corriere cesenate 22-2014

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Giovedì 5 giugno 2014 anno XLVII (nuova serie) numero 22 euro 1,20 22 Poste Italiane spa Sped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB Forlì Redazione: via del Seminario, 85 47521 Cesena tel. 0547 300258 fax 0547 328812 Analisi del voto 10 Luci e ombre nel successo di Renzi e del Pd No a “Uno di noi” 11 Brutto colpo alla democrazia partecipativa I l responsabile della cam- pagna, Gregor Puppinck, denuncia il pregiudizio della Commissione euro- pea L e opinioni di due so- ciologi: Franco Garelli dell’Università di Torino e Ulderico Bernardi del- l’Università Ca’ Foscari Pellegrinaggi in Terra Santa e in Polonia Diocesi 7 D ue le proposte del- l’Ufficio diocesano. Un mese di agosto in- tenso nei luoghi della salvezza Attualità 9 Ai cattolici la gioia di custodire il “per sempre” D ivorzio breve. A collo- quio con il direttore del- l’Ufficio di pastorale fami- liare della Cei, don Paolo Gentili Cesena 13 A Palazzo Ghini il vescovo parla del Papa Cesena 13 Superquark al Campus degli alimenti Sapigno 17 Ritrovate le vecchie miniere di zolfo Cesenatico 15 Da dicembre la nuova etichetta dei prodotti ittici Web delle mie brame I giovani e la Rete, un rapporto non sempre facile ALCUNE INDAGINI LOCALI FANNO EMERGERE UN USO SPESSO ECCESSIVO DELLE NUOVE TECNOLOGIE Editoriale I fatti più delle parole di Francesco Zanotti “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. Questa la frase della matrigna di Biancaneve che interrogava lo spec- chio magico. Oggi, fuori dalla favola, nella Rete i giovani cercano le ri- sposte che non trovano altrove. E si interrogano anche quando accadono eventi fuori controllo. È quello che è successo in una scuola Media del territorio. Nessuno, però, si è lasciato prendere dall’emo- zione. Anzi, l’occasione è stata propizia per studenti, insegnanti, geni- tori e poi per noi per ragionare, approfondire, riflettere. Il dato è ormai assodato: il web è un luogo da abitare con responsabilità. La ricetta per giovani e adulti: sviluppare un pensiero critico... Primo piano alle pagg. 4 e 5 A tteniamoci ai fatti. Inutile costruire castelli sulle intenzioni, reali o immaginarie. Grazie all’exploit di Renzi che alle Europee ha sbancato con un inatteso 40,8 per cento, anche a livello locale il Pd e tutto il centrosinistra hanno centrato l’obiettivo. Con le sole eccezioni di Savignano sul Rubicone e Bagno di Romagna, sul territorio l’effetto trascinamento creato dall’ex sindaco di Firenze non ha lasciato scampo agli avversari. Ecco perché diciamo di attenerci ai fatti. Il rischio di un “Lucchi asso pigliatutto” a livello cesenate è evidente. Ma è altrettanto evidente che la legge elettorale in vigore per i Comuni rappresenta una delle poche cose che in questo Paese funziona, nel bene e nel male. Chi vince governa, come è nelle attese dei cittadini che si recano alle urne. Come non avviene, nonostante i numerosi tentativi compiuti negli ultimi decenni, a livello nazionale. E se chi vince governa, chi vince ha anche il diritto di costruirsi la squadra che gli può consentire di amministrare. E’ un monocolore quello realizzato dal rieletto sindaco di Cesena? Può darsi che lo sia, visti gli assessori che lo accompagneranno in questo secondo mandato. Solo Christian Castorri risulta esterno al Pd, mentre Tommaso Dionigi era già parte del team di Lucchi nella precedente legislatura. Poteva, il sindaco, tenere in maggiore considerazione altri alleati? Sì, avrebbe potuto farlo, ma era ed è altrettanto libero di agire diversamente. Atteniamoci ai fatti. Non ci fosse stato l’effetto Renzi, con ogni probabilità si sarebbe andati al ballottaggio. Invece è arrivato un consenso più ampio rispetto al 2009 e il primo cittadino cesenate Paolo Lucchi ora si sente più forte. Così ha giocato le sue carte, consapevole del successo e anche del lavoro compiuto. A volte i fatti parlano da soli. Forse il sindaco avrebbe potuto evitare di convocare la stampa per la presentazione della Giunta quando era in fase di ultima definizione. Sembra abbia voluto forzare la mano con una scadenza molto ravvicinata: poche ore per decidere prima di parlare con i giornalisti. Pensiamo, inoltre, non spetti al sindaco definire tutti i tasselli, Consiglio comunale compreso. I fatti da realizzare non mancano. Basta vedere la lista delle opere incompiute (cfr. servizio di M. Bucci a pagina 12) e la carenza di lavoro alle nostre latitudini. Ci vuole il concorso di tutti per uscire dalle secche in cui anche il nostro territorio è rimasto impantanato. Il governo locale ha competenze limitate, è verissimo, ma il rischio dell’autosufficienza, come ha ricordato a proposito del Pd di Renzi il direttore dell’agenzia Sir, è dietro l’angolo per i vincitori. Molto meglio, quindi, parlare con i fatti.

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Corriere Cesenate di giovedì 5 giugno 2014

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Giovedì 5 giugno 2014anno XLVII (nuova serie)numero 22 euro 1,20

22Poste Italiane spaSped. abb. postale DL 353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, DCB ForlìRedazione: via del Seminario, 8547521 Cesenatel. 0547 300258fax 0547 328812

Analisi del voto 10Luci e ombrenel successodi Renzi e del Pd

No a “Uno di noi” 11Brutto colpoalla democraziapartecipativa

Il responsabile della cam-pagna, Gregor Puppinck,

denuncia il pregiudiziodella Commissione euro-pea

Le opinioni di due so-ciologi: Franco Garelli

dell’Università di Torino eUlderico Bernardi del-l’Università Ca’ Foscari

Pellegrinaggiin Terra Santae in Polonia

Diocesi 7

Due le proposte del-l’Ufficio diocesano.

Un mese di agosto in-tenso nei luoghi dellasalvezza

Attualità 9Ai cattolici la gioiadi custodireil “per sempre”

Divorzio breve. A collo-quio con il direttore del-

l’Ufficio di pastorale fami-liare della Cei, don PaoloGentili

Cesena 13A Palazzo Ghiniil vescovoparla del Papa

Cesena 13Superquarkal Campusdegli alimenti

Sapigno 17Ritrovate le vecchie minieredi zolfo

Cesenatico 15Da dicembrela nuova etichettadei prodotti ittici

Webdelle mie

brame

I giovani e la Rete, un rapporto non sempre facile

ALCUNE INDAGINI LOCALI FANNO EMERGEREUN USO SPESSO ECCESSIVO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

EditorialeI fatti più delle paroledi Francesco Zanotti

“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”.Questa la frase della matrigna di Biancaneve che interrogava lo spec-chio magico. Oggi, fuori dalla favola, nella Rete i giovani cercano le ri-sposte che non trovano altrove. E si interrogano anche quandoaccadono eventi fuori controllo. È quello che è successo in una scuolaMedia del territorio. Nessuno, però, si è lasciato prendere dall’emo-zione. Anzi, l’occasione è stata propizia per studenti, insegnanti, geni-tori e poi per noi per ragionare, approfondire, riflettere. Il dato è ormaiassodato: il web è un luogo da abitare con responsabilità. La ricetta pergiovani e adulti: sviluppare un pensiero critico...

Primo piano alle pagg. 4 e 5

Atteniamoci ai fatti. Inutile costruirecastelli sulle intenzioni, reali oimmaginarie. Grazie all’exploit di Renzi

che alle Europee ha sbancato con un inatteso40,8 per cento, anche a livello locale il Pd etutto il centrosinistra hanno centratol’obiettivo. Con le sole eccezioni di Savignanosul Rubicone e Bagno di Romagna, sulterritorio l’effetto trascinamento creatodall’ex sindaco di Firenze non ha lasciatoscampo agli avversari.Ecco perché diciamo di attenerci ai fatti. Ilrischio di un “Lucchi asso pigliatutto” a livellocesenate è evidente. Ma è altrettanto evidenteche la legge elettorale in vigore per i Comunirappresenta una delle poche cose che inquesto Paese funziona, nel bene e nel male.Chi vince governa, come è nelle attese deicittadini che si recano alle urne. Come nonavviene, nonostante i numerosi tentativicompiuti negli ultimi decenni, a livellonazionale. E se chi vince governa, chi vince haanche il diritto di costruirsi la squadra che glipuò consentire di amministrare.E’ un monocolore quello realizzato dal rielettosindaco di Cesena? Può darsi che lo sia, visti gliassessori che lo accompagneranno in questosecondo mandato. Solo Christian Castorririsulta esterno al Pd, mentre Tommaso Dionigiera già parte del team di Lucchi nellaprecedente legislatura. Poteva, il sindaco,tenere in maggiore considerazione altri alleati?Sì, avrebbe potuto farlo, ma era ed èaltrettanto libero di agire diversamente.Atteniamoci ai fatti. Non ci fosse stato l’effettoRenzi, con ogni probabilità si sarebbe andati alballottaggio. Invece è arrivato un consenso piùampio rispetto al 2009 e il primo cittadinocesenate Paolo Lucchi ora si sente più forte.Così ha giocato le sue carte, consapevole delsuccesso e anche del lavoro compiuto.A volte i fatti parlano da soli. Forse il sindacoavrebbe potuto evitare di convocare la stampaper la presentazione della Giunta quando erain fase di ultima definizione. Sembra abbiavoluto forzare la mano con una scadenzamolto ravvicinata: poche ore per decidereprima di parlare con i giornalisti. Pensiamo,inoltre, non spetti al sindaco definire tutti itasselli, Consiglio comunale compreso.I fatti da realizzare non mancano. Basta vederela lista delle opere incompiute (cfr. servizio diM. Bucci a pagina 12) e la carenza di lavoroalle nostre latitudini. Ci vuole il concorso ditutti per uscire dalle secche in cui anche ilnostro territorio è rimasto impantanato. Ilgoverno locale ha competenze limitate, èverissimo, ma il rischio dell’autosufficienza,come ha ricordato a proposito del Pd di Renziil direttore dell’agenzia Sir, è dietro l’angoloper i vincitori. Molto meglio, quindi, parlarecon i fatti.

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Giovedì 5 giugno 2014 3Opinioni

Il mondo migliore nel dialogodi papa Francesco con i bambini

l buio. Ma voi mi avete portato terra del buio... Maquesta terra del buio che significa? Che significaquesta terra del buio? Chi sa? Chi sa dirmi? Perchémi avete portato ‘terra del buio’?”. La domanda di

Papa Francesco è rivolta ai bambini accolti sabato 31maggio nell’Atrio dell’Aula Paolo VI. I piccoli partecipanoall’incontro promosso dal Pontificio Consiglio della culturae hanno portato diversi doni tra i quali un po’ di terra dellecatacombe di san Gennaro a Napoli.La risposta al “perché” del Papa viene gridata con la sempresorprendente foga dei bambini: “Per farla diventare luce!”.Il Papa la prende al volo e subito la rilancia con altrettantoentusiasmo: “Per farla diventare luce. Il buio è per la luce:quando c’è la notte, è tutto buio. Ma noi aspettiamo ilprimo mattino, quando incomincia la luce. Che cosa è piùimportante - questa domanda - il buio, o la luce?”.Nessun dubbio da parte dei piccoli: “la luce” e il Papaprosegue il colloquio con un’altra domanda: “E quando noisiamo nel buio, cosa è importante fare? Andare...?”.“Alla luce” rispondono insieme e così Francesco li prendeper mano e li conduce verso alcuni grandi pensieri: tuttiabbiamo la possibilità di trovare la luce, l’amore di Dio èanche nel buio, nella luce ci sono le cose buone, si può fareun mondo migliore tutti insieme con l’amore .Ma come vivranno i bambini queste parole quando, pursenza volerlo, si troveranno nel buio di tante situazioni,vicine o lontane dalla loro vita quotidiana? Come le vivranno quando si troveranno di fronte atragedie, a violenze, a umiliazioni e ingiustizie compiutedagli adulti nei confronti dei loro coetanei? Come le vivranno vedendo in tv le immagini di tantepersone tradite da chi le dovrebbe proteggere?Attraversare il buio con la fiducia che verrà il mattino è unaprova difficile per tutti e solo avvertendo una mano sullaspalla si riesce a muovere un passo dopo l’altro verso laluce.Non è facile e proprio su questo passaggio sono fissati gliocchi del mondo: come i cristiani lo hanno vissuto, come lostanno vivendo, come lo vivranno?

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La terra del buio e la luce La fotografia

La cronaca è ogni giorno a raccontare le diverse declinazioni umane, sociali eculturali del buio. Gli adulti rimangono spesso smarriti e inquieti: comepotranno non esserlo i bambini con la loro grande capacità di riflettere, divalutare, di decidere?Come potranno le parole di Papa Francesco accompagnarli in esperienzepersonali nelle quali a volte sono presenti la sofferenza, la solitudine, l’angoscia?Parole belle ma lasciate al vento oppure parole che prendono lo spessore umanodella fragilità e della dignità dei bambini per bussare con più insistenza allacoscienza degli adulti?Il rischio è che questa domanda rimanga nella retorica e lasci spazio allarassegnazione, alle dimissioni di una responsabilità educativa o, peggio ancora,lasci spazio al qualunquismo di chi sentenzia: “Diventeranno grandi e alloracapiranno che la vita è un’altra cosa”. Cioè sarà solo fatica, furbizia, tornaconto,perbenismo, “cronaca nera”?Non è così, non sarà così. Si incontrano anche oggi bambini, ragazzi e giovaniper i quali un mondo migliore non è un’utopia e neppure un’ingenuità ma è unarealtà fatta di libertà, di responsabilità e di speranza. Con loro ci sono anchedegli adulti. Forse non sono questi volti bensì la cronaca a vagabondare ai bordidel vivere e del pensare.

Paolo Bustaffa

La preghiera per la pace rinsalda la buona politicaIl recente pellegrinaggio di papa Francesco in Terra Santa ha avuto anche lo scopo diincoraggiare il cammino dei popoli che la abitano verso la pace; essa è, al tempo stesso, donodi Dio e impegno degli uomini. In Giordania, in Palestina e in Israele il Papa ha mostrato unagrande compassione verso coloro che da troppo tempo convivono con la guerra e hanno il

diritto di conoscere finalmente giorni di pace. Da questo sentimento è nato l’invito rivolto ad AbuMazen e a Shimon Peres di ritrovarsi insieme nella casa del Papa a pregare per la pace. L’invito è stato prontamente accolto e questo è già qualcosa di straordinario. Dalla Santa Sede laconferma nei giorni scorsi: l’incontro si terrà a Roma, domenica 8 giugno, in Vaticano. Tutto ciòrivela la consapevolezza che il raggiungimento della pace non è affidato soltanto a strategiepolitiche o a mediazioni diplomatiche. Per la pace serve qualcosa di più! Che un uomo di governone sia consapevole è un segno di umiltà e di saggezza. È un segno di fede, che in altri contestisarebbe stata soffocata da un malinteso senso di laicità. In questo senso, l’iniziativa proposta dalPapa ed accettata dai due leader politici lancia un messaggio al mondo occidentale. Pregarepubblicamente per la pace non è un attentato alla distinzione tra la sfera civile e quella religiosa!

L Ma c’è un altro messaggio. È innegabileche nell’Europa dei secoli passati lediversità religiose siano state occasioniper originare contrapposizioni,sofferenze e guerre. Questo, però, non èil volto autentico della religione. Larealizzazione della pace dipende,innanzitutto, dal riconoscimento diessere, in Dio, un’unica famiglia umana.La pace nasce e si consolida dalla veritànon solo che abbiamo tutti lo stessosangue e facciamo parte del genereumano, ma anche che abbiamo ununico Padre nel cielo e siamo tutti suoifigli, creati a sua immagine esomiglianza. Le religioni, insegnandoquesto, sono vie alla pace.La preghiera per la pace appartiene allafisionomia dell’operatore di pace. Egli ècome un artigiano che umilmente elaboriosamente custodisce pensieri dipace, pone gesti di pace, annuncia labeatitudine della pace. La preghierasostiene tutto questo e invoca per glisforzi umani il compimento divino. “Lapace si fa artigianalmente! – ha detto ilSanto Padre – Non ci sono industrie dipace, no. Si fa ogni giorno,artigianalmente, e anche col cuoreaperto perché venga il dono di Dio”(Udienza Generale del 28/05/14).L’artigiano di pace – sia egli uomo dellastrada o leader nazionale – ha bisognodella preghiera perché attraverso di essalo Spirito di Dio “unge” e dispone ilcuore a conservare la pace, a esseremessaggero e testimone di pace. Così, ilPapa nella sua prima omelia inGiordania ha esortato, innanzitutto, ifedeli cristiani a lasciarsi “ungere” concuore aperto e docile dallo Spirito Santoper essere sempre più capaci di gesti diumiltà, di fratellanza e diriconciliazione. La preghiera per la pacepuò divenire anche offerta a Dio dellefatiche quotidiane: in questo modo ècome arricchita e impreziosita, perchésale da un cuore filiale che ama e checerca di compiere la volontà del Padre.Essa ha una particolare efficacia. La preghiera, elevata anche da coloroche hanno la responsabilità dei popoli,testimonia l’innata vocazionedell’umanità alla pace. In ogni personail desiderio di pace è aspirazioneessenziale e coincide, in certa maniera,con il desiderio di una vita umanapiena, felice e ben realizzata. L’uomo èfatto per la pace che è dono di Dio: a Luiva chiesta. Questo umanesimo apertoalla Trascendenza precede e sorreggeogni necessario impegno politico.Non esistono industrie di pace; alcontrario, purtroppo, esistono quelledelle armi. Pregare per la pace portaanche a pregare per la conversione diquesti “poveri uomini” – ha detto ilPapa – che si arricchiscono seminandola morte.

Marco Doldi

GERUSALEMME, 26 MAGGIO: PAPAFRANCESCO IN VISITA DI CORTESIA ALPRESIDENTE DELLO STATO DI ISRAELE(FOTO L’OSSERVATORE ROMANO/SIR)

Don Giampaolo Marta, donGianantonio Allegri e suorGilberte Bussière sono statiliberati.I due preti fidei donum vi-centini e la suora della con-gregazione Notre Dame deMontreal, rapiti nella nottetra il 4 e 5 aprile nella mis-sione di Tchére - Tchakidje-bè nella diocesi di Marouain Camerun da un com-mando del Boko Haram,movimento fondamentali-sta islamico, sono stati libe-rati domenica 1 giugno.Cinquantasei giorni, tanto èdurata la prigionia che hafatto tenere con il fatto so-speso la Chiesa vicentina enon solo (foto Sir)

In Giordania, in Palestina e in Israele papa Francesco ha mostratouna grande compassione verso coloro che da troppo tempo convivonocon la guerra e hanno il diritto di conoscere finalmente giorni di pace.Da questo sentimento è nato l’invito rivolto ad Abu Mazen e a Shimon Peresdi ritrovarsi insieme nella casa del Papa a pregare per la pace.L’incontro si terrà domenica 8 giugno in Vaticano

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Giovedì 5 giugno 20144 Primo piano

Francesco Rasponi, psicoterapeuta, incontra spesso i genitori che gli chiedono comecomportarsi di fronte all’uso compulsivo che i figli fanno di cellulare e social network

Non abbandonate i giovani nel webCristiano Riciputi

omprendere,accompagnare,dare regole".Questa è una delle

ricette che Francesco Rasponi,psicoterapeuta cesenate,raccomanda ai genitori chepartecipano alle sue serate sultema "Adolescenti, cellulare esocial network".C’è chi parla di una vera epropria vita digitale parallela aquella reale che, ad ogni modo,coinvolge non solo i ragazzi, maanche gli adulti. I socialnetwork, come facebook o altri,possono essere una bellaoccasione per condividere leproprie emozioni, ma possonodiventare anche un boomerang.Dipende sempre dall’uso che sene fa."E’ fuori di ogni dubbio - spiegaRasponi - che negli ultimi 10-15anni l’introduzione massicciadei cellulari nella vitaquotidiana abbia prodottocambiamenti notevoli nellerelazioni. Fino a 5 anni fa, nonerano altro che telefoni usatiper chiamarsi e scambiarsi sms.Da qualche anno a questaparte, con l’arrivo deglismarthphone e dei socialnetwork, il cellulare è diventatoindispensabile quasi per tutti.Specie per gli adolescenti".

CELLULARE CHE PASSIONEIl mondo è cambiato e gli adultispesso faticano nel tenere ilpasso. Anche i bambini, il cuigrado di confidenza con lenuove tecnologie ènotoriamente molto elevato,sanno usare i telefonini diultima generazione con facilità.Oggi non c’è ragazzino che nonabbia il cellulare. Rasponi,anche tramite la neonataassociazione Psiche Digitale dicui è presidente, ha realizzatoindagini a livello locale. Daqueste emerge che se fino a treanni fa i telefoni portatilivenivano regalati durante glianni delle scuole medie, comeregalo per la Cresima. Oggi la

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tendenza è di regalarlo alleelementari, alla primaComunione. Dai dialoghi con iragazzi delle Superiori emergeun dato ancor piùsorprendente: quelli dei primianni ricevono in media dalle200 alle 400 ’notifiche’ in mezzagiornata, dopo la scuola e fino atarda sera. E’ davvero una vita parallela,fatta di messaggi su whatsapp e’mi piace’ o commenti sufacebook. Whatsapp è una sortadi dialogo in tempo reale che sipuò instaurare con un amico ocon un gruppo di persone. Se siscrive un messaggio al gruppo,

tutti lo possono leggere e tuttipossono rispondere.

SEMPRE SU FACEBOOK"Facebook invece - spiega lopsicologo cesenate - hasostituito in tutto e per tuttoquello che, ai nostri tempi, era ildiario segreto o lo scriverelettere di proprio pugno. E’ unabacheca su cui si scrive quel chesi vuole, si mettono le propriefoto e anche i video. E poi ci siaspetta che i propri amiciapprezzino cliccando sul ’mipiace’ e commentino. Inmaniera positiva, ovviamente.Per gli adolescenti tutto ciòsoddisfa il desiderio e lanecessità di appartenere a ungruppo distaccandosi daigenitori. In questo modo crescela propria individualità, equesto è positivo. Ma servonoanche delle regole".Rasponi, durante gli incontri,mette in guardia i genitori.Occorre educare i ragazziniall’autonomia, ma non bisognalasciarli mai soli. "E’ necessario

far capire ai figli - racconta lopsicologo - che ogni cosa che siscrive o si mette su whatsapp osu facebook è come se lovedesse il mondo intero. Nonconta nulla se noi abbiamo solocento amici. Ognuno dei nostriamici può girare la nostra foto aduecento dei propri contatti ecosì via. Parlando con gliadolescenti è emerso che grazieal monitor del telefono, e allafacilità d’uso, cadono i freniinibitori. Non sono poche leragazzine che condividono fotoosè o anche peggio. Non di radoi ragazzi fanno combriccola perprendere in giro una vittimadesignata e, tramite i gruppi diwhatsapp, il malcapitato puòsubire un vero e propriolinciaggio. Per questo dicosempre ai genitori che devonovigilare e porre domande".

E GLI ADULTI?Il problema, a volte, può essereche i genitori sono anch’essischiavi delle nuove tecnologie.E i secondi copiano dai primi.

D’altra parte questi strumentisono nuovi per tutti, anche pergli adulti, i quali spesso sono iprimi ad esserne affascinati.Non a caso, se si è in fila dalmedico o al supermercato sivedono tanti sorridere o faresguardi truci davanti al propriocellulare, isolandosi dalcontesto."Facebook è divertente - incalzaRasponi - ma non è un gioco.Dobbiamo farlo capire ai figlifin da piccoli, fin da quandoentrano nei social network. Igenitori devono informarsi perpoter spiegare. Vivere solo colpassato, dicendo ’era meglio aimiei tempi’ oppure ’ ma che cifai tutto il giorno con quelcellulare’ non serve a nulla, senon ad ampliare il baratro didivisione fra generazioni. Maanche la scuola, le parrocchie,le associazioni e i movimentipossono fare la loro parte. Chispiegando e responsabilizzando

e chi offrendo valide alternative.Se si fanno vivere ai ragazziesperienze forti, è più facile chemettano da parte il telefonousandolo solo quando serve".Dire ’basta’ non è sufficiente,anzi può esserecontroproducente. Col dialogo,invece, si aiuta a costruire unpensiero critico. "Nondimentichiamo - concludeRasponi - che trent’anni fa iragazzini passavano interegiornate al bar a giocare con ivideogames a colpi di 200 lire apartita, e quindici anni fa incasa con la consolle. Quindiinutile dire ai figli che una voltaera diverso ed era migliore.Meglio confrontarsi e instaurareun rapporto di fiducia".

Le nuove tecnologienon vannodemonizzate, ma occorreaccompagnaree dare delle regole

Troppo spesso sipubblicano su facebookfoto e commentiequivoci senza rendersiconto di quel che si fa

C’è un diritto di dimenticare ed essere di-menticati, di cancellare quello che si è stati eavere la possibilità di costruire una nuovaidentità (pubblica e privata) anche nella Re-te virtuale che ci rende sempre più cittadinidel mondo? Ebbene sì, basta un clic e la pra-tica è archiviata. O almeno così sembra. Inmeno di una giornata, dal momento in cuiGoogle ha aperto la possibilità per i cittadinieuropei di poter inviare con un modulo suInternet la richiesta di rimuovere link inade-guati a loro riferiti, sono oltre 12mila le ri-chieste arrivate al più diffuso motore di ri-cerca. La decisione del colosso di MountainView è giunta due settimane dopo la senten-za della Corte europea che ha stabilito per icittadini europei il diritto di chiedere ai mo-tori di ricerca di eliminare dalle loro paginedei risultati i link verso cose che li riguardano,nel caso in lui li ritengano "inadeguati, irrile-

vanti o non più rilevanti, o eccessivi in rela-zione agli scopi per cui sono stati pubblicati".Si apre così una pagina nuova sul tema dellaprivacy in Rete. Ma i punti critici non sonopochi. Il primo riguarda la collocazione "fisi-ca" dei contenuti. La Corte europea, infatti,stabilisce che possano essere rimossi i colle-gamenti verso informazioni "non più rile-vanti" ma che i contenuti non debbano esse-re cancellati. È come se da un navigatore sa-tellitare, sempre più presente nelle automo-bili degli italiani, vengano eliminati i nomi dialcune strade. Arrivare all’indirizzo che si de-sidera sarà difficile, talvolta assai più lungo edispendioso. Ma il civico è sempre lì, bastatrovarlo.C’è poi una questione relativa alla discrezio-nalità di Google, che avrà il compito di esa-minare ogni richiesta per bilanciare il dirittoalla privacy con quello all’informazione. Per-

ché il tema di fondo resta: fino a quale confi-ne ci si può spingere per tutelare lo spazioprivato? È lecito, ad esempio, chiedere la can-cellazione di informazioni inerenti gravi pre-cedenti penali, frodi compiute ai danni dellacollettività o cattive condotte nella gestionedegli affari pubblici? E chi controllerà il con-trollore, che avrà agio di sancire cosa potràessere rimosso e cosa no?I dubbi restano ma il principio di garanzia al-la privatezza che si vuole tutelare è certa-mente apprezzabile, soprattutto pensando aitanti giovani che possono aver compiuto er-rori dovuti all’età di cui non devono pagare ilconto per tutta la vita. In fondo, come scrive-va Nietzsche, "la serenità, la buona coscien-za, la lieta azione la fiducia nel futuro dipen-dono dal fatto che si sappia tanto bene di-menticare al tempo giusto, quanto ricordareal tempo giusto".(www.agensir.it)

Con un modulo si potrà chiedere la rimozione di link inadeguati

Diritto all’oblio, da Google primi segnali di apertura

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Giovedì 5 giugno 2014 5Primo piano

Cellulare: i padronisiamo noi ragazzi o è lui?

iamo studenti della classe 3°H di Villarco,succursale della Scuola secondaria di 1°grado "Viale della Resistenza" di Cesena.Come sempre più spesso accade tra i giovani,

anche nella nostra scuola si sono verificati alcunifatti spiacevoli legati all’uso improprio del cellulare.Con l’aiuto degli insegnanti e dei nostri genitoriabbiamo cominciato a riflettere sulla nostraesperienza e a farci delle domande: che strumentoè il cellulare nelle nostre mani? Un usoincondizionato delle sue potenzialità, a cosa ci staportando? Perché non facciamo un passo senzaaverlo con noi? Siamo noi i "padroni" o… è "lui"?Facendoci forti delle conoscenze acquisite sulcalcolo statistico, con l’aiuto della nostra prof dimatematica ci siamo lanciati in una vera e propriaindagine, scegliendo come popolazione statisticaproprio i ragazzi della nostra scuola.Già la prima fase del lavoro è stata moltointeressante: la scelta delle domande hacomportato un grosso lavoro che ci ha permesso dipuntualizzare domande significative e diraccogliere dati precisi per leggere più a fondo lenostra esperienza.I dati spaziavano dalle caratteristiche tecniche delcellulare in nostro possesso, fino alle abitudiniindividuali di utilizzo e alle opinioni personali.Il lavoro di rielaborazione dei dati è stato molto

S corposo e alcuni dei risultatici hanno veramentesbalordito. Per esempioemerge che il 18% deiragazzi ha ricevuto il primocellulare ad un’età inferioreai 10 anni, un altro 66% tra i10 e i 12 anni di età. Per un59% il costo è statosuperiore ai 100 euro, per un 20% il costo è statosuperiore ai 200 euro; per un 5% il valore supera i400 euro. E non sono solo i quattordicenni ad averei cellulari più costosi, anzi, questo dato emergeprepotente tra gli undicenni.Che dire poi del fatto che il 9% dei ragazzi dagli 11ai 14 anni ha già avuto più di 4 cellulari e il 45% diquesti solo per averne uno nuovo?Il 40% dei ragazzi dedica più di tre ore giornaliereall’uso del cellulare e ben l’11% dalle 6 alle 10 ore, ingrande prevalenza femmine. E pensare che il 57%della componente femminile afferma che l’uso delcellulare peggiora il rapporto con gli amici.E la nostra salute poi? Nonostante sia certo che ilcellulare emetta pericolose radiazioni, il 48% di noilo tiene sistematicamente ad una distanza minoredi 1 metro, anche di notte.Ci rivolgiamo ai genitori: sapete di far parte del 99%di coloro che ci hanno regalato un cellulare? Cosa

ne pensate?Voi sareste disposti a lasciare aperta la porta di casagiorno e notte? Perché sappiamo tutti che lafotocamera del nostro cellulare e il libero accessoad internet sono un varco per chiunque, per noi eper gli altri. Ci siamo allora domandati: è giustoaffidare nelle mani di un giovane uno strumentocosì avanzato e potente come i moderni cellulari,senza aiutarlo a sviluppare consapevolezza ecapacità critiche per usarlo?Noi ora siamo più consapevoli delle nostre fragilitàe ingenuità, perciò a voi genitori, a voi insegnantied educatori diciamo che abbiamo bisogno dellavostra attenzione, di una compagnia esperta eautorevole. Da soli non possiamo farcela, dentro aquesto mondo tecnologico che tanto ci affascina,ma che rischia ogni giorno sempre di più di rubarcil’anima.

Gli studenti di 3°H

Una ricerca degli studenti della Villarco

✎ | La ricetta: sviluppare un pensiero criticoDa un evento negativo aun’esperienza positiva. E’ quellache hanno vissuto i ragazzidelle Medie della scuola diVillarco, a Cesena. Gli studenti,seguiti dagli insegnanti e daigenitori, ci hanno messo delloro e hanno tirato fuori ilmeglio. Ne è nata un’inchiestasull’uso del cellulare che mettein evidenza come i ragazzisappiano essere spesso moltopiù ragionevoli degli adulti.Basterebbe dare loro fiducia.

"Questa esperienza con i mieistudenti - dice la prof dimatematica ManuelaScarpellini - è nata da un fattosgradevole accaduto fra loroproprio a causa di un usosconsiderato del cellulare. Se ilfatto si fosse concluso con unameritata sospensione, non cisarebbe stato spazio per tutta

quella ricchezza che passodopo passo è emersa attraversoil lavoro svolto. La sollecitudineche insegnanti e genitori hannodimostrato nel giungere a gestidi dialogo, di giudizio e diefficace collaborazione, ci hapermesso di muoverci insiemeai ragazzi nella direzione di uncammino di crescita, legando

l’attività didattica dellediscipline che insegniamo a unpercorso di osservazione, diriflessione e di giudizio criticodei dati che sono emersi dallaloro stessa esperienza".Chiarissimo il messaggio: sevengono seguiti, accompagnatie stimati, anche i nativi digitali(coloro che sono nati negli anni

dell’era dei new media) sonobenissimo in grado di fareemergere ciò che vale. "Siamocerti che solo un’educazionemirata alla maturazionepersonale di ognuno - concludel’insegnante - e nonun’imposizione di regole puògenerare personalitàpienamente umane, come ci hadetto il Papa è più giustosviluppare un pensiero criticoper affinare il nostro sensoetico".

A scuola di libertà, comunicazione e umanitàPubblichiamo un brano dell’editoriale uscito domenica scorsa su Avvenire, per la Giornata delle comunicazioni sociali. Il testo è della sociologa Chiara Giaccardi

In tema di new media, pubblichiamo unbrano dell’editoriale uscito domenica scorsasu Avvenire, in occasione della Giornata del-le comunicazioni sociali. Il testo è firmato daChiara Giaccardi, sociologa all’UniversitàCattolica di Milano e grande esperta del set-tore, autrice assieme al marito, Mauro Ma-gatti (anche lui sociologo alla Cattolica) delrecente volume "Generativi di tutto il mon-do unitevi".

Nel suo discorso conclusivo del ConcilioVaticano II Paolo VI dichiarò: "L’antica storia del Samaritano è stata il paradigmadella spiritualità del Concilio". Che cosa accade, si chiedeva il Pontefice, quando l’umanesimo cristiano del Dioche si è fatto uomo incontra quello profano dell’uomo che vuol farsi Dio? Non unoscontro, ma un desiderio di accoglienza e comprensione: una "immensa simpatia",perché solo a partire dalla trascendenza si può essere "i veri cultori dell’umano".Non è certo un caso che quasi mezzo secolo più tardi Papa Francesco scelga la

stessa immagine per indicare la viadell’autenticità della comunicazione. Lafigura del Samaritano, in tempi in cui la sfidaè quella del post-umano più che delsuperuomo, illumina almeno tre grandiquestioni antropologiche: lacomunicazione, appunto. Ma anche lalibertà. E, più in generale, la nostra stessaumanità.Rispetto alla comunicazione, il messaggio ciindica con chiarezza la direzione di una"conversione" del nostro sguardo sui media:spostare il centro della questione daltecnologico all’antropologico, la sostanzadella comunicazione dalla trasmissione dimessaggi all’incontro tra persone, la suariuscita dal piano delle strategie al dono disé. Senza il primo, fondamentale messaggio

della prossimità, "sono con te" (che lo stessoche Gesù ci ha lasciato: "sono con voi finoalla fine dei giorni") nessuna comunicazioneautentica è possibile. Gli "sviluppi inauditi"delle tecnologie non sono né unimpedimento né tantomeno una condizionesufficiente per l’autenticità dellacomunicazione. Nessun alibi dunque,nessun catastrofismo ma anche nessunaingenua euforia. Piuttosto, un richiamoserio alla questione, così cruciale e cosìbistrattata, della nostra libertà.In un mondo in cui la libertà è presentatacome possibilità illimitata di scelta (chedunque non può scegliere mai veramente,se non al prezzo di negarsi), il Samaritano cipresenta un modello diverso: libertà comepossibilità di rispondere, superando tutti ivincoli, all’altro che ci interpella.

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Page 6: Corriere Cesenate 22-2014

Giovedì 5 giugno 20146 Vita della Diocesi

Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

Cappella dell’ospedale 7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine 8.00 Cattedrale, San Paolo,

Santuario dell’Addolorata,Villachiaviche

8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 cappella del cimitero

Istituto Lugaresi18.00 Cattedrale, Madonna

delle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,San Mauro in V.

18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,Sant’Egidio, San Bartolo(al sabato alle 8,30)

20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

20.30 Villachiaviche, Gattolino

Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dell’Addolorata,

Cappuccine, cappelladell’ospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,Villachiaviche

8.00 Basilica del Monte,San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,Sant’Egidio, Calisese,Torre del Moro, Gattolino,Madonna del Fuoco,Macerone, Capannaguzzo,Ronta, Bulgaria, Borello

8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Tipano, San Cristoforo,Roversano

9.00 Istituto San Giuseppe (corso U. Comandini)Santo Stefano,

San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,San Vittore, San Carlo,Ruffio, Bagnile,Diolaguardia, Valleripa

9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

Santuario dell’Addolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,Sant’Egidio, Montereale,San Tomaso

9.45 Bulgarnò10.00 Cattedrale,

San Pietro, Case Finali,San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Sant’Andreain Bagnolo, Carpineta

10.30 Santuario del Suffragio,Bulgaria, Casalbono

10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

Addolorata, SantoStefano, San Paolo,San Bartolo, Sant’Egidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico, Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Martorano,San Demetrio,San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

San Rocco, IstitutoLugaresi, Osservanza,San Pio X

18.00 Cattedrale, San Domenico18.30 San Rocco, San Pietro,

Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo, Villachiaviche

Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

Soggiorno)15.00 Formignano17.00 cappella del cimitero,

Luzzena (primo sabatodel mese)

17.30 Santuario del Suffragio,Santuario Addolorata,Istituto Lugaresi

18.00 Cattedrale, San Domenico,Santo Stefano, San Paolo,Diegaro, Madonna delleRose, San Mauro in Valle,Torre del Moro,San Vittore, Borello

18.30 San Pietro, Case Finali,Sant’Egidio, San Rocco,Cappuccini, Santa Mariadella Speranza

19.00 Osservanza, San Giorgio,Villachiaviche

19.30 Bulgarnò20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

Ponte Pietra,Pievesestina, Tipano

20.30 San Pio X, San GiovanniBono, Martorano,Gattolino, Calisese

Comuni delcomprensorioCesenatico Sabato: ore 16 Villamarina,

17 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini, 18 Gatteo a Mare20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta

Festivi: 8 Bagnarola, SanGiacomo, Santa MariaGoretti, Gatteo a Mare;8,30 Sala, Boschetto; 9Cappuccini;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villamarina,Villalta; 10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 SanGiacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti,Boschetto;17,30 Cappuccini;

21 San GiacomoLongianoSabato:18 Santuario

SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio;8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

Gatteoore 20 (sabato); 9 / 11,15 / 18Sant’Angelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11.Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

Gambettolachiesa Sant’Egidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

Montianoore 20,30 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di San Damiano11,30; Montejottone:8.30; Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe);9,30 (chiesaparrocchiale);Ciola: 8,30

SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30; Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11; Pereto: 10

Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.Chiesa San Francesco:10 / 15,30

Ospedale “Angioloni”:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20 sabato);Acquapartita:domenica 9,30(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;

Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30;Riofreddo: 10

Vergheretoore 16 (sabato), 9,15(domenica); Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villa di Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

✎ A MESSA DOVE

Direttore editoriale Piero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettore Ernesto Diaco

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Tiratura del numero 21 del 29 maggio 2014: 7.745 copieQuesto numero del giornale è stato chiuso in tipografia alle 17 di martedì 3 giugno 2014

Domenica 8 giugnoPentecoste - Anno AAt 2,1-11; Salmo 103; 1Cor 12,3b-7.12-13; Gv 20,19-23

Non è facile parlare dello SpiritoSanto. Si rischia di dire tantebelle cose spirituali, ma poco

inerenti alla terra con cui ogni giornosiamo chiamati a misurarci. Del resto,le stesse immagini con cuiraffiguriamo lo Spirito Santo (fuoco,colomba, acqua, vento, alito)esprimono tutta la fatica di definireuna realtà immateriale, impalpabile,eppure così misteriosamente presentenella vita della Chiesa. Innanzituttoche cos’è lo Spirito Santo? Una sortadi potere magico o piuttosto uncompito? Nel film Spiderman, il personaggiodello zio Ben dice al giovane PeterParker (che da poco ha scoperto diavere superpoteri): “Da un grandepotere, derivano grandiresponsabilità”. Una frase moltosemplice inserita in un film tuttoimprontato all’azione, ma che mi hafatto riflettere, collegandola alla scenadella Pentecoste. Gli Apostoli, sullafalsariga di Peter Parker, sono investitidi un grande potere dall’alto: il donodello Spirito Santo, frutto della Pasquadi Gesù. La Pentecoste suggella glieventi pasquali, accompagna i passi

incerti della primitiva comunitàcristiana nel tempo dell’assenza fisicadi Gesù, con il soffio impercettibiledello Spirito. Abbiamo ricevuto unpotere grande: un potere che non ciautorizza però a impossessarceneindebitamente, quasi fossimo ipadroni indiscussi della grazia divinama, al contrario, ci mette davanti allenostre responsabilità. Nel film, ilgiovane Peter ci mette un po’ a capireil senso dei superpoteri ricevuti.Subito se ne serve per trarnevantaggio, ma saranno proprio lesemplici parole dell’anziano zio aricordargli che il potere ricevutocomporta necessariamente unagrande responsabilità. E se questofunziona nel film, ancor di piùfunziona nella vita della Chiesa.Pensiamo al potere concesso da Dioalla sua Chiesa di rimettere i peccati.È davvero un potere smisurato: unpotere di perdono e di condanna, cheforse è sproporzionato se messo inmano agli uomini che sono semprepeccatori e tutti, indistintamente,bisognosi di perdono. Ma questa“sproporzione” dice in fondo lapassione di Dio per l’uomo: passioneche assume i contorni di unascommessa, di un rilancio dell’offertanonostante i nostri limiti e le nostrereiterate infedeltà.

Alessandro Forte

IL GIORNO DEL SIGNORELa Pentecoste accompagna i passi incerti della comunità cristiana

lunedì 9 giugnosant’Efrem1Re 17,1-6;Salmo 120;Mt 5,1-12a

martedì 10beato Enrico da Bz1Re 17,7-16; Sal 4;Mt 5,13-16

mercoledì 11san Barnaba ap.At 11,21b-26; 13,1-3;Sal 97; Mt 10,7-13

giovedì 12sant’Onofrio1Re 18,41-46;Sal 64;Mt 5,20-26

venerdì 13sant’Antoniodi Padova1Re 19,9a.11-16;Sal 26;Mt 5,27-32

sabato 14sant’Eliseo profeta1Re 19,19-21;Sal 15;Mt 5,33-37

La Parola di ogni giorno

✎ NOTIZIARIO DIOCESANOVeglia di Pentecoste in CattedraleSabato 7 giugno alle 21, presieduta dal vescovo DouglasSarà il coro nato in occasione del choral workshop con ilGenverde ad animare i canti in occasione della Veglia diPentecoste che il vescovo Douglas presiederà in Cattedrale aCesena sabato 7 giugno alle 21. Durante la Veglia, il vescovo daràmandato al gruppo di giovani e adulti che da settembre animeràil Sinodo dedicato ai giovani. All’interno della veglia anche lacandidatura dei seminaristi Dennis Faedi e Michele Galassi.

Diaconi, giornata di formazione a FirenzeDomenica 15 giugno, incontro con i coniugi Manzati“Famiglia e parrocchia: uno scambio di doni. Una famigliadiaconale in canonica” è il titolo della giornata che la fraternitàdel diaconato vivrà domenica 15 giugno. L’appuntamento èl’incontro con i coniugi Adriana e Sandro Manzati chetestimonieranno la loro esperienza di famiglia diaconale nellaparrocchia di Santa Margherita a Montìci, a Firenze. Partenzaalle 6,30 in pullman dal parcheggio dell’Ippodromo di Cesena.Per info: Floriana e Ivan, tel. 0547 662055, 388 6186867).

Tre nuovi sacerdoti ordinati dal vescovo DouglasSabato 28 giugno alle 18, in Cattedrale a CesenaDon Alessandro Forte, don Filippo Cappelli e don MichaelGiovannini saranno ordinati presbiteri per l’imposizione dellemani e la preghiera consacratoria del vescovo di Cesena-Sarsinamonsignor Douglas Regattieri, durante la celebrazioneeucaristica di sabato 28 giugno alle 18 in Cattedrale a Cesena.

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Giovedì 5 giugno 2014 7Vita della Diocesi

Brevi

Da Cesena a Vallaltaper la riapertura della chiesaSabato 21 giugno sarà riaperta al culto la chiesaparrocchiale di Vallalta (Modena), parrocchianatale del vescovo monsignor DouglasRegattieri, che fu pesantemente colpita dalterremoto del maggio 2012.La comunità diocesana di Cesena-Sarsina,insieme alla Caritas, ha contribuitoin modo determinante al restauro e, in questaoccasione di gioia per tutta la comunitàparrocchiale di Vallalta, adottata dalla nostraChiesa di Cesena-Sarsina, il vescovo Douglas èstato invitato a celebrare l’Eucaristiainaugurale. Chi lo desidera potrà accompagnareil vescovo Douglas a Vallalta utilizzando un paiodi pullman messi a disposizione.Il ritrovo è fissato alle 13,45 in piazzaleAmbrosini (zona Ippodromo, a Cesena)con partenza alle 14; la celebrazione eucaristicaè prevista per le 17 e il ritorno, dopo unmomento di convivialità, per le 19,30 circa.La prenotazione è indispensabile e potràessere effettuata, fino a esaurimento dei postidisponibili, presso l’Ufficio Pellegrinaggi,telefonicamente al numero 0547 610280 o via e-mail: [email protected]

Scuola di TeologiaFesta conclusivaSi terrà sabato 14 giugno, presso il Seminario diCesena, la festa conclusiva dell’annoaccademico 2013-2014 della Scuola diocesanadi Teologia. Alle 19 assemblea per la consegnadei diplomi, degli attestati del Master e deilibretti di iscrizione. A seguire la celebrazionedei Vespri e la cena insieme (per prenotazioni:Valeriano, tel. 0547 333395; don Pier Giulio,tel. 0547 20548).

Da Cesenaalla Macerata-LoretoOltre trecento iscritti in partenza da Cesena,sabato 7 maggio, per il pellegrinaggio a piediMacerata-Loreto. L’appuntamento è per le 16 nelpiazzale degli autobus, davanti alla stazioneferroviaria. Sei i pullman utilizzati. Il rientro èprevisto per domenica mattina, dopo la Messaallo stadio di Macerata e i 28 chilometri dapercorrere lungo tutta la notte fra silenzi, canti,testimonianze e rosari.

Alla Basilica del Monte| Tradizionale pellegrinaggio diocesano a conclusione del mese mariano

Migliaia di fedeli hanno partecipato altradizionale pellegrinaggio del 31 mag-gio, dal centro di Cesena fino alla Basi-lica del Monte, dove è custodita la statuavenerata come protettrice da tanti cese-nati e non solo. Quest’anno sono stateaccompagnate in processione le reliquiedi Santa Bernadette, giovane di Lourdesa cui apparve la Madonna. AMPIA FOTOGALLERY (A CURADI CRISTIANO RICIPUTI) SUL SITOWWW.CORRIERECESENATE.IT

i è svolto nei localidell’Abbazia del Monte

domenica 18 maggiol’incontro ordinario delConsiglio Pastorale

Diocesano presieduto dal vescovo Douglas.Monsignor Regattieri ha introdotto i lavoripresentando una breve traccia della LetteraPastorale per il prossimo anno pastorale chesarà dedicato alla famiglia. I punti essenzialisono il riferimento al brano del Vangelo delleNozze di Cana, il cammino diocesano scandito

secondo le diverse tappe dell’anno liturgico, leiniziative pastorali a livello diocesano, zonale eparrocchiale e alcuni eventi diocesaniimportanti come, ad esempio, la Festa dellafamiglia diocesana e alcuni pellegrinaggisignificativi.Monsignor Walter Amaduccci, vicario episcopaleper la pastorale, ha illustrato i 15 contributipervenuti in relazione al Convegno Ecclesiale diFirenze del 2015 su esperienze significativevissute in parrocchia o nei diversi gruppi, i nodida affrontare e le possibili soluzioni.

Il Consiglio ha poi ascoltato un breve commentodi William Casanova, delegato vescovile per laCommissione diocesana “Gaudium et Spes”,sulla Nota preparata in vista delle elezionieuropee ed amministrative. Il Documento èstato approvato e fatto proprio dal Consiglio,come pubblicato su queste colonne sul numero20 del 22 maggio.I lavori del Consiglio pastorale sono iniziati e sisono conclusi in Basilica con un momento dipreghiera assieme ai monaci benedettini.

Valeriano Biguzzi

SAl Monteil ConsiglioPastoralediocesano

I punti trattatinell’incontrodi domenica18 maggio

DIOCESI IN PELLEGRINAGGIOIn cammino nei luoghidella salvezzaIl vescovo Douglas presiederà il pellegrinaggioin Terra Santa, dal 31 luglio al 7 agosto.A metà agosto sette giorni in Polonia per unitinerario di fede sui passi di papa Giovanni Paolo II

otremo sperimentare davveroqualcosa ’d’altro’ soltantoquando saremo diventatidiversi e vivremo in un altro

modo. Se, nella semplicità della fede,torneremo a essere intimamente pellegrini,uomini in cammino. Qui entra in gioco

l’intima e profonda tenacia della fede. L’obiettivo del pellegrinaggio non è inultima istanza il godersi lo spettacolo della bellezza, bensì rompere il proprioguscio e mettersi in relazione con il Dio vivente. Noi cerchiamo di conseguirlovisitando i luoghi della storia della salvezza…”. Le parole di augurio chel’allora cardinale Joseph Ratzinger nel 1983 rivolse in un’omelia ai fedeli diRoma possono altresì farsi introduzione ai due pellegrinaggi che la diocesi diCesena-Sarsina propone per i prossimi mesi estivi.“Quale gioia quando mi dissero: andremo alla casa del Signore”: l’inizio delSalmo 121 introduce il pellegrinaggio in Terra Santa che si terrà da giovedì 31luglio a giovedì 7 agosto. Pellegrino insieme ai pellegrini sarà il vescovo diCesena-Sarsina monsignor Douglas Regattieri. Il programma degli otto giornisui luoghi legati alla storia della salvezza prevede l’arrivo in Galilea, lacelebrazione sul Monte Carmelo e visita alla grotta dell’Annunciazione, aNazareth. A seguire, attraversamento in battello del lago di Tiberiade e salita al

P“

Monte delle Beatitudini. Celebrazione alMonte Tabor e a Cana di Galilea per ilrinnovo delle promesse matrimoniali. NellaValle del Giordano, attraverso il deserto, ilrinnovo delle promesse battesimali a Gerico.Visita al sito archeologico di Qumran e salitaverso Gerusalemme, fino a Betlemme dovesarà celebrata la Messa nella Basilica dellaNatività. Dopo la visita a una cooperativalocale e a un orfanotrofio, celebrazione aisantuari di Ein Karem; a seguiretrasferimento e arrivo nella Città Santa evisita ai santuari sul Monte degli Ulivi, tra cuiil monastero della Piccola Famiglia dellaRisurrezione. Sempre a Gerusalemme igiorni conclusivi del pellegrinaggio, conpreghiera al Muro del Pianto, visita allaspianata delle moschee e celebrazione nellaBasilica della Risurrezione, all’interno della“tomba vuota”, lì dove l’apostolo Matteo cidice: “Non è qui. È risorto, come aveva detto;venite a vedere il luogo dove era deposto”.Sui passi del giovane Karol Woytila, oggi sanGiovanni Paolo II, sarà il pellegrinaggio che siterrà in Polonia da sabato 16 a venerdì 22agosto, in pullman. Il programma propostodall’Ufficio diocesano pellegrinaggio porterài pellegrini in visita alla città di Vienna e alcentro storico di Cracovia, riconosciutodall’Unesco tra i più preziosi complessiarchitettonici del mondo e capitale dellacultura polacca. A seguire, visita al Santuariodella Divina Misericordia, a Lagiewniki, dovesono custodite le reliquie di santa Faustina evisita al santuario-calvario di KalwariaZebrydowska. A Wadowice visita alla casanatale di papa Giovanni Paolo II, alla chiesadove ricevette il Battesimo e a quella di SanPietro, eretta come voto di gratitudine per laprotezione ricevuta nell’attentato del 1981. AWieliczka visita a un’antica miniera di saleancora attiva. A seguire, celebrazione dellaMessa al Santuario di Jasna Gòra aCwestochowa, capitale spirituale dellaPolonia. Visita al campo di concentramentodi Auschwitz-Birkenau, simbolo disofferenza e martirio di Edith Stein e SanMassimiliano Kolbe.Il costo del pellegrinaggio in Terra Santa è di1.170 euro; 780 euro per l’itinerario di fede ecultura in Polonia. Per ulteriori informazioni e prenotazioni:Ufficio diocesano pellegrinaggi, tel. 0547610280, 335 8007280 (Luciano Veneri),[email protected]. Organizzazionetecnica: Arinum Viaggi.

Sabrina Lucchi

L’organizzazioneè a curadell’Ufficio diocesanopellegrinaggi

GERUSALEMME: VEDUTADALLA CHIESADEL “DOMINUS FLEVIT”(FOTO SIR)

Page 8: Corriere Cesenate 22-2014

Giovedì 5 giugno 20148 Vita della Chiesa

TERRASANTA dal 31/7 al 7/8/2014 (8 giorni), presieduto dal nostro VESCOVO MONSIGNOR DOUGLASREGATTIERI - pullman da Cesena, volo da Verona, Nazareth, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran,Gerusalemme - Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore - ULTIMI POSTI - da € 1.170

POLONIA dal 16 al 22/8/2014 – Per la canonizzazione di Karol Wojtyla - Visite ed escursioni a Vienna, Cracovia, Wadowi-che, Graz - In pullman da Cesena, pensione completa, guide - ULTIMI POSTI - € 780

ARMENIA dal 12 al 19/9/2014, presieduto dal vescovo di Rimini monsignor FRANCESCO LAMBIASI - Volo speciale da Rimini,pensione completa € 1.470

MOSCA E SAN PIETROBURGO dal 25/7 all’1/8, con la diocesi di Fano-Fossombrone - pullman da Cesena - volo daVerona - hotel 4 stelle - guide - pensione completa € 1.650LOURDES varie partenze in aereo da Bologna: dal 26 al 29/9: € 630 - Partenze in pullman: dal 25 al 29/8: € 490

UDIENZE CON PAPA FRANCESCO: 10-11/6; 16-17/9; 28-29/10: € 120Pellegrinaggi O.PE.RO.: 22/10 € 39,99 – 21-22/10 € 115 – 20-22/10 € 180

✑ LE SETTE DIOCESI DELLA ROMAGNA CON I LORO VESCOVI A ROMADA PAPA FRANCESCO: Mercoledì 22 o�obre: Udienza organizzata da Opera Pellegrinaggi

della Romagna, concelebrazione della Messa in San Pietro - In pullman da Cesena: 39 euro. Possibilità diprolungare con la visita a Roma dal 21 al 22 o�obre (2 giorni): 115 €; dal 20 al 22 o�obre (3 giorni): 180 €

Organizzazione tecnica Ariminum Viaggi

Papa Giovanni XXIII

A Forlì l’interventodel segretario della Cei“Sono qui per gratitudine personale nei confronti didon Oreste Benzi che è stato presente nella miaparrocchia, ed è venuto per aiutare me e i mieifedeli a vivere in maniera entusiasta il Vangelo. Masono qui anche come segretario generale della Ceiper portarvi il grazie di tutti i vescovi italiani edella Chiesa per il servizio al Vangelo che tuttiquanti voi con la vostra vita rendete giorno pergiorno. In mezzo a tante parole in libertà, a tanteideologie, voi concretamente dite a me e a noicome far diventare il Vangelo vita di ogni giorno”.Sono alcune delle parole rivolte alla Comunità PapaGiovanni XXIII dal segretario generale della Ceimonsignor Nunzio Galantino che ha presiedutodomenica mattina 1 giugno a Forlì la Messa dichiusura Tre giorni annuale dell’associazione.“C’è bisogno di gente che accolga, che faccia spazionella propria vita, nella propria famiglia a chi habisogno - ha proseguito Galantino -. Gesù ciprecede dove stanno gli ultimi, attenti a noncercarlo nelle realtà ben strutturate. Anche nellaChiesa c’è a volte troppa preoccupazione diapparire realtà ben strutturata”.Nel corso della celebrazione è stato conferito ilmandato ad alcuni membri della Comunità chepartono per la missione in Nepal, Iraq, Georgia,Germania, Russia, Bangladesh, Venezuela,Argentina, Cile, Grecia, Haiti, Lourdes e Ginevra(dove viene garantita una rappresentanza dellaComunità all’Onu). Ai missionari Galantino haricordato il senso della missione: “Voi andate nonper far conoscere un’idea, ma una Persona, non peraffermare una ideologia, ma per contagiare conuno stile di vita, quello del Vangelo”.

Giovanni Ramondaconfermato presidenteSarà ancora Giovanni Ramonda, 54 anni,piemontese, a guidare la Comunità Papa GiovanniXXIII per altri 6 anni. Lo ha deciso domenica 1giugno l’assemblea dell’Associazione con un’ampiaconvergenza: 88,2 per cento delle preferenzeespresse dai responsabili di zona e delegatiprovenienti dalle 33 zone in cui è presente laComunità nei cinque continenti. Giovanni Ramondaè sposato con Tiziana Mariani. Dal loro matrimoniosono nati tre figli naturali, mentre altri nove sonoaccolti nella loro casa famiglia di Sant’Albano Stura,in provincia di Cuneo. Dopo la morte di don Benziavvenuta il 2 novembre 2007 aveva assunto adinterim le funzioni del responsabile generale e nelgennaio del 2008 l’assemblea dell’associazionel’aveva nominato primo successore di don Benzi,incarico ora rinnovato per un nuovo mandato. “Inquesti sei anni il carisma suscitato da don Orestenon si è affievolito, ma anzi ha trovato nuoveespressioni - dichiara Ramonda -. Abbiamo apertonuove presenze di condivisione con i poveri in variPaesidel mondo e dato nuove forme di risposta ai poveri”.Negli ultimi sei anni le strutture di accoglienza dellaComunità Papa Giovanni XXIII sono passateda 304 a 346, 446 se si considerano anche quelleattive all’estero. Sono nate anche nuove tipologiedi intervento, come le Comunità educanticon i carcerati, l’Albergo sociale e il Poliambulatoriogratuito.

Si è chiusa lunedì 2 giugno, allo stadioOlimpico di Roma, la 37esimaconvocazione nazionale delRinnovamento nello Spirito Santo che havisto domenica 1 giugno la presenza dipapa Francesco che ha parlato ai 52milafedeli, giunti nella capitale da ogni parte diItalia.Nel suo discorso il Pontefice ha indicatoloro la strada da seguire:“Evangelizzazione, ecumenismospirituale, cura dei poveri e dei bisognosi eaccoglienza degli emarginati. E tuttoquesto sulla base dell’adorazione”. Il Papa

ha chiesto anche di “rimanere unitinell’amore che il Signore Gesù chiede a noiper tutti gli uomini e nella preghiera alloSpirito Santo per arrivare a questa unità”.“Il Rinnovamento queste parole le vive e legusta. Esse ricorrono nel pontificato diFrancesco sin dagli esordi - spiegaSalvatore Martinez, presidente nazionaledel Rinnovamento nello Spirito Santo - e leritroviamo nella sua Esortazioneapostolica ’Evangelii gaudium’. Il Ponteficerilancia l’importanza di questo impegnomissionario che deve trovare, nell’unitàdel movimento e nella grazia che deveprevalere su ogni funzione eorganizzazione, la sua verità piùprofonda”.

Il Pontefice vi ha messo anche in guardiadai pericoli dell’eccessiva organizzazione

e dal diventare “controllori della grazia diDio”...È evidente, come accade in ogni realtà, checi siano situazioni nelle quali lo Spiritoviene ingabbiato. Mi pare, tuttavia, dipoter dire che il Rinnovamento arriva, allascadenza dei suoi 50 anni, vivo e rilanciatoda questa grande esperienza e con unproposito di unità crescente ancora piùforte. La parola unità non significa chesiamo divisi. Il Rinnovamento per suastessa natura è diviso al suo interno,perché non essendoci un fondatore, si èdiffuso in varie esperienze che si sono

concretizzate nellastoria e ognuna viveindipendentementedall’altra. Ciò nonsignifica nonsentirsifraternamente uniti,bisognosi di questaunità. Il Papa ciparlava dell’unità inquesto senso,

consapevole del grande dono che ilRinnovamento rappresenta per la Chiesa.

Le parole del Papa possono essere consi-derate un passaggio importante nella pro-spettiva del rapporto tra papa Francesco ei movimenti? Una sorta di “road map” pertutti i movimenti e le aggregazioni laicalie non solo per il Rinnovamento?Direi di sì. Il Magistero ci accomuna e nonvi è dubbio che questi vincoli dicomunione e di reciprocità tra i movimentisono tutti da rafforzare. Una stagione dicomunione cominciata nel 1998 conGiovanni Paolo II, e oggi cresciuta anchecon esiti importanti. Non c’è piùl’ignoranza l’uno dell’altro. Le occasionisono state tante, ecclesiali e sociali, perincontrarci, sostenerci e dare corso adalcune opere. Il cammino è in atto e vedo

una crescita della comunione e dellaconsapevolezza che i singoli movimentihanno del bisogno di aprirsi agli altri.

Papa Francesco sul conto dei carismaticiha ammesso di essersi sbagliato, dopoavervi definito “una scuola di samba”...Già al ritorno da Rio de Janeiro, il Papaaveva espresso parole di apprezzamentoper il Rinnovamento. Si era dettoaddirittura pentito guardando al bene chefaceva. L’esteriorità, la gestualità, gliavevano fatto credere che la liturgia sifosse trasformata in una scuola di samba.E questo può succedere nella vita di ognimovimento. Successivamente la vicinanzaai gruppi del Rinnovamento gli ha fattomaturare un convincimento più profondoanche in considerazione delle opere che ilRinnovamento compiva fino a diventarnereferente episcopale. I gesuiti, poi, hannosempre avuto una particolare sensibilitàverso i gruppi del Rinnovamento.

C’è un messaggio particolare che emergeda questa convocazione?Papa Francesco chiede una Chiesa inuscita, missionaria. Usciamo insieme dovela parola ’insieme’ ci dice di essere unitiper conseguire le opere del Regno. Masarebbe un modo di dire generico se nontestimoniamo che la Pentecoste indica legrandi opere di Dio. Uscire insieme perchéci attendono le grandi opere del Signore.La Chiesa in uscita non si dà confinie con la fantasia dello Spirito Santo sirinnova e progredisce. Ho incoraggiatogli animatori a riscoprire l’ansiaper l’unità per l’evangelizzazione. È unauspicio che desidero estendere anchealle altre realtà ecclesiali e movimenti.Non basta essere uniti all’interno.L’unità deve riverberarsi anche nelleChiese locali.

Daniele Rocchi

“I movimenti sono parte della Chiesa in uscita”

Il Rinnovamentonello Spiritoha incontratoa Romapapa Francesco

Salvatore Martinez, presidente del Rinnovamento nelloSpirito Santo: “Il Magistero ci accomuna e non vi è dubbio chequesti vincoli di comunione e di reciprocità tra i movimentisono tutti da rafforzare. Una stagione di comunionecominciata nel 1998 con Giovanni Paolo II... Vedo una crescitadella comunione e della consapevolezza che i singolimovimenti hanno del bisogno di aprirsi agli altri”

ROMA, 1° GIUGNO: 37ª CONVOCAZIONE NAZIONALEDEL RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO ALLO STADIO OLIMPICO(FOTO SICILIANI-GENNARI/SIR)

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Giovedì 5 giugno 2014 9Attualità

SE IL DIVORZIO È BREVEAi cattolici la gioiadi custodireil “per sempre”Il direttore dell’Ufficio di pastorale familiare della Cei, don PaoloGentili: ’’Tutto lascia presagire che la scelta del matrimonio diverrebbemolto fragile. Insomma sarà più lungo il tempo per prepararsial matrimonio che quello per cancellarlo’’

recentottantuno deputati a favore, 30 contrari, 14astenuti: così ha votato la Camera giovedì sul dise-gno di legge del cosiddetto “divorzio breve”, cioè la

riforma del diritto di famiglia circa tempi e modi digiungere alla cessazione degli effetti civili del matrimo-nio. L’unica forza politica che si è opposta è stata quelladei Popolari per l’Italia-Udc. Se il disegno di legge passe-rà anche al Senato, basteranno 6 mesi (o 12 al massimo,se uno dei coniugi si oppone) per arrivare al divorzio. Fi-no ad oggi erano necessari tre anni. Su problemi e con-seguenze di questa riforma, l’agenzia Sir ha intervistato

il direttore dell’Ufficio di pastorale familiare della Cei, don Paolo Gentili (nella foto).

Con questo disegno di legge che succederà al matrimonio in Italia?L’immagine che ho davanti è come di tante case degli italiani con alcune crepe, cheinvece di essere riparate vengono rase al suolo. Nel senso di matrimoni che inizianoad avere difficoltà e che vengono cancellati in rapidissimo tempo.

È una immagine che riguarda solo la dimensione civile del matrimonio o può an-che investire il suo portato religioso?La struttura stessa del matrimonio, essendo un sacramento ’naturale che stanell’originario dell’uomo e del rapporto tra maschile e femminile, porta aconseguenze che inevitabilmente si riflettono sull’indebolimento anche di chi sisposa in chiesa. Forse oggi chi si vuole ’sposare per sempre ha veramente l’unicascelta nel sacramento, il resto essendo diventato ’fast’. Questo indebolimento delmatrimonio civile porta a far risplendere ancora maggiormente quei legami, pensoai coniugi anziani, che con tanta fatica hanno superato anche grosse divisioni otravagli.

Oggi c’è chi “festeggia” affermando che col “divorzio breve” l’Italia è cambiata eche non è più legata a una vecchia visione cattolica della vita. C’è da festeggiare?La questione vera è se c’è qualcuno che ancora sta difendendo la famiglia. Io hodavanti agli occhi quei bambini che stanno piangendo per le divisioni dei genitori.Ma anche quei bambini che hanno lacrime di gioia quando vedono i genitori, dopopercorsi faticosi a volte di due-tre o più anni, recuperare l’unità della coppia. Perché

T come l’amore ha bisogno di tempo per poterfiorire, sbocciare, crescere, anche perricostruirsi dopo una crisi ha bisogno ditempo. E certamente sei mesi o anche unanno sono tempi troppo rapidi per cancellareun amore, specie dove la rabbia acceca ediventa l’unico modo con cui leggere le cose.

Dopo il varo di questa legge, i giovani saran-no maggiormente portati a pensare al matri-monio come un qualcosa di “leggero”, che sifa e si disfa in tempi rapidi?Purtroppo, se la legge passa, sarà davverocosì. E questo lascia presagire che la sceltadiverrebbe molto fragile, ancor più di quelloche già avviene. Insomma sarà più lungo iltempo per prepararsi al matrimonio chequello per cancellarlo.

Da 2000 anni i cristiani celebrano il matri-monio basato su fedeltà, indissolubilità eapertura alla vita: è una scelta ancora al pas-so coi tempi?Ancora oggi, pur essendo minata da molteparti, la famiglia resta il fattore di felicità piùimportante. Quando hai dei problemi, dellequestioni, in fondo sono proprio i legamifamiliari che ti sostengono, che ticustodiscono, ti ridanno speranza. È chiaroche questo sarà il fattore di felicità anche nelfuturo. Se riusciamo a difenderla,difenderemo l’umanizzazione della vita. C’èveramente una deriva culturale nel rendere ilmatrimonio una scelta fragile e dovremmoauspicare un maggior sostegno alle famiglie e

a chi fa la fatica di tenere unita la famigliaogni giorno.

Come chiedere questo sostegno allo Stato, seè lo Stato stesso che sancisce che la famiglia èun patto, sì formale e ufficiale, però facil-mente “solubile”?Mi sembra che nel nostro Paese ci sia pocosostegno alla famiglia, poco alla natalità. Se cifosse stato tutto l’impegno legislativo che intempi così rapidi ha fatto approvare questalegge, per lo meno in un ramo del Parlamento,sullo stesso versante del sostegno alla famiglia,forse oggi avremmo meno separazioni.

La Chiesa non è forse un po’ “crudele” nel-l’annunciare un sacramento che propone unimpegno dei due coniugi davanti a Dio cosìserio e vincolante?Se crudeltà vuole dire mostrare l’orizzontedella felicità di amarsi, allora vogliamo essere’crudeli’, tanto da indicare la via del Calvarioche porta a donarsi per l’altro. Questa non ècrudeltà, è la via della felicità e la famiglia lo èin questo senso. L’amarsi è la via della felicità,non il cancellare tutto con uno sbrigativo attodi legge. Volere stare uniti e perdonarsi, se è ilcaso, significa ricreare di nuovo la possibilitàdi amarsi l’un l’altro come dice papaFrancesco: i coniugi si custodisconoreciprocamente e a loro volta custodiscono ifigli. E quando sono anziani vengonocustoditi dai figli. Questo è il vero orizzonte diprogresso nella società.

Luigi Crimella

Sulle “droghe leggere”distinguere fra l’errore e l’errante

● Il giurista Luciano Eusebi ricorda che torna in vigore la legge “JervolinoVassalli” che “non è affatto per la liberalizzazione, ma distingue trasituazioni di diversa gravità, con livelli sanzionatori differenti”

● Ugo Ceron, psicoterapeuta della “Comunità Papa Giovanni XXIII”sostiene che “è una falsa distinzione quella tra leggere e pesanti”.L’importanza di pene alternative

icalcolo della pena per chi è statocondannato per “piccolo spaccio”di droga. Lo ha deciso, con una

sentenza, la Cassazione, comeconseguenza della sentenza della CorteCostituzionale che, il 12 febbraioscorso, ha fatto tornare in vigore lalegge Jervolino-Vassalli, sancendol’incostituzionalità di alcune normedella Fini-Giovanardi.Secondo le prime stimedell’amministrazione penitenziaria,sono tra i tremila e i quattromila idetenuti che potenzialmentepotrebbero beneficiare della sentenzadella Cassazione, dopo la quale, adavviso del guardasigilli Andrea Orlando,“l’uscita dall’emergenza carceri sarà piùrapida”.

Non è liberalizzazione. “Non cediamoalla tentazione di pensare a unaliberalizzazione surrettizia ed evitiamodi usare il diritto penale per esigenze dimessaggio sociale”, esordisce LucianoEusebi, docente di Diritto penaleall’Università cattolica e membro dellacommissione per la riforma delle

R sanzioni penali, ricordando comespacciare droga sia comunque in Italiaun reato punito pesantemente. “LaCassazione - annota - ha adottato unprovvedimento naturale dopo lasentenza della Corte Costituzionale”,che, da parte sua, “non ha intesoprendere posizione sul problema delledroghe, ma ha fatto decadere la Fini-Giovanardi perché quella norma suglistupefacenti era stata introdottaattraverso la legge di conversione di undecreto attinente una materiacompletamente diversa, ovvero leolimpiadi invernali di Torino”.Torna in vigore, quindi, la normaprecedente (Jervolino-Vassalli)che “non è affatto per laliberalizzazione - chiarisce il docente -ma distingue tra situazioni di diversagravità, con livelli sanzionatoridifferenti”. Oggi, perciò, si hanno trereati distinti - con le rispettive pene -per fabbricazione e spaccio di droghepesanti, per quelle leggere e per il casodi lieve entità. Quest’ultimo, inparticolare, “consente di evitarel’esecuzione di una pena detentiva per

persone che hanno essenzialmentebisogno di recupero”.

Servono percorsi di recupero. Ilpiccolo spacciatore, spesso, è un“emarginato sociale”, untossicodipendente che cade nella retedello spaccio per procurarsi i soldi perla “dose”. “Costoro - osserva Eusebi -finiscono per avere pene lunghe infunzione del fatto che vieneaddebitata loro l’associazione perdelinquere. E così restano in carcere,mentre avrebbero bisogno di un seriopercorso di recupero sociale, magariin comunità”. Il penalista non credeche la sentenza della Cassazioneporterà allo svuotamento delle carceri,e respinge l’immagine allarmista dimigliaia di “pusher” a piede libero.“Avremo una rideterminazione dellapena - afferma - per una fascia dipersone che hanno commesso reatimeno gravi. Ciò può portare a unariduzione della popolazionecarceraria, ma soprattutto - rimarca -queste persone hanno bisogno dipercorsi di carattere extradetentivo”.

Quale messaggio per i giovani? Preoccupazione rispettoal messaggio educativo che viene dalla distinzione tradroghe pesanti e leggere la esprime Ugo Ceron, psicologoe psicoterapeuta dell’Associazione Comunità PapaGiovanni XXIII. “Con la legge Fini-Giovanardi - annota - sipoteva parlare di sostanze psicoattive e di comecondividessero elementi di pericolosità”, mentrel’appellativo di “leggere” dato ad alcune sostanze “porta apensare che fumare cannabis o assumere altre droghe nonsia poi così dannoso”. Ceron sottolinea l’importanza dipene alternative, come “la messa alla prova permaggiorenni con pene per spaccio lieve”, lamentando peròle “poche risorse” stanziate per le misure alternative.D’altra parte, guardando all’assunzione degli stupefacenti,per Ceron “è una falsa distinzione quella tra leggere epesanti”: c’è “un unico processo che si mette in campo, aldi là delle sostanze usate” e, in ambito educativo, c’èbisogno di “porre un limite chiaro a quelle sostanze chevanno a influire sulle normali condizioni di vita e, per i piùgiovani - fino ai 18-20 anni - pure sullo sviluppo delsistema nervoso”. È però anche vero, riprende Eusebi, che“non si crea educazione attraverso il messaggio dellapena” e, se da una parte c’è l’adolescente che “si fa unacanna” pensando non ci sia nulla di male, dall’altra ci sonopersone - che indubbiamente hanno sbagliato -abbandonate a se stesse dietro le sbarre, e che inveceavrebbero bisogno di un serio percorso di recupero.

Francesco Rossi

FOTO SIR

FOTO SIR

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Giovedì 5 giugno 201410 Attualità

ANALISI DEL VOTO. Il sociologo Franco Garelli valuta la scatto culturale: “È un grande segnale di discontinuità rispettoal recente passato. Finalmente non vince la rivendicazione, la protesta, ma vince chi in qualche modo offre una speranzaragionata”. Per il professor Bernardi “la vaghezza della politica di Renzi gli ha consentito di attrarre voti da ogni parte”

“Nell’impegno di Renzic’è la dottrina sociale”

La vittoria del Pd di Renzi alle elezioni eu-ropee ha posto, tra gli altri, anche quesitisulla permanenza o meno del “cattolice-

simo sociale” nel nostro Paese, oltre che sullemodalità della sua presenza.Su questo tema abbiamo intervistato ilsociologo delle religioni Franco Garelli,docente all’Università di Torino e autore dinumerosi studi in materia.

È veramente una rivoluzione culturale oltreche politica quella avvenuta in Italia con lavittoria del Pd di Renzi?Indubbiamente si tratta di un grande segnaledi discontinuità rispetto al recente passato.La discontinuità più forte è data dal fatto chefinalmente non vince la rivendicazione, laprotesta, il mandiamoli tutti a casa, la tabularasa, ma vince chi in qualche modo offre unasperanza ragionata. Ciò richiama un po’ tuttialle proprie responsabilità e dice che l’Italiapuò ripartire. Mi sembra che perlomeno cisia stato uno scatto di reni della popolazioneche vuole crederci ancora.

Quali sono i tratti salienti della visione delmondo del giovane vincitore? Credo che il tratto principale consista nelsuo accettare la sfida, nell’impegnarsi e farloin modo innovativo. Renzi sta un po’spacchettando e rottamando le situazioniconsolidate, le affronta con uno spiritodiverso rispetto al passato, nonrassegnandosi e cercando di difendere ilprotagonismo di chi si impegna. La sua èuna visione del mondo molto centrata sullaleadership personale. Ci può anche essereun po’ di narcisismo, ma è tipico dellaleadership pronunciata.

In molti nel Pd e anche fuori sostenevanoche Renzi non fosse “di sinistra”. Ora che havinto, magari cambieranno parere. Ma èproprio così, oppure lui incarna una sinistrapiù abile e intelligente della leadership tra-dizionale che lo ha preceduto? Certo la sua non è la sinistra tradizionale,ingessata, delle ’garanzie’, la sinistrasindacale in senso forte e compiuto, che nonguarda ai meriti, chiusa in alcuni pregiudizi.Certamente lui scompagina quel tipo di‘sinistra’ in quanto sottolinea anche aspettiquali il carattere obsoleto di certe divisionidestra-sinistra. La nostra situazione è cosìgrave che o la si supera insieme o non si vada nessuna parte. In sintesi direi che è unasinistra libera dalle categorie del passato eche aggredisce il presente.

Renzi viene anche dal mondo cattolico. In chemisura si può ritenere - al caso - un “erede”della tradizione cattolica sociale? Il carattere qualificante del cattolicesimosociale consiste nel riuscire a individuare iproblemi e fare proposte all’altezza dellasituazione in un dato momento storico, nonnel fare una difesa d’ufficio dei principi.Credo che lui lo abbia colto moltissimo. Seandiamo a guardare, ad esempio, le’Settimane sociali’, troviamo come alcunitemi siano stati indicati alcuni anni prima diquando poi sono scoppiati. Renzi questo loha capito e quindi lo trovo molto adeguato almomento presente. E poi c’è la sua voglia dientrare sulle questioni, di farsi carico, altroelemento forte del cattolicesimo sociale chenon è solo denuncia né solo analisi. Lui ciprova, si mette nella mischia.

Tra i fattori della vittoria del Pd c’è sicura-mente una parte di consensi cattolici che daForza Italia e altre formazioni hanno sceltoRenzi. Come valuta questa “migrazione” asinistra? È una migrazione sull’uomo, sulla proposta,sulla fiducia. In Italia non siamo abituati asentir dire ’se sbaglio, vado a casa’. Lasituazione è davvero drammatica anche se,nel dibattito politico, nessuno appare o si è

mai dichiarato ’responsabile’. Renzi haspaccato questo scenario e si è assuntole responsabilità a viso aperto.

Con l’avvento di Renzi il “cattolicesi-mo politico” potrà avere un nuovo fu-turo, oppure, per come lo conosciamo,è destinato al tramonto? È una questione curiosa, perché Renziè un cattolico, non lo ha mai negato,anzi ogni tanto lo ricorda. Però inqualche modo non fa della suaispirazione cattolica un castello. Luiinvece affascina o attrae a partire dalleidee, e solo in parte a partire dallamilitanza cattolica di lungo corso neglianni giovanili. Non è un attore politicofabbricato in laboratorio o dalle variescuole diocesane di politica e neancheda raduni tipo ’Todi’ o simili. La Chiesaera abituata a pensare che chi siimpegnava doveva farlo perpromuovere i valori cattolici, mentrelui si impegna in chiave pluralistica,per affermare anche istanze tipichedella dottrina sociale cristiana. Questoè un aspetto curioso della suapersonalità e dovrà essere seguito.

Infine, lei ritiene che la Chiesa debbaancora svolgere un ruolo di richiamosui principi contenuti nella dottrinasociale. E se sì, in che modo? Ritengo di sì, che debba continuare,però rispetto al passato facendo menoappelli, del tipo ’giovani politicicattolici cercasi’. Ciò che mi pareimportante è creare le condizioniperché si educhi molto, soprattutto afarsi carico dell’impegno in campopolitico che è uno degli ambiti più altiin cui si esprime la carità, comericordava Paolo VI. In questo sensooccorre dare più spazio ai laici perchéla politica è un campo tipico dellatestimonianza laicale. Da ultimo direianche che negli ambienti cattolicibisogna rivalutare l’impegno politicoper un altro motivo: perché forse inquesti anni si è dato grande rilievo alvolontariato e poco alla politica.

Luigi Crimella

Apochi giorni dal giorni dal voto, consolidatii risultati delle elezioni europee, ci si chiedecosa sarà dell’Italia di Renzi, uscita a sor-

presa quasi tutta “rossa”, con un Pd che ha vintopressoché dovunque, lasciandosi a diverse lun-ghezze dietro le spalle il M5S di Grillo e Forza Ita-lia di Berlusconi. Sul tema Luigi Crimelladell’agenzia Sir ha intervistato un sociologo deiprocessi culturali, Ulderico Bernardi, che inse-gna all’università Ca’ Foscari di Venezia.

Dopo la vittoria alle Europee, i commenti suRenzi si sprecano: viene definito “post-comuni-sta” riformista e moderato, “diga” anti-grillini,antagonista di “sinistra-centro” per Berlusconi.È cattolico quel tanto che basta per avere i votidei residui “orfani della Dc”. Ma chi è vera-mente, secondo lei, Matteo Renzi?Renzi è soprattutto colui che ha liquidato defi-nitivamente il Pci e le sue polverose radici stori-che, compromesse da eventi che conosciamobene. Credo che ciò sia chiaro a tutti i militantidi quello che fu il partito comunista. Che poi siaportatore di una ideologia, resta tutto da vedereperché non si capisce nel complesso quale sia lasua visione del mondo. Di certo non è più quelladel totalitarismo plumbeo dei vari Togliatti,Longo e Berlinguer. Proprio questa vaghezzanella sua visione politica gli ha reso possibile at-trarre consensi da ogni parte. Ha avuto votianche dagli ‘antichi’ e ultimi comunisti del Pd,speranzosi di assurgere in forma stabile al go-verno. Ma la sua è pur sempre vaghezza e si de-finirà nel tempo. Trattandosi di un fenomenorepentino, va osservato e valutato nel consolida-mento futuro.

In larghi settori del Pd, fino a pochi giorni fa ri-manevano grossi dubbi su Renzi, consideratouna sorta di “figlio di Berlusconi”, una specie disottoprodotto del Berlusconismo in salsa co-munista. Oggi i critici interni tacciono, ancheloro travolti dal successo indiscutibile del Pd.Che ne sarà di loro? Si allineeranno al vincitore?Proprio coloro che oggi tacciono sono stati eforse rimangono i più decisamente anti-ren-ziani. Adesso hanno una diversa considerazione,perché interessa il risultato del voto, ma nonperché condividono lo stile. Rimangono nostal-gici di una certa idea del partito con la ‘P’ maiu-scola. Quello che fa malinconia è il silenzio ditanti, soprattutto cattolici, che sono finiti nel Pd

e dopo questi dati non hannoaperto bocca. Penso a figure comela Bindi, che con Renzi ha avutoquesto rapporto non proprio chiaro.Per ora costoro portano a casa ilbottino, poi si vedrà e Renzi dovràstare attento a come interagire conquesta componente interna.

Per il mondo cattolico con questeelezioni è finita l’era della rappre-sentanza politica fondata sugli in-segnamenti della dottrina socialedella Chiesa?Questa è stata la grande delusione.Il mondo cattolico in prospettivaeuropea aveva a disposizione lostrumento del Ppe, che vede tra l’al-tro importanti presenze in Austria,Germania e nella stessa Francia, epurtroppo non ha saputo trovareuna sua via di unità. Non si può es-sere soddisfatti del 4 per cento diAlfano e ci chiediamo quale formadi distorsione abbia avuto il votocattolico confluito nel Pd di Renzi ein parte residuale andato a ForzaItalia. Di fronte a questo sconso-lante abbandono del mondo catto-lico, bisogna dire che anche laChiesa ha le sue responsabilità. Ab-biamo assistito tutti alle forti paroledel Papa in Terra Santa. Ma sulpiano politico interno siamo alladesolazione e questo sconcerta lastessa rete di parroci, che un tempoerano una struttura formidabile dimotivazione alla testimonianza deicattolici sul piano pubblico.Quindi è lecito attendersi paroledella Chiesa in questa direzione,perché non dobbiamo dimenticareche eravamo una nazionea forte impronta cattolica e quindianche da parte del magistero do-vrebbe esserci una maggiore atten-zione.

Come spiega il voto per Renzianche del profondo Nord?Il Nord ha votato in termini utilitari-stici. Le partite Iva hanno credutopiù a Renzi che agli altri. La produ-zione sta ripartendo, riprende l’oc-cupazione, il Pil regionale adifferenza che altrove è positivo.Renzi non dovrà commettere l’er-rore di impostare un ‘neo-centrali-smo’, perché allora perderebbebuona parte del consenso avuto inqueste aree. Specie nelle regioni delnord-est c’è grande volontà di ripar-tire. Il capitalismo popolare è ancoraforte come impronta sociale, ma seil suo desiderio di giusta ‘autonomia’sarà deluso, allora saranno guai perRenzi.

Che dire infine della “deideologiz-zazione” di cui Renzi è in parte unesempio?Che rappresenta un fenomenopiuttosto universale oltre che ungrande punto di domanda. Pen-siamo ai risultati della Le Pen inFrancia o di Farage in Gran Breta-gna: sono una reazione alla astrat-tezza dell’ ‘universalismo globale,che spaventa perché solleva paureataviche di essere sradicati e negatinella propria tipicità storica. Oggi ipopoli desiderano contare di più,avere e mantenere la propriaanima. E allora ci si stringe attornoal proprio ‘clan’. Deideologizza-zione e globalizzazione viaggiano inparallelo e andranno studiate afondo, perché gli esiti potrebberoessere molto pericolosi.

“Fa malinconia il silenziodei cattolici del Pd”

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Giovedì 5 giugno 2014 11Attualità

il Periscopio di Zeta

Divorzio breve e calo demograficoDue facce della stessa crisi familiare

Siamo ancora all’anno zero

Epoi dicono dell’Italia. Di un Paese a prevalenza cattolica nel quale laChiesa avrebbe sempre voce in capitolo. Quarant’anni fa si tenne ilreferendum sul divorzio: vinsero i no all’abrogazione. La legge rimase

tale e il divorzio innescò una deriva negativa per la famiglia.I difensori della normativa per lo scioglimento del matrimonio dissero eancora sostengono che la legge sancì solo un dato di fatto: il vincolo tramarito e moglie non era più considerato indissolubile e le donne avrebberocosì smesso di subire all’interno delle famiglie. Da allora sappiamo tutti come è andata a finire. Divorzi in costante aumentofino agli anni recenti nei quali i giovani neppure si sposano più. Tanto vale, sidicono in tanti, se poi ci si deve separare. Allora meglio la convivenza. In casodi naufragio dell’unione niente carte bollate e niente avvocati né tribunali.Ognuno torna a casa propria, dalla mamma con preferenza.Tutto questo fino a pochi giorni fa, quando alla Camera dei Deputati, con unamaggioranza da fare paura, è stato approvato il cosiddetto divorzio breve. Seimesi o al massimo un anno in caso di disaccordo tra i due. Sarebbe comedire: ci prepariamo a lungo, ci sposiamo e poi, se non funziona, in soli seimesi ci salutiamo.E il resto? Sì, chi pensa al resto? Ai figli, alla famiglia, alla società? Mai cosìpoche nascite in Italia. I numeri ci inchiodano davanti a un’amara realtà.

mamme che restano a casa, per ifigli piccoli e neppure per quelli chevanno a scuola. Bambini come fattoprivato: mai errore sociale è statocosì grave per le democraziemoderne. Le politichedemografiche si attuano in tempilunghi. Siamo già in ritardo. Siamoancora all’anno zero con le famiglieche arrancano ogni giorno di più enoi tutti che piangiamo perché nonriusciamo ad andare avanti.Nel frattempo ci pensa ilParlamento a varare la riformagiusta per tutti noi: il divorzio breve.Qua siamo davvero alla beffa.

Questa è la vera urgenza per il nostro Paese: fare inmodo che chi si vuole dividere, chi vuole separaremamme e papà lo possa fare in un tempo cosìbreve da apparire quasi ridicolo. Spesso si tratta dimadri e padri, ricordiamolo. Sì, perché dei figli chiparla mai? Eppure anche loro, i pochi rimasti oggiquasi come razza in estinzione, formano le nostrefamiglie. Famiglie che lo Stato sostiene solo nellafase dello sfascio. Sono queste le leggi del nuovocorso della politica italiana? (842)

Abbiamo toccato il fondo. Nessun fa figli einvecchiamo a ritmi vertiginosi. E pensare che lavicina Francia, la laicissima Francia (l’ho scrittoun’infinità di volte e ormai me ne vergogno) attuapolitiche familiari da farci impallidire. Ma lì,oltralpe, non esiste crisi demografica. Loro vanno agonfie vele con i bebè e spendono ben il 5 percento del Pil a sostegno della maternità.Per loro si tratta di un investimento. Da noi invece,nulla di tutto ciò. Guai a domandare aiuto per le

SuperAbiledi Arianna Maroni

DJ PARIS E LA FEBBREDEL SABATO SERAÈ la “disco deaf” la nuova frontiera: grazie allevibrazioni del bolognese Giovanni Parisi,anche lui non udente, le persone sorde scen-dono in pista. Due i sogni: fare musica in Lis esuonare in locali famosi. House, commerciale, lounge, hip hop, salsacubana, latino americano. Dj Paris, al secoloGiovanni Parisi, mette un po’ di tutto anche senon ci sente. E suona sia nei locali, sia durantele serate di “disco deaf” organizzate qua e làper far ballare le persone sorde. I non udenti,infatti, “riescono a sentire le vibrazioni, guar-dano i movimenti di chi gli sta attorno” e, se sitratta di balli di gruppo o di coppia, “impa-rano i passi.Giovanni Parisi, 37 anni a giugno, modenese dinascita ma bolognese d’adozione, con l’hobbydel calcetto, ha iniziato quasi per gioco: “Hofatto per la prima volta il deejay nel 2009 almatrimonio di due miei amici, Laura e Luca.Sinceramente, molti anni fa, quando andavoin discoteca e vedevo i dj che mixavano i vinili,ero convinto che non ce l’avrei mai fatta” - ri-corda -. Ma con l’arrivo del digitale tutto èstato più semplice: la tecnologia mi ha facili-tato molto nell’utilizzo dei piatti e del mixer,oltre naturalmente al computer che mi serveper gestire i file audio. Mi aiuto soprattutto conl’uso dei bassi, che sento più nitidamente ri-spetto agli udenti”. Dj Paris, che per mante-nersi lavora in una società di serviziinformatici per le banche, non si è improvvi-sato alla consolle: nel 2010 ha iniziato a fre-quentare un corso che continua tutt’ora permigliorare la tecnica. “La passione per la musica l’ho sempre avutaanche se sono sordo dalla nascita a causa diun errore chirurgico”. È sorta quando era unbambino, grazie all'utilizzo di protesi acusti-che per amplificare i rumori, e dagli 8-9 anniin poi quell’amore per il suono non si è piùfermato: un’adolescenza trascorsa nelle disco-teche romagnole e gruppi rock come gliAc/Dc e i Metallica o cantanti italiani comeVasco e Zucchero tra i suoi artisti preferiti.La sua prima serata “disco deaf” è stata nel2011 ad Arqua Petrarca (in provincia di Pa-dova), messa in piedi da Lorenzo Tessarollo eMorris Caldato, due ragazzi veneti che orga-nizzano gare di go kart per persone sorde. Unaserata condita da ballo, giochi e musica in Lis(Lingua italiana dei segni), il sogno nel cas-setto di Giovanni Parisi insieme al voler arri-vare a suonare come dj nei locali più famosid’Italia. “So che non sarà facile, ma credo checon costanza e impegno ogni obiettivo possaessere raggiunto, anche per un ragazzo sordocome me”. “Dopo quell’esordio dj Paris ha ini-ziato a esercitarsi prima da solo, “poi in festetra amici, sia sordi che udenti, fino a suonarein discoteche più grandi, come il Pepero di Pa-dova e il Caffè Margherita di Caserta, dovehanno eletto Miss e Mister sordo 2012”, rac-conta. “Poi c’è stata la notte dell’ultimo del-l’anno al bar Senza nome di Bologna, unlocale gestito da un ragazzo e una ragazzasordi, mentre attualmente collaboro con dueinsegnanti di salsa, Viola Puccio e Giulia Pa-pale, all’interno di ‘Vibrazioni cubane’, ilprimo corso di ballo in Lis per udenti e non”.

FOTO SIR

iniziativa dei cittadini europei“Uno Di Noi”, per la quale sonostate raccolte quasi due milioni di

firme nei 28 Stati dell’Unione, lo scorso 28maggio è stata bruscamente “stoppata”dalla Commissione europea. Essachiedeva di interrompere i finanziamentialle attività che implicano la distruzione diembrioni umani, nella ricerca, negli aiutiallo sviluppo e nel campo della salutepubblica. Nonostante la valanga di firmeraccolte (oltre 600mila solo in Italia) ilresponso della Commissione è statoinvece contrario, sostenendo che ilParlamento ha discusso e deciso la politicadella Ue in questo campo solorecentemente. Naturale la delusione el’indignazione del comitato europeo cheha promosso l’iniziativa. L’agenzia Sir haintervistato il responsabile europeo dellacampagna, Gregor Puppinck, direttore delCentro europeo per la legge e la giustizia aStrasburgo.

Vi attendevate un “veto” sull’iniziativa“Uno Di Noi”?No, sono stupefatto per questo veto. Miauguravo che la Commissione europearispettasse il meccanismo di democraziapartecipativa e non sbarrasse la strada allapiù grande iniziativa pubblica dei cittadinieuropei sinora condotta. Sono stupitodall’atteggiamento della Commissione chedelibera insieme come ‘giudice’ e come‘parte in causa’. È vero che la nostrainiziativa politica conteneva una critica,soprattutto per il fatto che viene finanziatol’aborto anche nei Paesi in cui è unapratica vietata. A questo punto vogliamoche la questione sia espostapubblicamente e discussa in Parlamento.La Commissione di fatto ha scelto dierigere una ‘diga’ nel desiderio didifendere la propria politica e conservare ilmonopolio del potere di iniziativa.

Perché affermate che la Commissione haesercitato il suo veto in modo illegittimo?Il potere di valutare l’opportunità politicadella nostra iniziativa appartiene allegislatore europeo, cioè al Parlamento e alConsiglio; non alla Commissione che èl’organo esecutivo dell’Unione europea. Ilpotere della Commissione, se rispetta lademocrazia partecipativa, è limitato, da unlato, al controllo a priori del rispetto delTrattato per le ’iniziative’ - come in questocaso - e in secondo luogo da una verificadel successo o meno nella raccolta dellefirme. Dal momento in cui una iniziativarispetta il Trattato e ottiene il sostegnopopolare necessario, la Commissione nonpuò legittimamente impedirne ladiscussione in Parlamento. Ciò è abusivo.

Inoltre, aggiungete che la scelta di porre ilveto è “ingiustificata”: come mai?La Commissione non ha risposto allagrave accusa che abbiamo avanzato, vale adire il fatto che essa finanzia e promuoveaborti nell’ambito delle sue politiche diaiuto allo sviluppo, anche in Paesi chevietano l’aborto.

Perché dite che la Commissione europeavuole difendere un suo “privilegio”?Lo scopo del meccanismo di ’iniziativa deicittadini’ consisteva, per i parlamentariche lo hanno creato, di ridurre ilmonopolio del potere di iniziativalegislativa della Commissione,consentendo anche ai cittadini diesercitarlo. Con la scelta odierna di fareostruzione la Commissione difende il suoprivilegio e vuole configurarsi come ilpassaggio obbligato per i cittadini. Con ciòeliminando ogni utilità per il meccanismostesso e facendo una caricatura dellademocrazia partecipativa.

Sostenete ancora che si tratta di una scel-

ta “ipocrita” e “sprezzante”: ritenete chesia basata su un pregiudizio di tipo politi-co, ideologico o religioso? Sì, vi è principalmente un pregiudiziopolitico, e industriale. La Commissioneeuropea considera tutte le cose solo da unpunto di vista economico. Per essa, l’usoindustriale di embrioni umani è un beneper l’industria biotech; l’aborto e ilcontrollo della popolazione nei paesipoveri rappresentano un bene per iconsumi elettrici e per l’economia. Nonriflette ulteriormente. Non è animata daprincipi etici, né democratici, maunicamente economici.

La raccolta firme per “Uno Di Noi” è stataquindi inutile? Se l’intento era questo, già due anni fa laCommissione avrebbe dovutocomunicarcelo quando abbiamo avviatol’iniziativa. Con un tale potere di veto’politico’, di certo l’insieme del meccanismodi ’iniziativa dei cittadini’ perde la suaragione d’essere. Quindi, sì, è uno spreco dienergie e anche un ’inganno’ dal punto divista democratico. Ma i sostenitori dellacampagna ora sono più numerosi,consapevoli e meglio organizzati. E ciò nonè uno ’spreco’ per la società civile, ma lo èsolo per le istituzioni europee.

Come si potrebbe uscire da questa situa-zione di veto?Da parte nostra intendiamo continuare alavorare col Parlamento europeo appenaeletto, oltre che con la futuraCommissione, ed eventualmentericorreremo alla Corte di giustizia delLussemburgo. Il nostro impegno è erimane quello di testimoniare l’umanità ela dignità della vita umana e nonaccetteremo di essere ridotti al silenzio aseguito di una decisione arbitraria.

Luigi Crimella

’LBrutto colpo alla democrazia partecipativa

Il responsabile europeo della campagna, Gregor Puppinck, denuncia il pregiudizio politico eindustriale della Commissione europea: “Considera le cose solo da un punto di vista economico”

Il “no”a “Unodi noi”

GREGOR PUPPINCK,DIRETTORE

DEL CENTRO EUROPEOPER LA LEGGE

E LA GIUSTIZIAA STRASBURGO

(FOTO ARCHIVIO SIR)

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Giovedì 5 giugno 201412 Cesena

Opere incompiuteEcco una "bella" listaMichelangelo Bucci

n Italia, come recita la saggezza popolare, nonc’è niente di più definitivo del provvisorio. E inquesto Cesena sembra non fare eccezione. Cisono fior di opere pubbliche, inaugurate e

utilizzate dai cittadini, alle quali manca ancora unpezzo per definirsi compiute.Il caso più eclatante è il lotto zero della Secante.L’arteria stradale, che ha sgravato la via Emilia daltraffico d’attraversamento, è stata completata nelfebbraio 2008 con l’apertura dell’eco-tunnel Vigne,anello di congiunzione tra il primo lotto (1990) e ilterzo (2004). Oggi come oggi, però, la Secante finiscea Case scuola vecchia, vicino ai fossi dell’inadeguatavia San Cristoforo. Questo perché all’appello mancaancora il lotto zero, 1200 metri che farebberosbucare la Secante (strada statale 726) sullaprovinciale 140, a un chilometro dalla rotonda delcimitero di Diegaro. E dire che l’intero lotto zero, daalmeno quattro anni, è stato finanziato dallo Statocon 15 milioni di euro e inserito nel pianoquinquennale Anas 2007-2011 (giova ricordare,però, come il tunnel della Secante fu aperto 11 annidopo il suo inserimento nel piano Anas).Altro esempio di inaugurazione incompleta è quelladel sistema Gronda-Bretella. A inizio secolo ilConsiglio comunale di Cesena si divise tra il

Icentrosinistra fautore dellaGronda (da via Assano,altezza Montefiore, a viaFaenza) e il centrodestrasostenitore della Bretella (davia Assano, altezza via Gutro,al casello A14 di VillaChiaviche).Salomonicamente si decisedi costruire entrambe (la prima finanziata dalComune, la seconda dalla Provincia) collegandoleper mezzo di una rinnovata via Cerchia diSant’Egidio. Strada facendo, però, si è persa la"Bretella sud", il chilometro che andrebbe dalcinema Aladdin a via Cerchia di Sant’Egidio(permettendo un collegamento diretto tra l’uscitaSecante di Ponte Pietra e l’A14). Accantonata permancanza di fondi, della Bretella sud "se neriparlerà tra 15-20 anni, casomai ce ne fossebisogno" per usare le parole dell’assessoreprovinciale alla mobilità Marino Montesi.Emblematico è poi il caso della GrandeMalatestiana. La rinnovata biblioteca cittadina èstata inaugurata nel dicembre scorso. Ad aprire ibattenti, in realtà, è stato solo il secondo lotto.All’appello mancano ancora i volumi dell’ala estdell’ex liceo classico, inseriti in un terzo lotto dalfuturo incerto. Questo ha penalizzato oltremodo la

biblioteca per ragazzi "Bettini". In un primo tempo,infatti, la biblioteca per ragazzi doveva rimanere neipropri spazi (chiostro di San Francesco)ampliandosi nei locali dell’Archivio di Stato. Nel2009 l’allora assessore Gualdi disse che il Comuneavrebbe dovuto recuperare nuovi spazi per l’Archiviodi Stato in centro storico. Così non è stato. Anzi,l’archivio di Stato si è mangiato gli spazi dellavecchia biblioteca per ragazzi, costretta a traslocarenella Grande malatestiana. Se a questo si aggiunge lamancanza del terzo lotto, si possono bencomprendere le lamentele di molti utenti.Ultimo, ma non ultimo, il Foro annonario. Aperto daappena tre mesi è penalizzato dall’assenza al primopiano delle attività previste per il consumoalimentare sul posto o da asporto: friggitoria dipesce, gastronomia, pasta e carne pronta. Se tutto vabene se ne riparlerà nel corso dell’estate, intantoperò il Foro lavora a mezzo servizio.

Da Lotto zero dell’Emilia alla Bretella sud

Borello | Mostra d’arte a scuolaUna mostra a cura dei bambini.Domenica 25 maggio presso il teatroparrocchiale di Borello è statainaugurata "Mani in arte", una mostra diopere realizzate dai bambini delle scuoledell’infanzia di Bora, primaria esecondaria di Borello. E’ stata la verificafinale del nostro progetto educativo-didattico. "Noi insegnanti - si legge inuna nota - abbiamo avuto l’obiettivo dialimentare l’immaginazione e di nutrirenella quotidianità la mente dei bambinicon esperienze coinvolgenti, aperte ericche di stimoli. Abbiamo voluto anchedare vita ad attività che permettono l’usocreativo di materiali e di varie tecnicheespressive. La programmazione è stataper i nostri bambini un incontro conl’arte, dove l’intento non è quello diinsegnarla, ma di darne un primoapproccio attraverso il gioco, lanarrazione e la produzione artistica".

Concorso | La Memoria del Novecento

Maturandi ma già avvezzi all’arte della scrittura. Si è concluso il concorso di scrittura saggistica “LaMemoria del Novecento” promosso dal centro culturale Campo della Stella riservato agli studentidelle classi quinte del territorio. Tema di quest’anno era “Incontro all’altro”. Prima classificata è SaraPasini del liceo scientifico “M. Curie” di Savignano. Al secondo posto Elena Belluzzi del liceoscientifico Sacro Cuore di Cesena. Poi Claudia Fiacconi del Righi di Cesena. Menzioni speciali aFrancesca Papuli del liceo Monti e Paolo Liistro dell’istituto Geometri di Cesena.

La fine della Secante, lato Forlì

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Giovedì 5 giugno 2014 13Cesena

na Giunta targata Pd. Dopoappena tre giorni dallo spogliodelle schede elettorali, chehanno confermato Lucchi come

sindaco di Cesena con il 54,7 per centodei consensi, è stata presentata lasquadra di governo della città. Gliassessori scendono da otto a sette acausa delle restrizioni imposte da Roma.Cinque assessori sono confermati,mentre i volti nuovi sono due: ChristianCastorri (35 anni) e Tommaso Dionigi

U

Giunta: cinque confermee due volti nuovi

Paolo Lucchi ha presentato la squadra degli assessori

(31 anni). L’ex assessore Marchi vieneriutilizzato entrando a far parte dellostaff del sindaco, il quale rinuncia alproprio autista.Di seguito, i componenti della giuntacon le rispettive deleghe. Sindaco PaoloLucchi: programmazione e controllostrategico, macro-organizzazione degliuffici e servizi, segreteria generale,programmazione partecipata, Poliziamunicipale e sicurezza; Carlo Battistini:bilancio, società partecipate, risorse

tributarie e patrimoniali, politiche delpersonale, rapporti con l’unione deicomuni; Simona Benedetti: servizisociali, sanità, integrazione, volontariato,scuola, servizi educativi per l’infanzia,quartieri; Maura Miserocchi: lavoripubblici e manutenzioni, sicurezzaedifici e impianti, viabilità e mobilità; LiaMontalti: qualità ambientale, fontienergetiche alternative, progetti europei,servizi demografici, iniziative pace esolidarietà, politiche della differenza,politiche giovanili, protezione civile:Tommaso Dionigi: lavoro eoccupazione, economia del territorio,università e ricerca, formazioneprofessionale, innovazione, sistemiinformativi, comunicazione; ChristianCastorri: cultura, sport, agricoltura,turismo."Non abbiamo tempo da perdere - haaffermato il sindaco in conferenzastampa giovedì della scorsa settimana - esiamo già al lavoro. Grazie alla confermadella maggior parte degli assessori, nonci saranno tempi morti e tutti i progettiin cantiere vanno avanti". Molta curiosità ha destatol’accorpamento di settori molto diversil’uno dall’altro, cioè cultura, agricoltura,sport e turismo, andati in mano aCastorri. Ma il sindaco ha spiegato che"si tratta di una sfida avvincente. Lacultura, lo sport e l’agricoltura se messiin rete possono portare flussi turisticinella nostra città. Ecco perché abbiamodeciso di unire queste deleghe".

Cr

Colletta straordinariaBanco alimentareUna colletta straordinaria per affrontarel’emergenza alimentare del Paese. Questaè la proposta del Banco Alimentare onlusa seguito delle normative europee chehanno eliminato alla fine del 2013 gliaiuti Agea (Agenzia per le erogazioni inagricoltura) che garantivano ladonazione di derrate alimentari destinateagli indigenti. L’assenza di questi alimenti(di solito si trattava di pasta elatte/formaggio) ha portato aldimezzamento degli alimenti che il Bancopuò distribuire agli enti caritativi. Perquesto motivo è stata indetta in tuttaItalia una raccolta alimentarestraordinaria per sabato 14 giugno.Lo scopo di questa raccolta è reperiregeneri alimentari a lunga conservazione(olio, carne in scatola, tonno, legumi,pelati e prodotti per l’infanzia), perconsentire al Banco Alimentare di farfronte alle richieste degli enti caritativiper un periodo di circa quattro mesi, iltempo necessario perché prenda il via unnuovo finanziamento europeo a sostegnodei bisognosi. A Cesena i supermercati che aderirannoalla proposta sono: i Conad Oltresavio,Case Finali, Ponte Abbadesse, Montefiore,Barriera e Foro Annonario, Coop viaCervese, Ipercoop Lungosavio, Simply viaBattisti, Simply Le Terrazze, Economy (viaRomea), New Economy, e 4B a Calabrina.Nella mattinata del 14 giugno alle 7.25tutti i volontari si ritroveranno allaBasilica del Monte per la messa insieme.Per segnalare la propria disponibilitàrivolgersi a: Alberto Navacchia(348/5838932) e Sergio Giuliani(348/6049019). (Bab)

Elezioni comunaliI “re” delle preferenzeLe elezioni del 25 maggio hanno incoronato redelle preferenze il giovane Federico Bracci delPd, renziano della prima ora, che ha raccolto591 voti. Alle sue spalle un altro del Pd,Sebastiano Castellucci con 572, seguito daCaterina Molari con 563. Grande affermazionepersonale per Stefano Spinelli del NuovoCentro Destra, che ha avuto 560 voti. Hannoraccolto tante preferenze anche StefaniaVenturi (558) e Luca Magnani (499) entrambidel Pd. Fra le altre liste da segnalare Maria ElenaBaredi del Sel: nonostante le 390 preferenze,la sua lista non è riuscita a conquistare unseggio in Consiglio. Anche i Repubblicani dicono addio al Consigliocomunale, nonostante le 240 preferenze diLuca Ferrini, mentre Marco Casali di ForzaItalia vi è entrato grazie ai voti totali raccontidal suo partito e alle sue 134 preferenze. Nonha avuto la stessa fortuna Ivan Piraccini diSemplicemente Cesena, rimasto fuorinonostante 177 voti.

❚❚ Venerdì 6 giugno alle 20,45 a Palazzo Ghini. Interviene il vescovo Douglas

Un incontro sulle parole del PapaCome fare a recuperare felicità e spe-ranza in un periodo come quello attua-le definito "l’epoca delle emozioni tri-sti"? Lo spiega papa Francesco nellaEvangelii Gaudium, un’esortazioneapostolica il cui messaggio è grande nel-la sua semplicità: non bisogna cadere inuna tristezza individualistica o in unpessimismo sterile, ma aderire alla "ri-voluzione della tenerezza", lasciandosiavvicinare e contagiare dalla gioia attra-verso il recupero della freschezza origi-nale del Vangelo. Il Papa si rivolge a tut-ti: fedeli, famiglie, sacerdoti, politici,operatori del mondo economico, for-nendo indicazioni pratiche e precise sucome porre al centro del nostro opera-to la felicità degli uomini e il benesseredel mondo in cui viviamo. Più di 220 pa-gine piene di esortazioni bellissime allapositività e a una speranza che illumina

il futuro. Per cono-scere meglio i con-tenuti della Evange-lii Gaudium, l’Asso-ciazione Valori e Li-bertà ha organizza-to un incontro pub-blico che si terràvenerdì 6 giugno,presso Palazzo Ghi-ni (ore 20,45) con lapartecipazione dimonsignor DouglasRegattieri, vescovodi Cesena-Sarsina.Gli argomenti sa-ranno introdotti daFrancesco Zanotti, direttore del Corrie-re Cesenate, con particolare attenzione atutto ciò che interessa la quotidianità,la famiglia, i giovani, le donne, il mondo

del lavoro e ai percorsi indicati da papaFrancesco per non scoraggiarsi di fron-te a fallimenti o scarsi risultati ma perriscoprire un linguaggio positivo.

Superquark: riprese a Scienze degli alimentiUna troupe ha registrato un servizio al Campus universitario che ha sede a Villa Almerici. Andrà in onda il 31 luglio su Raiuno

Una troupe della trasmissionescientifica Superquark ha registrato unservizio presso il Campus di Scienzedegli alimenti di Cesena sul tema dellanutrizione. Erano presenti l’autriceElisabetta Bernardi, il regista GianMarco Mori e due tecnici. Sono statefatte diverse immagini di coperturariprendendo il laboratorio eun’intervista ad Alessandra Bordoni,docente ed esperta nutrizionalista. Gli autori della trasmissione hannoscelto la sede universitaria di VillaAlmerici perchè Cesena sta coordinandoun progetto europeo sulla nutrizione.Sono coinvolti 15 partner europei perun investimento totale del progetto paria 6 milioni di euro. Fra i vari aspettiapprofonditi, le ricerche vertono sulla

verifica di come certi alimentiarricchiti da sostanze naturalipossono prevenire sindromimetaboliche, diabete, obesità emalattie cardiovascolari. Oltre che in laboratorio, moltistudi sono effettuati pressocentri ospedalieri: uno è ilSant’Orsola di Bologna, mentregli altri si trovano in Francia,Germania e Gran Bretagna. Etutto è coordinato dal Campus diScienze degli alimenti di Cesena.Il servizio sarà trasmessodurante la puntata di Syuperquark in ondasu Raiuno il 31 luglio in prima serata.

Cristiano Riciputi

Nelle foto: a sinistra durante la registrazio-

ne (sulla destra il regista Mori). Sopra: da si-nistra Andrea Gianotti (microbiologo), Eli-sabetta Bernardi (autore), Alessandra Bor-doni e Francesco Capozzi (docenti)

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Giovedì 5 giugno 201414 Cesena

12/06/2005 - 12/06/2014

DON VITO GENTILIIl tuo sorriso

ci accompagna e ci guida ancora

Parenti e amici vogliono ricordarti nel giornodel tuo anniversario

con una Santa Messache sarà celebrata

nella chiesa di Santa Mariadella Speranza

(zona Ippodromo) giovedì 12 giugno

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Rende noto che nella giornata di GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2014avranno luogo gli esperimenti delle ASTE PUBBLICHE

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2) “Ex scuola elementare Pioppa” (Cesena – Loc. Pioppa – Via Cerese n. 7180): immo-bile recuperabile ad uso residenziale. Sup. comm.le di circa mq. 740. Sup. territoriale com-plessiva di circa mq. 1.579. Base d’asta €. 380.000 oltre IVA

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Nella giornata di GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014avranno luogo gli esperimenti delle ASTE PUBBLICHE

relative a i seguenti BENI IMMOBILI:6) “Negozio in Via Paiuncolo” (Cesena, Via Paiuncolo, 16 – adiacenze Piazza della Li-bertà): unità monolocale dotata di servizi con possibilità d’uso ufficio e di trasformazionea “residenziale”. Sup. commerciale di circa mq. 36,38. Base d’asta €. 56.000 oltre IVA

7) “Ex scuola elementare Ponte Cucco” (Cesena – Loc. Ponte Cucco – Via Prov.leCervese n. 1818): immobile recuperabile ad uso residenziale. Sup. comm.le di circa mq.217. Sup. territoriale complessiva di circa mq. 810. Base d’asta €. 150.000 oltre IVA8) “Podere Cesuola” (Cesena, vicinanze ex discarica di Rio Eremo): terreno agricoloin zona collinare a prevalente estensione boschiva della superficie di circa mq. 35.651.

Base d’asta €. 17.0009) “Negozio in Corso Comandini” (Cesena – C.so U. Comandini, 10/A): unità immobiliaread uso commerciale e terziario posta nel centro storico di Cesena. Sup. di circa mq. 60.

Base d’asta €. 108.000 oltre IVA10) “Podere San Tomaso” (Cesena – Loc. Madonna dell’Olivo – Via Madonna del-l’Olivo): terreno agricolo prevalentemente coltivato a oliveto. Superficie di circa mq. 99.719.

Base d’asta €. 170.00011 “Casa colonica San Lazzaro” (Cesena – loc. Case Castagnoli, uscita secante – ViaEmilia Levante n. 3067): fabbricato recuperabile ad usi diversi fra i quali alberghi, pubbliciesercizi, artigianato di servizio e produttivo, commercio all’ingrosso, industria, ecc., insistentesu di una sup. fondiaria complessiva di circa mq. 2.208. Base d’asta €. 420.000 oltre imposte

Per informazioni relative agli IMMOBILI, BANDI DI GARA e MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE: consultare il sito internet www.valorecitta.it; telefonare al numero sotto indicato, dal lunedì al venerdì,ore 9,00-13,00 15,00-19,00; rivolgersi all’ufficio di Valore Città (c/o Comune di Cesena – settore Patrimonio – ingresso lato Rocca Malatestiana – 1° piano) nelle giornate di lunedì e mercoledì, ore9,30-12,00. Iscrivendosi alla NEWSLETTER di Valore Città (vedi apposita sezione presente nel sito www.valorecitta.it) sarà possibile ricevere utili aggiornamenti in merito alle più importanti novità.Tel. 0547 356810 – Fax 0547 356821 e-mail: [email protected] L’Amministratore Unico Dott. Francesco Pasqualicchio

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Il nostro impegnoper chi si impegna

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La storia millenariadell’abbazia del Monte

icorrendo il secondo centenariodell’incoronazione della Madonna del Monte(1 maggio 1814) per mano del papa Pio VII diritorno dalla prigionia cui lo aveva costretto

Napoleone Bonaparte, il calendario delle iniziativespirituali e culturali per fare memoria di questo eventoche ha segnato la storia della Chiesa locale e della cittàdi Cesena viene infittendosi. La settimana scorsanell’aula magna della Nuova Malatestiana (già LiceoMonti) l’associazione Benigno Zaccagnini ha invitato lacittadinanza per rivisitare questa memoria.Dom Giovanni Spinelli dell’Abbazia di San Giacomo aPontida, responsabile del Centro storico benedettino cheha sede al Monte di Cesena, ha raccontato conabbondanza di riferimenti la storia della millenariaabbazia di Santa Maria del Monte, contestualizzandolanei drammatici tempi che intercorrono tra le duesoppressioni: la prima ad opera di Napoleone, la secondaa seguito delle leggi estese con l’unità d’Italia a tutta lapenisola.Ci si è soffermati naturalmente alla ricostituzione delcomplesso monastico ad opera del già monaco di SantaMaria Barnaba Gregorio Chiaramonti, il futuro papa PioVII e nel suo saggio provvedimento di attuarlo alla tutelagiuridica della sua famiglia evitando così le conseguenze(pur prevedibili) di una futura soppressione.Entrano così in scena le vicende della "Piana" labiblioteca privata del papa da lui lasciata (era morto nel

R1823) alla amata abbazia che lo aveva accolto nei suoianni giovanili. Di queste vicende fino ai nostri giorni (nel1941 la famiglia Chiaramonti l’aveva venduta allo Statoitaliano che l’aveva poi depositata presso la Malatestiana)ne ha parlato Paola Errani, direttrice della partemonumentale della Malatestiana che ha illustrato laricchezza di questo patrimonio librario. A questo punto spostiamoci con la fantasia ai tempi dellaricostituita comunità monastica ad opera dell’abateBonifacio Krug alla fine dell’800 e ai primi del ’900: vieneda pensare (a suo tempo ne ha scritto don LorenzoBedeschi) agli incontri, su al Monte, di don GiovanniRavaglia e dei suoi "ragazzi" che stavano promuovendol’impegno sociale e poi politico richiamato dalla RerumNovarum di papa Leone XIII, con gli amici dell’abate(proveniva dalla Baviera) che portavano le novitàmaturate in Germania. Ancora oggi è possibile un dialogo fecondo tra antiche

biblioteche che possano dare contributi fondativi edessenziali per la crescita, ancorata alle radici antiche,dell’Europa. Non è questa forse una delle funzioni dellaMalatestiana (non solo museo) riconosciuta dall’Unesco"Memoria dell’Umanità"?Per completare il riassunto dell’incontro vanno ricordatele opportune pagine lette da Pier Giovanni Fabbri che haconsentito un’interessante escursione nelle cronachecesenati coeve.E ancora la brillante esposizione del giovane FilippoPanzavolta (già insegnante nel liceo Immacolata) che haraccontato anche con documenti inediti il progetto diristrutturazione del presbiterio della basilica con al centrola statua della Madonna, dovuta all’abate Krug e poiridefinita dal priore Celestino Mercuro che gli erasucceduto. Ed è la scena stupenda che ancor oggi accogliei pellegrini che si portano ai piedi della Vergine.

Piero Altieri

Dal convegno della scorsa settimana

Molto partecipatol’incontro promossodall’associazione"Benigno Zaccagnini"

Preghiera per l’Italiae per la vitaIl primo e il terzo venerdì del mesel’associazione Papa Giovanni XXIII,alle ore 6.45, si ritrova davantiall’ospedale Bufalini di Cesena perpregare a favore della vita. Prossimiappuntamenti venerdì 6 e venerdì20 giugno.

Ultimo appuntamento per lapreghiera per l’Italia. Lunedì 9giugno alle 19 la recita del rosariosi terrà nella chiesa del Suffragio.E’ l’ultimo appuntamento primadell’estate. Poi sarà ripreso lunedì8 settembre.

Borello | Bevi...Mangia...Longa

Si svolgerà venerdì 6 giugno dalle 19,30, con partenza dal campo sportivo diBorello, la Bevi...Mangia...Longa, su percorso a sorpresa di 9 chilometri. Quota dipartecipazione 12 euro (5 per i bambini). Per iscrizioni 339/7883509;366/4628814. In caso di maltempo la manifestazione sarà posticipata.Organizzano la Pro Loco, il Gruppo ciclistico, lo Sporting club Vallesavio e laparrocchia di Borello.

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Giovedì 5 giugno 2014 15Cesenatico

Ponte Giorgi

Piatti tipici romagnoli, accompagnati da pizzichidi novità e voglia di scoprire sapori particolari.

Pasta fatta in casa e dolci scrupolosamentesecondo le ricette delle nostre nonne

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in ITALIA... nel MONDO

Progettazione e forniturachiavi in mano Impianti:

Dal 13 dicembre scatta il regolamento europeo che coinvolge tutta la filiera

al 13 dicembre 2014 cambial’etichettatura dei prodottiittici. I consumatoritroveranno più informazioni

e tutta la filiera sarà maggiormenteresponsabilizzata". Così Maria SeverinaLiberati, docente all’Università diBologna, ha esordito la scorsa settimanaal Tavolo di consultazione degli operatoridel mondo della commercializzazionedel pesce fresco e dei consumatori finaliconvocato nell’ambito del progetto FishOperator, di cui è coordinatore FrancescoCapozzi del Campus di Scienze degliAlimenti.Il progetto, promosso dal Ministero dellepolitiche agricole alimentari e forestali, èfinalizzato a fornire all’Amministrazionesupporto tecnico per la messa a puntodell’attuazione delle nuove modalità dietichettatura a livello nazionale: l’Italiadeve adeguarsi alla regolamentazionecomunitaria, obbligatoria per tutti gliStati membri. Il Campus di Cesena ha giàsvolto un ruolo importante per larealizzazione di progetti ministerialilegati alla freschezza del pesce ai fini delleinformazioni da fornire al consumatore.L’incontro si inserisce tra le attivitàagevolate dal Tavolo Agroalimentare chesi è costituito nelle scorse settimane alloscopo di mettere in rete università,aziende, consumatori ed istituzioni delterritorio."Dal prossimo dicembre - ha dettoLiberati - sarà obbligatorio indicare inetichetta, oltre al nome scientifico delpesce, anche quello commerciale". Il

D" PesceNovità in etichetta

nome scientifico resta obbligatorio - a dettadei responsabili dei controlli - anche sepotrebbe apparire superfluo per iconsumatori, in realtà è molto utile perevitare certe frodi e vendere un pesce per unaltro affidandosi all’assonanza dei nomi.Di maggiore impatto sarà l’indicazione piùdettagliata del luogo di pesca. Dallaconsultazione avviata dal Gruppo di lavoroistituito presso il Dipartimento è emersoche, per la percezione del consumatore,sarebbe preferibile indicare in modo piùspecifico "Mare Adriatico settentrionale"piuttosto che semplicemente "MareAdriatico" come previsto dal regolamento. A

tal fine è stato richiamato anche il decretoministeriale 17 luglio 2013 che introduce lafacoltà di avvalersi della dicitura "prodottoitaliano" al dettaglio e alla somministrazioneda parte di operatori che acquistanodirettamente dalle imprese di pesca, a pattoche documentino la tracciabilità dellaprovenienza. "Se i vari protagonisti della filiera diCesenatico - ha affermato Capozzi -prendessero la decisione di indicare laprovenienza locale più specifica, ciòpotrebbe essere sfruttato positivamente perla valorizzazione del pesce nostrano".Altre voci obbligatorie da inserire nella

nuova etichettatura sono la categoriadegli attrezzi di pesca utilizzati per lacattura e se il prodotto è stato scongelato(con alcune esenzioni), mentre rimanevigente l’attuale indicazione del metododi produzione (pescato in mare, in acquedolci o allevato).Sarà facoltativa la data di cattura. Inquesto modo sarà possibile superare laconvinzione popolare secondo cui ilpesce si deteriora a partire già dal giornosuccessivo alla pesca. Al contrario, iparametri usati dagli esperti, come ilcontenuto di ammine maleodoranti, ilgrado di ossidazione dei grassi e altriaspetti sensoriali caratteristici,dimostrano che la freschezza si mantieneinalterata per alcuni giorni prima che iprocessi di invecchiamento inizino adinnescarsi. Questo margine di tempo nonè uguale per tutte le specie ittiche, edipende dalle condizioni di stoccaggio(presso i commercianti) e conservazione(presso il consumatore). Per questo, nonè possibile fissare un tempo di scadenzauguale per tutto il pescato. "A questoproposito è indispensabile fornire glistrumenti utili - ha concluso Capozzi -affinché il consumatore sia in grado digiudicare autonomamente il momento incui il pesce non è più fresco. Ed è perquesto che si dovrebbe partire subito conuna campagna di comunicazionesemplice ed efficace, coinvolgendo anchegli stessi operatori della filieraopportunamente istruiti con corsispecifici di qualificazione professionale".

Cristiano Riciputi

❚❚ Il 7 e l’8 giugno all’Eurocamp iniziativa dell’Anspi regionale

Dagli oratori 500 ragazzi in spiaggiaCesenatico capitale degli oratori per unintero weekend: il 7 e 8 giugno sarannole strutture dell’Eurocamp ad ospitaregli oltre 500 ragazzi da tutta la regioneiscritti all’edizione 2014 di "Oratori infesta in Emilia Romagna", il grande in-contro di sport e gioco dedicato ai ra-gazzi che l’Anspi regionale propone ainizio estate in riva al mare. Le due gior-nate di ritrovo vedranno i ragazzi natidal 2006 al 1997 impegnati in gare e tor-nei di calcio a 7, calcio a 5, pallavolo etennis tavolo. In campo scenderanno 35 squadre dicalcio a 7 o a 5, sette squadre di palla-volo e circa 40 appassionati di tennis ta-volo, sotto l’attenta supervisione diquindici arbitri federali, anch’essi pro-venienti da tutta la regione. Ogni squadra sarà accompagnata daipropri referenti di zona, mentre ad ac-

cogliere i ragazzi ci saranno oltre trentavolontari Anspi che si occuperanno nonsolo degli aspetti sportivi, ma dell’inte-ro soggiorno dei ragazzi, affinché l’oc-casione sia prima di tutto un momentodi incontro e amicizia. Per questo anchela serata di sabato, che le squadre tra-scorreranno tutte insieme in allegria,vedrà protagonisti ancora una volta igiovani: il Gruppo Artistico Romiti diForlì porterà in scena il musical "L’Isoladi Nede", opera teatrale con 25 adole-scenti impegnati tra recitazione, canto,ballo e allestimenti. "Vogliamo che per tutti - racconta il pre-sidente di Anspi Emilia Romagna Se-condo Gola - sia un momento di gioco eritrovo, non certo una competizione ag-guerrita. Per questo proponiamo ancheattività aggregative e valorizziamo chi sidistingue per correttezza e fair play: lo

sport per Anspi ha prima di tutto un va-lore educativo".Il ritrovo regionale sarà infine momen-to di confronto nell’ambito del progettoProdigio, il progetto di Regione e Anspiche mette in rete sostegno scolastico eattività sportive per il miglioramentodella qualità di vita dei giovani. A Cesenatico sabato sera gli educatoricondivideranno quanto fatto durantel’anno scolastico dalle diverse realtà ter-ritoriali che operano con i ragazzi. Verrà presentato un report con dati, do-cumentazioni fotografiche e risultati ot-tenuti per fare rete tra i diversi orato-ri/circoli (anche non affiliati) mettendoin comune risorse ed esperienze.

Info www.anspiemiliaromagna.it o 3478481360 (Sergio).

SalaWi Fi gratuitoOrmai ci siamoPrimo passo per il Wi.Fi pubblico aSala, vale a dire la possibilità diconnettersi gratuitamente a internet.Nei prossimi giorni sarà attivata lacopertura che comprenderà tutto ilparco situato davanti alla chiesa perun raggio d’azione di circa 100 metri. Spiega William Spinelli, coordinatoredel Comitato di Sala: "Gli scopi diquesta installazione sono due. Ilprimo è di portare una bandaprincipale a Sala, il secondo di coprireuna zona pubblica come un parco dovec’è un punto di aggregazione per igiovani e per tutti coloro che voglionoconnettersi alla rete all’esterno dicasa. Credo che il punto dell’ installazione dell’antenna, su unpalo dell’illuminazione pubblica, siaideale a tutti gli scopi prefissati".

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Giovedì 5 giugno 201416 Valle del Rubicone

Fra Jakobus Ginting è appena tornato da due mesi di visita in Sudamerica

La Chiesa cilenasta affrontando alcune sfide:la questione della famiglia,l’alto tasso di violenzae l’elevato consumo di droga

tornato al convento francescanodi Longiano, dopo un’esperienzamissionaria di due mesi in Cile,

fra Jakobus Ginting, 43 anni,indonesiano, di comunità a Longianodal 2009.In Cile, la Provincia italiana disant’Antonio dei frati minoriconventuali è presente con i suoireligiosi dal 1995 e conta 11 frati in trecomunità: Santiago, Curicó eCopiapó. A Copiapó, nel deserto diAtacama, presta servizio fra FabioMazzini, ex guardiano del convento diLongiano."Ho visitato tutte e tre le comunità -dice fra Jakobus Ginting -. Sono statotre settimane a Santiago, tre a Curicóe due a Copiapó, dove ho ritrovato fraFabio, che guida una delle novecappelle della parrocchia ed è moltocontento del suo servizio".Fra Jakobus, che in passato ha vissutoun’esperienza missionaria in Messico,ammette di aver trovato in Cile unpaese diverso dalle aspettative: "Miaspettavo un paese cattolico come ilMessico, invece il Cile è uno dei paesipiù secolarizzati dell’America latina.La pratica religiosa è meno sentita chein Italia, ma le persone che vanno inchiesa hanno molta fede e lecelebrazioni sono sempre una festa". "Una settimana dopo il mio arrivo -ricorda il frate - il Cile è stato colpitoda un violento sisma. A Santiago, dovemi trovavo, ci sono stati danni allecose, ma non alle persone. Per i cileni

È

In Cileun po’di Longiano

il fatto che la terra tremi è una cosanormale. Dicono che ’finchè non cisono i morti non è terremoto’. Circauna settimana dopo, un devastanteincendio ha bruciato 6mila case nellacittà di Valparaiso. In entrambe lecircostanze mi ha colpito molto la retedi solidarietà che si è sviluppata. Varigruppi si sono mossi per costruire unacasa a chi l’aveva persa". "Mi sento fortunato-aggiunge il frate-.Sono stato a Santiago nel momento incui si celebrava l’inizio dell’anno

pastorale. In quelle settimane hopotuto partecipare anche allatradizionale festa di Quasimodo che sitiene la domenica dopo Pasqua. Isacerdoti portano la comunione aglianziani e ai malati e sonoaccompagnati da ministranti, ’huasos’(uomini a cavallo) e gruppi di fedeli inbicicletta"."In Cile - dice fra Jakobus -l’economia sta crescendo, ma laricchezza è a beneficio di pochi. Moltivivono in baracche. C’è grandeindifferenza fra la gente. Da quando ècaduto il regime di Pinochet, ha presopiede una cultura libertaria chepermette tutto. In questo clima, laChiesa cilena sta affrontando alcunesfide: la questione della famiglia, l’altotasso di violenza e l’elevato consumodi droga". Spazio anche alla nuovaevangelizzazione. "La diocesi diSantiago - riferisce il frate - staportando avanti il progetto delle’missioni territoriali’: ogni famiglia èchiamata a evangelizzare le personeche le stanno attorno e la diocesiprovvede a fornire tutto il materiale"."L’esperienza - conclude fra Jakobus -mi ha arricchito molto. Il Cile è terradi missione. Il desiderio di ritornarec’è. Ne parlerò con il Ministroprovinciale. Potrei ripartire ilprossimo anno, dopo averfrequentato il corso di preparazione alCentro unitario missionario diVerona".

Matteo Venturi

Rotary | Premio “Ilario Fioravanti”

Gli istituiti comprensivi di Longiano e di Gatteo sono i vincitori, a pari merito, della secondaedizione del premio "Ilario Fioravanti", organizzato dal "Rotary Club Valle del Rubicone" incollaborazione con la fondazione "Tito Balestra" di Longiano. L’iniziativa ha coinvolto i ragazzidelle scuole medie inferiori del territorio, invitati a realizzare sculture in terracotta sul tema "ilmondo degli animali". La cerimonia si è svolta sabato 31 maggio al Castello malatestiano diLongiano. A ciascun istituto vincitore è stato consegnato un assegno da 500 euro. (Mv)

MontianoGiunta ridottaai minimi terminiIl sindaco Fabio Molari, riconfermato allerecenti elezioni, ha nominato gli assessori.Si tratta di Francesca Maroni e MauroRuscelli. Francesca Maroni ha 33 anni,abita a Montiano ed è stata nominataanche vicesindaco. A lei Molari haattribuito le deleghe personale, bilancio,tributi, patrimonio, agricoltura,commercio e artigianato. Mauro Ruscelli,59 anni, residente a Montiano, ha ledeleghe a cultura, pubblica istruzione,ambiente, polizia municipale, protezionecivile, servizi demografici, edilizia privata,urbanistica, viabilità, servizi sociali, sporte turismo. Domenica 25 maggio Molari ha ottenuto il66.91 per cento dei voti con la lista civica"Per Montiano" appoggiata dal Partitodemocratico. Un risultato non scontato,ottenuto in presenza di altri due candidati,Paolo Paganelli e Raffaella Signani.

GatteoI 60 anni di Romagna Mia“Romagna Mia” festeggia i suoi 60 anni distoria lungo un’intera estate: le celebrazioniper il compleanno dell’inno di questa terra edel suo indimenticabile creatore, il maestroSecondo Casadei, accompagneranno l’interastagione estiva di Gatteo Mare, proprio là, inriva al mare, “dove tutto ebbe inizio”. Dalunedì 2 giugno, presso il palazzo delTurismo, è attiva una mostra curata daCasadei Sonora e un nutrito cartellone dieventi colorerà l’estate gatteese sulle notedell’indimenticabile brano.Fino all’8 giugno si alterneranno sul palco diPiazza della Libertà le orchestre romagnoledi ieri e di oggi. Ma la Romagna è nota cometerra di persone amichevoli e aperte almondo, perciò un’intera serata, quella digiovedì 6 giugno sarà dedicata a “RomagnaMia nel mondo”. La serata del 7 giugnovedrà protagoniste le più importanti scuoledi ballo romagnolo del territorio, conragazzi di ogni età.

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Giovedì 5 giugno 2014 17Valle del Savio

Sapigno, ritrovatele antiche miniere

nteressantissima scoperta aSapigno, parrocchia dell’ex diocesidi Sarsina, ora "ceduta" alla diocesidi San Marino-Montefeltro, pur

essendo sul monte che sovrastaSarsina. La scorsa settimana sonovenute alla luce le vecchie miniere inlocalità "Inferno", nel territoriocomunale di Sant’Agata Feltria. Ilgruppo speleologico bolognese si èmosso alla ricerca di queste cavità inquanto solo da quattro anni la zonarientra nella competenza emiliano-romagnola, facente parte prima delle

IMarche. Questo territorio è moltointeressante dal punto di vistageologico. Vi sono anche tante cavitànaturali, alcune inesplorate. Tutto è partito grazie all’amore per ilterritorio e all’impegno di MiroPoggioli, sapinate doc, che passa il suotempo libero a ricercare e conoscere lastoria del suo paese. Facendo un gironei boschi, improvvisamente hasentito, insieme agli speleologi, unforte e gelido vento provenire da terra:era la bocca della miniera, della qualerimaneva un piccolo spiraglio, e chenessuno, chissà da quanto, aveva piùpercorso. Allargando la cavità, si sonotrovati di fronte a uno scavo artificiale,creato per asportare lo zolfo. I canali di

passaggio, piccolissimi, anche inferioria un metro di diametro, permettono dispostarsi da una grande sala all’altra.Queste sale sono state ottenuteestraendo il materiale. Parla di questa vena mineraria lostorico sarsinate don Filippo Antonini,vissuto a cavallo tra ’500 e ’600.All’interno sono presenti vari mineralie sono riconoscibili nella parete lepicconate effettuate per estrarre i varicristalli dalla roccia. Le cavità percorribili, trovate la scorsasettimana, hanno la lunghezza di oltrecento metri. Nei prossimi giornicontinuerà l’esplorazione delrimanente percorso.

Daniele Bosi

Scoperta effettuatala scorsa settimanadal gruppospeleologico bolognesee da Miro Poggioli

Grotte per l’estrazione dello zolfo MonterioloFesta di PentecosteParticolarmente vissuta la festa dellaPentecoste a Monteriolo di Sarsina dove, dasecoli, si ricordano le "Quaranta Ore". Finoagli anni ’60, quando la parrocchia eraabbastanza popolata, nei giorni precedentila festa di Pentecoste veniva esposto ilSantissimo per quaranta ore e si terminavacon una processione di vari chilometri,dalla chiesa al Monte Rocchetta, dove c’è laCroce in ricordo dei Caduti della Montagna.In quei giorni, così ricordano gli anziani delluogo, c’erano centinaia di persone dellaparrocchia e convenivano parroci e fedeli datutta la zona. Oggi tutto si è ridimensionatoe rimane solo una Messa, che verràcelebrata domenica 8 giugno alle 17.30,alla quale seguirà un rinfresco insiemepreparato da varie famiglie dellaparrocchia. Monteriolo vanta un passato glorioso: erauna delle parrocchie più importanti eabitate di tutta la ex Diocesi sarsinate. Finoal dopoguerra gli abitanti erano unmigliaio, dislocati su un territorio moltovasto, da Ca’ di Guasti alla Para, da Ca’ diBianchi a Tavolicci e Montegiusto. Oggi sonosolamente 12 i parrocchiani rimasti. Perloro e per gli ex abitanti che tornano semprenumerosi, si celebra la Messa l’ultimadomenica del mese nel pomeriggio. La pievedi San Cassiano, posta sulla via Romea,viene menzionata in un documento del 950,ma è certamente più antica. All’internoconserva reperti di pietra dell’epoca. Gliaffreschi quattrocenteschi posti nell’abside,dove sono riconoscibili San Vicinio, SantaCaterina d’Alessandria, Sant’Ippolito e SanCassiano, oltre alla Madonna con Bambino,sono stati restaurati lo scorso anno.

Db

Sarsina | Alunni in festa per lo sport

Organizzata dall’Istituto comprensivo si è svolta la manifestazione "Festa dello sport.. classi inmovimento" riservata a tutti gli alunni delle scuole di Sarsina e Ranchio. Nel campo sportivosarsinate si sono confrontati 350 ragazzi in vari giochi adatti alle diverse fasce di età. Lamanifestazione che ha riscosso un ottimo successo funge anche da collante fra le varie istituzionie associazioni di Sarsina: dal Comune alla Bcc di Sarsina, dalla Pro Loco alla Misericordia, dalCircolo Bocciofilo al Circolo Tennis e altri collaboratori, anche privati cittadini. (Nr)

❚❚ Mercato, il neo-sindaco ha scelto gli assessori

Ecco la nuova GiuntaIl sindaco Monica Rossi ha scelto gli as-sessori che collaboreranno con lei in Giun-ta. Tutti i consiglieri ed i componenti del-la lista saranno comunque chiamati a fareda punto di riferimento per le varie tema-tiche che saranno individuate.“Ho cercato di scegliere sulla base dellecompetenze e della rappresentatività sulterritorio", ha spiegato la Rossi.Oltre al confermato assessore esterno Raf-faele Giovannini, dunque, faranno partedella Giunta Anna (conosciuta come Lu-ciana) Casadei, di Piavola, Luciano Casali,collaboratore del Servizio Tecnico di Baci-no Romagna, di San Damiano, e MarikaGusman, giovane laureata di Colonnata.La esatta configurazione degli assessorati,che si riducono da sei a quattro, e la loroattribuzione verrà definita nei prossimigiorni, insieme alla ufficializzazione dellascelta del vicesindaco.

Il primo Consiglio comunale, con all’ordi-ne del giorno giuramento del sindaco,convalida degli eletti, nomina della Giun-ta, verrà convocato la prossima settimana.

Alberto Merendi

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Giovedì 5 giugno 201418 Solidarietà

a cura del Sindacato Pensionati FNP CISL(tel. 0547 644611 - 0547 22803)

e per il Patronato INAS CISL(tel. 0547 612332) via R. Serra, 12 - CesenaNOTIZIARIO PENSIONATI

Pensioni: serve verificaper chi è stato in mobilitàPer chi ha periodi di mobilitàvalidi per la pensione, l’importodel trattamento pensionisticopotrebbe essere errato.In caso di mobilità di duratacontinuativa superiore a un anno,collocata in fase utile per ladeterminazione della pensione, leretribuzioni accreditatefigurativamente sono rivalutateanche in base agli indici divariazione delle retribuzionicontrattuali del settore diappartenenza, rilevati dall’Istat.Nell’applicare tali indici,però, l’Inps ha accumulato unforte ritardo - pare che lerivalutazioni siano aggiornatesolo fino al 2008 - con il rischio,molto frequente, che le pensionirimangano ferme a un importoche non è quello esatto.È quindi indispensabile procederealla verifica delle pensioni pertutti coloro che hanno usufruito diun periodo di collocamentoin mobilità validoper la determinazionedella retribuzione pensionabile.In particolare, devonoattivarsi i pensionatiper i quali il trattamentopensionisticoè stato liquidato a partiredal 6 luglio 2011: in base allanorma sulla decadenza, infatti,se in questi casi ci sono importinon aggiornati, ci sono solo treanni di tempo per chiedere laricostituzione.L’Inas è a disposizione perassistere i pensionati nell’inviodella richiesta. Anche in questo caso,

purtroppo, la procedura potrebbenon bastare a far valerei propri diritti: accade di frequenteche l’Inps respinga la domandarinviando a un riesame d’ufficio.Un riesame che non avvienepraticamente mai:a questo punto, il patronato èdisponibile a tutelare gliinteressati portando avanti unricorso amministrativo e, senecessario, anche quellogiudiziario.Chi è interessato può rivolgersiall’Inas presente in tutte le sediCisl.

Sanità Emilia Romagna:Bilancio 2013 in pareggioLa sanità dell’Emilia Romagnachiude in pareggio anche ilbilancio 2013, l’anno più difficileper il taglio di 81 milioni di eurodallo Stato.Tra i tanti elementi, quello piùsignificativo è la drasticariduzione dei tempi di pagamentoai fornitori da parte delle aziende:dai 199-230 giorni del 2012, ai 90giorni del 2013, per arrivare nel2014 a 60 giorni.È stato ridotto lo stockdi debito delle aziende sanitarieverso i fornitori, sceso da unmiliardo a 263 milioni (-74 percento).Per quanto riguarda le risorse,per il 2014 è previstoa livello nazionale un incremento

Pubblichiamo un contributo che ben esplicitala condizione dell'anziano oggi e soprattutto isuoi bisogni e desideri: Desidero - dice l'anziano - che tu mi facciasentire che sono ancora utile, che non sonosolo. Desidero restare in casa mia o nella tua.Desidero che, quando mangiamo, tu parli conme, anche se io a malapena pronuncioqualche parola. Desidero che tu venga atrovarmi spesso nell'ospizio, nel caso che tusia obbligato a ricoverarmici. Desidero che tumi ami per quello che sono e non per quelloche ho.Desidero che riempi di gioia e comprensionequesta mia ultima tappa.Desidero che tu non mi prenda in giro per ilmio passo incerto o per la mia manotremante.Desidero che tu comprenda la mia incapacitàdi sentire come prima e che, per questo, miparli lentamente e in modo chiaro, ma senzagridare se non è necessario.Desidero che tu tenga conto che la mia vita si

sta annebbiando e che non mi rinfacci o miprenda in giro quando inciampo o rovescio latazza di caffè sul tavolo.Desidero che tu mi offra un posto sull'autobuse la precedenza sul marciapiede, e che rispettiil mio passo lento nell'attraversare la strada. Desidero che tu abbia il tempo sufficiente perascoltarmi senza fretta, anche se ciò che dicoti importa poco o nulla.Desidero che tu non mi dica: “Me l'hai giàraccontato altre volte”, e che mi ascolti comese fosse la prima volta che senti le mie parole.Desidero che tu mi ricordi i successi e gliobiettivi raggiunti nella mia vita passata, e chenon mi parli dei miei errori e dei mieiinsuccessi.Desidero poter sentire la carezza della tuamano sulla mia e ascoltare senza angosciaparole dolci di incoraggiamento: quando saròalla fine dei miei giorni parlami dellamisericordia di Dio.Grazie, mille grazie, per aver rispettato i mieidesideri. Un giorno qualcun altro farà lo stessoper te.

I DESIDERI DELL’ANZIANO

di circa 2,3 miliardi del fondo per lasanità rispetto all’anno scorso checonsentirà, nel secondo semestre,la stabilizzazionedel personale precarioo a tempo determinato all’internodel Servizio sanitario regionale.Il pareggio di bilancio è statopossibile grazie allarazionalizzazione della spesa

farmaceutica, delle risorseumane e dell’acquisto di beni eservizi: in totale i costi sono statiridotti di circa 74 milioni di euro.La Regione, anche nel 2013,ha continuato ad assicurare risorsedel proprio bilancioper fornire prestazioni sanitarieaggiuntive rispetto ai Livelliessenziali di assistenza (Lea,

definiti a livello nazionale).Tra le varie misure,il sostegno dei lavoratori colpitidalla crisi economica e deiresidenti nelle zone terremotatenel 2012 con l’esenzionedal pagamento del ticketper visite ed esamie l’erogazione gratuita di farmacidi fascia C.

Camminata-concerto solidale alla Pieve di MontesorboPromossa dall’associazione “Amici di Casa Insieme”, a sostegno dei malati di demenza e delle loro famiglie. Appuntamento domenica 8 giugno, dalle 9, con ritrovo presso il ristorante Pasa l’Oss, a Linaro

er sostenere i progetti dedicati allepersone affette da demenza, accantoalla Maratona Alzheimer,

l’associazione Amici di Casa Insieme haorganizzato una Camminata-concerto allaPieve di Montesorbo (Mercato Saraceno),che si terrà domenica 8 giugno, con ritrovoalle 9.L’idea è nata in occasione di una visita allachiesa da parte di Giovanni Bissoni,presidente del Comitato d’Onore MaratonaAlzheimer, e sarà realizzata con laprestigiosa partecipazione del maestroMichelangelo Severi e della cantautrice emusicista Claudia Macori di

TamburlanArte.Il punto d’incontro sarà il ristorante “Pasa l’Oss”, a Linaro, da dove siimboccherà un sentiero del Cammino di San Vicinio. Come i viandanti di untempo, il gruppo raggiungerà la Pieve con un passo meditativo, sotto la guida diOscar Graziani, uno dei realizzatori del Cammino. Seguirà un pranzo campestre

P a base di lasagne, piadina, salumi esangiovese, proposto dall’associazione perla Valorizzazione della Piadina Romagnolacon la collaborazione di ConfesercentiCesenate, quindi una visita alla Pieve e ilconcerto con musiche e canti, precedutoda una breve recita di Gilberto Graffieti.La quota di partecipazione è di 40 euro,detraibili fiscalmente come erogazioneliberale (poco più di 30 euro effettivi): lasomma comprende un contributo solidaleper i progetti di Amici di Casa Insieme e ilcosto di partecipazione a unappuntamento stimolante, una mattinatadi arte e di bellezza da vivere in compagniae in mezzo al verde. Il ritorno a Linaro èprevisto intorno alle 16/16,30, a piedi ocon automezzi messi a disposizionedall’associazione. Naturalmente saràpossibile aderire anche solo alla seconda

parte dell’iniziativa (pranzo e concerto).Per aderire all’iniziativa, è sufficiente unatelefonata o un sms al numero 3398099904.

LA PIEVEDI MONTESORBO

IL PRESIDENTE DI “AMICI DI CASA INSIEME”(A SINISTRA) CON GIOVANNI BISSONI,PRESIDENTE COMITATO D’ONOREMARATONA ALZHEIMER

Conoscenza e diffusionedella cultura del volontariatoAssiprov Forlì-Cesena, l’area documentazione impegnatanel mantenere una memoria storica dell’evoluzionedel volontariato

e aree informazione e documentazione del Centro di Servizi per ilVolontariato, di cui è responsabile Alessandra Baldi, hanno lo scopo diinformare e documentare le associazioni di volontariato nella

comunicazione sociale.L’area documentazione ha lo scopo di documentare le attività delleassociazioni attraverso la stampa di materiale informativo che permetta dimantenere una memoria storica dell’evoluzione del volontariato e valorizzi imateriali prodotti sia dal Centro Servizi sia dalle organizzazioni divolontariato.Nel 2014 tutto ciò potrà realizzarsi attraverso la stampa del Bilancio Sociale,la rassegna stampa, le pagine del volontariato.In tale area rientra anche la gestione della biblioteca presso la sede di Cesenae la sede di Forlì, con libri e riviste di interesse per le associazioni di

L

volontariato.L’obiettivo principale del Bilancio Socialeè quello di produrre uno strumentofondamentale di comunicazione perspiegare chi è, cosa fa, e a chi si rivolge ilCentro Servizi, con quali risorseeconomiche e umane opera. Talestrumento ha reso visibile e trasparentele numerose attività chequotidianamente vengono realizzate dalCentro Servizi, rappresentando unmomento di confronto e dialogo con tuttigli stakeholder.Con le pagine del volontariato si vuoleoffrire alle associazioni uno strumento dicomunicazione e promozione delle loroattività, attraverso la pubblicazioneperiodica di una pagina su un quotidianoe sui settimanali diocesani.L’uscita della pagina dedicata alvolontariato ha creato una reted’informazione trasversale in cui anche ilvolontariato può essere presente con lesue azioni, innovazioni e renderlepubbliche alla cittadinanza. L’obiettivo principale della Rassegna

Stampa è quello di fornire unapanoramica delle notizie che hannoriguardato le organizzazioni divolontariato locali e non; inoltre fornisceuna documentazione storica degli articoliusciti sui quotidiani locali. La rassegnastampa è disponibile giornalmente online sul sito di Assiprov in formatosfogliabile e trasformabile anche in pdf.Il Centro Servizi aiuta le associazioni divolontariato nel comunicare le proprieiniziative, facilitando le relazioni con imedia locali, supportandole nella stesuradi articoli e comunicati stampa enell’organizzazione di conferenzestampa. Assiprov gestisce anche un piccolabiblioteca; vengono periodicamenterinnovati gli abbonamenti al settimanale“Vita” e acquistati libri di interesse per leassociazioni che riguardano il non profit.I volumi possono essere dati in prestitoad associazioni e volontari, o a chi nefaccia richiesta presso la sede di Cesenain via Serraglio 18 e presso la sede di Forlìin viale Roma 124.

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Giovedì 5 giugno 2014 19Cultura&Spettacoli

Cinemadi Filippo Cappelli

Uci Savignano, Aladdin, Eliseo

EDGE OF TOMORROW - Senza domanidi Dourg Liman

C’è chi da tempo lo considera professional-mente e fisicamente in declino, ma TomCruise non ha alcuna intenzione di dare ra-gione ai suoi detrattori. Lo avevamo visto nellafantascienza di ‘Oblivion’ poco tempo fa e riec-colo in carreggiata pochi mesi dopo, con sullespalle un’avanzata armatura d’impatto mecca-nizzata, di fronte un bel gruppo di alieni enelle gambe i suoi cinquantadue anni portatiin giro meglio di molti trentenni.La sci-fi è un genere che Cruise ha sempreamato, regalandogli anche due delle sue mi-gliori interpretazioni con Steven Spielberg:“Minority Report” e “La guerra dei mondi”. Mase in quel caso l’ispirazione arrivava da PhilipK. Dick e H.G. Wells, “Edge of Tomorrow –Senza domani”, invece, è tratto da un ro-manzo, poi graphic novel, del giapponese Hi-roshi Sakurazaka. La trama: l’ufficiale Cage è a capo dell’ufficiostampa dell’esercito. Un “imboscato”, in-somma. Un giorno però viene mandato, suomalgrado, al fronte per combattere i “mimic”,alieni che stanno distruggendo il mondo e rie-scono a prevedere le mosse dell’uomo. Pochiminuti di battaglia e Cage, senza nessuna espe-rienza sul campo, muore. Il sangue dell’alienoperò lo contagia e l’ufficiale si ritrova a viverelo stesso giorno prima della battaglia con lamemoria di quello che gli succederà. Un mec-canismo di ripetizione che scatta a ogni suauccisione, ma ogni volta può capire qualcosain più sul nemico. L’unica che può ascoltarlo ecomprenderlo senza internarlo è il soldato RitaVrataski, detto “l’angelo di Verdun”, a ricordo diuna storica vittoria umana sugli alieni. Con leiCage darà speranza agli uomini…Assieme al buonissimo “X-Men: Giorni di un fu-turo passato”, quello di Liman è il secondo filma distanza di uscita di sette giorni che gioca coltempo e i suoi anfratti, i paradossi e l’accatti-vante confusione generata. E nonostante lascelta sia a rischio noia (si rivedranno moltevolte scene e dialoghi già visti) il film è un cre-scendo di coinvolgimento grazie anche al la-voro di Cruise, ma soprattutto a quello di EmilyBlunt, ottima interprete di un personaggio fem-minile ben studiato che non cade mai nel clichédella bella salvata dall’eroe. Pallottole, lancia-razzi, cinture di granate e i colpi a effetto deltempo, anche ironici, fanno di “Edge of Tomor-row” un giocattolone d’intrattenimento in purostile Tom Cruise, con una confezione ricca e unottimo cast, a partire dalla già citata bella ebrava Emily Blunt e passando per una serie dicomprimari da ricordare: Bill Paxton, sergentedi ferro dalle frasi a effetto, e Noah Taylor, scien-ziato folle ma non troppo. Doug Liman dirigeper una volta senza fare troppi danni e il filmfila liscio che è un piacere fino a cinque minutidalla fine, quando purtroppo esplode l’anima“scientologista” del buon vecchio zio Tom, pro-blema comune a quasi tutta la produzionedell’attore degli ultimi anni. Peccato, soprat-tutto perché rovina quanto di buono visto fino aquel momento anche se di Mr. Hubbard nonimporta un fico secco. Sentimento, per fortuna,piuttosto comune.

Romagna, la formazione e l’ascesa politicaPubblicato dalle edizioni Neriwolf di Forlì il catalogo della mostra appena terminata a Predappio “Il giovane Mussolini (1883-1914)

a qualche tempo a questa parte anche inRomagna c’è una ripresa della storiografiarelativa agli anni giovanili di Benito Mussolini

(1883-1914) e al “come” la “terra del Duce delFascismo” ha vissuto le stagioni del Ventennio, dalla

Marcia su Roma allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale o, forse, è più puntualedire a dopo l’8 settembre 1943, fine del Regime, caduta dal Fascismo.Non si tratta di per sé di recuperi nostalgici, tanto meno di revisionismo, quanto dimettere a fuoco con il rigore della ricerca e della riflessione, una stagione della nostrastoria (nel contesto più vasto della storia nazionale) che non si può ulteriormentecensurare, per meglio comprendere quanto è accaduto, le motivazioni che hannoportato alla edificazione del “mito”, al consenso ampiamente dato al regimemussoliniano, entrando in quel processo socio-culturale che ha preso il nome di“nazionalizzazione delle masse”. Questo per una rinnovata vaccinazione che metta alriparo dalle derive di rigurgiti che possano riproporsi in questi tempi di crisi, seppurenon indossando camicie di nero colore.In verità, già a partire dalla metà degli anni Settanta ad opera di Renzo De Felice ealtri, si è messo mano a questa rivisitazione. Ma quante reazioni inconsulte, spessoprovocate da quanti non si erano rassegnati a guardare con occhio critico al confrontoconflittuale con i gagliardetti della “rivoluzione fascista” che si era contrapposta alla“rivoluzione” che da Mosca voleva diffondersi in tutto il continente.Recentemente, cogliendo l’occasione del convegno della Società di Studi Romagnoli

D che si è svolto (autunno 2012) a Predappio,alcune relazioni - poi pubblicate nel volumeLXIII di Studi Romagnoli (Cesena, Stilgraf2013) - sono tornate a puntualizzare lagiovinezza e i primi tempi del futuro“rivoluzionario”, nel contesto socio-politico diPredappio e della provincia forlivese, sostandosugli studi prodotti fino ad allora. Quasiprolungamento di quelle giornate dalsettembre 2013 a fine maggio 2014, nella“Casa natale Benito Mussolini” di Predappio,promossa da quella amministrazionecomunale che ha messo in cantiere diverseiniziative per un recupero di “immagine”, èstata allestita una mostra documentaria cheha consentito una rivisitazione de “Il giovaneMussolini (1883-1914)”, sottraendola al “mito”costruito durante gli anni del Regime ecollocandola nella passione politico-rivoluzionaria della Romagna nel contestodell’età giolittiana, fino alla vigilia delloscoppio della guerra.

Il comitato scientifico che ha curatol’allestimento della mostra ha poi firmato ilcatalogo che, opportunamente, le EdizioniNeriwolff di Forlì hanno messo a disposizionedegli studiosi e dei “curiosi” che intendonoaddentrarsi in queste pagine cosìdrammaticamente importanti della nostrastoria. Anche in relazione alla storiografia cheviene sviluppandosi in prossimità delcentenario della “Grande Guerra”. Citati alcuninomi: Maurizio Ridolfi, Roberto Balzani,Vittorio Emiliani, Giancarlo Mazzuca.Aggiungo Franco Moschi e Sara Samorì,particolarmente impegnati con M. Ridolfinella redazione delle schede che arredano ilmateriale della mostra riportati nelle paginedel catalogo e che saranno opportunamenteutilizzate dal futuro centro didocumentazione che l’amministrazionecomunale di Predappio si appresta acostituire.

Pa

Un nuovo volume dalla riminese “Il Cerchio iniziative editoriali”

Tempo fascista nel ForliveseFranco d’Emilio e Paolo Poponessi gli autori del libro “La terra del Duce. L’era fascista

nella Romagna forlivese 1922-1940”. La prefazione è a cura dello storico Andrea Riccardi

el marzo scorso “Il Cerchio”,una giovane e intraprendenteeditrice che opera in quel diRimini, ha portato negli

scaffali delle librerie di Romagna unvolume, ben riassunto nei suoi contenutidal titolo e sottotitolo: “La Terra del Duce.L’era fascista nella Romagna forlivese(1922-1940”. Autori: Paolo Poponessi cheda Forlì dove abita, si allunga oltre la cittàper inquadrare stagioni e personaggi chehanno illustrato la storia della nostraterra (recentemente la biografia delforlivese Nicola Zanchini, fondatore eprimo direttore de “L’OsservatoreRomano”, a metà degli anni Sessanta delsecolo XIX); ha collaborato FrancoD’Emilio, dirigente dell’Archivio di Statodi Forlì, autore di una monografia chedocumenta Benito Mussolini allievo allaRegia Scuola Normale di Forlimpopoli.Nella prefazione Andrea Riccardi -fondatore della Comunità di Sant’Egidio aRoma, tra gli storici più autorevoli deirapporti tra Stato e Chiesa in Italia, nelsecolo scorso - scrive: “Il pregio de ’LaTerra del Duce’ è il saper connettere levicende di una comunità locale alla storiapiù ampia del Paese… Una ricerca in cuila dimensione locale aiuta acomprendere la storia nazionale”.Rileggendo e aggiornando per quantoriguarda la nascita e gli sviluppi delRegime in Romagna, gli scavi storiograficigià pubblicati a partire dalla metà deglianni Settanta, alcuni richiamatinell’appendice bibliografica, gli autoriiniziano a raccontare le “cronache”tumultuose a Forlì e provincia nei tempidella crisi del primo dopoguerra. Letensioni tra le diverse fazioni politiche ela “soluzione” imposta dai nascenti Fascidi combattimento, piccola ma agguerritaélite che prenderà parte alla “Marcia suRoma” nell’autunno del 1922, per poisvilupparsi negli anni che seguono, fruttoanche delle “leggi fascistissime”. Unaviolenza che si abbatte in modoparticolare contro le organizzazioni delPartito Socialista e del nascente PartitoComunista, del Partito Repubblicano e leloro case del popolo, le cooperative eancora contro le varie espressioni delMovimento Cattolico che già nel 1919avevano aderito (in gran parte) allafondazione del Partito Popolare Italiano.Gli autori hanno approfondito le propriericerche scavando nell’abbondantemateriale conservato nell’Archivio diStato di Forlì, facendo così emergere non

N

solo le origini del fascismonelle nostre terre, ma ancorpiù quel processo difascistizzazione che haportato il regime a radicarsinelle istituzioni locali e nelleamministrazioni pubbliche;la genesi delle grandi opereurbanistiche. Genesi esviluppo già bendocumentate nella mostraallestita nei Musei di SanDomenico di Forlì nel 2012 con il titolo“Cultura, arte e vita tra le due guerre”;significativamente censurata nel titoloche non poteva non richiamare “lestagioni del Regime”. Il catalogo non ècitato nella bibliografia.Ancora: la creazione del “mito”, affidatonon solo alle pagine di una letteraturache trova conveniente osannare ai nuovitempi, all’indottrinamento dei bambini edei giovani organizzati “militarmente” dalPartito nazionale fascista, ma nellacreazione della “città ideale” nella terradel Duce (vedi Predappio, Forlì,Castrocaro e l’elenco viene poisviluppandosi inoltrandosi negli anniTrenta).Ben oltre le istanze iniziali di unarivoluzione sociale, ci si inoltra in unapedagogia che intende promuovere unpolitica di potenza “imperiale”. Puntualeil capito VII “Romagnoli nelle guerred’Etiopia e di Spagna”. Il ventennio correverso la sua tragica conclusione. L’ultimocapitolo è intitolato “Le leggi razziali e lapersecuzione antiebraica in Romagna”.Dalla emarginazione al lavoro coatto, aicampi di concentramento (dopo l’entrata

in guerra dell’Italia alleata con Hitler), allapersecuzione violenta e deportatrice neilager di sterminio.Nella bibliografia, oltre alla secondaedizione di “Clausura violata (ed. Stilgraf,2004, a cura di Piero Altieri), autorePlacido Romano Zucal, può aggiungersidi Giulia Iacuzzi e Alberto Gagliardo“Ebrei a Cesena. 1938-1944” (Cesena2002, editrice Il Ponte Vecchio).Siamo però all’indomani dell’8 settembre1943, con la creazione della Rsi. In unaprossima edizione potrà essere utilmenteriproposta la ricerca storiografica cheillustra i rapporti tra Chiesa cattolica eRegime, con gli sviluppi poi registrati neltempo della “Guerra civile” e quindi della“Resistenza”.Un’annotazione sulla foto che dà voltoalla copertina; titolo: caricatura di tregerarchi fascisti forlivesi, firmata Effeo(Francesco Olivucci), 1936. Si puòidentificare la figura al centro con ilcesenate conte Pio Luigi TeodoraniFabbri, per quei suoi baffi così appuntiti,chiamato dal popolino “bafi ad spranga”.

Piero Altieri

Gli autori hannoapprofondito le propriericerche scavandonell’abbondante materialeconservato nell’Archivio diStato di Forlì, facendo cosìemergere non solo le originidel fascismo nelle nostreterre, ma ancor più quelprocesso di fascistizzazioneche ha portato il regime aradicarsi nelle istituzionilocali e nelleamministrazioni pubbliche

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Giovedì 5 giugno 201420 Cesena & Comprensorio

Cesena flashRassegna organisticaTre concerti d’organo saranno eseguiti inCattedrale nel mese di giugno offerti dalComune in collaborazione con Confartigianato,Confesercenti, Cna e Confcommercio. Il primo èin programma per venerdì 6 giugno alle 21.L’organista tedesco Franz Hauk proporràmusiche di Bach, Gigout, Rheinberger, Mailly,Helmschrott e Boellmann. Gli altri due avrannoluogo rispettivamente sabato 14 e martedì 24giugno alle 21.

Storie di emigrazioneIl Victor di San Vittore aderisce al progettodella Cei e della Fondazione Migrantes "Terresenza promesse. Storie di emigrazione" cheintende promuovere la cultura dell’accoglienzae dell’educazione ai temi dell’intercultura e deldialogo interreligioso. Giovedì 12 giugno alle21 sarà proiettato il film "La mia classe" diClaudio Gaglianone. Venerdì 13 alle 21 invisione "Alì ha gli occhi azzurri" di ClaudioGiovannesi. Al termine delle proiezioni sarannopresentati alcuni extracomunitari presenti nelterritorio. La programmazione ordinariaprosegue col film "Grand hotel Budapest",sabato 7, domenica 8 e lunedì 9 giugno alle 21.

Mostra di RoveretiSarà inaugurata sabato 7 giugno alle 18,30 allagalleria comunale d’arte al Palazzo del Ridottola mostra "Caos apparente" di MassimoRovereti. Si potrà visitare fino a domenica 22giugno. Questi gli orari di apertura: martedì,giovedì e venerdì dalle 16,30 alle 19,30;mercoledì, sabato e domenica anche dalle 9,30alle 12,30.

Cinema al San BiagioAll’arena San Biagio di Palazzo Guidi in viaSerraglio viene riproposta la rassegnacinematografica estiva dall’1 giugno al 31agosto. Ospiterà anche i film della IV edizionedi "Piazze di cinema". Nei mesi di giugno eluglio le proiezioni inizieranno alle 21, inagosto alle 21,30. In caso di maltempo nonavranno luogo. Ingresso 5 euro, ridotto 4.

Estate al LugaresiAnche quest’anno gli spazi dell’IstitutoLugaresi saranno teatro del centro estivo sultema "Toy Story". Le attività comprendonolaboratori, giochi, gite al mare e in collina e sisvolgeranno dal 16 giugno al 4 luglio dallunedì al venerdì dalle 14,30 alle 18,30. Sonoattesi bambini e ragazzi dai 7 ai 14 anni. Perinformazioni e iscrizioni telefonare allo 0547330562 o al 377 1664098.

Acli dayLa Giornata delle Acli, annullata il 3 maggioper la pioggia, si terrà sabato 7 giugno dalle 10alle 18 in piazza Giovanni Paolo II, davanti alDuomo. Sarà allestito uno stand con materialeinformativo. A tutti verranno offerti unContapassi e palloncini per i bambini.

CesenaFine anno al "Corelli"Il "Corelli" saluta in musica l’annoaccademico 2013-14. Venerdì 6 giugnoalle 16 all’interno del Foro Annonario, incentro a Cesena, si esibiranno i docenti egli allievi delle classi di propedeutica,canto, pianoforte, chitarra, violino, sax eclarinetto, flauto e violoncello. L’Istituto musicale, che ha concluso ilprimo anno di attività nella nuova sede delrinnovato Palazzo Nadiani, contaattualmente 239 studenti. Si tratta dellaseconda scuola comunale più anticad’Italia dopo quella di Prato e suoi corsisono aperti a tutti (anche agli adulti), masono rivolti in modo particolare a bambinie ragazzi che hanno la possibilità dimigliorare la propria cultura musicale,imparare a cantare o a suonare unostrumento. Nel nuovo anno sono stati attivati diversilaboratori: ’Musica in gioco’ per i bimbi da0 a 3 anni, ’Facciamo musica’ (6-9 anni) e’Alfabetizzazione musicale per adulti’. (Fs)

Bagno di Romagna◗Sfida tra cicloamatoriE’ in programma per domenica 8 giugno la Vedizione della gara "Gran fondo del Capitano",una sfida impegnativa su un tracciato checomprende i Passi dei Mandrioli, della Calla edel Carnaio. Due le proposte: un percorso di 133chilometri e uno più corto di circa 100chilometri. Agli iscritti sarà regalato unsoggiorno di una notte con prima colazione chepotrà essere sfruttato fino al 31 dicembre 2014.

Cesena◗Spettacolo al VerdiL’associazione culturale "Accademia 49"propone per sabato 7 e domenica 8 giugno lospettacolo "Livelmia 2014" al teatro Verdi colsostegno della Bcc di Sala. Si tratta del saggiofinale di un lavoro affrontato in nove mesi distudio. La prima serata coinvolgerà 100 bambini,tra i 3 e i 14 anni. La domenica toccherà a 90musicisti di età compresa tra i 7 e i 18 anni che sicimenteranno in 30 brani.

Cesena◗Concerto del ConservatorioNella chiesa di Santa Cristina, mercoledì11 giugno alle 21, sarà eseguito ilconcerto vocale strumentale di polifoniaantica della rassegna "Metamorfosi2014". Protagonisti il Quartetto vocale el’Ensemble di archi e ottoni del "BrunoMaderna", diretti da Nicoletta Pasini,Patrizio Paoli ed Elena Sartori. L’ingressoè libero.

Cesena◗Pellegrinaggio a CamaldoliBibbiena e Camaldoli: ecco la meta del pellegrinaggio checoinvolge le comunità parrocchiali della zona Oltresavio Dismano.Il viaggio si terrà nella giornata di sabato 14 giugno con partenzaprevista intorno alle 6 del mattino. Dopo la sosta alla basilica diSanta Maria del Sasso a Bibbiena dove sarà celebrata la messaseguirà il pranzo insieme a Poppi e il pomeriggio sarà dedicato allavisita di Camaldoli. Il rientro è previsto per le ore20.30. Costo delviaggio 50 euro(compreso di pullman, pranzo al ristorante emerenda). Per informazioni rivolgersi ai parroci della zona.

Gatteo◗Terra di talentiE’ prorogato al 30 giugno il termine persegnalare al Comune il proprio candidato alriconoscimento "Gatteo, terra di talenti". Sitratta di un premio destinato a coloro che sisiano distinti in modo particolare nei varicampi dell’attività umana. Nella primaedizione del 2010 sono stati premiati ilciclista Manuel Belletti e Pino Buda titolaredella Sidermec.

Longiano ◗Avion Travel al PetrellaIl gruppo formato da Peppe Servillo (voce),Fausto Mesolella alle chitarre, MimìCiaramella alla batteria, Ferruccio Spinettial contrabbasso, Peppe d’Argenzio aisassofoni e Mario Tronco al pianoforte ealle tastiere, dopo una residenza di prova,darà il concerto in prima nazionale sabato7 giugno alle 21. Ingresso 20 euro, ridotto15.

Cesena◗La verità è relazioneSu questo tema, suggerito dalleparole di papa Francesco, parleràdon Carlo Molari, domenica 8giugno alle 16 a Sorrivoli.L’incontro è promosso dal gruppocesenate "Ricerca e confronti". Alle19 sarà celebrata la Messa cuiseguirà la cena.

Cesena◗Squadra sugli scudiLa compagine di calcio del SanMarco, della parrocchia di CaseFinali, parteciperà alle fasinazionali della Danone Cup. Lapresentazione si svolge lunedì9 giugno alle 18,30 allaSpiaggia 23. Chi vince le fasiitaliane, parteciperà allefinalissime in Brasile.

Cesena◗Premio BancarellaLa Biblioteca Malatestiana, venerdì 6 giugno alle 20,45,ospiterà i sei scrittori finalisti del premio selezione"Bancarella", giunto alla 62esima edizione: Roland Balson,Alberto Custerlina, Albert Espinosa, Chiara Gamberale, VeitHeinchen e Michela Marzano. Saranno premiati gli studentivincitori del concorso "Un libro premia per sempre-ilBancarella nelle scuole". L’evento è organizzato dallaConfesercenti cesenate in collaborazione con l’assessoratoalla pubblica istruzione.

❚❚ Si svolgerà domenica 15 giugno a Villa Silvia a Cesena

Cesena, festa della ciliegia localeGiunge all’ottava edizione la Festa dellaciliegia organizzata da Aproccc (Asso-ciazione produttori ciliegie colline cese-nati). L’associazione festeggia anche ilproprio decennale di fondazione. Unaricorrenza che sarà ricordata durante ilpranzo, in modo da celebrare un cam-mino che ha portato ad una maggiorevalorizzazione del prodotto locale. L’am-biente prescelto per la manifestazione èVilla Silvia a Lizzano di Cesena.Domenica 15 giugno al mattino saràpossibile visitare la mostra pomologica eil tecnico Stefano Lugli, dalle 10,30, de-scriverà le ultime varietà presentate equelle più indicate per il territorio ro-magnolo. Il pranzo, alle 12,30 (su prenotazione alnumero 3200541769 entro il 12 giugno)sarà caratterizzato da portate a base diciliegie.

Nel pomerig-gio la festa ri-prende alle15,30 conl’animazioneper i bambini.Ci sarannoanche diversimomenti cul-turali: la pos-sibilità di visi-tare nella villail museo Mu-sicalia (anti-chi organetti)e la stanza delCarducci. Frale ciliegie, ilpoeta Antonio Gasperini declamerà isuoi componimenti. La musica saràquella dell’orchestra David Pacini. Oltre

agli stand con le ciliegie, ci saranno quel-li di artigianato locale e antichi mestieri.

Cristiano Riciputi

Uscita | Una parrocchia a Barbiana

La parrocchia di Villachiaviche ha organizzato, lunedì 2 giugno, l’uscita con le famiglie al terminedell’anno pastorale, presso la zona del Mugello. Al mattino il gruppo ha visitato la Casa di Giotto aVespignano in Vicchio. Dopo pranzo salita a piedi fino alla chiesa di don Milani a Barbiana, per conoscerela sua figura e la sua opera.

BreviSanta Maria NuovaSamuele Della Cornaè stato ad Haiti dove, 12 anni fa, ebbeun terribile incidente mentre lavoravaper un progetto di cooperazioneinternazionale con Avsi. Parlerà diquesta sua esperienza Giovedì 5giugno alle 21 nei locali dellaparrocchia di Santa Maria Nuova.

Forlì-CesenaConfcooperative in assembleaSi terrà venerdì 6 giugno dalle 16nella sala conferenze della Fiera diForlì l’assemblea annuale diConcooperative Forlì-Cesena sul tema“Etica e legalità nella cooperazione”.

LongianoGli allievi della scuola di musica3Monti, lunedì 9 giugno alle 21 al RioParco di Budrio, daranno il saggio difine anno. I corsi sono statiorganizzati dal “Corpo bandistico deiTre Monti” nell’ex pescheria aMontiano e al centro “Giorgio Gaber” aBudrio .

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Giovedì 5 giugno 2014 21Sport

Cesena ai play off per agguantare la serie ACalcio serie B Quarto posto garantito dal pareggio di Modena. Prima partita domenica in trasferta, poi nel tardo pomeriggio di mercoledì 11 giugno alle 18

Con il quarto posto a fine campionatol’obiettivo play-off è pienamente raggiuntoper il Cesena. Dopo una stagione regolarefatta di 42 estenuanti partite, ci sono ora glispareggi a separare i bianconeri dal sognodella serie A. Il quarto posto che garantiscele semifinali play-off è stato pienamentemeritato dalla truppa allenata da misterBisoli. Il Cavalluccio Marino ha sempresoggiornato nella acque limpide dell’altaclassifica senza uscire mai dalla zonapromozione. Ecco perché è lecito sperare

nel grande salto, a fronte di una solidità e pragmatismo che sono le doti diquesto Cesena, non certo brillantissimo e armato sotto rete, ma granitico indifesa e coeso nel raggiungere l’obiettivo. Venerdì scorso a Modena, queste caratteristiche sono emerse nel difendere ilquarto posto proprio dalle grinfie dei "canarini" emiliani. Lo 0-0 finale delBraglia ha consegnato a Bisoli e i suoi ragazzi il pass per le semifinali blindandoun quarto posto ottenuto a fronte di 66 punti conquistati. Il piazzamento

ottenuto al termine della "regular season"potrebbe essere molto utile negli sviluppidei prossimi play-off. In caso di paritànella doppia sfida di semifinale, saràinfatti la squadra meglio classificata incampionato ad accedere alla finale. Eproprio alla doppia sfida di semifinaleguarda il Cesena attendendo l’avversariodi turno tra la vincente di Modena e Spezia(mentre il nostro giornale è in stampa è inprogramma la sfida del Braglia a Modena,ndr). Le date che interessano il teambianconero sono domenica 8 giugno alle20,30 fuori casa e mercoledì 11 giugno alle18 al Manuzzi per il match di ritorno. Incaso di passaggio del turno, il Cesenatornerà in campo per lo spareggiopromozione nei giorni 15 e 18 giugno.

Il campionato di serie B appena conclusoha sancito la promozione diretta diPalermo ed Empoli, mentre in serie C sonoretrocesse Juve Stabia, Reggina e Padova,con un’altra squadra che uscirà dallospareggio tra Varese e Novara. Per quantoriguarda la zona play-off invece, oltre alCesena, sono arrivate Latina, Modena,Bari, Crotone e Spezia. La lotta per ilrestante posto in serie A si annuncia piùche mai combattuta, ma il Cesena èdeterminato a non farsi scapparel’occasione per tornare nella massimaserie. Col prestigioso risultato sportivoconquistato sul campo, anche le cassesocietarie tornerebbero così a riottenerenuova linfa per il futuro.

Eric Malatesta

RisultatiDomenica scorsa, al complessosportivo Romagna Centro di viaCalcinaro a Cesena, è iniziato il trofeoBenedetto, davanti a un pubblicofoltissimo. Questi i risultati delle prime gare.Calcio a 7: Gambettola-Madonna delFuoco 2-2; Sant’Egidio-SantoStefano4-3; Martorano Ponte Pietra 2-2; SanPietro-Santa maria Nuova 3-4; CaseFinali Osservanza 19-1.

Calcetto maschile: San Carlo-Budrio4-0; Case Finali-Ronta San Martino 6-1; Martorano-Gambettola 7-3.

Calcetto femminile: San Pio XPietrocco 4-4; Sant’Egidio-Sanvimauroestina 8-2.

Giovedì 5 e domenica 8 sono inprogramma altre partite. Nelfrattempo è iniziato anche il torneo dipallavolo.

Cesena | Trofeo Benedetto, fotocronaca dell’inaugurazione

La compagine del Romagna Centro Mar-torano, che milita nel campionato di cal-cio di serie D, ha presentato l’organi-gramma per la prossima stagione. Il pre-sidente Daniele Martini ha annunciatoche Antonio Genzano è il nuovo diretto-re sportivo, in sostituzione di ChristianCastorri (diventato assessore al Comunedi Cesena). Filippo Medri è confermato,per il terzo anno di fila, allenatore dellaprima squadra.La squadra Juniores sarò affidata a Gian-ni Bazzocchi (già allenatore degli allieviinterprovinciali)."La prossima stagione avremo meno sol-di a disposizione - ha detto il presidente- e quindi dovremo usarli al meglio. Il no-stro primo obiettivo è sempre quello ditenere i conti in ordine. Non è esclusoche ci sarà la dolorosa rinuncia a qual-

che giocatore che si è affermato que-st’anno"."Ma tutto è ancora da decidere - gli hafatto eco mister Medri - in quanto incon-treremo i giocatori nei prossimi giorni,insieme al direttore sportivo".La serie D del prossimo anno sarà laquarta serie, in quanto la Lega Pro ha as-sorbito la vecchia C2. Il Romagna CentroMartorano potrà sempre contare sullacollaborazione con il Cesena. "Giochere-mo ancora allo stadio Manuzzi - ha det-to Martini - ma soprattutto con Cesenac’è un’alleanza storica per la valorizza-zione reciproca dei giovani".Genzano, già giocatore del Cesena comeMedri, da qualche stagione collabora conla società del presidente Martini. Neiprossimi giorni incontrerà i diversi alle-natori delle giovanili per capire quanti

sono intenzionati a proseguire la colla-borazione."Ringrazio il presidente perchè mi fa al-lenare - ha detto Medri - in quanto non ècosì scontato. Abbiamo fatto bene inquesti due anni: non abbiamo obiettiviprecisi per la prossima stagione, ma vo-gliamo divertirci e far divertire".Il prossimo anno sarà caratterizzato daiderby col Rimini, con il Bellaria e con ilRibelle."Avremo meno disponibilità economi-che - ha concluso Martini - ma il budgetper il settore giovanile resta invariato".

Cristiano Riciputi

Nella foto, da sinistra: Antonio Genzano, Daniele Martini

e Filippo Medri

Calcio serie D Antonio Genzano sostituisce Christian Castorri. Allenatore confermato Filippo Medri

Nuovo direttore sportivo per il Romagna Centro

Fotogallery completa su www.corrierecesenate.it

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Giovedì 5 giugno 201422 Sport Csi Pagina a cura del Centro Sportivo ItalianoComitato di Cesena

✎PATTINAGGIO A ROTELLEn ambito sportivo ci sonogiornate durante l’annoche ti sembrano piùdifficili di altre.

Stai andando a Lugo diRavenna, al Campionatoregionale di Pattinaggio arotelle, e pensi dentro di te ditirare fuori il massimo, per nonfare brutta figura.Sai già però che le atlete cheaffronterai si allenano anchequattro volte alla settimana e tusolo due, che hanno unpattinodromo, come sede diallenamento e tu una palestrache spesso non ha le misure e ilpavimento idoneo, ma sei lì conloro e devi cercare in pochiminuti di prepararti alla gara.Devi assimilare il più possibile iparametri che ti servono peradattare il tuo pezzo singolo:oggi ci sono le mattonelle, unasettimana fa alle provinciali ilcemento industriale. Provisubito a forzare i salti inallenamento e come spessosuccede le prime volte, cadi. Lealtre invece ti passano vicino e

Ivolano sempre, anche inallenamento.Ma tu riprovi sotto lo sguardoattento della tua allenatrice, cheassieme ai tuoi genitori non tilascia un solo istante da sola.Lei ti sprona, ti incoraggia,sempre. Anche quando seil’unica atleta della tua squadrae non hai il supporto moraledelle tue amiche.Si esibiscono prima di te unaventina di atlete, cerchi didistrarti un po’, fai esercizisenza pattini e cerchi di nonpensare troppo. E poi, sta perarrivare il tuo momento, haisolo tre minuti per perfezionaregli ultimi dettagli. Le atlete cheti hanno preceduto sono state

brave, hanno ottenuto buonivoti, la tensione sale e tiritornano in mente moltesituazioni comuni che hai giàvissuto…. ma oggi è dura. Pensiche sia la gara più dura che devisuperare, ma non c’è piùtempo, ti chiamano e parte lamusica.Solo pochi secondi, due, trepassi all’indietro e qualcosanon va.Perdi concentrazione e il piùsemplice dei movimenti che faisempre, stavolta lo sbagli e cadi.In un attimo tutto è cambiato, tirialzi, con una espressionedecisa, sei arrabbiata, ma non tiabbatti e dai un senso a quellacaduta. Riparti ed esegui

“Solo se ci credi sempre arrivano le soddisfazioni”Il racconto di una giovane atleta tesserata Csi Cesena

praticamente tutto il tuo branocon precisione, tecnica e grazia,al massimo delle tue possibilità.Dimostri a te stessa che quellagiornata può essere diversa dacome si stava prospettando. Alcontrario di altre atlete, cheescono piangendo, tu sei felice.Ti sei accorta che quella cadutain fondo in fondo ti ha portatobene, ti ha fatto ritrovare testessa, ti ha portato ancora unavolta un po’ di grinta in più. Sidevono esibire ancora altreventi atlete, ma tu senti ildesiderio di confronto e vuoirimanere fino alla fine.Tuo padre, soddisfatto,vorrebbe che tu ritirassi lamedaglietta che ti spetta e

ritornare a casa il primapossibile, ma tu non vuoisentire ragioni e vuoi aspettarele premiazioni.Dopo sette ore il verdetto tiproclama 17esima su 54 atlete,ma quello che non ti sfugge èche lo speaker ripete che leprime 20 classificate accedonoai Nazionali e come per incantotutti i dubbi e le pauresvaniscono.Rimane la gioia, la voglia dicondividere con tutti iltraguardo raggiunto in questastrana giornata, perché solo seci credi sempre, le soddisfazioniarrivano!

Arianna Suzzi

ARIANNA SUZZI

Domenica 15 giugno, organizzano Csi, Acsi e Coni. La gara è valevole quale prova unica di Campionato regionaleEmilia Romagna di cicloturismo per Società Csi

Sui pedali per laGran Fondo cicloturistica“Città di Cesena”

a città di Cesena, da sempre sensibile al fascino della bicicletta,non poteva non avere una sua granfondo. E così, conl’entusiasmo di chi vuol recuperare il tempo perduto,

domenica 15 giugno, nel cuore del regno dei Malatesta, partirà la 1ªGranfondo Cicloturistica “Città di Cesena”, valevole quale provaunica di Campionato Regionale Emilia Romagna di cicloturismo perSocietà Csi. Al grido di “La Romagna tutta da gustare”, la rassegna che spigola trasport e gastronomia propone cinque percorsi spettacolari, uno deiquali (Il Giro del Buongustaio) interamente riservato ai gourmet, conprelibatezze culinarie, musica, colore e allegria, in perfetta sintoniacon la proverbiale ospitalità di questa terra (sono previsti colazionealla partenza, un ricco ristoro a Monteleone e un aperitivogentilmente offerto dalla signora Alice presso il proprio agriturismo“L’Infinito” a Calisese di Cesena, buffet all’arrivo e pacco gara).La rassegna - che si svolge sotto l’egida di Acsi, Csi, Coni eovviamente con il patrocinio dell’Amministrazione comunale -rende omaggio a “Cesena, città europea dello sport”, un prestigiosoriconoscimento che nel 2014 verrà celebrato nella città romagnolacon un ricco campionario d’iniziative sportive: “Cesena, sul pianociclistico, vanta solide tradizioni - spiega Gastone Ercolani, della Arse Robur - e questa granfondo, al di là dell’aspetto sportivo, vuoleriunire tutte le eccellenze di questa terra, dalla bellezza dei suoipaesaggi alla ricchezza dell’offerta gastronomica. Sarà una grandevetrina per la città, in un periodo, metà giugno, in cui tutta laRomagna offre il meglio di sé”.Alla consolle organizzativa lo storico sodalizio Ars et Robur (dal

L

L’organizzazione è a curadel sodalizio Ars et Robur (dal latino“Arte e Forza”, la più antica societàsportiva della città) e l’emergenteUsd San Marco. Il percorso toccheràla Rocca delle Caminate, il Passodel Carnaio, il Monte delle Forche,Pieve di Rivoschio, Monteleonee la leggendaria erta diMontevecchio, dove si allenavaMarco Pantani. La base logisticasarà l’Ippodromo del Savio

latino “Arte e Forza”, la più antica società sportiva dellacittà) e l’emergente Usd San Marco, due sodalizi che,mettendo insieme capacità ed esperienze, hannodisegnato un tracciato che racchiude gli scorci piùsuggestivi e tecnicamente interessanti della provinciacesenate. Il percorso, infatti, toccherà la Rocca delleCaminate, il Passo del Carnaio, il Monte delle Forche,Pieve di Rivoschio, Monteleone e la leggendaria erta diMontevecchio, dove si allenava Marco Pantani (non acaso, sulla guglia della salita, svetta il cippo dedicato alPirata). La base logistica sarà l’Ippodromo del Savio, aCesena, uno degli anelli più interessanti del mondoippico nazionale (sede prestigiosa del CampionatoEuropeo).La grande festa della Granfondo di Cesena partirà ilgiorno prima (sabato 14 giugno) con iniziative

dedicate ai bambini (gimkana), una visita gratuita allescuderie dell’Ippodromo e sedute di spinning.E per chi ha qualche giorno in più e predilige laformula della “settimana lunga”, da non perdersi, il 10giugno, la “Notte Magica in MTB” con, all’arrivo, birrae salsiccia per tutti.La prima Granfondo “Città di Cesena” fa parte anchedella combinata “In Bici per Unire” grazie al“gemellaggio” con la 42ª Granfondo dei Cooperatori“Terre di Lambrusco”, corsa il 1° giugno ad Albinea. Da non dimenticare che per gli accompagnatori deiciclisti vi sarà nella mattina del 15 giugno la visitaguidata gratuita alla scoperta della Città di Cesena, acura dell’Ufficio Turistico del Comune di Cesena, tel.0547 356327 [email protected] (la prenotazioneè obbligatoria).

a stagione estiva del MG Team nuoto di Cesena èiniziata alla grande con la partecipazione della

squadra al 9° Meeting Città di Lignano, torneonazionale che ha visto impegnati i migliori atletiitaliani, dalla categoria “Esordienti” a quella degli“Assoluti”e che si è svolto dal 16 al 18 maggio.Ha aperto la raccolta di medaglie la cadetta

L

Lusinghieri successidel Mg Team Nuoto Cesena

Susanna Baccarin, classe 1997, con unargento nei 200 rana (2.44.4) e unbronzo nei 200 misti (2.30.28), mentrel’altra cadetta, Silvia Sorrenti, si èpiazzata al secondo posto nei 200dorso (2.39.91) e al terzo nei 100dorso (1.13.10) e tra gli junioresFilippo Onofri, classe 1996, haconquistato la terza piazza nei 200farfalla (2.22.25). Un successo davvero ragguardevoleper la società cesenate, checon solo otto atleti ha portato

a casa ben cinque medaglie.L’allenatore Alberto Bonomi ha cosìcommentato: “La stagione estiva si èaperta con grande soddisfazione per inostri atleti e questo è stato solol’inizio. Questa prova e la prossimapartecipazione al Trofeo internazionalea Riccione saranno prestazioni cherafforzeranno la preparazione degliatleti in previsione del Campionato perle qualificazioni regionali e deiCampionati Nazionali Giovanili inprogramma ad agosto a Roma”.

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Giovedì 5 giugno 2014 23Pagina Aperta

L’Occhio indiscreto�

I genitori sono chiamati a giocare d’anticipoLa loro responsabilità educativa è insostituibile

C aro direttore, l’Associazione genitoriscuole cattoliche (Agesc) provincialequalche settimana fa ha proposto a

Forlì un incontro dedicato a “Sono ancoranecessari la mamma e il babbo. Lacorresponsabilità educativa dei genitori traideologia del gender e famiglia naturale”. Il medico psichiatria Pierluigi Moressa hatracciato le fasi della formazione dell’identitàindividuale e affettiva del bambino edell’adolescente. Seguendo gli studipsicologici, ha dimostrato come il bambino sisviluppi dalla originale bisessualitàindifferenziata fino ad assumere, nelrapporto con i genitori del sesso opposto, unapropria identità e un “ideale del sé” che locontraddistingue anche dal punto di vistasessuale.Il complesso di Edipo e quello di Elettra sonodelle fasi cruciali in cui il bambino assume lapropria identità, rinunciando al senso dionnipotenza originario e confrontandosi conil principio di realtà. Proprio il confronto continuo con i genitoripuò favorire o allontanare delle patologie edei conflitti nella personalità dei bambini epoi degli adolescenti, aiutandoli a svilupparela loro identità.Lucia Guglietta Morgillo, presidente AgescEmilia-Romagna, ha analizzato gliinterventi e le campagne recentisull’omofobia come la Strategia Nazionaleper la prevenzione e il contrasto delle Di-scriminazioni, basate sullìorientamentosessuale e sull’identità di genere, condottadall’Ufficio Nazionale AntidiscriminazioniRazziali (Unar). Ha esortato, di fronte aqueste campagne, a non discriminare ogiudicare le persone diverse da noi,

✎ Il direttore risponde

Le condizioni meteo dei giorni scorsi, oltre a un abbassamento delle temperature nelleore notturne, hanno regalato giornate dalla visibilità ottima. La foto (di Pier GiorgioMarini) è stata scattata dal giardino antistante la Basilica del Monte, a Cesena, nelpomeriggio di domenica 1 giugno. Si nota con chiarezza la piattaforma al largo dellaspiaggia di Cesenatico.

segnalando, però, i comportamenti errati.I genitori devono giocare d’anticipo conl’arma dell’educazione, riproponendo unprogetto di educazione all’affettività nonpansessualista, ma basato sulla relazione, sulrapporto di amore, sulla reciprocità. Occorreche padri e madri siano sempre presenti nelleloro scuole, per continuare ad esercitare laresponsabilità educativa.Cordialità

Paolo Dell’Aquila

Carissimo Dell’Aquila, la ringrazio di cuoreper il sunto che ci ha fatto di un incontroimportante. Grazie perché in questo modoqualche altra persona, tra i tanti nostrilettori, potrà sapere quali argomenti aveteaffrontato in una serata svoltasi a Forlì. Nelmerito non sto ad aggiungere molto altro.La rimando a quanto trova scritto nellarubrica “Il Periscopio” a pagina 11. Padri emadri ormai sono bistrattati eabbandonati al loro destino. Lo Statoitaliano, con una miopia che non ha eguali,non sostiene la famiglia e quest’ultima stasempre più naufragando. Chi resiste navigaa vista tra flutti sempre più alti eminacciosi. Eppure qualcosa, prima o poidovrà accadere.A noi spetta lottare per qualcosa che vale.Speriamo che qualcuno comprenda leragioni della famiglia, la solida base su cuisi reggono i popoli e le nazioni. Noncomprendiamo come non si possa neppureintuire la gravità della partita in gioco.Speriamo bene.

Francesco [email protected]

Croce Rossa e gruppo Selex, raccolta ok

Sabato 31 maggio presso otto punti vendita A&O e Famila si è svolta la seconda raccoltadi Croce Rossa Italiana, in collaborazione con il gruppo commerciale Selex.Questa volta la raccolta era mirata a raccogliere, soprattutto, prodotti per la prima infanziae per l’igiene personale. Ancora una volta i cesenati e i mercatesi hanno dimostrato unagrande generosità e attenzione nei confronti di questa iniziativa. Il risultato è stato unvero successo: superati i 22 quintali di prodotti alimentari e raccolte 1.282 confezioni diprodotti per l’igiene (bagnoschiuma, salviette, pannolini, shampoo, ecc...). I prodottiraccolti saranno distribuiti direttamente dai volontari di Croce Rossa alle 170 famigliedel nostro territorio assitite dall’associazione. A nome mio e del Comitato locale di CriCesena, mi preme ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento diquesto risultato veramente importante e mi auguro che in ciascun donatore ci sia laconsapevolezza che il suo contributo, grande o piccolo che sia, concorrerà a migliorarela situazione di chi si trova ad affrontare un momento di difficoltà. Grazie.

Catia Bianchi (Croce Rossa Italiana, Cesena)

Media “Pascoli”, è bene che si parli di teatro e scuolaCaro direttore,ho letto con grande piacere l’articolo dedicato alle rappresentazioni nell’ambito delTeatro scuola, presso il cineteatro Victor, dell’Istituto Sacro Cuore.Ritengo che il Teatro sia un mezzo di grande valenza educativa e che le scuole chefacciano la scelta di inserirlo nella loro programmazione siano degne di lode. Sono achiederVi di menzionare con un vostro intervento nel prossimo numero anche ilnostro Istituto e, in particolare, la sede di San Domenico, che quest’anno ha inseritonella medesima rassegna e già rappresentato due spettacoli curati dalla Compagnia diIstituto “Cuori in Scena”: “Storie di Piazza Arancione” con la classe 3ª T e “Tremori ePaure del’ 900” con la classe 3ª I.Ambedue le perfomance sono state il punto di arrivo di un lavoro triennale, essendo ilTeatro materia curriculare nel corso a 36 ore e quindi parte integrante di un percorsolegato a tutta la classe, senza distinzioni o discriminazioni. La regia del primospettacolo è dello scrivente che si è potuto avvalere della collaborazione di tutto ilConsiglio di Classe; nel secondo caso la regia è di Giulia Bianchi, una studentessauniversitaria impegnata nello scoutismo, già “attrice” all’inizio della nostra esperienzain quanto nostra ex alunna. Giulia da anni svolge a titolo gratuito il ruolo dicollaboratrice e nello spettacolo di quest’anno ha debuttato alla regia. Inutile dire chene sono orgoglioso e le sono grato per aver rappresentato concretamente il significatodel nostro progetto. Ritengo, quindi, importante dare spazio anche alla nostraesperienza sul vostro giornale, sia per ringraziare alunni e genitori (la cui stragrandemaggioranza è cattolica e frequenta parrocchie e associazioni varie), sia perché unvostro articolo può rappresentare un prezioso sostegno per chi vuole continuare adimpegnarsi nei laboratori teatrali pur nelle difficoltà cogenti dell’attuale scenariodella politica scolastica preoccupata del “risparmio” e dei “tagli” (quali la drasticariduzione delle classi a tempo prolungato) a discapito della qualità educativa. Graziedell’ospitalità.

Maurizio Mastrandrearesponsabile e regista della Compagnia Teatrale d’Istituto “Cuori in Scena”

Carissimo Mastrandrea, grazie a lei per le righe che ci ha inviato. Ogni settimanacerchiamo di dare spazio a tutte le notizie del territorio. Ovviamente qualcosa cisfugge, ma se qualche amico ci aiuta a ricordare (come ha fatto lei con il suo scritto)siamo noi che ringraziamo. Complimenti per il vostro lavoro e una richiesta: fatecisempre conoscere le vostre novità. Per parte nostra ci impegniamo a darne conto.A presto, quindi. Fz

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“Dio nella sua provvidenza ha cura anchedelle cose più piccole e umili; in suo

nome la Chiesa le benedice, perché quanti se neservono con retta e devota intenzione, sianoattratti verso le realtà invisibili, e benedicano ilPadre, sorgente di ogni bene, mirabile nei suoisanti”. Così si è aperta la Benedizione alla pianta diulivo donata dai familiari del caro direttoreFrancesco Acerbi al Giardino della FondazioneOpera Don Baronio, il luogo che è stato per luinegli ultimi vent’anni quasi una secondacasa… Il 24 maggio il giovane albero è stato piantatocon la presenza di numerosi anziani residentidella Fondazione, il personale, i consiglieri, emolti parenti, amici e compagni di classe delcaro Francesco, quegli stessi amici che hannodonato la pianta al loro compagno di classedurante la malattia…Un gesto bello e significativo: nella piantad’ulivo che ora sorge nello spazio verde difronte all’ingresso della Fondazione, si incarnail SEGNO di una VITA che va oltre la morte, checresce e porta frutto nel proseguimento deivalori, delle opere, degli insegnamenti di chi ciha preceduto e ci precede nella dimora eterna.Grazie Francesco!

Don Baronio,un ulivo in ricordodel direttore Francesco Acerbi

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