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DELLA BCC DEI COMUNI CILENTANI
Esercizio 2012.
BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE DELLA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DEI COMUNI CILENTANI
Esercizio 2012
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Servizio Marketing e comunicazione © 2013 - BCC dei Comuni Cilentani - Società Cooperativa Sede legale in Moio della Civitella (SA) - Via Municipio, n.16 Palazzo della Casa Comunale – fraz. Pellare Sede amministrativa in Agropoli (SA) - Via S. Pio X, n.30/32 Progetto grafico e impaginazione Studio di Marketing comunicazione Giannacomunica Foto: Archivio BCC dei comuni cilentani - Corbis Stampato su carta prodotta nel rispetto dell’ambiente Finito di stampare nel mese di maggio 2013 da Tipografia Monigraf – Torchiara (SA)
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Indice
Presentazione p. 5
Lettera ai portatori di interesse p. 8
1. La BCC dei Comuni Cilentani: Il tuo risparmio regge il nostro territorio
1.1 La normativa p. 12
1.2 L’identità – la banca differente p. 13
1.3 La storia p. 15
La storia della nostra Bcc-Cr
1.4 La strategia p. 18
1.5 I valori p. 19
1.6 La missione p. 25
1.7 L’assetto istituzionale – I numeri del credito cooperativo p. 26
2. I risultati economici della BCC dei Comuni Cilentani
2.1 Indici significativi p. 32
Scheda dei dati di sintesi
3. La contabilità sociale: le principali attività del 2012
Agropoli Half Marathon: gara podistica Acropolis-Poseidonia p. 36
Dragut: Associazione Cilento Domani Arte e Cultura Mediterranea p. 37
Amici di Nelson p. 38
Compagnia Teatrale Aristofane p. 38
Concorso di idee in poesia, prosa, grafica p. 39
BCC Basket Agropoli p. 40
Emergenze Terremoto Emilia – Iniziativa “Rimettiamola in forma” p. 41
Associazione culturale “Raffaele Tortora” p. 41
BCC vicino alla scuola I.T.C. G.B. Vico Agropoli p. 42
Un albero per ogni nato p. 43
Proloco San Martino p. 43
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Associazione Italiana Ricerca per il Cancro p. 44
Schola Cantorum Oris Valletta p. 45
Festa Medioevale Torchiara 2012 p. 45
Festival Majoca Artisti di Strada p. 46
Evento Artistico di fine anno e borse di studio p. 47
Credito Scuola p. 48
Gran Fondo BCC Comuni Cilentani p. 48
Gita Sociale 2013 – Sardegna p. 50
Disegna il tuo futuro: un progetto formativo per le scuola primarie
e secondarie di I grado p. 50
Inaugurazione filiale Madonna del Carmine febbraio 2012 p. 51
4. Le relazioni con i portatori di interesse
Il valore per i portatori di interesse interni
4.1 Soci p. 56
4.2 Amministratori p. 61
4.3 Collaboratori p. 63
Il valore per i portatori di interesse esterni
4.4 Clienti p. 65
4.5 Fornitori p. 68
4.6 Ambiente p. 68
5. Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interesse
5.1 Valore aggiunto generato p. 72
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Gentili Socie, Cari Soci,
questo documento che integra il Bilancio Civilistico rappresenta, per il Credito
Cooperativo al quale apparteniamo, la filigrana, quel reticolo sottile attraverso il
quale leggere in maniera diversa i numeri che andiamo a sottoporre in
contemporanea all’attenzione dell’Assemblea. Senza questa ulteriore chiave di
lettura (chi siamo, cosa abbiamo fatto per i nostri concittadini e, soprattutto,
come vorremmo continuare ad essere in futuro operatori virtuosi, attenti ai valori
etici che ispirano la nostra azione), le relazioni che sottoponiamo all’approvazione
diventerebbero - come ebbe a dire un banchiere umanista del novecento,
Raffaele Mattioli - poco più che una “messa cantata”, nella quale i “te deum”
sono il sigillo delle compensazioni reciproche che azionisti, amministratori,
dipendenti e una clientela assopita si scambiano per continuare a perpetuare
metodi pigri di governo.
Nel nostro mondo aggiungiamo invece il Bilancio Sociale. E’ una differente
maniera di ragionare su quei numeri che sono la sintesi dei comportamenti, è la
conferma che la nostra bussola non è indirizzata soltanto al profitto e alla
creazione di valore. La nostra è una piccola azienda dal cuore grande. Persino
nelle azioni di sostegno alle iniziative meritevoli, nel compartecipare alle
beneficenze, ci sforziamo di operare con meditata oculatezza e gli interventi si
realizzano in sordina, con il pudore di chi è consapevole di impegnare risorse che
sono patrimonio di quanti continuano a credere nel ruolo delle banche di
prossimità come la nostra.
Le vetrine luccicanti dei convegni spesso ripetitivi e sempre autocelebrativi, delle
mostre patinate e dei cartelloni pubblicitari ad ogni angolo di strada, nei quali far
brillare il nostro logo, sono casse di risonanza mediatiche che non ci
appartengono.
Tocca ovviamente anche a noi fare le elencazioni dei provvedimenti presi. Li
troverete nelle pagine successive. È stato abbastanza, si poteva anche fare di più.
Forse.
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Ma quello che il nostro Bilancio Sociale vuole veramente affermare è che la BCC
ha riversato con convinzione quasi il 90% delle sue risorse per dare respiro a
piccole imprese e famiglie. Che su poco più di 200 giorni lavorativi sono state
assunte circa duemila decisioni creditizie, per rispondere con assoluta prontezza
alle richieste della Gente. Che il taglio medio dei nostri fidi testimonia la concreta
propensione verso i ceti meno avvantaggiati, verso quelli che hanno maggior
bisogno. Che neanche il 3% dei nostri impieghi è andato fuori dalla zona di lavoro
di pertinenza; che in linea di massima non esistono rapporti con fornitori se non
quelli residenti nella nostra area; che - infine - la ricchezza del Cilento è stata
ridistribuita in forma quasi esclusiva nei paesi dei nostri Soci.
Che sono state senza esitazioni decise spontanee sospensive di numerosi mutui
pur non essendo tecnicamente obbligati ad aderire alle istanze presentateci. Che
abbiamo continuato a erogare mentre il sistema nazionale riduceva le sue
concessioni. Che verso i debitori in difficoltà si è dimostrata umana comprensione.
Che gli stipendi dei lavoratori di tante iniziative ed enti locali in difficoltà sono stati
tempestivamente pagati grazie alle anticipazioni a tasso simbolico della Cassa
Rurale.
Stiamo svolgendo un compito di promozione e insieme di supplenza: la
popolazione è purtroppo stremata dalle difficoltà di una crisi straordinaria della
quale non si intravede ancora la fine.
Sappiamo che ciò potrebbe non bastare. Vogliamo provare ad essere migliori,
ancora di più, adesso, che ci apprestiamo ad agire presso nuove collettività che si
aspettano da noi la normalità dei comportamenti di una buona banca, che
eserciti con sensibilità la sua capacità d’ascolto. Nel marzo di quest’anno
abbiamo, difatti, effettuato un intervento in favore di un’altra BCC confinante,
posta in liquidazione, quella di Altavilla Silentina e Calabritto, consentendo
innanzitutto il mantenimento del posto di lavoro a 41 Dipendenti e assicurando agli
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operatori economici la continuità delle relazioni con una banca del credito
cooperativo.
L’anno scorso chiedevamo sostegno per fare bene il nostro dovere, consapevoli
che senza un impegno responsabile l’intero territorio si sarebbe potuto ritrovare ai
margini dei circuiti finanziari. Ringraziamo quanti hanno risposto al nostro appello,
dandoci fiducia. Siamo certi che nel 2013 ai nostri tradizionali risparmiatori si
aggiungeranno quelli di Altavilla, di Calabritto, di Castelcivita, di Felitto, che
sapranno darci anche loro i mezzi necessari per proseguire nel cammino
intrapreso.
La nostra storia esemplare ci consente di chiedere e dare amicizia alle Comunità
che avremo l’onore di servire. A tutti ci rivolgiamo quindi con animo sereno e
anticipata gratitudine.
Lucio Alfieri
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Lettera ai portatori di interesse
‘Il segreto delle grandi fortune senza causa apparente è un delitto dimenticato,
perché fu fatto a puntino’ diceva Papà Goriot nell’opera omonima scritta da
Honoré de Balzac nel 1834. Eppure oggi questa frase risuona con drammatica
scoperta, quella di aver individuato il colpevole: la finanza creativa. Quella che
sinora era una locuzione gergale del mondo della finanza è divenuta
un’espressione comune a molti nell’accezione negativa di ricchezza che viene
dal nulla. E proprio la crisi economica che caratterizza il nostro tempo, ha segnato
l’iridescente dissoluzione della «bolla finanziaria» e degli strumenti ‘creativi’ da essa
sviluppati per creare una ricchezza virtuale, scollata dalle esigenze reali delle varie
istanze provenienti dalle imprese, dalle famiglie, dai giovani, dai veri ‘attori’
dell’economia cosiddetta reale, appunto.
Ed è proprio la crisi che ha evidenziato l’importanza del ruolo svolto
costantemente dalla Comuni Cilentani nelle Comunità di riferimento di una
finanza per il territorio (e non creativa), di una finanza mutualistica (e non
speculativa). La finanza del territorio e mutualistica è il modo di fare banca che ha
sempre caratterizzato la BCC dei Comuni Cilentani. E’ sui valori della relazione,
della reciprocità della finanza non speculativa ma di supporto e sostegno che si è
voluto credere come strategia e filosofia di gestione.
L'articolo 2 dello Statuto Sociale, nell’esporre i “Principi Ispiratori”, cita quanto
segue:
Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E’ altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi
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forme adeguate di democrazia economico finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale.
L’articolo 2 dello Statuto non è solamente una questione valoriale, ma
rappresenta per la BCC dei Comuni Cilentani una scelta strategica,
organizzativa e competitiva. La Comuni Cilentani è una “banca differente”
soprattutto nella mission aziendale. Cerca di essere efficace nel perseguimento
dello scopo mutualistico, cioè promuovendo valore per i soci e bene comune,
coesione sociale e sviluppo sostenibile del territorio, mantenendo però un
quadro tecnico idoneo allo svolgimento dell'attività bancaria in modo
efficiente. E non si tratta solo di enunciazione di principi ma di azioni concrete,
come dimostrano le politiche gestionali realizzate e gli indirizzi strategici
deliberati.
Il momento storico che stiamo vivendo, caratterizzato da una straordinaria crisi
sia da un punto di vista finanziario che dell’economia reale non ha
minimamente intaccato il modo di operare della Comuni Cilentani che ha
continuato a tener ben presente la responsabilità sociale di sostenere e
valorizzare il proprio territorio. Ed in questo documento di ulteriore dialogo con
tutti i portatori di interesse che si vuole dimostrare il percorso concreto e reale
fatto di azioni quotidiane di vicinanza e sostegno a tutti gli interlocutori che
hanno ‘bussato alla porta’ e che hanno trovato le risposte che auspicabilmente
cercavo. La Comuni Cilentani continuerà a farlo nel rispetto di ciò che è, è
stata e sarà per l’adesione totale ai valori della cooperazione e al progetto
della BCC dei Comuni Cilentani che è cresciuto nel tempo e che continua a
crescere.
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IL PROCESSO DI REDAZIONE DEL BILANCIO SOCIALE E DI MISSIONE
E TAPPE DEL COINVOLGIMENTO DEI PORTATORI DI INTERESSE
Comunicazione
Flusso di informazioni verso i portatori di interesse
Consultazione
La BCC può invitare i portatori di interesse a condividere e valutare i punti di vista. E’ un processo attraverso cui temi di interesse sono discussi all’interno di gruppi. Può avere una varietà di obiettivi (raccogliere informazioni, ottenere feedback, costruire consenso).
Partecipazione I portatori di interesse possono avere accesso e condividere il controllo sulle informazioni, sulle risorse e sui servizi; possono influenzare lo sviluppo del disegno. La partecipazione può essere passiva (rispondere alle iniziative) o attiva (realizzare iniziative).
Dialogo I partecipanti non solo indicano i propri punti di vista ma ascoltano le opinioni di ciascuno per sviluppare una mutua comprensione, includendo gli interessi, gli obiettivi di ciascuno. Il dialogo richiede la partecipazione animata di tutti i portatori di interesse.
Inclusione I portatori di interesse sono coinvolti in particolari processi di definizione delle strategie aziendali, svolgendo al tempo stesso una attività di controllo.
Partnership Si intendono collaborazioni tra imprese e portatori di interesse esterni (imprese non profit e associazioni) per la realizzazione di particolari progetti ed iniziative.
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1. La BCC dei Comuni Cilentani: Il tuo risparmio regge il nostro territorio
IL CREDITOCOOPERATIVOÈ UN SISTEMADI BANCHECOSTITUITE DAPERSONECHE LAVORANOPER LE PERSONE.Carta dei Valoridel Credito Cooperativo
“
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1.1 La normativa Il Testo Unico Bancario definisce la Banca di Credito Cooperativo quale unica
banca a mutualità prevalente del mercato. La normativa offre, inoltre, una
specifica definizione del “localismo” delle BCC.
Per una BCC:
§ i soci debbono risiedere, avere sede o operare con carattere di continuità
nell’ambito territoriale di attività della banca;
§ il numero minimo dei soci delle Banche di Credito Cooperativo non può
essere inferiore a duecento;
§ il valore nominale di ciascuna azione non può essere inferiore a venticinque
euro né superiore a cinquecento euro;
§ ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute e
nessun socio può possedere azioni il cui valore nominale complessivo superi
cinquantamila euro;
§ almeno il 50% dell’attività creditizia deve essere realizzata con i soci;
§ il 95% del totale del credito deve essere obbligatoriamente erogato nel
territorio;
§ almeno il 70% degli utili deve andare a riserva, ovvero al rafforzamento del
patrimonio, che è e resterà sempre indisponibile per i singoli. E’ questo per la
BCC-CR, che non si capitalizza sui mercati finanziari, l’unico modo per
costruire il proprio sviluppo;
§ una quota degli utili netti annuali (il 3%) deve essere corrisposta ai fondi
mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.
Altrettanto rilevante nella riaffermazione dell’identità mutualistica delle BCC-CR è
la normativa sulla revisione cooperativa. Il Decreto ministeriale che disciplina la
vigilanza cooperativa sulle BCC-CR, prevista dall’art. 18 del decreto legislativo n.
220/2002, è stato firmato dal Ministro delle Attività Produttive (ora Ministero dello
Sviluppo Economico) il 22.12.2005. E’ importante sottolineare, riguardo a questo
provvedimento, che:
• la vigilanza cooperativa, svolta per la verifica della corretta applicazione
dei requisiti mutualistici nella BCC-CR, assume un ruolo autonomo rispetto
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alla vigilanza bancaria svolta dalla Banca d’Italia per il presidio della sana e
prudente gestione;
• le finalità della revisione cooperativa sono quelle di fornire agli organi di
direzione e di amministrazione della BCC-CR suggerimenti e consigli per
migliorare la gestione e il livello di democrazia interna, al fine di promuovere
la reale partecipazione dei soci alla vita sociale, e di accertare la natura
mutualistica dell’ente verificandone la legittimazione a beneficiare del
trattamento peculiare previsto dalla legge;
• i soggetti abilitati a svolgere la revisione cooperativa sulla BCC-CR sono le
associazioni di categoria specializzate (nel nostro caso Confcooperative, la
Federazione italiana delle BCC-CR e la Federazione territoriale…),
individuate dal Ministero d’intesa con la Banca d’Italia, sulla base dei
requisiti di idoneità e rappresentatività.
1.2 L’identità – la banca differente L’identità della Banca di Credito Cooperativo si fonda su tre caratteristiche
fondamentali:
§ il processo decisionale e la partecipazione democratica, che denotano la
peculiare governance della BCC-CR, sottolineando nel contempo, il
carattere cooperativo della Banca;
§ la mutualità, che è:
o interna (nella relazione sociale, l’obbligo ad orientare l’attività
“prevalentemente” a favore dei soci e a non perseguire “fini di
speculazione privata”),
o esterna (nella relazione con gli altri portatori di interessi, ed in
particolare con la comunità locale, come previsto dall’articolo 2
dello statuto tipo della BCC-CR)
o di sistema (intesa come cooperazione di categoria, che implica la
piena valorizzazione del modello “a rete”);
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§ la territorialità, che si esprime:
o nella proprietà dell’impresa (i soci e gli amministratori di una BCC-CR
debbono essere espressione del territorio di insediamento
dell’azienda);
o nell’operatività (il risparmio raccolto resta nel territorio per finanziare
lo sviluppo dell’economia reale).
L’identità della Banca di Credito Cooperativo affonda le sue radici in questo
approccio multidimensionale. La BCC è banca. È cooperativa. È attore di
territorio. È componente di una “rete”. Quattro caratteristiche distintive che ne
rappresentano anche un unico fondamentale asset competitivo. E che perciò
devono convivere, al meglio. Realizzarle separatamente sarebbe un errore
strategico e operativo cruciale. Essere “solo” banca significherebbe infatti
condannarsi a perdere nella competizione con i colossi della finanza globale.
Essere “solo” cooperativa implicherebbe la quasi certezza di non essere
adeguati alla grande sfida del fare banca ai tempi di Basilea 3. Essere “solo”
attore di territorio potrebbe far rischiare derive autoreferenziali che portano a
bassa efficienza e scarsa efficacia. Per questi motivi, al fine di meglio realizzare
la pluridimensionalità strutturale di ogni BCC, diventa sempre più importante
misurare l’andamento dell’azienda rispetto a tutte le sue “dimensioni”:
bancaria, cooperativa e mutualistica, territoriale, di “rete”.
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1.3 La storia
130 ANNI “CONTROCORRENTE”
Il Credito Cooperativo compie quest’anno 130 anni. E dimostra ancora la sua
giovinezza e la sua vitalità. La loro nascita e la loro azione fu guardata con
diffidenza e sufficienza dagli studiosi del tempo. E lungo tutta la loro storia, le BCC
sono state banche “controcorrente”
Le BCC nacquero con l’obiettivo di riscattare le persone dalla piaga dell’usura e
della povertà. Cominciarono a farlo avvalendosi di uno strumento, che oltre un
secolo dopo, si è rivelato molto popolare ed efficace. Il microcredito. L’esperienza
delle BCC-CR, nate sulla spinta della prima enciclica sociale (la Rerum Novarum-
1891 di Papa Leone XIII), ha trovato esplicito riconoscimento nel 2009
nell’enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI. In essa si fa esplicito riferimento
alla logica che guida le BCC-CR: “Retta intenzione, trasparenza e ricerca dei
buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti. Se l’amore è
intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta
convenienza, come indicano, in maniera significativa, molte esperienze nel
campo della cooperazione di credito” (n. 65). Peraltro, il bene comune a cui si
ispirano le BCC-CR, trova riferimento diretto nello statuto tipo della Banca di
Credito Cooperativo all’articolo 2.
Le principali tappe della storia ultracentenaria della cooperazione di credito sono: 1883 nasce la prima Cassa Rurale a Loreggia, Padova, ad opera di Leone Wollemborg. 1890 grazie alla operosità di un giovane sacerdote, don Luigi Cerutti, nasce a Gambarare, in provincia di Venezia, la prima Cassa Rurale Cattolica. 1891 l’enciclica “Rerum Novarum” di papa Leone XIII, sollecitando i cattolici all’azione sociale, a forme di tipo solidaristico per vincere la solitudine dei più poveri, diviene il manifesto dell’ampio, diffuso movimento. 1917 nasce a Roma, dopo diversi tentativi, la Federazione Italiana delle Casse Rurali con funzioni di rappresentanza e tutela del gruppo, di promozione e perfezionamento delle banche associate, con una struttura di supporto alle Casse di tipo sindacale, tecnico e finanziario. 1919 si verifica la grande scissione. Le cooperative cattoliche si staccano dalla Lega delle cooperative e formano la
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Confederazione Cooperative Italiane, alla quale aderisce la Federazione Italiana delle Casse Rurali. 1926 il regime fascista, che vuole controllare la cooperazione, crea l’Ente Nazionale Fascista della Cooperazione. 1936 nasce l’Ente Nazionale delle Casse Rurali Agrarie ed Enti Ausiliari (Encra). Viene varata la Legge Bancaria. 1937 entra in vigore il Testo Unico delle Casse Rurali e Artigiane. 1946 viene ricostituita dai cattolici la Confederazione Cooperative Italiane e dai cooperatori di altra ispirazione la Lega nazionale delle Cooperative e Mutue. 1950 viene ricostituita la Federazione Italiana delle Cassa Rurali e Artigiane. 1961 comincia una attività di riorganizzazione e rilancio del movimento e dell’operatività delle Casse. Si ricostituiscono le Federazioni locali e si ristrutturano quelle esistenti, conferendo loro funzioni di rappresentanza, tutela ed assistenza tecnica a livello regionale e interregionale delle Casse associate. 1963 costituzione dell’Istituto di Credito delle Casse Rurali e Artigiane (Iccrea) 1970 nasce l’Editrice delle Casse Rurali e Artigiane, l’Ecra. La Federazione Italiana è tra i membri fondatori dell’Associazione delle Banche Cooperative della Cee, il Groupment des Cooperatives d’Epargne et de Crédit, che ha lo scopo di promuovere e di tutelare gli interessi della categoria in sede comunitaria. Federazione e Iccrea aderiscono inoltre all’Unione Internazionale Raiffeisen, IRU. 1973 nascono le Casse Centrali di Bolzano e Trento. 1977 nasce Agrileasing, società che pone le Casse Rurali in condizione di effettuare operazioni di leasing immobiliare e mobiliare. 1978 viene creato il Fondo Centrale di Garanzia, primo strumento di tutela dell’industria bancaria italiana. Si tratta di un’iniziativa volontaria delle Casse Rurali, non disposta da normative. 1980 su iniziativa della Federazione Italiana nasce la Scuola Centrale del Credito Cooperativo, organismo per la formazione all’interno del Credito Cooperativo, l’attuale SEF Consulting. 1981 adesione della Federazione Italiana e di buona parte delle Casse Rurali all’Associazione Bancaria Italiana – ABI. 1985 Iccrea costituisce una società per la gestione dei fondi comuni di investimento mobiliare, la Coogestioni (oggi Aureo Gestioni), che esordisce sul mercato lanciando il fondo “Aureo”. 1987 nasce il Fondo di Previdenza per il Personale delle Casse Rurali e Artigiane, attuale Fondo Pensione Nazionale. 1993 entra in vigore il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia 1995 inizia la propria attività la capogruppo di impresa, Iccrea Holding Spa, con funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo
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delle società partecipate. Le principali sono: Iccrea Banca, Banca Agrileasing, Aureo Gestioni, BCC Vita. 1997 al Fondo Centrale di Garanzia si sostituisce il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo (FGD). 1999 nell’ambito del XII Convegno Nazionale di Riva del Garda si approva la definizione del sistema a rete e si pubblica la Carta dei Valori del Credito Cooperativo. 2003 la riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC-CR la loro natura di cooperative a mutualità prevalente. 2004 nasce il Fondo Garanzia degli Obbligazionisti (FGO), strumento volontario esclusivo delle Banche di Credito Cooperativo che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle BCC. 2005 nell’ambito del XIII Convegno Nazionale tenutosi a Parma, si registra l’approvazione del Progetto di qualificazione del “sistema a rete” delle BCC che prevede la creazione di una forma di garanzia incrociata a protezione della clientela delle BCC e l’approvazione della Carta della Coesione. 2008 viene costituito il FGI. 2009 il Credito Cooperativo viene citato nell’enciclica Caritas in Veritate (n.65, p. 107). 2011 durate il XIV Congresso Nazionale di Roma viene data notizia dell’approvazione da parte della Banca d’Italia dello Statuto del FGI e viene pubblicato il 12° articolo della Carta dei Valori. Ne sono protagonisti i giovani.
Lo statuto della Cassa Rurale dei Prestiti di Loreggia (Leone Wollemborg)
Per la semplicità somma degli ordinamenti, per i procedimenti patriarcali ad essa propri questa istituzione si addice in tutto alle reali circostanze della popolazione rurale, e sa veramente conseguire i fini che si propone: pareggiare nel credito ai grandi gl’imprenditori più muniti, recando quell’aiuto potente ai piccoli e piccolissimi proprietari coltivatori, ai piccoli e piccolissimi affittaiuoli e redimendoli all’usura; diffondere la moralità, insegnando praticamente alla popolazione il valore economico dell’onestà; stimolare le energie morali assopite, ridestando negli animi avviliti la speranza, richiamando forze latenti alla vita.
La storia della nostra Bcc_Cr La BCC dei Comuni Cilentani nasce nel luglio 2000, in conseguenza di un Progetto
Industriale di fusione di quattro banche, approvato dalla Banca d’Italia, con
l’intervento - in qualità di Tutor - della BCC di Treviglio. A seguito di ciò le
preesistenti Casse dell’Alento, di Castellabate, Copersito e Moio della Civitella
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confluirono nella nuova istituzione, operativa attraverso dieci sportelli su un
territorio molto ampio, che partendo da Capaccio sino a Palinuro, sulla costa, si
estende verso la parte interna del Cilento. L’operazione, fortemente voluta dalla
Federazione Nazionale della Casse Rurali e dalla Federazione Campana,
intendeva assicurare a detto vasto comprensorio una più forte e qualificata
presenza bancaria, perseguendo, tra le altre, le seguenti finalità :
q stimolare l’ampliamento della base sociale, promuovendo politiche mirate
verso i Soci e la collettività. Il numero dei Soci ammontava, al 31.12.2000, a
2.573 unità. Al 31 dicembre 2011 il numero degli Associati è pari a n. 3.609.
q allargare, non appena ottemperato agli obblighi di risanamento imposti
dall’Organo di Vigilanza, la rete di vendita “per far sì che la BCC dei
Comuni Cilentani s’imponesse come banca locale di riferimento di tutto il
Cilento.
q migliorare il livello di soddisfazione, avviare una fase di fidelizzazione ed
ampliare la gamma degli affari in modo strutturato ed efficace: la
realizzazione di linee di prodotti e servizi specifici dedicate ai Soci prosegue
ed è stata formalizzata all’interno del Catalogo Prodotti, A partire dal 2006
si è offerta poi alla clientela “imprese” una struttura dedicata, in possesso
dei requisiti tecnici per affrontare le problematiche del comparto. Tale
misura ha consentito alla Banca di incrementare notevolmente, in tempi
anche brevi, il proprio peso specifico all’interno del comparto;
q rinnovare il rapporto preferenziale con gli enti territoriali. La BCC si è
dedicata con impegno su questo versante, proponendosi quale affidabile
partner per i servizi di tesoreria.
1.4 La strategia La strategia aziendale perseguita della nostra Banca in questo anno si è
sviluppata attorno all’obiettivo di qualificare ulteriormente il nostro essere banca
cooperativa mutualistica, rafforzando la nostra capacità di servizio del territorio.
Particolare attenzione è stata rivolta al miglioramento dei processi di
comunicazione verso tutti gli stakeholder, soprattutto verso i soci, i clienti e la
comunità locale. Abbiamo messo in campo una importante campagna di
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comunicazione istituzionale rivolta al territorio per rappresentare più incisivamente
il nostro impegno di banca del territorio con il messaggio ‘Il tuo risparmio regge il
nostro territorio’. Importante anche l’impegno per incrementare la nostra presenza
sul web con un sito web rinnovato nella veste grafica, coerente con la nuova
immagine di Corporate che ha puntato sul consolidamento dei valori della nostra
banca, e con il lavoro fatto sui social network e altri strumenti offerti dalla rete, per
essere vicini ai giovani e non solo al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia dei
nostri processi aziendali.
1.5 I valori
I valori nei quali il Credito Cooperativo si riconosce sono delineati:
- nell’articolo 2 dello Statuto;
- nella Carta dei Valori;
- nella Carta della Coesione.
L’articolo 2 del nuovo Statuto tipo (2011) della BCC-CR afferma:
Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla previdenza nonché la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nel quale opera. La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune. E’ altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economico-finanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci, nonché la partecipazione degli stessi alla vita sociale.
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La Carta dei Valori del Credito Cooperativo La Carta dei Valori è il “patto” che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali. Definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della banca nei confronti del suo pubblico: soci, clienti, collaboratori. 1. Primato e centralità della persona
Il Credito Cooperativo ispira la propria attività all’attenzione e alla promozione della persona. Il Credito Cooperativo è un sistema di banche costituite da persone che lavorano per le persone. Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente. 2. L’impegno L’impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti. Obiettivo del Credito Cooperativo è produrre utilità e vantaggi, è creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale e “fabbricare” fiducia. Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l’eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l’approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale. 3. Autonomia L’autonomia è uno dei princìpi fondamentali del Credito Cooperativo. Tale principio è vitale e fecondo solo se coordinato, collegato e integrato nel “sistema” del Credito Cooperativo. 4. Promozione della partecipazione Il Credito Cooperativo promuove la partecipazione al proprio interno e in particolare quella dei soci alla vita della cooperativa. Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità. 5. Cooperazione Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L’unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l’autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti. 6. Utilità, servizio e benefici Il Credito Cooperativo non ha scopo di lucro. Il conseguimento di un equo risultato, e non la distribuzione del profitto, è la meta che guida la gestione del Credito Cooperativo. Il risultato utile della gestione è
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strumento per perpetuare la promozione del benessere dei soci e del territorio di riferimento, al servizio dei quali si pone il Credito Cooperativo. Esso è altresì testimonianza di capacità imprenditoriale e misura dell’efficienza organizzativa, nonché condizione indispensabile per l’autofinanziamento e lo sviluppo della singola banca cooperativa. Il Credito Cooperativo continuerà a destinare tale utile al rafforzamento delle riserve – in misura almeno pari a quella indicata dalla legge – e ad altre attività di utilità sociale condivise dai soci. Il patrimonio accumulato è un bene prezioso da preservare e da difendere nel rispetto dei fondatori e nell’interesse delle generazioni future. I soci del Credito Cooperativo possono, con le modalità più opportune, ottenere benefici in proporzione all’attività finanziaria singolarmente svolta con la propria banca cooperativa. 7. Promozione dello sviluppo locale Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo. Attraverso la propria attività creditizia e mediante la destinazione annuale di una parte degli utili della gestione promuove il benessere della comunità locale, il suo sviluppo economico, sociale e culturale. Il Credito Cooperativo esplica un’attività imprenditoriale “a responsabilità sociale”, non soltanto finanziaria, ed al servizio dell’economia civile. 8. Formazione permanente Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. 9. Soci I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale. Fedeli allo spirito dei fondatori, i soci credono ed aderiscono ad un codice etico fondato sull’onestà, la trasparenza, la responsabilità sociale, l’altruismo. 10. Amministratori Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente. 11. Dipendenti I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione
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permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano.
Riva del Garda, dicembre 1999 12. Giovani Il Credito Cooperativo crede nei giovani e valorizza la loro partecipazione attiva nel suo percorso di innovazione. Attraverso un confronto costante, si impegna a collaborare con loro, sostenendoli nella diffusione e nella concretizzazione dei principi della cooperazione di credito.
Roma, dicembre 2011
La Carta della Coesione del Credito Cooperativo La Carta della Coesione inserisce la BCC nel sistema del Credito Cooperativo, traducendo i principi della Carta dei Valori in un contesto di “rete”. 1. Principio di autonomia
L’autonomia della singola Banca di Credito Cooperativo-Cassa Rurale è uno dei principi fondamentali del Movimento del Credito Cooperativo. L’autonomia si esprime in modo pieno e fecondo se si sviluppa nell’ambito del “sistema”del Credito Cooperativo.1 Tutti i soggetti del “sistema” propongono e gestiscono le proprie iniziative nel rispetto dell’autonomia della singola cooperativa. L’autonomia della singola BCC-CR deve essere compatibile con la stabilità della stessa e con l’interesse generale. Le BCC-CR custodiscono la propria indipendenza giuridica e la propria sostanziale autonomia imprenditoriale impegnandosi in una gestione sana, prudente e coerente con la propria missione. Esse sono accomunate da una forte omogeneità statutaria e culturale. Il “sistema” considera un valore prezioso l’esistenza del numero più ampio possibile di BCC-CR e ne assicura lo sviluppo nel segno della stabilità, della coerenza e della competitività. 2. Principio di cooperazione La cooperazione tra banche cooperative mutualistiche mediante le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l’autonomia e la stabilità e migliorare la loro capacità di servizio ai soci e ai clienti. Il “sistema” del Credito Cooperativo costituisce un fattore competitivo indispensabile per le BCC-CR e consente di ottenere e mantenere un posizionamento istituzionale, concorrenziale e reputazionale altrimenti irraggiungibili.
1 Art. 3 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo 2 Art. 34 del Testo Unico Bancario e art. 2 dello Statuto–tipo delle BCC-CR del 2005.
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3. Principio di mutualità La “mutualità” di sistema è condizione per realizzare al meglio le forme di mutualità interna (con e verso i soci) ed esterna (con e verso il territorio) previste dalla normativa bancaria e dallo Statuto della BCC-CR. Lo sviluppo di rapporti collaborativi tra le BCC-CR è finalizzato al perseguimento di vantaggi bancari e non-bancari a favore della base sociale, della clientela finale e del territorio*. (* Art. 45 della Costituzione Italiana e art. 2 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo). 4. Principio di solidarietà La solidarietà all’interno delle BCC-CR e fra le BCC-CR è un principio irrinunciabile del Movimento. Contribuire a creare le condizioni migliori per la nascita, l’operatività e lo sviluppo durevole delle BCC-CR rappresenta un valore prioritario e costituisce interesse primario di ciascuna BCC-CR e dell’intero “sistema” del quale essa fa parte. La solidarietà si esprime anche attraverso la condivisione di principi e idee, l’elaborazione e la partecipazione a progetti e iniziative comuni, l’aiuto vicendevole nei casi di necessità. 5. Principio di legame col territorio La BCC-CR nasce, vive e si sviluppa nel territorio. Di esso è espressione e al suo servizio si dedica completamente, in modo indiretto (favorendo i soci e gli appartenenti alla comunità locale nelle operazioni di banca) e in modo diretto (favorendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio)2. 6. Principio di unità L’unità del “sistema” rappresenta un bene irrinunciabile per ciascuna BCC-CR. La convinta adesione delle BCC-CR alle Federazioni Locali e di queste alla Federazione Italiana va perseguita costantemente, pur nel rispetto della volontarietà delle scelte. 7. Principio di democrazia Il principio di democrazia regola sia le relazioni tra i soci della singola BCC-CR sia le relazioni tra le BCC-CR all’interno delle strutture di natura associativa – consortile che nel tempo esse si sono date e si danno. 8. Principio di sussidiarietà Il “sistema” del Credito Cooperativo si fonda sul principio di sussidiarietà e si presenta come un sistema coordinato di autonomie basato su strutture operanti a vari livelli con funzioni distinte ma tra loro complementari3. 9. Principio di efficienza Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L’efficienza dovrà essere valutata in 2 Art. 34 del Testo Unico Bancario e art. 2 dello Statuto–tipo delle BCC-CR del 2005. 3 Definizione di sistema a rete varata in occasione del 12°Convegno Nazionale del Credito Cooperativo, Riva del Garda 1999.
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termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. Tutte le iniziative e le forme organizzative del sistema di volta in volta adottate dovranno essere caratterizzate da efficienza. L’efficienza dovrà essere valutata in termini economici, qualitativi, relazionali, di stabilità e di coerenza rispetto alla previsione normativa e statutaria. 10. Principio di trasparenza e reciprocità Le iniziative e le relazioni all’interno del “sistema” del Credito Cooperativo sono improntate al principio di trasparenza e di reciprocità. Trasparenza significa stabilire relazioni ispirate alla chiarezza e favorire l’accessibilità e la circolazione delle informazioni a tutti i livelli. Reciprocità significa che ciascuna componente si impegna, concordemente alle altre, a contribuire alle attività comuni, nella consapevolezza della responsabilità congiunta e nella prospettiva di un mutuo beneficio.
Parma, dicembre 2005
1. Responsabile Lavoriamo per una finanza responsabile, gestita e orientata al bene comune. Attenta a dove investe il risparmio. Governata da persone in grado di interpretare i valori nelle decisioni ed essere di esempio.
2. Sociale Lavoriamo per una finanza attenta ai bisogni delle famiglie, delle imprese, degli enti nonprofit, delle Amministrazioni locali. Capace di guardare oltre se stessa e di dare un senso alle proprie scelte. La finanza che vogliamo è una finanza di comunità, personalizzata e personalizzante. Se fa crescere le comunità, i territori e le economie locali, la finanza diventa essa stessa “attrice” di sviluppo. 3. Educante Lavoriamo per una finanza che renda capaci di gestire il denaro con discernimento e consapevolezza, nelle diverse fasi della vita. Che accompagni con giusti consigli i processi di risparmio, indebitamento, investimento, spesa, protezione dai rischi, previdenza. Che educhi a guadagnare e a gestire il denaro nel rispetto della legalità e del bene comune. 4. Plurale Lavoriamo per una finanza plurale, nella quale abbiano cittadinanza e uguali opportunità soggetti diversi per dimensione, forma giuridica, obiettivi d’impresa. La diversità è ricchezza, consente di essere “complemento” rispetto alle esigenze delle persone. Garantisce migliore stabilità e una maggiore, effettiva concorrenza a beneficio del mercato stesso e dei clienti.
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5. Inclusiva Lavoriamo per una finanza inclusiva, capace di promuovere e abilitare, di integrare persone, famiglie e imprese nei circuiti economici, civili e partecipativi. 6. Comprensibile Lavoriamo per una finanza che non abiti i “templi”, ma le piazze. Che parli il linguaggio comune delle persone. Che sia trasparente e comprensibile, ponendo la propria competenza al servizio delle esigenze di chi ha di fronte, sinteticamente e con chiarezza. 7. Utile Lavoriamo per una finanza non autoreferenziale, ma al servizio. Non padrona, ma ancella. Non fine ultimo, ma strumento. Per consentire alle persone di raggiungere i propri obiettivi di crescita individuale e collettiva di affrancarsi da destini apparentemente segnati, di mettere a fattor comune le proprie capacità di esperienze. 8. Incentivante Lavoriamo per una finanza capace di riconoscere il merito, di valutarlo e di dargli fiducia. Anche oltre i numeri, le procedure standard, gli automatismi. In grado di innescare processi virtuosi di sviluppo e di generare emulazione positiva. 9. Efficiente Lavoriamo per una finanza che si impegni a migliorare la propria offerta ed i propri processi di lavoro con il fine di garantire sempre maggiore convenienza ai propri clienti. Che sia in grado di accompagnare e sostenere progetti di vita, sfide imprenditoriali e processi di crescita complessi. 10. Partecipata Lavoriamo per una finanza nella quale un numero diffuso di persone abbia potere di parola, di intervento, di decisione. Che sia espressione di democrazia economica. Nel rispetto della più elementare esigenza degli individui: quella di immaginare il futuro e di contribuire fattivamente a realizzarlo.
Roma, 10 dicembre 2011
1.6 La missione Nel nostro statuto è esplicitata la nostra mission:
“Nell’esercizio della sua attività la Società si ispira ai princìpi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata. Essa ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e
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l’educazione al risparmio e alla previdenza” La nostra missione è dunque quella di: - favorire (i soci e le comunità locali);
- perseguire il miglioramento complessivo degli stessi, ovvero il ben-essere (che
riguarda non soltanto aspetti economici);
- promuovere lo sviluppo della cooperazione, ovvero della partecipazione.
In altre parole:
“essere intermediari della fiducia dei nostri soci e delle nostre comunità locali, lavorare per la promozione del benessere e dello sviluppo complessivo, assicurando un servizio finanziario eccellente ed innovativo e favorendo la partecipazione e la coesione”
1.7 L’assetto istituzionale – i numeri del credito cooperativo Le BCC sono le banche dei territori, sono l’espressione del “bank in Italy”
(possedute e governate da chi abita e opera nelle comunità locali).
• Hanno accresciuto la partecipazione ed il coinvolgimento dei soci (+ 14,8%) nel
triennio 2009 – 2012.
• Hanno accresciuto l’occupazione diretta ed indiretta (+2,1% solo quella diretta)
nel triennio 2009 – 2012.
• Finanziano l’economia reale e soprattutto i piccoli operatori economici (le BCC
erogano:
- il 22,5% del totale dei crediti alle imprese artigiane,
- il 18,3% di quelli alle imprese agricole,
- il 17,4% di quelli alle piccole imprese,
- il 15% di quelli al Terzo settore e al nonprofit (soprattutto cooperative sociali).
• Hanno mediamente una elevata patrimonializzazione (il Tier 1 ratio medio
nazionale è pari al 14,3%).
• Non hanno derivati in portafoglio (peraltro non ammessi dalla normativa
speciale per le BCC) se non quelli di “copertura”.
Il Credito Cooperativo è un sistema “a rete”, articolato attraverso strutture e realtà
di rappresentanza e di servizio. In particolare, esso è:
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· una rete di valori;
· una rete di strategie;
· una rete di cultura;
· una rete di comunicazione;
· una rete operativa;
· una rete nazionale ed internazionale: il Credito Cooperativo in Europa prende la
forma di 4 mila banche, con 66 mila sportelli, ed una funzione rilevante nell’ambito
del sistema economico e finanziario continentale. La loro “resilienza” durante la
crisi economica ha consentito loro di giocare un ruolo centrale nella ripresa
economica. Le banche cooperative servono oltre 181 milioni di clienti, quasi
ovunque piccole e medie imprese, comunità e famiglie. Rappresentano 50 milioni
di soci.
La quota media di mercato a livello europeo è del 20%. Federcasse è socia
fondatrice (1970) dell’EACB, l’Associazione delle banche cooperative europee. Le
Nazioni Unite hanno riconosciuto l'importante ruolo
svolto dalle cooperative di tutto il mondo allo
sviluppo economico e sociale dei paesi e delle
comunità nelle quali operano. Per tale ragione
hanno proclamato il 2012 Anno Internazionale
delle Cooperative, con lo slogan: “Le cooperative
costruiscono un mondo migliore”.
Il Credito Cooperativo fa parte e si riconosce nella Confcooperative e nel più
generale movimento della cooperazione italiana. Nel gennaio 2011 è nata
l’Alleanza delle Cooperative italiane, che riunisce le tre principali centrali
cooperative italiane (Agci, Confcooperative,
Legacoop), con la finalità di: “Costituire un unico
organismo che ha la funzione di coordinare l’azione
di rappresentanza nei confronti del Governo, del
Parlamento, delle istituzioni europee e delle parti
sociali: sindacati dei lavoratori e associazioni
datoriali”.
Alcuni numeri. La cooperazione, nel suo complesso, rappresenta una
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componente sempre più rilevante nel nostro Paese, con una presenza chiave nei
settori centrali della nostra economia. E’ quanto si evince dal Primo Rapporto sulla
Cooperazione in Italia, realizzato dal Censis per conto dell'Alleanza delle
Cooperative Italiane (luglio 2012), che rappresenta il 90% di questo universo di
imprese, con più di 12 milioni di soci, un milione e 300.000 addetti ed un fatturato
globale di circa 140 miliardi di euro.
Dal 2007 al 2011 l’occupazione creata dalle cooperative italiane è cresciuta
dell’8% raggiungendo la quota di 1,4 milioni di occupati. Si tratta di un dato in
totale controtendenza rispetto a quello che è il ben noto quadro della
occupazione nazionale – spiega il Censis - considerato che nello stesso arco di
tempo il numero di addetti in forza presso le imprese è diminuito del 2,3%, mentre il
mercato del lavoro ha subito una perdita di posti di lavoro pari all’1,2%. Con quasi
80.000 imprese e circa 1,4 milioni di lavoratori, il mondo della cooperazione in Italia
contribuisce al 7,4% dell'occupazione complessivamente generata dal sistema
delle imprese italiane.
Le cooperative nel mondo Dai dati più recenti risulta che sono 1 miliardo i cooperatori nel mondo, tre volte gli
azionisti delle società di capitali. 100 milioni le persone occupate, 5,4 milioni gli
occupati in Europa, di questi, come detto, oltre 1,4 milioni in Italia.
I numeri del credito cooperativo
• 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali;
• 4.442 sportelli pari al 13,3% degli sportelli bancari italiani
Presenza diretta in 2.714 Comuni ed in 101 Province, in pratica in tutta Italia
• 1.124.833 soci (+ 3,7% nell’ultimo anno) (+ 14,8% nel triennio 2009 – 2012)
• 37.000 dipendenti (+2,1% nel triennio 2009 – 2012 )
• raccolta da clientela (comprensiva di obbligazioni): 152 miliardi di euro (+1%
contro +0,7% registrato nel sistema bancario)
• impieghi: 137,5 miliardi. La cifra sale a 150 miliardi comprendendo anche gli
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impieghi delle banche di secondo livello (+ 13% nel triennio 2009 – 2012)
• impieghi economici alle sole imprese: 90,3 miliardi di €. La cifra sale a 100,3
miliardi di € comprendendo anche gli impieghi delle banche di secondo
livello.
Gli impieghi erogati dalle BCC italiane rappresentano il 22,5% del totale dei crediti
alle imprese artigiane, il 18,3% di quelli alle imprese agricole, l’8,6% di quelli alle
famiglie consumatrici, il 17,4% di quelli alle piccole imprese, il 15% del totale dei
crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore).
Attraverso la Convenzione con Cassa Depositi e Prestiti per prestiti alle PMI, le BCC
hanno erogato 1,5 miliardi di €. Alla Moratoria dei crediti alle PMI, le BCC hanno
destinato 4,2 miliardi di €.
• Patrimonio (capitale e riserve): 19,6 miliardi di € (+0,9%) (+ 6,9% nel triennio
2009-2012).
Il Tier 1 ratio ed il coefficiente patrimoniale delle BCC sono pari, rispettivamente, al
14,3% ed al 15,3% (dato a giugno 2012, cfr. circolare Federcasse 115 - 13 del 4
febbraio 2013 - www.federcasse.bcc.it).
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2. I risultati economici della BCC dei Comuni Cilentani
UN IMPORTANTERISULTATO DOVUTO AD UNABUONA CAPACITÀDI GESTIONE SUIMERCATI ISPIRATAALLA DILIGENZADEL BUON PADREDI FAMIGLIA.
“
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2.1 Indici significativi
Scheda dei dati di sintesi (coerente con gli indicatori della metrica mutualistica)
INDICE PATRIMONIALE
Denominazione indicatore: TIER 1 Descrizione: Tipico indicatore di solidità patrimoniale della banca, introdotto dalle regolamentazioni internazionali. L’attivo della banca, cui viene rapportato il patrimonio di base, è ponderato in funzione della rischiosità degli impieghi. Variabili: Patrimonio di base (Pb), (V131) €/mgl 43.054 Risk weighted assets (RWA), (V153). €/mgl 193.492 Formula per il calcolo: Pb/RWA = 22,26% Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011, p. 152
INDICE DI SOLVIBILITÀ
Denominazione indicatore: Equilibrio finanziario e patrimoniale della banca Descrizione: L’indicatore mette a confronto i crediti verso clientela (accezione di bilancio: voce 70 dell’attivo) con la raccolta diretta, calcolata come somma dei debiti verso clientela e dei titoli in circolazione (accezione di bilancio: voci 20 e 30 passivo). Valore che può essere superiore o inferiore a 1 (100 se espresso in percentuale) e che denota la capacità di impiego (virtuosa) o il suo eccesso (problema potenziale). Variabili: Crediti vs. clientela (Cr), (V15). €/mgl 217.020 Raccolta diretta: – Debiti vs. clientela (Deb), (V16) €/mgl 185.746 – Titoli in circolazione (Tit), (V170) €/mgl 70.102 Formula per il calcolo: Cr / (Deb + Tit) €/mgl 217.020/255.848 = 84,83% Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011, p. 140
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INDICE DI RISCHIOSITÀ DEL CREDITO
Denominazione indicatore: Rischiosità Descrizione: L’indicatore mette a confronto l’insieme delle partite anomale al netto di crediti scaduti e ristrutturati con il valore del patrimonio di Vigilanza (di base e supplementare) della banca. Il numero più alto dell’indice va interpretato come più problematico. Da valutare con benchmark. Variabili: Sofferenze nette (Sn), (V161) €/mgl 7.511 Incagli netti (Inc), (V64) €/mgl 15.667 Patrimonio di vigilanza (Pv), (V132). €/mgl 45.546 Formula per il calcolo: (Sn + Inc) / Pv €/mgl 23.178/45.546 = 50,89% Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011, p. 144
INDICE DI EFFICIENZA FINANZIARIA
Denominazione indicatore: Efficienza finanziaria Descrizione: L’indicatore misura la capacità della banca di massimizzare la propria efficienza finanziaria, definita come rapporto tra il risultato lordo di gestione e il patrimonio netto. A parità di altre condizioni, valori crescenti dell’indicatore assumono significatività positiva. Variabili: Risultato lordo di gestione a fine anno (RLG), (V155) €/mgl 5.765 Patrimonio netto (Pn), (V133). € 46.465 Formula per il calcolo: RLG/Pn €/mgl 5.765/46.465 = 12,41% Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011, p. 151
INDICE DI EFFICIENZA OPERATIVA
Denominazione indicatore: Efficienza operativa Descrizione: L’indicatore valuta l’efficienza operativa della banca prendendo a riferimento i costi operativi e confrontandoli sul totale dell’attivo di bilancio. È costruito come complemento a
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1 – assumendo implicitamente che il Totale attivo sia il massimo valore raggiungibile dai Costi operativi – per consentire una lettura più intuitiva dell’indicatore, che a valore maggiori denoterà maggiore efficienza. Variabili: Costi operativi (CO), (V10) €/mgl 9.282 Totale attivo (TA), (V171). €/mgl 374.582 Formula per il calcolo: 1-(CO/TA) 1 – 0,025 = 0,975 Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011, p. 136
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3. La contabilità sociale: le principali attività del 2012
SEMPRE ATTENTIAL MONDO DEL SOCIALE, DELLA CULTURA, DELL’AMBIENTE,DELLO SPORT EDELLA FORMAZIONE.
“
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La BCC ha un orientamento alla sostenibilità come principio
guida del suo agire nel territorio per coniugare i risultati
economici, con quelli sociali, culturali ed ambientali. Con
questo obiettivo vengono, anno dopo anno, sostenute diverse attività sociali,
ambientali e culturali, opportunamente selezionate e valutate che coinvolgono
non solo la comunità locale ma anche una gran parte dei nostri soci. Gli
appuntamenti e gli impegni dell’anno 2012 sono cresciuti per qualità e dimensioni
organizzative a tutto vantaggio della comunità locale. Di seguito sono individuate
le principali attività che abbiamo sostenuto e supportato.
GARA PODISTICA ACROPOLIS – POSEIDONIA
La manifestazione, giunta alla tredicesima edizione si è tenuta il 1 aprile 2012,
una gara podistica internazionale che vede la presenza di un forte
gruppo di atleti provenienti dai paesi dell’Area Mediterranea. Le
iscrizioni all'ultima edizione disputata rassicurano non solo sulla sua tenuta ma sul
progressivo sviluppo di presenze che ogni anno amplifica e valorizza l’evento.
L'Associazione Sportiva Atletica Libertas Agropoli nasce nel 1986 con lo scopo di
avvicinare i ragazzi all'atletica leggera. E’ promotrice di due eventi sportivi
strettamente legati allo straordinario territorio del Cilento:
- la Agropoli Half Marathon in programma ogni primavera
- la Transmarathon in programma ogni anno alla fine del mese di Agosto
Lo scenario dei maestosi templi di Paestum, la vicinanza del percorso alla costa,
ricca di insenature lambite dal nostro limpido mare rendono ancora più
gradevole la gara anche agli occhi attenti dei tanti accompagnatori che in
questo modo conoscono un lembo di terra armoniosa, pronta ad accogliere
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tante novità sportive. La Banca sostiene l’iniziativa sia per la particolare
attenzione che dedichiamo allo sport che per la naturale propensione ad essere
sempre vicina alle famiglie.
ASSOCIAZIONE CILENTO DOMANI ARTE E CULTURA MEDITERRANEA
Le iniziative non mancano, editore di Dragut, testata che ha assunto l’ambito
compito di occuparsi di natura, ambiente e paesaggio nel convinto impegno
ambientalista che la contraddistingue, una biblioteca aperta al pubblico,
riconosciuta dal MBAAC e inserita nel circuito nazionale delle Biblioteche, aderisce
al polo SBN di Napoli. La manifestazione di giugno e luglio 2012, dal titolo I Giardini
Letterari, momenti di incontro con autori eccellenti editi da case editrici minori,
serate di qualità culturale dove l’ambiente è piacevolmente corroborato da
interventi di comunicazione improntati all’insegna non solo della conoscenza ma
anche del divertimento. Un modo nuovo di leggere gli autori provocando curiosità
ilarità, una piacevole fruizione dell’appuntamento con l’editoria. Oggi con le
attività dell’Archivio della Fotografia Mediterranea si è aperto un fronte di
immagini sul passato, sui luoghi e la memoria storica è divenuta testimone
oggettivo della storia salernitana. Il progetto che vede impegnata questa
testata giornalistica è fondamentale per una crescita del Cilento nel segno di una
rinnovata cultura dell’ambiente e delle sue risorse paesaggistiche. Il distretto
culturale quale officina di integrazione sociale e umana, gli appuntamenti
con l’editoria e la buona lettura. Tanti progetti con un unico obiettivo, la
conoscenza del Salernitano e gli influssi delle culture del bacino del Mediterraneo
nel processo di sviluppo con la convinzione che esiste una questione
mediterranea non meridionale. Gli intellettuali del Sud Italia possono contare su
una risorsa di grande valore.
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AMICI DI NELSON
Parola d’ordine: “pre e post affido” cioè verificare in modo minuzioso che si
prende la responsabilità di adottare un cane con serietà. È importante
sensibilizzare i cittadini sul randagismo e sulle sofferenze che provano i cani in
generale a seguito dell'abbandono e farli conoscere a chi forse non si è mai
posto la domanda: "Ma un cane ha un'anima?". Noi rispondiamo: "Basta
guardarli negli occhi". Gli Amici di Nelson provano a ridurre la distanza tra le
famiglie ed i piccoli pelo setti che possono entrare a far parte del nucleo familiare,
portare tanta gioia ed allegria ma se alla base c’è una convinta idea di adottare
un cucciolo. Lo devi sentire tuo, ti appartiene e condivide un percorso di vita,
altrimenti meglio desistere. Il contributo della BCC alle spese veterinarie, alla
permanenza dei cani in pensione, ha contribuito ad arginare il fenomeno
del randagismo nell’area di Vallo della Lucania e tanti piccoli sono stati accolti
con amore attraverso adozioni spontanee.
COMPAGNIA TEATRALE ARISTOFANE
È una forma d’arte in cui il sentimento popolare ha grande presa, dalla
compagnia ci si aspetta un immediato trasporto di valori, una sintonia epidermica
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che ci coinvolge a pieno titolo sulla scena, quasi fossimo comparse da
palcoscenico. Mette a nudo la realtà che viviamo e ci offre in sequenza logica
uno spaccato del vissuto quotidiano. Siamo per certi aspetti autori dadaisti,
rappresentiamo in scena ciò che siamo o vorremmo che fosse! La trama ben
costruita anticipa lo spettatore, lo pone di fronte ad eventi della vita che
magicamente riscopre suoi, attuali. Il linguaggio dialettale conserva detti, motti,
proverbi e semplici vocaboli di immediata e forte rappresentazione evocativa.
La Compagnia Teatrale Aristofane ha saputo raccogliere questa tradizione
puntando al futuro con testi di ispirazione popolare ma che analizzano il vissuto
con forte carica introspettiva.
CONCORSO DI IDEE IN POESIA - PROSA – GRAFICA
Il tratto grafico, il suono poetico di un verso, un mix che continua ad essere il
sapiente sale di una manifestazione promossa del Comune di Castelnuovo per i
giovani poeti dell’Istituto Comprensivo di Casal Velino. La metrica della poesia, la
forza del disegno sono strumenti affidati in una età di continua ricerca, dove è
posto in discussione tutto, e abbiamo appreso che i nostri giovani intellettuali e
artisti si sono espressi alla grande, dando prova di responsabilità, espressività e
capacità di sintesi. Siamo lieti, in quanto Banca della Gente tra la Gente, di aver
favorito questa manifestazione.
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BCC BASKET AGROPOLI
La BCC Basket Agropoli Orogiallo si conferma nel campionato di divisione
nazionale B al termine di una stagione che ha portato entusiasmo e spettacolo tra
la tifoseria che ogni domenica ha riempito il Palazzetto dello sport Andrea di
Concilio. Quest'anno c'è stato anche un'aggregazione maggiore in tutto il
movimento cestistico agropolese e cilentano dovuto alla fusione del settore
giovanile e mini basket con la società Donato Avenia e Olimpia Basket. Oltre 200 i
giovani che hanno partecipato a campionati e corsi motori tuttora in fase di
svolgimento. Per rafforzare tutto il movimento cestistico ad Agropoli sono arrivate
per i tornei vari squadre italiane come Rieti, Bisceglie, Capo d'Orlando, Reggio
Calabria, Avellino, Potenza, Milano, Siena e Brescia e nel mese di giugno verranno
Cosenza, Foggia e Latina.
Nulla deve scoraggiare la squadra del Presidente Giulio Russo, che
quest’anno dopo un avvio di stagione un po’ altalenante ha visto man
mano racimolare i punti necessari per mantenere la propria presenza nel
campionato d i B . Ovvio che la esperienza in B li ha visti protagonisti di
un discreto lavoro di squadra e con la fortuna di disporre di giocatori di
grandissimo temperamento e personalità. La BCC con il contributo
pubblicitario ha sostenuto questo progetto che non si limita solo ai successi
in B, ma intorno alla squadra si sono create attività parallele come il mini
basket, tornei locali ed altro ancora.
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EMERGENZA TERREMOTO IN EMILIA – INIZIATIVA ‘RIMETTIAMOLA IN FORMA’
Il credito cooperativo a favore dei produttori emiliani e lombardi danneggiati dal
terremoto.
La BCC ha contribuito all’iniziativa promossa dal Credito Cooperativo per far
fronte alla emergenza terremoto in Emilia. Attraverso la raccolta dei fondi, su
impulso delle Federazioni Locali dell’Emilia Romagna e della Lombardia, ed in
collaborazione con il Consorzio Parmigiano Reggiano e il Consorzio Grana
Padano, per un’iniziativa di acquisto solidale dei citati prodotti, si è raggiunto
l’obiettivo di dare un contributo concreto ai produttori agricoli delle aree colpite
dal terremoto.
ASSOCIAZIONE SOCIO-CULTURALE “RAFFAELE TORTORA”
Da nove anni ,nel mese di dicembre, l’associazione Raffaele Tortora organizza
“Saperi e sapori di un antico borgo marinaro” a S. Maria di Castellabate. Una
strada antica, in una magica atmosfera natalizia, offre ai viandanti e alle
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viandanti che l'attraversano i piatti semplici della tradizione di un borgo
profondamente connotato dal suo legame con il mare.
L’evento ha una notevole importanza sia per il territorio ma soprattutto per
l’associazione che utilizza parte del ricavato per l’accoglienza nel mese di agosto
dei bambini saharawi, ospitati ogni anno da un gruppo di volontari di Agropoli
attraverso l’associazione “Piccoli ambasciatori di Pace” con cui l’associazione
“R.Tortora” si è gemellata nel 2011.
LA BCC VICINA ALLA SCUOLA: STAGE FORMATIVO I.T.C. G.B. VICO DI AGROPOLI
Un’ occasione per la BCC di confronto con le nuove leve, i ragazzi sempre
entusiasti hanno portato nella nostra struttura elementi di curiosità, interesse,
attenzione per i temi strettamente bancari ed anche per lo sviluppo
dell’economia in generale. Il nostro staff pronto per garantire una conoscenza a
360° della Banca, nei suoi aspetti contabili, di Marketing, di controllo e gestione
della rete commerciale, una panoramica dell’Istituto che consente ai giovani di
conservare un legame con la BCC, non intesa solo come Banca ma anche come
strumento per la crescita del territorio. Ottime le domande e le affermazioni
che abbiamo avuto modo di ascoltare nella riunione conclusiva, auspicando
sempre migliori traguardi a questi nostri studenti. Continueremo questo impegno
con l’auspicio di averli un domani nostri soci e clienti per proseguire insieme nel
progetto di ampliamento e crescita della comunità locale cui tutti apparteniamo.
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UN ALBERO PER OGNI NATO - CASTELLABATE
Un premio per la nascita dei bambini e la possibilità di avere disponibile un
piccolo libretto di risparmio per facilitare l’accantonamento di una somma per il
suo futuro ci sembrano motivazioni sufficienti per partecipare con convinzione alla
bella iniziativa del Comune di Castellabate. Nel corso della cerimonia “Un
albero per ogni nato”, il sindaco Costabile Spinelli ha consegnato ai genitori la
pergamena che attesta la messa a dimora di un albero a nome del figlioletto, la
planimetria e la foto riferita alla località. Nella stessa sede Paolo Ianni, Vice
Presidente della BCC dei Comuni cilentani ha donato alle famiglie dei bimbi un
libretto a nome del piccolo con una cifra simbolica di incoraggiamento al
risparmio.
PRO LOCO SAN MARTINO
Si discute molto sul ruolo delle pro loco nel contesto della promozione del
territorio, in questo caso non solo si tiene fede al programma di sviluppo e
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conoscenza della propria terra ma ad esso si è aggiunto un ulteriore impegno,
peraltro ben condiviso dalla comunità, quello di svolgere una politica sociale sul
territorio, attenta alle esigenze dei meno giovani. Oltre 26 anni di impegno per la
promozione del territorio cilentano. All’attivo tante manifestazioni che hanno
visto protagonisti i cilentani stessi ed artisti provenienti da altre regioni
italiane. Le attività sono molteplici, arte, teatro, premi letterari, attività
naturalistica, enogastronomica, con una programmazione che prevede incontri
per tutto l’arco dell’anno, scaglionati con regolarità. La BCC, Banca della
Gente tra la Gente, è stato valido sostenitore delle attività 2012.
AIRC ASSOCIAZIONE ITALIANA RICERCA PER IL CANCRO
Il nostro contributo alla ricerca è sempre presente, abbiamo acquistato le azalee
per i soci in modo da contribuire alla Associazione Italiana per la Ricerca sul
Cancro. E’ importante che il lavoro per migliorare la qualità della vita e debellare
alcune malattie sia condotto senza interruzioni ed al massimo livello. L’AIRC è
garanzia di tutto questo impegno e noi la sosteniamo con grande convinzione.
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SCHOLA CANTORUM ORIS VALLETTA
Uno dei Cori più noti nel Cilento. Tanti anni di attività canora grazie all’impegno
dei partecipanti ed al lavoro assiduo dell’ organista e responsabile Katiusca
Amorelli che ha raccolto l’eredità del Maestro Fondatore, il compianto prof.
Oris Valletta. La Schola Cantorum grazie ad un accurato lavoro di gruppo si sta
preparando a nuovi repertori ed al costante perfezionamento di quelli già
noti, in molte occasioni egregiamente diretta dal Maestro Maurizio Iacovazzo.
FESTA MEDIEVALE – TORCHIARA AGOSTO 2012
Le bandiere di varie casate, la scenografia cittadina già bella nel suo percorso
storico, arricchita di drappi, panni, vele colorate è la cornice ideale per la sfilata
dei circa 200 figuranti che ogni anno promuovono e realizzano il corteo storico
medievale a Torchiara. Dopo varie edizioni la festa si è arricchita di pistonieri,
sbandieratori, cavalieri per la Quintana, bancarelle che propongono prodotti
locali, una sorta di mercato cittadino in costume. E’ molto seguita sia da turisti che
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da residenti per la piacevole passeggiata e la rappresentazione teatrale che la
caratterizza. Nel periodo estivo poche sono le attrazioni che restano nel cuore dei
visitatori e la Festa Medievale di Torchiara e una di queste.
FESTIVAL ARTISTI DI STRADA
Il Mojoca Festival Internazionale Artisti di Strada nasce il 2007. E’ organizzato
dall’Associazione Culturale Mojoca, composta da 9 ragazzi delle comunità di
Moio e di Pellare. Si svolge con cadenza annuale nella prima decade di agosto,
nell’antico borgo di Moio della Civitella. La rassegna di artisti di strada del 2012,
vista la copiosa presenza di artisti ( più di 100!), di cui molti internazionali, lo
strepitoso successo delle precedenti edizioni e il numero abbondante delle
presenze (oltre 45.000 nel corso delle tre serate!) ha incrementato di un giorno la
durata della manifestazione che valorizza il teatro di strada, lo spettacolo
itinerante e di piazza. L’adesione alla FNAS (Federazione Nazionale Artisti di
Strada), l’aver ottenuto molti riconoscimenti e patrocini istituzionali come
manifestazione di rilevante interesse culturale e promozionale per il territorio, ha
contribuito alla crescita del Festival. L’Associazione organizza anche il concorso
Scatta Mojoca, finalizzato a premiare la fotografia che meglio esprime lo spirito
della festa, giunto ormai alla V edizione. Inoltre, sono in preparazione quello per il
miglior cortometraggio e per le scenografie allestite nei vicoli, nelle piazzette dove
è ambientato il Festival. La Fiera dell’Artigianato correda la festa, offrendo al
visitatore la possibilità di trovare piccoli oggetti realizzati con materiali naturali e da
riciclo. Da sempre, la solidarietà e l’impegno socio-umanitario sono promosse e
sostenute dall’Associazione Culturale Mojoca, attenta a queste tematiche.
Numerose, infatti, sono le collaborazioni con Onlus ed Associazioni di Volontariato.
Dalla prima edizione, Mojoca mette a disposizione degli spazi informativi di
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sensibilizzazione per alcune problematiche. Mojoca collabora anche con il Centro
di Medicina Omeopatica Cilentano e ha ospitato, in esposizione durante le tre
sere, le opere di un concorso di scultura, in pietra e legno, promosso dallo stesso.
Molti sono anche i servizi che offre l’organizzazione della manifestazione: la
degustazione di prodotti enogastronomici tipici della tradizione cilentana e
internazionale; la possibilità di conoscere meglio le attrazioni turistico-culturali,
programmando visite guidate ed escursioni nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo
di Diano e degli Alburni; poter sostare gratuitamente nell’area campeggio; il
servizio navetta; un presidio sanitario e laboratori didattici che si svolgono ogni
pomeriggio , curati dagli artisti e rivolti ai bambini e ai ragazzi. L’esperienza
dell’Associazione Mojoca consente di invitare i giovani a non dimenticare che
questi momenti di aggregazione socio-culturale possono diventare, anche nelle
nostre realtà , volano di sviluppo e progresso. La BCC dei Comuni Cilentani
sostiene con grande interesse questa importante manifestazione che in pochi anni
si è imposta nel panorama dei migliori eventi estivi nel Cilento.
EVENTO ARTISTICO DI FINE ANNO E BORSE DI STUDIO
La BCC dei Comuni Cilentani in occasione dello scambio degli auguri di Natale ha
promosso l’evento artistico di fine anno con il concerto dei cori ‘Oris Valletta’ di
Pellare e ‘Diocesano’ di Vallo della Lucania. È stata l’occasione anche di
consegnare le borse di studio 2012 ai Soci e/o ai figli di Soci che si sono distinti per
meriti scolastici.
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CREDITO SCUOLA
È proseguita, per l'anno scolastico 2012/2013, l'iniziativa “Credito Scuola” che
prevede agevolazioni differenziate per Soci e non Soci per l'acquisto dei libri di
testo Con queste misure, anche di portata minima, intendiamo riaffermare il
nostro impegno per la crescita della nostra Comunità e per l'aiuto
concreto a quanti dovessero manifestare bisogni nel campo dello studio.
GRAN FONDO BCC DEI COMUNI CILENTANI
L’apprezzata gara ciclistica per amatori, frutto di una preziosa collaborazione che
dal 2008 lega la Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani e l’ASD Team
Granfondo BCC dei Comuni Cilentani, è stata molto positiva. Lo Staff
Organizzatore al 23 giugno 2013 ha offerto una performance di grande livello. Di
certo, la formula che ha decretato il successo crescente di questa gara non
cambierà. La Granfondo BCC dei Comuni Cilentani è un’occasione di sport senza
esasperazione, un ciclismo dove il piazzamento non deve essere vissuto come
un’ossessione. La stessa attenzione e cura è rivolta ad ogni partecipante.
Nonostante l’ordine di arrivo, è, e rimane, una gara ciclistica dove ognuno può
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procedere con la propria andatura ammirando le bellezze che il percorso offre.
Online ci si può già iscrivere alla 7^ edizione. La manifestazione, anche per il 2013,
sarà “Memorial Gianfranco Botti” e saranno riconfermati i tre percorsi del 2012.
Due agonistici di 129 chilometri (2140 metri di dislivello) e di 91 chilometri (1480
metri di dislivello) e uno cicloturistico di 60 chilometri (1050 metri di dislivello). Si
partirà come sempre da Torchiara (SA), ore 8,30 in punto. I comuni interessati dalla
corsa saranno quelli di Agropoli, Castellabate, Montecorice, Serramezzana,
Perdifumo, San Mauro Cilento, Pollica, Stella Cilento, Sessa Cilento, Laureana
Cilento, Rutino, Lustra e Casalvelino. Arrivo in piazza Torre a Torchiara. La sinergia
che si è creata nel tempo tra il Comitato Organizzatore e gli
Enti/Amministrazioni/Associazioni locali e tantissimi Amici ha fatto della Granfondo
BCC dei Comuni Cilentani un evento rinomato, dove i ciclisti che vi partecipano
sanno che troveranno un ambiente familiare ed il divertimento del pedalare sarà
l’obiettivo principale; gli accompagnatori sfrutteranno l’occasione per visitare dei
posti ospitali, mentre i turisti potranno imparare come ci si svaga in bicicletta. Nel
2012 la Kermesse ha raggiunto i 600 iscritti, in rappresentanza di ben 121 squadre
di cui una proveniente addirittura dall’isola di Malta. Lucio Alfieri era presente in
duplice veste. Oltre ai panni istituzionali di Presidente della Banca di Credito
Cooperativo, ha indossato anche quelli da ciclista ed in sella alla sua specialissima
ha ottenuto un onorevole piazzamento sul percorso cicloturistico di 60 km (33°
assoluto su 86 concorrenti arrivati al traguardo). Ha promesso che il 23 giugno 2013
si metterà alla prova tra gli agonisti del percorso medio di 91 km. Un motivo in più,
dunque, per venire a Torchiara e tifare per il nostro Presidente-Ciclista della BCC
dei Comuni Cilentani.
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GITA SOCIALE 2012 - SARDEGNA Quest’anno bellissima vacanza al Calaserena Village, Maracalagonis (Cagliari).
Grande divertimento grazie alla ottima animazione, attrezzature e servizi efficienti,
gustosa e rinomata cucina dell’isola. Un mare ed una spiaggia davvero
coinvolgenti e non per ultimo la cordialità delle nostre famiglie, di tutti i soci che
insieme hanno trascorso questa ottima vacanza. Ripercorriamo, grazie alle
foto, qualche momento bello vissuto assieme. A tutti gli amici della Banca,
diamo appuntamento alla prossima estate, ancora più numerosi ed entusiasti
DISEGNA IL TUO FUTURO: UN PROGETTO FORMATIVO PER LE SCUOLE PRIMARIE E
SECONDARIE DI I GRADO DEL CILENTO
Abbiamo promosso presso le scuole del Cilento il progetto Disegna il tuo futuro, in
continuità con l’impegno e l’attenzione verso il mondo dei bambini e
dell’educazione che la Bcc dei comuni cilentani ha, con diversi progetti destinati
alle scuole di diverso grado e livello, sempre mostrato.
Il progetto è stato strutturato in un concorso che mirava a promuovere presso le
scuole il messaggio della Banca di credito cooperativo dei comuni cilentani quale
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istituto di credito che supporta il territorio del Cilento, le famiglie, le imprese ed in
particolare i giovani e lo sviluppo di nuovi progetti. Un progetto che è partito nelle
scuole con lo scopo di educare al risparmio come elemento per la realizzazione di
investimenti e progetti sul territorio. Educare e divertire. Questo è stato l’obiettivo
del concorso che, attraverso un sito web dedicato, ha visto il caricamento di
disegni direttamente disegnati sul sito da parte dei bambini chiamati a
rappresentare il loro futuro e il loro sogno per il domani - www.disegnailtuofuturo.it
- con tools divertenti e colorati, inseriti in una interfaccia friendly e allegra. La
community creata sul sito e costituita da tutte le scuole del Cilento, ha votato il
disegno più bello che ha permesso alla sua scuola di appartenenza di ricevere un
premio importante per tutta la scuola. Abbiamo poi consegnato a tutti i bambini
simpatici gadget (salvadanai digitali) per trasmettere il valore del risparmio e dei
quadernoni con messaggi semplici relativi al mondo del credito, della finanza,
della raccolta, degli investimenti e del valore del credito cooperativo.
INAUGURAZIONE DELLA FILIALE DI MADONNA DEL CARMINE FEBBRAIO 2012 La Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani ha inaugurato il 4 febbraio
la nuova filiale di Agropoli Madonna del Carmine. Si tratta del dodicesimo
sportello della Banca, ubicato vicino allo svincolo della superstrada Agropoli sud.
Al taglio del nastro della nuova realtà del credito cooperativo hanno partecipato
numerose figure istituzionali tra cui il Sindaco d'Agropoli Francesco Alfieri insieme
ad altri sindaci ed amministratori dei comuni limitrofi, il Direttore della Federazione
Campana delle BCC dott. Franco Vildacci ed i dirigenti scolastici del
comprensorio. La cerimonia iniziata con il discorso del Presidente Dott. Lucio Alfieri
e del Direttore Vincenzo Barone, ha ricevuto la benedizione da parte di Don
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Guglielmo Manna. L'inaugurazione di una nuova filiale, per una banca, è sempre
motivo d'orgoglio, il coronamento di un forte impegno da parte di tutta la struttura
aziendale. Il fine è il sano ed efficiente andamento aziendale, sotto l'egida dello
spirito cooperativo che ci contraddistingue, indirizzato alle diverse necessità delle
famiglie e alla nascita e crescita di nuove iniziative economiche a carattere
locale. Il forte legame che unisce l'istituzione Bancaria alla cittadinanza
Agropolese risale addirittura a metà degli anni ottanta, quando l'allora Cassa
Rurale ed Artigiana di Copersito, apri la sua prima filiale ad Agropoli, con enorme
consenso da parte della popolazione. Successivamente, a sostegno dello sviluppo
industriale, fu aperta la filiale di Agropoli Mattine. La “mission” della nuova
agenzia è innanzitutto quella di servire un territorio cresciuto demograficamente
negli ultimi anni in modo esponenziale ma che ad oggi è ancora privo di Istituti
Bancari; alleggerire l'operatività dello sportello di Agropoli ed infine fornire alla
clientela della nostra Banca uno sportello di facile accesso e di veloce esecutività
delle operazioni. A tal proposito la filiale è stata dotata di uno sportello Bancomat
d'ultima generazione che permette ai nostri Clienti di poter effettuare anche i
versamenti d'assegni e contanti, in qualsiasi orario, in tutta sicurezza e comodità.
L’azione di promozione sociale e culturale
La Banca ha proseguito anche nel 2012 nell’opera di promozione dello sviluppo
sociale e culturale del territorio e delle comunità locali attraverso manifestazioni
culturali e ricreative, sostenendo l’attività delle organizzazioni che svolgono questo
ruolo e realizzando direttamente attività e iniziative di tipo sociale e culturale. Le
richieste di contributo e sponsorizzazioni pervenute dalle organizzazioni di
promozione sociale e culturale sono state accolte nella grande maggioranza dei
casi. Sono state effettuate e finanziate sponsorizzazioni, manifestazioni nonché
corrisposti contributi e/liberalità per un costo di € 255.885, che – in quanto oneri di
gestione – sono stati contabilizzati tra i costi di esercizio come spese promozionali,
sponsorizzazioni, contributi e pubblicità.
I settori d’intervento, per larga parte suesposti, verso i quali sono stati
prioritariamente indirizzati i contributi sono:
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• sport
• cultura, manifestazioni e tradizioni delle comunità locali
• tutela della salute
• istruzione e formazione
• tutela patrimonio artistico
Le richieste di contributo pervenute sono state accolte nella grande maggioranza
dei casi.
Per le attività culturali, artistiche e sociali, feste patronali del nostro comprensorio sono stati erogati diversi contributi tra cui citiamo:
richiedente Luogo e data di svolgimento manifestazione Comune di Castelnuovo Castelnuovo Cilento - maggio 2012 Concorso di idee in poesia, prosa e grafica 2012
Associazione Marchese Vincenzo Pinto Casalvelino 6,7 aprile 2012 Via Crucis Vivente Comitato Torneo Calcio Acquavella Acquavella 16 aprile 2012 Torneo di calcio a 5 Acquavella
Associazione Freienno e Mangianno Casalvelino Fr. Acquavella - 10,11,12
agosto 2012 Manifestazione enogastronomica
A.S.D. Beach Volley People Ascea Marina dal 23 luglio al 9 settembre
2012 Ascea Summer Beach Volley 2012 Comitato Festa S.Antonio di Padova Casalvelino 23,24,25 giugno 2012 festa patronale
Associazione Pro Mandia Mandia di Ascea - 20 agosto 2012 Festa degli antichi sapori Comune di Pisciotta Pisciotta 2012 Mostra di pittura dell'artista Andrea Sabino
Comune di Castelnuovo Castelnuovo Cilento - 25 e 26 agosto 2012 evento storico culturale " Castrum Novum " Comitato festa Santa Maria Acquavella 21,22,23 agosto 2012 festa patronale
Confraternita di Misericordia Ascea Ascea Marina 2012 contributo per abbigliamento 118 postazione Ascea Circolo Nautico Portosalvo Pisciotta 1,2 settembre 2012 Regata di Vela Latina 3 Torri
Pro Loco Castelnuovo Cilento Castelnuovo 2012 attività Pro Loco 2012 Associazione Finestra Jazz Vallo della Lucania dal 5 al 7 agosto 2012 Manifestazione " Finestra JAZZ"
Istituto scolastico Cenni Vallo Vallo della Lucania 2012 contributo attività scolastiche Martiri Riccio onlus Cardile 10 e 11 agosto 2012 Manifestazione enogastronomica " Per Archi e Vuttari "
Associazione Culturale VINUZZIGLIA Pellare 15,16,17 agosto 2012 Manifestazione " Re Wine 2012 "
Circolo oratorio "Amici di Nino" Vallo della Lucania fr. Massa 18 e 19 agosto
2012 manifestazione " Rievocazione storica della battaglia di Lepanto" Compagnia teatrale Aristofane Moio della Civitella 2012 attività 2012 Schola Cantorum Oris Valletta Pellare 2012 attività 2012
Parrocchia San Giovanni Battista Cardile 2012 libro fotografico Amici di Nelson Vallo della Lucania attività 2012
Pro Loco Cuccaro Vetere Cuccaro Vetere 12,13,14 agosto 2012 Palio del Ciuccio 2012 Associazione Sportiva F.C. Cardile Pellare 2012 Campionato Regionale 1a ctg 2012/2013 Cine Teatro La Provvidenza Vallo Vallo della Lucania 13 dicembre 2012 Progetto "Auguri alla Diocesi "
Associazione MusicAgropoli Agropoli 2012 attività musicali 2012 Associazione Photo Art Community Agropoli 2012 Attività espositive 2012 Associazione Tennis Club Trentova Agropoli dal 7 al 15 agosto 2012 Torneo di tennis OPEN III 2012
effed'i Fabbrica di Idee Agropoli 2012 pubblicazione libro sull'emigrazione dei talenti asd Dirty Dancing School Agropoli 2012 Campionato Mondiale 2012 - Liberec (Rep.Ceca)
A.S.D. Roller Ball Agropoli C5 Agropoli 2012 Campionato calcio a 5 Serie D 2012/2013 Associazione Raffaele Tortora Castellabate 2012 attività sociali e culturali 2012 Associazione Raffaele Tortora Castellabate 2012 attività sociali e culturali 2012
Associaz. PUNTA TRESINO Castellabate attività sociali e sportive 2012 A.N.M.I. Assoc. Naz. Marinai d'Italia S.Maria Castellabate 2012 Attività 2012
Associazione Giuseppe Ripa Castellabate maggio 2012 4a edizione Premio Giornalistico Giuseppe Ripa A.S.D. La Marcialonga di Castellabate Castellabate 11 agosto 2012 Marcialonga di Castellabate
Club Nautico Castellabate San Marco di Castellabate 2012 Attività sportive 2012 Polisportiva S.Maria Castellabate 2012 attività sportive 2012
Squadra calcio allievi Castellabate Castellabate Torneo di Beach Soccer 2012 La Bottega Teatrale Castellabate 2012 Laboratorio per bambini teatrale permanente
Associazione Cilentani doc S.Maria di Castellabate 2012 Attività 2012 Comitato festa Madonna delle Grazie Ogliastro Marina 2 luglio 2012 Festa Patronale
Associazione IL FURANO Castellabate 2012 attività 2012 Forum Giovanile Castellabate Castellabate dal 18 al 28 agosto 2012 Torneo Calcio Tennis 2012 Associazione Pro Santa Maria Santa Maria di Castellabate 2012 Attività 2012 ASD Donnaluna Castellabate Castellabate 2012 campionato a 5 femminile serie C2
U.S. Vigor Castellabate Castellabate 2012 iscrizione campionato 1a ctg 2012/2013 Parrocchia Maria SS. dell'Assunta Castellabate 2012 restauro base lignea
Tiro a Segno Nazionale Sez. Castellabate Castellabate 2012 acquisto divise atleti Chiesa santa ROSA Alano
ACTORSUD Associazione Culturale Castellabate 2012 attività teatrali 2012 Massimo Inverso Torchiara 2012 Iano a Mete e ….. A Speculià edizioni Book Sprint
Confraternita M.SS. dell'Immacolata Ogliastro Cilento dal 15 luglio 2012 al 26
aprile 2012 Mostra Madonna del Buon Consiglio Parrocchia San Nicola di Bari Perito 31 luglio 2012 Presentazione libro "Pellegrini di Cristo"
Parrocchia San Biagio Matonti 15 e 16 luglio 2012 festa patronale Madonna del Carmelo Parrocchia San Nazario Finocchito 28 luglio 2012 festa patronale 2012
Comitato Festa Medievale 2012 Torchiara 18 e 19 agosto 2012 Festa Medievale 2012 Comitato festa ss. salvatore Torchiara 6 agosto 2012 festa patronale Comitato festa San Donato Montecicerale 5,6,7 agosto 2012 festa patronale Forum Giovanile Torchiara Torchiara 2012 Attività 2012
Parrocchia San Nicola di Bari Omignano 16 settembre 2012 festa patronale A.S.D. Comprensorio Sessa Soccer Sessa Cilento 2012 iscrizione campionato 2012/2013
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4. Le relazioni con i portatori d’interesse
LA BANCA HA CREATO VALORE A FAVORE DI DIVERSI PORTATORI DI INTERESSE, PER LA CRESCITA DEI SOCI, DEI CLIENTI, DEI COLLABORATORIE PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO.
“
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I PORTATORI DI INTERESSE INTERNI
4.1 I soci
[…] Il Credito Cooperativo investe sul capitale umano – costituito dai soci, dai clienti e dai collaboratori – per valorizzarlo stabilmente (art.1). L’impegno del Credito Cooperativo si concentra, in particolare, nel soddisfare i
bisogni finanziari dei soci e dei clienti, ricercando il miglioramento continuo della qualità e della convenienza dei prodotti e dei servizi offerti (art. 2). I soci del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a contribuire allo sviluppo della banca lavorando intensamente con essa, promuovendone lo spirito e l’adesione presso la comunità locale e dando chiaro esempio di controllo democratico, eguaglianza di diritti, equità e solidarietà tra i componenti la base sociale (art. 9).
I criteri per l’ampliamento della compagine sociale hanno seguito una valutazione
dei candidati basata sui requisiti di moralità, correttezza, e affidabilità nei rapporti
economici, selezionando i candidati stessi tra le categorie legate alla produzione,
al lavoro e alla famiglia.
Inoltre, si ricorda che, ai sensi dell’art. 28 comma 2 bis del T.U.B., l’operatività
prevalente è uno dei requisiti richiesti alle BCC-CR anche ai fini della fruizione
delle disposizioni fiscali di carattere agevolativo. Tale requisito viene di norma
vagliato dall’Amministrazione finanziaria in sede di verifica fiscale. Con la
Comunicazione n. 1296194 del 4 dicembre 2008, la Banca d’Italia ha precisato le
variazioni intervenute, a seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina
prudenziale e delle conseguenti modifiche alla matrice dei conti, nella
composizione dell’indicatore utilizzato per la verifica del rispetto della regola in
argomento. La percentuale minima di operatività prevalente prevista dalla citata
normativa di riferimento, è stata ampiamente rispettata dalla Banca, con una
percentuale di fine periodo pari al 61,10% rispetto al 65,26% dell’anno
precedente.
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Di seguito la composizione e l’evoluzione della compagine sociale:
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3602 soci (numero) - 0,20 % diminuzione base sociale nell’anno EVOLUZIONE COMPAGINE SOCIALE 2003= 2855 2004= 3005 2005=3207 2006=3323 2007=3373 2008=3475 2009=3552 2010=3577 2011=3609 2012=3602 (n. 3504 persone fisiche (maschi 2637, femmine 867) e n.98 persone giuridiche) ______________________________________________________________________________ COMPOSIZIONE DELLA COMPAGINE SOCIALE Artigiano: 534 14,83% Agricoltore: 300 8,33% Casalinga/in att. occupazione: 224 6,22% Professionista: 484 13,44% Operaio: 233 6,47% Op. Servizi: 302 8,38% Impiegato: 651 18,07% Pensionato: 233 6,47% Commerciante: 478 13,27% Varie 163 4,53% TOTALE SOCI 3602 100,00% ________________________________________________________________________________ DISTRIBUZIONE PER ETA’ Fino a 35 anni 6,48% Da 35 a 45 anni 16,98% Da 45 a 55 anni 24,71% Da 55 a 65 anni 25,54% Oltre 65 anni 26,28% Totale 100,0 ________________________________________________________________________________
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PROVENIENZA DEI SOCI
AGROPOLI 680 18,88% ASCEA 101 2,80%
CANNALONGA 16 0,44% CAPACCIO 43 1,19%
CASAL VELINO 212 5,89% CASTELLABATE 650 18,05%
CASTELNUOVO CILENTO 130 3,61% CERASO 36 1,00%
CICERALE 25 0,69% CUCCARO VETERE 3 0,08%
GIOI 43 1,19% GIUNGANO 11 0,31%
LAUREANA CILENTO 46 1,28% LUSTRA CILENTO 17 0,47%
MOIO DELLA CIVITELLA 429 11,91% MONTECORICE 95 2,64%
NOVI VELIA 37 1,03% OGLIASTRO CILENTO 62 1,72%
OMIGNANO 21 0,58% PERDIFUMO 72 2,00%
PISCIOTTA 51 1,42% POLLICA 10 0,28%
PRIGNANO CILENTO 66 1,83% RUTINO 18 0,50%
SALENTO 26 0,72% SAN MAURO CILENTO 22 0,61%
SESSA CILENTO 42 1,17% STELLA CILENTO 10 0,28%
TORCHIARA 278 7,72% VALLO DELLA LUCANIA 220 6,11%
VARI COMUNI 130 3,61% TOTALE SOCI 3602 100,00% Capitale sociale al 31/12/2012 = € 1.259.886,90 N. azioni al 31/12/2012= 48.795 All’ultima assemblea hanno partecipato Soci, di cui n. personalmente e n. per delega
60
Il vantaggio che la Banca assicura ai soci si è espresso in tre modi:
1. la diffusione dell’informazione e la promozione della partecipazione;
2. l’incentivazione di carattere bancario;
3. l’incentivazione di carattere extra-bancario.
a) Per quanto riguarda la diffusione dell’informazione e la promozione della
partecipazione, la Banca ha prestato massima attenzione per la migliore
realizzazione dell’ assemblea, momento principale di espressione della volontà
dei soci che, in base alla regola cooperativa del voto capitario (una testa, un
voto), hanno lo stesso peso a prescindere dal numero di azioni possedute.
b) La Banca ha inoltre continuato ad assicurare il funzionamento dell’Ufficio Soci,
un riferimento cui il socio può rivolgersi per ogni richiesta di informazione e
chiarimento riguardanti la vita aziendale.
c) Strumento ulteriore di collegamento tra i soci e la Banca è la Consulta dei soci,
organo nominato dal Consiglio di Amministrazione e composto da 40
rappresentanti delle diverse zone di operatività, che ha l’incarico di esaminare
periodicamente l’attuazione dei programmi generali della Banca e segnalare
specifici problemi o esigenze locali.
d) Con riferimento alle incentivazioni di carattere bancario, la Banca ha in primo
luogo rispettato il principio della erogazione del credito principalmente ai soci
secondo le regole della mutualità.
e) Altre condizioni di favore sono state applicate ai soci attraverso:
• Il conto corrente socio: uno specifico conto con condizioni di favore e un
fido automatico al 6% per € 1.500 (categoria privati con reddito accertato),
condizione di privilegio fruibile senza particolari formalità burocratiche.
• Il mutuo prima casa: un finanziamento ipotecario utilizzabile per l’acquisto o
la ristrutturazione della prima casa a condizioni di favore . Al mutuo si
accompagnano inoltre servizi aggiuntivi, quali: la riduzione delle spese di
istruttoria; la polizza incendio a condizioni di favore.
• Le commissioni ridotte sul dossier titoli e sulle operazioni di acquisto titoli.
• Chirografario per acquisto pc
f) Per quanto riguarda i vantaggi di carattere extra-bancario, la Banca offre ai
soci molteplici opportunità.
61
• Nell’ambito della gestione del tempo libero, la Banca ha organizzato
numerose iniziative culturali e ricreative, alcune gratuite, altre ad un prezzo
fortemente ridotto. Sono inoltre state stipulate apposite convenzioni con
fornitori per l’accesso dei Soci e dei loro familiari a servizi a costo ridotto (per
esempio: il corso di inglese presso la British Eurocentre di Agropoli; il prezzo
della gita sociale è rimborsabile in piccole rate senza interessi, etc.)
• Nell’ambito dell’incentivazione allo studio, la Banca ha messo a disposizione
dei soci e dei figli dei soci n. 30 borse di studio, per un ammontare
complessivo di 11.750 euro. Di queste, n. 17 sono state assegnate a studenti
universitari e n. 13 a studenti delle scuole superiori, secondo una graduatoria
che teneva conto di alcuni criteri: il merito, la composizione e il reddito del
nucleo familiare.
• Nell’ambito dell’aggiornamento e qualificazione professionale, si sono tenuti
incontri su argomenti di finanza, concessione del credito alle imprese,
finanziamenti agevolati, controllo ed ispettorato.
4.2 Amministratori4
Gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo
necessario, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente (art.10).
La nostra Banca è amministrata da 12 consiglieri.
Alfieri Lucio ** Presidente
Scarpa Edmondo Vice Presidente
Ianni Francesco Paolo Vice Presidente Vicario
De Lisi Angela* Consiglieri
Nigro Anna
Prearo Marisa Mirella*
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Di Menza Mario
Farro Andrea* Vice Presidente del Comitato Esecutivo
Leoni Attilio
Passaro Vincenzo
Toti Ezio Gabriele
Troiano Gaetano*
* Membri del Comitato Esecutivo
** Designato a rappresentare il CdA presso Federcampana
La composizione per professione è indicata nella tabella seguente.
PROFESSIONE %
LAVORATORE DIPENDENTE 33,333
PROFESSIONISTA 33,333
IMPRENDITORE 33,333
Particolare attenzione ha dedicato la Banca alla qualificazione e alla formazione
degli Amministratori, attraverso molteplici iniziative e riunioni formative tra cui si
evidenziano quelle presso la Federazione Campana delle Banche di Credito
Cooperativo.
63
4.3 Collaboratori5
Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica,
sociale, civile nei soci e nelle comunità locali. (art. 8) I dipendenti del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a coltivare la propria capacità di relazione orientata al riconoscimento della singolarità della persona e a dedicare intelligenza, impegno qualificato, tempo alla formazione permanente e spirito cooperativo al raggiungimento degli obiettivi economici e sociali della banca per la quale lavorano. (art. 11)
L’organico, a fine 2012, era composto da n. 72 risorse così costituito:
- n. 14 quadri direttivi pari al 19,45% dell’organico;
- n. 58 impiegati altre aree Professionali pari al 80,55% dell’organico;
L’età media è pari a circa 45,12 anni con un’anzianità media nel servizio pari a
19,05 anni.
La scolarità risulta soddisfacente tenuto conto che circa il 70,83% risulta diplomato
e/o laureato in discipline economiche o giuridiche (n. 29 diplomati in ragioneria,
n. 22 laureati in materie economico-giuridiche). Il restante personale è in possesso
di licenza liceale (n. 12 unità), del diploma di Istituti tecnici e/o professionali (n. 8
unità). Solo 1 unità, adibita a servizio ausiliario, è in possesso di titolo di studio di
scuola media inferiore.
E’ stato realizzato un importante programma di formazione nella convinzione che
la formazione continua e permanente sia un investimento necessario per
accrescere le competenze con risvolti positivi sull’efficienza dei processi operativi.
Le aree tematiche interessate hanno tenuto conto dell’evoluzione della normativa
5 Gli indicatori, riportati di seguito, sono tratti dal volume “ Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC”, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011
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di settore ed hanno riguardato soprattutto la materia dell’Antiriciclaggio -
Trasparenza Bancaria - Area Finanza – normativa prudenziale di Basilea –
normativa sui Soggetti Collegati. Particolare attenzione è stata posta alla
comunicazione tesa ad illustrare gli obiettivi di Budget, le politiche di rischio
nonché le risultanze del processo ICAAP.
- Formazione e addestramento
Le analisi sulle risorse, sinora compiute, mettono in evidenza che:
• esistono standard capacità operative che consentono un livello di
produzione costante;
• da affinare ancora sono le capacità e le abilità commerciali, per affermare
l’orientamento al cliente;
I criteri di base saranno i seguenti:
- esigenza di creare/valorizzare la capacità commerciale della nuova azienda
(a tal fine si è cercato di dirottare, quanto più possibile, risorse su attività di
front-office)
- necessità di assicurare i controlli interni;
- opportunità di costruire un team di vertice a supporto della direzione.
La formazione dovrà riguardare in modo particolare la diffusione della cultura
manageriale, dei controlli, della cultura commerciale.
Per l’erogazione della formazione si è fatto riferimento a corsi interni nonché alla
specifica funzione della Federazione Campana.
Chi sono i nostri collaboratori
Come anticipato, alla fine del 2012 la Banca aveva n. 72 collaboratori, il 55,55%
uomini e il 44,45% donne.
I collaboratori della Banca sono espressione del territorio di competenza. Ai
collaboratori la Banca ha destinato nel 2012 5.341 migliaia euro, tra salari e
stipendi, oneri sociali, TFR, trattamento di quiescenza e simili, altri oneri,
accantonamento al Fondo Pensione Nazionale del Credito Cooperativo e per la
Cassa mutua.
65
I collaboratori beneficiano inoltre dei ticket pasto, di tassi agevolati, di mutui
agevolati, della polizza infortuni e rischi professionali.
PORTATORI DI INTERESSE esterni 4.4 Clienti6
…Lo stile di servizio, la buona conoscenza del territorio, l’eccellenza nella relazione con i soci e clienti, l’approccio solidale, la cura della professionalità costituiscono lo stimolo
costante per chi amministra le aziende del Credito Cooperativo e per chi vi presta la propria attività professionale.. (art. 2) Il Credito Cooperativo favorisce la partecipazione degli operatori locali alla vita economica, privilegiando le famiglie e le piccole imprese; promuove l’accesso al credito, contribuisce alla parificazione delle opportunità (art. 4)
INDICATORI DI OPERATIVITA’ BANCARIA RIFERITI AI CLIENTI
Indicatori tratti dal volume dal titolo Misurare la differenza. La Metrica mutualistica
della BCC, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011.
Denominazione indicatore: Reclami da clienti
Descrizione:
L’indicatore rileva la “coda sinistra” della distribuzione del livello di soddisfazione
dei clienti, ovvero i casi di estrema insoddisfazione che inducono i clienti a
formulare reclami verso la banca. In un’organizzazione attenta alla propria
6 Gli indicatori, riportati di seguito, sono tratti dal volume “ Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC”, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011
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missione sociale come la BCC tali valori dovrebbero tendere a valori minimi.
Anche perché, a differenza di altri modelli di
banca, nel caso di una cooperativa eventuali insoddisfazioni possono trovare altri
canali per manifestarsi e risolversi (assemblee, rapporti diretti con gli amministratori,
ecc.). L’indicatore è calcolato in modo da associare valori crescenti a significati
positivi dell’indice (dunque minori reclami). Per una corretta interpretazione, va
associato al successivo (11).
Variabili:
Numero reclami (Recl), (V104) 8
Numero clienti (Cl), (V75) 20.082
Formula per il calcolo:
1-(Recl/Cl) 8/20.082 = 0,01%
Denominazione indicatore: Esiti positivi per reclami da clienti
Descrizione:
Indicatore complementare al precedente (10), misura quanti, tra i reclami
pervenuti nell’esercizio, sono stati risolti con soddisfazione del cliente.
Variabili:
Numero reclami con esito positivo (Epos), (V105) 3
Numero reclami (Recl), (V104) 8
Formula per il calcolo:
Epos/Recl 3/8 = 37,50%
Denominazione indicatore: Redditività dei servizi
Descrizione:
67
L’indicatore misura, a parità di altre condizioni, la capacità della banca di
remunerare al meglio i servizi erogati alla clientela. Anche in considerazione della
particolare natura della BCC, l’indicatore è da valutare attraverso benchmark.
Variabili:
Commissioni nette (CN), (V8) € 2.708
Totale attivo (TA), (V171). € 374.582
Formula per il calcolo:
CN/TA 2.708/374.582 = 0,72%
Il momento storico che stiamo vivendo, caratterizzato da una forte crisi sia da un
punto di vista finanziario che dell’economia reale, ha consentito di valorizzare
ancor di più la mission della Comuni Cilentani. A fronte di una generalizzata
stretta creditizia realizzata dal sistema bancario, la nostra banca si è fatta trovare
pronta per far fronte alle esigenze dell’economia locale e, in particolare, dei Soci.
Gli impieghi a clientela (+5,05%) sono cresciuti nel corso dell’anno in misura
maggiore a quanto fatto registrare dalle BCC-CR (+3,2%) e dal sistema bancario
complessivo (+1,5%). Tutto ciò è stato possibile grazie all’importante patrimonio
creato nel corso degli anni: un patrimonio costituito da risorse finanziarie, da quelle
umane (Soci, dipendenti e clienti) ma soprattutto dal “consenso”, frutto della
credibilità, dell’affidabilità e della convinta applicazione dei principi della
solidarietà e della cooperazione. Conservare la nostra identità di banca
differente, di impresa a responsabilità sociale, coinvolta nel proprio territorio e con
la propria gente, è stato uno dei punti di forza su cui si è basata l’azione della
Comuni Cilentani, caratterizzata dalla ricerca del più importante vantaggio
competitivo: la fiducia. La crescita della nostra banca, anche sotto il profilo dei
volumi, è stata realizzata soprattutto grazie al valore della “fiducia” che ha
consentito la realizzazione di iniziative tese a “favorire i soci e gli appartenenti alle
comunità locali nelle operazioni e nei servizi di banca perseguendo il
miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei stessi e
68
promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio e alla
previdenza”.
4.5 Fornitori7
Lo stile cooperativo è il segreto del successo. L’unione delle forze, il lavoro di gruppo, la condivisione leale degli obiettivi sono il futuro della cooperazione di credito. La cooperazione tra le banche
cooperative attraverso le strutture locali, regionali, nazionali e internazionali è condizione per conservarne l’autonomia e migliorarne il servizio a soci e clienti (art. 5)
Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo (art. 7)
La maggior parte delle spese sostenute nell’esercizio 2012 sono state effettuate nel
territorio di competenza. Dai nostri soci e clienti fornitori abbiamo sempre
riscontrato una grande disponibilità al confronto ed una sana politica di
contenimento dei costi delle loro offerte. Questo ci ha permesso di essere banca
della gente tra la gente, ha consolidato il principio della movimentazione
dell’economia locale consentendoci anche un contenimento dei costi. Per servizi
di alta specializzazione, dove non erano presenti le figure professionali e le
aziende specializzate sul territorio ci siamo avvalsi di collaborazioni esterne all’area
operativa della BCC.
4.6 Ambiente8
…Il Credito Cooperativo è legato alla comunità locale che lo esprime da un’alleanza durevole per lo sviluppo. (art. 7)
7 Gli indicatori, riportati di seguito, sono tratti dal volume “ Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC”, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011 8 Gli indicatori, riportati di seguito, sono tratti dal volume “ Misurare la differenza. La Metrica mutualistica della BCC”, Ecra-Edizioni del Credito Cooperativo, 2011
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Nel corso del 2012 sono state realizzate iniziative finalizzate al risparmio energetico,
con particolare riferimento al completamento della ristrutturazione dell’intera
Sede Amministrativa, attraverso operazioni di isolamento, coibentazione,
sostituzione dei vecchi impianti di climatizzazione con quelli di nuova generazione,
sostituzione di tutti gli infissi ecc..
Particolare attenzione è stata posta nel rinnovo delle attrezzature (fotocopiatrici,
computer, stampanti) acquistando solo quelle di ultima generazione dotati di
dispositivi per il risparmio energetico. Per ciò che concerne i rifiuti speciali prodotti
dalla Banca, questi sono costituiti prevalentemente da toner/cartucce di
inchiostro per computer e sono gestiti attraverso aziende autorizzate al loro
smaltimento.
Si è provveduto a migliorare i flussi informativi tra le varie unità organizzative della
banca privilegiando strumenti che limitano l’utilizzo della carta. Al riguardo, tra le
buone pratiche, si segnala la dotazione ai componenti del Consiglio di
Amministrazione e del Collegio Sindacale di dispositivi elettronici il cui obiettivo è
quello di evitare il consumo di carta durante le riunioni degli Organi. Inoltre,
durante la prossima Assemblea si provvederà a distribuire la documentazione ai
Soci, di bilancio ed altro, su supporto informatico (chiavette usb), evitando la
stampa su carta.
Si è proseguito nelle operazioni di finanziamento degli impianti di produzione di
energia con fonti rinnovabili e nell’introdurre la raccolta differenziata negli uffici
nonché nella formazione del Personale e nella sensibilizzazione attraverso la
comunicazione interna ed esterna.
SCARTIAMOCI. GIORNATA DEL RISPARMIO DELLA CARTA
Tra le buone pratiche, si segnala l’Ecoday, giornata di risparmio della carta.
L’obiettivo è quello di ridurre la quantità di carta per fornire un contributo
70
concreto, anche in termini di sensibilizzazione, a favore della tutela dell’ambiente.
Basti pensare, difatti, che il risparmio di soli 10 fogli di carta al giorno è pari, in un
anno, a 13 chilogrammi di CO2 (o all’equivalente di 2.200 litri di acqua e 10 Kg di
legname necessari alla loro produzione).
MI ILLUMINO DI MENO. GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO
Venerdì 17 febbraio 2012, nell’ambito di un nuovo Ecoday, una Giornata del
risparmio energetico, la BCC ha aderito all’iniziativa “M’illumino di meno”
promossa dalla trasmissione Caterpillar di RaiRadio2.
Sono state, in particolare, realizzate le seguenti azioni: luci spente e riduzione
dell’uso di apparecchiature non indispensabili, di insegne luminose delle sedi e
delle filiali, evitato l’uso dell’ascensore, distribuiti “decaloghi ambientali”, ecc.
Tra le “buone pratiche” adottate:
• spente le apparecchiature (monitor, pc, stampanti, fotocopiatrici, scanner
..) non utilizzate o in stand-by
• spente le luci non necessarie
• spente le insegne luminose
• distribuite brochure e decaloghi sull’utilizzo delle rinnovabili e sulle
convenzioni in essere per la loro diffusione;
• sollecitati i clienti ad aderire all’iniziativa attraverso le locandine in allegato
e pubblicizzando l’evento sul sito aziendale (o sui monitor interni alle
agenzie);
• utilizzati come gadget per soci/clienti le lampade a led con carica manuale
e lampadine a basso consumo.
71
5. Il valore economico creato e la sua ripartizione tra i portatori di interesse
IL VALORE AGGIUNTOCREATO PER IL FUTURO DEL NOSTRO TERRITORIO.“
72
5.1 Il valore aggiunto generato
La Banca ha creato valore a favore di diversi portatori di interessi, contribuendo
alla crescita dei soci, dei clienti, dei collaboratori e allo sviluppo del territorio.
Tutto questo ha una rappresentazione sistematica attraverso la contabilità sociale,
ovvero l’analisi del conto economico riclassificato secondo la logica del valore
aggiunto.
Il valore aggiunto emerge come differenza tra il valore della produzione e il costo
della produzione, ovvero gli oneri sostenuti per realizzare la produzione stessa.
Il valore aggiunto prodotto dalla Banca nel 2012 è stato di 11.825.561 euro. Il
conto economico riclassificato ne evidenzia la formazione.
IL VALORE AGGIUNTO GENERATO DALLA BCC (al 31 dicembre 2012) Voce di bilancio
10 Interessi attivi e proventi assimilati 15.689.833
40 Commissioni attive 3.230.829
70 Dividendi e proventi simili 23.067
80 Risultato netto dell'attività di negoziazione 20.161
90 Risultato netto dell'attività di copertura
100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 2.227.410
a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.225.108
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 2.302
110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value -14.083
190 Altri oneri/proventi di gestione 948.857
210 Utili (Perdite) delle partecipazioni
A=10+40+70+/-80+/-90+/-100+/-110-
/+190+/-210 TOTALE RICAVI NETTI 22.126.074
20 Interessi passivi e oneri assimilati -4.499.253
50 Commissioni passive -523.217 150.b Altre spese amministrative (al netto delle imposte indirette ed elargizioni e
liberalità) -3.419.588
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: -1.103.585
73
130 a) crediti -1.103.585 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0
d) altre operazioni finanziarie 0
160 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -190.423
170 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (esclusi ammortamenti) 0
180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (esclusi ammortamenti) 0
230 Rettifiche di valore dell'avviamento 0
B=20+50+180.b+/-130+/-160+/-170+/-
180-230 TOTALE CONSUMI -9.736.066 C=A-B VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO 12.390.008
220 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali 0
240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti -4.454
280 Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte 0
D=C+/-220+/-240+/-280 VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 12.385.554
Ammortamenti -559.993 E=D-Ammortamenti VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 11.825.561
150.a Spese per il personale -5.340.589 150.b Altre spese amministrative: imposte indirette -576.202 150.b Altre spese amministrative: elargizioni e liberalità -144.217
E1 Vantaggio per il socio cliente
E2= E+E1 Valore aggiunto globale lordo stimato 11.825.561
F=E-150.a-150.b RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 5.764.553
260 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente -1.033.524 G=F-260+/-280 RISULTATO D'ESERCIZIO 4.731.029
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