catalogo della v biennale di soncino, a marco
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Catalogo della V Biennale di Soncino, a Marco. Progetto grafico di Zeudy MartinelliTRANSCRIPT
“L’arte canceLLa daLL’anima iL puLviscoLo deLLa quotidianità” - pabLo picasso. non ci vuoLe un occhio aLLenato per rendersi conto deL caos in cui verte iL mondo aL giorno d’oggi. non c’è bisogno di una Laurea per rendersi conto deLLe ingiustizie, ribeLLarsi a esse e combattere in favore dei meno fortunati. non si deve nemmeno avere poi tanto coraggio per nascondersi dietro deLLe maschere e aLLungare iL dito per incoLpare quaLcun aLtro. ci vuoLe, invece, una persona unica, in grado di tradurre tutte queste controversie in un diaLogo coerente e trascendere La chiacchiera mondana. ci vuoLe una percezione nitida di ciò che ci circonda aL fine di arrivare aLL’ispirazione che poi si fa forma. ci vuoLe coraggio per Liberarsi di queLLe maschere e fronteggiare iL giudizio aLtrui. più di ogni aLtra cosa ci vuoLe uno spettatore fameLico e voLenteroso per trasformare una sempLice presentazione in un profondo conversare; un sermone neL più creativo dei dibattiti. ci vuoLe apprezzamento. iL Lavoro presentato da questo gruppo di taLentuose e coraggiose voci non è pensato per essere soLo un aLLettante soLiLoquio poetico. è un invito a rispondere, a reagire, a provocare, a infuocare, a conversare, a impegnarsi e si spera che ispiri a canceLLare daLL’anima iL puLviscoLo deLLa quotidianità per trasformare così sempLici paroLe neL più puro dei canti. “art washes away from the souL the dust of everyday Life.” - pabLo picasso. it doesn’t take a trained eye to see what turmoiL our worLd is going through at the moment. it doesn’t take a coLLege degree to become aware and create a voice to oppose the injustices and to stand up for those Less fortunate. it doesn’t take any particuLar courage to hide behind masks whiLe pointing a finger in bLame. it does on the other hand take a unique type of person to transLate aLL of these issues and convert them into a diaLogue coherent enough to transcend mundane diaLogue. it takes an acute perception of that which surrounds us in order to buiLd up inspiration Leading to form. it takes extreme courage to put down those masks and stand naked for aLL to judge. but, above aLL, it takes a wiLLing and esurient audience to turn what couLd be a simpLe presentation into a meaningfuL coLLoquy; a sermon into the most creativeLy ambitious debate. it takes appreciation. the work presented by this group of taLented and courageous voices isn’t meant to be a poetic soLiLoquy here excLusiveLy to tantaLize. it is an invitation to respond, to react, to provoke, to enrage, to converse, to commit, and hopefuLLy to inspire the washing away from the souL the dust of everyday Life in order to transform simpLe words into the most purest form of song. “eL arte borra deL aLma eL poLvo de La vida cotidiana.” - pabLo picasso. no se requiere de un ojo entrenado para percibir eL caos en eL cuaL se encuentra nuestro mundo. no se necesita ir a La universidad para estar enterado ni para crear una voz con La cuaL oponerse a Las injusticias y ayudar a aqueLLos menos afortunados. no existe vaLentía particuLar para esconderse detrás de mascaras y cuLpar apuntando eL dedo. sin embargo si se requiere de un tipo de persona única, capaz de traducir todas estas controversias y convertirLas en un diaLogo Lo suficientemente coherente y trascender eL habLar mundano. se requiere de una percepción precisa de aqueLLo que nos rodea para aLcanzar La inspiración que LLevara a La forma. se requiere coraje para dejar esas mascaras y encuerarse ante eL juicio de Los demás. mas que nada se requiere de un pubLico hambriento y dispuesto para poder transformar Lo que podría ser una simpLe presentación en un profundo conversar: para hacer de un sermón eL mas creativamente ambicioso de Los debates. se requiere agradecimiento. La intención deL trabajo presentado por este grupo de voces taLentosos y vaLientes no es eL de ser un monoLogo poético excLusivamente para entretener. es una invitación a responder, a reaccionar, a provocar, a enfurecer, a conversar… a comprometerse, y ojaLá inspira a borrar deL aLma eL poLvo de La vida cotidiana para así convertir paLabras simpLes en eL mas puro de Los cantos. aLec von bargen traduzione a cura di anna coLombi
ancora una voLta, La quinta voLta, siamo tutti qui per marco, per far puLsare iL suo ricordo tra Le pietre deLLa rocca, neL vento che si insinua tra Le feritoie e suLLa poLvere antica deLLe pareti consunte deLLa fiLanda, ora restaurata e trasformata in spazio d’arte. ognuno dei ventinove artisti presenti dischiude iL suo cosmo per marco, approda a soncino, verso iL crepuscoLo deLL’estate e Lascia una parte di se stesso ad abitare questi Luoghi. avvicinarsi aLLa creazione di un artista è come entrare per La prima voLta in una città straniera, dove Le Logiche abituaLi sono diverse, dove campeggiano scritte in aLfabeti arcani e si osserva un sistema di simboLi apparentemente incomprensibiLe. architetture incredibiLi e mai viste, come avveniristiche costruzioni deL pensiero. eppure, addentrandosi megLio neLLa città, pian piano, percorrendone i Labirinti, ci si comincia a orientare e si scoprono nuove soLuzioni, nuove prospettive. aL tempo stesso si riconoscono eLementi famiLiari, edifici daLLe simiLi funzioni, un’organizzazione umana universaLe. vi sono, neL Lavoro di tutti gLi artisti, congruenze e medesimi bisogni emozionaLi, un’urgenza d’espressione neL contatto con iL reaLe, con gLi eventi e con i sogni. ognuno, pur neLLa sua pecuLiarità, si unisce qui agLi aLtri con iL suo mondo per ricordarci di marco. tutti, quindi, aderiscono aLLo stesso profondo progetto e sperimentano gLi stessi profondi sentimenti. once again, for the fifth time, we are aLL here for marco. we are here to make his memory puLse through the stones of soncino’s castLe, through the wind which insinuates among the LoophoLes and through the ancient dust of the worn-out spinning miLL waLLs; a spinning miLL now restored and transformed into art space. each and everyone of the 29 artists opens his/her own worLd for marco, everyone of them reaches soncino towards the summer twiLight and Leaves a part of himseLf to inhabit these pLaces. getting cLose to the artist’s creation is Like entering a foreign city for the first time, a city where usuaL Logics are different, where writings in arcane aLfabets encamp and you can see a system of apparentLy incomprehensibLe symboLs; unbeLievabLe unseen architectures, avant-garde constructions of the thought. and yet, penetrating into the town, LittLe by LittLe, through a maze, one starts to find one’s bearings and discovers new soLutions, new perspectives. at the same time, one recognises famiLiar eLements, buiLdings with simiLar objectives, a universaL human organization. in the work of aLL the artists there are congruences and the same emotionaL needs, an urgency of expression in the contact with reaL, with events, and with dreams. everyone, even in his/her pecuLiarity, here joins the others with his/her own worLd in order to remember marco. everyone, thus, joins the same deep project and feeLs the same deep feeLings. una vez más, La quinta, estamos todos aquí por marco, para que su recuerdo paLpite entre Las piedras deL castiLLo de soncino, en eL viento que se insinúa entre Las aspiLLeras y en eL poLvo antiguo de Las paredes gastadas de La hiLandería, ahora restaurada y convertida en espacio artistico.cada uno de Los veintinueve artistas presentes nos despeja su mundo por marco, arriba a soncino, hacia eL crepúscuLo deL verano y deja que una parte de sí sigua viviendo en estos Lugares. acercarse a La creación de un artista es como entrar por primera vez en tierra extranjera, una tierra donde Las Lógicas habituaLes son diferentes, donde acampan escritas en aLfabetos arcanos y se nota un sistema de símboLos aparentemente incomprensibLes. arquitecturas increíbLes y nunca vistas, como vanguardistas construcciones deL pensamiento. sin embargo, adentrándose más en La ciudad, poco a poco, recorriendo sus Laberintos, nos empezamos a orientar y descubrimos nuevas soLuciones, nuevas perspectivas. aL mismo tiempo, reconocimos eLementos famiLiares, edificios de funciones semejantes, una organización humana universaL. hay, en eL trabajo de todos Los artistas, congruencias y Las mismas necesidades emocionaLes, una urgencia de expresión deL contacto con Lo reaL, con Los eventos y con Los sueños. cada uno, no obstante su pecuLiaridad, se une aquí a Los demás con su proprio mundo para que nos acordemos de marco. todos, entonces, se unen aL mismo profundo proyecto y experimentan Los mismos profundos sentimientos. nataLia vecchia traduzione a cura di anna coLombi
“L’arte canceLLa daLL’anima iL puLviscoLo deLLa quotidianità” - pabLo picasso. non ci vuoLe un occhio aLLenato per rendersi conto deL caos in cui verte iL mondo aL giorno d’oggi. non c’è bisogno di una Laurea per rendersi conto deLLe ingiustizie, ribeLLarsi a esse e combattere in favore dei meno fortunati. non si deve nemmeno avere poi tanto coraggio per nascondersi dietro deLLe maschere e aLLungare iL dito per incoLpare quaLcun aLtro. ci vuoLe, invece, una persona unica, in grado di tradurre tutte queste controversie in un diaLogo coerente e trascendere La chiacchiera mondana. ci vuoLe una percezione nitida di ciò che ci circonda aL fine di arrivare aLL’ispirazione che poi si fa forma. ci vuoLe coraggio per Liberarsi di queLLe maschere e fronteggiare iL giudizio aLtrui. più di ogni aLtra cosa ci vuoLe uno spettatore fameLico e voLenteroso per trasformare una sempLice presentazione in un profondo conversare; un sermone neL più creativo dei dibattiti. ci vuoLe apprezzamento. iL Lavoro presentato da questo gruppo di taLentuose e coraggiose voci non è pensato per essere soLo un aLLettante soLiLoquio poetico. è un invito a rispondere, a reagire, a provocare, a infuocare, a conversare, a impegnarsi e si spera che ispiri a canceLLare daLL’anima iL puLviscoLo deLLa quotidianità per trasformare così sempLici paroLe neL più puro dei canti. “art washes away from the souL the dust of everyday Life.” - pabLo picasso. it doesn’t take a trained eye to see what turmoiL our worLd is going through at the moment. it doesn’t take a coLLege degree to become aware and create a voice to oppose the injustices and to stand up for those Less fortunate. it doesn’t take any particuLar courage to hide behind masks whiLe pointing a finger in bLame. it does on the other hand take a unique type of person to transLate aLL of these issues and convert them into a diaLogue coherent enough to transcend mundane diaLogue. it takes an acute perception of that which surrounds us in order to buiLd up inspiration Leading to form. it takes extreme courage to put down those masks and stand naked for aLL to judge. but, above aLL, it takes a wiLLing and esurient audience to turn what couLd be a simpLe presentation into a meaningfuL coLLoquy; a sermon into the most creativeLy ambitious debate. it takes appreciation. the work presented by this group of taLented and courageous voices isn’t meant to be a poetic soLiLoquy here excLusiveLy to tantaLize. it is an invitation to respond, to react, to provoke, to enrage, to converse, to commit, and hopefuLLy to inspire the washing away from the souL the dust of everyday Life in order to transform simpLe words into the most purest form of song. “eL arte borra deL aLma eL poLvo de La vida cotidiana.” - pabLo picasso. no se requiere de un ojo entrenado para percibir eL caos en eL cuaL se encuentra nuestro mundo. no se necesita ir a La universidad para estar enterado ni para crear una voz con La cuaL oponerse a Las injusticias y ayudar a aqueLLos menos afortunados. no existe vaLentía particuLar para esconderse detrás de mascaras y cuLpar apuntando eL dedo. sin embargo si se requiere de un tipo de persona única, capaz de traducir todas estas controversias y convertirLas en un diaLogo Lo suficientemente coherente y trascender eL habLar mundano. se requiere de una percepción precisa de aqueLLo que nos rodea para aLcanzar La inspiración que LLevara a La forma. se requiere coraje para dejar esas mascaras y encuerarse ante eL juicio de Los demás. mas que nada se requiere de un pubLico hambriento y dispuesto para poder transformar Lo que podría ser una simpLe presentación en un profundo conversar: para hacer de un sermón eL mas creativamente ambicioso de Los debates. se requiere agradecimiento. La intención deL trabajo presentado por este grupo de voces taLentosos y vaLientes no es eL de ser un monoLogo poético excLusivamente para entretener. es una invitación a responder, a reaccionar, a provocar, a enfurecer, a conversar… a comprometerse, y ojaLá inspira a borrar deL aLma eL poLvo de La vida cotidiana para así convertir paLabras simpLes en eL mas puro de Los cantos. aLec von bargen traduzione a cura di anna coLombi
ancora una voLta, La quinta voLta, siamo tutti qui per marco, per far puLsare iL suo ricordo tra Le pietre deLLa rocca, neL vento che si insinua tra Le feritoie e suLLa poLvere antica deLLe pareti consunte deLLa fiLanda, ora restaurata e trasformata in spazio d’arte. ognuno dei ventinove artisti presenti dischiude iL suo cosmo per marco, approda a soncino, verso iL crepuscoLo deLL’estate e Lascia una parte di se stesso ad abitare questi Luoghi. avvicinarsi aLLa creazione di un artista è come entrare per La prima voLta in una città straniera, dove Le Logiche abituaLi sono diverse, dove campeggiano scritte in aLfabeti arcani e si osserva un sistema di simboLi apparentemente incomprensibiLe. architetture incredibiLi e mai viste, come avveniristiche costruzioni deL pensiero. eppure, addentrandosi megLio neLLa città, pian piano, percorrendone i Labirinti, ci si comincia a orientare e si scoprono nuove soLuzioni, nuove prospettive. aL tempo stesso si riconoscono eLementi famiLiari, edifici daLLe simiLi funzioni, un’organizzazione umana universaLe. vi sono, neL Lavoro di tutti gLi artisti, congruenze e medesimi bisogni emozionaLi, un’urgenza d’espressione neL contatto con iL reaLe, con gLi eventi e con i sogni. ognuno, pur neLLa sua pecuLiarità, si unisce qui agLi aLtri con iL suo mondo per ricordarci di marco. tutti, quindi, aderiscono aLLo stesso profondo progetto e sperimentano gLi stessi profondi sentimenti. once again, for the fifth time, we are aLL here for marco. we are here to make his memory puLse through the stones of soncino’s castLe, through the wind which insinuates among the LoophoLes and through the ancient dust of the worn-out spinning miLL waLLs; a spinning miLL now restored and transformed into art space. each and everyone of the 29 artists opens his/her own worLd for marco, everyone of them reaches soncino towards the summer twiLight and Leaves a part of himseLf to inhabit these pLaces. getting cLose to the artist’s creation is Like entering a foreign city for the first time, a city where usuaL Logics are different, where writings in arcane aLfabets encamp and you can see a system of apparentLy incomprehensibLe symboLs; unbeLievabLe unseen architectures, avant-garde constructions of the thought. and yet, penetrating into the town, LittLe by LittLe, through a maze, one starts to find one’s bearings and discovers new soLutions, new perspectives. at the same time, one recognises famiLiar eLements, buiLdings with simiLar objectives, a universaL human organization. in the work of aLL the artists there are congruences and the same emotionaL needs, an urgency of expression in the contact with reaL, with events, and with dreams. everyone, even in his/her pecuLiarity, here joins the others with his/her own worLd in order to remember marco. everyone, thus, joins the same deep project and feeLs the same deep feeLings. una vez más, La quinta, estamos todos aquí por marco, para que su recuerdo paLpite entre Las piedras deL castiLLo de soncino, en eL viento que se insinúa entre Las aspiLLeras y en eL poLvo antiguo de Las paredes gastadas de La hiLandería, ahora restaurada y convertida en espacio artistico.cada uno de Los veintinueve artistas presentes nos despeja su mundo por marco, arriba a soncino, hacia eL crepúscuLo deL verano y deja que una parte de sí sigua viviendo en estos Lugares. acercarse a La creación de un artista es como entrar por primera vez en tierra extranjera, una tierra donde Las Lógicas habituaLes son diferentes, donde acampan escritas en aLfabetos arcanos y se nota un sistema de símboLos aparentemente incomprensibLes. arquitecturas increíbLes y nunca vistas, como vanguardistas construcciones deL pensamiento. sin embargo, adentrándose más en La ciudad, poco a poco, recorriendo sus Laberintos, nos empezamos a orientar y descubrimos nuevas soLuciones, nuevas perspectivas. aL mismo tiempo, reconocimos eLementos famiLiares, edificios de funciones semejantes, una organización humana universaL. hay, en eL trabajo de todos Los artistas, congruencias y Las mismas necesidades emocionaLes, una urgencia de expresión deL contacto con Lo reaL, con Los eventos y con Los sueños. cada uno, no obstante su pecuLiaridad, se une aquí a Los demás con su proprio mundo para que nos acordemos de marco. todos, entonces, se unen aL mismo profundo proyecto y experimentan Los mismos profundos sentimientos. nataLia vecchia traduzione a cura di anna coLombi
ha creato iL suo pro- prio universo pLastico. da anni sta eLaborando una “babeLe” di tratti ed una muragLia cinese di macchie sonore.La Linea voLa e si trascina per iL fogLio in bianco. i coLori espLodono e fabbricano sogni esempLari. gLi occhi si moLtipLicano ed i Loro gesti osciLLano tra iL siLenzio ed iL grido. coLui che contempLa si guarda ed è guardato dagLi occhi minacciosi. vi è una osciLLazione che divide queLLi che vedono e queLLi che sono guardati tra L’innocenza ed iL do- Lore. Le facce sono marcate daLLa grana fatta di tempo ed agonie. quaLi sono i nomi di queste facce? non Lo sappiamo. i visi occuLtano Lo spirito di un bambino sinis- tro che è, aLLo stesso tempo, un aduLto che gioca. non c’è migLior specchio deLL’irrequi- etezza ne’ deLL’ innoce- nza coperta di spavento, di queste immagini di ramiro.fabian soberon 1033, china acriLico su carta, 280x200 www.ramirocLemente.com [email protected]
ha creato iL suo pro- prio universo pLastico. da anni sta eLaborando una “babeLe” di tratti ed una muragLia cinese di macchie sonore.La Linea voLa e si trascina per iL fogLio in bianco. i coLori espLodono e fabbricano sogni esempLari. gLi occhi si moLtipLicano ed i Loro gesti osciLLano tra iL siLenzio ed iL grido. coLui che contempLa si guarda ed è guardato dagLi occhi minacciosi. vi è una osciLLazione che divide queLLi che vedono e queLLi che sono guardati tra L’innocenza ed iL do- Lore. Le facce sono marcate daLLa grana fatta di tempo ed agonie. quaLi sono i nomi di queste facce? non Lo sappiamo. i visi occuLtano Lo spirito di un bambino sinis- tro che è, aLLo stesso tempo, un aduLto che gioca. non c’è migLior specchio deLL’irrequi- etezza ne’ deLL’ innoce- nza coperta di spavento, di queste immagini di ramiro.fabian soberon 1033, china acriLico su carta, 280x200 www.ramirocLemente.com [email protected]
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Il più profondo è la pelle1 ”Si ritiene che un pensiero o un’espressione poetica intimamente veri siano profondi; quando invece
sono, al di là di ogni particolarismo, veri per un gruppo o per il genere umano tutto, li si definisce
ancora, allo stesso modo, profondi. Cos’è questa profondità che si riferisce tanto al microscopico e interno quanto all’enorme e
trascendente? Potrebbe essere un posto nello yonder, in un laggiù, in un luogo non identificato ma, in ogni caso, lontano dallo spazio reale.
La profondità è un luogo situato in basso rispetto a un piano condiviso o una distanza misurabile come la larghezza e la lunghezza. O ancora è da essere intesa come aggettivo. Quindi, forse, riferito ad una
cavità tanto fonda da essere lontano dalla superficie; immagino un luogo vergine frequentato solo da coraggiosi e atletici speleologi del sapere.
Se così fosse, se davvero la possibilità di conoscere e di fare poesia fosse altrove, non nel vivere e operare alla luce del sole, è proprio in una buca o in una caverna che si vuole realizzata la grandezza
dell’uomo?
Per produrre pensiero circa la realtà bisogna, allora, giungere scavando fino alle sue viscere. Addentrarsi, approfondire, cavar fuori.
Questo è tanto più sospetto dato che per inoltrarsi nel profondo di un qualsiasi corpo bisogna almeno praticare un foro o un taglio, ed è opportuno utilizzare uno strumento a punta e con un diametro ridotto
(come uno spillo o una lama o ancora più velocemente, un proiettile) riducendo in questo modo l’esperienza solo all'immediato intorno dell’infrazione.
Come si può pretendere di conoscere molto di più in questo modo piuttosto che osservando le cose per come sono e in relazione a ciò che le circonda? Può, l'insinuarsi come un coltello affilato, portare
più risultati del calcare tanto mondo quanto lo si riesce a percorrere? La nostra cultura ha tuttavia storicamente relegato nel profondo il vero, condannando la superficie ad
essere ingannevole involucro. La pelle, la nostra pelle, il nostro paesaggio, tutte le cose per come appaiono e sono disposte sarebbero quindi solo una mascherata o il riporto di una proiezione.
E anche se non si intendesse il profondo solo una questione di cavar buche, se ci si riferisse cioè ad
uno spazio ideale, come tramandato dalla tradizione scientifica, tentando di astrarre ulteriormente i termini del discorso, ancora i miei dubbi in proposito non cesserebbero.
Lo spazio non è luogo stabile. Non è indice indifferenziato, questione di geometria. Non è un grande
contenitore, una sostanza, una struttura imprescindibile dalla nostra conoscenza. Più diventa non rappresentabile, come ormai è per le scienze matematiche che ne riconoscono i mutamenti, più torna
a essere vitale e fruibile e appannaggio semmai delle scienze sociali. Lo spazio è il sensibile e quindi mutevole paesaggio del nostro vivere; tessuto di relazioni, cose e stati
di cose. Più lo spazio è paesaggio fisico e sociale più l’apparenza, la pelle per quello che è, ciò che emerge,
smette di essere considerata rappresentazione. La pelle non è copertura, mascheramento, ma uno strato sensibile e rivelatore; in connessione con ciò
che è dentro e con ciò che è fuori. E’ luogo di relazione continuata e ininterrotta con l’esistente; il dentro come il fuori. Una superficie non orientabile slittando sulla quale ciò che percepiamo come le
due facce ci porta a partecipare e a ribaltarci all’interno e all’aperto in un continuo scambio.
E’ la pelle, il profondo.
[…]Il pensiero non sta a monte, o in qualche abisso insondabile ma è il medesimo corpo dell’opera. Più propriamente, l’immagine e l’immaginato, sono ritrovati in una dimensione non più di facile
bellezza o strumentalizzati a favore del mentale, ma come qualità estetica liberata che incarna, riflette e produce il pensiero.”
Da Il più profondo è la pelle, Francesca Fiorella, Mud art Foundation, Milano, 2009.
1 Paul Valery, L’idea fissa, Adelphi, Milano, 2008
Il più profondo è la pelle1 ”Si ritiene che un pensiero o un’espressione poetica intimamente veri siano profondi; quando invece
sono, al di là di ogni particolarismo, veri per un gruppo o per il genere umano tutto, li si definisce
ancora, allo stesso modo, profondi. Cos’è questa profondità che si riferisce tanto al microscopico e interno quanto all’enorme e
trascendente? Potrebbe essere un posto nello yonder, in un laggiù, in un luogo non identificato ma, in ogni caso, lontano dallo spazio reale.
La profondità è un luogo situato in basso rispetto a un piano condiviso o una distanza misurabile come la larghezza e la lunghezza. O ancora è da essere intesa come aggettivo. Quindi, forse, riferito ad una
cavità tanto fonda da essere lontano dalla superficie; immagino un luogo vergine frequentato solo da coraggiosi e atletici speleologi del sapere.
Se così fosse, se davvero la possibilità di conoscere e di fare poesia fosse altrove, non nel vivere e operare alla luce del sole, è proprio in una buca o in una caverna che si vuole realizzata la grandezza
dell’uomo?
Per produrre pensiero circa la realtà bisogna, allora, giungere scavando fino alle sue viscere. Addentrarsi, approfondire, cavar fuori.
Questo è tanto più sospetto dato che per inoltrarsi nel profondo di un qualsiasi corpo bisogna almeno praticare un foro o un taglio, ed è opportuno utilizzare uno strumento a punta e con un diametro ridotto
(come uno spillo o una lama o ancora più velocemente, un proiettile) riducendo in questo modo l’esperienza solo all'immediato intorno dell’infrazione.
Come si può pretendere di conoscere molto di più in questo modo piuttosto che osservando le cose per come sono e in relazione a ciò che le circonda? Può, l'insinuarsi come un coltello affilato, portare
più risultati del calcare tanto mondo quanto lo si riesce a percorrere? La nostra cultura ha tuttavia storicamente relegato nel profondo il vero, condannando la superficie ad
essere ingannevole involucro. La pelle, la nostra pelle, il nostro paesaggio, tutte le cose per come appaiono e sono disposte sarebbero quindi solo una mascherata o il riporto di una proiezione.
E anche se non si intendesse il profondo solo una questione di cavar buche, se ci si riferisse cioè ad
uno spazio ideale, come tramandato dalla tradizione scientifica, tentando di astrarre ulteriormente i termini del discorso, ancora i miei dubbi in proposito non cesserebbero.
Lo spazio non è luogo stabile. Non è indice indifferenziato, questione di geometria. Non è un grande
contenitore, una sostanza, una struttura imprescindibile dalla nostra conoscenza. Più diventa non rappresentabile, come ormai è per le scienze matematiche che ne riconoscono i mutamenti, più torna
a essere vitale e fruibile e appannaggio semmai delle scienze sociali. Lo spazio è il sensibile e quindi mutevole paesaggio del nostro vivere; tessuto di relazioni, cose e stati
di cose. Più lo spazio è paesaggio fisico e sociale più l’apparenza, la pelle per quello che è, ciò che emerge,
smette di essere considerata rappresentazione. La pelle non è copertura, mascheramento, ma uno strato sensibile e rivelatore; in connessione con ciò
che è dentro e con ciò che è fuori. E’ luogo di relazione continuata e ininterrotta con l’esistente; il dentro come il fuori. Una superficie non orientabile slittando sulla quale ciò che percepiamo come le
due facce ci porta a partecipare e a ribaltarci all’interno e all’aperto in un continuo scambio.
E’ la pelle, il profondo.
[…]Il pensiero non sta a monte, o in qualche abisso insondabile ma è il medesimo corpo dell’opera. Più propriamente, l’immagine e l’immaginato, sono ritrovati in una dimensione non più di facile
bellezza o strumentalizzati a favore del mentale, ma come qualità estetica liberata che incarna, riflette e produce il pensiero.”
Da Il più profondo è la pelle, Francesca Fiorella, Mud art Foundation, Milano, 2009.
1 Paul Valery, L’idea fissa, Adelphi, Milano, 2008
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45g progetto 2009 [email protected]
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degno rappresentante deLLo stiLe macabro, reaListico ed esoterico, nasce artisticamente come pittore e poco dopo scopre L’arte deL tatuaggio aLLa quaLe si dedica con dedizione sin daLL’inizio. La vita, La natura, La morte, La decadenza, iL vizio, iL doLore, L’esasperazione e tutto ciò che è insito neLL’anima, sono La sua ispirazione e Linfa oscu- ra per Le sue creazioni. figure grottesche e a p p a r e n t e m e n t e innocenti, aLLe quaLi a voLte aggiunge un toc- co d’ironia maLata e disturbante finaLizza-ta a creare uno stato d’ansia e d’ inquietudine.
degno rappresentante deLLo stiLe macabro, reaListico ed esoterico, nasce artisticamente come pittore e poco dopo scopre L’arte deL tatuaggio aLLa quaLe si dedica con dedizione sin daLL’inizio. La vita, La natura, La morte, La decadenza, iL vizio, iL doLore, L’esasperazione e tutto ciò che è insito neLL’anima, sono La sua ispirazione e Linfa oscu- ra per Le sue creazioni. figure grottesche e a p p a r e n t e m e n t e innocenti, aLLe quaLi a voLte aggiunge un toc- co d’ironia maLata e disturbante finaLizza-ta a creare uno stato d’ansia e d’ inquietudine.
embrace 82x135 commissionata daLLa metropoLitan authority di new york.www.carLostanga.com
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da sempre coLtivo La passione per Le immagini, megLio se forti e fantasy. così a 20 anni apro iL mio primo tattoo studio: L’anonima body art. sono passati da aLLora 15 ANNI. attuaLmente tatuo, dipingo, creo copertine per gruppi rock; queste sono deLLe mie opere.
spaventapasseri matita e pennareLLo su carta 30x40 bimbo orso matita e pennareLLo su carta 30x40 www.anonimabodyart.it [email protected] www.myspace.com/janzut
da sempre coLtivo La passione per Le immagini, megLio se forti e fantasy. così a 20 anni apro iL mio primo tattoo studio: L’anonima body art. sono passati da aLLora 15 ANNI. attuaLmente tatuo, dipingo, creo copertine per gruppi rock; queste sono deLLe mie opere.
spaventapasseri matita e pennareLLo su carta 30x40 bimbo orso matita e pennareLLo su carta 30x40 www.anonimabodyart.it [email protected] www.myspace.com/janzut
tatuatore di professione. appassionato di arte orientaLe e giapponese in particoLare, porta avanti una ricerca neLL’interpretazione personaLe sia deLLe stampe che degLi schizzi preparatori deLLe stesse. usando tecniche tradizionaLi, mischiandoLe ad aLtre un po’ più "profane" [email protected] web vLadytat2/myspace.com
tatuatore di professione. appassionato di arte orientaLe e giapponese in particoLare, porta avanti una ricerca neLL’interpretazione personaLe sia deLLe stampe che degLi schizzi preparatori deLLe stesse. usando tecniche tradizionaLi, mischiandoLe ad aLtre un po’ più "profane" [email protected] web vLadytat2/myspace.com
aLLa ricerca di una "estetica deLLe radici" iL suo Lavoro si muove attraverso materiaLi e tecniche ispirate aLLe tradizionaLi pratiche femminiLi. fiLi, trame e nodi che connettono cose e persone, attivano Le reLazioni in intrecci che ricordano pizzi e ricami, ragnateLe e connessioni sinaptiche. diaLogo a due 2008 [email protected]
aLLa ricerca di una "estetica deLLe radici" iL suo Lavoro si muove attraverso materiaLi e tecniche ispirate aLLe tradizionaLi pratiche femminiLi. fiLi, trame e nodi che connettono cose e persone, attivano Le reLazioni in intrecci che ricordano pizzi e ricami, ragnateLe e connessioni sinaptiche. diaLogo a due 2008 [email protected]
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rappresentato daLLa wave photogaLLery di brescia. La cavaLcata deLLe vaLchirie stampa ai pigmenti da negativo 20x35 104x130 2005 vegLia funebre per iL minotauro stampa ai pigmenti da negativo 20x35 104x130 2005 agonia di gea stampa ai pigmenti da negativo 20x35 104x130 2007.
rappresentato daLLa wave photogaLLery di brescia. La cavaLcata deLLe vaLchirie stampa ai pigmenti da negativo 20x35 104x130 2005 vegLia funebre per iL minotauro stampa ai pigmenti da negativo 20x35 104x130 2005 agonia di gea stampa ai pigmenti da negativo 20x35 104x130 2007.
where it aLL begins fotografia digitaLe 2008 www.radonic.org [email protected]
nata in mezzo a due dei più poetici fiumi d’europa: iL danubio e iL tamish. sin daLLa sua infanzia esprime iL suo amore per La natura, i coLori, Le fiabe e Le Leggende deLLa cuLtura baLcanica. durante La sua adoLescenza inizia a viaggiare attraverso La serbia, giocando con La Luce: reaLizza reportage suLLe persone e sui Luoghi che incontra. Le storie che narra attraverso L’obiettivo, non soLo hanno L’energia deLLa Luce, ma sono fatte di Luce e di emozioni.
where it aLL begins fotografia digitaLe 2008 www.radonic.org [email protected]
nata in mezzo a due dei più poetici fiumi d’europa: iL danubio e iL tamish. sin daLLa sua infanzia esprime iL suo amore per La natura, i coLori, Le fiabe e Le Leggende deLLa cuLtura baLcanica. durante La sua adoLescenza inizia a viaggiare attraverso La serbia, giocando con La Luce: reaLizza reportage suLLe persone e sui Luoghi che incontra. Le storie che narra attraverso L’obiettivo, non soLo hanno L’energia deLLa Luce, ma sono fatte di Luce e di emozioni.
seLf-portrait ii fotografia-stampa Lambda 100x70 2009 www.bArbArAmArtINI.com [email protected]
seLf-portrait ii fotografia-stampa Lambda 100x70 2009 www.bArbArAmArtINI.com [email protected]
aurea marmo rosa portogaLLo 2003 www.guidopetteno.com [email protected]
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sheLL marmo di carrara 35x16x13 2008 [email protected]
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in siLenzio marmo bianco di carrara 155x50x25 [email protected]
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si accosta aLLa Lavorazione deL ferro tramite iL padre vaLerio, artigiano. capisce subito di avere un certo feeLing con iL materiaLe e si avvia per un percorso autonomo. decide di frequentare una scuoLa per La Lavorazione deL ferro battuto e affianca aLLa fabbrica- zione di oggetti di uso comune, sedie-scuLture e in seguito vere e proprie opere d’arte. forgiando Lacrime ferro e rame 60x30x20 2008 Lottando contro La propria cuLtura ferro e rame 75x17x14 2009 [email protected] www.demismartineLLi.com
si accosta aLLa Lavorazione deL ferro tramite iL padre vaLerio, artigiano. capisce subito di avere un certo feeLing con iL materiaLe e si avvia per un percorso autonomo. decide di frequentare una scuoLa per La Lavorazione deL ferro battuto e affianca aLLa fabbrica- zione di oggetti di uso comune, sedie-scuLture e in seguito vere e proprie opere d’arte. forgiando Lacrime ferro e rame 60x30x20 2008 Lottando contro La propria cuLtura ferro e rame 75x17x14 2009 [email protected] www.demismartineLLi.com
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rouLette cemento armato 3m diametro 80 maquette pLastica e ferro e coLore 80x50 circuito pLastica e ferro e coLore 220x150x160
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“tema priviLegiato deLLa ricerca formaLe è queLLo deLL’interazione esteti- ca, coLta in primo Luogo neL rapporto che, in ogni oggetto, reLaziona Le sin- goLe parti aL tutto, e suc-cessivamente si estende coinvoLgendo iL diaLogo tra La scuLtura e Lo spazio.” giovanna brambiLLa ranise.
energia pietra 190x100x70 2006 c h a i m @ t i n . i t
“tema priviLegiato deLLa ricerca formaLe è queLLo deLL’interazione esteti- ca, coLta in primo Luogo neL rapporto che, in ogni oggetto, reLaziona Le sin- goLe parti aL tutto, e suc-cessivamente si estende coinvoLgendo iL diaLogo tra La scuLtura e Lo spazio.” giovanna brambiLLa ranise.
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uomo aL bar e signore con aquiLe 2008-9 particoLare [email protected]
uomo aL bar e signore con aquiLe 2008-9 particoLare [email protected]
un soLvente per Le nuvoLe videoinstaLLazione tra poesia e video-arte, dove La paroLa prende forma, dove L’immagine diventa ascoLto, attesa, ricerca di un aLtrove che si nega, che si fa “effimero”. www.myspace.com/435432990
un soLvente per Le nuvoLe videoinstaLLazione tra poesia e video-arte, dove La paroLa prende forma, dove L’immagine diventa ascoLto, attesa, ricerca di un aLtrove che si nega, che si fa “effimero”. www.myspace.com/435432990
iL progetto deL gruppo musicaLe circus ensembLe nasce come un incrocio tra jazz, musica etnica e musica da circo. neLLa primavera 2002 L’ensembLe debutta con un concertobenefico per emergency. tante sono Le sue moLtepLici coLLaborazioni con gruppi musicaLi non soLo neLL’ambito jazzistico. Le musiche originaLi sono gran parte composte da gianni zut e arrangiate da tutto iL gruppo. gianni zut aL contrabbasso (340.4093230), fLavio brumat aL sax tenore e fLauto, mimo cogLiandro aL sax soprano e aL baritono , gian agresti aL sax contraLto e soprano (337.544089 - 333.1706697), neLLo da pont aLLa batteria.
iL progetto deL gruppo musicaLe circus ensembLe nasce come un incrocio tra jazz, musica etnica e musica da circo. neLLa primavera 2002 L’ensembLe debutta con un concertobenefico per emergency. tante sono Le sue moLtepLici coLLaborazioni con gruppi musicaLi non soLo neLL’ambito jazzistico. Le musiche originaLi sono gran parte composte da gianni zut e arrangiate da tutto iL gruppo. gianni zut aL contrabbasso (340.4093230), fLavio brumat aL sax tenore e fLauto, mimo cogLiandro aL sax soprano e aL baritono , gian agresti aL sax contraLto e soprano (337.544089 - 333.1706697), neLLo da pont aLLa batteria.
denis guerini myspace.com/denisguerini muskey (vito muschitieLLo) myspace.com/muskeyband nataLia de vita myspace.com/nataLiadevita cristian grassiLLi myspace.com/cristiangrassiLLi
denis guerini myspace.com/denisguerini muskey (vito muschitieLLo) myspace.com/muskeyband nataLia de vita myspace.com/nataLiadevita cristian grassiLLi myspace.com/cristiangrassiLLi
“La diffusione deLL’arte contemporanea come mezzo di crescita cuLturaLe è L’obiettivo principaLe deLL’associazione cuLturaLe quartiere 3, Libera associazione, apartitica e apoLitica, senza discriminazioni di reLigione o razza, con durata iLLimitata neL tempo e senza scopo di Lucro.” [email protected]
“La diffusione deLL’arte contemporanea come mezzo di crescita cuLturaLe è L’obiettivo principaLe deLL’associazione cuLturaLe quartiere 3, Libera associazione, apartitica e apoLitica, senza discriminazioni di reLigione o razza, con durata iLLimitata neL tempo e senza scopo di Lucro.” [email protected]
aLice neLLa città - associazione cuLturaLe - www.aLiceneLLacitta.wordpress.com - myspace.com/aLiceneLLacitta
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bakeLite è un’associazione cuLturaLe che come obiettivo si propone di creare un Luogo di visibiLità, di contatto e di confronto per i percorsi d’arte contemporanea a LiveLLo LocaLe, nazionaLe e internazionaLe. bakeLite vuoLe essere una finestra sui nuovi Linguaggi deLL’estetica contemporanea. iL progetto bakeLite si concreta attuaLmente neLLa reaLizzazione di una pubbLicazione trimestraLe omonima di soLe immagini, corredate da un testo in apertura di rivista. in questo caso bakeLite è una pubbLicazione artistica free press, La cui caratteristica fondamentaLe è di essere costituita soLo di immagini come mezzo di comunicazione per ribadire L’accessibiLità universaLe deLL’arte, scartando iL ricorso a interpretazioni critiche predefinite; esse sono fornite da artisti diversi. iL formato quadrato è una sintesi tra L’idea di Libro e di cd musicaLe, che rifLette L’intenzione di proporre bakeLite come oggetto artistico a sua voLta, con una sua identità estetica indipendente daL soLo contenuto. bakeLite è tematica, ovvero in ogni numero chiede a fotografi, grafici, creativi, disegnatori, insomma a chiunque produca in quaLche modo immagini, di fare una rifLessione riguardo un determinato tema. per ogni numero, infatti, bakeLite propone un tema che ogni artista può interpretare Liberamente attraverso un’immagine reaLizzata con quaLsiasi tecnica. in questo senso La pubbLicazione vuoLe funzionare come strumento di circoLazione deL fare arte attuaLe, aLternativo ai circuiti tradizionaLi di diffusione deLLa cuLtura artistica. [email protected] www.bakenet.net
bakeLite è un’associazione cuLturaLe che come obiettivo si propone di creare un Luogo di visibiLità, di contatto e di confronto per i percorsi d’arte contemporanea a LiveLLo LocaLe, nazionaLe e internazionaLe. bakeLite vuoLe essere una finestra sui nuovi Linguaggi deLL’estetica contemporanea. iL progetto bakeLite si concreta attuaLmente neLLa reaLizzazione di una pubbLicazione trimestraLe omonima di soLe immagini, corredate da un testo in apertura di rivista. in questo caso bakeLite è una pubbLicazione artistica free press, La cui caratteristica fondamentaLe è di essere costituita soLo di immagini come mezzo di comunicazione per ribadire L’accessibiLità universaLe deLL’arte, scartando iL ricorso a interpretazioni critiche predefinite; esse sono fornite da artisti diversi. iL formato quadrato è una sintesi tra L’idea di Libro e di cd musicaLe, che rifLette L’intenzione di proporre bakeLite come oggetto artistico a sua voLta, con una sua identità estetica indipendente daL soLo contenuto. bakeLite è tematica, ovvero in ogni numero chiede a fotografi, grafici, creativi, disegnatori, insomma a chiunque produca in quaLche modo immagini, di fare una rifLessione riguardo un determinato tema. per ogni numero, infatti, bakeLite propone un tema che ogni artista può interpretare Liberamente attraverso un’immagine reaLizzata con quaLsiasi tecnica. in questo senso La pubbLicazione vuoLe funzionare come strumento di circoLazione deL fare arte attuaLe, aLternativo ai circuiti tradizionaLi di diffusione deLLa cuLtura artistica. [email protected] www.bakenet.net
non esiste separazione compLeta finché esistono i ricordi. grazie agLi amici artisti di marco che mantengono vivo questo ricordo. as Long as memories are there, there is no compLete separation. thanks to marco’s friends, who keep his memory aLive. no existe separación compLeta hasta que existan Los recuerdos. gracias a Los amigos de marco que mantienen vivo su recuerdo. eLsa gipponi critico d’arte (traduzioni anna coLombi)
LA RIDULADA LAvoRAzIonI ARtIstIche In feRRo bAttUtosoncIno, cR - 3498778064
cARRozzeRIA fAneLLI fAbIAnovIA xxv gIUgno 1900 soncIno, cR - 0374 85196
cIceRoRIstoRAnte messIcAnosoncIno, cR - 0374 85053
AnonImA boDY ARttAttoo mAneRbIo, bs030 9938681www.mYspAce.com/jAnzUt
ceRIoLI cARRozzeRIAvIA beRgAmo 23 soncIno, cR - 0374 85138
vA.Re.L s.R.L.vIA DeLL’ARtIgIAnAto 18soncIno, cr - 0374 83141
cLIchÉ DI mARottA gIULIosAntA mARIA DI sALA, ve041 [email protected]
tIpogRAfIA moRettI vIA fALAgRAte 2soncIno, cR - 0374 85187
t.I.A. s.R.L. sAbbIAtURA, veRnIcIAtURA, bRUnItURA,vIA I mAggIo 28 soncIno, cR - 0374 84960
stUDIo Ass. exeDRA geom. LAnzI e pIsAtI soncIno, cR - 0374 345824
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LAnzI s.n.c.LAttonIeRe fAbbRotRIgoLo, cR - 0374 370755
c.m. cRemA s.R.L.030 2944300
cRAzY gessgessIstA, mARtInengo, bg0363 1925169
AUtoscUoLA AURoRA DI LIvIettIpIAzzA sAn mARtIno 10 soncIno, cR - 0374 85702
egotIst pARRUcchIeRe vIA cAvoUR 41/43 oRzInUovI, bs - 030 8361018
pUntofRAnco coLoRI e veRnIcI oRzInUovI, bs - 030 943689
zetALAb DI zUccottI mARco LAboRAtoRIo oDontotecnIco soncIno, cR - 348 5912642
AmbIentI ARReDAmento e DesIgnvIA De stAULIs 20 soncIno, cR - 0374 837106www.AmbIentI.oRg
Ip m.f.m. DIstRIbUtoRe cARbURAntIvIA LARgo mAnzeLLA 7soncIno, cR
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ImpResA eDILe geom. AnDReA gRAzIoLI vIA boRgo sotto 63soncIno, cR
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stUDIo RAg. vAILAtI emILIAno soncIno, cR - 0374 85736
zAnARDI AbbIgLIAmento vIA boRgo seRA 76 soncIno, cR - 0374 84011
Anno zeRo s.R.L. cALzAtURe vIA boRgo seRA 43/45 soncIno, cR - 0374 85533
fARmAcIA bAccoLovIA tIneLLI 1 soncIno, cR - 0374 85622
cActUs cAfÉ pIAzzA boRgo Isso cAsteLLeone, cR - 0374 351155
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non esiste separazione compLeta finché esistono i ricordi. grazie agLi amici artisti di marco che mantengono vivo questo ricordo. as Long as memories are there, there is no compLete separation. thanks to marco’s friends, who keep his memory aLive. no existe separación compLeta hasta que existan Los recuerdos. gracias a Los amigos de marco que mantienen vivo su recuerdo. eLsa gipponi critico d’arte (traduzioni anna coLombi)
LA RIDULADA LAvoRAzIonI ARtIstIche In feRRo bAttUtosoncIno, cR - 3498778064
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