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CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA X LEGISLATURA 35^ SEDUTA CONSILIARE PUBBLICA di martedì 24 febbraio 2015 PRESIEDE IL PRESIDENTE LACORAZZA Indi IL VICEPRESIDENTE GALANTE ___________________________________________________________________________ ______ Ufficio segreteria dell’Assemblea – Ufficio legislativo, studi e documentazione 1

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CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA

X LEGISLATURA

35^ SEDUTA CONSILIARE PUBBLICA

di martedì 24 febbraio 2015

PRESIEDE IL PRESIDENTELACORAZZA

Indi

IL VICEPRESIDENTEGALANTE

Resoconto integrale

_________________________________________________________________________________

Ufficio segreteria dell’Assemblea – Ufficio legislativo, studi e documentazione

1

Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

SOMMARIO

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO 8

PRESIDENTE (LACORAZZA) 8

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “NOMINA COMMISSARIO AD HOC PER LA PROSECUZIONE DELLO «SCHEMA IDRICO BRADANO-BASENTO TROCO DI ACERENZA DISTRIBUZIONE 3° LOTTO DA INDIVIDUARE NELLA REGIONE BASILICATA»” 10

ROSA 10PITTELLA 10ROSA 11

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “TAVOLO PERMANENTE CONTRO LA CRISI”. 12

ROSA 12PITTELLA 13ROSA 14

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: PO-FESR 207-2013 – ASSE VIII GOVERNANCE ED ASSISTENZA TECNICA – AFFIDAMENTO EX ART. 125, COMMA 11, D.LGS NUMERO 163/2006 A SCAI COMUNICAZIONE SRL (DETERMINA DIRIGENZIALE DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E FINANZE N. 43 DEL 12.08.2014) 15

ROSA 16PITTELLA 17ROSA 20

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROMANIELLO AVENTE AD OGGETTO “SEDE DEL CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI POTENZA” 21

ROMANIELLO 21LIBERALI 23ROMANIELLO 27

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: TRASFERIMENTO DEL COMPARTIMENTO DELLA POLIZIA STRADALE DI BASILICATA 28

ROSA 28PITTELLA 28ROSA 29PITTELLA 30

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALL’ASSEGNAZIONE DELLA DOTAZIONE FINANZIARIA AL COMUNE DI BRINDISI DI MONTAGNA PER LA GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEL PARCO STORICO CULTURALE E AMBIENTALE DELLA GRANCIA 30

ROSA 30

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PITTELLA 33ROSA 34PITTELLA 35ROSA 36

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: RICHIESTA DI PARERE SULL’APPOSIZIONE DI UNA TARGA COMMEMORATIVA DI UN ATTO EROICO COMPIUTO IN PERIODO BELLICO, ERRONEAMENTE ATTRIBUITO A PERSONA NON PROTAGONISTA37

PACE 38PITTELLA 38PACE 39

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PERRINO AVENTE AD OGGETTO: REALIZZAZIONE DELLA CITTA’ DEI BAMBINI IN LOCALITA’ TERZO CAVONE A SCANZANO – ISTITUZIONE DEL CENTRO REGIONALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE ANTINUCLEARE DELL’OSSERVATORIO SCIENTIFICO ANTINUCLEARE

39

PERRINO 39PITTELLA 43PERRINO 46

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PERRINO AVENTE AD OGGETTO: “AFFIDAMENTO DI FORNITURE E SERVIZI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DELLE INIZIATIVE DEL PARCO DELLA GRANCIA”. 47

PERRINO 47PITTELLA 49PERRINO 50

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO APPROVATO NELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 7 AGOSTO 2014 RELATIVO AI SOGGETTI IMPEGNATI IN ATTIVITA’ SOCIALMENTE UTILI 50

ROSA 50PITTELLA 51ROSA 52NAPOLI 52

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: “SOPPRESSIONE DELLA SEZIONE DELLA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI DI MATERA” 53

PACE 53PITTELLA 54PACE 55

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “CONCESSIONE DEL FABBRICATO DI PROPRIETA’ DELL’ALSIA SITO ALLA VIA CERERIE N.61 IN MATERA ALLA COMUNITA’ PARROCCHIALE MARIA SANTISSIMA ANNUNZIATA DI PICCIANELLO”. 55

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

ROSA 55PITTELLA 56ROSA 57SPADA 58

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: VERTENZA CREL E SALVAGUARDIA DELLA QUESTIONE OCCUPAZIONALE 59

PACE 59PITTELLA 59PACE 61

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “SMALL BUSSINESS ACR: PIANO DI ATTUAZIONE E SOGGETTI DESTINATARI” 62

ROSA 62LIBERALI 63ROSA 64

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “PIANO REGIONALE DI UTILIZZO DELLE AREE DEMANIALI MARITTIME, PIANO LIDI” 66

ROSA 66LIBERALI 66

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROMANIELLO AVENTE AD OGGETTO: “CONTRATTO DI SVILUPPO INDUSTRIALE CON LA SOCIETA’ VIGGIANELLO FONTI DEL POLLINO SPA – APPALTO LAVORO ALLA SOCIETA’ TREVISAN” 67

ROMANIELLO 67LIBERALI 69ROMANIELLO 72

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALLA TIPOLOGIA DEI RIFIUTI CONFERIBILI NELLA PIATTAFORMA LEGISLATIVA TECNOPARCO – VAL BASENTO AIA RILASCIATA CON D.G.R. N. 1022 DEL 18 GIUGNO 2008 73

ROSA 73

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: “DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA” 74

PACE 74

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA AL QUESTITO POSTO DAL COMUNE DI PICERNO IN MERITO ALL’INTERPRETAZIONE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE 74

ROSA 74BERLINGUER 76

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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “PIANO REGIONALE DELLE AREE COSTIERE”78

ROSA 78BERLINGUER 78ROSA 79

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE LEGGIERI AVENTE AD OGGETTO: FIAMMATA ANOMALA DEL 18.1.2015 DEL CENTRO OLI DI VIGGIANO 80

LEGGIERI 80BERLINGUER 80LEGGIERI 82BERLINGUER 82

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALLA TECNOSOLAR -SENTENZA N. 54 DEL 17 GENNAIO 2015 DEL TAR BASILICATA 83

ROSA 83BERLINGUER 85ROSA 86BERLINGUER 88ROSA 88

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “ISTITUZIONE DEL PORTALE INFORMATIVO ENTI LOCALI”. 89

ROSA 89PITTELLA 89ROSA 90

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE LEGGIERI AVENTE AD OGGETTO: PROGETTO DI RIFORMA DELLA GEOGRAFIA DELLE REGIONI 91

LEGGIERI 91PITTELLA 92LEGGIERI 93

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE RELATIVA ALLA CHIUSURA MUSEO DEL VULTURE 93

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE RELATIVA AL RISCHIO DI CHIUSURA BIBLIOTECA, MUSEO E PINACOTECA PROVINCIALE DI POTENZA 93

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE RELATIVA AL RISCHIO CHIUSURA BIBLIOTECA, MUSEO E PINACOTECA PROVINCIALE DI MATERA 93

PACE 94PITTELLA 95PACE 97PRESIDENTE (LACORAZZA) 97

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

LEGGIERI 98

MOZIONE DEL CONSIGLIERE PERRINO RELATIVA ALL’IMPIANTISTICA REGIONALE PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI 98

PERRINO 98

MOZIONE DEL CONSIGLIERE GALANTE RELATIVA AL PIANO DI RISANAMENTO DEI CONSORZI INDUSTRIALI99

GALANTE 99

MOZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA AL CONCORSO PER 900 AGENTI DI POLIZIA CON 650 POSTI ANCORA DISPONIBILI 100

ROSA 100PACE 100

MOZIONE DI INIZIATIVA DEI PRESIDENTI DEI GRUPPI CONSILIARI ED ALTRI RELATIVA ALLE ESENZIONI IMU PER I TERRENI AGRICOLI IN ZONE MONTANE E COLLINARI 101

LEGGIERI 101

MOZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALL’ATTIVITA’ DI RASSEGNA STAMPA DI ENTI O SOCIETA’ PARTECIPATE DELLA REGIONE BASILICATA 102

ROSA 102GALANTE 102PACE 103ROSA 104PITTELLA 105ROSA 105PACE 106PITTELLA 106ROSA 106

MOZIONE DEI CONSIGLIERI ROSA, PACE E PERRINO RELATIVA ALLE BIBLIOTECHE PROVINCIALI DI POTENZA E DI MATERA 107

MOZIONE DEL CONSIGLIERE GALANTE RELATIVA AL PIANO DI RISANAMENTO DEI CONSORZI INDUSTRIALI107

GALANTE 108ROSA 108GALANTE 109PRESIDENTE (LACORAZZA) 110GALANTE 110NAPOLI 110CIFARELLI 111

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ROMANIELLO 112

DDL NUMERO 24/2014 – RIORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA DELL’ALSIA – DGR NUMERO 819 DEL 27 GIUGNO 2014 112

SANTARSIERO 113PACE 119ROSA 121GALANTE 123NAPOLI 126LEGGIERI 131ROMANIELLO 131CIFARELLI 134PITTELLA 138NAPOLI 142PITTELLA 142NAPOLI 144SANTARSIERO 145SPADA 146SANTARSIERO 148GALANTE 148ROSA 148SPADA 149NAPOLI 152SANTARSIERO 153

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La seduta ha inizio alle ore 12.07

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

PRESIDENTE (LACORAZZA)Diamo inizio ai lavori del Consiglio.

Innanzi tutto in apertura di questa seduta saluto gli studenti e i docenti del Liceo Scienze Umane

e Liceo Scientifico di Potenza, vi ringrazio per essere qui. Ci siamo visti già prima, noi procederemo in

questo Consiglio Regionale con il primo punto all’ordine del giorno che è quello che riguarda le

interrogazioni, quindi avrete modo di ascoltare i consiglieri regionali che chiederanno al Presidente

della Giunta e agli Assessori su singoli punti puntuali risposte; poi, se la vostra permanenza andrà

oltre, ma non credo, un’oretta, avrete anche la possibilità di ascoltare il dibattito ed assistere alle

votazioni su particolari leggi che riguardano, per esempio, la riorganizzazione dell’Agenzia di sviluppo

agricolo, oppure una legge che riguarda gli affidi e le adozioni.

Io apro formalmente il Consiglio, ringraziandovi ancora per la presenza.

Approvazione resoconto seduta precedente. Se non ci sono interventi, se non ci sono richieste

di modifica, lo diamo per approvato.

Comunico le assenze dei consiglieri Carmine Miranda Castelgrande e Pietrantuono per motivi di

salute.

Do lettura degli atti pervenuti.

Sono pervenuti i seguenti Disegni di legge.

Di iniziativa della Giunta Regionale – Deliberazione n. 139 del 10/02/2015: ”Disciplina per il

controllo della fauna selvatica e fauna selvatica protetta, per la prevenzione e per l’indennizzo dei

danni arrecati alla produzione agricola, al patrimonio agricolo e zootecnico della fauna selvatica e

fauna selvatica protetta”; pervenuto il 17.02.2015, trasmesso alla Seconda e Terza Commissione

Consiliare Permanente nella stessa data.

Atti amministrativi pervenuti.

Delibera di Giunta Regionale n. 114/2015: “Approvazione della ripartizione finanziaria in capitoli

dei titoli, tipologie e categorie delle entrate e delle missioni, programmi e titoli delle spese del bilancio

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

di previsione pluriennale 2015/2017”; pervenuta il 13/02/2015, trasmessa alla Prima, Seconda, Terza

e Quarta Commissione Consiliare Permanente nella stessa data.

Delibera di Giunta Regionale n. 131/2015: “Schema statuto «Fondazione Osservatorio

Ambientale Regionale» – art. 43, comma 6, L.R. 18 agosto 2014, n. 26 – Adozione”; pervenuta il

18/02/2015, trasmessa alla Prima e Terza Commissione Consiliare Permanente nella stessa data.

Do comunicazione delle interrogazioni pervenute.

In data 11/02/2015 - Interrogante consigliere Rosa (risposta orale): “Determina dirigenziale n. 4

del 26.1.2015 – Dipartimento Programmazione e Finanze – Approvazione Progetto «Miglioramento

della Competitività del sistema produttivo nonché di quello occupazionale con particolare riguardo alla

creazione di condizioni di contesto favorevoli alla valorizzazione e alla salvaguardia della risorse

umana»”.

In data 13/02/2015 - Interrogante consigliere Pace (risposta orale): “Disagi dei pendolari a causa

dei disservizi sulla tratta ferroviaria Foggia-Potenza”.

In data 13/02/2015 - Interrogante consigliere Romaniello (risposta orale): “Sito ex RCI Sud”.

In data 20/02/2015 - Interrogante consigliere Napoli (risposta orale): “L’affaire EcoSunPower”.

In data 23/02/2015 - Interrogante consigliere Mollica (risposta immediata): “Lavori di

completamento dello schema Basento – Bradano «Distretto G»”.

Do lettura delle Mozioni pervenute.

In data 12/02/2015 - Proponente consigliere Leggieri: “Revoca determina dirigenziale n. 4 del

26.01.2015”.

In data 20/02/2015 - Proponente consigliere Romaniello: “Promozione ed incentivazione

dell’affidamento congiunto Esperto-Giovane-Singoli Professionisti”.

Risposte pervenute ad interrogazioni.

In data 14/01/2015 - Interrogante consigliere Leggieri (risposta orale): “Questione Royalties del Petrolio”.

Pervenuta risposta scritta del Presidente della Giunta.

Non ci sono altre comunicazioni rispetto agli atti pervenuti, quindi possiamo procedere al primo

punto all’ordine del giorno con l’attività ispettiva.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Attività ispettiva, interrogazioni di cui allegato all’elenco.

La prima interrogazione è da parte del collega Rosa, la n. 81, rivolta al Presidente della Giunta.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “NOMINA COMMISSARIO AD HOC PER LA PROSECUZIONE DELLO «SCHEMA IDRICO BRADANO-BASENTO TROCO DI ACERENZA DISTRIBUZIONE 3° LOTTO DA INDIVIDUARE NELLA REGIONE BASILICATA»”

Prego, collega Rosa.

ROSAPresidente, parliamo di un’interrogazione presentata il 24 settembre 2014, ora non so se in

questi mesi sia cambiata la situazione rispetto alla nomina di un Commissario ad hoc per la

prosecuzione dei lavori sullo schema idrico Basento-Bradano.

In effetti la storia è antica: con delibera 106 del marzo 2006 il CIPE ha approvato il progetto

preliminare dell’intervento predisposto dall’Ente, dall’EIPLI, ed ha individuato il relativo soggetto

aggiudicatorio nella Regione Basilicata.

Con delibera n. 3 del 25 gennaio 2008 è stato approvato il progetto definitivo, con delibera 3

agosto 2011 n. 59 è stata disposta la variazione del soggetto aggiudicatore, individuandolo nell’EIPLI,

che è quindi subentrato alla Regione Basilicata.

Con decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 l’EPLI è stato soppresso e posto in liquidazione,

quindi il Ministero delle Infrastrutture ha proposto di individuare il nuovo soggetto aggiudicatore nella

Regione Basilicata, valutando anche la nomina di un Commissario ad hoc in modo da assicurare la

corretta e tempestiva prosecuzione dei lavori.

Quindi interroghiamo la Giunta per sapere quali sono le sue intenzioni circa la nomina del

Commissario ad hoc.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa; prego, Presidente Pittella.

PITTELLAConsigliere Rosa, il ritardo non è imputabile né al Consiglio Regionale, né alla struttura

amministrativa della Regione, né al Presidente, ma ad adempimenti propri del Ministero e del CIPE;

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arriviamo oggettivamente in ritardo, nel senso che sarebbe anche forse inutile ripercorrere tutta la

storia, perché è di qualche giorno fa, consigliere Rosa, il decreto con cui la Presidenza del Consiglio

dei Ministri individua l’ingegnere Saverio Riccardi quale Commissario straordinario per la

realizzazione dell’intervento denominato schema idrico Basento-Bradano, tronco di Acerenza

distribuzione 3° lotto.

Io trascurerei la cronistoria, però è qui ovviamente in atto, perché viene superata ampiamente

da un decreto, che ho qui in copia e posso anche favorire in fotocopia, che ha una data del 2 febbraio

2015, e recita sostanzialmente: “Articolo 1, all’ingegnere Saverio Riccardi è conferito, eccetera

eccetera, il Commissario straordinario abilitato, eccetera eccetera” - e dice esattamente i compiti e le

funzioni affidate al Commissario -. “Che il Commissario – articolo 2 – è tenuto a riferire al Presidente

del Consiglio, al Ministro delle Infrastrutture e al CIPE le problematiche riscontrate, eccetera”.

L’articolo 3 si intende espletato con il verbale di collaudo dell’opera, che è l’incarico commissariale. “Il

Commissario straordinario può essere revocato in qualsiasi momento con le medesime modalità

previste per la nomina. Al Commissario straordinario non è riconosciuto alcun compenso aggiuntivo

per l’espletamento dell’incarico di cui all’articolo 1 in quanto già Commissario straordinario dell’Ente

per lo sviluppo dell’irrigazione alla trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia. Il Commissario

straordinario – punto 4 – è autorizzato ad avvalersi della struttura tecnico-amministrativo dell’ente per

lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia, senza ulteriori oneri a carico del

bilancio dello Stato.”.

Questo è il Decreto che porta questa data ed io le faccio avere in copia.

Pensi che la risposta all’interrogazione, perché è datata, è: “da interlocuzioni informali con il

Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti si è appreso che il Presidente del Consiglio dei Ministri

avrebbe firmato il decreto”. Questa è la risposta all’interrogazione.

Nel mentre giunge ovviamente questo qui.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Rosa.

ROSAGrazie, Presidente. Ora, l’unico auspicio è che quest’opera si faccia, si realizzi e speriamo che

si realizzi in tempi e modi diversi rispetto alla nomina del Commissario, speriamo anche che il

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Commissario sia parte attiva in questo processo, perché come sa bene è un’opera importante per la

nostra Regione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Passiamo alla successiva interrogazione, la numero 96:

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “TAVOLO PERMANENTE CONTRO LA CRISI”.

Prego, collega Rosa.

ROSAAnche questa è un’interrogazione datata, del 17 ottobre.

Noi tutti conosciamo i fatti, parliamo dei lavoratori del tavolo di crisi che fu aperto con la triplice

rispetto al problema dei soggetti svantaggiati che erano usciti fuori dalla mobilità in deroga,

sostanzialmente quei signori che alloggiano fuori da questa sede, in quel capanno, già da diversi

mesi.

Presidente, sappiamo che hanno fatto dei corsi di formazione nell’ultima parte dell’anno. Ho letto

proprio ieri una delibera della Giunta in cui vengono rifinanziati dei corsi di formazione per queste

persone.

Presidente, aggiorniamo la domanda per avere una risposta aggiornata rispetto ai tempi, questi

signori faranno nuovamente – ho letto questa delibera di febbraio 2015 – dei corsi di formazione e la

domanda è: subito dopo che succede?

Perché le voglio ricordare che quando parlammo dei primi corsi di formazione che dovevano

essere i primi ed ultimi fatti nell’anno vecchio, poi non è stato così.

(Interruzione)

In effetti il collega Mollica, mi suggerisce bene, sono stati gli ultimi dell’anno vecchio.

Ritornando alla questione, la Giunta riaffronta la questione con nuovi corsi di formazione.

Presidente la domanda, vogliamo aggiornarla: dopo la fine di questi nuovi corsi di formazione

cosa succederà per queste persone?

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAIo proverei, come sempre, a guardare il bicchiere sempre un po’ mezzo pieno che mezzo vuoto,

nel senso che c’è un’azione che, di concerto con i sindacati, si sta provando a mettere in campo,

consigliere Rosa, perché più volte, anche in queste sede, che è la più autorevole ed anche deputata

ad immaginare un percorso, si è immaginato di inaugurare, cosa inedita in Italia, il reddito minimo di

inserimento.

Essendo uno strumento inedito, non abbiamo altre esperienze a cui attingere informazioni e la

giusta regolamentazione, quindi lo stiamo di fatto costruendo, tanto che nell’interlocuzione con il

Ministero dello Sviluppo Economico le osservazioni che sono state indirizzate anche positivamente al

nostro lavoro è che questa iniziativa è nello spirito del Governo nazionale mettere in campo.

È evidente che per elaborare il regolamento, anche la stessa stesura degli atti amministrativi che

devono accompagnare un’iniziativa del genere, sono stati necessari approfondimenti e anche

interlocuzioni.

Penso, quindi, che bene abbia fatto la struttura con le parti sociali ad attardarsi

nell’elaborazione di un provvedimento che sicuramente è perfettibile, ma insomma, deve provare a

tenere dentro le minori imperfezioni possibili ed immaginabili.

Dall’altro lato stiamo lavorando, come il Consiglio sa, affinché la modifica dell’articolo 45 della

Legge 99/2009, quella della famosa “Card benzina”, possa dotare la Regione Basilicata delle risorse

finanziarie per sostenere un’operazione simile ed è interlocuzione in atto presso il Ministero dello

Sviluppo Economico perché c’è una proposta, condivisa anche qui dal Governo Regionale, dal

Consiglio regionale nelle interlocuzioni avute e con le parti sociali, che prevede una serie di opzioni.

La prima opzione, una dotazione significativa di quel castelletto economico, di quel tesoretto,

destinato proprio ai Copes ed agli ex lavoratori in mobilità in deroga.

La nostra intenzione, quindi, rimane sempre quella, la nostra opzione anche strategica è quella.

L’interlocuzione a Roma continua, il lavoro qui in Regione sta continuando e finché noi non lo

completiamo e non abbiamo le risorse, non possiamo, a mio giudizio, a nostro giudizio, lasciare a

piedi, per capirci, una platea che oggettivamente ha una difficoltà

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Come fare, ci siamo chiesti, per continuare a dare quel, non la soluzione, ma quel piccolo

respiro che serve in un momento di grandissima drammaticità e crisi ad una platea piuttosto vasta?

Abbiamo immaginato, sempre con i Sindacati, ma un po’ coralmente già da qualche mese a questa

parte, di andare avanti con i presidi a nostra disposizione, che sono i corsi di formazione ed il

rifinanziamento del COPES, fino a quando non riusciamo ad attuare questo provvedimento, che non è

tutto nelle nostre mani. Una parte è nelle nostre mani, un’altra parte è nelle mani del Ministero che

deve sciogliere questa interlocuzione.

Io sono pronto, se vuole gliela dico e gliela leggo perché è giusto che sia così, se vuole gliela do

in copia e la distribuisco a tutti in modo che ognuno se la può leggere con più calma, ma qui c’è il

lavoro avanzato che si è fatto con il Tavolo.

Per capire la tastiera delle opportunità, come si dovrebbe svolgere, quali sono i criteri, tutto

lavoro che ancora è in progress, per quanto molto avanzato, e che può essere anche corretto.

Tutte queste cose, mi dica lei, se vuole che io…

(Interruzione)

Sono quattro fogli e non è una cosa semplicissima.

Il tema è, se ho capito bene, la domanda è più politica: che cosa intende fare il Governo e

perché sta andando avanti in questa maniera prorogando?

Penso di averle spiegato, poi può essere non condivisa la risposta, perché stiamo andando

avanti da un lato in questa maniera e dall’altro cosa stiamo facendo per cercare di ottenere al più

presto i risultati.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, consigliere Rosa.

ROSAPresidente, lei è stato chiarissimo, non è mai stato così chiaro, nel senso che lei dice: “Cari

signori che da alcuni mesi siete accampati di fronte la Regione, smobilitate quella tenda, perché il

vostro futuro è fatto di corsi di formazione ed è fatto di reddito minimo di inserimento, quando si

stabilirà insieme al Ministero come stornare quel fondo della Card benzina”.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

A dire il vero, Presidente, io mi aspettavo una risposta sulla prospettiva di un vero lavoro per

queste persone. Mi aspettavo di conoscere, dopo una fase transitoria, che evidentemente è

necessaria, quale prospettiva di reinserimento lavorativo hanno queste persone.

Presidente, io le sto dicendo che dopo una fase transitoria, e mi pare che la fase transitoria stia

durando già da parecchio, perché Presidente, voglio ricordarle che del reddito minimo di inserimento

ce ne parlava già ad aprile 2014, ci diceva che eravate lì lì per approvare il provvedimento e questo

era pronto.

Però il dato è questo, questa è la fase transitoria, però dall’altra parte a queste persone va detto

chiaramente, e lei è stato oggi di una chiarezza assoluta, che io traduco così, dicendo a queste

persone: “E’ inutile che continuate a stare accampati fuori la Regione, perché il vostro futuro è fatto di

corsi di formazione e di reddito minimo di inserimento”, che, fra l’altro, lei sa bene, comporterà anche

una non contribuzione per queste persone.

Quindi queste persone che sono mancanti di contributo per andare anche in pensione, dovranno

arrangiarsi in qualche maniera e non vedo nelle sue parole un legittimo futuro lavorativo rispetto a

quanto lei mi ha appena detto.

Quindi è normale che la risposta che ha fornito, Presidente, non mi piace, perché dire

sostanzialmente che continueremo con queste pratiche assistenziali e dopo queste pratiche non ci

sarà null’altro, è pur chiaro che è sconfortante per tutto il popolo lucano.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. La successiva interrogazione è da parte del collega Romaniello, ma non

vedo l’assessore Liberali. Non appena raggiunge i banchi della Giunta, potremmo eventualmente

procedere, quindi la rinviamo in attesa che arrivi l’assessore Liberali. Procediamo con l’ulteriore

interrogazione, la numero 103, da parte del collega Rosa, sempre rivolta al Presidente della Giunta.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: PO-FESR 207-2013 – ASSE VII I GOVERNANCE ED ASSISTENZA TECNICA – AFFIDAMENTO EX ART. 125, COMMA 11, D.LGS NUMERO 163/2006 A SCAI COMUNICAZIONE SRL (DETERMINA DIRIGENZIALE DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E FINANZE N. 43 DEL 12.08.2014)

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Prego, collega Rosa.

ROSALa leggo. Interrogazione del 5 novembre.

Nei giorni 2 e 3 luglio 2014 è stato organizzata la missione regionale “Strategia nazionale aree

interne in Basilicata” tenuta dal Comitato Tecnico per le aree interne insieme ad un gruppo

interministeriale di esperti.

Si è reso necessario il ricorso ad operatori esterni per l’organizzazione del servizio di fusione ed

organizzazione delle attività connesse alla suddetta missione regionale.

In data 26 giugno 2014 sono stati richiesti i tre preventivi di spesa ed altrettanti operatori

economici, solo la ditta SCAI Comunicazione srl, in data 27 giugno, ha risposto positivamente

all’invito.

Considerato che con la determina dirigenziale numero 43 del 12.08.2014, è stato affidato a

SCAI il servizio di organizzazione per un importo di 5.965.000, nella determina suddetta non vengono

resi noti i nominativi degli altri operatori a cui è stata inviata la richiesta di preventivo;

si dà atto che è stato attuato il principio di rotazione tra gli operatori economici;

quindi si interroga:

i nominativi degli operatori economici a cui è stato inviato il preventivo e la richiesta di preventivo

e le modalità con le quali sono stati scelti;

se esistono elenchi di operatori economici che svolgono le attività oggetto dell’affidamento

depositati presso gli uffici regionali e dai quali si attingono i nominativi delle aziende invitate;

con quali modalità è stata attuata la rotazione tra gli operatori economici e, in particolare, con

quali determinazioni o deliberazioni; quanti operatori ha coinvolto e per quali importi;

con quali modalità sono state inviate le richieste di preventivo da parte della Regione,

raccomandata, PEC, eccetera, e con quale modalità sono pervenute le relative risposte contenenti i

preventivi da parte delle aziende invitate;

quali correlazioni vi sono state tra i problemi tecnici che hanno impedito di poter proporre ed

approvare il provvedimento dirigenziale di affidamento e la volontà di procedere al successivo

affidamento diretto;

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in cosa si concretizza il servizio di diffusione ed organizzazione delle attività oggetto

dell’affidamento.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAChiedo scusa, consigliere Rosa, c’è una premessa alla risposta, questa gliela devo leggere,

perché ha appunti tecnici.

La strategia nazionale per le aree interne si pone l’obiettivo di contrastare la caduta demografica

e rilanciare lo sviluppo ed i servizi delle aree più marginali dell’Italia e lo fa attraverso fondi ordinari

della legge di stabilità ed anche fondi della Comunità Europea.

La Regione Basilicata e il Comitato nazionale per le aree interne hanno concordato di realizzato

una missione in Basilicata, finalizzata a verificare la possibile candidabilità delle aree pre-selezionate

dalla Regione, anche attraverso un confronto diretto con le realtà territoriali, proprio per andarci a

rendere conto, con il capo della missione aree interne nazionali e del Dipartimento, se esattamente

sussistevano le condizioni, i requisiti, quelli previsti dalla norma e se c’era anche una volontà a voler

accogliere, diciamo così, un intervento a candidarsi per interventi simili.

In particolare, è stato deciso di realizzare tale missione prima della scadenza di presentazione,

attenzione, dei programmi regionali a valere sulle risorse 14-20 alla Commissione Europea; la data di

presentazione era, come lei sa, fissata per il 22 luglio 2014, proprio al fine di poter considerare gli esiti

in tali programmi, soprattutto alla luce della rilevanza delle aree interne per la Basilicata.

Il calendario per lo svolgimento delle attività da parte del Comitato è iniziato a metà giugno, al

fine di definire preliminarmente le date per la missione di campo in Basilicata.

Nei Focus sono stati coinvolti imprenditori, ditte di trasporto, presidi, scuole, docenti,

rappresentanti dei genitori, degli studenti, associazioni di volontariato, guardie mediche, guide

turistiche, amministratori locali, esattamente tutti i partner possibili ed immaginabili.

Questa è la premessa essenziale per capire poi dopo il resto come è accaduto.

Domanda 6: “In cosa si è concretizzato il servizio di diffusione ed organizzazione delle attività

oggetto dell’affidamento”.

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Come è evidenziato nella lettera di incarico, di cui al protocollo numero .., i servizi si sono

sostanziati in: supporto e segreteria organizzativa dei focus group e degli incontri paralleli itineranti,

supporto tecnico logistico per l’allestimento delle diverse sale utilizzate nel ciclo di incontri sul territorio

fra il Comitato nazionale ed i rappresentanti territoriali coinvolti nei diversi Focus group, realizzati

rispettivamente a Noepoli, Stigliano, Banzi e Bella.

Terzo punto: realizzazione di servizi fotografici, riprese video e comunicazione e diffusione

mediante brevi resoconti dei Focus territoriali.

Quarto: organizzazione di momenti di incontri paralleli su tematiche specifiche con modalità

deistituzionalizzante, per esempio incontri one to one, incontri con attori non direttamente presenti nei

Focus, logistica territoriale e fornitura di ristoro a sacco, panini e frutta, consumati a bordo dei mezzi di

trasporto durante gli spostamenti fra le diverse sedi dei Focus.

Questa è la prima domanda, la 6.

Domanda numero 1: nominativi degli operatori economici, cui è stato inviato il preventivo e le

modalità con le quali sono stati scelti.

L’indagine di mercato è stata condotta sui tre operatori economici, oltre all’impresa

aggiudicataria, sono stati consultati anche le ditte: Michele Cignarale, Antonella Cosenza, e

trattandosi di un affidamento in somma urgenza, si è proceduto ad utilizzare strumenti di indagine

web e conoscenza del mercato territoriale di riferimento.

Domanda numero 2: se esistono elenchi di operatori economici che svolgono le attività oggetto

di affidamento, depositati presso gli uffici regionali e dai quali si attingono i nominativi della aziende

inviate.

Gli uffici non dispongono di un elenco di operatori economici, riferito ai servizi di cui all’oggetto,

nel rispetto della normativa vigente, ma si affidano agli operatori presenti sui mercati elettronici della

pubblica amministrazione, agli elenchi delle Camere di Commercio e ad indagini di mercato condotte

direttamente su web, mediante strumenti istituzionali o telematici.

Domanda 3: con quali modalità è stata attuata la rotazione fra gli operatori economici ed in

particolare con quali determinazioni e/o deliberazioni, quanti operatori ha coinvolto e per quali importi.

Nel rispetto della normativa sugli appalti pubblici, l’articolo 125, comma 11, del decreto

legislativo 163 del 2006. Trattandosi di servizi o forniture inferiore a 40 mila euro, IVA esclusa, si è

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provveduto all’affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento, ciò anche nel rispetto

del principio di proporzionalità che si sostanzia nell’esigenza che la Pubblica Amministrazione

persegua i propri fini istituzionali attraverso modalità di svolgimento delle proprie azioni che siano in

rapporto di idoneità, necessarietà ed adeguatezza con l’obiettivo da raggiungere.

Tuttavia, pur nella somma urgenza che ha caratterizzato l’espletamento dell’attività richiesta dal

Comitato Tecnico Nazionale per le aree interne, rappresentato da esperti appartenenti alle seguenti

amministrazioni, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dei Beni e delle Attività

Culturali del Turismo, il Ministero dell’Istruzione, il Ministero della Salute, unità di valutazione degli

investimenti pubblici e direzione generale per la politica regionale unitaria e comunitaria del

Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, ANCI, Invitalia, tra cui il dottor Fabrizio Barca,

già Ministro della Repubblica, si è comunque ritenuto opportuno procedere ad interpellare operatori

economici che non avessero ancora intrattenuto rapporti nel corso dell’anno solare con l’ufficio di

riferimento e favorendo l’ingresso di altri soggetti.

Domanda 4: con quali modalità sono state inviate le richieste di preventivo da parte della

Regione, raccomandata A.R., per esempio, PEC, o altro e con quale modalità sono pervenute le

relative risposte contenenti i preventivi da parte delle aziende invitate.

Le richieste di preventivo sono state inviate mediante inviti formali e protocollati e trasmessi a

mezzo e-mail dalla Direzione Generale Programmazione e Finanza della Regione, anche in virtù del

periodo temporale di riferimento, durante il quale la riorganizzazione in atto per gli uffici, negli uffici,

non consentiva di utilizzare strumenti adeguatamente efficaci e rispondenti alla somma urgenza.

Le risposte pervenute sono giunte secondo le modalità indicate nella lettera di richiesta

preventivo.

Domanda 5, e abbiamo concluso almeno per la risposta che gli uffici hanno preparato: quali

correlazioni vi sono tra i problemi tecnici che hanno impedito di poter proporre e di approvare il

provvedimento dirigenziale di affidamento e la volontà di procedere al successivo affidamento diretto.

Come riportato nella medesima determinazione dirigenziale n. 43 del 12 agosto 2014 di

affidamento del servizio, per motivi tecnici inerenti l’aggiornamento della procedura informatica

regionale, e finalizzata all’adozione dei provvedimenti amministrativi ed il relativo allineamento al

nuovo assetto organizzativo regionale, scaturito dalla deliberazione di Giunta n. 227 del 2014 e n. 694

del 2014, nei giorni antecedenti le attività oggetto di affidamento, l’applicativo “provvedimenti _________________________________________________________________________________

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amministrativi” risultava essere bloccato, impedendo di fatto la formalizzazione dei provvedimenti

dirigenziali.

In altri termini essendo tale applicativo l’unico sistema possibile per l’adozione di provvedimenti

amministrativi, ed essendo nei giorni sopraccitati tecnicamente inaccessibile, gli uffici hanno potuto

operare soltanto attraverso un successivo provvedimento di presa d’atto e conclusione dell’interland

amministrativo.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, Presidente Pittella; prego, collega Rosa.

ROSAPer me è stato chiarissimo, così com’è stato chiaro nello scorso Consiglio l’assessore Liberali su

un medesimo affidamento fatto sempre alla Scai Comunicazione, dove in quel caso la Scai

Comunicazione veniva chiamata dopo l’apertura di due buste, veniva chiamato come terzo offerente,

dopo che si erano aperte già due buste, però ritorniamo al merito di questo.

A parte il discorso dell’attività espletata, però la ringrazio per aver fornito a tutto il Consiglio

chiarimenti su quello che è successo in quei due giorni, evidentemente non contestavo la visita, la

missione del Comitato Tecnico per le aree interne, ma chiedevo chiarimenti rispetto all’affidamento

alla Scai Comunicazione di un determinato servizio. Quindi io la ringrazio per aver ampliato anche la

risposta, però d’altra parte lei che dice? Dice sostanzialmente: presso la Regione non ci sono elenchi

dei fornitori, noi attingiamo dalla Camera di Commercio e da indagini di mercato sul sito web, che

abbiamo chiamato imprese sostanzialmente che nel corso del 2015 non avevano ancora lavorato per

la Regione Basilicata, quindi a quel punto non andremo a verificare se Scai Comunicazione è il primo

incarico che ha avuto a giugno 2014, è il primo incarico che ha avuto nel corso del 2014, e poi

sinceramente il concetto del principio di rotazione non l’ho capito, perché quando io richiamo il

principio di rotazione, Presidente, è un qualcosa che ha scritto il funzionario nella sua determina, “che

è stato attuato il principio di rotazione tra gli operatori economici”.

Il principio di rotazione sta nel fatto che ha chiamato tre imprese che in quell’anno non avevano

lavorato mai con la Regione? Lo traduco in questi termini? Questo è il concetto che ha inserito il

funzionario nella sua determina per giustificare queste cose? Allora lo traduciamo in questi termini,

traduciamo che in questa regione il principio della rotazione è inteso così, cioè si dice che queste

imprese quest’anno non hanno mai lavorato e sinceramente dobbiamo verificare questo aspetto,

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

perché forse a me risulta diversamente, ma la memoria mi può sicuramente ingannare, e quindi

abbiamo chiamato queste persone, abbiamo mandato una e-mail e loro ci hanno risposto. Però poi,

caso strano, la procedura, nel periodo da giugno ad agosto non funzionava, e il dirigente ha dovuto

scrivere la determina per l’affidamento soltanto il 12 agosto.

Quindi prendiamo atto che in Regione vi è stato un periodo lungo, parliamo di due mesi in cui i

dirigenti non potevano emettere determine perché la procedura non lo consentiva.

Presidente, questa è una cosa che potremmo verificare immediatamente, perché poi se ci sono

da parte di altri uffici determine emesse in quel periodo dal 20 giugno al 12 agosto, significa che in

questa risposta qualcosa non funziona.

Allora, Presidente, io non voglio alimentare polemica, so che questo Consiglio, anche con il suo

voto, ha approvato una mozione con la quale si chiede la predisposizione di albi fornitori e

l’applicazione del principio di rotazione. È stata delegata la Giunta, non ricordo in quanti giorni, 60 o

90 giorni, ad emanare direttive vincolanti, la prego di dar corso a quella mozione approvata dal

Consiglio affinché dubbi legittimi che vengono a me, quando vedo questo tipo di affidamenti non ci

siano più e che la Regione agisca nella totale trasparenza, perché è evidente, Presidente, che questo

affidamento di trasparente non ha nulla.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Recuperiamo l’interrogazione del collega Romaniello, visto che

l’assessore Liberali ci ha raggiunto.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROMANIELLO AVENTE AD OGGETTO “SEDE DEL CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DELLA PROVINCIA DI POTENZA”

È la numero 98. Prego, collega Romaniello.

ROMANIELLOGrazie, Presidente. Ho la necessità di leggere l’intera interrogazione perché vi sono questioni

tecniche che sia utile che rimangano agli atti.

“Premesso che con delibera 41 del 10 aprile 2014, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della

Provincia di Potenza ha approvato uno schema pubblico di ricerca in immobile in locazione da

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destinare ad archivio ed ufficio del Consorzio stesso, nel corpo della delibera consortile si legge

testualmente «Al fine di consentire all’Ente di porre in essere tutte le azioni finalizzate alla concreta

individuazione o realizzazione della nuova sede consortile, in data 23 febbraio 2011, è stato stipulato

con la Regione Basilicata un contratto avente ad oggetto la locazione per uso transitorio ed esclusivo

di ufficio dell’immobile già sede operativa dell’Ente, venduto alla Regione Basilicata per la durata

massima di 18 mesi con decorrenza fino al 30.6.2012».

Premesso che il Consorzio, avendone acquisito la disponibilità, ha provveduto a rilasciare i locali

ubicati al piano terra della sede consortile; b) che con successivo contratto acquisito al protocollo

consortile 62/90 del 6.12.2012 la Regione Basilicata ha concesso al Consorzio l’uso parziale

dell’intero piano primo e dell’intero piano secondo dei locali adibiti a sede degli uffici consortili; c) che

la Regione Basilicata ha richiesto la disponibilità di acquisire parte del piano primo della sede degli

uffici consortili libero da cose e da persone; d) a seguito di verbali discrezioni da parte dell’Azienda

Sanitaria Locale è emersa la necessità di adeguare alle vicende normative sulla sicurezza dei luoghi

di lavoro alcuni locali ubicati al piano primo, al secondo e al sottotetto della sede consortile, risultando

quanto mai urgente ed indifferibile ricercare altri siti dove delocalizzare l’archivio consortile e parte

degli uffici, stante la mancanza di spazi idonei.

La delibera sopra descritta disponeva altresì di incaricare i competenti uffici e di pubblicare sul

BUR di Basilicata e l’Albo Pretorio del comune di Tito l’avviso pubblico di cui sopra, di nominare il

Dirigente dell’ufficio amministrativo, geometra Alfredo Rocco, quale responsabile unico del

procedimento ed apposita commissione esaminatrice relativa alle procedure da effettuare.

Considerato che a seguito del verbale di ispezione da parte dell’Azienda Sanitaria Locale di

Potenza pare che il Consorzio abbia effettuato dei lavori di adeguamento.

Con nota consortile del 21.10.2014 registrata al Protocollo dell’Ente al numero 4545 il Direttore

Generale del Consorzio ha convocato i Dirigenti ed i rappresentanti sindacali aziendali per discutere

della sede degli uffici consortili e dislocazione logistica del personale.

Le organizzazioni sindacali non hanno ricevuto alcuna informativa in merito a quanto disposto

dal Consorzio con la sopra descritta delibera 41/2014.

Il contenuto della delibera 41/2014 se n’è potuto prendere conoscenza soli pochi giorni orsono,

in quanto il Consorzio per circa 7 mesi, periodo febbraio-settembre 2014, non ha pubblicato sul

proprio sito istituzionale i provvedimenti amministrativi di che trattasi - tra l’altro evidenzio che ancora _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

oggi, quando si vanno a leggere le delibere, non è possibile scaricarle, non si capisce qual è la

motivazione per cui un Consigliere Regionale o altri non possono stampare le delibere del Consorzio;

considerato che l’eventuale allocazione in altra sede di parte delle attività consortili, con relativo

personale, determinerebbe una riduzione dell’efficienza dei servizi erogati e relative attività lavorative,

chiedo

a) di conoscere il contenuto della nota con la quale la regione Basilicata ha richiesto la

disponibilità di acquisire parte del piano primo della sede degli uffici consortili, libera da cosa e da

persone;

b) di sapere se corrisponde al vero che per circa due anni, a causa dei lavori eseguiti dalla

Regione Basilicata al piano primo del Consorzio, due dipendenti sono stati costretti a lavorare in una

stanza, priva di porte e finestre, e che solo a seguito dell’intervento degli ispettori dell’Azienda

Sanitaria Locale, il Consorzio ha provveduto a spostare gli stessi in locali idonei;

c) di conoscere se il Consorzio ha provveduto ad eseguire i lavori prescritti dall’ASL e quindi a

riutilizzare le strutture oggetto di prescrizioni;

d) di conoscere se oltre alla delibera 41, il Consorzio ha prodotto altri atti inerenti la procedura di

che trattasi: verbali di aggiudicazione, contratto di fitto, eccetera;

e) di sapere se all’avanzata richiesta di autorizzazione a trasferire parte degli uffici consortili in

strutture private che determinerebbero un ulteriore aggravio di costi, la Regione ha avanzato ipotesi di

allocazioni in altre strutture di propria proprietà al fine di evitare ulteriori spese di fitto;

f) quali azioni si intendono mettere in atto per evitare lo smembramento dell’ente che, per sua

natura e funzione, è opportuno rimanga in un’unica struttura immobiliare anche al fine di contenerne i

costi di gestione, visto il consistente impegno finanziario che la Regione con le ultime leggi approvate,

sarà chiamata a sostenere per il Consorzio.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Romaniello. Prego, assessore Liberali.

LIBERALIPresidente, Consiglieri, prima vorrei fare una rapida disamina della situazione relativa

all’immobile.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

A seguito della vendita alla regione Basilicata degli immobili ricadenti nell’area ex Liqui Chimica,

tra cui la palazzina adibita a sede degli uffici consortili, il Consorzio ASI di Potenza, avendo l’onere di

liberare da persone e cose gli stessi immobili entro il 31 luglio 2010, in data 15 aprile 2010 ha ritenuto

di richiedere alla Regione con nota protocollo 8357 del 16.11.2010 la disponibilità di concedere in

locazione l’attuale sede sino al 1° agosto 2011.

A seguito di proroga concessa dall’ente regione, il termine per liberare la sede adibita ad uffici

consortili, è stato traslato al 31 dicembre 2011. Con scrittura privata del 23 febbraio 2011, protocollo

3108 del 17.05.2011, è stato stipulato con la stessa regione un atto avente ad oggetto la locazione di

natura transitoria dell’intero immobile adibito a sede consortile al prezzo convenuto di 3.800,00 euro al

mese, la cui durata era stata fissata in mesi 18.

Con nota protocollo n. 1843 del 15.03.2011 il Consorzio ha comunicato alla Regione Basilicata

che nel frattempo con verbale protocollo n. 1780/2011 la Croce Rossa Italiana aveva proceduto alla

consegna dei locali ubicati al piano terra della sede consortile, pertanto anche i locali prima adibiti ad

ufficio protocollo, sempre ubicati al piano terra della sede consortile, risultavano liberi da persone e

cose, giusto verbale di consegna alla Regione del 26.06.2011.

A seguito della consegna dei suddetti locali, con nota protocollo n. 3093 del 16.05.2011 la

Regione ha proceduto alla rideterminazione del canone di locazione pari a 2.533,33 euro mensili. In

data 5.12.2012, protocollo 6290/2012, è stato stipulato un nuovo contratto per la locazione di locali da

adibire a sede degli uffici consortili ubicati al primo piano ed al piano secondo al canone mensile di

2.533,33 prevedendo una durata di mesi 18.

Avendo premesso tutto ciò, per quanto riguarda gli elementi di risposta ai quesiti posti, al punto

uno, qual è il contenuto della nota con la quale la Regione ha chiesto la disponibilità di acquisire parte

del primo piano della sede degli uffici consortili libera da persone e cose.

In data 10.12.2012 l’ufficio Provveditorato e Patrimonio ha inoltrato una e-mail all’allora

commissario ASI chiedendo i tempi di restituzione della metà del primo piano.

Con nota protocollo 6486 del 18.12.2012 il Consorzio facendo seguito a tale e-mail ha

comunicato che avrebbe proceduto entro la fine del mese di gennaio 2013 al rilascio anche della metà

del primo piano dell’immobile di che trattasi.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Punto due: di sapere se corrisponde al vero che per circa due anni a causa dei lavori eseguiti

dalla regione Basilicata al primo piano, due dipendenti sono stati costretti a lavorare in una stanza

priva di porte e finestre e che solo a seguito dell’intervento degli ispettori dell’ASL il Consorzio ha

provveduto a spostare gli stessi in locali idonei.

Il Consorzio per consentire il rilascio dell’immobile alla Regione, essendosi ridotti gli spazi a

disposizione è stato costretto di sistemare parte del personale in organico nei locali a disposizione

ubicati nella sede consortile.

Nel frattempo, a seguito di un esposto di un dipendente consortile, il Consorzio ha ricevuto una

visita ispettiva dell’ASP, la quale, con verbale di ispezione e prescrizione del 31.03.2014, protocollo

1531, ha rilevato l’inadeguatezza delle vigenti normative sulla sicurezza nei luoghi di lavori di alcune

postazioni lavorative e la sistemazione non a norma dell’archivio consortile, anche in base a quanto

previsto nel “DUVRI”, quindi doveva essere ubicato in altro immobile prevedendo una sanzione

amministrativa a carico del Consorzio e, in caso di inottemperanza, anche sanzioni penali.

Punto tre: di conoscere se il Consorzio ha provveduto ad eseguire i lavori prescritti dalla ASL e

quindi a riutilizzare le strutture oggetto di prescrizione.

A seguito del predetto verbale, il Consorzio ha ottemperato alle prescrizioni dell’ASP ed ha dato

comunicazione con nota protocollo 1990 del 29.04.2014, scongiurando, in tal modo, l’applicazione di

sanzioni penali.

Quattro: di conoscere se oltre alla delibera 41/2014 il Consorzio ha prodotto altri atti inerenti la

procedura di che trattasi: verbali di aggiudicazione e così via.

Con delibera commissariale n. 41 del 10.04.2014 il Consorzio ha approvato apposito avviso

pubblico per la ricerca di un immobile in locazione da destinare ad archivio ed uffici ed, al contrario di

quanto sostenuto, ha dato adeguata pubblicità, oltre che sul sito internet e all’Albo Pretorio del

Consorzio, sul BUR numero 11 del 16 aprile 2014.

A seguito di detta delibera, sono seguite le seguenti attività istruttorie inerenti la procedura con

conseguenti atti di seguito indicati. Sono pervenute quattro offerte, la Commissione ha provveduto

all’esame delle suddette in data 5 maggio 2014, redigendo verbale in pari data ed ha acquisito il

protocollo ASI numero 2049; l’offerta più vantaggiosa prevedeva un prezzo di euro, a metro quadro,

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

2,94 per i locali ad uso archivio di metri quadri 320 e di euro 2,85 per i locali ad uso ufficio di metri

quadri 200.

Con determina numero 2522 del 6 giugno 2014, è stata approvata la suddetta proposta e in data

primo luglio 2014 è stato stipulato il contratto per i locali uso archivio per l’importo di euro 7.056, oltre

Iva, annui, da pagarsi in 12 rate mensili di 588 euro, oltre Iva, per la locazione della superficie di 200

metri quadri.

Considerato che in data 28 aprile 2014 il Consorzio ha provveduto alla consegna alla Regione

anche di parte dei locali ubicati al primo piano, è emersa l’urgenza di procedere anche alla locazione

dei locali da destinarsi ad uffici consortili e quindi, con determina del Direttore generale, protocollo

3394 del 31.7.2014, il Consorzio ha dato corso anche alla stipula del contratto di locazione relativo ai

locali da adibire ad uffici consortili, della superficie di metri quadri 320, per la durata di anni 6, per un

importo mensile pari a 912 euro.

Punto 5: di sapere se all’avanzata richiesta di autorizzazione a trasferire parte degli uffici

consortili in strutture private che determinerebbero un ulteriore aggravio dei costi, la Regione

Basilicata ha avanzato ipotesi di allocazione in altre strutture di propria proprietà, al fine di evitare

ulteriori spese di fitto.

Il Consorzio, dal 2011, corrisponde alla Regione Basilicata un canone di circa oltre due euro a

metro quadro. Quindi, questo significa che il costo è abbastanza equiparabile per l’affitto e per quello

che si paga alla Regione.

Punto 6: quali azioni si intendono mettere in atto per evitare lo smembramento dell’ente che per

sua natura e funzione, è opportuno rimanga in un’unica struttura.

Al momento è in essere una proroga del contratto per parte del primo piano e secondo

dell’importo di circa 2.000 euro al mese, fino al 31.12.2015, termine entro il quale è previsto il rilascio

dell’immobile. Comunque sono oggetto di attività fra il Consorzio e l’Ufficio Provveditorato, la verifica

della disponibilità di vari immobili.

Per l’ultimo punto, chiaramente seguiremo con attenzione lo svolgersi di queste trattative, al fine

di avere un equilibrio negli affitti, reale.

Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, assessore Liberali. Prego, collega Romaniello.

ROMANIELLOGrazie, Presidente. Intanto per dire che rispetto al primo punto della nota non si comprende

quali sono state le motivazioni: c’è una mail, però non si capisce perché la Regione ha chiesto la

restituzione di quella parte del locale. Senza parlare del fatto che tutti sappiamo che c’è stata all’epoca

una operazione di vendita alla Regione e poi di rifitto, perché c’era un problema di liquidità del

Consorzio, operazione questa molto discutibile. Per gli altri punti, intanto si conferma il fatto che il

responsabile del Consorzio di allora ha fatto lavorare i lavoratori in condizioni non idonee, quindi già

questo comportamento va stigmatizzato, tant’è che, come lei ha detto, i lavoratori sono stati costretti

a rivolgersi all’ASL.

Per quanto riguarda invece la questione della ricerca di altri locali, la mia personale opinione è

che non è possibile che, nel mentre abbiamo lì una struttura, che è una struttura abbastanza ampia,

noi diamo un contributo al Consorzio e non riusciamo a trovare dei locali per poter fare in modo di non

rimetterci dei soldi. Riguardo al fitto che si paga ai privati per quanto riguarda sia l’archivio che altri

uffici, io non sono assolutamente d’accordo, nel senso che è veramente singolare che una struttura

come il Consorzio Industriale di Potenza decida di dislocare in una sede diversa da quella centrale,

degli uffici che hanno attività completamente attinente e anche di interscambio.

Per cui, io inviterei l’Assessore a chiedere al Consorzio di mantenere unita l’unica struttura,

anche perché penso che noi non possiamo erogare due milioni di euro all’anno al Consorzio Sviluppo

Industriale che poi utilizza queste risorse per fare contratti con privati. Assessore, la risposta in parte

conferma alcune preoccupazioni e perplessità e, in parte, è soddisfacente per le procedure che sono

state rispettate, ma sicuramente nel merito quella scelta fatta dal Consorzio è una scelta non

condivisibile. Pertanto, credo sia opportuno riprendere la questione e provare ad evitare di sperperare

risorse pubbliche da una parte e, dall’altro lato, fare operazioni anche di smembramento che

nuocciono alla produttività del lavoro dei dipendenti.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Romaniello. La prossima interrogazione, da parte del collega Leggieri, sul 118

Basilicata Soccorso, Direzione del D.I.R.E.S., non ci sono Assessori delegati e non è presente

l’Assessore Franconi, quindi dobbiamo rinviarla in attesa che l’Assessore ci raggiunga.

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Procediamo alla prossima interrogazione da parte del collega Rosa.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: TRASFERIMENTO DEL COMPARTIMENTO DELLA POLIZIA STRADALE DI BASILICATA

Prego, collega Rosa. L’interrogazione è rivolta al Presidente della Giunta, Pittella.

ROSAGrazie, Presidente. Anche questa interrogazione, Presidente Pittella, diciamo che va aggiornata,

perché è una interrogazione presentata il 17 novembre, mentre, se non ricordo male, nel penultimo

Consiglio è stata approvata una mozione da parte dell’intero Consiglio con la quale si chiedeva

l’impegno del Presidente della Giunta al fine di fare pressioni sul Ministero competente per

scongiurare la chiusura del Compartimento di Polizia Stradale della Basilicata.

Quindi, con questa interrogazione si chiedeva un suo intervento, però il Consiglio

successivamente ha approvato una mozione che chiedeva la stessa cosa.

Eventualmente, come risposta, ci può dire se ci sono novità, se c’è stato qualche passo in avanti

anche rispetto alla mozione approvata.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAPurtroppo, consigliere Rosa, non ho novità rispetto alla mozione approvata. Gli uffici hanno

trasferito la mozione, come da rito, all’indirizzo del destinatario, che innanzi tutto è il Ministro, ma

ovviamente all’intera pattuglia dei parlamentari lucani, come è giusto che sia, perché ci sono compiti

che sono affidati ai nostri parlamentari e, in seconda battuta, ma per competenza ovviamente, a

questo Parlamento e a noi Consiglieri nella funzione che svolgiamo.

C’è una richiesta di incontro presso il Ministero, con il Ministro, con il Capo di Gabinetto, ed

attendiamo di avere notizie. Appena avremo notizie, noi riferiremo, io riferirò al Consiglio Regionale.

Intanto posso assumere impegno di reiterare la richiesta di incontro e anche di avere notizie rispetto

alla mozione presentata.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Collega Rosa, alcune volte c’è un affollamento nel transatlantico che porta un po’ i consiglieri a

non essere in Aula, quindi stiamo dando disposizioni che solo su richiesta e su disposizione da parte

del singolo consigliere al quale chiede un incontro si può accedere al transatlantico.

ROSAMi piace questa questione del transatlantico.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Così dal punto di vista del cittadino si comprende che è la parte antistante l’Aula del Consiglio,

così come in Parlamento. Prego, collega Rosa.

ROSAPrendo atto, Presidente, del suo rinnovato impegno e l’unica cosa che mi auguro, Presidente,

che la voce della Basilicata si faccia sentire seriamente rispetto non soltanto alla questione della

Polizia stradale ma alle mille questioni che stanno impoverendo la nostra regione, altre volte siamo

venuti in questo Consiglio a parlare del provveditorato per la Polizia Penitenziaria, abbiamo parlato di

altre strutture che man mano lo Stato sta eliminando sul territorio lucano.

Spero di non risvegliarmi un giorno di questi e prendere atto che nonostante il nostro impegno e

il nostro alzare la voce lo Stato decide in maniera definitiva di chiudere anche questo comparto.

Sarebbe disdicevole, sarebbe inopportuno ed evidentemente sarebbe una nuova mutilazione per il

nostro territorio.

Quindi mi auguro, Presidente, che il suo impegno sia fattivo e che faccia sentire con forza la

voce della Basilicata sul Governo.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa; collega Leggieri aveva chiesto di intervenire, prego.

LEGGIERIGrazie, Presidente. Volevo sapere se la mozione, come diceva il Presidente Pittella l’ha inviata a

tutti i Parlamentari lucani o solo ad una parte dei Parlamentari lucani.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Prego, Presidente Pittella.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PITTELLAFrancamente non lo so, normalmente facciamo partire l’e-mail all’indirizzo di tutti, normalmente,

perché ho la mailing list dei parlamentari, non è che escludo alcuni, poi se devo fare comunicazioni

settoriali allora le faccio settoriali e tolgo alcuni dalla mailing list. Faccio la verifica e le faccio sapere.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, Presidente Pittella. Il Presidente Pittella ha assunto l’impegno di verificare. Va bene,

procediamo con l’interrogazione successiva da parte del collega Rosa.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALL’ASSEGNAZIONE DELLA DOTAZIONE FINANZIARIA AL COMUNE DI BRINDISI DI MONTAGNA PER LA GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEL PARCO STORICO CULTURALE E AMBIENTALE DELLA GRANCIA

Credo, almeno mi corregga il collega Perrino simile a quella sua, la n. 119. Possiamo

riassumere le due interrogazioni in una sola risposta? Prego, collega Rosa.

ROSAUn po’ di pazienza perché è lunga l’interrogazione e sono costretto a leggerla per evitare di

saltare qualche passaggio.

Con delibera di Giunta Regionale n. 1281 del 15 ottobre 2013 avente ad oggetto “Assegnazione

e dotazione finanziaria ad Enti locali per iniziative di marketing e promozione dell’offerta turistica e

culturale della Basilicata” si disponeva l’assegnazione al Comune di Brindisi di Montagna di una

dotazione finanziaria di 40 mila euro per le attività del parco storico rurale ed ambientale della

Grancia.

Con delibera di Giunta Regionale n. 614 del 26 maggio 2014 avente ad oggetto azioni a regia

regionale di valorizzazione e fruizione ai fini turistici delle risorse immateriali, culturali ed

enogastronomiche ed ambientali, essendo riconosciuti meritevoli di sostegno economico il

cinespettacolo, la storia bandita, le giornate medioevali, si assegnava un finanziamento per un importo

complessivo di 110 mila euro al Comune di Brindisi di Montagna.

Con delibera di Giunta Regionale n. 832 dell’8 luglio 2014, interventi urgenti volti a migliorare e a

rafforzare la gestione e valorizzazione del parco storico culturale ed ambientale della Grancia,

assegnazione e dotazione finanziaria al Comune di Brindisi di Montagna, si dava atto della richiesta

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

pervenuta dal Comune di Brindisi di Montagna con la quale si rappresentava la necessità di realizzare

interventi urgenti volti a migliorare e rafforzare la gestione del parco storico culturale e ambientale

della Grancia, viste le insufficienti disponibilità finanziarie dell’Amministrazione comunale.

Con la medesima delibera, quindi la 832/2014 si assegnava al Comune di Brindisi di Montagna

una dotazione finanziaria di 200 mila euro da destinare alla realizzazione di interventi urgenti, volti a

migliorare e rafforzare la gestione e la valorizzazione del parco storico-culturale e ambientale della

Grancia. Quindi complessivamente 350 mila euro.

Con delibera di Giunta comunale del Comune di Brindisi di Montagna, n. 41, del 15 luglio 2014,

approvazione piano di interventi, stagione spettacolo 2014, parco della Grancia, si approvava la

relazione relativa agli interventi di manutenzione da predisporsi nel parco della Grancia per un importo

di 240 mila euro, come da quadro economico così ripartito. Evito di leggere il dettaglio del quadro

economico.

Con determina n. 77 del 7 luglio 2014, del responsabile del servizio tecnico n. 2 del Comune di

Brindisi di Montagna, è stato pubblicato un avviso per individuare il patner privato a cui affidare

l’organizzazione dell’iniziativa cinespettacolo “La storia è bandita”. Alla predetta procedura partecipava

in data 25 luglio 2014 un solo candidato, l’Associazione Sviluppo i cui soci sono le associazioni

Proloco Brindisi di Montagna, Spazio Grancia, Gli amici del parco della Grancia, Protezione civile di

Brindisi di Montagna e Botteghe invisibili.

L’associazione Grancia Sviluppo veniva però esclusa perché priva dei requisiti previsti, ovvero

perché risultava essere debitrice della stazione appaltante.

Di seguito, quindi dopo l’annullamento di questa gara, a seguito di questi fatti, con delibera n. 46

del 28 luglio 2014 della Giunta del Comune di Brindisi di Montagna, veniva dato atto della mancata

individuazione del partner privato cui affidare l’organizzazione dell’iniziativa cinespettacolo “La storia

bandita” e di dover procedere alla predetta individuazione attraverso la procedura negoziata, senza

previa pubblicazione del bando con un confronto minimo di tre operatori economici.

Quindi si annulla perché quell’associazione non aveva requisiti e siccome non c’è più tempo si

fa una procedura diversa, la procedura negoziata.

Quindi con determina n. 92 del 29 luglio 2014, al Comune di Brindisi veniva indetta procedura

negoziata, ex articolo 57 codice dei contratti, alla quale venivano invitate le seguenti associazioni

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Amici della Grancia, Botteghe invisibili e Spazio Grancia, ovvero venivano invitati i soci

dell’Associazione Grancia Sviluppo. Le associazioni socie dell’Associazione Grancia Sviluppo.

Con determina n. 96 del 31 luglio 2014, a firma del responsabile del servizio tecnico

manutentivo del Comune di Brindisi di Montagna, si dava atto della partecipazione alla suddetta

procedura negoziata di una sola delle associazioni invitate a partecipare, ovvero associazioni Spazio

Grancia, alla quale veniva soltanto affidata l’organizzazione del cinespettacolo “La storia bandita” e gli

eventi connessi alla stagione 2014 del parco della Grancia.

La stazione Spazio Grancia presentava un progetto in collaborazione con l’associazione

botteghe invisibili e associazioni amici del parco. Praticamente noi ce la cantiamo, Presidente, e noi

ce la suoniamo. Siamo sempre gli stessi.

Nell’atto costitutivo del 2012, depositato a corredo della proposta presentata dall’associazione

Spazio Grancia, risultano essere fondatori della predetta associazione, Mario Polese, consigliere

regionale del PD, Donatella Cutro, consigliere comunale della città di Potenza della lista Socialist &

Democrats, Rosa Pecora, consigliere comunale della città di Brindisi di Montagna e dei democratici

progressisti.

Interroga il Presidente della Giunta se esiste una dettagliata rendicontazione degli interventi

urgenti volti a migliorare e rafforzare la gestione del parco storico culturale ed ambientale della

Grancia di cui alla DGR n. 832 dell’8 luglio 2014, per i quali sono destinati 200 mila euro al Comune di

Brindisi di Montagna ed in caso positivo chiede la copia della stessa;

se esiste una dettagliata rendicontazione delle spese sostenute con il finanziamento di 110 mila

euro di cui alla DGR n. 614 del 26.05.2014 avente ad oggetto “Azione a regia regionale di

valorizzazione e fruizione a fini turistici delle risorse immateriali, culturali ed enogastromiche e

ambientale” ed in caso positivo chiede copia della stessa;

se esiste una dettagliata rendicontazione delle spese sostenute con il finanziamento di 40 mila

euro di cui alla DGR 1281 del 15.10.2013 assegnazione e dotazione finanziaria ad enti locali per

iniziative di marketing e promozione ed offerta turistica e culturale della Basilicata, in caso positivo

copia della stessa;

se la Giunta ritiene condivisibile che fondi regionali siano gestiti direttamente o indirettamente da

associazioni i cui componenti siano amministratori pubblici, come nel caso del signor Mario Polese,

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

consigliere regionale del PD, Donatella Cutro, consigliere comunale della città di Potenza dei Socialist

& Democrats, Rosa Pecora, consigliere comunale della città di Brindisi di Montagna, e nel caso

ritenga inopportuno questo modo di operare e se intende adottare atto di indirizzo rivolto agli enti

beneficiari di finanziamenti regionali, affinché i gestori privati di tali finanziamenti non abbiano nella

compagine sociale amministratori regionali, provinciali e regionali. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAIn riferimento all’interrogazione l’ufficio risponde così: con delibera di Giunta Regionale n. 1281

del 15.10.2010 la Giunta regionale assegnava 40 mila euro al Comune di Brindisi di Montagna.

Questo ufficio a presentazione di rendiconto da parte del Comune, allegata la presente nota, ha

liquidato con determina dirigenziale numero.., l’importo di 40 mila.

Con delibera di Giunta Regionale numero 832 dell’8.07.2014 la Giunta Regionale assegnava al

comune di Brindisi di Montagna un finanziamento di 200 mila euro da destinare alla realizzazione di

interventi urgenti volti a migliorare e rafforzare la gestione del parco storico, culturale ed ambientale

della Grancia, ufficio gestione e regime di aiuti, infrastrutture sportive e culturali ed ambientali

competenti in materia ha liquidato su richiesta del Comune un’anticipazione di 75 mila euro come

previsto al punto cinque della deliberazione numero 832.

Infine, con l’ex delibera di Giunta Regionale n. 614/2014 riproposta con Delibera di Giunta

Regionale n. 980 allegato 1, veniva assegnato un finanziamento di euro 110 mila al comune di Brindisi

di Montagna per il Parco della Grancia “Cinespettacolo – La storia Bandita” e giornate medioevali.

L’APT, che è soggetto gestore, ai sensi della medesima di Giunta Regionale, ha comunicato che

il Comune non ha ancora fatto pervenire rendicontazione e pertanto non è stato liquidato alcun

importo.

Quando tale rendicontazione arriverà, l’ufficio competente dell’APT liquiderà la rendicontazione.

Sul resto, questo è il quadro riepilogativo delle liquidazioni ed è agli atti la relativa

rendicontazione.

Infine, per il punto a cui fa riferimento sulle presenze di amministratori regionali, a me non risulta

una cosa del genere.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Se hanno fatto parte ed all’epoca non erano amministratori regionali, sempre che nessuno

potesse vietare di farlo, allo stato attuale, che io sappia, non fa parte nessuno di quell’associazione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Rosa.

ROSAPresidente, rimango in attesa di queste copie delle rendicontazioni, quelle che sono oggi in suo

possesso e quelle che arriveranno.

Presidente, noi stiamo parlando in questo Consiglio. Se mi devo appuntare io della questione,

me ne appunto, non è un problema, Presidente, l’importante è che alla fine possiamo attingere a

questi atti.

Se la sua segreteria non è in grado di avere un cronoprogramma di richieste presentate ed un

registro delle richieste presente dai Consiglieri Regionali ce ne occupiamo noi, Presidente, non c’è

problema. Tanto la sua segreteria si è dimostrata inefficace già in tante cose, l’importante che stiamo

molto attenti a fare la comunicazione da parte del suo portavoce che, voglio dire, oltre a lamentarsi

delle trasmissioni che vanno su Rai 3, gli faccia fare nei suoi compiti anche gli atti che deve mandare

ai Consiglieri Regionali.

Sull’ultimo punto, Presidente, la mia domanda è un’altra.

Lei mi risponde dicendo che a lei non risulta che i Consiglieri Regionali fanno parte di questa

associazione e così via.

La mia domanda è un’altra: se lei intende emanare direttive vincolanti che rispetto a fondi

erogati dalla Regione, questi non siano gestiti in maniera diretta, indiretta da organismi dove ci sono

Consiglieri regionali, provinciali e comunali. Questa è la mia domanda.

Non le ho chiesto se Polese, Cutro e Pecora sono ancora soci di quell’associazione, non gliel’ho

chiesto e la sua posizione difensiva evidentemente tende a nascondere un imbarazzo.

Io voglio sapere, Presidente, lei emetterà queste direttive vincolanti, sì o no? Questo le chiedevo

e null’altro.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, presidente Pittella.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PITTELLARe-intervengo per fatto personale, la vogliamo mettere così, solo a mo’ di regolamento. Lei tira

in ballo parte dell’organizzazione della Presidenza del Consiglio. Io non sono scocciato quando parla

lei, assolutamente e quando parla chiunque, non sono scocciato. Poi lei è il “grillo parlante”, con

rispetto per i “grillini” di questo Consiglio, ma non sempre azzecca. Però oggettivamente io l’ascolto.

Né ho fatto riferimento in qualche intervento fa a Pinocchio, no, anzi a Cappuccetto Rosso.

Consigliere Rosa, senza innervosirci, quando tira in ballo persone che fanno parte

dell’articolazione funzionale della Presidenza, in maniera inappropriata, io penso di dover intervenire

perché chi svolge quella funzione esattamente non deve occuparsi di darle nulla. Si deve occupare

come fa, ed anche bene, della comunicazione del Presidente, punto.

Non se la deve prendere, come io non me la prendo mai quando lei scrive su Facebook, su

Twitter e sui giornali, perché lei scrive tutti i giorni ed io alzo le mani perché la rispetto, pur non

condividendo alcuna delle cose che dice. Lei non condivide le cose che dico io, ma le deve rispettare

perché la democrazia è fatta di rispetto.

Seconda questione, senza fare lezione a nessuno, io vengo a rispondere ad un’interrogazione,

non è che le posso portare i tomi ed i volumi dagli uffici e sono anche atti delicati.

Dato che è prerogativa di un consigliere regionale poter accedere presso gli uffici ed andarsi a

controllare le rendicontazioni, nessuno le preclude la possibilità di farlo.

Io le ho risposto e le ha risposto il Dirigente dell’ufficio preposto e le dice esattamente che sono

state fatte le liquidazioni a valle di una rendicontazione. Per farsi la liquidazione è perché

evidentemente l’ufficio ha valutato, verificato la rendicontazione, l’ha ritenuta idonea ed ha liquidato.

Se non avesse ritenuto idonea quella rendicontazione non avrebbe liquidato. Ora, se noi andiamo a

vedere le ricevute eccetera, lei ha titolo a farlo. Guardi che lei fa anche questo lavoro ed è giusto e

legittimo e ci aiuta in un’operazione di assoluta trasparenza e lo faccia senza nessuna difficoltà. Poi, io

penso che c’è un codice etico che deve appartenere ad ognuno di noi.

Il codice etico porta a dire che un uomo delle istituzioni non dovrebbe stare in nessun’altra

attività, soprattutto se questa altra attività può in un modo diretto o indiretto agevolare o agevolarsi di

finanziamenti regionali. Poi c’è un tema che riguarda aspetti normativi e di legge, lei li conosce più di

me. Io sono un modesto medico di periferia, per cui non sono padrone del diritto, però le dico che mi

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

sembra di violazione di norma pensare che un ente, in questo caso la Regione, dia un contributo ad

un’associazione ed in quell’associazione vi sia uno di noi, perché ritengo io, sia una violazione.

Se poi, come succede in Italia, per rispetto dei principi basilari di una democrazia e propri

dell’etica delle istituzioni, ogni qualvolta dobbiamo fare una direttiva vincolante - ecco perché l’Italia è

fatta di diffidenza, di retropensieri, perché dietro ogni cosa c’è sempre qualcosa, perché c’è sempre

qualcuno che deve fregare un altro.

Io, francamente, la invito a controllare - come fa e fa bene - ogni atto che fa questo Presidente e

questa Giunta e laddove ha - è nel suo diritto farlo - sospetto, dubbio, lo denunci ufficialmente – così

come fa - attraverso i giornali, la radio, la televisione e anche l’attività consiliare; dopodiché se io ho

torto, se ho violato qualche norma, io pago, se non ho violato lei avrà fatto probabilmente

l’espletamento normale della sua attività.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Rosa. Cercavo di darle la pausa per raffreddarsi un

po’.

ROSANo, sono tranquillo, voglio ricordare al presidente Pittella che nella favola a cui si richiama, se

esiste un grillo parlante esiste anche Pinocchio, quindi ora se lei ha attribuito a me il ruolo di grillo

parlante, io le attribuisco il ruolo di Pinocchio, così siamo d’accordo, perché la favola, per essere

completa, deve comprendere tutti e due i ruoli. In questo caso lei ha scelto per me il ruolo di grillo

parlante, io scelgo per lei il ruolo di Pinocchio.

(Interruzione)

Il gatto e la volpe potrebbero essere questi Consiglieri che hanno dato vita a questa

associazione, Polese, Cutro e Pecora potrebbe fare la pecora; il gatto, la volpe e la pecora, se siamo

d’accordo.

Presidente, allora, uno, io con questa interrogazione le ho chiesto anche copia dei documenti,

visto che lei ha ricordato in maniera così solerte quelle che sono le prerogative dei Consiglieri

Regionali, io le ho chiesto la copia di queste rendicontazioni e lei non me le sta fornendo. Che io

conosca benissimo i diritti lo so, però lei in questo momento, rispetto ad una esplicita richiesta inserita

in questa interrogazione, sta negando un esplicito diritto, Presidente del Consiglio.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Poco fa, Presidente del Consiglio, mi sono anche lamentato con l’assessore Berlinguer, perché

da un mese ho chiesto le analisi dell’ARPAB relative a Tecnoparco sulla radioattività; il regolamento

dice che entro tre giorni vanno consegnate, invece è passato un mese e non siamo riusciti ad avere

ancora le analisi dell’ARPAB relative alla radioattività dei rifiuti della Val Basento. Questa Giunta ha

fatto anche una conferenza stampa per dire che è tutto a posto, però in un mese non è riuscita a dare

le copie di questa analisi.

Presidente, voglio dire, che se dopo una interrogazione scritta, io devo essere costretto a

richiedere i documenti, evidentemente c’è qualcosa che non funziona fra i rapporti di questo Consiglio,

i diritti dei Consiglieri e questa Giunta.

Per quanto riguarda, Presidente, l’etica o la morale, ma di cosa parliamo? Ma perché, tutti i

giorni non assistiamo a fatti che vanno, e non vado nel Codice Penale, contro l’etica e la morale della

politica?

Allora, Presidente, lasciamo perdere l’argomento dell’etica e della morale della politica, io le ho

chiesto se lei intende emanare un atto di indirizzo rispetto a questa cosa e lei mi sta dicendo che non

lo vuole emanare. La ringrazio.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Rispetto alla richiesta degli atti, è parte della interrogazione che lei ha

fatto, giusto? Quindi lei ha fatto una interrogazione, l’interrogazione è a risposta orale, così come è

stata oggi sviluppata all’interno del Consiglio, i documenti, così come da interrogazione oggetto di

discussione in questa seduta, da questo Consiglio in poi dovranno essere, dalla Giunta,

eventualmente trasferiti. Dico eventualmente trasferiti nei giorni e nei tempi stabiliti, ma non prima di

questo Consiglio, dopo questo Consiglio.

Quando interrogherà su questo, chiederemo spiegazioni alla Giunta e all’Assessore competente.

Riguardo all’oggetto di questa interrogazione, oggi partono i termini entro cui, giustamente, lei dovrà

avere il materiale che ha richiesto e quindi la Giunta valuterà tempi e modalità di trasferimento.

Prego, collega Pace, interrogazione successiva, numero 117

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: RICHIESTA DI PARERE SULL’APPOSIZIONE DI UNA TARGA COMMEMORATIVA DI UN ATTO EROICO COMPIUTO IN PERIODO BELLICO, ERRONEAMENTE ATTRIBUITO A PERSONA NON PROTAGONISTA

Prego, collega Pace.

PACEPresidente, grazie. L’interrogazione n.117, che può apparire anche fuorviante nel suo aspetto

esteriore, fra l’altro è un impegno di spesa di 4.000 euro ricavati da fondi regionali per il marketing e

la promozione turistica territoriale, porta me ad interrogare lei e, ovviamente, a chiedere il conforto di

questo Consiglio, in merito ad un fatto.

Spesso questo Consiglio Regionale si trova a rievocare fatti storici importanti, l’abbiamo

ricordato la volta scorsa con le Foibe, insomma, ciò che è avvenuto in questa regione è patrimonio

della regione stessa e il Comune di Ruvo del Monte ha ritenuto di poter focalizzare, fermare un

momento storico rispetto ad un fatto risalente al secondo conflitto mondiale, cioè la possibilità di

evitare una fucilazione da parte di ufficiali tedeschi per un sabotaggio di un carro finito in una

scarpata. Fin qua il Consiglio Regionale è completamento esterno. Sono, però, fondi regionali, le

segnalazioni sono plurime, avvenute anche in relazione alla Prefettura e agli organi di governo, di una

non fedeltà nella riproposizione all’interno della targa dei protagonisti di quel fatto; poiché la storia non

è un fatto soggettivo, ma oggettivo ed oggettivizzante rispetto ai protagonisti, la ripercussione di

questa erronea ricostruzione ha portato una parte della cittadinanza ad insorgere. Essendo finanziata

l’attività con fondi regionali, io chiedo che si verifichi la oggettiva storicità del fatto, per poter dare

anche ai Comuni un dettato, un indirizzo: qualora si utilizzano dei fondi regionali per dei fatti storici,

quei fatti storici devono essere provati e certi e devono poter avere delle fonti non discutibili.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAIo condivido lo spirito della interrogazione, la faccio mia e non ho alcun problema a provare ad

invitare l’Amministrazione Comunale di Ruvo del Monte a fare un atto di chiarezza, per una

ricostruzione fedele dell’episodio, in modo che l’atto eroico sia riconosciuto alla persona giusta,

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

altrimenti va a finire che noi premiamo un altro che magari non ha fatto alcun atto eroico. Per cui,

faccio mia l’interrogazione e provvedo a scrivere all’amministrazione Comunale di Ruvo del Monte.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Pace.

PACEPresidente, rendendomi conto che le attribuisco, attraverso questa interrogazione, una

responsabilità, una incombenza, solo perché finanziata con fondi regionali, capisco che non è

competenza della Regione andare a verificare i fatti storici, la ringrazio e ci tenga informati su quello

che il Comune di Ruvo del Monte potrebbe rispondere.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Interrogazione numero 118, da parte del collega Perrino, rivolta al

Presidente della Giunta.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PERRINO AVENTE AD OGGETTO: REALIZZAZIONE DELLA CITTA’ DEI BAMBINI IN LOCALITA’ TERZO CAVONE A SCANZANO – ISTITUZIONE DEL CENTRO REGIONALE DI INFORMAZIONE E DOCUMENTAZIONE ANTINUCLEARE DELL’OSSERVATORIO SCIENTIFICO ANTINUCLEARE

Prego, collega Perrino.

PERRINOGrazie, Presidente. Risparmio tutto l’antefatto che ripercorre un po’ quella che è la tappa storica

relativa all’oggetto dell’interrogazione, ovvero i fatti di Scanzano Ionico del novembre 2003, relativi al

deposito di materiale nucleare, e vado direttamente alla parte che interessa più precisamente

l’interrogazione.

Premesso che al fine di raccogliere, non disperdere e perpetuare i frutti della protesta di

Scanzano, anche attraverso la realizzazione della “Città della Pace”, la Regione Basilicata dispone,

all’articolo 54 della legge regionale n. 1 del 2004 le azioni e strumenti di studio e di informazione in

materia di tutela antinucleare.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La norma nel dettaglio prevede quanto segue: al punto 1 si dice che è istituito nel Comune di

Scanzano Ionico in località Terzo Cavone il Centro Regionale di Informazione e Documentazione

Antinucleare, CRIDAN, con compiti di raccolta e divulgazione di materiali informativi e scientifici in

materia di tutela antinucleare.

Al punto n. 2: per le stesse finalità e con compiti di analisi e approfondimenti della produzione

tecnico-scientifica nazionale ed internazionale relativa alla gestione dei materiali nucleari è costituito a

Potenza l’Osservatorio Scientifico Antinucleare, il cui acronimo è OSAN.

Al punto n. 3: la Giunta Regionale è autorizzata a stipulare rapporti di convenzione per la

gestione del CRIDAN per la composizione e il funzionamento dell’OSAN, nonché per le relative attività

di comunicazione e divulgazione.

Punto n. 4: alla realizzazione della sede del CRIDAN, nonché alla predisposizione delle

attrezzature arredi necessari, provvede l’ALSIA. Alla Giunta Regionale è demandata la conduzione di

uno studio di fattibilità per la realizzazione nel territorio di Scanzano Ionico del progetto della “Città

della pace per i bambini” proposto dal Word Center of Compassion Children International.

Al punto 5: agli oneri derivanti dalle disposizioni di cui al presente articolo, quantificati per l’anno

2004 in euro 100 mila, si farà fronte con le risorse appositamente stanziate dalla UPB 0132.01 del

bilancio di previsione per l’esercizi 2004.

Con DGR n. 2305 del 21 novembre 2005 la Giunta della Regione Basilicata dispone tramite

l’affidamento attraverso pubblica selezione alla società Creta di uno studio di fattibilità per la

realizzazione della “Città della pace per i bambini” proposto dal Word Center of Compassion Children

International di Betty Williams.

Con successiva DGR n. 1612 del 19 novembre 2009 è stato approvato lo schema del primo atto

integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di politiche e solidarietà sociale, che prevede

la realizzazione dell’intervento realizzazione dell’intervento realizzazione della “Città per la pace” in

Basilicata per un importo pari a 4,4 milioni di euro, a valere sulle risorse CIPE n. 03/2006.

Con determinazione dirigenziale 9 novembre 2009 n. 2724, assunta dal Dipartimento della

Presidente della Giunta Regionale, Ufficio Programmazione e Controllo di Gestione, risulta approvato

il progetto del Comune di Scanzano Ionico e assunto il relativo impegno contabile relativo

all’intervento n. 1 denominato “Realizzazione della Città della pace in Basilicata” nell’ambito del primo

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atto integrativo dell’Accordo di Programma Quadro in materia di politica di solidarietà sociale, ex

delibera CIPE n. 03/2006.

La sottoscrizione dell’atto integrativo all’Accordo di Programma Quadro sopra citato, risulta

avvenuta in data 29 novembre 2007.

Sia nello studio di fattibilità che nella relazione tecnica di accompagnamento dell’APQ agli

interventi predisposti dal Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti pubblici,

trasmessi al CIPE in data 30 ottobre 2007 con nota 213729/71AP veniva evidenziata la necessità di

organizzare la “Città della Pace” secondo un modello reticolare per consentire l’utilizzo di strutture

esistenti nel territorio. Inoltre oltre alla località Terzo Cavone del Comune di Scanzano Ionico, veniva

individuate altre possibili sedi per lo svolgimento delle attività della “Città della Pace”.

È stato previsto un modello insediativo che prevede, tra l’altro l’utilizzo di una parte dei locali

dell’ex convento Santa Maria d’Orsoleo nel territorio comunale di Sant’Arcangelo (Potenza) e di alcuni

locali disponibili nel palazzo baronale di Scanzano Ionico, nonché l’attivazione di due poli principali,

uno a Scanzano Ionico e uno a Sant’Arcangelo, connessi in una serie di nodi diffusi sul territorio.

Il predetto modello si base su cinque moduli organizzativi: centro di accoglienza per bambini e

loro famiglie, provenienti da aree colpite da conflitti armati; campus internazionale di educazione alla

pace e allo sviluppo sostenibile, centro per l’organizzazione delle missioni umanitarie; centro di

gestione e coordinamento delle attività della Città della Pace; centro di eccellenza per la ricerca e lo

sviluppo scientifico per la salvaguardia ambientale e le energie alternative.

La Giunta Comunale di Scanzano Ionico, nell’ambito delle iniziative da porre in essere per

l’attuazione e l’intesa volta alla realizzazione della Città dei bambini, ha deliberato con delibera di

Giunta Comunale dell’11 giugno 2009 di approvare il progetto generale preliminare del costo

complessivo di euro 12 milioni e mezzo.

Il Comune di Scanzano Ionico con nota in atti dipartimentali n. 116733/71AP del 15 giugno 2009

ha trasmesso il progetto preliminare approvato con la citata delibera di Giunta Comunale dell’11

giugno 2009 che prevede l’urbanizzazione nell’agro di Terzo Cavone di un lotto di circa 6 ettari ed un

volume complessivo di circa 25 mila metri cubi, di cui si realizza un primo stralcio funzionale di euro 2

milioni e 8.

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Il 9 settembre 2009 viene firmata la convenzione per l’intervento “Realizzazione Città per la

Pace in Basilicata” tra il Sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis ed il Dirigente Generale della

Regione Basilicata, Angelo Pietro Paolo Nardozza; all’articolo 3 della innanzi detta convenzione che

disciplina la progettazione e l’esecuzione dell’intervento vengono indicati i tempi di realizzazione

dell’opera da collaudare entro 12 mesi dall’inizio dei lavori; il mancato rispetto del cronoprogramma

comporta l’automatica revoca del finanziamento.

Considerato che

dal cartello esposto in loco dal Comune di Scanzano Ionico contenente i dati sui lavori da

eseguire e le relative autorizzazioni, si evince che la consegna dei lavori per la realizzazione della

“Città dei bambini” sarebbe dovuta avvenire il 21 luglio 2010, mentre la data di fine lavoro entro il 16

aprile 2011;

in seguito ad un sopralluogo tenuto dall’interrogante in compagnia di alcuni cittadini nei giorni

antecedenti all’undicesimo anniversario della protesta di Scanzano, direttamente sui luoghi della “Città

dei bambini” in località Terzo Cavone, è stato possibile constatare che non sono stati ancora

completati i predetti lavori;

secondo le testimonianze ivi raccolte, il cantiere è fermo da molti mesi;

l’importo finanziario destinato alla realizzazione dell’urbanizzazione nell’agro di Terzo Cavone di

un lotto di circa sei ettari e di un volume complessivo di costruzione di circa 25 mila metri cubi, di cui si

realizza un primo stralcio funzionale, come ho già detto prima, della “Città dei bambini”, ammonta

complessivamente a 2 milioni e 800 mila euro a carico delle risorse dell’APQ “Lavoro e Politiche

Sociali”, ex delibera CIPE 03/2006;

la gestione delle attività della “Città per la Pace” in Basilicata sarà affidata alla Regione

Basilicata tramite successiva convenzione con la Fondazione “Città della Pace per i bambini

Basilicata”;

tutto quanto innanzi premesso e considerato,

interrogano il Presidente della Giunta Regionale per sapere:

se il Presidente della Giunta, Marcello Pittella, o la Giunta fossero a conoscenza di quanto

innanzi esposto e quali siano le motivazioni, e se vi siano a chi sono ascrivibili le responsabilità, che

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hanno determinato un così considerevole ritardo nella fine dei lavori, oltre tre anni alla data odierna,

ritardo destinato ad accrescersi atteso che il cantiere è fermo;

quali azioni o provvedimenti intende il Presidente Pittella prendere, affinché i lavori per la

realizzazione dell’opera siano ripresi e completati nel più breve tempo possibile, tutelando in tal modo

la località di Terzo Cavone in Scanzano, luogo simbolo della difesa, della salvaguardia e la tutela del

territorio della Regione Basilicata, evitando che si trasformi nell’icona dell’abbandono e

dell’indifferenza rispetto a tali valori inderogabili;

se, tenuto conto che il 3 gennaio 2015 la SOGIN S.p.A. ha presentato (visto che l’interrogazione

è stata presentata prima) la proposta della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee alla

localizzazione e al deposito nazionale dei rifiuti nucleari e del Parco Tecnologico, il Presidente Pittella

e la Giunta intendono attivarsi per dare concreta attuazione alla citata normativa regionale e disporre

l’istituzione del Centro Regionale di Informazione e Documentazione Antinucleare, ovvero CRIDAN, e

dell’Osservatorio Scientifico Antinucleare OSAN. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Perrino; prego, Presidente Pittella.

PITTELLAOvviamente il consigliere Perrino sa che è articolata la premessa ed anche la ricostruzione

amministrativa è altrettanto articolata.

Le risponderei innanzi tutto sul Centro Regionale di informazione e Documentazione

Antinucleare, il CRIDAN, ed anche sull’OSAN, nella maniera seguente.

La Giunta Regionale è consapevole dell’importanza dell’intervento e dunque di attuarli perché

presidi antinucleari in Basilicata, soprattutto avendo preso atto della rinnovata attenzione suscitata,

come sa, dalla recente proposta di definizione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee

alla localizzazione e al deposito nazionale in queste aree diventa ovviamente ulteriormente attuale,

anche se le notizie in mio possesso, sostanzialmente tranquillizzerebbero la Basilicata, però non

possiamo andare avanti nella discussione attraverso notizie.

Per questo e per quanto riguarda l’attivazione dei due organismi, CRIDAN e OSAN, a cui lei ha

fatto riferimento, si intende attivare nelle prossime settimane una verifica con gli uffici del Dipartimento

Ambiente e Territorio - c’è qui l’assessore Berlinguer - riprendendo le esperienze del tavolo della

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trasparenza, al fine di verificare l’attualità, le eventuali competenze e le possibili strutturazioni

amministrative dei due organismi previsti dall’articolo 54 della legge regionale n. 1 del 2004.

Al termine della verifica tecnica, la Giunta si riserva di assumere prontamente le iniziative tutte

ritenute necessarie per rassicurare il miglior presidio delle tematiche anti-nucleari verificando le

competenze già presenti ed eventualmente pervenendo alla costituzione di nuovi organismi efficaci

dal punto di vista scientifico e tecnico.

Questa è una risposta.

Poi lei pone una serie di interrogativi anche sui tempi e le realizzazioni e fa un elenco anche

legittimo nella ricostruzione di date, assunzioni di impegni e di responsabilità ed anche di risorse

economiche.

Mi deve consentire, proprio perché questa non è una risposta politica, che io le legga due

pagine.

Il Polo di Scanzano Jonico, già previsto nell’ambito dello studio di fattibilità, ha avuto un iter non

semplice, purtroppo.

Infatti pur in presenza di un finanziamento, già individuato dalla Regione Basilicata, nel 2007, è

stato possibile avviare i lavori solo nel luglio del 2010

Come lei sa, mentre a Santarcangelo, noi abbiamo lavorato sul recupero e ristrutturazione di un

edificio già esistente, a Scanzano questo non era possibile.

Successivamente all’avvio dei lavori, ci sono state numerosi interruzioni, sia dovutei a motivi

tecnici che a ritardi nei trasferimenti delle risorse sui successivi stati di avanzamento a causa del patto

di stabilità, per cui molte imprese, com’è accaduto in tante occasioni ed anche per altre opere, ad un

certo punto si sono fermate perché il patto di stabilità non ti consentiva, pur avendoli in tasca i soldi, di

darli alle imprese a cui spettava.

Ora le riporto, molto velocemente, i dati tecnici che sono stati redatti dall’ufficio di Scanzano

Jonico a cui è stata affidata questa cosa.

Con delibera di Giunta Regionale n. 1312 del 2007 si approva l’accordo di programma quadro,

in materia di politiche di solidarietà sociale.

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Viene accantonata la somma di 4 milioni e 400 mila euro a valere sulle risorse della Delibera

CIPE per la realizzazione della città dei bambini in Basilicata.

Con successiva delibera del 2009, giugno 2009, si provvede a prendere atto dei progetti

preliminari generali, dell’importo complessivo del lavoro, 12 milioni e mezzo di euro e del primo

stralcio funzionale dell’importo di 2 milioni e 800 mila euro.

Dopo, se vuole, le do la copia che riassume tutto.

La Giunta Regionale con altra deliberazione, non le dico il numero, non cambia, sempre del

2009 di agosto, approva lo schema di convenzione disciplinante l’utilizzo da parte del Comune di

Scanzano Jonico della somma iniziale di 2 mila e 800, il primo stralcio ed approva, responsabile del

procedimento ingegner Di Chio Rocco Luigi, progetto preliminare redatto dal settore tecnico a firma

dell’architetto Iannuzziello Marcello, in qualità di progettista e dall’ingegnere Di Chio Rocco Luigi in

qualità di responsabile del procedimento. Progetto preliminare redatto dal settore tecnico a firma

sempre dell’architetto Iannuzziello, progetto esecutivo redatto dall’ingegner Di Bari Tommaso, con

studio tecnico in Matera, aggiudicazione provvisoria, i lavori vengono aggiudicati in via provvisoria con

determinazione dirigenziale alla ditta costruzione industriale “…” con sede in Matera alla via Collodi

n.3.

L’aggiudicazione definitiva viene fatta, la provvisoria è datata 19 marzo 2010, la definitiva è

datata 24 maggio 2010, quindi marzo, maggio, parliamo di un mese e mezzo dopo, alla ditta di cui

sopra, nonché attestata ad intervento efficace della medesima aggiudicazione.

Ufficio di Direzione dei Lavori composto dal architetto Iannuzziello Marcello dirigente del settore

urbanistica, in qualità di Direttore dei lavori e dal geometra Briamonte Rosaria, professionista esterna,

nominata coordinatrice e coordinatore della sicurezza in fase di esenzione con determinazione

dirigenziale n. 65 del 15.07.2010.

Il collaudatore statico, ingegner Di Gaito Giuseppe, calcoli statici, il deposito avviene nella sede

di Matera il 20 gennaio del 2011, consegna dei lavori 21 luglio 2010, come risulta dal verbale di

consegna emesso dal direttore dei lavori in pari data.

Nel novembre del 2014, al fine di verificare le problematiche relative ai ritardi riscontrati per il

completamento dell’opera, i funzionari regionali dell’ufficio Attuazione degli Strumenti Statali e

Regionali della politica regionale hanno effettuato un sopralluogo presso la struttura unitamente al

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RUP, cioè al Responsabile della realizzazione della struttura per l’amministrazione comunale di

Scanzano Jonico al fine di individuare una procedura per il completamento in tempi certi.

Nel corso del sopralluogo è stato possibile constatare che i lavori sono in corso pure se a ritmo

molto ridotto perché la struttura in cemento armato è completata e sono stati completati i

tamponamenti esterni.

A seguito del sopralluogo, l’amministrazione comunale di Scanzano Jonico, tramite il RUP,

preso atto dei ritardi e delle problematiche intercorse, ha trasmesso a fine dicembre, all’ufficio

regionale una relazione finalizzata a rendere possibile il completamento dell’opera attraverso tre cose:

1) la richiesta dello sblocco delle economie e dei ribassi per consentire il rapido completamento di

un’ala del fabbricato e consentire un primo utilizzo, se pur parziale; 2): l’individuazione delle risorse

necessarie al completamento della seconda area dell’immobile; 3): definizione delle procedure

amministrative più efficaci per il completamento dell’opera.

La questione del completamento è quindi già all’attenzione degli uffici regionali che stanno

attualmente valutando tutte le possibilità tecniche per consentire il completamento dell’opera nel modo

più rapido ed efficace.

Io mi permetterò ovviamente, Consigliere, su questo punto che è del ritardo e della

realizzazione, ovviamente sta dentro problematiche, a giudizio dell’ufficio tecnico, sul sito ed anche ai

ritardi ai pagamenti, di fare un ulteriore sollecito per cercare ovviamente, seguendo l’insieme, ognuno

per la propria funzione, in modo tale che quella realizzazione possa trovare compiutezza.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Perrino.

PERRINOGrazie, Presidente. Prendo atto della volontà di porre la parola fine a questa vicenda. vviamente

noi seguiremo, come ha ben detto, da quelle che sono le nostre prerogative, facendo tesoro di quelle

che sono le nostre prerogative, lo svolgimento di questa vicissitudine.

Prendiamo anche atto che la Regione, i funzionari della regione si sono recati a Scanzano a

novembre 2014, sarà una coincidenza che a novembre abbiamo consegnato la nostra interrogazione,

però ben venga che in qualche modo la macchina amministrativa si muova ed abbiamo ancora una

volta una ulteriore conferma della scelleratezza di quello che è il patto di stabilità che, come dire,

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blocca tante situazioni, blocca il normale svolgimento dell’attività economica del paese e quindi non

possiamo prescindere dallo stigmatizzare questa piaga, che sembra una piaga, un po’ come le

cavallette di biblica memoria, però sappiamo che non si tratta di nessuna piaga che viene dal cielo,

ma c’è una volontà politica ben determinata affinché questo patto di stabilità continui a trovarsi sulle

nostre teste come una spada di Damocle.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Perrino. Procediamo alla successiva interrogazione, la numero 119, sempre da

parte del collega Perrino.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PERRINO AVENTE AD OGGETTO: “AFFIDAMENTO DI FORNITURE E SERVIZI FINALIZZATI ALLA REALIZZAZIONE DELLE INIZIATIVE DEL PARCO DELLA GRANCIA”.

Prego, collega Perrino.

PERRINOGrazie, Presidente. Un attimo solo, perché ho notato che nella scheda manca una pagina. uesta

volta nessun retropensiero, perché non ne potrebbe giovare nessuno da questi.

Quindi vado direttamente alla sequenza e alle serie di domande che poniamo relativamente al

discorso della Grancia, già oggetto di interrogazione del consigliere Rosa, però noi abbiamo posto una

serie di domande ben precise, alle quali vorremmo una risposta. Ecco perché non abbiamo accorpato

le due interrogazioni.

La prima domanda è: Quali sono le norme di legge sulla base delle quali è stata bandita ed

espletata la innanzi descritta procedura di selezione, manifestazione di interesse in oggetto all’esito

della quale è risultata aggiudicataria l’associazione Spazio Grancia.

L’altra domanda, la due: Se risultano rispettati i parametri di legge in materia anche comunitaria,

in particolare non sono stati previsti idonei termini di scadenza per la presentazione delle offerte,

nonché modalità di adeguata pubblicità della stessa procedura di selezione, al fine di estendere il più

possibile il novero dei potenziali partecipanti.

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Domanda numero 3: Perché le procedure in oggetto sono state espletate così in ritardo rispetto

all’inizio della stagione estiva del parco della Grancia.

Domanda numero 4: Se risponde a verità che tra i soci fondatori dell’associazione

aggiudicataria, Spazio Grancia, risulti esservi il Consigliere Regionale del PD, Mario Polese, la

Consigliera Comunale di Potenza dei Socialist & Democrats… eccetera eccetera… a questo ha già

risposto, quindi possiamo saltare la domanda;

Domanda numero 5: Se l’associazione aggiudicataria, Spazio Grancia, abbia percepito dei

compensi dal Comune di Brindisi di Montagna direttamente o indirettamente, ovvero anche attinti dagli

incassi rivenienti dalla bigliettazione e a quanto ammontino tali compensi.

Domanda numero 6: A quanto ammontano complessivamente gli incassi rivenienti dalla vendita

dei biglietti per l’ingresso al parco della Grancia, stagione 2014.

Domanda numero 7: A quanto ammontano complessivamente le spese sostenute per la

realizzazione di tutte le iniziative del parco della Grancia, stagione 2014, con il dettaglio in particolare

delle spese sostenute per la realizzazione del cinespettacolo “La storia bandita”.

Domanda numero 8: Se, come previsto dal punto 3 dell’avviso pubblico in oggetto,

l’associazione aggiudicataria Spazio Grancia abbia o meno rilasciato al Comune di Brindisi di

Montagna la garanzia fideiussoria per responsabilità civile con massimale non inferiore ad un milione

di euro, finalizzata alla:

a) copertura dei danni a persone e beni dati in concessione, che si dovessero verificare nel

corso dell’iniziativa “La storia bandita”;

b) all’esatto adempimento delle obbligazioni assunte;

c) rispetto delle norme di sicurezza sul luogo di lavoro, norme in materia di pubblica sicurezza e

pubblico spettacolo.

Domanda numero 9: Se ricossero o meno i presupposti di cui al comma 11 dell’articolo 125 del

decreto legislativo numero 136/2006 per i restanti affidamenti diretti disposti dalla centrale unica di

committenza dell’area programma Basento, Bradano, Camastra, ed in particolare perché nelle stesse

determinazioni che dispongono gli affidamenti diretti:

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a) non è stato dato atto che la fornitura o il servizio acquisito non erano reperibili nel mercato

elettronico CONSIP MEPA;

b) in alternativa non è stato dato atto che le forniture e/o i servizi, ove presenti, in CONSIP e

MEPA, siano stati acquisiti a prezzi comunque uguali o inferiori a quelli CONSIP e MEPA.

L’ultima domanda: Se per la stagione 2015, alla luce degli incomprensibili ritardi palesati nella

stagione 2014 del Parco della Grancia, il Presidente e la Giunta intendano o meno condizionare la

concessione dei finanziamenti regionali al preventivo rispetto da parte delle Amministrazioni

interessate, di un preciso cronoprogramma che garantisca lo svolgimento a tempo debito di adeguate

procedure di gara pubblica per la selezione dei fornitori meglio rispondenti alle disposizioni di legge in

materia, al fine di garantire trasparenza, pubblicità, apertura concorrenziale e par condicio, nonché la

più ampia partecipazione delle ditte ed imprese interessate. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Perrino. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAOvviamente non voglio deludere le sue attese rispetto ad una risposta contenuta, ma l’unica

risposta che posso darle è quella relativa al punto 10, cioè al momento non sono previsti finanziamenti

indirizzati al parco della Grancia. Per la verità, non sono previsti finanziamenti in generale perché

stiamo facendo i cosiddetti conti della serva per capire se noi, per le manifestazioni, gli eventi,

eccetera, avremo o meno disponibilità.

Ad oggi, noi, sulla spesa corrente, non abbiamo disponibilità. In più, siamo in attesa di capire se

su alcune linee di intervento, per i fondi di utilizzo dei fondi europei, alcuni di questi fondi europei

possono, per coerenza, essere utilizzati per tali finalità. Ma allo stato, consigliere Perrino, non c’è

assolutamente nulla.

Sul punto 7, io penso di aver già risposto nella precedente interrogazione del consigliere Rosa,

sulla documentazione e c’è stata una integrazione quanto mai opportuna ed utile da parte del

Presidente Lacorazza.

Gli altri punti, non me ne voglia, diventa complicato anche nel rapporto e nelle relazioni corrette

tra istituzioni, quelle domande, non perché io non voglia che lei me le rivolga, ci mancherebbe, ma

vanno indirizzate al Comune, perché agisce, il Comune in questione, agisce in totale autonomia e, tra

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l’altro, noi non abbiamo alcuna competenza e nessuna possibilità di controllo, se non nelle cose alle

quali avete fatto riferimento rispetto alla rendicontazione, al corretto svolgimento delle cose, eccetera.

Altro, se hanno rispettato, non hanno rispettato le gare, eccetera… cioè dobbiamo rivolgere la

lista, Consigliere, non me ne voglia, al Comune, che è responsabile in autonomia, noi non c’entriamo,

possiamo essere responsabili quando le facciamo noi le cose, non quando le fanno gli altri.

Per cui, se ritiene, potremmo rivolgere questa interrogazione, ovviamente rimettendoci alla

all’etica anche qui, e quindi alla buona volontà da parte dell’amministrazione e, se vorrà, risponderà, o

mio tramite, o direttamente, alla sua persona.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Perrino.

PERRINOGrazie, Presidente. Ovviamente noi ci saremmo aspettati che in qualche modo avesse già posto

le domande a cui non si sapeva rispondere o comunque non è competenza della Regione rispondere,

alla amministrazione interessata.

Se ci fa il favore di inviarle lei le domande gliene saremo grati, altrimenti lo facciamo noi, non c’è

problema, però è anche per far vedere che lei si dà da fare e non risponde su dieci domande soltanto

ad una. Si viene bocciati a scuola se si risponde solo a una…

Va bene, lo facciamo noi, non c’è problema, quindi rivolgeremo queste domande direttamente al

Comune di Brindisi di Montagna e prendiamo atto che… giusto per arricchire quelli che erano i

personaggi della saga di Pinocchio, ci mettiamo anche Lucignolo in mezzo, che avrebbe risposto ad

una domanda su dieci, molto probabilmente, forse. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Perrino. Procediamo con la interrogazione successiva. Interrogante il collega

Pace.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: ORDINE DEL GIORNO APPROVATO NELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 7 AGOSTO 2014 RELATIVO AI SOGGETTI IMPEGNATI IN ATTIVITA’ SOCIALMENTE UTILI

Prego, collega Pace. Chiedo scusa al collega Rosa e al collega Pace. Prego, collega Rosa.

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ROSAForse il collega Pace avrebbe avuto maggiore fortuna rispetto a me.

Allora, mi riferisco, Presidente, ad una delibera del Consiglio Regionale del 7 agosto 2014, la

delibera 102, dove all’unanimità, se non ricordo male, il Consiglio Regionale approvava un ordine del

giorno con il quale impegnava la Giunta a procedere alla stabilizzazione dei soggetti impegnati in

attività socialmente utili, a suo tempo esclusi dalla stabilizzazione operata con la DGR 1431 del 25

giugno 2001, per i quali il diritto alla stabilizzazione non risulta prescritto per effetto di impugnativa,

ricorsi o altre forme di esercizio dello stesso.

Questa è stata una mozione approvata da questo Consiglio il 7 agosto, quindi la domanda è

molto semplice, visto che siamo, l’interrogazione è stata presentata il 28 di novembre, quindi Consiglio

7 agosto, interrogazione 28 novembre, oggi siamo a fine febbraio 2015, la domanda è molto semplice:

se la Giunta ha provveduto ad adempiere all’ordine del giorno di cui alla delibera numero 102 del 7

agosto 2014.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAL’oggetto di tale interrogazione è la questione relativa, nota da anni, anche dalla scorsa

legislatura, alla stabilizzazione dei soggetti impegnati in attività socialmente utili.

In riferimento a questa interrogazione, il consigliere Rosa, ma i consiglieri sapranno, che ci sono

stati tre gradi di giudizio sulla vicenda e questi tre gradi di giudizio, purtroppo, non hanno dato esito

positivo per i soggetti in questione.

Successivamente venne chiesto agli uffici competenti se vi fosse la possibilità giuridica per i

predetti LSU di applicazione dell’articolo 39 della legge regionale 17 del 2011 che potesse prevedere

un percorso amministrativo per la loro stabilizzazione, ma anche tale possibilità fu esclusa in quanto la

Corte Costituzionale con sentenza n. 211 del 2012 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale

dell’articolo 39 della legge regionale n. 17 del 2011, l’assestamento del bilancio di previsione per

l’esercizio finanziario 2011 e del bilancio pluriennale per il triennio 2011-2013.

Pertanto l’ordine del giorno di cui parla il consigliere Rosa è da considerarsi, io dico purtroppo,

superato, in quanto si basava proprio, mi sembra di capire, sull’articolo 39 della legge

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sopramenzionata. Ecco perché non c’è stata risposta positiva rispetto ad un’istanza che lei oggi, io e

molti altri anche nel recente passato, nella passata legislatura abbiamo verificato, osservato, seguito,

posto all’attenzione anche del mio predecessore della precedente Giunta, purtroppo non con esito

positivo. Ma non con esito positivo, non perché c’è un’avversione, c’è una non volontà politica, ma

perché noi le risposte le diamo attraverso atti e gli atti devono avere una loro legittimità e se gli atti

hanno una loro legittimità devono rispondere a precisi dispositivi di norma.

Se la ricostruzione, e non la faccio io, dell’ufficio recupera tre giudizi negativi e recupera una

serie di altre questioni che ci impediscono di andare avanti nel dare una risposta positiva,

evidentemente è così. Se non è così, lei sa meglio di me, che è in possesso dei soggetti interessati,

ma anche dei presenti in Consiglio Regionale, altro strumento che è il ricorso per via giudiziario -

amministrativa.

Altro io non riesco, purtroppo, a rispondere e a dire, io capisco una difficoltà, anche un dramma

per certi versi che è umano e al quale ognuno di noi vorrebbe dare una risposta positiva, ma

purtroppo in questo caso non posso darla.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, Presidente Pittella; prego, collega Rosa.

ROSAPresidente, sinceramente non le sto chiedendo nulla di illegittimo, non mi sarei mai permesso di

chiedere a questa Giunta atti che escono fuori dalla legittimità. È un mio valore quello di rimanere

nella legalità e nella legittimità, ma evidentemente in tutti questi anni, Presidente, la politica ha

sviluppato nei confronti di queste persone un’attesa e anche quest’ordine del giorno, presentato il 7

agosto (non mi ricordo quali colleghi furono promotori di quest’ordine del giorno), ha creato

quell’attesa nei confronti di queste persone, tre mi pare in assoluto, che sono rimasti fuori dalla

stabilizzazione.

È pur chiaro che, dopo la sua risposta di oggi, così come lei ha detto: “Rimaniamo nella

legittimità delle azioni”, se vi sono stati degli atti illegittimi in tutti questi anni o in precedenza, è arrivato

il momento che escano fuori e che ognuno fino in fondo si assuma le proprie responsabilità,

rimanendo sempre nel solco della legittimità e legalità. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa: ha chiesto di intervenire il collega Napoli. Prego, collega Napoli.

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NAPOLISicuramente in maniera irrituale, quindi chiedo scusa alla sua persona e alle funzioni che

esercita, ma il tema è un tema delicato. Io mi permetto di rappresentare al Presidente Pittella che

questa chiusura data oggi, sebbene motivata, non deve rappresentare una preclusione a immaginare

o ragionare altri percorsi, nel solco della legittimità, perché credo che ci siano altri percorsi.

Io personalmente con il mio gruppo stiamo studiando una strada che, a mio avviso, possa

recuperare le aspettative legittime di questi lavoratori, gli unici tre esclusi dalla stabilizzazione. E se

proprio dobbiamo dirla tutta, convenendo con le parole che ho testé sentito pronunciare dalla sua

bocca, sarebbe il caso di avviare un’operazione di verità anche su quel che è accaduto, sulla

stabilizzazione, non perché si vuole colpire qualcuno a differenza di altri, ma perché si va per davvero

a mettere una pietra miliare su una vicenda che lascia l’amaro in bocca, sotto il profilo umano, sotto il

profilo di una dignità di uomini e di lavoratori che vengono calpestati.

L’invito – ecco io vorrei che lei accogliesse questo mio invito – è quello di non precludere, anche

attraverso gli uffici che la supportano, di immaginare, di individuare una strada che possa mettere la

parola fine a questa vicenda.

Insieme io credo che ci sia la possibilità di individuare un altro percorso, che è diverso da quello

sin qui utilizzato, perché capisco che non si può continuare ad andare a sbattere contro un muro che

è fatto anche da sentenze e da giudizi che si sono consumati, ma io credo che la buona volontà e

anche una scelta politica di trovare rimedio a questa situazione, sia una scelta tutt’altro peregrina.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Napoli. Procediamo all’interrogazione successiva, a questo punto del collega

Pace.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: “SOPPRESSIONE DELLA SEZIONE DELLA POLIZIA POSTALE E DELLE COMUNICAZIONI DI MATERA”

Prego, collega Pace.

PACEGrazie, Presidente. Se non c’è difficoltà per il Presidente della Giunta ed il Presidente del

Consiglio vorrei trattare tutte e due le interrogazioni insieme, anche perché la seconda interrogazione,

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quella successiva, riguarda il compartimento regionale della Polizia stradale che già è stato trattato

incidentalmente prima e per il quale siamo ovviamente in attesa di uno sviluppo definitivo, Presidente.

Le posso discutere entrambe insieme, credo.

Il tema è sempre lo stesso, cioè quello di presidi che dalla Basilicata vanno via oppure vengono

messi in discussione.

In particolare, rispetto alla prima interrogazione relativa alla sezione della Polizia Postale di

Matera - anche alla luce dello sviluppo di Matera, che tutti auspichiamo, in relazione all’approssimarsi

di eventi nazionali ed internazionali - crediamo che questa soppressione possa essere un

indebolimento forte e quindi chiediamo alla Presidenza della Giunta di farsi parte diligente verso il

Governo per far comprendere le ragioni di questa Regione.

Cosa che abbiamo chiesto in maniera pedissequa ed anche reiterata, visto le interrogazioni

degli altri consiglieri che mi hanno preceduto e anche gli ordini del giorno, per il Compartimento

Regionale della Polizia Stradale, per il quale mi pare ci sia stata una sospensione nella volontà di

chiusura per una valutazione dell’effettivo costo di quel presidio importante all’interno della struttura

regionale. In relazione a quello che potrà essere il grado di coinvolgimento del Consiglio, io assicuro la

partecipazione a quelle che sono le azioni di evidenza.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace; prego, Presidente Pittella, se vuole anche lei riassumere entrambe le

risposte. Prego.

PITTELLAÈ più una risposta politica e ha il sapore più di una mozione che di un’interrogazione. Si tratta,

come per la precedente interrogazione del consigliere Rosa, di un ridisegno delle articolazioni dello

Stato (Polizia Stradale, Polizia Postale, ecc.).

In quel caso abbiamo recuperato la mozione, l’abbiamo trasferita, abbiamo parlato con i

Parlamentari, abbiamo provato a chiedere appuntamento al Ministero, con il Ministro e con il Capo di

Gabinetto, e proveremo anche su questo aspetto a tenere botta esattamente facendo azione di

sensibilizzazione della nostra rappresentanza tutta, parlamentare, nel governo, in modo che vi sia un

ponte di interlocuzione utile e proficuo per evitare i viaggi della speranza.

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Ma il nostro territorio è simile anche a quello del Piemonte ed è simile a quello delle Marche o

addirittura dell’Abruzzo, stiamo assistendo ad una riorganizzazione complessiva. Vedete cosa è

accaduto anche qui in Regione rispetto agli uffici legati all’Intendenza di Finanza: noi abbiamo

provato a fare muro rispetto a quella riorganizzazione, ci siamo resi conto che alcune cose non

potevamo ottenerle, però con il Consiglio Regionale e con la collaborazione dei Comuni siamo riusciti

a tamponare i servizi.

In questo caso è diverso. Si tratta di capire, consigliere Pace, come proviamo insieme a creare

un’interlocuzione e a scongiurare questa cosa al fine di creare le condizioni perché vi sia una stabilità

da garantire ad una Regione e, in particolare, ad un territorio che oggi è vettore straordinario di

sviluppo o potenziale di sviluppo che è Matera e il materano.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Pace.

PACEPresidente, grazie. L’interlocuzione parlamentare, come lei sa, ha dei tempi più lunghi e più

farraginosi del Consiglio Regionale. Ci sono delle interrogazioni, per quello che ognuno di noi ha

potuto fare, a firma Mauro e Di Maggio, su tutti e due i punti, che non hanno ricevuto ancora risposta.

Io credo che l’avranno e l’avranno in un tempo che spero, non sia sufficientemente lungo per

discutere ormai di una cosa avvenuta.

Questo è l’unico tema che mi porta a ribaltare sulla politica ciò che istituzionalmente ha dei

tempi differenti.

Le chiedevo l’interessamento in questo senso e non ho dubbi sul fatto che arriverà.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Procediamo alla successiva interrogazione, numero 125, da parte del

collega Rosa.

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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “CONCESSIONE DEL FABBRICATO DI PROPRIETA’ DELL’ALSIA SITO ALLA VIA CERERIE N.61 IN MATERA ALLA COMUNITA’ PARROCCHIALE MARIA SANTISSIMA ANNUNZIATA DI PICCIANELLO”.

Prego, collega Rosa.

ROSAPrima della lettura dell’interrogazione, Presidente, voglio ricordare che questa interrogazione è

anche firmata dal collega Bradascio e dal collega Achille Spada, anche se su questa copia non vedo

la sua firma.

Premesso che a Matera il quartiere di Piccianello è caratterizzato da degrado urbano diffuso,

alta presenza di immigrati, gran numero di anziani, mancanza di servizi dedicati e di centri di

aggregazione. L’associazione “Città Plurale” insieme alla parrocchia del quartiere Piccianello, Maria

SS.ma Annunziata, è concretamente impegnata nelle opere di aggregazione giovanile e di assistenza

ai cittadini meno abbienti.

Nel 2002, l’allora parroco Don Giovanni aveva indirizzato all’ALSIA la richiesta di ottenere in

concessione il fabbricato di proprietà dell’Agenzia sito in via Cererie n. 61, per ricavarne un centro per

attività culturali, sportive, ricreative, mensa e di formazione civica rivolta ai tanti giovani del quartiere,

senza ottenere risposta.

La proposta è stata reiterata dal nuovo parroco, Don Pier Domenico Di Candia, nel 2012,

facendo presente che avrebbe ristrutturato con fondi propri sia il fabbricato che lo spazio verde

antistante.

Considerato che

le procedure per l’alienazione dei predetti immobili non è stata ancora realizzata;

le attività che si andrebbero a realizzare nella struttura in via Cereria hanno una forte valenza

sociale;

si valuta positivamente il progetto dell’associazione “Città Plurale” e della comunità parrocchiale

Maria SS.ma Annunziata di Piccianello volta all’integrazione e all’inclusione sociale,

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interrogano il Presidente della Giunta, per conoscere le intenzioni della Giunta circa la

concessione degli immobili siti in via Cereria n. 61 in Matera al fine di istituire un centro di

aggregazione giovanile per lo svolgimento di attività culturali, sportive, ricreative, mensa e di

formazione civica. Mi pare che il Presidente del Consiglio abbia anche trasmesso a tutti noi una

sottoscrizione di firme fatta da un Comitato pro centro.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. L’informazione è corretta. Io ho ricevuto il Comitato e ho trasferito ai

colleghi Consiglieri la raccolta di firme fatta dallo stesso. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAIo do ai Consiglieri una risposta ancora interlocutoria, non perché non voglia esimermi dal dire

“Sì” o “No”, intendiamoci, perché rispetto ad un’azione vocata soprattutto al sociale in un’area

particolare, affidata per competenze, qualità professionali, per vocazione professionale e d’animo ed

anche per capacità di investire proprie risorse, oggettivamente ci sarebbero pochi motivi per dire di no.

Il tema vero è che proprio su Matera, come anche sulla provincia di Potenza, stiamo provando

con il Provveditorato a fare un attimo il censimento di tutele strutture, perché è importante che la

Regione abbia idea di qual è tutto intero il proprio patrimonio.

Secondo: occorre verificare se all’interno di questo censimento vi sia la possibilità di far fronte

alle esigenze che a vario titolo, per intenderci, e per altre destinazioni sono state consegnate al tavolo

della valutazione sia del Provveditorato che della politica, che del Governo, parlo della questione che

riguarda la stessa collocazione di ALSIA, ma parlo anche degli uffici regionali e di altra collocazione di

altri uffici nostri che pure hanno bisogno di avere un loro assetto.

In ultimo, non perché è meno importante, è capire con gli uffici del Provveditorato come

possiamo arrivare ad una conclusione, perché alla richiesta che fu fatta all’epoca, essendo la

proprietà dell’ALSIA, come sappiamo, fu programmata un’asta pubblica per l’alienazione di questa

proprietà e questa procedura fu bloccata da un parere negativo da parte della Regione, perché

comprendiamo perfettamente che è un’asta pubblica.

Qui c’è una richiesta con tanto di sottoscrizione, con tanto di firme, con tanto di voti fatti

unanimemente, che ci dice “Andiamo in una direzione”.

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Queste due valutazioni, una un po’ più di cornice e complessiva, ma anche veloce e breve, la

possiamo seguire insieme, con i Consiglieri regionali e con il Provveditorato, l’altra sulle procedure,

per arrivare ad una soluzione che sta in capo tanto alla Regione quanto ad ALSIA, io penso che

possano portarci a dire quel sì che oggi è politico, oggettivamente, perché ci interessa riqualificare

un’area e ci interessa soprattutto riqualificarla utilizzando un immobile che altrimenti va in rovina, più

di quanto non lo sia già, e nello stesso tempo costruiamo all’interno di quell’immobile condizioni di

migliore vivibilità ed un’offerta segno, innanzitutto, di grande civiltà in un settore che è quello del

welfare più avanzato, rivolto agli ultimi ed ai penultimi, che oggettivamente ha caratterizzato la politica

non solo di questo governo, di questa maggioranza, ma dell’intero Consiglio regionale.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Rosa.

ROSAVolevo avanzare una proposta, se era possibile e se era condivisa anche dagli altri Consiglieri,

al Presidente del Consiglio.

Vista questa risposta interlocutoria da parte del Presidente della Giunta, io avanzerei la

proposta di riscrivere questa interrogazione - non per evitare che passi nel dimenticatoio,

sicuramente non è il termine giusto – affinché rimanga fra quelle iscritte e quindi per ritrovarcela fra

un po’ di tempo - visto che il Presidente si è preso tempo per valutare una serie di situazioni tecniche,

non politiche perché politicamente ha detto che non ci sono problemi - quando questa Presidenza la

iscriverà all’ordine del giorno, se queste questioni tecniche………..

(Interruzione)

Se è possibile, Presidente.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Io dico, collega Rosa, potremmo fare così: per evitare che ci portiamo le interrogazioni datate a

tre mesi, quattro mesi, visto che la presentazione delle firme da parte del Comitato è successiva alla

data della presentazione dell’interrogazione dei colleghi, propongo di riformularla con la motivazione

che parte dalla presentazione, perché questo ci consente di mettere una nuova data e far ripartire

l’interrogazione.

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Credo che questa possa essere la strada migliore, per evitare di portarsi interrogazioni che poi

siano datate a tre, quattro mesi e quindi che lei poi ci dica che abbiamo un certo ritardo… è una

battuta, collega Rosa, ogni tanto la battuta se la tenga…

ROSANo, mi devo fare aiutare da un altro personaggio nella favola…

PRESIDENTE (LACORAZZA) Le darò io qualche consiglio. Va bene, oggi è la giornata delle favole, speriamo delle cose anche

concrete. Procediamo con la interrogazione successiva, collega Pace. Prego, collega Spada, chiedo

scusa.

SPADARubo solo qualche secondo, Presidente, semplicemente per rendere ancora più forte questa

interrogazione e quindi anche ringraziando il Presidente della disponibilità e quindi il Consiglio per

questa disponibilità politica.

Mi consta personalmente, io sono cresciuto in quei quartieri, di questa attività e ho avuto l’onore,

il piacere di conoscere Don Giovanni Mele, che è un baluardo, è un personaggio che nella città di

Matera ha dato simbolicamente ed anche ha offerto la propria esistenza per gli ultimi in termini

tangibili e concreti, tanto da realizzare negli ambienti della parrocchia sottraendo spazio alla

parrocchia, la mensa per i poveri, che è una struttura unica nella città di Matera, se ne sono replicate

altre. Credo che a maggior ragione, per rafforzare quella che è la indicazione che è venuta,

Presidente, che nell’ultimo anno questa mensa dei poveri ha triplicato le presenze, perché va incontro

non soltanto alle esigenze degli immigrati, così come era inizialmente nata, ma anche delle fasce

ultime della popolazione.

Il che significa che uno spazio adeguato potrebbe sicuramente aiutare a rendere questo servizio

che è di grande significato e di grande valenza sociale nella città.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Spada. Interrogazione successiva da parte del collega Pace.

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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: VERTENZA CREL E SALVAGUARDIA DELLA QUESTIONE OCCUPAZIONALE

Prego, collega Pace.

PACEPresidente, credo che buona parte della interrogazione abbia vertenze ed abbia salvaguardia di

posizioni occupazionali, per cui la nostra sensibilità è in qualche modo il condensato anche di ciò che

arriva a noi come esigenza, la vertenza CREL è una di queste, il Consorzio radiofonico editori lucani,

lo stato di agitazione e il termine del contratto al 30 di novembre.

Io credo in quel servizio perché credo nell’attività che si svolgeva e si svolge in questo Consiglio

e nella Regione in termini di comunicazione, ed è anche per questo che ringrazio chi opera in quel

settore, credevo questo servizio fosse a supporto di quell’attività e ci credo ancora. La domanda è se

verrà ribandito un servizio di questo tipo e quali criteri saranno utilizzati per scegliere chi collaborerà a

questo servizio.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAIo le confermo che la volontà della Regione è quella di redigere e dare corso ad un progetto

dall’orizzonte un po’ più ampio rispetto a quello cui lei ha fatto riferimento, correttamente, nel settore

vasto dell’informazione e radio-televisivo, in particolare con sconfinamenti, la dico così con un termine

un po’ particolare, calibrati in altre realtà territoriali, dove maturano opinioni e valutazioni sull’operato

delle Regioni.

Dunque, noi vorremo e stiamo lavorando per realizzare format radiofonici e televisivi che siano

in rete con le agenzie di stampa, con i nuovi media e con l’uso dei nuovi linguaggi della informazione e

della comunicazione, utilizzando risorse umane professionali della Basilicata e di altre realtà, in modo

da favorire, ovviamente nei termini di legge come lei immagina, un confronto ed un interscambio serio

ed utile alla comunità locale lucana.

Nel contempo bisognerà mettere in rete anche le informazioni di tutte le agenzie e le aziende, le

agenzie regionali e le aziende, con l’obiettivo di creare un report informativo di tutto rispetto. Cioè, io

arrivo così, fuori dalla formalità e alla ritualità di una risposta, io immagino che vi sia, per esempio, nel

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comparto della sanità, una piattaforma comunicativa unica che si doti ovviamente del personale

qualificato e di settore specializzato. Se noi abbiamo bisogno di collocare la Regione in una

dimensione che va oltre il proprio confine, quindi il ritaglio della propria dimensione e dobbiamo

parlare alle altre Regioni, io dico, all’Europa, ora Matera non è che la comunichiamo, come lei sa,

voglio dire, e sono certo che concorda, abbiamo bisogno esattamente di fare una doppia operazione,

la comunicazione interna, che è utile, e ovviamente io dico, tenendo in considerazione l’esigenza

pubblica di fare comunicazione con la vivibilità che un pubblico deve poi garantire alla professionalità

privata e quindi anche all’imprenditoria privata. Diversamente il pubblico diventa, come voglio dire,

quasi onnivoro di un settore.

E poi provare a fare una comunicazione esterna. Io lo dico proprio perché sono atti formali, atti

compiuti, noi siamo passati, sul capitolo della comunicazione, da una spesa pari ad un milione di euro,

qualcosa in più e non in meno, a 200.000 euro, e sono atti, perché riteniamo che ci sono anche dei

risparmi che vanno fatti in scala e che oggettivamente quei risparmi che noi facciamo, al di là delle

emergenze alle quali noi andiamo incontro quotidianamente, proprio sul versante del lavoro, e anche

a volte della tenuta istituzionale, possono essere anche spesi insieme ad altre risorse per far sì che la

comunicazione Basilicata arrivi almeno in Europa, altrimenti noi non venderemo le nostre eccellenze,

noi parleremo tra di noi e dato che tra di noi diventa anche complicato, perché poi l’audience

sostanzialmente rischia di scemare o di scendere e anche la comunicazione a volte ne perde di

spessore, lo dico senza alcuna allusione, io penso esattamente che le due cose le possiamo tenere

insieme; possiamo farlo senza, così come spesso mi è stato sollecitato, senza andare di proroga in

proroga, di gara spezzettata, spacchettata, impacchettata, possiamo provare a fare una operazione

complessiva, io penso di sì. Penso che sia l’indirizzo che anche le opposizioni ci hanno dato,

risparmiare, sobrietà e soprattutto un indirizzo strategico.

Io penso che in questa maniera possiamo fare una cosa positiva. Del resto, anche per stare poi

sempre con i piedi nel piatto, perché non mi piace stare sulla retorica, sul commento, lei sa

perfettamente bene che è in corso un concorso per giornalisti, sa perfettamente bene che c’è il

massimo rigore rispetto all’espletamento in campo, e che molti di coloro i quali oggi sostanzialmente…

fino ad ieri hanno lavorato in quella esperienza, partecipano e, alziamo le mani, chi vivrà vedrà che

cosa accadrà, non è nelle nostre mani e mi auguro che l’esperienza consumata, la bravura, mettano

loro in condizione di poter ambire ad una possibilità, ma questo ha un suo corso che è ben delineato,

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che sta nella norma, sta nella legittimità degli atti e sta anche, se volete, nell’utilizzo virtuoso di risorse

che provengono dall’Europa e meno dalla spesa corrente.

E allora, io penso che su questo versante abbiamo fatto una cosa positiva, fermo restando che

dobbiamo rilanciare nella maniera in cui ci siamo detti.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Pace.

PACEPresidente, preoccupato del calo dell’auditel nelle risposte dei Consiglieri, proverò ad offrire una

risposta poco diplomatica e, venendo ad incrociare i suoi ragionamenti, i nuovi linguaggi mi

convinceranno sempre, poi dirò due parole su questo, e non credo che la discontinuità l’avremo con

diversi protagonisti rispetto al passato.

Credevo nella professionalità e credo nella professionalità dei ragazzi che hanno collaborato al

CREL e mi auguro che il concorso, assolutamente regolare, assolutamente lineare, possa portare le

migliori professionalità a collaborare.

Sulle piattaforme uniche informatiche, Presidente, è la sfida che da tempo abbiamo lanciato e

noi vorremmo che la comunicazione non sia solo parlare fra di noi come ogni tanto succede,

potremmo evitare spese telefonandoci. Anche sul turismo, il suo collega Spacca nelle Marche su

questa materia ha fatto venti conferenze stampa. Noi forse su quello potremmo comunicare

qualcosa… anche di quello che avviene ogni tanto dalle nostre parti.

Io credo che il Pubblico non debba essere invadente, in questo lei ha ragione da vendere, e mai

come in questa regione il Pubblico è assorbente di quasi tutto. Se ci togliamo una parte di questa

aderenza facciamo un buon servizio alla trasparenza e anche alla qualità, ma non deve nemmeno

essere illusorio, e con questo chiudo. Troppo spesso il pubblico ha creato, in chi l’ha preceduto e

spero non in lei, in una gestione, in un sistema ha creato una serie di illusioni, facendo in qualche

modo credere che tutto poteva passare da questi palazzi. Quella stagione può essere finita ma non

facciamo in modo che interrompere un metodo vuol dire interrompere anche le buone pratiche.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Io chiederei all’assessore Berlinguer di pazientare per l’interrogazione del

collega Rosa, per anticipare per impegni istituzionali le interrogazioni rivolte all’assessore Liberali, e

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sono in particolare tre, da parte del collega Rosa, la 129 e la 130 e da parte del collega Romaniello la

135. Quindi procederei con l’interrogazione n. 129.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “SMALL BUSSINESS ACR: PIANO DI ATTUAZIONE E SOGGETTI DESTINATARI”

La 129 prima e poi la 130. Prego, collega Rosa.

ROSAGrazie, Presidente.

Premesso che con l’articolo 42 del collegato alla legge di bilancio 2014-2016, approvato con la

legge regionale n 7 del 30 aprile 2014, si impegnava la Giunta ad individuare le misure necessarie al

sostegno delle micro, piccole e medie imprese, previo parere della Commissione competente, entro

90 giorni dall’approvazione della norma.

Considerato che lo Small Business ACT è un programma che mira a creare condizioni favorevoli

alla crescita, alla competitività sostenibile dalle piccole e medie imprese, lanciata dall’Europa e

recepita nella legislazione nazionale che mira a creare condizioni favorevoli alla crescita e alla

competitività sostenibili delle piccole e medie imprese europee, che non ci risulta che la Giunta abbia

provveduto a tali adempimenti e che sia stato pubblicato alcun avviso per individuare i soggetti

destinatari, tanto meno non mi pare che in Commissione, in alcuna Commissione sia arrivato qualche

provvedimento collegato a questo fatto, interroga le motivazioni di tale ritardo, le proposte che la

Giunta intende sottoporre alla Commissione competente, per individuare misure a favore di operatori

economici lucani che rientra nel programma Small Business ACT.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Prego, assessore Liberali.

LIBERALIPresidente, consiglieri, per quanto riguarda il primo punto, effettivamente c’è un ritardo, la

preparazione di questa proposta è in fase di elaborazione presso un Comitato interdipartimentale, il

CICO dei direttori generali, perché lo Small Business ACT non riguarda soltanto le attività produttive,

anche se è uno dei principali elementi, ma riguarda tutta una serie di altri Dipartimenti, quindi questo

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qui rende più complessa la preparazione degli atti per cercare di avere un approccio molto più

coerente e quindi c’è effettivamente un ritardo, ma per quanto riguarda il secondo punto è molto più

sulla sostanza. Vorrei, e qui ho una lunga lista, poi gliela posso dare, cercare di riassumere

rapidamente, una lunga lista di bandi, operazioni, consultazioni che sono stati fatti al di là della

proposta formale, sin dal 2012 in applicazione dei principali cinque assi dello Business ACT. Per

esempio, per quanto riguarda il primo punto, l’imprenditorialità, costruire un contesto normativo ed

economico in cui gli imprenditori possano sviluppare la propria attività, con legge regionale 20/2012,

misure finalizzate alla programmazione dei sistemi produttivi locali e dei contratti di rete, al fine di

favorire la riconversione e la realizzazione di investimenti per far rafforzare la struttura produttiva, la

capacità innovativa e la competitività delle imprese che sottoscrivono contratto di rete. Questa legge

individua ed adotta le misure mediante le quali la Regione incoraggia l’elaborazione di programmi

comuni, non li elenco, ma c’è una legge regionale, che sono propedeutici alla stipula di contratti di rete

favorendone la sottoscrizione.

Secondo grosso asse del Business ACT è pensare innanzi tutto in piccolo, applicare il principio

della produzione legislativa ed amministrativa. Da questo punto di vista bisogna considerare che negli

accordi di partenariato e nella consultazione del partenariato le rappresentanze delle piccole e medie

imprese sono sistematicamente rappresentate come ben sapete e il loro input è sistematicamente

preso in considerazione.

Per quanto riguarda il terzo asse: l’amministrazione irricettiva. Rendere le pubbliche

Amministrazioni permeabili alle efficienze delle piccole e medie imprese anche da questo punto di

vista, penso che le consultazioni normali che si hanno a livello di pubblicazione di bandi, in cui si

consulta il partenariato, in cui le rappresentanze delle piccole e medie imprese sono sistematicamente

rappresentate e quindi siamo permeabili agli input che vengono dati, stiamo elaborando adesso dei

bandi per cui tre giorni fa abbiamo avuto una consultazione e avremo domani un tavolo tecnico per

definire su base delle loro proposte e sul loro input.

Circa gli appalti pubblici e gli aiuti, c’è una lunga lista di aiuti e di bandi che sono stati pubblicati

a favore delle piccole e medie imprese e soprattutto a livello del Dipartimento è stata sviluppata una

piattaforma informatica che ha consentito di semplificare e rendere efficienti e trasparenti le procedure

telematiche di inoltro delle candidature per l’accesso delle misure agevolate a valere su bandi.

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Potrei andare avanti con i bandi agli aiuti agli investimenti in ricerca per le piccole e medie

imprese in Basilicata, agli aiuti agli investimenti in ricerche e sviluppo per le piccole e medie imprese

con sede operativa nella città di Potenza, bandi pubblicati in passato e in corso, per quanto riguarda

l’accesso alle piccole e medie imprese; tutto il dossier con il fondo sociale europeo relativo al medio

credito: ci sono stati due bandi, è stato istituito un fondo di garanzia per gli investimenti in cui i

principali beneficiari sono le piccole e medie imprese, il fondo di garanzia per il circolante è il fondo

regionale di venture capital.

Cerco di chiudere soltanto ricordando un ultimo punto: esiste un rapporto nazionale sullo Small

Business ACT che è redatto dal Ministero dello Sviluppo e quindi assolutamente fuori da qualsiasi

controllo regionale, a cui compete di monitorare l’attuazione dello Small Business ACT, quale best

practice della Regione Basilicata. Due misure sono state portate all’attenzione che sono quelle del

fondo regionale venture capital e quello relativo alla legge regionale 20/2012, relativo alla reti di

imprese, che sono state considerate due best practice.

Adesso c’è un nuovo esercizio di valutazione in cui la Regione ha proposto come best practice il

bando di innovazione, l’azione giovani imprese di Basilicata e innovazione e il premio per

l’innovazione.

Quindi c’è un ritardo, si sta lavorando, ma nel frattempo, da sempre le principali assi dello Small

Business ACT sono di applicazione. Grazie.

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie, assessore Liberali; prego, consigliere Rosa.

ROSAGrazie, Presidente, Assessori, quando andavo a scuola, in italiano, e ti davano una traccia, non

mi giudichi in maniera negativa, né mi voglio elevare al rango di professore, ma la sua risposta

sarebbe stata “sei uscito fuori traccia”, perché la domanda era semplice: il 30 aprile, con la legge di

bilancio 2014-2016 su proposta della Giunta, voglio ricordare che era un articolo proposto dalla

Giunta, si diceva che la Giunta entro 90 giorni avrebbe messo in campo una serie di provvedimenti in

favore delle piccole e medie imprese.

Lei oggi, pur ammettendo il ritardo, mi viene a fare l’elenco del passato, cioè mi sta facendo un

elenco di provvidenze passate nei confronti delle piccole e medie imprese, ma il tema non è quello

che è stato fatto in passato e quindi gli obiettivi che si sono raggiunti con quei provvedimenti. _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Il tema dell’interrogazione qual è?

È quello che questa Giunta si impegnava, con la legge di stabilità nell’aprile del 2014, a

presentare a questo Consiglio entro 90 giorni, cioè la Giunta, entro la fine di luglio 2014, doveva

portare all’attenzione del Consiglio, in seno alle Commissioni, tutta una serie di provvedimenti che

aveva pensato nell’ottica del Business Act in favore e per lo sviluppo delle piccole e medie imprese.

Assessore, la Basilicata è in crisi, il mondo è in crisi, però se la politica che governa oggi la

Basilicata è arrivata a febbraio 2015 ed ancora non è riuscita a mettere in campo provvedimenti certi

in favore delle piccole e medie imprese, è normale che rimarremo ultimi, penultimi, che ci saranno in

Basilicata tanti ultimi e penultimi, perché non si è creata ricchezza.

Io sono convinto che l’economia si basa, soprattutto in Basilicata, non sul petrolio o sulla FIAT,

ma sulla piccola e media impresa ed anche l’occupazione cresce, se si sviluppa la piccola e media

impresa.

Se rispetto alla piccola e media impresa accumuliamo otto mesi di ritardo rispetto ad

adempimenti che la Giunta stessa si era impegnata a fare nell’ambito della legge di stabilità, io non

posso che giudicare l’operato del suo assessorato e di questa presidenza in maniera negativa e dire

alle piccole e medie imprese lucane: “Dobbiamo ancora aspettare”, perché questa Giunta non è stata

in grado, nonostante si sia data ella stessa dei termini perentori, di dirci qual è la prospettiva, quali

sono gli aiuti, come riesce ad interloquire, in senso di aiuti economici e di supporto, con le piccole e

medie imprese.

Siamo usciti fuori traccia, Assessore, e quando si esce fuori traccia non si riesce neanche a dare

un voto, perché avrebbe un numero relativo.

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie, consigliere Rosa. Se vuole continuare con l’interrogazione 130.

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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “PIANO REGIONALE DI UTILIZZO DELLE AREE DEMANIALI MARITTIME, PIANO LIDI”

ROSAAssessore, se non ricordo male, già nello scorso Consiglio, quando si è parlato del Piano delle

coste, le anticipavo che c’era un’interrogazione riguardante il ritardo della formulazione del Piano Lidi.

Mi aveva dato una risposta, se la vuole ripetere velocemente, visto che molti Consiglieri erano

assenti l’altra volta e oggi sono presenti.

È vero collega Cifarelli?

L’altra volta erano assenti molti colleghi, oggi sono più numerosi e probabilmente ad alcuni

interesserà sapere perché il Piano Lidi ancora non c’è.

LIBERALIEffettivamente ne avevamo discusso l’ultima volta, quindi cercherò di essere estremamente

sintetico. Non leggo tutto ciò che ho qui, ma semplicemente ricordo che la variante al Piano Lidi di

utilizzo delle aree demaniali marittime, è stata approvata dalla Giunta nel lontano 2010 e sottoposta

alla VAS; una VAS che era diversificata, una per la costa tirrenica, la costa di Maratea, e l’altra per la

costa ionica, essendo le problematiche differenti.

Sulla costa di Maratea è stata approvata la VAS e fortemente contestata dalle associazioni

professionali della costa, nonché dal Comune, e quindi c’è un discorso che era aperto e che si doveva

affrontare.

Mentre quella per la costa ionica non è stata ancora emessa in quanto mancava, e manca

tutt’ora, un avviso fondamentale, che è il parere dell’Autorità di Bacino e senza parere dell’Autorità di

Bacino è estremamente difficile riuscire ad individuare bene.

In più, su questo, si è venuto ad istaurare il problema che il Piano dei Lidi è parte integrante del

Piano delle coste, gestito dal mio collega, piano delle coste - questo è l’elemento supplementare che

posso dare oggi - che esiste e deve essere assoggettato a VAS.

Il Dipartimento ha individuato quale autorità procedente l’Ufficio Prevenzione e Controllo

Ambientale.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

In data 06.05.2013 l’Autorità di Bacino ha trasmesso al Dipartimento la versione definitiva del

Piano regionale delle coste della Basilicata.

Le problematiche varie che sono succedute hanno fatto sì che soltanto il 9.07.2014 si è riunito

l’Osservatorio Regionale della Costa, dove si è deciso di aggiornare i dati fermi al 2012.

Questo aggiornamento è in corso ed appena arriverà questo aggiornamento si procederà

ulteriormente e in quel quadro si rivedrà l’insieme della problematica del Piano dei Lidi. Grazie.

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie, assessore Liberali. C’è replica, Consigliere? Andiamo avanti. 135.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROMANIELLO AVENTE AD OGGETTO: “CONTRATTO DI SVILUPPO INDUSTRIALE CON LA SOCIETA’ VIGGIANELLO FONTI DEL POLLINO SPA – APPALTO LAVORO ALLA SOCIETA’ TREVISAN”

Prego, consigliere Romaniello.

ROMANIELLOGrazie, Presidente. Premesso che la regione Basilicata ha sottoscritto il contratto di Sviluppo

Industriale con la società Viggianello Fonti del Vulture il 4.09.2013 per la realizzazione di uno

stabilimento il cui investimento complessivo ammonta ad euro 12.391 mila con un contributo pari al

30%, per un’occupazione diretta prevista di 15 unità.

Acquisito che la società Viggianello Fonti del Pollino SPA, controllata dalla San Benedetto, ha

appaltato i lavori per la realizzazione dello stabilimento alla società Trevisan;

verificato che la società Trevisan ha subappaltato la stragrande maggioranza dei lavori ad

imprese locali e non;

venuti a conoscenza che

la società Trevisan ha fatto svolgere inizialmente i lavori (dati in appalto?) per circa una

settimana all’impresa “Costruzioni Carlomagno Francesco Srl” di Lauria e che successivamente gli

stessi sono stati proseguiti e svolti da altre imprese, sempre in subappalto dalla Trevisan;

è stata fatta una selezione per l’assunzione di personale della società Viggianello, Fonti del

Pollino Spa, con avvisi affissi in appositi spazi ed in alcune attività commerciali del comune di

Viggianello, _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Si chiede di sapere

a) se è a conoscenza della Giunta e quindi dell’Assessore ed è stato acquisito agli atti della

Regione il contratto di appalto alla Trevisan ed in quale data è avvenuto l’effettivo inizio dei lavori;

b) se la regione Basilicata era a conoscenza dell’esistenza di proceduta concorsuale/

fallimentare - tant’è che la società poi è fallita - della Trevisan, già alla data dell’assegnazione

dell’appalto dei lavori da parte della società Viggianello Fonti del Pollino;

c) se vi è stata comunicazione della volontà della Trevisan di procedere al subappalto dei lavori

nonché se sono state chieste le opportune autorizzazioni;

d) quali scelte hanno indotto l’impresa Viggianello Fonti del Pollino ad affidare a società extra

regionali i lavori e quali procedure selettive si sono adottate;

e) quali motivazioni hanno indotto la Trevisan ad interrompere il rapporto, dopo che già da una

settimana circa era presente in cantiere l’impresa Carlomagno, che aveva iniziato ad eseguire i lavori;

f) se la Regione è venuta a conoscenza delle procedure che la società Viggianello Fonti del

Pollino S.p.A. intendeva adottare per la selezione del personale da assumere;

g) quale società ha effettuato la selezione e quali motivazioni hanno portato la stessa a

prevedere nel bando la esclusione dei non possessori di laurea, nonché di diplomi diversi da quelli

esistenti nel comune di Viggianello, trattandosi di figure per la stragrande maggioranza, da destinare

ad attività non impiegatizia;

h) se i lavori realizzati, allo stato, risultano conformi agli atti approvati e previsti nel progetto

esecutivo oggetto di provvedimento finale della conferenza di servizi;

i) se l’investimento, come previsto in progetto, risulta essere congruo all’intervento realizzato.

Ho fatto tutte queste domande, Assessore, perché noi siamo in presenza, in quella realtà, di due

fatti sicuramente negativi: da una parte, come dicevo prima, il fatto che si sia affidato in subappalto i

lavori di costruzione dello stabilimento a società extra regionali, che tra l’altro avevano già una

procedura di fallimento in corso e, dall’altra, la stessa selezione del personale è avvenuta con forme e

criteri molto discutibili, perché escludere coloro i quali sono di Viggianello, che hanno un diploma

conseguito nella scuola del comune di Viggianello, è veramente singolare, quando si tratta di

assumere persone che devono svolgere l’attività di operaio.

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Ufficio segreteria dell’Assemblea – Ufficio legislativo, studi e documentazione

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Infine, a me risulta, non ho dati certificati, né sono in grado di poterlo affermare con certezza,

che lo stabilimento, la struttura attualmente costruita, pare sia difforme dal progetto originale.

Per cui, è evidente, e questo l’ho acquisito dopo, che sarebbe necessario capire se il Comune di

Viggianello ha dato tutte le autorizzazioni e se anche gli altri enti, a partire dall’ASL, hanno dato le

autorizzazioni per l’avvio dell’attività.

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie consigliere Romaniello. Prego, assessore Liberali.

LIBERALIPresidente, Consiglieri, prima di tutto, in premessa, vorrei chiarire il quadro giuridico in cui

questo contratto si è svolto, cioè le agevolazioni concesse all’impresa beneficiaria sono disciplinate

dai Regolamenti comunitari in materia di aiuti di Stato e nel caso di specie dal Regolamento 800 del

2008, Regolamento in esenzione, che non obbliga assolutamente l’amministrazione che concede il

contributo ad entrare nel merito dei rapporti contrattuali fra impresa beneficiaria dell’agevolazione e le

imprese dalla stessa scelte per la realizzazione dell’investimento. E tanto meno vieta all’impresa

fornitrice della beneficiaria di subappaltare i lavori.

Nella predisposizione del bando e negli obblighi in capo all’impresa beneficiaria, la Regione ha

adottato i medesimi criteri utilizzati da leggi agevolative nazionali e da avvisi regionali, a partire dalla

consolidata legge 488 del ’92.

Quindi, questo è il quadro da cui chiaramente emerge, nel quadro del contratto che esiste fra

Regione e la società Viggianello, il quadro normativo dei rapporti di finanziamento.

Ricordo che in questo caso il contributo ammonta al 30% dell’intero investimento.

Quindi, all’amministrazione pubblica, concedente l’erogazione, l’obbligo richiesto dalla 88/2008 e

dalle pertinenti norme nazionali, è la verifica della realizzazione del programma di investimento

attraverso il controllo del pagamento delle fatture quietanziate, unitamente alle dichiarazioni

liberatorie, nonché la verifica in loco della realizzazione delle opere per cui si concede il contributo.

Nel caso di specie, nella presentazione dello stato di avanzamento dei lavori, la Viggianello

S.p.A ha allegato le fatture pagate, quietanziate, alla Trevisan S.p. A. e pertanto la Viggianello S.p.A.

si è dichiarata parte lesa nella vicenda.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Questo è il quadro globale, quindi io andrei più in dettaglio sulle varie risposte. E’ chiaro che per

tutta una serie di domande la risposta è che noi non siamo a conoscenza o non eravamo a

conoscenza.

L’amministrazione è a conoscenza se è stato acquisito agli atti della Regione il contratto di

appalto? No, perché non c’era un obbligo di fornircelo a priori e quindi non è stato fornito.

Sapere se la Regione era a conoscenza dell’esistenza di procedura fallimentare. No.

Sapere se vi è stata comunicazione della volontà della Trevisan di procedere a subappalto. No.

Sapere se la Regione è a conoscenza di quali scelte hanno indotto l’impresa di Viggianello ad

affidare ad una società, eccetera. La risposta è sempre no, perché non ci sono state veramente

interazioni, né c’era alcun obbligo della società di comunicarci alcunché.

Sapere se la Regione è a conoscenza delle motivazioni. No.

Anche per il punto f) e il punto g) la risposta è no, perché rientra tutto in questo quadro di

relazioni contrattuali tra la società beneficiaria e il tipo di appalto di esecuzione dei lavori.

Mentre, per quanto riguarda gli altri due quesiti, sapere se i lavori realizzati allo stato risultano

conformi agli atti approvati e previsti nel progetto esecutivo oggetto di provvedimento finale della

conferenza di servizi e sapere se l’investimento, come previsto in progetto, risulta essere congruo

all’intervento realizzato, rispondo che la Viggianello S.p.A. ha presentato a gennaio la

rendicontazione relativa al primo e al secondo SAL, che è pari circa al 60% dell’investimento.

Tale documentazione è stata trasmessa alla Commissione di verifica e di accertamento, la cui

attività, che si espliciterà anche attraverso verifiche in loco e la redazione di un verbale, sarà

propedeutica, nel caso di esito positivo, all’erogazione della percentuale di contributo spettante.

Ad oggi, quindi, non sono state liquidate somme a favore della società beneficiaria, e sarà fatto

soltanto nel momento in cui la Commissione di verifica e di accertamento potrà rispondere a tutti i

quesiti che lei ha presentato.

In ogni caso, e questo è importante, su base della situazione nota, che è venuta fuori a

posteriori, tra la Trevisan e le imprese subappaltatrici, l’Ufficio competente ha richiesto, con nota

ufficiale, alla Viggianello S.p.A., di voler collaborare nel chiarire i dubbi sollevati sull’argomento,

convocando la stessa in un incontro il 17 febbraio, insieme ai legali rappresentanti delle società sub

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Ufficio segreteria dell’Assemblea – Ufficio legislativo, studi e documentazione

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

fornitrici locali che rivendicano i mancati pagamenti da parte di Trevisan, unica società appaltatrice

diretta della Viggianello S.p.A.

Nella riunione, la Viggianello S.p.A. si è resa disponibile a concordare, con il legali

rappresentanti delle società sub fornitrici, una strategia comune per attaccare la Trevisan per le vie

legali, ricercando le formule disponibili nell’ambito del diritto e fornendo ai legali rappresentanti dei sub

fornitori, ove lo richiedessero, tutta la documentazione relativa ai pagamenti corrisposti.

La proposta avanzata dai legali rappresentanti delle società sub fornitrici alla Viggianello S.p.A.,

invece, è la cessione con sconto alla stessa di tutti i crediti vantati dai propri assistiti nei confronti della

Trevisan, affinché questa, in virtù della posizione di forza ricoperta, adisca da sola le vie legali per il

recupero della somma.

La Viggianello si è riservata la facoltà di valutare tale proposta.

Vorrei, in conclusione, ribadire che vi è all’attenzione di tutti i servizi della Regione nella verifica

che tutto il programma di investimento sia realizzato nel rispetto del contratto di sviluppo industriale e

che l’amministrazione si riserva la facoltà di sospendere le procedure relative ai pagamenti del SAL

uno e due, nell’attesa di ricevere formale comunicazione da cui si evinca il raggiungimento di un

accordo fra le parti sulla composizione della controversia e, in ogni caso, fintanto che non sia fatta

piena chiarezza sulle responsabilità specifiche.

Quindi, la Regione non era al corrente perché non c’era contrattualmente alcun obbligo da parte

della società Viggianello di comunicare. Sono in corso le verifiche dei due SAL e nel frattempo, una

volta che la problematica è uscita allo scoperto, sono state avviate le azioni necessarie per convocare

le parti e cercare una soluzione fra le parti; nello stesso tempo siamo pronti a sospendere i pagamenti

dei SAL fino a quando chiarezza non è stata fatta. Grazie.

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie, Assessore. Prego, consigliere Romaniello.

ROMANIELLOGrazie, Presidente. Io vorrei intanto evidenziare che è acquisito il fatto che nel sottoscrivere il

contratto si è tenuto conto delle norme europee e quindi è stato anche richiamato quanto previsto

dalla legge 488. Il problema che abbiamo di fronte, però, Assessore, è il fatto che questo contratto è

stato sottoscritto e quindi c’è un finanziamento pubblico ed è evidente che per quanto riguarda tutte le

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

procedure, a mio modestissimo parere, che riguardano gli appalti, sarebbe stato opportuno istituire,

come di norma, un tavolo regionale per fare in modo che i lavori da realizzare fossero stati affidati ad

aziende del posto e non attraverso una forma di subappalto, cioè noi abbiamo un soggetto intermedio

che fondamentalmente non si capisce perché ci sta. Tra l’altro con l’aggravante che quando è stato

dato l’appalto da parte della Viggianello da fonti del Pollino alla Trevisan, a me risulta che c’era già in

corso un’istanza di fallimento.

Quindi è veramente singolare, cioè capisco che ad oggi uno può dire che non vi sono vincoli da

parte dell’impresa che ha avuto finanziato il progetto rispetto a queste procedure, ma è anche vero

che c’è una prassi consolidata che è quella di fare in modo che chi opera e lavori in nome e per conto

di un altro rispetti le leggi. Tra l’altro in tutta questa vicenda, Assessore, gli unici a pagare il prezzo

sono i lavoratori dell’azienda subappaltatrice che non sono stati pagati o/e l’azienda subappaltatrice,

cioè un’azienda piccola del nostro territorio che appunto è stata penalizzata da questo

comportamento. Cosa voglio dire? Voglio dire che molto probabilmente se realizziamo un

investimento pubblico nella nostra regione, forse è utile, dopo che abbiamo fatto una grande iniziativa

e in pompa magna di sottoscrizione di questo contratto, questo rapporto con la società che deve fare

l’investimento prosegua anche definendo in tavoli regionali le modalità o confrontarsi rispetto alle

modalità con cui l’investimento va avanti e le procedure che questa azienda intende adottare.

Capisco, una cosa è dire non c’è un obbligo, un’altra cosa è dire che non ci deve essere, diciamo

così, un confronto e che non si devono applicare le leggi.

Faccio l’esempio più banale: nella settimana in cui l’impresa Carlomagno è stato su quel

cantiere, con quale forma di rapporto c’è stata? O c’era un contratto, o se non c’era stava operando

una terza impresa, cioè quella che ha iniziato a fare i lavori fuori da qualsiasi norma perché se dopo

una settimana va via o è stato rescisso un contratto oppure no.

Termino sulla questione quindi della selezione del personale. Anche qui capisco che siamo in

una fase in cui il Governo Renzi, abolito l’articolo 18, adesso prevede di abolire anche chi, quei

lavoratori o quella parte di società che ha una rappresentanza dei lavoratori o di chi è più debole nel

rapporto con l’impresa, però credo che sia il minimo che si possa fare quando si finanzia un progetto

di questa entità che si chiede procedure di evidenza pubblica e trasparenza per quanto riguarda le

assunzioni. A me risulta che in quello stabilimento stanno lavorando persone che vengono dalla

Calabria, altri che vengono dal nord della Basilicata e i cittadini che stanno su quel territorio, in quel

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Comune, i giovani che stanno su quel Comune per svolgere un’attività di semplici operai che sono

diplomati o laureati non hanno avuto nemmeno la opportunità di poter essere selezionati.

Credo che da questo punto di vista molto probabilmente bisognerebbe provare a fare in modo

che la Regione, nel momento in cui dà contributi così consistenti e si fanno investimenti di questa

dimensione sul nostro territorio, provi ad esercitare una funzione che è quella di un soggetto capace di

contrattare con le imprese che intervengono su alcune questioni ed alcuni temi.

D’altronde, e finisco, l’esempio più eclatante, e questo per la prima volta in positivo, non per la

FIAT, per noi, per il nostro territorio, è che quando si insediò la FIAT la Commissione tripartita

regionale, quella attualmente che forse è utile far funzionare di più, Assessore, definì che una

percentuale non inferiore all’80% del personale che doveva assumere la FIAT doveva essere della

Basilicata, senza nessuna logica localistica e quant’altro, ma siccome l’impatto maggiore ce l’avevamo

noi, era giusto che la risposta sul versante occupazionale maggiore l’avesse la Basilicata.

Questo credo che valga anche per le fonti del Pollino per quanto riguarda i cittadini che hanno

messo a disposizione una risorsa che è l’acqua e hanno visto insediato uno stabilimento senza avere

la possibilità di poter partecipare quanto meno alla selezione.

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie, consigliere Romaniello. Allora riprendiamo con il ruolo, il consigliere Rosa. La n. 127.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALLA TIPOLOGIA DEI RIFIUTI CONFERIBILI NELLA PIATTAFORMA LEGISLATIVA TECNOPARCO – VAL BASENTO AIA RILASCIATA CON D.G.R. N. 1022 DEL 18 GIUGNO 2008

Prego, consigliere Rosa.

ROSAPresidente, come ho fatto la scorsa volta, chiedo un rinvio di questa interrogazione, perché

l’Assessore dopo che i documenti non erano arrivati è stato così gentile da recuperarli e

consegnarmeli in Aula in questo momento. Chiedo un rinvio per l’analisi di quei dati, così abbiamo un

contraddittorio alla pari per la prossima volta. Grazie.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie, consigliere Rosa. In verità il ruolo prevede adesso una nuova interrogazione del

consigliere Rosa, però è rivolta al Presidente che in questo momento non c’è. Vogliamo procedere

magari e le recuperiamo più avanti? Interrogazione n. 131 del consigliere Pace

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE AVENTE AD OGGETTO: “DANNI CAUSATI DALLA FAUNA SELVATICA”

Sempre Assessorato Ambiente. Prego, consigliere Pace.

PACEPresidente, qualora l’assessore Berlinguer fosse d’accordo e avendo notato che il Dipartimento

ha sviluppato una serie di incontri e i documenti su questo tema, con l’impegno dell’Assessore di far

acquisire a me la documentazione prodotta, vorrei discuterne a valle di un procedimento e non per

una semplice discussione.

Quindi se l’Assessore sarà così gentile da fornirmi la documentazione, io chiedo

l’aggiornamento di questa interrogazione.

PRESIDENTE (GALANTE) Grazie, consigliere Pace e ancora consigliere Rosa la n. 136.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA AL QUESTITO POSTO DAL COMUNE DI PICERNO IN MERITO ALL’INTERPRETAZIONE DEL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE

Sempre assessore Berlinguer. Prego, consigliere Rosa.

ROSAGrazie, Presidente.

Allora, premesso che con richiesta del 24 giugno 2014, il Comune di Picerno chiedeva all’Ufficio

Urbanistica e Tutela del Paesaggio del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Basilicata un

parere in merito all’interpretazione dell’articolo 55 del proprio regolamento urbanistico sul campo di

destinazione d’uso di due fabbricati da uso agricolo ad uso residenza sanitaria assistenziale protetta.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

In particolare il Comune di Picerno chiedeva se l’uso residenziale sanitario assistenziale

protetto, fosse assimilabile all’attività ricettiva richiamata proprio dall’articolo 55 del suo regolamento

urbanistico.

L’Ufficio Urbanistico e Tutela del Paesaggio, con nota del 23 ottobre, rispondeva che

quest’ufficio non può esprimere valutazioni o eseguire verifiche sulla procedibilità di singole pratiche

edilizie la cui valutazione è come noto dalla legge demandata alla responsabilità degli uffici

competenti.

Con la medesima nota, l’Ufficio Regionale proseguiva affermando: “È evidente che codesto

Comune potrà autorizzare il cambio di destinazione a residenza sanitaria, qualora ritenga la

medesima, seppure non esplicitamente annoverata nell’articolo 55 dell’NTA, assimilabile all’attività

ricettiva citata dalla norma”.

Considerato che l’articolo 5, comma 1 lettera a), della L.R. 23/99, prevede che la Regione ha

compiti di indirizzo programmatico e, in merito all’approvazione del regolamento urbanistico, l’articolo

36, comma 2, dispone che l’ente istituzionale, espletata la conferenza di pianificazione, definisce il

piano e lo sottopone, preliminarmente all’adozione, alle procedure di verifica, di coerenza rispetto al

piano strutturale di livello superiore, ove esistente, e di verifica di compatibilità alla carta regionale dei

suoli,

interroga il Presidente della Giunta al fine di conoscere:

- le ragioni della mancata pronuncia dell’ufficio regionale sul parere interpretativo

richiesto dal comune di Picerno;

- il parere dell’Ufficio Urbanistico e Tutela del Paesaggio del Dipartimento Ambiente

e territorio della regione Basilicata, in merito ai quesiti posti dal comune di

Picerno.

Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, assessore Berlinguer.

BERLINGUERGrazie, Presidente.

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Ufficio segreteria dell’Assemblea – Ufficio legislativo, studi e documentazione

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Consiglieri, qui si tratta di una questione abbastanza minuta che riguarda il comune di Picerno

che chiede un’interpretazione delle norme tecniche di attuazione, in particolare dell’articolo 55 e

l’Ufficio Urbanistica del Dipartimento Ambiente ed Infrastrutture, tra l’altro retto ad interim dal Dirigente

regionale, risponde dicendo con un’interpretazione di ordine generale sullo strumento urbanistico che

è conforme alle norme che il consigliere Rosa citava, che sono norme di indirizzo che la Regione

osserva e in fase di redazione degli strumenti urbanistici, in particolare nel caso della provincia di

Potenza, non in quello di Matera, del piano strutturale, in cui si fa una valutazione di indirizzo

generale.

Altro poi è calarsi nella dinamica delle singole pratiche edilizie, delle singole autorizzazioni che

compete agli uffici comunali e sarebbe incongruo che la Regione surrogasse a questo tipo, non solo

facoltà, ma obbligo da parte dell’ente territoriale, dell’ente comunale.

Detto questo, ed è ciò che in qualche misura si attinge dalla premessa che veniva riportata dal

consigliere Rosa, nella risposta dell’Ufficio, mi pare che la risposta sia esauriente.

L’ufficio cosa dice?

Dice: guardate quelle norme tecniche di attuazione, articolo 55, non contemplano

specificamente una residenza sanitaria assistenziale, quale sarebbe la destinazione d’uso che si

vorrebbe dare a questi fabbricati originariamente destinati ad agricoltura, il cui riutilizzo verrebbe

ipotizzato dall’istante, però è anche vero che siccome la norma tecnica di attuazione parla di

ristorazione, di attività recettiva, come dire di primo acchito e con un’interpretazione appena estensiva

parrebbe che un utilizzo di questo tipo, appunto nelle forme di residenza sanitaria assistenziale, possa

rientrare in questo tipo di previsione.

Detto questo, l’ufficio regionale, che appunto fa una valutazione di indirizzo generale, non può

calarsi surrogandosi all’ente, anche se capisco che l’ente possa trovar comodo o utile che il conforto

dell’ente regionale, cui conseguirebbe pure una responsabilità, ma non sta nelle funzioni, appunto

dell’ufficio regionale, calarsi nella dimensione della singola pratica edilizia e dare una risposta

specifica su questo, però mi pare, ma credo concorderà il Consigliere Rosa, che ciò che si attinge da

questa risposta sia alla fine una interpretazione abbastanza eloquente.

Si dice, in effetti, dovendo o potendo consentire un ristorante, un albergo o altro, non si vede

perché non si possa contemplare per questo tipo di utilizzo una residenza sanitaria come quella che è

la finalità cui viene assoggettata questo fabbricato. Grazie._________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, assessore Berlinguer. Prego, collega Rosa.

ROSAAssessore, personalmente io non condivido l’interpretazione che esoneri la Regione

dall’interpretare nel caso in cui il Comune abbia di bisogno nell’interpretazione del regolamento

urbanistico. Però poniamo le questioni nei termini in cui si trova, parliamo in quel caso di una norma

transitoria del comune di Picerno che dice che i fabbricati di uso agricolo possono essere realizzati

entro una certa data, possono essere cambiati di destinazione d’uso ed eventualmente nel discorso di

ristorazione.

Non sono un tecnico, ma evidentemente leggendo il regolamento urbanistico per come è stato

scritto, le residenze sanitarie assistenziali sono declinate in altro comparto, i ristoranti, gli alberghi,

così come è stato previsto sono in un altro settore, quindi dico: se la Regione, anche nella risposta

dell’ufficio, ritiene di non dover entrare nell’interpretazione, secondo me l’ufficio si sarebbe dovuto

fermare a dire: “Io non ho competenza nell’interpretare” e non allungarsi successivamente nel dire:

“Poi, eventualmente, spetta sì al Comune, però potrebbe essere assimilata all’attività ricettiva”.

O interpretiamo o non interpretiamo, non possiamo dire: “Non siamo competenti ad interpretare,

però eventualmente spetta al comune, però”.

Mi pare che non sia un’informazione corretta.

Assessore, o la Regione ha questa competenza o non la ha, perché se non l’ha, deve soltanto

rispondere: “Non è nostra competenza”.

Rispetto a questo i fatti dicono che questa pratica, assessore, al comune di Picerno era stata

istruita dallo stesso tecnico con la passata amministrazione ed era stata bocciata, caso strano è

capitata l’amministrazione, lo stesso tecnico istruisce la pratica, ma in senso completamente opposto.

Si arriva in Consiglio comunale, è normale che il numero dei voti, legittimamente i Consiglieri

hanno votato in una certa maniera, se si ha bisogno delle responsabilità se le assumeranno loro, però

rimanendo in quelle che sono le nostre competenze, Assessore.

Io se fossi in lei, se fossi pienamente convinto che la Regione non debba entrare nel merito

dell’interpretazione, direi agli uffici: “La prossima volta fermatevi a dire che non è nostra competenza”

e non a dire: “Non è nostra competenza, però”.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Mi pare, evidentemente, una interpretazione distorta dell’interpretazione la tesi che la Regione

non può entrare in merito.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Procediamo con ulteriore interrogazione, sempre rivolta all’assessore

Berlinguer, sempre da parte del collega Rosa, la numero 147.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “PIANO REGIONALE DELLE AREE COSTIERE”

Prego, collega Rosa.

ROSANe abbiamo parlato prima, con l’assessore Liberali, quando abbiamo parlato del piano lidi, che

evidentemente ci ha parlato anche del piano costiero.

Due provvedimenti, due atti di pianificazione che non esistono.

L’assessore Liberali ci dice che il piano lidi è bloccato in quanto non esiste il piano regionale

delle coste, previsto da una legge regionale, la numero 39/2009, quindi parliamo di un qualcosa che la

regione doveva fare già da anni ed attualmente non c’è. Con questa interrogazione si prova:

1) a sollecitare gli uffici regionali e questo Governo affinché questo piano delle aree costiere sia

fatto, anche rispetto al dato che il piano lidi è collegato al piano coste;

2) si chiede di conoscere la tempistica e le ragioni perché si sono accumulati già cinque anni

buoni di ritardo.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, assessore Berlinguer.

BERLINGUERConfermo che l’iter viene da molto lontano, dalla legge 39/2009, che affida al Dipartimento

Ambiente le lavorazioni di questo piano regionale per la gestione dei costi e con l’ausilio

dell’Osservatorio regionale della costa che è stato istituito ed attestato proprio da quella legge insieme

al Dipartimento Ambiente.

Viene da lontano, perché in effetti l’Ufficio di Prevenzione e Controllo Ambientale che è il

soggetto in seno al Dipartimento che è stato deputato a svolgere queste procedure, con un’istanza _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

riveniente, discendente, già datata marzo 2012, ha avviato un procedimento che è un procedimento

abbastanza oneroso, in termini anche temporali che è la Valutazione ambientale strategica rispetto al

piano.

L’istanza è datata 2012, è stato fatto un rapporto preliminare sul quale molti enti non si sono

espressi, si è espressa la Sovrintendenza ai Beni Archeologici, nel 2013 l’Autorità di Bacino ha fatto, a

maggio 2013, una bozza di piano completa di rapporto ambientale con l’ausilio della Sogesid, dopo di

che è stato di nuovo sottoposto a VAS il piano stesso. L’osservatorio ha tentato di occuparsi di questo

iter, anche per l’avvicendarsi interno dei membri. Si è addivenuti ad una pressoché definitiva

definizione di questo piano, ma su dati cartografici che, appunto, datati 2012, erano ormai divenuti

obsoleti.

Quindi è stato chiesto alla Sogesid di aggiornare, con un modello digitale nuovo e con le ortofoto

aggiornate della costa ionica, la cartografia tecnica, che è necessaria per svolgere questo piano.

Sollecitiamo anche al nostro interno, che questo iter giunga prontamente a compimento e pensiamo

che entro la fine di questo mese venga aggiornata definitivamente questa carta. Nel successivo mese

di marzo, quindi da oggi a trenta giorni circa, è prevista una riunione dell’osservatorio che porti a

compimento questo iter.

Tenete conto che è passato attraverso una VAS articolata, nella quale, peraltro, non tutti gli enti

hanno dato il loro contributo, ci sono stati una serie di passaggi amministrativi che hanno preso

tempo, però ci impegniamo affinché questo iter giunga prontamente a compimento, anche perché è

vero che i due itinera, cioè questo e il piano dei lidi, sono e debbono essere in qualche modo

collegati, altrimenti si rischierebbe qualche discrasia. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, assessore Berlinguer. Prego, collega Rosa.

ROSAGrazie, Presidente, grazie, Assessore. Che voglio dire, speriamo bene, ritorneremo

sull’argomento e vediamo poi in questi mesi l’evoluzione della questione. Proviamo a dare una

risposta conclusiva a questo piano, perché siamo indietro per tante cose, evitiamo di rimanere indietro

almeno per le cose che ci competono.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Passiamo a:

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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE LEGGIERI AVENTE AD OGGETTO: FIAMMATA ANOMALA DEL 18.1.2015 DEL CENTRO OLI DI VIGGIANO

Prego, collega Leggieri.

LEGGIERIGrazie, Presidente. Presidente, Assessori e colleghi Consiglieri, dopo il ripetersi delle cosiddette

fiammate presso il Centro Oli di Viggiano, ENI rassicura e l’assessore Berlinguer si affida ai

comunicati per annunciare ancora una volta un incontro al vertice, l’ennesimo.

L’assessore Berlinguer aveva già diffidato la compagnia petrolifera ENI di procedere con le

proprie attività in caso di nuovo incidente e questo prima del 18 gennaio 2015, data in cui si è

verificata l’ennesima anomalia, chiamiamola così, presso il Centro olio di Viggiano.

In particolare, l’Assessore ha dichiarato che in tali casi si sarebbero attivate le procedure di

legge. Bene, siamo curiosi di conoscerle queste procedure di legge e vorremmo capire se

effettivamente siano state attivate.

Vorremmo capire, alla luce dell’ennesimo incidente, e dopo tutti questi comunicati, come si è

proceduto sostanzialmente nei confronti di ENI, se sono state espletate, da parte dell’Assessore,

quelle azioni forti che aveva preannunciato attraverso una vera e propria diffida emessa nei confronti

della compagnia petrolifera. Presidente, Assessori, colleghi, non vorrei che anche in questo caso un

rituale tragico finisca per diventare comico. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Prego, assessore Berlinguer.

BERLINGUERGrazie, Presidente. Non vorrei stare né sul comico e né sul tragico, vediamo se riesco a stare in

un terreno di mezzo. Questo è un tema che avete sollevato, vi ringrazio anche per l’occasione, più

volte, in vari Consigli, anche in relazione all’ultima fiammata.

Sapete che al di là del gioco delle parti, ci siamo spesi fino in fondo; le procedure di sicurezza

dimostrano di funzionare, è una turbativa delle popolazioni circostanti, sotto mille profili, che sono

terribili, insomma chi vive in prossimità di un centro industriale di quel tipo ha e sviluppa una logica

apprensione nel vederlo sfiammare, per non parlare poi degli odori che si sviluppano, per quanto non

nocivi sul versante della salute umana, ma che rappresentano dei fastidi che vanno eliminati.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Su questo sono stato molto fermo e molto deciso, queste manifestazioni si devono ridurre e,

invece, nell’ultimo anno si sono sviluppate in maniera significativa.

Non a caso, non ci siamo accontentati delle risposte, ma abbiamo richiesto anche le attività degli

enti competenti a livello nazionale, degli ispettori del Ministero dello Sviluppo Economico, degli

Ispettori dell’Ufficio nazionale minerario georisorse, che sono venuti, hanno svolto le loro ispezioni e

questo non è risultato inutile, perché dall’esito di quelle ispezioni è stato richiesto formalmente alla

compagnia petrolifera di adeguare l’impianto. Non succedeva da molti anni e a mio modo di vedere

rappresenta un’acquisizione importante: la compagnia petrolifera è stata chiamata dagli enti nazionali

ad ammodernare l’impianto sul piano energetico. E’ emerso che c’erano quanto meno delle lacune

sul versante energetico, perché in più occasioni queste fiammate erano state determinate da cali di

tensione energetica.

Altre volte vi erano stati degli errori umani, l’ultima volta era stato un problema di compressori

che sono andati in blocco, fatto sta che l’ente ha prodotto, su richiesta dell’UMNIG, tutto uno studio

approfondito, coadiuvato dal CESI, che è un istituto che svolge questo tipo di funzione, con un piano

di adeguamento energetico in tre tranche.

La prima è stata l’attivazione della terza turbina, voi sapete che quell’impianto è alimentato da

una linea di dieci mega diretta su Enel, poi più due turbo generatori da 8,5 mega ciascuno. Un turbo

generatore era rimasto in stand by, da ultimo l’ufficio compatibilità ambientale lo ha autorizzato come

modifica non sostanziale dell’AIA, è entrato in funzione, quindi adesso abbiamo una autonomia

energetica maggiore, perché quell’impianto si è dotato di una terza turbina, ma non basta.

ENI si è obbligata ad addivenire ad ulteriori rimedi per dotare quell’impianto di maggiore

autonomia energetica, lo si fa con un cavidotto interrato di Enel già presente, cui l’impianto viene

collegato e garantisce ulteriori tre mega watt di fabbisogno energetico in più; sta studiando, inoltre, ma

questo nel lungo periodo, una migliore connessione alla rete di tensione media Enel, per dare

all’impianto una totale rispondenza alle sue esigenze energetiche, sia dal lato esterno che in

autoproduzione, in modo che anche se vi fossero dei cali di tensione sulla rete esterna, quell’impianto

sarà in grado di funzionare senza interrompere la produzione o senza mandare in blocco gli impianti o

convogliare gas alla fiaccola, come è successo, come procedura di sicurezza.

Quindi dei passi avanti importanti e inediti, perché non era accaduto questo in passato, li

abbiamo compiuti, teniamo la barra ferma su questo, il blocco dell’impianto è servito anche per fare

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tutta una serie di manutenzioni, ci auguriamo, e l’abbiamo detto a chiare lettere anche all’impresa, che

questi malfunzionamenti non si verifichino più o, come eventi straordinari, non si verifichino certo con

la cadenza con la quale, in effetti, si sono verificati nell’ultimo anno.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, assessore Berlinguer. Prego, collega Leggieri.

LEGGIERIGrazie. Assessore, non ho capito bene, per quanto riguarda il malfunzionamento, le azioni

intraprese dagli ispettori presumo mandati dal governo, Assessore.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Prego, assessore Berlinguer se vuole precisare alla domanda fatta.

BERLINGUERL’esito di quelle ispezioni è stato chiedere formalmente ad ENI di elaborare un piano di

adeguamento energetico dell’impianto che rispondesse all’urgenza con azioni immediate che sono

state appunto l’attivazione del terzo turbo generatore, nelle scorse settimane autorizzato anche dalla

Regione Basilicata e dal Dipartimento Ambiente. Questo è stato già fatto.

Dopo è stato introdotto un terzo turbogeneratore che mette in “sicurezza”, consente

un’autonomia di funzionamento sul versante energetico che l’impianto non aveva prima. Altri due step

sono stati poi previsti da questo studio che ENI ha prodotto al Ministero dello Sviluppo Economico e

all’UMIG per il quale si è impegnata a svolgere tutte queste attività: una linea di approvvigionamento

energetico di tre mega sulla rete ENEL con un cavidotto già esistente ma non collegato e poi un

collegamento ben più efficace alla megatensione di ENEL che garantisca ancor più flusso energetico

rispetto alle esigenze del centro. Questo verrà fatto in un medio-lungo periodo.

Da subito è in funzione il terzo turbogeneratore ed è stato predisposto un collegamento alla rete

ENEL con un cavidotto interrato.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, assessore Berlinguer; prego, collega Leggieri.

LEGGIERIGrazie, Assessore.

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PRESIDENTE (LACORAZZA) Abbastanza breve, collega Leggieri, ci aiuta ad accelerare i lavori del Consiglio. Collega Rosa,

interrogazione n. 153.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALLA TECNOSOLAR -SENTENZA N. 54 DEL 17 GENNAIO 2015 DEL TAR BASILICATA

Prego, collega Rosa.

ROSAQuesta interrogazione è abbastanza lunga nella sua premessa.

In data 17 gennaio 2015, il TAR della Basilicata si è espresso con sentenza n. 54 accogliendo il

ricorso presentato dalla società Tecnosolar per l’annullamento del parere espresso dalla

Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Basilicata relativo al rilascio

dell’autorizzazione paesaggistica per la posa in opera di un cavidotto di collegamento tra l’impianto

per la produzione dell’energia elettrica da fonte solare da realizzare nel Comune di Banzi e la

costituente stazione di Terna in Agro di Genzano di Lucania.

Considerato che nella sentenza n. 54 del 17 gennaio 2015 del TAR Basilicata si evince che:

1. la società Tecnosolar ha presentato agli uffici competenti della Regione Basilicata istanza di

rilascio dell’autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di impianto per la produzione

di energia elettrica da fonte solare con tecnologia termodinamica nel Comune di Banzi, in

data 12 novembre 2012 e successivamente, in data 15 aprile 2013, una differente richiesta

di autorizzazione paesaggistica all’Ufficio Urbanistica e tutela del paesaggio, alla Regione

Basilicata relativa alla realizzazione di un cavidotto di collegamento tra il predetto impianto e

la costruenda stazione di Terna in Agro del Comune di Genzano di Lucania;

2. L’Ufficio Urbanistica e Tutela del paesaggio della Regione Basilicata ha trasmesso alla

sovrintendenza l’istanza pervenuta in data 15 aprile 2013 relativa al solo cavidotto corredata

da una nota nel quale è stato indicato quale soggetto della richiesta il progetto solare

termodinamico Tecnosolar ed è stato riportato il parere espresso dalla Commissione

regionale per la tutela del paesaggio nella seduta del 28 ottobre 2013, evidentemente riferito

all’intero impianto;

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

3. inspiegabilmente il predetto Ufficio urbanistica e tutela del paesaggio della Regione

Basilicata nell’occasione non ha trasmesso alla sovrintendenza l’istanza presentata dalla

società ricorrente e la documentazione ad essa allegata, limitandosi ad inviare una relazione

tecnica relativa all’intero impianto.

4. la Regione Basilicata non ha fornito chiarimenti in ordine all’oggetto della richiesta di parere

così come previsto all’articolo 143 del decreto legislativo 42/2004 ed alla documentazione ad

essa allegata;

5. sono evidenti le responsabilità dell’Ufficio Urbanistica e Tutela del paesaggio della Regione

Basilicata poiché dalla mancata trasmissione della pratica presentata dalla società

Tecnosolar Italia deriva l’illegittimità del parere espresso dalla Soprintendenza;

6. la Regione Basilicata non si è costituita in giudizio.

Considerato inoltre che l’articolo 12, comma 3 del decreto legislativo 387/2003 prevede che “la

costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili,

gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale o riattivazione, come definiti dalla

normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e

all’esercizio degli impianti stessi sono soggetti ad un’unica autorizzazione, rilasciata dalla Regione o

da altro soggetto istituzionale delegato dalla Regione, nel rispetto delle normative vigenti in materia di

tutela dell’ambiente, di tutela del paesaggio, del patrimonio storico-artistico;

(la Regione Basilicata, invece, pare aver parcellizzato le due richieste di autorizzazioni

presentate dalla Tecnosolar srl e questa è una nostra osservazione rispetto a quello che evidenziamo

dalla sentenza del TAR);

interroga il Presidente della Giunta al fine di conoscere:

1. le motivazioni che hanno indotto la Regione Basilicata a non costituirsi in giudizio;

2. le motivazioni per le quali l’Ufficio Urbanistica e Tutela del paesaggio della Regione

Basilicata non ha trasmesso la pratica presentata dalla società Tecnosolar Italia srl relativa

al solo cavidotto di collegamento alla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggisti

della Basilicata, punti 2 e 3 richiamati in precedenza;

3. le motivazioni per le quali la Regione Basilicata non ha adempiuto agli obblighi di legge

riportati al punto 4, sempre richiamato prima.

4. lo stato ed il numero delle autorizzazioni richieste riguardanti l’impianto per la produzione di

energia elettrica da fonte solare con tecnologia termodinamica nel Comune di Banzi;_________________________________________________________________________________

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5. le motivazioni per le quali non vi è stato un unico iter autorizzativo così come previsto

dall’articolo 12, comma 3 del decreto legislativo 287/2003;

6. i provvedimenti che la Giunta intende adottare nei confronti dell’Ufficio Urbanistico e tutela

del paesaggio della Regione Basilicata;

7. gli intendimenti della Giunta circa il progetto Tecnsolar richiamato.

Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa; prego, assessore Berlinguer.

BERLINGUERGrazie, Presidente. Come si sarà compreso, la lunga interrogazione letta dal consigliere Rosa

tratta una materia molto tecnica attorno alla quale si è espresso il Tribunale amministrativo regionale

della Basilicata con una sentenza del gennaio scorso.

Diciamo che le doglianze, se così posso chiamarle, evidenziate dal consigliere Rosa, mi pare si

possano distinguere in due ordini diversi: da una parte c’è la lamentata mancata allegazione da parte

dell’Ufficio Urbanistico nei confronti della Soprintendenza di tutte le carte che riguardavano le due

istanze, l’una del novembre 2012 e l’altra dell’aprile 2013, l’una sull’impianto complessivo e l’altra sul

cavidotto.

Ho letto la sentenza del TAR, mi pare opinabile perché innanzitutto la Soprintendenza è essa

stessa notiziata dell’istanza che viene prodotta dalla impresa istante, nel momento stesso in cui viene

prodotta, perché viene depositata sia alla Soprintendenza che alla Regione Basilicata, quindi la

Soprintendenza come primo attore della scena è già consapevole.

Secondo: la Soprintendenza partecipa a pieno titolo alla Commissione paesaggistica e quindi

quando la Commissione paesaggistica si è espressa sull’argomento, la Soprintendenza non solo era

parte integrante di quella Commissione, ma ha espresso parere negativo. La cosa, se vogliamo un po’

peculiare, è che la Soprintendenza e l’Ufficio Urbanistica hanno espresso parere univoco negativo su

quella pratica, mentre la Commissione paesaggistica nel suo complesso ha espresso parere

favorevole, quindi ambedue erano ben edotte di tutto il complesso della vicenda ed anzi, devo dire

che l’Ufficio Urbanistica l’ha trattata proprio nei termini di cui diceva il consigliere Rosa, cioè ha

tentato di trattarla in termini unitari, riconducendo la vicenda del cavidotto all’interno di quella del

complesso produttivo, cioè del cosiddetto “termodinamico Tecnosolar”.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Su questo versante qui, mi sentirei di non condividere le argomentazioni che pure ho letto nella

sentenza del TAR, perché svela una evidente consapevolezza della Soprintendenza sull’intero

discorso. Più calzanti mi sembrano invece le argomentazioni mosse all’indirizzo dell’Ufficio Urbanistico

nel momento in cui esso non ha obbedito all’ordinanza del TAR, con la quale si è chiesta

documentazione e soprattutto di avere diniego, del perché del diniego e delle motivazioni a corredo.

Lì, il dirigente dell’epoca non ha ritenuto di provvedere in merito, così per altro è accaduto anche

nella costituzione in giudizio e su questo sto cercando di avere ulteriori ragguagli, ulteriori chiarimenti,

poiché si è trattato di una scelta che sarà stata corredata o giustificata in base a qualche

argomentazione.

Distinguerei gli aspetti, perché altrimenti sembra che gli uni siano imprescindibilmente legati ed

indistricabilmente legati agli altri, sono invece due aspetti appena diversi.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, assessore Berlinguer. Prego, collega Rosa.

ROSAAssessore, per essere precisi, quelle sono le ragioni per le quali il TAR ha annullato il parere

espresso dalla Sovrintendenza.

Il TAR dice: “Viene annullato il parere espresso dalla Sovrintendenza in quanto l’Ufficio

Urbanistica e Tutela del Paesaggio – leggo in corsivo e virgolettato, quindi è estratto dalla sentenza –

nell’occasione non ha trasmesso alla Sovrintendenza di Potenza presentata dalla società ricorrente la

documentazione allegata, limitandosi ad inviare”.

Il TAR ne fa un punto, lei non concorda, ma questo è stato uno dei motivi che ha portato il TAR

ad annullare il parere negativo della Sovrintendenza.

Al di là del fatto che lei non condivide, voglio dire, fino a quando c’è il giudizio del TAR, quello

che vale è il giudizio del TAR.

Io quello che provo a sottolineare, questo è stato uno dei motivi che ha portato all’annullamento

della sentenza, poi lei può pure non concordare, però evidentemente è un interpretare la conferenza, i

documenti, però il TAR ha verificato queste cose ed ha fondato il suo giudizio rispetto a questa

mancanza, come da lei stesso ammesso la Regione non ha fornito chiarimenti così come previsto

dall’articolo 143.

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C’è qualcosa di strano, Assessore, non è che voglio pensare sempre a male, così come ha detto

il Presidente prima “il grillo parlante”, in questo caso io sto riprendendo una sentenza del TAR che è

chiara ed illuminante che dice che qualcosa in regione Basilicata non ha funzionato.

Evidentemente con l’interrogazione io le ho chiesto quali sono gli intendimenti della Giunta

rispetto alla questione ed attualmente lei mi dice soltanto che sta verificando, non mi dice nulla, è

cambiato il Dirigente, non sappiamo il perché, ma il dirigente mica è scomparso, Presidente, penso

che sia ancora in forza presso la regione Basilicata o è scomparso dalla regione Basilicata?

Non lo so. Io non so neanche chi era il dirigente.

Ma non penso che questa persona sia scomparsa, certo non dalla faccia della terra, Assessore,

penso che sia in forza ancora in regione Basilicata in qualche altro ufficio, quindi Assessore non mi

pare difficile alzare la cornetta del telefono e chiamare questo dirigente e dire: “Come stanno le

cose?”.

Che lei mi venga a dire che sto provando a dire il dirigente che teneva in testa in quel momento,

non mi pare una risposta esauriente rispetto ad una situazione e rispetto anche alla questione che la

Regione tratta l’impianto e il cavidotto come se fossero due cose separate, le tratta in maniera

separata, non le unisce.

È chiaro che io non sono soddisfatto della risposta che lei ha dato e le preannuncio che domani

mattina ripresento una nuova interrogazione nella quale spero che nel periodo in cui, non ce l’ho con

lei, Presidente del Consiglio, nel periodo dei 30 giorni, che intercorreranno tra la mia presentazione

della interrogazione e la risposta che mi verrà fornita riuscirà a rintracciare questo dirigente,

riusciremo a capire soprattutto e spero che venga in questo Consiglio a dirci i provvedimenti che la

Giunta intende adottare rispetto a queste mancanze degli uffici regionali, perché se ogni volta

facciamo finta o ci giriamo di spalle per fa finta dall’altra parte, facendo finta che nulla sia successo,

qua stiamo parlando degli interessi legittimi dei lucani, stiamo parlando di una faccenda, che lei sa, ha

creato delle forti fibrillazioni.

Non entro nel merito del giusto o sbagliato dell’impianto, però evidentemente ha creato delle forti

fibrillazioni sul territorio ed evidentemente la sua risposta non dà nessuna chiarezza che più che mai

su queste cose è necessaria.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, assessore Belinguer.

BERLINGUERRiconduciamo il discorso nei termini temporali in cui si è prodotto.

La sentenza del TAR è stata depositata in Cancelleria il 17 gennaio, stiamo parlando di

qualcosa di estremamente recente, non c’è da parte nostra inerzia nell’affrontare l’argomento, in più

mi riconoscerà una certa schiettezza, perché io le ho detto che sui motivi rubricati la Sovrintendenza

non era stata posta in condizione dall’Ufficio urbanistica che pure sono evidenziati dal TAR, anche

perché la sentenza, ovviamente non definisce in modo definitivo il giudizio di ragionarci sopra, ma mi

pare che la sostanza, al di là della forma, la sostanza fosse diversa, cioè la Sovrintendenza sapesse

bene di cosa si parlava per le ragioni che le ho citato.

Altro è l’inerzia dell’ufficio nel non aver prodotto quella documentazione allo stesso TAR, di cui

lei faceva richiesta, e su questo le ho detto che sto facendo una valutazione in merito anche perché

l’ingegner Ragone non è più presso di noi, per cui voglio vedere quali sono fino in fondo le

argomentazioni che hanno spinto l’ufficio a non reagire a quella richiesta.

Su questo sarò puntuale nel relazionare al Consiglio.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Prego, collega Rosa.

ROSAIo spero che a quest’ingegnere, Presidente, non gli venga almeno riconosciuto il premio di

produzione, almeno questo. Che non gli venga riconosciuto. In questo caso il TAR sostiene, e non mi

pare che l’Assessore stia smentendo, che vi sia stato una inattività da parte degli uffici regionali. Noi

la dobbiamo smettere, collega Galante, di far finta di nascondere le cose. Se c’è qualcuno che

paghiamo, che non fa il proprio dovere, evidentemente, chi non fa il proprio dovere in qualche modo

va riportato nell’ordine.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Interrogazione numero 128, sempre del collega Rosa, rivolta al Presidente

della Giunta.

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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA AVENTE AD OGGETTO: “ISTITUZIONE DEL PORTALE INFORMATIVO ENTI LOCALI”.

Prego, collega Rosa.

ROSAQuesta è un’interrogazione come quella riguardante lo “small business act” una previsione

prevista nella legge di stabilità regionale del 2014, l’articolo 39, quindi legge di stabilità regionale 2014,

approvato con L.R. 8 del 30.04.2014.

Istituisce la banca dati, informativa degli enti locali lucani, al fine di informare gli enti locali sulle

opportunità concesse ai finanziamenti ed ai contributi pubblici disposti dalla regione Basilicata.

Il comma 3 del predetto articolo impegna la Giunta Regionale ad attivare un’apposita sezione

del portale Regione Basilicata dedicata alla banca dati informativi degli enti locali lucani entro 60 giorni

dall’approvazione della norma.

Non ci risulta, tranne che ci sia sfuggito, che la Giunta Regionale abbia provveduto a tale

adempimento e che il portale sia stato attivato, quindi chiediamo, con l’interrogazione, le motivazioni

del mancato adempimento ed i provvedimenti che la Giunta intende adottare in merito.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Prego, collega Pittella.

PITTELLAQuesto è quanto previsto dalla norma in finanziaria esclusivamente per le tante emergenze che

abbiamo avuto in questo lungo periodo, questo anno, per intenderci e perché stiamo correndo fra

programmazione 2007-2013, terminata, e che comunque prevede una coda conclusiva di attività

significative. L’incrocio con la nuova programmazione e tutti gli atti che abbiamo dovuto predisporre

per mandare in Europa, alla Commissione Europea e le emergenze sul fronte del lavoro e tutte le

norme messe in campo per le riforme da fare, diciamo, anche quelle datate, non ci ha consentito

materialmente di dare corso ad una serie di previsioni di legge.

Ovviamente noi proviamo a mettere in fila una scala di priorità nelle cose che dobbiamo fare e

non perché vogliamo dire che attuare uno sportello informativo sia meno importante che risolvere il

problema dei precari, io penso che nelle priorità abbiamo la necessità di fare una scaletta di cose. A

questo punto non siamo arrivati, checché ne dica qualcuno, non siamo arrivati, non abbiamo avuto la

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possibilità di farlo, gli uffici ci lavoreranno ed arriverà il momento, spero anche presto, per poter

restituire, così come la norma vuole.

Intanto stiamo lavorando sull’articolo 41, come molti sanno, stiamo lavorando in attesa della

risposta della Commissione Europea, lì dove ci ha fatto rilievi stiamo rispondendo, stiamo lavorando

sulle emergenze ambientali e stiamo lavorando su tutte le questioni che penso i cittadini lucani

conoscono, un po’ per l’attività di Consiglio, un po’ per l’attività di stampa, un po’ perché i media

animano il dibattito, e proveremo a non perdere nemmeno il respiro pur di fare le cose. Purtroppo su

questo argomento, che pure ha una sua importanza, ma non la stessa importanza che possono avere

le emergenze sociali, arriviamo un attimo più tardi.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Rosa.

ROSAPresidente, io mi collego ad una precedente interrogazione a cui ha risposto l’assessore

Lliberali. Ugualmente nella legge di stabilità del 2014, quindi 30 aprile, la Giunta si dava termine

novanta giorni per presentare una serie di misure, presentare in Commissione una serie di misure in

favore delle piccole e medie imprese.

L’assessore Liberali ha detto, in maniera pacifica, che nulla ancora è stato fatto e in quel caso

parlavamo di misure in favore della piccola e media impresa. E’ stata discussa poco fa.

Evidentemente io non le chiedo di credermi, assolutamente non penso di avere la sua fiducia, però,

evidentemente, siccome i Consigli sono registrati la prego di andare a rivedere il dattiloscritto della

risposta a quella interrogazione e vedrà che, come al solito, come sempre, diciamo, io non mento.

In questo caso siamo di fronte a che cosa? L’idea qual era, Presidente? Era quella di dare

massima trasparenza a quelle che erano le provvidenze della Regione in favore degli enti locali, a

supporto degli enti locali più piccoli. Si parla, lei sa bene, ha approvato un DDL che è in discussione in

Commissione, dell’unione dei Comuni. Cioè si tratta di dare in qualche modo il massimo supporto a

tutti gli enti locali della Basilicata, anche questo provvedimento evidentemente va in quell’ottica di dare

massima trasparenza agli atti regionali, con il massimo aiuto e, diciamo, semplicità per gli enti più

piccoli, meno strutturati, per accedere alle informazioni regionali e quindi per poter concorrere a tutte

le forme di provvidenza.

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Io, Presidente, oggi non voglio stare qui a fare la graduazione delle emergenze, di cose più

importanti, di cose meno importanti, assolutamente, non mi permetto, a lei spetta il governo, la

democrazia ha stabilito questo, a lei spetta il governo, a lei spettano queste scelte, però, Presidente,

voglio dire, non mi venga a dire che questa Regione Basilicata è stata impegnata totalmente solo per

quelle emergenze ambientali e per i cassintegrati o per portare, così come abbiamo detto prima, il

reddito minimo di cittadinanza, da aprile scorso, in una stessa legge ne parlavamo e oggi ancora non

c’è nulla.

Allora, Presidente, mi dica, e chiudo, perché non voglio animare la polemica, ma per quest’anno

che è trascorso rispetto alla legge di stabilità del 2014, per cosa la Basilicata la deve ricordare? Per le

emergenze non risolte o per le questioni non affrontate?

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Procediamo alla prossima interrogazione. Collega Leggieri.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE LEGGIERI AVENTE AD OGGETTO: PROGETTO DI RIFORMA DELLA GEOGRAFIA DELLE REGIONI

Prego, collega Leggieri.

LEGGIERIGrazie, Presidente. Presidente, Assessori e colleghi Consiglieri, questa interrogazione nasceva

dall’esigenza di verificare una preoccupante notizia diffusa dagli organi di stampa riguardante

l’intenzione del governo Renzi di ridurre il numero delle Regioni, procedendo al loro accorpamento.

In particolare, gli onorevoli del Partito Democratico Roberto Morasutta, Raffaele Ranucci, hanno

presentato un progetto che riduce il numero delle Regioni italiane dalle attuali 20 a 12. In base allo

stesso la Basilicata cesserebbe di esistere e verrebbe smembrata con l’annessione della Provincia di

Potenza all’attuale Regione Calabria e l’annessione della Provincia di Matera all’attuale Regione

Puglia. Questa ridefinizione costituirebbe un nuovo colpo all’identità di un territorio già martoriato e

gravemente segnato dalla perdita di uffici pubblici e presidi di legalità.

L’intenzione era quella di conoscere la posizione ufficiale della Giunta Regionale rispetto al

progetto presentato dal Partito Democratico, ma ormai la questione appare superata dalle

dichiarazioni dell’onorevole Speranza. Speriamo che non ci siano i soliti ripensamenti dell’ultima ora.

Grazie.

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PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Leggieri. Prego, presidente Pittella.

PITTELLAPer la verità, la posizione della Regione Basilicata è nota da tempo, consigliere Leggieri, non

perché non abbia importanza l’interrogazione che lei oggi rivolge al governo regionale e alla mia

persona, ma perché negli atti che noi abbiamo discusso in Consiglio Regionale, in tutte le occasioni,

nelle finanziarie e gli assestamenti, al programma di sviluppo della stessa nostra Regione, in ogni

piega di quelle carte, in ogni virgola, c’è stato sempre un riferimento alla identità della nostra Regione,

al mantenimento e alle integrità dei confini della nostra regione, della storia millenaria della nostra

regione, al recupero delle tradizioni e quant’altro.

C’è stato, se non erro, il consigliere Pace che ha svolto una recente, non so se interrogazione o

mozione, sulle macro regioni ed anche lì noi dicemmo: “Attenzione a non metterci sul

rivendicazionismo purché sia”, proviamo a costruire un cartello di contenuto, proviamo a coinvolgere

oltre che la politica, le istituzioni, i cittadini, gli intellettuali, gli uomini di cultura ed anche, diciamo così,

le varie espressioni della nostra società, non solo lucana, e proviamo a spiegare come il tema del

mantenimento della Regione e della sua identità riguarda tanto la Basilicata quanto la Toscana,

quanto il Veneto, quanto la Lombardia, quanto le Marche e quanto il resto delle Regioni italiane.

Non è un problema di piccoli o grandi regioni, è un problema di capacità di far rete e di avere

interlocuzioni virtuose nella programmazione e nell’utilizzo delle risorse con le altre Regioni perché se

c’è una verità, è esattamente questa, negli anni le Regioni, purtroppo, non hanno saputo mettere a

valore questa possibilità e questa opportunità e la sfida della cooperazione è venuta meno.

Oggi noi passiamo, come Regioni, per essere nell’opinione pubblica i luoghi dove o si perde

tempo o non si lavora esattamente per questa nostra non capacità. Quando il Governo nazionale

pensa di poter con un colpo di spugna cancellare una storia millenaria come quella che ha la nostra

regione come le altre regioni, lo fa basandosi su un sentimento diffuso: la sfiducia nei confronti

dell’Ente Regione, più in generale.

Se noi riuscissimo nell’accelerazione della spesa rendendola più virtuosa e nel contenimento dei

costi e facendo un’operazione virtuosa rispetto alla efficienza, alla economicità ed anche alla capacità

di interloquire con le altre regioni, io penso che questo tema non si porrebbe.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Il nostro lavoro va esattamente in questa direzione, il capogruppo alla Camera Speranza, in una

sortita in Parlamento, ha bloccato e stoppato un emendamento che andava in questa direzione; ha

dunque raccolto, recepito e sostenuto dall’alto della sua funzione il grido di allarme, ma anche la

nostra volontà espressa in più occasioni che oggi consegniamo al consigliere Leggieri, come la nostra

mappa o il solco tracciato sul quale noi vorremmo andare avanti.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, Presidente Pittella; prego, collega Leggieri.

LEGGIERIPresidente, lei ha voluto commentare la mia interrogazione, forse è stato poco attento:

l’intenzione era quella di conoscere la posizione ufficiale della Giunta Regionale rispetto al progetto

presentato dal partito democratico, ma ormai la questione appare superata dalle dichiarazioni

dell’onorevole Speranza.

Lei ha voluto commentare, io la ringrazio. L’ho presentata ai primi di gennaio, Presidente. Io le

ho risposto, facciamo una risposta a testa.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Leggieri. Collega Pace, ci sono tre interrogazioni, non so se vuole presentare

tutte e tre.

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE RELATIVA ALLA CHIUSURA MUSEO DEL VULTURE

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE RELATIVA AL RISCHIO DI CHIUSURA BIBLIOTECA, MUSEO E PINACOTECA PROVINCIALE DI POTENZA

INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PACE RELATIVA AL RISCHIO CHIUSURA BIBLIOTECA, MUSEO E PINACOTECA PROVINCIALE DI MATERA

Prego, collega Pace, se vuole trattarle tutte e tre così abbreviamo.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PACELe trattiamo tutte e tre insieme, perché l’argomento è unico pur essendo attrattori culturali

differenti. È sovrabbondante una parte della richiesta perché credo di aver istituito anche a Matera ciò

che non c’era, la pinacoteca e tutto il resto, ma specularmente abbiamo a cura, Presidente, le due

province alla stessa maniera e quindi le riteniamo detentrici di un sapere antico, di contenitori culturali.

In realtà il museo di storie naturali del Vulture rimane in piedi perché queste tanto denigrate

regioni hanno consentito attraverso una legge di stabilità di poter avere dei fondi per mantenerlo

aperto. Lo dico anche al collega Leggieri che come me viene dal Vulture e che sa che solo con un

intervento vero della Regione i contenitori culturali di quel territorio potrebbero trovare ancora una vita

e una vocazione alla quale io anelo con forte volontà e con forte preoccupazione in tutti i casi.

La chiusura del museo di storia naturale del Vulture è scongiurata, Presidente, perché 50 mila

euro questa regione li ha messi, ma lo sguardo nel medio e lungo termine rimane preoccupato, per un

attrattore che ha avuto una storia e anche delle performance importanti, con 18 mila presenze e temi

come la bramea, il vulcano, ecc. Più in generale, è un museo di natura antropologica.

Quello che abbiamo affrontato oggi per il museo di storia naturale del Vulture è un argomento

che ci troveremo ad affrontare per la biblioteca, il museo e la pinacoteca della provincia di Potenza. Io

ricordo che una funzione questi luoghi l’hanno avuta, una volta si parlava del polo della cultura nel

Covo degli Arditi, faceva parte di un contenitore più generale e più plurale, Presidente.

Probabilmente anche su questo tema, visto che questa regione sull’economia della conoscenza

ha cercato di raggiungere performance importanti, ci proverà. Io voglio stare al tema e voglio stare alla

sfida, lo dico a lei, e per una volta anche tirando un po’ la coperta delle competenze anche al

Presidente del Consiglio che di quei luoghi ovviamente si è occupato, essendo stato il Presidente

della Provincia. Probabilmente quei luoghi meritano un’attenzione non più rinviabile in un

ragionamento che non può trovare un tampone economico sic et simpliciter per mantenerli aperti, ma

occorre una vocazione che sta in quelle linee guida che è l’economia della conoscenza che la

Regione ha posto in essere.

Lo stesso tema si pone per Matera in maniera stringente quanto potente, anche perché noi

vorremo che evocasse Matera 2019, ma fino a quell’anno e anche dopo questa regione non può

privarsi di quei contenitori, Presidente.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace; prego, Presidente Pittella.

PITTELLAÈ una risposta politica ad un’espressione anch’essa politica, di volontà, che per la verità,

consigliere Pace, recupera uno degli asset prioritari, principali, anche strategici che il Consiglio

Regionale e il Governo hanno messo in campo: la cultura e tutto ciò che si declina all’interno di questa

parola.

Esempi di interventi in questo senso li abbiamo, l’ha ricordato lei, già fatti. Siamo nelle condizioni

di gravissima difficoltà economica rispetto alla disponibilità della spesa corrente che interventi come

questi meritano.

Siamo nella fase durante la quale molti nodi stanno venendo al pettine, sono nodi che per una

parte ci siamo cercati. Noi stessi abbiamo provveduto a metterli, per un’altra parte ci vengono da

congiunture non favorevoli, anche nazionali ed internazionali, perché la riforma delle Province non è

una riforma che abbiamo fatto in quest’Aula.

Tutte le difficoltà che ci sono a valle piovono sulla testa di un Consiglio Regionale, lo dico al

consigliere Rosa che non c’è, e sulla testa di chi governa. Ovviamente per chi ha una responsabilità

diretta non sono proprio facilissime da affrontare e da risolvere. Quando noi partiamo da una spesa

corrente ridotta al lumicino, quando abbiamo sulla spesa corrente raschiato il barile, quando l’ultima

manovra, come lei sa perfettamente ha determinato un meno 50 milioni di euro di trasferimento,

vogliamo stare sull’indice puntato per forza?

Vogliamo stare sulla denuncia a tutti i costi? Non mi meraviglia un eventuale atteggiamento del

genere che pure ogni tanto scopro. Io sto esattamente sui problemi, come ci sta lei, com’è giusto che

dobbiamo starci, anche se azioni di denuncia, di sottolineatura e di stimolo ci stanno. Poi bisogna fare,

com’è giusto che si faccia in una famiglia, una scala di priorità nelle scelte.

Noi abbiamo detto che la cultura ed il turismo sono delle priorità e dovremo provare a trovare le

risorse, altrimenti avremmo detto una sciocchezza e mentiremmo a noi stessi. Ma è evidente che una

famiglia con uno stipendio di 2 mila euro, con quattro figli, ha difficoltà a comprare a tutti e quattro il

cappotto; allora devi scegliere esattamente che cosa compri a quei quattro figli. C’è una pentola in

ebollizione in questa Regione che parte da un precariato al quale nessuno mai ha dato una risposta,

nessuno. E noi stiamo faticando per dare una risposta con i mezzi che la legge ci consente. _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Per anni abbiamo rinviato riforme importanti come quelle che lei conosce perfettamente perché

è animatore di dibattito politico non da oggi; noi proviamo ad andare avanti dritti sul solco tracciato,

sapendo che fare le riforme non sempre significa consenso.

Abbiamo recuperato il virtuosismo della spesa utile e proficua, quella fatta all’indirizzo di Matera

per concorrere tutti insieme a far sì che Matera sia diventata “Capitale europea della cultura 2019”.

L’abbiamo salutato con gioia.

Poi, qualcuno non ci sperava, non ci credeva o come il gufo ha tifato contro, che la FIAT

investisse in Basilicata contribuendo ad invertire una tendenza degli indici economici che purtroppo

hanno fatto registrare numeri negativi in questa regione. Io penso che nessuno di noi ha l’ambizione in

un anno e due mesi di passare alla storia.

Sarebbe molto più sobrio, più umile, molto più corretto e giusto, se volete anche leale,

istituzionalmente dire che qui c’è gente che si ripiega giorno e notte a trovare le soluzioni anche lì

dove non ci sono. È troppo semplice stare soltanto dall’altra parte e puntare l’indice coloro i quali

hanno, sono e diventano depositari di segnalazioni, denunce, stimoli.

Nessuno ci ha obbligato a svolgere questa funzione, Aurelio, e questo ruolo ovviamente, ma è

anche vero che se avessimo avuto la sfera di cristallo avremmo avuto difficoltà ad immaginare una

stagione con tutte queste criticità.

Intanto le abbiamo sul nostro tavolo, le dobbiamo affrontare, lo faremo con la sincerità che ci ha

sempre animato per la vita che abbiamo consumato e per come siamo. Proviamo a recuperare

veramente quelle risorse che servono, non per essere spalmate, spacchettate, sbriciolate e, come

ceneri, buttate al vento.

Sono poche e quelle poche abbiamo già stabilito che siamo in grado di spenderle sulle cose che

possono servire a questa Regione. La cultura è una di quelle, così come viene declinata. Mi sento di

dirle che non ho una certezza matematica, ma nella scala di priorità le sue istanze occupano

sicuramente le prime posizioni.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Prego, collega Pace.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PACEPresidente, la pensiamo allo stesso modo quando definiamo la cultura moltiplicatore di

economie.

Lei, responsabilmente, ha messo sul museo di storia naturale di Monticchio 50 mila euro, ne

produrrà moli di più, questo lo sa lei e lo so io, perché quel museo ha 18 mila presenze e produrrà

un’economia per quel territorio. Io provo a dare la stessa lettura per quanto riguarda i musei provinciali

e le pinacoteche. Il rapporto privato - contenitori culturali prima o poi dovrà farlo nascere, l’ho detto

alla Provincia e provo a dirlo qui, fuori dalla competenza regionale, se mi permette.

Detto questo: Matera e la FIAT sono frutto di scelte, spesso nostre, a volte di altri, ci sono

capitate.

Probabilmente se abbiamo scelto di puntare su “Matera 2019” e non su un’altra fonte di sviluppo

è perché ci abbiamo creduto. “Matera 2019” può diventare assieme a quei contenitori un momento

per fare un moltiplicatore delle economie. A Matera sta funzionando, io vorrei che funzionasse anche

altrove, nello stesso spirito, Presidente, senza puntare il dito perché lei come me non si può

permettere di essere permaloso su diti che vengono puntati. Comunque avrebbe sbagliato consigliere,

per quello provo a stimolarla.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Il collega Perrino ha chiesto di intervenire. Prego.

PERRINOGrazie, Presidente. Solo per annunciare, mi pare che sia finito il primo punto all’ordine del

giorno, che c’è una nostra mozione che vorremmo fosse messa in votazione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Perrino. Io ne approfitto irritualmente, per ringraziare i Consiglieri Regionali, la

Giunta e gli uffici, perché, a parte quattro interrogazioni, di cui una rinviata, il Consiglio è finalmente in

linea con i tempi delle interrogazioni, collega Pace e collega Rosa, lo dico anche per voi.

Volevo ringraziare la Giunta, gli Assessori, i colleghi Consiglieri e tutte le strutture perché il

Consiglio Regionale, al netto di quattro interrogazioni di cui una si è chiesto il rinvio, è finalmente in

linea con i tempi che il regolamento prevede.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Lo volevo dire a merito di tutti voi, di tutti noi, della Giunta che spero insieme, nelle prossime

settimane, mantenga questo ritmo, anche perché quando c’è un tema emergente è giusto che gli

Assessori rispondano ai Consiglieri nei tempi che prevede il regolamento.

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato e lavorato a questo tipo di nuova,

importante ed efficace impostazione. Abbiamo esaurito questo punto all’ordine del giorno. Collega

Leggieri, prego.

LEGGIERIGrazie, Presidente. Presidente, volevo dire che per quanto riguarda le interrogazioni, la numero

142, stamattina ho ricevuto risposta scritta. Per meglio approfondire i dati contenuti nella risposta

scritta, vorrei che l’interrogazione fosse rinviata alla prima seduta del Consiglio Regionale. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Va bene. Grazie, collega Leggieri. Interrogazione rinviata, perché stamattina – come lei stesso

ha detto – ho dato comunicazione che le è pervenuta risposta scritta. Bene. Si è esaurito questo punto

all’ordine del giorno. Passiamo al successivo.

C’era la richiesta prima del collega Perrino e poi del collega Galante per l’iscrizione di mozioni

all’ordine del giorno. Prego, prima il collega Perrino e poi il collega Galante. Prego, collega Perrino.

MOZIONE DEL CONSIGLIERE PERRINO RELATIVA ALL’ IMPIANTISTICA REGIONALE PER IL TRATTAMENTO DEI RIFIUTI

PERRINOGrazie, Presidente.

Si tratta sostanzialmente di una mozione che verte a far sospendere quanto previsto all’interno

di una delibera, la numero 808, che riguarda alcuni impianti regionali per il trattamento dei rifiuti.

Anche per la fibrillazione che si è creata sul territorio regionale e in assenza di un piano dei rifiuti

aggiornato, noi chiediamo con questa mozione di sospendere quanto stabilito in quella DGR. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Perrino.

Mettiamo ai voti l’iscrizione all’ordine del giorno.

La votazione è aperta. _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La votazione è chiusa.

Votanti 16: favorevoli 16.

Chiede anche l’immediata discussione in questo Consiglio, collega Perrino?

Apriamo la votazione.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 15: favorevoli 14, contrari nessuno, astenuti 1.

È rinviata all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale. Prego, collega Galante. Aveva

chiesto di intervenire.

MOZIONE DEL CONSIGLIERE GALANTE RELATIVA AL PIANO DI RISANAMENTO DEI CONSORZI INDUSTRIALI

GALANTEGrazie. È una mozione che viene presentata affinché la Giunta Regionale si impegni ad

adottare, a valere sulle risorse stanziate per il 2015 della L.R. 32/2014, capitolo 50 360, missione 14,

programma 01, titolo 01, apposito stralcio del piano di risanamento di cui all’articolo 13 della legge

regionale 32/2014, che è quella di risanamento dei Consorzi Industriali al fine di garantire la piena

funzionalità delle aree industriali dallo stesso gestita, fermo restando che le misure, anche

provvisoriamente dotate, dovranno comunque essere funzionali al conseguimento delle finalità di cui

al capo terzo della citata legge regionale 32/2014.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Galante. Votiamo per l’iscrizione all’ordine del giorno.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 16, favorevoli 16. Il Consiglio approva.

Chiede anche la discussione immediata.

La votazione è aperta.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La votazione è chiusa.

Votanti 16, favorevoli 16. Il Consiglio approva. E’ iscritto al punto all’ordine del giorno di questo

Consiglio.

Collega Rosa, prego.

MOZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA AL CONCORSO PER 900 AGENTI DI POLIZIA CON 650 POSTI ANCORA DISPONIBILI

ROSA Grazie, Presidente. Presidente, qua si tratta di una mozione per un impegno del Presidente della

Giunta nei confronti del Ministero degli Interni. C’è un concorso fatto per 900 agenti di Polizia con 650

posti disponibili. Tutti i Sindacati di Polizia si stanno fortemente impegnando nei confronti del governo

Renzi per fare in modo, vista la necessità di sicurezza, fare in modo che anche i 250 agenti rimasti

fuori, idonei ma non vincitori, siano assunti immediatamente.

Voglio dire, questa mozione, questo stesso impegno è stato già adottato dalla Regione

Piemonte e dalla Toscana, nelle medesime condizioni, in cui si chiede l’impegno da parte del

Presidente della Giunta, a fare, rispetto al governo Renzi, ad attingere anche a questi altri 250 idonei

della graduatoria per rafforzare il sistema di sicurezza in Italia.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Procediamo alla votazione per l’iscrizione. Prego, collega Pace.

PACEPresidente, chiedo di poter apporre la firma nel provvedimento appena proposto dal consigliere

Rosa.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Mettiamo in votazione l’iscrizione di questa mozione all’ordine del giorno.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 17, favorevoli 17. Il Consiglio approva.

Mettiamo anche la immediata discussione, collega Rosa?

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La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 16, favorevoli 16. Il Consiglio approva. La mozione è iscritta all’ordine del giorno di

questo Consiglio. Procediamo con il secondo punto all’ordine del giorno.

MOZIONE DI INIZIATIVA DEI PRESIDENTI DEI GRUPPI CONSILIARI ED ALTRI RELATIVA ALLE ESENZIONI IMU PER I TERRENI AGRICOLI IN ZONE MONTANE E COLLINARI

Prego, collega Leggieri.

LEGGIERIGrazie, Presidente. Vorrei esprimere il mio favore alla mozione riguardante l’IMU e se possibile

sottoscriverla, l’altra volta ero assente.

Io stesso, in data 10 febbraio, avevo presentato un’analoga mozione perché ritenevo e ritengo

che si tratti di una imposta odiosa, che si inquadra in una complessiva politica di aumento della

tassazione, che da anni penalizza i cittadini e che metterà ancora più in ginocchio il comparto agricolo

nazionale locale, oggi quanto mai in crisi, una tassa retroattiva che avrà comportato non poche

difficoltà ai contribuenti anche per la determinazione frettolosa del tributo.

Quindi, bene la richiesta di avere un tavolo di concertazione fra le rappresentanze degli

agricoltori e l’ANCI per ricercare una soluzione che tenga conto della crisi della nostra agricoltura,

bene la richiesta di sospensione del pagamento, mi sarebbe piaciuto però impegnare la Giunta a

mettere in atto tutte le azioni politiche necessarie per aprire un tavolo di discussione con il Governo

per addivenire ad una modifica del decreto 66 del 2014. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Leggieri. Se non ci sono altri interventi apriamo la votazione.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 16, favorevoli 16. Il Consiglio approva.

Punto 3 all’ordine del giorno:

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MOZIONE DEL CONSIGLIERE ROSA RELATIVA ALL’ATTIVITA’ DI RASSEGNA STAMPA DI ENTI O SOCIETA’ PARTECIPATE DELLA REGIONE BASILICATA

Collega Rosa, vuole illustrare la mozione? Prego, collega Rosa.

ROSAPresidente, questa mozione parte da una delibera dell’APT, con la quale per 5.000 euro l’APT

compra dalla Eco della stampa di Milano dei servizi, servizio di monitoraggio e informazione.

Siccome siamo in un periodo di spending review e bisogna, così come mi diceva il collega Pace,

provare a raschiare il barile ed economizzare su tutte le forme, l’idea era questa: visto che la Giunta

Regionale, al suo interno, ha una struttura stampa che già predispone una rassegna stampa, che

evidentemente andrà migliorata, ampliata rispetto alle esigenze dei singoli enti, con questa mozione,

Presidente, si chiede sostanzialmente di creare un unico centro al servizio della Regione, ma di tutti i

suoi enti strumentali che fornisca a tutti lo stesso servizio che oggi compriamo, che oggi ognuno

organizza in maniera indipendente, consuma delle risorse che evidentemente potrebbero essere

razionalizzate. Quindi, il riferimento alla delibera dell’APT è un caso che abbiamo verificato, però,

come questo caso, ci sono tutti gli enti strumentali che adottano le stesse cose.

proviamo ad economizzare su questo, proviamo a dare un servizio unitario che arrivi, visto che

c’è questa struttura presso la Giunta Regionale che è composta da un numero importante di

giornalisti, che in parte questo servizio penso che già esista in Regione Basilicata, in Giunta

Regionale, proviamo a creare un unico punto di informazione che serva a tutti gli enti della Regione

Basilicata. Questo è il senso della mozione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Ha chiesto di intervenire il collega Galante. Prego, collega.

GALANTEGrazie, Presidente. Personalmente ritengo che l’idea del consigliere Rosa sia buona, non la

ritengo però nella sostanza praticabile. Cerco di spiegarmi: gli enti sub regionali molto spesso hanno

delle specialità, come può essere l’ARPAB, così come l’ALSIA, se non un’azienda, per cui le riviste di

riferimento sono riviste tecnicamente vocate a quel particolare settore.

Ora, io non credo, nonostante, ripeto, accentrare la rassegna stampa in un un unico centro sia

una buona scelta, nella sostanza ritengo che per le ragioni che ho esposto ci siano delle difficoltà

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oggettive a mettere insieme la rassegna che fa l’ALSIA con quella che viene fatta dalla Regione

Basilicata o dagli uffici deputati; così come sia difficile metterla e coniugarla con l’ATP che si rivolge a

riviste specifiche di settore, eccetera.

Per cui, personalmente, nonostante la buona intenzione, penso sia poco percorribile questa

strada, proprio per la specialità degli enti strumentali della Regione Basilicata.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Galante. Prego, collega Pace.

PACEGrazie, Presidente. Ci sono due aspetti di questo provvedimento, di questa mozione voluta da

Gianni Rosa che vanno trattati, uno per aderire ad una volontà di spending review vera, laddove la

Regione Basilicata anche per una comunicazione uniforme, lo dico ai colleghi consiglieri, offre un

servizio riconosciuto di qualità, ebbene che altri Enti possano collegarsi a quel servizio.

Quindi aderisco alla volontà del consigliere Rosa di immaginare che questi percorsi possano

essere in questa sede, e soprattutto in relazione all’esecutivo, valutati, compresi e razionalizzati nel

loro aspetto. Nel caso di specie provo a fare una distinzione che credo nasca da un dato, la mozione

ha così interessato molti di noi che siamo andati a capire che cosa fa l’Eco della stampa perché di

questo si tratta, dei 5 mila euro e in questo probabilmente c’è una specificità del ragionamento che

può essere legata ad una specificità delle riviste turistiche che ci indicano i flussi, le capacità. Se

questo è l’Eco della stampa, probabilmente l’APT ha necessità di uno strumento che orienti il lavoro.

Questa mozione ci dà la possibilità, però, Presidente, e lo dico a lei, perché da lei probabilmente

deve venire un segnale in questo tema chiaro per poter evidenziare che non abbiamo sottolineato

abbastanza, lo dico io da uomo di opposizione i dati che sono venuti fuori da quel settore.

Se dobbiamo stare al merito, Presidente, lei dovrebbe dirci che probabilmente il dato del turismo

è uno dei pochi in controtendenza, che in questa regione probabilmente quell’8,7 % in più,

rappresenta un punto sul quale costruire alcuni percorsi e la mozione di Gianni ci dà la possibilità di

dire razionalizziamo su alcuni costi ma probabilmente investiamo su un settore che ci dà 8,7 in più di

arrivi, 7,7 in più di pernottamenti e il 15 % in più di presenza straniera nel 2014. E lo dico perché

girando su alcune riviste specialistiche trovavo i dati regionali delle Marche, lo ricordavo in una

precedente interrogazione, che su un quotidiano nazionale indicano: cresce il turismo nelle Marche,

forte entusiasmo del Presidente Spacca, più 0.34 % in arrivi, più 0.81 % di stranieri. _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Sono state fatte delle conferenze stampa importanti sullo 0.80 in più e mi sono chiesto come

arriva quella regione a 0.80 in più e chiedo scusa se sto deviando un attimo dalla valutazione. Arriva

con 15 milioni l’anno scorso di investimenti e con l’aeroporto delle Marche fortemente rafforzato. Allora

dico, Presidente, proviamo a dare all’interno di queste motivazioni, di queste mozioni, anche uno

spaccato di ciò che sta funzionando e probabilmente sul quale dovremmo investire in maniera più

solida.

Per cui, Presidente, raccogliendo la volontà di questa mozione di andare a specificare dove si

può razionalizzare e dove invece in un settore dobbiamo investire, se questa spesa è una spesa

specialistica, ben venga, se ci indica i flussi, se è stampa tematica, se è stampa generica,

probabilmente se ne può fare a meno, ma di sicuro quello è un settore sul quale dobbiamo investire.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace; prego, collega Rosa.

ROSAVolevo specificare un fatto, così come ho detto prima circa la questione dell’APT, non è che

voglio criminalizzare la spesa che ha fatto l’APT, era l’esempio da cui siamo partiti. Collega Pace,

anch’io ho provato a capire cosa fa l’Eco della stampa di Milano.

Io penso che questo sia un servizio che si può unificare, non perché voglio criminalizzare la

spesa dell’APT, ma questo è il servizio. Quindi evidentemente, Paolo, quando tu dici della specificità,

questo servizio di cui parliamo ha questa funzione. Voglio dire che io penso che esiste un organico,

non so di quanti giornalisti presso la Giunta Regionale, è un organico importante che evidentemente

va riorganizzato rispetto a questo, non ho detto che siamo già pronti, però l’idea era questa di un

messaggio unitario.

Lanciamo un messaggio unitario di riformulazione della spesa. Evidentemente la Giunta deve

rimodulare la questione, io l’ho scritta nel merito. La Giunta poi valuta attentamente le questioni, valuta

dove possiamo risparmiare, dove non si può risparmiare. Questo è il senso della mozione, Presidente,

non è che questa vuole essere la soluzione di tutti i mali, però considerate che abbiamo sei enti

strumentali, penso che siccome molte volte parliamo dei mille euro da risparmiare, e non certamente

risolviamo i problemi della Regione con questo discorso, ma un minimo di risparmio lo possiamo fare

e soprattutto poi abbiamo un unico punto, un’unica centrale dove viene diffusa la notizia. Tutto qua,

poi si può migliorare, ma l’Eco della stampa fa questo, è un qualcosa che può acquistare qualsiasi

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Ente pubblico. Cioè se il dottor Bradascio acquista perché vuol vedersi dove viene pubblicato,

acquista questo servizio dall’Eco, scrive ogni mattina a Bradascio e vede tutte le testate che hanno

riportato. Tutto qua, nient’altro. Sono cose che si possono razionalizzare nel migliore dei modi.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa; prego, collega Galante.

GALANTEIo volevo semplicemente annunciare il voto contrario su questa mozione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Galante. Il parere della Giunta, prego, Presidente Pittella.

PITTELLASul piano dell’efficientamento oggettivamente noi possiamo prendere in esame lo stimolo, lo

spunto che ci viene dalla mozione, proviamo a fare sintesi di uno strumento, del resto mi aggancerei

anche a qualche precedente interrogazione che ci ha visto sotto questo aspetto andare in quella

direzione.

Sul piano del merito, però, e quindi della compatibilità dell’esigenza di fare sistema per

intenderci, e della necessità di fruirne per l’eccessiva specificità e specialità di quella informazione, io

pur provando ad accogliere lo spirito della mozione, provo anche a consegnare all’Aula da un lato

questo parere favorevole, condizionato ad una verifica e restare nel solco di quanto detto dal

consigliere Galante.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, Presidente Pittella. Quindi mi pare di capire che il parere della Giunta alla mozione

presentata dal collega Rosa è condizionato alle eventuali verifiche che in qualche modo ha dichiarato

in Aula il Presidente Pittella. Prego, collega Rosa.

ROSAIl problema è provare ad ottimizzare le risorse, tutto qua. Poi sarà impossibile, Presidente, farlo

al cento per cento, io non sto parlando che bisogna chiudere gli uffici stampa dei singoli, cioè ogni

Ente ha il suo ufficio stampa, e mica sto dicendo che bisogna eliminare gli uffici stampa degli Enti

strumentali, vi sto dicendo se da questa idea si può economizzare qualcosa, va bene; se poi

tecnicamente è impossibile, l’intuizione era buona, ma non è applicabile.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Prego, collega Pace.

PACEPrecisando la mia posizione, io invece sono proprio drastico in questo, cioè se non serve

l’Ufficio Stampa in un Ente strumentale della Regione, io sono per togliere quell’ufficio stampa.

Esattamente quella è la mia intenzione rispetto alla mozione, qualora quell’ufficio non serve perché c’è

un Ente regionale che ne può svolgere la funzione integralmente. Siccome credo che gli uffici stampa

fanno il loro dovere ed è necessario comunicare in maniera integrata, è fondamentale capire se

questo strumento che per questa somma non determinante nell’ambito di un bilancio di un Ente come

l’ATP, è uno strumento utile alla sua attività, io sono perché permanga questo strumento. Non credo

che questo sia uno strumento generalistico. Razionalizzare a tutti i costi è un errore, laddove lo

strumento serva ad avere una buona performance. Se questo è, io non voterò la mozione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace; Presidente Pittella, prego.

PITTELLAHo capito che oggi devo conciliare un po’ le cose. Sarebbe utile prenderci un tempo necessario,

la dico così, per capire la reale praticabilità di questa mozione, per cui se si rinvia, si possono

ascoltare tanto l’ufficio comunicazione quanto l’APT, anche in Commissione. Parti da lì e lo estendi.

Sentiamo anche i responsabili che tecnicamente ci possono dire: “è utile, è giusto, è praticabile”, poi

andiamo in Consiglio e facciamo.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Collega Rosa, potremmo fare così: dico agli uffici, chiedendo di ritirare la mozione, di

formalizzare il rinvio al Presidente della Giunta per gli opportuni approfondimenti rispetto alla mozione.

Prego, collega Rosa.

ROSAC’è tutto il tempo necessario affinché il presidente della Giunta e gli uffici facciano questa

verifica tecnica, non è una cosa che scade domani mattina oppure è urgente. Verifichiamo se è

possibile, quindi non ho nessun problema. Questa mozione la rinviamo da qui a qualche Consiglio.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Si chiede, da parte del collega Rosa, che è proponente della mozione, il

ritiro e l’iscrizione ad un Consiglio Regionale successivo a quello di oggi. Procediamo con il punto

quattro all’ordine del giorno.

MOZIONE DEI CONSIGLIERI ROSA, PACE E PERRINO RELATIVA ALLE BIBLIOTECHE PROVINCIALI DI POTENZA E DI MATERA

Su questo c’è stata anche una discussione attraverso le interrogazioni. Chiedo ai colleghi se c’è

la necessità di presentarla, oppure avendo fatto il dibattito sulle interrogazioni, possiamo procedere

direttamente al voto. Ci sono interventi? Mi pare di no.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 15: favorevoli 15.

La mozione è approvata. Punto cinque all’ordine del giorno. Prego, collega Galante.

GALANTEPresidente, io volevo chiedere in riferimento alla mozione presentata, l’inversione all’ordine del

giorno per poterla discutere e farla votare adesso.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Il collega Galante ha chiesto di anticipare la mozione che avevamo iscritto all’ordine del giorno di

questo Consiglio e di votarla.

Chiedo al Consiglio di votare l’anticipazione del punto

MOZIONE DEL CONSIGLIERE GALANTE RELATIVA AL PIANO DI RISANAMENTO DEI CONSORZI INDUSTRIALI

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 13: favorevoli 13.

Il Consiglio approva.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Chiedo al collega Galante di illustrare la mozione, visto che è oggetto adesso di dibattito e di

eventuale votazione. Prego, collega Galante.

GALANTEGrazie, Presidente.

Questa mozione prende le mosse da una condizione di difficoltà presente nel Consorzio

Industriale di Potenza ed in particolare dal piano di risanamento del medesimo consorzio.

In buona sostanza, gran parte dei dipendenti, tutti i dipendenti dell’ARGAIP che è la società che

si occupa della gestione delle aree industriali gestite dal Consorzio di Potenza, da vari mesi non

prende le indennità, il corrispettivo dei salari e tutto ciò è stato oggetto di un incontro con le

organizzazioni sindacali che si è tenuto in Prefettura il 19 febbraio 2015.

Ora, considerato che la legge 32 che noi abbiamo approvato, prevede la redazione di un piano

di risanamento e che in sede di approvazione della norma abbiamo escluso un piano stralcio e che

questo piano di risanamento sta portando via tempi lunghi e ci sono condizioni di difficoltà obiettiva

che devono essere risolti adesso, con questa mozione si chiede alla Giunta regionale della Basilicata

di adottare, a valere sulle risorse stanziata nel 2015, apposito stralcio del piano di risanamento di cui

all’articolo 13 della citata L.R. 32/2014, con l’obiettivo di assicurare al Consorzio Industriale di Potenza

le risorse necessarie a garantire la piena funzionalità delle aree industriali dallo stesso gestite, fermo

restando che le misure, anche provvisoriamente adottate, dovranno comunque essere funzionali al

conseguimento delle finalità del capo terzo della citata legge regionale 32/2014. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Galante. Prego, collega Rosa.

ROSAPresidente, io la prego di seguire un attimo rispetto a quello che il collega Galante ci propone

con questa mozione. Noi, in questo Consiglio regionale, abbiamo fatto una legge, la 32/2014.

Presidente, io le chiedo un minimo di attenzione, perché probabilmente qui è necessaria

un’interpretazione: un ordine del giorno può andare a modificare il dispositivo di una legge?

Attenzione. Noi abbiamo fatto una legge di riforma dei Consorzi industriali dove ad un certo punto si

dice che la Regione può intervenire rispetto a degli squilibri finanziari dei consorzi industriali e può

intervenire rispetto alla presentazione da parte dei Consorzi industriali di un piano di risanamento.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La Giunta valuta il piano di risanamento e nel caso in cui lo ritiene fattibile, corrisponde 2 milioni

di euro per dieci anni per far fronte al piano di risanamento.

Mi devi spiegare il valore di una legge e il valore di una mozione, visto che sei avvocato. È

importante, perché anche lei come Presidente del Consiglio a questo punto deve valutare questo

discorso,

Noi stiamo provando con questa mozione a dare alla Giunta un qualcosa di diverso da quello

che è scritto in una legge regionale. Stiamo per una serie di ragioni, non voglio entrare nei motivi,

facendo una valutazione.

Con la Legge Regionale abbiamo detto che è possibile dare un aiuto finanziario ai Consorzi in

maniera generica, però a fronte di un piano finanziario che deve essere approvato dalla Giunta, anzi

mi pare che nella legge si parli anche di un passaggio in Commissione, se non ricordo male.

Soltanto dopo che la Giunta e la Commissione hanno valutato positivamente questo piano

finanziario di ristrutturazione, la Giunta eroga questi denari. Questo lo dice la legge.

La domanda che io pongo, Presidente, è questa: noi con una mozione possiamo derogare ad un

dispositivo di legge? Ho detto che non voglio entrare nel merito delle questioni, ma possiamo fare

questo con questo strumento, Presidente?

Io ritengo di no. Ritengo che per modificare quella legge ci sia bisogno di un’ulteriore legge

regionale. Quindi, il collega Galante si dovrà far promotore di una legge che va a modificare le

disposizioni della legge, lì c’è un iter preciso, che ho ribadito e qui si va a modificare un iter

disciplinato in maniera precisa.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Per quanto di competenza di questo Consiglio, valuto con una certa

attenzione le perplessità, le questioni che lei pone, tuttavia è una mozione che impegna la Giunta

rispetto ad una norma che ha maggiore forza rispetto alla mozione qui presentata. Prego, collega

Galante.

GALANTEIo volevo appunto dire questo al consigliere Rosa. Non è che si pretende, attraverso la

presentazione di una mozione, di superare il precetto contenuto nella norma. Il senso della mozione è

quello di sollevare un problema che c’è, la Giunta, facendosi carico di questo problema, valuterà se

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

nell’ambito del solco segnato dalla norma sia possibile o meno adottare un piano stralcio,

diversamente presenterà una DDL perché ciò possa essere fatto.

È semplicemente segnalare attenzione su un tema, impegnare la Giunta a trovare una

soluzione.

ROSA Puoi leggere il dispositivo?

PRESIDENTE (LACORAZZA) La parte relativa alla dichiarazione che fa il collega Galante può essere oggetto di eventuale

integrazione del dispositivo, seguendo un doppio punto. Lo dico, collega Galante, in maniera aperta,

evitando sospensioni, che da una parte impegna la Giunta a, ove mai non dovesse essere possibile, a

presentare un disegno di legge di modifica.

Colgo il ragionamento che fa il collega Rosa, forse nel dispositivo di impegno potrebbe essere

aggiunta questa norma, ove la Giunta dovesse adottare un piano stralcio per arrivare alle risorse a cui

faceva riferimento. Prego.

GALANTEHo detto poc’anzi che se il dispositivo non dovesse essere sufficiente nelle forme in cui è stato

reso, si indicherà “salvo ulteriori valutazioni che riterrà la Giunta, per adottare gli eventuali

provvedimenti, anche nella forma del DDL”.

Per me la mozione serviva a sollevare una problematica, se deve essere aggiustata in qualche

parte il dispositivo, non ci sono problemi.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Galante. Prego, collega Napoli.

NAPOLIGrazie, Presidente. Io credo che lei abbia centrato la questione, nel senso che, al di là della

gerarchia delle fonti che fa chiarezza sul punto, perché l’ordine del giorno lascia il tempo che trova

rispetto ad una norma ben precisa che dispone altro, la mozione dovrebbe impegnare la Giunta a

verificare il pieno rispetto di quanto previsto nella legge.

Qui avviene esattamente il contrario, in maniera surrettizia si cerca di introdurre un tema che

andrebbe affrontato, è un tema che c’è tutto, attenzione. Ma scusami, ti sembra mai possibile,, e qui

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

non posso che dare ragione al collega Rosa, che questa sollecitazione possa essere colta con un

ordine del giorno?

Si ha il coraggio di modificare la legge? Allora diciamo direttamente quello e togliamo la parte

che può essere superflua a questo punto, non surrettizia, superflua, inutile, modifichiamo la mozione

indicando esattamente che si impegna la Giunta Regionale sulla scorta di questo problema che c’è,

che è oggettivo, che a noi non sfugge, di modificare la legge.

Ma è mai possibile che in questa Regione, lo dico a Paolo con grande rispetto, dobbiamo

sempre rincorrere una sorta di sintesi che spesso, insomma, fa il paio ad un pasticcio? Abbiamo la

possibilità di modificare la legge, facciamolo, siamo tutti d’accordo, impegniamo la Giunta, ci diamo

anche un tempo rapido perché questo provvedimento va in favore di alcuni lavoratori che

legittimamente richiedono il pagamento dei loro compensi.

Allora si fa un canale privilegiato che possa portare questo provvedimento all’attenzione di

questo Consiglio, che vada poi ad approvarlo in estrema serenità, nel rispetto della legge ed evitando

quello che spesso è accaduto nel passato.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Napoli. Colgo la disponibilità dei colleghi Consiglieri nel valutare la stessa ipotesi

che il collega Napoli poneva come elemento di valutazione in termini di rapidità della Giunta nel

presentare un DDL e a portarlo nella prossima seduta consiliare.

Quindi nel giro di quindici giorni potremmo essere nelle condizioni di costruire quelle adeguate

risposte utili alle attese che molti lavoratori hanno, evitando che le questioni possano essere poste.

Prego, collega Cifarelli.

CIFARELLIGrazie, signor Presidente. Io propongo di sospendere i lavori per un paio di minuti per

condividere un testo di mozione da votare eventualmente all’unanimità. Non sono completamente

d’accordo con quello che lei ha detto poc’anzi, Presidente, perché io penso che la mozione sia stata

scritta bene. Dovremmo soltanto aggiungere qualcosa, come diceva il collega Galante, ma questo

sarà oggetto della discussione che faremo tra poco durante la sospensione dei lavori.

Nel caso in cui non fosse possibile agire esattamente come dice la mozione, impegnare la

Giunta a presentare un apposito disegno di legge, con le modalità che lei ha detto, imprimendo

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

un’accelerazione alla sua approvazione, in modo tale che la soluzione temporanea dei problemi del

Consorzio Industriale di Potenza venga portata con rapidità in Consiglio Regionale.

Quindi, sospendiamo un attimo i lavori, proviamo a capire se il testo va bene così.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Accogliamo la proposta del collega Cifarelli, sospendiamo per due minuti.

La seduta viene sospesa alle ore 17.05 e riprende alle ore 17.30

PRESIDENTE (LACORAZZA) Ci sono richieste di intervento dopo la sospensione? Prego, collega Romaniello.

ROMANIELLOGrazie, Presidente. Dopo la riunione, la proposta che si avanza è questa: fermo restando tutte le

previsioni, “impegna la Giunta Regionale ad adottare un DDL in tempi rapii tali da consentirne al

Consiglio Regionale del prossimo 10 marzo l’approvazione. Il DDL dovrà prevedere la possibilità che

a valere sulle risorse stanziate dalla legge regionale 32/2014, per l’anno 2015, pari a due milioni di

euro, di anticipare il conseguimento, sia pure parziale, delle finalità del piano di risanamento previsto

dall’articolo 13 della citata legge regionale 32/2014”. Questa è la risoluzione finale concordata.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Ci sono interventi? Mettiamo ai voti così come testo letto in Aula e quindi verbalizzato dal

collega Romaniello.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 15, favorevoli 13, contrari 0, astenuti 2. Il Consiglio approva. Punto numero 5 all’ordine

del giorno.

DDL NUMERO 24/2014 – RIORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA DELL’ALSIA – DGR NUMERO 819 DEL 27 GIUGNO 2014

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Collega Santarsiero, vuole intervenire? Prego.

SANTARSIEROPresidente, assessore Ottati, colleghi Consiglieri, consentitemi, il collega Pietrantuono è

assente, ma anche a suo nome, consentitemi di ringraziare tutti i colleghi membri delle Commissioni

prima e terza, unitamente ai Capigruppo, per un lavoro intenso, qualificato, per un confronto di alto

profilo, per gli approfondimenti che si sono sviluppati in Commissione e che sono stati arricchiti da

audizioni. Ben quindici soggetti sono stati auditi, Alleanza Cooperativa, in nome di Lega Coop,

Confcooperative, AGC, Consorzio Produttori biologici e biodinamici, Confagricoltura, CIA, Copagri,

Coordinamento tecnici e divulgatori dell’ALSIA, ARA, Ordine dei veterinari, Sindacati, CGIL, CISL,

UIL, il Direttore Freschi, il Direttore del Dipartimento Oliva, lo stesso Assessore Ottati, ben quindici

soggetti auditi che hanno portato un notevole apporto in termini di conoscenza dei problemi, nonché in

termini di contenuti per arrivare alla migliore formulazione del disegno di legge.

Il DDL sin dal primo momento ci è apparso chiaro che ci apriva ad una riflessione molto più

ampia sullo stato e sulle esigenze del settore agricolo della nostra regione, un settore che si conferma

primario, di grandissima rilevanza, un settore caratterizzato dalla presenza sul nostro territorio di

52.000 aziende, caratterizzato da una superficie agricola utilizzata di 520.000 ettari, caratterizzato dai

6 milioni di giorni lavorativi che vengono offerti, in un contesto regionale che l’Unione Europea

caratterizza per oltre il 60%, come area rurale con problemi di sviluppo su gran parte del suo territorio,

ad eccezione di quelle che vengono chiamate aree rurali intermedie, sostanzialmente il Vulture e la

collina materana, e quelle a caratteristica di agricoltura intensiva e specializzata, sostanzialmente la

sola fascia jonica.

Un settore che è in evoluzione, un settore che vive ancora di una bassa produttività dei terreni,

di un valore aggiunto per ettaro non alto, di un reddito netto delle aziende piuttosto basso, ma un

settore che vive anche di un dinamismo, si riducono le aziende comprese fra i due ed i trenta ettari,

crescono le aziende con superfici superiori a cinquanta ettari.

Un settore di grandi potenzialità. Le potenzialità sono quelle connesse ai prodotti tipici, sono

nove i prodotti tipici a denominazione di origine tra DOP e IGP presenti in Lucania, il caciocavallo

Silano, il canestrato di Moliterno, i fagioli bianchi di Rotonda, i fagioli di Sarconi, la melanzana rossa di

Rotonda, il peperone di Senise, il pane di Matera, il pecorino di Filiano, l’olio extravergine del Vulture,

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Un settore di grande rilevanza, certo, che da noi sconta la produzione ridotta, sconta l’assenza

dalla grande distribuzione, sconta un mercato soprattutto in negozi specializzati e vendita diretta. Ma è

un settore di grande rilevanza. L’Italia è il paese che ha i maggiori riconoscimenti tra DOP e IGP,

siamo paese leader ed è un settore che pesa moltissimo nell’economia; pensate, il giro di affari è di

sei miliardi e mezzo, è cresciuto del 9% nel 2011 sul 2010 e rappresenta il 44% dell’export, anche qui

di 34 miliardi, con una crescita, nel 2011, di quasi il 6% sul 2010. Settore in espansione.

Ma settore di grandi potenzialità anche per altro, per i prodotti agroalimentari tradizionali, quelli

che si caratterizzano per metodiche di lavorazione, conservazione, stagionatura, basta guardare il

repertorio regionale del patrimonio genetico, redatto proprio dall’ALSIA, per poter renderci conto di un

patrimonio vegetale vasto: melo, pesco, pero, fico, mandorlo, zucca, rafano, carciofo, fagiolo ed altro,

e poi il patrimonio genetico animale e poi il settore vitivinicolo con i nostri DOC, il DOCG, che

svolgono una funzione trainante rispetto alle altre produzioni agricole.

Ebbene, a fronte di questo peso del settore agricolo nella nostra economia, l’Assessore Ottati

conosce ormai molto bene tutto ciò e a fronte delle potenzialità del settore, resta bassa l’incidenza

della ricerca e della innovazione, soprattutto degli investimenti in ricerca ed innovazione ed è bassa la

dotazione infrastrutturale.

Sul primo punto: l’incidenza della spesa in ricerca e sviluppo delle nostre imprese è pari allo

01%, un dato bassissimo su cui dobbiamo riflettere, il dato del sud è 03%, il dato dell’Italia è lo 07%,

sette volte in meno.

La spesa media regionale per innovazione delle nostre imprese è dello 08%, a fronte del 2% del

sud e del 4% dell’Italia.

Un dato è particolare, quello che riguarda la pubblica amministrazione. Il numero degli addetti

nella pubblica amministrazione che operano in ricerca e sviluppo è un numero significativo, un numero

che ci chiama a riflettere sulla necessità di organizzarci meglio e di utilizzare al meglio sul territorio

questa massa di personale, che risulta essere doppia rispetto a quella del sud e quasi tripla rispetto a

quella dell’Italia. Dobbiamo sfruttare al meglio tutto questo potenziale.

Sui dati infrastrutturali: il nostro territorio è un territorio che non offre molto per garantire e

migliorare la competitività, se l’indice italiano è 100, la rete energetico-ambientale è 28, quella

telefonica e telematica 41, ferroviaria 60, stradale 75, bancaria 39, le infrastrutture sociali 40, le

infrastrutture economiche 36. _________________________________________________________________________________

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Questo ci chiama, Assessore, ad una grande riflessione rispetto al migliore utilizzo dei fondi

europei sul nostro territorio rurale per garantire la dotazione infrastrutturale e di qui le riflessioni che

con il presidente Lacorazza stiamo facendo quando parliamo di perequazione infrastrutturale sul

nostro territorio a margine di uno dei punti fondamentali del nostro statuto.

Ora, in questo contesto, fatto di una agricoltura che è fondamentale per la nostra economia, di

una ricerca e sviluppo che si mantiene a livelli bassi e di infrastrutture basse, vediamo un po’ come si

opera in Basilicata.

Quando parliamo di ricerca e sviluppo nel settore agricolo abbiamo una molteplicità di soggetti

che sono particolarmente attivi.

I soggetti vanno dal CNR, in particolar modo con IMAA, l’Istituto per le tecnologie e le analisi

ambientali, che opera nel settore degli studi per l’atmosfera e della superficie terrestre con

monitoraggio ambientale, che ha una potenzialità di intervento su tutti i nostri terreni agricoli. L’INEA,

l’Istituto Nazionale di Economia Agraria che effettua analisi socio economici dei comparti agricoli,

forestali, agro-alimentali lucani, in collaborazione proprio con il nostro dipartimento.

L’INEA svolge anche attività di ricerca agricola all’innovazione, alla formazione, alla consulenza

e divulgazione.

Spesso si sovrappongono queste competenze, anche a riprova di quella massa di personale

che abbiamo a disposizione nella pubblica amministrazione.

Il CRA, il Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura, svolge attività di ricerca sullo

studio dei pascoli e delle coltivazioni foraggiere in generale, studia i fabbisogni nutritivi e relazioni tra

alimentazione e qualità dei prodotti ed i risultati vengono trasferiti attraverso comunicazioni, visite

guidate, formazione, convegni ed altro.

L’ENEA, il centro ricerca per la Trisaia che svolge attività in diversi settori, tra cui l’agronomia, il

miglioramento della competitività della filiera agro-alimentare, con particolare attenzione alla

sostenibilità delle diverse fasi produttive e qualità delle produzioni.

Poi un pezzo dell’agenzia Metapontum Agrobios per l’innovazione in agricoltura e nel sistema

agro industriale con il suo centro che dispone, com’è noto, di una piattaforma robotizzata, unica in

Italia e tra le poche nel mondo, di analisi di immagine ad elevata efficienza del fenotipo delle piante.

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Poi il sistema della formazione con sei istituti professionali per l’agricoltura e l’ambiente, quattro

istituti tecnici agrari, scuola di scienze agrarie presso l’Università, organismi di formazione ed

orientamento accreditati dalla Regione per l’offerta formativa regionale di settore.

Il sistema delle divulgazione che fa capo proprio direttamente all’ALSIA per trasferire alle

imprese gli strumenti e le conoscenze più moderne atte a migliorare produzione ed efficienza delle

nostre imprese, nonché per tutelare risorse naturali e patrimonio della biodiversità; l’ARA, che com’è

noto opera nel settore degli allevatori della nostra Basilicata e che segue 2800 aziende zootecniche.

Tanti soggetti che operano in un settore che è assolutamente prioritario e che necessita di

essere portato a sintesi.

Non possono essere tanti nomadi che si muovono in maniera assolutamente autonoma.

E’ in tale contesto che si colloca il disegno di legge dell’ALSIA.

L’importante è definirlo e delinearlo, ma il disegno di legge è importante, definire il contesto

entro cui si colloca.

Questo è il contesto.

Per comprendere gli elementi che caratterizzano questo disegno di legge e per comprendere la

direzione che, con questo disegno di legge, Assessore, stiamo cercando di dare alla governance in

agricoltura.

Notoriamente, l’ALSIA nasce con una legge che supera il vecchio ESAB.

L’ESAB era nato con la legge regionale 26/77. Con legge regionale 38/97 viene istituita l’ALSIA,

l’Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura.

L’ALSIA diventa lo strumento operativo della nostra regione nel sistema agro-alimentare con

delega alla gestione dei servizi di sviluppo agricolo e all’esaurimento della riforma agraria.

Con una nuova legge regionale, la numero 11/2006, di riordino e revisione degli enti ed

organismi di competenza regionale, l’ALSIA viene affidata ad un Commissario straordinario, un

Commissario per non più di un anno, era scritto, nelle more della riorganizzazione dell’attività

amministrativa.

Il commissariamento, come è noto, è ancora in atto e ad oggi si sono succeduti in questi incarico

ben 7 persone.

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Le continue variazioni, la instabilità connessa al ruolo stesso di commissario hanno

inevitabilmente determinato mutamenti di indirizzo e non garantito la migliore programmazione

dell’attività della struttura con inevitabili conseguenze sui risultati stessi dell’attività, pur dovendo

riconoscere all’ALSIA un’azione particolarmente significativa con i propri servizi agro meteorologico,

con il servizio di difesa integrata, con i progetti live attivati, con nove progetti di ricerca – non li cito –

due progetti speciali con enti regionali, altri progetti finanziati con il piano di sviluppo regionale.

PRESIDENTE (LACORAZZA)

Collega, le chiedo scusa. Giustamente mi richiamano.

SANTARSIERO

Avendo seguito in Commissione un lungo iter, Presidente, credo che i colleghi saranno anche

d’accordo a voler ricordare un po’ le caratteristiche.

PRESIDENTE (LACORAZZA)

I colleghi sono d’accordo. Prego.

SANTARSIERO

Con questa legge si pone termine ad un lungo periodo di commissariamento e si apre una

nuova stagione nei servizi di sviluppo agricolo.

Si superano o cerchiamo, Assessore, di superare i punti di crisi del vecchio modello e si mette in

campo uno strumento nuovo e moderno in grado di affrontare le sfide imposte dalla nuova

programmazione nel settore dell’agricoltura e delle politiche di innovazione.

L’ALSIA, è scritto nella legge, è ente strumentale della Regione che esercita le proprie

attribuzioni in linea con la programmazione regionale ed in attuazione delle direttive impartite dalla

Giunta e dall’assessorato all’Agricoltura e foreste.

D’altronde anche gli stessi emendamenti che andremo a discutere che riguardano il personale

per favorirne l’inserimento, l’incardinamento nei ruoli organici della Regione vanno in quella direzione.

Questo significa attestare alla Regione Basilicata la programmazione e la valutazione

dell’efficacia delle proprie politiche e garantire la correlazione tra gli strumenti della programmazione

regionale e quelli interni dell’ALSIA che si articoleranno in piani triennali ed annuali ben precisi,

nonché il miglior coordinamento tra i diversi soggetti regionali che operano nel settore e nell’ALSIA

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stessa, favorendo così la piena condivisione delle informazioni, un’efficace interoperabilità, sinergie ed

integrazione di processi. Erano questi due punti di debolezza del vecchio sistema. D’altronde la

valutazione di impatto, la scelta dei settori da finanziaria, gli obiettivi devono essere attestati ad un

unico momento decisionale per avere i migliori risultati.

Altro punto di forza della legge: le funzioni attribuite oltre ai classici compiti già attribuiti all’ALSIA

stessa. Il settore agricoltura della Regione, come abbiamo detto, conserva questa incidenza molto

forte e significativa ed aveva assolutamente bisogno di una modifica di questo disegno di legge,

trasferimento di conoscenze e di azioni di informazioni, servizi di consulenza alle aziende agricole,

regime di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari, investimenti ed immobilizzazioni materiali, ripristino

del potenziale produttivo agricolo, sviluppo delle aziende agricole, servizi base e rinnovamento dei

villaggi rurali, agricoltura biologica, associazionismo. Sono tutte misure da attivare con il programma di

sviluppo rurale in attuazione delle nuove politiche europee

E’ rispetto a queste sfide che l’ALSIA, forte della sua storia e delle sue professionalità, viene

chiamata ad una rinnovata missione i cui punti cardini sono la pianificazione integrata e le azioni di

assistenza tecnica, innovazione, ricerca, informazione, divulgazione, formazione, supporto alle

produzioni di qualità, infine, mi avvio subito alle conclusioni signor Presidente, la gestione delle sette

aziende sperimentali e dimostrative con il polo delle biotecnologie green di Metaponto destinato ad

essere un punto di eccellenza, un vero e proprio campus, come pochi in Italia per la ricerca avanzata

e l’alta formazione con caratteristiche di residenzialità.

Un solo direttore ed un solo revisore eviteranno sovrastrutture amministrative e renderanno più

snelle le procedure decisionali. Insomma, un disegno di legge che a fronte delle esigenze della nostra

agricoltura, della governance che deve essere chiamata a vedersi sviluppata nel contesto della vita

amministrativa regionale con il ruolo primario, centrale e la testa che deve restare al Dipartimento,

apre la strada ad un percorso che avrà bisogno, assessore Ottati, di ulteriori momenti di chiarimento,

ulteriori norme legislative, ma che in questa norma, che va a mettere un po’ ordine in una struttura di

grandissima rilevanza, individua un percorso, una strada ed un orizzonte che ci consentono di poter

guardare con maggiore fiducia all’agricoltura della nostra regione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Santarsiero. Mi scuserà, ma i tempi… Capisco anche l’importanza del

provvedimento, quindi ci regoleremo eventualmente così anche con gli altri colleghi Consiglieri.

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Colleghi, se non ci sono interventi procediamo alla votazione degli articoli, sto facendo anche

distribuire il brogliaccio per dare un ordine agli emendamenti che sono arrivati.

Prego, collega Pace.

PACEGrazie, Presidente. Devo dire la verità, ad ascoltare l’intervento che mi ha preceduto mi sono un

attimo perso e confuso tra i 16 commissariamenti dell’ALSIA e gli 8 anni di successo che si sono

vissuti ultimamente da parte della politica lucana con l’ALSIA, non hanno dato un bello spettacolo ed

erano le stesse persone che stanno lì. Gli smemorati di Collegno io non li ho mai apprezzati, in modo

particolare quando si fanno interventi chilometrici dicendo che tutto va bene, madama la marchesa.

Tutto andrà bene è l’auspicio di Roberto Cifarelli, che mi pare un auspicio di buon senso,

Roberto, su questo troviamo sicuramente un accordo.

Assessore, ciò che ha marcato lei in termini di discontinuità in agricoltura le va riconosciuto, io

non ho avuto mai difficoltà a farlo, non ho avuto difficoltà quando si parlava di legge sull’ARBEA, non

ho difficoltà oggi che si parla di una legge di sicuro complicata.

Ha ragione il collega Napoli quando dice: “Rispetto al passato era difficile fare peggio”. In più,

Assessore, io verrò poi al tema dei dipendenti, dei precari, cioè di ciò che mi interessa valorizzare di

più maggiormente e anche tutelare in questa storia in cui l’ALSIA deve funzionare.

La politica del dipartimento ha affrontato il tema dello stare assieme, cioè immaginare quello che

la comunità europea ci impone, lo stare assieme, l’organizzazione di produttori che stanno assieme.

Non mi convince il tema dello stare assieme analizzato secondo le parole che ho ascoltato

precedentemente, perché c’era sempre qualcun altro che non è stato capace di fare le cose. La

responsabilità è sempre di qualcun altro. La responsabilità è sempre di un settore nel quale altri hanno

operato e noi non c’eravamo o, se c’eravamo, come dice il detto aviglianese, eravamo girati di spalle,

per dare la possibilità al collega Rosa di fare la traduzione in aviglianese.

In realtà, i tanti soggetti che sono stati elencati in agricoltura dal collega Santarsiero sono uno

dei motivi per cui l’agricoltura non funzionerà mai, perché così come è stato per l’acqua, come

abbiamo detto un po’ di tempo fa, che ha dato più da mangiare che da bere, non ci siamo preoccupati

più che degli operatori che in qualche modo avevano bisogno di strumenti, molto spesso di come

realizzare lo strumento.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Perché questa legge, Assessore, mi convince? Perché al netto della riduzione dei ruoli apicali,

del revisore unico, dell’amministratore inteso come ruolo manageriale unico e non con la

moltiplicazione dei ruoli, mi sembra..

(Interruzione)

l’emendamento, infatti, non lo voteremo, Michele, questo è evidente, ma la programmazione,

provare a dare lavoro all’agricoltura anche generazionalmente, immaginando che ci sono dei giovani

che si dedicano a quell’agricoltura e, soprattutto, il duplice tema della ricerca e dell’innovazione in

agricoltura, mi convince.

Mi convince se stiamo su quel binario, mi convince se gli operatori hanno compreso che siamo

ad una svolta e mi convince l’interdipendenza che si vuole dare attraverso questa norma tra il

Dipartimento e l’ALSIA, che è fondamentale, perché l’ALSIA, con quel capitale umano, è un valore,

perché il Dipartimento ha bisogno di quell’interdipendenza per promuovere quei prodotti di qualità a

cui facevamo riferimento.

Il Dipartimento ha voluto dare questa prospezione rispetto alla norma, e qui va dato anche un

merito a chi da questi banchi ha provato ad interpretare quella norma per dare oggi una capacità di

guardare avanti nell’incentivo della promozione dei prodotti di qualità.

Assessore, ciò che per me rimane prioritario all’interno di una norma che condivido,e pronto a

saltare su tutte le responsabilità del passato che non mi interessano, è il tema dei precari, dei

dipendenti. Se questo dibattito che noi facciamo sull’innovazione e sulla discontinuità negli enti sub

regionali non tiene dentro il tema del lavoro, che è fatto di uomini in carne ed ossa, Roberto, che tu

conosci bene quale tematica che tutti i giorni ci scoppia fra le mani, se non c’è quel tema nel nostro

dibattito, non ci sarà strumento che potrà in qualche modo essere appropriato.

E lo dico in un tempo nel quale il Dipartimento agricoltura, che va avanti sulle istruttorie

necessarie per il riconoscimento dell’organismo pagatore, l’ex ARBEA, non può oggi privarsi di

professionalità già acquisite in maniera forte, solida e formata, che pure stanno all’interno dell’ALSIA.

È per questa ragione che io, dando, e non ho difficoltà, un attestato di fiducia ad una norma che

il Dipartimento ha voluto e all’attività dell’Assessore che l’ha prodotta, preannuncio il voto favorevole

alla norma; per quanto riguarda gli emendamenti, per quello che ho potuto vedere, non mi convincono

affatto.

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PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Pace. Prego, collega Rosa.

ROSAGrazie, Presidente. Io ho ascoltato con attenzione il collega Santarsiero, che sostanzialmente ci

ha dato il contesto, come ha detto lui, dell’agricoltura in Basilicata e ci ha detto qualcosa di quello che

è accaduto durante i lavori in Commissione sull’iter di questa legge.

Io vorrei un attimo approfondire quello che è successo, Vito, perché evidentemente tutte quelle

audizioni a cui abbiamo assistito, ne abbiamo parlato, ci hanno evidenziato le criticità su un mondo, le

criticità di un sistema e ci hanno dato dei suggerimenti per provare a migliorare un qualcosa che è

sempre esistito.

Ritorniamo con i piedi per terra, l’ALSIA è sempre esistita, l’ALSIA dal 2006, così come ha

ricordato il collega Pace, era commissariata, oggi si prova a fare uscire quell’ente strumentale della

Regione per lo sviluppo agricolo dalla fase commissariale, a portarlo ad una fase di attività normale.

Io, sinceramente, in tutte queste audizioni, in tutti questi lavori di Commissione che abbiamo

fatto, io sinceramente, Vito, perché l’ALSIA nel 2006 è stata commissariata io non l’ho ancora capito,

detto sinceramente.

E’ un interrogativo, tu sai bene che ci siamo posti, durante i lavori in Commissione, e

sinceramente il motivo voi lo sapete, voi di maggioranza.

Però, sinceramente, ritrovarci nel 2015 a parlare della riforma dell’ALSIA e tentare di capire

perché nel 2006 questo ente è stato commissariato, sinceramente mi è sfuggito.

E sinceramente, Vito, sai che ho partecipato intensamente ai lavori di Commissione, abbiamo

preparato pure qualche emendamento, mi sfugge e mi continua a sfuggire qual è la riforma che noi

stiamo facendo in questo momento.

Vito, ne abbiamo parlato, nella sostanza se andiamo a paragonare la legge che andiamo a

modificare con quella che uscirà da questo Consiglio, nella sostanza, Vito, non cambia granché,

perché quelle che erano le norme scritte in una maniera nella vecchia legge oggi si ritrovano scritte in

maniera diversa. Sostanzialmente non cambia nulla. Cosa cambia? Cambia che abbiamo il direttore,

avremo un revisore unico, quindi avremo, da un punto di vista finanziario, una riduzione della spesa e

la possibilità che probabilmente il direttore riesca a colloquiare, perché una delle questioni che ci

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sono state poste in Commissione era una mancanza di colloquio tra il Dipartimento e l’ALSIA, uno dei

motivi di criticità, così almeno a me è sembrato che sia emerso dalle varie audizioni.

Però è pur vero che voi questa riforma non l’avete voluta fare. Voglio ricordare che nell’ambito

dei lavori della Commissione che l’Assessore ha difeso quelle scelte per poi cambiare parere, cioè da

quel provvedimento è stata levata l’unica reale innovazione che era stata portata, che l’ALSIA si

sarebbe occupata anche della parte della zootecnia.

Questo era il testo originale, questa era l’unica vera innovazione. E questa politica, ahimè, ha

ceduto a quelle che sono le lobbies, e in particolare modo questa lobby si chiama ARA, Associazione

Regionale degli Allevatori, che costa al bilancio regionale 5-6 milioni di euro.

Quando sono venuti in audizione, hanno dato uno spettacolo di loro stessi pietoso, perché da

una parte esaltavano la loro attività e dall’altra si scopriva che i loro dipendenti avanzano dieci mesi di

stipendio, da una parte si esaltavano le grandi innovazioni e scoprivamo che i veterinari non sono

pagati da oltre un anno. Smentitemi, queste sono le parole che abbiamo sentito in Commissione.

Eppure questa politica, rispetto a questa lobby, è stata impotente.

E’ stata impotente perché questa politica ha deciso di stornare, uso questo termine, da quello

che era il DDL licenziato a primo acchito dalla Giunta, tutta la parte legata alla zootecnia, che sarebbe

stata la vera riforma, cioè la vera rivoluzione: avere un unico ente regionale, strumentale, che gestiva

completamente l’intero comparto agricolo.

Quindi, devo dire, sinceramente è una delusione, cambiamo tanto per non cambiare nulla.

L’unica speranza, Vito, è che non ci ritroviamo tra qualche anno a lamentarci o a sentire lamentele di

un organismo che è utilissimo per l’agricoltura, che però non funziona.

Tiriamo fuori questa legge, con i limiti che io ho brevemente evidenziato, con la speranza che

sia di reale aiuto per quel comparto, perché provare a fare una legge per poi permettere a questo

governo regionale di dire: “Ho fatto la riforma della governance in agricoltura” e tradurre questo in uno

slogan, lo diciamo già oggi che di riforma qui ce n’è poca, c’è soltanto un cambio di termini, ma nella

sostanza quello che c’era prima rimane.

Quello che dico, sinceramente, Presidente, non è una mia riflessione, è quello che è emerso dai

lavori in Commissione, ma è anche, Presidente, quello che emerge dal testo della legge che sarà

licenziata da questo Consiglio.

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Basta paragonare la vecchia legge con la nuova e provare a trovare quelle che sono le

modifiche di sostanza rispetto a questa agenzia.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Rosa. Ha chiesto di intervenire il collega Galante. Prego, collega Galante.

GALANTEGrazie, Presidente. In effetti, il collega Rosa mette il dito nella piaga, su alcune questioni io non

riesco a dissociarmi, però non giungo alle conclusioni a cui perviene perché è vero che qui abbiamo

un testo di legge, dobbiamo vedere come uscirà dall’Aula, anche a seguito degli emendamenti. E

credo che una riflessione vada fatta sugli emendamenti.

Intanto c’è un punto fermo, che credo sia quello principale, dopo otto anni, quasi nove, la

Regione mette fine ad un commissariamento che, a mio avviso, si è protratto forse per lungo tempo.

E rivendicando anche un po’ di discontinuità con chi ci ha preceduto, questo è il mio ruolo e me

lo posso permettere, mi sembra che finalmente mettere un punto fermo significhi quanto meno che si

hanno le idee chiare e il testo di legge che oggi approda in Consiglio Regionale una serie di cose ce le

dice con chiarezza. Si finisce una fase transitoria eccessivamente lunga, lo facciamo ad un anno ed

un mese dal nostro insediamento, e non è il semplice riproporre cose che erano facilmente, come

dire, già inserite nella legge fondativa dell’ALSIA.

Intanto diciamo che se guardiamo nel contesto il DDL, con gli emendamenti, la prima cosa di

qualità che emerge è la costituzione del ruolo unico, che non è una cosa di poco conto.

Abbiamo un testo che ha lo stesso peso degli emendamenti che noi presentiamo, dobbiamo

provare a guardarlo complessivamente. E’ chiaro che se ci sono degli emendamenti, questi hanno un

valore, e il primo, qualificante, è esattamente la costituzione del ruolo unico regionale con ALSIA. Che

significa? Ricondurre il personale a tempo indeterminato, presente in ALSIA, nel ruolo della Regione

Basilicata.

Questo significa implementare e rafforzare il rapporto fra dipartimento e ALSIA, significa, come

emerge da altri emendamenti, che il direttore dovrà ogni anno presentare una relazione al

Dipartimento politiche agricole, una relazione completa sulle attività svolte nell’anno precedente, che

dimostri il rispetto della programmazione regionale.

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Già solo l’elemento del ruolo unico qualifica. Mi permetto di dire che negli emendamenti c’è un

recupero importante anche del personale precario ALSIA, quel personale che per tanti anni ha svolto

attività collaborativa con l’agenzia, che è stato assunto con un concorso a tempo determinato, scelto

da una selezione, che a mio avviso, dopo tanti anni di lavoro prestato nell’agenzia, merita di trovare

una risposta in una stabilizzazione che sta nel decreto legge 101 e nella legge 125.

Questo già qualifica un ritardo che io convengo essere di tantissimi anni, di nove anni, e sulla

questione ARA, che giustamente solleva il collega Rosa, il tema si pone. A mio avviso, nel futuro

prossimo noi dobbiamo trovare un modo perché ARA, che è una organizzazione, un’associazione

privata, intrattenga con la Regione Basilicata un rapporto che sia istituzionalizzato in virtù delle

funzioni che la Regione Basilicata delega all’ARA. Non può essere più una dazione di denaro che, tra

l’altro, pesa sul bilancio corrente della Regione Basilicata.

Collega Rosa, io non ho difficoltà a riconoscere che una serie di problematiche ci sono, io credo

però che quando si vuole trovare una soluzione, ancorchè forse è il tuo compito di guardare il

bicchiere mezzo vuoto, proviamo a guardarlo mezzo pieno.

Non è un rinviare un problema, abbiamo la consapevolezza tutti che c’è questo problema,

dobbiamo trovare lo strumento migliore, si è ritenuto che non fosse la legge di riforma dell’ALSIA il

contesto giusto per trovare una soluzione, proviamo ad immaginare, consapevoli tutti del problema

che c’è, come si può istituzionalizzare in termini di delega di funzioni il rapporto fra una realtà che

esiste e di cui dobbiamo tenere conto, ARA, e delle funzioni che la Regione Basilicata può delegare.

È ovvio, e su questo sono altrettanto convinto, che il rapporto non può costruirsi sul bilancio

corrente della Regione Basilicata, ma deve, a mio avviso, potersi costruire sui fondi europei destinati

all’agricoltura, che significherebbe svincolare e liberare anche una quota significativa di risorse che

possono essere spese in maniera diversa.

Questo è uno dei temi pregnanti di questa vicenda, dove si è fatta una scelta consapevolmente,

mi sembra che ne abbiamo discusso abbondantemente in Commissione, non è forse questa la sede

per quella soluzione?

Io, ad esempio, auspicavo qualcosa di diverso anche in termini di forestazione. Ci sono delle

questioni, ma noi sappiamo sempre e siamo anche convinti che su questi temi importanti che sono

l’ARA e che sono la forestazione un ragionamento si possa aprire con soluzioni anche diverse ed

alternative. _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Oggi diamo all’agricoltura di Basilicata un assetto definitivo e siccome io ritengo, come molti di

voi, che la vicenda dell’agricoltura di Basilicata non sia una vicenda accessoria, il settore primario è un

settore trainante nonostante le mille difficoltà.

Dobbiamo provare ad immaginare come nel settore primario riusciamo a portare il credito, di

come si possa finalmente erogare il credito e mettere nelle condizioni i nostri agricoltori di costruire

percorsi attraverso un accesso al credito che sia possibile. Dobbiamo rifondare sotto il profilo della

motivazione, ritornare a motivare i nostri tecnici, affinché la divulgazione della buona pratica agricola

possa avere un contenuto vero e possa essere realizzato. Io immagino anche con l’aiuto di Agrobios

dove c’è la presenza di personale altamente qualificato, di come questi elementi possano creare

sinergie per l’agricoltura di Basilicata.

Il settore dell’ortofrutta, che è un settore che io ho conosciuto e di cui ho grande considerazione,

è un settore che va assolutamente aiutato nella crescita perché crea sviluppo su una cosa concreta,

su produzioni e credo che in questo contesto lo sviluppo del settore agro-industriale presente nel

Vulture, quello ortofrutticolo presente nel metapontino e tutte quelle piccole realtà che pure si

muovono dalla Val d’Agri fino a giungere alle falde del Pollino, io credo che tutto questo possa essere

un bene, come sono un bene le aziende sperimentali dell’agenzia che possono fare molto perché

l’esperienza mi dice che all’interno della Pubblica Amministrazione ci sono persone che sanno

lavorare, che hanno capacità e che possono fare bene per la Basilicata.

Ritengo e sono convinto che in questo contesto il ruolo dell’agenzia sia trainante, dovremmo

sicuramente accelerare tutta quella fase di dismissione che è stata implementata tantissimo e che

mette nelle condizioni le imprese agricole divenute proprietarie di poter più facilmente ottenere il

credito dagli istituti bancari, perché questo è uno dei veri temi che molto spesso, per il ricordo che ho,

la riforma fondiaria, quella dalla quale prende le mosse tutta questa vicenda, è una riforma che con il

trasferimento delle assegnazioni mette l’impresa agricola in un contesto positivo e facilita l’impresa

agricola per poter accedere al credito. È questo il contesto in cui bisogna lavorare. Sono queste le

cose da fare. Recuperare il tanto di buono che c’è in ALSIA, implementarlo, migliorarlo e cercare di

portare a casa dei risultati utili che, a mio avviso, dopo nove anni, sono una necessità.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Galante. Ci sono altri interventi?

Prego, collega Napoli.

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NAPOLIGrazie, Presidente.

Volevo possibilmente avere in Aula il presidente Pittella a cui avevo volontà di esprimere

qualche domanda per andare subito al nocciolo del tema.

Mi ero ripromesso, per la verità, di intervenire limitatamente per via delle mie condizioni non

proprio ottimali sotto il profilo fisico, però questa è un’occasione troppo ghiotta perché ho sentito tante

cose in questa Aula, alcune positive, altre meno ed ho sentito che ad esempio il collega Galante

indica come elemento caratterizzate di questa, a mio avviso, riforma di facciata il fatto della previsione

del ruolo unico regionale.

Presidente Lacorazza e presidente Pittella, se questo disegno di legge deve limitarsi

esclusivamente ad un cambio di denominazione, ad internalizzare i servizi o a prevedere il ruolo unico

regionale che significa dare la possibilità a tutti i dipendenti dell’ALSIA di entrare nel ruolo regionale,

tutto si può dire, tranne che si tratti di una riforma. Dico questo a ragion veduta.

Ricordava e faceva bene il collega Galante che una parte dei cosiddetti lavoratori di

Metapontum Agrobios è confluito in Alsia, ma loro sono vincolati da un rapporto di tipo privatistico.

Rispetto a questo punto di domanda, ci muoviamo nel solco della legittimità? Attendiamo delle

risposte. Io credo, presidente Pittella, che una riforma, per dirsi veramente tale, ha necessità di

caratterizzarsi per la sua organicità e perché è una riforma strutturale.

Le pongo una domanda, presidente Pittella, ma le agenzie, come l’ALSIA; prima ancora come

Metapontum Agrobios, quale mission avevano? Innovazione e ricerca in quel campo? È così sì o no?

Diciamolo ai cittadini, è così.

Poi abbiamo sentito dei dati, riferiti non da chi sta all’opposizione che vede sempre il bicchiere

mezzo vuoto, ma da qualcuno della maggioranza, che ci ha ricordato come questa regione, in un

comparto agricolo, che è quello che tra l’altro fa registrare le migliori performance per quanto riguarda

il mercato dell’export, quanto investe in ricerche ed innovazione? Glielo dico io presidente Pittella.

Investe appena, nella sua complessità, perché questo è un tema che avrebbe dovuto portare

una classe dirigente che si rispetti a ragionare anche sui ruoli e sulle funzioni di tutte le partecipate,

degli enti strumentali e poi di qui a qualche momento vi dirò perché. Ma qual è presidente Pittella? La

sfida della competitività come la si vince oggi giorno? Investendo in ricerca ed innovazione, vero

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

presidente Lacorazza? Qual è la percentuale del PIL che noi investiamo in ricerca ed innovazione?

Appena lo 0,72% a tutto tondo. La percentuale a livello nazionale, lo diciamo ai lavoratori dell’ALSIA, è

l’1,25%, a livello europeo è del 2,20%. Questo è ciò che noi investiamo in ricerca ed innovazione.

Ma noi ci crediamo davvero alle cose che diciamo, alle cose che proferiamo in questa Aula, a

quel che diciamo all’opinione pubblica che ci ascolta, o forse è quasi un’opera di autoconvincimento?

Sa perché le dico questo, presidente Pittella? Perché lei fa parte del centro sinistra che ha governato

nel segno della continuità questa regione.

Ha avuto responsabilità di governo in questa regione e se i dati sono quelli che anche il collega

Santarsiero ha sottolineato in questa Aula, ma come si fa, per darvela a dire, che abbiamo ottenuto

risultati straordinari? Ma vogliamo essere sinceri con noi stessi? Ma vogliamo dirci tutta la verità?

La verità è una soltanto: dovremmo prendere a base di questa riforma, come presupposto di

questa riforma quel che dice il Decreto Legge, presidente Pittella, mi ascolti, perché questo è un tema

che quando andremo alla parificazione del bilancio dinnanzi la Corte dei Conti, la stessa toccherà e

sarà quella del bilancio consolidato, sarà quello della revisione della spesa ai sensi del Decreto Legge

95/2015, niente più trucchi, niente più tenere la polvere sotto il tappeto.

L’evidenza vera che dovrebbe consentire, come dice la legge, una previsione alla regione

Basilicata per vedere per davvero se quel che è stato previsto in termini di programmazione, è stato

per davvero messo in campo concretamente da chi ha il dovere di farlo? Siamo assenti, siamo

latitanti.

È di qualche settimana fa la vicenda dell’ARPAB, il bilancio che fine ha fatto? E questi bilanci

che non vengono mai all’attenzione del Consiglio. Come mai? Il Consiglio, in base a quel decreto che

ho poc’anzi citato, ha il dovere sacrosanto di esercitare un’attività di controllo, la vigilanza sul rispetto

della programmazione: anche qui emendamento scritto con i piedi che dà alla Giunta il potere di

verificare, anzi l’obbligo di verificare il rispetto della programmazione. L’obbligo di verificare se

quell’Ente risponde alla programmazione regionale compete al Consiglio, non alla Giunta.

Niente giochetti, ma la verità è un’operazione di verità e l’operazione di verità sa qual è

Presidente Pittella? Che sfogliando gli atti della Corte dei Conti, non soltanto lucana, ma romana,

viene un dato straordinariamente importante, e lo diciamo, perché nessuno ce l’ha contro di voi, anzi.

Cosa dice la Corte dei Conti? Dice che in quel sistema di società partecipate, di Enti strumentali, il

rapporto, o meglio l’incidenza del costo del lavoro sulla produzione si attesta al 57%. Sa qual è il _________________________________________________________________________________

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valore medio nazionale? Riflettiamo se vogliamo guardare il futuro con gli occhi della modernità, parla

del 37%. Ci siamo chiesti o domandati perché, Roberto, questa forbice che non si spiega, o meglio si

spiegherebbe se i risultati fossero straordinari. Le faccio una domanda, la feci a De Filippo prima di

andare via: ma una volta cessata questa legislatura cosa ricorderà l’opinione pubblica del suo

operato? Ecco la ripropongo in altro contesto: ma cosa ricorda dell’ALSIA l’opinione pubblica che in

questi anni ha dimostrato come questa agenzia abbia per davvero svolto le funzioni di cui alla mission,

di cui alla legge? Questo è il tema.

Veda, Presidente Pittella, doveva partire da un presupposto, innanzitutto verificare chi all’interno

di questa agenzia aveva le competenze per svolgere al meglio le funzioni ad essa attribuita. Quanti

sono gli amministrativi? Quanti sono? E chiedo venia per il termine e la locuzione poco appropriata

che utilizzerò: portatori di fotocopie. Un’agenzia che investe in innovazione e ricerca, deve avere al

suo interno una platea di unità di lavoro di elevata qualità, capace di offrire un valore aggiunto a quello

che è la finalità che si intende perseguire. È così che mettiamo su un mercato un comparto agricolo

che è capace di vincere la sfida della competitività. Ma è stato fatto questo. Cosa è stato fatto nel

corso di questi anni? Una riforma da questi elementi doveva partire e doveva partire anche da

qualcosa che dice il Governo nazionale sulla scorta di indirizzi europei, disboscare la giungla delle

partecipazioni pubblica, Presidente Pittella, razionalizzare i costi delle società partecipate,

interrompere i flussi finanziari tra Regione ed Enti strumentali.

Queste le vere parole d’ordine, ma dove sono? Ma lei li ha letti gli emendamenti? Ha avuto

modo di leggere gli emendamenti? Li legga, Presidente Pittella, lei fa un clamoroso autogol! Altro che

dare spazio ad una riforma strutturale organica, una riforma che guarda al futuro, altroché ! Oggi la

sfida la si vince con un comparto agricolo che sta all’interno di un sistema che è per davvero capace

di confrontarsi con gli altri sistemi per dimostrare le proprie peculiarità, la propria qualità. Questo per

dire cosa? Che l’ALSIA, nel caso di specie, dovrebbe camminare sulle sue gambe e per camminare

sulle sue gambe, bisognava esaminare quali erano i costi della stessa, qual era il personale all’interno

dell’agenzia.

Questo è per valutarne la qualità. L’ALSIA dovrebbe essere un punto di riferimento non soltanto

per il comparto agricolo lucano, l’ALSIA dovrebbe essere il riferimento per il comparto agricolo del

mezzogiorno, dovrebbe avere la capacità di attrarre investimenti per imprenditori privati che si

rivolgono all’ALSIA per fare ricerche di innovazione, non soltanto per tirare fuori un bene, un prodotto

agricolo di qualità, ma anche per rinnovare il ciclo produttivo. _________________________________________________________________________________

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Presidente Pittella, noi dovremmo raccogliere questa sfida, questa è la verità ed è una verità che

emerge anche leggendo altri elementi. Sa qual è il rapporto tra debito e patrimonio in capo alle

partecipate? Ma li leggono questi dati i suoi uffici o vivono nel completo torpore? Il rapporto tra debito

e patrimonio è cosa ci dirà la Corte dei Conti sul punto ed è l’8.95%. Sa qual è il valore medio

nazionale? 1.45%. Ma questi dati in economia hanno un senso. La politica senza l’economia e

l’economia senza la politica non producono gli effetti positivi da noi auspicati. Presidente Pittella, noi

dovremmo aprirci al mercato.

Questa era la vera mission, questo era il vero elemento che doveva caratterizzare un disegno di

legge di riforma.

Ma come si fa a nascondere l’evidenza? Ci sono voluti nove anni non per fare la riforma per

prorogare il Commissario. Attenzione, Presidente Pittella, c’è un emendamento. Il Commissario

attuale si riconferma. Ma che mondo è? Ma a che gioco stiamo giocando? Ma li leggete gli

emendamenti? Meno male, vedo che ha grande consapevolezza di quel che scrive. Io ho compreso

benissimo. Facciamolo comprendere anche a chi ci ascolta. Ma un altro dato che non le sfuggirà,

perché l’innovazione e la ricerca sono gli elementi che dovrebbero caratterizzare le funzioni e

l’operato di questa agenzia, è questo: la Basilicata, l’ho detto già in qualche altra occasione, in una

classifica sulla competitività tra le Regioni, Presidente Pittella, elaborata, lo chieda all’onorevole

Gianni Pittella che presiedeva quella Commissione, è posizionata al 227° posto su 263 regioni

d’Europa prese in esame. Ma su questa base noi vogliamo parlare di grandi riforme epocali? Io andrei

cauto, ma mi consentirà di esprimere qualche ultima considerazione, scusandomi per la lungaggine

dell’intervento e per la mia non brillante voce oggi in Aula.

Presidente Pittella, ma era importante questa riforma, non raffazzonata, non pasticciata, perché

noi avremmo dovuto cogliere un’opportunità offerta dall’Expo, un’occasione straordinaria, importante,

un’occasione che poteva essere, spero che lo sia ancora, una vetrina importante per la Basilicata, per

le sue peculiarità, ma dovremmo cogliere l’opportunità offerta dalla programmazione economica e

finanziaria europea 2014-2020, dove avremmo per davvero la possibilità di partecipare al dibattito

scientifico internazionale per declinare poi le buone pratiche a tutto vantaggio dell’intero comparto

produttivo. Non ho sentito una sola parola sul progetto Erasmus per gli imprenditori agricoli che dà la

possibilità ad esempio di stringere collaborazioni con imprenditori di altre realtà più virtuose delle

nostre per acquisire conoscenze, competenze, da riportare ovviamente sul territorio.

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Veda, il vero valore non sta nella missione dichiarata, e veramente giungo alla conclusione, ma

è stare al passo con la competitività, Presidente Lacorazza ed anche nel sotto prodotto, cioè

nell’educare, toccando un altro elemento di criticità del nostro territorio al lavoro comune, abituando

tutti i protagonisti di questo comparto, lo diceva Rosa in un suo passaggio, in maniera sistematica. Di

questo non c’è traccia.

Veda, le faccio un esempio, in Puglia, la Granoro realizza una pasta e fa questo prodotto

utilizzando le conoscenze, le competenze dei ricercatori universitari lì presenti, utilizza i centri di

ricerca lì esistenti, usa il betaglucano, che sono una sostanza i cui benefici sulla salute sono

scientificamente acquisiti.

Stessa cosa per quanto riguarda il pomodoro di Pachino, che contiene al suo interno una

sostanza che aiuta a prevenire il tumore della prostata.

Un tipico esempio di come è possibile mettere insieme in una rete, in un sistema, centri di

ricerca, Università, imprenditori, ALSIA. Questo è il vero tema, su questo avremmo dovuto

confrontarci, su questo avremmo dovuto sentire parole importanti, che avrebbero, sì, raccolto il nostro

consenso.

Certo, c’è anche qualcosa di importante. Ho parlato del servizio che consentirebbe di prevenire,

magari, i fenomeni piovosi o climatici o i fenomeni che comportano dei danni su vaste aree del nostro

territorio. Questo forse è l’unico vero elemento importante perché prevenire è meglio che curare;

prevedono di rafforzarlo, spero che si vada nella direzione giusta.

Veda, e per davvero ho finito, è questa la lampadina che avrebbe dovuto muovere questo

governo regionale, muovere questa maggioranza di governo, abbiamo messo in campo una riforma a

pezzetti per le ragioni che ho poc’anzi spiegato. La verità è un’altra: nasconderci dietro un dito non

serve, non è giusto per noi stessi, è una offesa all’onestà intellettuale di chi ci ascolta, è uno schiaffo

alla verità che conoscono anche i lavoratori, ma soprattutto è una iattura guardando a quello che è il

futuro che dovremmo disegnare in qualità di legislatori di questa terra.

Io per davvero taccio e chiedo ancora scusa, mi allontanerò dall’Aula per andare a riposarmi,

non senza aver votato questo provvedimento, che meritava qualche breve considerazione, spero

puntuale, che possa aiutare il governo regionale e possa aprire gli occhi ad una maggioranza di

governo che troppo spesso è cieca e sorda ai richiami.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Napoli. Ha chiesto di intervenire il collega Leggieri. Prego, collega.

LEGGIERIGrazie, Presidente. Oggi, come mi sembra di capire, vogliamo tirar fuori una legge per

migliorare l’ALSIA, ma qua l’unico miglioramento che mi sembra di capire è che la maggioranza vuol

far diventare tutti dipendenti regionali.

Mi sembra di capire che basta passare davanti alla Regione per diventare dipendenti regionali.

Non dimentichiamoci che per essere dipendenti della Regione bisogna fare un concorso e vincerlo,

non lo dico io, lo dicono le leggi dello Stato Italiano.

Naturalmente, io non sono contro i dipendenti dell’ALSIA, conosco pure qualcuno che ci ha

aiutato a proporre degli emendamenti, però, secondo me, i dipendenti vogliono altro, vogliono

certezze, vogliono essere messi nella condizione di lavorare con una programmazione seria,

trasparente ed efficace, cosa che non è mai stata fatta in Basilicata e che la porterebbe fuori da

queste secche. Grazie.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Leggieri. Prego, collega Romaniello.

ROMANIELLOGrazie, Presidente. Io partirò dalle valutazioni che alcuni hanno fatto nella discussione in

Commissione e dal fatto che nessuno di noi è riuscito, questo è un tema vero che è emerso in

Commissione, ma anche nel dibattito in questa Aula, a spiegare quali furono le ragioni per cui nel

2006 la Giunta, e quindi il Consiglio, approdarono al commissariamento dell’ALSIA.

Credo che da quella data ad oggi sono trascorsi tanti anni e sicuramente il comparto agricolo,

ma anche i processi di innovazione in agricoltura che sono intervenuti, hanno determinato e

determineranno ancora in futuro sicuramente cambiamenti nel modo di produzione e di sviluppare

l’attività di ricerca e quindi di sostegno agli imprenditori.

Vorrei, però, partire da un dato: io colgo positivamente il fatto che oggi il DDL viene in Aula, pur

riconoscendo che molto probabilmente si sarebbe potuto lavorare su alcuni aspetti che qui venivano

citati. Penso alle questioni del rapporto con tutto il comparto del settore della zootecnia, penso alle

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

necessità di evitare che su proposte e disegni di legge il Consiglio si faccia condizionare da lobbies o

da gruppi organizzati.

Io giudico positivo il fatto che è arrivato in Aula e che quindi oggi il Consiglio l’approverà per il

semplice fatto che credo, mi auguro, rappresenti, come è avvenuto per qualche altro ente, la chiusura

di una stagione politica del centrosinistra in Basilicata, che è stata quella dei commissariamenti.

È evidente che il commissariamento avvenuto per periodi ben definiti, limitati, ha dato l’alibi a chi

faceva il Commissario di non rispondere fino in fondo del modo come ha diretto e gestito l’agenzia e

credo abbia determinato anche una condizione di incertezza sul proprio futuro da parte di tutti gli

operatori e tutti i dipendenti.

Ha ragione il Consigliere Rosa quando dice che il piano triennale, non quello annuale, era

previsto anche dalla vecchia norma e quant’altro, ma io credo che sicuramente l’approvazione di

questo DDL non stravolge e quindi non modifica molto, anzi introduce alcuni elementi sicuramente

significativi.

Poi qualcuno li può giudicare negativi perché ritiene che si diventa tutti dipendenti regionali, che

si fa una operazione di avvio di un processo di stabilizzazione che molto probabilmente non sarebbe

utile fare.

Io penso invece che noi, anche gli emendamenti che sono stati presentati e con il fatto che si

recupera un nuovo rapporto fra l’ente e il Dipartimento, creiamo le basi per provare a verificare se si è

in grado, con questa nuova fase di ciclo di programmazione, di evitare che in presenza della spesa vi

sia poca resa, perché questo è il punto dolente delle politiche che sono state attuate in questi anni

nella nostra regione, ma anche nel Mezzogiorno.

Faccio un esempio, quello ultimo che mi viene in mente. Se penso che è stato approvato il piano

sulla salvaguardia del patrimonio culturale e quindi del territorio della Commissione europea, proprio

l’altro giorno tutte le cinque regioni del Mezzogiorno hanno avuto la metà di quanto ha la Regione

Lombardia.

Le motivazioni che hanno portato la Commissione a dire che è avvenuto questo perché non si è

stati in grado di spendere; allora dico che noi, Assessore, dobbiamo spendere bene e misurare gli

scostamenti dei risultati rispetto agli obiettivi che sono alla base dei piani che definiamo.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Da questo punto di vista, credo che il piano triennale, quello annuale, il fatto stesso che

mettiamo nella condizione il Dipartimento, con l’emendamento che presentiamo oggi in Aula, insieme

ai colleghi Cifarelli, Santarsiero, Galante ed altri, sul personale sia quello a tempo indeterminato che a

tempo determinato, cioè i famosi 46, gli ex 58 se vogliamo andare all’origine. Noi facciamo

un’operazione che fondamentalmente punta ad utilizzare al meglio tutte le professionalità esistenti in

ALSIA e nei dipartimenti.

Anche da questo punto di vista, c’è una sfida che si lancia al Dipartimento: fare nel suo modello

organizzativo un’operazione di valorizzazione, di competenze, di risorse che vi sono nell’ALSIA ed

eventualmente nel dipartimento.

Proviamo a fare in modo che con l’approvazione di questa legge noi chiudiamo un ciclo che

sicuramente non è stato positivo, prima di tutto per i dipendenti e per gli operatori dell’ALSIA, insieme

al settore, quindi agli agricoltori, perché come dicevo prima, se si vive una condizione di incertezza,è

difficile lavorare ed esprimere il meglio di sé stessi.

Da questo punto di vista, io esprimo un giudizio positivo. Con l’approvazione di questo testo, in

modo particolare di tutta la partita relativa al personale e quindi al fatto che ci sarà qualcuno che dovrà

rispondere di come lo gestisce e utilizza, noi possiamo aprire una fase nuova.

Rispetto a tutte le discussioni, alle considerazioni sugli indicatori economici, sui risultati, sulla

scarsa capacità di investire risorse sulla ricerca, io credo che sia un tema che riguarda il nostro

paese, riguarda la Basilicata, riguarda il fatto che molto probabilmente noi abbiamo bisogno di

introdurre elementi di trasformazione vera e profonda sul modo con cui si opera in alcuni settori, in

particolare in settori importanti, perché negli anni passati abbiamo pensato all’agricoltura come al

settore povero, quello che era messo in fondo alla lista dei nostri interessi.

Basta pensare al modo con cui si è ragionato non solo sull’innovazione, ma anche sul cambio

generazionale, per comprendere che molto probabilmente l’approvazione della riforma dell’ALSIA è

uno dei tasselli importanti per chiudere un ciclo.

Non possiamo che il tema della qualità dell’intervento in agricoltura passi oggi attraverso un

ente, sicuramente passa attraverso un cambio di fase, di ciclo, anche un modo diverso di raccordarsi

con i soggetti della rappresentanza collettiva, anche facendo in modo che l’ente abbia certezza, dal

punto di vista delle risorse e delle competenze, per cercare di far sì che esprima il meglio per quanto

riguarda il sostegno agli agricoltori. _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Romaniello. Ha chiesto di intervenire il collega Cifarelli. Prego, collega Cifarelli.

CIFARELLIGrazie, signor Presidente.

Io ho avuto già modo, in altre circostanze, in questa decima legislatura, da un anno a questa

parte di rimarcare laddove ne ho ravvisato l’esigenza, alcuni problemi che il centrosinistra ha avuto

negli anni passati.

Ha governato la Regione ininterrottamente negli anni passati, poi c’è stato un momento di

svolta, di cambio, proprio con la decima legislatura e con l’elezione del presidente Pittella a

governatore della Basilicata.

Non ho difficoltà in questo caso, come non l’ho avuta quando in una circostanza simile abbiamo

votato un articolo che prorogava, rinnovava per l’ennesima volta il commissariamento dell’ente. Non

ho avuto difficoltà a dire: questa è una cosa che non va bene ed ho anche detto a nome del gruppo

che rappresento che questa storia del commissariamento, che si trascina ormai da tantissimo tempo,

va superata nel più breve tempo possibile.

Auspicavo lo scorso autunno, perché è una cosa che non si può raccontare da nessuna parte.

Noi ci siamo, sempre per fare autocritica, che ritengo sia un gesto di grande umiltà e responsabilità,

“fumati”, lo dico tra virgolette, la programmazione europea 2007-2013 con l’ALSIA commissariata dal

2006.

Ci apprestiamo adesso a cominciare ad utilizzare i fondi della programmazione 2014-2020, il

PFR tornerà approvato quanto prima, è vero assessore Ottati, sono state date le risposte a quelli che

erano i quesiti, le perplessità, le osservazioni fatti dall’Unione Europea, quindi a breve avremo il PFR

approvato e quindi ci apprestiamo, questo è stato il nostro impegno, nel momento in cui abbiamo

votato ultimamente la legge che prorogava per l’ennesima volta, due settimane fa, il

commissariamento dell’ALSIA, a dire: adesso basta. Questa era veramente l’ultima volta.

Acceleriamo l’approvazione in Commissione del Disegno di Legge presentato dalla Giunta nel

luglio dello scorso anno e proviamo a dare una svolta in questo settore, a questo sistema, a questo

ente.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Io credo che questo sia il primo punto positivo che dobbiamo dire a noi stessi, innanzitutto senza

dimenticare il passato; questo Consiglio Regionale e questa Giunta Regionale assumono un impegno

e lo mantengono.

Siamo qui per approvare il Disegno di Legge, la nuova legge di riforma del settore dell’ALSIA.

Era un impegno assunto e che manteniamo.

Io a differenza del collega Napoli, del collega Rosa, insomma c’è molta dialettica in Consiglio

regionale, noi siamo la maggioranza, dobbiamo approvare i provvedimenti, la minoranza deve

provare, dal suo punto di vista, se ritiene di essere forza di governo alternativa e che quindi si propone

di assumere il governo della regione…

(Interruzione)

Sto dicendo un’altra cosa, collega Rosa. Sto dicendo solamente che a distanza di tanto tempo,

da quando questo Consiglio regionale si è insediato, da parte delle minoranze, delle opposizioni che

in Consiglio ci fanno, giustamente, le pulci sui provvedimenti che porta la maggioranza, avrebbero

potuto, anziché criticare il disegno di legge fatto dalla Giunta, fare una proposta di legge alternativa a

quella proposta dalla Giunta.

Questo mi sembra il gioco delle parti tra maggioranza e minoranza, collega Rosa, mi devi

consentire, io ascolto con grande attenzione tutto quello che dici.

PRESIDENTE (LACORAZZA)

Collega Rosa, capisco che è un po’ indisciplinato. Quando lei parla esprime anche giudizi

alcune volte abbastanza duri, legittimamente. Prego, collega Cifarelli.

CIFARELLI

Insisto, ma lo dico in maniera molto sommessa, in un settore così importante per la vita

economica e perché sovrintende al reddito di tantissime persone in Basilicata, io penso che una forza

di governo, seppure alternativa alla nostra, aveva il diritto, ma anche il dovere di presentare una

riforma compiuta ed alternativa a quella che loro ritengono sia soltanto un ritocco di una legge datata,

per cui non si capisce la ragione per cui questo ente sarebbe stato commissariato.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Io penso che attraverso questa riforma, che non è una rivoluzione, è una riforma, noi rimettiamo

ordine nei rapporti innanzitutto tra l’agenzia, il Dipartimento, la Giunta Regionale e la regione

Basilicata.

Laddove ristabiliamo, ribadiamo con maggior precisione che la Regione programma e l’ALSIA è

strumento della Regione in raccordo innanzitutto con il Dipartimento Agricoltura perché vengano

attuati una serie di obiettivi, vengono raggiunti una serie di obiettivi, quello dell’organizzazione del polo

di Metaponto, il supporto all’attuazione delle priorità e del PSR 14-20, ho detto poc’anzi, la gestione

dei beni pubblici di interesse agricolo, lo sviluppo dei servizi di base per il sistema dell’assistenza

tecnica, lo sviluppo della qualità del territorio e delle produzioni agricole, l’organizzazione del sistema

di verifica ex ante per l’accesso ai finanziamenti comunitari.

Le cose che ha detto il collega Santarsiero in maniera molto più precisa di te e della maniera in

cui le sto dicendo io in questo momento. Potevamo anche decidere, come hanno fatto tante regioni

d’Italia, di eliminare ALSIA, potevamo fare a meno dell’agenzia, tante regioni non ce l’hanno, noi

abbiamo deciso di tenere in piedi ALSIA e di ispirare la riforma che approviamo quest’oggi alle

esperienze presenti nelle altre regioni italiane, facendo un avanzamento ovviamente, essendo questa

l’ultima legge in ordine di tempo che sarà approvata di istruzione o riforma in questo caso dell’agenzia,

di miglioramento, di avanzamento delle leggi che sono presenti in Italia in questo momento. Poi è

chiaro che tutte le questioni camminano sulle gambe degli uomini. Noi possiamo fare le leggi migliori

di questo mondo, ma poi abbiamo il dovere di scegliere le persone migliori in questo momento sulla

piazza dal punto di vista del management, di chi dovrà governare e condurre questo ente e

ovviamente riconoscendo l’impegno e il lavoro svolto da tutti coloro che in questi lunghi otto anni e

mezzo si sono succeduti alla guida dell’Ente.

Credo anche che siccome cammina sulle gambe degli uomini un’agenzia, un ente qual è

l’ALSIA, io penso che dare certezze ai lavoratori, a coloro i quali quotidianamente si impegnano per

fare andare avanti il piano annuale, il piano triennale, tutto ciò che è previsto all’interno di questa

legge di riforma con la regia appunto del Dipartimento Agricoltura, io penso che dare certezze a questi

lavoratori sia una cosa importante perché ci sia entusiasmo nel portare avanti le politiche, perché ci

sia la volontà effettivamente di attuare quanto noi programmiamo e l’ALSIA deve realizzare e quindi

stabilire che si va verso il ruolo unico regionale. Cominciamo dall’ALSIA, ma noi intendiamo sulla base

di quelle che sono state le volontà espresse anche dalla Giunta Regionale, dal Presidente Pittella,

istituire il ruolo unico per tutti gli enti sub regionali, per l’intera regione Basilicata, non soltanto per _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

l’ALSIA, cominciamo dall’ALSIA anche perché il collega Napoli che dovrebbe essere un’aziendalista

non per competenza o per professione, perché fa l’avvocato di professione, ma per scelta politica

compiuta, lui è un esponente di primo piano di Forza Italia, ma le aziende si organizzano, si

riorganizzano sulla base di missioni, obiettivi che cambiano sistematicamente. Sei d’accordo con me,

lo vedo, ma non potevi non essere d’accordo con me. Io penso, per esempio che ci sono momenti in

cui alcuni soggetti come l’ALSIA, come può essere l’APT, come possono essere gli enti parco, vanno

potenziati per raggiungere obiettivi specifici e in altri momenti vanno potenziati altri settori in modo tale

da poter avere vasi comunicanti e non scatole chiuse con camice di forza all’interno delle quali non ci

si può muovere, così come ribadisco un concetto che ho espresso più volte e sistematicamente ogni

volta che abbiamo approvato qualche legge finanziaria. Io penso che la stagione del precariato debba

finire. Anche qui non voglio fare valutazioni che hanno a che fare con il passato, noi siamo avanti,

siamo oltre, dobbiamo guardare al futuro e dobbiamo evitare che ci siano ulteriori precari in questa

regione, in questi enti e con queste amministrazioni, ma soggetti che da anni sono appesi mese per

mese, settimana per settimana che non hanno ancora capito quale sarà il loro destino, io penso che

abbiano il diritto e noi siamo pronti, con le nostre responsabilità da questo punto di vista, provando

nei limiti, nelle strettoie delle norme di legge di tutto quello che ci impone lo Stato, oltre che ci

autoimponiamo come autoregolamentazione a dare un futuro il più certo possibile a queste persone.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Cifarelli; ha chiesto di intervenire il Presidente Pittella, prego, Presidente.

PITTELLASarò breve. Non capisco perché litighiamo. Non trovo una motivazione. Consigliere Napoli,

come lei ho la raucedine,..

PRESIDENTE (LACORAZZA) Collega Napoli, è intervenuto, ha parlato giustamente a lungo, ha espresso la sua posizione,

faccia parlare il Presidente Pittella. Prego, Presidente.

PITTELLANon voglio stravolgere… consigliere Napoli, consigliere Galante...

PRESIDENTE (LACORAZZA) Il Consiglio è sospeso per tre minuti.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La seduta viene sospesa alle ore 18.57 e riprende alle ore 18.58

PITTELLA Io non voglio esasperare gli animi, ci mancherebbe, anzi proviamo a riportare nella serenità di

una valutazione anche diversa sull’operato di ALSIA. C’è un dato che è inequivocabile, Napoli, lei sa

che io sono uno di quelli che quando c’è da dare ragione le do ragione, che l’ALSIA abbia vissuto otto

anni, quanti sono stati gli anni di commissariamento, otto, e che in questi anni di commissariamento,

otto anni, abbia vissuto come un elettrocardiogramma alti e bassi, è sotto gli occhi di tutti, con disagi,

con difficoltà, anche con azioni positive che alcuni in questi otto anni nell’alternanza che c’è stata alla

direzione commissariale di quel soggetto hanno messo in campo.

Noi ci siamo insediati un anno e due mesi fa, e non siamo mica uomini del miracolo, o dal

miracolo facile, assolutamente, abbiamo responsabilità perché qualcuno di noi, a partire da me, non è

nuovo, viene anche dal passato. Ed è così.

Magari posso dire: “Non mi occupavo di agricoltura”, non cambia, avevo una responsabilità.

Quando non fai il Presidente non ti rendi conto di che cosa accade, quando non fai l’ assessore

delegato è difficile che ti accorgi. Io quando ho fatto l’assessore, l’ultimo anno del governo De Filippo,

alle Attività produttive, mi sono reso conto di che cosa stava accadendo nel Consorzio industriale di

Potenza. Non siamo ancora riusciti a risolverlo, perché lì c’è una difficoltà economica che negli anni è

maturata ed abbiamo fatto una operazione per mia mano, Cifarelli, di verità, mettendo, lasciamo stare

se funziona o non funziona, le carte in tavola.

Oggi che io ho il privilegio, e me lo devo guadagnare giorno per giorno insieme alla maggioranza

che governa questa Regione, di svolgere questa funzione, ho l’opportunità da questa postazione di

capire che cosa accade.

Oggi avevamo alcune scelte da compiere, un po’ per impegni che abbiamo assunto

elettoralmente, e quelli ci onorano, un po’ perché il programma nostro andava in quella direzione.

Abbiamo detto, per anni non abbiamo fatto la riforma del comparto in agricoltura, abbiamo

provato a dire, facciamo la riforma di ALSIA, facciamo il Commissariamento unico dei Consorzi di

bonifica, facciamo la riforma di ARBEA. Questa era la riforma del comparto in agricoltura.

E’ passato un anno, per far questo abbiamo impiegato oltre otto anni, in un anno, in punta di

piedi, lo dico, senza fanfara, abbiamo fatto il commissariamento unico dei Consorzi e verremo,

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

consigliere Napoli, in Consiglio Regionale io verrò a portare la relazione che il commissario unico dei

Consorzi sta predisponendo, per fare verità anche lì, le cose che sono state fatte positivamente, le

cose che non state fatte positivamente, i debiti che abbiamo, tutto quello che c’è da dire.

Abbiamo soppresso con una riforma l’ARBEA, in una fase di passaggio e di assestamento

ancora non tutto funziona, è vero, dobbiamo aggiustare, siamo riusciti ad arrivare in tempo anche utile

alla riforma di ALSIA e penso che abbiamo rafforzato anche nelle modalità, oltre che nelle modalità,

la missione che da sempre ALSIA ha svolto con alti e bassi, un po’ per mancanza nostra e un po’ per

mancanza di tante altre condizioni favorevoli.

Nell’emendamento c’è l’idea del ruolo unico. Attenzione, lo dico perché non è che ciò che ci ha

mosso è il piacere, c’è anche quello, ci mancherebbe, che un dipendente di ALSIA diventi di fatto

dipendente della Regione Basilicata, perché penso che ci sia anche una gratificazione dopo tanti anni

di quella platea di operatori. Ma c’è anche un’altra cosa, che va incontro, attenzione, alle cose che

dice il consigliere Napoli, che lì dove ci sono state disfunzioni, perché ci sono state, organizzative, io

penso che molti lo sanno, lì dove c’è stata una sovrabbondanza e non sempre in maniera opportuna,

adeguata, di responsabilità, in termini anche organizzativi, come può vedere, non mi sottraggo alla

responsabilità, quel ruolo unico ci consente di dire che se qualcosa non funziona non ci penso un

secondo a modificarlo, non ci penso un secondo a modificarlo, perché ho la leva per poterlo fare.

Se c’è un dirigente, faccio un esempio, che non funziona e che magari volutamente, non

accade, ma diciamolo, non vuole fare andare avanti alcune questioni in maniera inopinata, io non ho

uno strumento se non questo per poter agire, perché a noi viene chiesto anche questo, se ci sono,

voglio dire, anche moduli organizzativi a cui lei faceva riferimento ed io le do ragione, che

probabilmente non sono corretti, e vanno rivisti, per cui bisogna premiare la competenza, il merito e

meno qualche altra cosa. Se io non attivo questo presidio, come faccio a farlo? Allora, io non è che

voglio passare alla storia, ci mancherebbe, dico solo che insieme tutti quanti possiamo dire che a

distanza di un anno quello che non abbiamo fatto in otto l’abbiamo fatto, poi non abbiamo fatto mica

miracoli, abbiamo fatto il nostro dovere, aggiungo, perché è giusto farlo, altrimenti è tutto

un’autofustigazione, diventiamo tutti un po’ depressi, non mi sembra giusto così, già c’è un clima

nazionale che ci fa stare in ansia, se ci aggiungiamo pure noi, addio. Noi dobbiamo combattere

sempre, c’è un tema che riguarda i dipendenti che sono strutturati in ALSIA e c’è un tema che

riguarda i precari di ALSIA, che possono, consigliere Napoli, con il concorso di tutti, non sto

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

prendendo medaglie, diciamo, grazie anche alla norma, non è che stiamo dicendo una cosa fuori

norma, essere stabilizzati.

Noi abbiamo fatto sul fabbisogno, lo sa chi lo deve sapere, perché i sindacati, anche interni,

hanno partecipato e non solo, abbiamo provato a fare un piano del fabbisogno ed abbiamo anche

provato a dire a tanti precari, perché un’altra delle battaglie che noi abbiamo fatto è quella di dire stop

al precariato, come noi possiamo provare a stabilizzarvi, ovviamente, dato che i numeri sono

purtroppo stretti, e anche lì abbiamo una responsabilità e me l’assumo, non personalmente, perché

questo fabbisogno del personale, consigliere Cifarelli, probabilmente avremmo potuto farlo anche anni

fa, perdonatemi, non è che lo voglio dire proprio così, e qualcuno, da qualche altro banco, diciamo

così, l’ha anche detto, lo abbiamo anche detto, intanto forse vivere dimensioni anche dirette di

esercizio del potere ti consente di poter agire su una leva.

E quando noi condividiamo lo spirito, la missione, la funzione e l’obiettivo, agisce sulla leva il

fabbisogno del personale. Noi siamo riusciti a farlo perché ci eravamo impegnati in un anno a farlo.

Quel fabbisogno del personale ci consente una graduale, perché tutti insieme purtroppo non li

possiamo fare, e lo sanno, ma una graduale stabilizzazione con il mantenimento di tutti i precari, chi a

tempo stabilizzato, chi a tempo determinato e poi gradualmente tutti nel tempo a tempo indeterminato,

e lo facciamo oggi anche, diciamo così, con una spada di Damocle, che è quella del famoso articolo

41, il cui mio cellulare è diventato abbinato, diciamo così, a qualche sollecitazione, come i vostri,

immagino, perché è un articolo che ci sta dando un sacco di problemi, abbiamo provato a modificare

quell’articolo 41 in Parlamento con un emendamento da noi costruito, come lei sa, ahimè, noi non

abbiamo il dono dell’ubiquità e siamo lì e qui, però non è passato purtroppo quell’emendamento.

Stiamo provando a trovare le soluzioni in Regione ed io mi voglio augurare perché sono sempre

prudente, un ottimista della fatica e della anche vita, però, voglio dire prudente perché domani mattina

non sai mai che ti succede. Io sono prudentemente convinto che riusciremo di qui a qualche giorno a

chiudere anche questa vicenda e a farlo anche virtuosamente. Attenzione: nell’interesse di tutti, non di

una parte. Poi c’è un altro tema, e chiudo. Do soltanto il titolo, che è stato espresso nell’intervento chi

mi ha preceduto.

Ho sentito Cifarelli, so che Santarsiero ha fatto un ottimo intervento, me lo andrò a rileggere nel

merito e dico: la nuova programmazione ‘14-‘20 parte da aprile quando arriverà, assessore Ottati,

l’autorizzazione.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Io non so se sarà uguale, noi ci metteremo del nostro, come sta facendo l’assessore Ottati e

bene correndo sulla programmazione, dicendo esattamente: noi ce la metteremo tutta, poi una parte

dipende da chi ci lavora sulle questioni, non è che dipende tutto da questa parte, dipende da quanta

collaborazione offriamo a chi ci lavora in quel settore, perché se io penso di poter fare la

programmazione, il legislatore, il controllore e poi mi metto a fare anche dall’altra parte colui il quale fa

la ricerca e l’innovazione in agricoltura, farei un errore. Non ho questo dono, non ho questa

professionalità.

Io posso soltanto dare gli strumenti e metterli in condizione di serenità, questo è richiesto ad

un’istituzione lungimirante e alla politica.

Poi staremo insieme a vigilare, a riorganizzare, a dare messaggi chiari, a dire anche qual è la

programmazione degli asset strategici e gli obiettivi su cui dobbiamo lavorare.

L’altro tema, e su questo chiudo veramente, che è stato oggetto in Commissione, ma anche in

maggioranza, era la questione della zootecnia e dell’ARA in particolare, perché oggettivamente c’è

stata una prima fase in cui si pensava di fare un certo percorso e di abbinare, associare e tenere

dentro il percorso di ALSIA anche quell’altro segmento.

In una discussione democratica è venuto fuori che c’è un’esigenza diversa che l’ARA ha da

svolgere, in quanto soggetto privato. Può governare una parte di nostre commissioni e capiremo

esattamente se nel tempo questa scommessa lì reggerà oppure no, diversamente ne prenderemo

atto. Io direi: grazie al Consiglio Regionale che ci ha supportato e sostenuto in questa iniziativa. Non

vogliamo fischi né applausi, soltanto la constatazione che quando assumiamo un impegno lo portiamo

fino in fondo.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, presidente Pittella. Se non ci sono altri interventi, chiedo ai colleghi di prendere posto,

perché procederemo al voto.

Procediamo con l’articolo 1.

L’articolo 1 non presenta emendamenti.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3.

Il Consiglio approva.

Articolo 2. Non ci sono emendamenti.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3.

Il Consiglio approva.

Articolo 3. Emendamento Santarsiero ed altri, numero 6, aggiuntivo di parole al comma 4. Dopo

le parole “Dipartimento Politiche Agricole e Forestali di cui al comma 4…”.

Prego, collega Napoli.

NAPOLIRichiamo quanto da me detto nel mio precedente intervento.

Sulla relazione completa, presidente Pittella, sulle attività svolte nell’anno precedente, che

dimostri il rispetto della programmazione regionale e delle direttive impartite dalla Giunta, dovrebbe

pronunciarsi il Consiglio regionale che deve diventare luogo di discussione raccogliendo un suo invito

per valutare eventuali disfunzioni, per valutare alcune criticità che potrebbero emergere nell’ambito

dell’attuazione o delle direttive di quanto programmato dalla Giunta Regionale. Altrimenti la Giunta

Regionale non solo programma, ma poi esercita anche un’attività di controllo.

Questa naturalmente è una cosa inaccettabile, perché non solo svuoterebbe e qui è l’aspetto

politico, il ruolo del Consiglio, Roberto, ma credo non sia di ausilio ad una migliore attività da parte

della stessa ALSIA così come oggetto del disegno di riorganizzazione.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Napoli. L’emendamento è stato distribuito. Prego, presidente Pittella.

PITTELLANapoli dice una cosa legittima, mi sembra anche giusto.

Noi dobbiamo rendere partecipe il Consiglio, per cui possiamo, se fosse possibile e se

condivisa, riformularla in modo tale che sia il Direttore Generale a relazionare annualmente. Il

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Consiglio ne deve prendere atto, deve esaminare la relazione annualmente, non deve essere soltanto

il Governo

Possiamo riformularlo in modo tale che facciamo un subemendamento in cui prevediamo la

Commissione competente?

PRESIDENTE (LACORAZZA) Esatto. Io valuterei le Commissioni competenti, diciamo.

“Una relazione completa sulle attività svolte nell’anno precedente che dimostri rispetto della

programmazione regionale delle attività impartite dalla Giunta” si potrebbe aggiungere “il Direttore

entro il 31 gennaio di ogni anno presenta alla Giunta regionale, al Dipartimento ed alle Commissioni

competenti”.

Votiamo prima il subemendamento.

Dopo le parole “Agricole e Forestali” inserire “ ed alla Commissione Consiliare competente”.

Poi lo riformiamo con l’articolo 81.

Mettiamo in votazione questo subemendamento.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 15: favorevoli 13, contrari nessuno, astenuti 2.

Il Consiglio approva.

Mettiamo in votazione l’emendamento così come riformulato con l’approvazione del maxi

emendamento.

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 15: favorevoli 10, contrari nessuno, astenuti 5.

Il Consiglio approva.

Mettiamo in votazione l’articolo 3 così come emendato.

La votazione è aperta.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La votazione è chiusa.

Votanti 16: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 5.

Il Consiglio approva.

Articolo 4. Ci sono emendamenti.

Emendamento Santarsiero, articolo 1.

È distribuito. Procediamo al voto.

Chiedo scusa. Prego, collega Napoli, ci mancherebbe.

NAPOLIMi pare di comprendere che questo emendamento così come articolato va in

contrapposizione…

PRESIDENTE (LACORAZZA) Emendamento 1, articolo 4.

NAPOLIEmendamento 1. Chiedo scusa.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Era così: al punto 5, lettera c), capoverso 4 aggiungere al termine del capoverso, dopo le parole

“regionale” la seguente frase “finalizzando la propria azione anche all’attività di ricerca e

bioagricoltura”.

Collega Napoli, questo è l’emendamento. Prego, collega Napoli.

NAPOLIPresidente, se è condivisibile il percorso, quindi la mission dell’ALSIA, siamo tutti d’accordo:

deve svolgere attività di ricerca e di innovazione. Che senso ha l’introduzione di questo emendamento

che appare del tutto superfluo?

PRESIDENTE (LACORAZZA)

Chiedo scusa, collega Rosa, articolo 4. Prendiamo l’articolo 4, lettera c).

NAPOLI

Però qui è riportato articolo 2. _________________________________________________________________________________

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

PRESIDENTE (LACORAZZA)

Questo è un errore, perciò io sto trasferendo al Consiglio che dopo il punto 4 si aggiunge un

punto 5 che dice “finalizzando la propria azione anche ad attività di ricerca e bioagricoltura”. Ci siamo?

NAPOLI

Assolutamente sì. E proprio in ragione della sua precisazione, quanto più opportuna

possibile, dico ai colleghi consiglieri, atteso che la mission di ALSIA è quella, mi pare un

emendamento superfluo, inutile, ridondante rispetto all’obiettivo sul quale siamo tutti d’accordo. Ecco

perché non ha ragion d’essere, per cui io invito il proponente a ritirare l’emendamento atteso che

quanto indicato nell’emendamento è già in quella che è la mission dell’ALSIA, che ci trova d’accordo.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Napoli; prego, collega Santarsiero.

SANTARSIEROVoglio puntualizzare il motivo di questo emendamento: il punto in esame, il punto 4 della lettera

c) fa riferimento alla gestione delle aziende agricole, specificando che tale gestione viene sviluppata

offrendo basi logistiche-organizzative per la sperimentazione della ricerca in campo agricolo alle

istituzioni dagli Enti di ricerca operanti sul territorio regionale.

Noi durante la fase delle audizioni siamo stati anche sollecitati a favorire presso le aziende

sperimentali non la sua azione globale (la gestione delle aziende sperimentali è un pezzo dell’attività

dell’ALSIA), ma l’attività di ricerca e bioagricoltura, quindi si tratta di una specificazione che riguarda la

gestione delle aziende agricole sperimentali. Bisognerebbe mettere la virgola a parola “regionale” e

continuare, quindi è una specificazione.

Volevo dire che l’equivoco può essere sorto dal fatto che il riferimento era al punto 5, lettera c),

capoverso 4. C’è stata confusione in Commissione con il riferimento al DDL.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Collega, siccome qui c’è solo il punto 4, l’osservazione che facevano alcuni colleghi, essendoci

solo il punto 4, non è un emendamento che aggiunge il punto 5; aggiunge dopo le parole “sul territorio

regionale” “e finalizzando la propria azione anche all’attività di ricerca e bioagricoltura”. Perfetto.

Se non ci sono altri interventi, mi pare che l’emendamento si mantiene, apro la votazione.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

La votazione è aperta.

La votazione è chiusa.

Votanti 14: favorevoli 10, astenuti 4. Il Consiglio approva.

Votiamo tutto l’articolo 4.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 10, astenuti 4. Il Consiglio approva.

Articolo 5, Non ci sono emendamenti. Apriamo la votazione.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo 6. Ci sono due emendamenti, il numero 5 del collega Santarsiero ed altri ed

emendamento Spada n. 9, sostitutivo dell’intero articolo. Quindi votiamo prima l’emendamento Spada.

Prego, collega Spada.

SPADAPresidente, volevo dire che il senso dell’emendamento è quello di verificare a parte alcune

notazioni di ordine tecnico, se veramente va superata la fase di commissariamento e passare dalla

fase commissariale a quella ordinaria. Io credo che la competitività come diceva il collega Napoli si

crea con la valorizzazione delle professionalità e credo che anche in questo senso vanno valorizzate

le professionalità perché la risorsa umana credo che sia il vero valore aggiunto.

Sull’emendamento, sostanzialmente le modifiche riguardano il punto e) del comma 4 dove

aggiungerei: “a sovrintendere all’Amministrazione e all’organizzazione dell’ALSIA”.

Una modifica al punto f): sostanzialmente il direttore, che dovrebbe rappresentare il massimo

della professionalità all’interno della struttura, conferisce gli incarichi ai dirigenti. Aggiungerei: ne

gradua le funzioni in diretta conseguenza di quello che stabiliscono le disposizioni delle leggi

nazionali.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Il punto g): io credo che anche qui, in relazione alle competenze dei dirigenti generali e anche

dei dirigenti, io non credo che il direttore generale possa valutare l’attività dei responsabili dei

procedimenti amministrativi, laddove il responsabile del procedimento amministrativo, Presidente, è

un soggetto diverso dai dirigenti.

Si attribuisce al dirigente la valutazione dei responsabili di procedimento, anche con potere

sostitutivo nei soli casi di inerzia degli stessi.

Propongo l’eliminazione del punto i): definisce le sedi operative del territorio regionale, perché

sarebbe in contraddizione con l’articolo precedente.

Ovviamente vengono modificati gli altri punti.

Per quanto riguarda il comma 5, laddove si prevede l’impedimento in caso di assenza o

impedimento del direttore, la possibilità di conferire, io aggiungerei: “del direttore in carica”, perché

questo va in diretta conseguenza con quanto è previsto poi nel comma 8, che modificherei in questo

senso… il comma 7, in chiusura: “Il trattamento economico omnicomprensivo spettante al direttore

stabilito dalla Giunta Regionale in misura non superiore a quello previsto per i dirigenti generali

regionali”. Se il trattamento è omnicomprensivo io aggiungerei che non è prevista l’indennità di

risultato e che i costi sostenuti per le missioni sono rimborsati con le modalità e i limiti previsti per i

direttori generali della Regione Basilicata.

Per quanto riguarda il comma 8, proprio per dare il senso di questo superamento della fase

commissariale, io cancellerei il ricorso alla figura del commissario straordinario e lascerei la

formulazione del comma 8 secondo la seguente dizione: “Il direttore, in caso di impedimento

permanente” perché il caso di impedimento temporaneo l’abbiamo trattato precedentemente “di

dimissioni, di revoca da parte della Giunta Regionale è sostituito con provvedimento della stessa

Giunta Regionale” evitando di introdurre nuovamente la figura del Commissario che è quello che

volevamo superare, visto che credo ne abbiamo abbondantemente abusato.

Aggiungerei un comma 10: “Il direttore nominato sottoscrive il contratto individuale con la

Regione Basilicata, che individua gli obiettivi generali del suo mandato, specificati annualmente con

apposito atto della Giunta Regionale, che individua parametri oggettivi di valutazione del suo

mandato. Valutazioni insufficienti per due anni anche non consecutivi, possono essere causa di

revoca dell’incarico. Il direttore rende conto alla Giunta Regionale con relazione motivata di eventuali

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

valutazioni negative della dirigenza dell’ente” proprio per dare il senso, è una norma di chiusura, che

dovrebbe rendere conto di una produzione, come dire, efficiente di gestione dell’ente.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Spada. Prego, collega Santarsiero.

SANTARSIERORitiro il mio emendamento, ampiamente assorbito da quello del collega Spada. Per l’articolo 3,

comma 2, ci tengo a dire che riguarda l’organizzazione, noi già specifichiamo che sede legale a

Matera, ufficio provinciale Potenza, unità periferica territoriale, per cui…

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Santarsiero. Quindi rimane solo in piedi l’emendamento Spada. Prego, collega

Galante.

GALANTEHo la preoccupazione che si possa far confusione fra le relazioni, quella che poc’anzi abbiamo

esteso, la cui conoscibilità è estesa anche alle commissioni, che sono sempre relazioni di rendiconto,

con l’ultimo capoverso dell’articolo 10, dove si dice: “Il direttore rende conto alla Giunta Regionale, con

relazione motivata, di eventuali valutazioni negative della dirigenza dell’ente”.

Allora, se c’è una relazione di rendiconto, il cui contenuto potrà essere positivo o negativo, mi

sembra che sia già previsto, per cui quest’ultimo capoverso io lo escluderei perché assorbito dal

precedente.

Chiedo scusa, le commissioni non conoscono della relazione negativa? Non ho capito.

Io vorrei capire, il direttore rende conto alla Giunta Regionale con relazione motivata di eventuali

valutazioni negative della dirigenza dell’ente…

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Galante. Prego, collega Rosa.

ROSAIn merito all’emendamento di Spada io non eliminerei la lettera “I”, quella che definisce le sedi

operative sul territorio regionale, perché il comma 3 dice che la Giunta, la cui determinazione…

eccetera… dice: “La Giunta, in termini numerici e dislocazione del territorio, è disposto dalla Giunta

sulla base di oggettive indicazioni fornite… dell’ALSIA”.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Secondo me, invece che “eliminato” va “indica” le sedi, eccetera eccetera, perché se tu le elimini

nelle sue funzioni… l’articolo 6 sono le funzioni del settore.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Collega Rosa, propongo una sospensione di tre minuti. Il Consiglio è sospeso.

La seduta viene sospesa alle ore 19.33 e riprende alle ore 19.44.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Colleghi in Aula, riprendiamo i lavori. Collega Spada, prego.

SPADAAllora, Presidente, dopo la sospensione vorrei riformulare e lo leggo, l’articolo 6 nella sua

interezza.

Comma 1. “In fase di prima applicazione il direttore è nominato dalla Giunta Regionale entro 60

giorni dall’entrata in vigore della presente legge. È prescelto tra professionisti, esperti o dipendenti

pubblici in possesso di laurea magistrale o specialistica, nonché in possesso di specifiche

competenze in materia di organizzazione di Amministrazione e nei settori della ricerca, dell’agricoltura

e dell’industria con esperienza dirigenziale almeno quinquennale;

2. “Il direttore ha la rappresentanza legale dell’ALSIA ed è responsabile del raggiungimento degli

obiettivi fissati dalla Giunta Regionale;

3. “Il direttore ha competenze nelle materie agrarie e tecnologiche, nonché in materia

amministrativa, finanziaria e di bilancio”;

4. “Il direttore svolge in particolare le seguenti funzioni: a) adottare i programmi di attività; b)

adotta i bilanci pluriennali e annuali, preventivi, consuntivi e rendiconto; c) predispone la relazione

sull’attuazione del programma; d) predispone i regolamenti di organizzazione operativa dell’ALSIA; e)

sovrintende all’Amministrazione e all’organizzazione dell’ALSIA, definisce gli obiettivi e gli interventi da

attuare, indica le priorità ed emana le conseguenti direttive generali per l’azione amministrativa e per

la gestione; f) conferisce gli incarichi ai dirigenti ne gradua le funzioni, assegna loro le risorse umane,

strumentali e finanziarie e ne definisce la responsabilità in relazione alle competenze e agli obiettivi

affidati; g) dirige e coordina le valuta le attività dei dirigenti, anche con potere sostitutivo nei soli casi di

inerzia, promuove i procedimenti disciplinari e quelli per responsabilità dirigenziale adottando le

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

relative misure sanzionatorie; h) ha la rappresentanza in giudizio dell’ALSIA con facoltà di conciliare e

transigere; i) indica le sedi operative sul territorio regionale; j) autorizza la stipulazione dei contratti e le

approva; k) approva il logo dell’ALSIA e ne consente l’uso in casi di patrocinio; l) trasmette alla Giunta

Regionale gli atti soggetti a controllo.

5. “In deroga a quanto previsto dall’articolo 8, comma 2, lettera b), in caso di assenza o di

impedimento del direttore in carica per un periodo non superiore a mesi tre, le funzioni di ordinaria

amministrazione sono espletate da un dirigente dell’ALSIA scelto da direttore stesso senza ulteriori

oneri;

6. “Il direttore è nominato dalla Giunta Regionale”;

7. “Il trattamento economico spettante al direttore è stabilito dalla Giunta Regionale misura non

superiore a quello previsto per i dirigenti generali regionali;

8. “Il direttore in caso di impedimento permanente, di dimissione, di revoca da parte della Giunta

Regionale è sostituito con provvedimento della stessa Giunta Regionale”;

9. “La carica di direttore è incompatibile con l’esercizio di attività connessa in via diretta o in

diretta alle finalità e ai compiti istituzionali dell’ALSIA”.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Grazie, collega Spada. Mettiamo ai voti così come riformulato dal collega Spada l’emendamento

interamente sostitutivo dell’articolo 6.

Il collega Santarsiero ha ritirato l’emendamento e quindi mettiamo ai voti l’emendamento Spada,

così come riformulato e a verbale del resoconto di questa seduta. Apriamo la votazione.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Emendamento Cifarelli, aggiuntivo, dopo l’articolo 6 “Recante norma transitoria”. Scheda n. 7.

Se non ci sono interventi, colleghi, passiamo alla votazione.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo 7. Non ci sono emendamenti.

Se non ci sono interventi, apriamo la votazione.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo 8. Emendamento Cifarelli n. 2 sostitutivo dei commi 4, 5, e 6 dell’articolo 8 appunto.

Emendamento Cifarelli 2. Non so se avete preso visione.

Se non ci sono interventi, apriamo la votazione.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 10, contrari nessuno, astenuti 4. Il Consiglio approva.

Articolo 8, come emendato. Apriamo la votazione.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo 9 non ci sono emendamenti. Se non ci sono interventi, la votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo 10. Non ci sono emendamenti.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo 11.

Apriamo la votazione.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo 12. Non ci sono emendamenti.

Apriamo la votazione.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 14: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 3. Il Consiglio approva.

Articolo aggiuntivo. Emendamento Romaniello, Galante, Cifarelli e Santarsiero n. 3.

Emendamento n. 3, collega Napoli, personale. Sì, sarebbe 12 bis, poi bisogna vedere la

riformulazione degli articoli. 12 bis adesso, però la riformulazione poi del testo porterà probabilmente

ad un’altra numerazione. Se non ci sono interventi, apriamo la votazione.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 12: favorevoli 11, contrari nessuno, astenuti 1. Il Consiglio approva.

Articolo aggiuntivo, sarebbe il 12 ter per come vi è stato presentato. Emendamento Santarsiero

ed altri, n. 8. Prego, collega Napoli.

NAPOLIPresidente, prendo la parola perché così come articolato, almeno il comma 1, a mio avviso lo

stesso rischia di incappare in vizi di illegittimità.

Voglio qui ricordare, a me per primo, che vi è un decreto, quello Del Rio, che in qualche maniera

chiarisce la vicenda.

Voglio anche aggiungere che in forza di quanto previsto dal decreto Del Rio non possiamo

procedere allo scorrimento delle graduatorie dei concorsi, ovvero degli idonei per quanto riguarda i

bandi naturalmente regionali, abbiamo quella spada di Damocle, per richiamare un termine usato dal

Presidente Pittella, che è la previsione del passaggio alla pubblica amministrazione, ad esempio, del

personale della Provincia. A mio avviso, così come è articolato, il comma 1 dell’articolo 12 ter,

appunto, presenta vizi di illegittimità per tutta una serie di questioni.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Se volessimo evitare questo rischio, io direi di inserire “secondo le previsioni di cui al decreto

Del Rio”.

Io credo che questo ci consentirebbe di muoverci nel solco della legittimità, nel rispetto di

quanto previsto dalla legge.

(Fase interlocutoria)

Se lo dice dopo non capisco il senso del comma 1, cioè evitiamo di fare due commi, ne facciamo

uno soltanto, Roberto, anche per facilitare la lettura della norma. Se magari ci avvaliamo dell’ufficio

legale o dell’ufficio legislativo…

PRESIDENTE (LACORAZZA) Il Consiglio è sospeso per cinque minuti.

La seduta viene sospesa alle ore 19.58 e riprende alle ore 20.09.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Colleghi in Aula, prendete posto cortesemente. Riprendiamo i lavori. Prego, collega Santarsiero.

SANTARSIERO L’articolo 12, comma ter, viene così riformulato: il punto 3 viene soppresso, il punto 1, resta

identico, il punto 2 viene così riformulato.

Al quinto rigo, dopo 2013…

PRESIDENTE (LACORAZZA)

Collega Santarsiero, cortesemente può leggerlo tutto?

SANTARSIERO

“Anche per effetto di quanto stabilito dall’articolo 24 della legge regionale n. 4/2015, la

Regione provvede nell’ambito della ridefinizione di aggiornamento del piano di programmazione dei

fabbisogni della Regione degli Enti strumentali per le annualità successive al 2014 a riprogrammare i

processi di stabilizzazione dei precari ALSIA di cui all’articolo 4, comma 6, della L.101/2013 convertito

con modificazioni in legge 125/2013 riguardanti esclusivamente il personale che abbia maturato

presso ALSIA i requisiti di cui all’articolo 4, comma 6 quater L. 101/2013 convertiti con modificazione

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

nella legge 125/2013, compatibilmente con quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia e

coerentemente con i precedenti atti di programmazione dei fabbisogni nonché dei limiti finanziari e

delle capacità assunzionali disponibili”.

PRESIDENTE (LACORAZZA) Perfetto. Questo è il comma 2 come riformulato. Nell’articolo da lei proposto, quindi 12 ter,

questo è il comma 2 riformulato. Il comma 1 rimane uguale com’è e il comma 3 viene eliminato,

cassato. Perfetto.

La votazione è aperta.

Chiudiamo la votazione.

Votanti 10: favorevoli 10, contrari nessuno, astenuti nessuno. Non c’è il numero legale e il

Consiglio non può proseguire.

La seduta viene chiusa alle ore 20.12.

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Consiglio Regionale della Basilicata Seduta del 24 febbraio 2015

Il Presidente del Consiglio (Piero Lacorazza)

Il Consigliere Segretario (Mario Polese)

Il Consigliere Segretario (Paolo Castelluccio)

Il Segretario del Consiglio (Luigi Gianfranceschi)

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