copia gratuita maggio 2006 anno 2 n° 5 la sicilia al ... · che inviato da dio a fare una...

12
S S aranno trascorsi poco più di trent’anni da quando un contadi- no, stufo di vedere infracidire in terra i grappoli d’uva pendenti dalle viti nane di Canicattì, decise di alzarle a pergolato. Riuscì pure a passarci sotto col trattore e si accorse che forse non c’era al mondo terra da uva come questa. Se ne avvidero subito anche i compaesani, contadini che tiravano a campare barattando ortaggi con maia- li e formaggio. Spiantarono cavoli e carciofi e si misero a coltivare quell’Uva Italia che li ha resi ricchi di botto. Ma se la ricchezza si improvvi- sa la saggezza e la lungimiranza no. E’ mancata la capacità di commercia- lizzare e i mercanti “stranieri” hanno sempre imposto regole e prezzi. Per decenni quegli stessi trafficanti che “oligopolizzano” i mercati ci hanno fatto credere che la provincia di Trapani è terra adatta solo ad uve “ordinarie”, di quelle che fanno mosto buono solo per essere combinato con quello del nord e consentir loro di fare vini pregiati ottime grappe e brandy distillati. Venivano e vengono con le autobotti e con una manciata di euro riempiono le loro cantine. Tre anni fa Vincenzo Bianco, Mario e Rosario Ferreri, a Santa Ninfa, hanno messo su un’aziendina (Ferreri S.r.L.) scommettendo che la più diffusa e meno pregiata uva della zona, il catar- ratto, avrebbe potuto stillare vino buono. Hanno vinto la scommessa ed anche il premio più prestigioso d’Italia: La Gran Medaglia d’Oro al Concorso Enologico Internazionale Vinitaly di quest’anno per la catego- ria vini tranquilli IGT bianchi. Per infrangere la menzogna che la terra belicina è poco adatta ai prodotti di pregio è bastato un perito agrario (Vincenzo Bianco) e neanche un eno- logo. Già nel 2005 avevano ottenuto riconoscimenti. Su tre vini presentati a concorso due hanno ricevuto le Gran Menzioni Oggi producono 50.000 bottiglie e ne esportano buona parte all’estero (Svizzera, Danimarca, Giappone). Ma sulla buona, anzi, ottima strada è anche l’Azienda Agraria Gandolfo, di Salemi, che ha partecipato con due vini ambedue premiati: il Grillo 2005 ed il Syrah 2004. Per Gandolfo la Gran Menzione è motivo d’orgoglio, se si pensa che l’Azienda è nata solo cinque anni fa e imbottiglia 2000 ettolitri di nettare degli dei. A Gibellina lo stesso riconoscimento è andato al Catarratto Grillo “nativo”, al Syrah Nero d’Avola “nativo” 2005 e al Syrah Nero d’Avola “nativo”2004 di Calogera Ienna, titolare dell’azien- da Donna di Coppe. Stesso premio al Cabernet “Cautalì” 2004 di Daniele Messina. E poi ancora Salemi, con la Gran menzione riconosciuta al Grecanico “Baronia Lampiasi 2004” dei feudi di Sant’Eufemia. La cantina Colomba Bianca ha partecipato al concorso di Verona con quattro vini: Catarratto 2004, Syrah 2004, Grecanico 2004, Nero D’Avola 2004. Non è stata una sorpresa, inoltre, il premio speciale Vinitaly andato alla Fazio Wines di Fulgatore Erice, per l’alto punteggio accumulato. Lo stes- so premio speciale è stato riconosciu- to ad altre sette aziende, una canadese, una spagnola, una tedesca, una porto- ghese, una francese, una cilena e una greca. Dino Taschetta, presidente della Colomba Bianca, contento lo è certo, ma seppur l’uccello che da il nome all’Azienda è per tradizione di buon auspicio, ancora non ha spiccato il volo. “Sono soddisfatto – dice – per- ché le aziende siciliane premiate migliorano la nostra immagine. E’ però necessario attuare strategie che consentano di trasformare i premi in reddito per gli agricoltori”. Non sa, Taschetta, quanto io sia d’ac- cordo. La terra non paga, i giovani la rifiutano e preferiscono una laurea breve al paio di salme di vigneto. Se non ci saranno i margini di guadagno sufficienti a pagare le braccia di immi- grati extracomunitari, fra dieci anni importeremo mosto dalla Cina. Già adesso per trovare un mezzadro ci si deve rivolgere a San Vincenzo Ferrer, che inviato da Dio a fare una ricogni- zione tra i vigneti, gustando il vino, dimenticò la via per il Paradiso. Se non si attuano strategie di marketing adeguate, capaci di produrre ricchez- za, questi meritati e prestigiosissimi premi rischiano di avere solo l’effetto di una sbornia. E il paradiso continue- rà ad attenderci. PERIODICO DI OPINIONI, POLITICA, ATTUALITA’ E CULTURA COPIA GRATUITA Anno 2 N° 5 MAGGIO 2006 Supplemento a «Marsala C’è» - Direttore Responsabile: Elvira Fusto Redazione: Via Calogero Isgrò,6 91025 Marsala TP Tel\fax 0923.719796 Pubblicità: [email protected] Pubblicato da Navarra Editore - Iscritto al registro dei giornali presso il Tribunale di Marsala Nr 136-3/2003 Stampato in proprio Tiratura 4000 copie email: [email protected] CARLO FERRACANE * NINO TILOTTA La Sicilia al Vinitaly A A l quarto congresso interna- zionale ufologico organizzato qualche anno fa dal Centro Nazionale Ufologico a San Marino, alcuni esperti hanno sostenuto che gli extraterrestri non solo scorrazza- no indisturbati con le loro astronavi nei nostri cieli, ma interferiscono nella vita dei terrestri compiendo temporanei sequestri di persona per esperimenti scientifici sui nostri simili. Il prof. Derrel Sims, ipnotista di Huston (U.S.A.), rapito dagli alie- ni sette volte, avrebbe portato a sostegno di queste tesi delle prove inoppugnabili e ha detto che ai sequestrati, per motivi ancora scono- sciuti, vengono impiantati nella sca- tola cranica microscopici corpi estranei biocompatibili. I sequestra- ti, una volta completato l'esperimen- to, riacquistano la libertà e non ricorderanno più nulla, se non sotto ipnosi, della loro disavventura. Unico problema i vuoti di memoria, una specie di pagine strappate dal calendario della loro vita, che tende- rebbero a scomparire col tempo. Le notizie di questi incontri del terzo tipo e i problemi che scaturiscono alle "cavie", soprattutto i vuoti di memoria, richiamano alla nostra mente alcuni episodi che si sono verificati nel corso di questi anni nella nostra città. In tempo di elezio- ni, soprattutto elezioni amministrati- ve, le promesse si sprecano, ma ven- gono poi dimenticate una volta rag- giunto l'obiettivo: il potere. Le "inspiegabili" dimenticanze fanno sorgere spontanea una domanda: non è che gli Alieni abbiano operato pure a Salemi? [email protected] Politici e dischi volanti GIANCALVI SALEMI: Centro di aggregazione pag. 2 (Pedone) VITA: Restauro chiesa di Tagliavia pag. 2 (Giglio) Le Cene di San Giuseppe pag. 3 (Scommegna) SALEMI: Trombettista di talento pag. 5 (Trapanese) SALEMI: Artigianato locale pag. 6 (gi.ca.) SALEMI: Le due Madri pag. 8 (Cammarata) SALEMI: Conte Umberto pag. 8 (Loiacono) Vita: Paolo Villafiorita pag. 8 (Gruppuso) SALEMI: Il mago Ranvalli pag. 9 (Calvitto) La pagina dello sport (Caradonna) A A l l l l i i n n t t e e r r n n o o : : L L a 40° edizione del Vinitaly svolta- si a Verona dal 6 al 10 aprile u.s. ha sicuramente rappresentato, per i vini di Sicilia, soprattutto in questo periodo in cui si parla sempre più di glo- balizzazione, un momento di confronto con altre regioni d’Italia, con altri Stati Europei e con l’intera produzione vini- cola mondiale. Confronto che indubbiamente conferma l’alto standard qualitativo raggiunto dai vini prodotti nella nostra regione. A questa edizione, curata dall’Istituto Regionale della Vite e del Vino hanno partecipato oltre 220 aziende, quasi una ventina in più rispetto alla precedente edizione. Un dato confortante è stato l’attestazio- ne d’apprezzamento dei nostri vini da parte degli operatori e dei giornalisti italiani e stranieri in visita al padiglio- ne Sicilia. Al 14° concorso enologico su circa 4000 vini presentati, provenienti da ogni parte del mondo, ben 110 vini siciliani sono stati premiati con meda- glie d’oro, d’argento e bronzo e gran menzioni. Un ruolo molto importante per tale cre- scita qualitativa hanno giocato gli eno- logi, gli imprenditori e i Presidenti di molte Cantine Sociali siciliane. La costante ricerca della qualità ha por- tato la Sicilia ad essere una tra le regio- ni d’Italia in cui si producono i migliori vini del mondo. L’alta specializzazione raggiunta dai produttori, l’ammodernamento tecnolo- gico delle cantine, la grande qualifica- zione dei nostri enologi, nonché l’impe- gno della Regione Sicilia e in particola- re dell’I.R.V.V. ha creato quella sinergia che ha indotto le aziende siciliane a pro- durre vini di qualità sempre migliore. Purtroppo pero’ tutto questo non dà il ritorno economico giusto per i nostri produttori poiché la commercializzazio- ne, vuoi per la nostra posizione geogra- fica, vuoi per la inadeguatezza dei mezzi e degli investimenti che le aziende metto- no a disposizione, non da ad oggi i risul- tati auspicati. Sicuramente molto dovrà essere fatto nei prossimi anni affinché le aziende sicilia- ne che producono vini di grande qualità possano competere con le aziende del nord-italia e del mondo. Tali sforzi dovranno essere rivolti ad un migliore impiego delle risorse umane del territorio sfruttando al massimo le idee degli uomini migliori del luogo e facen- do appello anche ai politici ai quali si chiede di lavorare più per la collettività che per singoli gruppi. Solo in questo modo si potranno raggiungere gli obbiettivi che la nostra terra merita e che agogna da tanto tempo. * Presidente dell’Assoenologi Sicilia Dalla terra al territorio tra coltura e cultura IL IL PODIO PODIO

Upload: vuongcong

Post on 18-Feb-2019

213 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

SS aranno trascorsi poco più ditrent’anni da quando un contadi-no, stufo di vedere infracidire in

terra i grappoli d’uva pendenti dalleviti nane di Canicattì, decise di alzarlea pergolato. Riuscì pure a passarcisotto col trattore e si accorse che forsenon c’era al mondo terra da uva comequesta. Se ne avvidero subito anche icompaesani, contadini che tiravano acampare barattando ortaggi con maia-li e formaggio. Spiantarono cavoli ecarciofi e si misero a coltivarequell’Uva Italia che li ha resi ricchi dibotto. Ma se la ricchezza si improvvi-sa la saggezza e la lungimiranza no.E’ mancata la capacità di commercia-lizzare e i mercanti “stranieri” hannosempre imposto regole e prezzi.Per decenni quegli stessi trafficantiche “oligopolizzano” i mercati cihanno fatto credere che la provincia diTrapani è terra adatta solo ad uve“ordinarie”, di quelle che fanno mostobuono solo per essere combinato conquello del nord e consentir loro di farevini pregiati ottime grappe e brandydistillati. Venivano e vengono con leautobotti e con una manciata di euroriempiono le loro cantine.Tre anni fa Vincenzo Bianco, Mario eRosario Ferreri, a Santa Ninfa, hannomesso su un’aziendina (Ferreri S.r.L.)scommettendo che la più diffusa emeno pregiata uva della zona, il catar-ratto, avrebbe potuto stillare vinobuono. Hanno vinto la scommessa edanche il premio più prestigiosod’Italia: La Gran Medaglia d’Oro alConcorso Enologico InternazionaleVinitaly di quest’anno per la catego-ria vini tranquilli IGT bianchi. Per infrangere la menzogna che laterra belicina è poco adatta ai prodottidi pregio è bastato un perito agrario(Vincenzo Bianco) e neanche un eno-logo. Già nel 2005 avevano ottenutoriconoscimenti. Su tre vini presentati aconcorso due hanno ricevuto le Gran

MenzioniOggi producono 50.000 bottiglie e neesportano buona parte all’estero(Svizzera, Danimarca, Giappone). Ma sulla buona, anzi, ottima strada èanche l’Azienda Agraria Gandolfo, diSalemi, che ha partecipato con duevini ambedue premiati: il Grillo 2005ed il Syrah 2004. Per Gandolfo la

Gran Menzione è motivo d’orgoglio,se si pensa che l’Azienda è nata solocinque anni fa e imbottiglia 2000ettolitri di nettare degli dei. A Gibellina lo stesso riconoscimento èandato al Catarratto Grillo “nativo”,al Syrah Nero d’Avola “nativo” 2005e al Syrah Nero d’Avola “nativo”2004di Calogera Ienna, titolare dell’azien-

da Donna di Coppe. Stesso premio alCabernet “Cautalì” 2004 di DanieleMessina.E poi ancora Salemi, con la Granmenzione riconosciuta al Grecanico“Baronia Lampiasi 2004” dei feudi diSant’Eufemia. La cantina ColombaBianca ha partecipato al concorso diVerona con quattro vini: Catarratto2004, Syrah 2004, Grecanico 2004,Nero D’Avola 2004. Non è stata una sorpresa, inoltre, ilpremio speciale Vinitaly andato allaFazio Wines di Fulgatore Erice, perl’alto punteggio accumulato. Lo stes-so premio speciale è stato riconosciu-to ad altre sette aziende, una canadese,una spagnola, una tedesca, una porto-ghese, una francese, una cilena e unagreca.Dino Taschetta, presidente dellaColomba Bianca, contento lo è certo,ma seppur l’uccello che da il nomeall’Azienda è per tradizione di buonauspicio, ancora non ha spiccato ilvolo. “Sono soddisfatto – dice – per-ché le aziende siciliane premiatemigliorano la nostra immagine. E’però necessario attuare strategie checonsentano di trasformare i premi inreddito per gli agricoltori”.Non sa, Taschetta, quanto io sia d’ac-cordo. La terra non paga, i giovani larifiutano e preferiscono una laureabreve al paio di salme di vigneto. Senon ci saranno i margini di guadagnosufficienti a pagare le braccia di immi-grati extracomunitari, fra dieci anniimporteremo mosto dalla Cina. Giàadesso per trovare un mezzadro ci sideve rivolgere a San Vincenzo Ferrer,che inviato da Dio a fare una ricogni-zione tra i vigneti, gustando il vino,dimenticò la via per il Paradiso. Senon si attuano strategie di marketingadeguate, capaci di produrre ricchez-za, questi meritati e prestigiosissimipremi rischiano di avere solo l’effettodi una sbornia. E il paradiso continue-rà ad attenderci.

PERIODICO DI OPINIONI, POLITICA, ATTUALITA’ E CULTURA

COPIA GRATUITA Anno 2 N° 5MAGGIO 2006

Supplemento a «Marsala C’è» - Direttore Responsabile: Elvira Fusto

Redazione: Via Calogero Isgrò,6 91025 Marsala TPTel\fax 0923.719796Pubblicità: [email protected] da Navarra Editore - Iscritto al registro dei giornali presso il Tribunale di Marsala Nr 136-3/2003Stampato in proprio Tiratura 4000 copie email: [email protected]

CARLO FERRACANE *

NINO TILOTTA

La Sicilia al Vinitaly

AA l quarto congresso interna-zionale ufologico organizzatoqualche anno fa dal Centro

Nazionale Ufologico a San Marino,alcuni esperti hanno sostenuto chegli extraterrestri non solo scorrazza-no indisturbati con le loro astronavinei nostri cieli, ma interferiscononella vita dei terrestri compiendotemporanei sequestri di persona peresperimenti scientifici sui nostrisimili. Il prof. Derrel Sims, ipnotista

di Huston (U.S.A.), rapito dagli alie-ni sette volte, avrebbe portato asostegno di queste tesi delle proveinoppugnabili e ha detto che aisequestrati, per motivi ancora scono-sciuti, vengono impiantati nella sca-tola cranica microscopici corpiestranei biocompatibili. I sequestra-ti, una volta completato l'esperimen-to, riacquistano la libertà e nonricorderanno più nulla, se non sottoipnosi, della loro disavventura.Unico problema i vuoti di memoria,una specie di pagine strappate dalcalendario della loro vita, che tende-

rebbero a scomparire col tempo.Le notizie di questi incontri del terzotipo e i problemi che scaturisconoalle "cavie", soprattutto i vuoti dimemoria, richiamano alla nostramente alcuni episodi che si sonoverificati nel corso di questi anninella nostra città. In tempo di elezio-ni, soprattutto elezioni amministrati-ve, le promesse si sprecano, ma ven-gono poi dimenticate una volta rag-giunto l'obiettivo: il potere. Le"inspiegabili" dimenticanze fannosorgere spontanea una domanda:non è che gli Alieni abbiano operatopure a Salemi?

[email protected]

Politici e dischi volantiGIANCALVI

SALEMI: Centro di aggregazione pag. 2 (Pedone)

VITA: Restauro chiesa di Tagliaviapag. 2 (Giglio)

Le Cene di San Giuseppepag. 3 (Scommegna)

SALEMI: Trombettista di talentopag. 5 (Trapanese)

SALEMI: Artigianato locale pag. 6 (gi.ca.)

SALEMI: Le due Madri pag. 8 (Cammarata)

SALEMI: Conte Umberto pag. 8 (Loiacono)

Vita: Paolo Villafiorita pag. 8 (Gruppuso)

SALEMI: Il mago Ranvallipag. 9 (Calvitto)

La pagina dello sport (Caradonna)

AAll ll ’’ iinntteerrnnoo::

LL a 40° edizione del Vinitaly svolta-si a Verona dal 6 al 10 aprile u.s.ha sicuramente rappresentato,

per i vini di Sicilia, soprattutto in questoperiodo in cui si parla sempre più di glo-balizzazione, un momento di confrontocon altre regioni d’Italia, con altri StatiEuropei e con l’intera produzione vini-cola mondiale.Confronto che indubbiamente confermal’alto standard qualitativo raggiunto daivini prodotti nella nostra regione. A questa edizione, curata dall’IstitutoRegionale della Vite e del Vino hannopartecipato oltre 220 aziende, quasi unaventina in più rispetto alla precedenteedizione.Un dato confortante è stato l’attestazio-ne d’apprezzamento dei nostri vini daparte degli operatori e dei giornalistiitaliani e stranieri in visita al padiglio-ne Sicilia. Al 14° concorso enologico sucirca 4000 vini presentati, provenientida ogni parte del mondo, ben 110 vinisiciliani sono stati premiati con meda-glie d’oro, d’argento e bronzo e granmenzioni.Un ruolo molto importante per tale cre-scita qualitativa hanno giocato gli eno-logi, gli imprenditori e i Presidenti dimolte Cantine Sociali siciliane.La costante ricerca della qualità ha por-tato la Sicilia ad essere una tra le regio-ni d’Italia in cui si producono i migliorivini del mondo. L’alta specializzazione raggiunta daiproduttori, l’ammodernamento tecnolo-gico delle cantine, la grande qualifica-zione dei nostri enologi, nonché l’impe-gno della Regione Sicilia e in particola-re dell’I.R.V.V. ha creato quella sinergiache ha indotto le aziende siciliane a pro-durre vini di qualità sempre migliore. Purtroppo pero’ tutto questo non dà ilritorno economico giusto per i nostriproduttori poiché la commercializzazio-ne, vuoi per la nostra posizione geogra-fica, vuoi per la inadeguatezza dei mezzie degli investimenti che le aziende metto-no a disposizione, non da ad oggi i risul-tati auspicati.Sicuramente molto dovrà essere fatto neiprossimi anni affinché le aziende sicilia-ne che producono vini di grande qualitàpossano competere con le aziende delnord-italia e del mondo.Tali sforzi dovranno essere rivolti ad unmigliore impiego delle risorse umane delterritorio sfruttando al massimo le ideedegli uomini migliori del luogo e facen-do appello anche ai politici ai quali sichiede di lavorare più per la collettivitàche per singoli gruppi. Solo in questomodo si potranno raggiungere gliobbiettivi che la nostra terra merita eche agogna da tanto tempo.

* Presidente dell’Assoenologi Sicilia

Dalla terra al territorio tra coltura e cultura

ILIL PODIOPODIO

Cronache dal Belice 22

MM artedì 11 aprile è statoinaugurato il "Centrodi aggregazione per gli

immigrati" (nella foto), una strut-tura a servizio della comunità ditunisini, algerini e marocchini cheda anni vive e lavora in città. Lasede è in via Antonio Lo Presti alnumero 1, a pochi metri da PiazzaLiberta, nel cuore della città,all'interno dei locali dell'expescheria che il comune haristrutturato a proprie spese,dotandoli di arredi interni e di unimpianto di tv satellitare per con-sentire agli immigrati di guardarei programmi delle Tv straniere.Il centro è stato dedicato allamemoria di "Giovanni Paolo II",il pontefice che per anni ha predi-cato in giro per il Mondo l'inte-grazione fra i popoli. All'inaugurazione hanno parteci-

pato il vescovo della Diocesi diMazara del Vallo MonsignorCalogero La Piana, l'arciprete diSalemi Pasquale Gandolfo, ilresponsabile della CaritasDiocesana nonché presidentedalla "Fondazione San VitoOnlus" Padre Francesco Fiorino,il sindaco Biagio Mastrantoni, ilpresidente del Consiglio

Comunale Antonio Brunetta, gliassessori e i consiglieri comunali. “E' stato mantenuto - Dice il sin-daco Biagio Mastrantoni - l'impe-gno di dare agli immigrati unlocale in cui potere trascorrere iltempo libero e incontrare i loroconnazionali. Qui a Salemi c'è daanni una comunità di immigratilaboriosi, che si guadagnano da

vivere lavorando nei campi e checostituiscono parte integrantedella nostra società. L'aperturadi questo centro - aggiunge il sin-daco - è un ulteriore simbolodella secolare tradizione di tolle-ranza e di integrazione che que-sta città può vantare"Il centro sarà gestito dalla Caritasdiocesana e dalla "FondazioneSan Vito Onlus" che provvede-ranno a regolarne il funzionamen-to. Ci sarà un custode incaricatodi aprire e chiudere il centro.La Caritas ha in programma per iprossimi mesi delle attivitàricreative per gli immigrati e unaserie di servizi a loro sostegno.Già da anni il sodalizio di volon-tariato ed assistenza della Chiesaitaliana tiene aperta a Salemi, gra-zie anche alla collaborazione delComune, una mensa per gli indi-genti, frequentata soprattutto daimmigrati.

SALEMI: il comune inaugura una struttura a servizio degli immigrati

Centro di aggregazione Giovanni Paolo IILUCIA PEDONE

…Ma loro provocano!!!!

UUna ragazza con il cognome di un colore che portamale alla gente di spettacolo, una quarantina di

anni fa, rifiutò di sposare chi l'aveva violentata. FrancaViola lo spettacolo lo diede: se ne è sbattuta delle leggimorali che le ridavano l'onore se sposava chi l'avevaviolentata. Per lei l'onore era mandare in galera coluiche aveva abusato di lei. La legge, a quell'epoca, garan-tiva l'impunità agli stupratori purché sposassero la stu-prata.(Erano i tempi in cui il delitto d'onore era punitocon qualche centinaio di passeggiate giornaliere nel cor-tile di un carcere).Una bambina è stata violentata. Nel nome del popoloitaliano,qualche giorno fa, una Corte di Giustizia ha sta-bilito che il reato non è poi così grave, dato che la ragaz-zina non era vergine di suo. Siamo tornati indietro di unsecolo, quando la verginità era un libretto a risparmio, ele ragazze con la minigonna la violenza carnale, midicevano don Turiddu e la 'zzà Cicca, si la circavanu:Piccole Bottanelle!! Perverse provocatrici da punire perlegge.

Borsellino Ciancio - Ardizzone

SSe Rita Borsellino vincerà le elezioni in una Siciliadove i siciliani subiscono un'informazione a senso

unico, nel bipolio targato Ciancio - Ardizzone, (LaSicilia e Il Giornale di Sicilia) farà una legge "contro leconcentrazioni nel settore dell'informazione e della pub-blicità nella nostra regione". Sarebbe a quel punto per-messo ad altri di impiantare nuove radio, giornali e tele-visioni professionalmente ed economicamente attivi edindipendenti. Sembra roba da poco, ma dalle nostreparti (e non soltanto dalle nostre parti) che un candida-to dichiari ufficialmente di mettere il bastone tra le ruotealla stampa editoriale più potente, sotto le elezioni, miappare non solo inusuale ma incredibilmente coraggio-so oppure incosciente,Dato che io sono tra quelli che si votano la Borsellino,propendo incondizionatamente per il coraggio.

Voto e rassegnazione

HHo votato in un Paese democratico (l'Italia), con l'a-marezza di votare in maniera poco democratica.

Non ho potuto scegliere i candidati nelle liste che eranobloccate, e non ho potuto neanche chiedere la garanziache il Governo non venisse defenestrato alla primaoccasione conveniente da politici sconvenienti.Un'elezione che anni fa, quando ero disposto ad incaz-zarmi sul serio per la lesione di un diritto, mi avrebbespinto allo sciopero della fame. Oggi sono stanco edemoralizzato. Mi hanno abituato a qualsiasi voltafac-cia politico, e alle bugie dette come ispirate verità.Hanno fatto una campagna elettorale (specie quelli didestra) impegnati a raccontare che gli avversari diconobugie, e invece avrebbero dovuto dirmi dei propri pro-grammi e delle proprie certezze. Il risultato è la mia ras-segnazione. Che, detto tra noi, è anche un alibi per lamia debolezza: ho detto sciopero della fame? Io che ora-mai inciampo persino per una dieta ipocolesterolemica?La speranza è che dalle parole inutili si passi ai fatti.Che i ciabattoni lazzaroni che hanno infestato le campa-gne elettorali si comportino finalmente da galantuomi-ni. E che questo Paese si riprenda la dignità che gli erastata carpita.

NINO TILOTTARIFLESSIONI

SS i riconferma anche quest'anno ilsuccesso dell'InternationalPackaging Competition, il famo-

so concorso Internazionale organizzatodall'Ente Fiera di Verona, che ogni annopremia l'"abbigliaggio" di vini e distil-lati. Giunto alla sua 11° edizione, que-sto prestigioso concorso assume sem-pre più una valenza strategica per leAziende che desiderano veicolare ecomunicare efficacemente i propri pro-dotti attraverso una immagine che lerenda riconoscibili.A presiedere la giuria un nome altiso-nante come quello di Elio Fiorucci, sti-lista di successo, che ha attribuito l'am-bito premio speciale " Etichetta dell'an-no 2006" alla " Grappa Duca Enrico"del marchio Duca di Salaparuta,(Grafica House Agency Duca diSalaparuta diretta dal pubblicitarioSalvatore Pecorella, nostro concittadi-no) Si tratta di una confezione esclusiva edelegante con tratti che rimandano forte-mente al nobile rosso, Duca Enrico,dalle cui vinacce viene prodotta questagrappa. Un packaging in controtenden-za non soltanto per la scelta della botti-glia scura, ma soprattutto per la rinun-cia a qualsiasi etichetta e la predilezio-ne di una scrittura serigrafata in argen-to del logo Duca Enrico che conferisceall'intero packaging un'aurea elegante elussuosa.

Un salemitano di successoTotò Pecorella, pubblicitario

MM entre la Cassazioneappone il suo vistosulla vittoria del cen-

trosinistra alle elezioni politi-che ben nove giorni dopo il lorosvolgimento, a Salemi i datiprovenienti dall’ufficio eletto-rale del Comune registrano ilboom locale di Forza Italia allaCamera e l’exploit dell’Udeur,trascinato dalla candidatura diAntonino Scimemi al Senato. Spulciando tra i dati riguardantila Camera ci si accorge che laparte del leone la fa ForzaItalia, che con 1.454 voti si atte-stata intorno al 22,3%, seguitadall’Ulivo al 19,7% edall’Udeur, cui le 999 preferen-ze sono valse un 15,3%. Fuoridal podio l’Udc, che con i suoi889 consensi raggiunge il13,6%. Posizioni di rincalzo perAlleanza nazionale eRifondazione comunista, che sisono attestate rispettivamente al6,8 e al 3,3%. Non sfonda,come nel resto d’Italia, la Rosanel pugno, nata dall’unionedello Sdi che pure a Salemi puòcontare sull’adesione del sinda-co Mastrantoni con i Radicali diMarcoPannella. Ma la maglianera i salemitani l’hanno asse-gnata ai socialisti di BoboCraxi, che in tutte le 19 sezioni

hanno raccolto soltanto cinquevoti.Per quanto concerne il Senato,invece, lo scettro di primo dellaclasse passa da Forza Italiaall’Udeur, che giovandosianche della candidatura localedi Antonino Scimemi è arrivatoal 20,9% con 1.228 voti. Il par-tito di Berlusconi pò consolarsicon la piazza d’onore, conqui-stata con 1.182 consensi (il20,1%). La terza posizionespetta invece alla Margherita,che con 803 contrassegni sulproprio simbolo ha raggiunto il13,6%. Conferma anche alSenato la quarta posizione rag-giunta alla Camera l’Udc cheha raccolto 672 voti (l’11,4%).Decisamente fallimentare ilrisultato di Alleanza siciliana,lista fondata dal fuoriuscito diAlleanza nazionale NelloMusumeci, che al Senato haraccolto soltanto quattro prefe-renze. All’ultimo posto ancora iSocialisti di Craxi, che stavoltasi dividono l’ultima piazza conil ‘glorioso’ Partito liberale,entrambe le formazioni politi-che hanno infatti ricevuto perpalazzo Madama soltanto duevoti ciascuno. Fin qui i dati,che difficilmente avrannoinfluenza diretta nella politicasalemitana la quale, comunque,a breve dovrà fare i conti con irisultati delle elezioni regionalidel 28 maggio.

SALEMI, il punto sui risultati elettoraliSALVO CATALDO IIncontrarsi a Gibellina, il pro-

gramma predisposto dall'asses-sorato alla cultura e al turismodella città belicina, prevede seiappuntamenti in un luogo apertodella città, comprendenti ognunouna visita alle opere d'arte postelungo l'itinerario ed una serie distands dove saranno esposti pro-dotti artigianali, la degustazione diun prodotto tipico e uno spettaco-lo. Il primo appuntamento sarà laPrima Festa di Primavera, sabato29 aprile, in piazza XV Gennaio.Le feste successive saranno il 3giugno, il 24 giugno, il 2 settem-bre. Ultima manifestazione sabato23 dicembre, in piazza XV gen-naio per la Festa Natalizia.L'assessore al turismo e alla cultu-ra del comune di Gibellina hadetto: "Gibellina si pone ancorauna volta al centro di una attenzio-ne rivolta alla cultura, ma al con-tempo anche al territorio”. Incontrarsi a Gibellina intendecreare dei momenti di intesa esinergia tra arte e cultura, tra tradi-zione e storia, tra intrattenimento epartecipazione collettiva. La mani-festazione che ha l'obiettivo di tra-sformare la città in un grande pal-coscenico aperto a tutti, è l'occa-sione per conferire alle bellezzegià note nuova linfa e per svilup-pare nuovi orizzonti di crescita e diapertura all'esterno, nell'ottica del-l'affermazione e del recupero dellegrandi potenzialità del territorio edell'enorme bagaglio di ricchezzadella città.

Incontrarsi a Gibellina

Cronache dal Belice mmaaggggiioo 2200006633

II l presidente della Pro Locodi Salemi, Enrico Spisso,esprime un giudizio positi-

vo sulla Festa di San Giuseppe,tenutasi a Salemi dal 19 al 26marzo, almeno per quantoriguarda la presenza massicciadi visitatori. La Pro Loco incollaborazione con l'Associa-zione Pro Centro Storico harealizzato l'altare di San

Giuseppe nell'ex Chiesa diSan Bartolomeo e l'invitodei Santi che si è tenuto il19 marzo, con il patrociniodel Comune di Salemi. È stata curata con moltaattenzione l'accoglienza,l'informazione e l'accom-

pagnamento dei gruppi di turi-sti grazie all'eccezionale lavorodei volontari.La presidente della Pro Loco diVita, Maria Scavuzzo, afferma,in sintonia con la Pro Loco diSalemi, che bisogna fortificarela manifestazione di SanGiuseppe riprendendo il rap-porto di collaborazione con laProvincia di Trapani per l'inse-

rimento della via di SanGiuseppe negli obiettivi dellaProvincia. Fondamentale, però,il coinvolgimento dei Comunidella Valle del Belice dove latradizione è viva, in sinergiacon le aziende agricole, i risto-ratori, gli albergatori, i touroperator, le agenzie di viaggi etutte le associazioni.I due presidenti esprimono laloro soddisfazione per la pre-senza a Salemi, il 19 marzo,della giunta nazionaledell'UNPLI (Unione Nazionaledelle Pro Loco d'Italia), a dimo-strazione dell'importanza,ormai nazionale che riveste laFesta di San Giuseppe. Sono

state inoltre gettate le basi perun gemellaggio fra la regionePuglia e la regione Sicilia. Enrico Spisso sottolinea lagrande potenzialità che la festarappresenta per lo sviluppoturistico, economico, sociale eculturale del territorio ma stig-matizza la negligenza organiz-zativa degli enti locali.Occorre, infatti, sfruttaremeglio i tempi organizzativicon il coinvolgimento delleassociazioni interessate, ponen-do degli obiettivi chiari accom-pagnati da adeguati finanzia-menti.

Guide turistiche per il territorioSALEMI: volontari a servizio dei turisti

DD urante la settimana diSan Giuseppe si snoda-no una serie di eventi

volti a intrattenere le personeche vengono ad ammirare le"Cene di San Giuseppe". Puntodi riferimento per i turisti è laPro Loco: un'associazione divolontari che gestisce l'acco-glienza e l'informazione turisti-ca. La Pro Loco può contaresulla grande collaborazione diun gruppo di giovani volontariappassionati della storia, delletradizioni e della cultura dellanostra città. Questi ragazzi, ani-mati ogni anno da un grandeentusiasmo, che contagia tutticoloro che ne vengono a con-tatto, si mettono a disposizionedei turisti e dei curiosi che ven-gono a Salemi trasmettendo lapropria passione. Sono giovani

che amano il loro paese, chehanno voglia di conoscere e difar conoscere la loro realtà.Anche quest'anno, come ognianno, la scuola ha avuto uncompito fondamentale: sono glialunni che si cimentano nelruolo di “guide turistiche”,valorizzando così il territorio.Importante è stato l'appoggiodei dirigenti della Pro Loco chehanno creduto in questi ragazzi.Il merito maggiore, però, è daassegnare a tutti quei giovaniche nel corso degli anni hannointrapreso quest'esperienzariuscendo a creare un grupposempre più numeroso e unito.

Adriana Maniaci e GaetanoScommegna, volontari della

Pro Loco dal 1996

GAETANO SCOMMEGNA

Alcuni dei volontari che hanno prestato servizio quest'anno.

FF in dai tempi antichi chiprometteva una Cena aSan Giuseppe, dopo il

Natale iniziava la raccolta didenaro, farina, uova, ricevendonel contempo promesse di pie-tanze e di aiuto per lavorare ipani e montare gli altari. LeCene si preparavano per sfama-re i poveri e invocare l'aiutodella Sacra Famiglia. In cuorsuo il "penitente" aveva stabili-to di non accettare offerte chesuperassero i pochi centesimiperché la raccolta doveva essereuna continua e lunga mortifica-zione. L'allestimento degli alta-ri veniva vissuto come una festada tutte le famiglie del quartie-re. Volontari e volontarie si pro-digavano dando una mano aipadroni di casa perché tuttovenisse preparato nei tempi pre-visti e nelle migliori condizioni.Allora non si pensava ai com-pensi in denaro per il lavorosvolto; si lavorava gratuita-mente in onore del Santo e perla carità cristiana. Oggi hanno preso il sopravven-to le Cene pubbliche, quellepreparate dagli enti (alcuneallestite per beneficenza) chefanno da richiamo per i turisti i

quali possono ammirare il pre-zioso lavoro della donna sale-mitana che ancora riesce a farecol pane preziose artisticheriproduzioni, ma non potrannomai essere coinvolti in queimagnifici momenti di serenitàspirituale che si vivevano in unaCena votiva. Lo scioglimentodel voto con la mortificazionedella questua, l' apparecchiarela tavola per i poveri, il riunirsiattorno all'altare per la recita delrosario, la riconciliazione traparenti o tra amici coi quali nonsi era in buoni rapporti e cheavveniva dinanzi all'immaginedella Sacra Famiglia erano imomenti più emozionanti vis-suti ai bordi di quei listelli rive-stiti di mortella e alloro, dove sirespirava il profumo della pri-mavera, della fragrànza dei panie delle pietanze. Tanta grazia diDio per tutti quelli che onorava-no con la loro presenza e con laloro preghiera mesi di sacrifici.Le Cene pubbliche sono soltan-to una rappresentazione "teatra-le". Hanno fatto disperdere unaricchezza culturale e religiosache difficilmente potrà essererecuperata.

gi.ca.

II l 25 Marzo scorso si è tenu-ta a Palermo la manifesta-zione “San Giuseppe e i

suoi pani: Chiusa Sclafani eVita, due realtà a confronto”.Organizzata dall’associazione“INsieme” in collaborazionecon l’Azienda Agricola OlioValle del Sosio e con la ProLoco Vitese, che per gentileconcessione della SignoraGandolfo Antonina, ha portatoun piccolo altare che ben rap-presenta la tradizione dei pani

Vitesi. A fare da cornice all’evento, un salone settecentescoall’interno dello storico PalazzoIsnello. Durante la serata ungiovane Vitese “VitoGiglio”cultore di questa anticatradizione , ha illustrato la sim-bologia, il significato dei pani ele tradizioni a cui la comunitàvitese è legata. Nel contestodella serata è stato allestitoanche uno spazio espositivo perpromuovere i prodotti tipici e letradizioni della comunità vitese.

Spazio espositivo

Esposizione a palazzo IsnelloVITA: promozione dei prodotti vitesi

SALEMI: Le Pro Loco di Salemi e Vita riflettono sulla festa e sulle prospettive future

Cene di ieri e di oggi

La Cena allestita presso l’Istituto Figlie della Misericordia e della Croce di c/da Bagnitelli

Cena pubblica del Comune

IIn occasione della partecipatis-sima festa di San Giuseppe a

Salemi, quest'anno anchel'Associa-zione religiosa dellaFamiglia del Cuore Immacolatodi Maria ha organizzato ed alle-stito uno stand in cui risaltavanonumerose immagini religiose chefacevano da corona alla bellissi-ma cena in miniatura realizzatada mani certosine.

DDal 10 al 17 giugno laMadonna pellegrina di

Fatima visiterà il paese di Salemied in particolare la sua ChiesaMadre, in occasione del 50° annodi sacerdozio dell'arciprete Mons.Pasquale Gandolfo.L'evento, patrocinato dal Comunedi Salemi e benedetto dal vescovodi Mazara, è proposto dal movi-mento della Famiglia del CuoreImmacolato di Maria.

a cura di Francesco Pedone

La Madonna PellegrinaPellegrina da terra lontana

prossima sono ad arrivare in un antico paese.Figli miei non affannateviè vostra madre che arriva.

Sol del mio arrivo date vocee del mio dimorar per otto dì

nella Madre Chiesa.Poi ognuno lavi se stesso

con acqua che da sorgente sgorgae si copra con candide vesti.

Ai miei occhi appariretecome dei fiori che al Sacro Cuore

di mio figlio, che ha soffertoe ancor soffre per voi, offrir potrò.

Antonella

Le Cene di San Giuseppe

NN el pomeriggio del 19Marzo scorso si è svol-to, nei locali del

Centro Sociale, un recital dipoesie promosso e organizzatodalla Pro Loco di VITA con ilpatrocinio dell'Assessorato aiBeni Culturali, Ambientali edella Pubblica Istruzione, cheha visto alternarsi sul palco ungruppo di poeti provenienti daBologna e dal suo interlandcoordinati da "il laboratorio diparole" e dal Circolo LaFattoria - BOLOGNA - e unarappresentanza di poeti dialet-tali provenienti da varie cittàdella Sicilia Occidentale coor-dinati da "i poeti di 'verso'Sikania"

Ad accogliere gli illustriospiti, oltre alla Presidentedella Pro Loco di VITA Sig.ra

Maria Scavuzzo, anche ilSindaco di VITA dott. AntoninoAccardo e un nutrito gruppo diappassionati cultori della poe-sia.

Nella mattinata i graditiospiti avevano visitato gli altaridi San Giuseppe di Salemi e,nel primo pomeriggio, quellirealizzati a Vita. Dopo questafull immersion in una dellenostre tradizioni più radicate èstato ancora più piacevole larecita-ascolto delle opere.Alcune di queste sono staterecitate in dialetto (siciliano,bolognese, toscano) e una infrancese. E' stato perciò prezio-so il supporto offerto dal volu-metto realizzato da AdrianaManiaci (Servizio Civile dellaPro Loco di VITA) che sotto iltitolo: " RIME e STROFE nel-l'incontro tra …POETI EMI-LIANI e SICULI NOSTRANI"le ha raccolte tutte, complete di

traduzione a fronte, omaggiatoa tutti i partecipanti all'evento.

Altra chicca che ha entusia-smato l'uditorio è stata quellarappresentata dagli intermezzimusicali e canori offerti dalgruppo "I Cantori del Belice" edal maestro bolognese PaoloBuconi che si è esibito inapplauditissime performancesal violino.

Al termine del recital sonostati consegnati al Sindaco deivolumi di raccolte di poesie chearricchiranno la bibbliotecacomunale di VITA. Subitodopo la comitiva degli ospiti siè trasferita in un noto localerustico per gustare i piatti tipicidelle "Cene di San Giuseppe".(particolare curiosità e apprez-zamento ha destato tra i bolo-gnesi l'inizio della cena conl'insalata di arance e la conclu-sione con la pasta tipica di SanGiuseppe.

Cronache dal Belice 44

Poeti emiliani e siculi nostraniVITA: recital di poesie al centro sociale

Gruppo di poeti durante il recital di poesie

RR itorna al suo anticosplendore l’abside dellaChiesa Maria SS. di

Tagliavia. Sono trascorsi diversi mesi daquando hanno avuto inizio ilavori di restauro all’internodella Chiesa dedicata allaMadonna di Tagliavia a Vita.Un lavoro lungo e laborioso cheha necessitato di pazienti maniesperte che permettessero allepitture murali dell’abside dellachiesa di ritornare al loro anticosplendore.Il lento sgretolarsi delle pittureche decorano le pareti dellanavata, della volta e dell’absidee la graduale apertura di lesioninella volta e nel catino dell’ab-side hanno arrecato, con il pas-sare del tempo, consi-derevoli deterioramen-ti di fronte ai quali nonera più possibile rima-nere passivi. Sirischiava infatti didover vedere, da qui apochi anni, la cadutadi significative parti dipellicola pittorica,compromettendo inmodo considerevole laleggibilità dell’opera. L’opera di restauro èstata eseguita dai mae-stri I. Parrinello e F. Galfanoche con particolare cura hannoconsolidato le parti sfaldate dipellicola pittorica in fase dicaduta, suturato le lesioni,effettuato i ritocchi pittorici,ricostruito parti sgretolate eridato vigore e lucentezza allafoglia oro zecchino posta dasfondo ai soggetti rappresentati,nel rispetto di ciò che l’arte delrestauro esige. Anche gli ange-li in stucco posti a cornice delquadro della Madonna delRosario di Tagliavia hanno riac-quistato il loro originario aspet-to alterato da scialbature eagenti atmosferici che con iltempo ne avevano falsato leplasticità originarie. Le pitture soggette a restaurovennero eseguite dal 1962 al1964, per volere dell’allora par-roco Gucciardi, da un anzianopittore di Santa CaterinaVillarmosa, Luigi Maniscalco,e sostenute dalle offerte di alcu-ni vitesi residenti in Canada a

Toronto. Con il suo paziente ecreativo estro pittorico egli, indue anni di lavoro, decorò lachiesa con scene riguardanti: lavita della Vergine, le apparizio-ni mariane e i misteri delRosario. Col passare degli anni le muradella chiesa e dei locali adia-centi hanno dovuto fare i conticon gli eventi sismici del 1968,le infiltrazioni di acqua piovanadalle mura esterne e dal tetto,gli assestamenti strutturali e lealterazioni naturali, e con esseanche le pitture hanno subito lagraduale perdita della loro bel-lezza originaria. Non era piùpossibile rimanere spettatoripassivi, l’intervento conservati-vo si presentava necessario eurgente, così come necessario eurgente era intervenire per ilocali parrocchiali.

Da anni l’attuale parroco, l’ar-ciprete don GiuseppeMarchello, auspicava che siintervenisse al più presto; ladifficoltà era di reperire i fondinecessari. I tentativi di poterusufruire di finanziamenti pub-blici non sono mancati ma lerisposte sono rimaste negative.Bisognava compiere un atto dicoraggio e di affidamento allaDivina Provvidenza e alla bontàdei fedeli vitesi, vicini e lonta-ni, che in virtù della loro fermadevozione alla Madonna delRosario, sotto il titolo di“Tagliavia” potessero avereverso questa loro chiesa e casadi tutti un gesto di solidalesostegno. Così è stato e ad oggila risposta è stata positiva,anche se il debito da coprire èancora molto cospicuo.Da parte sua anche il Comitatopermanente per i festeggia-menti in questi ultimi anniaveva impostato una serie diiniziative volte alla raccolta di

fondi da destinare al restauro: lapubblicazione, con il sostegnodel Sindaco Vincenzo Ingraldi,dell’amministrazione comunalee di diversi sponsor, di un librosul culto e la festa che i vitesitributano alla Madonna diTagliavia e la spedizione dellibro in Canada per interessareall’iniziativa gli emigrati resi-denti a Toronto, fanno parte diesse. Non ultima ma similmen-te importante è stata la serata dibeneficenza che alcuni emi-granti residenti a Torontohanno organizzato il 6 agostodel 2004 durante la quale sonostate raccolte le somme chehanno dato lo sprone per l’ini-zio dei lavori.Al momento a lavori ultimati siauspica che si possa al più pre-sto intervenire anche per larimanente parte della navata

della chiesa, rima-sta con le suelesioni e le suescrepolature, le suelacune e le suemuffe con l’auspi-cio che si possanoreperire i fondinecessari. Per l’og-gi si gioisce per lameta raggiunta conl’orgoglio che ilsacrificio, il lavoroe l’impegno deitanti vitesi, resi-

denti in patria e all’estero,dimostrano la filiale devozionealla Vergine e l’interesse per igiovani che potranno usufruiredi locali parrocchiali per la lorocrescita umana e cristiana.D’altronde la storia della chiesadedicata alla Madonna diTagliavia, narrata nel su citatolibro “Il culto della Madonnadi Tagliavia nel paese di Vitafra storia, tradizioni e fede”, èl’espressione di uno straordina-rio percorso di fede e devozionetessuto fra le trame nella nostrastoria paesana e lasciato a noi ineredità da chi ci ha preceduto,l’azione volta al recupero e allasalvaguardia di tutto questo sitraduce pertanto in un impegnocostante cui il vitese devotodeve sentirsi orgoglioso di nonsottrarsi.Lode e il riconoscenza a tutticoloro che hanno appoggiato esosterranno l’iniziativa, nellasperanza che anche i posterifaranno altrettanto.

VITO GIGLIO

Il restauro della chiesa Maria SS. di TagliaviaVITA: ultimati i lavori dell’abside

ISIDORO SPANO’

LLa poesia in dialettodi Giovanna Guc-

ciardi nasce improvvisa-ta, detta più che scritta, eil brulichio di vita, cheappare nella sua interez-za ed essenza reale con lasemplicità disarmantedel "lessico famigliare".Il suo canzoniere è unospecchio appassionato difigure e sentimenti: dalrapporto simbiotico conla sua terra al mistero delvivere, dall'amore gioio-so al dolore lacerante,dalla paura esistenzialealla morte, dalla dispera-zione alla luce della fede.Il Pascoli scriveva:"Poesia è trovare nellecose il loro sorriso e la

loro lacrima... Ricordatiche la poesia vera fa bat-tere, se mai il cuore, nonmai le mani".

E Giovanna Gucciardicon questa semplice sil-loge sgrana "Curaddi d'a-muri" e fa battere ilcuore.

Paiseddu,meu,friscu d'aria fina

e di profumiora ti viu

tristi e scunsulatu.Li stratuzzi

su vacanti di risatitanti peri chiù

nun tessinu balati.Si comu chiddi

chi perdinu lu corisì pi chistu si tu

silinziusu e mutu.Lu ventu sempris' infila nì li casi

e cantala canzuna di l'amuri

ma unn'arruspigghia chiùstu paiseddu duci

chi soffri pi malincuniadi malincunia.Sulu l'aceddi

impazzuti d'amuricu li iurnati boniravvivanu lu cori.

U casteddu di ddà supra

sempri vigghia e taliali casuzzi chi si strincinu

e s'abbrazzanuArrispigghiati

paiseddu meu aduratuapri l'ucchiuzzia novi pinseri.Vonnu li casi

e li balati la canzuna di la vita,

arrè, a cantari!

ENZA GANDOLFO BELLOMO

SALEMI: pubblicata raccolta di poesie di Giovanna Gucciardi

Curaddi d’amuriUna poesia tratta dal libro

Torna, arrè, a cantari…

mmaaggggiioo 22000066

SALEMI: Il maestro Rosario Rosa si aggiudica il primo posto al concorso nazionale di musica

Cronache dal Belice55

SALEMI: nasce associazione di volontariato

AA ncora un altro successoper il giovane trombet-tista salemitano Rosa-

rio Rosa (nella foto). Assiemead altri quattro musicisti delgruppo musicale “Fire Brass”,si è aggiudicato il primo postonella categoria “Musica daCamera” al concorso Nazionale“Giovani Talenti” svoltosi aMendicino dal 30 marzo al 1aprile. Il Concorso Nazionale,organizzato dalcomune diMendicino –s e t t o r eC u l t u r aScuola civicadi musica“Ada Cam-pagna“ ed in colla-borazione con l’AssociazioneMusicale “The BrassCollection”, l’AssociazioneAmici della Musica diMendicino, Vivi Arte di Romanonché l’Associazione“Skrjabin” di Grosseto, giuntoquest’anno alla V edizione.Il concorso aveva lo scopo didiffondere la musica colta valo-rizzando i giovani e stimolandoil loro talento.Alla rassegna hanno partecipatosia musicisti italiani che stra-nieri. Il programma musicaleche hanno dovuto svolgere èstato libero (con durata massi-ma di 15 minuti). Sono stati

ammessi tutti gli stili e le tra-scrizioni. Le prove sono statepubbliche, suddivise in elimi-natoria e finale. Il concerto dipremiazione è stato registratoinoltre su Cd a curadell’Associazione organizzatri-ce. Il maestro Rosario Rosa e il suoquintetto vincitore della mani-festazione ha letteralmenteammaliato il pubblico con lavirtuosità delle note ed alcuneescursioni musicali di altissimolivello.Il concerto eseguito per la pre-miazione ha creato

un atmosferaquasi magi-ca in cui laperforman-ce musicaleche hacoinvolto ipresenti si ècome miscelata all’improvvi-sazione teatrale, dando luogoa delle interpretazioni perso-nali ed innovative. Durantel’esecuzione del primobrano, ad esempio, i musici-sti hanno suonato confon-dendosi fra il pubblico, men-tre nella seconda parte hanno

eseguito musiche più ritmiche eche ben si sono prestate amomenti molto divertenti comeil suonare le musiche messicanecon i sombreri, o improvvisareun tango argentino fra i duetrombettisti sulle musiche tradi-zionali argentine.Il resto del repertorio ha spazia-to dalla letteratura operisticaalle composizioni per il cinemacaratterizzato da una varietà ditimbri esonoritàpropried e g l iottoni.

ENZO TRAPANESE

AA nche a Salemi, come inmolte altre città italiane,è stato costituito un

Gruppo Archeologico. Si trattadi un’associazione di volonta-riato aderente ai GruppiArcheologici d’Italia con sede aRoma, attivi già dal 1965.Il nome che contraddistingue ilgruppo salemitano è “XAIPE”(leggasi KAIRE).La scelta del nome non è statacasuale, infatti, si rifà all’iscri-zione presente sul mosaico elle-nistico rinvenuto alla finedell’800 nel centro storico dellacittà di Salemi.Seguendo il profilo della dire-zione nazionale, il GruppoXAIPE si prefigge, pertanto, dipromuovere un programma ditutela, valorizzazione e fruibili-tà dei beni culturali ed ambien-tali della provincia di Trapani,con particolare riferimento alleevidenze archeologiche rica-denti nell’area della Siciliaoccidentale.Per conseguire gli scopi sociali,il Gruppo si avvale della parte-cipazione attiva dei soci e perrendere le attività più efficientied efficaci ci si prefigge, inoltredi collaborare con altre associa-zioni, enti, soprintendenze ed

università che abbiano gli stes-si nostri scopi. Gli ideatori di questa iniziativacomune sono: ChiaraCaradonna, Leonardo Lom-bardo, Barbara Palermo eMariella Spagnolo di Salemi;Nicoletta Alberti, EvaD’Angelo , Arianna Di Micelie Alessandro Sciacca diMarsala, Filippo Pisciotta diPartanna e Giuseppe Spoto diAragona. Il manifesto dell’as-sociazione Nazionale reca il

titolo “ Gruppi Archeologicid’Italia volontari per i beni cul-turali”. E’ proprio questo loscopo principale del Gruppo:poter essere, senza alcun inte-resse di parte, al servizio delpatrimonio culturale, nella spe-ranza che questo nostro obietti-vo venga condiviso da unnumero sempre maggiore disoci.Per ulteriori informazioni chia-mare il 338/6432177

Gruppo Archeologico XAIPE

alcuni soci dell’associazione XAIPE

SS i è svolto a Castelvetra-no il 13 aprile scorso l'in-contro per la firma del

Patto del Distretto Olivicolo"Terre D'occidente". L'obiettivo è la realizzazione diuna serie di progetti strategicifinalizzati allo sviluppo stessodel distretto in conformità aglistrumenti di programmazionecomunitari, nazionali e regio-nali.La logica dei distretti non èquella di fondare società o per-sone ma di mettere in filieratutte le attività per rendere unprodotto competitivo e qualita-tivamente stabile.Secondo quanto illustrato dalDr. Giampiero Cappellino,della "DECA Consulting", il

distretto rappresenta quantitati-vamente il 36,6% di olio pro-dotto e confezionato su scalaregionale, collocandosi alprimo posto in Sicilia. Ancorapiù marcata risulta la posizioneper quanto riguarda la produ-zione di olive da mensa che siattesta al 71,9 %, sempre suscala regionale. Tutto ciò testi-monia il grado di favore e quin-di di adesione che il progetto hariscontrato a livello di produtto-ri e trasformatori di olio e oliveda mensa nella SiciliaOccidentale, e questo grazieanche all'azione di sensibilizza-zione svolta dall'U.O. 105dell'Assessorato RegionaleAgricoltura e Foreste e in parti-colare dal Dr. Felice Crescente. Da rilevare inoltre l'adesionedel Parco Scientifico e

Tecnologico della Sicilia, nellapersona del suo presidenteProf. Catara edell'Associazione IndustrialiTrapanesi, della Camera diCommecio, del CRESM diGibellina e delle organizzazionisindacali di categoria provin-ciali, All'incontro per la firma delPatto, sono intervenuti numero-si esponenti della filiera olivi-cola provinciale e rappresen-tanti delle amministrazionilocali di vari comuni che hannodato la loro adesione all'inizia-tiva.Tra le altre aziende che hannoaderito ci sono: l’Agricola“Alicos” e la ditta Bioagrin diSalemi; la Frantolio s.a.s. di DiMaria & C. di Gibellina; la dittaGlorioso Mario, le aziende agr.Squadrito Valentina e RosarioSergio, la Cantina Sociale“Santa Ninfa”, l’Azienda agri-cola “Carbona” e la Smacoms.r.l. per il comune di SantaNinfa. Il patto, che è l’unico a presen-tare distintamente i due com-parti della filiera olivicola olioe olive da tavola, dopo la firmaattende il riconoscimento degliorganismi regionali competen-ti. A conclusione dell’iter diapprovazione, sarà ancora pos-sibile aderire, rivolgendosi allaDECA consulting s.r.l. diCastelvetrano. Tel. 0924900200

e-mail: [email protected]

II l prossimo 21 maggio sicorrerà a Vita una gara cicli-stica a circuito riservata

alle categorie U.I.S.P. e apertaagli Enti della Consulta e allaF.C.I., denominata " 3° TrofeoCittà di Vita".La gara, a circuito cittadino rigo-rosamente transennato, sarà vigi-lato dalle autorità con l'ausiliodel personale della società orga-nizzatrice. Inoltre verranno postetre telecamere lungo il circuitoper i necessari controlli sullaregolarità della gara.Le iscrizioni avverranno alle ore15 presso il Cafè Perricone, invia dei Mille da dove,alle ore 16,sarà dato il via alla competizio-ne. Il circuito di km 3,300 saràripetuto per 18 volte per com-plessivi km 59,400.Il traguardo sarà posto all'altezzadel bar Angela dove avverrà lapremiazione.E' obbligatorio l'uso del casco.Per ulteriori informazioni telefo-nare ai numeri: 338/3831776 -338/ 2232232 - 338/ 5296863.

Un trombettista di talento

Distretto Olivicolo “Terre D’occidente”

Un momento dell’incontro

Attività in filiera per un prodotto competitivo e di qualità

GIUSEPPE CIPRI

3° Trofeo di ciclismoCittà di Vita

II l 21, 22 e 23 Aprile si è svolta a Ladispoli (Rm), sede del comi-tato nazionale UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco Italia) la

56° Sagra del Carciofo romanesco, a cui ha partecipato ilComitato Provinciale delle Pro Loco della provincia di Trapanirappresentato dalla Signora Maria Scavuzzo e dalla SignorinaAdriana Maniaci della Pro Loco Vitese, che ha allestito uno spa-zio espositivo con i prodotti tipici della Provincia di Trapani. Lasagra quest’anno ha contato più di 250 mila presenze in tre gior-nate che sono state un susseguirsi di spettacoli e manifestazioni.

Componenti della Pro Loco Vitese con i rappresentanti delle Pro Loco della Puglia

La Pro Loco Vitese a Ladispoli

II l 22 Aprile si è formata a Vita l’Associazione “Don Luigi Monza”,che è il fondatore dell’Associazione

“La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini(LC), un centro per bambini, di riabilita-zione e di ricerca genetica con cui si è col-laborato e si è fatto riferimento istituzionedell’Associazione vitese.Il merito dell’ iniziativa è della signoraEnza Renda che con tutte le sue forze halottato e che non si è arresa davanti alle

comprens ib i l idifficoltà. L’ o b b i e t t i v oprincipale delsodalizio è quel-lo di creare unastruttura, simile aquella sviluppata

a Bosisio, indirizzata alla riabilitazionedelle persone a vario titolo disabili in con-seguenza di malformazioni genetiche enon solo, puntando anche alla formazionedegli operatori. La missione specificadell’Associazione è quindi quella di tute-lare la dignità e migliorare la qualità dellavita, prevalentemente attraverso interventidi riabilitazione sanitaria e sociale dellepersone con disabilità (specie in età evolu-tiva) e sostenere le loro famiglie. Il direttivo, di cui fa parte la stessa EnzaRenda, la signora Mezzapelle Antonia e il

dott. Accardo Mariano, si sta organizzan-do per incontrare la Presidente della“Nostra Famiglia” lombarda e definire iltipo di collaborazione.Dell’associazione fanno parte anche: nellaDirezione Scientifica il Dott. Pizzo e ilDott. Settepani, nella Direzione Sanitariail Dott. Maniscalco, nel Comitato Etico laDott.ssa Cammarata, la Dott.ssa Cappello,il Preside Ilardi, il Rag. Spanò e laDott.ssa Marsala, nel Comitato Garante ildott. Pandolfo, la Logopedista Ardagna,l’Assistente Renda, la Dott.ssa Giacalonee altri.Un particolare ringraziamento va allaCuria di Mazara e a MonsignorMarchello per il sostegno morale e l’in-coraggiamento ad andare avanti. L’associazione è aperta a nuove adesionie aspetta il sostegno di chi ne fosse inte-ressato.

66Cronache dal Belice

di Rinninella & C.

TT ra le iniziative promossedal Leo Club Salemi-Valle del Belice per l'an-

no 2006, di particolare rilevan-za è indubbiamente il "Corso diDegustazione di Vini, Liquori eSigari" che si terrà durante ilmese di maggio.Le attività avranno luogo nelcentro storico di Salemi, all'in-terno della suggestiva cornicedel Chiostro del Convento diSant'Agostino, tutti i sabati delmese di maggio alle ore 18.00.Ai partecipanti sarà offertala possibilità di cono-scere ed apprezzare leproduzioni vitivini-cole della Provincia diTrapani e, in particola-re, della Valle del Belice,attraverso l'intervento diesperti conoscitori di enolo-gia.Il corso, organizzato in quattroincontri, prevede la degustazio-ne di Vini Bianchi e Rossi, diVino Spumante, Passito,Marsala con abbinamento diSigari Toscani, Amari eLiquori.Nella giornata del 6 maggio,introdurrà il Corso il Presidentedelle Cantine Colomba Bianca,

Leonardo Taschetta. Seguiràl'intervento dell'enologoGaspare Signorelli ed, infine,l'incontro si concluderà con ladegustazione dei Vini Bianchipresentati dal Presidente dell'Assoenologi, Carlo Ferracane.L'incontro del 13 maggio pre-vede la degustazione dei ViniRossi delle Cantine Vaccaro diSalaparuta e dell'AziendaAgricola Gandolfo, con l'inter-vento dell'enologo Dott. SandroCaruso e con l'interessantedescrizione del SommelierDott. Giampiero Caradonna.

Il penultimo sabato delmese sarà dedicato ai

Vini Spumanti delleCase Vinicole

Fazio, con l'e-n o l o g oD o t t .GiuseppeClementi,e al Pas-sito pro-

dotto dalleC a n t i n eColomba Bianca,con l'analisidescrittiva dell'e-nologo Dott.Agostino Parisi.Infine, l'ultima gior-

nata prevede la degustazionedel Marsala delle CantineLombardo, insieme all'enologoGiuseppe Aripoli, abbinata aiSigari Toscani dell'Associa-zione "L'Amico del Toscano" esi concluderà con l'assaggiodell'Amaro Monte Polizzodell'Azienda Alicia Liquori diSalemi con l'enologo VincenzoDistefano. Durante la cerimonia di fineattività verrà consegnato agliiscritti un attestato di partecipa-zione.Tale proposta, che si rivela unimportante momento di valoriz-zazione delle risorse economi-che del nostro territorio, inaccordo con lo spirito leonosti-co, persegue un nobile scoposociale. Infatti, il ricavato dellequote di partecipazione saràinteramente devoluto a favoredell' Associazione SalesianiDon Bosco di Alcamo che pro-muove l'adozione di bambini a

distan-za.

MARIELLA SPAGNOLO

Lezioni di nettareSALEMI: il Leo Club con il comune di Salemi organizza corso di degustazione

VITA: centro di riabilitazione e ricerca genetica per disabili

Nasce l’associazione “Don Luigi Monza”

Un momento della firma dell’atto costitutivo

SALEMI, artigianato locale

CCentododici mattonelle di ceramica per rievocare l’Ultima Cenain un altare donato da Rita Agnese Miranda alla chiesa delle

suore della Misericordia e dalla Croce in contrada Bagnitelli.Il piccolo capolavoro oltre a ravvivare di nuova luce il mistico luogosacro, testimonia della grande abilità tecnica raggiunta dall’artistanon nuova, per altro, ad exploit di vero e proprio livello artistico

MMolti di coloro che recano a Messa nella chiesa dei padri Cappuccini di Salemi ed entrano dall'ingres-so della cosiddetta " chiesa vecchia", hanno sicuramente notato al centro della parete di destra un alta-

re in legno. Probabilmente in pochi si saranno chiesti a che epoca risale, chi ne è stato il progettista, chi neè stato il costruttore e in quale anno è stato montato.Quell'altare in legno è opera di un artigiano salemitano, il maestro falegname Ignazio Scalisi, che aveva illaboratorio in piazza della Madrice e venne progettato del prof. Carmelo Lampiasi. Probabilmente, ma nonne abbiamo certezza, i paliotti raffiguranti alcune immagini della Via Crucis sarebbero opera di un giovane

di origine alcamese. Il legno dell'altare venne tagliato in gran partepresso la falegnameria dei fratelli Rubino che in quel tempo era l'unicaa disporre di seghe elettriche. L'opera venne costruita negli anni tra il1943/45. I pezzi, trasportati in gran parte a spalla dai ragazzi di botte-ga, vennero montati dal giovane apprendista Salvatore Cialona chericeveva, però, frequenti controlli sia dal suo principale che dal proget-tista. (gi.ca.)

ADRIANA MANIACI

Cronache dal Belice mmaaggggiioo 2200006677

NN ell'ambito del progetto"Vita da vivere”, pro-mosso dall'Istituto

Comprensivo "V. Sicomo" diVita, con la compartecipazio-ne del Co-mune di Vita e la col-laborazione della pro-locolocale, è stato attivato un corsodi formazione - informazioneper i genitori degli alunni fre-quentanti, corso dalla duratacomplessiva di 30 ore. Il corso,diretto dal Dirigente ScolasticoProf. Giovanni Pietro Ilardi,vede la partecipazione convintaed interessata di un cospicuonumero di genitori e si avvaledella consulenza di esperti dellacondizione giovanile come lopsicologo, Dott. Flavio Pizzo el'assistente sociale, Dott.ssaCaterina Bellafiore. Scopoessenziale del corso è quello diformare genitori non solo piùattenti, ma anche e soprattuttopiù ricettivi verso l'ascolto delleproblematiche dei figli, al finedi prevenire il disagio primaancora che si manifesti nellostesso ambito familiare. In talemodo l'istituzione scolastica sipone in maniera fattiva in unterritorio spesso carente distrutture di sostegno alle fami-

glie, per svolgere non solo un'a-zione di informazione maanche per fornire semplici stru-menti di intervento per il recu-pero nel seno della famiglia deidisagi dei bambini e degli ado-lescenti, prima che si tramutinoin svantaggi difficilmente recu-perabili. Da qui la necessariacollaborazione fra la scuola,prima fra le varie agenzie edu-cative che intervengono nellaformazione del giovane, e lafamiglia, "prima cellula" diquella realtà ben più estesa evasta che è la società. Al termi-

ne del corso sarà anche rilascia-to ai genitori, che vi avrannopreso parte, un attestato di par-tecipazione.Parallela allo svolgimento delcorso, è stata l'attivazione di unvero e proprio sportello diascolto per fornire un canale dicomunicazione ancora piùdiretto ed efficace fra l'istitu-zione scolastica e la famiglia, alfine di promuovere, laddovenecessario, azioni di interventomirato nel recupero di proble-matiche e disagi vissuti daglistudenti nell'ambito scolastico.

Continua il progetto “Vita da vivere”VITA: attivato un corso di formazione e uno sportello di ascolto

Da sinistra: il Dott. Flavio Pizzo, il Dirigente scolastico Prof.Giovanni Pietro Ilardi e la Dott.ssa Caterina Bellafiore

II n provincia di Trapani nonsi conoscono percedentiesperienze nella coltiva-

zione del Pisum Sativum dettocomunemente pisello proteico.Hanno provato un anno fal’AGRIBIOLOGICA SALE-MITANA e alcuni ImprenditoriAgricoli salemitani: F.lliCappello, Spagnolo, Gucciardi,Barbera, Armata, Saporito,Ferro, Distefano, Gisone eCucchiara. L’esperimento ini-ziato in sordina ha dato risulta-ti talmente positivi da credereche saranno in tanti a coltivarequesto vegetale. Il pisello proteico è un’ottimaalternativa alla coltivazione delgrano, I nostri terreni sonovocati per questa leguminosache è importante per l’alimenta-zione zootecnica, perché pre-senta un elevato contenuto pro-teico.La coltura oltre a migliorare lafertilità dei suoli apportandoazoto nel terreno a vantaggiodella coltura successiva, haanche il pregio di essere com-pletamente meccanizzabile, con

conseguente contenimento dicosti di produzione.“E’ una grande soddisfazione –afferma Calogero Catalanottoresponsabile dell’AgribiologicaSalemitana – riuscire a dare unavalida e remunerativa alternati-va agli agricoltori in un momen-to di crisi del settore”. “Il suc-cesso dell’iniziativa – continuaCalogero Catalanotto – è dimo-

strato dalle tantissime richiestedi prodotto che arrivano daimangimifici”.“Sono soddisfatto dei risultatiottenuti - afferma NicolòCappello titolare di un’aziendache ha coltivato anche quest’an-no il pisello proteico – c’è dasperare però che l’annata sicci-tosa che si preannuncia non pre-giudichi la produzione”.

UU no degli ultimi provve-dimenti pre-elettoralidel Ministero delle

Attività produttive è stato lafirma e la pubblicazione dellanuova circolare esplicativa cheregola le procedure di conces-sione delle agevolazioni aisensi delle legge 488/92, secon-do i nuovi criteri definiti da unprecedente decreto redatto con-giuntamente dallo stessoMinistero retto da Scajola diconcerto con il Ministerodell'Economia e delle Finanze.Pertanto, in un quadro di gene-rale incertezza politica, chesembra permanere anche dopoil risicato successo del centrosi-nistra, di fatto si riparte con l'a-pertura di nuovi bandi per tutti isettori (industria e servizi, turi-smo, commercio e artigianato),ma con la possibilità che gliorientamenti del nuovo gover-no possano anche portare aduna rimodulazione della nuovanormativa, con conseguenti

nuovi stop, rallentamenti, pro-roghe, fasi di stallo. In ognicaso, stando ai fatti piuttostoche alle previsioni, bisognatener conto di quelle che sonole principali novità che si appli-cheranno ai nuovi bandi chedovrebbero chiudersi intornoalle fine del mese di giugno (itempi sono infatti di 60 giornidalla pubblicazione, ormaiimminente, delle cosiddettepriorità regionali). La principa-le novità riguarda il meccani-smo e la composizione dell'age-volazione concedibile, costitui-ta da un 41% dell'investimentoammissibile a fondo perduto(percentuale tuttavia soggetta aribasso), e da un 20,5% difinanziamento agevolato darimborsare in un arco massimodi 15 anni ad un tasso dello0,5%. La restante parte a caricodell'impresa, con l'obbligo, perquesta, di acquisire entro la sca-denza dei termini di presenta-zione della domanda, una deli-

bera bancaria per la concessio-ne di un mutuo a tasso ordina-rio non inferiore al 15% dell'in-vestimento totale. Tale deliberapuò essere rilasciata da qualun-que Istituto di Credito cheabbia però stipulato una apposi-ta convenzione in tal senso conla Cassa Depositi e Prestiti.Data la brevità dei tempi previ-sti per la chiusura dei bandi, èquesto uno dei punti più incertisulla reale possibilità di farripartire lo strumento nei tempiprevisti dal Ministro Scajola.Altra fondamentale novitàriguarda gli indicatori per l'at-tribuzione di punteggio.Scompare il discusso indicatoreoccupazionale, sostituito dalcriterio dell'incidenza, sul tota-le, degli investimenti innovati-vi, con ciò intendendo quelliincentrati su macchinari edimpianti robottizzati o piatta-forme e tecnologie digitali fun-zionali alla gestione della pro-duzione. Torna ad essere indi-

catore, peraltro, l'eventualeribasso che l'impresa intendepraticare sul massimale di con-tributo a fondo perduto conce-dibile. Sempre più rilevanti,infine, le cosiddette prioritàregionali, che premiano queisettori economici il cui svilup-po viene considerato prioritariosulla base della programmazio-ne economica regionale. Altraimportante novità, la definizio-ne di un tetto minimo di unmilione di euro per l'investi-mento ammissibile, fatta salvala facoltà di ciascuna regione dimodificare, con proprio decre-to, tale soglia minima, che tut-tavia non può essere inferiore a400.000 euro per l'industria,300.000 per il turismo, 150.000per il settore del commercio edei servizi. Procedure più snel-le sono previste per le impreseartigiane, con un bando a parte,ed un tetto minimo di investi-mento di 100.000 euro.

LORENZO MONACO

Fare impresa Legge 488 si riparte

Da sinistra: Nicolò Capello e Calogero Catalanotto

Una coltura alternativaSALEMI: sperimentata la coltivazione del pisello proteico

NINO ANGILERI

LL ’azienda Alicos di Salemidiretta da GaetanoPalermo (nella foto) è una

giovane azienda salemitana cheproduce e commecializza olioextra vergine di oliva e altre con-serve tipiche, vere e proprie pre-libatezze della nostra terra.Nonostante si sia affacciata sulmercato da un paio d’anni, il suoolio ha subito trovato il riscontronei vari concorsi di oli nazionali.E’ stato infatti premiato al SOL2005 di Verona (SaloneInternazionale dell’Olio extra-vergine) con una GranMenzione per la categoria “frut-tato medio”. Quest’anno, l’oliodi Alicos è stato di nuovo pre-miato alle selezioni del 15° con-corso Nazionale per oli exstra-vergini d’oliva “L’Orciolod’Oro” con un riconoscimentonella categoria “fruttato legge-ro”. Non era facile arrivare aquesti traguardi considerandoche le aziende partecipanti tra lepiù qualificate d’Italia eranocirca 280 e dovevano superare ungiudizio della commissione esa-minatrice composta da 30 degu-statori. “E’stata una gradevole sorpresa

ricevere un riconoscimento cosìimportante - afferma GatanoPalermo. - Adesso, incoraggiatida questi successi, punteremosulla commarcializzazione ancheall’estero dell’olio e ad espan-dere l’azienda incrementando ilsettore delle conserve”. La premiazione e la consegnadegli attestati avverrà a Pesaro il10 giugno

Premiato l’olio dell’Alicos di Salemi

88

L’angolo della poesia

Sicilia duci e amara! Sicilia scritta a corpa di lupara 'nta ddi famigghi dunni mafia e onuri sunnu la sula cosa chi si impara. Sicilia è puru suli, aranci e mari e picciutteddi chi fannu l'amuri. E' genti onesta chi va a travagghiari e mancia pani, fatica e suduri.

Sicilia ricca….di li benestanti Sicilia scarsa di cui nunn'havi nenti. Sicilia 'nta lu cori di la genti chi pi campari partiu emigranti, chi chiudi l'occhi e stringi li dentipinsannu a la so terra assai distanti!

Sicilia di Pirandellu e di Giulianu di carta e pinna e di scupetta 'mmanu. Sicilia di poeti e di brigantidi genti dotta e di genti gnoranti. Sicilia chi t'ammazza e poi… si penti Sicilia arrassu di lu continenti.

Bedda quantu Diu la potti fariterra di ficutini e di zabbari terra chi dormi ‘mmezzu di lu mari terra chi trema e a tutti fa trimari, terra 'nfacci l'Africa e lu suli, Sicilia terra mia, gioia e duluri.

LL a “strata mastra”, questo fiore all’oc-chiello del centro storico di Salemi, oggiè intestata a Giovanni Amendola, ma i più

anziani ricorderanno che essa, fino al terminedella seconda guerra mondiale, portava il nomedel Conte Umberto.Ma forse neanche i più anziani ricordano chieffettivamente fosse questo giovane rampollo diCasa Savoia, il primo e l’unico a fregiarsi deltitolo di Conte di Salemi.Riteniamo di far cosa giusta e doverosa tirandofuori una vicenda che non è certo un segreto, mache da molto tempo è caduta nel dimenticatoio.Il primo dicembre del 1889 il re Umberto I°, insegno di affetto e stima per il fratello Amedeo diSavoia Duca di Aosta, decise di conferire al di luifiglio quartogenito Umberto Maria Vittorio, natoda qualche mese, il titolo di Conte di Salemi,chiedendo al Presidente del Consiglio deiMinistri, Francesco Crispi, di dare piena ed inte-ra esecuzione alle sue reali disposizioni.La risposta del Crispi, che da tempo ormai tenta-va di dare un concreto riconoscimento alla Cittàdi Salemi per il notevole contributo a Garibaldied ai suoi Mille nella lotta per l’unità d’Italia,non si fece certo attendere: il 15 dicembre 1889infatti il Consiglio dei Ministri diede esecuzionealle decisioni del Re di conferire al proprio nipo-te Umberto il titolo di Conte di Salemi.I documenti originali di quanto sopra sono depo-sitati nell’archivio del Senato del Regno, e copieautentiche sono conservate presso la BibliotecaComunale Simone Corleo della nostra città.A chi volesse prenderne visione, consigliamo diconsultare le pagine 329 e 330 del “RollusRubeus”, il Libro Rosso che il Comune diSalemi ha pubblicato a cura di Paolo Cammarata.S.A.R. il Principe Umberto Maria VittorioAmedeo Giuseppe, Conte di Salemi, nacque aTorino il 22 giugno 1889 dal secondo matrimo-nio del Principe Amedeo Duca d’Aosta con laPrincipessa Letizia Napoleone.Dopo aver compiuto gli studi presso il collegiodei Barnabiti di Moncalieri, ed essere stato nomi-nato senatore al compimento del ventunesimoanno di età, trascorse un breve periodo pressol’Accademia Navale di Livorno.Intraprese lunghi viaggi, sino all’inizio dellaPrima Guerra Mondiale, quando chiese di esserearruolato nell’esercito quale volontario.Fu dapprima soldato mitragliere nel reggimento

Guide, quindi, promosso per merito di guerrasottotenente di complemento, passò nel CataniaCavalleria.Diventato ufficiale effettivo, entrò nei bombar-dieri, guadagnandosi una medaglia d’argento alvalore.E’ morto a Crespano Veneto presso il Grappa, il19 ottobre 1918, qualche giorno prima della finedelle ostilità.

II l 20dicembre del 1980moriva a Vita PaoloVillafiorita Nato da una

famiglia molto umile, avevatrascorso un’infanzia infelicetra ospedali e convalescenze,tanto da non aver avuto la for-tuna di frequentare nemmeno lascuola elementare.Affetto dalla nascita da una gra-vissima malformazione car-diaca, ha vissuto i suoi 49 annitra lo stupore e l’incredulitàdegli stessi medici che lo cura-vano. Di semplice carattere,taciturno, coraggioso, l’altrui-smo era la nota predominanteche lo rendeva nobile, anzi, apensarci bene dopo anni, forseera la linfa del suo vivere, delsuo essere.Incurante delle sue continuesofferenze si prodigava a dareaiuto agli altri, che senz’altrostavano meglio di lui, senzaprendere in considerazione ilcolore politico e l’estrazionesociale.Sempre in prima linea nellelotte per lo sviluppo e la demo-

crazia del nostro paese, militan-te del Partito Comunista Ita-liano, fu rispettato dagli avver-sari politici e un castigo di Dioper i rappresentanti e i dirigentidel suo partito. Era contro l’i-nefficienza e l’immobilismo,non era disposto a tollerareritardi ed ipocrisie, intervenivanei dibattiti in maniera sempli-ce ed incisiva, non aveva com-plessi di inferiorità, sapeva par-lare e farsi ascoltare dalle auto-rità sia in ambito regionale chenazionale. Conservava gelosa-mente alcuni manoscritti a luidiretti con un tono amichevolee confidenziale dagli onorevoliSandro Pertini, L. Corrao e S.Marullo. Io ero uno dei pochiad avere avuto la possibilità dileggerli e di commentarli piùvolte insieme a lui. La sua pas-sione politica era profonda eben radicata nel sociale, nonrisparmiava le sue modesteenergie per raccogliere consen-si per il partito in cui militava.Tantissimi sono gli episodi chesi dovrebbero enumerare, per

capire meglio la sua personalitàinserita non marginalmente inquel contesto storico, lungi daogni frenesia di avida ricchezzae di consumismo sfrenato, i cuiideali oggi, se non sono deltutto scomparsi, sicuramentesono affievoliti e talvolta tradi-ti.Quello che Paolo ci ha lasciatonon è un patrimonio di ric-

chezze materiali, ma un insie-me di valori immateriali, checredo siamo in pochi, ormai, apoter comprendere nella lorointerezza.Apparteneva a quella genera-zione che viveva secondo anti-chissimi dettami di civiltà: lasolidarietà con chi soffre, ildisinteresse, la bontà d’animoerano i suoi tratti distintivi. Nonera la persona migliore delmondo, però era quella che cer-cava nel suo piccolo di rendereun po’ migliore il mondo.Pensando a Paolo, anima popo-lare di un passato non lontano,un groviglio di sentimenti trop-po forti mi assale ogni qualvol-ta mi capita di attraversare ilcentro storico, via Riso, piazzaS. Elia, il Cinema Marconi,piazza Vespri, via Roma, le sca-linate, la “valanca”, viaGaribaldi, zone desertifìcate,mi sembrano oggi caratterizza-te solo dalla sua presenza segre-ta, sotto il segno del suo sguar-do penetrante e “incazzato” dinobile guerriero solitario.

Paolo Villafiorita rappresentato da Pasquale

Gruppuso

PASQUALE GRUPPUSO Paolo VillafioritaVITA: Ricordo di un nobile guerriero delle lotte per la democrazia e lo sviluppo

Storia & cultura

Principe Umberto Conte di Salemi

GIOVANNI LOIACONO

SS alemi mi appare semprepiù come una maturasignora dalle cui rughe e

dalla cui canizie traspare anco-ra un non so che di nobile edaltero, una remota bellezzariservata e schiva che un po’ larassomiglia a quella Madre dimanzoniana memoria che, conil corpicino della sua Cecilia frale braccia, si apprestava a scen-dere “da uno di quegli usci”.Visto che, data l’età, sul suopresente preferisce stendere unvelo e del suo futuro nonsaprebbe che dire, se propriovuole raccontarsi ai suoi nipoti-ni, magari solo per allontanarliper un po’ da video games eplay stations, non le resta cheattingere al suo passato ricor-dando, ad esempio, di quandonel 1427, nel fulgore della suabellezza, il Re di SpagnaAlfonso il Magnanimo le por-geva le proprie scuse per averericevuto con qualche giorno diritardo i suoi Ambasciatori chesi erano recati a Valencia perincontrarlo; o di quando, nel1516, l’Imperatore Carlo V leconcedeva il titolo di “CittàFedele”; o di come i suoi citta-dini, per eventuali reati com-messi nel raggio di trentamiglia dal centro abitato dove-vano essere “estradati” peressere giudicati, certo con seve-rità e giustizia, ma solo da giu-dici salemitani.Anche noi, impossibilitati aricavare argomenti edificanti daquesto piatto presente o, d’altraparte, a trarre profezie da unincerto futuro, preferiamo rifu-giarci in quel passato nel qualei nostri grandi antenati hannoscolpito splendidi esempi dioculatezza politica, prudenzacivica e pietà religiosa. Ed è inquel contesto che si svolge l’e-pisodio, sconosciuto ai più ma

di sicura attendibilità storica,del quale ci apprestiamo a rife-rire.Fino a qualche tempo fa, nonlontano dall’attuale chiesa diSan Francesco di Paola, esiste-va una piccola chiesettacostruita come ex voto dallafamiglia Melodia, una delle piùcospicue dell’epoca. Era intito-lata alla Madonna dei Miracolima, per via di una cava di pie-tra attiva nei pressi, era cono-sciuta anche sotto il titolo diMadonna della Pirrera o delleTagliate.

Per quando piccola e di fatturanon molto raffinata era meta dicontinui pellegrinaggi da partedi una moltitudine di fedeli che,davanti all’immagine dell’An-nunziata affrescata in fondoall’unica abside, veniva adimpetrare, spesso ascoltata, legrazie più disparate. Fra costoro una giovane conta-dinella che, la mattina del 13maggio 1563, arrancando afatica per l’erta di Angiuca edel Serrone, stringeva al seno ilsuo piccolo nato da pochi gior-ni ma già destinato ad immi-nente e prematura fine a causa

della assoluta mancanza di lattematerno. Inginocchiata davantialla Sacra Immagine la poveret-ta pregò con tutta la forza dellasua fede perché la Madre diGesù le concedesse la grazia dipotere nutrire il suo bambinoormai troppo defedato persinoper protestare col pianto il suodiritto alla vita. Poi uscì e, spin-ta dall’arsura, accostò le labbrafebbricitanti alla piccola polladi freschissima acqua che sgor-gava nei pressi. Stranamenteperò, anziché dall’attesa sensa-zione di sollievo, la sfortunatamadre fu pervasa da un invinci-bile torpore. “Forse - pensò -sarà la stanchezza o magari lafebbre o, perché no?, il teporeprimaverile”. Stremata si acco-vacciò su di un giaciglio difoglie secche col tronco delsecolare carrubo che prospera-va lì accanto a farle da schiena-le e, col suo bambino ormaimorente stretto al cuore, caddein un sonno profondo. Nessunosa per quanto tempo abbia dor-mito: un minuto, un’ora, ungiorno intero? Nel sonno però,suggestione, visione onirica odelirio che fosse, le parve divedere una bellissima Signorache nel porgerle un calice d’orola invitava ad accostarlo allelabbra. Appena ne ebbe bevuto,pervasa da una sensazione dibenessere mai provato prima, sisvegliò di soprassalto e conimmenso stupore vide il suobambino, vispo e vitale, suc-chiare con grande impegno dalsuo seno improvvisamente tur-gido di latte.Casualità o Prodigio? Chi puòdirlo? Da parte mia so con cer-tezza che tutto è possibile perchi sa guardare in alto, oltre lenuvole, oltre la caligine dell’ar-rogante e sterile razionalitàumana.

Il Conte di Salemi SALEMI: la breve vita del Principe Umberto di Casa Savoia

Le due MadriPAOLO CAMMARATA

SALEMI: quando la fede muoveva le montagne

La Madonna allatta Gesù Bambinodi Artemisia Gentileschi (1620)

LE POESIE DI PAOLO FERRANTE

Terra mia

DDa questo numero,forzando quella

naturale riservatezzache lo fa rifuggire daogni pubblicità indi-screta, ci siamo assicu-rati la collaborazionedi Paolo Ferrante.Nato a Salemi 42 annifa, agricoltore, autodi-datta, Paolo ha il rarodono di sapere tradurrein pura e limpida poe-sia le sue sensazioni ele sue emozioni con unlinguaggio semplice maefficace mentre l'usosapiente della linguadella nostra terra nonpuò non evocare i mae-stri della grande tradi-zione poetica siciliana.Un ritorno all'Arcadia?

Vecchio Castel loFra quelle nubi che ti fan corona

in sul mattino e a sera da mantello,sul colle che beltà muto ti dona

alto ti spingi ancor, vecchio Castello!

A grandi cose, a rimembranze spronal'animo antico nel pensier novello

che spira nel tuo cuor mentre risuonal'eco del tempo che ti fa più bello,

quando a memoria di un bel dì festosoil Biondo Eroe la libertà sopita

destò spiegando il tricolor glorioso

sulla tua torra sorta a nuova vita,e con i Mille salutò gioioso

te prima sede dell'Italia unita!

Giovanni Loiacono

EE ra il 1959. Quattrobaldi giovani siapprestano a ricevere

l’attestato musicale dellascuola serale di Salemi delMaestro F. Scaturro e il figlioIgnazio.Gaspare Cappello, SantoConforto, seguiti daSalvatore Grispi e SalvatoreCappello.Nel 1960 con la banda musi-cale A. Favara inaugurano lacasa di riposo “SanGaetano”e contemporanea-mente formano il gruppo dimusica leggera “Sombrero”di cui fanno parte ancheSalvatore Corradino, batteri-sta, e Alessio Mirabile, can-tante e presentatore.Dopo qualche anno, con loscioglimento del gruppo“Azzurro” capeggiato dalcav. Angelo, bravissimo cla-rinettista, avviene la fusionecon l’inserimento del batteri-sta A. Bucaria, G. Palermoalla fisarmonica e la bella ebravissima cantante Rosalba.Il gruppo “Sombrero” cosìcomposto ottiene un notevolesuccesso.Nel 1966, dopo un’esperien-za musicale all’estero, siritrovano tutti a Salemi conla stessa passione musicale.Gaspare Cappello, iscrittoalla facoltà di Lettere eFilosofia riesce ugualmente adedicarsi alla musica. In seguito nasce il gruppomusicale “I Frenetici” costi-tuito da: Gaspare Cappelloalla tastiera, SantinoConforto al Sax alto e batte-

ria, SalvatoreGrispi alla chitarra,basso, sax tenore eanimatore del grup-po, SalvatoreCappello, chitarra evoce (fresco vinci-tore del concorso“Il cantagiro invespa” con la can-zone “Parole” svol-tosi al Cine-teatroItalia di Salemi).E’ da sottolineareinoltre la presenzasporadica ma gradi-tissima al gruppodel “cantautore”Giorgio Di Dio,divenuto poi il leader del“Gruppo Ethos”.In questi anni “I frenetici”raggiungono un discreto suc-cesso sia a Salemi che fuoriprovincia.Grazie alla passione per lamusica che accomuna tutti icomponenti del gruppo,all’affiatamento e la stimareciproca che si stabilisce trai membri, riescono a soddi-sfare il pubblico che ricercala loro presenza adattandouno stile musicale rispettoalle molteplici richieste rice-vute.Inaugurano la sala ricevi-menti “Le quattro stagioni”di Don Peppino Ardagna etra tanti Carnevali e festevarie accompagnano come“complesso – spalla” diversicantanti famosi comeMarcella Bella, i Ricchi ePoveri, Fiorella Mannoia.Gianni Bella, soubrette come

Minni Minoprio e comicidello stampo di FrancoFranchi. Inoltre accompa-gnano dal vivo Bruna Lelli,Vanna Scotti, Anita Sol e altricantanti che hanno partecipa-to al Festival di Sanremonegli anni ’60 e ’70.Di consueto visitano con pia-cere il Maestro IgnazioScaturro che, a causa delleprecarie condizioni di salute,si trova presso la casa diriposo “Lucentini” diCastelvetrano. Per i membridel complesso, il maestroScaturro è stato oltre che uneccellente insegnante di cul-tura musicale anche un indi-menticabile maestro di vita.Oggi “I Frenetici”, per rivi-vere i momenti piacevoli delpassato attraverso la musicadi un tempo, spesso si riuni-scono e trascorrono alcuneore della giornata in armonia.…….e’ un piacere ascoltarli!

mmaaggggiioo 22000066Storia & cultura99

ACCONCIATURE ALOISI VIA A. FAVARA - AGRIBIOLOGICA SALEMITANA VIA A. FAVARA 219 - BAR CAFFE' GARDENC/DA GORGAZZO, 52 - BAR CENTRALE F.LLI DE MARCO VIA SAN LEONARDO - BAR CRISTAL VIA MATTEOTTI, 225 -BAR DEL VIALE VIA MATTEOTTI, 29 - BAR EDERA C/DA ULMI, 616 - BAR EDICOLA CREMERIA VIA MATTEOTTI, 38 -BAR GARIBALDI PIAZZA DITTATURA, 4 - BAR HAPPY DAYS VIA A. FAVARA, 115 - BAR HOSPITAL C/O OSPEDALE VIT-TORIO EMANUELE - BAR LE CAPRICE VIA SAN LEONARDO, 90 - BAR MODERNO PIAZZA ALICIA - BAR ONTARIO VIAAMENDOLA, 15 - BAR PIPITONE VIA MATTEOTI, 11 - CAFFE' CONSOLI MERCATO COPERTO - CAPPELLO MATERIALEDA COSTRUZIONE C/DA CUBA, 28 - CONFETTI E MERLETTI VIA MATTEOTTI, 177 - COPLAS SNC C/DA MONTE ROSE- EDICOLA AMICA VIA MATTEOTTI, 19 - EDICOLA RIVENDITA TABACCHI C/DA GORGAZZO, 236 - ELETTRONICAIMPIANTI PIAZZA LIBERTA' - EXTRA BAR PIAZZA LIBERTA', 14 - GANDOLFO VINI - GPR RICAMBI VIA A. FAVARA -JOLLY PIZZA VIA CREMONA, 18 - LA PENTOLA D’ORO VIA MARSALA - MINI MARKET C/DA SAN CIRO, 420 - MONTAL-BANO VIAGGI VIA A. FAVARA - NUOVA EDICOLA LARGO CAPPUCCINI - PRESTI ANTONIO VIA A. FAVARA - QUAT-TROERRE ARREDI C/DA SAN GIACOMO - RISTORANTE LA GIUMMARA VIA A. FAVARA, 214 - RISTORANTE PIZZERIAECLISSE C/A GORGAZZO - SUPERMERCATO CONAD VIA SCHILLACI - SUPERMERCATO DESPAR VIA MARSALA, 72 -SUPERMERCATO GS VIA ALDO MORO - SUPERMERCATO SIGMA C/DA GORGAZZO - SUPERMERCATO SPESA FACI-LE C/DA ULMI, 1445 - TABACCHI E GIORNALI PIAZZA LIBERTA', 17 - TABACCHI E GIORNALI VIA SAN LEONARDO, 23- TABACCHI E GORNALI VIA P. MATTARELLA, 14 - TABACCHI, RICEVITORIA, GORNALI VIA AMENDOLA, 30 - TRAPANISRL C/DA BOVARELLA

PUNTI DI DISTRIBUZIONE DEL GIORNALE

BAR ROXY VIA FELICECAVALLOTTI, 9 - BARSNACK BELICE SS, 119-CAFFE' DEL CORSOCORSO GARIBALDI 1/3 -EDICOLA VIALE P. LATORRE, 41 - EDICOLACORSO GARIBALDI, 9/11- BAR VITTORIA PIAZZAL I B E R TA ' - G A R D E NCAFFE' VIA PIO LATORRE, 77 - SUPER-MERCATO DESPARVIALE KENNEDY, 26 -SUPERMERCATO SISAVIA TOGLIATTI, 2

BAR 2000 VIA L. STURZO, 1 - BARBONANNO VIA INDIPENDENZA SICI-LIANA - BAR MILLENNIUM VIA BRAN-CATI, 71 - BAR MEETING VIA DEGLIELIMI, 1 - BAR OASI VIALE SANTANINFA - CASALINGHI FERRAMENTASANTANGELO VIA L. PIRANDELLO,43 - CENTRO DISTRIBUZIONE CAR-BURANTI TANTARO C/DA BOVAREL-LA - EDICOLA TABACCHI VIA BRAN-CATI, 77/A - EDICOLA VIALE INDI-PENDENZA SICILIANA - EXTRA BARPIAZZA STAZIONE - SUPEMERCATODESPAR VIA L. STURZO, 44 -SUPERMERCATO CONAD VIA IBNHAMDIS, 3

Salemi Santa Ninfa GibellinaALIMENTARI VIA DEI MILLE,1 - ALIMENTARI VIA GARI-BALDI, 105 - BAR ANGELAVIALE EUROPA, 75 - BARDEL VIALE VIALE EUROPA,19 - BAR KIND VIA GARIBAL-DI, 110 - CAFFÈ PERRICONEVIA DEI MILLE, 33 - CONADVIALE VALLE DEL BELICE, 26- DESPAR VIALE EUROPA, 11- TABACCHI VIA GARIBALDI,55 - TABACCHI VIA GARI-BALDI, 183 - TABACCHI, VIADEI MILLE, 51

Vita

VUOI DIVENTARE UN PUNTO DI DISTRIBUZIONE DI BELICE C’E’? TELEFONA ALLO 0923.719796

GIOVANNI CALVITTO

SALEMI: i successi di un gruppo musicale degli anni 70

I FreneticiJEANNETTE TILOTTAIl mago Ranvalli

applausi e contestazioni

Da sinistra: Gaspare Capello, SalvatoreCappello, Totò Grispi, Santino Conforto

TT re dipendenti in serviziopresso il cimitero diSalemi e un quarto come

falegname appaltatore, furono iprotagonisti di uno scandaloche venne scoperto a Saleminel lontano 1923, ad un annoesatto dall’avvento del fasci-smo. Un fatto di cronaca cheprovocò una inchiesta da partedel Commissario prefettizioRocco Genovese, nominatodalla prefettura a governareSalemi e, per un certo periodo,a collaborare con BaldassareLo Presti, sindaco democratico,successivamente deposto. In quegli anni Salemi contava,una popolazione di circa venti-mila abitanti e la presenza dipersone in disagiate condizionieconomiche era piuttosto ele-vata. Gente che non aveva lacertezza di un piatto di mine-stra, di un pezzo di pane e, men

che meno, di un gesto di umanasolidarietà. Da vivi la pubblicaamministrazione non si curavaper niente di loro, da morti gliassicurava un “tabutu”, ovverouna cassa da morto (listelli dilegno inchiodati), il trasportoall’ultima dimora era affidato aibecchini il più delle volte su diun carretto tirato da un asino el’eterno riposo sotto la nudaterra. Da qualche tempo inpaese si sussurrava che dentrole mura del Camposanto avve-nivano strani commerci, manessuno vi prestò, come sareb-be stato opportuno, attenzione.Solo dopo l’insediamento delCommissario prefettizio, sicu-ramente imbeccato dalla localesezione del fascio che volevaguadagnarsi la simpatia popola-re, venne avviata una inchiesta.Nella delibera della giuntamunicipale del 13/9/1923,avente come oggetto“Seppellimento dei cadaveri

dei poveri ”leggiamo: “IlSindaco riferisce che il giorno11 c.m. è stato accertato dalCommis-sario prefettizio, allapresenza dell’Uffi-ciale sanita-

rio e di altri che alcimitero si è pro-ceduto da qualchetempo al seppelli-mento dei cadave-ri di poveri senzal’impiego delleprescritte casse dilegno”. Nella successivadelibera dellagiunta municipaledel giorno 16 otto-bre 1923 vengonoesposti con mag-giore chiarezza ifatti accertatidall’Ufficiale diGoverno: “Dall’inchiesta – sichiarisce nellad e l i b e r a z i o n e“sono emersigravi responsabi-

lità ed è rimasto assodato che adanno del Comune, da parec-chio tempo si perpetravanodelle frodi, nel senso che il

Comune ordinava e pagavaregolarmente le casse per icadaveri dei poveri mentre que-sti venivano seppelliti senzacassa”.

Il sottocustode del cimiteroGaspare Marino, messo allestrette, dichiarò che i cadaveridei poveri venivano seppellitisenza la prescritta cassa eammise che egli, regolarmente,ogni qualvolta avveniva lamorte di un povero, avanzava larichiesta all’ufficio comunalecompetente per ottenere l’auto-rizzazione alla costruzionedella cassa, autorizzazione cheveniva dal sottocustode portataal falegname appaltatore ilquale, “… volta per volta, assu-mendo di non avere la cassapronta, lo invitava ad accomo-dare nel miglior modo possibi-le.” Il che, evidentemente,significava che a disposizionedei becchini vi era una cassa,sempre la stessa, che servivaper il trasporto del cadavere eche veniva liberata,( per essere

successivamente riutilizzata),al momento del seppellimentodel cadavere. In altre parole almorto povero non veniva con-cessa neppure quella miseracassa che il comune regolar-mente pagava al falegname.Il costruttore e fornitore dellecasse, invece, assicurava diavere apprestato sempre e rego-larmente quanto richiesto dalMarino per conto del comune.In base a quanto è risultato dal-l’inchiesta, la GiuntaMunicipale decise di trasmette-re tutta la documentazioneall’Autorità giudiziaria.Sospese dal lavoro i dipendenticoinvolti ( il sottocustode e duebecchini) “...fino a quando nonsi sarà definitivamente pronun-ciata l’autorità giudiziaria” einterrotto il rapporto di lavorocol falegname appaltatore.

(Ringrazio Peppe Amante per i documentiche mi ha fatto visionare)

Inchiesta sui “ tabuta” fantasma1923

GIOVANNI CALVITTO

NN egli anni '50 vennerocostruite a Salemi duenuove sale cinematogra-

fiche: il cinema "Roma" e il cine-ma teatro "Italia". Il cinemaRoma si trovava alle spalle dellastatua di San Nicola (oggi sede diuna banca), il cinema teatro Italiaaveva sede in piazza dellaLibertà.Il cine teatro Italia, essendoappunto anche teatro, disponevadi un palcoscenico e non di radosi esibivano nella nostra cittadi-na compagnie di operette, di rivi-sta (ricordiamo, fra le altre, quel-la dei fratelli Dante e BeniaminoMaggio, conosciuti anche comeattori cinematografici) e, all'ini-zio degli anni '60 si rappresenta-rono opere liriche. Calcarono ilpalcoscenico del teatro Italiacantanti in quegli anni famosicome Rino Salviati, Tullio Pane,Aldo Alvi, Carla Boni, GinoLatilla, Claudio Villa ed altriancora. Anche un mago che pro-metteva cose strabilianti venneportato a Salemi: l'illusionistaprestigiatore Ranvalli. Nellelocandine si leggeva che il mae-stro avrebbe fatto provare aglispettatori emozioni forti "alla-gando" i locali del cinema con letecniche, solo a lui note, usate delfamosissimo Bartolomeo Bosco,prestigiatore italiano nato aTorino nel 1793 e morto a Desdra(Germania) nel 1836.Bartolomeo Bosco divenne a suotempo talmente famoso chevenne citato nelle enciclopedie.La Rizzoli Larousse lo definisce" …illusionista di straordinariaabilità, compì lunghe e applaudi-tissime tournées in tutta Europa,escogitando numerosi trucchinuovi e circondandosi di fama

leggendaria".La fama del grande BartolomeoBosco resistette per oltre un seco-lo dopo la sua morte. Anche isalemitani che in quegli anniamavano l'arte, la musica e lospettacolo in genere, conosceva-no il prestigio del grande illusio-nista. E credettero nelle promessedescritte nelle locandine.La sera del debutto di Ranvalli,di cui si diceva che di Boscoseguisse le tecniche, il teatro diSalemi era colmo di spettatori .Lo spettacolo ebbe inizio conl'apparizione sulla scena di unadeliziosa assistente di Ranvalli:occhi azzurri, sorriso splendente,un corpo perfetto vestito conabito di scena "provocante" manon volgare. Dopo il discorso dirito annunciò la prima parte dellospettacolo costituita da svariatigiochi di prestigio che risultaronoeseguiti con eccezionale abilità.Applausi e consensi non furononegati al Mago. La seconda parte,la più attesa, risultò, invece, undisastro La valletta riapparve sulproscenio salutata calorosamen-te, e disse: " Il maestro Ranvallieseguirà ora una eccezionaleprova di illusionismo riuscitasoltanto al grande maestroBosco. Chi si trova in sala prove-rà la sensazione di essersiimmerso nell'acqua e istintiva-mente muoverà le braccia comese stesse nuotando. Avvertiamogli ammalati di cuore, gli ansiosi,le donne incinte che la provapotrebbe per loro risultare peri-colosa. Consigliamo, pertanto,che si allontanino dalla sala.Chiediamo ad alcuni giovanicoraggiosi che vogliono provareda vicino l'emozione, di salire sulpalco".

Cinque o sei ragazzi che per tuttala serata erano stati seduti nelleprimissime file, si alzarono con-temporaneamente e si presenta-rono all'appello. Il mago li dispo-se in modo che dessero il fiancoal pubblico e ordinò il classico "ame gli occhi". Ai ragazzi, che eraevidente veniva la voglia di ride-re, ordinava di spogliarsi.Eseguirono e successe il finimon-do. Tutti indossavano mutandedello stesso formato, fresche dibucato, che arrivavano fin sulleginocchia. Indumenti intimi chenon solo non si usavano da anni,ma che non potevano casualmen-te essere indossati contempora-neamente da tutti i "volontari". Ilpubblico ebbe subito la certezzadell'imbroglio. Gli spettatori,delusi e incavolati, si alzarono inpiedi e cominciarono a protesta-re. Il sipario venne calatoimprovvisamente e i carabinieridi servizio in sala si disposero aprotezione dell'ingresso ai came-rini.. Molti spettatori usciti dalteatro si misero a gridare all'indi-rizzo dei gestori del cinema"buffoni, buffoni, eravate consa-pevoli dell'imbroglio". Altririmasero a presidiare le uscite. Ilmaresciallo dei carabinieri tentòcon pazienza di calmare i più esa-gitati consigliando a tutti diallontanarsi. Dopo parecchi ten-tativi l'opera di persuasione ebberisultati positivi. I carabinieri e ivigili urbani fecero salireRanvalli e i suoi aiutanti sullamacchina di noleggio di PippoSpolverino che partì verso ignotadestinazione, salutati dai fischi edalle urla di quanti si erano attar-dati nei pressi del teatro.

Piazza Libertà in una foto del 1893

HH eliantus II è a metà del suo per-corso. Si tratta di un progettoche rientra nel PON “La scuola

per lo sviluppo” mirante a far acquisireo consolidare nei giovani, l’importanzadel recupero ambientale, letto anche inchiave di recupero dei valori dell’uomoe della coesistenza fra gestione e salva-guardia delle risorse.Le linee guida del progetto consentonodi proporre una campagna di formazionegnoseologica ed eco-imprenditoriale neivari livelli di istruzione scolastica, ciòanche in termini di ampliamento deisaperi, potenziamento delle competenzedi base e trasversali.Le scuole coinvolte nel suddetto proget-to, e operanti in rete con altre 25 scuolesiciliane, sono il Liceo Statale “F.D’Aguirre”, la Scuola Media “G.Garibaldi” e il Circolo Didattico“Cappuccini” di Salemi.Allo stato attuale i ragazzi coinvolti nelmodulo 6 del progetto “Dove c’è acquac’è vita” hanno risposto molto positiva-mente alle aspettative iniziali di docenti-tutor ed esperti. Il nostro modulo si pro-pone, infatti, di far acquisire piena con-sapevolezza di come l’acqua sia l’ele-mento vitale per la sopravvivenza delnostro pianeta e di come la correttagestione delle risorse idriche rappresen-ti la sfida principale del nostro millen-nio.Nell’ambito d’intervento rientra, a pienotitolo, l’individuazione e l’analisi dellerisorse idriche presenti nel territorioSalemitano, che ha visto coinvolta l’am-ministrazione comunale, nonché visiteguidate ai siti d’interesse con la collabo-razione di enti e di istituzioni locali. Tra le attività svolte, l’elaborazione di

poesie sulle tematiche affrontate, evi-denzia l’interesse e il grado di coinvol-gimento con cui i ragazzi partecipano alsuddetto percorso.

La chiusura è prevista entro la fine dimaggio con una manifestazione che saràaperta a tutti e che vedrà la partecipazio-ne di tutti gli attori coinvolti.

1010

LL 'Istituto Comprensivo"V. Sicomo" di Vita,quest'anno scolastico,

è il cuore del progetto socio-educativo "Vita da vivere"realizzato con la comparteci-pazione del Comune di Vita ela collaborazione della pro-loco locale. Si articola invarie attività laboratorialipomeridiane per gli alunni.Tra queste le attività diStudio del Territorio chehanno spaziato dall'Educa-zione Ambientale fino alleTradizioni Popolari e chehanno avuto un concretoriscontro, giovedì 6 aprile,nella visita guidata al BoscoBaronia a cui hanno presoparte gli alunni dei laboratorisopra indicati, accompagnatidai rispettivi docenti.Quest'uscita sul territorio hapermesso a dei ragazzi vitesidi guardare con occhi nuovi,e più consapevoli, una riservaboschiva in cui, magari,erano stati già altre volte perscampagnate e festicciole.Infatti, grazie al validissimosupporto fornito dal Dott.Vito Internicola dell'AziendaRegionale ForesteDemaniali, gli alunni hannopotuto non solo osservarepiante ad alto e basso fustopresenti in quell'ecosistema,ma anche scoprire proprietàcommestibili e curative diqueste piante o l'uso che nefaceva l'antica civiltà conta-dina che della natura sfrutta-va, sempre rispettandole,

tutte le risorse. Percorrere isentieri del bosco dietro laguida di questo novello "pig-malione" ha consentito airagazzi da un lato di sentirsiin maggiore sintonia conl'ambiente circostante, di cuia più riprese hanno ammiratola quiete e l'armonia, dall'al-tro è stata l'occasione per sco-prire, attraverso il racconto ela spiegazione, un mondo ditradizioni e di usi ormai inbuona parte scomparsi. Sonostate scattate foto, presiappunti , raccolti esemplaridi flora, qualcuno ha realiz-

zato anche qualche schizzo, èstata una vera lezione "peri-patetica" all'aperto, "sulcampo" alla maniera degliantropologi, il tutto reso pos-sibile dall'interazione fra lastruttura - scuola e la struttu-ra - territorio verso quel siste-ma formativo - integrato incui la scuola opera in sintoniacon tutte le altre agenzie edu-cative presenti, condividendovalori e obiettivi educativi,per concorrere all'obiettivoprimario cioè la formazioneintegrale della persona e delcittadino.

Alla scoperta del bosco BaroniaLa pagina della scuolaSCUOLA

SCUOLA

SC

UO

LA

SC

UO

LA

SCUOLA

SCUOLA

SC

UO

LA

SC

UO

LA

VITA: visita guidata degli alunni dell’Istituto Comprensivo V. Sicomo

Alunni dellistituto Comprensivo “V.Sicomo”. Da sinistra inpiedi: Prof.ssa Raffaela ferrara, Andrea Internicola, MicheleAgueci, Domenico Mirlocca, Fabio Renda, Govanna Leo,Valeria Daidone, Marina Palmeri, Vitalba Buffa.Da sinistra accosciati: Gabriele Barbera, Nicola Mezzapelle,Valentina Vattiata, Giuseppina Riserbato, Marina Colla,Antonella pellegrino.

Dove c’è acqua c’è vita

Alunni della scuola media G. Garibaldi con la tutor Doriana Lombardo, l’esperto Giuseppe Bono e il collaboratore Nicola Angelo

Scendendo lentamentemi poso dolcemente tutti mi calpestano ed iosto li sola, immobilepensando se è possibilecontinuare a vivereo se subito bisogna morire.Quando sono bianca, pulitatutti i bambini mi toccanoed è li che la mia purezza è finitaed ecco che arriva il soleche con il suo calore mi scioglierà

e la mia fine arriverà.Adesso che acqua son diventatascorrere potrò e gloù gloù farò.E se il sole ancor mi colpiràvapore acqueo diventeròda li su nel cielo salirò e una nuvola formerò.Ecco qui la mia vita:solida liquida e aeriforme.

Kitti Alonzo, IIB Scuola Media G. Garibaldi

DORIANA LOMBARDO

Una delle poesie elaborate

SALEMI: attuato progetto tra diversi livelli di istruzione scolastica, enti e istituzioni

NN oi alunni del laboratorio digiornalismo delle classi IIA, II D e II F dell'Ist.

Compr. "G. Garibaldi" di Salemi, il6 Aprile, abbiamo invitato il sinda-co Biagio Mastrantoni e il missio-nario padre Michelangelo perapprofondire la tematica sulla soli-darietà. L'incontro è stato moltointeressante, perché ci ha dato lapossibilità di riflettere su proble-matiche molto importanti.Il prof. Atria, responsabile delplesso Torralta, ha ringraziato ilSindaco per aver dimostrato diapprezzare la nostra attività di gior-nalismo dando alla scuola il contri-buto necessario per la stampa del"Garibaldino"; poi ha consegnato apadre Michelangelo la somma rac-colta per aiutare i ragazzi dellemissioni. Lui ci ha raccontato che,fin da piccolo, desiderava fare ilmissionario per aiutare la gente.Nel 1984 si recò in Ecuador, primaa Polimeri e poi a Esmeraldas doveha fondato le sue missioni. La mis-sione è un centro dove c'è unresponsabile, il sacerdote, cheorganizza la vita quotidiana del vil-laggio e con l'aiuto dei volontari si

costruiscono capanne, casette, sidistribuiscono viveri e medicine. Inquei villaggi, in mezzo alla foresta,prima di arrivare padreMichelangelo, non c'era neancheuna scuola, i bambini, ancora oggi,sono poveri, privi di cibo e di vesti,non hanno case e nemmeno fami-glie. Le donne già all'età di 12 annicominciano ad aver figli e spesso siritrovano da sole ad allevarli.L'ambiente naturale nei villaggi èinsidioso e l'esperienza di padreMichelangelo è stata dura: hannotentato di ucciderlo, è stato morsoda un serpente velenoso, a causadell'acqua inquinata si è ammalatodi malaria e per questo è dovutotornare a Salemi. A Esmeraldas, ilsacerdote ha costruito una scuoladove ci sono 23 maestri e 300 alun-ni e, grazie ai soldi che riesce ainviare, questi ragazzi, nella mis-sione, continuano a trovare ciboper sfamarsi e possono studiare esperare in un futuro diverso. InEcuador, infatti, solo poche perso-ne vivono nella ricchezza e nellusso e appoggiano governi dittato-riali che non hanno interesse a farprogredire il popolo, per questo,

secondo lui, è necessario assicurareai ragazzi un'istruzione che li aiutia rivendicare i loro diritti. IlSindaco ha concluso l'incontroricordandoci che noi siamo fortu-nati perché viviamo in uno Statodemocratico che dà a tutti la possi-bilità di studiare per costruirci unavvenire migliore. Conoscere que-ste realtà deve servirci da stimoloper apprezzare quello che abbiamoe nello stesso tempo invogliarci amigliorare la nostra società e far inmodo che tutti i giovani trovinolavoro nel proprio paese. Noiragazzi aggiungiamo che, di frontea questi drammatici eventi: fame,miseria, malattie, dovremmo sensi-bilizzarci e non pretendere sempreil massimo senza pensare mai ainostri fratelli che muoiono. Il veroguaio è che spesso non riusciamoad apprezzare le cose più belledella vita: i sorrisi, le carezze, gliaffetti, i sentimenti e le sensazioniche scaturiscono dal vero amoreper il prossimo.

E. Caruso, A. Clementi, G.Gandolfo della II A

Lezioni di solidarietàSALEMI: Gli alunni del plesso Torralta incontrano il Sindaco Biagio Mastrantoni e Padre Michelangelo

Alunni del plesso Torralta con il Prof. Atria, il Sindaco Mastrantoni e Padre Michelangelo

mmaaggggiioo 22000066Di tutto di piùgiancalvi

BASTIANU LU PICURARU

1111

Auguri a ...

Lettere impossibili

Lettere & commenti

Li chiacchiari di Cocò e Sasà

Il 7 marzo 2006 è nato AndreaCarbonello

Isabella Renda il 28 marzo2006 ha compiuto il suo primo

compleanno

Egregio Direttore,Preliminarmante mi permetta con

il suo gruppo di lavoro gionalisticoche mensilmente ci informa suquanto avviene sia a Salemi che inalcuni comuni belicini. Vorreirivolgere a tutti un sentito ringra-ziamento. Il motivo di questa lette-ra è però un altro. Mi sembra diaver letto o appreso da amici che ilConsiglio comunale di Salemi hadeliberato qualche tempo addietroincentivi economici sotto forma dicontributi per interventi diretti allarivitalizzazione del centro storicoche, sottoposto ormai ad un qua-rantennale abbandono riscia didiventare una città fantasma. Mipiacerebbe conoscere i motivi per iquali la decisione del Consgliocomunale non ha avuto seguito.L.P.

Risponde l’Assessore al CentroStorico Salvatore Grillo:“Rispondo volentieri all’amicoL.P. che mi piacerebbe conoscere.Preciso subito che i contributi pos-sono essere elargiti solo a consun-tivo con la presentazione delladocumentazione delle spese soste-nute.

Chi è rientrato nella graduatoriadegli aventi diritto al contributo,purtroppo, non ha ancora presen-tato alcuna documentazione.Alcun fondi, però, sono in fase diassegnazione e sono riferiti a colo-ro che hanno garantito l’illumina-zione notturna dei negozi.

Giuseppina Donata e Vincenzo Campo hanno festeggiato il25° anniversario di matrimonio

Dopo 30 anni di attivo lavoro Vera Lo Portoè andata in pensione. L’hanno festeggiata icolleghi e gli ammistratori. Nella foto con ilSindaco e Pesidente del Consiglio.

- Cocò, lu partitu di luSinnacu pigghiau a luSenatu 67 voti. Sunnupicca o sunnu assai?

- Si sunnu voti pi luSinnacu sunnu assai, si lidettiru a Ginuzzu sunnupiccaredda

Se devi dire una bugia...Da una notizia "breve" pubblicata sulGiornale di Sicilia di mercoledì 22 marzo,abbiamo appreso che nei giorni di sabato 18e domenica 19 marzo avrebbero visitato le"Cene" di San Giuseppe a Salemi, circatrentamila turisti. Da un semplice calcolo èrisultato che per trasportare trentamila per-sone occorrono circa seicento pulman oppu-re seimila macchine. Ci domandiamo: dovecavolo li hanno parcheggiati visto che quo-tidianamente facciamo fatica a trovare unposto macchina sia in centro che in perife-ria? La notizia, chi l'ha suggerita, l'ha voluta-mente esagerata. Il commediografo RayCooney in una sua commedia suggerisceche "Se devi dire una bugia dilla grossa".

Amministrative 2008: andremo a votare?Il periodico QP sostiene che i "giochi" perle amministrative del 2008 a Salemi sareb-bero già fatti. Ninni Maniaci diventerà sin-daco al posto di Mastrantoni che a sua voltanon resterà disoccupato perchè potrebbeavere un incarico assessoriale nella giuntaprovinciale oppure, se tutto va per il giustoverso "…essere il nuovo segretario delloSdi al posto di Nino Oddo che potrebbeessere da due anni all'Assemblea regionaleSiciliana."Alberto Scuderi, che si pensavapotesse candidarsi a Sindaco di Salemi, noncorrerebbe neppure per tornare in consiglioprovinciale. " Una vittoria del centrosini-stra- scrive QP- lo porterebbe di gran carrie-ra in giunta". Visto che stanno così le cose,non possiamo far altro che sperare che ciconsentano, bontà loro, di sceglierci i consi-glieri comunali e provinciali.

Un pugno alla rosa Il risultato elettorale della Rosa nel pugno aSalemi non strapperà sorrisi né al sindacoMastrantoni e neppure al presidente delconsiglio Brunetta i quali si trovano a fare iconti con un appena soddisfacente 3,10% di

consensi alla Camera, ma vi concorrevaDonatella Corleo, salemitana di antica ori-gine, e un misero 1,11% al Senato che è ilrisultato più deprimente per le due figureistituzionali più importanti della città. " Aviri cumpagnu a dolu è un gran cunso-lu ovvero in due si chianci megghiu"

Muscoli d'acciaioDa un volantino che pubblicizza una garaciclistica su circuito che si svolgerà il 21maggio p.v. nel comune di Vita, apprendia-mo che il circuito misura Km. 3.300 e chedeve essere ripetuto per 18 volte.L'augurio che facciamo ai corridori è checompletino la gara prima che giunga l'inver-no del prossimo anno.

Telefonini e…Secondo un giornale francese i telefoniniavrebbero fatto aumentare il numero deicornuti nel mondo.A guardarli bene non sembra che possegga-no gli attributi…!

Da un vecchio quotidiano siciliano

Cinquecento contro unalbero, tutti morti

(Si trattava di una FIAT 500con due passeggeri a bordo)

Titoli di giornali

1 2

31 tombino trappola 2 pilastro gruviera3 gradini dissestati

Case popolari di via Eschilo - Paese Nuovo

DEGRADO

CC aru pupulu, permetti chimi presentu. Mi chiamuBastianu, figghiu di

Minicu chi di 'ngenerazioni face-mu li picurara. Haiu 'nna manna-ra di pecuri e a furia di starici'nsemi qualche volta parlo e qual-che volta abbelo. Oggi, infinar-mente, scrivu. Scrivu un pocu'ncazzatu picchi 'nta radiu chi miportu quannu vaiu appresso aipecuri c'era unu chiù 'ncazzatu dimia chi vociava comu un berruchi lu populu è trattatu comu lipecuri. Dicia: "arribbellati opopulu, nun pagari li tassi di lamunnizza, nun fari lu cretinucomu li pecuri. Mi devicridiri,populu, mi acchianau unnirvusu, ma un nirvusu…

Picchi li pecuri sunnu trattatiboni, lu populo invece NO!Dicia la radiu: "Populu non ti farimungiri comu li pecuri..! A stupuntu mi misi a vuciari: " disgra-ziatu e cretinu, magari lu populufussi mungiutu comu li pecuri.Inveci lu spreminu comu un can-navazzu di la pizzata. Eccu laragioni picchi ti scrivu, pi difen-niri li pecuri e li picurara.Niavutri picurara li pecuri limungemu dui voti a lu jornu: lamatina e la sira. Di lu latti face-mu ricotta e tumazzu. Li pecuri lipurtamu a pasculiari si chiovi, sinivica, si sulia e si vintulia. A tiacaru populo quantu voti ti mungi-nu 'nta una jurnata? Spremi oggi,spremi dumani, dopu lu latti ti

levanu lu sangu. Caru populu,cerca di nun ti fari futtiri e ricor-dati sempri chi la pecora è tratta-ta megghiu di tia, parola diBastianu. Lu to’ latti nun ci bastacchiu e ti cuntanu chi la munniz-za costa. E chi è pruvuli d'oru?Ascuta a mia populu, chi di mun-gitini mi nni sentu. Parati, si nunti trovanu cchiù latti, ti scattianuprima pi la lana e poi pi la peddi.Ti cunsigghiu perciò di chiudirila mannara e sciogghiri li cani.Poi, caru populo, comu caddu voifari fai.

Lu to’ amico Bastianu, figghiu diMinicu

Popolo pecora o popolo pecorone?

NNon c’è angolo di Salemi che non sia imbrattato dapennarelli e vernici. Sottoforma di banalita

demenziali si legge di tutto: dai messaggi d’amore allecapacità amatorie, alle ingiurie e banalità varie. Tuttociò ha ridotto i muri, le gradinate e altre superfici unoschifoso scambio di comunicazioni e peggio ancora diinsulti.Ma è possibile che nessuno riesca a fermare questo malcostume?

Pennarelli impuniti

Via Amendola: belvedere?

IIl parapendio è un paracadute a profiloalare, progettato per decollare utiliz-zando la spinta delle gambe del pilota,

e per volare utilizza soltanto l’energia delvento e quella della forza di gravità.

La nascita del parapendio risale a poco piùdi 20 anni fa. I progressi effettuati da allorasono enormi sia per quanto concerne leprestazioni delle ali che per quanto riguar-da la sicurezza. Oggi ci sono più di250.000 piloti brevettati in tutto il mondo.Un parapendio decolla allo stesso modo diqualsiasi altro mezzo volante, ma con velo-cità molto ridotte.Pilotare un parapendio è qualcosa di moltospeciale: è come avere un aliante portatile,comodo da trasportare in completa autono-mia. Riuscire a sfruttare le ascendenze edemulare quello che i nostri grandi maestri(gli uccelli) fanno per istinto tentando dicopiarne i comportamenti e le tecniche, èqualcosa di speciale ed incomparabile...Può volare chiunque, non è necessarioavere prestanze fisiche particolari.L’importante è solo avere voglia di volare.Il parapendio è di per se un mezzo sicuris-simo per fattori strutturali, ma deve esseregestito con attenzione e razionalità; in talmodo non ci sono assolutamente rischiparticolari e non esiste alcun evento impre-

vedibile o fuori dal controllo del pilota.Il parapendio si evolve agganciando dietrola schiena del pilota un motore che fa gira-re un’elica che dà la spinta permettendo didecollare anche da una pianura, rendendocosì più versatile ed interessante il volostesso. Ed è quello che abbiamo visto vola-re di recente nelle nostre zone. Per l’esat-tezza chi manovra tale mezzo è un pilotadelle nostre parti, precisamente di SantaNinfa e si chiama Pasquale Biondo(LINUS). Fa parte del nostro Club:(ERICE FLY, l’unico Club della nostraprovincia) ed è un ragazzo di appena 22anni che ha già partecipato all’edizionescorsa del campionato mondiale diParamotore, dove si è piazzato al terzoposto. Nella gara di selezione per i mondia-li ha vinto il primo premio, (unParamotore). Biondo (LINUS) è soprattut-to un ottimo pilota di volo libero (cioèsenza motore) e rappresenta una vera pro-messa della nostra provincia e della Sicilia.Alui vanno il nostro affetto, il nostro tifo ei nostri più sinceri auguri.

La pagina sportiva mmaaggggiioo 22000066a cura di Nicola Caradonna

AZIENDA CERTIFICATAUNI EN ISO 9001

VISION 2000Certificato N. 125/03 115Q

SS ono stati oltre settanta gliatleti che hanno parteci-pato alla prima edizione

del trofeo Kobushj, gara di JuJitsu organizzata dallo SportClub Athletic 2000 di Paceco,curata dai maestri GiovanCamillo Maisano, PietroSpadaro e annalisa Marrone.Sono cinque le società dellaprovincia di Trapani che hannogareggiato: l’ASD Accademia

del Ju Jitsu di Salemi curata dalmaestro Vito Sciacca (3°DAN), l’Atetic 2000 di Paceco,l’ASD Athlon di Trapani, ASDBody dream di Valderice, ASDla Fenice di Castellammare delGolfo.Ha aperto gli incontri la catego-ria riservata agli atleti di etàcompresa tra gli 8 e i 10 anni,cintura bianco gialla. Primoposto per Giuseppe Palmeri che

ha preceduto DaneleGiammarinaro eSalvatore Campo,mentre Serena DeGregoria si impostadavanti a Sabrina LaMouchi ed Elena LoGrasso.Per quanto riguardala categoria 11/14anni cintura biancogialla successo perAndrea Pompeo,secondo classificatoVittorio Agrifoglio eterzo Vincenzo

Ciaravino. Mentre per la cintu-ra gialla-arancio il podio è statoil seguente: Lorena Gianquinto,Luigi Grimaudo e MelchiorreGullo.Nella categoria da 15 anni in sucintura bianca, Piero Carbo-nello ha preceduto LauraScandariato; mentre per la cin-tura gialla-arancio primo postoper Michele Lipari, secondo

per Giuseppe Caragnanoe terzo per GiuliaBonanno. Nella categoriaUnca Verde e BluAntonino Grimaudo hamesso in riga GaetanoMazzara. Andrea Gullocosì come nella categoriaUnica Marrone e NeraLidia Ardagna ha prece-duto RiccardoGramignano e NicolòGenco. Nel corso dello stessoappuntamento, disputatosul “dojo” pacecoto, sisono anche laureati “jut-suka kobushj dell’anno”Michele Liparidell’Athletic 2000 Pace-co, Antonino Grimaudodell’Athlon Trapani eLidia Ardagna dell’Ac-cademia del ju jitsu diSalemi. Tutti e tre gliatleti hanno conquistatol’ambito trofeo.

Gli atleti delle cinque società che hanno gareggiatoIl campione mondiale Pasquale Biondo

con il paramotore vinto

Trofeo del Ju Jitsu Kobushy PARAPENDIO, il sogno di Icaro

Secondo gol, il bomber Fici raddoppia su calcio di rigore

Terzo gol, la promessa Calia chiude la partita su calcio di rigore

Quarto gol, il funambolo Blando affossa il Real Palermo

GG rande prestazione dei ragazzi dimister De Luca che nel primo spa-

reggio dei play off ha rifilato un pokerdi gol al malcapitato Real Palermo. Igiallorossi sul neutro di Corleone sonoentrati in campo molto concentrati edopo pochi minuti sono passati in van-taggio con un gol di Vito Fici che haconcretizzato una grande azione imba-stita da Asaro e Calia con maestria.Dopo aver raggiunto il due a zero conun rigore trasformato dal solito Fici, la

difesa comandata da Sandro Liberato ePeppe Giglio non lasciava nessuna pos-sibilità di reazione ai palermitani. Poitoccava al giovane talento locale PeppeCalia chiudere la partita trasformandoun rigore conquistato da lui stesso concaparbietà. L'ultimo sigillo era diBlando che sfruttava un lancio di Caliae dopo aver eluso la difesa avversaria,segnava a porta vuota. E la settimanaprossima gran finale con l'Isola delleFemmine… In bocca al lupo ragazzi!

Continua la corsa verso la promozione

La NUOVA SALEMI travolge il Real Palermo sul neutro di Corleone. Appuntamento decisivo con la finale Play off contro l’Isola delle Femmine

Committente: Desiderio Paolo

Com

mitt

ente

: Ber

tolin

o C

arlo

Il tuo impianto a partire da € 899,00 e pagabile in

comode rate da € 89,00 al mese