burello - pirotecnica

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     Riproduzione del testo originale

    dei primi del 1900 digitalizzata

    da Edoardo Mori

     per il sito

    www.earmi.it

     Ne è vietata la riproduzione per fini commerciali

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     PREFAZIONE

    Scrivendo questo manualetto di pirotecnicanon intesi già di dare un trattato completo diquest’arte, nè di proporlo come codice agli ar-tieri; ma ebbi solo l’intento di esporne le nor-me più elementari, quelle norme che, senza fa-re un artista, danno però una cognizione esatta

    ed abbastanza vasta dell’arte.Io ho scritto per i miei amici dilettanti, i

    quali senza cercare le ragioni per cui, dataquesta causa, avviene questo effetto, si appa-gheranno di ottenere un successo.

     Né con ciò intendo di dire di aver del tutto

    trascurato le ragioni fisiche dei fatti, ché, doveil credetti d’utilità, le esposi colla maggioresemplicità possibile.Alla fine dell’Appendice ho aggiunto alcuneavvertenze, onde evitare i tanti pericoli che

     presenta quest’arte così bella.

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    Credo dunque obbligo mio d’avvisare il di-lettante che, prima di mettersi a fabbricar fuo-chi, legga quel paragrafo di cui è cenno piùsopra.

    Le composizioni colorate dove c’entra ilclorato di potassa sono le più pericolose d’ac-censione spontanea, poiché basta un minimoattrito a determinare lo sviluppo della scintilla.Quindi sarà bene tenere queste composizioniin siti separati ed in poca quantità per luogo,così, ancorché avvenga un’esplosione, non

     produrrà mai delle catastrofi.

    Infine ho creduto bene di aggiungere un ca- pitolo anche sui palloni aerei.

    Sperando che i miei amici dilettanti fac-ciano buon viso a questa mia operetta, auguroloro buona fortuna, e li prego, che, se vi trove-ranno qualche inesattezza, me la indichino che

    sarò loro gratissimo.

    ARDUINO BURELLO

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    LA PIROTECNICA DEI DILETTANTI

    CAPO ILa pirotecnica

    La pirotecnica è l’arte di fare i fuochi artifi-ciali, l’ultimo ed il più gradito spettacolo di

    tutte le feste. Io non istarò qui a tesservi la sto-ria di quest’arte; ma, essendo mio dovere trat-tarne la parte teorica e pratica, lascio certi e-sordi, ed entro tosto in materia.

    E prima di tutto parlerò delle sostanze cheentrano nella fabbricazione dei fuochi d’artifi-

    zio: di quelle sostanze, cioè, delle quali il piro-tecnico dovrà più spesso servirsi.

    Sostanze principali

    Salnitro, solfo, carbone di legna, sono i principali ingredienti dei fuochi d’artifizio.

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    Salnitro - Questo sale è la base della piro-tecnica: in commercio è conosciuto coi nomidi: nitro, sale di nitro, nitrato di potassa.

    Il nitro non dev’essere adoperato nei fuochi,che puro e ridotto in finissima polvere. Per nonstar a tritarlo, si fa sciogliere in un tegame adun fuoco forte dapprima, lento di poi, versan-dovi tanto di acqua, quanta ne occorre perchévi si sciolga. Durante la ebollizione, si rime-scola gagliardamente, finché si addensa e si ri-duce allo stato di farina. Poi lo si fa passare

     per uno staccio fino, e quindi lo si versa in un

    recipiente ben otturato per preservarlo dall’umidità.

    Solfo  - Troviamo in commercio il  fiore di solfo, il  solfo in  polvere ed il  solfo in baston-cini. Del fiore di solfo, e perché costa troppo e

     perché non corrisponde pienamente alle esi-

    genze dell’ arte, non devesi far uso, e ciò siadetto con buona pace del Damitte. Per aver pu-ro il solfo lo si lava nell’acqua.

    Carbone - Nei fuochi d’artifizio il carboneda preferirsi e il carbone di legna dure, quali laquercia, il cerro, l’orno, ecc. Esso dà un fuoco

    vivissimo con scintille più splendenti e dure-

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    sta che poca quantità per volta, onde evitarequalsiasi accidente. Questa, che dicesi  polve-rino, ha il vantaggio di accendersi più facil-mente della polvere in grano. La polvere finada caccia sarebbe ottima, ma essendo troppocara, non è usata ; invece si fa uso di quella ingrani, perché più economica.

    Antimonio  - L’antimonio è un metallo bianco grigiastro, che arde con fiamma ceru-lea, abbagliante, vivissima. È di poco costo.

    Ferro (limature di). - Le limature che prin-cipalmente si adoperano nei fuochi d’artifizio

    sono quelle d’acciaio, di ferro e di ghisa, per-ché danno migliori effetti. La limaturad’acciaio si trova dagli armaioli e da tutti gliartieri in acciaio; essa dà scintille di un biancoargenteo: è da preferirsi alla limatura di ferro.Le limature di ghisa, più propriamente torni-

    ture, danno scintille più larghe e più durevoliche non quelle d’acciaio e di ferro: sono d’un

     bel giallo d’ oro. Giova però avvertire chequeste limature non possono - qualora sono incombinazione col nitro - conservarsi più di ot-to giorni, e quindi i pezzi in cui esse vi entrano

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    non si possono tenere più di quel determinatotempo.

    Vengono adoperate più specialmente nellefontane.

    Zinco - È un metallo bianco alquanto duro.Produce un fuoco azzurrognolo, misto ad unallegro scoppiettio; non è di grande effetto, ecolla sua fusione rallenta la forza del fuoco.

    Rame (limatura di) - La limatura di rameviene adoperata nelle fontane per aver gettiverdastri. Il solfato di rame si adopera nellefiamme azzurre.

    Ambra  L’ambra è una sostanza che ardegettando scintille d’un giallo dorato. Si ado-

     pera pestata e vagliata nelle lance e nei fuochidi odore.

    Canfora  - È una sostanza infiammabilis-sima: arde con fiamma bianca: si scioglie nel-

    l’alcool: pestata si mischia col nitro e colsolfo.

    Nerofumo  - Il nerofumo, conosciuto sottoil nome di nerofumo d’Olanda o di Germania,entra in certe composizioni, come per esem-

     pio: nel rosso, nel rosso cupo, nel verde, nel

    roseo.

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    Clorato di potassa - Questa sostanza de-vesi maneggiare con prudenti precauzioni,

     poiché il minimo urto può dar luogo a perico-losa esplosione. Si adopera nella composizionedei fuochi colorati.

    Nitrato di stronziana - Dà un colore rosso porpora.

    Nitrato di barite - Dà alla fiamma un colorverde; ad ottener questo effetto lo si fa seccareal fuoco entro un crogiuolo. Ecco come si pro-cede nell’operazione: si prende un recipientedi metallo, il crogiuolo, copresi il fondo di a-

    rena, sopra distendesi una carta, e su di questail nitrato di stronziana: di tanto in tanto lo siagiterà con una bacchettina di legno.

    Carbonato di soda - Dà una fiamma gialla.Alcool - L’alcool è il miglior liquido che si

     possa trovare per ridurre in pasta certe so-

    stanze che devono essere vive e splendenti; può essere surrogato dall’acquavite, se ver-gine, ed anche da buon aceto, purché bollito.

    Gomma  - Dà maggior consistenza allecomposizioni, ma rallenta la forza della com-

     bustione.

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    Cotone - Il cotone per micce deve essere dasei ad otto fili. Scelgasi del migliore. In-zuppato in una pasta formata collo spirito divino (alcool) e colla polvere fina, serve a co-municare il fuoco a diversi pezzi. La  stoppa,

     propriamente detta, produce lo stesso effettodel cotone.

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    CAPO II

    Utensili

    Varie bacchette di diversi calibri per rotolarcartocci e per caricarli. Un tavolino di legnoforte o di marmo per triturarvi sopra le compo-sizioni. Vari stacci o crivelli. Un mortaio di

    ferro fuso, il cui pestello sia di legno o vice-versa, per evitare accensioni. Una pialla perrotolare cartocci (vedi fig. 1).

    Una bilancia coi relativi pesi. Vari ma-

    gliuoli di legno duro di diversa grandezza. Di-

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    verse scatole di legno per tenervi polvere, sol-fo, antimonio, ecc. Macchinetta per stringerecartocci (vedi fig. 2).

    Dei cartocci

    Ecco il modo di farli: prendasi un pezzo dicartone della grandezza che si vuoi dar al car-toccio, lo si stenda su d’una tavola, e si copracon colla la parte del cartone che resterà la

     prima nell’interno del cartoccio: pongasi la bacchetta da rotolare sul lato non coperto di

    colla, e rotolisi con fermezza e ben diritto, u-sando della pialla fig. 1. Acciocché la bac-chetta esca più facilmente dal cartoccio, si ab-

     bia cura di fregarla prima con del sapone.Un cartoccio deve ordinariamente avere dai

    sei agli otto diametri esterni di lunghezza;

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    mentre la parete del cartoccio deve esser gros-sa almeno un terzo di diametro interno.

    Per stringere più facilmente i cartocci aduna estremità, si fa uso d’un semplicissimocongegno che è indicato dalla figura 2, e chenon richiede neppur spiegazione.

    Delle micce di comunicazione

    Servono queste ad appiccare il fuoco a tuttii diversi pezzi d’artifizio. Si pone in un vaso diterra della polvere fina, la si inzuppa con ac-qua semplice, o con spirito di vino canforato e

    gommato, formando una pasta di mediocredensità. Indi si prende il cotone e si immergein questa pasta lasciandovelo qualche ora:quindi si toglie e si fa asciugare mettendolo inuna stufa od in un forno caldo, senza fuoco.Gli stoppini così preparati riescono a maravi-

    glia.Per garantirli, per preservarli dall’umidità

    ed insieme perché siano più rapidi, si introdu-cono in certi condotti di carta morbida: quanto

     più stretti saranno i condotti, tanto più celerisaranno gli stoppini. Questi condotti o passa-

     fuochi si fanno rotolando un foglio di carta in

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    tutta la sua lunghezza su d’una bacchettina, laquale dev’essere alquanto più sottile ad unadelle estremità, e gradatamente più grossaall’altra, acciocché i condotti possano intro-dursi l’uno nell’estremità dell’altro, formandocosì qualsiasi lunghezza.

    Tre o quattro giri di carta bastano, l’ultimos’incolla.

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    CAPO III

    Fuochi di guarnizione

    Diconsi fuochi di guarnizione quei fuochiche servono di complemento a dei fuochimaggiori, quali sono i razzi, le bombe, ecc. Ta-li fuochi minori o di guarnizione sono i ser-

     pentelli, le stelle, i petardi, i marroni, le lance,

    le meteore, salsiciotti, ecc.

    Serpentelli

    Sono dei piccoli cartocci che si empiono di polvere in grano, ed il loro ufficio è di corvet-tare scoppiettando nell’aria. Per caricarli sistringono da una parte, quindi si empiono della

    composizione, che daremo qui sotto, fino allametà, battendoli un poco. Il resto si carica con

     polvere in grano o con polvere fulminante -della quale diremo più avanti - ed infine vi siaggiunge un po’ di carta che si comprime, e sichiude il cartoccio. Si forano poscia dalla parte

    della composizione insino alla terza o quarta

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     parte della loro lunghezza e vi si pone la mic-cia.

    COMPOSIZIONE.Semplice

    Polvere ........................parti 16Limatura d’acciaio .........» 4

     BrillantePolvere ........................parti 16Limatura d’acciaio ......... » 5Solfo ......................... ... » 3

     Più vivaSalnitro .......................parti 16

    Polvere .......................... » 6Solfo ............................. » 7Antimonio ..................... » 3Tornitura di ferro fuso.... » 3

    ChineseSalnitro .......................parti 16

    Polvere » 17Solfo .............................. » 3Tornitura di ferro fuso » 9Carbone » 3

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    Serpenti

    Sono alquanto più grossi dei serpentelli evengono caricati nello stesso modo; devonsiforare ancora nella parte superiore ad un quar-to della loro lunghezza.

    COMPOSIZIONESemplice

     Nitro ...................................parti 16Polvere .................................. » 3Solfo ..................................... » 4Carbone ................................ » 4

     Brillante

    Polvere ................................parti 16Solfo ..................................... » 1Limatura d’acciaio ............... » 4

    Chinese Nitro ...................................parti 16Polvere .................................. » 9

    Solfo ..................................... » 4Tornitura di ferro fuso » 10Carbone ................................ » 5

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    Stelle

    COMPOSIZIONE Bianca

    Salnitro ...............................parti 16Polvere fina .......................... » 3Solfo ..................................... » 8

     AltraSalnitro ......................parti 16Polverino ...................... » 5Solfo ............................ » 8Antimonio .....................» 2

    Gialla

    Clorato di potassa . . . . parti 4Solfo ............................» 2Bicarbonato di soda ..... » 1Solfato di stronziana » 1

     Altra Clorato di potassa.......... » 8

    Solfo ............................. » 2Carbonato di soda......... » 5

     Fuoco ranciatoClorato di potassa........... » 8Solfo .................... ........ » 2Carbonato di soda.......... » 3

    Carbonato di calce......... » 1

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     Fuoco rosso:

    Clorato di potassa........... » 30 Nitrato di stronziana....... » 48Solfo ................................... » 16

     Nerofumo.............................. » 6 Purpureo:

    Clorato di potassa................ » 5Solfo ......................... ........ » 2

     Nitrato di stronziana secco...» 5 Azzurro

    Clorato di potassa..................... » 8Solfo ......................... ..... » 2

    Solfato di rame ammoniacale... » 3Solfato di potassa .................... » 3

     RoseoClorato di potassa................ parti..8Solfo ......................... .......... » 2Carbonato di calce.. ....... » 4

     AltraClorato di potassa ................. » 12Solfo ..................................... » 4Solfato di rame ammoniacale. » 4

     AltraClorato di potassa................ parti 12

    Solfo ....................................  » 4

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    Solfato di rame ammoniacale » 4Violetto 

    Clorato di potassa............ » 20Verde purgato...................» 1Mercurio dolce................. » 1 Solfo.................................. » 7Gesso per indoratore .........» 4

     AltraClorato di potassa.............. » 22Solfo................................... » 5Solfato, di stronziana...........» 18Carbonato di rame..............» 1

     RosaClorato di potassa .................» 8Solfo ......................................» 3Carbonato di stronziana ........» 3

    VerdeClorato di potassa....................» 7

    Solfo........................................ » 3 Nitrato di barite........................» 7

     AltraClorato di barite ..................... » 16Mercurio dolce........................ » 2Gomma lacca........................... » 1

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    Si bagna il tutto con spirito di vino e si ri-mescola in modo d’ottenere una pasta alquantodensa. Quindi la si spiana su d’una lastra dimarmo ben levigata, in maniera di averla al-l’altezza di un centimetro o poco meno, e poisi taglia con un coltello per lungo e per tra-verso, in modo che riescano dei piccoli cubi :questi si mettono poscia su d’una tavola co-sparsa di polvere fina. Seccansi al sole.

    Il nitrato o solfato di stronziana ed il cloratodi potassa devono essere rimescolati innanzid’incorporarvi il solfo ed il nerofumo, evi-

    tando però un soverchio fregamento, il quale potrebbe causare qualche accensione. Il mer-curio dolce o procloruro di mercurio deve es-sere gradatamente diviso.

    La miglior qualità di mercurio dolce si èquella preparata dai farmacisti al vapore ac-

    queo. Esso accresce la densità del fuoco; puòessere sostituito dal sale ammoniaco, ma èmeno efficace.

    Il solfato ammoniacale di rame è difficile aconservarsi; e le composizioni in cui entra so-no spesse volte soggette ad accensioni sponta-

    nee.

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    Della pioggia di fuoco

    Vi ha la pioggia di fuoco propriamente det-ta e la pioggia d’oro. La prima si fabbrica, a-doperando le composizioni che daremo quisotto, allo stesso modo delle stelle. Quindi si

     prendono dei piccoli cartocci dai 5 ai 6 centi-metri di lunghezza, e di 5 millimetri di diame-tro; una estremità dei medesimi viene otturata.

    COMPOSIZIONE SemplicePolverino .................................. parti 16Carbone ......................................» 3

     Altra

    Polverino parti 16Limatura d'acciaio finissimo » 3

     Altra

    Polverino .................................. parti 16Carbone duro...............................» 2

     Nitro ........................................... » 1La seconda composizione richiede un cali-

     bro maggiore che non le altre due.Chinese

    Polvere parti 16Solfo » 2

    Carbone » 2

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    Tornitura di ghisa » 5 Altra

    Polvere parti 32Solfo » 8Carbone » 5Salnitro » 16Carbone di terra » 5

     AltraPolvere parti 16Solfo » 4Carbone » 2Salnitro » 8

    Getto » 16 BrillantePolvere........................................parti 16Carbone........................................ » 4

    Della pioggia d’oro

    È di graziosissimo effetto e si fabbrica allostesso modo delle stelle.

    COMPOSIZIONE.

    Polverino........................parti 16

    Salnitro........................... » 16

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    Solfo ............................ » 8Carbone.......................... » 3

     Nerofumo........................» 2 Altra

    Polverino.........................» 16Salnitro ...........................» 1Solfo............................... » 3,5

     Nerofumo ........................» 2

    Della pioggia d’argento

    Si prepara allo stesso modo delle stelle.COMPOSIZIONE.

    Polvere fina parti 1Salnitro » 4Solforosso d’arsenio (Realgar) » 2

     Più viva Polvere fina parti 5

    » in grano » 5

    Salnitro » 13Solfo » 2Limatura di zinco » 25

    Delle lance

    Si caricano nella stessa guisa dei serpen-

    telli, applicando ad una estremità un pezzetto

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    di stoppino. Conviene che siano ben cariche, poiché se vi rimane qualche vacuo, la cartuccia può scoppiare e forse spegnersi.

    COMPOSIZIONE.Polverino ............................. parti 1Salnitro ................................. » 16Solfo ..................................... » 8Carbone » 3Antimonio ............................. » 1

     AltraPolverino .............................parti 2Salnitro ................................. » 16

    Solfo ..................................... » 1 AltraPolverino parti 1Salnitro ................................. » 16Solfo ..................................... » 8Antimonio ............................. » 1

    Petardi

     Non differiscono in altro dai serpentelli senon in quanto essi son carichi a polvere in gra-no. Il cartoccio sia grosso e robusto, onde rie-sca più forte lo scoppio, il quale si può au-

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    mentare coll’empirlo in luogo di polvere ingrano, di polvere fulminante.

    Della polvere fulminante

    In questo genere di polveri, le precauzioninel tenerle isolate non saranno mai troppe.

    La miglior polvere fulminante si è quellanella quale vi entra come ingrediente princi-

     pale il cianato di Mercurio o mercurio di Ho-ward.

    COMPOSIZIONECianato di mercurio parti 15

     Nitrato di potassa » 60Solfo » 10Carbone » 5

    Vi ha un’altra specie di polvere fulminante,in cui entra come principale agente il clorato di

     potassa; ma è pericolosissima e spesso fu cau-sa di immani catastrofi per la sua somma ac-censibilità anche spontanea.

    COMPOSIZIONEClorato di potassa parti 1Solfo » 1

    Carbone di legna dolce » 6

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    Stelle a scoppio

    Sono piccoli petardi, la cui gola è ripiena di pasta di stelle. Riescono di magnifico effettonei razzi volanti. Prima di adoperarle si de-vono rotolare sopra del polverino asciutto, ilquale serve loro di esca.

    Marroni

    Il marrone è una cartuccia cubica come undado, carica di polvere in grano e coperta da

     più giri di spago incerato. Per formarvi il car-

    toccio si procede così. Si descrivono su di uncartoncino dei piccoliquadrati, in modo diformare coi medesimi unT (vedi fig. 3), quindi,ripiegandoli, facilmente

    formasi il cubo.

    Delle meteore

    Le meteore altro non sono che marroni co- perti di pasta di stelle che, accesi, presentanol’effetto di meteore. La pasta vien tenuta sopra

    il marrone da un foglio di carta, che si cuce e

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    si lega dove sta la miccia, la quale non comu-nicherà direttamente colla miccia del marrone,ma soltanto con la pasta di stelle.

    Il marrone poi si accende quando si è ab- bruciata la pasta di stelle, mediante altra mic-cia, che uscirà da un foro praticato in uno degliangoli del marrone.

    Servono a guernire i razzi volanti e le bom- be, e si lanciano in aria entro piccole pentole dimetallo o di carbone, come preludio nei grandifuochi d’artifizio.

    Salsicciotti 

    Sono grossi petardi coperti da più giri dispago incerato, il che rende più strepitoso loscoppio.

    Il cartoccio chiudesi da un capo, caricasi di polvere in grani e si chiude anche dall’altra e-stremità mettendovi l’esca.

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     CAPO IVFuochi aerei

    Con tal nome furono chiamati quei fuochiche producono il loro effetto nell’aria. I prin-cipali di questi fuochi sono i razzi volanti, icarciofi e le bombe.

    Razzo volante.

    Questo pezzo, sempre bello e dilettevolenella sua semplicità, è uno dei più difficili acomporsi dal giovine pirotecnico, purché ri-chiede una grande precisione onde possa avere

    il suo effetto.Il cartoccio del razzo volante è del tutto si-

    mile agli altri cartocci e si fabbrica allo stessomodo, ma deve essere un poco più lungo.

     Proporzioni del, diametro interno ed ester-

    no e della lunghezza del cartoccio.

     Diam. interno. Diam. esterno. Lungh..9 mm. 14 mm. 84 mm.23 » 34 » 220 »54 » 84 » 375 »I1 cartoccio, dopo fatto, viene stretto ad una

    estremità e legato (vedi Capo II, Dei cartocci).

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    Schidione e bacchette.

    Dovendo il razzo elevarsi ad una grande al-tezza, è necessaria dapprima una forte spinta

     per vincere la forza di gravità Perciò dapprin-cipio deve accendersi una buona parte di pol-vere. A tal uopo si pratica una cavità nella goladei cartoccio fino a quattro sesti della sua lun-ghezza, con uno schidioncino (vedi fig. 4) cheviene introdotto nel cartoccio prima del cari-camento.

    Caricato il.  razzo, lo schidioncino si estrae elascerà così il vuoto richiesto, nel quale viene

     poi introdotta la miccia.La punta dello schidione deve essere di un

    quinto circa del diametro interno, la base didue quinti del medesimo. Sotto lo schidione vista un bottoncino del diametro uguale al dia-metro del razzo e serve ad arrotondire la bocca

     per la quale deve uscire il getto. Le bacchetteche devono servire pel caricamento del razzodevono essere almeno quattro, tre delle qualiforate, una in guisa che vi entri tutto lo schi-

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    dioncino, la seconda due terzi del medesimo,l'altra un terzo, la quarta, finalmente, serve per

     battere il massiccio, e non deve avere alcun fo-ro.

    Caricamento Saldato il cartoccio sullo schidione ed intro-

    dottovi un pizzico d' argilla per mezzo di unimbuto, si mette nel cartoccio un cucchiaio dicomposizione e si batte forte e ripetutamentecon la prima bacchetta, usando di un ma-gliuolo di legno. Così si prosegue fin che il

    razzo è caricato, avendo riguardo di cambiar le bacchette di mano in mano che si procede nell'operazione.Altro sistema di bucare i razzi si è quello di fo-rarli con le gubbie (vedi fig. 5) dopo carichi.

    Per forare il razzo

    con la gubbia devesiquesta tener salda in

    mano, mentre coll’altra si gira il razzo. Così il buco riesce più corto giacché invece di lasciareun diametro di massiccio, si lascia un terzodell’altezza della carica. Questo metodo è ora

    il più seguito. Conviene notare però che si può

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    servirsi della gubbia solo nei razzi di composi-zione comune.

    Guarnizione

     Nella parte superiore della cartuccia si in-colla una lista di carta, facendola girare tre oquattro volte, ed in questo nuovo cartoccio siintroduce una cucchiaiata della stessa compo-sizione del razzo, quindi vi si mette la guarni-zione e lo si chiude incollandovi sopra un ca-

     pitello di car- bone.Per guarni-

    zioni possono ser-vire le  stelle sem-

     plici, colorate, a

     scoppio; i petardi, le pioggie di fuoco,

    d’argento, d’oro, i serpentelli, ecc.A colui che volesse mettere petardi per

    guarnizione, suggeriremo questo metodo, forse più spiccio e di miglior effetto. Il cartoccio losi lascia un tantino più lungo e, caricato il ma-ssiccio, vi si introduce un rotellino di legno a(vedi fig. 6) con un piccolo foro nel mezzo,quindi un po’ di polvere da caccia in grano b,

    sopra un po’ di carta straccia c, che si com-

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     prime; e si stringe la parte superiore del car-toccio, allo stesso modo che abbiamo imparatoa stringere la parte inferiore. Così, quando ilrazzo è arrivato al termine del suo viaggio ae-reo, e che per conseguenza la composizionesarà finita, il fuoco di questa, passando pel le-gno forato, si comunicherà alla polvere e suc-cederà lo scoppio.

     Notisi però che il peso della guarnizionenon deve eccedere un terzo del peso intero delrazzo. Caricato e guernito, nel foro fatto dalloschidione o dalla gubbia si introduce un pezzo

    di stoppino o di miccia.Bacchetta di direzione

    La bacchetta per dirigere l’ascensione delrazzo, per mantenerlo cioè in posizione verti-cale, col getto all’ingiù, deve essere ben dirittae leggera.

    Le migliori sono quelle di canna da palude.Queste bacchette, perché siano di giusto

    contrappeso, devono misurare circa nove voltela lunghezza del razzo e, legata al medesimo,deve equilibrarsi sopra un dito alla distanza didue o tre pollici dalla gola. Se la bacchetta pe-

    sa più del razzo, la si assottiglia di tanto, quan-

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    to importa per l’equilibrio; se pesa meno, si ècostretti a cambiarla.

    COMPOSIZIONI DI RAZZI VOLANTI,Comune

     Nitro .....................................parti 16Solfo ....................................... » 3,5Carbone grosso...................... . » 7

     Altra Nitro ..................................... parti 20Solfo ....................................... » 5Carbone grosso .......................» 13

    Polvere fina.............................» 3 Altra

    Polvere fina ......................... parti 1 Nitro .......................................» 17Solfo .......................................» 3Carbone grosso ........................» 8

     AltraPolvere fina............................parti 16

     Nitro ........................................» 10Solfo, ...................................... » 2,5Carbone grosso ..................... ..» 6

     Brillante

    Salnitro ................................ parti 16

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    Solfo .......................................» 3Carbone fino ..........................» 5Limatura d'acciaio » 4

     Altra

    Polvere fina ........................ parti 16Salnitro ...................................» 1Solfo ......................................» 1Limatura d'acciaio . . . . » 5

    Chinese.Polvere fina..........................parti 16

     Nitro .........................................» 10Solfo.........................................» 5

    Ghisa.........................................» 5 Altra

    Polvere fina .......................... parti 6 Nitro .......................................... » 4Solfo............................................» 2Limatura d'acciaio ..................... » 2

     Altra  Nitro ................... parti 16Polvere fina............ » 2Solfo ...................... » 2,5Carbone ..................» 6

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    Tiro dei razzi volanti

    Si impianta nel terreno un palo verticale un po’ più lungo della bacchetta del razzo, munitoin alto di un uncino, ed alla metà di un anelloaperto, nel quale si fa passare la bacchetta delrazzo, quando questo sia poggiato sull’ uncino.Ciò fatto, si, appicca il fuoco alla miccia. Pec-cano di temerità coloro che accendono il razzotenendolo in piano, poiché esso può esploderee far del male.

    Allorché si voglia lanciare contemporanea-

    mente un gran numero di razzi, si dispongonosu di una cassa tutta forata ed a doppio fondo.Il fondo superiore di questa, su cui poggiano lemicce dei razzi, è tutto cosparso di polvere, inmaniera che, accesa questa, si accendono in unistante tutte le micce e partono insieme tutti i

    razzi.

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    CAPO VDiverse specie

    di razzi volanti

    Razzo a girello

    Invece della guarnizione, aldisopra del razzo si pone un piccolo serpentello che si legain croce. Il getto è a girello e

     prende fuoco dal massiccio delrazzo. (vedi fig. 7).

    Razzo a più voliCaricato un razzo grande più degli ordinari, sopra delmassiccio si pone un po’ di

     polvere in grani. Nella parte dicartoccio che rimane vuota siintroduce un razzo più piccolo,in maniera che lo stoppino diquesto poggi sulla polvere del

     primo, così quando il razzo piùgrande avrà compìta la sua a-

    scensione, il fuoco si comunicherà alsecondo, che continuerà la salita, men-

    tre che il primo, staccato dal secondo

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     per la esplosione della polvere, cadrà a terra.La bacchetta del secondo

    razzo si farà passare fra dueanelli di carta incollati al

     primo (vedi fig. 8).Devesi notare che il raz-

    zo piccolo, compresa la bacchetta, non deve eccede-re il peso del primo.

    Razzo a catena

    Sono due razzi uniti ad

    angolo, facenti vertice nell’ultima estremità della bac-chetta, i quali, accendendosicontemporaneamente, si in-nalzano uniti, lasciando unadoppia coda di fuoco.

    Razzo a coda di stelle

    Se ad un razzo si legano, sotto, capovolte,due piccole candele romane, le quali prendanofuoco nello stesso istante del razzo, questo, a-scendendo, si lascerà dietro una vaga collana

    di palle a colori.

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    Razzo a meteora

    Se ad un razzo semplice o a due razzi a ca-tena si sovrappone un marrone ricoperto di pa-sta di stelle, in modo che abbruciata questa siaccenda la miccia di quello, lo si vedrà caderea guisa di meteora e scoppierà con immensofracasso.

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     CAPO VI

    Carciofo

    Il carciofo o razzo da tavola è un pezzod’artifizio che dapprima gira su sé stesso, pro-ducendo un gran vortice di fuoco e di pois’innalza a guisa di ardente colonna.

    Il cartoccio di questo razzo deve essere for-tissimo, e dovrà avere dodici diametri internidi lunghezza.

    Chiuso il cartoccio da una parte, lo si caricatutto con una delle composizioni indicate più

    sotto, e si chiude l’altraestremità.

    Si praticano quindinel cartoccio due fori,diametralmente opposti,uno ad una estremità e

    l’altro all’altra (vedi fig.10). Ad un quadrante didistanza dai due suddettisi praticano quattro foriegualmente distanti fraloro ed insieme dai due

     primi. Il diametro di o-

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    gni foro deve misurare un quarto del diametrointerno.

     Nel mezzo del cartoccio, dall’altra parte etra i due fori, si lega un pezzo di tavoletta distaccio larga circa tre diametri esterni. Non re-stano quindi che le due micce per - mettere incomunicazione i due fori opposti, ed è nelmezzo di questa che si deve appiccare il fuoco.Acceso questo razzo sopra una tavola, dap-

     prima gira su sé stesso, poi, accendendosi an-che gli altri quattro, gli comunicano il motod’ascensione.

    Le micce, acciò che siano rapide e sicure,devono essere chiuse in un condotto di carta.

    COMPOSIZIONEComune

    Polvere............................... parti 32Carbone..................................» 6

     Altra Nitro ................................... parti 16Carbone grosso ..................... » 6Solfo ..................................... » 4

     Altra Nitro ......................................» 8

    Carbone grosso......................» 1

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    Solfo........................................» 4Polvere....................................» 16

     Altra Nitro .................... ...............parti 3Polvere ...................................» 16

     Brillante

    Salnitro parti 12Solfo » 2Limatura di ferro » 4Carbone fino » 3

     AltraPolvere » 32

    Acciaio » 6 Fuoco chinese

    Polvere » 6 Nitro » 4Solfo » 3Ferro fuso » 6

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    CAPO VIIBombe

    Sono grosse palle di cartone o di legno, in-ternamente vuote, che piene di sostanze piri-che, lanciate in alto dai mortai, scoppiano get-tando da tutte le parti i fuochi contenuti.

    Le bombe possono essere di forma sferica edi forma cilindrica. La sferica sarebbe da ante-

     porsi alla cilindrica, come quella che da ogni parte offre uguale superficie ed uguale resi-stenza all’aria, ma richiede troppo studio e fa-tica nella costruzione.

    Ad ogni modo ne daremo uncenno. Le bombe sferiche sonoformate di due calotte di legno(vedi fig. 11) fatte al tornio,concave nell’ interno e perfet-tamente coincidenti,. che si u-

    niranno a guisa di scatola. Lo spessore di que-ste calotte deve essere di un dodicesimo didiametro nella parte inferiore, che deve soste-nere la spinta della polvere da mortaio, e di unquindicesimo nella parte superiore, in cui si

     praticherà un foro detto occhio della bomba.

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    In quest’occhio vien introdotta la micciache consisterà in un cartoccio carico dellacomposizione che daremo qui sotto, il qualeserve a portar il fuoco nel centro della bomba:onde chiamasi anche  portafuoco. Esso vienacceso nell’atto stesso che si dà fuoco al mor-taio, e finisce allorché la bomba, giunta ad unacerta altezza, scoppia. Questi  porta fuochi sifabbricano rotolando della carta su d’una bac-chetta di nove millimetri di diametro, e si cari-cano nella stessa guisa dei razzi volanti; peròquesti cartocci né si chiudono né si legano alla

    gola. La lunghezza dei razzi ed il peso dellacarica variano secondo la grandezza delle

     bombe.COMPOSIZIONE PER RAZZI DA BOMBE

    Polverino..........................parti 16Carbone ............................. » 6

    Solfo ...................................» 4

    Carica delle bombe sferiche

     Nella parte che dovrà essere la inferioredella bomba vi si pone una buona carica di

     polvere da fucile fina o di polvere fulminante,

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    la quale farà scoppiar la bomba ed accenderàla guarnizione.

     Nella parte superiore, dopo avervi collocatoil portafuoco, vi si dispone la guarnizione, in-troducendo negli spazi della composizione dirazzo.

    Affinché la polvere della parte inferiore nonsi muova, la si copre con cartoneforato.

    II portafuoco deve essere col-locato saldamente nell’occhiodella bomba, perciò lo si incol-

    lerà. Esso deve giungere fino alcentro della bomba, perchél’accensione sia contemporanea-

    mente totale (vedifig. 12).Chiusi ed incollati

    i due emisferi del-la bomba, li si co-

     pre involgendolicon grossa tela imbevuta nellacolla forte, quindi si fanno asciugareall’ombra. Asciutti, vi si adattano i due con-

    dotti di lucignolo, che, l’uno dalla bocca del

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     portafuoco va alla parte inferiore della bombaed accende la polvere del mortaio, l’altro usci-rà per la bocca del mortaio stesso, e serve peraccendere la bomba.

    Bombe cilindriche

    Le bombe cilindriche offrono maggior ca- pacità e comodità per introdurvi le guarnizioni,e non sono di tanta difficile fabbricazione,consistendo esse in un cartoccio, della gros-sezza che si vuol dar all i bomba; deve peròaddattarsi al calibro del mortaio. Questo car-

    toccio deve avere la profondità di quasi duediametri, più i ritagli (vedi fig. 14). La figura14 presenta una di queste bombe - cilindriche,coi ritagli spiegati. A e C sono i vuoti in cui è

     posta la guarnizione, B è il vuoto in cui dovràintrodursi la polvere.

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    Caricamento

    Si prende un cilindro di me-tallo, possibilmente di stagno,lungo due dita più del cartoc-cio, e del diametro di un terzocirca del diametro interno delcartoccio, e si colloca drittonel centro dello stesso. Le

    guarnizioni si porranno tra il ci-lindro ed il cartoccio. Quando sisarà arrivati colle guarnizioni airitagli, allora si empie di polvere

    in grani il cilindro che vi sta nelmezzo, avendo cura di arrivarecon essa fino ad un centimetrosopra la guarnizione. Quindi a-

    dagio adagio si cava il cilindro. Si colloca po-scia il portafuoco nel centro, calcandolo un

     poco, di maniera che  piegatura dei ritagli siaquasi la metà nel cartoccio. Si salda con un po’di carta il portafuoco e si comincia a ripiegarle pareti o ritagli premendoli man mano che si

     piegano. Quindi si lega strettissimamente e sifa asciugare all’ombra. Asciutta, si prende uno

    stoppino e si adatta alla spoletta facendolo

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     passare sulla gola della medesima e lo si con-duce fino al fondo (vedi fig. 16).

    La s’involge con della carta in modo chesotto vi rimanga un vuoto, del diametro circadel cartoccio. In quel vuoto si mette la caricadi polvere che slancierà in aria il pezzo.

    Si badi che la carica di polvere che slanceràla bomba in aria sia proporzionata al peso della

     bomba stessa. Compita, si cala nel mortaio(vedi fig. 17).

    Mortaio

    Il mortaio per bombe può farsi di metallo,di legno, ed anche di cartone. Il più usato peròè quel di ferro e quel di cartone, quello  per

     bombe  grandi, questo per quelle di minor ca-libro.Per costruire un mortaio di cartone si pren-

    da prima una lastra di rame, di latta o di sta-gno, alta sette diametri e mezzo del calibro chesi vuol dar al mortaio, e tanto larga che faccia

    quasi due giri.

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     Questo tubo da una parte si chiude, ripie-

    gando la lastra stessa, quindi lo si assicura sul-la base di legno e si incomincia ad incollarviattorno delle strisce di cartone, infra-mettendovi anche di tanto in tanto qualchestriscia di buona tela.

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    Badisi che il mortaio sia più forte alla base,a ciò serviranno altre strisce di cartone, comesi può vedere nella figura 18 bis.

    Si lega strettamente con filo di ferro o concordicella impeciata, ed il mortaio è compìto.

    Il pirotecnico saprà abbellire le bombe, ca-ricandole con diverse composizioni.

    Così otterrà le bombe a stelle, a serpentelli,a pioggia, a petardi, ecc.

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     CAPO VIII.

    Dei Fuochi da terra

    Chiamansi con tal nome quei fuochi che producono il loro effetto senza elevarsi in aria. Fuochi da terra adunque saranno i razzi daterra, le candele romane, i pezzi pirici fissi, i

     soli fissi, i mosaici, le stelle fisse, le cascate, i

     soli giranti, le spirali, le girandole, le fontane,

    i bengali, ecc.Razzo da terra

    Il razzo da terra ha il cartoccio del tutto si-

    mile a quello del razzi volanti e vien caricatoalla stessa maniera.Polvere fina ..............................parti 16Carbone ......................................» 4

     Altra più chiara:Polvere fina .............................parti 16

    Carbone fino ...............................» 2Antimonio ..................................» ISalnitro .......................................» 1

     BrillantePolvere fina ..............................parti 16Limatura di ferro. . » 3

     Altra

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    Polvere fina ............................ parti 16Limatura d'acciaio ...................... » 5

     Pioggia d'argentoPolvere fina .............................parti 16Solfo ...........................................» 1Salnitro .......................................» 1Limatura d'acciaio . »

     Fuoco verdastroPolvere fina ..............................parti 16Limatura di rame................... ......» 3

     Fuoco chinese Polvere fina .............................parti 16

    Tornitura di ferro fuso................ » 2Salnitro .......................................» 2Solfo ...........................................» 1Carbone ......................................» 1

     AltraPolvere fina .............................. parti 16

    Tornitura di ferro fuso............... » 4Chinese brillantissimo Polvere .................................... parti 16Salnitro .......................................» 8Solfo ...........................................» 3Carbone ......................................» 3

    Tornitura di ferro fuso................. » 10

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     Fiori di gelsomino

    Polvere ................................... parti 16Salnitro .......................................» 1Solfo ...........................................» 1Acciaio fino....................................» 6

     Altra

    Polvere fina ............................. parti 20Salnitro........................................ » 41Solfo ...........................................» 1Acciaio fino ................................» 4Zinco .......................................... » 4

    Getti di fuoco colorato

     Bianco:Polvere .................................... parti 16Salnitro .......................................» 4Solfo ...........................................» 3

     Azzurro:Polvere ..................................... parti 8

    Salnitro .......................................» 2Solfo ...........................................» 3Zinco ..........................................» 3

     RossastroPolvere ..................................... parti 16

     Nitrato di stronziana ................. » 4

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    Assicurato questo razzo sopra un asse mo- bile e datogli il fuoco, ha la forza di farlo gi-rare. Ed è su questo che si fonda la teoria deifuochi giranti. Queste composizioni si possonoadoperare tutte e nei pezzi fissi e nei pezzi gi-ranti, colla differenza però che nei pezzi gi-ranti devonsi scegliere le composizioni più vi-ve, cioè quelle che hanno maggior copia di

     polvere.Candele romane

    Sono getti di fuoco ordinario, che accesilanciano in aria stelle d’ogni colore. Queste

    stelle vengono preparate come le altre, ma sic-come il cartoccio è cilindrico, esse ancora do-vranno avere tale forma. Per ottenerle si pren-derà una forma di latta o di cartone di diametrouguale al diametro interno del cartoccio conuno schidioncino nel mezzo che serve a pra-

    ticar un foro nella stella (vedi fig. 18). Quei di-lettanti che non volessero usar della forma,

     posson fare in questa maniera: prendano uncartoccio cilindrico senza fondo, lo adattino sudi un piano e lo empiano di pasta finoall’altezza che si vuoi dare alla stella, compri-

    mano leggermente, e quindi spingendo da una

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     parte colla bacchetta da caricare uscirà bell’efatta la stella dall’altra. Avvertano però di pra-ticare su uno dei lati un’incavatura che sup-

     plirà al foro dello schidioncino della forma dilatta.

    Alcuni dànno a queste stelle la forma sfe-rica, ed è forse meglio, perché fendono l’ariacon più facilità, richiedono meno polvere peressere lanciate ed inoltre sono più comode afabbricarsi.

    Il cartoccio delle candele romanesuoi farsi da dodici a quindici volte più

    lungo del diametro esterno. Per cari-carlo vien stretto da una parte, vi si in-

    troduce un turacciolo di carta che vien battutafortemente, quindi si mette un cucchiaio dicomposizione da razzi volanti, e si batte leg-germente, vi si pone sopra un po’ di polvere in

    grano, e quindi la stella, un pizzico di polve-rino perché penetri nel foro o nella cavità dellastella ed accenda la polvere che vi sta sottoonde la spinga in alto. E così si prosegue fino atanto che il cartoccio sia ben pieno, e da ultimovi si pone la miccia.

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    Per le candele romane vengono preparatestelle anche colla seguente composizione difuoco rossigno, che dà maggior risalto al fuoco

     bianco e colorato delle altre.COMPOSIZIONE

    Polvere fina........................ parti 32Salnitro ..................................» 8Solfo ......................................» 1Carbone fino........................... » 6

    Pezzi pirici fissi

    Immaginato il pezzo che si vuol costruire,se ne faccia fare dal falegname il telaio di le-gno leggerissimo ma forte ; su questo telaio sidispongano i razzi a convenienti distanze, as-sicurandoli con filo di ferro, e facendoli comu-nicare per mezzo delle micce.

    Sole fissoSe ne fanno di tutte le grandezze. Osservata

    la fig. 20 non fan d’uopo spiegazioni.. Per al-tro diremo che quanto più numerosi saranno irazzi, tanto maggiore sarà lo spazio che ri-marrà vuoto nel centro del sole

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     Per togliere questo inconveniente si pone nelcentro del razzo un piccolo sole girante, ov-vero una carta colorata con sopravi dipinta unafaccia che illuminata per di dietro rappresentiquella di Febo.

    Mosaici

    La fig. 21 basta per dar

    un’ idea del come deb- bano essere costruiti que-sti pezzi.

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    Stelle fisse

    V’hanno due specie di stelle fisse, cioè, unaformata da un sol razzo, che chiamasi sem-

     plice, l’ altra formata da più razziche si suol dire composta. Peravere una stella fissa semplice sistringe la gola ad un cartoccio, visi introduce la carica e si chiudedi nuovo l’altra estremità (vedi fig. 22).

    Ognuno vede che questo pezzo non ha luo-go, né per prendere fuoco, né per lasciarlo u-scire; adunque con un succhiello si pratiche-

    ranno ad uguali distanze dalle due estremità

     Modelli di stelle composte.

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    cinque, sei fori , che dovranno accendersi con-temporaneamente per mezzo di un giro di lu-cignolo coperto di carta.

    Questi getti formeranno una piccola stella.

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    Cascate

    La fig. 25 dà una chiara idea del come deb- ba esser costruita la cascata.

    Si carica colla composizione del fuoco chi-nese.

    Sole girante

    Si legano su d’una leggiera ruota di legno ivari razzi, di diversa composizione (devonsi

     però scegliere tra le più vivaci), e si mettono

    in comunicazione fra loro. L’asse su cui devegirar la ruota si suole fregar con sapone, ac-ciocché giri con più facilità.

    Alla fine di ogni sole girante si usa mettereun petardo od un marrone.

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    COMPOSIZIONEPolvere fina parti 8

    » fulminante » 8Solfo » 1Limatura di ferro » 3

    Ali di molino

    Questo pezzo ama le composizioni brillanti, però le non tanto vive. Osservando la fig. 27non fari d’uopo spiegazioni

    Girandole

     Non sono altro che soli giranti di grandis-sima estensione, a due getti di fuoco contem-

     poranei diametralmente opposti. Ve ne hanno

    di complicatissime, e l’ingegnoso pirotecnico

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    vi avrà campo di mostrare il suo gusto estetico.Si suol farle terminare con una forte detona-zione.

    Fontane e fontanoni

    Sono grossi getti di fuoco brillante dispostiin guisa da produrre l’illusione del getto d’unafontana. I fontanoni non sono altro che smisu-rate fontane disposte a fior di terra od a fiord’acqua.

    Pioggia di fuoco

    Si procureranno dei cartocci lunghi quindicidiametri interni, e stretti in modo ad una e-

    stremità, che il foro lasciato dalla legatura nonsuperi un terzo del diametro interno, si ca-richeranno, senza battere, con una delle se-guenti composizioni

    Carbone duro .........................parti 5Carbone di terra (coke) ............» 5

    Salnitro ................................... » 16Polvere ................................... .» 32Solfo .......................................» 8

     AltraCarbone duro .......................parti 2Limatura di ferro fuso » 10

    Polvere .................................... » 16

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    Salnitro .....................................» 8Solfo .......................................» 4Verranno disposti sovra un’asta di legno

    messa in croce su di un palo alquanto alto, di-stanti l’uno dall’altro cinque, sei pollici, fa-cendoli comunicare insieme.

    Vulcani

    Fabbricato un piccolo monte di legno o dialtra materia vi si pone dentro una gran quan-tità di fontane, fontanoni, candele romane, ilcui getto vivo e prolungato, misto alli scoppi

    di sottoposte batterie messe a tal uopo, daràl’idea d’un’eruzione vulcanica.

    Il guizzo delle folgori verrà imitato a mara-viglia con vasi di grossi serpentelli carichi divivace composizione e scoppianti con grandefracasso. Lo scendere delle lave si potrà imi-

    tare coprendo a strisce i fianchi del monte conquesta composizione, ridotta in pasta con al-cool gommato.

    COMPOSIZIONE. BiancaSolfo .................................. parti 40

    Antimonio .............................» 6

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    Salnitro...................................» 4

     RossastraSolfo parti 40

     Nitrato di stronziana » 8Polvere fina » 6

    Questa pasta verrà cosparsa dì polverino perché le serva di esca, e poco dopo l’accen-sione delle.fontane e dei vasi verrà fatta ac-cendere con apposita miccia.

    Questo sorprendente pezzo d’artificio può

    essere in mille guise variato a seconda del ca- priccio e dell’ingegno del pirotecnico.

    Decorazioni con fuoco di lance

    Per fare il cartoccio delle lance si avvoltolala carta tre, quattro volte sopra una bacchetta

    di sette od otto millimetri di diametro.Vengono caricati colle seguenti composi-

    zioni: Lance biancheSalnitro .................................... parti 16Solfo ...........................................» 6

    Polverino ....................................» 4

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    Cristallo fino ..............................» 1 Altra

    Polvere fina .............. ...............parti 4Solfo ............................ ...............» 8Salnitro .......................................» 16

     Altra

    Salnitro ....... ............... ..............parti 16Solfo ............................ ..............» 8Poverino ....................... ..............» 5,5Cristallo fino................................» 4,5

     AltraSalnitro .....................................parti 6

    Solfo ...........................................» 2Solfuro d'antimonio ....................» 1

     Lance giallastre Nitro ....................................... parti 16Polvere fina.................................» 16Solfo.......................................... » 4

    Succino (ambra gialla) .............. » 4Resina .........................................» 3

     Altra Nitro ......................................... parti 8Polvere fina ...................................» 12Solfo ...........................................» 2

    Succino .......................................» 6

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     Lance rosse

     Nitro ........................................ parti 16 Nerofumo.....................................» 1Polvere fina .................................» 3

     Altra

     Nitro ........................................ parti 4 Nerofumo ....................................» 1Carbone fino ...............................» 2

     Lance zzurrognole: Nitro ........................................ parti 4Antimonio ....................................» 2

    Solfo.............................................» 1Zinco finissimo ............................» 3

    Caricando, la mano sinistra terrà fermo ilcartoccio, l’ altri vi introdurrà la composizionee ve la comprimerà. Si terminerà la lancia con

     pasta di esca e con un pezzettino di lucignolo. Nelle iscrizioni, nei palazzi, nei castelli, nei

    templi, nelle cifre, ecc., le lance dovranno ac-cendersi tutte in un istante.

    Ad ottener ciò, dopo che le lance sarannoadattate e saldate con cura sullo scheletro ar-

    chitettonico, si pratica, ad un terzo di diametro

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    dalla bocca della lancia, un foro che passi da banda a banda, ed in quello si introduce un filodi refe che trattenga la miccia di comunica-zione, serrando nel tempo stesso, entro uncondotto di carta, la miccia che trovasi fra unalancia e l’altra. Si avrà cura di chiudere ogni

     bocca di lancia, incollandovi sopra un pezzet-tino di carta.

    Siccome le diverse composizioni ardono più o meno lentamente, così bisognerà aver cu-ra, facendo ripetute prove, di dare a ciascunalancia di diversa composizione la durata vo-

    luta, onde tutte abbiano a terminare nello stes-so tempo.

    Le composizioni gialle sono quelle che ab- bruciano con minor celerità, indi le rosee, poile verdi, quindi le azzurre, poscia le purpuree.

    Siccome però è difficile conseguire tal cosa

    e richiede molto tempo e molto studio, noiconsiglieremmo di porre nei punti più domi-nanti dello scheletro alcune cartucce carichedella seguente composizione:

     Nitro ................................parti 12Solfo................................. » 3

    Carbone .......................... » 2

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    Giallo

    La stessa che si adopera nelle lance. AzzurroL’istessa che per le lance.VerdeL’istessa che per le lance.ViolettoL’istessa che per le lance.Si caricano con queste composizioni dei

    cartocci cilindrici lunghi e si adoperano nelleilluminazioni rappresentanti templi, palazzi,castelli, ecc.

    Due o tre giri alla carta del cartoccio sonosufficienti, l’ultimo si incolla. In un medesimocartoccio si posson mettere più colori; accioc-ché però producano tutti il loro effetto, devonoesser disposti come segue

     Bianco Bianco Bianco

    Violetto Azzurro GialloVerde Verde Verde

     Rosso Rosso Rosso

     Bianco Bianco BiancoIl verde non deve mai uscire presso il bian-

    co o dopo il rosso perché in tali casi, agli occhi

    degli spettatori, sembrerebbe sbiadito.

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     APPENDICE

    Fuochi da teatro

     Non sono altro che piccoli fuochi da terra,getti, pioggie, stelle, cascate, fontane, vulcani,ecc. Bisogna però usare tutte le precauzioni

     per evitare incendi, calcolando esattamente lalunghezza del getto ed il luogo in cui cadrà ilfuoco. I bengala servono a rischiarare le scenefinali; le fiamme composte col nitrato di stron-ziana, a simulare gli incendi.

    VampeAd imitare le fiamme che escono dalle fu-

    cine, dalle voragini, dai precipizi, si adopera laseguente composizione

     Nitro .................................. parti 32

    Polvere fina ........................... » 8Carbone fino ..........................» 16

    Si pone questa composizione in scatola dilatta, cilindrica, alta un raggio e la si accende

     per mezzo di una miccia di comunicazione

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     Eruzioni vulcaniche

    Ad ottenere questo effetto si caricano, conla composizione data per le vampe, dei car-tocci di nove centimetri di diametro e di venti-cinque di altezza. Accesi, danno un larghis-simo getto, che può giungere all’altezza dicinque metri.

    Folgori

    Sono piccolissimi razzi volanti, carichi del-la seguente composizione

    Polverino ............. parti 16

    Salnitro ...................» 12Polvere fulminante..» 9Solfo........................» 5Antimonio...............» 1

    che si fanno correre, su fili di ferro, nella partesuperiore del teatro, al luogo dove si vuol far

    cadere la folgore.Baleni

    Si carica, con polvere di licopodio, un grantubo di latta foggiato a candela e si chiude la

     parte superiore con un coperchio, pure di latta,forato a guisa di annaffiatoio. Imbevuta una

    miccia nello spirito di vino ed introdotta nel

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    mezzo del tubo, la si accende, e si agita questorivolgendolo alquanto verso terra ; il licopo-dio, attraversando i fori, s’ infiamma e producei baleni.

    Disastri

    Ad imitare lo scrollo di edifizî, di templi,ecc., si dispongono delle piccole batterie di pe-tardi, facendole comunicare a zig-zag ondeconseguire miglior effetto.

    Fuochi da sala.

    Sono cartoncelli che si caricano di compo-sizione vivace e brillantissima; a vincere l’acre

    odore della polvere, che in una sala sarebbe in-sopportabile, si cercò di mascherarlo, bru-ciando con essa delle sostanze odorose.

    COMPOSIZIONECarbone di tiglio.................. parti 4

     Nitro.........................................» 3

    Storace calamitato ..................» 2Benzoino .................................» 2Gomma di ginepro ..................» 2Canfora................................... » 1Mastice.....................................» 1Olibano.....................................» 1

    Ambra.......................................» 1

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     Altra

    Carbone di tiglio .................parti 1Benzoino ............................... » 4Storace calamitato.................. » 4Canfora .................................» 2Vernice in grani......................» 1

    La prima composizione la si bagna con ac-qua di rosa gommata; l’altra si impasta condell’olio di ginepro.

    Fuochi d’ acqua

    La superficie esterna dei cartocci deve es-

    sere intonacata con qualche materia grassa cheimpedisca il filtrare dell’acqua: ed acciocché i

     pezzi non abbiano a sommergersi e gallegginoin quell’ordine che ha stabilito il pirotecnico,si adatteranno a delle rotelle di cartone o di le-gno. Vedi le figure 28 e 29.

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     Sole d’ acqua

    Sull’orlo di una ciotola rotonda, di legno, silegheranno quattro o cinque getti: nella ciotolavi si metterà un po’ di zavorra per equilibrarla.Onde, il pezzo possa girare contemporanea-mente due getti opposti, nel vuoto della ciotolasi potranno mettere delle stelle, dei serpentelli,delle candele romane, dei petardi che, accen-dendosi quando termina l’azione del primo,

     produrranno un mirabile effetto. Il pirotecnicodi genio ne saprà ideare di maravigliosi, aven-

    do a sua disposizione l’incommensurabile for-za del fuoco.

    PalombariSono getti comuni, che differiscono dagli

    altri in questo solo che, dopo ogni carica dicomposizione, se ne mette una di polvere fina,che si batte fortemente. La forza della polverefarà immergere il razzo, che, cessata l’azione

    della medesima, ricomparirà tosto a fior d’ac-

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    d’acqua, per tuffarsi di nuovo all’accensionedella prima carica di polvere.

    Fontane e fontanoni d’acqua.

    Le fontane d’acqua non differiscono in nul-la dalle fontane da terra.

    I fontanoni d’ acqua sono getti di fuocogrossissimi, che si legano ad un palo piantatonel fondo del bacino, in modo che restinoquasi a fior d’acqua.

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    AVVERTENZE

    Le polveri, specialmente le fulminanti, nonsono giocattoli, perché con un semplice attrito

     possono accendersi e, se ve ne hanno in grandequantità, cagionano inevitabilmente rovina. Sicuri adunque di custodire ogni materia esplo-dente in luogo appartato; di non usarne che

     piccole quantità alla volta; di tener lontano ilmucchio delle polveri comuni. Si lavori sol-tanto di giorno e mai col lume acceso, poichéil fine polverio atomizzato svolgentesi dalle

    composizioni che si triturano, può giungere allume, accendersi e comunicare il fuoco alle

     polveri ed ai pezzi preparati. Condotto a ter-mine un pezzo, se ne coprano ben bene le mic-ce e lo si ponga in luogo secco e sicuro. Non si

     provi alcun fuoco ove si lavora, né si entri o si

    sopporti che altri entrino nel laboratorio consigaro o lume acceso.

    Il giorno dello spettacolo poi, una delle prime cure del pirotecnico sarà quella di tro-vare un luogo, per il tiro dei fuochi, che nonsia vicino a tetti, paglia od altro di facile com-

     bustione, onde evitare gli incendi: e sia un

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    luogo alquanto discosto dall’abitato, perché lacaduta delle bacchette non abbia a ferire uo-mini od animali. Scelto il luogo, cercherà diconoscere la direzione del vento onde calco-lare la curva dei fuochi d’aria. Le bombe spe-cialmente, ed in generale tutti i fuochi d’aria,devonsi sempre lanciare in direzione oppostaagli abitati, e possibilmente mai contro vento.La bomba, uscendo dal mortaio, può feriregravemente e perciò si deve aver cura di ap-

     piccargli il fuoco da lungi. In una parola, la prudenza deve essere la guida del pirotecnico,

     perché un fuoco lanciato in aria nessun lo trat-tiene

    « Non si rattien lo straleQuando dall’arco uscì »

    Disposizione d’un fuoco.

    I fuochi da terra siano tutti collocati in unluogo dove possano essere comodamente ve-duti dagli spettatori: i razzi poi si ponno far

     partire da varî punti.Le  palme, le cascate, ecc., sieno simmetri-

    camente disposte sul davanti ; le girandole oc-

    cupino il centro; le  decorazioni, cioè i pezzi

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    allusivi alla festa, saranno posti dietro, in luo-go eminente, alla vista degli spettatori.

    I diversi pezzi siano a convenienti distanze,onde non si accendano l’un l’altro.

    Le fiamme di bengala saranno collocate invari punti, ma sempre con un certo ordinatodisordine.

    I pezzi non si accendano che a sera avan-zata, non tanto tardi però che la rugiada dellanotte arrechi danno alle micce.

    Lo spettacolo si annunzia collo sparo di for-ti petardi e di marroni, coll’ascensione di

     bombe e di razzi d’onore, quindi seguono i di-versi pezzi.

    Lo scoppio delle batterie, lo sfavillar dellafiamma dei bengala, danno termine al sorpren-dente spettacolo... Ed ora basti.

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    PALLONI AEREI

    Accennando all’aeronautica non intendiamogià di parlare dei grandi palloni di cui si ser-vono gli scienziati nei loro viaggi attraverso lenubi, i quali vengono costruiti con tela forte diseta, spalmata esternamente di preparati im-

     permeabili all’aria; ma bensì di quegli svariati palloni di carta, che vediamo solcar i cieli inoccasione di pubbliche feste o di private alle-grie.

    Il nostro metodo di costruire palloni di cartae di renderli belli con gusto, non dubitiamoche riescirà facile e di poca spesa al giovanedilettante.

    Un corpo immerso in un fluido qualunque,

     perde tanto del suo peso quanto pesa il volumedel fluido che sposta, dimodoché se il peso delcorpo è uguale al peso del fluido spostato, ri-marrà in equilibrio ; se peserà più, tenderà ver-so terra ; se meno si innalzerà fino a stabilirsiin equilibrio colla densità del fluido.

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    La teoria dei palloni aereostatici si fondaappunto su questo principio. Per costruire un

     pallone di carta, adunque, bisogna conoscere il peso dell’ involucro, la forma da darsi al pal-lone, la maniera di farlo salire senza che vi si

     bruci.Per i palloni di piccolo diametro sarebbe ot-

    tima la cosidetta carta francese di seta, o lacarta velina appositamente fabbricata a tale uf-ficio dai principali dei nostri cartai; ma pei pal-loni più grossi si può adoperare qualunque car-ta, purché non sia logora, e può servire a ma-

    raviglia la carta di giornale.

    Al pallone si usa ordinariamente dare unaforma sferica, purché essa presenta maggior

     probabilità di successo ed è inoltre più econo-mica.

    Se ne fanno però di ovali, di schiacciati e dialtre forme più o meno umoristiche, quali im-mensi giganti, teste di animali, pesci, draghi,cavalli di Troia, ecc.

     Noi non parleremo che della forma sferica, perché, come dissi, offre al dilettante minori

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    difficoltà nella costruzione e maggiore econo-mia.

    Per costruire un pallone aereo si taglianodei lunghi spicchi o liste di carta (vedi fig. 30)che si riuniscono incollandoli in maniera chevi riesca un globo.

    La figura 30 non dà altro che laforma degli spicchi, ma noi diremoora come si determinino le propor-zioni della loro dimensione e come siformino i palloni sferici.

    Il numero degli spicchi varia col

    variare della grandezza del pallone.Fissata l’ altezza da darsi al pal-

    lone, e la forma, poniamo la sferica,si capisce che la lunghezza da darsiagli spicchi sarà di circa una volta emezza l’altezza fissata, perocché lo

    spicchio misura metà della periferia,e 1’ altezza, ovvero il diametro del

     pallone, è tre volte minore della peri-feria. Nell’atto pratico però si dovràdare alla parte inferiore degli spicchi,

    un po’ più di lunghezza, onde far la gola al

     pallone.

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    La larghezza poi che questi spicchi devonmisurare al centro si determina facilmente,

     poiché stabilita l’altezza da darsi al pallone econ ciò il numero degli spicchi, se ne conosceanche la circonferenza che sta all’altezza come2 ad 1, cioè è doppia dell’altezza d’uno spic-chio; onde col dividere la circonferenza per glispicchi, risulterà la larghezza voluta dei mede-simi.

    Così ad esempio un pallone del diametro dim. 1,98 cm. a cui si voglian dare 24 spicchi,

     bisognerà che questi misurino una lunghezza

    di circa 2 m. e 97 cm., più 24 cm. per la gola. Gli spicchi misureranno al centro 62 cm. dilarghezza, ed alla base, che dovrà formarne lagola, 16 cm. L’estremità superiore dovrebbefinire in punta, ma siccome riuscirebbe diffi-cile l’incollarli assieme, consigliamo di rita-

    gliarli alquanto e di turarne il buco che vi re-sterà terminato il pallone con un disco di carta.

    Si possono costruir palloni di tutte le gran-dezze, ma noi facciamo osservare che la ecces-siva grossezza nuoce il più delle volte al buonesito, stante, le difficoltà di costruirli e di ma-

    neggiarli, ed il pericolo di incendio allorché si

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    fanno ascendere: la qualcosa desterebbe i fi-schi e le risa del pubblico: d’altronde non rie-scono più belli di quelli di mediocre gran-dezza.

    I palloni si potranno rendere più e-leganti, coll’adoperare spicchi di variocolore, col formare i medesimi di partidiversamente tinte, col disegnarvi so-

     pra fiori, paesaggi, castelli, animalifantastici, ecc.

    Tagliati gli spicchi adatti alla gran-dezza del pallone, si piegan tutti pel

    mezzo nella direzione della lunghezza,come scorgesi nella fig. 31. Se ne pi-glia uno e lo si distende sovra una ta-vola coi labbri rivolti alla persona dicolui che lavora: vi si sovrappone unsecondo spicchio dispiegandolo pel

    momento, tanto che resti allo scopertoun picciol orlo del labbro superiore del

     primo spicchio, su cui si stira un leg-giero strato di colla fino alla metà, il qual orlo,ripiegato poi sul labbro inferiore del secondospicchio, vi resta così incollato.

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    quale, introdotto nel pallone, ne tien spiegatala parte superiore, offrendo così al dilettante lafacilità di incollarvi sopra il disco di carta.

    Diremo ora come si formi la bocca del pal-lone.

    Si, piglia un leggerissimo cerchio di legnodi diametro alquanto minore di quello dellagola del pallone, e l’un dopo l’altro, introdottoil cerchio, si incolleranno tutti gli spicchi, ri-

     piegandoli sopra più pulitamente che sia pos-sibile.

    Condotto a tal punto, si prende un po’ di

    stoppa o di cotone non filato, lo si aggomitolain forma ovale, dandogli tre giri con fil di fer-ro, acciocché non si svolga, e lo si adatta nelcentro della gola del pallone.

    A facilitar questo lavorosi prendono due pezzi di fil

    di ferro del diametro di qua-si 3 millimetri e lunghi un

     po’ più del diametro del cerchio incollato allagola del globo, li si fa passare in croce attra-verso l’uovo di stoppa, come è indicato nellafig. 33, e poi li si adatta alla gola facendo pog-

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    giare le loro estremità sovra il cerchio, fo-rando, se fa d’uopo; la carta.

    Il disco di carta, di cui abbiamo parlato piùsopra, deva essere forte, con nel centro un a-nellino di ferro: in questo si fa passare ungrosso spago lungo due diametri del pallone, e,

     piantati due pali nel terreno distanti l’unodall’altro un diametro esterno ed alti sopra ter-ra due, si legano le estremità alle punte su-

     periori dei pali, sollevando il pallone alla rettache congiunge le due medesime punte.

    Prima di accendere la stoppa inzuppata nel-

    lo spirito di vino o nel petrolio (ciò che sa-rebbe più economico) si suol gonfiare il pal-lone con altra stoppa legata in punta ad un ba-stone, che accesa la si introduce nel ventre, gi-randola pel vuoto finché il pallone è alquantogonfiato.

    S’inzuppa ben bene la stoppa della gola, esi continua coi bastoni a gonfiar il globo finche comincia a dondolare nell’aria; allora, ac-cesa la stoppa della gola, si tagliano gli spaghi,ed il pallone si solleverà giganteggiando neidiafani campi dell’aria.

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    Onde nell’ascesa non corra pericolo di ac-cendersi, si potrà circoscrivere la fiamma, gi-rando la stoppa, alla distanza di un decimetrocirca, con una rete fina di ferro che ci assicu-rerà ai fili che sostengono la stoppa.

    Agli aerostati di grandi dimensioni si usacomunemente appendere anche il paracadute,specie d’ombrello a cui sta attaccato un cestinoornato di variopinte bandiere.

    Questo paracadute sisospende al puntod’intersezione dei due fili

    di ferro che stanno alla go-la del pallone, mediante unfilo di refe, munito in cimadi.  uno o due uncinetti difil di ferro piuttosto lunghi.

    Il paracadute dei palloni

    da sollazzo lo si costruiscedi carta incollandovi deimezzi spicchi (vedi fig. 34).

    Ciascun spicchio ha la forma di un trian-golo isoscele, la cui base deve essere un quintominore dell’altezza. Gli orli che costituiranno

    il perimetro del paracadute, cioè le basi dei

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    singoli spicchi si ripiegano e si incollano soprasé stessi per rinforzarli.

    A ciascuna punta del paracadute si attaccaun cordoncino di refe, lungo quanto il diame-tro del paracadute, i quali serviranno a soste-nere il cestino con quegli ornamenti che me-glio piacerà porvi. Il cestino ordinariamente sifa di cartone, onde non sia di troppo peso, edimpedisca l’ascensione del globo e gli si dàquella forma bizzarra ed elegante che sugge-rirà il proprio gusto.

    Questo paracadute, distaccandosi dal globomercé una miccia che abbrucia il sostegno al-

    lorché il pallone è giunto ad una certa altezza,

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    calerà dispiegandosi leggiadramente dondo-lando a terra.

    Onde il paracadute si distacchi allorché ègiunto alla voluta altezza, converrà annodareal filo che lo sostiene un pezzetto di esca co-mune, di cui è necessario calcolare la durata.

    Quest’esca si accende al momento della partenza del pallone, e quando esso si troveràalla voluta altezza, l’esca, presso al suo ter-mine, brucerà il filo sostenitore del paracadute,che perciò distaccandosi rapidamente, ma pel

     peso del cestino spiegandosi tosto, calerà a ter-

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    ra tanto più dolcemente quanto più il peso delcestino sarà in giusto equilibrio con la resi-stenza della colonna d’aria che sostiene il pa-racadute. 

    I palloni notturni, cioè quelli che si fannoascendere di notte, se fatti di carta bianca, ap-

     pariranno trasparenti per la luce della fiammache vi si agita dentro.

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     Perciò taluni usarono in questi palloni not-

    turni dello spirito di vino mischiato a certe so-stanze coloranti, ed ottennero in tal modo dei

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     palloni a fiamma verde, purpurea, giallognoladi vaghissimi aspetti.

    Ed in vero, tali palloni veduti di notte, non ponno non riuscire di un effetto sorprendente,maraviglioso, fantastico, massime se numerosie di colori diversi, che ad una certa altezza de-vono sembrare altrettante stelle migranti fra lenubi del cielo.

    Con tutto ciò questi palloni hanno un gran-de inconveniente quello cioè di non sostenersilungo tempo, imperocché lo spirito di vino mi-schiato colle sostanze coloranti perde molto

    della sua forza. Gioverà assai pertanto, primadi farli ascendere, gonfiarli ben bene, comeabbiamo detto più sopra, ed accendere la spu-gna soltanto allora che stia per partire.

    COMPOSIZIONE  Fiamma bianca

    Spirito di vino. Fiamma verdeSpirito di vino...................... parti 4

     Nitrato di rame.........................» 1 Fiamma gialla:Spirito di vino......................parti 5

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    Idroclorato di soda secco............ » 1  Purpurea

    Spirito di vino..........................parti 4Clorato di stronziana........... » 1

     AltraSpirito di vino..........................parti 4

     Nitrato di stronziana...................» 1 Azzurra Spirito di vino..........................parti 4Acido borico...............................» 1

    Ai globi notturni si sogliono attaccare an-

    che dei fuochi di artifizio, quali piccoli soli gi-ranti, pioggie di fuoco, lance colorate, candeleromane, voli di serpentelli, razzi orizzontali,marroni, meteore, ecc., il cui effetto a grandealtezza riesce bellissimo e fantastico.

     NB. Avvisiamo che parecchie delle ricette

     per composizione di questa operetta furonoconfrontate e tolte dal manualetto del Damittee dal  Pirotecnico moderno di C. Zonzogno equalcuna anche modificata.

    ARDUINO BURELLO

     FINE

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     INDICE

    PREFAZIONE CAPO I. - LA PIROTECNICACAPO II. - UTENSILICAPO III. - FUOCHI DI GUARNIZIONE.CAPO IV. - FUOCHI AEREICAPO V. - DIVERSE SPECIE DI RAZZI

    VOLANTICAPO VI. - CARCIOFOCAPO VII. - BOMBECAPO VIII. - DEI FUOCHI DA TERRA

    APPENDICEFUOCHI DA TEATRO E VAMPEAVVERTENZEDISPOSIZIONE D’UN FUOCOPALLONI AEREI