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La foto di copertina riproduce un’immagine dell’evangelista Marco tratta dalla Biblia (Germanica) . Questa bibbia fa parte della collezione dei libri rari della biblioteca del Pontificio Istituto Biblico. Fu stampata in Germania da Anton Koberger nel 1483. Essa contiene molti disegni dipinti a mano, tra cui quelli dei quattro evangelisti all’inizio di ogni singolo vangelo. Il numero precedente di Vinea Electa (num. 2, 2002) riportava l’immagine dell’evangelista Matteo.

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Page 1: C:DOC-VARIEX-ALUNVinEl03 3 per pdf foto · 2016-01-17 · senza che il pensiero vada immediatamente al padre Swetnam che ne è stato il creatore. Infatti, nel 1963, gli fu chiesto

La foto di copertina riproduce un’immagine dell’evangelista Marcotratta dalla Biblia (Germanica). Questa bibbia fa parte della collezionedei libri rari della biblioteca del Pontificio Istituto Biblico. Fu stampatain Germania da Anton Koberger nel 1483. Essa contiene molti disegnidipinti a mano, tra cui quelli dei quattro evangelisti all’inizio di ognisingolo vangelo.

Il numero precedente di Vinea Electa (num. 2, 2002) riportaval’immagine dell’evangelista Matteo.

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1 Lett. Apost. Vinea Electa.

EDITORIALE

Cari ex-alunni e care ex-alunne,La copertina di questo numero di Vinea Electa è dedicata, come

previsto, all’evangelista Marco (cfr. II pagina di copertina). Secondo latradizione, il secondo vangelo fu composto a Roma per la comunitàcristiana di questa città. Mi piace pensare all’attività dei nostri ex-alunnicome a una continuazione ideale dell’opera di questo evangelista. La“buona novella”, di cui Marco si propone di scrivere l’inzio (avrch. tou/euvaggeli,ou VIhsou/ Cristou/) è la motivazione, diretta o indiretta, per laquale tutti noi abbiamo trascorso degli anni intensi di studio al PontificioIstituto Biblico ed ora ognuno, nel proprio campo e nella realtà delproprio paese, cerca di dare il proprio contributo perché quel seme cadasul terreno buono e non venga soffocato dalle spine (Mc 4,7).

Quest’anno è il decimo anniversario della pubblicazionedell’importante documento della Pontificia Commissione BiblicaL’interpretazione della Bibbia nella Chiesa ed è anche l’anno in cui lastessa Commissione ha celebrato il centesimo anniversario di fondazione(2 maggio 2003, cfr. pag. 16). Sono due eventi che mi spingono arichiamare la nostra attenzione su un altro aspetto del nostro lavoro:l’insegnamento, la predicazione e lo studio della S. Scrittura devecollocarsi sempre «nello spirito della chiesa cattolica»1; un elemento,questo, che va inteso non come motivo di chiusura o di arroccamentonelle proprie posizioni, ma come affermazione delle proprie precompren-sioni in una disponibilità al dialogo con tutti. Due documenti restano aquesto proposito di particolare importanza, quello già menzionato dellaPontificia Commissione Biblica e la Costituzione Dei Verbum delConcilio Vaticano II. Ovviamente non sono documenti di uguale pesodogmatico, ma insieme costituiscono un aiuto prezioso per definire ilruolo dell’esegeta cattolico oggi.

Questo numero di Vinea Electa segue pressappoco la struttura deinumeri precedenti, con notizie dall’Istituto e notizie dagli ex-alunni.Qualche ex-alunno ha suggerito di pubblicare il bollettino in varie lingue,o almeno una versione in inglese; ma questo comporterebbe dei costi euna mole di lavoro superiore alle possibilità delle nostre attuali forze.D’altra parte sono convinto che tutti gli ex-alunni, anche quelli che hanno

«Vinea electa» – N.3 (2003)2

lasciato l’Istituto molti anni fa, sono ancora in grado di comprendrel’italiano del nostro bollettino. Restiamo comunque sempre disponibiliad accogliere nuovi e validi suggerimenti. Si potrebbe ad esempio intro-durre una rubrica per ricordi o aneddoti degli ex-alunni, se questi ven-gono inviati alla nostra redazione, cosa che vi invito a fare.

Vi ricordo, infine, quello che ho già detto vari volte: non esitate amandare la vostra adesione all’Associazione, anche se non avete lapossibilità di pagare la quota di iscrizione. L’importante per noi è che visentiate membri della nostra «grande famiglia».

Concludo con un invito a ricordare sempre nelle vostre preghiere tuttigli ex-alunni che vivono momenti difficili, non dimenticando che anchel’Istituto, con i suoi professori, i suoi studenti e il suo staff, confida nellevostre preghiere.

James Swetnam, S.J.Direttore dell’Associazione

Notizie sull’AssociazioneLa vita dell’Associazione ha ormai preso una sua fisonomia. Il numero

degli ex-alunni che siamo riusciti a contattare è di circa 900, una cifracertamente considerevole che ci dà fiducia per il futuro dell’associazione.

Come previsto, nella primavera prossima, in occasione del 95° anniversa-rio della fondzione dell’Istituto, pubblicheremo una nuova edizione dell’Elen-co degli ex-alunni, che sarà inviato a tutti gli iscritti all’Associazione. Laprecedente edizione era del 1999.

Nel 2003 è scaduto il mandato di Consigliere del R.P. Ruben Tierrablan-ca, OFM. Egli ci è stato molto vicino e ci ha sempre incoraggiato nel nostrolavoro. Ha lasciato Roma per continuare il suo apostolato in Turchia. Nelringraziarlo per la collaborazione, gli formuliamo i migliori auguri per il suonuovo lavoro. Viene sostitutito nell’incarico di consigliere dal Rev. P. LuisOrlando Torres Santos, S.J. di Puerto Rico, nostro ex-alunno negli anni1973-77 (SSL). A lui il nostro grazie per aver accettato l’incarico.

Ricordiamo che l’iscrizione all’Associazione si può fare in qualsiasimomento dell’anno e, in vista della pubblicazione dell’elenco generale degliex-alunni, vi invitiamo a comunicarci tutte le modifiche di cui siete aconoscenza.

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Notizie dall’Istituto 3

NOTIZIE DALL’ISTITUTO

ProfessoriIl R.P. Robert O’TOOLE S.J., già

Rettore dell’Istituto, è stato nominatonuovo presidente della GregorianUniversity Foundation (cfr. riquadrop. 10). Se da una parte egli continua aprestare con questo incarico un pre-zioso servizio all’Istituto, dall’altradeve purtroppo interrompere la suaattività accademica.

Il R.P. Johannes BEUTLER S.J. hacompiuto lo scorso 3 ottobre set-tant’anni ed è diventato professoreemerito. Per tale occasione presso laHochschule Sankt Georgen (Frankfurta.M.), dove egli ha svolto gran partedella sua attività accademica, gli èstata offerta una Festschrift: Israelund seine Heilstraditionen im Johan-nesevangelium (Hrsg. M. Labahn – K.Scholtissek – A. Strotmann) (F. Schö-ningh, Paderborn 2003). Il volume,che contiene 20 contributi per untotale di 426 pagine, «affronta uno deitemi più dibattuti e complessi dellaricerca giovannea: l’interpretazionedella fede in Cristo, recentementeacquisita, tramite il vangelo di Gio-vanni in relazione con il suo sfondogiudaico».

Al P. Beutler, che tra l’altro è statovittima lo scorso mese di agosto di unincidente di montagna piuttosto serioma che per fortuna non ha avuto graviconseguenze, gli auguri più sinceri.

Il R.D. Dionisio CANDIDO, delladiocesi di Siracusa e dottorando della

Facoltà Biblica, per due anni ha tenu-to il corso propedeutico di linguagreca per il gruppo di lingua italiana.Lo sostituisce nel corrente anno 2003-04 il R.P. Roman LEBIEDZIUK C.R.,che tiene lo stesso corso anche in lin-gua inglese. P. Lebiedziuk è anch’egliun dottorando della Facoltà Biblica:sta elaborando la sua dissertazione sullibro dell’Apocalisse sotto la direzio-ne del professore R.P. Ugo Vanni.

Nel corso dell’anno accademico2002-03 hanno prestato la loro colla-borazione come «invitati» i seguentiprofessori:

– Il R.D. Gianguerrino BARBIERO,S.D.B., professore della Philoso-phisch-Theologische Hochschule diBenediktbeuern (Germania), che hatenuto un corso di esegesi sul librodei Salmi.

– Il Prof. Dr. Erhard BLUM, profes-sore della Facoltà Evangelica di Teo-logia dell’Università di Tübingen(Germania) che ha tenuto un corso diesegesi sul libro dell’Esodo, in qualitàdi professore invitato della «JosephGregory McCarthy Professorship». IlProf. Blum ha anche tenuto, il 28marzo 2003, una conferenza pubblicadal titolo The Suffering Servant of theLord in Isaiah 53. A CompositionalInterpretation.

– Il Prof. Dr. Charles CARTER,professore della Seton Hall Univer-sity, South Orange (U.S.A.), che ha

«Vinea electa» – N.3 (2003)4

tenuto, in qualità di professore invita-to dalla Catholic Biblical Associationof America, un corso di introduzioneall’AT: Social Science Approaches tothe Study of the Old Testament.

– Il Prof. R.P. Yves SIMOENS, S.J.,professore al «Centre Sèvres» di Pari-gi, che ha tenuto un corso e offerto unseminario sul Vangelo secondo Gio-vanni.

Degno di nota è il breve insegna-mento tenuto dal R.P. Paul BERÉ S.J.,dottorando della Facoltà Biblica. Egliha assicurato per due mesi l’insegna-mento del corso propedeutico di lin-gua greca al posto del P. Swetnamche ha subito un intervento chirugico.P. Berè è stato il primo professore delcontinente africano a tenere dellelezioni all’Istituto Biblico.

Atto accademico in onore di P. James Swetnam, S.J.

P. James Swetnam hacompiuto lo scorsomarzo settantacinqueanni e ha conclusoquindi, con l’annoaccademico 2002-03,la sua quarantennaleattività di insegna-mento. L’Istituto havoluto celebrare laconclusione della suaattività con un solen-ne atto accademico il5 novembre, festa ditu t t i i san t i de l l aCompagnia di Gesù.P. Swetnam ha tenu-to, nell’Aula Magna,una conferenza pub-blica dal titolo: Gene-si 22, l’epistola agli Ebrei e un’ermeneutica basata sulla fede. Sono stati nu-merossimi gli studenti, i professori e gli amici che hanno voluto essere vicinia P. Swetnam in questa occasione; l’Aula Magna non ha potuto contenere tutti.Tra i presenti anche un gruppo di suore di Madre Teresa, tra le quali P. Swet-nam ha svolto e continua a svolgere la sua attività.

P. Jean-Noël Aletti, decano della Facoltà Biblica, ha introdotto e ringraziatoil P. Swetnam a nome di tutto l’Istituto con queste parole:

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Notizie dall’Istituto 5

Carissimi amici,Siamo qui riuniti per ascoltare il professore James Swetnam che, a

conclusione della sua attività di insegnamento accademico nella facoltàbiblica del nostro Istituto, sta per dare una conferenza, il cui titolo,Genesi 22, l’epistola agli Ebrei e un’ermeneutica basata sulla fede, èindicativo dei suoi interessi: l’aqedah, il sermone di Ebrei, l’ermeneuticae la fede.

Infatti, tutti sanno che il p. Swetnam consguì il Dottorato in filosofiaa Oxford più di venti anni fa, nel 1981, con una tesi, il cui titolo toccavagià l’argomento che tratterà oggi: Jesus and Isaac. Da quel tempo egliha pubblicato molti articoli in diverse riviste (prevalentemente in Biblicae CBQ) sull’argomento, palese segno di un intramontabile interesse peril sermone agli Ebrei, alla sua tipologia e anzitutto alla sua cristologia.

Ma se il padre Swetnam ha potuto far condividere la sua passione perl’esegesi biblica nei seminari che ha animato durante due decenni, egliè ancora più conosciuto per i suoi lavori linguistici. Il suo manualeGrammar of New Testament Greek, uscito nel 1992 è un best seller,tradotto in molte lingue, ed è diventato sin dalla sua uscita il compagnofedele degli studenti dell’anno propedeutico del nostro istituto e dinumerosissimi altri studenti. Non si può menzionare l’anno propedeuticosenza che il pensiero vada immediatamente al padre Swetnam che ne èstato il creatore. Infatti, nel 1963, gli fu chiesto di aiutare gli studenti chenon avevano potuto studiare il greco durante il liceo e/o all’università.Allora per quelli che preparavano l’esame di qualificazione di ebraicoc’era solo una lectio cursiva informale. Con il padre Alonso Schökel, ilpadre Swetnam organizzò l’anno propedeutico così come è adesso, conle due sezioni di ebraico e di greco. Devo aggiungere che, oltre al greco,il padre Swetnam ha insegnato l’ebraico due anni nel suddetto annopropedeutico. La creazione di un anno di studi preparatori in greco edebraico si è rivelata, lungo gli anni, di una importanza decisiva per illivello degli studenti del PIB, ed è un motivo supplementare di gratitudi-ne che abbiamo nei confronti del professore che onoriamo oggi.

Oltre al suo insegnamento e alle sue pubblicazioni, il padre Swetnamha avuto numerose responsabilità accademiche ed editoriali. Infatti, egliè stato vice rettore nove anni (1984-1993), decano della facoltà biblicaper tre anni (1986-1989), pro-decano della facoltà orientale per due anni(1996-1998), segretario generale del PIB dal 1991 al 1997, ed è attual-mente direttore dell’associazione degli ex-alunni. Per quanto riguardale sue attività editoriali, egli è stato per alcuni anni segretario di Biblicaed è ancora direttore della collana Subsidia Biblica.

Riguardo alle relazioni pubbliche, il padre Swetnam è membro di

«Vinea electa» – N.3 (2003)6

alcune associazioni esegetiche: la SNTS, la CBA, ed è rappresentantedel PIB presso la Federazione Biblica Cattolica (che, come sapete, èl’istituzione ufficiale della Chiesa per l’uso pastorale della Bibbia).

Ma gli interessi del padre Swetnam non sono soltanto accademici.Religioso gesuita, egli rimane per la sua comunità e per tutti quelli chelo conoscono un modello di gioia nella fede. Apostolo instancabile, hadato numerosi corsi di esercizi spirituali, ed è diventato l’eminenzagrigia delle suore di Madre Teresa a Roma. Durante le vacanze svolgeanche ministeri parrocchiali diversi. Non è certo come pastore che eglisi rivolge oggi a noi, ma il titolo della sua conferenza indica bene cometutta la sua attività accademica è stata irrigata dalla fede. Senz’altro,non è soltanto uno studioso che stiamo per ascoltare, ma un verocredente.

A nome di tutti, carissimo padre Swetnam, La ringrazio per una vitatotalmente dedicata al servizio della Parola, e La invito a leggere questasua ultima lezione ufficiale.

Ad multos annos!

Il testo dela conferenza di P. Swetnam è disponibile nel sito webdell’Istituto (www.biblico.it), sotto la voce «sussidi».

P. Swetnam con il gruppo dei suoi studenti l’ultimo giorno di lezione

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Notizie dall’Istituto 7

GRAZIE, P. SWETNAM !

Il 30 maggio 2003 è stato un giorno particolare per P.Swetnam: ha dato il suo addio alle aule scolastiche, dove hatrascorso quasi tutta la sua vita, prima come studente e poicome professore.

C’era un misto di tristezza e di orgoglio nelle sue parole,quando, il 28 maggio scorso, mi ha chiesto di andare, altermine della sua ultima lezione, a fargli una foto con l’ulti-mo gruppo dei suoi studenti. Tristezza di chi sa che si con-clude una parentesi della propria vita, ma anche l’orgoglio dichi è consapevole di aver cercato di dare il meglio di sé;come il contadino che, al termine della sua giornata, guardasoddisfatto al campo che ha seminato, fiducioso che poi ilterreno farà il resto.

Non ho avuto occasione di conoscere P. Swetnam comeprofessore, ma ho sempre sentito gli echi unanimementepositivi sul suo insengnamento da parte degli studenti. Iol’ho invece conosciuto personalmente negli anni in cuiabbiamo lavorato insieme, lui come Segretario Generale edio come Assistente e ho avuto allora modo di apprezzare lasua bontà e il suo grande rispetto delle persone. Pensandoalla sua scrivania sempre pulita e ordinata, spesso mi chie-devo quanto egli, preciso e metodico, soffrisse nel vedere lamia piena di disordine e confusione; ma il suo rispetto e lasua discrezione non lo portavano mai a criticare; l’importan-te per lui era che la segreteria svolgesse il suo compitoprimario di servizio ai professori e agli studenti.

Soprattutto, in questi anni di collaborazione, ho apprezza-to la sua dedizione per l’Istituto e per gli studenti. Varievolte si era parlato di creare un’Associazione degli ex-alunnie, quando questa fu costituita in occasione del 90°dell’Istituto, fu cosa ovvia per me suggerire al P. Rettore lanomina di P. Swetnam come Direttore.

Il nostro augurio è che il Signore gli conservi la saluteperché possa continuare a prestare il suo servizio all’Associa-zione degli ex-alunni e all’Istituto ancora nei prossimi anni.

Per tutto quello che già ha fatto e per quello che ancorafarà... GRAZIE, P. SWETNAM !

Carlo ValentinoSegretario Generale

«Vinea electa» – N.3 (2003)8

Professori membri della «giuria» alla Festa dell’Istituto

III edizione della Festa dell’Istituto (7 maggio 2003)

Nel giorno dell’anniversario (94°)della fondazione dell’Istituto si èsvolta la terza edizione della «Festadell’Istituto».

Studenti e professori si sono ritro-vati alle 10.30 nella vicina chiesa diS. Bonaventura e S. Croce per la cele-brazione eucaristica, accuratamentepreparata dagli studenti dei gruppilatino-americano e tedesco.

È seguita la conferenza nell’AulaMagna tenuta da S.E.R. Mons. Giu-seppe Betori, ex-alunno dell’Istituto eattuale Segretario Generale della Con-ferenza Episcopale Italiana. Il temadella sua conferenza è stato: Il pro-getto culturale della Chiesa italianae la Bibbia. Anche se il tema dellaconferenza riguardava direttamente lasituazione della Chiesa italiana, letematiche trattate, soprattutto nella

parte biblica, possono far riferimentoanche ad altre realtà ecclesiali. Mons.Betori ha accettato di rendere disponi-bile il testo della conferenza anchenel sito web dell’Istituto (www.bibli-co.it, sotto la voce «sussidi»).

La festa è poi continuata con ilpranzo offerto dall’Istituto a tutti ipartecipanti. Il pranzo è stato allietatoda un’edita e speciale edizione del«Festival di S. Girolamo» (patronodegli esegeti), che ha avuto come pro-tagonisti i vari gruppi di studenti. Il«festival» era stato preparato ed èstato condotto con particolare compe-tenza dai due studenti Antonio Guerrae Francesco Giuliani e aveva una giu-ria tutta particolare, come si può ve-dere dalla foto qui sotto.

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Notizie dall’Istituto 9

Annus ad Doctoratum

La Facoltà Biblica nel 2000 avevaapprovato ad experimentum per unperiodo di tre anni delle nuove normeper l’Annus ad Doctoratum (cfr. Vi-nea Electa, 2000, pp. 8-10). Trascorsoil triennio ad experimentum, le stessenorme sono state approvate definitiva-mente, con due sole lievi modifiche:– trai requisiti di ammissione «si ri-

chiede che il candidato abbia ottenu-to...il voto medio globale di almeno9.00 negli esami delle lingue biblichedel curriculum ad Licentiam (greco,ebraico e aramaico)»;– il lavoro scritto dell’Annus ad Doc-toratum non deve superare la lunghez-za di 115.000 battute (esclusi gli spa-zi)».

Interruzione del Curriculum ad LicentiamNegli ultimi anni sono aumentati i

casi di studenti che, pur avendo com-pletato tutti i corsi prescritti per ilcurriculum ad Licentiam, non aveva-no poi consegnato la tesi di Licenza(e talvolta nemmeno il lavoro scrittodi seminario). La Facoltà Biblica haritenuto perciò opportuno fissare delle

norme per regolare tali casi:La tesi di Licenza deve essere con-

segnata entro un anno dalla fine delsemestre dell’ultimo corso del curri-culum, come previsto dalle norme.Per chi non la consegna entro questotermine vigono le norme seguenti:

a) se non sono trascorsi più di due

Gli organizzatori e i presentatori del «Festival di S. Girolamo»

«Vinea electa» – N.3 (2003)10

anni dalla fine dell’ultimo corso delcurriculum, lo studente sarà tenuto aiscriversi per un ulteriore semestre efrequentare un corso con il professo-re sotto la cui direzione egli intendeelaborare la tesi; se egli non avessepresentato nemmeno l’elaborato diseminario, sarà tenuto a frequentareun altro seminario.

b) se sono trascorsi più di due anni,lo studente sarà tenuto a frequentare,oltre al corso per la tesi (ed eventual-mente al seminario), un certo numerodi corsi, che sarà determinato dalDecano in proporzione alla duratadell’interruzione. Gli esami di talicorsi saranno computati nel curricu-lum come gli altri corsi.

Da GerusalemmeLa difficile situazione in Terra

Santa e la guerra in Iraq hanno fattodiminuire notevolmente la partecipa-zione dei nostri studenti ai due pro-grammi di collaborazione con la He-brew University e con l’École Bibli-que. Durante il 2002-03 sono statiinfatti solo sette gli studenti che nel Isemestre hanno partecipato al primoprogramma e quattro quelli che nel IIsemestre sono andati all’École Bibli-que. Mentre continua invece a essere

molto richiesto il corso di Archeolo-gia e geografia del mese di settembre;sono stati infatti 33 i partecipanti chenello scorso settembre hanno appro-fittato di questa opportunità.

Il Cardinale Carlo Maria Martini,che lo scorso anno (2002) ha lasciatol’incarico di Arcivescovo di Milanoper raggiunti limiti di età, si è unitoalla comunità dei gesuiti dell’IstitutoBiblico di Gerusalemme, dove tra-scorre buona parte dell’anno.

Gregorian University FoundationLa Gregorian University Foundation (GUF) è un’istituzione, con sede a New

York (USA), fondata nel 1972 allo scopo di raccogliere fondi per le tre istituzioniaccademiche romane della Compagnia di Gesù (Pontificio Istituto Biblico,Pontificia Università Gregoriana e Pontificio Istituto Orientale). Dal 1° settembre2003 presidente della GUF è il R.P. Robert O’Toole, già Rettore dell’IstitutoBiblico e professore della Facoltà Biblica.

La GUF deve molto all’opera instancabile di P. John Blwett S.J., decedutolo scorso 7 luglio all’età di 81 anni. Egli aveva lavorato a tempo pieno per laGregorian Foundation dal 1978 al 1988, quando era stato colpito da un attaccodi cuore.

L’Istituto Biblico è molto grato a quanti operano per la GUF, perché senzail suo sostegno l’Istituto non potrebbe svolgere la propria attività.

Sito web della GUF: http://the-gregorian.com

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Gradi accademici conferiti 11

Dati statistici degli studenti nel 2002-2003

Gli alunni iscritti all’Istituto nell’anno accademico 2002-2003 sono staticomplessivamente 368, così distribuiti [in parentesi quadre le cifredell’anno precedente]:

Dottorato Licenza Ospiti Totale FACOLTÀ BIBLICA . . . . . . . . 22 [19] 303 [301] 22 [14] 347 [334]

FACOLTÀ ORIENTALISTICA . . -- 5 [3] 16 [14] 21 [17]

Totale . . . . . . . . . . . . . . . . 22 [19] 308 [304] 38 [28] 368 [362]

NAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 [67] ALUNNI 368 [351]

Diocesi . . . . . . . . . . . . . . . . . 170 [173] Alunni 180 [186] Istituti Religiosi (M) . . . . . . . . 52 [53] Alunni 129 [123] Istituti Religiosi (F) . . . . . . . . 14 [11] Alunne 14 [11] Laici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45 [31] Alunne 28 [18]

Alunni 17 [13] ))))))))))))

Totale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 368 [351]

Inoltre una quarantina di studenti della Pontificia Università Gregoriana hannofrequentato corsi dell’Istituto Biblico.

Gradi accademiciDurante l’anno accademico 2002-03 sono stati dichiarati DOTTORE IN

SACRA SCRITTURA dopo aver pubblicato la loro tesi, intera o in estratto:

Il 19 ottobre 2002, la Rev. Sr. Ger-mana STROLA, O.C.S.O., Il desideriodi Dio. Studio dei Sal 42–43 ([estrat-to], Roma 2002, 156 pp.). [La tesi èstata poi pubblicata integralmente,con lo stesso titolo, nella collana «Stu-

di e Ricerche» della casa editrice Cit-tadella di Assisi, 2003]

Il 2 febbraio 2003, il R.P. SalvadorVILLOTA HERRERO, O.Carm., «Pala-bras sin ocaso». Estudio lingüísti-

«Vinea electa» – N.3 (2003)12

2 Il sommario di queste dissertazioni viene riportato alle pp. 36-47.

co-semántico sobre el valor interpre-tativo de Mc 13,28-37 ([estratto], Ro-ma 2003, 105 pp.).

L’11 febbraio 2003, il R.D. Ra-món Alfredo DUS, Las parábolas dereino de Judá. Lingüística textual ycomunicación (Ez 17; 19; 21) (Estu-

dios Universitarios, 1; Pontificia Uni-versidad Catolica Argentina, Paraná -E.R. 2003, 374 pp.).

Il 9 settembre 2003, José EnriqueAGUILAR CHIU, La justificación y elEspíritu en Pablo (Peter Lang, Bern2003, 306 pp.).

Hanno difeso la tesi di dottorato e sono stati dichiarati «DEGNO DELDOTTORATO»:2

Il Rev. P. Salvador VILLOTA HER-RERO, O.Carm., che il 17 dicembre2002 ha difeso la tesi «Palabras sinocaso». Estudio lingüístico-semánticosobre el valor interpretativo de Mc13,28-37 (magna cum laude) – Mode-ratore: R.P. STOCK Klemens, S.J.

Il Rev. D. Ulrich FISTILL, dioc.Bolzano-Bressanone/Bozen-Brixen,che il 10 gennaio 2003 ha difeso latesi Israel im Ostjordanland. Unter-suchung zur Komposition von Num21,21–36,13 im Hinblick auf dieEntstehung des Buches Numeri (ma-gna cum laude) – Moderatore: R.P.SKA Jean Louis, S.J.

Il Rev. D. Henryk DRAWNEL,S.D.B., che il 18 febbraio 2003 hadifeso la tesi The Aramaic Levi Auto-biography. Text, Translation andCommentary (magna cum laude) –Moderatore: Prof. SIEVERS Joseph.

Il Rev. D. Filippo MANINI, dioc.Reggio Emilia, che l’11 marzo 2003

ha difeso la tesi TEODIDATTI. L’itine-rario dei credenti nella prima letteraai Tessalonicesi (cum laude) – Mo-deratore: R.P. ALETTI Jean-Noël, S.J.

Il Rev. P. Theodore MASCAREN-HAS, S.F.X., che il 21 marzo 2003 hadifeso la tesi The Missionary Fun-ction of Israel in Psalms 67, 96, and117 (magna cum laude) – Moderato-re: R.P. ALTHANN Robert, S.J.

Il Rev. P. Jorge Humberto MORA-LES RIOS, O.F.M., che il 20 maggio2003 ha difeso la tesi El Espíritu San-to en el evangelio de Marcos. Texto ycontexto (magna cum laude). Modera-tore: R.P. STOCK Klemens, S.J.

Rev. D. Federico GIUNTOLI, dioc.Pescia, che il 27 maggio 2003 ha dife-so la tesi L’officina della tradizione.Studio di alcuni interventi redazionalipost-sacerdotali e del loro contestonel ciclo di Giacobbe (Gn 25,19–50,26) (summa cum laude) – Mode-ratore: R.P. SKA Jean Louis, S.J.

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Gradi accademici conferiti 13

Sono stati dichiarati «CANDIDATO AL DOTTORATO» nella FacoltàBiblica avendo concluso positivamente il loro anno di preparazione alDottorato:

Il R.P. Gonzalo Andrés RUIZ FREI-TES, I.V.E., che il 25 novembre 2002ha tenuto la «lectio publica» su «Con-migo estarás en Paraíso» (Lc 23,43).La salvación como comunión conJesús en Lucas.

Il R.D. Gerard DEIGHAN [dioc.Dublin], che il 10 dicembre 2002 hatenuto la «lectio publica» su Jerobo-am’s Return. Texts in Perspective.

Il R.D. Cássio Murilo DIAS DASILVA, dioc. Jundiai, che, secondo lenuove norme, il 16 dicembre 2002 hadiscusso il tema del suo lavoro scrittodell’Anno al Dottorato: Jer 5,1-9;5,20-29; 9,1-8: estudo exegético detrês perícopes que justificam a vin-gança de YHWH.

Il Rev. Severino Angelo MariaBUSSINO, O.S.A., che, secondo lenuove norme, il 25 marzo 2003 hadiscusso il tema del suo lavoro scrittodell’Anno al Dottorato: Le aggiungeal testo greco in Sir 16,17–18,14:peccato, castigo e misericordia.

Il R.D. Gianattilio BONIFACIO,dioc. Verona, che, secondo le nuovenorme, il 31 marzo 2003 ha discussoil tema del suo lavoro scritto dell’An-no al Dottorato: Giairo e l’emorroissa(Mc 5,21-43). Un’analisi narrativa.

Il R.D. Andrzej DEMITROW, dioc.Opole, che, secondo le nuove norme,il 28 maggio 2003 ha discusso il temadel suo lavoro scritto dell’Anno alDottorato: La figura di Giosuè in Si-racide 46,1-6.

Il R.P. Francesco COCCO, O.F.M.Conv., che, secondo le nuove norme,il 09 giugno 2003 ha discusso il temadel suo lavoro scritto dell’Anno alDottorato: Tra carisma e istituzione.La vicenda dei settanta anziani inNum 11.

Il R.D. Pasquale BASTA, dioc.Melfi-Venosa, che, secondo le nuovenorme, il 10 giugno 2003 ha discussoil tema del suo lavoro scritto dell’An-no al Dottorato: Rm 4: primo approc-cio esegetico. Passi verso uno studiosemantico.

Hanno conseguito la LICENZA IN SACRA SCRITTURA:

COGNOME e Nome---------------------------------------------- Nazionalità----------------- Dioc./Istituto----------------------ACERO ALVARIN Guillermo de Jesús Colombia C.I.M.AFRENTOAE Mihai Romania O.F.M.Conv.AIDOO Simon Kwasi Ghana Sunyani

«Vinea electa» – N.3 (2003)14

COGNOME e Nome---------------------------------------------- Nazionalità----------------- Dioc./Istituto----------------------ALONSO VICENTE Pablo José Spagna S.J.ANCHELES Alex India C.M.F.ARISTIZABAL Sanchez Humberto Colombia C.M.BACIU Petrica Romania Ravenna-CerviaBEJARANO César Walter Joaquín Argentina I.V.E.BIANCHINI Francesco Italia LuccaBOROWSKI Maciej Polonia S.D.S.BOURION Olivier Francia Saint DiéBRADY Patrick J. U.S.A. PhiladelphiaCABAÑAS Insaurralde Víctor Luis Paraguay S.D.B.CABELLO MORALES Pedro Spagna CórdobaCALVANESE Maria Rosaria Italia [laica]CHRZANOWSKI Jaroslaw Polonia S.J.CZELUSNIAK Michal Polonia RzeszowDA ROSA Dirlei Abercio Brasile Pouso AlegreD'AGOSTINO Marco Italia CremonaDEGNI Congo Paulin Costa d'Avorio YopougonDILLAH Bernard Centrafrica BouarDUBKOVETSKA Lyubov Ucraina [laica]EPIERU Augustine Uganda SorotiFAVRET Michele Italia Vittorio VenetoFRANZENER Luis Carlos Brasile Toledo (Brasile)GARCIA GARCIA Juan Carlos Spagna F.M.S.GARCIA LOPEZ José Antonio Spagna CartagenaGARZON MORENO Miguel Angel Spagna C.O.KATUSELE Nzanzu M. Ghislain Congo/Kinshasa O.Carm.KOLLER Thomas F. U.S.A. O.C.D.KUCHARSKI Jacek Polonia RadomLEMBO Carlo Italia GaetaLOI Mario Davide Italia IglesiasLUCAS Jeoffer Jun Filippine R.C.J.LUKA Mathew Siji India C.M.S.F.MARAVI CABRERA Raúl Perù O.Carm.MARIANO Cesare Italia AcerenzaMARQUEZ Clarence Filippine O.P.

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Gradi accademici conferiti 15

COGNOME e Nome---------------------------------------------- Nazionalità----------------- Dioc./Istituto----------------------MARTINON Jean-Paul Francia BayonneMAZICH Edward M. U.S.A. O.S.B.MBUYU Kibambe Yamibanga Anaclet Congo/Kinshasa KabindaMERLINO MATASSA Paulo Roberto Brasile MacerataMUGARRA Ahurwendeire Athanasius Uganda Fort PortalMURILLO BELTRAN Víctor Messico CuliacánNAZOTIN Paul Burkina Faso Fada N'GourmaNG Richard Malaysia KuchingNTAGANDA Laurent Rwanda ButareOBARA Elzbieta M. Polonia [laica]OKITE Hendilaha Chiemeka Nigeria AbaORLOWSKI Rafal Polonia C.M.F.PLACENTE Stephen Filippine S.D.B.POMPILI Antonio Italia RomaRODRIGUES DE SOUSA Mário José Portogallo FaroROGINSKI Janusz Polonia S.A.C.RONCHIATO Roberta Italia [laica]RUNJE Domagoj Croazia O.F.M.RÜTTENAUER Alban Germania S.A.C.SABULARSE Rustam Filippine LipaSANGIORGIO Dario Italia CataniaSARASA GALLEGO Luis Guillermo Colombia S.J.SARZALA Krzysztof Polonia WarmiaSEKA Pascal Costa d'Avorio AbidjanSESSA Salvatore Maurizio Italia M.D.M.SONG Hye Kyoung Corea [laica]STASIAK Slawomir Polonia LegnicaTENTORI Maria Italia [laica]UZOWULU Cosmas Chukwudum Nigeria O.F.M.Cap.VADACKUMKARA Saviour Thomas India S.V.D.VIUYA Melanio Jr. Filippine M.J.ZAMPA Giovanni Italia Foligno

Totale dei Licenziati nel 2002-03: 70

«Vinea electa» – N.3 (2003)16

100° Anniversario di fondazionedella Pontificia Commissione Biblica

Il 2 maggio 2003 si è svoltanell’Auditorium dell’Istituto Patristi-co Augustinianum, a Roma, la Gior-nata Celebrativa del 100° Anniversa-rio di fondazione della PontificiaCommissione Biblica. Gli atti di talegiornata sono stati appena pubblicatinella Collana «Documenti Vaticani»(Libreria Editrice Vaticana).

Nell’introduzione al volumettodegli Atti è indicato il contenuto dellesingole relazioni:

«Con questa Giornata celebrativasi è voluto degnamente ricordare il100° anniversario di costituzionedell’organismo fondato da LeoneXIII. Nella prima relazione (I centoanni della Pontificia CommissioneBibl ica) i l Rev.mo P. KlemensStock, SJ, attuale Segretario dellaCommissione Biblica, ne illustra l’iterstorico e si sofferma a descriverne lastruttura e l’organizzazione, dandoparticolare risalto alla vasta produzio-ne editoriale, a partire dal primo Re-sponsum del 13 febbraio 1905.

Nella prima testimonianza, il Rev.mo P. Albert Vanhove, SJ, ex Segre-tario della Commissione Biblica, pre-senta in modo sintetico il camminoche è stato seguito nell’elaborare gliultimi importanti documenti pubblica-ti dalla Commissione: L’interpreta-zione della Bibbia nella Chiesa e Ilpopolo ebraico e le sue Sacre Scrit-ture nella Bibbia cristiana. In parti-colare sono evidenziati i metodi dilavoro seguiti, la collaborazione ar-

moniosa ed efficace, l’interesse delSanto Padre per l’attività della Com-missione, la recezione dei documentipubblicati da parte degli studiosi.

La seconda relazione (Il documen-to della Pontificia Commissione Bi-blica «L’interpretzione della Bibbianella Chiesa»: bilancio e prospettive)è presentata da Marc Girard, attualeMembro della Commissione, il quale,sulla base dell’importante documento,illustra i necessari e differenti approc-ci all’intelligenza del testo biblico,all’ermeneutica filosofica e cattolicanella tradizione dei Padri e alla suainterpretazione nella vita della Chie-sa.

La seconda testimonianza (La «sal-vezza» dell’Israele di Dio) è affidataal Rev.mo P. Henri Cazelles, P.S.S.,ex Segretario della Commissione, ilquale, a partire dal concetto di salvez-za, presente nel testo biblico e nellastoria del popolo eletto, ne sottolineala dimensione sociale e comunitaria.

Infine nell’ultima relazione (Il rap-porto fra Magistero della Cbies-a edesegesi a 100 anni dalla costituzionedella Pontificia Coniinissione Bibli-ca) Sua Em.za il Card. Joseph Ratzin-ger, Presidente della Commissione, sisofferma a definire il rapporto cheintercorre tra Magistero della Chiesaed esegesi, facendo rilevare che allaoriginaria contrapposizione tra Magi-stero e fautori del metodo storico-cri-tico è subentrata oggi la consapevo-lezza che fede e scienza, Magistero ed

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Notizie dagli ex-alunni 17

esegesi non si contrappongono comemondi chiusi in se stessi. In tal senso,alcune rigide posizioni del passatodevono essere viste come una fase di

un processo di conoscenza che, consi-derata la grandezza della Parola rile-vata e i limiti delle nostre capacità, ciporrà sempre davanti a nuove sfide».

Due ex-alunni creati cardinaliTra i trenta cardinali creati dal Santo Padre nel concistoro del

21 ottobre 2003, due sono ex-alunni del nostro Istituto:

Sua Em. Card. Francesco MARCHISANO, Arciprete dellaPatriarcale Basilica Vaticana, Vicario Generale del Santo Padreper la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di SanPietro. Nato a Racconigi (TO) il 25 giugno 1929 e ordinatosacerdote il 29 giugno 1952, il card. Marchisano fu alunno delnostro Istituto negli anni accademici 1953-55 conseguendo laLicenza in S. Scrittura. Si dire può che egli non ha mai lasciatol’Istituto Biblico; avendo svolto la sua attività sempre a Roma (perquasi vent’anni è stato Sotto-Segretario della Congregazione perl’Educazione Cattolica) ha mantenuto infatti sempre uno strettoil legame con l’Istituto partecipando a tutte le iniziative intrapresee restando sempre in contatto con i professori e con le autoritàaccademiche dell’Istituto. Naturalmente ha aderito subitoall’Associazione degli ex-alunni, appena questa fu costituia.

Sua Em. Card. Peter Kodwo Appiah TURKSON (iscritto al PIBcome ARCHI-TURKSON Peter), Arcivescovo di Cape Coast(Ghana). Nato l’11 ottobre 1948 a Wassaw Nsuta (Ghana), èstato alunno del nostro Istituto negli anni 1976-80 conseguendola Licenza in S. Scrittura. Era poi ritornato nel 1987-88 per l’annodi preparazione al Dottorato, che aveva concluso con la lectioexegetica il 28 aprile 1989. Mentre elaborava la sua tesi didottorato fu nominato dal S. Padre, nel 1992, Arcivescovo diCape Coast. Ci ha confidato di non aver perso la speranza dipresentare la sua tesi.

«Vinea electa» – N.3 (2003)18

NOTIZIE DAGLI EX-ALUNNI

1953Il R.P. Benedikt SCHWANK,O.S.B.

ha compiuto 80 anni e per l’occasionegli è stata dedicata una “Festschrift”:Oleum laetitiae, Hrsg.G. Bruske undA. Haendler-Kläsener (JerusalemerTheologisches Forum, 5), Aschen-dorff, Münster 2003, pp. 432.1965

La Dott.sa Maria-Luisa RIGATO il14 novembre 2002 nella Facoltà diTeologia della Pontificia UniversitàGregoriana ha difeso la Tesi di Dotto-rato dal titolo: Il titolo della Croce diGesù. Confronto tra i Vangeli e latavoletta-reliquia della Basilica Ele-niana a Roma. (Mod.: Prof. JohannesBEUTLER, S.J.).1966

Il R.P. Benedict JANECKO, O.S.B.è stato premiato dalla Catholic PressAssociation (USA and Canada) qualemiglior autore per gli articoli pubbli-cati durante il 2002 in The Bible To-day. Titolo dell’articolo: ForgivenessAnd Reconciliation in Genesis; pub-blicato nel mese di gennaio 2002.

Il R.P. Horacio BOJORGE, S.J.,boliviano, l’11 marzo 2003 ha festeg-giato i 50 anni di vita nella Compa-gnia di Gesù.1967

Il R.D. Daniel FOUCHER, ci ha por-tato a conoscenza dell’AssociationEspérance et Bonne Nouvelle, consede in Nantes. Scopo dell’Associa-

zione è la divulgazione delle opere diSacra Scrittura e comunque di caratte-re religioso, comprese conferenze,dibattiti, pellegrinaggi ecc. Pubblicaanche un bollettino, Le Lien, che vie-ne spedito gratuitamente nei paesi invia di sviluppo di lingua francese. Lasede è c/o M. Philippe Desmaras, 8rue du Bourget, 44000 Nantes (Fran-cia).

Il R. P. Antonio SICARI, O.C.D. èstato nominato Consultore della Con-gregazione per il Clero.1968

Mons. Cesare NOSIGLIA già Arci-vescovo Vicegerente di Roma è statonominato Vescovo di Vicenza, con-servando il titolo di Arcivescovo.1969

Il Rev.mo Mons. George PANIKU-LAM, già Nunzio Apostolico in Hon-duras, è stato nominato Nunzio Apo-stolico in Mozambico.

Il R.P. Virgilio PASQUETTO,O.C.D., professore di S. Scrittura allaPont. Fac. Teologica “Teresianum” diRoma, il 15 febbraio 2003 è statonominato Preside della stessa Facoltà.Il 3 marzo 1981 aveva ottenuto il dot-torato nel nostro Istituto con la tesi:La venuta di Gesù nel mondo e il suoritorno al luogo di origine secondo ilIV Vangelo (Mod.: Prof. P. Ignace DELA POTTERIE, S.J.).1970

Il Rev.mo Mons. Evarist PINTO,Vescovo Ausiliare della Arcidiocesi

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Notizie dagli ex-alunni 19

di Karachi, è stato nominato Ammini-stratore Apostolico “sede vacante etad nutum Sanctae Sedis” della mede-sima diocesi.

Mons. Juan ESQUERDA BIFET, del-la diocesi di Lleida (Spagna), è statonominato Consultore della congrega-zione per l’Evangelizzazione dei Po-poli.1972

Il R.D. Jean-Adalbert NYEME TE-SE, dal 1996, è Rettore dell’Univer-sité du Kasai (Rep.Dem. du Congo),fondata dai vescovi delle diocesi dellaprovincia ecclesiastica di Kananga.1973

Il Rev.mo Mons. Arturo BASTES,S.V.D, Vescovo coadiutore della dio-cesi di Sorsogon (Filippine), è statonominato Vescovo della stessa dioce-si. Precedentemente era stato Vesco-vo di Romblon (Filippine). Mons.Bastes è anche Presidente della Com-missione della Catholic Biblical Fe-deration.

Il Rev.mo Mons. John Tjong HockHA, è stato nominato Arcivescovodella diocesi di Kuching (Malaysia).Egli era già Ausiliare della medesimadiocesi.

Il Rev.mo Mons. Pierre NGUYENVAN TOT è stato nominato Arcivesco-vo tit. di Rusticiana e nominato Nun-zio Apostolico in Benin e Togo.1975

Il Rev. P. Ignace SILUVAI è statonominato Membro della Congregazio-ne per l’Evangelizzazione dei Popoli.

Il R.P. George KEERANKERI, S.J.,il 26 novembre 2002 nella Facoltà di

Teologia della Pontificia UniversitàGreogriana ha difeso la Tesi di dotto-rato dal titolo: The Love Comman-dment in Mark (Mk 12,28-34) (Mod.:Prof. Klemens STOCK, S.J.), pubblica-ta poi come num. 150 della collana«Analecta Biblica»1976

Il Rev.mo Mons. Pietro MariaFRAGNELLI à stato nominato Vescovodi Castellaneta (Italia). Mons. Fra-gnelli era stato per lungo tempo Ret-tore del Pontificio Seminario Roma-no. L’ordinazione episcopale gli èstata conferita, il 29 marzo 2003 inCastellaneta, da Sua Em.za Rev.ma ilcardinale Camillo Ruini, presidentedella Conferenza Episcopale Italiana.1977

Il R.P. Luis Orlando TORRES SAN-TOS, S.J. è stato nominato dal Rev. P.Generale della Compagnia di Gesù,Assistente per la Formazione dei Sa-cerdoti della Compagnia.1978

Il Rev.mo Mons. Guillermo JoséGARLATTI, finora Vescovo di SanRafael, è stato nominato ArcivescovoMetropolita di Bahia Blanca (Argen-tina).

Il R.P. José RODRIGUEZ CARBAL-LO, O.F.M., è il nuovo Ministro Ge-nerale dell’Ordine dei Frati Minori, èstato eletto il 21 giugno 2003. 1979

Mons. Alapati MATAELIGA è statonominato Arcivescovo Metropolita diSamoa-Apia (Samoa Stato Indipen-dente).

«Vinea electa» – N.3 (2003)20

Il R.P. José ORNELAS CARVALHO,S.C.J., è il nuovo superiore Generaledella Congregazione dei Sacerdoti delS. Cuore (Dehoniani). È stato eletto il27 maggio 2003. 1981

Il Prof. Michael M. WALDSTEIN eSignora sono stati nominati Membridel Pontificio Consiglio per la Fami-glia.1983

Mons. Mario RUSSOTTO, delladiocesi di Ragusa, già direttore delCentro regionale Formazione del cle-ro “Madre del Buon Pastore” e Segre-tario aggiunto della Conferenza Epi-scopale Siciliana è stato nominatoVescovo di Caltanissetta.

Il R.D. Patrick ADESO è stato no-minato consultore del Pontificio Con-siglio della Pastorale per i Migranti.

Il R.D. Andreas LEBA ATAWOLO èstato nominato Rettore del MinorSeminary of San Domingo, Hokengdella diocesi di Larantuka, East Flo-res (Malaysia).1985

Il R.P. Jose VARICKASSERIL,S.D.B., Professore di Sacra Scritturaal Sacred Heart Theological Collegein Shillong (India) è ora anche Retto-re dello stesso Istituto.1986

Il R.P. Jerome D’SOUZA, S.J., il 30ottobre 2002 ha difeso la Tesi di Dot-torato nella Facoltà di Teologia dellaPontificiaUniversità Gregoriana daltitolo: Power, Violence and Sufferingin the Book of Revelation (Mod.:

Prof. Johannes BEUTLER, S.J.)1987

Il Rev. P. Thomas ROSICA, C.S.B.,è stato nominato Chief Executive Of-ficer della prima National CatholicTelevision Network dal 1 luglio 2003.Il P. Rosica è ben noto nei canali tele-visivi del Canada; è stato presidentedel comitato organizzatore della Gior-nata Mondiale della Gioventù del2002 in Canada. È stato DirettoreEsecutivo del Newman Centre Catho-lic Mission nella Università di Toron-to ed ha insegnato nelle Università diToronto, London e Windsor. E’ coin-volto nel gruppo “Christian-JewishRelations” del Canada ed è consiglie-re della Santa Sede nella organizza-zione delle Nazione Unite in NewYork.

La R. Sr. Nuria CALDUCH-BENA-GES è stata nominata professoressa«straordinaria» della Facoltà di Teo-logia della Pontificia Università Gre-goriana.1989

Il Rev. D. György FODOR è statonominato Rettore della Pazmany Pe-ter Catholic University in Budapest.1990

Il R.D. John Chijioke IWE è statonominato Rettore del Provincial Ma-jor Seminnary “Seat of Wisdom Semi-nary” di Owerri (Nigeria).1991

Il Rev.mo Mons. Enrique DIAZDIAZ è stato nominato Vescovo ausi-liare della diocesi di San Cristobal deLas Casas (Messico).

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Notizie dagli ex-alunni 21

1992Il R.D. Lucio Andrice MUANDULA,

il 16 maggio 2003 ha difeso la Tesi diDottorato nella Facoltà di Teologiadella Pontificia Università Gregorianadal titolo: Gesù, frutto dalla “svisce-rata misericordia di Dio”, rivelaall’uomo la misericordia del padre.Studio esegetico-teologico sul temadella misericordia nel Vangelo diLuca. (Mod.: Prof. John KILGALLEN,S.J.).

Il R.D. Ignatius B. NAYAK, il 16giugno 2003 ha difeso la Tesi di Dot-torato nella Facoltà di Teologia dellaPontificia Università Urbaniana daltitolo: “The Christ-Mystêrion Hymnof 1 Tim 3,16”. (Mod.: Prof. Giancar-lo BIGUZZI).

Il R.D. Joseph Martin OJEKA, il 23gennaio 2003, ha difeso la Tesi diDottorato nella Facoltà di Teologiadella Pontificia Università Gregorianadal titolo: John the Baptist in Mat-thew and Luke. An Exegetico.Theolo-gical Study of His Meaning and Fun-ction. (Mod.: Prof. Massimo GRILLI).

Il R.P. Artur SANECKI, S.C.I., il 6marzo 2003 ha difeso la Tesi di Dot-torato nella Facoltà di Teologia dellaPontificia Università Gregoriana daltitolo: Approccio Canonico: tra storiae teologia, alla ricerca di nuovo pa-radigma post-critico. L’analisi dellametodologia canonica di B.S. Childsdal punto di vista cattolico. (Mod.:Prof. Prosper GRECH, O.S.A.)1994

Il R.P. Angelo BORGHINO, OFMCap., il 30 maggio 2003 ha difeso laTesi di Dottorato nella Facoltà di Te-ologia della Pontificia Università

Gregoriana dal titolo: Tra abbandonoe amore eterno. La restaurazione diSion come “Nuova Alleanza” in Is54. Analisi esegetico-teologica.(Mod.: Prof. Pietro BOVATI, S.J.)

Il R.P. Pawel MELCZEWSKI,S.Chr., il 25 ottobre 2002 ha difeso laTesi di Dottorato nella Facoltà di Te-ologia della Pontificia UniversitàGregoriana dal titolo: La “vita” inSan Paolo. Un’indagine biblico-teo-logica. (Mod.: Prof. Ugo VANNI,S.J.).

Il R.P. Saviour Ouseph MENA-CHERY, C.M.I., il 17 giugno 2003 hadifeso la Tesi di Dottorato nella Fa-coltà di Teologia della Pontificia Uni-versità San Tommaso d’Aquino daltitolo: “Remembering the Poor”.Preaching an Integral Gospel. A Syn-cronic Reading of Gal 2,10. (Mod.:Prof. Richard TAYLOR).

Il R.D. Randall SOTO, il 10 maggio2003 ha difeso la Tesi di Dottoratonella Facoltà di Teologia della Ponti-ficia Università Gregoriana dal titolo:Teologia del Pontifice Jesu Cristo,Analisis Retorico y semantico de He-breos 4,15; 7,26; 9,14. (Mod.: Prof.Scott BRODEUR, S.J.).1995

Il R.P. Andrzej KOZDROJ, S.A.C.,il 17 giugno 2003 ha difeso la Tesi diDottorato nella Facoltà di Teologiadella Pontificia Università Gregorianadal titolo: “Voi tutti assetati, veniteall’acqua…”. Uno studio esegetico-letterario di Is 55 collegato conl’analisi Holistica dei temi del capito-lo 55. (Mod.: Prof. Charles CONROY,M.S.C.).

Il R.P. Francisco RAMIREZ FUEYO,

«Vinea electa» – N.3 (2003)22

S.J., il 29 maggio 2003 ha difeso latesi di Dottorato nella Facoltà di Teo-logia della Universidad Pontifica Co-millas (Madrid) dal titolo :“Justicia,Paz y alegria en el Espiritu Santo”(Ro 14,17): El Reino de Dios en lasCartas de san Pablo. (Mod.: Prof.José Ramón BUSTO SAIZ).

Il R.P. Jan Jacek STEFANOV,S.V.D., dopo l’esperienza avuta inEcuador alla guida del Centro BiblicoVerbo Divino, è ritornato nella suapatria (Polonia) con l’incarico di or-ganizzare lì l’Apostolato Biblico Ver-bita.1996

Il R.P. Giorgio GHIO, FSVM, il 16giugno 2003 ha difeso la Tesi di Dot-torato nella Facoltà di Teologia dellaPontificia Università Gregoriana daltitolo: La deliberazione vitale comeorigine ultima della certezza applica-ta a Dio. Indagine sugli elementi

d’ignoranza presenti nella certezza.(Mod.: Prof . Elmar SALMANN,O.S.B.).1997

Il R.D. Sebastiano PINTO, il 2 mag-gio 2003 ha difeso la Tesi di Dottora-to nella Facoltà di Teologia dellaPontificia Università Gregoriana daltitolo: “Ascolta Figlio”. L’Autorità el’antropologia dell’insegnamento diPr 1–9. (Mod.: Prof .ssa NuriaCALDUCH-BENAGES, MSFN).

Il R.P. Eurides Divino VAZ,O.F.M., il 14 marzo 2003 ha difeso laTesi di Dottorato nella Facoltà di Te-ologia della Pontificia UniversitàGregoriana dal titolo: A visita de Je-sus a Nazaré: A pericope e o sue ca-racter programatico para o Evangel-ho de Lucas. Um estudio exegético-Teologico de Lc 4,16-30. (Mod.: Prof.Alberto VALENTINI, S.M.M.).

Jornadas Bíblicas en San Rafael (Argentina)

L’Instituto del Verbo Encarnado, che conta tra i suoi membri vari ex-alunni del PIB, organizza da sei anni, nel mese di ottobre, una «Jorna-da Bíblica» nel proprio Seminario «Maria Madre del Verbo Encarna-do», a San Rafael (Argentina).Lo scorso mese di ottobre ha avuto luogo, nei giorni 8-10, la «V°Jornada Bïblica», che ha avuto per tema «Jeuscrito Único Salvador».Relatore principale era il R.P. Klemens Stock S.J.Altri professori dell’Istituto Biblico erano stati tra i principali relatoridelle «giornate» precedenti: P. Ignace de la Potterie (1998), P. AlbertVanhoye S.J. (1999) e P. James Swetnam S.J. (2001).

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R. I. P. 23

R. I. P.R.P. Ignace de la Potterie, S.J.

La mattina dell’11 settembre 2003è deceduto ad Heverlee, in Belgio,all’età di 89 anni, il R.P. Ignace vanPottelsberghe de la Potterie, S.J., pro-fessore emerito della Facoltà Biblicadel nostro Istituto. Era nato a Ware-gen (Belgio) il 24 giugno 1914.

Dopo aver compiuto gli studi clas-sici («Greco-Latina humaniora»)presso il collegio dei Gesuiti di Gent(1925-1932), entrò nel noviziato dellaCompagnia di Gesù a Drogen (Gent)il 23 settembre 1932. Compì poi glistudi filosofici e teologici alla Facol-tà S.J. di Leuven e fu ordinato sacer-dote il 24 agosto 1945.

Dal 1947 al 1950 fu iscritto alPontificio Istituto Biblico conseguen-do il grado accademico di Licenza inSacra Scrittura (17 giugno 1949).

Dal 1950 al 1960 fu professore diS. Scrittura (N.T.) alla Facoltà di

teologia S.J. di Leuven.Nel 1961 venne all’Istituto Bibli-

co come professore e vi rimase finoal termine della sua attività accade-mica.

Il 3 giugno 1965 difese, sempre alPontificio Istituto Biblico, la sua tesidi Dottorato dal titolo: “Alêtheia”.La notion johannique de vérité et sesantécédents historiques (Mod.: R.P.Stanislas Lyonnet, S.J.). La tesi fupoi rielaborata e ampliata e divenne

la sua opus magnum, pubblicata indue volumi: La vérité dans SaintJean . I: Le Christ et la vérité .L’Esprit et la vérité; II: Le croyant etla vérité (Analecta Biblica 73-74),P.I.B., Roma 1977, pp. 1128 (ristam-pa 1999).

Gli scritti giovannei costituirono ilcampo principale della sua ricercabiblica e del suo insegnamento; maprestò sempre particolare attenzioneanche ai problemi dell’ermeneutica e

«Vinea electa» – N.3 (2003)24

della storia dell’esegesi cristiana. Fuinfatti appassionato difensore delruolo dell’ermeneutica nell’esegesi,come pure di un approccio esegeticoattraverso la tradizione, in particolarei padri della Chiesa.

Oltre ai due volumi sulla verità inGiovanni, i suoi libri più importantisono: La passion de Jésus selon l’évangilede Jean. Texte et Esprit (Lire la Bi-ble), Cerf, Paris 1986 (in tre lingue);Marie dans le mystère de l’Alliance(Jésus et Jésus Christ 34), Desclée,Paris 1988 (in cinque lingue); Il mi-stero del cuore trafitto. Fondamentibiblici della spiritualità del cuore diGesù, EDB; Bologna 1988; La pre-ghiera di Gesù, Ed. AdP, Roma1981 (in tre lingue). Scrisse anche numerosi articoliper riviste come Biblica, NouvelleRevue Théologique, Parola Spirito eVita; nonché contributi in opere col-lettive, miscellanea, ecc. Partecipavaagli incontri della Society of NewTestament Studies, del ColloquiumBiblicum Lovaniense e fu molte voltepresente anche ai Simposi di Efesosu San Giovanni Apostolo. Sua ful’iniziativa degli incontri degli esege-ti romani del N.T., che ancora conti-nuano a radunarsi tre volte l’anno. Diventato emerito nel 1984 (alcompimento del 70E anno), continuòil suo insegnamento fino al 1988-89.Il 15 dicembre 1989 concluse la suaattività di insegnamento accademicocon la conferenza pubblica SacraScrittura e scienza della fede.

Era stato anche membro dellaPontificia Commissione Biblica e,più tardi, consultore della Congrega-zione per la Dottrina della Fede.

Nel 2000, a causa della sua saluteprecaria, lasciò la comunità S.J.dell’Istituto Biblico per tornare nellas u a p ro v i n c i a d i o r i g i n e , a dHeverlee-Leuven (Belgio), dove hatrascorso gli ultimi tre anni della suavita, non senza sofferenza fisica ementale.

Padre de la Potterie sarà ricordatoda generazioni di studenti come unodei più validi professori dell’IstitutoBiblico sia per la meticolosità nellapreparazione delle sue lezioni cheper la chiarezza e la vivacità dellasua esposizione.

Nella sua lunga attività di inse-gnamento al Pontificio Istituto Bibli-co ha contribuito alla formazione dimolti studiosi di S. Scrittura; fu, tral’altro, direttore di ben 32 tesi di dot-torato e secondo relatore di altre 6[nel sito web dell’Istituto è possibileconsultare la lista completa: www.bi-blico.it, sotto «Professori defunti»].

Per la sua competenza biblica, lasua onestà intellettuale e le sue forticonvinzioni fu spesso ricercato comeconsigliere da persone di vario ran-go. Di temperamento schietto e com-battivo, non disdegnava le discussio-ni, né la polemica. La sua lunga car-riera di studioso fu caratterizzata dauna ferma lealtà alla Chiesa e da ungrande ardore apostolico.

[Ringraziamo la rivista «Biblica» per lenotizie che ci ha messo a disposizione].

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Prof. R.P. Juan Mateos, S.J.Il 23 settembre scorso è deceduto,

nell’infermeria del Collegio di SanEstanislao, Málaga (Spagna), all’etàdi 86 anni, il R.P. Juan Mateos, S.J.,professore emerito del Pontificio Isti-tuto Orientale di Roma.

Dal 1975-76 al 1981-83 era statoanche professore invitato al PontificioIstituto Biblico (Facoltà Biblica) eaveva diretto seminari su La tecnicadella traduzione applicata al NT eMetodologia dell’analisi di testi delNT.

P. Mateos era nato il 15 gennaio1917 a Ceuta (Spagna) e all’età di 23anni (1940) era entrato nella Compa-gnia di Gesù. Aveva compiuto gli stu-di filosofici a Chamartín de la Rosa(Madrid) e quelli teologici alla Ponti-ficia Università Gregoriana. Era statodestinato alla Romania, perciò era

stato ordinato sacerdote in ri tobizantivo-slavo il 18 marzo 1951.L’instaurazione del regime comunistagli impedì l’ingresso in quel paese.Compì quindi gli studi al PontificioIstituto Orientale dal 1954 al 1958,dove restò poi per tre decenni comeprofessore di Liturgia Orientale.

Insieme al P. Luis Alonso Schökelcollaborò alla versione ufficiale inspagnolo dei testi biblici della liturgiariformata dal Concilio Vaticano II.Gli studi biblici furono quindi la suaoccupazione principale dell’ultimotratto della sua vita.

Nel 1988 aveva lasciato Roma perfar ritorno nella sua provincia (Grana-da). Alcuni mesi fa gli era stato dia-gnosticato un cancro ed era stato ope-rato due volte (la seconda volta qual-che giorno prima della morte).

* * *

Nel mese di novembre 2001 è de-ceduto il Dott. Luigi MORALDI. Eranato il 15 settembre 1915 a Carpasio(Imperia). Biblista rinomato, era statosempre in contatto con il Biblico cheaveva frequentato negli anni 1945-49conseguendo il Dottorato in S. Scrit-tura con la tesi Espiazione sacrificalee riti espiatori nell’ambiente biblicoe nell’Atico Testamento (Mod.: R.P.Robert Dyson, S.J.). La tesi fu pubbli-cata nella collana “Analecta Biblica”(N.5).

Nell’anno 2002 all’età di 74 anni,è deceduto improvvisamente Mons.Vincenzo MIGLIORISI. Era nato a Ra-gusa il 2 giugno 1928. Sacerdote delladiocesi di Siracusa, era molto impe-gnato e conosciuto in diocesi e nellaSicil ia tutta per il suo impegnonell’insegnamento della Sacra Scrittu-ra. A Siracusa aveva fondato l’IstitutoSan Metodio e ne era Preside. L’altrosuo impegno era ill Santuario dellaMadonna delle Lacrime di Siracusa.Sin dall’inizio era stato uno dei sacer-doti che da vicino avevano seguito le

«Vinea electa» – N.3 (2003)26

varie fasi dell’evento miracoloso. Erastato alunno del PIB negli anni 1952-54, conseguendo la Licenza in S.Scrittura, e poi nel 1966-67 («Candi-dato al Dottorato»).

Il 15 novembre 2002 è decedutoMons. Geraldo Maria de MORAIS PE-NIDO, Vescovo Emerito di Aparecida(Brasile). Era nato a Rio Manso (BeloHorizonte) il 6 settembre 1918. Erastato nominato Vescovo coad. di Juizde Fora nel 1956. Dal 1982 fino al1995 era Arcivescovo di Aparecida.Aveva frequentato il PIB nell’anno1941-42.

Il 27 agosto 2002 è decedutoMons. Antanas RUBSYS. Era nato il 5novembre 1923 a Buciai (Lituania) edera stato alunno del PIB negli anni1949-51 e 1957-58 («Candidato alDottorato»). Egli fu sempre in contat-to con l’Istituto Biblico al quale erarimasto molto legato. Era regolarmen-te iscritto all’Associazione degli ex-alunni.

Nell’anno 2002 è deceduto il R.P.Marcel GAUTREAU, S.S.S. Era nato il21 ottobre 1925 a Saint Pual-de-Bois(Francia) ed era stato alunno del PIBnegli anni 1961-63 (SSL). Era iscrittoalla nostra Associazione.

Il 31 dicembre 2002 è deceduto ilR.P. Leopold VERMEERSCH, M.Afr.Era nato a Wervik (Belgio) il 20 otto-bre 1927 ed era stato alunno del PIBnegli anni 1954-56 (SSL).

Nell’anno 2002 è deceduto il Rev.Prof. Aloysius FITZGERALD, F.S.C.,Professore alla Catholic University ofAmerica. Era nato il 7 luglio 1932 aNew York. Era stato alunno del Bibli-

co negli anni 1962-64; 1966-67 edaveva Difeso la tesi di Dottorato “TheLord of the East Wind. The Palestin-ian Scirocco and its MeteoriologicalSetting as Reflected in OT Texts”(Mod.: Rev. P. Dennis McCARTHY,S.J.).

Il 17 gennaio 2003 è decedutoMons. Edward Eugeniusz SAMSEL,Vescovo di Elk (Polonia). Era nato il2 gennaio 1940 a Myszyniec (Polo-nia) e aveva frequentato il nostro Isti-tuto negli anni 1971-72.

Il 27 febbraio 2003 è decedutoMons. Eliseu DE MORAIS PIMENTEL,Vescovo coad. di Paranavai (Brasile).Era nato l’11 ottobre 1952 a Quatiua(Brasile) ed era stato alunno del PIBnegli anni 1986-89 (SSL).

Il 24 marzo 2003, dopo veloce egrave malattia, è deceduto il Rev. Jo-seph Seung-phill IM. Era nato il 19gennaio 1950 a Cheju (Corea). Erastato alunno del PIB negli anni 1979-84 conseguendo il Dottorato in S.Scrittura con la Tesi: Die “Unschulds-erklärungen” in den Psalmen (Mod.:R.P. Horacio Simian-Yofre, S.J). Dal1998 la Conferenza dei Vescovi dellaCorea gli aveva affidato il compito ditradurre in coreano la S. Scrittura edegli aveva appena terminato la primabozza di tutta la traduzione.

Il 27 aprile 2003 è deceduto il R.P.Bruno PROIETTI, C.M.F., Era nato aRoma il 7 giugno 1940 ed era statoalunno del PIB negli anni 1966-69(SSL). Attualmente era professore alPontificio Istituto “Claretianum” diRoma.

Il giorno 8 luglio 2003, è deceduta,

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dopo grave malattia, la suora Rose-mary NGOMA, D.O.R. Era nata il 21settembre 1952 a Petouke (Zambia)ed era stata alunna del PIB negli anni1984-89 (SSL).

Il 21 luglio 2003 è deceduto Mons.Louis de Gonzague LANGEVIN,M.Afr., Vescovo emerito di Saint-Hyacinthe (Canada). Era nato a Oka(Montreal) il 31 ottobre 1921 ed erastato alunno del nostro Istituto neglianni 1955-57 (SSL).

Il 14 agosto 2003 è deceduto a Ro-ma il R.P. Giovanni CANFORA, O.M.I.Era nato a Tortorici (Messina) il 25dicembre 1920. Fu per molti anni Pre-sidente dell’Associazione Biblica Ita-liana alla quale seppe dare impulso epopolarità. Era stato alunno del PIBnegli anni 1944-46 (SSL). Era semprerimasto legato all’Istituo e si era iscrit-to subito alla nostra Associazione.

Il 20 settembre 2003 è decedutoMons. Daniel TOMASELLA, OFMCap,Vescovo emerito di Marilia (Brasile).Era nato a Cocnhas (Brasile) il 18luglio 1923 ed era stato nominato Ve-scovo ausiliare di Marilia nel 1969 edella medesima diocesi fu Vescovotitolare dal 1975 al 1992. Era statoalunno del nostro Istituto negli anni

1949-52 («Candidato al Dottorato»).Il 20 settembre 2003 è deceduto

Mons. Stanislaw MICHALSKI, Canoni-co della Basilica di S.Maria Maggio-re, Protonotario apostolico. Per lungotempo era stato consulente Pastoraledella Comunità polacca presso laChiesa di S. Stanislao alle BottegheOscure, punto di ritrovo della comu-nità polacca a Roma. Era anche con-fessore personale di Sua Santità Gio-vanni Paolo II. Era nato il 3 maggio1916 a Stodoly (Polonia). Era statoalunno del nostro Istituto negli anni1953-57 (CD). Aveva sempre mostra-to il suo affetto per il Biblico, parteci-pando a tutte le iniziative intrapresedall’Istituto. Si era iscritto subito -all’Associazione degli ex-alunni allaquale si interessava continuamente.

Il 16 ottobre 2003 è decedutoMons. Benito Stanislao ANDREOTTI,O.S.B., Vescovo titolare di Vasari,abate Ordinario emerito di Subiaco.Era nato il 4 agosto 1924 a S.GiorgioLucano. Fu nominato Abate Ordina-rio di Subiaco nel 1977. Aveva fre-quentato il nostro Istituto negli anni1953-54.

Ci sono pervenute notizie di altri ex-alunni defunti negli anni scorsi e, anchese con ritardo, ne portiamo a conoscenza i nostri associati:

Nel l’anno 1986 è deceduto il Rev.Gunter KRI NETZKI , ProfessoreOrdinario di Esegesi dell’AT alla Fa-coltà Teologica di Passau. Era nato il3 febbraio 1929 a Berlino. Dopo esse-re stato Benedettino, si era incardina-

to nella diocesi di Regensburg. Erastato alunno del PIB negli anni 1956-58 (SSL).

L’8 luglio 1990 è deceduto il Rev.Willy DELBEKE, M.Afr. Era nato il 31

«Vinea electa» – N.3 (2003)28

luglio 1935 a Vichte (Belgio). Erastato alunno del PIB negli anni 1961-63 (SSL).

Nell’anno 1994 è deceduto il Rev.Natalino Luiz ZANDONA, F.M.M. Eranato il 25 febbraio 1962 a Palmeiradas M. (Brasile) e aveva frequentatoil PIB negli anni 1989-91.

Nell’anno 1998 è deceduto il Rev.Paul WARMOES, M.Afr. Era nato aBruges (Belgio) il 27 giugno del 1928ed era stato alunno del PIB negli anni1956-57 (SSL).

Il 19 settembre 1999 è deceduto ilProf. Robert STRANGE. Era nato il 19aprile 1925. Era stato alunno del PIBnegli anni 1952-54 (SSL). Era statoProfessore di S.Scrittura alla St.Meinrad School of Theology (St.Meinrad, IN, USA) dove era statoanche capo del dipartimento biblico.Lasciato il sacerdozio aveva ricopertol’incarico di bibliotecario alla IndianaState Library.

Nell’anno 2001 è deceduto il R.P.Paul MAUREL, M.Afr. Era nato il 7febbraio 1911 a Brandonnet (Francia)ed era stato alunno del PIB negli anni

1937-39 (SSL).Il 25 febbraio 2001 è deceduto il

Rev. Jean CORBON, M.Afr.. Era natoil 29 dicembre 1924 a Parigi ed erastato alunno del PIB negli anni 1952-54 (SSL).

Nel mese di settembre del 2001 èdeceduto il Rev. Normand THEROUX,M.S. Era nato il 19 gennaio 1927 aWoonsocket, RI, (USA) ed era statoalunno del PIB negli anni 1967-70(SSL). Era iscritto all’Associazionedegli ex-alunni.

Nell’anno 2000 è deceduto il R.P.George KOONTHANAM, MCBS. Eranato il 22 aprile 1937 a Lalom, Kerala(India) ed era stato alunno del PIBnegli anni 1966-70 («Candidato alDottorato»).

Nell’anno 2001 è deceduto il Rev.P. Fedele PASQUERO, S.S.P. Era natoil 12 ottobre 1911 a Corneliano d’Al-ba (Cuneo). Era stato alunno del Bi-blico negli anni 1935-39 conseguendoil Dottorato in S. Scrittura con la tesi:Il paradiso promesso al buon ladro-ne. Studio storico-esegetico (Mod.:R.P. Urban Holzmeister, S.J.).

Nuova edizione dell’Elenco degli ex-alunniNella primavera 2004 sarà pubblicata una nuova edizionedell’Elenco degli ex-alunni, che sarà inviato a tutti gli iscrittiall’Associazione.Invitiamo tutti a comunicarci eventuali aggiornamenti entro febbra-io 2004.

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Note bibliografiche 29

NOTE BIBLIOGRAFICHEAlcuni scritti dei professori nel 2002-03

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«Die Ehre Gottes und die Ehre derMenschen im Johannesevangelium»,Geist und Leben 76 (2003) 83-91.

«Podavánie Boñieho zjavenia (DV7-10) [La trasmissione della rivelazio-ne divina (DV 7-10)]», in DEI VER-BUM. Komentár k dogmatickej kon-štitúcii Druhévo vatikánskeho koncilu[DEI VERBUM. Commentario allaCostituzione Dogmatica del ConcilioVaticano Secondo] (ed. A. Tyrol)(Edícia Humanitné Štúdie), Katolíckauniverzita v Ruñomberku 2003, 65-74.

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«Vinea electa» – N.3 (2003)30

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P. GILBERT Maurice, S.J.Les cinq livres des Sages. Prover-

bes - Job - Qohélet - Ben Sira - Sa-gesse (Lire la Bible 129; Editions duCerf, Paris 2003) 292 pp.

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P. KILGALLEN John, S.J.«Hostility to Paul in Pisidian An-

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«La critica agli idoli nel Deuteroi-saia», in «Guardatevi dagli idoli»(Parola, Spirito e Vita 46; Bologna2002), 51-59.

P. STOCK Klemens, S.J.Vangelo secondo Marco. Introdu-

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La liturgia della Parola. Spiega-zione dei vangeli domenicali e festivi.Anno B (Marco) (Bibbia e preghiera45; Edizioni ADP, Roma 2002) 385pp.

Marco. Commento contestuale alsecondo Vangelo (Bibbia e preghiera47; Edizioni ADP, Roma 2003) 355pp.

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«L’ancora della speranza nell’epi-stola agli Ebrei» in La speranza. In-dagine biblico-teologico-letteraria(ed. G. Bortone S.J.) (EdizioniISSRA, L’Aquila 2002) 231-256.

«La définition de l’“autre évangi-le” en Ga 1,6-7», Biblica 83 (2002)392-398.

Cristo sommo sacerdote della nuo-va alleanza (Spiritualità e Vita; Ed.San Liberale, Treviso 2002) 135 pp.

«Cristo ci ha liberati perché restas-simo liberi», Vita consacrata in Lom-bardia, XVI, n. 61 (nov. 2002) 7-30.

Dio ha tanto amato il mondo. Lec-tio sul sacrificio di Cristo (Dalla Pa-rola alla Vita, 17: Paoline EditorialeLibri, Milano 2003) 133 pp.

«Healings in the Life of Jesus andin the Early Church», in Prayer forHealing – International Colloquium,Rome, 10-13 November 2001 (Ed.ICCRS, Città del Vaticano 2003) 34-48.

«“Per la libertà Cristo ci liberò”:Libertà cristiana e verità del vangelonella Lettera ai Galati», in La Rivistadel Clero Italiano 84 (2003), I, pp.86-96, II, pp. 189-199.

«L’Eucaristia nelle fonti scritturisti-che», in L’Osservatore Romano, 12giugno 2003, p. 6 (su cinque colonne).

«Vinea electa» – N.3 (2003)32

Alcuni scritti recenti di ex-alunni

(Riportiamo qui alcune pubblicazioni più recenti di ex-alunni che ci sono statesegnalate. Tutti sono invitati a segnalarci le proprie pubblicazioni che possonoessere utili per gli altri ex-alunni)

– BERGES U., Klagelieder (HerderBiblischer Kommentar zum AltenTestament), Freiburg i.Br., 2002,pp. 312.

– BOTTINI G.C., «Bibliography ofStanislao Loffreda», in One Landmany Cultures (SBF) Jerusalem2003.

– CARFAGNA A. (con P. F. Rossi deGasperis), Prendi il Libro e man-gia! Un aiuto alla lectio divina delPrimo Testamento, 4 voll., Edizio-ni Dehoniane, Bologna 1999-2003.

– IDEM, Terra santa e Libro santo,Edizioni Dehoniane, Bologna,2000.

Versione siriaca del libro di Ben SiraVenerdì, 14 marzo 2003, è stato presentato nell’Aula Paulina dell’Istitu-

to il libro La Sabiduría del Escriba – Wisdom of the Scribe. Edicióndiplomática de la versión siríaca del libro de Ben Sira según el CódiceAmbrosiano con traducción española e inglesa. Diplomatic Edition of theSyriac Version of the Book of Ben Sira according to Codex Ambrosianus,with Translations in Spanish and English (Biblioteca Midrásica 26; Ed.Verbo Divino, Estella 2003), curato di tre ex-alunni dell’Istituto: NuriaCalduch-Benages, Joan Ferrer e Jan Liesen. Tra i relatori, oltre ai duecuratori Nuria Calduch-Benages e Jan Liesen, c’erano anche il R.P.Maurcie Gilbert il Prof. Miguel Pérez, che ha evocato con emozione i suoianni di studente del Biblico e ha presentato la collana «Biblioteca Midrá-sica», diretta da lui stesso.

Erano presenti molti professori e alunni/e interessati alla letteraturadeuterocanonica, in particolare al libro di Ben Sira.

Tra gli argomenti trattati dai relatori: – importanza della versione siriaca (la Peshitta) nell’evoluzione testuale

del libro di Ben Sira; – l’origine del libro, la sua composizione e le sue caratteristiche fonda-

mentali;– il carattere interpretativo (midrascico) del testo siriaco di Ben Sira.

Ha concluso il P. Rettore, Stephen Pisano, congratulandosi con gliautori e incoraggiando gli ex-alunni a continuare il lavoro scientificosempre al servizio della Parola di Dio.

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Note bibliografiche 33

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– IDEM, Le Lettere Cattoliche e Apo-calisse di Giovanni. Introduzionestorica, letteraria e teologica. Je-rusalem 2002.

– DELLA CORTE E., Il Dio vivente,Dio dei viventi. L’immortalità nelLibro della Sapienza. Tesi di Dot-torato in Teologia, n. 16. Pont.Fac. Teol. Italia Meridionale. Se-zione S.Tommaso d’Aquino. Na-poli 2003. 156 pp.

– FISCHER G. (cum K. Backhaus),Espiazione e Riconciliazione (ITemi della Bibbia, 7) EDB 2002(titolo originale: Suhne und Ver-sohnung, Echter, Würzburg 2000).

– GUDE Balthasar, Biblical Medita-tions on the Twenty Mysteries ofthe Holy Rosary (in Telugu Lan-guage; 67 million people speakthis language), Andhra Pradesh,South India (recensione su L’Os-servatore Romano del 12 aprile2003).

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– KEERANKERI G., The Love Com-mandment in Mark (Analecta Bi-blica 150), Ed. Pontificio IstitutoBiblico, Roma 2003, 278 pp.

– MANNS F., L’Evangile de Jean etla Sagesse (SBF An.62), Jerusalem

2002.– MENKEN M.J.J., «The Old Testa-

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– NWACHUKWU Fortunatus A., TheCourage to Change. «Take off yo-ur Shoes...», Paulines PublicationsAfrica, Nairobi 2003, 120 pp.

– PACOMIO L. (ed.), Ecclesia de Eu-charistia. Testo integrale, Introdu-zione, commento e guida alla lettu-ra, con un’antologia di pagine sul-la pace del Santo padre, Ed. Piem-me, Casale Monferrato 2003, pp.124.

– PANIMOLLE Salvatore è il curatoredel Dizionario di spiritualitàBiblico-patristica. Centro Biblico-patristico dell’Università di Sassa-ri. Sono usciti già 34 volumi. Ilvol. 34 ha per tema: Lavoro-Progresso-Ricerca nella Bibbia. Ilvol. 35 riguarderà: Lavoro-Pro-gresso-Ricerca nei Padri dellaChiesa; il vol. 36: Libertà-Libera-zione nella Bibbia.

– PARDILLA A., C.M.F., “Vita consa-crata per il nuovo millennio”.Concordanze, fonti e linee maestredell’Esortazione apostolica “Vitaconsacrata”, Libreria Editrice Vati-cana, Città del Vaticano 2003, pp.1432.

– PENNA R., «La questione della di-

«Vinea electa» – N.3 (2003)34

spositio rhetorica nella lettera diPaolo ai Romani: confronto con lalettera 7 di Platone e la lettera 95di Seneca», Biblica 84 (2003) 61-88.

– RODRIGUEZ CARMONA A., La Reli-gion Judia. Historia y teologia(Semina Verbi. Serie monograficasobre las religiones no cristianas),BAC, Madrid 2002.

– WEISENSEE HETTER J. A., Marcos(coll. “Lectio Divina”). Già pub-blicati nella medesima collana:Hechos de los Apostoles; Evange-

lio de la Infancia, Mt–Lc; Relatosde la resurreciòn; Lucas; Mateo;Ahi tienes tu Madre; Relatos de laPasiòn.

Signum et Testimonium.Estudios en honor del Prof.Antonio García-Moreno ensu 70 cumpleaños (ed. J.Chapa) (EUNSA, Pamplona2003). Contributi di vari ex-alunni dell’Istituto.

In memoriam P. Luis Alonso Schökel, S.J.È stato appena pubblicato (ottobre 2003) un volume in memoria

di P. Luis Alonso Schökel: Palabra, Prodigio, Poesía. Il libro è statocurato da Vicente Collado Bertomeu ed è edito dal Pontificio IstitutoBilico come numero 151 della collana Analecta Biblica in collabora-zione con Huerto de Enseñanzas (ALAS) - Jávea, Alicante (Spa-gna).

Esso contiene i seguenti contributi:

– Vicente COLLADO BERTOMEU: Semblanza del Profesor Luis Alon-so Schökel

– Florentino GARCÍA MARTÍNEZ: Caín, su padre y el origen del mal– André WÉNIN: Cain. Un récit mythique pour explorer la violence– Jesús GARCÍA RECIO: Noé intercesor– Joaquín SANMARTÍN ASCASO: «Sed libera nos a malo»: El circuito

del mal en Babilonia– Julio TREBOLLE BARRERA: De la Torre de Babel a las torres geme-

las. Biblia y literatura comparada – Jean Louis SKA: Et maintenant, je sais... (Genèse 22,12)– Charles CONROY: Reflections on Some Recent Studies of Second

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Note bibliografiche 35

Isaiah– José S. CROATTO: Quiasmos a distancia en Isaías 56-66– William L. HOLLADAY: The Structure and Possible Setting of the

New Covenant Passage, Jer 31,31-34– Lawrence BOADT: The Dramatic Structure of Ezekiel 37,1-14. The

Vision of the Dry Bones Revived– Pietro BOVATI: La giustizia della fede. A partire da Ab 2,4– Walter BRUEGGEMANN: The «us» of Psalm 67– David J.A. CLINES: On the Poetic Achievement of the Book of Job– Bruna COSTACURTA: «E il Signore cambiò le sorti di Giobbe». Il

problema interpretativo dell’epilogo del libro di Giobbe– Gianfranco RAVASI: Il vino e il bacio. Una simbolica dell’ebbrezza

nel Cantico dei Cantici– Eduardo ZURRO RODRÍGUEZ: Amor y filología. Notas ocasionales

al Cantar de los Cantares– Gregorio DEL OLMO LETE: Notas a una traducción del Cantar de

los Cantares– Maurice GILBERT: L’addition de Siracide 1,21. Une énigme– Miguel PÉREZ FERNÁNDEZ: Tradiciones rabínicas en el Evangelio

de Juan– Jean-Noël ALETTI: De l’usage des modèles en exégèse biblique.

Le cas de la mort de Jésus dans le récit marcien– J. Alberto SOGGIN: Storiografia nel Vicino Oriente Antico e in

Israele– Wilson CHANG: Teaching the Old Testament in Korea– James BARR: Biblical Scholarship and the Theory of Truth– Lorenzo TOUS MASSANET: «In Memoriam» Luis Alonso Schökel

Il R.D. André Wenin (PIB 1978-83, D) ci informa di un Colloque inter-national d’analyse narrative des textes de la Bible. La Bible en récits,Organizzato all’Università Cattolica di Louvain (Louivan-la-Neuve,Belgique) con la collaborazione del FNRS e della Facoltà di Teologiadell’UCL, 15-17 aprile 2004. Conferenze; seminari e relazioni offerte daipartecipanti. Per le preiscrizioni mandare un messaggio all’indirizzo e-mail: [email protected]

«Vinea electa» – N.3 (2003)36

SOMMARIO DELLE DISSERTAZIONI DOTTORALI (2002-03)

VILLOTA HERRERO Salvador, O.Carm.,«Palabras sin ocaso». Estudio lingüísti-co-semántico sobre el valor interpretati-vo de Mc 13,28-37 (Mod.: R.P. KlemensSTOCK, S.J.).

La tesis trata de determinar la peculiarfunción interpretativa de la última seccióndel discurso escatológico marquiano(13,28-37), sobre la que — hasta estosmomentos — ningún estudio se ha ocupa-do específicamente.

Nuestra aproximación metodológica altexto se inscribe en la corriente del análi-sis narrativo sincrónico, puesto en prácti-ca mediante la realización de un estudiolingüístico-semántico de Mc 13,28-37 yde aquellos otros fragmentos tratados enla investigación. Ésta se articula en trescapítulos principales en los que se vanespecificando las características de nues-tra perícopa, y de un cuarto capítulo con-clusivo en el que se sintetizan los resulta-dos alcanzados.

El análisis exegético de Mc 13,28-37realizado en el primer capítulo permiteconstatar que dichos versículos formanuna sección propia y consistente en símisma dentro de Mc 13,5b-37. Permiteverificar, asimismo, que en su organiza-ción quiástica interna, la parte central(vv.30-32) asume la importancia mayor, yque la sentencia del v.31 se manifiestacomo el punto nuclear de toda la sección.Ésta queda abierta en su contenido a todoel discurso escatológico previamente ex-puesto (13,[1-4]5-27), en base a las carac-terísticas comunicativas, cognitivas y tem-porales resaltadas al interno de la misma.

En el segundo capítulo realizamos elestudio de las correlaciones existentes enel ámbito comunicativo, cognitivo y tem-poral entre Mc 13,28-37 y Mc 13,1-27.Dichas correlaciones nos han permitido

determinar y formular la peculiar funciónde Mc 13,28-37 en el discurso escatológi-co; es esta: Mc 13,28-37 confiere una cla-ra relevancia a los rasgos esenciales deíndole comunicativa, cognitiva y temporalque recorren el discurso y confluyen —de modo singular — en tal sección, y ex-poniéndolos con un lenguaje de matizsapiencial, configura una clave perma-nente de lectura del discurso escatológico(Mc 13,[1-4]5-27), validando los elemen-tos allí expuestos y reclamando su conti-nua reflexión, comprensión y aplicaciónpráctica mientras dure este hoy.

En el tercer capítulo determinamos yanalizamos las correlaciones existentesentre Mc 13 (vv.28-37) y el resto delevangelio, estudiando concretamente cua-tro textos: 1,1-15; 8,27–9,1; 14,32-42;16,1-8, elegidos sobre la base de la pre-sencia más palpable, en ellos, de la termi-nología comunicativa, cognitiva y tempo-ral empleada en Mc 13,28-37. En el ámbi-to comunicativo, se verifica que la veraci-dad y eficacia permanente del mensajeevangélico, como se expresa y sintetiza en13,31, son inseparables de la persona deJesús (1,14-15; 8,38; cf. 6,50; 9,7) quien,con su muerte y resurrección (16,7:kathôs eipen hymin), corrobora el valorprofético (14,28; cf. 13,23: proeirêka) desus palabras. Mc 13,28-37 constata, asi-mismo, la centralidad de la persona deJesús en la línea cognitiva que atraviesael evangelio. La perseverancia exigida aldiscípulo en 13,33-37 y concretizada ensu misma vida (13,9-13) presupone, igual-mente, el conocimiento y la experienciade Jesús resucitado (16,1-7); por eso seacentúa la necesidad de discernir y cono-cer la identidad de «Aquel que viene»(13,24-27.35b), comprendiendo la revela-ción de la persona de Jesús expuesta a lolargo de toda la obra (como Hijo de Dios:

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Dissertazioni dottorali 2002-03 37

1,11; cf. 9,7; 15,39; y Mesías sufriente:8,31-32a; 14,32-42). La «vigilancia» (cf.14,32-42) es para el discípulo — a travésde 13,28-37 — un requerimiento perma-nente en el periodo escatológico, comoactitud que engloba toda su persona, a «to-dos» (13,37) y siempre (13,33. 35-36),reclamándole la viva espera de «Aquelque viene» (13,26-27.35) y la firme fideli-dad ante la tentación (8,32; 14,32-42)proveniente de los falsos seductores (cf.13,5b-6.20-22), del sufrimiento (cf.13,9-13) y de la monotonía diaria (13,36).Respecto al ámbito temporal, el discursoemplaza a los discípulos en el periodoposterior a la pasión – resurrección deJesús, ya indicado en 8,31b: meta treishêmeras. Mc 13,5b-37 presupone tal en-señanza sobre el destino de Jesús y quelos discípulos, testigos de Su pasión yresurrección, serán conscientes de que loeterno — patente en Jesús resucitado —incide en el presente y lo orienta hacia elfuturo esperado (13,26-27.35).

El carácter sintético, sapiencial y sim-bólico empleado en Mc 13,28-37 aúna yexpone esos rasgos fundamentales delevangelio referentes al discipulado y a ladimensión teológico – cristológica pre-sente en la historia, conformando unapreciosa armonía de contrarios (conoci-miento – desconocimiento; cercanía –ausencia; aprender – enseñar; vigilancia –sueño) muy útil para que el lector la re-cuerde, medite y extraiga la enseñanzapertinente para vivir fielmente su segui-miento de Jesús.

Esta clave de lectura ofrecida en13,28-37 corrobora la validez del discursoy de todo el evangelio para el periodopospascual, y permite concebir a la reali-dad histórica (13,5b-23) como el lugarpropio donde vivir el discipulado y dis-cernir los rasgos de la presencia divina,aplicando la enseñanza permanente reci-bida de Jesús y su propio Camino, tal ycomo lo expone Mc. Permite, asimismo,volver al discurso desde los eventos his-

tóricos para entender, de modo más pro-fundo, las «palabras» allí transmitidas. Enesa dinámica, el lector — apoyado siem-pre en las «palabras sin ocaso» del Maes-tro (13,31) — podrá ir creciendo en lacomprensión, orientación y vivencia de suíntima relación con el Hijo del hombreque Viene (13,35; cf. 13,26-27), y con elPadre que domina sabiamente su mismarealidad histórica (13,32).

* * *

FISTILL Ulrich, dioc. Bolzano-Bressanone,Israel und das Ostjordanland. Untersu-chungen zur Komposition von Num21,21–36,13 im Hinblick auf die Entste-hung des Buches Numeri (Mod.: R.P.Jean Louis SKA, S.J.).

Die Arbeit setzt sich als Ziel, dieKomposition von Num 21,21–36,13 nä-her zu untersuchen, um daraus Erkennt-nisse zur Entstehung dieses Abschnittesund des Buches Numeri zu gewinnen.Num 21,21–36,13 wird dabei sowohl syn-chron (Aufbau und Schwerpunkte) alsauch diachron (bes. redaktionskritisch)untersucht.

Als These wird vertreten, daß die heu-tige Gestalt des Buches Numeri (Endge-stalt) auf eine nach-priesterschriftlicheRedaktion zurückzuführen ist, die alteTraditionen aufgegriffen, mit neuerensowie eigenen Texten verbunden und zueinem Werk mit eigenem Profil kompo-niert hat.

Einige Ergebnisse der Untersuchung:Numeri enthält viele, recht unter-

schiedliche Traditionen verschiedenerHerkunft. An der Struktur des Buchesläßt sich aber ein übergeordnetes Gesamt-konzept erkennen. Die von R. Knierimerarbeitete zweiteilige Struktur «Vorberei-tung des Marsches» (1,1–10,10) - «Aus-führung des Marsches» (10,11–36,13)läßt sich dahingehend präzisieren, daßNumeri eine zweifache Ausführung des

«Vinea electa» – N.3 (2003)38

Marsches beschreibt (10,10–21,20 nega-tiv — 21,21–36,13 positiv), und daß diekultisch-sakrale Komponente diesesKriegszuges die Darstellung bestimmt.

Die Verkettung und die heutige An-ordnung der Perikopen innerhalb vonNum 21,21–36,13 erweisen sich als dasWerk einer einzigen Redaktion. Auf dieseRedaktion gehen neben den zuvor ge-nannten Eingriffen vor allem die Texteüber d ie Midianiter zurück (Num22,4a.7*; 25,6-15. 16-18; 31).

Die Sprache und das stark kul-tisch-religiöse Interesse der Midiani-ter-Traditionen (bes. Num 25,6-15 undNum 31) zeichnen die Texte als priester-lich aus. Die auffallenden Divergenzenzwischen Num 31 und Num 27,12-23 (P)weisen jedoch den Abschnitt über denKrieg gegen Midian und somit die gesam-ten Midianiter-Texte — allgemein ge-sprochen — als nach-priesterschriftlicheTexte aus. Man kann also innerhalb derfür gewöhnlich als «priesterlich» gekenn-zeichneten Traditionen zwischen derPriesterschrift (P) und einer nach-priester-schriftlichen Redaktion unterscheiden, dievor allem die Ideen der Priesterschrift(vgl. auch Ez, bes. 40–48) weiterführt.Die Redaktion setzt aber auch das Heilig-keitsgesetz (H) voraus, an dessen Gedan-ken sie sich stark anlehnt. Schließlichsucht sie auch an mehreren Stellen einenAusgleich zu den Traditionen im BuchDeuteronomium (vgl. neben Num21,33-35 und 32,33 bes. Num 34–35).

Bereits bestehende Traditionen wur-den durch die Redaktion aneinanderge-reiht und geordnet (vgl. Num 28–30;33–35), zum Teil leicht überarbeitet odergedeutet (26,29-33), vor allem aber mit-einander verbunden (22,1-7*; 25,5.16-19;26,8-11), und zwar auch bücherübergrei-fend (36,13).

Die redaktionelle Tätigkeit erweistsich wegen der auffälligen Präzisionsar-beit als das Werk eines Einzelnen, oderals das einer sehr kleinen Gruppe, die

wohl im Umfeld des Jerusalemer Tempelszu suchen ist.

Der nach-priesterschriftlichen Nume-ri-Redaktion ging es in erster Linie dar-um, die nachexilische Gemeinde um denJerusalemer Tempel zu definieren und zustrukturieren. Zentrale Fragen betreffendaher den Kult (Opfer, Feste, Glaubens-abfall, Reinheitsgebote, Vorrangstellungder Priesterschaft) und die Zugehörigkeitzur Gemeinde (genealogische Listen). Soentfaltet Num 32 am Beispiel der ostjor-danischen «Stämme», daß man zur «Ge-meinde Israels» gehören kann, ohne imVerheißenen Land wohnen zu müssen.Umgekehrt müssen religiöse Feinde (amBeispiel der «Midianiter») kultisch be-kämpft werden (vgl. Num 25; 31). AlsHöchste Instanz der Tempelgemeinde undGarant der kultischen Reinheit gilt derHohepriester (vgl. die vorherrschendeRolle des Pinhas in Num 25; 31).

Bezüglich des geschichtlichen Hinter-grundes der NumeriRedaktion lassen sichnur allgemeine Schlüsse ziehen: Die Tex-te setzen eine Zeit voraus, in der sich einegewisse Vorrangstellung des Hohenpries-ters bereits etabliert hat. Die Gefahr vonfremden, sich stark ausbreitenden Bräu-chen und Kulten scheint groß zu sein. Essteht nicht mehr der Besitz des Landes imVordergrund, sondern die Volkszugehö-rigkeit. Nicht alle wohnen im «Verheiße-nen Land» (= Judäa), das Verhältnis zwi-schen denen, die im Land leben, und je-nen, die außerhalb wohnen, scheint abergut zu sein (Num 32). Die Situationkönnte auf die Zeit nach Nehemia undEsra deuten (Heiratspolitik!), also etwa indie erste Hälfte des 4. Jahrhunderts v.Chr.

* * *

DRAWNEL Henryk, S.D.B., The AramaicLevi Autobiography: Text, Translation,and Commentary (Mod.: Prof. JosephSIEVERS).

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Dissertazioni dottorali 2002-03 39

The purpose of the dissertation is, firstof all, to present all available text frag-ments of the Aramaic Levi Autobiogra-phy, also known as Aramaic Levi or TheAramaic Levi Document, in an order thatis suggested by the evidence of manu-scripts and by the sequence of events inthe Greek Testament of Levi, a work re-lated to the Autobiography. A paleo-graphical description of the fragmentstogether with an analysis of their mutualrelationship and order serves this goal.Sixteen plates of photographs of themanuscripts added at the end of the dis-sertation facilitate the reader’s referenceto the originals. Several photographs ofthe manuscripts of the Autobiographywere prepared especially for this disserta-tion and are published here for the veryfirst time.

Secondly, a systematic reflection onthe content of this Aramaic work intendsto situate it in the historical context of theSecond Temple period and to find an an-swer as to its literary structure and genre.The composition of the work is dated ap-proximately to the early third centuryB.C., and Levitical priestly circles withtheir educational practices and ideals areindicated as the most plausible social set-ting for the creation of the Autobiogra-phy. The literary analysis of the wholecomposition led to the use of the termpseudepigraphic autobiography as themost adequate definition of its literarygenre . S i n c e t h e Autob iographyexegetically developed, or alluded to,many biblical texts, ascribing the author-ship of the work to the priestly patriarch,it belongs to the pseudepigraphic litera-ture of the Old Testament. It is, however,the only text in Jewish literature that con-tains priestly ideals valid for priestly edu-cation together with methods of profes-sional priestly instruction.

Thirdly, a detailed commentary oneach literary unit presents the content ofthe Autobiography and its relation to the

biblical text, pseudepigraphic Jewish lit-erature, and scribal school practices inancient Mesopotamia. At the end of thedissertation, the reader may consult Ara-maic, Greek, and Syriac concordances,bibliography, and plates with the photo-graphs of the manuscripts.

* * *

MANINI Filippo, dioc. Reggio Emilia, «Te-odidatti». L’itinerario dei credenti nellaprima lettera ai Tessalonicesi (Mod.:R.P. Jean-Noël ALETTI, S.J.).

La 1Ts non si può costringere in unmodello di retorica del discorso, ma rien-tra nella retorica epistolare. Questo signi-fica prima di tutto che la comunicazionemira a conservare il rapporto tra mittentie destinatari, oltre che con Dio. Senzaraffinatezze di letterato ellenistico, Paolosi mostra abile nella composizione diun’opera originale e radicata nella culturadel suo tempo. La struttura della lettera,entro la cornice epistolare (1,1; 5,25-28)racchiude due parti divise in tre e quattros e z i o n i ( 1 , 2 – 2 , 1 6 ; 2 , 1 7 – 3 , 1 0 ;3,11-13–4,1-12; 4,13–5,11; 5,12-22;5,23-24); per la coerenza del testo sonoimportanti l’esordio (1,2-10) e le invoca-zioni (3,11-13; 5,23-24) che chiudono ledue parti; l’esordio, oltre a introdurre tuttal’opera, contiene in 1,9-10 la partizione di2,1-16 (2,1-12 e 2,13-16), mentre la primainvocazione (3,11-13), oltre a costituire latransizione tra le due parti, contiene in3 , 1 2 -1 3 l a p a r t i z i o n e d i 4 , 1 -1 2(1-2.10b-12; 9-10b e 3-8).

La comunicazione epistolare nellostesso tempo riflette l’esperienza e contri-buisce a formarla: diversi procedimentiletterari ordinano le vicende sia degli apo-stoli sia dei Tessalonicesi in un itinerarioguidato da Dio.

La loro vicenda in comune inizia conl’elezione al momento dell’annuncio delvangelo a Tessalonica, cui corrisponde

«Vinea electa» – N.3 (2003)40

l’accoglienza di alcuni cittadini; la lorovita di fede carità e speranza perdura, tragioia e tribolazioni, e tende alla venutadel Signore. L’analisi permette di ricono-scere la relazione temporale o logica didiversi elementi, per esempio, nel comu-nicare, la successione di vangelo ed esor-tazione.

Il rendimento di grazie riferito e lapreghiera collegano il presente con il pas-sato e il futuro, e rendono evidente l’agiredi Dio; la narrazione connette i diversimomenti in una successione dall’interven-to passato di Dio alla parusia; l’esortazio-ne incita a crescere. Oltre a queste formedi comunicazione, presenti anche nellalettera stessa, spicca il vangelo, originedell’itinerario. Principio fondamentaledella trasformazione dei soggetti implicatinell’itinerario è l’imitazione, che assomi-glia gli apostoli e i nuovi credenti, comeeffetto dell’accoglienza della parola primache come intenzione; diverse figure espri-mono tale somiglianza. Anche la tratta-zione dello spazio e del tempo in 1Ts èstrutturata per diversi aspetti dal temadell’itinerario. La prospettiva del supera-mento, dell’andare sempre oltre, è la tec-nica argomentativa che unifica le diverseprocedure e figure, comprese le preteri-zioni (1,8; 4,9; 5,2), che mostrano comela potenza del vangelo per certi aspettiabbia condotto i Tessalonicesi a non averbisogno della parola apostolica, tanto daessere definiti «teodidatti» (4,9).

* * *

MASCARENHAS Theodore, S.F.X., TheMissionary Function of Israel in Psalms67, 96 and 117, (Mod.: R.P. RobertALTHANN, S.J.).

The basic question posed in the thesisis whether there is a missionary functionassigned to Israel in Psalms 67, 96 and117. The results from the detailed studyof the three selected Psalms are then uti-

lised to investigate other missionary-likeinstances in the Psalter. The three Psalmshave been chosen because they appear tobe the most representative of the mission-ary function in the Psalter. All three haveuniversalism and the missionary functionas the main theme. Secondly, within thesethree Psalms, which are studied in thecontext of the whole Psalter and theirconcatenation with other Psalms, onefinds practically all the ideas regardingthe missionary function of Israel.

The author defines mission usingterms and categories present in the NewTestament and in Christian circles andadapts it to the study of the mission andmissionary function in the Old Testament.It is argued that while there appears to beno direct mandate for mission in the OldTestament, except perhaps in the case ofJonah, Israel’s missionary function is ex-pressed through three metaphors, «ablessing to the nations» (expressedthrough the promise made to Abraham:Gen 12:1-3), «a kingdom of priests»(Exod 19:6), and «a light to the nations»(Isa 42:1-6; 49:1-6).

Psalms 67, 96 and 117 are treatedcomprehensively using a wide variety ofapproaches. The Masoretic text is exam-ined critically, a translation is provided,the poetic techniques and the unity ofeach Psalm are discussed and its links tothe psalms surrounding it are investigated.But the author’s main concern is to dis-cover the expression of Israel’s mission-ary function within each Psalm.

In Ps 67, Israel prays for Yahweh’sblessing because it is convinced that thisblessing would make God’s way and sal-vation known to the nations. The Psalmisthas used material available to him like theAaronic Blessing but has so re-modelledit as to make it missionary minded.Retaining all the theological import thatthe blessing carries, he has instilled in itthe Abrahamic hope and has portrayedIsrael as a blessing to the nations.

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Dissertazioni dottorali 2002-03 41

In Ps 96, Israel is called to proclaimYahweh as the only viable God and as theuniversal king and Lord. The nations andthe whole world are invited to sing toYahweh and to worship him. The Psalm-ist has a clear vision of what is Israel’srole in the world vis-à-vis the nations.Enlightened by a missionary vision, bor-rowing and adapting material from else-where, he sets up very clearly what Israelhas to do in its missionary role. Convinc-ing and valid arguments from monothe-ism and the kingship of Yahweh form themissionary gospel to be proclaimed.

Psalm 117 invites the nations to praiseYahweh, recognising his covenantal at-tributes. Basing himself on the particular-ism expressed in the characteristic virtuesof Israel’s God, his faithfulness and ever-lasting love towards his people, thePsalmist subtly but consciously extendsthese covenantal virtues to the nations byincluding them among the worshippers ofYahweh.

In conclusion, the dissertation exam-ines other instances in the Psalter whichhint at a missionary function for Israeland concludes that the Psalter repeatedlyaffirms Israel’s election and privilegedposition which paradoxically compel it tobring others to its God. While expectingall nations to render homage to its Godand to worship him (Ps 22:28-32; Pss 47,87), Israel realises its own special role inthis event either as a conduit of God’sblessings (Ps 67) or as a witness to hissteadfast love (Ps 117) or as a proclaimerof his deeds (Ps 9:12; 18:50; Ps 96).

Israel never loses sight of the fact thatit has been chosen and gathered from allnations and that his steadfast love to Is-rael never dwindles or fades away. Israelon its part is called to live according toYahweh’s way and thus merit his bless-ings. The Psalter recalls that Israel has toendeavour to live a life worthy of God’speople, proclaim his saving deeds and his

steadfast love. In doing so, it fulfils itsmissionary function.

* * *

MORALES RIOS Jorge Humberto, O.F.M.,El Espíritu Santo en San Marcos: Texto ycontexto (Mod.: R.P. Klemens STOCK,S.J.).

(1) Objeto y método de la tesis: el ar-gumento es el Espíritu Santo (= E.S.) enla unidad narrativa denominada Evangeliode San Mc. Se trata de un estudio de ca-rácter exegético-temático. Toma en con-sideración los seis textos sobre el E.S.(1,8.10.12; 3,29; 12,36; 13,11). El subtí-tulo («texto y contexto») indica que laexpresión ha sido analizada teniendo encuenta el texto en la que se inserta(1,7-8.9-11.12-13; 3,28-30; 12,35-37;13,9-13) y el contexto de las ma-cro-unidades y de la narrativa total. Lametodología es de corte sincrónico. Talenfoque precisa el marco de lectura delpresente trabajo. Se toma el texto de Mcen su forma actual como una «totalidad»con valor de «coherencia». Los problemassuscitados deben ser resueltos desde Mcmismo o con los recursos por él usados(p.e. el AT.). El texto mismo es el mediode control de nuestras posiciones.

(2) Las partes que articulan la investi-gación: consta de once capítulos organi-zados en cuatro partes. La parte introduc-toria, luego de la introducción general(cap. 0), se centra en el estudio de la fre-cuencia y de los contextos de la expresiónE.S. (cap. I) La primera parte, dedicada al«comienzo» de Mc (1,1-13), inicia conalgunas cuestiones preliminares (cap. II)para detenerse después (caps. III-V) enlos tres textos en donde se halla nuestraexpresión (1,7-8; 1,9-11; 1,12-13). Lasegunda parte (caps. VI-VIII) se ocupa delos tres textos (3,28-30; 12,35-37;13,9-13) del «cuerpo de la narrativa»(1,14-16,8). La última parte tiene que ver

«Vinea electa» – N.3 (2003)42

con el conjunto de la narrativa: la visiónglobal de los textos sobre el E.S. en laestructura de Mc (Cap. IX) y la conclu-sión general (Cap. X).

(3) Principales resultados: los distri-buimos en cuatro ejes básicos.

(3a) Por una parte, lo peculiar de Mc,comparado con Mt y Lc, en cuanto al usode pneuma referido al E.S., corroborado,a su vez, por hagios, recae en 12,36 y13,11. Esto es válido para la expresión,para las perícopas en donde se inserta ypara sus contextos; por la otra, se imponeun hecho no baladí: en el «comienzo»otros hablan de la relación entre Jesús y elE.S. (misión, presencia, influjo); en el«cuerpo de la narrativa» sólo Jesús serefiere al E.S. vinculándolo con aspectosfundamentales de su persona y obra(3,29; 12,36) o de la comunidad pospas-cual (13,11).

(3b) Del estudio de los textos en parti-cular se desprende la siguiente visión: elbautismo en el E.S. (1,8b) cubre el tiempoescatológico-final desde el comienzo dela misión de Jesús (1,14-15) y se cierracon su retorno final (13,26). La obra san-tificadora de Jesús se prolonga a través delos misioneros cristianos en cuanto envia-dos en su representación. Así 1,8b es elmarco más amplio posible en donde seinscriben, aunque conserven su carácterproprio, todas las demás referencias alE.S. La comparación del Espíritu con lapaloma (1,10) se coloca en la línea querelaciona lo puro (la paloma en cuantosignificante) y lo santo (el Espíritu encuanto significado). El nexo entre E.S.(1,10) e identidad de Jesús (1,11) conlle-va que en la aceptación y/o rechazo deésta resulta implicado el E.S. La fuerzaimpelente del E.S. (1,12) en Jesús denotasu influjo en el aprendizaje de los víncu-los con Dios, con las criaturas y con supropia misión.

La blasfemia contra el E.S., entendidacomo el intento de corrupción total de larealidad santa a la que está vinculado Je-

sús y con la misión de santificación quede allí se desprende, no sólo arroja luz ensentido negativo sobre el rechazo que deJesús se hace sino que ilumina el ladopositivo de cuanto conlleva la aceptaciónde su persona y obra. De 12,36 resultaque en el conocimiento de la plena identi-dad y autoridad de Jesús hay que atribuir-le una función esencial al E.S., lo que escoherente con la narrativa (cf. 1,10-11;3,22-30). Mc 13,11 ocupa un puesto úni-co en Mc, al relacionar al E.S. con el dis-cipulado en cuanto apoyo en la proclama-ción del Evangelio. En la franja temporalpospascual el contenido de su hablar nodebe ser diverso del contenido central delEvangelio: la identidad y la misión deJesús (1,1.14-15).

(3c) Desde el conjunto de la narrativase desprende, en primer lugar, que a pesarde que 3,29, 12,36 y 13,11 sean de gransignificación en el cuerpo de la narrativa,éstas no agotan el alcance de cuanto hasido dicho en «comienzo» (1,8b.10.12).Al lado de aquéllas es, pues, posible, ha-blar de pneumatología implícita de cuñoeminentemente cristológico: el E.S. espresentado en y a través de Jesús. En se-gundo lugar, la colocación de 1,12-13entre 1,9-11 y el cuerpo de la narrativasugiere no sólo que el impulso que Jesúsrecibe del E.S. es el que determina todasu actuación sino también que ya en 1,13están ya presentes los dos polos que en-contrará Jesús en su ministerio: oposicióny servicio; por último, Mc 3,29 constituyeun texto de verificación de cuanto se haafirmado en el «comienzo». Dos aspectosagrega el «cuerpo de la narrativa»: lo pre-dicho en el pasado en el E.S. (12,36) en-cuentra su cumplimiento en Jesús, porta-dor del E.S.; Jesús promete la acción delE.S. en el futuro de la historia (13,11).

(3d) Nuestro estudio se cierra con laconsideración desde seis aspectos del per-fil temático del E.S. en Mc: (a) aspectogeneral y características al E.S. vincula-das; (b) el E.S. y Dios; (c) el E.S. y la

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Dissertazioni dottorali 2002-03 43

historia; (d) el E.S. y Jesús; (e) el E.S. ylos hombres; (f) el E.S. y la realidad de-moníaca.

* * *

GIUNTOLI Federico, dioc. Pescia, L’offici-na della Tradizione. Studio di alcuni in-terventi redazionali post-sacerdotali e delloro contesto nel ciclo di Giacobbe (Gn25,19–50,26) (Mod.: R.P. Jean LouisSKA, S.J.).

Nell’ambito delle sezioni testuali dellibro della Genesi che attualmente costitu-iscono il cosiddetto «ciclo di Giacobbe»(cf. Gn 25,19* – 50,26*), scopo di questadissertazione dottorale è quello di rintrac-ciare l’esistenza di alcune rielaborazioniredazionali di origine post-sacerdotale, dianalizzare i contesti testuali in cui sonostate effettuate e di evincere anche qual-cosa dei possibili intendimenti e delleprobabili convenienze che dovettero averguidato coloro che di quelle rielaborazio-ni furono i responsabili.

Il lavoro si divide in tre parti, global-mente racchiuse da un capitolo di introdu-zione e da uno di conclus ione. Aquest’ultimo succedono quattro appendicidi varia estensione, nelle quali vengonoapprofonditi e ampliati alcuni temi colla-terali, ora accennati ora presupposti nelcorpo stesso della dissertazione.

La prima parte si concentra sulla peri-cope di Gn 32,10-13, la supplica che Gia-cobbe rivolse al Dio dei suoi padri allavigilia del ritorno in Cana’an dopo averterminato gli anni del suo esilio pressoLabano. Rintracciata una possibile storiadella redazione del contesto in cui la sum-menzionata preghiera è inserita (cf. Gn32,1– 33,17) e dimostrata anche l’origineredazionale di quest’ultima, si è procedu-to a mostrare, tramite uno studio termino-logico, stilistico e teologico, unitamenteanche ad una indagine comparativa conaltre eucologie sia del canone biblico

ebraico e greco sia di provenienzaextra-biblica (tutte ben assimilabili adassai recenti periodi di composizione), lasua plausibile origine post-sacerdotale.

Mediante la sua supplica Giacobbesembra essere divenuto l’icona dello stes-so Israele che, al termine degli anni dellasua cattività babilonese, fu chiamato avivere l’esperienza del ritorno. Esaù, perconverso, essendo rimasto nella Terradella promessa e non avendo di conse-guenza potuto patire l’esperienza dell’esi-lio, sembra essere divenuto l’immaginedei «popoli del paese», di quelle popola-zioni, cioè, che, non avendo condivisocon Israele la deportazione caldea ed es-sendosi anche riorganizzati in una proba-bile vita nei dintorni delle devastazioni diGerusalemme e dei suoi suburbi, dimo-strarono una non indifferente ostilità neiconfronti di coloro che ritornavano, ritro-vandosi inevitabilmente anche a vederealterarsi il precario equilibrio che, forse astento, si erano ricostruito (cf., ad esem-pio, Esd 4; Ne 2* – 6*).

La seconda parte della dissertazione sioccupa non tanto di inserzioni redazionaliin testi e contesti più antichi, quanto dirielaborazioni post-sacerdotali di queglistessi testi. La rielaborazione in questioneverte su di un particolare «aggiustamen-to» che l’«editore» del testo massoreticosembrerebbe aver effettuato su di un testocronologicamente precedente, tuttora te-stimoniato dalla versione dei Settanta (cf.spec. Gn 47,5-6 [TM] in rapporto a Gn47,5-6 [LXX]). Una tale divergenza te-stuale si è inoltre prestata anche a rivestir-si della funzione di affidabile indizio perrivelare l’esistenza di una duplice tradi-zione del racconto della discesa in Egittodi Giacobbe e di tutta la sua casa, ancoraravvisabile e sufficientemente ricostruibi-le all’interno degli attuali cc. 45* – 47* diGenesi.

Le note divergenze testuali fra i LXXe il TM circa la forma e i contenuti di Gn47,5-6 sono cioè parse proprio rimandare,

«Vinea electa» – N.3 (2003)44

da una parte, all’incontro di due diversesequenze di quella doppia tradizione – daun punto di vista narrativo tra loro tempo-ralmente e logicamente non ben congru-enti, correlate e conseguenti (cf. LXX) –,dall’altra, in virtù dello stridore da essoprodotto, al tentativo ulteriore nel tempodi porvi rimedio (cf. TM). In questo sen-so, lo scopo dell’intervento «editoriale»post-sacerdotale ha dato più che altrol’apparenza di adoperarsi a raffinare iltesto dei vv. 5-6 [TM], in modo da dissi-mulare maggiormente le mire disunivochee pur coesistenti delle due già segnalateve r s i o n i de l medes imo ep i s o d i odell’emigrazione di tutta la casa di Gia-cobbe verso l’Egitto.

La terza parte torna invece ad occupar-si di testi redazionalmente immessi incontesti narrativi già in esistenza, cosìcome avvenuto a proposito di Gn 32* (cf.c. I). Sono in particolare le sezioni di Gn48,3-6.7 (P) e di Gn 48,15-16 (post-P) arichiamare l’attenzione. Si tratta dei luo-ghi narrativi in cui Giacobbe, ormai vici-no all’ora di ricongiungersi ai suoi padri,si trova prima a legittimare (cf. vv. 5-6)poi a benedire (cf. vv. 15-16) Manasse edEfraim, i due figli di Giuseppe avuti interra d’Egitto da Aseneth, figlia del sacer-dote di ’On. Ad una proposta a riguardodella storia della redazione dell’intero c.48 segue uno studio delle due inserzioniredazionali dianzi richiamate.

Per mezzo ancora di un processo pro-iettivo e di una sostituzione ermeneutica,i due figli «egiziani» di Giuseppe, nati inseguito a l «matr imonio misto» diquest’ultimo con la figlia del sacerdote di‘On, sembrano essere stati «usati» persignificare tutt’altre realtà: gli israelitidella diaspora, e, forse, più particolar-mente, i nati nel suolo caldeo durante glianni dell’esilio. In virtù dell’autorevolelegittimazione e della susseguente benedi-zione di Manasse ed Efraim vengono au-torevolmente a legittimarsi, benedirsi e

generalmente favorirsi tutti i figli d’Israe-le ritornati dall’esilio di Babilonia, al finedi potere continuare a moltiplicarsi e adaccrescersi grandemente nella Terra per laquale YHWH in persona si era per piùvolte impegnato.

La realtà stessa dei «matrimoni misti»era una preoccupazione tutt’altro che tra-scurabile nei periodi post-esilici della sto-ria d’Israele (cf. Esd 9 - 10; Ne 13,23-27).L’autorevole legittimazione e la conse-guente benedizione dei due nipoti di Gia-cobbe, in questo senso, si trovavano an-che a «sanare» tacitamente «in radice» ilmatrimonio misto di Giuseppe con Ase-neth, oltreché a «glorificare» l’Israele del-la diaspora agli occhi di tutti i suoi possi-bili avversari.

In aggiunta, e sempre nella scia diquanto sinora affermato, con la benedi-zione di Gn 48,15-16 si viene anche adassistere al passaggio – l’ultimo – dellepromesse ricevute da Abramo, Isacco edallo stesso Giacobbe, sempre per mezzodei due figli di Giuseppe, all’interezzadella comunità dell’Israele post-esilico,rendendola così la depositaria ultima edunica dell’eredità dei padri.

Per quanto concerne il metodo seguito,esso è ovviamente provenuto da quellipropri degli orientamenti diacronici, an-che se, laddove i testi lo hanno permesso,il ricorso a certune sensibilità provenientida quelli sincronico-narrativi non è statoaffatto rigettato. Sono state trattenute lesensibilità e gli accorgimenti che, concoerenza, hanno permesso di individuarecon un certo margine di plausibilità lastoria della redazione dei testi dianzi ri-chiamati. Fra questi, gli orientamenti pro-pri della Literarkritik – sia della scuola«classica», con il rinvenimento di «fonti»letterarie, sia della sua evoluzione, conl’intercettazione di «strati redazionali»–sono stati in genere quasi sempre critica-mente rigettati.

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RESOCONTO ASSOCIAZIONE[ottobre 2002 – settembre 2003]

N.B.: Questo resoconto riguarda solo le quote versate per l’iscrizione all’Associazione.Eventuali donazioni extra fatte dagli ex-alunni vengono versate in un appositofondo per la Biblioteca dell’Istituto.

ENTRATE

Quote iscrizioni 2002-2003 (dopo resoconto 2002) . . . . . i 1.184Quote iscrizioni 2003-2004 (al 30 settembre 2003) . . . . . i 9.280TOTALE ENTRATE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 10.464

USCITE

Stampa e spedizione Vinea electa 2002 . . . . . . . . . . . . . i 3.860Stampa e spedizione circolare aprile 2003 . . . . . . . . . . . . i 760Spese di segreteria ottobre 2002 – settembre 2003 . . . . . i 1.376Accantonamento per stampa Elenco ex-alunni (*) . . . . . . i 3.000TOTALE USCITE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 8.996

Fondo cassa precedente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 4.059Attivo 2001-2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 1.150Attivo 2002-2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 1.498Totale fondo cassa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 6.707

PREVISIONE SPESE PERIODO OTTOBRE 2003 – SETTEMBRE 2004Stampa e spedizione Vinea electa 2003 . . . . . . . . . . . . . i 3.900Stampa e spedizione Elenco ex-alunni . . . . . . . . . . . . . . . i 6.500Spese di segreteria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 1.750TOTALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . i 12.150

Per la stampa e la spedizione dell’Elenco abbiamo accantonato i 5.600,per la differenza si farà ricorso al fondo cassa.

PER OGNI INFORMAZIONE RIVOLGERSI A:

Segreteria Pontificio Istituto BiblicoVia della Pilotta 25 – 00187 Roma

Tel.: +39.06.695261 – Fax: +39.06.69526 6211e-mail: [email protected] oppure: [email protected]

Indirizzo del sito web dell’Istituto:www.bIBLICO.it

I N D I C E

Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1

Notizie dall’IstitutoProfessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3Atto Accademico in onore di P. James Swetnam, S.J. . . . . . . . . . . . . . 4Festa dell’Istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8Decisioni dalla Facoltà Biblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9Da Gerusalemme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Statistiche 2002-03 e gradi accademici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11100° Anniversario della Pontificia Commissione Biblica . . . . . . . . . . . . 16Due ex-alunni creati cardinali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17Notizie dagli ex-alunni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20R.I.P.: R.P. Ignace de la Potterie, S.J. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23

R.P. Juan Mateos, S.J. ed altri ex -alunni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25Note bibliografiche

Alcuni scritti dei professori nel 2002-2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29Alcuni scritti recenti di ex-alunni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

Sommario delle dissertazioni di dottorato difese nel 2002-03 . . . . . . . . 36

STAMPA: novembre 2003 - Tipografia “G. Olivieri” di E. Montefoschi - Via dell’Archetto, 10 - Roma