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Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate
Teoria delle ombre applicata alle proiezioni ortogonali
Teoria delle ombre applicata alle proiezioni assonometriche
BERTOLDO T. E., Tecnica grafica. I°- II° tomo. Istituto Italiano Edizioni Atlas (Biblioteca
Architettura )
Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate
ELABORAZIONE DELLA GEOMETRIA DESCRITTIVA
Trasformazione dei problemi fisici
legati alla propagazione della luce
in problemi geometrici.
Rappresentazione grafica delle ombre delle figure disegnate
Trasformazione che avviene attraverso semplificazioni.
Effetti causati dalla luce diffusa
Effetti causati dalla luce riflessa
Relazioni fra le superfici cromatiche degli oggetti
LE SORGENTI LUMINOSE SONO CONSIDERATE PUNTIFORMI
LA LUCE NATURALE È PREVISTA ALL’INFINITO
Non si considerano
Semplificazione
P: punto P
P0: punto ombra
l: raggio luminoso
l0: raggio d’ombra
Π: piano
ϖ
ϖ
ϖ
Segmento AB
L’OMBRA del segmento AB è formato dall’intersezione
(TRACCIA) del piano che contiene il fascio luminoso con
il piano ϖ.
Il piano che contiene il fascio luminoso passante per il segmento
AB è diviso in:
- SEMIPIANO LUMINOSO
- SEMIPIANO D’OMBRA
Segmento AB A
B
RETTA r
Luce naturale = provenienza «infinito» = proiezioni parallele
SORGENTE LUMINOSA
Teoria delle ombre
SEPARATRICE D’OMBRA
OMBRA PROPRIA
OMBRA PORTATA
DISTANZA FINITA
DISTANZA INFINITA
OMBRE PRODOTTE DA UNA SORGENTE PUNTIFORME SU CORPI OPACHI
SORGENTE LUMINOSA A DISTANZA INFINITA
Sorgente luminosa naturale S
Raggi luminosi paralleli
Proiezioni cilindriche
CERCHIO O SFERA
Ombra portata di dimensioni pari alla separatrice d’ombra
SORGENTE LUMINOSA A DISTANZA FINITA
Sorgente luminosa artificiale S
Raggi luminosi divergenti
Proiezioni coniche
CERCHIO O SFERA
Ombra portata di dimensioni maggiori alla separatrice d’ombra
POLIGONO
prisma luminoso e prisma d’ombra
FIGURA OGGETTIVA
POLIEDRI (prisma, piramide..)
Piramide luminosa e piramide tronca d’ombra
DEFINIZIONI
DEFINITA dall’insieme dei punti di tangenza
dei raggi radenti alla figura;
SEPARA la superficie illuminata dall’ombra propria
SEPARATRICE D’OMBRA
DEFINIZIONI
OMBRA PROPRIA
OMBRA PORTATA
Ombra propria
Ombra portata
OMBRA PROPRIA
OMBRA PORTATA
Ombra propria: parte della superficie del solido S non rivolta verso la fonte di luce
Ombra portata: proiezione della separatrice d’ombra su un altro oggetto (solido) diverso da S
Ombra autoportata: proiezione della separatrice d’ombra sulla stessa superficie dell’oggetto (solido).
OMBRA AUTOPORTATA
Ombra autoportata
Ombra propria
PRATICA OPERATIVA PER LA DETERMINAZIONE DELLE OMBRE
- Si sceglie la tipologia della sorgente luminosa
(NATURALE o ARTIFICIALE) in funzione del
grafico e della descrizione d’ombra che si intende
ottenere.
PRATICA OPERATIVA PER LA DETERMINAZIONE DELLE OMBRE
- SI DEFINISCE LA POSIZIONE SPAZIALE DELLA
SORGENTE LUMINOSA (alta-bassa, davanti-
dietro, destra-sinistra), fissando il relativo
ANGOLO DI INCIDENZA DEI RAGGI LUMINOSI o,
per la luce artificiale, la posizione della sorgente
luminosa.
PRATICA OPERATIVA PER LA DETERMINAZIONE DELLE OMBRE
- SI PROIETTA DALLA SORGENTE LUMINOSA COME
DA UN CENTRO DI PROIEZIONE, rispettando le
leggi proiettive generali e quelle del Metodo al
quale viene applicata la teoria delle ombre.
TEORIA DELLE OMBRE PRODOTTE DA UNA SORGENTE LUMINOSA NATURALE
APPLICATA ALLE PROIEZIONI ORTOGONALI
NELLE PROIEZIONI ORTOGONALI le ombre che meglio
suggeriscono i volumi rappresentati sono quelle prodotte da
una sorgente luminosa naturale.
Le ombre vengono determinate attraverso i RAGGI LUMINOSI
che incontrando i PUNTI SIGNIFICATIVI DEGLI OGGETTI da
rappresentare sono arrestati e DIVENTANO RAGGI D’OMBRA.
TEORIA DELLE OMBRE PRODOTTE DA UNA SORGENTE LUMINOSA
NATURALE, APPLICATA ALLE PROIEZIONI ORTOGONALI
I RAGGI LUMINOSI HANNO UN COMPORTAMENTO
PROIETTIVO SIMILE AD UNA RETTA, pertanto le proiezioni
ortogonali di un raggio luminoso reale costruiscono sui piani
fondamentali delle immagini.
r = raggio luminoso
r’ = proiezione di r sul P.O.
r’’ = proiezioni di r sul P.V.
r = raggio luminoso
r’ = DIREZIONE
r’’ = INCLINAZIONE
Rispetto ai piani di proiezione LA SORGENTE LUMINOSA PUÒ
ASSUMERE INFINITE POSIZIONI SPAZIALI.
DIMENSIONI e POSIZIONI delle ombre sono relazionate alla
posizione spaziale della sorgente luminosa.
r = raggio luminoso
r’ = proiezione di r sul P.O.
r’’ = proiezioni di r sul P.V.
Sorgente luminosa i cui raggi sono proiettati sul P.O. o sul P.V. con
una inclinazione rispetto alla L.T. di 45°.
Sono ombre che descrivono i valori della terza dimensione e
suggeriscono l’idea dei volumi rappresentati.
Ombre proprie
e ombre portate
Sorgente luminosa i cui raggi sono proiettati sul P.O. o sul P.V. con
una inclinazione rispetto alla L.T. di 45°.
r = raggio luminoso
r’ = proiezione di r sul P.O.
r’’ = proiezioni di r sul P.V.
Le proiezioni ortogonali r’ e r’’, inclinate di 45° alla L.T. corrispondono alla proiezione di
un raggio luminoso reale la cui inclinazione corrisponde alla diagonale del cubo.
Sorgente luminosa i cui raggi sono proiettati sul P.O. o sul P.V. con
una inclinazione rispetto alla L.T. di 45°.
Ombre di punti prodotte da raggi inclinati di 45° alla L.T.
Come per le diverse applicazioni della geometria descrittiva,
LA TEORIA DELLE OMBRE VIENE APPLICATA RIDUCENDO TUTTI I PROBLEMI
PROIETTIVI A SEMPLICI PROBLEMI DI PROIEZIONE DEI PUNTI.
Ombre prodotte da segmenti in proiezioni ortogonali
Per determinare l’ombra portata prodotta da segmenti descritti in proiezioni
ortogonali è sufficiente trovare l’ombra dei due punti estremi del segmento
ed unirli con una linea.
OMBRE PRODOTTE DA POLIGONI
OMBRE ASSONOMETRICHE
LA SORGENTE LUMINOSA VIENE CONSIDERATA
UN PUNTO IMPROPRIO, ALL’INFINITO.
L’ANGOLO DI INCIDENZA DEL RAGGIO LUMINOSO
VIENE SCELTO DI VOLTA IN VOLTA
IN FUNZIONE DELL’EFFETTO GRAFICO CHE SI INTENDE OTTENERE.
INCLINAZIONE
DIREZIONE
IL RAGGIO DI DIREZIONE VIENE SCELTO ARBITRARIAMENTE IN
FUNZIONE DELL’EFFETTO GRAFICO DELL’OMBRA.
OMBRE ASSONOMETRICHE
OMBRE ASSONOMETRICHE
RAGGIO LUMINOSO PERPENDICOLARE AL P.O.
OMBRA PORTATA
SOLO NEL CASO DI SOLIDI CON BASE SUPERIORE > DELLA BASE MINORE
OMBRE ASSONOMETRICHE
RAGGIO LUMINOSO PARALLELO AL PIANO ASSONOMETRICO
OMBRA PORTATA DI LUNGHEZZA INFINITA.
OMBRE ASSONOMETRICHE
RAGGIO LUMINOSO INCLINATO RISPETTO AL PIANO ASSONOMETRICO
VARIAZIONE DELLA LUNGHEZZA DELL’OMBRA
(funzione dell’inclinazione)
OMBRE ASSONOMETRICHE
ASSONOMETRIA MILITARE DI UN CUBO
OMBRE ASSONOMETRICHE
ASSONOMETRIA MILITARE DI UN CUBO
r
r’
OMBRE ASSONOMETRICHE
ASSONOMETRIA MILITARE DI UN CUBO
OMBRE ASSONOMETRICHE
ASSONOMETRIA MILITARE DI UNA PIRAMIDE
ASSONOMETRIA MILITARE DI UNA PIRAMIDE TRONCA
OMBRE ASSONOMETRICHE
ASSONOMETRIA MILITARE DI UNA PIRAMIDE TRONCA
TAV.7 – Composizione di solidi – applicazione della teoria delle ombre.
Ombre assonometriche applicate alla soluzione risultante dopo le operazioni di
sottrazione effettuate nella tav.3
Scala di rappresentazione e posizione di «direzione» ed «inclinazione» a scelta dello
studente (due differenti soluzioni).
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