bergamo economia

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LO STRATEGA DEL ROTTAMATORE TRACCIA LE LINEE DELLE PRIMARIE «DOPO LA FASE-UNO PER FARCI CONOSCERE ADESSO UNA FASE-DUE PER ACCREDITARCI SUL TERRITORIO» RENZI DA GRANDE GORI IL SUO PROFETA Rivista mensile - Ogni primo vener dì del mese in edicola al prezzo di 2,50 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente. Serie 1 IL NUOVO GIOIELLO CHE ANCHE I NEOPATENTATI POSSONO GUIDARE SPECIALE AMBIENTE STOP ALL’AMIANTO SUI NOSTRI TETTI BONIFICARLO È UN OBBLIGO MA ANCHE UNA CONVENIENZA TECHNOFRAMES SFRUTTANDO L'ESPERIENZA DI VEGA L'AZIENDA DI SCANZOROSCIATE CRESCE CON I MANUFATTI DI DESIGN HOTEL SAN GIORGIO IL GIUSTO PREZZO DELL’OSPITALITÀ GUADAGNA UNA STELLA LO STORICO ALBERGO CITTADINO NOVEMBRE 2012 NUMERO 58 9 771594 114022 21102

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Novembre 2012

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Page 1: Bergamo Economia

LO STRATEGA DEL ROTTAMATORE TRACCIA LE LINEE DELLE PRIMARIE

«DOPO LA FASE-UNO PER FARCI CONOSCEREADESSO UNA FASE-DUE

PER ACCREDITARCI SUL TERRITORIO»

RENZI DA GRANDE GORI IL SUO

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Serie 1IL NUOVO GIOIELLO CHE ANCHE I NEOPATENTATIPOSSONO GUIDARE

SPECIALE AMBIENTESTOP ALL’AMIANTO SUI NOSTRI TETTIBONIFICARLO È UN OBBLIGO MA ANCHE UNA CONVENIENZA

TECHNOFRAMESSFRUTTANDO L'ESPERIENZA DI VEGAL'AZIENDA DI SCANZOROSCIATE CRESCECON I MANUFATTI DI DESIGN

HOTEL SAN GIORGIOIL GIUSTO PREZZO DELL’OSPITALITÀ GUADAGNA UNA STELLA LO STORICO ALBERGO CITTADINO

NOVEMBRE 2012 NUMERO 58

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Page 3: Bergamo Economia

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CONTENUTInovembre 2012

COSTRETTI A CAMBIARE

EDITORIALE 16IN COPERTINA

6. LEGGERE LA LEGGEIl nuovo processo Fornero CON... TRIBUTOIva per cassa sopra i 2 milioni

8. PILLOLE DI FINANZAAltri 6 anni di «VACCHE MAGRE»SPENDING REVIEWSparisce la Cisl del Sebino

12. FARE BANCA AI TEMPI DELLO SPREADAgnelli a Profumo: non strozzate l’industria

16. IN COPERTINARenzi da grandeGori il suo profeta

22. RIVOLTA ALLA SANPELLEGRINO La sfida della pauratra Ruspino l’acqua Vera (Padova)

26. AEROPORTO & DINTORNISogni d’oro? Nemmeno per i passeggeri di Orio al Serio

30. QUOTE ROSAAnna Ziliani Avanti tutta

32. COMUNITA’ DELLE BOTTEGHECittà (ad) Alta accessibilità

36. DRAGONE SUL SEBINOPechino dà credito alla Riva di Sarnico

38. LARGO BELOTTISistema turismo con la CCIAA

12CREDITO&IMPRESE

22SANPELLEGRINO

ECONOMIAATTUALITÀ& POLITICA

Un mese vissuto intensamente. Gliultimi trenta giorni hanno segnato lacaduta del governo lombardo, un'in-

chiesta per corruzione a carico dei verticiprovinciali della Compagnia delle Opere el'arresto di un pezzo grosso della Cisl berga-masca, accusato di tangenti con altri ex sin-dacalisti e funzionari pubblici. Un po' comedire la caduta degli dei, su scala locale, vistoil ruolo e il peso dei soggetti coinvolti.Amleticamente si direbbe che c'è del marcio,giuridicamente che dobbiamo aspettare l'esi-to dei processi e politicamente che siamoarrivati a una svolta: se non vera - aggiungia-mo noi - quantomeno verosimile. Per nonsembrare anime belle, è chiaro che, caduto ilvecchio sistema, emergeranno nuovi gruppidi potere e non di boy scout. Però l'idea di unrinnovamento (New Deal?) stuzzica un po'tutti e ci fa intravedere un barlume di lucedopo anni davvero cupi. Il paragone con il1992 di Tangentopoli, riproponendo il BeppeGrillo di oggi come un Umberto Bossi buonoper tutte le latitudini, rischia di essere peròuna forzatura: le stagioni politiche non sonomai ripetibili e quello di Mani Pulite rimaseun fenomeno circoscritto, tra i vizioso e ilvirtuoso, visto come sta andando oggi. Forseè all'Austerithy del 1974 che si può guardare,quando crollò un sistema economico, saliro-no sulla ribalta mondiale nuovi attori (l'Opec)e l'Italia, pur barcollando diversi anni, ne uscìcon il trionfo al Mundial di Spagna, il boomdel Made in Italy (ricordate i primi Armani,Missoni, Versace?), la sconfitta delle BrigateRosse e la consacrazione della cucina medi-terranea. Il momento sembra simile, conl'euro, la globalizzazione, un sistema che tra-balla, nuovi attori emergenti (stavolta Cina,India, Brasile) e la crisi più lunga delDopoguerra. Che tiri aria nuova, lo cogliamoanche da un altro aspetto: esponenti dellafinanza e imprenditori bergamaschi stannoguardando con notevole interesse al fenome-no Matteo Renzi, cioè a un uomo del PD. Ese non è un segno di cambiamento questo...

di Carlo Quiri

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Page 4: Bergamo Economia

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42. URBANISTICAPizzigoni, no al nuovo sacco di Bergamo

46. VAL SERIANA. Molto vento nelle vele48. AMBIENTE. “Vade retro” amianto56. LA CRISI. Record minimo di nuove imprese58. FUTURO. L’uomo che ha cambiato il mondo60. ASSOCIAZIONI. Confindustria. Il ritorno di Squinzi62. IL PREMIO. Technix, la frontiera della “Rx domiciliare” 64. A PROVA DI BOMBA. Vega e Technoframes

moderni scultori di materia66. LAVORO. Apprendisti in caduta libera, meno 70% in 5 anni70. PROFESSIONISTI. Edil Broker, da 15 anni al servizio

dei maggiori general contractor del settore delle costruzioni

74. LA PERSONALE. Alessandro Verdi, colora l’autunno di Berlino

76. MODA. Emmegierre Fashion, un cuore di shopping78. ACCOGLIENZA. Hotel San Giorgio,

quando il comfort è accessibile84. SU STRADA. Serie 1, la “enfant prodige di casa BMW”88. PROVATA PER VOI. A3, per Audi una rivoluzione silenziosa

92. CHI, DOVE E PERCHE’. Foto e curiosità

ECONOMIAATTUALITÀ& POLITICA

RUBRICHE

EVENTI

Bergamo Economia

Rivista mensile di economia, attualità, costume e stile (Registrazione al Tribunale

di Bergamo nr. 22 del 02/08/2007)

Società editrice: Speb S.r.l.Via San Giorgio 6/n 24122 Bergamo

Presidente: Marino Lazzarini Direttore responsabile: Paolo Agnelli

Concessionaria pubblicità locale: S.P.E.B. S.r.l.

Via San Giorgio, 6 - 24122 BergamoTel. 035 678812 - Fax 035 678895

Concessionaria pubblicità nazionale:A. Manzoni & C. S.p.A., via Nervesa, 21 Milano.

Tel. 02 57494211

Stampatore: Fotoincisione 2000Albano S. Alessandro (Bg) - Via Spallanzani, 6

Tel. +39 035 4521290

Abbonamenti: Tel. 035 678808Costo abbonamento: 20 euro per 10 mesi

www.bergamoeconomia.it

42URBANISTICA 62

IL PREMIO

76MODA

88PROVATA PER VOI

92EVENTI

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Page 5: Bergamo Economia

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Page 6: Bergamo Economia

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IVA PER CASSA SOPRA I 2 MILIONI

Il "Decreto sviluppo" ha introdotto il regi-me opzionale dell'Iva per cassa per coloroche hanno un volume d'affari fino a 2

milioni di euro. L'opzione per il regime iva percassa, operativo a decorrere dal 1° dicembre2012 per i contribuenti mensili e dal 1° gen-naio 2013 per i trimestrali, permette di postici-pare il pagamento dell'Iva sulle fatture di ven-dita al momento dell'incasso ma, per contro,obbliga alla detrazione dell'iva sugli acquisti almomento del pagamento della fattura del for-nitore.Fin qui niente di più facile, se non consideras-simo le peculiarità che tale regime porta alivello contabile. Le fatture vanno sempre regi-strate nel mese di emissione, ma l'Iva relativaverrà liquidata solo all'incasso/pagamentodella fattura ovvero entro l'anno di emissio-ne/ricezione della stessa appesantendo così illavoro contabile che presupporrà una doppiaregistrazione. Si consideri, inoltre, che il regi-

me impone in caso di incasso/pagamentocumulativo indistinto l'imputazione dello stes-so alle fatture nell'ordine in cui sono stateemesse o ricevute, in caso di pagamento/incas-so cumulativo distinto l'imputazione dellostesso a fatture come specificate dal cliente e,infine, in caso di pagamento/incasso parzialela detrazione o l'esigibilità dell'iva in propor-zione alla somma pagata o incassata, per tantosi spera avranno presto luogo aggiornamentidai gestori dei software. Il regime iva per cassaavrà effetto dal 1° gennaio dell'anno in cui èesercitata l'opzione secondo modalità chel'Agenzia delle Entrate, guarda caso, non haancora stabilito. Parere Assonime ritiene chel'assunzione di tale regime si baserà sul com-portamento concludente del contribuenteattuato per l'intero anno e confermato in sededi Dichiarazione Annuale Iva. Il superamentodel limite di 2 milioni di Euro di volume d'af-fari nel corso dell'anno ne comporterà la dis-

applicazione, ma non dal momento del supe-ramento ma ,bensì, dal mese successivo per-tanto sarà applicata l'Iva per cassa fino allafine del mese in cui il limite è stato superato. Una volta scelto il regime, dal 1° gennaio diquell'anno ogni fattura emessa dovrà riporta-re la specifica annotazione: IVA PERCASSA EX ART 32bis D.L.83/2012, dicitu-ra che non implica per il soggetto passivo,committente o acquirente, l'attuazione deldifferimento in quanto tale soggetto liquideràl'iva secondo il normale regime (a meno chenon abbia optato per la liquidazione percassa), ma rende solo noto l'opzione Iva percassa del soggetto attivo. Resta ancora da chiarire, tra le altre cose, sela data di efficacia di pagamento da conside-rare valida per la liquidazione iva sia la datacontabile o la data valuta in caso diincassi/pagamenti effettuati a ridosso dellafine del mese.

CON...TRIBUTODott.ssa Barbara Putortì

IL NUOVO PROCESSO FORNEROSpeditezza e complicazione

Da qualche mese i Tribunali e gli avvocati diItalia devono fare i conti con le novità proces-suali introdotte dalla riforma Fornero per ilcaso di licenziamento. Questi in sintesi i trattiessenziali della riforma: è stato previsto un

canale privilegiato per le decisioni in meritoalla legittimità del licenziamento. Entro qua-ranta giorni dall'impugnazione giudiziale, il

Tribunale fissa udienza. L'ordinanza di fissa-zione dell'udienza deve essere portata a cono-scenza del datore almeno venticinque giorniprima dell'udienza, il quale può costituirsi finoa 5 giorni prima della stessa. Il giudice proce-de senza formalità nell'istruzione della causache si conclude con ordinanza immediatamen-te esecutiva. Il regime delle impugnazioni èpure notevolmente ampliato con norme dicarattere acceleratorio: infatti, all'esito dellaprima fase di giudizio e entro trenta giornidalla comunicazione dell'ordinanza, il soc-combente può promuovere opposizione conun procedimento che si svolgerà secondo ilrito del lavoro. Il processo Fornero è mosso daambizioni indubbiamente pregevoli: accelera-re una decisione che è particolarmente impor-tante per le imprese poiché incide sia sull'as-setto organizzativo che sulle conseguenze san-zionatorie e che, per ovvie ragioni, è ancorapiù importante per il lavoratore. Tuttavia, la

maggiore parte dei Tribunali d'Italia aveva giànei fatti dedicato alle cause di licenziamentoun corridoio privilegiato dimostrando, soprat-tutto nei grandi centri industriali (Milano eTorino in primis), di essere in grado di rispon-dere alle esigenze delle parti. La previsione diun processo ad hoc contrassegnato da una pre-cisa specificazione delle materie da trattare edampia discrezionalità nella gestione del pro-cesso da parte del giudice pone invece serieproblematiche di uniformità applicativa tradiversi fori. La frammentazione del processoin più fasi porterà e sta portando ad un aggra-vio del lavoro dei Tribunali e dei costi dell'a-zione: si pensi che per una questione di lavoroche riguarda sia un licenziamento che altreragioni non legate al licenziamento (si pensi aldemansionamento) si potranno promuoverealmeno tre giudizi per il solo primo grado.Insomma, se la velocità appare essenziale nonsempre presto è sinonimo di bene.

LEGGERE LA LEGGEAvvocato Marco Amorese

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Page 7: Bergamo Economia

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ALTRI 6 ANNI DI «VACCHE MAGRE»Così afferma il capo economista del Fondo Monetario Internazionale, Olivier Blanchard

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SPARISCE LA CISL DEL SEBINO Da 14 a 8 territoriali entro la primavera, Valcamonica con Brescia

Al via l'iter per la riorganizzazionedella Cisl lombarda, che da qui alcongresso della prossima prima-

vera porterà ad una riduzione dei suoi

comprensori: da 14 scenderanno a 8,attraverso accorpamenti delle attuali unio-ni sindacali territoriali. Lo ha deciso il

comitato esecutivo del sindacato, riunitonella sede regionale di via Vida, delinean-do la nuova "mappa" dell'azione sul terri-torio che sarà poi votata e ufficializzatadal consiglio generale del 31 ottobre pros-simo. "Lo slancio innovativo è da semprela caratteristica fondamentale della Cisl -sottolinea il segretario generale della Cisllombarda, Gigi Petteni - Da troppi anni illavoro, il mercato del lavoro, le forme e ilivelli della rappresentanza stanno ridise-gnando gli assetti strutturali che fannoriferimento alla nostra azione: non possia-mo non tenerne conto". "Più contrattazio-ne, più formazione, più ruolo ai delegati,più proselitismo, più efficienza operativa- aggiunge - sono gli obiettivi di questaprofonda fase di riorganizzazione che civedrà impegnati nei prossimi mesi. Inquesta sfida il territorio delle Cisl sarà pernoi ancora più centrale".

La nuova geografia della Cisl lombarda,che con circa 800mila iscritti è la primaunione regionale della Cisl, vede scende-re da 14 a 8 i comprensori, attraversol'unione di Bergamo con il Sebino, diBrescia con la Vallecamonica, di Monzacon Lecco, di Como con Varese, diCremona, Lodi e Mantova, di Milanocon Legnano-Magenta. Pavia e Sondriorestano da sole. "Unioni territoriali chenascono per aggregazioni condivise esotto l'ombrello statutario dell'unioneregionale - ha sottolineato il segretariogenerale della Cisl lombarda - E' lastraordinaria opportunità di edificarequalcosa di nuovo, semplificando lestrutture e aumentando le professionalitàe le competenze sul territorio". La rifor-ma organizzativa coinvolgerà nei prossi-mi mesi anche i servizi e le categoriedella Cisl.

PILLOLE DI FINANZADott. Claudio Rossi

Pur se gli effetti dell'attuale congiun-tura negativa sono sotto gli occhi ditutti e se "spes ultima dea", nessu-

no di noi avrebbe mai immaginato tanto!A sentire Olivier Blanchard, in una inter-vista rilasciata al sito internet ungheresePortfolio.hu, sono diversi, infatti, i segna-li che lasciano presagire questo scenario:la complessità del processo d'integrazio-ne dell'area euro ed i problemi fiscalidegli Stati Uniti, tra i principali. In meri-to al futuro dell'Euro egli ha tagliatocorto: "o completa integrazione o abban-dono dell'idea", lasciando capire che soloun accordo fiscale non potrà essere suffi-ciente a questo scopo, alludendo allanecessità di attivare nuovi strumenti disalvaguardia. Il debito accumulato neglianni da parte di molti Stati membridell'Unione è eccessivo e quindi deveessere assolutamente ridotto. Allora comefare? Attuando una strategia sostenibile eche porti ad un consolidamento rispettosodelle ripercussioni economiche e sociali

di chi è chiamato a stringere la cinghia.Di fronte allo squilibrio tra debito e PILdi molti paesi europei urge una politica disalvaguardia che misceli adeguatamenteattività di riduzione del debito con stimo-li per la crescita dell'economia. Un debitomaggiore del 100% del PIL è fonte deiproblemi di sostenibilità anche e soprat-tutto per il potenziale aumento del costodi mantenimento di tale debito, ma senzauna ripresa del PIL, questo scenario nonpuo' che deteriorarsi ulteriormente. E'noto che, almeno nel breve termine, unastressa fiscale abbia, come conseguenzala diminuzione della crescita. Quindi ilsegreto per l'Europa e di farlo in tempiragionevoli: ne' troppo lento per i merca-ti, né troppo veloce per il benessere socia-le. Per ogni paese si deve trovare il giustopercorso di consolidamento. Le mosseper uscire dalla "trappola della fiducia"passano per l'aumento della domanda, lostimolo della crescita, il monitoraggiodella circolazione monetaria, il rafforza-

mento del Sistema Bancario ed, infine,l'attuazione delle riforme strutturali. Ilnoto macroeconomista non ha poi trascu-rato i rapporti tra i paesi dell'Unione, spe-cialmente quelli tra "core" e "periferici".Ebbene, la diminuzione dei prezzi relati-vi dei paesi periferici passa anche per unaumento dei prezzi relativi dei paesi core.Volgarmente, se la BCE volesse mantene-re l'inflazione media al 2% per la zonaEuro nel suo complesso, i paesi coredovrebbero accettare un livello di infla-zione superiore favorendo, in quelli peri-ferici, livelli inferiori, fino ad un comple-to riequilibrio sulla media. Questo alme-no quanto può averci insegnato l'aritmeti-ca. Per concludere, quindi, sono ancoramolti i nodi da sciogliere ma la traccia èabbastanza definita: adattando un notomotto, o Euro o morte! Ma stando così lecose e vista la portata degli impegni,forse, farle in sei anni diventa il minoredei problemi... Peggio sarebbe doverlefare più rapidamente.

Spending Review

GigiPetteni

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Page 9: Bergamo Economia

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Un vero e propriomarchio. Come ilbarbaro sognante

Bobo Maroni, anche il rot-tamatore fiorentino Matteo

Renzi si è rivolto allaTimbri Poloni Bergamoper promuovere il propriomerchandising, in partico-lare la famosa copertina

personalizzata per cellularei-Phone. Il gadget, che inprovincia ha spopolato coni colori dell'Atalanta (ma aMilano c'era la versionecon Boateng, eccetera) èpiaciuto anche allo sfidan-te di Bersani nelle primariedel Pd, che ora lo mette invendita a 9 euro sul suosito di shopping online(shop.matteorenzi.it) invarie versioni. La coverper smart phone non è l'u-nico gadget renziano dis-ponibile, tra tazze,magliette, felpe, adesivi,penne, spille e roll up,tutti griffati con lo slogandel tour "Matteo RenziAdesso" o con "Keep calmand rottama". E lo stessoRenzi, da buon testimo-nial, si è già mostrato ingiro tenendo nelle mani

la custodia pgriffata daPoloni. Per la società (mai-son?) di via Camozzi, atti-va da quarant'anni, si trattadell'ennesima consacrazio-ne.

POLONI, UNA COVER ANCHE PER RENZI DOPO MARONI, UN ALTRO BIG SI RIVOLGE ALLA TIMBRI BERGAMO

FLASH

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Otto ottobre 2012, allaTenarisDalmine diSabbio viene punzonatala bombola numero 12milioni. E la societàfesteggia i dieci anni alNY Stock Exchange

Tra una nuova estetica del gusto e ilconcetto squisito di bellezza attra-verso le diverse arti, al Devero

Hotel di Cavenago continua il percorso di

incontri organizzata in collaborazione conSpa Emotions. L'ultima serata, presentata

da Valeria Scaglia il 19 settembre, havisto susseguirsi i volti delle più svariatefigure professionali che hanno in comunela capacità di plasmare la materia e darleforma in una manifestazione di equilibrioche appartiene al "bello". Nel caso dell'o-rafo Maurizio Fusari la materia è l'oro, nelcaso dello chef Enrico Bartolini sono gliingredienti che insieme compongono unpiatto, nel caso di Marta Mondonico èl'uva che si tramuta in vino. Bertolini, chefstellato del ristorante Devero di Cavenagoci ha lasciato la ricetta del piatto con cuiha deliziato gli ospiti della serata.

Ricette grandi chef: Risotto alle raperosse e salsa gorgonzolaIngredienti320 g di riso carnaroli

100 g purea di rape rosse100 g burro80 g granaBrodo vegetale circa 1,2 litri100 g Gorgonzola dolce50 g Vino biancoSalePreparazione Tostare il riso in pochissimo burro.Bagnare con vino e lasciare sfumare.Aggiungere il brodo, il sale e cuocere percirca 11 minuti. Togliere dal fuoco e man-tecare con burro, grana, poi la purea moltofredda di rape rosse e se il gusto lo richie-de qualche goccia di limone. Quando bencremoso stendere nel piatto. Sopra il gor-gonzola, prima fuso a bagno Maria conpoco latte, poi schizzato con l'aiuto di uncucchiaio.

ALCHIMIE DEL GUSTO AL DEVERO HOTEL«Benessere»

Berghem Economy

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7 miliardiSette miliardari aBergamo: Italmobiliare(4,9 miliardi di euro),Italcementi (4,7),Mediamarket (2,4),Brembo (1,2), Radicifin(1,2), Dalmine (1,17) eSame (1,11 miliardi dieuro). Emerge dallaricerca “Le principalisocietà italiane 2012”Mediobanca.

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Page 11: Bergamo Economia

FILIALE DI BONATE SOTTOVia Papa Giovanni XXIII n. 6 24040 Bonate Sotto (BG)Tel. +39 035 4942224E-mail: [email protected]

FILIALE DI AMBIVEREVia Dante Alighieri n. 2124030 Ambivere (BG)

Tel. +39 035 4946134E-mail: [email protected]

FILIALE DI URGNANOVia Piave n. 113

24059 Urgnano (BG)Tel. +39 035 891669

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI ALZANO LOMBARDOMIRKO BURINI

Via Roma n. 7 - 24022 Tel. e Fax +39 035 516515

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI GAZZANIGAPEZZOLI UMBERTO WALTER

Via Teruzzi n. 6Tel. +39 035 738401

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI COSTA VOLPINOJURI PIETROBONI

Via Nazionale n. 259 Tel. +39 035 971054

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI SELVINOSTUDIO RATTI

C.so Monte Rosa n. 20 Tel. +39 035 764088E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI OLTRE IL COLLEMEDA MARIA LUISA - MAURIZIO PAOLO

Via Roma n. 626 Tel. +39 0345 95390

E-mail: [email protected]

SEDE DI BERGAMOVia Casalino n. 17 - 24121 Bergamo (BG)

Tel. +39 035 211171 - E-mail: [email protected]

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Page 12: Bergamo Economia

Un momento di confronto appas-sionato, un dibattito aperto adiverse prospettive e diversi punti

di vista quello che ha caratterizzato l'in-contro con il presidente di Banca Montedei Paschi di Siena, Alessandro Profumo,ospite di Confimi - ConfederazioneIndustrie Manifatturiere Italiane - nell'e-vento organizzato il 25 ottobre al Baluardo

della Cittadella di Modena. L'incontro,moderato da Antonio Polito, editoriali-sta del Corriere della Sera, ha visto tra iprotagonisti Paolo Agnelli (presidenteConfimi), Dino Piacentini (presidenteApmi Modena e vice presidente Confimi)e Giovanni Gorzanelli (Apmi Modena).Numerosi i presenti dal mondo istituziona-le, bancario e imprenditoriale, segno che il

tema trattato "Il credito ai tempo dellospread. Come e perché è cambiato ilrapporto tra banca e impresa" accendegli animi e soprattutto rappresenta unadelle priorità nell'agenda e nelle preoc-

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AGNELLIA PROFUMO

FIDATEVIDELL’INDUSTRIA

Fare banca ai tempi dello spread

CONFIMI PARLA DI CREDITO CON IL PRESIDENTE DEL MONTE

DEI PASCHI DI SIENA

DA SINISTRADino PiacentiniAlessandro ProfumoPaolo Agnellie Giovanni Gorzanelli

DA SINISTRAPaolo Agnellicon Antonio Politoe alcune immaginidel convegnodi Modena

Foto Heidi comunicazione Modena

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Page 13: Bergamo Economia

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cupazioni del mondo produttivo e nonsolo. Diversi i temi trattati, a partire daquelli sollevati dall'intervento introdut-tivo di Piacentini, subito nel vivo deiproblemi che le imprese si trovano ad

affrontare nel rapporto con le istituzio-ni bancarie, ovvero comprendere qualisiano i criteri che regolano l'accesso alcredito, e il bisogno di avere una con-troparte trasparente e disposta al dialo-

go; le difficoltà sono infatti molto mag-giori per una Pmi che non ha la capaci-tà contrattuale di una grande azienda. Ilpresidente Agnelli ha sottolineatocome il rapporto fiduciario, imprendi-

DinoPiacentini

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Page 14: Bergamo Economia

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tore - banca territoriale e struttura, che negli anni èstato colonna portante per le piccole e medie impreseitaliane, si sia sfarinato in questi ultimi anni esclusi-vamente a discapito delle aziende e come anche per ilsistema bancario non sia ancora scattata un'azionecomune con le industrie per salvaguardare la compe-titività delle nostre imprese, unico elemento su cuiintervenire con forza nel nostro Paese. Inoltre Agnelliha sottolineato l'auspicio che banche e imprese delterritorio prendano coscienza di quel ruolo etico esociale che comunque appartiene nei fatti al sistemaeconomico, fattori che mai come oggi sono emersi inmodo cosi eclatante dal dopoguerra. Quanto allamoralità del credito - ha dichiarato - finchè un clientedovrà pagare commissioni percentuali anche per lineeche non utilizza, è difficile aspettarsi un approcciobilaterale ai problemi. Tutti gli interventi dei rappresentanti industrialihanno convenuto sulla necessità di fare formazioneaccurata per le imprese e di avere trasparenza, dispo-nibilità al dialogo e regole certi per l'accesso al cre-

dito da parte del mondo bancario. Necessità, quella diaprire un dialogo vero e aperto, condivisa daProfumo, che ha convenuto sul fatto che il rapportofra banca e impresa vada reimpostato; nel tempo cisarà bisogno di più capitale da parte degli istituti dicredito per poter proseguire nell'attività creditizia. Lebanche devono salvaguardare la propria redditività inmodo da essere appetibili per gli azionisti; l'attività diimpiego non è di per sé particolarmente redditizia,serve un nuovo rapporto banca impresa, con relazionimeno frammentate, ma più strette e più trasparenti.C'è poi la questione dell'internazionalizzazione, solle-vata da Gorzanelli, che ha sottolineato come oggi lebanche con una struttura adeguata per sostenere leimprese all'estero sono davvero poche. Tra i temi toc-cati, anche il ruolo delle Camere di Commercio equello dei Confidi, il bisogno diffuso in tutto il Paesedi una ridistribuzione del reddito per contrastare ilcalo dei consumi e degli investimenti. Fondamentale,dal punto di vista di tutti gli intervenuti, la capacità difare rete da parte delle Pmi.

PRESTARE SOLDI? È UNA NECESSITÀTra il tesoro del tempi e la liquidità che circola

Insoluti, fallimenti, chiusure azien-dali, tassi di interesse ai minimi etutto quanto deriva dall'attuale

crisi economica, non possono lasciareindenne nemmeno un mondo tradizio-nale come quello delle banche. E'chiaro che, in condizioni estreme,prima di concedere fiducia occorreuna ponderazione dei rischi più cheattenta e chi vigila sul sistema, perprimo, richiede ai prestatori di solditutta una serie di garanzie, patrimo-nio, solidità, eccetera. Ma è altrettan-to evidente che un blocco del creditoequivale a un crudele harakiri primadi tutto per la banca, essendo proprionell'erogazione la ragion d'essere pri-maria del settore: altrimenti tornerem-mo al tesoro nel tempio, all'epoca deifaraoni egizi oppure al medioevo piùbuio, visto che già i romani avevanocapito l'importanza della liquidità(cambiale) in epoca proto-mercantili-stica, e il denaro lo facevano circolarealla grande, forse addirittura troppo.Circa le conseguenze di una crisi delcredito, e soprattutto intorno allesoluzioni e contromisure per contra-starlo, è in corso un dibattito conpunti di vista anche opposti. Mapassando dalla teoria al concretissi-

mo, oggi una banca per concederecredito chiede un buon portafogliexport, punto e stop: ne ha parlato ilpresidente Profumo (MPS) nell'arti-colo qui sopra, presentando il concet-

to come se fosse la verità incarnata,l'ovvietà più banale. Che questo siaun discorso riduttivo, lo sostengono atutta forza le aziende, secondo cui èinvece imprescindibile un approccioetico, sociale, valutando tutta unaserie di asset (tangibili e intangibili)

che sono qualcosa di diverso dainumeri. Chi avrebbe fatto credito aEnzo Ferrari detto Drake, ex pilotamodenese con il pallino dei motori,valutando il suo portafogli export? E

al guru Steve Jobs, chi mai avrebbeconcesso fiducia, guardando solo alsuo curriculum di studente psichedeli-co con abbandono precoce del liceo?Un approccio troppo sterile, insom-ma, equivale all'ingresso in un circo-lo vizioso.

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Intervista di Carlo Quiri - Foto di Giorgio Chiesa

GURU GORIGiorgio Gori, a destra, con l’avvocato Enrico Felli alla cena del Comitato Bergamo per Renzi

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RENZI DA GRANDEGORI IL SUO

PROFETASTRATEGA - «MERITO DI MATTEO

SE ADESSO UN CANDIDATO DEL PD È IN GRADO DI DIALOGARE

ANCHE CON IL NORD CHE PRODUCEINTERROMPENDO IL MONOPOLIO

LEGHISTA E BERLUSCONIANO»

In copertina

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La cautela è d'obbligo, i sondag-gi vanno maneggiati con pru-denza e il perimetro stesso del-

l'elettorato è tutto da interpretare,trattandosi di primarie di partito. Mala sensazione di essere vicini a qual-cosa di grosso c'è ed è forte. Gli sfi-danti interni (D'Alema, Veltroni) sisono ritirati; il nemico numero uno(Berlusconi) sta addirittura copiando;e la macchina - meglio, il camper -viaggia ai mille all'ora, portando ilmessaggio di Matteo Renzi là dovenessuno avremmo mai immaginato.

Giorgio Gori, una platea di impren-ditori bergamaschi che sostiene uncandidato del PD: se lo sarebbe maiimmaginato? "Io sì, ma era il PD che non ci riusci-va. Anzi, a mio avviso la vera novitàdi Renzi è questa, l'avere interrottoun divorzio ventennale tra la sinistrae il Nord che produce, riuscendofinalmente a incrociare domanda ebisogni di un territorio che era stato

lasciato a sé stesso, quasi fosse unfeudo in appannaggio esclusivo dellaLega. Non c'è motivo perché il pic-colo imprenditore che lotta ogni gior-no per la sua azienda, sia consideratouna specie di nemico, un soggettoche va escluso a priori dal discorsopolitico del Pd"

La fase-uno per farsi conoscere, lafase-due per accreditarsi come inter-locutori autorevoli: è questo il sensodella cena alla Marianna?"Non voglio trascurare nemmeno lanecessità di raccogliere fondi. Perquesta campagna elettorale non stia-mo spendendo soldi pubblici, ma inostri, cioè quelli che raccogliamo:l'affitto della Fiera Nuova per ilcomizio di Renzi va pagato, quellodella sede di via Palma il Vecchioidem. Comunque sì, ci stiamo ancheaccreditando sul territorio e abbiamoin programma una serie di appunta-menti tematici sul lavoro e il welfare,i diritti e l'accoglienza, l'innovazione,

la green economy e i nuovi mestieri.Sono argomenti cruciali e ne parlere-mo con interlocutori qualificati e

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La cena del Comitato promotore Bergamo per Renzi allaMarianna in Città Alta fa scattare la fase-due della campagnaelettorale per le Primarie: «Primo obbiettivo farci conoscere

secondo passo accreditarci sul territorio»

DA SINISTRAEnrico Felli, Marcello Saponaroe Giorgio Gori alla cena del Comitato per Renzialla Marianna

L’incontro con Matteo Renzi alla Fiera Nuova di BergamoSi nota la fans Cristina Parodi

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addetti ai lavori, presentando lanostra visione per rimettere in moto ilPaese"

Nessun renziano alle primarie inLombardia: conferma? "Confermo e aggiungo che si tratta di

una nostra scelta precisa. Noi nonsiamo una corrente che deve arrivarealla sfida a ogni costo. Credo sincera-

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mente che abbia poco senso riprodurre su scala lombarda lastessa dinamica nazionale, primo perché qui non ci sononé Renzi, né Bersani, e secondo perché una sfida regiona-le si gioca su temi necessariamente diversi da quelli delPaese. Chiaramente in politica si insegue la vittoria, ma inquesto caso mi sento di dire che ci basta partecipare.Meglio: abbiamo il dovere di partecipare, non quello diesprimere a tutti i costi un nostro candidato di bandiera"

Berlusconi che si ritira lanciando le primarie del centro-destra, lascia scettico anche Vittorio Feltri. Lei checonosce il Cavaliere, questa volta gli crede?"A questo punto diventa difficile anche per uno comeBerlusconi fare un passo indietro. Ma il messaggio che hocolto io è diverso: non centra la sincerità o meno diBerlusconi, qui è tutto un modo di fare politica che ormainon ha più ragione di esistere, e se ne sta accorgendo suomalgrado. Lo chiamano partito-azienda, il Pdl è conside-rato un'emanazione personale dell'ex premier, ma se persi-no il centrodestra sente l'esigenza di andare alle primarie,allora io annovero anche questo tra i grandi successi di

Matteo Renzi, dopo l'uscita di scena di D'Alema eVeltroni. E' segno che finalmente la politica ha scelto diabbandonare il criterio dell'autoreferenzialità, per selezio-nare invece la classe dirigente attraverso meccanismidemocratici come quelli delle primarie. Ripeto, che lo fac-cia anche il centrodestra è per me come una vittoria"

Teme di più Beppe Grillo o la Lega Nord? Oppure sonouguali?Grillo è una Lega Nord senza confini territoriali ristretti,nel senso che anche lui riempie un vuoto politico, però atutte le latitudini. In stagioni diverse, entrambi hanno avutoquesto ruolo, quindi si può dire anche che in alcune zone ilMovimento 5 Stelle raccolga l'eredità del Carroccio: è undiscorso che può valere per Bergamo. Dovendo fare unabattuta, direi che gli italiani vogliono mettere a dieta lapolitica, e questo ingrassa Beppe Grillo. Però gli italianivogliono anche rimettere in moto il paese, oltre che prote-stare contro i politici, e qui stanno sia i limiti dei grillini,sia i meriti di Matteo Renzi, capace di lanciare un messag-gio positivo".

PRIMARIE ISTRUZIONI PER L'USO Servono due euro, registrazione anche online

Superato lo scoglio degli elenchipubblici (non lo saranno) e quel-lo della registrazione (sarà possi-

bile anche online) ecco le regole pervotare alla primarie del PD. Due coseda tener presenti: 1) chi si registrerà sulweb, dovrà comunque poi recarsiall'ufficio elettorale territoriale delle pri-marie, nella zona in cui vota, per pagareil contributo di due euro e per ritirare ilcertificato; 2) la materia elettorale èfluida e potrebbero spuntare ulteriorinovità. Quando si vota. Domenica 25 novem-bre, dalle 8 alle 20. L'eventuale secondoturno si svolge domenica 2 dicembre,stessi orari.Chi può votare. Tutti gli elettori over18 al 25 novembre che sottoscrivono ilpubblico Appello di sostegno dellaCoalizione di centro sinistra "ItaliaBene Comune" e dichiarano di ricono-scersi nella sua Carta d'intenti; i cittadi-ni dell'Unione europea residenti in Italiae i cittadini di altri Paesi in possesso diregolare permesso di soggiorno e dicarta di identitàL'iscrizione all'albo. Ci si dovrà iscri-vere dal 4 al 25 novembre versando uncontributo di almeno due euro.Eventuali eccedenze di denaro, rispetto

alle spese sostenute per lo svolgimentodelle primarie, saranno devolute alfondo per la campagna elettorale politi-ca della Coalizione di centro sinistra"Italia Bene Comune". A quel punto siriceverà un Certificato di elettore dellaCoalizione di centro sinistra.Come si vota. Occorre esibire al seggioun documento di identità, la tessera

elettorale e il Certificato di elettoredella Coalizione di centro sinistra "ItaliaBene Comune". Ogni elettore può vota-re solo nel seggio che include la propriasezione elettorale esprimendo un'unicapreferenza in corrispondenza del candi-dato prescelto. Non sono ammessi alvoto per le primarie coloro che non

abbiano sottoscritto il pubblico Appelloe la Carta di intenti della Coalizione dicentro sinistra "Italia Bene Comune" ocoloro che svolgano attività politica incontrasto con la Coalizione di centrosinistra "Italia Bene Comune I seggi. Vengono insediati sabato 24novembre alle 18 oppure domenica 25alle 7. Restano aperti domenica 25 (e incaso di ballottaggio il 2 dicembre) dalle8 alle 20. Sono composti da un presi-dente e due scrutatori assicurando nelseggio una reale pluralità di presenzepolitiche. Ciascun candidato potrà desi-gnare rappresentanti di lista.Il ballottaggio. Qualora nessuno deicandidati abbia raggiunto il 50% piùuno dei voti validi, viene fissato per il 2dicembre il ballottaggio fra i due candi-dati più votati. Potranno parteciparvianche coloro che dichiarino di essersitrovati, per cause indipendenti dallaloro volontà, nell'impossibilità, di regi-strarsi all'Albo degli elettori entro il 25novembre, e che, attenzione, nei giorniprecedenti, cioè tra il 27 novembre e il1º dicembre, si iscrivano all'Albo deglielettori. Al secondo turno è proclamatoeletto il candidato che ha ottenuto ilmaggior numero dei voti validamenteespressi.

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Concessionaria ufficiale Jeep - Filiale di CURNO (BG)Via Bergamo, 66 - 24035 CurnoTel. 035.62.28.711 - [email protected]

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Potrebbe essere definita una guerra trapoveri quella che, almeno mediati-camente, ha contrapposto per setti-

mane gli operai della Sanpellegrino berga-maschi e padovani. Perché a Ruspino il

trasloco delle lattine a San Giorgio in Bosco(7 milioni di euro gli investimenti previsti)non è andato giù. La svizzera Nestlé, a cuifa capo l'azienda che produce aranciateSanpellegrino, ha deciso puntare sulla fab-

brica veneta, piuttosto che in quella berga-masca, che riceverà "solamente" 3 milionidi euro per un ammodernamento tecnolo-gico. La decisione della Nestlé non volevaessere una "discriminazione" per gli operai

LA SFIDA DELLA PAURATRA RUSPINO E L’ACQUA VERA (PADOVA)

Rivolta alla Sanpellegrino

IL TRASLOCO A SAN GIORGIO IN BOSCO DELLA LINEA PER BIBITE INLATTINE SCATENA SCIOPERI IN VAL BREMBANA. POI LA PROTESTA

RIENTRA MA RIMANE IL MALESSERE DI TUTTA UNA VALLE

Foto di Andrea Offredi

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bergamaschi, ma solo evitare la cassa integrazione per quelli diSan Giorgio in Bosco. Infatti, mentre il marchio Sanpellegrinonon ha risentito della crisi, i prodotti dello stabilimento diPadova, come l'acqua Vera e la Recoaro, hanno incontrato nume-rose difficoltà. Ovviamente a Ruspino la vedo-no diversamente. Il marchio Limpia è partitodalla Val Brembana nel 2000, le bibite da 1,5litri sono uscite di produzione nel 2006 e piùrecentemente è toccato al Sanbitter, sposta-to sul polo Recoaro. "Se continua questapolitica, tra 10 anni avremo 150 esuberi",afferma un delegato della RSU. Così, pergiorni, i 400 addetti dello stabilimentoSanpellegrino in Val Brembana hanno scio-perato contro il piano aziendale, rientrandonei ranghi soprattutto grazie all’opera dimediazione del sindaco e diplomaticoVittorio Milesi.

CRISI DI CERTEZZE - Una linea duraquella scelta dalle RSU dello stabilimento ber-gamasco, che affonda le sue radici non tantosul concetto ideologico del "Made in San

Pellegrino Terme" - vale a dire sulla volontà d'imbottigliare l'ac-qua dove sgorga e non altrove - ma sulla crescente paura di unadelocalizzazione che ha già messo in ginocchio tutta le aziendedella Val Brembana. Quest'ultima ha subito e continua a subire

un costante impoverimento delle sue risorse, da tuttii punti di vista. La crisi congiunturale ha investitol'Italia e il mondo, scatenando effetti ancora mag-

giori nella Valle, esposta già per la sua conforma-zione a difficoltà strutturali. La continua erosio-ne delle realtà lavorative ed il conseguente impo-verimento dell'economia sta infatti comportandosempre più il rischio concreto di spopolamento.L'unico argine a questa deriva è stato fornito dal-l'istituzione della famiglia e dalla dimensionecomunitaria delle realtà presenti. Ecco dunqueche suonano come un monito allarmante le paro-le di Massimo Bitoncini, capogruppo della LegaNord in Commissione bilancio alla Camera esegretario della sezione padovana del partito, cheper quanto sconosciuto al pubblico bergamascoinquadra il problema. "La crisi economica e l'in-capacità dello stato centrale di dare risposte aicittadini e ai lavoratori sta favorendo la disgre-

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gazione delle formazioni politiche esindacali tradizionali, oltre al senso disolidarietà fra popoli vicini. Gli operaidello stabilimento San Pellegrino diRuspino hanno iniziato un braccio diferro con la multinazionale proprietaria

del marchio, spiazzando anche i proprirappresentanti sindacali. Non accettanoche gli investimenti della proprietàsiano dirottati verso un'altra area pro-duttiva, che dista peraltro solo 200 km:eppure l'obiettivo di Nestlè, marchio checontrolla San Pellegrino, non è quellodi delocalizzare in Serbia o in Romania,ma semplicemente di ammodernareimpianti già esistenti".

LA MEDIAZIONE - Risolverebbela crisi siriana, il sindaco VittorioMilesi? Chissà. Di sicuro, il suo inter-

vento ha calmato le acque agitatissimedella Sanpellegrino, dove le assembleedei lavoratori avevano in pratica stop-pato il dialogo tra sindacati e azienda,riportando in primo piano i timoridelle persone e delle famiglie. Dopol'incontro in municipio, superando leprime spaccature all'interno della stes-sa RSU, l'amministratore delegatodella Sanpellegrino ha fornito una seriedi garanzie per iscritto, i lavoratori diRuspino le hanno prese per buonea maggioranza, in assemblea, e lostrappo si è ricucito per l'ennesi-ma volta. Ma sicuramente nonsarà l'ultima.

LO SCACCHIERE - Nelcorso degli incontri l'azienda hapoi tenuto a ribadire che lo sta-bilimento di San PellegrinoTerme riveste un ruolo stra-tegico e di primaria impor-tanza all'interno delle politi-che aziendali. Una posizioneconfermata sia dai recentiinvestimenti effettuati - paria venti milioni di euro per larealizzazione di due nuovelinee per l'acqua minerale informato PET - sia dall'ulte-riore impegno, confermatodal management aziendale,di stanziare tre milioni di

euro aggiuntivi ai 4 milioni già investitiper completare l'upgrading tecnologicodella linea bibite in lattina di SanPellegrino Terme, l'unica destinata a pro-durre l'esclusivo formato per il mercatodegli Stati Uniti. Ad ulteriore dimostra-zione della centralità del sito bergama-sco, le 58 assunzioni a tempo indetermi-nato effettuate dall'azienda negli ultimi 2anni. Il piano di sviluppo industriale,oggi osteggiato dalla paura, farebbe

fronte ai crescenti volumi richiesti dalmercato permettendo al Gruppo dicogliere opportunità di sviluppo abeneficio non solo del marchioSanpellegrino, ma anche di altribrand aziendali. Attraverso gli inve-stimenti proposti l'azienda vorrebbecogliere un'importante opportunitàdi sviluppo definita necessaria,"affinché l'intera produzione dibibite possa anche in futuroessere mantenuta in Italia, evi-tando che la produzione vengalocalizzata direttamente neiPaesi "di sbocco" commerciale,affidandosi ad aziende localiche produrrebbero a marchioSanpellegrino". Una partita,dunque, del tutto aperta e chenon contrappone Bergamo aPadova, ma la paura di unaValle alle regole del mercatoglobale.

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La classifica dei migliori aeroportidove dormire:

SINGAPORE SEUL INCHEONHONG KONGAMSTERDAMKUALA LUMPURHELSINKIVANCOUVERMONACOZURIGOTORONTO

1°2°3°4°5°6°7°8°9°10°

La classifica dei peggiori aeroportieuropei dove dormire:

ROMA FIUMICINO PARIGI BEAUVAISFRANCOFORTE HAHNLONDRA LUTONBERGAMO ORIO AL SERIOPISAMILANO MALPENSA BERLINO TEGELPARIGI ORLYGENOVA

1°2°3°4°5°6°7°8°9°10°

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Ogni volta che si legge di Orio alSerio e dello scalo bergamascoun luogo comune è il numero

non può e (per chi scrive) non deve man-care, l'ultimo dato sul traffico passegge-ri. Lo scriviamo subito: nei primi ottomesi del 2012 sono stati superati i 6milioni di passeggeri, con un aumentodel 7% rispetto allo stesso periodo del2011, che posiziona lo scalo bergamascoal 4° posto a livello nazionale. Ci siamosubito tolti il pensiero per poter scriveredi altro. Lasciando perdere i dati ufficia-li è stata stilata una classifica degli aero-porti che pesca dal sentiment popolare,dai passeggeri che transitano dal nostroscalo e la graduatoria finale è definita dailettori-viaggiatori. A livello europeo loscalo orobico si piazza al quinto posto.Un ottimo risultato si potrebbe pensarema, dalla sesta in poi, sarebbero statetutte posizioni migliori. A certificarlo,ogni anno, sono gli utenti di Sleeping inAirports (in italiano, Dormire negliAeroporti), il sito fondato nel '96 daDonna McSherry, un'ex agente di viaggicanadese che ha pensato di raccogliere letestimonianze e i consigli provenientidai viaggiatori di tutto il mondo. Il sito

americano (www.sleepingairpot.net),vanta il primato di unica guida ai miglio-ri e peggiori aeroporti del mondo manon dal punto di vista dei servizi e dellapuntualità. I criteri tenuti in considera-zione sono la comodità delle poltrone, lapossibilità di dormire nello scalo e lapulizia. E per questo non tutti gli scalisono uguali. Secondo Donna McSherry

"dormire negli aeroporti non è più un'u-sanza riservata ai giovani che voglionorisparmiare un po' di soldi. Persone ditutte le età e status sociale possono tro-varsi a dover dormire sui pavimentidegli aeroporti di tutto il mondo, a causadi un ritardo aereo o in attesa di prende-re un secondo volo, o anche volontaria-mente per risparmiare soldi". Ma qualisono stati i motivi che hanno relegato loscalo orobico, asset strategico per il ter-ritorio (considerazione che a forza diessere ripetuta è diventato un altro luogocomune) al quinto posto? Sulla paginadel portale riservata a "Bergamo: Orio alSerio International" ci sono i commentidei viaggiatori che lo scorso settembrehanno raccontato della notte trascorsa aOrio al Serio. "Devi essere veloce - silegge (in inglese) - per trovare buoniposti per dormire. A mezzanotte tutti glispazi erano occupati. La gente ha inizia-to a dormire sdraiandosi sul pavimentofreddo. Siamo stati fortunati perché noiabbiamo avuto un posto a sedere dop-pio. E' davvero un aeroporto freddo! Edavvero sporco, come pure i gabinettierano terribili". E anche qualche consi-glio: "Prendete con voi qualcosa percoprirvi e possono venire utili anchetappi per le orecchie. Questo è un pessi-mo aeroporto". E poi ancora "Perché?Bergamo è un aeroporto molto essenzia-le, senza fronzoli. Le persone che nefanno uso non hanno grandi aspettative.Di notte, il piccolo aeroporto è affollatodi traversine in attesa dei voli del matti-no. Grazie alle sue dimensioni le tra-verse vengono spostate per tutta la notte

SOGNI D’ORO? NEMMENO PER I PASSEGGERI DI ORIO

LA CLASSIFICA - DALLA RICERCA DEL SITO INTERNAZIONALE SLEEPINGAIRPORTS L'ULTERIORE CONFERMA DI UN AEROPORTO DOVE SI DORME POCO(E SI VIAGGIA MOLTO)

di Livio Casanova

Aeroporto & dintorni

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per facilitare il lavoro della squadra di pulizia. Quindi, non aspet-tatevi di ottenere molto se intendete dormire qui. Non è possibi-le dormire viaggiatori perché il terminale ha pochi posti a sede-re". Gli scali vengono raggrup-pati in sei regioni: Europa,Nord America, America centra-le e del Sud e area caraibica,Medio Oriente, Africa e Asia.Fortunati i viaggiatori che nelleprossime vacanze natalizie, seproprio costretti, dovranno ras-segnarsi a dormire tra un volo el'altro a Singapore, Honk Kong,,Seul, Kuala Lumpur oAmsterdam. Sono questi i cin-que migliori aeroporti del 2012dove passare la notte. Curiosi diconoscere come si sono classifi-cati gli aeroporti italiani? Per saperlo bisogna accedere ad un'altrapagina. Quella dei peggiori aeroporti del mondo. Mentre sul podio

svetta Roma Fiumicino, seguito da Paris Beauvais da FrankfurtHahn, da London Luton, al quinto posto incontriamo BergamoOrio al Serio tra i peggiori scali europei dove cercare di riposare in

attesa della coincidenza o dellaripresa. Peggio dello scalo orobi-co, anche solo per il pisolino diuna notte, ci sono Pisa, MilanoMalpensa e Genova e se poi l'atte-sa dovesse protrarsi per qualchegiorno, il consiglio è trascorrere lenotti in aeroporto guardando ilfilm "The Terminal" con TomHanks. Non resta che auguraresogni d'oro, non solo a coloro chegiocoforza sono costretti a dormi-re ad Orio al Serio ma anche acoloro (penso al ComitatoAeroporto Bergamo) sono

costretto a notti insonni e contano le pecore per addormentarsi.Pardon, contano gli aerei che decollano e atterrano.

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COLOGNOLA DENUNCIA IL RUMORE Firmano in 1.509 l'esposto per chiedere il rispetto delle norme ambientali

Sul tavolo del procuratore dellaRepubblica è finito l'esposto pre-sentato dal legale dell'associazione

"Colognola per il futuro" che si batte peril contenimento dei livelli di inquinamen-to atmosferico ed acustico derivante daltraffico veicolare ed aeroportuale, corre-dato da tutte le leggi e i riferimenti nor-mativi che riguardano la materia e corre-dato da 1509 firme. In dieci giorni più dimille e cinquecento residenti hanno sotto-scritto il documento che elenca, punto per

punto, i problemi causati dal traffico aero-portuale per valutarne eventuali reati,omissioni e controlli. "Il Caravaggio -spiega Silvia Arzuffi, presidente dell'as-sociazione - opera a soli tre chilometri inlinea d'aria dal centro della città e ameno di un chilometro da alcuni paesi epopolosi quartieri cittadini. La sua com-patibilità ambientale è stata concessasulla base di previsioni che contemplava-no un impatto ambientale molto menoinvasivo sugli intorni aeroportuali". Il

decreto interministeriale di V.I.A. di cuisono parti integranti e sostanziali una deli-bera regionale, il piano di sviluppo aero-portuale e gli studi di impatto ambientaleaveva autorizzato lo sviluppo di Orio alSerio a condizioni che fossero rispettateprecise prescrizioni e raccomandazioni,"noi chiediamo se c'è stata la correttaosservanza delle norme contenute sia nelVia che nella delibera regionale". Tra ipunti richiamati nell'esposto c'è il numerodei movimenti aerei e delle unità di traffi-co (passeggeri+merci) che secondo l'asso-ciazione non vengono rispettati. Le previ-sioni del Piano per Orio al 2015 certifica-no in 6 mila (6.174.650 per la precisione)il numero massimo di unità di trafficocompatibili con la tutela della salute deicittadini. "I dati di Assaeroporti al 31dicembre 2011 - continua Arzuffi - hannoregistrato 9.545.508 unità di traffico tota-li. Un aumento del 55% rispetto a quantoprevisto. Il limite massimo di 68.570movimenti annui è stato già superato dalmomento che Assaeroporti nel 2011 harilevato 71.514 movimenti effettivi".Dubbi, infine, vengono sollevati ancheper quanto riguarda il Piano diZonizzazione acustica (acronimo PdZ)che definisce i limiti di livello sonorogenerato da strade, ferrovie, aeroporti.

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BERGAMOVia Carnovali, 88 - 035/4203011 - ShowroomVia Carnovali, 86 - 035/4598900 - ServiceVia Mozart, 16 - 035/363790 - Commerciali e usato

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di Livio Casanova

Dietro ad un grande uomo c'è sempreuna grande donna. Il detto popolarenon è mai stato così appropriato

come nel caso di Anna Ziliani Scarani(nella foto a sinistra) della Rio Yachts di

Chiuduno che, al salone nautico di Genova,ha vinto il "BMWY2012" ( The best marinewoman of the year), un riconoscimento "alfemminile" nato per valorizzare il ruoloessenziale ricoperto dalle donne che lavorano

nella nautica. Il grande uomo è stato il maritoLuigi Scarani (scomparso nel 2011) che agliinizi degli anni '60 decide di fondare con leila Avionautica Rio poi Rio, azienda checostruisce barche e alianti sul lago d'Iseo(dopo pochi anni entrerà a farne parte ancheil fratello di Luigi, Carlo). Lasciati presto glialianti, il core business diventano le barche. Iconiugi Scarani possono essere paragonati adHenry Ford, come lui veri e propri precurso-ri. Persone che anticipano i tempi. Come leauto pratiche e accessibili di Ford, così Luigie Anna Scarani hanno creato barche alla por-tata di tutti. Nel 1970, quando ancora sicostruivano barche in legno e in Italia si chiu-deva la stagione della "dolce vita", nei cantie-ri Rio veniva coniato lo slogan "la barca pertutti". Si iniziano a "stampare" le barche: duegusci stampati, riempiti di poliuretano espan-so a cellula chiusa e la barca è pronta.Inaffondabile e dal costo accessibile, facile dacostruire e con una manutenzione ridotta. E'

più di un'innovazione, si tratta di un'autenti-ca rivoluzione che ha aperto a decine dimigliaia di aspiranti marinai le vie del mare.Come non ricordare poi l'applicazione sullebarche dei motori a idrogetto, esperienzacondotta in sintonia con la Piaggio diPontedera. E il tettuccio scorrevole? Il Rio12,90 esce nel '92 e inventa l'hard top quan-do ancora non si conosceva il termine ingle-se. Anche sul fronte dei finanziamenti Rio,sempre agli inizi degli anni '90, porta nellanautica il "Credito al Consumo" (formulagià collaudata per l'acquisto di automobili).Figura unica quella Anna Ziliani Scarani,"imprenditrice - recita la motivazione delpremio - che ha saputo diffondere l'amoreper il mare e lo stile italiano, permettendoalle sue imbarcazioni di essere ammirate daneofiti e apprezzate da veri intenditori. OggiAnna Scarani continua a dedicare la suavita a chi preferisce il mare e la nauticad'altura".

Quote rosa

ANNA ZILIANI AVANTI TUTTA

«BEST MARINE WOMAN OF THE YEAR» PER L'IMPRENDITRICE NAUTICA

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di Livio Casanova

"Città Alta è aperta, chiuso èsolo il centro storico in sensostretto": i commercianti di

Città Alta si compattano, fanno frontecomune e suonano la carica contro lo spau-racchio psicologico dei varchi Ztl, le tele-camere che controllano gli accessi di PortaSan Giacomo, via Osmano, via Fara, viaSan Lorenzo (varco inattivo sino al 2014),via Boccola e via Santa Grata. "Città Altanon ha mai chiuso. E' un luogo esclusivoma aperto e sempre lo sarà". La precisa-zione viene da Renzo Casati, presidentedella Comunità delle Botteghe che riuniscebuona parte dei commercianti di Città Alta(curiosità: la metà di loro è anche residen-te), dopo il clamore mediatico sollevato daigiornali e i problemi sorti in termini di via-bilità. Un esempio? "Si è diffusa l'idea cheil viale delle Mura sia già Ztl e non si possapiù accedere ai parcheggi in piazzaMercato del Fieno, Colle Aperto e sulleMura ma le limitazioni in vigore riguarda-

no solo il centro storico". Ad una cattivainformazione si sono aggiunti anche pro-blemi legati alla cartellonistica perché "albivio tra il viale delle Mura e via San

Lorenzo c'è già una segnalazione della Ztlattivata. L'accesso alla via è consentito, perraggiungere il parcheggio in piazzaMercato del Fieno. La gente però si con-

CITTÀ (AD) ALTAACCESSIBILITÀ

DOPO IL CLAMORE MEDIATICOSOLLEVATO DALLA QUESTIONE ZTLLA COMUNITÀ DELLE BOTTEGHE PER TUTELARE L'IMMAGINE DI CITTÀ ALTACHIEDE CHE SIA PIÙ FACILMENTE RAGGIUNGIBILE E APRE UN NUOVO PORTALE (BERGAMOALTA.COM)

fonde e, per paura di prendere la multa,non sale". A farne le spese, più che i com-mercianti, è l'immagine stessa della città.Le telecamere di videosorveglianza attiva-te dal Comune si sono accese il 23 aprilescorso ma precisa il presidente "il divieto diaccesso alle zone a traffico limitato non èuna novità perché esiste da anni. E' in vigo-re dagli anni '80 . Adesso, di nuovo, c'è soloun sistema che individua i trasgressori".Quando si parla di fasce orarie e divieti, di

Comunità delle botteghe

RenzoCasati

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domeniche e giorni infrasettimanali sipensa all'effetto liberalizzazioni sugli orari esui giorni di apertura dei negozi inBergamasca e al caso delle aperture straor-dinarie dei moderni agglomerati commer-ciali. "Non si può fare un confronto in que-sti termini perché Città Alta non è un cen-tro commerciale a cielo aperto ma è unacomunità di persone, di botteghe, di arti-giani che condividono problemi, difficoltà,dolori. Abbiamo dovuto affrontare cambia-

menti storici con persone che sono andatevia negli anni '70 perché nei nuovi quartie-ri di Monterosso, Loreto e Celadina entra-vano in appartamenti decorosi, con unbagno di loro proprietà. Calando gli abi-tanti, piano piano è diminuito anche ilnumero dei negozi, alcuni generi addirittu-ra scomparendo: non c'è più un calzolaioné una lavasecco". Prima di Renzo Casati,la figura storica della Comunità delleBotteghe, associazione nata nel 1979 per

promuovere le attività di Città Alta e uffi-cializzata con uno statuto notarile del 1997,è stato Domenico Lucchetti (chiamatofamiliarmente "Checo"). Si deve a lui laprima illuminazione natalizia di BergamoAlta e alla Comunità delle Botteghe il rico-noscimento, nel 1984, dello statuto di cen-tro turistico con apertura domenicale. Nellefotografie di Lucchetti c'è tutta la passioneper Città Alta sintetizzata in un suo profilopubblicato da "La Rivista di Bergamo"

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qualche anno fa: "Altra cosa è andarci (inCittà Alta), e altro è viverci, o meglio esser-ci nato, perché allora la "città" non è piùespressione di un luogo e dei suoi abitanti,se vogliamo, ma è un impasto di vita, dimemoria, di storia, di conoscenza". "Eccoperché - continua Casati - il confronto conle gallerie commerciali non va fatto in ter-mini di orari, ma di accessibilità. Città Altaè uno splendido esempio di centro storicomantenutosi praticamente inalterato neltempo. Ma tanto è bella quanto è difficileda raggiungere. Per rivalutare alcune zonee in generale tutelarne la conservazione ènecessario, prima di tutto, che sia accessi-bile. Non basta decidere di chiuderla ai nonresidenti, bisogna renderla raggiungibile eaccessibile anche senza auto Anzi, dovreb-be essere una zona a bassa densità di vei-coli ma ad alta accessibilità". Oltre agliorari di chiusura al traffico del centro stori-co che scoraggiano le famiglie a varcare le

mura di Città Alta c'è anche la carenza cro-nica di posti auto, al contrario di supermer-cati, ipermercati o centri commerciali contanto di maxi parcheggio gratuito, coperto escale mobili. Alcune risposte, nell'imme-diato, per venire incontro a chi oggi gira avuoto per cercare uno spazio per parcheg-giare sono il frutto del dialogo e della colla-borazione tra amministrazione pubblica,nella persona del vicesindaco e assessorealle Infrastrutture e alla Mobilità del

Comune di Bergamo Gianfranco Ceci, e icommercianti storici. "E' stata accolta -spiega il presidente della Comunità delleBotteghe - la proposta di un ampliamentodell'orario per il carico e lo scarico dellamerce dalle 7 alle 10. Rimane il problemadegli accessi e dei parcheggi destinati aidipendenti di bar, hotel e ristoranti e nego-zi". Un altro risultato ottenuto dai commer-cianti riguarda la sosta lungo il viale delleMura raddoppiata da una a due ore, in atte-sa dell'effettiva applicazione attraverso l'a-deguamento dei parcometri. "Dopo averaccolto le richieste sui parcheggi dei resi-denti e le fasce di carico e scarico, stiamostudiando una soluzione per rispondere aibisogni dei lavoratori al servizio delle atti-vità commerciali di Città Alta" è stato l'im-pegno preso dallo stesso Gianfranco Ceci.Con il provvedimento per consentire l'ac-cesso delle auto elettriche nella Ztl l'ammi-nistrazione pubblica starebbe valutando

anche la possibilità di lasciare in sosta l'au-tovettura per due o tre ore in piazza dellaCittadella così da permettere gli acquisti divicinato nel centro storico ai residenti deiColli. Sempre in tema di parcheggi un'altrasoluzione potrebbe essere il posteggio diVia Baioni, inserito nell'intervento exMigliavacca, che dovrebbe diventare puntod'attestamento per la risalita verso CittàAlta. Sono state acquisite le aree ma primache si vedano i 300 posti passerà degli anni

rispetto alla scadenza programmata, il2014. "Città Alta è un gioiello così come è- continua Casati - , con le sue chiese, i suoipalazzi antichi, i suoi vicoli. Le mura, ilcentro storico e i colli offrono un paesaggiocittadino che non ha uguali, non solo inLombardia. La consuetudine con la nostracittà non ci deve far dimenticare di ViaGombito, dove è possibile vedere laFontana di San Pancrazio e la torre di pie-tra più alta di Bergamo. In Piazza Vecchiasi può ammirare la bellezza di quella che ilgrande architetto Le Courbosier definì "lapiù bella piazza d'Europa", il Palazzo dellaBiblioteca Civica "Angelo Mai" e, di fron-te, il magnifico Palazzo della Ragione.Attraversando i portici del Palazzo dellaRagione si trova la piazzetta del Duomo,dove sorge la Basilica di S. MariaMaggiore, la mirabile Cappella Colleoni, ilBattistero, la Curia e l'episcopato. Sonotantissime le bellezze artistiche che non hocitato ma che meriterebbero una citazionee dire che c'è l'imbarazzo della scelta non èuna frase fatta. Ma ai bergamaschi e aglistranieri, però, bisogna trasmettere anchel'immagine di un angolo di Bergamo facil-mente fruibile". Se prima il passaparola simanifestava solo tra amici e parenti ancoraoggi è il principale strumento di informa-zione e, grazie ai social network, è aumen-tata esponenzialmente la sua portata. Esisteun forum su tripadvisor, il portale che rac-coglie recensioni su soggiorni hotel, desti-nazione turistiche, con un intestazionetanto tele-grammatica quanto spiacevole:"Visitare Città Alta Bergamo SCONSI-GLIATO". Con il suggerimento finalescritto in maiuscolo. Fortunatamente, scor-rendo i commenti, pochi sono quelli criticie prevalgono le note positive. Anche laComunità delle Botteghe, sfruttando lepotenzialità della rete sta aprendo un sito:www.bergamoalta.com. Un portale che,oltre a raccogliere volti e storie dei com-mercianti del centro storico dia più visibili-tà a Città Alta, con un calendario di iniziati-ve e manifestazioni, con i monumenti piùrappresentativi e gli angoli più caratteristicidel centro storico, con i suggerimenti e iconsigli utili su come raggiungerla, muo-versi e cosa visitare. Per i bergamaschi e peri turisti, proprio in termini di accessibilità, èstata lanciata l'idea di rendere il serviziointernet wi-fi accessibile e gratuito in ognizona di Città Alta semplicemente autenti-candosi. Wi-fi gratis da Porta Sant'Agostinoa Porta Sant'Alessandro, da Porta SanLorenzo a Porta San Giacomo.

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In salde mani cinesi dal gennaio scor-so, i cantieri Riva di Sarnico trovanoossigeno proprio a Pechino. La casa

madre Ferretti annuncia infatti di aversiglato una lettera di intenti con Industrialand Commercial Bank of China (ICBC),primo istituto di credito cinese e bancanumero uno al mondo per capitalizzazionedi Borsa. L'accordo, oltre a garantire algruppo nautico un supporto finanziario,prevede l'avvio di una partnership checonsentirà a tutti i clienti di barche dipotersi avvalere della garanzia di ICBCnel processo di acquisto di una nuovaimbarcazione. L'accordo, primo nel suogenere nel settore nautico fra una società

italiana e una banca cinese, segue allascelta di allearsi con il nuovo azionista dimaggioranza Weichai Group, tra i princi-pali investitori esteri in Italia. ICBC ha giàerogato al Gruppo Ferretti linee di creditoper oltre 200 milioni di euro. L'accordoappena siglato va dunque nella direzionedi garantire ulteriormente e sistematica-mente la crescita del Gruppo che, graziealla ritrovata solidità patrimoniale e al sup-porto di Weichai, può confermare i propriprogetti di espansione a livello globale. Icantieri di Sarnico sono impegnati aGenova per celebrare il brand Riva e ilsuo 170° anniversario tramite alcuneimbarcazioni diventate delle icone per la

nautica italiana: il Lancetta, uno dei primimodelli progettati negli anni '50 da CarloRiva; il Sebino, risalente al 1954, il primomotoscafo entrobordo Riva appositamenterealizzato per la produzione in serie,l'Ariston, il runboat consacrato dal film"Mambo", sul quale sfrecciavano SilvanaMangano e Vittorio Gassman. Non potevamancare Aquarama, il leggendario moto-scafo creato nel 1962 ed esposto in dueesemplari. A rendere ancora più esclusivala rassegna il Mochi Craft Waichihi, unoscafo in legno del 1962 del brand MochiCraft, e un modellino del M/Y CRN"F100", maxiyacht di 33 metri della fami-glia Agnelli, realizzato nel 1983 .

PECHINO DÀ CREDITOALLA RIVA DI SARNICO

Dragone sul Sebino

NUOVA LINEA CON INDUSTRIAL AND COMMERCIAL BANK OF CHINA

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Nel quadro congiunturale internazio-nale, la Camera di Commercio hadestinato significative risorse per

sostenere l'internazionalizzazione e, attraversoil proprio Servizio Promozione Estero, ha for-nito servizi reali alle imprese attraverso azioniformative, informative, od organizzativeout (organizzazione di missioni economicheall'estero, fiere) ed in (accoglimento di delega-zioni istituzionali e/o imprenditoriali straniere).

Un'azione importante la Camera la giocaanche nel promuovere nel mondo le ricchez-ze del territorio provinciale e regionale con lesue eccellenze e ricchezze artistiche oltre cheeconomiche puntando alla valorizzazione delcomparto turistico e dei suoi operatori. Se sipensa ad una regione italiana conosciuta nelmondo per la finanza, lo sviluppo e l'inno-vazione, è immediato il richiamo allaLombardia. In questa regione l'eccellenza è di

casa: dalla ricerca, alla tecnologia, al design, inogni campo legato al progresso, allo sviluppoe all'innovazione. La Lombardia è il luogodove arte, natura, sport, enogastronomia edeventi - il festival della letteratura di Mantova,Bergamo Scienza, Bergamo Film Meeting, lerappresentazioni teatrali della Scala, tanto percitare le più note - si fondono per far vivere alturista grandi emozioni da fissare in un'espe-rienza dal ricordo indelebile. Si tratta di unaterra da vivere attivamente grazie ad una riccaofferta adatta a tutte le età ed a tutti i gusti. Sullenostre splendide montagne (dalle cime bre-sciane, lecchesi, comasche, varesine allaValtellina attraverso le Orobie bergamasche),gli sciatori hanno l'opportunità di praticare tuttigli sport invernali e vivere l'emozione deigrandi campioni sulle piste da competizione;montagne che d'estate mostrano una naturafatta di paesaggi mozzafiato, fitti boschi, baitee rifugi dove praticare ogni tipo di attività all'a-ria aperta. La pianura lombarda, attraversatadal Po e dagli altri grandi fiumi, offre, invece,una originale proposta di itinerari di naviga-zione turistica e di percorsi ciclopedonali, allascoperta di borghi e città d'arte, centri termali,paesaggi rurali dal fascino antico. Fra le tantemeraviglie lombarde un posto di rilievo spettaa Milano, capitale finanziaria e degli affari, deldesign, della moda e dello shopping ma tuttoil territorio lombardo può assicurare per tuttol'anno un'offerta culturale distribuita nelleincantevoli e storiche piazze, chiese, castelli,musei, ville e palazzi unici al mondo, nei quali

DISCOVER LOMBARDY, A BERGAMO IL WORKSHOP PER GLI OPERATORI DEL SETTORE GRAZIE ALL'AZIONE

CONCERTATA DI REGIONE LOMBARDIA, UNIONCAMERELOMBARDIA E CCIAA

SISTEMA TURISMO CON LA CCIAA

Largo Belotti

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ammirare capolavori d'arte tra cui Mantegna nel Palazzo Ducale di Mantova; il Duomo ed ilCenacolo Vinciano a Milano; i mosaici romani di S. Giulia a Brescia; le robuste mura venete diCittà Alta ed il tripudio di decorazioni della Basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo; gli archi,pinnacoli e le gallerie della Certosa di Pavia; gli affreschi dell'eremo di Santa Caterina delSassoballaro; la magnificenza del rosone del Duomo di Monza; il ciclo di affreschi della basilicadi Sant'Abbondio a Como. E ci fermiamo qui per non rischiare di compilare una lunga forseinterminabile lista di gioielli d'arte. L'aria che si respira in Lombardia sembra di per sé essere impre-gnata d'arte, di cultura, valorizzata anche dalla sua offerta ricettiva di assoluta eccellenza arricchi-ta dai suoi circuiti internazionali di fiere e congressi. Non c'è area della Lombardia che non pre-senti attrattive culturali: dalle architetture liberty alle chiese, ai paesaggi unici che non a caso ren-

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dono la Lombardia una delle regioni conil maggior numero di siti riconosciutidall'UNESCO. Alle grandi realizzazioniarchitettoniche si accompagnano prodotti dialtissima qualità che spaziano dall'enogastro-nomia al design, all'artigianato, dai violini cre-monesi all'alta moda, sino a perdersi nei rifles-si dorati dei grandi (Como, Lecco, Maggiore,Garda) e dei piccoli (Endine, Iseo, ecc.) incan-tevoli laghi veri gioielli della natura. Il sistemacamerale lombardo è sempre più coinvolto inazioni di promozione delle ricchezze e delpatrimonio culturale, paesaggistico dellaLombardia all'estero; tale attività non può nonaccompagnarsi ad un impegno nel promuo-vere o organizzare iniziative di incoming. Inquesto contesto si è realizzato il progetto"DISCOVER LOMBARDY"; un works-hop nato dall'azione concertata di RegioneLombardia, Camera di Commercio diBergamo, Unioncamere Lombardia eTurismo Bergamo (il motore della macchinaoperativa del workshop) che si è tenuto il 27 eil 28 Settembre scorso presso il Winter GardenHotel di Grassobbio che ha permesso a qua-ranta operatori lombardi di proporre pacchettituristici a tour operator di levatura internazio-nale. Le proposte sono state inserite in tre filo-

ni: natura (montagne, laghi e fiumi, sport ebenessere), patrimonio culturale (tradizioni,arte ed enogastronomia) e business. Ma for-niamo anche le ragioni della nascita delprogetto "DISCOVER LOMBARDY"proposto e promosso dalla Camera diCommercio di Bergamo presso il sistemacamerale lombardo a dimostrazione del deci-so impegno che l'Ente camerale riserva allapromozione turistica, riconoscendogli unruolo chiave di sviluppo dell'economia locale,volano per tutti gli altri settori. Con la presen-tazione di questo progetto, la Camera diBergamo ha inteso dar voce ad un'istanzacomune e condivisa all'interno del sistemacamerale lombardo, ritenendo improcrastina-bile il proprio impegno nel facilitare l'incontrotra la domanda, proveniente dalle localitàeuropee in cui operano le compagnie aereelow cost, e l'offerta turistica lombarda.L'obiettivo di questo progetto consisteva,infatti, nel raggiungere un folto numero di ope-ratori professionali della domanda T.O (TourOperator), AdV (Agenzie di Viaggio), com-pagnie aeree, giornalisti di settore, PCO(Personal Congress Organizer), sia europeiche nazionali, invitarli a partecipare all'iniziati-va, organizzando incontri con gli operatori

lombardi per riuscire a dare visibilità a tutte leimprese turistiche che operano in Lombardia.Il progetto inoltre è andato a chiudere un quin-quennio di progetti "Discover Lombardy"mirati a diffondere all'estero la conoscenzadella Lombardia. Ogni Camera si è fatta pro-motrice sul proprio territorio di questa oppor-tunità stimolando la partecipazione dei proprioperatori al Workshop. Il progetto presentatodalla Camera di Commercio di Bergamonell'Accordo di Programma tra Regione esistema camerale 2012, è stato materialmenteeseguito da Turismo Bergamo che è il mar-chio dell'Agenzia per lo sviluppo e la promo-zione turistica della Provincia di Bergamocostituita il 17 ottobre 2001. TurismoBergamo è la società preposta a coordinare leattività di promozione turistica del territorio diBergamo raggruppando al suo interno i con-sorzi di operatori turistici locali e si propone investe di interlocutore principale nella gestionedell'inbound e degli operatori del settore inte-ressati a promuovere il territorio bergamasco.L'Agenzia ha instaurato da tempo collabora-zioni con enti pubblici locali - come laRegione Lombardia, la Provincia, il Comunee la Camera di Commercio di Bergamo, gliuffici di informazione turistica presenti sul ter-

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ritorio, la società aeroportuale di Orio al Serio(Sacbo) - e partnership con le compagnieaeree operanti nel nostro aeroporto con gli uffi-ci di informazione all'interno degli aeroporti dipartenza. A fronte dei continui incrementiriguardanti il traffico passeggeri degli aeropor-ti lombardi, in particolare quello di Orio alSerio - ora Aeroporto Caravaggio - interessatodalla presenza di numerose compagnie aereeche effettuano voli low-cost, si è resa necessa-ria un'azione di coinvolgimento degli " opera-tori professionali " per far incontrare l'offertaturistica lombarda direttamente agli operatori(tour operator, agenzie di viaggio e personalcongress organizer) della domanda, prove-nienti dalle aree servite dalle varie compagnieaeree, riducendo notevolmente per i singolioperatori dell'offerta lombarda il costo contat-to. L'obiettivo era quello di raggiungere un altonumero di operatori della domanda attraversoincontri mirati (workshop) dando visibilità atutte quelle imprese turistiche che operano inLombardia. L'offerta non è stata limitata allesole sistemazioni alberghiere ma sono statiproposti pacchetti turistici abbinati a servizicomplementari, generando un palese indottoche è andato a coinvolgere tutti gli attori cheoperano in ambito turistico. L'obiettivo princi-pale era quindi di portare a conoscenza glioperatori della domanda delle varie opportu-nità di soggiorno che possono essere combi-nate con i collegamenti aerei a basso costo.Una particolare attenzione è stata posta nellaricerca e selezione di operatori professionalispecializzati nei circuiti delle Città d'Arte aiquali proporre l'offerta turistica culturale delcircuito Città d'Arte della pianura padanatenendo altresì a mente la candidatura diBergamo a diventare Capitale Europea dellacultura nel 2019. Gli operatori dell'offerta lom-barda sono stati collocati in un area dedicata eben riconoscibile all'interno della sala degliincontri. Anche le compagnie aeree sono statecoinvolte nel progetto ed alcune hanno offertoil viaggio ai partecipanti ai workshop. Comeabbiamo già detto, i soggetti (sellers) coinvol-ti ed invitati a questo workshop sono stati circauna quarantina: associazioni di albergatori econsorzi di operatori turistici lombardi, catenealberghiere o strutture ricettive che abbiamo orappresentino in forma aggregata almeno 100camere, agenzie di turismo incoming, enti dipromozione turistica, associazioni di B&B eassociazioni di agriturismo, aeroporti lombar-di, compagnie aeree, bus operator. I buyersinvece coinvolti ed invitati sono stati circaottanta selezionati in 32 città (Londra,Bristol, Liverpool, Dublino, Cork, Oslo,Stoccolma, Billund, Mosca, Francoforte,

Lipsia, Eindhoven, Maastricht, Bruxelles-Charleroi, Cracovia, Katowice, Glasgow,Edinburgo, Parigi-Beauvais, Lubecca-Amburgo, Berlino, San Pietroburgo,Laaperanta, Saragozza, Siviglia, Barcellona,Madrid, Porto, Cagliari, Roma, Catania eBari) di 16 nazioni (USA, Inghilterra, Irlanda,Norvegia, Svezia, Danimarca, Russia,Germania, Olanda, Belgio, Polonia, Scozia,Francia, Finlandia, Spagna, Portogallo e Italia)tra Tour operator, agenzie viaggi, operatorispecializzati nei circuiti delle città d'arte, PCO(Personal Congress Organizer), opinion lea-der, media specializzati del settore turismo. LaCamera di Commercio e Turismo Bergamo

(soggetto attuatore del progetto) hannolavorato alacremente a questa iniziativa perpromuovere l'immagine turistica dellaRegione Lombardia, realizzare contatticon potenziali clienti, consolidare le localitàgià note e rafforzare l'immagine delle loca-lità turistiche meno blasonate, incrementa-re il numero delle presenze turistiche inparticolare nei periodi di media/bassa sta-gione e sviluppare nuovi mercati collegatida voli low cost. E ora, aspettando di racco-gliere i frutti, questo grande sforzo organizza-tivo ha già raggiunto un importante obiettivo,quello di dare visibilità a tutte le imprese turi-stiche che operano in Lombardia.

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VIA AUTOSTRADA, CASERMA MONTELUNGO, CASA SUARDI, ASTINO,L’ARCHITETTO AFFRONTA ESEMPI VIRTUOSI E INTERVENTI DA

DIMENTICARE IN UNA CITTÀ CHE SI CONFERMA ETERNO CANTIERE

PIZZIGONI, NO AL NUOVOSACCO DI BERGAMO

Urbanistica

Se dovessimo affiggere un cartello"Vendesi" su tutti gli edifici pubbliciche il comune di Bergamo intende

mettere sul mercato potremmo trovare il car-tello negli spazi del Carmine in Città Alta, CasaSuardi in Piazza Vecchia, il complesso diAstino e la caserma Montelungo, etc. Ma adecidere del futuro di queste aree cosa pesa dipiù? La crisi economica (la mancanza di risor-se) o la carenza di idee? O la mancanza di ideee la diretta conseguenza della carenza di risor-se? Poi ci sono i casi di privati come il nuovohotel San Lorenzo che non piace ai residenti diCittà Alta e su Facebook hanno riversato il lorodisappunto: "Chi ha potuto permettere unoscempio simile in piazza Mascheroni?" sichiedono. Partendo proprio da Città Alta cisiamo lasciati guidare dall'architetto e docenteuniversitario Attilio Pizzigoni che ci invita ariflettere sul futuro urbanistico di Bergamo esugli scempi, grandi e piccoli, perpetrati aidanni della città.

In Città Alta, a ridosso del complesso storicodel Carmine, in piazza Mascheroni, sorgel'hotel San Lorenzo. Lei come giudica lasoluzione architettonica (un mix di legno epietra) adottata per l'ampliamento? " Adolfo Natalini che ha firmato il progetto delnuovo edificio è un artista e un architetto conuna storia personale e una intelligenza creativaeccezionali, ma il suo progetto iniziale perl'Hotel San Lorenzo si è andato modificando,passando di ufficio in ufficio, al vaglio dellacommissione paesaggio, della Soprintendenzaai beni architettonici, e via dicendo. Il parere diquesti organismi non è guidato da regole certema è un parere discrezionale; così accade che,

soprattutto davanti a progetti di particolareimpegno e redatti da architetti che studiano iltema in modo non banale, si scatena la corsa ditutti i commissari a chiedere modifiche e cor-rezioni. La cosa non avviene evidentementequando il progetto è di qualche illustre scono-sciuto. E' per questo che il progetto di Nataliniappare oggi carico di mediazioni e di aggiu-stamenti non sempre esemplari. Per quanto laconcezione architettonica di Natalini sia, perfortuna, ancora riconoscibile. Viene da chie-dersi infatti perché non è nata alcuna polemicadavanti alla nuova ristrutturazione realizzata direcente di un edificio proprio a fianco dellaPorta Sant'Agostino, dove tutti possono vede-re un muro di cinta in cui sono state ricavatedelle finestre perché dietro ad esso sono natidei locali che prima non esistevano. Siamo atre metri dalle Mura di Bergamo, lungo il pas-saggio centrale verso in Città Alta; ma in certicasi, chissà perché, non nasce nessuna polemi-ca. Forse sono le cose con un certo impegno dipensiero che danno maggiormente fastidio.

Nel luglio scorso tre universitari con un pro-getto di recupero del Monastero di S. Agatahanno vinto un premio. E' un puro esercizioaccademico o amministrazioni pubbliche,come può essere quella di Bergamo, potreb-bero tenerne conto in un'ottica di recuperoedilizio innovativo e sostenibile? "I concorsi sono sempre stati un momento dicrescita del dibattito sulla città. Dovremmodare davvero più spazio ai giovani architetti eingegneri italiani, cosa che non avviene pur-troppo. Così i migliori laureati di oggi vannoall'estero: basta dire che negli studi londinesi diRichard Rogers o di Norman Foster i giovani

architetti italiano sono più del 20% degliimpiegati presenti. E' la regola".

Per gli spazi del Carmine è stata lanciata l'i-potesi che oltre a sale per esposizioni e confe-renze, trovino posto appartamenti da affittarea canone moderato a giovani coppie e anzia-ni ma il Ministero dei Beni culturali haespresso perplessità. Dobbiamo attenderciuna situazione di stallo? "Le proposte demagogiche tipo "alloggi pergiovani coppie a canone agevolato" devonoessere scartate quando ci occupiamo di delica-tissimi complessi storici come questo. Le uni-che possibilità per valorizzare un gioiellocome il Carmine è di farne un uso "delicato"nel senso che va studiata approfonditamente lasua qualità architettonica e storica, e bisognaintervenire su di essi il meno possibile. Nonposso prendere un portico cinquecentesco echiuderlo con un serramento in un'ottica dirisparmio energetico o di recupero di spazi abi-tabili. ".

L'Agenzia del Territorio ha ceduto alComune Sant'Agata grazie al meccanismodel federalismo demaniale, ma ponendocome condizione che la struttura mantengaalmeno in parte funzioni culturali. Come èpossibile trovare investitori privati chiamati aspendere molto obbligati, però, a stare vinco-li molto stretti? "E' l'amministrazione pubblica che fa tali pro-grammi, ma quando si fa un quadro economi-co per programmare il recupero di un edificiostorico, si devono valutare attentamente i mar-gini di ritorno e, se da un lato bisogna chiede-re il rispetto del monumento, dall'altro bisogna

di Livio Casanova

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Il monastero di Astino, grande scommessa

per il recupero del patrimonio storico - architettonico

a Bergamo

fare in modo che i conti tornino. Ma il proble-ma vero è che non bisognerebbe arrivare adintervenire quando gli edifici sono ormai fati-scenti. Ciò che manca nella cultura ammini-strativa odierna è l'importanza delle manuten-zioni. E' noto a tutti il recente caso dellaBiblioteca civica Angelo Maj, ma altrettantodobbiamo dire del teatro Donizetti o all'exMunicipio di via Torquato Tasso, e di tanti altriedifici del patrimonio comunale. Mi piacericordare a questo proposito quando alComune di Bergamo lavorava gente come ilgeometra Bernasconi, insuperato maestro dimanutenzioni: io lo ricordo quando, puntual-mente, nei mesi di chiusura estivi intervenivasulle manutenzioni del Teatro Donizetti o delloStadio Comunale. Oggi si lasciano deperire gliedifici per poi poter fare su di essi i piani eco-nomici della loro cessione (leggi "svendita").Piani che funzionano infatti solo sulla carta eche nella realtà producono poi buchi finanzia-ri: tutta la vicenda del vecchio e del nuovoOspedale ne è un esempio lampante".

Altro monumento oggi senza funzione eaddirittura sul mercato è proprio CasaSuardi in piazza Vecchia. Cosa rappresentaCasa Suardi per Bergamo? È giusto vende-re, per far quadrare il bilancio comunale,magari a una fondazione o a un'associazio-ne culturale? "Prima di vendere Casa Suardi, penso a quan-ti altri edifici di proprietà si potrebbero metteresul mercato per recuperare risorse finanziarie,senza bisogno di perdere edifici di un tale valo-re simbolico. Ad esempio in fianco alla Rocca,tra il patrimonio immobiliare del Comune diBergamo, c'è un bellissimo edificio di scarsavalenza architettonica che viene utilizzatocome alloggio di funzionari e come foresteria.

E' un immobile che per la sua posizione hasicuramente un valore molto alto e, prima dipensare alla cessione di Casa Suardi, sarebbepiù opportuno vendere immobili come questoche hanno un altissimo valore commerciale enon sono altrettanto significativi per la città...ma forse per questo tipo di edifici sono inagguato altre velleità.".

Nel conto dei problemi che impediscono ilrecupero di complessi come Astino e laMontelungo pesa di più la mancanza di soldi(crisi economica) o la mancanza di progetti? "Io penso che la Montelungo dovrebbe esseredemolita per farci un parco che colleghi ilParco Suardi il e il Parco Marenzi. Certo anchesui Parchi cittadini ci sarebbe da dire, bastaandare proprio al Parco Suardi per vedere labrutalità ambientale di certi spazi giochi, rea-lizzati con pavimentacci in cemento colorato esenza nessun attenzione progettuale all'am-biente. Sarei curioso di sapere il nome di quelprogettista che vi ha realizzato poi una fontanamonumentale, degna di Versailles (si fa perdire), ma che ha praticamente distrutto uno deipiù bei prati del Parco, peraltro già massacratodall'inutile taglio di alberi centenari. ".

La scuola d'alta formazione Adapt nel 2015comincerà a utilizzare parte dei locali delMonastero di Astino. Come giudica l'ipotesidi inserire negli spazi rimanenti una trattoriae ai piani superiori una zona destinata a con-vegni, matrimoni, eventi e ristorazione? "Per Astino oggi tutti vorrebbero l'insediamen-to di una grande e nobile istituzione. Ma nes-suno vuole ricordare che oggi Astino è quelloche resta del monumentale complesso diboschi, campi e cascine che venne acquistatodai primitivi proprietari. Oggi, dopo che sono

state vendute tutte le parti più "succulente" -aree edificabili e cascine - il convento di Astinoè rimasto come un osso spolpato, un bellissi-mo osso, certamente. Ma ancora non ci siaccontenta, si vuole continuare a specularcisopra, non basta chiedere che al suo recuperocontribuisca il pubblico, ma lo si rende ogget-to di nuove speculazioni. E allora si fannonuovi piani economici che prevedono di por-tarci il Conservatorio, solo per poter operare diconseguenza la vendita dell'edificio monu-mentale di via Arena della Mia e attuale sededel Conservatorio. Mi chiedo dove stia il sensocivico di coloro che devono gestire la Citta.

Il cosidetto "muro" di via Autostrada è statotagliato ma il taglio non incide perché Cittàalta continua a non vedersi. Come si puòdefinire la città, che permette alla "cartolina"che la rappresenta, che venga cancellatadalla posizione di un singolo edificio? "E' un progetto figlio di una mentalità purtrop-po assai diffusa, per cui appare naturale pensa-re che la città, poiché è cosa di tutti, non sia dinessuno, e quindi ciascuno, anche l'ultimo arri-vato, possa farne scempio per il proprio inte-resse. Quando vedo cose come queste penso alcomportamento degli "ultimi arrivati" che"sgomitano" per farsi largo in una comunitàconsolidata e composta (La gente nuova e isùbiti guadagni che Dante mette all'Inferno),incuranti di quegli equilibri che altri prima diloro hanno faticosamente e civilmente costrui-to. Ecco anche questa è una prova di come sisia smarrito quel senso civico che una volta,senza bisogno di leggi e normative, tuttaviaregolava la vita della città e del territorio. Siachiaro, non si legga questa mia considerazionecome una lagna nostalgica, ma come speran-za di un futuro migliore."

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PFotoincisione

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MOLTO VENTONELLE VELEALLA GUSMINI S. LANIFICIO - FELTRIFICIO DI CENELA PRESTIGIOSA COMMESSA PER LA STORICA NAVE SCUOLA DELLA MARINA MILITARE ITALIANA

Ad imbarcarsi sulla Amerigo Vespucci non sonosolo gli allievi dell'Accademia navale ma ancheun'impresa familiare, la Gusmini S. Lanificio -

Feltrificio di Cene. L'azienda bergamasca specializzata infeltri, panni lana, tappeti e coperte fornirà i tessuti per le veledell'imbarcazione considerata, in maniera pressoché unani-me, la "nave più bella del mondo". Giacomo Gusmini, presi-dente e titolare insieme al fratello Mario che ne è ammini-stratore, realizzeranno 13 mila metri di tessuto destinato alleaziende che hanno stipulato contratti di fornitura con laMarina Militare. La particolarità delle vele che formano unasuperficie velica totale di 2.632 metri quadrati è proprio ilmateriale con cui vengono realizzate, in tessuto di tela olona(canapa e lino), che richiedono per la lavorazione telai parti-colari ancora in uso dall'impresa di Cene. Si tratta di tessutinaturali composti da filati al 100% di lino e forniti dalLinificio Canapificio Nazionale di Villa d'Almè. Oltre ai tes-suti per l'industria, la Gusmini S. Lanificio - Feltrificio Srl pro-duce feltri, coperte in lana, plaids e tessuti per arredamentofino ai tappeti in feltro lana e alle coperte di cachemire per legrandi case di moda. Con 16 dipendenti, lo scorso anno, il fat-turato complessivo del Feltrificio Gusmini è stato di 2,5milioni di euro, di cui il 50% realizzato grazie all'export indiverse aree geografiche: dall'Egitto al Sud America fino aTaiwan, passando per l'Europa. I fratelli Giacomo e Mariosono la quarta generazione di un'impresa familiare e di un'at-tività avviata dal bisnonno Giacomo nel 1887 con due telai amano per la lavorazione artigianale e il commercio dei pannilana. Il fratello Giorgio è stato vescovo di Foligno dal 1910 al1914, elevato cardinale nel 1915, è stato arcivescovo diBologna dal 1914 al 1921. Nel 1975 dalla sede iniziale diVertova la famiglia Gusmini, per ampliare l'attività, si trasfe-risce nei capannoni di Cene che furono del Cotonificio ValleSeriana-Bellora. Le macchine per infeltrire la lana completa-rono il ciclo della tintoria in fiocco, in filo e in pezza. La tes-situra venne spostata nel 1976 e si concluse con il trasloco delfinissaggio tra il 1987 e il 1988. AGiacomo subentrò il figlioSanto che ha trasformato i prodotti secondo gli utilizzi tecni-ci dell'industria tessile e meccanotessile. A metà degli anniTrenta è subentrato Giorgio, padre dei titolari attuali che entra-rono in azienda agli inizi degli anni Settanta. Oggi a Vertovaè rimasto il deposito delle materie prime e l'orditura. Oltre alfatto che le vele dell'Amerigo Vespucci sono realizzate in telaolona, una curiosità è rappresentata sicuramente dai loronomi: augelletto-uccellina, parrocchetto, scopamare, trinchet-ta,gabbia volante, etc. Nomi che per la Gusmini S. Lanificio -Feltrificio di Cene significano andare a gonfie vele.

Val Seriana

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Esedra è il rivoluzionario e completo sistema per serramenti in alluminio facile da applicare e capace dirisolvere con stile qualsiasi esigenza architettonica e d’arredo. Prodotti in svariate forme, dimensioni e fini-ture, i serramenti Esedra sono adatti a tutte le esigenze costruttive residenziali, commerciali e industriali.L’alluminio rende gli infissi Esedra durevoli nel tempo, indeformabili e completamente riciclabili senzaalcun danno per l’ambiente. Inoltre le nuove tecnologie applicate al taglio termico e al vetro permet-tono ad Esedra il raggiungimento di bassissimi valori di trasmittanza permettendo all’utilizzatore un note-vole risparmio energetico.La nuova serie HT 54-62 è stata infatti studiata per spingersi al di sotto del valore di trasmit-tanza 1,2 W/m2 K, parametro di riferimento nazionale per poter usufruire degli sgravi fiscali(contributo del 55%) per le spese sostenute nell’adeguamento della casa in materia di risparmio ener-getico. La nuova serie HT 54-62 e tutti gli altri sistemi Esedra sono certificati (PERMEABILITÀ DELL’ARIA,TENUTA ALL’ACQUA E RESISTENZA AL CARICO DEL VENTO) e mercati CE (UNI EN 14351-1). L’innovativosistema HT 51-62 e le altre serie Esedra sono vendute in Italia da Agnelli Metalli di Lallio (BG), e dallefiliali di Rosignano (LI) e Oristano. In Europa dall’Agnelli Metalli Poland di Katowice.

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di Giorgio Chiesa

VADE RETROAMIANTO

IDEE, CONTRIBUTI E ANCHE IL RISCHIO DI MULTE: ECCO

PERCHÈ DOBBIAMO BONIFICARE I NOSTRI TETTI

Ambiente

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L'asbesto (o amianto) è un insieme di minerali delgruppo degli inosilicati, appartenente alle seriemineralogiche del serpentino e degli anfiboli. In

natura è un materiale molto comune. La sua resistenza al calo-re e la sua struttura fibrosa lo rendono adatto come materialeper indumenti e tessuti da arredamento a prova di fuoco, mala sua ormai accertata nocività per la salute ha portato a vie-tarne l'uso in molti Paesi. Le polveri contenenti fibre d'amian-to, respirate, possono causare gravi patologie, l'asbestosi perimportanti esposizioni, tumori della pleura (ovvero il mesote-lioma pleurico), ed il carcinoma polmonare. Di qui l'impor-tanza di una corretta bonifica ambientale, mettendo in sucu-rezza i materiali. La Regione Lombardia, prima in Italia, èdotata di un Piano Regionale Amianto (legge regionale n°17del 29 settembre 2003, deliberato in data 22 dicembre 2005)secondo cui vige l'obbligo di bonifica dei materiali contentiamianto entro e non oltre 10 anni dalla pubblicazione delPRAL sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia(BURL). La pubblicazione del PRAL sul BURL è avvenutain data 17 gennaio 2006 e, pertanto, la bonifica dovrà essereeseguita entro il 16 gennaio 2016. Per bonifica si intendonodiverse procedure che impediscono la dispersione delle fibredi amianto nell'ambiente dopo che le stesse si siano distacca-te dal manufatto e conseguentemente si siano rese disponibiliall'inalazione. L'amianto è stato utilizzato fino agli anni ottan-ta per la coibentazione di edifici, tetti, navi (ad esempio le por-taerei classe Clemenceau), treni; come materiale per l'edilizia,una miscela cemento-amianto (il cui nome commerciale eraEternit) usata per fabbricare tegole, pavimenti, tubazioni, ver-nici, canne fumarie, ed inoltre nelle tute dei vigili del fuoco,nelle auto (vernici, parti meccaniche), ma anche per la fabbri-cazione di corde, plastica e cartoni. Inoltre, la polvere diamianto è stata largamente utilizzata come coadiuvante nellafiltrazione dei vini. La bonifica dell'amianto può avvenire uti-lizzando tre metodiche: rimozione, eliminare materialmentela fonte di rischio; incapsulamento, impregnare il materialecon l'uso di prodotti penetranti e ricoprenti; confinamento,installare delle barriere in modo da isolare l'inquinante dal-l'ambiente. La rimozione è il procedimento maggiormenteutilizzato, perché elimina ogni potenziale fonte di esposizioneed ogni bisogno di attuare cautele rispettive alle attività chevengono svolte nell'edificio. Gli svantaggi che porta questotipo di bonifica sono: esposizione dei lavoratori a livelli ele-vati di rischio, produzione di contaminanti ambientali, produ-zione di alti quantitativi di rifiuti tossici e nocivi che devonoessere smaltiti in determinati depositi, tempi di realizzazionelunghi e costi molto elevati. L'incapsulamento risulta essereun trattamento con prodotti penetranti o ricoprenti, che per-mettono di inglobare le fibre di amianto e consente di costi-tuire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Icosti e i tempi di intervento appaiono più contenuti, non ènecessario applicare un materiale sostitutivo e di conseguen-za non vengono prodotti rifiuti tossici. Inoltre il rischio èminore per i lavoratori addetti e per l'ambiente. L'unica veri-fica di cui necessità questa modalità di bonifica è un pro-gramma di controllo e manutenzione, in quanto l'incapsula-mento può alterarsi e venire danneggiato. Il confinamento,infine, consiste nel posizionare una barriera a tenuta che possadividere le aree che vengono utilizzate all'interno dell'edificio

GWMCOPERTURE

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dai luoghi dove è collocato l'amianto. Perevitare che le fibre vengano rilasciateall'interno dell'area, il processo deve essereaccompagnato da un trattamento incapsu-lante. Il vantaggio principale è quello dicreare una barriera resistente agli urti. Ilsuo utilizzo è idoneo per materiali facil-mente accessibili, soprattutto per quantoriguarda le aree circoscritte. I costi sonoaccessibili a meno che l'intervento nonrichieda lo spostamento di impianti, qualielettrico, termoidraulico e di ventilazione.È necessario stilare un programma di con-trollo e manutenzione. In passato, l'amian-to è stato commercializzato sonno varieetichette. Tra le più diffuse il fibrocemen-to, una volta detto anche cemento-amiantoo, dal nome del maggiore produttore,Eternit, è una mistura di cemento e fibrecon un'elevata resistenza alla trazione. Inbase alle nuove normative, il fibrocementoè oggi prodotto in manufatti ecologici,costituiti da una matrice cementizia rinfor-zata non più da fibre di amianto ma confilamenti organici, naturali e sintetici. Conquesta nuova teconologia si realizzanolastre piane e ondulate, pozzetti prefabbri-cati, tubazioni, ecc. Il materiale risultante

(in Italia immesso in commercio dal 1994e indicato come "fibrocemento ecologi-co") mantiene le caratteristiche di resisten-za originali ma non è cancerogeno né nellaproduzione, né nell'utilizzo, né nello smal-timento. Lastre in fibrocemento usate confunzione portante (ad esempio per lecoperture di capannoni o come sottocop-po), se non vengono adottati i previsti dis-

positivi di sicurezza, possono dar luogo adincidenti sul lavoro: le cadute dall'alto (persfondamento della lastra) hanno esito perlo più mortale. L'utilizzo delle lastre in fun-zione portante è vietato dalla Legge qualo-ra il materiale (da costruzione) non siastato valutato ed autorizzato dal ServizioTecnico Centrale del Ministero dei LavoriPubblici (Infrastrutture e Trasporti).

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cominciolicoperture

www.cominciolicoperture.it

COPERTURE, LATTONERIE, BONIFICHE AMIANTO, FOTOVOLTAICO

Via Aldo Moro, 200 - Ranzanico (BG) - cell. 338.6730891E-mail: [email protected]

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Nel biennio 2009-2010, sul totaledei 55.712 siti con amianto censi-ti in Lombardia, quasi la metà

(23.746) sono bonificati o in fase di boni-fica con un quantitativo di amianto bonifi-cato pari a 140.436 metri cubi nel 2009 ea 269.185 metri cubi nel 2010 (Dati tratti

dalla Relazione Piano Regionale AmiantoLombardia, anni 2009/2010). Proprio perproseguire sulla strada intrapresa, laRegione Lombardia ha deciso di dotarsi distrumenti di azione ancora più pregnanti.Con la convergenza di tutte le forze politi-che, lo scorso 3 luglio 2012 è stato licen-

ziato dalla VI Commissione del ConsiglioRegionale (Ambiente e Protezione Civile)un Progetto di legge teso a modificare e adintegrare la Legge Regionale 17 del 2003.Il nuovo testo ridetermina anzitutto lefinalità dello strumento legislativo affian-cando ai tre scopi originari (salvaguardiadel benessere delle persone rispetto all'in-quinamento da fibre di amianto; prescri-zione di norme di prevenzione per la boni-fica dall'amianto; promozione di iniziativedi educazione ed informazione finalizzatea ridurre la presenza dell'amianto) ulterio-ri obiettivi quali la promozione di politi-che di sostegno per l'assistenza dei sog-getti ex-esposti all'amianto (colpiti damalattie asbesto correlate), la conoscenzaepidemiologica e prevenzionale nellapopolazione e la sorveglianza sanitaria dicoloro che sono stati esposti all'asbesto, laformazione e l'aggiornamento degli ope-ratori delle ASL, dell'Agenzia regionaleper la protezione dell'ambiente dellaLombardia e delle imprese che si occupa-no di attività di bonifica e smaltimentodell'amianto ed, infine, la promozione difinanziamenti agevolati per la bonifica diedifici con presenza di manufatti conte-

LOMBARDIA, OBBLIGATORIO SMALTIRE

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Caliber S.r.l. opera da oltre vent'anni nel settore dellecoperture industriali, civili in genere e sportive ed è ingrado di eseguire lavori completi dalla fornitura dei

materiali alla progettazione dei lavori e quindi all'esecuzione delmontaggio.Grazie all'esperienza acquisita è in grado di offrire molte-plici tipologie risolutive in funzione delle esigenze tecni-co/esecutive, architettoniche e di economicità.Esegue interventi di manutenzione su coperture in amian-to/cemento (eternit); realizza coperture, sovracoperture,lattonerie e ripristina, se necessario, parti danneggiate daincendi o altro.Provvede alla progettazione ed alla posa in opera di rivesti-menti, piani metallici, manti impermeabili, tetti e velette utiliz-zando la vasta gamma di materiali che il mercato offre.Autorizzata ed abilitata dalle Autorità competenti, interviene conpersonale idoneo e qualificato su coperture in amianto/cemen-

to tipo eternit ed esegue bonifiche per incapsulamento, confi-namento, rimozione dei materiali e smaltimento degli stessi.È qualificata per intervenire in presenza di coibentazioni o rive-stimenti in amianto friabile utilizzando sistemi di bonifica e pro-cedure in linea con le norme specifiche al riguardo.Esegue la progettazione e l'installazione di sistemi di sicurezzatemporanei e permanenti tali da consentire l'accesso ai lavori inmassima sicurezza.Interviene organizzando i montaggi, gli smaltimenti ed i rifa-cimenti, con l'utilizzo di attrezzature e mezzi propri mediantel'utilizzo di sollevatori telescopici, piattaforme aeree e camioncon gru.Dall'approvazione del Decreto Conto Energia del 2007 Calibers.r.l. realizza la messa in opera di impianti fotovoltaici con la col-laborazione di aziende specializzate del settore, permettendodi unire le rispettive esperienze e garantendo così la massimacompetenza e affidabilità.

Sede legale: Via Ruc 2 - 24020 FINO DEL MONTE (Bg)Ufficio commerciale di Verona: Via del Lavoro 9/a - 37068 VIGASIO (Vr)

Tel. 045 7364614 - Fax 045 7364053Ufficio commerciale di Bergamo: Via V. Veneto 125/c - 24020 SONGAVAZZO (Bg)

Tel. 0346 76206 - Fax: 0346 76563

w w w . c a l i b e r s r l . i t

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nenti amianto, Art. 1, co. 2 del Progetto diLegge. Nello specifico, sono previstepeculiari misure di assistenza per gli exesposti attraverso l'istituzione di un fondodedicato ai soggetti colpiti da malattiecausate dall'esposizione all'amianto e l'at-tuazione di un apposito programma di sor-veglianza sanitaria, Art. 2 del Progetto diLegge. La Regione dovrà inoltre indivi-

duare le aree di maggiore criticità nellequali è accertata una incidenza di mortali-tà per le malattie asbesto correlate inmodo da potere mettere in campo strate-gie ad hoc. Un altro dei punti salienti dellalegge concerne l'individuazione di misuredi sostegno per la rimozione dell'amiantoe per la sostituzione di manufatti conte-nenti amianto con materiali e sistemi eco-

logici. In particolare sarà incentivata lasostituzione delle coperture di amiantocon coperture dotate di pannelli fotovol-taici. È chiaro che questa norma è direttaad aiutare privati e imprese che, nell'attua-le momento di crisi economica, sarebberoin difficoltà nel sostenere questi costi (Art.1, co. 3 del Progetto di Legge). A ciò siricollega anche la previsione dell'articolo6 comma 1 che autorizza per l'anno 2012la spesa di un milione di euro a favore deisoggetti privati per la bonifica di piccoliquantitativi di materiali contenenti amian-to provenienti da edifici adibiti ad abita-zione civile e relative pertinenze ed edifi-ci o impianti di attività artigianali di tipofamiliare. Un ulteriore importante previ-sione concerne l'applicazione di una san-zione pecuniaria per i soggetti pubblici e iprivati proprietari che non rispettino il dis-posto dell'articolo 6 della L.R. 17 del 2003omettendo di comunicare all'ASL compe-tente per territorio la presenza di amiantoin edifici, impianti o altri luoghi, per i sog-getti inadempienti è stabilita una sanzioneamministrativa da 100,00 euro a 1.500,00euro (Articolo 5, co. 1 del Progetto diLegge).

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Mai così pochi nuovi imprenditori bergamaschi, come neiprimi nove mesi di quest'anno. Il dato è fermo a 4.585 atti-vità aperte in provincia, picco minimo assoluto negli anna-

li della Camera di Commercio. In compenso le chiusure viaggiano a unritmo sostenuto (4.378 saracinesche abbassate) e se anche il saldo fina-le è leggermente positivo (+207 unità) siamo in presenza di numeri pic-colissimi: soltanto nel 2009 (+192 unità) il risultato fu peggiore. Molto

male l'artigianato (-11,5% di ingressi e +10% di chiusure), in particola-re l'edilizia (-525 imprese), mentre resiste l'agricoltura. E' questo il datoprincipale che emerge dall'Osservatorio sulle imprese, periodica inda-gine della Cciaa che ha aggiornato il quadro alla fine di settembre. Altermine del terzo trimestre del 2012 risultano registrate in provincia diBergamo 96.240 imprese, un numero invariato nel confronto su baseannua, cioè con il terzo trimestre del 2011. Lo stock delle imprese atti-ve è a fine settembre 2012 di 87.062 unità, 310 imprese in meno sullostesso periodo dell'anno precedente con una variazione, pari al -0,4%,su base tendenziale. Nel corso del terzo trimestre lo stock delle impre-se è aumentato per effetto di 1.098 nuove iscrizioni che hanno più checompensato la perdita determinata da 892 cessazioni. Nel confrontocon il terzo trimestre del 2011 le iscrizioni sono diminuite del -3,4% ele cessazioni del -5,9%. Nei primi 9 mesi dell'anno in corso si sono regi-

strate 4.585 nuove iscrizioni (un volume inferiore di circa un migliaiodi unità rispetto ai valori medi pre-crisi) e 4.378 cessazioni, un numeroin aumento rispetto agli anni passati ma ancora inferiore ai massimi rag-giunti nei primi tre trimestri del 2009. Il saldo tra nuovi ingressi e usci-te è positivo per poco più di 200 unità, un risultato vicino ai minimi sto-rici raggiunti nel corso del 2009. Tornando al dato trimestrale, tra leimprese registrate prosegue, secondo una tendenza in atto da tempo, la

crescita delle società di capitale (+1,5 % su base annua) edelle "altre forme giuridiche" (+2,3%), formate in preva-lenza da cooperative e la continua riduzione delle societàdi persona (-0,6 %) e delle imprese individuali (-0,7%). Leiscrizioni sono in calo tendenziale salvo che per la voce"altre forme giuridiche", e testimoniano un minor dinami-smo della struttura imprenditoriale. L'andamento dellecessazioni registra un peggioramento, cioè un aumento,per le società di persona, ma una riduzione tendenzialenelle restanti forme giuridiche. La contrazione della baseimprenditoriale è marcata nel sottoinsieme delle impreseartigiane. Le 33.396 imprese registrate a fine settembre2012 sono in diminuzione del -1,7% rispetto a un anno fa.Le nuove iscrizioni nel trimestre (339) sono state superatedalle cessazioni (427). Nel confronto annuo l'artigianatoperde 568 imprese attive e registra un netto calo degliingressi (-11,5%) e un marcato aumento delle chiusure(+10,3%). Lo stock totale delle imprese operative neidiversi settori registra perdite marcate soprattutto nell'edi-lizia (-525 imprese attive pari al -2,5% tendenziale) e nellamanifattura (-182 imprese pari al -1,5%). Si tratta in misu-

ra preponderante di imprese artigiane: in questo sottoinsieme le impre-se edili calano del 3% e le manifatturiere del -1,7%. Negli altri settori sinotano lievi flessioni solo nell'agricoltura, nelle attività estrattive, nelleattività professionali, tecniche e scientifiche e, limitatamente al com-parto artigiano, nelle altre attività di servizi. Nelle rimanenti attività ter-ziarie lo stock delle imprese attive è in aumento tendenziale, soprattut-to nei servizi di alloggio e ristorazione (117 imprese in più, pari al+2,2%). Nella serie storica delle variazioni tendenziali dello stock diimprese attive il recupero avviato all'inizio del 2010 si è interrotto ametà 2011 e da due trimestri consecutivi il dato è in territorio negativo.L'evoluzione in tendenza dei tassi di iscrizione e di cessazione indica unazzeramento del saldo tra ingressi (da tempo in rallentamento) e usciteche potrebbe in chiusura d'anno, periodo di maggior concentrazionedelle cessazioni, determinare un bilancio 2012 di poco negativo.

MAI COSÌ POCHE ISCRIZIONI COME NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012

RECORD MINIMO DI NUOVE IMPRESE

La crisi

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È STATO OSPITE A BERGAMOSCIENZA L'INVENTORE DEL MICROPROCESSORE. UN'INTERVISTA ESCLUSIVA A FEDERICOFAGGIN PER PARLARE DELLA DISTANZA «SILICON VALLEY-ITALIA»

E DEL FUTURO DEI COMPUTER

L'UOMO CHE HACAMBIATO IL MONDO

Futuro

Èuno di quei pochi uomini che, lette-ralmente, ha cambiato il mondo.Viene considerato il padre di tutta la

moderna informatica in quanto, appenatrentenne, è riuscito a progettare il primomicroprocessore della storia. Una carriera,quella di Federico Faggin, costellata di suc-cessi e invenzioni rivoluzionarie, che daVicenza lo ha portato a stabilirsi nellaSilicon Valley, in California, dove attual-mente vive e lavora. Lo abbiamo incontratola scorsa domenica 7 ottobre, in occasionedel convegno di BergamoScienza "Il futurodell'informatica", chiedendogli una suapersonale visione dell'avvenire e un suoparere sulla distanza che ancora separaquella incredibile terra accentratrice d'ideed'impresa (appunto la California) all'Italia.

Potrebbe dirci cosa è per lei la merito-crazia?"La meritocrazia parte da una certa visionedel mondo, potremmo dire da una certa cul-tura. E' ciò che ancora manca all'Italia ed è ilpiù grande freno allo sviluppo d'impresa.Quello che dovremmo fare è trovare un'areaspecifica in cui applicare principi meritocra-tici in modo puntuale ed efficace, ed usarequella come punto di partenza. Poi dovrem-mo fare un grande programma di comunica-zione per insegnare il valore della parola"meritocrazia". Siamo troppo abituati, inItalia, a cercare il favore dal prossimo e spes-so non ci rendiamo nemmeno conto di quel-lo che facciamo".

Riuscirà mai l'Italia ad adottare un model-lo di sviluppo basato sulla meritocrazia?"Per farlo dobbiamo dare esempi concreti ededucare il pubblico. Bisogna mettere in evi-denza quelle storie nelle quali la meritocraziaha permesso ad una certa azienda di raddop-piare il fatturato e raggiungere più profitto. E'un processo che dev'essere gestito da ungoverno centrale o anche dai vari governiregionali, e deve essere fatto a lungo periodo,anzi lunghissimo".

Che tipo di distanza ci separa dalla SiliconValley?"Senza dubbio si tratta di una distanza cultu-rale. Il modello californiano e in genere quel-lo americano è basato sulla competitività.Anche a livello universitario si respira un'al-tra aria: negli States esistono le università pri-vate più famose del mondo, ma ci sonoanche quelle pubbliche. Tra di loro è presen-te una "tensione" che spinge le une e le altrenel costante miglioramento della didattica,una tensione assente nel sistema italiano. Ilpiano degli studi americano, inoltre, è piùlibero, generalmente meno controllato alivello statale e quindi più capace di creareinnovazione. Anche questo è un concettoprofondamente meritocratico".

L'invenzione del microprocessore hasegnato la storia. Ma cosa non aveva previ-sto?"Certamente Internet. La possibilità di digi-tare una parola, un fatto storico su un moto-

re di ricerca, ed avere a disposizione in pochisecondi l'intera conoscenza del mondo erauna cosa inimmaginabile negli anni '60.Anche la diffusione così capillare del perso-nal computer era un fatto non prevedibile,avevo naturalmente capito che l'innovazionesarebbe andata verso una riduzione delledimensioni, ma non mi sarei mai aspettatoche questa innovazione, un giorno, sarebbestata accessibile a tutti".

Dove sta andando oggi l'informatica, qualè il settore di ricerca più attivo?"Ancora oggi si sta andando verso una ridu-zione delle dimensioni progressiva. Si stan-no studiando i primi circuiti tridimensionali,che non si sviluppano solo su un piano.Abbiamo previsto che il milite fisico verràtoccato nel 2030, almeno con i materiali chefino ad oggi abbiamo conosciuto. Poi ci sonoanche altri progetti a lungo termine".

Cosa intende con progetti a lungo termine?"Parlando di un futuro più lontano sono pre-viste due linee possibili: computer quantici ecomputer cognitivi. L'architettura finora èstata concepita come solo meccanica, e ogniquattro anni la potenza di calcolo raddoppia.Se fosse possibile progettare un computerche sfrutta le proprietà dei quanti la potenzadi calcolo diverrebbe vertiginosa, potremmonon avere più limiti di potenza. L'altra possi-bilità è quello di un sistema cognitivo, cheapprende come un sistema vivente. In que-sto caso parliamo di bioinformatica".

Testo&Foto di Giorgio Chiesa

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Quanto dista oggi la bioinformatica dalla realtà?"La distanza che ci separa dal paramecio. Mi spiego meglio: un paramecio è l'organismounicellulare più semplice, non ha un sistema nervoso ma riesce comunque a compiere dellescelte. E' consapevole e in qualche modo i processi molecolari sono processi informatici. Lapista dell'intelligenza artificiale, che aveva una base logico-meccanica, non ha portato moltolontano. Bisogna allora studiare chi la consapevolezza dell'azione ce l'ha e capire cos'è,come funziona. Quando capiremo cos'è la consapevolezza, o la coscienza, magari capi-remo che ha diversi stadi e forse impareremo ad usarla per noi e magari per i computer".

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VIA CAMOZZI, SETTE PREMI PER SETTE SORELLEPELLETTERIE 2FPer la categoria "Risorseumane" il premio è andatoalla Pelletterie 2F del presi-dente Francesco Marenzicon il progetto basato sul-l'innovazione e la valorizza-zione delle risorse umane.Vincente è stata la scelta diinserire nel proprio organi-co un gruppo di giovanissi-mi creativi che presto pre-senteranno le nuove colle-zioni sui mercati internazio-nali. Tramite soluzioni

mirate a coniugare le esi-genze aziendali con quellefamigliari, senza che vengacompromesso l'efficienza ela produttività, è stata sceltauna filosofia aziendale chemira all'inserimento di col-laboratrici femminili (80%del personale). E' statagarantita la scelta di orarioflessibile, continuato e no ea seconda dell'età dei figlinonché un contributo eco-nomico sulla spesa dell'asilonido.

TECHNIX SPALa categoria riservataall'Innovazione ha visto iltrionfo della Technix Spa perl'innovazione di prodotto.Tecnix ha realizzato un siste-ma di radiologia mobile peresami radiografici al domici-lio del paziente. Si tratta diun'apparecchiatura di faciletrasporto che, sfruttando l'ul-tima tecnologia di acquisi-zione di immagini digitali adalta risoluzione su pannellorivelatore, consente in tempo

reale di trasmettere l'esameall'ospedale di riferimento.

MECCANICA GERVASONIPer l'innovazione di processoil riconoscimento è andatoalla Meccanica Gervasoni(Helyos: new vertical axisconcept). Helyos è il primomulino trituratore e granula-tore ad asse verticale natoper la macinazione dei pneu-matici fuori uso. E' in gradodi frantumare materie prime,materiali residui e riciclabili

industria automobilistica", augurandosi che"il gruppo destini una quota di investimentinel nostro Paese". Molto meno diplomaticoera stato l'amministratore delegato delLingotto Marchionne quando, dopo essereuscito da Confindustria sbattendo la portaprincipale, aveva riconosciuto il programmapresentato da Bombassei "innovativo e vota-

Un applauso, un solo applauso. Troppo poco per il presidente nazionale di Confindustriaospite alla Tenaris Dalmine per l'assemblea generale di Confindustria Bergamo, tra leprime associazione territoriali italiane che conta oggi circa 1300 aziende associate con oltre

88 mila addetti. Fin troppo se il presidente si chiama Giorgio Squinzi che venendo a Bergamo è comese avesse giocato fuori casa. Non tanto per il fatto che l'imprenditore milanese non vuole essere defi-nito un industriale bergamasco: "Sono nato nel '43 a Cisano Bergamasco, soltanto perché la miafamiglia era sfollata ma in quel paese sono rimasto sei mesi", ma perché nell'ultima corsa alla pre-sidenza dell'organizzazione nazionale degli imprenditori Confindustria Bergamo ha appoggiato lacandidatura di Alberto Bombassei, presidente della Brembo. L'applauso degli industriali bergama-schi è scattato proprio quando il "chimico" Squinzi si è spinto nel terreno del "meccanico"Bombassei e sollecitato sul futuro politico dell'Italia ha risposto che chiunque governerà dovrà"rimettere le imprese e in particolare quelle manifatturiere, al centro dell'impegno del governo".Peril resto il presidente di Confindustria, a nome delle imprese, si è reso "disponibile a rinunciare a tuttigli incentivi in cambio di una riduzione della pressione fiscale a carico di imprese e famiglie. Nonpossiamo pagare 20 punti in più rispetto alla Germania. Il mio gruppo paga tasse in 40 paesi diver-si con un'incidenza media del 34%, in Italia non andiamo sotto il 50%". Nonostante la cautela nelgiudizio complessivo sul governo tecnico "molte azioni sono rimaste incompiute. Con la riformadel lavoro si è ridotta la flessibilità in entrata e non è aumentata realmente la flessibilità in uscita".Nemmeno il richiamo ad una questione del Nord perché "territori come Varese, Como, Lecco eSondrio subiscono l'attrazione del Canton Ticino. Là la procedura di "Via" dura 60 giorni, da noidue anni e mezzo o tre", ha scaldato la platea degli industriali bergamaschi. Cauto, molto cautoSquinzi sul caso Fiat limitandosi a dire che "un grande paese industriale deve avere una grande

CONFINDUSTRIAIL RITORNO DI SQUINZIASSEMBLEA 2012 ALLA TENARIS DALMINE

Associazioni

di Livio Casanova - foto di Giorgio Chiesa

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e trasformarli in materiaprima secondaria.

METALLTECHAlla Metalltech è andato ilpremio per l'innovazionenella funzione d'uso.Metalltech ha prodotto lacopertura del padiglione delmuseo del Louvre che ospi-terà l'esposizione delle ArtiIslamiche. La copertura èstata realizzata con un reti-colo ondulato in vetro, rive-stito sia esternamente che

internamente da 4700 pan-nelli triangolo, composti dauna doppia maglia di lamie-ra stirata di alluminio dicolor oro e argento brillanti.Lo stesso principio è statoutilizzato per la nuova portad'ingresso dell'AeroportoInternazionale di BakuAzerbaijan e per il negozioArmani di Londra.

ROBUR SPANella categoria"Responsabilità" la Robur

Spa del presidente BenitoGuerra è stata premiata perStop&Go - Robur Onlus, unprogetto di sostegno educati-vo ai ragazzi.

CLAY PAKYIl progetto vincitore dellacategoria "Crescitad'Impresa"è stato "ClayPaky nel mondo"Clay Paky Spa opera nel set-tore dell'illuminazione sce-nografica automatizzata diteatri, studi televisivi, eventi

e concerti e si è organizzataper promuovere i propri pro-dotti in tutto il mondo, lavo-rando con distributori indi-pendenti in oltre 70 paesi.

DIACHEM SPAPer la categoria riservataalla "Comunicazione" l'a-zienda premiata è stata laDiachem con la "Campagnaistituzionale Chimiberg2012" per promuovere l'im-magine e la mission azien-dale.

fatturiera che ha definito "chiesa dell'indu-stria" (inteso come luogo dove si celebra illavoro), seppe riprendersi e ricostruire. E' perlui un altro degli altri applausi dell'assembleaperché, pur non esasperando i toni, "quandovediamo che la Germania produce quattromilioni di tonnellate di acciaio e noi abbiamoil caso Ilva, beh, non posso esimermi dal direche non deve essere la magistratura a fare lapolitica industriale di questo Paese". Laprima visita -ufficiale- di Squinzi all'assem-blea delle imprese orobiche ha coinciso anchecon l'ultima assemblea pubblica di CarloMazzoleni come presidente di ConfindustriaBergamo che ha elencato le principali diffi-coltà degli imprenditori orobici alle prese con"la fiscalità di svantaggio, il credito costoso espesso inaccessibile, la complicazione ammi-nistrativa, il territorio negato, i costi (e i costu-mi) della politica sempre fuori controllo".Rispettando il tema della giornata "Dal dire alfare", ai limiti del sistema e della politica hafatto da contraltare "il fare" delle aziende ber-gamasche più innovative, quelle che hannosaputo reggere alla crisi puntando su ricer-ca e sviluppo. Dalla meccanica avanzata albiomedicale, dalle pelli agli antiparassitari,dagli apparati per riscaldamento alle lucihi-tech dimostrando, di fatto, che Bergamoè una terra di eccellenze industriali.L'appuntamento è rimandato al prossimoanno ma prima, nella primavera 2013, scadràil mandato di Carlo Mazzoleni e l'assembleadovrà provvedere all'elezione del successore.Gli industriali bergamaschi sapranno conver-gere su un singolo nome o assisteremo alleriedizione provinciale del testa a testa nazio-nale fra Bombassei e Squnizi?

to al radicale cambiamento dell'Associazione. Noi (Fiat) ci riconosciamo in questo processo di rin-novamento che, se dovesse essere completato, porrebbe le basi per un rientro della Fiat inConfindustria". Oggi l'uomo che porta maglione girocollo anziché rigidi gessati, da solo tiene com-portamenti rivoluzionari per un Paese conservatore ed immobile come il nostro. Solo deve essersisentito anche Squinzi quando, poco prima di salire sul palco, si è trovato seduto in platea tra due siedevuote. Per la guida di viale dell'Astronomia anche il padrone di casa GianFelice Rocca, presidentedel Gruppo Techint, si era espresso a favore di Bombassei. Ha ricordato momenti drammatici comeil bombardamento del 6 luglio 1944 quando la Dalmine, luogo emblematico dell'eccellenza mani-

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L'hanno premiata sullo speciale palcoscenico della terzaedizione di Odysseus "Navigare nelle idee" per la suacapacità sia d'innovare, sia di risolvere un problema

che fino ad ora sembrava essere uno scoglio insormontabile perla diagnosi in campo radiologico. Stiamo parlando dellaTecnnix, azienda di Grassobbio, che ha deciso di partecipare allagara indetta da Confindustria con un'apparecchiatura "RX domi-ciliare". Vale a dire, un sistema che permette di effettuare dia-gnosi a casa di quei pazienti che hanno problemi di deambula-zione e che quindi sono difficilmente trasportabili in ospedale."La richiesta - ha affermato il titolare Aniello Aliberti - vienedall'esigenza degli ospedali, che hanno sempre cercato il mododi dare un servizio all'utenza evitando il trasporto e la degenzadello stesso all'interno della struttura. Per le ASL si tratta di unanetta riduzione dei costi. L'idea di progettare una simile mac-china risale a quattro anni fa, quando l'Istituto Nazionale Tumoridi Napoli ha fornito le linee guida e le richieste principali".

Avete quindi seguito un dettato tecnico?"L'Istituto ha indicato una schema con le caratteristiche darispettare, successivamente ha consegnato il testo allaConsip, che ha poi indetto una gara. Le esigenze degli ospe-dali sono di fatto il nostro mercato, quindi abbiamo decisodi prenderne parte. Siamo molto soddisfatti perché siamostati valutati i migliori sia sul profilo dei costi, che su quel-lo della tecnologia".

Perché questa macchina è così innovativa?"Il primo aspetto su cui abbiamo lavorato ottenendo ottimirisultati è stata la potenza radiologica. C'erano altri sistemi tra-sportabili, ma di potenza contenuta perché all'aumentare diquest'ultima è proporzionale un incremento delle dimensioni edel peso. Abbiamo ovviato a questo problema utilizzando unaserie di condensatori, che si caricano facendo da batteria. Così,siamo riusciti ad ottenere la potenza necessaria di 30 kW rica-

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vabile da una presa domestica di 3kW,garantendo anche dieci esposizioni inpochi minuti".

Su quali altri aspetti avete lavorato?"Abbiamo implementato in maniera inte-grata il digitale (Digital Radiography),siamo capaci di acquisire in temporeale la radiografia su un tablet, che èstato sviluppato dalla Carestream(un'azienda che nasce da Kodac).Una volta valutata, l'immagine vienedirettamente inviata in ospedale doveun medico può fare il referto ufficia-le. Inoltre, sempre grazie alla macchi-na, è possibile masterizzare e conse-gnare al paziente il suo esame".

TECHNIXLA FRONTIERA DELLA «RX DOMICILIARE»ANIELLO ALIBERTI, TITOLARE DELL'AZIENDADI GRASSOBBIO. «LE RICHIESTE DEGLIOSPEDALI SONO IL NOSTRO MERCATOABBIAMO VINTO LA GARA SIA SUI COSTICHE SULLA TECNOLOGIA IMPIEGATA»

Il premio

Come può essere trasportata?"Basta un'apertura di 58 centimetri in un ascensore, la macchina può essere facilmentesmontata a pezzi e ricomposta con pochi passaggi, senza viti o bulloni. Inoltre, c'è unmontascale a batteria con una pedana per posizionare i vari pezzi, pensato per quegliantichi palazzi sprovvisti dell'elevatore. Infine, abbiamo deciso di allestire un furgonecon tutto l'occorrente: scrivania, sedute, pc, generatori d'emergenza e quant'altro doves-se servire ad un medico".

Quanto tempo avete impiegato per la progettazione e la realizzazione?"Circa 18 mesi con sei persone diret-tamente coinvolte, abbiamo utilizzatoil centro di ricerca e sviluppo interno aTechnix, che si occupa proprio d'inno-vazione tecnologica. Responsabili delprogetto i due nostri più giovani inge-gneri, ovviamente supportati dai col-leghi senior, Ilaria Pietta e PietroGrassi. Il Gruppo (circa 160 dipen-denti) fattura 55 milioni di euro annui,e di questi il 10% viene reinvestito".

Qual è la prossima sfida?"Stiamo attualmente pensando a quel-le che sono le applicazioni nanotecno-logiche. Ci sono già dei risultati ecredo che a breve scopriremo unafrontiera che ci permetterà di fareradiografie utilizzando pochissimaenergia".

Da sinistra Ilaria Pietta (ing. biomedicale), Aniello Aliberti (presidente)e Pietro Grassi (ing. Meccanico)

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"Siamo dei moderni scultori, Technoframes nasce dall'esperienza di VEGAche da oltrequarant'anni fornisce all'alta tecnologia meccanica le sue più raffinate creazioni".Esordisce così Mauro Vedovello, partendo da un know-how difficilmente replica-

bile, che si fonda sull'esperienza del padre Alberto (fondatore dell'azienda) e sulla professionali-tà del fratello Fabio. Una storia familiare che da Scanzorosciate ha saputo rinnovarsi negli anni -conquistando il premio Odysseus per l'innovazione -, fino ad arrivare a "sbancare" il mercato sta-tunitense con Technoframes, partendo dall'internazionalizzazione avviata nel 2000 dell'aziendamadre VEGA. "Ho fondato questa realtà - ha affermato Alberto -nel 1964. Ho iniziato facendo manutenzione di tutto ciò cheriguardava il settore della saldatura. Poi ci siamo specializzatinella meccanica di precisione, fino alla svolta con l'avvento dellemacchine a controllo numerico. Nel 1991 i miei due figli sonoentrati in azienda e, passo dopo passo, hanno saputo prendere iltimone, portando quell'innovazione che oggi tutti ci riconoscono".

Com'è stato crescere e, al contempo, veder crescere l'azienda?"Con le macchine a controllo numerico - ha continuato Mauro -abbiamo fatto un balzo sia in termini qualitativi, sia per quantoriguarda le quantità di produzione. Tuttavia, pur specializzandocinel settore medicale, nel meccanotessile e avendo la capacità dilavorare diversi tipi di materiale plastico e di metallo, siamo cre-sciuti in un mix ideale di competenze manifatturiere e di design.Questo è stato il nostro vantaggio competitivo sulla concorrenza".

Cosa intende quando parla di "mix ideale"?"Oggi, la maggior parte delle aziende tende ad esternalizzare granparte della produzione. Noi siamo non solo gli ideatori, ma anchei costruttori, gli sviluppatori, i collaudatori e i responsabili di mer-

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cato di ogni prodotto. Raggruppiamo l'inte-ra filiera tra le nostre mura e siamo in gradodi produrre articoli altamente personalizza-ti".

Come mai è nata Technoframes?"Nasce nel 2007 dalla volontà di diversifica-re i nostri manufatti. Volevamo costruirequalcosa che facesse capire al mercato ciòche la famiglia Vedovello è in grado di pro-porre. Ci siamo, per così dire, "buttati" fin dasubito nel mercato delle armi e delle muni-zioni anche per una questione strategica.Volevamo educare al bello un settore moltopratico, o meglio pragmatico, e ci siamoproposti come designer".

Possiamo dire che, ad oggi, la sfida è statavinta."Due anni fa abbiamo aperto una sede negliStati Uniti, a Manchester, nel NewHampshire. Partecipiamo a numerose fieredi settore e l'internazionalizzazione è lanostra parola d'ordine. Come dicevamo,siamo moderni scultori in quanto la tradizio-ne di VEGA è proprio quella di scavareforme piene. Custodie per armi, porta muni-zioni e munizioni inerti, quest'ultime hannotrovato una nicchia di mercato tra i collezio-nisti e persino alcuni reparti della scientificaamericana hanno deciso di acquistarli perfare corsi".

Da quante persone è formata attualmentel'azienda?"Abbiamo trentacinque dipendenti e non-ostante la crisi (che abbiamo sentito solo nel2009) non siamo mai ricorsi nemmeno ad

A prova di bomba

VEGA ETECHNOFRAMES,MODERNI SCULTORI DELLA MATERIAPREMIATA NELLA CATEGORIA INNOVAZIONE, L'AZIENDA NASCE A SCANZOROSCIATE NEL 1964, CRESCE CON GLI ANNI FINO AL MERCATO STATUNITENSE E SI SPECIALIZZA NEI MANUFATTI DI DESIGN

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un'ora di cassa integrazione. Anzi, abbiamoottime previsioni di crescita da qui ai prossi-mi cinque anni".

Quali sono le prospettive per il futuro?"Il mercato ci sta chiedendo una tipologia diarredo hi-tech, al quale stiamo lavorando.Per il momento si tratta solo di progetti stu-diati ad hoc per qualche particolare cliente,ma non escludiamo la possibilità di concen-trarci, in futuro, sul settore".

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Mauro Vedovello

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Addirittura peggio del già malmesso mercato del lavo-ro. E' l'andamento dell'apprendistato in provincia diBergamo, con un crollo verticale di giovani assunti

attraverso questa nuova formula contrattuale, aggiornata dalgoverno Monti nell'ottobre del 2011. Analizzando gli ultimicinque anni, emerge infatti che il dato attuale (3.434 apprendi-sti) è meno di un terzo rispetto ai numeri del 2007(12.720 contratti); è vero che l'analisi comprendesoltanto i primi nove mesi del 2012, aggiornataalla fine di settembre, tuttavia è già evidente che ilrisultato del 2011 (6.093 contratti) potrà essereraggiunto soltanto grazie a un miracolo. Le cifresono emerse martedì 2 ottobre in Provincia, duran-te un incontro con le parti sociali per illustrare larevisione del riparto risorse varata il giorno primadalla giunta di Via Tasso. Stando alle previsioni dispesa approvate il 7 maggio 2012 (linee d'indiriz-zo per la formazione esterna apprendisti assuntinella provincia di Bergamo - anno formativo2012/2013), il grosso delle risorse disponibilisarebbe stato assorbito dagli avviamenti con lanuova normativa (D.lgs 167/2011), con la destina-zione di 2.273.280 euro a questa voce (formazio-ne finalizzata all'acquisizione delle competenze dibase/trasversali per l'apprendistato professionaliz-zante); la quota minore (1.374.033,64 euro) erainvece destinata alla vecchia normativa (formazio-ne di prima e successive annualità degli apprendi-sti assunti ai sensi dell'art. 16 L. 196/1997 - mag-giorenni e minorenni - e dell'art. 49 D.lgs276/2003). In totale si tratta di 3,6 milioni abbon-danti. Verifiche alla mano, è risultato invece che il"vecchio" intervento aveva già assorbito tutti ifondi, mentre quello nuovo è fermo a un millesimodel plafond stanziato (29mila euro, dei 2,25 milioni disponibi-li). Così la giunta provinciale ha ridistribuito le risorse, spo-stando 900mila euro sulle assunzioni ex L. 196/97 e D.lgs276/2003, così da assicurare il percorso di qui a dicembre. Perla cronaca, l'anno formativo 2010/2011 aveva una dotazione di4,6 milioni di euro, un milione in più. Se i nuovi apprendisti

assunti nel 2012 sono 3.424, tutti gli apprendisti oggi al lavo-ro (e in aula) in Bergamasca arrivano a quota 10.289 unità; diquesti, poco meno di 7mila applicano la tipologia professiona-lizzante della Legge Biagi (276/2003), altri 1.679 la legge Treu(196/1997) e 1.335 la normativa del 2011 (professionalizzanteo contratto di mestiere). Quando ai settori di lavoro, la mag-

gioranza (28,5%) degli apprendisti assunti nel 2012 fa riferi-mento alla metalmeccanica, seguita da commercio (20%) eturismo (14,1%); a distanza edilizia (7,5%), barbieri e parruc-chieri (5,1%), studi professionali (4,9%), eccetera. Infine, unatabella con tutti gli enti erogatori dei piani di formazione (ebeneficiari dei fondi), aggiornata al 21 settembre 2012.

Lavoro

DA 12.700 ASSUNTI NEL 2007 AI 3.434 NEI PRIMI 9 MESI 2012

APPRENDISTI IN CADUTA LIBERA,MENO 70% IN 5 ANNI

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FINANZIAMENTI TASSO ZERO - KM 0 - SCONTI FINO AL 30%

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Nonostante il settore delle costru-zioni sia tra i più colpiti dallacrisi, in particolare nella

Bergamasca - patria del segmento perantonomasia -, Edilbroker, società di ser-vizi di Dalmine guidata da MatteoCangelli, ha continuato a trovare opportu-nità, orientandosi verso i maggiori appaltidi infrastrutture e grandi opere che vengo-no realizzate sul territorio nazionale equalche volta all'estero. Appalti che noto-riamente vengono sviluppati dai maggioriGeneral Contractor del settore, Clienti,quest'ultimi, a cui Edilbroker, con lungi-miranza, ha sempre dedicato le proprieenergie commerciali, offrendo un sistemaintegrato di servizi, avvalendosi di unteam multidisciplinare di professionistiche interagiscono, ciascuno con le propriespecifiche competenze, per l'approfondi-mento dei dettagli costruttivi e la valoriz-zazione economica dell'opera funzionale.Attività coordinate secondo il principiodel Project Management.

Precisamente quali sono i servizi cheoffrite alle Imprese?Le attività che vendiamo ai nostri clientisono i servizi tecnici che vengono svoltida Geometri, Architetti ed Ingegneri. Piùprecisamente si tratta della valorizzazionedi opere in fase di Progettazione, di Garad'Appalto o di Perizia di Variante, median-te la redazione di: computi metrici estima-tivi, quadri di raffronto ed analisi prezzi;contabilità Lavori attiva (verso ilCommittente) e passiva (verso i Fornitori)per la liquidazione degli stati avanzamen-to lavori (S.A.L.); stato interno dei lavori(S.I.L.), richieste d'offerta (R.d.O.), richie-ste d'acquisto (R.d.A.). Inoltre per lagestione della Commessa in fase esecuti-va, siamo in grado di fornire l'intera strut-tura tecnica che a seconda dei casi puòrichiedere figure quali: direttore tecnico,contabile, capo cantiere, topografo,responsabile della qualità, assistente allemaestranze ecc. In sintesi forniamo lefigure tecniche di cui necessita la com-

messa, in funzione dell'entità e della com-plessità dell'opera da realizzare, come seil cantiere fosse un vero e proprio "stabili-mento" industriale.

Ci porta l'esempio di una delle infra-strutture su cui avete lavorato di recen-te?Due delle principali commesse su cuiabbiamo lavorato nei mesi appena trascor-si, e che impattano in maniera significati-va sul territorio del Comune di Milano,riguardano la realizzazione delle nuovelinee della Metropolitana. Precisamente lanuova "Linea 5"(1° e 2° tratta), già incostruzione, e della nuova "Linea 4 " infase di progettazione. Per questeCommesse, siamo stati chiamati a verifi-care le quantità per la valorizzazione dellediverse parti d'opera; In particolare per leopere "Civili" abbiamo redatto i ComputiMetrici Estimativi. I nostri committentisono stati il Consorzio Garbi S.c.a.r.l. diMilano per la 1° tratta della Linea 5, eAstaldi S.p.a. di Roma per la 2° tratta sem-pre della Linea 5. Sulla scorta dell'espe-rienza e del servizio che abbiamo reso perla Linea 5, il Consorzio MM4 S.c.a.r.l. diMilano, che vede nella compagine socie-taria Impregilo S.p.a. ed Astaldi S.p.a., ciha incaricati per la redazione dei ComputiMetrici Estimativi della nuova Linea 4, 1°e 2° tratta "Expò 2015". Edilbroker s.r.l.anche in questo caso ha impiegato e coor-dinato diversi tecnici che hanno concorsoalla stima delle opere geotecniche, struttu-rali e di finitura delle diverse Stazioni.Inoltre sono state stimate opere relativeagli ambiti superficiali e delle viabilità(provvisorie e definitive), ed è statoaffrontato il complesso tema della valoriz-zazione delle opere civili di risoluzionedelle interferenze dei sottoservizi con leStazioni sotterranee.

Oltre alle Metropolitane quali altre operedi infrastruttura avete seguito, e per qualiclienti?"Per Ansaldo Breda S.p.a di Napoli,abbiamo progettato le opere civili, com-preso il prolungamento di un binario perl'approvvigionamento di nuove carrozzeal deposito treni di ATM a ColognoMonzese, per il Consorzio Segrate-Lambrate s.c.r.l., la cui compagine socie-taria è rappresentata da Cooperativa diCostruzioni S.c.a.r.l. di Modena e PessinaCostruzioni S.p.a. di Milano, ci stiamooccupando della redazione delle contabili-

Foto di Giorgio Chiesa

EDILBROKER DA 15 ANNI AL SERVIZIODEI MAGGIORI GENERALCONTRACTOR DEL SETTOREDELLE COSTRUZIONI

L'AMMINISTRATORE MATTEO CANGELLI: «I COMPUTI METRICI ESTIMATIVI, LA CONTABILITÀ LAVORI E LE PERIZIE: IL NOSTRO CORE BUSINESS»

Professionisti

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tà lavori attive e passive, oltre ai computimetrici estimativi per le perizie di varianterelative alle opere per la ristrutturazionedello svincolo di Lambrate e della viabili-tà di accesso al Comune di Segrate. (1°lotto - 1° stralcio A51 - Tangenziale Est diMilano). Anche per la nuova viabilitàdella Pedemontana, con l'Impresa BacchiS.r.l. di Carpiano (Mi), abbiamo l'incaricodella redazione della contabilità attiva epassiva delle opere di movimento terra eopere in cemento armato oltre al coordi-namento tecnico in cantiere di alcune atti-vità e maestranze impegnate all'esecuzio-ne dei lavori. Per Cooperativa diCostruzioni S.c.a.r.l. di Modena, abbiamoun incarico per la redazione di elaborati

grafici e descrittivi, dei computi metriciestimativi, dei brogliacci di cantiere ine-renti la contabilità dei lavori, per gli inter-venti di ristrutturazione, adeguamento,collegamento e costruzione sulla retefognaria in Milano. Sempre per la medesi-ma commessa ci stiamo occupando deitracciamenti topografici, attività quest'ulti-ma recentemente svolta in assistenza aSatec S.r.l. di Grosseto, per la realizzazio-ne del parcheggio cargo dell'Aeroporto diMalpensa (Va).

Quali altre tipologie di costruzioni aveteseguito negli ultimi anni?Caserme, scuole, depositi e parcheggi,rotatorie e ciclabili, edifici per la pubblica

amministrazione, sono alcuni esempi deidiversi ambiti su cui abbiamo lavorato perresistere al crollo delle opportunità deivecchi clienti legati al mercato immobilia-re residenziale. Abbiamo infatti dedicatole nostre attenzioni commerciali anche aquelle aziende capaci di aggiudicarsiappalti pubblici. Se pure per appalti diminore entità rispetto a quelli che normal-mente si aggiudicano i colossi dellecostruzioni come Impregilo ed Astaldi. Sitratta di realtà molto importanti nel settoredelle costruzioni, sono stati nostri clienti:Italiana Costruzioni S.p.a. di Milano per lacostruzione della nuova Caserma deiCarabinieri a Brembate (Bg).; laCooperativa Edil Sermidese S.c.a.r.l. siSermide (Mn) per la ristrutturazione degliIstituti Scolastici Dell'Acqua e Bernacchiin comune di Legnano (Mi); laCooperativa di Costruzioni S.c.a.r.l. diModena per la realizzazione del nuovoDeposito Automobilistico di RogoredoATM ed il Parcheggio delle auto rimossedalla Polizia Municipale in Rogoredo(Mi); per la Grandedil S.r.l. abbiamo col-laborato per la commessa di adeguamentodella Rotatoria in Comune diCalolziocorte (Bg). e la realizzazionedella Pista Ciclabile Antica Postumia aCremona; ancora per Alvit S.r.l. di Torinostiamo collaborando per la realizzazionedel nuovo Centro Amministrativo inComune di Albano S. Alessandro (Bg).

Il settore "Residenziale" è un segmentodell'edilizia che non seguite o è un mer-cato finito?Con riferimento al settore residenziale,che ha subito la maggiore contrazione nel-l'ambito delle costruzioni, Edilbroker s.r.l.ha saputo comunque procurarsi alcuneopportunità offerte dalla "piazzaMilanese", rimasta dinamica con impor-tanti interventi che caratterizzeranno partedel territorio del Comune di Milano: Torrie grattacieli, tra i quali anche quelli ricom-presi nel grande progetto di Expò 2015.Nell'ambito dell'intervento di riqualifica-zione dell'area della vecchia fiera diMilano, siamo stati chiamati a dare ilnostro contributo per la definizione delleprime stime e budget di spesa per il gran-de intervento di City Life - LottoResidenziale "LIBESKIND" torri Rb1 eRb2 -, dalla società Tre Torri S.p.a. diMilano e City Life S.p.a.(ora CityContractor) di Milano. Cesi CooperativaEdil Strade Imolese di Imola, ci ha incari-

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cato per la valorizzazione delle opere civi-li e la redazione del capitolato d'appaltoper due edifici nell'ambito dell'HousingContest, repertorio di progetti per edificiresidenziali ad elevate prestazioni e bassocosto. Teknoarch S.r.l., importante societàdi progettazione (partecipata dalla SocietàEuromilano S.p.a.) ci ha incaricato per lavalorizzazione del progetto e redazione delcapitolato d'appalto inerente la costruzionedella "Torre R9 - 10" per l'intervento resi-denziale del "Villaggio Expo' 2015".

A questo punto immagino sia scontata lavostra esperienza anche nelle costruzionicon vocazione Commerciale e Direzionale.Già! Non sbaglia. Senza dilungarmi le citodue dei più significativi lavori svolti: Ilprimo, con l'impresa G.D.M. CostruzioniS.p.a. di Peschiera Borromeo (Mi), per lacostruzione del supermercato Esselunga diLegnano, Area ex Cantoni: abbiamo redat-to le contabilità attive e passive dei lavori;mentre per Zoppoli & Pulcher S.r.l. diTorino abbiamo dato il nostro contributo,in sinergia con alcuni tecnici dell'impresa,alla definizione dell'offerta economica perla realizzazione del Centro Commercialeche sorgerà a Cascina Merlata, nel grandeintervento edilizio per la realizzazione del"Villaggio Expò 2015. Nell'ambito dire-zionale voglio spendere un'altra importan-te referenza: "Altra Sede RegioneLombardia"; per la realizzazione di que-st'opera, costruita dal General ContractorConsorzio Torre S.c.a.r.l di Milano, siamostati incaricati per parte della redazionedella contabilità attiva e passiva oltre adalcune significative perizie di variante.

In questi difficili anni, a livello commer-ciale come siete riusciti a rimanere cosìefficaci? Il know-how maturato nel settore delleinfrastrutture, ci consente di distinguercidai più tradizionali studi professionali e ditrovare ancora buone opportunità. Come sievince dalla descrizione delle attività, edalle aziende nostre clienti, posso afferma-re che Edilbroker ha saputo mantenersiforte a livello commerciale, restandosocietà di riferimento, soprattutto, per leaziende maggiormente strutturate.L'attività di promozione dei nostri servizi ècurata direttamente da me attraverso PRO-MOTION, ditta individuale, nata per ilprocacciamento delle opportunità nel set-tore delle costruzioni. Il vero punto diforza è il connubio tra la qualità della pro-

fessionalità che vendiamo e la flessibilitàche offriamo. Il vantaggio per le impresenostre clienti è quello di poterci convoca-re, anche per urgenze, nei momenti di dif-ficoltà nella gestione delle risorse interne.Specie per le aziende che acquisiscono unportafoglio lavori attraverso gare d'appaltopubbliche, dove la programmazione dellerisorse è subordinata all'aggiudicazionedei lavori, la flessibilità incontra la loro esi-genza di avere personale dedicato che, pernumero e tipologia di profilo professiona-le, sanno di potere attingere da Edilbroker.Addirittura nella fase esecutiva dei lavori,se una commessa incontra ostacoli osospensioni, il nostro cliente non sopportacosti ed al contempo non disperde le pro-fessionalità che, al riavvio delle attività, lanostra struttura è sempre in grado di garan-tire con tempismo. Nonostante i nostripunti di forza, ancora molto incisivi sulleaziende che mirano all'acquisizione dellecommesse pubbliche, una diminuzionedel fatturato relativo alle più comuni attivi-tà dedicate a clienti "Immobiliari e Privati"c'è stata, ma è da ritenersi fisiologica per laprogressiva e repentina contrazione delmercato "residenziale privato".

Con le banche avete incontrato difficoltào vi hanno sostenuto come negli annimigliori? La fiducia dagli Istituti di Credito ci è sem-pre stata confermata. Certo è che l'atten-zione ed il grado di rischio che è statoposto al nostro settore ha portato all'au-mento degli spread e dei costi aggiuntiviper i diversi "servizi bancari": il costo deldenaro, del conto corrente e degli affida-menti è divenuto veramente eccessivo,quasi insostenibile. Di conseguenza, vuoianche per una riduzione del fatturato, sualcuni Istituti di Credito che utilizziamoabitualmente, abbiamo ridimensionamen-to alcune linee di credito, costose e supe-riori alle effettive necessità. Il prossimopasso sarà quello di puntare alla riduzionedei rapporti bancari, tutto ciò nell'ottica dicontenimento dei costi. Se potessimo eli-mineremmo completamente tutte le lineedi credito ma per noi, come per molteaziende, rappresentano un importante stru-mento per sopportare le dilazioni di paga-mento che i nostri clienti ci chiedono nella"forbice" dei 90/180 giorni.

Prima accennava ad una riduzione delfatturato. E' stata una contrazione signi-ficativa?

Il nostro fatturato ad oggi risulta comun-que essere in linea con la media conso-lidata dei 15 anni della nostra attività,considerando anche il risultato del2008, "picco" massimo del settore dellecostruzioni

Quali Interventi sui costi avete dovutofare?Dopo il 2008, i costi per la gestioneamministrativo - commerciale e di coor-dinamento tecnico, sono stati ridottinotevolmente. Oggi le principali funzio-ni strategiche e di gestione sono svoltedal sottoscritto, da sempre amministra-tore di Edilbroker s.r.l. Chiaramente conil supporto di segreteria interna e deiconsulenti esterni, fisiologici per l'esi-stenza dell'attività.

Come vede il futuro?Deve ancora arrivare. Spero si presentifertile almeno per quelle aziende chehanno saputo resistere a questo duro"banco di prova". Si dice che il lavoronobilita l'uomo. Può essere vero ma dicerto, principalmente, il lavoro sostienel'esistenza dell'uomo. Non voglio essereun indovino, voglio solo augurarmi cheper l'uomo continui ad esserci lavoro,tanto per gli imprenditori quanto per glioperai e tutte le altre categorie. E' orache le famiglie possano riacquistare laserenità di un tempo.

Cosa mi dice della politica?Ammiro chi si impegna con onesta eserietà. Detesto chi persevera solo neltenersi stretti i privilegi e fa politica uni-camente con quella finalità. Nostro mal-grado abbiamo evidenti esempi. Nomialti sonanti che anziché scusarsi per idanni procurati ai cittadini, anche aipropri elettori, ancora vanno ad elemo-sinare consensi. Senza nemmeno l'umil-tà di riproporsi per riparare ai danni dicui sono artefici. Al contrario con l'arro-ganza di sostenere le proprie ragioni. Ilpopolo Italiano è troppo paziente e tol-lerante. O forse troppo bigotto per averel'ambizione di volere realmente cambia-re. Chi ha rubato, mentito, chi è statoomertoso, non è degno di rappresentareil popolo Italiano.

Come desidera congedarsi?Lasciamo che i lettori passino al prossi-mo articolo. Spero non tratti di politi-ca…

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Èl'autunno berlinese lo sfondo scelto da AlessandroVerdi per la nuova personale, dal 2 al 30 novembre2012 all'Halle Am Wasser. Reduce dalla mostra alla

Fondazione Mudima di Milano (12 set-tembre-12 ottobre 2012) il pittore berga-masco porta ora i suoi ultimi lavori nelprestigioso spazio espositivo di Berlino,accompagnato da un opening ideato daAgnese Grieco con Frank Arnold su testidi Samuel Beckett, Yasunari Kawabata eDaniil Kharms. Classe 1960, studio adAmbivere, Alessandro Verdi proponeuna pittura al tempo stesso meditata espontanea, sensuale e raffinata, memoredella tradizione calligrafica giapponese edella forza di un alfabeto genetico pri-

mordiale. Ogni opera è il risultato di una tensione interna alquadro che emana dallo spazio e circonda le figure, comescritto da Achille Bonito Oliva in occasione della partecipa-

zione dell'artista alla 53. Biennale diVenezia nel 2009: "La ricerca di Verdi èvolta a rinvenire e fissare tracce di esistenzaallo stato puro, senza le superfetazioniimposte dalla società, irradiando all'intornouna fertilissima aura che fa defluire attra-verso le metafore del linguaggio la suaincandescente carica espressiva".

Alessandro Verdi2 novembre - 30 novembre Halle am Wasser 3 @ Hamburger Bahnhof Invalidenstr. 50/51, 10557 Berlin

ALESSANDRO VERDICOLORA L’AUTUNNO DI BERLINO

La personale

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Un maglione per Natale non è solo un romanzo di Glenn Beckma un'idea regalo da incartare e lasciare sotto l'albero diparenti e amici. Prima delle festività natalizie, a fine dicem-

bre, nel quadrilatero della moda milanese aprirà la boutique dello sti-lista Paolo Pecora, con l'azienda bergamasca Emmegierrefashiondi Osio Sopra. In questa zona, dove si concentrano numerosissiminegozi e atelier delle griffe più importanti della moda, le vetrine delnegozio si affacceranno su Via del Gesù e sarà il primo store mono-marca all'ombra della Madunina. Paolo Pecora è un brand di totallook per uomo e donna, che presenta un look easy-to-wear sobrio erigoroso, mescolato con un pizzico di trasgressione. Il marchio natonel 1980 come camiceria da donna dall'eponimo designer, cresce nel1984 presentando la linea femminile e registrando un boom nelle ven-dite che permette all'etichetta di espandersi velocemente. Nel 1990 lostilista lancia la prima collezione maschile, dedicata ad un pubblico ditutte le età ed eterogeneo. Sospeso tra cultura made in Italy e designinnovativo, Paolo Pecora diviene in poco tempo un marchio interna-zionale che attraversa le generazioni e interpreta i trends della modasecondo un gusto personale sofisticato. Nel frattempo subentra unpartner industriale, l'azienda bergamasca Emmegierrefashion dei fra-telli Gianluigi e Roberto Vavassori e la mamma Frigerio Maria Rosa.

Nata nell'anno 2004 e sviluppatasi da un'impresa famigliare fondatanel 1962, nel 2005 la Emmegierrefashion decide di acquisire e pro-durre le linee Paolo Pecora in licenza per confezionare un prodottointeramente fabbricato in Italia. Prima di Milano Pecora ha aperto unnegozio monomarca nel centro di Bergamo, in via Sant'Alessandro.Dei cinque negozi principali della catena due monomarca si trovanoa Bergamo e a Firenze mentre gli atri tre sono franchising di Verona,Venezia. Nel complesso sono più di 400 i punti vendita multimarca inItalia e circa 150 all'estero, di cui 25 in Francia, tutti posizionati nel altodi gamma che commercializzano maglie, camice e jersey delle colle-zioni uomo e donna di questa marca. Oggi il marchio fattura 15 milio-ni di euro prevalentemente in Italia e il connubio tra Paolo Pecora e laEmmegierefashion ha permesso ai fratelli Vavassori di triplicare ilproprio fatturato nell'arco di appena tre anni. Il brand, inoltre, a breveinaugurerà il suo primo punto vendita all'estero nel centro storico diBarcellona in Spagna. "La Cina potrebbe essere un altro progettointeressante. Stiamo valutando richieste da parte di società cinesi peraprire in partnership dei negozi in questo mercato", spiegano i fratel-li Vavassori. La linea maschile, diventata negli anni il punto di forzadel marchio, è composta da circa 300 capi con calzature e accessori(borse, cinture ecc.), mentre la linea donna conta un centinaio di pezzi.

EMMEGIERRE FASHIONUN CUORE DI SHOPPING

Moda

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Una struttura accessibile a tutti, ma che allo stesso tempo gode dei vantaggi delle più lus-suose destinazioni alberghiere. L'Hotel San Giorgio è posizionato a due passi dal centrostorico di Bergamo e permette a tutti (turisti e non), grazie ai suoi prezzi modici e alla sua

ospitalità, di godere delle bellezze della Città dei Mille senza per questo dover eccessivamentealleggerire il portafogli. L'ottimo livello di comfort delle camere, accoglienti e arredate con gustoe qualità, unitamente alla puntualità dei servizi, hanno fatto dell'Hotel San Giorgio una locationdove l'ospitalità è costantemente affiancata da personale qualificato, sempre lieto di suggerire mete

Accoglienza

HOTELSAN GIORGIOQUANDO IL COMFORTÈ ACCESSIBILE

LA STRUTTURA RICETTIVA GUADAGNA UNA STELLA MA NON DIMENTICA LE RAGIONI DEL SUCCESSO: FLESSIBILITÀ,CORTESIA, PREZZI MODICI E ADATTABILITÀAD OGNI TIPOLOGIA DI AVVENTORE

e percorsi da dedicare al tempo libero e sem-pre reattivo nell'esaudire ogni richiesta.Un'attenzione e una cura del particolare chehanno da poco consentito alla struttura diraggiungere la terza stella.

COMFORT - Sempre alla ricerca di ulte-riori benefici e comfort per i propri ospiti,degli interni colpisce da subito l'allestimento- davvero splendido - della sala colazioni,posizionata sulla terrazza con vista su cittàAlta, ma anche le accoglienti sale d'attesa eintrattenimento nella hall, il tutto "condito"da un ampio parcheggio all'esterno dellastruttura. Tornando alle colazioni, è impossi-bile non citare il ricco buffet offerto: italianbreakfast, dolce e salato, e pane freschissi-mo. C'è anche un servizio bar per potersigodere un caffè "fuori tempo massimo", undrink in compagnia o una distensiva bevan-da calda.

CAMERE - Accoglienza e ospitalità rap-presentano l'essenza dell'hotel. Salta subitoall'occhio ciò che gli ospiti potranno trovare,vale a dire un ambiente confortevole e fami-liare, dove si potrà alloggiare in accoglienticamere organizzate in modo da sfruttare lospazio a disposizione e soprattutto attrezzatesia per i soggiorni brevi che per i lunghiperiodi. L'Hotel San Giorgio offre 34 came-re, arredate con gusto e personalità, calde edaccoglienti, per non fumatori e dotate didoppi vetri che unitamente all'ubicazionedella struttura, in una zona centrale e tran-quilla, favoriscono un comodo soggiorno inogni momento della giornata e il silenzionecessario per un riposo sereno e tranquillo.

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Tutte le camere dispongono di bagni privati e alcu-ne sono attrezzate per persone diversamente abili.Il segmento business può trovare la giusta quiete ei servizi adatti al lavoro, grazie alla connessionewireless gratuita nella comodità del proprio allog-gio. Infine, l'hotel mette anche a disposizione, gra-tuitamente, culle per bambini su richiesta.

PLUS - A disposizione degli avventori ci sonoanche la cortesia del personale, naturalmente mul-tilingua, giornali nazionali e stampa locale libera-mente consultabili, quotidiani e mappe della città,Internet point e connessioni wi-fi gratuita ed este-sa, ascensore, deposito bagagli e altro ancora.Molta attenzione è stata posta anche alle personediversamente abili con un ingresso dedicato, maanche agli amanti del "green" con un parcheggioprivato interno per biciclette.

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LOCATION - L'hotel, infine, è una strut-tura dall'architettura settecentesca, arredatocon stile ed eleganza e recentemente ristrut-turato. I numerosi comfort a disposizione lorendono davvero adatto a tutti, businessman o famiglie, e gli permettono di fare

sentire ogni avventore come a casa propria,sia nel caso di brevi permanenze sia di lun-ghi soggiorni. Il turista trova invece nellacomodità dei mezzi pubblici e nella vici-nanza a varie attrazioni turistiche un ottimopunto di partenza per la sua visita a

Bergamo. Ubicato nelle immediate vici-nanze della stazione dei bus e della stazio-ne ferroviaria, il San Giorgio si trova in unazona perfettamente centrale che favoriscegli spostamenti sia verso il centro storico siaverso l'autostrada Milano-Venezia. Facile ecomodo da raggiungere anche l'aeroportodi Orio al Serio, a pochi minuti di auto.Insomma, con la terza stella l'Hotel SanGiorgio non ha fatto altro che legittimareciò che i suoi numerosi clienti avevano giànotato, vale a dire le qualità di una strutturaricettiva che unisce la semplicità di un duestelle all'attenzione per il dettaglio di unquattro stelle. Senza mai dimenticarsi laflessibilità, la capacità di essere adattabilead ogni tipologia di avventore e senzarisparmiare qualche chicca, come la terraz-za panoramica per le colazioni.

INFO UTILIVia San Giorgio, 10 - 24122 BergamoTel. 035 212043www.hotelsangiorgiobergamo.it

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MOTORI

LARGO AI GIOVANI È UNO SLOGAN CHE LA CASA BAVARE-SE HA TRADOTTO IN FATTI. ECCO IL NUOVO GIOIELLO

CHE ANCHE I NEOPATENTATI POTRANNO GUIDARE

Testo&foto di Giorgio Chiesa

SERIE 1, LA«ENFANT PRODIGE DI CASA BMW»

Su strada

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Questo volta diamo spazio ai giovani, anzi ai giova-nissimi. Devono aver pensato a questo gli ingegneriBMW quando, nel mese di luglio, hanno scelto di

lanciare sul mercato una motoriz-zazione che andasse incontro allenuove "limitazioni" per i neopa-tentati. In Italia, infatti, è statointrodotta la legge che permetteai giovani "al primo anno" di gui-dare vetture con un massimo di55 kW/t (rapporto tra potenza etara). E proprio qui s'inserisce lanuova 114i, che per prestazioni eprezzi si colloca come versionebase della Serie 1. Spinta dal 1.6 quattro cilindri turbo inconfigurazione da 102 CV e 180 Nm di coppia, il piccologioiello della casa tedesca è in grado di percorrere in media

18,2 km/l ed emettere 129 g/km di CO2: si tratta di valori inlinea a quelli dichiarati per la BMW 116i da 136 CV. Inoltre,è dotata di serie del cambio manuale a sei marce abbinato alsistema Stop&Start con recupero dell'energia in frenata.

SERIE 1 - Parliamo di una vettura che, rispetto alla passatagenerazione, è cambiata, si è evoluta, mantenendo sempre lostesso DNA. Ed ora, con i nuovi motori 1.6 a benzina dotatidi turbocompressore, le prestazioni vanno di pari passo conil risparmio di carburante. Merito della tecnologia e dell'effi-cienza che da sempre contraddistingue i prodotti della Casadell'Elica.

ESTERNI - La Serie 1 è fedele alla sua linea caratteristica,per via di quella fiancata inequivocabile che riprende il dise-gno del primo modello, con la linea di cintura alta e il tagliodel finestrino posteriore. Per il resto non c'è niente di ugualealla versione precedente: il frontale ha assunto lo stile delleultime creazioni bavaresi con il doppio rene accentuato e inuovi gruppi ottici, anche nella vista posteriore i fari sonostati completamente ridisegnati e adesso sottolineano la lar-ghezza della vettura. Quest'ultima è aumentata di 17 mm,così come la lunghezza cresciuta di 85 mm e il passo 30 mm;solo l'altezza è rimasta invariata a sottolineare una sorta dicontinuità stilistica. In definitiva, questa due volumi sportivaha un aspetto inconfondibilmente BMW, quindi sportivo, maal tempo stesso equilibrato. Aprire il garage e scorgere lanuova Serie 1 è sempre una bella sensazione, perché il suocorpo vettura è assemblato con la consueta precisione delmarchio bavarese.

INTERNI - L'elemento su cui, subito, vengono puntati iriflettori nelle vetture di questo tipo è la verifica dell'abitabi-lità del divano posteriore. La sensazione è che gli uominiBMW siano riusciti a compiere un grande passo avanti sottoquesto aspetto, in quanto lo spazio per le gambe è aumenta-to, grazie all'incremento del passo di 30 mm ed alla confor-mazione dei sedili anteriori. Inoltre, si può contare anche suun bagagliaio più capiente, visto che il volume di carico ècresciuto di 30 litri. Per il resto troviamo la maniacale cura

BMW, tanto da dare l'im-pressione di essere a bordodi una Serie 3, visto che lagrafica della strumentazio-ne, la qualità dei materiali ela componentistica dellaconsole centrale offre unasensazione di lusso ai verti-ci della gamma. L'abitacoloè in puro stile premium epresenta persino la possibi-

lità di utilizzare le applicazioni dell'iPhone tramite il BMWConnected APP (quest'ultimo un optional che di certo piace-rà ai giovani) che consente di collegarsi con le radio digitali,

{ }ESTERNILa due volumi ha un aspetto

inconfondibilmente BMW, quindi sportivo,

ma al tempo stesso equilibrato ed elegante

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di visionare e, addirittura ascoltare, tramite l'impiantoaudio, i messaggi degli account personali di Facebooke Twitter.

AL VOLANTE - In BMW ogni prodotto non può pre-scindere dal piacere di guida. La 114i della nostraprova era equipaggiata con il propulsore d'ingressodella gamma a benzina, il 1.6 da 102 CV che, quanto atecnologia, non sfigura nemmeno in confronto con i 6cilindri turbocompressi della Casa. Infatti, oltre al tur-bocompressore Twin-Scroll, presenta l'iniezione direttadi benzina, il sistema Valvetronic e il Doppio VANOS.Un insieme di accorgimenti tecnici che lo rendonoestremamente trattabile e capace di adattarsi ad ognisituazione. Sempre fluido nell'erogazione della poten-za, questo 4 cilindri da 102 CV può essere utilizzatocon un filo di gas in modalità ECO PRO, per vedere sulcomputer di bordo quanti chilometri di autonomia siriescono a guadagnare durante il viaggio, oppure stri-gliato a dovere passando alla modalità Sport +, in cui ilrombo si fa più accentuato, le cambiate avvengono a

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regimi superiori e l'elettronica diventa più permissiva.Insomma, questa BMW si adatta allo stato d'animo del gui-datore e può essere rilassante ed estremamente confortevole,oppure più rigida e veloce nei cambi di direzione solamentepremendo un pulsante posto sul tunnel centrale. E' un veropiacere ritrovarsi al volante di questa compatta lungo unastrada ricca di tornanti, perché la trazione posteriore, unita aduna distribuzione dei pesi che rasenta la proporzione idealedel 50:50 sui due assi, ad un comparto sospensivo di primolivello grazie all'asse anteriore a doppio snodo e a quelloposteriore a 5 bracci, ed allo sterzo sportivo variabile, rendo-no la guida estremamente appagante. L'auto è stabile, sicura,

e difficilmente tende a scomporsi, accetta di buon grado unacondotta di guida sportiva, ma risulta gratificante anche abassa andatura.

CONCLUSIONI - Silenziosa in autostrada, divertente nelmisto, la Serie 1 è un'auto completa e la motorizzazione 1.6da 102 CV è un'interessante alternativa ai diesel per chi noncompie grandi percorrenze annuali, oltre che essere adatta aineopatentati. Questo propulsore conserva lo spunto di unmotore a gasolio e vanta prestazioni di tutto rispetto, unmotore che di certo piacerà a tutti i giovani che avranno lafortuna di acquistarla.

LARIO BERGAUTOVia Campagnola, 50Tel. 035 4212211 - BERGAMO

Corso Carlo Alberto, 114Tel. 0341 27881 - LECCO

Via Brescia, 78 - Tel. 035 830914 GRUMELLO DEL MONTE

www.lariobergauto.bmw.itwww.mobility.it

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LA NUOVA NATA DELLA CASATEDESCA NON VIENE COMPLE-TAMENTE RIDISEGNATA NEGLI ESTERNI, MA NASCONDE INNO-

VAZIONE, QUALITÀ E TECNICA DIETRO LE APPARENZE

A3, PER AUDI UNA RIVOLUZIONE SILENZIOSA

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Testo&foto di Giorgio Chiesa

MOTORI Provata per voi

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Alcuni potrebbero dire che è troppo simile alla prece-dente generazione. Ma si sbagliano di grosso, perchédodici anni dopo il lancio della prima, il cambio è

stato davvero notevole. Ad averciimpressionato della nuova AudiA3 sono stati soprattutto gli inter-ni, che presentano una cura per ildettaglio e una classe che, davve-ro, lascia senza fiato. Ma andia-mo con ordine, perché la tedescaè un gioiello da svelare passodopo passo. Il segreto del suosuccesso, quantificabile in 2,7milioni di unità vendute delle duegenerazioni precedenti (pari al 20% delle vendite all'anno diAudi), è soprattutto in tre fattori che ne caratterizzano lo svi-luppo: design, qualità e tecnica. La berlina è ora più spazio-

sa, ma anche più leggera. Presentata a marzo al Salone diGinevra, la nuova A3 è la prima delle auto del GruppoVolkswagen ad adottare il pianale modulare MQB, in uscitasu oltre 40 modelli nei prossimi anni; la vera rivoluzione,però, è Audi Ultra, il telaio composito in acciaio e alluminiopiù leggero di 80 kg rispetto alle strutture tradizionali, chemantiene ingombri simili e offre una migliore abitabilità -soprattutto ai passeggeri posteriori - grazie al passo allunga-to. Su strada, il peso ridotto si fa sentire sia nella maggioreagilità della vettura sia per il minore raggio di sterzata neces-sario per invertire la marcia.

TRE PORTE - Per il momento la neonata tedesca è dispo-nibile solo nella versione a 3 porte, perché la Sportback (la 5porte) arriverà all'inizio del 2013. Nel corso degli anni, poi,la A3 allargherà la propria gamma con versioni a trazioneintegrale quattro, sportive S, a metano, ibride plug-in e a 3volumi. Riconoscibile nelle forme eleganti, la A3 del 2012 èpiù sportiva delle sue precedenti versioni e vanta una dota-zione tecnologica che ti aspetteresti su modelli di classesuperiore. Il modello testato era equipaggiato con l'allesti-mento "Ambition", che vanta il monitor a scomparsa da 7pollici del navigatore satellitare (con cartografia GoogleEarth e "street view", tecnologia Nvidia e Audi Connect, conun hot spot interno per navigare a caccia di informazionianche - via WiFi - connettendosi con lo smartphone) e lamanopola touch opzionale nella console centrale, per gestirele principali funzioni multimediali. Disegnando lettere enumeri con il dito si può facilmente inserire la destinazionesul navigatore o comporre un numero da chiamare, senza lanecessità di guardare il display.

TARGET - La nuova A3 è dedicata a giovani e coppie.Quanto ai posti anteriori, il volante gode di un'ampia escur-sione sia in altezza che in profondità e permette di ritagliarsiagevolmente una posizione di guida ergonomica, indipen-dentemente da statura e taglia. Parlando di interni, comedetto, non si può non menzionare la qualità dei materiali: leplastiche sono da Audi vera non solo nelle parti più in vista,ma anche nelle zone nascoste. Tutto è curato nei minimi det-

tagli, dai pulsanti per ilvolume alle bocchette del-l'aria, splendidamente dise-gnate. Si ha la concretaimpressione di essere sedutiall'interno di un'auto dilusso, una sensazione sicu-ramente piacevole e parti-colare.

BENZINA - Tutti i propul-sori della A3 sono turbocompressi ed all'inizio i motorisaranno solo tre: 1.4 e 1.8 TFSI, 2.0 TDI (in prova).Accreditati rispettivamente di 122, 180 e 150 cavalli, ai

{ }La berlina è più spaziosa e leggera. La rivoluzione si chiama

Audi Ultra, il telaio composito in acciaio e alluminio che guadagna

80 kg rispetto alle strutture tradizionali

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primi due andrà il 30% delle preferenze mentre il Diesel saràscelto dal 70% della clientela. Ma procediamo proprio con ibenzina. Audi A3 utilizza la tecnologia TFSI - il carburanteviene iniettato direttamente nella camera di combustione eatomizzato in spray garantendo efficienza e dinamismo -,unendo quest'ultima ad un turbocompressore, assicurandocosì un'erogazione della potenza ancora migliore. Il motore1.4 TFSI da 90 kW consente di raggiungere ogni destinazio-ne con potenza ed economia. Il suo leggero blocco motore inalluminio permette di risparmiare peso e, di conseguenza,carburante. Il motore 1.8 TFSIda 132 kW agisce con il siste-ma Audi valvelift ed un'intelli-gente gestione termica. Unacoppia maggiore viene genera-ta ai regimi più bassi passandotra due camme di scarico. Ilmotore reagisce più rapida-mente, e con il cambio S tronicaccelera da 0 a 100 km/h in 7,2secondi. Il sistema Audi valve-lift consente, inoltre, di risparmiare carburante e ridurre leemissioni di CO2. Oltre all'iniezione diretta, il 1.8 TFSI uti-lizza l'iniezione indiretta rendendo questo propulsore ancorapiù efficiente. Entrambi i motori sono conformi allo standardEuro 5 sulle emissioni.

DIESEL - La vettura in dotazione per la nostra prova eradotata di un motore 2.0 TDI da 110 kW che ci ha impressio-nato non solo per la sua potenza, ma anche per l'efficienza. Ilsistema di iniezione common rail ha quattro iniettori ed ècaratterizzato da un eccellente equilibrio tra prestazioni,comfort di guida ed acustica del motore. Il motore 2.0 TDIdispone anche di un sistema estremamente potente per lagestione termica. I due alberi di equilibratura sono integratidirettamente nel carter, migliorando ulteriormente l'eroga-zione. La coppia massima di 320 Nm viene raggiunta a 1.750

giri, e si toccano i 100 km/h insoli 8,6 secondi. Il motore concambio manuale consuma inmedia 4,1 litri/100 km, emet-tendo solo 106 g di CO2/km(valore nel ciclo combinato),ed è conforme alla norma Euro5 sulle emissioni.

EFFICIENZA - In un percor-so di circa cinquanta chilome-

tri, dalla concessionaria ufficiale Bonaldi Motori adAlmenno San Bartolomeo (alla rotonda di San Tomè), abbia-mo avuto modo di provare anche i nuovi sistemi di assisten-za. Tutto si comanda dal volante multifunzione,dall'Adaptive Cruise Control - che permette di fissare la

{ }Parlando d'interni, si ha la concreta impressione

di essere seduti in un'auto di lussoTutto è curato nei minimi dettagli,

dai pulsanti per il volume alle bocchette dell'aria

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distanza dal veicolo precedente con una leggera pressione sultasto dedicato - all'abilitazione del "Audi Active LaneAssist", che impedisce un'andatura scomposta nel traffico: ilsistema non interviene sui cambi di direzione decisi, ma silimita a prevenire eventuali salti di corsia accidentali, inter-venendo sullo sterzo per correggere le traiettorie. In aggiun-ta, il "Side Assist" monitora l'angolo morto del retrovisore eavvisa con una luce sullo specchietto se chi ti segue è troppovicino. Sul fronte della sicurezza passiva il "Audi Pre Sense

Basic", pacchetto già disponibile nelle serie maggiori Audi,è ora disponibile anche sulla piccola compatta. Il sistema ela-bora le informazioni dei sensori dell'ESP e in caso di sban-damento o brusca frenata interviene attivando il lampeggiodi emergenza, bloccando finestrini e tendendo le cinture deisedili. Tra le altre dotazioni, c'è il sistema di parcheggio auto-matizzato o assistito, con 12 sensori che monitorano gli osta-coli intorno alla vettura e i fari opzionali Xeno Plus con lucidiurne a Led.

BONALDI MOTORIBergamoVia Gemelli, 30Tel. 035 4532711www.bonaldi.it

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I 70 ANNI DI SAME FESTEGGIATI INVESTENDO

EVENTI

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Èstata una giornata di festa doppia quella che si ècelebrata lo scorso venerdì 22 ottobre alla SameDeutz-Fahr di Treviglio. Da una parte il tra-

guardo dei 70 anni dalla fondazione della società, dal-l'altra la presentazione del nuovo trattore Same Virtusfirmato da Giugiaro, che abbina l'evoluzione tecnolo-gica a caratteristiche di comfort e design. I numerosiospiti della kermesse, provenienti da tutto il mondo pervia delle strategie d'internazionalizzazione delGruppo, sono state accolti da un buffet organizzato dalprestigioso ristorante "Da Vittorio". Prima della confe-renza stampa tenuta all'auditorium dell'azienda, gliinvitati sono stati accompagnati per un tour guidatoall'interno degli stabilimenti, per toccare con mano laforte spinta innovativa della realtà trevigliese. Unafilosofia dedita alla ricerca&sviluppo emersa dalleparole dei vertici Same: il Gruppo delle macchine agri-

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cole, infatti, nei prossimi tre annipresenterà ben 30 modelli comple-tamente nuovi per concezione,investendo complessivamente (dal2011 al 2015) la ragguardevolecifra di 242 milioni di euro, unimporto più che doppio rispetto ai102 del quinquennio precedentecaratterizzato da una parziale fles-sione dei mercati di riferimento.

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EVENTI

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Giovedì 18 ottobre scorso, nell'affascinantecornice del ristorante Ca'Bigio di SanPellegrino, si è svolta una delle più belle con-

viviali del Panathlon International di Bergamo. Allapresenza delle figlie del compianto AngiolinoQuarenghi, è stato assegnato il quattordicesimo"Premio" in onore del fiduciario del C.O.N.I. e medi-co della grande Inter. Quest'anno, la commissionegiudicante riunitasi in seduta plenaria, ha deciso diinsignire Pietro Enrico di Prampero, il professore chenella sua lunga carriera si è sempre occupato di fisio-logia respiratoria e cardiocircolatoria, di energeticadella contrazione muscolare e della locomozioneumana e di fisiologia spaziale, continuando in ciò latradizione di Rodolfo Margaria, con cui Pietro Enricodi Prampero ha collaborato per anni e che considera ilsuo maestro. Uno studioso che negli anni è stato auto-

«PREMIO ANGIOLINO QUARENGHI»,A PIETRO ENRICO DI PRAMPERO

foto di Loris Sambinelli

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re di oltre 350 pubblicazione scien-tifiche, in buona parte su rivisteinternazionali, e di un libro sull'e-nergetica della locomozione umana"La Locomozione umana su Terra,in Acqua, in Aria: Fatti e Teorie",dei libri di testo "Fisiologia eBiofisica Medica" e "Fisiologiadell'Uomo", di cui è autore conArsenio Veicsteinas.

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EVENTI

BANCA MEDIOLANUM, AL CASTELLODI MARNE SI PARLA DI FUTURO

foto di Giorgio Chiesa

All'interno della splendida cornice del Castello diMarne, lo scorso giovedì 18 ottobre, è andato inscena il prestigioso evento organizzato da Banca

Mediolanum. Un incontro durante il quale si sono potutiapprofondire i temi economici di più stretta attualità, tra crisie possibilità d'investimento, arrivando alla solidità compro-vata e dimostrata del Gruppo del presidente Ennio Doris.Un'occasione speciale non solo per coccolare i propri clienti,ma anche per affrontare le loro preoccupazioni sul momentocongiunturale contingente. Così, subito dopo l'aperitivo dibenvenuto, a prendere la parola è stato Enrico Giovanelli,area manager del Gruppo, che ha voluto illustrare con unintervento illuminato vizi e virtù del sistema bancario tradi-zionale e il valore aggiunto di Mediolanum. "Attualmentesiamo il quarto gruppo bancario in Italia, continuiamo a cre-scere mentre gli altri stanno perdendo. Questo perché quin-dici anni fa facemmo una scommessa, concentrare tutte le

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nostre forze sul cliente, in una visionetecnologica che ha premiato l'innova-zione piuttosto che l'espansione tramitefiliali. Oggi siamo la banca che detienele minori "sofferenze" - tendiamo allozero virgola del patrimonio prestato -,perché siamo nati come banca d'inve-stimento. Solo ora ci stiamo specializ-zando sui prestiti al consumo. Inoltre,abbiamo puntato sulla figura del family

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banker, una scelta che si è rivelataazzeccata, perché la tecnologia senzala figura dell'uomo è fine a se stessa".Al termine dell'intervento è seguita unasquisita cena offerta a tutti gli invitati,mentre nel cortile del Castello di Marneè stata parcheggiata una meravigliosaBMW Serie 3 Touring generosamentemessa a disposizione della concessio-naria ufficiale Lario Bergauto.

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Iperauto Bergamo BERGAMO - Via Borgo Palazzo 205Tel. 035 2924211 - Fax 035 2924212

www.iperautobg.itC o n c e s s i o n a r i a p e r B e r g a m o e P r o v i n c i a

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