primo soccorso al paziente politraumatizzato formatore psti marche davide dini

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Primo soccorso al paziente

politraumatizzato

Formatore PSTI MarcheDavide Dini

• Approccio al politrauma

• Epidemiologia e prevenzione

• Meccanismi lesivi

• Valutazione del traumatizzato

Formatore PSTI Marche Davide Dini

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

OBIETTIVI

Il politraumatizzato

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

è un ferito che presenta lesioni associate a carico diDUE o PIU’ DISTRETTI CORPOREI

(arti, colonna vertebrale, cranio, faccia, collo, torace, addome, bacino) con eventuali possibili

COMPROMISSIONI DELLE FUNZIONI RESPIRATORIE

e/o CIRCOLATORIE

Epidemiologia del trauma

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

In Europa il Trauma è la prima causa di morte in quasi tutte le Nazioni ( inclusa l´Italia ) nell´età compresa tra i 15 ed i 44 anni

La mortalità per trauma cranico grave in un paziente che giunga in coma in Ospedale è passata nel nostro paese da oltre il 50%

negli anni settanta ad un 20 - 25% attuale. In poche altre " malattie " possiamo vantare simili successi

In Italia abbiamo circa 55 traumi " maggiori " ogni 100.000 abitanti ogni anno. L´80% di questi traumi è legato ad incidenti stradali

Mortalità da trauma

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

20% nei giorni o settimane successivi: - sepsi

- M.O.F. (insufficienza acuta multiorgano)- problemi di origine respiratoria

50% in pochi secondi:- rottura di cuore o grossi vasi- lacerazione del tronco dell’encefalo

30% durante la GOLDEN HOUR: - emopneumotorace

- shock emorragico- rottura di fegato/milza

- manovre scorrette- Ematoma extradurale

- Ipossiemia

Le morti sul colpo: la prevenzione

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Casco obbligatorio:Un recente lavoro mostra un calo di ricoveri per trauma da motociclo in

Neurochirurgia e in Neurorianimazione in Romagna ed a

Bologna del 70%.

Il casco è considerato in UETra le 5 " terapie mediche " con il

maggior effetto di salvavita adottate dal 1970

Le morti sul colpo: la prevenzione

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Misure di prevenzione di efficacia provata:- controllo dei tassi alcolemici dei guidatori- guida con le luci accese ( calo di incidentalità del 10% )- uso di telecamere per il controllo del traffico - aumento delle rotonde con diminuzione dell´uso dei semafori- calo della velocità massima consentita

Un calo solo dell´1% nella velocità massima può infatti portare ad un 2 - 3% in meno di incidenti.

Altro dato tipicamente italiano è l´introduzione della " patente a punti ". Il maggior rispetto delle regole legato a questo nuovo sistema ha

portato, secondo dati molto preliminari, ad un calo del 20% della mortalità per incidente stradale

Le morti sul colpo: la prevenzione

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Non indossare la cintura comporta l’aumento del rischio di morire in caso di incidente, non solo per chi guida, ma anche per tutti gli altri

passeggeri

In più è obbligatorio che i minori viaggino assicurati con dispositivi appropriati all’età, all’altezza ed al peso.

Golden Hour

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Portare il paziente giusto, nell’ospedale giusto, nel tempo giusto

…e nelle migliori condizioni possibili!

SCOOP & RUN (raccogli e corri)

STAY & PLAY (stai sul posto e opera)

LOAD, GO AND PLAY (carica, parti e tratta)

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

Regola delle tre S:

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

SICUREZZAValutazione del rischio evolutivo e adeguata protezione per garantire la sicurezza dei soccorritori e del paziente

SITUAZIONECosa è accaduto, perché è accaduto e quantepersone sono coinvolte (DINAMICA)

SCENARIONumero dei veicoli coinvolti, danni, tipo di energia perdeterminare la necessità di risorse aggiuntive

PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO

La situazione traumatica può

portare al coinvolgimento di più persone.

Indagare e contattare il 118

Noi siamo gli occhi della CO118

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Chiamata dei soccorsi

La chiamata al 118 è fondamentale:

• per identificare il luogo;

• per identificare i mezzi e le persone coinvolte;

• per allertare le risorse di supporto (115, 113, ecc);

• per centralizzare il paziente.

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Chiamata dei soccorsi

Il trauma maggiore:

Identifica uno o più pazienti che

ha avuto una dinamica lesiva grave

tale da indurre a pensare che abbia conseguito

lesioni molto gravi anche

se non immediatamente rilevabili

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Chiamata dei soccorsi

Criteri situazionali di trauma maggiore:

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

• cadute dall’altezza >5 metri

• Pedone urtato da veicolo o motociclista proiettato a più di 3 metri dal punto di impatto

• Arrotamento

• Deformazione delle lamiere del veicolo >50cm

• Intrusione lamiere nell’abitacolo >30cm (lato paziente) o >40 cm (lato opposto)

Chiamata dei soccorsi

Criteri situazionali di trauma maggiore:

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

• Veicolo in scarpata più profonda di 3 metri

• Capottamento autoveicolo

• Occupante del veicolo proiettato all’esterno

• Presenza di soggetto deceduto nello stesso veicolo

• Necessità di estricazione prolungata (>20 minuti)

La dinamica del trauma

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

Un’attenta valutazione della DINAMICA dell’incidente permette di SOSPETTARE LA MAGGIOR PARTE DELLE LESIONI

prima ancora di valutare il paziente!

Un incidente automobilistico implica quasi sempre VARI TRAUMI: in particolar modo vanno notati i segni delle cinture di sicurezza,

il parabrezza rotto o il volante deformato (indicano l’energia e la violenza dell’impatto).

Tipi di traumaCHIUSO O PENETRANTE

TRAUMA CHIUSO Le lesioni sono prodotte dalla compressione o dallo

stiramento dei tessuti

TRAUMA PENETRANTE Le lesioni sono prodotte dall’urto e dalla lacerazione

dei tessuti penetrati

Principali cause di trauma

Trauma da incidente automobilistico

Trauma da incidente motociclisticoTrauma da investimento di pedoniTrauma da precipitazioneTrauma da esplosioneTrauma da incidenti sportiviTrauma da ferite d’arma

Collisione tra autoveicoli

Le collisioni possono essere raggruppate in cinque categorie

FrontaleLateraleCon rotazione del veicoloTamponamentoCapottamento (roll-over)

La dinamica del trauma: incidente con auto

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

IL MECCANISMO DI LESIONE E’ DETERMINATO DA:1. COLLISIONE DEL VEICOLO2. COLLISIONE DEL CORPO CONTRO STRUTTURE DEL VEICOLO3. COLLISIONE DEGLI ORGANI INTERNI CONTRO STRUTTURE DEL

CORPO

E’ NECESSARIO QUINDI RICERCARE:1. DEFORMAZIONI ESTERNE DEL VEICOLO2. DEFORMAZIONI INTERNE(SEDE DELL’IMPATTO DEL

PASSEGGERO,PARABREZZA, VOLANTE, ECC)3. SEGNI SUL CORPO DELL’INFORTUNATO (FERITE,

LACERAZIONI,ABRASIONI, ECC)

VALUTAZIONE

LA GRAVITA’ ED IL TIPO DI LESIONI RIPORTATE DOPO UN TRAUMA DIPENDONO

DALLE FORZE COINVOLTE CINTURE DI SICUREZZA ESPULSIONE DAL VEICOLO DECESSI TRA I PASSEGGERI GRAVI DANNI AI VEICOLI COINVOLTI VELOCITA’ FRENATA

Energia cinetica

QUANTITATIVO DI ENERGIA CHE PUO’ ESSERE TRASFERITO DA UN

CORPO AD UN ALTRO

E=mv²

AUMENTA CON LA MASSAAUMENTA ESPONENZIALMENTE CON LA

VELOCITA’

Tutti gli occupanti del veicolo si muovono alla stessa velocita’ del veicolo

Urto contro l’ostacolo da parte del veicolo

Deformazione della struttura del veicolo

Urto dei passeggeri contro l’interno del veicolo

Urto degli organi interni contro le strutture parietali dell’organismo

Impatto Frontale: tipo di lesioni

Proiezione superiore:

Trauma cranico e toracico

Proiezione inferiore:Fratture arti

inferiori e bacino,trauma addominale

Impatto Frontale: tipo di lesioni

Impatto laterale: tipo di lesioni

Trauma cranicoTrauma cervicaleTraumi della

colonnaTrauma toraco-

polmonareTrauma

addominale (rottura milza e fegato)

Possibili lesioni riportate

Trauma cranico commotivo

Trauma cervicale: vertebrale C1- C2 (atlante ed epistrofeo)

Trauma alla colonna vertebrale

Fratture multipleLesioni interne

Trauma da tamponamento: colpo di frusta e trauma cranico

Capottamento: tipo di lesioni

Lesioni alla colonna vertebraleLesioni cervicali Lesioni politraumatiche per urto

con oggetti vari

ATTENZIONE!!

NON liberare dalle cinture di sicurezza persone in auto capovolte!! Senza le dovute precauzioni

Incidente motociclistico

Valutare distanza della vittima dal primo punto di impatto

Valutare possibili ostacoli colpiti durante la caduta

Maggiore rischio di lesioni alla colonna vertebrale

Possibile aumento della gravita’ per mancanza di riduzione della velocita’ relativa all’impatto

Dinamica per proiezione

Investimento di pedone

La dinamica puo’ variare a seconda dell’eta’dell’individuo

Gli adulti tentano di sfuggire all’impatto con conseguente urto laterale

I bambini restano sorpresi urtando spesso frontalmente

Gli anziani spesso non riescono a sfuggire all’impatto

Investimento e dinamica

Lesioni nel bambino

I bambini difficilmente urtano contro il parabrezza ma finiscono facilmente sotto il veicolo stesso

Fratture ai femoriLesioni al toraceTrauma cranico e cervicale

Altezza da cui il corpo e’ cadutoTipo di superficie su cui si e’

verificato l’impattoParte del corpo che ha urtato

per prima

Traumi da precipitazione

Lesioni da caduta

Caduta in piedi: lesioni arti inferiori e del bacino

Lesioni alla colonna vertebrale per flessione e frattura a carico del tratto toracico lombare

Lesione agli organi toracici e addominali (dissecazione aortica e lacerazione epatica)

L’istinto di protezione fa si che vi siano anche lesioni agli arti superiori

Traumi sportivi

Per i traumi sportivi valgono le varie dinamiche viste

precedentemente

Molti traumi possono essere causati da forti e improvvise decelerazioni o forze di torsioni, iperestensioni, iperflessioni

Quale parte del corpo ha urtato per prima?

Quali sono le lesioni evidenti?

Possono essere stati compromessi organi interni?

Valutare eventuali danni all’attrezzatura

Traumi sportivi

Traumi da esplosione

Possono verificarsi a causa di incidenti domestici o sul lavoro,

piu’ raramente per motivi intenzionali o attentati

Tipo di lesione primaria

Barotrauma polmonareRottura del timpano e danno

dell’orecchio medioPerforazione ed emorragia

addominaleRottura del globo oculareCommozione cerebraleSenza segni apparenti di lesioni al

capo

Tipo di lesione secondaria

Lesioni derivate da detriti volanti e frammenti, puo’ essere colpita

qualsiasi parte del corpoLesioni da corpo contundenteLesioni penetranti

Tipo di lesione terziaria

Derivante dallo spostamento della vittima provocata dalla turbolenza

dell’esplosioneFrattura e amputazione traumaticaLesione cerebrale chiusa e apertaUstioni e lesioni da schiacciamento

Traumi penetranti a media/alta energia

Generalmente causati da armi da fuoco

Lesioni da arma da fuoco

Dato l’alto grado di energia sviluppata dall’arma non e’

possibile valutare e prevedere i danni riportati dalla vittima

I proiettili all’interno del corpo possono aver urtato con parti

ossee e aver cambiato traiettoria

Valutazione della dinamica

Ferita da taglio

Per ferita si intende una lesione di continuo delle strutture molli del

corpo prodotta con varie modalita’ da un agente

vulnerante

Ferite superficiali

Se interessano soltanto lo strato cutaneo o

sottocutaneo

Ferite profonde

Quando oltrepassano lo strato superficiale e coinvolgono le strutture sottostanti

Ferite penetranti

Quando mettono in comunicazione l’esterno con

una delle grandi cavita’: cranica,toracica, addominale

Traumi penetranti a bassa energia

Generalmente provocati da armi bianche:

Coltelli, punteruoli

Facilmente prevedibile la direzione della ferita: essa sara’ sulla direzione e della lunghezza

della lama penetrata

La prima valutazione

A- airway

B- breathing

C- circulation

D- disability

E- exposure

Primo soccorso al paziente politraumatizzato

SECONDARY SURVEY

Esame completo testa piedi

Dinamica dell’evento

Anamnesi del paziente

Monitorizzazione continua del paziente

Immobilizzazione e trasporto

PRIMARY SURVEYA- AIRWAY

Controllare ed assicurare la pervietà delle vie aeree

Esame obiettivo del capo e del collo

Posizionamento del collare cervicale

Il midollo spinale

Le vertebre ed i dischi intervertebrali

Il soccorritore deve:chiamare tempestivamente il 118non muovere l’infortunatocercare di mantenere la testa del

paziente immobile in posizione neutracontrollare l’attività respiratoria e

cardiaca

COSA FARE?

PRIMARY SURVEYB- BREATHING

Controllare il respiro con la tecnica OPACS

O- Osservo l’espansione toracica

Pa- Palpo il torace

C- Conto gli atti respiratori (12-24 atti/min.)

S- Saturimetria (>90%)

PRIMARY SURVEYC- CIRCULATION

Misurare la frequenza cardiaca (50-120 btt/min)

Misurare la pressione arteriosa

Controllare la presenza dei polsi periferici

Ricercare la presenza di emorragie massive ed arrestarle

C - CIRCULATION

CLASSECLASSE II IIII IIIIII IVIV

Perdite Perdite ematicheematiche

Fino a 750 mlFino a 750 ml 750/1500750/1500 1500/20001500/2000 >2000>2000

Perdite Perdite ematiche %ematiche %

Fino 15%Fino 15% 15/30%15/30% 30/40%30/40% >40%>40%

Freq cardiacaFreq cardiaca <100/min<100/min >100/min>100/min >120/min>120/min >140/min>140/min

Press artPress art normalenormale normalenormale ridottaridotta RidottaRidotta

Pa Pa differenzialedifferenziale

normalenormale diminuitadiminuita diminuitadiminuita DiminuitaDiminuita

Freq respFreq resp 14/20/min14/20/min 20/30/min20/30/min 30/40/min30/40/min >35/min>35/min

Diuresi ml/hDiuresi ml/h >30/mlh>30/mlh 20/30 mlh20/30 mlh 5/15mlh5/15mlh AnuresiAnuresi

coscienzacoscienza Leggermente Leggermente ansiosoansioso

Mediamente Mediamente ansiosoansioso

Ansioso e Ansioso e confusoconfuso

Confuso Confuso letargicoletargico

C - circulation

Stime approsimative perdite ematiche nel caso di: Frattura pelvica:1000/2000 ml Frattura femore:500/1000 ml Frattura tibia perone:250/500 ml Frattura un osso piccolo:125/250 ml 500cc circa per un ematoma di circa 8 cm di

diametro Vi è associata una ulteriore perdita interstiziale

pari al 25% della perdita ematica Considerare patologie associate che gravano le

perdite: piastrinopenia, anticoagulanti,ecc

PRIMARY SURVEYD- DISABILITY

Controllare lo stato neurologico del pz con la scala AVPU

A- Alert (vigile)

V- Vocal (reagisce se chiamato)

P- Pain (reagisce allo stimolo doloroso)

U- Unresponsive (non risponde ad alcuno stimolo)

PRIMARY SURVEYE- EXPOSURE

Spogliare la vittima ed esporre i distretti corporei per una più accurata valutazione

SECONDARY SURVEYESAME COMPLETO TESTA PIEDI

Palpare tutti i distretti corporei del paziente

Medicare le ferite

Immobilizzare le possibili fratture

Trattare le ustioni e valutarle secondo la regola del 9

Esame “testa-piedi”: testa

Attenzione a:

otorragia, ???? rinoliquorrea, ????? segno di Buttle (ematoma mastoideo), ???? occhi di procione (ematoma periorbitale) ????

Esame testa piedi

Testa Collo Torace Addome Bacino Arti

SECONDARY SURVEYANAMNESI DEL PAZIENTE

Verificare/chiedere a un conoscente o al pz stesso se:

E’ affetto da una patologia importante

Assume dei farmaci e di che tipo

SECONDARY SURVEYIMMOBILIZZAZIONE E TRASPORTO

Coprire il pz con il telo isotermico

Posizionare il pz sulla tavola spinale ed immobilizzarlo

Se autorizzati trasportate e monitorizzate oppure attendete l’arrivo dell’ALS

Protezione dagli agenti atmosferici

Ipotermia: scoprire il pz quanto basta per effettuare una valutazione completa

Ridurre il più possibile il tempo d’esposizione del paziente

Coprirlo con i suoi stessi vestiti Proteggerlo dal vento Rimuovere gli indumenti bagnati Se necessario trattare l’ipotermia

Protezione dagli agenti atmosferici

Ipertermia: eliminare o ridurre fonti di calore

idratare aerare i locali ove staziona il

paziente proteggere dal sole

TRATTAMENTO PREOSPEDALIERO AL TRAUMA

TRATTAMENTO PREOSPEDALIERO AL TRAUMA

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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