la perimetrazione dellarea metropolitana 1951 (marrone); 1955 (giallo); 1959 (verde); 1963 (viola)

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Fabrizio BottiniFabrizio Bottini

La pianificazione La pianificazione intercomunale nell’area intercomunale nell’area

milanese: linee di milanese: linee di sviluppo storico nel sviluppo storico nel secondo dopoguerrasecondo dopoguerra

(parte 2)(parte 2)

La perimetrazione dell’area metropolitana

1951 (marrone); 1955 (giallo); 1959 (verde); 1963 (viola)

Le strutture decisionali del piano: Assemblea dei Sindaci

Piero Bucalossi, Sindaco di Milano, discute il PIM con i Sindaci degli altri Comuni

La “macchina” decisionale, amministrativa e tecnica del Piano Intercomunale

Il quadro della pianificazione comunale vigente

PRG approvato (verde); PRG adottato (giallo); PRG allo studio (viola).

PdF approvato (rosso); PdF allo Studio (arancio).

Regolamento Edilizio (blu)

Zone omogenee nei piani comunali del settore Est

Rosa, giallo, marrone, rosso,

bruno: residenza a valori di densità

crescenti (da 10.000 a 45.000

mc/ha).

Viola: industria.

Blu: zone miste residenza-artigianato

Lo schema a “turbina” del 1963

PIM 1963:

la zona est

Una alternativa alla “turbina”, lo sviluppo lineare

Proposta di crescita secondo gli assi tradizionali padani-pedemontani

Lo “sviluppo lineare” nella metropoli milanese

“Il piano, presentato dai

tecnici democristiani,

propone il potenziamento

delle infrastrutture sull’asse

pedemontano e lo sviluppo futuro

dell’area milanese sposando

apertamente le scelte tendenziali

del sistema metropolitano capitalistico” (Annapaola

Canevari, 1987)

Schema del progetto approvato

dall’Assemblea dei Sindaci nel 1967

Tratto continuo: grande viabilità esistente (nero) e di progetto

(rosso).

Tratto punteggiato: metropolitane esistenti e in

costruzione (nero), linee metropolitane di completamento

(rosso).

Cerchi rossi: punti di interscambio.

Quadri neri: centri scolastici

Piano Intercomunale: obiettivi generali

TRASPORTI E VIABILITA’

1. Priorità al trasporto su ferro

2. Servizio unitario, integrato e passante

3. Viabilità a maglia ortogonale e sistema tangenziale

4. Punti attrezzati di interscambio

LOCALIZZAZIONI RESIDENZIALI, INDUSTRIALI E TERZIARIE

1. Contenimento (riequilibrio regionale e nazionale)

2. Sviluppi in aree strategiche (con linee di trasporto e infrastrutture)

3. Contenimento del capoluogo e aree congestionate (da ristrutturare e riqualificare)

SERVIZI

1. Aumento della dotazione comunale e comprensoriale

2. Eliminazione degli squilibri centro/periferia

3. Servizi come elemento di riqualificazione degli insediamenti

4. Localizzazione nei punti più accessibili

5. Localizzazione nelle aree verdi

Piano Intercomunale: trasporti

Prolungamento e potenziamento delle Linee Celeri dell’Adda

Piano Intercomunale: trasporti

Prolungamento della metropolitana a Sesto San Giovanni

Piano Intercomunale: trasporti

Realizzazione delle idrovie di navigazione interna padana

Piano Intercomunale: nodi di interscambio

Zona attrezzata a Cascina Gobba

Piano Intercomunale: risanamento ambientale

Bonifica del fiume Lambro

Piano Intercomunale: aree verdi a scala metropolitana

Parco Sud

Piano Intercomunale: aree verdi a scala metropolitana

Parco Nord

Piano Intercomunale: centri scolastici integrati

Centro scolastico intercomunale a Cinisello Balsamo

Piano Intercomunale: ospedali

Trasferimento dell’Ospedale Bassini da Milano a Cinisello

Piano Intercomunale: obiettivi per le città

PER I COMUNI DELL’AREA METROPOLITANA

1. Riduzione della capacità insediative

2. Innalzamento del livello degli standards

3. Adeguamento dei piani regolatori alle indicazioni del Piano Intercomunale

PER MILANO

1. Limite delle capacità insediative a 1.800.000 abitanti

2. Contenimento dell’espansione industriale e blocco totale a Nord

3. Innalzamento del livello degli standards

4. Riqualificazione delle periferie

5. Salvaguardia delle zone di interesse storico e ambientale

6. Trasformazione del verde agricolo di PRG in verde pubblico o attrezzato

7. Recupero a verde delle aree libere interne alla città

8. Abbandono delle previsioni di “assi attrezzati”

9. Stesura di un nuovo piano di aree per l’edilizia economica e popolare

10. Revisione degli obiettivi per il Centro Direzionale

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