asl napoli 1 centro - haemodynamics delfrate · crosse, disinteressandosi del punto di fuga...
TRANSCRIPT
ASL Napoli 1 Centro U.O. di Chirurgia Vascolare
Ospedale dei Pellegrini
Responsabile Dr. Giovanni Cioffi
Presentazione ed obiettivi formativi
Salviamo la safena? Perché è una sfida strategica?
Curare le varici, preservare la safena incontinente per restituirla alla sua funzione di via preferenziale di drenaggio del territorio soprafasciale ed averla per di più disponibile come una polizza di assicurazione, nel caso ve ne fosse bisogno per rivascolarizzare organi vitali ischemici; infine ottenere un risultato estetico stabile. E’ tutto questo utopia?
Se il nostro punto di vista si limita a osservare la safena dalla parte delle varici, la conclusione cui istintivamente giungiamo è quella di dover eliminare tutte le vene coinvolte dal reflusso.
Questo tipo di approccio terapeutico ha il pregio di essere semplice e di appagare immediatamente l’occhio del medico e del paziente, soprattutto quando la motivazione estetica è preponderante. Purtroppo la stabilità del risultato è minata da recidive non sempre imputabili a errori di diagnostica o di tecnica chirurgica (nel caso dello stripping). Le tecniche endovascolari d’altra parte distruggono il tronco safenico e conservano le crosse, disinteressandosi del punto di fuga giunzionale, la cui bonifica radicale per oltre un secolo è stata ritenuta essenziale per il successo dell’intervento.
Dovremmo forse considerare che le varici rappresentano solo la punta dell’iceberg, cioè la manifestazione esteriore di una vasta gamma di condizioni emodinamiche che possono coinvolgere le safene, le reti profonde e le reti soprafasciali di cui esse stesse fanno parte: l’origine, l’estrinsecazione, i punti di rientro e finalmente la patogenicità del reflusso sono diversi da caso a caso.
Conoscere le condizioni emodinamiche che
generano l’eccesso di pressione trans-murale, via patogenetica comune per l’instaurarsi e l’evolvere dell’insufficienza venosa, significa mettersi nelle condizioni di poterle modificare mediante gesti terapeutici mirati ed appropriati.
La conoscenza dell’anatomia e dell’emodinamica possono fornirci lo strumento per trasformare l’utopia in obiettivi concretamente perseguibili, coniugando il ripristino della funzione e il risultato estetico.
Restituire la flebologia alla sua intrinseca complessità è l’unica strada percorribile.
Quante più variabili sapremo padroneggiare, tanto maggiori saranno le nostre chance di ottenere il successo terapeutico.
Il gioco è complesso ma le regole le ha poste… la Natura e non possiamo pensare di correggere una patologia senza tenere nel debito conto le leggi che governano la fisiologia e la fisiopatologia.
In questo quadro, l’obiettivo formativo del corso, avvalendosi anche di dimostrazioni “live” in aula e di tecnologie che favoriscono l’interattività, è quello di trasmettere le conoscenze necessarie per approcciare l’originale diagnostica in chiave emodinamica, punto di partenza per trattare poi le modalità e le tecniche terapeutiche conservative, affrontando prima la soluzione della patologia per poi intervenire sulle eventuali residuali evidenze estetiche.
Questo può influenzare anche la comunicazione medico-paziente, aprendo spazi di opportunità per migliorare la relazione ed il rapporto fiduciario che andremo ad approfondire in un’apposita sessione.
Durante il corso sarà effettuata una consensus sulla diagnostica emodinamica dalla quale dovranno emergere, dall’esperienza dei medici, le buone
pratiche in atto e le eventuali aree di difficoltà o di maggior complessità.
Tipologia e metodologie formative
Corso Residenziale teorico-pratico in cui i relatori esperti esporranno i concetti e svilupperanno un confronto, discussione ed interazione diretta con i partecipanti. Le lezioni saranno intervallate tra momenti di approfondimento teorico e dimostrazioni con visite “live” di pazienti.
In particolare, attraverso visite “live” di pazienti con diverse patologie, verranno disegnati percorsi
diagnostico-terapeutici con:
• Stesura della mappa cartografica emodinamica • Insegnamento delle modalità di svolgimento della
d iagnostica emodinamica, avvalendosi dell’Ultrasound
• Analisi della mappa cartografica • Approfondimento dei contenuti concettuali emersi • Elaborazione della proposta terapeutica • Esame della tecnica chirurgica
Corso di formazione ECM
Destinatari: Medici Chirurghi
15 crediti ECM – codice evento 351-279201 Accreditato per ogni disciplina medica Principali discipline di riferimento:
Angiologia, Chirurgia Generale, Chirurgia Vascolare, Diabetologia, Ginecologia e Ostetricia, Dermatologia, Cardiologia, Vulnologia, Medicina e Chirurgia di Accettazione e di Urgenza, Medicina Interna, Radiodiagnostica, Medicina Generale.
Valutazione dell’apprendimento:
La valutazione dell’apprendimento delle conoscenze ottenuto dai partecipanti avverrà tramite un test con stesura di una mappa cartografica.
Informazioni e iscrizioni
via Maffei, 72 Folgaria (TN)
3487691268
Responsabile scientifico e Relatore Relatori e Moderatori Enza Barone (Napoli) Giuseppe Bianco (Napoli)
Massimo Cappelli (Firenze) Paolo Carmassi (Firenze)
Giovanni Cioffi (Napoli) Amodio S. D’Amodio (Napoli)
Roberto Delfrate (Cremona) Mauro Pinelli (Avezzano)
Paolo Sangiuolo (Napoli) Gennaro Vigliotti (Napoli)
Segreteria scientifica
Giovanni Cioffi
Enza Barone
Pietro Natale
Rosaria Paterni
Giuseppe Veneruso
Quota di Iscrizione
€ 400 + iva
Comprendente la partecipazione al corso, ai lunch ed ai coffee break in programma
Sede
NAPOLI
Arciconfraternita dei Pellegri Presso l’Ospedale dei Pellegrini
Via Portamedina alla Pignasecca, 41
Claude Franceschi (Parigi)
Programma
Giovedì 6 febbraio 2020
8.30 Registrazione partecipanti
8.45 Saluto Autorità
9.00 Introduzione: metodologia ed obiettivi formativi Giovanni Cioffi
9.15 Consensus conference: Il futuro presente
dell’emodinamica venosa. Prima parte Giovanni Cioffi
9.30 1° Sessione – La Safena: non solo una vena moderatore Giovanni Cioffi
9.30 Il paradosso dell’atteggiamento demolitivo del chirurgo vascolare Claude Franceschi
9.45 L’intervento di by-pass con l’utilizzo della Safena in situ Gennaro Vigliotti
10.00 L’intervento di by-pass con l’utilizzo della Safena “reverse” Paolo Sangiuolo
10.15 L’utilizzo della Safena negli interventi vascolari in urgenza Giuseppe Bianco
10.30 I DOAC nella gestione del paziente arteriopatico Giovanni Cioffi
10.45 Confronto e dibattito
11.00 Coffee Break
11.15 2° Sessione – I Reflussi: questi conosciuti? moderatore Enza Barone
11.15 Il sistema venoso: un sistema idraulico! Claude Franceschi
11.45 Come e perché si sviluppano le varici? Roberto Delfrate
12.00 La Lotta al Reflusso - L’approccio classico alla cura delle varici: modalità e risultati attesi Giovanni Cioffi
12.25 Perché l’approccio emodinamico suscita un interesse crescente? Mauro Pinelli
12.40 L’articolato mondo dei Reflussi. L’approccio emodinamico alla cura delle varici: lo studio di un sistema idraulico, fisiologia e fisiopatologia emodinamica Claude Franceschi
13.05 I Reflussi patogeni e quelli non patogeni Roberto Delfrate
13.30 Lunch
14.30 3° Sessione – La Diagnostica Emodinamica moderatore Amodio S. D’Amodio
14.30 L’originale utilizzo degli strumenti necessari per l’esame emodinamico dell’insufficienza venosa Mauro Pinelli
14.50 Esame “live” di un paziente modello: l’uso dell’ecografo nella ricerca dell’andamento dei flussi fisiologici e patologici Mauro Pinelli
15.20 L’esame eco color doppler del flusso e del reflusso. Modalità ed obiettivi Roberto Delfrate
15.40 La refertazione emodinamica: la mappa Mauro Pinelli
16.20 Esame “live” di un paziente modello con Shunt patogeno: la diagnostica emodinamica e la stesura della mappa cartografica Roberto Delfrate
17.00 Coffee Break
17.15 4° Sessione – La strategia chirurgica emodinamica: un’opportunità per il chirurgo vascolare moderatore Giovanni Cioffi
17.15 La strategia chirurgica emodinamica: obiettivi e tecnica Roberto Delfrate
17.35 Analisi di due video casi clinici con correzione chirurgica emodinamica CHIVA. Roberto Delfrate
18.20 L’evoluzione attesa dalla terapia emodinamica: Il ripristino funzionale Mauro Pinelli
18.40 L’evoluzione attesa dalla terapia emodinamica: L’aspetto estetico Massimo Cappelli
19.00 Conclusione prima giornata
Programma
Venerdì 7 febbraio 2020
8.30 Registrazione partecipanti
9.00 5° Sessione – La risposta alle istanze di carattere estetico all’interno della terapia emodinamica moderatore Giovanni Cioffi
9.00 La risoluzione dell’inestetismo all’interno dell’approccio emodinamico: esiste una soluzione all’inestetismo venoso in contrasto con le leggi dell’emodinamica? Mauro Pinelli
9.30 L’utilizzo della scleroterapia all’interno della attica CHIVA Massimo Cappelli
10.00 La scleroterapia nel controllo dell’evoluzione della malattia varicosa Massimo Cappelli
10.30 Esame “live” di un paziente modello post intervento CHIVA Massimo Cappelli
11.30 Coffee Break
11.45 6° Sessione – La nuova relazione con il paziente moderatore Giovanni Cioffi
11.45 Effetti ed importanza del consenso informato Mauro Pinelli
12.00 L’approccio emodinamico alla malattia venosa: una nuova relazione con il paziente. Quale comunicazione efficace? Mauro Pinelli e Paolo Carmassi
13.15 Lunch
14.15 7° Sessione – Altre terapie.... e non solo moderatore Giovanni Cioffi
14.15 L’insufficienza venosa fisiologica Claude Franceschi
14.30 Le terapie emodinamiche “disarmate”: l’elastocompressione e la postura Claude Franceschi
15.00 I farmaci biosimilari: una prassi in via di consolidamento? Giovanni Cioffi
15.15 8° Sessione – Salviamo la Safena?
moderatore Giovanni Cioffi
15.15 Consensus conference: Il futuro presente dell’emodinamica venosa. Seconda parte Giovanni Cioffi
16.00 Esame “live” di un paziente modello con Shunt 2: la ricerca del punto di fuga e del punto di rientro Roberto Delfrate
16.45 Test ECM
17.00 Conclusione corso