charme - estate 2015
Post on 26-Jul-2016
240 Views
Preview:
DESCRIPTION
TRANSCRIPT
L’arma di CalliopeCollezione
la penna ufficiale dell’Arma dei Carabinieri
www.
marle
npen
s.com
marle
n@ma
rlenp
ens.c
om
3
I
T
editorialeNapoli come Orlando, facciamo un po’ gli americaniNaples like Orlando, let’s do the Americans
Il turismo è uno dei pochissimi settori che ha continuato a so-
stenere l’economia in tempo di crisi. E’ questa, in sintesi, la
conclusione dell’indagine economica della Banca d’Italia pub-
blicata a giugno 2015. Insieme con le esportazioni dell’indu-
stria agro-alimentare, della moda e del comparto cantieristico
navale (non a caso tutte eccellenze del territorio), il turismo ha
infatti attenuato i colpi della recessione vissuta nel 2014, sot-
to i quali la Campania (prodotto interno lordo in decremento
dell’1,9 per cento) ha rischiato davvero di crollare.
Arrivi in aumento del 6,2 per cento; più turisti stranieri per un
4,4 per cento; introiti lordi dei soli siti culturali pari a 31,4 mi-
lioni di euro (+8,9%, crescita che dura da cinque anni) con
un incremento di visitatori dell’8,2%: sono questi i principa-
li numeri del settore registrati nel 2014. Secondo l’Istat, le
presenze turistiche in Campania sono state pari a 18,4 mi-
lioni di giornate l’anno (media periodo 2009-2013), con pre-
senze straniere in costante crescita, passate dal 38,9 al 45,8
per cento, e la cui spesa, secondo l’indagine campionaria di
Bankitalia, è aumentata del 7,8 per cento, soprattutto con-
centrata nella provincia di Napoli (+14,5).
Tutto questo si è raggiunto con quello che semplicemente ab-
biamo ereditato e in piena e perdurante crisi economica. Im-
maginate voi che cosa succederebbe se avessimo un po’ di pi-
glio e organizzazione americana e facessimo del turismo un
vero business. Napoli come Orlando in Florida, insomma. Con
la differenza che da noi le attrazioni vengono da storia, ma-
dre natura e tipicità produttive del territorio. Sono vere. Non
disegnate da Walt Disney.
Tourism is one of the few fields that sustains the economy
during this period of crisis. In summary, this is the conclusion
of a research on economy by the Bank of Italy published on
June 2015. Together with the exportations of food and wine,
of fashion, and of the naval shipbuilding compart (that con-
stitute the excellence of the territory), tourism has alleviated
the strokes of 2014 recession, under which Campania region
(GDP decreased of 1,9 %) has really risked to collapse.
There is the increase of the arrivals (+ 6,2 %); the increase of
foreign tourists (+ 4,4 %); the incomes of the cultural sites
amounts 31,4 millions of euros (+8,9 %, an increase that is
lasting since 5 years ago) with a raise of visitors (+ 8,2 %):
these are the main numbers of tourism registered in 2014. Ac-
cording to Istat, the tourists in Campania hade covered 18,4
millions of days in the period stretching from 2009 to 2013,
with the foreigners growing costantly, passed from 38,9 to
45,8 %; their expense, according to a research by Bankitalia,
has increased (+ 7,8 %), especially in Naples and its surround-
ings (+ 14,5 %).
We managed to do all this with something that we have simly
inherited and during a period of constant economic crisis. Just
imagine what will happen if we could only be organized like
the Americans, making tourism a real business. Naples like Or-
lando in Florida. With the difference that our attractions come
from history, mother nature, and the typical produce of the
territory. They are real, and not created by Walt Disney.
di Giorgio Gradogna
CHARME TUTTO IL BELLOANNO XI - NUMERO 2 - ESTATE 2015
Reg. Tribunale di Napoli n. 1/2007
(nuova serie)
Questa rivista è distribuita negli alberghia 4 e 5 stelle di Napoli, Capri,
Costiera Amalfitana, Costiera Sorrentina.
Direttore responsabile:
GIORGIO GRADOGNA
Società editrice:
Sisicom società cooperativa
Corso Vittorio Emanuele 74
80122 Napoli
ROC 17981
Direzione, redazione e pubblicità:
Corso Vittorio Emanuele 74
80122 Napoli
tel. +39.081.191.38.943 - 948
info@charmeitalia.it
segreteria@sisicom.it
Traduzioni:
Claudia Romagnuolo
Consulenza storico artistica:
Francesca Del Vecchio
Stampa:
Arti Grafiche Boccia - Salerno
Direzione editoriale:
Sergio Gradogna
Realizzazione in service e impaginazione:
Esacor Srl
Coordinamento:
Gabriele Scarpa
Progetto grafico:
Davide De Marco
Immagini:
Archivio Sisicom, Sergio Gradogna
In copertina:
L’isolotto di Nisida (ph. Sergio Gradogna)
Questa iniziativa è contro il “sistema” della camorra
4
sommarioEDITORIALE
Napoli come Orlando,
facciamo un po’ gli americani
di Giorgio Gradogna pag. 3
STORIE E LEGGENDE
Favole di scoglioMiti di roccia nel mare di Ulisse
di Gabriele Scarpa pag. 6
SIMBOLI E STORIA
Icone di cittàSulle orme della Sirena Partenope
di Lello Scarpato pag. 20
LUOGHI DELL’ARCHEOLOGIA
Rivive PozzuoliRione Terra, scrigno di tesori nascosti
di Gabriele Scarpa pag. 28
CAMPANIA STYLE
Summer Collections 2015Abiti dipinti, tinte forti:
uno stile tutto napoletano
di Annalisa Palmieri pag. 38
Naples beachwearAl sole, in mare o in spiaggia
originalità e qualità nel (s)vestirsi
di Annalisa Palmieri pag. 48
Nardelli JewelryIl fantastico hand made
forgia monili di qualità e tendenza
di Annunziata Calabrese pag. 56
Sartoria AntonelliArte sartoriale da forbici d’oro
di Mariarosaria Vela pag. 58
AlbaChiaraQui l’eleganza non è un mito, è realtà
di Rosanna Nastro pag. 59
Paolo ScaforaScarpe deluxe col mare nell’anima
di Annalisa Palmieri pag. 60
EnterprisinGirlsDa Napoli all’Expo,
mille volti dell’eccellenza femminile
di Rosanna Nastro pag. 62
D’Orta SpaPulizia e disinfestazione
rispettando l’ambiente
di Gino Di Grado pag. 66
Hotel designSanta BrigidaL’ospitalità che coccola
di Vera Amoruso pag. 67
CAMPANIA SAPORI
Il sapore del buonoExpo Milano 2015,
Campania seconda per prodotti tipici
di Loreta Martellaro pag. 68
Filumé Bistrot NapoletanoTaverna borbonica
fonte di sapori partenopei
di Gabriele Scarpa pag. 75
Museo Caruso e La BasilicaDue note gustose che non stonano mai
di Vera Amoruso pag. 76
Ristorante Gourmet Don GeppiUn’imperdibile meta gastronomica
di Gigi Spina pag. 78
Vista Sky Bare Ristorante Vesuvio RoofCocktails e cucina d’autore
a due passi dal cielo
di Sergio Scarpa pag. 80
Ristorante Il PirataEden a tavola con vista paradisiaca
di Lello Scarpato pag. 82
Casa LerarioCerimonie da sogno nel cuore del Sannio
di Vincenzo Scarpa pag. 83
Caseificio Ponte a MareMozzarelle dal gusto indimenticabile
di Ludovica Vollaro pag. 84
Eccellenze CampaneLa vetrina dei grandi sapori
della Terra Felix
di Lello Scarpato pag. 86
Limoncello Villa MassaElisir di limoni alla conquista dell’Expo
di Alessandra Vollaro pag. 88
MUSEI pag. 90
Storie e leggende
Favole di scoglio
6
7
Miti di roccia nel mare di UlisseRocky myths in the sea of UlyssesDa Punta Campanella a Capo d’Orso, da Capri a Massalubrense,il racconto delle fascinose leggende che avvolgono i faraglioni,le punte e gli isolotti più famosi della Campania Felix
From Punta Campanella to Capo d’Orso,from Capri to Massalubrense, the story told by the charming legends around stacks, capes, and the most famous islands of Campania Felix
I IIsolotti, scogli e promontori svettano nel mare di Ulisse, impreziosendone anse e specchi d’acqua. Li Galli a Sorrento, il Ver-vece a Massa Lubrense, i “due fratelli” a Vietri, Capo d’Orso a Maiori. Sono pezzi di terra strappati alle onde e da esse dise-gnati nel tempo. Utilizzati, più di duemi-la anni fa, dai coloni della Magna Grecia come trampolino di lancio per i futuri in-sediamenti sulla terraferma o come punti di avvistamento e segnalazione luminosa per i loro agili scafi. Elencarli tutti è im-possibile: ogni insenatura, ogni spicchio di terra campana, da Sapri alla foce del Garigliano, può vantarne qualcuno. E tut-ti sono più o meno noti. Segnalati, maga-
Islands, rocks, and rocky points tower on the sea of Ulysses. Li Galli in Sorren-to, Vervece in Massa Lubrense, the “Two Brothers” in Vietri, Capo d’Orso in Maio-ri. Pieces of land pulled away from the waves and used, more than two thou-sand years ago, by the Greek settlers like starting points for their future colonies or sightings and signalling points. Every creek, every piece of land from Sapri to Garigliano has them and they are report-ed in the international tourist guides. We will talk about the most famous ones, the ones that made father pass down to sons stories and legend about them. Like the Scoglio di Rovigliano in Torre Annunzia-
di Gabriele Scarpa
8
Storie e leggende
ri, sulle mappe del turismo internazionale. Occorre fare delle scelte, dunque. Puntare su quelli più famosi. Attorno ai quali sono sorte storie e leggende che ancora si tra-mandano di padre in figlio. E’ questo il caso dello Scoglio di Roviglia-no a Torre Annunziata, sul versante me-ridionale del Golfo di Napoli, a poche centinaia di metri del litorale oplontino-stabiese. A un tiro di schioppo dalla fo-ce del Sarno. Conosciuto nell’antichità con il nome di Petra Herculis, in memoria di un antico tempio dedicato al dio Ercole, l’isolotto, su cui svettano ancora i resti di una for-tezza cinquecentesca, sembra derivare il proprio nome da quello di una antica fa-miglia romana: la gens Rubilia (ma c’è an-che chi lo associa a un tipo di pianta le-guminosa detta in latino robilia). C’è una vecchia leggenda legata a questo pezzo di roccia eroso dalle onde, che merita di es-sere riportata. E reca la firma di un tale Fra Simone che ne parla in un documento, il Cronicon Casinense, risalente al IX secolo. Una storia che porta ai tempi in cui i Lon-gobardi dominavano il Sud Italia. Simone scrive che un pugno di soldati, nel tentativo estremo di resistere a una vio-lenta incursione saracena, si asserragliò sull’isolotto di Rovigliano. A guidarli, nel-la disperata battaglia, fu il conte Orso, in-sieme con la moglie, donna Fulgida, e il fi-glio Miroaldo. Alla fine i mori, che erano molto più numerosi dei difensori, ebbe-ro la meglio. La maggior parte dei Longo-bardi fu sterminata. I pochi che sopravvis-sero, tra i quali il piccolo Miroaldo, furono portati via come schiavi. Il conte, ferito a morte, fu impiccato e donna Fulgida, che
aveva tentato di fargli scudo col proprio corpo, fu trafitta da una lancia e lasciata moribonda sullo scoglio. Quando la sven-turata riprese i sensi si trovò da sola, in mezzo ai corpi dei morti. Alzando gli oc-chi al cielo, vide penzolare sull’estremo ci-glio di una roccia il cadavere dello sposo. La cronaca di Fra Simone conclude così il suo racconto: “Ogni notte lo spirito di donna Fulgida si vaga su per gli scogli di Rovigliano, invocando il suo sposo Orso ed il figliolo Miroaldo, mentre nugoli di uccelli marini l’accompagnano volandole intorno con i loro luttuosi beceri”. Altrettanto affascinante è la storia che cir-conda un altro celebre isolotto del mare di Partenope, collegato oggi alla terraferma
con un lungo pontile: quello di Nisida, dal greco Nesís (isola) ma anche Nesida (pic-cola isola). Si narra, infatti, che nel I seco-lo a.C. questo pezzo di terra bagnato dal mare ed oggi parte integrante del Comu-ne di Napoli (è sede di un penitenziario minorile), sia stato testimone di un crude-le suicidio: quello di Porzia, la coraggiosa figlia di Catone l’Uticense, nonché moglie di Marco Giunio Bruto, uno degli assassi-ni di Giulio Cesare. Dopo la sconfitta (e la morte) del marito nella battaglia di Filippi, la donna decise di togliersi la vita “in tal modo - scrive lo storico romano Valerio Massimo - da me-ritare l’attenzione di tutti i secoli futuri”. Si suicidò ingoiando carboni ardenti poi-
In apertura, una splendida immagine dei Faraglioni di Capri1. e 4. L’isolotto di Nisida2. e 3. Lo scoglio di Rovigliano
At the opening, a beautiful image ofFaraglioni di Capri1. and 4. The islet of Nisida2. and 3. The rock of Rovigliano
1 2
9
Storie e leggende
ta, on the Southern side of the Gulf of Naples. Known in ancient times as Petra Herculis, in memory of a temple devoted to Hercules, the island with the remains of a 1500s fortress, derives its name from a Roman gens Rubilia or maybe from a plant called robilia. There is an old legend about this rock, passed down by Fra Si-mone, who wrote about that in the Cron-icon Casinense (IX century). It is a story that takes us back to times when the Lon-gobards dominated Southern Italy. Some soldiers, to resist against an incursion of the Saracenes, locked themselves on the island of Rovigliano. They were guided by count Orso, his wife donna Fulgida, and their son Miroaldo. In the end, the ene-
3
4
10
ché nessuno aveva voluto darle un pugna-le per trafiggersi. Pare che il drammatico epilogo andasse in scena nella Villa di Bru-to che era stata costruita proprio sulle bal-ze della “piccola isola”.Nel cosiddetto arcipelago flegreo, di cui Nisida è parte integrante, svetta un altro pezzo di roccia carico di storia: un isolotto a forma di “virgola”. Ciò che resta, in pra-tica, di un antico cratere vulcanico emer-so dal mare circa quarantamila anni fa e oggi sede di un’importante riserva natu-ralistica. Stiamo parlando dell’isolotto di Vivara, dal latino vivarium (vivaio). Questo pezzo di roccia lussureggiante adagiato a pochi passi da Procida e dal litorale cam-pano, merita più di una citazione perché
rappresenta uno dei luoghi più antichi, in termini di insediamenti umani, della Cam-pania Felix. Lo testimonierebbero i reperti archeologici che vi sono stati rinvenuti ne-gli anni ’30 del XX secolo, datati tra la fi-ne del XVIII e gli inizi del XVII secolo a.C., a conferma della presenza, a Vivara, di un ricco emporio commerciale e di un polo per la lavorazione di metalli e manufatti addirittura già nell’età del bronzo. Spostandoci verso Napoli e giungendo nel vicino specchio d’acqua di Posillipo, si in-contra un altro “spicchio” di terra che pu-re merita attenzione per il mistero che lo avvolge: l’isolotto della Gajola (dal lati-no cavea: “piccola grotta”). Una leggen-da popolare, tutt’ora in voga, lo conside-
Storie e leggende
5 6
7
mies won and the survivors were taken away as slaves, Miroaldo included. The count was hanged, and donna Fulgida, while trying to defend her husband, was hit and left half dead. When she woke up, she saw the hanging body of her hus-band. So every night since then the spirit of donna Fulgida wanders around Rovigli-ano rocks, calling her husband and her son. Another small island in the sea of Parthenope is Nisida, connected with the mainland by a long bridge. Its name de-rives from Greek Nesís “island”, but also Nesida “small island”. It is told that dur-ing the I century B.C. it was the testimony of the suicide of Portia, the brave daugh-ter of Cato Uticensis, and wife of M. Iuni-
5. 8. e 7. L’isolotto di Vivara6. Ruderi sullo scoglio della Gajola
5. 7. and 8. The islet of Vivara6. Ruins on the rock of Gajola
8
12
ra alla stregua di un’isola “maledetta” per la morte prematura e la sventura che ha accomunato, nel corso degli anni, tutti i suoi proprietari. A partire dagli anni Ven-ti del ’900, quando Hans Braun fu trova-to privo di vita e avvolto in un tappeto (di lì a poco, la moglie affogò in mare) fino al patron della Fiat, Gianni Agnelli che, una volta messo piede su quell’isolotto, subì la morte di molti suoi familiari. Ne ha di storie da raccontare anche il pro-montorio di Capo d’Orso, così denomina-to per la sua forma che richiama la testa di un orso. Ci troviamo molto più a Sud rispetto a Napoli. A un chilometro di di-stanza, per la precisione, dalla frazione di Erchie, nel Comune di Maiori. Ebbene, secondo gli storici, fu in questo specchio d’acqua che nel 1528 si svolse una vio-lenta battaglia navale tra la flotta france-se e quella spagnola che vide soccombere gli iberici che qui persero anche il loro co-mandante. E fu sempre qui che, nella not-te del 10 settembre 1806, una ventina di ex galeotti capitanati da Giuseppe Manzo detto “Giuseppiello” sbarcarono per poi raggiungere le vicine montagne dove die-dero vita ad anni e anni di dura guerriglia contro le truppe dell’invasore francese in nome dei re Borbone (nel frattempo co-stretti all’esilio in Sicilia). A ciò si aggiunga la presenza, nel ventre del promontorio, di una grotta misteriosa in cui si possono ancora ammirare i resti di un antico affre-sco e quelli di una torretta circolare risa-lente al 1530, oggi in gran parte distrutta. Nello stesso emozionante scenario del-la Costiera Amalfitana, troneggia un’altra leggenda di roccia: quella legata ai “Due Fratelli”. Si tratta di due grossi scogli che
sorgono proprio di fronte alla spiaggia di Vietri. Sono due, come le storie che li av-volgono. La prima ci riporta al solito, fu-rioso assalto dei navigli saraceni che cin-sero d’assedio Salerno. Non riuscendo, però, nessuno dei pretendenti ad avere la meglio sull’altro, i rispettivi re, il con-te Umfredo dei Landolfi per i salernitani e il principe Rajan per i saraceni, decisero di affidare le sorti dello scontro a un duel-lo tra i loro più valorosi cavalieri. Ebbe co-sì inizio un furibondo combattimento tra i due guerrieri che si protrasse a lungo e che vide i due spingersi ben oltre le mu-
ra di Salerno, fino a raggiungere la poco distante cittadina di Vietri. Qui, quando ormai si era fatta sera, giunti allo stremo delle forze, il cristiano e il saraceno si ap-poggiarono esausti a due scogli. E proprio in quell’istante il mare li inghiottì. Prima di sparire, tuttavia, gli sfidanti fecero in tem-po a notare che i loro stemmi erano iden-tici. Un fatto che fece loro capire di essere germani e che indusse la popolazione lo-cale, in ricordo dei due, a battezzare que-gli scogli con il nome de “I Due Fratelli”. La seconda leggenda, più diffusa, ma an-che più sentita a livello locale, narra in-
vece la storia di due giovani pastori che, giunti sulla spiaggia di Vietri, si accorse-ro di una ragazza che dormiva in mezzo al mare. Preoccupati per la sua sorte, an-che perché nel frattempo era scoppiato un violento temporale, i due decisero di tuffarsi in acqua nel tentativo di soccor-rerla, seguiti da tutte le pecore. Non sape-vano che si trattava della figlia di Nettuno. Purtroppo per loro, il tentativo risultò va-no e i pastori morirono annegati insieme con tutto il gregge. Commosso dal gesto coraggioso dei ragazzi, il dio del mare de-cise di trasformarli in due grandi scogli,
Storie e leggende
9
13
us Brutus, one of the killers of Julius Cae-sar. After the defeat and the death of her husband in Philippi battle, she decided to die swallowing live coals because nobody gave her a dagger to stab herself. In the same Phlegraean archipelago of Nisida, there is a “comma” shape island. It was an ancient crater of a volcano that emerged from the sea 40.000 years ago. Nowa-days it hosts a natural reserve. It is the is-land of Vivara, from Latin vivarium “nurs-ery garden”. At few steps form Procida, it is one of the oldest places of Campania Felix for human settlements. The archae-ological remains, found in 1930s and dat-ing among the end of XVIII and the be-ginning of XVII century B.C., confirm the presence of a centre of commerce and of a pole for the manufacture of metals and handmade products since the Bronze Age. In the waters of Posillipo, there is the island of Gajola (from Latin cavea “small cave”). A popular legend says that it is cursed, because all of its owners have died. Since 1920s, when Hans Braun was found dead and wrapped in a rug, and shortly afterwards his wife sunk in the sea, until our days, with the owner of Fiat, Gianni Agnelli, who, after being there, saw the death of many of his relatives. Promontory Capo d’Orso, so called be-cause it recalls the head of a bear, is in the fraction of Erchie, in Maiori. According to the historians, here, in 1528, there was a violent naval battle among French and Spanish fleets, who saw the Spanish lose. Here again, on the night of 10th Septem-ber 1806, landed a couple of dozens of ex-convicted headed by Giuseppe Manzo, hide into the mountains, and started a
9. Lo scoglio della Gajola10. e 12. I “due fratelli” a Vietri11. Capo d’Orso
9. The rock of Gajola10. and 12. The “two brothers” to Vietri11. Capo d’Orso
Storie e leggende
11
10
12
14
per l’appunto “I Due Fratelli”, circondan-doli, poi, di rocce più piccole a ricordo del-le pecorelle che ne avevano condiviso il tragico destino.Di leggenda è circondato anche il picco-lo arcipelago de Li Galli, nel territorio co-munale di Positano, pochi chilometri a sud della Costa di Sorrento. Si tratta di tre isolotti: il Gallo Lungo (che è anche il più grande del lotto), La Rotonda e quel-lo Dei Briganti (o la Castelluccia), che sono parte integrante dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella. Secondo la mitolo-
gia, fu qui che trovarono rifugio Parteno-pe, Leucosia e Ligia, le mitiche sirene che invano avevano tentato di ammaliare Ulis-se con il loro canto seducente. La tradizio-ne, contrariamente a quanto si pensa, ce le consegna con un corpo metà di donna e metà di uccello. Insomma: erano pennu-te. Da qui l’accostamento alla gallina (o al gallo). E quindi l’origine stessa del nome “Li Galli”, teatro, nell’antichità, di pauro-si naufragi. Massalubrense non è lontana dal “rifugio” delle sirene. Ed è qui che bi-sogna andare per conoscere un’altra leg-
genda di roccia. Precisamente di fronte all’abitato della Marina della Lobra, nel-le acque dello scoglio del Vervece (dal la-tino Vervex, caprone) dove Enzo Maior-ca, negli anni Settanta, realizzò il record mondiale di discesa in apnea. Il Vervece, a vederlo bene, è quasi un isolotto. Cui è legata una simpatica storiella che ci ri-porterebbe alla particolare forma “piatta e grossa” del fondoschiena delle massesi dovuta a una loro rovinosa caduta nel va-no tentativo di portare a terra quel grosso ammasso di roccia per sottrarlo ai sorren-
tini. C’è un’altra storia, però, pure collega-ta al Vervece, riportata anche dallo stori-co sorrentino Canzano Avarna, che vede due pittori protagonisti: Carlo Amalfi det-to il Gaetano, e il suo falso amico Luigi Blower. Si narra che quest’ultimo, dopo avergliene combinate di tutti i colori, fi-nì per far sbattere in galera il compare. E che Carlo, una volta scontata la pena, si vendicò offrendo al Blower un “sinistro” giro in barca nel pieno di una tempesta salvo poi abbandonarlo a meditare sul male che gli aveva fatto, proprio sull’iso-
13. 15 e 16. Li Galli 14. L’isolotto del “Gallo lungo”
17. Lo scoglio del Vervece18. La Madonna del Vervece
13. 15 and 16. Li Galli14. The islet of “Gallo Lungo”
17. The rock of Vervece18. The Madonna of Vervece
Storie e leggende
13
14 15
HOTELMEDITERRANEO (sant’agnello)
guerrilla against the French troops for the Bourbon kings. There are also a cave with the remains of an ancient frescoe and the remains of a circular tower dating back to 1530. In Amalfi Coast there is the leg-end of the “Two Brothers”, two rocks in front of Vietri beach. The first story is set at the time of the Saracenes, when they besieged Salerno. Nobody was able to prevail, and count Umfredo dei Land-olfi for Salerno and prince Rajan for the Saracenes decided that their two best knights had to duel. The duel arrived out-
side the city wall, reaching Vietri. Here the Christion and the Saracen, exhaust-ed, held on two rocks. The sea took them away but, before that event they real-ized that their crests were identical, they were germans. The local population de-cided to call the two rocks “Two Broth-ers” in their honour. The second legend tells the story of two shepherds who, on Vietri beach, saw a sleeping girl among the sea. Worried for her, decided to save her, without knowing that she was Nep-tune’s daughter. The two died together
16
17 18
16
Storie e leggende
lotto del Vervece. Il Gaetano ovviamente intendeva solo spaventare Luigi, non ab-bandonarlo alle intemperie, e quindi rima-se di stucco quando, il mattino seguente, andato al Vervece per recuperare il falso amico, non lo trovò più. Il pittore trascor-se il resto della sua vita rimorso dal dolo-re di aver provocato la morte di Blower. Un giorno, però, mentre si trovava a No-cera, sentì che la sua ora stava per arriva-re. Allora mandò a chiamare un frate dal vicino convento dei Cappuccini. E fu così che, dopo aver confessato il suo presun-to delitto, ebbe la sorpresa di scoprire che quel monaco era proprio Luigi, il quale gli raccontò che quel giorno fatidico era sta-to preso a bordo da una barca di proci-dani e che la lezione gli era bastata a tal punto che aveva deciso di prendere i voti per espiare i suoi peccati. A proposito del Vervece, a una quindici-na di metri di profondità, proprio alla ba-se dello scoglio, negli anni scorsi è stata posta una statua: si tratta della Madon-na del Vervece, protettrice dei subacquei, la cui ricorrenza si festeggia ogni anno, nella seconda domenica di settembre, con una Santa Messa celebrata direttamente lì, sullo scoglio. Di leggenda in leggenda, eccoci giunti al-la costa frastagliata di Punta Campanel-la, estrema propaggine della Penisola Sor-rentina. Il luogo in cui Capri e la Costa delle Sirene sembrano toccarsi. L’origine del nome del promontorio in cui, secon-do la mitologia, si celavano le grotte abi-tate dalle sirene, sembra derivare da due storie. La prima narra di una campana posta all’interno della torre Minerva (an-cora visibile sul promontorio), che veni-
va suonata dai soldati alla vista delle na-vi saracene. L’altra ci riporta ai disastrosi effetti di un’incursione moresca, con i pi-rati bloccati in mare, al largo di Punta Mi-nerva, da una forza misteriosa. E costret-ti a gettare in acqua la pesante campana di bronzo appena rubata dalla chiesa di Sant’Antonino Abate (patrono di Sorren-to), per riprendere la navigazione. La leg-genda vuole che ogni 14 febbraio, festa di Sant’Antonino, la campana faccia sentire i suoi rintocchi dall’abisso.E chiudiamo la nostra carrellata con i mi-tici Faraglioni di Capri. Come non parla-re, infatti, dei più celebri fra tutti gli sco-gli della terra di Partenope. Alzi la mano
chi non li ha mai visti, almeno una volta, in cartolina. Sono la skyline dell’Isola Az-zurra. Partiamo dal loro numero. Sono 4 e non 3 come tutti pensano. Il faraglio-ne di terra, chiamato Saetta, è quello più alto (misura 109 metri) ed è anche l’uni-co collegato alla terraferma; il faraglione di mezzo, conosciuto come Stella, è forse anche quello più famoso per la sua cavità centrale ad arco lunga 60 metri. Poi c’è il faraglione di fuori, chiamato Sco-polo, amato particolarmente dai natura-listi per la presenza, sulle sue rocce, del-la lucertola azzurra. Infine, il quarto e più piccolo (si trova in posizione isolata, qua-si di fronte al porto di Tragara): il Mona-
19
17
Storie e leggende
with their sheep. Moved, the god of the sea decided to turn them into two rocks, the “Two Brothers”, surrounded by small-er rocks in memory of their sheep. The small archipelago Li Galli, in Positano, is formed by three islands: Gallo Lungo (the biggest), La Rotonda, and Dei Briganti (also called la Castelluccia); they are part of the Protected Area of Punta Campanel-la. Here, according to the myth, took ref-uge Parthenope, Leucosia and Ligia, the sirens who tried to seduce Ulysses. They were half women and half bird, thus ex-plaining the name “Li Galli” (cocks). Mas-salubrense is not far from there. In front of Marina della Lobra, there is the rock
of Vervece (from Latin Vervex, “goat”), where Enzo Maiorca, during the 1970s, made the apnoea world record. There is a story reported by the historian Canza-no Avarna, that has two painters for pro-tagonists: Carlo Amalfi called il Gaetano and his false friend Luigi Blower, who made him go to jail. Once out of jail, Carlo took his revenge: he left the false friend on Vervece island. When Carlo returned there the following day, he could not find his friend anymore. The painter lived the rest of his life filled with remorse. When he felt that is hour was getting near, Carlo called a Capuchin friar to tell him about his sin. After his confession, he discovered
that the friar was Luigi, who was saved by a ship from Procida and had decided to take the votes to make amend. At circa 15 metres of depths at the base of Vervece, few years ago has been place a statue, the Madonna del Vervece, who protects the divers. The origin of the name Punta Campanella, where, according to the leg-end, the sirens took refuge, derives from two legend. The first tells the story of a bell placed inside the Minerva tower, still visible today, that used to be rang by the soldiers when tha Saracenes ships were approching. The other one, tells about a group of pirates stopped in the middle of the sea by a misterious force, who were
20
21 22 23
19. Torre saracena a Punta Campanella - 20. Anfratti a Punta Campanella - 21. Punta Campanella e la baia di Jeranto22. Scoglio a Punta Campanella23. Capri, i Faraglioni
19. Saracen tower in Punta Campanella20. Punta Campanella’s view21. Punta Campanella and the Bay of Jeranto22. Rock at Punta Campanella23. Capri, Faraglioni
18
Storie e leggende
Ma n
on è
tutto
. Que
lla ch
e è u
n’ecc
el-len
za n
el m
ondo
dell
’indu
stria
napo
letan
a sa
che r
iman
ere f
edele
alle
tradi
zioni
no
n vu
ol d
ire n
on in
nova
rsi e
così
Gay
Odi
n og
gi si
avva
le an
che d
i una
pi
atta
form
a e-c
omm
erce
, su
cui t
rova
re
tant
e pro
moz
ioni
dedi
cate
agli a
man
ti de
l cio
ccol
ato
e gra
zie a
cui il
sapo
re d
el cio
ccol
ato
artig
ianale
par
teno
peo
può
arriv
are o
vunq
ue.
Le sp
ecial
ità d
ella c
asa?
La l
egge
ndar
ia Fo
resta
, rico
perta
di c
iocc
olat
o a s
fogl
ie o
il Ves
uvio
, dall
a for
ma d
el no
to vu
lca-
no, c
ui si
affia
ncan
o i c
iocc
olat
ini N
udi,
le cr
eme,
le ta
volet
te ed
i pro
dotti
per
le
festi
vità.
Tra i
sim
boli “
rece
nti”
di G
ay O
din
non
poss
ono
che m
erita
re u
n po
sto d
’onor
e i t
artu
fi, d
esse
rt int
ram
onta
bili c
he si
im
prez
iosis
cono
di g
usti
esclu
sivi, d
elica
ti e i
rresis
tibili
ed i g
elati,
dall
’ineg
uagl
ia-bi
le be
llezz
a e d
alla p
recis
a lav
oraz
ione
. St
upen
di d
a ved
ere,
oltre
che i
nten
si da
as
sapo
rare
, per
pro
dotti
raffi
nati
ed u
nici
nel lo
ro g
ener
e.
Una t
radi
zione
lung
a più
di c
ento
anni
ch
e int
recc
ia pa
ssat
o e f
utur
o ai
pied
i de
l Ves
uvio.
La st
oria
di G
ay O
din
inizia
nell
’Otto
-ce
nto,
quan
do u
n gi
ovan
e Isid
oro
Odi
n, pr
oven
iente
da A
lba,
arriv
a a N
apol
i, at
tirat
o da
l fer
vent
e spi
rito
cultu
rale
della
cit
tà. I
spira
to d
ai su
oi co
lori
e dai
suoi
sapo
ri, ap
re a
Chiai
a, sa
lotto
buo
no d
ella
città
, la su
a prim
a bot
tega
(con
la m
oglie
O
norin
a Gay
), se
mpl
ice ed
eleg
ante
lab
orat
orio
di c
iocc
olat
o ar
tigian
ale ch
e en
tra d
i diri
tto tr
a i lo
cali s
toric
i d’It
alia.
Ogg
i la fa
migl
ia M
aglie
tta -
con G
iusep
pe
affi an
cato
dall
a mog
lie M
arisa
del
Vecc
hio
e dai
fi gli D
avide
, Sve
va e
Dim
itri -
por
ta
avan
ti una
stor
ia ch
e è si
nonim
o d’e
ccel-
lenza
, con
diec
i pun
ti ve
ndita
nella
sola
città
di N
apoli
, a cu
i si a
ggiun
gono
que
lli a
Rom
a e a
Mila
no.
GAY
ODI
N,
STO
RIE
DI C
IOCC
OLA
TO
all’om
bra de
l Ves
uvio
Fore
sta, r
icope
rta d
i cio
ccol
ato
a sfo
glie
o il V
esuv
io, d
alla f
orm
a del
noto
vulca
-no
, cui
si af
fianc
ano
i cio
ccol
atini
Nud
i, le
crem
e, le
tavo
lette
ed i p
rodo
tti p
er le
festi
vità.
del V
esuv
io.affi
anca
to d
alla m
oglie
Mar
isa d
el Ve
cchio
e d
ai fi g
li Dav
ide, S
veva
e Di
mitr
i - p
orta
av
anti u
na st
oria
che è
sino
nimo
d’ecc
el-len
za, c
on di
eci p
unti
vend
ita ne
lla so
la cit
tà di
Nap
oli, a
cui s
i agg
iungo
no q
uelli
a Ro
ma e
a M
ilano
.
cone, così detto per la presenza, nelle sue acque, fino agli inizi del ’900, della fo-ca monaca. Su questo scoglio sono pre-senti anche i ruderi di alcune costruzioni di epoca romana, considerate i resti del-la tomba di Masgaba, il mitico architetto africano dell’imperatore Augusto. Si trat-ta, in realtà, di quello che resta di una sca-letta di accesso e di una vasca forse uti-lizzata per salare il pesce. Oppure di un recinto per l’allevamento dei conigli. Il termine faraglione deriva forse dal greco “pharos”, in italiano “faro”, per l’uso an-tico di utilizzare quegli alti speroni roccio-si come punti di segnalazione luminosa. Anche queste rocce hanno una storia tut-
ta da raccontare. E ci riporta, come con i “Due Fratelli” di Vietri, alla mitologia gre-ca. A farla da padrona è ancora una volta l’amore. Quello contrastato fra due semi-dei: lui, discendente dalla stirpe di Vulca-no, lei da quella di Venere. Costretti a sol-care le onde del Tirreno per sottrarsi alla persecuzione di Erinni e Ninfe. In fuga d’a-more, insomma. Sospinti da Eolo, di grot-ta in grotta, di insenatura in insenatura. Fino a quando, fermati da una bonaccia nelle acque capresi, finirono trasformati in due enormi blocchi di pietra. L’uno pos-sente e protettivo di fianco all’altra. Uniti per l’eternità. Quello che si dice un amo-re…di roccia.
forced to throw into the sea the heavy bell stolen from the church of Sant’Antonino Abate to sail again. Every 14th of Feb-ruary, according to the legend, the bell rings from the depths.Let’s end our journey with the Faraglioni of Capri, the skyline of the island. They are four. The highest one (109 m) is on the land and it is called Saetta; the middle one, called Stella, is famous for its central 60 m long arch. Then there is Sco-polo, loved by the naturalists for the pres-ence of the azure lizard, and the smallest one, Monacone, so called for the pres-ence in its water of the monk seal. On it there are also the remains of a Roman
building, considered to be the tomb of Masgaba, the African architect of the Em-peror Augustus. Actually, they are proba-bly the remains of a tank where the fish was preserved in salt. The word “fara-glione” maybe derives from the Grewek pharos, “lighthouse”, because in ancient times they were used as signalling points. There is also a legend telling the love story between two demigods. He de-scented from Volcano, she descended from Venus, and thay were eloping in the Tyrrenian sea. Pushed by the god of wind, in the end they were stopped in Capri wa-ters and transformed in two huge rocks, standing there together for the eternity.
24 e 25. Gli splendidi Faraglioni di Capri
24 and 25. The beautiful Faraglioni of Capri
24 25
Ma n
on è
tutto
. Que
lla ch
e è u
n’ecc
el-len
za n
el m
ondo
dell
’indu
stria
napo
letan
a sa
che r
iman
ere f
edele
alle
tradi
zioni
no
n vu
ol d
ire n
on in
nova
rsi e
così
Gay
Odi
n og
gi si
avva
le an
che d
i una
pi
atta
form
a e-c
omm
erce
, su
cui t
rova
re
tant
e pro
moz
ioni
dedi
cate
agli a
man
ti de
l cio
ccol
ato
e gra
zie a
cui il
sapo
re d
el cio
ccol
ato
artig
ianale
par
teno
peo
può
arriv
are o
vunq
ue.
Le sp
ecial
ità d
ella c
asa?
La l
egge
ndar
ia Fo
resta
, rico
perta
di c
iocc
olat
o a s
fogl
ie o
il Ves
uvio
, dall
a for
ma d
el no
to vu
lca-
no, c
ui si
affia
ncan
o i c
iocc
olat
ini N
udi,
le cr
eme,
le ta
volet
te ed
i pro
dotti
per
le
festi
vità.
Tra i
sim
boli “
rece
nti”
di G
ay O
din
non
poss
ono
che m
erita
re u
n po
sto d
’onor
e i t
artu
fi, d
esse
rt int
ram
onta
bili c
he si
im
prez
iosis
cono
di g
usti
esclu
sivi, d
elica
ti e i
rresis
tibili
ed i g
elati,
dall
’ineg
uagl
ia-bi
le be
llezz
a e d
alla p
recis
a lav
oraz
ione
. St
upen
di d
a ved
ere,
oltre
che i
nten
si da
as
sapo
rare
, per
pro
dotti
raffi
nati
ed u
nici
nel lo
ro g
ener
e.
Una t
radi
zione
lung
a più
di c
ento
anni
ch
e int
recc
ia pa
ssat
o e f
utur
o ai
pied
i de
l Ves
uvio.
La st
oria
di G
ay O
din
inizia
nell
’Otto
-ce
nto,
quan
do u
n gi
ovan
e Isid
oro
Odi
n, pr
oven
iente
da A
lba,
arriv
a a N
apol
i, at
tirat
o da
l fer
vent
e spi
rito
cultu
rale
della
cit
tà. I
spira
to d
ai su
oi co
lori
e dai
suoi
sapo
ri, ap
re a
Chiai
a, sa
lotto
buo
no d
ella
città
, la su
a prim
a bot
tega
(con
la m
oglie
O
norin
a Gay
), se
mpl
ice ed
eleg
ante
lab
orat
orio
di c
iocc
olat
o ar
tigian
ale ch
e en
tra d
i diri
tto tr
a i lo
cali s
toric
i d’It
alia.
Ogg
i la fa
migl
ia M
aglie
tta -
con G
iusep
pe
affi an
cato
dall
a mog
lie M
arisa
del
Vecc
hio
e dai
fi gli D
avide
, Sve
va e
Dim
itri -
por
ta
avan
ti una
stor
ia ch
e è si
nonim
o d’e
ccel-
lenza
, con
diec
i pun
ti ve
ndita
nella
sola
città
di N
apoli
, a cu
i si a
ggiun
gono
que
lli a
Rom
a e a
Mila
no.
GAY
ODI
N,
STO
RIE
DI C
IOCC
OLA
TO
all’om
bra de
l Ves
uvio
Fore
sta, r
icope
rta d
i cio
ccol
ato
a sfo
glie
o il V
esuv
io, d
alla f
orm
a del
noto
vulca
-no
, cui
si af
fianc
ano
i cio
ccol
atini
Nud
i, le
crem
e, le
tavo
lette
ed i p
rodo
tti p
er le
festi
vità.
del V
esuv
io.affi
anca
to d
alla m
oglie
Mar
isa d
el Ve
cchio
e d
ai fi g
li Dav
ide, S
veva
e Di
mitr
i - p
orta
av
anti u
na st
oria
che è
sino
nimo
d’ecc
el-len
za, c
on di
eci p
unti
vend
ita ne
lla so
la cit
tà di
Nap
oli, a
cui s
i agg
iungo
no q
uelli
a Ro
ma e
a M
ilano
.
Simboli e storia
Icone di città
20
21
Sulle orme della Sirena PartenopeOn the tracks of Parthenope the SirenDalla leggenda dell’isolotto di Megaride fino alla fontana delle “zizze”:
luoghi e sculture che celebrano il ricordo di quella che è considerata
la musa fondatrice di Napoli
From the legend of Megaride small island to the “tits” fountain: places and sculptures that celebrate the memory of what is considered the founder muse of Naples
U AUna leggenda che, a distanza di qua-
si tremila anni, non smette di affascina-
re. E’ quella legata alla Sirena Partenope,
straordinaria creatura del mare lasciata-
si morire di inedia nelle acque antistanti
Punta Campanella per non essere riusci-
ta ad ammaliare il prode Ulisse. Il suo cor-
po, raccontano gli antichi, trascinato dalle
correnti, andò a spiaggiarsi sull’isolotto di
Megaride e lì fu sepolto con tutti gli ono-
ri. Ma un altro “racconto” ci porta a una
seconda e meno prosaica versione del mi-
to: Partenope sarebbe stata, in realtà, una
bella vergine greca (in greco antico Par-
thenos significa, appunto, “vergine”) in
fuga d’amore con il suo compagno, ver-
A legend that after almost three thou-sand years does not lose its charm. It is the legend of Parthenope the Siren, ex-traordinary creature of the sea who died in the waters facing Punta Campanel-la because she could not seduce Ulyss-es. Her body was found on the island of Megaride where it was buried with hon-our. There is also another story of the myth: Parthenope was a beautiful Greek virgin (in ancient Greek Parthenos means “virgin”) who eloped with her mate to-ward the coast of Campania and, togeth-er with a group of settlers, founded the future Neapolis. The presence of this charming creature
di Lello Scarpato
22
Simboli e storia
so i lidi campani, e qui sbarcata, con un
gruppo di coraggiosi coloni, per gettare le
fondamenta della futura Neapolis. Vera o
falsa che sia la storia, resta un dato: il pas-
saggio di questa incantevole creatura sul-
le sponde del Golfo ha lasciato tracce in-
delebili non solo nella storia di Napoli, ma
anche nel suo tessuto urbano. Lo testimo-
niano i nomi dati ai luoghi: basti pensa-
re, ad esempio, al Corso Sirena, il tratto
di strada che da Piazza Procelle attraver-
sa il quartiere Barra (fino al 1925 quando
l’attuale quartiere della periferia orientale
era Comune autonomo, il suo simbolo era
composto da una sirena con la doppia co-
da, sormontata da una corona), oppure ai
numerosi elementi ornamentali che anco-
ra oggi campeggiano sui portoni degli an-
tichi palazzi del Centro Storico. Ma anche
alle sculture innalzate qua e là, a memo-
ria di quel mitologico approdo. Prende-
te lo scoglio più celebre di Napoli: quel-
lo di Megaride. Già il nome sembra tutto
un programma. Megaride, infatti, sembra
derivare dal greco mégaron, “casa signo-
rile, sala di adunanza, o più semplicemen-
te “grande”. O addirittura da “Mégaira”,
la terribile Megera. Non sempre nella mi-
tologia greca, le sirene avevano un bell’a-
spetto. Al contrario, spesso erano raffigu-
rate con un corpo metà femminile e metà
da uccello rapace. Come le megere, ap-
punto. Tuttavia, è molto più probabile che
quel nome così “terribile” derivi da una
parola grecizzata imparentata con il ba-
bilonese “Makallu”, vale a dire “approdo,
luogo di sbarco”. Un termine che ci resti-
tuisce alla perfezione l’originaria funzione
di quel lembo di terra quando, nel IX se-
colo a.C., i primi coloni rodiesi provenien-
ti dalla vicina Cuma, vi si stabilirono, im-
piantandovi uno scalo per le loro navi. In
quel gruppo, vergine o mezzo uccello che
fosse, c’era anche lei: Partenope.
Ma ora torniamo alla leggenda. Quando
questa misteriosa sirena si arenò sull’iso-
lotto, oramai priva di vita, mai avrebbe
immaginato che su quel lussureggian-
te scoglio, oggi collegato alla terraferma,
ma in quegli anni distante pochi decine di
metri dalla linea di costa (e dalla foce del
leggendario fiume Sebeto), sarebbe sorta,
quasi mille anni più tardi, una delle dimo-
re più ricche dell’impero romano: la villa di
Lucio Licino Lucullo. Né poteva immagina-
re, la sfortunata vergine, che proprio sul-
1
2
23
Simboli e storia
has left an indelible trace in the history of Naples, and also in its urban fabric, as testify the names given to certain places, like Corso Sirena, going from Piazza Pro-celle to Barra (until 1925 the symbol of this municipality was a siren with a dou-ble tail, surmounted by a crown), or the ornamental elements decorating the age-old palaces of the historical centre. Have a look at the most famous rock of Naples: Megaride. Its name derives from the ancient Greek mégaron, “noble house, hall” or “big”. Or maybe it derives from Mégaira, the terrible witch. In Greek mythology, Sirens did not always looked beautiful: sometimes they were repre-sented like half women and half bird of prey. Anyway, probably that name de-rives from a Greek word of Akkadian or-igin, makallu, meaning “landing”, an ap-propriate word for that piece of land that in the IX century B.C. hosted the first set-tlers from Rhodes, coming from Cuma, and their ships. Among them, there must have been also Parthenope. Let’s return to the legend. This unfor-tunate siren could not imagine that on her burial rock, on that rock, today con-nected to the mainland, at that time few dozens of metres from the coast, al-most thousand years later, would have been built one of the richest villas of the Roman Empire, the marvellous residence of Lucius Licinius Lucullus, on which foun-dations has been built, a couples of cen-turies later, one of the symbols of Na-ples: Castel dell’Ovo, the famous castle belonging to the “wizard” Virgil. The body of Parthenope was placed in an impressive tomb, that scholars and ar-
di piazza Cavour), ora alla foce del fiume
Sebeto (nell’area dell’attuale piazza Plebi-
scito), ora sotto le fondamenta della chie-
sa di Santa Lucia (che pare sia stata innal-
zata proprio sui resti di un antico tempio
dedicato, guarda caso, al culto della sire-
na) o, ancora, incastonato nelle fonda-
menta della chiesa di San Giovanni Mag-
giore, lì, nel cuore di via Mezzocannone
(tutto nascerebbe da un’iscrizione posta
su una lapide nei pressi dell’altare dell’e-
dificio di origini paleocristiane). Ma ne-
anche si può escludere che sia stata sep-
pellita lì, su quell’isolotto, magari sotto le
mura di Castel dell’Ovo. E che il suo cor-
po sinuoso, si sia semplicemente dissolto,
le fondamenta di quella sfarzosa dimora,
sarebbe stato edificato, un paio di seco-
li più tardi, uno dei simboli della città del
Vesuvio: Castel dell’Ovo, il famoso ma-
niero del “mago” Virgilio. Poveretta. La
struggente creatura cresciuta nelle grotte
della Penisola Sorrentina non poteva sa-
perlo. Era già passata a miglior vita. Ma
il suo corpo, prelevato dal mare, non era
stato tumulato frettolosamente sulle bal-
ze di quella roccia disabitata. Nossignori.
Recuperato dalle acque di Megaride, era
stato composto in un grandioso sepolcro
che studiosi e archeologi, nel corso dei se-
coli, hanno creduto di localizzare ora sulla
collina di Sant’Aniello a Caponapoli (zona
In apertura, la scenografica Fontana della Sirena in piazza Sannazzaro a Napoli
1. La “capa di Napoli” - 2. Lapide chiesa di San Giovanni Maggiore
3. Fontana della Sirena a piazza Garibaldi
At the opening, the scenic Fontana della Sirena in Sannazzaro square in Naples1. The “head of Naples” - 2. Tombstone church of San Giovanni Maggiore
3. Fountain of the Siren in Piazza Garibaldi
trasfigurandosi nella morfologia del pae-
saggio napoletano. Partenopeo per l’ap-
punto. Con il capo ad oriente, sull’altura
di Capodimonte, ed i piedi ad ovest, ver-
so il promontorio di Posillipo.
Quel che è certo, è che nel giro di pochi
anni la mitica Partenope si trasformò nel-
la protettrice del luogo, onorata con sa-
crifici e fiaccolate. E venerata dal popolo
che scelse di dare il suo nome al villag-
gio di pescatori destinato a sorgere, di lì
a poco, lungo la costa: Partenope, l’odier-
na Napoli.
Certo, questa è la storia che riporta la mi-
tologia. Ma appare una versione che non
può essere tanto distante dalla verità, dal
3
24
momento che nella Grecia Orientale, in
quegli anni, il culto religioso delle sirene,
e quello della sirena Partenope in partico-
lare, era molto vivo.
Tutto lascerebbe presagire, dunque, che
proprio lì, su quell’isolotto i fondato-
ri dell’antica Capitale abbiano deciso di
innalzare un altarino dedicato alla miti-
ca creatura degli abissi. Una divinità a cui
non è mancato chi, nel corso dei secoli, ha
tentato di attribuire un volto.
Uno in particolare. Sembra fare al caso
nostro: quello della celebre “Marianna ’a
capa ’e Napule”. Ovvero, del volto per ec-
cellenza di Napoli. E con esso della mitica
vergine venuta dal mare.
Entrando nella sede del Comune, a Palaz-
zo San Giacomo, tra le due rampe di sca-
le che portano ai piani superiori, si nota
un piedistallo: sopra vi è appoggiata una
grande scultura di epoca greca raffiguran-
te una testa di donna. Ebbene, secondo la
tradizione, questa figura che oggi si iden-
tifica con l’emblema stesso della città (“la
testa di Napoli”, appunto) raffigurerebbe
nientepopodimeno che la Sirena Parteno-
pe. Pare che quel volto di pietra sia stato
rinvenuto alla fine del XVI secolo nella zo-
na dell’Anticaglia (Decumano superiore).
E da lì spostato nei pressi della chiesetta
di San Giovanni a Mare, a poche centinaia
di metri da piazza Mercato (qualcuno dice
che fu ritrovato qui). In quel posto, senza
volerlo, divenne la muta testimone della
rivolta di Masaniello. E durante i tumul-
ti scatenati dai lazzari, qualcuno le rup-
pe il naso.
Spostata di fronte alla chiesa dell’Avvoca-
ta e quindi restaurata nel 1879, la statua
entrò a far parte del Museo di Villa Filan-
gieri e da lì definitivamente trasferita sul
pianerottolo dello scalone centrale di Pa-
lazzo San Giacomo, dove si trova tutt’ora.
Una copia in scala è visibile nel cortile del-
la chiesa di San Giovanni a Mare.
Non è chiaro quando la “capa di Napo-
li” si vide affibbiare il nome di “Donna
Marianna”. Secondo qualcuno, l’appel-
lativo le fu assegnato nel corso del XIX
secolo, quando la “testa” fu collocata di
fronte alla chiesa di Santa Maria dell’Av-
vocata dove si trovava anche un busto di
Sant’Anna (il nome deriverebbe quindi
dalla fusione di Santa Maria e Sant’Anna).
Secondo altri, le sarebbe stato dato per
farne un simbolo di libertà come la famo-
sa “Marianne” francese della Rivoluzione
del 1848. Anche in questo caso, storia e
leggenda sfumano nei contorni del mito.
Ma ciò che più conta è che quel volto, per
anni e anni, abbia simboleggiato per tutti
i figli di Partenope quello arcaico e bene-
augurante della mitica fondatrice.
Pochi invece, per non dire nulli, sono i
dubbi che si provano guardando il com-
plesso scultoreo eretto in piazza Sannaz-
zaro, nel cuore di Mergellina, poco più di
un secolo e mezzo fa. Si tratta della ma-
gnifica Fontana della Sirena. L’opera fu
realizzata nel 1869 dallo scultore Onofrio
Simboli e storia
4
4. Chiesa di Santa Lucia
5. Obelisco di piazza San Domenico Maggiore
4. Church of Saint Lucia5. Obelisk of Piazza San Domenico Maggiore
chaeologists variously located on the hill of Sant’Aniello a Caponapoli (near piaz-za Cavour), at the mouth of Sebeto river (near piazza Plebiscito), under the foun-dations of Santa Lucia church (built on a temple devoted to the cult of the siren), or under the foundations of San Giovanni Maggiore church, in via Mezzocannone (where there is an inscription on a plaque in a palaeo-Christian building). But we cannot exclude that she was buried on that small island, maybe under the walls of Castel dell’Ovo, on Megaride island.The mythical Parthenope was soon con-sidered the protector of Naples, and she was honoured with sacrifices. The peo-ple venerated her so much that decid-ed to give her name to the small fisher-men village that was goin to be found on the coast: Parthenope, nowadays Na-ples.The myth must not be too far from truth, because in Eastern Greece, at that same time, the religious cult of the sirens, and that of Parthenope in particular, was flourishing. On that small island the settlers of the ancient capitol city seem to have raised an altar devoted to the mythical creature of the abyss. Many, during the centuries, tried to give a face to this goddess. One in particular, that of the famous Mar-ianna ’a capa ’e Napule (“the head of Na-ples”), the face of Naplkes par excellence. In Palazzo San Giacomo, the seat of Na-ples municipality, among two staircases leading to the upper floors there is a ped-estal with a big Greek statue represent-ing the head of a woman. According to the tradition, this figure today identified with Naples itself, would represent Par-
5
26
Buccini, con la collaborazione di un gio-
vanissimo Francesco Jerace. Fino al 1924
abbelliva i giardini della stazione ferrovia-
ria di piazza Garibaldi. Poi, da quell’anno,
fu spostata a ridosso di Piedigrotta e Mer-
gellina, dove si trova attualmente.
E’ composta da una grande vasca ellitti-
ca nel cui centro svetta uno “scoglio”, sul
quale poggiano un cavallo, un leone, un
delfino e una tartaruga, insieme con alcu-
ni elementi floreali. A sovrastare tutti, ov-
viamente, c’è lei: sua maestà la Sirena, ri-
tratta nell’atto di stringere una lira con il
braccio destro, mentre il sinistro è puntato
verso l’alto. Partenope ha la coda avvolta
intorno ai fianchi.
A voler dar retta alle leggende, la sua par-
ticolare “siluette” ricorrerebbe anche nel
primo bassorilievo dell’obelisco di piazza
San Domenico Maggiore. Mentre è sicu-
ro che proprio di Partenope si tratti per
quanto concerne le figure di donna scol-
pite in due altre celebri fontane della città.
La prima è quella che troneggia negli spa-
zi della nuova stazione Garibaldi di Treni-
talia: un complesso d’arte contemporanea
in metallo che svetta in mezzo a suggesti-
vi giochi d’acqua.
L’opera, inaugurata pochi anni fa, si tro-
va a pochi passi dai binari e dalla sala d’a-
spetto del principale scalo ferroviario del
capoluogo. Di enorme valore artistico e
storico è la fontana della Spinacorona co-
munemente detta “delle zizze”, esposta
in pieno Centro Antico, a ridosso della
chiesa di Santa Caterina della Spina Coro-
na. Le origini di questa scultura sono in-
certe, ma sembra si parli di lei già in un
antico documento di fine XVI secolo. Quel
che è certo è che l’opera fu restaurata e
modificata, per volere del viceré don Pe-
dro de Toledo, su disegno di Giovanni da
Nola, nella prima metà del XVI secolo, co-
sì come attestato anche dalla presenza
dello stemma di re Carlo V.
Si tratta di un complesso formato da una
ricca vasca rettangolare in marmo bianco
abbellita da altorilievi, ghirlande e alcuni
stemmi del viceré, coronata dalla raffigu-
razione del Vesuvio e dalla sirena Parteno-
pe scolpita nell’atto di premere i seni per
estinguere, con il suo latte, le fiamme spri-
gionate dal vulcano. Quella in mostra è
Simboli e storia
solo una copia dell’originale, riprodotta e
scolpita da Achille D’Orsi. La vera statuet-
ta “delle zizze”, infatti, è custodita nelle
stanze del Museo nazionale di San Marti-
no. Ma che si tratti di lei, della mitica cre-
atura venuta a morire sulle rocce di Me-
garide, sembrano esserci pochi dubbi dal
momento che la figura della Spinacoro-
na richiama fortemente l’icona mitologi-
ca classica. A conferma di un legame an-
tico tra i napoletani e la celebre antenata
che, a distanza di anni, proprio non vuole
saperne di spezzarsi.
6
7 8
9
27
thenope the Siren. It seems that the stat-ue was excavated at the end of XVI cen-tury in Anticaglia (superior Decuman) and then placed near the church San Giovan-ni a Mare, at few steps from piazza Mer-cato, where she was the silent testimony of the revolt of Masaniello, during which somebody broke her nose. It was moved in front of Avvocata church, and then restored in 1879, when it be-came part of Villa Filangieri Museum and it was definitively placed in Palazzo San Giacomo. A copy can be admired in the
courtyard of San Giovanni a Mare church. The name “Donna Marianna” was prob-ably given to the head during XIX centu-ry, when the head was placed in front of Santa Maria dell’Avvocata church, where also stood a statue of Saint Anna. According to this version, the two names of Saint Maria and Saint Anna were mixed together. Others think that this name was given to the statue to make it is a symbol of freedom, like the French Marianne of the Revolution (1848). An-yway, that stone head has been consid-
ered by the sons of Parthenope as be-longing to the mythical founder of their city. Another monument attest the cele-bration of the Siren in Naples, the fabu-lous sculpted complex in piazza Sannaz-zaro in Mergellina, the Fountain of the Siren, was built more than a century ago, in 1869, by the sculptor Onofrio Buccini with the collaboration of a young Franc-esco Jerace. Until 1924 it stood into the garden of the train station of piazza Garibaldi, then it was moved in its actual place. It is com-
posed by an elliptic tank with a rock in the middle on which are placed a horse, a lion, a dolphin, and a turtle together with floral elements. Above all, her maj-esty the Siren.Her figure can be found in other two famous fountains in Naples: the first is placed in the brand new Garibaldi sta-tion: a modern art complex mixing metal and water. Unveield few years ago, it stands close to the rails, in the waiting hall of the Central Station.The other one, with a great artistic and historical value, is the fountain of the Spi-nacorona, commonly called of the “tits”, in the historical centre, near the church Santa Caterina della Spina Corona. Its origin is unknown, although it is men-tioned in a document dating back to the end of the XVI century. It was restored and modified by the will of the Viceroy don Pedro de Toledo, following a sketch by Giovanni da Nola, in the first half of the XVI century, as testified by the crest of the king Charles V. It is composed by a rectangular tank in white marble, decorated with high-re-liefs, garlands, and crests of the Viceroy, and completed by the representations of Vesuvius and Parthenope, who extin-guishes the flames of the volcano with the milk coming out from her breast. Today we can admire only a copy of the original sculpture made by Achille D’Orsi. The original statue is kept in the National Museum of San Martino. The image of Spinacorona strongly recalls the Classical iconography, thus testifying an age-old relationship between Neapol-itans and their famous ancestor.
Simboli e storia
6. 7. e 9. Particolari dell’antico simbolo araldico dell’allora Comune di Barra: una sirena con la
doppia coda, sormontata da una corona - 8. Sirene a forma di uccello raffigurate in un antico
vaso greco - 10. e 11. Fontana della Spinacorona con il particolare della “statua delle zizze”
6. 7. and 9. Details of the ancient heraldic symbol of the then Municipality of Barra: a mermaid with the double tail, topped by a crown - 8. Sirens shaped bird depicted in an ancient greek
vase - 10. and 11. Fountain of Spinacorona with the detail of the “statua delle zizze”
10
11
Luoghi dell’archeologia
Rivive Pozzuoli
28
29
Rione Terra, scrigno di tesori nascostiRione Terra, casket of hidden treasuresCompletati gli scavi e la ristrutturazione il meraviglioso percorso
archeologico sotterraneo dell’acropoli flegrea sarà visitabile per 15
week-end consecutivi, a partire dal 19 settembre 2015
fino al 6 gennaio 2016
After the excavations and restoration have been completed,the marvellous underground archaeological path of Phlegraean acropolis will be open for 15 week-end, from the 19th of September to the 6th of January 2016
P TPrima la storica Cattedrale, che ha spalan-
cato i battenti dopo quasi mezzo secolo
di oblio. Poi il percorso sotterraneo arche-
ologico che a settembre tornerà nuova-
mente fruibile, dopo quasi sette anni di
chiusura. Nel cuore della terra flegrea c’è
uno scrigno che, a poco a poco, va schiu-
dendosi per mostrare al mondo la ricchez-
za del suo inestimabile tesoro: si chiama
“Rione Terra” e risplende forte, con il suo
carico di storia, nelle viscere antiche di
Pozzuoli.
Il merito è, in larga parte, degli sforzi pro-
fusi dall’amministrazione comunale che,
d’intesa con la Soprintendenza e grazie ai
finanziamenti della Regione, ha lavorato
duro per riconsegnare alle rotte del turi-
The Cathedral has been the first to be opened for visitors, after half a centu-ry of oblivion. Now, from September on, the underground archaeological path will be open to visits after seven years. In the heart of Phlegraean land, there is a casket that is showing its invaluable treasure to the world: it is called “Rione Terra” and it shines with history, among the depths of ancient Pozzuoli. The municipality, together with the Super-intendency, and thanks to the funds given by the Region Campania, has worked hard to give back to international tourism one of the most charming places of Campania Felix. The starting point has been the re-launch of the archaeological path of Rione
di Gabriele Scarpa
30
Luoghi dell’archeologia
smo internazionale uno degli angoli più
belli e incantati della Campania Felix. Un
lavoro il cui punto di partenza è stato il ri-
lancio del percorso archeologico del Rio-
ne Terra, off-limits dall’autunno del 2007,
ma ormai pronto per essere riconsegna-
to ai visitatori (imprevisti della ultima ora
a parte) per 15 week-end consecutivi, a
partire dal 19 settembre 2015 fino al 6
gennaio 2016.
Due i progetti messi in cantiere per valo-
rizzare ulteriormente l’area della rocca pu-
teolana. Il primo punta all’allestimento di
una mostra “Alle origini del Gusto” de-
dicata al rapporto millenario tra uomo e
cibo, ambientata in un giardino pompe-
iano ricostruito virtualmente proprio nel
Rione. Il secondo, denominato “TerraMo-
to”, è incentrato, invece, sulla realizzazio-
ne di un evento promozionale capace di
abbinare cibo e luoghi storico-archeologi-
ci di Pozzuoli in linea con quelli che sono
gli obiettivi dell’Expo 2015 di Milano. Ven-
tisei, in tutto, i siti già individuati (tra que-
sti l’Anfiteatro Flavio, il Serapeo, il Duomo
e lo Stadio di Antonino Pio); dieci le canti-
ne e i ristoranti della zona flegrea. Saran-
no abbinati gli uni agli altri, in un “gran
tour” pensato appositamente per la gio-
ia di visitatori e appassionati di arte, sto-
ria e sapori. “Una sfida - spiega il sindaco
Vincenzo Figliolia - affascinante, perché il
futuro di Pozzuoli si delinea valorizzando
il suo millenario passato”. E che si tratti
1
2
3
31
Luoghi dell’archeologia
Terra, off-limits since autumn 2007, but today ready to be given back to the visi-tors for 15 week-ends, from the 19th of September to the 6th of January 2016. There are two projects to make the most of the area of Pozzuoli’s stronghold. The first is the organization of the exhibition “Alle origini del Gusto” (“At the Origins of Taste”) dedicated to age-old relation be-tween men and food, showing also the reconstruction of a garden from ancient Pompeii. The second, called “TerraMoto”, is aiming at the realization of a promo-tional event that unites food with histor-ical and archaeological places in Pozzuo-li, in line with the objectives of Expo 2015 in Milan. There are twentysix sites (like Anfiteatro Flavio, the Serapeum, the Ca-thedral, and Antonino Pio Stadium); ten wineries and restaurants of the Phlegrae-an territory. There will be a sort of “gran tour”, thought to delight the visitors and the art, history, and taste lovers. “A chal-lenge - according to the mayor, Vincenzo Figliolia - so charming because the future of Pozzuoli can be outlined only enhanc-ing its glorious past”. And it is true, suffice to give a look at the tufa hill, with its 33 metres on the sea level, protruding on the Gulf between Nisida and Baia. Let’s start explaining the name “Rione Terra”. This toponym derives from the Me-dieval and maritime way of calling terra (“land”) the village or the city, in contrast with the sea. We are talking about a spe-cial place. A place, like the anchorman Al-berto Angela said, “where the chapters of the long history of Pozzuoli are one over the other like the pages of a book”. One of the few hamlets in the world that has
proprio di “passato millenario” non ci so-
no dubbi guardando la collina di tufo che,
con suoi 33 metri sul livello del mare, si
protende sul Golfo tra Nisida e Baia.
Cominciamo dal nome. Perché si chiami
“Rione Terra” è presto detto. Il toponimo
deriva, infatti, dall’uso medioevale e ma-
rinaresco di chiamare “terra” il villaggio o
la città, quasi in contrapposizione al ma-
re. Stiamo parlando di un luogo speciale.
Un quartiere, come disse una volta Alber-
to Angela durante una puntata di Super-
quark: “dove i capitoli della lunga storia
di Pozzuoli si sono sovrapposti come pa-
gine di un libro”. Uno dei pochi borghi al
mondo protagonista delle varie evoluzio-
ni storiche: dagli anni della colonizzazio-
In apertura, scenografica veduta del Rione Terra
1. 2. 3. e 5. Colonne e resti del tempio di Augusto inglobati nella Cattedrale - 4. Via Duomo
At the opening, the scenic view of the Rione Terra1. 2. 3. and 5. Pillars and remains of the Temple of Augustus incorporated in the Cathedral - 4. Via Duomo
4
5
32
ne greco-romana fino all’epoca moderna.
Culminata, nel marzo del 1970, nell’ab-
bandono dell’acropoli a seguito di uno
dei frequenti sciami bradisismici che in-
teressarono la plurisecolare esistenza dei
“Campi Ardenti”. Sciami che si ripeterono
dieci anni più tardi, prima con il terremo-
to del novembre 1980, poi con un nuovo
bradisismo. Eventi drammatici, che pro-
vocarono ulteriori danni all’abitato, de-
cretandone la completa rovina.
Puteoli era una città molto importante in
epoca romana perché, per secoli, prima
della nascita di Ostia, rappresentò il mag-
giore e principale porto dell’Urbe. Ebbe-
ne, il Rione Terra ne costituiva il cuore: il
primo e più antico nucleo abitativo, colo-
nizzato nel VI secolo a.C., dagli esuli gre-
ci dell’isola di Samo che lì erano giunti per
fondarvi Dicerachia, il governo dei giusti.
Il borgo fu innalzato su una piccola altu-
ra, così come era nell’uso dei coloni della
Magna Grecia. Una posizione strategica
da cui era possibile difendersi controllan-
do gli arrivi di eventuali nemici sia dal ma-
re che da terra.
Fu ai tempi dell’Urbe, tuttavia, che Poz-
zuoli e la sua rocca conobbero il perio-
do di maggior splendore diventando una
delle città di riferimento dell’Impero. Poi,
con il decadimento di Roma, la città che
un tempo si estendeva fino a comprende-
re la moderna Bacoli, iniziò il suo lento ma
progressivo declino, fino a ridursi nella so-
la piccola rocca occupata dal Rione Terra.
Questo accadeva nel V secolo d.C, perio-
do cruciale per le sorti di Puteoli, dal mo-
mento che è proprio in questo momen-
to che il “Rione” inizia a “stratificarsi”. E
le culture che si succedono cominciano a
costruire botteghe ed abitazioni su quel-
le che un tempo erano state abitazioni e
mura romane: mattoni su mattoni, edifi-
ci su edifici. Lo confermano, oggi, i nume-
rosi reperti che si celano nelle viscere del
Luoghi dell’archeologia
Rione (l’area archeologica ha un’estensio-
ne di circa due chilometri quadrati). Pro-
prio sotto le fondamenta della più moder-
na città.
Si tratta di testimonianze di immenso va-
lore, tra cui spiccano notevoli tracce di un
Cardine e di due Decumani (quello di via
Duomo, in basolato al di sotto della stra-
da moderna e quello che costeggia il lato
posteriore del tempio di Augusto, in tufo)
con ancora i frontoni delle insulae su cui si
affacciano, quasi intatte, piccole dimore di
pescatori, magazzini e taverne (spicca la
bottega di un fornaio con le macine per
il grano); mura di un vasto complesso ter-
6
7
8
9
us, colonized in the VI century B.C. from the Greek exiles from Samos, that arrived there to found Dicerachia, the govern-ment of the just. The hamlet was found-ed on a hill, a tradition of the settlers from Magna Greece, who used to choose a strategic position from which it was pos-sible to organize a quick defense from the enemies arriving by sea or by land.During the period of Urbe, Pozzuoli and its stronghold flourished, then, with the dec-adence of Rome, the city began its slow decline. This happened in the V century A.C., when the Rione started its “stratifi-cation” and the different peoples began
Votre guide privée à NaplesFrancesca Del Vecchio
info@itineranapoli.com
Tel. +39.081.66.45.45
Cell. +39.339.755.17.47
Guide culturelleCultural guide
NAPOLI POMPEI ERCOLANO OPLONTIS AMALFI CAPRI SORRENTO CAMPI FLEGREI VESUVIO CASERTA
Your personal guide in Naples
been protagonist of different historical evolutions: since the years of the Greek and Roman settlements until the Mod-ern age. On March 1970, the acropo-lis was abandoned after the umpteenth great swarm of bradyseism. The swarms repeated after ten years, with the earth-quake of November 1980 first, and then with a new swarm of bradyseism. Dramat-ic events, that led to the ruin of this place. Puteoli was an important city during the Roman age, because, before the founda-tion of Ostia, it was the biggest harbour of the Urbe. Rione Terra was the hearth of Puteoli: the first and oldest housing nucle-
6. 7. 8. e 9. Case e stradine dell’antico Rione Terra
10. Il porticciolo di Pozzuoli
6. 7. 8. and 9. Homes and streets of Rione Terra10. The little harbor of Pozzuoli
10
34
Luoghi dell’archeologia
male e i resti grandiosi del Tempio di Au-
gusto, sulle cui rovine, in epoca spagnola,
fu innalzata la Cattedrale di San Procolo
Martire poi distrutta da un incendio, nella
notte tra il 16 e il 17 maggio 1964 e solo
di recente restituita al culto.
Furono proprio i lavori di restauro del
Duomo a valorizzare tutte le varie fasi
storiche attraversate, nel corso dei secoli,
dall’impianto religioso e quindi dalla roc-
ca tufacea stessa. Insieme con i danni, in-
fatti, il rovinoso incendio del 1964 fece
emergere buona parte dei resti di un son-
tuoso monumento marmoreo di età au-
gustea, attribuito all’opera dell’architetto
Lucio Cocceio Aucto, che a sua volta ave-
va inglobato un precedente tempio di età
repubblicana risalente al 194 a.C., già ri-
strutturato da Silla nel 78 a.C., e quindi
“assorbito”, insieme con la basilica augu-
stea, dalla successiva struttura muraria cri-
stiana. Le sorprese, tuttavia, non finisco-
no qui. Sì, perché le future campagne di
scavi potrebbero consegnare alla colletti-
vità nuovi, importanti ritrovamenti, come
accaduto, ad esempio, alla fine del 2012
quando, nel cuore del Rione Terra, dietro
una porta murata del Seicento, letteral-
11
12
35
Luoghi dell’archeologia
to build shops and houses on the Roman ones: bricks on bricks, buildings on build-ings. The numerous archaeological find-ings from the depths of Rione, whose ar-chaeological area is two square km wide, confirm all that.Among the various discoveries, there are the traces of a Cardine and two De-cumans, still showing the insulae, with houses, warehouses, and taverns; the walls of a vast thermal complex, and the remains of the Temple of Augustus, on whose ruins, during the Spanish domina-tion, was built the Cathedral of San Proco-
lo Martire, destroyed by a fire during the night between the 16th and the 17th May 1964 and restored only in recent times. During the restoration of the Cathedral, there was an enhancement of the various historical phases that the city underwent during the different centuries, from the religious complex to the tufa stronghold. The great fire of 1964 brought to light the remains of a marble monument made probably by the architect Lucius Coccei-us Auctus, which had previously included also a temple dating back to 194 B.C., re-stored by Sulla in 78 B.C. and “absorbed”,
11. Reperti archeologici sotto le fondamenta del Rione Terra
12. Il Rione Terra visto dall’alto
13. 14. e 15. Altre suggestive immagini dell’antica rocca flegrea
11. Archaeological finds under the foundations of the Rione Terra12. Il Rione Terra seen from above
13. 14. and 15. Other striking images of the ancient fortress
13
14
15
36
mente sepolte dal terriccio e dal materia-
le di risulta di un’abitazione realizzata nel
periodo della ricostruzione dell’antica roc-
ca (dopo l’eruzione del Monte Nuovo nel
1538), gli archeologi hanno rinvenuto cin-
que stanze (forse gli ambienti di servizio)
di una domus romana, in gran parte af-
frescate e datate primo secolo avanti Cri-
sto. Un ritrovamento eccezionale che va a
infoltire il già ricco e nutrito “carnet” del-
le bellezze nascoste dell’acropoli. Ma po-
tremmo essere solo all’inizio. Chissà, in-
fatti, che il domani non possa consegnarci
altre meravigliose scoperte.
16. e 17. Antiche mura e immagine panoramica del Rione Terra
18. Percorso sotterraneo nelle viscere della rocca di Puteoli
16. and 17. Ancient walls and panoramic image of the Rione Terra18. Path underground in the bowels of the fortress of Puteoli
Luoghi dell’archeologia
together with the Augustan basilica, from the Christian wall system.The future archaeological campaigns could bring to light new important find-ings, as it is already happened in the end of 2012, where in the heart of Rione Terra, behind a door dating to the 1600s, the ar-chaeologist have found five rooms of a Roman domus, decorated with frescoes and dating to the I century B.C. An ex-ceptional finding, that enriches the cas-ket of the hidden beauties of the acropo-lis. Hopefully, tomorrow can give us many marvellous discoveries.
16
17
18
Style
38
Summer Collections 2015
1
2 3 4
5
3939
Abiti dipinti, tinte forti:uno stile tutto napoletanoPainted dresses, strong nuances:a totally Neapolitan styleMolti stilisti partenopei puntano su accostamenti originali, talvolta
anche azzardati, ma mai banali né trash per la nuova bella stagione.
Ecco le tendenze della moda secondo griffe e artisti del cucito.
Many Neapolitan fashion designers choose for the new season original
pairings, sometimes reckless, but never commonplace or trash. These
are the fashion trends according to designers and sewing artists
S FSecondo il poeta Arturo Graf “dove non
è contrasto, non è vita”. E, mai come
quest’anno sembrano dargli ragione gran
parte degli stilisti napoletani che, per la
Summer Season 2015 hanno deciso di
puntare su accostamenti originali, talvolta
anche azzardati, ma mai banali né trash.
Roccobarocco abbina neoclassicismo a
mood decisamente attuali mixando no-
te auliche e pop per le sue creazioni in
crepe di seta, macramè e chiffon prefe-
rendo bianco, nero e gold touch. Abiti
d’haute couture impreziositi da motivi tri-
bali extralarge, che sposano l’idea del tat-
too à porter, da mettere e togliere come
e quando lo si desidera. Miscela toni cal-
di e freddi Amina Rubinacci: il bianco fa
da cornice all’ice chiaro, al cameo e al ro-
For Summer Season 2015 Neapolitan
fashion designers have decided to choose
original pairings, sometimes reckless, but
never commonplace or trash. Roccobaroc-
co pairs Neoclassicism with contemporary
moods, aulic and pop notes for his crea-
tions in silk crepe, macramé and chiffon,
choosing white, black, and gold touches.
Haute couture dresses enriched with extra-
large tribal motifs, like temporary tattoos
à porter. Amina Rubinacci mixes warm
and cool tones: white frames ice, cameo,
and pink, while beige, baby blue and per-
iwinkle are framed by military green, gray,
and navy. Cashmere is pure or with silk,
linen, viscose, and cotton. Light stripes re-
call the classic nautical look. Roberta Bac-
arelli combines vintage, trends, and Fu-
di Annalisa Palmieri
6
7
8
9
40
Style
sa, al beige, all’azzurro air e al blu per-
vinca con toni più scuri di verde militare,
grigio e navy. Il cashmere è puro o combi-
nato con seta, lino e viscosa leggera, co-
toni tondi e a rilievo. Righe in toni pallidi
e a contrasto richiamano i motivi marina-
ri classici.
Roberta Bacarelli unisce vintage, attualità
e futurismo, dando forma a una collezio-
ne autentica e molto colorata all’insegna
di geometrie di ispirazione seventies, fran-
ge, pantaloni palazzo, lunghi abiti in chif-
fon, romantiche camicie in organza dalle
maniche a sbuffo e longuette in ecopelle.
Colli, polsini, plastron, revers, porzioni di
giacche e camicie classiche da uomo. Lo
stilista Luciano Esposito per “Vicoli Santi”
per la sua donna rilegge in modo originale
e glamour capi tipici della moda maschi-
le dando forma a creazioni iper femmini-
li. Et voilà, tubini in principe di Galles con
revers che diventano veri e propri foulard,
camicie di taglio virile ampliate e scampa-
nate, completi gessati con giacca e shorts
morbidi, gonne abbinate a giacchini ta-
glio chiodo. Le creazioni sartoriali di Da-
niela Danesi, vedono protagoniste stam-
pe digitali su sete, canaponi e lini pregiati
con effetti di “spalmatura”, ma anche jac-
quard, satin e crepe de chine, georgette
e chiffon, ricami, macramè, pizzi e tulle il-
lusion, che conferisce al tutto un raffina-
to effetto “nude look”. Giacche, vestitini
e jeans a zampa con decorazioni latera-
li, per i quali Daniela utilizza tessuti italia-
ni di aziende artigiane che lavorano anco-
ra le stoffe a telaio.
Unicità, la parola d’ordine dell’atelier Al-
baChiara, quartier generale della virtuosa
stilista Susi Sposito. È qui che prendono
forma e colore le sue incredibili sculture
da indossare, sapiente miscela di alta sar-
10 11
12
13
14
15
41
Style
1. 10. e 11. Roccobarocco
2. 14. e 15. Albachiara
3. Sartoria Partenopea
4. Kiton
5. Marinella
6. 20. e 21. Luciano Esposito (ph. Giuseppe Matarazzo)
7. 18. e 19. Daniela Danesi
8. 16. e 17. Roberta Bacarelli
9. 12. e 13. Amina Rubinacci
turism, with a colourful collection rich
of seventies inspired geometries, fringes,
wide legs trousers, long chiffon dresses,
romantic organza shirts with puff sleeves,
and faux leather longuettes. Collars, plas-
tron, revers, jackets and men shirts. Lu-
ciano Esposito for “Vicoli Santi” reinter-
prets in a glamorous way the typical men
clothes, giving shape to hyper-feminine
creations. Prince of Wales sheath dress-
es with revers that become foulard, wide
men shirts, pinstripe suits with jacket and
shorts, skirts combined with Perfecto jack-
ets. Daniela Danesi creations have digital
16
17 18 19
21
20
42
torialità, raffinatezza e cura per i dettagli.
Outfit emozionali per i quali nulla è lascia-
to al caso. Una chicca, i suoi caftani dipinti
a mano, da sfoggiare all day long a mo’ di
vestitini, su pantaloni Capri o jeans.
La new collection di Valentina Cervo è co-
stellata di capi sensuali dai tessuti legge-
ri in georgette e satin con applicazioni e
inserti in rete. Must della linea, una piog-
gia di maxi pois, spalmati su gonne e abi-
tini, ma anche deliziose jumpsuit e bico-
lor dress, pronti a conquistare donne di
tendenza libere e sicure di sé. Riecheg-
giano motivi floreali, suggestioni, forme
e colori tipicamente mediterranei le pro-
poste “scolpite” dalla stilista Sabina Alba-
no, fedele al motto della maison di Chiaja
secondo il quale l’abito è “un’opera d’ar-
te da indossare”. Un capolavoro dell’ar-
te tessile impregnato di pop-art. “Abiti-
dipinti”, destinati a donne raffinate, colte
e indipendenti.
Style
Gabriella de l’Ero per Satriano Cinque
si affida, invece, alla scaramanzia grazie
a deliziosi corni porte-bonheur ospiti su
maxi foulard multitasking in seta. Ultra
eleganti anche i suoi poncho in rete con
fiorellini e le tute con mantella incorpora-
ta. Le sue creazioni sono un trionfo di piz-
zi, merletti, tessuti leggeri ed impalpabili,
trasparenze effetto “vedo non vedo”, ma
anche di tanto colore e stampe originali.
Grafismi e colour dalle molteplici nuance
22. e 23. Valentina Cervo
24. Sabina Albano
25. Satriano Cinque (ph. Federica Rispoli)
22 23 24
25
43
Style
for details. A treat: her hand-painted caf-
tans, to be sported all day long like dress-
es or on Capri trousers or jeans. The new
collection of Valentina Cervo is full of sexy
clothes made with light fabrics, like geor-
gette and satin, with decorations and net
inserts. The must are the maxi polka dots
on skirts and dresses, the jumpsuits and
the bi-colour dresses. Flower motifs, sug-
gestions, Mediterranean shapes and col-
ours for the “sculpted” proposals of Sabi-
prints on silk and linen, with a “spreading”
effect, but also jacquard, satin and crepe
de chine, georgette, chiffon, embroider-
ies, macramé, lace and tulle that gives
the illusion of a nude look effect. Jackets,
dresses, wide legs jeans with decorations,
are all made with Italian fabrics. Unique
creations for atelier AlbaChiara, the reign
of Susi Sposito. Here her incredible weara-
ble sculptures are made, a mix of high tai-
loring, refinement, and outstanding care
26. e 27. Satriano Cinque (ph. Federica Rispoli)
28. Daniela Danesi
29. e 30. Sabina Albano
26
27
28
29 30
44
Style
La collezione Bams vede protagonisti, in-
vece, tronchetti in pelle di serpente con
tacco ad isola, slipper e decollete in co-
tone lavorato con inserti geometrici.
Scarpe artigianali, rigorosamente ma-
de in Naples, caratterizzate dalla par-
ticolare lavorazione “a sacchetto”, che
regala morbidezza e flessibilità ad ogni
modello.
Per l’uomo, Kiton punta sulla preziosa vi-
cuña pettinata e su un’esclusi-
va Gabardine 14 micron, scelta
per abiti, blazer, pantalo-
ni e cinque tasche. Gran-
protagonisti anche della Summer collec-
tion di Textile Tales caratterizzata da de-
liziosi abiti lunghi e corti molto femminili
e dalle scollature generose, pantaloni, t-
shirt stampate da indossare sia di giorno
che di notte e autentiche tute.
Per quanto riguarda le shoes, Albano pro-
pone sandali flat in pelle o camoscio con
dettagli gioiello e perle o tempestati di
Swarovski dai tagli esclusivi e i tacchi al-
ti. Comode e raffinate quelle con zip o in
vernice pitonata, quelle che mixano pelle
e sughero, tessuti a righe e pois e le zep-
pe in camoscio cipria con fiori in cristallo.
31. 32. e 33. Textile Tales
34. Albano
35. e 36. Kiton
37. Bams
31
32
33
34
35
45
Style
na Albano, faithful to the catch-phrase of
her maison in Chiaja “a dress is a weara-
ble work of art”. A masterpiece of textile
art soaked into pop-art. Gabriella de l’Ero
for Satriano Cinque chooses the counter-
charms thanks to horns porte-bonheur
printed on silk maxi foulard. Ultra-elegant
net ponchos with small flowers, and jump-
suits with the cape. Her creations are a tri-
umph of lace, light fabrics, see-through
transparencies, and also colours and orig-
inal prints. Graphic and multi-nuance col-
ours are the protagonists for Textile Tales
characterized by long and short low-cut
36
37
38
46
Style
de rivoluzione nella palette cromatica che
spazia dai toni naturali, ai grigi, i blue, al-
le tonalità del verde declinati su capospal-
la e outwear, fino ai colori saturi e accesi
come il giallo, il turchese e il rosso ciliegia,
utilizzati per la camiceria, i pull e i pan-
taloni. Come suggerisce il nome, stile all
made in Naples per Sartoria Partenopea,
perfetto connubio tra tradizione e inno-
vazione. Interni morbidi, vestibilità im-
peccabile e naturale eleganza per le giac-
che estremamente leggere, come vuole
la tradizione napoletana, che richiedono
numerosi passaggi e ben 16 ore di lavo-
razione ciascuna. Tessuti di ottima qua-
lità, attenzione ai dettagli, grande tecni-
ca e infinita passione anche nella Sartoria
Antonelli, cuore pulsante dello shopping
di lusso partenopeo. Un laboratorio arti-
gianale in cui il Maestro Lello Antonelli dà
forma a giacche ed abiti esclusivi. Vere e
proprie opere d’arte da indossare ama-
te da gentlemen di ogni angolo del glo-
bo. Un altro nome da tenere a mente per
gli amanti dell’hand made e del “su misu-
ra” è quello della Sartoria Formosa. Tem-
pio dell’eccellenza, punto di riferimento
dell’eleganza maschile non solo parte-
nopea. Tra i suoi clienti, anche i reali di
Svezia e i Benetton. Linee tonde e volumi
morbidi sono proposti dalle confortevoli e
raffinate scarpe hand made firmate Pao-
lo Scafora, che stavolta si è lasciato ispira-
re dalle pietre preziose e dalle loro infinite
nuance: dall’ambra allo smeraldo passan-
do per rubino e lapislazzuli. Last but not
least, Marinella e le sue raffinate cravatte
conosciute ed apprezzate dagli amanti del
bel vestire di tutto il mondo. Ties in seta
tinta unita, a righe o con minuscoli pois,
ma anche più divertenti e particolarmente
adatte all’Estate con micro fantasie all’in-
segna di fiorellini stilizzati, cavallucci mari-
ni, delfini, quadrifogli e coccinelle.
39
40
41
42
43
44
45
47
Style
ometrical inserts. Hand-made shoes, rig-
orously made in Naples with “a sacchet-
to” manufacture, giving extra-softness
and flexibility. For men, Kiton choooses
combed vicuña and Gabardine 14 micron
for suits, blazers, and trousers. The pal-
ette goes from natural tones, grey, blue,
to green nuances declined on jackets and
outwear, to bright colours like yellow, tur-
quoise, and cherry red, used for shirts,
pulls, and trousers. Style made in Naples
for Sartoria Partenopea, a mix of tradi-
tion and innovation. Soft linings, flawless
wearability, and natural elegance for the
extremely light jackets, thanks to the tradi-
tional Neapolitan process that needs many
steps, each with 16 hours of manufacture.
High-quality fabrics, outstanding care for
details and infinite passion for Sartoria An-
tonelli, an artisan workshop where Maes-
tro Lello Antonelli gives shape to exclusive
jackets and suits. Authentic works of art
loved by the gentlemen all over the world.
For the lovers of hand-made and made-
to-measure there is Sartoria Formosa.
Temple of excellence, benchmark of male
elegance, not only in Naples. Among its
clients, the Swedish Crown and Benetton
family. Round shapes and soft volumes
are proposed by comfy and refined hand-
made shoes by Paolo Scafora, this time in-
spired by precious stones and their infinite
nuances: amber, emerald, ruby, and la-
pislazuli. Last but not least, Marinella and
its refined ties, known and loved all over
the world. Ties in solid colours silk, striped,
or with micro polka dots, but also funni-
er, with flowers, sea-horses, dolphins, clo-
vers, and ladybugs micro-prints.
39. 40. e 41. Sartoria Partenopea
42. e 43. Sartoria Antonelli
44. 45. e 47. Sartoria Formosa per No Man Walks Alone
46. e 48. Marinella
dresses, very feminine, trousers, printed t-
shirts, and jumpsuits. Albano shoes pro-
poses flat sandals in leather or suede, with
jewel details and Swarovski, with exclusive
cuts and high heels. Comfy and refined,
with zips or patent shoes, also mixing
leather and cork, striped or polka-dotted
fabrics, and suede platforms with crystal
flowers. Bams collection chooses snake-
skin half-boots with island heel, slippers,
and decorated cotton decollete with ge-
46
47
48
Style Moda mare
48
Naples beachwear
1
2
3
4
5
6
4949
Al sole, in mare o in spiaggiaoriginalità e qualità nel (s)vestirsiSun, sea, and beaches dress Parthenope summerDa Capri a Positano, ecco le nuove proposte dell’arte sartoriale napoletana per la beach wear, costumi griffati per un rinfrescante tuffo nelle acque del Golfo e abiti per passeggiate e serate in relax
From Capri to Positano, the new proposals of Neapolitan sewing art for the beachwear, fashion swimsuts for a refreshing swim im the water of the Gulf and dresses for a relaxed walk or a night out
V TVivere non è abbastanza, disse la farfal-la, uno deve avere il sole, la libertà ed un piccolo fiore…”. Sembrano tarati sull’afo-risma dello scrittore Hans Christian An-dersen, le coloratissime collezioni Moda Mare 2015 made in Campania, mai come quest’anno, tempestate di butterfly svo-lazzanti, corolle e boccioli dalle mille sfu-mature, animali esotici, piume, pois e tan-te, tantissime righe. Parole d’ordine, per tutte, high quality, originalità e attenzio-ne minuziosa per i dettagli. I bikini Yamamay floral print e con moti-vi geometrici, sono glamour, allegri, solari e s’ispirano ai più esclusivi pool party del globo. Modelli dalle linee versatili impre-ziositi ora da pizzi e raffinati ricami ad un-cinetto, ora da anelli in perline dai dise-
The colourful summer collections 2015 made in Naples are full of butterflies, flowers, exotic animals, feathers, polka dots, and many many stripes. The key-word are high quality, originality, and care for details. Yamamay floral print and geometrical bi-kinis are glamorous and sunny. Precious thanks to lace, crochet, tribal designs made with beads, and shiny sequins, ideal also at night or at a pool party. Multicolor strips for tops and linen dress-es by Harmont&Blaine. White is a must together with orange, coral, abyss, see-weed, and tuna fish. There are also tropi-cal prints and Pollock style “drippings”. In-spired by the sea, summer, and sea shells. Bluété Beachwear proposes a fresh line:
di Annalisa Palmieri
7
89
50
Style Moda mare
gni tribali o da sfavillanti fasce paillettate da sfoggiare anche di sera per una festa in barca o a bordo piscina. Stripes multi-color anche per i top e i deliziosi abitini in lino Harmont&Blaine, in cui il bianco la fa da padrone abbinato ad arancio, coral-lo, abyss, alga e tuna fish. Non mancano stampe tropical e pezzi “dripping” Pollock style. Una collection che, sia per l’uomo che per la donna, trae ispirazione dal ma-re, dall’estate e da tutto ciò che vive sopra e sotto l’acqua: la spiaggia e i suoi om-brelloni, le conchiglie e i fondali marini. Bluété Beachwear propone una linea fre-
sca e di tendenza, sospesa tra eleganza senza tempo e moda del momento. Pietre naturali, tessuti esclusivi, manifattura rigo-rosamente italiana e preziosi ricami hand-made, sono solo alcuni degli elementi ca-ratteristici e irrinunciabili del brand che, per questa Summer season, punta su bi-kini frou frou, sfiziose stampe jeans, mur-rine e incas, lurex, pizzi e farfalle. Fiorellini, righe, fantasie animalier, opti-cal e camouflage per i costumi luxury di Ilaria Vitagliano, talvolta arricchiti da cri-stalli e ricami pregiati. Una chicca, per le più giovani, gli slip “a cuore” declinati in
tutti i colori di tendenza. Kira Kira propo-ne originali bikini mix&match, che vedo-no protagonisti righe e pizzo, ananas, gi-raffe, plume, stelle, fenicotteri, ma anche deliziosi “due pezzi” tinta unita con culot-te dal gonnellino removibile. Bikini frou frou e miscele esplosive di fan-tasie e colori anche per Le Mosche in Bianco e i loro costumi decostruiti, che non “segnano” e fanno sentire ogni don-na in armonia con il proprio corpo. Tra i fiori all’occhiello del brand partenopeo, i trikini in macramè e microfibra, i mono-spalla, gli interi con scollo americano e i
10 11
12 13
14
15
51
Style Moda mare
natural stones, exclusive fabrics, Italian manufacture, and hand-made embroi-deries. For the Summer the brand choos-es jeans and Inca prints, lurex, lace, and butterflies. Flowers, stripes, animalier, optical and camouflage prints for swimsuits by Ilaria Vitagliano, enriched by crystals and em-broideries. A must: the “heart” panties. For Kira Kira mix&match bikinis with stripes, lace, pineapples, giraffes, stars, and flamingos. An explosion of colours and prints for Le Mosche in Bianco. Their deconstructed swimsuits do not leave any
1. 10. e 11. Bluété Beachwear2. Russo Uomo
3. 16. e 17. Ilaria Vitagliano4. Mena Cinque
5. Sun Sisters6. 20. e 21. Yamamay
7. 12. e 13. Le Mosche in Bianco8. D-Style
9. 14. e 15. Harmont&Blaine18. e 19. Kira Kira
16
17
18
19
20 21
52
“due pezzi” all’insegna di succosi sum-mer fruits. Frutta, richiami al pizzo san-gallo, balze, pavoni e tessuti di ispirazione peruviana, le star dei costumi M’ama non m’ama by Bima, che propone anche fasce ricoperte di paillette destinate a chi inten-de brillare anche in spiaggia. Per le Sun Sisters, sensuali corpetti abbi-nati a slip vita alta con tagli laserati ef-fetto nude, trikini multinuance dalle scol-lature generose, super-push up con maxi balza e nappine abbinati a brasiliane con laccetti laterali. Per l’uomo, farfalle e ma-trioske sui costumi firmati Sun Brothers,
mentre Move beachwear punta su fu-metti, fantasie etniche, stampe vintage e pin up style, grafiche spiritose spiccata-mente estive, come rinfrescanti ghiaccio-li e frutti di stagione, movimentati fondali marini, scorci di spiagge, ma anche classi-ci quadretti vicky. Da non perdere, se si ha in programma una vacanza sull’Isola Azzurra, un’incur-sione fashion da Canfora in via Camerel-le per gli esclusivi sandali artigianali ama-ti dalle dive di ieri e di oggi. Da Jackie Kennedy, che si faceva aprire la bottega a mezzanotte per fare shopping in tut-
ta calma, all’attuale First Lady americana, Michelle Obama. Calzature comode, ele-ganti, resistenti e personalizzabili, solita-mente dal tacco basso, pensato per an-dar su è giù per le ripide vie di Capri. Non molto distante, nella mitica Piaz-zetta, la tappa è d’obbligo nella storica boutique La Parisienne per le amanti dei pants alla pescatora, amatissimi da Au-drey Hepburn, che prendono il nome pro-prio dalla splendida isola del Golfo e rea-lizzati dall’etichetta Adrian’s Capri ancora con la stessa tela di quelli creati negli an-ni Sessanta.
Lino, lino, fortissimamente lino, da 100% Capri in via Fuorlovado, dove il ruolo di protagonista spetta a capi leggeri e fre-schi, sia per lui che per lei, quasi esclusi-vamente white. Sahariane, pantaloni, ca-micie, giacche, completi e gonne, naturali ed estremamente raffinati nella loro sem-plicità, da sfoggiare all day long tutta l’E-state e oltre. Tempio dell’esclusività e dell’eleganza maschile a 360 gradi, è Russo Uomo in piazzetta Quisisana, da anni punto di ri-ferimento per gli amanti del bel vestire, isolani e non solo, che qui possono tro-
22. e 23. Bima24. Move beachwear25. La Parisienne26. 100% Capri27. Canfora28. e 29. Sun Sisters
Style Moda mare
22 23
24
25
53
Style Moda mare
charmenapoli.it
Il primo portale completosulle bellezze e sulle eccellenzedi Napoli e della Campania
sign. Among the others, trikinis in mac-ramè and microfibre, and bikinis with juicy summer fruits. Fruit, lace, peacocks, and Peruvian inspi-rations. M’ama non m’ama by Bima, pro-poses also sequined tops for shiny swims. For the Sun Sisters sexy high waist pants with lasers nude effects, multinuance tri-kini, super-push up with ruffles and tas-sels. For men, butterflies and matrioske by Sun Brothers, while Move beachwear chooses comics, ethnic, vintage, and pin-up style prints, funny designs like icicles, fruits,
26 27
28
29
54
Style Moda mare
vare capi di qualità sublime accuratamen-te selezionati. E, dopo Capri, il viaggio po-trebbe proseguire a Positano, altra meta intramontabile per gli amanti del mare e della moda made in Campania, caratte-rizzata da abiti e camicioni artigianali im-palpabili in garze di puro cotone, lino, sete pregiate o merletti come quelli dell’atelier Mena Cinque, tra le prime in zona ad uti-lizzare le tecniche patchwork e del “tinto in capo” o dell’istituzione Maria Lampo, la cui boutique, una delle prime aperte dopo la seconda Guerra Mondiale, risulta getto-natissima anche tra giapponesi e divi inter-nazionali: da Dustin Hoffman a Colin Far-
rell ammaliati, oltre che dai capi originali ed handmade, all’insegna soprattutto di variopinte bandane di cotone e sgargianti fantasie di viscosa, anche dalla simpatia e dalla cordialità dell’ospitale “padrona di ca-sa”. Last but not least, gli occhiali. Accesso-rio immancabile per completare e regalare una marcia in più glamour ad ogni outfit. Incredibilmente originali quelli gioiello per-sonalizzabili firmati D-Style. Sunglasses “sartoriali” ideati da Domenico Auriemma e realizzati rigorosamente a mano a Napo-li, resi unici da materiali naturali e insoliti, pietre preziose o perle, proprio come quel-li scelti dalla star Rihanna.
30 31
32 33
34
30. Russo Uomo31. e 34. Mena Cinque32. e 33. Maria Lampo35. e 36. D-Style37. 100% Capri38. Bluété Beachwear39. Yamamay
55
Style Moda mare
and beaches. If you are in Capri, a must-go is Canfora in via Camerelle for the ex-clusive handmade sandals, loved by Jack-ie Kennedy, who used to have the shop opened at midnight to shop in peace, and by Michelle Obama. Comfy, elegan-ti, and made-to-measure shoes, ideal for the streets of Capri. In the Piazzetta, there is La Parisienne for the lovers of Capri pants like Audrey Hep-burn, made by Adrian’s Capri with the same fabric of the ones made during the ‘60s. Linen at 100% Capri in via Fuorlova-do, fresh and light clothes for men and women. This year, total white forsimply refined trousers, shirts, suits, and skirts,. All day long , all Summer long. Russo Uomo in piazzetta Quisisana, is a benchmark for lovers of high-quality suits, that are carefully selected.Positano is another must for sea and fash-ion lovers: dresses and caftans in pure cotton, linen, silk or embroideries. The atelier Mena Cinque uses a patchwork technique, while the boutique of Maria Lampo, opened after WWII is trendy among Hollywood stars, like Dustin Hoff-man and Colin Farrell, thanks to the hand-made clothes and the colourful bandanas. Last but not least, sun-glasses, a must that gives a glamorous accent to every outfit. Originally made-to-measure the ones by D-Style, created by Domeni-co Auriemma and handmade in Naples, are unique thanks to uncommon materi-als, precious stones, or pearls like the pair chosen by Rihanna.
35 36
37 38 39
56
Nardelli JewelryCampania Style GIOIELLI
Il fantastico hand made forgia monili di qualità e tendenzaThe fantastic hand made that forges quality and trendy jewelsUltime novità della casa le collezioni “Elite” e “Constellation”, preziose, raffinate e alla moda,
tempestate di pietre degradé, ma anche di deliziosi cocktail ring, orecchini e collane
The novelties of the brand are “Elite” and “Constellation” collections, precious, elegant, and trendy,
studded with degradé stones, and also charming cocktail rings, earrings, and necklaces
di Annunziata Calabrese
OOccorrono almeno sei mesi per for-
giare un nuovo, sfavillante gioiel-
lo. Pensato e realizzato, esclusiva-
mente hand made, con materie di
altissima qualità: le migliori pre-
senti sul mercato.
Nella Maison Nardelli il tempo
non è mai un tiranno. E il percor-
so creativo parte da lontano, frut-
to esclusivo dell’estro di una squa-
dra affiatata che ha reso il celebre
brand partenopeo un simbolo di ec-
cellenza dell’arte orafa. Un procedi-
mento che coinvolge tutti. Patron Do-
menico Nardelli in primis, che 40 anni fa
iniziò la sua opera di creatore di sogni,
forgiando monili in oro e diamanti secon-
do i dettami dell’antica scuola napo-
letana del Borgo Orefici. Con lui
le nuove leve: i figli Salvatore e
Giovanni.
Una qualità tutta meridiona-
le, la loro. Che non smet-
te di incantare con le in-
cantevoli collezioni della
casa. Dall’intramontabi-
le linea “Fashion & Spi-
ritual”, che vede prota-
gonisti indiscussi gli anelli
Rosario, must dell’azienda,
declinati sia in total gold, che
nella versione easy chic in ceramica co-
56
lorata, entrambe con dettagli in dia-
manti, rubini o zaffiri e fino
all’ultima nata, la linea “Eli-
te”. Sotto i riflettori brilla
anche la raffinata e co-
loratissima collezione
“Constellation”, prezio-
sa e di gran tendenza,
tempestata di pietre de-
gradé, ma anche di deli-
ziosi cocktail ring e di orec-
chini e collane illuminati da
grandi pietre in taglio cabo-
chon. Semplicemente straordina-
ria e dai prezzi contenuti è “Elli’s”, la
linea basic della griffe, realizzata sem-
pre in oro e diamanti. E, ancora, le origi-
nali fedi: Desiderio, Incanto e Sogno, di-
sponibili anche in versione light, con o
senza diamantini. E dulcis in fundo,
la linea Uomo, traboccante di Rose
dei Venti, croci, bracciali con scor-
pioncini full pavé di diamanti ne-
ri, gemelli e bracciali con targhet-
te rivisitati.
Gioielli autentici e raffinati, che è
possibile trovare oltre che in se-
lezionatissime gioiellerie, anche
nell’esclusivo flagship store Nardelli
di Capri, un luogo sfavillante incasto-
nato in via Listrieri, a pochi passi dalla
mitica Piazzetta.
57
SShiny jewels, exclusive-
ly hand made with
high-quality materi-
als. The creative pro-
cess is the result of a
tight group that made
this brand a symbol of
excellence. Domenico
Nardelli started his ca-
reer 40 years ago, forg-
ing gold and diamond jewels
following the dictates of Borgo Ore-
fici school. With him, his sons Salvatore
and Giovanni. A quality capable to charm
with the numerous collections, from the
timeless “Fashion & Spiritual”, with Ro-
Nardelli JewelryCentro Orafo Il Tarì
Marcianise (Caserta)
tel. +39.0823.83.89.17
Via Listreri, 1 – Capri (Na)
Tel. +39.081.837.74.52
www.nardelligioielli.it
Campania Style GIOIELLI
sary rings, in gold or
coloured ceram-
ic, both with dia-
mond, ruby, and
sapphire details,
to the brand
new “El i te”.
There is the re-
fined “Constel-
lation” collection,
studded with degra-
dé stones, with rings,
earrings and necklaces
with cabochon-cutted stones. Simply ex-
traordinary, “Elli’s”, the basic line in gold
and diamonds, the wedding rings with or
without diamonds, and last but not least
Uomo collection, full of wind roses, cross-
es, bracelets with scorpions full pavé of
black diamonds.
Elegant jewels, that can be found in the
best jewelleries or in the exclusive Nardel-
li store in Capri.
58
Sartoria AntonelliCampania Style MODA
Arte sartoriale da forbici d’oroSartorial art deserving golden scissorsA palazzo Leonetti il taglio e cucito made in Naples trova la sua più
alta sublimazione. Qui tutto è fatto a mano.
Con una qualità tutta da indossare.
In Palazzo Leonetti the cutting and sewing made in Naples find its
highest sublimation. Here everything is hand-made.
With a quality made to be worn.
di Mariarosaria Vela
DDal frac allo smoking, dai cappotti al gilet,
dalla giacca al tight, ma anche pantaloni e
camicie. A Palazzo Leonetti, l’arte del ta-
glio e cucito “made in Naples” trova la sua
più alta sublimazione grazie all’estro crea-
tivo e al rigore formale di Raffaele Anto-
nelli. Il suo è tutto un “hand-made” d’au-
tore. Quello che fa la differenza.
Gli abiti su misura, i capolavori forgiati
nell’atelier di via dei Mille sono tutti fatti a
mano, centimetro per centimetro. Perché
è l’attenzione al lavoro e l’esperienza so-
no i fattori che contano. Ogni singolo col-
po d’ago e forbice viene seguito con estre-
ma cura e perizia. I dettagli prima di tutto.
Non a caso nel 2002 Raffaele ha vinto il
concorso “Forbici d’oro” dell’Accademia
Nazionale dei Sartori (di cui oggi il mae-
stro di stile è delegato regionale) e il pre-
mio della “British Corner Club”. Tutti atte-
stati di grande prestigio. La sua è un’arte
sartoriale destinata a rimanere nel tempo
poiché Maestro Raffaele la trasmette ai
propri collaboratori.
Come Loredana responsabile team dell’a-
telier, degli acquisti e referente per le pub-
bliche relazioni. E così tanta passione, co-
noscenza e abilità non vanno perdute.
Sartoria AntonelliVia dei Mille, 40 (Palazzo Leonetti)
Napoli
Tel / fax +39.081.549.75.71
www.sartoriaantonelli.com
TTailcoats, tuxedos, coats, waistcoats, jack-
ets, trousers, and shirts. The tailoring art
made in Naples finds its sublimation thanks
to Raffaele Antonelli. The tailor-made suits
forged in the atelier in via dei Mille are rig-
orously hand-made. Thanks to his care for
work every piece shows an outstanding
care for detail. In 2002 Raffaele has won
the competion “Golden Scissor” made by
the National Academy of Tailors and the
prize of the “British Corner Club”. Maestro
Raffaele is handing down the secrets of his
art to his collaborators so that his passion
and ability will not get lost.
59
I
AlbaChiaraCampania Style MODA
Qui l’eleganza non è un mito, è realtàHere elegance is not a mythIl laboratorio-atelier di Susi Sposito in via Toledo 329 è un Olimpo della moda femminile di classe. Qui prendono vita abiti capaci di far sognare
The workshop-atelier of Susi Sposito in via Toledo 329 is an Olympus of women classy fashion. Here are made dresses that make heads turn
di Rosanna Nastro
LL’Olimpo del ben vestire abita a Chiaja. Nelle stanze di via Toledo 329, per la pre-cisione, fucina di emozioni, passioni e cre-atività. Ma anche fonte di idee innovative come l’Officina dei Talenti, primo pro-getto di mentoring per giovani aspiran-ti designer, organizzato con il contribu-to dell’Associazione Culturale Alba. E’ qui che, grazie all’estro di Susi Sposito, pren-dono vita i sogni più belli. Come nella più magica delle fiabe, stof-fe, corpetti, sete, pizzi e fiori, opportu-namente plasmati, si trasformano in og-getti di gran stile: gioielli dell’arte tessile, scolpiti con ago e filo. Abbracciano il cor-
In via Toledo 329 there are emotions, passions, creativity, and also innovative ideas like “Officina dei Talenti”, the first project of tutoring for young designers.
AlbaChiara di Susi Spositovia Toledo, 329 - NapoliTel. +39.081.195.71.436www.albachiarafashion.com
po esaltando la femminilità. Fino a tra-sformare ogni donna in una dea. Abiti da sposa, ma non solo. Perché nel laborato-rio-atelier di Susi Sposito l’amore per la qualità e l’eleganza foggia anche cafta-ni dipinti a mano, vestiti e tailleur per ce-ne di lavoro e ogni occasione importan-te. Hand made d’autore. Da indossare per sognare e far sognare.
Thanks to Susi Sposito, the dreams come true like in a fable: fabrics, bodices, em-broideries, and flowers turn into jewels of textile art that can transform every woman into a goddess. Wedding dresses, but also hand painted caftans, dresses and tailleurs for every oc-casion. Signature hand made, which ex-alts femininity.
60
F
Paolo ScaforaCampania Style ACCESSORI MODA
Scarpe deluxe col mare nell’animaDeluxe shoes with the sea in their soulVeri e propri gioielli su misura, la Summer Collection 2015 propone i colori dei fondali del Golfo partenopeo. E per il 10° anniversario arriva “Gemstones”, una capsule collection ispirata alle pietre preziose.
Real made-to-measure jewels, Summer Collection 2015 proposes the colours of the depths of the Neapolitan gulf. For the 10th anniversary there is “Gemstones”, a capsule collection inspired by precious stones.
di Annalisa Palmieri
DDa Toronto a Tokyo passando per Doha e Dubai. È un giro del mondo deluxe quel-lo che, sempre più di frequente, intrapren-dono le esclusive scarpe da uomo firmate Paolo Scafora. Il brand d’eccellenza, ere-de di una tradizione familiare risalente agli anni ’60, quest’anno festeggia il decimo anniversario. Le creazioni artigianali Paolo Scafora sono gioielli da calzare, che par-tono da Napoli per far scalo nelle più vi-vaci capitali del lusso, regalando raffina-tezza e comfort a gentlemen di ogni età in cerca di calzature uniche, eleganti e co-mode. Come quelle che costellano la Sum-mer Collection 2015, i cui colori si rifan-
From Toronto to Tokyo passing by Doha and Dubai. A deluxe world tour for Paolo Scafora exclusive men shoes, heir of a tra-dition going back to the ’60s. Its creations
Paolo ScaforaVia Tavernola, 8Casandrino (Na)Tel. +39.081.830.48.08www.paoloscaforanapoli.it
no ai suggestivi fondali marini delle isole del Golfo. Calzature leggere, rese tali dalla nuova lavorazione “Extrema”, che conferi-sce un’incredibile flessibilità alla tradiziona-le cucitura Goodyear. Per celebrare il 10° anniversario in occasione di Pitti Uomo 88, Paolo Scafora presenterà “Gemstones”, una capsule collection ispirata alle molte-plici nuance delle pietre preziose.
give refining and comfort to gentlemen who seek unique shoes. The colours of the Summer Collection recall the depths of the Gulf, while “Extrema” manufacture gives a special flexibility to the Goodyear sewing. For the 10th anniversary, will be presented “Gemstones”, a capsule collection inspired by the nuances of precious stones.
60
62
Da Napoli all’Expo, mille volti dell’eccellenza femminileFrom Naples to Expo, one thousand faces of women’s excellence
La rete EnterprisinGirls riunisce imprenditrici, libere professionistee donne impegnate nel terzo settore per valorizzare qualità e talenti e creare opportunità
EnterprisinGirls is a network which gathers female entrepreneurs,
professionals and workers of the service industry to set off quality
and talents and to create new opportunities
di Rosanna Nastro
SSi chiama EnterprisinGirls.it, si legge don-na. Tutto merito di un gruppo di corag-giose imprenditrici e libere professioniste che a Napoli, nell’ottobre del 2014, ha de-ciso di raccogliere la sfida di Francesca Vi-telli (consulente e presidente dell’associa-zione) dando vita a un luogo di incontro e confronto al femminile, ispirato a: Inde-pendence, Empowerment e Relationship. Questo e tanto altro ancora è Enterprisin-Girls.it, un network ispirato (e spronato) da donne dinamiche e intraprendenti: Pina Amarelli (presidente onorario), Mariange-la Affinita, Dina Cavalli, Daniela Chiariello, Gaia del Papa, Pina Foti, Tullia Gargiulo, Bianca Imbembo, Maria Pia Incutti, Sara Lubrano, Rossella Paliotto, Marisol Pascuc-ci e Vittoria Pappalardo. Un team di vulca-niche “EGirls” che condividono un proget-to basato sulla concretezza, testimoniato
dalla capacità di portare le imprese in con-testi competitivi e dalla voglia di sostener-si a vicenda. I risultati di tanto entusiasmo non si sono fatti attendere. Nemmeno un anno di rodaggio e tanti appuntamenti. A fine giugno la presenza all’evento Expo fuori salone, #madeinwomanmadeinitaly per presentare l’eccellenza del territorio nelle filiere della moda, dell’arredamento e della comunicazione.Infine, storia recentissima, un altro tra-guardo, con la vittoria di un bando Expo che assicurerà al nerwork partenopeo la presenza, a settembre, al maxi evento di Milano. Insomma: da Napoli all’Expo, passando per l’Australia (ad aprile scorso, la sfida di EnterprisinGirls è andata in onda sulla SBS radio di Sidney), la rete dell’eccellenza campana è sempre più donna.
EEnterprisinGirls.it was founded in Naples
in 2014 by a group of bold women entre-
preneurs who decided to give life, thanks
to Francesca Vitelli, president of this as-
sociation, to a place where women could
meet and face each other. Their key-
words? Independence, empowerment
and relationship. This network is inspired
and stirred by a lot of resourceful women:
a team of volcanic EGirls who share a
project: making their business competi-
tive and sustain each other.
At the end of June they will be presenting
the excellence of Campania at the Expo
event #madeinwomanmadeinitaly and
on September they will be participating
at the Expo maxi-event in Milan. From Na-
ples to Expo, passing by Australia, where
on last April EnterprisinGirls were on air
on SBS radio in Sidney.
Campania Style NETWORK DI QUALITÀ
EnterprisinGirlsVia Monserrato, 2 - NapoliTel. +39.081.610.72.36 www.enterprisingirls.it
63
Il sexy bikini esalta l’estate italianaThe sexy bikini which exalts Italian summerEleganza italiana e fisicità brasiliana. C’è la storia di Andrea Breves, conduttrice tv, modella e oggi apprezzata stilista, nel brand Beachwear. Un sogno divenuto realtà che abbina l’ec-cellenza della manifattura italiana al gusto carioca. Originaria di Copacabana, Andrea si è trasferita nel Belpaese nel 1994 e qui, dopo un periodo di esperienze nel mondo impren-ditoriale casertano, è tornata al suo primo amore, la moda, realizzando, in collaborazione con la figlia Alessia, una straordinaria collezione di bikini sexy in cui primeggiano fiori, pal-me e piante tropicali. La collezione si rivolge a donne raffinate e grintose, che amano di-stinguersi indossando capi esclusivi. Ogni stampa e tessuto si propone in vari modelli (sia reggiseno che slip). Classici bikini con slip a vita bassa, trikini e tankini, realizzati nelle tin-te più belle della stagione, per valorizzare ogni silhouette. Proposte senza tempo. Desti-nate a durare per sempre.
Andrea BrevesBeachwearwww.andreabreves.com
Campania Style NETWORK DI QUALITÀ
ANDREA BREVES BEACHWEAR // Costumi
Con l’oro nelle mani per capolavori d’arte preziosaWith gold in the hands for masterpieces of precious art
Sara Lubrano ha “l’oro nelle ma-ni”. Una creatività fuori dal comune e un’abilità artigiana che lascia esta-siati. Dalle sue dita prendono forma e vita autentici capolavori della gioielleria: bracciali, orecchini, pendenti, anelli. Og-getti meravigliosi. Plasmati lì, nell’atelier di Vicoletto Belledonne a Chiaja, il luogo do-ve ci si incanta. Qui Sara scolpisce i suoi monili, interpretando la personalità, lo sti-le e le emozioni del momento. Pezzi uni-ci. Creazioni esclusive di design che solo la bellezza della microscultura è in grado di garantire contaminando arte e materia-li, talento e tradizione. Sì, perché l’estro-sa designer partenopea adora sperimenta-re materiali nuovi, accostandoli a metalli e pietre preziose con disegni e linee sempre innovativi. La maestria di tecniche antiche
Sara Lubrano, gioielli artigianali Vicoletto Belledonne a Chiaja, 7 - Napoli
info@saralubrano.it
Sara Lubrano has got gold in her hands,
an uncommon creativity and artisan skills.
She creates authentic masterpieces of
jewellery: bracelets, earrings, pendants,
and rings are made in the atelier of Vico-
letto Belledonne a Chiaja. Her creations
are unique pieces, exclusive creations, mi-
cro-sculptures. The Neapolitan designer
experiments with new materials and pre-
cious stones, innovative lines and age-old
techniques, like the lost wax, used since
the time of Pompeii, perfectly mixed with
modern design.
SARA LUBRANO // Gioielli
Tel +39.081.195.75070
+39.393.00.50.747
- come l’arte della fusione a “cera persa” che si usava ai tempi di Pom-
pei - si sposa con il design, creando un lungo ponte gettato verso un futuro affa-
scinante tutto ancora da scoprire.
Behind the brand Beachwear there is Andrea Breves. Former an-
chorwoman and model from Copacabana, Andrea moved to Italy
in 1994, where she returned to her first love: fashion. She has
created an extraordinary collection of sexy swimsuits with her
daughter. Flowers and palm trees for seductive lines, exalting the
shapes. Exclusive and glamorous, the collection is devoted to de-
termined women, who love to be different. Classic bikini, trikini,
and tankini, capable of enhance every silhouette. Timeless pro-
posal that will last forever.
64
L’albero della vita è fatto di legno e pelleThe tree of life is made with wood and leather
Sandali gioiello che ingentiliscono il piedeJewel sandals that refine the feet
Quale logo migliore di un albero per simboleggiare la vita che dalle radici della terra tende verso l’Universo? E quella spirale che fa capolino tra i rami? Si avvolge su se stessa e pro-lunga all’infinito, quasi rievocandone il simbolo, l’atto della Creazione e la continuità ciclica degli eventi. C’è la storia di una vita dietro (e dentro) quel marchio. La storia di una start up innovativa, nata dalla creatività vulcanica di Adele Di Maio. La storia di un’azienda diven-tata un must nel campo della produzione e distribuzione di borse artigianali in legno, pel-le ed altri materiali per le donne amanti di ricercatezza, innovazione e design. Sì perché le borse Nina Chic sono capaci di “suscitare emozioni” in chi le indossa. Pezzi unici realizzati grazie al lavoro di maestranze eccellenti presenti sul territorio partenopeo, in grado di ga-rantire, a quei lavorati, l’artigianalità tipica del made in Italy certificato al 100% dall’Istituto di Tutela dei Produttori Italiani. Perché, semplicemente, Nina Chic. Tutte le altre sono borse.
Eccellente è la parola giusta. Da pronunciare una volta varcata la soglia d’ingresso degli show room di Ninni Mancone, in via Calabritto e in via Poerio, templi suggestivi dello shop-ping made in Napoli. Non semplici negozi quelli allestiti dalla talentuosa stylist partenopea. Ma molto, molto di più. Quasi una galleria d’arte che non aspetta altro che di essere visi-tata. Basta dare un’occhiata alle proposte di stile che brillano in vetrina e sugli scaffali per rendersene conto. Di fianco a capi di abbigliamento “tres chic” della Spring Summer svet-tano, infatti, straordinari quanto suggestivi sandali-gioiello “Sabbie”. Opera unica. Resa particolare grazie all’utilizzo di pietre preziose che richiamano i mille colori del mare e a ma-gici intrecci di pelli pregiate che formano una calzatura capace di conferire un tocco di gra-zia al piede che la indossa. Il colore del sottopiede, invece, richiama quello chiaro di certe spiagge da sogno. Insomma: il giusto mix per sandali comodi, belli. E decisamente raffinati.
NinaChic
Viale Raffaello, 50 - Napoli
Tel. +39 333.6766983
Ninni Mancone ShopVia Calabritto, 20 - Napoli
Via Carlo Poerio,120 - Napoli
The logo of Nina Chic is a tree, symbol of life, with a spiral among its branches recalling
the cyclic nature of the events. There is Adele Di Maio behind this brand, an innovative
firm which has became a must in the field of hand-made bags made with wood, leather,
and other materials. For the women who love smartness and design Nina Chic bags are
unique masterpieces, realized by excellent Neapolitan workmen. Made in Italy certified by
the Institute of Safeguard of Italian Producers. Simply Nina Chic, the others are just bags.
The show rooms of Ninni
Mancone in via Calabrit-
to and in via Poerio are
temples of the shopping
made in Naples. The tal-
ented Neapolitan has
created a real art gal-
lery. Beside the tres chic
pieces of the Spring Summer
collection, tower the extraordi-
nary jewel-sandals “Sabbie”, a
unique work of art created by
Ninni. The precious stones re-
call the nuances of the sea, the
magical weaving of rope form a
shoe that refine the feet, while
the upper have the colour of
dreamy beaches: the right mix
for a cosy and charming sandal.
NINA CHIC // Borse Artigianali NINNI MANCONE // Calzature
Campania Style NETWORK DI QUALITÀ
info@ninachic.net
www.ninachic.net
Tel. +39.081.03.200.29
65
Antonella Borriello was born in Torre del Greco, the city of the red gold, where the coral
manufacture became an art. Thanks to her family, she has learned soon the
technique of chasing the shell to create precious masterpieces.
With a master degree in Political Science and specialized in
gemmology.
The creative artist goes around the world to promote her
new interpretation of cameo, not the classic one, but
something deeply different for the iconography and the
technique chosen.
Antonella is a skilled creative always searching for new
ideas and who loves to experiment, renewing herself in
a constant search for the beauty.
She has also patented a new method of inlaiting
precious stones into the cameos that gives a particular aura
to her unique creations.
Moderni capolavori preziosi di conchigliaModern masterpieces of precious shellAntonella Borriello è nata a Torre del Gre-co, la patria dell’oro rosso. Città in cui la lavorazione di coralli e cammei è diventa-ta un’arte. Figlia di artigiani, fin da bambi-na ha conosciuto le tecniche di lavorazio-ne della conchiglia per realizzare preziosi capolavori. Laureata in Scienze Politiche e specializzata in gemmologia, quan-do non è nel suo laboratorio, l’estrosa artista vesuviana è in giro per il mondo per far conoscere il suo nuo-vo modo di interpretare il cammeo (dal francese camaheu, a sua volta de-
Antonella Borriello
Viale della Gioventú, 10/B
Torre del Greco (Napoli)
ANTONELLA BORRIELLO // Cammei
Campania Style NETWORK DI QUALITÀ
Tel. +39.081.849.77.58
www.borriello75.com
Eminence e Acqua di Capri, il fascino della personalitàEminence and Acqua di Capri, the charm of personalityLa bellezza ha un nome: Errevi Trade, azienda leader nel settore della cosmesi e dei prodotti di bellezza. Rigorosamente made in Napoli, fondata nel 2004 dall’in-traprendente Valentina Russo, capace di coniugare eredità di famiglia, passione e conoscenze nel campo della profumeria artistica. Il risultato è una realtà capace di raggiungere, in pochi anni, livelli di ec-cellenza assoluti. Una strada praticamen-te segnata quando si decide di puntare sulla qualità per creare tantissime varian-ti di rossetti, mascara e fragranze origina-li. Prodotti dotati di forte personalità. Un po’ il marchio di fabbrica della maison. Cura e competenza, d’altronde, sono la chiave di volta per realizzare prodotti selettivi e coinvol-genti come dimostrano i brand Eminence, Acqua di Capri e iMatti. Da plasmare, magari, anche per conto di quanti scelgono di affidarsi alla casa napoletana per realizzare profumi personalizzati. Perché, ricerca e innovazione sono i punti forti di Errevi.
Errevitrade srlVia Cavallerizza, 40 - Napoli
Tel. +39.081.40.50.93
Errevi Trade is a leader in the skincare made in
Naples. Created in 2004 by Valentina Russo,
who put together family inheritance, passion,
and knowledge of perfumery. The result is a
reality capable of reaching the highest level of
quality. Lipsticks, mascara, and perfumes are
the .btrademarks of this firm, while care and
expertise are the keystones for the select prod-
ucts, like Eminence, Acqua di Capri, and iMat-
ti. Beside that, many customers choose the Ne-
apolitan maison for the creation of an original
fragrance.
ERREVI TRADE // Profumi
www.errevitrade.it
rivato dall’arabo gama’il: bocciolo di fiore). Non quello classico, però, ma qualcosa di profondamente diverso per scelta icono-grafica e tecnica. Sì, perché Antonella, da
abile creativa, sempre a caccia di idee da far tradurre, poi, in pratica, ama spe-rimentare rinnovandosi nella continua
sfida della ricerca del bello. Non a ca-so ha brevettato una metodo-
logia di incastonatura delle pietre preziose nel cam-meo che rende partico-lari e suggestive le sue
creazioni. Semplicemen-te uniche.
67
T
Hotel design Santa BrigidaCampania Style INCOMING
L’ospitalità che coccolaHospitality that pampersGusto ed eleganza accompagnano il cliente nel suggestivo “boutique hotel” napoletano. Qui ogni camera è diversa dall’altra per rendere unico il soggiorno sulle sponde del Golfo
Taste and elegance guide the customers in this charming Neapolitan “boutique hotel”. Here each room is different from the others, to make the stay on the Gulf unique
di Vera Amoruso
GGusto, stile ed eleganza. Regnano sovra-ni all’Hotel Santa Brigida, scrigno prezio-so dell’arte ricettiva made in Napoli, dove gli spazi intimi diventano la scelta preci-sa di dedicarsi all’ospite, “facendolo sen-tire coccolato fin dal primo momento”, come ama raccontare il padrone di casa Guido Bifulco. Cuori pulsanti del suggesti-vo “boutique hotel” sono le camere, cia-scuna delle quali è arredata con gusti di-versi. Ogni ambiente, infatti, si propone con stili differenti per lasciare in chi lo vive un ricordo particolare e unico del proprio soggiorno. Arredamenti minimal, luci stu-diate ad hoc, attenzione alla tecnologia, consolle per smartphone e portatili. E spa-zio per il relax, grazie a vasche attrezzate
Taste, style, and elegance reign in Hotel Santa Brigida, a precious casket where in-timate spaces are devoted to the custom-er, who “has to feel pampered right from the start”, like the owner Guido Biful-co says. The core of this charming hotel are its rooms, fitted out according to dif-ferent tastes. The styles chosen to leave a unique keepsake of the stay: minimal fur-niture, soft lightning, and care for tech-nology. “One of our show-pieces is break-fast - explains Bifulco - sweet and savoury, with typical produce from Campania reas-sessed in a modern way”. Among the ser-vices of the hotel, there are private drivers and a cabin cruiser for a breathtaking trip of the Gulf.
Hotel Santa Brigida
Tel. +39.081.19.33.82.06 Via Santa Brigida, 6 - Napoliwww.hotelsantabrigida.it info@hotelsantabrigida.it Hotel Santa Brigida Napoli
per la cromoterapia e docce idromassag-gio. “Fiore all’occhiello della nostra strut-tura - spiega Bifulco - è la colazione, bre-akfast dolce e salato, a base di prodotti tipici campani rivisitati in chiave moder-na”. Il giusto connubio tra tradizione e in-novazione per il più dolce dei risvegli. Non da meno sono i servizi, come driver privati o il cabinato pronto per trasportare i clien-ti in un viaggio mozzafiato sul filo dell’on-da alla scoperta delle bellezze del Golfo. “Gestiamo anche altri hotel - conclude Bi-fulco - In particolar modo, ci stiamo dedi-cando alla ristrutturazione di una villa de-gli anni ’50, nell’Agro Nolano, con giardini e spazi verdi. Sarà dedicata a ristorazione ed eventi”.
Campania Sapori
68
Il sapore del buono
1
2
3
4
6
5
6969
Expo Milano 2015, Campania seconda per prodotti tipiciExpo Milano 2015,Campania is second for its typical produceMozzarella di bufala, pizza, pomodorini.
Ma anche pasta, vino e oli extravergine d’oliva: sono ben 429
le bontà della Terra Felix in bella mostra nei padiglioni
della fiera mondiale sull’alimentazione di Milano
Buffalo mozzarella, pizza, cherry tomatoes. But also pasta, wine
and extravirgin olive oil: there are 429 the delicacies from Terra Felix
in exhibition at the world fair of alimentation in Milan
M BMozzarella di bufala, pizza, fico bianco,
pomodorini. Ma anche pasta, vino, casta-
gne, olio extravergine d’oliva. E chi più ne
ha più ne metta. Sono i gioielli del gu-
sto della Terra Felix. Gemme autentiche
dell’eccellenza gastronomica campana.
Assolutamente da vedere e da assaggia-
re. Possibilmente a Expo Milano 2015 do-
ve, chi lo vorrà, potrà ammirare tali “fonti
di genuinità” fino al prossimo 31 ottobre,
negli stand che Coldiretti ha dedicato ai
colori, alle luci, agli odori, alle asprezze e
alle armonie della campagna italiana. Ma
anche nel villaggio Eataly, dove un pool
di pizzaioli provetti sforna ogni giorno un
bouquet di pizze napoletane preparate
Buffalo mozzarella, pizza, white fig, cherry
tomatoes. But also pasta, wine, chestnuts,
extra-virgin olive oil. The gems of gastro-
nomic delights excellence from Campania
need to be tasted. Possibly at Expo Milan
2015 where, until the 31st of October, will
be possible to try these delicacies in the
Coldiretti stands and also in Eataly village,
where a pool of skilled pizza makers takes
out of the oven delicious Neapolitan piz-
zas prepared in the traditional way, with
the dough risen for 12 hours. Or, again, in
the exhibition gallery of the Italian Pavil-
ion, where Campania region has installed
a path devoted to the nutritional aspects
of Mediterranean diet. From Cilento to
di Loreta Martellaro
9
7 8
70
Campania Sapori
in modo artigianale, con impasti lievita-
ti almeno 24 ore (con “criscito” naturale).
Oppure, ancora, nella “galleria” espositiva
riservata alle regioni all’interno del Padi-
glione Italia. Lo stesso spazio in cui la Re-
gione Campania ha installato un percorso
interamente dedicato agli aspetti nutrizio-
nali della Dieta Mediterranea.
D’altronde, è risaputo: a Sud del Gariglia-
no, la materia prima non manca. Dal Ci-
lento all’Irpinia, dal Sannio al Napoletano,
passando per il Casertano e l’Agro Noce-
rino Sarnese, non c’è angolo di questa re-
gione che non possa vantare almeno una
prelibatezza del gusto sano e garantito.
Rarità da esportazione. Degne di poter
sfilare sulla più elegante e preziosa delle
passerelle mondiali dedicata all’alimenta-
zione, in tutte le sue varianti.
Non a caso sono numerosissimi i prodot-
ti della terra di Virgilio selezionati in tut-
te e cinque le province campane proprio
per sedurre il palato delle centinaia di mi-
gliaia di visitatori che ogni giorno affolla-
no gli stand della kermesse meneghina.
Una scelta quasi obbligata, vista l’unicità
e la fragranza delle perle culinarie campa-
ne. Tra queste spiccano, gli undici prodot-
ti di denominazione di origine protetta,
tra i quali un posto di primo piano meri-
ta senz’altro la squisitissima Mozzarella di
Bufala che può contare su ben due setti-
mane tutte ad essa dedicate. Con la perla
del latte per antonomasia, spazio a Expo
2015 anche per l’oro rosso, ingrediente
clou della lussureggiante cucina parteno-
pea: sua maestà il pomodoro, proposto
nelle varianti San Marzano e Pomodorino
del Piennolo del Vesuvio.
A Milano, gli appassionati della buona ta-
vola trovano anche formaggi e lavorati
dell’arte casearia straordinariamente sa-
poriti e aromatici come il Provolone del
Monaco, il Caciocavallo Silano, la Ricot-
ta di Bufala Campana, il Pecorino Carma-
sciano, ma anche prelibatezze della terra
come il Fico Bianco del Cilento, la Cipolla
Rossa di Montoro, il Cipollotto Nocerino
10 11
12 13 14
15
71
Campania Sapori
in the variants San Marzano and cherry to-
mato “del Piennolo” of Vesuvius. In Milan,
there are also extraordinary cheese and
dairy products of Campania like Provolo-
ne del Monaco, Caciocavallo Silano, buf-
falo Ricotta from Campania, Pecorino Car-
masciano, and tasty delicacies like white
fig from Cilento, red onion from Montoro,
the spring onion Nocerino and five extra-
virgin olive oils from Cilento, Colline Saler-
nitane Colline dell’Ufita Penisola Sorrenti-
na and Terre Aurunche, among the others
there is the famous “Ravece irpino”. The
visitors are also delighted by a rich and
tasty offering of salted meat. In the exhi-
bition there are also eight Protected Ge-
1. Castagne di Montella - 2. Mela Annurca Campana - 3. Fico bianco del Cilento
4. Pasta di Gragnano - 5. Il Padiglione Italia a Expo - 6. Pomodorino del Piennolo e San Marzano
7. Mozzarella e ricotta di bufala - 8. Limoni di Sorrento ed Amalfi - 9. Pizza “made in Naples”
10. Carciofo di Paestum - 11. Cipollotto Nocerino - 12. e 15. Visitatori negli stand del gusto a
Expo - 13. Cipolla rossa di Montoro - 14. L’Albero della Vita, simbolo di Expo 2015
16. Olio Doc Campano - 17. Pecorino Carmasciano - 18. Lo stand di COldiretti a Expo Milano
19. Caciocavallo Silano - 20. Provolone del Monaco
16 17 18
20
Irpinia, from Sannio to Napoli region, pass-
ing by Caserta and Agro Nocerino Sarnese,
every corner of this region has at least one
healthy and tasty delicacy. Produce that
need to be exported in the world’s cat-
walks devoted to alimentation.
The are numerous products from the land
of Virgil that seduce even the most de-
manding palates of the thousands of visi-
tors that every day crowd the stands of the
Milan event. Among the delicacies from
Campania stand out the eleven products
of Protected Origin, like the delicious buf-
falo mozzarella, that has two weeks devot-
ed to it. At Expo 2015 there is room for the
red gold of Neapolitan cuisine, the tomato,
19
72
e ben cinque Olii Extravergine di Oliva (Ci-
lento, Colline Salernitane, Colline dell’Ufi-
ta, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche)
tra i quali il rinomato “Ravece irpino”, fio-
re all’occhiello della produzione avellinese
capace, dal canto suo, di ammaliare pu-
re i visitatori più esigenti con una gustosa
offerta di salumi tipici da allevamenti allo
stato brado. E non è finita qui. Sì, perché
negli spazi dell’esposizione milanese ci
sono anche otto Indicazioni geografiche
protette tra cui la famosissima Mela An-
nurca Campana, il Limone di Sorrento (ed
Amalfi), il Carciofo di Paestum e la Casta-
gna di Montella. Per non dire dei netta-
ri delle imprese vitivinicole campane: ben
quindici vini Doc che animano i brindisi di
Expo. Cui vanno ad aggiungersi quattro
Docg e dieci IgT.
Solo un assaggio delle numerose bontà
custodite nei forzieri del gusto della Cam-
pania. Prodotti tradizionali. Piatti tipici che
formano un elenco lunghissimo che con-
siste in ben 429 tipicità gastronomiche:
un universo di grande pregio che pone la
Campania al secondo posto subito dopo
Campania Sapori
ographical Indication, like the famous
apple Annurca from Campania, the lem-
ons of Sorrento and Amalfi, the artichoke
of Paestum and the chestnut from Mon-
tella. Last but not least, the nectars from
the wine-growing firms from Campania:
fifteen wines with Controlled Designation
of Origin, four with Guaranteed Controlled
Designation of Origin, and ten with Typ-
ical Geographical Indication. In all, there
are 429 gastronomical specialities: a num-
bers that puts Campanio region at the sec-
ond place, right after Tuscany that has 463
typical products, and before Lazio with
386 products. A parterre de roi with two
world-renowned “proposals”: pasta (from
Gragnano, of course) and pizza, in every
possible variant, that characterize the ca-
tering spaces of the Italian Pavilion, where
an association of firms from Campania
tells how to cook and taste these two uni-
versally renowned symbols of made in
Italy, born at the shades of Vesuvius. There
are so many delicacies from Campania that
also the United States of America have
made an agreement with the excellence
21
22
23 24
Trav
ersa
di v
ia Pr
ovin
ciale
Gal
atin
a, Sa
nt’A
ngelo
in F
orm
isC
apua
(Cas
erta
)Ph
one:
+39
0823
99
54 7
0w
ww.
tenu
tasa
ndom
enico
.it
74
Campania Sapori
questi due simboli universali del “made in
Italy” nel mondo, nati e cresciuti, però,
all’ombra del Vesuvio.
Prodotti talmente genuini e saporiti, da
aver convinto anche gli Usa a scendere
a patti con la Terra di San Gennaro spin-
gendoli a siglare un accordo con il po-
lo agroalimentare di Napoli “Eccellenze
Campane”, in virtù del quale, la struttu-
ra di via Brin è diventata sponsor ufficia-
le del padiglione a “stelle e strisce”, fa-
cendosi promotore anche di diversi eventi
che saranno realizzati proprio nel corso
della rassegna meneghina insieme con gli
espositori americani.
la Toscana che vanta 463 tipicità, prima
del Lazio che ne annovera 386. Prodot-
ti da mille e una notte. Ciò che di più bel-
lo e buono esiste al mondo. Un “parter-
re de roi” che può fare affidamento su
due “proposte” di rinomanza mondiale
che non hanno bisogno di presentazioni:
la pasta (di Gragnano, ovviamente) e la
pizza, declinate in tutte le loro innumere-
voli varianti. Due “chiccherie” della tradi-
zione culinaria partenopea caratterizzano
gli spazi di ristorazione del Padiglione Ita-
lia (ma non solo quelli!) dove un’associa-
zione di imprese campane racconta come
si preparano, si cucinano e poi si gustano
Un accordo, come ha tenuto a spiegare
il console americano a Napoli, Colombia
A. Barrosse, che “dà la possibilità all’Italia
e alla Campania in particolare, di presen-
tarsi con noi a migliaia e migliaia di perso-
ne”. Questo perché, come ha ribadito la
stessa Barrosse: “i prodotti campani so-
no veramente eccellenti e noi li vogliamo
sempre di più sulle nostre tavole ameri-
cane. E vorrei vederne sempre di più non
solo a New York ma anche negli Stati del
Sud dell’America”. Perché non ci sono li-
miti geografici a ciò che di buono e sapo-
rito è in grado di sfornare la magica Terra
Felix. Expo docet.
21. Limoni di Sorrento ed Amalfi
22. e 23. Pasta di Gragnano
24. e 26. Vari tipi di Oli Doc Campani
25. Fico bianco del Cilento
27. Pomodorino del Piennolo e San Marzano
28. Castagne di Montella
pole “Eccellenze Campane” in Naples,
making it the official sponsor of the stars
and stripes pavilion at Expo, and promot-
ing many events together with the Amer-
ican stands. An agreement, according to
the American consul in Naples, Colombia
A. Barrosse, that “gives the opportunity to
Italy and Campania region to show up with
us to thousands of people”. Because, like
Barrosse said: “produce from Campania is
excellent and we want more on American
tables. I would like to see more not only in
New York but also in the South of the Unit-
ed States”. There are no limits for the del-
icacies of magical Terra Felix. Expo docet.
25
26
27 28
75
W
Filumé Bistrot NapoletanoCampania Sapori RISTORANTI
Taverna borbonica fonte di sapori partenopeiBourbon tavern source of Neapolitan tasteLa tradizione culinaria dell’antica capitale a due passi da piazza del Gesù.
Qui, dove tutto rimanda alla storia del Regno delle Due Sicilie, Sofia Loren recitò
nei panni di Filumena Marturano
The culinary tradition of the ancient capital at few steps from piazza del Gesù. Here, where everything recalls the history of the Reign of the Two Sicilies,Sofia Loren played the part of Filumena Marturano
IIl cuore antico di Napoli batte a due pas-
si da piazza del Gesù. Benvenuti al Filu-
mé Bistrot Napoletano, tempio autentico
del buongusto, anima nostalgica del Re-
gno delle Due Sicilie. Qui le lancette della
storia sembrano essersi fermate. Lo dimo-
strano le travi di legno e il pavimento in pi-
perno: risalgono al ’700 e conferiscono al
bistrot lo stile perfetto e inimitabile dell’an-
tica taverna borbonica. In questo palazzo
che svetta all’ombra dell’Obelisco dell’Im-
macolata, il grande Vittorio De Sica girò
“L’Oro di Napoli” e “Matrimonio all’italia-
na”, con Sofia Loren nei panni di Filome-
na Marturano. Non a caso proprio al ce-
lebre personaggio di De Filippo, Pasquale
Mancini, proprietario del locale, ha deci-
so di intitolare l’elegante restaurant: “Filu-
mé”, appunto. Simbolo vivente della bel-
la Napoli, al cui ricordo rimandano arredi
e spazi del Bistrot, neanche ci fosse lei, la
bella Sofia, a girare tra i tavoli per allietare
gli sguardi rapiti dei clienti. Il resto lo fan-
no la maestria e l’eleganza degli chef in
grado di sfornare capolavori culinari a ba-
se di carne e pesce, preparati come tradi-
zione comanda (da assaggiare la versione
Filumè del tradizionale “Baccalà alla napo-
letana” preparato con una scomposta di
scarola alla monachina). Ma anche squisi-
te pizze, deliziosi dolci e prelibate offerte
gourmet che, abbinate a una ricca scelta
di vini, trasformano le vostre serate in mo-
menti indimenticabili.
Filumé Bistrot NapoletanoPiazza del Gesù, 31/32 - Napoli
Tel. +39.081.65.84.713
Welcome to Filumé Bistrot Napoletano, soul of the Reign of the Two Sicilies. The timber beams and the trachytic rock floor date back to 1700s, giving the inimitable style of a Bourbon tavern. In this building at the shade of the Obelisque of Immaco-lata, the film-maker Vittorio De Sica shot L’Oro di Napoli and Matrimonio all’italiana, with Sofia Loren starring as Filomena Mar-turano. The owner of the bistrot, Pasquale Mancini, was inspired by her character for ist name, “Filumé”. The skillful chefs turn out culinary masterpieces of Neapolitan traditions, like “Baccalà alla napoletana” with esacarole “alla monachina”, delicious pizza, desserts, gourmet dishes that go along a wide selections of wines.
di Gabriele Scarpa
76
Ristorante Museo Caruso e Ristorante Pizzeria La BasilicaCampania Sapori RISTORANTI
Due note gustose che non stonano maiTwo tasty notes that will never be out of tuneNella maison di Paolo Esposito, l’arte culinaria mediterranea si sposa
con la musica e i ricordi del grande tenore. E la cattedrale dei sapori
manda estasiati gli amanti della buona tavola
In the maison of Paolo Esposito, Mediterranean culinary art is mixed with music and the memorabilia of the great tenor. And the cathedral of taste enchants the lovers of good table
di Vera Amoruso
OOttima cucina e attenzione per i parti-
colari. Uno staff competente e cordiale.
Il tutto condito con i menù classici della
più grande tradizione partenopea di qua-
lità, a base di pomodorino del piennolo,
mozzarella di bufala Doc, vini di primis-
sima scelta, pasta di Gragnano, carni lo-
cali gustose. Una sfavillante e profuma-
ta magia pronta ad avvolgere i clienti nel
cuore di Sorrento. Lì, ai tavolini di La Ba-
silica, autentica cattedrale di sapori, nata
dall’esperienza culinaria di Paolo Esposi-
to. E’ questo il luogo in cui ogni proposta
fumante dello chef si trasforma in ope-
ra d’arte per il palato, delizia succulenta,
estasi del gusto. E qui la pizza, bella a ve-
dersi, preziosa di sapori e rigorosamente
napoletana, è un trionfo dell’arte pizza-
iola. Il secondo tempio della ristorazione
“made in Esposito” non dista molto da
qui, un luogo caratteristico e affascinan-
te: il cuore antico della città del Tasso. Ba-
sta voltare l’angolo, per arrivare al Museo
Caruso, straordinario cadeau in memoria
del grande tenore. Un vero e proprio ritro-
vo per amanti e appassionati del favoloso
artista che rese grande il nome di Parte-
nope nel mondo.
L’atmosfera che si respira al Caruso è uni-
ca. I piatti della carta sono tutti assoluta-
mente da gustare con gioia. L’accoglien-
za è gioviale. L’ambiente suggestivo. Tra i
tavolini, le pareti e i mobili del restaurant,
troneggia una rara raccolta di cimeli, di-
schi, poster e raffigurazioni dell’indimen-
ticabile Enrico. Tutti rigorosamente origi-
nali, proprio come in un sito museale (che
è anche possibile visitare, gratuitamente,
tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle
18). Un omaggio in piena regola a un mi-
to che, a quasi cento anni dalla sua scom-
parsa, non tramonta mai. Un omaggio
tutto da assaporare e vivere, tra un bic-
chiere di ottimo vino e un piatto di lus-
sureggianti spaghetti, nel più suggestivo
viaggio che si possa immaginare tra ca-
scate di note indimenticabili e succulen-
te pietanze mediterranee. Un cocktail di
idilliache sensazioni che hanno fatto del
Museo Caruso un successo duraturo nel
tempo. I ristoranti del pigmalione Paolo
Esposito sono aperti dal mattino alle 12 fi-
no a mezzanotte, per accogliere gli ospiti
in una sosta saporita e rilassante.
77
EExcellent cuisine, outstanding care for de-tails, a caring staff, and the menus of the great Neapolitan tradition, like tomato “del piennolo”, buffalo mozzarella, first-class wines, Gragnano pasta, and local meat. In the heart of Sorrento stands La Basilica, a cathedral of taste, born thanks to the experience of Paolo Esposito. Every dish made by the chef is a masterpiece for the palate. Even pizza, rigorously Neapoli-tan, is a triumph. The other temple “made in Esposito” is just around the corner. The charming Museo Caruso is an extraordinary cadeau
Ristorante Museo Carusovia Sant’Antonino, 12
Sorrento (Napoli)
Tel. +39.081.807.31.56
www.ristorantemuseocaruso.com
Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24
La Basilica Ristorante Pizzeriavia Sant’Antonino, 28
Sorrento (Napoli)
Tel. +39.081.877.47.90
www.ristorantelabasilica.com
Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 24
Campania Sapori RISTORANTI
devoted to the memory of the great Ne-apolitan tenor. A meeting-place for the lovers of the artist who made Partenope resound worldwide. The atmosphere here is unique: among the tables stands out a rare collection of original memorabilia, re-cords, posters and portrayals of Caruso. It is just like a museum. A tribute which de-serves to be lived with a glass of excellent wine and a dish of tasty spaghetti, in the most charming trip among unforgettable notes and succulent Mediterranean dish-es. A cocktail which made Museo Caruso a long-lasting success.
78
Ristorante Gourmet Don GeppiCampania Sapori RISTORANTI
Un’imperdibile meta gastronomicaA gastronomic destination not to be missedIl Majestic Palace Hotel in Penisola Sorrentina è un’oasi di pace dove il clienteè sacro. Anche a tavola, dove le portate sono il frutto della passione per la cucinadi chef Affinita
In the elegant temple of “beau sojour” customers are sacred. Also on the table, where the dishes are the result of the passion for cooking of chef Affinita.
di Gigi Spina
IIl Majestic Palace Hotel è un’oasi nel cen-tro della Penisola Sorrentina, circondato da un lussureggiante agrumeto, un orto rigoglioso e ben curato, un profumato ro-seto e piante secolari. E’ una vera e pro-pria “maison” che rispecchia, nel gusto e negli arredi, le più curate case napoleta-ne, dove l’accoglienza e il senso di appar-tenenza sono le caratteristiche principa-li. Ha come imperativo “let us take care of you”, non un semplice slogan ma, gra-zie ad uno staff altamente professionale ed alla qualità dei servizi offerti, un mo-do differente di vivere l’accoglienza che si avverte immediatamente al solo varcare la soglia dell’hotel. Questo autentico tem-pio del buon gusto, imponente ed elegan-
te, inaugurato nel 1967, è stato realizza-to in puro stile mediterraneo, su progetto dell’architetto Carlo Migliardi e commit-tenza di Raffaele e Giulia Rossano, co-stantemente migliorato e curato con pro-fessionalità, ma soprattutto con amore ed affetto dalla successiva generazione, quel-la di Geppi e Lisa Rossano, ed oggi dall’ul-tima, guidata da Giulia con la valida ed in-dispensabile cooperazione di Lucio D’Orsi, che sapientemente lo dirige. Particolare cura ed attenzione, negli an-ni, è stata dedicata alla ristorazione, una passione tale da portare, nella primavera del 2014, all’apertura del Don Geppi Re-staurant, ristorante Gourmet che affian-ca il già rinomato ristorante dell’albergo.
Con la sua nuovissima “petite salle à man-ger”, pensata e voluta per accogliere sol-tanto dodici ospiti è la location perfetta per poter trascorrere una serata tranquilla e riservata lasciandosi stupire ed assapo-rando una cucina unica. Il Don Geppi ha anche una seconda location en plain air, un de hors estivo. Qui, immersi nell’atmo-sfera accogliente di uno splendido giar-dino, su un laghetto, potrete trascorre-re una serata accarezzati dalle piacevoli brezze estive. I piatti presentati sono il ri-sultato della passione e dello studio del giovane Executive Chef Mario Affinita, ca-sertano, classe ’81, cresciuto con i prin-cipi del rispetto e della cura dei prodotti del territorio campano e di tutte le mate-
79
M Majestic Palace Hotel
Corso Marion Crawford, 40Sant’Agnello di Sorrento(Napoli)Tel. +39.081.807.20.50www.majesticpalace.itinfo@majesticpalace.it
Don Geppi Restaurant
Corso Marion Crawford, 40Sant’Agnello di Sorrento(Napoli)Tel. +39.081.878.25.35www.dongeppirestaurant.cominfo@dongeppirestaurant.comaperto tutti i giorni a cena, escluso il martedì
Majestic Palace Hotel is an oasis in the heart of Sorrento peninsula, surrounded by a luxuriant orchard, a vegetable garden, a sweet-smelling rose garden, and secu-lar plants. It is a “maison” which mirrors the cosiest Neapolitan houses. The catch-phrase “let us take care of you” is not a simple slogan, thanks to the professional staff and the high-quality services offered. This temple of good taste, opened in 1967, has been made in a pure Neapolitan style by Raffaele and Giulia Rossano, and con-stantly enhanced with love and care by the next generations, Geppi and Lisa Rossano, and today by Giulia and Lucio D’Orsi. The passion for cooking in 2014 has led to the opening of Don Geppi Restaurant, going
Campania Sapori RISTORANTI
rie prime, con basi ben radicate nella cu-cina classica, partenopea ed italiana, che diventa il punto di partenza per il suo per-corso verso la ricerca di sapori, tecniche ed accostamenti che tendono a valoriz-zare la vera essenza di ogni ingrediente. Dirige una brigata di giovani e talentuo-si cuochi, tra i quali il Sous Chef Pasqua-le de Luca e lo Chef Patissier Nicola Ama-to, che lo affiancano nella ricerca di piatti capaci di imprimersi nella memoria di chi li assaggia. Particolare cura è stata dedicata anche al-la selezione delle circa quattrocento eti-chette presenti nella carta dei vini, che consente di esplorare il mondo in un ca-lice di vino.
along with the restaurant of the hotel. The brand new petite salle à manger is the per-fect location for a quiet night enjoying a unique cuisine. Don Geppi has also an en plain air location: a charming garden on a lake. The dishes are the result of the pas-sion and commitment of the Executive Chef Mario Affinita, grown up with the re-spect for the typical produce of Campa-nia. Neapolitan cuisine is the starting point for his research of flavours and matchings tending to exalt each ingredient. With him there are Sous Chef Pasquale de Luca and Chef Patissier Nicola Amato, creating dish-es that will last in your memory. An out-standing care has also been devoted to the selection of four hundred wine labels.
Ph. Anna Maione.In foto, da sinistra a destra: Lucio D’Orsi, Mario Affinita e Giulia Rossano
80
V
Vista Sky Bar e Ristorante Vesuvio RoofCampania Sapori RISTORANTI
Cocktails e cucina d’autore a due passi dal cieloCocktails and signature cuisine looking at the sky
L’incanto dell’hotel Mediterraneo Sorrento è il luogo ideale
per godere tramonti assaggiando deliziosi drink.
E per farsi rapire a tavola dalle perle del gusto di chef Saccone
Charming hotel Mediterraneo Sorrento is the right place to enjoy
a golden sunset sipping a drink.
And to be fascinated by chef Saccone tasty recipes
VVista Sky Bar e Ristorante Vesuvio Roof:
fiabe di vetro e mattoni nel cielo della Ter-
ra delle Sirene. Tutte da sfogliare e gusta-
re. Il Vista Sky Bar troneggia, elegante, sul
tetto panoramico dell’Hotel Mediterraneo
Sorrento, quattro stelle di struggente bel-
lezza adagiato sulla costa di Sant’Agnello.
E’ questo il luogo in cui ritemprare lo spiri-
to, lasciandosi cullare dalla musica (dj set,
deep), comodamente seduti su poltrone
“dolcevita” assaporando deliziosi cocktail
“signature” e finger food. Da quest’anno,
il Vista è anche Maison Recommandée
Champagne Perrier-Jouët in virtù del ma-
trimonio celebrato con uno dei brand più
prestigiosi ed esclusivi al mondo. Il che
rende possibile brindare con tutta la gam-
ma PJ in formati classici e speciali e degu-
stare alcuni prodotti al calice. Dal 7 giugno
a fine settembre il Vista é aperto la dome-
nica con il format Sunday Sunset Sound (dj
set più strumenti) e il mercoledì con lo Sky
Live (musica dal vivo ricercata). Da un pa-
radiso all’altro, il passo è breve. Basta per-
correre pochi gradini ed ecco il Ristorante
Vesuvio Roof, tempio del gusto chic con
vista sul Golfo, nonché regno incontrasta-
to dell’executive chef Giuseppe Saccone. I
suoi piatti in stile “Mediterrean Contem-
porary”, perfetto sposalizio fra tradizione
e innovazione, rapiscono fin dal primo as-
saggio. Uno spettacolo di fronte al qua-
le è impossibile resistere. Sia il Vista che il
Vesuvio Roof sono aperti al pubblico e uti-
lizzabili anche per eventi privati (party, ri-
cevimenti, photo shooting, presentazioni).
Vista Sky Bare Ristorante Vesuvio RoofPresso: Hotel Mediterraneo
Via Crawford, 85
Sant’Agnello di Sorrento - Napoli
Tel. +39.081.878.13.52
www.mediterraneosorrento.com
Vista Sky Bar is placed on the roof of Hotel
Mediterraneo Sorrento, four stars of beau-
ty on Sant’Agnello coast. A place to relax
at the sound of the music while sipping a
drink and eating treats. Vista is also Mai-
son Recommandée Champagne Perrier-
Jouët, so it is possible to have a toast with
a bottle made by this famous brand. Until
the end of September, it is open on Sunday
with the djs of “Sunday Sunset Sound” and
on Wednesday with the live music of “Sky
Live”. Just at few steps there is Ristorante
Vesuvio Roof, reign of the executive chef
Giuseppe Saccone. His “Mediterrean Con-
temporary” dishes, perfect mix of tradition
and innovation charm customers from the
first bite. Vista Sky Bar and Vesuvio Roof
are also available for events and parties.
di Sergio Scarpa
82
S
Ristorante Il PirataCampania Sapori RISTORANTI
Eden a tavola con vista paradisiacaEden at the table with a heavenly viewNella costa luccicante di Amalfi la fucina dei sapori genuini. E’ qui che natura e arte culinaria si presentano con un unico incanto
On Amalfi shining coast, there is the melting pot of genuine taste. Here nature and culinary art are mixed in a unique charm
IIl Pirata, fucina di sapori scolpita nel ventre vivo della roccia della Marina di Praiano. E’ qui, a pelo d’acqua, sul mare dell’anti-ca Repubblica di Amalfi, che natura e ar-te culinaria hanno scolpito la loro opera più bella. Sì, perché Il Pirata è un tempio romantico del buon gusto con vista pa-radisiaca. Scrigno mozzafiato. Angolo di Eden in terra, dove ogni cosa è curata con estrema cura e attenzione dall’estro genti-le di Rino e Vera Milano. Al Pirata, il clien-te viene prima di tutto. E le tavole imban-dite, sotto l’occhio sapiente e garbato di
Casimiro, sono uno spettacolo per la vista ed il palato: un trionfo di selezionate pri-mizie di fronte alle quali è impossibile resi-stere. L’eden di Praiano è il regno di piatti da mille e una notte, vini pregiati, propo-ste chic e gustosissime, come i crocché di nonna Pasqualina e i profumati risotti agli agrumi di Costiera. Bontà genuine. Da as-saggiare al chiaro di luna oppure alla lu-ce calda del giorno con la colonna sono-ra dello sciabordio delle onde e il fascino di un paesaggio sospeso tra cielo, rocce e mare che non ha eguali al mondo.
Ristorante Il PirataVia Terramare, Marina di Praiano (Salerno)Tel. +39.089.87.43.77info@ristoranteilpirata.netwww.ristoranteilpirata.net
Il Pirata
Sculpted on the naked rock of Marina di Praiano, by the sea of the former Amalfi Republic, Il Pirata with its breathtaking view is a piece of heaven on earth, where Rino and Vera Milano take care even of the smallest details. The table laid by Casimiro are a spectacle for the eyes and the palate. It offers delicious dishes, fine wines, and tasty delicacies like croquet and citrus fruit risotto. Genuine recipes to be tasted under the moonlight or the sun, with the sound of the waves and the unique landscape be-tween the sky, the rocks and the sea.
di Lello Scarpato
83
Casa LerarioCampania Sapori AGRITURISMO
C
Cerimonie da sogno nel cuore del SannioDreamy ceremonies in the heart of SannioAlla farm house ai piedi del Monte Taburno ogni evento vive di eleganza, passione e sapori eccelsi. Gli ospiti entusiasti le hanno consentito di aggiudicarsi il Certificato di Eccellenza 2015 di TripAdvisor
In the farmhouse at the foot of Mt Taburno every event is made with elegance, passion, and great flavours. It has been awarded by the Excellence Certificate 2015 by TripAdvispor thanks to the delighted customers
di Vincenzo Scarpa
LLa cura dei particolari è quella che fa la differenza a Casa Lerario. Lo si vede dal modo in cui vengono addobbati l’altare della cappella ricavata ai piedi della col-lina, gli spaziosi interni del raffinato salo-ne e l’elegante patio del gazebo. L’atten-zione per i dettagli, d’altronde, è uno dei must di Tatiana Bruno, la fondatrice, in-sieme con il figlio Pietro e la nuora So-nia, della farm house che sorge nel cuore del Sannio. Ma Casa Lerario è anche il re-gno esclusivo di offerte culinarie naturali e di alta qualità. Grazie a prodotti prescelti, coltivati direttamente nel tempio del buon gusto di contrada Laura. Una particolarità che è valsa all’azienda del Monte Tabur-no l’ambito Certificato d’Eccellenza 2015 di TripAdvisor, documento rilasciato per la bontà (e la quantità) dei commenti positivi
Casa Lerario is famous for its outstanding care for details: from the decoration of the altar in the chapel at the foot of the hill, to the refined hall and the outdoor patio. Ta-tiana Bruno founded the farmhouse with her son Pietro and his wife Sonia. Casa Lerario offers a genuine and high-quality cuisine, thanks to the crops raised in con-trada Laura. It has been awarded by the Excellence Certificate 2015 by TripAdvi-sor thanks to the numerous positive com-ments posted by the delighted customers.
Casa LerarioContrada Laura, 6Melizzano (Benevento) Tel. +39.0824.94.40.18www.casalerario.it Agriturismo Casa Lerario
postati sull’aggregatore mondiale di risto-ranti e strutture ricettive. Insomma a Ca-sa Lerario pranzi, cerimonie ed altri eventi sono momenti speciali. Sogni di eleganza e passione da trasformare in realtà.
84
Caseificio Ponte a MareCampania Sapori PRODOTTI TIPICI
Mozzarelle dal gusto indimenticabileMozzarella with an unforgettable taste
di Ludovica Vollaro
SSapori genuini nel segno della tradizione
della Terra Felix. Eccolo il giusto mix che
caratterizza le mozzarelle forgiate nel ca-
seificio Ponte a Mare, fucina del buon gu-
sto immersa nelle campagne del Caserta-
no. E’ qui, in questa autentica eccellenza
dell’arte casearia partenopea che, di pa-
dre in figlio, da oltre mezzo secolo, i ma-
estri della lavorazione dell’oro bianco si
tramandano i segreti di un’arte antica, ca-
pace di fondere sapere e passione, storia
ed esperienza, qualità e controlli, assicu-
rando ai loro prodotti tutta la magia dei
sapori nostrani. Come il marmo per Mi-
chelangelo, il segreto che garantisce bon-
tà e fragranza ai prodotti Ponte a Mare,
premiati nell’aprile del 2008 anche dal
“Gambero Rosso”, è il latte di bufala cam-
pano. Materia prima certificata e control-
lata. Nettare soave e dagli alti valori nu-
trizionali. Sempre fresco perché arriva in
caseificio entro le dodici ore dalla mungi-
tura. Prodotto dei pascoli della piana del
Volturno, dove, a pochi passi dal Centro
sportivo del Calcio Napoli, la fabbrica di
Antonio e Gianfranco Paolo ha installa-
to da anni i suoi laboratori e il suo pun-
to vendita.
E’ qui che prendono vita mozzarelle mor-
bide e suadenti, bocconcini irresistibili,
trecce stuzzicanti e ricotte dall’inebrian-
te aroma: bontà indimenticabili. Lavorate
con il giusto equilibrio di proteine e car-
boidrati, calcio e vitamine oltre a una per-
centuale molto limitata di sodio, il che le
rende non solo squisite, ma anche dige-
ribilissime. Capolavori più unici che ra-
ri. Semplicemente sensazionali, capaci di
guadagnarsi trionfanti recensioni finan-
che sulle principali riviste del Sol Levan-
te, che li hanno eletti a simbolo delle ec-
cellenze della produzione casearia del
Sud Italia. Da mangiare “nature”, se vole-
te. Oppure affidandosi a una delle tante
ricette consigliate sul sito internet dell’a-
zienda, dove queste straordinarie preliba-
tezze “made in Campania” si possono an-
che ordinare con consegna diretta.
Perle di latte, trecce, bocconcini, ricotte: dalla fucina della famiglia
Paolo escono solo prodotti della migliore tradizione locale.
Tutti a base di puro latte di bufala campano.
E che hanno già sedotto mezzo mondo
Pearls of milk, trecce, bocconcini, ricotte: from the forge ofPaolo family comes out only the best local traditionalproduce. Made only with pure buffalo milk from Campania.And that have seduced the world
85
T
Caseificio Ponte a MareVia Domitiana, Km 34.070
Castelvolturno (Caserta)
Tel. +39.0823.85.15.25
www.ponteamare.it
info@ponteamare.it
The mozzarelle produced in Ponte a Mare dairy in Caserta are genuine flavours from Terra Felix. Here , from father to son, the masters of white gold pass down their traditions from over half a century, with knowledge and passion, history and expe-rience, quality and control. Ponte a Mare produce has been awarded on April 2008 by “Gambero Rosso” for its certified buf-falo milk from Campania, always fresh be-cause it arrives in the dairy 12 hours after milking. It comes from Volturno plain, where the firm of Antonio and Gianfran-co Paolo has its workshops and shop. Soft mozzarelle, irresistible bocconcini, deli-cious trecce, and tasty ricotte, rich in pro-teins, carbs, calcium, and vitamins: delica-cies easy to digest. Unique masterpieces that have reviews on Japanese magazines, where they are considered the symbol of the dairy produce of Southern Italy. On the website there are many recipes and the opportunity of order these delicacies made in Campania.
Campania Sapori PRODOTTI TIPICI
86
Eccellenze CampaneCampania Sapori PRODOTTI TIPICI
La vetrina dei grandi sapori della Terra FelixThe showcase of the great flavours of Terra FelixNel complesso di via Brin solo il meglio dell’enogastronomia regionale.
Pane, pasta, mozzarella, birra, vino, cioccolato, gelato, caffè e dolci si scoprono
anche con mostre, eventi e degustazioni itineranti
In via Brin only the best of regional wine and food. Bread, pasta, mozzarella, beer, wine, chocolate, ice-cream, coffee, and desserts can be discovered thanks to exhibitions, events, and touring tastings
di Lello Scarpato
EEccellente è il termine giusto. Benvenuti
a Napoli, patria del buon cibo e dei pia-
ceri della tavola. E’ qui che sorge il mo-
derno contenitore dei prodotti eccellenti
della Terra Felix. Pane, pasta, mozzarella,
birra, cioccolato, gelato, vino, caffé e dol-
ci. Solo i più buoni. Solo il meglio dell’a-
groalimentare campano.
Volete sapere come sono fatti? Volete ac-
quistarne qualcuno?
Allora siete capitati nel posto giusto. Per-
ché Eccellenze Campane nasce proprio
con l’idea di promuovere la qualità e la ti-
picità dei prodotti campani, facendo lu-
ce sulla provenienza delle materie prime
e sui processi di lavorazione della splendi-
de bontà della regione. E’ qui, in via Brin,
nella vetrina di questo autentico, grande
incubatore di prelibatezze enogastrono-
miche locali che fanno bella mostra di sé
negozi e ristorantini, laboratori e cucine a
vista che consentono di verificare di per-
sona come prende forma ciò che poi fini-
sce nel piatto. Inoltre, per chi lo desidera,
è anche possibile effettuare tour guidati ai
vari laboratori del gusto. Con tanto di de-
gustazioni itineranti.
Aperto tutti i giorni e dotato di ampi spa-
zi auto (il parcheggio Brin è praticamen-
te alle spalle), Eccellenze Campane orga-
nizza anche corsi di cucina, didattica per
bambini ed eventi culturali all’insegna del
food tipico, per regalare un’esperienza da
assaporare con tutti i sensi, giorno dopo
giorno. Non è un caso che gli States, per
il loro padiglione a Expo 2015, abbiano
deciso di farsi sponsorizzare proprio dal
complesso di via Brin per trasportare il
“made in Campania” a Milano.
Ma c’è di più. In tanti, infatti, dalla Fede-
rico II a Grimaldi Lines, hanno deciso di
chiudere accordi e partenariati commer-
87
WEccellenze CampaneVia Brin, 69 - Napoli
Tel. +39.081.563.63.03
www.eccellenzecampane.it
info@eccellenzecampane.it
Orari: dom-gio h.07-24
ven h. 07-01; sab h. 07-02
Welcome to Naples, the land of good food. Here stands the showroom of the excellent produce from Terra Felix. Eccel-lenze Campane promotes the quality and the typicality of Campania produce, fo-cusing on the origins of raw materials and
on the processing of the delicacies. There are shops and restaurants, workshops and kitchens that shows how food is pro-cessed before being placed on the table. Guided tours to the different workshops and tasting are available.Open every day, with ample parking lots, Eccellenze Campane organizes cooking classes for children and cultural events. United States have decided to have Eccel-lenze Campane as their sponsor at Milan Expo 2015. University of Naples “Feder-ico II” and Grimaldi Lines ferries are just an example of the firms that have decid-
ed to make an agreement with this thea-tre of taste, chosen by chefs, confection-ers, and pizza makers, like Sal De Riso and Guglielmo Vuolo, to promote their culi-nary works of art.
ciali con il polo di via Brin, incantevole bel
teatro del gusto d’autore, scelto da chef,
pasticcieri e pizzaiuoli di grido (da Sal De
Riso a Guglielmo Vuolo) per promuove-
re e lanciare i loro capolavori di arte cu-
linaria.
88
Limoncello Villa MassaCampania Sapori PRODOTTI TIPICI
V
Elisir di limoni alla conquista dell’ExpoLemon elixir conquers ExpoFragranti creme, gustosi e profumati liquori di noci, mandarini e arance. La novità dell’anno: il delizioso cocktaila base di limoncello e basilico fresco
Fresh creams, tasty and sweet walnut, tangerine, and orange liquors.The novelty of the year: the delicious cocktail with limoncello and basil
di Alessandra Vollaro
EFonte inesauribile di profumati sapori, Vil-la Massa è il marchio giusto per chi ama il limoncello. E non solo. E’ il luogo in cui sbocciano lussureggianti creme al li-moncello, classici babà al liquore di limo-ne, perfetti distillati, prelibati elisir di no-ci, mandarini e arance. E, ultimo arrivato, lo straordinario cocktail Tonica a base di li-moncello e basilico fresco dal sapore rivo-luzionario, fragrante, delizioso. Villa Massa è questo e tanto altro ancora. E’ un mar-chio conosciuto in tutto il mondo, lanciato, ormai, alla conquista dei mercati interna-zionali. Azienda leader e sponsor ufficiale
di “Ecco Pizza & Pasta”, all’interno del Pa-diglione Italia a Expo Milano 2015. Qui si può gustare l’autentico limoncello di Sor-rento. Un nettare speciale, preparato come tradizione comanda (e con una cura scru-polosa delle materie prime): scorzette di li-mone, premium alcol, zucchero e acqua. Un elisir divino. A rendere unico questo li-quore è l’ingrediente base della sua produ-zione: il pregiato limone ovale di Sorrento Igp. Lo stesso prezioso frutto che si colti-va nel limoneto “Le Grottelle”, l’eden ter-restre di Villa Massa, che apre le sue porte a chiunque abbia voglia di visitarlo.
Villa MassaLimoneto Le GrottelleVia Tommaso Astarita, 34Meta di Sorrento (Napoli)Per prenotazioni visite al giardino:servizioclienti@villamassa.comTel. +39.081 533.32.82www.villamassa.com
Villa Massa is the right brand for limon-cello lovers. Where one finds limoncello creams, lemon liquor babà, delicious wal-nut, tangerine, and orange elixirs, and the brand new cocktail “Tonica” with limoncel-lo and fresh basil. Villa Massa is the world-renowned brand official sponsor of “Ecco Pizza & Pasta” in Italy Pavillion at Expo Milan 2015. The real Sorrento limoncello is prepared following the tradition: lemon zest, sugar, water. A divine elixir with a unique ingredient: the oval PGI Sorrento lemon from “Le Grottelle” lemon grove, the Eden of Villa Massa, opened to visitors.
museiNAPOLI
Museo Archeologico Nazionale
Piazza Museo, 19
Tel. 081.2110258; 081.4422149
cir.campania.beniculturali.it/museoarcheologiconazionale
Mar chiuso. Mer-lun h. 9-19.30. Biglietti: 8 euro;
4 euro per giovani dai 18 ai 24 anni; gratis sotto i
18 anni
Tue closed. Wed-Mon 9 a.m. -7.30 p.m. Tickets:8 euros; 4 euros for people aged 18-24; free admis-sion under18Le sale del più antico museo archeologico d’Euro-
pa custodiscono, tra l’altro, pezzi unici provenien-
ti dall’area archeologica vesuviana, collezioni egizia-
ne ed etrusche.
The rooms of Europe’s oldest archaeological mu-seum house some unique pieces from he archaeo-logical sites around Mount Vesuvius as well as Egyp-tian and Etruscan collections.
Museo del Tesoro di San Gennaro
Via Duomo, 149 - Tel. 081.3442286; 081.294980
www.museosangennaro.it - Aperto tutti i giorni (fe-
stività incluse) h. 9 -18.00. Mercoledì chiuso.
Biglietti: 7 euro; 5 euro under 18; 5 euro per gruppi
di almeno 15 persone; 4 euro per scolaresche;
Convenzionati (Cral, parrocchie): 5 euro, guida inclusa
Open every day (holidays including) 9 a.m.-6 p.m. Wed closed. Tickets: 7 euros; 5 euros under18; 5 for groups of 15 people; 4 euros for students; Agree-ment (Cral, Parishes): 5 €, guide includedSituata vicino alla Cappella di San Gennaro, la strut-
tura custodisce l’inestimabile tesoro del patrono di
Napoli. Vi si possono trovare: documenti, gioielli e
dipinti.
Situated near the Chapel of San Gennaro, the mu-
seum was built to house the priceless treasure of the Patron Saint of Naples, including documents, jewels and paintings.
Museo Nazionale di Capodimonte
Via Miano, 2 - Tel. 081.7499111; 848.800288
www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_cp/
museo_cp.html
Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 7,50
euro; 6,50 euro (dopo le 15,00); gratis sotto i 18
anni. Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m.- 7.30 p.m. Ti-ckets: 7,50 euros; 6,50 after 3 p.m.; free admission under18Fu costruita nel 1738 sotto il regno di Carlo di Bor-
bone.
Ospita un Gabinetto di Disegni e Stampe, la collezio-
ne Farnese, arredi del ‘700 e ‘800.
Built in 1738 under King Charles of Bourbon, hou-ses the Cabinet of Prints and Drawings, the Farnese Collection and furnishings from the 18th and 19th centuries.
Museo Civico di Castel Nuovo
Maschio Angioino Piazza Municipio
Tel. 081.4201241 Dom chiuso. Lun-sab h. 9-19. Bi-
glietti: 6 euro; gratis sotto i 18 anni e per studenti di
facoltà artistiche
Sun closed. Mon-Sat 9 a.m. - 7 p.m. Tickets: 6 euros; free admission under18 and for Art studentsOspitato dal Maschio Angioino, il museo, oltre a tre
preziose cappelle, accoglie altri ambienti dalla stra-
ordinaria bellezza: la Sala dell’Armeria, quella dei Ba-
roni e la Pinacoteca. Housed in the Maschio Angioino castle, the museum has three superb chapels as well as other rooms of extraordinary beauty: the Armoury, the Barons’ Hall and the Picture Gallery.
Museo Duca di Martina
Via Cimarosa, 77 - Tel. 081.5788418; 848.800288
www.polomusealenapoli.beniculturali.it /museo_
dm/museo_dm.html
Mar chiuso. Mer-lun h 8.30-14. Ingresso gratuito.
Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 2 p.m. Free ad-mission. Nel cuore del verde parco di Villa Floridianana, ac-
coglie una delle più prestigiose raccolte di arte de-
corativa europea ed orientale. Completa le attratti-
ve del complesso il Museo Nazionale della Ceramica.
One of the most prestigious collections of European and oriental decorative art. The complex also houses the National Ceramics Museum.
Museo di Palazzo Reale
Piazza del Plebiscito, 1
Tel. 081.400547; 081.7944021
palazzorealenapoli.beniculturali.it
Orari apertura: ore 9:00 - ore 20:00. Mer chiuso. Bi-
glietti: 4 euro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24
anni; gratis sotto i 18 anni
Opening: 9 AM - 8 PM. Wed closed. Tickets: 4 eu-ros; 2 euros for EU residents aged 18-24; free ad-mission under18
Fiore all’occhiello del Museo, l’Appartamento Rea-
le, le sale del Trono, dei Fiamminghi e del Seicen-
to Napoletano, ma anche la Cappella Reale e il giar-
dino pensile. Highlights of the Museum include the Royal Apartment, the Throne Room, the Flemish Room and the Neapolitan 17th Century Room, but also the Royal Chapel and the Hanging Garden.
L’ingresso ai musei è gratuito
la prima domenica di ogni mese
Le biglietterie dei musei chiudono tutte
un’ora prima di quella indicata come
orario di chiusura del museo
Free entrance in first sundays of each month
Museum ticket offices close one hour prior to museum closing time
91
Museo di San Martino
Largo San Martino, 5 - Tel.081.2294502 848.800.288
www.polomusealenapoli.beniculturali.it /museo_
sm/museo_sm.html
Mer chiuso. Gio-mar h. 8.30-19.30. Biglietti: 6 eu-
ro; 3 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gratis
sotto i 18 anni
Wed closed. Thu-Tue 8.30 a.m. - 7.30 p.m. Tickets: 6 euros; 3 euro for EU residents aged 18-24; free ad-mission under18Dal 1866, il museo che ha sede nell’omonima Certo-
sa vomerese, ospita “stralci” di storia cittadina cor-
redati da piante e foto. Splendidi i chiostri, i giardini,
la chiesa barocca e il Quarto del Priore. Since 1866 the museum has been located in the Charterhouse of the same name where visitors can get a glimpse of the city’s history amid plants and photos. Splendid cloisters and gardens, the superb Baroque church and the Priory.
Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes
Via della Riviera di Chiaia, 200
Tel. 081.7612356; 848.800.288
www.polomusealenapoli.beniculturali.it/museo_vp/
museo_vp.html
Mar chiuso. Mer-lun h. 8.3 0-14.00. Biglietti: 2 eu-
ro; 1 euro per residenti UE dai 18 ai 24 anni; gra-
tis sotto i 18 anni
Tue closed. Wed-Mon 8.30 a.m.- 1.30 p.m.Tickets: 2 euros; 1 euro for EU residents aged 18-24; free ad-mission under18 Villa Pignatelli è il nome dell’edificio costruito nel
1826 che ospita il museo. Da vedere anche il Mu-
seo delle Carrozze.
Villa Pignatelli was built in1826 and now houses the museum. The Coach and Carriage Museum is also not to be missed.
Teatro di San Carlo
Via San Carlo - Napoli
Tel. 081.5534565 - www.teatrosancarlo.it
Visite guidate dal lunedì al sabato ore 10:30 - 11:30 -
12:30 - 14:30 - 15:30 - 16:30. La domenica ore 10:30
- 11:30 - 12:30. Chiuso ad Agosto e festivi. Biglietti:
intero euro 6, ridotto euro 5 (gruppi almeno 25 pax,
minori 18 e over 60). Guided tours from monday to saturday 0:30 - 11:30 - 12:30 - 14:30 - 15:30 - 16:30. On sunday 10:30 - 11:30 - 12:30. Close on bank holi-days and in August. Entrance ticket euro 6, reduced euro 5 (group 25 pax minimum, under 18 over 60). Chi arriva a Napoli, a pochi passi da Palazzo Reale e
piazza del Plebiscito non può non visitare la Sala Sto-
rica del Teatro di San Carlo, tra i più famosi e antichi
teatri lirici al mondo, costruito per volere di re Carlo
III di Borbone nel 1737. Un’occasione unica, per co-
noscere un momento chiave della storia e dell’arte
napoletana. Visit the historic San Carlo theatre, one of the oldest and most famous opera houses in the world, built for king Charles III of Bourbon in 1737.
Museo del Tessile e dell’Abbigliamento “Elena Aldobrandini”
Piazzetta Mondragone, 18 - Tel. 081.4976104
www.fondazionemondragone.it Dom chiuso; lun-
ven h. 9-13/15-17; sab h.9-13 Biglietti: 5 euro; ridot-
to 3 euro Sun closed; Mon-Fri 9 a.m. - 1 p.m. / 3-5 p.m.; Sat 9 a.m. - 1 p.m. Tickets: 5 euros, conces-sions 3 euros Il museo è parte dell’istituto Mondra-
gone, famoso per le sue preziose collezioni di tessuti
ricamati, espressione dell’arte della seta, introdotta a
Napoli intorno all’anno Mille dalla comunità di ebrei.
Tra gli oggetti esposti spiccano le collezioni di ricami
(sec. XVII e XVIII), paliotti, paramenti sacri, merletti e
pizzi, oltre a splendidi abiti da varie donazioni tra cui
la collezione Sarli. The museum is part of the Mon-
dragone Foundation, wellknown for its precious col-lections of embroideries, high expression of the art of silk making, introduced in Naples at the begin-ning of last Millennium by a community of Jews. On display, laces, sacred paraments and beautiful dres-ses coming from many donations, among which the Sarli Collection.
Museo Artistico Industriale
Piazzetta Salazar, 6 - Tel. 081.7647471 Dom chiu-
so. Visita su appuntamento Sun closed. Visits by ap-pointment Nel Museo, annesso all’Istituto Statale
d’Arte “Filippo Palizzi”, oltre 6.000 manufatti in ce-
ramica, ebano e oro. Un’intera sala ospita bronzi e
vasi realizzati dallo stesso Palizzi. The Museum is an-nexed to the “Filippo Palizzi” Art School and hou-ses over 6,000 works in ceramics, ebony and gold. One rooms exhibits bronzes and vases made by Pa-lizzi himself.
Cappella Sansevero
Via Francesco De Sanctis, 19 - Tel. 081.5518470
www.museosansevero.it Mar chiuso. Lun-sab h. 10-
17.40. Dom e festivi: h. 10-13.10. Biglietti: 7 euro;
5 euro con Artecard e da 10 a 25 anni; 2 euro per
scolaresche; gratis fino a 10 anni
Tue closed. Mon-Sat 10 am - 5.40 pm, Sun and hols 10 am -1.10 pm. Tickets: 7 euros; 5 euros with Arte-card and for people aged 10-25; 2 euros for schools; free admisson under 10 La Cappella, realizzata da
Raimondo di Sangro Principe di Sansevero, letterato
e alchimista, custodisce sculture di altissimo valore,
tra le quali, il Cristo Velato del Sammartino.
The Chapel, which was built by the scholar and al-chemist Raimondo di Sangro, houses some excel-lent sculptures, including the Veiled Christ by Sam-martino.
Le pagine Museisono realizzate in collaborazione con:
Ristorante Museo Carusovia Sant’Antonino, 12Sorrento (Napoli)Tel. +39.081.807.31.56www.ristorantemuseocaruso.com
Caseificio Ponte a MareVia Domitiana, Km 34.070Castelvolturno (Caserta)Tel. +39.0823.85.15.25www.ponteamare.itinfo@ponteamare.it
AlbaChiara di Susi Spositovia Toledo 329 - NapoliTel. +39.081.195.71.436www.albachiarafashion.com
Sartoria AntonelliVia dei Mille 40 (Palazzo Leonetti)Napoli Tel / fax +39.081.549.75.71 www.sartoriaantonelli.com/it
92
Complesso Museale di Santa Chiara
Via Santa Chiara, 49/c - Tel. +39.081 797.12.24
www.monasterodisantachiara.com
Chiesa: h. 7.30-13/16.30-20. Complesso Monumen-
tale: feriali h. 9.30-17.30; festivi h. 10-14.30
Biglietti: intero 6 euro; ridotto: 4,50 euro (studen-
ti under 30, insegnanti, over 65, gruppi di almeno
25 unità). Tariffa speciale: 3,50 euro (gruppi scuo-
la). Gratis: disabili 100%, religiosi, bambini con me-
no di 6 anni.
Church: 7.30 am-1 pm/4.30-8 pm. Monumental complex: work. h. 9.30 am -5.30 pm; holid. h. 10 am-2.30 pm. Standard price: 6 euros; reduced price: 4,50 euros (students under 30, teachers, over 65, groups of at least 25 units). Special rate: 3,50 eu-ros (school groups). Free entrance: disabled person 100%, religious, children (under 6 years).Il complesso, incastonato nel centro storico di Napo-
li, comprende un’area archeologica, il Museo dell’O-
pera, lo splendido Chiostro Maiolicato e la sala del
Presepe del ‘700. The complex is embedded in the Naples historic city centre and includes an archae-ological area, the Museum, the splendid Majolica Cloister and a hall exhibiting 18th century nativity scenes.
Cappella del Monte di Pietà
Via San Biagio dei Librai, 114
Sab-dom h.9.30-13.30 - Sat-Sun 9.30 a.m. - 1.30 p.m. La Cappella, completamente affrescata, è un auten-
tico gioiello di eleganza manieristica. Pregevoli an-
che gli arredi in legno della sacrestia e della sala del-
le Cantoniere.
The entirely frescoed Chapel is a veritable jewel of mannerist elegance. Superb wooden furniture in the Vestry and the Sala delle Cantoniere.
Città della Scienza
Via Coroglio, 104 - Tel. 081.3723728
www.cittadellascienza.it
Lunedi chiuso. Dal martedì al sabato: 9.00-15.00.
Domenica: 10.00-17.00. Biglietto unico: 2 euro. Pla-
netario chiuso
Mon closed. Tue- Sat 9 a.m. 3 p.m. Sun: 10 a.m. 5 p.m. Only ticket 2 euros. Planetary closedÈ il primo science centre italiano e anche uno dei pri-
mi esempi di recupero architettonico della zona in-
dustriale di Bagnoli. Parte del museo è dedicata ai
bambini, con percorsi ad hoc.
The first Italian science centre and also one of the first examples of restored industrial architecture in the Bagnoli area. Part of the museum has themed itineraries for children.
Musei di Paleontologia, Mineralogia, Zoologia ed Antropologia dell’Università Federico II di Napoli
Via Mezzocannone 8 - Tel. 081.2537516/7
Lun-ven h. 9-13.30. Lun e gio h. 15-17.
Sab e dom h. 9-13. Biglietti: 2,50 euro a museo; 1,50
euro a museo per under 18, ingresso libero per stu-
denti universitari
Mon-Fri 9 a.m. - 1.30 p.m.. Mon and Thu 3 p.m. - 5 p.m. Sat and Sun 9 a.m. - 1 p.m. Tickets for each museum: 2,50 euros; 1,50 under 18, free admission for University studentsRaccolgono oltre 50.000 reperti tra minerali, rocce,
fossili, ma anche pezzi di inestimabile valore paleon-
tologico. Nella sezione zoologia: madrepore, uccelli,
spugne, vertebrati, insetti.
Over 50,000 minerals, rocks, fossils and other pri-celess palaeontological items on show. The zoology section includes madrepores, birds, sponges, verte-brates and insects.
Museo dell’Osservatorio di Capodimonte
Via Moiariello, 16 - Tel. 081.5575111
Su appuntamento By appointment Tre i padiglioni in cui è possibile ripercorrere due se-
coli di storia dell’Astronomia a Napoli e nel Sud d’Ita-
lia attraverso strumenti astronomici di grande valore.
Three buildings illustrate two centuries of the histo-ry of astronomy in Naples and Southern Italy throu-gh astronomical instruments of great historical and documentary value.
Chiesa e Quadreria del Pio Monte della Misericordia
Via dei Tribunali, 253
Tel. 081.446944; 081.446973.
Visite guidate: 081.446810
www.piomontedellamisericordia.it
Mer chiuso. Gio-mar h.9-14.30/ Chiesa lun-dom h.
9.30-13.30. Biglietti: 6 euro; 5 euro con Artecard,
TCI, over 65, under 18; 3 euro per insegnanti, stu-
denti, giornalisti, gruppi di 10 persone; 1,50 euro
per le scuole.
Wed closed. Thu-Tue 9.30 am - 1.30 pm/Church: Mon-Sun 9.30 am - 1.30 pm. Tickets: 6 euros; 5 eu-ros with Artecard, TCI, over 65; 3 euros for teachers, students, journalists, groups of 10 people; 1,50 eu-ros for schools L’edificio del 1600 ospita la chiesa di S. Maria del-
la Misericordia e la pinacoteca con opere del XVII e
XVIII secolo. Tra queste, una delle più famose ope-
re del Caravaggio: Le Sette Opere di Misericordia.
The 17th century building comprises the church de-dicated to S. Maria della Misericordia and a pictu-re gallery exhibiting works from the 17th and 18th centuries. These include one of Caravaggio’s most famous works: The Seven Works of Mercy, above the main altar.
Museo e Ipogeo della Chiesa del Purgatorio ad Arco
Via dei Tribunali - Tel. 081.446810
Museo e ipogeo sab h.10-12.30; chiesa lun-sab h.9-
13. Biglietti: euro 2
Museum and hypogeum open on Sat. h.10-12.30; church Mon-Sat h.9-13. Tickets: 2 eurosSacralità ed esoterismo ben si miscelano nella chie-
setta del Purgatorio ad Arco, nel cuore del centro
storico di Napoli, nota per la venerazione delle cosid-
dette “capuzzelle”, i teschi dei morti che da sempre i
napoletani considerano benevoli protettori. Nella sa-
crestia della chiesa è stato allestito un museo di ar-
redi e paramenti sacri del 1600, mentre nell’ipogeo
è possibile fare vista alle “capuzzelle”. Il Museo e l’i-
pogeo sono aperti sono il sabato mattina; si con-
siglia di prenotare. Sacredness and esotericism join together in the little church of Purgatorio ad Arco, in the heart of the historical centre of Naples, well-known after the veneration of skulls, considered by Neapolitans as benign protectors. In the vestry of the church there is a museum of scared furniture and vestments, whilst in the hypogeum it is possible to visit the skulls. Museum and hypogeum are open on Saturday mornings; booking is suggested.
Mostra di Coralli e Cammei
Piazzetta Matilde Serao, 19 - Tel. 081.421111
www.ascione.com
Solo su prenotazione - Appointments only. In mostra piccoli capolavori in oro, argento, pietre
preziose, splendidi cammei e coralli lavorati dalla dit-
ta Ascione, che vanta una tradizione artigianale lun-
ga ben 150 anni. Small masterpieces of gold, silver, precious stones, splendid cameos and corals created by the Ascione firm, which boasts a 150 year history of traditional craftsmanship.
93
Museo Diocesano
Largo Donnaregina - Tel. 081.5571365
www.museodiocesanonapoli.it
Mar chiuso; lun-dom h.9.30-16.30
Tue closed; Mon-Sat h.9.30-16.30 Il museo è allestito all’interno della chiesa di Donna-
regina Nuova, chiusa da molti anni, che conserva di-
pinti di grande pregio come “L’Immacolata Conce-
zione” del lorenese Charles Mellin e il “San France-
sco che riceve i simboli del sacerdozio” di Francesco
Solimena. Accanto a queste opere, proprie della
chiesa ex monastica, il primo percorso museale pre-
senta due temi importanti della fede cristiana: le raf-
figurazioni della Madonna e di San Gennaro, descrit-
ti da formidabili artisti come il fiammingo Teodoro
d’Errico, il senese Marco Pino o un particolare Aniel-
lo Falcone, capaci di rendere ancora più incisiva l’i-
dentità storica ed ecclesiale di questa città. The mu-seum is housed in the church of Donnaregina Nuova, reopened after a long closing, that keeps beautiful paintings as “The Immaculate Conception” by Char-les Mellin and “San Francesco is given the symbols of priesthood” by Francesco Solimena. Besides these works belonging to the church, the museum displays works on two main religious figures: the Virgin Ma-ry and San Gennaro, protector of Naples with pain-tings by Teorodo d’Errico, Marco Pino, Aniello Fal-cone, that make even more expressive the historical and ecclesiastical identity of Naples.
Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica
Via Foria, 223 - tel. 081.449759; 081.455654
Sab e dom chiuso.
Lun-ven h.9-14 su appuntamento
Sat and Sun closed.Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m. by appointment La struttura ospita due sezioni dedicate rispettiva-
mente alla paleobotanica e all’etnobotanica, che rac-
colgono oggetti provenienti da varie parti del mon-
do. Dal Borneo all’Amazzonia.The museum is divided into two sections dedicated to palaeo-botany and ethno-botany, with exhibits from all over the world, from Borneo to the Amazon Basin.
A.R.C.A.
Compesso Monumentale di Santa Maria la Nova
Piazzetta Santa Maria la Nova, 44
Tel. 081.5523298; 081.5521597
www.oltreilchiostro.org
Visite guidate lun-ven h.10, 11, 12, 15, 16. Sab e
dom al mattino solo su prenotazione (maggiorazio-
ne del biglietto di euro 1) - Biglietti: euro 2,50 Gui-ded tours Mon-Fri h.10, 11, 12, 15, 16. Sat and Sun in the morning only by appointment (ticket + 1 eu-ro). Tickets: 2, 50 euros Il Museo Religioso di Ar-
te Contemporanea intende rendere contemporaneo
il contatto con la produzione artistica più recente,
tentando di riformulare il senso stesso dell’esperien-
za estetica, che non può essere oggetto di esclusivi
e classici percorsi didattico-didascalici, ma proposta
di lettura innovativa. The Museum of Contempora-ry Religious Art aims to make easier the understan-ding of the latest artistic production, trying to for-mulate the sense of the aesthetic experience throu-gh a new interpretation.
Catacombe di San Gaudioso
Piazza Sanità - Tel. 081.5441305
visiteguidate@santamariadellasanita.it
Direttore: Giovanni De Pasquale
Lun-dom visite giuidate h.9.30-10.15-11-11.45-
12.30. Biglietti: euro 5; euro 3 per scolaresche
Mon-Sun guided tours h.h.9.30-10.15-11-11.45-12.30. Tickets: 5 euros; 3 euros for schools.
Le pagine Museisono realizzate in collaborazione con:
Situate sotto la chiesa di Santa Maria della Sanità,
eretta agli inizi del 1600, queste catacombe sono le-
gate alla venerazione di San Gaudioso, Vescovo di
Abitinia in Africa e giunto a Napoli dopo essere sta-
to privato di tutto da re Genserico. Qui morì tra il
451 e il 452.
Based under the church of Santa Maria della Sanità, built in the early 1600, the origin of these catacombs is connected to the veneration of Saint Gaudioso, bi-shop of Abitinia in Africa, who arrived in Naples, af-ter being stripped of everything by King Genserico. Here he died between 451 and 452 A.D.
Stazione Zoologica A. Dohrn
Villa Comunale - Tel. 081.5833111 - www.szn.it
Lun chiuso. Mar-sab h.9-17. Dom h. 9-14. Biglietti:
1,50 euro; 1 euro per bambini da 5 a 12 anni; gra-
tis fino a 4 anni
Mon closed. Tue-Sat h.9-17. Sun 9 a.m. -14. Tickets: 1,50 euros; 1 euro for kids aged 5-12; free entran-ce under 4Ospita il più antico acquario d’Europa (30 vasche e
200 specie tra animali e vegetali marini), ma anche
una biblioteca e laboratori per ricerche di zoologia,
botanica e fisiologia marina.
The oldest aquarium in Europe (30 tanks and 200 species of marine animal and plant life), but also a library and laboratories for research in zoology, bo-tany and marine physiology.
Museo storico musicale
Via San Pietro a Majella, 35 - Tel. 081.5644111
Visite guidate: 081.446810
www.sanpietroamajella.it
Sab e dom chiuso. Lun-ven h. 9.30-12.30
Sat and Sun closed. Mon-Fri 9.30 a.m. - 12.30 p.m.Il Conservatorio di San Pietro a Majella vanta una ric-
Eccellenze CampaneVia Brin, 69 - NapoliTel. +39.081.563.63.03www.eccellenzecampane.itinfo@eccellenzecampane.it
Paolo ScaforaVia Tavernola 8 - Casandrino (Na)Tel. +39.081.830.48.08www.paoloscaforanapoli.it - info@paoloscaforanapoli.it
Ristorante Il PirataVia Terramare, Marina di Praiano (Salerno)Tel. +39.089.87.43.77info@ristoranteilpirata.netwww.ristoranteilpirata.netwww.facebook.com/ilpirataristorante
Don Geppi RestaurantCorso Marion Crawford, 40Sant’Agnello di Sorrento (Napoli)Tel. +39.081.878.25.35www.dongeppirestaurant.cominfo@dongeppirestaurant.com
Hotel Santa BrigidaTel. +39.081.19.33.82.06 Via Santa Brigida, 6 - Napoliwww.hotelsantabrigida.it info@hotelsantabrigida.it
94
ca biblioteca con preziose collezioni di manoscritti di
scuola napoletana, ritratti e cimeli di musicisti e un
museo di strumenti antichi.
The Conservatory of San Pietro a Majella boasts a su-perb library with precious collections of manuscripts from the Neapolitan school, portraits and everyday items of musicians and a museum of antique musi-cal instruments.
Quadreria dei Gerolomini
Via Duomo, 142 - Tel. 081.294444
Dom chiuso. Lun-ven h. 9-14, sab h. 9-12.
Sun closed. Mon-Fri 9 a.m. - 2 p.m., Sat 9 a.m. - noon. Il complesso, impreziosito dalla splendida facciata re-
alizzata da Ferdinando Fuga, comprende: la chiesa
di San Filippo Neri, una pinacoteca, una biblioteca,
l’archivio oratoriano e due chiostri. The complex has a splendid façade by Ferdinando Fuga and includes the Church of San Filippo Neri, a picture gallery, a li-brary, the oratory archive and two cloisters.
Scavi di San Lorenzo Maggiore
Via dei Tribunali, 316 - Tel 081.2110860
www.sanlorenzomaggiorenapoli.it
Lun-sab h. 10-17. Dom h. 10-13.30. Biglietti: 9 eu-
ro; ridotto 7 euro per under 18 e over 65; riduzio-
ni con Artecard
Mon-Sat 10 a.m. - 5 p.m. Sun 10 a.m. - 1.30 p.m. Ti-ckets: 9 euros; 7 euros under18 and over65; conces-sions with ArtecardL’area sotto la chiesa di San Lorenzo ospita i resti di
edifici che testimoniano la stratificazione avvenuta
nel corso dei secoli attraverso trasformazioni dell’im-
pianto urbano. Beneath the church of San Lorenzo the remains of buildings have been excavated to re-veal the stratification of the city over the centuries.
Accademia di Belle Arti - Pinacoteca
Via Costantinopoli, 107 - Tel. 081.441900;
081.44188. Visite guidate: 081.446810
www.accademianapoli.it
Dom chiuso. Lun-sab h. 10-13. Biglietti: 5 euro; 3 eu-
ro per under 18 e over 65; 4 euro per gruppi di alme-
no 15 persone. Sun closed. Mon-Sat 10 a.m. - 2 p.m. Tickets: 5 euros; 3 euros under18 and over 65; 4 eu-ros for groups of 15 peopleAssolutamente da non perdere, la Sala Palazzi, se-
zione dedicata alle opere dell’800, con esposizione
delle opere dei maestri d’arte contemporanea, ex al-
lievi dell’Accademia.
Not to be missed is the Sala Palazzi, the section de-dicated to works from the 19th century, exhibiting the works of masters of contemporary art who we-re students at the Academy.
Pan, Palazzo delle Arti di Napoli
Palazzo Roccella - Via dei Mille, 60
Tel. 081.7958605-06-07
www.palazzoartinapoli.net
Mar chiuso. lun-sab h.9.30-19.30; dom e festivi
h.9.30-14.30. Biglietti: 5 euro; 3 euro ridotto
Tue closed. Mon-Sat 9.30 a.m. - 7.30 p.m.; Sun and holidays 9.30 a.m. - 2.30 p.m. Tickets: 5 euros; 3 eu-ros concessions.
La struttura, centro permanente di arti contempora-
nee, ospita le più disparate espressioni culturali rela-
tive all’arte: dalla pittura alla scultura passando per
la fotografia, il cinema e il fumetto.
This permanent centre for contemporary arts hou-ses a huge variety of cultural and artistic expression: from painting to sculpture, photography, cinema and cartoons.
Madre
Palazzo Donnaregina - Via Settembrini, 79
Tel. 081.19313016; 081.292833
www.museomadre.it
Mar chiuso. Lun, mer, gio e dom h. 10-21; ven e sab
h.10-24. Biglietti: 7 euro; ridotto 3,50 euro;
lunedì gratis. Tue closed. Open Mon, Wed, Thu and Sun 10 a.m. - 9 p.m.; Fri and Sat 10 a.m. - 12 p.m. Ti-ckets: 7 euros; 3,50 euros concessions; free on Mon-days. Palazzo Donnaregina, edificio di grande pregio
storico e architettonico situato in pieno centro citta-
dino, è la sede del nuovo museo d’arte contempora-
nea partenopeo. Palazzo Donna Regina, a building of great historical and architectural value situated in the very centre of the city, houses the new museum of contemporary art in Naples.
Fabbrica di cioccolato Gay-Odin
Via Vetriera 12 - Tel. 081.417843
www.gay-odin.it
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Ingres-
so libero
Mon-Thu h. 9-17. Free entrance. Macchine impastatrici, bilance, tegami e attrezzi di
ogni genere e tipo: reperti con oltre cento anni di vi-
ta catalogati alla voce “archeologia industriale”.
Servivano, un tempo, per lavorare la cioccolata.
Oggi fanno bella mostra di sé in uno spazio ricava-
to all’ingresso della fabbrica Gay Odin, in via Vetrie-
ra a Chiaja. Posti su una pedana rialzata, costituisco-
no un vero e proprio museo dello storico stabilimen-
to fondato nel 1922 dal piemontese Isidoro Odin,
oggi simbolo di eccellenza cioccolatiera nel mondo.
Mixers, scales, pots and tools for making chocolate: tools with more than a hundred years of life catalo-ged under “industrial archaeology”. Are positioned in the Gay Odin factory (Vetriera street at Chiaja). Set
on a raised platform, constitute a veritable museum of historical factory founded in 1922 by Isidore Odin now symbol of excellence chocolate in the world.
Fondazione Plart
Via G. Martucci, 48 - Tel. +39.081.1956.57.03
www.fondazioneplart.it
Mar-ven h. 10-13 e h. 15-18 e sab (h.10-13). Bigliet-
to ingresso collezione storica e sezione multimedia-
le: € 8,00; riduzione Carta dello Studente: € 4,00;
riduzione Fai: € 4,00; riduzione Touring Club: € 7,00;
gruppi scolastici e per gruppi di 15 persone: € 7,00.
Prenotazione obbligatoria per i gruppi. A richiesta vi-
site anche su appuntamento. Tue-Fri (h. 10 am -1 pm and h. 3 pm- 6 pm) and sat (h 10 am 1 pm). Ticket for historical collection and multimedia section: € 8.00; reduction Carta dello Studente: € 4,00; reduction Fai: € 4,00; reducing Touring Club “: € 7.00; school groups and for groups of 15 persons: € 7.00. Reser-vations required for groups. On request tours also by appointment. Dai prototipi in schiuma poliureta-
nica agli oggetti in bakelite e gommalacca, il museo
ospita una delle più importanti raccolte di plastiche
storiche del mondo. From prototypes in polyuretha-ne foam objects in bakelite and shellac, the museum houses one of the most important collections of hi-storical plastics in the world.
ZONA FLEGREA
Terme di Baia
Via Sella di Baia, 63 - Bacoli
Tel. 081.8687592 - Lun chiuso.
Mar-dom h. 9 - un’ora prima del tramonto Mon closed. Tue-Sun 9 a.m. - dusk Il Parco Archeologi-
co e Monumentale di Baia conserva imponenti re-
sti archeologici rispettivamente del Palatium o resi-
È QU
ANDO
TI S
ENTI
PIC
COLO
CHE
SAI
DI E
SSER
E DI
VENT
ATO
GRAN
DE.
A v
olte
gli
uom
ini r
iesc
ono
a cr
eare
qua
lcos
a pi
ù gr
ande
di l
oro.
Qua
lcos
a ch
e pr
ima
non
c’er
a. È
que
sto
che
noi i
nten
diam
o pe
r inn
ova-
zion
e ed
è in
que
sto
che
noi c
redi
amo.
Una
vis
ione
che
ci h
a fa
tto in
vest
ire
nel c
ambi
amen
to te
cnol
ogic
o se
mpr
e e
solo
con
l’ob
ietti
vo d
i mig
liora
re il
val
ore
di o
gni n
ostr
a si
n-go
la p
rodu
zion
e.È
que
sto
pens
iero
che
ci h
a fa
tto a
cqui
star
e pe
r pri
mi i
n It
alia
impi
anti
com
e la
rota
tiva
Hei
delb
erg
M60
0 B
24. O
che
ogg
i, pe
r pri
mi i
nE
urop
a, c
i ha
fatto
intr
odur
re 2
rota
tive
da 3
2 pa
gine
Rot
o-O
ffset
Kom
ori,
64 p
agin
e-ve
rsio
ne d
uple
x, c
osì d
a po
ter s
oddi
sfar
e an
cora
più
punt
ualm
ente
ogn
i nec
essi
tà d
i sta
mpa
di b
assa
, med
ia e
alta
tira
tura
. Se
cre
diam
o ne
ll’im
port
anza
del
l’inn
ovaz
ione
, inf
atti,
è p
erch
é pe
nsia
mo
che
non
ci s
iano
pic
cole
cos
e di
poc
a im
port
anza
.L’
etic
hetta
di u
na la
ttina
di p
omod
ori p
elat
i, qu
ella
di u
n ci
bo p
er g
atti
o qu
ella
di u
n’ac
qua
min
eral
e, u
n ca
talo
go o
un
quot
idia
no, u
nm
agaz
ine
o un
vol
anto
ne c
on le
offe
rte
della
set
timan
a de
l sup
erm
erca
to, t
utto
va
pens
ato
in g
rand
e.
È c
ome
cons
egue
nza
di q
uest
a vi
sion
e ch
e i n
ostr
i pro
dotti
son
o ar
riva
ti in
10
paes
i nel
mon
do, c
he il
live
llo d
i fid
eliz
zazi
one
dei n
ostr
icl
ient
i è a
l 90%
o c
he il
nos
tro
fattu
rato
si è
trip
licat
o.
Perc
hé la
gra
ndez
za è
qua
lcos
a ch
e si
cre
a gu
arda
ndo
vers
o l’a
lto. M
ai d
all’a
lto in
bas
so.
95
È QU
ANDO
TI S
ENTI
PIC
COLO
CHE
SAI
DI E
SSER
E DI
VENT
ATO
GRAN
DE.
A v
olte
gli
uom
ini r
iesc
ono
a cr
eare
qua
lcos
a pi
ù gr
ande
di l
oro.
Qua
lcos
a ch
e pr
ima
non
c’er
a. È
que
sto
che
noi i
nten
diam
o pe
r inn
ova-
zion
e ed
è in
que
sto
che
noi c
redi
amo.
Una
vis
ione
che
ci h
a fa
tto in
vest
ire
nel c
ambi
amen
to te
cnol
ogic
o se
mpr
e e
solo
con
l’ob
ietti
vo d
i mig
liora
re il
val
ore
di o
gni n
ostr
a si
n-go
la p
rodu
zion
e.È
que
sto
pens
iero
che
ci h
a fa
tto a
cqui
star
e pe
r pri
mi i
n It
alia
impi
anti
com
e la
rota
tiva
Hei
delb
erg
M60
0 B
24. O
che
ogg
i, pe
r pri
mi i
nE
urop
a, c
i ha
fatto
intr
odur
re 2
rota
tive
da 3
2 pa
gine
Rot
o-O
ffset
Kom
ori,
64 p
agin
e-ve
rsio
ne d
uple
x, c
osì d
a po
ter s
oddi
sfar
e an
cora
più
punt
ualm
ente
ogn
i nec
essi
tà d
i sta
mpa
di b
assa
, med
ia e
alta
tira
tura
. Se
cre
diam
o ne
ll’im
port
anza
del
l’inn
ovaz
ione
, inf
atti,
è p
erch
é pe
nsia
mo
che
non
ci s
iano
pic
cole
cos
e di
poc
a im
port
anza
.L’
etic
hetta
di u
na la
ttina
di p
omod
ori p
elat
i, qu
ella
di u
n ci
bo p
er g
atti
o qu
ella
di u
n’ac
qua
min
eral
e, u
n ca
talo
go o
un
quot
idia
no, u
nm
agaz
ine
o un
vol
anto
ne c
on le
offe
rte
della
set
timan
a de
l sup
erm
erca
to, t
utto
va
pens
ato
in g
rand
e.
È c
ome
cons
egue
nza
di q
uest
a vi
sion
e ch
e i n
ostr
i pro
dotti
son
o ar
riva
ti in
10
paes
i nel
mon
do, c
he il
live
llo d
i fid
eliz
zazi
one
dei n
ostr
icl
ient
i è a
l 90%
o c
he il
nos
tro
fattu
rato
si è
trip
licat
o.
Perc
hé la
gra
ndez
za è
qua
lcos
a ch
e si
cre
a gu
arda
ndo
vers
o l’a
lto. M
ai d
all’a
lto in
bas
so.
96
denza degli Imperatori romani a Baia e di una villa
tardo repubblicana. The Archaeological and Monu-mental Park at Baia contains impressive archaeolo-gical remains of the Palatium, residence of the Ro-man emperors at Baia and a villa from the late re-publican age.
Museo di Baia
Via Castello - Baia Tel. 081.5233797
Lun chiuso. Mar-sab h. 9- 20. Dom h. 9-19. Bigliet-
ti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gratis per
under 18. Mon closed. Tue-Sat 9 am - 8 pm. Sun 9 am - 7 pm. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 Il Museo Archeologico dei Cam-
pi Flegrei è alloggiato nel Castello Aragonese di Ba-
ia e ospita la sala dei Gessi, con calchi d’epoca ro-
mana che riproducono capolavori del periodo classi-
co ed ellenistico dell’arte greca. The Archaeological Museum of the Phlegraean Fields is housed in the Aragonese castle of Baia, the Sala dei Gessi exhi-bits plaster casts from the Roman age reproducing masterpieces of the classical and Hellenistic period of Greek art.
La Solfatara
Via Solfatara - Pozzuoli
Tel. 081.5262341 - www.solfatara.it
Lun-dom h. 8.30-17.30. Mon-Sun 8.30 am - 5.30 pmCon un’estensione di circa 33 ettari, è un’oasi natu-
ralistica che offre numerosi spunti per un’avventuro-
sa passeggiata tra fumarole, vulcanetti di fango, bo-
schi e zone di macchia mediterranea.
Covering 33 hectares, the Solfatara is a natural oasis offering a variety of adventure-filled walks among the fumaroles, boiling mud springs, woodland and Mediterranean maquis.
Parco Archeologico di Cuma
Via Acropoli, 1 - Tel. 081.8543060 - Lun-dom h.
9-18. Mon-Sun 9 am - 6 pm Il Parco comprende: l’A-
cropoli, le Terme del Foro e quelle Romane, il Foro,
il Capitolium, le Necropoli, le cisterne della Crypta
romana e l’Arco Felice. The Park includes: the Acro-polis, The Forum and Roman Baths, the Capitol, the Necropolis, the cisterns of the Crypta Romana and the Arco Felice.
Anfiteatro Flavio di Pozzuoli
Via Terracciano, 75 - Pozzuoli Tel. 081.5266007
Mar chiuso. Mer-lun h. 9-un’ora prima del tramonto.
Biglietti: 4 euro; 2 euro per over18 e under24; gra-
tis per under 18. Tue closed. Wed-Mon 9 am - dusk. Tickets: 4 euros; 2 euros over18 and under24; free entrance under18 È il terzo anfiteatro italiano per
grandezza dopo il Colosseo e quello di Santa Ma-
ria Capua Vetere. Dall’arena si accede ai sotterranei
dove stavano le belve prima dei combattimenti. The third largest Amphitheatre in Italy after the Colos-seum and the one in Capua. From the arena it is pos-sible to go down into the dungeons where wild be-asts were caged prior to combat.
CAPRI
Certosa di San Giacomo
Via Certosa, 2 - Capri Tel. 081.8376218
www.beniculturali.it - Lun chiuso. Martedì-domeni-
ca h. 9-14. Ingresso libero Mon closed. Tue-Sun 9 am - 14 pm. Free entry. Chiusa nella valletta fra l’altura
del Castiglione e il Monte Tuoro, è espressione del
periodo medioevale e monastico caprese nella sua
forma più aulica e monumentale. Fondatore della
Certosa, fra il 1371-74, fu Giacomo Arcucci conte di
Minervino e di Altamura, segretario della regina Gio-
vanna I di Napoli, della più nobile famiglia di Capri e
potente e ricco feudatario. Between the hills of Ca-stiglione and Monte Tuoro is the medieval monastic charterhouse founded between 1371 and 1374 by Count Giacomo Arcucci, secretary of Queen Joan I of Naples and a member of Capri’s most noble family.
Villa San Michele
Viale Axel Munthe, 34 - Anacapri - Tel. 081.8371401
Maggio-Settembre h.9-18 - May-September 9 am-6 pm Biglietti: 5 euro - Tickets: 5 euros Di proprietà di
un’istituzione culturale svedese con sede nell’isola,
oltre alla Villa San Michele, la creatura del medico-
scrittore e filantropo Axel Munthe comprende anche
un museo circondato da un giardino di rara bellezza,
un gruppo di alloggi per scrittori, artisti, scienziati e
ricercatori svedesi e “il Monte Barbarossa”, un par-
co naturale per la protezione degli uccelli migratori
e della vegetazione mediterranea. Villa San Miche-le was the brainchild of the Swedish writer and phi-lanthropist Axel Munthe. The site also includes a mu-seum surrounded by a beautiful garden and Monte Barbarossa, a natural park for the conservation of migratory birds and Mediterranean plant life.
Villa Jovis
Viale Amedeo Maiuri - Capri - Tel. 081.8374549
Lun-dom h.8-1 ora prima del tramonto
Biglietti: 2 euro Mon -Sun 8am-1 hour bedor sunset -
Tickets: 2 euro Secondo la tradizione, l’imperatore Tibe-
rio, fece costruire ben dodici splendide ville, ognuna del-
le quali dedicata ad una divinità. Villa Jovis era la più ricca
tra esse: posta in cima al Monte Tiberio, a 354 m. di altez-
za sul livello del mare, fu la principale residenza dell’impe-
ratore Tiberio. According to the tradition, the Empe-ror Tiberius built twelve beautiful villas, each dedi-cated to a deity. Villa Jovis was the richest one: built on the top of Mount Tiberius, at 345 mt. it was the main residency of Emperor Tiberius. ISCHIA
Scavi e Museo Santa Restituta
Piazza Santa Restituta, 10 - Lacco Ameno
Tel. 081.980538 - Lun-sab h.9.30-12.30/17-19
Dom h.9.30-12.30 - Biglietti: 2,50 euro Mon-Sat 9.30 am-12.30 pm and 5-7 pm Sun 9.30 am-12.30 pm - Tickets: 2,50 euros Un museo archeologico sot-
terraneo, allestito sotto la chiesa nello stesso luogo
di rinvenimento dei reperti: materiali recuperati sin
dagli anni ’50 che hanno messo in luce la presenza
di antichi insediamenti databili tra preistoria e Me-
dioevo. Sono raccolti frammenti ceramici e architet-
tonici, vasi e monete che illustrano le tracce lascia-
te dall’uomo nel susseguirsi delle culture del passa-
to. Tra questi, la Testa della ninfa Aretusa e la testa di
Demetra (IV sec. a.C.) An underground museum be-neath the church where the relics were found from the 50s. Evidence of settlements from the prehistoric to Middle age are exhibited. These include ceramics, vases and coins as well as the Head of the Nymph Arethusa and the Head of Demetra (4th cen BC).
Museo Archeologico Lacco Ameno Pithecusae di Villa Arbusto
Corso Angelo Rizzoli – Lacco Ameno Tel. 081.900356
97
Lun chiuso. Mar-dom h.9.30-13/16-20
Mon closed.Tues - Sun 9.30 am-1 pm and 4-8 pm Nella magnifica cornice della residenza scelta dall’e-
ditore Angelo Rizzoli come suo buen retiro isolano,
tra i numerosi oggetti, il museo conserva reperti ar-
cheologici dall’epoca preistorica (neolitico superio-
re) all’età romana tra cui un frammento di un’iscrizio-
ne metrica nota come Coppa di Nestore proveniente
dalla necropoli di valle San Montano a Lacco Ameno.
The museum is located in a magnificent setting and houses numerous archaeological finds from prehi-storic times and from the Roman age, including a fragment of the so-called Nestor’s Cup from the ne-cropolis in Lacco Ameno.
AREA VESUVIANA
Scavi Archeologici di Pompei
Via Villa dei Misteri, 2
Tel. 081.8575347 - www.pompeiisites.org
Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingres-
so: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24 ed
insegnanti della UE; ingresso libero under18 e per
studenti di facoltà umanistiche (architettura, arche-
ologia, storia dell’arte, conservazione dei beni cultu-
rali e simili). Mon-Sun h.8.30-17 (income till h15.30). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-un-der24 and EU teachers; free admission for under18 and for students of Humanistic Faculties (architec-ture, archaeology, history of art, and similar). Gra-
zie all’ottimo stato di conservazione dei suoi edifici,
dovuto al particolare seppellimento, sotto una coltre
di cenere causato dall’eruzione del 79 d.C., Pompei
può dirsi l’unico sito archeologico che ci restituisce
l’immagine di una città romana nella sua interezza.
Thanks to the remarkable state of preservation of its buildings, due to the peculiar burial under a 6 meters blanket of ash and lapillus caused by the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Pompeii is the only archae-ological site showing a Roman town in its integrity.
Scavi Archeologici di Ercolano
Corso Resina - Tel. 081.8575347
www.pompeiisites.org
Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingres-
so: 11 euro; ridotto 5.50 euro per over18-under24
ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e per
studenti di facoltà umanistiche (architettura, arche-
ologia, storia dell’arte, conservazione dei beni cul-
turali e simili).
Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 11 euro; concessions 5,50 euro over18-under24 and EU teachers; free admission for under18 and for students of Hu-manistic Faculties (architecture, archaeology, histo-ry of art, and similar). Al momento dell’eruzione del Vesuvio, Ercolano ven-
ne travolta da una marea di fango e detriti vulcanici,
che, solidificandosi, poterono conservare, molto me-
glio che a Pompei, le parti superiori delle costruzio-
ni e anche tutti i materiali organici, per cui ci si offre
una visione unica della vita privata antica.
At the moment of the eruption of the Vesuvius in 79 b.C., Herculaneum was swept away by mud and vol-canic detritus, which, once solidified, preserved the tops of the buildings and also all the organic mate-rials, so this site offers a unique vision of the dome-stic life of the time.
Museo Archeologico Virtuale
Via IV Novembre - Ercolano - Tel. 081.19806511
Lun chiuso; mar-dom h.9-17.
Biglietti: 7 euro; riduzioni 4 euro
Mon closed; Tue- Sun 9 a.m. - 5 p.m. Tickets: 7 euros; concessions 4 euros
Nasce ad Ercolano il primo museo archeologico vir-
tuale, luogo ideale per chi vuole esplorare il passa-
to con le tecnologie di ultima generazione, immer-
gersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e ve-
dere ricostruiti fedelmente ambienti e costumi degli
antichi abitanti. Sono oltre 70 le installazioni multi-
mediali - tra realtà virtuali ed ologrammi - a guidare
i visitatori alla scoperta delle voci e dei volti degli an-
tichi ercolanesi, che racconteranno la propria storia.
Cuore del Mav è il Cave: un’enorme stanza di luce
sulle cui pareti si proiettano giardini e cortili delle ca-
se di Pompei, Ercolano e Stabia.
E ancora, la Soundgallery, la stanza dei profumi e
il Lupanare completano l’esperienza sensioriale
nell’antica Ercolano.
Herculaneum hosts the firts virtual archaeological museum, ideal place for explorations of the past through modern technologies.More than 70 installaions, devided in virtual reality and holograms, lead the visitors to the discovery of the old Rooman city before the eruption of the Ve-suvius in 79 a.C.
Antiquarium di Boscoreale
Via Settetermini, 15 - Tel. 081.8575347
www.pompeiisites.org
Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h18) Ingres-
so: 5,50 euro; ridotto 2,75 euro per over18-under24
ed insegnanti della UE; ingresso libero under18 e per
studenti di facoltà umanistiche (architettura, arche-
ologia, storia dell’arte, conservazione dei beni cul-
turali e simili).
Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h18). Tickets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-under24 and EU teachers;free admission for under18 and for students of Hu-manistic Faculties (architecture, archaeology, histo-ry of art, and similar).L’antiquarium comprende reperti provenienti dai si-
ti archeologici dell’area vesuviana. Presenta le carat-
teristiche principali dell’ambiente vesuviano in epo-
ca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da par-
te dell’uomo.
The Antiquarium displays findings from the archae-ologicas sites of the Vesuvius area. It describes the main characteristics of the Vesuvius environment in the Roman era and the exploitation of natural re-sources at that time.
97
Le pagine Museisono realizzate in collaborazione con:
D’Orta SpaVia Provinciale Pianura, Località San Martino 18Pozzuoli (Napoli) Tel. +39.081.526.43.88www.dorta.it
Vista Sky Bare Ristorante Vesuvio RoofPresso: Hotel MediterraneoVia Crawford, 85Sant’Agnello di Sorrento - Napoli Tel. +39.081.878.13.52 www.mediterraneosorrento.com
Casa LerarioContrada Laura 6Melizzano (Benevento) Tel. +39.0824.94.40.18www.casalerario.it
Filumé Bistrot NapoletanoPiazza del Gesù, 31/32 - NapoliTel. +39.081.65.84.713
Villa MassaLimoneto Le GrottelleVia Tommaso Astarita, 34Meta di Sorrento (Napoli)Tel. +39.081 533.32.82www.villamassa.com
98
Scavi di Oplontis
Via Sepolcri - Tel. 081.8575347
www.pompeiisites.org
Lun-dom h.8.30-19.30 (ultimo ingresso h.18) Ingres-
so: 5,5 euro; ridotti 2,75 euro over18-under24 ed in-
segnanti della UE; ingresso libero under18 e per stu-
denti di facoltà umanistiche (architettura, archeolo-
gia, storia dell’arte, conservazione dei beni culturali
e simili). Mon-Sun h.8.30-19.30 (income till h.18) Ti-ckets: 5,50 euro; concessions 2,75 euro over18-un-der24 and EU teachers; free admission for under18 and for students of Humanistic Faculties (architectu-re, archaeology, history of art, and similar) Si tratta
di una serie di rinvenimenti archeologici, relativi ad
una zona suburbana di Pompei: una villa residenzia-
le, la villa ‘di Poppea’; una ‘villa rustica’ attribuita a
L. Crassius Tertius, nella quale, accanto a numerosi
corpi di vittime dell’eruzione, è stata rinvenuta una
notevole quantità di monete in oro e argento, assie-
me a numerosi pezzi di finissima oreficeria. The site is constituted by a series of archaeological findings related to a suburban zone of Pompeii: a residential villa, the Villa of Poppea; a rural villa, belonging to L. Crassius Tretius, where, next to the numerous bo-dies of the eruption’s victims, has been found a gre-at quantity of gold and silver coins, along with pie-ces of fine jewellery.PENISOLA SORRENTINA
Museo Mineralogico
Via San Ciro, 2 - Vico Equense Tel. 081.8015668
www.museomineralogicocampano.it
Lun chiuso. Feriali h. 9-13; 16-19. Festivi 9-13
Mon closed. 9 am-1 pm; 4 pm-7pm; Hols 9 am - 1pmNucleo centrale delle collezioni esposte sono 3.500
minerali, dei 5.000 campioni del fondo Discepolo,
appartenenti a 1.400 specie differenti del mondo.
Central feature of the collections are the 3,500 mi-nerals of the 5,000-strong Discepolo collection, with 1,400 different types from the world
Museo Correale di Terranova
Via Correale, 50 - Sorrento Tel. 081.8781846
Mar chiuso. Mer-lun h. 9-14. Biglietti: 6 euro Tue closed. Wed-Mon 9 am - 2 pm. Tickets: 6 euro Ospita dipinti e arti decorative napoletane e stranie-
re dal XVI al XIX secolo, ventagli, orologi e una del-
le più prestigiose collezioni di porcellane del XVIII
secolo. The museum houses collections of Neapoli-tan and foreign paintings and decorative arts from the 16th to the 19th centuries, refined fans, clocks and one of the most prestigious porcelains of 18th century.
PAESTUM
Area Archeologica di Paestum
Via Magna Grecia, 919 - Info: 0828.772654
www.infopaestum.it
Lun-dom h.9-1 ora prima del tramonto. Ingresso:
4 euro per gli scavi; 6,50 euro per scavi + museo.
Mon-Sun h.9-1 hour before sunset. Tickets: 4 euro for the archaeological area; 6,50 euro for archaeo-logical area + museumL’area aecheologica di Paestum rappresenta un otti-
mo esempio di città greco-romana, di cui conserva
l’impianto risalente al 500 a.C. con le mura, i templi
e tutti gli edifici per gli esercizi pubblici come il Ma-
cellum, il Foro, l’anfiteatro.
The archaeological area of Paestum is a very well preserved example of an ancient Greek-Roman city with its impressive walls, the temples and all the bu-ildings dedicated to public concern as the Macellum, the forum, the amphitheatre.
CASERTA
Belvedere di San Leucio
Via Atrio Superiore - 81020 San Leucio (Ce)
Info: 0823.873155; 800.411515
www.sanleucionline.it
Orari: mar chiuso. Lun-dom h.9.30-18.30. Biglietti: 6
euro; scolaresche 3 euro.
Opening hours: Tue closed; Mon-Sun h.9.30-18.30. Tickets: 6 euros; 3 euros for schools.Le antiche fabbriche della seta di epoca borbonica
rivivono nello splendido complesso monumentale di
San Leucio dove è possibile osservare gli strumenti
originari del ‘700.
The old manufactures of silk of the Bourbons live again in the beautiful Monumental Complex of San Leucio, where have been preserved the original en-gines dated back to 1700s.
Reggia di Caserta
Corso Pietro Giannone, 1- Caserta
Info: 0823.448084; 0823.277380
www.reggiadicaserta.org
Orari: mar chiuso. Appartamento: lun-dom h.8.30-
19; mostre: lun-dom h.9-18; giardini: lun-dom
h.8.30-18.
Biglietti: cumulativo 6 euro; appartamenti 4,20 euro;
giardini 2 euro; bicicletta 1 euro. Riduzione per gio-
vani dai 18 ai 25 anni e per i docenti delle scuole sta-
tali. Gratis per under18 e per gli studenti universita-
ri di facoltà umanistche.
Opening hours: Tue closed; royal appartment: Mon-Sun h.8.30-19; exhibitions: Mon-Sun h.8.30-18; gar-dens: Mon-Sun h.8.30-18. Tickets: all inclusive 6 eu-ros; rolyal appartments 4,20 euros; gardens 2 eu-ros; bikes 1 euro. Concessions over18-under25. Free admission under18 and for Umanistic Faculties stu-
dents. Costruita per volere di Carlo III di Borbone
nella piana di Caserta su progetto del Vanvitelli, ac-
cando agli appartamenti storici, che retituiscono i
fasti dell’antica corte borbonica, ha degli splendidi
giardini che sono l’aspetto più scenografico del com-
plesso. Disseminati di fontane e cascate, sono ricchi
di statue realizzate dai più noti scultori dell’epoca.
Built under Charles III of Bourbon after a project of the architect Vanvitelli, besides the royal ap-partments, which give a clear idea of the magnifi-cence of Bourbons’ courts, the most spectacular ele-ment of the complex are the gardens. Scattered with fountains and cascades, they are rich in statues re-alized by the most famous sculptores of the time.
CAPUA
Museo Provinciale Campano di Capua
Via Roma, 66 - Tel. 0823.620035
Lun chiuso. Mar-sab h.9-13.30; dom h.9-13
Biglietto: euro 4,13; gratis under18;
riduzioni per Touring Club, Icom,
Artecard e gruppi (min 10 persone)
Mon closed. Tue-Sat h.9-13.30; Sun h.9-13Tickets: euros 4,13; free admission under18; conces-sions for Touring Club, Icom, Artecard and groups Principale museo storico della Campania, presenta la
più importante collezione al mondo di Matres Ma-
tutae, la famosa madri rinvenute nell’antica Capua.
Oltre alla sezione archeologica, comprende una ric-
ca sezione medievale ed anche un’importante bi-
blioteca.
Main historical museum of Campania Regione, it hosts the most important collection of Matres Ma-tutae of the world. Besides the archaeological sec-tion, the museum hosts a rich section dedicated to the Middle Age and a very important library.
Campania_Charme_4906-maya-2015.pdf 1 03/06/15 13:14
top related