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I contratti di partenariato

pubblico privato nel d.lgs.

n. 50/2016

Aspettti di continuità e innovazioni

6 aprile 2017

Ilaria Paradisi

Definizione di Partenariato Pubblico Privato (PPP) e ragioni del

ricorso ad esso

Dati di mercato e settori di applicazione del PPP per le

Amministrazioni comunali

Il PPP nel nuovo Codice dei contratti pubblici: peculiarità della

disciplina nazionale rispetto alle norme del diritto dell’Unione

Europea (la Parte IV del D.lgs. n. 50/2016)

Il trasferimento dei rischi e il monitoraggio in corso di esecuzione del

contratto

La possibilità di finanziamento in finanza di progetto

La disciplina comune delle concessioni di lavori e servizi: le principali

caratteristiche e gli elementi di discontinuità rispetto al quadro

normativo previgente

Indice

Definizione di Partenariato

Pubblico Privato

Cosa si intende per PPP e perchè si

ricorre ad esso

4

Libro Verde della Commissione Europea relativo ai partenariati

pubblico-privati ed al diritto comunitario degli appalti pubblici e delle

concessioni- COM (2004) 327

la durata relativamente lunga della collaborazione tra il partner pubblico ed il

partner privato

la modalità di finanziamento del progetto, garantito da parte del settore

privato. Spesso quote di finanziamento pubblico, a volte notevoli, possono

aggiungersi ai finanziamenti privati

ruolo importante dell’operatore economico, che partecipa a varie fasi del

progetto. Il partner pubblico si concentra principalmente sulla definizione

degli obiettivi da raggiungere in termini di interesse pubblico, di qualità dei

servizi offerti, di politica dei prezzi, e garantisce il controllo del rispetto di

questi obiettivi

la ripartizione dei rischi tra il partner pubblico ed il partner privato. Tale

ripartizione dei rischi si effettua caso per caso, in funzione della capacità

delle parti di valutare, controllare e gestire gli stessi

Caratteristiche delle operazioni di PPP

5

Principali settori di applicazione del PPP

Trasporti

Energia

Ambiente

Strutture sportive

Strutture culturali

Altre opere pubbliche

Autostrade, Ponti e tunnel, Aeroporti, Porti, Interporti, Trasporto pubblico locale

Impianti di produzione da fonti rinnovabili, Efficientamento energetico, Illuminazione pubblica

Smaltimento RSU, Termovalorizzatori, Impiantidepurazione acque

Impiantistica sportiva (piscine, centri sportivipolivalenti, etc..)

Centri congressi, Recupero immobili storici, Musei,Biblioteche

Edilizia Sanitaria, Scolastica, Cimiteri, Immobiliuso PA, Alloggi personale militare,Caserme, Parcheggi

6

Il PPP, ove correttamente strutturato, rende possibile:

sfruttare risorse e know-how del settore privato per una migliore

efficienza, efficacia ed economicità delle prestazioni contrattuali e

quindi della spesa pubblica ;

moltiplicare le risorse per investimenti pubblici;

accellerare i tempi di realizzazione delle infrastrutture e la fruibiità dei

servizi ad esse connessi

pervenire ad una migliore gestione dei rischi di progetto

alleggerire, a certe condizioni, il bilancio pubblico degli enti

committenti

I motivi del ricorso al Partenariato Pubblico Privato

eccessiva fiducia nelle capacità risolutive del PPP, come alternativa alla

carenza di risorse pubbliche disponibili;

inadeguatezza delle preliminari verifiche sulla reale convenienza del

ricorso al PPP in termini di ottimizzazione dei costi per la pubblica

amministrazione;

inadeguata capacità delle amministrazioni pubbliche a confrontarsi con la

parte privata, sia nell’identificazione dei rispettivi obblighi contrattuali, sia

nel monitoraggio dell’esecuzione del contratto;

prolungati tempi di avvio della fase operativa delle iniziative a causa della

complessità delle procedure.

Principali criticità nella gestione di operzioni di PPP per il

settore pubblico

Definizioneart. 3, c.1, lett.

eee)

Vs. art. 3, c. 15-ter d.lgs. 163/2006

E’ il contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto conil quale una o più stazioni appaltanti conferiscono auno o più operatori economici per un periododeterminato in funzione della duratadell’ammortamento dell’investimento e delle modalitàdi finanziamento fissate, un complesso di attivitàconsistenti nella realizzazione, trasformazione,manutenzione e gestione operativa di un’opera incambio della sua disponibilità, o del suo sfruttamentoeconomico, o della fornitura di un servizio connessoall’utilizzo dell’opera stessa, con assunzione di rischio,secondo modalità individuate nel contratto, da partedell’operatore. L’allocazione dei rischi deve seguire ledirettive Eurostat.

Contratti che rientrano nella

tipologia del PPPArt. 180, c. 8

(elenco non esaustivo)

Finanza di progetto, concessione di costruzione egestione, concessione di servizi, locazione finanziariadi opere pubbliche, contratto di disponibilità equalunque altra procedura di realizzazione inpartenariato di opere o servizi che presentino lecaratteristiche descritte i cui all’art. 180.

I contratti di PPP nel D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50

Dati di mercato

Fonti ANAC, DIPE, CRESME

10

Il mercato del PPP: numero di operazioni e importo a

base di gara negli ultimi tre anni*

*Fonte: ANAC proposta Linee guida in materia di Monitoraggio delle amministrazioni

aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato pubblico privato

– relazione AIR

11

Distribuzione del numero di procedure in base alla tipologia di

PPP nel 2016*

* Fonte: ANAC proposta Linee guida in materia di Monitoraggio delle amministrazioni

aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato pubblico

privato – relazione AIR

12

Importi a base di gara e numero di operazioni*

* Fonte: ANAC proposta Linee guida in materia di Monitoraggio delle amministrazioni

aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato pubblico

privato – relazione AIR

13

Tipologie contrattuali a gara nel 2016:distribuzione per

importi

* Fonte: ANAC proposta Linee guida in materia di Monitoraggio delle amministrazioni

aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato pubblico

privato – relazione AIR

14

Mercato poteziale e contratti aggiudicati nel periodo 2008-2014

* Fonte: DIPE-PCM studio “Il project financing per la realizzazione delle opere pubbliche in Italia”

(2015)

15

Settori di applicazione del PPP nel 2014*

* Fonte: Unità tecnica finanza di progetto – DIPE, Relazione sull’attivoità svolta nel 2014

16

Bandi per affidamento di concessioni di lavori pubblici nel 2014

* Fonte: Unità tecnica finanza di progetto – DIPE , Relazione sull’attivoità svolta nel 2014

17

Numero di gare distinte per tipologia nel periodo 2008-2014

Concessionedi lavori

Concessione di servizi

Locazione finanziaria

Contratto disponibilità

2008 334 813 35 /

2009 412 1.264 40 /

2010 613 2.090 143 /

2011 477 2.082 80 /

2012 740 1.987 27 3

2013 530 2.161 17 14

2014 247 2.650 5 5

Fonte: DIPE-PCM studio “Il project financing per la realizzazione delle opere pubbliche in

Italia” (2015)

18

Numero aggiudicazioni distinte per tipologia nel periodo 2008-2014

Concessionedi lavori

Concessione di servizi

Locazione finanziaria

Contratto disponibilità

2008 269 218 12 /

2009 281 287 22 /

2010 235 441 57 /

2011 182 640 46 /

2012 238 480 14 1

2013 160 599 6 11

2014 70 640 7 6

Fonte: DIPE-PCM studio “Il project financing per la realizzazione delle opere pubbliche in

Italia” (2015)

19

Il mercato del PPP nel periodo 2002-2014: numero dei bandi di

gara*

* Elaborazione dati CRESME in M. Nicolai, W. Tortorella, a cura di “Partenariato Pubblico Privato e

Project Finance”, Maggioli (2016)

20

Il mercato del PPP nel periodo 2002-2014: il numero delle

aggiudicazioni

* Elaborazione dati CRESME in M. Nicolai, W. Tortorella, a cura di “Partenariato Pubblico Privato e

Project Finance”, Maggioli (2016)

21

Numero delle gare di PPP per classi di importo

* Elaborazione dati CRESME in M. Nicolai, W. Tortorella, a cura di “Partenariato Pubblico Privato e

Project Finance”, Maggioli (2016)

22

Numero dei bandi dei bandi di gara per settore

23

Bandi di gara per settore: importo

Importo(milioni di euro)

2002 2013 Totale2002-2013

%2002/13

Gen.-Set. 13

Gen. Set. 14

Nel 2014, come nel decennio 2002-2012, si conferma il primato dei

Comuni rispetto ad altri enti pubblici nell’avvio delle operazioni di PPP

con un elevato numero di opere di importo medio

Tra il 2002 e il 2012 il dinamismo dei comuni esprimeva l’82% del

mercato in termini di numero di opere, il cui valore medio era pari a 2,8

mln di euro

Con riferimento al al valore totale delle opere bandite i Comuni

rappresentavano il 30% del mercato del PPP.

24

Gare di PPP indette dalle Amministrazioni comunali

25

I committenti del PPP gennaio-settembre 2014*

* Elaborazione dati CRESME in M. Nicolai, W. Tortorella, a cura di “Partenariato Pubblico Privato e Project

Finance”, Maggioli (2016)

Il PPP nel nuovo Codice dei

contratti pubblici

Peculiarità della disciplina nazionale rispetto

alle norme del diritto dell’Unione Europea (la

Parte IV del D.lgs. n. 50/2016)

La l. n. 11/2016* recante principi e i criteri per l’attuazione delle direttive

sul public procurement del 2014, demanda alla nuova disciplina i

seguenti compiti:

estendere e razionalizzare le forme di PPP, in particolare con

riferimento alla finanza di progetto e alla locazione finanziaria di

opere pubbliche

incentivare l’utilizzo di tali istituti anche attraverso il ricorso a

strumenti finanziari innovativi ed il supporto tecnico alle stazioni

appaltanti

indicare modalità e tempistiche per predisporre specifici studi di

fattibilità che consentano di mettere a gara progetti dotati di

accertata copertura finanziaria e per i quali siano stati già acquisiti

tutti i necessari atti di autorizzazione e di assenso, individuando

anche l’amministrazione competente all’assolvimento delle citate

attività

*Cfr. art. 1, comma 1, lett. ss) e tt)

Il PPP nell’ordinamento italiano – Criteri della legge delega

Principali novità del D.lgs 50/2016 in materia di PPP e concessioni

Previsione di una disciplina generale dei contratti di PPP (Parte IV )

Specificazione del concetto di rischio operativo

Concessioni di lavori e le concessioni di servizi soggette ad una

disciplina comune (Parte III)

Durata limitata delle concessioni (non prorogabile anche in caso di

eventi sopravvenuti in corso di esecuzione del contratto)

Maggiore dettaglio della disciplina relativa alla fase di esecuzione

della concessione (in particolare per ciò che concerne gli eventi

sopravvenuti che determinino una modifica delle condizioni iniziali

dell’affidamento)

Procedure di affidamento dotate di maggiore flessibilità

Nuovo metodo di determinazione del valore delle concessioni

(comprensivo ora anche del fatturato derivante da tutte le prestazioni

dedotte in concessione, i.e. lavori, servizi e forniture)

Oggetto

Il contratto di partenariato è il contratto a titolo oneroso

di cui all’articolo 3, c.1, lett. eee). Può avere ad oggetto

anche la progettazione di fattibilità tecnico ed

economica e la progettazione definitiva delle opere o

dei servizi connessi.

I ricavi del contraente privato provengono dal canone

riconosciuto dall’ente concedente (ridotto in caso di

mancata o ridotta disponibilità dell’opera) e/o da introiti

derivanti dalla gestione del servizio ad utenza esterna

(essendo soggetto alle fluttuazioni del mercato).

+

Eventuale prezzo consistente in un contributo pubblico

ovvero nella cessione di beni immobili che non assolvono

più a funzioni di interesse pubblico.

n.b. Il prezzo sommato al valore di eventuali garanzie

pubbliche o dei ulteriori meccanismi di finanziamento a

carico della P.A. non può superare il 30% del costo

dell’investimento comprensivo di oneri finanziari

.

Remunerazione del

partner privato

Caratteristiche dei contratti di PPP – art. 180 D.lgs.

50/2016 /1

Trasferimento del rischio

(operativo) al contraente privato

Comporta l’allocazione in capo all’operatore economico oltre che del rischio di

costruzione anche del rischio di disponibilità o, nei casi di attività redditizia

vesro l’esterno del rischio di domanda per i servizi resi all’utenza per il periodo

di gestione dell’opera.

n.b. l’effettivo trasferimento dei rischi rileva altresì ai fini della contabilizzazione

on/off balance dell’operazione per il partner pubblico.

.

Caratteristiche dei contratti di PPP – art. 180 D.lgs.

50/2016 /2

Rischio legato al ritardo nei tempi di consegna, al

non rispetto degli standard di progetto, all’aumento

dei costi, a inconvenienti di tipo tecnico nell’opera e

al mancato completamento dell’opera.

I rischi definiti dal D.lgs. n. 50/2016

31

Rischio di costruzione

Art. 3, co. 1, lett. aaa)

Rischio di disponibilità

Art. 3, c. 1, lett. bbb)

Rischio legato alla capacitò, da parte del

concessionario, di erogare le prestazioni contrattuali

pattuite sia per volume che per standard di qualità

previsti.

Rischio di domanda

Art. 3, c. 1, lett. ccc)

Rischio legato ai diversi volumi di domanda del

servizio che il concessionario deve soddisfare,

ovvero il rischio legato alla mancanza di utenza e

quindi di flussi di cassa.

Contemporanea presenza delle condizioni di

convenienza e sostenibilità economico-finanziaria.

Equilbrio economico finanziario della gestione

32

Equilibrio economico

finanziario, art. 3, co. 1, lett.

fff) Codice

a. Convenienza

b. Sostenibilità finanziaria

Capacità del progetto di creare valore nell’arco

dell’efficacia del contratto i e di generare un livello di

redditività adeguato per il capitale investito;

Capacità del progetto di generare flussi di cassa

sufficienti a garantire il rimborso dei finanziamenti

.

La gestione dei rischi contrattuali - art. 182 Codice

Il contratto definisce i rischi trasferiti, le modalità

di monitoraggio della loro permanenza entro il

ciclo di vita del contratto e le conseguenze

derivanti dalla sua anticipata estinzione (art. 182,

c.2)

Allocazione e gestione

dei rischi

Monitoraggio dei rischi

in corso di esecuzione

del contratto

L’amministrazione aggiudicatrice esercita il

controllo sull’attività dell’operatore economico

attraverso la predisposizione di sistemi di

monitoraggio, secondo modalità definite da linee

guida adottate dall’ANAC (art. 181, c.4).

L’operatore economico è tenuto a collaborare ed

alimentare attivamente tali sistemi.

Prime indicazioni: corretta definizione del regolamento

contrattuale, matrice dei rischi come strumento di

controllo, flusso informativo, resoconto economico-

gestionale

Cfr. Schema Linee guida

ANAC – febbraio 2017

.

L’alterazione delle condizioni di equilibrio economico

finanziario

E’ consentita al verificarsi di fatti non riconducibili

all’operatore economico che incidono sull’equilibrio

del PEF e che comporta la sua revisione da attuare

mediante la rideterminazione delle condizioni di

equilibrio.

La revisione deve consentire la permanenza dei

rischi trasferiti in capo all’operatore economico

Ai fini della tutela della finanza pubblica, nei casi di

opere di interesse statale o finanziate con contributo

a carico dello Stato, la revisione è subordinata alla

previa valutazione da parte del NARS. Negli altri

casi, è facoltà dell’A.A. sottoporre la revisione alla

valutazione del NARS.

In caso di mancato accordo sul riequilibrio del PEF, le

parti possono recedere dal contratto.

All’operatore economico spetta il i) valore delle

opere realizzate; ii) degli oneri accessori, al netto

degli ammortamenti e dei contributi pubblici.

Revisione del PEF

(Art. 182, c. 3 Codice)

Finanziamento del

progetto

(Art. 182, c. 1-2 Codice)

.

Finanziamento dei contratti di PPP

Avviene utilizzando idonei strumenti quali, tra gli altri, la

finanza di progetto. Il finanziamento può riguardare il

conferimento di asset patrimoniali pubblici e privati.

Tecnica di finanziamento di un’opera in grado di

generare, nella fase di gestione, flussi di cassa sufficienti

a ripagare il debito contratto dal finanziatore dell’opera

stessa e a remunerare il capitale investito

E’ una tecnica finanziaria che può essere utilizzata per

finanziare alcune operazioni di PPP

Il concetto di matrice economica va distinto dalla

procedura di affidamento prevista dall’art. 183 del Codice

Finanza di progetto

n.b. concetto di matrice

economica

Si applicano le disposizioni di cui alla parte I, III, V e VI, in quanto compatibili (art.

179, c.1)

La scelta dell'operatore economico avviene con procedure ad evidenza pubblica

anche mediante dialogo competitivo (art. 181, c.1).

Salva l'ipotesi in cui l'affidamento abbia ad oggetto anche l'attività di progettazione

come prevista dall‘art. 180, c.1, le amministrazioni aggiudicatrici provvedono

all'affidamento dei contratti ponendo a base di gara il progetto definitivo e uno

schema di contratto e di piano economico finanziario, che disciplinino l'allocazione

dei rischi tra amministrazione aggiudicatrice e operatore economico (art. 181, c.2).

La scelta è preceduta da adeguata istruttoria con riferimento all'analisi della

domanda e dell'offerta, della sostenibilità economico-finanziaria e economico-

sociale dell'operazione, alla natura e alla intensità dei diversi rischi presenti

nell'operazione di PPP, anche utilizzando tecniche di valutazione mediante

strumenti di comparazione per verificare la convenienza del ricorso a forme

di PPP in alternativa alla realizzazione diretta tramite normali procedure di appalto

(Public sector comparator) (art. 181, c. 2).

Principi che regolano le procedure di affidamento dei contratti di

PPP

Finanza di progetto (art. 183)

Società di progetto (art. 184)

Emissione di obbligazioni e di titoli di debito da parte delle società di

progetto (art. 185)

Privilegio sui crediti (art. 186)

Locazione finanziaria di opere pubbliche o di pubblica utilità (art.

187)

Contratto di disponibilità (art. 188)

Inteventi di sussidiarietà orizzontale (art. 189)

Baratto amministrativo (art. 190)

Cessione di immobili in cambio di opere art. 191)

37

Le altre disposizioni della Parte IV del Codice

La disciplina comune delle

concessioni di lavori e servizi

Principali caratteristiche ed elementi di

discontinuità rispetto al quadro normativo

previgente

Contratto che ha per oggetto di

regola progettazione definitiva,

progettazione esecutiva ed

esecuzione di opere pubbliche o di

pubblica utilità, e di lavori ad essi

strutturalmente e direttamente

collegati, nonché la loro gestione

funzionale ed economica.

artt. 3, c. 11 e 143D.lgs. 163/2006

art. 1, c.1 lett. uu) D.lgs. 50/2016

Contratto a titolo oneroso in virtù del

quale una o più aa.aa. affidano

l’esecuzione di lavori a uno o più operatori

economici, riconoscendo, a titolo di

corrispettivo unicamente il diritto di

gestire le opere oggetto del contratto o

tale diritto accompagnato da un prezzo,

con assunzione in capo al concessionario

del rischio operativo legato alla gestione

delle opere

La Concessione di lavori - Definizione

Contratto che presenta le stesse

caratteristiche di un appalto pubblico

di servizi, ad eccezione del fatto che

il corrispettivo della fornitura di

servizi consiste unicamente nel

diritto di gestire i servizi o in tale

diritto accompagnato da un prezzo

artt. 3, c. 12 D.lgs. 163/2006

art. 1, c.1 lett. vv) D.lgs. 50/2016

Contratto a titolo oneroso in virtù del

quale una o più aa.aa. affidano

l’esecuzione di lavori a uno o più operatori

economici la fornitura e la gestione di

servizi diversi dall’esecuzione di lavori di

cui alla lettera ll), riconoscendo, a titolo di

corrispettivo unicamente il diritto di

gestire i servizi oggetto del contratto o

tale diritto accompagnato da un prezzo,

con assunzione in capo al concessionario

del rischio operativo legato alla gestione

dei servizi

La Concessione di servizi - Definizione

La maggior parte dei ricavi di gestione del

concessionario proviene dalla vendita dei servizi resi

al mercato.

Le Concessioni - elementi cardine della nuova disciplina

41

Oggetto della gestione del

concessionario

Il rischio operativoArt. 165, c. 1 Codice

Possibilità che, in condizioni operative normali, le

variazioni relative ai costi e ai ricavi oggetto di

concessione incidano sull’equilibrio economico

finanziario. Le variazioni devono essere in ogni caso

in grado di incidere sul valore attuale netto

dell’insieme degli investimenti, dei costi e dei ricavi

del concessionario.

Equilibrio economico finanziario

Art. 165, c. 2 Codice

Rappresenta il presupposto per la corretta

allocazione dei rischi, ai fini del raggiungimento di

esso la P.A. può stabilire un prezzo consistente in un

contributo pubblico ovvero nella cessione di beni

immobili.

Funzionale al solo raggiungimento dell’equilibrio

economico finanziario.

Deve essere stabilito in sede di gara

dall’Amministrazione e può consistere in un contributo

pubblico o nella cessione di beni immobili.

In caso di cessione di diritti di godimento su beni

immobili nella disponibilità dell’A.A. Deve trattarsi di

beni strumentali la cui utilizzazione sia strumentale e

tecnicamente connessa all’opera affidata in

concessione.

In ogni caso l’eventuale riconoscimento del prezzo,

sommato al valore di eventuali garanzie pubbliche o di

ulterriori meccanismi di finanziamento a carico della

P.A., non può essere superiore al 30% del costo

dell’investimento complessivo, comprensivo di

eventuali oneri finanziari.

.

Il prezzo o

contributo pubblico

eventuale a carico

del concedente

(art. 165, c. 2 Codice)

Le Concessioni – elementi cardine della dsciplina

Dichiarazioni del finanziatore in sede di gara (co. 4)

e risoluzione di diritto del contratto in caso di

mancato perfezionamento del contratto di

finanziamento entro 12 mesi dalla sottoscrizione

della concessione

Le Concessioni – elementi cardine della nuova

disciplina

43

Revisione dell’equilibrio economico finanziarioArt. 165, c. 6 Codice

Il verificarsi di fatti non riconducibili al

concessionario che incidono sull’equilibrio del PEF

può comportare la sua revisione da attuare

mediante la rideterminazione delle condizioni di

equilibrio. Permanendo però il trasferimento dei

rischi in capo all’operatore economico e le condizioni

di equilibrio economico finanziario

Condizioni di bancabilità esplicitate sin dai

documenti di gara Art. 165, c. 3 e e ss. Codice

Durata della concessioneArt. 168, c. 4 Codice

Limitata e determinata in funzione dei lavori o servizi

richiesti al concessionario. E’commisurata al valore

e alla complessità della concessione. Non superiore

al periodo di tempo necessario al recupero degli

investimenti

Libera amministrazione delle autorità pubbliche le PP.AA. sono libere

di organizzare la procedura per la scelta del concessionario nel rispetto

delle norme del Codice

Possibilità di limitare il numero dei partecipanti ad un livello adeguato in

base a criteri oggettivi e modalità trasparenti art. 171

Possibilità per la P.A. di condurre liberamente negoziazioni con i

partecipanti art. 172

In deroga all'articolo 95, la stazione appaltante elenca i criteri di

aggiudicazione in ordine decrescente di importanza art. 173

Se l’amministrazione aggiudicatrice riceve un’offerta che propone una

soluzione innovativa non prevedibile con ordinaria diligenza può, in via

eccezionale, modificare l'ordine dei criteri di aggiudicazione

Principi che regolano le procedure di affidamento dei contratti di

concessione

Le procedure di affidamento delle concessioni sono essenzialmente quelle

individuate anche per gli appalti, alle quali però si applica la disciplina

specificamente dettata per le concessioni nella Parte III del Codice:

Procedura aperta (art. 60)

Procedura ristretta (art. 61)

Procedura competitiva con negoziazione (art. 62)

Dialogo competitivo (art. 64)

Partenariato per l’innovazione (art. 65)

Finanza di progetto (art. 183)

Quali procedure

Possono riferirsi anche allo specifico processo di produzione o di esecuzione

dei lavori o di fornitura dei servizi richiesti, purchè siano collegati all'oggetto del

contratto e commisurati a valore e obiettivi dello stesso

Possono includere livelli di qualità, livelli di prestazione ambientale ed effetti

sul clima, progettazione per tutti i requisiti (compresa l'accessibilità per le persone

con disabilità) e valutazione di conformità, l'esecuzione, la sicurezza o le

dimensioni, la terminologia, i simboli, il collaudo e i metodi di prova, la marcatura

e l'etichettatura o le istruzioni per l'uso.

Di regolanon fanno riferimento a una fabbricazione o provenienza determinata o

a un procedimento particolare, né a marchi, brevetti, tipi o a una produzione

specifica che avrebbero come effetto di favorire o eliminare talune imprese o

taluni prodotti.

In caso di offerta che contempli lavori e servizi non conformi ai requisiti tecnici e

funzionali richiesti nei documenti di gara, se l'offerente prova, con qualsiasi

mezzo idoneo, che le soluzioni da lui proposte con la propria offerta soddisfano in

maniera equivalente i requisiti tecnici e funzionali, non può essere escluso.

46

Disposizioni relative ai requsiti tecnici e funzionali - art. 170

Codice

Grazie per l’attenzione

Ilaria Paradisi

ilariaparadisi@yahoo.it

I materiali saranno disponibili su:

www.fondazioneifel.it/formazione

@FondazioneIFEL Facebook Youtube

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