d. lg. n°139 -8 marzo2006 funzioni e compiti del funzioni e compiti del corpo nazionale dei vigili...
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D. lg. n°139 -8 D. lg. n°139 -8 marzo2006marzo2006
Funzioni e compiti del Funzioni e compiti del
Corpo Nazionale dei Vigili del Corpo Nazionale dei Vigili del FuocoFuoco
a norma dell’art.11 della legge 29 a norma dell’art.11 della legge 29 luglio 2003 n°229luglio 2003 n°229
D. lg. 139 -8 marzo D. lg. 139 -8 marzo 2006-2006-Art.13Art.13 Comma1 Comma1
-la PREVENZIONE INCENDI è funzione di -la PREVENZIONE INCENDI è funzione di preminente preminente interesse pubblicointeresse pubblico diretta a diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell’ambiente.di tutela dei beni e dell’ambiente.
Comma2Comma2
-La prevenzione incendi si esplica in ogni -La prevenzione incendi si esplica in ogni ambito caratterizzato dal ambito caratterizzato dal rischio incendirischio incendi
(luoghi di lavoro- depositi sostanze pericolose- radiazioni ionizzanti- (luoghi di lavoro- depositi sostanze pericolose- radiazioni ionizzanti- etc.) etc.)
Art.14 Art.14 D. lg. 139 -8 marzo 2006-D. lg. 139 -8 marzo 2006-
La prevenzione incendi è La prevenzione incendi è affidata alla competenza affidata alla competenza esclusiva del Ministero esclusiva del Ministero Dell’Interno che la esercita Dell’Interno che la esercita attraverso il Dipartimento e attraverso il Dipartimento e il il Corpo Nazionale dei VVFCorpo Nazionale dei VVF
Art.16Art.16 D. lg. 139 -8 marzo 2006- D. lg. 139 -8 marzo 2006-
Certificato di prevenzione Certificato di prevenzione incendiincendi
1. Il certificato di prevenzione incendi attesta1. Il certificato di prevenzione incendi attesta
il il rispetto delle prescrizionirispetto delle prescrizioni previste dalla previste dalla normativa di prevenzione incendi e la normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei sussistenza dei requisiti di sicurezza requisiti di sicurezza antincendioantincendio nei locali, attività, depositi nei locali, attività, depositi etc.etc.
Cosa si intende perCosa si intende per “prevenzione incendi”“prevenzione incendi”
All’interno della All’interno della “sicurezza antincendio“sicurezza antincendio” ” occorre distinguere fra :occorre distinguere fra :
a)a) Prevenzione incendiPrevenzione incendi,( misure tecniche e gestionali ,( misure tecniche e gestionali
atti a prevenire l’incidente - art 46 D.lg. 81/08)atti a prevenire l’incidente - art 46 D.lg. 81/08)
b)b) Sicurezza dei lavoratori nei luoghi di Sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro lavoro (misure a tutela dell’incolumità dei lavoratori - D.lg. (misure a tutela dell’incolumità dei lavoratori - D.lg. 81/08-)81/08-)
c)c) Sicurezza in caso di incendioSicurezza in caso di incendio (requisito “(requisito “opere di costruzioneopere di costruzione” ” DPR 246/93DPR 246/93))
D. lg. 81/08 (Art. 46.)D. lg. 81/08 (Art. 46.)
--PREVENZIONE INCENDI-PREVENZIONE INCENDI-CommaComma
1. La prevenzione incendi è la funzione di 1. La prevenzione incendi è la funzione di preminente interesse pubblico, di preminente interesse pubblico, di esclusiva esclusiva competenza statalecompetenza statale, diretta a conseguire, , diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell'ambiente.di tutela dei beni e dell'ambiente.
CommaComma
2. Nei luoghi di lavoro soggetti al presente 2. Nei luoghi di lavoro soggetti al presente decreto legislativo devono essere adottate decreto legislativo devono essere adottate idonee misure per prevenire gli incendi e per idonee misure per prevenire gli incendi e per tutelare l'incolumità dei lavoratori.tutelare l'incolumità dei lavoratori.
Sicurezza in caso di incendioSicurezza in caso di incendio --DPR DPR
246/93-246/93- - -Direttiva Direttiva prodotti da costruzioneprodotti da costruzione 89/106/CEE- 89/106/CEE-
E’ il 2° requisito essenziale delle E’ il 2° requisito essenziale delle “opere di “opere di
costruzione”costruzione”, dettato nei seguenti obiettivi:, dettato nei seguenti obiettivi:
la stabilità degli elementi portanti per un tempo la stabilità degli elementi portanti per un tempo utile ad assicurare il soccorso agli occupanti;utile ad assicurare il soccorso agli occupanti;
la limitata propagazione del fuoco e dei fumi, la limitata propagazione del fuoco e dei fumi, anche riguardo alle opere vicine;anche riguardo alle opere vicine;
la possibilità che gli occupanti lascino l'opera la possibilità che gli occupanti lascino l'opera indenni o che gli stessi siano comunque indenni o che gli stessi siano comunque soccorsi ;soccorsi ;
la possibilità per le squadre di soccorso di la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza, operare in condizioni di sicurezza,
Resistenza al fuoco
Compartimentazione eResistenza al fuoco “ REI ”
R
FUMO E CALORE
E
CALORE
I NULLA
REAZIONE AL FUOCO DEI MATERIALI
D. lgs 81/08 -(Art. 46. – D. lgs 81/08 -(Art. 46. – comma 4comma 4 )- )-
Fino all'adozione dei decreti di cui Fino all'adozione dei decreti di cui al comma 3, continuano ad al comma 3, continuano ad applicarsi i criteri generali di applicarsi i criteri generali di sicurezza antincendio e per la sicurezza antincendio e per la gestione delle emergenze nei luoghi gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro di cui al di lavoro di cui al decreto del decreto del Ministro dell'interno in data 10 Ministro dell'interno in data 10 marzo 1998marzo 1998..
Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)n°81 del 7/04/1998)
..
(
Oggetto del D.M.Oggetto del D.M.Sicurezza antincendio e Gestione Sicurezza antincendio e Gestione emergenza-emergenza-
linee guida Valutazione RISCHIO linee guida Valutazione RISCHIO INCENDIO nei luoghi di lavoroINCENDIO nei luoghi di lavoro
per i quali per i quali non esistono specifici non esistono specifici disposizioni di prevenzione disposizioni di prevenzione incendiincendi
Le novità del D.M. 10.3.1998Le novità del D.M. 10.3.1998
SCELTA OGGETTIVASCELTA OGGETTIVA
Il decreto fa parte delle normative del Il decreto fa parte delle normative del tipo non prescrittivo, nelle quali tipo non prescrittivo, nelle quali la scelta la scelta delle misure da adottare è lasciata al delle misure da adottare è lasciata al professionista della sicurezzaprofessionista della sicurezza
DM 10 Marzo 1998DM 10 Marzo 1998 9 articoli. e 10 allegati9 articoli. e 10 allegati Art 1 Campo di applicazioneArt 1 Campo di applicazione Criteri di valutazione rischio d’incendio Criteri di valutazione rischio d’incendio ((art 17 D.L.vo art 17 D.L.vo
81/08)81/08)
ee Misure di prevenzione e protezione Misure di prevenzione e protezione nei luoghi di nei luoghi di
lavorolavoro Esclude Esclude :: Attività industrialiAttività industriali a rischio di incidenti rilevanti a rischio di incidenti rilevanti (ex (ex
334/99 ) 334/99 ) per i quali si applicano comunqueper i quali si applicano comunque
Art 6- Designazione addetti servizi antincendioArt 6- Designazione addetti servizi antincendio Art 7- Formazione addetti prevenzione e lotta antincendioArt 7- Formazione addetti prevenzione e lotta antincendio
Art 2 Art 2 Valutazione del rischioValutazione del rischio
La valutazione dei rischio La valutazione dei rischio incendioincendio e le e le conseguenti misure di prevenzione e protezione conseguenti misure di prevenzione e protezione costituiscono parte specifica della valutazione costituiscono parte specifica della valutazione dei rischidei rischi ( All. 1) ( All. 1)
Nel Documento sono inseritiNel Documento sono inseriti:: Nominativi lavoratori incaricatiNominativi lavoratori incaricati Misure di prevenzioni e protezione, lotta Misure di prevenzioni e protezione, lotta
antincendio e gestione delle emergenzeantincendio e gestione delle emergenze
Criteri di valutazione rischiCriteri di valutazione rischi Elevato Elevato Medio Medio BassoBasso
Art. 3 -Misure Art. 3 -Misure preventive, protettive epreventive, protettive e precauzioniprecauzioni di esercizio di esercizio
Adozione misure finalizzate a:Adozione misure finalizzate a:a)a) Ridurre la probabilità incendioRidurre la probabilità incendio ( All. II)( All. II)
b)b) Realizzare vie e uscite di emergenza Realizzare vie e uscite di emergenza (All. III)(All. III)
c)c) Segnalare l’incendio e ad attivare gli allarmi e Segnalare l’incendio e ad attivare gli allarmi e le procedure di emergenza le procedure di emergenza ( All. IV)( All. IV)
d)d) Estinzione dell’incendioEstinzione dell’incendio ( All. V) ( All. V)
e)e) Garantire l’efficienza dei sistemi di protezioneGarantire l’efficienza dei sistemi di protezione (All. VI)(All. VI)
f)f) Fornire ai lavoratori adeguata formazioneFornire ai lavoratori adeguata formazione (All. (All. VII)VII)
Art. 4 Controllo e manutenzione degli Art. 4 Controllo e manutenzione degli impianti e attrezzature antincendioimpianti e attrezzature antincendio
Gli impianti e le attrezzature antincendioGli impianti e le attrezzature antincendioDEVONODEVONO essere controllati e tenuti efficienti essere controllati e tenuti efficienti
nel nelrispetto: rispetto:
LeggiLeggi RegolamentiRegolamenti Norme di buona tecnica Norme di buona tecnica ( CEI ; UNI )( CEI ; UNI ) Direttive CEDirettive CE Istruzioni fornite dal costruttoreIstruzioni fornite dal costruttore
REGISTRO DEI CONTROLLIREGISTRO DEI CONTROLLI
Art. 5 -Gestione dell’emergenza in caso Art. 5 -Gestione dell’emergenza in caso d’incendiod’incendio
Documento delle misure organizzative e Documento delle misure organizzative e gestionali da attuare in caso d’incendio gestionali da attuare in caso d’incendio comprendente il comprendente il Piano di emergenzaPiano di emergenza redatto secondo i criteri dettati dall’redatto secondo i criteri dettati dall’all. all. VIIIVIII
Per luoghi di lavoro < 10 dipendenti non è Per luoghi di lavoro < 10 dipendenti non è obbligatorio redigere il documento, fermo obbligatorio redigere il documento, fermo restando l’obbligo di misure organizzative restando l’obbligo di misure organizzative e gestionalie gestionali
Art. 6 Art. 6 Designazione degli Designazione degli addetti al servizio antincendioaddetti al servizio antincendio
Il Datore di lavoro designa uno o Il Datore di lavoro designa uno o più lavoratori per la lotta più lavoratori per la lotta antincendio e gestione delle antincendio e gestione delle emergenze emergenze ( Art.18 D. lg.- 81/08)( Art.18 D. lg.- 81/08)
I lavoratori designatiI lavoratori designati Devono essere formati -Devono essere formati -attestato di attestato di
frequenza-frequenza-
Per lavoratori incaricati attività a Per lavoratori incaricati attività a rischio elevato (rischio elevato ( All. X) All. X) --attestato idonietà attestato idonietà secondo le procedure art3 L.609/96-secondo le procedure art3 L.609/96-
Art. Art. 77 Obbligo di formazione addetti alla prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione emergenza (all. X)
Art. 8Art. 8 Disposizioni transitorie e finali per i Disposizioni transitorie e finali per i luoghi di lavoro in uso prima luoghi di lavoro in uso prima dell’entrata in vigore del dell’entrata in vigore del D.M.D.M.
Adeguamento vie d’uscita da utilizzare in Adeguamento vie d’uscita da utilizzare in caso di emergenza entro 2 annicaso di emergenza entro 2 anni
Art. 9Art. 9 Entrata in vigore sei mesi dopo la Entrata in vigore sei mesi dopo la pubblicazione pubblicazione ( 07.10.1998)( 07.10.1998)
10 Allegati10 Allegati Criteri e linee guidaCriteri e linee guida
All. I –Linee guida per la valutazione del rischio incendio All. I –Linee guida per la valutazione del rischio incendio
All. II -misure intese a ridurre la probabilità di insorgenza All. II -misure intese a ridurre la probabilità di insorgenza degli incendi degli incendi
All. III -misure relative alle vie di uscita in caso di incendio All. III -misure relative alle vie di uscita in caso di incendio
All IV -misure per la rivelazione e l’allarme in caso di All IV -misure per la rivelazione e l’allarme in caso di incendioincendio
Allegato V Attrezzi ed Impianti; Allegato V Attrezzi ed Impianti;
All. VI Controlli e manutenzioneAll. VI Controlli e manutenzione All. VII Informazione e formazione antincendio All. VII Informazione e formazione antincendio All. VIII Pianificazione procedure da attuare in caso All. VIII Pianificazione procedure da attuare in caso
d’incendio d’incendio All. IX Contenuto dei corsi di formazione; All. IX Contenuto dei corsi di formazione; All. X Luoghi di lavoro rischio alto (attestato idoneità)All. X Luoghi di lavoro rischio alto (attestato idoneità)
FASI DELLA VALUTAZIONE
[1] IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLIDI INCENDIO
• Materiali combustibili • Fonti di innesco• fiamme o scintille dovute ai processi• saldatura• sorgenti di calore per scarsa coibentazione o attriti• fiamme libere• attrezzature e impianti elettrici Inadeguati
FASI DELLA VALUTAZIONE [2] INDIVIDUAZIONE DEI LAVORATORI E
DELLE PERSONE ESPOSTE AL RISCHIO
Valido in generale per tutti le persone
In particolare da considerare:• la presenza di aree di riposo• affollamento di pubblico occasionale• persone con handicap etc.
FASI DELLA VALUTAZIONE [3][3] ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DEI ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DEI PERICOLI D’ INCENDIO PERICOLI D’ INCENDIO
Per ogni pericolo individuato Per ogni pericolo individuato bisognabisogna
valutare se può essere:valutare se può essere:• • eliminatoeliminato• • ridottoridotto• • sostituito con alternative più sostituito con alternative più
sicuresicure• • separato o protetto dalle altre separato o protetto dalle altre
attivitàattività
FASI DELLA VALUTAZIONE [4] [4] VALUTAZIONE DEL RISCHIOVALUTAZIONE DEL RISCHIO RESIDUO D’ INCENDIO RESIDUO D’ INCENDIO
Valutazione e Classificazione del Valutazione e Classificazione del livello di rischiolivello di rischio
Rischio incendio bassoRischio incendio basso Rischio incendio medioRischio incendio medio Rischio incendio elevatoRischio incendio elevato
FASI DELLA VALUTAZIONE [5][5] VERIFICA DELL’ADEGUATEZZA DELLE VERIFICA DELL’ADEGUATEZZA DELLE
MISURE ESISTENTI MISURE ESISTENTI
Per tutte le attività si devono applicare Per tutte le attività si devono applicare le misure per ridurre o eliminare i le misure per ridurre o eliminare i rischi. rischi.
rischi inaccettabili rischi inaccettabili Se non è possibile si applicano una o Se non è possibile si applicano una o
più misure compensative più misure compensative (vie di esodo, (vie di esodo, mezzi di spegnimento, rivelazione e mezzi di spegnimento, rivelazione e allarme antincendio, Informazione e allarme antincendio, Informazione e formazione)formazione)
Probab.
Elevata
MedioAlta
MedioBassa
Bassissima
Magnit. Trascur. Modesta Notevole Ingente
Rischio = F x M
Il controllo del rischio
PROTEZIONE
PREVENZIONE
Area a rischio inaccettabile
GESTIONE DEL RISCHIO GESTIONE DEL RISCHIO RESIDUORESIDUO
Le attività soggette a CPI Le attività soggette a CPI sono considerate sono considerate adeguate ?adeguate ?
Rispetto norme tecniche specificheRispetto norme tecniche specifiche
Ridurre l’insorgenza d’incendio Ridurre l’insorgenza d’incendio (All 2)(All 2)
Garantire efficienza impianti protezione Garantire efficienza impianti protezione (All V)(All V)
Formazione e informazione lavoratori Formazione e informazione lavoratori ( All ( All VII)VII)
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)
ALLEGATO IALLEGATO I Valutazione del rischio incendio Valutazione del rischio incendio
La Valutazione del rischio di La Valutazione del rischio di incendio tiene conto:incendio tiene conto:
Tipo di attivitàTipo di attività Materiali immagazzinati e/o manipolatiMateriali immagazzinati e/o manipolati Attrezzature presenti ivi compresi gli arredi Attrezzature presenti ivi compresi gli arredi
(layout )(layout )
Caratteristiche costruttive dei luoghi di lavoro Caratteristiche costruttive dei luoghi di lavoro Resistenza al fuoco delle strutture Resistenza al fuoco delle strutture Reazione al fuoco dei materialiReazione al fuoco dei materiali Dimensioni e articolazione dei luoghi di lavoro Dimensioni e articolazione dei luoghi di lavoro Numero delle persone presenti Numero delle persone presenti --Affollamento-Affollamento-
Presenza di persone di ridotte capacità Presenza di persone di ridotte capacità motoriemotorie
Identificazione dei pericoli di incendioIdentificazione dei pericoli di incendio -Materiali Combustibili e/o infiammabili--Materiali Combustibili e/o infiammabili-
[1]
Vernici e solventiVernici e solventi Adesivi infiammabiliAdesivi infiammabili Gas infiammabiliGas infiammabili Grandi quantitativi di carta e/o plasticaGrandi quantitativi di carta e/o plastica (sotto (sotto
forma di schiume)forma di schiume)
Manufatti infiammabiliManufatti infiammabili Prodotti chimici infiammabili Prodotti chimici infiammabili ((Incompatibilità Es. Incompatibilità Es.
acetilene rame- argento) acetilene rame- argento) Rivestimenti infiammabili su vaste superficiRivestimenti infiammabili su vaste superfici
(Reazione al fuoco)(Reazione al fuoco)
Sorgenti di innescoSorgenti di innesco [1]
Difetti meccanici e elettriciDifetti meccanici e elettrici
Presenza di fiamme e/o scintille nei processi Presenza di fiamme e/o scintille nei processi di lavorazionedi lavorazione
Macchine e apparecchiature che producono Macchine e apparecchiature che producono calore installate e/o utilizzate in modo non calore installate e/o utilizzate in modo non correttocorretto
Apparecchiature elettriche installate e/o Apparecchiature elettriche installate e/o utilizzate non rispettando le norme di buona utilizzate non rispettando le norme di buona tecnica e di corretto utilizzotecnica e di corretto utilizzo
Uso di fiamme libereUso di fiamme libere
Identificazione dei lavoratori e Identificazione dei lavoratori e altre persone espostialtre persone esposti [2]
Aree di riposo Aree di riposo UBICAZIONE ‘ PROTEZIONEUBICAZIONE ‘ PROTEZIONE
Persone con mobilità, udito e/o vista Persone con mobilità, udito e/o vista limitata limitata
Persone che non conoscono i luoghi Persone che non conoscono i luoghi e le vie di esodo e le vie di esodo INFORMAZIONEINFORMAZIONE
Persone presenti in aree a rischio Persone presenti in aree a rischio specifico d’incendio specifico d’incendio AUTORIZZATE AUTORIZZATE INFORMATEINFORMATE
Eliminazione e/o Riduzione dei pericoli Eliminazione e/o Riduzione dei pericoli
d’incendio d’incendio [3]
Ogni pericolo d’incendio identificato può Ogni pericolo d’incendio identificato può essereessere::
EliminatoEliminato RidottoRidotto Sostituto con alternative più sicureSostituto con alternative più sicure Separato o protetto tenuto conto della Separato o protetto tenuto conto della
salvaguardia delle persone e delle esigenze salvaguardia delle persone e delle esigenze dell’attivitàdell’attività
--
Criteri per ridurre i pericoli causati da Criteri per ridurre i pericoli causati da materiali e sostanze infiammabili e/o materiali e sostanze infiammabili e/o
combustibili combustibili [3] Riduzione dei materiali altamente Riduzione dei materiali altamente
infiammabili necessariinfiammabili necessari Sostituzione dei materiali pericolosi con Sostituzione dei materiali pericolosi con
altri meno pericolosialtri meno pericolosi Immagazzinamento dei materiali in Immagazzinamento dei materiali in
locali con strutture REI locali con strutture REI COMPARTIMENTICOMPARTIMENTI
Rimozione e/o sostituzione dei materiali Rimozione e/o sostituzione dei materiali di rivestimento che favoriscono la di rivestimento che favoriscono la propagazione dell’incendio propagazione dell’incendio -reazione al -reazione al fuoco-fuoco-
Misure per ridurre i pericoli Misure per ridurre i pericoli causati da sorgenti di calore causati da sorgenti di calore [3]
Rimozione delle sorgenti di calore non necessarie Rimozione delle sorgenti di calore non necessarie Schermatura delle sorgenti di calore pericolosi con Schermatura delle sorgenti di calore pericolosi con
elementi REIelementi REI Controllo impianti elettrici secondo le norme Controllo impianti elettrici secondo le norme
tecnichetecniche Pulizia dei condotti di ventilazione e canne fumariePulizia dei condotti di ventilazione e canne fumarie Adozione di sistemi di lavoro a fiamma libera Adozione di sistemi di lavoro a fiamma libera (LUOGHI (LUOGHI
ATTREZZATI)ATTREZZATI)
Identificazione delle aree a rischio dove e proibito Identificazione delle aree a rischio dove e proibito usare fiamme libereusare fiamme libere
Classificazione dei livelli di rischio Classificazione dei livelli di rischio [4]
Luoghi di lavoro a rischio incendio Luoghi di lavoro a rischio incendio BassoBasso
Luoghi di lavoro a rischio incendio Luoghi di lavoro a rischio incendio MedioMedio
Luoghi di lavoro a rischio incendio Luoghi di lavoro a rischio incendio ElevatoElevato
Luoghi di lavoro a rischio incendio Luoghi di lavoro a rischio incendio “Basso”“Basso” [4]
Definibili in luoghi di lavoro con:Definibili in luoghi di lavoro con:
Sostanze a basso tasso di infiammabilitàSostanze a basso tasso di infiammabilità( di norma materiali solidi non reagenti)( di norma materiali solidi non reagenti)
Scarse possibilità di sviluppo principi Scarse possibilità di sviluppo principi d’incendiod’incendio (limitato carico d’incendio - limitate sorgenti (limitato carico d’incendio - limitate sorgenti d’innesco)d’innesco)
Scarsa probabilità di propagazione incendio Scarsa probabilità di propagazione incendio
(Superficie limitate)(Superficie limitate)
Luoghi di lavoro a rischio incendio Luoghi di lavoro a rischio incendio
“Medio“Medio”” [4]
Definibili in luoghi di lavoro con:Definibili in luoghi di lavoro con:
Presenza sostanze infiammabili Presenza sostanze infiammabili
(liquidi infiammabili (liquidi infiammabili categoria Ccategoria C))
Condizioni che favorirono sviluppo Condizioni che favorirono sviluppo d’incendid’incendi (lavorazioni con possibili sorgenti d’innesco)(lavorazioni con possibili sorgenti d’innesco)
Probabilità di propagazione incendio Probabilità di propagazione incendio limitata limitata (superfici limitate)(superfici limitate)
Attività soggette a rilascio CPI con esclusione RISCHIO ELEVATO Attività soggette a rilascio CPI con esclusione RISCHIO ELEVATO
Luoghi di lavoro a rischio incendio Luoghi di lavoro a rischio incendio
“Elevato“Elevato” ” [4]
Luoghi di lavoro con:Luoghi di lavoro con: Sostanze altamente infiammabili Sostanze altamente infiammabili
(gas infiammabili – liquidi infiammabili (gas infiammabili – liquidi infiammabili categoria A)categoria A)
Condizioni di esercizio che possono Condizioni di esercizio che possono notevolmente favorire lo sviluppo di incendi notevolmente favorire lo sviluppo di incendi ( processi con produzione di vapori, nebbie e ( processi con produzione di vapori, nebbie e polveri altamente infiammabili )polveri altamente infiammabili )
Probabilità di forte propagazione delle Probabilità di forte propagazione delle fiamme fiamme ( Ampie superfici -Non classificabile come luogo a rischio ( Ampie superfici -Non classificabile come luogo a rischio BASSO o MEDIOBASSO o MEDIO
Es. Attività riportate all. IXEs. Attività riportate all. IX
Luoghi di lavoro a rischio incendio Luoghi di lavoro a rischio incendio “Elevato “Elevato [4]
Un’area a rischio elevato può elevare il livello Un’area a rischio elevato può elevare il livello di rischio dell’intero luogo di lavoro di rischio dell’intero luogo di lavoro ( se non ( se non separata)separata)
E’ possibile ridurre il livello di rischio E’ possibile ridurre il livello di rischio attraverso misure di protezione attiva di tipo attraverso misure di protezione attiva di tipo automaticoautomatico
Alto affollamentoAlto affollamento limita la velocità di esodo in limita la velocità di esodo in caso d’incendio con innalzamento del rischiocaso d’incendio con innalzamento del rischio
DISTANZA MASSIMA PERCORRIBILE INDISTANZA MASSIMA PERCORRIBILE INFUNZIONE DELLA CONCENTRAZIONEFUNZIONE DELLA CONCENTRAZIONE
Concentrazione compresa tra 3,2 – 0,65 m2/persona velocità da 94 m/min a 44 m/minMovimento. Normale
Concentrazione compresa tra 0,65 – 0,27 m2/personaVelocità da 44 m/min a 30 m/minMovimento ondeggiante
Concentrazione compresa tra 0,27 – 0,20 m2/personaVelocità da 30 m/min a 10 m/min(tendente a zero = PANICO)
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)
ALLEGATO IIALLEGATO II
Misure per ridurre la probabilità di Misure per ridurre la probabilità di incendiincendi
Misure intese a ridurre la Misure intese a ridurre la probabilità di insorgenza degli probabilità di insorgenza degli incendiincendi
a)a)Misure TecnicheMisure Tecniche Realizzazione di impianti elettrici a regola Realizzazione di impianti elettrici a regola
d’arted’arte Messa a terra impianti, strutture e masse Messa a terra impianti, strutture e masse
metalliche (formazione cariche metalliche (formazione cariche elettrostatiche) elettrostatiche)
Realizzare impianti contro le scariche Realizzare impianti contro le scariche atmosfericheatmosferiche
Ventilazione in presenza di vaporiVentilazione in presenza di vapori Adozione dispositivi di sicurezza e controllo Adozione dispositivi di sicurezza e controllo
Misure Organizzativo Misure Organizzativo GestionaleGestionale
Rispetto ordine e puliziaRispetto ordine e pulizia Controllo sulle misure di sicurezza Controllo sulle misure di sicurezza
(programma)(programma)
Predisposizione regolamento Predisposizione regolamento interno sulla sicurezza interno sulla sicurezza ( scritto)( scritto)
Informazione e formazione dei Informazione e formazione dei lavoratori lavoratori (Aggiornamento periodico della (Aggiornamento periodico della formazione)formazione)
MISURE DI PREVENZIONE E DI MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE ANTINCENDIOPROTEZIONE ANTINCENDIO
MISURE DI PREVENZIONE E DI MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE ANTINCENDIOPROTEZIONE ANTINCENDIO
Strutturali
Impiantistiche
GESTIONALIGESTIONALIGESTIONALIGESTIONALI
IMPORTANZAPESO
IMPORTANZAPESO
25%
25%
50%
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)
ALLEGATO IIIALLEGATO III
Misure per le vie di esodo in caso Misure per le vie di esodo in caso d’incendiod’incendio
Misure relative alle vie di esodoMisure relative alle vie di esodo ObiettiviObiettivi
Il sistema deve garantire che senza Il sistema deve garantire che senza assistenza, le persone in sicurezza assistenza, le persone in sicurezza possono fare un percorso riconoscibile, possono fare un percorso riconoscibile, senza ostacoli fino a luogo sicurosenza ostacoli fino a luogo sicuro
Parametri:Parametri: AffollamentoAffollamento Pericoli presentiPericoli presenti Numero delle uscite disponibili e Numero delle uscite disponibili e
alternativealternative
Criteri generali di sicurezza per le vie Criteri generali di sicurezza per le vie d’uscitad’uscita
Ogni luogo deve avere vie d’uscita alternativeOgni luogo deve avere vie d’uscita alternative Ogni uscita deve essere indipendente da altreOgni uscita deve essere indipendente da altre
Lunghezza di percorso:Lunghezza di percorso:15 – 30 mt. ( tempo max 1minuto) rischio elevato15 – 30 mt. ( tempo max 1minuto) rischio elevato30 – 45 mt. ( tempo max 3minuti) rischio medio30 – 45 mt. ( tempo max 3minuti) rischio medio45 – 60 mt. ( tempo max 5minuti) rischio basso45 – 60 mt. ( tempo max 5minuti) rischio basso
Le vie d’uscita devono sempre Le vie d’uscita devono sempre condurre in condurre in luogo sicuroluogo sicuro
I percorsi d’uscita in un’unica direzione I percorsi d’uscita in un’unica direzione devono devono essere evitatiessere evitati, ,
La larghezza deve essere commisurata La larghezza deve essere commisurata all’affollamentoall’affollamento e va misurata nel punto più stretto e va misurata nel punto più stretto del percorso.del percorso.
Scale devono essere normalmente protette Scale devono essere normalmente protette (Comp. (Comp.
REI)REI) Eccezione dei Eccezione dei piccoli luoghi di lavoropiccoli luoghi di lavoro
Lunghezza di percorso unica direzione.Lunghezza di percorso unica direzione.::
6 – 15 mt. 6 – 15 mt. ( tempo max 1minuto)( tempo max 1minuto) aree a rischio elevatoaree a rischio elevato
9 – 30 mt. 9 – 30 mt. ( tempo max 3 minuti)( tempo max 3 minuti) aree a rischio medio aree a rischio medio
12 – 45 mt. 12 – 45 mt. ( tempo max 5 minuti)( tempo max 5 minuti) aree a rischio basso aree a rischio basso
Uscite di pianoUscite di pianoUna per ogni piano può ritenersi Una per ogni piano può ritenersi sufficientesufficiente
EccezioniEccezioni Affollamento> 50 personeAffollamento> 50 persone
Aree con pericolo specifico d’incendio e Aree con pericolo specifico d’incendio e esplosioniesplosioni
Lunghezza percorso di esodo maggiore a:Lunghezza percorso di esodo maggiore a:
6 – 15 mt. 6 – 15 mt. ( tempo max 1minuto)( tempo max 1minuto) aree a rischio elevato aree a rischio elevato
9 – 30 mt. 9 – 30 mt. ( tempo max 3 minuti) ( tempo max 3 minuti) aree a rischio medioaree a rischio medio
12 – 45 mt. 12 – 45 mt. ( tempo max 5 minuti)( tempo max 5 minuti) aree a rischio basso aree a rischio basso
Larghezza Larghezza delle uscite delle uscite modulo =modulo =
modulo modulo = m.0,60 x 200= m.0,60 x 200 (Spazio necessario al transito di 1 (Spazio necessario al transito di 1 persona)persona)
50 / 37,5 / 33 =N° persone che possono defluire da 1 modulo50 / 37,5 / 33 =N° persone che possono defluire da 1 modulo
Larghezza luoghi pubblici = multipla di modulo (toll. 5%)Larghezza luoghi pubblici = multipla di modulo (toll. 5%)
Larghezza luoghi lavoro = m.0,8 ( toll. 2 %) pari a 1 moduloLarghezza luoghi lavoro = m.0,8 ( toll. 2 %) pari a 1 modulo
SCALESCALE Larghezza non inferiore a quelle delle uscite del piano servitoLarghezza non inferiore a quelle delle uscite del piano servito Se servono più piani la larghezza va calcolata in relazione Se servono più piani la larghezza va calcolata in relazione
all’affollamento di 2 piani consecutivi con > affollamentoall’affollamento di 2 piani consecutivi con > affollamento
Apertura delle porteApertura delle porte
Tutte le porte delle uscite per i quali è Tutte le porte delle uscite per i quali è obbligatorio l’apertura nel senso dell’esodo, obbligatorio l’apertura nel senso dell’esodo, devono essere apribili a semplice spinta.devono essere apribili a semplice spinta.
Segnaletica.Segnaletica. E E IlluminazioneIlluminazione Le vie devono essere chiaramente indicati Le vie devono essere chiaramente indicati
con segnaletica con segnaletica (Titolo V° D. Lg. 81/08)(Titolo V° D. Lg. 81/08) e illuminati e illuminati per consentire la percorribilitàper consentire la percorribilità
Divieti da osservare lungo le vie d’uscitaDivieti da osservare lungo le vie d’uscita Installare apparecchi fissi e/o portatili di Installare apparecchi fissi e/o portatili di
produzione caloreproduzione calore Depositi temporanei di arredi e/ o rifiutiDepositi temporanei di arredi e/ o rifiuti Sistemi di illuminazione a fiamma liberaSistemi di illuminazione a fiamma libera
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)
ALLEGATO IVALLEGATO IV
Misure per la rivelazione e l’allarme in caso Misure per la rivelazione e l’allarme in caso d’incendiod’incendio
Misure di rivelazione e allarme in caso di Misure di rivelazione e allarme in caso di incendioincendio
ObiettivoObiettivo
Assicurare che le persone presenti siano Assicurare che le persone presenti siano avvisate di un principio d’incendio, prima avvisate di un principio d’incendio, prima
che esso minacci la loro incolumitàche esso minacci la loro incolumità
L’allarme e/o rivelazioneL’allarme e/o rivelazione
Può essere manuale elettrico automatico Può essere manuale elettrico automatico deve attivare:deve attivare:
procedura di evacuazione e/o procedura di evacuazione e/o d’interventod’intervento
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del ( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)7/04/1998)
ALLEGATO VALLEGATO V
Attrezzature ed impianti di estinzione Attrezzature ed impianti di estinzione
degli incendidegli incendi
Classificazione Degli IncendiClassificazione Degli Incendi
Classe Classe AA materiale solido materiale solido
Classe Classe BB materiale liquidomateriale liquido
Classe Classe CC sostanze gassose sostanze gassose
Classe Classe DD metallimetalli
EE apparecchiature elettriche apparecchiature elettriche sotto tensionesotto tensione
SOLIDI COMBUSTIBILI
CON PRODUZIONE DI
BRACE
LIQUIDI INFIAMMABILI
GAS INFIAMMABILI METALLI INFIAMMABILI(Magnesio--Fosforo--Alluminio--ecc.)
C D
A B
Tipi di Polveri: Tipi di Polveri: Efficacia Efficacia neglinegli IncendiIncendi
Bicarbonato di Bicarbonato di sodio sodio
Bicarbonato di Bicarbonato di potassiopotassio
B C B C EE
Fosfato di ammonioFosfato di ammonio A B C A B C EE
Cloruro di sodioCloruro di sodio
GrafiteGrafite DD
Classificazione estintori
FOCOLARI TIPO DI CLASSE A
Classificazione ESTINTORI - ADesignazione del focolare tipo
DesignazioDesignazione Focolare ne Focolare tipotipo
Numero di travi di legno di L. 50 cm
Lunghezza del focolare cm
3A3A
5A5A 33
55 3030
5050
8A8A
13A13A 88
1313 8080
130130
21A21A
34A34A
55A55A
2121
3434
5555
210210
340340
550550
Diametro mm.Profondità mm.Spes. di parete mm.Superficie dmq.
560 100 2 25,1720 150 2 40,8910 150 2 65,91200 150 2,5 106,71500 150 2,5 172,71700 150 2,5 219,81900 200 2,5 279,42120 200 2,5 354,82400 200 2,5 4522710 200 2,5 574,63000 200 2,5 731,6
113144183233
34557089
113 B144 B183 B233 B
34 B55 B70 B89 B
21 B
81321
1/3 acqua+2/3 benz.
Dimensioni del recipiente
8 B13 B
Designazionefocolare tipo
Volume liquido
FOCOLARI TIPO DI CLASSE B
Estintori portatiliEstintori portatili
Tipo di Tipo di EstintoreEstintore
SuperficiSuperficiee
Protetta Protetta da da
1 1 estintoreestintore
Rischio Rischio BassoBasso
Rischio Rischio MedioMedio
Rischio Rischio AltoAlto
13A – 13A – 89BC89BC
100 mq100 mq ---------- ----------
21A - 21A - 113BC113BC
150mq150mq 100mq100mq ----------
34A - 34A - 233BC233BC
200mq200mq 150mq150mq 100mq100mq
55A - 55A - 233BC233BC
250mq250mq 200mq200mq 200mq200mq
Ubicazione delle attrezzature di Ubicazione delle attrezzature di spegnimentospegnimento
EstintoriEstintori In punti visibili e segnalati lungo le vie In punti visibili e segnalati lungo le vie
di esodo in prossimità delle uscite a di esodo in prossimità delle uscite a distanza di 30 m. circadistanza di 30 m. circa
IdrantiIdranti In punti visibili, segnalati e accessibili In punti visibili, segnalati e accessibili
lungo le vie di uscita lungo le vie di uscita con esclusione con esclusione delle scaledelle scale, in grado di raggiungere , in grado di raggiungere tutta la superficie protetta almeno con il tutta la superficie protetta almeno con il getto dell’acqua getto dell’acqua
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del ( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)7/04/1998)
ALLEGATO VIALLEGATO VI
Controlli e manutenzione sulle misure di Controlli e manutenzione sulle misure di
protezione antincendioprotezione antincendio
GeneralitàGeneralità Tutte le misure di Tutte le misure di protezione, rivelazione e allarme devono protezione, rivelazione e allarme devono essere sorvegliati, controllati e essere sorvegliati, controllati e manutenzionatimanutenzionati
Sorveglianza Sorveglianza Controllo periodico Controllo periodico
Verifica completa almeno semestraleVerifica completa almeno semestrale
Manutenzione ordinariaManutenzione ordinaria Manutenzione straordinariaManutenzione straordinaria
REGISTRO DEI CONTROLLIREGISTRO DEI CONTROLLI
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del ( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)7/04/1998)
ALLEGATO VIIALLEGATO VII
Informazione e formazione antincendioInformazione e formazione antincendio
GeneralitàGeneralità
Il datore di lavoro ha l’obbligo di Il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire ai lavoratori una adeguata fornire ai lavoratori una adeguata informazione e formazione sui informazione e formazione sui principi della prevenzione incendi e principi della prevenzione incendi e sulla attuazione delle misure da sulla attuazione delle misure da attuare in presenza d’incendioattuare in presenza d’incendio
Formazione e informazione su:Formazione e informazione su:
•Rischio d’incendio legati all’attività Rischio d’incendio legati all’attività e alle mansioni svoltee alle mansioni svolte•Misure di prevenzioni e protezioni Misure di prevenzioni e protezioni adottate nel luogo di lavoroadottate nel luogo di lavoro•Procedure da adottare in caso Procedure da adottare in caso d’incendiod’incendio•Procedure di allarme e evacuazioneProcedure di allarme e evacuazione
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del ( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)7/04/1998)
ALLEGATO VIIIALLEGATO VIII
Pianificazione delle procedure da attuare in caso Pianificazione delle procedure da attuare in caso
di incendiodi incendio
GeneralitàGeneralità In tutti i luoghi di lavoro deve In tutti i luoghi di lavoro deve essere predisposto e tenuto aggiornato il piano essere predisposto e tenuto aggiornato il piano di emergenzadi emergenza
CONTENUTI DEL P.ECONTENUTI DEL P.E. . da riportare con chiare istruzioni da riportare con chiare istruzioni
scrittescritte
Caratteristiche dei luoghi – Vie di esodoCaratteristiche dei luoghi – Vie di esodo Sistemi di rivelazione e allarme incendioSistemi di rivelazione e allarme incendio Numero delle persone presenti e loro Numero delle persone presenti e loro
ubicazioneubicazione Lavoratori esposti a rischi particolariLavoratori esposti a rischi particolari Livello di informazione e formazione fornito Livello di informazione e formazione fornito
ai lavoratoriai lavoratori Addetti alla gestione delle emergenzeAddetti alla gestione delle emergenze Procedure da attuare in caso d’incendioProcedure da attuare in caso d’incendio
LUOGHI DI LAVORO DI PICCOLE DIMENSIONILUOGHI DI LAVORO DI PICCOLE DIMENSIONI
Il P.E. può limitarsi ad avvisi scritti Il P.E. può limitarsi ad avvisi scritti contenenti norme comportamentalicontenenti norme comportamentali
ATTIVITÀ UBICATE NELLO ATTIVITÀ UBICATE NELLO STESSO EDIFICIO E FACENTI STESSO EDIFICIO E FACENTI CAPO A TITOLARITÀ DIVERSECAPO A TITOLARITÀ DIVERSE
Il P.E. deve essere elaborato Il P.E. deve essere elaborato in collaborazione tra i diversi in collaborazione tra i diversi datoridatori di lavorodi lavoro..
LUOGHI DI LAVORO DI GRANDI DIMENSIONI COMPLESSIIl P.E. deve includere anche una planimetria contenente:• caratteristiche distributive, destinazione delle varie aree, vie di esodo, compartimentazione antincendi, etc.• tipo, numero e ubicazione delle attrezzature e impianti antincendio• ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo• ubicazione interruttore generale imp. elettrico, valvole intercettazione adduzioni idriche, gas ealtri fluidi combustibili
D.M. 10 marzo 1998D.M. 10 marzo 1998( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del ( Pubblicato Gazz.Uff. Ordinaria n°81 del 7/04/1998)7/04/1998)
ALLEGATO IXALLEGATO IX
CONTENUTI MINIMI DEI CORSI DI FORMAZIONE PER ADDETTI CONTENUTI MINIMI DEI CORSI DI FORMAZIONE PER ADDETTI
ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE, IN RELAZIONE AL LIVELLO DI RISCHIO DELLE EMERGENZE, IN RELAZIONE AL LIVELLO DI RISCHIO
DELL'ATTIVITADELL'ATTIVITA’’
CORSI DI FORMAZIONECORSI DI FORMAZIONEDevono essere correlati alla tipologiaDevono essere correlati alla tipologia delle attività ed al livello di delle attività ed al livello di rischio di incendio, nonché agli rischio di incendio, nonché agli specifici compiti affidati ai specifici compiti affidati ai lavoratorilavoratori
ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO BASSOBASSO
La formazione basata sui La formazione basata sui contenuti del corso A contenuti del corso A (4 ore)(4 ore)
ATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO MEDIOATTIVITÀ A RISCHIO DI INCENDIO MEDIO
A titolo esemplificativo e non A titolo esemplificativo e non esaustivo rientrano in tale categoria di esaustivo rientrano in tale categoria di attività:attività:
Luoghi di lavoro compresi nell'allegato Luoghi di lavoro compresi nell'allegato al al D.M. 16 febbraio 1982D.M. 16 febbraio 1982 e nelle e nelle tabelle A e B annesse al D.P.R. n. 689 tabelle A e B annesse al D.P.R. n. 689 del 1959,del 1959, con esclusione delle attività con esclusione delle attività considerate a rischio elevato;considerate a rischio elevato;
La formazione basata sui contenuti La formazione basata sui contenuti del corso B. del corso B. (8 ore)(8 ore)
RISCHIO DI INCENDIO ELEVATORISCHIO DI INCENDIO ELEVATO
Industrie e depositi a rischio incidenti rilevante (334/99);Industrie e depositi a rischio incidenti rilevante (334/99); Fabbriche e depositi di esplosivi;Fabbriche e depositi di esplosivi; Centrali termoelettriche;Centrali termoelettriche; impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili;impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili; Impianti e laboratori nucleari;Impianti e laboratori nucleari; Depositi al chiuso di materiali combustibili superficie> a 20.000 Depositi al chiuso di materiali combustibili superficie> a 20.000
mq;mq; Attività commerciali superficie al pubblico superiore a 10.000 mq;Attività commerciali superficie al pubblico superiore a 10.000 mq; Scali aeroportuali, infrastrutture ferroviarie e metropolitane;Scali aeroportuali, infrastrutture ferroviarie e metropolitane; Alberghi con oltre 200 posti letto;Alberghi con oltre 200 posti letto; Ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani;Ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani; Scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti;Scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti; Uffici con oltre 1000 dipendenti;Uffici con oltre 1000 dipendenti; Cantieri in sotterraneo per la costruzione, di gallerie e simili L>50 Cantieri in sotterraneo per la costruzione, di gallerie e simili L>50
m;m; Cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.Cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.
CORSI DI FORMAZIONE CORSI DI FORMAZIONE C.C. ( 16 ORE) ( 16 ORE)
……
Procedimento di prevenzione Procedimento di prevenzione Incendi D.P.R 37/98Incendi D.P.R 37/98
Art 2 Parere di Conformità – Art 2 Parere di Conformità – (esame progetto)(esame progetto)
Art 3 Rilascio del CPIArt 3 Rilascio del CPI
Decreto 4 maggio 1998Decreto 4 maggio 1998
Disposizioni relative alle Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed modalità di presentazione ed al al contenuto delle domandecontenuto delle domande perper l’avvio dei procedimenti l’avvio dei procedimenti di prevenzione incendidi prevenzione incendi, resi , resi dai comandi provinciali dei dai comandi provinciali dei vigili del fuoco.vigili del fuoco.
A - A - DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITÀ NON REGOLATE DA SPECIFICHE ATTIVITÀ NON REGOLATE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDIO ( D.M. 4 DISPOSIZIONI ANTINCENDIO ( D.M. 4 maggio 1998)maggio 1998)
A.1 SCHEDA INFORMATIVA GENERALEA.1 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
A.2 RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA SUA.2 RELAZIONE TECNICA ESPLICATIVA SU:: A.2.1 Individuazione dei pericoli di incendioA.2.1 Individuazione dei pericoli di incendio A.2.2 Descrizione delle condizioni A.2.2 Descrizione delle condizioni
ambientaliambientali A.2.3 Valutazione qualitativa del rischioA.2.3 Valutazione qualitativa del rischio A.2.4 Compensazione del rischio incendio A.2.4 Compensazione del rischio incendio
(strategia antincendio)(strategia antincendio) A.2.5 Gestione dell’emergenzaA.2.5 Gestione dell’emergenza
B - DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITÀ B - DOCUMENTAZIONE RELATIVA AD ATTIVITÀ REGOLATE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI REGOLATE DA SPECIFICHE DISPOSIZIONI ANTINCENDI ANTINCENDI ( D.M. 4 maggio 1998)( D.M. 4 maggio 1998)
B.1 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE B.1 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
B.2 RELAZIONE TECNICA B.2 RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica può limitarsi La relazione tecnica può limitarsi
a dimostrare l'osservanza delle a dimostrare l'osservanza delle specifiche disposizioni tecniche di specifiche disposizioni tecniche di prevenzione incendi. prevenzione incendi.
GRAZIE PER GRAZIE PER L'ATTENZIONE !!!!L'ATTENZIONE !!!!
DOMANDE ?DOMANDE ?
Elenco dei luoghi di lavoro ove si svolgono attività per le quali, (art. 6, comma 3), è previsto che i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze, conseguano 'ATTESTATO DI IDONEITÀ TECNICA (art. 3 della L. n°. 609/96)
a) industrie e depositi ad incidenti rilevanti (334/98);b) fabbriche e depositi di esplosivi;c) centrali termoelettriche;d) impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili;e) impianti e laboratori nucleari;f) depositi al chiuso di materiali combustibili aventi superficie superiore a 10.000 mq;g) attività commerciali e/o espositive con superficie aperta al pubblico superiore a 5.000 mq;h) aeroporti, infrastrutture ferroviarie e metropolitane;i) alberghi con oltre 100 posti letto;l) ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani;m) scuole di ogni ordine e grado con oltre 300 persone presenti;n) uffici con oltre 500 dipendenti;o) locali di spettacolo e trattenimento con capienza superiore a 100 posti;p) edifici pregevoli per arte e storia, ai sensi del R.D. 7 novembre 1942, n. 1564, adibiti a musei, gallerie, collezioni, biblioteche, archivi, con superficie aperta a pubblico superiore a 1000 mq;q) cantieri temporanei o mobili in sotterraneo per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50 m;r) cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.
Attestato idoneità