- anno liii - n° 4 - sgambetto alla capolista? … · 2017. 10. 5. · la champions league e...

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A disposizione: 1 Zappino 27 Vigorito 3 Crivello 4 Russo 6 Besea 7 Frara 9 D. Ciofani 14 Tarasco 16 Volpe 19 Matarese 20 Citro 21 Sammarco 23 Brighenti 24 Errico All. Longo AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano DOMENICA 8 OTTOBRE 2017 - ANNO LIII - N° 4 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO - Presso "STREET FOOD CAFÈ" Via Magnani Ricotti 16, Novara NOVARA-FROSINONE DOMENICA 8 OTTOBRE 2017 - ORE 20.30 SGAMBETTO ALLA CAPOLISTA? PROVIAMOCI!!! A disposizione: 12 Farelli 25 Marricchi 3 Del Fabro 4 Mantovani 5 Casarini 10 Macheda 13 Bellich 14 Beye 16 Schiavi 17 Armeno 21 Orlandi 26 Chajia 29 Nardi All. Corini (Lanna) Calderoni 27 Sansone 7 Moscati 23 Di Mariano 11 Maniero 30 Sciaudone 9 Ronaldo 20 Chiosa 8 Troest 2 Montipò 1 Golubovic 31 Terranova 26 Ariaudo 15 Bardi 22 Dionisi 18 Ciano 28 Krajnc 32 Beghetto 11 Maiello 8 Gori 5 Soddimo 10 M. Ciofani 13

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Page 1: - ANNO LIII - N° 4 - SGAMBETTO ALLA CAPOLISTA? … · 2017. 10. 5. · la Champions League e magari cercar di riportare a casa la Coppa Italia, vinta già nel 2015. “Giocheremo

A disposizione:1 Zappino

27 Vigorito3 Crivello4 Russo6 Besea7 Frara9 D. Ciofani14 Tarasco16 Volpe19 Matarese20 Citro21 Sammarco23 Brighenti24 Errico

All. Longo

AFFILIATO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SOSTENITORI SQUADRE CALCIO SEZIONI: Bicocca - Sacro Cuore - Ospedale Maggiore - Momo - Arona - Sizzano - Cerano

DOMENICA 8 OTTOBRE 2017 - ANNO LIII - N° 4 - OMAGGIO DEL CLUB FEDELISSIMI NOVARA CALCIO - Presso "STREET FOOD CAFÈ" Via Magnani Ricotti 16, Novara

NOVARA-FROSINONEDOMENICA 8 OTTOBRE 2017 - ORE 20.30

SGAMBETTO ALLA CAPOLISTA? PROVIAMOCI!!!

A disposizione:12 Farelli25 Marricchi3 Del Fabro4 Mantovani5 Casarini10 Macheda13 Bellich14 Beye16 Schiavi17 Armeno21 Orlandi26 Chajia29 Nardi

All. Corini (Lanna)

Calderoni

27

Sansone

7

Moscati

23Di Mariano

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Maniero

30

Sciaudone

9

Ronaldo

20Chiosa

8

Troest

2Montipò

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Golubovic

31

Terranova

26

Ariaudo

15Bardi

22

Dionisi

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Ciano

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Krajnc

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Beghetto

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Maiello

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Gori

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Soddimo

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M. Ciofani

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Mentre sta comin-ciando il match tra Novara e Fro-sinone, dall’altro capo della città, al PalaIgor, si sta concludendo la prima edizione del

“Memorial Gianpaolo Ferrari”, manifesta-zione di pallavolo di alto livello suddivisa in due giornate, organizzata dalla Igor Volley, Campione d’Italia, per ricordare uno degli imprenditori più vicini allo sport novarese, recentemente scomparso. In campo si sono affrontate in un quadran-golare, prologo dell’imminente inizio del campionato di A1, le campionesse d’Italia della Igor Volley, le vice campionesse d’Eu-ropa dell’Imoco Conegliano, la Unet E-Work Busto Arsizio e la Sab Legnano. Tutte e 4 le formazioni sono scese in campo, dopo il termine del Campionato Europeo tutt’altro che felice per i colori della nazionale italia-

na (eliminazione ai quarti di finale ndr), con le rose al completo e lo spettacolo sicura-mente non è mancato. E dopo quest’ultimo test precampionato, l’Igor Volley si presenterà ufficialmente ai suoi tifosi con il tricolore sulla maglia, mer-coledì 11 alle 19 presso il Teatro Coccia con ingresso libero ad appassionati o sem-plici curiosi. Saranno presentate nell’occa-sione vecchie e nuove protagoniste di una stagione che vedrà le azzurre capitanate anche quest’anno da Francesca Piccinini,

difendere lo scudetto, ma anche prova-re di nuovo l’esperienza elettrizzante del-la Champions League e magari cercar di riportare a casa la Coppa Italia, vinta già nel 2015. “Giocheremo su tre fronti – ha di-chiarato la capitana – ma quest’anno non puntiamo a nulla in particolare, ma sappia-mo che con il potenziale di questa nuova squadra nulla ci è precluso, per cui cerche-remo di andare avanti più possibile in tutte le manifestazioni in cui saremo chiamate a batterci”.

IL FEDELISSIMO2

GRANDE VOLLEY AL “MEMORIAL FERRARI”Direttore Responsabile MASSIMO BARBERO

CollaboratoriTHOMAS GIANOTTI - FLAVIO BOSETTI

ATTILIO MERCALLI - ENEA MARCHESINIFABIO CALCATERRA - GIANNI MILANESI

ROBERTO CARRARA - DANIELA BAGGIANI FRANCESCA RIGA - DANIELE FARANNAMASSIMO CORSANO - SIMONE CERRI

Foto gentilmente concesse daNOVARACALCIO.COM, FORZANOVARA.NET

ImpaginazioneSIMONE BELLAN

NOVA EVENTI - NOVARAViale Giulio Cesare 147/N - Tel. 0321.403826

StampaITALGRAFICA - NOVARA

Via Verbano, 146 - Tel. 0321.471269Aut. Trib. Novara N° 181 del 24/2/1967

di Attilio Mercalli

La presentazione del Memorial G. Ferrari

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IL FEDELISSIMO 3

Corini squalificato per un turno per “un gesto irriverente” dopo l’allon-tanamento dal campo, Soddimo graziato malgrado il colpo proibito ai danni di Canini perché l’arbitro non ha visto, il quarto uomo ha visto, ma non ha ritenuto il gesto così grave ed il Giudice Sportivo non può più intervenire perché la condotta del giocatore laziale è già stata valutata da un Ufficiale di gara.Novara-Frosinone è cominciata così. Con una disparità di tratta-mento fastidiosa. Per il sollievo del presidente Stirpe che all’indo-

mani dell’inaugurazione del nuo-vo stadio aveva già polemizzato per l’operato arbitrale (ricordate il trattamento subito dal Carpi al vecchio “Matusa” nella semifinale play off?) mettendo saggiamente le classiche mani avanti.Spiace dirlo, ma al “Piola” le ex giacchette nere sinora l’hanno fat-ta da padrone: un paio di gol deter-minanti segnati in fuorigioco dagli avversari (e convalidati) almeno un paio di rigori solari negati contro il Parma. Si ha quasi l’impressione che il fair play del pubblico di No-vara (ahinoi finora poco numeroso) sia scambiato per debolezza da parte di terne con scarsa perso-nalità (e nessun Var a correggere immancabili errori).Questo ovviamente non cancella i dubbi sulla squadra azzurra che

ha comunque meritato la scon-fitta contro l’Avellino ed a Foggia ha mostrato le solite lacune, fi-nalmente mascherate da un 2-2

prezioso ed al tirar delle somme anche giusto.Si può dare di più… In campo in-nanzitutto. Ma anche sugli spalti che devono tornare presto qualco-sa di simile al “catino” che qualche stagione fa rendeva lo stadio di Viale Kennedy campo difficile per tutti, squadroni di A e B compresi.Arriva probabilmente la forma-zione più forte del campiona-to. O quantomeno la più pronta in questo avvio di stagione che vede molte big ancora a caccia dell’amalgama. Dobbiamo essere concentrati al massimo per evita-re quei regali all’avversario che ci sono costati ultimamente dei punti pesanti… E dagli spalti è ora di far sentire la nostra voce per far valere finalmente il fattore campo… Forza Ragazzi!!!

di Massimo Barbero

IL FROSINONE NON HA BISOGNO DI REGALIIl “Piola” deve tornare a essere il fortino azzurro come ai bei tempi

Provaci ancora Marco!

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IL FEDELISSIMO4

RISULTATI

8A GIORNATADomenica 8 ottobre ore 15.00Salernitana-Ascoli (Sab. 18.00)Cesena-Spezia (Sab. 20.30)Pescara-Cittadella (Dom. 12.30)Bari-AvellinoCremonese-TernanaEmpoli-FoggiaPalermo-ParmaPerugia-Pro VercelliEntella-BresciaVenezia-CarpiNovara-Frosinone (Dom. 20.30)

9A GIORNATASabato 14 ottobreore 15.00Foggia-Perugia (Ven. 20.30)Ascoli-VeneziaBrescia-NovaraCarpi-CesenaCittadella-CremoneseFrosinone-PalermoParma-PescaraPro Vercelli-BariTernana-SpeziaAvellino-Salernitana (Dom. 17.30)Entella-Empoli (Lun. 20.30)

PT G V N P F S MI V N P F S V N P F S

FROSINONE 14 7 4 2 1 11 7 0 2 1 0 5 3 2 1 1 6 4

PERUGIA 13 7 4 1 2 15 7 -1 3 0 0 8 2 1 1 2 7 5

PALERMO 13 7 3 4 0 9 5 -1 3 1 0 8 4 0 3 0 1 1

AVELLINO 13 7 4 1 2 15 12 -2 3 1 0 11 5 1 0 2 4 7

EMPOLI 11 7 3 2 2 14 11 -2 2 0 1 6 3 1 2 1 8 8

CARPI 11 7 3 2 2 5 5 -3 2 0 2 3 4 1 2 0 2 1

CITTADELLA 10 7 3 1 3 10 7 -4 2 1 1 8 4 1 0 2 2 3

PESCARA 10 7 2 4 1 15 12 -2 1 2 0 10 6 1 2 1 5 6

VENEZIA 10 7 2 4 1 6 4 -2 0 2 1 0 1 2 2 0 6 3

BRESCIA 10 7 2 4 1 7 6 -3 1 3 0 4 3 1 1 1 3 3

PARMA 10 7 3 1 3 6 8 -4 1 1 2 4 5 2 0 1 2 3

SPEZIA 10 7 3 1 3 4 6 -4 3 0 1 4 2 0 1 2 0 4

CREMONESE 9 7 2 3 2 8 5 -3 1 2 0 4 2 1 1 2 4 3

BARI 9 7 3 0 4 11 9 -5 3 0 1 7 2 0 0 3 4 7

VIRTUS ENTELLA 9 7 2 3 2 9 11 -3 1 1 1 4 6 1 2 1 5 5

SALERNITANA 8 7 1 5 1 10 9 -3 1 2 0 7 5 0 3 1 3 4

NOVARA 7 7 2 1 4 6 8 -5 1 0 2 2 3 1 1 2 4 5

ASCOLI 7 7 2 1 4 6 9 -6 1 1 2 2 3 1 0 2 4 6

FOGGIA 7 7 1 4 2 11 17 -4 0 3 0 4 4 1 1 2 7 13

TERNANA 6 7 1 3 3 9 14 -6 1 2 1 5 5 0 1 2 4 9

PRO VERCELLI 5 7 1 2 4 8 12 -7 1 1 2 7 9 0 1 2 1 3

CESENA 4 7 1 1 5 5 16 -7 1 1 1 3 3 0 0 4 2 13

CLASSIFICA SERIE B 2017/2018

SQUADRA TOTALE CASA TRASFERTA

PROSSIMI TURNI

6A GIORNATABari-TernanaBrescia-FoggiaCremonese-PescaraEmpoli-CittadellaNovara-AvellinoPerugia-FrosinoneSalernitana-SpeziaEntella-CarpiVenezia-ParmaCesena-AscoliPalermo-Pro Vercelli

3-02-20-00-11-21-02-00-00-10-22-1

7A GIORNATAParma-SalernitanaAscoli-PalermoAvellino-EmpoliBrescia-PerugiaCarpi-PescaraCittadella-EntellaPro Vercelli-CesenaSpezia-BariTernana-VeneziaFoggia-NovaraFrosinone-Cremonese

2-20-03-22-10-10-15-21-02-30-00-0

7 GOL: Pettinari (Pescara).6 GOL: Caputo (Empoli), Han (Perugia).5 GOL: Improta (Bari), Ardemagni (Avellino).4 GOL: Castaldo (Avellino), Nestorovski (Palermo).2 GOL: Da Cruz.1 GOL: Di Mariano, Maniero, Moscati, Dickmann.

CLASSIFICA MARCATORIDopo un lungo tira e molla Alberto Gilardino ha rotto gli indugi accettando la proposta dello Spezia che si candida così nuovamente per un campionato di vertice nella speranza di dimenticare le delusioni play off delle ultime quattro stagioni. Notizie decisamente meno positive per il Cesena che dopo due rovinose sconfitte in trasferta, a Cittadella ed a Vercelli, ha esonerato Camplone richiamando Castori artefice della burrascosa promozione in B del 2004. Preoccupa ancor di più la lesione al polpaccio che terrà fuori il bomber Cacia per un periodo abbastanza importante. L’ex azzurro Scognamiglio è stato squalificato per tre giornate dopo il rosso rimediato a Vercelli mentre è ormai pronto al rientro Perticone la cui assenza si è fatta evidentemente sentire nelle ultime settimane. Intanto la classifica è

finalmente completa grazie al recupero tra Ternana e Brescia che hanno terminato la partita interrotta per pioggia dopo una ventina di minuti quindici giorni prima. Martedì sera al “Liberati” è finita 1-1 con botta e risposta nei minuti conclusivi del primo tempo tra Mon-talto e Bisoli. Boscaglia ha centrato così il suo sesto risultato utile consecutivo nello stadio dove un anno fa aveva conosciuto l’amarezza della sesta sconfitta esterna di fila. Nel complesso la graduatoria rimane molto corta con ben 11 squadre racchiuse in appena 4 punti e nessuna formazione finora capace di prendere davvero il largo come avevano saputo fare Carpi, Cagliari e Verona nelle stagioni precedenti. Tutte hanno vinto almeno una gara, anche la Pro Vercelli che sembra in netta ripresa dopo le tre sconfitte iniziali.

UN CAMPIONE DEL MONDO A RINFORZARE LO SPEZIA DI GALLO

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IL FEDELISSIMO 5

Ottava giornata di serie B, gli azzur-ri ospitano la capolista Frosinone che ci riprova dopo le cocenti de-lusioni della passata stagione che ha visto i frusinati ad un passo dal ritorno in massima serie.Fondata nel 1912, la società la-ziale gioca ora le sue proprie gare interne nel nuovissimo stadio “Stirpe”, inaugurato in occasione del posticipo con la Cremonese. Dopo i primi anni nelle serie minori i ciociari disputarono il campionato di seconda serie laziale e furono ammessi d'ufficio alla Serie C della Lega Centro a titolo di propagan-

da, in quanto  la squadra aveva un buon potenziale in termini di bacino d'utenza. Dal 1948-1949 al 1951-1952, i gial-lazzurri militarono nel campionato di Promozione della Lega Centro e, nell'estate 1952, vennero inseriti nel torneo di Quarta Serie di nuo-va istituzione. Uno dei giocatori di quell’epoca fu l’indimenticabile Sandro Ciotti, forse il miglior ra-diocronista sportivo di tutti i tempi. Arrigoni, Iaconi, Marino, Stellone, Cavasin, Braglia e lo stesso Corini sono gli allenatori più importanti che hanno diretto la squadra cio-ciara e da Frosinone sono passati ottimi calciatori come Lodi, Boc-chetti, Eder, Pecchia ed Evacuo.Bisogna arrivare fino agli anni ottanta e poi agli inizi degli anni duemila per vedere il Frosinone ad

alti livelli. Dapprima la promozione in serie cadetta con l’assestamento in categoria. Poi il biennio 2013-15 che ha visto i laziali guidati da mister Stellone, fare il doppio salto dalla Lega Pro alla Serie A.

Presieduto da Maurizio Stirpe, il Frosinone con Salvini e Giannitti, ha affidato la panchina a Moreno Lon-go, reduce da una importante sal-vezza ottenuta a Vercelli e che sta meritando il primato in classifica. A fronte delle partenze estive dei vari Mazzotta, Fiamozzi, Mokulu e Kra-gl, sono stati ingaggiati l’attaccante Citro dal Trapani, l’estremo Vigorito dal Vicenza ed il cannoniere Ciano dal Cesena. Nomi che assieme ai confermati Frara, Ariaudo, Dionisi, Bardi, Soddimo ed ai due Ciofani, formano una rosa assolutamente all’altezza di vincere questo cam-pionato.Gli azzurri, reduci da un periodo dif-ficile, dovranno iniziare a fare i conti con la classifica. Una vittoria contro la capolista sarebbe una ottima iniezione di punti e fiducia.

L’AVVERSARIO DI TURNO: IL FROSINONEDopo la delusione play off assalto ancora più convinto alla serie A

di Thomas Gianotti

Longo ex Pro Vercelli

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Lo spazio dedicato alla squadra avversaria oggi tocca ad un ami-co tanto attaccato ai colori del Frosinone quanto obiettivo nella narrazione, anche e soprattutto in occasione delle sue apprez-zatissime radiocronache su Ra-dio Day, la radio ufficiale del club gialloazzurro. Ecco Roberto Monforte ''in pasto'' ai lettori azzurri. Giornalista spor-tivo, radiotelecronista, conduttore e speaker.Ciao Roberto, il Frosinone ha vissuto una settimana che re-sterà scolpita nella sua storia con l'inaugurazione del "Benito Stirpe". Credo che non ci po-tesse garanzia migliore circa un futuro almeno all'altezza dei risultati delle ultime tre-quattro stagioni. Che ne pensi? “In queste settimane si è coronato un sogno, frutto di un progetto iniziato circa 15 anni fa grazie alla Famiglia Stirpe, un percorso ini-ziato tra il 2002 ed il 2003, quando la società fu rilevata da una cor-data di imprenditori guidata da Maurizio Stirpe, figlio di Benito, a sua volta Presidente del club giallo azzurro nella metà degli anni 1960 (insieme al fratello Roberto). La promozione in C1 al termine del campionato 2003-2004 viene ricordato come il primo passo di una grande scalata che tutti conoscete. In questi giorni ab-

biamo celebrato l’apertura della nuova casa dei leoni giallo azzurri, lo stadio dedicato al Cavaliere del Lavoro Benito Stirpe, che era atteso da alcuni decenni, costato circa venti milioni di euro ed un anno di lavori. C’è stata una gran-de festa della tifoseria frusinate e degli appassionati di calcio del Basso Lazio. L’impresa – perché di questo si tratta – è stata pos-sibile grazie a una sinergia con-creta ed efficace tra il Comune ed un gruppo privato facente capo al Frosinone Calcio ed al presi-dente Maurizio Stirpe. Un polo di aggregazione per i giovani, le famiglie e gli appassionati, come deve essere uno stadio moderno e come ce ne sono ancora pochi in Italia”.Facciamo un passo indietro. Lo scorso anno la squadra di Mari-no ha buttato via diverse occa-sioni per centrare la promozione diretta... eppoi si è fatta sfuggire una finale che sembrava ormai in tasca. Come mai? “Tutti noi siamo rimasti senza parole. Abbiamo pagato a caro prezzo le tante occasioni nelle quali potevamo fare risultati im-portanti, invece abbiamo sbaglia-to nel momento meno opportu-no, vanificando il lavoro che era stato svolto nell’arco di tutto il campionato. La squadra avrebbe dovuto aver più fame e concen-trazione., bisognava mettere in campo qualcosa in più. Nelle ulti-me giornate abbiamo forse perso la lucidità necessaria per gestire il finale di stagione, ma da questa esperienza, sono sicuro, abbiamo

tratto un grosso insegnamento e nuove motivazioni per l’attuale campionato”.Possiamo dire che Longo ha costruito una squadra più equili-brata e che adesso la rosa a sua disposizione è persin più forte e completa di quella dell'anno passato? “Ci sono ottime qualità, il gruppo storico è stato rinforzato da innesti mirati e di grosso spessore, il tas-so tecnico della rosa a parer mio si è ulteriormente alzato, è una squadra che ha voglia e grande cattiveria agonistica, per questi motivi dico che si può ambire ad un campionato di vertice. I ragazzi sembrano avere una marcia in più, ma ancora siamo alle prime battute, la strada è molto lunga e bisogna valutare le dinamiche ed il cammino delle protagoniste della cadetteria. Sicuramente, come in ogni campionato, ci saranno delle sorprese.”.

Frosinone grande favorita per la promozione in A... oppure?“La Serie B, non lo scopro cer-tamente io, è un campionato impegnativo dal punto di vista psicofisico, il tasso tecnico è ele-vato ed ogni formazione vuole perseguire con determinazione il proprio obiettivo. Il Frosinone di Moreno Longo, tecnico giovane, preparato e di sicura prospettiva, ha lavorato bene nel corso del ritiro estivo al Terminillo. Saremo, lo spero, protagonisti, insieme a tante altre squadre che hanno organici di rilievo, come Empoli, Palermo, Perugia, Bari, Pescara, Avellino, Parma…”.Dopo 4 vittorie con in mezzo lo spettacolare 3-3 di Pescara sono arrivate due partite, per quanto difficili, senza reti. Come mai? “A Perugia il migliore in campo è stato Rosati, lunedì sera con la Cremonese la palma spetta ad Ujkani. I portieri avversari sono stati dunque i protagonisti, que-sto vuol dire che il Frosinone crea sempre molto in fase offensiva e gioca ogni partita a viso aperto, senza fare calcoli, cercando sem-pre il risultato più importante”.È possibile il rientro a Novara di Daniel Ciofani e Citro?“Difficile, forse Citro potrebbe essere a disposizione di mister Longo”.Come nei 3 precedenti confronti Roberto domenica sera sarà al “Piola” in tribuna stampa. Che vinca il migliore? Ci verrebbe da rispondere alla maniera del “paròn”… “Ciò, speremo de no!”

DALL’ALTRA PARTE DEL CAMPO…La parola a Roberto Monforte voce storica delle partite del Frosinone

Roberto Monforte di Radio Day

di Francesca Riga

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Una classica gara dai due volti con un tempo per parte, ma il 2-2 finale non di-spiace al Novara di Sacchetti che aveva cominciato con 3 sconfitte consecutive. Ecco il racconto dei momenti salienti nella cronaca del sito “Forzanovara”: “Al 33' arriva il primo gol azzurro: bel-lo scambio tra Vieri e Matteassi con quest'ultimo che prova una conclu-sione, Pierobon riesce a respingere, ma sulla ribattuta si avventa Bresciani che non ha difficoltà a ribadire in rete. Il Novara ci crede e dopo 9' minuti arriva il raddoppio: dalla sinistra punizione a scendere in area di Bresciani, Ciuffetelli svetta di testa a pochi passi da Piero-bon che tuttavia riesce a respingere sulla linea ma sulla ribattuta è lesto lo stesso Ciuffetelli che col piede sospinge la sfera in rete. Nell'occasione Pierobon si è lamentato con il direttore di gara per un probabile fallo al momento della

ribattuta in rete di Ciuffetelli”. Il Citta sembra steso ed invece reagisce alla grande. “Al 12' arriva il gol. Punizio-ne dal limite sinistro dell'area, batte Campo, la sfera arriva tagliata in centro area e il tentativo di Fofana con ogni probabilità trae in inganno Micillo e la sfera s'infila alla sua destra. Il Cittadella adesso ci crede ancora di più e si lancia decisamente in avanti con gli azzurri che spesso vanno in affanno. Al 32' arriva il pareggio ancora su calcio di punizione dal limite ed è ancora Campo che pennella una gran conclusione che passa sulla barriera e s'infila in rete a fil di palo nonostante il tuffo di Micillo. Anche nei minuti finali sono i locali a rendersi pericolosi, dapprima con una conclusione dal limite di Menichini che Paoli devia in corner ed allo scadere è lo stesso Menichini che da buona posizione calcia sopra la traversa”.

Festa sotto la curva per l'ultimo Novara di Pippo Resta

CITTADELLA-NOVARA 2-2

Cittadella: Pierobon, Manucci, Marchesan, Iori, Cozza, Giacobbo, Volpe (28' st Riber-to), Carteri, Meggiorini (1' st Fofana), De Gasperi (34' st Menichini). A disp.: Villanova, Grighini, Cherubin, Musso. All. Foscarini.Novara: Micillo, Morganti (27' st Cusaro), Paoli, Bonfanti, Lorenzini, Ciuffetelli, Mat-teassi, Coletto, Vieri (17' st Evola), Bresciani (8' st Brizzi), Espinal. A disp.: Lamantia, Ludi, Piraccini, Palombo. All. Sacchetti.Arbitro: Marrocco di Pisa.Marcatori: 34' pt Bresciani, 42' pt Ciuffetelli , 12' e 32' st Campo.

ACCADDE OGGI: 8 OTTOBRE 2006Non bastano Bresciani e Ciuffetelli… il “Citta” rimonta con Campo

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IL FEDELISSIMO8

Che lo Stadio “Silvio Piola” di Novara non sia solo teatro delle gesta della squadra della città ma anche protagonista “attivo” a livello televisivo in diverse occa-sioni, forse in pochi se ne sono accorti. Già nella metà degli anni settan-ta, a ridosso dell’inaugurazione, l’impianto, non ancora intitolato al grande campione che vestì la maglia azzurra del Novara, ce-lebrò il suo ingresso nel cinema quando Adriano Celentano ne fece parte integrante nel suo film “Yuppi Du”. Più avanti nel tempo, il terreno di gioco ma anche la “pancia” del Piola, sono stati attraversati da telecamere e troupe televisive non specificatamente per ripren-dere una partita di calcio. Una nota azienda di prodotti per capelli, ha portato Gigi Buffon, uno dei suoi principali testimonial, a girare i suoi spot promozionali. Ultimamente, in estate, Skysport ha scelto lo stadio di Novara per girare la presentazione dell’intera stagione calcistica 2017-18. Uno spot dedicato in generale all’im-pegno dell’emittente a pagamen-to verso il prodotto calcio ed il fair play (Florenzi della Roma e

Rugani della Juventus sono stati gli attori principali), l’altro più spe-cificatamente ideato per il cam-pionato di serie B, una delle sue esclusive. A cavallo di Luglio e Agosto, lo stadio novarese ha visto prota-gonisti i conduttori ed opinionisti delle varie trasmissioni dedicate al calcio, con in prima fila Alex Del Piero, Diletta Leotta e Gianlu-ca Di Marzio e in campo, palla al piede o in uscita da scatoloni sa-gomati, i giocatori delle 22 squa-dre di B con Lorenzo Dickmann a rappresentare i colori azzurri del Novara Calcio.

Attilio Mercalli

IL NOSTRO STADIO ANCORA IN VETRINADa “Yuppi Du” con Adriano Celentano allo spot con l’avvenente Diletta Leotta

I PROSSIMI IMPEGNI DEL NOVARA9A GIORNATA – Sabato 14 ottobre ore 15.00

BRESCIA-NOVARA

10A GIORNATA – Sabato 21 ottobre ore 15.00PALERMO-NOVARA

11A GIORNATA – Martedì 24 ottobre ore 20.30NOVARA-SALERNITANA

12A GIORNATA – Sabato 28 ottobre ore 15.00CESENA-NOVARA

13A GIORNATA – Sabato 4 novembre ore 15.00NOVARA-PRO VERCELLI

Dal profilo Facebook del Novara Calcio uno scatto dello spot girato al "Piola"

JUSTYNA E GIANCARLO SPOSI IN AZZURROIl “Club Fedelissimi Novara Calcio” porge i migliori auguri al neo sposo Giancarlo Panigoni ed alla moglie Justyna che anche nel giorno più bello del matrimonio hanno voluto ritagliarsi un momento per esternare la loro grande passione azzurra.Felicitazioni anche al team manager Mattia Venturini, a mamma Si-mona ed a nonno Massimo per la nascita di Lucia.

Ci sono tante buone ragioni per guardare la Serie B...

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QUESTA PAZZA SERIE BAutunno tempo di rimonte… un vizio che però è costato caro a Camplone

Pesci e pescioniA Parma forse si stanno ricreden-do, l'anno in serie B non sarà una semplice passeggiata lastricata di successi verso la massima serie. Le cose si stanno complicando male-dettamente e quello che si può fare senza problemi ad un Pordenone qualsiasi non si può certo replicare contro altre squadre. E' l'intramonta-bile questione, vecchia come il mon-do, del pesce grande e del pesce piccolo. Nello stagno della serie C o per meglio dire “pantano”, visto le sorti di una famosa squadra piemon-tese invischiata quest'anno addirit-tura nella lotta per non retrocedere, i pesci grossi potevano sguazzare come meglio credevano. Ma in serie B le cose sono diverse e gli emiliani devono averlo capito sabato scorso contro la Salernitana: sopra di due gol si sono visti espellere due uomini, diciamo che l'arbitro ha abboccato, e fischiare un rigore contro. Gli espulsi sono stati addirittura due colonne portanti dei gialloblù, insomma due uomini di esperienza come Di Cesare e Lucarelli (due pesci grossi del calcio italiano). L'arbitro, però, non ha guar-dato in faccia a nessuno e ha pescato dalla tasca il cartellino rosso ai due gialloblù che avevano abboccato al gioco dei granata. Comunque, alla fine della fiera o della pesca, il Par-ma ha portato a casa solo un punto, magro bottino dopo aver pregustato una e vera scorpacciata. 

A volte ritornanoUltimo in classifica con quattro pun-ti con cinque gol fatti e ben sedici subiti. Numeri impietosi per Massi-mo Camplone a Cesena che hanno costretto la società bianconera ad esonerarlo dopo sole sette giornate di campionato. Ma la vera goccia che ha fatto traboccare il vaso è, sicuramente, stata la l'incredibile sconfitta maturata a Vercelli contro la Pro. Perché va bene perdere in trasferta, questo ancora si può di-gerire, ma subire quattro reti in un tempo dalle bianche casacche que-sto è troppo. Un boccone troppo amaro da mandare giù, nessuno in società l'ha digerito e Camplone ha fatto la fine dal capitone a Natale, una brutta fine. Al suo posto a Cesena sono andati sul sicuro scegliendo un ex come Fabrizio Castori che aveva già allenato i romagnoli dal 2003 al 2008. Da ricordare in quell'esperien-za il brutto episodio della rissa alla fine della gara play off per la serie B contro il Lumezzane, a Castori costò la squalifica per tre anni poi ridot-ti a due. Come allenatore facente funzioni sulla panchine cesenate si sedette Massimo Gadda, non Carlo Emilio, anche se si trattò di un vero e proprio "pasticciaccio", con Casto-ri sempre nell'orbita della società. Nella stagione 2007-2008 alla fine venne esonerato a novembre, dopo una pesante sconfitta per quattro a uno nel derby contro il Rimini. Al suo posto venne chiamato Vavassori, ma anche lui non riuscì a terminare l'annata che vide il ritorno dell'alle-natore marchigiano e un desolante ultimo posto in classifica. Che possa essere un presagio?

Rimonte e “status symbol”Vanno di moda le rimonte, non c'è che dire: per la stagione autunno-in-verno se non ti fai fare almeno una rimonta in bello stile non sei nessu-no. Tutti la vogliono e molti fanno di tutto per averla. Diciamo che il “decision maker” di questa stagione è stato sicuramente Zeman con la sua collezione di rimonte sfoggiate nelle prime giornate di campionato.

L'articolo è piaciuto molto e adesso molti allenatori lo stanno proponendo nelle loro collezioni, di orrori calcisti-ci. Ultima in ordine di tempo quella messa in mostra da Vivarini e il suoi Empoli che sul due a zero ad Avellino è riuscito nell'impresa di farsi rimon-tare due reti e, addirittura, subire an-che il terzo rimediando una sconfitta a dir poco rocambolesca. Che stia diventando uno “status symbol”?

di Enea Marchesini

Qualcuno giura di aver visto Castori a Novara la scorsa estate...

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Cari lettori e tifosi, forse non è questo il momento migliore per condividere i ricordi di tempi felici, ma sono certo che anche i nostri beniamini attuali, prima della fine, riusciranno ad ac-contentarci con una buona classifica, come del resto accadde sia l’anno scorso che in quello precedente.Su questo numero del “Fedelissimo” vi voglio raccontare di un lontano quadrangolare che si svolse nell’a-gosto 1995, il “III Trofeo Città di De-senzano del Garda” che per i novaresi passò alla storia come il “torneo del petrolio”.Il Direttivo della società azzurra ve-

deva allora Presidente Gianpiero Ar-mani, Vice Presidente Gozio, consi-glieri Bossetti, Montipò, la famiglia Manzetti, il mitico Peppino Molina, Stipari, Pozzi ecc..Come Direttore Sportivo (poco amato dai tifosi, ma buon conosci-tore dell’ambiente) avevamo Cesare Morselli, allenatore Paolo Ferrario, affettuosamente soprannominato “Ciapina”.Ora però ritorno ai ricordi di quel quadrangolare tra Novara, Nazio-nale Under 23 degli Emirati Arabi, Brescia e Como.Fui invitato dall’amico e giornalista Stefano Rabozzi (allora uomo di fi-ducia del presidente Armani), che su indicazioni del “Cumènda”, mi volle presente per questo torneo che si sarebbe svolto a Desenzano nell’a-gosto 1995. Avrei ricoperto il ruolo di

speaker della manifestazione dopo aver volato con l’elicottero personale del Presidente, alla presenza sua e di Stefano. Se permettete…Accettai entusiasta e mi offrii anche di coprire il servizio radiofonico e te-levisivo (che effettuai per Videonovara

e Odeon TV).Appuntamento con Stefano quindi per mercoledì 9 verso le 14 per re-carci a San Martino di Trecate dove il Presidente Armani abitava e lavorava quando era in città.Purtroppo all’arrivo ci venne comu-

di Gianni Milanesi

DAL DIARIO DI GIANNIA Desenzano in compagnia del presidentissimo Armani, un vero signore

1994: passaggio di consegne da Tarantola ad Armani

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nicato dalla signora Lucia (segretaria “storica” del Cumènda) che i piani di viaggio erano cambiati, in quanto in elicottero col Presidente avreb-bero viaggiato due consiglieri, tra cui Pozzi.A me e Stefano non restò altro che partire di gran volata in auto verso De-senzano, dove arrivammo circa alle 16 trovando alcuni tifosi del Novara ed il Ds Morselli già seduti nell’im-pianto del “Centro Sportivo 3 Stelle”.Pochi minuti ed ecco apparire dal cielo l’elicottero del Presidente. Appena atterrato Armani si diresse verso il nostro gruppo di sostenitori azzurri per chiederci quanti fossimo e di persona andò al botteghino per acquistare i biglietti di tribuna per tutti, compreso il suo!!! Un gentleman…Prima dell’inizio delle finali, magnifica coreografia in campo, con majorettes ed una gran bella presentatrice af-fiancata dai Presidenti delle squadre partecipanti…In virtù dei risultati delle semifinali la sfida per il 3° e 4° posto si disputò fra Como-Emirati Arabi (2-0 per i lariani)

mentre Brescia e Novara si conte-sero il trofeo (il Brescia era appena retrocesso dalla serie A e ci aveva ceduto Di Muri a luglio). Fu intensa la gara disputata dai nostri a cui però l’arbitro Saccani di Mantova annullò una rete sullo 0-0. E così alla fine ci castigò un colpo di testa di Saurini.Questa la formazione azzurra scelta da mister Ferrario: Bini; Venturi, Pe-dretti, Scotti, Casabianca, Biagianti, Coti, Pellegrini, Borgobello, Schiavon (nella ripresa Simone Inzaghi) e Di Muri.Quindi le premiazioni con trofei, cop-pe, targhe. Il Brescia vincitore aveva Corioni presidente ed era allenato da Lucescu. A guidare il Como c’era l’ex interista Scanziani.Venne assegnato un premio speciale a capitan Casabianca quale miglior giocatore del torneo.Alla fine tutti a cena, io avevo a fian-co Lucescu. Il presidente Armani a ricordo dell’avvenimento donò a tutti i partecipanti un magnifico orologio svizzero personalizzato con le sue iniziali (che io ancora porto). La sua

segretaria gli aveva sconsigliato degli omaggi in buoni carburante, come era consuetudine fare, perché nello specifico sarebbe stato poco elegan-te al cospetto di produttori di greggio!Di quel quadrangolare venne realiz-zata una videocassetta (che ancora conservo), che il Presidente Armani mi fece riprodurre in decine e decine di esemplari da omaggiare a coloro che gli facessero visita: è sempre stato un gran SIGNORE!Ora, alla luce di com’è andata (di lus-

so) nel posticipo di domenica scorsa a Foggia, sarebbe facile parlare male del Novara in quanto la delusione per quanto visto in campo non ci aiuta a comprendere ciò che scrivono i giornali. Certo che l’arbitro di Torino non ci ha dato un grande aiuto… però quanti errori abbiamo commesso an-che noi!!!Ora speriamo in un risultato positivo oggi al “Piola” per permetterci di trar-re pensieri più sereni nelle prossime settimane… FORZA NOVARA!!!

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1997: anche i Fedelissimi premiano Casabianca

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Il Direttore è stato perentorio: “Qua-drone, due le trasferte consecutive: Brescia e Palermo. Lo scorso anno Lei aveva già bollato Brescia come città trista e di scarso appeal: grave errore, da parte sua; non me lo sa-rei aspettato. Ma tant’è, nessuno è obbligato ad intendersi d’Arte e di Storia, ca va sans dire. In ogni caso, questa volta si occupi precipuamente di Palermo”. Mah...francamente non ricordavo una mia così perentoria stroncatura alla Leonessa d’Italia...in ogni caso, dato che di Palermo lo scorso anno non s’è parlato (essendo in A), scordiamo la terra lombarda e concentriamoci sulla storia dell’antica e nobile città siciliana.La città venne fondata dai Fenici, tra il VII e il VI secolo a.c., con il nome di Zyz, che in lingua fenicia significa fiore.  Fino a quel momento l'area era stata emporio commerciale e base d'appoggio per la Sicilia nord-oc-cidentale. I Greci, la cui presenza era maggior-mente distribuita nella Sicilia orientale e solo in minima parte in quella oc-cidentale, si avvicinarono raramente a Palermo: si segnala un'incursione nel 409 a.C., da parte del generale siracusano Ermocrate, nel contesto delle guerre greco-puniche e della conquista di Selinunte, durante la quale il territorio palermitano venne saccheggiato.In seguito, nel 397 a.C., la città attirò un'altra incursione, compiuta stavolta dal tiranno di Siracusa, Dionisio: du-rante la guerra contro l'isola di Mozia, Palermo insieme a Solunto, Segesta ed Entella si dichiarò fedele a Car-tagine e nemica di Dionisio, quindi venne attaccata dai greci di Siracusa e saccheggiata nuovamente.Un'ultima menzione di Palermo du-rante l'epoca greca la si trae da Po-

libio, il quale afferma che Pirro, dopo aver dichiarato guerra a Cartagine, si diresse nei centri punici e conquistò Palermo, che viene descritta dallo storico come la roccaforte principale di Cartagine.I Romani conquistarono Palermo, dopo un lungo assedio, sottraendola ai Cartaginesi di Amilcare Barca; i tentativi di riconquista dei Cartaginesi risultarono vani e la città divenne  ro-mana, col nome di Panormus. Sotto il governo di Roma, Palermo continuò a ricoprire il ruolo di porto strategico nel Mediterraneo, vivendo un periodo di assoluta tranquillità e conseguente agiatezza, tanto che la città crebbe e si dotò di splendidi edifici. Palermo rimase città romana sino a quando le invasioni barbari-che cagionarono il saccheggio e la devastazione della città.Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel 535 le città della

Sicilia furono in gran parte distrutte dai Vandali. La ricostruzione di Pa-lermo avvenne grazie ai Bizantini, che tennero Palermo per tre secoli.Nel IX secolo gli arabi, dal Nordafrica, invasero la Sicilia: la conquista  fu iniziata nell'827; Palermo fu presa nell'831. Furono i governatori musulmani a spostare la capitale della Sicilia a Pa-lermo (fino a quel momento il centro più importante dell'isola era Siracu-sa): la città si dotò di tutte le strutture burocratiche necessarie ai vari servizi che spettavano a una capitale. Il monaco Teodosio affermò che a Palermo, durante la dominazione araba, erano presenti più di trecen-

to moschee. Gli arabi introdussero anche i primi agrumeti, formando la Conca d'oro e aprendo così una nuo-va possibilità di sviluppo economico.Il dominio musulmano, tuttavia, fu corroso da lotte intestine, che apriro-no la via ai normanni. Invero, nel 1071, dopo quattro anni d'assedio, Ruggero d'Altavilla, primo conte normanno, espugnò Palermo. Iniziò così l’epoca d’oro della Palermo normanna.L'arrivo dei Normanni a Palermo, e la mescolanza che ne derivò con lo stile islamico, è testimoniata da un numero considerevole di edifici re-ligiosi e civili.La città raggiunse il massimo splen-dore sotto il governo di Ruggero II: in questo periodo furono costruite la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio e la Cappella Palatina. Dopo il regno di Sicilia normanno, si alternarono sul trono palermitano altre case reali: innanzi tutto gli Sve-

vi (dal 1194), che fecero di Palermo sede imperiale; quindi gli Angioini (dal 1266 al 1282). Alla morte di Federico II di Svevia, Pa-lermo e la Sicilia persero l'egemonia nel Mediterraneo, e il potere si spostò a Napoli, sotto Carlo d'Angiò. Il popolo palermitano nel 1282 dette avvio alla rivolta del Vespro, contro i francesi angioini, al termine della quale venne adottata l’attuale ban-diera siciliana.Dopo la rivolta del Vespro, Palermo divenne capitale del regno fondato dal ramo cadetto degli aragonesi: perderà quindi l'indipendenza nel XV secolo, per diventare spagnola.Gli spagnoli fecero di Palermo la sede

del Viceré. La dominazione spagnola fu  apprezzata in Sicilia poiché ne rivalutò il territorio come baluardo di importanza strategica per la lotta contro gli Ottomani.  Carlo V (1516-1556), in particolare, rappresentò la figura simbolo della storia della Sicilia spagnola. Nel 1734 la città entrò a far parte del dominio Borbonico;  il Regno di Sicilia e di quello di Napoli rimasero separati per circa ottant’anni. Nel 1816 entrambi i regni vennero riuniti nel Regno delle Due Sicilie: Palermo perse lo status di capitale, divenendo secondo centro amministrativo dopo Napoli. Tuttavia Palermo continuò a possedere il titolo di capitale della parte isolana del regno.Nel 1860, dopo che a Palermo si era verificata la rivolta della Gancia e an-che il resto dell'isola era insorto, vi fu lo storico e a tutti ben noto sbarco dei garibaldini, a Marsala; da lì, grazie all'aiuto dei siciliani, i Mille avviarono la conquista dell'isola in nome dell'u-nificazione italiana.Palermo insorse il 27 maggio, data in cui Garibaldi entrò in città dalla porta Termini. Tra il 1860 e il 1866 la città fu soggetta a varie sollevazioni popola-ri contro il nuovo Regno d'Italia, da parte di ex garibaldini delusi, reduci dell'esercito meridionale, partigiani borbonici e repubblicani, la più im-portante delle quali fu la rivolta del sette e mezzo.In seguito all'Unità d'Italia, il comune di Palermo intraprese la costruzione di alcune importanti opere architetto-niche, tra le quali annotiamo la costru-zione dei due teatri più rappresentativi della città, il Massimo e il Politeama.Nel primo ventennio del XX secolo Palermo attraversò un'epoca flori-da, con un breve ma intenso perio-do cosiddetto liberty, caratterizzato  prevalentemente da architetture di gusto eclettico. Non interessata dal primo conflitto mondiale, Palermo subì notevoli distruzioni a causa dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, fino a essere occu-pata nel luglio 1943 dalle truppe alle-ate del generale statunitense Patton.

di avv. G.B. Quadrone

DOVE ANDIAMO STAVOLTA…Ci attendono due trasferte consecutive a Brescia ed a Palermo

I nostri auguri al "Gallo" Belotti che ha deciso l'ultimo Palermo-Novara

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Novara atteso ad una rivincita casa-linga dopo l'inaspettato passo falso nell'ultima gara interna contro un sor-prendente Avellino (che sino ad allora in trasferta aveva parecchio deluso, racimolando solo brutte figure...) che grazie al bomber Ardemagni (partico-larmente in forma in questo periodo) autore di una doppietta (seppur un gol fosse da annullare per fuorigio-co!) ha presto chiuso i conti. Poi è arrivata l'espulsione molto ingenua del giovane Da Cruz che ha com-promesso la rimonta da parte degli azzurri, nell’occasione forse anche un po’ stanchi per le tre partite rav-

vicinate disputate in una settimana. Si torna dunque al “Piola”, dopo l’im-pegno esterno allo “Zaccheria” in quel di Foggia contro la compagine di Stroppa. È stata una gara intensa, in un “catino” straripante di tifosi rossoneri, esaltati dalle ultime posi-tive prestazioni dei propri beniamini.

Un Novara ancora privo del capitano Casarini e con Dickmann recuperato ma arruolato da Di Biagio per l'a-michevole dell'Under 21 (e dunque assente con il Frosinone) voglioso di riprendersi dopo la battuta d'arresto casalinga ha sfoderato una buona prestazione, al cospetto di una com-

pagine ultimamente particolarmente in forma e trascinata appunto dal proprio pubblico. Peccato per la mezza ingenuità di Golubovic e per l’erroraccio del duo Troest-Montipò in occasione del raddoppio rosso-nero.Per fortuna il rientrante Dickmann ha, per così dire, tolto le castagne dal fuoco. E così la truppa azzurra è tornata a casa con un prezioso punto che fa speranza e morale, in vista del posticipo contro il quotatissimo Frosinone, attuale capoclassifica.Sperando finalmente nella verve di Ronaldo, sinora molto al di sotto delle aspettative e nel recupero del fondamentale Casarini. Sarà ancora fuori Da Cruz che sconta la seconda delle due giornate di squalifica.E come sempre Forza Ragazzi, ser-vono punti preziosi!!!

di Roberto Carrara

TORNIAMO A FARE PUNTI IN CASA!!!La capolista Frosinone però è davvero un gran brutto cliente

Il colpo di testa di Dickmann che ci è valso un prezioso pareggio

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Potrebbe intitolarsi “Un decennio in azzurro”, il primo capitolo della vita calcistica di Davide Bove. Nato a Benevento il 7 novembre 1998, la terra campana gli diede solo i natali, infatti da subito venne a vivere a No-vara. Sin da bambino la sua grande passione era il calcio e in Piemonte mosse i primi passi sul terreno di gioco tra le fila della Juventus Club. Il matrimonio con il Novara Calcio, si celebrò ai tempi della categoria Esordienti e da allora, Davide non ha mai smesso di indossare quella maglia. Oggi è il capitano della Pri-mavera e sta affrontando il decimo anno in azzurro.Hai fatto tutta la gavetta del Setto-re Giovanile, che anni sono stati? “Ho vissuto delle stagioni bellissime. Sono nato a Benevento, ma sento Novara come la mia città e poter giocare con questa maglia è per me un orgoglio. È stato un percor-so di crescita che mi ha portato a migliorare. È indelebile il ricordo del secondo anno con gli Allievi, allenati da mister Terni. Fu un campionato fantastico, concluso con la vittoria dello Scudetto Lega Pro. Ricordo con grande emozione anche il primo anno in Primavera impreziosito dalle due panchine in Prima squadra”.Ora sei al terzo anno in Prima-vera e al braccio porti la fascia da capitano“Per me è un onore. La fascia ti re-sponsabilizza, ti dice che devi gui-dare il gruppo verso la prestazione e la vittoria. Io ritengo sia fonda-mentale la squadra, per questo è necessario essere tutti uniti e quan-do qualcuno è in difficoltà bisogna aiutarlo, spronarlo e far si che tutti

si sentano vicini gli uni agli altri”.Cosa ne pensi della nuova rifor-ma del vostro campionato, che di fatto ha diviso le squadre di Serie A da quelle cadette?“Confrontarsi con club del massimo campionato italiano è sempre bello, ma anche molto impegnativo, infatti dal punto di vista della classifica un po’ lo paghi. Quest’anno sen-tiamo di dover essere lì a lottare tra le prime”.Che gruppo siete?“Ci sono state parecchie riconferme, questo di conseguenza ci rende molto uniti. L’amalgama è importan-te e facciamo in modo che anche i nuovi arrivati si sentano a casa”.Avete la fortuna di potervi alle-nare in un centro sportivo come Novarello. Che effetto ti fa?“È una delle strutture migliori, se non la migliore d’Italia. Sono a no-stra disposizione campi fantastici e vediamo da vicino la prima squadra. Potersi allenare in un contesto simile è un grande onore”.Nel corso della tua carriera, non hai sempre giocato da centrale difensivo…“Da piccolo ero impiegato come terzino sinistro poi, pian piano, ho iniziato a ricoprire il ruolo di difen-sore centrale nella stagione Allievi, l’anno dello Scudetto. Sulla fascia,

ovviamente si spinge di più e quindi si supporta maggiormente la fase offensiva. Da centrale invece, in avanti si va solo sugli angoli o sulle punizioni. Ad oggi devo dire che il ruolo di centrale difensivo lo sento più mio”.In tutti questi anni ci sono stati dei sacrifici da fare, ma Davide non ha rimpianti.“Giocare a calcio è sempre stato il mio sogno e so che per prosegui-re, bisogna essere professionisti in

tutto. Quando da bambino vedevo passare accanto a me i giocato-ri del Novara, mi dicevo che era quello che volevo fare da grande. Per far si che questo diventi realtà, servono sacrificio e cuore. Certo in questi anni ci sono state delle rinunce ma le rifarei, io voglio gio-care a calcio e sono a disposizione al duecento per cento. Detto questo non tralascio li studi, l’anno scorso ho terminato il Liceo Scientifico e ora sto frequentando l’Università alla Facoltà di Chimica e Tecnologia Farmaceutica”.E nella vita di tutti i giorni cosa i piace fare?“Amo uscire con gli amici e mi piacciono i videogiochi, soprattutto quelli di calcio”.Tornando invece al calcio giocato, quali sono i tuoi punti di riferi-mento?“Considero Sergio Ramos, il difen-sore più forte al mondo. Personal-mente però cerco di imitare difensori come Barzagli e Chiellini. Qui a No-vara un esempio che voglio seguire è quello di Ludi. Quando giocava, spesso mi aiutava dandomi prezio-si consigli. Adesso, anche se non gioca più, è un grande riferimento”.E dal punto di vista del tifo…“Da bambino, in Serie A, ho sempre tifato Milan. Adesso ovviamente tifo Novara; molte volte, giocando in contemporanea con la prima squa-dra, non riesco a vedere la partita ma mi informo subito sul risultato. Il Benevento in Serie A? È vero, sono nato lì, ma se devo dire una simpa-tia per una squadra campana, direi l’Avellino, visto che i miei nonni sono di quella Provincia”.Intanto quest’anno, i tuoi esordi sono da incorniciare. Ottime pre-stazioni e gol.“In campionato con l’Empoli ho segnato di testa, mentre in Coppa Italia contro il Cesena ho fatto gol di destro. Non sono abituato a finire sul tabellino dei marcatori, è una grande gioia ma la cosa importante è che la squadra vinca, al di là di chi segna”.

CONOSCIAMOLI MEGLIO: DAVIDE BOVELe interviste ai ragazzi della “Primavera” riprendono con le parole del capitano

IL PUNTO SUI CAMPIONATIdi Fabio Calcaterra

PRIMAVERAGli azzurrini si sono imposti (2-0) a Novarello sulla Spal in una partita dominata dai ragazzi di Gattuso. Al 28’ arriva il vantaggio grazie ad un diagonale vincente di Cordea. Ad inizio ripresa i nostri raddop-piano sfruttando una micidiale ri-partenza di Agyemang. Il Novara per tutti i novanta minuti ha maci-nato gioco e creato occasioni ed il risultato poteva essere persino più rotondo. Con questa vittoria Bove e compagni salgono a quo-ta 6 a ridosso della vetta.Questo week end il campionato Primavera 2 è fermo per gli im-pegni delle nazionali ed il Novara

disputerà un amichevole con il Milan. Alla ripresa il 14 ottobre tra-sferta sul campo della Pro Vercelli.UNDER 17Vittoria schiacciante (4-1) per i ragazzi di Terni sul campo della Virtus Entella. Dopo lo svantag-gio iniziale, gli azzurrini ribaltano il risultato siglando quattro reti con Reinado, Amoabeng, Zunno e  Paroutis.UNDER 16 Pareggio casalingo per 1-1 contro il Genoa per la squadra di Ban-chieri; marcatore azzurro Mazzo-ni.UNDER 15 Pareggio interno con il Genoa an-che per i giovani di mister Fusaro. Il 2-2 finale porta la firma di Pagli-no e Pellegrini.

Bove da 10 anni in azzurro

di Simone Cerri

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Comincia con questo numero una carrellata di presentazio-ne dei tecnici che lavorano per il settore giovanile del Novara Calcio. Christian Terni vanta tra-scorsi di rilievo come difensore. Dopo una lunga carriera in serie C (Solbiatese e Varese le sue tap-pe principali) ha spiccato il volo giocando da titolare il campionato della promozione in A del Como di Preziosi. Una stagione che gli è valsa ancora una lunga mili-tanza in cadetteria con Ternana, Salernitana, Cremonese ed Avel-lino. Ha finito nel Casale dove ha iniziato anche ad allenare: “Da lì il passaggio a Novara nell’estate della promozione in A degli azzur-ri. Mi ha chiamato Borghetti con cui avevo giocato a Varese. Ho cominciato a lavorare con il più

giovane dei gruppi degli Allievi, per la precisione quello dei ’96, con Dickmann e Montipò in rosa. È stato così fino alla retrocessione del Novara in Lega Pro quando con i ’98 ho vinto il titolo italiano a Chianciano. Da quel momento ho guidato l’Under 17 in pianta stabile”.C’è del rammarico nel non aver ancora visto qualcuno dei 1998 “scudettati” in prima squadra? “Il tempo c’è ancora, ci manchereb-be. La società in questo senso è stata molto lungimirante cedendo soltanto in prestito alcuni ragazzi interessanti e conservandone in organico altri, seppur fuori età. La mia carriera insegna che non è mai troppo tardi per fare il salto di qualità. Basta crederci”.Uno sguardo ora alla squadra

azzurra al via dell’attuale cam-pionato Under 17: “È una rosa composta quasi esclusivamen-

te di ragazzi cresciuti nel nostro vivaio. Il livello si è alzato e non è semplice operare degli inne-sti all’altezza. Quello dei 2001 è sempre stato un gruppo molto competitivo negli anni scorsi. Dunque, sulla carta, partiamo con mire ambiziose, ma dovremo fare i conti con club di prima fascia, che investono tanto nel settore giovanile”.L’inizio di stagione è stato caratte-rizzato da risultati altalenanti con qualche rimonta subita di troppo: “Ciò è dovuto ai troppi infortuni, tutti concentrati nel reparto di-fensivo, che in questo momento mi limitano nelle scelte, anche in quella del modulo da adottare. Purtroppo per qualcuno si tratta di situazioni serie che si trascina-no dalla passata stagione”.

L’ALLENATORE: CHRISTIAN TERNIDopo lo scudetto con gli Allievi Lega Pro guida in pianta stabile l’Under 17

Terni al Novara dal 2011

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Da Cruz purtroppo è ancora fer-mo per squalifica e due compagni possono raggiungerlo già stasera cogliendo il massimo punteggio nel difficile posticipo con il Frosinone. Non è stato un avvio di campionato particolarmente felice per il Novara

e dopo i lampi dell’esuberante ca-poverdiano viene ora gratificata la continuità di rendimento dell’atteso Sciaudone e della (parziale) rivela-zione Di Mariano che sta finalmente giocando con una certa frequenza.Vi ricordo la possibilità di votare

(una sola volta per ciascun profilo) accedendo al gruppo facebook “Fe-delissimi Novara Calcio” al termine di ogni partita e nel limite delle 48 ore (circa) successive, salvo turni infrasettimanali.Ecco i risultati delle ultime gare giocate, con la graduatoria ag-giornata dallo scrupoloso Paolo Lampugnani.Partita Novara-Cittadella (giornali-sti votanti Ambiel, Faranna, Massara e Barbero): 1 Di Mariano, 2 Chiosa, Da Cruz, 4 Moscati, 5 Sciaudone.Partita Spezia-Novara (giornalisti votanti De Luca, Foti, Massara): 1 Calderoni, 2 Troest, 3 Maniero, 4 Chiosa e Montipò, 5 Di Mariano.Partita Novara-Avellino (giornalisti votanti Ambiel, Massara, Faranna e Barbero): 1 Maniero, 2 Calderoni, 3 Sciaudone, 4 Chiosa, Montipò 5

Moscati.Partita Foggia-Novara (giornali-sti votanti Ambiel, Faranna, Foti, Barbero): 1 Moscati, 2 Dickmann, 3 Montipò, Sciaudone, Golubovic, 5 Di Mariano, Maniero.Classifica Generale: Da Cruz 18 punti, Di Mariano e Sciaudone 13, Montipò 12, Chiosa 10, Caldero-ni, Maniero, Moscati 9, Troest 5, Casarini, Dickmann 4, Chajia 3, Golubovic, Mantovani 2.

IL PRIMATO DI DA CRUZ È IN PERICOLO?Premio “Il Fedelissimo”: Di Mariano e Sciaudone insidiano il compagno squalificato

IL CALENDARIETTO 2017/18 In occasione della partita No-vara-Frosinone verrà distribuito gratuitamente il consueto calen-darietto del “Club Fedelissimi” realizzato anche per la stagione 2017-18 dalla “Nova Eventi” con le foto aggiornate alla conclusio-ne del mercato estivo.A Foggia Sciaudone è andato ripetutamente vicino al gol