scenari per lesigibilità dei diritti sociosanitari delle popolazioni vulnerabili in calabria...

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Scenari per l’esigibilità

dei dirittisociosanitaridellepopolazionivulnerabiliin Calabria

(schede di Giacomo Panizza)

Quale Calabria trovano le popolazioni vulnerabili? Quale impatto vi provocano i

diritti sociali? Poiché:

• Si è più o meno vulnerabili a seconda della quali-quantità della conoscenza del territorio e dei diritti

• Si diventa più o meno vulnerabili a seconda di partecipare a un’organizzazione più o meno adeguata per implementare i diritti

• Si arresta o riproduce la vulnerabilità se si calcola che il risultato è dipendente dal sistema socio politico culturale che lo genera

Scenario & Scena

• Scena come dato fotografico del presente

• Scenario come dato + contesto + trend + (re/pro)azione = futuro probabile

Cosa fare e quale paradigmaassumere per far accadere diritti?

Dotarsi dei livelli essenziali di strutture e personale

Dotarsi di capacità organizzative sociali e/o categoriali (empowerment)

Assumere il paradigma dell’esito, dell’efficacia dei servizi e delle prestazioni

Non basta incrementare l’esistente

Scena

Calabria

Popolazione: 2.009.268N. famiglie: 709.759N. Comuni 409 (montagna:

153; collina: 234; pianura: 22)

N. Province: 5N. Aziende sanitarie: 5N. Distretti sociosanitari: 34

DemografiaCalabria

Popolazione residente nei comuni

5 con popolazione da 50.000 a 200.000

4 con popolazione da 25.000 a 50.000

11 con popolazione da 15.000 a 50.000

15 con popolazione da 10.000 a 15.000

50 con popolazione da 5.000 a 10.000

98 con popolazione da 2.500 a 5.000

160 con popolazione da 1.000 a 2.500

66 con popolazione da 0 a 1.000

Scena: Qualità della vitaLe province calabresi sono collocate agli

ultimi posti nelle 6 macro aree: tenore di vita, affari e lavoro, servizi, ambiente e salute, ordine pubblico, popolazione e tempo libero.

Il terzo settore è presente con 5.300 organizzazioni (19 ogni 100.000 abitanti): numero basso rispetto al resto d’Italia.

Più di ¼ della famiglie sono sotto la soglia di povertà (27,1% rispetto a 13,2% della media nazionale).

Le infrastrutture sociali, nonostante leggi operative fin dal 1987, sono residuali, ad alta concentrazione di utenti e bassa qualificazione del personale.

Pari opportunità enon discriminazione: esempi

ScenaDonne, Immigrati,

Persone senza dimora, Anziani, Popolazione detenuta (...)

in Calabria al tempo

della crisi

ScenarioFar divenire possibile

a stranieri: ottenere un ricongiungimento

a malati di aids: la prevenzione terziaria

a qualsiasi persona: denunciare un ente che discrimina

Immaginario: Rosarno 2010

2010 a Rosarno

Alto sfruttamento lavorativo

• Basso aiuto assistenziale

• Zero diritti civili

Immaginario: gagé / rom

• Lunga e ostile convivenza

• Pregiudizi reciproci tra rom e gagé

• Qualche beneficenza

• Difficili diritti• I rom non si

organizzano

I diritti di ciascuno-tutti

• Diritti civili

• Diritti politici

• Diritti sociali come sicurezza sociale (diverso da sicurezza pubblica)

I diritti socio sanitari

• Per vivere (lavoro)• Per vivere meglio

(assistenza)• Per vivere insieme

(opportunità)• Non gratis, ma

contribuzioni secondo equità

Il lavoro in Calabria• TASSO:• Occupazione 44,5 (57,5)• Maschi 58,4 (69,7)• Femmine 30,8 (45,3)• Disoccupazione giovanile 46,1

• Nell’insieme, la produzione manifatturiera ha un peso marginale, mentre sono ridondanti sotto il profilo del reddito e dell’occupazione, il terziario pubblico e le attività tradizionali nella distribuzione commerciale, nell’edilizia e nell’agricoltura. Dominano dunque le iniziative a domanda locale e maggiormente protette dalla concorrenza esterna.

• L’economia calabrese è sostanzialmente chiusa alle relazioni internazionali import-export.

Il piano sanitario• 42 ospedali pubblici e 38 cliniche

private

• La migrazione sanitaria extraregionale ha superato il costo di 248 milioni di Euro

• L’assistenza domiciliare è sottodimensionata

• Commissariamento?

• Diversi piani di riqualificazione e di “rientro”, ma fermo il piano sanitario

• Alcune linee guida (dipendenze, psichiatria, riabilitazione disabilità, ecc,) sostanzialmente sono ferme

Il piano sociale

• Euro pro capite:• da 14,65 del 2001 a

30.3 del 2008

• Regole:• L.r. 23/2003• Piano sociale regionale:

delibera n. 364 del 6 agosto 2009

Sicurezza e legalità• Alto tasso di illegalità e

basa percezione del problema da parte delle famiglie

• Traffici sostanze stupefacenti

• Estorsioni, usura, infiltrazioni negli appalti pubblici, smaltimento rifiuti, immigrazione clandestina

• Basso indice di criminalità diffusa e di criminalità violenta

• Alto indice di criminalità organizzata, in aumento del 10%

Alcune domande:• In questi “mondi” di

sicurezza pubblica, come ci passano dentro le fasce vulnerabili?

• Come e perché avvengono omicidi nel campo della prostituzione maschile?

• Che tipologie di tratta di esseri umani esistono sul territorio regionale?

• …• …• …

Diritti come

• Condizione di sicurezza rispetto ai bisogni vitali e risorse sociali

• Conseguimento di livelli di consumi e di obiettivi significativi

• Processo di sviluppo dell’individuo e delle capacità umane

La complessità dei diritti sociali• Lib/lab tra diritti,

bisogni e desideri• I diritti perfetti e

imperfetti, immediati e mediati

• Es. = riabilitazione handicap e dipendenze

• Es. = integrazione interculturale

Paradigma partecipativo dei diritti: (ad esempio“consenso informato” e “niente su di noi senza di noi”)

Diritti e sistemi multilivello• È saltato lo schema

previsionale dei padri della costituzione

• I diritti non si possono più intendere con le categorie legislative solo a partire da uno stato (Vedi Ue e Onu)

• Multilivello tra più stati e dentro uno stesso stato

• Ad ogni livello corrisponde una dimensione di cittadinanza, con diritti/doveri

• Riqualificare strutture e professionalità delle pubbliche amministrazioni

Teorie politiche dei diritti sociali nella società dei 2/3

• Liberali• Radicali• Neoliberisti• Ottimisti liberali• Area cattolica e sociale

Diritti• L’approccio al tema dei diritti deve

considerare che le popolazioni vulnerabili non sono “il” problema, ma semmai i soggetti della presa in carico e della possibile soluzione del problema.

• Occorre operare per mettere/rsi ognuno in grado di assolvere il diritto (e non solo il dovere) di partecipare alla soluzione dei problemi personali e sociali.

Rafforzare le capacitàdi realizzare diritti

• E nelle esperienze di:• Mediazione/i• Percorsi di advocacy• Organizzare lobbying• Prendere parola• Sostenere leadership

sui diritti umani• Promuovere bene

comune

• Nelle storie di• carcere• strada• migranti• rom e sinti• prostituzione• dipendenze• …

Es. diritti e migranti in Calabria• Non solo modello Rosarno, ma pure

Badolato e Riace, Gizzeria…• Nonostante la crisi la presenza

immigrata è aumentata• Calabria con 58.775 immigrati residenti

(2,9%) dei calabresi e 46.000 con Inail• Previsioni fino al 2020: servono 84.000

stranieri per pareggiare il conto demografico regionale

• Auto organizzazione degli stranieri• Progetti di integrazione “dentro” servizi

sanitari, scuole, quartieri, …

Lo scenario desiderato

• Lo scenario è ciò che immaginiamo di poter realizzare insieme, perché i diritti riguardano ciascun individuo ma non sono individuali: si fondano in una società.

• I diritti socio sanitari non si realizzano da sé stessi o in forza della sola legge: essi sono condizionati dalla partecipazione, ovvero si realizzano se e quando liberano dai bisogni, se e quando integrano gli esclusi, se e quando socializzano gli inclusi.

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