briciole di bontà di don luigi lussignolila tua presenza è dolce come la melodia di una canzone,...
TRANSCRIPT
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA PIU BELLA AVVENTURA
Tu, Signore
sei Padre nostro, Padre di tutti.
Noi siamo figli tuoi
e fratelli tra noi.
Nessuno può sentirsi fuori
dal tuo cuore. In ognuno e impressa
la tua immagine.
Su ogni cosa aleggia
il tuo spirito. In ogni fatto
opera il tuo pensiero.
Come il sole
invade ogni roccia di rugiada,
cosi la tua paternità abbraccia
tutto e tutti.
Le cose mutano al tocco della tua mano
e tu rendi il mondo una grande casa
per i figli.
Non ti limiti alla staccionata
dell'ovile: varchi ogni siepe,
valichi ogni montagna, percorri ogni strada.
Non badi
se non ti riconosciamo e se non ti invochiamo:
per cosi poco non disarmi
e non ti fermi;
la nostra resistenza non può negare
il tuo diritto; accogli giusti
e peccatori.
Sei un padre buono, ma noi non riflettiamo
la tua bontà. Siamo tuoi,
ma noi non ti apparteniamo amorevolmente.
Un raggio, della tua luce
vale pii del mondo intero
e dona ciò che altri non danno:
la felicita.
SCOPRIRTI PADRE E’ LA PIU BELLA
AVVENTURA D’ AMORE.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA TENEREZZA DEL PADRE
IO SONO IL TUO DIO Sulla terra
non puoi avere di più. Io solo
posso riempire il tuo cuore.
IO SONO IL TUO DIO
Sei solo? Io ti faccio compagnia.
Nessuno ha una parola per te? Io ti parlo nell'intimo.
IO SONO IL TUO DIO
Dall'eternità ti ho pensato, ti ho scelto, ti ho amato:
non posso scordarti.
IO SONO IL TUO DIO La tua vita è frutto
del mio amore. Ti custodisco
come un uccellino nella palma della mano.
IO SONO IL TUO DIO Ti sono sempre fedele. Quando senti il peso
della croce, portala con me:
diventerà più leggera.
IO SONO IL TUO DIO Tutto dispongo per il meglio.
Ora non lo capisci ma un giorno
tutto ti sarà chiaro.
IO SONO IL TUO DIO Vedo i tuo gesti,
ascolto le tue parole, conosco le tue pene.
Accetta ogni situazione e persevera.
IO SONO IL TUO DIO
Il mondo passa, il tempo fugge,
i sogni svaniscono, gli uomini scompaiano, la morte tutto rapisce,
UNA COSA SOLA RESTA:
il tuo Dio, che ti ama
da sempre e per sempre con la tenerezza del Padre.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PADRE CELESTE, NELLA TUA MANO CON AMORE
Il vento contrarionon cessa di investire
la vita.
Folate improvviserendono l'equilibriofaticoso e precario.
Un filo neroserpeggia
dentro i pensieri.
Ricchezzae piaceri
sono fugaci illusioni.
La ricerca del meglioappare
fumo e inganno.
Il cuoreè mai sazio
di sentirsi amato.
Le labbra di carneumana e assetata
sussurrano la preghiera:
“Nella tua manoPadre celeste,
tieni ogni creatura.
Nella tua manotrova ristoro
ogni stanchezza
Nella tua manoGesù morente ha messo
il suo spirito.
Nella tua manoio affido ora
l'anima che è in me.
Padre celesteuno solo
è il tuo nome.
Immutabile Tu seie in eterno
regni sul creato.
Nella tua manoio sto
con amore e fiducia”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN FOGLIO IN BIANCO
Padre nostro, in questi anni ti ho rivolto
tante preghiere ti ho scritto tante lettere.
Stasera però
lascio questo foglio in bianco è colmo
di amarezza e di tristezza.
I miei sentimenti
pur ruggendo in petto, tacciono
e le mie parole non contano.
Il mio “io” distrutto
cerca in Te la sua identità
frantumata da mille sconfitte.
Ciò che resta di me
non mi appartiene più, in esso
non mi riconosco, di esso
mi vergogno.
Padre nostro, voglio essere
un foglio bianco su cui Tu
possa scrivere la trama della mia vita.
Ti prego:
scrivi Tu per me. Sono certo
che la tua sapienza di Padre amorevole farà un capolavoro
indecifrabile
forse alla mia ragione, ma comprensibile se mi faccio uno
dei piccoli a cui sveli i tuoi pensieri.
Eccomi, Signore.
Lascia che io aggiunga una sola frase:
“Sia fatta la tua volontà”:
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
DONACI IL SILENZIO PROFONDO
Spirito Santo
Amore
del Padre e del Figlio,
che dai voce
al solenne silenzio
di tutte le cose,
insegnaci
a tacere con saggezza
e a parlare con prudenza,
educaci
alla ricerca appassionata
della verità.
Spirito Santo
dacci
prima il silenzio
che adora,
poi l'azione
che all'Amore risponde.
Apri le nostre
le nostre labbra
solo quando
la parola
vale più
del silenzio:
per noi
è tanto difficile
dire
cose giuste,
al momento giusto,
nel modo giusto.
Spirito Santo
tu illuminasti
il profeta Elia
giunto sul monte Oreb
sfinito
e sfiduciato
lassù
lui cerco Dio
nel terremoto,
nel fulmine,
nel vento impetuoso
e non lo trovò;
solo nel mormorio leggero
della brezza
scopri'
che Dio si cela
in una voce sottile
di silenzio.
Spirito Santo
tu comandasti
al popolo d'Israele
di non pronunciare
il nome santo
di Jahvè,
per non profanare
quella pienezza
di verità
e di amore
che è indicibile
agli uomini.
Dona anche a noi
il silenzio profondo
che è
epifania divina
ed anche
adorazione umana.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
BELLEZZA INFINITA
La bellezza è sorgente della grazia, della fede, dell'amore.
Senza la bellezza
l'umanità non potrebbe vivere:
ci sarebbe il caos.
Eppure nel mondo il brutto imperversa,
il volgare trionfa, il negativo fa notizia.
C'è immenso bisogno
di luce, di armonia,
di interiorità.
Spirito Santo Bellezza infinita Bellezza intensa
che tutto fai bello,
Inebriaci delle cose semplici e essenziali
pulite e sane, nascoste ma vere.
Noi credenti
parliamo al mondo ma i nostri discorsi non lo interessano.
Annunciamo
la salvezza vera ma sembra che nessuno
ne senta il bisogno.
E’ come se mancasse la bellezza
alla nostra vita.
E' come se la nostra fede fosse
senza fascino e senza attrazione.
Spirito Santo
Bellezza infinita Bellezza intensa
che tutto fai bello,
apri a ogni uomo
lo scrigno prezioso delle tue parole.
Tu le colori
di bellezze svariate che ricreano
chiunque le contempla.
Tu le rendi un albero della vita
che da ogni parte porge frutti benedetti.
Tu vi metti tutti i tesori
perché ognuno trovi una ricchezza
in ciò' che contempla.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SPIRITO CHE DONA LA PIETA'
Molti con la rete dell'egoismo danno caccia agli altri:
la giustizia è violata,
i deboli sono oppressi, il male dilaga.
Spirito che doni la pietà,
fa che troviamo gioia nei comandamenti,
che le nostre labbra
sappiano pronunciare parole di bontà,
che i nostri gesti
siano umile servizio ai fratelli.
Molti
non vogliono amare, badano all'efficienza
e la terra
diventa una giungla tenebrosa.
Spirito che doni la pietà,
tingi d'amore le esigenze della vita,
liberaci
da ogni chiusura altera e orgogliosa,
guarisci
il nostro cuore da ogni durezza.
Molti fanno come se Dio
non esistesse
e il materialismo si stende come in manto
sulle loro coscienze.
Spirito che doni la pietà, svelaci la dolcezza
della paternità di Dio,
rendici figli suoi
teneri e affettuosi,
aprici verso l'infinito
e la Bellezza suprema.
Molti lamentano che nessuno
ascolta la loro voce,
che nessuno visita la loro solitudine
e comprende le loro lacrime.
Spirito che doni la pietà, aiutaci a pregare
volentieri e con gusto,
dona alle liturgie la purezza dei sentimenti,
la semplicità dei gesti,
il candore dello sguardo e un bisogno incontenibile
di adorazione.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SPIRITO DI FORTEZZA
Gesù donaci il tuo Spirito
di fortezza.
Quel venerdì sulla terra
si fece buio:
tutto fu avvolto dall'angoscia
e dallo smarrimento,
anche il velo del tempio
si squarciò.
Tu gridasti: “Padre, nelle tue mani
consegno il mio spirito”.
Detto questo chinasti il capo
e spirasti.
Gesù donaci il tuo Spirito
di fortezza.
La tua fortezza vinse
la paura della morte.
Noi parliamo tanto di forza fisica
di forza seduttiva,
di forza militare di forza politica
di forza contrattuale.
Parliamo poco invece di forza morale
e di forza d'animo.
Siamo evanescenti come rugiada dell'alba
e nube del mattino.
Gesù donaci il tuo Spirito
di fortezza
per sentire il fuoco del desiderio, il fascino dell'ideale,
la carica delle convinzioni,
la tenacia del cuore, il gusto dell'azione.
Diventeremo anime
forti e coraggiose
capaci
di affrontare le prove della vita
e di superare ogni paura
anche della morte.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL TUO NATALE, GESU', CHE COSA MI DA'?
Il tuo Natale, Gesù, che cosa mi dà?
Anche Tu sei
povero, debole,
rifiutato, indifeso
come me.
Ma la tua povertà mi fa capire
che quanto mi manca è ben poco,
che se non ho roba ho il cuore,
che il cuore
s'arricchisce spogliandosi e cresce spegnendosi,
che posso dare a chiunque con niente se voglio bene a tutti.
Con Te, Gesù,
sento di avanzare faticosamente
come la primavera: oggi un fiore
domani un altro,
come il cielo a sera:
qui una stella poi là un'altra
finché tutto è stellato, finché tutto è vita.
Il tuo Natale, Gesù, è la culla dell'amore.
Anche se cresciuto, sono
povero, debole,
rifiutato, indifeso come te.
Le mie speranze
terrene sono sogni,
svaniscono come fumo, si seccano come tronchi
tagliati alle radici.
Tu, Gesù, mi prendi per mano e la strada della vita non mi fa più paura. Tu cammini con me. Tu sai dove conduce.
Se fa sole,
colori di fiori i margini, stendi un'ombra sotto ogni pianta, ravvivi una fonte
per ogni sete.
Se fa buio, accendi la luna. Se fa tempesta,
disegni l'arcobaleno. Il tuo Natale, Gesù,
e la terra della speranza.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NATALE, ALBA DI SPERANZA
E' Natale. La terra è pervasa
di dolcezza e di mistero. Tutto è un presepe.
Un'impronta diversa
segna vento e neve,
acqua e boschi, villaggi e chiese.
Natale,
alba di speranza!
Doni offerti e ricevuti recano promesse
di solidarietà.
Lettere e cartoline
raccontano desideri di amare
e di essere amati.
Natale, alba di speranza!
Alla mensa siedono
familiari e amici e il parlare si fa confidenziale.
Per le strade
si incrociano sereni gli sguardi,
si rincorrono cordiali gli auguri.
Natale,
alba di speranza!
L'uomo sente aprirsi le porte
dell'infinito che non delude.
L'anima
ritorna più pura, ritrova il gusto
della gioia e dell'attesa.
Natale,
alba di speranza!
Non è favola, non è poesia,
non è sentimento. E' la bontà che prende corpo.
La bontà del Signore
allora apparve sconfinata.
Oggi in noi si svela.
Natale,
alba di speranza!
La barca passa e va. La sua scia
l'acqua cancella per sempre.
Tempo
e distanze non potranno spegnere
mai la bontà del Signore.
Natale,
alba di speranza!
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
GLORIA
Gloria a te, Signore Gesù, per avere assunto
la nostra umana natura nel silenzio di una notte, nella quiete di una stalla, nel calore di una famiglia.
Gloria
per aver colmato la nostra attesa:
la tua presenza è dolce come la melodia di una canzone, come il sorriso di un bambino, come la carezza di una madre.
Gloria
perché fai trionfare l'amore: ne abbiamo bisogno,
non ci basta mai. Il presepio
è una scuola di semplicità e di bontà.
Gloria
perché compi la salvezza: ti sei fatto
nostro fratello e noi in te diventiamo Figli di Dio.
Gloria
per tutte le volte che riusciamo a capire
il Bene che ci vuoi, la Parola che ci dici, il Pane che ci spezzi,
il Perdono che ci offri.
Gloria
per la vita di ogni giorno, per la luce che illumina, per il fuoco che scalda, per la terra che nutre,
per l'acqua che disseta, per l'aria che respiriamo.
Gloria
per la casa e la famiglia per la salute e il lavoro: sono beni importanti. Fa che li abbiamo tutti
con un po' di pazienza e di tolleranza.
Gloria
perché ci insegni a fare la nostra parte
con generosità; perché non ci togli la croce
ma ci dici di portarla con umiltà e dedizione.
Gloria
a Te, Signore, perché aiuti anche
chi non è mai contento: costui
anche se ha le tasche piene, è quello che sta peggio.
Pace
agli uomini di buona volontà: non importa se giovani o vecchi,
se poveri o ricchi; non importa se hanno sbagliato
purché si impegnino a vivere da Figli di Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IN OGNI BIMBO
Gesù, a Natale per Te
noi facciamo festa, ci scambiamo gli auguri che sembrano cordiali,
ci copriamo di una vernice di bontà,
come se Tu tra noi avessi trovato casa.
Ma la grotta
dove sei nato, chi te l'ha offerta?
La montagna che si è lasciata scavare per secoli dalle acque.
Non gli uomini che hanno dichiarato di non avere posto.
Non i pastori
pure loro senza casa.
Non gli angeli che hanno solo cantato
un inno di pace. Non i magi
che ti hanno portato doni preziosi ma superflui.
Per farti festa
allestiamo l'albero con luci
e gingilli, costruiamo il presepio
con il bambino di legno
o di gesso.
Ma a forza di rimirare i Gesù bambini di cartapesta,
noi non badiamo più ai nostri bimbi di carne,
minacciati dall'aborto, dalla fame,
dalla guerra.
“E' il Verbo si è fatto carne”. Per molti però è più comodo contemplare
il Verbo eterno che adorare
il Verbo presente in noi.
Gesù,
il tuo Natale sarà veramente festa
se nel mondo, fatto presepio vivo,
Tu sarai riconosciuto nel pianto
e nel lamento di ogni bimbo che soffre.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
VIENI GESU'
Vieni, Gesù:
nell'umiltà non nella grandezza,
nelle fasce non con la porpora,
nella mangiatoia non sulle nubi,
in braccio a tua madre non sul trono,
sull'asina e non sui cherubini,
verso di noi non contro di noi,
per salvare non per giudicare,
per portare la pace non per punire.
Se vieni così, Gesù,
invece di sfuggirti, noi correremo verso Te.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
GESU'
GESU' sii tu sempre
con me dentro di me,
davanti a me dietro di me,
alla mia destra alla mia sinistra.
Dove mi corico quando mi alzo.
GESU', sii tu sempre
nel cuore di chi mi pensa,
sulla bocca di chi mi parla,
nell'occhio di chi mi guarda,
nell'orecchio di chi mi ascolta,
nella vita di chi sta con me.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SUL CALVARIO
Il Calvario è tuo, Signore.
L'hai consacrato con il tuo sangue.
Sul Calvario
portano due strade: l'odio
e l'amore:
Chi vi sale mosso dall'odio,
va a piantare i chiodi nella carne altrui.
Tu, Signore, vi sei salito
perché non smetti di amare:
offeso non offendi,
accusato non accusi, condannato non condanni,
morente doni la vita.
L'amore sa immolarsi.
L'odio fa morire
Sul Calvario il tuo corpo è
un mare di piaghe, una torcia di sangue;
ma il tuo volto
esprime la forza e la serenità
della coerenza.
Il tuo sguardo cerca il cielo
ma il tuo sangue tinge la polvere.
La nostra terra
rimane comunque sempre
la tua terra.
Tu sei il ponte necessario tra il tempo e l'eternità.
Sul Calvario
L'odio ti ha ucciso ma non ha fatto morire
il tuo Vangelo;
ha sepolto e sigillato
sotto la pietra il tuo cuore,
ma Tu
nella tomba hai preparato
la Pasqua della vita.
Sei risorto e sul Calvario
tutto si è fatto luce.
Il tuo amore vince sempre anche quando
l'odio imperversa.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
ALBERO DELLA CROCE
Albero della croce
dalla terra ti innalzi verso il cielo.
Sei il sostegno di ogni realtà.
Sei il punto d'appoggio
dell'universo.
Sei il legame che unisce l'umanità.
Stendendo le braccia
sul tuo legno.
Cristo ha dispiegato due ali:
la destra
e la sinistra;
chiama a sé tutti i credenti;
li avvolge
per proteggerli,
come la madre con i suoi piccoli.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL SOLO GUADAGNO VERO
Gesù Crocifisso,sei il Bene che si perde,l'Amore che si consuma
tienile braccia spalancatee il tuo cuore aperto,
doniil perdono ai carnefici
e il paradiso al ladrone,
consegnila madre al discepolo
e l'anima al Padre Eterno,
soffri e muoricome sei vissuto,
in perdita:
Gesù Crocifisso,il mondo non ti capisce
e non ti tollera:
Giudati vende
perché gli sei inutile,
Pilatosi lava le mani
perché gli sei scomodo,
Erodeti deride
e ti giudica pazzo.
I calcolatori di sempreti rifiutano
perché non dai tornaconti
Gesù Crocifissonoi siamo incapaci
di spenderci per amore,
siamo solo mendicantidi ricchezzae di piacere.
Il nostro egoismoè una bocca
affamata e insaziabile.
Non diamo nullaperché nulla
ci trabocca dal cuore.
Questo malein noi si allargacome la peste
Gesù Crocifisso,tu emetti, morendo,
il tuo Spirito:
ci invadeci scuote,
ci trascina,
ci apre il cuore,ci spalanca le braccia,ci fa tendere le mani.
Il nostro egoismofrana
e sprofonda.
Il perdereè il solo guadagno vero
che possiamo fare.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CONSUMMATUM EST
Gesù, ti contemplo crocifisso e sento il fascino
della tua promessa: “Elevato da terra
attirerò tutti a me”.
In croce non hai tenuto niente
per te: né un lembo di veste,
né un goccia di sangue, né la madre.
Spogliato.
Nudo. Inchiodato. Sospeso. Trafitto.
Incoronato di spine.
Mangiato dalle ferite, dalla sete,
dall'abbandono, dagli improperi,
dalla morte.
Le tue mani forate
e vuote sono tese verso l'alto
per attingere solo alle sorgenti divine.
Il tuo volto esanime
e chino a terra è segnato
da tutte le miserie dell'umanità.
In te non c'è più figura d'uomo.
“Consummatum est”. Sei
l'offerta piena.
Tutto hai dato. Gli uomini
non t'hanno creduto, ti hanno
squarciato il petto e spaccato il cuore.
Ne sono uscite poche gocce
di sangue e di acqua.
Poi più niente. “Consummatum est”.
Anche noi
quando non abbiamo più niente
per aver dato tutto, diventiamo capaci
di doni veri.
Dono vero non è qualcosa,
è il proprio essere che si spande
come profumo soave nella vita.
Consumarsi
è amore pieno perché dove finisce
il proprio io li incomincia il Paradiso.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PADRE, NON SANNO
Gesù, in croce ti sento dire:
“Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
Sei morente
e non badi a te: ti occupi degli altri
e scagioni chi ti ha inchiodato.
Si'!
Muori anche per loro: i crocifissori
appartengono all'amore della tua morte.
Amandoci
come siamo e come ci ami,
ci sveli che l'amore è dono.
Ci fai sentire “qualcuno”
perché ci vuoi bene senza
che noi lo meritiamo.
Ci fai sentire “qualcuno”
perché possiamo voler bene, con il tuo aiuto,
a chi non lo merita.
La croce è perdono
perché è soprattutto e unicamente
amore.
Noi possiamo aiutare un nemico
senza volergli bene, persino pregare per lui senza volergli bene.
A noi
è comodo affidarlo a Dio
perché non ne vogliamo sapere.
Ma tu, Gesù,
accetti con la croce
anche la durezza di chi ti ha inchiodato.
E aggiungi:
“Non sanno quello che fanno”. E' l'arringa
più breve e più conveniente dell'avvocato più degno.
Il tuo amore di Figlio
affida noi tutti all'amore del Padre.
La tua croce ci fa fratelli nel perdono.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
RISURREZIONE
Ai miei inizi
ho ucciso la morte nel Battesimo.
Davanti a me
sta ora la vita.
Dov'è,
o morte, la tua vittoria?
Dov'è,
o morte, il pungiglione?
Il corpo
è rivestito d'immortalità.
L'anima è il fiore
dei prati eterni.
La tomba non è
una prigione;
per il credente è un balzo
nella vita vera.
Il tramonto non spegne
il sole;
per lui è sempre
l'alba.
O Cristo Risorto, presente
in ogni creatura,
guardo il mondo
con i tuoi occhi.
O Cristo Risorto, volto
di ogni volto
ti vedo, ti tocco, ti sento.
O Cristo Risorto,
semente divina in ogni uomo,
cammino
all'ombra delle croci di calvari terreni,
in Te
mi sento chiamato alla gloria del cielo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
BENEDETTO IL FRUTTO DEL TUO GREMBO
Evachiede ad Adamoil frutto proibito:
lo sedusse,lo fece sentire nudo,
lo riempì di vergogna.
Tu, Maria,offri a noi
il tuo frutto benedetto
che riveste di splendorela nostra somiglianza
a Dio.
Il Messianon spunta come stella
nel cielo,
ma scegliela strada normale
per nascere e crescere.
La salvezzaè urgente per noi
immersi nel peccato
ma non aboliscei tempi naturali
dell'attesa.
Il Figlio di Dioprima di vedere
la luce della terra,
vivecome ogni figlio d'uomo
dentro la madre.
Tu, Maria,l'hai concepito
per opera dello Spirito,
ma è legatoalla tua carne
e al tuo sangue.
A noi lo offricome frutto benedetto
del tuo grembo
e la tua feconditàè sorgente
di vita nuova.
Una persona vuotaproduce
solo rumore:
se non è autentica,fa
solo spettacolo.
Tu, Maria,sei cosi piena di Gesùche ne colmi anche noi
perché possiamo donarlocome frutto o come seme
benedetto
all'uomo d'oggiavvelenato
da troppi frutti proibiti.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PER IL CAPODANNO 365 GIORNI
“Signore, considero
questo anno nuovo una pagina bianca
sulla quale scriverai, giorno per giorno,
ciò che hai disposto nel tuo progetto.
Fin d'ora sull'alto della pagina
io scrivo con totale fiducia, imitando Maria:
“Mio Dio, fai di me
quello che vuoi”.
E al fondo della pagina pongo già
il mio AMEN, il mio COSI' SIA,
a tutte le gioie, a tutti i dolori,
a tutte le grazie, a tutte le fatiche
che mi prepari per il bene,
per la mia purificazione, per la mia crescita e che mi svelerai
con pazienza e con gradualità
ma sempre in salita.
Fa che il mio AMEN
sia come il tuo AMEN,
pronunciato con tutto il cuore per una donazione
completa.
Signore, donami
il tuo amore e la forza.
Sarò ricco abbastanza per riempire tutto il tempo
che mi concederai”.
A voi che recitate
questa preghiera, auguro
365 giorni di grazia, di bontà
e di gioia.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PREGHIERA DI CHI AMA LA VITA
Signore, Tu mi scruti e mi conosci,
Tu sai quando seggo e mi alzo.
Penetri da lontano
i miei pensieri. Ti sono note
tutte le mie vie. Su me poni la tua mano.
Mi hai tessuto
nel grembo di mia madre, formato nel segreto.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi.
Quanto profondi e quanto grandi
sono per me i tuoi pensieri! Se li conto,
sono più della sabbia.
Sii benedetto per avermi chiamato a godere
del dono della via insieme a tanti
fratelli e sorelle.
Sapendo che sono vivo, aiutami
a godere del tuo dono così che in me non ci sia
tristezza alcuna.
O Luce vera, o Splendore dei giusti,
se gli uomini provano gioia alla vista
degli alberi colmi di fogliame,
dei fiori e dei frutti, dei ruscelli e dei laghi,
delle praterie dei boschi, del sole e delle stelle, della luce e dei colori,
devono godere anche
di se stessi, sentendosi vivi
e da te fatti come veri prodigi.
Chi gode della bellezza
che è esterna a sé, a maggior ragione
deve godere di quella che è dentro di sé.
Sono felice, Signore!
Della mia gioia e della mia pace
faccio la mia dimora e il mio tempio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PER LA MORTE DI UNA PERSONA CARA
Signore,
Tu hai avuto compassione per la vedova di Naim;
Tu hai pianto
presso la tomba di Lazzaro;
Tu comprendi oggi il nostro dolore.
La morte non è un'assenza ma una differente presenza.
Donaci la speranza
di continuare a vivere
con la persona cara che ci ha lasciato
e di ritrovarla un giorno
in famiglia in cielo.
Abbiamo il cuore colmo di amarezza:
vieni, Signore Gesù,
a consolare i tuoi fedeli,
perché tu solo sei a noi forza e sostegno.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UNA MADRE PER LA FEDE DEL FIGLIO
Signore,
Tu ti prendi cura di tutti come di ciascuno.
Ai tuoi occhi
ognuno di noi è come se fosse l'unico.
Sono qui
davanti a te con il cuore pieno
di trepidazione,
di amarezza e anche di speranza.
Nell'eternità
della tua misericordia Tu accetti
d'indebitarti con noi proprio con il debito
del perdono.
Volgi il tuo sguardo verso mio figlio
che fatica nella fede.
Un giorno conducesti sulla retta via
Agostino,
figlio di tante lacrime,
che vagava lontano da Te,
conquistato dalla preghiera tenace di sua madre Monica.
Insieme a Lei
ti affido la mia pena e il mio desiderio.
Concedi
anche a mio figlio il ritorno alla fede.
Si realizzi in lui
quell'ideale di uomo e di cristiano
che ho cercato di costruire
con fatica negli anni della sua educazione.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PREGHIERA DI CHI SBAGLIA
Aiutami, Signore,
a non sbagliare, a non commettere
grossi sbagli, a non cadere
in frequenti sbagli.
Aiutami
a sbagliare poco, a evitare le occasioni
di sbagliare, a non rifare
gli stessi sbagli.
Aiutami
a scoprire a riconoscere, a correggere
in umiltà di cuore i miei sbagli.
Aiutami
a non ritenermi esente dallo sbagliare
e a non vedere sbagli solo negli altri accusandoli.
Aiutami
a non permettere che gli altri sbaglino
per causa mia e a riparare
se lo facessero.
Aiutami
a umiliarmi e a chiedere perdono
quando sbaglio e a non credermi vittima
di sbagli altrui.
Aiutami
a non usare la frase: “Io non sbaglio mai”
e a non pensare neppure: “Se tutti fossero
come me”.
Ti ringrazio, Signore,
perché gli altri non sbagliano quanto me
e in casa mia tutti sono migliori
di me.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PREGHIERA DEL CASSAINTEGRATO
Signore,
sono cassaintegrato a zero ore
nel pieno della vita.
Mi è arrivata una lettera dura
come un macigno.
C'è scritto: “Esonerato dal lavoro
con il primo del mese”.
Non contano tanti anni
di fedele impegno.
Non interessa se i figli
sono ancora piccoli.
Non di dice il perché
e fino a quando.
L'ingiustizia oltre a d essere dura
è anche muta.
Di botto mi trovo vecchio, inutile,
segnato a dito
come un parassita perfino dagli amici.
Signore,
Non permettere che l'uomo sia ridotto a oggetto da buttare.
Ascolta
il mio grido che si fa
rabbia, paura,
supplica.
Guidami perché possa dare alla mia famiglia
la casa,
il pane quotidiano, la serenità
e i valori
che non mutano come il contratto di lavoro.
Torna sulle nostre strade a predicare il Vangelo
della solidarietà.
Torna a condividere le lotte
di chi non conta.
Saremo molti ad ascoltarti e a seguirti.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PREGHIERA DI CHI LAVORA
SIGNORE,
il posto di lavoro oggi
con questo chiaro di luna è una grazia.
Fa
che non manchi mai né a me
né agli altri.
Lavoro volentieri e di lena
da mattina a sera.
Cerco di essere puntuale, preciso,
produttivo.
A volte però mi sento stanco
e spremuto come un limone.
Mi si annebbia la mente. Mi assale la scontentezza.
Pensoso mi fermo e mi chiedo:
“A cosa serve
darsi tanto da fare seduto
dietro una scrivania?
A cosa serve la monotonia per ore e ore
della catena di montaggio?
A cosa serve tenere il volante
per condurre in giro la gente?
A cosa serve
stare curvo sulla terra
o chiuso nella stalla?”
Signore,
aiutami a capire il senso del mio lavoro,
a lavorare
con dedizione e competenza
perché esprima il meglio di me
per il bene degli altri.
Signore,
al termine della giornata elevo a Te
i miei occhi stanchi,
perché Tu accolga e benedica
le ore fruttuose
in cui mi sono prodigato nella fatica
e nel sudore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PREGHIERA DELL'ANZIANO
Signore,
vieni a mettere in me
qualcosa di nuovo
al posto di quanto a poco a poco vien meno con il passare degli anni.
Ho perso entusiasmo: donami al suo posto un sorriso di bontà.
Sono poco efficiente:
in compenso rendi efficace la mia presenza.
Signore,
metti in me un amore più grande,
una semplicità più serena, una delicatezza più profonda;
aiutami al essere
una luce discreta
che illuminasti
e non una nuvola nera
che rattrista chi sta con me.
Signore,
fa che la mia memoria ricordi
le cose belle e buone che ci sono nella vita;
che la mia intelligenza riconosca umilmente
di sentirsi meno attiva e brillante;
che il mio cuore
sappia comunicare e gioire
con tutti;
che la mia volontà accetti
i giusti desiderio di chi mi sta accanto.
Signore,
fa che la mia fede non venga meno
e s'irradi con la testimonianza;
che la mia anima
cerchi Te e si prepari all'eternità in cui spero con ardore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PREGHIERA DELLA CASALINGA
Signore,
padrone
delle pentole, dei piatti
e delle casseruole
tra cui passo
la mia giornata assai lunga,
io non posso essere la santa
che medita ai piedi del maestro.
Bisogna che io diventi una santa qui,
in cucina.
Fa in modo che Ti piaccia
con il grembiule e le maniche rimboccate,
quando accendo la stufa
e sorveglio la minestra sul fuoco,
quando pulisco le stoviglie e strofino
il pavimento.
Signore,
Scusami se non ho il tempo
di pregare a lungo.
Riscalda la mia casa con il tuo cuore
e non lasciarmi sola quando sono triste.
Con pazienza ascoltami se qualche volta,
stanca mi lamento.
Sulla montagna e sulle rive del lago
Tu nutristi con premura chi Ti seguiva;
provvedi ora alla mia famiglia:
è la mia gioia e insieme il mio peso:
Quando metto in tavola il pranzo
che sto preparando, accettalo anche Tu
perché in ognuno dei miei cari
io servo Te, Signore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NELLA MALATTIA
Signore,
la malattia ha bussato alla mia porta;
mi ha sradicato dalle mie consuetudini
e dal mio lavoro,
mi ha trapiantato in un “altro mondo”: il mondo dei malati.
E' un'esperienza dura, una realtà difficile
da accettare.
Eppure mi ha tolto
da tante illusioni;
mi ha fatto toccare con mano più delle parole
la fragilità e la precarietà
della vita.
Ho scoperto cosa vuol dire
dipendere,
aver bisogno di tutto
e di tutti.
Ho provato la solitudine e l'angoscia
ma anche l'affetto e le premure
di tanti
Signore, anche se difficile,
Ti dico:
“Sia fatta la tua volontà
in cielo e in terra”.
Ti prego benedici i miei cari
e chi mi assiste.
Se vuoi, dona a chi soffre
la guarigione.
Ho fiducia in Te, Signore,
Padre dei viventi.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NEL NOSTRO GETSEMANI
Gesù.
Tu soffri l'abbandono
nell'orrore del Getsemani:
Gocce del tuo sangue bagnano
sassi e terra.
Le tue mani stringono zolle d'erba e fango.
Il tuo grido
squarcia il silenzio della notte:
“La mia anima
è triste fino alla morte”.
Cerchi
compagnia e conforto,
ma non ne ricevi:
i tuoi discepoli dormono.
Sopra il tuo capo
dondola solo un ramoscello d'olivo.
Gesù,
la tua agonia continua sino alla fine del tempo
e noi
non possiamo dormire fino a quel momento.
Goia e dolore si intrecciano
nella nostra carne.
Quando il dolore irrompe, la vita
diventa il nostro Getsemani.
Tu, Gesù, versi il sangue
della tua umanità.
Noi versiamo le lacrime
della nostra amarezza
e completiamo quello che manca ai tuoi patimenti.
Ma sopra il tuo capo
a stormire non c'è solo il ramo d'olivo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
AMARE COSTA
Amare costa,
ha un prezzo elevato più delle cose che valgono.
Costa
mantenere la pazienza e dare la fiducia.
Costa
dire: “perdonami” e anche: “Ti perdono”.
Costa
ammettere: “E’ colpa mia e ricominciare
Costa
fare ciò che non piace ma che l’altro vuole.
Costa
trattenere le lacrime quando piange il cuore.
Costa
Sorridere quando l’umore è a terra.
Costa
a volte impuntarsi e a volte cedere.
Costa confidarsi
e ricevere confidenze.
Costa condividere i dolori e sopportare i difetti.
Costa
cancellare le piccole ombre.
Costa
lo stare insieme ma anche la lontananza.
Costa
avere opinioni differenti ma anche dire: “Si”.
Eppure
a questo prezzo si genera l’amore.
Gli spiccioli non servono. Ci vuole un legno pesante
come la Croce.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CALMATI
Se la tua fede vacilla, calmati:
Dio ti guarda.
Se tutto sembra finire, calmati:
Dio rimane.
Se sei nella tristezza, calmati :
Dio è la consolazione.
Se il peccato ti opprime, calmati:
Dio perdona.
Se hai i nervi tesi, calmati:
Dio è la pazienza.
Se nessuno ti comprende, calmati:
Dio ti conosce.
Se urgono scelte importanti, calmati:
Dio ti guida.
Se si smarrito, calmati:
Dio ti vede.
Se sei in difficoltà, calmati:
Dio è provvidente.
Se la malattia ti logora, calmati:
Dio guarisce.
Se la croce è pesante, calmati:
Dio ti sostiene.
Se la morte ti spaventa, calmati:
Dio è la resurrezione.
Dio è sempre con noi, ci ama
e ci ascolta.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
STRACCI SPORCHI
Gli stracci
non possono volare nel vento:
sono impregnati
di fango e di sporcizia.
Il vento
non può sollevarli e portarli con sé:
rimangono a terra calpestati o evitati
con disgusto.
Anche noi sovente siamo degli stracci:
quando ci carichiamo
di materialità e di frustrazioni,
quando buttiamo
la nostra vita nei vizi,
quando ci arrovelliamo
nella rabbia verso gli altri,
quando non vogliamo
lasciar perdere nulla.
Più affoghiamo in abitudini inutili
e cattive,
più siamo appesantiti da negatività o da peccati
e più siamo pesanti
come stracci sporchi.
Anche
tante nostre parole sono pesanti
come stracci
che non possono volare nel vento.
Le nostre anime hanno bisogno di essere libere
per sentire il fascino
degli ideali,
per assaporare il gusto
del vivere,
per salire verso la gioia e la serenità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NESSUNA VITA E’ INUTILE
Figlio mio,
ti vidi appena nato con la lingua penzoloni.
La diagnosi fu pesante
come un macigno. Al Signore dissi:
“Tu dai e Tu togli. Riprenditelo ora.
E’ inutile la sua vita”.
Perdonami, figlio mio. Tu sei come tutti
con problemi solo diversi.
Quando dicesti “mamma”, piansi dalla gioia
anche se avevi tre anni. Ai tuoi primi passi,
aprii le braccia felice anche se eri grandino.
Inutile la tua vita?
No! Tu mi insegnasti la pazienza.
Quando a quell’epoca,
nessuno ti voleva a scuola e in società,
imparai ad essere gentile affinchè qualcuno
ti facesse una carezza.
Inutile la tua vita? No! Tu mi insegnasti
l’umiltà.
Quando la gente incominciò ad accorgersi
di quelli come te, mi misi a combattere
perché tu fossi accolto come gli altri.
Inutile la tua vita? No! Tu mi insegnasti
a lottare.
Mentre le altre madri sognavano per i figli
i primi posti io mi accontentavo
di cogliere con prontezza i tuoi piccoli progressi.
Tu mi insegnasti
a desiderare la felicità e non il successo.
Alla morte di papà tornai al cimitero
disperata. A casa trovai te e con te cercai
di non arrendermi.
Ora tu, figlio mio,
sei la mia compagnia.
Se ricevo un abbraccio o una gentilezza, li ricevo da te.
Con te, a cui basta poco per sorridere,
riesco a dare felicità.
Ora tu, figlio mio,
sei la mia compagnia.
Ai genitori di figli con handicap un mio messaggio d’incoraggiamento.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA VOCE DELLE CAMPANE
Suonano le campane:
i loro tocchi scivolano sulle case
e si spengono lontano, lontano
tra il verde dei prati e le fronde degli alberi.
Qualcuno si ferma
e recita una preghiera: un nuovo essere
è venuto alla vita, due giovani
celebrano le nozze, un’anima
è andata in paradiso,
è scoppiato un incendio, sta arrivando un furioso
temporale, ricorre
una festa importante, è domenica:
quante cose dicono le campane!
I loro suoni
talvolta festosi e talvolta piangenti
dicono il silenzioso scorrere
del tempo attraverso le fatiche
di ogni giorno.
Entrano in ogni casa. Si fanno udire da chiunque.
Parlano al cuore attento. Fanno compagnia
a chi è solo. Sempre raccontano
le vicende del paese.
La loro voce puntuale
e sempre armoniosa invita a condividere
gioie e dolori, fatiche e speranze,
progetti e fallimenti, ricordi e celebrazioni.
Nessuno può raccontare
quanto le campane per tanti anni
hanno gridato al cielo: è una lunga storia
di fede, di amore,
non ancora conclusa.
Ogni giorno dall’alto del campanile continuano a spandere
racconti nuovi e ci fanno sentire
sempre più comunità secondo il cuore
di Dio:
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
EUROPA!
Europa!
Nome antico e sempre nuovo.
Nome solenne e carico di secoli.
Nome nostro e di altri.
Europa!
Nome di un continente
conteso da guerre che ora desideriamo finalmente in pace, placato dal sangue di ogni nazione:
Europa!
Nome di un suolo
arato per un pane che ora vogliamo per tutti
e cosparso di officine che ora sogniamo pulsanti
di fraterna fatica
Europa! Nome di una distesa
ornata da templi in maggioranza cristiani
e tutta disseminata dalle nostre case
e dai nostri cimiteri.
Europa! Nome pronunciato
da popoli che cercano l’unità
nel fluire perenne delle diverse culture
e dei colori della vita.
Europa! Nome sacro,
nome della madre terra che risplende
congiunto a quello della Madre di Cristo
e Nostra.
Maria! Mani devote t’hanno posta
al vertice dei monti nel silenzio delle nevi e il canto dei venti,
sotto le stelle e sopra le valli.
Maria!
Lassù tra le vette sei una presenza preziosa che veglia sul travaglio
della nostra storia; sei il sogno incantevole della pace desiderata.
Europa!
Nome d’un progetto ferito da gretti egoismi
che avanza perché nemici e separati non devono più esserci
nella casa comune a tutti.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LE NOSTRE MANI
Le nostre mani
sono un prodigio.
Impugnano un pennello e nasce la pittura.
Afferrano uno scalpello e abbiamo la scultura.
Manipolano
pietre, ferro, calce
e sorgono i monumenti dell’architettura.
Sfiorano
le corde di un’arpa,
battono i tasti di un pianoforte
ed è la magia della musica.
Intrecciano con grazia
il lino e il cotone
e ammirano l’arte del ricamo.
Le nostre mani per la gentilezza
con la quale salutano,
per la tenerezza con la quale accarezzano,
per la forza
che sprigionano nel lavoro,
per la premura con cui intervengono
diventano e sono veicolo d’amore.
L’amore
è il perno
su cui ruota l’universo.
E’ per l’amore che splende la primavera.
E’ per l’amore
che nascono i fiori.
Se non ci fosse l’amore
la terra
sarebbe un deserto,
la vita si spegnerebbe,
gli uccelli
non farebbero il nido,
l’uomo rimarrebbe nella solitudine.
Usiamo
le nostre mani
per spandere gesti d’amore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SANGUE NUOVO E AMORE NUOVO
Il sangue
scorre nelle vene: è la vita;
si ferma
e non arriva: è la morte;
viene versato
su strade e piazze: è la tragedia;
viene sparso
con bombe e armi: è la guerra;
viene succhiato
da gente spietata: è lo sfruttamento.
Ogni giorno capita vedere
scene di sangue,
Ma la coscienza non ci fa
l’abitudine.
Nel sangue si sente il brivido
della lotta per la vita.
Nel sangue c’è qualcosa che tocca
le corde più intime.
Il sangue non è acqua ed evoca
richiami assopiti.
Sudare sangue è spendere
tutte le proprie forze.
Fare un patto di sangue è impegnarsi
con fedeltà assoluta.
Dare il sangue è donare
non qualcosa ma se stessi.
Fa buon sangue essere
sereni e ottimisti.
Sangue nuovo è amore nuovo
redimono la società.
Per diffondere conforto
e speranza
occorrono cristiani con le ali
che scelgono
tutto l’amore e tutto il dolore
dei fratelli.
A tutti i donatori di sangue dell’AVIS di Montichiari.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NON SI STANCA MAI
Nella immensa orologeria
dello spazio e del tempo
nulla
si stanca mai di girare.
La terra
continua a ruotare su se stessa,
il sole
a farsi corteggiare dai satelliti,
gli astri
a percorrere le vie delle galassie.
Il giorno
che muore, nasce in un’alba nuova.
La luna
che tramonta, emergente all’altro emisfero.
Sempre Tutto così:
senza stacchi,
senza scansioni, senza misure.
Il Signore non si stanca mai di questo mondo:
fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni,
fa piovere sopra i giusti
e sopra gli ingiusti, è
lento all’ira e ricco di misericordia.
Con pazienza
attende che proseguiamo il nostro cammino
e il bene
che facciamo in terra lo scrive
nel suo cielo
al di là dello spazio e del tempo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL DISERBANTE DI DIO
Dio
è terreno e sa aspettare:
ha tempo,
lascia tempo, si serve del tempo.
Conosce
ogni segreto del cuore umano;
Sa che vi alligna
la zizzania ma anche il bene.
Noi
di solito campiamo sulla zizzania;
ci piace
vede male dappertutto, dir male di tutto,
inchiodare il prossimo
agli sbagli del suo passato.
Dio
invece opera con pazienza;
la sua fiducia
bada più al futuro.
Noi dobbiamo imparare
il tempo di Dio
e farci imprestare da Lui
il suo sguardo.
La voglia di liberarci da chi fa il male
è il nostro pesticida.
Il diserbante di Dio invece
è la speranza.
La speranza fa andare avanti,
fa cambiare:
ciò che era o sembrava zizzania,
sovente diventa
prodotto buono.
È umano che accadano
le questioni morali,
ma non devono essere usate per campare
sulla zizzania.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
DIO SOLO…TU PERÒ
Dio solo
può dare la fede; tu però
puoi dare testimonianza.
Dio solo può dare la speranza;
tu però puoi infondere fiducia.
Dio solo
può dare amore; tu però
puoi insegnare ad amare.
Dio solo può dare la pace;
tu però puoi seminare l’unione.
Dio solo
può dare la forza; tu però
puoi dare una mano.
Dio solo è la via; tu però
puoi indicarla agli altri.
Dio solo è la luce; tu però
puoi farla brillare.
Dio solo è la vita; tu però
puoi aiutare a vivere.
Dio solo può perdonare i peccati;
tu però puoi pentirti d’averli fatti.
Dio solo
può fare l’impossibile; tu però
puoi fare tutto il possibile.
Dio solo è eterno; tu però
sei immortale.
Dio solo basta a se stesso;
tu però puoi contare su di Lui.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
ASCOLTATE LA VOCE DELL’ANZIANO
Voi che siete nella pienezza della vita,
voi che assaporate
l’esuberanza della giovinezza,
voi che state aprendovi alle novità del mondo,
ascoltate
la voce dell’anziano che parla al vostro cuore:
Se il mio passo è incerto
e le mie mani inabili, sorreggetemi.
Se le mie orecchie
stentano a udire la mia voce, compatitemi.
Se la mia vista è imperfetta
e il mio intendimento scarso, aiutatemi.
Se le mie mani tremano
e rovesciano il vino sul tavolo, fate finta di non vedere.
Se mi incontrate per strada, fermatevi a fare
quattro chiacchiere con me.
Se mi vedete triste e solo, sorridetemi.
Se per la terza volta
vi racconto la stessa storia, abbiate pazienza.
Se mi comporto
da bambino, circondatemi d’affetto.
Se non penso mai alla morte,
aiutatemi a prepararmi al trapasso.
Se sono
infermo e ingombrante, assistetemi.
“Benedetti voi che mi amate
e non mi fate piangere”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NELLA FAMIGLIA
Nella famiglia,
sono nato e cresciuto, ho trovato affetto e aiuto,
ho sentito e coltivato la mia vocazione.
Come prete entro in tante case;
ovunque mi sembra di essere
in famiglia.
Nella famiglia, ci sono
valori immensi e l’amore
ha tutti i sapori; quello
tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra zii, nonni e nipoti
Nella famiglia,
l’umanità si rinnova. Gli sposi
generano vita. La fraternità
diventa amicizia. I ruoli
si fanno servizi. Gli anni
si caricano di sapienza.
Nella famiglia, la vita è preziosa; nasce e si spegne
avvolta nel mistero; trascorre
tra il senso della culla, la cura del focolare,
la premura per la salute, la consolazione nella prova,
l’ardore della conquista.
Nella famiglia, tutto è messo in comune.
Ci si siede alla stessa mensa.
La casa è gestita insieme.
Il risparmio è provvidenza per tutti.
Nella famiglia,
si insegna e si impara, si castiga e si perdona,
si dialoga e si tace, si prega e si medita.
L’educazione avviene con naturalezza
come i primi passi e le prime parole
del bambino.
Nella famiglia, si condividono
gioie e speranze, tristezze e angosce. Si sentono addosso
le colpe di chi sbaglia.
Si portano i pesi
gli uni degli altri.
Nella famiglia, le generazione
si incontrano e convivono, a vicenda si arricchiscono.
Gli adulti sono la guida del presente.
I nonni sono la memoria del passato.
I giovani sono la speranza del futuro.
La famiglia è la dimora dei valori, è il capolavoro dell’amore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME IL PICCOLO SEME
La famiglia è la culla della vita,
è la scuola degli inizi e dei primi passi,
è la finestra aperta sul futuro.
La famiglia
è la dimora dell’amore umano
e divino, generoso e fecondo.
La famiglia
è il cenacolo dove si incontrano e dialogano
le generazioni che se ne vanno e che vengono.
La famiglia
è la voce di giovani che scrivono
profezie per un mondo nuovo, di nonni che custodiscono
memorie preziose.
La famiglia è la condivisione
di gioie e speranze, di fatiche e dolori,
di responsabilità e impegni, di debolezza e grazia.
La famiglia è la terra santa dove
si apprende la sapienza del Vangelo
e fiorisce il Regno di Dio.
La famiglia
è la piccola chiesa dove la casa è tempio,
i genitori sono sacerdoti, la mensa è altare,
i doveri sono sacrificio.
La famiglia ha il suo calendario scandito
da nascite e morti, da battesimi e prime comunioni,
da ricordi e anniversari, da scadenze e rinnovi.
La famiglia
è come il piccolo seme che germoglia,
che diventa albero frondoso i cui frutti riempiono il tempo e l’eternità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SUL FANGO
La pioggia non smetteva mai.
I fiumi si ingrossavano. Gli argini cedevano.
Le nubi si susseguivano.
La campagna si allagava.
L’acqua
abbatteva case e alberi
come fuscelli; trascinava via
raccolti e bestiame insieme a tanta speranza.
Il fango
imbrattava ogni dove, cancellava le strade, impediva i soccorsi, ingoiava
corpi soffocati.
Un fiore spuntò presto
a colorare il paesaggio desolato.
Era la solidarietà degli alluvionati,
dei volontari, perfino dei bambini.
L’uomo, tratto dal fango
e reso vivo dallo Spirito,
da sempre è destinato
a lottare contro una marea di fango.
C’è un fango che imbratta più di quello
dell’alluvione; che è sozzura
gettata e tollerata sulle coscienze e sul costume.
C’è un fango
ricercato, pagato
e protetto. Ma un fiore
sboccia in cielo per noi
e profuma la terra.
E’ la misericordia di Dio che in Gesù
si china sul nostro peccato,
ci purifica, ci perdona,
ci apre a una vita di speranza.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SE BASTA
Se basta una parola, non fare un discorso.
Se basta un gesto,
non dire una parola.
Se basta uno sguardo, tralascia il gesto,
Se basta il silenzio,
evita anche lo sguardo.
Fermati prima che ti si dica: Basta!
Blocca il discorso prima
che ti si dica: Basta!
Lascia il posto prima che ti si dica: Basta!
Se basta il poco,
non affogare nel troppo.
Questo è il canto dell’essenziale,
della sobrietà,
dell’ascesi autentica.
Purtroppo è un metodo ignorato
dal nostro parlare sempre eccessivo,
è una lezione inascoltata
nella comunicazione odierna
protesa all’eccesso;
è una proposta rigettata dall’agire quotidiano
sempre
sopra le righe.
Ti basti l’essenziale
nel pensare e nel fare, nel parlare e nel vedere.
Un testo biblico c’insegna a dire:
“Non darmi, Signore, né povertà né ricchezza,
ma fammi avere
solo il cibo che basta”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
INFINITA ARMONIA
Una stupenda armonia regna nella natura varia e sconfinata.
Il sole
fa evaporare l’acqua e si formano le nubi.
Le nubi danno la pioggia
che scende a dissetare la terra arsa.
Il suolo
nutre le piante che producono fiori.
Il polline dei fiori
si spande in una danza di vento e di insetti.
Nascono i frutti
e da questi vengono i semi.
Gli animali, anche feroci,
conoscono l’istinto dell’amore
e i loro nati continuano la specie.
Le stelle, i pianeti, i satelliti
sembrano correre dandosi la mano
come in un girotondo.
Senza armonia l’universo
non esisterebbe.
L’armonia del mondo è una grande attrazione
d’amore.
L’uomo nasce da un atto
d’amore
ed è chiamato a vivere nell’amore
e per amore.
L’amore inizia sulla terra
e continua nell’eternità.
Sulla terra vive con la fede
e con la speranza,
è come l’aurora che illumina gradatamente
l’orizzonte.
In paradiso rimane unicamente
l’Amore,
sole abbagliante che illumina tutti
in una infinita armoni
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
TUTTO E’ PRODIGIO
Contemplo
l’alba che invade il cielo: le tenebre fuggono,
le stelle si spengono, la luce avanza
con i colori dell’aurora, il sole si alza
infuocato a dare calore alle creature.
Osservo
la goccia di rugiada sospesa a un filo d’erba,
penetrata dal raggio sceso dall’alto:
è piccola ma i suoi riflessi svariati e colorati la rendono bella come la perla.
Ammiro
l’aprirsi di una gemma: sembra una mano
tesa a donare la nuova foglia,
custodita durante l’inverno nella bambagia,
ora pronta per essere ammirata.
Immagino
la crescita del seme: sotto terra
al buio nell’umidità
sembra marcire, invece si fa germoglio, piantina,
spiga dorata.
Tutto appare regolare, normale, ordinario; in realtà è
un immenso prodigio.
Immersi sono i pesci
nella vastità del mare, gli uccelli
nella libertà del cielo, gli insetti
nel verde del prato.
Immersi siamo noi
in un grande miracolo di vita e di amore
e saperlo ci apre alla speranza.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA TERRA
Dalla terra il soffio di Dio
ci ha tratti.
Alla terra con la morte ritorneremo.
Con la risurrezione saremo ancora terra: viva, gloriosa, eterna.
Nella terra
come fiori nel giardino siamo radicati.
Sulla terra
viviamo saziandoci dei suoi frutti.
Aria e acqua,
clima e paesaggio, sapori e colori,
ritmi di stagioni
entrano nel loro sangue,
influenzando
salute e sentimenti.
La terra
è spazio di vita personale e sociale;
è teatro di storia
e di convivialità,
è polvere intrisa di sudore
e di sangue.
La terra è da conoscere e amare,
non da sfruttare,
è per vincere fame e miseria,
non per accumulare,
è un bene da conservare per noi
e per gli altri:
sano, pulito,
genuino.
Con cuore e con intelligenza lavoriamo la terra
talvolta
imprevedibile e drammatica,
ma anche
tanto meravigliosa da riempire di stupore
e da far cantare
il cantico delle creature.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA PACE TORNERA’
La pace tornerà Se credi
che un sorriso è più di un’arma,
che quando unisce è più di quanto divide,
che la diversità è un arricchimento.
La pace tornerà
se preferisci la speranza al sospetto,
se fai tu il primo passo verso l’altro, se ti rallegri
per la gioia del vicino.
La pace tornerà se stai dalla parte
del povero e dell’oppresso, se l’ingiustizia
che colpisce questi ti ferisce quanto
quella che subisci tu.
La pace tornerà se sai
donare con amore un po’ del tuo tempo, accettare il servizio che l’altro ti offre,
condividere con cuore il tuo pane.
La pace tornerà se credi che
il perdono vale più della vendetta, la pazienza più
della fretta, l’ascolto più del predicare.
La pace tornerà se rifiuti
di battere la tua colpa sul petto degli altri, se accetti la critica e ne trai profitto;
se valorizzi l’opinione diversa dalla tua.
La pace tornerà
se ritieni la collera una debolezza
e non una forza; se vedi nell’altro
anzitutto un fratello, se credi che la pace
è possibile.
… Allora la pace tornerà.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IN VETTA
Giungere in vetta dopo tanta fatica
ha il sapore della conquista.
Più in alto
di ogni punto visibile, si ha il morale
alle stelle.
Lo sguardo si immerge nell’immenso,
il volto brilla nella luce.
L’anima
trabocca di stupore e il corpo
si fa leggero.
Al di sotto si può osservare
nelle sue asprezze il sentiero percorso.
Più lontano
chiazze di fiori rosa tingono
il verde degli alpeggi.
La vetta rocciosa e brulla sembra un trono
sul creato,
avvolta in un manto di azzurro terso appare un lembo
di paradiso.
Lassù nel silenzio inviolato ogni parola sussurrata
è un comunicare di anime.
Come in un’estasi si sente d’essere
alla destra del Padre e signori del Creato,
si vedono le cose
con l’occhio di Dio e si capaci di indicare il cammino ad altri.
Folate di vento
afferrano i sentimenti
e le voci
e li portano via lontano di corsa
come messaggi preziosi.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
ZERO O CENTO
100 I suoi zero
che valore avrebbero senza l’uno davanti?
Lo zero,
anche ripetuto, dà sempre zero.
Con l’uno davanti
diventa 10, 100. 1.000,10.000.
Avvicinai un giovane.
Stava solo
seduto sulla panchina ai margini della strada.
Raggomitolato
teneva i piedi sul sedile,
la testa sulle ginocchia,
le mani sulla nuca, le dita incrociate:
queste sembravano
l’inferriata della prigione ai suoi pensieri.
Gli appoggiai
la mano sulla spalla. Speravo di vederlo in volto.
Gli chiesi chi fosse.
Mi rispose: “Sono uno zero”.
Incontrai un altro giovane:
spigliato nella parola, illuminato per cultura,
spento dentro.
Mi butto sul cuore, gelida come neve in faccia, questa dichiarazione:
“Vivere è svanire.
Noi siamo come fiori che appassiscono”.
Un orizzonte umano
nuovo,
preoccupante va diffondendo:
vuoto,
nonsenso, insoddisfazione.
Senza Dio
ci manca l’uno davanti, ci sentiamo zero.
Con Dio
ha valore ogni uomo anche il più misero.
Con Dio
ogni gesto a lui offerto
è tassello
prezioso per il mosaico dell’eternità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PECCATI PIU’ IVA
Mi è capitato uno strano penitente.
Dalla voce ero convinto che fosse adulto. Da quello che andava dicendo
mi sembrava un ragazzo.
Al di là della grata confessava i suoi peccati:
“Ho detto bugie. Non ho recitato le preghiere.
Ho litigato. Sono stato goloso…”
Per chiarire il dubbio
gli ho chiesto quanti anni avesse.
Mi ha risposto con naturalezza “Trentacinque”.
Ho avuto
un attimo di esitazione. Poi ho replicato:
“Sai che al mercato i prezzi aumentano
e in più si paga l’IVA?”
Quel tale non ha proferito parola.
Forse pensava che stessi divagando.
Forse si aspettava qualche sorpresa.
Difatti ho aggiunto: “Con il passare degli anni
aumentano non solo i prezzi
ma anche le responsabilità:
la malizia
si fa più sottile, i compromessi sono un gioco,
i peccati diventano più gravi”.
Ci sono
i peccati soliti e ci sono
le ingiustizie e i cattivi esempi di cui siamo testimoni
pettegoli e passivi.
Ci sono stomachevoli volgarità
sbandierate davanti ai ragazzi senza che alcuno levi la voce
e ci sono i “no” detti a sfavore della comunità.
Ci sono
i delusi della vita, perché gli altri sono
indifferenti al loro patire e ci sono amministratori
che non hanno “mani pulite”.
E chi ha il “cuore pulito”? Dunque ci sono
Peccati aggiornati più IVA
per compiacenze responsabili.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LE VITAMINE PER L’ANIMA
Dicono di prendere la vitamina A
per rinforzare i capelli;
la B1 e la B2
per sentirsi giovani.
Le vitamine hanno grande importanza per il nostro organismo.
Ma chi pensa
alle vitamine per l’anima? Quali sono?
Vitamina A
come amore, amicizia, affetto.
Vitamina B
come bontà, bellezza, buon umore.
Vitamina C
come comprensione, carità, cortesia.
Vitamina D come
delicatezza, disponibilità.
Vitamina E come
elevazione morale, entusiasmo.
Vitamina F come
fede, fedeltà, forza d’animo.
Vitamina G come
gratitudine, gioia, generosità.
Il farmacista e lo scienziato non sono in grado
di dare queste vitamine.
Ognuno le può trovare
in fondo al proprio cuore.
Sono piccole energie
che fanno bene all’anima.
Il regalo più prezioso è il perdono
e il più gradito è l’amore.
La conoscenza più necessaria è Dio
e il giorno più bello è l’oggi.
Il peccato più grave è la paura di vivere
e il difetto peggiore è l’egoismo.
Quando non bruciamo d’amore, gli altri
iniziano a morire di freddo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN MENU’ PER IL MATTINO
Prendete
due decilitri di pazienza,
una tazza di bontà,
quattro cucchiai
di volontà,
un pizzico di speranza,
e una dose
di buona fede.
Aggiungete
due manciate di tolleranza,
un pacco
di prudenza,
qualche filo di simpatia.
Grattugiare
sopra
quella pianta rara
che si chiama umiltà.
Condite
il tutto
con buon senso.
Lasciate cuocere
con pazienza a fuoco lento.
Avrete
da mane a sera
per tutto il giorno
cuore sereno, mente limpida,
coscienza leggera,
parole dolci
e calorie sufficienti per fare il bene possibile.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL MALE DELLE RADICI
In primavera mio fratello mi portò
alcune caroline prelevate dal vivaio.
Le piantò ben allineate
e mi raccomandò di innaffiarle tutti i giorni.
Con la mia acqua e il calore del sole
quelle caroline crebbero,
divennero cespuglietti carichi di fiori;
Una mattina,
mentre le innaffiavo, notai una
afflosciata. Pensai
che fosse colpa mia. Le diedi da bere in doppia dose;
la sera
era più appassita e il giorno dopo
completamente secca. In pochi giorni
la stessa sorte capitò a una seconda e a una terza.
Preoccupato chiamai mio fratello.
Lui venne, osservò le caroline.
Si abbassò su quella afflosciata:
nel toccarla gli rimase in mano.
Me la portò
a vedere e con rammarico
mi disse: “Fratello,
le tue caroline hanno il male della radice. Vedrai che moriranno”.
Così fu:
una dopo l’altra seccarono
e l’aiuola rimase brulla. Il male della radice
è micidiale; lo è di più se intacca le ragioni della vita.
La Parola di Dio dice: “Chi non ha radici
crede per un momento e nella prova cade”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
L’IPPOCASTANO
Ippocastani secolari e solenni
si ergono attorno alla piazza.
La gente
all’ombra delle fronde si riposa
e racconta confidenze.
Loro osservano, ascoltano
e conservano i segreti del paese.
L’ippocastano più alto
stava a fianco della fontana
posta al centro.
Un giorno afoso d’agosto d’improvviso
nuvolosi minacciosi oscurarono il cielo.
Fu un diluvio:
raffiche di vento, lampi e tuoni,
acqua e grandine.
Dalla finestra di casa con trepidazione
guardavo e pregavo.
Udii uno schianto.
Pensai al campanile,
alla croce sulla chiesa.
Con impazienza attesi. Tornato un po’ di sereno,
corsi in piazza. Altri fecero come me.
Vedemmo
l’ippocastano della fontana a terra
come gigante abbattuto. I suoi rami sembravano
braccia inerti, le scortecciature ferite mortali.
Quel testimone
della nostra storia era stato sradicato
dal suolo e dai cuori.
Visto il suo ceppo, dissi:
“Non poteva reggere con radici così deboli”.
La domenica successiva
a Messa commentai l’accaduto
così:
“Per resistere nella bufera della vita,
dobbiamo essere ben radicati in Cristo”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL SALE DELLA GIOIA
Non ti manchi mai la gioia.
Anzi ti nasca
in casa.
Nascerà se è dentro di te.
Ogni altra allegria
non ti riempie il cuore,
perché è esteriore e vana.
La gioia è diversa
dal piacere,
dal godimento rumoroso e spesso sguaiato.
La gioia vera
è discreta
non sta nelle cose ma nella tua anima,
fiorisce
dalla coscienza serena.
Per essere gioiosi non basta ridere.
Ridere non è sempre
indizio di felicità;
spesso è un modo per respingere
l’amarezza profonda o il vuoto interiore.
Quanti carnevali,
quante feste notturne,
approdano ad un’alba livida di delusione!
Un pizzico di sale dà sapore al cibo.
Una goccia di gioia fa gustosa la vita.
Ciò che ti rende
lieto
non è il fare le cose che ti piacciono
ma il trovare piacere nelle cose che fai.
Per vivere ti occorre
il sale della gioia.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
GIOVENTU’ E VECCHIAIA
Gioventù piena di grazia,
di forza e di fascino
sai
che la vecchiaia può venire dopo di te
con uguale
grazia, forza
e fascino?
Giovani, voi siete inebriati della vostra gioia
di vivere
e gli anziani vi appaiono
come un castello fatiscente.
Eppure
gioventù e vecchiaia sono estremi umani che si accostano.
Giovani,
voi esibite l’eleganza dei vostri corpi
che si tuffano in mare;
ma è pur venerabile il dramma
dei corpi inchiodati sul letto dell’agonia,
c’è una bellezza
anche dietro le rughe e il quieto tramonto
di chi è carico d’anni.
Giovani, sappiate ammirare
negli anziani la serena capacità
di tenere insieme corpo e anima,
passione e mente, fatica e speranza
in un equilibrio
che è pienezza di vita come un frutto
giunto a maturità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
A TE CATECHISTA
Messaggero di buone notizie,
tu sei catechista non per merito ma per grazia,
non per decisione umana ma per vocazione divina;
tu dai a Dio
un po’ del tuo tempo e Dio
dona a te tutto se stesso;
tu annunci agli altri
il Vangelo e il Vangelo
illumina la tua mente e muove i tuoi passi.
Messaggero di buone notizie,
nessuno
possiede la verità, ma tu senti fortemente
di essere nella Verità,
nella Verità che ti libera
da te e ti colma
di sé,
nella Verità che ti chiede il coraggio
della fede, della speranza e dell’amore.
Messaggero di buone notizie,
la Verità che si trasmette come si passa un oggetto:
la Verità è Vita;
tu parli perché hai ascoltato
nel silenzio; le tue parole sono
l’eco della tua anima;
tu racconti il miracolo
che la Verità, incontrandoti,
ha operato in te.
Messaggero di buone notizie,
tu testimoni Cristo perché lo conosci;
tu lo conosci perché lui vive in te
e diventi quello che Lui è;
tu presti la voce e Cristo chiama;
tu sei una presenza e Cristo è il Signore
che converte;
tu ti offri e la luce di Cristo
splende per gli uomini
sul volto della Chiesa.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN MATTINO DI SPERANZA
Televisioni e giornali ci buttano addosso
ogni giorno dosi massicce
di violenza, di massacri,
di stupri, di volgarità.
Non abbiamo più riserve
di commozione, di indignazione, di condivisione.
Notizie e filmati passano su di noi
come acqua sulla pietra.
Un mattino,
affacciato alla finestra, ho salutato
il nuovo giorno.
Il sole stava all’orizzonte
nell’immenso azzurro del cielo terso.
La speranza
mi ha invaso l’anima come aria fresca
nei polmoni,
mi ha illuminato
come luce che tinge di colori
la realtà.
L’orrore delle cronache è una coltre
scura e pesante
che non può e non deve
soffocare il respiro. Ho pregato:
“Uomo
fratello mio, tu hai la scintilla della vita di Dio.
Donna
sorella mia, tu hai la dignità
che io ho.
Chiunque tu sia, anche se da me
lontano e sconosciuto,
con te sento che il giorno è portatore
di nuova speranza”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
VIVI SU QUESTA TERRA
Vivi
su questa terra come se fosse la casa
di tuo padre;
non come un inquilino,
un villeggiante, o da padrone.
Ammira i fiori,
il grano e il mare.
Contempla
l’alba, il tramonto e le stelle.
Ma prima di tutto ama senza misura
l’uomo e i suoi figli.
Senti
la tristezza del pianeta inquinato
che si spegne;
del ramo spoglio che si secca,
della bestia ferita che si lamenta.
Ma prima di tutto
ascolta la sofferenza
dell’uomo che lotta.
Ti sazino le primizie
e i frutti maturi delle quattro stagioni.
Ti dissetino
le fonti, i torrenti e i fiumi.
Ma prima di tutto
l’uomo ti dia gioia
a piene mani.
Credi nella vita
come dono ineffabile dell’amore.
Credi
nella vita, nella sua fragilità
e nella sua povertà.
Credi nella vita
perché il Creatore la sostiene.
Credi
nella vita e nel prezzo da pagare
per renderla più umana.
Credi nella speranza
che nasce da Cristo, Signore della vita.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
DAVANTI ALLO SPECCHIO
Davanti allo specchio
mi guardo il volto, i capelli, gli occhi, le ciglia.
Lo specchio
lastra di vetro trasparente,
terso, impreziosito
da una patina d’argento.
Lo specchio un dono nelle mani
che riflette davanti a me me stesso: mi osservo.
La mano mi trema.
Forse ho paura a guardarmi a fondo.
Il mio volto mi racconta la mia storia.
Vedo,
oltre i lineamenti, il passato
e il presente, attese deluse e speranze,
la mia esistenza: quello che so, quello che ho,
quello che faccio, quello che sono,
quello che vorrei essere.
Davanti allo specchio mi sento confuso
e arrossisco. Invoco
un confronto con altri da me.
Ho bisogno
di uno specchio diverso, che vive, che sa,
che capisce, che ama.
Ho bisogno
di rispecchiarmi in un volto autentico.
Cristo è lo specchio
dell’umanità riuscita.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
FRUTTI DI BENE
E’ settembre:
declina l’estate, si annuncia l’autunno.
Il ciclo stagionale
raggiunge il suo compimento.
Le piante
tra poco rimetteranno alla terra
silenziosamente
il manto delle foglie.
Resteranno
nude, scheletrite.
A primavera con la luce
si vestiranno a nuovo.
Torneranno a elargire
ombra, colori e profumi.
Adesso stanno curve
sotto il peso dei frutti.
Sembrano consegnare
con riverenza
l’abbondanza dei loro doni
a chiunque s’accosta:
alle api, agli uccelli, agli uomini.
Bucce dorate,
polpe profumate, succhi gustosi
sono un condensato
di terra e di sole di aria e di pioggia;
raccontano
la bontà del Signore e la fatica del lavoro.
La nostra vita come le piante
conosce:
le promesse della nascita, la fragilità dell’infanzia,
l’acerbità dell’adolescenza,
la fioritura della gioventù, lo sforzo della maturità, il peso dell’anzianità.
Suo compimento
sono i frutti di bene elargiti con abbondanza.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SETTEMBRE
Siamo in settembre, il mese più umano.
La temperatura si è fatta mite,
il cielo più terso,
la campagna più verde, l’aria più respirabile, le energie più pronte.
Terminate
le ferie e le vacanze,
il ritmo torna normale,
tutto riprende
con discrezione:
la casa, la scuola,
il lavoro,
i colloqui della gente,
le preoccupazioni familiari, gli impegni in parrocchia.
C’è un senso quasi fisico
di novità.
L’oggi non è più ieri
e non è ancora domani,
è unico mai vissuto
e mai più rivivibile,
è nuovo nato a ogni aurora
e morto a ogni tramonto,
non è ripetizione ma stupore
per il miracolo del mondo.
Settembre, il mese più umano,
scuote di dosso
la polvere dei giorni,
toglie dal naufragio della noia,
cela nei frutti maturi
i semi del domani,
fa scrivere progetti nel cielo dell’eternità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
GLI AUGURI
Gli auguri
si offrono e si ricevono volentieri:
aprono alla speranza di tempi e cose migliori.
Ma da soli non risolvono i problemi.
Un saggio affermava:
“Non dite che i tempi precedenti
furono migliori dei presenti.
Le virtù rendono buoni i giorni.
I vizi li rendono cattivi.”
Ci sono cose che accadono. Ma tante altre dipendono
da noi, dalla nostra
bontà o cattiveria, generosità o pigrizia,
fede o incredulità.
E’ vero! Abbiamo bisognosi incontrare
possibilità favorevoli per la salute e la casa,
la scuola e il lavoro, la giustizia e la pace;
ma gli auguri ricordano che il nostro impegno può e deve fare molto
per superare i tempi cattivi e per produrre
tempi e cose migliori.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
L’ANIMA NOBILE
O vita,
grigia e monotona, quanti tesori
racchiudi in te!
Guardandoti con fede,
grigiore e monotonia scompaiono.
Nessuna ora
è simile all’altra. Ogni esperienza è novità assoluta.
La grazia presente
non verrà più e quella di prima
non è questa.
Il tempo passa veloce
e non torna indietro mai.
L’anima nobile,
anche se semplice, ha sempre
sentimenti delicati.
A tutto dà importanza
e ne cava profitto per crescere.
In tutto scopre Dio
e a Lui riporta ogni gloria.
In Lui confida
e non si confonde, quando giunge
il tempo della prova.
Sa che Dio è il migliore dei padri. Tiene in poco conto
le considerazioni umane.
Passa senza timore e senza difficoltà
dove altri si fermano e si spaventano.
Segue
fedelmente il soffio dello Spirito
e ne gioisce.
Si afferra a ogni consolazione
spirituale come il bimbo alla madre.
Fa fruttare i talenti
ricevuti e imprime in ogni attimo
il sigillo dell’eternità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LE PORTE DEL CIELO
Le porte del cielo la tristezza le chiude, la preghiera le apre, la gioia le spalanca.
La tristezza
viene da una coscienza ferita dal peccato
o inquieta.
La tristezza è figlia del rimpianto, è maschera della noia,
è rimedio dell'impotenza.
La tristezza non guarda al futuro e chiude la speranza
del paradiso.
La preghiera sale a Dio
e riesce al aprire le porte celesti.
La preghiera
illumina e sostiene
l'intera giornata.
La preghiera è la chiave del mattino, la colonna del meriggio, il catenaccio della sera.
La gioia
spalanca completamente le porte
all'incontro con Dio.
La gioia è pienezza di vita, è frutto dell'anima,
è dono dello Spirito.
La gioia non può mai
essere separata dal dono.
In Dio
tutto è gioia perché
tutto è dono.
L'amore gioioso fa correre sereni verso l'abbraccio
con Dio.
Perciò: “Rallegratevi nel Signore
sempre. Rallegratevi”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL VALORE D'UN SORRISO
Un sorriso
non costa nulla e rende molto.
Arricchisce chi lo riceve
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante
ma il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco
da poterne fare a meno.
Nessuno è così povero
da non poterlo dare.
Crea la felicità in casa,
è sostegno nel lavoro,
è segno tangibile
dell'amicizia profonda.
Un sorriso
dà riposo alla stanchezza;
nella tristezza è consolatore
d'ogni pena è naturale rimedio.
Ma è un bene
che non si può comprare,
né prestare,
né rubare,
poiché esso ha valore solo
nell'istante in cui lo si dona.
Se incontrerete chi non vi dona
l'atteso sorriso,
siate generosi
e date il vostro,
perché nessuno
ha tanto bisogno di sorriso
come chi
non sa darlo ad altri.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
QUESTA È LA VITA ETERNA
A questo mondo c'è qualcosa
che vale l'eternità?
Il tempo corre e passa
come volo d'uccello.
Il fiore si schiude al mattino e a sera è avvizzito.
L'erba
dissecca e non è più.
Il cuore
si scioglie come cera al sole.
Il pensiero
è un guizzo di luce che si spegne nell'oblio.
L'azione
svanisce come il sudore della fronte già tersa.
Ogni uomo
è un essere di carne venduto al peccato.
Il ricordo
ha la durata per taluni d'un giornale,
per i migliori sbiadisce
tra la polvere dei libri.
La vita eterna è questa:
conoscere
l'unico vero Dio.
Pregare è un sussurro intimo che sale nell'infinito.
Meditare
è cibarsi alla mensa della sapienza celeste.
Amare
è lasciarsi scaldare dalla fiamma più intensa.
Sostare nel tempio
è più di mille giorni altrove.
Compiere il bene
è scrivere meraviglie indelebili.
Seguire Gesù è ascendere
alla gloria del Padre.
Qui e ora
è possibile vivere
sprazzi di paradiso.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME CANNA DI BAMBU'
Per incontrare Dio
devi essere libero
dentro.
Diventa
come canna di bambù
vuota.
Le labbra divine
si accosteranno
a te
e la canzone
avrà inizio
nel tuo flauto.
Fa
dentro
il vuoto
dell'egoismo,
dell'orgoglio,
delle ricchezze.
In te
passerà
l'alito di Dio,
fluirà
la sua Parola
portatrice di vita.
Tu sei
il flauto
ma il soffio è suo.
Tu sei
il monte,
ma l'eco è sua.
Nel cuore
umile
e semplice
il Signore
compone
e suona
melodie
nuove
e diverse.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
ACCENDIAMO LE STELLE
La notte aumenta, se si spengono
le stelle.
Cancellato il volto di Dio, si sfregia anche
il volto dell'uomo.
Le città diventano giungla, le strade nastri di scorrimento,
le campagne deserto.
Responsabile di questo degrado ecologico e umano
è chi
tradisce speranze legittime e fa i suoi interessi,
è chi
insegna a vedere negli altri sempre e solo il male,
è chi
dice parole senza verità e dignità,
è chi
inietta odio per chiunque è diverso,
è chi
si ritira nel privato e non dà testimonianza.
Se aumenta il male, è perché
diminuisce il bene.
Se cresce il buio, è perché
si spengono le stelle.
Oggi si sente il nulla,
la morte della speranza.
I nostri figli hanno molte cose materiali
ma non il pane del cielo.
E' urgente portare Dio
a quanti lo cercano.
Donare è possibile,
quando si possiede.
Se facciamo del nostro poco o nulla
un tesoro per altri,
accendiamo le stelle che diradano
il buio dell'umanità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
I FRAMMENTI DELL'AMORE
I giovani amanti sognano
la perfezione,
ma poi la mandano in frantumi
alle prime difficoltà.
I vecchi invece conoscono l'arte
di ricucire i pezzi,
vedono la bellezza e l'armonia
dei brandelli.
C'erano donne che passavano giornate
a cucire trapunte:
ritagliavano avanzi
di stoffa colorata;
mettevano insieme scampoli
a prima vista inutili;
creavano caleidoscopi di immagini
per varie occasioni.
Così possono e devono fare
le coppie di sposi
che non trovano senso nelle vicende appannate
del loro matrimonio.
E' necessario che sappiano raccogliere
i loro cocci
e tracciare un disegno nuovo portatore di futuro.
C'è una bellezza
anche nel ricupero dei sentimenti.
E' facile
buttare via ideali coltivati a lungo
ma ciò che conta è andare avanti per realizzarli.
Ci vuole sapienza
e speranza
per riconoscere giorno dopo l'altro
i frammenti dell'amore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LAMPADE ACCESE
Dieci vergini uscirono con le lampade incontro allo sposo.
Noi tutti
stiamo andando
a una festa nuziale.
La vita
è attesa vigile
di Dio.
Siamo sulla terra
non a fissa dimora
ma in trasferta.
Pensare a sistemarci
quaggiù
è una illusione,
Cinque vergini erano sagge
e presero l'olio.
Per incontrare l'Amore
dobbiamo essere
lampade accese.
Chi non arde
non vive,
è spento.
Chi ha fede,
speranza
e carità
è come la fiamma
che brucia donando
luce e calore.
Cinque vergini erano stolte:
non presero l'olio.
La nostra agenda scoppia di scadenze:
facciamo ciò che scade.
La vita
è diventata un delirio
che consuma la fiamma.
Dio non scade mai:
possiamo metterlo
dopo tutto il resto.
Differire
il tempo di Dio
è stoltezza.
A mezzanotte arrivò lo sposo
e la porta fu chiusa.
Anche noi
lasciamo che l'Amore
passi e ripassi
come l'onda
sopra il nostro cuore
impenetrabile.
Con la nostra durezza
spegniamo in noi
la fiamma:
ci escludiamo dalla festa
dove lo sposo ci aspetta
per l'eternità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL TESORO
Il luccichio
d'ogni scheggia di vetro
ci abbaglia.
Mettere lucchetti
a forzieri arrugginiti
ci impegna.
Ma i nostri capitali
sono tesorucci
da quattro soldi
e i nostri gioielli
bigiotteria
per ambizione.
Eppure nel campo
della nostra vita
c'è il Tesoro nascosto,
c'è la Perla preziosa, goccia luminosa
del Tutto,
c'è il Bene
in cui il cuore trova
la pace.
“ Dio mi basta”
leggiamo sui portali
dei monasteri.
E' la scelta
di chi non s'accontenta
di quanto trova fuori.
Le stelle scompaiono
quando sorge il sole
pieno di fuoco.
Così ogni avere
svanisce agli occhi
di chi trova Dio.
Dio
è il Tesoro nascosto,
è la Perla preziosa.
“ Dio mi basta “
dobbiamo scriverlo
a caratteri indelebili:
fra le mura domestiche,
nelle aule delle scuole,
nei luoghi di lavoro,
nella vita sociale, in tutti gli spazi
e i tempi dell'uomo.
Spendersi,
perdere,
rinunciare
è la moneta
per avere il possesso
di tutto l'Amore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
L'INVIDIA
La ruggine
sgretola il ferro.
L'invidia
consuma l'animo
che l'accoglie.
Il tarlo
corrode il legno.
L'invidia
uccide il fratello
nel cuore.
L'invidia
è la madre
della calunnia,
è la peste
che spegne l'amicizia.
L'invidia
entra sottilmente
nella nostra vita come l'aria
che respiriamo.
L'invidia
è un'erba
che si radica ovunque
anche in ambienti
sani.
L'invidia
è un virus
che lavora soprattutto
tra vicini
e tra uguali.
L'invidia
procura dolore,
rende
i giorni inquieti
e le notti insonni.
L'invidioso
ritiene
la gioia altrui
una disgrazia
per sé.
Se siamo
ammirati dagli altri,
possiamo
essere invidiati
dai nostri.
Se siamo invidiati,
anche
i nostri miracoli sono giudicati
delitti.
Scacciamo dal cuore
l'invidia.
Godiamo il bene
altrui come se fosse
il nostro.
Per non invidiare
chi è fornito
di beni corruttibili,
stimiamo assai
i beni eterni.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA RICONOSCENZA
E' meglioasciugare una lacrima
ad un poveroche ottenere cento sorrisida persone che contano.
I sorrisi,le lodi,
i battimanifanno piangere
e sono un incentivo.
Ma una lacrimache cade sulla guancia
di una personasola o sofferente,
è fuoco che brucia.
Asciugaquella lacrima:
non ti costa nullae proverai
grande gioia.
Sentirai Dioche ti dice grazie,
perché ritieneil tuo gestofatto a Lui.
Gli applausidegli uomini
passanocome il rullo dei tamburie il suono delle campane.
Ma la riconoscenzadi Dio
è immensaed eternacome Lui.
L'entusiasmodegli uominiti accarezza
come l'aria tiepidadi primavera.
La riconoscenzadi Dio
ti riempie il cuoree ti fa gioirenell'intimo.
Dio ti ripete:“Ciò che avrai fattoal più piccolo di voi,
lo avrai fattoa me”.
Non badareagli uomini
che possono ben pocoper te
e per la tua anima.
Ti basti,aiutando il tuo prossimo,
la riconoscenzadi Dio
che è eterna.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA RICONOSCENZA
E' meglio
asciugare una lacrima
ad un povero
che ottenere cento sorrisi
da persone che contano.
I sorrisi,
le lodi,
i battimani
fanno piangere
e sono un incentivo.
Ma una lacrima
che cade sulla guancia
di una persona
sola o sofferente,
è fuoco che brucia.
Asciuga
quella lacrima:
non ti costa nulla e proverai
grande gioia.
Sentirai Dio
che ti dice grazie,
perché ritiene
il tuo gesto
fatto a Lui.
Gli applausi
degli uomini
passano
come il rullo dei tamburi
e il suono delle campane.
Ma la riconoscenza
di Dio
è immensa
ed eterna
come Lui.
L'entusiasmo
degli uomini
ti accarezza
come l'aria tiepida
di primavera.
La la riconoscenza
di Dio
ti riempie il cuore
e ti va gioire
nell'intimo.
Dio ti ripete:
“Ciò che avrai fatto al più piccolo di voi,
lo avrai fatto
a me”.
Non badare
agli uomini
che possono ben poco
per te
e per la tua anima.
Ti basti,
aiutando il tuo prossimo,
la riconoscenza
di Dio
che è eterna.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA PAZIENZA
Esercita la pazienza
se vuoi crescere.
La pazienza è dolce, la collera è amara.
La pazienza è forte, la collera è debole.
La pazienza rende saggi,
la collera offusca la mente.
La pazienza attenua i dolori, la collera li esaspera.
La pazienza calma l'ira,
la collera la eccita.
La pazienza genera pace, la collera suscita guerra.
L'uomo iroso
fa nascere risse.
Il paziente spegne quelle che ci sono.
Il paziente
vale più del forte.
Controllare se stesso è più che domare gli altri.
Nelle giornate nere
usa pazienza:
darai valore alle prove e le supererai con frutto.
In mezzo alle difficoltà esprimi la tua maturità.
Abbi pazienza
anche con te stesso:
se non riesci a cambiarti, prenditi come sei.
Nella tua debolezza
dai prova della tua umiltà.
Sopporta le offese e ama i tuoi nemici.
Non impazientirti
per i difetti degli altri:
correggili con amore e aiutali a migliorare.
A chi ti provoca
rispondi con bontà.
Con chi è impulsivo mantieni la calma:
soffrirai nel tuo animo ma infonderai serenità.
La pazienza
rende ogni opera perfetta,
forma gli uomini veri e fa i santi.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL PROFUMO DELLE VIRTU'
La bellezza del fiore è sempre congiunta
al suo profumo.
Così le virtù profumano la bellezza
dell'anima.
Per divenire virtuoso incomincia a compiere
atti buoni.
Non basta che tu coltivi i desideri.
Occorrono i fatti.
Non basta che tu conosca il bene, devi esercitarti in esso.
Non illuderti
d'avere una virtù senza darne la prova.
Non credere
d'essere paziente senza la tribolazione,
d'avere raggiunto
l'umiltà senza le umiliazioni,
di praticare la povertà
senza la privazione.
Esercitando una virtù, cresci di pari passo anche nelle altre.
Compiendo piccoli gesti
ti prepari a cose più grandi.
Procura
di vivere bene e non solo di apparire.
Per essere virtuoso
non devi badare a te stesso
e nemmeno cercare
le adulazioni degli uomini.
Non dimenticare
che la fonte delle virtù è l'amore.
Iniziato a fare il bene,
in esso devi perseverare.
Ogni giorno
riprendi umilmente il tuo cammino.
Non accontentarti di quanto hai fatto. Cerca di progredire.
Nulla
più delle virtù ti rende luminoso.
E questo splendore sia il tuo ornamento
più desiderato.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA FORZA DELLA DOLCEZZA
Sii dolce con tutti e severo
con te stesso.
Non lasciarti andare all'ira:
ti pentirai sempre d'esserti risentito.
Non lasciarti impressionare
e agitare dal male.
Di fronte ad un'ingiuria
fa finta di nulla: è più efficace della ripicca.
A chi è insolente
rispondi con dolcezza: vincerai
ogni ostilità.
Se devi contraddire, usa comprensione.
Se non puoi concedere, nega con benignità.
Non proporre qualcosa
fallo con soavità:
attirerai i cuori.
Se sei turbato, evita di parlare:
ti manca il controllo di te stesso.
Pagando di persona fai maggior bene che difendendoti
con la forza.
La mitezza apre gli animi alla confidenza e alla fiducia.
La violenza li respinge,
li irrita, li chiude.
Una risposta dolcezza
calma la collera. Una parola pungente
eccita l'ira.
Un colto amabile moltiplica gli amici.
Un linguaggio gentile attira i saluti.
Il Signore abita
con chi ama la pace ed è lontano
da chi è litigioso.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA TUA VITA
La tua vita passa
senza lasciare traccia come le nubi del cielo.
I tuoi giorni
sembrano perdersi nell'abisso del nulla.
Chi sei?
Dove vai? Che sarà di te?
Il mondo
fa tanto chiasso e non ti lascia riflettere.
Troppo spesso
ti agiti e ti affanni per troppo cose.
Perchè corri
continuamente? Fermati e pensa.
Comunque accadrà che dovrai fermarti
per sempre.
Non credere che le molte distrazioni riempiano la tua vita.
Nel silenzio
a tu per tu con te stesso sentirai il tuo cuore.
Non credere
che la tua vita sia inutile.
La vita di un figlio non è mai inutile
per il Padre.
Dio è Padre e in cielo lo vedrai
come Egli è.
Qui in terra sei di passaggio
e passi una volta sola.
Ama Dio e il prossimo e il tuo passaggio
sarà benedetto per sempre.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
TU URLI LA VIA DELL'AMORE
Non essere idolatra.
Butta in aria i tuoi idoli. Dio solo è il tuo Dio.
Vivendo d'amore riesci ad essere libero
dalle tue catene.
Se credi che l'essere vale più
dell'apparire
beato tu povero di tutti i tempi,
beato tu uomo di pace,
beato tu puro di cuore.
Se accetti
con coraggio il primato del martirio:
beato tu
assetato di giustizia, beato tu
perseguitato dai violenti, beato tu
che offri l'altra guancia.
Se riconosci che stretta è
la via del cielo:
beato tu che piangi lacrime amare,
beato tu che vivi nella malattia,
beato tu che sei paziente e mite.
Se completi
in te la passione di Gesù:
beato tu, lavoratore,
che lavori per il pane, beato tu, mamma e papà,
che vegli per il figlio, beato tu, giovane,
che fatichi per il futuro.
Beato! Con la tua presenza e con il tuo martirio
urli a tutti la via della salvezza e dell'amore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
MATERNITA' E PATERNITA'
La prima
è facoltà generativa di donna:
faticosa e esultante.
La seconda contribuisce all'evento
molto meno:
nella misura di pochi minuti
contro nove mesi.
Delle opere importanti
si dichiara sempre la paternità
e mai la maternità.
Il pittore firma la paternità
del quadro da lui dipinto.
Lo scultore
incide la paternità sulla statua
da lui scolpita.
Il musicista si dichiara padre
del brano da lui composto.
Altri
si sentono padri dei manufatti
da loro eseguiti.
Eppure la paternità
può essere indiziata dal sospetto
ed è così labile
da doverla confermare
e talvolta difendere.
Dio è chiamato
Padre e anche Madre:
l'aver messo al mondo
il mondo è un atto generativo
di tumultuosa maternità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
BEATI I GIOVANI
Beati i giovani
che hanno il coraggio di essere autentici
quando falsità e compromesso
sono più comodi.
Beati i giovani che hanno rispetto
della vita e della persona
in un mondo malato di egoismo.
Beati i giovani
che costruiscono la pace
e la solidarietà in una società deturpata
dalla violenza.
Beati i giovani che si rimboccano le maniche davanti
al male, al dolore,
alla disperazione.
Beati i giovani che si donano gratuitamente
con una presenza amica
e discreta.
Beati i giovani che annunciano
in famiglia, a scuola o sul lavoro,
tra gli amici che Cristo è la certezza.
Beati i giovani
che sono luce del mondo
e sale della terra.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME IL CONTADINO
“Quello che seminiamo
in pianto, in esultanza
mieteranno”.
La bellezza di queste parole
illumina tutta la nostra vita.
Nella fatica quotidiana
del presente germoglia la speranza
del futuro.
Il pianto silenzioso o gridato
può essere una seminagione.
Un'esperienza di afflizione può divenire
tempo prezioso.
Le lacrime cadendo a terra possono fare
il viaggio del seme.
Il dolore per quanto amato
può scendere in solco fertile.
Sono le stesse mani
a sollevare il seme da gettare e i covoni raccolti.
Così
eleviamo al cielo in un'unica offerta lacrime e esultanza
e crediamo
nella nostra pena come il contadino crede nel seme.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
BUONGIORNO ALLEGRIA
Le cose
vanno come vanno. Il mondo
gira a modo suo. Ma la vita
è nelle mani di Dio.
Buonanotte tristezza e buongiorno allegria!
Occorre essere attivi
prendere fiato, conservare la speranza.
Riposa
che ti passa. Sorridi
che ti passa. Canta
che ti passa.
Chi è allegro, bene sopporta
e mette il diavolo alla porta. La serenità
aiuta a maturare.
Senza cuor contento, non c'è bene che valga.
Con il cuor contento non c'è male che nuoccia.
Il buonumore rende lo spirito più lucido,
il pensiero più chiaro, l'anima più serena,
la fatica più leggera, la difficoltà più superabile.
Sorridere
e aiutare gli altri a sorridere
fa bene a tutte le ore ed è un atto di bontà
che merita il paradiso.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PUNZECCHIATURE DI MOSCHE
La critica
è come una mosca noiosa
ma che non morde.
Alla critica non si deve
fare gran caso per non ingigantirla.
Le osservazioni
fondate e fatte con garbo vanno accolte.
La correzione
è una virtù evangelica: “Se il fratello sbaglia,
ammoniscilo”.
Ma talvolta bisogna essere
saggiamente indifferenti a certe interpretazioni
malevoli e faziose date
ai nostri gesti e alle nostre parole.
Certe critiche
vanno considerate per quel che sono:
punzecchiature di mosche;
nascono da gelosia,
da impotenza, da pura cattiveria.
La critica è indulgente
coi corvi e si accanisce sulle colombe.
Non allarmiamoci
per critiche eccessive e non abdichiamo mai
alla verità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL SILENZIO E' ORO
Per essere uomini non solo parlanti
ma di parola,
di una parola che non sia suono
ma che dica,
dobbiamo educarci
al buon linguaggio
ed evitare la chiacchiera
sgraziata.
La sana conversazione finisce dove comincia
la parola inutile
e il silenzio non è più fruttuoso
quando diventa mutismo.
Il silenzio è oro se aiuta a capire meglio e di più.
La parola
è grande strumento di comunicazione
ma dobbiamo guarirla dalle sue malattie che sono tante:
la prolissità, l'ambiguità, il sospetto,
il non senso, la violenza, la volgarità,
la maldicenza,
la critica, la menzogna.
Dobbiamo impedire che la parola diventi
una freccia avvelenata
o una scamorza impastata di vacuità.
Per far sbocciare
la parola in tutta la sua bellezza
dobbiamo
prima ascoltare e poi tacere.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME GLI AUTOMOBILISTI
In automobile
spesso viaggiamo come se stessimo
scappando o come se volessimo
fuggire alla vita.
Nell'automobile anche le persone
più tranquille diventano nervose,
agitate, prepotenti.
L'automobile
è un banco di prova per la nostra volontà
che mantenerci calmi
e ragionevoli.
Noi siamo portati a correre
per superare gli altri
e diventiamo inutilmente impazienti.
Se riusciamo a guadagnare
qualche metro, ci ritroviamo più fermi
insieme e davanti allo stesso semaforo.
Chi non rispetta
le norme stradali, può fare del male
a se stesso e recare gravi danni a persone innocenti.
Chi ha più giudizio,
lo adoperi. Chi si sente migliore,
lo dimostri con la serenità
e con la pazienza.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN' ARMONIA DI CUORI
La libertà
è come la musica.
La musica è gradevole se è armoniosa,
se ogni nota
è al suo posto;
quando non è così nascono le dissonanze.
L'uomo
è come una nota:
se si armonizza con gli altri,
la società
si sviluppa e cresce;
se invece usurpa il prossimo,
prevale
la legge della giungla
e la giustizia non è più possibile.
Un giorno Dio
scese sulla terra,
si mise a fianco dei poveri e dei sofferenti
e insegnò che l'amore del prossimo
è la ricetta
che guarisce l'umanità.
E' la formula che porta la pace.
La libertà
è come la musica:
se non c'è armonia c'è caos
e nel caos
si moltiplica il dolore.
Quando invece il forte sostiene il debole,
il saggio
guida il confuso,
il ricco dona al povero
e ognuno rispetta
la libertà dell'altro,
la convivenza è un'armonia di cuori.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME PIETRA
La pietra
aggregato minerale di forma indefinibile,
di colore vago, che non sente
di nulla.
La pietra: scheggia di una roccia,
ciottolo levigato dall'acqua,
sasso d'inciampo al viandante.
La pietra:
materia dura, fredda, morta,
che tende verso il basso.
Pietra pesante
a noi stessi è a volte
la nostra vita: tira giù
e lascia a terra.
Pietra impenetrabile è a volte
il nostro cuore: rinuncia a amare,
giudica e condanna i fratelli.
Pietre interrate
siamo noi quando ci isoliamo nella convinzione
di essere migliori degli altri.
Pietre taglienti
senza vita e senza amore
siamo noi quando lanciamo sassi
per colpire.
Chi ci libera dal nostro corpo
di morte? A Pasqua Cristo
Dal sepolcro la pietra rotolò via.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
FIGLIO MAI INUTILE
Perché ti agiti? Perché corri?
Fermati
e rifletti un po'.
Troppe dissipazioni riempiono la tua mente.
Quando ti ascolti,
senti il vuoto nel cuore.
Che senso ha vaneggiare se non c'è una meta?
Dà senso
alla tua vita.
Guarda in avanti e in alto.
Non ritenerti
un essere insignificante.
Dio ti è Padre.
Un figlio per il Padre non è mai inutile.
La tua vita
è iniziata sulla terra,
scorre nella fede e nell'amore.
Culminerà
nel paradiso.
La sarai simile a Dio
perché lo vedrai
come Egli è.
Su questa terra passi una volta sola.
Il tuo passaggio
è benedetto, se ami.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NESSUNO E' DA SCARTARE
Agape
è una mamma ultraottantenne felice di vivere.
Volentieri
conserva i ricordi della sua vita
intensa e aspra.
Volentieri mostra le foto
dei suoi nove figli e dei numerosi nipoti.
Una volta le chiesi:
“Se tornasse indietro, farebbe ancora
tanti figli?”
Mi rispose: “Certo,
perché non saprei quale scartare”.
Per una madre nessun figlio
delle sue viscere è da buttare,
nemmeno quello
che agli occhi freddi degli altri
sarebbe venuto male.
Ogni creatura ha una scintilla
di bellezza e di grandezza.
Il conio fa
monete tutte uguali, Dio crea
persone tutte diverse.
Chi ama sa cogliere
in questa mutevolezza un prodigio irripetibile,
supera il limite
che ognuno inevitabilmente
porta con sé.
Scopre che il mondo è mirabile
perché ogni presenza è necessaria.
Ogni tentativo
di scartare qualcuno è lugubre e squarcia
il disegno divino dai mille volti, dai mille colori, dai mille misteri.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
ISOLAMENTO E SOLITUDINE
L'isolamento
fa male: svuota l'anima, smorza la vita,
ci fa sentire
dimenticati dagli altri, ripiegati in noi stessi, insoddisfatti di tutto.
La solitudine invece
genera quiete interiore, eleva la mente
a pensieri nobili,
mette armonia nei sentimenti,
fa del cuore il tempio di Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL CUORE DI UN RAGAZZO
Vi sono tre cose belle: una notte fiorita di stelle,
un tramonto dorato sul mare, una vetta candida di neve.
Ma ve n'è una quarta
più bella di tutte: gli occhi di un ragazzo
quando ha il cuore sereno.
Vi sono tre cose forti: il leone che ruggisce,
l'imponenza di una montagna, il coraggio di un cavaliere.
Ma ve n'è una quarta più forte e grande:
il cuore di una ragazzo che sa vincere il male.
La bellezza
contemplata nella natura è uno spettacolo
mirabile:
esalta, commuove, fa cantare,
riflettere e pregare.
Ma su tutto emerge più alta
e più nobile la bellezza interiore,
la purezza di spirito che è libertà,
gioia, e serenità.
La forza
espressa nella veemenza e nel dinamismo
della realtà cosmica
genera brividi e fremiti,
esalta e incute timore.
Ma più eminente è la forza morale
di un ragazzo che lotta contro il male,
che si impegna
a crescere in sapienza
e bontà.
Ragazzi nei vostri occhi brilli la bellezza e la forza
del vostro cuore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PRIMO IN CORDATA
La montagna invita a salire
e comunica messaggi.
Ricordo una scalata fatta
in gioventù.
Partimmo ben attrezzati
prima che levasse il sole.
L'aria era pizzicante, il bosco profumato,
il cielo pieno di stelle.
Giungemmo affaticati sotto la vetta imponente nell'azzurro del cielo.
Lì prendemmo un canalone
affossato tra le rocce e pieno di ghiaia.
A ogni muover di passo
c'era il pericolo di franare.
La guida
salì su un cornicione e fece cenno di seguirla.
Rasenti la roccia da una parte e dall'altra
con sotto il vuoto,
nessuno osava parlare: il respiro del vicino era
affannoso come il proprio.
Tutti guardavamo alla guida e mettevamo
i piedi sulle sue orme.
Fu una sfida con il tempo, la montagna e noi stessi.
Girata l'ultima sporgenza ci fu un sospiro generale:
eravamo in vetta.
La vita è la scalata più ardua
e più importante.
Gesù è primo in cordata
e ci dice: “Fate come me”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL SEMINATORE
Il seminatore
esce a seminare, semina dappertutto e con abbondanza.
La palma della sua mano
è colma, il gesto del suo braccio
è ampio.
Il seme è buono,
pregnante di vita, pronto per germogliare;
cade
parte sulla strada, parte tra i sassi e i rovi,
parte sulla terra;
solo questo dà frutto
perché trova una terreno fertile.
Nel cuore d'ogni uomo
arriva sempre un seme di verità
e di bontà.
Dio è il nostro seminatore
instancabile e generoso.
Dentro chi è accogliente la spiga cresce e si fa colma.
Anche noi
diventiamo seminatori di vita nuova,
di umanità migliore.
Sgraniamo i nostri semi maturati nel calore
della fede e della carità.
Gettiamoli
vicino e lontano con tenacia
e con speranza.
Il mondo può sembrare un masso impenetrabile,
un deserto arido, una sterpaglia inospitale.
Non importa:
anche se lo sguardo umano non lo vede,
il raccolto è di Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
ESSERE BUONI
Essere buoni è dimenticare
noi stessi per dedicarsi
agli altri.
Essere buoni è perdonare sempre,
perché la debolezza umana è più grande
della cattiveria.
Essere buoni è non giudicare gli altri,
perché anche noi nelle loro condizioni
forse saremmo peggiori.
Essere buoni è chiudere gli occhi
davanti all'ingratitudine e dare
anche quando non riceviamo.
Essere buoni è sorridere a chi non comprende o non apprezza
la nostra generosità.
Essere buoni è portare i pesi
degli altri anche quando i nostri
sono già tanti.
Essere buoni è tenere
in cuore le sofferenze manifestando
il sorriso sulle labbra.
Essere buoni è accettare
lo strano fatto che più doniamo
più ci viene chiesto.
Essere buoni è riservare a se stessi
nient'altro che la gioia
della coscienza pura.
Essere buoni è riconoscere con semplicità
che davvero buono è solo Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
INVITO AL PERDONO
Persegui la pace
sui sentieri del perdono.
Percorrere il sentiero è arduo.
Perdonare ha le sue fatiche.
Le ferite del presente bruciano come fuoco.
I pesi del passato intralciano come massi.
Offri il perdono,
ricevi la pace,
il perdono purifica la memoria,
rivisita i ricordi, con sentimenti nuovi,
apre con fiducia
al futuro, accoglie
chi è pentito.
Vinci il male con il bene.
Dimentica i torti e ricorda i favori.
Se qualcuno ti calunnia, pensa che sei cenere,
se ti fa torto,
sentiti messo alla prova. Se sei risentito,
dacci via.
Perdona con amore gratuito.
Scusa
chi ti odia, parla bene
di chi dice male di te,
prega per chi ti perseguita, porgi l'altra guancia
a chi ti percuote.
Perdona perché sei figlio di Dio.
Dio fa piovere
sui giusti e sugli ingiusti, fa sorgere il sole
sui buoni e sui cattivi,
il perdono non è debolezza,
è segno di animo nobile.
Perdona
e sarai perdonato.
Sentiti bisognoso della misericordia di Dio
e userai misericordia verso il fratelli.
Perdona sempre,
perdona senza misura e ogni tua colpa
sarà dimenticata in cielo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PONI UN FRENO
Non aspirare
a cose superiori alle tue forze.
Fuggi la presunzione: il vero sapiente
è umile.
Preoccupati più di essere
che di fare o avere. Se farai senza essere
ti scuoterai e ti rimprovererai.
Controlla il tuo parlare per non essere facile
nei giudizi. A dire male di uno
non fai che del danno anche a te stesso.
Non odiare:
l'odio distrugge, l'amore copre ogni colpa.
Un piatto di verdura preparato con amore
è meglio di un piatto di carne
saporita ed abbondante dato con odio.
Poni un freno
all'istinto di vendetta: non agirai con stoltezza. Se tu riflettessi un po'
sulla tua fine, diventeresti più buono.
Siamo qui di passaggio, compagni della stessa cordata
per la scalata del cielo. La vendetta
è l'arma di chi non ha idee per imporsi.
Non far nulla
in preda all'ira: questa acceca la ragione.
Se l'ira si accende contro di te, non adirarti.
Si vince un dispetto
non con un altro dispetto ma con la mansuetudine.
Chi grida, passa dalla parte del torto
anche quando ha ragione.
Lo stolto parla sovente e volentieri
di se stesso e delle sue cose. La vanità e la superbia fanno
stimare se stessi e disprezzare gli altri.
Sii pieno di spirito divino:
non soffrirai in te la minima vanità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA DANZA DELL'OBBEDIENZA
La danza
sull'ali della passione si fa
agile nel ritmo,
estrosa e gioiosa
come una primavera piena di sogni,
in un crescendo
fantastico di gioco
e di armonia.
Attorno tutto scompare. Si rincorre solo
amore e comunione.
La persona, tra le braccia
di chi guida i passi con giusto tocco,
diviene
bellezza, leggerezza,
poesia,
la vita, se ci abbandoniamo nelle mani di Dio,
è una danza stupenda,
si sublima in misura della corrispondenza e della disponibilità
a Lui.
Il nostro massimo impegno non è il fare
ma la docilità.
Noi non siamo fatti per l'efficienza ma per l'amore.
E la santità
è la danza senza sosta della nostra obbedienza
a Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NESSUNO E' UN'ISOLA
Ogni uomo ha le radici
nel sangue e nella storia
di tanti altri uomini.
Nessuno è un'isola. Anche tu
sei compagno di viaggio a tutti.
Se ti arriva un sorriso
o una parola, ti risveglia a vita nuova.
Se getti un sasso
in alto ne risentono le stelle
in cielo.
Se fai un'azione buona, vibra una corda della vita
e ne risente l'armonia del creato.
Se ti riempi
di ansie, di cose
e di rumore;
se non ascolti la voce della coscienza,
i gemiti dei fratelli giri a vuoto.
Non è vero il proverbio che dice:
“Chi fa da sé, fa per tre”.
Chi agisce così
non pensa e non fa
né per sé né per gli altri.
Nessuno può presumere di bastare a se stesso
né materialmente né spiritualmente.
Se tu rallenti, gli si fermano.
Se ti mostri debole, gli altri cedono.
Se ti siedi,
gli prendono sonno. Se critichi,
gli altri demoliscono.
Ma se offri una mano, gli altri te ne porgono due.
Se li ami, gli altri ti ricambiano
perché sei loro fratello.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NELLA TENTAZIONE
La vita
è un pellegrinaggio faticoso.
Nessuno
può ritenersi esente dalle prove.
Ritieni
buon segno per te se sei tentato:
significa che sei
sulla strada giusta.
Rifletti quanto i santi
hanno tribolato
e compi il tuo progresso
superando le difficoltà.
La tentazione si presenta sovente
sotto la parvenza del bene;
offusca l'intelligenza, raffredda la volontà,
aumenta l'amor proprio;
fa passare dai pensieri ai desideri e poi alle azioni cattive;
separa
dalla volontà di Dio e la lega alla propria.
La tua anima, finché resiste e dice di no,
per quanto turbata,
non viene macchiata dalla tentazione.
Non è in tuo potere
il non sentirla ma il non consentirvi.
Nella tentazione sii
saldo come l'incudine sotto il martello.
Se il tuo cuore
arde di grande amore per Dio,
dalla tentazione
trarrai frutti copiosi:
al vento
i grandi fuochi si accendono di più,
i piccoli
si spengono lasciando cenere.
Sii perseverante
e otterrai la corona della vita.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NEL CUORE DEL PADRE
Dove sono andati
i figli della nostra carne, germogliati segretamente
nel grembo, dono misterioso
dell'amore?
Un giorno rimasto indelebile e amaro,
senza nulla proferire, sono partiti
e non fanno ritorno.
Dove sono andati? Noi mamme li cerchiamo,
ognuna presso la tomba del suo,
senza dimenticare gli altri.
Siamo sorelle
del medesimo dolore che non si stanca
di sperare in un'alba senza fine. Dove sono andati?
Le foglie
a una a una lasciano l'albero;
mute dondolandosi toccano terra;
giocano col vento, con lieve rumore,
di cose vuote, scivolano lontano e di quelle di ieri
non resta una.
Sono quasi niente: un po' di verde, un po' di ombra
e prima il breve piacere
di vederle spuntare.
Ma a primavera fanno ritorno.
Tornano nuove, fresche, lucenti.
Le foglie,
che il vento perseguita, hanno una casa
nel cuore della gemma da cui si staccano
solo per poco.
I nostri figli, creature fragili
intessute dall'amore e dall'amore raccolte,
hanno la casa nel cuore del Padre.
Alle mamme che soffrono e sperano, ricordando un loro figlio defunto.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SEI NATA
Bimba mia,
sei nata.
Da un incontro intenso e dal miracolo della vita,
da dolci parole
e da tenere carezze.
Sei nata dall'amore.
Sei sbocciata
come un capolavoro,
come un mondo che comincia,
come frutto di un seme
da noi piantato.
Sei fiore e frutto del desiderio più grande.
Sei meraviglia sublime
del creato.
Sei intessuta di profumi inebrianti,
della luce del sole
e dello splendore del cielo.
Nessuno conosceva il colore dei tuoi occhi,
ma noi ti abbiamo attesa
e desiderata tanta.
Sei apparsa con un grido:
il grido dell'assalto
alla vita.
Ora vivi nell'incanto dei nostri occhi.
Ora sei
la nostra felicità.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
OGGI CI E' NATO UN FIGLIO
Oggi ci è nato un figlio.
E' una voce di esultanza che percorre
secoli e i millenni.
E' una notizia di festa
che rimbalza all'infinito nei secoli.
E' un annuncio
di speranza che rinnova
la faccia della terra.
Oggi ci è nato un figlio.
E' una gioia antica
che si riaccende a ogni vagito.
E' un evento
che porta nel mondo il dono della vita
a ogni istante.
E' una promessa che dà impulso
all'esistenza di tanti uomini e donne.
Oggi ci è nato un figlio.
La tessitura lunga e paziente
nel grembo materno è compiuta.
Mamma e papà
ammirano con gioia il miracolo
del loro amore.
In famiglia inizia un cammino nuovo e faticoso verso la maturità.
Oggi ci è nato un figlio.
Dono del Signore
sono i figli, e sua grazia
il frutto del grembo.
Come brace che ardono nel focolare,
come lampade che illuminano la casa,
come il sole
che rischiara il giorno sono i figli
attorno alla mensa.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
BIMBO MIO
Bimbo mio,
ho ascoltato
il tuo primo vagito:
è stato un grido di vittoria.
Ho osservato
i tuoi primi respiri:
avevano il ritmo della vita.
Io, mamma tua, svuotata di te,
mi sento
l'urna della Pasqua
che fa il tuo mattino un ingresso trionfale.
Ora vivi
nel giardino della terra,
nell'incanto degli occhi che ti cercano
Ora sei una sorgente di speranza:
esaltante
e inarrestabile.
Sei nato senza vestiti,
senza documenti, senza medaglie,
senza pregiudizi,
senza odi,
dipendente e fragile,
fatto di speranza e di tenerezza.
Sei nato uomo.
Sei nato figlio di Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
HO VOGLIA DI FARE
Mia madre,
88 anni, una sera mi disse:
“Ho voglia di fare
ma sento che le forze mi diminuiscono”.
Parlò
con tale trasparenza che mi svelò
la forza di volontà
che alberga nelle sue membra.
Mi venne spontaneo pregare: “Signore, aiutami ad essere
come mia madre
che continua ad avere tanti sogni da realizzare, tanti progetti da attuare”.
Il desiderio e l'impegno
sono il motore della vita.
Ci sono anziani che vivono
in perenne giovinezza:
desiderosi di conoscere
e di rendersi utili,
aperti alla famiglia, alla società, alla chiesa.
Alcuni scienziati fecero grandi scoperte proprio nella vecchiaia.
Alcuni autori
si misero a scrivere dopo una lunga attività.
Alcuni artisti
si rivelarono geniali, avanzando nell'esperienza.
Si dice:
“Uno ha gli anni che sente di avere”.
E' vero!
La vita dinamica mantiene giovani.
Le nostre facoltà
più stanno in esercizio più si rinvigoriscono.
La vita statica impoverisce e atrofizza.
L'età
e la malattia hanno il loro peso;
ma noi possiamo sempre
fare ardere la mente e il cuore
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
I MARTIRI
Quattro missionari sono stati uccisi
lontano in Algeria. La notizia
ha girato il mondo.
Quattro preti sono stati profanati nella loro dignità
di sacerdoti e di uomini generosamente vissuti.
Quattro testimoni
di Cristo sono stati trafitti
per la loro presenza d'amore in terra musulmana.
Quattro vite
sono state troncate: il più giovane, 36 anni,
gli altri sui settanta.
Quattro martiri
sono da aggiungere al sacrificio di altri
duecentosessantadue nel solo 1994.
I martiri sono tanti
ma non troppi: la loro morte addolora
ma non intristisce.
I martiri sono il segno folgorante
che il Vangelo è lievito di vita per il mondo.
I martiri
sono il prezzo caro che la chiesa paga
per edificare la civiltà dell'amore.
I martiri
sono il dono grande che scuote
il nostro vivere fumoso e fiacco.
I martiri
sono la speranza che sboccia tra gli anfratti
della terra bruciata dalla violenza.
Il Vangelo
lavato dal sangue dei martiri
acquista lucentezza e manda bagliori
per una umanità nuova.
Ai quattro sacerdoti uccisi in Algeria dai fondamentalismi nel 1995
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN MANTELLO CHE SCALDA
Sara
è una bimba di otto anni.
La luce del suo volto attrae e illumina,
comunica
simpatia e serenità.
Con mamma e papà è obbediente.
Del fratellino
è custode sicura.
Ai suoi giochi fa partecipare chiunque.
Un giorno ha voluto
che vedessi i suoi gatti.
Stavano rannicchiati l'uno accanto all'altro.
Lei subito mi spiegò:
“Stanno così
per scaldare Spidy”.
Spidy è un micetto che aveva trovato
per strada
ferito e spelacchiato
con le zampe storte e la coda mozzata:
certamente aveva subito chissà quale crudeltà.
Tremava sempre dal freddo. Sembrava dovesse morire.
I gatti di casa si misero
a stargli vicino,
a coprirlo con il loro pelo, a scaldarlo con il loro calore.
Ora Spidy
lentamente sta riprendendosi.
Nei miei occhi e nel mio cuore conservo con ammirazione
il volto dolce di Sara
e la tenerezza di quei gatti
stretti attorno a Spidy il più debole e indifeso.
Dai bimbi e dagli animali
abbiamo tanto da imparare:
la solidarietà è un mantello che scalda quanto più è condiviso.
E chi
dona solidarietà fa vivere la speranza.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UNA MAMMA SUGLI ALTARI
Gianna Beretta,
mamma di quattro figli, è stata elevata
agli onori degli altari.
Amava i bambini. Faceva la pediatra più per missione
che per professione.
Si prodigava nell'Azione Cattolica e nella San Vincenzo. Si sposò a 33 anni.
Sognava un figlio prete:
gli avrebbe ritagliato nel suo abito di sposa
la pianeta della prima Messa.
La sua quarta gravidanza fin dall'inizio fu minacciata
da un fibroma maligno.
Lottò con tenacia per salvare se stessa
e il frutto del suo grembo.
Nella gara per la vita scelse
che avesse a vincere la sua creatura.
Al marito raccomandò:
“Se dovete decidere tra me e il bambino,
salvate lui”.
Qualcuno osò dirle: “Hai già tre figli.
E' meglio che tu viva per loro”.
Rispose:
“Per questi sono utile. Ma per quello che ho in grembo
sono indispensabile.
Come mamma sono chiamata a dare la vita.
Sono fedele alla mia vocazione anche da morta”.
Il Sabato Santo
le nacque una bambina. Volle chiamarla:
“Emanuela”.
Gianna spirò il sabato dopo, all'alba,
unita a Cristo che risorse il mattino di Pasqua.
Ora Gianna è
un simbolo luminoso che splende
per tutte le famiglie
e rappresenta un desiderio
che sta profondo nel cuore di molti.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL MIRACOLO DEL SEME
La nonna
voleva fare un regalo ai tre nipotini.
Andò nel negozio più rinomato del paese.
Osservò minuziosamente ogni oggetto esposto.
L'imbarazzo della scelta
la illuminò. Comprese
che il regalo andava non cercato nel negozio
ma estratto dal cuore.
Chiamò i nipotini
e disse loro: “Vi faccio un dono.
Scegliete voi”. In mano aveva un fiore,
un frutto, un seme.
Il maggiore
adocchiò il frutto: era
profumato e saporito. Lo prese, lo addentò,
in pochi morsi lo mangiò.
Alla sorellina
piacquero i colori variopinti del fiore.
Prese questo, lo annusò e restò a guardarlo
soddisfatta.
Sul palmo della mano della nonna rimase
il seme piccolo, piccolo.
L'ultimo nipotino lo prese, andò nell'orto e lo sotterrò.
Passarono le stagioni. Spuntò una piantina. Si formò una spiga.
Il sole la colorò d'oro. Il nipotino la raccolse, la sfregò:
si trovò con le mani piene di chicchi.
Corse dai fratelli.
Loro non ricordavano più
né il frutto né il fiore. Insieme con stupore
contemplarono il miracolo del seme.
La nonna sorrise
e commentò: “I fiori e i frutti
sono gradevoli, ma il seme
è una promessa di vita”.
Seminare a piene mani è il fuoco
della speranza che riscalda il cuore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
ALLORA SAPRO' AMARE
“Se un giorno
sentirò crescere in me un sentimento spontaneo
che non finisce quando inizia il dolore;
se sentirò di aprire
il mio cuore a chiunque ne abbia bisogno,
soprattutto ai più umili e a chi vive nel silenzio;
se un giorno sentirò la forza di donare
senza chiedere nulla, che ciò mi rende più forte
delle mie debolezze,
che nonostante le difficoltà mi rende serena,
che una è una regione di vita, per me
la vera, l'unica;
non smetterò di cercare perché allora
avrò trovato l'Amore e avrò imparato a amare
veramente.
L'Amore non si aggiunge
come una meta qualunque, non è un oggetto da possedere
dopo averlo trovato.
L'Amore si nutre, cresce e vive
in continuazione, sempre.
Se dopo quel giorno mi sentirò
di sorridere, il donare il mio cuore
di fronte a un nuovo dolore,
certamente avrò la forza
di cercare ancora perché saprò davvero cosa vuol dire amare”.
A mamma Gisella la salute procura numerosi problemi fisici ma rende grande il sua animo. Ecco una sua preghiera.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
MI HAI DATO TUTTO
“Chiesi al Signore
di essere forte per eseguire
progetti grandiosi. Egli mi ha reso debolezze
per conservarmi nell'umiltà.
Domandai a Dio
che mi desse la salute per realizzare grandi imprese.
Egli mi ha dato il dolore
per comprendere meglio la salute.
Gli domandai la ricchezza
per possedere tutto. Egli mi ha fatto
povero per non essere
egoista.
Gli domandai il potere perché gli uomini
avessero bisogno di me. Egli mi ha dato l'umiliazione
perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto
per godere la vita. Egli mi ha lasciato
la vita perché potessi apprezzare
tutto.
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci
furono esaudite. Sii lodato, mio Signore,
fra tutti gli uomini nessuno possiede
quello che io ho”.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
MONIKA
La notte
era buia e fonda. Alla porta bussarono
con prepotenza. Il monastero
venne perquisito. Per le monache
la vita si fece dura.
La responsabile fu arrestata,
le altre sottoposte a ripetuti interrogatori.
Monika si trovò a 24 anni
a dover guidare e custodire la sua comunità.
Lo fece
con ardore, con equilibrio
e con intelligenza. Nel suo diario
più volte scrisse che offriva se stessa
per le consorelle.
La sua morte avvenne
in tre settimane per epatite virale. Dopo due mesi
il giorno del suo compleanno la priora
fu messa in libertà.
Monika prima d'ammalarsi
aveva pregato con queste parole:
piene di fede “Mio Signore,
faccio dono totale di me stessa.
Come i fiori
che profumano le notti d'estate
in silenzio, semplicemente, con naturalezza.
Così io non voglio nulla: né tacere né parlare.
Solo mi adatto alla tua volontà
con l'anima completamente
cedevole e duttile,
come uno strumento nelle mani dell'artista.
Voglio solo
quello che vuoi tu, mio Signore”.
Monika è il nome di una monaca ed è il titolo del diario da lei scritto. È vissuta in Ungheria durante la persecuzione comunista. La sua comunità abitava in un normale appartamento tra gente comune: nessuno avrebbe mai immaginato che in quel palazzo ci fosse un monastero. A scoprirlo è stata la polizia.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA NOTIZIA E' OTTIMA
Stavo pregando
e tu, piano piano, sei venuta a sederti
accanto a me sul banco della chiesa.
Non ti conoscevo, ancora non so il tuo nome.
Un sacro rispetto mi ha trattenuto
dal guardarti in volto.
Avevo notato il tuo grembo
pregnante di vita, il tuo respiro
un po' affaticato. Mi hai chiesto
di pregare insieme: i giorni erano compiuti
e tu eri pronta ad entrare in ospedale.
In silenzio
ti ho ascoltato. Le tue parole
sono entrate dolci nel cuore di Dio.
Avevi già tre figli: tre tesori.
La nuova gravidanza ti aveva fatto temere
di non farcela.
Hai pensato ai tuoi genitori
quando ti avevano attesa felici per te.
La vita seminata
nella tua carne, radicata,
nelle tue viscere l'hai sentita come un dono
venuto dall'alto. Presto le hai detto “Sì”, perché non avvertisse
la tua ansia.
Ti sei messa nelle mani di Dio.
Lo hai lodato e ringraziato per la tua famiglia,
gli hai affidato il tuo bimbo
prezioso ai suoi occhi. La tua fede
è stata grande.
Ti ho ascoltata, ti ho benedetta. Te ne sei andata
piano piano come eri arrivata.
Ora penso Che tu stia ammirando
con il marito il bimbo che va riempiendo
di gioia la vostra vita.
Ogni bimbo che nasce è una buona notizia.
Se nasce da genitori felici, la notizia è ottima.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN TEMPIO SCONFINATO
Presi una stradetta appena accennata
che serpeggiava tra i campi rispettando le piantagioni.
A ogni passo mi affondavo
fino alle ginocchia nell'erba incolta.
L'aria
mi girava attorno, mi sfiorava come una carezza,
mi avvolgeva di fresco.
Il granoturco, con il suo lieve ondularsi,
sembrava salutarmi come passante insolito.
L'acqua
nel fosso scorreva frettolosa per andare a dissetare
la vita riarsa dalla calura.
Raggiunsi Andrea, un vecchio contadino. Avevo bisogno di lui
ed ero certo del suo aiuto.
Stava irrigando il prato. Appoggiato alla vanga controllava che l'acqua si spandesse ovunque.
Nel vedermi con sorriso compiaciuto
e con voce alta mi gridò:
“Chi mi cerca
deve venire qui. Questo è
il mio mondo”.
Girò lo sguardo ad abbracciare il cielo terso
e la campagna verde.
I grilli con il loro saltellare
avvertivano dove era giunta l'acqua.
Andrea mi disse ancora:
“Qui mi sento parte del creato,
più vicino al Signore”.
Compresi di stare anch'io
in un tempio sconfinato quanto la volta del cielo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
VENGONO GIU' DA SOLI
Maria viveva
felice e spensierata
volando sui prati verdi
della sua infanzia.
Purtroppo la malattia l'aggredì
come sventura improvvisa;
un carcinoma imbrigliò il suo corpo
come ragnatela che strozza.
La conobbi per caso all'ospedale
ad operazione avvenuta.
Senza una gamba stava imparando a camminare
con la protesi.
La vidi piangere dal male
che questa le dava.
Con dolcezza le dissi: “Guarda Gesù in croce e non piangere più”.
Di lì a poco
quando mi rivide fu lei a chiamarmi.
Convinto
che i piccoli sanno dire cose importanti,
mi sedetti sul suo letto
e rimasi ad ascoltarla.
Con la serietà di chi parla con convinzione
mi disse:
“Ho promesso al Signore di non piangere più
e finora ci sono riuscita”.
La guardai con tenerezza: era come un crocifisso
che si era animato.
Le diedi un bacio in fronte. La sua mamma
confermò:
“Maria è proprio brava,
è forte.
Se il male le strappa i lacrimoni,
con candore dice:
Non piango mica. Vengono giù
da soli”.
Benedetti gli innocenti che sanno far fiorire
il dolore.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
QUELLA DONNA E' NOSTRA SORELLA
Come mosche
su un pezzo di carne putrefatta
tanti, anzi troppi si sono
avventati su Giuseppina:
prima buttata sul marciapiede
in pasto ai clienti, ora buttata
su giornali e televisioni in pasto al pubblico;
prima usata
senza riguardo come macchina del piacere
ora indagata per aver taciuto
d'essere sieropositiva;
prima violata per un po' di denaro
nella sua dignità, ora privata
per morbosa curiosità della riservatezza personale.
Giuseppina
non è un mostro come è stata dipinta,
è una donna che vuole riscattarsi
e cambiare vita;
è una persona che soffre, che piange, che spera;
è una mamma che desidera
riabbracciare i figli;
è una sorella con diritti e doveri
pari a tutti; è un'anima religiosa
amata da Dio e sopraffatta dal dolore.
Non occorre accusarla.
Basta un buon Samaritano che se la prende a cuore.
Il suo dramma è un urlo che va diritto
al cuore di tutti;
è un invito a promuovere ogni giorno
la passione per la vita; è un richiamo
ad arginare il truce mercato sulla pelle della donna.
Giuseppina è una prostituta ammalata di Aids. I suoi clienti, dopo averla usata, l’hanno denunciata perché rischiava di contagiarli. La stampa e la televisione ne hanno fatto un “caso nazionale”
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CONDANNATA A MORTE
Ho visto in televisione
il volto di una condannata
a morte.
Aveva gli occhi fissi al cielo, unico spazio a lei rimasto.
Era una persona come me, come voi, come tutti.
Ho sentito
il suo nome: Karla. L'ho pronunciato
pure io. Era marchiata
da un delitto orrendo, punito severamente
dalla legge.
In carcere la fede in Gesù
l'aveva cambiato l'esistenza;
lo dimostrano le sue parole,
i suoi sentimenti, il suo comportamento.
E' entrata
nella stanza della morte con il sorriso sulle labbra.
Ha dichiarato: “Gesù sta venendo
a prendermi. So dove vado”.
Karla
era un esempio di riabilitazione
nel sistema penale: si era fatta
tanto dolce e buona che tanti l'avrebbero voluta vicina di casa.
Invece
l'hanno giustiziata. L'hanno identificata con il suo crimine. Hanno congelato
il giudizio al momento più basso
della sua esistenza.
Non hanno creduto alla possibilità che ognuno ha
di essere redento. Non hanno ascoltato
il comandamento di Dio che dice
“Non uccidere”.
Ora Karla non c'è più. La sua uccisione dimostra
quanto inutile sia la pena di morte.
Karla condannata a morte per aver commesso da giovane un orribile delitto. Ha atteso in carcere per 15 anni l’esecuzione. Nel frattempo ha conosciuto Cristo e si è convertita. Vista la sua buona condotta, è stata chiesta per lei la grazia anche dal Papa, ma è stato inutile.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
I FIORETTI DI UN PRETE
Il prete Rampì
ogni giorno dopo Messa si incamminava
verso la campagna, portando con sé,
un sacchetto di tela, una borsa
e qualche immaginetta. Bussava alle porte
dei contadini e chiedeva un po' di cibo
per i bisognosi.
Tutti, anche se poveri, generosamente
gli mettevano nella bisaccia: una paletta di farina,
qualche uovo, del pane,
un pezzo di lardo. Ogni sera poi
quel santo prete distribuiva il raccolto
ai più indigenti.
Un giorno i paesani non vedendolo arrivare e saputo che era malato,
andarono a trovarlo. Scoprirono che dormiva su un nudo materasso
fatto di foglie di granoturco
e che si nutriva solo di pane, di latte
e di poco altro.
Lui sosteneva di non aver bisogno
di nulla e di essere felice così.
Ma i parrocchiani gli comprarono
un materasso di lana e un paio di scarpe nuove:
quelle che possedeva erano talmente lise
da essere tenute insieme con lacci di corda.
Qualche giorno dopo
il Pret Rampì si ristabilì. Calzò le scarpe rotte
e riprese il suo cammino. Le nuove
le aveva regalate ad un padre di numerosi figli che non poteva comprarsele
ed il materasso di lana era finito nella casetta
di una mamma povera e malata.
La nonna mi aggiunse:
“Sacerdoti simili sono gli autentici fari
che illuminano il mondo”.
Una nonna mi parlò di un certo Pret Rampì, così chiamato in dialetto dalla gente. Lei l’aveva conosciuto da ragazza e ne era rimasta edificata.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA MIA SCUOLA
“La mia scuola
non è solo la mia classe,
i miei compagni;
non è nemmeno i muri che ci circondano,
i professori che fanno lezione.
La mia scuola è un mondo
di dialogo, di confronto, di relazione;
è ricerca culturale, impegno sociale,
riflessione spirituale, voglia di vivere.
La mia scuola è in crescita
non perchè altri allargano gli ambienti
ma perché io,
i miei compagni e i miei insegnanti
stanno crescendo insieme;
impariamo a riflettere, ad essere curiosi,
ad andare oltre l'apparenza, a cercare ciò che vale.
La mia scuola è bella, non perchè ci sono strutture moderne,
aule luminose,
laboratori specializzati, palestre attrezzate,
cortili spaziosi, orari programmati.
La mia suola è bella
dentro, perchè dentro ci siamo noi:
ognuno
con personalità propria e con realtà diverse
da mettere a confronto.
Non ha senso andare a scuola
di malavoglia, per comodità, a scaldare i banchi.
Io frequento volentieri
la mia scuola perché credo nell'istruzione
e nell'educazione”.
Luca è una ragazzo in gamba. Frequenta il liceo con profitto buono. Come lui ce ne sono molti altri. Questo è un suo scritto.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA CAREZZA DEL PAPA
Il Papa
è in vacanze nella valle: si potrebbe
vederlo da vicino e parlargli di persona.
Con il suo pancione di mamma in attesa
Gioia Viganò si mette in cammino
sulla strada dei monti; sogna
di poter raccontare un giorno a suo figlio
che il Papa è stato lassù e lei l'ha salutato.
Viene un acquazzone
di quelli che in montagna inducono
a stare tappati in casa o a tornarci di corsa.
Ed ecco una macchina si ferma, accosta,
offre un passaggio, invita la donna a salire.
E' la macchina del Papa.
Gioia si trova vicino a lui:
una madre e il Pontefice della Chiesa.
La prima porta in grembo la vita.
L'altro si è fatto profeta
della vita nascente.
Il Papa chiede notizie:
apprende che tre fratellini si preparano ad accogliere
il nuovo arrivato. I due pregano insieme. Recitano l'Ave Maria.
Con voce sommessa dicono: “Benedetto il frutto
del tuo seno”.
Il Papa si commuove,
fa un gesto delicato: benedice
e con la mano sfiora il pancione.
E' una carezza che riempie di grazia
il cuore trepidante della mamma.
La carezza del Papa
benedice il germoglio presente
nel grembo, tabernacolo della vita.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CON MANO NELLA MANO
Due nonni
marito e moglie, si presentarono
a casa mia con la mano nella mano.
Vennero a invitarmi alla festa
per il sessantatreesimo anniversario
del loro matrimonio.
Insieme assommano centosettantotto anni,
ma conservano il volto sereno
e l'animo fresco. I figli, le nuore, i nipoti,
li circondano di premure;
vanno da loro mai a mani vuote,
con il cuore sempre pieno di affetto.
Mentre mi parlavano,
continuavamo a tenersi per mano. Il gesto mi piacque.
Chiesi il perché. Lui mi rispose:
“Siamo innamorati più adesso
di quando eravamo fidanzati”.
Un amico, vedendoli per strada,
con la mano nella mano, in tono confidenziale
disse: “Francesco,
a novant'anni sei geloso
della tua Giuseppina che ne ha ottantotto?”.
Lui ribatté:
“Questa malattia non ce l'ho proprio. Ci teniamola mano
per amore”. Giuseppina
raccontò che un giorno si accorse di non aver più al dito
la fede. Preoccupata
si mise a cercarla.
Dalla finestra entrò un raggio di luce.
Per terra qualcosa si mise a brillare.
Era il suo anello. Così su tutti gli sposi
scenda dall'alto a far splendere il loro amore
e la benedizione di Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IO SARO' LA TUA VITA
Figlio mio, crescevi forte come un virgulto di ulivo.
Il tuo volto splendeva come il sole nel cielo.
I tuoi occhi erano aperti alle bellezze del creato.
La tua mente sognava
progetti per il tuo futuro.
Il tuo cuore vibrava di sentimenti intensi.
Quella notte in macchina è bastato un imprevisto.
L'urto ha schiantato
la tua corsa nella vita.
Ti ho visto all'ospedale: respiravi a fatica.
Ti ho guardato, ti ho chiamato.
Tu non vedevi e non sentivi.
Il tempo è passato.
Sei sfuggito alla morte.
Ma ora stai per sempre in carrozzella.
Non cammini più.
Attendi gesti d'aiuto.
Figlio mio, io sarò la tua vita.
Pensieri di una madre per un figlio rimasto paralizzato in seguito a un grave incidente.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
DI PROFESSIONE FA L'ANGIOLETTO
La malattia ci insegna
quello che siamo.
Nella sofferenza scopriamo
quello che valiamo.
Il dolore ci purifica
dalla superficialità.
Ho incontrato due genitori trasfigurati
dalla croce.
Il figlio nato dal loro amore
è cerebroleso.
Ha diciotto anni ma il corpo e la mente
hanno conservato
la fragilità e la dipendenza
degli inizi.
Non parla e non si muove. Ma una cosa capisce:
le coccole.
Lascia trasparire che ha voglia di vivere:
vive di bacetti.
I genitori mai lo cambierebbero
con nessun altro.
La mamma che è esclusiva per Lui,
lo presenta così:
“Germano di professione fa l'angioletto.
I suoi piedi sono nuovi:
mai sono stati usati.
Le sue mani sono candide:
mai si sono sporcate.
I suoi occhi sono azzurri:
riflettono il cielo.
La sua pelle è vellutata
come pesca profumata”.
In quel corpicino si sente ancora il tepore delle mani del Creatore
che lo posero come gemma
nello scrigno d'amore di mamma e papà.
Gennaro ha 18 anni. Vive circondato dalle premure di mamma Giovanna e di papà Sergio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UNA NONNA DA RICORDARE
Lucia
si è spenta in silenzio a 87 anni,
ma la sua luce
continua a brillare nel cuore
di chi l'ama.
Era sposa dolce,
mamma premurosa, nonna fantastica,
benvoluta
da cinque figli, quattordici nipoti, undici pronipoti.
Aveva una fede
convinta e coerente. Pregava molto.
Era assidua alla chiesa.
La sua camera sembrava un santuario pieno
d ricordi e di lumi.
Raccontava volentieri
il suo tempo vissuto con gusto
pur nelle ristrettezze.
Diceva: “Per vivere basta poco.
Basta cogliere in tutto il positivo”.
Sapeva trovare
una parola per ognuno. Era la prima
a portare conforto.
Non si lamentava mai, nascondeva i malanni,
diceva solo il bene, si presentava col sorriso.
Vestiva con finezza.
Gradiva la compagnia. Preferiva i giovani.
Comunicava serenità.
Non mancava mai alle feste di famiglia. Nelle ricorrenze tutti
la volevano a casa propria.
La morte ci ha tolto la sua presenza
ma non ci ha privato del suo sostegno.
Dalla sua foto
sembra ancore dire a noi che siamo di fretta: “Calma! La vita è dono”.
Lucia Lazzari vedova Massardi Luigi è morta il 16 giugno all’età di 87 anni, amata e ben ricordata da tutti
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
EUROPE
I giovani
sono arrivati da ovunque numerosi con bandiere
e zaini in spalla.
Sono arrivati stanchi e sudati con tanta voglia di stare insieme.
Sono arrivati a Loreto
come un fiume in piena invadendo
la città e il santuario.
Si sono adagiati nella immensa spianata
e l'hanno riempita di volti e di voci.
Erano una folla immensa
e insieme si sentivano costruttori
di una casa comune.
In loro pulsava forte il cuore dell'Europa
assetata di pace e di speranza.
Hanno ascoltato canzoni,
preghiere, testimonianze,
messaggi.
Davanti a loro in un'ampia conchiglia
simbolo di sussurri lontani stava il Papa.
Ognuno cercava il segno che rende indimenticabile
il ricordo di una esperienza.
Un giovane ha gridato:
“Chi è al televisore accenda una luce, alla finestra.
Renderà chiara la notte”.
Le parole del Papa sono rimbalzate
da cuore a cuore, in un'eco forte e inesauribile:
“Giovani,
voi siete alberi in fiore chiamati a diventare
carichi di frutti.
Giovani, si parla di pace
e non si smette la guerra. Voi siete la speranza dell'Europa”.
Vicino alla transenna
stava un pellegrino, di tre mesi. Il suo sacco a pelo era
la carrozzina.
Anche lui un giorno potrà dire: “C'ero anch'io”. E i suoi genitori
gli risponderanno:
“Per te abbiamo cantato: i germi
della pace e della libertà sono sparsi nel tuo cuore”.
A ricordo dell'incontro del Papa a Loreto con giovani provenienti dai paesi d'Europa
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CREDIAMO SEMPLICEMENTE
Dottoressa,
abbiamo camminato a lungo insieme
lei a fianco di noi.
La sua presenza è stata un regalo
che ha reso preziosa questa casa.
Le sue attenzioni hanno profumato
come un fiore ogni giornata.
Ora le strade
stanno per dividersi, ma noi crediamo sempre
nel suo buon cuore.
Crediamo nel suo volto pacato,
specchio terso della sua umanità.
Crediamo
nel suo sguardo attento, segno di condivisione
delle nostre pene.
Crediamo nel suo sorriso discreto,
finestra aperta del suo essere.
Crediamo
nella sua mano, sempre tesa
a dare e accarezzare.
Crediamo nel suo abbraccio, accoglienza sincera
della sua anima.
Crediamo nella sua parola,
espressione chiara di quel che ama e spera.
Crediamo
in lei così semplicemente
nell'eloquenza del silenzio.
Crediamo che la sua semina d'amore
darà ovunque e sempre frutti di bene.
Alla Dott. Lella Canovi nel suo congedo dalla Casa Albergo per anziani in Montichiari dove ha svolto con professionalità e dedizione un lungo servizio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CARO NONNO
Caro nonno,
non pensavamo che ci avresti lasciato
cosi presto, quasi all'improvviso.
Sapevo che la tua malattia
era grave. Vedevo
che soffrivi molto.
Ma speravo che il tuo cuore
fosse forte e non si fermasse
mai. Ora
anche se non ti vedo, non ti sento lontano, non voglio credere alla tua scomparsa.
Tu eri un uomo
degno dell'amore che ti donavamo
e che vogliamo darti sempre. Adesso
sei partito per l'eternità,
per una vita nuova in Dio.
Ma le tue carezze,
il tuo affetto, le tue parole,
i tuoi consigli, i desideri che mi esaudivi
scorrono in me: nessuno potrà
carpirli dal mio cuore né il tempo potrà
cancellarli.
Nonno, la tua vita
l'hai adoperata per gli altri,
per i più bisognosi, per la tua sposa,
i tuoi figli, i tuoi nipoti. A nessuno
dicevi di no!
Eri una persona silenziosa, discreta,
da passare quasi inosservata
ma le tue attenzioni per noi
e i tuoi sacrifici, quelli no!
Mai saranno dimenticati.
Nel profondo del mio cuore ci sarà sempre un lume
acceso per te. Io sono fiero d'aver avuto
un nonno come te. Riposa nella pace che hai meritato.
Con affetto il nipote che a tutti racconta
il tuo ricordo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
BUON COMPLEANNO, NONNA
Nonna, chi ti ha messo quel bianco nei capelli?
Chi ti ha reso quel passo un po' stanco?
Sono
gli anni che uno dopo l'altro ti vanno segnando.
Il tempo passa in un baleno. Ci sembra ieri
e siamo tutti cresciuti.
C'è qualche faccia nuova, dei frugoletti in più, altri posti a tavola.
C'è
qualche capello in meno, tanti altri bianchi
che prima non c'erano.
Ma tu, nonna, sei sempre uguale.
Il peso degli anni,
la lentezza delle gambe, i troppi pensieri
non riescono a fermare
la tua vivacità di spirito, la tua voglia d'esser tra noi
con la stessa serenità di sempre.
Nonna, ci piaci come sei
con la tua generosità, con i tuoi consigli,
con le tue raccomandazioni che conserviamo in cuore,
con le tue preghiere che fai per noi.
Siamo contenti
di essere qui con te: è un'occasione
per ritrovarci insieme,
ma anche per scoprire il segreto
che ti va rimanere così.
Nonna,
per rivederci tutti uniti tu compieresti gli anni
ancora tante volte.
Lo vogliamo anche noi e nel farti gli auguri
ci stringiamo attorno a te in un grande abbraccio.
Buon compleanno,
nonna.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
E' NATO FABIO
Le stelle vegliano chi nel sonno riposa.
Tutto tace. D'improvviso odo passi
al piano superiore del condominio.
Li risento giù per le scale. Parte veloce una macchina.
Il rombo del motore si spegne lontano nel buio.
E' la corsa finale di una lunga attesa.
Rosa è in ospedale.
Il marito Bruno la veglia. I momenti si caricano
di dolore, di trepidazione,
di desiderio.
L'evento accade nell'amore e nel mistero.
Un vagito esplode e stupisce.
E' un grido lanciato alla vita.
E' un saluto
fatto a mamma e papà. E' un grazie
elevato a Dio. E' un canto
carico di speranza.
Il papà dice a parenti e amici:
“ Oggi ci è nato un figlio”. E in tutti si riaccende
la gioia antica del dono della vita.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME AGNELLO PASQUALE
Mamma Annabella:
pronunciavamo il tuo nome
con venerazione.
Eri veramente bella nel volto, nel cuore, nel tratto. Noi figli eravamo
l'unico tesoro dei tuoi sogni.
Hai cercato
solo e sempre la serenità
della famiglia. Hai faticato con tenacia . Ti sei donata oltre misura.
Hai vissuto
come agnello pasquale. Ti sei caricata
di ogni responsabilità. La fede
ti ha sostenuta. La speranza
ti ha consolata.
Sei partita con discrezione,
alla svelta, senza disturbare.
Il distacco è incolmabile,
ci ha tolto le radici della vita.
Al tuo funerale
le campane hanno suonato
a festa. Sembravano un concerto
che diceva: “Annabella
è presso Dio”.
Mamma dal cielo
ancora ci doni il tuo cuore instancabile.
Mamma, vogliamo renderti
fiera di noi sempre.
Mamma
saremo come tu ci hai pensato
e educato. Mamma,
il tuo esempio ci illumina. Il bene che hai seminato
ti rende beata.
Di mamma ce n'è una sola.
Come te non c'è nessuna.
Annabella ha tirato avanti la famiglia da sola. E' mancata a 47 anni il 7.4.1994. Affido questo scritto hai suoi figli Stefania, Daniela, Paolo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN APPLAUSO PER IL MIO ANGIOLETTO
La chiesa
non riusciva a contenere la folla.
Fuori
il sagrato era gremito.
I bambini
della scuola materna occupavano il presbiterio.
Ciascuno di loro teneva in mano
un fiore.
Con gli occhi sembravano cercare il volto dell'amico.
Davanti all'altare
giaceva la bara bianca del piccolo Dario.
Nei primi banchi
stavano il papà e i parenti.
La mamma
l'avevano trattenuta in ospedale.
Si fece presente
con questo messaggio carico di speranza.
“Il mio dolore è grande. Nelle lacrime accetto che Dario sia in cielo.
Le mie forze ora
non mi permettono di accompagnarlo.
Ma in paradiso
lo riprenderò in braccio per sempre.
A mio marito Fabio
dico: Ti voglio bene;
dentro di me c'è un altro
nostro bambino.
A tutti chiedo : Fate un festoso applauso
al mio Angioletto”.
L'applauso si levò forte per salutare Dario e mamma Sonia
che lo porta in cuore
sempre appresso al fratellino.
Dario, bimbo di cinque anni, è stato travolto dal Camion che faceva manovra nel cortile il 9 aprile 1994. La sua mamma era in attesa del fratellino.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SERVO SAPIENTE
Il Vescovo è tra noi.
Lo zucchetto, l'anello,
la croce pettorale sono gli unici segni
che porta.
Nell'apparenza è sobrio, ma dentro ha un sogno
grande: Sovente dice:
“Desidero ardentemente incontrare i vostri volti”.
E'
pronto al saluto, attento nello sguardo, essenziale nei gesti. Avvicina chiunque,
per tutti ha una parola.
La sua giornata è piena di appuntamenti.
La sua visita si svolge fuori più che dentro il tempio.
Nessuno può sentirsi escluso dai suoi incontri.
La gente
lo ascolta volentieri, rimane edificata
dal suo fare autentico, dal suo parlare schietto,
dalla sua dedizione serena;
capisce con intuito immediato
che la sua voce è quella del buon pastore,
che la sua parola è da ascoltare e custodire;
si sente alla presenza del Padre
venuto a confermare nella fede, a suscitare la speranza, a promuovere la carità.
Il Vescovo
non si risparmia. Annuncia il vangelo, il più grande dono che si possa fare
al mondo disorientato,
predica la sapienza cristiana,
olio e vino del buon Samaritano per l'uomo moderno ferito nella mente;
testimonia
la presenza dello Spirito che continua
a far intravedere al di là di ogni nebbia
un lembo di cielo.
Il Vescovo è servo sapiente
della verità. Nei cuori resta forte l'eco del suo appello:
“Tornate a casa,
C'è un pane per tutti sulla mensa.
C'è un tetto che tutti ripara. C'è una lampada
che tutti illumina”.
Al Vescovo Mons. Bruno Foresti in visita pastorale alla parrocchia nel novembre 1995
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SGOZZATI COME AGNELLI
Come venerande reliquie i corpi dei sette monaci
giacevano sul suolo prima amato e ora intriso
del loro sangue, sgozzati come agnelli.
In Algeria
erano stati una presenza discetta e attenta,
vissuta nella preghiera e nell'amore
senza temere la morte.
Tre anni prima il priore aveva scritto:
“la Chiesa sappia che la nostra vita è già donata a Dio e a questa terra.
Se cadremo vittime
del terrorismo, ci immergeremo
nel Padre Comune e vedremo i figli dell'Islam
come Lui li vede:
pensati dalla sua mente, amati dal suo cuore,
viventi per la sua volontà, illuminati dal Cristo,
frutti della sua passione, investiti del suo Spirito.
Per questa vita a noi affidata
e da noi offerta rendiamo grazie
a Dio e agli amici di ieri e di oggi.
Anche per te,
amico dell'ultimo momento venuto per colpirci,
prevediamo l'arrivederci in Paradiso
presso il Padre”.
Nei martiri è Dio ad essere ferito e sgozzato dal male.
Dal loro sangue si alza un'alba nuova:
la Pentecoste dello Spirito.
Nel 1996 in Algeria sette monaci cattolici sono stati rapiti dai terroristi. Dopo un mese sono stati ritrovati sgozzati. E' martirio previsto, quindi accettato, vissuto come amore a Cristo e a ogni uomo.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL GREMBIULE PER SERVIRE
Don Marco, nuovo fratello mio
nel sacerdozio,
in questi giorni godo in silenzio la gioia
della tua offerta:
per me è una forza fresca
di ripresa.
Osservo il tuo volto giovane
e gioviale.
Leggo i tuoi occhi grandi
e attenti.
Ascolto la tua voce persuasa
e suadente.
Ammiro il tuo cuore: è delicato
e disponibile.
Con l'Ostia tra le mani mi sembri scomparire
in Cristo.
Lui ti ha chiamato e ora ti dà un altare
per celebrare.
Sull'altare non c'è posto
per le piccole cose.
Vi offri il sacrificio suo
e anche tuo.
Ora in te c'è Qualcuno che viene
prima di te.
Non ti appartieni più.
Sei di tutti:
dei giovani, dei fanciulli,
dei feriti della vita.
Ti sei cinto il grembiule dell'amore
per servire.
Servire richiede dignità
e fedeltà.
Le tue mani e il tuo cuore sappiano unire la terra al cielo.
La tua dedizione sia più grande
della tua prima offerta.
Piccole parole per dire grande stima e fiducia al Novello Sacerdote Don Marco Alba, Ordinato l'8 giugno 1996.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME UN FIORE
Gilles, eri il germoglio fresco e tenero
spuntato dall'amore dei genitori. Il tuo cuore
aveva imparato a pulsare silenzioso accanto
a quello di mamma.
La tua nascita aveva inondato di luce
parenti e amici.
Ora crescevi in età,
sapienza e bontà.
La tua voce, il tuo sorriso, le tue carezze, i tuoi giochi riempivano
di gioia la casa, di promesse la scuola,
di sogni chi ti ama.
Eri un fiore: aperto come petali,
soave come il profumo, splendente come i colori.
Che c'è di più bello e di fragile d'un fiore?
L'imprevedibile, l'imprevisto, l'improvviso
ha infranto le attese. A te non bastava
la terra; sei entrato
nell'eternità.
Tolto dalle nostre aiuole, sei stato trapiantato nei giardini di Dio.
Ci hai preceduti su una strada di dolcezza e di bontà.
Qui si è spenta
la tua luce, in cielo si è accesa
la tua stella.
Mamma e papà ti guardano
lassù con affetto;
sentono
che tu sempre li chiami e li ami.
Gilles era figlio unico. Un mattino d'inizio delle vacanze è stato travolto mentre viaggiava sulla sua bici. Era il 25 giugno 1996. Dopo tre anni i genitori Giancarlo e Mariagrazia hanno la gioia di dargli un fratellino : Alberto.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CON LA GIOIA DEL PRIMO INCONTRO
Avvolta di fiori la piccola bara
ha varcato la soglia per il camposanto.
Ora il coro tace
la chiesa è vuota, la mia tomba è chiusa.
Il silenzio si è fatto fondo
fondo come l'attesa.
Siete voi mamma,
papa, fratello mio
che attendete un segno,
una parola, una luce.
Il vostro Daniele vi sussurra un grazie forte come l'amore,
immenso come l'eternità.
Grazie per il primo sguardo
che avete posato dolce nei miei occhi.
Grazie per il primo abbraccio col quale mi avete dato
il vostro calore. Grazie
per avermi portato come un fiore nel giardino
della vostra casa.
Grazie per le vostre premure, per i vostri consigli, per i vostri richiami.
Grazie per gli amici
e per la scuola che ho frequentato.
Grazie perché insieme abbiamo
sognato e giocato.
Grazie
perché mi avete fatto incontrare Gesù
nella prima comunione. Grazie
perché avete cercato di strapparmi dal freddo
che mi inghiottiva. Grazie
perché rimango sempre vivo
nel vostro cuore.
L'amore è la soglia
che spalanca il cielo sulla terra.
E i nostri volti
continuano a guardarsi con la stessa gioia del primo incontro.
A ricordo di Daniele Montresor bambino di origini brasiliana, adottato da genitori italiani,annegato a 9 anni il 29 giugno 1996.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
I TUOI OCCHI
La più buia, la più umida, la più fredda
fu quella notte
per te, Luca figlio mio, e per chi attendeva
con infausto presagio il tuo ritorno.
Là sull'asfalto il tuo cuore,
improvvisamente colpito, si fermò.
Per rianimarlo
il cuore di tua mamma si mise a battere
più forte e veloce.
In casa tra attimi interminabili
e sospiri profondi vegliavo
e pensavo
al tuo bacio serale, consueto
e puntuale.
Non ci fu. Non ci sarà più. Ma sento sempre
le tue labbra sfiorarmi.
Guardo, figlio mio, il tuo volto
giovanile e sorridente.
Ti guardo con lo stesso stupore con cui ti abbracciai
germoglio del mio germoglio.
Ti guardo con la stessa speranza
con cui osservavo la tua crescita promettente.
Ti guardo
con la stessa trepidazione della sera che partisti per non fare ritorno.
I tuoi occhi sono la luce
che fa svanire l'oscurità della mia anima.
I tuoi occhi
sono la stella che guida i miei passi
stanchi e incerti.
I tuoi occhi sono la fonte
di lacrime che bagnano la mia aridità.
I tuoi occhi
sono brace ardenti per i miei inverni
che si son fatti lunghi.
I tuoi occhi sono la mia forza,
quando io so guardarti con fede e speranza.
In memoria di Luca Bertagnoli, vittima di un incidente stradale il 22 settembre 1996 all'età di 17 anni. Nemmeno due anni dopo la stessa sorte colpirà anche suo fratello Luciano.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NELL’AMORE SENZA FINE
Mamma, papà,
sorellina,
vediamo il vostro volto solcato
da lacrime;
sentiamo il vostro cuore gonfio
di dolore;
nel silenzio assaporiamo il calice della vostra amarezza.
Ogni
nostro piccolo affanno tace.
Ogni
nostra piccola gioia arrossisce.
Con voi
portiamo il peso della croce.
In voi
sentiamo lo strappo d’un pezzo di vita.
Massimo
era un frutto d’amore, un dono divino.
La sua vita è guizzata via
fragile e fugace.
Il canto della sua giovinezza
si è fatto pianto.
La gioia dei suoi sogni
si è mutata in strazio.
Nel dolore accanto a voi ci siamo tutti
per ricordare, per piangere, per pregare.
La solidarietà
dia all’anima affranta la forza di sperare;
apra le labbra mute
alla preghiera che reca consolazione;
elevi
gli occhi inariditi oltre la morte
dove Massimo vive
nell’amore che non ha fine.
In memoria di Massimo Marchese falciato da un incidente stradale all’età di 17 anni il 30 settembre 1996.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SEI NATO UOMO
Matteo, figlio mio, sei nato da un incontro intenso
e dal miracolo della vita,
sei sbocciato come un fiore da un seme
da noi piantato,
intessuto dalla luce del sole
e dello splendore del cielo.
Nato dell’amore, hai assaporato subito l’amaro della terra.
La natura
nel grembo non ti faceva un bimbo come gli altri.
Io, mamma tua, co papà,
ti ho amato subito e sempre.
Ti ho custodito
e difeso nel tuo nido.
Per te
ho lottato con tutte le mie forze.
Ho fatto tacere con decisione
ogni voce minacciosa.
Ho ingoiato in silenzio
le lacrime della solitudine.
Ho atteso la tua nascita, pronta
a spendermi per te.
Sei apparso con un gemito debole
come un saluto sommesso.
Ti ho visto appena e mi basta per ricordare
il tuo viso.
Sei nato nudo e povero
ma fatto di tenerezza.
Sei nato uomo, figlio di Dio e figlio mio.
Ora vivi
nel giardino delle stelle e negli occhi che ti cercano.
Io, mamma tua, sono fiera
d’averti dato la vita per l’eternità.
Matteo è nato l’8 marzo 1997ed è morto il giorno dopo. Fin dall’inizio della gravidanza i medici hanno diagnosticato per lui gravi malformazioni. Alla mamma porgo queste parole per una lettera che il figlio leggerà solo dal Paradiso. È l’amore, sostenuto dalla fede, che dà forza di essere fedeli alla propria vocazione e di affrontare una maternità difficile.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
BELLA PER LE NOZZE ETERNE
Il tuo volto buono, la tua voce pacata
erano a noi consueti.
Inaspettatamente la malattia
ti ha afferrata
e tu, Ivana, ti sei ritirata
a salire il calvario
in silenzio, senza perdere il sorriso
e la speranza,
decisa a esserci all’appuntamento
delle nozze già pronte.
Mamma e papà, fratelli e sorella
ti hanno accompagnata
con dedizione tenace
e dignitosa:
quanto è bella la tua famiglia piena di affetti!
La notizia della tua morte
si è diffusa come schianto d’un tuono.
Dopo tanto soffrire ti sei ricomposta
nel riposo definitivo
e sei ritornata per stare ancora un po’
a casa tua.
Noi siamo venuti a farti visita numerosi
attratti
dal tuo fascino misterioso.
Ti abbiamo avvolta
in un manto di fiori,
ma tu eri adorna della bellezza
per le nozze eterne.
Con il tuo fidanzato ci siamo chinati sulla tua bara
da lui impreziosita
di lacrime e di baci.
Ora nel condominio
siamo uno in meno,
ma in cielo
brilla una stella in più.
E tu da lassù
continui a parlare a chi sempre ti ama.
Ivana Piazza, consumata in poco tempo da un tumore, si è spenta il 15 ottobre 1997, qualche giorno prima della data fissata per il suo matrimonio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL BUON SAMARITANO
“Briciole di bontà” ha 5 anni.
Grazie
A voi della direzione de “l’Eco”
e a voi lettori di “Briciole di bontà”.
Grazie
per il premio “S. Pancrazio” che ho ricevuto
non per meriti miei ma pe bontà vostra.
Il Buon Samaritano
In me
la sorpresa iniziale per la geniale scultura
si è tramutata in luce.
Sembrava
che Gesù mi dicesse: “Anche tu fa lo stesso”.
Il prete tra la gente è il Buon Samaritano.
Era in viaggio
L’incontro avvenne mentre percorreva
l’unica strada che gli stava davanti
lunga e aspra.
Solo così si capisce
il trepidare altrui e l’amaro di ogni lacrima: facendo gli stessi cammini.
Si fece vicino
Solo così si sente
che il cuore dei fratelli batte
come il proprio.
Solo così si vede
che il volto umano si trasfigura
e brilla di luce divina.
Gli fasciò le ferite
Sopra vi versò olio e aceto;
nulla di eccezionale, era quello che aveva e lo diede con amore.
Solo così si vince il male:
facendo il bene con prontezza,
con umiltà, con generosità.
Lo caricò sul suo giumento.
Lo mise al posto che gli spettava,
che non avrebbe ceduto né per denaro
né per violenza.
Così il prete che ama gli altri
prima di sé e più di sé
è il Buon Samaritano.
Gennaio 1998. Da cinque anni “Briciole di bontà” compaiono su l’”Eco della Bassa Bresciana”. La Direzione ha voluto assegnarmi il premio annuale “S. Pancrazio”: è una significativa statuetta del Buon
Samaritano eseguita da Dino Coffani. Affido a questo scritto le mie riflessioni.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
RESTA IL TEMPO DELL’AMORE
Mamma, ti sono volato via come un uccellino
nell’azzurro infinito. Ero germogliato nel tuo grembo
dall’amore tuo e di papà. Presto hai saputo
che non potevo essere per la terra.
Eppure ero io: una persona.
Tu mi hai custodito
con affetto e con coraggio in un alternarsi di attenzioni
e di preoccupazioni. Il mio cuore
batteva vicino al tuo con armonia
formavano insieme l’inno della vita.
Appena nato
in pochi attimi carichi di emozione
il mio viso fragile come i petali
d’un fiore è stato avvolto
con tenerezza intensa dal tuo sguardo. Con tenue vagito
ti ho salutato e ringraziato.
Avrei voluto succhiare il tuo latte,
aspirare il tuo profumo;
l’incanto dei sogni muore
con l’arrivo dell’alba, così la mia vita
si è spenta nel nascere. Il buio della notte permette di vedere le stelle brillare,
così la mia dipartita fa splendere
il vostro amore.
Quando papà ha portato in chiesa la mia piccola bara, tra le sue braccia
ho sentito quanto lui è forte.
Avrei voluto giocare con le mie sorelline;
invece hanno udito solo il suono d’allegrezza
delle campane.
Mamma, dì loro che è stato il canto degli angeli i quali
sono miei compagni per l’eternità. La speranza
di trovarci insieme in paradiso
rischiari di luce i vostri volti
e la nostra famiglia.
Il tempo delle lacrime ora è finito.
Resta il tempo dell’amore.
Stefano di Vighizzolo è nato alle ore 14 e si è spento alle 23.50 del 7 gennaio 1998. I genitori consapevoli che non avrebbe potuto sopravvivere per le
gravi condizioni di salute, hanno accettato la gravidanza e l’hanno vissuta in coraggiosa coerenza con la loro vocazione di servizio alla vita.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
COME UN FIORE TENERO DI PRIMAVERA
Michela,
nei tuoi 19 anni stavi rincorrendo
come un uccellino la vita. Volevi riempirla
di amore, di felicità
di progetti.
I tuoi occhi sapevano guardare nella luce del sole e nel cielo stellato.
Il tuo cuor
nel segreto vibrava di sentimenti dolci per chi ti è fedele.
La tua mente conosceva
il calore del fuoco, la freschezza del mare, la carezza del vento.
La tua voce
era un canto gradito in casa
e tra gli amici.
Quella notte viaggiavi in macchina
tranquilla e in compagnia.
È bastato un imprevisto, un urto e la tua corsa in terra
si è arrestata.
Mamma e sorelle per te hanno pregato
ma il tuo cuore ha cessato di battere.
Il richiamo degli Angeli è stato più forte
del pianto dei tuoi cari.
La morte
ti ha recisa come un fiore tenero
di primavera.
Dio ti ha dato le ali dell’immortalità
per volare libera e felice nella pace,
ti ha rivestita
col manto del suo Amore, più forte
di ogni sventura.
Michela è una giovane ragazza stroncata da un incidente stradale mentre tornava a casa una notte di primavera 29 aprile 1998.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SCEGLIERE LA VITA
Davide, Lucia,
Luciano, Pasquale:
le vostre bare
giacevano allineate davanti all’altare. Tra esse si elevava
il Crocefisso, trafitto ora nella vostra carne.
Verso Lui sembrava
salire sommesso un vostro gemito:
“Vincitore della morte, ricordati di noi nel tuo Regno”.
Nei primi banchi
stavano i vostri genitori
la loro sofferenza è grande
quanto il loro amore.
Per voi così pregano: “Abbiamo arato
nel tuo nome, Signore; Tu
hai seminato questi nostri fiori;
ora coltivali
nei tuoi giardini dell’eternità.
Abbiamo acceso le fiamme
di questi nostri ceri.
Si sono spenti come stelle del mattino. Abita Tu il loro silenzio
e il nostro dolore.
Tra la folla commossa e orante
c’erano tanti giovani. Senza voi
sono in meno a percorrere le strade della vita.
Smarriti
cercano il volto pulito dell’amicizia;
turbati attendono uno sguardo
d’amore sincero.
A loro Dio dice: “Se il tempo passa,
io rimango; se il sonno della morte
spaventa io risveglio;
io vi ascolto quando nulla vi risponde”.
Per loro dalle vostre bare
voi gridate:
“Giovani, scegliete la vita,
amate la vostra vita”.
Dedico lo scritto a tutti i giovani affinché la “strage del sabato mattina” che ha insanguinato Montichiari non resti inutile. Il 9 maggio
1998 hanno perso la vita insieme Alberti Davide, Beruschi Luca, Bertagnoli Luciano, Delpero Pasquale.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
OLTRE LA TOMBA
Il tempo
passa veloce come soffio di vento,
come fiore reciso;
ma il suo ricordo, Davide
rimane vivo in noi che ti amiamo.
Nella nostra mente
si svolge lungo e intenso
il rotolo dei tuoi giorni.
Rivediamo la tua vita, risentiamo la tua voce
con amarezza e nostalgia ma soprattutto con amore.
Ci hai donato
presenza, affetto,
esempio.
Il tuo cuore era prezioso come l’oro, terso come cristallo, saldo come roccia.
Eri venuto
dalle mani di Dio; presto sei ritornato tra le sue braccia.
All’improvviso sei uscito Dalla stanza terrena; sei volato lontano
nell’eternità.
Ci hai svelato che vita e morte stanno insieme
abbracciate come sorelle.
La vita è l’entrata, la morte è l’uscita.
La vita semina, la morte miete.
Davide,
sei sempre con noi. La fede e la speranza sono la nostra forza:
il calice dell’amarezza
passerà; giungerà
il momento dell’incontro.
Oltre la tomba di pietra lo scrigno
del tuo riposo beato è il cuore di Gesù.
Il 7 giugno1998 è stato il decimo anniversario della morte che ha colto Davide Rodella a soli 22 anni. Questo
Scritto sia di conforto ai suoi familiari.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
IL SUO AMORE ARDE ANCORA IN CIELO
Riccardo, tra le braccia di mamma,
con gli occhi grandi, ignaro di tutto
stavi sotto il portico. La gente
venuta a condividere taceva e osservava: il cortile era avvolto
da un silenzio profondo.
Ho sentito la mamma dirti con voce forte,
scandita da singhiozzi “Andiamo a vedere papà”.
Lacrime amare le scendevano sul viso:
sembrava l’immagine vivente
del dolore.
Ti ha portato nella camera ardente,
ti ha appoggiato sulla bara
vicino al ritratto. Con tenerezza
noi ti guardavamo smarrito
e sentivamo il cuore spezzarsi.
La fiamma
del Cero Pasquale spandeva luce soffusa
su tutti e su tutto
e ci faceva ardere di dolore, di amore,
di speranza, di coraggio.
Riccardo,
ancora non sapevi dire: “Papà”,
ma già riconoscevi la sua presenza.
Tra le sue braccia sgambettavi,
sorridevi, ti sentivi sicuro
e felice.
Il suo abbraccio ti stringeva vicino alla tua sorgente: tu sei sgorgato dal suo amore.
Lui Ti sollevava in alto,
ti baciava con ardore, per te sognava,
di te rea orgoglioso.
Ora le sue braccia
si sono adagiate in un riposo misterioso giunto troppo presto.
Ma il suo amore arde ancora in cielo
per te e per mamma
più intensamente.
La sera del 15 luglio 1998 una scarica elettrica ha fulminato, mentre stava lavorando, un giovane papà: Ernesto di 32 anni. Ha lasciato la sposa con un bambino. Riccardo di soli 3 mesi.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SI’ LO VOGLIO
Sei avanzata
con passo lieve e il volto disteso su per la chiesa:
amici e fedeli riempivano banchi, corsie, logge.
Ti sei fermata davanti all’altare, dritta e raccolta.
Il tuo volto splendeva di luce. Della tua bellezza
era innamorato il Signore. Noi
tenevamo gli occhi su di te, attendevamo la tua parola.
Il parroco
ti ha chiamata per nome “Alessandra, vuoi……”
Quella voce, chiara e precisa, sembrava venire
da lontano, dall’alto; era più forte
di ogni suono e rumore, di ogni sussurro e grida;
si è rivolta a te personalmente,
insistente e irresistibile; ha raggiunto la tua anima, ha afferrato i tuoi pensieri, ha scosso i tuoi sentimenti.
Il tuo cuore
ritmava i battiti di una esistenza nuova.
La tua risposta è risuonata decisa
“Sì lo voglio”.
Sola davanti al Signore
hai detto :”Sì”. Un “Sì”
singolare e coraggioso totale e definitivo. È rimasto scolpito,
come incisione nella roccia, in noi e in Dio.
Madre Alessandra, tu hai scelto
di essere di Cristo: indivisa per la castità, libera nella povertà,
abbandonata all’obbedienza.
Cristo è la vita
che tu desideri vivere. Cristo
è la luce che desideri accendere.
Cristo è l’amore
che tu desideri offrire. Cristo
è la gioia che tu desideri condividere.
Cristo è la pace
che tu desideri donare.
Cristo per te è tutto
e tu gli appartieni. La sua grazia
adorna il tuo cuore e muove i tuoi passi.
A ricordo della professione religiosa di Alessandra Tinti, Madre Canossiana, avvenuta il 6 settembre 1998.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
VA NELLA DEBOLEZZA
Il Papa è tornato tra noi: il suo viaggiare
non ha soste né frontiere.
Le fatiche
e le sofferenze hanno reso il suo fisico
curvo e lento.
I suoi gesti, prima ampi e netti,
si sono fatti essenziali
e sempre precisi.
Avanza appoggiato più che al pastorale a un lieve bastone, con volontà ferma
e coraggiosa.
Sulle vie della sua missione
niente e nessuno
riesce a fermarlo.
Se qualcuno premuroso lo esorta
ad essere cauto, lui tace
e tira avanti.
Quando accennano ai meriti
del suo passato, lui fissa lo sguardo verso l’invisibile.
Va
nella debolezza e in questa
lui manifesta la potenza di Dio.
Ha sul volto
la dolcezza e la pace di chi si è offerto fino all’olocausto
senza nulla trattenere.
Da pastore buono fa della vecchiaia un atto d’amore
a Dio e all’umanità.
La sua voce
risuona autorevole nelle coscienze
e proclama che Cristo è il Signore.
Il suo coraggio
stupisce e fa gioire:
a Dio dà gloria, in noi suscita speranza.
A ricordo della visita del Papa Giovanni Paolo II alla Chiesa che è in Brescia: 19-20 settembre1998.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CARO PAPA
Caro Papa
ci rivolgiamo a te in confidenza.
Dovremmo chiamarti
Santo Padre, Beatissimo Padre.
Ma noi ci sentiamo
tuoi figli amati e affabili.
In te vediamo
un padre grande anche se
la mano è tremante
la voce non più piena, la figura curva.
Tra i popoli sei
testimone di Cristo e pellegrino di pace.
Entri
come agnello immolato nel santuario del dolore.
Pronunci parole e compi gesti
che erano indelebili.
Hai chiesto scusa per le divisioni tra i credenti,
per l’intolleranza
di chi serve la verità soffocando gli altri.
Hai detto grazie alle donne
per quel che sono.
Hai esortato gli sposi a perdonare
i tradimenti.
Noi ti ringraziamo perché sai parlare
alla mente e al cuore,
perché vai avanti ad ogni costo
e susciti nuove speranze.
Noi ti chiediamo scusa per quanti speculano
sul tuo patire,
per le nostre porte non ancora aperte
a Cristo.
Tu usi salutare chi ti avvicina
dicendo “Coraggio”.
Oggi noi sussurriamo a te la stessa parola,
uniti nella tua gioia d’essere sacerdote da cinquant’anni.
Per il giubileo sacerdotale di Giovanni Paolo II: 1 novembre 1998.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SOLIDARIETA’ IN POLITICA
“Apostolo e maestro dell’unità europea e della fraternità
tra i popoli”:
così un suo amico, ha definito l’Onorevole
Mario Pedini.
Noi monteclarensi nel suo 80 compleanno
esprimiamo la nostra ammirazione
al Promotore
della solidarietà.
Ha saputo incontrare con la mente e con il cuore
gente di ogni ceto.
Ha percorso il mondo come un villaggio
unico e grande di tutti gli uomini.
Ha tenuto l’orecchio
sempre attento al grido e agli appelli
dei naufraghi della vita.
Questa e solidarietà la sua.
Ha dato voce alla sofferenza
e ai disagi dei poveri.
Ha posto
per i giovani la possibilità
di scelte più umane.
Ha lanciato messaggi di speranza di amore e di pace.
Questa è solidarietà
la sua.
Ha sognato un abbraccio sincero
di popoli con altri popoli.
Ha condiviso
i pericoli nella lotta per la giustizia
e la libertà.
Ha lavorato per i beni culturali
patrimonio inestimabile di tutti i cittadini.
Questa è la solidarietà del Credente in Cristo.
Dedico questo scritto all’On. Mario Pedini nel giorno del suo ottantesimo compleanno 27 dicembre 1998. Mi unisco ai famigliari, agli amici e ai cittadini che gli esprimono riconoscenza per il bene che ha operato per l’Italia e la nostra Montichiari.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
VISTO SALIRE
Ti abbiamo visto salire
dal tuo paese natio alla città,
su per la gradinata del seminario
con un grande ideale nel cuore.
Ti abbiamo visto salire
Negli studi, nella preghiera,
nella formazione, maturando il tuo “Si”
totale e definitivo a Cristo.
Ti abbiamo visto salire
I gradini dell’altare nel nostro duomo
a celebrare la tua prima Messa
tra canti e profumi d’incenso.
Ti abbiamo visto salire
nei palazzi vaticani per servire con fedeltà e dedizione i Pontefici
che ti hanno scelto.
Ti abbiamo visto salire per volare lontano
in terre a noi sconosciute, ma da Dio amate
per annunziare a tutti il Vangelo.
Ti abbiamo visto salire all’episcopato
ove il servizio alla chiesa
è tutto e la dignità
è segnata dalla rinuncia.
Ti abbiamo visto salire con la croce
stampata nel cuore più che sul petto.
L’essere vescovo ha il peso della responsabilità e la fragranza della grazia.
Ti abbiamo visto salire
sul calvario della malattia, in silenzio,
con trepidazione. Nella tua carne
Hai completato la passione Di Cristo.
Ti abbiamo visto salire
alla Casa del Padre abbandonato
nelle sue mani. Ora riposi
nella pace dei Santi con chi ti ha voluto bene.
A mons. Gianvincenzo Moreni, Arcivescovo, Nunzio Apostolico, monteclarense, morto il 3 marzo1999.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UNA MAMMA ARTISTA DI FIORI
Valentino e Alberto,
la vostra mamma e un artista di fiori:
nel vivaio li coltivava
con passione,
li confezionava con fantasia,
li porgeva
con finezza.
Ma i fiori più cari siete voi:
vi generato
belli come i fiori,
vi ha custoditi come fiori preziosi,
vi ha sognato
fiori del suo futuro.
In voi lei ha fatto fiorire
l’amore alla famiglia,
la gioia di donare, il gusto dello studio, la serenità del gioco,
il coraggio nelle prove,
la fede in Dio.
Lei vi ha insegnato che la vita è come:
una pianta che cresce
nel verde della speranza,
un cesto da riempire con i colori del bene,
una strada cosparsa di rose e di spine.
Ora lei è andata
nel giardino del cielo:
lassù raccoglie petali d’altri fiori,
su voi e papà li spande come profumo d’amore
e sempre vi segue
con il cuore di mamma.
Giuliana è morta a 43 anni il 12 marzo 1999 lasciando il marito con due figli: Valentino, anni 12 e Alberto, anni 9.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
MAMMA DI QUATTRO ANGIOLETTI
Mamma, siamo i tuoi
quattro angioletti raccolti nella casa custodita da papà.
Tu ora vivi
nella luce di Dio dove non c’è più
né dolore né pianto.
Tu ci guardi, ci sei vicina, ci proteggi, ci aspetti,
ma noi non ti vediamo.
Insieme sogniamo la bontà del tuo animo,
la bellezza del tuo volto, la soavità dei tuoi baci,
il calore delle tue carezze.
Mamma, sempre quando siamo buoni
tu ci incoraggi, quando siamo birichini
tu ci richiami.
Sempre quando ci svegliamo tu ci riempi di luce,
quando andiamo a letto tu ci copri.
Sempre quando giochiamo
tu ci sorridi, quando parliamo
tu ci ascolti.
Sempre quando siamo soli
tu ci fai compagnia,
quando siamo tristi tu ci consoli.
Mamma,
sei come l’albero che tutti i frutti dona:
per quanti ne domandiamo sempre uno ne troviamo.
Mamma,
sei come il mare che con l’onda
ci viene a baciare e a cullare.
Mamma,
sei l’amore salito
fino al cuore di Dio a intercedere per noi.
Mamma,
ora insieme ai tuoi quattro angioletti
tutti gli angeli cantano per te in paradiso.
Carmela è morta a soli 38 anni il 27 aprile 1999 e ha lasciato il marito con quattro bambini: Elena 9 anni, Claudio anni 6, Francesco e Sofia gemellini di 15 mesi.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
SENZA FIATO
L’altra notte
per le strade buie della sua città un bambini
ha corso a lungo. Senza fiato, col cuore
che batteva impazzito.
Non stava giocando spensierato
con i suoi amici. Non stava
facendo una gara. Dietro a lui
invece di urla festose c’era un pesante rombo.
Un rombo
di una camionetta scura che si faceva vicina, sempre più vicina. La notte è passata. È tornato il giorno
con la sua luce e i suoi rumori.
Quel bambino
è stato trovato a terra come uno straccio buttato
all’angolo della piazza.
Aveva una maglietta lacera, i capelli insanguinati, i pantaloni strappati.
Quel bambino dalla corsa impazzita,
dallo sguardo spaventato, era stato ucciso con due colpi
d’arma da fuoco conficcati nella testa
senza pietà.
Sono milioni i bambini e le bambine
che hanno la strada come casa,
che vivono, mangiano
e dormono, per le campagne e le città.
Sono milioni
i bambini e le bambine che ogni giorno ed ogni notte
vengono violentati, torturati, eliminati
dagli squadroni della morte.
L’unica colpa di questi bambini e bambine
è di essere nati in famiglie poverissime o in territori senza pace,
di non aver una casa, di non conoscere volti che li facciano essere
figli amati dell’umanità.
1999: vedendo i profughi del Kosovo, ho pensato ai bambini vittime della violenza e della guerra e per loro ho scritto questi pensieri
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
FATTO PER DONARE
La vita
è un atto d’amore: è fatta per donare.
Le piante donano
frutti saporosi.
I fiori sprigionano
profumi inebrianti.
I ruscelli offrono
acqua limpida.
Il sole continua a mandare
luce e calore.
Tu, Valerio, hai pronunciato
il tuo Sì a Cristo,
hai emesso il voto di castità: più nulla è tuo.
Noi
ammiriamo la serenità del tuo volto:
hai la bellezza d’una corolla
aperta a ogni sguardo,
hai la freschezza
della fonte che disseta il prato,
hai la fragranza
del pane appena sfornato,
hai l’ardore di chi sfida le alte vette.
Sei gioioso
perché hai deciso di spendere la vita.
Chi si chiude in sé,
intristisce nel suo egoismo
e la sua anima diventa arida
come il deserto.
Valerio, Dio ti ha fatto
per donare
donando si ottiene più
di quanto si dà.
A Valerio Mazzotti che con la sua Ordinazione a Diacono, avvenuta il 20 giugno 1999 nella Cattedrale di Brescia, ha offerto la sua vita a Cristo per la Chiesa
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PER GRAZIA
Ciò che siamo è il dono
che Dio ha fatto a noi.
Ciò che diventiamo è anche il dono
che noi facciamo a Dio.
In principio c’è Dio che squarcia
il silenzio del nulla.
Siamo pensati e amati da lui,
quindi esistiamo.
Per grazia tu, Letizia,
sei nata e cresciuta
in una famiglia che ti ha dato
affetto e sostegno.
Per grazia sei stata portata
al Fonte Battesimale
e ti sei rivestita della dignità
di figlia di Dio.
Per grazia hai frequentato la tua Chiesa
dove
hai lodato il Signore e accolto la sua Parola.
Per grazia
hai trascorso la tua giovinezza
assaporando il rischio
e l’esuberanza della libertà.
Per grazia
sei stata chiamata a una vita nuova
che va trasformando
i tuoi pensieri e le tue opere.
Per grazia
ora stai per dire il tuo “Sì”
a Cristo
che ti vuole tutta sua.
I doni divini
non sono mai dati a un sasso o a una stella
ma a una persona
che sa offrire una risposta d’amore.
A Letizia Nodari che il 18 settembre 1999 ha fatto la sua Professione Religiosa nella Compagnia delle Figlie di S. Angela.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LE TRE MESSE DI NATALE
PRIMA MESSA NELLA NOTTE
E’ la notte di Natale: eternità
a noi è oscura come il buio.
La prima messa
annuncia: “Oggi Io
ti ho generato”.
Nel seno più celato
e più sconosciuto della divinità
il Padre genera,
non crea, il Figlio Unigenito,
nato prima dei secoli,
Dio da Dio, luce da luce,
Dio vero da Dio vero.
SECONDA MESSA ALL’ALBA
E’ l’alba di Natale: il mistero
incomincia a farsi chiaro.
La seconda messa
canta: “Oggi la luce
splende tra noi”.
A Betlemme dal grembo
di Maria Vergine il Figlio di Dio
generato nell’eternità
senza madre, nasce nel tempo
per opera dello Spirito;
vero Dio si fa
vero uomo per noi.
TERZA MESSA DI GIORNO
È giorno di Natale: le campane
diffondono la gioia d’una presenza.
La terza messa
proclama “Un bimbo
ci è donato”.
Il Figlio di Dio ancora oggi
nasce davvero
nel credente che si libera da sé stesso
e dal peccato.
E l’anima se pura come Maria,
diviene gravida di Dio.
A Natale ogni sacerdote può celebrare 3 messe per contemplare tre nascite del Figlio di Dio.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
I REGALI DI NATALE
È Natale e i regali invadono
le nostre case.
Speriamo che siano più veri,
oltre che
meno inutili e meno dispersivi.
I regali
sono un simbolo di affetto,
un legame di amicizia
che si rinnova,
un ponte gettato
fra noi e gli altri.
Ognuno si ricorda delle persone
a lui care.
Ma a Natale forse dimentichiamo
la persona più importante:
non diamo attenzione a quel piccolo bimbo
nato
nella povertà e nell’umiltà
della stalla di Betlemme.
Nella lista dei nostri regali abbiamo messo
tanti nomi,
tanti indirizzi, tanti pensieri,
ma Gesù
forse non c’è.
Solo se metteremo
il suo nome in testa alla lista,
solo se gli prepareremo
il dono di noi stessi,
comprenderemo
che cosa veramente è il Natale.
Sentiremo
oltre la festa che Dio in persona
viene
a riempire la nostra solitudine,
a darci
forza nella stanchezza e coraggio nelle paure.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NATALE: L’ARRIVO DELLA VITA
Mentre l’autunno
ci lascia dopo aver spogliato
gli alberi,
mentre la natura si addormenta
sotto la coltre bianca della neve,
mentre l’inverno prende possesso
della terra avvolgendola di gelo,
mentre gli uomini ritrovano l’intimità
della casa e della famiglia
ecco arriva il Natale.
Non è solo
una commemorazione, un anniversario,
una festa,
è soprattutto un evento che porta
gioia e speranza nell’anima.
Quel Dio che si è fatto uomo,
è vivo oggi come allora,
viene tra noi nel silenzio
per rispettare la nostra libertà,
scende
nel nostro intimo per regalarci
il suo amore infinito,
si veste con la nostra umanità
per elevare noi con la sua divinità.
Viviamo questi giorni
liberi dal fascino delle luminarie e dei costumi,
con l’entusiasmo
e lo slancio di chi aspetta
l’arrivo della vita.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NATALE: L’UOMO, CREATURA AMATA
IL Natale è alle porte. Il Signore è vicino,
già cammina tra noi come l’amore,
già percorre le nostre strade.
Al termine della strada
c’è il traguardo. Al termine della scalata
c’è la vetta. Al termine della notte
c’è l’alba.
Al termine dell’inverno c’è la primavera.
Al termine della morte c’è la vita.
Al termine dell’Avvento c’è il Natale.
Al termine dell’umanità
c’è Dio. L’uomo
è una creatura amata da Dio:
per questo è grande.
Dio si fa uomo. Viene accanto a noi
per costituirci suoi figli,
eredi del paradiso, fratelli fra noi.
Il sole dà luce e calore.
Se porte e finestre Stanno chiuse,
è inutile che esso splenda.
Così noi:
apriamo il cuore a ogni frammento
di verità, di bellezza, di bontà.
Non ci basti
un Gesù bambino di gesso.
Vogliamolo vivo e presente
nella nostra vita.
Avremo la gioia della sua parola, la gioia dell’Eucarestia,
la gioia del perdono, la gioia dell’amore,
la gioia di vivere insieme.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
FELICE ANNO NUOVO
Il tempo passa, cancella gioie e pene, affetti e programmi.
Quanto di Dio,
quanto di eternità abbiamo messo dentro
la nostra vita?
Arriva l’anno nuovo. Non basta
un bicchiere di vino per esorcizzare i malefici.
Occorrono discorsi
reali e leali, propositi
concreti e determinati.
La ruota del mondo non può girare
secondo i capricci dei potenti.
Spetta a noi
fare la staffetta tra l’anno finito
e il nuovo.
Il tempo è breve e non si può né riparare
né arrestare.
Non aspettiamo Il tempo,
perché il tempo non aspetta noi.
La vita è il dono più grande
ma anche il più fragile che esista.
Ci è data
per cercare Dio. Lo troveremo di certo ma sempre in salita.
Dio ci ama. Siamo tutti
dentro il il suo cuore, sotto il suo sguardo.
Pensiamo al futuro e andiamo avanti
con speranza ma senza illusioni,
con spirito di pace
ma senza compromessi, con trepidazione ma senza paura.
Il bene c’è
e può essere fatto. La verità può essere
sapientemente servita.
Diciamoci allora: “Felice anno nuovo!” con l’aiuto di Gesù
e di Maria.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
LA CROCE DELL’AMORE
Per salire Sul Calvario dell’umanità,
si deve portare il carico della croce.
Si redime amando non comandando,
morendo non uccidendo.
Si redime donando
non rubando, spogliando l’egoismo
non fortificandolo.
Si redime perdonando non odiando,
facendo il bene a chi fa il male.
Ogni violenza
si vince con l’amore. Senza amore
non ci sono soluzioni.
Chi sta giù dalla croce,
non capisce cosa significa starvi inchiodato.
La croce
non piace a nessuno eppure è piantata
nel cuore della vita.
L’amore vero non ha misura.
Il Crocefisso è l’amore senza misura.
L’umanità
ferita e confusa ha bisogno d’essere amata
come l’ama Gesù.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PASQUA: LE CATENE DELLA VITA
I ricordi sono preziosi
come le reliquie.
Penso alla Pasqua
della mia infanzia.
La primavera riempiva di vita
aria, acqua e terra.
Nelle case, nelle contrade, nelle campagne
si ripetevano
alcuni riti di sempre.
I contadini
rastrellavano i prati, bruciavano le sterpaglie.
I mandriani
arieggiavano le stalle, toglievano le ragnatele.
Le donne
facevano il grande bucato, usavano sapone e cenere.
Casa e biancheria si profumavano
di pulito.
A noi ragazzi toccava lucidare
le catene del camino,
annerite da fumo
del lungo inverno.
Le trascinavano per le strade
sassose e polverose. Le catene
diventavano lucenti come l’argento.
La gioia nel cuore
compensava la nostra stanchezza.
La storia ha camminato;
gli usi e costumi sono cambiati.
In ogni uomo
permane indelebile un desiderio eterno.
“Più che pulire
le catene del camino togliere
le catene della vita”
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PASQUA: NON E’QUI, VI PRECEDE
Inizia ad albeggiare.
La città dorme ancora e i discepoli paurosi
se ne stanno rinchiusi.
Tre donne sono in cammino
a passi svelti verso il sepolcro.
Portano gli aromi
per imbalsamare il corpo del Signore:
sono un omaggio verso l’Amore
che la morte sembra aver ridotto a ricordo.
Nessuna delle tre
osa guardare di là dalla tomba;
a nessuna
canta in cuore l’Alleluia
della grande speranza;
la morte è più sigillata nei loro cuori
che nel sepolcro.
La Vita Pasquale sgorga gratuita
dalla bontà del Signore.
Lui, il Vivente, vuole l’audacia;
i morti chiedono pietà.
Il suo comandamento
ci dice: “Non è qui.
Vi precede”:
in Galilea, in Samaria,
a Gerusalemme, a Roma
ovunque l’uomo
pianta le sue tende, consuma le sue fatiche,
spezza il suo pane.
Se siamo disposti a tenergli dietro, noi lo vedremo come Egli disse.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PASQUA: DI’ A TE STESSO
Quando vedrai la bufera
schiantare la foresta e il fuoco bruciare la casa,
dì a te stesso: “Credo che la foresta ricrescerà
e che io rifarò la mia casa”.
Quando sentirai rumori di guerra e gli uomini moriranno di paura,
dì a te stesso: “Gesù ci aveva avvertito
e aveva aggiunto di non temere perché la liberazione è vicina”.
Quando il peccato
ti stringerà alla gola e ti sentirai finito,
dì a te stesso: “Cristo è risorto dai morti e io risorgerò dal peccato”.
Quando la vecchiaia
o la malattia amareggerà la tua esistenza
dì a te stesso: “Cristo ha promesso
cieli nuovi e terra nuova”.
Questo significa credere nella risurrezione.
Quando vedrai tuo figlio fuggire da casa
e sfumare il tuo sogno di padre o di madre,
dì a te stesso: “Dio ama mio figlio”.
Quando vedrai gli uomini
ubriacati dai loro tradimenti, dì a te stesso:
“Toccheranno il fondo ma torneranno indietro, perché senza Dio non possono vivere.
Quando sentirai la nausea del disordine e della violenza
e la terra ti sembrerà caos, dì a te stesso:
“Gesù è con noi ogni giorno”.
Quando tuo padre o tua madre,
tuo figlio o tua figlia, o il tuo amico più caro
giacerà sul letto di morte, dì a te stesso:
“Ci rivedremo nel Regno”.
Questo significa credere nella risurrezione.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
CREDERE NELLA RISURREZIONE
Quando perdoni al tuo nemico, sfami l’affamato
e disseti l’assetato,
quando ospiti un forestiero, visiti u malato
e vesti chi è nudo,
quando difendi il debole, fai l’elemosina a chi
tremante tende la mano,
allora credi nella risurrezione.
Quando scegli di sposarti,
costruisci la tua casa e ami la tua famiglia,
quando accetti la vita che sta per nascere
e la madre ti fa tenerezza,
quando ci tieni al tuo matrimonio
e al bene dei tuoi figli,
allora credi nella risurrezione.
Quando ti alzi sereno
al mattino e canti al sole che sorge,
quando lavori con gioia e trasformi le tue fatiche
in preghiera,
quando saluti chi incontri e sai dire una parola a chi è scoraggiato,
allora credi nella risurrezione.
Quando osservi con stupore una gemma che si schiude o un filo di erba che cresce,
quando contempli le stelle
e pensi che le tenebre sono vinte dalla luce,
quando ti conservi sereno
perché perdoni le offese ricevute,
allora credi
nella risurrezione.
Credere nella risurrezione significa permeare la vita
di fiducia;
significa dar credito al fratello
e non aver paura di nessuno,
significa pensare che Dio è padre
e Gesù nostro fratello.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
E’ LA TUA CULLA
La morte è il compimento d’una speranza.
Le lacrime
scavano solchi su orizzonti infiniti,
e noi possiamo dire:
“Fratello, è l’ora della partenza.
Lascia
questo vecchio mondo per te angusto.
Dio ti attende:
corri tra le sue braccia e non essere in ritardo.
Lascia qui
i tuoi bagagli e il tuo ultimo respiro:
sono un segno
che semini sulla terra.
È l’ora del parto
la tomba è la tua culla.
Della tua morte
Dio fa una nascita,
della tua notte fa
il giorno.
Ora sei un nuovo germoglio
per l’eternità,
spuntato dalla sabbia e dal vento.
Ora sei
un nuovo fratello dei santi del cielo:
abiti le loro stanze
dove l’aria è più pura,
ti siedi alla loro mensa
dove più buono è il pane.
Noi qui
cantiamo l’inno alla vita
perché sei il vivente
che contempla la gloria del Signore”.
Nei giorni dedicati ai defunti, mentre visitiamo il cimitero rinnoviamo la nostra fede nella vita eterna.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
AGLI SPOSI
Carissimi sposi,
non temete di bruciare
d’amore l’uno per l’altro.
L’amore
parla poco e fa molto, rende felici;
non aspetta
le grandi occasioni, sfrutta le piccole.
Siate gentili,
di cuore tenero, perdonandovi a vicenda.
Sappiate sorridere, perché il sorriso
distribuisce gioia.
Cercatevi non con la lanterna
ma col cuore.
Sentite vostri i desideri e le nostalgie
dell’altro.
Ogni giorno accoglietevi
come se fosse il primo e l’unico.
Rendetevi felici
e il paradiso di Dio sarà in voi.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
NOZZE PERENNI
Cari sposi,
i vostri anniversari diffondono la gioia
di vivere consacrati nell’amore e dediti alla famiglia.
Le vostre chiome
Scintillano d’argento Come cristalli
che rifrangono la luce che viene da lontano.
Ma il vostro cuore non è invecchiato
e rivive l’istante benedetto
in cui vi giuraste amore.
Tanti lustri son passati ma pare ieri.
In petto vi ardono le stesse promesse e lo stesso slancio.
Se fosse dato ringiovanire,
voi ripigliereste con volto sorridente
la via che avete percorso uniti.
Avete le rughe sulla fronte,
le ginocchia vacillanti ma non siete stanchi
di sognare e di lavorare.
Dio, artista instancabile,
col passare dei gironi continua a raffinare i vostri sentimenti.
Ora qui
tra le sue braccia vi riposate in Lui,
rivivete antichi ricordi e vi caricate di speranza.
Noi
accanto a voi sentiamo il profumo che piove dai rami di alberi gagliardi.
La gioia
che a voi infiora il viso e in noi lieta discende,
vi accompagni nei tardi ani venturi.
E in cielo
dove l’amore non ha fine, col cuore più che col labbro
vi auguriamo nozze perenni.
Alle coppie di sposi che celebrano gli anniversari del loro matrimonio 25-40-50 e oltre
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PER LA PRIMA COMUNIONE
Carissimo,
sei
un raggio di bellezza di Dio, il sorriso di mamma e papà,
il fiore che abbellisce la casa, il frutto saporoso della chiesa, il sogno di un mondo nuovo-
noi ti auguriamo
che nulla interrompa questo incanto di paradiso.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PER LA CRESIMA
Carissimo,
sei cresciuto in età, ma anche in sapienza
e in grazia.
Per te noi siamo in festa E sogniamo che mai si spenga
La speranza che oggi si è accesa.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
AUGURI DI NATALE
“Apparve la bontà del Signore”
I pastori
vollero vedere si levarono
e si misero in cammino.
La notte era buia ma la speranza
accesa nei loro cuori illuminava i loro passi.
Auguro
la gioia di percorrere insieme ed uniti
i sentieri della speranza.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
AUGURI PER LA NASCITA DI UNA BIMBA
Un annuncio venne dal cielo
gradito e luminoso come le stelle.
Una bimba piccina e graziosa ai genitori in attesa
dire sembrò:
“Sono nata perché Dio mi ha amata
e a voi affidata. Dio stanco non è
dell’umanità me manda come
promessa di bontà”
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
PICCOLE GOCCE D’AMORE
Confratelli, siete alle prese
con svariati impegni pastorali
tra dedizione e trepidazione.
A tavolino
Abbozzate programmi. Con i fedeli
Li condividete. Nella preghiera
Li affidate.
Quante cose Vengono chieste
Al sacerdote! Ma che valgono
se non conducono a Cristo?
Le comunità sono esigenti
hanno bisogno di strutture,
di organizzazioni, di celebrazioni.
Ma la Chiesa non è nelle grandi cose;
è nei cuori umilmente aperti,
accoglienti e concordi.
Confratelli, immenso è l’Amore
con cui Dio ci ha prevenuti
ci ha accompagnati e ancora ci avvolge:
ci ha collocati
nel tempio della sua Chiesa
e ci va trasformando nel tempio
della sua Gloria.
Sia il nostro desiderio esservi introdotti silenziosamente ardentemente
non per noi soli ma per tutti.
Dio è
Il mare immenso. Noi siamo
un’infima goccia che si perde in Lui e si riempie di Lui.
Sia Dio
ad assumere in sé
quanti sono nascosti nelle nostre piccole
gocce d’amore.
Ai miei confratelli sacerdoti dei quali ho conosciuto e apprezzato lo zelo per il Regno di Dio
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
DONNA
Donna,
non mettere legna
sul fuoco, ma getta acqua
per spegnere le fiamme dell’ira,
della violenza e del malumore.
Non trasformare
la casa in un ufficio dei protesti,
delle lamentele, dei brontolamenti.
Crea sempre un clima di pace.
Per il bene dei figli
e per la gioia del marito controlla i tuoi nervi,
sappi essere serena,
paziente, forte.
Il tuo amore di madre
è più simile all’amore di Dio:
si alimenta ogni giorno nel sacrificio, si consuma
sul legno della croce.
Donna,
tu puoi rendere più vera la vita,
più semplice il sapere, più accettabile il dolore, più umane le istituzioni,
più vicina la gente, più luminosa la fede.
Attraverso te
è accolta, portata alla luce, fatta crescere,
custodita anche con sofferenza
la vita che è in ognuno.
Se lavori sei retribuita col salario.
Se vai al mercato comperi col denaro.
Ma il tuo amore lo paghi solo
con nuovo amore.
Ti porti dentro un tesoro d’oro puro
da consegnare e lo sguardo sincero
che su te si posa, non nuoce
ma giova e salva
L’8 marzo è giornata della donna. A la sua dignità e alla sua vocazione dedico questo scritto.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
UN AUGURIO PER LE FERIE
E’ tempo di ferie e di vacanza. “Guardiamo
in modo nuovo le bellezze del creato.
Scopriremo il nostro bisogno
di DIO”.
Più siamo vicini a a Dio
e più vediamo la vita
con gli occhi suoi e più avvertiamo
sicurezza e gioia.
Ciascuno
sceglie il suo riposo. Per regalarsi
un po’ di serenità può bastare
una conversazione, una passeggiata,
una partita a carte.
Ma fare le ferie non è solo divertirsi; è scoprire il desiderio
di stare insieme, più a lungo,
con maggiore intensità, per ascoltare
e per condividere.
Fare le ferie non è correre dietro
alle pazzie consumistiche, ma è ritrovare
il sorriso sincero dell’amicizia
e la chiarezza dolce dell’anima.
Fare le ferie è ricordare
che il nostro nome è scritto in cielo
e che ogni giorno esige
la sua piccola buona azione.
Fare le ferie
è sentirsi puliti dentro
per contemplare e per gustare le cose belle
che riempiono il creato e noi.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
VACANZE
E’ tempo di vacanze. Tutti ne parlano.
I più se le prendono. Ognuno le vive a sua misura.
C’è chi cerca la tranquillità,
il riposo, la rigenerazione.
C’è chi insegue
Il sole, la spiaggia,
l’abbronzatura.
C’è chi desidera Il silenzio,
la meditazione la preghiera.
C’è che vuole l’emozionante Il divertimento,
il perdersi nella folla.
C’è chi visita Le civiltà, la storia,
le religioni.
C’è chi preferisce I luoghi incontaminati,
l’intimità della famiglia, l’incontro con gli amici.
Le vacanze svelano la nostra personalità, le nostre aspirazioni:
parlano di noi.
Il mare, pieno di acqua, di luce, di gente
favorisce il torpore, l’inerzia
lo stare insieme;
svela il desiderio di farsi cullare,
di provare piacere, di esibirsi.
La montagna è
altezza, durezza, asperità;
affascina chi vuole
l’impegno, la sfida,
lo sforzo.
Le vacanze Sono una risorsa benefica
Per il corpo E per l’anima;
riempiono
le valigie del ritorno di energie nuove
per il vivere quotidiano.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
GRAZIE PAPA’
Grazie papà Per avermi dato la vita
Con responsabilità Gioiosa,
sapendo che è difficile coltivare e custodire
il seme.
Grazie Per avermi accolto
Con tenerezza virile, per avermi sorretto con braccia solide,
per avermi circondato di forze buone.
Grazie
Per tutte le volte Che mi hai guardato,
osservato accompagnato,
con cuore attento e premuroso.
Grazie
Per avermi portato A lavorare con te, fatto condividere
l’opera delle tue mani, insegnato il gusto della fatica onesta.
Grazie Per il sì
Che hai detto ai mei sogni, per il no che hai posto
alle mie pretese eccessive
Grazie
Per la tua voce Ferma
Che ha placato Le mie inquietudini
E mi ha avviato Al dialogo fecondo.
Grazie
Per aver camminato Con me
Senza invadere La mia direzione,
attento solo che avessi una meta.
Grazie!
Accanto a te ho respirato e ho capito
L’appassionante vento della libertà
di fare il bene.
In te riconosco l’immagine terrena del Padre celeste
che tu mi hai insegnato ad amare
e che io oggi prego per te.
Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, è la festa del papà. A tutti i papà dedico questo scritto.
Briciole di bontà di don Luigi Lussignoli
Mamma
Mamma,
sei il fiore
che rallegra le mie stagioni,
sei la fiamma
che riscalda il mio cuore,
sei la lampada
che illumina il mio cammino.
Mamma,
Sei il sorriso
Che mi incoraggia e premia,
sei la voce
che mi parla e mi consiglia
sei lo sguardo
che sempre mi osserva.
Mamma,
sei l’abbraccio
che forte mi stringe,
sei il ricordo
a me più dolce e caro
sei la perla
fra tutte la più preziosa
Mamma,
nel tuo grembo
mi hai custodito
da piccolo
di baci mi hai coperto,
sempre
di premure mi circondi
Mamma,
in cucina tra i fornelli
sei il profumo
del latte caldo del mattino,
della torta della merenda,
del pranzo della domenica,
dei sapori delle feste.
Mamma,
ti apprezzo per i tuoi mestieri
e i tuoi sacrifici.
Sei la mia sorgente
e il mio ideale.
Come angelo rendi felice
la mia vita
A tutte le mamme del mondo, nella festa loro dedicata, un grazie e un augurio di cuore.