comunicazione in pubblico

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Attirare (e mantenere) l'attenzione, trasmettere empatia e sintonia con gli interlocutori, coinvolgere con il corpo e lo sguardo sono elementi fondamentali di per comunicare con uno o più interlocutori, in diverse situazioni (presentazione, colloquio di lavoro, relazioni con colleghi e superiori) in modo efficace, convincente, positivo e proattivo. Ad approfondire e migliorare questi aspetti ci ha aiutato Sebastiano Zanolli con il corso Parlare in Pubblico di cui vi proponiamo le pillole formative.

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1. Prendi uno di questi temi : • Il riscaldamento globale è un mito • Il potere delle banche e della finanze è troppo • Il destino è sotto il nostro controllo • L'eutanasia è sbagliata • Le droghe leggere dovrebbero essere consentite liberamente Se non ti senti di sceglierne uno, decidi un argomento per tuo conto. Poi prepara un breve discorso ( 2/3 minuti ) per sostenere questa tesi e preparane un altro ( 2/3 minuti per sostenere la tesi contraria ) Puoi portare con te le note che farai e consultarle.

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2. Porta con te una o più foto di quando eri più giovane..foto che abbiano un senso per te, se non hai foto porta con te un oggetto che evoca qualche ricordo.

Capire e Applicare

Riprova Sociale

Non è la perfezione che conta

Che colore è la camicia della persona in prima fila?

Successo Preparazione

Postura

Play

Leadership

Call to Action

Punti di confronto

▪ Definire obiettivi

▪ Strutturare i contenuti: apertura, sviluppo, chiusura

▪ Caratteristiche e incisività della comunicazione

Come conquistare il pubblico

▪ Concentrazione e preparazione mentale

▪ Creare e mantenere l’attenzione dell’uditorio (elementi motivanti, ascolto ed empatia)

▪ Lo sguardo: contatto visivo centrato sul pubblico

▪ Il linguaggio del corpo: mimica, gestualità, postura

▪ La voce: tono, velocità, pause

▪ Lo spazio scenico

▪ Il linguaggio persuasivo

Gestire il timing dell’intervento

Le abilità dei grandi speaker

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La struttura

La comunicazione

QUALI SONO GLI INGREDIENTI? 1.Referente (l’argomento)

2.Messaggio (il contenuto)

3.Emittente (chi manda il messaggio)

4.Canale (il mezzo della comunicazione)

5.Codice (il linguaggio)

6.Ricevente (chi riceve il messaggio)

7.Contesto (la situazione)

UN DISCORSO IN PUBBLICO È COMUNICAZIONE

Il successo di un discorso dipende:

1. dall’oratore (personalità e stato mentale);

2. dal pubblico (predisposizione all ’ ascolto e

aspettative);

3. dal discorso (contenuto).

COME SI PREPARA UN DISCORSO?

1. Scegli l’argomento

(referente)

2. Scegli il messaggio (contenuto) Cosa vuoi comunicare? Come lo vuoi comunicare/contestualizzare (in base al pubblico)? Cosa deve ricordare il pubblico dopo il tuo discorso? Quali soluzioni offri? Quali risposte?

Un messaggio può: • dare informazioni (oggettivo e descrittivo); • persuadere (tesi); • educare e ispirare (formazione); • divertire (intrattenimento).

Qual è l’obiettivo del tuo messaggio?

L’obiettivo della presentazione

Elementi per la strategia

1. Informare: fornire agli altri informazioni di base o conoscenza

2. Intrattenere: creare una esperienza positiva per le persone o immetterle in uno “stato positivo”

3. Insegnare: connettere la conoscenza o l’informazione alle esperienze rilevanti di riferimento e ai relativi comportamenti

4. Motivare: fornire un contesto o un incentivo che dia significato alla conoscenza, alle esperienze o ai comportamenti

Fini

1.Vendere

2.Educare

3.Persuadere

4.Aggregare

5.Assumere

6.Licenziare

3. Individua l’emittente

(oratore)

Se sei tu: PREPARAZIONE

1. Il pubblico capisce se il discorso non è programmato.

2. Più preparato, più sicuro e rilassato.

3. Reagirai a inconvenienti o domande “scomode”.

4. NO ALL’IMPROVVISAZIONE!

Se devi presentare un altro relatore

30-45 secondi • preparazione del pubblico • curiosità • autorevolezza del relatore

Passi per progettare una presentazione Come introdurre un relatore

Le tre “A”

1.Argomento (di che cosa parlerà) 2.Autorità (perché è un relatore importante) 3.Annuncio (nome, cognome, qualifica)

Esempio Oggi parleremo di vendita di se stessi e di personal branding (argomento). Lo faremo assieme a un esperto, autore di numerosi bestseller e scelto tra i “ pensatori di business più influenti del 2015” da Fortune (autorità).

Dalla società di consulenza X, sono felice di presentarvi il signor YZ (annuncio).

4. Individua il ricevente (pubblico)

Un pubblico specifico, non generico.

Chi è il tuo pubblico

(numero, composizione, competenze)?

Quali sono le sue conoscenze/attitudini?

Cosa si aspetta da te?

Se conosci il tuo pubblico,

saprai come tenere alta l’attenzione

e come motivarlo.

IL PROFILO DI CHI VI ASCOLTA

Un’audience è un insieme di individui non una massa senza volto.

Il primo passo per comunicare efficacemente è quello di conoscere il PROFILO dei propri

interlocutori, allo scopo di stimolarne l’interesse e

di entrare in sintonia con loro.

I bisogni di chi ascolta

Auto

realizzazione

Ego e Status

Bisogni Sociali e di Amore

Bisogni di Sicurezza

Bisogni Fisici e Fisiologici

Promuovere la crescita e stimolare nuove idee

Trattare con rispetto, far sentire

importante chi ci ascolta

Creare appartenenza

Assicurare aspetti tecnici e logistici

Non annoiare, rispetta i tempi

Qualche domanda prima della presentazione:

• Chi sono i miei interlocutori chiave?

• Se io fossi al loro posto cosa stimolerebbe il mio interesse?

• Quali sono i benefici che potrebbero attendersi dalla mia proposta?

Per La preparazione dei contenuti

Tieni presente che circa l’80% di ciò che dirai

potrebbe andare perduto nella mente di chi ti ascolta durante le prossime 24 ore.

Le persone ricordano meglio:

• le prime cose che vengono dette

• le ultime cose che vengono dette

• i concetti ripetuti

• le cose strane, originali

I TIPI DI ASCOLTATORI

a. GLI ESPERTI Pensano di sapere già tutto sull’argomento.

Non vogliono imparare nulla di nuovo. Atteggiamento verso il relatore: distacco o

probabile conflitto. Come devi comportarti? Prepàrati molto bene e conquista il loro

interesse. Troverai un punto su cui l ’ascoltatore non è

pronto. No conflitto.

b. “STO BENE COSÌ”

Non sono preparati ma non vogliono uscire dalla loro ignoranza. Atteggiamento verso il relatore: indifferenza. Come devi comportarti? Tocca il “cuore”: fai capire che l’argomento è

importante e che non conoscerlo è una grande mancanza.

c. GLI ULISSE

Assetati di conoscenza.

Atteggiamento verso il relatore: alto livello di attenzione, buona predisposizione verso chi parla. Cercano qualcuno che li istruisca.

Come devi comportarti?

Fai capire che l’argomento è vasto e interessante.

Articola bene il discorso.

d. GLI INSICURI

Competenti ma insoddisfatti delle loro conoscenze.

Atteggiamento verso il relatore: poco apprezzati in azienda o nella vita, cercano sicurezza.

Come devi comportarti?

Sii esaustivo ma non troppo diretto.

Non spaventarli e non erigerti a “sapiente”.

5. Analizza il contesto (situazione)

Parlerai in un contesto formale o informale? Teso o rilassato?

Il pubblico verrà ad ascoltarti spontaneamente?

Ci saranno persone che di solito ti criticano?

Quali sono le condizioni ambientali e meteorologiche della giornata (neve, molto caldo, giorno lavorativo o festivo)?

E soprattutto:

che cos’hai in comune con il tuo pubblico?

Esperienze passate?

L’argomento di cui parli?

IN PRATICA: LA STRUTTURA DEL DISCORSO

#1 Le cinque W + H

(UK)

Who: chi

What: cosa

Where: dove

When: quando

Why: perché

How: come

#2 La piramide rovesciata

Dal generale (più facile) al particolare (più difficile/tecnico/approfondito)

#3 Struttura tripartita

1. Apertura o introduzione

2. Esposizione

3. Conclusione e interventi del pubblico

Fasi operative di una presentazione

Preparazione Profilo partecipanti Contenuto Preparazione psicologica

Apertura Benvenuto Titolo Obiettivi Indice dei lavori

Esposizione Problema Proposta Prove

Chiusura Sommario Piano d’azione Ringraziamenti

L’APERTURA

OCCHI E ORECCHIE A ME! •Preséntati – mòstrati (familiarità). •Annuncia l’argomento e i punti principali del discorso.

• Quali sono i tuoi obiettivi? •Spiega le modalità del discorso (durata, altri relatori, intervento del pubblico, esercizi pratici…).

La prima impressione è importante

OK, MA DA DOVE INIZIO?

• da un aneddoto; • dai numeri (“Il fatturato del 2014 è salito…”);

• da un problema (“Gli omicidi passionali sono un fenomeno preoccupante…”);

• da una data (“Nel 1980 nasceva questa azienda…”);

• dal tuo ruolo (“Sono il direttore commerciale…”);

• da un obiettivo (“La nostra priorità in questo momento è…”);

• dalle critiche (“Alcuni imprenditori ci hanno accusato di…”)

APERTURA

Non ci sarà mai una seconda opportunità per fare una buona prima impressione.

Come iniziare?

narrare un evento recente, una storia, un aneddoto

una citazione

una provocazione

una domanda rivolta al pubblico

una curiosità

rivolgiti al pubblico

(“Di fronte a questo pubblico non posso fare a meno di…”)

incuriosisci il pubblico

(“Voi pensate che io sia venuto per…”);

emoziona il pubblico

(“Oggi è per me un giorno molto importante…”);

mostra una “scintilla”

(“A dispetto della crisi, ci sono segnali ottimistici…”);

fai una domanda retorica

(“Mi chiedo se voi…”, “Mi chiedo se io…”).

Non ringraziare (pubblico, organizzatori, autorità) alla fine!

LA PREPARAZIONE MENTALE

Preparare bene l'argomento

Prima di entrare in scena respirare profondamente,

Bocca secca e le mani tremanti sono la prova che il corpo si prepara allo sforzo.

Chi viene ad ascoltarvi lo fa perché desidera sentire quello che voi sapete mentre loro non sanno

Assumere la posizione più comoda

Esercitarsi simulando mentalmente la situazione con uno svolgimento eccellente e senza prefigurarvi alcuna

insicurezza.

L’ESPOSIZIONE

Un solo obiettivo:

IL PUBBLICO TI DEVE CAPIRE • Non essere prolisso. • Usa frasi brevi (filo del discorso). • Segui l’ordine degli argomenti.

• Affermazioni chiave: anticipale – pronunciale – ricordale una seconda volta. • Usa dati tecnici, esempi, citazioni. • Usa metafore o analogie (immagini). • Ripeti. • Usa le pause e cambia tono di voce (passaggi importanti).

ESPOSIZIONE

Problema/Opportunità

Proposta/Idea

Prove

La persuasione non parte dal prodotto, ma da un problema su cui vogliamo intervenire e per il quale il prodotto rappresenta una soluzione

Dimostrare che la proposta è la migliore alternativa, la soluzione più valida e più specifica per il problema o il bisogno

Usare dati statistici, ricerche di mercato, testimonianze di esperti

LA CONCLUSIONE

Il pubblico ti ricorderà per come chiudi. • Riassumi il discorso. • Confròntati con il pubblico (domande, curiosità). • Non “scappare via”.

• Lascia i tuoi contatti. • Ringrazia.

Il ruolo delle emozioni � Ciò che racconti ti ha colpito il cuore.

� Gesti, voce (drammatizzazione).

� Entra in sintonia con il pubblico (empatia).

Come conquistare e

mantenere l’attenzione

Delimitate

l’argomento

Personalizzare

Umanizzare Specificare

Visualizzare Drammatizzare

Arricchite il

discorso con

illustrazioni ed

esempi

Usate parole

capaci di

evocare

immagini

Rendete

viva la

conversazio

ne

Attento!

Non lasciarti travolgere dalle emozioni

� Il pubblico sente il tuo coinvolgimento: sincero? Esagerato?

� Controllo della situazione e del pubblico.

� No a gesti plateali.

� Far vivere le emozioni agli altri.

Hai un messaggio da consegnare. Questo è il tuo obiettivo!

Il ruolo della razionalità

� No a digressioni lunghe (coerenza).

� Argomenti non centrali: solo accenni.

� Esempi brevi.

� Tesi certe e verificate.

� Successione ordinata dei punti.

Segui tutti i punti del tuo discorso

(filo logico)

e arriva al tuo obiettivo finale

La comunicazione paraverbale

INCISIVITA’ DELLA COMUNICAZIONE

7%

38%

55%

PAROLE ( linguaggio verbale )

TONO DI VOCE ( linguaggio paraverbale )

Gesti, posizione del corpo, mimica, sorriso, contatto visivo... ( linguaggio non verbale )

Parlare in Pubblico 4 Punti Sguardo Mani Modo di camminare Capelli

LA GESTUALITA’

La gestualità non va appresa , ma solo praticata in modo spontaneo

tenere le mani lungo i fianchi

tenere le mani libere

ampiezza dei gesti proporzionale all’ampiezza del pubblico

no

mani ai fianchi

braccia incrociate

mani intrecciate o congiunte

mani in tasca

oggetti in mano

POSTURA E MOVIMENTI

Al centro della sala, evitando ogni barriera di separazione, in posizione equilibrata.

I movimenti in aula servono a scaricare energia e a creare forte dinamismo comunicativo, purchè siano verso i partecipanti, rispettando la regola di non voltare mai le spalle al pubblico

POSTURA E MOVIMENTI

Non troppa gestualità. Restare in piedi e sedere il meno possibile, Mani e i movimenti per enfatizzare un aspetto importante o per passare da un argomento ad un altro Sorridi, in modo tale da trasmettere serenità..

Come

conquistare

e mantenere

l’attenzione

COMPETENZA

Informare

Intrattenere

Insegnare

Motivare

Vendere

Educare

Persuadere Aggregare

Assumere

Licenziare

Cosa Comunicare

A chi comunicare

Come sei arrivato fino

a qui

Tocca mito

Portali

con te

Specifica

evita l’astratto

"No, I don't, Bernard, and I think you know that I've opposed the death

penalty during all of my life. I don't see any evidence that it's a deterrent and I

think there are better and more effective ways to deal with violent

crime.”

"No, I don't, Bernard, and I think you know that I've opposed the death penalty during all of my life. I don't see any evidence that it's a deterrent and I think there are better and more effective ways to

deal with violent crime.”

Umanita’

Competenza

“C’era una volta…”

La forza di una storia sta

nelle emozioni.

Una storia.

Una storia riguardi chi sta

davanti.

Una storia tua o rubata.

Una storia che coinvolga.

Che rapisca.

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