1. Che cos' ilCooperative Learning ?

2. stato nellinsegnarti che ho realmente appreso,mentre tu apprendevi P. Coelho,Il cammino di Santiago 3. Una definizione per iniziare

IlCooperative Learning un insieme ditecniche di conduzione della classenelle quali gli studenti lavorano inpiccoli gruppiperattivit di apprendimentoe ricevonovalutazioniin base airisultati conseguiti

(Comoglio M., Cardoso M.A.,Insegnare e apprendere in gruppo , LAS 1996, p. 24)

4. COS ILCOOPERATIVE LEARNING METODO a mediazione sociale che ha come variabile significativaCOOPERAZIONE Lavorare assieme per raggiungere obiettivi comuni METODOLOGIA DI APPRENDIMENTO Filosofia di vita 5. Il CL non

non una " ricetta didattica " per far funzionare bene le classi;

non solo uninsieme di tecnicheda applicare nelle pi svariate situazioni;

non ... unanovit !

6. Il CL piuttosto

unostile di insegnamento/apprendimento ;

un modo perportare i ragazzi dove da soli non potrebberoarrivare ;

... non soloinsegnare a pescarepiuttosto che regalare il pesce, ma anchefar scoprire il gusto per la pesca ;

unascommessa sulle capacit , anche molto nascoste, dei ragazzi!!

7. Inoltre

un sistema dinamico che si evolve di continuo secondo il circolo TEORIA RICERCA PRATICA - TEORIA

ecco il significato delle GRIGLIE DI OSSERVAZIONE 8. Sperimentare la cooperazione

Esperienza competitiva

Esperienza di gruppo non strutturata Esperienza cooperativa 9. Tutti sono costretti ad interagire con lunico foglio Ognuno col proprio foglio e occasionalmente/casualmente qualcuno pu metter il foglio in comune Testa china sul foglio Interazione studenti/materiali Un foglio per gruppo Un foglio per partecipante Un foglio per partecipante Materiali Contare i triangoli Contare le figure biangolari Contare i quadrati Compito Tutti devono sapere tutto. Lavorare efficacemente in gruppo. Scoprire quello che ognuno riesce a fare da solo o con altri ma in modo casuale non strutturato Scoprire chi il migliore nella capacit di contare le figure geometriche Obiettivo Gruppo cooperativo Individualistica oppure di gruppo (gruppo non strutturato) Individualistica competitiva Modalit esperienza/attivit didattica Terza figura TRIANGOLI Seconda figura BIANGOLI Prima figura QUADRATI 10. pi facile che tutti interagiscano con tutti Assente se ognuno lavora da solo/a coppie/di gruppo AssenteInterazione studente-studente PositivaAssentePositiva (pu verificarsi casualmente) Negativa (modalit competitiva) o assente (modalit individualistica) Tipo di interdipendenzaIndividuale e di gruppo Di gruppo Individuale, pubblica e celebrativa Valutazione8 minuti. 5 minuti. Tempo meglio sfruttato rispetto alla prima esperienza 5 minuti. A volte il tempo a disposizione non sfruttato bene. Lutilizzo del tempo non dimostra un buon rapporto efficienza/efficacia Gestione percezione del tempo Gruppi di 4/5. Molto vicini, coesi Gruppi di 4/5. Disposizione aperta, a volte qualcuno sta pi lontano, si formano coppie Ognuno al suo posto, possibilmente distanziato dagli altri Organizzazione fisica dello spazio aula Terza figura TRIANGOLI Seconda figura BIANGOLI Prima figura QUADRATI 11. Da Federica Lattuada,Convegno DILIT 2006 Al termine del lavoro lasciare al gruppo un tempo (variabile secondo la complessit del compito) per riflettere sul processo In un gruppo non strutturato dallinsegnante la revisione nasce difficilmente se lasciata alla spontaneit dei singoli Spesso non viene fatta Revisione Generalmente lo studente pi debole nella capacit richiesta, si sente sollevato grazie alla condivisione del compito Chi ha vissuto male la prima esperienza spesso sollevato dal trovarsi in gruppo, chi stimolato dalla competizione individuale pu trovarsi a disagio Stress del tempo, demotivazione dopo il fallimento Sensazioni/emozioni: come mi sono sentito? Quali emozioni ho provato? D il compito, pu assegnare il ruolo, gestione del tempo, sceglie il relatore Da il compito, non struttura il gruppoD il compito, gestisce il tempo, non interviene, proclama il vincitore Ruolo insegnante Interazione studente-insegnante Terza figura TRIANGOLI Seconda figura BIANGOLI Prima figura QUADRATI 12. Gli elementi chiave delCooperative Learning JIGSAW 13. GRUPPO DICOOPERATIVE LEARNING INTERDIPENDENZA INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA COMPETENZE SOCIALI REVISIONE DI GRUPPO RESPONSABILITA INDIVIDUALE 14. Quando si realizza una buona cooperazione

si stabilisce uninterdipendenza positiva tra i membri;

i gruppi sono formati secondo criteri di eterogeneit (non significa n omogeneit n casualit);

la leadership condivisa e distribuita;

non si mira solo a raggiungere un obiettivo, ma anche a promuovere un ambiente di inter-relazione positiva;

si interviene con un feed-back sul modo di relazionarsi tra i membri

oltre ad una valutazione di gruppo prevista una valutazione individuale

15. Lorganizzazione del Cooperative Learning si fonda su tre elementi fondamentali CONTENUTO E MATERIALI STRATEGIE O STRUTTURA DI APPRENDIMENTO COMPETENZE SOCIALI 16. Processo di costruzione di unattivit didattica inCooperative Learning 1.DEFINIRE lobiettivo didattico-cognitivo 2. SCEGLIERE il contenuto 3. STABILIRE La sequenza dei processi (strategie cognitive) orientata a conseguire lobiettivo didattico-cognitivo 4. MODELLARE La struttura diinterdipendenzasulla sequenza dei processi 1 INTERAZIONE PROMOZIONALE FACCIA A FACCIA* COMPETENZE SOCIALI ** 2 17. La scuola sar moderna o non sar. Una scuola esclusivamente o prevalentemente eruditanon serve a nulla e a nessuno (). La prima identit da acquisire quella della propria essenza umana e della solidariet con gli altri che ne la concreta esplicazione. In un mondo dove sempre pi le etnie tendono a mescolarsi e dove la scuola dovr fornire un servizio a tutti i suoi utenti, diventa essenziale la scelta tra un modello di separatezza e un modello che cerchi valori condivisi. (E. Scalfari,Repubblica , 15 maggio 1997, p. 15