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Collegio Docenti 11-12 aprile 2013
L’obbligo scolastico e la certificazione delle competenze in uscita dal biennio …
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II compito del ns Collegio è quello di cercare di inserire il problema della
valutazione e della certificazione delle competenze, all’interno di una
riflessione più generale del processo di cambiamento della secondaria di secondo grado, messo in atto con i
Regolamenti e con le Indicazioni nazionali dei Licei e Ie Linee guida dei
Tecnici e Professionali
I PROBLEMI DA DISCUTERE: L’OBBLIGO DIISTRUZIONE,I SAPERI DI BASE, L’EQUIVALENZA FORMATIVA
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Occorre puntare l’attenzione sul primo biennio, in quanto il MODELLO di CERTIFICAZIONE delle competenze elaborato dal MIUR discende coerentemente dal Decreto Ministeriale 139 del 2007 che REGOLAMENTA l’innalzamento dell’istruzione a 16 anni
II MODELLO DI CERTIFICAZIONE COERENTE CON IL DM139
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COSA DICE IL DECRETO ?
Nel Decreto viene detto che i “Consigli di Classe al termine dello scrutinio finale,per ogni studente che ha assolto |’obbligo di istruzione della durata di 10 anni"... dovranno compilare il modello di certificazione riferito alle competenze presenti nei 4 assi culturali e alle 8 competenze chiave “
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QUATTRO ASSI CULTURALI
I giovani possono acquisire le competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a questi quattro assi culturali:
1. Asse dei linguaggi;
2. Asse matematico;
3. Asse scientifico – tecnologico;
4. Asse storico – sociale ed economico
Asse storico sociale
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LE 8 COMPETENZE CHIAVE1. Imparare ad imparare: acquisire un proprio metodo di
studio e di lavoro. 2. Progettare: utilizzare le conoscenze apprese per darsi
obiettivi significativi e realistici;3. Comunicare: comprendere messaggi di genere e
comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi.
4. Collaborare e partecipare: per saper interagire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista.
5. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personale.
6. Risolvere problemi: per saper affrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle.
7. Individuare collegamenti e relazioni: per affrontare la complessità del vivere nella società globale del nostro tempo.
8. Acquisire ed interpretare l’informazione: per acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
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VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI ECERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
•Prima domanda: é possibile certificare le competenze senza aver messo in atto una progettazione didattica coerente con il curricolo per competenze? ;• Seconda domanda:quale rapporto c’é tra la Valutazione degli apprendimenti e la Certificazione delle competenze indicate per livelli? Quale nesso si stabilisce tra i due documenti?
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IL QUADRO NORMATIVO
•Ricordo, anche se é a tutti noto, che il quadro normativo su cui poggia l’attuale cambiamento della secondaria fa riferimento:• per i Licei al decreto legge n. 226 del 2005 che a sua volta discende dalla legge Delega n. 53 del 2003;•Per gli Istituti tecnici e professionali il riferimento è l’articolo 13 della legge n. 40 del 2007;•Per l’obbligo di istruzione è il DM 139 del 2007;•I tre regolamenti governativi a loro volta sono ilprodotto dell’art.4 del decreto Legge n.112 del 2008 convertito nella legge n. 133 del 2008
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•Oggi il punto centrale per la scuola del nostro Paese non é tanto la riforma degli ordinamenti;la sfida che ha di fronte, per rimanere agganciata alle sfide europee, é quello di riadeguare l’impianto culturale, puntando su una didattica organizzata su curricoli per competenze in sintonia con Ie linee europee.
RINNOVARE LA DIDATTICA
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•Ciò richiede una profonda trasformazione dei curricoli e della cultura della scuola in materia di progettazione didattica e di valutazione che va oltre il tradizionale modello basato sulla trasmissione delle conoscenze;
•per garantire una formazione di qualità é necessario porre l’accento non solo su ciò che gli studenti sono in grado di conoscere, ma su che cosa sanno fare con quello che sanno;
•Cioè sulle loro capacità di utilizzare ed integrare quello che si impara a scuola e fuori della scuola per affrontare Ie situazioni e i problemi complessi che Ia vita e il mondo del lavoro porranno loro davanti
INNOVARE LA DIDATTICA PER GARANTIRE UNA FORMAZIONE DI QUALITÀ
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• I documenti del riordino, che hanno a che fare direttamente con la PROGETTAZIONE didattica, vanno Ietti in modo integrato tra loro :• I tre REGOLAMENTI;• il DM 139/07 sull`obbligo di istruzione;• - Ie INDICAZIONI nazionali e le LINEE guida;• - il PECUP, il profilo educativo, culturale, professionale;• il MODELLO di certificazione;• le direttive dell’Unione Europea.
UNA VISIONE SISTEMICA
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Le norme contenute nei Regolamenti sono da considerarsi prescrittive, mentre le INDICAZIONI cioè i CONTENUTI dei piani di studio hanno un carattere non vincolante, ma INDICATIVO; vincolanti invece sono i RISULTATI di APPRENDIMENTO definiti in termini di competenze che devono acquisire gli studenti.
COS’É INDICATIVO E COS’É VINCOLANTE?
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•Uno dei pilastri del regolamento dei Licei, ma questo é presente anche nei regolamenti dei Tecnici e dei Professionali - riferito al primo biennio - é questo esplicito riferimento: “Il PRIMO BIENNIO é FINALIZZATO a SVILUPPARE le CONOSCENZE, le ABILITA' e una prima maturazione delle COMPETENZE nonché l’ASSOLVIMENTO dell’OBBLIGO di ISTRUZIONE"
II BIENNIO FINALIZZATO A SVILUPPARECOMPETENZE, CONOSCENZE, ABILITA’
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Ancora viene detto nei tre regolamenti che la finalità del primo biennio é quella di “GARANTIRE il raggiungimento di una SOGLIA EQUIVALENTE di CONOSCENZE, ABILITA’ e COMPETENZE al TERMINE di OGNI SPECIFICO PERCORSO di STUDIO”
FINALITÀ DEL BIENNIO: GARANTIREUNA“SOGLIA EQUIVALENTE”
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OBBLIGO DI ISTRUZIONE
Innalzare l'obbligo di istruzione a 16 anni significa realizzare "la scuola del non uno di meno", che accompagni tutti i ragazzi verso un livello di istruzione superiore.
E’ condizione necessaria per diventare cittadini attivi e consapevoli attraverso strumenti sufficienti ad affrontare la vita e il lavoro contemporaneo.
Il primo nemico da combattere è la dispersione scolastica, che oggi supera il 20%, puntando a centrare progressivamente l'obiettivo del 10% fissato a Lisbona.
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E’ importante tener presente che Ia certificazione delle competenze, come previsto dal modello emanato dal Miur nel gennaio 2010, è rivolta a misurare 16 competenze di base relative ai quattro assi culturali di cui 6 riferite ai Linguaggi, 4 aII’asse Matematico, 3 allo Scientifico - Tecnologico e 3 allo Storico - Sociale.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
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I QUADRI ORARI delle DISCIPLINE puntano a valorizzare nel biennio l’AREA COMUNE- l’area generale dell’istruzione - composta da uno “ZOCCOLO di SAPERI DISCIPLINARI", formato dalla lingua e letteratura italiana, dalla lingua e cultura straniera, dalla matematica, dalle scienze naturali e da storia e geografia.
LO ZOCCOLO DI SAPERI COMUNI
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•E ’ un area di saperi: •COERENTE con la continuità del curricolo del primo ciclo, ed é un area COMUNE a tutti i bienni (dei licei, dei tecnici e dell'istruzione professionale), RICONDUCIBILE ad una didattica trasversale basata sugli assi culturali; •E’ un’ area ORGANIZZATA su un monte ore settimanale composto mediamente da 16/18 ore.
AREA DEI SAPERI COMUNE A TUTTI I BIENNI
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•Investire sulla formazione•Credo che sia fondamentale sostenere gli insegnanti attraverso una formazione incentrata sul concetto di ricerca/azione che parta dell’esperienza per valorizzare quello che l’insegnante sa fare • Si tratta di mettere in moto un’azione di accompagnamento capace di aiutare gli insegnanti e Ia scuola a sviluppare una progettazione didattica coerente con una seria valutazione delle competenze.
In conclusione
GLI STRUMENTI: FORMAZIONE/RICERCA AZIONE
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Per sviluppare una seria ricerca/azione sono necessarie scelte organizzative. L`impianto culturale della secondaria incentrato sulla didattica per competenze, richiede a partire dal primo biennio, che vengano riorganizzati i DIPARTIMENTI, intesi come sede della ricerca disciplinare e luogo dove si progetta una didattica capace di integrare saperi e competenze con I’elaborazione di metodi e strumenti per la valutazione degli apprendimenti.
I DIPARTIMENTI: COME SEDE DELLA RICERCA
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RIPENSARE DDR E CONSIGLI DI CLASSE DDR strutturati per ASSI ( 4 DDR) 1 Ins. coordinatore per ogni DDR Ogni DDR si suddividerà per INDIRIZZO (sub-
DDR Licei – Tecnici – Professionali). Cfr ALL.1
COMPITI DDRa) Programmazione Annuale per disciplina e
Interdisciplinare d’Asse (per Indirizzo)b) Revisione bimestrale Programmazionec) Scelta prove di Verifica comuni
COMPITI DEI CONSIGLI DI CLASSE Armonizzazione Programmazioni di Asse, finalizzate
al raggiungimento delle 8 Competenze chiave Europee: delineazione percorsi interdisciplinari di classe
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DDR
1 INS. COORDINATORE
ASSE DEI LINGUAGGI
ITALIANOLINGUE STRANIERELATINOSTORIA DELL’ARTESCIENZE MOTORIELINGUAGGIO DIGITALE
1 INS. COORDINATORE
ASSE MATEMATICO
MATEMATICAFISICA
ASSE STORICO-SOCIALE
STORIAGEOGRAFIARELIGIONESCIENZE UMANEECONOMIA AZIENDALE
1 INS. COORDINATORE
SUB DDRASSE DEI LINGUAGGI
•LICEI•TECNICI•PROFESSIONALI
SUB DDRASSE MATEMATICI
•LICEI•TECNICI•PROFESSIONALI
SUB DDRASSE SCIET/TECN.
•LICEI•TECNICI•PROFESSIONALI
SUB DDRASSE STORICO SOCIALE
•LICEI•TECNICI•PROFESSIONALI
ASSE SCIENTIFICO TECNOLOGICO
SCIENZEINFORMATICADISCIPLINE DI INDIRIZZO DEI PROFESSIONALI
1 INS. COORDINATORE
ALL. 1
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Le due azioni da attivare con gli insegnanti sono :•1°) riIeggere la propria disciplina (il piano di studio previsto nelle indicazioni nazionali) con lo scopo di identificare: 1. le competenze cultuali riconducibili all’asse specifico; 2. le conoscenze e Ie abilità riferite alle competenze; 3. le competenze chiave che gli alunni devono raggiungere alla fine del primo biennio (ALL. 2); •2°) progettare Unità di Apprendimento coerenti con le finalità del biennio basale sull’intreccio tra competenze culturali/trasversali e competenze chiave
LE DUE ATTIVITÀ DI RICERCA -AZIONE DA METTERE IN CAMPO NELLA FORMAZIONE
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Ci si chiede: “Se per competenza si intende la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali in situazione di studio e di lavoro…” si dovrebbe avere un modello unico di valutazione perché conoscenze e abilità fanno parte delle competenze ….
I PROBLEMI APERTI SULLA VALUTAZIONE
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Questo aspetto si supera se c’é una coerente progettazione didattica incentrata sulle competenze.Siamo consapevoli che siamo di fronte a un processo di transizione da un modello di insegnamento su programmi per contenuti a un modello didattico incentrato sul curricolo per competenze che punta sulla valutazione dei risultati di apprendimento con un riferimento esplicito al EQF
PROGETTAZIONE DIDATTICA PERCOMPETENZE
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•Va ribadito che il problema di fondo, il nodo della valutazione e della certificazione delle competenze sta nel nesso tra curricoli e competenze.• I due termini sono legati tra loro. E’ possibile certificare le competenze senza aver costruito un curricolo per competenze?
NESSO TRA CURRICOLI E COMPETENZE
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PRIMO PRINCIPIO:Una competenza sia generale, sia di studio, sia di lavoro si sviluppa in un contesto nel quale lo studente é coinvolto personalmente o collettivamente nell’affrontare situazioni, nel portare a termine compiti, nella realizzazione di prodotti, nel risolvere problemi, che implicano l’attivazione e il coordinamento operativo di quanto sa, ma anche se sa fare con ciò che sa, sia a livello individuale che di gruppo.
I PRINCIPI PEDAGOGICI SU CUI POGGIA LA DIDATTICA PER COMPETENZE
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Le prove non si focalizzano sulla padronanza dei contenuti curricolari, ma sulla misurazione in cui gli studenti quindicenni sono in grado di utilizzare competenze acquisite per affrontare e risolvere problemi e compiti che si incontrano nella vita quotidiana e per continuare ad apprendere in futuro
COSA DICONO LE PROVE OCSE/PISA?
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MOBILITARE CONOSCENZE E ABILITÀ
SECONDO PRINCIPIO•Nella progettazione di una attività formativa finalizzata allo sviluppo di competenze si deve tener conto:1.che le conoscenze fondamentali che stanno alla base delle competenze siano acquisite in maniera significativa, comprese e padroneggiate in modo adeguato;2. che le conoscenze e abilità sono fondamentali ma non sufficienti, occorre dimostrare di saperle attivare mobilitare in modo integrato, in situazioni nuove e diverse...
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TERZO PRINCIPIO•E’ necessario che gli insegnanti siano pienamente consapevoli del ruolo e degli apporti che le loro discipline concorrono a sviluppare le competenze;•2. favoriscono la creazione di un ambiente diapprendimento/studio dove essi possonocollaborare insieme (cfr Consigli di classe);•3. Ancora, si tratta di mettere in atto una pratica formativa basata sulla condivisione e lacoprogettazione affinchè, per l’acquisizione finale delle competenze ,siano consapevoli sia i docenti che gli studenti.
CONSAPEVOLEZZA, COLLABORAZIONE,CONDIVISIONE
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•1. Come valutare in maniera attendibile le competenze realmente raggiunte?•2. Come documentare e renderepubbliche le competenze valutate?•3.Come garantire un riconoscimento sociale delle certificazioni?
I NODI APERTI