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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SASSARI FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Scienze dell’Antichità ASPETTI E PROBLEMATICHE DEL RITUALE FUNERARIO DI ETÀ NURAGICA Relatrice: Prof.ssa Anna Depalmas Correlatrice: Dott.ssa Stefania Bagella Tesi di Laurea di: Isabella Atzeni Anno Accademico 2010-2011

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  • UNIVERSIT DEGLI STUDI DI SASSARI

    FACOLT DI LETTERE E FILOSOFIA

    Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Scienze dellAntichit

    ASPETTI E PROBLEMATICHE DEL RITUALE

    FUNERARIO DI ET NURAGICA

    Relatrice: Prof.ssa Anna Depalmas

    Correlatrice: Dott.ssa Stefania Bagella

    Tesi di Laurea di: Isabella Atzeni

    Anno Accademico 2010-2011

  • A Simone,

    che voleva raggiungere

    questo traguardo

  • INDICE

    Premessa 3

    1. Le tombe dei giganti 5

    2. La ceramica vascolare 15

    2.1. Le forme ceramiche 16

    2.2 La decorazione 23

    3. Tombe di giganti nel Nord Sardegna 24

    3.1. Li Lolghi, Arzachena (OT) 25

    3.2. Coddu Vecchiu, Arzachena (OT) 38

    3.3. Li Mizzani, Palau (OT) 46

    3.4. Le tombe di giganti del Nord Sardegna a confronto 53

    4. Tombe di giganti nel Centro Sardegna 60

    4.1. Iloi, Sedilo (OR) 61

    4.2. Bidistili, Fonni (NU) 76

    4.3 Palatu, Birori (NU) 86

    4.4. Le tombe di giganti del Centro Sardegna a confronto 90

    5. Tombe di giganti nel Sud Sardegna 96

    5.1 S. Cosimo, Gonnosfanadiga (CA) 97

  • 6. I rituali funerari nelle tombe dei giganti 104

    6.1. Camera 107

    6.1.1. Corredo funerario 107

    6.1.2. Svuotamento camera 111

    6.2. Esedra 112

    6.2.1. Esedra: spazio rituale 113

    6.2.2. Il rito dellincubazione 116

    6.2.3. Preferenza dellarea a destra dellesedra 118

    6.2.4. I materiali. Banchetto rituale? 120

    6.2.5. Frantumazione rituale 122

    6.2.6. Le offerte 123

    6.2.7. Culto delle acque nelle tombe di giganti? 125

    7. Il materiale archeologico: documentazione grafica 132

    7.1. Li Lolghi, Arzachena (OT) 133

    7.2. Coddu Vecchiu, Arzachena (OT) 136

    7.3. Li Mizzani, Palau (OT) 138

    7.4. Iloi, Sedilo (OR) 140

    7.5. Bidistili, Fonni (NU) 158

    7.6 S. Cosimo, Gonnosfanadiga (CA) 166

    Conclusioni 168

    Bibliografia figure 169

    Bibliografia 170

  • 3

    PREMESSA

    I sardi primitivi ebbero certo dei miti propri. Ma nellassenza di ogni

    tradizione indigena, sia orale che figurata, vien meno ogni possibilit di

    penetrare direttamente nel pensiero mitico proto sardo, come pure rintracciarne

    le reliquie per entro al folklore odierno..

    Le parole che Raffaele Petazzoni scriveva nel 1912 a proposito della

    conoscenza e percezione che noi abbiamo del culto dei morti nella protostoria

    riassumono i problemi che tuttoggi affrontiamo in questambito. Come pi volte

    osservato per altre culture e periodi, lo stato di alterazione in cui si trovano le

    tombe al momento dello scavo condiziona e limita le conoscenze che si ottengono

    studiando il sito e di conseguenza anche lidea sui rituali funerari che ne deriva.1

    Quali sono i dati che indicano una destinazione rituale delle tombe di

    giganti? La maggior parte degli studi sulle tombe di giganti e i rituali funerari si

    basano sullarchitettura del monumento e sui suoi componenti. Per tale ragione si

    pensato di basare questo elaborato sul materiale archeologico, sulla sua

    presenza/assenza, posizione e tipologia. Attraverso questo lavoro di ricerca si

    vuole migliorare la nostra conoscenza sulluso e la funzione delle tombe di

    giganti.

    Un primo capitolo descrive i caratteri generali delle tombe dei giganti, dalle

    tecniche costruttive alla descrizione dei diversi elementi della struttura: copertura,

    camera, esedra.

    A questo segue un capitolo sulle ceramiche vascolari in cui sono elencate e

    descritte le fogge ritrovate nei monumenti esaminati in questo elaborato. Sono

    state suddivise secondo la semplicit/complessit, altezza e profondit. Il capitolo

    stato pensato allo scopo di permettere un immediato riconoscimento delle

    1 MELIS 2000, p. 136.

  • 4

    caratteristiche funzionali e strutturali delle forme ceramiche trattate nei vari

    capitoli. fondamentale la funzione attribuita a ciascuna classe poich su di essa

    si basano alcune delle teorie sui rituali funerari.

    Successivamente, sono descritte le sette tombe di giganti suddivise secondo

    la zona geografica di appartenenza. La scelta dei siti si basata sulle informazioni

    a disposizione per ciascuno: per il Nord Sardegna Li Lolghi e Coddu Vecchiu nel

    territorio di Arzachena, Li Mizzani a Palau; per il centro Iloi 2-Sedilo, Bidistili-

    Fonni, Palatu-Birori; per il Sud Sardegna S. Cosimo-Gonnosfanadiga.

    Questultima lunica del meridione la cui documentazione sia utile ai fini di

    questa ricerca. Tombe di giganti come Is Concias-Quartucciu e Goronna-

    Paulilatino sono state oggetto di scavi in un momento in cui limpostazione della

    ricerca molto diversa da quella attuale. Conseguentemente anche le

    pubblicazioni sono molto lacunose. Mancano dati fondamentali come la posizione

    originaria dei ritrovamenti, il numero degli stessi e un loro approfondito studio. Di

    entrambi i siti si sono persi i materiali archeologici.

    Le sezioni riguardanti le tombe di giganti del centro e del Nord Sardegna

    terminano con un capitolo di confronto. In esso i risultati acquisiti per ognuno dei

    monumenti situati in quella zona della Sardegna sono messi a confronto al fine di

    tracciare un quadro dinsieme dellarea. Il lavoro non stato eseguito per il Sud

    Sardegna, poich stato possibile inserire nel catalogo un unico sito.

    Le informazioni raccolte in questa parte dellelaborato hanno permesso la

    stesura dellultimo capitolo, nonch il pi importante. I dati ottenuti infatti sono

    ripresi e applicati ai fini della redazione di ipotesi e teorie sui rituali funerari. Ci si

    interessati di dare forma e significato al corredo funerario e ai molteplici usi

    dellarea dellesedra. stata collegata la scelta architettonica del monumento con

    la funzione rituale. Cos facendo si delineato il pensiero religioso di et nuragica

    riferito allaspetto funerario.

  • CAPITOLO 1

    LE TOMBE DEI GIGANTI

  • 6

    1.1. LE TOMBE DEI GIGANTI

    Le tombe di giganti sono monumenti megalitici esclusivi della Sardegna.

    Sono il risultato ultimo di una maturata evoluzione dellarchitettura funeraria,

    cominciata nellaspetto culturale di Ozieri con i dolmen e continuata nella facies

    Bonnanaro dalle alles couvertes.

    I dolmen sono tombe epigeiche, caratterizzate da ortostati sormontati da una

    o pi lastre di copertura. Le alles couvertes sono strutture pi complesse,

    costituite da una lunga camera rettangolare, absidata nella parte finale. La

    copertura della cella realizzata con lastroni orizzontali poggianti sulle pareti. Le

    analogie delle alles couvertes con le successive tombe di giganti sono visibili

    nella stessa camera. Esempi di tale evoluzione architettonica sono due tombe di

    Arzachena, Li Lolghi e Coddu Vecchiu,2 e una di Olbia, in territorio di Su Monte

    e sApe3.

    Il numero di tombe di giganti conosciuto aumentato e continua tuttora a

    crescere in connessione con linteresse verso questo monumento. Stefania Bagella

    nel 2007 ha pubblicato un interessante articolo in cui evidenzia questo fenomeno.

    Se nel XIX secolo si conoscevano quaranta tombe, nel 1954 Zervos ne conta

    centocinquanta, fino allultimo censimento del 2003 in cui la stessa Bagella ne

    documenta ottocento (fig. 1).4 Quasi la met delle tombe sono concentrate nel

    nuorese. Si documenta la minore incidenza nel Sud Sardegna, nel cagliaritano e

    nel Sulcis-Iglesiente (graf.1).

    2 Vedi capitolo 3.2. 3 LILLIU 2003, p. 333. 4 BAGELLA 2007, pp. 348-351.

  • 7

    Grafico 1. Frequenza delle tombe di giganti nelle diverse province sarde. 5

    Delle circa ottocento tombe di giganti conosciute in Sardegna, poche sono

    quelle che stato possibile restaurare completamente. Tra queste eccezioni vi

    sono la tomba di giganti di Is Concias-Quartucciu (Cagliari) e Madau 2 e Madau

    3-Fonni (Nuoro). La maggior parte delle tombe di giganti priva di copertura e di

    parte o di tutto lalzato. In alcuni casi il motivo della precariet del sito da

    ricercarsi nellusura del tempo e nellazione degli agenti atmosferici. In molti altri

    tuttavia la causa principale stata luomo, il quale ha deturpato il monumento alla

    ricerca di tesori o di materiale da costruzione.

    Per ricostruire lintero monumento megalitico ci si quindi affidati alla

    riproduzione in roccia a grandezza naturale che si riscontra nel prospetto

    architettonico di una cinquantina di ipogei in una vasta zona del sassarese (Sa

    FiguIttiri; Molaf-Sassari; Sas PuntasTissi, Sennori-Oridda). Sono tombe

    ipogeiche, la cui camera fu ricavata nella roccia, come domus de janas.

    Diversamente da queste per, allesterno hanno riprodotta la stele in

    corrispondenza dellingresso. Anche lesedra pu essere riprodotta nella parete

    rocciosa, oppure pu essere aggiunta secondo le modalit delle tombe epigeiche.

    Un esempio la tomba di Oridda, Sennori, in cui lesedra di tipo a filari.

    Nel manuale di E. Contu6 sono illustrate le tecniche murarie documentate

    durante la Civilt Nuragica: ciclopica e isodoma.

    5BAGELLA 2007, p. 353.

    SS

    20%

    NU

    48%

    OR

    23%

    CA

    9%

  • 8

    La tecnica ciclopica, detta anche poligonale, prevede luso di conci non

    lavorati, o solo squadrati. Fu adoperata per la costruzione di strutture militari e

    civili.

    La tecnica isodoma invece caratterizzata da unaccurata lavorazione dei

    conci, particolarmente rifiniti nella faccia a vista. Questa tecnica caratterizza le

    strutture di culto e la parte pi alta dei nuraghi.

    In ambito funerario la tecnica maggiormente diffusa la ciclopica, almeno

    fino al Bronzo Finale. In questo periodo aumentano le sepolture costruite tramite

    tecnica isodoma.

    Per erigere le tombe di giganti furono usate due tipi di tecniche costruttive:

    1. A filari. Prevede conci disposti in file orizzontali. I filari pi alti si

    restringono cos da creare parte del soffitto e fare da appoggio alle

    lastre di copertura. la stessa tipologia utilizzata per la costruzione

    dei nuraghi.

    2. A ortostati. Lastre di grandi dimensioni sono infisse a coltello nel

    terreno. Sono aggettanti verso linterno cos da creare un appoggio

    stabile per le lastre di copertura, le quali sono di dimensioni

    maggiori rispetto a quelle usate nelle camere con paramento a filari.

    questa la tipologia costruttiva usata per la realizzazione delle

    alles couvertes.7

    Le due tecniche furono utilizzate sia per la realizzazione delle camere sia

    per le esedre. Generalmente, le tombe di giganti con camera a filari presentano

    anche lesedra a filari. Nel caso di tombe con camera a ortostati, invece, non

    sempre lesedra ortostatica. Il vano tombale di Coddu Vecchiu, ad esempio,

    ortostatico mentre lesedra a filari. Questa commistione di tecniche pu essere

    6 CONTU 1997, pp. 477-481. 7 CONTU 1997, pp. 616-652.

  • 9

    collegata alle due fasi costruttive della tomba, alle couverte e tomba di giganti.

    Le fasi costruttive del monumento sono connesse a due periodi differenti: fine del

    Bronzo antico (aspetto culturale Bonnanaro) e Bronzo medio (Civilt Nuragica).

    In conclusione, si pu affermare che la tipologia a ortostati anteriore a quella a

    filari8, la quale si pu anche considerare come la tecnica costruttiva tipica del

    periodo Nuragico. Anche la tomba di Li Lolghi era unalle couverte.

    Diversamente da Coddu Vecchiu, lesedra, aggiunta durante il Bronzo medio, fu

    costruita secondo tecnica a ortostati. Le considerazioni a riguardo possono essere

    due:

    Il monumento di Li Lolghi pass da alle couverte a tomba di

    giganti in una prima fase della Civilt Nuragica, fase di passaggio, in

    cui ancora si sperimentavano nuovi tipi costruttivi. Il passaggio da

    alle couverte a tomba di giganti del sito di Coddu Vecchiu, invece,

    avvenne in un periodo in cui la Civilt Nuragica era gi affermata e

    le modalit costruttive gi consolidate.

    Nonostante lintroduzione della nuova tecnica a filari, si continu a

    utilizzare la precedente tecnica a ortostati, almeno durante il primo

    periodo della Civilt Nuragica. Si tratterebbe in questo caso di una

    coesistenza delle due tecniche costruttive.

    La tomba di giganti costituita da un vano rettangolare che ha la funzione

    di camera sepolcrale. La parete posteriore conformata ad abside. La camera,

    poteva essere cinta da un secondo paramento, il quale in alcuni casi segue le

    forme della tomba, inglobando anche le ali dellesedra. Lo spazio tra i due

    paramenti era spesso riempito da pietre di piccole dimensioni.9 In alcuni casi il

    pavimento ottenuto tramite la posa di lastre di grandi dimensioni sul battuto

    naturale. Nel caso di Iloi 2-Sedilo tali lastre si alternano a spazi in cui affiora la

    roccia. Le intercapedini sono riempite da un legante. 8 MORAVETTI 1990, p. 121. 9 questo il caso della tomba di giganti di Bidistili, Fonni.

  • 10

    La fronte della camera occupata dallesedra. Essa pu essere semicircolare

    o pi raramente circolare.

    Lesedra semicircolare del tipo a ortostati si compone di una serie di lastre

    aventi altezza decrescente dal centro verso i lati. Lortostato centrale coincide con

    lingresso e con la stele, la quale pu essere centinata. Anche negli esemplari di

    esedra a filari, le due ali hanno unaltezza decrescente. Lingresso della cella

    ricavato nel filare centrale.

    Nel caso della tomba 3 di Madau-Fonni le ali dellesedra sono chiuse a

    cerchio da una fila di pietre, di medie dimensioni. Sembra esserci, dietro questa

    scelta costruttiva, lintenzione di racchiudere, cingere larea destinata al culto e ai

    rituali (fig. 3).10

    In alcune tombe di giganti presente un bancone-sedile che percorre la

    lunghezza dellesedra (fig. 4). Nel caso delle tombe con esedra ortostatica si pu

    pensare a una soluzione architettonica che migliori la stabilit degli ortostati.

    Nellesedra a filari invece doveva svolgere un ruolo esclusivamente cultuale.11

    Lingresso del vano corrisponde alla lastra centrale dellesedra. largo in media

    m 0,56. In pochi casi documentata la lastra di chiusura, come Iloi 2-Sedilo. Tale

    sportello rettangolare e presenta in ogni lato (esclusa la base) un incasso,

    funzionale allinserimento della lastra nellapertura.

    La maggior parte delle tombe orientata secondo lasse Nord-Sud, con

    facciata rivolta a Sud.

    Per quanto riguarda la copertura, essa pu essere:

    Piattabandata. realizzata con lastre disposte orizzontalmente e

    poggianti sulle pareti. Nelle tombe con paramento murario a filari,

    10 Largomento sviluppato esaustivamente nel capitolo 6. 11 Si tratter il problema della banchina nel capitolo 6.

  • 11

    gli ultimi erano costituiti da pietre di minori dimensioni rispetto ai

    conci dei primi livelli. Un esempio Iloi 2-Sedilo.

    La copertura tronco-ogivale piattabandata ottenuta tramite la posa

    delle lastre di copertura sullultimo filare delle pareti, le quali sono

    inclinate verso linterno della camera, a tronco di ogiva.

    La copertura ogivale costituita dagli ultimi filari delle stesse pareti

    laterali. Esse hanno uninclinazione crescente verso lalto, che

    comporta laccostamento degli alzati. Sopra i conci superiori sono

    infine disposte orizzontalmente alcune lastre di maggiori dimensioni.

    il caso di Is Concias-Quartucciu.

    Nel suo elaborato sulle tombe di giganti Moravetti indica un excursus

    cronologico in base alla tipologia.12

    La tomba a struttura ortostatica pi antica di quella a filari. La prima,

    ascrivibile al Bronzo antico diffusa nella Sardegna centro-settentrionale. Sono

    pochi invece questi monumenti nellarea meridionale. Questo tipo tombale

    definito anche dolmenico, poich la sua struttura deriva dal dolmen e dallalle

    couverte.

    La tomba con struttura a filari senza stele centinata sembra potersi datare

    intorno al XVI sec. a. C. con lavvio del Bronzo medio13. Questo tipo di tomba

    sembra maggiormente documentata nella Sardegna centro-meridionale. Derivano

    dagli stessi nuraghi, con i quali hanno in comune luso della tecnica a filari.

    12 MORAVETTI 1990, p. 121. 13 TANDA 1995, pp.57-66.

  • 12

    Figura 1. Distribuzione delle tombe di giganti nel territorio sardo.

  • 13

    Figura 2. Particolare dellala sinistra dellesedra di Madau 3, Fonni.

    Figura 3. Tomba di giganti di Madau 3, Fonni. Particolare dellesedra e della contro-esedra.

  • 14

    Figura 4. Tomba di giganti di Madau 3, Fonni. Particolare del bancone sedile.

  • CAPITOLO 2

    LA CERAMICA VASCOLARE

  • 16

    2.1. LE FORME CERAMICHE

    La classificazione delle forme vascolari , in alcuni casi, difficilmente

    applicabile. Come sostenuto da Renato Peroni, la distinzione in forme aperte e

    chiuse puramente convenzionale, ambigua e insoddisfacente, ma risulta

    difficile farne a meno.14 Questo lavoro ne esempio e prova. Difficilmente si

    sarebbe potuto procedere allanalisi dei documenti senza una classificazione dei

    materiali. La catalogazione si basa su uno schema in alcuni casi definito per

    convenzione.

    Ci che maggiormente interessa la funzione, la destinazione del singolo

    manufatto. Si quindi deciso di procedere ad una prima suddivisione del

    materiale ceramico in forme aperte e chiuse. Come sottolinea Peroni,

    comunemente nelle forme aperte si identificano le ceramiche usate per bere e

    mangiare, mentre quelle chiuse per cuocere e versare. In tal modo si inserirebbero

    tegami e teglie tra le forme chiuse. Se invece si usa come metodo distintivo il

    rapporto altezza/diametro allimboccatura (1:1 forme aperte; >1:1 forme chiuse)

    il bicchiere sar forma chiusa, lurna forma aperta.15 Per ovviare il problema, si

    deciso di considerare sia laspetto morfologico, maggiormente usato per la

    classificazione, insieme a quello funzionale. Ulteriore fattore distintivo il

    rapporto altezza/diametro, facendo per delle eccezioni per bicchiere, poculo,

    boccale.

    Lo studio del materiale bibliografico su scavi editi pu creare un disagio

    quando devono essere incrociati i dati con quelli di altri siti archeologici. Nelle

    pubblicazioni un archeologo pu definire teglia ci che un altro studioso

    definirebbe tegame. Lo stesso problema si incontra nella distinzione delle classi

    ceramiche. Essendo fondamentale per questo lavoro la catalogazione del materiale

    archeologico, si deciso di utilizzare per la nomenclatura e la classificazione il

    14 PERONI 1994, p.106. 15 PERONI 1994, p.106.

  • 17

    manuale Campus- Leonelli.16 Nel suddetto manuale sono state usate come

    esempio ceramiche provenienti da alcuni siti esaminati in questo lavoro. Le altre

    forme, ove possibile, sono state confrontate con le schede del testo, utilizzando la

    stessa classificazione e nomenclatura.

    ELENCO FOGGE

    Spiana: la forma ceramica pi semplice, bassa e aperta. un disco di ceramica

    con pareti poco o per niente sviluppate. Erano quasi certamente

    ceramiche da fuoco, usate per la cottura di focacce.17 Presentano, in molti

    casi, le impronte di stuoia o canestro sul fondo. Si dividono in due

    classi:18 bordo a profilo rettilineo

    bordo a profilo convesso

    Teglia/Tegame: erano ceramiche da fuoco, usate per la cottura di cibi. Potevano

    avere anche funzione di vassoi. Si dividono in due classi:19

    a fondo non distinto

    a fondo distinto profilato

    Il termine teglia non usato in ambito sardo. Si predilige luso

    del solo termine tegame, poich richiama immediatamente una

    forma specifica, caratterizzante il Bronzo sardo. La distinzione

    tra teglia e tegame invece diffusa nella penisola italiana. La

    differenza data dalla profondit, mentre funzione e

    caratteristiche sono le medesime.

    Non essendo presente una classificazione del materiale sardo

    ben definita20 nellelaborato a cura della Cocchi Genick si

    definiscono teglie le forme sotto i cm 5 di altezza, i tegami 16 CAMPUS, LEONELLI 2000a. 17 PERONI 1994, p.110. 18 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 1. 19 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 1. 20 Nello stesso Campus, Leonelli 2000a si distinguono le due categorie ceramiche, per non si fa

    riferimento al metodo di distinzione usato.

  • 18

    forme con altezza superiore ai cm 5.21 Anche per questo lavoro

    si deciso di creare un modello basato sulle altezze dei singoli

    materiali, le quali sono state inserite in un database. Lanalisi si

    prefissa di evidenziare leventuale lacuna nelle serie

    dimensionali delle due classi e di individuare quindi il

    discrimine naturale tra la teglia e il tegame. Il risultato della

    ricerca stato invece la scoperta di una uniformit dei dati.

    Sotto i cm 6 non presente alcuno stacco. opinione della

    scrivente che questo dato indichi che teglia e tegame

    appartengano alla stessa categoria vascolare e che la differenza

    di nomenclatura sia pi una necessit letteraria che una diversit

    reale. Nei capitoli successivi saranno considerati ununica

    categoria. Se pur sbagliata questa conclusione, non danneggia il

    lavoro poich teglia e tegame svolgono la stessa funzione e,

    oltre allaltezza, hanno le medesime caratteristiche.

    Piatto: una forma bassa e semplice usata per mangiare. rara in Sardegna

    durante il periodo Nuragico, meglio conosciuta nel Neolitico recente.22

    Nel manuale del Campus-Leonelli non presente. La tomba di giganti di

    Li Mizzani ne ha restituito uno, di tipo miniaturistico, troncoconico.23

    Coperchio: si parla di coperchi solo per quei materiali che assolvevano

    unicamente questa funzione. Sono documentati in Sardegna piatti e

    scodelle usati anche con la funzione di coperchio.24 Non presentano

    concavit nella parete interna.25 I coperchi non sono divisi in classi.

    21 COCCHI GENICK 1999, p. 498. 22 MELIS 2000, p. 20. 23 Capitolo 3.3. 24 PERONI 1994, p. 110. 25 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 95.

  • 19

    Coppa di cottura: una forma convessa, spesso carenata. In alcuni esemplari

    sotto lorlo sono presenti dei fori. simile alla teglia/tegame

    dalla quale si differenzia dal fondo.

    Scodellone: si differenzia dalla scodella per le maggiori dimensioni, mentre la

    funzione era la stessa. In base al tipo di orlo si suddivide in:

    orlo semplice

    orlo a tesa interna

    orlo a tesa esterna

    orlo svasato

    Bacino o bacile: una forma profonda, di grandi dimensioni, spesso provvista di

    due o quattro grandi anse a gomito rovescio. tipica del Bronzo

    finale/prima et del Ferro. La presenza delle anse sembra indicare un

    utilizzo legato alle bevande.

    Scodella: era usata per mangiare cibi solidi. Priva di anse, pu avere qualche

    bugna non funzionale.26 Si dividono in sei classi:27

    troncoconiche

    a calotta

    emisferiche

    a profilo superiormente convesso e

    inferiormente rettilineo

    a profilo superiormente convesso e orlo

    rientrante

    a profilo angolare

    Scodella passante a ciotola: una scodella munita di ansa, la quale indicherebbe

    lazione del bere. Oltre che per mangiare cibi solidi,

    26 ANSA:la luce(parte interna aperta) abbastanza ampia da permettere linserimento del dito.

    ELEMENTI DI PRESA: bugne; linguette. Possono avere o no il punto di luce. 27 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 177.

  • 20

    veniva presumibilmente usata anche per bere. una

    foggia intermedia caratterizzata dalla forma della

    scodella e dalla presenza dellansa come la ciotola.

    Le classi in cui si suddivide sono le medesime della

    scodella.28

    Ciotola: la prima forma complessa e ben articolata. Le ciotole possono essere

    carenate o caratterizzate da gola. Diversamente dalle scodelle, sono

    caratterizzate da unansa o da un manico. Venivano usate per mangiare e

    bere.29 Laltezza sempre inferiore al raggio. Si dividono in tre classi:30

    carenate

    carena a spigolo arrotondato

    a corpo arrotondato

    Tazza: una forma pi profonda della ciotola, dalla quale si distingue per il

    rapporto h/r. Si parla di tazza quando laltezza maggiore del raggio, ma

    inferiore al diametro. Veniva utilizzata esclusivamente per bere. Quando

    lansa particolarmente sviluppata si parla di tazza attingitoio

    (kyathos).31 Si dividono in tre classi:32

    a collo distinto

    carenate

    a corpo arrotondato

    Poculo: una forma profonda, la cui altezza maggiore o uguale al diametro. Era

    usata per bere. Si distingue dal bicchiere per la fattura pi grossolana,33

    dal boccale per lassenza di unansa sviluppata. Non si suddivide in

    classi.

    28 CAMPUS, LEONELLI 2000a p. 203. 29 PERONI 1994, p. 107. 30 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 251. 31 PERONI 1994, pp.107,108. 32 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 324. 33 PERONI 1994, p. 116.

  • 21

    Bicchiere: ha le stesse caratteristiche del poculo, dal quale si differenzia per la

    fattura fine.34 Pu avere elementi di presa e anse poco sviluppate.

    Anche i bicchieri non sono suddivisi in classi35.

    Boccale: un bicchiere caratterizzato da unansa sviluppata. Laltezza maggiore

    o uguale al diametro. Era usato per attingere liquidi, versare e bere. Si

    dividono in due classi: a corpo arrotondato

    carenati

    Vaso a collo: una forma chiusa, profonda in cui il collo lelemento

    predominante. Era usata per contenere.36 Si dividono in due

    classi:

    orlo non distinto dal collo

    orlo distinto

    Vaso carenato: una forma generalmente profonda, caratterizzata dalla carena,

    elemento predominante. Era usata per contenere e cuocere

    cibi.37 Rientrano in questa categoria i materiali che superano una

    certa dimensione o che non presentano altri tratti distintivi che

    permettano di inserirli in altre categorie.

    Olla: forma profonda, chiusa ma poco complessa, usata probabilmente per la

    conservazione delle derrate alimentari e idriche. Pu avere o no anse o

    elementi di presa. Quattro olle quadriansate furono ritrovate nelle profondit

    del pozzo del nuraghe di Lugherras, Paulilatino (Oristano). La Ferrarese

    Ceruti ipotizz quindi che la tale foggia potesse essere utilizzata per

    attingere lacqua.38 Si divide in tre classi:39

    34 PERONI 1994, p. 116. 35 CAMPUS, LEONELI 2000, p. 374. 36 MELIS 2000, p.33. 37 MELIS 2000, p. 32. 38 FERRARESE CERUTI 1997, p. 295. 39 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 470.

  • 22

    orlo non distinto dalla parete

    orlo distinto dalla parete

    a colletto

    Olla a tesa interna: una forma articolata, chiusa caratterizzata da orlo a tesa

    interna. sempre decorata ed caratterizzata nellorlo da

    due fori di sospensione atti a fermare il coperchio, il quale

    non essendo stato finora ritrovato si presume fosse in

    sughero o in vimini. Bench sia unolla, considerata a

    parte per via delle specifiche caratteristiche. Mario Sanges e

    Valentina Leonelli40 inseriscono questa tipologia vascolare

    allinterno della categoria delle pissidi, le quali sono per

    comunemente note per le piccole dimensioni e per il

    carattere cultuale pi che funzionale.

    Vasi miniaturistici: sono forme ceramiche di piccole dimensioni (inferiori ai cm

    8) che riproducono forme in uso. Perdono la loro funzione

    comune, acquisendo unaccezione prettamente cultuale o

    ludica.41 Nel Campus-Leonelli sono suddivisi in base alla

    forma che ripropongono (scodelle, boccali, brocche, vasi

    quadri ansati, olle, etc).42

    40 COCCHI GENICK 1999, p. 507; CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 455. 41 Gli esemplari ritrovati in contesti abitativi possono anche essere interpretati come giochi per

    bambini. 42 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 615.

  • 23

    2.2. I MOTIVI DECORATIVI

    La decorazione unoperazione non obbligatoria della sequenza operativa

    riguardante le future forme ceramiche. Sono documentati otto tipi di tecniche

    decorative, ognuna delle quali caratterizzata da diversi motivi. Pi stili possono

    combinarsi e decorare uno stesso oggetto.

    1. Plastica: prevede lapplicazione di elementi plastici modellati separatamente.

    Le decorazioni risulteranno in rilievo. Sono comuni le pastiglie, le

    bugne, i cordoni, le nervature, le costolature.

    2. Impressa: deriva dalluso di strumenti sul vaso tramite gesto

    perpendicolare/obliquo rispetto alla superficie cruda. Motivi

    decorativi impressi sono cerchi, a zig-zag, a pettine o lo stesso

    segno della stuoia che caratterizza spesso i fondi delle spiane.

    3. Incisa: si ottiene tramite gesto parallelo alla superficie del vaso, la quale

    cruda e malleabile. Si conoscono linee, solcature, segmenti, cerchi,

    motivi a zig-zag.

    4. Graffita: la tecnica utilizzata la stessa dellincisione. La decorazione in

    questo caso effettuata dopo la cottura delloggetto.

    5. Excisa: con gli strumenti si scava il corpo del vaso e si asportano parti della

    pasta per ottenere i motivi decorativi.

    6. Incrostazione: ottenuta tramite laggiunta di pasta fissata nelle parti decorate.

    7. Pittorica: uso di pigmenti, quali ad esempio locra, sul vaso a durezza cuoio.

    8. A stralucido: realizzata lucidando con una stecca la superficie liscia del

    vaso a durezza cuoio. Dal contrasto delle parti lucide sul fondo

    opaco si ottengono motivi decorativi con effetti di chiaro-

    scuro.

  • CAPITOLO 3

    LE TOMBE DEI GIGANTI DEL

    NORD SARDEGNA

  • 25

    3.1. LI LOLGHI, ARZACHENA

    La tomba di Lolghi , come si gi anticipato nel capitolo 1,43 un chiaro

    esempio di ristrutturazione di una alle couverte (fig. 1). La sepoltura costituita

    da due camere, dette e . La prima ha una lunghezza di m 3,70 e una larghezza

    da m 0,95 a m 1,44 la seconda lunga m 9,60 e larga mediamente m 1,07.45

    Complessivamente la tomba lunga m 27. Il paramento esterno ortostatico

    come il resto del monumento e la copertura costituita da una serie di lastre

    appoggiate orizzontalmente sugli ortostati. In un secondo momento, la tomba fu

    restaurata aggiungendovi lesedra, anchessa ortostatica, passando cos da un

    monumento del Bronzo antico a una struttura caratteristica della Civilt Nuragica.

    Lingresso della tomba orientato a Sud.

    ESEDRA

    Lesedra di Li Lolghi ortostatica. La corda misura m 26 circa, la freccia m

    4,60.46 Non presente un bancone sedile.

    Durante lo scavo larea fu divisa in tre settori, denominati A, B, C (fig. 1).

    Larea A di m 4x2 antistante allingresso.47 Le unit stratigrafiche portate in luce

    sono due. La maggior parte dei materiali fu recuperata nella seconda U.S.

    Larea B a sinistra dellingresso e ha restituito pochissimi materiali.

    A destra dellingresso , infine, larea denominata C, dalla quale proviene

    un numero maggiore di materiali rispetto alla zona B.

    I materiali sono cos suddivisi:

    AREA A: n22

    AREA B: n2

    AREA C: n2

    Altri due materiali provengono dallarea del paramento. 43Le tombe di giganti, capitolo 1. 44CASTALDI 1969, p. 4. 45CASTALDI 1969, p. 4. 46CASTALDI 1969, p. 8. 47 CASTALDI 1969, p. 8.

  • 26

    Grafico 2. Li Lolghi Arzachena. Disposizione dei materiali nellesedra.

    Il primo grafico evidenzia la netta predominanza dei materiali dalla zona a

    ridosso dellentrata (area A) rispetto alle altre zone.

    Dei ventotto materiali recuperati nellesedra, venti sono riconducibili a

    forme ceramiche.

    Nello specifico, le fogge riconoscibili sono cinque. Escludendo il coperchio,

    solo una forma (lolla) prettamente chiusa. Essa anche la predominante.

    Nellesedra sono presenti teglie/tegami, ciotole, tazze, olle e un coperchio (graf.

    3).

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    Area A Area B Area C Paramento

    22

    2 2 2

    39%

    32%

    29%

    FORME

    Aperte Chiuse Non diagnostici

    Grafico 4. Li Lolghi Arzachena. Suddivisione delle ceramiche dellesedra in aperte e chiuse.

    Grafico 3. Li Lolghi Arzachena. Fogge ceramiche presenti nellesedra.

    14%

    3%

    4%

    18%

    32%

    29%

    teglie/tegami

    coperchi

    ciotole

    tazze

    Olle

    Non diagnostici

    ESEDRA

  • 27

    Nel grafico 3 le categorie ceramiche sono state divise in forme aperte e

    forme chiuse. Teglie/tegami, ciotole e tazze sono state inserite tra le forme aperte,

    le olle tra le forme chiuse. In questa suddivisione stato volontariamente escluso

    il coperchio, non rientrando in nessuna delle due categorie. possibile osservare

    la leggera maggioranza delle forme aperte sulle chiuse. questo un dato

    indicativo, se si considera la differente destinazione e uso delle forme aperte e

    delle forme chiuse.48

    Altro dato importante la decorazione. Sul totale dei materiali ritrovati

    nellesedra, tre presentano una decorazione a incisione. Sono frammenti di parete

    decorati con segmenti e brevi tratti obliqui, realizzate con unghiate.49

    CAMERA

    Come si precedentemente detto, la tomba di Li Lolghi presenta due

    camere funerarie, le quali differiscono nelle misure e nella cronologia.50 Secondo

    quanto riportato da Editta Castaldi, la cella anteriore, di maggiori dimensioni

    sarebbe la pi antica. In seguito sarebbe stata costruita la seconda cella, a m 0,80

    pi in alto della precedente e di minori dimensioni. La nuova costruzione

    andrebbe ricondotta a una mancanza di spazio nella cella principale, la quale ha

    reso necessaria laggiunta di una nuova camera.51 I materiali ritrovati per

    sembrano dimostrare la maggiore antichit della cella sulla (graf. 14).52

    I lavori portarono in luce un totale di quarantuno materiali, sette dalla cella

    , ventisette dalla cella , tre dalla zona Z (in prossimit del portello), infine

    quattro frammenti di cui non si ha notizia dal solo diario di scavo (graf. 5). La

    maggioranza del materiale fu ritrovata nella cella .

    48 Questi appunti saranno analizzati nel capitolo sullelaborazione dei dati raccolti. Vedere anche

    cap. X sulle forme ceramiche. 49 CAMPUS, LEONELLI 2000a, p. 694. 50 Vedi analisi preliminare dei dati. 51 CASTALDI 1969, pp. 12, 13. 52 Il discorso stato approfondito nel paragrafo Analisi preliminare dei dati.

  • 28

    Oltre i materiali fittili, predominanti, sono presenti anche un pendaglio

    litico, uno osseo e il frammento di una punta di cuspide in rame o bronzo (graf. 6).

    I due pendagli provengono da una zona non definita della camera mentre lunico

    frammento metallico proviene dalla cella . Il gruppo ceramico costituito da

    trentasette materiali, successivamente analizzati.

    Grafico 5. Li Lolghi Arzachena. Disposizione dei materiali nella camera.

    Grafico 6. Li Lolghi, Arzachena. Categorie dei materiali presenti nella camera.

    Nella cella cinque oggetti ceramici sono riconducibili a specifiche

    categorie, uno invece non diagnostico. Si riconoscono teglie/tegami, scodelle

    passanti a ciotole, ciotole, poculi, boccali, olle.

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    30

    Cella Cella Zona Z Posizionesconosciuta

    7

    27

    3 4

    Fittili Metallici Ossei Litici

    6

    1 0 0

    27

    0 0 0

    3

    0 0 0 2

    0 1 1

    Cella

    Cella

    Zona Z

    Posizionesconosciuta

  • 29

    60%

    35%

    5%

    FORME Aperte Chiuse Non diagnostico

    Il grafico 7 mostra la predominanza delle scodelle passanti a ciotole. Le

    altre tre categorie sono invece presenti in quantit equiparabili. La divisione delle

    categorie presenti nella cella in forme aperte e chiuse stata pi difficile.

    I poculi e i boccali sono forme intermedie. Poich questo lavoro orientato

    a cogliere la differenza degli usi si deciso di inserirle tra le forme aperte. Il

    grafico 5 evidenzia la netta preponderanza delle forme aperte sulle chiuse.

    Nella cella sono rappresentate pi categorie ceramiche, per un totale di

    sei. La forma pi presente lolla, seguita dalla teglia/tegame, con uno scarto di

    37%

    3% 3% 7%

    23%

    27%

    CELLA Teglie/Tegami Scodelle passanti a ciotole

    Ciotole Boccali

    Olle Non diagnotici

    43%

    30%

    27%

    FORME

    aperte chiuse Non diagnostici

    Grafico 10. Li Lolghi Arzachena. Suddivisione delle ceramiche della cella in forme aperte e chiuse.

    Grafico 9. Li Lolghi Arzachena. Fogge ceramiche presenti nella cella .

    33%

    16% 17%

    17%

    17%

    Scodelle passanti a ciotolePoculiBoccaliOlleNon diagnostici

    CELLA

    Grafico 7. Li Lolghi Arzachena. Fogge ceramiche presenti nella cella .

    Grafico 8. Li Lolghi Arzachena. Divisione delle ceramiche della cella in forme aperte e chiuse.

  • 30

    un 5%. In questo caso si hanno una compresenza e un uso equiparato di una forma

    chiusa e una forma aperta. Le altre categorie, tutte forme aperte, sono presenti in

    numero minimo (graf. 9). Le forme aperte sono poco pi numerose delle chiuse

    (graf. 10). Nei grafici sono stati inseriti anche i materiali ritrovati nella zona Z, la

    quale unarea della cella .

    La presenza di due celle funerarie un caso anomalo. Anche se distinte, le

    camere vanno ricondotte a uno stesso uso e una stessa funzione. Allanalisi

    separata dei dati, su riportata, segue quindi lunione e comparazione degli stessi.

    Si cos conseguito un quadro pi preciso e delle indicazioni pi chiare sui

    materiali presenti allinterno del vano funerario. Si aggiungono ai dati delle due

    celle anche quelli concernenti i materiali recuperati nella zona Z, a ridosso del

    portello, e quelli di cui non si conosce lesatta posizione.

    Le categorie ceramiche ritrovate nella camera sono sette: teglie/tegami,

    scodelle passanti a ciotole, ciotole, poculi, boccali, olle. La forma pi

    rappresentata lolla, seguita dalla teglia. Boccali e scodelle si equiparano. Le

    altre categorie sono presenti in misura esigua (graf. 11). Lolla per anche

    lunica forma chiusa.

    31%

    8%

    3% 3% 8%

    19%

    28%

    CAMERA FUNERARIA

    Teglie/Tegami

    Scodelle passanti a ciotole

    Ciotole

    Poculi

    Boccali

    Olle

    Non diagnostici

    50%

    22%

    28%

    FORME

    Aperte Chiuse Non diagnostici

    Grafico 11. Li Lolghi Arzachena. Fogge ceramiche presenti nella camera funeraria.

    Grafico 12. Li Lolghi, Arzachena. Suddivisione delle fogge in forme in aperte e chiuse.

  • 31

    Nella suddivisione del grafico 12 le forme aperte sono quindi in netta

    maggioranza rispetto allunica forma chiusa, 49%, contro il 21 %. Senza

    considerare il 30% di materiali non diagnostici si ha un 17% delle forme chiuse,

    contro l83% delle aperte.

    ANALISI PRELIMINARE DEI DATI

    I dati presentati nei precedenti grafici danno utili indicazioni sulle

    percentuali di presenza dei materiali ceramici, nonch sullassenza di altre

    categorie. Comparando ora i dati possiamo considerare che:

    Categorie ceramiche Presenza Esedra Presenza Camera

    Teglie/tegami 14% 31%

    Coperchi 3% /

    Scodelle passanti a ciotole / 8%

    Ciotole 4% %

    Tazze 18% /

    Poculi / 3%

    Boccali / 8%

    Olle 32% 19%

    Non diagnostici 29% 28%

    TOTALE FORME APERTE 39% 49%

    TOTALE FORME CHIUSE 32% 21%

  • 32

    Cos come si in precedenza osservato, le olle sono le uniche forme chiuse

    sia nellesedra sia nella camera. Sono, altres, le uniche ceramiche usate per la

    conservazione degli alimenti, documentate nella tomba di giganti di Li Lolghi.

    Escludendo il coperchio, tutte le altre forme erano utilizzate per mangiare, bere

    e/o cuocere cibi solidi.

    Nello spazio dellesedra le forme aperte e chiuse pi o meno si equiparano,

    con una leggera maggioranza delle prime (6% di scarto). Allinterno della camera

    invece la predominanza delle forme aperte netta, lo scarto del 66%. questo

    un dato importante che sar in seguito confrontato con i risultati ottenuti per le

    altre tombe di giganti del Nord Sardegna e dellisola in generale.

    Altro dato da analizzare riguardante i materiali fittili la decorazione.

    Lunica tecnica decorativa attestata lincisione. Sono esigui gli esemplari cos

    caratterizzati, solo tre su un totale di sessantacinque oggetti. Furono ritrovati tutti

    e tre nellesedra, mentre la camera, allo stato attuale delle ricerche, priva di

    ceramiche decorate.

    Grafico 13. Li Lolghi, Arzachena. Incidenza della decorazione nei materiali fittili.

    Attraverso la comparazione dei diagnostici con altri materiali si potuto stilare un

    quadro cronologico. Il grafico 13 evidenzia la maggiore antichit dei materiali

    ritrovati nella cella rispetto a quelli rinvenuti nella . Considerando questi dati

    ESEDRACAMERA

    3

    0

    28

    37

    DECORAZIONE

    INCISIONE

    SENZA DECORAZIONE

  • 33

    plausibile pensare che alla fine del Bronzo antico fu costruita una alle couverte

    corrispondente alla cella , delimitata allesterno da un giro di pietre di forma

    ellittica. Durante il Bronzo medio il monumento fu restaurato, divenendo tomba di

    giganti. Furono aggiunte la cella , ribassata di m 0,80 rispetto al piano

    pavimentale della alle, e lesedra. Anche le misure della cella sono pi vicine a

    quelle delle alles couvertes. Anche Moravetti concorda con la suddetta

    datazione.53 Attraverso questi dati sembra smentita la teoria di E. Castaldi che

    sosteneva una maggiore antichit della cella basandola sullassenza di un

    preesistente ingresso nella cella posteriore. Inoltre cos si spiegherebbe il

    dislivello delle due celle, volendo dare maggiore importanza a chi era sepolto

    nella camera pi alta.54

    La tomba fu utilizzata fino alla fine del Bronzo medio, inizio del Bronzo

    recente. La maggioranza dei materiali, sia nellesedra, sia nella cella anteriore,

    datata al Bronzo medio. Fu questo il periodo di massimo utilizzo del sito.

    In ultimo, si osserva la distribuzione dei vari materiali di produzione. Il

    grafico 15 ci permette di osservare che le differenze tra esedra e camera sono

    minime. Si pu considerare una distribuzione equilibrata dei diversi tipi di

    materiali. Lesclusiva presenza di materiali non fittili nella camera, se pur in

    misura minima, pu essere usata come chiave di interpretazione. Se avevano un

    significato come corredo funebre, diversamente non sembrano averne avuto nei

    rituali praticati nello spazio dellesedra. Le ipotesi che derivano dallo studio dei

    dati possono tuttavia essere condizionate da altri fattori, quali ad esempio scavi

    clandestini, vecchie esplorazioni archeologiche e/o successivo studio delle

    informazioni. I dati saranno analizzati nei capitoli conclusivi prendendo in

    considerazione tali varianti.

    53 MORAVETTI 1990, p. 120. 54 CASTALDI 1969, pp. 13-14.

  • 34

    Grafico 14. Li Lolghi, Arzachena. Datazione del materiale ceramico.

    Grafico 15. Li Lolghi, Arzachena. Distribuzione del totale dei materiali ritrovato nella tomba di giganti.

    BronzoAntico -Medio

    BronzoMedioiniziale

    BronzoMedio

    BronzoMedio -Recente

    LungaDurata

    DatazioneIgnota

    CELLA 1 1 2 0 0 2

    CELLA 0 0 16 1 1 10

    ESEDRA 0 0 16 2 0 10

    1 1 2

    0 0

    2

    0 0

    16

    1 1

    10

    0 0

    16

    2

    0

    10

    0

    2

    4

    6

    8

    10

    12

    14

    16

    18

    DATAZIONE MATERIALE CERAMICO

    CELLA

    CELLA

    ESEDRA

    37

    1

    1

    1

    28

    0

    0

    0

    0 5 10 15 20 25 30 35 40

    Ceramici

    Ossei

    Metallici

    Litici

    Ceramici Ossei Metallici Litici

    Esedra 28 0 0 0

    Camera 37 1 1 1

  • 35

    Figura 5. Li Lolghi, Arzachena. Planimetria del sito e distribuzione delle ceramiche vascolari.

  • 36

    Figura 6. Li Lolghi, Arzachena. Prospetto della tomba.

    Figura 7. Li Lolghi, Arzachena. Sezioni della tomba.

  • 37

    Figura 8. Li Lolghi, Arzachena. Veduta dallalto della tomba.

  • 38

    3.2. CODDU VECCHIU

    La tomba megalitica di Coddu Vecchiu situata nel territorio di Arzachena,

    a circa 5 km dal paese. Come Li Lolghi, anche questa tomba era originariamente

    una alle couverte. Alla prima tomba a galleria fu aggiunta, in un secondo

    momento, lesedra. Gli ortostati furono appoggiati al paramento murario gi

    presente nella prima fase costruttiva.55

    La lunghezza complessiva della tomba di giganti di m 14,50.56

    Lingresso orientato a Est.57

    ESEDRA

    Lesedra di Coddu Vecchiu costituita da una serie di ortostati, rincalzati da

    pietre, di altezza degradante a partire da quello centrale. Ha una corda di m 13

    circa e una freccia di m 3,50. Non presente un bancone-sedile.

    Lo scavo dellesedra ha permesso di individuare tre U.S. La prima, lo strato

    di humus, era profonda cm 45; la seconda, caratterizzata da terra gialliccia, era

    profonda cm 25; infine la terza U.S. costituita dal battuto pavimentale.58 La

    maggioranza dei materiali fu recuperata dal battuto pavimentale, in particolare in

    corrispondenza dellingresso e nella zona Nord dellesedra. La quasi totale

    assenza di materiali nellarea meridionale potrebbe essere dovuta alla pendenza

    del terreno verso Nord. Le piogge possono aver causato un dilavamento del

    terreno con conseguente spostamento degli stessi materiali archeologici.

    55 CASTALDI 1969, p. 20. 56 CASTALDI 1969, p. 22. 57 CASTALDI 1969, p. 15. 58 CASTALDI 1969, p. 24.

  • 39

    82%

    8%

    10%

    FORME

    Aperte

    Chiuse

    Nondiagnostiche

    I materiali ritrovati nellarea settentrionale e centrale sono in totale venti.

    Nove di questi non sono stati ricondotti ad alcuna categoria. Rappresentano il

    45% del totale. Si riconoscono teglie/tegami, scodelloni, scodelle, tazze e olle. Le

    teglie/tegami sono la categoria con la maggiore percentuale di presenza. Sono

    tutte teglie/tegami fondo non distinto. Le tazze sono la seconda categoria con

    maggiore incidenza. Due sono tazze carenate, una a corpo arrotondato. Le altre

    categorie sono documentate da un unico oggetto. Si tratta di un tegame a fondo

    non distinto, uno scodellone a orlo semplice, una scodella troncoconica, unolla a

    colletto. L82% del totale, sono forme aperte, destinate alla cottura e alla

    consumazione di cibi e bevande. Lunica forma di tipo chiuso lolla.

    FIANCATE

    Durante gli scavi furono ritrovati esclusivamente materiali ceramici, anche

    ai lati della camera, la maggior parte vicino al paramento Nord, pochi dal

    meridionale. Sono diciotto frammenti di cui sette non diagnostici.

    Il grafico 18 mostra la preponderanza delle olle sulle teglie/tegami, cos

    come delle forme chiuse sulle aperte. Questi materiali potrebbero essere parte del

    corredo funebre. probabile che la camera sia stata svuotata di parte del suo

    contenuto, il quale stato riversato nel lato Nord del monumento, dietro lala

    30%

    5%

    5%

    10% 5%

    45%

    ESEDRA Teglie/Tegami

    Scodelloni

    Scodelle

    Tazze

    Olle

    Non diagnostici

    Grafico 16. Coddu Vecchiu, Arzachena. Fogge ceramiche documentate nell'esedra.

    Grafico 17. Coddu Vecchiu. Arzachena. Suddivisione delle fogge ceramiche in forme aperte e chiuse.

  • 40

    Grafico 18. Coddu Vecchiu, Arzachena. Fogge ceramiche documentate nelle fiancate della camera.

    dellesedra. Solo due materiali su diciotto provengono dal lato meridionale della

    tomba. Non essendo state svolte indagini sulle unit stratigrafiche, questa ipotesi

    non pu essere confutata da altri elementi. Per tale ragione saranno considerati

    separatamente i dati riguardanti la camera e questi.59

    CAMERA

    La camera funeraria della alle couverte costituita da una serie di ortostati.

    Quando fu aggiunta lesedra, il vano fu rifasciato da un paramento esterno a filari.

    Il piano pavimentale della camera era lastricato da m 1,75 dallingresso fino al

    fondo.60 Le lastre della pavimentazione che ricoprivano il fondo furono rimosse

    da clandestini alla ricerca di un qualche tesoro.61 Per questo motivo, il materiale

    recuperato durante lo scavo della cella pochissimo. esclusivamente ceramico;

    un totale di soli sette oggetti, di cui uno non diagnostico. Vi sono due olle con orlo

    non distinto, unolla con orlo distinto, un vaso miniaturistico il quale riproduce

    unolla, una teglia/tegame a fondo distinto profilato e un fondo probabilmente

    appartenente a una spiana. 59 Nel caso della tomba di giganti di Iloi 2, Sedilo si sono potuti incrociare i dati della camera con

    quelli delle fiancate, grazie agli studi sulle U.S. 60 La cella ha una lunghezza totale di m 9. 61 CASTALDI 1969, p. 15.

    5%

    21%

    37%

    37%

    FIANCATE

    Spiane oteglie/tegami

    Teglie/Tegami

    Olle

    Nondiagnostici

  • 41

    Il grafico 19 mostra la predominanza delle olle. La classe maggiormente

    rappresentata lolla con orlo non distinto. Le altre forme sono rappresentate nella

    stessa percentuale. Le forme chiuse, rappresentate dalla sola olla (inclusa quella

    miniaturistica) sono in netta prevalenza sulle aperte.

    ANALISI PRELIMINARI DEI DATI

    I dati analizzati precedentemente e inseriti nei diversi grafici possono essere

    comparati, ricavando la tabella sottostante.

    Si pu osservare una maggiore variet di categorie nellesedra rispetto alla

    camera e alle fiancate. Delle categorie in comune, la teglia/tegame ha unuguale

    incidenza nellesedra e nelle fiancate, mentre nella camera presente in misura

    minore. Lolla scarsamente documentata nellesedra, mentre predominante

    nelle fiancate e nella camera, rappresentando quasi la met del totale. Nellesedra

    maggiore la presenza di ceramiche da fuoco e da mensa (usate per la

    consumazione di cibi e bevande), mentre nelle fiancate e nella camera sono di pi

    le ceramiche destinate alla conservazione di derrate alimentari (cibi e bevande). Il

    quadro esposto un punto a favore della teoria secondo la quale i materiali

    Grafico 19. Coddu Vecchiu, Arzachena. Categorie ceramiche presenti nella camera.

    Grafico 20. Coddu Vecchiu, Arzachena. Suddivisione delle ceramiche in forme aperte e chiuse.

    29%

    57%

    14%

    FORME

    Aperte Chiuse Non diagnostico

    15%

    14%

    43%

    14%

    14%

    CAMERA Spiane

    Teglie/Tegami

    Olle

    Vasiminiaturistici(olla)Non diagnostici

  • 42

    provenienti dallarea retrostante lesedra, in origine fossero parte dei corredi

    funebri.

    Categorie ceramiche Presenza

    Esedra

    Presenza

    Fiancate

    Presenza

    Camera

    Spiane / 5% 15%

    Teglie/tegami 30% 21% 14%

    Scodelloni 5% / /

    Scodelle 5% / /

    Tazze 10% / /

    Olle 5% 37% 43%

    Vasi miniaturistici / / 14% (olla)

    Non diagnostici 45% 37% 14%

    TOTALE FORME APERTE 82% / 29%

    TOTALE FORME CHIUSE 8% / 57%

    Altro punto da analizzare la decorazione. Sono attestate la tecnica a

    incisione e quella a impressione (graf. 21). In percentuale, allinterno della cella

    funeraria sono stati ritrovati pi materiali decorati, un 29% di decorazione a

    impressione contro il 71% di materiali privi di decorazione. Nelle fiancate il

    100% dei manufatti privo di decorazione. Tale dato non sembra sostenere la tesi

    dellappartenenza di questi al corredo funebre. Va per considerato lestrema

    precariet dei dati in possesso riguardanti la camera e il suo contenuto, essendo

    stata depredata. Infine nellesedra, il 4% del materiale caratterizzato da

  • 43

    Grafico 21. Coddu Vecchiu, Arzachena. Suddivisione delle tecniche decorative e incidenza nelle diverse zone del monumento.

    decorazione a incisione, l8% a impressione, l88% privo di qualsiasi

    decorazione.

    In ultimo si propone un grafico sulla datazione del materiale ceramico.

    Grafico 22. Coddu Vecchiu, Arzachena. Datazione del materiale ceramico.

    ESEDRACAMERA

    FIANCATE

    1

    0 0

    2 2

    0

    2

    0 1

    18

    5

    18

    DECORAZIONE

    INCISIONE

    IMPRESSIONE

    PLASTICA

    SENZA DECORAZIONE

    BronzoMedioiniziale

    BronzoMedio

    BronzoRecente-

    Finale

    BronzoFinale-IFerro

    LungaDurata

    DatazioneIgnota

    CAMERA 3 0 0 1 0 1

    PARAMENTO 10 0 0 0 0 0

    ESEDRA 2 6 1 0 1 2

    3

    0 0 1

    0 1

    10

    0 0 0 0 0

    2

    6

    1 0

    1 2

    0

    2

    4

    6

    8

    10

    12

    DATAZIONE MATERIALE CERAMICO

    CAMERA PARAMENTO ESEDRA

  • 44

    Figura 9. Coddu Vecchiu, Arzachena. Planimetria del sito e distribuzione delle ceramiche vascolari.

  • 45

    Figura 10. Coddu Vecchiu, Arzachena. Sezioni della tomba.

  • 46

    3.3. LI MIZZANI, PALAU62

    La tomba di giganti di Li Mizzani si trova nel territorio di Palau. Rientra

    nella tipologia a paramento murario a filari. Il profilo perimetrale continuo.

    Lingresso orientato a Est. La tomba sub lazione di scavatori clandestini prima

    di essere indagata. Per tale motivo lo studio del sito lacunoso e non consente di

    averne un quadro complessivo, soprattutto per quanto concerne la camera.

    ESEDRA

    Come si precedentemente accennato per il monumento, lesedra di tipo a

    filari. Ha una corda di m 12,75 e una freccia di m 3,75. Lemiciclo percorso

    dalla banchina, alta tra i 20 e i 25 cm

    I materiali recuperati in questa zona sono in totale trentacinque. La maggior

    parte si trovava nellala Nord (settore A); dallala Sud (settore B), invece,

    provengono pochissimi materiali (graf. 23).63

    62 Le ricerche nei diversi archivi della Soprintendenza, in particolare larchivio fotografico, non

    hanno restituito alcun documento. Lo studio della tomba di giganti di Li Mizzani si basata quindi solo sulla pubblicazione di E. Castaldi, 1969.

    63 In Castaldi 1969, p. 30, lautrice afferma: lala Sud in questa zona dellesedra i frammenti recuperati furono rarissimi. resta quindi il dato di fatto che le offerte sono state raccolte solo sul lato destro dellemiciclo (ala Nord). Nellelenco dei reperti, pp. 52-56, sotto la dicitura materiali provenienti dalla zona meridionale dellesedra sono inseriti trenta reperti, mentre in frammenti provenienti dalla zona Settentrionale dellesedra solo cinque. Facendo un confronto con le altre tombe, non potendo visionare i documenti dello scavo, la scrivente ha considerato errate le diciture dellelenco dei reperti.

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    30

    SETTORE A SETTORE B

    30

    5

    Grafico 23. Li Mizzani, Palau. Disposizione dei reperti dell'esedra.

  • 47

    La netta preponderanza dei materiali nellarea a destra dellingresso non pu

    essere spiegata con la pendenza del terreno, poich lo spazio su cui si innesta la

    tomba pianeggiante. Una possibile spiegazione pu essere data dalluso della

    sola zona a Nord per i rituali o con lo svuotamento della camera esclusivamente

    nella stessa zona.

    Alcuni dei materiali del settore A furono ritrovati sopra il bancone-sedile,

    testimoniando luso della banchina durante i rituali in cui tali oggetti erano

    utilizzati.

    Grazie allo studio dei materiali, ventinove frammenti su trentacinque sono

    stati ricondotti a forme ceramiche specifiche. Sono teglie/tegami, piatto

    miniaturistico, scodelloni, scodelle, tazze, boccali, olle (graf. 24).

    Grafico 24. Li Mizzani, Palau. Categorie ceramiche presenti nell'esedra.

    Grafico 25. Li Mizzani, Palau. Suddivisione delle ceramiche in forme aperte e chiuse.

    22%

    8%

    6%

    19% 3%

    22%

    3%

    17%

    ESEDRA Teglie/Tegami

    Scodelloni

    Scodelle

    tazze

    Boccali

    Olle

    Piatto miniaturistico

    Non diagnostici

    60% 23%

    17%

    FORME

    Aperte Chiuse Non diagnostici

  • 48

    75%

    25%

    FORME

    Aperte Chiuse

    Delle quattro categorie ceramiche tre sono aperte e una chiusa. In

    percentuale le forme aperte sono in numero maggiore. Se non si considerano i

    frammenti non diagnostici, le forme aperte sono 65 % contro il 35% delle forme

    chiuse.

    CAMERA

    Durante gli scavi fu constatato il lavoro di saccheggio ad opera di tombaroli.

    Secondo le testimonianze del proprietario del terreno, fino al 1918 il monumento

    era intatto e ben conservato. Dopo tale anno furono rubate le lastre di copertura

    del vano, riutilizzate in private costruzioni, e il totale svuotamento della camera

    funeraria. Per queste ragioni, si poterono recuperare solo quattro materiali

    appartenenti ai corredi funerari. Si incontrarono nella terra rimossa dagli stessi

    vandali, lasciata ai fianchi della struttura. Di questi quattro manufatti, due

    sembrano essere frammenti di tazze carenate, uno appartiene a ciotola o tazza

    carenata, il quarto sembra appartenere a unolla a colletto.

    Le forme documentate sono solo due o tre, con una predominanza delle

    tazze sullunico frammento di olla. I dati a disposizione sono talmente esigui da

    non consentirne luso ai fini di questa ricerca poich non riflettono quella che

    doveva essere la reale situazione della camera.

    25%

    50%

    25%

    CAMERA

    Ciotole o tazze Tazze Olle

    Grafico 26. Li Mizzani, Palau. Categorie ceramiche presenti nella camera.

    Grafico 27. Li Mizzani, Palau. Suddivisione delle ceramiche in forme aperte e chiuse.

  • 49

    ANALISI PRELIMINARE DEI DATI

    Gli oggetti recuperati durante gli scavi sono tutti privi di decorazione. Fanno

    eccezione un frammento di fondo, caratterizzato da una decorazione impressa, e

    un frammento di parete con pastiglia. Entrambi i materiali provengono dalla zona

    Nord dellesedra. La decorazione del primo oggetto data dalle impronte di una

    stuoia. Trattandosi di una traccia lasciata durante la preparazione, il motivo

    decorativo potrebbe non essere stato ricercato dal fautore delloggetto. Lesiguit

    di altri manufatti decorati, porterebbe a considerare questa ipotesi come certa.

    per importante ricordare la precariet dei dati in possesso, la quale potrebbe

    indurre a conclusioni lontane dalla realt.

    Unaltra osservazione riguarda la datazione dei materiali. Osservando il

    grafico 28, si nota che la maggior parte dei materiali non datata. Tra i fittili

    datati, quasi tutti sono riferibili al Bronzo medio; un solo oggetto, proveniente

    dallarea a Nord dellesedra, appartiene al Bronzo iniziale; infine due, provenienti

    sempre alla stessa area, sono datati a fasi pi avanzate, addirittura alla prima Et

    del Ferro. Da questo quadro, si deduce che la tomba di giganti di Li Mizzani fu

    costruita durante il Bronzo medio. Essendo documentato un solo oggetto al

    Bronzo iniziale, pi probabile pensare a un riutilizzo di determinata forma

    ceramica. Alla fine del Bronzo medio, inizio del Bronzo recente, il monumento

    sembra essere frequentato pi raramente. Fu probabilmente abbandonato durante

    la prima fase dellEt del Ferro.64

    Vista la precariet dei dati concernenti la camera, non possibile

    confrontare questi con quelli riguardanti lesedra.

    64 Va ricordato che la teoria si basa sullo stato attuale delle ricerche, le quali ricerche sono lacunose.

  • 50

    Grafico 28. Li Mizzani, Palau. Datazione del materiale ceramico.

    Bronzo iniziale Bronzo medioBronzo medio

    - recenteI Ferro

    DatazioneIgnota

    NORD ESEDRA 1 0 1 1 9

    SUD ESEDRA 0 3 0 0 1

    CAMERA 0 4 0 0 1

    1

    0

    1 1

    9

    0

    3

    0 0

    1

    0

    4

    0 0

    1

    0

    1

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    8

    9

    10

    DATAZIONE MATERIALE CERAMICO

    NORDESEDRA

    SUDESEDRA

    CAMERA

  • 51

    Figura 11. Li Mizzani, Palau. Planimetria del sito e distribuzione delle ceramiche vascolari.

  • 52

    Figura 12. Li Mizzani, Palau. Sezioni della tomba

    Figura 13. Li Mizzani, Palau. Veduta generale della tomba.

  • 53

    3.4. LE TOMBE DI GIGANTI DEL NORD SARDEGNA A CONFRONTO

    I dati raccolti singolarmente per ogni tomba di giganti del Nord Sardegna

    sono qui confrontati. Le tombe in questione sono Li Lolghi e Coddu Vecchiu nel

    territorio di Arzachena, Li Mizzani a Palau. Il confronto ha il fine di creare un

    quadro informativo generale che consenta di conoscere i punti in comune e le

    discordanze tra i diversi siti, permettendo la realizzazione di una linea guida.65

    Il punto di partenza di questo lavoro una tabella che riassume le principali

    informazioni architettonico-strutturali.

    CARATTERISTICHE LI LOLGHI CODDU VECCHIU LI MIZZANI

    Ingresso rivolto a: SUD EST EST

    Tipo di esedra A ortostati A ortostati A filari

    Bancone sedile NO NO SI

    Concentrazione dei reperti

    nellesedra

    Ingresso e area a

    destra del

    portello66 (lato E)

    Ingresso e area a

    destra del portello

    (lato Nord)

    Area a destra del

    portello (lato Nord)

    Pendenza del terreno ? SI, verso Nord NO

    Tipologia costruttiva della

    camera funeraria

    A ortostati Paramento interno

    ortostatico / esterno a

    filari

    A filari

    N fasi costruttive 2. alle couverte e

    tomba di giganti

    2. alle couverte e

    tomba di giganti

    1 fase costruttiva

    65 I dati presi in considerazione sono sempre gli stessi considerati utili per lelaborazione delle teorie riguardanti i rituali funerari nelle tombe di giganti. 66 La tomba vista di fronte, con lo sguardo rivolto verso lingresso.

  • 54

    CARATTERISTICHE LI LOLGHI CODDU VECCHIU LI MIZZANI

    Particolarit Sono presenti due

    celle

    Pavimento della

    camera lastricato

    Camera svuotata

    del suo contenuto

    durante scavi

    clandestini

    Datazione Dalla fine del

    Bronzo antico alle

    prime fasi del

    Bronzo recente

    Dalle prime fasi del

    Bronzo medio al

    Bronzo finale, I

    Ferro.

    Tutto il Bronzo

    medio, dalla fase

    iniziale a quella

    finale

    ESEDRA

    I dati riguardanti lincidenza delle ceramiche vascolari sono stati riuniti e

    confrontati nel grafico che segue.

    14%

    3% 0% 0%

    4%

    18%

    0%

    32%

    0%

    29% 30%

    0%

    5% 5%

    0%

    10%

    0%

    5%

    0%

    45%

    22%

    0%

    8% 6%

    0

    19%

    3%

    22%

    3%

    17%

    0%5%

    10%15%20%25%30%35%40%45%50%

    ESEDRA

    LI LOLGHI CODDU VECCHIU LI MIZZANI

    Grafico 29. Incidenza delle diverse tipologie ceramiche nellesedra delle tombe di giganti del Nord Sardegna.

  • 55

    Nellesedra delle tombe di giganti di Li Lolghi e Li Mizzani, lolla la

    forma ceramica predominante; a Coddu Vecchiu invece sono le teglie a

    predominare. In tutti e tre i siti, lunica categoria ceramica chiusa attestata lolla,

    usata per la conservazione delle derrate alimentari e idriche. Altra forma ceramica

    presente in tutti e tre i siti la teglia. Forma prettamente aperta, bassa e semplice,

    era usata per la cottura di cibi. Le altre categorie ceramiche attestate nelle tre aree

    dellesedra messe a confronto erano destinate al consumo di cibi solidi (tegami,

    scodelloni, scodelle, ciotole) e bevande (ciotole, tazze, boccali). Sono presenti

    tutti gli elementi caratterizzanti un banchetto: ceramiche da fuoco, da portata e da

    mensa: le teglie per la cottura e come vassoi da portata; scodelloni/ scodelle/

    ciotole per la consumazione dei cibi; olle per la conservazione delle bevande,

    versate nelle ciotole/tazze/boccali. Infine, a Li Mizzani, attestata una forma di

    tipo miniaturistico, un piatto, importante sia per la singolarit del oggetto sia per

    la stessa forma, poco attestata durante il periodo Nuragico. Linterpretazione

    difficile. Potrebbe essere stato un oggetto collegato a un rituale specifico, il quale

    doveva avere una certa importanza se per svolgerlo era richiesto un piatto di tipo

    miniaturistico. Per avvallare questa ipotesi per si dovrebbe documentare questa

    presenza anche in altre esedre. Negli altri due siti esaminati in questo capitolo,

    non vi altra attestazione di vasi miniaturistici e nemmeno di piatti. Si pu quindi

    supporre che loggetto in questione facesse parte del corredo funerario, o che il

    suo uso non fosse necessariamente collegato a uno specifico rituale. possibile

    che a Li Mizzani il piatto sia stato strumento per un rito ma non per questo deve

    essere considerato simbolo di tale rito.

  • 56

    CAMERA

    Per la camera si ripropone lo stesso metodo di confronto dei dati,

    precedentemente utilizzato per i materiali dellesedra.

    Tra le ceramiche di corredo, la pi rappresentativa lolla. Solo a Li

    Mizzani non la forma predominante, rappresentata invece dalla tazza.

    necessario tuttavia ricordare la gravit della condizione in cui stata trovata la

    cella della tomba, svuotata del suo contenuto da clandestini. Teglie e tegami sono

    rappresentati in egual misura, mentre altre categorie ceramiche sono presenti in

    misura esigua solo in una tomba e non nelle altre.

    ANALISI DEI DATI

    Diversamente dalle aree dellesedra, per le celle funerarie si pu osservare

    una minore variet e incidenza di forme ceramiche. Le forme maggiormente

    attestate sono poche, teglie/tegami e olle. Si pu collegare questa differente

    31%

    8% 6%

    0% 0% 3%

    8%

    0%

    28%

    17% 14%

    0% 0% 0% 0% 0% 0%

    14%

    43%

    14%

    0% 0% 0%

    25%

    50%

    0% 0% 0%

    25%

    0%

    CAMERA

    LI LOLGHI CODDU VECCHIU LI MIZZANI

    Grafico 30. Incidenza delle diverse tipologie ceramiche nellesedra delle tombe di giganti del Nord Sardegna.

  • 57

    Grafico 32. Tipi di decorazione nelle tombe di giganti del Nord Sardegna.

    incidenza con un differente significato delloggetto. Se, nel caso dei materiali

    ritrovati nellesedra, gli oggetti hanno una funzione nei rituali e, quindi, a ogni

    categoria associato un uso, gli oggetti di corredo hanno un significato simbolico,

    legato al defunto e alla sua morte.

    0

    10

    20

    30

    40

    ESEDRA CAMERA ESEDRA CAMERA ESEDRA CAMERA

    LI LOLGHI CODDU VECCHIU LI MIZZANI

    3

    0 1 0 0 0 0 0 2 2 1 0

    0 0 2 0 1 0

    28

    37

    18

    5

    35

    4

    INCISIONE IMPRESSIONE PLASTICA SENZA DECORAZIONE

    Grafico 31. Distribuzione dei reperti nelle tombe di giganti del Nord Sardegna.

    0

    5

    10

    15

    20

    25

    30

    35

    40

    ESEDRA CAMERA ESEDRA CAMERA ESEDRA CAMERA

    LI LOLGHI CODDU VECCHIU LI MIZZANI

    28

    37

    20

    7

    35

    4

    0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0

    Fittili Metallici Ossei Litici

  • 58

    Il grafico 31 indica la predominanza degli oggetti fittili e anzi, fatta

    eccezione per Li Lolghi, lunica presenza. Come si anticipato nel capitolo

    riguardante la tomba di Li Lolghi-Arzachena, la presenza di materiale osseo,

    metallico e litico nella sola cella mostra la funzionalit di tali materiali come

    corredo funerario. Viceversa la totale assenza nellesedra sembrerebbe indicare

    una inutilit degli oggetti suddetti nei culti che ivi si svolgevano.

    Lesiguit dei ritrovamenti nelle celle funerarie di Coddu Vecchiu e Li

    Mizzani potrebbe spiegare lassenza di reperti non ceramici. Come pi volte detto,

    questi due monumenti furono oggetto di saccheggio da parte di clandestini, in

    particolare le camere funerarie. Gli oggetti pi interessanti per uno scavatore

    clandestino non sono i frammenti ceramici ma i reperti di metallo o di pietra.

    molto facile pensare che tra gli oggetti trafugati ci fossero anche queste tipologie

    di reperti.

    Nelle tre tombe analizzate del Nord Sardegna, la decorazione poco

    attestata. Caratterizza per lo pi i materiali ritrovati nellesedra. Nella tomba di

    giganti di Coddu Vecchiu sono testimoniate tre tipologie decorative: incisione,

    impressione e plastica. In questo caso specifico, in percentuale sono di pi i

    materiali decorati della camera rispetto a quelli dellesedra. Pu essere considerato

    un caso fortuito che su soli cinque reperti, due siano caratterizzati da impressione,

    o forse indica lincidenza della decorazione impressa nel corredo funerario.

    Confrontando i dati di Coddu Vecchiu con le altre tombe, sembra pi plausibile la

    prima ipotesi.

    Le spiegazioni sono da ricercarsi sempre nella differente destinazione del

    materiale: rituali funerari nellesedra, corredi funerari nella camera. I manufatti

    che compongono i corredi funerari sono duso comune e caratteristici del defunto

    come le ceramiche o come i pendagli litici e ossei o le cuspidi di metallo.67 Per i

    67 Si fa riferimento ai reperti provenienti dalla camera di Li Lolghi, cap. 3.1.

  • 59

    rituali funerari invece probabile che si ricercasse anche la bellezza delloggetto e

    non solo la sua funzione cos da conferire maggiore importanza al rito.

  • CAPITOLO 4

    LE TOMBE DEI GIGANTI DEL

    CENTRO SARDEGNA

  • 61

    4.1. ILOI 2, SEDILO

    La tomba n2 di Iloi si trova nel comune di Sedilo, paese da cui dista circa 2,5

    km. Il monumento parte integrante di un complesso di siti. Nella stessa area infatti

    presente unaltra tomba di giganti (o forse due). Nelle vicinanze si annoverano una

    necropoli di 33 domus de janas e un villaggio con annesso un nuraghe.

    La tomba presa in esame in questo capitolo fu scavata in tre diversi momenti. Il

    primo scavo si svolse dal 9 Luglio al 13 Agosto e dal 21 Ottobre al 2 Dicembre del

    1987 e fu diretto dalla professoressa Giuseppa Tanda, in collaborazione con parte del

    gruppo archeologico di Sedilo. Durante questo periodo fu delimitata larea di m 30x30

    e ripulita tramite disboscamento dai cespugli di lentischio, i quali ricoprivano quasi

    interamente la struttura. Le altre due campagne di scavo si svolsero rispettivamente dal

    4 Luglio 1988 al 14 Gennaio 198968 e dal 4 Maggio al 18 Luglio dellanno 1990. In

    questi anni di lavoro furono riconosciute ventotto unit stratigrafiche e recuperati 6199

    materiali.69

    Al momento del ritrovamento, la sepoltura si trovava in gravi condizioni, le cui

    cause sono da ricercare in fenomeni naturali, quali la crescita di radici e rami e la lenta

    erosione del piano basaltico su cui si innesta la struttura. A tali azioni vanno aggiunte

    quelle maggiormente invasive e dannose causate dalluomo, il quale sfrutt i conci

    come materiale da lavoro e da costruzione.

    La tomba fu costruita in una zona ricca di dislivelli. Per appianare larea fu

    impiantata una piattaforma basaltica, integrata da strati di argilla.70 Sopra tale banco fu

    eretta la sepoltura. Per costruire la base e il bancone-sedile fu utilizzata la tecnica

    poligonale.71 Fanno eccezione due lastre nellala Est dello stesso bancone-sedile

    lavorate con tecnica isodoma, come il resto della struttura.72

    68I lavori furono interrotti dal 5 al 21 agosto 1988. 69 TANDA 2003, p. 64. 70 TANDA 2003, p. 40. 71 Per la descrizione delle tecniche costruttive vedere capitolo X. 72 TANDA 2003, p. 40.

  • 62

    Il monumento occupa unarea di mq 5,3 circa, lungo m 10.73. Rientra nella

    tipologia a filari. Lingresso orientato a Sud.

    Lo studio delle unit stratigrafiche e del materiale archeologico ha permesso di

    datare la costruzione del monumento alla prima fase del Bronzo medio. La tomba fu

    utilizzata almeno fino al termine del et del Bronzo o allinizio dellet del Ferro. In

    et alto medievale fu riutilizzato sempre come sepoltura.

    In totale, i materiali riferibili al periodo protostorico sono 1215.74

    ESEDRA

    Lesedra ha una freccia di m 3,37 e una corda di m 11,69. Le lastre costituenti

    lesedra sono inclinate verso lesterno della tomba, traccia visibile del lavoro dei

    lentischi; sono lisce, squadrate e provviste di incassi sulla faccia superiore. Lungo

    larco dellesedra presente un basso bancone sedile. Uno dei conci del bancone

    presenta un disco in rilievo, del tutto simile a unaltra lastra di forma trapezoidale

    ritrovata nel lato Ovest dellesedra. In questultima, il disco attraversato da

    unincisione.

    Di fronte allala destra dellesedra fu scavata nella roccia naturale una fossa. Al

    suo interno sono stati trovati quattro separatori di collana in ambra, collocabili dal

    Bronzo recente alla prima et del Ferro. Insieme ai vaghi non era presente alcun

    frammento ceramico. Lo strato che ricopriva la fossa ha restituito materiale del Bronzo

    recente. A questo periodo si fanno risalire i vaghi di collana.

    Unaltra fossa presente nella zona Ovest dellesedra. In questo caso di tratta di

    una cavit naturale. Allinterno furono trovati due frammenti ceramici non diagnostici,

    decorati a impressione e inquadrabili nel Bronzo medio/recente.

    Durante le campagne di scavo si recuperarono n918 materiali nellarea

    dellesedra, di cui 906 ceramici, 4 litici, 4 in ambra,75 3 metallici, pi un piccolo globo

    in argilla (graf. 34).

    73 TANDA 2003, p. 10. 74 Si fa riferimento al catalogo dei materiali stilato dalla dott.ssa Stefania Bagella e pubblicato in

    TANDA 2003, pp. 103-149.

  • 63

    Grafico 33. Iloi 2, Sedilo. Disposizione dei materiali nell'area dell'esedra.

    Pi della met degli oggetti fu ritrovata nellarea Est, a destra dellingresso, ben

    608, di cui 197 ritrovati sul bancone. Nellarea centrale sono attestati n165

    ritrovamenti, di cui sedici di fronte allingresso.76 Infine, n140 provengono dallarea

    Ovest, a sinistra dellingresso, di cui ventidue dal bancone (graf. 33). Si ripresenta cos

    la medesima situazione riscontrata per le tombe di Arzachena e Palau in cui dallarea

    destra dellesedra proviene la maggior parte del materiale archeologico. Il 25% del

    materiale proviene dal bancone sedile. Questo dato pu essere tradotto come

    rappresentativo dellimportanza assunta da questo elemento architettonico allinterno

    del rituale funerario.77

    I materiali in metallo sono un elemento a sezione quadrangolare, un piccolo

    pugnale e una lama costolata, tutti e tre di bronzo. I manufatti litici sono una punta

    peduncolata in ossidiana, due microbetili di basalto. A questi materiali si aggiungono

    quattro vaghi di collana dambra.

    75 Nello specifico, i quattro vaghi di collana in ambra provengono da una fossa artificiale. 76 Nel grafico non sono stati inseriti sei oggetti, 5 dei quali sono stati ritrovati fuori dallarea dellesedra.

    Di uno invece non si conosce la posizione esatta 77 I materiali ritrovati nella restante area dellesedra costituiscono il 74%, mentre il restante 1% proviene

    dalla zona a ridosso dellingresso.

    0

    100

    200

    300

    400

    500

    AREA INGRESSO BANCONE

    118

    22

    149

    16

    411

    197

    Occidentale Centrale Orientale

  • 64

    Grafico 35. Iloi 2, Sedilo. Categorie ceramiche provenienti dall'esedra.

    Grafico 34. Iloi 2, Sedilo. Categorie dei materiali presenti nellesedra.

    La mole del materiale di tipo ceramico stata suddivisa nelle diverse categorie e

    inserita nei seguenti grafici 35 e 36. Quasi la met dei materiali ritrovati nellesedra

    non sono diagnostici. La categoria ceramica pi rappresentata la scodella, seguita da

    ciotole, teglie/tegami e infine olle. Lincidenza delle altre categorie pressoch nulla.

    La categoria dei vasi miniaturistici caratterizzata da un unico reperto; unolla (graf.

    35). Il grafico 36 in cui le diverse categorie sono state suddivise in forme aperte e

    chiuse mostra come le prime siano quasi la met,contro il 12% delle seconde, 372

    contro 105.

    OrientaleCentrale

    Occidentale

    601

    161

    139 1

    2

    0

    2

    1

    0

    0 1

    4 0

    0

    Ceramica vascolare Metalli Litica Argilla Ambra

    1% 9%

    0%

    21%

    10%

    1% 3%

    0% 0%

    8%

    0%

    47%

    ESEDRA

    Spiane o teglie/tegami

    Teglie/Tegami

    teglie/tegami o coppe di cottura

    Scodelle

    Ciotole

    tazze

    Vasi a collo

    Vasi a listello

    Vasi carenati

    Olle

    Vasi miniaturistici (Olla)

    Non diagnostici

  • 65

    Grafico 38. Iloi 2, Sedilo. Suddivisione delle categorie ceramiche provenienti dalla camera in forme aperte e chiuse.

    36%

    5%

    59%

    FORME

    Aperte

    Chiuse

    Nondiagnostici

    Grafico 36. Iloi 2, Sedilo. Suddivisione delle tipologie ceramiche dellesedra in forme aperte e chiuse.

    CAMERA

    Secondo lanalisi di G. Tanda, il vano funerario fu violato almeno in due occasioni. La

    prima, in et medievale, fu svuotata della maggior parte del suo contenuto per

    consentire il riutilizzo della tomba. Il deposito rimosso fu gettato nelle fiancate della

    stessa camera e, una minima parte, anche nellarea centrale dellesedra. Durante la

    seconda violazione, ad opera di clandestini, fu rimosso lo strato riferibile alla

    frequentazione medievale.78

    78 TANDA 2003,

    41%

    12%

    47%

    FORME Aperte

    Chiuse

    Nondiagnostiche

    4%

    14%

    18%

    5%

    59%

    CAMERA

    Teglie/Tegami

    Scodelle

    Ciotole

    Olle

    Non Diagnostici

    Grafico 37. Iloi 2, Sedilo. Categorie ceramiche presenti dentro la camera.

  • 66

    Il totale dei materiali ritrovati in situ e riferibili al periodo nuragico sono

    trentasette. Nello specifico, ventidue sono ceramici, quattordici sono metallici e un

    vago di collana in ambra.

    Gli oggetti di bronzo sono tre elementi curvilinei a sezione circolare; un

    elemento sub-cilindrico; un piccolo pugnale; due anelli; tre spirali di piccole

    dimensioni; un probabile vago di collana; due lame costolate e un anello schiacciato,

    pi probabilmente riconducibile alla frequentazione medievale del sito. Il materiale

    vascolare rappresentato da cinque categorie ceramiche (graf. 37).

    Lincidenza dei frammenti non diagnostici elevata, superando la met del

    totale. La ciotola la forma vascolare pi rappresentata, seguita dalla scodella.

    Lunica forma chiusa lolla. Le forme aperte sono il 36% (graf. 38).

    Come suddetto, la maggior parte dei materiali della cella fu trovata nelle aree ai

    lati della stessa camera e una piccola parte anche nellarea dellesedra. Durante i lavori

    di pulizia della camera si scelse come deposito larea a Ovest della camera. possibile

    che arrivati a un livello di accumulo si sia spostata lattenzione verso la fiancata Est.

    Le U.S. interessate sono quattro. A queste si aggiunge un unico frammento di

    teglia/tegame risalente alla frequentazione nuragica del sito ma proveniente da

    ununit stratigrafica di et altomedievale.79 Questultimo accumulo di materiale fu

    lesito di una recente violazione della cella in cui lo strato medievale, insieme a parte

    dello strato nuragico, fu riversato allesterno.

    Allunico oggetto dambra recuperato dentro la camera si aggiungono un globo

    di piccole dimensioni di calcare, tre microbetili di basalto e un oggetto levigato,

    oblungo di basalto. Dallala Est dellesedra proviene un rocchetto o forse manico e

    dalla fiancata Est una fusaiola.

    Il materiale ceramico vascolare proveniente dallo svuotamento della camera

    molto pi ricco. Alle forme ceramiche gi attestate dentro la camera si aggiungono

    vasi a collo e vasi carenati (graf. 40). 79 Altri cinque materiali facenti parte dello svuotamento della camera provengono da aree lontane

    dalledificio e non sono state inserite nel grafico 7. Rientrano invece nella classificazione del grafico 40.

  • 67

    Grafico 40. Iloi 2, Sedilo. Categorie vascolari dalle U.S. di svuotamento della camera.

    Grafico 39. Iloi 2, Sedilo. Distribuzione dei materiali appartenenti a corredo funerario.

    Unendo i dati acquisiti, si pu ricostruire il quadro complessivo del corredo

    funerario, raffigurato nei grafici 41 e 42. Le forme ceramiche rappresentate sono sei,

    di cui tre di tipo aperto (teglie/tegami, scodelle, ciotole) e tre chiuse (vasi a collo, vasi

    carenati, olle). Le prime sono in totale cinquantanove contro le sole dieci chiuse. La

    categoria ceramica pi rappresentata la la scodella, seguita dalla ciotola. Le altre

    sono poco incidenti. Pi della met del materiale non diagnostico.

    In totale, i materiali di bronzo sono tre elementi curvilinei a sezione circolare; un

    elemento sub-cilindrico; un piccolo pugnale; due anelli; tre spirali di piccole

    dimensioni; un probabile vago di collana bronzeo; due lame costolate e un anello

    schiacciato, forse medievale. In ambra si documenta un unico vago di collana. I

    0

    50

    100

    150

    Camera FiancataW

    Retroabside

    FiancataE

    EsedraW

    Esedracentrale

    EsedraE

    37

    148

    6

    87

    1 7 0

    8%

    12%

    8%

    1%

    1% 10%

    60%

    SVUOTAMENTO CAMERA

    Teglie/Tegami

    Scodelle

    Ciotole

    Vasi a collo

    Vasi carenati

    Olle

    Non diagnostici

  • 68

    34%

    6%

    60%

    FORME

    Aperte Chiuse Non Diagnostici

    Grafico 42. Iloi 2, Sedilo. Suddivisione delle fogge vascolari in forme aperte e chiuse.

    materiali litici sono un globo di piccole dimensioni di calcare, tre microbetili di basalto

    e un oggetto oblungo levigato, di basalto. In ultimo, un rocchetto o forse manico e una

    fusaiola fittili.

    Grafico 41. Iloi 2, Sedilo. Fogge vascolari provenienti dalla camera e dalle U.S. di svuotamento.

    ANALISI PRELIMINARE DEI DATI

    I dati presentati nei precedenti grafici sono ora comparati e inseriti nella tabella

    che segue. Sia nella camera che nellesedra la scodella la foggia pi incidente, ma se

    nellesedra la seconda forma pi rappresentata la teglia/tegame, nella camera lolla.

    Diversamente dalle tombe di giganti del Nord Sardegna80 vi una maggiore variet di

    forme chiuse nellesedra rispetto alla camera. Inoltre, sia nellesedra che nella camera,

    le forme aperte sono in numero maggiore rispetto alle chiuse. Infine, le forme chiuse

    sono in percentuale meno nella cella rispetto allesedra, 6% contro 12%. Si consideri

    la percentuale di incidenza del materiale non diagnostico, che nel corredo funerario

    supera la met del totale. Un dato comunque rimane costante: nellesedra le forme

    aperte sono pi del doppio delle forme chiuse.

    80 Si fa riferimento alle tombe di giganti di Arzachena e Palau, esaminati in questo lavoro.

    8%

    13%

    8%

    1%

    1% 9%

    60%

    CAMERA e

    SVUOTAMENTO Teglie/Tegami

    Scodelle

    Ciotole

    Vas