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Corso Aggiornamento Docenti

IIS – Alessandrini – Vittuone2015/2016

Incontro N.3

1. Pianificazione incontro 14.30 – 14.45 (15’)2. Introduzione teorica 14.45 – 15.15 (30’)3. Lavori nei gruppi 15.15 – 16.30 (75’)

Competenze chiave per l'apprendimento permanente

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 2006.

Le 8 competenze chiave

1. Comunicazione nella madrelingua2. Comunicazione in lingue straniere 3. Competenza matematica e le competenze di

base in campo scientifico e tecnologico4. Competenza digitale5. Imparare ad imparare6. Competenze sociali e civiche7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità8. Consapevolezza ed espressione culturali

Migranti e Nativi Digitali

• Il passaggio dalla società delle conoscenze alla società delle competenze stimola un progressivo superamento della didattica di tipo trasmissivo a verso esperienze di apprendimento di tipo collaborativo ed esperienziale.

• Questa migrazione rende necessario il ripensamento degli ambienti (analogici e digitali) in cui il gruppo in formazione agisce.

• In questo contesto si inserisce la validità degli approcci didattici basati sul cooperative learning.

Didattica Laboratoriale

Il laboratorio e uno “spazio mentale attrezzato”

Diversificazione ed Esplorazione

• Nel laboratorio l’insegnante predispone contesti operativi e comunicativo-relazionali; crea le condizioni che consentono ai singoli allievi di riscoprire, reinventare, ricostruire i concetti, nel rispetto dei livelli di sviluppo e di apprendimento, degli stili e dei ritmi personali.

• E ciò non può essere effettuato attraverso la lezione collettiva, ma attraverso la costituzione di gruppi che operino in laboratori di apprendimento diversificati per praticare e rielaborare i contenuti disciplinari, avendo anche lo spazio per esplorare strategie alternative a quelle proposte dall’insegnante.

Caratteristiche epistemologiche del laboratorio #1

• Personalizzazione. Innanzitutto la personalizzazione degli obiettivi formativi sulla base delle esigenze formative dei singoli alunni e la personalizzazione dei percorsi di apprendimento (unita di apprendimento) sulla base dei livelli di sviluppo e di apprendimento, oltre che degli stili e dei ritmi di apprendimento, degli interessi, delle motivazioni e delle predilezioni dei singoli alunni.

• Operatività. Nei laboratori si attuano i principi metodologico-didattici del learning by doing (apprendere attraverso il fare, e il modello dell’epistemologia operativa) e quindi del problem solving e del cooperative learning.

Caratteristiche epistemologiche del laboratorio #2

• Prima di essere “ambiente”, il laboratorio e uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.

• L'attivita proposta, nel laboratorio formativo, si deve prestare ad una manipolazione concreta. Un’attività puramente verbale, senza il passaggio al trattamento reale, non e sufficiente.

• L'attivita non deve avere una soluzione unica. Il laboratorio non e il luogo dell'esercitazione meccanica, dei passi obbligati. Lo “spazio mentale attrezzato” richiede non una risposta giusta, un'unica soluzione, ma piu risposte e piu soluzioni, tutte a vario titolo plausibili.

Caratteristiche epistemologiche del laboratorio #3

• Le attivita devono possedere valenze metaforiche (come-così) Operare in laboratorio significa fare riferimento (ripensare) ad esperienze lontane ed eterogenee, e contemporaneamente costruire, su quel pensiero, nuove esperienze.

• Come quella volta così oggi … • Le attivita devono coinvolgere il rapporto che ciascuno ha

con il sapere, il laboratorio supera la perenne divisione tra teoria e pratica, tra principi e applicazioni, individuando il sapere come conoscenza in azione.

Caratteristiche didattiche del laboratorio #1

• L’obiettivo non e quanto si deve conoscere in ordine alle discipline teoriche, ma in che modo le discipline possono costruire la competenza nell’allievo

• Luogo di costruzione della conoscenza. E’ necessario trovare efficaci collegamenti tra contenuti disciplinari e le esperienze diversificate degli allievi.

• Avventura conoscitiva: nell’insegnamento-apprendimento l’insegnante e l’allievo si costituiscono entrambi come quel viaggiatore, il cui viaggio e la cui scommessa e il percorso formativo.

Caratteristiche didattiche del laboratorio #2

• Metacognizione: perché il laboratorio didattico mira ad un processo di apprendimento che non incida solamente sulle abilità di base o acquisite, ma anche sulle modalità della loro comprensione ed utilizzazione. L’approccio metacognitivo e una modalità di intervento polivalente e trasversale all’interno del processo di apprendimento.

• Approccio cooperativo: il laboratorio e l’ambiente in cui si concretizza un nuovo modello di insegnamento/apprendimento fondato sulle interazioni fra gli attori del processo formativo. In laboratorio l’enfasi va posta sul rapporto tra esperienza individuale e ricostruzione culturale affinché le teorie servano per rispondere ai perché emersi dall’esplorazione.

Cooperative Learning

Principi

Collaborare (cum + laborare) (lavorare insieme)

• Affinché vi sia collaborazione o cooperazione, devono essere presenti i seguenti elementi.

1. Positiva interdipendenza. I membri del gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri per raggiungere lo scopo. Se qualcuno nel gruppo non fa la propria parte, anche gli altri ne subiscono le conseguenze. I soggetti devono sentire responsabili del loro personale apprendimento e dell'apprendimento degli altri membri del gruppo .

2. Responsabilita individuale. Tutti i soggetti di un gruppo devono rendere conto sia della propria parte di lavoro sia di quanto hanno appreso. Ogni studente, nelle verifiche, dovrà dimostrare personalmente quanto ha imparato.

3. Interazione faccia a faccia. Parte del lavoro di gruppo può essere divisa e svolta individualmente, ma e comunque necessario lavorare in modo interattivo, verificando gli uni con gli altri la catena del ragionamento, le conclusioni, le difficoltà e fornendosi il feedback. In questo modo si ottiene anche un altro vantaggio: i soggetti si insegnano a vicenda (peer education, peer review).

4. Uso appropriato delle abilita nella collaborazione. Incoraggiare e aiutare a sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il prendere delle decisioni e il difenderle, la gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali.

5. Valutazione del lavoro. Periodicamente si valutano l'efficacia del loro lavoro e il funzionamento del gruppo, e individuano i cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.

Vantaggi• Migliori risultati degli studenti: tutti i lavorano piu a lungo sul

compito e con risultati migliori, migliorando la motivazione intrinseca e sviluppando maggiori capacità di ragionamento e di pensiero critico;

• Relazioni piu positive tra gli studenti: i soggetti sono coscienti dell’importanza dell’apporto di ciascuno al lavoro comune e sviluppano pertanto il rispetto reciproco e lo spirito di squadra;

• Maggiore benessere psicologico: gli studenti sviluppano un maggiore senso di autoefficacia e di autostima, sopportano meglio le difficoltà e lo stress. Gli insegnanti fanno un passo di lato e diventano coordinatori di gruppi di lavoro, alleggerendosi dalla fatica del “tiro alla fune” per attirare la loro attenzione durante una lezione frontale tradizionale.

Diversità e Similitudine• Non esiste un'unica versione di cooperative

learning, ma molte posizioni interpretate da diversi autori.

• I principali riferimenti teorici dei metodi di Cooperative Learning ruotano attorno a tre principali prospettive: motivazionali, sociali e cognitive.

• Il filo rosso che le unisce e la scomposizione di una complessità in sotto problemi e la successiva ricomposizione delle soluzioni individuate da diversi gruppi.

Cooperare e come realizzare un puzzle

• Ogni studente ha un compito che contribuisce a un obiettivo complessivo di gruppo.

• Ogni gruppo ha un compito che contribuisce all’obiettivo complessivo della classe.

• L'insegnante accerta la competenza del gruppo e dei singoli sull'argomento complessivo.

Perché si collabora o si scollabora ?

• Anni di ricerche hanno rivelato che la variabile piu determinante per l'acquisizione di competenze cooperative e il CONTESTO.

• Tutti noi possiamo essere estremamente cooperativi o competitivi, a seconda del tipo di situazione in cui siamo inseriti.

• Quindi la sfida per gli insegnanti e quella di trovare quali situazioni o contesti di classe favoriscono un comportamento sociale.

Azioni generali• Predisporre l'aula ed i materiali didattici • Specificare gli obiettivi • Scomporre il problema in sotto problemi• Creare i gruppi di lavoro e assegnare i ruoli per

promuovere l'interdipendenza• Strutturare le responsabilità individuali e la

cooperazione fra i gruppi• Specificare i comportamenti desiderati ed i criteri per il

successo• Insegnare le abilità di collaborazione e le modalità di

feedback• Monitorare i gruppi e fornire assistenza al compito • Valutare sia il prodotto finale che il processo creativo

Tipologie di Gruppo

• Cooperativo– “Affondiamo o nuotiamo insieme”

• Competitivo – “Se tu vinci, io perdo/se io vinco, tu perdi“

• Individualistico– "Siamo tutti qui, soli/ognuno lavora per sé"

Forma Cooperativa • Gruppi composti da tre-cinque persone;

sistemazione dell'aula circolare in modo che i componenti possano condividere i materiali, guardarsi negli occhi, parlare a voce bassa; ad ogni gruppo e affidata una copia del materiale in modo che i componenti lavorino insieme; spiegazione chiara del compito rispetto a : obiettivi, contenuti, attività, criteri di valutazione, consapevolezza degli studenti nel sentirsi corresponsabili della riuscita del compito; suddivisione dei ruoli: una persona prende nota di ciò che viene detto, una legge l'elaborato finale, un'altra controlla il lavoro rispetto alle regole date.

Forma Individualistica

• Ogni ragazzo lavora da solo; la sistemazione dell'aula e secondo banchi distanti tra di loro, distribuiti lungo il perimetro della classe; spiegazione chiara del compito rispetto a : contenuti, attività, obiettivi richiesti ad ogni singolo componente, consapevolezza che il lavoro svolto da ciascuno non ha relazioni con quello dei compagni.

Forma Competitiva • Formazione dei gruppi in seguito ad una graduatoria che va

dai piu bravi ai meno bravi: gli studenti sono sistemati in gruppi eterogenei in modo che in ognuno ve ne sia uno che compete con compagni di uguali capacità provenienti da altri gruppi; la gara si svolge tra componenti con uguali capacità appartenenti a gruppi diversi, in modo che la valutazione finale si ottiene dalla somma dei punteggi conseguiti da tutti i membri appartenenti ai gruppi iniziali; spiegazione chiara del compito rispetto a : lavoro in gruppo e lavoro per la prova di competizione; Consapevolezza che l'altro gruppo e un rivale da superare per cui se ogni persona riuscirà ad esser la migliore in ciascun gruppo competitivo, anche il gruppo cooperativo di appartenenza risulterà il migliore perche i punteggi conseguiti saranno sommati tra di loro.

Per approfondimenti

• Cooperative learning http://goo.gl/cUJrhZ

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