Equivalenza di qualità

Dal DNA sanofi -aventis,i farmaci equivalenti Winthrop

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2009

COME VIVERE BENE L'ESTATE USANDO ILPOTERE RINFRESCANTE DELL'ACQUA E ALTRI

PICCOLI MA IMPORTANTI ACCORGIMENTI

COME VIVERE BENE L'ESTATE USANDO ILPOTERE RINFRESCANTE DELL'ACQUA E ALTRI

PICCOLI MA IMPORTANTI ACCORGIMENTI

FA R M A C I EC O M U N A L I D I T O R I N O

attendiamo ogni anno l'arrivo dell'estatepensando alle vacanze, al clima mite ed al-le passeggiate all'aria aperta. Ma il caldoestivo porta con sé anche alcuni aspettimeno piacevoli che nei giorni più afosipossono causare condizioni di disagio omalessere fisico. Possono però essere suf-ficienti alcuni accorgimenti e modifiche alnostro stile di vita per poter organizzare evivere serenamente l'estate, sia in città sianei luoghi di villeggiatura.Alcune problematiche possono essere ri-dotte o prevenute anche grazie all'infor-mazione; sapendo, ad esempio, che è pos-sibile consultare un bollettino specifico, si-mile al meteo, con le previsioni delle on-date di calore e dell'ozono o che esiste unambulatorio di Medicina del viaggiatore.In questo numero troverete alcuni consigliper chi viaggia in Italia e all’estero, sugge-rimenti utili alle persone anziane ed ai lorofamiliari, indicazioni sui servizi attivati dal-le Istituzioni. Si parla anche di piante sel-vatiche e di come queste, se raccolte confacilità e poca conoscenza, possano esse-re confuse fra loro. In particolare parliamodel mirtillo, delle sue proprietà e di comericonoscerlo e raccoglierlo in sicurezza.Un numero ricco di informazioni proposteda esperti con articoli di facile consultazione,da portare con sé anche in valigia.

Buone vacanze e buona lettura,

Elisabetta Farina

Carissimi lettori,

Nuovo iter per le richiestedi presidi sanitari P. 3Orari delle farmacie P. 4

Estate 2009 - piano caldo P. 7Ondate di calore estive P. 8

Quanto ozono c’è oggi? P. 11

Gli anziani e l’estate P. 12Vacanza sicura P. 18

Medicina dei viaggiatori P. 23

Estate, pellee rischio infettivo P. 24Insetti & meduse P. 25La raccolta di piantespontanee o coltivate a scopo alimentare P. 26

Il mirtillo P. 29

Novità per i malati oncologicinel pubblico impiego P. 31

Direzione, redazione e pubblicitàFarmacie Comunali Torino S.p.A.Corso Peschiera 193 - 10141 Torinotelefono: 011.1978.2011

redazione: redazione@fctorinospa.itinformazioni: fctorino@fctorinospa.itwww.fctorinospa.it

Direttore ResponsabileElisabetta Farina

Hanno collaborato a questo numero:Paolo Broganelli, Ennio Cadum,Maria Laura Colombo, Luisa Fabro,Stefano Fazio, Margherita Meda,Margherita Perino

Progetto grafico e impaginazioneJacopo - ByBLOS S.r.l.

Stampa Print Editor S.r.l.

Tiratura 24.000 copie

Registrazione al Tribunale di TorinoN°114 dell’8 gennaio 2008

Sommario

A partire dal mese di giugno, l’Ufficio Protesica edIntegrativa dell’Asl To1 ha esteso ai pazienti resi-denti nel territorio dell’ex Asl 1 la procedura infor-matizzata di autorizzazione alla fornitura di ausili epresidi protesici, che era stata già avviata nel 2008per i residenti dell’ex Asl 2.Le farmacie comunali, che nel 2008 hanno aderitocon entusiasmo al progetto, sono : 1, 5, 7, 9, 17,23, 35, 36, 37, 38, 45, 42, 22, 24, 46. Con l’esten-sione a tutti i residenti dell’ex Asl 1 vengono coin-volte anche le seguenti farmacie comunali: 8, 13,15, 25, 28, 40, 43, 10, 44, 4, 21.La procedura informatizzata di autorizzazione alla for-nitura di ausili e presidi protesici permette un rispar-mio di impegno e di tempo per il cliente rispetto allaprocedura di autorizzazione presso l’Asl, che comun-que rimane operativa per coloro che la richiedono.La nuova procedura prevede un passaggio del -l’utente in farmacia per presentare la richiesta dellospecialista o del medico curante unitamente ad unacopia del documento di identità e per firmare il mo-dulo di adesione . Il farmacista invia, tramite e-mail,

all’Asl la richiesta ed entro 5 giorni riceverà il docu-mento autorizzativo che permette la consegna deipresidi richiesti. Il cliente verrà avvisato dell’avvenu-ta autorizzazione e potrà recarsi in farmacia per riti-rare il materiale, risparmiando così ben due code aglisportelli del Settore Protesica.Anche il rinnovo delle autorizzazioni a cadenza tri-mestrale può essere effettuato direttamente in far-macia. È possibile ottenere le autorizzazioni senzarecarsi personalmente al Settore Protesica per ipresidi di seguito elencati:- presidi per incontinenza;- cateteri;- materiale per portatori di stomie;- materiale di medicazione;- alimenti aproteici per nef ropatici;- presidi sanitari (carrozzine, busti, scarpe ecc.).

NUOVO ITER PER LE RICHIESTE DIPRESIDI SANITARI DA PARTE

DEI CITTADINIMargherita Perinodirettore Organizzazione e Operatività aziendale Farmacie Comunali di Torino

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Un servizio premiato dal Ministero

L’Asl To1 ha ottenuto dal Ministero della Pubblica Amministra-zione e l’Innovazione un riconoscimento formale per il progettosul servizio di protesica come esempio di buona amministrazionerispetto “all’esigenza di rispondere a nuove domande di utenti ostakeholder”: meno pratiche e procedure più snelle per ottenerele protesi con il servizio sanitario locale.Il progetto, coordinato dalla dottoressa Silvia Ferro responsa-bile della Protesica dell’Asl To1, sta partecipando al concorso“Pr emiamo i risultati” visibile sul sito www.innovazionepa.it.In tutto il Piemonte soltanto 3 progetti provenienti da Aziendesanitarie ed Aziende ospedaliere sono stati ammessi alla fase direalizzazione e tra questi è stato selezionato quello dell’Asl To1.

I busti sono uno dei presidi sanitari che rientrano nell’iniziativa

DALLE FARMACIECOMUNALI

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FA R M A C I EC O M U N A L I D I T O R I N O

DALLE FARMACIECOMUNALI

Le positive esperienze condotte negli anni passatihanno portato la Regione a mettere nuovamente apunto un programma unitario, chiaro e sintetico,di strumenti e proposte utili a definire localmentele più opportune attività di prevenzione dei dannialla salute dovuti alle ondate di calore estivo. Il pia-no prevede innanzitutto un monitoraggio dellecondizioni climatiche: l’Arpa Piemonte produce tredistinti bollettini previsionali, uno specifico per laCittà di Torino e l’area metropolitana, uno per i co-muni della provincia di Torino e uno per gli altri ca-poluoghi della regione, a +24, +48 e +72 ore. I bol-lettini sono inviati via internet alle aziende sanita-rie, ai medici di medicina generale, ai servizi socia-li di Province e di Comuni e agli enti gestori dellestrutture per anziani e disabili. Per ogni azienda sa-nitaria, inoltre, sono stati predisposti elenchi dei

cosiddetti soggetti “fra-gili”, riconosciuti in basea fattori clinici, risultaticorrelati con i rischimaggiori di mortalità incaso di ondate di calore.I distretti, in collabora-zione con i servizi socio-assistenziali e i medici dimedicina generale, han-no verificato la presen-za di una solida ed effi-cace rete di supporto edi un caregiver in gradodi gestire le diverse at-tività di monitoraggio attivo previste. È stato infine realizzato il pieghe-

vole Anziani in città: consigli per difendersi dalcaldo, distribuito in un milione di copie presso gliambulatori dei medici di medicina generale e delleAsl, le farmacie, gli ospedali, gli uffici pubblici e glienti gestori delle funzioni socio-assistenziali.

Estate 2009

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Ha preso il via il sistema di prevenzionee sorveglianza denominato Piano caldo

I semplici accorgimenti daadottare, illustrati in questopieghevole, aiuteranno tuttiad affrontare al meglio legiornate calde

Il bollettino con le previsioni sul caldosi può consultare agli indirizzi internet:www.regione.piemonte.itwww.arpa. piemonte.ite sulle pagine di cronaca locale dei quotidiani.Servizi Aiuto AnzianiComune di Torino011.8123131

Che cos’è un’ondata di calore?Per “ondata di calore” si intende un periodo prolun-gato di condizioni meteorologiche estreme, caratteriz-zato da temperature elevate, al di sopra dei valoriusuali, in alcuni casi associate ad alti valori di umiditàrelativa, e che persistono per diversi giorni.

Come prevederle?- In Italia dal 2004 è operativo dal 15 maggio al 15

settembre il “Sistema nazionale di sorveglianza, pre-visione e allarme per la prevenzione degli effetti del-le ondate di calore sulla salute della popolazione”.

- In Piemonte il bollettino locale per Torino, e per leprovince della Regione è consultabile sul sito del-l’Arpa Piemonte (www.arpa.piemonte.it) e su quel-lo della Protezione Civile (www. protezionecivile.it)

Quali sono gli effetti sulla salute?I rischi di effetti sulla salute dell’ondata di calore di-pendono, oltre che dalla sua intensità, soprattuttodalla sua durata. Un’esposizione prolungata a tem-perature elevate può provocare disturbi lievi, comecrampi, svenimenti, gonfiori, o di maggiore gravità,come lo stress da calore e il colpo di calore. Questecondizioni ambientali estreme, tuttavia, possono de-terminare un aggravamento delle condizioni di salu-te di persone con patologie croniche preesistenti.

Quali sono i soggetti più a rischio in caso diondate di calore?È stato osservato che le ondate di calore non colpi-scono la popolazione in maniera omogenea. Alcunisottogruppi, infatti, risultano essere maggiormentevulnerabili per ragioni riconducibili a particolari con-dizioni personali, sociali e di salute:- le persone anziane e in patricolare chi soffre di

malattie cardiovascolari, ipertensione, patologierespiratorie croniche, insufficienza renale cronica,diabete, malattie neurologiche come il morbo diParkinson e le demenze;

- le persone non autosufficienti;- le persone che assumono regolarmente farmaci,

perché il meccanismo di azione di alcuni medici-nali può essere potenziato dal caldo o può favo-rire direttamente disturbi causati dal calore;

- i neonati e i bambini piccoli, per la ridotta super-ficie corporea e la mancanza di una completaautosufficienza;

- chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intensoall’aria aperta.

A chi bisogna rivolgersi in caso di bisogno?Il medico di famiglia è la prima persona da consulta-re. Durante le ore notturne o nei giorni festivi ci sipuò rivolgere al Servizio di guardia medica (Serviziodi continuità assistenziale) del territorio di residen-za, attivo tutti i giorni feriali dalle ore 20 di sera fi-no alle ore 8 del mattino successivo. Il sabato e ladomenica il servizio è sempre attivo, fino alle ore 8del lunedì mattina. Inoltre, in tutte le festività di-verse dalla domenica, il servizio funziona ininter-rottamente a partire dalle ore 10 del giorno prefe-stivo, fino alle ore 8 del primo giorno non festivo.Nel caso di un malore improvviso chiamare il 118.

Ondate di caloreestive

Come difendersi e prevenirle

intervista di Elisabetta Farina al dottor Ennio CadumCentro Regionale per l’epidemiologia e la salute ambientale Arpa Piemonte

Fattori che influiscono sulla capacità diregolazione della temperatura corporea

- Età (nei bambini molto piccoli e negli anziani la termoregolazioneè ridotta)

- Stati di malattia e presenza di febbre- Presenza di molte patologie croniche- Assunzione di alcuni farmaci- Consumo di droghe e alcol

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Quali sono i consigli generali e le buone normeda seguire?Una serie di semplici abitudini e precauzioni, adot-tate dalla popolazione, possono contribuire notevol-mente a ridurre gli effetti nocivi delle ondate di ca-lore sulla salute. Ad esempio è consigliabile uscire dacasa nelle ore meno calde della giornata e indossareun abbigliamento leggero e comodo. Per quanto ri-guarda la temperatura degli ambienti, quella idealeper il benessere fisiologico è di 24-26°C. È quindi evi-dente che non si devono lasciare mai persone o ani-mali nell'auto parcheggiata al sole.A casa ed in ufficio, si raccomanda di mantenerechiuse le finestre durante il funzionamento dei cli-matizzatori, utilizzando protezioni oscuranti alle fi-nestre dei locali condizionati.Si consiglia di bere almeno 2 litri d'acqua il giornoe mangiare molta frutta fresca, come agrumi, fra-gole, meloni (che contengono fino al 90% di ac-qua) e verdure colorate, ricche di sostanze antiossi-danti (peperoni, pomodori, carote, lattughe), cheproteggono dai danni correlati all’ozono, che rag-giunge le concentrazioni più elevate proprio nelleore più calde della giornata. In particolare, gli an-ziani devono bere anche in assenza dello stimolodella sete, privilegiando, se possibile, l’acqua del ru-binetto, che ha le caratteristiche chimico-fisicheideali per reintegrare in modo adeguato gli elettro-liti persi con il sudore. Un’eccezione è rappresenta-ta da chi soffre di epilessia o malattie del cuore, re-ne o fegato, o che ha problemi di ritenzione idrica.Queste persone devono consultare il medico primadi aumentare l’assunzione di liquidi.Se è salutare bere acqua, altrettanto lo è evitare glialcolici e le bevande troppo fredde, limitare l’as-sunzione di bevande gassate, zuccherate e che con-tengono caffeina (caffè, the nero, coca-cola).Le bevande molto zuccherate possono essere diluitecon acqua fresca.

Da non dimenticare che l'acqua ci viene in aiutoanche in altro modo: fare docce e bagni tiepidi sen-za asciugarsi, bagnarsi il viso e le braccia con ac-qua fresca riduce la temperatura del corpo.

Le ondate di calore possono influire sulla cor-retta conservazione dei farmaci?In condizioni di temperature ambientali elevate, par-ticolare attenzione deve essere posta alla correttaconservazione domestica dei farmaci. È importante:- leggere attentamente le modalità di conservazio-

ne riportate sulle confezioni dei farmaci. Qualorale modalità di conservazione non fossero esplici-tate, conservare il prodotto a temperatura supe-riore ai 30°C solo per brevi e occasionali periodi;

- conservare tutti i farmaci nella loro confezione,lontano da fonti di calore e da irradiazione solarediretta;

- durante la stagione estiva riporre in frigorifero ifarmaci che prevedono una temperatura di con-servazione non superiore ai 25-30°C.

Alcuni farmaci, una volta aperti, possono scadere pri-ma della data riportata sulle confezioni. Luce, aria,umidità e sbalzi di temperatura, possono deteriora-re il prodotto prima del previsto. In caso di dubbio,consultare sempre il proprio farmacista.

Durante il periodo estivo quali attenzioni devonoavere le persone che assumono regolarmentefarmaci?Non tutti i farmaci possono avere effetti facilmentecorrelabili al caldo, per cui occorre segnalare al medi-co qualsiasi malessere, anche lieve, che sopraggiungadurante una terapia farmacologica.I medicinali che possono potenziare gli effetti nega-tivi del caldo sono soprattutto quelli assunti per ma-lattie importanti; in questo caso si consiglia di con-sultare il proprio medico di famiglia per adeguareeventualmente la terapia. Non devono essere so-spese autonomamente terapie in corso: una so-spensione, anche temporanea, della terapia senza ilcontrollo del medico può aggravare severamenteuno stato patologico.Altri soggetti da seguire con particolare attenzionesono:

- Pazienti ipertesi e cardiopatici- Pazienti affetti da diabete- Pazienti con insufficienza renale e dializzati- Persone affette da disturbi psichici- Persone non autosufficienti

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Ondate di calore estive

Cosa fare in attesa dei soccorsi- Prendere la temperatura corporea della persona.- Se possibile, trasportare la persona in un luogo fresco e ventilato.- Cercare di raffreddare il corpo più velocemente possibile, avvolgen-

dolo in un lenzuolo bagnato e ventilandolo per creare una corrented’aria o, in alternativa, schizzando acqua fresca, non fredda, sul corpo.

- Fare bere molti liquidi.- Non somministrare farmaci antipiretici (per esempio aspirina o

tachipirina).

Il bollettino ozono viene pubblicato nei giorni fe-riali del periodo tra la tarda primavera e l’estate,generalmente da maggio a fine settembre, e ri-porta il livello di ozono previsto sul territorio re-gionale per il giorno seguente a quello di emissio-ne e, nel caso di distribuzione in giorno prefestivo,anche i livelli relativi ai giorni di festività. Il bolletti-no è strutturato con la previsione dell’ozono e lalegenda con le relative raccomandazioni, così comeprevisto dalla normativa vigente.L’Ozono è un gas dall’odore pungente dotato di unelevato potere ossidante che si forma nell’atmo-sfera per effetto di complesse reazioni chimiche.Le reazioni che portano alla formazione di questogas generano anche piccole quantità di altre so-stanze ossidanti che formano la miscela chiamatausualmente smog fotochimico, di cui l’Ozono è lacomponente principale.

Queste reazioni sono catalizzate dalla luce solare; perquesto motivo avvengono prevalentemente nelle orediurne e nei mesi estivi quando, nei paesi tropicali edella fascia mediterranea, l’Ozono può raggiungere va-lori medi orari di concentrazione elevati che possonopermanere su vaste aree per 8-10 ore al giorno e pernumerosi giorni. Le infiammazioni ed alterazioni a ca-rico delle vie respiratorie che possono manifestarsi aseguito dell’esposizione ad Ozono sono associate asintomi come tosse, fatica a respirare profondamente,respiro corto, sensazione di affaticamento. Si può inol-tre manifestare irritazione alla mucosa degli occhi.

Soggetti sensibili

In generale, si può affermare che gli asmatici sono ilgruppo di popolazione maggiormente a rischio perl’esposizione all’azione irritante dell’Ozono.Devono prestare attenzione anche le persone con pa-tologie respiratorie o cardiache già in atto (polmoni-ti croniche ostruttive, bronchiti croniche, asma, enfi-sema polmonare, ischemie del miocardio). I bambinisono da considerarsi soggetti particolarmente sensi-bili, in quanto l’elevata frequenza del loro ritmo re-spiratorio fa sì che vengano inalate quantità maggioridi inquinante in relazione al loro peso corporeo.Altrettanto sensibili sono gli anziani, a causa del nor-male calo che la funzionalità polmonare subisce conl’età e della diminuzione della resistenza alle infezio-ni batteriche polmonari che può essere provocataproprio dall’esposizione ad Ozono.

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QUANTO OZONOC’È OGGI?

DA MAGGIO È RIPRESA L’EMISSIONE DEL BOLLETTINO OZONOCHE AIUTA A CONOSCERE I LIVELLI PREVISTI GIORNO PER GIORNO

di Elisabetta Farina

Una dieta ricca di sostanze antiossidanti può assumere un ruolo im-portante nella riduzione della sensibilità di un individuo all’esposizio-ne da Ozono; nella stagione estiva è quindi consigliabile integrare lapropria dieta con cibi che contengono Vitamina C, E e selenio.

Sostanze antiossidantie alimenti che le contengonoVitamina C: Pomodori, peperoni rossi e verdi, patate, cavoli,

broccoli, verdure a foglia verde, agrumi, fragole, meloni.Vitamina E: Fegato, uova, asparagi, avocado, noci, mandorle,

germe di grano, farina di grano intero, olio di oliva,olio di arachidi, olio di germe di grano, olio di fegatodi merluzzo.

Selenio: Pollo, rognone, fegato, tonno, molluschi, pomodori,broccoli, cavoli, cipolle, funghi, cereali integrali, nocidel Brasile, lievito di birra, germe di grano.

Il bollettino previsioni Ozono è disponibile al linkwww.arpa.piemonte.it/upload/dl/Bollettini/bollettino_ozono.pdf

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Dopo una certa età l’organismo perde alcune capa-cità funzionali chiave contro il caldo. Si perde lo stimolo della sete ed in concomitanza sieliminano maggiori quantità di liquidi tramite la sudo-razione. Sono soprattutto gli anziani, in particolar mo-do i malati cronici (cardiopatici, diabetici ecc.), le per-sone più a rischio di complicanze, a causa di un siste-ma di termoregolazione compromesso dall’età. Questepersone non dovrebbero restare da sole per lunghi pe-riodi. Nelle persone anziane, soprattutto quelle chefanno uso di farmaci, si verifica un’inadeguatezza deimeccanismi di dispersione del calore. Come si sa, i si-stemi che vi provvedonosono molteplici: l’irradia-zione per emissione di on-de elettromagnetiche, laconvenzione, la conduzio-ne, la respirazione el’escrezione. Ma alcunespecifiche caratteristichedell’organismo degli an-ziani possono aggravare ilproblema. A partire dalfatto che la temperaturacorporea tende a diminui-re con gli anni probabil-mente a causa di un me-tabolismo più lento. Neconsegue che le ghiando-le sudoripare risultanomeno attive e richiedonotemperature più elevateper attivarsi. Questo ren-de problematica l’acclima-tazione, cioè il processo diadattamento a situazioni

sfavorevoli per l’organismo. Di conseguenza l’an-ziano è più esposto a rischio di ipo o ipertermia.Il verificarsi del cosiddetto colpo di calore fa emer-gere la possibilità che questi vada incontro a disidra-tazione progressiva. Gli esperti della Società Italianadi Gerontologia e Geriatria (SIGG) hanno diffuso uti-li consigli per superare senza problemi la calura esti-va, in linea con quanto diffuso anche dal Ministerodella Salute. Il pericolo principale per gli anzianiquando la colonnina di mercurio sale è la disidra-tazione, anche perché agisce in maniera subdola edà segni poco evidenti come smarrimento e confu-

sione. Non conviene peròaspettare questi campa-nelli d’allarme, poichéquando gli over 65 giàmostrano sintomi eviden-ti di distrazione la sogliadi disidratazione è già vi-cinissima o raggiunta.Possono bastare sempli-ci accorgimenti di stile divita e alimentazione co-me quelli elencati nel ri-quadro nella pagina afianco. Se si osservanoquesti consigli il nostrocorpo non dovrebbe usci-re troppo provato da cal-do e umidità, ma sonopossibili sensazioni di sve-nimento, mancamento,

Gli anzianie l’estateSemplici accorgimenti possono aiutare a difendersi dagli effetti negativi del caldo

Luisa Fabrodirettrice Farmacia Comunale 22 di Torino

Il materiale informativo diffusosu www.ministerosalute.it nellasezione emergenza Caldo

Prevenire è la regola base

1. Bere di più, in particolare acqua, senza aspettare di avere sete. Se il medico, in presenza di particolari patologie, ha consigliatodi limitare la quantità di liquidi da bere, chiedere indicazioni su quanto si può bere e sui sali minerali da assumere o meno (comequelli contenuti nelle bevande per lo sport). Non bere liquidi che contengano alcool che agisce come vasodilatatore, con con-seguente aumento riflesso della frequenza cardiaca. Non bere bevande zuccherate. No alle bevande gassate (specie se concaffeina) e troppo caffé. Evitare anche le bevande ghiacciate perché possono provocare pericolose congestioni. Sì a bevandericche di sali minerali. Sono consentiti frullati, sorbetti e gelati alla frutta, meglio di quelli alla crema più difficili da digerire e che,dopo un momentaneo inganno, provocano più sete.

2. Stare in casa o in zone ombreggiate e fresche e, sepossibile, in ambienti condizionati nelle ore di maggio-re insolazione (tra le 11 e le 15.00).

3. Arieggiare la casa nelle prime ore del giorno e poichiudere le imposte per riaprirle alla sera.

4. Attenzione ai ventilatori che possono fornire refrigerio, mahanno l’inconveniente che aumentano la disidratazione e ilbisogno di acqua in soggetti come gli anziani che non han-no la percezione della sete. Sì, invece, al deumidificatore

5. Se si percepisce un surriscaldamento corporeo, aumenta-re la ventilazione, usare un condizionatore se è possibi-le. Ma attenzione a non abusare dei condizionatori edevitare di cre are sbalzi di temperatura troppo elevati (almassimo 5-6 gradi).

6. Nelle ore più calde, se non si ha un condizionatore incasa, fare docce e bagni extra o recarsi in luoghi viciniin cui vi sia l’aria condizionata (come centri commerciali,biblioteche...). Anche poche ore trascorse in un ambiente condizionato possono aiutare l’organismo a sopportare meglio il caldoquando si torna a essere esposti ad esso.

7. Indossare abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti per permettere la circolazione dell’aria sul corpo. Scegliere abiti in fibre naturalicome lino e cotone, perché il sintetico scalda e impedisce al corpo di liberarsi dal calore

8. Evitare esercizi fisici non necessari all’aperto o in luoghi non condizionati ed evitare l’esposizione inutile al sole diretto. Nel caso sia ne-cessario compiere sforzi fisici, riequilibrare i liquidi persi con la sudorazione assumendo bevande non alcoliche e riposarsi in luoghi ombreggiati.

9. Se esposti a sole diretto mitigare l’effetto con cappelli leggeri a tesa larga o parasole, occhiali da sole e usando sulla pelle filtri solaricon protezioni ad ampio spettro.

10. Nel caso in cui si debbano svolgere attività all’aria aperta limitarle alle ore mattutine e serali; 11. Preferire pasti leggeri e fare attenzione al-

l’opportuna conservazione dei cibi. Privile-giare le proteine più digeribili del pesce ri-spetto a quelle della carne e il formaggiofresco rispetto a quello stagionato. La pastasolo una volta al giorno e limitate quantitàdi pane. Evitate i cibi grassi, fritti, troppoelaborati e piccanti o alimenti troppo ricchidi zucchero (dolci, caramelle ecc.);

12. In caso di cefalea provocata da un colpodi sole o di calore, bagnarsi subito conacqua fresca, per abbassare le temperaturacorporea.

13. Evitate i lunghi viaggi in automobile o inpullman nelle ore calde (a meno che ilmezzo non sia dotato di aria condiziona-ta). In caso di assoluta necessità, effettua-te ripetute soste in zone ombreggiate. Pergli anziani che si devono recare in vacan-za è consigliabile privilegiare le zone col-linari o quelle termali.

Gli anziani e l’estate

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cali di pressione: in tal caso, la miglior cosa da fare èdistendersi subito, se possibile in un ambiente frescoe rimanere un po’ a riposo. Chi soffre di pressione al-ta non deve interrompere o sostituire di propria ini-ziativa i farmaci antiipertensivi, anche in caso di effet-ti collaterali, ma consultare sempre il proprio medico.

Quando il problema è la solitudinetra le pareti domestiche

La “Sindrome delle quattro mura” colpisce soprat-tutto gli anziani nel periodo delle calure estive e faandare in tilt il loro sistema psicologico, causando for-ti crisi di ansia e depressione. Il caldo provoca deicambiamenti negli stili di vita: obbliga ad una per-manenza in casa quasi totale, vede l’assenza dei fa-miliari che vanno in ferie, coincide con la chiusura dicentri sociali e negozi di riferimento, si accompagnaalla partenze di alcuni amici più cari… il caldo co-stringe l’anziano ad una situazione d’isolamento e so-litudine. Le pareti domestiche, che inizialmente sonoprotettive e rassicuranti, divengono ben prestoschiaccianti ed oppressive provocando stati d’ansiache si manifestano con vari sintomi: tachicardia, ver-tigini, grave senso di stanchezza, inappetenza, situa-zioni spesso confuse con problemi fisici dovuti ma-gari al caldo - invece nel caso della “sindrome delle 4mura” tutto parte dalla psiche. Tali sintomi innesca-no sempre uno stato d’ansia e di paura. Ma la “sin-drome della quattro mura” si può prevenire; chiu-dersi e proteggersi in modo eccessivo può provocareun’oppressione psichica. Quindi, pur rimanendo con-sapevoli che le condizioni climatiche vanno affronta-te con regole precise, cercate di non risolvere ilproblema chiudendovi semplicemente in casa. Alcuni semplici e pratici consigli possono aiutare a pre-venire e contrastare la “sindrome della quattro mura”: - alzatevi la mattina, preparatevi e vestitevi

avendo comunque cura di voi, non rimanete inpigiama tutto il giorno;

- uscite la mattina presto, la passeggiata, il gior-nale e, se siete abituati, anche il caffè sono piacerie abitudini alle quali non bisogna rinunciare anchese siete costretti a camminare un po’ di più quandoi vostri negozi di riferimento sono chiusi per ferie;

- non poltrite passivamente davanti al televi-sore, scegliete voi i programmi che desideratevedere;

- rimanete in contatto con le poche persone chenon sono partite e se tra di loro c’è qualcuno che

può muoversi in auto coinvolgetelo per radunarviorganizzando una qualsiasi cosa piacevole da farein compagnia nelle ore più fresche;

- informatevi (sicuramente nel vostro quartiereavranno dato corso ad intrattenimenti proprioper voi) sui luoghi dove si può fare movimentoin compagnia o partecipare a spettacoli serali;

- non abbiate paura, non ditevi “non conosco nes-suno”, sono iniziative tese proprio a conoscere al-tre persone che hanno i vostri stessi bisogni. Puòessere l’opportunità per farvi nuovi amici;

- sforzatevi di mantenere quindi il contatto con ivostri piaceri e desideri cercando di realizzarli; nonditevi “sono stanco, fa caldo, non lo posso fare”.

A chi rivolgersi in caso di necessità

- Il Medico di famiglia è la persona che conosce me-glio la situazione personale e familiare dell’anziano, inparticolare le sue condizioni di salute, le malattie esi-stenti e i farmaci assunti, dunque gli eventuali perico-li che il caldo può comportare. Il medico di famigliaè la prima persona da consultare. In caso di sua as-senza, è sempre presente un sostituto da lui nomina-to, reperibile cinque giorni su sette, dal lunedì al ve-nerdì. Se non è possibile recarsi in ambulatorio per mo-tivi di salute, il medico effettuerà una visita al domici-lio dell’anziano. La visita domiciliare è gratuita.

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Gli anziani e l’estate

Per quanto riguarda l’“Emergenza caldo”, l’assi-stente sociale, in relazione al bisogno, potrà definirel’erogazione del Servizio di assistenza domiciliare checomprende:- l’aiuto domiciliare per la cura e l’aiuto alla per-sona, per il governo della casa, per il sostegno re-lazionale; il servizio di lavanderia che consistenella lavatura, stiratura, rammendo di biancheria eindumenti personali;- il servizio pasti che prevede la fornitura e con-segna quotidiana a domicilio del pasto di mezzo-giorno o la somministrazione dello stesso presso ipunti mensa;- il telesoccorso e telecontrollo che assicura un col-legamento costante con una centrale operativa al finedi garantire un intervento tempestivo e mirato in casodi malore, infortunio o altra necessità;- i centri diurni che offrono accoglienza nel corsodell’intera giornata a persone parzialmente non au-tosufficienti, assicurando assistenza e tutela;- i centri di servizi che assicurano varie prestazioni siadi igiene e cura della persona (quali bagno assistito,pedicure, parrucchiere), sia il servizio mensa, servizi so-cio-ricreativi-culturali, attività motoria ecc.; - i soggiorni marini, termali e lacustri che sonoorganizzati in maniera diversificata dai diversi enti ge-stori, per garantire una occasione di socializzazionee svago.

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Gli anziani e l’estate

EUCERIN EMULS.CORPO IDR.200 ML €15,00 €7,90 47,00%EUCERIN PH5 SHAMPOO 200 ML €12,00 €6,90 42,00%EUCERIN DEOD. PH5 DEOD. CREMA 50 ML € 8,50 €4,50 47,00%EUCERIN DEOD. PHE DEO VAPO LATTE 75 ML € 8,50 €4,50 47,00%EUCERIN DEOD.PH5 DEO. ROLL ON 50 ML € 8,50 €4,50 47,00%EUCERIN DET. INTIMO 250 ML € 7,50 €4,90 35,00%EUCERIN PH5 GEL DOCCIA 200 ML € 8,50 €5,50 35,00%EUCERIN PH5 OLIO DET. DOCCIA 200 € 8,50 €6,50 25,00%

Offerte!

Se la visita è richiesta entro le ore 10, deve essere ef-fettuata nel corso della stessa giornata; se richiesta do-po le ore 10, può essere effettuata entro le ore 12 delgiorno dopo. Il sabato, la domenica e nelle altre festi-vità l’ambulatorio è chiuso ed è disponibile il servizio dicontinuità assistenziale (guardia medica). I giorni pre-festivi il medico garantisce l’assistenza fino alle ore 10ed è tenuto a effettuare gratuitamente sia le visite do-miciliari richieste entro la stessa ora sia quelle non ef-fettuate il giorno precedente.- Se l’anziano manifesta un problema di salute di not-te o nei giorni festivi, quando il suo medico di fiducianon è reperibile, c’è il Servizio di Guardia Medica(ora denominato di Continuità Assistenziale) che èpubblico, gratuito e sostituisce in tutto e per tutto ilmedico di base. Il servizio è attivo: ogni sera a par-tire dalle ore 20 fino alle ore 8 del mattino seguente;dalle ore 10 di ogni sabato fino alle ore 8 del lunedìseguente; dalle ore 10 di tutti i giorni prefestivifino alle ore 8 del primo giorno non festivo. - Se l’anziano accusa un malore improvviso per qual-siasi causa o in qualsiasi altra situazione che metta inpericolo la sua vita (es. incidente domestico grave), ènecessario attivare il servizio di emergenza sanitariachiamando il numero gratuito 118 da qualsiasi tele-fono, pubblico, privato o cellulare, senza prefisso. Larichiesta di aiuto viene raccolta da un medico che chie-de informazioni sullo stato della persona e attiva i soc-corsi a seconda della gravità presunta. Se il 118 de-cide di inviare l’ambulanza, durante l’attesa, si devestare al telefono con l’operatore che fornirà indica-zioni per un primo soccorso attuabile dai presenti.- L’Assistente Sociale è in grado di orientare la per-sona verso la prestazione e/o il servizio più adatto al-le sue esigenze dopo aver valutato la situazione com-plessiva. È presente negli uffici dislocati sul territorioe/o nelle sedi centrali del servizio socioassistenziale.

Prima di affrontare un viaggio, è importante cono-scere alcune regole di comportamento che posso-no prevenire le più frequenti malattie infettive deiviaggiatori.Se si partecipa a una crociera o a un viaggio orga-nizzato, è conveniente alimentarsi di preferenzacon cibi e bevande forniti dagli organizzatori. Altri-menti, frequentare solo locali pubblici che presen-tino un buon aspetto di decoro igienico (attenzionea mosche, qualità della biancheria dei tavoli e delletoilettes). Consumare esclusivamente cibi cotti; evi-tare verdure crude e frutti di mare di qualunque tipo(cozze, vongole, ostriche ecc.).

Bere solo bevande imbottigliate e sigillate; evitarel’uso di ghiaccio (se l’acqua con cui è confezionato èinquinata anche il ghiaccio lo sarà).In mancanza d’acqua potabile provvedere all’ebolli-zione per alcuni minuti o alla aggiunta di sostanzepotabilizzanti seguendo le istruzioni per l’uso.Non acquistare cibi, dolciumi, gelati, bevande davenditori ambulanti, spacci improvvisati, etc. Evitarein modo assoluto il consumo di latte non bollito.Tenere lontano, per quanto possibile, gli insetti do-mestici (mosche) dagli alimenti.

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Vacanzasicura

Consigli e raccomandazioni per organizzare una vacanza in salute

Margherita Medadirettore S.C. Igiene e Sanità pubblica

Curare scrupolosamente l’igiene personale e porta-re con sé articoli da toilette in quantità sufficienteper l’intero viaggio; questi articoli comprendono glistrumenti per l’igiene dentaria (spazzolino da denti,filo interdentale), per l’igiene dell’occhio (colliri, li-quido per lenti a contatto), per la cura della pelle.

Particolare attenzione va data al lavaggio delle maniche deve essere fatto con acqua e sapone o detersi-vo a base di alcol prima dei pasti e dopo aver usatoi servizi igienici. In mancanza d’acqua si può utiliz-zare un gel disinfettante che andrà strofinato fino acompleto assorbimento. È importante ricordare cheil lavaggio delle mani è una misura di prevenzionefortemente raccomandata dall’Organizzazione Mon-diale della Sanità come “misura salvavita”. Usare ogni precauzione nell’utilizzo di servizi igienici.Fare il bagno esclusivamente in acque e spiagge lon-tane dai centri abitati e non sovraffollate, evitare ilbagno in acque di fiume o di lago.Evitare il contatto con animali anche domestici.Evitare rapporti sessuali “non protetti”.

Piccola farmacia d a viaggio

È sempre prudente portare con sé un certo quanti-tativo di farmaci e di prodotti per medicazione. Que-sti prodotti dovrebbero essere ordinati in un conte-nitore di facile accesso; i farmaci abitualmente utiliz-zati dovrebbero infatti seguire sempre la persona. Lascelta dei prodotti da portare in viaggio dipende co-me sempre dalle caratteristiche del viaggio (destina-zione, durata, alloggiamento, organizzazione, pos-sibilità di ottenere una visita medica in ambulatorioo clinica attrezzata). La scelta dei farmaci dovrebbeessere sempre discussa con il medico curante e i viag-giatori dovrebbero avere familiarità con le caratteri-stiche, le indicazioni e le controindicazioni dei pro-dotti. Le istruzioni per l’uso devono essere sempreconservate nella confezione. Nel box qui a fiancosono elencati i principali dispositivi e farmaci chedovrebbero far parte di una farmacia da viaggio.

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Vacanza sicura

Da portare con sé

Dispositivi universali:- Garze e cerotti, pomata antisettica (es. Iodopovidone);- Termometro;- Analgesici ed antipiretici (es. paracetamolo);- Sali per la reidratazione orale; - Crema solare e dopo sole;- Antibiotico che possa coprire le principali infezioni delle vie

aeree ed urinarie (es. amoxicillina-clavulanato, ciprofloxacina,co-trimossazolo), intestinali (es. ciprofloxacina, co-trimossazolo,rifaximina);

- Antidiarroico (es. loperamide);- Antispastico; - Anti-istaminico per reazioni allergiche, farmaci per il mal di aereo

o di mare (antichinetosici);- Pomata oftalmica antibiotica (es. tobramicina);- Pomata antiistaminica e/o cortisonica per scottature o punture di

insetto; - Farmaci abitualmente assunti (accompagnati da lettera del medico

curante).

Dispositivi o farmaci per casi particolari:- Profilassi per la malattia da altitudine (Acetazolamide); - Siringhe monouso.

Inoltre:- Occhiali di riserva; - Repellente per insetti;- Zanzariera;- Kit per la potabilizzazione dell’acqua; - Profilattici.

Alcuni temi specifici

A proposito di malariaLa malaria è una malattia infettiva trasmessa all’uomodalla zanzara femmina del genere Anopheles (prece-dentemente infettata), della quale esistono centinaia dispecie variamente distribuite in tutti i continenti.Le zanzare tendono a pungere all’imbrunire e di not-te. È soprattutto in questi momenti che devono esse-re messe in atto tutte le misure necessarie (zanzariere,repellenti, insetticidi). Una buona prevenzione dellamalaria può essere ottenuta seguendo alcuni consigli:- organizzare il viaggio in area endemica in periodo

di bassa trasmissione;- non esporsi alle punture infettanti alla sera e di

notte;- indossare vestiti impregnati di insetticida ed uti-

lizzare le zanzariere (possibilmente impregnate),e indossare vestiti coprenti (maniche lunghe,pantaloni lunghi), di colore chiaro;

- evitare di soggiornare vicino a raccolte d’acqua;- applicare sulla pelle repellenti per insetti (evitan-

do di contaminare la regione orale e gli occhi);- utilizzare una chemioprofilassi se indicato dal

medico.

A proposito di diarrea del viaggiatore La diarrea del viaggiatore è un evento molto comune:dal 20 al 50% dei viaggiatori verso paesi caldi mani-festano un episodio diarroico, di solito breve (meno di48-72 ore) e di gravità limitata. I fattori di rischio comprendono: il paese di origine delviaggiatore (sono più suscettibili coloro che proven-gono da paesi industrializzati), la destinazione, la sen-sibilità individuale, l’esposizione ad alimenti o acquacontaminati.Le cause principali di diarrea possono essere batteri, vi-rus o parassiti, ma talora anche lo stress del viaggio, ilcambio dell’alimentazione, il clima, l’altitudine la pos-sono scatenare. I sintomi (feci acquose, dolori addo-minali, nausea, malessere generale) si manifestano ingenere nei primi giorni (2 settimane) dall’arrivo nel-l’area a rischio, ma possono insorgere in qualunquemomento del viaggio e talora ripresentarsi nel corsodello stesso soggiorno. Non è disponibile, al momento attuale, un vacci-no. Pertanto, il principale provvedimento per ri-durre il rischio di contrarla è seguire con scrupolo isuggerimenti forniti. La profilassi farmacologica(chemioprofilassi) è indicata soltanto in alcune cir-costanze e deve essere valutata attentamente edin modo individuale dal Medico.

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Vacanza sicura

La malaria è la più diffusa fra tutte le malattie parassitarie.I vettori sono zanzare del genere Anopheles

Negli ultimi anni si è verificato un forte incremento deiviaggi internazionali, specie in aree tropicali, per varimotivi: turistici, di lavoro, sociali, umanitari e religiosi.Sempre più persone, di tutte leetà, viaggiano a grandi distanzee con maggior frequenza, espo-nendosi a situazioni nuove inambienti non familiari. Purtrop-po spesso il viaggio è affrontatosenza un’adeguata preparazio-ne e senza conoscere i rischi le-gati a soggiorni, anche brevi, inPaesi con condizioni igienico-sa-nitarie, climatiche, politiche, so-ciali e tradizioni profondamentediverse dalle nostre. È impor-tante invece che i viaggiatori,prima di partire, ricevano infor-mazioni corrette, aggiornate epersonalizzate sulla base dellecaratteristiche del viaggio, delperiodo di permanenza, dellastagionalità e del proprio statodi salute. Inoltre alcune profilas-si vaccinali richiedono più som-ministrazioni prima della partenza affinché risultino ef-ficaci. Ecco perché una pianificazione anticipata delviaggio (almeno un mese prima) è un requisito fonda-mentale per ridurre i rischi di conseguenze spiacevolied anche pericolose per la salute che potrebbero rovi-nare il piacere del soggiorno, compromettendo unavacanza diversamente sognata. Per offrire un correttoservizio ai viaggiatori e per agevolare le loro esigenze,l’accesso all’ambulatorio viene erogato su prenota-zione, anche telefonica. In condizioni di particolare ur-genza, è consentito l’accesso diretto all’ambulatorio.Si ricorda che nei mesi estivi le due linee telefoniche

dedicate sono particolarmente roventi e quindi biso-gna ritelefonare. Con una telefonata, l’utente può tro-vare una risposta alle proprie domande: trova sempre

un operatore sanitario (un me-dico o un infermiere) capace dieffettuare un counselling perso-nalizzato che si conclude con larisoluzione del problema (coun-selling problem solving) o conuna prenotazione ambulatoria-le. Il viaggiatore che si reca inambulatorio viene accolto dalpersonale sanitario che insiemea lui analizza l’itinerario del viag-gio definendone le caratteristi-che (motivo, luogo, data di par-tenza, durata, organizzazione).Quindi, viene esaminato lo statodi salute del viaggiatore attra-verso un’anamnesi accurata,che evidenzia la presenza dieventuali condizioni di rischio(età, abitudini particolari, gravi-danza, allattamento, presenzadi patologie, allergie, terapie in

atto). Conseguentemente, viene proposta la profilassivaccinale, comportamentale, farmacologica. Il collo-quio si conclude con la vaccinazione (se prevista), laconsegna del certificato e di materiale informativo (perla prevenzione delle malattie vettoriali, alimentari e ses-sualmente trasmissibili) e i suggerimenti per una pic-cola “farmacia da viaggio”. Linee guida basate sulleevidenze (O.M.S./C.D.C./Ministero, Regione) e siti webaccreditati sono i criteri che regolano l’attività dell’am-bulatorio; e su queste evidenze il personale dedicato aquest’attività (due medici e due infermieri) viene for-mato e aggiornato periodicamente.

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MEDICINADEI VIAGGIATORIMargherita Medadirettore S.C. Igiene e Sanità pubblica

Ambulatorio di Medicinadel viaggiatore a TorinoVia della Consolata n. 10 – piano terra. È aperto dal lunedì al venerdìcon orario continuato dalle 8,30 alle 15,00su prenotazione telefonica.

telefono:011.5663054 e 011.5663156. fax: 011.5663048.

e-mail: vaccinazioni@aslto1.it

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La superficie cutanea è ricca di vita in quanto è ingrado di ospitare sino ad un milione di batteri e lie-viti per cm quadrato. La loro sopravvivenza e l’equi-librio tra le numerose varietà è alla base di un buonfunzionamento del nostro tegumento ma le tem-perature e l’umidità possono influire nel modifica-re il nostro ecosistema cutaneo favorendo la pro-gressione verso situazioni patologiche di gravità va-riabile. È il caso per esempio della frequente Pitiria-si Versicolor, detta erroneamente in gergo popola-re “fungo di mare”. Il primo errore sta nel fatto chenon si tratta di un fungo vero e proprio ma di un lie-vito saprofita che va in esubero grazie all’umiditàambientale e diviene pertanto patogeno. In quan-to saprofita, inoltre, non è in grado di essere tra-

smesso da un individuo all’altro, semplicementeperché ognuno di noi già lo possiede nel propriocorredo. Il secondo errore sta nel fatto che il perio-do balneare permette di osservare gli effetti depig-mentanti perchè l’esposizione accentua la tipica di-scromia della fase di ipopigmentazione finale delladermatosi. In realtà gli unici effetti di questa pato-logia cutanea sono rappresentati dall’inestetismoche crea e dalla frequenza di recidiva che si osser-va in alcune persone. Gli esempi di malattie cutaneelegate a squilibri della flora residente possono es-sere molto numerosi (intertrigini micotiche dellepieghe, candidiasi della cute e delle mucose ecc.),ma i problemi più concreti arrivano dalla flora tran-sitoria rappresentata da germi pervenuti sulla no-

stra pelle accidentalmente(mani sporche, terreno, sab-bia, animali), maggiormenteaggressivi nei soggetti conpelle atopica perché spessodeficitaria in meccanismi di-fensivi di barriera. In partico-lare sabbia e terra scaldate dairaggi del sole rappresentanoun ottimo terreno di culturaper lo sviluppo di Cocchi incausa nello sviluppo dell’impe-tigine bollosa (strepto e stafilo-cocchi) che compare spessodurante l’estate con vescico-bolle su cute infiammata e se-guite dalla formazione di crostedel caratteristico colore delmiele (croste mieliceriche).

Estate,pellee rischio infettivoPaolo Broganellidirigente medico - Ospedale S. Lazzaro - Torino

Un’immagine dell’Impetigine Bollosain fase acuta

Cosi come particolarmente frequenti sono le follicolitie le pustole infettive (es. Pseudomonas aeruginosa)diagnosticabili solo con ricerca culturale mediante tam-pone cutaneo. Nell’anziano l’estate fa spesso rima conErisipela (streptococco beta-emolitico di gruppo A estreptococchi di gruppo G) che si manifesta più fre-quentemente agli arti inferiori o al volto con un classi-co eritema ed edema accompagnato o preceduto darialzo febbrile e che, se trascurato, può condurre a fa-sciti profonde e gangrene infettive anche molto graviper la vita delle persone colpite. Spesso la porta d’in-gresso di queste infezioni è rappresentata dalle puntu-re d’insetto escoriate dal grattamento ed impetiginiz-zate. Nella maggior parte di questi casi un tempestivointervento con antibiotici topici può scongiurare le fa-si successive e portare a guarigione per la quale risulta

normalmente necessario comunque l’assunzione di unantibiotico sistemico. Al contrario, l’uso improprio dicorticosteroidi può rappresentare un aiuto alla caricabatterica e favorire l’aggravarsi di queste patologie. So-prattutto nel periodo estivo è invece consigliabile l’uti-lizzo di detergenti dotati di potenziale antibatterico (es.clorexidina) da usare a scopo preventivo.Ovviamente una delle cause della maggior propen-sione della cute allo sviluppo di malattie infettive du-rante l’estate è rappresentato banalmente dalla ri-duzione delle barriere meccaniche verso l’ambienteesterno (abiti). Negli ultimi anni si sono moltiplicatiinfatti i produttori di capi di abbigliamento caratte-rizzati dal maggior comfort dovuto a fibre traspiran-ti e dotate di potenziale antibatterico ed antifungino,particolarmente adatte a chi ama l’attività sportiva.

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Estate, pelle e rischio infettivo

Le punture di insetti e di animali acquatici rappresen-tano un’evenienza frequente nella stagione estiva. Nelcaso di punture di imenotteri (vespe, api, calabroni) bi-sogna cercare di estrarre il pungiglione, se questo è ri-masto nella pelle, e disinfettare la parte colpita, even-tualmente apponendo sulla cute un cubetto di ghiac-cio nel tentativo di alleviare il fastidio immediato. Nelcaso di punture di zanzare invece, bisogna evitare digrattare ripetutamente la zona attaccata dall’insetto. Inentrambi i casi, per attenuare l’infiammazione e i sin-tomi soggettivi molto utile risulta l’applicazione di unacrema corticosteroidea e l’assunzione per bocca di unantistaminico. Le dermatiti da meduse sono frequen-ti, in genere limitate alla zona del contatto. Le lesioni,di tipo eritemato-edemato-vescicoloso possono assu-mere varie figurazioni (anche se più spesso risultano li-neari), con erosioni, ulcerazioni ed intenso dolore. Gliesiti locali a distanza di tempo possono essere di tipocicatriziale, granulomatoso, cheloideo, discromico.Anche la puntura di alcuni pesci (scorfani, pesci ragno)può risultare particolarmente fastidiosa con vivo dolo-re ed edema della parte interessata (spesso la zona

plantare), talora associati ad ipotensione, vertigini, col-lasso. Vanno infine ricordati i ricci di mare, i cui aculeiappuntiti possono conficcarsi nella pianta del piedeprovocando forti dolori e sanguinamento, con possi-bile ritenzione di frammenti di aculei. Utile in tutti que-sti casi è la rimozione con un guanto degli organi e fi-lamenti urticanti (nematocisti) e delle spine, il lavaggiocon acqua salata calda o ammoniaca e l’applicazionedi un corticosteroide topico. È invece assolutamenteda evitare l’applicazione di topici contenenti antista-minici, poiché proprio questi ultimi si rivelano spesso ir-ritanti, rendendosi responsabili di dermatiti allergicheda contatto. In caso di peggioramento dei sintomi lo-cali (rossore, gonfiore, dolore) o di comparsa di altrisintomi più gravi (debolezza, nausea, vomito, mal ditesta, difficoltà respiratorie ecc.), è bene rivolgersi contempestività al più vicino pronto soccorso.

Insetti & MeduseStefano Faziomedico di famiglia e specialista in Dermatologia e Venereologia - La Spezia

Le meduse che popolano i no-stri mari non sono pericolose,a differenza delle specie tropi-cali del Pacifico, ma sono pursempre causa di fastidio, arrossamenti, prurito e piccoli stati dipanico nei bagnanti, in particolare nei bambini

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Le piante sono degli esseri viventi molto vicini alla vi-ta dell’uomo e che tutti noi conosciamo molto bene.O, forse, sarebbe meglio dire: crediamo di conosce-re molto bene. Le piante si possono suddividere inerbacee ed arbustive. Tutti sanno distinguere un’er-ba, ad es. la fragola, da un arbusto, ad es. il rosma-rino, oppure da un albero, ad es. il castagno.Al momento dell’eventuale raccolta, soprattutto se sivolesse far ricorso a piante spontanee oppure coltiva-te quali alimento o rimedio erboristico, è molto im-portante la conoscenza delle piante e delle loro ca-ratteristiche. Non si devono, infatti, dimenticare lepossibili forme di esposizione e/o intossicazione che sipotrebbero avere, nella eventualità che si dovesse rac-cogliere la pianta sbagliata. Nutrendoci di vegetali siacrudi che cotti, oppure bevendo un infuso, decotto,macerato, ecc. noi assumiamo un insieme di sostan-ze chimiche contenute in un vegetale (cioè migliaia dicomposti), il cosiddetto “fitocomplesso”.

Solo in alcuni casi sappiamo con precisione quale siail composto o la classe di composti responsabile diquella determinata attività biologica sull’organismoumano.Talvolta non lo si sa e si attribuiscono quindi le atti-vità salutistiche all’intero fitocomplesso. Ne derivaquindi come sia indispensabile essere certi che lapianta raccolta (discorso analogo vale anche per ifunghi) sia effettivamente quella che si desidera con-sumare e che sia stata raccolta nel momento idoneoper il consumo umano: pensiamo ad es. ai fiori ed aifrutti di sambuco impiegati per la preparazione difrittelle, sciroppi, marmellate, che soltanto in pienaantesi oppure a completa maturità sono privi di de-rivati dell’acido cianidrico.

La raccolta di piante spontaneeo coltivatea scopo alimentareLa conoscenza è la migliore prevenzione per evitare effetti avversi (Parte prima)

Maria Laura Colombopresidente Corso di Laurea in Tecniche ErboristicheDipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Facoltà di Farmacia, Università di Torino

I fiori e i frutti di sambuco, impiegati per preparazioni alimentari,soltanto in piena antesi oppure a completa maturità sono privi diderivati dell’acido cianidrico

Allo scopo di diffondere necessarie conoscenze dibase e di invogliare improvvisati raccoglitori a voler-si soffermare sulla identificazione botanica dellapianta che si voglia personalmente raccogliere a sco-po alimentare ed erboristico, è stato pubblicato unarticolo di riconoscimento botanico pratico.Il criterio con cui sono state prescelte le specie datrattare è stato dettato dalla elevata incidenza di er-rori nella raccolta; si vuole sottolineare perciò che lesituazioni descritte non sono tratte da dati di lette-ratura, bensì da casi reali di esposizioni e/o intossi-cazioni più o meno severe registrate principalmen-te nel Centro - Nord Italia. In particolare, gli esem-pi riportati sono riferiti al periodo 1985 – 2006, eregistrati presso il Centro Antiveleni dell’Ospedaledi Niguarda a Milano. Vengono descritte 42 specie di piante, suddivise ingruppi in base allo stato vegetativo in cui avviene laloro raccolta. Per ciascun gruppo si mette a con-fronto la specie edule (ovvero quella commestibileche le persone avrebbero voluto raccogliere) con lespecie tossiche che hanno causato errori di ricono-scimento. Si analizzano 8 specie raccolte allo statodi germoglio, 14 specie raccolte per le loro foglie, 6raccolte come fiore, 6 raccolte come frutto o seme,2 raccolte come radice e infine 6 per avere effettofotosensibilizzante. Per ciascuna specie o genere vie-ne data una descrizione morfologica, evidenziandoi caratteri distintivi del momento della raccolta e irelativi aspetti tossicologici.Lo scopo principe di questo lavoro, espressamentevoluto e scritto in lingua italiana, è quello di fare co-noscere al maggior numero possibile di persone lapotenziale tossicità insita nelle piante e sottolinearela facilità con cui le piante selvatiche possano essereconfuse fra loro, se non vengono considerate consufficiente attenzione.

Le specie descritte in questo breve compendio sonopiante spontanee nella nostra flora ed arricchisconocon la loro presenza la biodiversità dei nostri am-bienti. Molte piante, dovendo vivere in ambienti di-versi e talvolta ostili e soprattutto non potendo fug-gire dal nemico (sono ancorate al terreno con le ra-dici), hanno sviluppato un programma di difesa chi-mica: sintetizzano composti tossici per l’uomo e permolti altri mammiferi (gli insetti reagiscono diversa-mente), potendo così difendersi chimicamente e so-pravvivere nonostante i predatori.Ciò che possiamo tener presente è che non esistonopiante “tossiche – cattive”: lo diventano per noi chene facciamo un uso improprio, come ad es. non esi-stono animali “cattivi”, tutto dipende dall’uomo, dalsuo comportamento e dal suo grado e desiderio diconoscenza. Ed è proprio questo il punto: soltantola conoscenza corretta, lo studio di fonti sicure edattendibili permettono di sapere e quindi di potersidifendere da ciò che ci potrebbe recare danno.Ed infine non dimentichiamo che le piante che noi de-finiamo “tossiche”, le sostanze naturali “tossiche”che le piante contengono, sono utili ed indispensabi-li per la preparazione di nuovi farmaci. Molecole conattività citotossica sono costantemente ricercate daglistudiosi per aggredire nuove e vecchie malattie. La co-sa importante è conoscere e continuare a studiare.L’articolo ha come autori M.L. Colombo, S.Perego,K Marangon, F. Davanzo, F. Assisi, P.A. Moro (2006)Esempi di piante superiori spontanee in Italia:modalità di riconoscimento botanico per evita-re intossicazioni. Esperienze del Centro Antive-leni di Niguarda, Milano. Pagine Botaniche 31: 3-51. L’articolo è scaricabile gratuitamente al link:www.centroantiveleni.org/erba.php .Da questo testo sono tratte le informazioni dellascheda a pag. 29.

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La raccolta di piante spontanee o coltivate a scopo alimentare

Già Paracelso, nella prima metàdel XVI secolo, aveva intuito cheogni sostanza può essere un ve-leno e che nessuna sostanza èperfettamente innocua.Molte piante possono esseretossiche oppure possono risul-tare tossiche solo alcune partio, ancora, la modalità con cui leassumiamo le fa risultare tossi-che o benefiche.Ad esempio, la masticazione diun seme di ricino può risultaremolto velenosa ma l’olio di rici-no ha molte ottime proprietà.

Il Mirtillo nero è una piccola pianta perenne alta 40– 60 cm. con fusto legnoso e foglie alterne, cadu-che, con corti piccioli e lamina minutamente dentel-lata, verde sulle due facce. I fiori singoli, che cresco-no su brevi peduncoli, sono di colore rossastro.Il frutto, che matura ad agosto - settembre, è costitui-to da una bacca tondeggiante (4–6 mm) con la super-ficie di colore nero-azzurrognolo. Cresce nei boschi epascoli della zona montana sulle Alpi e sull’Appenninofino in centro Italia, sempre su suolo ricco di humus eacido, e fiorisce da maggio a giugno.Aspetti tossicologici: assenti. I frutti di mirtillo so-no ricchi di vitamine, di antocianosidi (sostanze blu

violetto) che non vengono modificati o diminuiti dal-la cottura (marmellate) o surgelamento.Tali principi attivi colorati hanno una azione antiossi-dante e sono utili per contrastare la fragilità dei vasisanguigni, soprattutto dei capillari.

Il MirtilloMirtillo nero (Vaccinium myrtillus L.)famiglia: Ericaceae

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LA SCHEDA

Si ritiene che il mirtillo abbia proprietà astringenti, antiistamini-che, antimicrobiche e antidiarroiche. Gli antocianosidi presentinella pianta hanno attività antiulcera, antiinfiammatorie

Piante i cui frutti sono erroneamente raccolti invece del mirtillo

Belladonna (Atropa belladonna L.)famiglia: SolanaceaeCresce in tutta Italia e preferisce radure di boschi della fascia montana con terreno umido. Fiorisceda giugno a settembre. Il frutto si distingue da quello del mirtillo per la sua dimensione maggiore, lamancanza della larga cicatrice apicale e perché ha soltanto la “buccia” violacea, mentre la polpa èbiancastra (come nelle melanzane); inoltre la pianta è tutta erbacea ed ha dimensioni decisamentemaggiori rispetto a quelle del mirtillo (50–150 dm).Aspetti tossicologici: Atropa belladonna, come molte piante appartenenti alla famiglia delle So-lanaceae, produce alcaloidi, da cui la medicina ha ricavato farmaci importanti ed utili per la saluteumana. Tuttavia se frutti di A. belladonna vengono consumati come se si trattasse di mirtilli, si va in-contro ad un quadro tossicologico che provoca aumento del ritmo cardiaco, vasodilatazione, inibi-zione delle secrezioni salivare, gastrica e pancreatica, sudorazione, eccitazione con agitazione, diso-rientamento, allucinazioni, delirio, confusione mentale. Se i frutti di A.belladonna vengono scambia-ti per mirtilli e posti nella grappa per aromatizzarla, questa si arricchisce in alcaloidi e diventa tossica.

Uva di volpe (Paris quadrifolia L.) famiglia: TrilliaceaeCresce in quasi tutta Italia nella fascia submontana e montana, in boschi umidi di latifogliee aghifoglie, e fiorisce da giugno a luglio. Il frutto si distingue da quello del mirtillo per lemaggiori dimensioni, per la cicatrice più piccola lasciata dal distacco dello stimma, inoltrela pianta ha un solo frutto per gambo ed è tutta erbacea.Aspetti tossicologici: la tossicità è elevata, non solo per frutti e semi, ma anche per il ri-zoma. La tossicità è dovuta a presenza di saponine (la principale è la pennogenina tetra-glicoside) che, tuttavia, vengono assorbite in scarsa misura, di conseguenza è raro che i ca-si di intossicazione siano mortali nell’uomo, si verificano comunque seri problemi cardiaci.Possono invece essere mortali negli animali.

“È interesse precipuo del legislatore e della pubblicaamministrazione favorire il recupero e il reinserimen-to dei lavoratori colpiti da malattie, specie se gravi, eridurre al minimo la necessità di rimanere fuori dal ci-clo produttivo durante il periodo di cura della patolo-gia”. Con queste premesse si apre la circolare appli-cativa del Decreto Legge n° 112/2008 convertito poinella legge 133, firmata dal ministro per la Funzio-ne Pubblica Renato Brunetta, volta ad eliminare leproblematiche sorte, soprattutto per i malati di can-cro, a causa dei vincoli imposti da una reperibilità adetta di tutti assai punitiva. La circolare n.1 del 30aprile 2009 firmata dal Ministro Brunetta è stata sol-lecitata dalla Favo (Federazione Italiana delle Asso-ciazioni di Volontariato in Oncologia) nell’interessedelle centinaia di migliaia di malati di cancro che la-vorano per lo Stato e gli enti pubblici. I chiarimenticontenuti nella circolare, in primo luogo, so-no finalizzati ad evitare inutili e costosi con-trolli medici in malattia nei casi di patologiegravi come quella oncologica. Il successivorichiamo all’utilizzo di forme flessibili di lavo-ro come il part-time ed il telelavoro, deve es-sere letto come facoltà del lavoratore pubbli-co ad accedervi senza che gli vengano oppo-sti ostacoli di qualsivoglia natura e non certocome obbligo a lavorare ad ogni costo ed inqualsiasi condizione psico-fisica. Da un son-daggio commissionato dall’AIMaC (Associa-zione Italiana Malati di Cancro) all’istituto

Piepoli lo scorso anno è risultato che l’ottantanoveper cento dei malati di cancro desidera continuare alavorare e non solo per evidenti ragioni economichema, anche e soprattutto, per sentirsi vivo e attivo. Illavoro per i malati oncologici è terapeutico ed aiutaa combattere la malattia, gli effetti collaterali delle te-rapie oltre che la conseguente depressione. Con lacircolare 1/2009 il Ministro ha accolto la richiesta deipubblici dipendenti che, benché malati, vogliono con-tinuare ad essere utilmente inseriti nel loro contestosociale e lavorativo. In occasione della IV Giornata na-zionale del malato oncologico celebrata il 3 maggio2009 a Taranto, essa è stata accolta con soddisfazio-ne dai malati convenuti da tutta Italia e dai rappre-sentanti delle oltre 400 Associazioni aderenti a Favo.

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