coscienza etica · da guarigione esoterica” di a. bailey, 92. 4 5 ca realtà: l’uno che...

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1 a Legge del Cambiamento che sottostà all’impulso evolutivo è ciò che permet- te il progresso e il costante svi- luppo della coscienza. Poiché la vita divina rac- chiusa all’interno di tutte le forme tende costantemente verso la perfezione, quando le vecchie forme non sono più adatte a contenerla devo- no essere infrante e sostituite con forme più adatte ad espri- mere i livelli maturati dalla coscienza. Ogni cambiamento nelle con- dizioni di vita del piano fisico è il risultato di una causa in- teriore. “Flessibilità, Adattabilità e Cambiamento” sono una del- le Leggi fondamentali della specie, manifestata an- che dalla natura. CI TROVIAMO in un momento particolare PERIODICO DELL’ ASSOCIAZIONE «COSCIENZA ETICA» N. 1 - PLENILUNIO DEL TORO 2012 di passaggio e di crisi dove si fa sempre più impel- lente l’urgenza di riportare i valori dell’etica nella vita del nostro Pianeta e di individuare nuovi e più effi- caci strumenti per aiutare gli uomini a ritrovare la luce. LO STATO di neces- sità di questo importante mo- mento evolutivo e il naturale sbocco di consapevolezza del lavoro che abbiamo svolto come Pax Cultura, ci hanno portato a riconoscerci in una nuova identità di Gruppo che abbiamo chiamato “CO- SCIENZA ETICA”. DODICI ANNI FA abbiamo scelto di nascere all’interno di una famiglia au- torevole e conosciuta a livello internazionale, Pax Cultura, che ci ha permesso di crescere protetti e rispettati. La vita, lo sappiamo, è governata da Leggi precise COSCIENZA ETICA C O S C I E T I C A LA NECESSITA’ DEL CAMBIAMENTO L

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    a Legge del Cambiamento che sottostà all’impulso evolutivo è ciò che permet-te il progresso e il costante svi-

    luppo della coscienza. Poiché la vita divina rac-chiusa all’interno di tutte le forme tende costantemente verso la perfezione, quando le vecchie forme non sono più adatte a contenerla devo-no essere infrante e sostituite con forme più adatte ad espri-mere i livelli maturati dalla coscienza.Ogni cambiamento nelle con-dizioni di vita del piano fisico è il risultato di una causa in-teriore.“Flessibilità, Adattabilità e Cambiamento” sono una del-le Leggi fondamentali della specie, manifestata an-che dalla natura.

    ■ CI TROVIAMO in un momento particolare

    PERIODICO DELL’ ASSOCIAZIONE«COSCIENZA ETICA»

    N. 1 - PLENILUNIO DEL TORO 2012

    di passaggio e di crisi dove si fa sempre più impel-lente l’urgenza di riportare i valori dell’etica nella

    vita del nostro Pianeta e di individuare nuovi e più effi-caci strumenti per aiutare gli uomini a ritrovare la luce.

    ■ LO STATO di neces-sità di questo importante mo-mento evolutivo e il naturale sbocco di consapevolezza del lavoro che abbiamo svolto come Pax Cultura, ci hanno portato a riconoscerci in una nuova identità di Gruppo che abbiamo chiamato “CO-SCIENZA ETICA”.

    ■ DODICI ANNI FA abbiamo scelto di nascere all’interno di una famiglia au-

    torevole e conosciuta a livello internazionale, Pax Cultura, che ci ha permesso di crescere protetti e rispettati.La vita, lo sappiamo, è governata da Leggi precise

    COSCIENZA ETICA

    COSCIENZA ETICA

    LA NECESSITA’ DEL CAMBIAMENTO

    L

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    e inesorabili. La Legge del Ciclo non fa eccezione. Passati 12 anni (il 12 è significatore di «lavoro compiuto secondo la Legge») ci siamo resi conto che il lavoro intrapreso sui valori del Corpo Causa-le ben poco c’entrava con la forma-pensiero di Pax Cultura, nata durante l’ultima guerra per proteggere le opere d’arte dalla furia indiscriminata dei belli-geranti e contemporaneamente promuovere una Cultura della Pace.

    ■ NON RIMPIANGIAMO nulla perché è stata una esperienza molto positiva e costruttiva che ha amalgamato e cementato il Gruppo, e per que-

    sto ringraziamo con molto affetto sia Nicolas Roe-rich che Pax Cultura per l’opera che hanno svolto e continuano a svolgere. Semplicemente la «figlia» è diventata maggiorenne e quindi, per volontà stessa della Legge, deve lasciare la famiglia d’origine e costruirsene una nuova.

    ■ E' CIO' CHE ABBIAMO FATTO. Il la-voro svolto in questi 12 anni sui valori del Cor-po Causale, e in special modo sul Cuore, ci hanno dato una maggiore consapevolezza e una precisa identità di Gruppo: rispondere allo stato di neces-sità impellente nel quale l’umanità, e soprattutto l’Italia e l’Europa, si trovano in questa crisi di fine e inizio Era.Per riconoscimento unanime la causa fondamenta-le di questa crisi è stata individuata nella mancan-za di Etica in ogni aspetto della nostra vita sociale. Per questo abbiamo assunto il nome di Coscienza Etica, per dimostrare innanzitutto, con il nostro comportamento, che è possibile viverla, per svi-luppare tutte quelle iniziative che le nostre capa-cità ci permetteranno e per mettere dei Semi affin-ché l’Etica cominci ad essere riconosciuta come un valore fondamentale, necessario e insostituibi-le per la ricerca del Bene individuale e collettivo.

    ■ «COSA FARE per vivere bene insieme agli altri?». Questa è la domanda alla quale noi per pri-mi cerchiamo di dare una risposta e che, in seguito, poniamo a coloro che vorranno condividere con noi questa ricerca.

    Che la Luce, l’Amore e la Volontà di Bene ci ac-compagnino nel lavoro comune!

    on possiamo cambiare il mondo intor-no a noi se non partiamo da noi stessi. Per riportare i valori etici all’interno della nostra cultura e della nostra so-

    cietà dobbiamo prima di tutto incarnare questi va-lori nella nostra vita quotidiana. Diventare esempi viventi che si diffondono per “contagio positivo”.

    ■ SIAMO ALL'INTERNO di un periodo stra-ordinario, portatore di incredibili opportunità evo-lutive.Stiamo vivendo il pas-saggio dall’Era dei Pesci all’Era dell’Acquario, quindi la fine di un ciclo e l’inizio di un ciclo nuovo.La fine di un ciclo porta sempre con sé, per legge, il riassunto di tutto ciò che l’umanità ha com-piuto durante il suo svol-gersi. Lo scopo è quello di mostrarci tutto ciò che di positivo o di distrutti-vo è stato compiuto per farci toccare con mano gli effetti dei nostri com-portamenti e costringerci a cambiare facendo scelte più sagge e consapevoli.L’inizio di un ciclo è il momento ideale per deposi-tare un seme: seminare, innanzitutto trasformando noi stessi, i valori etici portatori di una vita più giu-sta e più armoniosa sul nostro Pianeta.

    ■ LA NOSTRA civiltà attuale è il frutto di un retaggio della scienza accademica, newtoniana, che ci ha presentato il mondo come una grande macchi-na inanimata composta da parti separate e autonome, che operano con leggi fisse nel tempo e nello spazio.

    LA SOLUZIONE DI OGNI CAMBIAMENTO STA DENTRO DI NOI

    N Anche noi esseri umani siamo parti separate di questa grande macchina, quindi ci muoviamo sen-za particolari responsabilità né verso noi stessi, né verso il Pianeta che ci contiene, né gli uni verso gli altri. Questa visione del mondo, successivamente ampli-ficata dalle teorie di Darwin che ci ha presentato l’evoluzione come un’eterna lotta per la compe-tizione e l’affermazione del più forte, ci ha porta-to ad esasperare l’individualismo, la separatività,

    l’arroganza del potere, le gravi ingiustizie sociali e l’insensato sfruttamento del Pianeta a cui ora stia-mo assistendo.

    ■ LA SFIDA di que-sto particolare momento evolutivo è quella di far-ci comprendere le cau-se profonde della Crisi globale che stiamo vi-vendo per trasformarla nell’opportunità di un cambiamento definitivo dei valori portanti e quin-di in un Dono straordi-nario.

    ■ L'ETA' DELL'ACQUARIO ci sta portando verso il concetto di Organismo, la Coscienza che siamo tutti Organismi all’interno di Organismi sempre più grandi, ed è caratterizzata dall’aspetto scientifico.Infatti le leggi della nuova fisica quantistica sono in grado di dimostrare scientificamente che le parti-celle subatomiche non sono entità individuali sepa-rate ma estensioni di uno stesso Organismo.Tutto è Energia, la separatività è illusoria, tutto ciò che esiste è una sfaccettatura diversa di un’uni-

    La cura per molti mali sta in questa semplice parola: accettare. Non si deve intenderla come uno stato negativo, come il

    rassegnarsi a una vita inattiva e inerte ma come l’accogliere in senso positivo, nel pensiero e nella parola, l’inevitabile stato di cose che la vita propone. Con ciò si evita di sciupare tempo in

    imprese impossibili e ci si dedica a concretare il possibile. Da Guarigione Esoterica” di A. Bailey, 92

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    ca Realtà: l’UNO che sintetizza il TUTTO.

    “IO E TE SIAMO LA STESSA COSA”“AMA IL PROSSIMO TUO PERCHE’ E’ TE STESSO”

    La meta di questa nuova realtà è quella di guidare l’umanità verso una nuova sag-gezza e un nuovo equi-librio. Abbiamo la responsabilità di dare vita a una nuova Cul-tura impostata sui valori dell’Etica per creare il massimo Bene all’interno di tutti gli Organismi nei quali siamo inseriti.

    ■ ABBIAMO IL DOVERE DI IMPEGNARCI A:

    ➤ Comprendere le energie che accogliamo al no-stro interno, come le muoviamo dentro di noi e come le diffondiamo all’esterno

    ➤ Comprendere la nostra funzione all’interno del piano evolutivo

    ➤ Comprendere che la qualità della nostra vita sul-la Terra è determinata dalla qualità dei nostri rapporti

    ➤ Che noi ci incarniamo perché dobbiamo imparare a rendere equi-librati e armonici tutti i rapporti che la nostra esperienza di vita quoti-diana ci propone: rapporti tra noi e l’altro, tra noi e i gruppi, tra noi e la nostra città o la nostra nazione, tra noi e i regni di natura, tra la nostra personalità e l’anima.

    ■ L'UOMO NON E' LIBERO di fare ciò che vuole perché è solo una piccola cellula di un Organi-

    smo molto più grande e del quale deve imparare a conoscere e ri-

    spettare le leggi.La ricerca del potere e del

    denaro, l’egoismo, la se-paratività e l’uso sfrena-to del sesso hanno cre-ato le tremende forme pensiero di cui ora stiamo sperimentando la potenza distruttiva. Dobbiamo operare la trasformazione di que-

    ste forme pensiero co-minciando:

    ➤ a ridare al denaro la sua dignità di Energia che non ha

    lo scopo di arricchirci e darci pote-re sugli altri ma serve per “Amare e cre-

    are Armonia e Benessere per tutta l’umanità”

    ➤ a restituire al sesso la sua vera funzione che non è quella di soddisfare i nostri appetiti emotivi ma di “Creare forme affinché la vita possa manifestarsi ed esprimersi su tutti i piani: fisico, emotivo e mentale”

    ➤ a trasformare l’egoismo e la sopraffazione in ri-cerca del Bene Comune

    ■ DOBBIAMO RIPRENDERE consapevo-lezza dell’importanza del pensiero e delle sue leggi.Ogni pensiero che emaniamo in ogni istante della

    nostra vita quotidiana è una sostan-za dinamica che risuona su tutte le Vite dell’Universo, una vibrazione che raggiunge istantaneamente lo Spazio depositandovi le sue quali-tà positive o negative.

    Ricordiamoci che “L’ENERGIA SEGUE IL PENSIERO”. Se vogliamo cambiare la qualità della nostra vita sul Pianeta dob-biamo cambiare la qualità dei nostri rapporti. Per cambiare la qualità dei nostri rapporti dobbia-mo cambiare la qualità dei nostri pensieri.

    a paura è un movimento emotivo di chiusura che blocca la realizzazione dei progetti e la presa di coscienza, cioè blocca l’evoluzione. Con la fame è una

    delle note dominanti dell’evoluzione, retaggio del regno animale che dobbiamo superare. Cerchiamo di DARE UN SENSO AD OGNI EVENTO: poiché nulla accade a caso. Poniamoci le domande:➤ perché è successo questo?➤ Perché proprio a me?➤ Perché adesso?

    ■ SI HA PAURA PER:

    ➊ ECCESSIVA PREOCCUPAZIONE PER LA PROPRIA SICUREZZA. La nostra cultura tende a farci credere che la sicurez-za venga dall’esterno: ci sentiamo sicuri se abbiamo una discreta posizione economica, buone assicurazioni, abitazioni ben protette, un buon lavoro, se gli altri hanno un’immagi-ne positiva di noi ecc. La Scienza dello Spi-rito ci insegna invece che la vera sicurezza è quella che nasce “den-tro di noi”, costruen-dola giorno dopo gior-no, e si manifesta con la crescente capacità di affrontare le diverse situazioni e difficoltà.

    ➋ LA DIFFICOLTA’ NELL’AFFRONTARE IL NON-CONOSCIUTO.Prendere coscienza delle molte difficoltà e proble-mi superati aiuta a rafforzare questa sicurezza e a formare il nostro carattere. Un aiuto ci arriva dall’osservazione e dallo studio della situazione per noi nuova, accettando di:

    PERCHE’ SI HA PAURA?

    L ➤ entrare in rapporto con gli altri evitando un comportamento di chiusura➤ usare il discernimento, per scegliere tra le varie ipotesi e soluzioni che la Vita ci propone.➌ MANCANZA DI FIDUCIA NEL DIVINOAccettare che esiste una Legge di Evoluzione, che fa parte della Volontà Divina, porta avanti il nostro cammino e ci facilita nel riconoscere che qualsiasi difficoltà è PROPORZIONATA ALLA NOSTRA CAPACITA’ DI SUPERARLA.Non dobbiamo lasciarci prendere dallo scorag-giamento: quando le difficoltà saranno superate avremo ricevuto ed imparato molto dall’esperien-za vissuta.Diventa pertanto oggi importante e prioritario co-struire dentro di noi un campo di tranquillità, sere-nità e quiete.

    Teniamo presente che gli eventi naturali sono fenomeni energetici che riflettono la pre-cipitazione sul piano fisico di ciò che vie-ne immesso nei corpi superiori dell’organi-smo.

    Da questo punto di vista esaminiamo il significato di alcuni eventi del recente pas-sato.

    ■ IL TERREMOTO

    I terremoti sono necessari nella vita e, se ci fac-ciamo caso, non c’è molta differenza tra un terre-moto fisico ed uno psicologico. Terremoti, cicloni, incendi, eruzioni vulcaniche, hanno una valenza positiva per smuovere la coscienza dall’apatia ma-teriale in cui essa si trova e farla evolvere. Il ter-remoto è quindi una rinuncia e un distacco operati d’autorità verso chi non vuole o fa molta resisten-

    nostra vita quotidiana è una sostanza dinamica che risuona su tutte le Vite dell’Universo, una vibrazione che raggiunge istantaneamente lo Spazio depositandovi le sue qualità positive o negative.

    Ricordiamoci che SEGUE IL PENSIERO”.Se vogliamo cambiare la qualità della nostra vita sul Pianeta dobbiamo cambiare la qualità dei nostri rapporti. Per cambiare la qualità dei nostri rapporti dobbiamo cambiare la qualità dei nostri pensieri.

    Giusti rapporti significa riconoscere

    i diritti di ogni persona e garantirne l’osservanza.

    Da “Amore e Saggezza” di Leo e Viola Goldman

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    za al cambiamento. Oggi viviamo nel terremoto a livello fisico, emoti-vo e mentale. La sua azione scuote la nostra socie-tà fin dalle fondamenta. Se utilizziamo la Legge di Analogia e Corrispon-denza e, soprattutto, l’assioma ermetico «come in alto così in basso e come in basso così in alto», possiamo comprendere tutto quello che succede partendo da noi stessi. Il nostro corpo trema quando siamo in preda alla rabbia, alla paura o quando dobbiamo adattarci ad un passaggio di temperatura. Questo ci indica, quin-di, che il terremoto è collegato al corpo emotivo ed è un’energia di cambiamento e adattamento. La crisi attuale è data proprio dalla difficoltà di pas-saggio verso un’Era governata dal 5° e dal 7° Raggio, che non hanno nulla di emoti-vo ma sono incaricati di portare gli uomini a gestire la propria vita in modo mentale, razionale, intelligente, disciplinato e ordinato. Per ottenere giustizia non è necessario gridare e urlare, basta trovare gli strumenti adatti allo sco-po. Più si è calmi emoti-vamente e più si è lucidi mentalmente. Soprattutto è necessario trovare delle forme di protesta che non colpiscano in modo indi-scriminato la popolazione in-colpevole ma solo la controparte responsabile dell’ingiustizia.

    ■ IL NAUFRAGIO DEL CONCORDIA

    La Legge, ha utilizzato il ciclo dei 100 anni per ri-proporci la lezione della Responsabilità e del rispet-to delle Regole. Esattamente 100 anni dopo quella del Titanic (1912), anche questa avvenuta per la violazione del buon senso e delle regole da parte del comandante che, per battere il record della traver-sata dell’Atlantico, ha ignorato la segnalazione che un banco di iceberg si stava dirigendo sulla rotta del transatlantico e, quindi, non ha ridotto la velocità.Uno dei grandi problemi dell’uomo è che non as-simila nella sua Coscienza le lezioni che la vita gli dona, ma le vive emotivamente senza mai doman-darsi il perché. Quante volte dovremo ancora ripete-

    re l’esperienza prima di imparare? Il nuovo ciclo e la Nuova Era stanno portando

    agli uomini i valori della Coope-razione e del Servizio verso

    l’organismo nel quale si è inseriti o Bene Comune,

    che sostituiscono quel-li dell’Era precedente basati sulla competi-zione e sull’interesse egoistico e personale. La vita ci sta dan-do segni chiari, anzi chiarissimi, rispetto

    a questa richiesta di cambiamento. Quanto

    dolore e sofferenza do-vremo ancora subire prima

    che essa si imprima bene nella nostra Coscienza?

    Nuovi discepoli si mostreranno nell’azione. Riveleranno l’insegna della Bellezza e, colmi d’amore, apriranno i cancelli a chi bussa. La terra sprofonderà sotto i piedi dei ciechi e i sordi

    saranno distrutti. Mando una primavera vivente a bagnarti occhi e orecchie. E apparirà il miracolo, e un ponte di Bellezza

    condurrà su una nuova via. L’ho detto.Foglie del Giardino di Morya, I

    LETTERA DI SIMONEIl GRUPPO non è un concetto astratto, è qualcosa a cui ricorrere nel momento del bisogno come si vede dall’esperien-za che riportiamo:L'altra sera ho dovuto attraversare per la seconda volta un bosco nella più to-tale oscurità. Solo una pila malfunzionante come uni-ca luce e i pensieri in risalto. Seconda volta perchè probabilmente è una pro-va che inconsciamente sto richiamando a me stesso per poter crescere... in ogni caso, sino a metà percorso è stato terri-ficante. Da un certo punto in poi invece, ho iniziato a convincermi, non scherzo. Ho iniziato a pensare che se questa era la prova dovevo solo trovare gli stru-menti giusti per affrontarla. Strumenti che obbligatoriamente dove-vo possedere. Convinzione e... consa-pevolezza. Consapevolezza di far parte di un

    tutt'uno unificante che va ben al di là della mia persona, un qualcosa che co-nosce e vuole essere. Un qualcosa che è. Un qualcosa che esu-la dal concetto stesso di dipendenza, ma vive e pulsa. Signori, vi sto dicendo che ho pensato a voi. Non a ognuno di voi, ma a noi. Come a un qualcosa di unico. Simile ad un'entità. E' così quando penso ad un agente at-mosferico... la neve, la pioggia, il fuo-co... so di certo che di fiocchi e cristalli ce ne saranno a milioni, ma la neve la percepisco come una sola, distinta me-raviglia. Ed è così che ho attraversato il bosco. Sorridendo... Perchè non mi sentivo più in solitudine. Ero sorretto. Unico e molteplice. Solo e in-nalzato. Inerme e sostenuto. Ero insieme a voi. Eravamo una cosa sola.

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    Il gruppo “Coscienza Etica” si è dato l’impegno, durante il 2012, di meditare sulle “Tre Regole dell’Aspirante Spirituale con lo scopo di metterle in pratica e farle diventare esperienza di vita. L’origine di queste Regole si perde nella notte dei tempi. Conosciute da tutte le antiche scuole esoteriche, esse hanno sempre costituito un insegnamento straordinario per aiutare l’umanità ad aprire il Cuore e a portare la Comprensione Amorevole in tutti i rapporti della vita quotidiana. Nei primi mesi dell’anno ci siamo soffermati a meditare sulla Prima Regola, e con gioia condividiamo quanto è emerso dal nostro impegno.

    Regola IEntra nel cuore del fratello tuo e vedi il suo dolore. Poi parla. Le tue parole infondano

    in lui la potente forza di cui ha bisogno per spezzare le sue catene. Ma non gliele spezzare tu stesso. L’opera tua è parlare con comprensione intelligente.

    Dalla forza che riceverà sarà sorretto nel suo lavoro.

    Regola IIEntra nella mente del fratello tuo e leggi i suoi pensieri: farai questo soltanto quando i tuoi

    pensieri saranno puri. Poi pensa. Ed i pensieri tuoi entrino nella mente del fratello tuo e si fondano con i suoi. Mantieni però il completo distacco, poiché nessuno ha il diritto di

    influenzare e di dirigere la mente di un altro. L’unico diritto che tu puoi esercitare è quello che lo muoverà a dire: “Egli mi ama, mi è vicino . Egli pensa con me ed io sono forte

    abbastanza per fare ciò che è giusto”.Impara dunque a parlare. Impara dunque a pensare

    Regola IIIFonditi con l’Anima del fratello tuo e conoscilo qual è. Solo sul piano dell’Anima ciò può

    essere fatto. In altri piani la fusione va ad alimentare il combustibile della sua vita inferiore. Focalizzati sul Piano Divino, vedrai così la parte che spetta a lui, a te, a tutti gli uomini.

    Così egli entrerà nella vita e saprà qual’e il suo lavoro.

    Una nota unita alle tre regole dice:“Queste tre energie, della parola, del pensiero, del proposito, dirette dalla comprensione dell’aspirante, fuse con le forze

    che si destano nel fratello che egli cerca di aiutare, sono le tre energie con le quali tutti gli Adepti lavorano”

    LE TRE REGOLE PER L’ASPIRANTE SPIRITUALE

    ■ MEDITARE SULLA PRIMA REGOLA dell’Aspirante Spirituale porta inevitabilmente a comprendere il significato di sentirsi gruppo, essere parti di un progetto di con-divisione e di appartenen-za che non ci fa sentire soli.La vera difficoltà è met-terla in atto nel quotidiano quando ci si trova coinvolti direttamente.Amare chi ti ama è faci-le, ma nei rapporti sociali

    dove entri in contatto con diversi livelli evolutivi, l’impegno di amare il prossimo si frantuma contro innumerevoli ostacoli. Anche il semplice “avere il tempo” di ascoltare gli altri a volte diventa un ostacolo: prima di “entrare nel cuore del nostro fratello” dobbiamo dare il no-stro tempo a noi e agli altri: il tempo di ascoltare ed essere ascoltati.

    ■ ENTRARE NEL CUORE del fratello vuol dire, innanzitutto, instaurare un rapporto di fiducia che implica accettazione ed empatia.Insieme alla fiducia è indispensabile il coraggio: il coraggio di non fermarsi a ciò che è comodo e il co-raggio di mettersi in gioco affinché il fratello possa utilizzare il nostro aiuto per risanare il suo dolore e allo stesso tempo sentirsi libero di compiere i propri passi con consapevolezza, senza un’azione di inter-ferenza ma nel rispetto della sua necessità evolutiva.Se ci si pone coscientemente in ascolto del cuore dell’altro senza farsi coinvolgere emotivamente, si percepisce più chiaramente il nucleo centrale del problema.Ma prima di entrare nel cuore del fratello, come sta il nostro cuore?Questo è il primo passo perché solo rispondendo a questa domanda ci si rende conto del suo bisogno di condivisione e della sofferenza che a volte lo op-prime.Solo facendo pace con se stessi si può riconoscere il bisogno e la sofferenza dell’altro.

    PRIMA REGOLA■ INEVITABILMENTE questa regola ci porta ad essere più attenti alle nostre parole, al tono con cui le pronunciamo e alla loro vibrazione.Proferire parole che siano vere, amorevoli e utili, tramite le quali si crea un campo magnetico che ope-ra in quello spazio geometrico chiamato “Camera Intermedia”, dove non vi è separazione ma unione, non vi è timore di giudizio, ma comprensione.Prestare attenzione alle parole raffina l’ascolto, fa nascere il bisogno di pulizia interiore, il bisogno di fare un vuoto costruttivo ed eliminare tutto ciò che non è utile.La parola che deriva dalla comprensione intel-ligente diventa capace di stimolare nel fratello l’energia necessaria per compiere il suo lavoro in-teriore.Il dolore del fratello a volte è lo stesso nostro do-lore e riconoscerlo rende simili, abbatte le difese e rende più facile anche il perdono.

    ■ IL CONCETTO DI "SPEZZARE LE CA-TENE" ci richiama la differenza che esiste tra la medicina omeopatica e quella tradizionale. La medicina omeopatica innesca il processo di gua-rigione che è già insito all’interno della persona e quindi è la persona stessa che spezza le proprie ca-tene.La medicina tradizionale agisce sul sintomo senza però risolvere la causa: le catene vengono spezzate dall’esterno.

    ■ E' FONDAMENTALE portare questi inse-gnamenti nella nostra quotidianità e in tutte le situa-zioni disarmoniche che incontriamo con le persone che ci stanno intorno.

    ■ SENZA SFORZO, con tranquillità e gioia si dà sostanza a questa potente energia che è il CUO-RE, che se ben utilizzata sa infiammare e irradiare energia magnetica, badando di non inorgoglire la personalità che vuole spesso essere riconosciuta e che può rivelarsi un forte impedimento. Il resto viene da sé. Le esperienze degli altri fratelli di-ventano mie e viceversa. Ciò accelera il processo di inte-grazione e di crescita.

    energia magnetica, badando di non inorgoglire la personalità che vuole spesso essere riconosciuta e che può rivelarsi un forte impedimento. Il resto viene da sé. Le esperienze degli altri fratelli di-ventano mie e viceversa. Ciò accelera il processo di inte-grazione e di crescita.

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    ■ SI DIVENTA una sorgente di energia dalla quale il fratello può at-tingere le forze necessa-rie per spezzare le catene che tengono legata la sua coscienza nella prigione della materia, affinché possa finalmente scorgere la Luce della sua Anima e intraprendere il sentiero dell’ascesa evolutiva.

    ■ ALCUNI REQUI-SITI fondamentali della prima Regola sono “disponibilità e rispetto”: dispo-nibilità ad ascoltare profondamente l’individuo che si ha di fronte, al di là della relazione che si intrattie-ne con lui (familiare, amicale, fraterna, di aiuto…). Entrare nel cuore è la premessa della compassione, è vibrare all’unisono con l’altro e con il suo dolore, è essere disponibili a far proprio quel dolore. Occor-re, però, una richiesta da parte dell’altro: in questo sta il rispetto, altrimenti è invadenza. È necessaria una certa impersonalità, cioè mette-re da parte se stessi per fare spazio all’altro e una disidentificazione da schemi mentali, pregiudizi, conoscenze, aspettative, reazioni emotive. Tutto va messo in secondo piano per non intralciare l’apertu-ra del cuore. Solo il cuore può entrare nel cuore di un altro essere umano. Il silenzio non è assenza di suoni, bensì assenza della Personalità.La mente con tutto il suo sapere deve restare silente per non correre il rischio di ingabbiare l’individuo e il suo problema in schemi precostituiti.Nella Regola si parla di “vedere” e non di “senti-re” il dolore dell’altro. Sentire implica un’identifi-cazione emotiva non desiderabile, anche se spesso è proprio quello che accade, mentre vedere ha una qualità mentale e crea il giusto distacco che permet-te l’aiuto.

    ■ QUANTO DETTO sopra mostra chiaramen-te le varie difficoltà che l’aspirante ben intenziona-to può incontrare in questo lavoro: giudizio, scarsa conoscenza di se stesso, “complesso del salvatore”, presunzione di sapere, mancanza del giusto distacco e di impersonalità, poca innocuità, fretta di aiutare, mancanza di discernimento e del senso della misu-

    ra. Quindi la prima azione è una non-azione: fare si-lenzio e ascoltare. Il silenzio è inteso su tutti i piani: emozioni – pensieri – parole. Spesso usiamo le parole come uno scudo per non entra-re troppo profondamente nel cuore dell’altro, usia-mo deviazioni e luoghi comuni e creiamo con-fusione. È necessario un lavoro

    preliminare di purificazione dei tre veicoli (fisico – emotivo – mentale) affinché sia possibile l’atteg-giamento dell’osservatore impersonale.

    CI SONO DUE FASI:

    ➤ 1^ fase: mi fermo. Acquieto ogni emozione e pensiero. Mi metto in una condizione di ricezione e ascolto. Accolgo, percepisco la vibrazione dell’al-tro. Sono un osservatore distaccato e impersonale pur essendo in empatia con l’altro.

    ➤ 2^ fase: divento attivo, emissivo e parlo. Le due fasi rimandano al respiro:Inspiro – porto dentro: ascoltoInterludio – trattengo e porto ciò che ho percepito sul livello più alto possibileEspiro – porto fuori: parloInterludio – osservo l’agire dell’altro senza inter-venire nella sua esperienza ma sostenendolo con la mia energia

    Riportiamo alcuni stralci di una riflessione di un nostro fratello

    Entra nel cuore del fratello tuo e vedi il suo dolore.La prima regola non dice: entra nella mente… perché la mente giu-dica, discrimina, condanna, innal-za barricate. Il cuore no, accoglie, com-prende, è inclusivo. L’invito è quello di entrare nel cuore, bypas-sando la mente,

    Chi è il fratello mio?Mia moglie sicuramente, ma anche la signora che incrocio sul marcia-piede, il giovanotto che mi tallona in macchina o che mi sta col fiato sul collo in autobus, il bimbo del terzo mondo che sta morendo disidratato.Ogni essere umano è fratello mio. Quando la vita mi fa incontrare uno qualunque di questi esseri, so che devo usare il cuore per sintonizzarmi con la sua realtà. Allora il campo sarà sgombro da pre-giudizi di razza, di sesso, di posizione sociale, sarà libero dalle forme pensiero di separatività e di ne-gatività che ho coltivato per decenni.

    Dopo essere entrato nel cuore del fratel-lo, la regola mi in-vita a vedere il suo dolore. E’ la soffe-renza che accomuna gli esseri umani. La modalità e l’inten-sità sono diverse dall’uno all’altro, ma nessuno sfugge a questa legge. En-trare in punta di pie-di, cercare di capire, condividere, posa-re il capo sul cuore dell’altro - delicata-mente – è già lenire il suo dolore…

    La regola continua: Poi parla. Le tue parole in-fondano in lui la potente forza di cui ha bisogno

    per spezzare le sue catene.Le mie parole saranno vere, utili e amorevoli, nonché innocue.Si caricheranno allora di quella potenza capace di infrangere le catene di mio fratello.Tutti abbiamo catene da spezzare: le catene dell’egoismo, dell’in-tolleranza, della separatività, dell’indifferenza. Tutti abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti a individuare le nostre catene e ciaiuti a eliminarle. Tanto più questi legami li sen-tiamo potenti tanto più avremo bisogno di chiedere umilmente

    aiuto.

    Attenzione, però: non gliele spezzare tu stesso.La vera liberazione è quella che nasce da dentro, frutto della maturazione e della decisione indivi-duale. Nessuno si può sostituire a noi. Non sareb-be un gesto di amore, ma di prevaricazione.

    L’opera tua è parlare con comprensione intelli-gente.Comprensione e intelligenza, cuore e mente illu-

    minata ispirino e gui-dino le mie parole. Allora il fratello dal-la forza che riceverà sarà sorretto nel suo lavoro.Dalla potenza delle mie parole il lavo-ro del compagno di viaggio risulterà più leggero e più profon-do.

    Oggi la vita mi farà incontrare delle per-sone. Molte mi sa-ranno sconosciute. Nei loro confronti

    terrò un atteggiamento interiore di apertura, di di-sponibilità, di comprensione amorevole.Di altre persone, con cui oggi entrerò in contatto, conosco difetti e limiti. Magari ho dei pregiudizi

    con ascolto

    senza ascolto

    per spezzare le sue catene.Le mie parole saranno vere, utili e amorevoli, nonché innocue.Si caricheranno allora di quella potenza capace di infrangere le catene di mio fratello.Tutti abbiamo catene da spezzare: le catene dell’egoismo, dell’intolleranza, della separatività, dell’indifferenza. Tutti abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti a individuare le nostre catene e ciaiuti a eliminarle. Tanto più questi legami li sentiamo potenti tanto più avremo bisogno di chiedere umilmente

    Senza comprensione non ci potrà mai essere

    un vero Amore. E' la comprensione

    che ci fà capire i bisogni degli altri

  • 12 13

    CUOREProseguiamo nella condivisione delle riflessioni che sono emerse dalla lettura di CUORE del Ma-estro Morya

    ■ IL CUORE è l’aspetto amore della coscienza che ci permette di agire nel modo giusto e amorevo-le in ogni situazione.Il cuore ci permette di riconoscerci come gruppo e di realizzare la comprensione verso gli altri e la pie-na espressione delle nostre qualità divine.

    ■ IL GRUPPO ORGANISMO può vivere solo quando al suo interno si è creato il cuore:cuore che dobbiamo accuratamente preservare dal dubbio, dalla sfiducia e dalla critica, che hanno il potere di togliergli energia e di portarlo alla morte.La prima consapevolezza è riconoscere dentro di noi quella scintilla di Luce Divina che ci unisce e ci rende UNO: è questa che, espandendosi e rico-noscendosi sempre di più all’interno delle diverse relazioni, ci accompagna e ci invita a cooperare.

    ■ L'ESPERIENZA ci suggerisce che per espri-mere il cuore nella vita quotidiana dobbiamo met-tere in pratica:➤ l’innocuità, basata sulla comprensione amorevo-le, l’amore intelligente, il retto pensiero e la retta parola➤ la semplicità, cioè la capacità di elevarci verso i principi semplici che sono reali e duraturi➤ la serenità, che genera luce ed è il raggiungimen-to finale di tutti gli Insegnamenti➤ la compassione, che ci porta a identificarci con i problemi e la sofferenza degli altri➤ la saggezza, che è la Scienza dello Spirito e la benedizione: l’Anima è la fonte di benedizione che si serve del cuore come canale di irradiazione

    ➤ l’equilibrio, che è la giusta via di mezzo: cioè imparare ad agire utilizzando le innegabili qualità della mente (che a volte ci portano alla critica e alla separatività) con la chiara visione che ci proviene dall’apertura del centro del cuore➤ la gratitudine, che è la capacità di ringraziare tut-to ciò che ci circonda. Lo sguardo di chi riceve un “grazie” a volte si apre in un sorriso di gioia che va

    o mi hanno fatto del male. Istintivamente mi verrà da evitarle o da criticarle.La regola mi chiede di sforzarmi di accettare que-ste persone così come sono, di comprenderle, di non parlare prima di averle ascoltate e di avere

    compreso i loro bisogni.Non cercherò di imporre loro il mio punto di vista e la mia soluzione ai loro problemi, ma mi sforze-rò di infondere loro la forza che li renderà capaci di liberarsi dalle loro catene.

    Ogni segno zodiacale manifesta aspetti legati al Cuore

    ARIES Il Cuore è la nostra essenza ignea che ci connette a tutto ciò che esiste.

    TAURUS Il Cuore è il nostro punto di Luce che possiamo far splendere solo con la Volontà di attivarlo e renderlo magnetico.

    GEMINI Cuore è non percepire più una linea di confine fra me e gli altri, fra me ed il cosmo, fra me e ciò che non è me.

    CANCER Il Cuore è il nostro Punto Fermo nel movimento della Vita.

    LEO Il Cuore è il polo magnetico che ci attrae. In questo Centro pulsante che è Essenza Divina, lo

    tenenza e dell’Impegno costante.

    SCORPIO Il Cuore è lo sforzo che sta nel cercare di agire come Anima.

    SAGITTARIUS Il Cuore è la capacità di includere gli altri e di-venta più grande e potente, man mano che queste capacità si sviluppano.

    CAPRICORNUS Il Cuore è Dovere e Disciplina

    AQUARIUS Il Cuore è Servizio al bene dell’Organismo

    PISCES Il Cuore è Donazione e Sacrificio di sé per la guarigione dell’Organismo

    IL CUORE E’ GUARIGIONE. CIO’ CHE RISTABILISCE L’EQUILIBRIO ORIGINARIO DI SALUTE

    IL CUORE E’ LA VITA

    scambio è DONO reciproco e continuo.

    VIRGO Il Cuore è perdono.

    LIBRA Il Cuore è lo spazio del Silenzio, dell’Accoglienza, della Disponibilità, dell’Ascolto, dell’Accettazione, del Confronto, della Creazione, del Senso di Appar-

    dritto al suo cuore e al cuore di chi ha ringraziato.

    ■ CUORE E MENTE uniti sono la meta cui dobbiamo tendere e quando si concretizza questo contatto si percepisce immediatamente il nuovo po-tere che ne emana: i rapporti sono facilitati, la com-passione e la comprensione diventano un concreto mezzo di aiuto per il fratello in difficoltà.

    ■ COOPERAZIONE e comprensione sono un richiamo al donarsi, cioè mettere a disposizione sen-za limiti tutte le nostre energie grazie alla capacità del cuore di donarsi e della mente di comprendere

    ■ ANCHE CHI FA PARTE di un Gruppo/Or-ganismo che ha raggiunto questa unione diventa un potente mezzo di irradiazione, di benedizione e di forze risanatrici.

    ■ LA PAROLA, quando è emessa dal cuore,

    ci fa riscoprire il suo vero potere che è quello di, purificare lo spazio e donare conforto, sollievo e incoraggiamento.Tutti noi abbiamo constatato quali danni provochi l’uso scorretto delle parole.Impariamo a volgere le situazioni in positivo, a non autocommiserarci, a non cercare la ricompen-sa quando riteniamo di aver compiuto qualcosa di utile.

    ■ RICORDIAMOCI soprattutto che nei mo-menti di grande difficoltà abbiamo il privilegio di rifugiarci nel nostro spazio sacro, il nostro tempio: il Cuore, e da lì, nel silenzio invocare l’aiuto dei Grandi Esseri che non rimangono mai insensibili alla richiesta di un cuore puro.Gioia, buona volontà, purificazione della nostra vita sul piano fisico/eterico, emotivo e mentale sono gli strumenti che ci sono messi a disposizio-ne per affrontare le prove quotidiane.

  • 14 15

    ■ DENTRO OGNU-NO di noi ci sono im-mense potenzialità. Molte sono le scorciatoie, ma una sola è la strada mae-stra, anche se impervia. La paura dell’ignoto si può sconfiggere solo con la forza e il coraggio del cuore. Possiamo paragonare la tensione e la fatica ad una camminata in montagna, un sentiero in salita dove il passo deve essere sempre costante, il respiro ritmico né troppo lento né troppo veloce: questo ci permette di andare oltre la fatica e combattere l’inerzia e la gravità terrestre.Nel momento in cui si cede, si perde la gestione del corpo che diventa più pesante, il cuore si af-fatica perché perde il ritmo ed è come se fossimo trattenuti.In realtà sono la nostra personalità e le nostre re-sistenze che ci impediscono di seguire quanto la nostra coscienza ci indica.Occorre uno sforzo di volontà, di amore e di com-

    Quando si tende la mano ad un fratello sofferente, sorge nella sua coscienza, direttamente dall'Amore

    cristico, un raggio di quella luce che ha illuminato l'Universo. L'Amore

    altruistico, l'Amore che scaccia ogni paura, l'Amore che incita all'azione gentile,

    l'Amore che genera pace, gioia, felicità, persino nella tensione e nel tumulto della vita fisica. L'Amore che va

    diitto al cuore delle cose e che ritorna carico di benedizione

    per tutti coloro che gli apriranno i cuori.

    La prova del risveglio dell'Amore nell'anima

    umana è il ridestarsi di un irresistibile desiderio di donare se stessa ed ogni

    possesso per il bene altrui. E' solo quando siamo capaci di donare noi stessi all'Amore che possiamo trovare vita in

    abbondanza.L'Insegnamento del Tempio vol I

    M. Hilarion

    prensione amorevole ver-so gli altri e verso noi stessi, affinché possiamo imparare a vivere in modo stabile e costante sulla Via sotto la guida della nostra coscienza .

    ■ UN AIUTO IM-PORTANTE è ricorrere all’esame serale: senza critica e senza giudizio analizziamo la qualità dei nostri pensieri, dei nostri

    comportamenti e dei loro effetti.Solo così potremo iniziare il cambiamento neces-sario ad elevare il nostro livello di coscienza e ar-rivare a manifestare in ogni nostra azione il Cuore nella Testa, che rappresenta la meta più prossima nel nostro attuale cammino

    ■ SI INSISTE MOLTO SUL CUORE PURO.Cosa è un cuore puro? È un cuore privo di malizia, di pensieri di paura, di rabbia, di odio, di critica, di intolleranza, di separatività. È un cuore privo di tutto ciò che è superfluo, come

    la radice pur lascia intendere. Esso assorbe ogni do-lore e lo trasmuta in saggezza.Un cuore puro è un cuore che accetta la vita così com’è, con benevolenza e compassione. Un cuore puro non è ingenuo, al contrario vede come stan-no le cose, accetta e sa ascoltare i suggerimenti dei Piani Superiori. È un cuore disarmato, ma pieno di coraggio.Il cuore è un crogiolo che accoglie la sofferenza del mondo e la trasforma in oro puro.Per sua natura il cuore comprende e soffre per il male, ma può imparare a trasformarlo e a riversare attorno la sua energia guaritrice. Solo il muro eretto dalla personalità impaurita ren-de duro il cuore.Di solito esso è tenero e amorevole.Viaggia su una linea sottile tesa tra il dolore per ciò che vede e la capacità di sublimarlo e distillarne un succo salvifico prezioso.

    ■ UN CUORE PURO - libero da paure, an-nebbiamenti, automatismi – è il tesoro più prezioso.Un cuore dedito al male invece scocca continua-mente i propri dardi distruggendo ogni calore e suc-chiando, come un vampiro, l’energia vitale.Solo il cuore sa distinguere il sublime dall’infimo, ma se è indebolito o oscurato, scende esso stesso al più basso livello, dove anche l’infimo sembra esse-re altissimo.In una società che privilegia l’apparire, il possesso, la frenesia del Fare al valore dell’Essere e della sua Essenza, è più facile ritrovarsi in situazioni di stress psicofisico e scivolare inconsapevolmente verso il basso.

    ■ GRANDE E' IL POTERE negativo dell’ir-ritazione.Ci viene detto che l’irritazione è già nel campo del male! Lavoriamo tanto su noi stessi convinti di fare un importante lavoro spirituale e poi trascuriamo emozioni come appunto l’irritazione. Quanto spesso nella nostra quotidianità ci irritia-mo: in coda alla posta, al supermercato, quando una macchina ci taglia la strada, ecc., esempi che sem-brano banali e che quindi trascuriamo, mentre ci of-frono un’importante opportunità di trasformazione. Prendiamone coscienza, respiriamo profondamente per calmarci e trasformiamo l’irritazione magari in un bel sorriso!

    “La rosa è il simbolo della consonanza e la do-minante della sua radiazione è all’unisono con la luce del cuore”

    "Una tradizione riporta che le rose sono entità provenienti dal pianeta Venere; esse hanno ac-cettato di incarnarsi sulla Terra per aiutare gli esseri umani. Ma chi conosce la missione delle rose? Ci si serve di loro per ornare i giardini e gli ap-partamenti, per attirare un uomo o sedurre una donna. In realtà, la rosa ha il compito di rivelar-ci il cammino dell'amore vero. Ecco il ruolo, il messaggio della rosa. Se la rosa è considerata la regina dei fiori, è perché ci insegna il vero amore, l'amore che non imprigiona, l'amore che libera. Il giorno in cui gli esseri umani comprenderanno il sacrificio che essa ha fatto venendo fra loro e

    ROSAaccetteranno di ricevere il suo messaggio, forse diverranno simili ad essa: ovunque, al loro pas-saggio, impregneranno l'atmosfera di un profu-mo delizioso."

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

  • 16 17

    al punto di vista della società e della cultura corrente, il concetto di crisi appare rivestito da un alone di nega-tività. La crisi viene considerata come

    qualcosa da evitare e da allontanare il prima pos-sibile in quanto può evolvere nella direzione peg-giore.

    ■ DAL PUNTO DI VISTA dell’evoluzione la crisi invece rappresenta un passaggio delicato e fondamentale nel processo evolutivo dell’essere umano ed è un’importante alleata per la realizza-zione del progresso..

    ■ LA CRISI si profila quando una precedente forma (modalità di pensiero, gestione emotiva dei rapporti, cultura decadente, ecc.) inizia a smuover-si dalla sua cristallizzazione.Comincia la prima fase della crisi: la forma prece-dente non è più l’unica possibilità, non è più sod-disfacente e ha esaurito la sua funzione.

    ■ LA SECONDA fase è l’inizio della trasfor-mazione e del cambiamento. Si attiva una nuova

    Cercando di comprendere le cause principali che hanno portato la crisi economica e finanziaria agli attuali livelli di criticità, ci siamo impegnati

    per individuare alcuni strumenti in grado di im-mettere un seme di cambiamento positivo e un punto di svolta:

    ■ ANCHE QUI abbiamo sintetizzato in un breve manifesto i valori fondamentali che la col-lettività deve incarnare e fare propri.

    IL CONCETTO DI CRISI L'ECONOMIA

    D D

    aspirazione e nasce la possibilità di spostarsi dal precedente stato di cose.

    ■ LA TERZA fase è quella che emerge dall’in-timo della nostra coscienza e ci invita ad andare oltre i nostri aspetti più materiali.

    ■ A QUESTO PUNTO subentra la paura del cambiamento che normalmente si fronteggia cer-cando di tornare alle vecchie situazioni.

    ■ IN QUESTA FASE possono comparire com-portamenti fortemente aggressivi o autodistruttivi e modi sbagliati o troppi impulsivi di gestire la cri-si che non è stata riconosciuta nella sua bellezza e utilità.

    ■ LA VIA DELLA LIBERAZIONE dalla sof-ferenza inizia nel momento in cui l’uomo ricono-sce che quella crisi, con tutti i suoi eventi dolorosi, può diventare un importante punto di svolta per portare alla luce qualità che non era in grado di riconoscere perché nascoste dai limiti della sua vi-sione ristretta.

    …Predicate la virtù, il sacrifico, l’amore e siate felici. Esprimete

    coraggiosamente i vostri bisogni e le vostre idee,

    però senza rabbia, senza reazione, senza minaccia.

    La minaccia più potente è la fermezza, non l’irritazione

    nel linguaggio.G. Mazzini

    Dobbiamo trasformare l’attuale paradigma impo-stato sui disvalori della competizione, della separa-tività, della sete di potere e degli egoismi di parte in un nuovo paradigma di valori etici finalizzati al Bene Comune.

    ■ QUI SOTTO vi proponiamo i risultati della nostra ricerca che riaffermano il potere della do-manda, il potere del pensiero creativo, il potere della buona volontà e del buon esempio che ciascu-no di noi deve incarnare nella sua vita quotidiana.

    COSTRUIAMO INSIEME IL FUTURO

    RICONOSCIAMO IL POTERE DELLA DOMANDA

    che ha a cuore i Rapporti Umani e l’interesse generale,che sa valorizzare Unità, Comunità e Cooperazione, partendo

    dal particolare per promuovere il globale.

    COSTRUIAMO un’Europa che agisca come un unico organismo

    che sappia gestire i rapporti che ci legano e le differenze che ci caratterizzano

    dando vita ad una autentica Unità nella Diversità

    CHIEDIAMO un’economia onesta e coerente

    capace di liberarci dai privilegi di pochi e dal giogo di un mercato finanziario deviato,

    che metta al centro del processo economico il Lavoro nella sua dignità, creatività e servizio,

    legando ad esso il valore della Moneta,evitandone l’uso speculativo ed improduttivo.

  • 18 19

    IL GRUPPO-ORGANISMO NELLA NUOVA ERA

    uando nel procedere del nostro cammino evolutivo ci ritroviamo a far parte di un gruppo, in realtà un organismo, pian piano la nostra

    polarizzazione si sposta dalla coscienza dell’IO alla coscienza del NOI. Questo ci porta a sentirci, percepirci, viverci e pensarci come un “insieme” che si manifesta nella vita oggettiva come “una cosa sola”, appunto un organismo.Ci sentiamo investiti da una nuova responsabilità, da un nuovo senso di appartenenza che ci spinge a porci una domanda:

    ■ "COSA POSSO FARE PER IL MIO ORGANISMO?" Nel procedere lungo il percorso evolutivo, anche gli aspiranti spirituali affrontano le molteplici sfide e prove che la vita mette loro di fronte, e mentre passano da una crisi all’altra, si domandano sempre il perché degli eventi che si verificano non solo nella loro vita ma nella vita di tutto ciò che li circonda.

    ■■ IL PERIODO ATTUALE è colmo di difficoltà, ogni giorno vedono compiersi intorno a loro gli effetti dell’aspetto energetico di questo momento di decadenza che coinvolge tutta l’umanità, ma anche gli eventi negativi sono

    Q un’esigenza del Piano Divino, ed è tramite la distruzione/trasformazione delle vecchie idee e delle vecchie forme che si fa spazio alle nuove idee e alle nuove forme che sono in sintonia con l’imminente nuova Era dell’Acquario.

    ■ GLI ASPIRANTI spirituali si impegnano tutti i giorni a valutare, sia nel mondo quotidiano che in quello più grande che li circonda, il significato dei vari eventi ed esperienze che la vita, o meglio il Piano Evolutivo, pone in manifestazione. Con l’aiuto della discriminazione, comprendono che tutta la Vita è Unità, è un Organismo: dal corpo fisico, alla famiglia, al gruppo spirituale, alla nazione, al pianeta, al sistema solare.Gli aspiranti spirituali hanno un luogo, un ambiente o meglio un’entità (vita) dove possono trovare aiuto ed aiutare, dove imparano ed istruiscono, dove i giusti e retti rapporti possono essere sperimentati e applicati per poi portare tutto ciò nella vita di tutti i giorni.

    ■ MA DOVE SI TROVA QUESTO LUOGO? Questo luogo è il gruppo di appartenenza e come ci insegnano i Maestri di Saggezza, l’imminente nuova Era dell’Acquario (ufficialmente inizia nel 2025, anche se la spinta del 7° Raggio sta già ponendo le basi e attuando le sue prime necessarie

    trasformazioni) porterà un’energia e una forza di gruppo tale per cui l’individualità dovrà scomparire per fare spazio alla creatività dell’organismo. Ma per entrare e creare un gruppo dobbiamo “volere” (volontà), esprimere un atto di volontà e sacrificio: sono “io” individuo che devo darmi da fare per arrivare a contatto con un gruppo e non aspettarmi che sia il gruppo a cercarmi e trovarmi.

    ■ E' UNA SCELTA consapevole, una spinta che ci porta a metterci in discussione e ad aprire il cuore e la mente alla chiarezza, affrontando le nostre paure e creando dentro di noi quel senso di fiducia che è l’essenza stessa dell’organismo.Infatti, Alice Bailey nelle sue varie conferenze ci suggerisce:

    ■ "LA NOSTRA PRIMA META dovrebbe essere senz’altro l’autorealizzazione per mezzo della Discriminazione. Dobbiamo imparare a pensare chiaramente da noi stessi, a formulare i nostri propri pensieri e a manifestare i nostri processi mentali. Dobbiamo imparare a sapere cosa pensiamo e perché lo pensiamo, a trovare il

    significato della coscienza di gruppo studiando la legge del sacrificio”.“Non solo dobbiamo scoprire noi stessi attraverso il primo stadio infantile dell’egoismo (questo dovrebbe essere ora superato), non soltanto dovremmo imparare a distinguere il reale dall’irreale per mezzo del discernimento, ma dovremmo sforzarci di andare oltre, verso qualcosa di molto migliore. La nostra prima meta sarebbe di trovare il gruppo al quale apparteniamo. Non apparteniamo a tutti i gruppi, né possiamo renderci conto di quale sia il nostro posto nell’unico grande Corpo; possiamo però trovare un gruppo nel quale abbiamo il nostro posto, un insieme di persone con le quali cooperare e lavorare, qualche fratello o dei fratelli che possiamo soccorrere e assistere. Questo implica realmente il contatto cosciente con l’ideale di fratellanza e, finché non avremo raggiunto lo stadio in cui il nostro concetto sarà universale, significa trovare quei fratelli che possiamo amare e aiutare uniformandoci alla legge del sacrificio e trasmutando l’egoismo in servizio amorevole.

    ….Farvi migliori: questo deve essere lo scopo della vostra vita. Voi non potete farvi stabilmente meno infelici

    se non migliorerete moralmente. Se voi lottate solo per gli interessi materiali o per una certa organizzazione, i tiranni

    sorgerebbero a mille fra di voi….G. Mazzini

  • 20 21

    Possiamo così cooperare al proposito generale e partecipare alla missione del gruppo.”“Questo comincia appena a farsi strada nell’intelligenza umana e ad assumere la sua giusta importanza. Cominciamo ora a comprendere il significato relativo della competizione e della cooperazione e siamo sul punto di capire che non possiamo vivere egoisticamente la nostra vita, separati dal gruppo in cui abbiamo il nostro posto.”

    ■ C'E' UNA BELLISSIMA frase che è stata detta un po’ di tempo fa da un famoso presidentedegli Stati Uniti d’America, che riassume il concetto di sacrificio e di volontà ed è la seguente:“Non domandarti cosa può fare il tuo Paese per te, ma chiediti cosa puoi fare tu per il tuo Paese”.Questa frase può stimolare in noi una bellissima domanda: “Cosa posso fare io per il mioorganismo (gruppo, famiglia, lavoro ecc)?”

    ■ LA RISPOSTA potrebbe essere che non siamo soli e che ognuno di noi è una cellula che fa parte di qualcosa di più grande a cui appartiene. Ogni cellula ha la sua funzione che deve rispondere ad uno stato di necessità.Intuiamo che esiste un Piano, un Disegno più grande e all’interno di esso siamo infinitesimali ma nello stesso tempo grandissimi se ci vediamo

    anche come un’unità, un gruppo, un organismo.

    ■ SEMPRE sull’argomento “gruppo”, Alice Bailey ci fa notare un’altra cosa molto importante che è il rapporto con i nostri fratelli e ci dice:

    ■ "COMINCIAMO ad imparare che se il nostro fratello rimane indietro e non progredisce, se gli altri atomi umani non vibrano come dovrebbero, ogni atomo dell’intero gruppo ne è influenzato. Nessuno di noi sarà completo fino a che tutte le altre unità non avranno raggiunto il loro pieno e più completo sviluppo.”“Cerco inoltre di farvi notare la necessità per tutti noi di trovare il proprio posto nel gruppo al quale appartiene naturalmente (nel quale siamo simili agli elettroni rispetto alla carica positiva) e di procedere poi nel nostro lavoro entro un più vasto atomo, il gruppo.”

    ■ CON QUESTI suggerimenti cominciamo a capire l’importanza dei Rapporti, che Tutto è collegato e che quando non riusciamo a crescere tutti insieme qualcosa si blocca, diventa dissonante. Ed è in queste occasioni che si vede la capacità del gruppo di trovare un modo creativo che dia a tutti la possibilità di crescere sia individualmente sia come gruppo: si arriva a vibrare sulla stessa frequenza perché il gruppo è più importante del

    singolo individuo.

    ■ QUANDO SI EN-TRA a far parte di un gruppo e si comincia a percepirsi come cellule dello stesso organismo, al suo interno non può più esserci la critica, il giudi-zio, la cattiveria gratuita e tutto ciò che porta alla separazione.All’interno del Gruppo deve esserci fiducia, reci-procità, rispetto,comprensione e tutto quello che porta all'unio-ne.

    ■ PRENDIAMOCI

    la Nostra Responsabilità, e serviamo attraverso il nostro gruppo, sapendo che siamo Noi che dobbiamo pensare, parlare ed agire per l’organismo di cui facciamo parte senza aspettarci che sia l’organismo a pensare ed agire al nostro posto.

    ■ DIVENTIAMO insieme una forza di Volontà di Bene, di Amore e di Intelligenza Creativa e andiamo per il mondo a manifestare l’Amore di Dio.

    ■ "L'EVOLUZIONE è una continua marcia accelerata di tutte le particelle dell’universoche le conduce simultaneamente, per un sentiero seminato di distruzione, ma ininterrottamente e senza posa, dall’atomo materiale a quella coscienza universale in cui sono realizzate l’onniscienza e l’onnipotenza: in una parola, alla completa realizzazione dell’Assoluto: Dio”. (Alice Bailey)

    L'Umanità può sperare in una soluzione dei suoi problemi, fra cui i più urgenti sono quelli di pace e di unità, soltanto

    volgendo la propria attenzione e le proprie energie alla scoperta del bambino e allo sviluppo della grande potenzialità della

    personalità umana in corso di formazione. Maria Montessori

  • 22 23

    COSCIENZA ETICASede legale: c/o CAUMA Via Moncalvo, 72 - 20146 Milano

    Per informazioni, proposte, adesioni:Segreteria e corrispondenza: Via U. Masotto, 2 - 20133 Milano

    Tel. e Fax 02 733.738 - c.c.p.: 19286202 - www.coscienzaetica.it - [email protected]

    OCCORRE RITROVARE IL CORAGGIO DI EDUCARE

    Chiedete e vi sarà datoCercate e trovereteBussate e vi sarà apertoPerché chi chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa verrà apertoLuca 11, 9-10

    ■ ANZICHE' SOFFERMARCI sulla crisi e il degrado di questo periodo di fine ciclo, abbiamo deciso di riorientare le nostre energie per vivere la crisi come un dono e trasformarla in una grande opportunità di cambiamento e di crescita collettiva.

    ■ CON TOTALE fiducia nelle parole del Cristo decidiamo di usare il “Potere della Domanda” per trasformare gli aspetti negativi della società e della cultura dominante in altrettante realtà positive che troverete sintetizzate nelle varie “Domande” del manifesto che vi proponiamo.

    ■ SIAMO CONSAPEVOLI che ogni cambiamento può avvenire su una scala più grande solamente se parte dall’interno di ciascuna coscienza.Poiché ci sentiamo responsabili in prima persona ci impegniamo:

    ➤ a recitare giornalmente la “Domanda per

    cambiare la società”

    ➤ a realizzare i cambiamenti che stiamo domandando per la

    collettività innanzitutto all’interno della nostra

    vita quotidiana

    ■ VI CHIEDIAMO di unirvi a noi recitando ogni giorno, a qualsiasi ora, questa “Domanda”

    e di diffonderla il più possibile perché più

    numerosi saremo e più velocemente le nostre aspirazioni si

    potranno concretizzare.

    ■ POTRETE SCARICARE le cartoline della Domanda e i video della stessa recitata in diverse lingue visitando il nostro sito internet (www.coscienzaetica.it) . Gli stessi video sono reperibili anche su you-tube sotto la voce “coscienza etica”

    ggigiorno il sistema educativo dei giovani è in stato di emergenza. I nostri giovani sono circondati da educatori di grande mediocrità

    spirituale quali la televisione, la rappresentazione patinata del benessere, le lusinghe della società dei consumi, l’egemonia del denaro, e sono minacciati da un’esistenza priva di valori e dalla paura di un futuro che appare sempre più incerto.Abbiamo perso il significato della parola educazione e non sappiamo più usare l’educazione e l’istruzione per infondere nei giovani la speranza e il coraggio di vivere. Soprattutto non sappiamo più come farci ascoltare.Avere il coraggio di educare significa prima di tutto avere il coraggio di esercitare la disciplina, che costituisce il fondamento dell’intera educazione. Educare in modo coerente significa applicare ogni giorno con fermezza le norme che l’educatore ha fissato come criterio del suo intervento pedagogico.I bambini rispettano le decisioni esposte in modo fermo e inequivocabile, ma se avvertono delle incertezze iniziano a controbattere. Bisogna essere fermi e decisi sulle questioni di piccola importanza, come il rispetto delle norme circa il tempo in cui si può guardare la televisione o circa i programmi concordati o consentiti. Qui l’educatore deve essere rapido e chiaro, senza lasciar spazio a compromessi o alla discussione. Una tale chiarezza nelle piccole cose costituisce la premessa fondamentale per la soluzione di questioni di maggiore importanza e più difficili.Rigore e coerenza possono essere resi accettabili d a l l ’ u m o r i s m o . L’umorismo è anche un tratto distintivo della bontà d’animo. L’uomo buono guarda con comprensione le debolezze e gli errori di chi gli viene affidato e

    Oin lui coerenza e rigore saranno accompagnati da un sorriso e da un saggio umorismo.Ci manca la capacità di riconoscere che la severità può rendere forti e l’eccessiva sollecitudine può rendere deboli. Oggigiorno per trovare la giusta via di mezzo nell’educazione, occorre avere maggior coraggio di essere severi.Il problema della nostra epoca non è il crollo dei valori ma il crollo della convinzione che questi valori possano essere messi in pratica. Il compito dell’educatore è proprio quello di spronare i giovani a credere che i valori possano essere trasformati in virtù da praticare ogni giorno.Padri, madri, insegnanti ed educatori devono ogni giorno sforzarsi di radicare la virtù dell’onestà nel cuore dei giovani.Un bambino racconta frottole, trova delle scuse, getta fumo negli occhi, passa informazioni vaghe, incolpa gli altri. L’educatore deve reagire ogni volta pretendendo chiarezza, sincerità, e il

    coraggio di dire la verità.L’educatore deve a sua volta praticare

    una ferrea autodisciplina perché se un bambino o un giovane lo sorprendono a mentire crollano tutti gli sforzi volti a insegnare l’onestà. Tuttavia, anche un

    educatore può fallire: se mente, deve avere il coraggio di

    ammetterlo. È una cosa che i giovani accettano.(tratto da Elogio della

    Disciplina di Bernard Bueb)

  • 24

    Domandiamo uomini e donne competenti onesti, sinceri, coerenti e trasparenti non a parole ma nei fatti

    Domandiamo uomini e donne che rifiutino la violenza,la prepotenza, l’aggressività, la denigrazione,

    che cerchino il benessere comunee si pongano al servizio del Paese;

    uomini e donne liberi da attaccamenti personali,materiali e ideologici di parte.

    Domandiamo uomini e donne che pongano l’Eticae la Morale alla base della loro vita.

    Uomini e donne che costruiscano una culturafondata su alcuni valori fondamentali

    del convivere sociale: giustizia, unità nella diversità,cooperazione, comprensione amorevole, tolleranza,

    rispetto reciproco, innocuità nel pensieroe nella parola, gioia nel servizio pubblico.

    Domandiamo un’amministrazione snella, efficiente,formata da uomini e donne seri e responsabili,

    che siano gentili e operatori di pace,onorati di sentirsi servitori della collettività.

    Domandiamo un’educazione che porti ogni individuoe la società ad esprimere Amore, Bellezza e Armonia,

    per fare di ogni vita un’opera d’Arte.

    PER CAMBIARE LA SOCIETA’ESERCITIAMO IL POTERE

    DELLA DOMANDA