s.o.f.e. sistema obiettivi fondamentali educazione

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Education

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I.U.L.

TEORIA E METODI DELLA

PROGETTAZIONE FORMATIVA

Laura Lucci

S.O.F.E

Sistema

degli Obiettivi

Fondamentali

dell’

Educazione

Nelle nostre scuole oggi siamo sempre più abituati a programmare per obiettivi didattici specifici per le varie

discipline,ma

questo non può giovare ai ragazzi che vengono a noi affidatie chi crede nel valore della propria missione

ne è cosciente:

non siamo burocrati del sapere

… e soprattutto vorremmo che i nostri ragazzi:

- imparassero a pensare con la loro testa;- avessero una capacità critica personale.

Per ottenere questo, l’insegnante deve guardare all’esperienza globale del ragazzo, soltanto così potrà favorire la crescita armonica della Persona che il ragazzo

è chiamato a divenire

La conoscenza delle discipline è solo una parte del percorso formativo che attende il ragazzo, ad essa vanno affiancati gli obiettivi educativi morali e religiosi che completano la Persona.

A noi scegliere che tipo di insegnante essere e cosa vogliamo dai nostri “ragazzi-adulti”

… nella consapevolezza che ogni ragazzo ha diritto

ad un’educazione personalizzata.

Calonghi individua tre livelli di astrazione-concretezza in cui è

possibile esprimere l'intenzionalità educativa:

• Le finalità educative• Gli obiettivi generali • Gli obiettivi specifici

Garcia Hoz introduce gli OBIETTIVI FONDAMENTALI, mai scritti nelle programmazioni

didattiche-educative, ma essi ne costituiscono la base.

García Hoz, partendo dal concetto di Persona elabora un sistema, il S.O.F.E. , uno strumento

flessibile

• che si adegua alle caratteristiche e alle risposte degli alunni,

• che supera la divisione interna dei saperi • Che formula in maniera operativa gli

obiettivi educativi interdisciplinarie al tempo stesso non perde di vista la meta finale:

la libertà morale.

Il pedagogista spagnolo Victor García Hoz presentò il S.O.F.E

all’Università di Palermo nel novembre del 1982 e un gruppo di ricercatori rese il modello operativo.

S.O.F.E. - PERCHÉ USARLO• E’ uno strumento operativo che aiuta i docenti :

• a curare tutti gli aspetti formativi dell’alunno• Formulare obiettivi educativi generali valutabili• Unificare i criteri di valutazione• Offre un forte collegamento interdisciplinare tra i

saperi e gli obiettivi educativi• Aiuta gli alunni ad ampliare le proprie conoscenze e a

costruirsi la propria identita’ morale.Il Sofe vuole rendere più agevole il passaggio alla

formulazione operativa degli obiettivi educativi generali e il collegamento tra gli obiettivi generali e quelli specifici delle varie discipline.In questo modo si supera la divisione interna del sapere.

• Costituiscono il punto di riferimento che assicura continuità ed unitarietà all’educazione

• Sono la descrizione di una capacità che dovrà essere posseduta da ogni alunno al termine dell'attività educativa.

Obiettivi Educativi Fondamentali

Gli Obiettivi Educativi Fondamentali vengono raggruppati nel SOFE in 6 aree:

• Una fase percettiva in cui si fa riferimento direttamente alla ricezione degli stimoli da parte del soggetto.

• Una fase riflessiva per ordinare gli stimoli ricevuti.

• Una fase acquisitiva o di fissazione delle conoscenze acquisite.

• Una fase estensiva o di ampliamento e modificazione degli elementi cognitivi.

• Una fase espressiva o di manifestazione esterna dell'attività intellettiva.

• Una fase pratica di applicazione delle conoscenze alle diverse manifestazioni della vita

S.O.F.E

Si possono immaginare metaforicamente come le 6 facce di una piramide educativa che ha come vertice

unificante il fine dell'educazione:

la libertà morale

FASE PERCETTIVA

Il soggetto si mostra disposto a ricevere i primi

stimoli per il suo

personale apprendimento

•Preparazione della ricezione degli stimoli

•Percezione vera e propria

Attività

AttenzioneOsservazione Ascolto Lettura

Identificazione Precisazione

FASE RIFLESSIVA

E’ costituita dall’insieme delle attività intellettuali mediante le quali il soggetto

analizza discrimina, confronta, classifica e mette in relazione i dati ricevuti

L’attività riflessiva qualifica come umano l’apprendimento liberandolo dagli schemi

interpretativi rigidi dello stimolo – risposta.

Attività Analisi dei dati Confronto Ordinamento Classificazione Inferenza Sintesi Valutazione Risoluzione dei problemi.

FASE ESTENSIVA o CREATIVA

In questa fase il soggetto trasforma le conoscenze acquisite in elementi nuovi e attivi

Attraverso quindi stimoli interni al soggetto stesso, quindi non apprendimenti provocati

dagli stimoli provenienti dall’esterno.Centrale è in questa fase la funzione creativa.Le funzioni sono intellettuali e estendono il patrimonio conoscitivo.

Attività

Estrapolazione Generalizzazione Immaginazione

fantastica Domande estensive Cambiamento Creatività

• Si caratterizza perché il soggetto acquisisce una nuova conoscenza, la fissa e la incorpora al suo patrimonio conoscitivo, dal quale la può poi attingere tutte le volte che ne ha bisogno. Questa area della nostra attività cognitiva consiste sostanzialmente nella facoltà della memoria, intesa nella duplice accezione di fissazione delle conoscenze e di ricordo delle stesse in momenti successivi.

ATTIVITA’

Fissazione Richiamo.

FASE RITENITIVA

FASE ESPRESSIVA-SIMBOLICA

E’ l’esternazione dell'avvenuto processo conoscitivo. La dimostrazione che un soggetto ha davvero compreso

qualcosa c’è solo quando è in grado di esprimere ciò che ha appreso.

Attività

Espressione orale Espressione scritta.

Questa è la fase applicativa perché le conoscenze e le abilità intellettuali acquisite si costituiscono in elementi propulsori dell'agire. L'attività pratica svolta dall'uomo sì raggruppa in due grandi categorie: quella della produzione di manufatti tecnici o artistici e quella della produzione di rapporti interpersonali; la dimensione morale, che è presente in entrambe le forme espressive pratiche, risalta maggiormente quando si instaurano rapporti diretti con le altre persone senza la mediazione di oggetti fisici.

Attività

Espressione tecnica ed artistica (corporea, motricità, plastico-pittorica, musicale, recitazione, uso di strumenti e materiali di lavoro) Espressione etica (controllo biologico, ordine-prudenza, laboriosità, generosità-giustizia, religiosità naturale, gioia)

FASE ESPRESSIVA-PRATICA

OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI

All'inizio dell'anno tutti gli obiettivi

fondamentali del Sofe, non essendo

formulati in modo operativo, devono essere

tradotti dagli insegnanti in obiettivi operativi

generali adatti alla classe, quali punti di

riferimento per le attività di tutti i docenti:

le finalità educative si traducono in obiettivi

generali, ai quali poi si collegheranno gli

obiettivi più specifici.

• Gli obiettivi generali sono denominati a "lungo termine".

• Sono a- disciplinari, senza riferimento alle strutture e ai

contenuti delle discipline, perché svolgono una

funzione-ponte tra le finalità educative e gli obiettivi

specifici delle diverse discipline, rispetto ai quali hanno

un minor grado di concretezza.

• Sono denominati orientativi per sottolineare che sottostanno a tutti gli obiettivi

• Non sono mai pienamente raggiungibili, ma possono

essere valutati nella misura del cambiamento

OBIETTIVI EDUCATIVI SPECIFICI

Gli obiettivi specifici sono descritti in maniera operativa con maggiore concretezza di quelli generali, sono completamente raggiungibili e quindi valutabili con una certa precisione attraverso segni o indizi osservabili negli alunni. Vanno collegati agli obiettivi generali per evitare la frammentazione del sapere

Tra gli obiettivi specifici si possono distinguere tra quelli a medio e quelli a breve termine; i secondi sono più limitati dei primi e valutabili in termini di «obiettivo raggiunto» e di «obiettivo non raggiunto». Essi costituiscono la base di conoscenza che l'insegnante esige da tutti gli alunni prima di passare alla successiva unità di apprendimento.

• Quadro sinottico(all 1): fasi della conoscenza e dell’espressione;

• Griglia (all 2) per la trasformazione operativa degli obiettivi fondamentali in obiettivi generali;

• Griglia(all 3) per la formulazione degli obiettivi specifici;

• Griglia (all 4) per il collegamento degli obiettivi specifici con gli obiettivi generali.

KIT SOFE

• Con l’aiuto del quadro sinottico (All. 1) si concordano e si trasformano gli obiettivi educativi fondamentali in obiettivi educativi generali, comuni a tutti gli alunni e a tutte le discipline del curricolo e si riportano nell’allegato 2. Gli obiettivi educativi generali dovranno essere adeguati alla classe di riferimento,.

• Il quadro sinottico e’ composto da cinque colonne che riportano:

Funzioni (attività)Verbi significativi di attiAbilità di baseSistema degli obiettivi fondamentali

dell’educazioneAbilità metacognitive

COME USARE IL SOFE

Ogni insegnante poi elenca e numera gli obiettivi specifici della disciplina (Allegato 3), precisando il periodo dell’anno preso in considerazione. Vanno così compilati tanti elenchi quante sono le discipline del curricolo. Il numero dato ad ogni obiettivo specifico in seguito verrà riportato e identificato nella griglia riepilogativa dell’allegato 4.

Si compila infine la griglia di verifica, allegato 4, dove si collegano graficamente gli obiettivi generali con quelli specifici.

BIBLIOGRAFIA

• ZANNIELLO, G. (2011Dagli obiettivi educativi alle competenze fondamentali, Palermo, Palumbo

• GARCIA HOZ, V. (2005)L’educazione personalizzata, Brescia, La Scuola. Trad.it. dell’ottava edizione spagnola.

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