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Servizi psicologici per la demenza.
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A cura di dott. Daniele Malerba
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QUADRO RAGIONATO DEGLI INTERVENTI POSSIBILI SULLA DEMENZA.
A cura del dott. Daniele Malerba
(per info mail [email protected] cell. 328018450)
QUADRO RAGIONATO DEGLI INTERVENTI POSSIBILI SULLA DEMENZA. ............................ 1
Programmazione di un intervento complessivo: ..................................................................... 3
Risolvere un problema specifico: ........................................................................................... 3
Sviluppi futuri. ........................................................................................................................ 3
Schede degli interventi. ............................................................................................................. 4
Interventi specifici per l’area cognitiva. ............................................................................... 5
Attività stimolazione cognitiva specifica. ......................................................................... 5
Memory training. ............................................................................................................. 6
Terapia di riorientamento alla realtà (o Stimolazione Cognitiva Aspecifica - SCA). ........ 7
ROT - Parte informale ..................................................................................................... 7
Stimolazione cognitiva globale (multistrategy group therapy). ........................................ 8
3 R. Therapy (ROT, Reminiscenza, Rimotivazione). ..................................................... 9
Protocollo Spector. ....................................................................................................... 10
Laboratorio neuropsicologico. ....................................................................................... 10
Intervento logopedico.................................................................................................... 11
Stimolazione neuromotoria. .......................................................................................... 11
Tecniche di tipo relazionali – sociali – emotivi, ................................................................. 11
Dolly Therapy. ............................................................................................................... 12
Approcci multistrategici o aspecifici. ................................................................................. 13
Ginnastica dolce. .......................................................................................................... 13
Approcci basati sulla stimolazione. ................................................................................... 13
Aromaterapia. ............................................................................................................... 13
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Soft corner. ................................................................................................................... 14
Programmi basati sulla gestione ambientale e/o relazionale. ........................................... 15
Pet therapy. .................................................................................................................. 15
Stimolazione autonomie funzionali di base. .................................................................. 15
Stimolazione autonomie strumentali (IADL). ................................................................. 16
Laboratorio educativo -animativo .................................................................................. 16
Interventi rivolti ai familiari/caregivers. .............................................................................. 17
Bibliografia. .............................................................................................................................. 17
Riferimenti da corsi e slide....................................................................................................... 18
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Come impostare e valutare un intervento su un malato di disturbo neurocognitivo maggiore o
minore.
Programmazione di un intervento complessivo: Definire:
obiettivo generale obiettivi specifici utenti contesto
contenuti
vincoli e risorse
tempi
operatori interessati
strategia operativa
metodi e strumenti
verifica
Il progetto di intervento deve essere: individuale
flessibile
concreto.
Risolvere un problema specifico: 1) Decidere quale è il problema, (il problema è un vero problema?);
2) decidere quale è l'obiettivo;
3) decidere quali sono le variabili da valutare;
4) decidere quali sono gli indici delle variabili;
5) decidere come e quando valutarli;
6) creare dei sistemi di valutazione;
7) creare l'intervento:
a) capire il problema,
b) cercare una soluzione e fare un elenco degli interventi possibili,
c) decidere quali interventi possono essere i migliori,
d) scegliere quelli o quello che sembra/no più utili e decidere in che misura applicarlo/i,
e) applicare l'intervento scelto nella misura scelta,
f) valutare i risultati,
g) valutare gli interventi,
h) uscita dal percorso o modifica degli interventi e ritorno all’inizio del ciclo.
Sviluppi futuri. Riguardano soprattutto la capacità di sviluppare una ricerca rigorosa che identifichi i metodi migliori e costosamente adeguati (buon equilibrio costo/risultato), ma il sistema di gestione sta andando sempre più verso una gestione olistica e multicomprensiva.
1. !
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Schede degli interventi.
Possiamo definire l’intervento sulla base della ricaduta terapeutica che ci aspettiamo, ovverossia a seconda dell’area su cui tali interventi vorrebbero agire, ma anche dal livello di efficacia e professionalità dell’intervento svolto. Da questo punto di vista a mio avviso ogni intervento su un utente può essere situato ad uno di questi livelli:
1. Terapia: Si fa terapia quando si fanno interventi al fine di fermare, controllare, eliminare una patologia in atto.
2. Abilitazione: Si ha abilitazione quando si cerca di implementare capacità funzionali che non si sono mai possedute.
3. Riabilitazione: quando si cerca di recuperare aspetti funzionali persi o lesionati durante o dopo una malattia (cioè quando si cerca di ridurre una disabilità acquisizione a causa di una patologia)
4. Sostegno: Si fa sostegno quando si fanno interventi che permettono di migliorare l’accettazione psicologica o fisica di una patologia. Sono questi presidi fisici o psicologici che aiutano il mantenimento di una autonomia nonostante il persistere dell’elemento di disagio. Sono di questo tipo tutti gli interventi tesi al solo controllo sintomatologico.
5. Palliativi: interventi che hanno una funzione prettamente sintomatologica. Cioè che hanno effetto di cura non sulla malattia ma su alcuni sintomi disturbanti.
6. Coadiuvanti degli interventi: Sono tutte le azioni che aiutano dall’esterno gli altri interventi (terapeutici, riabilitativi, e di sostegno) interventi educativi - animativi sono coadiuvanti della terapia.
Va da sé che un intervento può avere contemporaneamente un peso su più di uno dei livelli diversi; su utenti diversi, ma anche sullo stesso utente, una stessa tecnica può avere diverse ricadute sull’evoluzione e le conseguenze di una malattia. Le schede riportano i seguenti elementi: Descrizione della tecnica Principi e fondamenti teorici e terapeutici Obiettivi dichiarati Obiettivi realistici
Indicazioni Controindicazioni Livello intervento (dichiarato) Setting Strumenti di valutazione Professionisti
richiesti Modalità e durata Contenuti Materiale Coinvolgimento dei familiari Valutazione efficacia.
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Interventi specifici per l’area cognitiva.
Attività stimolazione cognitiva specifica.
Descrizione della tecnica Attività di tipo psicopedagogico e neuropsicologico finalizzate al recupero di deficit cognitivi acquisiti.
Principi e fondamenti teorici
e terapeutici
L’esercizio di determinate capacità porta al loro sviluppo.
Obiettivi dichiarati Migliorare le specifiche aree cognitive (linguaggio, pensiero, memoria, attenzione, prassia, scrittura e lettura, orientamento spazio temporale, capacità sociali)
Obiettivi realistici È possibile migliorare qualcosa sforzando determinate aree in misura della capacità residua di immagazzinare informazione.
Indicazioni In genere a utenti con MMSE > 13. In gruppo o individuale.
Controindicazioni Può creare ansia da prestazione del paziente se non ben tarata, utile per questo unirla ad interventi
animativi.
Livello intervento(dichiarato) Riabilitazione.
Setting Locale confortevole, con giusto livello di illuminazione, e senza inquinamenti acustici o di altro tipo.
Ma può essere anche effettuato a domicilio.
Strumenti di valutazione Test neuropsicologici specifici di area cognitiva.
Professionisti richiesti Psicologo o educatore.
Modalità e durata Più interventi si fanno meglio è, ogni sessione non può durante oltre i 60 minuti per problemi di mantenimento di attenzione , la sessione minima è settimanale, attuata sempre negli stessi giorni e nella stessa ora con lo stesso staff e nella stessa stanza. Minimo 7 incontri.
Contenuti Musica, orientamento personale e spaziale, stimolo al linguaggio e all'uso del simbolo, attività prassiche e neuromotorie.
Materiale Si può usare il PC, un proiettore, materiale per lo stimolo delle singole aree. Materiale di cancelleria
varia e in uso per le attività psicomotorie e artistiche.
Coinvolgimento dei familiari Coinvolgimento nell'accettazione e nella partecipazione al laboratorio i studi o strutture come volontari o come coadiuvanti dell’intervento a casa.
Valutazione efficacia MMSE + eventuale valutazione specifica finale di verifica dei risultati.
Evidenze scientifiche e
bibliografia.
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Memory training.
Descrizione della
tecnica
Attività di tipo psicopedagogico e neuropsicologico finalizzate ad esercitare le capacità di memoria (codifica, elaborazione, immagazzinamento e recupero della informazione nei magazzini mnestici).
Principi e fondamenti
teorici e terapeutici
L’esercizio di determinate capacità porta al loro sviluppo.
Obiettivi dichiarati Migliorare la memoria.
Obiettivi realistici È possibile migliorare qualcosa sforzando determinate aree in misura della capacità residua di immagazzinare informazione. Non ci sono prove a favore dell’aumento delle capacità mnestiche.
Indicazioni In genere a utenti con MMSE > 13. In gruppo o individuale.
Controindicazioni Può creare ansia da prestazione del paziente se non ben tarata, utile per questo unirla ad interventi
animativi.
Livello intervento
(dichiarato) Riabilitazione.
Setting Locale confortevole, con giusto livello di illuminazione, e senza inquinamenti acustici o di altro tipo. Ma
può essere anche effettuato a domicilio.
Strumenti di
valutazione Test neuropsicologici specifici per la valutazione della memoria.
Professionisti richiesti Psicologo o educatore.
Modalità e durata Più interventi si fanno meglio è, ogni sessione non può durante oltre i 60 minuti per problemi di mantenimento di attenzione , la sessione minima è settimanale, attuata sempre negli stessi giorni e nella stessa ora con lo stesso staff e nella stessa stanza. Minimo 7 incontri.
Contenuti Esercizi di memoria.
Materiale Si può usare il PC, un proiettore, materiale per lo stimolo delle singole aree. Materiale di cancelleria
varia e in uso per le attività psicomotorie e artistiche.
Coinvolgimento dei
familiari Coinvolgimento nell'accettazione e nella partecipazione al laboratorio i studi o strutture come volontari o come coadiuvanti dell’intervento a casa.
Valutazione efficacia MMSE + eventuale valutazione specifica finale di verifica dei risultati.
Evidenze scientifiche
e bibliografia
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Terapia di riorientamento alla realtà (o Stimolazione Cognitiva Aspecifica - SCA).
ROT - Parte informale Descrizione della tecnica Attività di stimolazione all’orientamento spazio temporale nella quotidianità dell’ambiente. Principi e fondamenti teorici e
terapeutici L’esercizio di determinate capacità porta al loro sviluppo.
Obiettivi dichiarati Migliorare l’orientamento spazio - temporale. Obiettivi realistici È possibile migliorare qualcosa sforzando determinate aree in misura della capacità residua di
immagazzinare informazione. Non ci sono prove a favore dell’aumento delle capacità mnestiche. Indicazioni Pazienti di livello lieve e medio grave. Controindicazioni Possibile ansia da prestazione. Livello intervento Coadiuvante alla ROT formale Setting Ambiente della quotidianità del paziente Strumenti di valutazione Neuropsicologici Professionisti richiesti OSS, famigliari, volontari Modalità e durata Si lavora 5-10 minuti al mattino. Contenuti Materiale Coinvolgimento dei familiari Collaborazione diretta. Evidenze scientifiche e
bibliografia
Descrizione della tecnica Attività di tipo psicopedagogico e neuropsicologico finalizzate a recuperare l’orientamento spazio temporale.
Principi e fondamenti teorici e
terapeutici L’esercizio di determinate capacità porta al loro sviluppo.
Obiettivi dichiarati Migliorare l’orientamento spazio - temporale. Obiettivi realistici È possibile migliorare qualcosa sforzando determinate aree in misura della capacità residua di
immagazzinare informazione. Non ci sono prove a favore dell’aumento delle capacità mnestiche. Indicazioni In genere a utenti con MMSE > 13. In gruppo o individuale.
Controindicazioni Può creare ansia da prestazione del paziente se non ben tarata, utile per questo unirla ad interventi
animativi.
Livello intervento (dichiarato) Riabilitazione.
Setting Locale confortevole, con giusto livello di illuminazione, e senza inquinamenti acustici o di altro
tipo. Ma può essere anche effettuato a domicilio.
Strumenti di valutazione Test neuropsicologici specifici per la valutazione della memoria.
Professionisti richiesti Psicologo o educatore.
Modalità e durata Più interventi si fanno meglio è, ogni sessione non può durante oltre i 60 minuti per problemi di mantenimento di attenzione , la sessione minima è settimanale, attuata sempre negli stessi giorni e nella stessa ora con lo stesso staff e nella stessa stanza. Minimo 7 incontri.
Contenuti Esercizi di orientamento spazio temporale associati ad esercizi di orientamento psico-corporeo.
Materiale Si può usare il PC, un proiettore, materiale per lo stimolo delle singole aree. Materiale di
cancelleria varia e in uso per le attività psicomotorie e artistiche.
Coinvolgimento dei familiari Coinvolgimento nell'accettazione e nella partecipazione al laboratorio i studi o strutture come volontari o come coadiuvanti dell’intervento a casa.
Valutazione efficacia MMSE + eventuale valutazione specifica finale di verifica dei risultati.
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Stimolazione cognitiva globale (multistrategy group therapy).
1.
Descrizione della tecnica Attività di tipo psicopedagogico e neuropsicologico finalizzate al recupero di deficit cognitivi acquisiti.
Principi e fondamenti
teorici e terapeutici L’esercizio di determinate capacità porta al loro sviluppo.
Obiettivi dichiarati Migliorare le specifiche aree cognitive (linguaggio, pensiero, memoria, attenzione, prassia, scrittura e lettura, orientamento spazio temporale, capacità sociali)
Obiettivi realistici È possibile migliorare qualcosa sforzando determinate aree in misura della capacità residua di immagazzinare informazione.
Indicazioni In genere a utenti con MMSE > 13. In gruppo.
Controindicazioni Può creare ansia da prestazione del paziente se non ben tarata, utile per questo unirla ad interventi
animativi.
Livello intervento
(dichiarato)
Riabilitazione.
Setting Locale confortevole, con giusto livello di illuminazione, e senza inquinamenti acustici o di altro tipo. Ma
può essere anche effettuato a domicilio.
Strumenti di valutazione Test neuropsicologici specifici di area cognitiva.
Professionisti richiesti Psicologo o educatore.
Modalità e durata Più interventi si fanno meglio è, ogni sessione non può durante oltre i 60 minuti per problemi di mantenimento di attenzione , la sessione minima è settimanale, attuata sempre negli stessi giorni e nella stessa ora con lo stesso staff e nella stessa stanza. Minimo 7 incontri.
Contenuti Musica, orientamento personale e spaziale, stimolo al linguaggio e all'uso del simbolo, attività prassiche e neuromotorie.
Materiale Si può usare il PC, un proiettore, materiale per lo stimolo delle singole aree. Materiale di cancelleria
varia e in uso per le attività psicomotorie e artistiche.
Coinvolgimento dei
familiari
Coinvolgimento nell'accettazione e nella partecipazione al laboratorio i studi o strutture come volontari o come coadiuvanti dell’intervento a casa.
Valutazione efficacia MMSE + eventuale valutazione specifica finale di verifica dei risultati.
Evidenze scientifiche e
bibliografia
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3 R. Therapy (ROT, Reminiscenza, Rimotivazione). Descrizione della tecnica Attività di tipo psicopedagogico e neuropsicologico finalizzate al recupero dell’orientamento spaziale e
temporale anche attraverso interventi di recupero dei propri ricordi personali e interventi per il supporto alla motivazione al lavoro.
Principi e fondamenti
teorici e terapeutici L’esercizio di determinate capacità porta al loro sviluppo.
Obiettivi dichiarati Migliorare l’autostima e l’orientamento spazio temporale. Obiettivi realistici È possibile migliorare qualcosa sforzando determinate aree in misura della capacità residua di
immagazzinare informazione. Lo sforzo è più efficace se le persone sono motivate e se si creano agganci semantici.
Indicazioni In genere a utenti con MMSE > 13. In gruppo.
Controindicazioni Può creare ansia da prestazione del paziente se non ben tarata, utile per questo unirla ad interventi
animativi. Livello intervento (dichiarato)
Riabilitazione.
Setting Locale confortevole, con giusto livello di illuminazione, e senza inquinamenti acustici o di altro tipo. Ma
può essere anche effettuato a domicilio. Strumenti di valutazione Test neuropsicologici specifici di area cognitiva. Professionisti richiesti Psicologo o educatore. Modalità e durata Più interventi si fanno meglio è, ogni sessione non può durante dai 20 ai 60 minuti per problemi di
mantenimento di attenzione , la sessione minima è settimanale, attuata sempre negli stessi giorni e nella stessa ora con lo stesso staff e nella stessa stanza. Minimo 7 incontri.
Contenuti Musica, orientamento personale e spaziale, stimolo al linguaggio e all'uso del simbolo, attività prassiche e neuromotorie.
Materiale Si può usare il PC, un proiettore, materiale per lo stimolo delle singole aree. Materiale di cancelleria
varia e in uso per le attività psicomotorie e artistiche. Coinvolgimento dei
familiari Coinvolgimento nell'accettazione e nella partecipazione al laboratorio i studi o strutture come volontari o come coadiuvanti dell’intervento a casa.
Valutazione efficacia MMSE + eventuale valutazione specifica finale di verifica dei risultati. Evidenze scientifiche e bibliografia
Devono essere presi in considerazione nei pazienti con AD (raccomandato) - Linee Guida AIP: il
trattamento della malattia di Alzheimer, 2006.
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Protocollo Spector.
Laboratorio neuropsicologico.
Descrizione della tecnica Un intervento di stimolazione delle capacità cognitive superiori.
Principi e fondamenti teorici e
terapeutici
Obiettivi dichiarati Miglioramento o mantenimento aree cognitive.
Obiettivi realistici
Indicazioni Clienti con demenza senile allo stadio lieve.
Controindicazioni
Livello intervento (dichiarato)
Setting Sala attività.
Strumenti di valutazione Valutazione neuropsicologica.
Professionisti. Psicologo. Psicologo, neuropsicologo Modalità e durata 15 minuti di orientamento spazio temporale e 15 minuti di stimoli mnemonici e di altre capacità
cognitive per due volte la settimana.
Contenuti Contenuti di ordine cognitivo.
Materiale Informatico, disegni, canzoni, scritte.
Descrizione della tecnica Attività di tipo psicopedagogico e neuropsicologico finalizzate al recupero di diverse aree cognitive.
Principi e fondamenti
teorici e terapeutici L’esercizio di determinate capacità porta al loro sviluppo.
Obiettivi dichiarati Migliorare le capacità cognitive.
Obiettivi realistici È possibile migliorare qualcosa sforzando determinate aree in misura della capacità residua di immagazzinare informazione. Lo sforzo è più efficace se le persone sono motivate e se si creano agganci semantici.
Indicazioni Gruppo di partecipanti- 5 persone con diagnosi di malattia di Alzheimer scelte con le seguenti
caratteristiche: GDS non superiore a 5 e con MMSE non inferiore a 14.
Controindicazioni Può creare ansia da prestazione del paziente se non ben tarata, utile per questo unirla ad interventi
animativi.
Livello intervento
(dichiarato)
Riabilitazione.
Setting Locale confortevole, con giusto livello di illuminazione, e senza inquinamenti acustici o di altro tipo. Ma
può essere anche effettuato a domicilio.
Strumenti di valutazione Valutazione cognitiva (MMSE-GDS-MODA-IADL-ADL)
1° valutazione prima di iniziare il trattamento
2° valutazione alla fine del trattamento
3° valutazione dopo tre mesi dal trattamento
4° valutazione dopo sei mesi dal trattamento (fase in corso non ancora validata) Professionisti richiesti Nel protocollo inglese 2 tecnici adeguatamente formati- nel protocollo italiano una psicologa e un
educatore professionale adeguatamente formati.
Modalità e durata Corso di base 2 incontri alla settimana per 14 incontri (7 settimane consecutive).
Corso intensivo 4-5 volte alla settimana (4 settimane consecutive). Durata di ogni incontro non deve
superare 60 minuti. Contenuti Attività fisica, ROT, stimolazione acustica, reminiscenza (preferire periodo dell’infanzia), lavoro sui
sapori, riconoscimento di facce, attività cognitive, giochi di squadra, uso di apprendimento senza errori e
di rinforzi positivi. Materiale Materiale per attività di stimolazione cognitiva.
Coinvolgimento dei
familiari
Coinvolgimento nell'accettazione e nella partecipazione al laboratorio i studi o strutture come volontari o come coadiuvanti dell’intervento a casa.
Valutazione efficacia MMSE + eventuale valutazione specifica finale di verifica dei risultati.
Evidenze scientifiche e
bibliografia
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Coinvolgimento dei familiari Spiegazione dell'intervento, suggerimenti per una sua applicazione a casa.
Valutazione efficacia Valutazione neuropsicologica.
Intervento logopedico.
Descrizione della tecnica Percorso di riabilitazione del linguaggio e della deglutizione.
Principi e fondamenti teorici e
terapeutici Interventi di riabilitazione del linguaggio e sulle problematiche della deglutizione.
Logopedista Obiettivi dichiarati Miglioramento della comunicazione linguistica e prevenzione e riabilitazione di
problematiche della deglutizione. Obiettivi realistici
Indicazioni Pazienti con demenza ad esordio afasico o con problemi di deglutizione. Individuale
Controindicazioni
Livello intervento (dichiarato) Riabilitazione.
Setting Test linguistici di produzione e comprensione, valutazione clinica del linguaggio e della
deglutizione.
Strumenti di valutazione Neuropsicologo (per l'invio e la comunicazione con i familiari), logopedista.
Professionisti. Logopedista Modalità e durata
Contenuti Materiale Materiale logopedico specifico.
Coinvolgimento dei familiari Nota informativa, eventuale richiesta di invio a visite specialistiche o per informativa al
medico di base, suggerimenti per la gestione a casa dell'intervento. Valutazione efficacia Testica e clinica. La logopedista rilascia una breve valutazione.
Evidenze scientifiche e bibliografia
Stimolazione neuromotoria. Cos'è Un intervento di stimolazione delle capacità prassico - motorie. Obiettivi Miglioramento o mantenimento aree prassico - motorie.
A chi è rivolto Clienti con demenza senile allo stadio lieve e grave.
Setting Sala attività. Tempi 1 ora una volta la settimana. Strumenti di
valutazione Valutazione neuropsicologica.
Professionisti coinvolti Neuropsicologo. Modalità e durata Attività di stimolo a movimenti coordinati. Contenuti Giochi neuromotori. Materiale Informatico, disegni, materiale da gioco e ginnico.
Coinvolgimento dei familiari
Spiegazione dell'intervento, suggerimenti per una sua applicazione a casa.
Valutazione efficacia Valutazione osservativa. Eventuale compilazione di schede di livello.
Tecniche di tipo relazionali – sociali – emotivi,
a) Interventi comportamentali – metodo ABC
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b) Approccio centrato sulla persona
c) Approccio capacitante
d) Tecniche di rilassamento
Dolly Therapy.
Descrizione della tecnica Intervento con l’uso di una bambola dal peso e dalle fattezze simili a quelle di un bambino reale.
L'interazione con la bambola è libera e spontanea, non forzata. Gli si fa scegliere una bambola
tra una serie disponibile con la quale può interagire come preferisce. Principi e fondamenti teorici e
terapeutici Stimolazione dell’istinto di accudimento infantile.
Obiettivi dichiarati Contenimento di disturbi del comportamento e miglioramento dello stato emotivo.
Obiettivi realistici Il alcuni pazienti ha un effettivo effetto positivo.
Indicazioni Pazienti con demenza senile allo stadio grave e che mostrano di rispondere all'intervento.
Controindicazioni Solo alcuni pazienti.
Livello intervento (dichiarato) Coadiuvante alla gestione del malato.
Setting Qualsiasi.
Strumenti di valutazione Osservazione.
Professionisti richiesti Operatori Socio Sanitari – Psicologo – educatori professionalie.
Modalità e durata Spiegazione dell'intervento, suggerimenti per una sua applicazione a casa. Bambole di diverso
tipo e fattura.
Contenuti Attraverso la osservazione e la compilazione di una scheda osservativa da parte degli Operatori
Socio Sanitari.
Modalità e durata Si da la bambola ogni volta che si può, è necessario e viene accettata. Contenuti
Materiale Bambola preparata appositamente.
Coinvolgimento dei familiari Se a casa devono farlo loro.
Valutazione efficacia Valutazione osservativa.
Evidenze scientifiche e bibliografia
e) Pet therapy
f) Psicoterapia di supporto
g) Reminiscenza
h) Validazione (validation)
i) Terapia della rimotivazione
j) Conversazionalismo
k) Rassicurazione
l) Terapia del sorriso
m) Psicomotricità
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Approcci multistrategici o aspecifici.
a) Terapia occupazionale
b) Floro - ortoterapia
c) Cucina
Ginnastica dolce. Descrizione della tecnica Attività motoria di gruppo Principi e fondamenti teorici e
terapeutici
Obiettivi dichiarati Recupero e mantenimento capacità fisiche e relazionali, mnemoniche e psicologiche, in
particolare la memoria procedurale, l’accettazione delle proprie condizioni psicofisiche,
l’orientamento nel tempo e nello spazio e la barriera ad un decadimento complessivo
eccessivamente veloce; favorire la socializzazione.. Obiettivi realistici Quelli dichiarati relativamente alla gravità del quadro.
Indicazioni Utenti almeno in grado di fare qualche movimento
Controindicazioni
Livello intervento (dichiarato) Qualsiasi purché non allettato
Setting
Strumenti di valutazione
Professionisti richiesti
Modalità e durata
Contenuti
Modalità e durata Contenuti
Materiale
Coinvolgimento dei familiari
Valutazione efficacia
Evidenze scientifiche e bibliografia
Approcci basati sulla stimolazione.
a) Musicoterapia
b) Arte terapia (in particolare musicoterapica, danzaterapia, arte grafica)
c) Aromaterapia
Aromaterapia. Descrizione della tecnica Attività motoria di gruppo Principi e fondamenti teorici e
terapeutici Attività di massaggio, micromassaggio e automassaggio per stimolazione sensoriale, che si
avvale dell’utilizzo di oli essenziali. Obiettivi dichiarati Stimolare cura di se, accettazione, autostima, rilassamento e canali relazionali e affettivinon
verbali, diminuire l’ansia, stimolare capacità sensoriali. Obiettivi realistici Come dichiarati
Indicazioni Tutti
Controindicazioni Eventuali allergie ai profuma
Livello intervento (dichiarato) Qualsiasi
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Setting Area specifa, con materiale apposito
Strumenti di valutazione
Professionisti richiesti Aromaterapeuta , psicologo, animatore
Modalità e durata
Contenuti
Modalità e durata Contenuti
Materiale
Coinvolgimento dei familiari
Valutazione efficacia
Evidenze scientifiche e bibliografia
Soft corner. Descrizione della tecnica Specifico spazio protetto e protesico dove contenere una persona affetta da demenza in
situazione di forte aggressivita e dove poi progressivamente ricondurre il più possibile alla
calma e alla normale condizione di vita questa persona. Principi e fondamenti teorici e
terapeutici
Obiettivi dichiarati Diminuire ansia e aggressività
Obiettivi realistici
Indicazioni
Controindicazioni
Livello intervento (dichiarato)
Setting Stanza specificamente rivestita di uno spesso strato di gommapiuma (colore verde scuro) senza
finestre e senza caratterizzazioni che facessero percepire l’esterno; parete con la porta
scorrevole costituita da vetri molto spessi per l’insonorizzazione e da pannelli di polistirolo
per nascondere l'ingresso; oggetti di gommapiuma molto grandi come cubi, sfere, cilindri,
per sedersi, per sfogare l’aggressivita, per simulare nascondigli .... Strumenti di valutazione
Professionisti richiesti
Modalità e durata
Contenuti
Modalità e durata Contenuti
Materiale
Coinvolgimento dei familiari
Valutazione efficacia
Evidenze scientifiche e bibliografia
d) “Light therapy ”
e) Cromoterapia
f) Snoezelen therapy
g) “Touch therapy ”
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Programmi basati sulla gestione ambientale e/o relazionale.
a) Gentle care
b) La terapia ambientale
c) La Milieu Therapy (terapia contestuale)
Pet therapy.
Stimolazione autonomie funzionali di base.
Cos'è Un intervento di relazione tra animali (cani) e Clienti con interventi mirati e guidati da un cino - operatore.
Obiettivi Migliorare alcune capacità cognitive (es. ricordo di nomi, movimenti funzionali), migliorare l'umore e la
socializzazione.
A chi è rivolto Clienti in entrambi gli stadi della malattia.
Setting Laboratorio attività
Strumenti di
valutazione
Apposita scheda osservativa
Professionisti coinvolti Cino-operatore (addestratore), OSS, psicologo (come supervisore)
Modalità e durata Un'ora la settimana per periodo di 4 mesi ad utente (cioè per tutto i ciclo di permanenza al centro)
Contenuti Relazionali - affettivi - emotivi
Materiale Tre cani (un labrador e due cani bastardi di taglia piccola, e diverso materiale per gli esercizi dei cani).
Coinvolgimento dei
familiari
Sono avvisati dell'intervento, compilano un questionario di ingresso all'intervento e son informati dei
risultati attraverso la lettera di dimissione.
Valutazione efficacia La scheda osservativa è compilata ad ogni intervento su domande a 5 punti,si può così osservare
l'andamento dell'intervento.
Cos'è Intervento legato alla continuità assistenziale degli OSS che consiste nello stimolare le autonomie
funzionale durante i normali interventi di gestione dei Clienti.
Obiettivi Mantenere/migliorare le autonomie di base (ADL)
A chi è rivolto Entrambi i gruppi di utenti.
Setting L'intero centro.
Strumenti di
valutazione
Indice di Barthel della scheda S.Va.M.A., scheda osservazione.
Professionisti coinvolti OSS su supervisione dello psicologo.
Modalità e durata Durante l'intera permanenza al centro.
Contenuti Si tratta di stimolare le funzioni in uso nelle normali autonomie di base, sia con stimolazione verbale che
imitativa, usando il materiale del centro che può essere modifica per semplificarne l'utilizzo da parte dei
Clienti.
Materiale Materiale d'uso nelle autonomie quotidiane.
Coinvolgimento dei
familiari
Semplice informazione.
Valutazione Confronto tra le autonomie presenti all'inizio e alla fine della permanenza nel centro.
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Servizi psicologici per la demenza.
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A cura di dott. Daniele Malerba
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Stimolazione autonomie strumentali (IADL).
Laboratorio educativo -animativo.
Cos'è Attività di tipo pedagogico.
Obiettivi Interventi generici per il miglioramento delle capacità cognitive e per la socializzazione.
A chi è rivolto Entrambi i gruppi
Setting Sala attività.
Strumenti di valutazione
Osservazioni, uso scheda registrazione, eventuali schede ad hoc.
Professionisti
coinvolti EPA coadiuvato da OSS e da specialisti (psicologo, ass. sociale)
Modalità e durata 1,5 ore a settimana
Contenuti Laboratorio creativo, espressivo e artistico
Materiale Didattico e artistico
Coinvolgimento dei
familiari Informati sull'intervento
Valutazione In itinere e a fine ciclo attraverso la verifica di equipe.
Cos'è Intervento di gruppo specifico di stimolazione delle attività strumentali.
Obiettivi Mantenere/migliorare le autonomie strumentali. A chi è rivolto Utenti lievi. Setting Laboratorio attività.
Strumenti di
valutazione
Indice di Barthel della scheda S.Va.M.A., scheda osservazione.
Professionisti
coinvolti
Psicologo, educatore ed O.S.S.
Modalità e durata 1 ora a settimana.
Materiale Materiale d'uso nelle autonomie strumentali, materiale cartaceo, giochi.
Coinvolgimento dei
familiari
Semplice informazione.
Valutazione efficacia Confronto tra le autonomie presenti all'inizio e alla fine della permanenza nel centro.
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Servizi psicologici per la demenza.
Interventi rivolti ai familiari/caregivers.
1. Terapia familiare
2. Gruppi di supporto
3. Gruppi psicoeducativi
4. Gruppi di auto-aiuto
5. Respite
6. Interventi cognitivo-comportamentali (depressione)
7. Problem solving therapy per il caregiver
8. Skill training per migliorare la capacità del caregiver di gestire la care del paziente
9. Interventi educativi per l ’uso appropriato di farmaci e gestione dei comportamenti
Bibliografia.
Chung JC,Lai CKY “ Snoezelen in dementia ”,Cochrane Library 2007
Clare L, Wilson BA, Breen K, Hodges JR: Errorless learing of face. Name association in early Alzheimer’s disease. Neurocase1999;
5:37-46.
Clare L.,Woods RT “Cognitive rehabilitation and cognitive training for early stage Alzheimer ’s disease and vascular dementia”,
Cochrane Library 2008
Clark W.G., Vorst V.R.: Group therapy with chronically
Dowling J. R., Keeping busy, 1995 The John Hopkins University Press, Baltimore..
Florenzano “La reality orientation in psicogeriatra”, 1988 Primerano, Roma
Holloran e Bressler, orientamento nella realtà,1997 Erikson, Erikson, Trento
Cos'è Attività finalizzate al recupero di deficit cognitivi acquisiti di tipo psicopedagogico e neuropsicologico.
Obiettivi Migliorare le aree cognitive (linguaggio, pensiero, memoria, attenzione, prassia, scrittura e lettura, ecc.)
A chi è rivolto MMSE > 13
Setting e materiale Studio con giusto livello di illuminazione, proiettore, materiale di cartoleria
Strumenti di valutazione MMSE + test di percezione + test di comprensione linguaggio scritto + eventuali test specifici di approfondimento.
Professionisti coinvolti Psicologo con orientamento neuropsicologico e logopedista.
Modalità e durata 1 sessione settimanale di un'ora, attuate sempre negli stessi giorni e nella stessa ora con lo stesso staff e nella stessa stanza. Saranno inseriti interventi di orientamento tramite attività svolte direttamente nei reparti.
Contenuti Musica, orientamento personale e spaziale, stimolo al linguaggio e all'uso del simbolo, attività prassiche e neuromotorie.
Materiale Materiale di cancelleria e in uso per le attività psicomotorie e artistiche.
Coinvolgimento dei
familiari
Coinvolgimento nell'accettazione e nella partecipazione al laboratorio come volontari. Comunicazione dell'intervento.
Valutazione efficacia MMSE + eventuale valutazione specifica finale di verifica dei risultati.
Tempi 12 incontri da 2 ore ciascuno a cadenza settimanale.
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Servizi psicologici per la demenza.
Maud J.L. Graf, Myrra J.M. Vernooij-Dassen “Comunity-based occupational therapy for patients with dementia and their
caregivers:randomised controlled trial ”,BMJ, 2006
Porro A., “Riabilitare Alzheimer”, 2002 , La serenissima, Vicenza.
Quaia L. Alzheimer e riabilitazione cognitiva, 2006 Carrocci, Roma 2006
Raglio A. et al. “Efficay of music therapy in the treatment of behavioral and psychiatric symptoms of dementia ” - Alz. Dis. Assoc.
Disor.vol. 22, n °2, april-june 2008
Spector A.,Orrell M.,Davies S.,Woods B.“Reality Orientation in dementia ”,Cochrane Library 2007
Vink AC,Birks et al.“Music Therapy for people with dementia ”,Cochrane Library 2007
Riferimenti da corsi e slide.
Autore sconosciuto “La stimolazione multisensoriale Snoezelen Room” c/o il Nucleo Alzheimer di Mirandola - Unione Comuni
Modenesi Area Nord
Calabria Marco, Zanetti Orazio “gli interventi gli interventi non farmacologici nella malattia di alzheimer malattia di alzheimer” - U.
O. Alzheimer Alzheimer - IRCCS S. Giovanni di Dio FBF Brescia Ultima data disponibile:giovedì 18 marzo 2010
Fabbo Andrea, Gelmini Giovanni. “I trattamenti non farmacologici: quali, dove e come”. - Consultorio Psicogeriatrico Mirandola
(MO) - Centro Servizi Terza Età Casalbuttano (CR) Ultima data disponibile: Parma 3 Ottobre 2009
Fabbo Andrea. “Terapia non farmacologica nella demenza: quali novità?” - U.O. Salute Anziani/Consultorio Psicogeriatrico Distretto
di Mirandola - 5 °Congresso Nazionale AGE, Copanello (CZ), Ultima data disponibile: 2-5 ottobre 2008
Quaia Luciana “La riabilitazione in RSA” - 6° Corso di Riabilitazione cognitiva, Firenze 2007 . www.segnalo.it
Rastiello Deborah. “Gli interventi di stimolazione e riabilitazi ne cognitiva nei centri diurni alzheimer” - Centro Diurno per malati di
Alzheimer Distretto 1, Collegno Grugliasco, Asl To 3 ( ex Asl 5). Ultima data disponibile: 18/03/2010
Rossi, p. Civerchia, l. Paciaroni, s. Castellani, p. Fioravanti , Scarpino o. “effetti di un programma di training sulle capacita' cognitive e
sull'umoredi pazienti affetti da malattia di alzheimer in fase iniziale”. Rif. Biblio.riv. Neurobiologia, 44, (5), 485-489, 1998
Zanetti Orazio “C’è futuro per La ROT ? (Terapia di [ri] orientamento alla realtà)” . Società Italiana di Gerontologia e Geriatria -
Brescia 52° CONGRESSO NAZIONALE SIGG - 6° CORSO DI RIABILITAZIONE COGNITIVA giovedì 18 marzo 2010