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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI
N. 2/2018
Servizio Economico Statistico
1. Il settore delle comunicazioni
1.1 Il settore delle comunicazioni per macro area
1.2 Telecomunicazioni
1.3 TV, radio, editoria e pubblicità online
1.4 Servizi postali e corriere espresso
2. Comunicazioni elettroniche
2.1 Rete fissa: accessi per operatore
2.2 Rete fissa: accessi per infrastruttura
2.3 Rete fissa: accessi broadband e ultrabroadband
21.4 Rete fissa: accessi broadband e utrabroadband per volumi e velocità
2.5 Rete fissa: accessi per operatore e velocità (marzo 2018 in %)
2.6 Rete mobile: linee complessive
2.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela
2.8 Rete mobile: SIM per tipologia di contratto
2.9 Rete mobile: traffico dati
2.10 Portabilità del numero
3. Media
3.1 Media: TV
3.2 Media: Quotidiani
3.3 Media: Internet
4. Servizi postali e corrieri espresso
4.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei ricavi
4.2 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi
4.3 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei volumi
4.4 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei volumi
4.5 Servizi postali e corrieri espresso: quadro concorrenziale
4.6 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi unitari (€)
5. I prezzi dei servizi di comunicazione
5.1 Prezzi: indici generali e altre utilities
5.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
5.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
5.4 Prezzi: confronto internazionale
Indice
NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a marzo 2018. Le composizioni percentuali sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100. In alcuni casi i dati non risultano direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazione operate dalle imprese.
2 Servizio Economico Statistico
1.1 Il settore delle comunicazioni per macro area
3 Servizio Economico Statistico
Ricavi totali (in %) Variazioni 2017 - 2016 (%)
● Nel 2017, il valore complessivo dei mercati oggetto delle competenze istituzionali dell’Autorità è valutabile in 54,2 miliardi di €, in crescita dell’1,2% rispetto al2016, e con un’incidenza sul Prodotto Interno Lordo del 3,16%
● Le telecomunicazioni pesano per il 59,4% delle risorse complessive, seguite dai media (26,9%) e dai servizi postali e di corriere espresso (13,7%). Nelletelecomunicazioni (che crescono nel complesso dello 0,9% , si osserva un aumento dei ricavi solo per la componente dei servizi retail di rete fissa (+5,4%)
● Nel settore dei media, continua la crescita della componente Internet (+12,8%), mentre tutti gli altri segmenti mostrano una riduzione dei ricavi, in particolarenell’editoria quotidiana (-8,9%)
● Nel settore postale, crescono i ricavi da servizi di corriere espresso (+11,7%), mentre perde ulteriormente peso la componente legata al Servizio Universale (-12,6%)
59,5% 59,4%
27,5% 26,9%
13,0% 13,7%
2016 2017
31,9 (mld. di € )
32,2 (mld. di € )
14,7 (mld. di € )
14,6 (mld. di € )
6,9 (mld. di € )
7,4 (mld. di € )
Servizi postali
Media
Telecomunicazioni
53,6 54,2Totale ricavi (mld. di € )
5,4
-1,6
-1,7
-4,0
-3,5
-0,2
-0,6
-8,9
-1,6
12,8
-12,6
15,0
11,5
11,7
Rete fissa retail
Rete mobile retail
Rete fissa wholesale
Rete mobile wholesale
TV in chiaro
TV a pagamento
Radio
Quotidiani
Periodici
Internet
Servizio Universale
Servizi in esclusiva
Altri servizi postali
Corriere espresso
Telecomunicazioni +0,9%
Media -0,9%
Servizi Postali +6,6%
Variazione totale ricavi +1,2%
1.2 Telecomunicazioni
4 Servizio Economico Statistico
Risorse per tipologia di servizio (mld. di €) Risorse per tipologia di clientela (%)
● La spesa finale di famiglie e imprese cresce dell’1,7%, e raggiunge i 26,7 miliardi di €
● Si osserva una crescita dei ricavi da servizi dati (+10,9%) e una riduzione della componente dei ricavi ascrivibile ai servizi voce (-6,3%)
● Cresce marginalmente il contributo alle risorse da parte della clientela affari, che passa dal 33,9% al 34,2%
● Tra il 2013 ed il 2017 il traffico dati della rete fissa cresce di oltre il 250%, mentre quello della rete mobile è quintuplicato
● Gli investimenti (7,15 mld € nel 2017) crescono dell’1% circa
4,4
5,6
2,4
5,75,2
3,1
4,1
6,2
2,7
5,0
5,8
3,0
0,0
2,0
4,0
6,0
Voce Dati Altri ricavi Voce Dati Altri ricavi
Rete Fissa Rete Mobile
2016
2017
Totale ricavi (mld. di €)26,71
26,27 (mld. di €)
(mld. di €)
23,1% 24,8%
23,8% 23,8%
43,0% 41,0%
10,1% 10,4%
0%
50%
100%
2016 2017
Rete mobile Utenze affari
Rete mobileUtenze residenziali
Rete fissaUtenze affari
Rete fissa Utenze residenziali
1.3 TV, radio, editoria e pubblicità online
5 Servizio Economico Statistico
Ricavi complessivi per mezzo (in %) Ricavi pubblicitari per mezzo (in %)
● A fine 2017, le risorse complessive del settore dei media risultano stabili rispetto al 2016, attestandosi su di un valore complessivo di 14,6 miliardi di €, inparticolare grazie alla crescita di Internet che bilancia la flessione registrata dagli altri segmenti
● La TV in chiaro ed a pagamento, che rappresenta il 55,7% del settore, ha registrato una flessione complessiva dei ricavi del -2,1% (-3,5% la sola TV in chiaro)
● Quotidiani e periodici hanno visto ridurre gli introiti complessivi del 5,2% (-8,9% il solo comparto dei quotidiani) consolidando un trend già in atto da tempo
● La raccolta pubblicitaria rappresenta la risorsa prevalente nel settore dei media. Nel 2017, rappresenta la metà (7,4 mld di €) delle risorse complessive delsettore facendo registrare una crescita dell’1,5% rispetto al 2016
● Il mezzo televisivo assorbe il 45,3% dell’intera pubblicità, con ricavi in riduzione dell’1,7% rispetto al 2016
● Il peso della pubblicità online sfiora il 30% dei ricavi complessivi, raggiungendo i 2,2 miliardi di €, in crescita del 12,8% su base annua
46,8
6,610,7 9,0
26,9
45,3
6,69,9 8,3
29,9
0
10
20
30
40
50
TV Radio Quotidiani Periodici Internet
2016
2017
Totale ricavi (mld. di €)
14,18 mld di €7,4
7,3 (mld. di €)
(mld. di €)
33,4
23,0
4,3
12,7 13,4 13,2
32,6
23,1
4,3
11,7 13,3 15,1
0
10
20
30
TV in chiaro TV pay Radio Quotidiani Periodici Pubblicitàonline
2016
2017
Totale ricavi (mld. di €)14,6
14,7
(mld. di €)
(mld. di €)
1.4 Servizi postali e corrieri espresso
6 Servizio Economico Statistico
Ricavi per tipologia di servizi (in %) Volumi (milioni di invii)
● Nel 2017 il complesso delle risorse del settore hanno superato i 7,4 miliardi di €
● I ricavi dalla vendita di prodotti rientranti nel Servizio Universale hanno subito una flessione del 12,6% mentre si registra una crescita del 11,9%considerando gli altri comparti nel complesso (+11,7% i soli servizi di corriere espresso)
● L’andamento dei volumi complessivi del settore vede una flessione del 5,8%
● Tale dinamica è l’effetto del trend di decrescita degli invii rientranti nel Servizio Universale (-14%) e degli altri servizi postali (-2,5%), a cui ha fatto da contraltare la crescita degli invii relativi ai servizi in esclusiva ( +7,7% ) e, soprattutto, dei corriere espresso (+9,0%)
21,7%
5,1%14,9%
58,3%
17,8%5,6%
15,6%
61,1%
0%
50%
100%
Servizio Universale Servizi in esclusiva Altri servizi postali Corriere Espresso
2016
2017
Totale ricavi (mld. di €)
7,43
6,98 (mld. di €)
(mld. di €)
1.595
52
2.027
367
1.372
56
1.976
400
0
400
800
1200
1600
2000
Servizio Universale Servizi in esclusiva Altri servizi postali Corriere Espresso
2016
2017
Totale movimentazione
(mln. di invii)3.805
4.040 (mln. di invii)
(mln. di invii)
● La quota di mercato di TIM (52,6%) scende di 2,4 p.p. su base annua
● Seguono Wind Tre (13,0%) e Vodafone che, in crescita di 0,5 p.p, arriva al12,9%
● Fastweb raggiunge il 12,4% con una crescita di 1,2 p.p.
● Si rafforza la posizione delle imprese legate all’offerta di servizi FixedWireless Access (FWA)
2.1 Rete fissa: accessi per operatore
7
● Anche nel trimestre in esame (il sesto consecutivo) si registra una crescitadel numero complessivo di linee
● Su base annua, la crescita complessiva è pari a circa 250 mila accessi; TIMperde circa 380 mila linee, gli altri operatori ne guadagnano oltre 630 mila
Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato – marzo 2018 (%)
13,03 12,28 11,60 11,23 11,19 11,14 11,05 10,85
7,968,16 8,64 9,14 9,27 9,35 9,54 9,76
20,99 20,44 20,24 20,37 20,46 20,49 20,58 20,61
0
5
10
15
20
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
Accessi TIM Accessi altri operatori Totale Ultimi quattro trimestri
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
TIM
Win
d Tr
e
Fast
web
Voda
fone
Alt
ri
Tis
cali
Link
em
15
10
5
0
52,6
13,0 12,9 12,5
4,1
50
-2,4
+0,5 +1,2 +0,50
2,4
+1
-1
2,4
+0,4
-0,1
2.2 Rete fissa: accessi per infrastruttura
8
● Continua il trend di riduzione degli accessi attraverso la rete in rame di TIM: 14,5% di accessi su base annua
● L’aumento del numero di accessi totali (+1,2% su base annua) è ascrivibile in larga parte ai servizi resi utilizzando accessi con tecnologia FTTC (+90% su baseannua), grazie in particolare alla crescita dei servizi wholesale offerti da TIM, e FTTH (+47%), spinti dalla crescita dei servizi offerti da Open Fiber
● Nell’intero periodo osservato il peso degli accessi FTTC/FTTH è passato da meno del 2 a circa il 26% del totale
● Crescono anche gli accessi FWA (+21,4% su base annua), i quali hanno raggiunto 1,1 milioni di linee
Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Ripartizione in % degli accessi per infrastruttura a marzo 2018 e sue variazione rispetto a marzo 2017
Totale linee:- marzo 2018: 20,61 milioni di accessi- variazione marzo 2018 - marzo 2017 +1,21%
Tasso di variazione marzo 2018 - marzo 2017
+90,1%
+47,2%
-14,5%
+21,4%0,29 0,31 0,34 0,44 0,47 0,50 0,57 0,650,12 0,55 1,31
2,48 2,97 3,39 4,06 4,72
0,45 0,560,77
0,910,94
0,981,05
1,10
20,1219,03
17,82 16,54 16,07 15,62 14,90 14,15
20,9920,44 20,24 20,37 20,46 20,49 20,58 20,61
0
5
10
15
20
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
Ultimi quattro trimestri
Fibra su rete mista rame (FTTC)
Fibra su rete mista radio (FWA)
Fibra (FTTH)
Rame
Totale
2.3 Rete fissa: accessi broadband e ultrabroadband
● Gli accessi broadband raggiungono le 16,7 milioni di unità, con un aumento subase annua di 840 mila accessi; l’aumento su base trimestrale è pari a 220 milalinee
● Le linee DSL diminuiscono di 1,76 milioni unità, attestandosi su un valore di 10,29milioni di unità, mentre gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie (6,46milioni a marzo 2018) sono aumentati in un anno di 2,59 milioni di unità, e ormaiarrivano a rappresentare quasi il 40% delle linee broadband complessive
● Da evidenziare la dinamica degli accessi NGA, che nel complesso su base annuapassano da 2,9 a 5,3 milioni
● La quota di mercato di TIM (44,9%) si riduce di 0,3 p.p. su base annua
● Vodafone e Fastweb si confermano vicino al 15%
● Wind Tre, al 14,5%, risulta in crescita di 1,1 p.p.
● Nel segmento degli operatori che offrono servizi FWA, si conferma ilpeso dei principali operatori, con Linkem ed Eolo che a fine marzo 2018rappresentano quasi il 75% del mercato e complessivamente risultanoin crescita su base annua di oltre 1 p.p.
9 Servizio Economico Statistico
Milioni di linee Quote di mercato – marzo 2018 (%)
0,90 1,472,50
3,87 4,42 4,90 5,69 6,46
13,1612,96
12,6312,04 11,64 11,38
10,84 10,29
14,06 14,4315,13
15,91 16,06 16,28 16,53 16,75
0
4
8
12
16
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 mar-17 set-17 dic-17 mar-18
Altre tecnologie DSL Totale Ultimi quattro trimestri
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
Vo
da
fon
e
TIM
Win
d T
re
Fast
we
b
Alt
ri
Tis
cali
Lin
kem
15
10
5
0
44,9
14,9 14,8 14,5
4,5
45
-0,3
+1,1
-0,30
3,2
+1
-1
3,1
+0,4
-0,5 -0,2 -0,3
2.4 Rete fissa: accessi broadband e ultrabroadband per volumi e velocità
● A marzo 2018 il peso degli accessi con velocità maggiore di 30Mbit/s (pari al 31,2% del totale) ha superato quello delle linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s,(30,2%). Su base annua gli accessi ultrabroadband registrano un aumento di oltre 2,4 milioni di unità, per un ammontare superiore ai 5,2 milioni di accessi
● Tale crescita è risultata sostanzialmente equivalente per gli accessi con velocità fino a 100 Mbit/s (+1,25 mln) arrivati ad oltre 3,1 milioni e per quelli con velocitàmaggiore di 100 Mbit/s (+1,19 mln) pari a 2,1 milioni di unità
● Gli accessi con velocità compresa tra 10 e 30 Mbit/s si sono ridotti di 200 mila unità, scendendo a 6,5 milioni di accessi, mentre quelli con velocità inferiore a 10Mbps, sono diminuiti di quasi 1,4 milioni di unità
● TIM ha registrato l’incremento maggiore degli accessi con velocità maggiori di 30 Mbps (+1,3 milioni di linee), seguita da Vodafone (+480 mila linee) e Fastweb(+323 mila linee); Fastweb, tuttavia, rappresenta circa il 50% della crescita delle linee con velocità ≥100 Mbit/s
10 Servizio Economico Statistico
Accessi per classi di velocità (%) Accessi per classi di velocità (milioni)
Totale accessi
≥ 30 Mbit/s
< 10 Mbit/s
10 ≤ Mbit/s < 30
80,473,7
58,6
40,7 37,5 35,6 32,7 30,2
18,321,7
31,5
41,841,6 41,0
39,938,6
1,3 4,510,0
17,5 20,9 23,3 27,3 31,2
0
20
40
60
80
100
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
Ultimi quattro trimestri
11,30
6,47
5,06
0,19
2,79
5,23
2,57
6,66 6,46
14,06
15,9116,75
0
4
8
12
16
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
Ultimi quattro trimestri
2.5 Rete fissa: accessi per operatore e velocità (marzo 2018 in %)
11 Servizio Economico Statistico
< 10 Mbit/s 10 ≤ Mbit/s < 30 ≥ 30Mbit/s
● Nel segmento con velocità fino a 10 Mbit/s, la quota di TIM supera di poco il 65%, conseguenza della pregressa presenza «storica» nei servizi a larga banda
● Nel segmento degli accessi con velocità compresa tra i 10 e 30 Mbit/s, la quota di TIM rimane relativamente costante intorno al 27%
● Nella classe di velocità ≥ 30Mbit/s, TIM raggiunge il 47,5% (+3,5 p.p.); cresce la quota di Wind Tre (+3,1 p.p.), mentre diminuiscono quelle di Vodafone (-1,4p.p.) e soprattutto di Fastweb (-5,4 p.p.); l’operatore Eolo (compreso tra gli «Altri») rappresenta il 3,6% collocandosi subito dietro Wind Tre, e sale al 6% conriguardo alla specifica fascia 30-100 Mbits, dove TIM è largamente leader con oltre il 78%.
● Allo stesso tempo, con riferimento agli accessi con velocità superiori (≥100 Mbit/s) Fastweb risulta l’operatore maggiormente rilevante con il 48,4%, seguito daVodafone con il 34% e da Wind Tre, il cui peso nello specifico segmento è aumentato di quasi 10 p.p. arrivando al 15%
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
TIM
Win
d T
re
Vo
da
fon
e
Alt
riTis
cali
Lin
kem
15
10
5
0
65,1
15,9
0,0
11,4
6,0
60
1,5 0,1
20
25
30
40
Fast
we
b
+0,30
+1
-1
-1,1
+1,0
-1,9
+2,1
-0,4
TIM
Win
d T
re
Fast
we
b
Vo
da
fon
e
Tis
cali
Lin
kem
15
10
5
0
27,1
19,7
22,7
12,9
3,16,58,1
20
25
30
Alt
ri
-1,20
+1
-1
+1,6
-0,5-1,1
+1,0
-0,3
+0,5
TIM
Fast
we
b
Vo
da
fon
e
Tis
cali
Lin
kem
15
10
5
0
47,5
6,9
20,8 19,4
4,7
40
0,6 0,0
20
25
30
Win
d T
re
Alt
ri
0
+1
-1
-5,4
+0,5
-1,0 -0,7
+3,1+3,5
2.6 Rete mobile: linee complessive
12
Sim complessive(marzo 2018, %)
Servizio Economico Statistico
● Su base annua, le linee complessive hanno registrato un aumentodi 2,5 milioni di unità
● Nello stesso periodo, le sim «M2M» (machine to machine) sonoaumentate di 4,1 milioni di unità, a fronte di una riduzione di 1,6milioni di sim «solo voce» e «voce + dati»
● Negli ultimi quattro anni, la consistenza delle sim «M2M» èpassata da 6,4 milioni a 17,2 milioni (pari attualmente al 20,6%delle linee «human»)
Milioni di linee
(*) - Sim che effettuano traffico «solo voce» o «voce e dati», incluse le sim solo dati con interazione umana (es: chiavette per PC, sim per tablet ecc.) - dati di Tim includono Kena mobile, low cost partecipata al 100%
● Con riferimento alle sim complessive, il peso di Wind Tre, Tim e Vodafone nella sostanzasi equivale (intorno al 30%).
● Guardando alle sole sim «human», Wind Tre, pur perdendo -1,3 p.p. su base annua, siconferma principale operatore italiano con il 35,0% mentre TIM guadagna 0,4 p.p.raggiungendo il 28,6%.
● Nel segmento MVNO, il peso di Poste Mobile, pur arretrando, rimane non lontano dal50%, mentre Fastweb rafforza la seconda posizione (19,6%) con una crescita di 3,6 p.p.
Sim «Human» MVNO(marzo 2018, %)
Sim «Human» (*)
(marzo 2018, %)
Po
ste
Mo
bil
e
Alt
ri M
VN
O
TIM
Vo
da
fon
e
Win
d T
re
Po
ste
Mo
bil
e
Alt
ri M
VN
O15
0
30,8 30,230,8
4,3
30
0
3,9
+1
-1
TIM
Vo
da
fon
e
Win
d T
re
15
0
28,626,7
35,0
4,6 5,1
30
0
+1
-1
50
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
+0,4+0,4
-1,9
+0,6
-1,3
+0,3
-0,3
+0,9+0,8 +0,1
6,4 8,1 9,9 13,1 14,4 15,3 16,3 17,2
92,3 89,0 87,1 85,0 84,6 84,1 83,9 83,4
98,8 97,1 97,0 98,1 99,0 99,4 100,2 100,6
0
20
40
60
80
100
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
M2M Human Totale Ultimi quattro trimestri
Alt
ri
MV
NO
Po
ste
Mo
bil
e
Fast
we
b
Co
op
Ita
lia
Lyca
mo
bil
e
Tis
cali
15
0
47,3
19,6
12,69,2
8,2
30
+3,60
3,1
+1
-1
50
+0,8
-2,9 -1,1 -0,6
+0,4
(*)
2.7 Rete mobile: SIM «human» per tipologia di clientela
13
Milioni di sim
Servizio Economico Statistico
Sim residenziali (marzo 2018, %)
● Su base annua, le utenze residenziali (88,4% delle linee pari a 73,8milioni di sim) segnano una diminuzione di oltre 1,5 milioni di linee
● L’utenza affari (11,6% delle linee pari a 9,7 milioni di sim) registra unlieve decremento (-60 mila unità) rispetto a marzo 2017
● Nell’intero periodo considerato (marzo 14 – marzo 18), l’utenza businessè rimasta sostanzialmente costante, mentre quella residenziale è scesadi 9,2 milioni di linee
● Nel segmento residenziale, Wind Tre perde 1,6 p.p., portandosi al36,6% mentre TIM, in crescita di 0,5 p.p., raggiunge il 27,5%
● Nell’utenza affari, Vodafone si conferma il principale operatore(36,7%), ma risulta in flessione di 1,4 p.p., mentre si osserva unincremento (+1,0 p.p.) per Wind Tre che supera il 22%
10,2 11,0 11,1 11,4 11,6
89,889,0
88,9
88,688,4
92,389,0 87,1 85,0 83,4
0
20
40
60
80
0
20
40
60
80
100
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 mar-18
Affari Residenziali
in % Totalein milioni
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
TIM
Vo
da
fon
e
Win
d T
re
Po
ste
Mo
bil
e
Alt
ri M
VN
O
15
0
27,525,4
36,6
5,5
30
-0,2-1,6
+0,50
4,9
+1
-1
+0,3
TIM
Vo
da
fon
e
Win
d T
re
Po
ste
Mo
bil
e
Alt
ri M
VN
O
15
0
36,336,7
22,3
2,2
30
0
2,5
+1
-1
40
+0,9
-0,3
+1,2
-1,4
+0,6+0,1
Sim affari(marzo 2018, %)
2.8 Rete mobile: SIM «human» per tipologia di contratto
● A marzo 2018, l’85,7% della customer base (pari a 71,5 milioni di sim) utilizza schede prepagate; in termini assoluti, su base annua, queste risultano in calo di 1,2 milioni di unità
● Anche le schede in abbonamento pari al 14,3% delle linee (12,0milioni di sim) registrano una flessione (-0,4 milioni di unità su base annua)
● Su base annua, nel segmento delle prepagate pur in flessione di 1,8 p.p.,Wind Tre si conferma market leader con il 35,2%; aumenta la quota di TIM(+0,5 p.p.), di Poste Mobile (+0,3 p.p.) e degli altri operatori MVNO (+1,1 p.p.)
● Nel segmento abbonamenti, pur in arretramento, Vodafone si confermaleader del segmento con il 34,9%, seguita da Wind Tre con il 33,5% (+1,7 p.p.)e TIM con il 30,1% (+0,3 p.p.)
14 Servizio Economico Statistico
Sim per tipologia di contratto (milioni)
16,1 15,6 14,7 14,5 14,3
83,984,4 85,3 85,5 85,7
92,389,0 87,1 85,0 83,4
0
20
40
60
80
0
20
40
60
80
100
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 mar-18
Abbonamento Prepagate
Totale in milioni
in %
TIM
Vo
da
fon
e
Win
d T
re
Po
ste
Mo
bil
e
Alt
ri M
VN
O
15
0
28,3
25,3
35,2
5,7
30
-0,1
+0,50
5,4
+1
-1
+0,3
40
TIM
Vo
da
fon
e
Win
d T
re
Po
ste
Mo
bil
e
Alt
ri M
VN
O15
0
30,1
34,933,5
1,5
30
-1,3 -0,70
0,0
+1
-1
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
-1,8
+1,1
40
+0,3+1,7
Sim prepagate (marzo 2018, %)
Sim in abbonamento (marzo 2018, %)
2.9 Rete mobile: traffico dati
15
● Da marzo 2014, le sim che hanno svolto traffico dati sono passate dal 41,9% al 63% di quelle «human»
● Nell’ultimo anno, il numero delle sim con accesso a Internet è cresciuto del 3,2% raggiungendo quota 52,5 milioni di unità
● Il traffico dati complessivo risulta in aumento di circa il 54,1% rispetto a marzo 2017
● I consumi medi unitari mensili (3,42 Giga/mese) hanno registrato una crescita superiore al 50%
● Circa l’80% delle sim che svolgono traffico dati adotta uno specifico piano dati
Servizio Economico Statistico
Volume traffico dati Sim dati per tipologia contrattuale (%) Traffico unitario mensile (GB/mese e var. %)
73,9 77,4 78,6 78,3 79,1
17,5 15,6 14,8 14,5 13,2
8,6 7,0 6,6 7,2 7,6
0
20
40
60
80
100
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 mar-18
Piano dati Solo dati Contratto standard%
0,961,16
1,62
2,23
3,42
20,8%
39,7% 37,7%
53,4%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
0
1
2
3
mar-14
mar-15
mar-16
mar-17
mar-18
Giga / mese Var. %
38,7
45,748,5
50,952,5
106
151
229
332
524
0
200
400
600
0
10
20
30
40
50
60
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 mar-18
Sim con traffico dati (mln) Traffico dati (petabyte)
(*) - Rapporto dato dalle linee mobilitate da inizio anno (donate e acquisite) e la corrispondente customer base media complessiva (al netto delle «M2M»)
2.10 Portabilità del numero
16 Servizio Economico Statistico
Portabilità del numero Distribuzione in % per linee di ingresso e di uscita – marzo 2018
● A marzo 2018, il numero cumulato di operazioni di portabilità del numero mobile ha superato i 120 milioni di unità
● Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo tra operazioni «recipient» e «donating» risulta negativo per Wind Tre (-957 mila unità) e Vodafone (-116mila unità), mentre registra un segno positivo per TIM (+486 mila unità) e per gli MVNO (+587 mila unità)
● L’indice di mobilità(*) nel primo trimestre del 2018 è risultato pari all’ 8,4%, valore nel complesso in linea con quelli corrispondenti degli anni precedenti
69,081,0
92,1105,1
120,5
6,2
8,7
6,8
7,6
8,4
0
5
10
0
40
80
120
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 mar-18
linee in mln Indice di mobilità
38,8
26,421,2
13,6
32,629,6
20,417,4
0
10
20
30
40
Wind Tre TIM Vodafone MVNO
Linee in uscita Linee in ingresso
3.1 Media: TV
17 Servizio Economico Statistico
Evoluzione delle audience delle edizioni serali dei principali Tg nel giorno medio (marzo 2014 - marzo 2018)
Quote di ascolto nel giorno medio nel mese di marzo 2018 (%)
Fonte: elaborazioni Autorità su dati Auditel(Nielsen)
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
7,3
24,2
9,8 10,9
TG3 - Regionale
TG 5 -
TG La7 -
TG 1 -
TG 2 -
TG 3 -
4,2
6,2
7,1
11,9
20,4
4,7
Studio Aperto -6,4
TG 4 -
11,3
19,2
4,4
19,6
6,7
12,2
3,65,0
5,5
5,0
10,523,1
24,123,1
10,5
● Il Tg1 della sera, con una share sostanzialmente invariata rispetto a marzo 2017, rappresenta il più seguito dagli italiani (5,7 milioni di telespettatori nel giorno medio). Segue, con una quota di ascolti in crescita (+0,4 p.p.) l'edizione serale del Tg5 che raggiunge 4,7 milioni di telespettatori
● Aumentano anche le quote di ascolti dei telegiornali diffusi su Rai 3 (+0,9 p.pper il TgR e +1,2 p.p. per il Tg3)
● Performance positive si registrano, sia per il tg La 7 sera (+0,4 p.p. di share e +143 mila telespettatori medi), sia per le edizioni serali dei restanti telegiornali (+0,4 p.p. per Tg2; +0,6 p.p. per Studio Aperto e Tg4)
● Rai, con oltre 4 milioni di telespettatori nel giorno medio, continua a detenere la leadership in termini di share, nonostante il decremento di 0,7 p.p. rispetto a marzo 2017
● Al secondo posto Mediaset con 3,6 milioni di telespettatori medi, registra una contrazione della propria quota di ascolti (-0,2 p.p.)
● Anche Sky/Fox e Discovery (rispettivamente con 0,9 milioni e 0,7 milioni di telespettatori medi) ottengono delle performance negative (-0,2 p.p), mentre cresce l’audience del gruppo Cairo Communication (La7 con +1,4 p.p. di share)
● Gli operatori minori mantengono inalterata una quota di ascolti del 12,6%
+1,4
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
Ra
i
Me
dia
set
7,6
Alt
ri
Dis
cove
ry
La 7
0
36,3
32,5
21
°Ce
ntu
ry F
ox
Sky
Ita
lia
6,2
12,6
-0,2
0
3,5
10
20
30
-1
+1 -0,2-0,7 -0,2
3.2 Media: Quotidiani
18 Servizio Economico Statistico
Distribuzione delle vendite per gruppi editoriali (in percentuale – marzo 2018)
Fonte: elaborazioni Autorità su dati ADS e IES/Agcom
Nota: la distribuzione è calcolata sul totale vendite cartacee e digitali, inteso come somma del totale pagata e delle copie digitali, copie multiple con un prezzo maggiore del 30% rispetto alla versione cartacea, come rilevato da ADS.
Il totale delle vendite di copie del settore nei mesi di giugno è stimato sulla base dei dati raccolti annualmente dall’Autorità sull’intero universo di riferimento.
Totale vendite mese di marzo 2018
2.847.362
Variazione rispetto a marzo 2017:
-8,2%
Nota: l'evoluzione del totale vendite, del totale pagata e delle copie digitali e multiple dei primi 7 editori di quotidiani è calcolatasulla base delle rilevazioni condotte da ADS. La totale pagata è intesa come somma delle copie vendute tramite i canali di venditaprevisti dalle disposizioni di legge, dalle altre vendite e dagli abbonamenti pagati. Le copie digitali e quelle multiple sonoconsiderate solo se il loro prezzo è maggiore del 30% rispetto a quello della versione cartacea.
Distribuzione delle vendite giornaliere dei maggiori gruppi editoriali per tipologia di vendita(in migliaia – marzo 2018)
2.621 2.340 2.181
1.945 1.914 1.880 1.799 1.789
323
214 217
185 171 170 167 168
2.944
2.5542.398
2.131 2.085 2.049 1.966 1.956
0
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
3.500
mar-14 mar-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
Copie digitali e multiple
Totale pagata
Totale vendite
0
+1
-1
+0,2+0,4
-0,2A
ltri
GE
DI
RC
S M
ed
iag
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p
Ca
lta
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e
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24
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10
5
0
20,520,1
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ello
Sp
ort
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.S.)
Mo
nri
f
7,54,9
20
25
30
31,3
8,67,2
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
-1,0
+0,6
● Nel marzo 2018 si registra un'ulteriore diminuzione delle copie vendute dei quotidiani (cartacee e digitali) pari ad oltre 250.000 unità
● Sia la quota di GEDI, leader nella vendita di quotidiani, sia quella di RCS al secondo posto, presentano variazioni di segno positivo (+0,6 p.p e +0,4 p.p)
● Si riduce il peso sul totale delle vendite di Amodei (-1 p.p.) e del Sole 24 ore (-0,2 p.p.), mentre per gli altri editori si rilevano quote costanti o in lieve aumento
● Continua la dinamica decrescente delle vendite di copie cartacee dei quotidiani dei principali gruppi editoriali (-8% rispetto a marzo 2017)
● Il peso delle copie digitali sul totale delle vendite di quotidiani, pari al 9%, si mantiene costante su base annua (mentre scende di 2 p.p. rispetto a marzo 2014)
3.3 Media: Internet
19 Servizio Economico Statistico
Audience dei principali operatori per utenti unici e tempo medio mensile di navigazione (mar-16, mar-17, mar-18)
Audience dei principali dei principali Social Network per utenti unici (feb-14, mar-18)
Fonte: elaborazioni Autorità su dati Audiweb
0:00:00
4:48:00
9:36:00
14:24:00
19:12:00
24:00:00
28:48:00
Google Facebook Microsoft Amazon ItaliaOnline
TEMPO MEDIO MENSILE DI NAVIGAZIONE PER PERSONA
2825
2119
17
10
14 1416
12
2926
21 2017 16
15 1316
10
32
29
23 23
18 1715 14 14
12
0
5
10
15
20
25
30
35
Google Facebook Microsoft Amazon ItaliaOnline Mondadori GEDI WikimediaF.
eBay RCSMediaGroup
UTENTI UNICI
mar-16 mar-17 mar-18
● Google e Facebook mantengono inalterata la propria leadership e presentano performance positive; altri importanti player internazionali (Microsoft e Amazon) seguono con un’audience in costante crescita
● Complessivamente aumentano anche i visitatori unici delle piattaforme nazionali collocate fra i primi dieci operatori (Italiaonline, Mondadori, GEDI, RCS Mediagroup)
● Nel mese di marzo 2018, gli italiani hanno navigato in Internet per oltre 55 ore dedicandovi meno tempo (-2 ore su base annua), in gran parte riconducibile ad una minore fruizione di Facebook
● Facebook conferma la propria leadership e il trend crescente della propria audience (+11% su base annua); al secondo posto Instagram (gruppo Facebook) che pure registra una crescita della propria performance su base annua (+22%)
● Linkedin raggiunge 11 milioni di utenti unici medi (+1,6 mln di navigatori su base annua)
● Aumentano i visitatori unici per Twitter e Pinterest; mentre si riduce l'audiencedi Google+ e Tumblr
● Stabili su base annua a 1,6 milioni i navigatori che hanno visitato Snapchatalmeno una volta nel mese di marzo 2018
24,6 24,4
27,1
5,5
12,3
15,0
5,0
9,4
11,0
9,3
7,27,9
1,9
4,5
6,1
9,7
6,55,7
2,1 2,42,0
1,4 1,7 1,6
0
5
10
15
20
25
feb-14 feb-15 mar-16 mar-17 giu-17 set-17 dic-17 mar-18
Google +
Snapchat
Tumblr
4.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei ricavi
20 Servizio Economico Statistico
Ricavi da inizio anno (milioni di €)
Nota: i dati sono relativi a: 1) Bartolini, 2) Citypost, 3) DHL Express, 4) Federal Express Europe, 5) Fulmine Group, 6) Nexive, 7) Poste Italiane, 8) SDA, 9) TNT Global Express, 10) UPS, 11) GLS Italy
Variazione in % - (marzo 2018 – marzo 2017)
Servizi postali Servizi di corrieri espresso
Ripartizione dei ricavi (marzo 2018 in %)
Invii singoli nazionali
15,0%
Invii multipli nazionali
49,8%
Posta transfrontaliera
7,4%
Altro27,7%
Nazionale53,7%
Internazionale in entrata
10,6%
Internazionale in uscita
35,6%
741
992
1.733
742
1.000
1.742
0
1600
Servizi postali Corriere espresso Totale
marzo 2017
marzo 2018
0
+1%
-1%
-0,1%
+0,5%+0,8%
● Nei primi tre mesi del 2018 il mercato nel suocomplesso è cresciuto dello 0,5% rispetto allo scorsoanno
● Tale andamento vede, dall’avvio del monitoraggio, perla prima volta arrestarsi la flessione dei servizi postali,che anzi segnano una modesta crescita, mentre dimaggiore ampiezza è l’aumento dei ricavi derivanti daiservizi di corriere espresso (+0,8%)
● Servizi postali: la principale componente di ricavo è rappresentata dagli «invii multipli nazionali»(poco meno del 50%) che mostrano una flessione del 4,3%
● Gli invii singoli nazionali pesano per il 15% ma, su base annua, risultano in flessione di oltre il 13%
● In crescita (+15 p.p. su base annua) la componente dei ricavi ascrivibile agli altri servizi, in gran parterappresentati dai «servizi in esclusiva» e dalla consegna di pacchi
● Corrieri espresso: oltre il 53% è rappresentato dai ricavi derivanti dai servizi con mittente edestinatario nazionali, in crescita del 2,2%
● Le consegne internazionali nel complesso flettono dello 0,7%, ma crescono gli introiti da consegne«in entrata» (+12,5%) mentre si riducono quelle «in uscita» del 4,1%
4.2 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi (mln €) (*)
(*) – Marginali disomogeneità nella serie storica sono dovute ai mutamenti occorsi nel campione di imprese oggetto del monitoraggio. I risultati consolidati non mutano ovviamente la sostanza dei trend illustrati
21 Servizio Economico Statistico
Base annuale (**)
Valori cumulati durante l’anno
Base trimestrale
Valori trimestrali
Servizi postali:
● Negli ultimi quattro anni, i ricavi dei servizi postali inclusi nel SU(Servizio Universale) si riducono di oltre il 20% (da 2.150 a 1.700milioni di euro circa) mentre crescono di quasi il 50% quelli noninclusi nel SU (da 820 ad oltre 1.200 milioni di euro circa)
Corrieri espresso:
● Aumentano del 30% le risorse economiche dei corrieri espresso(da 3.000 ad oltre 3.900 milioni di euro)
Servizi postali:
● Si osserva una processo di graduale convergenza tra i ricaviderivanti da servizi postali soggetti a Servizio Universale (-23,1%nel periodo) e quelli non inclusi (corrispondentemente, +36,6%)
Corrieri espresso:
● Nel periodo considerato, la crescita dei ricavi trimestrali è del 36%
539480 446 414
240 259295 327
735
887
992 1.000
0
400
800
1.200
mar-15 mar-16 mar-17 mar-18
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
2.1531.999
1.838 1.703
821971 1.105 1.214
2.996
3.5613.792 3.913
0
1.000
2.000
3.000
4.000
5.000
2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
(**) – Valori calcolati (come per la successiva slide 4.4) su base annuale relativamente agli ultimi 12 mesi solari di riferimento. Ad esempio i valori dell’anno «2017/2018» sono relativi ai valori cumulati dei trimestri 2T17-3T17-4T17-1T18
4.3 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei volumi (*)
22 Servizio Economico Statistico
Volumi da inizio anno (milioni di unità)
Servizi postali
Ripartizione dei volumi (marzo 2018 in %)
Variazione in % - (marzo 2018 – marzo 2017)
(*) I dati a seguito di riclassifiche operate dalle imprese (o nel numero delle aziende rappresentate) potrebbero non essere direttamente confrontabili con quanto eventualmente indicato in precedenza
Servizi di corrieri espresso
379
559
98
334
587
102
0
600
Servizio universale Altri servizi postali Corriere espresso
marzo 2017
marzo 2018
0
+10%
-10%
-11,7%
+3,3%+5,0%
● I volumi complessivi del settore si riducono di 1,3 p.p.● Tale risultato è ascrivibile, in particolare, a una
flessione dei volumi dei servizi compresi nel ServizioUniversale (-11,7%), mentre, viceversa, cresconoquelli degli altri servizi postali (+5,0%) e quelli relativiai corrieri espresso (+3,3%)
● Servizi postali: gli invii multipli nazionali, rappresentati in larga parte dalla consegna dellecomunicazioni relative a bollette e servizi finanziari, risultano di gran lunga la componenteprincipale dei volumi (oltre l’82%);
● Tale categoria risulta tuttavia in flessione (di 1,4 p.p.), anche a causa del progressivo diffondersidella gestione online di questa tipologia di servizi
● Corriere espresso: crescono (di 1,3 p.p.) le attività su base nazionale (che rappresentano pocomeno dell’80% del totale); ancora più marcato (+11,0 p.p.) è l’aumento dei servizi basati sullaconsegna o sulla ricezione verso/da paesi esteri
Invii singoli nazionali
5,0%
Invii multipli nazionali
82,1%
Posta transfrontaliera
3,7%
Altro9,2%
Nazionale78,4%
Internazionale in entrata
11,0%
Internazionale in uscita10,5%
Base trimestrale
Valori trimestrali
4.4 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei volumi (mln) (*)
(*) – Marginali disomogeneità nella serie storica sono dovute ai mutamenti occorsi nel campione di imprese oggetto del monitoraggio. I risultati consolidati non mutano ovviamente la sostanza dei trend illustrati
23Servizio Economico Statistico
Base annuale
Valori cumulati durante l’anno
Servizi postali:
● Negli ultimi quattro anni, i volumi dei servizi postali inclusi nel ServizioUniversale si riducono di oltre il 30% (da più di 2.000 milioni a meno1.400 milioni di unità circa) mentre scendono, ma in misura molto piùridotta, anche quelli non inclusi nel SU (-1,7%)
Corrieri espresso:
● Aumentano di oltre il 60% i volumi dei corrieri espresso, che passano dapoco più di 240 a quasi 400 milioni di pacchi movimentati durante l’anno
Servizi postali:
● Su base trimestrale, si osserva una flessione media del 13,5%, derivantesoprattutto dalla riduzione (-32,2%) dei servizi soggetti a SU, mentre gli altrisevizi postali mostrano una contenuta crescita del 2,7%
Corrieri espresso:
● Nel periodo considerato, tali volumi crescono di oltre il 66%, e nel primotrimestre del 2018 i pacchi movimentati hanno superato i 100 milioni
493
430 379334
571
511559
587
6188 98 102
0
200
400
600
800
mar-15 mar-16 mar-17 mar-18
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
2.021 1.894
1.5951.384
2.1662.060
2.146 2.128
244352 376 398
0
1.000
2.000
3.000
2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018
Servizi postali SU Servizi postali non SU Corrieri espresso
4.5 Servizi postali e corrieri espresso: il quadro concorrenziale
24 Servizio Economico Statistico
Settore postale (comprensivo dei corrieri espresso) Corrieri espressoServizi postali non rientranti nel Servizio Universale
Differenza vs. marzo 2017 (punti percentuali)
● Poste italiane è leader del settore con il 38,3%(congiuntamente a SDA supera il 43%), in leggerocalo rispetto allo scorso anno
● DHL, UPS, BRT e TNT pesano nel complesso il42,4%, su base annua mostrano nel complesso unamoderata flessione
● Con riferimento alla filiera dei servizi postaliin concorrenza, Poste Italiane, stante la suapresenza storica, si conferma leader delsegmento
● Poste Italiane detiene, infatti, oltre il 77%;segue Nexive con il 17,8%
● Quello dei corrieri espresso è il segmento dovemaggiormente intensa è la competizione
● Tra le imprese considerate, il principale soggettoè DHL (23,3%), seguito BRT (al 18,5%)
● TNT e GLS Italy, congiuntamente, sono increscita di 1,5 p.p.
● In discesa risultano UPS (-3,5%) e SDA (-1,1 p.p.)
-2,0
+2,4
Cit
ypo
st
0
+1
-1
-0,2
Po
ste
Ita
lia
ne
Ne
xive
15
10
5
0
77,3
17,8
Fulm
ine
1,9
70
20
25
30
40
2,9
-0,3
GLST
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S.p
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15
10
5
0
38,3
10,6 9,5
40
8,9
7,1
20
25
30
13,4
7,4
0
+1
-1
-0,2
+0,1
-2,0
+1,2 +0,4 +0,8
-0,6
SDA
(Gru
pp
o P
ost
e It
ali
an
e)
4,8
+0,3 +0,1 +0,6
GLS
Ita
ly
DH
L
BR
T
UP
S
TN
T
Fed
Ex
15
10
5
0
23,3
18,516,5
15,5
5,5
12,4
8,3
20
25
30
0
+1
-1
+2,0
-1,1-3,5
+1,4
SDA
(Gru
pp
o P
ost
e It
ali
an
e)
+0,6
Corriere espresso
4.6 Servizi postali e corrieri espresso: trend storico dei ricavi unitari (€) (*)
25 Servizio Economico Statistico
Servizi postali
(*) – Valori calcolati su base annuale relativamente agli ultimi 12 mesi solari di riferimento. Ad esempio i valori dell’anno «2017/2018» sono relativi ai valori derivanti dai dati trimestrali 2T17-3T17-4T17-1T18
● I ricavi unitari, in media, sono cresciuti nel periodo considerato del16,8% e risultano pari, negli ultimi dodici mesi a 0,83 €
● I ricavi unitari relativi ai servizi sottoposti a Servizio Universalerisultano nettamente superiori alla media (1,23 €)
● Relativamente agli altri servizi postali, i ricavi unitari (0,57 €) risultanosignificativamente inferiori a quelli medi (0,83 €), ma nel periodoosservato risultano in crescita di oltre il 50%
● I ricavi unitari, in media, sono scesi nel periodo considerato del 19,7% e risultanopari, negli ultimi dodici mesi a 9,84 €
● Gli introiti unitari relativi alle consegne sul territorio nazionale risultano inferiorialla media e in riduzione (6,69 € nel marzo 2018 rispetto a 7,99 € a marzo 2015)
● Per contro, nettamente superiori alla media risultano essere gli introiti unitarirelativi ai pacchi internazionali; tuttavia nel periodo osservato si registra unariduzione (da 24,35 € nel marzo 2015 a 21,75 € nel marzo 2018), con unaconsistente differenziazione tra movimentazione in entrata (circa 10 €) e quelli «inuscita», il cui ricavo unitario risulta superiore a 30 €
0,71 0,75 0,790,83
1,07 1,061,15
1,23
0,380,47
0,510,57
0,00
0,50
1,00
1,50
2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018
Media - Servizio Universale - Servizi postali non SU
12,25
10,13 10,08 9,84
7,996,78 6,72 6,69
24,35 24,07 23,76
21,75
0,00
5,00
10,00
15,00
20,00
25,00
2014/2015 2015/2016 2016/2017 2017/2018
Media - Nazionali - Internazionali (E+U)
5.1 Prezzi: indici generali e principali utilities (2010=100)
26
Indici prezzi generali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Indici prezzi utilities
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
(*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile,, la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 9 distinte voci.
● Nel periodo considerato (marzo 2014-marzo 2018), l’ISA (Indice Sintetico Agcom)(*) l’indice dei prezzi dell’insieme dei prodotti e servizi di comunicazione mostra una flessione del 2,5% (-0,7% su base annua)
● I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica lievemente inferiore rispetto a quella generale dei prezzi (107,2 vs 109,5)
● Al contrario, i prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano un andamento significativamente superiore a quello medio (128,1)
● Tra le diverse utilities considerate, i servizi di comunicazione nel loro complesso sono gli unici a presentare un livello dei prezzi inferiore a quello del 2010
163,9
125,6
129,3
108,8
113,4
121,8
81,9
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar
2014 2015 2016 2017 2018
Acqua (1) Rifiuti (2) Luce (3)
Gas (4) Treno (5) Trasporti urbani (6)
Comunicazioni (7)
109,5
128,1
107,2
91,3
70
80
90
100
110
120
130
140
150
160
170
mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar
2014 2015 2016 2017 2018
Indice generale dei prezzi
Servizi regolamentati locali
Servizi regolamentati nazionali
ISA: Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*)
5.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile (2010=100)
27
Indici prezzi telefonia fissa Indici prezzi telefonia mobile
Codici Istat servizi considerati:(1) 08 20 10 (2) 08 30 10(3) 08 30 30
Codici Istat servizi considerati:(4) 08 20 20 (5) 08 30 20
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
94,6
124,0
87,8
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar
2014 2015 2016 2017 2018
Terminali (1) Accesso / serviz i di base (2) Larga banda / Internet (3)
45,0
79,8
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar
2014 2015 2016 2017 2018
Terminali (4) Servizi (5)
● I prezzi dei servizi broadband risultano inferiori a quelli di marzo 2014
● Tuttavia, risulta in crescita l’indice dei prezzi dei servizi di base edell’accesso
● Su base annua i prezzi dei servizi mobili rilevati da Istat mostrano unalieve riduzione
● Con riguardo all’intero periodo i servizi di base scendono di circa 4 p.p.
● Da marzo 2014, i prezzi dei terminali mostrano una sensibile riduzione(-20,1 p.p.)
5.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali (2010=100)
28
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(6) 09 52 10 (7) 09 52 20(8) 09 42 30
Indici prezzi quotidiani, periodici e TV Indici prezzi servizi postali
Servizio Economico Statistico
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
● Nel periodo considerato (marzo 2014-marzo 2018), si osserva un aumento dell’indice dei prezzi dell’editoria quotidiana di poco superiore al 10%, assai piùcontenuto è quello relativo all’editoria periodica (+2,6%)
● Su base annuale, la crescita dell’indice dei prezzi è pari al 7,0% per la Pay TV, all’1,9% per i quotidiani, e al 4,1% per i servizi postali
● Nel periodo considerato il settore postale ha visto aumentare i prezzi mediamente del 22%; in particolare, con riferimento ai servizi di movimentazionedelle lettere, è possibile riscontrare un consistente aumento, mentre gli «altri servizi postali» (che includono i servizi di corriere espresso) mostranoincrementi più contenuti
Codici Istat servizi/prodotti considerati:(9) 08 10 00(10) 08.1.0.1.0.00(11) 08.1.0.9.0.00
133,7
105,8
127,6
90
100
110
120
130
140
150
mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar
2014 2015 2016 2017 2018
Quotidiani (6) Riviste e periodici (7) Pay TV (8)
130,5
149,7
122,5
90
100
110
120
130
140
150
mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar giu set dic mar
2014 2015 2016 2017 2018
Servizi postali (9) Servizi di movimentazione lettere (10) Altri servizi postali (11)
29
5.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2002 ed il 2018 (indice 2015=100)
Servizio Economico Statistico
Variazione dei prezzi tra marzo 2002 e marzo 2018 (%) Variazione dei prezzi tra marzo 2017 e dicembre 2018 (%)
Fonte: Eurostat ed elaborazioni Agcom Fonte: Eurostat ed elaborazioni Agcom
• Secondo i dati Eurostat, nel periodo considerato (marzo 2002 – marzo 2018) l’Italia mostra, per i prezzi di terminali e servizi di telecomunicazione, unasignificativa riduzione, superiore a quella media europea: -42,8 vs -20,7%
• L’editoria, quotidiana e periodica, mostra un incremento più contenuto rispetto alla media europea (+42,3 vs +69,6%), sia con riferimento all’interoperiodo che su base annua (+1,0% vs 3,9%)
• La crescita dei prezzi nei servizi postali in Italia è in linea rispetto media europea; tra i cinque specifici paesi considerati nel grafico, solo la Germania hamostrato una dinamica più contenuta rispetto all’Italia
-17,5 -18,6 -17,7-29,3
-39,7
16,1
64,2
18,3
75,3 80,3
64,2
159,6
-20,7 -21,6 -18,3
-34,2-42,8
11,2
69,679,0
40,051,1
42,3
98,4
-60
-30
0
30
60
90
120
150
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
-0,7 -0,5
2,1
-1,1
-1,8
-0,3
2,9
0,2
5,0
6,8
0,2
2,2
-0,9 -0,5
2,1
-1,5
-1,9
-0,5
3,94,8
0,7
3,9
1,0
5,0
-6
-3
0
3
6
9
12
15
EU 28 Germania Spagna Francia Italia Regno Unito
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80143
Roma
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