brizzolara deficit, dsl e apprendimento della lingua scritta brizzolara
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La memoria di lavoro nei bambini con Dsl
il suo ruolo nelle difficoltà di apprendimento
della lingua scritta
Il razionale
I bambini con Disturbo del Linguaggio (DsL)
presentano importanti deficit di Phonological Working Memory (PhWM) Archibald and Gathercole, 2006; Bishop et al.,
1996; Conti-Ramsden et al, 2001).
Anche se molta enfasi è stata data alla metafonologia (“consapevolezza fonologica”) simili deficit di PHWM sono
frequentemente presenti anche nei ragazzi con dislessia evolutiva (DD)
Lo studio del ruolo della PHWM nel Dsl e nella DD può quindi rappresentare una chiave per comprendere il rapporto
fra disturbi di apprendimento del linguaggio orale e della lingua scritta
Memoria di Lavoro Fonologica e DSL Alcuni quesiti
I bambini con DSL hanno un deficit di memoria di lavoro fonologica?
Un deficit di memoria di lavoro fonologica caratterizza
tutti i DSL o alcune tipologie cliniche del DSL? Le difficoltà di memoria fonologica sono tutte della
stessa natura o possono essere compromessi aspetti diversi dei processi mnestici?
C’è una relazione fra deficit di memoria di lavoro
fonologica e domini linguistici nei DSL? Come si può riabilitare il deficit di memoria di lavoro
fonologica nel DSL?
Memoria di Lavoro Fonologica e DSL
Posizioni contrastanti sul rapporto fra deficit di memoria fonologica e del linguaggio:
- 1) ipotesi che il deficit di memoria fonologica causi il disturbo
di linguaggio (Gathercole e Baddeley, 1989, 1990). - 2) ipotesi che il deficit di memoria fonologica sia la
conseguenza del disturbo di linguaggio (Van der Lely e Howard, 1993).
- 3). ipotesi che il deficit di memoria di lavoro ( non solo
fonologica) ) sia secondario a disfunzioni del sistema di memoria procedurale che è causa anche dei deficit linguistici, Ullman e Pierpoint, 2005)
Memoria di Lavoro Fonologica nei DSL (1) (Casalini e Brizzolara, Ciclo Evolutivo e Disabilità 1998)
13 bambini (5 F, 8 M) con DSL di età media 5;5 (range 5;0-5;11) e QIP medio = 112 (range 98-125)
8 con DSL Espressivo, 3 con DSL Recettivo–Espressivo, 2 con DSL Fonologico
Test di memoria di lavoro fonologica
2 gruppi di controllo (n = 40 ciascuno) per età cronologica (età media = 5;4 anni, range = 5;0 - 5;11) e per età linguistica (età media = 4;4 anni, range = 4;0 - 4;11
I risultati dimostrano la presenza di un disturbo di memoria fonologica nei bambini con DSL rispetto ai controlli per EC le prestazioni dei DSL sono sensibili agli effetti di somiglianza fonologica, lunghezza e frequenza, c’è una limitazione dello span ma non un'alterazione della qualità dei processi di codifica.
Word Serial Recall task with different types of stimuli
Frequenza lessicale
Bassa frequenza diga bolo mina toga …..
Alta frequenza sole topo casa luna libro …. mare luna fumo rana cane lana pino fumo coro toro cuoco
Somiglianza fonologica
Dissimilar = same list Low Frequency
Somiglianza lana rana poro polo bolo …. cuoco fuoco lana rana tana
Integrazione di conoscenze
Lessicali a lungo termine con richiamo a
breve termine
Processi di codifica
fonologica
Meccanismi di ripasso
articolatorio
Somiglianza fonologica
Dissimilar = same list Low Frequency
Somiglianza lana rana poro polo bolo…. cuoco fuoco lana rana tana…Differenza
(quadrisillabe) elefante-
carrozzina
(bisillabe) stesse parole lista alta frequenza
Lunghezza
Memoria di Lavoro Fonologica nei DSL
(Casalini e Brizzolara, Ciclo Evolutivo e Disabilità 1998)
Grafico n.1: Effetto di somiglianza fonologica
Gruppi di soggetti
Punteggi medi nelle
prove di rievocazione
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
DSL Controlli4 anni
Controlli5 anni
Fonologicamente simili
Fonologicamente diverse
Memoria di Lavoro Fonologica nei DSL (Casalini e Brizzolara, Ciclo Evolutivo e Disabilità 1998)
Grafico n.2: Effetto di lunghezza della parola
Gruppi di soggetti
Punteggi medi nelle
prove di rievocazione
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
DSL Controlli4 anni
Controlli5 anni
Bisillabe
Quadrisillabe
Memoria di Lavoro Fonologica nei DSL (Casalini e Brizzolara, Ciclo Evolutivo e Disabilità 1998)
Grafico n.3: Effetto frequenza
Gruppi di soggetti
Punteggi medi nelle
prove di rievocazione
0
0,5
1
1,5
2
2,5
3
3,5
4
DSL Controlli4 anni
Controlli5 anni
Alta frequenza
Bassa frequenza
Memoria di Lavoro Fonologica nei sottotipi di DSL (1) (Pecini, Casalini, Brizzolara, Pfanner e Chilosi, Cortex 2005)
QI Età (mesi) fam.
RE (n = 9)
99 (88 - 108) 84.8 (73 - 120)
3
Ex (n = 14)
107 (90 - 125) 81.2 (59 - 108) 7
Ph (n = 11)
117 (100 – 137)
72 (67 - 80) 9
Cortex. 2005 Apr;41(2):157-67
Cortex. 2005 Apr;41(2):157-67.
Receptive
Expressive
Phonological
Memoria di Lavoro Fonologica nei sottotipi di DSL (Pecini, Casalini, Brizzolara, Pfanner e Chilosi, Cortex 2005)
Punti z medi e percentuali dei bambini con
prestazioni ritardate (- 1 ds ) o deficitarie (-
2 ds) nel test di working memory (BAF) nei
3 gruppi di DSL.
RE Ex Ph Totale
Media Ds % ritardo % deficit
-2.57 (0.83) 0 100
-1.29 (1.56) 23 61
-0.34 (1.26) 57 0
-1.25 (1.5) 28 52
Tutti i RE e circa 1/3 degli
Ex, ma nessun Ph, hanno
una prestazione deficitaria.
Mentre i Ph e gli Ex mostrano
l’effetto lunghezza e l’effeto
soniglianza fonologica in
proporzione uguale a quella
trovata nella popolazione
normale (Brizzolara e Casalini,
2002), nei RE l’effetto lunghezza
e soprattutto l’effetto
somiglianza fonologica sono
meno frequenti che negli altri
gruppi (40% e 20%
rispettivamente).
80% dei DSL (19 su 24) ha un punteggio
ridotto (-1 ds o più) nel compito di
richiamo seriale di parole.
Memoria di Lavoro Fonologica
nei sottotipi di DSL (2)
Test di ripetizione di non parole
Lo studio di come interagiscono fra loro meccanismi prettamente mnestici (memoria di lavoro fonologica) e processi di interfaccia fra competenze mnestiche e competenze linguistiche (MLT verbale) in DSL di diverso tipo sembra particolarmente interessante per comprendere meglio la relazione fra disturbo di memoria e disturbo di linguaggio.
Cortex. 2007 Aug;43(6):769-76
Memoria di Lavoro Fonologica (% di b.con Dsl)
0
20
40
60
80
100
120
DSL
Span ridotto
Effetto di somiglianza fonologica
Effetto frequenza
Effetto lunghezza
Il profilo indica un
problema nel loop
fonologico non nel buffer
episodico
0
20
40
60
80
100
120
HFB LFB SIM HFQ
Memory List
Qu
oti
en
t
Ph
Ex
RE
Rapin (Rapin et Allen, 1988; Rapin 1996, 2006)
Disturbo fono-
articolatorio =
Fonologico, non è un
disturbo di
rappresentazione centrale
del linguaggio (Speech).
Disturbo di elaborazione
linguistica centrale che si
differenzia nel diverso grado di
compromissione delle varie
competenze linguistiche =
Espressivo e Recettivo-
Espressivo (Language).
Tale distinzione trova supporto sia in studi sulle basi neurofunzionali (Pecini et al.,
2005) sia in lavori sui fattori anamnestici (Chilosi et al., 2002, 2010) e sui correlati
cognitivi (Casalini et al., 2007) della patologia di sviluppo del linguaggio
(Associazione con altre problematiche di rappresentazione e elaborazione
centrale = deficit di memoria fonologica).
Risposte
Un deficit di PhWM caratterizza le differenti manifestazioni
cliniche del LI?
Nei bambini con Dsl il disturbo di WM tende ad essere associato con le
manifestazioni più gravi del disturbo
Il deficit di ripetizione di non parole è un marker
eccellente del Dsl perchè:
Accuratezza diagnostica nel discriminare i bambini con
Dsl(Conti-Ramsdem et al., 2001; 2003)
Correla con molte abilità linguistiche come:
comprensione del testo, grammatica recettiva,sviluppo
lessicale (recettivo e produttivo) e ripetizione frasi (Bishop,
1999)
Presente dall'età prescolare all'adolescenza (Gray, 2003; Botting and Conti-
Ramsden, 2001)
Presente in lingue diverse (Windsor et al., 2010)
Sensibile a deficit linguistici residui (Bishop et al., 1996; Palladino and
Cornoldi, 2004)
Altamente ereditabile (Bishop et al., 1996), potrebbe essere legato a una regione
cromosomica identificata sul cromosoma 16 (SLI consortium, 2002, 2004)
Memoria di Lavoro Fonologica nei sottotipi di DSL (Casalini, Brizzolara, Chilosi, Cipriani, Marcolini, Pecini, Roncoli, Burani,
Cortex, 2007)
Uso di un “particolare” test di ripetizione di non parole nei bambini con DSL per caratterizzare meglio il tipo di carenze nel loro funzionamento mnestico. Prova sensibile alla codifica fonologica in memoria di lavoro ma al contempo dà informazioni sugli effetti della MLT sulla MBT confrontando il richiamo di parole e non parole (effetto lessicalità) ma anche il richiamo di non-parole di diverso tipo (effetto morfo-lessicale).
Studio dell’effetto di lessicalità e “somiglianza a parola” nei DSL, per individuare se le maggiori difficoltà siano legate a una carenza dei meccanismi di base della memoria fonologica (magazzino e processo articolatorio) o dei processi di interazione con la MLT (buffer episodico).
Analisi dell’andamento delle prestazioni di memoria fonologica nei diversi tipi di DSL, per individuare eventuali markers specifici per sottotipi di disturbo che ci permettano di facilitare la diagnosi e differenziare il trattamento riabilitativo.
Soggetti: 51 bambini con DSL
32 di età prescolare: età media = 5,8
(25 M, 7 F) range = 5,0 - 6,9
(10 Rec-Esp.,11 Esp.,11 Fon.)
QIP medio= 107
range = 90 - 136
19 di età scolare: età media = 6,9
(13 M, 6 F) range = 5,11- 8,0
(6 Rec-Esp.,8 Esp.,5 Fon.)
QIP medio= 107
range = 91 - 129
Memoria di Lavoro Fonologica nei sottotipi di DSL (Casalini, Brizzolara, Chilosi, Cipriani, Marcolini, Pecini, Roncoli, Burani,
Cortex, 2007)
Ripetizione di parole e non parole nei DSL
differenza tra ripetizione di P, NP e NPM. (p<.0001)
prestazioni dei DSL inferiori a quelle dei controlli nella ripetizione dei 3 tipi di stimolo. (p<.0001)
migliori prestazioni in età scolare che prescolare (p<.0001), con andamento diverso in funzione dello stimolo (p<.009)
La differenza fra DSL e controlli cambia in funzione dell’età e dello stimolo (p<.02)
0
5
10
15
20
DSL pre DSL sco Cont pre Cont sco
P NPM NP
0
5
10
15
20
P NPM NP
DSL
Controlli
0
5
10
15
20
P NPM NP
DSL
Controlli
- In età prescolare lo scarto è
maggiore nella ripetizione delle
NNPM.
- In età scolare la differenza è più
accentuata nella ripetizione delle NP.
Ripetizione di parole e non parole
nei DSL e nei controlli
punti z DSL -2,6 -1,9 punti z DSL -2,4 -2,8
I DSL prescolari presentano un effetto morfo-lessicale più debole dei DSL scolari (maggiori difficoltà nella ripetizione delle NPM).
Nei DSL in età scolare si evidenzia in modo più selettivo una difficoltà nella ripetizione delle NP.
In età prescolare: difficoltà sia a carico dei meccanismi di codifica e reiterazione delle informazioni fonologiche (carente ripetizione delle NP), sia dei processi di supporto alle tracce mnestiche da parte delle rappresentazioni morfo-lessicali a lungo termine.
In età scolare: aumento dell’effetto delle rappresentazioni morfo-lessicali a lungo termine sulla memoria di lavoro (evoluzione delle competenze linguistiche?), ma permangono le difficoltà basilari della memoria fonologica, risultando più evidente il “core deficit” del disturbo.
Nei bambini con DSL è presente un disturbo di Memoria di Lavoro Fonologica.
Il deficit di Memoria di Lavoro Fonologica non è presente in maniera
analoga in tutte le tipologie di DSL
I DSL Fonologici hanno prestazioni di memoria meno compromesse in età prescolare e normali in età scolare e sono più sensibili all’effetto “wordlikeness”.
Nei Fonologici, i meccanismi di base della memoria fonologica non sarebbero primariamente compromessi
Negli altri DSL sarebbero presenti, invece, difficoltà sia nei processi di codifica fonologica che in quelli di reintegrazione delle informazioni attraverso le conoscenze morfo-lessicali in MLT.
In questi ultimi il problema linguistico aggrava la problematica mnestica di base andando a limitare anche la componente di interfaccia con la MLT.
Risultati in favore dell’ipotesi della presenza, se non di diversi fattori eziologici, comunque di una diversa coorte di fattori associati ai disturbi di linguaggio di diversa tipologia clinica.
L’andamento differenziale, nel nostro campione, dell’effetto “wordlikeness” in funzione dell’età oltre che della tipologia di DSL, suggerisce l’importanza del ruolo dell’evoluzione linguistica sulle prestazioni di ripetizione (ipotesi del rapporto causale o correlazionale fra disturbo di memoria e di linguaggio).
Altre difficoltà di processing si accompagnano a quelle della WM
nei bambini con DSL?
(Working memory and attention in children with Sli, Brizzolara et al.,2012)
Campione prescolare N =104
Fonologico N = 28
età media = 5.10 range = 5.4-6.5
QIP medio = 114
Espressivo N = 57 età media = 5.7 range = 5.0-6.5
QIP medio = 108
Recettivo-Espressivo N = 19
età media = 5.10 range = 5.1-6.9
QIP medio = 107
Campione scolare N = 104
Fonologico N = 31
età media = 6.10 range = 6.5-7.8
QIP medio = 111
Espressivo N = 46
età media = 6.10 range = 6.3-7.7
QIP medio = 107
Recettivo-Espressivo N = 27
età media = 6.10 range = 6.5-8.1
QIP medio = 104
HFB:bisillabe alta freq. LFB:bisillabe bassa freq., SIM:bisillabe fonolog.simili
bassa freq, HFQ: quadrisillabe alta freq.
Età prescolare (in alto)
Età scolare (in basso)
Ripetizione non parole in b.con Dsl fonologico (Ph)
Espressivo (Ex) e Recettivo-espressivo (RE) prescolari
e scolari (grafico sottostante)
Errori e Tempi di reazione in un compito di
Attenzione sostenuta (Dsl in età prescolare), Brizzolara
et al., 2012
Conclusioni
Deficit di memoria specifico per parole a bassa frequenza
e non parole
Poco sensibili i test di stimoli ad alta frequenza
comunemente usati (es.digit span)
Difficoltà di wm nei bambini con Dsl Espressivo e
recettivo espressivo ma non i bambini con Dsl fonologico
Difficoltà nei processi attentivi e tempi di reazione
rallentati a stimoli non verbali (necessari altri studi)
Fattori cognitivi e neurobiologici diversi sottostanti
le diverse manifestazioni del disturbo
Memoria di Lavoro Fonologica e
Dislessia Evolutiva (DE)
- I bambini con DE presentano deficit fonologici (ipotesi del “Phonological core deficit”) (Snowling e Hulme, 1994; Stanovich e Siegel, 1994; Snowling et al, 2000). - Nei bambini con DE è documentato un deficit di memoria di lavoro fonologica -Un deficit di memoria di lavoro fonologica caratterizza tutti i DE o alcune sottotipizzazioni cliniche del DE? - La problematica di memoria della DE è la stessa del DSL?
Numerose evidenze di alterazione neurobiologica a livello delle aree cerebrali implicate nell’elaborazione del linguaggio esami post-mortem hanno evidenziato alterazioni
microstrutturali a livello delle aree perisilviane dell’emisfero sinistro in soggetti con DE
tecniche di neuroimaging strutturale hanno evidenziato riduzione del volume della sostanza grigia, soprattutto nell’emisfero sinistro, in soggetti con DE
tecniche di neuroimaging funzionale hanno evidenziato ridotta attivazione a livello della aree parieto-temporali dell’emisfero sinistro durante l’esecuzione di compiti di tipo fonologico
Evidenze a favore dell’ipotesi Fonologica della DE
Evidenze a favore dell’ipotesi Fonologica della DE
Continuità tra disturbi del linguaggio orale e disturbi del
linguaggio scritto:
Dimostrata
sia da studi retrospettivi (analisi dello sviluppo linguistico in
soggetti dislessici)
sia da studi prospettici (analisi delle competenze di letto–
scrittura in soggetti con DSL).
Studi retrospettivi su ragazzi dislessici con o
senza pregresso ritardo del linguaggio.
Valutazione di una serie di abilità cognitive e linguistiche in
soggetti con DE di lingua italiana, classificati in accordo alla
presenza/assenza di un ritardo di acquisizione del linguaggio
orale in età pre-scolare, documentato anamnesticamente.
(Chilosi et al., 2006; Brizzolara et al., 2009)
Cognitive and Behavioral Neurology (2006)
• Sviluppo Linguistico Precoce •Questionario anamnestico (Chilosi, 2006, 2009)
•Lentezza nell’acquisizione del vocabolario fra 24 ed i 36 mesi;
Ritardo del linguaggio combinatorio (dopo i 30 mesi) e/o ritardo
nella produzione delle prime frasi grammaticali;
Persistenza di errori fonologici nella pronuncia oltre il 4° anno
di età;
59%
41%
Ritardo Linguaggio
(RL)
No Ritardo Linguaggio
(NoRL)
N = 15 (10 M, 5 F)
Età media = 11a 2m
N = 22 (14 M, 8 F)
Età media = 11a 3m
-1,5
-1,3
-1,1
-0,9
-0,7
-0,5
-0,3
-0,1
0,1
punteggio z*
-3,5
-3
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0
0,5
punteggio z
brano parole non-parole
Apprendimento della lingua scritta
Velocità di decifrazione
Comprensione del testo
RL
NoRL
-
La prestazione di RL e NoRL differisce significativamente nella comprensione del testo scritto
Comprensione del testo
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0
RL NoRL
pu
nte
gg
io z
*
Denominazione Rapida Automatizzata (Rapid Automatized Naming, RAN) (De Luca et al., 2005)
Misure: velocità (in secondi per sillaba) accuratezza (numero di errori e di omissioni)
Cane,
mano, pera...
-7
-5
-3
-1
1
punteggio z
LD NoLD
Velocità nel RAN
-7
-5
-3
-1
1
punteggio z
LD NoLD
Barrage
Working-memory uditivo-verbale
-2
-1,5
-1
-0,5
0
BAF QUAF FSB FDB
pu
nte
gg
io z
RL
NoRL
Spoonerismi
-4
-3,5
-3
-2,5
-2
-1,5
-1
-0,5
0
Accuratezza Rapidità
pu
nte
gg
io z
RL
NoRL
RL significativamente più compromessi dei NoRL
* *
*
*
* *
Minore attivazione
delle
aree frontali di
programmazione
fonologica
nei dislessici LD vs
noLD
Pecini, Biagi, Brizzolara Tosetti,Cipriani Chilosi (2011)
SINTESI DEI RISULTATI
Nei soggetti con DE la presenza di un pregresso ritardo del
linguaggio è associata a peggiori competenze linguistiche orali
concorrenti, sia di tipo fonologico (memoria di lavoro verbale) che
di tipo extra-fonologico (comprensione grammaticale e, soprattutto,
accesso rapido al lessico).
Nei soggetti con DE e pregresso ritardo del linguaggio, la
debolezza delle abilità linguistiche orali attuali si associa ad un
peggiore outcome nella comprensione del testo ma non a più
accentuare difficoltà nella lettura decifrativa.
SINTESI DEI RISULTATI
Una ridotta velocità nel RAN caratterizza la maggior parte dei soggetti con DE, indipendentemente dalla presenza o meno di un pregresso ritardo di acquisizione del linguaggio.
Ridotte abilità di processing fonologico (consapevolezza fonologica, memoria di lavoro) sono prevalentemente circoscritte ai soggetti con DE con pregresso ritardo del linguaggio.
I dislessici con pregresso ritardo del linguaggio incontrano maggiori difficoltà nella comprensione del testo, ma non mostrano un deficit più marcato nella lettura decifrativa rispetto ai dislessici senza storia di ritardo del linguaggio, nonostante abbiano un doppio deficit nel RAN e di processing fonologico.
Una ridotta velocità nei compiti di RAN costituisce il marker cognitivo principale dei dislessici italiani e non il deficit di memoria fonologica.
L’Ipotesi fonologica non è generalizzabile a tutti i tipi di dislessia e non basta il deficit di memoria fonologica per determinare la continuità fra la problematica di sviluppo del linguaggio orale e scritto.
Studio longitudinale a lungo termine
(adolescenza) in ragazzi con DSL
prescolare (Gasperini et al., 2009;
Brizzolara et al.,2011)
Valutare l’outcome a lungo termine della lingua scritta in
soggetti con diagnosi di DSL in età prescolare
Identificare le variabili cognitive e linguistiche
maggiormente associate con l’outcome a lungo termine
della lingua scritta
-16 soggetti diagnosticati come DSL in epoca prescolare presso IRCCS Stella
Maris.
Età media 16,5 (d.s. 2,6); 13M e 3F
13%6%
13%
31%
6%
31%
3° media
1° superiore
2° superiore
4°superiore
5° superiore
università67%
8%
25%
istitutoprofessionale
istitutotecnico
liceo
-32 soggetti del gruppo di controllo appaiati per età cronologica, sesso, classe
frequentata, tipologia di scuola
Età media: 16,4 (d.s. 2,5); 26 M e 6 F
SOGGETTI
scale WISC
02468
1012
Dis
egno
con
cubi
Sto
rie fi
gura
te
Ric
ostruzi
one
d...
Voc
abola
rio
Com
prens
ionep
un
teg
gio
po
nd
era
to
DSL
controlli
Livello cognitivo
** **
LESSICO ESPRESSIVO
**
Peabody Picture Vocabulary Test
115
125
135
145
155
165
175
pu
nte
gg
io g
rezz
o
ex DSL
controlli
**
Denominazione INPE (lessico espressivo)
0
5
10
15
20
25
pu
nte
gg
io g
rezz
o
ex DSL
controlli
**
Ripetizione di frasi
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
frasi rip corr
% DSL
controlli
Difficoltà linguistiche orali
(competenza lessicale e morfo-
sintattica) residue in 15 dei 16
soggetti (94%) con diagnosi
di DSL in età prescolare
**
Un deficit (z < - 1 ds) nella ripetizione
di non-parole è presente in 14 dei 16
soggetti (87%) ed è accentuato (z < - 2
ds) nella maggior parte dei casi (11
casi su 14, 78%)
Ripetizione di non-parole
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
% r
isp
ost
e co
rret
te
DSL
controlli
**
Apprendimento della lingua scritta
0
2
4
6
8
nu
me
ro e
rro
ri
accuratezza
DSL
controlli
0
0,05
0,1
0,15
0,2
0,25
se
c/s
ill
rapidità (sec/sill)
DSL
controlli
Lettura decifrativa di un brano
** **
Prestazione media
Distribuzione delle prestazioni dei DSL rispetto ai controlli
0
2
4
6
8
10
12
decodifica
accuratezza
decodifica
rapidità
n d
i s
og
ge
tti
normale
lievemente
deficitaria
francamente
deficitaria
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
n u
m e
r o
d i
r i
s p
o s
t e
c o
r r e
t t e
comprensione
DSL
Controlli
**
Comprensione del testo
Prestazione media
Distribuzione delle prestazioni dei DSL rispetto ai controlli
0
1
2
3
4
5
6
7
n d
i so
gg
ett
i
normale
lievemente
deficitaria
francamente
deficitaria
CONTINUIITA’
I dislessici che hanno avuto
ritardo del linguaggio subclinico
coinvolgente lo sviluppo lessicale e morfosintattico
hanno un deficit prevalente di decodifica
I DSL che diventano dislessici presentano
sia cattiva decodifica
sia problemi di comprensione
deficit lessicali, morfosintattici e fonologici
DISCONTINUITA’
Dislessici che non hanno problemi linguistici…
DSL che non diventano dislessici
Fattori favorevoli/sfavorevoli nell'evoluzione dal
DSL al DSA
Favorevoli Sfavorevoli
Tipologia DSL Late talker recettivo
Diagnosi precoce Familiarità per DSL e DSA
Trattamento precoce Persistenti difficoltà linguistiche
Fattori di rischio per il DSA nei bambini
con Dsl
Bishop, McDonald, Bird and Hayiou-Thomas (2009): Children Who Read Words Accurately Despite Language Impairment: Who are They and How Do They Do It?
La prestazione al RAN è il dato che predice meglio l’evoluzione di un DSL in un DA.
Deficit RAN
+
Deficit
memoria fonologica
+
Deficit
Linguistico
DSL DE
La maggior parte dei bambini DSL con RAN normale
non sviluppa DA
I DSL con DA condividono con i dislessici il deficit al
RAN e con i dislessici con pregresso ritardo di
linguaggio il deficit di memoria fonologica
Criticità ancora aperte: Che cosa facilita i
DSL fonologici nell’apprendimento?
E’ un disturbo linguistico limitato e più lieve?
Non ha in associazione un problema di memoria fonologica?
Non ha in associazione un deficit di RAN?
La natura del deficit fonologico è diversa da quella degli altri DSL?
Il DSL fonologico potrebbe avere un deficit di accesso alle rappresentazioni fonologiche che sarebbero integre (Ramus e Szenkovits, 2008)
I DSL non Fonologici potrebbero avere rappresentazioni fonologiche non integre che interferiscono con l’apprendimento della lingua scritta (deficit di accuratezza di scrittura e lettura), cui contribuisce il deficit di Memoria di Lavoro Fonologica.
Criticità ancora aperte: Che cosa facilita i
DSL fonologici nell’apprendimento?
Da analizzare meglio la tipologia delle difficoltà fonologiche (Holme et al, 2008).
C’è una certa variabilità interindividuale anche fra i DSL Fonologici (anche nella nostra casistica).
E’ stato descritto un outcome peggiore per l’apprendimento in adolescenza in soggetti che avevano errori fonologici atipici o non evolutivi (cioè non evidenti nello sviluppo tipico) rispetto a chi commetteva errori tipici di una fase evolutiva inferiore (Leitao et al., 1997).
5. La riabilitazione della Memoria
di Lavoro Fonologica
La riabilitazione della Memoria di Lavoro Fonologica dovrebbe essere un aspetto importante della riabilitazione del DSL.
La problematica della memoria fonologica, infatti, potrebbe essere un fattore che interferisce con gli esiti della riabilitazione.
Ad esempio è documentata in letteratura una migliore risposta al trattamento nei DSL Fonologici ed Espressivi rispetto ai Recettivo-Espressivi (Boyle et al., 2007).
Alcuni metodi (Gathercole e Packiam Alloway 2005)
Addestramento all’uso della reiterazione
si insegna a reiterare/vocalizzare apertamente: il bambino dice ad alta voce gli items da ricordare fra le presentazioni degli items successivi. Elemento chiave della strategia è incoraggiare il bambino a reiterare in modo cumulativo vocalizzando tutte le parole da ricordare presentate fino a quel momento piuttosto che ripetere semplicemente la parola che è stata appena presentata.
Una volta che il bambino è capace di usare questa strategia efficacemente sarà incoraggiato ad usare lo stesso approccio in modo “coperto” usando la vocalizzazione interiore (reiterazione subvocale).
Prove a favore di risultati efficaci con i Down, ma non sempre ha esiti
duraturi.
Alcuni metodi (Gathercole e Packiam Alloway 2005)
Supporto all’acquisizione del vocabolario
presentazione di parole in contesti diversi in modo che il
bambino possa avere molte opportunità di fare pratica
con ripetizione immediata e differita e riconoscimento di
strutture sonore nuove.
stimolare la consapevolezza sulla
somiglianza delle parole.
Il deficit di ripetizione di
nonparole nel DSL può
essere migliorato dalla
conoscenza lessicale
Alcuni metodi
Affinare la abilità di discriminazione
per migliorare la codifica
Stimolare le abilità di ripetizione
per esercitare le abilità di codifica e mantenimento
Stimolare le capacità di riflessione sulla
struttura delle parole
per esercitare le abilità di interfacciare le strategie di
base della memoria di lavoro con i processi della MLT
Alcuni Programmi
Joanne Rudland: Potenziare la memoria a breve termine (7-11 anni), Erickson
(Attività per sviluppo strategie di reiterazione e visualizzazione)
Andrich e Miato: Memoria verbale (da 6 anni), Erickson
(Esercizi di memoria associativa e sequenziale)
Riferimenti bibliografici
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Disabilità, 1 (2), 249-264, 1998;
- D. Brizzolara, C. Casalini, B. Sbrana, A.M. Chilosi, P. Cipriani, "Memoria di lavoro fonologica e difficoltà di apprendimento della lingua scritta nei bambini con disturbo specifico di linguaggio". Psicologia Clinica dello Sviluppo 3, 465-488, 1999;
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- D. Brizzolara, F. Gasperini., L. Pfanner, P. Cristofani, C. Casalini, AM. Chilosi. “Long-term literacy outcome in Italian adolescents with a history of Specific language impairment”, Cortex, 47 (8), 955-973, 2011;
Laboratorio di Neurolinguistica e
Neuropsicologia
Dello sviluppo IRCCS Stella Maris
•Grazie a tutti!! •Daniela Brizzolara Paola Brovedani Claudia Casalini Barbara Cerri Anna Chilosi Paola Cipriani Paola Cristofani Filippo Gasperini Chiara Pecini- Lucia Pfanner Renata Salvadorini