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Incontro informativo del 26 Novembre 2013 presso la sede della Teseco SpA Construction Products Regulation (CPR): le novità introdotte e la DoP – Dichiarazione di Prestazione Cavetest S.r.l. - Laboratorio analisi materiali e consulenza Via I Maggio,19 – 25013 Carpenedolo (Bs) -Tel. 030.6182068- Fax. 030.6182076

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Formazione di base inerente i dettami del Regolamento (EU) 305/2011

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Incontro informativo del 26 Novembre 2013

presso la sede della Teseco SpA

Construction Products Regulation (CPR):

le novità introdotte e la DoP – Dichiarazione di Prestazione

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Prestazione: definizione di prodotto e prestazione

Secondo la CPD, per "materiale da costruzione" si intende qualsiasi prodottofabbricato al fine di essere permanentemente incorporato in opere di costruzione,le quali comprendono gli edifici e le opere d’ingegneria civile.

I materiali da costruzione sono denominati "prodotti"; le opere di costruzione, lequali comprendono gli edifici e le opere d’ingegneria civile sono in appressodenominate "opere".

Secondo il CPR, «prodotto da costruzione», qualsiasi prodotto o kit fabbricato eimmesso sul mercato per essere incorporato in modo permanente in opere dicostruzione o in parti di esse e la cui prestazione incide sulla prestazione delle operedi costruzione rispetto ai requisiti di base delle opere stesse;

« prestazione di un prodotto da costruzione »: la prestazione in relazione alle

caratteristiche essenziali pertinenti, espressa in termini di livello, classe o mediante descrizione;

«livello»: il risultato della valutazione della prestazione di un prodotto da costruzione in relazione alle sue caratteristiche essenziali, espresso come valore

numerico

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La Direttiva 89/106/CEE

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Il Regolamento (UE) 305/2011

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Una più precisa ripartizione delle competenze e la suacategorizzazione consente di definire in modo piùpreciso i rapporti tra gli Stati membri e l’Unioneeuropea.

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Definizione

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Il Regolamento (UE) n.305/2011, indicato piùsemplicemente con l’acronimo CPR, fissa lecondizioni per l'immissione e la messa adisposizione sul mercato di prodotti da costruzione,stabilendo disposizioni armonizzate per la descrizionedella prestazione di tali prodotti in relazione alle lorocaratteristiche essenziali e per l'uso della marcaturaCE sui prodotti in questione.

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Sorveglianza del mercato

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Il CPR tiene conto del contesto giuridico di natura orizzontale per lacommercializzazione dei prodotti nel mercato interno. Nel quadrodell’iniziativa “Better Regulation: Semplification strategy” è stato avviatonell’ottobre 2005 un programma di semplificazione per rendere la legislazioneeuropea meno complicata e coerente con gli obiettivi dell’Unione. Quindi nelfebbraio 2008 sono stati emessi:

Regolamento (CE) n. 764/2008, per l’applicazione di regole nazionali a prodottilegalmente immessi nel mercato di un altro Stato membro (Mutuoriconoscimento).

Regolamento (CE) n. 765/2008, che fissa condizioni fondamentali in materia diaccreditamento e vigilanza del mercato relativi l’immissione dei prodotti nelmercato.

Decisione n. 768/2008/CE relativa a un quadro comune per lacommercializzazione dei prodotti. Questo documento è rivolto verso laCommissione Europea affinché legiferi uniformemente su materie omogenee:ad esempio, la Direttiva macchine, la Direttiva giocattoli e il Reg 305 hanno giàal loro interno principi innovativi comuni di mercato ed accreditamento.

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Sorveglianza del mercato e ACCREDIA

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Ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008, gli Stati membridesignano un'autorità notificante, responsabile di organizzare edeseguire le procedure necessarie per la valutazione , controllo enotifica degli organismi da autorizzare per svolgere compiti di parteterza nel processo di valutazione e verifica della costanza dellaprestazione, nonché responsabile del controllo degli organisminotificati .

Ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008, gli Stati membripossono decidere che la valutazione e il controllo di cui sopra sianoeseguiti dai rispettivi organismi nazionali di accreditamento.

Si ricorda che la responsabilità degli Stati membri nei rispettivi territoririguarda la sicurezza, la salute e gli altri aspetti coperti dai requisiti dibase relativi alle opere di costruzione.

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Sorveglianza del mercato

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Controllo del prodotto

( es. discipline doganali e controllo alle frontiere);

Emissione di norme tecniche armonizzate

attraverso la stretta collaborazione fra gli enti di normazione europei CEN-CENELEC-ETSI e gli Enti di normazione nazionali;

Valutazione e il controllo degli Organismi di parte terza

che certificano i Sistemi e la rispondenza dei prodotti ai requisiti essenziali di Direttive e Regolamenti.

Che cosa è più dannoso per il mercato e per il consumatore ?

• Un container di prodotti contraffatti e con marcatura CE illecita.

• Una norma tecnica tradotta male dall’UNI , o equivoca.

• Un ‘Azienda che non coglie le opportunità offerte dalle norme tecniche

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Differenza tra Direttiva e Regolamento

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La Direttiva è un atto legislativo del Parlamento europeo e delConsiglio che obbliga gli Stati membri a realizzare determinatiobiettivi, lasciando loro la scelta dei mezzi per farlo. La Direttiva èuna “misura di armonizzazione”: con questo strumento si procedeall'armonizzazione delle legislazioni nazionali ai fini dellarealizzazione del mercato unico.

Gli Stati membri devono approvare uno o più atti che recepiscano laDirettiva nel diritto interno; devono cioè adattare la legislazionenazionale in modo da realizzare gli obiettivi definiti nella Direttiva.

Per quanto riguarda le modalità di recepimento, gli Stati membridispongono di un margine di discrezionalità che assicura il rispettodelle specificità nazionali. Nella Direttiva è indicato comunque iltermine entro il quale deve essere recepita nel diritto nazionale.

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Differenza tra Direttiva e Regolamento

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Le direttive non sempre vengono attuate nei tempi stabiliti:La direttiva 89/106/CEE è stata recepita con il DPR 246 il 21 aprile1993:

Successivamente è stato deciso di modificare la formulazione in:«Gli Stati membri adottano e pubblicano entro il…. le disposizioninecessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi ne informanoimmediatamente la Commissione. Essi applicano dette disposizioni adecorrere dal..…».

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Differenza tra Direttiva e Regolamento

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Come la Direttiva , anche il CPR è un atto legislativo delParlamento europeo e del Consiglio, però è obbligatorio in tutti isuoi elementi.

Come la Direttiva, anche il CPR è una “misura di armonizzazione”,però è direttamente applicabile, ossia stabilisce norme che sonoimmediatamente valide in tutti gli Stati membri al pari delle legginazionali, senza che sia necessario alcun intervento da parte delleautorità nazionali.

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CPR

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Il CPR è stato pubblicato sulla GUUE il 4 aprile 2011, quindi èentrato in vigore a partire dal 20.mo giorno (1) successivo dallapubblicazione , cioè il 25 aprile 2011.Il CPR sostituisce la Direttiva Prodotti da Costruzione (CPD) Perle Aziende ha avuto effetto a partire dal 1° Luglio 2013.

N.B.1 Gli atti generali entrano in vigore alla data da essi stabilita oppure il ventesimo giorno successivoalla pubblicazione. In linea di principio gli atti normativi debbono prevedere un lasso di tempo sufficienteper consentire agli interessati di conformarvisi.

N.B.2 Si deve distinguere fra “ entrata in vigore” e“ decorrenza di efficacia” , in quanto si tratta ditermini non necessariamente coincidenti. Talvolta,la decorrenza di efficacia è posticipata oppure,quando la retroattività sia debitamente motivata,anticipata rispetto all’entrata in vigore. Ove risultinecessario differire gli effetti di una parte soltantodel regolamento ad una data posteriore a quelladell’entrata in vigore, si devono indicarechiaramente, nell’atto medesimo, le norme di cuitrattasi.

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CPR

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Il periodo di tempo tra il 25 aprile 2011 e il 1° luglio 2013 avrebbedovuto permettere agli organismi preposti di mettere a punto unalinea guida per trasferire i principi e gli obblighi sanciti dalregolamento al Comitato Europeo di Normazione (CEN) e aglispecifici comitati tecnici (Technical Committees) di allineare lenorme di prodotto ai contenuti del CPR.

A quest’ultimo scopo la Commissione Europea moltoprobabilmente emetterà nei prossimi due anni nuovi mandati per ilCEN o comunque revisionerà quelli esistenti.

Alcune norme di prodotto sono in via di completamento orevisione, si valuta che le attuali norme armonizzate potrannoessere aggiornate entro il 2018. Oggetto principale di taleazione sarà la revisione degli allegati ZA.

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Normative armonizzate e nuovo approccio

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Per "norma armonizzata" si intende una norma adottata da unodegli organismi europei di normalizzazione, quali il Comitatoeuropeo di normalizzazione (CEN), il Comitato europeo dinormalizzazione elettrotecnica (CENELEC) e l’Istituto europeo perle norme di telecomunicazione (ETSI), in seguito a una richiestadella Commissione europea.

Il cosiddetto "nuovo approccio”rappresenta una modalità innovativadi armonizzazione tecnica, chesuddivide le responsabilità tra illegislatore europeo e gli organismieuropei di normalizzazione.

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Normative armonizzate e nuovo approccio

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"Il "nuovo approccio" si basa sui seguenti principi fondamentali:

Le direttive europee definiscono i "requisiti essenziali/requisiti dibase " per garantire un elevato livello di tutela della salute, dellasicurezza dei consumatori o dell'ambiente.

Le direttive ispirate al "nuovo approccio" si basano sull'articolo 114del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea , che prevedel'adozione di provvedimenti volti al miglioramento della liberacircolazione delle merci; si presume che i prodotti conformi allenorme armonizzate soddisfino i requisiti essenziali corrispondenti(presunzione di conformità, marchio CE) e che gli Stati membriaccettino la libera circolazione di tali prodotti; l'utilizzo di tali normeresta facoltativo. È possibile applicare norme alternative ma, in talcaso, i produttori hanno l'obbligo di dimostrare che i loro prodottisoddisfano i requisiti essenziali.

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Perché sostituire la CPD?

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Dopo 22 anni dalla pubblicazione sono emerse molteplici

richieste di chiarimento e semplificazione

provenienti dalle parti interessate, dovute alla vastità del campo di

applicazione della CPD.

E’ cambiato lo scenario degli Stati membri , passati ora a 28 , con altri 4 Stati pronti ad entrare nell’ UE: una

Direttiva risulterebbe in futuro sempre più di difficile applicazione

rispetto al Regolamento.

E’ cambiata la cornice legislativa europea ( vedi

Trattati )

Si è reso necessario diminuire gli oneri per la

PMI ed in particolare

per le microimprese.

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Obiettivi del CPR

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Chiarire gli elementi fondamentali come l'approccio generale (prestazionale

piuttosto che prescrittivo), il significato e l'uso (obbligatorio o no) della

marcatura CE

Semplificare le procedure per poter emettere la marcatura CE riducendo l'onere amministrativo delle imprese, anche mediante l'uso di procedure

semplificate

Accrescere la credibilità del sistema, grazie a più chiari criteri per designare e notificare gli organismi coinvolti nella valutazione e verifica dei prodotti da

costruzione e ad un miglior coordinamento della sorveglianza sul

mercato interno

Migliorare l'armonizzazione delle condizioni per la commercializzazione dei prodotti da costruzione utilizzando

un linguaggio tecnico comune (per fabbricanti ed autorità pubbliche)

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Principali novità del CPR

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� Requisiti di base delle opere di costruzione (prima definitiRequisiti Essenziali): sono passati da 6 a 7 : è stato aggiunto il 7°requisito “uso sostenibile delle risorse naturali”; e i precedenti 6requisiti sono stati riformulati, ampliati, e alcuni estesinell’applicazione all’intero ciclo di vita delle opere.

� Ciclo di vita del prodotto da costruzione e delle opere.

� Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione.

� Dichiarazione di prestazione (DoP)

� Procedure semplificate: documentazione tecnica appropriata.

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Requisiti di base delle opere di costruzione (CPR Allegato 1)

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“Le opere di costruzione, nel complesso e nelle loro singole parti,devono essere adatte all'uso cui sono destinate, tenendo conto inparticolare della salute e della sicurezza delle persone interessatedurante l'intero ciclo di vita delle opere. Fatta salva l'ordinariamanutenzione, le opere di costruzione devono soddisfare i presentirequisiti di base per una durata di servizio economicamenteadeguata”:

1. Resistenza meccanica e stabilità

2. Sicurezza in caso di incendio

3. Igiene, salute e ambiente

4. Sicurezza e accessibilità nell'uso

5. Protezione contro il rumore

6. Risparmio energetico e ritenzione del calore

7. Uso sostenibile delle risorse naturali

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Requisiti di base delle opere di costruzione

4. Sicurezza e accessibilità nell’uso

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Nella precedente formulazione CPD, per la “sicurezza nell’impiego”veniva richiesto che le opere di costruzione dovessero essereconcepite e realizzate in modo che il loro funzionamento ed usonon comportasse rischi inaccettabili di incidenti o danni, (ecc. …);con il CPR si è passati alla anche all’esplicitazione della richiesta chele opere siano progettate e realizzate tenendo contodell’accessibilità e dell’utilizzo da parte di persone disabili.

Ad oggi sono state pubblicate dall’UNI n.19norme correlate ai concetti di “accessibilità” e“usabilità”: sono riferite alla regolamentazionedi requisiti di prodotto in progettazione erealizzazione connessi all’ergonomia e uso delmobilio in ufficio, all’ergonomia ed interazioneuomo macchina/sistema, all’ ergonomia inrapporto alla disabilità, all’ergonomia nel designdi prodotti di uso quotidiano (industriali).

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Requisiti di base delle opere di costruzione

7. Uso sostenibile delle risorse naturali – CRP Premessa (55)

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Il requisito di base delle opere di costruzione relativo all'«usosostenibile delle risorse naturali» dovrebbe in particolare tenerconto della possibilità di riciclo delle opere di costruzione, dei loromateriali e delle loro parti dopo la demolizione, della durabilità delleopere di costruzione e dell'uso di materie prime e secondarieecologicamente compatibili nelle opere di costruzione. “ Le opere dicostruzione devono essere concepite, realizzate e demolite in modoche l'uso delle risorse naturali sia sostenibile e garantisca inparticolare quanto segue:

� l’uso, nelle opere di costruzione, dimaterie prime e secondarie ecologicamentecompatibili;� la durabilità delle opere di costruzione;� il riutilizzo o la riciclabilità delle opere dicostruzione, dei loro materiali e delle loroparti dopo la demolizione.

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Requisiti di base delle opere di costruzione

7. Uso sostenibile delle risorse naturali – Durabilità

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Ad oggi sono state pubblicatedall’UNI n.128 norme correlate alconcetto di “durabilità: questonumero considerevole di normecopre trasversalmente tutte letipologie di prodotto, non soloovviamente i prodotti dacostruzione.

La “durabilità” è un requisito giàampiamente declinato nelle specifichetecniche di prodotto e di prova, ma sinoad oggi è stato visto comerequisito“trasversale”, non direttamenterichiamato nei requisiti di base delleopere di costruzione.

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Requisiti di base delle opere di costruzione

7. Uso sostenibile delle risorse naturali – Durabilità

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Durabilità:capacità di un prodotto di mantenere le prestazioni richiestenel tempo, sotto l'influsso di azioni prevedibili.Se sottoposto a una normale manutenzione, un prodottodovrebbe garantire che opere correttamente progettate erealizzate soddisfino i requisiti specificati per una vita utile delprodotto economicamente ragionevole.

Vita utile:periodo di tempo durante il quale le prestazionidi un prodotto si mantengono a un livello chepermette al prodotto di soddisfare i requisiti delpresente documento (vale a dire, lecaratteristiche essenziali di un prodotto perraggiungere o superare i valori minimi accettabili,senza incorrere in costi rilevanti di riparazione osostituzione). La vita utile di un prodottodipende dalla sua durabilità intrinseca e dallamanutenzione ordinaria.

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Requisiti di base delle opere di costruzione

7. Uso sostenibile delle risorse naturali – Durabilità

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Es. La durabilità delle Barriere di sicurezzastradali EN 1317- 5:2007+A1

Tutti i sistemi di trattenimento veicoli devonoessere durevoli per una vita utileeconomicamente ragionevole, il che deveessere adeguatamente dimostrato da unadescrizione basata sull'esperienza e/o damisurazioni della durabilità. Gli aspetti cheinfluiscono sulla durabilità possono essere:

� la specificazione del rivestimento protettivo in conformità alla EN ISO 1461 e allaEN 10326 e/o il livello di trattamento dei materiali;

� la composizione e lo spessore del materiale in conformità alla EN 206-1 per ilcalcestruzzo e alla EN 13369 per il calcestruzzo prefabbricato;

� specifiche di trattamento del legno e/o durabilità naturale del legno da utilizzare inclassi d’impiego specificate nelle EN 335-1 e EN 335-2;

� raccomandazioni sulle condizioni di installazione in opera, in presenza dicondizioni gravose sul posto;

� i requisiti di manutenzione specificati (importanti negli ambienti severi).

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Requisiti di base delle opere di costruzione

7. Uso sostenibile delle risorse naturali – Riutilizzo e riciclabilità – uso di materie prime e MPS

ecologicamente compatibili

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Ad oggi sono state pubblicate dall’UNI n. 8 norme correlate al concettodi “sostenibilità:

(56) premessa CPR: “Ai fini della valutazione dell'uso sostenibile dellerisorse e dell'impatto delle opere di costruzione sull'ambiente sidovrebbe fare uso delle dichiarazioni ambientali di prodotto, ovedisponibili”

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Ciclo di vita del prodotto da costruzione e delle opere

Definizione - CPR art. 2 (28)

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(28) Definizione CPR : «ciclo di vita», le fasi consecutive e collegate dellavita di un prodotto da costruzione, dall'acquisizione della materia prima odalla generazione a partire da risorse naturali allo smaltimento finale.Parte integrante dei seguenti requisiti base delle opere di costruzione:

3. Igiene, salute e ambiente; le opere di costruzione devono essere concepite erealizzate in modo da non rappresentare, durante il loro intero ciclo di vita, unaminaccia per l’igiene e la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli occupanti o dei vicinie da non esercitare un impatto eccessivo, per tutto il loro ciclo di vita, sulla qualitàdell’ambiente o sul clima, durante la loro costruzione, uso e demolizione.6. Risparmio energetico e ritenzione del calore; le opere di costruzione e irelativi impianti di riscaldamento, raffreddamento, illuminazione (NEW) e aereazionedevono essere concepiti e realizzati in modo che il consumo di energia richiestodurante l’uso sia moderato, tenuto conto degli occupanti e delle condizioni climatichedel luogo. Le opere di costruzione devono inoltre essere efficienti sotto il profiloenergetico e durante la loro costruzione e demolizione deve essere utilizzata quantameno energia possibile.7. Uso sostenibile delle risorse naturali; le opere di costruzione devono essereconcepite, realizzate e demolite in modo che l’uso delle risorse naturali sia sostenibile.

Page 27: Cpr teseco spa

Ciclo di vita del prodotto da costruzione e delle opere

3. Igiene, salute e ambiente: sostanze pericolose

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L’introduzione del “ciclo di vita” porta inevitabilmente ad una certasovrapposizione tra il Requisito 3 e il nuovo Requisito 7 sulla sostenibilità:il cambiamento più importante è l’impatto sui requisiti per la valutazionedel rilascio di sostanze pericolose (*), da prendere in considerazione nonsolo nella fase di incorporazione del prodotto nell’opera e nell’uso (comedefinito nella CPD) ma per tutte le fasi del ciclo di vita.

(*) Nell’allegato I del CPR sifa esplicito riferimento allesostanze pericolose eorganiche volatili (VOCs).

Page 28: Cpr teseco spa

Ciclo di vita del prodotto da costruzione e delle opere

3. Igiene, salute e ambiente: sostanze pericolose – CPR par. 25

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(25) Se del caso, la dichiarazione di prestazione dovrebbe essereaccompagnata da informazioni relative alle sostanze pericolose contenutenel prodotto da costruzione al fine di migliorare la possibilità di realizzarecostruzioni sostenibili e facilitare lo sviluppo di prodotti rispettosidell'ambiente.…

…. In una prima fase, le informazioni sulle sostanze pericolose contenutedovrebbero limitarsi alle sostanze di cui agli articoli 31 e 33 delRegolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio,del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione,l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), cheistituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche..

Page 29: Cpr teseco spa

Sistemi di verifica e valutazione della costanza della prestazione

Articolo 28, allegato 5

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Sistemi di attestazione di

conformità

Sistemi di valutazione e verifica della costanza della prestazione

Controllo di produzione in

fabbrica

Ispezione iniziale e del

FPC

Sorveglianza continua

Prove iniziali di tipo ITT

Altre prove su campioni prelevati secondo il

piano prescritto

Prove di controllo di campioni

prelevati in fabbrica

sul mercato o in cantiere

Sistema 1+ Fabbricante 3° parte 3° parte 3° parte Fabbricante 3° parte

Sistema 1 Fabbricante 3° parte 3° parte 3° parte Fabbricante

Sistema 2+ Fabbricante 3° parte 3° parte Fabbricante Fabbricante

Sistema 2 Fabbricante 3° parte Fabbricante

Sistema 3 Fabbricante 3° parte

Sistema 4 Fabbricante Fabbricante

Secondo la CPD – Modificati dalla CPR

Page 30: Cpr teseco spa

Sistemi di verifica e valutazione della costanza della prestazione

Articolo 28, allegato 5

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Etichetta CE

Dichiarazione di conformità

Dichiarazione di prestazione

CERTIFICATO DEL CONTROLLO DEL PROCESSO DIFABBRICA (2, 2+)

CERTIFICATO DI CONFORMITA’ DEL PRODOTTO (1,1+)

CERTIFICATO DI CONFORMITA’ DEL CONTROLLO DEL

PROCESSO DI FABBRICA (2+)

CERTIFICATO DI COSTANZA DELLA PRESTAZIONE DEL

PRODOTTO (1, 1+)

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Sistemi di verifica e valutazione della costanza della prestazione

Articolo 28, allegato 5

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I sistemi di cui sopra sono sostanzialmente gli stessi già previsti dallaCPD dove sono definiti come sistemi di attestazione della conformità.Nel CPR si delineano cinque sistemi (1+, 1, 2+, 3 e 4) mentre nella CPDi sistemi erano in realtà sei (1+, 1, 2+, 2, 3 e 4). Nella sostanza i sistemiprevisti dal CPR non si discostano da quelli previsti dalla CPD, basandosisempre su prove iniziali di tipo (ITT) e controllo della produzione difabbrica (FPC), ispezione iniziale dello stabilimento di produzione,sorveglianza e verifica continua della produzione in fabbrica e prove dicontrollo (audit test).

Le principali differenze sonodovute alla semplificazione deilivelli (eliminazione del sistema 2)e delle prove di controllo (audittest) con prelevamento deicampioni solamente in fabbrica enon più anche dal mercato e dalcantiere come previsto dalla CPD.

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Dichiarazione di prestazione –Art. 4

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� Sostituisce la dichiarazione di conformità.� La dichiarazione di prestazione è un documento predisposto dalproduttore , in cui è descritta la prestazione dei prodotti da costruzionein relazione alle caratteristiche essenziali di tali prodotti, conformementealle pertinenti specifiche tecniche armonizzate.� La dichiarazione di prestazione è emessa all'atto dell'immissione delprodotto sul mercato. … le informazioni, sotto qualsiasi forma, sullaprestazione del prodotto, in relazione alle caratteristiche essenziali, comedefinite nella specifica tecnica armonizzata applicabile, possono esserefornite solo se comprese e specificate nella dichiarazione di prestazione…

Nel redigere la dichiarazione diprestazione, il fabbricante siassume la responsabilità dellaconformità del prodotto dacostruzione a tale prestazionedichiarata.

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Dichiarazione di prestazione Deroghe - Art. 4

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� Prodotti fabbricati in esemplareunico o, su specifica del committente,in un processo non in serie;

� Prodotti fabbricati con metoditradizionali o con metodi atti allaconservazione del patrimonio emediante un procedimento nonindustriale per l'appropriato restaurodi opere di costruzione formalmenteprotette.

� Prodotto fabbricato in cantiere peressere incorporato nelle rispettiveopere di costruzione conformementealle norme nazionali applicabili e sottola responsabilità dei soggetti incaricatidella sicurezza dell‘ esecuzione delleopere di costruzione designati ai sensidelle normative nazionali applicabili;

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Dichiarazione di prestazione Contenuti - Art. 6

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� l'uso o gli usi previsti del prodotto da costruzione, conformemente allaspecifica tecnica armonizzata applicabile;

� l'elenco delle caratteristiche essenziali secondo quanto stabilito nellaspecifica tecnica armonizzata per l'uso o gli usi previsti dichiarati;

� la prestazione di almeno una delle caratteristiche essenziali delprodotto da costruzione pertinenti all'uso o agli usi previsti dichiarati;

� la prestazione del prodotto da costruzione, espressa in livelli o classi, oin una descrizione, ove necessario sulla base di un calcolo, in relazione alle

� sue caratteristiche essenziali determinate conformemente all'articolo 3,paragrafo 3;

� per le caratteristiche essenziali elencate, per le quali non sia dichiaratala prestazione, le lettere «NPD» (nessuna prestazione determinata).

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Dichiarazione di prestazione Esempio

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DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE - DoP -

N. 1/2013

TESECO S.p.a.

Via C.L. Ragghianti, 12 - 56121 Pisa (Pi)

Sistema di valutazione e verifica della costanza della prestazione del prodotto: 2+

L'organismo italiano di certificazione ed ispezione SGS ITALIA S.p.a. nr. 1381 ha effettuato:1- ispezione iniziale dello stabilimento di produzione e della produzione in fabbrica

2- sorveglianza, valutazione e verifiche continue del controllo di produzione in fabbrica secondo il Sistema 2+ ed ha rilasciato il certificato di conformità del controllo della produzione in fabbrica n°

MI - 118

Codice di identificazione unico (1): SABBIA

Numero di tipo (2): codice 1

Uso previsto del prodotto (3):Aggregati per calcestruzzi - Aggregati per malta - Aggregati per conglomerati

bituminosi - Aggregati per costruzioni stradali

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Dichiarazione di prestazione Esempio (punto 4)

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13242 12620 13043 13139

Forma delle particelle NPD

Dimensioni delle particelleaggregato fine 0/2

GF85 - GTF10 GF85 GF85 - GTC10 NR

Massa volumica delle particelle 2,52

Purezza

Contenuto in fini f3 f3 f3 CAT 1

Qualità dei fini 0,2 MB - 61 SE

Percentuale di particelle frantumate NPD

Resistenza alla frammentazione/frantumazione NPD

Assorbimento/soluzione di acqua 2,00

Composizione/contenuto

Calcestruzzi Rc0

Pietra naturale, calcestruzzi, vetro Rcug90

Forati, piastrelle, mattoni Rb0

Conglomerati bituminosi Ra1-

Vetro Rg2-

Altro X1-

Frustoli FL5-

Solfati solubili in acido AS0,2 AS0,2NPD AS0,2

Zolfo totale S1 S1NPD S1

Cloruri NPD 0,078 NPD 0,078

Componenti che alterano la presa e l'indurimentoassenti

delle miscele legate con leganti idraulici

Resistenza all'attrito NPD

Rilascio di metalli pesanti mediante lisciviazione

(mg/l)(*)

Alluminio: < 0,200

Arsenico: < 0,010

Cadmio: < 0,005

Cobalto: < 0,050

Cromo VI: < 0,005

Cromo totale: < 0,050

Mercurio: < 0,001

Nichel: < 0,020

Piombo: < 0,010

(*) test di lisciviazione in acqua deionizzata;

riferimento limiti di cui alla Tabella 2 dell'Allegato 5 al

Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs 152/2006.

Rame totale: < 1,000

Selenio: < 0,010

Zinco: < 3,000

Rilascio di altre sostanze pericolose (mg/l)(*) Idrocarburi totali (espressi come n-esano): < 0,350

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Dichiarazione di prestazione Esempio

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La prestazione del prodotto di cui ai punti 1 e 2 è conforme alla prestazione dichiarata di cui al punto 4. Si rilascia la presente dichiarazione di prestazione sotto la responsabilità esclusiva del fabbricante.Firmato a nome e per conto del fabbricante

Amministratore Delegato

Pisa (Pi), 01 Luglio 2013

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Dichiarazione di prestazione Esempio

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Procedure semplificateDocumentazione tecnica appropriata – Articolo 38

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Prodotto-tipo: un fabbricante può sostituire la prova di tipo “ITT” o il calcolo ditipo “ITC” con una documentazione tecnica appropriata .

Implementazione della procedura di “sharing” ( art. 36 par.1 lett.b): ilproduttore potrà introdurre sul mercato un prodotto realizzato in basealla dichiarazione di prestazione effettuata da un soggetto terzo.

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Procedure semplificateDocumentazione tecnica appropriata – Articolo 38

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Prodotto-tipo: un fabbricante può sostituire la prova di tipo “ITT” o il calcolo ditipo “ITC” con una documentazione tecnica appropriata .

Implementazione della procedura di “cascading” ( art. 36 par.1 lett.c): ilproduttore potrà introdurre sul mercato un prodotto utilizzando ladichiarazione di prestazione di prodotti componenti il prodotto oggetto dimarcatura. Procedure di “sharing” e “cascading” sono già ampiamenteutilizzate.