mar-apr 2013
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Aradeo:una DISCARICA a cielo aperto!
Per scrivere alla Redazione:
DICCI LA TUA ...
l iberamentearadeo@gmail.com
LL a storia ha sempre viaggiato
sul l ’onda di corsi e ricorsi. A Cipro –
ultimo capitolo di una crisi devastante –
l’Unione Europea ha chiesto i l prel ievo
forzoso del 1 5% sui conti correnti . Misure
drastiche, anche solo a proporle. In Euro-
pa spirano venti di rivoluzione. Tanto più
lontana in I tal ia, quanto più rapidamente i
partiti tradizionali comprenderanno il mes-
saggio dell ’elettorato, stanco di recarsi al
voto e sfiancato da raggiri e prepotenze.
La vittoria clamorosa del Movimento 5
Stel le - pur ingessando la governabil ità –
è la voce della gente comune che pre-
tende l’attuazione di alcune priorità, pro-
pedeutiche a qualsivogl ia tipo di
esecutivo. Dare, in primis, una robusta
scossa ai privi legi spropositati di pol itici e
manager pubblici! Un primo passo
concreto sarebbe, sul la scia di quanto de-
ciso dal movimento di Beppe Gril lo, la ri-
nuncia ai rimborsi elettoral i . Se ai circa 43
mil ioni di euro lasciati dai “5 stel le”, si
aggiungessero i 48,8 del Pd ed i 38 del
Pdl, si setaccerebbe una quota risparmio
di 1 30 mil ioni di euro! Si dirà: una goccia
nel mare sconfinato del debito pubblico
ital iano (pari a circa 2.023 mil iardi di euro)
che solo nell ’ultimo mese è cresciuto di
34 mil iardi di euro. Ma sarebbe una
goccia che - se versata motu proprio –
dovrebbe propalare l ’onda giusta. Si dice
sempre che le prime 48 ore di un’indagine
sono decisive al fine di risolvere un delitto
efferato, i l cui sbocco, oltre, si complica
maledettamente. In politica, i l del itto è
stato perpetrato nel tempo (per lo meno
qualche decennio), a ridurre agonizzante
una larga fascia di popolazione. Le inda-
gini sono allo start up. I segnali forti
debbono arrivare nei famosi primi cento
giorni. Altrimenti i l rischio che i partiti tradi-
zionali abbiano giocato, da molti mesi a
questa parte, a menar i l can per l ’aia è
davvero assai elevato.
DD a tempo il nostro territorio pecca
quanto a corretta gestione nello smalti-
mento dei rifiuti , sia per mancanza di una re-
golare campagna d’informazione, che per
difetto di formazione dei cittadini sugl i
indubbi risvolti positivi , in termini di risparmio
economico e qualità del l ’ambiente, del la
raccolta DIFFERENZIATA. Ancora oggi in
pochi la conoscono e la praticano e chi
s’ impegna in tale lodevole opera resta
sconfortato al la luce dello spregiudicato me-
nefreghismo di chi, pur sapendo come
smaltire i rifiuti special i , per risparmiare, se
ne infischia della legge e inquina l ’ambiente
a discapito degli altri cittadini! ! !
CONTRADA SPINA – “RIFIUTI VERDI,
PUNTERUOLO ROSSO & CO.”
La Gazzetta Ufficiale n. 36 del 1 4/02/201 1 ri-
portava: Ministero delle Politiche Agricole,
Alimentari e Forestal i : Decreto 7 feb 201 1 :
Misure di emergenza per i l control lo del
Punteruolo rosso della palma “Rhynchopho-
rus ferrugineus”. In sintesi l ’art. 8 al punto 3
diceva: 3. Le amministrazioni comunali , qua-
lora ravvisino situazioni di pericolo per la
pubblica incolumita' o pericolo di scadimento
della qualita' del patrimonio ambientale urba-
no derivanti dal la presenza di vegetal i di
palma infestate sui territori di loro compe-
tenza, provvedono all 'attuazione degli
interventi ritenuti piu' idonei secondo i piani
di azione stabil iti dal Servizio fitosanitario re-
gionale competente per territorio.
La Contrada SPINA, nel la zona delimitata da
rete metal l ica posta al le spalle del lo stadio
comunale, rappresenta da tempo una zona
identificata come covo sicuro per i pirati dei
rifiuti del verde e delle piante. Infatti l ì si po-
tevano trovare, fino a poco tempo fa, cumuli
di potature da giardinaggio, numerose palme
abbattute perché infestate dal punteruolo
rosso, nonchè vari material i plastici . La cosa
eclatante è che oggi è andato letteralmente
tutto in fumo, nel senso che le fiamme hanno
fatto scomparire quello sporco tesoro dei pi-
rati . Inoltre, poiché in occasione degli scorsi
eventi concertistici l ’area è stata destinata a
parcheggio, si è proceduto al necessario
Delitto o castigo?
Aradeo
l iberamentearadeo.wordpress.com Aradeo LiberamenteNumero 4 / Distribuzione gratuita Marzo-Aprile 2013
di Francesco Rella
di Andrea Bruno
Ecco la Mappa completa utilizzata dagli “ABUSIVISTI” dello smaltimento dei rifiuti
Da Contrada SPINA alla zona LAVITO, passando per l’intero quartiere BAMBO
continua a pagina 2
special
e
AMBIENTE
spianamento dei disl ivel l i del terreno. Ergo: tutto è ritornato appa-
rentemente in ordine! ! !
Gl i abitanti del la zona hanno dovuto fare i conti con la pul izia del la
ful iggine che si è depositata sul le case e con i danni recati dal fuoco
alla propria vegetazione, ma cosa ancora più grave sono stati co-
stretti a respirare quell ’aria contaminata M ., altro che aria salutare di
campagna! ! !
La zona dove sono stati accumulati i rifiuti è di proprietà del COMU-
NE DI ARADEO e sebbene l’autorità comunale dovrebbe essere il
primo organo di control lo a l ivel lo locale, dopo ripetute lamentele,
l ’unico provvedimento che sta funzionando è il catenaccio che chiu-
de il cancello d’accesso a questa discarica non autorizzata, messo
dagli abitanti del la zona che, stanchi di non essere ascoltati , hanno
così arginato i l fenomeno dell ’ incauto abbandono di quei rifiuti peri-
colosissimi.
speciale Ambiente
2 Marzo-Aprile 2013
Aradeo: una DISCARICA a cielo aperto!
continua da pagina 1
di Andrea Bruno
ZONA LAVITO – “MATERIALI INERTI ed ELETTRODOMESTICI”
La zona LAVITO, da sempre rappresenta una zona franca del rifiuto
abbandonato, e forse, con il blocco del cancello del la discarica pres-
so la Contrada Spina, lo è ancora di più, specie come ricettacolo per
lo scarico di material i inerti ed elettrodomestici vari. L’ incuria dei
terreni e l ’erba alta nasconde a volte i cumuli di macerie scaricate
abusivamente.
ZONA
LAVITO
continua a pagina 3
CONTRADA
SPINA
Marzo-Aprile 2013 3
speciale Ambiente
COSA SONO E COME SI POSSONO SMALTIRE I RIFIUTI
INGOMBRANTI?
Sono considerati rifiuti ingombranti:
elettrodomestici (frigoriferi , lavatrici. . . ) / mobil i , materassi e reti ,
quadri, specchi, sanitari , ceramiche, stucchi e tappezzerie, rifiuti
inerti derivanti da piccole manutenzioni domestiche (macerie) ma-
nufatti in ferro e legno (grate, balaustre, termosifoni, porte. . . ) gio-
cattol i voluminosi, apparecchi elettronici (TV, PC, fax, stereo,
cel lulari . . . ) bombole del gas vuote, cocci, pneumatici e cerchioni,
strumenti musical i , sci, ecc.
I rifiuti ingombranti non devono essere conferiti nei cassonetti , sia
del la raccolta differenziata sia di quel la indifferenziata. Possono
essere portati direttamente agli ecocentri , ma in assenza, vengo-
no ritirati , gratuitamente, dal la DITTA BIANCO a domici l io, per le
utenze domestiche di civi le abitazione previo contatto telefonico
con il numero verde 800-27661 1 – Per quanto Riguarda i materia-
l i ferrosi, Ogni Giovedì, su Viale Paolo VI , possono essere raccolti
da un’azienda special izzata. Per quanto riguarda indumenti e ve-
stiario, i l comune, ha avviato la raccolta, tramite appositi conteni-
tori posti vicino i cassonetti .
VADEMECUM PER COLORO CHE TENGONO ALL'AMBIENTE
IN CUI VIVONO
COME SI PUO’ SMALTIRE e cos’è IL RIFIUTO VERDE?
In particolare, l ’art. 1 3 del D.Lgs. 205/201 0, modificando l’art. 1 85
del D.Lgs. 1 52/2006, stabil isce che “paglia, sfalci e potature,
nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non
pericolosi. . . ", se non uti l izzati in agricoltura, nel la selvicoltura o
per la produzione di energia mediante processi o metodi che non
danneggiano l′ambiente o mettono in pericolo la salute umana
devono essere considerati rifiuti e come tal i devono essere
trattati .
La combustione sul campo dei residui vegetal i derivanti da
lavorazione agricola e forestale si configura quindi come il lecito
smaltimento di rifiuti , SANZIONABILE PENALMENTE OLTRE
CHE AMMINISTRATIVAMENTE ai sensi del l ′art. 256 del D.Lgs
1 52/2006.
Le possibi l ità consentite dal la legge per potere pulire i terreni e
“smaltire i rifiuti” senza incorrere in sanzioni sono:
1 Depositarl i nei contenitori , se in piccole quantità;
2 Conferirl i nel le discariche pubbliche;
3 Acquistare un trituratore degli scarti vegetal i e spargerl i poi sul
terreno rendendoli così un composto organico concimante.
Aradeo: una DISCARICA a cielo aperto!
continua da pagina 2
QUARTIERE BAMBO – “ DEGRADO E RIFIUTI AGRICOLI”
I l quartiere BAMBO, infine, pur rappresentando per i l paese il
quartiere del tempo libero, sia per i l centro sportivo, sia perché pre-
ferito dagli amanti del la corsa, è da anni riposto nel dimenticatoio
generale. Infatti , oltre al le strade dissestate e al verde pubblico
incolto, nei terreni spadroneggiano enormi resti di tubi e tel i usati ne-
gl i anni precedenti per le coltivazioni del le angurie.
QUARTIERE
BAMBO
II l Ministero dell ’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
acquisì , con avviso del 22.09.201 0, le manifestazioni di interesse
dei comuni sino a 1 5.000 abitanti che intendevano realizzare
interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici . L’ incari-
co di supporto tecnico per la redazione del Progetto Definitivo, ne-
cessario per avere accesso a questi finanziamenti, fu affidato con
det. n.1 06 del 28.1 0.201 0, ad un architetto e ad un geometra di
Parabita e ad un (non meglio specificato) dottore di Poggiardo. Do-
po due anni, “con nota anticipata via fax del 7.05.201 2 è stato co-
municato da parte del ministero dell ’Ambiente che la proposta
progettuale del comune di Aradeo è stata ammessa a finanzia-
mento per l’importo di euro 700.000,00” e i l Responsabile Unico
del Procedimento stabil isce (det. N.1 06 del 07/1 1 /201 2) di dover affi-
dare ad esterno anche la progettazione esecutiva dei lavori, per un
“importo della prestazione dell ’ incarico di complessivi € 74.461 ,08,
oltre Cassa ed IVA”, adducendo come motivazioni la carenza di
personale tecnico in organico, la difficoltà di rispettare i tempi del la
programmazione dei lavori e la problematicità di svolgere le funzioni
di istituto. Quindi indice “procedura negoziata (senza previa pubbli-
cazione di un bando di gara), tra 5 soggetti con il criterio del l ’offerta
al prezzo più basso, mediante ribasso percentuale sul le compe-
tenze tecniche”. Lo scorso dicembre (con det. N. 1 24) si conoscono
i nomi dei 5 tecnici invitati al la gara (nessuno di Aradeo) e si
apprende che lo stesso architetto di Parabita incaricato per la
progettazione definitiva si è aggiudicato anche la progettazione
esecutiva e la direzione dei lavori con un ribasso del 6.5%, a
fronte del 20% consentito per legge, per un totale di 69.621 ,11
euro. Una strana coincidenza che ha insospettito le forze d’opposi-
zione che hanno anche interpellato i l Sindaco e la Giunta “sulle mo-
tivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a intraprendere la
procedura negoziata su invito, non coerente e corretta sul piano
della trasparenza e della buona amministrazione, atteso che con ta-
le iniziativa potrebbe essere stato cagionato sia un danno economi-
co notevole per la pubblica amministrazione in termini di risparmi,
che sicuramente ci sarebbero stati grazie a delle gare pubbliche,
che d’immagine in quanto tale attività può aver nuociuto e discrimi-
nato decine di altre figure professionali residenti nel comune di Ara-
deo”.
L’Assessore ai Lavori Pubblici ha letto in Consigl io, la risposta
dell ’ Ingegnere Comunale che il lustrava come in “seduta riservata”,
e tuttavia “presso una sala aperta al pubblico della sede municipa-
le”, al la presenza di due testimoni, dopo aver esaminato gl i elenchi
professionali degl i architetti e degli ingeneri nel la categoria Civi le
Edile ed Elettrotecnica della Provincia di Lecce, ne avesse scelto
1 927- secondo criteri non esplicitati in consigl io - e tra questi
sorteggiato i cinque destinatari del la lettera d’invito. Ergo sarebbe
una pura casualità tanto la mancanza di professionisti di Ara-
deo, quanto l’invito alla gara rivolto allo stesso architetto di
Parabita che se la sarebbe poi aggiudicata. Non c’è stata alcu-
na selezione meritocratica, sono stati invitati i 5 tecnici più
fortunati!
I consigl ieri d’opposizione hanno definito RIDICOLE LE MODALITA’
del sorteggio, per le quali a ogni nominativo sarebbe stato abbinato
un numero progressivo da 1 a 1 927, con faticosa predisposizione di
1 927 bigl iettini . I 1 927 bigl ietti , ripiegati , sarebbero stati riposti poi in
una scatola di cartone per i l sorteggio e distrutti subito dopo.
Chi è stato il povero disgraziato incaricato di tagliare e ripiega-
re1 927 bigliettini? Perché è stata scelta questa procedura obsole-
ta, con un dispendio notevole di energie e di tempo? Perché, tra tutti
i professionisti del la provincia, sceglierne solo 1 927? Ipotizzando
che siano stati inseriti i tecnici di Aradeo, appare lecito chiedere se
tutti siano stati presi in considerazione. I professionisti selezionati
dai rispettivi albi erano a conoscenza di partecipare al sorteggio?
Potevano essere sorteggiati anche tecnici ignari del la gara e quindi
impossibi l itati a rispondere all ’ invito per altri impegni lavorativi?
Insomma, non sarebbe stato più semplice pubblicare un regolare
Avviso di bando, specificando le competenze tecniche richieste, e
tra tutti i professionisti interessati al la gara scegliere i 5 presumi-
bi lmente più preparati a seguito dell ’anal isi dei curricula?
I l Rup (Responsabile Unico del Procedimento) ha spiegato che, “al
fine di rispettare i tempi imposti dal l ’Ente finanziatore necessitava
con urgenza di predisporre la progettazione esecutiva e indire la re-
lativa gara da appalto nel più breve tempo possibi le”, giustificando
così la gara su invito senza apposito avviso pubblico. E riporta i l
sol lecito del Ministero dell ’Ambiente del 1 6 ottobre a mezzo PEC,
con il quale è stato richiesto al nostro Ente, “di trasmettere entro 30
giorni, (scadenza 1 5.1 1 .201 2) la copia del bando di gara per i lavori,
pena la revoca del finanziamento ottenuto”.
Perché attendere 6 mesi, da maggio a ottobre, per decidere di
affidare l’incarico ad esterno? Poiché da maggio non risulta es-
serci stata ulteriore riduzione di personale in forza al Municipio,
perché non indire da subito una gara aperta, scongiurando il rischio
di perdere il finanziamento?
In barba alla trasparenza amministrativa, nel comune di Aradeo, i
misteri sono all ’ordine del giorno. E’ doveroso che l’amministrazione
dia spiegazioni ufficial i ai propri cittadini, altrimenti considerati ahimè
solo in campagna elettorale. L’opposizione prova a snidare spiace-
voli stranezze procedural i che peraltro espongono, ingiustamente, in
prima linea onesti lavoratori che da anni mettono la propria profes-
sionalità al servizio del Comune di Aradeo e dell ’Ufficio Tecnico. Un
appello, dunque, al l ’amministrazione, esortandola a seguire i l
percorso della trasparenza e della meritocrazia. Non è mai troppo
tardi!
Trasparenza e meritocrazia? Mai troppo tardi!di Gloria Giaracuni
dal Comune
4 Marzo-Aprile 2013
Rimangono segreti i criteri per la selezione di 1 927 tecnici
OO rmai siamo allo sfratto! Questa è la si-
tuazione per i l nostro povero Santo
Patrono. Ha ragione il direttore del Grillo
quando dice “vogliamo che gli amministratori
comunali si decidano, al più presto, ad intito-
lare la piazza principale del paese al santo
protettore, ignobilmente cancellato da tutta la
toponomastica cittadina”.
Ma, purtroppo, questo è solo metà del pro-
blema, perché andrebbe anche costruita la
casa per San Nicola, ossia andrebbe fatta la
piazza, che attualmente non esiste.
Non voglio tornare su questioni già ampia-
mente dibattute, non me ne vogliano l’altri
architetti, ma a mio parere manca la piazza,
ed il sindaco Perul l i , ma anche in prece-
denza il sindaco Fil ippo, non hanno messo
ancora mano al problema.
Quindi aggiungo alla richiesta di Nicola
Apollonio anche la mia: vogl iamo una piazza
e la vogliamo intitolata a San Nicola.
Lo spazio adeguato, ma anche storicamente
proprio, deve essere quello di fronte al l ’oro-
logio, el iminando quel crocevia che nulla ha
a che fare con il concetto di “agorà”, termine
con il quale nella Grecia antica si indicava la
piazza principale della città, i l cuore pulsante
del confronto dei cittadini, ma anche della
social izzazione, del lo spettacolo, del la comu-
nità.
Liberiamo il vecchio corso Vittorio Emanuele
I I I , e lasciamo che i nostri cari defunti possa-
no di nuovo raggiungere il cimitero, come
sempre è stato, da quella strada. Togliamo
dal ghetto le attività commercial i , i circol i e le
case che si affacciano sul vecchio corso.
Avete mai provato a percorrere via Osanna
da quando è stato chiuso il corso? Provate
una sera, ed avrete la sensazione di stare
non nel centro, nel cuore del paese, ma nella
periferia più emarginata di Aradeo.
Ai nostri amministratori chiedo un segno di
disponibi l ità a percorrere questa strada. Inti-
tolate lo spazio a San Nicola. In questo mo-
do voi, o chi per voi in futuro, avrà uno
stimolo, una preoccupazione a dare oltre che
un nome anche un’adeguata sistemazione al
nostro santo patrono, a dargl i cioè la piazza
che merita.
E a dare anche a noi finalmente una vera
piazza, per poter dire, senza possibi l ità di
sbagliare posto: ci vediamo in Piazza San
Nicola!
San Nicola cerca ancora casa!di Fabrizio Manni(Blog "L'altro Socialista")
Le informazioni grafiche e progettuali contenute sono proprietà intellettuale dell’ing. Fabrizio Manni
E’ vietato l’uso o la riproduzione non autorizzata
5Marzo-Aprile 2013
dal Web
costume e società
6 Marzo-Aprile 2013
La storia siamo noi ...nessuno si senta esclusodi Gloria Giaracuni
EE poi ti dicono: “tutti sono uguali , tutti rubano nella stessa manie-
ra . . . ”. Ma è solo un modo per convincerti a restare chiuso
dentro casa M per convincerti che ad impegnarsi non valga la pe-
na!
Siamo figl i del la rivolta etico-politica dei giovani, studenti e operai,
contro la società capital ista e patriarcale, che ha segnato il rifiuto
della guerra e alle sue miserie, che ha rivoluzionato i l sistema uni-
versitario, l ’ istruzione dai contenuti parzial i e dai metodi arretrati e
ha rivendicato i l diritto al lo studio per tutti e la tutela del la classe
operaia. Abbiamo dato per scontati i concetti di pace, ecologia,
uguaglianza, la l ibertà dei costumi e l ’emancipazione femminile,
tanto da aver mal custodito e difeso quel patrimonio di valori che i
moti del ’68 hanno saputo lasciare in eredità al le generazioni future.
La realtà sociopolitica attuale è nata e si è consolidata nel nostro
disinteresse generale. Siamo cresciuti con l ’etica del guadagno faci-
le e del “tutto ci è dovuto”. E ora paghiamo l’amaro conto, in una so-
cietà dalla quale noi giovani siamo di fatto esclusi, vivendo ai
margini del la vita lavorativa e produttiva del Paese. Viviamo da
spettatori, assuefatti al la rassegnazione. E la rassegnazione non è
altro che il nostro atto di accettazione della realtà. Non possiamo cri-
ticare la società o la classe politica con la quale, rassegnandoci,
stiamo condividendo le vergognose responsabil ità del decadimento
e dell ’ involuzione. Siamo vittime di ciò che non abbiamo combattuto.
Siamo responsabil i , quanto i pol itici , del malcostume e dell ’ i l legal ità
che ci governa.
Non mi piace la finta ipocrisia di chi si disgusta ma non fa nul la.
Svegliamoci! ! Oggi siamo chiamati ad educare i cittadini di domani.
Noi dobbiamo costruire i l nostro e il loro futuro e possiamo creare,
insieme, una società migl iore.
L’antipol itica non esiste: chi si dice lontano dalla vita politica in realtà
fa parte della sua peggiore classe. Un individuo che vive nella socie-
tà non può prescindere dallo scegliere: scegliere consapevolmente,
ciò che è meglio per sé e per i propri cari, è politica. Si fa politica
quando si sceglie di mandare il proprio figl io nel la scuola privata
anziché nella pubblica, quando al farmacista si chiede il farmaco ge-
nerico, quando si preferisce la bici al la macchina. Si fa politica
quando si acquistano i prodotti biologici local i e si boicottano, anche
inconsapevolmente, le multinazionali , quando si pretende la fattura
e quando la fattura non la si fa. Togliamoci di dosso questa ma-
schera di comodo che è lo status di antipol itico e guardiamo in
faccia la realtà. E sufficiente vedere il nuovo papa, Francesco, che
si presenta con un ‘buona sera’ ai fedeli , per capire che sono finiti i
tempi degli ‘umil i servi nel la vigna del Signore’. Basta vedere la
vecchia classe politica messa in ginocchio da un istrione di piazza,
per convincere anche i più scettici , che qualcosa di nuovo sta na-
scendo. La gente è stanca. Su un muro di Parigi nel ’68 c’era scritto
“Non liberarmi, grazie ci penso io”. Invece oggi, fa comodo fidarsi e
affidarsi a chi dovrebbe cambiare l ’ I tal ia al nostro posto, non
capendo che il cambiamento è nelle nostre menti, non nelle piazze.
Solo se tutti decidiamo di essere più giusti ci sarà più giustizia per
tutti . Perché l’ I tal ia diventi una nazione migl iore, bisogna migl iorare i
singoli comuni che la compongono. Nei comuni servono persone
profondamente assetate di giustizia sociale, accomunate dallo stes-
so desiderio di legal ità, che facciano politica nel senso più alto del
termine, al di là di qualsiasi steccato ideologico. Perché ‘la storia
siamo noi che abbiamo tutto da vincere o tutto da perdere. La storia
non ha nascondigl i ’ . Ma si può anche scegliere di rimanere a
guardare.
"Emergiamo"... tra suoni e solidarietà
cultura e spettacolo
7Marzo-Aprile 2013
N U M E R O 4 - A N N O 2 0 1 3
PERIODICO DI INFORMAZIONE,POLITICA, SPORT E SPETTACOLO
Direttore ResponsabileFrancesco Rella
Redazione
Via Alfieri, 21 - Aradeo (Le)
Pubblicità
329.9644169 - 329.4836804
liberamentearadeo@gmail.com
Progetto Grafico
Andrea Bello
Registrazione
In data 12/11/2012 al n. 24
Reg. della Stampa - Tribunale di Lecce
Stampa
Editrice Salentina s.r. l.
Via ippolito De Maria 37 - Galatina (LE)
tel. 0836.561881 - fax 0836.561560
info@editricesalentina.com
Hanno collaborato a questo numero
Michele Bovino Andrea Bruno
Gloria Giaracuni Fabrizio Manni
Chiuso in Redazione il
4 Aprile 2013
AA rriverà Sabato 27 Apri le e porterà un
altro momento di festa e di
partecipazione, e sarà un weekend ricco di
musica, cultura e testimonianze per
raccontare la Solidarietà.
Aradeo vedrà animarsi la scena di suoni e
atmosfere amichevoli , di scambi cultural i e di
sol idarietà. Un evento importante, firmato
Forevents Aradeo, che segna un percorso
nuovo, fatto di interscambi musical i e
cultural i , tra cantautori di diversa estrazione
e scuola musicale. Mettere a confronto la
musica che nasce dalla cultura salentina con
la musica che viene dalle zone
nell ’entroterra del grande fiume Po, ed al
centro dell ’attenzione inserire SOLETERRE
(strategie di Pace), un’Organizzazione
umanitaria laica e indipendente che opera da
tempo per garantire i diritti inviolabil i degl i
individui nel le “terre sole”. Soleterre realizza
progetti e attività in favore di persone in
condizione di vulnerabil ità in ambito
sanitario, psico-sociale, educativo e del
lavoro. Interviene con strategie di pace per
favorire la risoluzione non violenta delle
confl ittual ità ed affermare una cultura di
sol idarietà.
Si parte la mattina al le ore 9,30 nel Teatro
Comunale “Domenico Modugno” di Aradeo
con un incontro, anche aperto al la
cittadinanza, tra gl i Studenti ed interessanti
personaggi del la vita sociale-politico-
musicale del Salento.
Ci saranno il Dr. GIUSEPPE SERRAVEZZA
(Oncologo), NANDU POPU (Sud Sound
System), Avv. ROBERTA FORTE (Ambiente-
Lavoro) e VITO PANARCO (Dipendente
ILVA).
I rappresentanti di SOLETERRE parleranno
ai ragazzi del le scuole con racconti,
testimonianze e interventi. I l tutto con il
coordinamento di Michele Bovino.
A supportare questo progetto e a renderlo
ancora più vivibi le, seguirà un evento
nell ’evento dal titolo “Tra Suoni di
Solidarietà”, omaggio e scambio delle culture
musical i del Nord e del Sud d’I tal ia, con:
MINO DE SANTIS (cantautore salentino
dalla fine ironia), DARIO MUCI (cantastorie
salentino), ANTONIO AMATO (voce della
Notte della Taranta), CESKO (voce degli
Après La Classe) e DANIELE RONDA
(cantautore piacentino che inizia la sua
carriera come autore di canzoni per cantanti
come Mietta e Nek, per poi passare con la
maturità al folk, al dialetto e al cantautorato).
Dulcis in fundo, in serata, al le ore 21 .00,
sempre nel Teatro Domenico Modugno di
Aradeo, ci sarà il Concerto di DANIELE
RONDA & Folklub che presenterà il suo
nuovo lavoro “La Sirena del Po”- Costo del
bigl ietto € 5.00
Un evento da non perdere anzi da seguire
con interesse.
di Michele Bovino Un abbraccio perfetto fra cultura e spettacolo
Un evento FOREVENTS
8 Marzo-Aprile 2013
Aradeo informa
Nasce l'Associazione "LiberaMente Aradeo"Discutere dei problemi di Aradeo fra persone di buona volontà
EE ravano quattro amici al bar . . . così canta Gino Paoli . E proprio
da questi quattro amici, da questo mix di persone di lunga
mil itanza politica e sociale e di giovani entusiasti e motivati nasce
l’Associazione LiberaMente Aradeo.
L'associazione nasce da quattro amici, che pur guardando la realtà
aradeina con occhi diversi, vuoi per i l distacco generazionale, vuoi
per differente formazione politica personale, avvertono le stesse
esigenze e condividono UN PROGETTO COMUNE PER IL
FUTURO DI ARADEO E LA SALDA VOLONTA’ DI REALIZZARLO
CONCRETAMENTE. Si propone di incentivare la consapevolezza
civi le del la cittadinanza intesa come difesa dei valori del la legalità e
dell ’etica pubblica e della partecipazione politica, partendo dagli
universal i valori di l ibertà e partecipazione e favorendo la
costruzione di una cultura fondata sul la pace, sul l ’ambiente e sul la
cooperazione fra individui.
Aradeo LiberaMente vuole spaziare a 360 gradi sul la vita e problemi
del la comunità e territorio di Aradeo: politica, cultura, ambiente,
salute, scuola, economia, lavoro, sport. Si propone di far vivere e
valorizzare le diversità come ricchezza, di creare un gruppo unitario
di cittadini e di cittadine con capacità di opposizione e di governo
saldamente radicato nella società, favorendo l’aggregazione ed il
confronto per una migl iore organizzazione sociale, contro ogni
forma di esclusione e di i l legal ità del l ’amministrazione attuale.
“Aradeo LiberaMente”, inteso come spazio di confronto democratico
e di proposta, promuoverà politiche di difesa e di sostegno delle
persone diversamente abil i , l ' impegno a favore della realizzazione di
una società eco-compatibi le che faccia della difesa e della
salvaguardia dell 'ambiente, del l 'ecosistema e della giustizia
cl imatica l 'architrave di una società e di un'economia sostenibi le.
L’obiettivo principe è la promozione del benessere delle persone e il
riconoscimento del diritto al la fel icità; la promozione della cultura,
del le sue forme espressive, del la creatività e delle attitudini creative,
degl i spazi per l 'espressione, la formazione, la creazione e la
fruizione culturale.
LiberaMente si rivolge a tutti i cittadini che ne condividano lo spirito
e gl i ideal i senza distinzione di sesso, rel igione, età, cultura, etnia e
condizione sociale.
I l socio, pertanto, potrà essere iscritto ad altre associazioni, partiti e
movimenti, ma non potrà farsi portavoce di questi nel l ’Associazione,
perché in LiberaMente UNO VALE UNO.
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