analisi dei flussi del mercato del...

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Osservatorio del Mercato del Lavoro della Provincia di Lecco Analisi dei flussi del Mercato del Lavoro Provincia di lecco Rapporto i semestre 2013 ______________________________________ Rapporto a cura del CRISP, Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di pubblica utilità. sede - Università degli Studi Di Milano Bicocca.

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Osservatorio

del Mercato del Lavoro

della Provincia di Lecco

Analisi dei flussi del

Mercato del Lavoro

Provincia di lecco

Rapporto

i semestre 2013

______________________________________

Rapporto a cura del CRISP, Centro di ricerca

interuniversitario per i servizi di pubblica utilità.

sede - Università degli Studi Di Milano Bicocca.

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Autori:

Mario Mezzanzanica, Direttore Scientifico del CRISP -

Università di Milano Bicocca

Claudia Graziani, Ricercatrice CRISP

Hanno collaborato inoltre:

Matteo Fontana, Nicolò Vegetti (Tabulaex srl)

Roberto Panzeri, Dirigente Settore Formazione Professionale - Istruzione – Lavoro,

Provincia di Lecco

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Indice

Premessa .................................................................................................................................................... 6

Quadro di sintesi ....................................................................................................................................... 7

Analisi Evento Avviamento e Evento Cessazione - Caratteristiche demografiche .................................. 11

Analisi Evento Avviamento e Evento Cessazione - Caratteristiche del rapporto .................................... 13

Analisi Evento Trasformazione ................................................................................................................ 19

Focus Qualifiche Professionali ................................................................................................................. 22

Focus Soggetti Avviati ............................................................................................................................. 25

Focus Previsioni Avviamenti e Cessazioni .......................................................................... 27

Box Eventi Giornalieri ....................................................................................................... 29

Glossario – Comunicazioni Obbligatorie ............................................................................................. 30

Nota metodologica – Elaborazione Dati .............................................................................................. 34

Nota Metodologia Modelli Previsionali ................................................................................................ 37

Appendice ................................................................................................................................................ 44

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Indice delle Figure

Figura 1 - Eventi per tipologia di evento, I Semestre 2013 ..................................................... 10

Figura 2 - Quote di Avviamenti e Cessazioni per classe di età, I Semestre 2013 ................... 11

Figura 3 - Avviamenti e Cessazioni per mese, I Semestre 2013 ............................................. 13

Figura 4 - Quote di Avviamenti e Cessazioni per tipologia contrattuale, I Semestre 2013 .... 14

Figura 5 - Quote di Avviamenti per tipologia contrattuale, I Semestre 2012 - I Semestre 2013

........................................................................................................................................................ 15

Figura 6 - Quote di Avviamenti e Cessazioni per settore di attività economica, I Semestre

2013 ................................................................................................................................................ 16

Figura 7 - Trasformazioni per tipologia di trasformazione, I Semestre 2013 ......................... 19

Figura 8 - Trasformazioni per tipologia di trasformazione, I Semestre 2012 - I Semestre 2013

........................................................................................................................................................ 20

Figura 9 - Classificazione High skill level .............................................................................. 22

Figura 10 - Classificazione Medium skill level ...................................................................... 23

Figura 11 - Classificazione Low skill level............................................................................. 23

Figura 12 - Soggetti avviati per classe di età, I Semestre 2013............................................... 26

Figura 13 - Avviamenti per periodi osservati e periodo previsto, Anno 2008-Giugno 2014 .. 27

Figura 14 - Cessazioni per periodi osservati e periodo previsto, Anno 2008-Giugno 2014 ... 28

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Indice delle Tabelle

Tabella 1 – Avviamenti per tipologia contrattuale e settore economico, I Semestre 2013 ..... 17

Tabella 2 – Avviamenti per livello di skill e settore di attività economica, I Semestre 2013 . 24

Tabella 3 – Previsione Avviamenti e Cessazioni, Luglio 2013-Giugno 2014 ........................ 27

Tabella 4 – Previsione Avviamenti e Cessazioni,Commercio e servizi, Luglio 2013-Giugno

2014 ................................................................................................................................................ 28

Tabella 5 – Previsione Avviamenti e Cessazioni, Industria in senso stretto, Luglio 2013-

Giugno 2014 ................................................................................................................................... 28

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Premessa

Il presente rapporto descrive l’andamento dei flussi del mercato del lavoro della

Provincia di Lecco per il primo semestre dell’anno 2013. Il rapporto è costituito da due

sezioni: nella prima sezione vengono proposte alcune elaborazioni che permettono di

ottenere una visione generale dell'andamento dei flussi; nella seconda viene proposto un

approfondimento su professioni, soggetti avviati e previsioni di avviamenti e cessazioni.

Rispetto ai rapporti informativi finora prodotti si è scelto di suddividere

l’informazione raccolta estrapolando dagli eventi quelli che per caratteristiche particolari

vengono definiti come “giornalieri” ed i rapporti non andati a buon fine. I rapporti

giornalieri sono legati a doppio filo a particolari settori economici e professioni, la

porzione prevalente, o a situazioni specifiche. Si sono in tal senso isolati gli “eventi

giornalieri” ed i rapporti non andati a buon fine dall’insieme degli eventi per evitare

distorsioni informative sul fenomeno.

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Quadro di sintesi

Le dinamiche intercorse nel mercato del lavoro nel primo semestre dell’anno 2013

consentono di cogliere sia alcuni aspetti legati ai fatti successi sia a tendenze in atto.

Complessivamente nell’anno osservato le comunicazioni obbligatorie di competenza di

aziende con sede operativa in provincia, ammontano a oltre 34 mila, di cui il 43% è

relativo ad avviamenti (pari a oltre 14 mila), il 42% a cessazioni (pari a oltre 14 mila), la

quota rimanente, pari al 15%, riguarda proroghe e trasformazioni contrattuali. I soggetti

interessati da avviamenti sono oltre 12 mila e la quota maggiore appartiene al genere

maschile con un valore del 54% (oltre 6.8 mila soggetti); la popolazione giovane è quella

maggiormente interessata da avviamenti infatti il 49% degli avviati si trova nella classe di

età 20-34 anni, a conferma del fatto che la popolazione giovane è quella maggiormente

mobile nel mercato del lavoro.

Rispetto all’anno precedente avviamenti, cessazioni e proroghe mostrano segno

meno, in particolar modo gli avviamenti calano del 14% circa (oltre 2.2 mila unità in

meno) mentre le proroghe perdono oltre 3. 3 mila unità.

Al contrario per le trasformazioni contrattuali si registra un aumento pari al 12% circa,

corrispondente in valore assoluto a circa 200 eventi in più.

Il 73% degli avviamenti nel primo semestre 2013 è stato effettuato con l'uso di

contratti temporanei (Tempo Determinato, Somministrazione, Lavoro a progetto e Altre

comunicazioni), mentre nel 2012 la quota percentuale era pari al 70%.

Per quanto riguarda i settori economici si assiste ad un calo di avviamenti, dal 2012

al 2013, in tutti i settori economici, in particolar modo Commercio e servizi ed Industria

in senso stretto perdono ciascuno oltre mille “opportunità lavorative”.

La relazione degli avviamenti con le variabili settore di attività economica e tipologia

contrattuale, permette di osservare le differenti modalità di impiego dei contratti

all’interno dei diversi settori. Nel Commercio e servizi il 52% degli avviamenti avviene

attraverso il contratto a Tempo Determinato, seguito dal contratto a Tempo Indeterminato

con un valore percentuale pari al 26%; per l’Industria in senso stretto la quota maggiore

appartiene alla tipologia contrattuale Somministrazione con il 47%, a cui seguono le

tipologie contrattuali Tempo Determinato e Tempo Indeterminato, con quote

rispettivamente pari al 30% e al 15%.

La seconda sezione permette di approfondire alcune tematiche quali professioni,

soggetti avviati e previsioni di avviamenti e cessazioni.

Per livello di skill (competenze necessarie per svolgere una determinata professione),

la provincia di Lecco si caratterizza complessivamente per una presenza maggiore di

figure di medio livello di skill; il 46% degli avviamenti complessivi avviene per il

Medium skill level, segue il Low skill level con il 35% ed infine l’High skill level con il

19%. Differenze significative si riscontrano nei settori di attività economica.

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Dall’applicazione dei modelli previsionali emerge un quadro in calo per il primo

semestre 2014, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, degli avviamenti del 9%

(-1.309 unità), e per le cessazioni il calo è dell’11% circa (-1.575 unità).

E’ importante sottolineare che i dati previsionali osservati per i principali settori

economici mostrano per il Commercio e servizi un calo di avviamenti (nel 2014 rispetto

al 2013) del 4,2% (-393 unità); anche per l’Industria in senso stretto si osserva un calo

di avviamenti del 21,1% (-886 unità).

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Analisi dei flussi del

Mercato del Lavoro

Provincia di lecco

Prima SEZIONE

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I sezione

I dati delle Comunicazioni Obbligatorie della

Provincia di Lecco.

Analisi descrittiva comunicazioni aziendali

Analisi Eventi per tipologia di evento1

Le comunicazioni obbligatorie riferite al primo semestre dell’anno 20132, e di

competenza di aziende con sede operativa in provincia, ammontano complessivamente a

oltre 34 mila, di cui il 43% è relativo ad avviamenti (oltre 14 mila), il 42% a cessazioni

(oltre 14 mila), la quota rimanente, pari al 15%, riguarda proroghe e trasformazioni

contrattuali.

Figura 1 - Eventi per tipologia di evento, I Semestre 2013

Osservando i dati relativi al medesimo semestre dell’anno precedente, si rileva un

aumento solamente per trasformazioni di rapporti di lavoro (+11,5%, circa 200

trasformazioni in più), mentre avviamenti, cessazioni e proroghe mostrano segno meno.

In particolar modo gli avviamenti calano del 13,5% (oltre 2.2 mila in meno), le

cessazioni del 10% circa (oltre 1.6 mila in meno) ed infine per le proroghe il calo è del

52% (oltre 3.3 mila in meno).

1 S01 presente in Appendice “Numero eventi per tipologia di evento”.

2 Vengono esclusi dall’analisi gli eventi giornalieri, ovvero che hanno durata inferiore o uguale ai 2

giorni e i rapporti non andati a buon fine. Si riporta una descrizione degli eventi giornalieri nel Box I.

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Un ulteriore indicatore di sintesi che permette lo studio delle dinamiche in atto nel

mercato del lavoro della provincia di Lecco, è il saldo tra avviamenti e cessazioni che

indica un valore sensibilmente positivo (+86), e inferiore rispetto al primo semestre

dell’anno precedente (+726).

Analisi Evento Avviamento e Evento Cessazione -

Caratteristiche demografiche

Avviamenti, Cessazioni e Saldi per classi di età3

Le assunzioni nel primo semestre 2013, pari ad oltre 14 mila unità, avvengono

prevalentemente per la classe di età giovane, infatti come è possibile osservare dalla

Figura sottostante, il 50% degli avviamenti complessivi avviene nella classe di età 20-34

anni, ed anche la classe di età 35-49 anni presenta una quota significativa pari al 36%.

Rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente si osserva un calo degli

avviamenti per tutte le fasce di età.

Le cessazioni (pari ad oltre 14 mila unità) superano gli avviamenti, in termini di

quote percentuali, nelle classi di età 35-39, 40-44 e 55-64 anni. Al contrario nelle classi

15-19 e 20-24 anni è la quota associata a avviamenti a superare la quota di cessazioni.

3 S07 presente in Appendice “Avviamenti, Cessazioni e Saldo per classi di età”.

Figura 2 - Quote di Avviamenti e Cessazioni per classe di età, I Semestre 2013

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Rispetto all’anno precedente si assiste ad un calo delle cessazioni per tutte le classi di

età come osservato per gli avviamenti.

Infine l’analisi del saldo tra avviamenti e cessazioni, permette di constatare un saldo

negativo per le classi di età 35-39 anni (-210), 40-44 (-101), 45-49 (-11), 55-59 (-113) e

60-64 (-75).

Avviamenti, Cessazioni e Saldi per genere4

Nel primo semestre 2013 gli avviamenti avvengono prevalentemente per il genere

maschile con una quota pari al 52% (oltre 7.6 mila), mentre il restante 48% appartiene al

genere femminile (oltre 7 mila); per l’evento cessazione le quote tra i generi si eguagliano

con il 50% ciascuno.

Rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente gli avviamenti calano del 10%

circa per il genere femminile (oltre 800 avviamenti in meno), mentre per il genere

maschile il calo è del 16% circa (oltre 1.4 mila avviamenti in meno).

Anche per le cessazioni si osserva un calo per entrambi i generi, in particolar modo

per il genere maschile calano del 14% circa (oltre 1.1 mila cessazioni in meno), mentre

per il genere femminile il calo è del 6% circa (oltre 400 cessazioni in meno).

4 S13 presente in Appendice “Avviamenti, Cessazioni e Saldo per genere”.

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Analisi Evento Avviamento e Evento Cessazione -

Caratteristiche del rapporto

Avviamenti, Cessazioni e Saldi mensili5

Dall’analisi dell’andamento di avviamenti e cessazioni per mese si osserva una

superiorità degli avviamenti in tutti i mesi ad eccezione dei mesi di Marzo e Giugno,

infatti la differenza tra avviamenti e cessazioni risulta negativa, ed in particolar modo le

cessazioni superano gli avviamenti di 54 unità in Marzo, mentre in Giugno la distanza tra

le due curve è di oltre 900 unità.

Rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente gli avviamenti seguono lo stesso

andamento ma l’anno 2013 in tutti i mesi mostra valori inferiori rispetto al 2012, in

particolar modo nel mese di Marzo in cui la distanza è di oltre 700 unità tra 2012 e 2013.

Per quanto riguarda le cessazioni le due curve seguono un andamento simile, anche

se il primo semestre dell’anno 2012 mostra valori inferiori in tutti i mesi rispetto allo

stesso semestre del 2013, ad eccezione del mese di Gennaio in cui il 2013 supera il 2012

di poche unità.

5 S14 presente in Appendice “Avviamenti, Cessazioni e saldi mensili”.

Figura 3 - Avviamenti e Cessazioni per mese, I Semestre 2013

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Avviamenti, Cessazioni e Saldi per tipologia contrattuale6

Dalla distribuzione degli eventi considerati per le diverse tipologie contrattuali, si

osserva una superiorità della quota associata agli avviamenti rispetto alla quota associata

alle cessazioni solamente per la tipologia contrattuale Tempo Determinato, per cui gli

avviamenti superano di tre punti percentuali le cessazioni (48% rispetto al 45%).

Al contrario per le tipologie Lavoro a progetto e Somministrazione è la quota

associata a cessazioni di rapporto di lavoro a superare la quota di avviamenti, ed in

particolar modo per la prima tipologia di un punto percentuale (5% rispetto al 4%),

mentre per la seconda tipologia contrattuale la distanza è di due punti percentuali (23%

rispetto al 21%).

Complessivamente nel primo semestre dell’anno 2013 gli avviamenti avvengono per

una quota pari al 27% attraverso tipologie contrattuali permanenti, mentre il restante 73%

corrisponde a tipologie contrattuali temporanee; per le cessazioni si registra la medesima

distribuzione delle quote per macro tipologia contrattuale.

Effettuando un confronto con il medesimo semestre dell’anno precedente si osserva

un calo degli avviamenti pari al 13% circa per tipologie contrattuali temporanee, in modo

particolare la Somministrazione subisce un calo del 19,4% (oltre 600 avviamenti in

meno); anche per le tipologie contrattuali permanenti si registra un calo pari al 24% circa:

in particolar modo per il Tempo Indeterminato il calo è del 25% circa, corrispondente in

valore assoluto ad una perdita di avviamenti di oltre mille unità.

6 S03 presente in Appendice “Avviamenti, Cessazioni e Saldi per tipologia contrattuale”.

Figura 4 - Quote di Avviamenti e Cessazioni per tipologia contrattuale, I Semestre 2013

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Si osserva inoltre dalla distribuzione delle quote di avviamenti per tipologia

contrattuale un calo di due punti percentuali nel primo semestre dell’anno 2013 del

Tempo Indeterminato (26% nel 2012 rispetto al 24% nel 2013) e del Lavoro a progetto

(6% nel 2012 rispetto al 4% nel 2013); anche per la Somministrazione si registra un calo

nella quota ma di un punto percentuale (passa dal 22% del 2012 al 21% del 2013).

Il calo di tali tipologie contrattuali vede un effetto di sostituzione nella tipologia

contrattuale Tempo Determinato, che presenta un aumento significativo della quota

passando dal 42% del 2012 al 48% del 2013.

Le cessazioni rispetto al primo semestre dell’anno precedente calano in modo

significativo per le tipologie contrattuali permanenti registrando un -34,2%; quelle

temporanee mostrano invece un andamento pressoché costante rispetto al precedente

anno.

Per ciascuna tipologia contrattuale viene riportato il saldo tra avviamenti e

cessazioni, che risulta negativo per tutte le tipologie ad eccezione della tipologia Tempo

Determinato (+363).

Figura 5 - Quote di Avviamenti per tipologia contrattuale, I Semestre 2012 - I Semestre 2013

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Avviamenti, Cessazioni e Saldi per settore economico7

Dall’analisi dell’articolazione degli avviamenti e delle cessazioni per settore di

attività economica si può osservare la prevalenza della quota degli avviamenti sulla quota

delle cessazioni solamente per il settore Agricoltura di un punto percentuale, con il 2%

rispetto all’1%.

Al contrario per il settore Costruzioni è la quota delle cessazioni a superare la quella

degli avviamenti di un punto percentuale, con il 6% rispetto al 5%.

Rispetto al primo semestre dell’anno 2012 si osserva un calo degli avviamenti in tutti

i settori economici ed in particolar modo:

Agricoltura: registra un calo dell’8% circa;

Commercio e servizi: registra un calo del 10% circa, corrispondente in

termini assoluti ad una perdita di oltre mille “opportunità lavorative”;

Costruzioni: registra un calo del 3% circa, con una perdita sensibile di

avviamenti;

Industria in senso stretto: registra un calo del 21% circa, corrispondente in

termini assoluti ad una perdita di oltre 1.1 mila “opportunità lavorative”.

La differenza tra avviamenti e cessazioni risulta positiva per i settori economici

Agricoltura (+141) e Commercio e servizi (+72); al contrario i settori Costruzioni ed

Industria in senso stretto mostrano saldo negativo.

7 S02 presente in Appendice “Avviamenti, Cessazioni e Saldi per settore economico”.

Figura 6 - Quote di Avviamenti e Cessazioni per settore di attività economica, I Semestre 2013

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Avviamenti per tipologia contrattuale e settore economico

Dall’analisi degli avviamenti in relazione alle variabili contratto e settore, è possibile

osservare la modalità di impiego delle diverse tipologie contrattuali nei principali settori

del mercato. La gradazione di colore dal rosso al verde mostra, per colonna, il grado di

utilizzo delle differenti forme contrattuali nei diversi settori. Inoltre, per ragioni di

completezza, si riportano le percentuali calcolate per colonna, che permettono di

effettuare alcune considerazioni:

L’87% degli avviamenti nel settore Agricoltura avviene attraverso il

contratto a Tempo Determinato, segue il Tempo Indeterminato con il 6%;

Il 52% degli avviamenti nel settore Commercio e servizi avviene

attraverso la tipologia contrattuale Tempo Determinato, seguita dalla quota

del 26% del Tempo Indeterminato;

Il 52% degli avviamenti nel settore Costruzioni avviene attraverso il

contratto a Tempo Determinato, mentre gli avviamenti attraverso il

contratto a Tempo Indeterminato costituiscono il 30%;

Il 47% degli avviamenti nel settore Industria in senso stretto avviene

attraverso il contratto di Somministrazione, a cui seguono le tipologie

contrattuali Tempo Determinato e Tempo Indeterminato, con quote

rispettivamente del 30% e 15%.

Un ulteriore dato che emerge è il basso impiego nei diversi settori del contratto di

Apprendistato che, ad esclusione delle Costruzioni dove ha un utilizzo pari al 4%, risulta

all’interno dei restanti settori al di sotto del 3%.

Tabella 1 – Avviamenti per tipologia contrattuale e settore economico, I Semestre 20138

Tipo contratto Agricoltura Commercio e

servizi Costruzioni

Industria in senso

stretto

Apprendistato 0 303 33 94

0% 3% 4% 2%

Lavoro a progetto 0 457 12 124

0% 5% 2% 3%

Somministrazione 8 780 82 1.991

3% 9% 11% 47%

Tempo Determinato 212 4.652 382 1.265

87% 52% 52% 30%

8 Dall’analisi vengono esclusi i dati mancanti; S12 presente in Appendice “Avviamenti per

Tipologia Contrattuale e Settore Economico”.

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Tempo Indeterminato 15 2.329 220 655

6% 26% 30% 15%

Altre comunicazioni 9 501 6 105

4% 6% 1% 2%

Totale 244 9.022 735 4.234

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Analisi Evento Trasformazione

Trasformazioni per tipologia di trasformazione9

Le trasformazioni contrattuali nel semestre in analisi ammontano a oltre 1.9 mila

unità. La trasformazione prevalente è da Tempo Determinato a Tempo Indeterminato con

una quota pari al 55% (oltre mille unità); segue la Trasformazione da Tempo Pieno a

Tempo Parziale con una quota del 18%, Trasformazione da Tempo Parziale a Tempo

Pieno con il 12% e Trasformazione da Contratto di Apprendistato a Contratto a Tempo

Indeterminato con l’8%. Le restanti tipologie di trasformazione possiedono valori

percentuali inferiori o uguali al 3%.

Rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente, si osserva un aumento di tutte le

tipologie di trasformazione, ad eccezione della trasformazione da Tempo Parziale a

Tempo Pieno che registra un -42,7% (-176 unità).

Osservando anche la variazione delle quote rispetto all’anno 2012, si nota una

differenza significativa pari a cinque punti percentuali, per la tipologia di Trasformazione

da Tempo Parziale a Tempo Pieno: infatti nell’anno 2012 la quota era pari al 24%, mentre

nell’anno 2013 cala e raggiunge un valore del 12%.

Al contrario per le tipologie di trasformazione da Tempo Determinato a

Indeterminato e da Tempo Pieno a Parziale la quota aumenta in modo significativo, in

9 S11 presente in Appendice “Tipi di trasformazioni”.

Figura 7 - Trasformazioni per tipologia di trasformazione, I Semestre 2013

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particolar modo per la prima tipologia aumenta di tre punti percentuali (dal 52% al 55%),

mentre per la seconda di sei punti percentuali (dal 12% al 18%).

Figura 8 - Trasformazioni per tipologia di trasformazione, I Semestre 2012 - I Semestre 2013

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Analisi dei flussi del

Mercato del Lavoro

Provincia di lecco

seconda SEZIONE

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Focus Qualifiche Professionali

Avviamenti per skill e settore economico10

Prima di procedere alla lettura delle informazioni ottenute dall’analisi degli

avviamenti per livello di skill e settore economico, occorre riportare una breve premessa

di carattere metodologico.

La classificazione Istat si fonda sul criterio della competenza (skill), definita come la

capacità di svolgere i compiti di una data professione, vista nella sua duplice dimensione

del livello (skill level) e del campo delle competenze (skill specialization) in linea con

ISCO-88. International Standard Classification of Occupation, (ILO)11

. I grandi gruppi

Istat sono organizzati in ordine decrescente approssimato rispetto allo “skill level”,

mentre lo skill specialization contraddistingue ciascun gruppo da tutti gli altri.

Lo Skill level indica il livello di istruzione formale necessaria allo svolgimento della

professione, il che ovviamente non esclude la possibilità di raggiungere tali professioni

attraverso apprendimenti non formali ed informali; è possibile aggregare ulteriormente gli

otto gruppi di professioni Istat rilevando gli elementi comuni per quanto riguarda lo skill

level.

Nelle figure sottostanti viene riportata la metodologia con cui si è ottenuta la

suddivisione delle qualifiche professionali in High, Medium e Low skill level.

10

S10 presente in Appendice “Avviamenti per skill e settore economico”. 11

International Labour Office, ISCO-88. International Standard Classification of Occupation, I.L.O.,

Geneva, 1990, pag 2.

HIGH SKILL

LEVEL

LEGISLATORI,

IMPRENDITORI E ALTA

DIRIGENZA

PROFESSIONI

INTELLETTUALI,

SCIENTIFICHE E

DI ELEVATA

SPECIALIZZAZIONE

PROFESSIONI

TECNICHE

Figura 9 - Classificazione High skill level

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23

Analizzando gli avviamenti per livello di skill, si osserva per la provincia di Lecco

una presenza maggiore di figure di medio livello di skill; infatti il 46% degli avviamenti

complessivi avviene per il Medium skill level, segue il Low skill level con il 35% e infine

l’High skill level con il 19%. Mettendo in relazione gli avviamenti, oltre che al livello di

skill, ai diversi settori di attività economica è possibile effettuare una serie di

considerazioni di interesse.

Il settore Agricoltura presenta una maggior presenza di figure di medio livello di

skill, con quota pari al 50%, segue il Low skill level con il 48% e l’High skill level con il

2%; per il Commercio e servizi gli avviamenti vengono principalmente effettuati per

figure di medio livello di skill con una quota pari al 51%, segue il basso livello di skill

con il 27% e l’alto livello con il 22%; le Costruzioni si caratterizzano per la presenza di

figure di medio (60%) e basso livello di skill (33%), mentre l’alto livello di skill risulta

poco presente (7%); infine, per l’Industria in senso stretto gli avviamenti avvengono

MEDIUM SKILL

LEVEL

PROFESSIONI

ESECUTIVE NEL LAVORO

D'UFFICIO

PROFESSIONI

QUALIFICATE NELLE

ATTIVITA'

COMMERCIALI E NEI

SERVIZI

ARTIGIANI, OPERAI

SPECIALIZZATI E

AGRICOLTORI

LOW SKILL LEVEL

CONDUTTORI DI IMPIANTI,

OPERAI DI MACCHINARI FISSI e MOBILI E CONDUCENTI DI

VEICOLI

PROFESSIONI NON

QUALIFICATE

Figura 10 - Classificazione Medium skill level

Figura 11 - Classificazione Low skill level

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24

principalmente per il Low skill level, con il 53%, a cui segue il Medium skill level con il

33% e l’High skill level con il 14%.

Tabella 2 – Avviamenti per livello di skill e settore di attività economica, I Semestre 2013

Qualifiche Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria in senso stretto

HIGH SKILL LEVEL 2% 22% 7% 14%

MEDIUM SKILL LEVEL 50% 51% 60% 33%

LOW SKILL LEVEL 48% 27% 33% 53%

Totale 100% 100% 100% 100%

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25

Focus Soggetti Avviati

Avviati per genere12

I soggetti avviati nel primo semestre dell’anno 2013 sono pari ad oltre 12 mila

unità, di cui il 54% è di genere maschile (oltre 6 mila soggetti) ed il restante 46% è di

genere femminile (oltre 5 mila soggetti). Rispetto allo stesso semestre dell’anno

precedente si assiste ad un calo dell’11% circa di soggetti avviati di genere femminile (-

690 avviati), e per il genere maschile il calo è del 14% circa (-1.061 avviati).

Avviati per cittadinanza13

Per quanto riguarda lo studio della cittadinanza dei soggetti avviati, si osserva una

superiorità significativa di soggetti italiani con una quota del 76% (oltre 9 mila soggetti),

seguono i soggetti extracomunitari con una quota del 19% (oltre 2.3 mila soggetti) ed

infine i soggetti comunitari con il 5% (oltre 600 soggetti). Rispetto all’anno precedente,

si registra un calo di soggetti avviati per tutte le cittadinanze, in modo particolare per i

soggetti italiani il calo è di oltre 1.3 mila unità.

Avviati per classi di età14

Come è possibile osservare dalla figura sottostante, la quota maggiore di soggetti

avviati pari al 49% del totale dei soggetti, è presente nella classe di età giovane 20-34

anni, a conferma del fatto che la popolazione maggiormente mobile nel mercato del

lavoro è costituita prevalentemente da giovani. Anche la classe di età 35-49 anni presenta

una quota significativa di soggetti avviati pari al 34% del totale dei soggetti considerati.

Rispetto al medesimo semestre dell’anno precedente si osserva un calo di soggetti avviati

in tutte le classi di età.

12

S04 presente in Appendice “Avviati per genere”. 13

S05 presente in Appendice “Avviati per cittadinanza”. 14

S08 presente in Appendice “Avviati per Classi di età”.

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Figura 12 - Soggetti avviati per classe di età, I Semestre 2013

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27

Focus Previsioni Avviamenti e Cessazioni

In questa sezione vengono riportate le previsioni dal mese di Luglio 2013 sino a

Giugno 2014, sia per l’evento avviamento che per l’evento cessazione15

.

Per quanto riguarda gli avviamenti si osserva che calano del 9% nel I Semestre 2014,

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1.309 avviamenti); anche per le

cessazioni si registra un calo nel 2014 rispetto al 2013 (-1.575 cessazioni).

Tabella 3 – Previsione Avviamenti e Cessazioni, Luglio 2013-Giugno 2014

Tipo Evento

I Semestre 2008

I Semestre 2009

I Semestre 2010

I Semestre 2011

I Semestre 2012

I Semestre 2013

I Semestre 2014

Variazione 2014 su 2013

Avviamenti 19.540 14.327 14.700 16.332 16.820 14.542 13.233 -9,0%

Cessazioni 16.541 13.298 14.013 15.873 16.068 14.404 12.829 -10,9%

Dalla figura sottostante è possibile osservare l’andamento degli avviamenti sia per i

periodi osservati (anno 2008-giugno 2013) che per il periodo previsto (luglio 2013-

giugno 2014), e si coglie la stagionalità ovvero numerosità maggiori di avviamenti nei

mesi di Gennaio e Settembre; al contrario Agosto e Dicembre sono i mesi con assunzioni

minori.

Anche per le cessazioni viene rappresentato l’andamento mensile sia per i periodi

osservati (anno 2008-giugno 2013) che per il periodo previsto (luglio 2013-giugno 2014),

e si coglie la stagionalità ovvero numerosità maggiori di cessazioni nei mesi di Giugno e

Dicembre.

15 I dati presentati in tabella 3 e 4 sono differenti dal dato rappresentato nel rapporto in quanto sono

esclusi, per il periodo osservato e previsto, i dati relativi alla popolazione over 65 anni. Vengono esclusi i

giornalieri ed i rapporti non andati a buon fine.

Figura 13 - Avviamenti per periodi osservati e periodo previsto, Anno 2008-Giugno 2014

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28

Le previsioni di avviamenti e cessazioni vengono riportate anche per i principali

settori del mercato del lavoro che caratterizzano la provincia di Lecco, ovvero Industria in

senso stretto e Commercio e servizi.

Per il Commercio e servizi gli avviamenti previsti sono in calo del 4,2% rispetto allo

stesso periodo dell’anno precedente osservato (-393 avviamenti); anche per le cessazioni

si osserva un calo previsto del 4% (-373 cessazioni).

Tabella 4 – Previsione Avviamenti e Cessazioni,Commercio e servizi, Luglio 2013-Giugno 2014

Tipo Evento

I Semestre 2008

I Semestre 2009

I Semestre 2010

I Semestre 2011

I Semestre 2012

I Semestre 2013

I Semestre 2014

Variazione 2014 su

2013

Avviamenti 10.834 9.401 8.835 9.106 10.478 9.369 8.976 -4,2%

Cessazioni 9.360 8.016 8.504 9.255 9.847 9.260 8.887 -4,0%

Per l’Industria in senso stretto gli avviamenti previsti sono in calo del 21% circa

rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente osservato (-886 avviamenti); anche per

le cessazioni si registra un calo dell’8% (-335 cessazioni).

Tabella 5 – Previsione Avviamenti e Cessazioni, Industria in senso stretto, Luglio 2013-Giugno 2014

Tipo Evento I Semestre

2008 I Semestre

2009 I Semestre

2010 I Semestre

2011 I Semestre

2012 I Semestre

2013 I Semestre

2014

Variazione 2014 su

2013

Avviamenti 6.736 3.684 4.792 6.044 5.325 4.191 3.305 -21,1%

Cessazioni 5.346 4.186 4.408 5.492 5.169 4.197 3.862 -8,0%

Figura 14 - Cessazioni per periodi osservati e periodo previsto, Anno 2008-Giugno 2014

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29

Box Eventi Giornalieri

Il Box sottostante riporta una breve descrizione degli eventi giornalieri, ed in

particolar modo questo fenomeno viene descritto dettagliando l’informazione per settore

economico, sezione di attività economica, contratto e professione16

.

16

S00 presente in Appendice “Eventi giornalieri”. La differenza tra avviamenti e cessazioni

può risultare differente da 0 a causa di rapporti giornalieri avvenuti a cavallo del periodo

selezionato.

Box I: Eventi giornalieri

Per evento giornaliero si intende un evento che dura fino a due giorni lavorativi.

Complessivamente, nel periodo osservato, gli eventi giornalieri sono pari a oltre 1.2 mila

unità, di cui si evidenzia una netta predominanza nel settore Commercio e servizi con una

quota pari al 79%, a cui segue l’Industria in senso stretto con il 20% ed infine Agricoltura e

Costruzioni con l’1% ciascuno.

Nel Commercio e servizi, i sottosettori che effettuano il maggior numero di eventi giornalieri,

risultano essere “Istruzione”, “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” e “Commercio

all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli”; complessivamente effettuano il

72% degli eventi giornalieri del settore in analisi.

Analizzando le figure professionali e le tipologie contrattuali impiegate per effettuare tali

avviamenti, si rileva per il sottosettore “Istruzione” che le figure professionali maggiormente

soggette ad avviamenti di tipo giornaliero sono Collaboratore scolastico - bidello (21%) e

Insegnante elementare (16%) avviati sostanzialmente con contratti a Tempo Determinato.

Nel sottosettore “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” le figure predominanti sono

Camerieri (63%) e Garzone di cucina (7%), e la tipologia contrattuale impiegata per gli eventi

di tipo giornaliero risulta essere il Lavoro a progetto con il 56%.

Infine, per il sottosettore “Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e

motocicli” le figure professionali con il maggior numero di eventi di durata inferiore o uguale a

due giorni sono gli Ausiliari di vendita (60%) e la Somministrazione con una quota pari all’87%

è il contratto maggiormente utilizzato.

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Glossario – Comunicazioni Obbligatorie

Comunicazioni

Comunicazioni obbligatorie: Comunicazioni che tutti i datori di lavoro, pubblici e

privati, devono trasmettere in caso di assunzione, proroga, trasformazione e cessazione

dei rapporti di lavoro.

Eventi: Elemento base su cui si fonda il modello dei dati. Sono suddivisi in: Avviamenti,

Cessazioni, Trasformazioni, Proroghe. Ognuno di essi è di norma caratterizzato da una

data d’inizio, ed eventualmente da una data di fine.

Avviamento: Instaurazione di un rapporto di lavoro tra un individuo e un datore di

lavoro.

Cessazione: Termine del rapporto di lavoro tra un individuo e un datore di lavoro.

Proroga: Prolungamento, oltre i termini previsti, di un rapporto di lavoro a termine o

comunque di durata temporanea (es. co.co.pro). Si verifica allorché il rapporto venga

prolungato oltre il termine stabilito inizialmente, senza che sia intervenuta una

trasformazione del rapporto medesimo.

Trasformazione: Si ha trasformazione solo nei casi espressamente indicati dalla norma,

allorché il prolungamento del rapporto iniziale comporti una trasformazione legale dello

stesso: da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato, da tempo parziale a

tempo pieno, da apprendistato a contratto a tempo indeterminato, da contratto di

formazione e lavoro a contratto a tempo indeterminato, da contratto di inserimento a

contratto a tempo indeterminato.

Rapporto di lavoro: Tutti gli eventi successivi e contigui che legano due soggetti (ad

esempio la filiera avviamento, proroga, trasformazione, cessazione), concorrono alla

creazione di un unico rapporto di lavoro. Il rapporto rappresenta il massimo livello di

aggregazione degli eventi e il punto di partenza per tutte le aggregazioni successive.

Avviati: Individui soggetti ad avviamento; nel corso del periodo analizzato un individuo

può essere soggetto a più avviamenti.

Cessati: Individui per cui si conclude un rapporto di lavoro, in seguito a una possibile

serie di motivazioni; nel corso del periodo analizzato un individuo può essere soggetto a

più cessazioni.

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31

Classificazione Professioni CP2011: A partire dal 2011 l'Istat ha adottato la nuova

classificazione delle professioni CP2011, frutto di un lavoro di aggiornamento della

precedente versione (CP2001) e di adattamento alle novità introdotte dalla International

Standard Classification of Occupations - Isco08. La classificazione CP2011 fornisce uno

strumento per ricondurre tutte le professioni esistenti nel mercato del lavoro all'interno di

un numero limitato di raggruppamenti professionali.

Forme contrattuali17

Apprendistato: Rapporto di lavoro con cui un datore di lavoro si impegna a formare

l'apprendista fino a farlo diventare un lavoratore qualificato, occupandolo in attività

lavorative. Nel D.lgs n. 276/2003 vengono distinti tre tipi di contratto di apprendistato:

- Apprendistato per l'espletamento del diritto/dovere di istruzione e formazione. E'

riservato agli studenti con almeno 15 anni di età, ha durata non superiore ai 3 anni ed

è finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale.

- Apprendistato per il conseguimento di una qualifica attraverso una formazione sul

lavoro e un apprendimento tecnico-professionale. Il monte ore di formazione

all'interno di tale percorso non può essere inferiore a 120 ore annue e la formazione

effettuata va registrata nel libretto formativo. Riguarda i giovani di età compresa tra i

18 e i 29 anni.

- Apprendistato diretto all'acquisizione di un diploma o all'alta formazione. Può essere

attivato per i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni per il conseguimento di un

titolo secondario o di alta formazione

Contratto di Somministrazione: Consiste in un accordo commerciale concluso fra due

soggetti, uno denominato “utilizzatore” e l’altro "somministratore". Grazie a questo

accordo, il somministratore (che deve possedere la prescritta autorizzazione per la

fornitura professionale di manodopera) assume i lavoratori e li mette a disposizione

dell’utilizzatore per esigenze professionali di carattere continuativo o limitato nel tempo.

La dipendenza del lavoratore dal somministratore può essere a tempo determinato o

indeterminato.

Lavoro a progetto: Può essere definito come un rapporto di collaborazione coordinata

continuativa (il vecchio co.co.co.) prevalentemente personale e senza vincolo di

subordinazione.

Deve essere riconducibile a uno o più progetti specifici, determinati dal committente, che

vengono gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato, in

coordinamento con l’azienda committente e indipendentemente dal tempo impiegato.

Tempo Determinato: Tipo di contratto di lavoro nel quale la data di scadenza viene

stabilita all'atto della stipula del contratto stesso.

Tempo Indeterminato: Per contratto a tempo indeterminato si intende un rapporto di

lavoro che, a seguito di un periodo di prova, si trasforma in assunzione senza scadenza. Il

17 Fonte: http://www.lavoro.gov.it/

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Osservatorio del Mercato del Lavoro

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contratto stabilisce le condizioni della prestazione lavorativa. Con esso sono stabiliti i

diritti e gli obblighi degli imprenditori e dei lavoratori.

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Analisi dei flussi del

Mercato del Lavoro

Provincia di lecco

NOTA METODOLOGICA

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Nota metodologica –

Elaborazione Dati

Dati analizzati

Le informazioni presentate nel presente rapporto derivano dall’elaborazione dei dati

delle comunicazioni obbligatorie riguardanti eventi verificatisi nel periodo in analisi: non

sono incluse le comunicazioni ricevute riferite ad eventi al di fuori del periodo di

competenza.

Nell’ambito delle comunicazioni sono stati identificati i quattro sotto-tipi:

Avviamento, Proroga, Trasformazione, Cessazione. Le comunicazioni aventi sotto-tipo

diverso o errato non sono state utilizzate per l’analisi.

Cenni di metodologia di trattamento

Il processo di trattamento può essere descritto attraverso tre fasi che di seguito

vengono descritte nelle loro caratteristiche peculiari:

1. Fase di caricamento

2. Fase di filtro

3. Fase di trattamento

1 - Fase di caricamento

Nella fase di caricamento vengono caricate tutte le Comunicazioni Obbligatorie

fornite dal nodo regionale indipendentemente dalla provincia di provenienza o di

riferimento. Le Comunicazioni Obbligatorie vengono fornite in formato XML18

secondo

standard ministeriali ed in seguito parserizzate in modo da consentirne il caricamento in

banca dati. Al momento del caricamento per massimizzare le informazioni disponibili

non vengono applicati i vincoli formali previsti dal modello XML. Nel corso della fase di

caricamento vengono applicate le transcodifiche necessarie a ricondurre i dati alle

classificazioni ministeriali attualmente in uso (esempio il passaggio dalla classificazione

Atecofin 2004 alla classificazione Ateco 2007) e viene attuata una prima fase di

deduplica sia dal punto di vista fisico, eliminando le comunicazioni aventi lo stesso

identificativo, sia dal punto di vista logico, eliminando le comunicazioni dello stesso tipo

riferite allo stesso soggetto, alla stessa azienda ed aventi la stessa data.

18 Extensible Markup Language

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Inoltre in questa fase vengono criptati i dati riferiti alla Partita Iva dell’impresa ed il

Codice Fiscale del soggetto, attraverso la procedura di anonimizzazione delle

informazioni (algoritmo di hashing irreversibile)19

.

2 - Fase di filtro

Al termine della fase di caricamento delle Comunicazioni Obbligatorie prima di

procedere al loro trattamento vengono selezionate solo le comunicazioni di pertinenza

regionale, cioè:

- Comunicazioni aventi la sede operativa dell’azienda in regione

- Comunicazioni aventi il domicilio del lavoratore in regione

I due vincoli vengono applicati in alternativa ed è quindi sufficiente che solo uno di

essi venga rispettato affinché la comunicazione venga elaborata.

3 - Fase di trattamento

La fase di trattamento è finalizzata alla verifica della coerenza delle Comunicazioni

Obbligatorie pervenute ed eventualmente dove possibile alla loro correzione. Per poter

garantire la consistenza delle comunicazioni è necessario analizzare contemporaneamente

tutte le comunicazioni riferite al medesimo lavoratore in modo da verificarne la corretta

successione nel corso della carriera. Ad esempio un avviamento deve essere sempre

preceduto dalla cessazione del rapporto precedente o una proroga deve essere sempre

preceduta dal relativo avviamento.

Nel corso di questa verifica vengono inoltre generate, dove possibile, le

comunicazioni mancanti: ad esempio per i contratti che non prevedono l’obbligatorietà

della comunicazione della cessazione, viene generata una cessazione prevista solo nel

caso in cui non sia pervenuta prima la comunicazione della cessazione anticipata. Nel

seguito vengono descritte alcune delle principali casistiche di intervento che si possono

riscontrare in banca dati; tale trattazione non è esaustiva di tutte le casistiche previste ma

solo esemplificativa delle metodologie applicate.

i. Generazione di avviamenti

Un avviamento può essere generato nel caso in cui:

- Sia pervenuta una cessazione non preceduta dal relativo avviamento

- Sia pervenuta una proroga non preceduta dal relativo avviamento

- Sia pervenuta una trasformazione non preceduta dal relativo avviamento

19 Nel linguaggio scientifico, l'hash è una funzione univoca operante in un solo senso (ossia, che non

può essere invertita), atta alla trasformazione di un testo di lunghezza arbitraria in una stringa di lunghezza

fissa, relativamente limitata

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ii. Generazione di cessazione

Una cessazione può essere generata nel caso in cui:

- Un avviamento sia seguito da un altro avviamento con una azienda diversa

- Non sia pervenuta una cessazione di un contratto

iii. Cancellazione di avviamenti e cessazioni

Un avviamento può essere eliminato nel caso in cui sia presente un avviamento

precedente con la stessa azienda, riportante la stessa tipologia contrattuale e la stessa

modalità di lavoro.

Mentre una cessazione può essere eliminata nel caso in cui:

- Sia presente una cessazione precedente che ha già portato alla chiusura del

relativo rapporto di lavoro

- Si tratti di una cessazione prevista preceduta dalla cessazione effettiva

Con l’implementazione del nuovo processo di trattamento e messa in qualità dei dati

delle comunicazioni obbligatorie sono state introdotte alcune novità che vengono

descritte di seguito.

La realizzazione di nuovi algoritmi di trattamento del dato permette di migliorare la

qualità dell’informazione attraverso:

- l’introduzione di nuove regole di business

o deduplica dei part-time

o trattamento dei part-time

o chiusura prestabilita di particolari tipologie contrattuali

- applicazione di controlli sulla coerenza dell’informazione

o applicazione di controlli legati all’età dei soggetti

- applicazione di procedure per migliorare la completezza dell’informazione

o recupero delle qualifiche ove possibile

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Nota Metodologia Modelli Previsionali

MODELLI A COMPONENTI NON OSSERVABILI

Aspetti teorici

Nei modelli a componenti non osservabili una serie storica è pensata come la

somma di alcune componenti, appunto, non direttamente osservabili. Nella sua

versione più tipica ed estesa è data dalla somma di quattro componenti

fondamentali: Trend, Ciclo, Stagionalità e Rumore Bianco (o Accidentalità).

- TREND : tendenza di lungo periodo, è responsabile delle variazioni della media

del processo nel lungo periodo;

- CICLO : movimenti ciclici congiunturali (ciclo economico) di periodo superiore

all’anno;

- COMPONENTE STAGIONALE : movimenti ripetitivi dovuti all’organizzazione

socio-economica della società basata sul calendario e ad eventi ambientali stagionali;

- COMPONENTE ACCIDENTALE : componente casuale non prevedibile.

La componente stagionale è costituita da variazioni che si riscontrano con analoga

intensità negli stessi periodi di anno in anno, ma con intensità diversa nel corso di uno

stesso anno (ad esempio, la produzione cala tutti gli anni in estate a seguito della chiusura

per ferie di molte aziende, ma aumenta tutti gli anni in prossimità del Natale per effetto

dei maggiori consumi); questo può creare delle distorsioni alle stime finali dei parametri.

Per i modelli previsionali riportati nel rapporto si è deciso di rappresentare il modello

con la tecnica degli State-Space e di condurre inferenza sulle componenti non osservabili

applicando il filtro di Kalman attraverso la tecnica dello Smoothing.

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38

Modelli in forma State-Space

La forma State-Space è una forma molto generale di rappresentazione dei sistemi

dinamici, particolarmente adatta a fare inferenza su componenti non osservabili.

Sia una serie storica di vettori casuali di cui è osservabile una traiettoria finita.

Nella forma State-Space dipende linearmente da un vettore casuale , detto

vettore di stato non osservabile, che evolve secondo uno schema markoviano.

In formule, si ha la seguente coppia di sistemi di equazioni:

Equazione di misurazione

Equazione di transizione

Con , con le seguenti proprietà:

vettore di variabili osservabili;

vettore di variabili (in genere) non osservabili;

matrice di (iper-) parametri;

vettore usato soprattutto per cambiare il valore medio di ;

vettore di v.c. serialmente incorrelate con , e matrice di

covarianza ;

matrice di transizione;

vettore di costanti;

vettore di v.c. normali serialmente incorrelate con con ,

.

Il sistema viene completato dalle seguenti ipotesi sulla distribuzione del vettore di

stato al tempo :

;

(questa ipotesi può essere rilassata);

Che garantiscono gaussianità e linearità del sistema.

Il sistema è lineare, cioè può essere espressa come combinazione lineare di valori

presenti e passati di e e di .

Poiché questi ultimi sono normali, anche i vettori saranno distribuiti normalmente.

Se le matrici di sistema e sono tutte costanti (cioè si possono

omettere i pedici t) il sistema è detto time-invariant o time-homogeneous.

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39

Inferenza per modelli in forma State-Space

Il filtro di Kalman è lo strumento principale per condurre inferenza sulle componenti

non osservabili in e per la costruzione della funzione di verosimiglianza di un modello

in forma State-Space.

Sia la collezione dei dati dalla prima fino alla t-esima osservazione.

La migliore stima di è il valore atteso condizionato .

Il filtro fornisce anche la matrice di varianza dello stimatore, e sotto le condizioni

appena ricordate (linearità e gaussianità) si distribuisce a sua volta normalmente.

Si indichi con lo stimatore di data l’informazione e con la relativa

matrice di varianza:

è detto filtro;

con è detto previsore;

con è detto smoother.

A ciascuna stima è associata una matrice di covarianza dell’errore di stima:

Il filtro di Kalman è un algoritmo ricorsivo che permette di calcolare e partendo

da e e viceversa.

Le fasi del calcolo del filtro si dividono in :

Equazioni di previsione (prediction equations):

Innovazioni: La previsione per è

E l’errore di previsione, o innovazione, è quindi:

Con varianza:

Equazioni di aggiornamento:

t

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Osservatorio del Mercato del Lavoro

40

Smoothing

Con questo termine ci si riferisce alla parte dell'algoritmo che si occupa di ottenere il

migliore previsore lineare per la variabile di stato, condizionatamente a tutta

l'informazione campionaria disponibile, e non solo a quella di epoca precedente al valore

che si vuole stimare.

Lo stimatore ottimale di data l’informazione fino al tempo T è detto smoother ed è

dato da:

Con:

Lo smoother si applica dopo aver calcolato il Filtro di Kalman e lavorando “a marcia

indietro”

Inizializzazione del Filtro

Per poter applicare le equazioni del Filtro di Kalman si ha bisogno dei valori iniziali

e .

Si può procedere in vari modi:

se l’equazione di transizione è stazionaria si possono usare la media e la varianza

marginali

si pone la matrice di varianza uguale a zero e si considera parametro da

stimare;

si attribuisce a una distribuzione diffusa (varianza infinita o comunque molto

grande).

Stima di massima verosimiglianza in un modello in forma State-Space

Data la gaussianità del sistema e la linearità delle equazioni che definiscono il filtro

di Kalman, il vettore delle innovazioni è normale con media zero e matrice di

covarianza .

Pertanto, la funzione di log-verosimiglianza è data da:

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Osservatorio del Mercato del Lavoro

41

Dove è un vettore contenente tutti i parametri ignoti del modello. La log-

verosimiglianza può essere massimizzata per mezzo di metodi numerici.

Si noti che il risultato asintotico

dove è il vero valore dei parametri e la relativa stima di massima

verosimiglianza, è valido solamente per quei parametri di che non giacciono sula

frontiera dello spazio parametrico. Ciò implica che l’ipotesi di uguaglianza a zero di una

o più varianze non può essere testata usando la normalità asintotica, dato che

giace sulla frontiera dello spazio parametrico della varianza

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Osservatorio del Mercato del Lavoro

42

IL MODELLO MULTIVARIATO UTILIZZATO20

I modelli rappresentati in questo rapporto e le loro previsioni sono modelli state-

space multivariati, si è scelto infatti di modellare simultaneamente il numero di

avviamenti e di cessazioni, esclusi i giornalieri, con l’indice di fiducia delle imprese

manifatturiere fornito da ISTAT.

I modelli utilizzati sono di tipologia moltiplicativa, essi sono infatti stati applicati al

logaritmo naturale dei dati, i risultati forniti sono stati poi riportati all’anti-logaritmo.

Indagine sulla fiducia delle imprese manifatturiere: l'indagine, prevista

nell’ambito del programma armonizzato relativo alle inchieste congiunturali presso le

imprese e i consumatori approvato dalla Commissione Europea il 12 luglio 2006,

COM(2006) 379, è finalizzata alla rilevazione di variabili qualitative quali giudizi e

aspettative a breve termine (3 mesi) delle principali variabili aziendali (ordinativi,

produzione, giacenze di prodotti finiti, liquidità, occupazione, prezzi, etc.) e una

valutazione della tendenza generale dell'economia italiana. Mensilmente, è calcolato

l’indice di fiducia delle imprese manifatturiere che viene diffuso unitamente ai dati

rilevati. L’indagine è condotta su un panel ragionato di circa 4.000 imprese (Fonte

ISTAT)

20 Bibliografia: V. Harvey, Time Series Models, 2nd Edition (1993), MIT Press.

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43

Analisi dei flussi del

Mercato del Lavoro

Provincia di lecco

appendice

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Osservatorio del Mercato del Lavoro

44

Appendice

S00 - Eventi giornalieri

Tipo Evento

Semestre selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso semestre anno

precedente

Quota % stesso semestre anno

precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno precedente

(T2)

Avviamenti 1.260 50,6% 1.200 51,4% 5,0%

Cessazioni 1.230 49,4% 1.134 48,6% 8,5%

TOTALE 2.490 100,0% 2.334 100,0% 6,7%

S01 – Numero eventi per tipologia di evento

Tipo Evento Semestre

selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso semestre anno

precedente

Quota % stesso semestre anno

precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Avviamenti 14.686 42,8% 16.970 40,9% -13,5%

Cessazioni 14.600 42,5% 16.244 39,2% -10,1%

Proroghe 3.130 9,1% 6.517 15,7% -52,0%

Trasformazioni 1.918 5,6% 1.721 4,2% 11,5%

TOTALE 34.334 100,0% 41.452 100,0% -17,2%

Saldo (S) 86

726

S02 – Avviamenti, Cessazioni e Saldo per Settore Economico

Settore Economico Tipo Evento Semestre

Selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso semestre

anno precedente

Quota % stesso

semestre anno

precedente

Tasso di crescita

rispetto allo stesso

semestre dell'anno

precedente (T2)

Agricoltura

Avviamenti 247 1,7% 268 1,6% -7,8%

Cessazioni 106 0,7% 129 0,8% -17,8%

Saldo 141

139

Commercio e servizi

Avviamenti 9.452 64,4% 10.565 62,3% -10,5%

Cessazioni 9.380 64,3% 9.941 61,3% -5,6%

Saldo 72

624

Costruzioni

Avviamenti 741 5,0% 761 4,5% -2,6%

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45

Cessazioni 837 5,7% 925 5,7% -9,5%

Saldo -96

-164

Industria

Avviamenti 4.243 28,9% 5.376 31,7% -21,1%

Cessazioni 4.261 29,2% 5.232 32,2% -18,6%

Saldo -18

144

TOTALE SETTORI

Avviamenti 14.683 100,0% 16.970 100,0% -13,5%

Cessazioni 14.584 100,0% 16.227 100,0% -10,1%

Saldo 99

743

Settore non disponibile

Avviamenti 3

0

0,0%

Cessazioni 16

17

-5,9%

Saldo -13

-17

TOTALE COMPLESSIVO

Avviamenti 14.686

16.970

-13,5%

Cessazioni 14.600

16.244

-10,1%

Saldo 86

726

S03 – Avviamenti, Cessazioni e Saldo per tipologia di contratto

Contratti Tipo Evento Semestre

Selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso semestre

anno precedente

Quota % stesso

semestre anno

precedente

Tasso di crescita rispetto

allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Tempo Indeterminato

Avviamenti 3.221 23,7% 4.284 26,4% -24,8%

Cessazioni 3.337 24,2% 5.347 33,8% -37,6%

Saldo -116

-1.063

Apprendistato

Avviamenti 430 3,2% 497 3,1% -13,5%

Cessazioni 479 3,5% 449 2,8% 6,7%

Saldo -49

48

Totale PERMANENTI (P)

Avviamenti 3.651 26,8% 4.781 29,5% -23,6%

Cessazioni 3.816 27,6% 5.796 36,7% -34,2%

Saldo -165

-1.015

Tempo Determinato

Avviamenti 6.511 47,8% 6.863 42,4% -5,1%

Cessazioni 6.148 44,5% 5.732 36,3% 7,3%

Saldo 363

1.131

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46

Lavoro a progetto

Avviamenti 593 4,4% 1.012 6,2% -41,4%

Cessazioni 694 5,0% 828 5,2% -16,2%

Saldo -101

184

Somministrazione

Avviamenti 2.862 21,0% 3.549 21,9% -19,4%

Cessazioni 3.144 22,8% 3.443 21,8% -8,7%

Saldo -282

106

Totale FLESSIBILI (F)

Avviamenti 9.966 73,2% 11.424 70,5% -12,8%

Cessazioni 9.986 72,4% 10.003 63,3% -0,2%

Saldo -20

1.421

TOTALE

Avviamenti 13.617 100,0% 16.205 100,0% -16,0%

Cessazioni 13.802 100,0% 15.799 100,0% -12,6%

Saldo -185

406

Altre comunicazioni (A)

Avviamenti 621

475

30,7%

Cessazioni 466

328

42,1%

Saldo 155

147

Contratto non disponibile

Avviamenti 448

290

54,5%

Cessazioni 332

117

183,8%

Saldo 116

173

TOTALE GENERALE

Avviamenti 14.686

16.970

-13,5%

Cessazioni 14.600

16.244

-10,1%

Saldo 86

726

S04 – Avviati per Genere

Genere Semestre

Selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso Semestre Anno

Precedente

Quota % stesso semestre anno

precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Femmina 5.790 46,0% 6.480 45,2% -10,7%

Maschio 6.809 54,0% 7.870 54,8% -13,5%

Totale 12.599 100,0% 14.350 100,0% -12,2%

Non disponibile 0

0

0,0%

Totale Generale 12.599

14.350

-12,2%

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47

S05 – Avviati per Cittadinanza

Cittadinanza Semestre

Selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso Semestre Anno

Precedente

Quota % stesso semestre anno

precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Comunitario 646 5,1% 689 4,8% -6,2%

Extracomunitario 2.345 18,6% 2.653 18,5% -11,6%

Italiano 9.608 76,3% 11.007 76,7% -12,7%

Totale 12.599 100,0% 14.349 100,0% -12,2%

S07 – Avviamenti, Cessazioni e Saldo per classi di età

Classe di eta'

Tipo Evento Semestre

Selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso semestre

anno precedente

Quota % stesso

semestre anno precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Da 15 a 19

Avviamenti 358 2,5% 528 3,1% -32,2%

Cessazioni 185 1,3% 266 1,7% -30,5%

Saldo 173

262

Da 20 a 24

Avviamenti 2.602 17,9% 3.243 19,3% -19,8%

Cessazioni 2.195 15,3% 2.514 15,7% -12,7%

Saldo 407

729

Da 25 a 29

Avviamenti 2.404 16,6% 2.835 16,9% -15,2%

Cessazioni 2.381 16,6% 2.640 16,5% -9,8%

Saldo 23

195

Da 30 a 34

Avviamenti 2.140 14,7% 2.451 14,6% -12,7%

Cessazioni 2.109 14,7% 2.485 15,5% -15,1%

Saldo 31

-34

Da 35 a 39

Avviamenti 1.835 12,6% 2.216 13,2% -17,2%

Cessazioni 2.045 14,2% 2.255 14,1% -9,3%

Saldo -210

-39

Da 40 a 44

Avviamenti 1.749 12,1% 1.904 11,3% -8,1%

Cessazioni 1.850 12,9% 1.963 12,2% -5,8%

Saldo -101

-59

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48

Da 45 a 49

Avviamenti 1.538 10,6% 1.639 9,8% -6,2%

Cessazioni 1.549 10,8% 1.668 10,4% -7,1%

Saldo -11

-29

Da 50 a 54

Avviamenti 1.004 6,9% 1.045 6,2% -3,9%

Cessazioni 993 6,9% 1.011 6,3% -1,8%

Saldo 11

34

Da 55 a 59

Avviamenti 586 4,0% 601 3,6% -2,5%

Cessazioni 699 4,9% 856 5,3% -18,3%

Saldo -113

-255

Da 60 a 64

Avviamenti 293 2,0% 320 1,9% -8,4%

Cessazioni 368 2,6% 375 2,3% -1,9%

Saldo -75

-55

Totale

Avviamenti 14.509 100,0% 16.782 100,0% -13,5%

Cessazioni 14.374 100,0% 16.033 100,0% -10,4%

Saldo 135

749

Altre classi di eta

Avviamenti 177

188

-5,9%

Cessazioni 226

211

7,1%

Saldo -49

-23

Totale generale

Avviamenti 14.686

16.970

-13,5%

Cessazioni 14.600

16.244

-10,1%

Saldo 86

726

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49

S09 – Avviati per Classi di Età

Classe di eta' Semestre

selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso semestre Anno

Precedente

Quota % stesso semestre dell'anno

Precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Da 15 a 19 339 2,7% 471 3,3% -28,0%

Da 20 a 24 2.252 18,1% 2.749 19,4% -18,1%

Da 25 a 29 2.092 16,8% 2.379 16,8% -12,1%

Da 30 a 34 1.784 14,3% 2.007 14,2% -11,1%

Da 35 a 39 1.538 12,4% 1.842 13,0% -16,5%

Da 40 a 44 1.478 11,9% 1.578 11,1% -6,3%

Da 45 a 49 1.273 10,2% 1.375 9,7% -7,4%

Da 50 a 54 871 7,0% 909 6,4% -4,2%

Da 55 a 59 538 4,3% 556 3,9% -3,2%

Da 60 a 64 269 2,2% 305 2,2% -11,8%

Totale 12.434 100,0% 14.171 100,0% -12,3%

Altre classi 134

155

-13,6%

Totale generale 12.568

14.326

-12,3%

S10 – Avviamenti per Skill e Settore Economico

Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria N.d. Totale

Avviamenti % di

colonna Avviamenti

% di colonna

Avviamenti % di

colonna Avviamenti

% di colonna

Avviamenti % di

colonna Avviamenti

% di colonna

1. High Level

4 1,6% 2.078 22,0% 49 6,6% 607 14,3% 1 33,3% 2.739 18,7%

2. Medium Level

125 50,6% 4.817 51,0% 444 59,9% 1.385 32,6% 1 33,3% 6.772 46,1%

3. Low Level

118 47,8% 2.551 27,0% 248 33,5% 2.235 52,7% 1 33,3% 5.153 35,1%

N.d. 0 0,0% 6 0,1% 0 0,0% 16 0,4% 0 0,0% 22 0,1%

Totale 247 100,0% 9.452 100,0% 741 100,0% 4.243 100,0% 3 100,0% 14.686 100,0%

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50

S11 – Tipi di Trasformazioni

Tipo di trasformazione

Semestre Selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso semestre anno

precedente

Quota % stesso semestre anno

precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Distacco del Lavoratore

31 1,6% 21 1,2% 47,6%

Trasferimento del Lavoratore

67 3,5% 24 1,4% 179,2%

Da Apprendistato a T. Indeterminato

155 8,1% 147 8,5% 5,4%

Da Contratto di Inserimento a T. Indeterminato

29 1,5% 15 0,9% 93,3%

Da T. Determinato a T. Indeterminato

1.056 55,1% 894 51,9% 18,1%

Da T. Parziale a T. Pieno

236 12,3% 412 23,9% -42,7%

Da T. Pieno a T. Parziale

343 17,9% 208 12,1% 64,9%

Totale 1.917 100 % 1.721 100 % 11,4%

S12 – Avviamenti per Tipologia Contrattuale e Settore

Agricoltura Commercio e servizi Costruzioni Industria N.d. Totale

Avviamenti % di

colonna Avviamenti

% di colonna

Avviamenti % di

colonna Avviamenti

% di colonna

Avviamenti % di

colonna Avviamenti

% di colonna

Altre comunicazioni

9 3,6% 501 5,3% 6 0,8% 105 2,5% 0 0,0% 621 4,2%

Apprendistato 0 0,0% 303 3,2% 33 4,5% 94 2,2% 0 0,0% 430 2,9%

Lavoro a progetto 0 0,0% 457 4,8% 12 1,6% 124 2,9% 0 0,0% 593 4,0%

Somministrazione 8 3,2% 780 8,3% 82 11,1% 1.991 46,9% 1 33,3% 2.862 19,5%

Tempo Determinato

212 85,8% 4.652 49,2% 382 51,6% 1.265 29,8% 0 0,0% 6.511 44,3%

Tempo Indeterminato

15 6,1% 2.329 24,6% 220 29,7% 655 15,4% 2 66,7% 3.221 21,9%

Valore Mancante 3 1,2% 430 4,5% 6 0,8% 9 0,2% 0 0,0% 448 3,1%

Totale 247 100,0% 9.452 100,0% 741 100,0% 4.243 100,0% 3 100,0% 14.686 100,0%

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51

S13 – Avviamenti, Cessazioni e Saldo per Genere

Genere Tipo Evento Semestre

Selezionato

Quota % semestre

selezionato

Stesso Semestre

Anno Precedente

Quota % stesso

semestre anno precedente

Tasso di crescita rispetto allo

stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Femmine

Avviamenti 7.010 47,7% 7.826 46,1% -10,4%

Cessazioni 7.286 49,9% 7.762 47,8% -6,1%

Saldo -276

64

Maschi

Avviamenti 7.676 52,3% 9.144 53,9% -16,1%

Cessazioni 7.314 50,1% 8.482 52,2% -13,8%

Saldo 362

662

Totale

Avviamenti 14.686 100,0% 16.970 100,0% -13,5%

Cessazioni 14.600 100,0% 16.244 100,0% -10,1%

Saldo 86

726

Genere non disponibile

Avviamenti

0,0%

Cessazioni

0,0%

Saldo

Totale generale

Avviamenti 14.686

16.970

-13,5%

Cessazioni 14.600

16.244

-10,1%

S14 – Avviamenti, Cessazioni e Saldi mensili

Mese Tipo Evento Semestre

Selezionato Stesso Semestre Anno Precedente

Tasso di crescita rispetto allo stesso semestre dell'anno

precedente (T2)

Gennaio

Avviamenti 3.516 3.754 -6,3%

Cessazioni 2.872 2.857 0,5%

Saldo 644 897 -6,3%

Febbraio

Avviamenti 2.162 2.616 -17,4%

Cessazioni 1.837 2.358 -22,1%

Saldo 325 258 -17,4%

Marzo

Avviamenti 2.122 2.875 -26,2%

Cessazioni 2.176 2.573 -15,4%

Page 52: Analisi dei flussi del Mercato del Lavorosintesi.provincia.lecco.it/opencms/export/sites/default/...della Provincia di Lecco Analisi dei flussi del Mercato del Lavoro Provincia di

Osservatorio del Mercato del Lavoro

52

Saldo -54 302 -26,2%

Aprile

Avviamenti 2.211 2.492 -11,3%

Cessazioni 2.113 2.208 -4,3%

Saldo 98 284 -11,3%

Maggio

Avviamenti 2.203 2.525 -12,8%

Cessazioni 2.178 2.464 -11,6%

Saldo 25 61 -12,8%

Giugno

Avviamenti 2.472 2.708 -8,7%

Cessazioni 3.424 3.784 -9,5%

Saldo -952 -1.076 -8,7%

Totale semestrale

Avviamenti 14.686 16.970 -13,5%

Cessazioni 14.600 16.244 -10,1%

Saldo 86 726 -13,5%