bilancio di previsione 2012 del comune di cagliari
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Bilancio di previsione 2012 del Comune di Cagliari: slides. Aliquote Irpef e IMUTRANSCRIPT
Comune di CagliariBilancio di previsione 2012
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Il contesto di partenza
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• Il quadro normativo nazionale risente degli effetti di quattro manovre economiche tutte nella stessa direzione: Il taglio ai trasferimenti agli enti locali e l’aumento dei limiti imposti dal patto di stabilità
• La crisi economica e l’aumento dei bisogni
• Il maggiore peso delle imposte locali sul bilancio comunale
Il quadro normativo di riferimento
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D.L. 78/2010 convertito con modifiche nella Legge n. 122/2010 D.L. 98/2011 convertito con modifiche nella Legge n. 111/2011 Legge 122/2011 (legge di stabilità 2012) D.L. 201/2011 convertito nella Legge n. 214/2011
Sul bilancio 2012 pesano gli effetti dei seguenti provvedimenti:
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- D.L. 78/2010 (convertito con modificazioni nella Legge n. 122/2010): tale norma ha introdotto disposizioni che si traducono in una riduzione dei trasferimenti erariali complessivi, a livello nazionale, per 2,5 mld di euro (1 mld in più rispetto al 2011).
Con riguardo al Comune di Cagliari, questo significa che, rispetto al 2011, esercizio nel quale si è registrata una riduzione dei trasferimenti erariali per € 5,887 mln, si deve operare un ulteriore taglio quantificabile, proporzionalmente, in 3,865 mln, oltre al consolidamento dei 5,887 mln del 2011 (sostanzialmente la manovra del D.L. 78/2010 ha fatto ricadere sul Comune di Cagliari un peso di 5,887 nel 2011 e di 9,752 nel 2012, rispetto al 2010).
- 9,752 milioni di Euro- 3,865 mln rispetto al 2011
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− D.L. 98/2011 (convertito con modificazioni nella Legge n. 111/2011): questo decreto interviene definendo un incremento dei tagli ai trasferimenti anche sul 2013 e 2014, rispettivamente, a livello nazionale di 1 mld e di 2 mld rispetto al 2012. Per il Comune Cagliari, ciò significa un incremento dei tagli, rispetto al 2012 per 3,865 mln nel 2013 e di 7,848 nel 2014
- 3,865 milioni di Eurodal 2013
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− D.L. 201/2011 (convertito nella Legge n. 214/2011, Articolo 28:
questa norma interviene attraverso una ulteriore riduzione dei trasferimenti per complessivi 1,45 mld sulla base della distribuzione territoriale dell’IMU. Il Servizio Bilancio ha stimato la ripercussione di tale taglio sul Comune di Cagliari in 5,1 mln. Naturalmente questo dato è influenzato dal calcolo effettuato dal Servizio Tributi, basato su banche dati che potrebbero non coincidere con quelle di cui si servirà il Ministero dell’Interno per la definizione del taglio. Tale taglio non viene sterilizzato ai fini del calcolo del patto di stabilità, come invece avviene per le riduzioni previste dal D.L.78/2010 e D.L. 98/2011.
- 5,1 milioni di Euro
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− D.L. 201/2011 (convertito nella Legge n. 214/2011) – Articolo 13, comma 17: l’articolo 13 attiene all’introduzione dell’IMU e contestuale abrogazione dell’ICI e individua un ulteriore riduzione ai trasferimenti erariali che nasce, unicamente, dall’esigenza del Governo di fare in modo che l’applicazione dell’IMU avvenga a parità di risorse. Il servizio bilancio, partendo da un ragionamento contenuto in uno studio IFEL quantifica il taglio in ulteriori 18,895 mln.
- 18,895 milioni di Euro
Tagli ai trasferimenti
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Normativa 2012 (rispetto al 2011)
DL. 78/2010 e D.L. 98/2010 -€ 3.865.000
D.L. 201/2011 – art. 28 -€ 5.100.000
D.L. 201/2011 – art. 13, c. 17 -€ 18.895.000
TOTALE -€ 27.860.000
Diminuzione dei trasferimenti
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07.500.000
15.000.00022.500.000
30.000.000
Quadriennio 2008/2011
Tagli 2012
nel quadriennio 2008 - 2011
nel 2012
- € 7.184.000
- € 27.860.000
Patto di stabilità interno
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Normativa2012
(rispetto al 2011)
Legge 122/2011
- € 8.033.00(si passa da un obiettivo di € 13.882.000 ad un
obiettivo di € 21.915.000)
Ulteriori tagli
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Per effetto della introduzione dell’Imu prima casa, viene meno il fondo compensativo istituito dopo la cancellazione dell’ICI sull’abitazione principale. Tale cifra dovrà necessariamente essere compensata attraverso l’imposizione IMU sull’abitazione principale.
- 12,5 milioni di Euro
Tagli ai fondi vincolati nazionali
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L’aumento dei bisogni
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Sono raddoppiati, rispetto a un anno fa, i pasti serviti al Centro Comunale di Solidarietà: 500 le persone che chiedono un piatto caldo ogni giorno, e un centinaio - anche questo dato in aumento solo rispetto agli anni scorsi - le presenze fisse giornaliere nello stesso centro. Così come crescono le domande di sussidi per le povertà: gli aumenti di richieste arrivano da persone e famiglie la cui situazione di contesto era sconosciuta ai nostri servizi sociali. Sul versante della pubblica istruzione monitoriamo costantemente i dati sull'abbandono scolastico, che sta prendendo piede già a partire da quelle che un tempo erano le scuole medie. Allo stesso tempo, registriamo liste d'attesa per le iscrizioni nelle scuole e stiamo lavorando per eliminarle. Di contro, nessun taglio al servizio di mensa, che stiamo invece allargando, e al servizio di trasporto per gli alunni.
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Per far fronte a queste pesanti e inique misure decise dal Governo nazionale, in questa fase il nostro sforzo, come già enunciato in sede di dichiarazione programmatiche, è teso verso due direttrici:
1) Qualificazione della spesa. Eliminazione dalle spese superflue, ottimizzazione delle procedure,
introduzione di criteri chiari, oggettivi e trasparenti per la scelta dei servizi da erogare.
2) Mantenimento dei livelli dei servizi comunali. In periodo di crisi ridurre ai minimi termini l'erogazione di servizi comunali potrebbe avere conseguenze gravissime nel tessuto sociale della nostra città.
Qualificare la spesa, tagliare gli sprechi
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Dismissione degli uffici comunali che erano in affitto in immobili non comunali. l'esempio è palazzo doglio, per 519mila euro/anno Auto blu, da 15 a 5 Consulenze dimezzate Tagliati i contributi del sindaco Sparita la voce di spesa sugli interinali Sant'Efisio: risparmio di 300mila euro rispetto all'edizione 2011
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Finanziamento di € 10.000.000,00 a valere sui fondi P.I.A. CA 13.40AA - R.A.S –“RIQUALIFICAZIONE URBANA DEL
LUNGOMARE POETTO"
Deliberazione GM n. 256 del 6.12.2011 “Lavori di riqualificazione urbana del lungomare Poetto – Approvazione del progetto
preliminare per appalto integrato complesso”.
L'importo complessivo del progetto è di € 12.922.563,46.Gara di appalto pubblicata in data 30.12.2012.
Finanziamento di € 5.000.000,00 a valere sui fondi P.I.A. CA 13 “LAVORI DI RECUPERO E AMPLIAMENTO DEL PORTO
DI PICCOLA PESCA IN LOCALITA' S. ELIA”
Deliberazione GM n. 253 del 5.12.2011 “ Realizzazione dei lavori di recupero e ampliamento del porto di piccola pesca in
località S.Elia – Approvazione del progetto preliminare generale e del progetto preliminare di un primo lotto funzionale” .
L’importo del 1° lotto funzionale è di € 5.240.608,66.(Non avendo avuto risposta dall’UTR RAS non siamo andati a gara con questo progetto; tuttavia ex art. 5 comma 8 della
L.R. n.6 del 15.03.2012- Legge finanziaria, il finanziamento potrà essere utilizzato entro l’anno in corso).
Si è inoltre recuperato un finanziamento a valere su risorse regionali di €. 6.000.000,00 – originariamente destinati alla realizzazione di un nuovo Palazzetto dello Sport per il quale non sarebbero stati sufficienti – per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza degli impianti sportivi comunali (piscine, palestre, campi, etc).
Fondi in definanziamento nel 2011 recuperati
Trasferimenti correnti
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Trasferimenti Stato
Trasferimenti Regione
Trasferimenti Regione per funzioni delegate
Altri trasf. pubblici
2011 2012
44.325.980,00 19.064.539,00
63.198.453,00 68.410.348,00
49.273,00 400.000,00
551.463,00 1.200.284,00
41%
58%
0%1%
2011
21%
77%
0%1%
2012
Trasferimenti StatoTrasferimenti RegioneTrasferimenti Regione per funzioni delegateAltri trasf. pubblici
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Le misure in tema di fiscalità locale
L’addizionale IRPEF
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Il Comune di Cagliari è uno dei pochi ad applicare l’addizionale IRPEF, così come previsto dalla legge nazionale, utilizzando gli scaglioni di reddito e non più le fasce di reddito. Si passerà quindi dall’applicazione dell’aliquota marginale su tutto il reddito al criterio progressivo a scaglioni come l’IRPEF.Ciò porterà un gettito di circa 16 milioni e farà si che
la maggior parte dei contribuenti cagliaritani
pagherà un’IRPEF comunale più bassa del 2011.
Aliquote addizionale comunale IRPEF
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Redditi fino a 10.000 euro
Reddito da 10001 € a 15000 €
Reddito da 15001 € a 28000 €
Reddito da 28001 € a 55000 €
Redditi da 55001 € a 75000 €
oltre 75000
esenzione totale
0,66%
0,72%
0,78%
0,79%
0,80%
L’Imposta Municipale Propria
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nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe assolvere diversi obiettivi:
1) Fare cassa aumentando la pressione fiscale calcolata sulla base della proprietà immobiliari a seguito di pesanti rivalutazioni delle rendite catastali (+60% per le prime case, coefficienti per gli altri fabbricati).
2) Aumentare il gettito delle imposte proprie dell'ente con lo scopo di renderlo meno dipendente dai trasferimenti del Fondo Unico e compensare a spese dei cittadini proprietari di immobili i tagli a quest'ultimo.3) Garantire una quota fissa (la metà del gettito da fabbricati e seconde case calcolato ad aliquota base) riscossa dai Comuni e trasferita allo Stato.4) Permettere la cancellazione del trasferimento compensativo dallo Stato ai Comuni che dall'abolizione dell'ICI prima casa (governi Prodi II e Berlusconi III) sino al 2011 veniva corrisposto in sostituzione del gettito da ICI prima casa.
Perché è impossibile applicare aliquote IMU inferiori o uguali a quelle base?
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Le misure in questione appaiono particolarmente vessatorie nei confronti dei Comuni che dovranno trasformarsi in esattori dello Stato. La possibilità di modulazione delle aliquote è in realtà una eventualità praticamente impossibile da conseguire per un comune medio grande.
Le aliquote IMU base sono- 4 per mille per le abitazione principali (aumentabile sino al 6 per mille)- 7,6 per mille per gli altri fabbricati (aumentabile sino all‘10,6 per mille)il 50% di quest’ultima, calcolata ad aliquota base, andrà trasferita allo Stato. Il Comune di Cagliari sarà un mero esattore di un imposta statale
Perchè è impossibile applicare aliquote IMU inferiori o uguali a quelle base?
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L'introduzione dell'IMU, se calcolata ad aliquote base (0,4 prima casa, 0,76 fabbricati) comporterebbe un passaggio della pressione fiscale da questa imposta da (2011) 25mln circa (ICI su fabbricati,aree, terreni e seconde case) a(2012)15.454.293,48 € (Imu prima casa + pertinenze prima casa)46.650.336,77 € (Imu fabbricati,aree, terreni e seconde case)= 62.104.630,10 €
L'aumento della pressione fiscale data da imposte comunali su abitazioni e fabbricati, applicando l'IMU a aliquota base, salirebbe di circa il 250%.
MA
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Le risorse da questa imposta a disposizione del comune invece non solo non aumenterebbero ma subirebbero una diminuzione di qualche centinaia di migliaia di euro.
Questo perché la gran parte dell'extragettito (la metà del gettito Imu da fabbricati) sarebbe dovuto allo Stato (23.559.945,40 €) e per il fatto che l'IMU abitazione principale riscossa dal comune (15.454.292,48 €) non costituisca per la nostra Amministrazione una risorsa in più ma compensi un mancato trasferimento statale (quello che avveniva a compensazione del taglio ICI prima casa).Il gettito IMU così riscosso non sarebbe sufficiente a compensare il vecchio gettito ICI (aumentato del trasferimento compensativo) e non compenserebbe in alcun modo i tagli dei trasferimenti e l’aumento del patto di stabilità. Ciò comporterebbe dei tagli pesantissimi e insostenibili che sarebbero a carico sopratutto dei servizi al cittadino.
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Da queste cifre appare evidente come la scelta di applicare aliquote diverse da quelle base non è per il nostro ente una scelta ma un'azione obbligata da decisioni prese a Roma senza il coinvolgimento, se non tardivo e insufficiente, degli enti locali.Non è infatti nelle nostre possibilità applicare un'aliquota inferiore o uguale a quella base senza compromettere l'erogazione di servizi indispensabili, specie in periodo di crisi, come quelli legati alle politiche sociali, educative e scolastiche il cui taglio comporterebbe pesanti aggravi sui conti delle famiglie cagliaritane.
Ci siamo mossi e ci muoviamo in una strettoia fatta di scelte obbligate provocate da decisioni miopi dei Governi degli ultimi due anni volte a mortificare le autonomie locali costrette a scegliere tra la riduzione di servizi fondamentali, la riduzione al lumicino delle politiche scolastiche, culturali e sociali, e l'aumento delle tasse, buona parte di queste riscosse per conto del Governo centrale.
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Aliquote Imposta Municipale Propria
Il gettito previsto da questa imposta è pari complessivamente a 57 milioni.Tale gettito è stato stimato applicando le seguenti aliquote:
- Abitazioni principali e relative pertinenze
0,5% con una detrazione di 200 euro a immobile
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- Abitazioni non principali e fabbricati
0,96% aliquota ordinaria
1,06% immobili a disposizione (sfitti)
0,86% immobili ad uso abitativo regolarmente locati con contratto registrato
Del gettito relativo a questa categoria 23,3 milioni andranno versati direttamente allo stato
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Cosa succede in Italia(solo il 6% dei Comuni ha già deliberato)
Ab. princ. Altri fabb. IRPEFRoma**Milano*Bologna*Reggio EmiliaTorinoTriesteFirenzePalermoSassari
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5 10,6 0,95 9,6 0,85 9,6 0,85 9,6 (10,6 per le case sfitte) 0,85 9,6 - 10,6 0,8
4,5 10,6 0,84 9,9 (10,6 per le case sfitte) 0,2
4,8 9,6 0,84 8 0,8
maggiorata per Roma Capitalemaggiorata per Roma Capitaleancora non deliberateancora non deliberate