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Credito, produzione e occupazione:
il sistema economico bergamasco dopo il 2008
Stefano Lucarelli
Dipartimento di Scienze Aziendali, Economiche e Metodi
Quantitativi, Università di Bergamo
Bergamo, Palazzo Frizzoni, Lunedì 21 Gennaio 2013
"La moneta complementare: uno strumento per rivitalizzare l’economia
del territorio"
La Lombardia
Determinanti della domanda di credito
contributi all’espansione (+) / contrazione (-)
La Lombardia
Modalità di restrizione
contributi all’espansione (+) / contrazione (-)
2218. Veneto Banca
21810. Banca della Bergamasca - CC
2199. Banca Popolare di Milano
4247. Banca Monte dei Paschi
3256. Banca Popolare di Vicenza
1385. Cassa Rurale - Banca di CC
13534. Unicredit
121023. Credito Bergamasco
141042. Intesa San Paolo
161411. Banca Popolare di Bergamo
Filiali a
Bergamo
Totale sportelli
in Provincia
Crediti alle imprese non finanziarie (Prime 3 banche sulla Provincia di Bergamo)
0
50000
100000
150000
200000
250000
300000
2007 2008 2009 2010 2011
Banca Popolare di Bergamo
Int esa San Paolo
Credit o Bergamasco
Tot ale
ROE
-20
-10
0
10
20
30
40
2007 2008 2009 2010 2011 2012
v a l or i %
Banca Popolare di Bergamo
Int esa San Paolo
Credit o Bergamasco
Unicredit
Banca della Bergamasca
Venet o Banca
Rapporto fra crediti deteriorati e crediti verso la clientela
0
2
4
6
8
10
12
2007 2008 2009 2010 2011 2012
Banca Popolare di Bergamo
Int esa San Paolo
Credit o Bergamasco
Unicredit
Banca della Bergamasca
Venet o Banca
Finanziamenti deteriorati in Lombardia
(Banca d’Italia 2012, milioni di Euro)
La Lombardia
(Banca d’Italia 2012)
Produzione industrialea Bergamo
dati corretti per giorni lavorativi
Interscambio commerciale con
l’estero della provincia di Bergamo
(milioni di Euro nel trimestre –
CCIAA di Bergamo su dati ISTAT)
Contributo dei settori alla
variazione dell’export
totale (+6,4%), nel I
semestre 2012
I lavoratori coinvolti in situazioni di crisi
(CIG+mobilità), gennaio-giugno 2012
incidenza % su occupazione provinciale elaborazione IRS su dati ARIFL – Regione Lombardia (mobilità) –INPS (CIG) -
ISTAT(occupati )
Le province più
colpite sono le più
industrializzate
Oltre il 68% dei licenziati nel corso del 2011 proviene da aziende fino a 15 dipendenti
(liste legge 236).
In provincia di Bergamo il 58% dei lavoratori è occupato in aziende con meno di
20 addetti.
Nelle aziende di piccole dimensioni il ricorso al licenziamento è molto più
frequente. (ISTAT 2009: 45% da 1 a 9 addetti; 13% da 10 a 19; 13% da 20 a 49;
29% da 50 addetti in su)
L’edilizia è il settore più colpito: non solo per il valore assoluto più elevato (oltre
4.000 licenziamenti in due anni) ma anche perché con l’11% dei lavoratori
dipendenti bergamaschi, l’edilizia subisce il 31% dei licenziamenti.
Imprese che prevedono assunzioni (quota % sul totale)