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Memorie di domani

Memorie di Domani

a tutti i bambini

Scuola Media Statale Via Santhià a.s. 2007/2008

Alcune poesie sono state scritte dai bambini del ghetto di Terezin durante il

periodo della deportazione;a queste gli alunni delle classi II e III D

si sono ispirati per scrivere i propri versi e per realizzare le diapositive,

immagini del loro sentire

Una stella blu a sei punte e una rosa in segno di memoria, ricordo agli ebrei. Una pagina di storia aiuta a ricordare questo

popolo che l’odio voleva sterminare.

Federico Vaccarono III D

Ho dipinto con le tempere una sagoma bianca in una sagoma nera per

rappresentare l’uomo ebreo intrappolato dal nazismo.

Alberto Villa III D

laLa paura gela il sangue Jessica Filippone II D

L’ultima, proprio l’ultima, di un giallo così intenso, così assolutamente giallo...

Matteo Milanesi II D

…come una lacrima di sole quando cade sopra una roccia bianca, così gialla, così gialla!-

l’ultima, volava in alto leggera aleggiava sicura per baciare il suo ultimo mondo, tra qualche giorno sarà la

mia settimana di ghetto… ma qui non ho visto nessuna farfalla.

quella dell’altra volta fu l’ultima: le farfalle non vivono nel ghetto

Pavel Friedmannda Vedem 4 Giugno 1942

viveva nel ghetto di Teresienstadt e fu deportato ed ucciso nel campo di concentramento

Rebecca Marino II D

Tristezza, buio e dolore

Da quel cancello, si entra solo

Gianluigi Dagnese III D

ho dipinto una farfalla di colore rosso e nero per rappresentare un uomo ebreo che ha

visto la morte e la distruzione; il contorno per dare l’idea che questa farfalla sia in trappola

ma in cerca di libertà

Dora Kvarantan III D

ho usato un piccolo pezzo di carta sul quale ho disegnato il simbolo con il quale venivano

individuati gli ebrei, un elemento naturale che è la terra per rappresentare questo segno che vorrei sotterrare insieme alle leggi razziali, ma

rimane comunque il ricordo delle persone morte e del sangue versato.

Maria Lii III D

E’ piccolo il giardino profumato di rose, è stretto il sentiero dove corre il bambino:

un bambino grazioso come il bocciolo che si apre: quando il bocciolo si aprirà il

bambino non ci sarà.

Franta Brass, nato a Brno il 14 Agosto 1930 morto ad Auschwitz il 28 Settembre 1944

Con i colori si dipinge la terra, vorrei vedere un mondo di pace e non di

guerra, senza fili spinati o petali di fiori

che cadono come esseri umani

Ilaria Barbieri III D

Luca Gasparini II D

Vorrei andare sola dove c’è un’altra gente migliore in qualche posto

sconosciuto dove nessuno più uccide.

Ma forse ci andremo in tanti verso questo sogno, in mille forse

e perché non subito?

Alena Synkova

(nel ghetto di Terezin dal 1942, tornata dopo la Liberazione))

Torino, 17 Aprile 2008

inizio

Le diapositive d’arte sono ispirate al metodo pedagogico

di Bruno Munari

Musica di Giacinto Scelsi

Hyxos (Music for wind instruments and percussion)

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