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Periodico di libere e approfondite informazioni gratuite. Fondato ed Edito da Carmine Gonnella [2005] II Edizione N: 22 May 2016 L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON DI INDOTTRINAMENTO Siamo su http://issuu.com/carminegonnella, https://www.facebook.com/carmine.gonnella NOTIZIE LOCALI //////////////////////////////////// Calabritto e dintorni /////////////////////////// Britalyca News Londra N: 22 May .2016 Calabritto e dintorni – ultima pagina ITALIANI ALL’ ESTERO E IN ITA- LIA Giorgio Brignola Pagina 3 VARIE Chi siamo, Poesie, Dalla Parte dei Cittadini (Nuova Rublica ) P 11 SPECIALE PALMERINI " LE RADICI E LE ALI" DI GOFFREDO PALME- RINI - Presentazione 20 maggio, alle 17:30, al Centro Servizi Culturali A Sulmona Pagina 10 free Britalyca News Londra Nota Editoriale L' ITALICUM SARA' IN CONFLITTO CON IL MONOCAMERALISMO IMPERFETTO RENZIANO I nostri padri costituenti elaborarono il sistema legislativo adeguandolo al sistema elettorale, voto a suffragio universale personale, eguale e li- bero, viceversa l' attuale "costituente " ha adeguato a priori il sistema elettorale al nuovo mono- cameralismo imperfetto, con liste bloccate, impersonale e senza liber- ta' di scelta da parte dei cittadini, con il premio di maggioranza con voto differenziato e con il doppio turno andra' a farsi benedire anche la democrazia rappresentatva e partecipativa. Il conflitto ci sara' tra il potere esecutivo e il libero mandato irregolamentato dei parlamentari. Badate bene che per vincere l' elezioni a primo turno i partiti dov- ranno per forza maggiore coalizzarsi a priori e nelle maggioranze di gov- erno ci saranno sempre piu' partiti o liste onomale, senza mai dimenti- care le varie correnti all' interno dei partiti, che continueranno a ricattare l' esecutivo. Ergo, l' affermazione di molti riformisti che con la nuova costituzione e sistema legislativo, ci sara' piu' governabilita', o legislature durature e' solo un altra leggenda metropolitana.. IO VOTO NO !!!! ENZO APICELLA https://www.youtube.com/watch?v=ddHLqnQ3SdY&feature=youtu.be Prima ci ignoravano, adesso ci vogliono confutare: stiamo parlando di coloro, storici, economisti ed addetti ai lavori in generale, che si impegnano a smontare e ridicolizzare le ricostruzioni storiche del perio- do precedente all’Unità d’Ita- lia, effettuata da studiosi che non accettano che si dicano quelle falsità secondo cui Garibaldi e Cavour sarebbero venuti a liberare il Sud dall’op- pressore straniero, quel Sud estremamente arretrato, così arretrato che neanche 153 anni di Italia sono riusciti ad ammodernare. Il Meridione, secondo gli storici ufficiali, era assimila- bile nel 1861 all’Africa, abitato da individui incivili, sporchi e rozzi, mentre chi afferma il contrario è subito etichettato come diffusore di frottole(vedi Ales- sandro Barbero) e spregiativamente “neoborbonico”. Per fortuna, possiamo dire, esistono casi in cui lo stretto controllo in chiave antimeridionale viene meno, e così accade che su “Il Sole 24 Ore”, del quale credo si possa dire che è tutt’altro che neoborbonico, esca un articolo diGi- useppe Chiellino che in merito agli eurobond afferma che nel 1861 il Regno delle Due Sicilie era paragonabile alla Germania di adesso. La riflessione di Chiellino prende spunto dal fatto che Angela Merkel, cancelliere tedesco, ha fatto tramontare l’ipotesi degli eurobond, e si chiede se la decisione sia as- crivibile alla ricerca di Stéphanie Collet, storica della finanza della Université Libre de Bruxelles, la quale ha studiato gli effetti dell’unificazione del debito sovrano dei 7 Stati che costituirono il Regno d’Italia. Nell’articolo del 2012, dall’eloquente titolo “Gli eurobond che fecero l’Unità d’Italia quando il Regno di Napoli era come la Germania”, si può leggere: “A voler utilizzare le categorie di oggi, il Regno di Napoli economicamente era per l’Italia quello che oggi la Germania è per l’Eurozona. «Come il Regno di Napoli prima dell’integrazione del debito sovrano, la Germania di oggi è l’eco- nomia più forte dell’eurozona e beneficia del costo del debito più basso in as- soluto» scrive Collet. Considerazioni, queste, che faranno storcere il naso a molti, ma sicuramente non di parte. Del resto, come ricorda Collet, Napoli era di gran lunga la città più importante del neonato Regno d’Italia. E le regioni del Sud avevano una discreta struttura industriale, un’agricoltura fiorente sia pure basata sul latifondismo, e importanti porti commerciali”. Il pezzo, che potete leggere integralmente cliccando qui, procede poi facendo intendere che la Merkel potrebbe voler evitare proprio ciò che accadde dal 1861 in poi al Mezzogiorno d’Italia, le conseguenze che conosciamo molto bene perché le subiamo quotidianamente. A questo punto due sono le ipotesi: o “Il Sole 24 Ore” è costituito da mistificatori neoborbonici, oppure qualcuno farebbe bene a parlare secondo ragione e coscienza. Fonte: htp://ǁǁǁ.ǀesuǀioliǀe.it/ lI Sole 24 Ore: “il Regno delle Due Sicilie era la Germania di oggi” Il 5 giugno la Marathon Parco dei Monti Picentini Si tratta del recupero della manifestazione che non si è svolta lo scorso 1° maggio Si rimette in moto la macchina organizzativa della Marathon Parco dei Monti Picentini di mountain bike intitolata alla memoria di Giusti- no Fortunato. Domeni- ca 5 giugno è il giorno del recupero della man- ifestazione organizzata dall’Asd Mtb Monti Picentini che non si è potuta svolgere il 1° Maggio scorso per i problemi legati al catti- vo tempo e alla nebbia. La gara si svolge quasi interamente nel cuore dell’Appennino Cam- pano, nell’ambito di un comprensorio che inter- essa le province di Avellino e Salerno, toc- cando parzialmente il territorio dei comuni di Bagnoli Irpino e Calabritto, attraversando su piste forestali a fondo naturale stupendi boschi di specie miste, castagneti e faggeti alle pendici dei Monti Acellica, Cervialto e Polveracchio. Domenica 1 maggio si potrà scegliere di correre la marathon di 68 chilo- metri, la granfondo di 35 chilometri e l’escur- sionistico di 25 chilometri. Con l’estate alle porte, la manifestazione off-road di Acerno promette di regalare forti emozioni tra i sen- tieri e le strade di montagna dei Monti Picen- tini sempre nel massimo rispetto della natura con un’attenzione particolare per i bikers in lizza per aggiudicarsi il Giro della Campania Off Road ed anche le maglie di campioni re- gionali FCI Campania della specialità mara- thon. Fonte: http://www.ottopagine.it/ Evento a Londra Presentazione dei due libri della Dott/ssa MARIA PIA CAPPELLO Organizzato da Pietro Molle ( Pres. Co.Mi. Tes ) & Carmine Gonnellla (Editore) Si svolgera’ nella sala della Casa Italiana S. Vincenzo Pallotti Clerkenwell Road (Holbom) CULTURA & SOCIETA’ a Cura di Nino Bellinvia MATERA CAPITALE EUROPEA DEL- LA CULTURA 2019 AL MUSIKMESSE DI FRANCOFORTE Pagine 6/7 CRONACA.....Doriana Goracci.......Pagina 9 PRIMA & DOPO E Note Editoriali p 2/5 La mia proposta di riforma per la scuola italiana all’estero Fucsia Nissoli Pagina 4 COMUNICATO ( Palmerini) La mia vita tra i Masai in Tanzania Bepi Di Giulio, Pagina 8

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Periodico di libere e approfondite informazioni gratuite. Fondato ed Edito da Carmine Gonnella [2005] II Edizione N: 22 May 2016

L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON DI INDOTTRINAMENTO

Siamo su http://issuu.com/carminegonnella, https://www.facebook.com/carmine.gonnella

NOTIZIE LOCALI //////////////////////////////////// Calabritto e dintorni /////////////////////////// Britalyca News Londra N: 22 May .2016

Calabritto e dintorni – ultima pagina

ITALIANI ALL’ ESTERO E IN ITA-

LIA

Giorgio Brignola Pagina 3

VARIE Chi siamo, Poesie, Dalla Parte dei Cittadini (Nuova Rublica ) P 11

SPECIALE PALMERINI "LE RADICI E LE ALI" DI GOFFREDO PALME-RINI - Presentazione 20 maggio, alle 17:30, al Centro Servizi Culturali A Sulmona Pagina 10

free

Britalyca News Londra

Nota Editoriale

L' ITALICUM SARA' IN CONFLITTO CON IL

MONOCAMERALISMO IMPERFETTO RENZIANO

I nostri padri costituenti elaborarono il sistema legislativo adeguandolo al sistema elettorale, voto a suffragio universale personale, eguale e li-bero, viceversa l' attuale "costituente " ha adeguato a priori il sistema elettorale al nuovo mono-cameralismo imperfetto, con liste bloccate, impersonale e senza liber-ta' di scelta da parte dei cittadini, con il premio di maggioranza con voto differenziato e con il doppio turno andra' a farsi benedire anche la democrazia rappresentatva e partecipativa. Il conflitto ci sara' tra il potere esecutivo e il libero mandato irregolamentato dei parlamentari. Badate bene che per vincere l' elezioni a primo turno i partiti dov-ranno per forza maggiore coalizzarsi a priori e nelle maggioranze di gov-erno ci saranno sempre piu' partiti o liste onomale, senza mai dimenti-care le varie correnti all' interno dei partiti, che continueranno a ricattare l' esecutivo. Ergo, l' affermazione di molti riformisti che con la nuova costituzione e sistema legislativo, ci sara' piu' governabilita', o legislature durature e' solo un altra leggenda metropolitana.. IO VOTO NO !!!! ENZO APICELLA

https://www.youtube.com/watch?v=ddHLqnQ3SdY&feature=youtu.be

Prima ci ignoravano, adesso ci vogliono confutare: stiamo parlando di coloro, storici, economisti ed addetti ai lavori in generale, che si impegnano a smontare e ridicolizzare le ricostruzioni storiche del perio-do precedente all’Unità d’Ita-lia, effettuata da studiosi che non accettano che si dicano quelle falsità secondo cui Garibaldi e Cavour sarebbero venuti a liberare il Sud dall’op-pressore straniero, quel Sud

estremamente arretrato, così arretrato che neanche 153 anni di Italia sono riusciti ad ammodernare. Il Meridione, secondo gli storici ufficiali, era assimila-bile nel 1861 all’Africa, abitato da individui incivili, sporchi e rozzi, mentre chi afferma il contrario è subito etichettato come diffusore di frottole(vedi Ales-sandro Barbero) e spregiativamente “neoborbonico”.

Per fortuna, possiamo dire, esistono casi in cui lo stretto controllo in chiave antimeridionale viene meno, e così accade che su “Il Sole 24 Ore”, del quale credo si possa dire che è tutt’altro che neoborbonico, esca un articolo diGi-useppe Chiellino che in merito agli eurobond afferma che nel 1861 il Regno delle Due Sicilie era paragonabile alla Germania di adesso. La riflessione di Chiellino prende spunto dal fatto che Angela Merkel, cancelliere tedesco, ha fatto tramontare l’ipotesi degli eurobond, e si chiede se la decisione sia as-

crivibile alla ricerca di Stéphanie Collet, storica della finanza della Université Libre de Bruxelles, la quale ha studiato gli effetti dell’unificazione del debito sovrano dei 7 Stati che costituirono il Regno d’Italia.

Nell’articolo del 2012, dall’eloquente titolo “Gli eurobond che fecero l’Unità d’Italia quando il Regno di Napoli era come la Germania”, si può leggere:

“A voler utilizzare le categorie di oggi, il Regno di Napoli economicamente era per l’Italia quello che oggi la Germania è per l’Eurozona. «Come il Regno di Napoli prima dell’integrazione del debito sovrano, la Germania di oggi è l’eco-nomia più forte dell’eurozona e beneficia del costo del debito più basso in as-soluto» scrive Collet. Considerazioni, queste, che faranno storcere il naso a molti, ma sicuramente non di parte. Del resto, come ricorda Collet, Napoli era di gran lunga la città più importante del neonato Regno d’Italia. E le regioni del Sud avevano una discreta struttura industriale, un’agricoltura fiorente sia pure basata sul latifondismo, e importanti porti commerciali”.

Il pezzo, che potete leggere integralmente cliccando qui, procede poi facendo intendere che la Merkel potrebbe voler evitare proprio ciò che accadde dal 1861 in poi al Mezzogiorno d’Italia, le conseguenze che conosciamo molto bene perché le subiamo quotidianamente. A questo punto due sono le ipotesi: o “Il Sole 24 Ore” è costituito da mistificatori neoborbonici, oppure qualcuno

farebbe bene a parlare secondo ragione e coscienza.

Fonte: htp:// . esu ioli e.it/

lI Sole 24 Ore: “il Regno delle Due Sicilie era la Germania di oggi”

Il 5 giugno la Marathon Parco dei Monti Picentini Si tratta del recupero della manifestazione che non si è svolta lo scorso 1° maggio

Si rimette in moto la macchina organizzativa della Marathon Parco dei Monti Picentini di

mountain bike intitolata alla memoria di Giusti-no Fortunato. Domeni-ca 5 giugno è il giorno del recupero della man-ifestazione organizzata dall’Asd Mtb Monti Picentini che non si è potuta svolgere il 1°Maggio scorso per i problemi legati al catti-vo tempo e alla nebbia. La gara si svolge quasi interamente nel cuore dell’Appennino Cam-pano, nell’ambito di un comprensorio che inter-

essa le province di Avellino e Salerno, toc-cando parzialmente il territorio dei comuni

di Bagnoli Irpino e Calabritto, attraversando su piste forestali a fondo naturale stupendi boschi di specie miste, castagneti e faggeti alle pendici dei Monti Acellica, Cervialto e Polveracchio. Domenica 1 maggio si potrà scegliere di correre la marathon di 68 chilo-metri, la granfondo di 35 chilometri e l’escur-sionistico di 25 chilometri. Con l’estate alle porte, la manifestazione off-road di Acerno promette di regalare forti emozioni tra i sen-tieri e le strade di montagna dei Monti Picen-tini sempre nel massimo rispetto della natura con un’attenzione particolare per i bikers in lizza per aggiudicarsi il Giro della Campania Off Road ed anche le maglie di campioni re-gionali FCI Campania della specialità mara-thon.

Fonte: http://www.ottopagine.it/

Evento a Londra Presentazione dei due libri della Dott/ssa MARIA PIA CAPPELLO

Organizzato da Pietro Molle ( Pres. Co.Mi. Tes ) & Carmine Gonnellla (Editore)

Si svolgera’ nella sala della Casa Italiana S. Vincenzo Pallotti Clerkenwell Road (Holbom)

CULTURA & SOCIETA’ a Cura di Nino Bellinvia

MATERA CAPITALE EUROPEA DEL-

LA CULTURA 2019 AL MUSIKMESSE DI FRANCOFORTE

Pagine 6/7

CRONACA.....Doriana Goracci.......Pagina 9

PRIMA & DOPO

E

Note Editoriali p 2/5

La mia proposta di riforma per la scuola italiana all’estero

Fucsia Nissoli Pagina 4

COMUNICATO ( Palmerini) La mia vita tra i Masai in Tanzania

Bepi Di Giulio,

Pagina 8

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Politica //////////////////////////// / Note editoriali ////////////////////////////// Britalyca News Londra N: 22 May .2016 11 2 CHI SIAMO /////////////////// VARIE ////////////////////////////////// ///////////////// Britalyca News Londra N: 22 May 2016

CHI SIAMO

LA VOCE ALTERNATIVA, nasce nel 2005 da una idea di Carmine Gonnella Siamo gior-nalisti partecipativi, piccoli operatori dell’ informazione libera. Non politicanti, analiz-ziamo e approfondiamo la politica sciente-mente con metodo imparziale e il politichese da salotti e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo.

Per la pubblicita’ e le pubblicazioni, contattare l’ Editore via Email. [email protected]

Il formato cartaceo ha una tiratura limitata , per una copia contattare la Redazione

COLLABORATORI Cronaca, Doriana Goracci ( Italy) Alle politiche In Italia e all Estero, Giorgio Brignola, Poesia Maria Rosaria Longobardi ( Italy) Antonio Murabito ( Gran Bre-tagna) Cultura & Societa’, Nino Bellinvia (Italy) Comunicati Goffredo Palmerini (Italy) Distribuizione e diffusione in rete Ilario Mar-io Ponzi ( Gran Bretagna) Redazione, Alfonso Del Guercio Redazione ( Gran Bre-tagna) Note Editoriali & Aforismi Carmine Gonnella (Gran Bretagna) REDAZIONE

Non è da ieri che ci interessiamo di gior-nalismo. Anche tra le colonne de “LA VOCE ALTERNATIVA” sono pubblicati nostri interventi che, accanto alla cronaca dei fatti, riportano quelli che sono i nostri personali sentimenti. Con la premessa, da tempo nota, che le nostre opinioni non sono mai scontate e neppure, necessa-riamente, condivisibili.

L’importante è che siano veicolo per un dialogo tra chi scrive e chi legge. Infatti, giudichiamo questo sistema tra i migliori per mantenere vivo e attuale il rapporto tra il giornale e i suoi lettori. Non a caso, c’è stato, più volte, chiesto chi siamo o chi rappresentiamo. Intanto, non rappre-sentiamo che noi stessi nello spirito della libera informazione.

Per il resto, è più semplice scrivere ciò che non siamo. Ci piace l’obiettività e l’imparzialità della notizia. Osannare e incensare non è nelle nostre corde e, ne siamo sicuri, se ci provassimo, sarebbe una pessima esperienza. La notizia, di qualunque matrice, la riportiamo nella sua sintesi e il commento, se ne vale la pena, lo inseriamo a valle dell’evoluzione degli eventi che l’hanno originata.

Lo facciamo, dal 1966, in parecchi Paesi d’Europa e non abbiamo mai sentito l’op-portunità di modificare il nostro stile. Ci muove l’impegno d’informarci per infor-mare. Di capire per esprimere, poi, un nostro convincimento.

Fare l’opinionista dall’Italia non è facile e provarci a titolo di volontariato lo è assai di più. In buona sintesi, siamo ripagati con la stima di chi ci segue e con l’impe-gno di un Direttore/Fondatore, vero fulcro di questo periodico internazionale, che continua a darci stimolo per proseguire.

Giorgio Brignola

Antonio Murabito

(Catania, Italy )

..le parole quando vengono dal cuore, escono da sole...

a volte si puo' fare a meno di pronunciarle,se l'interlocu-

tore e' capace di interpretarle...

saper "leggere" negli occhi delle persone,spesso evita una

lunga conversazione...

molta gente fa un giro di parole i mmenso,finche' il raggirato non

mostra il proprio assenso...

e' preferibile che si chieda in maniera diretta,piuttosto che doversi

subire l'intera operetta...

nella vita i conoscenti sono tanti...ma soltanto i veri amici son

quelli che ti trattano con i guanti...

augh!!!!

Carmine Gonnella, Londra )

Tratti da : Autaforismo

Il partito e' una libera associazione sociopolit-ica e non un monopolio

Una democrazia con un libero mandato non regolamentato, come quella italiana, e' peggi-ore delle dittatura moderne

La Fantasia e' la quinta Essenza dell' Arte

Una volta il Politico era anche un buon ora-tore, oggi e' solo un logorroico che piu' di una volta parla senza pensare

In Politica anche se nessuno ha la palla di cristallo, alla fine poi' bisogna sempre fare i conti utilizzando i numeri

Chiunque crede nelle razze, e' un razzista

Il volere e' potere e' un principio che non vale per tutti, perche' molti devovo fare i conti con chi quel potere ce l' ha gia'

Il bello degl' aforismi e' che danno spazio ad un' infinita' di sfaccettature e interpretazioni

Il costituente all' articcolo quinto, contemplo' si un decentramento amministrativo, ma con autono-mia legislativa limitata. Oggi sappiamo dove stiamo con le re-gioni: sono venti staterelli nello Stato; rimediare e' troppo tardi.. Eppure bastava un piu' ampio decentramento amministrativo, con i poteri legislativi esclusivi al Senato, ed oggi non staremmo qui' a parlare di superamento del bi-cameralismo paritario. Badate bene che il costituente, nel 1948 aveva gia' indicato un bi-cameralismo bilanciato gia' in Costituzione, nell' elaborare due sistemi elettorali, uno alla Camera a livello nazionale ed uno a livello regionale al Senato. Le regioni dovevono solo amministrare il territorio e non legiferare a pro-prio uso e consumo. Basti pensare che con la riforma del Titolo V del 2001 ( voluta dagl' amici di Matteo Renzi) con l' abrogazione dell' articolo 124:" «Un commis-sario del Governo, residente nel capoluogo della Regione, so-praintende alle funzioni amminis-trative esercitate dallo Stato e le coordina con quelle esercitate dalla Regione.» , venne meno l' unico ponte che c'era tra lo Stato Centrale e le Regioni; follia allo stato puro.

Le regioni non vanno abolite ma ssolo regolamenate da un Senato

elettivo e legislativo. Le attuali riforme sul superamento del bi-cameralismo paritario, vanno in un altra direzione, daranno piu' poteri agli enti locali, perche' av-ranno un potere assoluto sul Sena-to. Se in futuro si vuole realmente superare il cosidetto bicamenral-ismo perfetto, occorre che le beni comuni come Sanita', Acqua, Tra-sporto e Sicurezza Nazionale, tornino nel potere esclusivo di un Senato elettivo e legislativo.

Una questione legislativa piu' che di fiducia...

La ragione principale per cui il Costituente ( sempre a nostro av-

viso e sempre da cultori della Costiruzione ) non contemplo' la "cosidetta" questione di fiducia" fu per evitare che il potere esecu-tivo avesse supremazia su quello

legislativo, come avveniva con lo Statuto Albertino. A stabilirlo e' ancora l' articolo 94: " Il Gov-erno deve avere la fiducia delle due Camere. Ciascuna Camera accorda o revoca la fiducia medi-ante mozione motivata e votata per appello nominale. Entro dieci giorni dalla sua formazione il Governo si presenta alle Camere per ottenerne la fiducia. Il voto contrario di una o di entrambe le Camere su una proposta del Gov-erno non importa obbligo di dimissioni. La mozione di sfidu-cia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della Camera e non può essere messa in discussione prima di tre giorni

dalla sua presentazione.

Ongi volta che il Consiglio dei Ministri pone la fiducia, viola non uno bensi' due articoli della Costituzione, l' articolo 67, sulla

liberta' di coscienza di voto da parte di un parlamentare sovrano e l' articolo 72:" Ogni disegno di legge, (che non sia un decreto) presentato ad una Camera è, se-condo le norme del suo rego-lamento, esaminato da una com-missione e poi dalla Camera stessa, che l'approva articolo per articolo e con votazione finale. Se non ci fossero gli ementamenti, la questione edi fiducia potrebbe anche starci, il fatto e' che si pone la fiducia per cancellare tutti gli emendamenti presentati dai par-lamentari. Gli ementamenti ? Ma l' articolo 72 non parla di articoli ? Io nel mio piccolo ho provato a rivisitare la Costituzione, articolo per articolo e credetemi la parola emendamento non esiste. E alloa da dove arriva ? Ma forse dall' articolo 71: " L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia con-ferita da legge costituzionale. Riepilogando, ogni membro del parlamento puo' presentare dise-gni di legge redatti in articoli, (ma io ancora non vedo la provenienza degli emendameenti) proviamo ad immagnare un parlaento che legi-ufera in base all' articolo 72, il disegno di legge il primo giorno va in commisssione che esamina la legge e gli articoli e poi il se-condo giorno passa alle Camere per il voto finale. Seguendo ques-to dettame si potrebbe avere una legge ogni due giorni.

E visto che l' iniziativa e' individ-uale, l' opposizioni proseguento lo stesso dettame, propone un suo disegno di legge redatto in aticolo, riguardante la stessa tematica, evvala' in una settimana si pos-sono fare 4 leggi,senza max-

ementamenti, o quelle migliaia di ementamenti vergognosi e irritanti forgiati da una macchina per ostacolare la legiferazione.

Per velocizzate la legislatura non occorre ridurre il numero dei par-laenatri o azzoppare il Senato, bensi' regolamenatre o abolire in toto gli ementamenti e iniziare a fare un opposizione costruttiva presentando iniziative legislative alternative a quelli del governo.

QUANDO LA POLITICA NON E' PIU' IN GRADO DI GESTIRE UNA DEMOCRAZIA, CAMBIA LA COSTITUZIONE

Un' involuzione che in Italia ha origini ben lontane. Iniziano nel lontano 1970, con l' istituzioni delle regioni e l' introduzione della questione di fiducia nel regolamento parlamentare.

DALLA PARTE DEI LETTORI A cura di Giorgio Brignola

Contatto [email protected]

Con questo numero di Britalyca, il no-stro Direttore/Editore offre uno spazio per una Rubrica che riporterà il parere dei Lettori su fatti e situazioni, naziona-li e internazionali, che hanno destato il loro interesse. Questo spazio, in un periodico fitta-mente ricco d’articoli, auspichiamo sia utilizzato per offrire a chi ci segue l’op-portunità d’esporre sue ragioni e sensa-zioni. Abbiamo accettato, con entusia-smo, l’incarico perché rappresenta, tra l’altro, un “ritorno.” Dal 1966 al 2011, siamo stati Opinioni-sti dall’Italia per il periodico “La Voce degli Italiani”di Brixton Road. Quaran-tacinque anni che, riteniamo, siano una garanzia d’obiettività. Attendiamo gli scritti. Non importa la “forma”, ci inte-ressano i “contenuti”. Giorgio Brignola

Tramite la Redazione, desidero ringraziare i Lettori di questo settimanale

internazione per gli auguri che hanno viluto recapitrmi, sia via fax che per

posta elettronica, per il mio cpmplean-no 73 anni sono una "bella età", soprat-tutto se cinquantacinque sono stati mes-si al servizio dell'informazione

diretta ai Connazionali all'estero. Soprat-tutto in Europa.

Avevo 18 anni, ancora studente, ma ho ritenuto opportuno far meglio conoscere, soprattutto in Patria, le aspirazioni e le umane esigenze dei Connaziionali che sono statii coscretti a lasciarla. Non po-

tendolo fare di persona, tramite Britalyca, desidero manifestare il mio sentito

"Grazie". Giorgio

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3 10 Speciale Palmerini /////////////////////////// Goffredo Palmerini /////////////// Britalyca News Londra N:22 May 2016 ITALIANI ALL’ ESTERO E IN ITALIA ////////////////////// Giorgio Brignola ////////////////// Britalyca News Londra N: 22 May 2016

Scrivere della situazione socio/politica italiana è sempre un’im-presa ardua; lo è anche per noi che ci interessiamo della questione dal 1960. A primavera avanzata, le situazioni “problematiche” si sono ulteriormente complicate. Le al-leanze, anche se il nome è impro-prio, sembrano da rivedere e in Parlamento le critiche restano in prima linea, anche se l’Italia conti-nua a sprofondare in una palude di responsabili silenzi. Tutti i partiti hanno fatto il loro tempo. Aver cambiato il nome non è servito e le scissioni ancora me-no. L’incertezza, del resto, colpisce solo in Popolo italiano e non chi so s t i e ne d ’ am m in i s t r a r l o . “Maggioranza” e “Opposizione” sono i due capi di una stessa cor-da che tende a soffocare e a vani-ficare ogni manovra di ripresa. Quando si continua governare con le “promesse”, di strada se ne può fare poca. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se, per ipotesi, si riuscisse a coalizzare un “Partito dei Disoccu-pati”, la maggioranza parlamenta-re sarebbe garantita. Del resto, fare politica come quella che c’è propinata oggi non cambia di mol-to questa nostra ipotesi di fanta-politica. L’Italia ha toccato il fondo dell’indigenza. Chi vive “bene” sono i parlamentari che, certa-mente, non hanno t imo-re,nell’immediato, d’essere”licenziati”. In politica il lavoro non manca mai e il Parlamento è una fucina sempre in apparente attività. Pren-derne atto, a nostro avviso, non basta più. Ci vorrebbero delle pro-poste costruttive lontane dalle polemiche di Palazzo. A scriverlo è semplice. Realizzarloresta,oggettivamente, infattibile. Ci sono ancora troppi lacci che legano le poche, iniziati-ve percorribili. Da noi, purtroppo, è sempre più agevole “sembrare” che “essere”. Se bastassero le esternazioni, pro-blemi non ne avremmo più. Cia-scuno dice la sua e la Penisola continua la sua recessione con danni che potrebbero anche esse-re insanabili. Per cambiare, ci vor-rebbero uomini politici che non abbiamo, o che non si sono anco-ra rivelati. Per andare “Contro Corrente”, basterebbe, appunto un

Partito dei Disoccupati. Apparato che potrebbe tirare avanti senza compro-messi politici perché, ovviamente, non servirebbero. Quello che ci man-ca, e del quale sentiamo l’esigenza, è l’”equilibrio” di una politica fatta a misura per chi la propone. Politici, purtroppo, non si nasce. Disoccupati, invece, si diventa. Ci auguriamo che Renzi, e l’eteroge-nea Maggioranza che lo supporta, prenda coscienza di quanto serve al Paese e su quanto sarà possibile rea-lizzare entro fine anno. D’eterno, per carità, non c’è nulla. Soprattutto le Legislature.

L’ENIGMA

Questo Governo è sempre necessario? Di fatto, sembra che sia meglio porta-re avanti la Legislatura, con l’attuale Esecutivo, almeno sino all’operatività della nuova legge elettorale. L’ottimi-smo a buon mercato non può, comun-que, trovare molti seguaci. Tanto per chiarire: non è neanche sicuro che Renzi mantenga, come afferma, i requisiti per reggere la guida del Pae-se sino al 2018. Del resto, rinnegare il passato non ci sembra neppure una tattica da seguire. Tant’è vero che non tutti i Partiti hanno manifestato un particolare interesse per l’uomo del PD alla guida del Paese. Di fatto, però, le critiche non sono condanne morali e lasciano il tempo che trova-no. Stare a osservare sembra meglio che assumere posizioni delle quali, poi, ci si potrebbe dispiacere. I tempi per la “svolta” sono maturati tra i tanti problemi degli italiani. Da come si sono evoluti i fatti politico/economici, serve almeno la garanzia

di una linearità politica. Così, per evitare guai maggiori, sembra oppor-tuno lasciare decantare i mesi che ci separano dal prossimo anno con l’in-tento di seguitare quel tracciato che la Squadra di Governo ha fatto sua. Pur se con qualche cambiamento “a itinere”. E’ arrivato il tempo per riconoscere i propri “errori” senza scaricarli sugli “altri”.E’ la politica italiana, nel suo complesso, a essere collassata. Non esiste un partito né migliore, né peggiore degli altri. C’è solo l’incertezza per un futuro che sarà meno “elastico”. Il passato avrebbe dovuto insegnarci che le “alleanze” sono sempre a termine. Indipendentemente dalla volontà dei contraenti. Anche i nuovi entrati l’hanno da imparare per evitare, almeno loro, di comportarsi come quelli della Gene-razione che intendono superare. Pri-ma di Renzi, le responsabilità di Maggioranza e Opposizione ci sono state. Ora la situazione è ancor più complessa dato che le posizioni in antitesi sono divise solo da una sotti-le linea di confine. Il “bipolarismo”, che non abbiamo mai visto di buon occhio, appare superato. C’è, di con-seguenza, da dubitare su certi equili-bri elettorali che non possono più

essere il pane “quotidiano” del Popo-lo italiano. Se non è più possibile prevedere quali saranno i futuri equi-libri elettorali, nell’attesa che la nuo-va normativa li regoli, resta il banco di prova del piano economico 2017/2018. Sempre a “firma” di Ren-zi. Dopo le riforme, e non solo della Legge Elettorale, avremo più bisogno di “ fatti” per riscattare la nostra economia e non solo quella. Intanto, vedremo se, entro l’anno, il Parla-mento ritroverà nuove connessioni. Il chiasso politico di queste ultime settimane non ha frenato il corso degli eventi. L’Italia di programmi mai portati a buon fine è stracolma. Il nostro futuro resta, di conseguenza, ancora sibillino.

L’ INCERTEZZA

Il clima d’apprensione che ci ha

scompagnato lo scorso anno c’è sempre. Se non altro, ci ha consen-tito, in questo primo semestre del 2016, di prendere migliore coscien-za dei complessi problemi interni e internazionali. Con la premessa che i mesi che ci rimangono di que-st’anno “nuovo” non saranno sem-plici per nessuno. Le riforme istituzionali non ci sa-ranno. Anche se non mancheranno le “novità”. Dato che i politici di razza non s’improvvisano, anche l’affidabilità governativa potrebbe venir meno. Pure in UE gli attriti non sono mancati e altri ce ne sa-ranno. Il “trasformismo” dei partiti non convince più nessuno. In que-sta Terza Repubblica, un passo indietro non sarebbe proprio male. Siamo convinto che il nostro tenore di vita debba viaggiare su altri bina-ri e con specifiche mete da raggiun-gere. Con una premessa: chi dimentica il passato, sarà costretto a riviverlo. Come a scrivere che gli errori poli-tici ed economici non sono da ac-cantonare, ma da sanare. Anche l’Unione Monetaria non rappresen-ta solo una garanzia d’interscambio per i mercati europei e internazio-nali. La borsa mondiale ha, infatti, evidenziato come l’economia risen-ta anche di fatti che, all’apparenza, non dovrebbero coinvolgerla. Da noi, il binomio che riteniamo inscindibile è: Politica e Governabi-lità. Non ci sono altre formule mi-gliori per garantirci un futuro meno tribolato. Anche le posizioni parla-mentari dovrebbero essere rivisita-te. La “bonifica” della nostra eco-nomia spicciola ha da partire dall’alto. Tutto il resto è “opitional”. Lo stesso rinvio “sine die” della riforma elettorale ci ha fatto inten-dere che gli “onori” hanno sempre la meglio sugli “oneri”. Il tutto può apparire anacronistico; ma è pro-prio così. In questi mesi di “transizione”, c’è da focalizzare la via per offrire all’Italia l’auspicabi-le ripresa di un suo ruolo socio/economico. Le altre strade, anche se apparente-mente più agibili, ci porterebbero lontano dall’immagine che ci siamo fatta di nuovo Stato italiano.

Molti gli argomentitrattati nel volume: dalla cultura all’arte, dall’emigrazione a personaggi illustri, da significativi eventi tenutisi in Italia alle attività delle comunità abruzzesi nel mondo. Tutti con un filo rosso che li lega.Goffredo Palmerini, un autentico ambasciatore del migliore Abruzzo nel mondo, scrive su riviste e giornali ita-liani, su agenzie internazionali e su numerose testate in lin-gua italiana all’estero. Anche questo volume è dunque un viaggio appassionante attra-verso mondi ancora poco co-nosciuti, siano essi nella straordinaria provincia italia-na - l’Abruzzo in particolare - come tra la ricchezza morale e culturale delle nostre comuni-

tà all’estero. E’ quanto Palme-rini ci propone con questa ul-teriore sua pubblicazione che, al pari delle precedenti, non manca di regalare sorprese in pagine di avvincente narrazio-ne.

SULMONA – Venerdì 20

maggio, alle ore 17:30, pres-so il Centro Servizi Cultu-rali di Sulmona, in Piazza Venezuela 4, verrà presentato il volume “Le radici e le ali” di Goffredo Palmerini(One Group Edizioni). L’evento è

A SULMONA "LE RADICI E LE ALI" DI GOFFREDO PALM-ERINI - Presentazione 20 maggio, alle 17:30, al Centro Servizi

Culturali

LE STRATEGIE DEI PARTITI

stato organizzato dalla Libre-ria“Punto e a Capo” diJacopo Lupi, fondatore della Lupiedi-tore. Interverranno all’incontro nella città di Ovidio - che si appresta a celebrare nel 2017 il bimillenario della morte del grande poeta dell’Amore - la scrittriceValentina Di Cesa-re, Franco Ricci, docente dell’Università di Ottawa (Canada), Caterina Fantauz-zi, dirigente del Liceo Gian Battista Vico di Sulmona, e l’Autore. Il libro–accolto con-forteinteresse in Italia e all’e-stero - è una raccolta di storie, annotazioni e curiosità sulla più bella Italia nel mondo. E’ un caleidoscopio di personaggi, fatti ed eventi culturali che rac-contano la nostra comunità all’estero, alcune interessanti singolarità dell’Abruzzo e perle di quel grande scrigno d’arte e disuggestive tradizioni dell’in-trigante provincia italiana

G o f f r e d o P a l m e r i n i è n a t o a L ’ A q u i l a n e l 1 9 4 8 . P e r q u a -s i t r e n t ’ a n n i a m m i n i s t r a t o r e d e l l a C i t t à c a p o l u o g o d ’ A -b r u z z o , è s t a t o p i ù v o l t e a s -s e s s o r e e V i c e S i n d a c o d e l l ’ A -q u i l a . S c r i v e s u g i o r n a l i e r i v i s t e a b r u z z e s i e s u l l a s t a m p a i t a l i a n a a l l ’ e s t e r o .

S u o i a r t i c o l i s o n o p u b b l i c a t i s u m o l t e t e s t a t e i n A r g e n t i n a , A u -s t r a l i a , B e l g i o , B r a s i l e , C a n a d a , C i l e , D a n i m a r c a , F r a n c i a , G e r -m a n i a , G r a n B r e t a g n a , L u s s e m -b u r g o , M e s s i c o , P e r ù , R e p u b b l i -c a D o m i n i c a n a , S p a g n a , S t a t i U n i t i , S v e z i a , S v i z z e r a , S u d A f r i c a , U r u g u a y e V e n e z u e l a . V i n c i t o r e d e l X X X I P r e m i o I n -t e r n a z i o n a l e E m i g r a z i o n e , s e -z i o n e G i o r n a l i s m o , h a p u b b l i c a -t o “ O l t r e c o n f i n e ” ( 2 0 0 7 ) , “ A b r u z z o G r a n R i s e r v a ” ( 2 0 0 8 ) , “ L ’ A q u i l a n e l M o n d o ” ( 2 0 1 0 ) , “ L ’ A l t r a I t a l i a ” ( 2 0 1 2 ) , “ L ’ I t a l i a d e i s o g n i ” ( 2 0 1 4 ) e “ L e r a d i c i e l e a l i ” ( 2 0 1 6 ) . N e l 2 0 0 8 g l i è s t a t o t r i b u t a t o i l P r e m i o i n t e r -n a z i o n a l e “ G u e r r i e r o d i C a p e -s t r a n o ” p e r i l s u o c o n t r i b u t o a l l a d i f f u s i o n e d e l l a c u l t u r a a b r u z z e s e n e l m o n d o . N e l 2 0 1 4 , a L e c c e , g l i è s t a t o c o n f e r i t o i l P r e m i o S p e c i a l e “ N e l s o n M a n -d e l a ” p e r i D i r i t t i U m a n i . E ’ p r e s i d e n t e r e g i o n a l e d e l l ’ ANFE

( A s s o c i a z i o n e N a z i o n a l e F a m i -g l i e E m i g r a t i ) p e r l ’ A b r u z z o . D a a l c u n i a n n i s v o l g e u n ’ i n t e n -s a a t t i v i t à d i r e l a z i o n e c o n l e c o m u n i t à i t a l i a n e a l l ’ e s t e r o . S t u d i o s o d i e m i g r a z i o n e , è c o m -p o n e n t e d e l C o m i t a t o s c i e n t i f i -c o i n t e r n a z i o n a l e d e l “ D i z i o n a r i o E n c i c l o p e d i c o d e l l e M i g r a z i o n i I t a l i a n e n e l M o n -d o ” ( e d . S E R , R o m a , 2 0 1 4 ) p e r l a q u a l e o p e r a è a n c h e u n o d e g l i a u t o r i . D a l 2 0 1 5 è p r e s i d e n t e d e l l ’ O s s e r v a t o r i o R e g i o n a l e E m i g r a z i o n e d e l l a R e g i o n e A b r u z z o INFO:

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4 Da Osservatorio dell’ Emigrazione /////////// Gruppo Pubblico di Discussioni //////////// Britalyca News Londra N: 22 May 2016 CRONACA ////////////////// A cura di Doriana Goracci ///////////////////////////////////////// Britalyca News Londra N: 22 May 2016 9

grado di venire incontro ai cambiamenti socioculturali sopraggiunti nel quadro geo-politico mondiale. La proposta di legge va nella direzione di un intervento organico, che preveda un efficace coordina-mento tra i Ministri interessati, al fine di garantire una capil-lare diffusione della lingua e della cultura italiane, sia medi-ante i corsi di lingua e di cultu-ra sia mediante le scuole ital-iane all’estero.

Se consideriamo che le con-dizioni dell’emigrazione ital-iana all’estero sono cambiate e che vi è una globalizzazione culturale, oltre che economica, che necessita una rinnovata offerta formativa in grado di inserirsi nei contesti sociali in maniera efficace ed efficiente, dobbiamo ammettere che la riforma ha il carattere dell’ur-genza. I corsi di lingua e le scuole italiane all’estero vanno inser-iti all’interno di una dinamica virtuosa che promuova strate-gie e azioni che assicurino il mantenimento delle radici lin-guistico-culturali e dei legami con l’Italia da parte dei con-nazionali all’estero, e che, in-sieme, sviluppi azioni inte-grate in favore della mobilità culturale e professionale da e verso l’Italia. Agli italiani all’estero vanno riconosciuti tutti i diritti, com-presi quelli linguistici e cul-turali, da inserire in un contes-to di accoglienza. Oggi, ques-ti italiani all’estero ai quali mi rivolgo sono sempre più per-sone nate, cresciute e inte-grate nei Paesi di accoglienza, per cui la riforma che ho presentato intende operare un passaggio da un sistema as-sistenzialistico a un impegno di promozione e, in alcuni casi, di rivalutazione della lin-gua e della cultura italiane. Sollecitati dai cambiamenti

Che fa il governo per l'istruzione italiana all'estero? Io ho

presentato una proposta di legge e attendo risposta

II mio disegno di legge: "Interventi di formazione linguisti-ca e culturale, di formazione con-

tinua e di sostegno all’integra-zione in favore dei cittadini italiani e dei loro congiunti e discendenti residenti all’estero, nonché per la

promozione e la diffusione della lingua italiana nel mondo. Rifor-

ma delle istituzioni scolastiche italiane all’estero”

di Fucsia Nissoli - 05 maggio 2016

E’ da quando ho cominciato il mio mandato parlamentare che seguo con attenzione, anche con inter-venti legislativi, le tematiche iner-enti la promozione linguistica ital-iana nel mondo. Una attenzione che ho concentrato in un mio dis-egno di legge, recentemente presentato, che ha per ogget-to: “Interventi di formazione lin-guistica e culturale, di formazione continua e di sostegno all’integra-zione in favore dei cittadini italiani e dei loro congiunti e discendenti residenti all’estero, nonché per la promozione e la diffusione della lingua italiana nel mondo. Rifor-ma delle istituzioni scolastiche italiane all’estero”. Si tratta, sostanzialmente, della riforma della legge 3 marzo 1971, n. 153, ormai datata e non in

Autore

Sono una blogger in copy left da circa dieci anni e mi piace impegnarmi appena possibile nel giornalismo partecipa-tivo, usando il cestino come mezzo non per scaricare le notizie inutili ma quelle piccole e preziose e spesso sotto

traccia.

avvenuti dobbiamo superare la fase dell’assistenzialismo in campo linguistico e cul-turale con una riforma in grado di coordinare i corsi di lingua e le scuole italiane. Vi è una richi-esta di lingua italiana nel mon-do che deriva dal fascino che esercita il nostro patrimonio culturale ed è anche a questa domanda che siamo chiamati a rispondere se vogliamo affron-tare la sfida di una Italia capace di diplomazia culturale, deten-trice di un soft power che ci può aiutare le sfide del mondo globale. Per questa ragione è urgente una legge organica che affronti sistematicamente tutti gli aspet-ti dell’intervento formativo e scolastico all’estero e che risponda alla richiesta di forma-zione qualificata da parte dei nostri connazionali che non trovano risposte adeguate con l’attuale quadro normativo di riferimento. E’ necessaria una nuova governance in grado di assicurare al sistema di promo-zione scolastica e linguistica efficacia ed efficienza garanten-do adeguati interventi di qualità in un quadro integrato pubblico-

privato, che garantisca la ricon-oscibilità e spendibilità dei titoli conseguiti, adeguati ai contesti geografici di riferimento. Fino ad oggi abbiamo assistito ad una eccessiva frammenta-zione degli interventi culturali all’estero ed è per tale ragione che in questa proposta di legge ho individuato in un Dipartimen-to ad hoc, da istituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo strumento unitario in grado di costruire quelle siner-gie necessarie per ottimizzare

"Chiedo ai miei amici ma anche a tutte le persone che condi-vidono il contenuto di ques-

to link, di dargli la più ampia visibilità." Così scrive anche a me su Facebook, Leonardo,

riportando il messaggio dell' occhio destro di Max Fan-elli. Posso solo eseguire quanto mi chiede...con tutto il cuore e mi rifiuto di mettere foto tre-

mende, che potete reperire voi quando vi pare...

Per umanità, almeno leggere.

Max Fanelli, pochi anni fa,

ancora non colpito dalla SLA, di lui stesso scriveva: Massimo (Max) Fanelli nato a Rimini nel 1960.

Ha vissuto tra Emilia Romagna, Marche e Veneto.28 anni trascorsi in una multinazionale come diri-gente nel settore vendita, forma-zione e gestione risorse umane, ha girato tutta l’Italia. Laureato in Psicologia Sociale all’università Bicocca di Milano.Master in Counseling and Coaching Skills all’università di Ur-bino.Volontario nella pubblica

assistenza, con Emergency e pres-so un centro per minori a rischio devianza sociale.Fondatore e pres-idente dell’associazione Onlus I Compagni di Jeneba a tutela dei minori.Ha due figli: Andrea e Matteo, studenti universitari.Nel 2012 si è risposato con Monica Olioso

Oggi, maggio 2016, Max scrive

Se vuoi decidere sulla mia vita, prenditi pure la mia malattia” – Così iniziava a Dicembre 2014 la mia battaglia, da malato di SLA,

rimasto con un occhio solo, per una legge che regolamenti il Fine Vita. Un periodo molto delicato per ogni uomo, ma che, nel caso sfortu-nato dovesse essere anticipata per una pato-logia incurabile e mor-tale, vede il malato perdere ogni diritto sulla propria vita, divenire ostaggio di procedure mediche e cure palliative derego-lamentate, divenire schiavo di macchinari per respirare e mangi-are, fino a sentirsi sepolto vivo dentro il

suo corpo.Il 13 gennaio, finalmen-te, il Parlamento ha calendarizzato la legge sul Fine Vita, erronea-mente chiamata con un termine riduttivo e deviante, Eutanasia.

Ma sappiamo che il diavolo si nasconde nei dettagli.

Magicamente si sono create due commissioni, una presso gli Affari sociali, per preparare una proposta di legge sul DAT, ovvero il Testa-mento biologico, l’altra presso la Commissione Giustizia per prepararla sull’Eutanasia legale. Quella sul Testamento biologico sta procedendo nonostante l’op-posizione di una parte cattolico-

radicale. Ci sono stati 12 incontri anche con medici, filosofi e prof-essori, tutti specialisti, in perfetto accordo con quanto previsto dalla Costituzione riguardo l’autodeter-minazione dell’uomo: art.32 “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individ-uo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indi-genti. Nessuno può essere obbli-gato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti impos-ti dal rispetto della persona uma-na“.

L’altra Commissione sull’Eu-tanasia, dopo il primo incontro del 5 marzo, si é volatilizzata.Si può dedurre, e sappiamo, che l’op-posizione conservatrice sta ot-tenendo la meglio, nonostante sia la comunità scientifica che la maggioranza del Popolo, con moltissimi politici e associazioni, richiedano che venga approvata.

Ora, a titolo puramente esplica-tivo, descrivo sinteticamente il mio stato: la SLA ha distrutto tutti i miei nervi motori, della respira-zione e deglutizione, e questo si vede. Poi ha bloccato la muscola-tura necessaria alla digestione ed ai bisogni corporali, unito a due resistenti piaghe da decubito. Da una settimana inoltre una nuova patologia nervosa ha trasformato il mio corpo in un braciere ar-dente. Ecco quindi come l’indif-ferenza, il pressappochismo e l’ar-retratezza culturale, abbandona noi malati terminali, a morire tra atroci sofferenze come nelle più atroci torture, purché sia a norma di legge.

Fonte: www.agoravox.it/Max-

Fanelli-prima-e-dopo-la-

le risorse e finalizzare effi-cacemente gli interventi. Nel frattempo, ho scritto una lettera al Ministro Gianni-ni chiedendo di tener conto, nell’ambito della delega per la riforma del sistema scolastico all’estero, dello spirito riforma-tore contenuto sia nel mio emendamento alla legge 107 sulla “buona scuola”, approvato dal Parlamento, sia nel mio ordine del giorno, accolto dal Governo stesso. Al momento non ho ricevuto ancora risposta ma confido nella capacità del Governo di essere attento a quanto di utile viene proposto per riformare le Istituzioni del nostro Paese, anche all’este-ro.Fucsia Nissoli FitzGer-ald, nata in Italia e da 27 anni negli USA. Eletta nel 2013 alla Camera dei Deputati nella Cir-coscrizione Estero – Ripar-tizione Nord e Centro America, ha sempre avuto nel cuore il desiderio di contribuire al bene della Comunità italiana all’este-ro ed ha trovato la possibilità di farlo prima nell’impegno at-traverso il volontariato ed ora in Parlamento. Alla Camera dei Deputati è membro della Com-missione Affari esteri e Co-munitari, Segretario del Comi-tato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese e Presidente dell’Associazione di Amicizia parlamentare Italia-

Usa. www.angelafucsianissoli.us

Da@ Osservatorio dell’ Emifra-zione

La mia proposta di riforma per la scuola

italiana all’estero

Max Fanelli prima e dopo la SLA

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Comunicati ///////////// Palmerini /////////////// Italiani all Esterro /////////////////////////////// Britalyca News Londra N: 22 May 2016 8 QUI LONDRA ... //////////////////// A cura di Carmine Gonnella //////////////////////// Britalyca News Londra N: 22 May 2016 5

SI ALL' ABROGAZIONI, NO ALLA CONFERME

Ad ottobre, come sappiamo si andra' a votare per confer-

mare una Legge Costituzionale, gia' bocciata dal Parlamen-

to, perche' in base all' articolo 138 una qualchiasi riforma

della seconda parte della Costituzione, per evitare il refer-

endum confermativo deve ottenere la maggiaronza qualifi-

cata. i due terzi. Adesso a me una domanda sorge spontanea

(si fa per dire) :" Ma, se il Governo ( o chi per lui) non e'

stato in grado di convincere l' organo legislativo sovrano su

di una riforma che vedra' revisionata la seconda parte della

Costituzione e nello specifico, l' equilibrio istituzionale,

perche' il cittadino dovrebbe confermarla?

Io. come ho sempre ribadito, seguo un principio molto

semplice nell' voto referendario; Si all'abrogazioni, NO alle

conferme !

CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE?

Tutti sappiamo che in America e' il Congresso che controlla

le attivita' del potere esecutivo in tutte le sue ramificazioni.

in Italia secondo il dettame costituzionale ad eccezione dei

decreti leggi d' urgenza, con la responsabilita' diretta dei

governi, spetta in primis al Parlamento legiferando libera-

mente ed in piena autonomia e poi al Quirinale autorizzan-

do le iniziative legislative dei governi. La domanda che tutti

noi dovremmo farci prima di recarci all' urne ad ottobre e'

revisionare questo equilibrio istituzionale e legislativo e' : "

Tutto cio' e' avvenuto ?

BACK TO 1948

Il testo della Costituzione è depositato nella sala

comunale di ciascun Comune della Repubblica per

rimanervi esposto, durante tutto l'anno 1948, affinché

ogni cittadino possa prenderne cognizione. Nel 1948 in Italia c'era un livello ancora troppo alto di analfabetismo vuoi totale vuoi funzionale, non fu possibile per il cittadino prenderne scientemente atto o cognizione. Oggi io inviterei tutti a leggerla questa nostra Costituzionenei tettami e nei tettagli, e ap-pureremo senza alcun' ombra di dubbio che piu' che revisionata. andrebbe migliorata e ammodernizzata soptatutto per quel che riguarda i conflitti istituzion-ali e non quelli legislativi...

VOTA NO, VOTA NO, VOTA NO

MESAGNE (Brindisi) – Lunedì 23 maggio 2016, alle ore 18:30, presso l’Auditorium del Con-vento dei Cappuccini di Mesa-gne, sede dell’ISBEM, Bepi Di Giulio, veterinario e ricercato-re, parlerà della sua esperienza in Tanzania, tra i pastori Ma-sai. Porterà il saluto e presen-terà l’incontro il prof. Alessan-dro Distante, presidente dell’I-SBEM, struttura medico scienti-fica e di formazione all’avan-guardia nel Mezzogiorno.

In Europa, grazie a qualche

programma televisivo, sappia-mo che da anni i Masai - sia in Kenya che in Tanzania - combattono per sopravvivere e difendere il loro territorio. Oggi rischiano di perdere la loro battaglia assediati come sono da bracconieri e multimi-liardari che, supportati da poli-tici locali corrotti, vogliono comprare le loro terre per or-ganizzare safari. Se gli stessi Masai hanno trovato il modo per difendersi da tale “aggressività” (stanno unendo le loro terre per creare un nuo-

vo tipo di riserva naturale auto-gestita, che salva le loro case, le tradizioni dei loro antenati e crea al contempo un corridoio naturale per il passaggio di gnu, elefanti e leoni), la stessa cosa non sta avvenendo per il caso della ECF, cioè la febbre della costa orientale, che va prevenuta per salvare le loro mucche. Esiste l‘antidoto (cioè un vaccino) per tale malattia, ma il suo impiego fraudolento rischia di distruggere i capi bo-vini da cui dipende in grandissi-ma parte l’economia di questi popoli africani.

Infatti, l’ECF è una malattia dei bovini che può arrivare ad ucci-dere l'80% dei vitelli nei primi sei mesi di vita quando invece l’uso appropriato darebbe la protezione del 100%. C’è l’evi-denza che l’iniezione di metà della dose del vaccino invece della dose intera comporta che i bovini non più protetti muoiano a causa dell'ECF. Il danno e la beffa in quanto i pastori Masai pagano il doppio per le vaccina-zioni e non proteggono i loro animali. Dal 2012 ad oggi, in due soli distretti della Tanzania, sono morti più di 200,000 bovini

con conseguenze disastrose per l’economia e finanche per la sopravvivenza degli stessi Masai. Purtroppo, il suppor-to delle organizzazioni inter-nazionali, profit e non pro-fit, contro queste vaccinazioni fraudolente non è stato quello che il mondo occidentale e le persone oneste si sarebbero aspettato. Anzi …!

Bepi Di Giulio è un ricercatore brindisino che ha lavorato 30 anni in Africa dove si è recato non solo per esercitare la sua professione di Veterinario e ricercatore, ma anche per dif-fondere i concetti di società civile, generosa ed altruista, che ci sforziamo di affermare e realizzare nel nostro Occiden-te. Nel 1995 ha conosciuto il popolo dei Masai e a loro ha dedicato e dedica moltissime energie. In questa conferenza, la storia che ci racconterà e le esperienze da lui vissute fra i Masai e nel mondo della coo-perazione internazionale non solo arricchiranno gli uditori sul ruolo dei vaccini per debellare le malattie di umani e animali, ma ci diranno anche a quale grado di abiezione l’uomo può arrivare quando mette il profitto al centro dei suoi interessi, come obiettivo primario dei suoi percorsi di vita

Monastero del 3° Millennio: www.isbem.it/m3m

La Mini Medical School ISBEM fa formazione continua con il LIFE LONG LEARNING! IN-FO: 0831-713512; www.isbem.it

Da: Palmerini

Se a ottobre dovessero passare le riforme cos-tituzionali, avremmo una Camera dei Deputati perti-tocratica e un Senato, gestito esclusivamente dalle regioni, l' effetto potrebbe essere controproducente e eternamente conflittuale. In altre parole , nente cam-bia.... SAlcuni giorni fa mentre ascoltando la Minestrina Boschi (la Vostra Ministra delle Riforme) , parlare del referendum abrogrativo, mi sono ricordato di un mio piccolo intervento (anche su questa pagina) dal titolo " La Forma Repubblicana. e' basata essenzi-almente sulla Democrazia Partecipativa e non Rap-presentativa". Quello che la Boschi non ha detto, ovviamente per una sua mancanza di cognizioni e dettami costituzionali, e' che in una Democrazzia Partecipativa i referendum, insime alla iniziative legislative popolari e le petizioni, servono essenzi-almente a correggere, sensibilizzare e indirizzare il futuro legislatore

UNA VERA RIFORMA DELLA FORMA

REPUBBLICANA, DOVREBBE MIGLIORARE IL SISTEMA LEGISLATIVO NON PEGGI-

ORARLO

"Il Senato andava si' riformato ma con l' abolizioni delle regioni, lasciando a quest' ultime solo il potere amminitrativo del territorio."

Detto in altre parole, non si puo' lasciare ( e ci ripetiamo) l' esclusivo controllo di una delle due Camere agl' Enti locali. Nel 2001 con la riforma costituzionale, voluta dagli amici di \Matteo Renzi si devolveva piu' potere legislativi alle regioni. Fu un' errore che ancora oggi la politica non e; riuscita a risanare. Le regioni oggi hanno il controllo di molti beni comuni che spetterebbero al potere centrale, come per esempio la Sanita' , e tutti sappiamo in che stato si trova (Vorrei inoltre ricordare che la suddetta legge costituzionale che il parlamento non riusci' a portare in porto, fu il popolo che la confermo' , ov-viamente confondendo il referendum costituzionale con quello abrogrativo, visto che era il primo, tanto e' vero che nel referendum costituzionale del 2006 che prevedeva non solo un premiato forte ). Quando

Matteo Renzi ( o chi per Lui) sostiene: " Le riforme della seconda parte della Costituzione, non cambiera' il potere legislativo, fa perfettamente ragione. Perche' (seconso il notro modesto avviso) con il libero mandato, un Senato che puo' comunque ricat-tare la Camera e il pluralismo sociopolitico all' inter-no di partiti e movimenti il potere legislativo restera' immutato, allora la domanda viene spontanea: " A cosa serviranno le sue riforme se non a peggirare al Costituzione ?

LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA NON PUO' ESSERE APPLICATA IN POLITICA

Io che di politica ne mastico poco, spesso mi sono chiesto: " Cos e' l' indegnita' moarale" ? Non e' che stia alla base della questione morale in politica ?

Provero' a rispondere a queste semplice domande, spolverando come faccio di solito la Costituzione (che fu) . Al quarto comma dell' articolo 48 ( dove c'e' anche scritto che il voto e', un dovere civico, personale, libero ed eguale, tanto per narrarne un' altra ) " Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge."

Qui, e' ovvio che si ratta del voto passivo e non quello attivo, cioe' per coloro che si candidano a gestire la Repubblica.. Badate bene che la seconda parte della Costituzione ( quella che a ottobre scom-parira' ) per funzionare bene deve basarsi sulla prima parte, che ne e' la piattaforma, altrimenti si continu-era' a costruire castelli di cemento sulla sabbia, come l' attuale riforma del bicameralismo e premierato forte. Probabilmente la mia sara' solo un pessima interpretazione del quarto comma dell' articolo 48, ma proviamo ad immaginare se da che Repubblica e' Repubblica, la presunzione d' innocenza non fosse stata aspplicata in politica, oggi avremmo avuto senz' altro un legislatore piu' "trasparente" e qualche legge ad personam di meno

LA FORMA REPUBBLICANA , E' BA-SATA ESSENZIALMENTE SULLA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA E

NON QUELLA RAPPRESENTATIVA (da: Autaforismo 2015)

La ia vita tra i Masai i Ta za iaLa ia vita tra i Masai i Ta za ia Bepi Di Giulio, veteri ario e ri er atore, iBepi Di Giulio, veteri ario e ri er atore, i lotalota o tro la Fe re sulla osta orie tale del Paese afri a-o tro la Fe re sulla osta orie tale del Paese afri a-

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7 6 Cultura & Societa’ ////////////////////////// Nino Bellinvia ///////////////////////// Britalyca News Londra N:22 May 2016 Cultura & Societa’ ////////////////////////// Nino Bellinvia ////////////////////////////// Britalyca News Londra N:22 May 21 2016

MATERA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019 AL MUSIKMESSE DI FRANCOFORTE

In primo piano i chitarristi Paolo Fornaro & Massimo Delli Veneri e il cantautore Antonio La-bate in una performance allo Stand dell’Azienda italiana Partybag

al 7 al 10 aprile scorso si è svolta nel quartiere fieristico della città di Fran-coforte la 34esima edizione del Mu-sikmesse, la fiera più importante al mondo per strumenti musicali, sparti-ti, produzione musicale e stampa specializzata. Quest’anno gli esposi-tori sono stati 1.318 e i visitatori 65.355. Fiera che ha visto anche la partecipazione di due artisti materani residenti in Policoro: Paolo Fornaro, chitarrista fingerstyle, e Antonio Labate, cantautore. Quest’ultimo è stato ospite presso lo Stand di Par-tybag (azienda italiana che costruisce amplificatori acustici portatili) e ha interpretato dal vivo una sua canzone per l’edizione 2016 della Fiera di Francoforte dal titolo “Musica & Canzoni”, dedicata agli artisti della

Eko strumenti musicali, dove hanno potuto provare in esclusiva il model-lo a tiratura limitata della chitarra

dedicata a Oliviero Pigini, fondatore dell’azienda, ed equipaggiata con il rivoluzionario sistema di preamplifi-cazione “Perlucens”, progettato dal liutaio italiano Roberto Fontanot. Ospite d’eccezione della

zione con l’ing. Massimo Delli Veneri, fonico e chitarrista dello studio di regi-strazione “Home Studio Recording”, dove avviene la produzione musicale del cantautore Antonio Labate. Da ricordare che Antonio Labate è l’auto-re dell’inno “Matera 2019”, dedicato a Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Inoltre Labate, lo ricordiamo, è il “Messaggero della cultura lucana nel mondo” ed ha inciso numerosi CD. Da segnalare, in particolare, quelli con poesie e canzoni dedicate al poeta Albino Pierro e ad avvenimenti vari, tra cui “New York 11 settembre”, diffuso in lingua inglese anche in America. Alcune sue incisioni sono state dedicate alla Madonna di Crosia, San Charbel, Madre Teresa di Calcut-ta, Madonna di Anglona, San France-sco e San Giovanni Bosco. Già testi-monial della campagna nazionale sulla sicurezza stradale “Vacanze coi fioc-

Kermesse di Francoforte e in particola-re dedicata alla Partybag. Partybag che è un potente sistema audio portabile, che può essere indossato come uno zaino da trekking con tasche laterali, costituito in una cassa attiva a batterie ricaricabili con un semplice mixer integrato. Partybag è un sistema modu-lare che, all’occorrenza consente di disporre tutta la potenza di cui si ha bisogno collegando in cascata più casse. Come optional è possibile avere il sistema wireless per il collegamento di microfoni e strumentazione senza fili. Il brano “Musica & Canzoni” a giorni sarà pubblicato su canale You-Tube “Versi in Musica” di Antonio Labate, con immagini di artisti che si sono esibiti nelle varie sale di audizio-ne. Il video è registrato in collabora-

zioni che nessuno fermerà! / E io la sento nel cuore, la musica quando c’è, / la porto sulle mie spalle quando il vento non c’è! / E batte forte nel cuore, la musica quando c’è, / la musi-ca che ora sento / e che mi porta da te!

MATERA 2019

- Parole & musica di Antonio Labate - Capitale di terra e di sole,sei tu! / Perla che nasce nei sassi, sei tu! / Casa dei falchi grillai, / patrimonio dell’umani-tà! / Matera, la vita che si vive e che si spera / Matera, /rimasta sempre lì, così com’era! / Matera, / capitale europea della cultura! /Matera, / la luce lucana che brilla nel mondo / e illumina la sera … / Matera!

Per informazioni: Massimo Delli Ve-neri <[email protected]>;

Antonio Labate <[email protected]>

Nelle immagini di pagina 6, in ordine: Antonio Labate e Massimo Delli Veneri insieme alla Band dei Jamiroquai ospiti della Kermesse; Paolo Arnaldo Dallari (al centro) con Antonio Labate e Massimo Delli Veneri; Sungha Jung con

Antonio Labate e Massimo Delli Veneri.. Nella pagina 7 in ordine: Albert Gyorfi (Romania), Sungha Jung (Sud Corea), Eddie van der

Meer (Olanda), Péter Gergely (Ungheria) e Paolo Fornaro

(Italia); Ulli Boegershausen con Antonio Labate e Massimo Delli

Veneri; Tatyana Rizhkova tra Antonio Labate e Massimo

Delli Veneri.

cesso di presenze. La serata più inte-ressante è stata quella dell’8 aprile con l’evento “Acoustic Night”, dove si sono esibiti alcuni chitarristi acu-stici, tra i quali il sudcoreano Sungha Jung, il suo maestro Ulli Boeger-shausen e la pluripremiata chitarrista bielorussa Tatyana Rizhkova.Qui di seguito le due canzoni interpretate dal cantautore Antonio Labate.

MUSICA & CANZONI (Parole e musica di Antonio Labate) Le canzoni sono i sogni / che ci por-tano lontano, / e che ci fanno respira-re /in un mondo che più bello non c’è! / Melodie senza tempo, / che passano di qua / e che volano legge-re, / quando il vento sopra i monti se ne va! / E io la sento nel cuore, la musica quando c’è, / la porto sulle mie spalle quando il vento non c’è! / E batte forte nel cuore, la musica quando c’è, / la musica che mi pren-de e che mi porta da te … / Le canzo-ni sono i sogni / che ci portano lonta-no, / sensazioni mai provate, / emo-

Kermesse è stato il gruppo musicale acid jazz britannico formatosi a Lon-dra nel 1992, Jamiroquai, di cui è lea-

der e cantante Jason Kay, che si è esi-bito in un’affollatissima sala di audi-zione. La Kermesse ha inoltre introdot-to quest’anno alcune novità, come i concerti serali, che si sono tenuti nell’auditorium del complesso Fieristi-co e che hanno avuto un notevole suc-

chi” (autore ed interprete anche della canzone con lo stesso titolo), organiz-zata dal Centro Studi e comunicazione ambientale Antartide di Bologna. Ha tenuto concerti in Austria, Svizzera, Germania, Albania, Belgio, Argentina, Brasile, Bolivia, Canada. Da ricordare anche una sua esperienza giovanile nei “Pandemonium”, il gruppo che nel 1979 ha presentato al Festival di San-remo la famosa canzone, da lui scritta e musicata, “Tu fai schifo sempre”. Paolo Fornaro, chitarrista fingerstyle, si è esibito nella tarda mattinata del 9 aprile presso lo Stand del Brand au-striaco “Baton Rouge” che ha destina-to un palco per le esibizioni in uno dei corridoi principali del Padiglione, dedicato agli strumenti acustici. Ed in tale occasione ha eseguito una serie di brani arrangiati dal musicista coreano Sungha Jung, special guest della Ker-messe tedesca. Antonio e Paolo, inol-tre, sono stati ospiti dello Stand della