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Nelson Mandela
guerriero di pace
di Anita Pozzali (classe II D)
Oggi voglio raccontarvi una storia…
Una storia unica, di giustizia e di libertà: la storia
di Nelson Mandela, condannato all’ergastolo e
rinchiuso, per 27 anni, in un durissimo carcere,
per essere stato il protagonista della lotta contro
l’apartheid in Sudafrica.
Chiamato “ Madiba”, titolo onorifico che gli
viene attribuito dagli anziani della sua tribù, e
con il quale tuttora viene chiamato dal suo
popolo, perde il padre a soli nove anni.
Egli crede fermamente nell’importanza
dell’educazione ed è convinto che, studiando e
arricchendosi di conoscenza, può migliorare il
destino di milioni di neri.
Mandela studia, supera ogni esame e, a soli
ventidue anni, compie una scelta che lo segnerà
per il resto della sua vita: la lotta di liberazione
del Sudafrica dal regime dell’apartheid. Si iscrive
così alla facoltà di Giurisprudenza e partecipa
alle prime sommosse universitarie.
La realizzazione dei suoi sogni di giustizia,
tuttavia, è ancora lontana, poiché il gigante
africano della libertà è prigioniero in una cella
oscura.
Gli anni che Nelson trascorre nel carcere di
Robben Island sono anni di rabbia, in compagnia
di pensieri che attraversano con forza la testa,
come una pallina che picchia forte sulle pareti di
una stanza…le pareti opprimenti e buie che
richiudono uomini di colore, che vogliono gli
stessi diritti dei bianchi.
Ventisette anni lunghi quanto una vita, durante i
quali elabora idee di libertà, non per lui, ma per il
mondo intero. Anni in cui ha un’illuminazione per
il futuro…
Presso la piccola biblioteca del carcere, esorta gli
amici detenuti a non lasciarsi andare; li istruisce,
tenendo lontano i pensieri più brutti.
I suoi occhi, in quei momenti di tristezza, aspettano
con saggezza di far esplodere non la vendetta, ma
la forza ed il potere della cultura. Parole e visioni
si intrecciano nella sua mente, mentre la fame di
giustizia continua a mordere lo stomaco.
Quando finalmente sarà libero, costruirà un
castello di idee che nessuno avrebbe potuto
distruggere.
Nelson o “Madiba”, come tutto il mondo ama
chiamarlo, emana una luce che tutti seguono.
Per novantacinque anni è la punta di diamante del
Sudafrica, amante delle donne e della vita. Resiste
alle intemperie e la sua forza e la sua simpatia
sono l’orgoglio di una nazione, di un continente e
dell’umanità che lotta per i propri diritti.
Ormai vecchio continua a guardare negli occhi
della gente con umiltà, esortando uomini e donne,
bianchi e neri, senza distinzione alcuna, a
camminare insieme verso lo stesso orizzonte.
Il mondo lo ringrazierà con il premio Nobel per la
Pace, il suo popolo con un'infinita riconoscenza e
la Storia con l’immortalità.
10 dicembre 2013 Giornata mondiale dei diritti umani
Testo: Anita Pozzali
Disegno: Davide Baldassare
CLASSE: II D