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Parrocchia «S. TERESA DI GESÙ» Anno X - N. 7/2011 S S ETTEMBRE ETTEMBRE Il Giornalino MENSILE d’INFORMAZIONE Piazza E. Cesaro, 27 - 80058 TORRE ANNUNZIATA (NA) - Tel 0818611891 Fax 0815362771 Responsabile Editoriale: Il Parroco Collaborazione: Gruppo Comunicazioni Sociali Parrocchiale Lotteria 2011 PRO RO A ATTIVITÀ TTIVITÀ I I STITUZ STITUZ . D . DELLA ELLA P PARROCCHIA ARROCCHIA E STRAZIONE STRAZIONE 7 G 7 GENNAIO ENNAIO 2012 2012 Chiediamo, umilmente, la collaborazione di Voi tutti per la vendita di qualche blocchetto (sono solo 30 biglietti al costo di €. 2,50) Festeggiamenti in onore della Titolare della Parrocchia «S. TERESA di GESÙ» Carissimi fratelli ed amici, la comunità cristiana testimonia nella vita quotidiana la gioia celebra- ta nell’Eucaristia domenicale e segna, con momenti di legittimo svago, la dilatazione festosa dell’Evento della nostra salvezza, Gesù Cristo Salva- tore del mondo. La parrocchia, nell’intento di fa- vorire la concreta realizzazione di questa esperienza di serena ed opero- so letizia, vissuta come propria dalla popolazione che la costituisce, pro- muove, per quest’anno, la solenne processione della Patrona, S. Teresa d’Avila, e la festa “esterna”. Mi rivolgo alla vostra generosità per un contributo finanziario da de- stinare alle prevedibili spese di alle- stimento, sicuro della magnanimità di ciascuno di voi. Il diacono Prof. Michele Ortaglio, a capo di un gruppo di adulti, rilasce- ranno apposita ricevuta. Non ci saranno raccolte di offerte Non ci saranno raccolte di offerte Non ci saranno raccolte di offerte Non ci saranno raccolte di offerte nelle case nelle case nelle case nelle case . Grazie per quanto farete! Il Signore vi benedica la Vergine Santa e i Santi Francesco e Teresa veglino su voi e sulle vostre famiglie. Pace, Gioia, Bene e Serenità. (dalla lettera del Parroco agli esercenti commercianti) Don Ciro Parroco

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Parrocchia «S. TERESA DI GESÙ»

Anno X - N. 7/2011 SSETTEMBREETTEMBRE

Il Giornalino MENSILE d’INFORMAZIONE

Piazza E. Cesaro, 27 - 80058 TORRE ANNUNZIATA (NA) - Tel 0818611891 Fax 0815362771

Responsabile Editoriale:

Il Parroco

Collaborazione:

Gruppo Comunicazioni Sociali Parrocchiale

Lotteria 2011 PPRORO A ATTIVITÀTTIVITÀ I ISTITUZSTITUZ. D. DELLAELLA P PARROCCHIAARROCCHIA

EESTRAZIONESTRAZIONE 7 G 7 GENNAIOENNAIO 2012 2012

Chiediamo, umilmente, la collaborazione di Voi tutti per la vendita di qualche blocchetto (sono solo 30 biglietti al costo di €. 2,50)

Festeggiamenti in onore della

Titolare della Parrocchia

«S. TERESA di GESÙ» Carissimi fratelli ed amici,

la comunità cristiana testimonia nella vita quotidiana la gioia celebra-ta nell’Eucaristia domenicale e segna, con momenti di legittimo svago, la dilatazione festosa dell’Evento della nostra salvezza, Gesù Cristo Salva-tore del mondo.

La parrocchia, nell’intento di fa-vorire la concreta realizzazione di questa esperienza di serena ed opero-so letizia, vissuta come propria dalla popolazione che la costituisce, pro-muove, per quest’anno, la solenne processione della Patrona, S. Teresa d’Avila, e la festa “esterna”.

Mi rivolgo alla vostra generosità per un contributo finanziario da de-stinare alle prevedibili spese di alle-stimento, sicuro della magnanimità di ciascuno di voi.

Il diacono Prof. Michele Ortaglio, a capo di un gruppo di adulti, rilasce-ranno apposita ricevuta.

Non ci saranno raccolte di offerte Non ci saranno raccolte di offerte Non ci saranno raccolte di offerte Non ci saranno raccolte di offerte nelle casenelle casenelle casenelle case. Grazie per quanto farete!

Il Signore vi benedica la Vergine Santa e i Santi Francesco e Teresa veglino su voi e sulle vostre famiglie.

Pace, Gioia, Bene e Serenità. (dalla lettera del Parroco agli esercenti commercianti)

Don Ciro

Parroco

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Parrocchia «S. TERESA di GESÙ» Torre Annunziata (NA)

SSETTEMBREETTEMBRE 2011 2011

Origine del titolo della Parrocchia

…. “Auctoritate Nostra Ordinaria …. in novum pa-roeciam, sub titolo S. Josephi e S. Teresiae d’Avila, …. erigimus: pro exercitio autem curae animarum …. dilectum Nobis in Cristo P. Angelum Salvatorem …. deputamus tamquam oeconomum curatum …. initio ductu a die I. I. 1964 ….”.

S.E.R.ma. Il Signor Cardinale Alfonso Castaldo in data 14 dicembre 1963 decreta così la nascita della parrocchia; nomina primo parroco il nostro concittadi-no Padre Angelo M. Salvatore.

Questo aulico e importante incipit in latino fa’ da cornice ad una nostra mini intervista per saperne qual-cosa in più.

Ci siamo rivolti a Padre Luigi Rossi frate minore. (nella foto)

Perché avviene il cambio del nome di “S. Giuseppe e S. Teresa d’Avila” in quello di “S. Teresa di Gesù”? È presto detto. Negli anni ottanta del secolo scorso, in Italia, la parrocchia as-sume la dignità di persona giuridica ed il parroco pro-

tempore ne è il rappresentante legale. Il Cardinale di Napoli, S.E.R.ma C. Ursi, stabilisce l’attuale no-me.

È partecipata la festa liturgica? I torresi sempre si rivolgono alla santa Carmelita-na, che è in atteggiamento orante in una bellissima tela che sovrasta l’Altare maggiore. Recentemente una piccola statua collocata all’ingresso della Chiesa viene venerata solennemente in processione il 15 ottobre.

Anche la toponomastica si è interessata della nostra Patrona? Certamente! La piazza prospiciente la Chiesa è chiamata “Largo S. Teresa”, che porta giù allo stallone, sul C.so Vittorio Emanuele; viene detta poi “dei Comizi”; infine “E. Cesaro”.

La Comunità di S. Teresa

Festa dei Festa dei NNONNIONNI, perché?, perché?

Innanzitutto per dire grazie. Un "grazie" particolare a due figure fondamen-tali della famiglia e della società intera: il nonno e la nonna.

Domenica 2 ottobre si celebra la ancora “giovane” festa dei nonni. Istituita nel 2005 dal Parlamento che ha riconosciuto ufficial-mente il ruolo fondamentale dei nostri nonni e non sfigura certamente accanto alla festa del papà e a quella della mamma. La ricor-renza cade il 2 ottobre, il giorno in cui la Chiesa celebra gli Angeli, ed è concepita proprio come momento di incontro e ricono-scenza nei confronti dei nonni-angeli custo-di dell'infanzia.

L'istituzione della festa prevede l'impe-gno concreto da parte degli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) ad istituire ini-ziative per valorizzare il ruolo dei nonni ed un premio annuale, consegnato dal Presiden-te della Repubblica al nonno e alla nonna d'Italia.

È davvero importante festeggiare i non-ni in un grande abbraccio, ricordandoci quanto la loro figura dà ogni giorno, in ter-mini di aiuto concreto (e soprattutto dal punto di vista umano), alle loro famiglie e ai loro nipoti.

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Ai genitori di: Il Signore benedica il frutto del vostro amore

LLUIGIUIGI A ANTONIETTANTONIETTA G GIOVANNIIOVANNI S STEFANOTEFANO

Parrocchia «S. TERESA di GESÙ» Torre Annunziata (NA)

SSETTEMBREETTEMBRE 2011 2011

Padre, accogli nella tua Casa:

• GIUSEPPINA PAGANO • OTTAVIO NOCERINO • MARIALUISA URAS • FLORA CIOTOLA • ANNA CARLUCCI • REDENTA PONTE • ELISA FABBRI

A noi che restiamo, il compito di rendere vivo il Loro ricordo nelle nostre preghiere

Preghiera del Catechista

Chiamato ad annunciare la tua Parola, aiutami, Signore, a vivere di Te, e ad essere strumento della tua pace.

Assistimi con la tua luce, perché i ragazzi che la comunità mi ha affidato trovino in me un testimone credibile del Vangelo.

Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita, perché le parole, quando veicolano la tua, non suonino false sulle mie labbra.

Esercita su di me un fascino così potente, che, prima ancora dei miei ragazzi, io abbia a pensare come Te, ad amare la gente come Te, a giudicare la storia come Te.

Concedimi il gaudio di lavorare in comu-nione, e inondami di tristezza ogni volta che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo.

Ho paura, Signore, della mia povertà. Re-galami, perciò, il conforto di veder crescere i miei ragazzi nella conoscenza e nel servizio di Te.

Fammi silenzio per udirli. Fammi ombra per seguirli. Fammi sosta per attenderli. Fammi vento per scuoterli. Fammi soglia per accoglierli.

Infondi in me una grande passione per la Verità e impediscimi di parlare in tuo nome se prima non ti ho consultato con lo studio e non ho tribolato nella ricerca.

Salvami dalla presunzione di sapere tutto, dall'arroganza di chi non ammette dubbi, dalla durezza di chi non tollera ritardi, dal rigore di chi non perdona debolezze, dall'ipo-crisia di chi salva i princípi e uccide le perso-ne.

Trasportami dal Tabor della contempla-zione, alla pianura dell'impegno quotidiano. E se l'azione inaridirà la mia vita, riconduci-mi sulla montagna del silenzio.

Dalle alture scoprirò ì segreti della con-templazione, e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra.

Affidami a tua Madre. Dammi la gioia di custodire i miei ragazzi come Lei custodì Gio-vanni.

E quando, come Lei, anch'io sarò provato dal martirio, fa’ che ogni tanto possa trovare riposo reclinando il capo sulla sua spalla.

Amen.

Don Tonino BELLO Don Tonino BELLO

Ultimo Martedì del meseUltimo Martedì del meseUltimo Martedì del meseUltimo Martedì del mese ore 17.30 alle ore 19.30 ore 17.30 alle ore 19.30 ore 17.30 alle ore 19.30 ore 17.30 alle ore 19.30 Celebrazione delCelebrazione delCelebrazione delCelebrazione del

“Sacramento della Penitenza”“Sacramento della Penitenza”“Sacramento della Penitenza”“Sacramento della Penitenza”

Un confessore comunque è disponibile tutti i giorni dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Ogni primo Giovedì del mese

AADORAZIONEDORAZIONE N NOTTURNAOTTURNA del SS. Sacramento

L’esposizione avrà l’uopo al termine della S. Messa vespertina fino alle ore 22.00 ed è riservata specialmente ai giovani, pro-fessionisti, studenti, uomini e donne adulti.

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Parrocchia «S. TERESA di GESÙ» Torre Annunziata (NA)

SSETTEMBREETTEMBRE 2011 2011

È la storia di un giovane nato ad Assisi, un co-mune italico dell’Appennino umbro, intorno al 1182, figlio di Pietro Bernardone, un ricco mercante di stoffe importate dalla Francia, che aveva sposato una bella provenzale di nome Giovanna, detta Pica, che gli ave-va dato due figli, Francesco e Angelo.

Francesco, come tutti i suoi coetanei, figli della ricca borghesia, fino a circa 24 anni aveva condotto una vita piuttosto dissipata e aveva anche partecipato alla guerra fra Perugia e Assisi, ed era rimasto prigio-niero a Perugia per circa un anno.

Riacquistata la libertà, un giorno entrato quasi per caso nella chiesetta semidiroccata di S. Damiano, sulle pendici del Subasio, aveva udito una voce che sembrava provenire da un grande Crocifisso di legno che pendeva sull’altare, che diceva: “Và Francesco, ripara la mia casa che va in rovina!”.

Francesco, che già da qualche tempo aveva co-minciato ad avvertire il vuoto di valori della sua vita, era rimasto colpito da quelle parole. Ma, interpretando alla lettera le parole, aveva iniziato a restaurare chie-se malandate, fra cui la stessa chiesa di S. Damiano e la piccola chiesetta di S. Maria degli Angeli, nella pianura, detta Porziuncola per la sua piccolezza. E per trovare il denaro necessario, aveva cominciato a prendere denaro dalla bottega del padre, il quale, in-furiato per la condotta del figlio, l’anno seguente, lo aveva trascinato in giudizio davanti al Vescovo, sulla piazza di Assisi. Ma Francesco davanti al popolo, a-veva gettato le sue vesti ai piedi del padre, per signifi-care la rottura definitiva fra lui e la ricchezza paterna. E il Vescovo, colpito dal gesto, aveva coperto col suo manto la nudità del giovane.

Per circa due anni Francesco continuerà a re-staurare chiese in rovina, vivendo di elemosine, fin-ché un giorno, nella chiesetta della Porziuncola, a-scolterà da un brano del Vangelo di Matteo, le parole di Gesù: “Andate e predicate … Non portate né o-ro, né argento nelle cinture, né bisacce, né calzari …”. È (forse) il 21 settembre del 1208 e Francesco comprende finalmente il vero significato delle parole del Cristo, che aveva ascoltato nella chiesetta di S. Damiano.

Era un invito a riparare la sua Chiesa, minata a quel tempo dal fasto e dalla corruzione. Si libera delle poche cose che ancora possiede, si scioglie i calzari, e inizia l’apostolato a cui l’ha chiamato il Cristo.

Comincia a parlare in pubblico, per le strade e per le piazze; vuole portare agli uomini il messaggio evangelico di pace e di amore. Le sue parole turbano il perbenismo della società del suo tempo, che comin-cia a schernirlo. Ma ben presto il suo linguaggio sem-plice troverà sempre più ascoltatori.

Il primo è un ricco mercante di Assisi, Bernardo di Quintavalle, che una notte si unisce a lui. Lo segui-rà Pietro Cattani, giurista e canonico di S. Rufino. Altri giovani seguiranno Bernardo e Pietro, e in breve i “discepoli” raggiungono il numero di dodici. La Por-ziuncola, che li aveva accolti in principio, oramai è troppo piccola, e i dodici si trasferiscono in una casu-pola nella vicina località di Rivotorto, dove alterneran-no la preghiera al lavoro nei campi, da cui traggono il loro sostentamento.

A questo punto Francesco si rende conto che è necessaria una regola per la piccola comunità, e com-pone una prima “Formula vitae”, che decide di sotto-porre all’approvazione del Papa, e si reca perciò a Roma (a piedi), con i suoi confratelli. Il Vescovo di Assisi, Guido, che lo ha sempre stimato, e che in quei giorni si trovava a Roma, lo presenta al Papa Inno-cenzo III, che accoglie con diffidenza quel gruppo di “miserabili” fraticelli.

Tuttavia egli, qualche giorno prima, aveva fatto un sogno: gli era sembrato di vedere la Basilica del Laterano che stava per crollare, e un fraticello che la sosteneva sulle fragili spalle. E gli sembrò di ricono-scere in quel giovane il fraticello del sogno. Diede allora una prima approvazione “orale” della Regola. Nasceva così l’«Ordine dei Frati Minori».

«Frate«Frate F FRANCESCORANCESCO»»

A V V I S O

Si Comunica che gli Incontri del TTERZERZ’-’-

OORDINERDINE F FRANCESCANORANCESCANO S SECOLAREECOLARE riprende-ranno Venerdì 07 Ottobre c.a. alle ore 17.30 si prega di non mancare.

Pace e Bene Il Ministro

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Parrocchia «S. TERESA di GESÙ» Torre Annunziata (NA)

SSETTEMBREETTEMBRE 2011 2011

Ora i frati possono predicare il Vangelo anche nelle Chiese. Ad ascoltare Francesco mentre predica nella Chiesa di S. Rufino c’è, fra gli altri, anche una fanciulla di nome Chiara, figlia di Favarone degli Of-freduzzi, un nobile di Assisi. La giovane rimane colpi-ta dalle sue parole, e trova il modo di incontrarlo, ac-compagnata da una sua cugina. Altri incontri segui-ranno. Dopo circa un anno, la sera della Domenica delle Palme del 1212, avviene l’episodio quasi incre-dibile della fuga da casa di Chiara che, di notte, ac-compagnata da un’altra cugina, si rifugia alla Porziun-cola, dove l’attende Francesco con alcuni frati. Da-vanti all’altare della Vergine ella si consacra al Signo-re. Chiara aveva allora 19 anni.

Nascerà così un nuovo Ordine, quello delle “Povere Dame di S. Damiano”, dette poi “Clarisse”. La storia di Chiara l’abbiamo già raccontato per este-so su queste pagine. Chiara sarà per Francesco una sorella profondamente amata e stimata, che saprà sempre sostenerlo e consigliarlo nei momenti più duri del suo apostolato.

Intanto Francesco, ancora nel pieno delle sue energie giovanili, inizia una intensa attività apostolica, girando in lungo e in largo l’Italia centrale. Accoglie anche, nell’Ordine, un gruppo di letterati, fra cui Tom-maso da Celano, che sarà poi uno dei suoi biografi.

Siamo ora nel 1219 e un altro pensiero occupa la mente di Francesco. In Oriente è in corso la V Cro-ciata, bandita da Onorio III, e Francesco sogna di conquistare gli “infedeli” con la parola di Dio e non con le armi. Si imbarca per il vicino Oriente con alcuni frati e, accompagnato da uno di essi, ardisce presen-tarsi direttamente al Sultano d’Egitto, Melek-el-Kamel, nipote del Saladino, il quale, stupito e ammirato per tanta audacia, lo ascolta e lo tratta con rispetto. Non convertirà il Sultano, ma ottiene da lui il permesso di poter visitare liberamente i Luoghi Santi.

Nell’autunno dell’anno seguente, dovrà ritornare in fretta in Italia, avvertito della grave crisi nata nell’-Ordine a causa della rigidità della Regola. Si convince ad elaborare una nuova Regola, più breve, che verrà poi approvata da Onorio III nel 1223.

Ai ritorno da Roma, si ferma a Fonte Colombo, nella valle di Rieti, per riposarsi. Ivi, la notte del 24 dicembre, nella grotta di Greccio, che è lì nei pressi, fa portare un bue e un asinello e una mangiatoia, e rievoca a mezzanotte la scena di Betlemme. Nasce così la tradizione cristiana del Presepe.

Ma oramai Francesco è stremato dai digiuni e dalle fatiche. Inoltre ha un male agli occhi, forse traco-ma, probabilmente contratto nel vicino Oriente. Nell’e-state del 1224, si ritira sulla Verna, un monte dell’are-tino, con quattro compagni. Ivi riceverà, in modo mi-sterioso, le “stimmate” cioè i “segni” della Passione, “l’ultimo sigillo, che le sue membra due anni portaron”, dirà il Divino Poeta.

(Cripta di San Francesco - Basilica Inferiore Assisi) In un mattino di settembre dell’anno seguente,

1225, Francesco si rifugia a S. Damiano, presso Chia-ra, nel giardino del Convento, per non violare la clau-sura. Chiara lo curerà con tutto l’affetto di cui è capa-ce il suo cuore. Ivi Francesco comporrà il “Cantico delle Creature”, stupendo inno al Creatore.

Dopo un paio di mesi, Francesco un po’ rinfran-cato potrà lasciare S. Damiano. Si trasferisce a Rieti, nel tentativo (vano) di farsi curare gli occhi. Nella pri-mavera del 1226 si fa riaccompagnare ad Assisi, do-ve sarà ospitato nel palazzo del Vescovo. Ma in au-tunno, sentendo prossima la fine, chiede ai suoi frati di essere trasportato presso la Porziuncola, là dove era iniziata la sua conversione.

Qui si spegne sulla nuda terra, rivestito di una rozza tonaca, recitando a fatica il salmo «Voce mea ad Dominum clamavi …». È la sera del 3 ottobre 1226. Aveva 44 anni.

Dal tetto della Porziuncola, uno stormo di allodo-le si levò nel cielo della sera.

Dott. Gaetano IOVINO

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SSETTEMBREETTEMBRE 2011 2011

In breve chi è il Ministrante?

Il ministrante è anche chiamato "chierichetto". Il termine ministrante ha sostituito col tempo il ter-mine "chierichetto" poiché riesce a far capire meglio il suo significato. Il ministrante è colui che serve, secondo l'esempio di Gesù che non ha esitato Egli stesso a servire per primo e che invita a fare anche noi la medesima cosa amando i nostri fratelli.

Chi sono i ministranti? I ministranti sono quei ragazzi vestiti di bianco sull’altare, i quali servono la messa. Quanti siete in questa parrocchia? Siamo una ventina compresi i più piccoli Come siete suddivisi? Siamo suddivisi in due fasce: la prima quella dei più picco-li , e la seconda quella dei più grandi Quando avete gli incontri? Gli incontri sono due : La prima fascia ha l’incontro alle 18.00 mentre la seconda alle 19.00 Sempre di lunedì Cosa accade la domenica prima della messa? La domenica ci incontriamo sempre una mezzora prima dell’inizio della messa in sagrestia. E si ci si finisce di or-ganizzare anche dando i compiti da svolgere sull’altare. È facile fare il ministrante? Si, basta farlo con passione.

Intervista ad un Ministrante

Che cos’è la VeritàChe cos’è la VeritàChe cos’è la VeritàChe cos’è la Verità

Gesù ha detto un giorno: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv14,6). La giusta formu-lazione della domanda non è dunque «Che cos’è la verità?», ma «Chi è la verità».

Questa è la domanda che si pone anche l’uomo del terzo millennio.

Cari Fratelli e Sorelle, non pos-siamo tacere la risposta, perché noi la conosciamo! La verità è Gesù Cristo, venuto nel mondo per rivelarci e donarci l’amore del Padre.

Siamo chiamati a testimoniare questa verità con la parola e soprattutto con la vita! Giovanni Paolo II

«L«LAA B BIBBIAIBBIA ININ PILLOLEPILLOLE»»

Tutti noi cristiani conosciamo - almeno me lo augu-ro - l’esistenza di un libro chiamato Bibbia, ma penso che siano in pochi ad averlo letto.

Certo l’approccio non è semplice, ma se pensiamo che i musulmani cominciano a conoscere il corano quando sono ancora in tenera età, credo che un piccolo sforzo possiamo farlo anche noi.

Non ho velleità di dare spiegazioni su questo testo molto complesso, ma con molta semplicità vorrei darvi alcuni elementi di facile comprensione che ognuno potrà in seguito ampliare ed approfondire.

Cominciamo con il nome “Bibbia”: deriva dal greco ed originariamente significava “i libri”. Nel Medio Evo al sostantivo femminile Bibbia venne attribuito il significato di “Libro per eccellenza”.

Non si tratta di un solo libro ma di una raccolta di

libri che, secondo la norma della Chiesa Cattolica enu-mera 46 libri scritti prima di Cristo, detti perciò Antico Testamento (A.T.) e 27 scritti dopo Cristo, chiamati Nuo-vo Testamento (N.T.)

Il protagonista della Bibbia è Dio. Da Lui e per Lui sono tutte le cose: è Lui la Gloria nei secoli.

I libri che compongono il V.T. possiamo così rag-grupparli: Pentateuco (Genesi, Esodo, Numeri, Leviti-co. Deuteronomio), Storici, Sapienziali, Profetici, 12 Profeti minori; il N.T. comprende i 4 Vangeli, gli Atti degli Apostoli, 14 Lettere di San Paolo (9+5 pastorali), 7 Let-tere cattoliche (2 di Pietro, 1 di Giacomo, 1 di Giuda, 3 di Giovanni) l’Apocalisse.

Il prosieguo sul prossimo numero del giornalino parrocchiale.

L.C. del gruppo Lettore della Parrocchia

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SSETTEMBREETTEMBRE 2011 2011

Il fascino di città come Vienna e Salisburgo avvince il visitatore, in particolare quello che viene dal Sud, dai paesi del Sole. Qualche cosa di simile accade anche a quelli che dai brumosi paesi del Nord o del Centro Europa vengono a trovarsi nella festosa luminosità della nostra regione. Rapiti dall’incanto di Capri, di Sorrento e della “divina costiera” di Amalfi, non pochi nordici hanno fatto di questi luoghi la mèta di frequenti ritorni o addirittura la loro dimora.

Cambiano i luoghi, le caratteristiche climatiche e le condizioni di vita alle diverse latitudini, ma dappertutto è l’uomo col suo desiderio di felicità, con le sue gioie, con i dolori e le fatiche, con quella realtà ineludibile che è la morte.

Facevo queste riflessioni in un piovoso pomeriggio viennese, alla vigilia del ritorno, mentre il puntualissimo tram compiva il giro (avremmo dovuto farlo a piedi!) del grande viale che racchiude il centro storico con le dimore imperiali (dove, nel “muto aere”, si tesseva il destino dei popoli), con i monumenti fastosi e le vie celebri e lussuose.

Sotto la pioggia, dovemmo raggiungere in fretta la Chiesa dei Frati Minori (=Minoritenkirche), una delle più antiche ed artistiche di Vienna, dopo la Cattedrale di Santo Stefano: è definita “Chiesa nazionale italiana” perché do-nata dall’Imperatore Giuseppe II, nel 1784, alla “colonia italiana. Vi si celebra la S. Messa nella nostra lingua ed è custodita con amore dai Frati Minori (Conventuali), giunti a Vienna fin dai tempi di San Francesco.

Sorpresa! La Chiesa ha il titolo di “Santa Croce”: ma sull’altare maggiore una maestosa costruzione neo-gotica incornicia la pala raffigurante la “Madonna della Neve”, una riproduzione che Cristoforo Unterberg ha fatto dell’Icona venerata a Roma, in Santa Maria Maggiore(Sancta Maria ad Nives) ed invocata “Salus Populi Romani”.

Anche qui la Madonna della Neve! Esclamammo con gioia. E restammo a lungo in preghiera, quasi dimèntichi delle notevoli opere d’arte che rendono illustre quella Chie-sa: tra le altre il grande mosaico, voluto da Napoleone, riproducente l’«Ultima Cena» di Leonardo da Vinci e nella navata di destra, il monumento a Pietro Metastasio, l’italiano “poeta cesàreo” alla corte di Vienna.

Il giorno successivo, per la visita a Salisburgo, il Si-gnore ci donò una giornata fulgida e serena. Dal ponte sul fiume Salzach e dalla vicina casa di Mozart ci apparve, grandiosa, la Cattedrale dominata dalla collina sulla quale si erge l’imponente complesso del castello-fortezza. Entria-

LLAA D DEVOZIONEEVOZIONE A ALLALLA “MADONNA “MADONNA delladella NEVE” N NEVE” NELEL M MONDOONDO

mo ed ammiriamo con stupore l’ampiezza del Tempio, le morbide e composte linee del primo Barocco in terra d’Au-stria. Ma, all’altare del transetto destro …. “Anche qui la Madonna della Neve!“.

A Salisburgo il grande quadro sull’altare dedicato alla Madonna della Neve riproduce chiaramente, in alto, la Vergine tra candidi nembi di Angeli: e, sotto, la figura di Papa Liberio che, in vesti pontificali, mostra al Patrizio Gio-vanni (hanno avuto entrambi, contemporaneamente, la stessa visione notturna) il progetto della basilica che la Madonna vuole sul colle Esquilino, sull’area segnata dalla prodigiosa nevicata nella notte del 5 agosto 352. È il prodigio che fece sorgere a Roma la basilica di Santa Maria Maggiore e che, un millennio dopo, nella nascente Torre dell’Annunziata diede il titolo alla Madonna bruna venuta venuta dal mare nel luminoso mattino d’un cinque d’agosto.

Roma, Torre Annunziata, Ponticelli, Frosinone, Nuoro, Cascia, Loreto, Aprutino, Siracusa ….ora scopriamo Vienna e Salisburgo …. in questi luoghi si venera la Madonna sotto il titolo “della Neve”? E perché la invocano anche là dove, di solito, la neve non cade? Non lo so. Sarebbe interessante, ma non facile, l’indagine.

Ecco: un comune motivo di venerazione per tutti i devoti della Madonna della Neve, dovunque si trovino, ci può essere: l’aspirazione intima dell’uomo - stanco di tante brutture e di tanti peccati - verso ciò che è puro, che è candido, che sa di cielo.

Prof. Alfonso MONSURRÒ

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SANTE MESSE FERIALE: Ore 07.30 Celebrazione della Parola di Dio Ore 19.00 S. Messa e Celebrazione dei VESPRI FESTIVO: Ore 08.00 - 10.00 - 11.30 - 19.00

Il Parroco riceve tutti i giorni ore 17.00/20.00

OORARIORARIO DELLEDELLE C CELEBRAZIONIELEBRAZIONI

Una Comunità che pregaUna Comunità che prega

Puoi pregare con la Comunità ogni giorno feriale

Lodi Mattutine ore 07.30 S. Rosario ore 18.30

Vespro dopo la S. Messa Vespertina

Ultimo Martedì ore 17.30 Celebrazione del “SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE”

Primo Giovedì ore 19.30 Adorazione Notturna Ogni Giovedì ore 19.30 Adorazione Eucaristica

Il Bollettino mensile e tutte le informazioni Parrocchiali sono redatte grazie al prezioso contributo del

GGRUPPORUPPO C COMUNICAZIONIOMUNICAZIONI S SOCIALIOCIALI

Mensile a diffusione interna - Composizione e stampa in proprio - Copia gratuita

� DAL 01 AL 03 Triduo in onore del "Serafico Padre" San FRANCESCO predicata dal reverendo fra' Pasquale Piccolo frate minore conventuale Ore 18.15 Corona Francescana a seguire la S. Messa e il Vespro.

� LUNEDÌ 03 “SUFFRAGIO PARROCCHIALE MENSILE” La S. Messa delle ore 19.00 viene celebra-ta in memoria di tutti i fratelli defunti appar-tenenti alla famiglia parrocchiale. A seguire, Vespri e Memoria del Beato “Transito” di San FRANCESCO

� MARTEDÌ 04 Festa di “SAN FRANCESCO” S. Messa ore 08.00 - Ore 18.15 Corona Francescana a seguire S. Messa solenne

� GIOVEDÌ 06 Adorazione Eucaristica prolungata nottur-na del SS. Sacramento dalla fine della Messa vespertina alle ore 22.00

� VENERDÌ 07 Primo Venerdì del mese ore 18.00 esposi-zione del SS. Sacramento - S. Rosario della Divina Misericordia ore 19.00 S. Mes-sa e celebrazione dei Vespri. Ore 19.30 - Momento di preghiera per l’ini-zio delle attività dei giovani e dei giovanis-simi

� DOMENICA 09 Ore 10.00 inizio dell’anno catechistico con la partecipazione dei ragazzi e dei genitori alla S. Messa. Mandato ai Catechisti.

� LUNEDÌ 10 Ore 17.00 inizio Catechismo per ragazzi. � GIOVEDÌ 13 Ore 18.15 S. Rosario animato dal gruppo

di preghiera “San PIO” da Pietrelcina a seguire S. Messa e celebrazione dei Ve-spri.

� DAL 12 AL 14 Triduo in onore di “S. TERESA D’AVILA” patrona della nostra Parrocchia - Ore 18.30 S. Rosario a seguire la S. Messa e il Vespro.

� SABATO 15 “S. TERESA D’AVILA” Patrona della comu-nità parrocchiale orario delle SS. Messe: Ore 08.00 - 11.00 - 19.00 (Solenne)

� DOMENICA 16 Ore 17.30 processione della statua di SAN-TA TERESA per le strade della parrocchia: P.za Cesaro, Via IV Novembre, Via Dan-te, Via Vitt. Veneto

� SABATO 22 La Comunità partecipa alla solenne pro-cessione della Patrona cittadina MARIA SS. della NEVE

� MARTEDÌ 25 Confessioni mensile - Presente un con-fessore dalle ore 17.30 alle ore 19.30

� SABATO 29 Ore 19.00 inizio "Corso Cresimandi" � DOMENICA 30 Ore 11.00 - Inizio dell’itinerario di fede an-

nuale per gli adulti non cresimati. La S. Messa vespertina è alle ore 18.00 (ritorna l’ora solare).

� LUNEDÌ 31 Ore 20.00 inizio corso prematrimoniale

CCALENDARIOALENDARIO OOTTOBRETTOBRE

CCORSIORSI DIDI C CATECHESIATECHESI 2011/2012

Sacramento del Battesimo

Si celebra ogni quarta Domenica del mese È previsto un’incontro di Catechesi per i genitori e i/Padrini / e Madrine dei bambini: il Sabato che prece-de la Celebrazione del Battesimo alle ore 19.30 (Ora solare 18.30)

Catechismo dei ragazzi (Prima Comunione)

I corsi di avranno inizio lunedì 10 Ottobre

Sacramento della Confermazione

(Cresima)

Il corso di preparazione avrà inizio a fine Ottobre

Sacramento del Matrimonio

Il corso di preparazione avrà inizio Lunedì 31 Ottobre alle ore 20.00

Le iscrizioni ai vari Corsi vanno effettuati presso la Segreteria Parrocchiale entro il 16 Ottobre nei seguenti giorni e orari stabiliti:

LUNEDÌ, MERCOLEDÌ, VENEDÌ e SABATO dalle ore 18.00 alle ore 19.00