"civ.e.s., civic economy system"

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COMUNE DI ISERNIA – Bando periferie - Innovation Factory srl – Via Dante Alighieri, 13, Isernia – [email protected] - www.circuitosamex.net 1 Bando per la presentazione di progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia. COMUNE DI ISERNIA – Avviso pubblico del 9 agosto 2016 – PROGETTO “CIVES – Civic Economy System - MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PREMESSE 1. Con Decreto del Presidente del Consiglio del 25 maggio 2016, e’ stato approvato il bando con il quale sono state definite le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta; 2. Con deliberazione della Giunta Comunale di Isernia n. 15 dell’8 agosto 2016 sono stati approvati gli indirizzi per la redazione della proposta progettuale di “riqualificazione di un’area del territorio comunale caratterizzata da situazioni di marginalità economica e sociale; 3. Con determinazione dirigenziale n. 1225 del 9 agosto veniva approvato lo schema di avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse a presentare progetti; 4. La scrivente Innovation Factory srl, startup innovativa di Isernia e gestore del Circuito Samex,net, e’ partner della Regione Molise, dell’Università del Molise, della Camera di Commercio del Molise e di Confcommercio Molise nell’attività di sperimentazione in Molise di un Circuito di Moneta Complementare progettato per sostenere la competitività delle imprese del territorio; 5. Il Circuito Samex ospita già oltre 400 imprese che hanno già operato scambi commerciali per un valore di quasi 2 milioni di Euro; 6. Con deliberazione del Commissario Straordinario n. 10 del 25 febbraio 2016, il Comune di Isernia ha approvato la proposta di deliberazione recante «Interventi a favore della ripresa economico-produttiva del sistema territoriale locale aderendo al progetto “In Samex we trust” ideato da Innovation Factory e promosso dalla Regione Molise; 7. In data 7 marzo 2016 viene sottoscritta la Convezione Operativa tra il Comune di Isernia e Innovation Factory srl, società di gestione del Circuito Samex.net; 8. Innovation Factory sta lavorando con il Comune di Isernia allo sviluppo di progetti in linea con le prescrizioni e gli obiettivi previsti dal “Bando Periferie”; 9. Innovation Factory srl intende manifestare il proprio interesse alla candidatura da parte del Comune, a valere sul “Bando Periferie” del progetto “CIV.E.S. – Civic Economy System –“ ideato, e in parte già sviluppato, da Innovation Factory srl.

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Innovation Factory srl – Via Dante Alighieri, 13, Isernia – [email protected] - www.circuitosamex.net

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Bando per la presentazione di progetti per la riqualificazione urbana e

la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia.

COMUNE DI ISERNIA – Avviso pubblico del 9 agosto 2016 –

PROGETTO “CIVES – Civic Economy System -

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PREMESSE 1. Con Decreto del Presidente del Consiglio del 25 maggio 2016, e’ stato approvato il bando

con il quale sono state definite le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta;

2. Con deliberazione della Giunta Comunale di Isernia n. 15 dell’8 agosto 2016 sono stati approvati gli indirizzi per la redazione della proposta progettuale di “riqualificazione di un’area del territorio comunale caratterizzata da situazioni di marginalità economica e sociale;

3. Con determinazione dirigenziale n. 1225 del 9 agosto veniva approvato lo schema di avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse a presentare progetti;

4. La scrivente Innovation Factory srl, startup innovativa di Isernia e gestore del Circuito Samex,net, e’ partner della Regione Molise, dell’Università del Molise, della Camera di Commercio del Molise e di Confcommercio Molise nell’attività di sperimentazione in Molise di un Circuito di Moneta Complementare progettato per sostenere la competitività delle imprese del territorio;

5. Il Circuito Samex ospita già oltre 400 imprese che hanno già operato scambi commerciali per un valore di quasi 2 milioni di Euro;

6. Con deliberazione del Commissario Straordinario n. 10 del 25 febbraio 2016, il Comune di Isernia ha approvato la proposta di deliberazione recante «Interventi a favore della ripresa economico-produttiva del sistema territoriale locale aderendo al progetto “In Samex we trust” ideato da Innovation Factory e promosso dalla Regione Molise;

7. In data 7 marzo 2016 viene sottoscritta la Convezione Operativa tra il Comune di Isernia e Innovation Factory srl, società di gestione del Circuito Samex.net;

8. Innovation Factory sta lavorando con il Comune di Isernia allo sviluppo di progetti in linea con le prescrizioni e gli obiettivi previsti dal “Bando Periferie”;

9. Innovation Factory srl intende manifestare il proprio interesse alla candidatura da parte del Comune, a valere sul “Bando Periferie” del progetto “CIV.E.S. – Civic Economy System –“ ideato, e in parte già sviluppato, da Innovation Factory srl.

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SCHEDA DI SINTESI

Nome progetto CIV.E.S. – Civic Economy System - Descrizione Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia,

di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini.

Coerenza con gli obiettivi del Bando

d) progetti per il potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, tra i quali lo sviluppo di pratiche del terzo settore e del servizio civile, per l’inclusione sociale e la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano e urbano;

Strumenti 1. Circuito di Civic Economy § Circuito di credito commerciale § Civic marketplace § Civic credit card

2. Piattaforma di civic crowdfunding 3. Piattaforma di civic engagement

Risultati attesi 1. Incremento della competitività e del fatturato delle imprese del territorio;

2. Sviluppo economico solidale, collaborativo, equo e socialmente sostenibile del territorio;

3. Maggiore coinvolgimento dei cittadini e delle imprese nell’attività di costruzione del welfare civile;

4. Maggiori risorse finanziarie a disposizione del comune per il co-finanziamento di progetti di utilità sociale;

5. Potenziamento del capitale sociale del territorio. Partners 1. Comune di Isernia

2. Camera di Commercio del Molise 3. Innovation Factory srl 4. Circuito Samex.net 5. Cajalo srl 6. Società del Terzo Settore

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CIV.E.S. – Civic Economy System – Progettazione ed implementazione, sul territorio della città di Isernia, di un innovativo modello di “Welfare Civile” alimentato, anche finanziariamente, da un circuito di “Economia Civile” al cui interno si pratica la “Community partecipation, si sostiene la competitività delle imprese, si promuove lo scambio commerciale di prossimità e si stimola un consumo socialmente sostenibile da parte dei cittadini. Il contesto

1. Il traguardo finale di un Paese evoluto è il welfare civile, che fa riferimento all’antica “civitas”:

quel luogo non solo fisico ma anche valoriale e culturale nel quale si riconoscevano i cittadini. «Il welfare civile ha dei vantaggi (Zamagni) -: è universalistico e abilitante, perché tende a migliorare la capacità di vita delle persone (la capability evocata da Amartya Sen). Il welfare totalista e quello plurale hanno un fondamento individualistico e si rivolgono solo alle persone che “hanno bisogno”. Il modello di welfare civile, invece, favorisce la coesione sociale: è inclusivo perché mette in pratica il principio di reciprocità. Aiuta chi ha bisogno e lo sensibilizza a restituire alla società quanto può dare lui (in termini di tempo e competenze, ad esempio)».

La sussidiarietà circolare è il passo ulteriore e consiste in questo: il settore pubblico, la business community e il mondo della società civile organizzata (immaginiamo un triangolo), interagiscono in maniera sistematica tra di loro sulla base di protocolli stabiliti per definire le priorità di intervento sociale, e per trovare le modalità di gestione più efficaci per raggiungere gli obiettivi condivisi». Non potremo mai avere un welfare civile fin quando le priorità sono decise solo da uno dei tre vertici del triangolo: il settore pubblico. «L'ente pubblico oggi o non ha le risorse o non ha le informazioni per conoscere le esigenze reali della società civile: gli apparati non stanno sul territorio, ma negli uffici, e sono diventati burocrazia - spiega l'economista -. Il mondo dell'impresa ha le risorse economiche ma da solo non può farcela a definire strategie comuni. Dal canto suo, solo la società civile sa come evitare il paternalismo assistenzialistico I tre mondi devono interagire in maniera sistematica». Le ultime novità normative favoriranno questa transizione. «I nuovi articoli 118 e 119 della Costituzione che introducono la sussidiarietà fanno riferimento alla sussidiarietà circolare. Anche l'introduzione nel nostro ordinamento delle Benefit corporation, nella legge di Stabilità, avrà effetti positivi in tal senso: le B Corp non destinano profitti, ma proventi al sociale e questo è un passo avanti sulla responsabilità sociale d'impresa fin qui praticata. Qualche lezione agli altri Paesi possiamo ancora darla, se rafforziamo i nostri sforzi sulla frontiera della sostenibilità sociale. Tutti insieme: pubblico, imprese, terzo settore e cittadini». (Zamagni)

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2. non si può parlare appieno di welfare civile e di sussidiarietà se non si afferra cos’è l’economia civile. Infatti, la differenza tra l’approccio dell’economia politica e quello dell’economia civile è tutta qui: nel concetto di sussidiarietà. Nella tradizione dell’economia politica il mercato è lo spazio occupato solo da soggetti for profit, che perseguono, cioè, il fine del profitto. Tutto ciò che è fuori dalla logica del profitto deve essere lasciato a altri soggetti, tipicamente lo Stato oppure l’ente pubblico locale. In altre parole la tradizione di pensiero dell’economia politica, che viene ancora insegnata nelle nostre università, è quella di dicotomizzare la società: Stato e mercato. Il mercato è il luogo della produzione della ricchezza e quindi la sua logica è quella del profitto. Lo stato è il luogo idealtipico della redistribuzione; quello che non riesce a fare il mercato in chiave redistributiva, lo affidiamo allo Stato che con la tassazione e le plurime politiche fiscali provvede alla bisogna. Qual è, invece, l’idea dell’economia civile? Quella di coinvolgere la società civile organizzata, i soggetti portatori di cultura anche nella sfera economica. Nell’immaginario popolare, una organizzazione non profit può solo ridistribuire valore, un valore prodotto da altri, oppure può fare campagne di advocacy, per i diritti umani fondamentali, e così via. L’associazionismo è inteso principalmente come luogo di socializzazione oppure di svago. In generale a nessuno di coloro che provengono dagli studi di economia politica può venire in mente che anche la società civile organizzata, (associazioni, fondazioni, imprese sociali, cooperative sociali) può produrre valore sia pure con una logica diversa da quella del for profit.

3. Nella Costituzione italiana si delinea la proposta, innovativa e stimolante, della sussidiarietà

come “circolarità virtuosa” tra iniziativa dei soggetti sociali e responsabilità dei poteri pubblici. La sussidiarietà è infatti una forma di libertà “impegnativa” che comporta un “fare” (e non soltanto un “dire”). Essa non si caratterizza come mera partecipazione alla discussione e alla decisione sui problemi, bensì come apporto diretto alla individuazione e alla soluzione dei problemi stessi. In questo senso è rilevante il tema della sussidiarietà, intesa come nuova forma di organizzazione civile che vede al centro la responsabilità e l’agire in prima persona di tutti i soggetti, pubblici e privati. La Costituzione italiana all’art. 118 sottolinea che “Stato, regioni, province, città metropolitane e comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Questa norma affianca, dunque, al concetto di sussidiarietà verticale dei soggetti istituzionali (stato, regioni, comuni, ecc.), quello di sussidiarietà orizzontale, che coinvolge anche i soggetti civili;

4. Il principio di sussidiarietà nella sua versione “orizzontale”, espressamente previsto

dall’articolo 118 4° comma della Costituzione, costituisce uno dei pilastri fondamentali della Repubblica: esso descrive un rinnovato modello del rapporto tra Stato e cives in direzione di una valorizzazione dell’autonoma iniziativa dei cittadini, sia come singoli sia come associati,

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nell’esercizio delle attività di interesse generale. La costituzionalizzazione del principio di sussidiarietà determina dunque inevitabilmente la fine del monopolio per le amministrazioni pubbliche (statali, regionali o locali) nello svolgimento delle attività di servizio pubblico e l’emergere di nuovi modelli organizzativi e di nuovi protagonisti nella sfera amministrativa;

5. Il fondamento storico-dogmatico della sussidiarietà si rinviene anche in molti documenti

pontifici. Con Giovanni Paolo II il principio di sussidiarietà diventa, per così dire, un motivo ricorrente sia nel suo personale magistero sia nei documenti della Santa Sede. L’enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est ripropone in chiave moderna l’importanza di tale principio: “Non uno Stato che regoli e domini tutto è ciò che ci occorre, ma invece uno Stato che generosamente riconosca e sostenga, nella linea del principio di sussidiarietà, le iniziative che sorgono dalle diverse forze sociali e uniscono spontaneità e vicinanza agli uomini bisognosi d’aiuto”. Il principio di sussidiaretà è inteso, quindi, come una modalità di relazione tra istituzioni pubbliche, gruppi sociali e persone, per la quale uno Stato moderno deve riconoscere e sostenere ciò che vale nelle iniziative sociali che nascono dal basso, nella società, come risposta al bisogno collettivo. Parlare di sussidiarietà significa riportare al centro dell’azione sociale, economica, politica, un soggetto umano caratterizzato da una libertà capace di rapporto, inteso non solo come indipendenza e capacità di scelta, ma anche in quanto desiderio di bene, gratuità, amore a sé e agli altri, più grande di ogni interesse particolare.

6. La legge cost. 3/2001, nel riformare l’art. 118, ha espressamente stabilito che “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Si introduce un vero e proprio obbligo giuridico per le amministrazioni di favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini e, conseguentemente, di evitare inutili e dannose ingerenze in settori di interesse pubblico in cui già efficacemente operano i soggetti privati. La formulazione costituzionale non costituisce una mera enunciazione di principio, ma acquisisce inevitabilmente un contenuto realmente cogente per tutti gli enti territoriali; come rilevato dal Consiglio di Stato ( C.d. St. sez. Cons. Atti Normativi 1794/2002 e 1354/2002), il principio di sussidiarietà è “il criterio propulsivo in coerenza al quale deve da ora svilupparsi, nell’ambito della società civile, il rapporto tra pubblico e privato anche nella realizzazione delle finalità di carattere collettivo”; l’ente pubblico territoriale deve in ogni caso valutare, prima di decidere se assumere direttamente o meno un servizio pubblico, la presenza nella propria area di riferimento di soggetti privati che svolgano il medesimo servizio: in caso affermativo e, qualora i privati svolgano efficacemente quella attività, in ragione del principio di sussidiarietà e di razionale utilizzo delle risorse economiche, dovrà astenersi dall’intervenire. Il contenuto del principio di sussidiarietà non ha tuttavia soltanto un carattere “negativo”; al contrario, così come formulato nell’art. 118, l’elemento più rilevante è sicuramente quello di carattere positivo: l’amministrazione, come scritto, deve favorire: in cosa consta questo favor è oggi oggetto di dibattito in dottrina; in generale, sembra pur tuttavia doversi ritenere che con tale termine, il legislatore abbia inteso la predisposizione di infrastrutture, beni, competenze e (ma il punto è particolarmente critico) anche limitate risorse economiche. I soggetti attivi della sussidiarietà sono i cittadini e, soprattutto, le formazioni sociali: le associazioni di

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volontariato, le fondazioni, il Terzo Settore. Circa le attività, queste sono indubbiamente tutte quelle latu sensu ascrivibili al genus di servizio pubblico, anche se, è bene ricordarlo, la norma è stata scritta anzitutto per i servizi di carattere sociale: assistenza, handicap, anziani, tossicodipendenze, etc.

7. La sussidiarietà orizzontale delineata in Costituzione non mira tuttavia alla mera esclusione del settore pubblico dai settori di interesse generale, come erroneamente sottolineato da taluni; al contrario, è bene osservare sul punto che, anche se indubbiamente si registrerà una riduzione della sfera di intervento delle amministra- zioni, pur tuttavia il quid novi dell’art. 118 è assolutamente diverso: un’alleanza tra soggetti pubblici e privati, per fondare un nuovo modo di elaborare e sviluppare strategie comuni di azione in rilevanti settori di interesse generale. L’orizzonte della sussidiarietà delinea dunque un modo di concepire la res publica, completamente diverso dal precedente: non più una rigida separazione tra enti pubblici e cittadini, tra amministratori ed amministrati, ma, al suo posto, una collaborazione tra i due poli verso un medesimo obiettivo, il progressivo miglioramento dei servizi e, congiuntamente, una completa attuazione dei diritti e delle libertà sociali contenute in Costituzione.

8. La sussidiarietà, in quest’ultimo senso, diviene dunque, al contempo, sia espressione della

libertà di curare interessi pubblici, ormai espressamente riconosciuta alle cd. “formazioni intermedie”, sia un elemento di solidarietà sociale e dunque, indirettamente, fattore di coesione tra le diverse componenti della società.

La proposta Con la presente proposta progettuale, il Comune di Isernia intende creare le condizioni infrastrutturali, metodologiche, sociali, strumentali e procedurali affinche’ i tre pilastri del nuovo modello di Welfare Civile (Istituzioni, business community e Terzo Settore) possano interagire efficacemente per perseguire i seguenti obiettivi:

1. Promuovere, sul proprio territorio, uno sviluppo economico collaborativo, inclusivo, solidale e socialmente sostenibile attraverso la creazione o il potenziamento di network di imprese civic oriented;

2. Stimolare i cittadini verso un consumo di prossimità e civicamente responsabile in grado di generare uno sviluppo economico socialmente sostenibile e una maggiore cosesione sociale;

3. Stimolare e coinvolgere la businness community nell’attività di co-creazione di un nuovo modello di welfare civile;

4. Progettare ed implementare sistemi innovativi di reperimento delle risorse finanziarie necessarie per costruire e sostenere un sistema di welfare civile anche attraverso l’utilizzo di piattaforme di civic crowdfunding;

5. Assistere le associazione no-profit nella loro attività di crescita, di presidio del territorio e di integrazione con gli altri pilastri del welfare civile (Istituzioni e business community).

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Il Modello

ABCD:AssetBasedCommunityDrivenDevelopment

§ Imprese§ Istituzioni§ Associazioni§ Individui Ladisponibilitàdiassetselavolontà

di partecipare ad una comunità sitrasforma in credito da parte dellastessa. Il credito concesso dallacomunità si trasforma in creditofinanziario grazie all’intervento diSamex.

Il credito finanziario concesso daSamex genera fatturato aggiuntivograzieaiservizioffertidalCircuito:§ Community§ Unitàdiconto§ c/cinSamex§ Brokeraggio§ Sostegnoalletransazioni

Il fatturato aggiuntivo liberaliquiditàinEuro.

La fiducia riconosciuta dallacomunità, il credito concesso daSamex e i risultati ottenutigenerano, per il principio dellareciprocità, fiducia e credito peraltrisoggetti.

I risultati economici del sistemavengono redistribuiti utilizzando lostrumento delle “Smart CommunityFoundation”

La ridistribuzione genera maggioreinclusione sociale che a sua voltaproduce sviluppo sostenibile cherigeneragliassets.

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Gli strumenti 1. Circuito di Civic Economy

§ Circuito di Credito Commerciale § Piattaforma di civic marketplace § Piattaforma di civic credit card

2. Piattaforma di Civic Crowdfunding 3. Piattaforma di community engagement

Gianni Ciao (Co-founder Circuito Samex)