chomsky
DESCRIPTION
Chomsky. La grammatica/sintassi è una proprietà della mente Distinta dalla capacità di comunicare E’ una facoltà autonoma ed innata La comunicazione è solo una delle funzioni del linguaggio Grammatica come un sistema finito di regole per la generazione di frasi ben formate. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Chomsky
• La grammatica/sintassi è una proprietà della mente• Distinta dalla capacità di comunicare• E’ una facoltà autonoma ed innata• La comunicazione è solo una delle funzioni del
linguaggio• Grammatica come un sistema finito di regole per
la generazione di frasi ben formate
Grammatica trasformazionale• Ricerca di parametri universali che sono comuni a
tutte le grammatiche particolari (corrisponde alla capacità dei bambini di imparare a parlare)
• Esiste un meccanismo mentale innato ed universale che permette di codificare certi eventi come esperienze linguistica (fornisce organizzazione cognitiva)
• Non trattare il linguaggio come sequenza di parole permette di acquisirlo minimizzando il ruolo dell’esperienza
Le competenze linguisticheProprietà geneticamente determinate, possono
richiedere maturazione o l’esposizione alle specifiche esperienze
• Principio delle dipendenza dalla struttura (una lingua si basa sulle relazioni strutturali che compongono gli elementi di una frase)
• Parametri sono invece dipendenti da una specifica lingua (richiedono esposizione per essere stabilito il valore specifico es. la posizione del soggetto)
• Diverso da PRESTAZIONE (procedure che gli uomini eseguono davvero)
Gli elementi• Il linguaggio analizzabile per:
– Struttura profonda (indaga le relazione strutturali della frase)
– Struttura superficiale (i diversi elementi possono subire movimenti es. domande)
– regole di trasformazione che permettono di passare da una all’altra (regole devono essere formalizzate)
• Gli elementi di base sono i sintagmi:– Nominale/aggettivale/verbale/preposizionale– Una frase è raggruppabile in diversi sintagmi (SN= N,
Deter, A), a volte un sintagma composto da molte parole = nel mezzo del cammin di nostra vita (AVV)
SHRDLU (Winograd, 1972)
• Programma di calcolo per l’analisi sintattica del linguaggio (senza una teoria semantica)
• Programma in LISP- esperto di un mondo fittizzio (oggetti + Braccio meccanico)– Risponde adeguatamente a domande su suo
dominio– Esegue ordini– Chiede chiarimenti
I Wittgenstein• Tractatus philosoficus: recuperare l’essenza del
linguaggio trasformando le proposizioni del ling. Comune a ling. Logico-matematico
• Ridurre le forme linguistiche agli elementi semplici (alla logica vero-funzionale)
• Tavole di verità ci dicono le condizioni necessarie in cui una parola ha senso
• Linguaggio traveste il pensiero • Lo scopo è recuperare corrispondenza tra forma del
corpo (grammatica profonda) e forma dell’abito (grammatica superficiale, es. verbo essere)
• Rintracciare l’unità formale del linguaggio
tractatus
• Empirismo logico: ridurre proposizioni a condizioni di verità- definire possibilità se sono vere o false (fuori piove).
• L’insieme di possibilità- spazio logico degli eventi del mondo
II WittgensteinLe critiche
• La filosofia empirica ha cercato di spiegare quando si deve limitare a descrivere e dire “si gioca questo gioco linguistico”
riferisce del tractatus
“la filosofia del ling. Si occupa di individuare le proposizioni elementari e di definirne la forma. Questo è un errore noi abbiamo già tutto e lo abbiamo attualmente. Ci muoviamo nell’ambito della grammatica del nostro linguaggio
comune e tale gram. c’è già”
non un linguaggio ideale
I Le parole non hanno significato se non corrispondono a oggetti semplici
• Riflessioni filosofiche: non è possibile pensare alle parole come riferimenti ad elementi oggettivi del mondo (cosa succede quando abbiamo a che fare con parole come: pensare?)
• Impossibile ricondurre le parole ad oggetti semplici:– Quale livello le definisce (sedia- gambe etc, molecole
etc.)– Molte parole indicano più oggetti
• Le proposizioni elementari non sono logicamente valide di per sé, esistono relazioni di esclusione interne. Es. non esiste l’indipendenza logica delle prop. elementari: es dico il disco è blu, sto anche dicendo che non è rosso…
• Ciò che dà vita al segno è il suo USO• Con le prop. Noi facciamo innumerevoli cose
diverse, non esiste l’essenza pura delle proposizioni
• La relazione tra oggetto-nome dipende dal nostro modo di rappresentare le cose, in quel momento.
Esistono tra le proposizioni rapporti di esclusione e d’inferenza di cui la logica non da conto.
• Le regole della sintassi non possono essere ridotte alla logica vero-funzionale
• Non esiste un linguaggio primario che esprime il vero ma un solo linguaggio, quello comune.
• Più interessante lavorare per analogie che per distinzioni
Giochi linguistici• L’uso del linguaggio è vincolato da regole: regole del
comportamento linguistico – Convenzionalità delle interazioni
• Giochi linguisitici: importante sono il sistema di regole che non sono unità formali
• Significato sta nella funzione che prop. ha all’interno di un sistema di regole grammaticali
• Queste sono però convenzionali, distinguono solo il senso dal non senso secondo una specifica convenzione
• Le regole d’uso non sono rigorose vengono interpretate secondo alcune famiglie di costrutti più o meno imparentati
• I giochi non sono definiti una volta per tutte
La pragmatica
• Morris divide il linguaggio in:Sintassi (relazione tra segni tra di loro)Semantica (relazione tra segni e oggetti a cui si
riferiscono)Pragmatica (relazione tra segni e loro
interlocutori)
• Pragma (fatto-azione), pragmatismo= si oppone all’idea di K come struttura stabile ma Processo Interpretativo
• Difficile definire il suo ambito senza accavallamenti con altre discipline (alcune parole indicano di loro relazioni tra il parlante e la situazione descritta es. sign. Di fortunamente)
Possibili definizioni
• Si occupa dell’origine, impiego ed effetto dei segni sul comportamento dei partecipanti alla com.
• Tutto ciò che non può essere spiegato da regole grammaticali/semantiche
• lo studio delle azioni ce si possono fare parlando• E’ l’uso effettivo del linguaggio
• Che cosa vuole dire USO?
L’uso del linguaggio
“ sono quasi le cinque”
• I contesti in cui si svolge• La relazione tra gli agenti impegnati?• I loro stati mentali?• Le regole che gestiscono il dialogo• Le regole della comunicazione: che
spiegano la relazione tra significato lett e del parlante
Aree di sviluppo
• Studio dei fenomeni psicologici e sociologici implicati
• Studio di specifici elementi linguistici che fanno riferimento ad un contesto (deittici)
• Studio degli elementi che fanno riferimento al parlante