centonove - 20 giugno 2014

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S...coppiati MESSINA È GUERRA AL CONSIGLIO COMUNALE PER LA DELIBERA DEL SINDACO SUL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI. IL CENTRODESTRA DICE NO MENTRE IL PD CI RIPENSA. MESSO ALLE STRETTE DAI COMPAGNI DI PARTITO ANNO XXI Numero 24 20 GIUGNO 2014 SETTIMANALE DI POLITICA, CULTURA, ECONOMIA EURO 1,50 SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE A REGIME SOVVENZIONATO 45% (ME)

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S...coppiatiMESSINA

È GUERRA AL CONSIGLIOCOMUNALE PER LA DELIBERADEL SINDACO SUL REGISTRO

DELLE UNIONI CIVILI.IL CENTRODESTRA DICE NOMENTRE IL PD CI RIPENSA.

MESSO ALLE STRETTEDAI COMPAGNI DI PARTITO

ANNO XXI Numero 2420 GIUGNO 2014

SETTIMANALE DI POLITICA, CULTURA, ECONOMIA EURO 1,50

SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE A REGIMESOVVENZIONATO 45% (ME)

Un programmaper la SiciliaDI ENZO BASSO

MA C’È UN futuro per la Sicilia? Ese sì, da quali vie passa?L’economia dell’Isola ormai è allostremo. Il tasso di disoccupazionegiovanile è schizzato a valori post-bellici, quasi il 40%. Un tettosuperato solo dal livello-recorddella tassazione sulle imprese:l’Irap più alta d’Europa. Tradotto:un invito esplicito ad evadere letasse. Dimostrato dal fatto cheRiscossione Sicilia chiude in rosso:la Regione ha ricapitalizzato con40 milioni di euro la società chedovrebbe finanziare i servizi pagatidai siciliani. Per tappare le altrefalle di bilancio, poi, Crocetta èriuscitio, non si sa ancora per qualivie, a farsi garantire dalla Statouna anticipazione straordinaria di570 milioni di euro. Una cifra pariai finanziamenti europei che laRegione ha ormai accertato avereperso. L’elenco potrebbecontinuare fino alla noia. O anche ildisgusto. Lo stesso che si prova aleggere il Corriere della Sera che haintervistato, il manager di NuovoConsorzio Venezia, quello delletangenti al Mose, autore di unlapsus froidiano: “Funzionava tuttocome la Sicilia ai tempi d’oro”. Eccoquei tempi sono finiti. La diligenzaè stata assaltata. Ma il tema restasempre lo stesso: da dove ripartire?La Grecia un programma lo hapresentato. Difficile da digerire. Daicosti sociali altissimi, ma lo hafatto. La Sicilia, perché,quantomeno non comincia astilarlo questo programma? Lesabbie mobili, come le tangenti delMose a Venezia, hanno un tempo.Poi si sprofonda.

il punto20 Giugno 2014

centonove pagina 2

Caporedattore: Graziella Lombardo Vicecaposervizio: Daniele De JoannonIn redazione: Gianfranco Cusumano, Alessio Caspanello, Michele SchinellaSegretaria di redazione: Rossana Franzone, Rosa Lombardo, Francesco Pi-nizzotto. Editore: Kimon scrl, via San Camillo, 8 Messina. Tel. 090 9430208Fax: 090 9430210 P. IVA 02131540839 Registrazione Tribunale di Messinan. 11-92 del 4 maggio 1992. Iscritto al Registro Operatori della Comunicazionen° 17229. Stampa: Sts - Società tipografica siciliana spa Strada 5 n. 35 Zonaindustriale 95030 Catania. Redazione e ufficio abbonamenti: via San Ca-millo, 8 - 98122 (ME), CCP n. 90443839 Copie arretrate: euro 3,00. Progettografico: Davide Lopopolo per Psychodesign www.psychodesign.it.

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Certificato Ads n. 7367 del 14/12/2011

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Direttore responsabileEnzo Basso

Garante del lettore: Attilio Raimondi

SETTIMANALE REGIONALE DI POLITICA CULTURA ED ECONOMIA

centonove

Le stragi dell’egoismo

LA STRAGE FAMILIARE di Motta Visconti è uno dei millequotidiani capitoli del grande romanzo delle scorciatoie, dove sonobandite le categorie del tempo e dello spazio, ed esiste un soloprotagonista, l’ego, che chiede di essere onorato ogni istante e aqualsiasi costo, mentre ci prende per mano e ci riporta in quellecaverne da dove credevamo di essere usciti.Un paio di anni fa mi trovavo a Torino, relatore di un convegnopromosso dalla regione Piemonte, sul taxi che mi riportava allastazione di Porta Nuova avevo trovato un quotidiano, in primapagina campeggiavano titolo e cronaca di un gravissimo fatto disangue, anche questo accaduto tra mura domestiche, figlio dellemedesime distorsioni presenti nella mattanza di Motta Visconti.Dopo ripetuti richiami al figlio di dodici anni, che non si decidevaad unirsi al resto della famiglia per la cena, essendo impegnato inun videogioco, un padre esasperato aveva bruscamente staccato laspina del congegno. Il figlio, come morso da una vipera, avevaraccolto un taglierino sulla scrivania e colpito alla carotide ilgenitore, salvato poi miracolosamente dai chirurghi dopo unintervento durato una decina di ore. Cosa lega i due episodi dovrebbe apparire evidente. Una brodoculturale torbido, acceleratissimo fino allo sfinimento, funestatodall’ossessione della gratificazione istantanea, minato dallaprogressiva perdita della stessa idea di responsabilità, sopraffattodall’avanzata irresistibile di una nuova pletora di universi paralleli,ognuno popolato da un solo abitante, universi che si sfioranosenza mai toccarsi o che si toccano giusto per sopraffarsi. Tutto esubito, a qualunque costo, e se un ostacolo si frappone tra noi e lameta, lo abbattiamo senza pietà, dopo averlo privato della suaumanità e ridotto al rango di oggetto inanimato, perché questo cipermette di colpire senza patemi, salvo quelli che giungono

quando le tempeste adrenaliniche si sono placate, quando oramaiè troppo tardi, come accade a quell’uomo che dopo avere sgozzatomoglie e figli ora chiede per sé il massimo della pena.Solitudine, unico sentimento condiviso, alimentata da parole privedi senso, espressioni che oramai corrono di bocca in bocca e chesenti ripetere in tutte le salse, come una nuova liturgia della parolache ti annichilisce con la sua profondissima banalità. Vincente,alla grande, top player e altri funambolismi verbali, uno stupidariosconfinato che finisce per evocare un mondo dove non c’è postoper le persone normali, cioè noi poveri cristi, in definitiva pernessuno. Dopo lo sterminio della famiglia di Motta Visconti, moltepersone, amici soprattutto, mi hanno scritto, esprimendosgomento e pareri molto profondi, tra tutti scelgo la riflessione diDavide, pastore della chiesa avventista che, senza ipocrisia e senzacercare rassicurazioni, ci mette crudamente di fronte agli abissidella nostra natura: “A volte ci chiediamo come abbiano potutoavere luogo, nel cuore del Novecento, l’olocausto o altre similiatrocità. Ma basta guardare l’essere umano quale carica di violenzae di follia si porta dentro per capire, almeno in parte. La cosa cheangoscia di più è che non si tratta di alcuni pochi pazzi in unasocietà di uomini ( e donne) sani e razionali. Ma ciascuno di noi èpotenzialmente un assassino, anche quando non ha ancora uccisonessuno. C’è un eccedenza di male in noi, che non può essere deltutto prevenuta da sani modelli educativi, che pure ovviamenteservono”. Per un sincronismo imprevedibile, nelle stesse oreprendeva la strada della possibile soluzione anche l’orrendoomicidio della ragazzina Yara Gambirasio, che non riposerà inpace, e nemmeno noi, ma almeno, al netto dei soliti esibizionismifuori luogo delle autorità, ora la tragedia sembra avere una tramae un epilogo. Magra consolazione, ma è meglio che niente.

DI DOMENICO BARRILÀ

EDITORIALE

Il bisogno di avere tutto e subito. E se un ostacolo si sovrappone tra noi e la meta, lo abbattiamo senza pietà. In questo brodo culturale nessuno può ormai dormire tranquillo

riservato20 Giugno 2014

centonove pagina 3

GENIO CIVILE MESSINA

Santoro verso la presidenzaSciacca all’UregaMESSINA. Braccio di ferro sulladirezione del Genio Civile aMessina: anzichè la presidenzadell'ingegnere Santi Trovato, inquota Drs, prende quota la pre-sidenza di Leonardo Santoro,funzionario della Motorizza-zione, vicino all'Udc. Per Gae-tano Sciacca, si profilerebbeinvece la presidenza dell'Urega,l'organismo che tratta gli ap-palti sopra-soglia, al posto del-l'ex intendente di finanza, PippoMerlino.

VELENI IN PROCURA

Ricorso in Appello control’assoluzione di RossiMESSINA, Il procuratore GuidoLo Forte ed il sostituto, AntonioCarchietti, hanno presentato ri-corso in Appello, contro l'asso-luzione nei confronti dell'exnumero 1 della Procura di Sira-cusa, Ugo Rossi, e dei magistratiRoberto Campisi, MaurizioMusco e dell'ispettore del Nic-tas, Giancarlo Chiara, nell'am-bito dell'inchiesta, "Veleni inProcura". I quattro erano statiassolti dal tribunale di Messina"perchè il fatto non sussiste"nello scorso mese di febbraio. LaProcura peloritana ha fatto ri-corso in Appello alla luce delledichiarazioni del -pentito, Fabri-zio Blandino.

PALAZZO DEI LEONI

Assenteismo alla ProvinciaIndagine alle battute finaliMESSINA. L'indagine della po-lizia giudiziaria sul fronte as-senteismo alla Provincia è auna svolta: acquisiti gli ultimifogli presenze e operati i do-vuti riscontri, sono state verifi-cate tutte le discrasie. Unatrentina i casi manifesti di di-pendenti che risultavano in ser-vizio e intanto venivano ripresifuori da Palazzo dei leoni, chi albar, chi a fare la spesa.

TOP SECRET

SOMMARIO

PRIMO PIANO6/8. Convivenze anno zeroL’istituzione del Registro delle Unioni Civili

POLITICA9. Megafono, c’eravamo tanto amatiSi scioglie il gruppo parlamentare della lista Crocetta10. Unicredit, pochi spiccioliLa quota della Regione Sicilia ridotta ad un lumicino11. Stretto, il Car...tourE’muro contro muro tra Comune di Messinae Caronte & Tourist su orari e tariffe12. La scelta di PiccioloA Brolo l’onorevole rinuncia alla presidenza. E “favorisce” il cognato

SICILIA13. Prefetture, risiko sicilianoIl progetto di riforma del governo prevede un taglio netto, ma nell’isola poche le certezze14. Promozione, stregati da MorganaL’Ateneo si affida alla tv per farsi pubblicità15. Romano a lezione di tagliIl piano per dimezzare gli affitti scolastici16. Giustizia, la rivoluzione digitaleDa luglio sparisce il cartaceo18. Messina ad orologeriaL’allarme in una perizia del professore Fiorillo20. Oncologia glamourPazienti in passerella

22. La cremazione può attendereTutto pronto ma il servizio non parte23. Biomasse tra i repertiProteste contro il progetto della Comet Bio24. Ritorno a Fiumara d’arteLa Provincia di Messina riconsegna a Presti le opere del museo all’aperto

ECONOMIA25. Messina la fa FrancaLa città dello Stretto in testa alla graduatoria del ministero dello sviluppo

POSTER30. Se sbocciano i libriAl museo Nello Cassata un mese “a tutto volume”34. Com’è moderna Santa EustochiaIl testo sulla Santa a Castanea

RUBRICHE4-5. Settegiorni28. Qui Europa/Consulenti lavoro/Consumatori32. Libri / Classifica / Lacerti di Letture36 Spettacoli 37 Rubriche38-39 Lettere & Commenti38. Qui scuola/Heritage/Ecologia e Ambiente39. Eliodoro/Animal House/Antibuddaci39. 150 Parole da Palermo

Consorzio dei Mollica mafioso? Sì, no, forseROMA. Il tasso di mafiosità si misuracon le sentenze dei tribunali o con lecattive frequentazioni? Il tema è statoaffrontato dalla prima sezione del Tardel Lazio, a proposito del ricorsopresentato dagli avvocati FrancescoZaccone e Angelo Clarizia per conto delCorsorzio Stabile Aedars, 44 impreseraggruppate, quasi un migliaio didipendenti sparsi nei cantieri ditutt’Italia, oggi in concordatopreventivo, che fanno capo, secondouna interdittiva antimafia delsettembre 2013 della Prefettura diRoma, ai fratelli Mollica di Piraino. Dopo il diniego della Prefettura diRoma, i legali si sono rivolti al Tar peravere accesso ai documenti che hannodeterminato l’interdittiva antimafiaall’origine del blocco dei lavori in varicantieri, dal Veneto a Quarto Oggiaro aMilano, dove il consorzio eraimpegnato nella costruzione di unasettantina di alloggi popolari, aTaranto, dove era in corso un “projetfinancing” da 30 milioni di euro, aPorto Empedocle dove le impreseraggruppate lavoravano per lasistemazione della darsena e del Porto. Secondo il collegio, presieduto da LindaSantulli, non bastano “le note diarchivio” della direzione investigativaantimafia di Messina o la sempliceintestazione della società di

maggioranza del Consorzio, la Fracla srl, lecui quote sono detenute dalla suocera diPietro Mollica, Tindara Scaffidi, al 2% e dalnipotino, Francesco Davide Mollica al 98%,per decidere l’interposizione societaria. I giudici amministrativi, Roberto Proietti eAntonella Mangia, nella sentenzadepositata il 13 febbraio scorso, passano alsetaccio tutta la storia imprenditoriale deiMollica. Dall’ascesa della Siaf , ai rapporticontroversi con Angelo Siino, ritenuti nonadegutamente comprovati da unasentenza passata in giudicato dalla Corte diAppello di Reggio Calabria, fino alla zonagrigia che legava, secondo la Dia diMessina, a doppio filo i Mollica algeometra Francesco Scirocco, le cui societàItalcantieri spa e Assetti del Territorio, sonostate esclude dal consorzio Aedars, fin dal

2005, quando si è capito che nonrispettavano il protocollo di legalità,“Carlo Alberto della Chiesa” secondo lostatuto sottoscritto.Basta solo rilevare, scrivono ancora igiudici, che Scirocco si trova a tutt’ooggiin carcere, i Mollica sono invece statiassolti da tutte le accuse. Come assoltodalla Corte di Assise di Messina, nel2011 è stato l’imprenditore di PattiSalvatore Casamento, che, per avere il“pass” per i lavori pubblici, avrebbepresentato i Mollica al ministro deilavori pubblici di Cosa Nostra, AngeloSiino. Quindi la linea di confine tra“sodali” e vittime della mafia, visto chein alcune sentenze si parla dei Mollicacome vittime delle estorsioni, è un filrouge, dove il sospetto va provato. Perquesto i giudici del Tar Lazio hannodato ragione ai legali di Aedars e hannocompensato le spese con le altre parti incausa, la Prefettura di Roma, ilMinistero degli Interni e il Comune diReggio Calabria.Di recente i Mollica, oltre ad avereospitato nella loro villa di GioiosaMarea, il presidente Crocetta incampagna elettorale, intrattengonorapporti conviviali con l’ex ministrodelle Telecomunicazioni Totò Cardinale,la cui figlia deputata, Daniela, èfidanzata con il figlio di DomenicoMollica.

IL CASO. I legali degli imprenditori di Gioiosa chiedono alla Prefettura l’accesso ai documenti. Il diniego superato con la sentenza del Tar

CORTE DEI CONTI

Assunzioni Pdl verso il PpiUna soluzione per “sanare”PALERMO. La Corte dei Conti, dà unassist al gruppo parlamentare del"Pdl verso il Ppi", a proposito dellecontestate assunzioni deicollaboratori del gruppoparlamentare.La soluzione proposta dal consiglieredelegato, Anna Luisa Carra, portatain discussione alla sezione dicontrollo di Via Notarbartolomercoled' 18 giugno, è che idipendenti sottoscrivano, "ora perallora" il contratto proposto il 21dicembre 2012. Questa soluzione, ad avviso dellaCorte, potrebbe sanare l'insolitaposizione dei collaboratori,coordinati e continuativi, del gruppoparlamentare Pdl che si sono rifiutatidi firmare il contratto. Molte altre"contestazioni" sono state superatedalle integrazioni fornite dalgruppo.L'Ars ha trasferito al gruppo161.582,76 a titolo di contributo peril personale dipendente.

Domenico Mollica

settegiorni20 Giugno 2014

centonove pagina 4

Nicola VernuccioPALERMO. L'ex assessore aglienti locali della giunta Lom-bardo, trova il tempo per fareil manager " a gratis" di treaziende in liquidazione, laMultiservizi, Biosphera e Beniculturali spa. Curriculum? E' di-pendente della Resais, aziendain liquidazione de vanti anni.

Giuseppe AlessiMESSINA. Il consigliere delNuovo Centrodestra dellaQuinta Ciroscrizione ha fattoun figurone all’incontro con ilsindaco di Messina. Alessi, in-fatti, lo ha incalzato parlandodi risanamento, svincoli e an-che restituzione della Rada SanFrancesco. Un fuoco di fila cheha generato anche un equi-voco. Complimentandosi conAlessi, Accorinti ha chiesto: «Seiper caso di centrosinistra?».

Giacomo D’ArrigoMESSINA. Il direttore del-l’Agenzia Giovani torna in con-siglio comunale, nella sua Nizzadi Sicilia, grazie al Consiglio diGiustizia Amministrativa. I giu-dici, infatti, hanno riconosciutoal gruppo “Cambia Nizza”, scal-zato dal Tar nel giugno 2013,alcuni voti ingiustamente an-nullati. Insieme a D’Arrigo,rientrano in aula Carmelo Cam-pailla, Antonietta Cintorrino,Francesco Briguglio e AlessiaColedi.

Daniele IalacquaMESSINA. L’assessore all’Am-biente del Comune non mollala presa. Nel conrso di un in-contro richiesto all’assessore re-gionale al Territorio, Maria RitaSgarlata, Ialacqua ha ottenutogaranzie sull’inserimento delParco dei Peloritani nel “Pianoregionale dei parchi e delle ri-serve naturali”. La nuova areacoinvolgerà i 34 Comuni com-presi nei confini.

Vincenzo GarofaloMESSINA. Il deputato delNuovo Centrodestra alla Ca-mera è riuscito a far approvareun ordine del giorno che po-trebbe costituire una svolta:’“Anche gli utenti siciliani chepercorrono almeno 20 volte almese l'autostrada devonoavere diritto ad una riduzionedel pagamento del pedaggioautostradale del 20%”. Garo-falo ha rivolto la richiesta al mi-nistro delle Infrastrutture, non-ché compagno di partito,Maurizio Lupi.

CHI SALE

CAPO D’ORLANDO. Le richieste del Movimento Giovani Lavoratori

Precari in piazza, arretrati senza rateCAPO D’ORLANDO. L’amministrazione orlandina ha annunciato che si sostituirà allaRegione e anticiperà quattro mesi di stipendi arretrati ai precari del comune. Ma loronon ci stanno. Per questo motivo i precari del Movimento Giovani Lavoratori sonoscesi in piazza. Un corteo silenzioso che si è mosso tra il comune e il salone Cristo Re,dove i vertici del sindacato hanno spiegato le loro ragioni. Massimo Bontempo eGiuseppe Sergio Leggio hanno spiegato che «la proposta avanzatadall’Amministrazione destinava ai lavoratori interessati, 4 mensilità con scadenzeprecise entro il 30 giugno la mensilità di gennaio; entro il 10 agosto Febbraio; entro il30 Settembre Marzo; entro il 30 ottobre Aprile. «Noi, pur apprezzando la proposta,non l’abbiamo accettata perché essendo in arretrato di 5 mensilità, percepire glistipendi in questo modo non ci consentirà di far fronte al quotidiano». Ed avanzano laloro richiesta: ottenere entro il 30 giugno almeno 2 mensilità; riconoscere al personalel’intera somma di circa 888 mila euro a copertura del periodo regresso (gennaio-maggio 2014), «che la regione erogherà come anticipo pari al 40% dovuto per l’interoanno, per il personale».

Quaderni del Rotary, presentazione a MessinaMESSINA. Martedì 24 giugno alle 20.30, nei locali del RoyalPalace Hotel, avverrà la presentazione del terzo quadernodel Rotary Club di Messina, dedicato questa volta aSalvatore Pugliatti, a cura di Sergio Alagna e GiovanniMolonia, con scritti di Ferdinando Amata, Sergio Alagna,Giuseppe Campione, Luigi Ferlazzo Natoli, Teresa Pugliatti,Nazareno Saitta, Alba Crea e Giovanni Molonia.

Casting a Palermo per Braccialetti rossiPALERMO. Sabato prossimo, nell'Astoria Palace Hotel aPalermo, dalle 10.30 alle 18, si terranno i provini pertrovare i nuovi volti che saranno protagonisti della secondaserie della fiction di Rai 1 "Braccialetti rossi". Sono richiestibambini e adolescenti, dagli 8 ai 20 anni, siciliani, anchesenza precedenti esperienze da attore, che prenderannoparte alla serie che sarà girata a Roma a settembre.

Percorso di legalità alla “Albino Luciani”PALERMO. Il percorso per la legalità cui ha aderito da 10 annila scuola “Castronovo dell’I.C. Albino Luciani”, con gli studentiimpegnati in convegni e concorsi sul tema, nonché incontricon i familiari delle vittime di mafia, si è concluso con lamanifestazione “Legalitiamo”. Gli studenti hanno presentato iloro lavori alla presenza di autorità militari e politiche e ospitigraditi sono stati Angela, Gino e Gianluca Manca, genitori efratello di Attilio Manca , famiglia in attesa di giustizia.

SOCIETÀ

Francantonio Genovese

L’INCHIESTA. Appello contro la mancata scarcerazione. E sull’interrogatorio...

Rizzo, i domiciliari possono attendereMESSINA. I difensori di Chiara Rizzo, moglie di AmedeoMatacena in carcere a Reggio Calabria, hanno presentatoappello al Tribunale del Riesame contro il rigetto, da partedel gip Olga Tarzia, dell'istanza di scarcerazione dellapropria assistita. Secondo gli avvocati Carlo Biondi eBonaventura Candido, l'interrogatorio di garanzia di ChiaraRizzo sarebbe nullo poiché il divieto di interlocuzione con ildifensore per cinque giorni, indicato dal gip che ha emessol' ordinanza di custodia cautelare, sarebbe da intendersi adecorrere dall'esecuzione del provvedimento e non dall'arrivo in Italia di Chiara Rizzo. Dopo l'ex ministro degliInterni Claudio Scajola, i domiciliari sono stati concessianche alla sua segretaria, ritenuta una teste-chiave. Ma è

sul ruolo della messinese Chiara Rizzo,che gli inquirenti svolgono un giro divite, teso a capire la trama deirapporti da una parte con Scajola,dall'altra con l'imprenditoreBellavista Caltagirone, che non haesitato a regalare una PoscheCayenne alla donna così frizzantedefinita dalle riviste di Montecarlo"Champagne". Dall'altra parte, c'èpoi la richiesta di divorzio dalmarito, Amadeo Mataceno, cheora annuncia il rientro da Dubai,

dove si trova latinate, "per starevicino alla famiglia".

Genovese, braccio di ferro sulle intercettazioni “fuorilegge”ROMA. Intercettazioni, operate fuori daiconfini della legge, su una utenzatelefonica intestata alla società Caronte& Tourist, "in esclusivo uso personale aun parlamentare che non può essereintercettato, se non previaautorizzazione della Camera". E’ il tema sul quale FrancantonioGenovese ha chiesto di esserenuovamente ascoltato dalla giunta perle autorizzazioni a procedere delParlamento. L’organismo, presieduto daIgnazio La Russa, si è riservato di sentireil parlamentare tra l’otto e il sediciluglio.Ma al centro della contesa “giuridico-politico-giudiziaria” non ci sono solo uncentinaio di conversazioni giudicate dalgip Giovanni De Marco “non

manifestatamente irrilevanti” maanche la gestione dell’inchiesta“Corsi d’Oro” e del relativo processoda parte della Procura e del Tribunale

CORSI D’ORO. Il deputato del Pd chiede di essere ascoltato dalla giunta per le autorizzazioni a procedere

di Messina che vede ancora moltisoggetti, da più di sei mesi agliarresti domiciliari, come l’ex autistadi Genovese Roberto Giunta. Genovese contesterà non solo il“fumus persecutionis” che haspaccato in due la commissione, mala scelta dei tempi per decidere iprovvedimenti: lo stesso Tribunaledella libertà, formato dagli stessimagistrati, ha respinto la richiesta diattenuazione della pena proposta dailegali di Genovese a inizio mese etornerà a esprimersi sugli stessi puntie sugli stessi argomenti il 25 giugnoprossimo sulla richiesta di arresto incarcere riproposta dai Pm dell’accusa,coordinati dal procuratore aggiuntoSebastiano Ardita.

Chiara Rizzo

20 Giugno 2014

centonove pagina 5

Elvira AmataMESSINA. Il consigliere comu-nale di Messina è fedele al suolook nei secoli dei secoli. Hafatto di tutto per evitare l’ac-conciatura anni Sessanta del par-rucchiere messo a disposizionedal Cirs per la sfilata vintagesvoltasi all’Irrera. Amata si è pre-stata a salire sul palco con unospelndido abito nero «ma i ca-pelli non si toccano - ha confi-dato - Sarei capace di piangerese mi cambiassero pettinatura».

Manlio MagistriMESSINA. L’ex commissario del-l’Asp di Messina si è visto boc-ciare dal Tar il ricorso presen-tato contro la nomina a direttoregenerale dell’azienda di Gio-vanni Migliore. Magistri ha im-pugnato anche la delibera digiunta con la designazione deidirettori generali nominati daCrocetta. Il Tar ha respinto anchequesto. Dalla sentenza vienefuori anche un dato curioso: adoggi non esisterebbero ancora idecreti definitivi di nomina.

Ciro CaravàMESSINA. L’ex sindaco di Cam-pobello di Mazara condannato a8 mesi di reclusione per peculatod'uso. I fatti contestati sono rela-tivi alla campagna elettorale del2008, quando Caravà utilizzò unvideo realizzato in precedenza incui veniva ripreso un bene confi-scato alla mafia. Secondo l'ac-cusa, quelle immagini furono rea-lizzate utilizzando l'auto blu delComune. A febbraio Caravà fuassolto dall'accusa di concorso inassociazione mafiosa.

Orazio MicaliSIRACUSA. Non c’è pace per l’exsoprintendente di Siracusa. No-nostante un’ordinanza del giu-dice del Lavoro lo abbia rimessoin sella dopo che era stato ri-mosso dall’incarico con 13 mesidi anticipo, Micali deve affron-tare adesso l’offensiva di Le-gambiente. L’associazione, in-fatti, ha scritto a Crocetta difermare l’insediamento in forzadi una condanna in primogrado per reati commessi du-rante il proprio lavoro.

Carmelo PinoMILAZZO. Il sindaco “scivola” suibagni pubblici. Il primo cittadinoa maggio 2013 aveva promessola ripertura dei vespasiani di viaCrispi come servizio a supportodei turisti. A distanza di un anno- come contestato dai 5 Stelle - ri-mangono chiusi.

CHI SCENDE

settegiorni

SERRO. I tralicci di Terna a ridosso del “monumento”

Pietra Giuliana, arrivano le ruspeSERRO. Doveva essere una cerimonia breve, festosa, nella qualela poetessa italo-greca Irene Caterinaki Bruno, innamorata diSerro e della sua Pietra Giuliana, consegnava alla cittadinanzaun'ode proprio all' "eterna cariatide", divenuta simbolo delpaese, ed invece si è percepita l'angoscia della comunità perl'arrivo, la notte precedente, dei macchinari per installare nelparco comunale vicino alla Pietra il traliccio n. 44dell'elettrodotto Terna. Alla presenza del sindaco del Comune

di Villafranca TirrenaMatteo De Marco, deicapigruppo del ConsiglioComunale GaetanoLamberto e AntoninoLamberto e del consigliereMario Russo, ha introdottoi lavori Mario Barresi, anchein rappresentanza delCircolo Nino Campanellaospitante l’incontro,evidenziando il valoreculturale dell'omaggio chela poetessa ha voluto farealla comunità di Serro;Placido La Rosa hadelineato la figura di IreneCaterinaki Bruno, vedovapoetessa, pittrice, artistaeclettica, nota non solo nel

panorama siciliano, che con la sua iniziativa ha focalizzatol’attenzione sulla pietra sollecitando anche una adeguatariqualificazione del luogo. E su ciò ha dato la disponibilità allacollaborazione il sindaco De Marco, aderendo al lancio delConcorso di idee che avrà come sbocco, nei prossimi mesi, lacollocazione della targa accanto alla Pietra, nel quadro dellasistemazione più adeguata di tutta l'area.

Vincenzo Franza festeggia 50 anniMESSINA. Una ventina di amici, alla presenza dellaelegante mamma Olga, al Marina di Nettuno per i 50anni di Vincenzo Franza, imprenditore dei traghetti,che ha voluto festeggiare il compleanno, con qualchegiorno di ritardo sulla data del calendario, incompagnia degli amici più stretti, e in un clima"riservato e minimalista" .

Palermo, confetti rossi per Emanuela RizzoPALERMO. Nonostante lo stress che comporta lapredisposizione degli avvisi fallimentari, ha trovatoil tempo anche per i preparativi delle nozze.Emanuela Rizzo, nostra referente Edicom, hasposato lo scorso 9 giugno Gabriele Cacioppo aPalermo, nella Chiesa della Catena, prima delricevimento presso l’hotel Zagarella. Ai novelli sposie alla famiglia gli auguri di Centonove.

Trecastagni in festa per nonna MimmaTRECASTAGNI. Ha compiuto 103 anni DomenicaGraziano, appassionata del gioco a briscola, fra lepiù lucide e longeve donne dell’isola. In perfettaforma fisica ed intellettiva, tanto da vestirsi ecucinarsi da sola, la ‘centenaria’, vive a Trecastagni,ha tre figli e 18 tra nipoti. Per il suo 103esimocompleanno ha festeggiato in un locale con lafamiglia: a tavola erano in 40. Alla serata anche ilsindaco di Trecastagni Giovanni Barbagallo che leha fatto visita e le ha donato una targa ricorso anome dell’amministrazione comunale e un mazzo difiori.

ROSA E NERO

Sos per piazza del PopoloMESSINA. Da più parti è stataindicata come la scommessa per ilfuturo: la rinascita di piazza Lo Sardoalias Del Popolo. “Sono valsi a nulla –denuncia il Presidente del ComitatoRidateci Piazza Del Popolo, MicheleAinis – i fiumi d’inchiostro, lesegnalazioni, le petizioni popolari, edanche le preghiere, per ridare dignitàe lustro all’unico slargo ovale dotatodi portici, i cui prospetti vincolatidalle Belle arti, portano l’illustrefirma dell’architetto Ernesto Basile,esponente siciliano del modernismointernazionale edel Liberty. Lapiazza più belladel centromessinese, apparesempre più buia,sporca e lesa nelsuo decoro, nellasua tradizionestoria. “Cidomandiamo –prosegue Ainis –come si possa solopensare diorganizzareeventi ludici, nottibianche, anche selegate ai

festeggiamenti del tanto amato S.Antonio, quando la piazza versa inuno stato di degrado e i portici sonoil vespasiano della città. Le criticità elo stato di abbandono sono tali danon garantire l’incolumità pubblica,lo testimoniano gli ultimiavvenimenti di cronaca:accoltellamenti, sparatorie da farwest, auto incendiate, ecc.. Insulto perenne alla quinta scenica diedifici che cingono la piazza sono,così come documentano queste

Alcune immagini di piazza del Popolo tra rifiuti e degrado

La poetessa Caterinaki Bruno

MESSINA. Degrado e abbandoni, le proteste del Comitato

immagini: l’assoluta precarietàdell’illuminazione, assente negli ormaiputridi portici ricolmi di deiezioni e inquasi tutto il marciapiede che li corona,la mancanza di cestini per la raccolta deirifiuti, la mai giunta potatura dei secolarificus, i graffiti nei prospetti, insommatutto è degrado.«Qualcuno direbbe, - si legge in unanota del Comitato - che ci azzeccano? Ilwrestling, la lambada, la danza delventre con Sant Antonio? E per qualesanta ragione il volume degli impiantiaudio, affidato a due speaker, eratalmente alto da far tremare i vetri delleabitazioni fino alle 2 e 30 della notte?Non ci resta che pregare».

primopiano20 Giugno 2014

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MESSINA. Si infiamma il dibattito sulla delibera del sindaco per l’istituzione del Registro delle Unioni Civili

Levata di scudi in consiglio comunale. Il centrodestra è compatto sul no, ad eccezione dell’outsider Pippo Trischitta,mentre i democratici dentro il Comune tornano sui propri passi dopo la campagna a favore degli iscritti del Pd

Convivenze anno zeroDI DANIELE DE JOANNON E TIZIANA CARURO

MESSINA. Una storia che si ripete. Laprima volta fu nel 2000, poi nel 2006.Nel frattempo, a Messina, dueCircoscrizioni, la quarta e la quintabattevano i “fratelli maggiori” delconsiglio comunale approvando ilregistro delle Unioni civili. Due passaggi,quelli consumati dai presidentidell’epoca Francesco Palano Quero(riconfermato) e Alessandro Russo,oggi entrambi renziani del Pd, che nonhanno avuto alcuna eco al Comune,dove adesso, a rimescolare le carte, hapensato il sindaco Renato Accorinticon una delibera che dovrebbe istiutuireil registro. Un atto già silurato inCommissione e prossimo a esserechiamato in consiglio comunale. Soloche, oggi, qualcosa forse sta cambiando,ma solo per “ragion di partito”.PD CONTRO PD. A uniformarsi alcoro dei “no”, che ha visto come tenoreil deputato e leader dell’Udc GianpieroD’Alia (che pure aveva dovutoappoggiare, a denti stretti, la medesimaproposta elaborata nel 2006 dal “suo”presidente d’Aula, Fabio D’Amore),erano stati anche i consiglieri comunalidel Partito democratico, contrari proprionei giorni in cui il premier Renziannunciava un disegno di legge perregolamentare il settore. A “sbloccare”tutto, un’iniziativa dei renziani Russo eQuero, che con il Circolo Pd Libertà,insieme all’Area Civati, al ComitatoMessina per Renzi, all’associazione “BigBang!” alla Federazione provinciale deiGiovani Democratici e alll’associazioneCulturale giovanile “FutureDem” hannoiniziato una raccolta di firme in piazza apartire dal 17 giugno: «Il Pd, partitolaico e aconfessionale, persegue

l'obiettivo di una normativa di settoreche istituisca le civil partnership, ossiadelle forme giuridiche che riconoscanoalle coppie etero ed omosessuali nonunite in matrimonio di poter ottenere glistessi diritti civili che spettano allecoppie coniugate. Mentre in tutta laSicilia provvedimenti di regolarizzazionedelle unioni di fatto sono stati approvatiin diversi comuni, senza distinzioni dicolori politici, a Messina ancora non èpresente un provvedimento di civiltà”.Tanto è bastato per mettere in mora i

consiglieri democratici, che quasisicuramente presenteranno una deliberamigliorativa (esemplata su quellaapprovata nelle circoscrizioni) perdimostrare non solo di essere in lineacon il partito, ma di superare,“sgambettandolo” lo stesso sindaco. Atessere la tela, consultandosi anche congli animatori dei banchetti, ilcapogruppo Paolo David. A mediarecon i consiglieri più recalcitranti, FeliceCalabrò, già candidato sindaco alleamministrative di giugno.

IN RPOVINCIA. Messina, anche alivello di giunta, è un fanalino di coda.Infatti, l’elenco dei Comuni dellaprovincia che hanno approvato ilregistro (in alcuni casi solo la giunta)inizia con Torregrotta, che ha detto “sì”nel 2012. Poi è stata la volta diMazzarrà Sant’Andrea (2013), Milazzo eTaormina (2014). A Barcellona, lagiunta Collica ha varato ilprovvedimento, ma si attende ilconsiglio, consiglio che, invece, a Lipariha detto “no”. Il primo diniego dell’aulaconsiliare di Messina risale al 2000,quando a capitanare la “rivolta” ful’esponente della Destra Sociale,Silvano Arbuse. Tra le motivazioni,c’era anche la privacy. Quindi, nel 2006,ci provò D’Amore, durante la giunta dicentrosinistra, ma fu un nulla di fattononostante l’amministrazione fossequella di centrosinistra. L’iniziativa diAccorinti arriva quando persino l’Ars hadeliberato in tal senso, demandando aiComuni il compito di istituire i registri.LE POSIZIONI IN CAMPO. Ad aprirela strada al dibattito sulle unioni civili ciha pensato l’Udc, con il gruppoconsiliare che già in IX commissioneaveva fatto ben intendere ad Accorintiche la delibera approvata in Giuntaqualche mese fa non avrebbe avuto vitafacile. Immemore del passato, lo statomaggiore dello scudo crociato messinesesi è dato appuntamento proprio nellasala consiliare per avvertire, a chiarelettere, che in aula, l’approvazione delregistro sulle unioni civili, sarebbe statatutt’altro che una passeggiata di salute.D’Alia e i suoi si sono “scudati”relegando al Governo nazionale lacompetenza “su una questione che -hanno detto in conferenza stampa - nonpuò essere affrontata da un regolamentocomunale”. Secondo l’Udc, il registro,insomma non avrebbe alcuna utilitàconcreta neppure per i beneficiari direttie, piuttosto che impegolarsi in terreni“non familiari”, l’Amministrazioneavrebbe dovuto pensare “a ciò che glicompete, ovvero sostenere quei nucleiriconosciuti attraverso politiche fiscaliche riducono la tassazione sugliimmobili o sui servizi”. Contrariall’approvazione del registro anche i“colleghi” del Ncd. Anche se tra i due

La raccolta firme del pd a favore del registro delle Unioni Civili

Dei nove capoluoghi di provincia, ben sei sonoquelli in cui i consigli comunali hanno approvato laproposta di istituire appositi registri che consentanoalle coppie non sposate - tra di esse, anche quelleomosessuali - di formalizzare la propria unione,ottenendo in tale modo un riconoscimento utile abeneficiare di particolari diritti (si pensi alla domandaper poter accedere agli alloggi di edilizia residenzialepubblica o alla possibilità di avere informazioni sullostato di salute del convivente); privilegi un tempo

spettanti soltanto alle coppie sposate. Le principalicittà che hanno accolto questa apertura sono Catania,Palermo, Enna, Siracusa, Ragusa e Trapani.A Catania, a spingere per l’approvazione del registro èstato il sindaco, Enzo Bianco, in persona. Il primocittadino ha presentato la proposta come “unostrumento di civiltà”. Alla parità delle opportunità, hafatto invece riferimento il sindaco di Palermo, LeolucaOrlando, secondo il quale riconoscere le unioni civili èstato un modo per rispondere ai dettami previsti dallanostra Costituzione e un passaggio fondamentale perfare di Palermo una città accogliente.Risale alla fine dello scorso anno, invece, la primaregistrazione di una coppia di fatto nel registro delleunioni civili di Enna. Si è trattato di due donne, Teresae Stefania, che hanno così potuto legittimare il lororapporto sentimentale. Ha parlato invece di “tutela

delle minoranze” il sindaco di Siracusa, GiancarloGarozzo, presentando la scorsa estate l’approvazionedel registro da parte del consiglio aretuseo, mentrenella vicina Ragusa le coppie di fatto hanno dovutopenare un po’ di più per vedere operativa l’istituzionedel registro a causa di un regolamento attuativo chetardava ad arrivare.Tra i capoluoghi, l’ultimo ad aver fatto il grande passoè stato Trapani, dove un paio di settimane fa ilconsiglio ha detto sì all’unanimità alla proposta fattadal consigliere Ninni Barbera.Ma non sono soltanto le grandi città a muoversi versoun riconoscimento formale delle unioni civili: comunicome Palagonia, Bagheria, Niscemi e Leonfortedimostrano che scegliere per un ampliamento deidiritti sia un orientamento sempre più diffuso.

Simone Olivelli

A CATANIA, PALERMO, ENNA, SIRACUSA, RAGUSAE TRAPANI L’AULA SI È GIÀ ESPRESSA A FAVORE

Sei capoluoghi su 9GEOGRAFIE

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consiglieri del Nuovo Centro Destra,Daniela Faranda e Nicola Crisafi,non c’è una totale condivisionesull’argomento (con tutta probabilitàvoteranno entrambi contro la deliberasulle unioni civili), ma per motividiversi. Faranda, infatti, non si dichiaracontraria al registro in sé, pursostenendo che non risolva il problemaalla radice soprattutto perché “inassenza di una legislazione nazionale,un registro locale non annulla quelleproblematiche che le coppie non unite

in matrimonio incontrano durante illoro rapporto”. Di altro avviso è, invece,Nicola Crisafi, secondo cui, in assenza diuna normativa nazionale, la sola unioneè quella tra uomo e donna. Sempre sulversante destrorso Forza Italia è ancorapiuttosto incerta sull’argomento, anchese il capogruppo Giuseppe Trischittaannuncia che ogni consigliere avràmassima libertà di coscienzasull’argomento. A livello personale,Trischitta ha intenzione di proporre dellemodifiche alla delibera esitata dalla

Giunta e, qualora venissero approvate, ilsuo sarà un “sì” al registro. “SiamoMessina”, invece, non ha ancoraraggiunto una posizione ufficiale sulpunto. Il gruppo consiliare di cui èanima anche il movimento “Vento delloStretto” rimane ancora abbastanzadiviso. Quindi si dovrà attendere ancoraqualche giorno per conoscere la lineaufficiale del gruppo.Il vero caos sta, però, nel centro-sinistra.Pur essendo, per storia e battaglie“sposate”, generalmente a favore delle

L’INTERVISTA

NEL 2007, quando il presidente del Consigloio RomanoProdi voleva promulgare i “dico”, il suo maestro, padreFelice Scalia, si disse favorevole a una legislazione cheriguardasse le convivenze fuori dal matrimonio,sottolineando, da religioso, come in presenza dell’amorec’è Dio. Oggi, in merito alla questione del Registro delleUnioni civili, parla l’allievo Francesco Pati, prete diocesano:«Penso che un riconoscimento legislativo alle coppie difatto debba essere previsto, e parlo da uomo che è anchesacedote. Due persone che stanno insieme, e non miinteressa il loro genere, devono avere da figli di dio lapossibilità di gestire la propria affettività all'aperto. Unacoppia di fatto etero o no - spiega - non toglie nulla anessuno». Pati, poi, affronta l’argomento da un’altraangolazione: «Da religioso, affronto così il problema:ovviamente la famiglia in quanto tale è nata per essereeterologa e con fini procreativi, ma un altro genere diconvivenza ci può essere e deve avere un riconoscimento.Il mio pensiero è che ci sia un riconoscimento all'amore el’amore non ha gerene, è neutro». Per Pati, «ogni cosa deveessere chiamata con il proprio nome: il matrimonio è unacosa, altro sono le convivenze che non hanno nulla di piùe nulla di meno dal punto di vista “normale”». Per quanto

riguarda la Chiesa, «sta iniziando a fare un discorsodifferente, non c'è più la chiusura ermetica di un tempo,e si vede anche grazie al nuovo Papa». Riguardo allacircostanza che il registro, in sé, non risolva i problemi, Patisotiene che, comunque «serve per sensibilizzare». (D.D.J.)

Padre Pati: «Un riconoscimento va previsto»unioni civili, Pd messinese e collateralistanno vivendo, invece, sull’argomento,una sorta di logorio interno. A giocareun ruolo fondamentale è, senza dubbio,anche l’eventualità di consegnare inmano un trofeo di non poco contoall’Amministrazione Accorinti. Un altroaspetto fondamentale che frena iconsiglieri democratici locali a votarefavorevolmente il registro è certamenteda rintracciare in quell’incetta di, quasistorici, esponenti del centro-destraimbarcati dalla coalizione che hasostenuto il candidato a sindaco FeliceCalabrò. Molti dei quali oggi siedono inConsiglio grazie anche ad un elettoratoabbastanza conservatore. Un esempiolampante è Giuseppe Santalco che,personalmente, ha già annunciato il suovoto contrario al provvedimento. Ilcapogruppo del Pd, Paolo David, parlainvece di una delibera “vestita” inmaniera sbagliata. Per questo, qualoradovesse approdare a breve all’esame delConsiglio, tutti i democratici, compreso ilgruppo “Felice per Messina” voterebberocontrariamente al registro. L’obiettivo èquello di bocciare la delibera Accorinti eproporne una nuova a cui si sta giàlavorando. Per quanto riguarda il gruppoconsiliare dei Progressisti democratici,Daniele Zuccarello, si dice invecefavorevole alla delibera anche se nonesclude la possibilità di presentareeventuali emendamenti. Zuccarellosottolinea che «il partito democratico nelresto d’Italia ha avuto una posizionefavorevole» e, di conseguenza, noncomprende perché a Messina non si optiper una visione unitaria favorevole alprovvedimento. Sempre all’interno dellacoalizione di centro-sinistra rimanespaccato il “Megafono” con dueconsiglieri che voteranno a favore e duecontro. Mentre i Dr che contano ben seiconsiglieri a Palazzo Zanca si dichiaranofavorevoli al provvedimento,considerando che “mira a garantire deidiritti rivolti a una larga frangia dellapopolazione che comprende non solopersone dello stesso sesso unite da unlegame affettivo, ma anche unionieterosessuali non convenzionali”.Scontata la posizione dei consiglieri di“Cambiamo Messina dal basso” che, sulpunto sono uniti pro-registro.

Padre Francesco Pati

Pippo Trischitta Paolo David Daniela Faranda

La battaglia per le Unioni civili, in parlamento, inizianel 1986. grazie all'Interparlamentare donneComuniste” e ad Arcigay. In particolare, furono lasenatrice Ersilia Salvato e le deputate RomanaBianchi e la messinese Angela Bottari a presentarealle rispettive Camere di appartenenza un disegno dilegge sulle unioni civili. Nel 1988, su insistenti pressionidi Arcigay, Alma Agata Cappiello, avvocato eparlamentare socialista, presentò la prima proposta dilegge. Dagli anni novanta diventa consistente il

numero di proposte di legge per le unioni civilipresentate sia alla Camera che al Senato, così comediventano pressanti gli inviti del Parlamento Europeoa parificare coppie gay e eterosessuali così comecoppie conviventi e sposate. Nel corso della XIIIlegislatura fu presentata almeno una decina di disegnidi legge (da Nichi Vendola, Luigi Manconi, GloriaBuffo, Ersilia Salvato, Graziano Cioni, AntonioSoda, Luciana Sbarbati, Antonio Lisi, Anna MariaDe Luca, e Mauro Paissan). Nel corso della XIVlegislatura, con l'attività politica del deputato FrancoGrillini e della militanza omosessuale, il dibattitosull’approvazione di una proposta per i Pacs hatrovato un consenso trasversale.È a quel punto che sembra arrivata la svoltadefinitiva con i DICO, ovvero l’acronimo di “Diritti edoveri delle persone stabilmente Conviventi”. A

proporre il disegno di legge, in quel caso, non fu unparlamentare ma direttamente il Governo Prodi, chelo lanciò nel 2007 per poi vederlo silurato. Avrebberopotuto beneficiare degli effetti del disegno di legge, iconviventi ovvero “due persone maggiorenni, anchedello stesso sesso, unite da reciproci vincoli affettivi,che convivono stabilmente e si prestano assistenza esolidarietà materiale e morale, non legate da vincolidi matrimonio, parentela, affinità, adozione,affiliazione, tutela”. Il progetto era finalizzato alriconoscimento giuridico alle “convivenze” cherisultano iscritte nei registri anagrafici di ognicomune. I diritti immediatamente fruibili sarebbero:decisioni in materia di salute e in caso di morte;permesso di soggiorno; utili di impresa; tassa disuccessione; contratto di locazione; agevolazioni inmateria di lavoro; diritti di successione.

LA PRIMA PROPOSTA FU FIRMATA DALLA DEPUTATAMESSINESE DEL PCI. NEL 2007, IL TENTATIVO DI PRODI

Da Bottari ai DicoLA SCHEDA

20 Giugno 2014

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primopianoTutte le novità in aula� DIVORZIO BREVE. Stop alla separazionedi 3 anni per chiedere il divorzio. Il terminescende a 12 mesi per la separazionegiudiziale e a 6 mesi per la consensuale,indipendentemente dalla presenza o menodi figli. Se la separazione è giudiziale, iltermine decorre dalla notifica del ricorso. � COMUNIONE LEGALE. La comunione deibeni si scioglie quando il giudice autorizzai coniugi a vivere separati o al momento disottoscrivere la separazione consensuale. � APPLICAZIONE IMMEDIATA. Il 'divorziobreve' sarà operativo anche per iprocedimenti in corso.� NORMATIVA IN CORSO. La causa checonduce al divorzio è la separazione legaledei coniugi protratta ininterrottamente peralmeno tre anni a far tempo dalla primaudienza di comparizione dei coniugi innanzial tribunale nella procedura di separazionepersonale, anche quando il giudiziocontenzioso si sia trasformato inconsensuale. Per la decorrenza dei tre anninon vale il tempo che i coniugi hannotrascorso in separazione di fatto, senza cioèrichiedere un provvedimento di omologa alTribunale. Il divorzio può quindi essererichiesto: in caso di separazione giudiziale,consensuale e di fatto.

LA SCHEDAALTRI FRONTI. Passa alla Camera la normativa che ridurrà la tempistica a sei o a dodici mesi

Se il Senato dovesse approvare, molte coppie si ritroveranno automaticamente divorziate.Soddisfatti gli avvocati, che però avvertono: «La legge non interviene sui contenziosi legati agli addii»

Divorzio, facciamolo breveMESSINA. E mentre le coppie nonspostate sono alla ricerca di unalegittimazione, cambia tutto per chi,invece, era ricorso al matrimonio manon ne vuol più sapere. Con un addio aitre anni canonici e tempi che scendonoai sei mesi in caso di consensualità,l’Italia cambia marcia con il “Divorziobreve”, la nuova normativa approvataalla Camera e adesso al vaglio delsenato che “taglia” tutti i tempi, ma nonquelli che costituiscono i cosiddetti“strascichi” degli addi, ovvero divisionedei beni e quant’altro. Queste dispute,infatti, possono perdurare per anni.VISTO DAI LEGALI. «In realtà, ladisciplina dovrà passare al vaglio dellapratica e degli effetti procedurali»,spiega Nicola Nastasi, giovaneavvocato che si occupa anche di cause diseparazione. «La tempistica si riduceanche nel caso di separazione giudiziale,che prevede 12 mesi in tutto. L’aspettoulteriormente positivo è che, se la leggedovesse passare al Senato, avrebbeeffetto retroattivo, e in tanti potrebberotrovarsi divorziati, con un ulteriorealleggerimento per i Tribunali». E,soddisfattissima, è anche CarmenCurrò, che si occupa dai trent’anni diseparazioni e divorzi: «L’Italia è ancoramolto indietro sotto il profilo della leggee sotto il profilo dell’aggiornamento.Quella in approvazione al Senato è unamodifica che doveva essere giàapprovata da tempo. Mi interessasoprattutto - aggiunge - che alla Cameraci sia un atteggiamentodifferenterispetto a quaranta anni fa,quando ci fu una divisione tra gli italianisul divorzio e io iniziai a fare politicaproprio occupandomi di questo». Ciòche la riforma non risolve, sono alcuneconseguenze dell’addio fra i coniugi: «Se

un solo anno». Come già accennato, aprolungare l’agonia di una separazionesono anche i contenziosi per ilmantenimento: «Quando devi fare unaprova per testi per provare il tenore divita della famiglia, per provare il lavoronero di uno dei coniugi o attivitàeconomiche collaterali, o fare unarichiesta che porti il giudice a chiedereindagini alla Guardia di Finanza sulconiuge che non vuol dare unasituazione economica veritiera, allorapassano mesi. In tutto ciò, poi, puòinserirsi l’affidamento dei figli, conmolte questioni che si dovrebberoevitare, come perizie, consulenzetecniche di parte, interventi di assistentisociali e neuropsichiatri infantili. Questo- spiega - solo per riuscire ad ottenerel’affidamento».

Ci sono gli imperscrutabili, cioè coloro che sipresentano per una separazione consensuale“fittizia” e solo per preservare i beni. In quel caso,l’avvocato può anche non accorgersi di niente. E poici sono i clienti in guerra anche per i servizi da caffè,che fanno periziare e in caso vendere, se indivisibili,pur di non restare l’uno col piattino e l’altra con latazzina. Ma le cause delle separazioni? Gli avvocatine hanno viste di tutti i colori, e alcune, che fannoquasi sorridere, in realtà sono reamente tristi e

brutte. Come quella del marito che metteva illucchetto al frigorifero, tenendolo in un’altra stanza,così da controllare il cibo che veniva consumato dallamoglie. O come, sulla stessa linea, del marito cheprovava a costringere alla separazione consensualela moglie disoccupata lasciandola a casa e senza uncentesimo per fare la spesa. Conclusione? La signoradoveva mangiare dalla vicina. In questo caso, però, ilmarito ha pagato: è stato condannato in Cassazioneper maltrattamenti. C’è poi tutta una casistica, moltoalta, che riguarda le nozze contratte in tarda età.Questi matrimoni, che fanno tanta simpatia, spessoterminano dopo appena un anno perché nessuno deidue tollera il cambio di abitudini generato dallaconvivenza.Tra le cause di divorzio, anche quando la moglie,straniera, si accorge di essere stata sposata solo per

fare da badante alla suocera. In questo caso, lasignora ha chiesto la separazione e il maritol’annullamento, subendo una condanna per litetemeraria. Anche l’eccessivo controllo può diventareun boomerang: sbaglia il marito che mette sottocontrollo telefono, computer e casa; sbaglia lamoglie che suona al campanello della presuntaamante del coniuge (e finisce denunciata); sbaglial’amante che finisce altrettanto denunciata pereccessive telefonate silenziose. A Messina, tra casi diquesto genere, c’è anche quello della mogliecondannata per aver danneggiato l’auto dell’amantecon la candeggina. Determinante, la testimonianza asuo sfavore del marito. Tra le separazioni pertradimento il flagranza, non può non esserericordato il divorzio di una moglie che trovò il maritoa fare sesso con un sacerdote. (D.D.J.)

TORTI E RAGIONI. «In un divorzionon consensuale - racconta CarmenCurrò - può capitare di tutto, adesempio che mentre da conviventi iltenore di vita era medio, con laseparazione e il divorzio, dovendoquantificare questi esborsi, non sempresi riesce a farlo. In tal senso, il ruolodell’avvocato è importantissimo,perché, se ragionevole, dirà al suocliente che che non si può andare oltrea una determinata cifra». Non si pensi,però, che il mantenimento sia sempre acarico del marito: «Capita molto spessoche il coniuge economicamente piùdebole possa essere l’uomo. Il perché?Le donne vincono concorsi per posti dialto livello e sono anche titolari diesercizi commerciali».

D.D.J.

CURIOSITÀ

Carme Currò

DALLE SEPARAZIONI FITTIZIE ALLE STORIE DI ORDINARIAFOLLIA CHE GENERANO L’ADDIO TRA DUE CONIUGI

Se il prete e il marito...

tutto andrà come previsto, si potràottenere una sentenza parziale didivorzio che permetterà all’ex coniuge dirisposarsi, ma la risoluzione di eventualiaddebiti, dal mantenimento ai figli,passando per i beni, in caso di percorsogiudiziale, possono durare anni.Insomma, allo stato delle cose, lariforma del divorzio attiene solo aitempi per la risoluzione del vinciolo».LE LUNGAGGINI. Al di là dellatempistica lunga, a Messina alcuniproblemi sono derivati anche dalsovraccarico di lavoro per i giudici. «Inriva allo Stretto, infatti, le cause difamiglia vanno a Messina alla primasezione, che non si occupa solo di causedi famiglia. L’ultima statistica - continua- dava un numero complessivo, tradivorzi e separazioni, pari a duemila in

politica20 Giugno 2014

centonove pagina 9

Il governatore strattonatoL’UDC CHIEDE UNA VIRATA VERSO IL CENTRODESTRA. I CUPERLIANI TIRANO DALLA PARTE OPPOSTA.RISULTATO: LA PARALISI. MENTRE LA CRISI ESPLODE

PALERMO. L’Udc ha chiesto a Crocetta una virataverso il centrodestra, “aprendo” la giunta allapartecipazione di Ncd, il partito di Alfano conquale lo scudocrociato di D’Alia si è federato. Icuperliani, attraverso le parole del segretario delPd Fausto Raciti, chiedono la stessa cosa: aperturaall’ala del partito, rimasta danneggiata dall’ultimorimpasto di giunta. Risultato finale: Crocetta non simuove. “Non posso cambiare assessori una volta al

mese…”. Dopo le elezioni europee e le elezioniamministrative, si è punto e a capo. Con l’aggravante che la crisi continua mordere edalle ultime dichiarazioni del dirigente VincenzoFalgares in audizione all’Ars, la Sicilia rischia diperder qualcosa come 550 milioni di fondi europei,gli stessi che Crocetta avrebbe strappato al governonazionale rinunciando in parte al contenzioso chedanni contrappone l’Isola al governo nazionale,sulle quote da accise da rigirare alla finanzapubblica siciliana. Un fatto sul quale alcuni giornali si interrogano,ma che da Palazzo d’Orleans non ha finora ricevutonessuna smentita. E come in un copione già scrittosi ripropone la polemica a distanza tra il presidenteCrocetta e il presidente dell’Ars Ardizzone a

proposito dei contenuti della manovra finanziariache non arrivano in aula. Da accontentare ci sono legioni di lavoratori, dagliarticolisti che ormai minacciano suicidi collettivi, adaltre categorie da sempre aggrappate allemammelle della Regione: tra queste spiccano idipendenti della Multiservizi, di Biosphera e dellaBeni culturali spa, confluiti tutti sotto una nuovasigla, societaria, affidata alle cure di NicolaVernuccio, ex assessore agli enti locali di RaffaeleLombardo, in servizio da anni alla Resais, l’areaparcheggio della Regione per tutte le iniziativeindustriali andate a male. E qui resta aperto il capitolo “partecipate”, appenaaperto dal Presidente a caccia di fondi per ripinarela voragine dei conti.

REGIONE. Si scioglie il gruppo parlamentare della Lista Crocetta. In cinque fanno gruppo a sè

Di Giacinto, Dipasquale, Oddo, Coltraro e Malafarina danno vita a “Territorio e socialismo” in polemica colpresidente che si accontenta di essere “una costola del Pd”. Finocchiaro: «Ora comincia la vera rivoluzione»

Megafono, c’eravamo tanto amatiPALERMO. L’unico che non ha fattodichiarazioni è il senatore delMegafono, Beppe Lumia. Per il resto, il,presidente Crocetta non si è smentito:“Per me questi cinque deputati possonoanche andare all’opposizione…”. Si èsciolto così il gruppo parlamentare“Megafono-Lista Crocetta”. Ora icinque deputati che ne facevano parte,Di Giacinto, Dipasquale, Oddo,Coltraro e Malafarina fanno gruppo asé, si chiameranno “Territorio esocialismo”. Una frattura insanabile, seè vero che Massimo Finocchiaro, alterego messinese del presidente dellaRegione, a botta calda commenta a

Centonove: “La vera rivoluzione,comincia adesso. Ora siamo liberi diorganizzarci sul territorio e dare spazioa quella che è la vera spinta delMovimento: la lotta alla corruzione, almalaffare, da perseguire ogni giorno,spostando poi l’asse sulla crescita veradell’economia, che non è fatta di vuotislogan antimafia, ma di interventi afavore delle imprese e della parte sanadella società siciliana…”. Un cambio dipasso, insomma, che modifica gliequilibri politici della Sicilia. Ma cosac’è dietro questa clamorosa rottura? Damolto tempo alcuni deputati, ilmessinese Giovanbattista Coltraro

prima, il palermitano Di Giacinto poi,l’ex sindaco di Ragusa Dipasquale aruota, mostravano segni diinsofferenza verso la gestione quasimonopolistica del potere da parte delpresidente della Regione: lamentavanoche in molte scelte, comprese lenomine di sottogoverno, i deputati delMegafono non venissero mai sentiti. Alcuni, come Coltraro, vicepresidentedella commissione attività produttive,hanno sempre avuto problemi anche afarsi ricevere. A fare traboccare il vaso,poi, la scelta non condivisa da partedel drappello di deputati dellacandidatura alle europee di Michela

Stancheris, il cui risultato “appannato”da parte di Crocetta è stato, senzamezzi termini, rinfacciato allarappresentanza dei deputati, martedìscorso in un vertice operativo alristorante-pizzeria “Swit Life” diTermini Imerese. Con un paio di ore di ritardo, Crocettaè arrivato all’appuntamento quando ladiscussione tra i deputati e i varicoordinatori provinciali, si erainfiammata su quale futuro dare almovimento: chi voleva farne unpartito, chi una associazione. Tutti,comunque contrari a fare delMegafono una costola del Pd, accusaneanche velatamente nascosta aCrocetta. Che da sensitivo ha attaccatoa testa bassa, i suoi aficionados. Convalutazioni anche ruvide: qui ci sonoonorevoli che da soli non vanno oltregli ottanta voti, chi rappresentano senon sé stessi? Per Crocetta il Megafonoè prima di tutto un modo di essere:come i Renziani hanno il movimento“big Bang”, così nel Pd c’è l’area delMegafono, movimento che ha bisognodi un comune sentire. La lontananzadalle logiche del potere, la ricerca dinuovi consensi sul territorio.” E suquesto Crocetta ha consumato poi lastoccata finale: a giudicare dai voti,Michela Stancheris è stata preferita dagiovani e simpatizzanti, non certo peril lavoro fatto dai deputati nei loroterritori”. Due giorni dopo, il divorzio:Nello Dipasquale ha annunciato lanascita di Socialismo e Territorio. Larisposta di Crocetta è stata augurale:“Acqua davanti e…ventu darreri”.

Rosario Crocetta

Nello Dipasquale

ALLEANZE

politica20 Giugno 2014

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MESSINA. Ma quanto vale ai valori diBorsa la quota della Regione Siciliadentro Unicredit che il presidenteCrocetta ha annunciato vuoledismettere? Secondo gli analisti, non più di 65milioni di euro. E’ tutto quello cherimane del glorioso marchio “Banco diSicilia”, assorbito prima da Banco diRoma, poi da UniCredit, istituto dicredito internazionale che, in piùround, ha operato poderosi aumenti dicapitale, l’ultimo da sette miliardi dieuro, per favorire la sua espansioneal’estero. Aumenti, ai quali, a Regione Sicilianon ha aderito, al punto che la suaquota si è ridotta al lumicino, unmisero 0, 16%, nulla rispetto ad altriazionisti di peso come i libici, o comeAbu Dabi che si attestano su quotequalificate del 5%. Rappresentata dal magistrato sicilianoMarianna Li Calzi, in consiglio diamministrazione, oggi la Siciliaaccanto al suo 0,16, può solo accostare

un altro 0,15%, la quota cherappresenta la Fondazione Banco diSiiclia, presieduta da Giovanni Puglisi.Una quota che ai valori di borsa nonsupera i sessanta milioni di euro.Cifre, queste, che nel calderone dellaspesa corrente della Sicilia, i cui residuiattivi da cancellare, che si trascinanoda un decennio, si attestano su tremiliardi e mezzo di euro,rappresentano solo pannicelli caldi.Lo 0,16% è quello che rimane del“Banco di Sicilia”, uno dei cinqueistituti di diritto pubblico d’Italia,autorizzato a battere moneta, che neimomenti d’oro aveva sedi distaccate aNew York e guardava con interesse atutte le politiche commerciali dellaSicilia nel Mediterraneo, tanto daavere sezioni di credito specialiazzatenell’agricoltura, nel marittimo,nell’alberghiero. Ora quello che rimane alla Sicilia, èsolo l’Irfis, istituto di medio credito,declassato a “106”, la licenza di unasemplice finanziaria, dopo che haceduto “la 107l”, a licenza bancaria, aUnicredit.Altra preda sulla quale il presidenteCrocetta ha puntato gli occhi, l’Italkali,la società dei sali marini, partecipatadalla Regione al 51%, che vede tra isoci la famiglia Morgante.

Un centinaio di milioni di euro difatturato, Italkali è l’ultima impresa“gioiello” della regione imprenditrice,una avventura che secondo i calcolidell’ex assessore all’IndustrioaGiuseppe Castiglione “è costata intrent’anni alla Regione “non meno di5000 mila miliardi di vecchie lire”.Ora quel che resta di questa avventuraimprenditoriale, è parcheggiato allaResais, una sorta di cimitero deglielefanti dei dipendenti, “dismessi” orottamati, da enti l’Espi, l’ente disviluppo industriale.Ma quanto vale il 51% di Italkali,azienda che ha sede a Realmonte, inprovincia di Agrigento? Un primobando promosso dalla liquidatriceAlessi, quando era assessoreall’Industria il messinese AntonioD’Aquino, è stato poi ritirato: valutavain 18 miliardi di vecchie lire la quotadella regione. Ma non si era tenutoconto della qualità delle azioni “A” e“B”, di investimento e privilegiate,sulle quali lo statuto approvato all’attodi nascita non ammette deroghe. A impugnare la cessione anche i sociaustraici di “Salimen”, azienda chedetiene il 10%, insieme a un gruppofrancese. Le potenzialità dell’aziendasono enormi: Italkali, che ha una sedepure a Porto Marghera, anni fa avevamesso gli occhi sulla miniera diPasquasia in provincia di Enna, ricca disali potassici, ma l’autorizzazione allasocietà fu revocata dalla stessa Regionee i 1500 operai impiegarti nellaminiera, parcheggiati alla Regione.Oggi Italkali, con cento milioni difatturato l’anno, tratta solo sale dacucina e “sale antigelo”, venduto aiPaesi del Nord. Alle richieste dellasocietà presieduta da Nino Scimemi,per avviare nuove miniere per scavarela Kaianite, trovata in provincia diAgrigento e Palermo, la Regione hasempre disertato gli appuntamenti.Così la partita delle dismissioni inSicilia è complicata dal vento dellacrisi, che delimita poco la differenzatra “vendita” e s-vendita”.

E.B.

PIANO DISMISSIONI. La quota della Regione Sicilia ridotta ad un lumicino: 0,16 per cento

Ai valori di Borsa, la quotazione si attesta su 65 milioni di euro. Cui va aggiunta la quota della Fondazione. Ecco cosa resta del Banco di Sicilia. E come rischia di finire anche Italkali

Unicredit, pochi spiccioli

Terme e Ast,le altre predeSULL’AZIENDA TRASPORTIL’INTERESSE DI MONTANTE

PALERMO. Il capitolo “partecipate”è quello sul quale il presidenteCrocetta vuole accelerare: “quandoci sono gli utili i privati li mettonoin tasca, i costi vengono invecescaricati sul pubblico”. Compagnia delle Isole.Nell’elenco predisposto allaRegione, la prima dismissioneriguarda la “Compagnia delleIsole”, partecipazione valutatasette milioni di euro in unasocietà che ha acquistato tramille polemiche, sotto il governoLombardo, il ramo di impresa exSiremar. Oggi l’azienda è alcentro di vivaci contestazioni daparte dei sindaci sul serviziosvolto da e per le Isole, chehanno portato il Ministero delleInfrastrutture a sollevare pesantiprescrizioni. Una fidejussione daparte della Regione rilasciata,con il supporto di Unicredit, èstata oggetto di una sentenzanegativa da parte del Consiglio diStato: alterati i criteri minimi diconcorrenza.AST. Altro capitolo è l’Ast,l’azienda pubblica dei Trasportirecentemente ricapitalizzata conuna iniezione di trenta milioni dieuro. A puntare gli occhisull’azienda, che macina conti inperdita al punto che i mezzi nonescono più dall’autoparco permancanza di benzina, è ilpresidente di ConfindustriaAntonella Montante, titolare diuna piccola partecipazione dentroJonica Trasporti, che fa partedell’azionariato. Crocetta ha piùvolte dichiarato di non volereprivatizzare, ma nessun passoufficiale è stato fatto dalmanagment per risanarel’azienda di trasportop pubblicolocale.LE TERME. Altro dossier aperto: leterme di Sciacca e Acireale. Datempo in liquidazione, le struttureche fino agli Anni Ottanta erano ilfiore all’occhiello del termalismoregionale, ormai sono pronte econfezionate per essere cedute. Male proposte finora avanzate allaliquidatrice Alba Alessi sono assailontane dagli obiettivi prefissati.

DOSSIER APERTI

La sede del Banco di Sicilia in via Garibaldi a Messina

politica20 Giugno 2014

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IN CONFERENZA STAMPA, lasciandosi trasportare, ha ancheusato la parola “corbellerie” per definire la tesi dell’assessoreFilippo Cucinotta. Una forma colorita che, comunque, si ritrovaanche nelle dichiarazioni del comunicato stampa ufficiale delgruppo di Vincenzo Franza: “Il documento presenta errorigrossolani, tali da inficiarne non soltanto la valenza scientificama l’effettiva funzionalità allo scopo dichiarato di far luce sull’eventualeincongruenza dei prezzi praticati per l’attraversamento dello Stretto ai passeggericon o senza auto al seguito e ai mezzi commerciali. Nonostante talune improvvidedichiarazioni dell’Assessore alle politiche del mare - presumibilmente per difettod’informazione - siamo convinti dell’assoluta buona fede del Sindaco e dellaGiunta». Ma le tariffe, insomma, sono o non sono care? Franza risponde così: «Ècaro traghettare, ma le nostre tariffe sono in linea». Ma quale è il margine diguadagno? «Nella media delle altre compagnie».

Franza: «È tutto nella media»

Franza

MESSINA. È muro contro muro tra il Comune e Caronte & Tourist su i nuovi orari delle navi veloci e le tariffe

Dal 30 giugno, le partenze e gli arrivi da Salerno porteranno i mezzi pesanti in via La Farina, in una zona non copertadall’ordinanza anti-tir. L’amministrazione studia le contromosse, ma la società risponde: «È dal 2006 che è così»

Stretto, il Car...tourMESSINA. Da una parte i nuovi oraridelle navi veloci, rinviati di volta involta, che cozzano con lo spiritodell’ordinanza anti tir firmata dalsindaco della città (non attiva per icamion che sbarcano al MoloNorimberga). Dall’altra, invece, loscontro frontale sul caro tariffe legatoialla navigazione “ordinaria” da e per laCalabria. Nel giro di pochi giorni, ilconflitto tra l’amministrazione comunaleguidata da Renato Accorinti e ilgruppo Caronte & Tourist, capitanato daVincenzo Franza, ha raggiunto il calorbianco. Il suo apice? mercoledì 18, conuna conferenza stampa del gruppoindirizzata contro l’assessore allepolitiche del Mare, Filippo Cucinotta,reo di aver detto “corbellerie” sui prezzidelle tratte. Il tutto, per giunta, a pocheore dal tavolo tecnico in Comune peraffrontare il combinato dispostoordinanza-nuovi orari. Alla fine delvertice, la fumata è stata grigia, e tutto èstato rinviato a oggi (venerdì 20, ndr).Ma la matassa, il passaggio dei tir incentro alle 14 è di difficile soluzione.I NUOVI ORARI. Il conto alla rovesciaè già in corso. Dal 30 infatti, entrerà invigore del nuovo orario della Cartourche resterà in vigore fino al 27 luglio. Lenavi che partono dal Molo Norimberga,nella zona falcata, costituiscono, con untotale di circa novantamila tra camion etir, il 12% del totale del trafficogommato che attraverso lo Stretto.Attraversa lo Stretto, ma anche la città,per la precisione via La Farina fino alviale Europa. Le nuove partenze fissatevanno dal lunedì al venerdì sarannoall’una di notte e alle 15. Nel finesettimana, invece, il sabato sono previsteall’1 e alle 23 e trenta, e la domenica

alle due di notte. Una modifica su questidue giorni interverrà dal 28 luglio edurerà fino al 6 settembre (partenze disabato e domenica all’una di notte edalle 14). Ovviamente, le modificheriguardano anche le navi in partenza daSalerno con destinazione Messina, chegiugeranno in piena mattinata, alle 11.LE MOSSE DEL COMUNE.Contattato telefonicamente, l’assessoreCucinotta spiega: «Stiamo per andare inriunione proprio per decidere la linea daseguire. Di più non posso dire...». Maquale potrebbe essere l’indirizzo dellagiunta Accorinti? Netta la posizione diLuigi Sturniolo, eletto con ilmovimento del sindaco, “Cambiamo

Messina dal basso”: «Il 30 giugno unnuovo fiume di tir invaderà il centrocittadino in pieno giorno. Questo è,evidentemente, l'intento degli armatoriche, proprio in questi giorni, hannodefinito “corbellerie” le argomentazionidell'assessore Cucinotta sulle tariffe diCaronte & Tourist, laddove è lo stessoVincenzo Franza a definirle elevate, e“zona grigia” le voci critiche che si sonoalzate a difesa degli interessi e dellasalute dei cittadini. L'amministrazioneAccorinti è obbligata, anche in relazionealle premesse con le quali ha fattoirruzione sulla scena politica, adimpedire l'ennesimo insulto alla città. Èauspicabile, comunque, ordinanza o non

ordinanza, che i cittadini faccianosentire la propria ostilità il giornodell'avvio del nuovo orario dellaCartour. È necessario che torni ariappropriarsi della strada il movimento,che tra il 2000 e il 2001, pose laquestione del rischio causatodall'attraversamento della città da partedei tir e individuò le possibilialternative. La città è di chi la abita, nonuna servitù nell'interesse di pochi».LA POSIZIONE DI CARONTE. Inun comunicato stampa il direttoregenerale Calogero Famiani precisa:«Gli orari di qualunque servizio dilinea sono il prodotto di approfonditevalutazioni su elementi il più possibileoggettivi, a partire dalle esigenze dellaclientela, degli operatori e dall’impattosul territorio. Quelli delle navi dellaflotta Cartour non fanno certoeccezione e sono stati, a suo tempo,adeguatamente modellati e su di essic’è stato l’opportuno confronto conl’amministrazione. La loro validità èdimostrata dal fatto che sonopacificamente in vigore da anni.Naturalmente, come è nostro costume,non ci sottrarremo ad un serenodialogo per valutare eventuali fatti cheabbiano modificato o stianomodificando il contesto complessivonel quale stiamo operando».IL NODO TARIFFE. Ad accenderel’ultima polemica, le parole di Cucinottasul caro-prezzi applicato da Caronte eTourist, anche in relazione a un regimedi sostanziale monopolio. Per il delegatodel sindaco di Messina sono troppo alte,per Vincenzo Franza in media, se non inalcuni casi al di sotto, delle tariffeeuropee. Sicuramente, però, sono piùalte di quelle della tratta di 40 minuti traSandvikvåg a Halhjem (in Norvegia, chemette in relazione le due più importanticittà dopo Oslo, ossia Stavanger eBergen), che costa 26, 59 euro. O anchedella tratte di 1 ora tra Edøya eSandvika, (sempre in Norvegia), il cuiprezzo è 11, 39 euro, e di un’ora traRutledal e Rysjedalsvika (sempre inNorvegia che mette in relazione lagrande città di Bergen con Ålesund). Ilprezzo? Sempre costa 11, 39.

D.D.J.

L’ARMATORE

LA SUA RISPOSTA più efficace alle critiche di Vincenzo Franzasarà oggi (venerdì 20, ndr) a Roma, quando Filippo Cucinottaandrà all’Antitrust: «Ovviamente parlerò del regime dimonopolio sullo Stretto e sul caro tariffe», spiega. Riguardoalla polemica con l’armatore, Cucinotta ha detto: «Prima diparlare di “corbellerie”, dovrebbero leggere con attenzionegli studi di cui parlano. Se lo avessero fatto, avrebbero visto che le variabili daloro citate, lunghezza della tratta, frequenze delle corse, presenza difinanziamenti pubblici, sono precisamente riferite negli studi, avrebbero vistoche il modello costruito fitta precisamente e predice in maniera corretta il valoretariffario in funzione della distanza. Le variabili considerate sono state ottenuteapplicando metodologie rodate, evidenziando l’esistenza di elevatissimecorrelazioni (Coefficiente di Pearson) e le conclusioni sono state esposte con ladovuta prudenza dei lavori preliminari».

Cucinotta: «Vado all’Antitrust»

Cucinotta

L’ASSESSORE

politica20 giugno 2014

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politica

Venetico. Lo scontro tra il comando della polizia municipale e il sindaco diVenentico Francesco Rizzo approderà presto in aula consiliare. A chiederechiarimenti la minoranza. Lo scorso 12 agosto sono esplose le tensioni tra i quattrovigili in servizio e l’amministrazione con un comunicato del sindaco Csa a firma delrappresentante territoriale Santino Paladino e del coordinatore provinciale PietroFotia. Contestati i massacranti turni di lavoro specialmente nel periodo luglio eagosto. «Tutte invenzioni - replica il sindaco Rizzo - la nostra pianata organicaprevede sei vigili, loro sono quattro di ruolo un contrattista e uno che svolgecompiti di ufficio. Non sono pochi. Tutti gli anni abbiamo concesso oraricompensativi e ogni anno aiutato da uomini dela Protezione civile». Il Csa, però,non cede e contesta «pochi mezzi umani e finanziari».

Al voto con Pino, Italiano e FormicaDI GIANFRANCO CUSUMANO

Milazzo. A sentire i nomi viene un sensodi dejavu. Un po’ come quando si ripetecome un mantra la formazione dellanazionale italiana che ha vinto iMondiali di Spagna nel 1982. Al postodi Zoff, Rossi e Tardelli a Milazzo ci sideve “accontentare” di Pino, Italiano,Formica. Anche se manca un anno alvoto amministrativo già fanno capolinoi primi nomi. E sono sempre gli stessi.Naturalmente di acqua sotto i ponti nedeve ancora passare, ma gli addetti ailavori cominciano timide riunioni. Ilprimo a sciogliere le riserve è statol’avvocato Giovanni Formica (Pd) ilquale durante un comizio in piazza daltema "Verso le amministrative 2015" ha«sommessamente» comunicato che sivuole candidare a sindaco chiedendo leprimarie al suo partito. Formica con alfianco una serie di attivisti comeGiacomo Patanè, Fabrizio Spinelli,Maria Grazia Filoramo, Assunta Sciaccaha attaccato l’amministrazione delsindaco Carmelo Pino (anche lui vicinoal Pd), riservando frecciatine peròanche agli assessori che orbitano nellasua aria: Stefania Scolaro, Dario Russo,Salvatore Gitto. «Il gruppo consiliarePd aveva chiesto a chi rappresenta ilpartito in giunta di fare un passoindietro – spiega Formica - l'accordopolitico all'epoca nacque all’interno diun partito gestito da FrancantonioGenovese, al centro di un sistema chenon ho mai condiviso». Poi l’affondosulla gestione del Castello a curadell’assessore Dario Russo: «A luglioscorso, durante una manifestazione, hotrovato all’interno pure un tavolo diplastica con prodotti tipici di Condrò. Epoi banner pubblicitari? Chi li ha messi?Cosa hanno pagato queste aziende?

Come sono state scelte?». Attacchimirati. Tranne imprevisti, Pino siricandiderà, ma in caso di“emergenza”, in prima fila, pronti asostituirlo ci sarebbero i “compagni”Stefania Scolaro e Dario Russo. Pinodopo i guai giudiziari di Genovese hacominciato a prendere le distanze dalPd guardando con interesse l’attivitàpolitica dell’onorevole Giampiero D’alia(Udc). A non avere riposto la speranzadi ritornare al comune anche losconfitto delle ultime amministrative,Lorenzo Italiano. Dopo non averecentrato una serie di obiettivi tra cui lacandidatura alle Regionali con GrandeSud ha confidato agli amici il desideriodi ottenere la rivincita contro il“cugino” Pino. Italiano, vicinoall’onorevole Bernadette Grasso, iquesto momento si sta riorganizzandoanche grazie all’incarico nel gruppoazzurro all’Ars. Dunque si ripeterebbelo scontro di quattro anni fa: Pino,Italiano e Formica. Ma i candidatisaranno almeno cinque. A far partedella partita potrebbe essere anche ilconsigliere uscente Roberto Mellina.Dopo diverse legislature in aulavorrebbe tentare il grande salto.Intanto attacca Formica: «Con qualecoraggio comiziano control'amministrazione Pino -dice - quandoè parte essenziale del disastro. Ilsindaco è un loro elettore avendosempre votato alle primarie del Pd, conquale sfrontatezza si ergono paladinicontro questa Amministrazione, senzadire che in Consiglio Comunale, per bendue volte, il Pd milazzese non hapermesso la presentazione dellamozione di sfiducia a Carmelo Pino».

Partono le strategie. Mellina attacca il Pd. Il sindaco con D’Alia

BROLO. L’onorevole rinuncia alla presidenza. E “favorisce” il cognato

Il deputato preferisce mantenere l’assessorato assegnato a Pietro Marino.E cede la guida dell’aula. A spese dell’avvocato Anna Ricciardo

La scelta di Picciolo

Brolo. Il battibecco tra ilneopresidente del consiglio comunaleGiuseppe Miraglia e la giovaneconsigliere di Minoranza, AdaAgnello, sin dalle prime battute delnuovo consiglio comunale broleseriapre le perplessità sulla nomina. Lapoltrona era data per certa alla primaeletta, l'avvocato Anna Ricciardi. Laprofessionista alla vigilia eraaccreditata, non solo per i suffragiricevuti, ma per l’appoggio da partedel’onorevole messinese BeppePicciolo (Dr). Ma così non è stato. Adaprire i lavori della prima seduta èstataRicciardi, ma poi ha dovutolasciare di buon grado le redinidell’aula a Giuseppe Miraglia.Nonostante le dichiarazioni volesseroaccreditare la tesi della condivisione edell'accettazione delle scelte delgruppo, così no sarebbe stato. Iretroscena descrivono la giovane

professionista soccombente di frontealle scelte dell'onorevole Picciolo cheha preferito lasciare in giunta ilcognato e perdere la presidenzadell’aula. In principio sembrava chePietro Marino, superimpegnatoprofessionista, dovesse cedere il passosin da subito, tesi suffragata dalmagro bottino elettorale. Viceversa ledinamiche familiari hanno avuto ilsopravvento e Picciolo avrebbe optatoper la scelta più "fidata" del purriluttante cognato a spese dellaRicciardi. Sul fronte amministrativo è polemicasulla questione rifiuti. Il costo delservizio, inadeguato, a dire di AdaAgnello è oltremodo caro esottostimato in bilancio. Di diversoavviso l'amministrazione. Sul fronteburocratico è stata avviata unariduzione delle aree di responsabilitàcon la turnazione dei dirigenti.

Vigili in consiglio comunaleTENSIONI TRA L’AMMINISTRAZIONE E IL COMANDO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

VENETICO

MILAZZO

Carmelo Pino e Lorenzo Italiano

Beppe Picciolo

Francesco Rizzo

sicilia20 Giugno 2014

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RIFORME. Il progetto di riforma del governo prevede un taglio netto, ma nell’Isola le certezze sono poche

A scomparire sicuramente saranno Enna e Caltanissetta. Per il resto, complice il passaggioalla Camera, è tutto da definire. A cominciare da Messina, al bivio tra dipartimentale e distrettuale

Prefetture, risiko sicilianoMESSINA. Non è un problema diordine, sicurezza, protezione civile, chesarebbero comunque assicurati, ma unaquestione di principio e di prestigio. Già,perché alla lunga fila delle dismissioniche potrebbero colpire Messina, con intesta l’Autorità Portuale e la Camera diCommercio, si teme possa rientrareanche la Prefettura. In realtà, il destinodi Palazzo del Governo è abbastanzablindato non soltanto dal passaggio inparlamento del progetto di riforma, maanche dai 21 criteri che sono statidefiniti. Motivo per cui, l’unico dubbio silega a cosa sarà la Prefettura di Messina,se Dipartimentale (Circoscrizionale) odistrettuale.IL RISIKO DEGLI UFFICI. Posto chePalermo sarà sede della Prefettura conruoli di coordinamento su tutta laRegione, le sole a essere certamente

Trapani, distrettuale, oppuredipartimentale con l’accorpamento conil capoluogo più a ovest della Sicilia.Insomma, complici i sindacati, le realinecessità e i parlamentari, la partitasiciliana è ancora tutta da giocare.IL PROGETTO. Il progetto diriorganizzazione della presenza delloStato sul territorio, in realtà, non è deltutto sconosciuto (uno fu bocciato dallaCopmmissione Affari Istituzionali dellaCamera nel giugno del 2013). Lo scopo,oltre a quello di contrastare laframmentazione organizzativa delloStato e favorire, in tal maniera, laconcentrazione e l'accorpamento degliuffici periferici, ha come principaleobiettivo il contenimento della spesapubblica. L’obiettivo del Governo, infatti,è di “eliminare” 66 prefetture delle 106esistenti, ma non solo. Al di là delle

La Prefettura di Messina

Il piano di riordino approvato dal Consiglio deiMinistri prevede l’individuazione di nuovi ambititerritoriali che verrebbero definiti in base a 21 criterinumerici: superficie in chilometri quadrati, abitanti,attività produttive, attività commerciali, Vigili delFuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, agenti diPubblica Sicurezza, soccorsi e protezione civile,Comuni, manifestazioni di rilievo sotto il profilodell’ordine pubblico, beni sequestrati e confiscati, entisciolti per infiltrazioni mafiose, omicidi e violenze

sessuali, rapine e furti, procedimenti e sportelliimmigrazione, stranieri sbarcati nel 2013, centri perimmigrati, procedimenti per la concessione dellacittadinanza, risorse umane, costo prefetture.La previsione fa riferimento a tre fattispecie diPrefetture: la prima corrispondente ai capoluoghi diRegione, la seconda, dipartimentale o circoscrizionale,con accorpamento di alcune Prefetture attualmenteincardinate negli ambiti provinciali (es. Caltanissettacon Palermo, Lodi con Milano, Biella con Novara) e laterza, distrettuale, per aree caratterizzate daparticolari criticità (ex plurimis, aree caratterizzate daelevata incidenza di criminalità organizzata e/o dallapresenza di aziende soggette ad elevati rischi diinfiltrazione mafiosa). Sebbene la riforma sia stata giàapprovata dal Governo, solo con un successivoprovvedimento verranno individuati compiutamente

gli ambiti territoriali.Al di là dei risparmi di spesa per mantenere strutturefisiche, l’accorpamento di alcune Prefettureconsentirebbe l'eliminazione di Uffici che, a distanzadi pochi km, svolgono funzioni similari (Lodi conMilano, Caltanissetta con Palermo, Biella con Novara,et similia). A titolo esemplificativo, l'eserciziocentralizzato (a livello regionale) di funzioni digestione del personale, di controllo di gestione, dieconomato, di gestione dei sistemi informativiautomatizzati, di gestione dei contratti. È chiaro che lapresenza delle Prefetture è quanto mai necessaria pergarantire presidi di legalità e di sicurezza delterritorio. Il Prefetto svolge infatti funzioni di“cerniera” tra le amministrazioni, di raccordo con gliEnti Locali, di analisi socio economica del distrettoprovinciale di riferimento.

ECCO I PRINCIPI CARDINE PER DECIDERE IL DESTINODELLE SEDI. CHE CON LE CITTÀ METROPOLITANE...

I ventuno criteriLA SCHEDA

funzioni, di cui ancora devecomprendersi il vero progettoriformatorio (se di rafforzamento o didismissione) un risparmio potrebbederivare da un taglio netto al numerodei Prefetti. Attualmente sono circa 200:106 a capo delle singolePrefetture/Commissariati di Governo,altri a capo dei Dipartimenti e DirezioniCentrali ministeriali. Se si eliminasserodavvero 66 Prefetture econseguentemente i Prefetti a capo, sirisparmierebbe fino a 1.000.000 di euroogni mese. A fronte di uno stipendiomensile medio di circa 15.000 euro perPrefetto di prima nomina, moltiplicatoper il numero delle sedi chescomparirebbero, si arriverebbe a990.000 € di risparmio ogni mese. Ilproblema è che, allo stato attuale, non sisa che fine farebbero questi Prefetti, severrà concesso loro una sorta di“scivolamento” perché prossimi allapensione (in genere la nomina a Prefettoarriva in tarda età e comunque,mediamente, non prima dei 55 anni)oppure se collocati a svolgere altreattività istituzionali come commissaristraordinari presso Comuni sciolti e/ocommissariati con (immagino) unabbassamento dello stipendio tabellareperché non più a capo di funzioni ecompetenze delle nuove articolazioniministeriali.TRA IL DIRE E IL FARE. Il premierha parlato di un numero complessivonon superiore a 40 Prefetture. Isindacati, soprattutto prefettizi,consentirà, complice la Camera, dimantenere circa 70/80 strutture. Sulfronte risparmio, le organizzazioniritengono che il riordino noncondurrebbe ad una economiagestionale. In realtà, una parte dei costisi lega proprio al mantenimento dellesedi. Tante Prefetture sono pressoimmobili non demaniali ma in affittocon pagamenti di canoni annuali chevanno dai 250.000 ai 300.000 euro, aiquali si aggiungono, le spese digestione. Tra queste, anche quellerelative agli alloggi dei Prefetti, quelli“rappresentanza” e gli ultimi, destinatialle improbabili visite del Presidentedella Repubblica, che devono esseremantenuti sempre in ordine. (D.D.J:)

dismesse saranno Enna e Caltanissetta(che sarà accorpata a Palermo). Per lealtre “minori”, ad esempio Trapani,potrebbe scattare la riqualificazione adistrettuale (in quanto areecaratterizzate da forti criticità, in questocaso anche i migranti). Messina eCatania, invece, potrebbero diventare siadistrettuali (soprattutto se l’Ars sancirà ilpassaggio a Città Metropolitane, ma icompiti di questa tipologia sono dadefinire) che dipartimentali. In questocaso, ad esempio, Messina ingloberebbeEnna, mentre il capoluogo Etneopotrebbe includere Siracusa. Ma ancheno, perché, ad esempio, se Cataniadiventasse distrettuale, allora Siracusa eRagusa potrebbero essere accorpate traloro, conla prima città sede degli uffici.Allo stesso modo, il destino di Agrigentopotrebbe mutare, diventando al pari di

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siciliaMESSINA. L’Ateneo si affida alla televisione per farsi pubblicità, accogliendo il progetto di una associazione

Le perplessità in Senato Accademico sono state superate grazie alla garanzia del coinvolgimentodi tutti gli studenti. La restante pubblicità va a Rtp, che con 6000 euro garantirà dieci trasmissioni ad hoc

Promozione, stregati da MorganaMESSINA. L’Ateneo di Messina va intelevisione. L’Università ha deciso dipromuovere l’attività istituzionalepuntando solo sul piccolo schermo elasciando da parte carta stampata. Anzino, perché, in fondo, come si legge nelladelibera del Senato Accademico che haper oggetto “Promozione delle attivitàdell’Ateneo e dell’Offerta Formativa:determinazioni”, a frontedell’opportunità “di promuovere leattività universitarie e l’OffertaFormativa sulle testate giornalisticheterritoriali”, di fatto si è tenuto conto deisoli due preventivi offerta presentati chepotevano rientrare nel budget di 10 milaeuro (nel 2005 era 50 mila). Preventiviche non discendono da un piano dicomunicazione, visto che lo stesso non èpiù stato pubblicato perché l’Universitànon è obbligata a farlo. Da qui, la sceltadi puntare sul digitale terrestre,“sbarcando” su Rtp e su Onda Tv, inquest’ultimo caso attraversoun’associazione universitaria dello stessoAteneo, la “Morgana”, presieduta daMaria Smeralda Mangano(secondo il sito) o da FrancescoArmone (secondo la richiesta) e vicinaad Alberto De Luca, dottore di ricercain Storia Contemporanea, già candidatoal consiglio comunale di Messina erecentemente firmatario, come“Morgana”, della Federazione NuovaDestra.I DUE PREVENTIVI. Il primo è statoproposto il 3 aprile scorso dalla nuovaconcessionaria di pubblicità del gruppoGazzetta del Sud-Radio TelevisionePeloritana, la “GDSMedia&Communication”, che, al prezzodi 6.000 euro più iva, garantirà la messain onda di dieci puntate realizzate dallaredazione della Rtp sull’Università degliStudi di Messina più due passaggigiornalieri per ogni singola puntata. Inaggiunta, poi, la replica dell’intero ciclodi trasmissioni con due passaggigiornalieri. Il secondo, del 28 aprile,regolarmente autorizzato dal RettorePietro Navarra e vistato dal Delegatoalla Comunicazione, MarcoCentorrino, riguarda la proposta “perla realizzazione di una trasmissionetelevisiva degli studenti dell’Universitàdegli Studi di Messina sull’AteneoPeloritano, dal titolo Study for Me, chesarà prodotta con l’apporto tecnico diOnda Tv e sarà messa in onda dallastessa emittente in 7 puntate più 70repliche”. Il costo totale sarà di 3.660euro (compresa iva, di cui 2.652 comeaffitto Comunicarte su Onda Tv e 1098per il regista e per l’operatore). Laproposta trova forza in una precedenteesperienza andata in porto con il canale

iscritti». In realtà, però, sembra chequesta eventualità fosse giàcontemplata nella richiesta, comeracconta il rettore: «Già nella propostadegli studenti era specificatal’intenzione di coinvolgere nel progettoaltre associazioni ed altri colleghi conin testa i rappresentanti degli studentiin seno agli organi di governodell'Ateneo». Navarra, poi, confermaanche le parole di Sidoti: «In più,proprio al momento di votare ladelibera, abbiamo posto comecondizione essenziale il rispetto diquesta parte della proposta».TV E WEB. Ma perché utilizzare ildigitale per invogliare le iscrizioniproprio nell’epoca in cui i giovaniseguono quasi esclusivamente il web? IlMagnifico risponde così: «Partiamo da

Un evento culturale dedicato a “Il Gattopardo”, èquello organizzato dall’Università il prossimo 21 giugno eche sarà aperto a tutti i messinesi. Organizzatodall’Ateneo insieme all’Assemblea Regionale Siciliana e laFondazione Federico II, avrà inizio alle 9, presso l’AulaMagna con un convegno, promosso dal Dipartimento diCiviltà Antiche e Moderne, sul tema “Il Gattopardo:quando il mito si fa storia”, che sarà un’occasione per farluce su alcuni aspetti di quel particolare periodo storico.Dopo i saluti del Rettore, del Presidente dell’Aers,

Giovanni Ardizzone e del Direttore del Dicam, MariannaGensabella, all’incontro interverranno i professori SantiFedele, Giuseppe Fontanelli, Corradina Polto, MarioBolognari e Alessia Cervini. Subito dopo, alle ore 12, nellaGalleria dell’Aula Magna verrà inaugurata “Caro Piccolo tiscrivo…La corrispondenza ‘minore’ degli ultimi gattopardidi Sicilia”, una mostra di cartoline inedite dei Piccolo diCalanovella (dalla collezione privata di Franco Tumeo) chevedrà l’intervento di Gioacchino Lanza Tomasi, il qualerappresenta l’eredità materiale e culturale di GiuseppeTomasi di Lampedusa che ha custodito non solo ilpatrimonio culturale in termini di documentazionestorica, ma anche i luoghi e la memoria. In serata , alle ore20, nel Teatro all’aperto della Cittadella Sportiva saràproiettata la versione restaurata (2013) del film “IlGattopardo” di Luchino Visconti (1963).La proiezione sarà accessibile a tutti, gratuitamente.

L’EVENTO

Pietro Navarra

UN CONVEGNO E UNA GIORNATA DI STUDI PER CELEBRAREIL ROMANZO. GRAN FINALE CON LA PROIEZIONE DEL FILM

Il giorno del Gattopardo

televisivo, ovvero la trasmissioneUnivercity realizzata sempre daglistudenti dell’Ateneo di Messina senzaalcun contributo. A inoltrare la deliberaapprovata dal Senato, ValeriaRuggeri (responsabile Ufficio Stampa)e Antonio Fallico (responsabileSettore Servizi Amministrativi e diCoordinamento attività istituzionale).PASSAGGI MANCANTI. In SenatoAccademico, a mostrare perplessità suun provvedimento che, di fatto, affidala una trasmissione a una singolaassociazione, non rappresentativa ditutto il corpo studentesco, era statouno dei senatori eletti, GuglielmoSidoti, che racconta: «Alla fine si èdeciso di approvare tutto a condizioneche fosse previsto il coinvolgimentodelle altre associazioni e di tutti gli

Garanzia in CommissioneRinnovata la Commissione di Garanziadell’Ateneo di Messina. A farne parte per iprossimi due anni, Giuseppe Gembillo(professore ordinario), Giuseppe Ingrao(associato), Nancy Spanò (ricercatore),Antonio Fallico (rappresentante delpersonale tecnico-amministrativo) eGuglielmo Sidoti (rappresentante degliStudenti). Prevista dal Codice Etico, ha ilcompito di vigilare sulla osservanza deiprincipi ispiratori e dei canoni del codicestesso. La Commissione elegge al propriointerno, a maggioranza dei due terzi deisuoi componenti, il Presidente. Quest’ultimodesigna, non più tardi di trenta giorni dalsuo insediamento, unVicepresidente.

NOMINE

un dato. Il mezzo televisivo, nonostanteuna disinfiammazione registratasi apartire dalla fine degli anni ’90, èancora il medium di riferimento nelnostro Paese con un tasso dipenetrazione superiore al 90%. È veroche la fascia d’età dei principaliutilizzatori si sta sempre piùinnalzando, ma è altresì vero chequando l’Università parla della propriaofferta formativa, non si rivolgeesclusivamente ai ragazzi, bensì anchealle loro famiglie. Di certo, comunque,non sottovalutiamo la rete. Tutt’altro. Laparte principale della campagna perpubblicizzare le immatricolazioni èincentrata proprio sul web. In questocaso, sfruttiamo il nostro sito Internetistituzionale, che, per fornire un dato diriferimento, nei primi quattro mesidell’anno ha fatto registrare più di 77milioni di contatti e una media mensiledi oltre 600 mila utenti unici, con unincremento medio in questo caso del76% se parametrato a quanto avvenutonei 12 mesi precedenti. Abbiamo altresìcambiato aspetto alla pagina Facebookdell’Ateneo, il cui seguito è in costantecrescita ed anche quello è un canale chestiamo utilizzando per veicolare lanuova offerta formativa.

D.D.J.

sicilia20 Giugno 2014

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MESSINA. Il commissario della provincia regionale vara un piano per dimezzare gli affitti scolastici

Il primo intervento a Tortorici: l’affitto di una sede distaccata costa 1500 euro ad alunno. Il Provveditorato agli studi si trasferisce all’ex Iae. Nel Palasport di Sant’Agata Militello, invece...

Romano a lezione di tagliDI GIANFRANCO CUSUMANO

Messina. Millecinquecento euro adalunno. E’ la cifra che paga la Provinciaregionale per l’affitto di un immobile nelcomune di Tortorici e ospitare la sededistaccata dell’istituto tecnico “Tomasi diLampedusa” di Sant’Agata di Militello.Complessivamente 85 mila euro per unapopolazione scolastica di 56 unità. E’solo uno dei casi che il commissariostraordinario della Provincia regionale,Filippo Romano, ha portato alla lucenell’ambito di un piano dirazionalizzazione degli affitti scolasticidell’ente. Si parla di 3 milioni di eurol’anno. Dal prossimo anno scolastico lacifra sarà ulteriormente sfoltita.Romano, infatti, coadiuvato dai dirigentiVincenzo Carditello ed Enzo Gitto, starivedendo l’organizzazione non solo diistituti scolastici ma anche delprovveditorato agli studi di Messina chetrasferirà gli uffici al primo pianodell’ex Iae, la sede distaccata dellaProvincia. Verranno ceduti 20 locali pergli uffici, più spazi per gli archivi. Al lorointerno opereranno 50 dipendenti. IlMinistero della Pubblica istruzionepagherà 300 mila euro l’anno. Sommeche, già dal primo anno, verrannoutilizzate per ristrutturare tuttol’immobile che necessita diadeguamenti. Ad essere presa di miranon è solo la sede decentratatortoriciana del “Tomasi di Lampedusa”.La sede centrale, infatti, si trovaattualmente ospitata in un immobile diproprietà privata che risulta essere la piùcostosa delle locazioni passive dell’Ente:il canone annuo ammonta a 658 milaeuro per una popolazione scolastica di595 alunni e pertanto 1.105,88 euro procapite. Somme che l’ente di via Cavournon si può più permettere (itrasferimenti erariali sono scesi negliultimi anni dal consolidato storico dieuro 30 milioni del 2010 al dato di 2,7milioni del 2013). Nelle ultime ore staprendendo piede una ipotesi inedita:modificare il progetto da 11 milioni dieuro del complesso sportivo che laEurovega sta portando avanti su projectfinancing della Provincia e trasformareuno dei corpi di fabbrica nella nuovascuola.Un altro risparmio significativo, 300mila euro annui, sono quelli che l’entenon dovrà più versare a privati con iltrasferimento del Conservatorio diMusica Angelo Corelli dall’attuale sedenei locali appositamente realizzati in

un’ala dell’istituto Quasimodo diMessina, a Fondo fucile. Lo screeningdisposto da Romano non risparmianessuno. Se l’intero progetto diventeràoperativo la spesa per fitti passivi dagliattuali 3 milioni di euro l’anno passerà aun milione 250 mila, limitando d’ora inavanti le locazioni ai soli casi in cui siaimpossibile il reperimento di immobili diproprietà pubblica o la costruzione dinuovi edifici. Le polemiche nontarderanno ad arrivare. Quella giàesplosa riguarda i tagli di Tortorici. Ilsindaco Rizzo Nervo si è rivolto anche alprefetto. «Appare evidente che il

mantenimento di una sede dal costoesorbitante come quella di Tortorici sipone in insanabile contrasto con gliobiettivi di risparmio o moralizzazionedella spesa pubblica - spiega, però, ilcommissario Filippo Romano - Diversa èla questione relativa al mantenimentodel corso di studio, tema sul quale,peraltro, non ha competenza laProvincia Regionale bensì la Regione suproposta provinciale e previa intesaministeriale». La Provincia, in una fittacorrispondenza, aveva cercato unasoluzione che consentisse ilmantenimento della sezione staccata a

Tortorici, a costo zero. Locali idoneierano stati individuati all’internodell’Istituto comprensivo n. 1 di Tortoricie ne aveva anche ottenuta ladisponibilità dal relativo Consiglio diIstituto. «Successivamente, tuttavia, ilsindaco aveva impedito la positivaconclusione dell’accordo - concludeRomano - evidenziando che ognidecisione in merito al plesso spettavaesclusivamente al Comune in quantoente proprietario. Appare evidente che ilreperimento di una sede gratuita inTortorici consentirebbe il mantenimentodella sezione staccata. La sede è ampia e

Filippo Romano

CINQUE DOCENTI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO SCRIVONOLE STORIE DEI PERSONAGGI LOCALI DALLE GRANDI VIRTU’

I racconti delle prof

Gualtieri Sicaminò. Si intitola “Uomini e tradizioni” ed è unlibro che racconta la storia di quattro personaggisconosciuti o poco conosciuti di Condrò, GualtieriSicaminò, Monforte San Giorgio e San Per Niceto. E sulletradizioni dimenticate e attuali dei comuni coinvolti.Un’iniziativa partita due anni fa dall’Istituto ComprensivoSan Pier Niceto diretto da Luisa Lo Manto e realizzatagrazie alla volontà delle docenti Santina Parisi,Annamaria Gangemi, Nuccia La Torre, Flavia Polito eMimma Ruggeri che hanno selezionato racconti e foto

per dare vita ad un volume unico nel suo genere. Il libroverrà presentato giovedì 26 giugno alle 18,30 nei localidella scuola Luigi Pirandello di San Pier Niceto.All’incontro, moderato dal professor Franco Biviano, siparlerà della storia dei quattro personaggi scelti dalgruppo di lavoro: Antonio Bonfiglio (scultore di Condrò)Natale Colosi (scienziato e batteriologo di Gualtieri)Giovanni Fronte (musicista di Monforte San Giorgio) eRosario Giuseppe Ruggeri (neuropsichiatra di San PierNiceto). «Nel corso di questi due anni – spiega SantinaParisi, coordinatrice del gruppo – abbiamo raccoltodocumenti e foto per raccontare nel migliore dei modi levite di questi personaggi e le tradizioni di questi comuni.E’ venuto fuori un bel lavoro che è stato ultimatosoprattutto grazie agli sponsor privati che hanno credutonel progetto e ci hanno aiutato economicamente».

R.F.

SAN PIER NICETO

Ecco gli interventiEcco i punti salienti della riorganizzazionescolastica in provincia di Messina: � Il trasferimento dell’Ufficio scolasticoProvinciale presso gli stessi uffici provincialicon un risparmio di euro 300.000;l Il trasferimento del Conservatorio di Musica“A. Corelli” in una sede appositamenteristrutturata ricavata da altro istitutoscolastico con popolazione in diminuzione,e con un risparmio di euro 300 mila euro.�Ridistribuzione di tutti gli istituti scolasticidi Barcellona e trasformazione delPalacultura in edificio scolastico con unrisparmio pari a circa euro 260 mila euro.l Ridistribuzione di tutti gli istituti scolasticidi Capo d’Orlando con un risparmio di circaeuro 408 mila euro.�Recupero di una nuova ed unica sede perLiceo Scientifico “Amari” di Patti conlocazione con patto di riscatto di un nuovoedificio a norma per un importo inferiore di30 mila euro l’anno rispetto alla somma deicanoni degli attuali plessi, siti peraltro indiverse aree della città;� Individuazione di una nuova ed unica sedeper l’Istituto d’Arte Guttuso di Milazzo conlocazione con patto di riscatto di un nuovoedificio a norma, con risparmio ancora daquantificare in quanto la gara è in corso;� Per quanto riguarda la sede di S.Agata diMilitello sono allo studio provvedimentianaloghi a quelli di Capo d’Orlando e conprevisione di realizzare un nuovo edificioscolastico con un mutuo.

LA SCHEDA

20 Giugno 2014

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sicilia

SVOLTE. Dal prossimo luglio dovrà sparire quasi tutto il cartaceo nei procedimenti civili. Ecco cosa cambia

Si sperava nella proroga del guardasigilli che con questo provvedimento vuole risparmiare 21 milioni di euro all’anno. Ma è necessarioun investimento per dotarsi delle strumentazioni necessarie alla digitalizzazione. Il progetto pilota dei cancellieri di Messina

Giustizia, la rivoluzione digitaleDI TIZIANA CARUSO

MESSINA. Chi sperava in unaproroga all’ultimo minuto da partedel guardasigilli Andrea Orlandodovrà rassegnarsi. Dal prossimoluglio si assisterà alla quasi totalescomparsa del cartaceo nei

procedimenti civili. Stop agli assiduiviaggi con annessa estenuante attesain cancelleria e agli occhi strabuzzatiche scorrono gli archivi. Bastano unsoftware, una smartcard, una pec equalche click. Ma quelle che peralcuni sono semplici, e quasiprovvidenziali, assonanze del lessicoweb, per altri rappresentano unanuova “grammatica” della giustiziapiuttosto ostica da padroneggiare econ cui dover fare, e presto, i contiperché il nuovo “formato” delprocesso civile, a breve, avrà quasiesclusivamente cifre binarie.A COLPI DI BIT. Dopo alcunesperimentazioni e significativevariazioni alla prima normativa cheha inaugurato la stagione delprocesso civile telematico, datatafebbraio 2001, ecco che dopo il 30giugno di quest’anno avvocati,magistrati e cancellieri non potrannopiù depositare o acquisire numerosetipologie di atti in versione cartacea.A cominciare dall’interoprocedimento monitorio (depositoricorso e provvedimento del giudice)

Dopo il 30 giugno avvocati, magistrati e cancellieri non potranno più depositare o acquisire numerose tipologie di atti in versione cartacea

Software, divisi tra Lextel e GiuffrèI software del Pct generalmente vengono suddivisi in due categorie“redattori” e “gestionali”. I primi sono programmi di “imbustamento”semplice, i secondi invece rappresentano una vera e propria piattaformadotata di molteplici funzioni, tra cui persino il controllo della regolarità deidocumenti. Alcuni sono freeware, per altri invece il costo varia da 100 ad 800euro all’anno. I più usati sono Quadra della Lextel e Cliens del gruppoGiuffrè. Tra i più elaborati e costosi ci sono Kleos di Oa Sistemi e il softwarelanciato da Il Sole 24 ore. Mentre i più economici sono Quick Iuris (nellaversione gratuita) e un programma realizzato dalla regione Toscana, a costozero.

nonché tutti gli altri procedimenti inrelazione al deposito degli atti endoprocedimentali per le causeinstaurate a partire dal 30 giugno.Nelle procedure concorsuali, invece,l’obbligo si applicherà solo aldeposito degli atti e dei documentida parte del curatore, delcommissario giudiziale, del

Andrea Orlando

SCELTE

CommissionepariteticaProprio per oliare un passaggio“indolore” al telematico, direcente la commissione pariteticadi Palazzo Piacentini, compostadagli avvocati Antonio Tesoro,Carlo Carrozza, Giovanni Arena eVincenzo Ciraolo, oltre che daimagistrati Viviana Cusolito,Corrado Bonanzinga e FrancescoCatanese, ha organizzato unaserie di incontri sul processo civiletelematico. La Corte d’Appello diPalazzo Piacentini la scorsasettimana ha infatti ospitatoanche l’avvocato Maurizio Reale,uno dei massimi esperti di Pct inItalia.

LA SCHEDA

liquidatore, del commissarioliquidatore e del commissariostraordinario.RISPARMI VS COSTI. Se da un lato,solo per le spese vive, le stimeministeriali sul risparmio chederiverà dall’informatizzazione delprocesso civile si aggirano attorno ai21 milioni di euro all’anno, dall’altro

sicilia20 Giugno 2014

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Non sei telematico? DecadiIl Ministro della Giustizia, di recente, ha raccomandato ad Avvocatura epersonale di cancelleria di collaborare per evitare che a ridosso del 30giugno si produca il sovraffollamento delle cancellerie e per consentire,nei giorni successivi un ordinato deposito telematico. Ma cosa succederà se, ad esempio, gli altri 2490 civilisti messinesi nonsaranno pronti? Incapperanno in una situazione piuttosto spiacevole. Ovvero quella didecadere irrimediabilmente dalla possibilità di presentare atti entro itermini previsti e, quindi, di difendere il proprio cliente.

OCCORRE SAPERE

Se sparisceil Tar di Catania

CATANIA. Otto sedi periferiche delTar soppresse dal Governo Renzi.Tra queste anche quella di Catania.Il dl non è stato ancora pubblicatosulla Gazzetta Ufficiale, ma, a menodi modifiche, a partire dal prossimo1 ottobre gli uffici di via Milanochiuderanno i battenti. Con undecreto del premier Renzi, entro il15 settembre, dovranno, infatti,essere stabilite le modalità ditrasferimento del contenziosopendente, delle risorse umane e diquelle finanziarie al Tar di Palermo.Non sono tardate le prime reazionial provvedimento. A tuonare,immediatamente, è stato ilpresidente della sede etnea,Salvatore Veneziano, che ha parlatodi una spending review di facciatache non tiene conto del confrontotra i numeri di Palermo e quelli diCatania, dove ci sono quattrosezioni contro tre e la mole dicontenziosi, abbracciando tutte lecittà della Sicilia orientale, è di granlunga superiore a quella di Palermo(si parla di circa 55mila ricorsipendenti). A sposare la posizione diVeneziano, uno schieramentopolitico piuttosto “trasversale”composto dal segretario regionaledello scudo crociato, GiovanniPistorio, secondo il quale risulta“inaccettabile privare della sededistaccata di Catania il territorio piùdinamico dell'economia siciliana chesi appresta a vedere la nascita diben due città metropolitane”. Adargli man forte anche il deputatoregionale di Forza Italia MarcoFalcone che chiede all’Ars una tiratad’orecchie diretta al Governo Renzi,a braccetto col sindaco di Palermo epresidente dell’Anci Sicilia, LeolucaOrlando, che ha parlato di unprovvedimento adottato in dannoalla giustizia, alle imprese e aicittadini. A insorgere sono anche gliavvocati delle città siciliane chefanno riferimento al Tar di Catania,tra tutte Ragusa e Messina. Larichiesta è quella di rivedere lanorma a livello nazionale e diadottare come principio disoppressione il calcolo sul minornumero di contenziosi pendenti.

SOPPRESSIONI

sarà necessario un “piccolo”investimento iniziale per dotarsi ditutta la strumentazione necessaria a“digitalizzarsi”. Il vocabolario delprocesso civile telematico non potràinfatti fare a meno della “consolle”,ovvero quel pacchetto di strumentiinformatici composto da smartcard,pec e software pda) il cui costocomplessivo annuale può variare daun minimo di circa 250 euro a unmassimo di quasi 1000 euro all’anno.GEOGRAFIA DEL PCT. Anche se inalcuni uffici giudiziari italianil’attivazione del deposito telematicoè iniziata già da qualche tempo e idati sulle percentuali di utilizzo sonocostantemente in crescita, lageografia di assimilazionedell’informatizzazione dei processicivili mostra alcuni picchi diavanguardia, ma anche sistemiancora praticamente all’anno zero.Come ad esempio quello diCatanzaro. Nei tre distretti messinesi,secondo gli ultimi dati diffusi dalMinistero della Giustizia in un reportrelativo all’anno 2013, sono stati in

tutto 91 gli atti depositati in formatotelematico da soggetti esterni(avvocati, curatori, delegati oausiliari), contro gli 879 di Palermo ei 1.834 di Catania. Maglia nera dellaSicilia è stata invece Caltanissettacon appena 47 atti depositati dasoggetti esterni. Fermandosi aun’analisi superficiale dei dati,rispetto agli avvocati messinesi,sembrerebbero aver fatto meglio imagistrati che in tutto, nel 2013,hanno depositato 811 atti. Anche sein confronto ai colleghi palermitani(17.804 atti depositati), catanesi(10.175) e persino nisseni (7.373)hanno iniziato ad “abbracciare” ilprocesso telematico piuttostotardivamente.SPRINT 2014. La musica per imagistrati è cambiata nel 2014,quando ormai gran parte di essi(tranne i giudici onorari) sono statidotati della “consolle”. Ad oggi circal’80% dei magistrati messinesideposita in telematico. Indietro, e diparecchio, sono invece rimasti gliavvocati. Sui circa 2500 iscritti

Il trubunale di Messina

all’Ordine, infatti, solo una decina distudi civilisti risultano essersiconvertiti all’informatizzazione.Nonostante gli uffici giudiziarimessinesi siano decisamente piùpronti rispetto ad altre numeroserealtà italiane.Un discorso a parte riguarda icancellieri. Forti di un progetto pilotache ha coinvolto la sezionefallimentare, i messinesi, nel 2013,non sono andati male rispetto allamedia nazionale avendo scansionatoquasi 47 mila atti, contro, adesempio, i 34 mila di Caltanissetta.Ancora una volta meglio, hanno fattoperò, Palermo e soprattutto Cataniache, oltre ad avere un bacinod’utenza potenzialmente più ampio,già dal 2008 aveva attivatol’informatizzazione del processocivile.L’INCOGNITA PREGRESSO. Unproblema, a livello nazionale,potrebbe essere rappresentato peròdai tempi di scansione dei fascicolipregressi, uno degli orientamenti perrisolvere la questione potrebbe esserequello di affiancare al lavoro deicancellieri, l’impegno degli avvocatiper provvedere ad inviare tutti gli atti“del passato” in formato telematico.Di questo si farà garante anche ilpresidente dell’Ordine degli avvocatiFranco Celona che, con un’alzata dispalle confezionata in parole,riconosce il ritardo con cui gran partedegli iscritti si stanno presentandoalla data spartiacque del 30 giugno,anche se si dichiara fiducioso che, apartire dal prossimo 1 gennaio(giorno in cui anche per iprocedimenti in corso a quella data,ma instaurati prima del 30 giugno,sarà obbligatorio l’utilizzo della viadigitale) i civilisti messinesiandranno a tutto bit.

20 Giugno 2014

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sicilia

DISSESTO IDROGEOLOGICO. L’allarme nel documento del professore di Geologia Francesco Fiorillo

Il procuratore Lo Forte scrive al governatore Crocetta sui risultati della perizia depositata al processo per l’alluvione di Saponara. Che si è chiuso con l’archiviazione. Ma le responsabilità sono tante

Messina ad orologeriaDI ALESSIO CASPANELLO

MESSINA. Quello che è successo aSaponara e Giampilieri potrebbeaccadere da un momento all’altro sututto il territorio”. Che Messina fosse

una provincia ad altissimo rischioidrogeologico era cosa risaputa, ma lafaccenda, alla quale è stato datosigillo accademico da FrancescoFiorillo, professore di geologiadell’università del Sannio econsulente tecnico della Procura nelprocesso per l’alluvione di Saponara,diventa clamorosa quandosull’argomento il procuratore capo diMessina Guido Lo Forte, sente lanecessità di scrivere al presidentedella Regione Rosario Crocetta.CARO ROSARIO TI SCRIVO. Ilprocesso penale per il disastroambientale del 22 novembre 2011,che ha portato alla morte di trepersone, si è chiuso conun’archiviazione: non è colpa dinessuno. Di responsabilità, invece, cene sono parecchie, e Lo Forte leelenca una ad una, citando allalettera uno dei passaggi fondamentalidella relazione di Fiorillo: “Il Ctusottolinea che in aree limitrofe aquella di Spatafora e con similaricaratteristiche geomorfologiche (tipoGiampilieri) potranno essere colpite,in futuro, da analoghi dissesti a

Alcune zone della città devastate dall’alluvione

seguito del verificarsi di condizioniidrogeologiche sfavorevoli. L’effetto alsuolo delle piogge, oltretutto, risultanotevolmente amplificato dal fattoche il territorio, da decenni, è statointeressato da un’intensa

COSA CAMBIERÀ:� Le aree a ad elevata e moltoelevata suscettività della carta allapropensione ai crolli, sarannoconsiderate alla pari di un’area P3 eP4 del PAI (elevata o massimapericolosità)

� le aree a valle delle zone a elevatae molto elevata suscettività dovrannoconsiderare una zona dipropagazione dei massi dove sarannonecessari studi sulle traiettorie dicaduta

� Le aree individuate con elevata emolto elevata suscettività alle colaterapide saranno consideratealla stregua delle aree a elevata emolto elevata pericolosità (P3 e P4 deiPAI

� per i torrenti di primo e secondoordine, si prevede una fascia diinedificabilità assoluta e/o limitazioneall’uso di 20 metri a cavallo del centrodell’impluvio, pari a dieci metri daogni eventuale argine presente.

� Le aree a molto elevata suscettivitàall’innesco di fenomeni discorrimento planare e rotazionalesaranno considerate equivalenti allePericolosità del PAI P3 - P4. Inconsiderazione della tipologia delfenomeno sarà prevista una fascia dirispetto assoluto intorno a tali areepari a 20 metri a monte ed ai fianchidell’area, mentre a valle la fascia avràun’ampiezza di 50 metri.

LA LEGENDA

urbanizzazione che interferiscesempre più con la naturale evoluzionedei pendii”, scrive Lo Forte. Perché ilprocuratore capo sente la necessità disottolineare il concetto e ditrasmetterlo al presidente della

Guido Lo Forte

sicilia20 Giugno 2014

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RADIOGRAFIE. In meno di vent’anni 42 morti per le bombe d’acqua

La convenzione tra Comune ed Enea per mappareun territorio dilaniato dal cemento nelle colline

Fermate la strage

Ecotown del Mediterraneo secondo Pidalà MESSINA. Sarà presentato il 20 giugno all’Ordine degli architetti di Messina alleore 15.30 il libro Visioni, Strategie e Scenari nelle esperienze di piano di AndreaMarçel Pidalà (edito dalla Franco Angeli). 360 pagine sono il sunto di dieci annid’intensa attività di ricerca unita alla professione, il suggello di un’esperienza nelcampo della pianificazione urbanistica condotta a vari livelli da Marçel Pidalà chededica un ampio capitolo alla città di Messina, al contesto metropolitano (daZancle a Milay, sino a Milazzo, ovvero l’area dei Peloritani) e ai Nebrodi.Stimolante la proposta di Messina Ecotown del Mediterraneo, dove l’autoreaffresca Visioni creative e Scenari ecologicamente auto-sostenibili come progettomulti-scalare e propositivo di assetto spaziale del territorio. In sostanza l’urbanistapropone di ripensare le connessioni ecologiche degliinsediamenti ricucendo il rapporto tra le aree collinari emontane mediante corridoi ecologici e idrologici (passandoper il recupero di fiumi e torrenti) e l’alleggerimento dellacongestione edilizia e urbanistica (con interventi direcupero e riqualificazione) per tutta l’area metropolitanae soprattutto con la proposta di una nuova struttura dipiano diversa dalla classica zonizzazione. All’incontroanche parteciperanno l’avvocato Aurora Notarianni,l’ingegnere Gaetano Sciacca e il presidente dell’Ordinedegli Architetti, Giovanni Lazzari.

IL LIBRO

regione?IL PAI? FA ACQUA. A mappare lezone ad alto rischio e pericolosità, inSicilia, ci pensa il Piano d’assettoidrogeologico. Una lacuna normativaparecchio pericolosa, suggerisce larelazione di Fiorillo. Perché? Perché lemodalità di redazione del piano,scrive Lo Forte, “sono basatesoprattutto su situazioni di dissesto inqualche modo già verificatesi. Questocriterio – continua il procuratore capo– lascia fuori gran parte delle areeinteressate dallo sviluppo di franesuperficiali e veloci, come quella dellafrazione Scarcelli del 22 novembre2011. Di conseguenza, zone noninteressate in passato da fenomeni diinstabilità, non risultano essereconsiderate nel Pai”. Esattamentecome è accaduto a Saponara (maanche a Giampilieri). In pratica, ilpiano si limita a “censire” gli episodifranosi, senza proferire parola suterreni che invece potrebbero franare,per caratteristiche geologiche, omettere a rischio un abitato a causadell’antropizzazione dei luoghi. Unalacuna normativa della quale laregione è perfettamente al corrente.A PALERMO SAPEVANO. Il 22dicembre del 2011, un mese dopo latragedia di Saponara, una nota deldipartimento regionale al territoriospiegava come il Pai fosse strumento“dinamico suscettibile, nel tempo diaggiornamenti e modifiche, e la suaredazione avviene in base agli studiprecedenti e di tutte le segnalazioniprodotte dagli enti territorialmentecompetenti che hanno pienaconoscenza del proprio territorio, epertanto l’acquisizione dei predettidati consente di procedere allavalutazione ed allaomogeneizzazione degli stessi”. Siinterviene, insomma, a posteriori.Dopo le frane. E le tragedie. Bastacosì, dice Lo Forte.MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE.“A parere del consulente d’ufficio –scrive ancora Lo Forte – l’evento del 2 novembre 2010(un’alluvione, fortunatamente senzavittime, che ha attivato colate didetriti a Saponara e che non è statatenuta in considerazione, ndr)avrebbe dovuto sollecitare l’utilizzoanche di altre metodiche, al fine dipoter valutare le condizioni di rischiodelle zone ricadenti alla base di ripidipendii per i quali non c’erano notiziedi frane precedenti”. Quali sonoquesti metodi? “Una zonazione dellearee a rischio più coerente con lastruttura del territorio, basate nonsolo su informazioni di franeprecedenti ma anche su modelliprevisionali, di tipo empirico odeterministico, calibrati medianteconfronto con aree limitrofe dallesimilari caratteristichegeomorfologiche precedentementeinteressate da frane”, spiega Lo Forte,col conforto dell’analisi del peritoFiorillo. Esattamente ciò che ilcomune di Messina ha fatto tre annifa.

MESSINA. Prima Giampieri eScaletta, poi Saponara. Ma in mezzoanche Mili, Briga, santa Margherita,Barcellona, le stesse Giampilieri eSaponara, persino Messina stessa, conl’esondazione dei torrenti Annunziatae Pace. Territorio fragile, quellomessinese, che da due decenni vieneregolarmente flagellato da bombed’acqua che fanno franare porzioni diterritorio. Una situazione che in menodi vent’anni esige un tributo di 42vite umane. Una strage. Per fermarela quale, nel 2010, palazzo Zancafirma una convenzione con l’Enea,ente nazionale all’energia e ambienteperché il territorio cittadino siaesaminato da cima a fondo e mappatoin maniera da identificare non solo lezone in cui sono avvenuti dissesti efrane, ma soprattutto quelli che, infuturo, di dissesti e frane potrebberoesserne teatro. Una metodologiaquasi lapalissiana, ma che invece nonè mai stata normata. Fino ad oggi.Perché, ed è la prima volta, ildipartimento regionale al territorioha deciso per l’inserimento dellanuova metodologia in un pianod’assetto idrogeologico. IL PAI CHE VERRA’. Nella notadell’assessorato di fine marzo, lo studiocommissionato da palazzo Zanca èdefinito “di grande interesse per il P.A.I.in quanto rappresenta un primodocumento tecnico di raccordo tra lemetodologie di previsione delle zone diinnesco dei dissesti e larappresentazione degli areali dipericolosità ai fini delle politiche disalvaguardia nei confronti del rischioidrogeologico. Infatti, il documento si

Messina vista dall’alto

inserisce nella fase di passaggio dellarappresentazione delle pericolositàgeomorfologiche: dal PAI chetestimonia le condizioni di maggiorerischio già manifesto, al PAI basato sullasuscettibilità al dissesto che individueràanche le condizioni di pericolositàpotenziale”. Una specie di rivoluzioneburocratica. Alla quale si accompagnauna sorprendente autocritica da partedello stesso ufficio regionale. “Nellacondizione attuale, l’aggiornamento delPAI secondo le metodologie classiche

perde di significato, soprattutto se siconsidera il fatto che, ad esempio, idissesti avvenuti 3 o 4 anni fa,andrebbero ad avere una pericolositàmedia (P2), con conseguentesottovalutazione delle pericolositàeffettive e potenziali a cui gran partedel territorio messinese è soggetto”,confessano dall’assessorato.Una’ammissione di sottovalutazione delrischio rivoluzionaria. A cosa porterà?STOP AL CEMENTO IN COLLINA. IlComune di Messina, ha attivato negliultimi 5 anni, attraverso una serie didelibere di Giunta, alcune procedureper la predisposizione di una varianteurbanistica specifica di salvaguardiaambientale che, oltre a prevedere ildeclassamento a zona agricola (E1coeff di edificabilità 0.03 m3/m2) perle aree a rischio non edificate,introduce criteri di perequazioneurbanistica. La volumetria sottratta allecolline, in pratica, viene “spalmata” suporzioni di territorio degradato e dariconvertire. Pratica che, perl’attuazione definitiva deve passare daPalermo. Problemi? Nessuno, anzi.“l’aggiornamento del PAI con lemetodologie classiche viene sospeso inattesa di completare e istituzionalizzarel’attuale “modello” di salvaguardia emessa in sicurezza predisposto in questiultimi anni dal Comune di Messina”,scrivono dall’assessorato”. I problemiarrivano qui.CALENDE GRECHE. “Si chiedepertanto a codesta Amministrazione diorganizzare una prima riunione tecnicapresso la sede del Comune al fine diaffrontare le problematiche sopraesposte e predisporre un piano dilavoro in collaborazione, nell’ambito diuna fase di sperimentazione del PAI edelle politiche di mitigazione delrischio a carattere regionale e locale ingenerale”, chiedevano da Palermo. Amarzo. Oggi, a metà giugno, lariunione tecnica non si è ancora svolta.

Andrea Marcel Pidalà

20 Giugno 2014

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siciliaMESSINA. Pazienti in passerella perchè “Le Ali continuano a battere”

L’associazione si presenta al Palacultura con una serata che si proponedi superare il “disagio per la malattia”. E una scommessa da vincere

OncologiaglamourDI EMANUELA GIORGIANNI

MESSINA. “Insieme, consapevolmente, si puòvincere”. Queste parole rappresentano il puntocentrale, intorno al quale si è articolato lospettacolo benefico “Le Ali continuano a battere”,tenutosi al Palacultura di Messina, sabato 14giugno. L’evento, nel quale l’oncologia incontra esi confronta con la musica, il teatro e la moda,rendendo i pazienti stessi protagonisti, è statopromosso e organizzato da Chiara Celano,studentessa di medicina, insieme a un gruppo dialtri giovani colleghi, Vincenzo Adamo, direttoreOncologia medica del Papardo, dal dipartimentocultura del Comune e dall’Associazione sicilianasostegno oncologico, società non lucrativa diutilità sociale.E sono proprio le stesse parole “insieme,consapevolmente, si può vincere” a concludere ilcortometraggio "Insieme" di Annamaria Liquori,che vede protagonisti gli attori Giorgia Wurth,Euridice Axèn, Monica Scattini e NicolasVaporidis. Presentato per la prima volta alla

mostra del cinema di Venezia, racconta latoccante storia vera di due sorelle (nella realtàgemelle), una delle quali si ammala di cancro,riuscendo però a sconfiggerlo, grazie alfondamentale aiuto datole da parte dei medicie al sostegno dei suoi cari. Terminato il video,che ha dato inizio alla serata, segue una tavolarotonda cui prendono parte oltre ad Adamo(già organizzatore di una serie di laboratori di

bellezza per le pazienti oncologiche), ildeputato regionale e componenteCommissione Sanità Ars Beppe Picciolo, lapresidente della Commissione Sanità delComune Rita La Paglia, la socia fondatricedell’Associazione italiana Gist (tumore stromalegastrointestinale) onlus Gabriella Tedone, el'autrice del libro "Nutrizione e cancro"Giovanna Cardile.La dottoressa La Paglia chiarisce quali siano idiversi fattori di rischio per contrarre lamalattia che investono soprattutto lo stile divita: fumo, alcol, vita sedentaria,alimentazione. «Poi ci sono cause in campoinfettivologico - spiega - malattie quali epatiteb e c o il papilloma virus, e altre in ambitoambientale, primo fra tutti il problema deirifiuti. Uno studio promosso a livello europeo,interessando venti paesi, ha dimostrato chel’incidenza della malattie oncologiche si spostain maniera notevole dal 30 al 43%, laddoveesistono industre con produzione di tossine di

prodotti chimici”.La dottoressa Tedone spiega ilparticolare ruolo svolto dalla suaassociazione: “Ci occupiamo dipazienti affetti da tumori rari, iltumore stromale gastrointestinaleè raro trai rari, anziché cinquecasi su 100 mila abitanti, questone costituisce soltanto 1,5. Sonomalattie orfane dell’attenzionedella ricerca, dell’ interesse dimercato, delle industrefarmaceutiche, che non hanno Un momento della sfilata

sicilia20 Giugno 2014

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DI GIUSEPPE RUGGERI

MESSINA. A luci spente, il ricordo della sfilatasul palco dell’Irreramare è ancora vivo e,come succede quando la musica finisce,qualche riflessione è d’obbligo.Non è facile dimostrare che la cultura puòprocedere a pari passo con la solidarietà, unbinomio del genere non ha mai avuto vitalunga. La solidarietà scaturisce da unacondizione di bisogno, costituisce la rispostadel singolo – o della collettività – a un disagiosociale. La cultura viene vista piuttosto comeun bisogno tutt’altro che primario, una sortadi completamento spirituale per persone che,scusando la volgarità, hanno già la panciapiena. Una manifestazione di cultura è adesempio la ricerca dell’identità - anchequesto un termine che certo non si mangia -come dire del proprio nome e cognome, delsenso d’appartenenza. Ma di che parliamo?Tra il disagio e la ricerca dell’identità ce necorre. Sono due stranieri che si parlano senzariuscire a comprendersi. A confutare una tesitanto annosa ci pensa il Cirs. Ci ripensa, anzi,perché nel giugno 2009, nel Salone delleBandiere di Palazzo Zanca, il Centro Italiano

di Reinserimento Socialepresieduto da MariaCeleste Celi ha ideato eorganizzato un convegnosull’identità perduta, e ifondi di una raccoltaallestita per l’occasionesono stati devoluti inbeneficenza. Cos’è il Cirs?Una realtàgeograficamente nascosta,avvolta com’è dalle chiomefronzute degli alberi checircondano la verandaaffacciata a volo d’aquilasulla via 24 Maggio. Ma che

di vita ne contiene molta, èla vita delle ragazze madri ospitate e avviatein un percorso di formazione e lavoro e deiloro bambini (il più giovane dei quali hameno di un anno) nati nella casa-famiglia.Quotidianamente, percorrendo un camminospesso interrotto da ostacoli di ogni tipo,questa realtà si confronta con un mondo cheignora la solidarietà vera. Perché nonbastano le proclamazioni d’intenti, eneppure le collette di beneficenza, se non sicoglie il senso sostanziale di un’attività delgenere. E il senso è quello della condivisione,che passa attraverso la compenetrazionenelle problematiche che affiorano dal

disagio. Cosa c’entra il Cirs con l’identità? Chiscrive ha provato a capirci di più e,proponendo il tema dell’identità perduta diMessina, vale a dire quel senso profondo diabbandono che si percepisce percorrendo inlungo e in largo una città della qualecontinuano a mancare i punti di riferimentoessenziali, si è reso conto che una sensazionesimile la provano i disagiati del centrosociale. La provano ogni volta che alle parolenon seguono i fatti, fotografando unadimensione in cui l’ipocrisia regna sovrana eil bisogno vero, diviene merce di scambio pervoti della politica. Della politica senzascrupoli, svincolata da ogni possibile morale,la politica dei più e che, come l’araba fenice,si rinnova generazione dopo generazioneperché è l’uomo, in fondo, a non cambiare.L’identità da recuperare, perché è parteinscindibile di noi che rischiamo di non avereun futuro senza sapere chi siamo in unpresente anonimo e privo di coordinatespazio-temporali, torna ad essere un temadel Cirs. Che l’ha rilanciato alla cittàcelebrando il 13 giugno scorso l’anniversariodella Rassegna Cinematograficadell’Irreramare, inaugurata nel lontano 1955.Un’occasione che non andava perduta, e cheha visto l’avvicendarsi, sul grande palcoallestito sotto le stelle di una serata senzavento, di personalità del mondo dellospettacolo, del cinema. Nel segno di una cittàche tenta di riprendersi ciò che uno stranodestino – ma il destino non è forse l’improntache ciascuno di noi dà alla sua storia? – datempo le ha negato ma che probabilmentenon è ancora morto. Dorme in un cantucciodell’anima insieme alle speranze e aglientusiasmi di un’epoca che, uscita dalleceneri della guerra, s’impegnava a ricostruirequanto era andato perduto. Senzadimenticare il proprio passato, che èinsegnamento continuo, nel bene e nel male,ma soprattutto senza dimenticare le radiciche hanno suggellato l’appartenenza a untessuto di storia, tradizione, cultura. Già, la cultura. Il cibo dell’anima - dirannoalcuni. Ma anche una grande occasione disolidarietà, perché i proventi della seratasono stati devoluti all’attività del Cirs che nonha mai smesso di operare per le sue ragazzee i suoi bambini, per le famiglie nate dallaviolenza, dalla vergogna, dallasopraffazione. Così, nel nome dell’identitàrecuperata di Messina, si è cercato diaggiungere un tassello in più al complessomosaico della civile convivenza. Solidarietà, avolte, può essere anche sinonimo di cultura.

NEL NOME DELL’IDENTITÀ RECUPERATA, SI AGGIUNGERE UN TASSELLO AL MOSAICO DELLA CIVILE CONVIVENZA

Cirs, ovvero la solidarietà è cultura

Solstizio d’autore con la stilista FerraraMESSINA. “Solstizio d’autore” è il titolo della manifestazione promossadall’associazione culturale House Concert che si svolgerà il 21 giugno neigiardini di Villa Cianciafara a Contesse.Accompagnata dalle note dell’orchestra “Nightand day” che, “sul filo della nostalgia” allieteràla serata con le note di cantautori comeBuscaglione, Gino Paoli, Luigi Tenco eDomenico Modugno, l’occasione sarà utileper riproporre il fascino degli abiti originalidi Mimma Ferraro, “maestra sarta,couturiere e stilista” messinese che portònegli anni Quaranta l’alta moda in rivaallo Stretto. A fornire gli abiti originalifirmati da Mimma Ferraro, che fuospite di grandi stilisti come YvesSaint Laurent, Coco Chanel ePierre Balmain, oltre un ristrettogruppo di signore di Messina, hacollaborato anche il museo delCostume e della moda di Mirto. Se aindossare gli abiti, negli anni Quaranta erano“mannequin di successo” come “Alla” di Dior,Gigliola, Thea, Mery e Marta Marzotto, ora, tra iprofumi del giardino di Villa Cianciafara,saranno le figlie e le nipoti delle dame messinesi.A fare da cornice alla manifestazione, lefotografie della “belle epoque” fornite dallafamiglia Mallandrino-Cianciafara e i ricercatiscatti di “Messina Viva” del fotografo MimmoIrrera. Alla manifestazione hanno assicurato laloro presenza Antonella e Carmelo Carraro, figliae nipote della stilista. Del comitato d’onore dellamanifestazione fanno parte, l’ingegnere AmedeoMallandrino, la signora Maria Teresa Stagnod’Alcontres Batolo.

interesse a investire su piccoli nuclei. La possibilità diguarigione non è inferiore a quella dei tumori più diffusi,ma i pazienti hanno necessità ben precise, qualiconoscere la malattia, trovare i medici e i punti diriferimento, conoscere la gestione della terapia. E leterapie sono affidate del tutto ai pazienti, è necessario,perciò, conoscere le varie interazioni. Questo è il nostrocompito”. Continua il dibattito la dottoressa Cardile,raccontando il suo libro: “Realizzato insieme al dottorGiacomo Dugo, nasce dalla mia passione per lamedicina, pur non essendo questo il mio ambito, el’alimentazione, in seguito a un evento personale. Miopadre, malato di cancro, eliminando e favorendo alcunicibi è riuscito a mantenere la sua malattia, arrivando avivere, al posto dei quattro mesi che gli erano stati dati,ai quattro anni . Ma quali sono i punti che abbiamoraggiunto? “Oggi abbiamo ottenuto tanto, - spiega ilprofessore Adamo - sono fiero di lavorare in questoperiodo storico, si stanno scoprendo molti nuovi aspetti,terapie oncologiche innovative, che il paziente può fare acasa, continuando a essere, però, seguito. Terapiepersonalizzate o a bersaglio, le quali sembravano solo unsogno, adesso sono diventate una realtà. Possiamoparlare dell’ 85% di guarigione, grazie soprattutto allaprevenzione”. La serata si è conclusa con una standingovation per la sfilata di moda sponsorizzata dai marchimessinesi Tina Arena, Iannello, Arnold e Arnold, eChirico. Sedici donne, e quattro uomini, tutti pazientioncologici, sono diventati gli impeccabili modelli dellaserata. Due le parole chiave della serata, come ha fattonotare il presentatore. Riscatto: la malattia crea disagio,ma questi modelli hanno dimostrato che non c’è nientedi cui avere vergogna. E scommessa: perché bisognalanciare il messaggio positivo: la prevenzione può vincerela malattia.

ASSOCIAZIONE HOUSE CONCERT

Donne in passerella per il Cirs all’Irrera a mare

delle pazienti oncologiche

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sicilia

MESSINA. Forni ultimati, tariffe stabilite, 200 salme che attendono. Ma il servizio non parte. Ecco perchè

Dopo la prima accensione dell’impianto a gennaio, il dirigente del dipartimento Cimiteri ha preparato il regolamento. Ma occorre rimisurare le emissioni. Manna promette: «Sarà tutto pronto entro l’estate»

La cremazione può attendereDI ALESSIO CASPANELLO

MESSINA. Il forno crematorio è statoultimato da tempo, le lacune normativesono state colmate, le salme in attesasono oltre duecento, le tariffe sono stategià stabilite e le agenzie di pompefunebri hanno dato rassicurazioni ailoro clienti. Eppure, a Messina, ilservizio di cremazione dei defunti non èancora partito. E ad attenderlo sono inparecchi.COLLAUDO A GENNAIO. E’ metàgennaio quando, per la prima volta,viene acceso il forno crematoriocostruito all’interno del grancamposanto. E’ tempo di collaudo, ecinque salme, con l’autorizzazione dellefamiglie, vengono cremate in base alladisponibilità manifestata dalle famiglie,che hanno avuto accesso gratuitamenteal servizio dato che l’impianto era incollaudo. Riuscitissimo, tanto che daldipartimento ai Cimiteri, il dirigenteDomenico Manna prepara ilregolamento da inviare in consigliocomunale. Poi, a complicare le cose,arriva la burocrazia. E la legge.LE MODIFICHE. Cosa è successo?“Niente di preoccupante”, spiega lostesso Manna. Solo dei lavori diadeguamento. “Le operazioni dicollaudo sono lunghe, anche perché alnostro impianto sono state fatte alcunemodifiche in relazione a richieste deivigili del fuoco, ed è stato necessariorimisurare le emissioni”. Perché,sull’argomento, la Regione Sicilia si è

dimostrata piuttosto rigida. “Ci sonomolti limiti posti dall’assessoratodell’Ambiente sulle emissioni” confermaManna. Tanto che è stato necessariorivolgersi ad una ditta esterna chemonitorizza i fumi emessinell’atmosfera durante la combustionedel cadavere. E quindi? Quando entreràin vigore l’impianto? “Il regolamento èin commissione. Diciamo che saràapprovato prima dell’estate, io avreisperato entro giugno, ma ormaicontiamo i giorni”. Non è solo Mannaad avere fretta. Perché la tumulazione

L’ingresso del Gran Camposanto di Messina

per cremazione ha già parecchierichieste. Oltre duecento, secondo gliesercenti delle pompe funebri.AFFARI COL MORTO. L’iniziativa,secondo chi lavora nel settore, è stataaccolta molto positivamente, anche sein fase embrionale e con parecchiaconfusione su tempi e tariffe.Confusione che, di nuovo, tocca aManna sbrogliare. “Dai dati a dire ilvero a noi risultano meno richieste, maè chiaro che quelle di chi lavora nellepompe funebri sono più attendibili.Questo ci conforta, perché vuol dire

che abbiamo visto lungo, e che in cittàc’è domanda di tumulazionialternative. Da un punto di vista“utilitaristico” – spiega il dirigente - piùlavora l’impianto meglio è, perché siabbattono i costi e perché i cimiterisono ormai ben oltre la capacità. Sidiffondesse l’abitudine allacremazione, si potrebbero liberareparecchi loculi”. E sulle tariffe? Nelregolamento in discussione incommissione Cimiteri a palazzo Zanca,in attesa del voto dell’aula, la tariffa“base” è stabilita in 380 euro (unacircolare del 2002 stabilisce in 396euro il massinmo tariffario in Italia),per una semplice cassa di legno. Ilforno crematorio di Messina, però, hala possibilità di bruciare anche imetalli: quindi casse in zinco ocadaveri con protesi. Motivo per ilquale sono stati necessarie dellemodifiche all’impianto. “Il tipo di fornolo consente – spiega ancora Manna –ma occorreva una modifica per ladifferenziazione dello zinco dal legno.Con questo tipo di operazione, i tempisi raddoppiano, ed è necessarial’assistenza di un altro addetto”. E allatariffa base vanno aggiunti trecentoeuro in più a rimborso spese”. “Latariffa è comunale, fuori comune pesadi più”, precisa Manna. Cosa significa?Che molte delle richieste di cremazionevengono da fuori Messina.ALL’AVANGUARDIA. Quello all’internodel gran camposanto, è infatti ilsecondo impianto in Sicilia. Quello diPalermo, però, è di parecchiegenerazioni precedenti, è utilizzatopochissimo a causa dei costi elevati edell’impossibilità di incenerire i metalli,ed ha costi molto più alti di quello diMessina. Per trovarne uno simile,informano dal dipartimento comunale,bisogna arrivare fino a Salerno. Fare“affari col morto” non saràgradevolissimo, ma con l’entrata aregime dell’impianto, Messinaintercetterebbe tutto il “mercato”siciliano e calabrese di chi ha scelto difar cremare i propri cari, e di tenerne leceneri, ultimi resti mortali, a casa consé. O di disperderle.

Una scelta da scrivere nel testamentoMESSINA. Quella della cremazione è una praticarelativamente poco diffusa in Italia, e normata da una leggedel 2001 che disciplina “la pratica funeraria della cremazione,nonché, nel rispetto della volontà del defunto, la dispersionedelle ceneri”. Chi è che decide della cremazione di una salma?La stessa “salma”: una disposizione testamentaria, l’iscrizionead associazioni riconosciute che abbiano tra i propri finistatutari quello della cremazione dei cadaveri dei propriassociati o, in mancanza di testamento, la volontà del coniugeo, in difetto, del parente più prossimo. Cosa ne è delle ceneri,ultima spoglia mortale del defunto? La legge prevede ladispersione, la tumulazione, l’interramento o l’affidamento aifamiliari in urna sigillata. La cremazione, rispetto alle altreforme di tumulazione, è definitiva, non si torna indietro. Delcadavere, infatti, non restano che ceneri, che la legge disponepossano anche essere disperse, oltre che conservate in

un’urna. Cosa che renderebbe impossibile l’esumazione deicadaveri in caso di richieste da parte delle autorità giudiziarieper indagini successive alla sepoltura. E i cimiteri non hannoobbligo di conservare alcunché. Per questo, è la stessa autoritàgiudiziaria a comunicare se è possibile procedere allacremazione di una salma, come stabilito dal regolamento dipolizia mortuaria del 1990: “l’autorizzazione alla cremazionespetta all’ufficiale dello stato civile del comune di decesso, chela rilascia acquisito un certificato in carta libera del mediconecroscopo dal quale risulti escluso il sospetto di morte dovutaa reato ovvero, in caso di morte improvvisa o sospettasegnalata all’autorità giudiziaria, il nulla osta della stessaautorità giudiziaria, recante specifica indicazione che ilcadavere può essere cremato”. Chi “conserva l’identità” dellasalma è il medico necroscopo, che ha obbligo di raccoglieredal cadavere, e conservare per un periodo minimo di diecianni, campioni di liquidi biologici ed annessi cutanei, aprescindere dalla pratica funeraria prescelta, per eventualiindagini per causa di giustizia.

LA NORMATIVA

sicilia20 Giugno 2014

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I SINDACATI PROCLAMANO SCIOPERO. IL 2 LUGLIO PROTESTA CONTRO LA REGIONE

Centrale Edipower

FURNARI. Proteste contro il progetto della Comet Bio. Nell’area di Maraffino vi sarebbe una necropoli

Durante una manifestazione a cui hanno partecipato cittadini del comprensorio, il comitatospontaneo teme per la produzione di olio e vino. Ginatempo: «Noi non aizziamo nessuno»

Biomasse tra i repertiDI PAMELA ARENA

Furnari. «Il progetto di cogenerazionea biomasse, oltre a non rispettare ledirettive europee, nazionali ecomunali, contrasta con la volontà deicittadini furnaresi e dei paesiconfinanti che in più sedi hanno detto“no” alla realizzazione della centrale».Questa in sintesi la posizione espressadal presidente del comitato “No allacentrale a biomasse” GioacchinoMessina, che in una recentemanifestazione in piazza San Nicolò haprecisato la natura apolitica delmovimento a cui hanno aderito anchecittadini di Falcone, Terme Vigliatore,Tripi e Basicò. Nel manifesto difondazione del comitato si evidenziache «i cittadini di Furnari, dopo averesubito gli enormi danni della discaricadi Mazzarrà Sant’Andrea nonintendono continuare a subireaggressioni al proprio territorio e allapropria salute. Le linee guidanazionali, prima del rilascio delleautorizzazioni, raccomandano ilcoinvolgimento dei cittadini e questiultimi hanno detto no! Questa volontànon può essere elusa e le ragioni sonotante e vanno dalla produzione di olioextravergine di oliva, (ValdemoneDop), al vino Mamertino Doc, e al fattoche Furnari e i comuni limitrofiricadono all’interno dei territori deiGal (Peloritani, Terre dei Miti e della

Bellezza) e, per questo motivo, sonostati esclusi dall’Assessorato regionalealle risorse agricole e alimentaridall’azione «impianti pubblici per laproduzione di energie a fontirinnovabili». «Inoltre – continua ilmanifesto - vi sono diverse contradeconfinanti con il sito previsto perl’insediamento dell’impianto abiomasse, a forte valenza archeologicain quanto presentano resti diinsediamenti di età romano-imperiale(vincolo legge 1089/39), vi sonotracce di una necropoli preistorica (incontrada Grotte), di insediamenti diepoca classica (nella confinantecontrada Masseria), di insediamenti di

epoca bizantina e di una necropoli diepoca greco-classica in altre vie vicine.Non si capisce per quale ragione èstato scelto il sito di contradaMaraffino dato che nel territorio delcomune di Furnari e dei comunilimitrofi non esistono boschi nécoltivazioni di mais e le pocheramaglie prodotte dalla potatura degliulivi vengono utilizzate per alimentaretanti caminetti nelle abitazioni infamiglia. La quantità necessaria adalimentare l’impianto non esiste nelraggio dei 40 km di cui si parla nelprogetto – conclude il documento - enon si capisce neanche quali e quantesiano le disponibilità di materiale delle

11 aziende agricole associate allaComet Bio srl con una quota nominaledi 10 euro ciascuna di cui versate soloeuro 2,50». Il comitato “No allacentrale a biomasse” e le associazioniambientaliste Zero Waste Sicilia,Legambiente del Longano fannoappello ai sindaci, ai consigli comunali,ai parlamentari regionali, nazionali edeuropei, affinché sostengano questabattaglia. A precisare alcuni aspetti èanche il presidente dell’associazioneZero Waste Sicilia, professoreBeniamino Ginatempo: «Vi sonoevidenze scientifiche le qualidimostrano che un impianto abiomasse non può fare green power.Evidenze che lo stesso proponente delprogetto, Ivo Blandina, non ha volutoascoltare visto che proprio mentrestavo cominciando ad elencarle inoccasione del consiglio comunaleaperto, ha preferito andarsene dopoaver ricevuto contestazioni daicittadini presenti. Di sicuro, questi nonerano stati aizzati da me, che nonavevo ancora preso la parola. Duranteil mio intervento, inoltre, non hodichiarato che nell’impianto sarannoutilizzati rifiuti, ma che altri impianti sisono trasformati in inceneritori dirifiuti, come quello di Massafra(Taranto). Studi scientificiinternazionali hannoinoppugnabilmente assodato che lecentrali a biomasse sono inquinanti: aparità di energia prodotta inquinanomolto di più delle centrali a gasnaturale col risultato che la qualitàdell’aria globalmente peggiora invecedi migliorare». Inoltre, secondo ildocente, non viene mai tenuto in contol’effetto combinato di tanti impiantiche insistono nello stesso territorio.«Un esempio vicino a noi è la Valle delMela, in cui tutti gli impianti (centraleelettrica, raffineria, acciaieria,elettrodotti) sono più o meno a norma,ma l’incidenza di patologie è ben piùalta della media. Nessuno èresponsabile legalmente, ma lapopolazione si ammala e muore. E aFurnari c’è già la discarica di contradaZuppà”.

Proteste in piazza contro la centrale di biomassa

Edipower, sit-in a Palermo

San Filippo del Mela. Hanno atteso per settimane che il presidente Crocetta fissassequell’incontro che anche i vertici provinciali di Cgil, Cisl, Uil Confidustria ed ilComune di San Filippo del Mela avevano richiesto congiuntamente, ma adessodicono basta. Sindacati e Rsu hanno comunicato che il prossimo 2 luglio ilavoratori torneranno ad incrociare le braccia per lo sciopero di 8 ore e sirecheranno a Palermo per un sit-in di protesta sotto la sede della Presidenzadella Regione Siciliana. Per i lavoratori della centrale di San Filippo del Mela damesi impegnati in una difficilissima vertenza «è giunto il momento che anche ilGoverno Regionale faccia la propria parte».

SAN FILIPPO DEL MELA

sicilia20 Giugno 2014

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IL 21 E 22 GIUGNO SARÀ POSSIBILE VISITARE LA PIRAMIDE DI MAURO STACCIOLI

Antonio Presti

TUSA. La Provincia regionale di Messina riconsegna al mecenante Presti le opere del museo all’aperto

Il commissario straordinario Romano cede in comodato d’uso “Il muro della vita” di Mistrettae “Una curva gettata alle spalle del tempo” di Castel di Lucio. «Non abbiamo fondi per preservarle»

Ritorno a Fiumara d’arteDI GIANFRANCO CUSUMANO

TUSA. A rischio c’è il futuro dell’enormepatrimonio artistico di Fiumara d’Arte.A scendere in campo per salvare leopere realizzate dal mecenate AntonioPresti a cavallo tra gli anni 80 e 90 sonola Provincia regionale di Messina e icomuni dei Nebrodi che le ospitano sulproprio territorio. Allo studio unmodello di protocollo che consenta dimanutenzionare le installazionidistribuite nel “percorso turistico -culturale” che coinvolge i centri diMistretta, Castel di Lucio, Pettineo,Motta d’affermo, Reitano e Tusa. Insostanza, il commissario della Provinciaregionale di Messina, Filippo Romano,ha impegnato gli uffici a predisporreentro il 10 luglio un protocollo chepreveda di restituire in comodato d’usole opere in possesso dell’ente allaFondazione “Fiumara d’Arte” (costituitadallo stesso Presti per preservare i suoibeni artistici), in modo da provvederealla salvaguardia e alle necessariemanutenzioni. Modello che Romanoproporrà anche ai sindaci che, a dire ilvero, hanno ottenuto recentemente unfinanziamento per il restauro, ma chedovranno continuare a garantire quelloordinario. Stesso ragionamento, mapercorso inverso, di quello fatto neidecenni scorsi da Antonio Presti il qualeriteneva che solo affidandole allagestione pubblica le opere avrebberopotuto godere di una cura continuativa(e di finanziamenti ad hoc)consentendo loro di continuare a“vivere”. Ma i tempi sono cambiati e lecasse degli enti pubblici sono vuote. LaProvincia possiede due opere: “Unacurva gettata alle spalle del tempo”, diPaolo Schiavocampo, lungo la Sp 176“castelluzzese” al km 16,9, in un’area dipertinenza stradale adiacente altracciato viario. E “Il muro della Vita” diautori vari, realizzata su un muro dicontenimento della Sp 176“Castelluzzese al km 34,5. Il complessodel monumento di Fiumara d’Arte èsottoposto ad un contributo per lapromozione e valorizzazione delpercorso turistico culturale”, il qualericonosce che il 60% delle somme sianoerogate a favore dei comuni per lamanutenzione delle opere d’arte, nulla èprevisto a favore della Provincia.Romano, così, ad un anno dal suoinsediamento, ha deciso di risolverepure questa annosa questione,ponendosi in ogni caso il problema dellaconservazione delle due opere diproprietà provinciale, per la quale nonrisulta che, ad oggi, siano stati effettuati

interventi. «Appare peraltro evidente –scrive Romano - che se, da un lato, larichiamata legge regionale, nullaattribuisce alla Provincia in termine dirisorse finanziarie, dall’altro lato ciò nonesime da responsabilità questo ente nelcaso in cui l’omessa manutenzione delleopere comporti danni a terzi. Risultaperaltro che la disposizione regionale difavore per “Fiumara d’Arte” negli ultimiesercizi finanziari non sia stata piùriproposta (la famigerata tabella H,ndr)». Romano, dunque, invita i comunia proporre uno schema di convenzione

da stipulare con la fondazione “Fiumarad’arte” che preveda il comodato d’usogratuito per un periodo il più lungopossibile delle opere della fondazione“Fiumara d’arte” e l’obbligo da partedella Provincia regionale, in quantoEnte proprietaria sia delle opere siadelle strade, di assicurare «adeguatearee di rispetto entro un ampio raggiodi ciascuna opera» (in queste aree dirispetto sarà inibita qualsivogliarealizzazione edilizia se nonstrettamente indispensabile per la tuteladella sicurezza stradale, nonché

qualsiasi segnaletica se non imposta dalcodice della strada). Resterà allaProvincia l’obbligo di realizzare opereesterne ai manufatti artistici «che neagevolino la fruizione tutelando alcontempo la sicurezza dei visitatori edegli utenti della strada». AntonioPresti, già contattato da Romano, ha giàespresso un assenso di massima.Situazione diversa per i comuni. «Pernoi amministratori questo è diventatoun falso problema – sostiene, però,Giuseppe Franco, sindaco di Castel diLucio che nel proprio territorio ospita “Illabirinto di Arianna, la “curva” eArethusa, la coloratissima decorazionein ceramica di Piero Dorazio con lacollaborazione di Graziano Marini dellacaserma dei carabinieri – le difficoltàsono state superate grazie alfinanziamento intercettato dal consorziointercomunale “Valle Halesa” di ben 2milioni e mezzo. Sono trascorsi 25 annie non bastano più semplicimanutenzioni ma un vero restauro. Già ilavori sono stati appaltati con lasupervisione della Fondazione diAntonio Presti». Nei mesi scorsi, invece,è stata già predisposta la segnaleticaturistica e l’illuminazione delle opere,grazie ad un altro finanziamento dicirca 400 mila euro. « Noi non abbiamomai stipulato un atto nel quale Presti cicede le opere – precisa Angelo Tudisca,sindaco di Tusa – ma di fatto ci siamosempre mossi affinché le operevenissero tutelate come seappartenessero al patrimonio comunale.La nostra economia turistica non puòprescindere da Fiumara d’arte. Proprioper questo rimaniamo a disposizione delcommissario Romano per qualsiasi tipodi collaborazione». Il comune diPettineo, invece, non ospita un’opera maun museo domestico. Ogni famiglia cheha ospitato gli artisti a pranzo, haottenuto un pezzo della una tela lungaun chilometro realizzata nel corso diuna manifestazione d’arte. «Abbiamopromosso un censimento di queste teleper capire quanti sono disposti aprestarli per una mostra e consentireanche agli altri di godere delle opere».

L’opera “Una curva gettata alle spalle del tempo”

Rito della luce a Motta d’affermo

Motta d’Affermo. Anche quest’anno la “Fondazione Antonio Presti” rinnova il Ritodela luce. Il 21 e 22 giugno, in occasione del Solstizio d’estate, in cima alla collina diMotta d’Affermo sarà aperta al pubblico l’imponente “Piramide – 38° Parallelo”,opera di Mauro Staccioli. La Piramide, alta trenta metri, è orientata a nord-ovest espaccata da una fessura da cui entra il sole al tramonto. Sarà possibile anchevisitare la mostra fotografica “Luce e Segni” del giornalista e condirettore delGiornale di Sicilia Giovanni Pepi che rimarrà aperta sino al 14 settembre. Quarantascatti che ripercorrono il viaggio del visitatore attraverso le stanze del MuseoAlbergo “Atelier sul Mare” .

APPUNTAMENTI

economia20 Giugno 2014

centonove pagina 25

22.810,46; MACCHERONE MARIA 22.810,46;MAMONE ANTONINO 22.810,46; HEALTHYLIFE Srls 8.553,92; AUTOLAVAGGIO ESYCARdi Mannino Giancarlo 22.810,46; MONDELLOGIUSEPPE 22.810,46; LOMBARDODEMETRIO 22.810,46; OFFICINAMECCANICA di Natoli Carmelo 22.810,47;PERRONE ALESSANDRA 22.810,47;ACCONCIATURE PINK DI ROSANNA PICCA22.810,47; SELVAGGIO DOMENICO22.810,47; PISANI Srl 22.810,47; FARAONEGIOVANNI 22.810,47; CITY MARKET S.R.L.22.810,47; EL.SI.ELETTROINDUSTRIALESICILIANA S.R.L 17.107,85; LENS POINTS.R.L. 22.810,47; MISA CARMELO 17.107,85;BIRRIFICIO MESSINA - Cooperativa22.810,47; OFFICINE PARNASSO Srl22.647,03; EL.SI.IMMOBILIARE Srl17.107,85; SO.GE.MAN. Srl 22.810,47; S.A.SUPERMERCATI Srl 22.810,47; SICILFARINE -Srl 22.810,47; S.I.T.E.M. Srl 17.107,85ACCUEIL Srl 12.545,76; IM.PE -IMMOBILIARE PESCHIERA di Peschiera LucaE C. Sas 22.810,47; EVER GREEN Srl21.384,81; BAR PASTICCERIA GELATERIAPETRELLA CESARE di Petrella Riccardo &C. Snc 22.810,47; BAR SPORT di SimoneTodaro & C. Sas 17.107,85; LA FUTURA SUDSrl 22.810,47; IDEA KIDS di SpadaroEmanuele 22.810,47; RITROVO "GLI ARTISTI"di Francesca Napolitano 22.810,47;IMMOBILFER Srl 22.264,27; RITROVOCORRENTI Srl 11.405,23; AL CATERING Srl22.810,47; FAMOSO GIOVANNI 17.107,85;GIDOT Srl 22.810,47; AROMATICASICILIANA Srl 22.810,47; C.E.I.CA. Srl22.810,47; CANTIERI NAVALI DELLO IONIOSrl 17.107,85; PROTER Srl 22.810,47; UCATSrl 22.810,47 B.S. LEGNO Srls 22.810,47;CAMELIA srls 22.810,47; DOMENICOBRANCATO di Brancato Francesco & C. SNC22.810,47; EDILTORRE MESSINA Srl22.810,47; AUTOCARROZZERIA DU.TO. diGiorgianni Felice & C. S.N.C. 16.667,01;GASMESS MESSINESE GAS Srl 20.967,27IMPOLLONIA CARMELO 19.445,92;MORABITO ANTONIO 11.405,23; PARNASSOSrl 19.619,67; PELLEGRINO GIOVANNI22.810,47; IMMOBILIARE DEL SUD-Srl22.810,47; BOATS GROUP Srl 22.810,47;GFM CONSULTING Srls 22.810,47; CANTOANGELA 22.810,47; L.E.M.I.C. di Gogliandolo

FRATELLI CHIOFALO Srl 22.810,46;CALOGERO SEBASTIANO 2.281,04;AGRITECNICA di Bellamacina Marco22.810,46; GENERALE ITALIANAPUBBLICITA' Srl 22.810,46; NASISI Srl acapitale ridotto 22.810,46; GRUPPOIMMOBILIARE 2R Srl 22.810,46; NASISI Srl22.810,46; FIORIBEL di Sergi Giovanna22.810,46; SUNROOF Srl 22.810,46; ARGELSrl 17.107,84; CUCINOTTA MICHELE & C. -Sas 5.702,61; PINTER Srl 22.810,46;SETTIMO GIUSEPPA 22.810,46; EASYDECORSrls 22.810,46; MARINO LETTERIO22.404,63; G & G S.A.S. di Giuseppa MorganteE C. 22.810,46; LA PARANZA di BonaffiniSalvatore 22.810,46; L.C.T. S.R.L. 11.405,22;HOLLYWOOD PARRUCCHIERI di Lo PrestiVincenzo 22.810,46; TECNOLOCK diGogliandolo Paolo 21.960,91; SANCAR S.A.S.di Davì Elena & C. 22.810,46; OPIUMFITNESS CLUB di D’Angelo Francesca22.810,46; LSA SERVIZI SRL 19.388,89;CERAOLO S.A.S. di Ceraolo Rosa & C22.810,46; GI.PI. Srls 22.810,46; COLAPESCE- RISTORAZIONE Srl a capitale ridotto22.810,46; DI GIOVINE EMILIO 22.810,46;CELESTI PIETRO 22.810,46; ROMEO MARIA22.810,46; PREMIATA DITTARISTRUTTURAZIONI DI BAGNATOSALVATORE 22.810,46; ARENA ANTONINO22.810,46; SPARACINO NICOLETTA22.810,46; ARCIDIACONO MAURIZIO22.810,46; VELO ADRIANO 22.810,46NEW AGE DI ANTONINO SOTTILE22.810,46; BONFIGLIO MAURIZIO 22.810,46;ARCOLACI S.R.L. 22.810,46; SORELLE PINOS.N.C. di Pino Giovanna e Pino Marioa Pia22.810,46; EFFEDI SERVICE di FelughiDomenico 22.810,46; S.O.E.C.O. Srsl22.810,46; ARCOLACI GAETANO 22.810,46;ARENA ANTONINO 22.810,46; OCCHINOANTONINO 22.810,46; BELLINGHIERIGIUSEPPE 22.810,46; ZAPPIA IRENE22.810,46; SILVESTRI ADELE 22.810,46;BOREA S.R.L. 22.810,46; GALLETTAROBERTO 22.810,46; MIANO ANGELO22.810,46; GRASSO CONCETTA 22.810,46MODA FLASH S.R.L. 22.810,46; CUCUZZAS.N.C. di Antonio e Angelo Cucuzza22.810,46; IRRERA LETTERIA 22.810,46;CERAOLO ALDO CRL 22.810,46; NEW NEONVE.LA. Srl 11.405,22; BONTA' SICILIANE Srls

MESSINA. E’ Messina la società in testa alla graduatoria emessa dalministero dello sviluppo per Zfu, le zone franche urbane della Sicilia.L’importo delle agevolazioni assegnate si attesta su 181.785.861,13 euro e intesta alla classifica svetta Messina con 792 su 6.683 istanze, a fronte di unfinanziamento ammesso di 17 milioni di euro. Le agevolazioni concessesaranno fruibili attraverso il modello F24, dove bisognerà indicare il codicetributo che il direttore generale dell’agenzia delle entrate a giorni dovrebbeemettere. Potranno essere dedotte, oltre all’Irap, la tassa sulle attivitàproduttive regionali, anche l’Imu, per i proprietari di immobili e l’esonerototale per il versamento dei contributi per i dipendenti. Ecco di seguitol’elenco delle imprese ammesse al contributo a Messina. La differenza degliimporti è data dall’entità del contributo richiesto e dalla disponibilità deifondi, in rapporto alle istanze pervenute.

Giuseppe 22.810,47; FRISONE GIOVANNA15.967,33; ALICENTER Srl 22.810,47;BORGOSANO GIOVANNI 22.810,47;TRASPORTI LONIA Srl 11.405,23;RISANAMENTO MESSINA Srl 22.810,47;GRAFO EDITOR Srl 12.571,07; BONCODDOMARMI SNC di Boncoddo Salvatore & C.21.944,55; TIKART DI GI.TI. 22.810,47;GALLETTA MARIA 22.810,47; SGARLATASALVATORE 22.810,47; SIRACUSANOAUTOMOBILI Srl 22.810,47; IMES -INDUSTRIE METALLURGICHE ESIDERURGICHE Srl 22.810,47; DHSCONGREX Srl 22.810,47; A.Z.P. SrlUNIPERSONALE 21.708,51; KARTOFLAK diCambria Maria & C. Sas 5.702,62;ARCOBALENO Cooperativa sociale 22.810,47;RUTA Srl 11.405,23; DUTO CAR SERVICE Srl22.810,47; EUROEDITORIALE di PiccioloRosaria 5.702,62; WORKSHOP INSIDE Srl9.124,19; VITA GIACOMO - Srl 22.810,47;SICILY EXPRESS COURIER di GiovannaD’Arrigo 11.405,23; ARENA ANNIBALE RNA22.810,47; CESAREO FARMACOSM Srl22.147,14; AM TRASLOCHI di CampagnaMarco 11.385,16; CAVALLARO SALVATORE570,26; SIFAM-SISTEMI INDUSTRIALI FRIGOARRED. MERIDIONALI Srl 11.405,23;AUDITORE CARMELO 5.702,62; MEGA-SISTEM di Mancuso Francesco 17.107,85;GRUPPO CORONA Srl 22.810,47 EUROPAAUTO Spa 19.662,62; LADY M. Srl 11.405,23;SURGELOMANIA di Morabito Danilo19.453,57; S. & M. di Scipilliti Matteo22.810,47; PIANETA MARE di BonaffiniCarmelo & C. Sas 22.810,47; CENTROELABORAZIONI DATI LORIA 22.810,47; BARMARACANA' Srl 22.810,47; PIGNATARO

DOMENICA 22.810,47; PROFUMERIE POKERSrl 22.810,47; CIS Srl 22.810,47; F.A.R.C. Srl22.810,47; MODIEL Srl 22.810,47;MOBILIFICIO MARCHESE Srl 22.810,47;SOGIM Srl SOCIETA' GESTIONE 22.810,47;MILLE MOLLICHE Snc dei F.lli Giambattista eNunzio Gazzara 22.810,47; 109 PRESS Srl22.810,47; CRUPI GIOVANNI 22.810,47;NICOTRA COSTRUZIONI Srl 18.248,37;NICOTRA MARIANO 17.107,85; TUTTOGIOCO - Srl 21.099,68; CASELLI MOTORS Srl21.213,74; TERMINAL TREMESTIERI Srl22.810,47; SERVIZI NORIMBERGA SOCIETA'CONSORTILE PER AZIONI 22.810,47; P4 Srl22.810,47; FULL RENT Srl 11.405,23; A.G.GROUP di Angelo Asterite Sas 20.529,42;EUROIMPRESA Srl 9.124,19; THE GIFT diGiacomo e Nadia Caridi Snc 22.810,47;BERTE' ANGELA & C. SNC di Bertè Angela22.810,47; GIA.NA. CARBURANTI Sas diCaridi Giacomo e Nadia 22.810,47; EASYCAFE' Sas di Caridi & C. 22.810,47; ESSEBIMULTISERVIZI di Spanò Bascio Vincenzo22.810,47; SAMPERI di Fulvio e MichelaSamperi & C. Sas 14.896,72; TECNOMARE Srl22.810,47; DUE EMME di Marchetta Antonio& C. Sas 17.107,85; PANARELLO FILIPPO22.810,47; PASTICCERIA PETRELLA S.N.C. diPetrella Natala & C. 22.810,47; J FIN SERVIZIFINANZIARI Srl 22.117,03; CAMI PIETRO &FIGLI Sas 22.810,47; ORIADE Srl 22.810,47;GIRONE ROSA MARIA 11.405,23;PUBBLISTRETTO Srl 22.810,47; EMPORIUMSrl 22.810,47; BABYSCIC Srl 22.810,47;OLIMPY Srl 22.810,47; TES - TECNOELEVATOR SYSTEM Cooperativa Arl11.405,23; OLISERVICE Sas di AllegraVincenzo & C. 2.281,05; GASTRONOMIA EROSTICCERIA di Ruggeri Sergio 22.793,49;L'AUTORICAMBIO di Saporitp Massimo22.810,47; GENTILUOMO SERVICE Srl11.405,23; LA CELERE DISINFESTAZIONI diOcchino Giovanni 22.761,16; PANIFICIOSCUDO GIOVANNI dei Fratelli Scudo Snc22.713,83; VISALLINFISSI di Visalli Santo22.765,59; ALEXA di Alessia Golino 2.281,05;DE ROSA LUIGI 2.281,05; SERVER di GallettaGrazia Maria 22.810,47; RAMER Srl22.810,47; EXPLORER INFORMATICA Srl9.694,45; SAITTA ALDO 2.281,05; RITROVOPORTA MESSINA dei Fratelli Di Pietro Santo e

Luciano Snc 22.810,47;IRRERA VERONICA11.405,23;FORNITURA NAVALISTRACUZZI Srl18.307,57;PELLEGRINO NUNZIO11.405,23; BALSAMOLETTERIA 22.810,47;IL BOSCO DEI 100ACRI Cooperativasociale 22.810,47;COSENTINOCATERINA 21.970,13;GALTIERI ANTONINO20.864,88; DENAROSALVATORE 22.810,47;LMG Srl 22.810,47; LAVENAUTO di La VenaAndrea 22.810,47;SANDI GIUSEPPE22.810,47;D'AGOSTINO PIETRO22.810,47;GIOIED'ORO di SturnioloConcetta 22.810,47;ROTELLA DANIELE

NOME ZFU

ZFU di Aci CatenaZfu di AcirealeZfu di BagheriaZfu di Barcellona Pozzo di GottoZfu di CastelvetranoZfu di CataniaZfu di EnnaZfu di EriceZfu di GelaZfu di GiarreZfu di Lampedusa e LinosaZfu di MessinaZfu di Palermo (Brancaccio)Zfu di Palermo (Porto)Zfu di SciaccaZfu di Termini ImereseZfu di TrapaniZfu di VittoriaInsieme delle 18 Zfu della Sicilia

ISTANZE

163671454566110214196121418293382792159347343449480525

6.683

IMPORTO medio per impresa

54.713,3715.264,5125.959,3415.845,0379.807,9686.348,3738.201,3964.422,1033.124,8921.199,8918.622,0820.110,3779.733,1931.130,3323.728,2517.661,5515.237,6417.835,0827.201,24

COSI’ IN SICILIA

SPECIALE. La città dello Stretto in testa alla graduatoria del ministero dello sviluppo

Assegnati quasi 182 milioni di euro per 792 istanze. Agevolazioni fruibili attraverso il modello F24. Ecco di seguito l’elenco completo dei beneficiari e i relativi importi

Messina la fa Franca

economia20 Giugno 2014

centonove pagina 26

22.810,47; BALLER Srl 22.810,47;CRISAFULLI ARTSEDIA Srl 22.810,47; SALASLOT di Pernicone Veronica 5.702,62; DE.CARdi De Luca Luigi 22.810,47; LAGANÃANTONINO 20.529,42; ARNAO GIACOMO20.529,42; F.LLI BONCODDO DI F. & A. Snc21.858,23; SCHELETRICA SUD VITOPLATINEdi Tipone Marcello 22.810,47; ARENACORRADO 22.810,47; S. & P. Srl 20.664,22;MARINO GRAZIELLA 22.810,47; CARNAZZASERGIO 22.742,42; GLI ANTIPASTID'ANDREA di Lupo Maria 22.810,47;CUCINOTTA SILVANA 22.810,47; ADAMOGIOVANNI 22.810,47; CASTANO GIUSEPPESrl 22.810,47; SPORT- CAR Srl 22.810,47;AUTOSPORT SALEMME Srl 21.893,03; SALE& PEPE di Sciutteri Danilo 22.810,47; EUROCOMMERCE ARREDO FOOD Srl 22.810,47;VINCI LUCIANO 11.405,23; ROMAR diSpadaro Massimo 22.810,47; PIU' DIESEL diCatania Nicolò e Giuseppe Snc 22.708,72;ING. MANLIO SCHIPANI Srl 22.810,47;CREAB Srl 22.810,47; COSTANTINODANIELA PARRUCCHIERI 2.851,31;FORMULA TRE Srl 18.476,48; EDILIA 2008Srl 12.545,76; SER.MAN. SERVIZIMANAGERIALI INFORMATICI Srl 21.555,89;DECON Spa 11.177,13; COSTRUZIONIELETTROMECCANICHE Ingg. Alfonso &Manlio Schipani Srl 22.810,47;GUGLIANDOLO GAETANO Srl 22.582,36;PHOENIX BET Srl 22.354,26; ALBATROSWOOD SOLUTIONS Srl 22.810,47; ITALCARSrl 21.099,68; ROSARIO GUGLIANDOLO - Srl21.099,68; AG CONCRETE Srl 22.582,36;MAGG COMMUNICATION di Scala Maria22.810,47; SOGEIM Sas di Cucè Massimo & C.22.810,47; BRUNO F.LLI Srl 21.898,05;FARMACIA FERLAZZO del dott. RanieriEugenio 22.456,12; CAPRIA RENATO22.126,15; LEONARDI Sas di AntoninoLeonardi & C. 11.405,23; 3 P POWER Sas diAntyonio Passeri e C. 11.405,23; M.C.SERVICE Srl 22.810,47; FINHORECA - Spa22.582,36; REAL STORE Srl 21.669,94; A.CRESCENTI PAVIMENTI Srl 22.012,10; CEDTRIMARCHI DI PARACHI' LUIGI 11.405,23;BHC Srl 22.582,36; ALTIERI GIACOMO11.405,23; BARBERA 1870 Spa 18.818,64;TERRANOVA GIUSEPPE 22.585,85; GARDENSPORT MESSINA srl SPORTIVADILETTANTISTICA 2.281,05; FARMACIAGULLO dei dott. Andrea e Sofia Di Prima Snc22.354,26; MARE AZZURRO SERVICE Srl21.669,94; VENUTO DONATELLA 22.810,47;STURNIOLO Srl 22.810,47; SGROI MARIAFRANCESCA 22.810,47; ALSO Srl 22.810,47;F.LLI CAMBRIA S.N.C. di Cambria Roberto &C. 22.810,47; FIRE RE Srl 22.756,30;O.S.ITALIA Coop 20.516,23; AMATOGIACOMO 20.529,42; SALONE MIMMO diCardia Domenico 20.529,42; SEGULLOANGELA 20.529,42; MUSTICA GIOVANNI &C. Sas 22.810,47; CO.GI.CO.Srl 22.810,47;CASTANO ANTONINO 22.810,47; CARDILECINZIA 22.810,47; FRATTIMA STELLARIO22.810,47; DEVERSORIUM Srl 22.810,35;SMIROLDO & C. Sas di Carmelo Smiroldo21.423,59; INVICTUS - Srl 22.582,36; LAROCCA SANTO 5.702,62; DODICIVOLT Srl22.810,47; AMIR Srls 22.810,47; MIREYA Sasdi Patrizia Giannetto & C. 22.810,47; RUNCILETTERIA 22.810,47; FRIGOMEP di PollaraPaolo 22.810,47; WORLD ANIMATION Srl22.810,47; CENTRO ESTETICO MARY diRisso Maria 22.652,79; PATTI FORTUNATO22.810,47; EMY FREESTYLE di SimonaScibona 22.810,47; SANTORO MARIA

TERESA 3.991,83; ORTOFRUTTA LEONE Srl22.810,47; G.V.D. Srl 22.810,47; GDP LAB diGiacomo Di Procolo 22.810,47; GRUPPONAPOLI Srl 22.810,47; CUCINOTTA NATALE22.764,85; IMMOG Srl 22.810,47; GI.GI.C. Srl22.582,36; MEMORY DI M. Broccio22.810,47; GUGLIANDOLO GAETANO21.669,94; GIANNINO ANTONINO 22.810,47;RI.CA. EVENTI & SERVIZI AZIENDALI diGrazia Riggio e C. Sas 11.405,23;SICILSTUDIO SERVICE di Bicchieri Angela22.810,47; AUGUSTUS 1930 di LamariAngiolina 22.810,47; VARGIU PIETRO di SantiVargiu 22.810,47; VILLARI DEBORA22.810,47; LA NUOVA PANETTERIA di MunaòFrancesca 22.810,47; BARTOLONE GAETANO22.810,47; I.M.A.C. - di Gugliandolo Ernesto &C. S.A.S 22.582,36; CALABRO' PATRIZIA22.810,47; NEW HAIR di Saraniti Domenico22.810,47; CURRO' MIRKO 22.810,47;NETTUNO SOLUTIONS Srl 22.810,47;D'IGLIO MAURO 8.553,93; GRIOLI PAOLOGRL 22.810,47; RICCARDO ROSARIO &BOMBACI MICHELE Snc 21.525,10; COFIP Srl22.810,47; OFFICINA MECCANICA BRUNOSrl 22.810,47; C.A.S.A. Snc di Antonino ePladico Raffa & C. 22.108,02; PIAR Srl22.810,47; RIGANO S. & FIGLI di VincenzoRigano C. Sas 22.810,47; BRACCINIANTONIO 22.810,47; ITALIMPRESE Srl22.810,47; BALSAMA' LUIGI Srl 22.810,47;CARAMBA di Longo Letterio 22.810,47;ARMONIA E BENESSERE di Teresa Irrera22.810,47; CALISPERA di Currò Giacomo & C.Sas 22.810,47; CANTIERI PALUMBO Srl22.240,21; AZIENDA AGRICOLA"CAMMAROTO" di Cammaroto Antonino22.810,47; PANARELLO ALESSANDRO22.810,47; SOTTILE GIUSEPPA 22.810,47;FARMACIA DELLE ERBE della dott. MinutoliSilvana 22.810,47; VITALE GIOVAMBATTISTA22.810,47; IL RISPARMIO SICURO diBongiorno Angelo 22.810,47; FRENIGIOVANNA 22.810,47; RUGGERI SALVATORE22.810,47; CUBECURVE Srl 22.810,47;PANARELLO FILIPPO 22.810,47; CUBECURVEPEOPLE Srl 22.810,47; COLOSI Sas di ColosiSergio & C 22.810,47; MI.RO MULTISERVICEDI MILITTI 1.140,52; PANIFICIO VENEZIANOdi Veneziano Antonia 22.810,47; NUOVODOLCE INGROSSO Coop 22.810,47;SANTORO GIORGIO 22.810,47; ENFANTAND TOY di Trovatello Vincenzo Sas22.810,47; SCANDURRA GRAZIA 22.810,47;GEOM.FUCILE MICHELE 22.810,47; SERVIZIDI PULIZIA E GIARDINAGGIO EMOVICARMELO 22.810,47; F.LLI SERGI Srlsemplificata 11.975,50; S.A.F. Srl 11.405,23;GRUPPO SICILZINCO Srl 10.320,55;POLLICINO Srl 22.761,43; VILLARIGIOVANNI 11.405,23; TOSCANO GAETANOSas di Sergio Toscano &C 22.810,47;TOSCANO SCHEPISI Srl 22.810,47; O.L.S.A.OFFICINE LAVORAZIONI SIDERURGICHE EDAFFINI Srl 21.099,68; BARBAGALLO SANTI22.810,47; INTERDONATO ANTONINO & C.SNC 11.405,23; B&B LA CASA DI ORIONE diGiuseppe Certo 22.810,47; DIAGNOSISAPPARECCHI ACUSTICI di Dulcetta Concetta22.810,47; MESSINA NOLEGGI Srl 22.810,47;PAFF SUPERMERCATI Srl 22.810,47; FERROBETON Srl 21.669,94; MASTER Srl22.810,47; INTUIZIONI PARRUCCHIERI diRaspaolo Concetta 22.810,47; LA VALLELUCIA 22.810,47; ITALCASE di GiulianoGiuseppe 22.810,47; ZANTE RITA 22.810,47;SCHEPIS RACING Srl 22.810,47; 3M diPanarello Francesco & C. S.N.C 22.810,47;

MESMAN - Srl 17.107,85; DI BELLA LUIGI22.810,47; LA BOCCETTA TERESA 22.810,47;LOGEIMM Spa 22.810,47; SORACI BIAGIOEMANUELE Src 22.810,47; FARMACIAPROCOPIO VINCENZO 22.810,47;CONCESSIONE FALCO Snc di VentimigliaFrancesca 22.810,47; TAVELLA PAOLA22.810,47; THETIS Srl 22.810,47; TROVATOANGELINA 11.405,23; C.M.T. DI IMBESIFILIPPO 22.810,47; LEONARDO MASSIMO22.810,47; SCHEPIS SALVATORE 22.582,36;TORREFAZIONE EL NEGRITO Snc diGuerriera Maria e Raffaele 22.810,47;G.A.I.SER di Giliberto Angelo 22.810,47;LUCA' MICHELE 22.810,47; MERSI Srl22.810,47; CENTORRINO ANTONINO22.810,47; PROCOPIOFLEX Snc di ProcopioSanti & C. 22.468,31; MARESSA &MORABITO Snc di Morabito Antonio eMaressa Giovanni 22.810,47; ANTINCENDIODELLO STRETTO Snc di Carbonaro Antonio ePagano 22.810,47; LA BUFALINA DELNAPOLETANO di Graffeo Marcella 5.702,62;BAR PASTICCERIA PIPPO D'ARRIGO diD’Arrigo Luigi 22.810,47; VI.PAC Srl22.651,47; S.C. COSTRUZIONI Srl 22.810,47;GULLETTA SALVATORE 20.461,22; BTSITALIA GROUP 22.810,47; S.& F. SERVICESSrl 22.810,47; T. & C. MOTORI Snc di CaristiGiuseppe e Tribodo Paolo 22.810,47; TRIOLOSrl 22.810,47; INTERCONTINENTALESERVIZIO IGIENE Srl 11.405,23;INTERMEDIAZIONE E CONSULENZAMESSINA 5 Srl. 22.810,47; SPORT PIU' diPorcari Massimo 22.810,47; LO RE Srl21.669,94; ITALCAR Snc di Ioppolo Antonino& C. 22.810,47; ABATE Snc - SCAFFALATURE-di Abate Antonino & C. 22.040,61; CENTRORIPARAZIONI ITALCAR Srl 22.810,47;INTERMEDIAZIONE E CONSULENZAMESSINA 3 Srl 22.810,47; MEDICART Srl22.810,47; METAB Srl 22.166,07; NUOVAISPA Srl in forma abbreviata 22.810,47; RICAONLINE Sas di Gaetano Rinaldi & C. 5.702,62;EDIL SERVICE di Papale Domenico 22.810,47;BUSA' MOTORS di Busà Antonino 22.810,47;TODARO ANTONINO 22.810,47; MOLLURA& C. – Srl 18.248,37; DE TOMMASO PLACIDO22.810,47; EDIL CONTESSE Srl 22.810,47;CACOPARDO PIETRO & FIGLIO Sas22.810,47; PARCO DELLA MAGNOLIA Srl22.810,47; LA ROCCA NICOLA 21.669,94;SUD - INVEST Srl 22.810,47; PAPALEOANTONINO 21.669,94; CAPPUCCETTOROSSO Srl 22.810,47; EUROTRUCK Srl22.810,47; MERIDIONALE MARMI DICUCINOTTA ALESSANDRO 22.810,47;GIORDANO EMMA 22.810,47; ECO CLEANSas di Dissanayake Prasantha & C. 22.810,47;PUNTO CARNI Srl 22.810,47; FINCAF - Spa

22.810,47; COGEDIS Srl 21.692,76;GUERRERA GIACOMO 22.810,47; D'ARRIGOGIOVANNA 22.810,47; TRIDE IMMOBILIARESrl 22.810,47; ORIENTALE SICULAIMMOBILIARE Srl 22.810,47; S.A.T.E. diPerfolizzi G. e Bombaci U. 21.669,94;FO.EL.GRAF. Srl 22.810,47; BLACK OFFICE diSilipigni 22.810,47; CUCINOTTA PIETRO11.405,23; GANGEMI GAETANO 11.405,23;FAUSTO BALSAMA' Srl 22.810,47;MERIDIONALE BEVANDE Srl 22.810,47;GIUFFRIDA Srl 22.810,47; S.A.R.E.V. Srl22.810,47; CIMECOM S.R.L. 22.810,47; BARSTADIO Snc di Maria sebastiana Bisanti2.281,05; D'ANGELO AGATINA 22.810,47;TERRANOVA FRANCESCO 2.281,05; LANUOVA BRACE di Mondello Placido22.810,47; MUNDO GIANFRANCO 6.843,14;COLOR SPRING di Zumbo Antonino &Morsillo Giovanna Snc 22.810,47; SORRENTIVITTORIA 18.248,37; DEARKADIA Srl22.810,47; CMG SERVICES Srls 22.810,47;GENTILUOMO Srl 22.810,47; RIPEPIANTONIO 20.962,36; TREDEMA Srl22.810,47; ARKIMEDE Srl 22.810,47;CALOGERO DOMENICO GIUSEPPE22.810,47; DI PIETRO CENTRO SERVIZIAUTO S.R.L. 22.810,47; IL CONTROLUCE Srl2.812,70; FIVE Srl 22.810,47; ALE E FRANZPARRUCCHIERI di Currò Francesco22.810,47; ARRIA DANIELA 22.810,47;ARCIDIACONO SALVATORE 22.810,47; CIAOCASA Srl 22.810,47; MARCONI IMPIANTI Srl19.160,79; ECORA Sas di Salvatore Ecora & C.21.669,94; OTERI GIUSEPPE 22.810,4; LABORATORIO PASTICCERIA F.lli La Valle diGiovanni e C. Snc 17.107,85; BAR CUCE'ANGELO di Cucè Nunzio 22.810,47;SAFINSERVICE Srl 22.810,47; JOB CENTRALSrl 22.810,47; C.R.A.T. - CENTRO REVISIONIAUTOVEICOLI TRINACRIA Srl 22.810,47; LORE GIOVANNI di Giovanni Lo Re & C.Snc19.160,79; BAROLBED Srl 22.810,47;MUSCOLINO ALESSANDRO 22.810,47;EUCONSUL Srl 22.810,47; MEDITERRANEAFORNITURE Srl 22.810,47; ESPURGO SUD diAntonino Cubeta 10.861,77; MARCONIENERGIE Srl 22.354,26; SICURCAR Srl14.826,80; M. C. G. - Srl 22.810,47; CANTINEIVAM - CANTINE MADAUDO Srl 22.810,47NUOVA FARMACIA INGO DI Anna Crisafi & C.Sas 20.529,42; BAR ELITE di Di BellaEmanuele 5.702,62; NUOVA COSTRUZIONEEDILE Srl 11.405,23; ITALCASE NETWORK diGiuliano 22.810,47; LA GIARA di VinciSantina 5.702,62; RETRONOUVEAU Sas di deDomenico Davide & C. 22.810,47; R.A.N. Srl22.810,47; POLITO FRANCESCO 11.405,23;FERR. ALL. di Caltabiano Carmelo 22.646,32;GOGLIANDOLO ALESSANDRO 22.810,47;

20 Giugno 2014

centonove pagina 27

economiaBERTUCCIO R. & VITRANO D. Snc 22.810,47;FEDERICO GIOVANNI 22.810,47; DI BELLANICOLA 22.810,47; PERGOLIZZI STEFANO6.843,14; CACOPARDO PIETRO 22.810,47;NEW ESTATE MANAGEMENT Snc di GiacomaRusso & C. 22.810,47; AN.DE.S. Srl 2.281,05;FARMACIA dott. Giuseppe Zingales 21.669,94;BETTINI SALVATORE 5.702,62; MOVIE ANDSEXY CITY di Munaò Francesca 22.810,47;BOSSA STELLARIO & C. Sas 22.810,47;GAETANO PICCIONE 22.810,47; PARISIMARIA 22.810,47; PICCIONE CLAUDIO11.405,23; LEM di La Malfa Monica22.810,47; CARDILEFORNI PRODOTTI Srl19.388,90; BIG BEN di Impoco Concetto22.810,47; LA MALFA MARCO 22.810,47;MONOUSO ITALIA Srl 22.810,47; AREAWEBdi Freni Antonin a 22.810,47; BONANNOGIUSEPPE 22.810,47; O. G.HYDROTHERMOIMPIANTI DI OrecchioGiampaolo 22.810,47; CALOR GAS di TropeaGaetano 20.529,42; SANTINO SANO' Srl22.810,47; ECOL 2000 Srl 11.405,23; FUCILEROSALBA 11.405,23; NEW CUCCIOLO diGiamporcaro Santi 22.810,47; SALVO & PINASnc di Salvatore gentile C. 22.810,47;MAICOR Srl 20.139,48; SMARTWORK Srl22.810,47; STUCCHIFICIO BRIGUGLIO diBriguglio Giuseppe e fabio Snc 22.810,47;'EUROART' di Giuseppe Corsaro 20.529,42;INGEMI DARIO 22.810,47; MARBI Srl22.810,47; SOMEDIL Srl 22.810,47;ITALIMPRESE GENERAL CONTRACTOR Srl22.810,47; BORGIA & GIALLOMBARDO Sncdi Carmelo Borgia & C. 22.810,47; MARTELLISAVERIO 17.107,85; CARMELO GENTILETRASLOCHI di Carmelo e Francesco PaoloGentile Srl 11.405,23; REITI MAURIZIO11.405,23; SENORITA DI BIONDOVALENTINA 19.388,90; PIENOBLU Srl22.810,47; CAMMAROTO GIUSEPPE22.810,47; RITROVO SUNRISE di BernardoSalvatore 19.959,16; RUSSO CATERINA22.810,47; CHARYBDIS VACCINES Srl22.810,47; PERRI SANTO GIUSEPPE8.862,55; ASAN FLORIN 22.810,47; PUGLISIFABIO 22.810,47; IL FORNO....DEI SAPORI diSalvà Salvatore 2.281,05; LA BELLA PIETRO22.810,47; GAROFALO Spa 22.810,47;VITTORIO CUNDARI Srl 22.810,47;CRISAFULLI EMANUELE 10.264,71;UNISERVICE Srl 21.669,94; PANCONSUL Srl22.810,47; ALL STAR di Angelo Maimone20.529,42; CO.F. COFANI FUNEBRI AMABILEdei F.lli Stracuzzi Giuseppe e Rocco 19.331,87;PANDOLFINO GIUSEPPA 22.810,47; KVSENGINEERING Srl 2.281,05; ZAPPALA'DANIELA 11.405,23; FRAZZICA PATRIZIA22.810,47; COSTANZO GAETANO 22.810,47;IRRERA FRANCESCO 22.810,47; IRRERABIAGIO 22.582,36; FRANCICA ROCCOVINCENZO 22.354,26; EBANISTERIAMESSINESE DI CARBONE PATRIZIO21.555,89; MANGANO 22.810,47; ALOVISIPIETRO 22.810,47; PARATORE GIUSEPPE6.843,14; VITA Srl 20.529,42; LONGONUNZIO 11.405,23; G.B. ORTODONZIA diBono Pietro 22.810,47; E.A.T. SERVICE Snc diPietrafitta Gaetano & C. 19.959,16; SERVIZIELETTROINDUSTRIALI EUROPEI - Srl19.388,90; NAPOLI VINCENZO 11.234,16;SACCA GIUSEPPE 22.810,47; LA MONICAVINCENZO 11.405,23; RITROVO CHRISTIANSas di Marchiafava Christian & C. 22.810,47;LRB Snc di Bombaci Francesco & C.22.810,47; SALINI GIUSEPPE 22.810,47;ASPRI GIUSEPPE 22.810,47; IMPRESA EDILESI.AL. di Muscolino Salvatore 22.810,47; IL

CIELO E IL MARE di Carbonaro Roberto22.810,47; AVVENIRE 2000 - Coop 22.810,47;SANTORO ANTONINO 22.810,47; HAPPYSUSHI WOK Srl 22.810,47; LINE LADY diPanetta Graziella 21.669,94; RETE ABILE -Coop sociale 22.810,47; ALCACOM Srls22.810,47; CLT coop 11.405,23; DI GIOVINESANTA 22.810,47; CURRO' LOGISTICA11.405,23; DARPEX Srl 22.810,47; F.V.F.MULTISERVICE Srls 3.421,57; BRUSCHETTOSTELLARIO 20.715,44; D.M. SERVIZI diMarretta Domenico 22.810,47SICILCOSTRUZIONI Coop 22.810,47; CICALAVINCENZO 22.810,47; FRATELLI CANTALI Srl3.991,83; ARRIA ANTONELLA 22.810,47;PELORITANA SERVICE di Andrea Coluccio22.810,47; RI.FO.TRAS.-IND.RIFUSIONE ETRASFORMAZ. ROTTAMI di PanebiancoNunzio 22.810,47; RIGGIO GIUSEPPE22.810,47; TECNOLOGIE INDUSTRIALINAVALI Srl. 5.688,36; CANNAO' GIUSEPPE22.810,47; SERRA DOMENICA 22.810,47; 4SDI SETTINERI CONCETTO 22.810,47;IMPIANTISTICA DELLO STRETTO di MicalizziAntonino & C. Sas 22.810,47; TRINACRIA2001 di Freni Maria & C. Snc 22.810,47;SICILIFT Coop 22.810,47; ROBERTO ANGELA22.810,47; SCHIAVO GIOVANNI 22.810,47;G.R.S. SERVIZI di Savoca Carleo Giuseppe22.810,47; PANARELLO ANGELO 11.405,23;GULLOTTA NENZI 22.810,47; NAVALCOSTRUZIONI di Baeli Antonio 22.810,47;MINUTOLI GIUSEPPE 11.405,23; MILLO Srl22.810,47; MASTER FOOD Srl 22.810,47;PELLEGRINO FRANCESCO 22.810,47;SAMAG CERAMICHE di Magazù Santa20.529,42; MANGANO GIUSEPPE 11.405,23;CURCURUTO FLAVIA 20.463,27; DEFRANCESCO MELANIA 22.810,47;CO.M.MAN Srl UNIPERSONALE 11.405,23;MUTTO ANDREA 22.810,47; RICCARDOTRASPORTI Coop 11.405,23; RUSSOGIUSEPPE 22.810,47; CMO Srl 22.810,47;PINTAUDI ANTONINO 11.405,23; CASADELLA PASTA FRESCA di Aspri Santina21.669,94; ARTISTICA LAMPADARI Srl22.810,47; ZOE ACCONCIATORI di CalabreseGiuseppina 22.810,47; FONDARO' KATIUSCIA22.810,47; ECO.TECNICA del dott. GiuseppeDibella 22.810,47; M.G.V.T. COSTRUZIONISrls 22.810,47; F.LLI RAMUGLIA Snc diGiovanni ed Antonino 12.545,76; TACCO AVISTA di Vita Giuseppe 11.405,23; MAZZEOSTEFANO 22.810,47; TACCO A VISTA diSaglimbeni Carmelo 11.405,23; ABATEMICHELINA 22.810,47; NAVAL STRATEGICCONSULTING Srl 11.405,23; EFFEAUTO22.240,21; HSA Srl 22.810,47; F.LLIGALLETTA S.N.C. di Domenico & LetterioGalletta 22.810,47; ROMEO GIANLUCA22.810,47; DADO GIUSEPPINA 2.851,31;

IMMOBILIARE 4V Srl 22.810,47; UNIVERSOVETRO Srl 22.810,47; CURRO' TRASPORTISrl 11.405,23; SALIMA Srls 22.810,47;AUGUSTA BAKERY Srls 11.405,23; BUCCAMARIA ANTONELLA 5.702,62; SOCEVI Srls22.810,47; LABORATORIO PASTICCERIA EGELATERIA SOTTOSANTI di LucianoSottosanti & C. Snc 22.810,47; CURRO'PAOLO & C. Sas 22.810,47; PAPANDREA Sncdi Papandrea Silvana & C 22.810,47;CACOPARDO MARIA 22.810,47; SAIJAANGELO 3.421,57; ARRIGO ANTONINO22.810,47; GERMANA' MARIO 17.107,85;EVENTI S.A.S DI MARIA AMARI 22.810,47;IDEAL COIFFEUR DI CAMPO ELISA & C. Snc22.810,47; VE.RA. PELLI di Raffa Vera22.810,47; GENNARO VALERIA 22.810,47;IDEAL BAR di Campo Elisa & C. Sas22.810,47; D'ARRIGO WALTER 22.810,47;ROMACOLLECTION Srl 7.983,66; C.D.EXPRESS Srl 11.405,23; ARCIDIACONOSILVIA 22.810,47; IL COMPRO ORO di RusticaLetterio 17.107,85; CAMBRIA MARIO22.810,47; NUOVA C.I.T. INOX di PopoloLorenzo 22.810,47; A.M.A.P.A.R.M.A. Snc diFavazzi Mollica Basilio e C. 11.405,23DOLCI TRADIZIONI Snc di Garufi Giuseppa ePandolfino Massimo 22.810,47; STURIALENICOLINO 22.810,47; LAZZARO GAETANO11.405,23; LO SCHIAVO KRIZIA 22.810,47;GALLETTA ANGELO 22.810,47; STRACUZZIAGOSTINO 22.810,47; MANGANO GIACOMO11.405,23; LOTTA DOMINICI Sas di LottaGiuseppe e C. 22.810,47; ING. ARCOVITOPAOLO COSTRUZIONI Srl 22.810,47;SICILYNVEST IMMOBILIARE Srl 22.810,47;GUGLIELMO di Salice Francesca 22.810,47;MARESSA FRANCESCO 22.810,47; BONOMOSrl 21.101,05; L.A.F.E. PROFESSIONAL Srl11.975,50; NICOSIA RENATA 22.810,47;RIZZO CARMELO 22.810,47; RISTORANTEARCADIA di Amoroso Francesco 22.810,47;SPADARO ROBERTO 22.810,47; MANGANOCARMELO 11.405,23; ZERONOVANTA Srl12.404,79; EUROPEAN IMMOBILIARE Srl22.810,47 SOFFLI ANDREA 22.810,47;GI.TRA. Srl 22.810,47; GENI Sas di AntoninoParatore e C. 16.423,54; TRINO ROSARIO21.142,59; COIFFEUR 2000 di Galtieri Pietrina22.810,47; LENZO VIVIANA 22.810,47;CO.FRI. di Frisone Concetta 21.099,68; MILLOCERAMICHE Srl 22.810,47; SCUOLA SERVIZIS.R.L. 22.810,47; STEGA di Smediel GaetanoSas 7.490,39; BOTTARI ADOLFO 21.099,68;BALSAMA' Srl 22.810,47; ZIZZO GIUSEPPE22.810,47; MASSIMILIANI PNEUMATICI Srl22.810,47; FARMACIA CARLEO di CarleoLuigina & C. Snc 22.810,47; ONORANZEFUNEBRI PIAZZA ANTONINO Srl 11.405,23;D'ANDREA EPIFANIO 22.810,47; CATANIAANTONELLA 21.489,17; MESSINA CATERING

di Valeria & Claudia Balsamà Snc 22.810,47;FERRO MICHELE 22.810,47; AIRF Srls22.810,47; D'ARRIGO ROSA 22.810,47;AGRIFRUTTA S.N.C. DI VECCHIO C. & C.22.810,47; LA FRUTTA DI SICILIA Srl dei F.lliVecchio e Scandurra 22.810,47; BERENATIFILIPPO 5.702,62; RIPARAZIONE AUTO diPettinato Salvatore 5.702,62; ITALIANOMATTEA 22.810,47; EDILZANCLE Srl11.405,23; DE LUCA MONDO Srl 22.810,47;RIZZO GIUSEPPA 22.810,47; DI GIORGIOGIANNITTO GIUSEPPE 22.810,47; GIMES - Srl22.810,47; GRUPPO INVESTIMENTOORGANIZZATO Srl 22.810,47; TRADING &SERVICES Srls 22.810,47; SELENE GROUPSrls 22.810,47; G.I.S.A.T. GESTIONEINFORMATICA SOLUZIONI AZIENDALITECNOLOGICHE Srl 17.792,17; STUDIOODONTOIATRICO JASZCZYNSKA URSZULAM. GALLETTA di Jaszczynska UrszulaMagdalena & C. 22.810,47; DE FRANCESCONATALE 11.405,23; DE CAR Srl 22.810,47;SPRINT CAR di Greco Antonino e C. Sas22.810,47; GEM Srl 22.810,47; C.M.D.COSTRUZIONI MECCANICHE di DipietroPaolo 5.702,62; FRENI GIUSEPPE Srl22.810,47; DI NICOLO' EDIZIONI diCostantino Di Nicolò 18.989,71; CHIOVE'FABIANA 17.107,85; MOTOR CO Srl22.810,47; M.D.L. di De Luca Domenico Sas19.959,16; AUDIO K SERVICE HORIZON diMacrì Antonino 22.810,47; MORABITOFRANCESCO 22.810,47; MESSINA CAR DIVavassori Massino 21.651,58; CALIGIORECOSTRUZIONI Srl 22.357,22; F.LLITRISCHITTA Snc di Salvatore e MarioTrischitta 22.642,24; VISALLI MARIO22.810,47; ORTOFRUTTICOLA MESSINESESrl 21.997,05; ANDREACCHIO MARIACARLOTTA 2.851,31; B.D.M.B. di DominiciSalvatore e Morana Salvatore & C. Sas22.810,47; R.D. COLOR Sas di MorabitoPieroroberto & C. 22.810,47; CUCINOTTAPLACIDO 22.810,47; 2015 Srl 20.430,42;GIAMBOI ANNA MARIA 22.810,47;MICALIZZI ANTONIO 22.495,57;PELLEGRINO EMANUELE 22.810,47; EUROCONSULTING Sas di la Scala Maurizio & C.11.405,23; ROMEO SALVATORE GRANDIIMPIANTI 22.704,51; CARBONE GIUSEPPE22.810,47; SCIBONA DANIELA 21.669,94;GALEANO VINCENZO 22.810,47; MAGICWORLD di Alessandra Mariani 11.405,23;CHILLE' GIOVANNI 1.140,52; EDILPASCOSTRUZIONI Snc di Emanuele Settineri22.810,47; IG di Ingemi Gaetano E C. Sas22.810,47; BONANNO Sas di GiuffèAlessandro e C. 22.696,42; T.I.S. Srl(TECNOLOGIE IMPIANTI E SERVIZI )UNIPERSONALE 22.810,47; MELOGRANO Srl22.810,47; MEDITERRANEA INFORMATICA diLarinà Vincenzo 11.405,23; TROVATOGAETANO 19.388,90; A.M.T. SERVICES Srl22.810,47; DIESEL ENGINEERINGASSISTANCE Srl 21.669,94; OMNIA 2006Cooperativa 18.248,37; G.M. di FrancescaBarrilà SOCIETA' UNIPERSONALE 22.810,47;ELAR DIVISION SICILIA Srl 22.582,36;GENIPET Srl 16.537,59; MORGANTECATERINA 11.405,23; SMALEX Srl 11.405,23;LEPA Srl 21.744,65; ALLESTO di BellantoneMarco 22.810,47; TODARO ROSARIO22.810,47; MAIORANA DISTRIBUZIONE Srl20.966,92; R.S. MOTORS di RestalongaSerafino 8.553,93; CALANDRA Srl 11.405,23;FENGA CLAUDIO 11.405,23; CENTROSERVIZI SICILIA Srl UNIPERSONALE22.810,47.

Anci: strumento importante per lo sviluppoPALERMO. "L'Anci e i comuni siciliani hanno sollecitato oggi al ministerodello Sviluppo economico per le iniziative di sviluppo industriale, il concretoavvio delle Zone Franche Urbane, importante strumento di sviluppoterritoriale previsto dall'Unione Europea". Lo ha detto il presidente dell'AnciSicilia Leoluca Orlando esprimendo apprezzamento per la pubblicazione, daparte del ministero per lo Sviluppo economico, dell'elenco delle imprese chebeneficeranno di interventi finanziari per complessivi 182 milioni di euro. Ifinanziamenti sono destinati a diciotto zone franche urbane ricadenti indiciassette comuni dell'Isola, di cui due a Palermo.

HANNO DETTO

L’affitto di localiSecondo una legge del 2011,in caso di contratti dilocazione di immobili ad usoabitativo non registratientro il termine stabilitodalla legge ovvero di

contratti registrati in cui sia statoindicato un importo inferiore a quelloeffettivo, la durata della locazione èstabilita in quattro anni a decorrere dalladata della registrazione, volontaria od'ufficio. Inoltre, a decorrere dallaregistrazione, il canone annuo dilocazione viene fissato in misura pari altriplo della rendita catastale, oltrel'adeguamento, dal secondo anno, inbase al 75 per cento dell'aumento ISTAT.Se il contratto prevede un canoneinferiore, si applica comunque il canonestabilito dalle parti. La disposizione di cuisopra è stata tuttavia dichiarataincostituzionale con una sentenza delloscorso mese di marzo della CorteCostituzionale con la conseguenza che iconduttori, che si erano avvalsi dellasuddetta, rischiavano di subire l’azione disfratto per morosità e la richiesta delpagamento dei canoni di locazioneprevisti dai contratti originari.

Francesco Suria, legale

CONSUMATORI

economia20 Giugno 2014

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ASSOENOLOGI

Enosimposio 2014 dedicatoal mercato globale

PALERMO. Si svolgerà dal 17 al 20 luglioa Campo Felice di Roccella, in provinciadi Palermo l'Enosimposio diAssoenologi Sicilia, il tradizionaleconvegno annuale che vede riuniti glienologi e gli enotecnici dell'isola. Il 20°Enosimposio di Assoenologi Siciliaruoterà su un unico argomento: "vino eterritorio - fare impresa nel mercatoglobale" per discutere delposizionamento attuale del vinosiciliano nel mercato globale e delleprospettive future. L'obiettivo è ditracciare una linea guida utile econcreta per tutti i tecnici e le impresesiciliane. "Il vino siciliano è di altissimaqualità - dice il Presidente diAssoenologi Sicilia, Giacomo Manzo - Ilmercato globale è complesso einsidioso. Dobbiamo essere preparati. E'per questo motivo che abbiamo volutodedicare l'Enosimposio a quest'unicoargomento: per capire i risultatiraggiunti finora e ragionare insieme suquanto può ancora essere migliorato.Abbiamo invitato importantipersonalità del mondo dell'impresa esiamo impazienti di discutere con lorodei nostri vini".

ASSOCIAZIONE FINANZIERI

Giuseppe Sturniolopresidente Anfi S.AgataSANT’AGATA. Una sezione Anfi aSant’Agata Militello. L' AssociazioneNazionale Finanzieri d'Italia, nelcorso della riunione del comitatoesecutivo nazionale, ha ratificato lenomine di Giuseppe Sturniolo allacarica di presidente e di CarmeloUrso vice; Basilio Calà e GiuseppePagano sono stati eletti consiglieri.Matteo Ciffo, Angelo Scolaro e Gae-tano Mililli sono i sindaci effettivi. Lacarica di sindaci supplenti è stataconferita ad Antonino Arasi e ad Al-fio Imbroscì.

ORDINE PSICOLOGI

Fulvio Giardina ai verticidel Consiglio nazionaleSIRACUSA. Il presidente del Consi-glio dell' Ordine degli Psicologi dellaSicilia, Fulvio Giardina, è il nuovopresidente del Consiglio Nazionaledegli Psicologi per il quadriennio2014 - 2017. Lo ha eletto il ConsiglioNazionale costituito dai presidentidegli Ordini regionali e di quelli pro-vinciali di Trento e Bolzano - nelcorso della prima seduta della nuovaconsiliatura. Giardina, 64 anni, è re-sponsabile del Servizio Prevenzionee Protezione dell' ASP di Siracusa.

NOMINE

DI SALVATORE CIFALÀ

Il cambiamento climatico èuno dei temi più discussi, edè un problema globale cherichiede sforzi comuni pertrovare soluzioni efficaci.L'Europa e le sue istituzioni pongono dasempre al centro delle loro campagne epolitiche il problema del cambiamentoclimatico, impegnandosi ad adottarestrategie per una crescita sostenibile atutti i livelli. Inoltre, si deve considerare ilfatto che, al pari di molte altre regioni delmondo, l’Unione europea è vulnerabile aquasi tutti i tipi di catastrofi naturali.Queste provocano ogni anno danni perl'ammontare di miliardi di euro, cheincidono sulla stabilità economica e sullacrescita. I costi di eventi particolarmentecatastrofici, se non adeguatamente copertida un’assicurazione, possono gravarepesantemente sul bilancio del paesecolpito e causare conseguenti squilibriinterni ed esterni. Si tratta quindi di unproblema serio, che tocca cittadini,imprese e governi di tutta l’Unione.In merito a questo tema la Commissioneeuropea, lo scorso 16 aprile ha presentatodue documenti: la strategia UE diadattamento ai cambiamenti climatici eun Libro Verde. La strategia introduce un

quadro normativo e meccanismi atti arendere l’UE maggiormente capace diaffrontare gli effetti attuali e futuri deicambiamenti climatici. Il Libro verdelancia invece una consultazione pubblicasul grado di adeguatezza delleassicurazioni che tutelano da eventicatastrofici attualmente disponibili sulmercato. Connie Hedegaard, Commissariaresponsabile dell’Azione per il clima, hacosì dichiarato: “Ridurre le emissionimondiali di gas serra deve restare unadelle nostre massime priorità, se vogliamocontenere il riscaldamento globale al di

sotto dei 2°C e scongiurare l’insorgere dicambiamenti climatici pericolosi. InEuropa, tuttavia, gli effetti negativi deicambiamenti climatici si fanno già semprepiù sentire, perciò è fondamentale che losviluppo territoriale avvenga all’insegnadell’adattamento a questi cambiamenti. Lanostra strategia aiuterà i governanti deipaesi europei a scegliere le soluzionimigliori nell’interesse dei loro cittadini, inmodo da stimolare la crescita el’occupazione ed evitare di doveraffrontare domani ingenti costi umani,economici e ambientali".

Tutto è pronto a Fiuggi per ospitare dal 25 al 28 giugnoprossimi sia il Congresso dei Consulenti del lavoro, sia ilFestival del Lavoro® 2014. Quattro giorni che vedrannocoinvolti i Consulenti del lavoro nel formulare proposte perun nuovo lavoro e stimolare un confronto diretto con tutti i

protagonisti del mondo del lavoro: dalla politica alle parti sociali, dagliimprenditori agli intellettuali, dai lavoratori ai giovani in cerca di risposte per illoro futuro. Il lavori dell’8°Congresso nazionale saranno aperti alla presenza delMinistro del lavoro Poletti, mentre i ministri della giustizia Orlando, dell’internoAlfano e della salute Lorenzin, interverranno nel corso dei lavori del Festival dellavoro® in altrettante tavole rotonde su rappresentanza dei lavoratori, tutela deicittadini e lavori sicuri…lavoratori al sicuro. Centinaia di ospiti, tra cui i più notiordinari di diritto del lavoro che saranno impegnati in confronti tecnici con gliesperti della Fondazione Studi sui temi di stretta attualità giuridica. Tra i temi chesanno affrontati: gestione crisi d’impresa, collaborazioni virtuose, welfareaziendale, asseverazione contributiva e retributiva per le imprese, apprendistatoe percorso scuola-lavoro, contratti a termine e rappresentanza sindacale. Il paesecontinua a essere in grande difficoltà, le aziende chiudono, il tasso didisoccupazione non accenna a fermare la sua folle corsa. Per questo è ancora piùimportante far sentire forte e chiara la voce dei protagonisti del mondo dellavoro, dando un grande contributo al dibattito nazionale, pensando al lavorocome qualcosa di concreto: perché le esigenze dei lavoratori e delle loro famigliesono il punto di partenza per favorire la ripresa dell’economia italiana. L’edizione2014, con il tema «Obiettivo quinta settimana», si manterrà fedele allo spirito cheormai da quattro anni pervade la manifestazione: tre giorni di convegni, eventiculturali, dibattiti con politici, parti sociali, rappresentanti del mondodell’industria e delle imprese, intellettuali. L’appuntamento è dal 26 al 28 giugno2014. Il Festival del lavoro® che si terrà a Fiuggi, sarà preceduto dall’8° Congressonazionale dei Consulenti del lavoro il 25 e il 26 giugno p.v. L’ingresso è libero,l’iscrizione obbligatoria. Per tutte le informazioni è possibile consultare il sitodedicato: www.festivaldellavoro.it .

NOTIZIE DAI CONSULENTI DEL LAVORO

Festival del Lavoro2014. Obiettivo quinta settimana

Cambiamento Climatico, le strategie UeQUI EUROPA. Il problema al centro delle politiche europee. Le soluzioni per evitare catastrofi naturali

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20 Giugno 2014

posterMURALES DI UMANITÀ VARIA

FORZA D’AGRO’. Nel borgo medievale la quarta edizione del festival dedicato ai talenti internazionali

Ospite d’eccezione del cinecampus è Oscar Garret Brown, inventore della steadicam

Il cinema? E’ fotografiaFORZA D’AGRO’. Terre di cinema, ilprincipale festival italiano dedicatoall’arte e alla tecnica della fotografiacinematografica, giunge alla quartaedizione, dal 22 giugno al 6 luglio 2104in Sicilia, nel borgo medievale di Forzad'Agrò e nei comuni limitrofi della Valled'Agrò (Taormina). Ideato dal direttoredella fotografia Vincenzo Condorelli(AIC), Terre di Cinema propone alpubblico le eccellenze di questo settoredell’industria cinematografica con unaparticolare attenzione ai talentiemergenti della fotografia nel panoramanazionale e internazionale. I direttoridella fotografia sono dunque i principaliprotagonisti di un ricchissimoprogramma che a fianco dellaproiezione dei film prevede ogni giornomasterclass, un cinecampus residenzialeper quaranta allievi provenienti da tuttoil mondo e uno showcasedell'innovazione tecnologica.Attesissimo ospite dell’edizione 2014 èl'inventore della steadicam, il premioOscar Garrett Brown (ASC), direttoredella fotografia di oltre cento film che, apartire da Shining, con l’indimenticabileavanzare della macchina da presa neicorridoi dell’Overlook Hotel, ha poicollaborato con registi come StevenSpielberg (Indiana Jones e il tempiomaledetto, 1984), Woody Allen (Hannae le sue sorelle, 1986) e Martin Scorsese

(Casino, 1995). Garrett Brown terrà unamasterclass (27 giugno) in esclusiva peril pubblico di Terre di Cinema all'internodella sezione Masters of Light dedicataai maestri del cinema mondiale. Nellastessa sezione sarà presente tra gli altrianche il Maestro Luciano Tovoli (AIC,ASC) che inaugura il festival con Ilmistero di Oberwald (1980), diretto daMichelangelo Antonioni e che il 24giugno, sarà premiato con il Nastrod'Argento speciale 2014 da Laura DelliColli, Presidente del SindacatoNazionale Giornalisti CinematograficiItaliani.

Sezione principale del Festival è NewCinematographers Award, il concorsointernazionale che presenterà unaselezione di film dei migliori talentiemergenti della fotografiacinematografica. Fra questi, la grecaOlympia Mytilinaiou (GSC) chepartecipa con Miss Violence, filmvincitore del Leone D’Argento 2013 eGergely Poharnok (HSC) con Mielediretto da Valeria Golino, nominationmigliore fotografia al David di Donatello2014; e in anteprima per l'Italia, lafrancese Jeanne Lapoirie (AFC) chepresenta Michael Kohlhaas, candidato

alla Palma d’Oro nel 2013 e alla migliorfotografia del César 2014.Altre due anteprime assolute per l’Italianel programma di Terre di Cinema: nellasezione Focus On, dedicata quest’annoai Balcani saranno presentatiTheDisobedient di Mina Djukic, giàanteprima mondiale al Sundance FilmFestival 2014 e Withering di Milos Pusic.I due giovani registi serbi sarannopresenti al festival e terranno unamasterclass sul nuovo cinema balcanico.Mentre nella sezione Italian New Wavesche promuove i nuovi talenti e le nuoveforze creative che si impongono nelpanorama cinematografico italiano,domenica 29 giugno saranno ospiti diTerre di cinema il regista Fabio Mollo el'attrice Alessandra Costanzo con il filmIl Sud è niente.Tutti gli eventi ruotano attorno alCinecampus residenziale, formato da 40studenti (registi, direttori dellafotografia, montatori), provenienti dallepiù prestigiose scuole di cinemainternazionali. Tra queste: London FilmSchool (Regno Unito), HFF Hochschulefur Film und Fernsehen “Konrad Wolf”(Germania), St. Petersburgh StateUniversity of Film & TV (Russia),NARAFI-LUCA School of Arts (Belgio),Tel Aviv University – Film & TVDepartment (Israele), Estudio de Cine(Spagna), Escuela de Cine de Uruguay(Uruguay). Lavorando in troupe misteinternazionali, sulla base di un fittocalendario di workshop ed esercitazioni,gli studenti realizzeranno 14cortometraggi dedicati ai grandi film delpassato girati a Taormina e Forza d'Agròche saranno presentati in esclusivadurante la serata conclusiva di Terre diCinema (6 luglio) e durante la 30maedizione del Festival europeo di Brest, lostorico festival francese con cui Terre diCinema ha avviato un gemellaggio.Parte integrante del programma saràanche lo showcase internazionaledell'innovazione tecnologica del settore,un'esposizione delle miglioriattrezzature da ripresa cinematografichee televisive utilizzate sui setcinematografici più importanti che avràluogo venerdì 27 e Sabato 28 giugno2014 a Taormina, in concomitanza con iNastri d'Argento.

Lezioni a “Terre di cinema” all’interno del convento agostiniano

TAORMINA. E’ stato il festival delle donne quelloche siconcluderà a taormina sabato 21 giugno. L’eterea CarlaFracci, la bellissima Kim Feenstra, e la sempre magneticaPamela Anderson, la casalinga disperata Eva Longoriasono solo alcune fra le star che hanno lasciato tutti senzarespiro sull’altrettanto mozzafiato panorama dellaTerrazza Maserati dell’Hotel Timeo, dove come ogni serasi è tenuto l’esclusivo cocktail. L'ex bagnina della serie tvBaywatch, diventata famosa in tutto il mondo, è stata lapiù paparazzata. All'ultimo festival di Cannes haconfessato di aver subito violenze, da bambina e poi da

adolescente, parla del suo impegno sociale rivoltoappunto contro la violenza alle donne, in difesa deglianimali e dell'ambiente. Impegno sociale anche per EvaLongoria. Ha ricevuto il premio Cariddi comericonoscimento del suo impegno nel sociale, in qualità difondatrice della ‘Eva Longoria Foundation’, per gli aiutialle giovani donne e madri latino-americane. Sul palcodel Taormina film fest, la Longoria non ha smentito il suolato sexy. L’attrice 39enne di origine messicana, haindossato un lungo abito rosso senza spalline e con unpiccolo strascico. La diva a Taormina non era sola, ma èstata accompagnata dalla sua buona amica e collegaMelanie Griffith, che fresca di separazione ha posato conEva per le foto e qualche selfie.

ZOOM

Pamela ed Eva, Taormina si fa sexy

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postergioielli

DI GIUSEPPE PANTANO

BARCELLONA POZZO DI GOTTO.Non poteva che sfociare in una mostrasul libro antico e sui periodici d’epoca,visto il notevole patrimonio di cartastampata di cui è in possesso il Museoetnostorico “Nello Cassata” diBarcellona Pozzo di Gotto. All’internodella struttura, oltre alla ricostruzionedi 45 antiche botteghe di arti emestieri, ricche di 22 mila oggettid’epoca catalogati e vincolati dallaSoprintendenza ai Beni Culturali diMessina, trova spazio infatti unavariegata biblioteca con annessaemeroteca. Le pubblicazioni conservatecontemplano un assortimento divolumi prevalentemente dell’Ottocentoe una collezione di vecchie testategiornalistiche italiane che arriva allesoglie degli anni 50 del secolo scorso.Raccolte che sono stabilmentecollocate, con la dovuta catalogazione,al piano superiore del museo dicontrada Manno, situato ad appena 4Km dagli svincoli autostradali diMilazzo o di Barcellona. Per questa specifica esposizione dellacarta stampata d’epoca a partire damaggio, mese dedicato alla cultura del

libro, un piccolo ma selezionatocatalogo è stato allestito al piano terradell’articolato complesso museale, acontatto diretto e più immediato con ilpubblico. Una mostra che si legasoprattutto alla paziente opera dicernita di Antonino Costa, curatoredella rassegna, a cui si deve questoparticolare “invito alla lettura”riguardante intere pagine del passato,che possono essere “visitate” sotto varimotivi d’interesse sia da parte distudiosi che di semplici appassionati. Di una prima sezione dell’esposizionefanno parte circa 100 libri, che datanola maggior parte dal 1700 al 1830,termine cronologico fino al qualevengono classificati, secondo laterminologia ufficiale, come antichi.Molti di essi, di provenienza varia esottoposti a restauro cartaceo,risultano stampati in diversi centriitaliani ed esteri (Palermo, Napoli,Venezia, Parigi, Lipsia, etc) adimostrazione di una già attestatacircolazione libraria in Sicilia di livelloeuropeo. Ai fini della mostra lepubblicazioni sono state espostesecondo la materia trattata, cosìrisultano preponderanti quelle diargomento giuridico, di religione,

storia, filosofia, ma non mancano iclassici, latini e greci, la letteratura,italiana e francese, oppure quelli discienze naturali o di fisica. Anche da una rapida osservazione deititoli selezionati emerge, oltre unachiara visione sugli interessi culturali edi studio dei passati fruitori,indirettamente, anche un piccolospaccato sulle professioni esistenti nelterritorio e sulle preferenze letterariedel ristretto ceto colto della societàmessinese dei secoli scorsi. Tra le curiosità vanno segnalate una“Storia d’Italia del Guicciardini”pubblicata a Venezia nel 1587 el’Eneide in latino con la traduzione diAnnibal Caro (disponibile su e-bookper i visitatori muniti di pen-drive,insieme a una registrazione sonora del1981 effettuata da Nello Cassata seniorsull’opera di Publio Virgilio Marone).Nella parte della mostra riguardante ivecchi periodici sono esposte circa 50testate nazionali suddivise in varieraccolte che comprendono: “LaDomenica del Corriere”, “Le cento cittàd’Italia”, “La Moda illustrata”, “ScenaIllustrata” e tante altre riviste didivulgazione culturale come “Ilromanziere popolare” della SocietàEditoriale Milanese che pubblicavaromanzi a puntate (come “Il segretodel vecchio” di Dostojewsky o “Iprofughi” di Conan Doyle).Particolarmente toccanti sono lepagine sul terremoto di Messina del1908 illustrate da Beltrame su “LaDomenica del Corriere”, con i varisoccorritori, tra cui i marinai russi e laregina Elena di Savoia. Non mancano neanche le pubblicazionistampate a livello locale, che fiorironotra Otto e Novecento, come “L’eco delLongano”, “Minos”, “Il Corriere dellaProvincia”, “La Lanterna”, che spessorappresentarono posizioni e correntipolitiche opposte in quel determinatoperiodo storico che consentì, comedimostrano le pubblicazioni stesse, unalibera attività di stampa e di pensiero.Una sezione a parte è quella deimanoscritti, rappresentati da unacinquantina di atti notarili (nonpergamenacei) e da alcuni voluminosiregistri contabili di attività economichedella zona risalenti al Settecento,particolarmente belli nella lororilegatura artigianale, ma soprattuttointeressanti come documentazione perricostruire un attendibile profilo socio-

economico dell’area messinese. Collegabile all’universo dei libri e dellacarta stampata non manca nel museoun’apposita area dedicata ai mezzi perla sua produzione, dai voluminosimacchinari tipografici, con relativocorredo di caratteri in piombo, allerotative, dal semplice ciclostile allemacchine da scrivere. A proposito diquest’ultime, è presente una collezionedavvero speciale, dove si trova ditutto. Alcune risalenti agli anni 20-30,molte fabbricate negli Stati Uniti o inGermania, tra le più curiose vannosegnalate quella ad un solo tasto(modello Mignon prodotta dellaEuropa Schreibmaschinen A.G. diBerlino), quella per bambini con glianimaletti raffigurati sulla tastiera

Alcuni dei libri di letteratura italiana in esposizione

Rilegature artigianali di registri contabili del Settecento

BARCELLONA. Al museo Nello Cassata un mese “a tutto volume”

Un assortimento di scritti prevalentemente dell’Ottocento e una collezione di giornaliche arrivano alle soglie degli anni ‘50 del secolo scorso. Ecco le raccolte che raccoltano la storia

Se sbocciano i libri

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posterprotagonisti

(prodotta dalla LC Smith & CoronaTypewriters inc. in America), quellacon caratteri cirillici di produzionerussa e tante altre rarità. Ovviamenteanche le Olivetti (della Ing. Olivetti &c.) sono ben rappresentate, pure perricordare un bel pezzo di storia

La collezione speciale di macchine per scrivere

Nel giorni di San GiorgioCOME NASCE LA CELEBRAZIONE CHE MIRAA INCORAGGIARE I GIOVANI ALLA LETTURA

La “Mostra del libro antico e della stampaperiodica” del Museo Cassata si inserisce apieno diritto nella campagna “Il maggiodei libri 2014” promossa in camponazionale dal “Centro per il Libro e laLettura” del Ministero per i Beni e leAttività Culturali, che ha fatto seguito alla“Giornata mondiale del libro e del dirittod'autore” promossa dall'UNESCO,proclamata come ogni anno per il 23aprile, appuntamento ormai fisso nelcalendario delle manifestazioni culturali

italiane.Così l’idea di questa celebrazione nataanni orsono in Catalogna, dove il 23 aprile,giorno di San Giorgio, una rosa vienetradizionalmente donata per ogni librovenduto, da Barcelona in terra ibericasbarca nella Barcellona siciliana, nel museorealizzato da Antonio Franco Cassata.L’intento è quello di incoraggiare tutti, edin particolare i giovani, a scoprire il piaceredella lettura e a mostrare un rinnovatorispetto per il contributo di quelle personeche hanno promosso il progresso sociale eculturale dell'umanità attraverso i libri,anche tramite la semplice ma appassionataraccolta e conservazione delle paginescritte, come nel caso di questo museo.

A MARGINE

Antonino Costa, il curatore della Mostra

La regina Elena tra i feriti del terremoto del 1908,“La Domenica del Corriere” (Disegno di A. Beltrame)

dell’industria italiana, a cominciaredalla “Lexicon 80” – famosa anche peril costante rapporto di lavoro conintellettuali, scrittori e giornalisti digrande spessore: Sinisgalli, Sciascia,Montanelli etc. – per finire alla mitica“Lettera 22”, uno dei simbolidell’italian style nel mondo (forse laportatile più famosa) tanto da esseresposta nella collezione permanente didesign al Museum of Modern Art diNew York. La mostra, che rimarrà aperta per tuttoil mese di giugno, sta registrando unabuona affluenza di visitatori.Scorrendo il registro delle firme situatoall’ingresso si nota che l’esposizione èstata oggetto di visita ufficiale da partedell’Assessore Regionale ai BeniCulturali, Giusi Furnari, che con la suapresenza ha voluto attestare un giustoriconoscimento per l’impegno di chi haorganizzato questo particolare evento. Un episodio che dimostra solo in partele molteplici potenzialità che l’interastruttura museale (bisognevole forse dipiù ampio respiro) può ancorariservare. A cominciare, per esempio,da una scuola per il restauro del librocartaceo …

Franco Cassata, ideatore del Museo

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posterlibri

Vi sono opere d’arte che segnano il passaggio daun’epoca all’altra. Opere che sono pietre miliaridella storia. “La terra trema è un classico delneorealismo. Più avanti non si va, col mondo dellavoro, i pescatori, la presa di coscienza dei loro

problemi eccetera. Il verismo di Verga diventa neorealismo e siesaurisce.” Le elezioni non sono più il momento in cui sicompie la democrazia, ma una vera e propria, spietata eferale, lotta tra bande dove chi vince prende tutto e non faprigionieri. “La politica ha cessato di essere scienza digoverno, ed è diventata arte della conquista e dellaconservazione del potere. Così la bontà di un uomo politiconon si misura sul bene che egli riesce a fare agli altri, ma sullarapidità con cui arriva al vertice e sul tempo che vi si

mantiene. La lotta politica non più tra fazione e fazione, mainterna allo stato.” La classe dirigente paralizza lo sviluppodel paese. Il sottogoverno si concede alla perversione dellapolitica dominandola come una meretrice con un maschioeccitato e impulsivo. “I nostri dirigenti sono colpevoli. Finchéessi rimangono impuniti, tutti noi siamo complici. Parolesante.” Quando la mediocrità prevale tutti sono tranquilli. Iltalento è eversivo. “L’età media, la statura media, la mediaoraria. Tutto quello che è medio è aumentato, diconocontenti.” Bianciardi, Pasolini, Eco, Sciascia, e pochi altriavevano capito tutto prima che iniziasse e ce lo hannolucidamente spiegato. Ma a noi i profeti stanno antipatici. “Faranno insorgere bisogni mai sentiti prima. Chi non hal’automobile l’avrà e poi ne daremo due per famiglia e poiuna a testa, anche un televisore a ciascuno, due frigoriferi,due lavatrici. A tutti. Purché siano pronti a pestarsi i piedi l’unl’altro dalla mattina alla sera. Io mi oppongo.”

Il potere si radica e colpisce, perché la maggioranza delle suevittime fa il suo gioco, collabora con il carnefice alla fabbricadelle catene. “La rivoluzione deve cominciare da ben piùlontano, deve cominciare in <interiore homine>. Occorre chela gente impari a non muoversi, a non collaborare, a nonprodurre, a non farsi nascere bisogni nuovi, e anzi arinunziare a quelli che ha. Vent’anni di mito aziendalista: un modello fondato sullafrode che per affermarsi ha preordinato praterie d’ignoranzae alimentato oceani di disimpegno sociale ideologico eculturale.“Vedeva avanzare un nuovo feudalesimo tetro, crudele,eroico, magnifico, intollerante, di ciarlatani e ipocriti. Unmondo nuovo, trionfante ma involgarito, privo di idealità.”

Lacerti tratti da: ““La vita agra ” - 1962Luciano Bianciardi

LACERTI DI LETTURE FRASI CHE FANNO UN RACCONTO, DIVERSO DA QUELLO NARRATO DALL’AUTORE (A CURA DI CARMELO CELONA)

Interiore homine

LA CLASSIFICA DI FELICE IRRERA

1Sveva Casati ModiglianiLa moglie magica - Sperling & Kupfer

2Markus Zusak Storia di una ladra di libri - Frassinelli

3Tiziano TersaniUn' idea di destino. Diari di una vita

straordinaria Longaneri

4Dan BrownInferno - Mondadori

5Stefano BenniPantera - Feltrinelli

6Massimo Gramellini - La magia diun buongiorno - Longanesi

www.wuz.it

Un siciliano di Messina rievoca gli incontri, in una quarantina di anni di giornalismo eanche oltre, con trentuno personaggi con i quali ha avuto maggiore dimestichezza eche, per un motivo o per un altro, hanno acquisito un piccolo-grande posto nella storiacontemporanea. Sono ritratti giornalistici, brevi ed anche efficaci, ma in qualche caso(vedi Craxi) condizionati dai rapporti personali. Per carità, anche questa è storia, magarimicrostoria, ma pur piena di aneddoti, partecipata, vivace, godibile.

Giuseppe Loteta, Istantanee tra cronaca e storia, Pungitopo 2014, pp. 128, € 15,00

DI AUGUSTO CAVADI

PALERMO. Dopo due o tre secoli gliscritti di uno scienziato conservano soloun valore storiografico ma hanno poco onulla da dire ai posteri: l’evoluzione dellaricerca scientifica li rende obsoleti. Noncosì per filosofi, letterati, artisti, poeti:restano contemporanei di chiunque lilegga, dopo pochi anni o dopo millenni.Se qualcuno ne dubitasse potrebbeaprire la bella monografia (Un’arte che siimpara. Educazione e politica nell’Emiliodi Rousseau, Istituto Poligrafico Europeo,Palermo, 2014) che Giovanni DiBenedetto ha dedicato ad una delle artipiù difficili: l’educazione di ogni nuovagenerazione. E lo ha fatto prendendospunto, con fedeltà al testo originario manon in maniera pedissequa, da quelromanzo semplice da leggere erivoluzionario nei contenuti - Emilio –che J. J. Rousseau ha pubblicato nel1762 e che ha dato una svolta epocalealla storia della pedagogia teorica epraticata. Il pensatore ginevrino,certamente non scevro da contraddizioninel corso delle sue riflessioni esoprattutto nella sua vicendaesistenziale, è però consapevole di nonavere ricette infallibili: “Nella misura incui l’educazione è un’arte, appare quasiimpossibile che abbia successo, poichél’armonico concorrere dei fattori a ciònecessari non dipende da nessuno”. Unsecolo e mezzo dopo Freud gli farà ecorispondendo alle richieste di consigli daparte di una madre: “Non si preoccupi,signora. Si comporti, piuttosto,spontaneamente: tanto, qualsiasiatteggiamento assumerà, sarà senz’altro

sbagliato”.Pur nell’incertezza di base, alcuni puntifermi si possono comunque individuare.E Di Benedetto, genitore e insegnante, lirintraccia con acume nelle pagine diRousseau: evitare “la logica delcomando, della forza e dell’obbedienza”che provoca, quando ci riesce, unassenso ipocrita; scartare il nozionismo esollecitare il pensiero autonomo;convincersi che nel processo educativobisogna imparare a “perdere tempo”piuttosto che a cercare e a imporreaccelerazioni illusorie e alla finedannose; mirare, al di là della meraistruzione, all’arte di vivere da partedell’allievo… Se alcune di questeindicazioni sono entrare nella mentalitàcomune (anche se non altrettanto nellapratica educativa quotidiana), altrestentano molto ad essere comprese econdivise. E invece, anche nell’ottica diDi Benedetto, sono rilevanti in sé e dibruciante attualità. Mi riferisco,soprattutto, all’idea che “educazione epolitica sarebbero parti complementaridi un unico insieme”: sia nel senso che ilsistema educativo è condizionato dalsistema socio-politico sia nel senso che, asua volta, può condizionare letrasformazioni delle istituzioni e dellepratiche politiche. Quanto avrebbero daimparare gli insegnanti – e in generalegli educatori – odierni che oscillano fra ilsilenzio pudico sulle tematiche politichee gli interventi inopportunamentepropagandistici! Che la politica debbarestare fuori dalle scuole, dalleparrocchie, dalle associazioni apartiticheè inoppugnabile se per politicaintendiamo competizione elettorale a

colpi di slogan e di pettegolezzi; ma seintendiamo informazione critica sullediverse proposte ideologiche eprogrammatiche avanzate daglischieramenti presenti nel Paese e nelparlamento, la politica - in quantocultura politica – non può continuare arestare fuori dalle aule se non si vuoleaffossare del tutto quel poco didemocrazia che ci rimane nell’era dellateledipendenza. Tra i valori socio-politiciche, secondo Rousseau, andrebberoindicati ai giovani come primari eirrinunciabili, l’uguaglianza effettiva deicittadini; l’amore per la società (intesocome capacità di immedesimarsi nellegioie e soprattutto nelle pene altrui); ildisprezzo dei corrotti e dei parassiti(“Colui che mangia nell’ozio il pane chenon ha guadagnato da sé; e il titolare direndite, pagato dallo Stato per non farniente, non differisce affatto ai miei

occhi dal brigante che vive a spese deiviandanti”); la libertà non “dai” legamisociali , ma “di” costruire relazioni equein un contesto istituzionale orientato alprimato del bene comune rispettoall’interesse privato. Ci si potrebbechiedere come mai, dopo più di duesecoli, delle indicazioni così limpide daapparire evidenti non abbiano dato ifrutti sperati. Ma la risposta è tantosemplice da risultare disarmante: questogenere di insegnamenti incidono solo setestimoniati con la vita prima cheproclamati dalle cattedre.

www.augustocavadi.com

LETTI&RILETTI. La monografia di Giovanni Di Benedetto che prende spunto dall’Emilio di Rousseau

Il romanzo semplice da leggere e rivoluzionario nei contenuti ha dato una svolta epocale nellastoria della pedagogia teorica e praticata. Tre secoli dopo ancora molto resta però “da cogliere”

La difficile arte di educare

Jean-Jacques Rousseau

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postermostre

MODICA

“Le mie onde” tra le poesiePERSONALE DI FOTOGRAFIA DI IURATO A PALAZZO GRIMALDI

Modica. Dal 21 giugno al 6 luglio il Palazzo Grimaldiospiterà la personale di fotografia di Renato Iurato daltitolo “Le mie onde” (inaugurazione sabato 21 giugno,ore 18.30 ). “Le mie onde” è anche il titolo di un volumerealizzato con le immagini di Renato Iurato, le poesie diCetta Lentinello e gli apparati critici di Enzo GabrieleLeanza, che sarà presentato in occasionedell’inaugurazione. Il percorso espositivo della mostrapropone un “viaggio” attraverso la visione intima chel’artista ha del mare. Gli scatti, realizzati con la tecnica del

mosso fotografico, non sono la semplice registrazione di un fatto fisico, bensì l’apparizionedell’idea, una sequenza di istanti sovrapposti che riesce adare forma all’acqua. «Dietro ogni mia immagine – spiegaIurato - non c’è solo l’istinto e il colpo d’occhio, ma lapaziente attesa del momento giusto, quello che lascia il“segno” di un passaggio d’acqua e di un passaggio dipensiero». «Quella di Iurato – scrive Leanza a questoproposito - è un’attenzione di matrice poetica per ilmovimento e per la luce e per i colori che dal loroconnubio si generano, che prescinde dalla dimensionetoponomastica del luogo, per dare invece concretezza altempo, che ci viene proposto senza interruzioni, nel suostesso fluire, nell’alternanza del concavo e del convessodelle onde, chiudendo e dilatando al tempo stesso lanostra visione, oltre l’apparente limite dell’inquadratura». Renato Iurato

PALERMO. Il progetto Ombre dalFondo sbarca alle Egadi. Presso ilpalazzetto Florio slamostrafotografica itinerante dal titolo"Ombre dal fondo" che illustra con30 pannelli fotografici i risultatidella campagna d'esplorazionesubacquea condotta quest' invernodall'Associazione "Progetto Mare" diPalermo in collaborazione con laSoprintendenza del Mare dellaRegione Siciliana. Del team fannoparte il documentarista RiccardoCingillo, coordinatore ed ideatoredel progetto, il fotografo subacqueoSanto Tirnetta, Massimiliano Piccoloe Massimo Ardizzoni di RebreatherSicilia e l'editore Qanat di PalermoToni Saetta. La mostra è visitabileper una settimana, sino a domenica22 giugno. In mostra, per la primavolta, le immagini di alcuni relittiindividuati ad oltre 70 metri diprofondità sui fondali siciliani, edesplorati grazie all'impiego delRebreather, sofisticato strumento di

immersione che permette di operarein sicurezza in fondali di oltre 100.Grazie a testimonianze preziose ilregista Riccardo Cingillo ha potutoricostruire la storia dei relittidocumentati, e racconta come isubacquei del team rebreatherSicilia si sono immersi nelle acquedi Acitrezza, Marina di Caronia eTrapani per documentare alcunirelitti già noti alla Soprintendenzadel Mare. Si tratta di reperti che nonerano ancora stati studiati perchésituati a profondità nonraggiungibili in sicurezza con letradizionali tecniche d'immersione.La mostra fotografica propone leimmagini di immenso fascinoscattate dal fotografo subacqueoSanto Tirnetta durante la campagnadi esplorazione subacquea, chemettono in luce due relitti di 2000anni fa ancora da studiare con partedel loro carico di anfore, e due relittirisalenti alla seconda guerramondiale.

Alle Egadi "Ombre dal fondo"Esposti i risultati di un progetto esplorazione subacquea

MILAZZO. Prorogata l’esposizione all’ex Trony

Il progetto di Emanuela Ravidà che si ispira all’omonimo studio ideato da Andy Warhol negli anni Sessanta

Re Factory

MILAZZO. Prorogata al 20 giugno lachiusura della mostra “Livelliatmosferici di natura artificiale”,personale di RE (nome d’arte diEmanuela Ravidà) a cura di StefaniaLanuzza all’exTrony di Milazzo(catalogo ita/engMagika Edizioni).Dopol’inaugurazione del20 maggio scorso,avvenuta allapresenza di unattento pubblico diappassionati, lamostra ha avutoun grande successodi critica evisitatori, cometestimoniato dallecentinaia di ospitiche hanno potutoapprezzare le oltre60 opere esposte.Particolarmenteapprezzatal’installazione sitespecific che dà iltitolo alla mostra ele opere Mattino ePoesia realizzate su supporti nonconvenzionali come i vecchi infissi.Lo spazio espositivo si è inoltreprogressivamente arricchito disignificati, fino ad assumere i contornidi un microcosmo sociale: ha così presoforma la “RE Factory”, progetto che siispira all’omonimo studio ideato daAndy Warhol negli anni ’60.Raccogliendone il testimone l’artista hascelto di aprire i locali al pubblico,

incoraggiando chi voglia esprimersi inqualsiasi forma ad usufruire dellospazio. È quindi una “chiamata allearmi” quella di RE, che chiede diimpugnare penne e strumenti,

macchinefotografiche epennelli perrisvegliare l’estro eincentivare la ricercae la contaminazionetra forme espressivediverse. Hadichiarato l’artista:“Credo chedovremmo avereanche noi una sortadi factory...Siete tuttibenvenuti! Chiunquenecessiti di un luogodove esternare ilproprio estro artisticoin qualsiasi forma,colore e suono siaccomodi.”La proposta è giàstata accetta daalcuni giovani checercano la propriastrada all’internodella sfera culturale

milazzese, attraverso un percorsospontaneo di condivisione che staportando a nuove creazioni. Fino al 20giugno, termine ultimo della personale,sarà quindi possibile per gli artisti incerca di spazio trovare possibilitàespressive presso la sede espositiva,nella speranza di avviare un percorsoche non si limiti alla durata temporaledella mostra ma che diventi una realtàdi cooperazione e reciproco sostegno.

DA NON PERDERE

Una delle immagini in mostra

posterprotagoniste20 Giugno 2014

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MISTRETTA

MESSINA. “Comunione col Divino” di Elena La Fauci Di Rosa al museo “I ferri du misteri”

Il testo sulla santa donato alla nascente biblioteca dell'etno-antropologico di Castanea: alla quarta edizione,presentato da Maria Rabe della Soprintendenza, narra l'incredibile storia della mistica dal corpo incorrotto da 6 secoli

Com’è moderna Santa Eustochia

DI MARIA TIZIANA SIDOTI

MESSINA. A Castanea, villaggio a 400metri su in affaccio mozzafiato sulloStretto di Messina e sguardo e sulloJonio e sul Tirreno, a spartivento sui colliSarrizzo, c'è un museo dagli antichisuoni e colori di mestieri di un tempo, "IFerri du Misteri". Che ora nella suabiblioteca "in costruzione" ha un nuovodono, "Comunione col Divino. Una storiache ha dell'incredibile: Santa Eustochia

Smeralda Calafato di Messina" di ElenaLa Fauci Di Rosa. Che, giunto alla 4edizione Montevergine ai 25 anni dellacanonizzazione della già Beata Eustochiadell'11 giugno 1988, è stato presentatoai primi di maggio del 2014all'inaugurazione della nuova sede delcastanoto museo etno-antropologico daMaria Rabe, funzionario direttivo dellaSoprintendenza di Messina UnitàOperativa XI, da sempre impegnata nelsettore bibliografico dei libri antichi, quia "I Ferri du Misteri" in "volontariato

culturale" per l'allestimentodella biblioteca: il viaggioaffascinato in punta di pennasemplice ma in ricerca puntualedi documenti e fonti storichedalla "Legenda" di Suor JacopaPollicino, sempre vicina a SantaEustochia, a Padre FrancescoTerrizzi, con disegni, preghiere erighi musicali, senza trascurarespazi per chi si adoperò per lacanonizzazione, nella vita difatti straordinari della Calafatoanche dopo la morte, daimiracoli all'incorruttibilità delcorpo da 6 secoli, dallacostruzione di un monastero,l'unico a resistere alla precarietàdel tempo, nella via deiMonasteri, ora XXIV Maggio,alla lotta in umiltà madecisione, punto di riferimentoper molti ma in fuga dal voleressere protagonista, perun'esistenza di consacrazionecontro le convenzioni sociali chela volevano sposa ad un uomo eper un ordine riformato inossequio alla Regola di S.

Chiara, alla canonizzazione per la primavolta nella storia nella città dellacanonizzata ad opera di Papa GiovanniPaolo II, e non a Roma.Dottoressa Rabe, in occasionedell'inaugurazione della nuova sededel museo etno-antropologico "I Ferridu Misteri", lei ha presentato il libro"Comunione col Divino" di Elena LaFauci Di Rosa: com'è nata questacollaborazione?«Collaboro con il geometra Gerbasi,

direttore del museo etno-antropologico "IFerri du Misteri" per l'allestimento dellabiblioteca che si inserirà nella collezionepreziosa e pregevole di reperti attestantigli antichi mestieri. Avuto in dono iltesto "Comunione col Divino" della LaFauci Di Rosa, il direttore mi ha propostodi leggerlo per farne una recensione. Hoaccettato con entusiasmo e la lettura miha fatto scoprire una creatura incredibile,Santa Eustochia. Dopo alcuni incontricon l'autrice e il direttore abbiamo decisodi inserire la recensione come unmomento d'incontro durantel'inaugurazione della nuova sede delmuseo».Nel testo su vita, opere e processo dicanonizzazione di Santa EustochiaSmeralda Calafato, l'autrice procedecon semplicità ma con dovizia didettagli e confronto puntuale dellefonti anche per la ricostruzione delcontesto storico in cui la Santa visse,

Da destra l’autrice Elena La_Fauci Di Rosa con le due figlie, Domenico Gerbasi direttore del museo e Maria Rabe che_ha presentato il libro al museo Castanea (nella foto accanto)

Letterate nei luoghi di Maria MessinaMistretta. Le studiose dell’associazione Società Italiana delle Letterate coronano illavoro di indagine e svelamento dei talenti letterari femminili in Italia. Nel week end dimetà giugno, rappresentanti Giuliana Misserville, Pina Mandolfo e Gisella Modica, ilfolto gruppo delle letterate ha vivificato le dorate vie pietrose della storica città diMistretta con presenze colorate e performance teatrali lungo percorsi di ricostruzionedi episodi e quadri tratti dall’opera narativa di Maria Messina, scrittrice finora più notaall’estero che in patria, e recuperata dai mistrettesi agli onori della letteratura italianain toto, fino al recupero della salma nel cimitero monumentale. In progetto SIL lapubblicazione dei suoi racconti dal Corriere dei Piccoli. Questo tipo di visita-passeggiatarealizza una nuova modalità di approfondimento culturale che intende rileggere escoprire le tracce dell’opera là dove l’autrice l’ha concepita, lasciando anche in loco unricordo manufatto, una targa commemorativa nella via a lei intitolata, a ricordo dellacollaborazione fra la SIL e l’Ass. Progetto Mistretta. Non si è trattato del passaggioeffimero di una ventata culturale, mobile piuma che spesso connota le attivitàconvegnistiche, ma di un risuscitare e rivivere l’esperienza letteraria di un’autriceritrovando i luoghi dell’ispirazione, della descrizione, del sentimento nella suaelaborazione creativa, avvalorati da letture scelte ad hoc. Alla città di Mistretta è rimasta anche un’eredità immateriale complessa, anzitutto per lestudentesse liceali, lettrici e interpreti, a proseguire l’impegno filodrammatico; alleassociazioni l’offerta di istituire stabilmente il seducente percorso turistico; poi l’invitoalle signore dei circoli cittadini ospitanti a rompere il tetto di cristallo iscrivendosi colproprio cognome a quegli stessi circoli cui partecipano come “mogli di”, mentre ancoraFoto d’epoca al museo I ferri du misteri

20 Giugno 2014

centonove pagina 35

posterprotagoniste

DI FELICE IRRERA

MESSINA. Molte donne, in modi diversie in differenti contesti temporali, hannoillustrato la città dello Stretto con il loroimpegno e la loro opera, a voltericonosciuta e addirittura mitizzata,altre resa oscura o addirittura ignorataanche e soprattutto per via di unadignità sociale troppo a lungo ritenutainferiore a quella dell’uomo. Benchéalcuni dei loro nomi, con la propriastoria, piccola o grande che sia,emergano dal racconto di storici ecronisti di età diverse, quali Bartolomeoda Neocastro, Tommaso Fazello,Francesco Maurolico, Rocco Pirro,Placido Samperi, Caio Domenico Gallo,Gaetano Oliva, Giuseppe La Farina,Giuseppe Grosso Cacopardo, Gaetano LaCorte Cailler e tanti altri di età piùrecente, nonché da vari dizionaribiografici, le loro vicende sonoscarsamente conosciute dal grandepubblico per via della reperibilità, nonsempre agevole, delle opere in cui sonoricordate. È per questo che non si puònon accogliere favorevolmente il volume“Donne a Messina. Storia delle donnecome storia della città” (MD Edizioni,Messina 2014, pp. 269) che ilSoroptimist International Club diMessina, in occasione del cinquantesimoanniversario della sua fondazione(celebrato con l’organizzazione di unConvegno e di due mostre, una su“Donne a Messina” e una su“Cinquant’anni di Storia Soroptimista”),ha affidato alla cura di MichelaD’Angelo e Giovanni Molonia, offrendocosì alla città, ad opera degli stessicuratori e di una quindicina di altrefirme (molte delle quali femminili edalcune di attuali socie dell’Associazione)dei preziosi medaglioni di donne nonsolo messinesi di nascita, ma che nellanostra città hanno operato mettendo inmostra le loro qualità di scrittrici,poetesse, patriote, artiste, musiciste ecantanti o consacrando se stesse allapreghiera nella vita monacale eriuscendo, nella pratica di essa, veri e

propri esempi di santità. Senza contareche addirittura centinaia sono le donneche, come risulta da un saggio diGaetano La Corte Cailler (“La donnanella beneficenza in Messina dal XII alXIX secolo”, 1913), segnalato dallaD’Angelo, semplicemente si dedicaronoad attività benefiche fondando chiese emonasteri, aprendo istituti e creandocase per donne povere. La divisione del volume in sezioni offrepure al lettore la possibilità di scegliere iltema per lui più interessante,riguardante il rapporto delle donne cheoperarono in città, oltre che nelleattività benefiche, con il potere, l’arte, lamusica, la letteratura, la religione,l’istruzione, la scienza,l’imprenditorialità, le professioni; e nonmancano nemmeno accenni al mito, conla gigantessa Mata e la Fata Morgana; ealla visione allegorica con cui gli artistirappresentarono la città: dallamontorsoliana fontana di Orione inpiazza Duomo (dove Messina appareornata di classiche vesti) alla statua,anch’essa classicheggiante, che larappresenta grata a Ferdinando II per laconcessione del portofranco, posta difronte al Municipio in largo Minutoli,opera ottocentesca di Giuseppe Prinzi. Ci si potrebbe chiedere, per finire,perché l’intera pubblicazione siadedicata solo alle donne; ma la rispostaè semplice se si cita solo qualche cifra.Nel 1991, Maria Canto pubblicava un“Dizionario degli uomini illustrimessinesi” in cui, su un totale di 1200voci, solo 30 erano donne, mentrerisulta che nella toponomasticadell’intero nostro Paese soltanto il 7%delle strade sono intitolate a personaggifemminili. Se è vero che occorre esserericordati per continuare ad esistere, ilvolume assume quasi il significato di unrisarcimento, per i nomi coperti da unacoltre d’oblio da una società per troppotempo quasi esclusivamente maschile edanche, perciò, indirettamente, per letante eroine senza nome del quotidianoche pur hanno operato attivamentenella nostra città. F.I.

Donne, la storia siamo noiUNA RECENTE PUBBLICAZIONE CELEBRA IL CINQUANTENARIO DELLA FONDAZIONE DI SOROPTMIST DI MESSINA

Ritratto di Maria Michailovna Volkonskaja

arricchendo il racconto conillustrazioni in bianco e nero: qualisono i punti di forza ed interesse?«L'autrice, la professoressa La Fauci,profonda credente e appassionata dellaSanta, descrive con dovizia di particolaritratti da fonti autorevoli, la vita e ilcontesto storico della Calafato. I disegnidel testo in bianco e nero riescono adessere incisivi nella loro semplicità,aiutandoci a capire anche visivamentequanto descritto a parole nel testo.L'autrice è un'apprezzata pittrice e i suoidisegni corredano in maniera sempliceed incisiva l'opera».Il libro apre alcune riflessioni: come lafigura di una santa e mistica, di cuiancora a distanza di 6 secoli si parla,possa catturare il nostrointeresse ed essereattuale? Forse il fattoche in fondo si tratti delsogno di una giovanecontro i pregiudizi, leopposizioni e le invidie ditanti?«La lettura del testo ci aiutaa capire come questa"donna" sia stataantesignana per il periodostorico e sociale in cui visse.La donna era considerata unamerce di scambio tra famiglieal fine di contrarre un matrimoniovantaggioso ma nonostante questo essaseppe contrastare tale prassi in manieradecisa, ferma, saggia per esaudire il suosogno: dedicare la sua esistenza a Cristo.Questa donna incarna quanto di piùattuale si possa desiderare ai nostrigiorni, riuscendo a realizzare i propriprogetti, la costruzione di un propriomonastero e l'osservanza della regola diSanta Chiara, la più rigida».In tutto il testo, a partire dallacopertina, c'è un accostamento traSanta Eustochia ed un altro illustremessinese, suo contemporaneo,

Antonello da Messina con alcune sueopere...«Questa quarta edizione si arricchiscecon l'inserimento nella copertadell'Annunciata di Antonello da Messinae di molti suoi famosi quadri all'interno.La scrittrice segue l'ipotesi che i nostridue concittadini si conoscessero e cheAntonello si sia ispirato alla Santa per ilsuo celeberrimo dipinto. Numerosistudiosi smentiscono tale tesi mal'autrice avvalora tale ipotesi,affiancando l'Annunciata al ritratto delMarinaio che si pensa fosse BernardoCalafato, il padre di Eustochia».Ritornando al museo "I Ferri duMisteri" di Domenico Gervasi, cosa

può dirci della collezione edella nascente biblioteca?«Il museo è diventato unarealtà grazie alla passione delproprietario e direttoreDomenico Gerbasi. I pezzicollezionati nel tempo edonati da estimatori delsettore hanno reso questosito un punto di riferimentoper non dimenticare gliantichi mestieri e tuttiquegli attrezzi di usocomune diventati ormaidelle rarità. Anche la

Soprintendenza ai Beni Culturali diMessina ha considerato l'importanza diquesto sito, facendo catalogare i pezziesistenti (Osvaldo Prestipino Giarritta,funzionario direttivo dellaSoprintendenza Unità Operativa X,autore della catalogazione, in itinere,ndr). All'interno di questo gradevolecontesto una piccola biblioteca trova lospazio adeguato per approfondireattraverso testi specifici la conoscenza siadel territorio che delle attrezzatureesposte. Spero che la biblioteca entro ilprossimo anno possa diventare fruibileed invito chiunque a visitare a Castaneail Museo risorsa del territorio».

le balconate sulla piazza pullulano di soli uomini. Infatti nei romanzi di Maria Messinaarriva sempre l’intrusa forestiera a scompigliare le carte: agli inizi del ‘900 il ventodell’emancipazione faceva ancora paura. Per le visitatrici l’immersione nell’ambientedell’autrice ha funzionato come déjà vu, annullando il tempo trascorso e riproponendopersonaggi il cui fascino narrativo sta nello scavo dentro psicologie di ribellione, celatedall’assunto convergente fra norma descrittiva maschile e impulsi femminili. Asettembre appuntamento è a Lerici per la vita e l’opera di Mary Shelley.

Franca Sinagra Brisca

20 Giugno 2014

centonove pagina 36

NOVITA’

posterspettacoli

DI PAOLO RANDAZZO

PATERNO’. Quasi una sfida, unarisposta tagliente: da una parte l’assessore regionale Stancheris chedichiara urbi e orbi che ebbene no,quest’estate non ci saranno spettacolie rassegne in Sicilia finanziate dallaRegione perché di soldi da spendere inteatro, musica e danza la Regione nonne ha più, dall’ altra i teatranti e gliartisti riuniti negli “Stati generali dellospettacolo” (specialmente le realtà piùattive nel comprensorio catanese comeScenario Pubblico, Zo Centro CultureContemporanee, Mercati Generali,Città Teatro, Lomax, Cinestudio,Catania Jazz, Associazione musicaleEtnea insieme col Circuito MusicaleSiciliano, Statale 114 insieme con laRete di Drammaturgia ContemporaneaLatitudini) che raccolgono la sfida e silanciano ad organizzare nella RoccaNormanna di Paternò un nuovofestival (Roccanomanna-Fest, edizionezero) che coprirà un arco temporaleche va dal 17 luglio a fine agosto. La

notizia è stata data la settimana scorsain un apposita conferenza stampa.Spettacoli a pagamento ovviamente(con biglietti dai 10 ai 20 euro), colComune di Paternò che offrirà aipartecipanti solo promozione e servizilogistici. Insomma non soldi pubblicima ascolto, condivisione e politiche inun’ ottica culturale che rifugge dai“grandi eventi” e non vuol cadere nelrischio opposto del dilettantismodevastante in termini d’immagine e dicostruzione di una consapevolezzaculturale diffusa. «L’impegnofinanziario per affrontare tale impresaè condiviso tra i partecipanti in mododa ripartire e condividere il rischio(fattore essenziale nell’attualemomento di crisi economica) – spiegaSilvio Parito di “Latitudini” - erealizzare un modello virtuoso che puòesser riproposto in altre realtà,ribaltando schemi obsoleti, oggi nonriproponibili: ovvero, da un lato lapolitica dei “grandi eventi”, in cui l’Ente pubblico ha speso enormi risorsesenza lasciare traccia sul territorio (ad

La fabbrica infuocata IN ONORE DI LUIGI NONO, LA COMPOSIZIONE MUSICALE DI TADDEI CON LA PARTECIPAZIONE DI GIOVANNI TORRES LA TORRE

TORINO. Nell’ambito del Festival Antidogma Musica, il 10giugno scorso al Teatro Vittoria di Torino è stata messa inscena la prima de “La fabbrica infuocata” , con la direzione diGiorgio Tedde. La breve opera musicale, di circa 15‘, celebra ilcinquantenario della prima de “La fabbrica illuminata” a LaFenice di Venezia, opera che il famoso compositore Luigi Nono( 1924-1990) dedicò agli operai della Italsider di Corneglianocon testi di Giuliano Scabia e Cesare Pavese. Conun’intitolazione attualizzata a ricalco, l’opera di Taddeiaccoglie brani da un testo poetico di Giovanni Torres La Torre,artista orlandino. Versatile nelle arti, il Nostro associa la

musicalità dei suoi versi all’immaginifico della sua prosa e aicolori caldi della sua pittura. I brani inseriti nell’opera sonotratti dalla poesia “La terra dei fuochi”: “E perché altri uominidi fango / e malefici ingegni / hanno devastato avvelenandola/ la memoria dei luoghi / il suolo l’aria e le acque / il senodelle madri / il sorriso dei bambini?” …. “Luna visionaria checontinua il suo viaggio / nei cieli appestati della terra deifuochi / stanca e dolente per il lutto alle porte delle case / e inomi che escono nei lamenti delle madri” Il poeta è statoattratto da quegli aspetti della musica contemporanea dovenonianamente “violenza umana e sonora si intrecciano”perché “la sintesi di arte e politica significa supremaresponsabilità”. Persona affabile e ritrosa, l’anziano compagnoTorres, la cui inestinguibile vena poetica incontra temi digrande attualità, pubblicherà fra poco la raccolta di poesiecivili “Luna visionaria” per le edizioni di Prova d’Autore.

Franca Sinagra Brisca

esempio “Il Circuito del Mito”),dall’altro le manifestazioni “a costozero”, i festival del dilettante, glieventi pubblicitari o commercialicarenti di professionalità e caraturaculturale». Nel merito della propostaartistica si tratta di nove spettacoli di

teatro contemporaneo, uno spettacolodi danza, uno spettacolo di teatro ditradizione, quattro spettacoli di teatroe danza per bambini, otto concerti,undici proiezioni cinematografiche,con un fitto calendario che saràdiffuso non appena definito.

PATERNO’. A Roccanormanna lo spettacolo siciliano sfida i tagli della Regione

Il festival della ResistenzaIl Castello normanno di Paternò

Riccardo III

Un momento dello spettacolo Icona

Giovanni Torre La Torres

20 Giugno 2014

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posterrubriche"Da Salina a Sanremo"

MESSINA. Al via la II edizione delconcorso di canto e danza "Da Salina aSanremo" promosso da MareFestivalSalina: da oggi sono aperte le iscrizionigratuite ai casting in programmavenerdì 27 giugno al CentroCommerciale di Tremestieri con inizioalle ore 15. La gara è rivolta a giovanitalenti cantanti (da 12 a 32 anni) eballerini (16-25) che dovrannopresentare un pezzo a scelta libera: unagiuria di esperti selezionerà i miglioriche accederanno alla semifinale disabato 26 luglio al Monte di Pietà,patrocinata dalla Provincia Regionale diMessina. La kermesse di Salina, di cui èmadrina Maria Grazia Cucinotta, ha giàportato fortuna e lanciato tanti talenti inquesti anni (nel 2013 la Miss ItaliaGiulia Arena) e dal 31 luglio al 5 agostoaccoglierà vip, autorità, giornalisti eturisti durante sei giornate ricche dicinema, anteprime, musica,presentazioni libri, sfilate ed eventicollaterali promossi dall'associazioneculturale Prima Sicilia, guidata daMassimiliano Cavaleri (direttoreartistico delle kermesse), Patrizia Casalee Francesco Cappello e col patrociniodei Comuni di Santa Marina Salina(sindaco Massimo Lo Schiavo) e Malfa(sindaco Salvatore Longhitano). Lacompetizione canora è ispirata al

programma di RaiUno "Tale e QualeShow": gli esperti giudicheranno primadi tutto la preparazione vocale. Al finedi arricchire l'esibizione dal punto divista scenico e soprattutto nellafinalissima di Salina, i concorrentisaranno invitati, col supportodell'organizzazione, a utilizzare trucco,acconciature, abbigliamento e accessoriin grado di ricordare l'artista prescelto,così da rendere omaggio a grandicantanti in uno spettacolo dove lamusica sarà protagonista. Per la danzasono ammessi vari stili sia solisti chepassi a due. Delle giurie faranno partenomi noti dello spettacolo e delgiornalismo oltre ad autorità e ospiti delFestival. Nella finale, che si terràgiovedì 1° agosto in piazza SantaMarina Salina, i concorrenti cantanti eballerini che avranno passato il turnodella semifinale messinese si sfiderannoper vincere il Premio Mare Festival. Ilriconoscimento dà diritto a un'esibizionenel febbraio 2015 a "Casa Sanremo",salotto ufficiale del Festival dellaCanzone Italiana, promosso dal GruppoEventi, presieduto da VincenzoRussolillo, che nella settimanafestivaliera riunisce giornalisti, cantanti,addetti ai lavori, discografici. L'annoscorso fu Ketty Ragno a dominare ilpalco dopo la vittoria eoliana.

APPUNTAMENTO AL CENTRO COMMERCIALETREMESTIERI CON LA PRIMA SELEZIONE DEI CONCORSI GRATUITI DI MAREFESTIVAL

CASTING

DI CESARE NATOLI

Viva le cassette

Ci sarà anche un‘Cassette Store Day’.Dopo il Record StoreDay, che dal 2007celebra in tutto ilmondo i fasti del

vinile, il prossimo 27 settembreverranno glorificate – anche incittà italiane come Palermo, Torinoe Milano – le musicassette. Sonostate un simbolo degli anni '80,grazie soprattutto al WalkmanSony, che ne consacrò il successoin nome della portabilità. Inrealtà, però, le musicassette inrealtà nascono agli inizi degli anni'70; anche in questo caso, comecon gli Lp - malgrado non abbianoil fascino dei vecchi 33 giri invinile e sicuramente nemmeno illoro suono - forse l’effettonostalgia potrà più di tutto ancheperché sul piano dell’utilizzo èimpossibile dimenticare i nastrifagocitati dai ‘mangianastri’recuperati dal buon appassionatoarmato di penna Bic. Ciònonostante le audiocassette sonoancora usatissime, specie in generidi nicchia come industrial music,punk e garage. Gli organizzatori,che manco a farlo appostaproducono artisti su nastromagnetico, sperano che il boomdel vinile possa contagiare i nastriin nome di un supporto fisicoeconomico e pratico, specie perchi vuole produrre e venderedirettamente la propria musica abasso costo.

MUSICADI MARCO OLIVIERI

Tutta colpa del vulcanoNon è una commediasferzante e memorabile. Nonè geniale, né provocatoria eprofonda. Scrittodall’esperto Laurent Zeitoun(“Un piano perfetto”, “Itruffacuori”) e dal regista

Alexandre Coffre (“Une pure affaire”), ilfrancese “Tutta colpa del vulcano” siregge sulla bravura dei due protagonisti:Dany Boon e Valérie Bonneton. Nei pannidi due litigiosissimi ex coniugi alle presecon tragicomiche disavventure, complicel’eruzione del vulcano islandeseEyjfjallajökull, per giungere in Grecia eassistere in tempo al matrimonio dellafiglia, Boon e Bonneton formano unacoppia davvero azzeccata. Il film prendespunto dalla realtà – un’eruzioneavvenuta nel 2010 e che impose lachiusura degli spazi aerei in molte zoneeuropee – e l’evento costituisce ilpretesto per costringere i protagonisti afare insieme un improbabilissimo viaggio,reso pericoloso dai risentimenti e lereciproche ostilità. La bravura dei dueinterpreti, per espressività e forza comica,sopperisce alla pigrizia di sceneggiatore eregista, i quali si limitano a realizzare unapassabile black-comedy, con trovate daminimo sindacale. Un mix di grottesco,cattiveria e un tocco di sentimento nelfinale, nel segno della scontatariappacificazione fra i due divorziati. Uninsieme reso comunque godibile dallapresenza scenica dei due mattatori. Glispunti iniziali, tuttavia, sembravano piùpromettenti e la commedia si trascina traqualche guizzo e momenti troppoprevedibili.

NUOVE VISIONI

La vincitrice del 2013 Ketty Ragno

MESSINA. Alla Sala Laudamo

Actorkids in scenacon la fiaba di CalvinoMESSINA. ActorKids, ActorGym eProgetto Suono alla Sala Laudamovenerdì 20 giugno alle ore 19 mettono inscena “La prima spada e l'ultima scopa”liberamente tratto dalla fiaba di Italo

Calvino con adattamentoe regia di Cecilia Foti. Ilprogetto “ActorKids” è unapalestra teatrale pergiovanissimi tra i 6 e i 13anni con lo scopo di fardivenire il teatro un luogofisico nel quale giocare edivertirsi e dove

apprendere i vari strumenti dellarecitazione: voce, corpo, ritmo, relazionidi gruppo, studio del personaggio,esercizio della memoria, letture dei testida drammatizzare, danza e canto. Chiparteciperà allo spettacolo di venerdì allaLaudamo potrà ascoltare i sax diMaugeri, le chitarre di Fichera, il teenchoir, le Glorius e altro ancora.

E’ LO CHEF MILANESE Andrea Provenzani ilvincitore delle selezioni nazionali del Cous Cous FestPreview, l’anteprima del Cous Cous Fest che sisvolgera a Settembre di San Vito Lo Capo.Provenzani, che si è imposto sugli altri 5 concorrentiprovenienti da tutta Italia - Enrico Panero, Daniela

Cicioni, Sara Latagliata, Michele Mauri e Marcello Valentino - faràquindi parte della squadra italiana, capitanata dallo chef sanvitesePeppe Salmeri, in gara a settembre alla prossima edizione delCous Cous Fest. Lo chef - che lavora al ristorante “Il Liberty” diMilano dove propone una cucina istintiva, umorale, espressionedel proprio essere - ha conquistato la giuria tecnica, presieduta dalgiornalista Paolo Marchi e quella popolare composta dai visitatori,presentando un piatto di cous cous dal titolo “La mia Sicilia”, con

DE GUSTIBUS DI MASSIMO LANZA

Provenzani al Cous Cous Fest pesce spada, cipolle al Marsala, zafferano, uvetta, latte dimandorla e cenere di melanzane.Al secondo posto, per appena 12centesimi di punto, il cannolo di cous cous di Enrico Panero, chefad Eataly Firenze; terza Daniela Cicioni e il suo cous cous vegano.Possono essere contenti gli organizzatori dell’anteprima del CouCous Fest la manifestazione ancora una volta è riuscita bene e haportato a San Vito lo Capo tanti importanti chef italiani che annocontribuito sicuramente alla crescita del livello qualitativo dellarassegna e della ristorazione sanvitese, favorendo scambi diprofessionalità. L’appuntamento è adesso per la prossima edizionedel Cous Cous Fest, dal 23 al 28 settembre con un programma chemette insieme gastronomia, cultura, musica e intrattenimento pertutta la famiglia. Tanti i visitatori che hanno partecipatoall’anticipo del Cous Cous Fest partecipando ai laboratorigastronomici proposti dall’attore e chef Andy Luotto e dallo chefpalermitano Filippo La Mantia, molto seguite anche le lezioni sucome fare a casa il Cous cous.

Cecilia Foti

posterlettere20 Giugno 2014

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GUI

DI SERGIO BERTOLAMI

Il futuro è in tascaProprio così: il futuro loportiamo in tasca. Non miriferisco alle proposte di unassessore che in mancanzad’idee per valorizzare epromuovere la cultura aMessina, preferisce

ripescare soluzioni monetarie come iminiassegni. Guardo piuttosto aldibattito nazionale dove, alla Sapienzadi Roma, Dario Franceschini, ministrodei Beni e delle Attività Culturali e delTurismo, ha incontrato Eric Schmidt,presidente di Google, che a chiarelettere ha fatto presente il gap,cognitivo quanto strutturale, che stafacendo perdere all’Italia lacompetitività del suo asset migliore:«L'Italia deve diventare digitaleportando sul web le ricchezze culturalie ciò deve essere supportato dalmobile che ha un'alta penetrazione».Gli fa eco da Torino John Elkann, alcongresso mondiale dell’editoria, cheafferma: «Non c’è dubbio che, se unterzo della popolazione mondiale siconnette quotidianamente ad Internetattraverso smartphone e tablet,diventa prioritario il tema dellacomunicazione attraverso la tecnologiamobile». Tant’è che le strategie legateal “digital first” (digitale innanzi tutto)presto assumeranno un’attenzionepreminente. Non è un leakeddocument, trapelato occultamente.Perché, alla luce dei fatti, la soluzioneè da trovarsi nel cambio di abitudininell’acquisizione delle informazioni.Consiste in contenuti e prodottieditoriali adeguati all’era delladigitalizzazione, utilizzando newmedia e connessioni Internet,attraverso motori di ricerca esoprattutto in mobilità. L’incognitarimane ancora il modello di business.Ma questo, per fortuna, non è unproblema degli assessorati alla [email protected]

HERITAGE

DI ANDREA SMITH

Calendario scolasticoA scuola il 17 settembreGli studenti delle classi finalidelle superiori hanno iniziatomercoledì scorso la fase che li

porterà alla conclusione del percorsoscolastico –per il conseguimento deldiploma - con la prima prova scritta degliesami di Stato. E, tenendo conto deicandidati che compongono lacommissione, già dopo la primasettimana di luglio cominceranno adessere noti gli esiti, per assaporare queltanto agognato senso di libertà di nondover più tornare a scuola. Gli studentidelle altre classi, invece, non hannoavuto il tempo di giungere all’ultimogiorno di lezione, che già hanno sentitoparlare di ritorno a scuola. L’Assessoratoregionale, infatti, con decreto del 9giugno ha disposto l’inizio delle lezionidel prossimo anno scolastico il 17settembre 2014 e la fine il 13 giugno2015, con la novità del ponte diCarnevale. In particolare, fermi restandoil calendario delle festività nazionali, ivicompresa la festa del patrono, in Sicilial’attività scolastica nella scuoladell’infanzia e le lezioni della scuolaprimaria e secondaria di primo e secondogrado sono sospese: dal 22 dicembre al 6gennaio, il 16 e 17 febbraio per levacanze di Carnevale, dal 2 al 7 aprile perle vacanze di Pasqua e il 15 maggio perfesta dell’Autonomia Siciliana.Nell’ambito del calendario scolastico iConsigli di Circolo e d’Istituto, in funzionedel POF, possono determinareadattamenti del calendario circa la data diinizio e la sospensione delle lezioni, con icriteri della compensazione, nel corsodell’anno scolastico. E a questo puntoappare verosimile che più di unaistituzione scolastica anticiperà l’iniziodelle lezioni di uno o più giorni, visto cheil 17 settembre cade di mercoledì. Per lavalidità dell’anno scolastico, comunque,dovranno essere svolti almeno 200 giornidi lezione.

QUI SCUOLA

Messina, notte bianca e aranciniE finalmente anche Messina, adeguandosi alle CittàEuropee, ed avendo partecipato egregiamente alle ultimeelezioni, piazzandosi come sempre per tutto, all' ultimoposto, ha istituito la Notte bianca! Una nottata bellissima,con tutti i musei aperti, l'isola pedonale piena di gente, checamminava festosa mangiando calia e semenza, e

chiaramente buttando per terra le bucce, formando cosi un tappeto diresidui, che in confronto l'infiorata di Noto è ridicola. Ed i negozi!?Pazzesco! Tutti aperti, addobbati con fiori e cotillions, che appena entraviti offrivano focaccia, arancini e birra, infatti più che una Notte Bianca,sembrava la Sagra della Focaccia e dell'arancino. Ma comunque, ognunoha quel che si merita!!! Ci siamo diretti poi verso la passeggiata a mare,dove in ogni angolo , c'erano gruppi musicali che suonavano di tutto , daljazz al funky , dal rock al blues , era un tourbillon di suoni e colori e tuttiballavano. Sembrava di essere a Rio de Janeiro. Procedendo verso il Faro,tutte le spiagge erano piene di gente che mangiava da enormi barbecue,pieni di carne e verdure arrostite, e per chi voleva tornare in città, c'era unservizio navetta , organizzato dalla Caronte che ti riportavagratuitamente in Citta'. Minchia, dicevano tutti, felici e contenti , questa siche e' una Notte Bianca !Piano piano arrivava l'alba, e tutto diventavaveramente bianco, etereo, quasi inesistente ed impalpabile, esvegliandomi dal mio torpore, e dal mio annebbiamento , mi rendevoconto che forse la vera Notte Bianca era questa, inesistente e non quellache avevo sognato. Felice del fatto che la mia Città, era rimasta la stessa,mi riaddomentai e ripresi a sognare. Non dopo aver gustato una mezzacon panna e brioche. Questa veramente reale! Buonanotte!

MESSINDRASTICA DI FABIO AMATO

Il 40% (probabilmente anche di più)dell’acqua che scorre nei tubi, si perdelungo il percorso. Si prospetta un’estatecon disservizi, che già alcune zone dellacittà subiscono (13 giorni senz’acqua sono

un incubo, già lo è uno, figuriamoci 13), ma mai che sipensi e si dica e si faccia la manutenzione e lariparazione delle condotte che perdono. Le stradeperpendicolari al mare di Messina sono tutte fiumarecoperte, andarci sotto è una visione da inferno: ferricadenti o caduti, cemento ammalorato, tubi d’acquache perdono alla grande. Perché, anziché andare aprelevare nell’Alcantara (e relativi prezzi ancheambientali, non solo in euro), non si pensa a rimettere

in sesto la rete idrica? E come mai si continuano aemungere le fiumare, o a prevedere nuove (e infinite)lottizzazioni ovunque, dando per scontato che l’acqua siavrà, costi quel che costi? Mi ricordo una delle tantelottizzazioni previste sulla riviera nord, dove si erascritto che per fornire l’acqua alle ville (500), si sarebbedovuto costruire un nuovo serbatoio comunale eattingere acqua dai pozzi, alias dalle falde dellefiumare. L’acqua, bene preziosissimo, viene ancora oggitrattata come se fosse perenne, presente sempre ecomunque, eppure la storia anche attuale dovrebbeinsegnarci che laddove c’è, va preservata il più possibile,non prelevata senza limiti per farne poi, spesso, usifutili, piscine in primis. Se si emungono troppo le falde,entra poi acqua dal mare, si salinizza e non si può usaremai più, è un processo irreversibile e già ReggioCalabria lo vive da anni. E visto che ancora oggi enonostante anni e anni di richieste, sia scritte che a

voce, in incontri ufficiali, il Comune di Messina nonmette on line le Valutazioni di Incidenza (ovvero glistudi che dovrebbero farsi per le opere in Zona aProtezione Speciale), mi domando cosa sia stato scrittoper i tanti progetti già approvati, in merito alla risorsaidrica, preziosissima. Forse, ci fosse stata evidenzapubblica, e la possibilità per noi di scrivere man manocosa di sbagliato c’era in questi studi, o se e cosa erastato omesso (acqua inclusa), non si sarebbero sviluppaticomportamenti non virtuosi nei vari passaggiautorizzativi di opere varie in una zona protetta, che laProcura ha invece individuato. Ci sono milioni diprofughi ambientali, e l’oro blu, come si chiama l’acqua,è una delle cause quando inizia a scarseggiare. Tutto innatura è prezioso e va attentamente calibrato il suo uso.Quindi, riparate le condotte anziché parlare di nuoviprelievi, e mettete on line progetti e studi, latrasparenza è un obbligo, non un optional.

ECOLOGIA&AMBIENTE DI ANNA GIORDANO

Acqua e trasparenza

postercommenti20 Giugno 2014

centonove pagina 39

Vacanze separateDOMANI INIZIA ufficialmente la stagioneestiva 2014 e, col caldo, torna un appelloche non può non essere rinnovato: gli

animali non vanno abbandonati. Boom di partenze econseguente boom di abbandoni, nonostante le moltecampagne di sensibilizzazione. Tristi previsioni, poipuntualmente confermate dai bilanci diffusi al terminedei tre mesi più torridi dell'anno, lontanissimi dall'essererassicuranti: migliaia di esemplari lasciati sulle strade,destinati ad aggravare la già preoccupante piaga delrandagismo. La vita in compagnia di un amico a quattrozampe è un rapporto in piena regola, una convivenza cheprevede diritti da garantire e doveri da osservare. Unrapporto in cui non è contemplata l’opzione delle

“vacanze separate”. Una “separazione” che per il gatto oil cane in questione non sarebbe una scelta ma unasgradita sorpresa, una terribile delusione. Abbandonareun animale è un reato, punito con l’arresto e ilpagamento di un’ammenda. Le associazioni animaliste sioccupano della questione sempre con tempestività epuntualità, ricordando che non può subentrare ildisinteresse di fronte ad una realtà così dura. Si scuotonole coscienze e si tiene alta l’attenzione. Eppure i numerirestano sconfortanti. Proprio perché si ripropone congravità pressoché inalterata, il fenomeno va condannatoe stigmatizzato con immutata fermezza e il messaggioribadito con identica convinzione: sono ancora troppi isoggetti che pensano che l'affetto abbia scadenzestagionali. Il loro evidentemente sì, ma non quello degliesseri viventi che sono capaci di lasciarsi alle spalle senzail minimo scrupolo.

ANIMAL HOUSE DI ROBERTO SALZANO

Una poltrona da centomila euroCATANIA - Una poltrona ben ricompensata quella di direttore generale diSostare, la partecipata del Comune che gestisce le strisce blu: centomila eurol'anno. Occupata, poltrona e compenso, da persona non gradita dal nuovopresidente, Gilberto Cannavò, esponente del rampantissimo "Articolo 4" di LinoLeanza, che vuole mandare a casa Giacomo Scarciofalo, ex segretario della CGIL,da dodici anni direttore generale. A Scarciofalo viene imputata la responsabilitàdi un disavanzo di 200mila euro nel bilancio scorso, dopo l'aumento delle orelavorative del personale. Ma, forse, ancora più grave, sarebbe statol'annullamento di un accordo che attribuiva all'imprenditore Virlinzi unrisarcimento per la vicenda del parcheggio Europa, oggi semideserto. Ilpresidente Cannavò ha già ottenuto un parere legale che lo autorizza aldefenestramento. In corsa per il nuovo incarico un legale crocettiano.

ELIODORO

Un lavoro per MarcoDI MARIA D’ASARO

Lo chiamo Marco, ma si potrebbechiamare Francesco, Salvo o Giuliano. E’un ragazzo palermitano di trent’anni, conuna storia simile a quella di tanti suoicoetanei: un’infanzia difficile, l’istitutosuperiore lasciato a metà, una qualifica dielettricista conseguita in un corso diformazione regionale. Marco non sa faresolo l’elettricista: sa fare anchel’imbianchino, s’intende di idraulica, sapersino piastrellare un garage. Vorrebbesolo una cosa, adesso: lavorare. Anchepulire le scale, piantare pomodori olavare i cessi: purchè sia un lavoro onesto.Ma nella Palermo di oggi la sua è unarichiesta da sogno e Marco continua arimanere disoccupato. E’davvero assurdoe ingiusto che un trentenne volenterosonon abbia un lavoro e un reddito propri:è come se la società lo tenesse inprigione, nella prigione invisibile dellasua dipendenza dai familiari. Marco èinnocente, ha diritto di vivere libero. Cosaaspetta la buona politica ad aiutarlo?

150 PAROLE DA PALERMO

Lavoro, qualche luceRendere più efficienteil passaggio fral'Università e il mondo

del lavoro non è facile. La ricercadel primo impiego, anche per ungiovane che ha conseguito la laureadopo un lungo e impegnativo corsodi studi, è infatti molto tortuosa eproblematica. Ancora più difficile èimmaginare di realizzare contattipositivi fra Università e imprese incontesti sociali come il nostro, chepresenta livelli sempre più alti didisoccupazione. Eppure anche aMessina è possibile realizzareiniziative di qualità che possonoindicare prospettive nuove edaprire qualche speranza nei piùgiovani. La giornata che C.A.R.E.C.I.e C.O.P. dell'Ateneo peloritano eFondazione Consulenti per il Lavorohanno recentemente promosso haraggiunto brillantemente questiambiziosi obiettivi. Durante il JobDay del 12 giugno a PiazzaAntonello si sono presentati, da unlato 20 aziende della provincia diMessina interessate ad attivare 22tirocini per laureati degli ultimi 5anni (giovani fino a 29 anni o

disoccupati di qualsiasi età) e,dall'altro, ben 889 candidati conrelativo curriculum. Un risultatoimportante per gli organizzatori checonferma la bontà dell'iniziativa e liincoraggia a continuare in questoinedito percorso realizzato per laprima volta in Italia (altre aziendemessinesi sono già pronte acondividere questa interessanteproposta). I tirocini consentiranno a22 laureati di fare un primo ingressonel mondo del lavoro per poterverificare e orientare meglio e piùdirettamente le proprie scelteprofessionali, ma servirannosoprattutto ad accendere qualchepiccola luce su un territorio nelquale l'elenco delle aziende chechiudono, il numero dei licenziatiche crescono, sono diventati datempo gli unici indicatori negativicomuni. Iniziative come il Job Daynon possono certo ridimensionarequesti dati impressionanti e renderlimeno catastrofici, ma riescono asquarciare un orizzonte chiuso eoscuro che opprime e recide ognisperanza di futuro non solo fra i piùgiovani. [email protected]

ANTIBUDDACI DI DINO CALDERONE

palestra in cui si svolsero i primi sontuosiesercizi di corruzione, talmente importanti, daentrare nei libri di storia. Esistevano già alloradei veri e propri organizzatori di campagneelettorali, come Publio Cornelio Cetego, che,grazie alla sua rete di amicizie, sapeva comeconquistarsi il favore del popolo, era un vero eproprio mercante di voti, in grado dicontrollare tutta la città. Lo stesso Lucullo, chevoleva il governo della Cilicia, malgradoavesse più volte condannato l’immoralità diCetego, dovette conquistare la sua amante,Precia, per poter ottenere la nomina chedesiderava. Sono noti anche accordi pre-elettorali ed il voto di scambio, le cosiddettecoitiones, per cui due candidati siscambiavano i voti dei loro elettori fidati ocomprati, come nel caso dei due edili del 55a.C. Plancio e Plozio, che furono eletti dallostesso numero di tribù e dallo stesso numerodi voti all’interno di ciascuna tribù, per cui ivotanti erano stati ben istruiti. E poi ci fuVerre che rubò in Sicilia, a piene mani, tantoche Cicerone gli dedicò ben sette orazioni, mane bastarono due per convincerlo che erameglio andarsene in esilio, sparire. Sarebbeinteressante fare un esame comparato percapire il valore della corruzione di Verre, cheera espresso in sesterzi, rapportato a quellodei grandi scandali italici consumati in lire o,più recentemente, direttamente in euro. Inattesa di veder soddisfatta questa curiosità,torniamo al dr. Colombo che hadetto:”Dall'inizio di mani pulite sono passati22 anni, forse non bastano per cambiare se ècosì radicato nella cittadinanza il senso ditrasgredire le leggi invece di rispettarle".Colombo pensa non solo all’alta corruzione,ma anche a quella spicciola, del vigile urbanoche chiude un occhio in cambio di una bustadi spesa. Questo rende debole il Paese, c’è unaparte della base sociale propensa allaconnivenza e alla tolleranza perché presanella ragnatela dei piccoli compromessi. Pervenirne fuori, più che leggi speciali o nuoveauthority, serve un cambio di mentalità, percui occorre puntare soprattutto sulla scuola edi tempi, come è immaginabile, non sarannobrevi.

MESSINA. Ora che Roberto Benigni si èmesso a parlare di corruzione è bene dare unpo’ di attenzione al fenomeno, potrebbediventare un fatto politico serio, visto che nelvivaio della sinista storica ex-Pci le novitàscarseggiano, un savonarola di prestigio,simpatico, da usare anche in chiave anti-Grillo, potrebbe essere una grande risorsa.Purtroppo sembra che in Italia finisca colprevalere un sistema politico corrotto, siparla di "cleptocrazia", cioè "governo diladri", oppure, in senso più ironico, di"repubblica delle banane". Entrambe ledefinizioni non giovano alla nostra economiache ha fatto registrare un calo del 58% degliinvestimenti stranieri. Sostiene RobertKlitgaard che «la corruzione è un reatobasato sul calcolo, non sulla passione. Lepersone tendono a corrompere o a esserecorrotte quando i rischi sono bassi, multe epunizioni minime, e le ricompense grandi».Gherardo Colombo, ospite de “'i’ntervista” diMaria Latella su Sky TG24, ha sostenuto che"la corruzione è un male endemico delnostro Paese". Sarebbe il caso di riflettere sulconcetto di “male endemico”, atteso che lostesso ex-magistrato non si riferivaall’esperienza di Mani Pulite, che avevagestito personalmente, ma a qualcosa cheaveva radici in tempi più remoti. Si potrebbepensare allo scandalo dei petroli, chedeterminò la caduta del Governo Rumor il 2Marzo del 1974, o, andando ancora a ritroso,al 28 gennaio 1893, quando troviamo loscandalo della Banca romana, uno dei piùclamorosi e consistenti di tutti i tempi. Ma fuquella degli antichi romani la prima grande

DISCUTIAMONE DI GIOVANNI FRAZZICA

Corruzione, dal sesterzio all’euro