltura, Zootecnia e
approvvigionamento della Repubblica Federativa del Brasile; il memorandum istituisce un
meccanismo di consultazione tra le Parti per semplificare le procedure di ispezione e controllo
dei prodotti di origine animale e facilitare la soluzione dei casi di non conformità;
16. Accordo di cooperazione tra Banco Nacional de Desenvolvimento Economico e Social
(BNDES) e Società Italiana per le Imprese all‟Estero (SIMEST), firmato nel novembre 2009,
per la promozione e lo sviluppo di investimenti tra aziende italiane e brasiliane;
17. Protocollo d‟Intenti tra il Ministero dello Sviluppo Economico della Repubblica Italiana
ed il SEBRAE – Servizio Brasiliano di sostegno alle piccole e medie imprese, firmato il 10
novembre 2009, per sviluppare la collaborazione tra le aziende dei rispettivi paesi;
18. Memorandum d‟Intesa tra FIESP –Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo – e
CONFINDUSTRIA - Confederazione delle Industrie Italiane -, firmato il 10 novembre 2009;
19. Memorandum d‟Intesa tra Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio estero del
Brasile, SUFRAMA (Sovrintendenza della zona franca di Manaus), ministero dello Sviluppo
economico italiano, ANCMA (Associazione Nazionale per i cicli, i motocicli e gli accessori)
e SIMEST, firmato il 22 aprile 2010, con lo scopo di incentivare lo sviluppo economico e
produttivo delle imprese italiane del settore delle due ruote nel polo industriale di Manaus;
20. Memorandum d‟Intesa tra l‟Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE) e l‟Agenzia
di Promozione delle Esportazioni del Brasile (APEX), firmato il 29 giugno 2010, con
l‟obiettivo di promuovere la cooperazione economica, commerciale ed imprenditoriale tra gli
attori rilevanti di Italia e Brasile;
21. Memorandum d‟Intesa tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti della Repubblica
Italiana ed il Ministero dei Trasporti della Repubblica Federativa del Brasile sulla
cooperazione nel settore delle infrastrutture, firmato il 29 giugno 2010;
22. Memorandum d‟Intesa tra il Servizio Nazionale per la Formazione Industriale del Brasile
(SENAI) e l‟Istituto Nazionale per il Commercio Estero (ICE), firmato il 29 giugno 2010, per
promuovere l‟interscambio ed il trasferimento tecnologico nelle aree di interesse comune
delle due parti;
23. Memorandum d‟Intesa sulla Cooperazione tra Banco do Brasil e Simest, firmato il 29
giugno 2010;
24. Memorandum d‟Intesa tra Ministero dello Sviluppo Economico italiano (MISE),
Ministero dello Sviluppo, Industria e Commercio Estero brasiliano (MDIC) e
Superintendenza della zona franca di Manaus (SUFRAMA), firmato il 29 giugno 2010, per la
promozione dello sviluppo economico e produttivo di imprese italiane di diversi settori nel
polo industriale di Manaus.
184
10.2. ELENCO DELLE AZIENDE ITALIANE IN BRASILE PER
SETTORE OPERATIVO
NOME CITTA' SITO WEB
Area SERVIZI
ALITALIA LINEE AEREE ITALIANE
ALITALIA BRASILE São Paulo www.alitalia.com.br
ALMAVIVA BRASIL Belo Horizonte
CISABRASILE LTDA Joinville www.cisabrasile.com.br
CIT - COMPANHIA ITALIANA DE
TURISMO São Paulo www.citbrasil.com.br
CRIZAF DO BRASIL LTDA. São Paulo www.crizaf.com.br
DE LORENZO DO BRASIL São Paulo www.delorenzo.com.br
ESASORMA LTDA. Campinas www.esasorma.com
FIAT DO BRASIL S/A - DIVISÃO
ISVOR FIAT Betim www.isvor.com.br
GENERAL NOLI DO BRASIL LTDA Campinas www.generalnoli.com
GRIMALDI CIA DE NAVEGAÇÃO
DBRASIL LTDA. São Paulo www.grimaldi-sp.com.br
ITALTEL BRASIL LTDA. São Paulo www.italtel.com.br
JAS DO BRASIL TRANSPORTES
INTERN. LTDA São Paulo www.jasbrasil.com.br
MERZARIO DO BRASIL LTDA. São Paulo
OBIETTIVO LAVORO DO BRASIL RH
LTDA Rio de Janeiro www.obiettivolavoro.com.br
OBIETTIVO LAVORO DO BRASIL RH
LTDA São Paulo www.obiettivolavoro.com.br
RINA BRASIL SERVIÇOS TÉCNICOS
LTDA Rio de Janeiro www.rina.org
SECOM DO BRASIL INDÚSTRIA E
COMÉRCIO DE EQUIP.
ELETRÔNICOS LTDA
Barueri www.secomdobrasil.com.br
TELECOM ITALIA AMÉRICA LATINA
S.A São Paulo www.telecomitalia.com.br
TELECOM ITALIA DO BRASIL LTDA. Rio de Janeiro www.telecomitalia.com.br
TELESPAZIO BRASIL S/A Rio de Janeiro www.telespazio.net.br
TIM BRASIL SERVIÇOS E
PARTICIPAÇÕES S.A. Rio de Janeiro www.timbrasil.com.br
TIM CELULAR S.A. Curitiba www.timsul.com.br
VALUE PARTNERS DO BRASIL
LTDA. São Paulo www.valuepartners.com.br
VIAGGI SPECIALI VIAGENS E
TURISMO LTDA São Paulo www.polvani.com.br
185
Area DISTRIBUZIONE
A.T.I. BRASIL Curitiba www.atibrasil.com.br
ANTHOS DO BRASIL LTDA Osasco
ATOM DISTRIBUIDORA DE
MÁQUINAS ITALIANAS LTDA Novo Hamburgo www.atombrasil.com.br
BARILLA DO BRASIL LTDA. São Paulo www.barilla.com.br
BELLINZONI SUD AMERICA Rio de Janeiro www.bellinzoni.net
BIESSE DO BRASIL LTDA Pinhais
CAMPARI DO BRASIL LTDA. Barueri www.campari.com.br
DANIELI DO BRASIL LTDA. Filial SP São Paulo www.sideros.com.br
DANIELI DO BRASIL LTDA. Sede MG Belo Horizonte
DELLI COSMÉTICOS LTDA Rio de Janeiro
FAENZA EDITRICE DO BRASIL
LTDA. Rio Claro
GIVE DO BRASIL LTDA Pindamonhangab
a www.givi.com.br
METALÚRGICA ARIAM LTDA. Osasco www.ariam.ind.br
VINTAGE DENIM LTDA. São Paulo
Area INVESTIMENTI FINANZIARI
GENERALI DO BRASIL CIA. NAC. DE
SEGUROS Rio de Janeiro www.generali.com.br
INTESA SANPAOLO SPA São Paulo
SILA DO BRASIL LTDA Contagem www.silabrasil.com
UNICREDITO São Paulo
UNIONE DI BANCHE ITALIANE -
UBANCA São Paulo
Area INFRASTRUTTURE
GCS GHELLA CONSTRUÇÕES E
SERVIÇOS LTDA São Paulo
IMPREGILO S.P.A. - SUCURSAL
BRASIL São Paulo www.impregilo.com.br
MAIRE ENGINEERING DO
BRASILGROUP MAIRE TECNIMONT Belo Horizonte
MAZBRA S/A INDÚSTRIA E
COMÉRCIO São Paulo www.mazbra.com.br
TECHINT ITALIMPIANTI DO BRAS
LTDA São Paulo
TERNA PARTICIPAÇÕES S/A Rio de Janeiro www.terna.com.br
Area INVESTIMENTI PRODUTTIVI
A. CELLI SOUTH AMERICA BRANCH
OFFICE São Paulo
ABRASIVOS DBT LTDA. Caxias do Sul
AGRATI DO BRASIL LTDA. São Paulo www.agrati.it
186
AGREX DO BRASIL AGRONEGÓCIOS
LTDA São Paulo
AGRO INDUSTRIAL LAZZERI S.A Vacaria www.lazzeri.com
ARNEG BRASIL LTDA Paulínea www.arneg.com.br
ASKOLL BRASIL LTDA Osasco www.askoll.com.br
AUSI DO BRASIL S/A Pinhais www.ausidobrasil.com.br
AUSI DO BRASIL S/A Pinhais www.ausidobrasil.com.br
BARBIERI & TAROZZI DO BRASIL
LTDA. Campinas
BAUSANO DO BRASIL COM. IMP. E
EXP. LTDA São Paulo
BEMA BRASIL LTDA. Curitiba www.bemabrasil.com.br
BERCOSUL LTDA. Diadema www.bercosul.com.br
BIODERMOL DO BRASIL LTDA Franca
BLM GROUP DO BRASIL Guarulhos
BONGÁS BRASIL LTDA. São Paulo www.bongas.com.br
BOTTERO DO BRASIL MÁQS. PARA
VIDRO LTDA Diadema
BRASILPLAST INDÚSTRIA DE
SINTÉTICOS LTDA Sapiranga
BRAVO INDÚSTRIA E COMÉRCIO DE
MÓVEIS S/A Uberlândia www.bravobrasil.com.br
BREMBO DO BRASIL LTDA. Betim
BROVIND DO BRASIL São Paulo www.brovinddobrasil.com.br
BULGARI COM. JÓIAS LTDA São Paulo www.bulgari.com.br
BURIGOTTO S/A INDÚSTRIA E
COMÉRCIO Limeira www.burigotto.com.br
CABLE DO BRASIL LTDA. Matozinhos www.cablelettra.com.br
CABUR LATIN AMERICA São Paulo
CALAMARI S.A. São Paulo www.calamari.biz
CAMOZZI DO BRASIL LTDA. Campinas www.camozzi.com.br
CAMPAK BRASIL LTDA São Paulo www.campak.com.br
CAREL SUD AMERICA
INSTRUMENTAÇÃO ELETRÔNICA
LTDA.
Vinhedo www.carel.com.br
CASSIOLI BRASIL LTDA. Jundiaí www.cassioli.com.br
CAVANNA MÁQUINAS E SISTEMAS
PARA EMBALAGENS LTDA Embu
CECCATO DMR IND. MECÂNICA
LTDA. Limeira www.ceccato.com.br
CEFLA FINISHING DO BRASIL Fazenda Rio
Grande
CERANTOLA DO BRASIL LTDA. Bariri www.frisokar.com.br
CHIMICA EDILE DO BRASIL LTDA Cachoeiro do
Itapemirim www.chimicaedile.com.br
CNH LATIN AMERICA LTDA. Contagem www.cnh.com
CNH LATIN AMERICA LTDA. Curitiba www.cnh.com
187
CODAP BRASIL LTDA. Sorocaba www.codap.com.br
COGEME DO BRASIL S/A Jundiaí www.cogeme.com.br
COIM BRASIL LTDA. Vinhedo www.coimbrasil.com.br
COLOROBBIA BRASIL PROD. PARA
CERÂMICA LTDA Itatiba www.colorobbia.com.br
COMAU DO BRASIL IND. E
COMÉRCIO LTDA
São José dos
Pinhais www.comau.com.br
COMAU DO BRASIL IND. E
COMÉRCIO LTDA São Paulo www.comau.com.br
COMAU DO BRASIL IND. E
COMÉRCIO LTDA.2 Betim www.comau.com.br
COSBERG SUL AMÉRICA São Paulo www.cosberg.com
CPE DO BRASIL COMPONENTES
PROFISSIONAIS PARA ELETRÔNICE
COMÉRCIO LTDA
Pinhais www.cpedobrasil.com.br
CRIPPA BRASIL - STRADA REP.
COMERCIAIS LTDA Caxias do Sul
DAL MASCHIO - DM ROBÓTICA D
BRASIL LTDA. Diadema www.dalmaschio.com.br
DE NORA DO BRASIL LTDA. Sorocaba www.denora.com
DOTECO LTDA. São Paulo
DROPSA DO BRASIL INDÚSTRIA
COMÉRCIO LTDA. São Paulo www.dropsa.com.br
ELECTROVIDRO S/A São Gonçalo
ELETRODOMÉSTICOS SAECO DO
BRASIL LTDA São Paulo www.saecocafe.com.br
ELTEK BRASIL IND.COM. COMP.
ELETROM. LTDA Jundiaí
ELTERM RESISTENCIAS ELETRICAS
LTDA Barueri www.elterm.com.br
ERRETRE DO BRASIL LTDA
INDÚSTRIA E COMÉRCI Porto Alegre
EUROAIR BRASIL INDÚSTRIA DE
EQUIPAMENTOS ASPIRAÇÃO
INDUSTRIAL LTDA
Caxias do Sul www.euroair.com.br
F.R.M. BRASIL COMERCIAL LTDA São Paulo www.frmbrasil.com.br
FABBIAN BRASIL Curitiba www.fabbian.com.br
FAEBER LUMI MATERIAIS
ELÉTRICOS LTDA Caxias do Sul
FALMEC DO BRASIL IND. E COM S/A Rio de Janeiro www.falmec.com.br
FARMALAB IND. QUÍMICAS E FARM.
LTDA. São Paulo http://www.farmalabchiesi.com.br
FAZENDA SÃO MARCOS Costa Rica
FERRERO DO BRASIL IND. DOCEIRA
E ALIMENTAR LTD Curitiba
FIAC COMPRESSORES DE AR DO
BRASIL LTDA. Araraquara www.fiacbrasil.com.br
188
FIAT AUTOMÓVEIS S/A Betim www.fiat.com.br
FIDIA COM. E EQUIPAMENTOS
DBRASIL LTDA São Paulo
FILLATTICE DO BRASIL São Paulo
FINDER COMPONENTES LTDA. São Caetano do
Sul www.findernet.com
G.D DO BRASIL MÁQUINAS DE
EMBALAR LTDA São Paulo www.gdbr.com.br
GASPARINI DO BRASIL S/A São José dos
Pinhais
GELCREM BRASIL
INGREDIENTELTDA. Assis www.gelcrembrasil.com.br
GEMATA DO BRASIL MÁQUINAS
INDUSTRIAIS LTDA São Leopoldo www.gematadobrasil.com.br
GEOCAL MINERAÇÃO LTDA. Santana de
Parnaíba www.geocal.com.br
GIAMMINOLA DO BRASIL LTDA. Americana
GIBEN DO BRASIL MÁQUINAS E
EQUIPAMENTOS LTDA Curitiba www.giben.com.br
GME GENERAL MECHANICAL
EQUIPMENTS LTDA
São José dos
Pinhais www.gmebrasil.com.br
GREIN BRASIL LTDA Serra
GRUPPO MINERALI DO BRASIL
LTDA. Itupeva www.gruppominerali.com
GUALA CLOSURES DO BRAZIL Barueri www.gualaclosures.com.br
GVS DO BRASIL LTDA. Monte Mor www.gvs.com.br
H.R.S. FLOW DO BRASIL COM. SIST.
CÂMARA QUENTE IMP. E EXP. LTDA São Paulo
IGM DO BRASIL LTDA São Paulo www.igmdobrasil.com.br
ILPRA AMÉRICA LATINA -
I.A.LATCOM. INTERNACIONAL
LTDA.
São Paulo
IMF BRASIL LTDA. Piracicaba www.imfbr.com.br
IRMÃOS COUTINHO INDÚSTRIA
COURO S/A Caruaru
ISTAMP LTDA. São Paulo
ITALSOFA BAHIA LTDA. Simões Filho
ITALTRACTOR LANDRONI LTDA. Atibaia www.group-itm.com
ITF CHEMICAL LTDA. Camaçari
IVE DO BRASIL LTDA. Paraí www.ivedobrasil.com.br
IVECO LATIN AMERICA LTDA Nova Lima www.iveco.com.br
KEMIA TAU DO BRASIL IND.
QUÍMICA LTDA Novo Hamburgo
KIMAK IND. E COM. DE
MÁQUINAKNIHS LTDA Brusque www.kimak.com.br
LA FABBRICA COMUNICAÇÃO E
MARKETING LTDA São Paulo www.lafabbricaonline.com.br
189
LABORATÓRIOS BALDACCI S/A São Paulo www.lbaldacci.com.br
LAMBRA PROD. QUÍMICOS
AUXILIARES LTDA Nova Odessa
LANDI RENZO DO BRASIL - LR
INDÚSTRIA E COMÉRCIO LTDA. Serra www.landirenzo.com.br
LATI TERMOPLÁSTICOS DO BRASIL
LTDA. São Paulo
LAVORWASH BRASIL INDUSTRIAL E
COMERCIAL LTDA Ribeirão Preto www.lavorwash.com.br
LOFRA SUD AMERICA LTDA Pinhais
LOVATO ELECTRIC DO BRASIL
LTDA Rio de Janeiro www.lovatoelectric.com.br
LUXOTTICA DO BRASIL LTDA Barueri www.luxotticabrasil.com.br
M&G FIBRAS E RESINAS LTDA São Paulo www.gruppomg.com.br
MACCAFERRI DO BRASIL LTDA. Jundiaí www.maccaferri.com.br
MAFLOW DO BRASIL LTDA Curitiba www.maflow.com.br
MAICOPRESSE DO BRASIL LTDA. Curitiba www.maicopresse.com.br
MANULI FITASA DO BRASIL S/A Curitiba www.manulifitasa.com.br
MANULI HIDRÁULICA BRASIL
LTDA. Rio de Janeiro
MÁQUINAS OCRIM LTDA. São Paulo www.ocrim.com
MARANGONI TREAD LATINO
AMÉRICA INDÚSTRIA E COM: DE
ARTEFATOS DE BORRACHA LTD
Lagoa Santa
MARCEGAGLIA DO BRASIL LTDA Garuva www.marcegaglia.com.br
MARPOSS APARELHOS
ELETRONICOS DE MEDIÇÃO LTD São Paulo www.marposs.com
MECANOTECNICA DO BRASIL
INDÚSTRIA E COMÉRCIO LTDA.
São José dos
Pinhais
MEGADYNE DO BRASIL LTDA. São Paulo www.magadyne.com.br
MONTANA LANDINI DO BRASIL São José dos
Pinhais www.montana.ind.br
Multi Ambiente Com. e Serv. de Ambiente
e Energia Ltda São Paulo www.multiambiente.com.br
NEWPOL IND. E COMÉRCIO LTDA São Paulo www.newpol.com.br
OLTREMARE DO BRASIL LTDA. Fortaleza
OMIBRA OMICRON BRASILE São Paulo
OMNIDECOR DO BRASIL São Paulo www.omnidecor.net
OMP TAGLIO TECNOLOGIA Joinville www.omp-taglio.com.br
OMR COMPONENTES
AUTOMOTIVOS LTDA Sete Lagoas www.omrautomotive.com
PERFETTI VAN MELLE BRASIL
LTDA. Vinhedo www.perfettivanmelle.com.br
PIERALISI DO BRASIL LTDA. Jundiaí www.pieralisi.com.br
PIOVAN DO BRASIL IND. E COM.
LTDA. Osasco www.piovan.com.br
PIRELLI PNEUS S/A Santo André www.pirelli.com.br
190
PROCOMAC ENGENHARIA LTDA. São Paulo www.procomac.com.br
RADICI FIBRAS IND. E COM. LTDA São José dos
Campos www.radicifibras.com.br
RADICI PLASTICS LTDA. Araçariguama
REGGIANA REDUTORES DO BRASIL
LTDA. Piracicaba www.reggianaridutt.it
REPROCHEM IND. E COM. LTDA. São Paulo www.reprochem.com.br
RGV MAGNETI MARELLI COFAP
AUTOPEÇAS S/A Mauá www.mmcofap.com.br
RHODES S/A Cambuí www.rhodes.ind.br
ROSA DO BRASIL IMPORTAÇÃO
EXPORTAÇÃO LTDA. São Paulo www.rosabrasil.com.br
ROYAL CICLO Rio do Sul www.royalciclo.com.br
SABAF DO BRASIL LTDA Jundiaí
SACMI DO BRASIL INDÚSTRIA E
COMÉRCIO LTDA. Mogi Mirim www.sacmidobrasil.com
SAFILO DO BRASIL LTDA. São Paulo www.safilo.com
SAMPLA DO BRASIL IND. E COM. DE
CORREIAS LTDA Guarulhos www.sampla.com.br
SAMPUTENSILI DO BRASIL LTDA. Jundiaí www.samputensili.com.br
SANTERNO INDUSTRIAL E
COMERCIAL DO BRASIL LTDA Diadema www.santerno.com.br
SAVELLI DO BRASIL
EQUIPAMENTOS E TECNOLOGIA
PARA FUNDIÇÕES LTDA.
Belo Horizonte www.savelli.com.br
SCHNELL BRASIL S/A Jaraguá do Sul www.schnellbrasil.com.br
SCM GROUP TECMATIC MAQS.
EQUIPS. S/A São Bento do Sul www.tecmatic.com.br
SCM GRUPO MARJOS IND. COM.
MAQS. LTDA. Curitiba www.scmbrasil.com.br
SEDES ELBAC INDÚSTRIA DE
RESISTÊNCIAS LTDA Cotia www.elbac.com.br
SEGAFREDO ZANETTI BRASIL,
COMERCIALIZAÇÃO E
DISTRIBUIÇÃO DE CAFÉ S
Contagem www.segafredo.com.br
SICAD DO BRASIL FITAS AUTO -
ADESIVAS LTDA Capivari www.sicad.com.br
SINTERAMA DO BRASIL LTDA São Paulo
SIPA SULAMÉRICA BRASIL Barueri www.sipasulamerica.com.br
SIPCAM ISAGRO BRASIL S/A Uberaba www.sipcam-isagro.com.br
SITI S/A SOCIEDADE INSTALAÇÕES
TERMOELÉTRICAINDUSTRIAIS Mogi-Guaçu www.siti.com.br
SOMACIS DO BRASIL CIRCUITOS
LTDA.
São José dos
Campos www.somacis.com.br
SPAL DO BRASIL COM. DE
COMPONENTES AUTOMOTIVOS
LTDA
São Paulo
191
SPIRIT YACHT CONSTRUÇÕES
NAVAIS LTDA São Paulo www.spiritferretti.com.br
STAM DO BRASIL Joinville www.stam.it
STARK DO BRASIL LTDA. São Paulo www.starkbr.com.br
STM DO BRASIL REDUTORES LTDA. São Paulo www.stmdobrasil.com
STOPPANI DO BRASIL PRODUTOS
QUÍMICOS LTDA Uberaba
STREPARAVA COMPONENTES
AUTOMOTIVOS LTDA Sete Lagoas www.streparava.com.br
SYSTEM BRASIL COM. MÁQS. E
PEÇAS PARA A INDÚSTRIA LTDA. Rio Claro www.system-group.com.br
SYSTEM PLAST LTDA. São Paulo www.systemplast.com.br
TECNESSENZE DO BRASIL LTDA Campinas www.tecnessenze.com.br
TECNIMONT DO BRASIL LTDA. São Paulo
TECNOFIRMA DO BRASIL LTDA. Joinville
TECNOIMPIANTI DO BRASIL LTD São Paulo
TEKSID DO BRASIL LTDA. Betim www.teksid.com.br
TELLURE ROTA DO BRASIL LTDA Guarulhos www.tellure.com.br
TOP WIRE IND. COM. MÁQUINAS P/
MINERAÇÃO Serra www.cofiplast.com.br
TYROLIT DO BRASIL LTDA Cabreuva www.tyrolit.com.br
UNITEAM DO BRASIL Sao Bernardo do
Campo www.uniteam-italia.com
UNIVER DO BRASIL S/A São José dos
Pinhais www.univer.com.br
URMET DOMUS DO BRASIL LTDA São Paulo www.umertudomus.com.br
USI BRASIL LTDA. São Paulo www.usibrasil.com.br
VENTA CLUB SERRAMBI Ipojuca www.ventaclub.com.br
VIEIRA MÁQUINAS E
EQUIPAMENTOS LTDA. Limeira www.vieiramaquinas.com.br
VOMM EQUIPAMENTOS E
PROCESSOS LTDA. São Paulo www.vomm.com.br
Z. BAVELLONI - SOUTH AMERICA
IND. E COM. LTDA. Diadema www.bavelloni.com.br
ZAMBON LABORATÓRIOS
FARMACÊUTICOS LTDA. São Paulo www.zambon.com.br
ZANINI INDÚSTRIA DE AUTOPEÇAS
LTDA Mateus Leme www.zaniniltda.com.br
ZINI DO BRASIL S.A. IND. E
COMÉRCIO DE COUROS Franca www.belazini.com.br
ZINI IND. E COM. DE PRODUTOS
ALIMENTICIOS LTDA. São Paulo www.zini.com.br
Fonte: ICE
192
10.3. ELENCO DELLE PRINCIPALI SOCIETA’ DI SELEZIONE
DEL PERSONALE IN BRASILE
ACALÂNTIS
www.acalantisrh.com.br
São Paulo / SP
ACCENTURE
www.accenture.com
Global
ACROSS RECURSOS
HUMANOS
www.across.com.br
São Paulo / SP
ACTING SOLUTIONS
www.acting.com.br
São Paulo – Rio de Janeiro -
Pernambuco
ADECCO TOP SERVICES
www.adecco.com.br
Global
ADVANCE ASSESSORIA
www.advanceassessoria.com.br
Sorocaba / SP
ÁGILI ASSESSORIA EM RH
agilirh@terra.com.br
São Paulo / SP
AGNIS
www.agnis.com.br
Rio de Janeiro / RJ
AGRHO RECURSOS
HUMANOS
www.agrho.com.br
Campinas / SP
ALBERT TUTELEERS &
ASSOCIADOS
www.atuteleers.com.br
São Paulo / SP
ALEXANDER MANN BRASIL
LTDA.
www.alexmann.com
Global
ALLIAGE RECURSOS
HUMANOS
www.alliage.com.br
Rio de Janeiro / São Paulo / Belo
Horizonte
ALPEN EXECUTIVE SEARCH
www.alpen.com.br
São Paulo / SP
AMBC RECURSOS HUMANOS
www.ambc.com.br
São Paulo / Rio de Janeiro
AMPLIARH CONSULTORIA
www.ampliarh.com.br
São Paulo / SP
AMROP INTERN. PANELLI,
MOTTA, CABRERA & ASSOC.
www.pmcamrop.com.br
São Paulo / SP
ANDRÉ BARBOSA &
CONSULTORES EM R. H.
www.andrebarbosa.com.br
São Paulo / SP
ANTONIO CARLOS MARTINS
(HEADHUNTER)
acmartins@perfilexecutivo.com.br
Rio de Janeiro / São Paulo
APEX EXECUTIVE SEARCH
www.apexexecutive.com.br
Joinville / SC
ARC EXECUTIVE TALENT
RECRUITING
www.arc-recruiting.com.br
São Paulo / SP
ASCEND CONSULTORIA
www.ascendrh.com.br
São Paulo / SP
ASTEM ASSESSORIA EM
RECURSOS HUMANOS
www.astem.com.br
Rio de Janeiro / RJ
ATHELAS
www.athelas.com.br
São Paulo / SP
AUTHENT EXECUTIVE
SEARCH
www.authent.com.br
São Paulo / SP
empresas japonesas AYWA
www.aywa.com.br
São Paulo / SP
A2Z CONSULTORES
www.a2zconsultores.com.br
São Paulo / SP
BRAIN TRADE
www.braintrade.com.br
São Paulo / SP
BRIGHTLINK
CONSULT. EMPRESARIAL
www.brightlink.com.br
São Paulo / SP
BS CONSULTORES
www.bsconsultores.com.br
São Paulo / SP
BUSINESS PARTNERS
CONSULTING
www.businesspartners.com.br
São Paulo / Curitiba / Belo
Horizonte
CARNEIRO RAMOS
CONSULTORES
www.carneiroramos.com.br
São Paulo / SP
CASE CONSULTORES
www.caseconsultores.com.br
São Paulo / SP
CASSIO MATTOS
CONSULTORIA
www.cassiomattos.com.br
Porto Alegre / RS
CÁTENON
www.catenon.com
São Paulo /SP
CHRONUS CONSULTING
www.chronusconsulting.com
Global
DELTA RECURSOS HUMANOS
& SERVIÇOS
www.deltarh.com.br
São Paulo / SP
193
DIANA VILAS BOAS
CONSULTORIA
www.dianavilasboas.com.br
São Paulo / SP
DIEL & DINIZ EXECUTIVE
SEARCH
www.dieldiniz.com.br
Curitiba / PR
DIMENSÃO
www.dimensaorh.com.br
São Paulo / SP
DMRH
www.dmrh.com.br
São Paulo / SP
DOBROY & PARTNERS
(HEADHUNTER)
dobroy@amcham.com.br
São Paulo / SP
EJRH
www.ejrh.com.br
Campinas - SP
ENRICH
www.enrich.com.br
Alphaville / SP
ESPECÍFICA ASSESSORIA EM
RH
www.especifica.com.br
São Paulo / SP
EXECUTIVES ASSESSORIA
EMPRESARIAL
www.executives.com.br
Alphaville / SP
FANTOZZI & ASSOCIATES
www.fantozziassociates.com.br
São Paulo / SP
Alta / Média gerência
FCB CONSULTORIA
www.fcbrh.com.br
São Paulo / SP
FESA/ASAP
www.fesa.com.br
São Paulo / Rio de Janeiro /
Curitiba
FOCAL POINT EXECUTIVOS
www.focalpointexecutivos.com.br
São Paulo / SP
GAMITO & ASSOCIADOS
www.gamito.com.br
São Paulo / SP
GESTOR GESTÃO
ORGANIZACIONAL
www.gestorconsultoria.com.br
Belém do Pará / PA
GNEXT TALENT SEARCH
www.gnext.com.br
São Paulo / SP
GOLDEN HEAD
www.goldenhead.com.br
São Paulo / SP
GRACE & COMPANY
www.gracecompany.com.br
São Paulo / SP
GRAFISMO CONSULTORIA
EM RECURSOS HUMANOS
www.grafismorh.com.br
Rio de Janeiro / RJ
GREEN HILL CONSULTING
HOUSE
www.greenhill.com.br
São Paulo / SP
GRUPO FOCO
www.grupofoco.com.br
Todo território nacional
HEIDRICK & STRUGGLES
www.heidrick.com
Global
HORTON INTERNATIONAL
www.horton-intl.com
Global
HUMAN BRASIL
www.humanbrasil.com.br
São Paulo - Macaé/RJ
IDEEA EXECUTIVE SEARCH
www.ideea.com.br
São Paulo / SP
INTELECTO RECURSOS
HUMANOS
www.intelectorh.com.br
São Paulo / SP
INTERFACE PROFISSIONAL
www.interfacepro.com.br
Rio de Janeiro / RJ
IMD SEARCHING
http://www.imdsearch.com
Global
JUNG EXECUTIVE
www.jungexecutive.com.br
Curitiba / PR
JUNTO FAST RECRUITMENT
www.juntobrasil.com.br
São Paulo / SP
KASTRUP
www.kastruprh.com.br
Curitiba / PR
KEMP CONSULTORIA
www.kempconsultoria.com.br
Porto Alegre / Curitiba
KEN CLARK INTERNATIONAL
www.kenclark.com
Global
KORN/FERRY
INTERNATIONAL
www.kornferry.com.br
Global
KORUM
www.korum.com.br
São Paulo / Campinas / SP
KPMG EXECUTIVE SEARCH
DIVISION
www.kpmg.com.br
Global
KRABBLE & BERETTA –
EXECUTIVE SEARCH
www.krabbeberetta.com.br
Porto Alegre / RS
LIBERCON
www.libercon.com.br
São Paulo / SP e Japão
194
LÓGICA PROJETOS E
SERVIÇOS
www.logicarh.com.br
São Paulo / SP
LOPES & BORGHI
CONSULTORES ASSOCIADOS
www.lopesborghi.com.br
São Paulo / SP
LTM
www.ltm.com.br
Rio de Janeiro / São Paulo
MAIER & PARTNER
www.cvbrasil.com.br
São Paulo / SP
MAPPER CONSULTORES
EXECUTIVOS
www.mapper.com.br
Porto Alegre / RS
MARCONDELLI & ROJAS
www.marcondelli.com.br
São Paulo / SP
MARIACA & ASSOCIATES
www.mariaca.com.br
São Paulo / Rio de Janeiro
MAVIS RECURSOS HUMANOS
www.mavis.com.br
Rio de Janeiro / São Paulo
MERCURI URVAL
www.mercuri-urval.com.br
Global
MICHAEL PAGE
www.michaelpage.com.br
Global
MP SAMPAIO & PENRHYN
INTERNATIONAL
www.mpsampaio.com.br
São Paulo / SP
MVA CONSULTORES
ASSOCIADOS
www.mvaconsultores.com.br
São Paulo / Curitiba
NEOCONSULTING
EXECUTIVE SEARCH
www.neoconsulting.com.br
São Paulo / SP
NET CO.
www.netco.com.br
São Paulo / SP
NICHOLSON INTERNATIONAL
www.nicholsonintl.com
Global
OSMAR BENATTI
(HEADHUNTER)
obenatti@osite.com.br
São Paulo / SP
PANELLI, MOTTA, CABRERA
& ASSOC.- AMROP
www.pmcamrop.com.br
São Paulo / SP
PARCEIRA RECURSOS
HUMANOS
www.parceira.com.br
São Paulo / SP
PARCERIA ASSESSORIA
EMPRESARIAL
www.parceriarh.com.br
São Paulo / SP
PASSARELLI CONSULTORES
www.passarelliconsultores.com.br
São Paulo / SP
PEOPLE CONSULTING
www.peopleconsulting.com.br
São Paulo / SP
PERSONNEL SUPPORT
CONSULTORIA
www.personnelsupport.com.br
São Paulo / SP
PHENOMENA
www.phenomenarh.com.br
São Paulo / SP
PHOENIX SEARCH
www.phoenixsearch.com.br
São Paulo / SP
PLACE RH
www.placerh.com.br
Porto Alegre / RS
PLACEMENT CONSULTING
www.placementconsulting.com.br
São Paulo / SP
POTENCIAL
www.potencialrh.com.br
São Paulo / SP
PRINCIPAL
www.principal-selection.com.br
São Paulo / SP
PRÓ RECURSOS HUMANOS
www.prorh.com.br
Alphaville / SP
ROBERT HALF
www.roberthalf.com.br
Global
ROLAND BERGER
www.rolandberger.com.br
Global
RSA TALENTOS EXECUTIVOS
www.rsatalentos.com.br
Porto Alegre / RS
RUBENS VERAS
(HEADHUNTER)
E-Mai: rubensveras@uol.com.br
São Paulo / SP
RUSSELL REYNOLDS
ASSOCIATES
www.russellreynolds.com
Global
SIMON FRANCO / TMP
WORLWIDE
www.simonfranco.com.br
São Paulo / SP
SOMOS RH
www.somosrh.com.br
Rio de Janeiro / São Paulo
SOULAN CONSULTORIA EM
RH
www.soulan.com.br
São Paulo / SP
SPENCER STUART
www.spencerstuart.com.br
Global
STANTON CHASE
INTERNATIONAL
www.stantonchase.com
Global
195
STARHUNTER EXECUTIVE
SEARCH
www.starhunter.com.br
Global
TALENT SOLUTION
www.talentsolution.com.br
São Paulo / SP
TÂMIZA CONSULTORIA EM
RECURSOS HUMANOS
www.tamiza.com.br
São Paulo / SP
TASA DO BRASIL
CONSULTORES DE RH
www.tasabrasil.com.br
São Paulo / SP
TRANSEARCH
www.transearch.com.br
Campinas / SP
TRANSITIONS RH
www.transitionrh.com.br
Rio de Janeiro / RJ
TRIO RH
www.triorh.com.br
São Paulo / SP
UP SIDE EXECUTIVE SEARCH
www.upside.com.br
Belo Horizonte / MG
VERA LANA & ASSOCIADOS
www.veralana.com.br
São Paulo / Belo Horizonte
VEREDA RH
www.veredarh.com.br
São Paulo / SP
VISÃO RECURSOS HUMANOS
www.visaorh.com.br
Campinas / SP
Z4 EXECUTRIVE SEARCH
www.z4.com.br
São Paulo / SP
ZAG WORK
www.zagwork.com
São Paulo / SP
ZOILA TALENTS
www.zoilatalents.com.br
São Paulo / SP
196
10.4. CONTRATO DE REPRESENTAÇÃO COMERCIAL /
CONTRATTO DI RAPPRESENTANZA COMMERCIALE
Contrato de Representação Comercial
________ , adiante denominada
REPRESENTADA, com sede na ________,
Município de ________, Brasil, inscrita no
CNPJ/MF saob número ________ representada
por seus diretores senhores ________ e
________, e ________, adiante denominada
REPRESENTANTE, com sede em________ ,
inscrita no CNPJ/MF sob número ________ ,
neste ato representada por seu ________, , tem
entre si justo e contratado que:
PRIMEIRA:
A REPRESENTADA nomeia e autoriza o
REPRESENTANTE, sujeito aos termos e
condições estabelecidas no presente contrato, a
negociar as vendas dos produtos que estão
detalhados no Anexo __ que faz parte integrante,
com o propósito de promover, oferecer, transmitir
e obter ordens de compra dos PRODUTOS, a
favor da REPRESENTADA.
SEGUNDA
O REPRESENTANTE não poderá oferecer
produtos semelhantes ao da concorrência, sem a
prévia autorização por escrito da
REPRESENTADA. O não cumprimento do
acima mencionado pelo REPRESENTANTE
implicará na imediata rescisão do presente
contrato, independentemente da aplicação das
demais sanções correspondentes.
TERCEIRA:
Obrigações do REPRESENTANTE
O REPRESENTANTE aceita a nomeação e se
compromete a realizar seus maiores esforços para
promover, publicar, comercializar e aumentar as
vendas e as ordens dos PRODUTOS dentro do
TERRITÓRIO. Para isto o REPRESENTANTE
assume as seguintes responsabilidades:
Oferecer os PRODUTOS contatando os clientes
em nome da REPRESENTADA. Todos os
pedidos serão feitos de acordo com os preços,
condições de venda e condições estabelecidas
pela REPRESENTADA.
Contratto di Rappresentanza Commerciale
________, di seguito denominata
RAPPRESENTATA, con sede in _______,
Municipio di _______, Brasile, iscritta al
CNPJ/MF sotto il numero _______ rappresentata
per i suoi direttori signori _______ e _______, e
______, di seguito denominata
RAPPRESENTANTE, con sede in _______,
iscritta nel CNPJ/MF sotto il numero _______,
in questo atto rappresentata per il suo _______,
viene convenuto quanto segue:
PRIMO:
La RAPPRESENTATA nomina e autorizza la
RAPPRESENTANTE, ai sensi dei termini e delle
condizioni stabiliti nel presente contratto, a
rappresentarla e a gestire la vendita dei prodotti
indicati nell‟Allegato __ che fa parte integrante
del presente contratto, al fine di promuovere,
offrire, trasmettere e ottenere ordini di acquisto
dei PRODOTTI, a favore della
RAPPRESENTATA.
SECONDO:
Il RAPPRESENTANTE non potrà offrire prodotti
similari alla concorrenza, senza previa
autorizzazione scritta della RAPPRESENTATA.
Il mancato rispetto di questa clausola comporterà
l‟immediata risoluzione del presente contratto,
fatto salvo il diritto al risarcimento del danno.
TERZO:
Obbligazione del RAPPRESENTANTE
Il RAPPRESENTANTE accetta il mandato che
gli viene conferito e si obbliga con il suo migliore
sforzo per promuovere, commercializzare e
aumentare le vendite e gli ordini dei PRODOTTI
nel TERRITORIO: a tal fine il
RAPPRESENTANTE assume le seguenti
responsabilità:
Offrire i PRODOTTI contattando i clienti nel
nome della RAPPRESENTATA. Tutte le offerte
saranno effettuate in accordo con i presso,
197
Enviar as ordens de compra imediatamente dos
PRODUTOS para a REPRESENTADA, no
endereço constante no presente contrato. A
REPRESENTADA terá o direito de aceitar,
rejeitar, cancelar ou modificar qualquer pedido ou
ordem de compra em tudo ou em parte. O
REPRESENTANTE não poderá modificar
qualquer ordem de compra depois de aceita pela
REPRESENTADA.
Respeitar as políticas de vendas da
REPRESENTADA, transmitindo as mesmas aos
clientes.
Promover as vendas diligentemente e estimular o
interesse pelos PRODUTOS.
Observar o mercado dentro do TERRITÓRIO e
enviar para a REPRESENTADA relatórios
(mensais, bimensais ou outro período) por escrito
relacionando o mercado, a situação financeira dos
clientes, as vendas, os preços, a competição e
qualquer mudança ou modificação de interesse.
Informar à REPRESENTADA dados do negócio,
financeiro e econômico relacionado com o
mercado dos PRODUTOS.
Cooperar com a REPRESENTADA no
procedimento de cobrança.
Cumprir as leis trabalhistas e previdenciárias dos
trabalhadores de sua responsabilidade, assim
como as obrigações fiscais e impostos, despesas
relacionados com a atividade, isentando a
REPRESENTADA. de todo o tipo de
responsabilidade.
Relacionar os custos das despesas relativas à
publicidade, propaganda e outras promoções com
relação aos PRODUTOS. A REPRESENTADA
poderá arcar com estas despesas ou compartilhar.
Neste caso O REPRESENTANTE será
comunicado com antecedência.
Comunicar imediatamente à REPRESENTADA
as reclamações feitas pelos clientes.
Promover apoio técnico aos clientes, observando
rigorosamente as recomendações da
REPRESENTADA relativas às normas de
segurança e utilização dos PRODUTOS.
QUARTA
O REPRESENTANTE fomentará as vendas do
PRODUTO com as pessoas e elementos físicos e
pecuniários próprios suficientes para cumprir
com as obrigações e será responsável pelos custos
condizioni di vendita ed altre condizioni
determinate dalla RAPPRESENTATA.
Inviare gli ordini di acquisto dei PRODOTTI alla
RAPPRESENTATA, all‟indirizzo indicato nel
presente contratto. La RAPPRESENTATA avrà il
diritto di accettare, rifiutare, cancellare o
modificare qualunque ordine di acquisto in tutto o
in parte. Il RAPPRESENTANTE non potrà
modificare qualunque ordine di acquisto accettato
dalla RAPPRESENTANTE.
Rispettare le politiche di vendita della
RAPPRESENTATA, trasmettendo le stesse ai
clienti.
Promuovere la vendita diligentemente e stimolare
l‟interesse verso i PRODOTTI.
Osservare il limite del TERRITORIO e inviare
alla RAPPRESENTATA report periodici (
mensile, bimestrale o altro) per iscritto in
relazione al mercato, alla situazione finanziaria
dei clienti, vendite, prezzi, concorrenza e
qualsiasi cambiamento o modifica di interesse.
Informare la RAPPRESENTATA dei dati
finanziari ed economici relativi al mercato dei
PRODOTTI.
Cooperare con la RAPPRESENTATA nel
procedimento di recupero dei crediti.
Adempiere sotto la propria responsabilità alle
leggi del lavoro e previdenziali, così come alle
obbligazioni fiscali, alle spese relative
all‟esercizio dell‟attività, esentando la
RAPPRESENTATA da ogni tipo di
responsabilità in proposito.
Relazionare circa i costi e le spese relative alla
pubblicità e attività promozionale relativa ai
PRODOTTI. La RAPPRESENTATA potrà
assumere queste spese a suo carico o richiederne
la compartecipazione e, in questo caso, l‟accordo
con il RAPPRESENTANTE sarà assunto in via
preventiva. Comunicare immediatamente alla
RAPPRESENTATA i reclami effettuati dai
clienti. Promuovere l‟appoggio tecnico ai clienti,
osservando rigorosamente le raccomandazioni
della RAPPRESENTATA relative alle norme di
sicurezza e utilizzazione dei PRODOTTI.
QUARTO
Il RAPPRESENTANTE promuoverà la vendita
dei PRODOTTI con propria organizzazione di
mezzi e persone sufficienti ad adempiere alle
198
e despesas relacionadas com a execução das
obrigações assumidas neste contrato.
QUINTA
O presente contrato não transforma O
REPRESENTANTE em empregado, sócio ou
mandatário legal da REPRESENTADA e não
está autorizado a aceitar as ordens de compra,
levar a cabo concessões, assumir obrigação ou
responsabilidade alguma, expressa ou implícita,
ou gerar dívidas ou contratações de qualquer
natureza em nome da REPRESENTADA que é a
única responsável para estabelecer preços para os
PRODUTOS e celebrar contratos com os clientes
no TERRITÓRIO. O REPRESENTANTE poderá
fazer recomendações à REPRESENTADA de
acordo com o mercado.
SEXTA
Com relação aos PRODUTOS incluídos no
Anexo I, as partes estabelecem de comum acordo
um "Plano de Marketing” com as atividades
específicas que o REPRESENTANTE deverá
cumprir, as ações críticas para alcançar os
objetivos e os volumes de venda durante o ano de
____. O "Plano de Marketing está transcrito no
Anexo II e faz parte integrante do presente
contrato.
SÉTIMA
A REPRESENTADA pagará ao
REPRESENTANTE uma comissão de acordo
com o estabelecido no Anexo I, para todas as
ordens de compra enviadas pelo e aceitas. Todas
as comissões estabelecidas no presente contrato
serão pagas ao REPRESENTANTE somente
quando a REPRESENTADA receber de seus
clientes o pagamento das respectivas vendas.
As comissões poderão ser revisadas e
modificadas a qualquer tempo pela
REPRESENTADA e serão efetivadas após 30
dias, contados a partir da notificação para o
REPRESENTANTE.
OITAVA
A REPRESENTADA poderá excluir um ou mais
produtos do Anexo I, notificando o
REPRESENTANTE por escrito com sessenta
(60) dias de antecedência. Estas modificações
obbligazioni di cui al presente contratto e sarà
responsabile dei relativi costi e spese.
QUINTO
Il presente contratto non trasforma il
RAPPRESENTANTE in impiegato, socio o
mandatario legale della RAPPRESENTATA. Il
RAPPRESENTANTE non è autorizzato ad
accettare ordini di acquisto, fare concessioni,
assumere obbligazioni o responsabilità alcuna,
espressa o implicita, assumere debiti o
obbligazioni contrattuali di qualunque tipo in
nome della RAPPRESENTATA, che rimane
l‟unica responsabile per la determinazione dei
prezzi relativi ai PRODOTTI e stipulare contratti
con i clienti nel TERRITORIO.
Il RAPPRESENTANTE potrà effettuare
raccomandazioni alla RAPPRESENTATA
relative al mercato.
SESTO
In relazione ai PRODOTTI inclusi nell‟Allegato
1, le parti determina di comune accordo un “Piano
di Marketing”, comprensivo delle attività
specifiche che il RAPPRESENTANTE deve
effettuare, le azioni critiche individuate per
raggiungere gli obiettivi e i volumi di vendita
relativi agli anni ____. Il Piano di Marketing è
trascritto nell‟Allegato 2 e fa parte integrante di
questo contratto.
SETTIMO
La RAPPRESENTATA pagherà al
RAPPRESENTANTE una commissione secondo
quanto stabilito nell‟Allegato 1, relativa a tutti gli
ordini di acquisto accettati dalla
RAPPRESENTATA. Tutte le commissioni
stabilite ai sensi di questo contratto saranno
pagate al RAPPRESENTANTE solamente
quando la RAPPRESENTATA riceverà il
pagamento da parte dei clienti.
La commissione potrà essere rivista o modificata
in qualunque momento dalla RAPPRESENTATA
nel qual caso la nuova commissione sarà effettiva
decorsi 30 giorni dalla comunicazione al
RAPPRESENTANTE.
OTTAVO
La RAPPRESENTATA potrà escludere uno o più
PODOTTI dall‟Allegato 1, mediante
comunicazione scritta al RAPPRESENTANTE
199
serão obrigatórias para o REPRESENTANTE e o
presente contrato modificado estará em plena
vigência, salvo se o REPRESENTANTE notificar
com 30 (trinta) dias de antecedência a decisão de
rescindi-lo.
NONA
O REPRESENTANTE se privará por escrito de
registrar ou usar qualquer marca ou nome da
REPRESENTADA relativas aos PRODUTOS.
DÉCIMA
O presente contrato em validade de (__) anos
contados de__ de__ de__, prorrogável
automaticamente por mais um ano. Caso uma das
partes não tenha interesse em prorrogar o contrato
deverá notificar a outra parte com antecedência
de (60) dias.
Transcorridos os dois primeiros anos do presente
contrato, o mesmo poderá ser rescindido a
qualquer tempo, sem invocar causa alguma, por
meio de notificação com 30 (trinta) dias de
antecedência.
Não obstante o acima mencionado, qualquer uma
das partes poderá rescindir o presente contrato, a
qualquer tempo, notificando convincentemente,
nos seguintes casos:
a) Na convocação dos credores em virtude de
falência.
b) Infringir qualquer cláusula contratual.
DÉCIMA PRIMERA
Toda a venda dos PRODUTOS que forem
efetivadas diretamente no TERRITÓRIO pela
REPRESENTADA, não será objeto de comissão
para o REPRESENTANTE.
DÉCIMA SEGUNDA
A REPRESENTADA. não será responsável pelos
resultados que surgirem do uso dos PRODUTOS
em combinação com outros materiais. O
REPRESENTANTE não está autorizado a
conceder qualquer garantia expressa ou implícita
por escrito referente à aplicação dos resultados
que serão obtidos com os PRODUTOS, salvo
prévia e expressa autorização da
REPRESENTADA que analisará cada caso em
particular.
DÉCIMA TERCEIRA
con 60 giorni di preavviso. La modificazione dei
PRODOTTI sarà obbligatoria per il
RAPPRESENTANTE e il presente contratto
così modificato sarà pienamente valido ed
efficace, salvo che il RAPPRESENTANTE
decida di recedere e, in tal caso con
comunicazione scritta da inviarsi con trenta giorni
di preavviso.
NONO
Il RAPPRESENTANTE eviterà di registrare o
utilizzare qualunque marchio o denominazione
della RAPPRESENTATA, relativamente ai
PRODOTTI.
DECIMO
Il presente contratto decorre da ____e avrà
termine in __ anni prorogabili automaticamente
per un anno ulteriore, qualora una delle parti non
comunichi all‟altra la sua intenzione di non
prorogarlo, con un termine di 60 giorni di
preavviso dalla scadenza.
Decorsi i primi due anni di contratto, ciascuna
parte potrà recedere in qualsiasi momento, senza
invocare causa alcuna, a mezzo di comunicazione
scritta con 30 giorni di preavviso.
Ciascuna parte potrà inoltre recedere dal contratto
in qualunque momento, a mezzo di
comunicazione scritta motivata, nei seguenti casi:
a) fallimento
b) inadempimento a qualunque clausola di questo
contratto.
UNDICESIMO
Tutte le vendite dei PRODOTTI che saranno
effettuate nel TERRIOTRIO direttamente dalla
RAPPRESENTATA non daranno titolo al
RAPPRESENTANTE di pretendere alcuna
commissione.
DODICESIMO
La RAPPRESENTATA non sarà responsabile
delle conseguenze derivanti dall‟utilizzo dei
PRODOTTI in combinazione con altri materiali.
Il RAPPRESENTANTE non è autorizzato a
concedere alcuna garanzia espressa o implicita
relativa ai risultati che saranno ottenuti con I
PRODOTTI, salvo espressa autorizzazione della
RAPPRESENTATA che analizzerà caso per caso.
200
No caso de suspensão ou descontinuidade da
produção dos PRODUTOS, o presente contrato
será rescindido de pleno direito, imediatamente
depois da comunicação dada pela
REPRESENTADA, sem ensejar qualquer
indenização ou obrigação para as partes.
DECIMA QUARTA
Na eventualidade do presente contrato ser
rescindido por qualquer uma das partes ou com o
término do mesmo, o REPRESENTANTE deverá
devolver para a REPRESENTADA os manuais
técnicos, rótulos e qualquer outro material que
possa ter sido enviado ao REPRESENTANTE .
DÉCIMA QUINTA
O contrato presente não poderá ser cedido,
transferido total ou parcialmente sem a prévia
aceitação das partes.
DÉCIMA SÉXTA
O presente contrato substitui e cancela qualquer
contrato, tratativa ou acordo previamente
existente, verbal ou escrito, entre
REPRESENTADA e o REPRESENTANTE.
DÉCIMA SÉTIMA
A tolerância para infrações de qualquer cláusula
ou previsão contratual não será considerada
precedente ou novação contratual.
DÉCIMA OITAVA
Fica eleito o Foro da Comarca de ________
para dirimir eventuais dúvidas oriundas do
presente contrato, com exclusão de qualquer
outro por mais privilegiado que seja.
E tendo assim justo e acordado as partes assinam
o presente instrumento em __ (_________) vias
de igual forma e teor na presença de duas
testemunhas que a tudo assistiram e
presenciaram.
REPRESENTADA
________
REPRESENTANTE
________
TESTEMUNHAS:
________
________
TREDICESIMO
In caso di sospensione o discontinuità nella
produzione dei PRODOTTI, il presente contratto
si intenderà risolto di diritto, immediatamente a
seguito della comunicazione della
RAPPRESENTATA, senza che da ciò derivi
alcun indennizzo o altra obbligazione per le parti.
QUATTORDICESIMO
Nel caso in cui il presente contratto per qualsiasi
motivo da una parte o al termine del medesimo, il
RAPPRESENTANTE dovrà restituire alla
RAPPRESENTATA tutto il materiale tecnico,
etichette e qualunque altro materiale relativo ai
PRODOTTI.
QUINDICESIMO
Il contratto non potrà essere ceduto, trasferito
totalmente o parzialmente senza preventiva
accettazione delle parti.
SEDICESIMO
Il presente contratto sostituisce e cancella
qualunque accordo o trattativa precedenti, verbali
o scritte, intercorse tra RAPPRESENTATA e
RAPPRESENTANTE.
DICIASSETTESIMO
La tolleranza di infrazioni di qualunque clausola o
previsione contrattuale non sarà considerata un
precedente o novazione contrattuale.
DICIOTTESIMO
Viene eletto il Foro di ____________ per
dirimere eventuali controversie originate dal
presente contratto, con esclusione di qualsiasi
altro foro.
Essendo giusto e concordato, le parti
sottoscrivono il presente contratto in ______
copie di uguale forma in presenza di due
testimoni che hanno assistito alla lettura e che
pure sottoscrivono.
RAPPRESENTATA
________
RAPPRESENTANTE
________
TESTIMONI:
________
________
201
10.5. INSTRUMENTO PARTICULAR DE CONSTITUIÇÃO DE
SOCIEDADE LIMITADA / ATTO PRIVATO DI COSTITUZIONE
DI SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ LIMITATA
Instrumento particular de constituição de
sociedade limitada
Pelo presente instrumento particular e melhor
forma de direito, os abaixo assinados:
______________nome e completa qualificação;
______________nome e completa qualificação;
______________nome e completa qualificação;
tem entre si justa, acertada e contratada a
constituição de uma sociedade empresária
limitada, que se regerá pelas seguintes cláusulas e
condições:
CLÁUSULA 1ª. DENOMINAÇÃO E SEDE.
A sociedade gira sob o nome empresarial
de_______, sendo regida de conformidade com a
Lei nº 10.406/02 e supletivamente pela Lei nº
6.404/76, e seu uso será obrigatório em todas as
operações sociais da sociedade e tem sua sede em
Vinhedo, Estado de _______, na _______,
CEP_______ podendo abrir outras filiais ou
sucursais em todo o território nacional,
obedecendo às disposições legais vigentes.
CLÁUSULA 2ª. OBJETIVO SOCIAL.
O objeto social consiste na compra, venda,
comércio, importação e exportação de material
rodante (esteiras) e peças para tratores,
participação em outras sociedades, simples ou
comerciais como quotista e ou acionista.
CLÁUSULA 3ª. DURAÇÃO.
A duração da sociedade será por prazo
indeterminado, extinguindo-se por vontade
unânime dos sócios nos casos previstos em lei,
com início em _______ de _______
CLÁUSULA 4ª. CAPITAL SOCIAL.
O Capital Social, que será integralizado pelos
sócios dentro do prazo de .........................., é de
R$ _______ (_______), dividido em _______
Atto privato di costituzione di società a
responsabilità limitata
Sulla base del presente atto privato e secondo la
miglior forma di diritto, i firmatari di cui sotto:
_______, società di diritto e nazionalità italiana,
con sede in _______, iscritta nel registro delle
imprese di _______ con codice fiscale _______,
nella persona del suo amministratore, _______,
nato il _______, titolare di codice fiscale
_______, domiciliato in _______, in accordo con
l‟Atto del Consiglio di Amministrazione del
_______.
_______, titolare di carta d‟identità _______,
titolare di CPF/MF (codice fiscale) numero
_______, residente e domiciliato nella città di
_______;
si accordano tra loro secondo forma giusta e
corretta per la costituzione di una società a
responsabilità limitata, che sarà retta dalle
clausole e condizioni seguenti:
CLAUSOLA 1ª. DENOMINAZIONE E SEDE.
La società opera con la denominazione
imprenditoriale di _______, in conformità alla
Legge nº 10.406/02 ed in via suppletiva in
accordo alla Legge nº 6.404/76, ed il suo utilizzo
sarà obbligatorio in tutte le operazioni societarie
della società e la sua sede si trova in _______e
potrà aprire altre filiali o succursali in tutto il
territorio nazionale, nel rispetto delle disposizioni
delle leggi vigenti.
CLAUSOLA 2ª. OGGETTO SOCIETARIO.
L‟oggetto societario consiste nell‟acquisto,
vendita, commercio, importazione ed
esportazione di _______, partecipazione in altre
società, semplici o commerciali come titolare di
quote e/o azionista.
CLAUSOLA 3ª. DURATA.
La società avrà durata a tempo indeterminato con
inizio a _______, e si scioglierà per volere
unanime dei soci nei casi previsti dalla legge.
CLAUSOLA 4ª. CAPITALE SOCIALE.
202
(_______) quotas no valor unitário de R$
_______ (_______ real), que assim estão
distribuídas entre os sócios:
_______–_____quotas :R$ _______= R$
_______ _______–_____quotas :R$ _______=
R$ _______ Totais ____ quotas R$ ___ (__ reais)
§ único - A responsabilidade de cada sócio é
restrita ao valor de suas quotas, mas todos
respondem solidariamente pela integralização do
Capital Social, conforme preceitua o art. 1.052 do
Código Civil Brasileiro, Lei n. 10.406/02.
CLÁUSULA 5ª. REPRESENTAÇÃO e
ADMINISTRAÇÃO.
A administração da sociedade será exercida
individualmente pelo sócio _______, autorizado o
uso do nome empresarial e com poderes para
receber citações judiciais, vedado, no entanto, em
atividades estranhas ao interesse social, cabendo
ao mesmo uma remuneração a título de pro-
labore que lhe for deliberada em comum acordo
entre os sócios, sempre dentro dos limites da
legislação.
§ primeiro - A representação ativa e passiva da
sociedade, em juízo ou fora dele, bem como a
prática de quaisquer atos de gestão administrativa
competirá, isoladamente ao sócio administrador,
salvo os atos expressamente mencionados nos §§
seguintes;
§ segundo - Nos limites de suas atribuições e
poderes é lícito ao sócio administrador, constituir,
em nome da sociedade, mandatários ou
procuradores, especificando no instrumento os
atos que poderão praticar, os poderes de que estão
investidos e o prazo de duração do mandato.
§ terceiro - É vedado ao sócio administrador,
individual ou conjuntamente, prestar em favor de
terceiros, fianças, avais ou outras garantias em
nome da sociedade.
§ quarto - A sociedade poderá nomear
procuradores para a prática dos atos que forem
especificados nos respectivos instrumentos de
mandato, observado o disposto no caput desta
cláusula. Com exceção das procurações “ad
juditia”, as demais terão prazo de validade
determinado.
§ quinto - A prática dos atos abaixo indicados
dependerá da prévia e expressa autorização da
Il Capitale Sociale, che sarà versato dai soci entro
il _______, é di R$ _______ (_______reais),
suddiviso in _______ (_______) quote del valore
unitario di R$ _______ (_______reais), che sono
così distribuite tra i soci:
_______–_____quote : R$ _______= R$
_______
_______–_____quote : R$ _______= R$
_______
Totale ____ quote per un valore di R$ ___ (__
reais)
§ unico – La responsabilità di ognuno dei soci è
limitata al valore delle proprie quote, ma tutti
rispondono in maniera solidale del versamento
del Capitale Sociale, secondo quanto dispone
l‟art. 1.052 del Codice Civile Brasiliano, Legge n.
10.406/02.
CLAUSOLA 5ª. RAPPRESENTANZA E
AMMINISTRAZIONE.
L‟amministrazione della società sarà esercitata
singolarmente dal socio _______, denominato
_______, autorizzato all‟uso del nome
dell‟impresa e dotato dei poteri per ricevere
citazioni in giudizio, essendogli invece vietato
tale uso in attività estranee all‟interesse
societario, e spettando allo stesso una
remunerazione a titolo pro-labore che gli è stata
deliberata di comune accordo tra i soci, sempre
entro i limiti consentiti dalla legge.
§ primo – La rappresentanza attiva e passiva della
società, in giudizio o al di fuori dello stesso, come
anche la pratica di ognuno degli atti della gestione
amministrativa competerà individualmente al
socio amministratore, eccetto gli atti
espressamente menzionati ai §§ che seguono;
§ secondo – Entro i limiti delle proprie
attribuzioni e poteri é consentito al socio
amministratore, nominare, in nome della società,
mandatari o procuratori, specificando nel
documento gli atti che potranno praticare, i poteri
dei quali sono investiti ed il termine di durata del
mandato.
§ terzo – É fatto divieto al socio amministratore,
singolarmente o congiuntamente, di prestare a
favore di terzi cauzioni, avalli o altre forme di
garanzia a nome della società.
§ quarto – La società potrà nominare procuratori
per la pratica degli atti che fossero specificati nei
203
Assembléia dos Sócios. Adoção de qualquer ato
de administração extraordinária.
Entende-se como ato de administração
extraordinária aqueles que excedam a gestão
empresarial ordinária necessária para o normal
desempenho dos negócios, tais como, mas não
limitados aos seguintes: realização de
investimentos, celebração de contratos de
representação, contratação de financiamentos,
aquisição ou alienação de bens imóveis, renúncia
e créditos ou prorrogação do seu pagamento que
comprometam a Sociedade em um valor igual ou
superior a R$_______ (_______).
Vincular, onerar ou gravar, a qualquer título, bens
da Sociedade, caucionar, hipotecar ou dar em
garantia, a qualquer título, bens da Sociedade e
avalizar e afiançar, se a prática de tais atos não
estiver relacionada com a administração ordinária
da Sociedade.
Mudança da sede ou filiais ou abertura e
encerramento de filiais.
Alienar, a qualquer título, emprestar ou de
qualquer forma onerar ou gravar os ativos, parte
deles, bem como estabelecimento comercial ou
fundo de comércio.
Fusão, incorporação, cisão e, em geral, a
reorganização da Sociedade.
Requerer autofalência ou concordata.
§ sexto - Os sócios também poderão validamente
deliberar ou por meio de carta, fac-símile, telex
ou e-mail, devendo ficar arquivada na sede social
uma cópia desses documentos. Nesta hipótese,
também, deliberar-se-á por maioria de votos,
valendo cada quota de capital um voto.
CLÁUSULA 6ª. REUNIÕES E
DELIBERAÇÕES SOCIAIS.
As deliberações sociais serão tomadas em
reuniões de sócios, observando-se o quorum
mínimo exigido pelo art. 1.071 cc. art. 1.072 da
Lei nº 10.406/02, presidida e secretariada pelos
sócios presentes, que lavrarão uma ata de reunião
que será levada, posteriormente, a registro em
órgão competente, ficando a sociedade
dispensada da manutenção e lavratura do livro de
ata.
§ primeiro - A convocação para a reunião de
sócios se dará por escrito, com obtenção
rispettivi strumenti di mandato, osservando
quanto disposto all‟inizio di questa clausola. Con
l‟eccezione delle procure “ad juditia”, tutte le
altre avranno termine di validità determinato.
§ quinto – Il ___ sarà responsabile della Gestione
giornaliera delle operazioni e degli affari
dell‟impresa. Tutte le decisioni straordinarie in
relazione all‟attività e all‟impresa devono essere
prese e realizzate dietro previa autorizzazione e
approvazione da parte degli azionisti in sede di
riunione (l‟autorizzazione e approvazione degli
azionisti é fornita via e-mail o fax). Ai fini di
dirimere qualsiasi dubbio, e lasciando da parte le
questioni legali straordinarie, sono considerate
come straordinarie le seguenti questioni: ogni
modifica all‟accordo e agli Statuti Societari; ogni
modifica alla struttura del capitale dell‟Impresa
(incluso, senza limitazione, ogni aumento o
diminuzione del capitale sociale dell‟Impresa)
salvo disposizione contraria nel presente
Accordo; approvazione annuale del piano di
affari, incluso Bilancio Annuale o Piano degli
Investimenti; nomina o dimissione di ogni
dipendente senior, incluso qualunque accordo per
remunerazione e benefit ai dipendenti senior;
tutti gli impegni di valore superiore a R$ ___
(__reais) salvo se tali impegni (i) sono obbligatori
per legge (stipendi, contributi sociali, imposte,
altri); (ii) sono assunti dietro previa approvazione
da parte dell‟assemblea degli azionisti (locazioni,
fornitori di energia ed altri); (iii) si riferiscono
all‟importazione di prodotti di __ (pagamento di
prodotti, diritti, imposte, trasporti, altri); le
decisioni su ogni investimento, acquisto o vendita
di immobili, a meno che tali attività siano
conseguenza del piano di affari approvato
dall‟Assemblea in forma preventiva; locazioni,
ipoteche, pignoramenti di attività dell‟Impresa;
qualunque prestito di terzi, salvo nel corso degli
affari ordinari dell‟Impresa;
fusione con altre entità economiche, divisione o
trasformazione dell‟Impresa; qualunque prestito
da parte di azionisti o dirigenti dell‟Impresa;
qualunque prestito dell‟Impresa a terzi (inclusi gli
azionisti e / o dirigenti); l‟apertura di nuovi locali
o uffici di filiali, acquisizioni o vendite,
liquidazione o spostamento di sedi o filiali;
distribuzione di utili; liquidazione e chiusura
204
individual de ciência, dispensando-se as
formalidades da publicação do anúncio.
§ segundo - Fica dispensada a reunião dos sócios
quando estes decidirem por escrito sobre as
matérias objeto de deliberação, nos termos do § 3º
do art. 1.072 da Lei n. 10.406/02.
§ terceiro - A reunião dos sócios ocorrerá nos
termos previstos em lei, ordinariamente, nos
quatro primeiros meses depois de findo o
exercício social, de acordo com o art. 1.078 da
Lei 10.406/02 e extraordinariamente sempre que
os interesses sociais exigirem o pronunciamento
dos sócios.
§ quarto - Os sócios deliberarão em reunião
ordinária ou extraordinária, ou por meio de carta,
fax-símile, telex, ou e-mail, devendo ficar
arquivada na sede social uma cópia desses
documentos, ou ainda poderá ser representado por
procurador, devidamente constituído para esse
fim específico.
§ quinto - Cada quota dá direito a um voto nas
deliberações sociais.
§ sexto - As deliberações sociais serão sempre
aprovadas pelos sócios que em conjunto forem
detentores de quotas representativas de no
mínimo 51% (cinqüenta e um inteiros) por cento
do capital social.
CLÁUSULA 7ª. RESULTADO e sua
DISTRIBUIÇÃO.
O exercício social coincidirá com o ano civil,
encerrando em 31 de dezembro e, ao término de
cada exercício, os administradores prestarão
contas justificadas de sua administração,
elaborando as demonstrações financeiras exigidas
legalmente.
§ único - A sociedade deliberará em reunião dos
sócios, devidamente convocada, a respeito da
distribuição dos resultados, desproporcional aos
percentuais de participação do quadro societário,
segundo autoriza o artigo 1.007 da Lei nº
10.406/02.
§ segundo - Fica a sociedade autorizada a
distribuir antecipadamente lucros do exercício,
com base em levantamento de balanço
intermediário, observada a reposição de lucros
quando a distribuição afetar o capital social,
conforme estabelece o art. 1.059 da Lei
dell‟Impresa.
CLAUSOLA 6ª. ASSEMBLEE E DELIBERE
SOCIETARIE.
Le delibere societarie saranno assunte in sede di
assemblea dei soci, rispettando il quorum minimo
richiesto dall‟art. 1.071 cc. art. 1.072 della Legge
n. 10.406/02, con presidente e segretario scelti tra
i soci presenti, che redigeranno un verbale
d‟assemblea che in seguito potrà essere registrato
presso un organo competente, essendo così la
società dispensata da manutenzione e redazione
del registro degli atti.
§ primo – La convocazione per l‟assemblea dei
soci dovrà avvenire in forma scritta, con
conferma di presa conoscenza, senza le formalità
della pubblicazione dell‟annuncio.
§ secondo – L‟assemblea dei soci è dispensata
quando gli stessi decidono per iscritto sulle
materie oggetto di delibera, ai termini del § 3º
dell‟art. 1.072 della Legge 10.406/02.
§ terzo – L‟assemblea dei soci avverrà nei termini
previsti dalla legge, in forma ordinaria, entro i
primi quattro mesi dalla fine dell‟esercizio
societario, in accordo con l‟art. 1.078 della Legge
n. 10.406/02 ed in forma straordinaria sempre che
gli interessi societari esigano il pronunciamento
dei soci.
§ quarto – I soci delibereranno in assemblea
ordinaria o straordinaria, o a mezzo lettera, fax,
telex, o e-mail, una copia di tali documenti
dovendo restare archiviata presso la sede
societaria, oppure potranno essere rappresentati
da un procuratore, debitamente nominato per tale
specifico fine.
§ quinto – Cadauna delle quote dà diritto ad un
voto nelle delibere societarie.
§ sesto – Le delibere societarie saranno sempre
approvate dai soci che congiuntamente detengano
quote rappresentative come minimo del 51%
(cinquantuno) % del capitale sociale.
CLAUSOLA 7ª. RISULTATO e sua
DISTRIBUZIONE.
L‟esercizio societario coinciderà con l‟anno
civile, terminando il 31 dicembre e, alla fine di
ogni esercizio, gli amministratori produrranno i
conti dettagliati della loro amministrazione,
elaborando le dimostrazioni finanziarie richieste
per legge.
205
10.406/02.
CLÁUSULA 8ª. RETIRADA DE SÓCIOS.
Os haveres do sócio que quiser retirar-se da
Sociedade serão apurados e pagos nos termos do
§ primeiro da cláusula 9a. abaixo. Os sócios
remanescentes poderão, nos termos do parágrafo
segundo da referida cláusula 9ª, abaixo, adquirir
as quotas do sócio retirante.
§ único - O sócio que desejar retirar-se da
sociedade deverá comunicar os demais por
intermédio de carta registrada, com antecedência
de 30 (trinta) dias, a sua intenção de não mais
continuar na sociedade.
CLÁUSULA 9ª. FALENCIA. CONCORDATA.
INSOLVÊNCIA ou EXTINÇÃO de SÓCIOS.
A falência, concordata, insolvência, extinção ou
morte de qualquer um dos sócios quotistas não
causará a dissolução da Sociedade, que
continuará a existir com os sócios remanescentes,
os quais poderão admitir na Sociedade outro
quotista, no prazo de 1 (um) ano.
§ primeiro - Nos casos previstos nesta cláusula,
os haveres do sócio falido, concordatário,
insolvente, extinto ou falecido serão apurados
com base em balanço especialmente levantado na
data em que ocorrer o evento e pagos a quem de
direito em 12 (doze) parcelas iguais, mensais e
consecutivas, atualizadas monetariamente pelo
IGPM/FGV, ou outro índice que vier a substituí-
lo, e acrescidas de juros de 12 (doze por cento) ao
ano, vencendo-se a primeira 30 (trinta) dias após
o encerramento do balanço de que trata este
parágrafo, o qual deverá estar concluído até o 30º
(trigésimo) dia seguinte ao do evento que
determinou o seu levantamento.
§ segundo - Fica assegurado, todavia, aos sócios
remanescentes, o direito de adquirir, pelo valor
previsto no parágrafo anterior, e nas mesmas
condições ali previstas, deste que manifestem tal
intenção no prazo de 15 (quinze) dias, contados
do encerramento do balanço de que trata o
parágrafo anterior, as quotas do sócio falido,
concordatário, insolvente, extinto ou falecido.
CLÁUSULA 10ª. DISSOLUÇÃO e
LIQUIDAÇÃO DA SOCIEDADE.
§ unico – La società delibererà in assemblea dei
soci, debitamente convocata, a riguardo della
distribuzione del risultato, in forma proporzionale
alle percentuali di partecipazione del quadro
societario, secondo quanto permette l‟art. 1.007
della Legge n. 10.406/02.
§ secondo – La società è autorizzata a distribuire
anticipatamente gli utili di esercizio, sulla base
dei dati forniti dal bilancio di metà esercizio, in
osservanza della rimessa degli utili quando tale
distribuzione dovesse riguardare il capitale
sociale, conforme a quanto stabilito dall‟ art.
1.059 della Legge n. 10.406/02.
CLAUSOLA 8ª. RITIRO DI SOCI.
Gli averi del socio che volesse ritirarsi dalla
Società saranno appurati e pagati ai termini del §
primo della clausola 9a. di cui sotto. I soci
rimanenti potranno, ai termini del paragrafo
secondo della clausola citata 9ª, di cui sotto,
acquisire le quote del socio che si ritira.
§ unico – Il socio che desiderasse ritirarsi dalla
società dovrà comunicare a tutti gli altri a mezzo
lettera raccomandata, con antecedenza di 30
(trenta) giorni, la sua intenzione di non voler più
continuare nella società.
CLAUSOLA 9ª. FALLIMENTO.
CONCORDATO. INSOLVENZA o
ESTINZIONE di SOCI.
Il fallimento, concordato, insolvenza, estinzione o
decesso di ognuno dei soci possessori di quote
non causerà lo scioglimento della Società, che
continuerà ad esistere con i soci rimanenti, i quali
potranno ammettere nella Società un altro socio,
entro il termine di 1 (un) anno.
§ primo – Nei casi previsti in questa clausola, gli
averi del socio fallito, sottoposto a concordato,
insolvente, estinto o defunto saranno verificati
sulla base di un bilancio redatto per il caso
specifico alla data dell‟evento in oggetto e pagati
a coloro che ne detengano i diritti in 12 (dodici)
rate uguali, mensili e consecutive, con
adeguamento monetario secondo indice
IGPM/FGV, o altro indice che dovesse sostituirlo,
ed aumentate degli interessi del 12% (dodici
percento) annuo, con la prima rata che scade 30
(trenta) giorni dopo la chiusura del bilancio di cui
tratta questo paragrafo, il quale dovrà essere
concluso entro il 30º (trentesimo) giorno dopo
206
A sociedade será dissolvida apenas por
deliberações dos sócios-quotistas para este fim
convocados, respeitando o quorum deliberativo
previsto no art. 1.07l cc a Lei nº 10.476/02.
§ único - Em caso de liquidação, observar-se-á a
legislação aplicável em vigor. A sociedade poderá
ser dissolvida nas hipóteses previstas em lei ou
mediante a deliberação dos sócios que
representem, no mínimo 51% (cinqüenta e um
inteiros por cento) do capital social.
CLÁUSULA 11ª . EXERCICIO SOCIAL.
O exercício social encerrar-se-á no dia 31 (trinta e
um) de dezembro de cada ano, ocasião em que
será levantado um balanço, cujo resultado, em
sendo positivo, ficará à disposição dos sócios que
deliberarão sobre a sua distribuição ou sua
manutenção em reserva.
CLÁUSULA 12ª. DISPOSIÇÕES GERAIS.
O presente instrumento é celebrado em caráter
irrevogável e irretratável, vedado o direito de
arrependimento, obrigando as partes, seus
herdeiros e sucessores a qualquer título.
§ único - No caso de dissolução da sociedade, os
sócios designarão o (s) liquidante (s), fixando-lhe
(s) os poderes e a representação.
CLÁUSULA 13ª. CASOS OMISSOS.
De conformidade com o que dispõe o art. 1.053, §
único, do Código Civil Brasileiro, Lei nº
10.406/02, observa-se que na omissão aplicam-se
a este contrato, as disposições contidas na lei das
sociedades anônimas, supletivamente.
CLÁUSULA 14ª. FORO.
Para eventual propositura de qualquer ação ou
procedimento entre sócios ou deles contra a
sociedade, fundada em sua existência,
administração ou neste instrumento, fica eleito o
foro da Comarca de _______, Estado de _______,
com renúncia expressa de qualquer outro foro,
por mais especial ou privilegiado que seja, ainda
que venha a ocorrer mudança de domicílio de
qualquer dos quotistas.
DECLARAÇÃO DE DESIMPEDIMENTO.
O sócio administrador declara sob as penas da lei
l‟evento che ha determinato la sua redazione.
§ secondo – Resta garantito, comunque, ai
rimanenti soci, il diritto di acquisire, al valore
previsto nel paragrafo precedente, e alle stesse
condizioni ivi previste, sempre che manifestino
tale intenzione entro il termine di 15 (quindici)
giorni, a partire dalla chiusura del bilancio di cui
tratta il paragrafo antecedente, le quote del socio
fallito, sottoposto a concordato, insolvente,
estinto o deceduto.
CLAUSOLA 10ª. SCIOGLIMENTO E
LIQIDAZIONE DELLA SOCIETÀ.
La società sarà sciolta solo per delibera dei soci
titolari di quote convocati a tale fine, rispettando
il quorum di delibera previsto all‟art. 1.07l cc e
Legge n. 10.476/02.
§ unico – In caso di liquidazione, sarà seguita la
legislazione applicabile in vigore. La società
potrà essere sciolta per le ipotesi previste dalla
legge o mediante delibera dei soci che
rappresentino un minimo del 51% (cinquantuno
percento) del capitale sociale.
CLAUSOLA 11ª . ESERCIZIO SOCIETARIO.
L‟esercizio societario si chiude il giorno 31
(trentuno) dicembre di ogni anno, in occasione
del quale sarà redatto un bilancio, il cui risultato,
qualora positivo, resterà a disposizione dei soci
che delibereranno a riguardo della sua
distribuzione o della sua destinazione a riserva.
CLAUSOLA 12ª. DISPOSIZIONI GENERALI.
Il presente atto è celebrato a carattere irrevocabile
e non ritrattabile, essendo vietato il diritto di
ravvedimento, obbligando le parti, i propri eredi e
successori a qualunque titolo.
§ unico – Nel caso di scioglimento della società, i
soci nomineranno il(i) liquidatore(i),
attribuendogli i poteri e la rappresentanza.
CLAUSOLA 13ª. CASI OMESSI.
In conformità con quanto disposto dall‟art. 1.053,
§ unico, del Codice Civile Brasiliano, Legge n.
10.406/02, si osserva che in caso di omissione si
applicano a questo contratto le disposizioni
contenute nella legge delle società anonime, in
forma suppletiva.
CLAUSOLA 14ª. FORO COMPETENTE.
Per l‟eventuale proposizione di qualunque azione
o procedimento tra i soci o di questi ultimi contro
la Società, riguardante la sua esistenza,
207
que não está impedido de exercer a administração
da sociedade, por lei especial, ou em virtude de
condenação criminal, nos termos do artigo 1.011,
§ 1º da Lei n. 10.406/02 ou por se encontrar sob
os efeitos dele, a pena que vede, ainda que
temporariamente, o acesso a cargos públicos; ou
por crime falimentar, de prevaricação, peita ou
suborno, concussão, peculato, ou contra a
economia popular, contra o sistema financeiro
nacional, contra normas de defesa da
concorrência, contra as relações de consumo, fé
pública, ou a propriedade.
E por estarem assim justos e contratados, os
sócios assinam o presente contrato, em três vias
de igual teor ou forma, para um só e único efeito,
obrigando-se por si, seus herdeiros e sucessores a
qualquer título, a bem e fielmente cumprirem o
que aqui contrataram, juntamente com as
testemunhas instrumentarias abaixo firmadas,
destinado a registro e arquivamento na Junta
Comercial de _______e Oficial de Registros de
Imóveis da Comarca de _______.
data, _______
______________________________
______________________________
TESTEMUNHAS
______________________________
______________________________
amministrazione o questo atto, viene eletto il foro
della Circoscrizione Giudiziale di _______, con
espressa rinuncia a qualunque altro foro, per
speciale o illustre che esso sia, quand‟anche
qualunque socio titolare di quote dovesse
cambiare il proprio domicilio.
DICHIARAZIONE DI NON INTERDIZIONE.
Il socio amministratore dichiara, consapevole
delle pene stabilite dalla legge, di non essere in
stato di interdizione dall‟amministrazione di
società, secondo legge speciale, o a seguito di
condanna penale, ai termini dell‟art. 1.011, § 1º
della Legge n. 10.406/02 o perché si trova sotto
gli effetti degli stessi, o in stato di impedimento,
anche se temporaneo, ad accedere a cariche
pubbliche; o a causa di reati fallimentari, di
prevaricazione, corruzione, subornazione,
concussione, peculato, o contro l‟economia
popolare, contro il sistema finanziario nazionale,
contro norme di difesa della concorrenza, contro
norme di difesa dei consumatori, fede pubblica o
proprietà.
Ed avendo così trovato giusto accordo, i soci
sottoscrivono il presente contratto, in tre copie di
uguale tenore e forma, per un solo ed unico
effetto, obbligandosi per sé stessi, propri eredi e
successori a qualunque titolo, ad adempiere
fedelmente e nel modo migliore a ciò che è stato
qui stabilito, dinnanzi ai testimoni dell‟atto sotto
firmatari, destinato a registrazione ed
archiviazione presso la Giunta Commerciale di
_______ ed il Registro degli Immobili della
Circoscrizione Giudiziaria di _______.
data, _______
______________________________
______________________________
TESTIMONI
______________________________
______________________________
:
208
10.6. PROCURAÇÃO ESPECIAL / PROCURA SPECIALE
Procuração especial
Pelo presente instrumento particular, a empresa
___________, sociedade organizada de acordo
com as leis italianas, com sede em
______________ inscrita sob número
__________________, representada na forma de
seus estatutos sociais por seu Presidente
_________________, italiano, domiciliado em
____________________, portador de passaporte
número ____________ nomeia e constitui seu
procurador especial o _____________________,
residente brasileiro, casado, portador da cédula de
identidade _________________ e inscrito no
CPF/MF sob número ______________
domiciliado em ______________ (DOMICILIO
BRASILIANO), outorgando-lhe todos os poderes
para representar e operar em nome da outorgante
em todo território da República Federativa do
Brasil, representando-a perante quaisquer
instituições financeiras, órgãos, entidades,
agências ou autoridades federais, estaduais ou
municipais brasileiras, incluindo, entre outras, as
Juntas Comerciais de todos os Estados brasileiros,
a Secretaria da Receita Federal do Brasil, o Banco
Central do Brasil (BACEN), tudo mais o que for
necessário, para o fim de constituir uma
Sociedade Empresarial Limitada no Brasil,
representando a outorgante como sócia, requerer
o arquivamento de quaisquer atos societários e
registros necessários, inclusive de constituição,
perante a Junta Comercial do Estado de São
Paulo, requerer a inscrição no CNPJ (Cadastro
Nacional das Pessoas Jurídicas) junto a Secretaria
da Receita Federal do Brasil da outorgante e da
sociedade que será constituída, ou para nomear
outros procuradores para esse fim, com poderes
para resolver definitivamente qualquer questão ou
problema perante órgãos, entidades, agências ou
autoridades federais, estaduais ou municipais
brasileiras, podendo, em nome e por conta da
outorgante, ser parte processual e receber citações
judiciais e administrativas (art. 119, da Lei
Federal nº 6.404/1976), atribuindo-lhe a condição
Procura Speciale
Con il presente atto di scrittura privata la società
___________, società di nazionalità Italiana con
sede legale in ___________, iscritta al Registro
imprese di ___________al numero di codice
fiscale ________________, in persona di
______________, italiano, domiciliato in
___________ coniugato, titolare del passaporto
numero ___________ rilasciato
da____________con scadenza il ___________, a
ciò autorizzato in forza di delibera del Consiglio
di Amministrazione in data_______, nomina e
costituisce suo procuratore speciale il Sig.
___________, iscritto nel ______, titolare della
carta di identità ___________e iscritto nel
CPF/MF _________, domiciliato in ______,
attribuendogli tutti i poteri per rappresentare e
operare in nome e per conto della società
mandante in tutto il territorio della Repubblica
Federale del Brasile avanti qualsiasi istituzione
finanziaria, organismo, entità, agenzia o autorità
federale, statuale o municipale brasiliana, incluse,
tra le altre, le Juntas Comerciais di tutti gli Stati
brasiliani, la Secretaria da Receita Federal do
Brasil, il Banco Central do Brasil (BACEN), con
potere di compiere tutti gli atti necessari per il
fine di costituire una società a responsabilità
limitata di diritto brasiliano (Sociedade
Empresarial Limitada no Brasil), rappresentando
la società mandante come socia, richiedere
l‟iscrizione e la registrazione di qualsiasi atto
societario, inclusi i documenti di costituzione,
avanti la Junta Comercial dello Stato competente,
richiedere l‟iscrizione nel CNPJ (Cadastro
Nacional das Pessoas Jurídicas) e nella Secretaria
da Receita Federal do Brasil della società
mandante e della società che sarà costituita, con
potere inoltre di nominare altri procuratori ai fini
di cui sopra e con potere di risolvere
definitivamente ogni questione o problema avanti
organi, entità, agenzie o autorità federali, statali o
municipali brasiliane, potendo, in nome e per
conto della società mandante, essere parte
209
de administrador dos bens de titularidade da
outorgante no Brasil, tudo de acordo com o artigo
15, parágrafo 5o, III, da Instrução Normativa nº
200/2002 da Secretaria da Receita Federal do
Brasil, podendo praticar qualquer ato, mesmo que
não tenha sido especificado na presente, tudo para
o bom e fiel cumprimento do mandato.
Consequentemente, o procurador poderá
representar a outorgante perante terceiros e todos
os departamentos ou autoridades públicas,
federais, estaduais ou municipais, perante bancos,
incluindo o Banco do Brasil S.A e o Banco
Central do Brasil, Juntas Comerciais, Instituições
Financeiras, Secretaria da Receita Federal,
Ministério da Fazenda, perante todas as seções,
divisões e departamentos, praticando, enfim, todo
e qualquer ato necessário em nome da outorgante
para o cumprimento do mandato, podendo
substabelecer no todo ou em parte os poderes
outorgados.
data____________________________
processuale e ricevere citazioni giudiziali e
amministrative (art. 119, da Lei Federal nº
6.404/1976), amministrare i beni di proprietà
della società mandante in Brasile, il tutto in
accordo con l‟art. 15, parágrafo 5o, III, della
Instrução Normativa nº 200/2002 della Secretaria
da Receita Federal do Brasil, potendo altresì
effettuare qualunque atto, anche se non
specificato nel presente atto, tutto quanto
necessario ai fini del compimento del mandato.
Conseguentemente il procuratore potrà
rappresentare la società mandante avanti i terzi e
avanti tutti i dipartimenti e le autorità pubbliche,
federali, statali e municipali, avanti banche
incluso il Banco do Brasil S.A e il Banco Central
do Brasil, Camere di Commercio, Istituzioni
Finanziarie, la Secretaria da Receita Federal, il
Ministério da Fazenda, in ogni sezione, divisione
e dipartimento, attuando infine ogni e qualunque
atto necessario al compimento del mandato, con
potere di sub-delega per tutti o parte dei poteri
delegati.
data____________________________
210
10.7. TABELLA PER LA STIMA DEI COSTI DI IMPORTAZIONE
(sulla base di un dato prodotto)
TABELLA DI STIMA DEI COSTI DI IMPORTAZIONE
CLIENTE MARIO
ROSSI FOB
EUR
54.000,00
PRODOTTO PLATAFORM
A
TRASPORTO
INTL.
EUR
1.200,00
PROVENIENZA ITALIA 1 - 20' Dry 1
CLAS.FISCALE (NCM) 84271090
MODO MARITIMO QUANTITA’ 1
TASSA EURO 2,5200 PESO LORDO
KGS 1950
EURO
1- VALORE DELLA MERCE:
VALORE FOB 54.000,00
TRASPORTO INTERNAZIONALE 1.200,00
ASSICURAZIONE 0,1100% 60,72
SUBTOTALE CIF 55.260,72
2- IMPOSTA DI NAZIONALIZZAZIONE
IMPOSTA DI IMPORTAZIONE - EX TARIFÁRIO 14,00% 7.736,50
I.P.I. 0,00% -
PIS 1,65% 1.160,93
COFINS 7,60% 5.347,32
I.C.M.S. ALLO SBARCO 12,00% DIFERITO
SUBTOTALE 14.244,75
3- DESPESAS OPERACIONAIS
CAPO LAVORAZIONI 47,62
LIBERAZIONE B/L 79,37
DISIMBALLO 80,00
AFRMM 25% 308,73
OPERATORE CONTAINER -
RESPONSABILE PORTO 0,00% -
TRASPORTO PORTO / DEPOSITO DOGANALE 178,57
POSIZIONAMENTO CONTAINER 39,68
DEPOSITO DOGANALE periodo 10 giorni 0,2500% 138,15
SCARICO (Carico pallettizzato) 300,00
SPEDIZIONIERE 1 DI 261,90
TASSA SISCOMEX 1 NCM 15,87
DIFERENZIALE ASSICURAZIONE - IMPOSTE + 10%
UTILE ATTESO 30,00
TOTALE DEI COSTI 1.479,90
211
4- CREDITO IMPOSTE NAZIONALIZZAZIONE
PIS (1.160,93)
COFINS (5.347,32)
IPI N -
ICMS -
TALE DELLE IMPOSTE (6.508,25)
5- COSTO FINANZIARIO TX PRAZO
CAMBIO 1,80% -
CAMBIO 1,80% -
DI 1,80% -
SPESE 1,80% -
IOF 0,38% 269,74
COSTO LC 3,00% 1.657,82
TOTAL DOS ENCARGOS 1.927,57
5- FATTURA PER IL CLIENTE
VALORE DELLA MERCE
0,7675 86.520,76
ICMS 12,000% 10.382,49
PIS 1,650% 1.427,59
COFINS 7,600% 6.575,58
MARGINE 2,000% 1.730,42
86.520,76
IPI 0,000% -
VALORE TOTALE FATTURA DI VENDITA 86.520,76
TRASPORTO 681,66
ICMS SUL TRASPORTO (81,80)
PIS E COFINS SUL TRASPORTO (63,05)
TOTALE 87.057,57
TOTALE (R$) 219.385,06
212
Finito di stampare
nel mese di febbraio 2012
presso Nuovagrafica, Carpi
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carattere legale, fiscale o commerciale. I contenuti trattati nella presente guida sono di
carattere generale e improntati a fornire una conoscenza indicativa e non necessariamente
approfondita delle tematiche ivi affrontate. Lo Studio Legale Salardi e Confindustria Modena
declinano ogni responsabilità per eventuali errori ed omissioni.
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il diritto d‟autore.
Gennaio 2012
© Studio Legale Salardi
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